Grotte.info Quotidiano -
Febbraio 2014 |
28/02/2014 |
Riflessioni. "La
congiura e le parole del Presidente del Consiglio ad interim"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"La congiura e le parole del Presidente del Consiglio “ad interim”.
Chi ha letto qualche volta dal latino o direttamente in italiano alcuni
capitoli o ancor meglio l'opera integrale de “La congiura di Catilina” ha
avuto modo di percepire, di vedere dentro di sé, in tutte le forme del dire
e nella postura dell'apparire, la persona ed il personaggio principale
dell'opera: l'animale politico, come l'ha definito il filosofo Cacciari,
robotizzato dagli insigni maestri della retorica attuale, non so dire quali,
la dialettica del saper dire, periodare con tutta sicurezza, disinvoltura,
ricchezza lessicale dei sinonimi e dei contrari, spesso anche carico di
superfluo, allo scopo di incantare gli uditori.
Felice, festosa, gaudente e pien di grazia, letizia l'immagine di questo
personaggio, forte delle elezioni recentissime nelle primarie del PD, per il
momento eccezionale, che prima non si è visto né udito, eccezion fatta di
alcuni del passato, ormai trapassati.
Completamente opposta, la personalità di Renzi, rispetto a quella del
defenestrato Letta, per avvenuta congiura di Segreteria.
Ma, per amore della verità, ci si chiede onestamente, quanto il binario
della grammatica, il nutrito periodare di questo Presidente del Consiglio
“ad interim”, risulta aderente alla rotaia del cuore?
E quanto alle parole, al frasario armonioso, alla melodia dei discorsi della
realtà, corrisponde l'Aretè, di memoria socratica, per restare entro la
cornice filosofica ideale?
E se le parole non hanno senso, se hanno perso la congruenza con la realtà
fattuale, se sono solo profumi che si consumano nell'aria, come purtroppo
molti stanno a pensare, avverrà di conseguenza che si dirà, come al solito
“verba volant”?
Se ciò dovesse accadere, allora questo Presidente del Consiglio ad Interim,
in quanto nominato per breve tempo, e fino al successore legittimamente
eletto dal popolo, non “si giocherà solo la faccia”, per usare le sue stesse
parole, ma sarà anche definito da tutti gli italiani, quelli ben pensati, un
fantoccio pien di paglia, presuntuoso, narcisista, che si ascolta e si ama,
compiaciuto, mentre parla.
Staremo a veder, sperando bene, come lui stesso afferma". |
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Antonio Pilato
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28/02/2014 |
Musica. "La serva
padrona" con il M° Salvatore Salvaggio, domani in scena a Serradifalco |
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Locandina |
Domani, sabato 1 marzo alle ore 20.30, presso il Teatro
"A. De Curtis" di Serradifalco, andrà in scena il M° Salvatore Salvaggio con
l'opera comica in due parti "La serva padrona" di G. B. Pergolesi.
Il Basso grottese vestirà i panni di Uberto; con lui sul palco, la moglie,
il soprano Makie Nomoto nelle vesti di Serpina ed Antony Agnello che
interpreterà Vespone. Il M° Salvaggio curerà anche la regia mentre
l'esecuzione musicale (dell'Ensamble Rossini) è affidata al M° concertatore
Luigi Sferlazza.
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28/02/2014 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 28
febbraio |
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Continuano le
passeggiate "della salute", che - come di consueto - tornano ad
essere
programmate per il venerdi.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 28 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Napoli, Via Mattarella, Via Ingrao,
Via Luigi Sturzo, Via Meli, Via Nievo, Via Rossini, Via Anita, Via Orsini,
Via Washington, Via Cavour, Via Acquanova, Via Bassi, Via Padre A. M. Di
Francia, Via Veneto, Via Padre Vinti, Via Pisacane, Via Catone, Via
Argentina, Via Bentivegna, Via Concordia, Via Archimede, Chiasso Leone, Via
Crispi, Via Machiavelli, Via Carnevale,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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26/02/2014 |
Danza. L'associazione "Pas de
Danse" al concorso nazionale "Festa degli Sconosciuti" |
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L' associazione sportiva dilettantistica “Pas de Danse”,
diretta da Antonella Paradiso, lo scorso 23 febbraio ha preso parte alle
selezioni per il Concorso Nazionale "Festa degli Sconosciuti", una
manifestazione creata ad hoc per il lancio artistico di nuovi talenti e
promossa dal Centro Accademico Nazionale “Sylvia Pagni”.
Le allieve della M^ Antonella Paradiso hanno superato le selezioni e
prossimamente si esibiranno dinanzi alla giuria presieduta dal celebre
cantante e talent scout Teddy Reno, “patron” della manifestazione.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto ottimi apprezzamenti grazie al lavoro
svolto dall'insegnante Antonella che ha messo in risalto le doti artistiche
di ognuno dei suoi allievi. Questi i nomi dei giovani che hanno partecipato
alle selezioni: Antonella Ciccotto, Miriana Cipolla, Laura Figliola, Giorgia
Garifi, Selene Magrì, Monia Morreale, Benedetta Piazza, Alessio Rizzo,
Federica Bonadonna, Concetta Infantino, Chiara Morreale, Flavia Salvaggio,
Gloria Salvaggio e Rita Casodino.
La manifestazione fu inizialmente ideata e organizzata da Teddy Reno nel
1948 come Concerto annuale degli artisti della allora sua CGD (Compagnia
Generale del Disco) e si tenne a Milano sino al 1961. Assunse il nome di
Festa degli Sconosciuti nel 1958 e arrivò all’attenzione del grande pubblico
nel 1962 quando ad Ariccia (Roma), sede scelta per l’evento, Rita Pavone
vinse per la categoria Cantanti. La Festa degli Sconosciuti può essere
dunque considerata la “madre” di tutti gli attuali festival radiotelevisivi
nazionali e regionali. Nel corso della sua straordinaria carriera, Teddy
Reno, cantante, attore e produttore discografico, ha individuato e promosso
grandi talenti, artisti a cui ha aperto la “prima porta” del successo. Come
Titolare della CGD ha fatto muovere i primi passi ad artisti quali: Lelio
Luttazzi, Gianni Ferrio, Pino Calvi, Yula De Palma, Betty Curtis, Giorgio
Consolini, Johnny Dorelli e con la Festa degli Sconosciuti ad artisti quali
Rita Pavone, Dino, Shel Shapiro e i Rokes, Enrico Montesano, Mal, Claudio
Baglioni, Titti Bianchi, Francesco Baccini e Audio 2 solo per citarne
alcuni. Anche Fabio Fazio partecipò con successo da giovanissimo ad una
selezione in Lombardia. Infine Teddy Reno scelse un giovanissimo Renato Zero
per far parte del coro di Rita Pavone nella trasmissione televisiva RAI
“Studio 1” dal 1962 in poi.
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26/02/2014 |
Iniziative. Giornata
dimostrativa sullo sfruttamento dell'energia solare per produzione di energia
elettrica |
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Locandina |
Venerdì 28 febbraio si terrà ad Agrigento, presso il
centro promozionale “Stoaj” in Via Cavaleri Magazzeni 1, con inizio alle ore
09.30 e conclusione prevista per le ore 13.30, una giornata dimostrativa sul
tema: “Lo sfruttamento dell’energia solare tramite il sistema fotovoltaico
per la produzione di energia elettrica”.
L'iniziativa è organizzata dalla ATS “OrWine Sicilia”, nell'ambito di un
progetto di cooperazione per la ricerca finanziato ai sensi della Misura 124
del PSR Sicilia 2007/2013, di cui l'ATS è beneficiaria. La giornata di studi
si sviluppa principalmente sul tema delle opportunità del fotovoltaico quale
sistema di miglioramento dell'efficienza energetica, di autoproduzione di
energia e di incremento del reddito agricolo. E’ prevista la visita ad un
impianto fotovoltaico collocato presso un’azienda agricola sita a Favara in
contrada Burraiti-Terreforti, e la dimostrazione delle strategie adottate
dalla stessa per il miglioramento dell’efficienza energetica.
La giornata verterà sopratutto sui temi relativi alla gestione energetica
nell’azienda vitivinicola, mettendo in evidenza l’utilizzo del fotovoltaico
come metodo ottimale per la ricerca della completa indipendenza energetica
di tutte le attività, in particolar modo di quelle svolte in cantina, che
specialmente durante le operazioni di vinificazione richiedono elevati
apporti di energia elettrica.
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Programma |
26/02/2014 |
Politica. Azioni di protesta
dei Sindaci contro le tariffe e la gestione del servizio idrico |
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Il sindaco Fantauzzo |
Lunedi scorso, 24 febbraio, i
Sindaci dei 22 Comuni agrigentini che hanno ceduto le reti idriche hanno
avuto un incontro con il
Commissario Straordinario del disciolto ATO idrico dott. Infurnari; in
discussione le nuove tariffe previste per il periodo 2014-2015, ritenute
troppo elevate. "Le abbiamo rigettate - dice il sindaco di Grotte
Paolino Fantauzzo - perché il nostro Comune è uno dei 22 in provincia
di Agrigento che subisce 2 volte: la prima perché siamo stati Comuni
virtuosi, rispettosi della legge, ma così facendo ci siamo ritrovati
gravati di oneri eccessivi se non addirittura insostenibili sia per i
cittadini che per il nostro Ente; la seconda perché - è un controsenso -
viene stabilito che i Comuni che non hanno ceduto le reti possono
accedere a finanziamenti per interventi o per il rifacimento della rete
idrica, mentre noi che abbiamo ceduto le reti non possiamo accedere a
tali finanziamenti. Inoltre mentre il nostro Regolamento idrico Comunale
prevedeva una prima fascia unica di 80 metri cubi, adesso quella base di
calcolo è stata dimezzata a 40 metri cubi e suddivisa in 3 fasce per cui
l'acqua ci viene fatturata a peso d'oro".
Stamattina al Palazzo della Provincia di Agrigento si terrà una
conferenza stampa per comunicare le azioni che i Sindaci intendono
mettere in atto a difesa dei cittadini. La prima azione concreta sarà
effettuata domani, giovedi 27 febbraio: i Sindaci dei 66 Comuni
siciliani che si trovano nella medesima situazione si sono autoconvocati
a Palermo, in Via Campania, per chiedere di essere ricevuti dal
Presidente della Regione Rosario Crocetta, con l'intenzione di rimanere
sul posto sino a quando non verranno ascoltati e non sarà trovato il
modo di risolvere i problemi inerenti le tariffe e la gestione del
servizio idrico.
"Siamo arrabbiati - continua Fantauzzo - e siamo in trincea
perché ci troviamo in una Regione in cui ci sono figli e figliastri.
Mentre l’Ato idrico di Siracusa è fallito, quello di Palermo è fallito e
le reti sono tornate ai Comuni, 22 paesi agrigentini, 24 nisseni e 20
della provincia di Enna subiamo questo trattamento iniquo. Ma abbiamo
intenzione di risolvere, una volta per tutte, la questione".
Carmelo Arnone
26 febbraio 2014
© Riproduzione riservata.
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25/02/2014 |
Comune. Oggi assente funzionario della GeSa;
domani presente dipendente della Girgenti Acque |
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Oggi, martedi 25 febbraio, non sarà presente a Grotte,
presso l'ufficio tributi, il funzionario della GeSa (l'assenza è dovuta alla
festività di San Gerlando, giorno non lavorativo per gli uffici pubblici
agrigentini).
Si ricorda che il funzionario della GeSa riceve settimanalmente a Grotte
(per eventuali chiarimenti relativi agli avvisi di accertamento T.A.R.S.U.)
nei giorni di martedi e giovedi, presso l'ufficio tributi.
Domani, mercoledi 26 febbraio, sarà presente a Grotte - per tutta la
giornata - un dipendente della Girgenti Acque per incontrare i cittadini che
volessero chiarimenti sulle bollette o avessero da evadere pratiche
riguardanti il servizio idrico.
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24/02/2014 |
Lettere. Ricordi scolastici:
"Correva l'anno 1968..."; a cura del prof. Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Riceviamo e pubblichiamo.
Leggi tutti gli interventi
"Santo ha un altro ricordo della classe
di Salvatore “delle ciliegie”.
“Correva l’anno 1968…” scrive Salvatore. Quanto tempo è passato!
La scuola media è lì con la nostra classe al piano terra. La ricordo
luminosa e con i banchi vecchi. Così sono passate le ore e le settimane
scandite da scherzi e risate che avevano il sapore gustoso di quando si è
carusi.
Ecco… così entriamo nella stanza velata dei ricordi per ritrovare i vicoli e
le piazze che ci hanno visto crescere.
Un viaggio nel tempo per ritrovare certamente i luoghi ma non più i colori,
gli odori, le giornate assolate come quelle nuvolose o piovose, che sono
oramai solo memoria.
Tutto allora ritorna vestito di una nuova luce a svelare, a raccontare i
segreti di tanti carusi che si affacciano e si preparano, vestiti di
entusiasmo ed energia, ad attraversare il tempo.
Ed è allora che vedo Diego.
Il professore spiega e lui si perde nella scena di un film. Inizia a
mimarla.
Quindi entra, dopo aver sconfitto i nemici con una improbabile pistola fatta
con le dita, nel ristorante.
Si fa servire l’immaginato pranzo mentre le dita di una mano si
trasformano in forchetta quando l’altra impugna un coltello per tagliare la
bistecca.
Così il novello mimo, mangia la gustosa carne con bocconi pieni. Inizia a
masticare e a ruotare la bocca come se tutto fosse vero.
Lentamente gli sguardi di tutti piano piano si posano su di lui: ultimo
anche il professore viene attratto. Ed ecco lo sguardo meravigliato più del
nostro! Il professore non osa parlare, lo guarda divertito senza
disturbarlo.
Diego continua a consumare il gustoso pranzo mentre il suo viso diventa
sempre più espressivo e comico… attorno a sé il silenzio… e lui continua:
taglia, mastica e beve, poi trasforma il dito in uno stuzzica denti e ne
mima l’uso. Tutta la classe lo applaude mentre si ride a crepapelle.
L’ora di lezione è finita, la campanella lo comunica a tutti.
Con sincero affetto, un abbraccio a tutti Voi". |
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Santo |
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Salvatore aggiunge...
Un giorno mentre Diego è impegnato nel gustoso pranzo, viene richiamato
dall’insegnante che evidentemente lo vedeva distratto.
Lui accetta il richiamo, ma si ricompone dopo avere sparecchiato: prende
i quattro lembi della supposta tovaglia, la sbatte (per le molliche), la
ripiega e la ripone sotto il banco.
Doveva lasciare tutto in ordine! |
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Prof. Lillo Agnello
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Per partecipare basta contattare il
prof. Calogero
Agnello (anche inviando una e-mail),
che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si
garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.
E-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
Tel. 0922.943720.
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23/02/2014 |
Danza. Allievi della "New
Dance" al MAD 4 DANCE TOUR di Palermo |
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E’ stata giudicata all’unanimità, dai
partecipanti, “una meravigliosa esperienza formativa” quella che hanno
vissuto gli allievi dell’ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica)
Arte-Danza “New Dance” della M^ Tiziana Marsala. I giovani ballerini hanno
partecipato, il 15 e 16 febbraio, al MAD 4 DANCE TOUR, nella tappa di
Palermo. Giunto alla sua 6^ edizione, il M4D tour - organizzato da Fabrizio
Santi e Claudio Scafidi - è un festival giovane e innovativo che porta in
Italia la qualità della danza internazionale, con lo scopo di permettere ai
ballerini italiani di conoscere realtà europee, americane e giapponesi
attraverso stages e seminari. La manifestazione itinerante di danza, che
prevede concorso e stages, si snoda in 3 tappe: Palermo, Torino e Roma;
nella Capitale verrà disputata la finale. Nel primo dei 2 giorni, il 15
febbraio, gli allievi della “New Dance” sono stati impegnati in una intensa
giornata di studio con professionisti nazionali e internazionali tra cui:
Tony Stone (hip hop), Baggy (dance hall), Iron Mik (popping), Sara
Pandolfini (waackin), Giorgia Lorito (tip- tap hip hop), Maurizio Tamellini
(danza classica) e Massimiliano De Luca (modern-contemporaneo). Il giorno
successivo, domenica 16 febbraio, presso il teatro Golden si è tenuto il
concorso, al quale gli artisti della “New Dance” hanno partecipato con una
coreografia di danza contemporanea, ricevendo dalla giuria lusinghiere
attestazioni per la tecnica e la professionalità.
Carmelo Arnone
23 febbraio 2014
© Riproduzione riservata.
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23/02/2014 |
Lingua. Appendice al "Piccolo
Dizionario Grottese-Italiano" (23); a cura di Carmelo e Graziella
Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
Piccolo dizionario Grottese-Italiano
di Carmelo e Graziella Luparello
APPENDICE
(Puntata n° 23)
Filastrocche
Adesso alcune filastrocche in dialetto che la nonna signora Antonia Palumbo
cantava ai nipotini quando questi erano piccolini (per gentile concessione
delle nipoti Ilaria Marotta ed Evelyn Pilato).
1^ filastrocca.
Iu mi curcu cu lu Patri,
cu lu Figliu e cu la Matri.
Du a li piedi e du a capizzu
la santissima Trinità.
Lu Signuruzzu mi veni patri,
la Beddra Matri
mi veni matri,
Angelu e Arcangelu
mi viennu suoru e frati.
Ora ca aiu l'armuzza fidìli,
mi fazzu la cruci
e mi mintu a durmìri.
Trad.:
Io vado a letto con il Padre,
con il Figlio e con la Madre.
Due ai piedi e due al capezzale
la santissima Trinità.
Il Signore è mio padre,
la Madonna è mia madre,
l'Angelo e l'Arcangelo
sono la sorella e il fratello.
Ora che ho l'anima fedele,
mi faccio la croce
e incomincio a dormire.
2^ filastrocca.
Bamminieddru, pittidru, pittidru,
tutta la notti t'amu accududdru,
ca n'afferra la manuzza
e ni porta a la so casuzza.
La so casuzza è china di meli,
viva, viva San Micheli.
San Micheli acchiana susu
e va a sona li tri campani.
Li tri campani su sunati,
li tri angiuli su calati,
su calati 'n capu na rocca
Madunnuzza di sta scocca.
Trad.:
Bambinello, piccolino, piccolino,
tutta la notte ti abbiamo accudito,
che ci prende per mano
e ci porta nella sua casetta.
La sua casetta è piena di miele,
viva viva San Michele.
San Michele va sopra
e fa suonare le tre campane.
Le tre campane hanno suonato,
i tre angeli son venuti giù,
son calati sopra una pietra,
Madonnina dei fiori.
3^ filastrocca.
Masciu Natali, chi faciti vu?
Ciercu la vuglia e lu itali.
E c'ata fari cu la vuglia e lu itali?
Ha cùsiri li pantaluna a ma figliu.
E vuosciu figliu unni è?
Fori, a cogliri ligna.
E c'ata fari cu li ligna?
Ha cucinari!
Chi cucinati?
Pasta scallata.
Masciu Natali, tinitivillu vu,
ca vuosciu figliu nun lu vuogliu cchiù.
Trad.:
Maestro Natale, che fate voi?
Cerco l'ago e il ditale.
E cosa dovete fare con l'ago e il ditale?
Devo cucire i pantaloni per mio figlio.
E vostro figlio dove è?
E' fuori a raccogliere legna.
E che cosa dovete fare con la legna?
Devo cucinare.
Cosa cucinate?
Pasta in bianco.
Maestro Natale, tenetevelo voi,
perchè io vostro figlio non lo voglio più.
Una filastrocca cantata dai genitori ai figli.
Tirinanna, tirinanna
bieddru figliu (beddra figlia) c'havi so nanna,
e so pà (e so mà) ca lu diciva
masculu e bieddru lu (fimmina e beddra la) vuliva.
Non sappiamo se di questa filastrocca
facessero parte anche i due versi seguenti:
né si canta né si sona
ca la zita nunn'è bona.
Trad.:
Tirinanna, tirinanna,
bel figlio (bella figlia) che ha sua nonna,
e suo padre (e sua madre) che lo diceva
maschio e bello lo (femmina e bella) voleva.
Né si canta né si suona
chè la fidanzata non è buona.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 23 febbraio 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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22/02/2014 |
Chiesa. "Festa della
Cattedra di San Pietro"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Cattedra di
San Pietro |
La Festa della Cattedra di San Pietro Apostolo ad
Antiochia, il 22 febbraio, e quella della sua cattedra a Roma il 18 gennaio,
celebravano due momenti decisivi della missione del Principe degli Apostoli:
lo stabilirsi del Cristianesimo prima ad Antiochia e poi a Roma.
La riforma del calendario ha unificato le due feste al 22 febbraio. Oggi
celebriamo la festa della cattedra di San Pietro, una tradizione molto
antica, che risale al IV secolo con la quale si rende grazie a Dio per la
missione affidata all'apostolo Pietro e ai suoi successori.
La "cattedra" è il "il seggio fisso" del Vescovo, posto nella chiesa madre
di una diocesi che, per questo, viene detta "cattedrale" ed è il simbolo
dell'autorità del vescovo e del suo magistero, cioè dell'insegnamento
evangelico che egli, come successore degli Apostoli, è chiamato a custodire
e trasmettere alla comunità cristiana a lui affidata.
Da quella sede guiderà, quale maestro e pastore, il cammino dei fedeli nella
fede, nella speranza e nella carità.
La "Cattedra" del vescovo di Roma rappresenta, pertanto, la sua missione di
guida dell'intero Popolo di Dio. Questa festa ci orienti a nutrire la nostra
vita personale e comunitaria della fede fondata sulla testimonianza di
Pietro e degli apostoli.
Imitando il loro esempio, anche noi potremo essere testimoni di Cristo nella
Chiesa e nel Mondo.
La posizione di Pietro nel collegio apostolico è dimostrata dall'esplicita
investitura che egli riceve da Gesù a "pascere" il gregge e guidare la
Chiesa.
E' Pietro a presiedere all'elezione di Mattia, ed è Pietro a parlare a nome
di tutti gli apostoli alla folla, il giorno di Pentecoste, ma anche davanti
al Sinedrio.
In questa festa ricordiamo il nostro Papa Francesco, al quale è affidata
nella Chiesa la funzione di essere il servo dei servi, affinché porti a
compimento la sua missione di vicario di Cristo.
Ricordiamo anche Benedetto XVI, il papa emerito, che nel silenzio e nel
nascondimento possa continuare a pregare per la Chiesa.
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Prof. Graziella Vizzini
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22/02/2014 |
Tecnologia. Ricerche del
dott. Salvatore Baldo (CNR) presentate all'Università La Sapienza di
Roma |
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Salvatore Baldo
Salvatore Baldo |
Il dott. Salvatore Baldo è un ingegnere elettronico
(con Laurea Magistrale conseguita presso l'Università degli Studi di
Messina). Noi lo conosciamo semplicemente come un giovane sempre sorridente,
cordiale, aperto al dialogo; eppure dietro la sua innata affabilità si
nascondono qualità non comuni. Dall'ottobre dello scorso anno - vincitore di
concorso - svolge attività di ricerca presso l'Istituto per la
Microelettronica e Microsistemi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IMM-CNR)
di Catania. Si occupa dello sviluppo di micro e nano-tecnologie e sistemi
avanzati per la salute dell’uomo. In parole povere, realizza, sperimenta e
valida dispositivi (sensori) basati su micro e nano-tecnologie, finalizzati
alla diagnosi precoce, alla prevenzione ed alla cura efficace delle malattie
(in primis il cancro), in collaborazione con diverse strutture sanitarie.
Due tra i suoi lavori di ricerca più importanti, uno dei quali tratto dalla
sua tesi di laurea, sono stati presentati al "Secondo Convegno nazionale
Sensori", una delle più importanti conferenze sulla sensoristica avanzata
che si è svolta 19 al 21 febbraio presso l'Università La Sapienza di Roma,
alla quale ha partecipato il giovane ricercatore grottese. La conferenza è
stata realizzata con il patrocinio della Società Chimica Italiana (SCI),
l'Associazione Italiana Sensori e Microsistemi (AISEM), la Società Italiana
di Ottica e Fotonica (SIOF), l'Associazione Italiana "Ambient Assisted
Living" (AitAAL), l'Associazione Italiana Misure Elettriche ed Elettroniche
(GMEE), la Società Italiana di Fotobiologia e la Società Italiana di
Biofisica Pura e Applicata (SIBPA). L'importante incontro di ricercatori
(che ha come temi: sensori fisici, sensori chimici, biosensori, materiali e
dispositivi per sensori, microsensing e nanosensing, nuovi principi: teorie
e modelli, microsistemi e sensori integrati, elettronica per sensori, reti
di sensori, trattamento di segnali e dati, applicazioni dei sensori) è
un’occasione favorevole per incrementare la comunicazione tra discipline che
seppur di diversa natura (fisica, chimica, ingegneria, biofisica, medicina,
biochimica, etc.) cooperano per raggiungere scopi condivisi.
Il dott. Salvatore Baldo è uno dei numerosi giovani grottesi che, con
impegno, passione, determinazione e capacità, riescono a farsi apprezzare
per il loro lavoro, portando sempre nel cuore il loro paese natale.
Carmelo Arnone
22 febbraio 2014
© Riproduzione riservata.
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22/02/2014 |
Pensieri. "Piccolo Alfabeto
delle Riflessioni - C come Cultura"; di Linda Criminisi |
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Linda Criminisi
Rubrica |
PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI
di Linda Criminisi
C
come Cultura
“Con la cultura non si mangia” disse Giulio Tremonti, ministro
dell’Economia qualche anno fa, con una frase ormai divenuta famosa. Famosa
e proverbiale, direi, dato che viene citata ogniqualvolta ci si voglia
riferire alle (frequenti) mancanze di attenzione, se non addirittura ai
palesi atti di disprezzo, nei confronti della cultura, dettati - non da
ignoranza o da emotività, naturalmente - ma da precisa volontà politica e
istituzionale. Disprezzo che si esprime concretamente nei tagli dei fondi a
sostegno di attività culturali di vario tipo, nel non utilizzo o nello
spreco dei pur esigui finanziamenti erogati, con tali finalità, a livello
europeo e che si palesa tutte le volte in cui la cultura non viene
“trasformata” in risorsa capace di generare occupazione - in qualcosa quindi
che “fa mangiare” (onestamente).
Questa linea di condotta ai “livelli alti” non può non avere ricadute ai
“livelli più bassi”, andando a rinforzare un atteggiamento sociale ed
individuale - forse da sempre esistente nella massa della popolazione - di
rifiuto, talvolta di disprezzo appunto, nei confronti della cultura - nella
sua accezione più ampia - e non di rado anche nei confronti di chi la
pratica.
Ma mentre in passato tale atteggiamento “popolare” di rifiuto era più
dettato dalla diffidenza - non priva però di una certa soggezione che pareva
riconoscere “il valore del nemico” - adesso mi pare che esso sia divenuto
più rozzo, determinato da totale chiusura al dialogo, da mancanza di
consapevolezza e di idonei strumenti di valutazione critica. E il tutto
inasprito dalle necessità economiche che, si sa, in tempi di crisi dura e
reale come quelli che stiamo vivendo, abbrutiscono gli animi.
Il declino della scuola ha sicuramente un peso determinante in questo
generale disprezzo di ciò che è avvertito come “culturale”. Non solo le
giovani generazioni ignorano molti contenuti (pensiamo alle riduzioni delle
ore di lezione e alle “modifiche” nei programmi di discipline come la
storia, per esempio) ma esse stanno perdendo le capacità di analisi, di
approfondimento e di critica, in pratica la capacità - e l’abitudine - a
ragionare, a riflettere, ad avventurarsi nell’esercizio del pensiero
complesso.
La cultura, quindi, diventa un “nemico” che in realtà non si conosce, che si
rifiuta senza comprenderlo e proprio perché non lo si comprende. E se non si
(ri)conosce il nemico che si ha di fronte si può stare certi che la
battaglia è già persa in partenza.
Linda Criminisi
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 22 febbraio 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.
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articoli precedenti
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21/02/2014 |
Riflessioni. "Vince...
chi meglio utilizza il marketing politico"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"Oggi la “politica” non è in grado di dare risposte ai bisogni e alle
aspettative dei cittadini, se non parziali e occasionali.
Molti dirigenti politici, i nomi sono a tutti noti, basta pensare ai partiti
di maggioranza, pensano che i problemi della società siano quelli che
affrontano e dibattono all’interno della “scuderia” e dei palazzi delle tre
cariche più alte dello Stato, e che le soluzioni, prognosi e terapie, siano
da cercare in quel contesto.
Non si pensa, se non raramente nei modi dovuti, che i cittadini hanno un
volto e che sono persone che possiedono menti pensanti: sensazione,
percezione, riflessione, sentimenti, capacità intuitive, quindi creative e
critiche, capacità di dare soluzioni che non gli verranno mai chieste.
La loro partecipazione viene chiesta esclusivamente nelle occasioni del voto
amministrativo, politico o referendario, di fatto senza la possibilità di
riscontro se non nel tempo del voto successivo.
Nella società i luoghi dove le persone possono esprimersi ed avere un ruolo
propositivo si sono ristretti assolutamente e drasticamente.
I cittadini si pongono con diritto la domanda se le cause di questa
situazione siano da addebitare a questo o a quell’altro partito, o se vanno
ricondotte al “sistema Italia”, che non riesce a dare risposte credibili, in
un sistema dove i partiti si delegittimano in continuazione.
In questi momenti stiamo assistendo ad una specie di gara di chi è più
bravo, nell’autoreferenzialità e dell’autoassoluzione.
Il punto centrale concreto non è l’occupazione; la riduzione soffocante del
fisco, ormai giunto a dare solo “l’estrema unzione”, come si dice davanti al
morente; il sistema pensionistico, che alzato il tetto dell’età
pensionabile, ha sbarrato di conseguenza ai giovani la saracinesca di
ingresso nel mondo dell’occupazione: laureati, specializzati ed altri; non è
la trasformazione di tutta la struttura amministrativa e politica, riducendo
il numero e tagliando fortemente gli oneri e i privilegi secondari; non è il
cambiamento della nuova legge elettorale, perché deve prima accordarsi con
le egoistiche esigenze dei potenziali eletti (non per il bene del popolo,
ma per la loro poltrona); non è la riforma della giustizia, che cosi come si
presenta garantisce totale sfiducia; ecc. ecc.
Questo “sistema”, questo apparato dello Stato politico, legislativo,
esecutivo, giudiziario, amministrativo, giudiziario è vecchio, medioevale,
anzi feudale.
A fronte di tutto questo sistema obsoleto, il punto centrale invece è la
capacità di propagandare se stessi e il proprio marchio, al di là della
qualità del prodotto.
Vince chi inventa il messaggio più efficace, chi meglio utilizza il
“marketing” politico". |
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Antonio Pilato
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21/02/2014 |
Politica. Il M5S di Grotte:
"La giunta Fantauzzo continua a violare le leggi dello Stato" |
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Continua la battaglia del Movimento 5 Stelle di Grotte a favore della
trasparenza della pubblica amministrazione.
Chiara e ferma la posizione espressa dagli attivisti grottesi (apparsa ieri
sul loro sito ufficiale e che pubblichiamo di seguito), nella quale
preannunciano ancora più decise azioni di denuncia nei confronti
dell'amministrazione inadempiente.
"Lo scorso 28 dicembre si riuniva la giunta Fantauzzo, assente
l’assessore Collura, per deliberare l’assegnazione della “somma presunta di
1770 euro oltre IVA al 22%” al fine di provvedere alla creazione e gestione
del nuovo sito web del Comune.
Questo è il risultato della spesa fatta:
nuovo sito.
Abbiamo chiesto ad un esperto una valutazione del nuovo sito web e questo è
stato il giudizio espresso: non vale i soldi spesi (1770 euro oltre IVA al
22%).
Peraltro vi facciamo notare che quando si prova ad accedere ad alcune pagine
del sito, questa è la finestra che si apre con questo messaggio inquietante:
“Il certificato di sicurezza del sito non è affidabile!”.
Ma a parte ciò, a parte questi piccoli problemini che potremmo definire di
forma se non fosse che ci sono in ballo soldi pubblici spesi allegramente e
in forma improduttiva, l’oggetto della delibera del 28 dicembre recitava
testualmente: “assegnazione somme servizio ‘amministrazione trasparente e
gestione del nuovo portale’ D.lgs n.33/2013”.
Appurato che il sito web non vale i soldi spesi, vediamo cosa è stato
partorito in materia di trasparenza.
Ebbene, nel
nuovo sito come del resto nel vecchio, non c’è traccia né del curriculum
del sindaco, né di quello di assessori e consiglieri comunali, con i dati
relativi alla loro situazione patrimoniale mobiliare, immobiliare e
reddituale, per come richiesto dalla legge.
Non ci sono i curricula dei dirigenti, non ci sono i dati relativi al
personale, ai consulenti, ai collaboratori, alle performance, ai bandi di
concorso, ad attività e procedimenti, ai provvedimenti… non c’è niente di
niente.
La sezione amministrazione trasparente è completamente vuota, nonostante i
soldi spesi, nonostante le mille denunce partite da questo sito e spesso
indirizzate con atti formali alle autorità competenti, nonostante una
interrogazione del consigliere Magrì che in dicembre aveva sollevato il
problema e ottenuto dal sindaco Fantauzzo questa imbarazzante risposta
“purtatimi li curricula ca vi li pubblico”.
E pensare che lo scorso 26 novembre, con una lettera inviata al nostro
attivista Gaspare Bufalino, in risposta ad una nostra precedente richiesta,
il segretario del Comune di Grotte, il dott. Chiarenza, in qualità di
Responsabile della trasparenza del Comune e prendendo atto del problema da
noi sollevato scriveva: “..mi sono attivato affinché tutto quanto previsto
nel DEC. LGS. n.ro 33 del 2013 trovi applicazione… Si cercherà di attuare
quanto da ella chiesto e previsto dalla legge...”.
Queste parole sono rimaste lettera morta.
È dal giorno del suo insediamento che l’amministrazione Fantauzzo continua a
violare impunemente le leggi dello Stato italiano in maniera di trasparenza.
E non è etico che delle persone che gestiscono milioni di euro di soldi
pubblici non sentano il dovere di dare attuazione a questa normativa, che ha
tra le tante finalità anche quella di prevenire la corruzione e i reati
contro la pubblica amministrazione.
Il Movimento 5 Stelle di Grotte, dopo avere invano sollecitato per mesi un
cambio di rotta a tutela degli interessi e dei diritti dei cittadini, adesso
si farà sentire nelle sedi e dalle autorità competenti.
Molto probabilmente scatteranno delle sanzioni pecuniarie, anche pesanti, ma
questo è il prezzo che questa amministrazione anacronistica, inefficace,
inadeguata e inefficiente, farà pagare ai suoi dirigenti".
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21/02/2014 |
Politica. La Minoranza
consiliare su randagismo, fondo di riserva, Tre Sorgenti ed esperto
esterno |
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Riceviamo e pubblichiamo quattro documenti (una mozione, una proposta di
deliberazione e due interrogazioni) presentati dal gruppo consiliare "Grotte
Libera e Solidale".
MOZIONE
"Alla C.A. del Presidente del Consiglio
e del Consiglio Comunale
Grotte, 18-02-14
Oggetto: Mozione – Revoca per le nomine che il Sindaco ha fatto il
07/11/2013 per l’elezione del Presidente del Consiglio direttivo e dei
consiglieri nell’assemblea consortile del Tre Sorgenti.
- Preso atto che lo Statuto Comunale di Grotte, art. 17 comma 2, recita:
"sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio comunale, il Sindaco
provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del
comune presso Enti, aziende ed istituzioni";
- Considerato che il Sindaco Fantauzzo nelle nomine del consiglio direttivo
presso il Consorzio Tre Sorgenti, non ha minimamente considerato il parere e
rispettato la funzione dell’organo Consiliare sottacendo al qui sopra citato
Statuto comunale, con il richiamo alle responsabilità civiche e di legge dei
Sindaci,
i sottoscritti Consiglieri chiedono al Consiglio Comunale di deliberare per
l’immediata revoca delle nomine".
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I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Anna Todaro, Davide Magrì, Vincenzo Cimino,
Leonardo Cutaia, Santino Lombardo
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PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
"Alla C.A. del Presidente del Consiglio
Comune di Grotte, 18-02-14
OGGETTO: Proposta di deliberazione art. 15 del regolamento del Consiglio
comunale – Modifica parziale dell’art.12 comma 3, Fondo di riserva - del
Regolamento di Contabilità.
- Preso atto del D.lgs 267/00 art. 166 comma 2, che recita: "Il fondo è
utilizzato, con deliberazioni dell’organo esecutivo, da comunicare
all’organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità,
nei casi in cui si verifichino, esigenze straordinarie di bilancio o le
dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti";
- Visto il vigente Regolamento di Contabilità di Grotte, che ha omesso la
figura dell’organo consiliare, ed in particolare l’art. 12 comma 3, che
recita: "il prelievo dal fondo di riserva può essere effettuato fino al 31
dicembre dell’esercizio, con deliberazione della Giunta Municipale o con
determinazione Sindacale da trasmettere, con cadenza mensile, a cura della
Segreteria Comunale, al Presidente del Consiglio",
proponiamo la modifica parziale dell’articolo sopra richiamato,
con l’inserimento del testo richiamato espressamente dal D.lgs 267/00,
togliendo dall’art.12 comma 3 le parole: "o con determinazione Sindacale da
trasmettere, con cadenza mensile, a cura della Segreteria Comunale, al
Presidente del Consiglio" e di inserire le seguenti parole: "da comunicare
all’organo consiliare nei primi 7 giorni successivi alla delibera di Giunta,
per eventuali deliberazioni o modifiche da parte dei consiglieri comunali
prima del suo utilizzo".
Pertanto si chiede al Consiglio Comunale di attivare l’istruttoria della I
commissione del regolamento, per vagliare la proposta in oggetto, e
successivamente sottoporlo al Consiglio Comunale nella prima seduta utile,
al fine di modificare il nuovo testo nell’art. 12 comma 3 del regolamento di
contabilità".
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I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Santino Lombardo, Leonardo Cutaia, Davide Magrì,
Anna Todaro,Vincenzo Cimino
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INTERROGAZIONE
"Al Sig. Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: Interrogazione sul fenomeno del randagismo.
Noi sottoscritti consiglieri comunali del gruppo "Grotte Libera e Solidale"
considerato che abbiamo constatato l'aumento di cani randagi che girano per
le strade le nostro paese
CHIEDIAMO
- di informare il Consiglio comunale e l'intera
cittadinanza sulle misure adottate a tale problema dal momento
dell'insediamento della Giunta fino ad oggi;
- di specificare quali attività intende fare la Giunta in futuro e
l'ammontare delle somme che intende destinare a questa problematica per il
2014.
Grotte, lì 18/02/2014". |
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I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Cimino Vincenzo, Cutaia Leonardo, Magrì Davide,
Lombardo Santino, Todaro Anna Maria
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INTERROGAZIONE
"Al Sig. Sindaco del Comune di Grotte
Al Presidente del Consiglio Comunale Dott. Antonio Carlisi
Oggetto: Interrogazione sull’esperto del Sindaco e relative liquidazioni.
I Sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo di minoranza "Grotte Libera e
Solidale" chiedono al Signor Sindaco chiarimenti in merito alla proroga
dell’esperto e alle liquidazioni del compenso da ottobre a gennaio.
Considerato che:
- alla data odierna risulta un solo impegno di spesa del 28/10/2013 relativo
al periodo di consulenza che va dal 01/10/2013 al 31/10/2013. Tale impegno
di spesa risulta liquidato, ma non sussiste successivo provvedimento di
liquidazione da parte del Dirigente dell'Area Amministrativa;
- nelle pubblicazioni online dell'albo pretorio, non risultano successivi
impegni di spesa per l'esperto, nei periodi di novembre - dicembre, ma dalle
copie dei mandati di pagamento in nostro possesso il suo compenso risulta
già liquidato senza un documento ufficiale che lo attesti;
- a seguito del prolungamento di consulenza esterna dell'Esperto, non
risultano impegni di spesa anche per il periodo gennaio - marzo c.a.. Allo
stesso risulta liquidato il corrispettivo per il mese di gennaio, ma la
determina di proroga dell'incarico è stata pubblicata in data 5 febbraio
2014;
- in data 29/01/2014 il responsabile di P.O. dell'Area economico finanziaria
con determina n.100, autorizzava l'esperto esterno a partecipare ad un corso
di formazione per dipendenti della P.A. dal titolo "Dopo le manovre come
costruire il bilancio di previsione 2014 per gli enti locali" impegnando la
somma di € 450,00.
Visto che:
- il Signor Sindaco continua imperterrito a nominare una figura esterna
all'Amministrazione e che tale mansione si configura quale incarico di
studio, ricerca e consulenza come si evince dalla determina sindacale del
02/01/2014,
CHIEDIAMO
pertanto alla S.V.:
- se è legittimo che venga liquidato il compenso dell’esperto senza nessun
impegno di spesa nè tantomeno determina di liquidazione da parte
dell’ufficio amministrativo;
- se l’Esperto si configura come dipendete comunale;
- se prima della nomina dell'esperto ci sia stata una reale ricognizione
circa le professionalità interne utilizzabili nel nostro Comune;
- se sia stato chiesto un vostro parere all’organo dei Revisori dei Conti e
l'invio previsto obbligatorio alla Corte dei Conti della Determina di
nomina.
Per quanto su scritto, riteniamo di essere di fronte a visibili atti di
ILLECITO DISCIPLINARE con conseguente danno e responsabilità erariale per il
nostro Comune.
Si richiede esaustiva risposta scritta e orale al prossimo consiglio
comunale.
Con l'occasione porgiamo distinti saluti.
Grotte, lì 19/02/2014". |
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I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Cutaia Leonardo, Cimino Vincenzo, Lombardo Santino,
Magrì Davide, Todaro Anna
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21/02/2014 |
Chiesa. "San Pier Damiani,
vescovo e dottore della Chiesa"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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San Pier Damiani |
Oggi 21
febbraio la Chiesa celebra la memoria facoltativa di San Pier Damiani,
vescovo e dottore della Chiesa.
Pietro era nato a Ravenna nel 1007, da una famiglia poverissima. Rimasto
orfano di padre, ancora bambino, ultimo di molti figli, ripudiato dalla
madre, fu preso in custodia da un suo fratello maggiore di nome Damiano, il
quale si affezionò al bimbo, lo crebbe e lo fece studiare. Pietro, divenuto
adulto, per gratitudine aggiunse al proprio nome quello del fratello e si
chiamò per sempre Pier Damiani.
Dopo aver studiato diritto, insegnò a Ravenna, a Faenza, a Padova e
all'università di Parma, esercitando anche la professione forense, ma a
30 anni lasciò la vita mondana e si ritirò nel monastero camaldolese di
Fonte Avellana, nelle Marche, di cui divenne abate. Questo monastero fu il
centro della sua attività riformatrice. Qui visse la quasi totalità della
sua vita, ad eccezione di alcuni intervalli a causa di incarichi ricevuti da
papi suoi contemporanei.
La Chiesa, lacerata internamente da discordie e scismi, conseguenza della
“simonia” (compravendita di cariche ecclesiastiche), aveva bisogno di uomini
integri e preparati come Pier Damiani. Per la sua vasta competenza in
esegesi biblica fu al fianco di sei papi come “commesso viaggiatore della
pace”, ma collaborò in particolare con Ildebrando, il grande riformatore
divenuto papa col nome di Gregorio VII.
Dopo varie peregrinazioni nella diocesi di Milano, in Francia e in Germania,
venne nominato cardinale della curia da Papa Leone IX e cardinale-vescovo
della diocesi suburbicaria di Ostia, da Papa Stefano IX.
Ormai anziano, si reca a Ravenna, per ricomporre il dissidio acceso dai
seguaci di un antipapa. La morte lo colse nel 1072 a Faenza, di ritorno
dall'ultima missione di pace.
Nel 1828 fu proclamato santo e dottore della Chiesa da Papa Leone XIII, per
i suoi numerosi scritti di contenuto teologico.
Nella sua esistenza, San Pier Damiani mostrò una felice sintesi fra la vita
eremitica e l'attività pastorale. Come eremita incarnò la radicalità
evangelica e l'amore senza riserve per Cristo. Come uomo di Chiesa, operò
con lungimirante saggezza compiendo, quando necessario, anche scelte ardite
e coraggiose.
Preghiamo San Pier Damiani di essere forti nella fede e di saper fare come
lui scelte radicali e coraggiose.
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Prof. Graziella Vizzini
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21/02/2014 |
Politica. Intervento dell'on.
Michele Cimino sull'appello della Conferenza Episcopale Siciliana |
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On. Michele Cimino |
“La preoccupazione palesata dalla Conferenza
Episcopale siciliana in merito alla scarsa programmazione ed incisività
dell’attuale governo regionale non può rimanere inascoltata”.
Così il deputato regionale di “Voce Siciliana” Michele Cimino commenta la
‘requisitoria’ dei vescovi siciliani, contenuta nel documento finale della
sessione invernale della Conferenza Episcopale siciliana.
“Il documento unitario dei vescovi siciliani – spiega il parlamentare
– lancia l’appello di un necessario cambio di passo per una Sicilia che
affonda, analizzando con attenzione i temi importanti come quelli dei fondi
europei, delle politiche sociali e della famiglia. Tutte critiche legittime
che devono sollecitare l’assemblea regionale ad un atto di responsabilità,
portando avanti il dibattito sulle riforme e sulle proposte in corso di
approvazione con serenità e con spirito costruttivo. In un momento come
questo – continua Cimino- il richiamo dei Vescovi siciliani deve
poter rappresentare un manifesto politico di un’Assemblea Regionale che non
può andare a sbattere in maniera sterile su temi autoreferenziali e che
spesso non fanno l’interesse dei cittadini. La politica siciliana –
conclude il deputato di Voce Siciliana - deve assumersi le responsabilità
di affrontare le emergenze e programmare la ripresa economica dell’isola”.
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20/02/2014 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 21
febbraio |
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La
passeggiata "della salute", per questa settimana torna ad essere
programmata per il venerdi.
Il percorso è già pronto e gli organizzatori invitano tutti ad
approfittare di questo anticipo di primavera per riprendere numerosi la
buona abitudine di muoversi en plein air.
Si consiglia di
portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità
lungo eventuali tratti poco illuminati.
E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare
alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei
genitori.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 21 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Picone, Via Romano,
Via Miceli, Via Spitali, Via Villa Fiorita, Via Machiavelli, Via Crispi, Via
Buozzi, Via Elena Di Montenegro, Calvario, Via Aldo Moro, Via Terranova, Via
Boris Giuliano, Via Cassarà, Via Ingrao, Via Saragat, Via Crispi, Via
Brodolini, Via Comitini, Via Delle Rose, Via Sturzo, Via Magazzini, Via
Mattarella,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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20/02/2014 |
Cronaca. Pericolosa perdita di
olio lubrificante sul suolo pubblico in Via Ingrao |
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Vedi le foto |
Una pericolosa macchia di olio per automezzi è presente
da diversi giorni sul piazzale che affianca Via Ingrao, all'altezza del
capannone comunale e del campo di calcetto. La copiosa perdita del liquido
lubrificante (al momento in cui sono state scattate le foto che pubblichiamo
vi era un forte gocciolamento in atto) proviene da almeno due dei tre autobus
adibiti a trasporto extraurbano che da molto tempo, durante i periodi di
sosta prolungata e nella notte, rimangono parcheggiati nel piazzale. Non è
noto se la sosta sia stata autorizzata dall'Amministrazione comunale, di
certo quella porzione di suolo pubblico non è stato progettato per sostenere
il traffico di mezzi pesanti, infatti le condizioni del manto stradale, in
quella sede, si sono gravemente deteriorate; buona parte dell'asfalto è
divelto o affossato e sono venute alla luce alcune parti della griglia
metallica sottostante, pericolose non solo per gli automezzi ma anche per i
pedoni. La società proprietaria degli autobus, al momento, non sembra aver
posto in atto alcuna misura per rimediare al duplice danno. Da rilevare che
il liquido non dovrebbe rimanere sul manto stradale ma dovrebbe essere
assorbito con materiale idoneo al fine di evitare
incidenti, e che la perdita non dovrebbe mai confluire nel tombino delle
acque bianche, come invece avviene. A poco serve qualche secchio di sabbia
gettata - dopo giorni - sul lubrificante, senza le operazioni di completa
rimozione del liquido. Si auspica un intervento delle autorità
competenti affinché vengano ripristinate le condizioni di sicurezza.
Carmelo Arnone
20 febbraio 2014
© Riproduzione riservata. Pubblichiamo
alcune immagini della perdita di olio e delle condizioni del manto stradale (15 foto
di
© Associazione Culturale "Punto Info").
Perdita
di olio in Via Ingrao (Foto)
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18/02/2014 |
Politica. Primarie
per il Segretario Regionale PD: Grotte sceglie Raciti |
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Domenica 16 febbraio si sono svolte anche a Grotte le
primarie per l’elezione del Segretario Regionale e dell’Assemblea Regionale
del Partito Democratico.
La votazione, alla quale hanno partecipato i tesserati ed i cittadini che
hanno sottoscritto l'appello del PD, ha dato i seguenti risultati:
- Fausto Raciti: 61 voti;
- Giuseppe Lupo: 28 voti;
- Antonella Monastra: 3 voti.
Al termine dello scrutinio si sono registrati 94 votanti e due schede
bianche.
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18/02/2014 |
Riflessioni. "Meglio
andare a votare che assistere impotenti alla lotta fra gli squali..."; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"Meglio andare a votare che assistere impotenti alla lotta fra gli squali
della stessa nidiata.
Il grido corale che all’unisono si alza in questi giorni di affondamento del
PD e della Democrazia, nasce dalla forte indignazione della gente ben
pensante stufa di vedersi costretta a vedere una programmazione teatrale
predeterminata, prestabilita dai poteri forti degli squali, che si servono
dei “pupi”, appartenenti questa volta e con meraviglia alla stessa famiglia,
nidiata, con il fine di accrescere, conservare le ricchezze e tutelare, come
lupi sempre più affamati, le ricchezze e lo strumento della mangiatoia.
Pupi della parte Guelfa e Ghibellina, dei Cerchi e dei Donati, dei Bianchi e
dei Neri, tanto per stare entro la cornice della storia politica fiorentina
del basso medioevo, cantata brillantemente nella poetica divina di memoria
dantesca.
Ma perché questa programmata rotazione, dell’ormai celebre “rottamatore”, al
posto dell’amico fedele della stessa scuderia?
Perché, è la risposta, questo avvicendamento di “Eurialo a Niso”, di Castore
a Polluce, del fratello più passionale al fratello troppo razionale non è di
natura essenziale, ma solo di immagine, di facciata, restando sempre
identici i metodi, i contenuti e gli obbiettivi a cui pervenire. Cambiare
tutto per restare tutto sempre uguale.
Staremo tutti a guardare e darcene ragione. Quello che si sa per adesso con
certezza, senza sorta di sbagliare, è la fine della sinistra storica, della
lotta a favore di chi possiede e vende solo forza -lavoro, tanto vivamente
sostenuta dai grandi pensatori, economisti, sociologi e filosofi della
sinistra hegeliana. E l’azione di questo fiorentino, è l’ultimo schiaffo
umiliante che ha fatto precipitare definitivamente il PD nell’abisso senza
fondo.
Ci auguriamo tutti di sbagliare nei suoi confronti". |
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Antonio Pilato
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17/02/2014 |
Lavori. Abbattimento delle
barriere architettoniche negli ufficio del presidio sanitario di Via
Confine |
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Guardia medica |
Stanno per essere ultimati i lavori per la messa in opera di una rampa di
accesso agli uffici sanitari del presidio di Via Confine, a Grotte. I locali
della struttura pubblica, cui si accedeva attraverso due piccole scalinate,
sono stati da sempre inaccessibili sia ai pazienti diversamente abili che
fruiscono, per i loro spostamenti, di mezzi dotati di ruote, sia agli
anziani con difficoltà motorie. Per loro quei pochi gradini hanno costituito
un ostacolo insormontabile. Dopo diverse segnalazioni ed a seguito del
costante impegno del Dirigente dell'Unità Operativa di Medicina di Base del
presidio di Grotte, dott. Antonio Carlisi, finalmente l'Azienda Unità
Sanitaria Locale 1 di Agrigento è intervenuta per assicurare la completa
fruizione della struttura a tutti i cittadini, siano essi "abili" o
diversamente abili. Lo scivolo, che consente di accedere alla guardia medica
tramite carrozzella, tra qualche giorno diverrà una realtà; è già stata
realizzata la struttura portante ed a breve sarà effettuata la
pavimentazione ed installata la ringhiera. Grande soddisfazione è stata
espressa dal dott. Carlisi: "E' stato un mio grande desiderio, che ho
seguito con assiduità. Lo scivolo oggi è una realtà. Nel giro di due-tre
giorni sarà completato e si accederà alla guardia medica - e questa è una
cosa importante - e, da qui, anche ai nostri uffici. Questa era un progetto
al quale tenevo e che finalmente si realizza".
Carmelo Arnone
17 febbraio 2014
© Riproduzione riservata.
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Guardia medica |
17/02/2014 |
Lettere. Ricordi scolastici:
"Le ciliegie"; a cura del prof. Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Riceviamo e pubblichiamo.
Leggi tutti gli interventi
"Le ciliegie.
Correva l’anno 1968; siamo a cavallo fra maggio e giugno e l’anno
scolastico volgeva al termine.
Tra una professoressa che esce ed un professore che entra, Santino
Battaglia, nipote di lu zi Ntoniu Benalici (Lo Presti), nonno materno dice:
“Carù, doppupranzu ci iamu fori ni ma nannu a manciari cirasi?”.
“Unni è?” chiede uno, lui “A la lumia, però cia magghiri doppu ca scura
quantu nun ni vidi nuddru”.
Vabbè” abbiamo detto un gruppetto. “Nni vidiemu all’acquanova versu li
setti”. “Vabbè, vabbè, vabbè”.
Appuntamento fissato.
Beh!, la ciliegia è stato un frutto che ha fatto sempre gola a tutti,
specialmente a coloro che non ne hanno a sufficienza, ed a quei tempi non si
era soliti andare dal fruttivendolo per comprare “cirasi”.
Io ero intracasa, abitavo all’acquanova e stavo sempre fuori a giocare; le
abitazioni, allora, offrivano vitto ed alloggio e basta. I passatempi erano
fai da te, fuori.
Quando il gruppo si fu formato ci siamo avviati verso il cimitero. Visto che
per essere nel terreno di lu zi Ntoniu, doveva essere buio, passando da casa
ho portato un pallone mezzo sgonfio per giocare un po’. Cosa che abbiamo
fatto.
Quando siamo arrivati davanti lo spiazzale del cimitero, abbiamo preso due
pietre, le abbiamo messe a distanza a mo’ di porta e cominciammo a giocare
alla “romana”: uno in porta e gli altri, senza formazione di squadra,
“scartavano” gli avversari cercando di segnare.
Non ci siamo accorti, già era quasi buio, che si avvicina verso di noi lu zi
Cicciu Baccamuortu (Lazzaro), custode del cimitero che con tono minaccioso
dice: “Attia, chi faciti cca?” noi “nenti, zi Ci, nni stamu iennu”.
Già le luci votive attraverso il cancello del cimitero si cominciavano a
vedere, quasi quasi facevano impressione.
Subito, raccolta la palla, ci siamo avviati verso il terreno.
Santino dà l’ultima raccomandazione: “Carù, circamu di nun fari viulati ca
ma nannu c’iavi siminatu lavuri e si sicci stocca, poi si la scutta cummia”.
Mentre camminiamo la luna si affaccia luminosa, è una serata di luna piena,
più passavano i minuti, più cominciavamo a vedere chiaramente, la luce della
luna illuminava il nostro cammino.
Santino davanti e noi, in fila indiana, appresso, mettendo i piedi dove li
metteva lui per evitare di calpestare il “lavuri”.
Siamo arrivati. Si vedevano tre o quattro alberi di ciliegio, carichi
all’inverosimile.
Ci siamo messi sotto e senza spezzare rami, raccoglievamo e mangiavamo senza
dire una parola.
Quando ormai ci siamo saziati, qualcuno lodava, qualcuno metteva qualche
pugno in tasca per mangiarseli in secondo tempo, io dissi a Santino: “Cuomu
và ca to nannu nun zi li cogli tutti sti cirasi?”.
Lui “Picchì hannu li viermi”.
Minchia...! Ma ormai il danno era fatto". |
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Salvatore |
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Appendice di
Lillo Agnello.
Ho insegnato alcuni anni in Puglia. Vivevo in una pensione familiare.
Quell’anno, primo anno di residenza pugliese, durante il periodo delle
ciliegie la sig.ra padrona di casa (così venivano chiamate), come frutta,
presentava una bel vassoio di ciliegie. A pensione eravamo in due, l’altro
era un ragazzone di Pesaro. E’ inutile dire che per le ciliegie, almeno
forse noi di Grotte, andavamo tutti matti. Credo che neanche nelle famiglie
proprietarie di appezzamenti di terreno si coltivassero i ciliegi; mio nonno
coltivava le amarene, ma le ciliegie erano un’altra cosa.
Dunque… io mangiavo senza ritegno. L’amico mio invece faceva astinenza ma
non mi dava nessun sospetto sulla causa del suo rifiuto a mangiare quel ben
di Dio. Io per non fargli perdere quelle golose occasioni gli chiedevo con
insistenza perché non mangiasse e alla fine, quasi dispiaciuto mi dice “Ci
sono i bachi”. Per un attimo rimasi interdetto anche per via di quel “bachi”
un po’ nuovo per il mio vocabolario, dopo abbozzai una risposta “Fregatinni
Tonì, ti assicuro che non si sentono”.
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Prof. Lillo
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Per partecipare basta contattare il
prof. Calogero
Agnello (anche inviando una e-mail),
che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si
garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.
E-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
Tel. 0922.943720.
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16/02/2014 |
Editoria. Presentato il
romanzo "L'ingordigia talvolta uccide", di Carmelo e Graziella
Luparello |
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Video 1^ parte
Video 2^ parte
Video 3^ parte
Video 4^ parte
Video 5^ parte
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Se non storico, certamente è stato un evento eccezionale senza precedenti, quello che ha
visto presenti contemporaneamente a Grotte cinque magistrati.
L'occasione è
stata la presentazione del romanzo "L'ingordigia talvolta uccide"
(sottotitolo "chi non mangia") scritto a quattro mani dalla dott.ssa
Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale di Agrigento, e dal padre
prof. Carmelo Luparello, già docente di Materie Letterarie presso la Scuola
Secondaria di 1° grado.
Il centro polifunzionale "San Nicola" di Grotte non è riuscito ad accogliere
tutte le persone venute ad assistere all'evento. Tra i relatori, il dott.
Renato Di Natale (Procuratore Capo della Procura della Repubblica di
Agrigento), il dott. Carmelo Carrara (Sostituto Procuratore Generale presso
la Procura Generale di Palermo), il dott. Giovanbattista Tona (Consigliere
della Corte d'Appello di Caltanissetta). Presente in sala anche il dott.
Franco Provenzano (Presidente dell'Ufficio GIP-GUP presso il Tribunale di
Agrigento). Quarto relatore sul romanzo il dott. Roberto Gugliotta,
giornalista e scrittore che ha firmato numerose inchieste sulla malavita
organizzata, pubblicate dalle maggiori testate nazionali, ed autore di 7
libri tra cui "Mi chiamo Maurizio, sono un bravo ragazzo, ho ucciso ottanta
persone" (sulla vicenda umana del pentito Maurizio Avola appartenente alla
famiglia mafiosa di Santapaola) e "Il picciotto ed il brigatista" (sulle
collusioni tra la mafia e l'eversione rossa). Il saluto agli ospiti è stato
formulato da Paolino Fantauzzo, Sindaco del Comune di Grotte.
Nella sua presentazione del romanzo, la dott.ssa Luparello ha spiegato: "Abbiamo
voluto porre i personaggi come all'interno di un laboratorio scientifico per
analizzarne le reazioni rispetto agli avvenimenti del paese, scoprendo in
definitiva dei personaggi che sono mossi, nel loro agire, più dal
conformismo, più dalla supina acquiescenza alle convenzioni sociali che non
dalla ragione. Ed è dal contrasto tra il conformismo, le ipocrisie e la
ragione che talvolta si determina un effetto umoristico che non deve essere
confuso con la comicità pura; è un umorismo inteso in termini pirandelliani
come sorriso amaro nella consapevolezza dell'amarezza che vi è sottesa".
Il dott. Di Natale, accogliendo l'invito della dott.ssa Luparello, ha
parlato di "una giovane collega della quale certamente in futuro
sentirete parlare - non so per ragioni letterarie (questo non posso
garantirlo perché non ho grande esperienza in materia letteraria) - ma
perché avrà un brillante futuro nell'ambito del settore della Giustizia
perché è, sebbene così giovane, già un bravo, bravissimo magistrato".
Per il dott. Carrara, il libro riflette momenti del nostro vivere "che
sono: il momento della politica e il momento della giustizia (e non è un
caso che qua, insieme ai colleghi Di Natale e Tona, ... siamo non soltanto
colleghi ma qualcuno che può dire qualcosa in ordine alla Giustizia di cui
abbiamo uno spaccato anche all'interno di questo romanzo popolare). L'altro
"pianeta" che sicuramente attraversa questo libro è l'etica, laddove c'è
l'avvelenamento del clima politico, il chiacchiericcio, il parlar male delle
donne, il parlar male dei preti, le maldicenze. La libertà esige verità, la
giustizia libera il paese ma non lo libera dalla colla del conformismo".
Facendo riferimento alle tristi vicende che hanno investito il Paese, il
dott. Carrara ha affermato che "vi è una intrisione, soprattutto nel
finale, su una malinconica affermazione, che si potrebbe tradurre in queste
parole: chi si oppone alla mafia, si oppone all'economia e allo sviluppo del
paese. Io credo che questo detto debba essere in qualche modo riveduto.
Poteva andare bene qualche anno addietro, ma credo che le battaglie che si
sono svolte, soprattutto dopo le stragi, hanno dato alla nostra gente la
voglia di potere reagire, di potere camminare uniti con una condivisione di
intenti. Quindi se è cambiato il modo di opporsi alla mafia, oggi nessuno
crede più a questo detto". Affermazione che ha suscitato lo spontaneo e
caloroso applauso di approvazione del pubblico.
"C'è qualcosa in questo libro nel quale io personalmente mi sono molto
riconosciuto - ha dichiarato il dott. Tona, autore della prefazione del
romanzo, durante la sua relazione - cioè questa capacità di descrivere le
dinamiche di una piccola comunità che consentono, al microscopio, di capire
quello che succede nelle grandi comunità. Questo è un racconto nel
quale voi vedete tanti potenti, e molti di questi potenti sono lì a
dichiararsi vittime; gli elettori sono a loro volta vittime; la signora che
sceglie tra la gratitudine ed il voto spontaneo, e una comodità si dice
vittima e addirittura commuove questo suo ex insegnante gratuito. Andiamo al
cuore di tutta la situazione, nella quale quest'uomo coinvolto dal pianto
della vittima incontra la moglie che gli dice... 'senti, le cose non sono
proprio così, guarda che quella si è fatta i suoi conti e ti ha mollato,
perché ha preferito il potente'. Perché questa, diciamocelo - visto che il
collega Carrara ha richiamato opportunamente la cultura della mafiosità -
cerchiamo anche questo di capire quando siamo vittime della mafia e quando
invece non abbiamo scelto di allearci con lei; sarebbe un esercizio nuovo
che non sempre riusciamo a fare. Culturalmente cominciamo a non farlo quando
diciamo che tanto qua c'è la mafia e le cose si sa come vanno; che tanto le
cose sono andate sempre in un certo modo, e che - quindi - tanto,
nell'ambito di una serie di poteri, tutti più o meno discutibili, dobbiamo
solo decidere con quale stare, o meglio - ci correggiamo e diciamo - di
quali decidere di essere vittime".
Nell'analisi del testo, il dott. Gugliotta riflette sul fatto che "in
questo romanzo c'è tutto: raccomandazione, pettegolezzo, mafia, cattiva
politica, mancanza della chiesa sul territorio... La mafia diventa
forte non perché ha la fortuna del caso ma perché le istituzione vengono
meno al proprio dovere: lo Stato nel garantire il lavoro alla gente, la
chiesa nel formare le coscienze, la cultura - essendoci la raccomandazione
nessuno studia più... tanto vado dall'amico potente che mi raccomanda col
professore, col maestro, col docente, col medico -".
La riflessione conclusiva del dott. Carrara è stata focalizzata sulla figura
del "collaboratore di giustizia" e sull'importanza della verità, chiarendo
che "non esiste la categoria del 'pentito', esiste il collaboratore di
giustizia, quindi non esiste la categoria del 'pentito' soprattutto come
figura etica; chi collabora lo fa per convenienza personale ma lo Stato lo
sa e asseconda la collaborazione parametrandola a determinati crismi di
legalità e di riscontri probatori. Tutto questo non deve scandalizzare,
perché tutto questo avviene nel mondo. ... I giudici devono applicare la
legge, quindi la legalità e la giustizia sopra di tutto come un valore
assoluto. Credo che questa precisazione la dovevo per Giovanni Falcone, per
tutti quelli che hanno servito lo Stato ma soprattutto come omaggio doveroso
alla verità".
L'incontro, moderato dal direttore di Grotte.info, è stato animato dalla
lettura di alcuni brani del romanzo (a cura di Ivana Baldo su musiche
originali di Filippo Baldo) introdotti dagli autori.
Il romanzo “L'ingordigia talvolta uccide - chi non
mangia”, di Carmelo e Graziella Luparello, pubblicato dalla casa editrice
“A&B” di Acireale, è disponibile nelle librerie e nelle edicole.
Carmelo Arnone
16 febbraio 2014
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo il video integrale ed alcune immagini della
manifestazione (75 foto
di
© Salvo Lo Re "President"; riprese video di
Sara Arnone per
© Associazione Culturale "Punto Info").
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Vedi le foto
Copertina
Manifesto |
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Presentazione romanzo - 1^ parte (Video)
(Relazione di Renato Di Natale)
Presentazione romanzo - 2^ parte (Video)
(Relazione di Carmelo Carrara)
Presentazione romanzo - 3^ parte (Video)
(Relazione di Giovanbattista Tona)
Presentazione romanzo - 4^ parte (Video)
(Relazione di Roberto Gugliotta)
Presentazione romanzo - 5^ parte (Video)
(Intervento di Carmelo Carrara)
Presentazione romanzo (Foto)
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15/02/2014 |
Politica. Domani le primarie
per l'elezione del Segretario Regionale del Partito Democratico |
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Il Segretario del circolo PD di Grotte ha dato
comunicazione ufficiale che domani, domenica 16 febbraio, dalle ore 08.00
alle ore 20.00 si svolgeranno le primarie per l’elezione del Segretario
Regionale e dell’Assemblea Regionale del Partito Democratico.
Il seggio elettorale sarà allestito presso la sede dello SPI di Grotte, in
Corso Garibaldi n° 18.
La partecipazione è aperta ai tesserati e a tutti i cittadini che
sottoscriveranno l’appello degli elettori del Pd.
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15/02/2014 |
Pensieri. "Piccolo Alfabeto
delle Riflessioni - B come Bontà"; di Linda Criminisi |
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Linda Criminisi
Rubrica |
PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI
di Linda Criminisi
B
come Bontà
Anche
il concetto di bontà, come quello di amore, è ampio e difficile da definire.
E come l’amore, anche la bontà spesso trae in inganno e non è quello che
sembra.
Chissà, forse questo vale per tutti i sentimenti che, in quanto generati
dalla psiche umana, sono per loro intrinseca natura ambigui e
contraddittori. Ma la bontà, che non è solo sentimento ma anche una
predisposizione caratteriale e un atto della volontà, a me sembra più
sfuggente e fallace di altri moti dell’animo umano.
La bontà, nella sua autentica essenza, è indubbiamente un nobile sentimento
e tutti vorremmo essere veramente buoni. Ma questa convinzione, e questo
desiderio, varia a seconda del posto in cui ti trovi.
Nella terra in cui vivo, in Sicilia, per esempio, nei confronti della bontà
(e degli affini generosità, onestà, eccetera) si nutre una certa diffidenza,
se non una sotterranea avversione; e i veri buoni non godono proprio di
grande stima.
Essere buoni in maniera disinteressata - dalle nostre parti - è poco
credibile. Si ritiene impossibile che una persona possa fare del bene - per
gli altri o per una causa - senza un secondo fine.
Magari questo tornaconto non è visibile “a occhio nudo” - nel senso che è
ben celato - oppure esso si rivelerà a lungo termine. Ma è solo questione di
tempo e di occasioni. Prima o poi l’autentica natura del “buono” verrà fuori
e l’impostura smascherata.
Ma se, dopo tanto tempo - magari alla fine della vita di una persona - si
viene a scoprire che dal bene fatto essa non ha ricavato alcun beneficio,
anzi forse ne ha avuto addirittura dei danni, allora, in questo caso, tale
persona potrà essere finalmente considerata buona?
Certo che no, perché le persone così non sono buone: sono semplicemente
stupide. Di una stupidità senza rimedio.
Viene da pensare allora che la bontà, da noi, semplicemente non esista.
Naturalmente esiste, così come esistono gli uomini buoni. Ma l’una e gli
altri si devono muovere e sopravvivere tra mille difficoltà, schiacciate da
un’altra “qualità” dell’animo umano che è la spirtizza (questo sì,
concetto difficile da definire a chi non è “delle nostre parti”).
Gli sperti usano la bontà per proprio tornaconto e quando riescono ad
ottenere ciò a cui puntano, sono doppiamente sperti: pertanto ancora
più meritevoli di ammirazione.
Nell’immaginario collettivo siciliano solo i “buoni eccezionali”, quelli che
si sono guadagnati una patente di autorevolezza e credibilità dopo una vita
eroica (e che non sono morti, nel frattempo, a causa della loro bontà)
meritano di essere considerati tali.
Tipi alla Madre Teresa di Calcutta o alla Nelson Mandela, per intenderci.
I quali però, se sono arrivati dove sono arrivati e se hanno fatto quello
che hanno fatto, sicuramente - e ve lo dice una siciliana - un po’ sperti
dovevano esserlo pure loro.
Linda Criminisi
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 15 febbraio 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.
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articoli precedenti
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15/02/2014 |
Volontariato. Inaugurata la
nuova ambulanza della onlus "Padre Vinti", finanziata da Unicredit |
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Video di Studio 98 |
“Le
Associazioni rendono l'uomo più forte e mettono in risalto le doti migliori
delle singole persone, e danno la gioia che raramente si ha restando per
proprio conto”. Con questa citazione letteraria, tratta dal romanzo “Il
Barone Rampante” di Calvino, Davide Magrì, Presidente della onlus “Padre
Vinti – Grotte Solidale” ha voluto esprimere il senso profondo che pervade
tutti i volontari dell’associazione grottese “per l’ambulanza”. L’occasione
è stata l’inaugurazione del nuovo automezzo il cui acquisto è stato
possibile grazie al contributo della Unicredit. Alla cerimonia sono stati
presenti: Vincenzo Tumminello (Responsabile Unicredit Settore Pubblico e
Sviluppo del Territorio di Palermo); Vincenzo Evola (Direttore Unicredit di
Agrigento); Anna Maria Drago (Vice Responsabile Unicredit Settore Pubblico e
Sviluppo del Territorio di Palermo); Mario Onufrio (Responsabile Ufficio
Stampa Unicredit). A fare gli onori di casa, Davide Magrì (Presidente Onlus
“Padre Vinti – Grotte Solidale); Paolino Fantauzzo (Sindaco di Grotte);
Alfonso David Contrafatto (Comandante della Stazione Carabinieri di Grotte);
Diego Aquilina (vice Sindaco di Grotte); Antonio Carlisi (Presidente del
Consiglio comunale). Durante la manifestazione, che ha visto la
partecipazione di quasi tutti gli aderenti all’associazione, è stata
presentata la convenzione tra Unicredit e l’Associazione “Padre Vinti –
Grotte Solidale” Onlus che prevede la donazione da parte della banca di un
contributo economico per sostenere il progetto “Aiuto veloce”, ideato dalla
Onlus per acquistare un’ambulanza e potenziare così il soccorso sanitario
nel territorio. La convenzione è stata sottoscritta per Unicredit da
Vincenzo Tumminello e Vincenzo Evola, rispettivamente Responsabile Settore
Pubblico e Rapporti con il Territorio Sicilia e Responsabile Direzione
Commerciale di Agrigento, e per l’Associazione "Padre Vinti – Grotte
Solidale" dal suo Presidente, Gaetano Davide Magrì. “Siamo lieti di dare
un aiuto concreto della Banca per un progetto che consentirà di aumentare
sensibilmente l’efficacia degli interventi sanitari di soccorso nel comune
di Grotte – ha sottolineato Vincenzo Tumminello –. La donazione è
finanziata da una particolare carta di credito, la ‘UnicreditCard Classic
E’, che raccoglie il 2 per mille di ogni spesa effettuata dai clienti,
alimentando così un fondo che la Banca destina ad iniziative di solidarietà.
Nei prossimi mesi proseguiremo con interventi analoghi in altre province
siciliane: in tutto, oltre duecentotrentamila euro quest’anno andranno a 26
onlus siciliane grazie ai fondi raccolti con la nostra carta etica”.
“In un territorio particolare come quello di Grotte – afferma poi
Gaetano Davide Magrì – il fatto di poter disporre di una nuova ambulanza
adatta all’emergenza sanitaria in territori disagiati costituisce un apporto
concreto e determinante per la salute e la qualità di vita dei nostri
cittadini. Il nuovo automezzo che abbiamo acquistato grazie al contributo
economico di UniCredit prevede un allestimento completo per il soccorso
sanitario con l’integrazione specifica di attrezzature per il soccorso
pediatrico, ed è in grado di garantire la massima sicurezza sia per i
trasportati che per gli equipaggi di soccorso”.
“La nostra donazione - ha osservato Vincenzo Evola - vuole
sostenere un bel progetto portato avanti con determinazione nella nostra
provincia da una onlus che opera da tempo nel territorio. Per noi essere
banca del territorio significa anche questo. Significa contribuire alla
soluzione dei problemi delle comunità nelle quali la Banca opera supportando
il mondo del volontariato. E in Sicilia, non c’è dubbio, questo mondo è
fatto di tante realtà di assoluto livello”.
L’Associazione "Padre Vinti – Grotte Solidale" Onlus ha iniziato ad operare
nel 2002 promuovendo attività nel settore dell’assistenza sociale e
socio-sanitaria. In particolare, le attività svolte da volontari riguardano
prevalentemente il trasporto di infermi e disabili, la distribuzione di
aiuti alimentari a famiglie disagiate, la divulgazione di nozioni di primo
soccorso per tutti i cittadini, l’assistenza sanitaria alle manifestazioni
di carattere sportivo ricreativo e culturale nel territorio e campi estivi
per i più giovani.
Pubblichiamo alcune immagini dell'inaugurazione (29 foto
di
© Salvo Lo Re "President"; servizio video di
© TR Studio 98 - canale 95 del digitale terrestre -).
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Vedi le foto |
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Servizio di TR Studio 98 (Video) |
Inaugurazione dell'ambulanza (Foto)
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14/02/2014 |
Chiesa. "Festa dei Santi
Cirillo e Metodio"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Cirillo e Metodio |
Il 14 febbraio
la liturgia ci propone due grandi evangelizzatori: Cirillo e Metodio. Due
fratelli, due intrepidi testimoni di Cristo, due santi. I due "Apostoli
degli Slavi".
Sono stati proclamati co-patroni d'Europa assieme al grande Benedetto da
Norcia, da Giovanni Paolo II, primo Papa slavo della storia, con la lettera
apostolica "Egregiae Virtutis" del 31 dicembre 1980.
Meritano questo titolo, perché hanno dato le loro migliori energie per
annunciare il Vangelo di Cristo ai popoli slavi.
Il loro nome di battesimo era Michele e Costantino, ma assunsero da monaci
rispettivamente i nomi di Metodio e Cirillo.
Nati a Tessalonica (attuale Salonicco, Grecia), da un ricco funzionario
statale, conoscevano la lingua slava, parlata in Macedonia. Il loro padre
sognava per ambedue una "vocazione" da impiegati statali, con un "posto
sicuro" nella burocrazia imperiale. Ma questi la pensavano diversamente.
Costantino, il più giovane, nato verso l'827, completò gli studi a
Costantinopoli, venne ordinato sacerdote col nome di Cirillo e iniziò la
carriera di insegnante. Insegnò filosofia così bene che venne chiamato "il
Filosofo". Ma massima aspirazione di Cirillo non era tanto la filosofia e la
speculazione su Dio, ma Dio stesso.
Michele intraprese, invece, la carriera politica, ma quando venne nominato
governatore di una provincia slava in Macedonia, rinunciò all'ambìto
incarico per farsi monaco col nome di Metodio.
Diventati sacerdoti, furono inviati dall'imperatore di Bisanzio ad
evangelizzare i Kazari; tre anni dopo, richiesti dal principe Ratislao,
raggiunsero la Moravia. Qui elaborarono l'alfabeto, che fu detto "Cirillico"
e realizzarono la prima versione in lingua slava della Bibbia, del Messale e
di altri testi liturgici.
Per questa missione apostolica sostennero prove e sofferenze di ogni genere
per gelosie, invidie ed accuse. I due fratelli sono accusati di fomentare
un certo nazionalismo, grazie alla lingua slava usata nella liturgia.
Nell'869 Cirillo e Metodio dovettero andare a Roma per "discolparsi". Papa
Adriano II diede sostegno ai due fratelli, approvando l'uso della lingua
slava nella liturgia.
Cirillo morì a Roma il 14 febbraio 869. Venne sepolto presso la basilica di
San Clemente. Metodio fu consacrato vescovo di Srijem, nell'odierna Croazia,
da Papa Adriano II; evangelizzò la Pannonia senza lesinare fatiche, dovendo
sopportare molti dissidi contro di lui.
Il vescovo di Salisburgo lo fece addirittura arrestare e mettere in
prigione. Finalmente nell'873 il nuovo Papa Giovanni VIII lo fece liberare,
lo confermò nella carica di arcivescovo e approvò di nuovo l'uso della
lingua slava nella liturgia.
Metodio morì il 6 aprile 885 a Velehrad, nel sud della Moravia, nella Cekia
di oggi.
Il Martyrologium Romanum ed il calendario liturgico dedicano invece ai
fratelli Cirillo e Metodio la festa del 14 febbraio, nell'anniversario della
morte del primo. In Bulgaria vengono festeggiati il 27 luglio.
Durante la celebrazione del funerale, insieme al greco e al latino venne
usato lo slavo. Sono passati 1150 dall'arrivo in Moravia dei fratelli
Cirillo e Metodio.
L'opera dei santi Cirillo e Metodio è profonda; padri della cultura di molte
nazioni d' Europa, hanno offerto unità linguistica e culturale al mondo
slavo con la creazione dell'alfabeto "cirillico".
Meno di un anno fa la banca nazionale slovacca ha deciso di emettere una
moneta commemorativa dedicata ai due monaci evangelizzatori.
Riportiamo l'Inno tratto dalla liturgia delle Ore.
Risuoni nella Chiesa da Oriente ad Occidente
l'ecumenica lode di Cirillo e Metodio.
Maestri di Sapienza e padri nella fede
splendono come fiaccole sul cammino dei popoli.
Con la potenza inerme della croce di Cristo
raccolsero le genti nella luce del Regno.
Nella preghiera unanime delle lingue diverse
si rinnovò il prodigio della Chiesa nascente.
O Dio Trino ed Unico, a te l'incenso e il canto,
l'onore e la vittoria, a te l'eterna gloria. Amen.
Preghiamo i santi Cirillo e Metodio, affinché i popoli del continente
europeo vivano nel reciproco rispetto dei giusti diritti e nella solidarietà
e siano operatori di pace tra tutte le nazioni del mondo, consapevoli del
loro comune patrimonio cristiano.
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Prof. Graziella Vizzini
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13/02/2014 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 13
febbraio |
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Continuano le passeggiate "della salute", spostate - per i mesi di gennaio e febbraio
- al giovedi (onde evitare la concomitanza con le proiezioni del
cineforum); solita ora, solito posto.
Si consiglia di
portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità
lungo eventuali tratti poco illuminati.
E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare
alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei
genitori.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, giovedi 13 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Galeno, Via Arno, Via Galioto, Via Spitali, Via Machiavelli, Via
Buonarroti, Via Marte, Via Fonte, Corso Garibaldi, Via Rossini, Via
Comaschi, Via Gioia, Via Da Brescia, Via Maroncelli, Viale Pertini, Via
Fratelli Bandiera, Via Argentina, Via Cavour, Via Etna, Via Anita, Via San
Giovanni, Via Nievo, Via Meli, Via Mercurio,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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12/02/2014 |
Servizi. Da questa mattina
sino a sabato 15 febbraio, apertura dell'isola ecologica |
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Centro raccolta |
Il centro comunale per la raccolta
differenziata dei rifiuti, dalle ore ore 07.30 di questa mattina è
nuovamente aperto. Oggi espleterà servizio per l'intera giornata.
L'apertura è assicurata - durante l'orario mattutino - anche per i
prossimi giorni di giovedi 13, venerdi 14 e sabato 15 febbraio.
Si ricorda agli utenti che il conferimento dei rifiuti ingombranti (televisori, frigoriferi, lavatrici,
altri vari elettrodomestici, brande, materassi e vario mobilio, ecc...) è
sempre possibile all'interno del cassone scarrabile posto nei pressi
dell'isola ecologica, dato che per tale operazione non è richiesta la
presenza di un operatore. Si ricorda che il deposito dei rifiuti ingombranti
è sempre vietato lungo le vie cittadine ed accanto ai cassonetti.
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12/02/2014 |
Folklore. Esibizione nella
scuola di Grotte del Gruppo folk proveniente dal Giappone |
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Guarda il video |
Lunedi 3 febbraio si è svolta, nei plessi scolastici
dell'Istituto comprensivo "A. Roncalli" di Grotte, l'esibizione di un gruppo
folk proveniente dal Giappone, venuto in Sicilia per partecipare al festival
"I Bambini del Mondo" (manifestazione collaterale alla celebre sagra del
Mandorlo in Fiore). I giovanissimi artisti nipponici hanno dato prova delle
loro capacità artistiche - insieme al gruppo dei "Tambutinari di Herbessus"
e del gruppo folk "Herbessus" - dinanzi agli alunni della scuola grottese,
lungo un tour che li ha portati dalla scuola dell'Infanzia, al plesso
"Roncalli" e "Sciascia", per concludersi nel plesso di Via Acquanova. La
manifestazione è stata coordinata dal presidente del gruppo folk "Herbessus"
Fabio Bellomo.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (51 foto
di
© Salvo Lo Re "President"; riprese video di
© Associazione Culturale "PresidentEvents").
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Vedi le foto |
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Esibizione gruppo folk giapponese (Video) |
Esibizione gruppo folk giapponese (Foto)
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11/02/2014 |
Iniziative. Giornata
dimostrativa sulle nuove tecniche di potatura del pistacchio |
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Locandina |
Mercoledi 12
febbraio, a partire dalle ore 09.00, si svolgerà presso l'azienda Vaccaro,
con sede a Racalmuto in Contrada Noce, una giornata informativa sulle nuove
tecniche di potatura del pistacchio. L'iniziativa è realizzata nell'ambito
del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013.
Il programma della giornata è il seguente:
- ore 09.00: Registrazione dei partecipanti
- ore 09.30: Saluti
Marcello Di Franco (Presidente Associazione Pistacchio "Valle del Platani")
- ore 09.45: Introduzione dei lavori
Giuseppe Galvano (Dirigente responsabile U.O. Soat di Raffadali)
Carmelo Rinoldo (Dirigente responsabile U.O. Soat di Aragona)
- ore 10.00: Relazioni
Giuseppe Cusumano (Dirigente responsabile U.O. Soat di Cianciana)
Massimo Brucato (Dirigente responsabile U.O. Soat di Grotte)
- ore 10.45: Dimostrazione pratica di potatura del pistacchio
Antonio Vaccaro (Agronomo)
- ore 11.45: Discussione
- ore 12.30: Conclusioni
Rosaria Barresi (Dirigente generale Assessorato regionale dell'Agricoltura,
dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea)
Calogero Ferrantello (Dirigente Servizio VI Assessorato regionale
dell'Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea)
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11/02/2014 |
Chiesa. "Madonna di
Lourdes" e "23^ Giornata Mondiale del Malato"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Madonna di Lourdes |
Riceviamo e pubblichiamo.
"L'11
febbraio 1858 una fanciulla di 14 anni, Bernadette Soubirous, semplice ed
umile, col permesso della madre si recò assieme alla sorella Toinette e
un'altra amica, lungo il fiume Gave, nei pressi di Massabielle, a
raccogliere legna secca da ardere.
Bernadette per la sua fragilità fisica era rimasta indietro e non osò
mettere i piedi in acqua, perché era molto fredda. Mentre le altre due
bambine avevano proseguito, attraversando a piedi nudi l'acqua gelida del
fiume, Bernadette invece si era fermata, per timore che l'acqua gelida
peggiorasse la tosse.
Mentre si trovava davanti alla grotta di Massabielle, sentì un fruscio tra
gli alberi che la spinse ad alzare gli occhi in direzione della grotta, che
si era riempita di una nube d'oro, dove scorse "una bella Signora", che le
sorrideva.
La Signora aveva l'aspetto di una giovane di 16 o 17 anni, vestita di
bianco, con un velo bianco che le copriva la testa, con una fascia azzurra,
legata in vita che scendeva lungo l'abito, una rosa gialla su ciascun piede
e sul braccio destro un Rosario con dei grani bianchi uniti da una catenella
d'oro.
Bernadette all'inizio si spaventò, ma poi prese coraggio e fece il segno
della croce e cominciò a recitare il Rosario insieme alla Madonna. Mentre
Bernadette recitava il Rosario la Signora restava in silenzio,
accompagnandola solo col "Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto" alla
fine di ogni decina.
Dopo la preghiera la bella Signora scomparve improvvisamente. Le apparizioni
si susseguirono. La 2^ apparizione avvenne il 14 febbraio. Bernadette
incominciò a recitare il Rosario e dopo la prima decina vide comparire la
Signora.
Bernadette, che si era munita di una bottiglietta di acqua benedetta, la
gettò verso la Signora, la quale sorrise, chinò il capo, ma non disse nulla.
Il 18 febbraio, finalmente, la Signora parla: "Non vi prometto di farvi
felice in questo mondo, ma nell'altro. Volete farmi la cortesia di venire
qui per quindici giorni?". Nel corso delle apparizioni successive, la
Signora chiese a Bernadette di pregare per i peccatori e invitò i fedeli
alla penitenza.
Il 25 febbraio le indicò di bere ad una sorgente: la sorgente miracolosa di
Lourdes. Il 2 marzo la Signora disse alla fanciulla di riferire ai sacerdoti
che si facesse una processione e che in quel posto venisse eretta una
cappella.
Il parroco si mostrò incredulo e trattò duramente Bernadette dicendo:
"Chiedi alla Signora il suo nome". La mattina del 25 marzo (festa
dell'Annunciazione), la Vergine diede la risposta: "Io sono l'Immacolata
Concezione". Solo quattro anni prima,1954, Pio IX aveva proclamato il dogma
della Immacolata Concezione della Vergine e ora Maria stessa comunicava agli
uomini il titolo con il quale voleva essere invocata.
L'ultima apparizione, la 18^, avvenne giovedì 16 luglio 1858, nella
ricorrenza della Madonna del Carmelo. La bianca Signora chinò il capo verso
Bernadette, la guardò con tenerezza materna, le sorrise ancora una volta e
scomparve. La sera del 2 luglio 1862, di nascosto, Bernadette si recò a
salutare per l'ultima volta la sua grotta di Massabielle prima di entrare
nel noviziato delle suore della Carità di Nevers.
Lourdes è oggi il più celebre dei luoghi mariani, famoso anche e soprattutto
come santuario per gli ammalati, che vi giungono da tutte le parti del
mondo. Molte sono le guarigioni fisiche e le conversioni spirituali che
avvengono che in questo luogo santo. Milioni e milioni di fedeli hanno
visitato Lourdes nel corso di un secolo; si calcola che annualmente vi
giungono 5 milioni di pellegrini e 40.000 ammalati.
Dal 1993, per iniziativa di Giovanni Paolo II, l'11 febbraio si festeggia in
tutto il mondo la Giornata del Malato.
Quest'anno celebriamo la XXIII Giornata Mondiale del Malato sul tema: "Fede
e Carità - Anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli" (1 Giovanni
3,16).
Riportiamo le parole di Papa Francesco: "La chiesa riconosce in voi, cari
ammalati, una speciale presenza di Cristo sofferente. E' così: accanto,
anzi, dentro la nostra sofferenza c'è quella di Gesù, che ne porta insieme a
noi il peso e ne rivela il senso".
L'assistenza e la vicinanza ai malati è una via privilegiata di dialogo con
tutti gli uomini di buona volontà, nonché un'occasione unica di
testimonianza della coerenza della propria fede".
A Maria, Madre di Misericordia e Salute degli infermi, eleviamo il nostro
sguardo fiducioso e la nostra preghiera; la sua materna compassione, vissuta
accanto al Figlio morente sulla croce, accompagni e sostenga la fede e la
speranza di ogni persona ammalata e sofferente, nel cammino di guarigione
dalle ferite del corpo e dello spirito".
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Prof. Graziella Vizzini
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11/02/2014 |
Chiesa. Programma delle
Quarantore, dal 12 febbraio al 4 marzo |
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Da mercoledi 12 febbraio a martedi 4 marzo la comunità ecclesiale di Grotte
celebrerà le sante Quarantore secondo il seguente programma.
Tutti i giorni: ore 09.30 Santa Messa; ore 16.00 Ora Santa.
Mercoledi 12: chiesa San Francesco
Giovedi 13: chiesa San Francesco
Venerdi 14: chiesa San Francesco
Sabato 15: chiesa San Rocco
Domenica 16: chiesa San Rocco
Lunedi 17: chiesa San Rocco
Martedi 18: chiesa San Rocco
Mercoledi 19: chiesa del Purgatorio
Giovedi 20: chiesa del Purgatorio
Venerdi 21: chiesa del Purgatorio
Sabato 22: chiesa Madonna del Carmelo
Domenica 23: chiesa Madonna del Carmelo
Lunedi 24: chiesa Madonna del Carmelo
Martedi 25: chiesa Madonna del Carmelo
Mercoledi 26: chiesa Madonna delle Grazie
Giovedi 27: chiesa Madonna delle Grazie
Venerdi 28: chiesa Madonna delle Grazie
Sabato 01 marzo: chiesa Madre
Domenica 02 marzo: chiesa Madre
Lunedi 03 marzo: chiesa Madre
Martedi 04 marzo: chiesa Madre
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11/02/2014 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Mercoledi 12 febbraio - Inizio delle Quarantore
- ore 09.30, a San Francesco, Santa Messa;
- ore 16.00, a San Francesco, Ora Santa:
- ore 17.30, a San Francesco, riunione dei Ministri Straordinari
dell'Eucaristia.
Sabato 15 febbraio
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, liturgia penitenziale dei
ragazzi di 3^ media accompagnati da padrini e madrine e dai genitori.
Domenica 16 febbraio
- alle ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, consegna della Bibbia ai
ragazzi di 3^ media.
AVVISI
La terza giornata delle Quarantore a San Francesco sarà comunitaria; coloro
che vogliono partecipare alla celebrazione della giornata possono rivolgersi
a Bettina Cutaia.
Durante il periodo delle Quarantore, la Santa Messa in chiesa Madre e a san
Rocco sarà celebrata di mattina.
Durante il periodo delle Quarantore, nei giorni di sabato la Santa Messa vespertina
prefestiva (che di solito viene celebrata in chiesa madre) sarà celebrata
nel luogo dove si celebrano le Quarantore.
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10/02/2014 |
Politica. Il Candidato alla
Segreteria Regionale PD Fausto Raciti stasera a Grotte |
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Fausto Raciti |
Questa sera,
lunedì 10 febbraio alle ore 20.30,
presso il Centro Polifunzionale San Nicola, si svolgerà un incontro con
Fausto Raciti candidato alla Segreteria Regionale del Partito Democratico.
Eletto nel 2008, attraverso le primarie, segretario nazionale dei Giovani
Democratici, con il 77% delle preferenze, pari a 93.686 voti. Il 24 marzo
2012, a seguito del primo congresso nazionale, viene riconfermato segretario
dei Giovani Democratici con l'83,2% delle preferenze. Alle elezioni
politiche italiane del 2013 è candidato ed eletto (nel
listino del segretario Pier Luigi Bersani, in quinta posizione nella lista
PD nella circoscrizione Sicilia II)
alla
Camera dei Deputati.
Il 5 giugno 2013 viene scelto come Responsabile nazionale per i Giovani del
Partito Democratico nella nuova Segreteria nazionale dal Segretario reggente
Guglielmo Epifani. Vicino politicamente alla corrente dei Giovani Turchi.
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10/02/2014 |
Lettere. Ricordi scolastici:
"Il pallone... intercettato"; a cura del prof. Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Riceviamo e pubblichiamo.
Leggi tutti gli interventi
"Il pallone… intercettato.
Caro prof. Agnello,
voglio ricordare anch'io un episodio che mi porta indietro di almeno 28
anni, periodo in cui frequentavo le scuole medie.
Leggendo l'articolo di Patrizia ho notato con piacere che Lei era solito
interrogare i suoi alunni che per un motivo o per un alto vedeva in giro.
Andiamo al dunque.
In quegli anni il prof. Agnello si recava ogni giorno alla stazione per
andare a prendere i suoi figli che frequentavano le scuole superiori.
Uno di questi giorni fui beccato dal Prof. alle 14.10 (da notare che la
scuola finiva alle 13.20) nello spiazzale del Carmelo con un sacchetto in
spalla che conteneva il mio pallone da calcio.
Il Prof. l'indomani, considerata l'ora in cui mi incontrò il giorno prima,
mi chiese: “Santì, mi spieghi una cosa? Com’è possibile che esci da scuola
alle 13.20 e già alle 14.00 sei al Carmelo pronto a giocare a calcio? Vieni
interrogato che verifichiamo tutto quello che hai studiato ieri”.
Io andai interrogato sicuro che il giorno prima, nonostante il calcio, avevo
studiato a dovere la storia e sono riuscito a stupire anche il prof. che
nella sua mente era già sicuro del fatto che mi avrebbe trovato impreparato.
Credo che dopo quella interrogazione il prof. si sia effettivamente chiesto:
“Ma questo quando studia?”.
Ma in realtà mi disse: “E’ meglio che prima si studia e poi si va a giocare,
spero di non vederti più in giro a quell'ora visto che non hai nemmeno il
tempo di mangiare”.
Distinti Saluti". |
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Santino
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Per partecipare basta contattare il
prof. Calogero
Agnello (anche inviando una e-mail),
che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si
garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.
E-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
Tel. 0922.943720.
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09/02/2014 |
Lettere. Sulla prolungata
chiusura dell'isola ecologica; di Giovanna Terrana |
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Isola ecologica |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Ma io mi chiedo: è possibile che un punto di raccolta differenziata - come
l'isola - chiuda per 1 mese... con tanti dipendenti che abbiamo in giro?
Poi ci lamentiamo se non tutti i cittadini fanno la raccolta differenziata.
Grazie!". |
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Giovanna Terrana |
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Dalla Redazione.
Da oltre un mese, a Grotte, il centro comunale per la raccolta differenziata
dei rifiuti, più noto come "isola ecologica", è chiuso a causa dell'assenza
(per motivi di salute, da prima del Natale scorso ed almeno sino al prossimo
20 febbraio) dell'unico operatore responsabile del servizio.
Che l'assenza di un solo operatore possa determinare l'immediata chiusura
del centro e l'interruzione del servizio, ciò costituisce un grave danno per
l'intera collettività. Sono infatti numerosi i cittadini che, con grande
senso civico, effettuano quotidianamente la raccolta differenziata che
conferiscono direttamente all'isola ecologica.
Rifiuti che dallo scorso Natale vengono, purtroppo, riversati nei cassonetti
lungo le vie del paese.
Se da un lato il Comune non si attiva per la pubblicizzazione e la
promozione della raccolta differenziata, d'altra parte - non provvedendo
affinché il servizio venga svolto senza interruzioni - di fatto disincentiva
quanti si adoperano a differenziare i rifiuti.
In tal modo viene vanificato il lavoro dei numerosi cittadini solerti ed
avallata - implicitamente - la scelta di quanti non effettuano la
differenziata perché "tanto non serve a niente".
Il mio augurio personale - di una completa ripresa - va al Signor La
Mendola, che tanto si è adoperato per l'efficienza del centro di raccolta;
con l'auspicio che il Comune possa trovare una soluzione affinché il
servizio riprenda senza ritardi e possa continuare, in futuro, senza
interruzioni.
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Carmelo Arnone
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09/02/2014 |
Lettere. "Strumenti di
lavoro"; di Decu Varba |
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Decu Varba |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Strumenti di lavoro
Buona sera Direttore,
vorrei far presente al Signor Sindaco di Grotte che certe cose non sono
giuste, sono addirittura sbagliate.
Non capisco, Signor Sindaco, perché viene fatta pagare l'IMU alle casette in
campagna che servono ai contadini per ripararsi dall'acqua se piove e
conservare gli arnesi di lavoro, (basta che non sia una villa), questo lo
vedo ingiusto di fronte ai vostri arnesi di lavoro di tutti gli
impiegati, alla vostra penna e la carta, i libri e il computer che usate e
che avete in casa, la stampante, di tutte queste non pagate l'IMU.
Sì, mi può dire che la legge è stata fatta a Roma, però sta a voi Sindaci di
applicare le leggi e dire che la casetta in campagna per i contadini fa
parte degli arnesi di lavoro.
Cordiali saluti". |
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Decu Varba
(Diego Cimino)
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09/02/2014 |
Lingua. Appendice al "Piccolo
Dizionario Grottese-Italiano" (22); a cura di Carmelo e Graziella
Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
Piccolo dizionario Grottese-Italiano
di Carmelo e Graziella Luparello
APPENDICE
(Puntata n° 22)
Indovinelli
Lu viecchiu si
murmuria, n' mmiezzu li ammi ci pinnulìa.
Trad.: Il vecchio mormora, tra le gambe gli pende.
Soluzione: la coroncina del rosario.
Caminannu caminannu, mi la vaiu tuccannu.
Trad.: Mentre cammino me la tocco.
Soluzione: la tasca.
Dintra un cammarinu c'è un signurinu vistutu di biancu e cu la manu a
fiancu.
Trad.: Dentro un ripostiglio c'è un signorino vestito di bianco e con una
mano sul fianco.
Soluzione: il vaso da notte.
Du lucenti, du pungenti, quattru zuocculi e na scupa.
Trad.: Due splendenti, due pungenti, quattro zoccoli e una scopa.
Soluzione: il bue (lucenti = gli occhi; pungenti = le corna;
zuocculi = zoccoli; scupa = coda).
'Mpilannu, 'mpilannu, firriannu firriannu, fa ddra cosa e può s'arriposa.
Trad.: Infilando, infilando, girando girando, fa quella cosa e poi si
riposa.
Soluzione: la chiave.
C'è na fila di piecuri curti, quannu currinu currinu tutti.
Trad.: C'è una fila di pecore basse, quando corrono corrono tutte.
Soluzione: le tegole.
La za Cicca si stinnicchia, lu zi Cola ci accravacca, ci la trasi e ci la
nesci e ci fa lu giuchitiggiù.
Trad.: Zia Francesca si distende, zio Nicola le monta a cavallo, gliela
mette dentro e poi la esce e le fa un certo movimento (giuchitiggiù =
parola di fantasia che in questo caso equivale ad un rumore particolare;
l'indovinello descrive un modo antico di fare la pasta in casa: la zà
Cicca è la tavola, lu zù Cola un bastone in legno con
perno che si muove sulla pasta entrando ed uscendo da essa, lu
giuchitiggiù è il tipico rumore che fa la pasta quando è ancora molle).
Soluzione: fare la pasta.
A lu scuru a lu scuru ti la mpilu 'n culu.
Trad.: Al buio te la metto nel culo.
Soluzione: la chiave.
La vecchia si calà e lu parrinu ci la 'mpilà
.
Trad.: La vecchia si è abbassata e il prete gliela ha messa.
Soluzione: l'ostia.
Scinnivu ni lu jardinu, ci truvavu un signurinu; ci sbuttunavu lu pantaluni,
mi niscì un sanzizzuni.
Trad.: Sono scesa nel giardino, ci ho trovato un signorino; gli ho
sbottonato i pantaloni e ne è uscito fuori un salsicciotto.
Soluzione: il granoturco.
Lu re l'havi gruossu, lu papa cchiù gruossu, la rigina chianciva ca cchiù
gruossu lu vuliva
.
Trad.: Il re ce l'ha grosso, il papa più grosso, le regina piangeva perché
lo voleva più grosso.
Soluzione: l'anello.
C'è un cannisciu di rosi e di sciuri, la notti si grapi, lu juornu si chiui.
Trad.: C'è un canestro di rose e fiori, di notte si apre, di giorno si
chiude.
Soluzione: il cielo stellato.
Cu la fa, la fa pi vìnniri, cu l'accatta nun si ni serbi, cu si ni serbi nun
la vidi.
Trad.: Chi la costruisce la costruisce per venderla, chi la compra non la
utilizza, chi la utilizza non la vede.
Soluzione: la bara.
Quannu è callu, è friscu.
Trad.: Quando è caldo è fresco.
Soluzione: il pane.
Tutti li fimmini l'hannu, cu l'havi ruttu e cu l'havi sanu, cu l'havi luordu
e cu l'havi pulitu, ogni tantu ci mintinu un ghitu.
Trad.: Tutte le donne ce l'hanno, c'è chi l'ha rotto e chi ce l'ha sano, chi
ce l'ha sporco e chi ce l'ha pulito, ogni tanto ci mettono un dito.
Soluzione: il ditale.
O za Puddra chi faciti?
Chi, darriè mi la mintiti?
Pi l'amuri di li santi,
no darriè, ma di davanti.
Trad.: O zia (signora) Puddra cosa fate?
Me la mettete di dietro?
Per amore dei santi,
non di dietro, ma di davanti.
Soluzione: la lanterna.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 9 febbraio 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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08/02/2014 |
Pensieri. "Piccolo Alfabeto
delle Riflessioni - A come Amore"; di Linda Criminisi |
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Linda Criminisi |
Premessa.
Il “Piccolo Alfabeto delle Riflessioni”
proporrà, per ciascuna lettera dell’alfabeto e con cadenza settimanale,
pensieri, osservazioni, quesiti - riflessioni appunto - che quotidianamente
girano fuori e dentro la mia testa…
Senza alcuna pretesa di “scientificità”, alcun intento didattico o alcuna
finalità morale ma per il semplice piacere di condividerle con chi vorrà
leggerle, sperando di suscitare nei lettori altrettante riflessioni, in un
dialogo silenzioso e tutto interiore. |
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Linda
Criminisi |
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Rubrica |
PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI
di Linda Criminisi
A
come Amore
“Che
l’amore sia tutto / è tutto ciò che sappiamo dell’amore”.
Recitano così i versi iniziali di una famosa poesia dell’altrettanto nota e
amata poetessa americana Emily Dickinson, vissuta tra il 1830 e il 1886.
Questi versi, spesso banalizzati dal disinvolto uso in contesti che nulla
hanno a che fare con la poesia, contengono certamente una grande verità,
pienamente condivisibile: l’amore è importante, addirittura fondamentale,
s’insinua in ogni piega della nostra esistenza, investe la nostra umana
vicenda nella sua totalità. Per amore, si sa, si fanno grandi gesti e grandi
sciocchezze.
L’amore è un sentimento - collante di svariate tipologie di legame: quello
tra due esseri umani - uomo e donna o individui dello stesso sesso - quello
tra genitori e figli, quello tra uomo e Dio, per citare i più importanti. Di
solito, però, quando si parla d’amore, il pensiero va immediatamente a
quello di coppia, intorno al quale sono stati creati innumerevoli capolavori
della letteratura e del teatro ma anche tanta fiction narrativa e
televisiva insulsa e fallace - e quindi pericolosa. Forse non a caso perché
l’amore, appunto per la sua natura di sentimento ampio, multiforme,
contraddittorio, diventa il ricettacolo di tante cose vere e fasulle, di
quel “tutto” di cui parlava Dickinson.
L’amore di coppia si differenzia nettamente da quello incondizionato e poco
problematico - in apparenza, almeno - che è l’amore tra genitori e figli e
si differenzia pure da quello immateriale, ideale, assoluto - almeno nelle
intenzioni - che lega l’uomo a Dio. Le prime due forme d’amore, a mio
avviso, sono più “lineari” e durature perché mancano di quella complessa
dialettica di confronto - incessante e paritario - tra due persone che
crescono e cambiano, fuori e dentro il rapporto di coppia.
L’amore tra genitori e figli è prevalentemente asimmetrico nel senso che, di
solito, sono i genitori ad amare di più i figli, a volte fin da prima che
essi nascano quando sono ardentemente desiderati; i quali figli, a loro
volta, ricambieranno l’amore ricevuto riversandolo con la stessa intensità e
dedizione sui propri figli (e non sui propri genitori).
Anche l’amore tra uomo e Dio, simile all’amore tra un genitore e un figlio,
non è paritario ma “sbilanciato” poiché è Dio che ama di più, perdonando
continuamente le “mancanze” nel sentimento di un uomo imperfetto per natura.
L’amore di coppia, invece, si regge sull’equilibrio delicato e precario tra
opposte spinte, sanando continuamente, per garantirsi l’esistenza, le
asimmetrie di passione, fedeltà, egoismo, lealtà che si possono determinare
tra i partners. Nel vero amore l’asimmetria e l’unilateralità non sono
previste, così come non sono previste la sopraffazione e l’abuso. E tuttavia
l’amore di coppia si sostanzia di talmente tante pulsioni eterogenee e
contrastanti da poter continuare ad esistere pur diventando il contrario di
se stesso, la negazione di se stesso, sfociando, nei casi estremi, nella
violenza.
Ma questa è un’altra storia, argomento di una prossima riflessione.
Chiudo, invece, la presente con un invito alla lettura dei restanti versi
della breve lirica (la 1765) di Emily Dickinson e delle altre sue
meravigliose poesie, d’amore e non.
Linda Criminisi
THAT LOVE IS ALL THERE IS
(N° 1765)
That Love is all there is,
Is all we know of Love;
It is enough, the freight should be
Proportioned to the groove.
Emily
Dickinson
CHE SIA L'AMORE TUTTO (N° 1765)
Che l’Amore sia tutto
È tutto ciò che sappiamo dell’Amore.
Tanto basta, il carico
Deve essere proporzionato al solco.
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info l'8 febbraio 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.
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07/02/2014 |
Comune. Bando per la
presentazione istanze per i Cantieri di Servizio |
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Manifesto |
Il Comune di Grotte ha pubblicato un
Bando relativo a "Cantieri di Servizi di cui alla direttiva assessoriale
del 26/7/2013 pubblicata sulla G.U.R.S. n° 39 del 23/8/2013".
Le istanze di partecipazione alla selezione pubblica dovranno pervenire al
Protocollo Generale dell'Ente entro le ore 12.00 del 17 febbraio 2014
(10° giorno dalla pubblicazione del bando).
Il modello è disponibile presso l'ufficio Servizi Sociali del Comune, in
Piazza Umberto I.
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06/02/2014 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 6
febbraio |
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Continuano le passeggiate "della salute", spostate - per i mesi di gennaio e febbraio
- al giovedi (onde evitare la concomitanza con le proiezioni del
cineforum); solita ora, solito posto.
Si consiglia di
portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità
lungo eventuali tratti poco illuminati.
E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare
alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei
genitori.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, giovedi 6 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via P. Mattarella, Via R. Livatino, Via Basilicata, Via Romita, Via
Machiavelli, Via Fonte, Via Trinacria, Via Buonarroti, via Roma, Viale della
Vittoria, Via San Desiderio, Via Madonna delle Grazie, Via Duca d’Aosta,
Via Acquanova, Via Lincoln, Via Cavour, Via Washington, Via Archimede, Via
Confine, Piazza Renzo Collura, Via Carnevale,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare
comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un
percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni
chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
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06/02/2014 |
Chiesa. "San Paolo Miki
e compagni martiri"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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San Paolo Miki |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi la
Chiesa ci fa celebrare la memoria obbligatoria di san Paolo Miki e compagni
martiri.
Paolo Miki, nato nel 1556 a Kyoto in Giappone, da una famiglia benestante;
suo padre era un nobile samurai, convertito al cristianesimo. Fu battezzato
a cinque anni e da ragazzo entrò nel seminario dei Gesuiti.
Proseguendo gli studi di teologia divenne sacerdote. Paolo Miki con il suo
modo di fare e di dialogare si guadagnò la stima e il rispetto di tutti. Era
inoltre un predicatore valente sia con la parola sia con la testimonianza di
vita.
La sua catechesi era illuminata da un'intensa vita interiore. Avendo
studiato la religiosità orientale fu destinato alla predicazione, che
comportava il dialogo con i buddhisti. Paolo Miki visse anni attivi e
fecondi, percorrendo continuamente il Giappone.
Durante una persecuzione contro i cristiani, per effetto di un decreto del
1596, tutti i missionari che non avevano voluto allontanarsi dal Giappone,
dovevano essere incarcerati. Ha inizio così la persecuzione: minacce di
morte, chiese bruciate, missionari costretti ad operare in semi
clandestinità; finché lo “shogun”, il dittatore ordina l'arresto dei
missionari e dei loro collaboratori, specialmente nelle città di Kyoto,
Osaka e Nagasaki.
Paolo Miki venne arrestato nel dicembre 1596 ad Osaka. Nel carcere incontrò
tre gesuiti, sei francescani missionari e 17 giapponesi terziari di San
Francesco, catechisti laici e giovanissimi chierichetti.
Anche in questa circostanza difficile si distinse per la sua santità,
diventando per tutti un punto di riferimento per la pazienza e la fedeltà
testimoniate nella sofferenza per la propria fede. I 26 prigionieri furono
invitati a rinnegare la propria religione, ma nessuno ritrattò la propria
appartenenza a Cristo.
Furono minacciati di morte, mutilati ed esposti alla vergogna, ma nessuno
desistette. Venne pronunciata la sentenza di morte e l'esecuzione avvenne
per crocifissione a Nagasaki, il 5 febbraio 1957.
Morirono tutti pregando, cantando e perdonando ad alta voce il loro
persecutore e i carnefici. 26 cristiani offrono la loro vita per il Vangelo.
Sono i primi martiri cristiani in terra giapponese.
L'evangelizzazione in Giappone era iniziata con San Francesco Saverio tra il
1549 e il 1551. Nel 1862, Papa Pio IX lo proclamò santo.
Nel 1846, a Verona, un seminarista quindicenne lesse il racconto di questo
supplizio e ne ricevette la prima forte spinta alla vita missionaria:
Daniele Comboni, futuro apostolo della “Nigrizia”, dedicherà tutta la sua
vita alla missione, tre secoli dopo san Paolo Miki. I martiri sono la
ricchezza della Chiesa. Il sangue dei martiri è seme fecondo per la Chiesa.
Invochiamoli, e imitiamo le loro virtù". |
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Prof. Graziella Vizzini
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06/02/2014 |
Televisione. 5^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro,
trasmessa il 31 gennaio su Agrigento Tv |
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Guarda il video |
Nella 5^ puntata della 2^ edizione di "U Tiggì", telegiornale in
siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale
terrestre) venerdi 31 gennaio, sono stati
affrontati i seguenti temi:
- le condizioni della circonvallazione di Realmonte;
- le villette del borgo "Scala dei turchi" di Realmonte;
- consegna della "Pala di ficudinia" al Sindaco di
Realmonte;
- la protesta dei pendolari di Racalmuto, per le condizioni
degli autobus di linea.
In studio con Aristotele Cuffaro, co-conduttrice della
puntata,
Azzurra Siracusa (fotografata da Lillo Arcieri).
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore
12.30. In replica: venerdi alle 16.15 e 23.30; sabato alle
10.15; domenica alle 15.30; lunedi alle 18.30; martedi alle
12.00; mercoledi alle 23.30; giovedi alle 18.45. Le puntata
verranno pubblicate integralmente anche da Grotte.info
Quotidiano.
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5^ puntata - 31/01/14 - di "U Tiggì" (Video)
4^ puntata
- 24/01/14 - di "U Tiggì" (Video)
3^ puntata
- 17/01/14 - di "U Tiggì" (Video)
2^ puntata
- 10/01/14 - di "U Tiggì" (Video)
1^ puntata
- 13/12/13 - di "U Tiggì" (Video)
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05/02/2014 |
Editoria. Presentazione del
romanzo "L'ingordigia talvolta uccide", di Carmelo e Graziella
Luparello |
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Copertina
Manifesto |
Sabato 8 febbraio 2014, alle ore 17.30, nei locali del centro polifunzionale
"San Nicola" di Grotte, sarà presentato il nuovo romanzo di Carmelo e
Graziella Luparello dal titolo “L'ingordigia talvolta uccide - chi non
mangia”, pubblicato dalla casa editrice “A&B” di Acireale.
Dopo i saluti del Sindaco Paolino Fantauzzo relazioneranno:
- Renato Di Natale (Procuratore Capo della Procura della Repubblica di
Agrigento);
- Carmelo Carrara (Sostituto Procuratore Generale presso la Procura Generale
di Palermo);
- Giovanbattista Tona (Consigliere della Corte d'Appello di Caltanissetta);
- Roberto Gugliotta (giornalista e scrittore).
Gli interventi, coordinati da Carmelo Arnone, saranno animati dalla lettura
di alcuni brani del romanzo, a cura di Ivana Baldo su musiche originali di
Filippo Baldo.
Al termine della manifestazione verrà offerto un aperitivo.
In sede di presentazione del libro non è previsto un punto vendita; chi
desidera il testo autografato dagli autori potrà procurarselo in anticipo.
Il romanzo è disponibile nelle librerie ed edicole della provincia; a
Grotte, presso le edicole "Arnone" e "L. Sciascia" (di Renato Castronovo).
Presentazione del libro
"L'ingordigia talvolta uccide - chi non mangia"
di Carmelo e Graziella Luparello
Grotte - Centro Polifunzionale "San Nicola"
Sabato 8 febbraio 2014 ore 17.30
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05/02/2014 |
Chiesa. "Sant'Agata,
vergine e martire"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Sant'Agata |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Il 5
febbraio la Chiesa ci fa celebrare la memoria obbligatoria di Sant'Agata,
Vergine e Martire.
Agata nacque nel 238 da una nobile e ricca famiglia di fede cristiana, forse
a Catania o molto più probabilmente a Galerno nei dintorni a nord di
Catania.
Secondo alcuni autori la Santa sarebbe stata di origini palermitane, in
particolare dal quartiere di Sant'Agata alla Giulla. Agata il cui nome in
greco Agathé, significa buona, virtuosa, cresciuta nella sua fanciullezza e
adolescenza in bellezza, candore e purezza verginale, sin da piccola sentì
nel suo cuore il desiderio di appartenere totalmente a Cristo e quando
giunse sui 15 anni, sentì che era giunto il momento di consacrarsi a Dio.
Il vescovo di Catania accolse la sua richiesta e durante una cerimonia
ufficiale chiamata “velatio”, le impose il “flammeum”, cioè il velo rosso
portato dalle vergini consacrate.
Le ricchezze, unite alla sua straordinaria bellezza attirarono l'attenzione
del proconsole Quinziano, giunto alla sede di Catania con l'intento di far
rispettare l'editto dell'imperatore Decio, che chiedeva a tutti i cristiani
di far abiurare pubblicamente la loro fede. Siamo nel periodo fra il 250 e
il 251.
Saputo della consacrazione della giovane Agata, le ordinò di abiurare la
sua fede e di adorare gli dei pagani, ma al rifiuto della giovane, che
piuttosto si dichiarò cristiana, cercò di sedurla in ogni modo. Rivelatosi
inutile il tentativo di corrompere con i suoi princìpi Agata, Quinziano
passò al processo e convocò la giovane al Palazzo Pretorio. Breve fu il
passaggio dal processo al carcere e alle violenze con l'intento di piegare
la giovinetta.
Le torture furono atroci: viene lacerata con pettini di ferro, scottata con
lamine infuocate, ma ogni tormento invece di spezzarle la resistenza,
sembrava darle nuova forza. Quinziano, infuriato, le fece strappare o
tagliare i seni con enormi tenaglie.
Riportata in cella sanguinante e ferita, soffriva molto per il bruciore e il
dolore, ma sopportava tutto per l'amore di Dio; verso mezzanotte, mentre era
in preghiera nella cella, le appare San Pietro apostolo, accompagnato da un
bambino porta lanterna, che le risana le ferite.
Trascorsi altri quattro giorni nel carcere, viene riportata alla presenza
del proconsole, il quale visto le ferite rimarginate e avendo saputo da
Agata che era stata guarita da Cristo, infuriato, ordina che venga bruciata
su un letto di carboni ardenti, con lamine arroventate e punte infuocate.
Narra la tradizione che mentre il fuoco bruciava le sue carni, il velo che
lei portava, rimaneva intatto. Per questa ragione “il velo di Sant'Agata”
diventò da subito una delle reliquie più preziose; esso è stato portato più
volte in processione di fronte alle colate della lava dell'Etna, ottenendo
di fermarla.
Mentre Agata spinta nella fornace ardente bruciava, un forte terremoto
scuote la città di Catania, la folla dei catanesi spaventata si ribella
all'atroce supplizio della giovane vergine, allora il proconsole fa togliere
Agata dalla brace e la fa riportare agonizzante in cella, dove muore qualche
ora dopo. Agata spirò pregando e ringraziando Dio di averle conservato la
verginità.
Sant'Agata viene invocata come protettrice contro la violenza della lava
dell'Etna, il vulcano che arrestò in maniera prodigiosa le sue eruzioni un
anno dopo il suo martirio, avvenuto il 5 febbraio del 251.
Sant'Agata divenne non soltanto la patrona di Catania, ma la protettrice
contro le eruzione vulcaniche e poi contro gli incendi. Le reliquie della
Santa furono trafugate dal generale bizantino Giorgio Maniace, che le
trasportò a Costantinopoli; ma nel 1126 due soldati della corte imperiale,
il provenzale Gilberto e il pugliese Goselmo, le riportarono a Catania dopo
un'apparizione della Santa. La nave approdò la notte del 7 agosto ad Aci
Castello, tutti i catanesi accorsero ad onorare la “Santaituzza”.
Le sue reliquie sono nel duomo di Catania in una cassa argentea, opera di
celebri artisti catanesi; vi è anche il busto argenteo della “Santaituzza”,
opera del 1376, che reca sul capo una corona, dono del re Riccardo Cuor di
Leone.
Il “Velo di Sant'Agata” è una reliquia amatissima, non solo per il suo
significato di devozione alla “Santaituzza”, ma anche perché per più di una
volta ha ottenuto che la lava dell'Etna si fermasse.
Sant'Agata è la patrona dei fonditori di campane. Inoltre è patrona di
diversi comuni italiani e di diverse località non italiane. A Catania viene
festeggiata due volte: il 5 febbraio e il 17 agosto, con caratteristiche
processioni con il busto della Santa, custodito nel Duomo.
Vi sono 11 corporazioni di mestieri tradizionali, che sfilano in processione
con le cosiddette “candelore”. Il busto argenteo, preceduto dalle
“candelore” è posto sul “fercolo”, una macchina trainata con due lunghe e
robuste funi da centinaia di giovani vestiti dal caratteristico “sacco”.
Riportiamo qualche proverbio.
Sant'Agata: la terra rifiata e la merenda ritrovata.
Sant'Agata conduce la festa a casa.
Dall'Ode di Mario Rapisardi per il 5 febbraio 1859:
“Non valser spine e triboli,
non valsero catene;
né il minacciar d'un Preside
a trarla dal suo Bene,
a cui dall'età eterna
fu sacro il vergin fior”.
Preghiamo la gloriosa vergine e martire sant'Agata, affinché ci ottenga di
assomigliare a Lei nel difendere la fede".
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Prof. Graziella Vizzini
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04/02/2014 |
Comune. Funzionario della
GeSa a Grotte, per chiarimenti sugli accertamenti Tarsu 2008 |
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Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
SI AVVISA LA CITTADINANZA che dall'11 febbraio
prossimo venturo, nei giorni di martedi e giovedi, presso l'ufficio tributi,
sarà presente un funzionario della GeSa, per eventuali chiarimenti relativi
agli avvisi di accertamento T.A.R.S.U. 2008. |
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Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
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04/02/2014 |
Lettere. Ricordi scolastici:
"Lu rispostuni"; a cura del prof. Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Riceviamo e pubblichiamo.
Leggi tutti gli interventi
"Lu rispostuni.
Frequentavo una delle classi della scuola media. Ero una ragazzina
attenta e benvoluta dagli insegnanti. Seguivo con diligenza ma qualche volta
mi facevo pescare impreparata. E quella volta…
Eravamo in primavera nel periodo in cui i contadini provvedono alla
semina del pomodoro. Per quella occasione tutta la famiglia, invogliata dal
bel sole pomeridiano ci siamo recati in campagna per la semina del pomodoro.
Io naturalmente non ero interessata al lavoro, ma la scampagnata mi faceva
piacere.
Il campo si distendeva a fianco di una strada piuttosto trafficata. Il
caso volle che passasse proprio di là il mio insegnante (questo l’ho
sospettato dopo).
L’indomani, vengo interrogata. Dichiaro di essere impreparata per non
avere avuto il tempo di studiare. Al che il professore, ridendo mi dice “Lo
hai seminato l’orto?”. Io non potei negare la mia presenza in campagna e
finì lì con una risata. In me rimase però la rabbia per quella scoperta e
per quella brutta figura.
Dopo qualche tempo si ripete il fatto: interrogata dichiaro anche questa
volta di non avere potuto studiare per impegni di famiglia. La
osservazione-domanda fu: sei andata a “sparmarlo” l’orto? Questo era un
intervento che si faceva quando le piantine cominciavano a crescere e si
interveniva per toglierne alcune per permettere che crescessero le poche
lasciate, in modo che le radici avessero più spazio (questo l’ho saputo
dopo).
La domanda il professore me l’ha fatta ridendo, quasi, apposta, per
farmi arrabbiare e arrabbiatura ci fu; gli risposi: “No professore, questa
volta ci la scaccià!” (termine allora molto in uso per dire che si è
sbagliato di grosso). Lo dissi con tutta la forza che avessi in corpo, certa
di cogliere in errore l’insegnante che, fuori da ogni convezione nel
rapporto con gli alunni, è scoppiato a ridere per avermi indotta a quella
rispostaccia.
Naturalmente tutto fini lì. L’insegnante cercava di stabilire un
rapporto il più possibile aperto e franco ed io aperta lo fui...
Quando rivedo quelle interrogazioni mi faccio anch’io la mia risata". |
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Un cordiale
saluto a tutti da Patrizia
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Per partecipare basta contattare il
prof. Calogero
Agnello (anche inviando una e-mail),
che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si
garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.
E-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
Tel. 0922.943720.
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04/02/2014 |
Politica. "Gli italiani
derubati di 7,5 miliardi di euro"; nota del Movimento 5 Stelle di Grotte |
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Sito ufficiale |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Gli
italiani derubati di 7,5 miliardi di euro
C’è da rimanere inorriditi di fronte al gravissimo furto
legalizzato commesso da questo governo e dalla sua maggioranza parlamentare
(PD + NCD + Scelta Civica) ai danni del popolo italiano.
E’ stata trasferita l’ingente somma di 7,5 miliardi di euro
dalla mano pubblica a quella privata e a ciò hanno contribuito direttamente
o indirettamente il nostro Presidente della Repubblica, la maggioranza
parlamentare del governo Letta e la Presidente della Camera Boldrini.
Mentre tutta l’Italia veniva distratta dalla vicende sulla
decadenza di Berlusconi, il governo Letta approvava il D.L. 133/2013 ove si
mischiavano capri e cavoli: abolizione della seconda rata IMU, Nuova
Disciplina del Capitale Banca d’Italia (in breve Bankitalia) e altri diversi
argomenti.
Al di là degli opinabili e non chiariti motivi di
straordinarietà, necessità e urgenza in merito alle disposizioni su
Bankitalia, requisito essenziale per emettere un decreto legge, il
Presidente Napolitano, sebbene in presenza di un Decreto Legge
palesemente disomogeneo (la seconda rata IMU non ha nulla a che fare
con Bankitalia), lo ha firmato, ignorando il principio che impone il
requisito della omogeneità dei testi normativi ai sensi l’art.15, comma 3
della L.400/1988, secondo cui il contenuto del Decreto Legge: “deve essere
specifico, omogeneo e corrispondente al titolo” (vedi anche sentenza Corte
Cost. n. 22/2012).
Ma al di là delle questioni prettamente giuridiche, il fatto
altrettanto rilevante e di enorme portata politica è il regalo di euro
7,5 miliardi di soldi pubblici fatto ai proprietari del capitale di
Bankitalia.
Chi sono i proprietari di Bankitalia e perché gli italiani sono stati
derubati?
Per capire meglio la questione, diamo alcune piccole sintetiche
informazioni.
Status giuridico di Bankitalia.
Bankitalia:
- è dichiarata Istituto di Diritto Pubblico;
- non è una società per azioni (vedi Sent. Cass. a sez. riunite
N.16751/2006);
- è di proprietà di soggetti o enti, chiamati partecipanti e non soci.
In sintesi
la proprietà di Bankitalia appartiene di fatto a soggetti privati, anche
se la sua gestione ha finalità pubbliche e non ha carattere industriale, né
commerciale.
Come si
evince dall’elenco aggiornato al 31/1/2014 (vedi pdf “partecipanti
Bankitalia”), i 60 partecipanti, nonché proprietari del capitale di
Bankitalia sono al 94.33% privati (banche e assicurazioni) e al 5,67%
pubblici (INPS e INAIL).
Capitale sociale di Bankitalia
Prima che entrasse in vigore il contestatissimo
“decreto
IMU-Bankitalia” e che ha scatenato la reazione delle opposizioni in
parlamento (Movimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia), il Capitale di
Bankitalia era di euro 156.000.
Con il D.L. 133/2013 convertito nella L.5/2014 con un colpo di
mano (ghigliottina), ad opera della Presidente della Camera Boldrini, il
capitale di Bankitalia, quasi totalmente di proprietà delle banche ed
assicurazioni private, viene aumentato a 7,5 miliardi di euro.
Questi 7,5
miliardi di euro non sono usciti dalle tasche dei partecipanti, ma presi
dalle riserve statutarie (vedi art. 4 L.5/2014 pdf “legge
imu-Bankitalia stralcio”), che al pari delle riserve auree e
valutarie, sono dello Stato o quindi degli italiani, non della Banca
d’Italia.
E’ come se i
soldi dei nostri conti correnti e dei libretti di risparmio venissero
sottratti dalla stessa banca per aumentarsi il proprio Capitale.
E’
esattamente quello che è successo.
Nel merito,
nessun cenno da parte di quasi tutti i mezzi di informazione, giornali e
televisione, asserviti al potere dominante.
Il governo
con una furbata aveva inserito questa rapina, per come avanti detto, in un
decreto legge che agli occhi dell’opinione pubblica veniva presentato come
un provvedimento in materia di IMU.
Tutto stava
per passare in sordina se non fosse stato per il M5S che ha cercato in tutti
i modi di impedire questa rapina a danno degli italiani e informato
l’opinione pubblica.
Improvvisamente i partecipanti si sono visti aumentare il proprio
capitale in Bankitalia, sentite un po’, di 48077 volte. Ad esempio
sono stati regalati a Intesa Sanpaolo S.p.A. euro 2,28 miliardi, a Unicredit
euro 1,66 miliardi e così via (vedi terza colonna pdf “partecipanti
Bankitalia”).
Se il
“Decreto Imu-Bankitalia” fosse decaduto, si sarebbe scongiurata questa
rapina, ma evidentemente il presidente della Camera Boldrini, anche se non
previsto dal regolamento della Camera, ha preferito impedire gli interventi
delle opposizioni e di mettere ai voti d’imperio questo regalo di 7,5
miliardi di euro alle Banche e Assicurazioni.
Oltre all’aumento del capitale sono stati disciplinati altri
meccanismi: quota di partecipazione massimo del 3%, plusvalenza,
distribuzione di dividendi al 6%, possibilità di ingresso nel capitale di
partecipanti stranieri. Di ciò ne riparleremo in un prossimo articolo.
Quello che ci preme sottolineare, che del resto è sotto gli
occhi tutti, è il comportamento a favore delle lobby, adottato da questa
maggioranza di governo, in primis dal PD, che da una parte impone sempre più
tasse, non trova risorse per gli investimenti, per il lavoro, per le piccole
e medie imprese, per il reddito dei cittadinanza, per la scuola, la ricerca,
la sanità, la sicurezza e, dall’altra elargisce fior di miliardi e aiuti di
Stato alle banche.
Non vanno
dimenticati i 125 miliardi che lo Stato italiano sta versando al fondo salva
Stati e salva banche europeo, i 40-50 miliardi che lo Stato italiano dovrà
reperire nel 2015 per il fiscal compact.
Il regime,
la casta dei politici e le lobby finanziarie, grazie al controllo che hanno
dei mezzi di comunicazione, hanno tutto l’interesse di tacere sui loro
privilegi e di tutto ciò che realmente incide sulla nostra vita reale.
A confronto
tutto il resto: insulti, gossip, parole di troppo sono soltanto sciocchezze".
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Movimento 5 Stelle di Grotte
Bufalino Gaspare Marinella, Cimino Rosalba,
Spataro Syndi, Polizzotto Salvatore,
Pillitteri Antonio, Costanza Angelo,
Chiarenza Calogero
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03/02/2014 |
Chiesa. "San Biagio di
Sebaste"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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San Biagio di Sebaste |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Il
3 febbraio, la Chiesa ci fa celebrare la memoria facoltativa di San Biagio
di Sebaste, Vescovo cattolico e martire armeno.
Pochissimo sappiamo sulla vita del Santo. Le poche storie sulla biografia
dell'Armeno sono state tramandate prima oralmente e poi raccolte in
agiografie come in quella famosa di Camillo Tutini.
Si sa che fu medico e vescovo di Sebaste in Armenia e che fu martirizzato a
Sivas nell'Antica Armenia, durante le persecuzioni dei cristiani intorno al
316, nel corso dei contrasti tra gli imperatori Costantino (Occidente) e
Licino (Oriente).
Catturato dai Romani fu picchiato e scorticato vivo con dei pettini di
ferro, quelli che venivano usati per cardare la lana e infine decapitato,
per aver rifiutato di abiurare la propria fede in Cristo. Vissuto tra il III
e IV secolo a Sebaste in Armenia (Asia Minore) è venerato come santo dalla
Chiesa Cattolica e dalla Chiesa Ortodossa.
Nella sua città natale dove si svolse il suo ministero vescovile, si narra
che operò numerosi miracoli, tra gli altri si ricorda quello con cui è
conosciuto, ossia, la guarigione, avvenuta durante il periodo della sua
prigionia, di un ragazzo da una lisca di pesce, conficcata nella trachea.
La madre del ragazzo, come ringraziamento, gli offrì una candela per
illuminare la cella di notte e un po' di carne e pane per cibarsi, dato che
era rinchiuso in carcere.
Da qui sorse la tradizione di benedire con due ceri incrociati la gola dei
fedeli nel giorno della sua festa. Tutt'oggi il Santo è invocato per i "mali
alla gola".
San Biagio fa parte dei 14 santi cosiddetti ausiliatori, ossia, quei santi
invocati per la guarigione di mali particolari.
Venerato in moltissime città e località italiane delle quali, di molte, è
anche il santo patrono, viene festeggiato il 3 febbraio in quasi tutta la
penisola italica.
A Salemi, dove c'è una grande devozione per aver salvato la città da una
invasione di cavallette, si mangiano i cosiddetti "Caddureddi" (la cui forma
rappresenta la gola), sono piccoli pani preparati con acqua e farina,
benedetti e distribuiti ai fedeli. San Biagio morì martire intorno al 316 e
il suo corpo fu deposto nella cattedrale di Sebaste.
Le reliquie di san Biagio sono custodite nella basilica di Maratea, città di
cui il Santo è il protettore. Vi arrivarono nel 732 all'interno di un'urna
marmorea con un carico che da Sebaste doveva giungere a Roma, viaggio
interrotto a Maratea (Potenza), unica città della Basilicata, che si
affaccia sul mar Tirreno, a causa di una bufera.
A Maratea si festeggia due volte: il 3 febbraio e il giorno
dell'anniversario della traslazione delle reliquie, dove i festeggiamenti
durano 8 giorni, dal 1° sabato di Maggio fino alla 2^ domenica del mese.
Nella città è sorta una basilica sul monte San Biagio.
Preghiamo San Biagio, affinché ci ottenga la grazia di conservare e
difendere la fede, con le parole e con le opere; fede tanto combattuta ai
nostri giorni".
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Prof. Graziella Vizzini
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03/02/2014 |
Televisione. 4^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro,
trasmessa il 24 gennaio su Agrigento Tv |
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Guarda il video |
Nella 4^ puntata della 2^ edizione di "U Tiggì", telegiornale in
siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale
terrestre) venerdi 24 gennaio, sono stati
affrontati i seguenti temi:
- il parcheggio sul marciapiede, a Comitini;
- Casteltermini: i cittadini bruciano le bollette di
Girgenti Acque;
- consegna della "Pala di ficudinia" al Sindaco di Aragona, per
la chiusura della piscina comunale.
In studio con Aristotele Cuffaro, co-conduttrice della
puntata,
Claudia Bellavia (fotografata da Lillo Arcieri; backstage video di
Alessandro Tondo).
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore
12.30. In replica: venerdi alle 16.15 e 23.30; sabato alle
10.15; domenica alle 15.30; lunedi alle 18.30; martedi alle
12.00; mercoledi alle 23.30; giovedi alle 18.45. Le puntata
verranno pubblicate integralmente anche da Grotte.info
Quotidiano.
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4^ puntata
- 24/01/14 - di "U Tiggì" (Video)
3^ puntata
- 17/01/14 - di "U Tiggì" (Video)
2^ puntata
- 10/01/14 - di "U Tiggì" (Video)
1^ puntata
- 13/12/13 - di "U Tiggì" (Video)
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03/02/2014 |
Istruzione. Unitre di
Canicatti: presentazione libro "Giochiamo? Memoria e vita dei giochi di
una volta" |
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Lunedì 3 febbraio, alle ore 16,30, nella cornice di
Palazzo Stella, nel quadro delle iniziative culturali promosse dall'UNITRE
di Canicattì sarà presentato il libro "Giochiamo? Memoria e vita dei giochi
di una volta" scritto dal professor Giuseppe Lauricella con la
collaborazione della psicologa dott.ssa Florinda Lo Piano.
Con questo lavoro, gli autori vogliono evidenziare la valenza pedagogica e
formativa del gioco, visto come espressione autentica della cultura umana in
quanto spontanea manifestazione dell'individuo.
Attraverso la ricostruzione della storia dei giochi tradizionali e il loro
recupero alla memoria, si agevola la riscoperta della propria storia, delle
proprie origini e del senso di appartenenza. In quest'ottica i giochi
assumono un profondo valore storico e antropologico.
I giochi tradizionali, dichiarati dall'UNESCO nel 2003 "bene dell'umanità",
in questo libro rivivono in tutta la loro spontaneità e vitalità consentendo
un tuffo in un passato che fa parte di ognuno.
Il libro, ricco di curiosità, rappresenta uno strumento utile sia agli
adulti che attraverso le liturgie del gioco possono guardare indietro, sia
alle giovani generazioni per scoprire e apprezzare il mondo dei nonni e
imparare a vivere l'età felice in modo concreto, lontano dalla realtà
virtuale dei giochi elettronici.
Il presidente dell'UNITRE, preside prof. Gaetano Augello, ha promosso questa
iniziativa nella forte consapevolezza che anche la riscoperta dei giochi del
passato contribuisce alla valorizzazione della memoria storica della nostra
comunità, nella più generale rivisitazione delle tradizioni popolari della
nostra isola ed, in particolare, del territorio canicattinese.
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03/02/2014 |
Servizi. Chiusura temporanea
dell'isola ecologica, sino a giovedi 20 febbraio |
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Centro raccolta |
Prolungata la chiusura temporanea del centro comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti,
chiamato comunemente "isola ecologica", sino a giovedi 20 febbraio; salvo
imprevisti dovrebbe essere aperto dal giorno successivo, venerdi 21 febbraio.
Il conferimento dei rifiuti ingombranti (televisori, frigoriferi, lavatrici,
altri vari elettrodomestici, brande, materassi e vario mobilio, ecc...) è
sempre possibile all'interno del cassone scarrabile posto nei pressi
dell'isola ecologica, dato che per tale operazione non è richiesta la
presenza di un operatore. Si ricorda che il deposito dei rifiuti ingombranti
è sempre vietato lungo le vie cittadine ed accanto ai cassonetti.
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03/02/2014 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Venerdi 7 febbraio
- ore 20.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie, dei genitori
che hanno battezzato entro l'anno e dei genitori che debbono battezzare i
loro figli.
Domenica 9 febbraio
- dalle ore 15.30, presso l'Oasi "Sacra Famiglia", Giornata di studio e di
confronto (per tutti i catechisti parrocchiali dei ragazzi e degli adulti);
programma: ore 15.30 accoglienza, ore 16.00 inizio.
Mercoledi 12 febbraio - Inizio delle Quarantore
- ore 09.30, a San Francesco, Santa Messa;
- ore 16.00, a San Francesco, Ora Santa.
AVVISI
Coloro che vogliono fare celebrare la "Giornata delle Quarantore" possono
prenotarsi.
Durante le Quarantore, nei giorni di sabato la Santa Messa vespertina
prefestiva (che di solito viene celebrata in chiesa madre) sarà celebrata
nel luogo dove si celebrano le Quarantore.
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03/02/2014 |
Comune.
Messaggio del sindaco Paolino Fantauzzo ai concittadini, sui primi 6
mesi di amministrazione |
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Guarda il video |
Il sindaco Paolino Fantauzzo, ritenendo opportuno
fare un pubblico bilancio dell'operato dei primi 6 mesi
della sua amministrazione, ha chiesto a questo quotidiano di poter utilizzare uno
spazio video al fine di parlare direttamente ai
concittadini. Il Sindaco ha
rilasciato la sua dichiarazione in un videomessaggio (non
una intervista).
Tra i principali argomenti trattati: il Piano Regolatore
Generale; la potatura degli alberi su suolo pubblico; la
manutenzione delle villette comunali; le strutture
scolastiche comunali; il randagismo; la manutenzione delle
strade interne ed esterne; le attività culturali e sportive;
le spese di telefonia; la lotta all'evasione; l'applicazione
della Tares; la gestione del servizio idrico; solidarietà al
Presidente della Camera ed al Presidente della Repubblica.
Pubblichiamo il video registrato nella sede della nostra
redazione alle ore 11.00 di domenica 2 febbraio 2014 (riprese
di
© Associazione Culturale "Punto Info").
Messaggio del Sindaco ai concittadini (Video)
Si ribadisce, ancora una volta,
la disponibilità offerta da questo quotidiano a chiunque
(forze politiche presenti nel paese, associazioni o singoli
cittadini) di intervenire con la pubblicazione di messaggi
testuali, video o audio, che osservino le 3 note condizioni:
1) rispetto per gli altri; 2) uso di un linguaggio adeguato;
3) firma dell'autore.
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02/02/2014 |
Politica. Protesta del M5S di
Grotte contro le spese dell'Amministrazione Fantauzzo |
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Manifesto |
"Tasse aumentate e sprechi di soldi pubblici.
Guardate come si polverizzano 200.000 euro in un mese". Così inizia la
nota del Movimento 5 Stelle di Grotte, apparsa ieri sul sito ufficiale,
nella quale vengono criticate fortemente le spese sostenute
dall'Amministrazione Fantauzzo negli ultimi 45 giorni di attività. "Con
la scusa del dissesto Fantauzzo ha aumentato le tasse ai grottesi, e non di
poco. E questi soldi che fine hanno fatto?Conigli fecondi a parte, si tratta
di una marea di soldi spesi in circa 45 giorni il cui ammontare supera
200.000 euro.
Ecco come sono stati spesi". L'elenco delle spese, e le riserve
espresse dal M5S di Grotte, è contenuto nel
manifesto fatto affiggere lungo le vie principali del paese.
"Critichiamo la politica portata avanti da questa amministrazione. Una
marea di euro caduti a pioggia serviranno a comprare beni e servizi di ogni
genere: mobili per arredare uffici, scrivanie, piante ornamentali,
prestazioni per realizzare siti internet, materiale da lavoro, potatura di
alberi, conigli per i cacciatori e chi più ne ha più ne metta... -
continua la nota degli attivisti grottesi - Ma non è questo a fare
notizia, bensì le modalità utilizzate per attuare queste spese. Ma non era
meglio mettere insieme tutte queste spese, o almeno quelle riferite a beni
simili, e indire una gara attraverso una procedura di evidenza pubblica?
Perché ricorrere sempre all’affidamento diretto? Queste somme, contenute in
decine di delibere comunali apparse negli ultimi venti giorni sul sito
dell’ente, come ormai da prassi, sono state e continuano ad essere stanziate
senza alcuna gara, al di fuori di ogni meccanismo di trasparenza, di tutela
della concorrenza e di eventuali risparmi per il Comune. Operazioni
clientelari che ricordano i momenti più belli della DC italiana".
Chiara la posizione dei "grillini"sul futuro dell'Amministrazione: "Sarebbe
ora di iniziare a pensare seriamente di sfiduciare questo Sindaco e la sua
squadra di governo, che stanno dimostrando giorno dopo giorno di fare solo i
loro interessi, che hanno alzato senza porsi troppi problemi le tasse ai
cittadini, che hanno danneggiato l’immagine di Grotte (vedi le barzellette
vicenda Tares Viareggio e la promessa riduzione indennità del 75%) e che
spendono i soldi pubblici troppo allegramente".
In conclusione, l'appello ai componenti del Consiglio comunale: "Signori
consiglieri che siete li in rappresentanza dei cittadini del nostro paese:
la gente è stanca di questa amministrazione e voi lo sapete bene, lo sentite
ogni giorno con le vostre orecchie. Sarebbe vostro dovere o di imprimere un
cambio di rotta a questa sindacatura o, se non siete in grado, di staccare
definitivamente la spina".
In fondo al
manifesto
compaiono due frasi; nella prima, che riguarda il consigliere comunale ed
assessore Angelo Collura, si chiede coma mai il suo nome risulti spesso
assente nelle delibere di Giunta. Più esplicita la seconda frase: "Con
preghiera rivolta al PD ed alle agenzie di pompe funebri di non coprire il
manifesto. Grazie" (il riferimento è alla recente vicenda della
"copertura" dei manifesti di auguri natalizi del M5S).
Carmelo Arnone
2 febbraio 2014
© Riproduzione riservata.
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02/02/2014 |
Chiesa. "Festa della
presentazione di Gesù al tempio"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Presentazione al tempio |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Domenica
2 febbraio la Chiesa ci fa celebrare la Festa della Presentazione al Tempio
di Gesù.
Anticamente questa festa veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo
l'Epifania). La prima testimonianza della festa che celebriamo oggi risale
al IV secolo, a Gerusalemme.
In precedenza era nota come festa della “Purificazione della SS. Vergine
Maria”. In seguito, però, ha recuperato il titolo di “Presentazione del
Signore”, come era in origine.
A 40 giorni dalla nascita il piccolo Gesù viene portato da Maria e Giuseppe
nel tempio di Gerusalemme per essere offerto al Signore. Il vecchio Simeone
e la profetessa Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser, ispirati da
Dio, riconoscono in quel bambino il Messia, tanto atteso e profetizzano di
lui. Portando Gesù a Gerusalemme, la Vergine lo offre a Dio come vero
Agnello che toglie i peccati del mondo; lo porge a Simeone e ad Anna quale
annuncio di redenzione; lo presenta a tutti come luce per un cammino sicuro
sulla via della verità e dell'amore. Maria viene associata al sacrificio del
Figlio: “Una spada ti trafiggerà l'anima”.
E' la prima persona che si associa a Cristo sulla via dell'obbedienza. La
presentazione del Signore chiude le celebrazioni natalizie e apre il cammino
verso la Pasqua.
Popolarmente la festa della “Presentazione del Signore” viene chiamata festa
della “Candelora”, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo
di Cristo “Luce per illuminare le genti”, come il Bambino Gesù venne
chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di
Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti
maschi.
La parola “Candelora” deriva dal latino “Festum candelarum” e va messa in
relazione con l'usanza di benedire le candele, prima di accenderle e
portarle in processione. I ceri vengono conservati, come accade
attualmente, in segno di devozione cristiana.
La Candelora era celebrata anche in epoca pre-cristiana, e secondo alcuni
studiosi andava a sostituire una festività già esistente. Nelle culture
Celtiche era chiamata “Imbolc” e segnava il passaggio tra la fine
dell'inverno e l'inizio della primavera.
Nell'Epoca Romana, la Dea Februa (Giunone) veniva festeggiata alle calende
di febbraio, che si celebravano al primo di ogni mese col novilunio e da qui
deriva la parola “Calendario”.
Un antico detto popolare che in base al tempo del 2 febbraio, si prediceva
la fine dell'inverno così recita:
“Per la santa Candelora
se nevica o se plora
dell'inverno siamo fora;
ma se l'è sole o solicello
siamo sempre a mezzo inverno”.
E ancora un detto:
“Se per la candelora il tempo è bello
molto più vino avremo che vinello”.
Nel 1997 Giovanni Paolo II ha istituito la “Giornata mondiale per la vita
consacrata”, da celebrarsi il 2 febbraio nella festa della Presentazione di
Gesù, per ringraziare il Signore dell'inestimabile dono che la vita
consacrata rappresenta nelle sue differenti forme.
Quest'anno in questo giorno si celebra anche la 36^ giornata della vita, il
cui tema è “Generare Futuro”.
Preghiamo, affinché la vita non venga stroncata prima di nascere". |
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Prof. Graziella Vizzini
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02/02/2014 |
Lingua. Appendice al "Piccolo
Dizionario Grottese-Italiano" (21); a cura di Carmelo e Graziella
Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
Piccolo dizionario Grottese-Italiano
di Carmelo e Graziella Luparello
APPENDICE
(Puntata n° 21)
Scioglilingua
...tannu ca
èratu schetta e avìatu lu tuppu, iu nun t' appi...
ora ca si maritata e tuppu nun n'ha cchiù, finalmenti t'appi...
ma l'impurtanti ca t'appi e cuomu t'appi t'appi.
(lett.:
…allora che eri nubile e avevi il toupet, io non ti ebbi... ora che sei
sposata e non hai più il toupet, finalmente ti ho avuta... ma l'importante è
averti avuta, comunque ciò sia avvenuto).
Un piettu 'nghiantiddratu, va stinghianteddralu tu...
(La suola è
cucita alla tomaia, ora valla a scucire tu...).
Supra na nìpita cìpita rama
c'era un nìpitu cìpitu cellu,
cu lu so nìpitu cìpitu pizzu
tuttu si nìpiti cipitiàva.
Trad.: non pervenuta.
Corro correndo cotone cogliendo,
corro correndo cogliendo cotone.
(Corro correndo cotone raccogliendo,
corro correndo raccogliendo cotone).
Apru lu stipu e pigliu lu spicchiu,
chiuiu lu stipu e puosu lu spicchiu.
(Apro l'armadio e prendo lo spicchio, chiudo l'armadio e ripongo lo
spicchio).
Tri sciaschi scitti 'ntra tri scitti sacchi stannu
e ogni sciascu scittu in un scittu saccu stava.
(Tre fiaschi
stretti stanno dentro tre sacchi stretti e ogni fiasco stretto stava in un
sacco stretto).
Agginucchiuni cugliennu cuttuni.
(In ginocchio raccogliendo cotone).
Cu mia e cu tia cuttuni cuglìa.
(Con me e con te cotone raccoglievo).
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 2 febbraio 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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