Grotte.info Quotidiano -
Dicembre 2014 |
30/12/2014 |
Lieti eventi. Auguri alla
piccola Beatrice Panuccio |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Il 12 dicembre a Roma è nata, da Donatella Castronovo e Marco
Panuccio, la piccola Beatrice.
Tanti auguri dai nonni Maria Rosa e Salvatore".
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I genitori
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23/12/2014 |
Poesia. "A Loris"; di
Carmelo Luparello |
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Prof. Luparello |
Riceviamo e pubblichiamo.
"A LORIS"
Un giorno forse non molto lontano
mentre giocherai nei parchi del Cielo
vedrai ancora tua madre sorridente
come una volta sulla Terra.
Tu la chiamerai: “Mamma, mamma,
da tempo ho aspettato
di giocare con te.
E adesso che siamo di nuovo insieme
ti prego non te ne andare:
io per sempre con te voglio restare.
Puliscimi ancora la faccia,
fammi di nuovo i capelli
ché fatti da te
sembrano ancora più belli”.
E mentre le dirai queste parole
le porgerai le braccia,
e lei ti stringerà al suo seno
come quando correndo,
alla fine della lezione,
uscivi da scuola
e lei ti aspettava davanti al portone.
Carmelo Luparello
© Riproduzione riservata.
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17/12/2014 |
Auguri. A Rosalia,
per il suo compleanno |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi è un giorno speciale, perché da quel 17 dicembre 2005 ad oggi sono
passati nove anni.
Quel giorno nascevi tu, eri cosi piccola...
Ora, giorno dopo giorno, stai crescendo.
Rosalia, ti facciamo tantissimi auguri per il tuo compleanno.
Da mamma, papà e dal tuo fratellino".
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15/12/2014 |
Poesia. "A mio padre"; di
AVB |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"A MIO PADRE"
Un
fischio irrompe,
lacera il giorno.
La gente si accalca
per pochi che partono.
Sguardi spaesati
intristiti
ancora increduli.
Pochi sorrisi
serrati,
pieni di amarezza.
Gli ultimi addii
gli ultimi abbracci
e le lacrime
inondano gli occhi
di gente che ama.
Si soffre in silenzio.
Il sole regala
l’ultimo raggio radioso
che non si concederà più.
Tutti partono,
la meta è
il ritorno.
Ancora un grido
e un treno si muove.
Davanti la curva ferrata.
Quel giorno
si vide un padre
accompagnare suo figlio
che ora è lontano
e
desidera vederlo.
AVB
© Riproduzione riservata.
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05/12/2014 |
Poesia. "Non sono poeta"; di
Carmelo Luparello |
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Prof. Luparello |
Riceviamo e pubblichiamo.
"NON SONO POETA"
Non sono poeta,
non sono scrittore,
né mi interessa poi tanto,
scrivo soltanto
quello che detta il mio cuore.
Parole di grande rimpianto
per il tempo che fu,
quando c'era mia madre
e c'eri anche tu,
o mia cara compagna di scuola.
Tempi di fame e di stenti
erano quelli di allora,
ma almeno eravamo contenti
dei nostri bellissimi sogni
di ragazzi senza pensieri.
Ma il tempo è passato;
anche se sembra soltanto di ieri,
di essi non rimane più nulla
soltanto due balconi abbandonati:
il tuo e, non molto lontano,
quello che fu di mia madre.
Ed io li guardo ma invano:
i miei sono tutti al cimitero,
e tu non torni mai al tuo paese,
in quella che fu la tua via.
Ma spesso nel guardare
mi affiora bellissimo un ricordo
come una polla d'acqua
che si affaccia, mi bagna e scompare,
o come un lampo nel cielo
che mi acceca un istante e va via,
ma non sono per questo un poeta.
Carmelo Luparello
© Riproduzione riservata.
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02/12/2014 |
Poesia. "L'uccisioni di
animali", di
Giorgio Infantino |
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Giorgio Infantino |
Riceviamo e pubblichiamo.
“L'UCCISIONI DI ANIMALI'”
Quannu lu cacciaturi va pi li
campi,
anchi si curriemu veloci, nun aviemu scampu
quannu viniemu culpiti dalla scarica di pallini
strillamu pi lu duluri come piccoli bambini.
Pirchì tu cacciaturi, si accussì vili
quannu tu parti cu la to bisaccia
e a tracolla ti metti lu fucili
e insiemi a lu cani segui la traccia.
Si sempri prontu a canciari stili
quannu lu to cani senti ca caccia
e veni da tia e la lepri ti porta
la bestiola ca tu uomu ai resu morta.
Pari ca chiangi, pari ca ti esorta
di aviri pi l´animali cchiù amuri,
ma la so prighiera nun t´importa:
tu segui l'istintu to di cacciaturi.
La cartucciera china hai di scorta,
pirchì nascisti e resti piccaturi.
Ti manca l´amuri e la sapienza
e ammazzi, ammazzi, senza clemenza.
Dimmi cosa ti dici la to coscienza
quannu hai fattu lu pienu di cacciagioni.
Hai fattu alla natura prepotenza
cridiennuti di lu creatu lu patruni.
Togliennu agli animali l´esistenza
da Diu dunata pi summa ragiuni.
Finirai anchi tu di essiri cacciatu
unni duvrai scuntari lu to piccatu.
Mangiari carni è stata la rovina
di tutta l'umanità e la natura.
E' statu andari contru la liggi divina
ma tanti uomini nun lu capiscinu ancora.
Mangiari carni si nun lu sapiti
è causa di cancru, malattii di cori, e diabeti.
Li primi cristiani gudivanu buona saluti
mangiavanu virdura, frutta, ed elimenti siccati.
Li cosidetti “malattii di la civilizzazioni”
si ponnu evitari essiennu vegetariani,
risulta da li scritti di li primi cristiani
ca nun mangiavanu ne agnelli ne bovini.
In occasioni di li festività di Natali e Pasqua
milioni di animali viennu fatti a pezzi senza distinzioni,
dagli ecclesiastici ricivinu l'approvazioni,
usanza ca si segui senza scrupoli, nè compassioni.
L'uomu cannibali alleva milioni di animali.
Tacchini, maiali, polli, bovini, agnelli
viennu trasportati e uccisi in modu crudeli
giorno per giorno ni li vostri macelli.
Si l'uomu voli strappari li radici di lu mali
smetta di uccidere e di mangiarsi gli animali,
lu vegetarianesimu come criteriu vali
pi ricanusciri si l'uomu aspira ad una perfezione morali.
Giorgio Infantino (da Wolfsburg - Germania)
© Riproduzione riservata. |
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