Grotte.info Quotidiano -
Novembre 2018 |
30/11/2018 |
Comune. Incontro di democrazia
partecipata per decidere l'impiego di somme; mercoledi 5 dicembre |
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Con la nota che riportiamo di seguito è stata
indetta per mercoledi 5 dicembre 2018, alle ore 18.00 nell'aula consiliare, una
riunione di democrazia partecipata, aperta alle associazioni che operano sul
territorio ed ai cittadini, per decidere l'impiego di alcune somme del
bilancio comunale. COMUNE DI GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
Prot. n° 16121 del 29 novembre 2018
Oggetto: Destinazione dei finanziamenti regionali ai sensi dell'art. 6,
comma 1, della L.R. n. 5/2014 - Democrazia Partecipata.
AVVISO RIUNIONE SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA
ANNO 2018
SI RENDE NOTO
che è indetta, per il giorno 05
dicembre 2018, alle ore 18.00, nella sala consiliare, una riunione con le
Associazioni operanti nel territorio comunale e con la cittadinanza, in
merito alle modalità di utilizzo di quota delle somme (il 2%), attraverso forme di
democrazia partecipata, in attuazione a quanto previsto dal comma 1
dell'art. 6 della L.R. n° 5/2014 così come modificata dalla L.R. 9/2015.
Le Associazioni e i cittadini sono invitati a
partecipare.
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Il Responsabile di P.O. n° 5
Dott. Carmelo Alaimo |
Il Sindaco
Dott. Alfonso Provvidenza
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30/11/2018 |
Iniziative. Incontro del GAL
su "Politiche ambientali e sviluppo locale del territorio" |
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Locandina |
Forum dello
sviluppo locale. Attuazione del piano di azione locale "Distretto rurale
Sicilia Centro Meridionale".
Questo è il tema dell'incontro, promosso dal GAL (Gruppo di Azione Locale)
Sicilia Centro Meridionale e patrocinato dal Comune di Grotte, che si terrà
lunedi 3 dicembre, a partire dalle ore 17.30, nella Sala del Consiglio
comunale.
Il programma dei lavori è il seguente:
- ore 17.30, saluti del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza;
- ore 17.40, saluti del presidente del GAL SCM SCARL Giuseppe Guagliano;
- ore 17.50, relazione su "Strategia, misure e azioni del Piano di Azione
Locale del Distretto Rurale SCM", a cura di Claudia Tambuzzo (Responsabile
tecnico del GAL SCM SCARL);
- ore 18.10, relazione su "Procedure amministrative e finanziarie per
l'attuazione del Piano di Azione Locale del Distretto Rurale Sicilia Centro
Meridionale", a cura di Salvatore Pitrola (RAF del GAL SCM SCARL);
- ore 18.30, dibattito;
- ore 19.30, conclusioni, a cura di Olindo Terrana (Direttore del GAL
SCM SCARL).
Redazione
30 novembre 2018.
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29/11/2018 |
Politica. "Le recenti
riflessioni del Sindaco, fumo negli occhi degli ignari grottesi"; di Piero Castronovo |
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Piero Castronovo |
La risposta di Piero Castronovo (già Vice Sindaco nella
passata Amministrazione ed Assessore con deleghe nei settori "Problematiche
relative alla gestione del Servizio Idrico Integrato", "Acqua Bene Pubblico"
e "Servizi di Igiene Ambientale") alle comunicazioni del sindaco Alfonso
Provvidenza contenute nel messaggio
video dello scorso 27 novembre.
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"Le recenti riflessioni del sindaco Provvidenza,
consacrate in un video messaggio diffuso dalla testata giornalistica locale
Grotte.info Quotidiano, hanno cercato invano di “gettare fumo negli occhi
degli ignari nostri concittadini grottesi”.
Il buongiorno si vede dal mattino, ed al Signor Sindaco non sfugge che
questi 5 anni della sua amministrazione saranno un fallimento sotto ogni
aspetto, per diffusa incapacità governativa, per mancanza di coesione ed
esperienza di tutta la compagine istituzionale, per poca voglia di fare.
Pertanto l’unico modo per uscirne salvi, da questa condizione che conduce al
baratro, è accusare, puntare il dito verso qualcuno e come un ritornello
ribaltare alla precedente amministrazione tutte le cause di inefficienza
dell’attuale.
Tutte menzogne che non reggono neanche in piedi.
Ma andiamo per ordine:
- nessun merito ha il Sindaco e tutta la sua amministrazione se si è giunti
alla rescissione del contratto con Girgenti Acque. Questo percorso è stato
agevolato dalla decisione del Prefetto di infliggere l’interdittiva
antimafia all’oramai ex Presidente del c.d.a. di Girgenti Acque. Il Sindaco
populisticamente dichiara: andremo verso la gestione del servizio idrico ai
Comuni.
- Con quali dipendenti?
- Se i dipendenti comunali sono attualmente pochi per gestire gli sparuti
servizi municipali in essere come si può pensare di gestire un servizio
complicato come la gestione della rete e distribuzione idrica comunale?
- Per gestire in proprio le reti e la distribuzione idrica servono: 2
amministrativi; almeno 1 tecnico; 3 fontanieri etc..
Dove sono? Li importiamo e li carichiamo sui costi del servizio a carico dei
cittadini?
Il rimedio sembra peggiore del male.
Sul servizio di gestione ambientale?
Il Sindaco afferma, sempre nel suo video messaggio, che se non avesse
trovato una gara quasi all’aggiudicazione avrebbe avviato il servizio di
raccolta, spazzamento, conferimento etc. “in house”.
Bisogna prima spiegare cos’è la gestione in “house” di un pubblico servizio?
Il diritto dei servizi pubblici enuncia che “si ha <gestione in house>
allorché le pubbliche amministrazioni realizzano le attività di loro
competenza attraverso propri organismi, senza quindi ricorrere al mercato
per procurarsi (mediante appalti) i lavori, i servizi e le forniture ad esse
occorrenti”.
Per gestire il servizio di igiene ambientale a Grotte sono necessari:
- circa 11 unità di personale operativo;
- 2 compattatori grandi;
- 1 scarrabile a tenuta stagna;
- 3 gasoloni bivasca, per raccolta porta a porta,
- n. 1 motoape,
- n. 1 lavoratore ramo amministrativo etc.
Ci sono questi dipendenti al Comune? No.
Ci sono questi automezzi al Comune? No.
Dove sono i soldi per comprarli?
L’ipotesi populisticamente avanzata dal Sindaco non è realizzabile.
Si ricorda inoltre che la gestione del servizio di igiene ambientale per
mano della precedente amministrazione e del sottoscritto ha realizzato
numeri e non chiacchiere che, sulla scorta delle risultanze a dicembre 2017,
elenco:
- riduzione del costo complessivo del servizio di circa 200.000 euro e
quindi riduzione delle bollette sui rifiuti;
- istallazione casetta dell’acqua con un risparmio nel consumo di acqua in
bottiglia di circa 300 euro per anno per famiglia;
- servizio smaltimento batterie esauste al piombo con rilascio di buono
spesa (risparmio per i cittadini);
- avvio del servizio di raccolta porta a porta con successo ed alte
percentuali di rifiuti da destinare a riciclo. Grotte tra i 6 Comuni più
virtuosi della provincia di Agrigento e tra i 22 Comuni più virtuosi dell’
intera Sicilia.
Mi auguro soltanto che i risultati economici e di immagine conseguiti dalla
precedente amministrazione per i nostri concittadini possano dall’attuale
compagine governativa essere superati.
Visto l’andazzo delle cose nutro serio presentimento che andranno a
peggiorare".
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Piero Castronovo
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29/11/2018 |
Comune. L'"Affaire
Racalmare" anima il Consiglio comunale di Grotte |
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Guarda il video |
In attesa degli interventi sull'"Affaire Moro", tra qualche giorno in
occasione della XXIX edizione del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia", è
l'"Affaire Racalmare" ad animare la discussione in Consiglio comunale
a Grotte.
Anche se non era ufficialmente all'ordine del giorno della seduta,
la maggior parte del tempo è stata dedicata alla
questione riguardante il Premio Letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia -
Città di Grotte".
Non che per qualcuno fosse un fulmine a ciel sereno. Tutti i Consiglieri
comunali si aspettavano che se ne discutesse nel corso della seduta
convocata per ieri sera. Ed infatti così è stato. Dopo le prime consuete
formalità (appello dei Consiglieri, verifica del numero legale, approvazione
dei verbali delle sedute precedenti...), ha chiesto la parola il capogruppo
M5S Angelo Costanza, per delle comunicazioni. Nel suo intervento ha,
sostanzialmente, espresso verbalmente a tutto il Consiglio ed
all'Amministrazione ciò che la Minoranza aveva già
comunicato al Presidente onorario del Premio "Racalmare - Leonardo
Sciascia", ed ha confermato che il gruppo M5S in Consiglio ne ha chiesto
ufficialmente le dimissioni. Purtroppo gli interlocutori "naturali"
- dai banchi dell'Amministrazione -
riguardo l'argomento (il Sindaco - a cui spetta la nomina del Presidente
onorario del Premio - e l'Assessore alla Cultura) non erano presenti; in
replica al consigliere Costanza è intervenuto l'assessore Enzo Agnello. Di
seguito, dai banchi della Maggioranza consiliare ha preso la parola il
consigliere Aristotele Cuffaro che, al termine del suo discorso, ha
auspicato un chiarimento tra il presidente Ferlita ed il Movimento 5 Stelle
di Grotte. Dagli altri presenti, sul tema, il silenzio.
Di seguito pubblichiamo il dibattito consiliare sul Premio "Racalmare
- Leonardo Sciascia - Città di Grotte", con gli interventi di Angelo
Costanza, Enzo Agnello ed Aristotele Cuffaro. (Riprese di Giuseppe
Figliola per © Comune di Grotte).
Carmelo Arnone
29 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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29/11/2018 |
Iniziative. A Grotte il
Congresso provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori, venerdi 7
dicembre |
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Locandina |
"Forti della nostra identità. Attraverso il lavoro, costruttori di speranza
in Italia e in Europa"; è questo il tema del Congresso provinciale del
Movimento Cristiano Lavoratori che si terrà a Grotte, presso
l'auditorium "San Nicola", venerdi 7 dicembre a partire dalle ore
17.00.
Il programma del congresso prevede:
- saluto di Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte);
- saluto di don Gaspare Sutera (Assistente Spirituale provinciale MCL);
- relazione, a cura di Enzo Sardo (Presidente MCL provincia di Agrigento);
- intervento di Decio Terrana (Componente Esecutivo nazionale);
- intervento di Antonio Di Matteo (Vice Presidente nazionale).
Seguirà il dibattito sul tema e l'elezione per il rinnovo degli organismi
direttivi.
Redazione
29 novembre 2018.
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28/11/2018 |
Chiesa. 2° incontro di
formazione per i catechisti; domenica alle ore 16.15 presso l'oratorio
parrocchiale |
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Locandina |
Si terrà la prossima domenica 2 dicembre 2018, alle ore 16.15
presso l'oratorio parrocchiale di Via del Gesù (ex Istituto delle Ancelle
Riparatrici), il secondo incontro di formazione dell'anno pastorale
2018-2019 dedicato a tutti i catechisti parrocchiali di Grotte.
L'incontro, organizzato dal Servizio per la catechesi dell'Unità Pastorale
cittadina, verterà sul tema "Lasciarsi coinvolgere, genesi
dell'accompagnamento", e vedrà come relatrice la prof.ssa Mariella
Guidotti, missionaria secolare scalabriniana, componente dell'Ufficio
Diocesano Migrantes.
Redazione
28 novembre 2018.
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28/11/2018 |
Riflessioni. "Il
cammino della Democrazia non deve uscire fuori binario"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato. *****
"Il
cammino della Democrazia non deve uscire fuori binario.
Il cammino della democrazia è stato come un lento vagone quasi sempre
poggiato in modo non millimetricamente esatto sulle rotaie del
consenso popolare e di tutti; per questo, come sempre e tuttora, è uscito
fuori strada, causando miserie, valanghe di morti e distruzione.
Per farlo deve sempre avere il consenso del popolo, e avvicinarlo
alla direzione della politica, se si vuole evitare la minaccia perenne di un
sommovimento rivoluzionario di lavoratori mal pagati, disoccupati, di
milioni di poveri e di giovani disperatamente in cerca di prima
occupazione, di famiglie indebitate, di piccole e grandi imprese sull’orlo
del fallimento, e malgrado ciò vessati da prestiti ad usura.
È
ormai evidente, ancor più nel mondo globale, che lo scontro sociale non può
più essere evitato se si continua ancora a restare con gli occhi bendati.
Necessita lo scuotimento dei pesi, un riequilibrio dei rapporti
sociali mediante l’abolizione di tutti i debiti e il divieto di stipulare
altri contratti, che possano favorirne di nuovi.
La politica deve essere come uno scudo che deve coprire e difendere tutti,
agiati e meno agiati, fortunati e meno fortunati, ispirandosi alla retta
giustizia, intesa come spazio comune, entro il quale nessuno deve
soccombere, né prevalere a danno delle altre parti sociali.
A fronte di ciò deve sorgere una straordinaria spinta di solidarietà,
unità e opportunità alla coesione tra tutti quelli che riconoscono e
rispettano le leggi ispirate al bene universale.
A futura memoria".
Antonio prof.
Pilato
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28/11/2018 |
Agrigento. Al Circolo
Empedocleo "La Morsa" di Pirandello, nella 3^ Stagione di Teatro da Camera |
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Cartellone |
"La Morsa" di Pirandello è il secondo spettacolo
della 3^ Stagione di Teatro da Camera al Circolo Empedocleo di Agrigento:
venerdi 30 novembre 2018 alle ore 18.15; stagione teatrale
organizzata dal Circolo culturale Empedocleo di Agrigento (presidente
Giuseppe Adamo) e dal Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano.
Dopo il felicissimo debutto con “Boom... Camera Ridens”, va in scena
Pirandello.
"La Morsa" è una delle opere giovanili del Nobel agrigentino, scritta nel
1892. Si tratta di un atto unico realistico, proprio da teatro borghese
del’Ottocento, che si conclude con l’approdo-epilogo al mondo psicologico
tutto pirandelliano.
Ne sono interpreti, per la regia di Alfio Russo:
- Maria Grazia Castellana in Giulia, proposta nella sua drammatica esistenza
tra passioni, contraddizioni, sofferenze esistenziali;
- Alfio Russo, l’amante fragile e sfuggente, incapace di sostenere le sue
scelte;
- Giuseppe Gramaglia, un marito che intenta un processo psicologico tutto
pirandelliano alla moglie Giulia, infedele;
- Rosa La Franca, la governante, testimone silenziosa e discreta dei dramma
che si sviluppano.
Il folk singer Antonio Zarcone sottolinea con i suoi canti sentimenti e
risentimenti.
La direzione artistica è sempre di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano che hanno
approntato un cartellone teatrale variegato e ricco di rimandi culturali, da
Pirandello a Sciascia, Buttitta, Auden, Martoglio.
Una iniziativa di straordinaria partecipazione di pubblico che ama il teatro
da Camera: di parola e di suggestioni.
Redazione
28 novembre 2018.
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28/11/2018 |
Comune. Convocato il
Consiglio comunale per mercoledi 28 novembre alle ore 18.00 |
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Aula consiliare |
L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria su
determinazione del presidente dott. Angelo Carlisi, è stata fissata per
mercoledi 28 novembre,
alle ore 18.00, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) Nomina
scrutatori; lettura ed approvazione verbali seduta precedente;
2) Comunicazioni prelievo dal fondo di riserva Delibere di G.M.: n. 29 del
30.03.2018, n. 42 del 23.05.2018, n. 90 del 31.10.2018 e n. 93 del
07.11.2018
3) Variazione al bilancio di previsione 2018-2020;
4) Approvazione Rendiconto per la destinazione dei finanziamenti regionali
ai sensi dell'art. 6, comma 1, della L.R. n° 5/2014 (Democrazia
Partecipata).
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora
e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Redazione
28 novembre 2018.
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28/11/2018 |
Politica. "Il triste
destino del Premio
Racalmare - Leonardo Sciascia"; risposta del Gruppo consiliare
M5S |
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Il Gruppo
consiliare del Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni del Presidente
onorario del Premio Letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di
Grotte".
Nella nota che pubblichiamo di seguito, la risposta alla
replica del prof. Salvatore Ferlita
(probabile argomento di dibattito nella seduta di Consiglio comunale
di questa sera).
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"Elitario, snob e cucito addosso al suo Presidente: il
triste destino del Premio letterario Racalmare Leonardo Sciascia.
Egregio Presidente,
è doveroso da parte nostra rispondere alla sua replica.
Lo faremo dal basso della nostra ignoranza e con un linguaggio comprensibile
ai più: perché, se il Premio Racalmare appartiene, come crediamo, alla
cittadinanza tutta, nostro interesse sarà fare in modo che chi legge possa
comprendere pienamente e chiaramente il senso del nostro messaggio.
Tra citazioni dotte e un esaltante sfoggio di erudizione che ci lascia
davvero impressionati, abbiamo colto qualche spunto interessante circa
l’oggetto della nostra nota.
Sui “motivi di ordine vario” che hanno determinato questa sua scelta ci
sarebbe piaciuto sapere di più.
Si parla di fattore tempo e contingenze: quali altri elementi hanno
determinando un cambio di rotta tanto rilevante da stravolgere una
tradizione tanto lunga ed importante?
Scrive di una “edizione sabbatica” ma al tempo stesso “speciale”.
Sempre dal basso della socratica ignoranza che ci contraddistingue, ci
permettiamo di sottolineare come questo “anniversario imperioso” avrebbe
potuto comunque essere celebrato ed offrire, piuttosto, un valore aggiunto a
questa edizione.
Nessuna obiezione, e lo ribadiamo, alla consegna di un meritato
riconoscimento: deludente è semmai apprendere che l’essenza di questo
premio, legato alla storia e all’identità di una popolazione, sia stata, per
sua precisa scelta, ridotta al rango di “attività collaterale”.
Del resto è impossibile aspettarsi qualcosa di diverso da chi, ad una
legittima richiesta di coinvolgimento e partecipazione, risponde con tono di
dileggio.
E ci perdoni se reputiamo che l’annunciato incontro nelle scuole di Grotte
non sia sufficiente a colmare un vuoto ed un distacco che è già nella
percezione collettiva.
Ma è certo di poca importanza per chi, come lei, non ritenendo di dover
indugiare più di tanto sul tema del dibattito, ha preferito, nella sua nota
di risposta, salire in cattedra per una illuminante (quella sì) lezione di
lingua italiana, della quale non possiamo che ringraziarla. In effetti
cotanta generosità e apertura ci commuove.
Ci dispiace doverle però ricordare che il diritto di espressione e di
critica non è prerogativa dei professori o di chi fa un uso esemplare dei
congiuntivi. Il suo tentativo di piegare la sostanza di un discorso e
sminuirne il senso ponendo l’accento sugli errori grammaticali, denota
soltanto una cosa: poche argomentazioni e nessuna eleganza.
Non saranno le sue conoscenze o la sua perizia linguistica a convincere noi
ed i cittadini grottesi della bontà del suo progetto. Di più: dalla sua
risposta emerge chiaramente l’intenzione di cucirsi addosso, a sua immagine,
qualcosa che è e dovrebbe rimanere patrimonio di tutti. Per questa ragione e
per l’affezione che ci lega a questo premio, e della quale a nessuno
permettiamo di dubitare, abbiamo chiesto le sue dimissioni.
L’arroganza e la distanza delle sue parole è intollerabile.
Abbiamo chiesto il rispetto del regolamento, chiediamo adesso il rispetto
dei cittadini".
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Il Gruppo
Consiliare M5S Grotte
(Angelo Costanza, Salvatrice Morreale,
Mirella Casalicchio, Giada Vizzini)
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27/11/2018 |
Iniziative. Incontro del GAL
su "Politiche ambientali e sviluppo locale del territorio" |
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Locandina |
“Politiche
ambientali e sviluppo locale del territorio Sicilia Centro Meridionale”;
è questo il tema dell’incontro che si terrà venerdì prossimo 30 novembre
presso la sala convegni del centro culturale “San Domenico” di Canicatti
con inizio alle ore 17.00.
L’iniziativa è organizzata dal GAL (Gruppo di Azione Locale) Sicilia Centro
Meridionale ed è patrocinata dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Il programma dei lavori prevede: i saluti del sindaco di Canicatti Ettore Di
Ventura e del Presidente del Gal-Scm, Giuseppe Guagliano.
Successivamente ci saranno gli interventi:
- dell’architetto Olindo Terrana, direttore del Gal-Scm sul tema: “Il
Gal-Scm quale Agenzia di Sviluppo Locale del territorio della Sicilia Centro
Meridionale”;
- dell’architetto Claudia Tambuzzo, tecnico progettista del Gal-Scm che
parlerà di “Sostegno per la stesura dell’aggiornamento dei piani di
sviluppo”;
- dell’avvocato Salvatore Pitrola, Raf del Gal-Scm, che relazionerà su:
“Sostegno alla creazione e sviluppo delle imprese extra agricole nei settori
del commercio artigianale, turistico, servizi ed innovazione tecnologica”.
Saranno presenti rappresentanti della deputazione regionale, delle
organizzazioni sindacali, delle categorie produttive ed i Sindaci dei Comuni
che aderiscono al Gruppo di Azione Locale.
Prenderà parte all’iniziativa il dott. Aldo Brancato, dirigente
dell’Ispettorato Agricoltura di Agrigento.
Le conclusioni sono state affidate al deputato regionale Giusi Savarino,
Presidente della Commissione Territorio e infrastrutture della Regione
Siciliana.
Fanno parte del Gal Sicilia Centro Meridionale 13 Comuni della provincia di
Agrigento: Grotte, Castrofilippo, Canicatti, Campobello di Licata,
Camastra, Ravanusa, Naro, Licata, Palma di Montechiaro, Favara, Lampedusa e
Linosa, Comitini e Racalmuto.
Redazione
27 novembre 2018.
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27/11/2018 |
Culti. Proiezione del film "La
Croce", a cura della Chiesa Evangelica ADI (Assemblee di Dio in
Italia) di Grotte |
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Manifesto |
Sarà proiettato anche a Grotte, domenica prossima, 2
dicembre 2018, nel centro polifunzionale "San Nicola" a partire dalle ore
19.30, il film ‘La Croce’, vero e proprio testamento
spirituale di Billy Graham, il famoso predicatore battista americano,
noto per le folle oceaniche che riuniva negli stadi e per le eccezionali
doti di comunicatore.
L’iniziativa è organizzata dalla Chiesa Cristiana Evangelica ADI (Assemblee
di Dio in Italia) di Grotte, e rientra in una serie di
iniziative nazionali che la Evangelistic Association in partnership con My
Hope Italia 2018 ha voluto realizzare in tutta Italia in ricordo di Graham,
morto lo scorso 21 febbraio e che proprio quest'anno avrebbe compiuto 100
anni.
La proiezione del film, aperta a tutti (non credenti e credenti di
ogni confessione religiosa), è ad ingresso libero.
Redazione
27 novembre 2018.
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27/11/2018 |
Comune. Comunicazione del
Sindaco su Girgenti Acque, Rifiuti Solidi Urbani e situazione
finanziaria |
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Guarda il video |
"Approfitto di questo spazio per comunicare ai cittadini alcune notizie
che ritengo particolarmente importanti"; così esordisce il sindaco di
Grotte Alfonso Provvidenza, nell'inizio della comunicazione video (guarda
il video) rivolta ai suoi concittadini. Tre i temi principali: due
riguardanti servizi di pubblica utilità (servizio idrico integrato e
servizio della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani) ed il terzo
concernente la situazione finanziaria del Comune.
Sul servizio idrico la notizia eclatante è la risoluzione del contratto con
Girgenti Acque, deliberata all'unanimità dall'assemblea dei Sindaci facenti
parte dell'ATO (Ambito Territoriale Ottimale) idrico. Per quanto riguarda il
servizio di raccolta differenziata, il Primo Cittadino spiega l'attuale
situazione che vede il Comune di Grotte fruire dei servizi che la società
esterna ISEDA formisce in esecuzione di un contratto - vincolante per i
prossimi 5 anni - entrato in vigore di recente, nella stipula del quale
l'attuale Amministrazione non ha potuto avere alcun ruolo. Sulla situazione
finanziaria del Comune, le parole del Sindaco sono chiare: "Abbiamo
trovato una situazione molto difficile, molto complicata, se vogliamo, sotto
certi aspetti, posso dire anche disastrata".
(Riprese di
© Associazione Culturale "Punto
Info").
Carmelo Arnone
27 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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26/11/2018 |
Iniziative. Dagli "Amici
di Sciascia" la cartella "Anniversari": testo di Gaspare Agnello, opere
di Pino Di Silvestro |
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Vedi il sito
Gaspare Agnello |
L’Associazione
“Amici di Leonardo Sciascia” (vedi
il sito ufficiale) realizza a cadenza annuale delle cartelle, a tiratura
limitata, della collana fuori commercio “Omaggio a Sciascia”. La
collana, inaugurata nel 1995 con un testo di Gesualdo Bufalino e
un’acquaforte di Domenico Faro, ha tagliato nel 2018 il traguardo del 24°
appuntamento con gli amateur d’estampes. Ciò è potuto avvenire
attraverso una serie di testimonianze inedite di amici dello scrittore
racalmutese che hanno apprezzato l’amour passion per l’incisione
originale e la fotografia che spingeva Leonardo Sciascia a frugare negli
ateliers di artisti così come nelle gallerie e presso i mercanti d’arte
di mezza Europa. La cartella dell'anno viene inviata d'ufficio,
gratuitamente, agli associati.
Pubblichiamo, di seguito, una nota di Gaspare Agnello, autore del
testo della cartella XXIV "Anniversari" (con acqueforti di Pino Di
Silvestro).
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"L’Associazione “Amici di Leonardo Sciascia” ogni
anno stampa una pregiata cartella “Omaggio a Leonardo Sciascia” con uno
scritto su Sciascia e con un’acquaforte o una stampa.
La cartella è stampata in sole 100 copie e viene inviata in omaggio ai soci
sostenitori.
Quindi non è in commercio e chi ne vuole venire in possesso lo può fare
iscrivendosi all’Associazione che, tra l’altro, produce una rivista
letteraria su Sciascia, di grande valore e che viene pure mandata in omaggio
a tutti i soci.
La cartella di quest’anno, intitolata “Anniversari”, è la XXIV e porta un
mio scritto e due acqueforti del poliedrico Pino Di Silvestro.
Dico subito che l’incarico affidatomi dall’Associazione mi ha messo in
ambascia perché non mi ritenevo all’altezza di un compito così impegnativo
però, considerato che ho avuto la grandissima fortuna di essere un
frequentatore della terrazza della Noce, ho preso il coraggio a due mani e
ho tentato di raccontare di questo meraviglioso rapporto con un uomo che
certamente è uno dei più grandi rappresentati della letteratura europea del
secondo Novecento.
Nel mio scritto ho parlato di come è nata questa amicizia e delle cinque
edizione del Premio Letterario “Racalmare” di cui il Maestro era Presidente
onorario ed io componente della Giuria, un componente particolare in quanto
fungevo da braccio operativo di Sciascia che curava l’organizzazione in
maniera meticolosa, in quanto il giorno della cerimonia di consegna del
Premio voleva attorno a sé tutto il mondo letterario ed artistico che si
muoveva intorno a lui.
Ho scritto del rapporto tra Sciascia e Pino Di Silvestro che ha inciso “Le
epigrafi di Sciascia” che sono state esposte ad Agrigento e a Racalmuto e
che Sciascia non riuscì a vedere perché colto dalla morte prematuramente.
Quindi ho concluso il mio scritto parlando dell’amore di Sciascia per le
stampe, riferendomi a un bellissimo articolo dell’avvocato Giuseppe D’Amico
pubblicato in un giornale di Ribera verso la fine del 1989.
Non so se ho reso un buon servizio all’amico Sciascia e nemmeno so se il
lettore apprezzerà il mio scritto ma posso dire che l’ho scritto con il
cuore e con la devozione di un figlio verso il padre e questo dovrebbe
bastare.
Le due acqueforti di Pino Di Silvestro fanno parte della raccolta “Le
epigrafi di Leonardo Sciascia”. Le due matrici di zinco scelte per la
cartella e impresse affiancate sullo stesso foglio a simboleggiare il
dialogo impossibile tra il Potere e l’uomo solo, sono rispettivamente “Il
quarantotto” e “L’affare Moro”.
Pino Di Silvestro Scrive: “Se non ci fosse stato di mezzo il suo amore
per le stampe all’acquaforte, non avrei forse mai né conosciuto né
frequentato Leonardo Sciascia. Per la XXIV cartella dell’annuale ‘Omaggio a
Sciascia’, ho scelto due acqueforti eseguite anni or sono. Emblematiche,
esse si riferiscono a due altrettanto esemplari opere di Sciascia: il
racconto ‘Il quarantotto’ e il pamphlet ‘L’affaire Moro’. Il racconto calza
e s’addice a questo melanconico quarantotto politico che l’Italia sta
vivendo senza tante speranze. Sciascia fa dire a Nievo: ‘…la speranza teme
se stessa, ha paura delle parole ed è invece vicina e familiare la morte…’.
Per l’altra acquaforte ho pensato a ‘L’affare Moro’ e alla questio del
potere. L’inesorabile idea che Sciascia dà del potere - incarnandolo e
disincarnandolo in Moro - fa rabbrividire: ‘Ecco la parola che per la prima
volta scrive nella più atroce nudità; la parola che finalmente gli si è
rivelata nel suo vero, profondo e putrido significato: la parola ‘potere’…
Per il potere era vissuto fino alle nove del mattino di quel 6 marzo 1978”.
Questa cartella dell’Associazione “Amici di Leonardo Sciascia” del 2018 si
spera possa essere presentata a Grotte nei primi mesi del prossimo anno in
occasione del 30° anniversario della morte di Sciascia".
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Gaspare
Agnello
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26/11/2018 |
Editoria. "Vento di
tramontana" di Carmelo Sardo, in una nuova edizione dal 28 novembre in
libreria |
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Copertina
Carmelo Sardo |
Torna dal 28 novembre in libreria “Vento di
tramontana”, il romanzo d’esordio di Carmelo Sardo, in una nuova
edizione.
Vento di tramontana, edito da Laurana Editore nella collana Rimmel, è il
romanzo d’esordio di Carmelo Sardo che, dopo anni, torna nell’Isola che lo
ha svezzato. Un romanzo di formazione, scritto in una forma lieve e intensa,
che lascia trapelare l’orrore e la bellezza dell’uomo. Un’umanità che il
giovane protagonista impara a conoscere e che l’autore ci racconta
attraverso una lettura a tratti cruda, a tratti delicata, a tratti
struggente. Una lettura che lascia il segno. E non si dimentica.
Il romanzo è ambientato a Favonio, un’isola nell’isola, aspra e selvaggia, a
mezz’ora di aliscafo dalla Sicilia. Un vecchio castello trasformato in
carcere di massima sicurezza, con le sue dure regole e le leggi non scritte.
Un giovane secondino che svezza i suoi vent’anni nel rapporto con i detenuti
fine pena mai che tentano di riscattarsi. In particolare instaurerà un
profondo legame con un vecchio capomafia, che ha bisogno della sensibilità
del giovane per porre rimedio agli errori del passato. Storie dolorose,
passioni forti e travolgenti. Uno spaccato di vita che all’esterno non è
dato sapere. Una storia che potrebbe essere vera e che inquieta e
appassiona, ora intensa e cruda, ora tenera e vibrante.
“È il romanzo a cui sono più legato - spiega l’Autore -, non tanto
e non solo perché si tratta del mio romanzo d'esordio, ma per l'impatto
fortemente emotivo che ha avuto sui lettori. Sono stati loro, infatti, a
sollecitarne una nuova edizione: a me, all’editore, attraverso social e
lettere”.
Carmelo Sardo, giornalista agrigentino, è caporedattore del Tg5. Ha
pubblicato per la prima volta “Vento di tramontana “ con Mondadori nel 2010.
Il libro uscirà con una nuova veste il 28 novembre 2018 edito da Laurana
Editore nella collana “Rimmel Narrativa italiana”.
Redazione
26 novembre 2018.
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26/11/2018 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 26 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera del gruppo del
Rinnovamento nello Spirito;
- ore 20.00, nella chiesa di san Rocco, incontro del Gruppo Famiglie.
Martedi 27 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna delle Grazie, santo Rosario animato
dal Gruppo della Medaglia Miracolosa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta
dai fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Mercoledi 28 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;.
Giovedi 29 novembre - Novena dell'Immacolata Concezione (1° giorno)
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nella Novena dell'Immacolata
Concezione);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa ed Adorazione eucaristica;
- ore 20.00, nei locali della chiesa San Francesco, incontro delle coppie di
sposi.
Venerdi
30 novembre - Novena dell'Immacolata Concezione (2° giorno)
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nella Novena dell'Immacolata
Concezione);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, prove di canto (per chi desidera partecipare
all'animazione musicale liturgica);
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Sabato 1 dicembre - Novena dell'Immacolata
Concezione (3° giorno)
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nella Novena dell'Immacolata
Concezione);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 19.15, in chiesa Madre, incontro di tutti i giovani.
Domenica 2 dicembre - Novena dell'Immacolata Concezione (4° giorno)
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa (con la consegna del Credo ai
ragazzi del 3° anno dell'iniziazione cristiana, della chiesa Madre e di san
Rocco);
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (con la consegna
del Credo ai ragazzi del 3° anno dell'iniziazione cristiana);
- ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa (con il cammino di fede dei fidanzati);
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario (nella Novena dell'Immacolata
Concezione);
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, a san Francesco, 2° incontro di formazione per i catechisti;
- ore 19.00, a san Francesco, incontro dei
genitori dei ragazzi del 4° anno dell'iniziazione cristiana.
AVVISI
Ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco, hanno luogo le catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Con l'inizio delle catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale, inizia anche il corso per i cresimandi adulti, sempre ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 28/10/2018:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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25/11/2018 |
Repliche. "Dedicare il
Racalmare a Sciascia significa tradire lo spirito di Sciascia?"; di
Salvatore Ferlita |
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Salvatore Ferlita |
Il Presidente onorario del Premio Letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia
- Città di Grotte", prof. Salvatore Ferlita, risponde alla
nota del Gruppo
consiliare del Movimento 5 Stelle in merito alla XXIX edizione del Premio.
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"La nota del Movimento Cinque Stelle, diffusa a meno di
una settimana dalla cerimonia di consegna del premio Sciascia-Racalmare
Città di Grotte, è ricca di spunti, offre il destro a una serie di
considerazioni e soprattutto precisazioni.
L’edizione di quest’anno, è stato evidenziato a chiare lettere, rappresenta
una sorta di interregno logistico: funge da raccordo per far ripartire il
Premio, tesaurizzando indubbiamente quanto del regolamento vigente in questi
ultimi anni ha funzionato.
La giuria popolare, ad esempio, come pure il coinvolgimento delle scuole.
Detto questo, per motivi di ordine vario, primo tra tutti il tempo a
disposizione, è stata fatta una scelta dettata dalle contingenze: mettere in
momentaneo stallo il meccanismo usuale del Racalmare, ma solo al fine di
olearlo meglio e rimetterlo in moto a cominciare dal 2019.
Per evitare di agire in fretta, col fiato sul collo delle date da
rispettare.
Una sorta di edizione sabbatica, diciamo così, segnata (visto che si parla
di segno, «traccia» da lasciare) da un anniversario imperioso, ossia quello
dei quarant’anni del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro. Ricorrenza,
questa, che si lega ai quarant’anni di un libro fondamentale per comprendere
non solo gli anni Settanta, ma soprattutto per capire meglio i decenni
successivi e illuminare meglio il nostro presente, cioè «L’affaire Moro»:
guarda caso un libro di Leonardo Sciascia, che del premio è stato
il primo presidente, guidandolo per diverse edizioni fino al 1989, anno
della sua scomparsa.
Dunque, per ricapitolare velocemente: edizione speciale, «L’affaire Moro»,
gli anni Settanta. Cito dalla nota, a questo punto: «Cala il silenzio e il
mistero sulle opere, sui libri: non ci sono autori, non ci sono dibattiti,
non ci sono spunti e occasioni di valutazione».
Frase ad effetto, indubbiamente, vibratile e sibillina: silenzio e mistero,
il premio si tinge quasi di venature gotiche, noir.
Ma ritorniamo al rigore della logica: pare di capire che si stia «tradendo»
lo «spirito e il valore di questo prestigioso Premio (e di colui che lo ha
istituito) …».
Quindi, dedicare il Racalmare a Sciascia e a «L’affaire Moro» significa
tradire «lo spirito e il valore» «di colui che lo ha istituito»? Qui il
percorso si fa davvero accidentato.
Sabato prossimo la cerimonia di consegna sarà «segnata» dalla conversazione
con l’editore Sellerio: si tratterà di un’edizione spartana, che farà a meno
di intermezzi musicali, di orpelli logistici. Una conversazione pensata al
fine di illuminare meglio la scelta compiuta dalla commissione tecnica
(purtroppo non c’è stato il tempo per indire un referendum, per organizzare
una grande consultazione, per saggiare un rivoluzionario esperimento di
democrazia letteraria diretta. Magari l’anno prossimo si potrà pur pensare a
una dinamica del genere, con la certezza che sulle modalità di scrematura e
sui motivi di esclusione automatica il movimento Cinque Stelle potrà
illuminare d’immenso presidente e commissione).
Chi ha mai detto, del resto, che quest’anno si conferirà il premio alla casa
editrice Sellerio per darle «slancio»? Qual è il legame tra il
riconoscimento tributato e lo sprint, lo scatto? Un premio letterario dunque
dovrebbe essere destinato soltanto alle piccole realtà, che di slancio
necessitano?
Per cui, sempre alla luce dello slancio necessitato, andrebbero escluse
nelle edizioni future del Racalmare Mondadori, Einaudi, Bompiani, e via di
seguito, per considerare soltanto case editrici minori?
Ma spicca la triade aggettivale utilizzata nella nota: «contorto,
inaspettato e poco palese». Riallineo le tappe del «modus operandi»
(espressione cha fa pensare più agli assassini seriali che ai presidenti di
un premio e ai giurati): 40 anni del rapimento e dell’assassinio di Aldo
Moro, 40 anni dell’«L’affaire Moro», libro questo pubblicato dalla casa
editrice Sellerio, ergo il premio alla casa editrice che anche grazie a
questo titolo ha varcato i confini nazionali, oltretutto innescando un
dibattito al quale presero parte, tra gli altri, Eugenio Scalfari e Indro
Montanelli.
Un anniversario, dunque, e un premio per ricordare gli «anni di piombo», le
controversie politiche di quel periodo, la figura di uno dei più grandi
scrittori del secondo Novecento. Per parlarne anche nelle scuole di Grotte,
dove si terrà un incontro su questo tema. Certo, tutto questo non ha nulla a
che fare con i «dibattiti», con gli «spunti» e le «occasioni di
valutazione»…
Ardita, senza dubbio, la metafora del «fiore all’occhiello» «imbastito»: un
premio a una casa editrice, tuonano quelli dei Cinque Stelle, «acquista
corpo e valore» (la parola valore torna ripetutamente, quasi per una sorta
di ontologica coazione) «se dato come “cameo” e non come ripiego!».
Perché mai, lasciatemelo dire, un premio dovrebbe prendere «corpo»”? Forse i
Cinque Stelle auspicano un processo di «consustanziazione» del
riconoscimento, in forza del quale una targa (quest’anno) o un assegno
(consegnato nel corso delle edizioni passate) possano procurarsi carne,
nervi, ossa? Qui il filo dell’argomentazione si ingarbuglia (visto che siamo
nella metafora del fiore imbastito («cucito provvisoriamente»?), si
aggroviglia, avrebbe detto Carlo Emilio Gadda, si intrica.
Il premio alla casa editrice Sellerio, va ribadito, non è per niente un
ripiego, anzi, tutto il contrario.
Chi verga questa risposta, prima di fare il presidente di un premio, insegna
scrittura in lingua italiana: salta all’occhio la forma ormai in disuso
«cameo», la quale fa pensare più alla cioccolata (Ciobar) che alla pietra
preziosa (e certo, in situazioni del genere, farsi la bocca dolce non
sarebbe male…). Ma cammeo, e qui viene fuori l’eterogenesi dei fini
linguistici, può significare pure «ruolo secondario interpretato da un buon
attore», che non è altro se non un sinonimo di ripiego…
E visto che ci stiamo muovendo sul terreno accidentato della lingua, altri
due appunti (professorali): quel «sa’» coronato da catastrofico apostrofo sa
proprio di poca confidenza con la scrittura, per non dire dell’ultimo
passaggio della nota in questione: «Infine, concludendo, peccato che il
premio Racalmare Leonardo Sciascia ha un regolamento …»: l’indicativo lì è
in presenza abusiva, al suo posto avrebbe meritato cittadinanza grammaticale
e sintattica «abbia», ossia un bel congiuntivo: capisco bene che per i
Cinque Stelle il congiuntivo rappresenti (e anche qui è d’obbligo) «uno
strumento di equivoca e dissonante natura» per dirla con Gesualdo Bufalino,
buono solo a esprimere «allarmi, arzigogoli, supposizioni; un sonnambulo
sempre in bilico sull’esigua assicella che congiunge il dubbio alla verità»,
Il dubbio, proprio sua maestà il dubbio: che viene leggendo la nota dei
Cinque Stelle. Il dubbio che l’obiettivo polemico sia diverso dal premio e
dai suoi contorti sentieri. Il dubbio che questa nota, prima di scriverla,
avrebbe necessitato di sedimentazione. Il dubbio, per concludere, che sia
meglio evitarli i congiuntivi, piuttosto che deformarli".
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Salvatore Ferlita
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25/11/2018 |
Lingua. "Origini del
vernacolo siciliano e della lingua italiana" (2); di Rodolfo Costanza |
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Brano di
Jacopo da Lentini
Prof. Rodolfo Costanza |
Origini del vernacolo siciliano
e
della lingua italiana
(Puntata n° 2)
2. Nascita e origini
delle lingue romanze
2.1 I processi socio-linguistici nell’Alto Medioevo
Già ai tempi di Cesare Augusto erano emersi vari vernacoli dal
continuum del brodo dei vari dialetti latini parlati dai numerosi popoli
che costituivano la popolazione dell’Impero romano. Essi coesistettero e
furono contenuti dalla forma autorevole e standard del latino parlato e
scritto che era usata nelle istituzioni di tutte quelle aree facente parte
dell’Impero.
L’italiano deriva in gran parte dal latino classico degli scrittori,
poeti e giuristi, e in parte dal cosiddetto latino volgare parlato dal
popolo romano. Il latino
volgare era indicato anche con il nome di sermo plebeius, rusticus,
militaris, cotidianus. Il latino non aveva dunque un’unità
linguistica assoluta, mentre
il latino letterario diceva, per esempio, equus, os, ignis, edere, il latino
volgare diceva caballus, bucca, focus, manducare, il quale conteneva
molte parole presenti anche nel latino scritto. Altre parole inoltre
arricchirono il latino parlato non attestate nello scritto. In altri
casi si ebbe ancora un cambiamento nel significato della parola latina
letteraria, la quale assunse un senso diverso nel latino volgare. È il caso
di Testa(m), che era in origine un vaso di terracotta, ma che poco a poco
sostituì Caput: evidentemente Testa(m) ebbe in un primo tempo un significato
ironico e designò il Caput in maniera scherzosa, come noi possiamo dire
Zucca, Capa, ecc. Poi la sfumatura ironica sparì, e il termine assunse in
toto il significato nuovo. Si consideri ancora l’italiano fuoco, derivato da
focus, (il latino letterario aveva il termine Ignis), che si riferisce al
focolare domestico.
Ricordiamo al lettore che uno dei mezzi per ricostruire gli elementi
del latino volgare all’origine degli sviluppi romanzi è la comparazione tra
le lingue neolatine. Esiste, inoltre, una serie di testi che possono
comunicare molte informazioni utili per intravedere alcune caratteristiche
del latino parlato di livello popolare. Anche i testi teatrali latini
contenevano elementi di parlato, soprattutto quelli di Plauto. Importante a
riguardo è poi un romanzo come il Satyricon. In Petronio coesistono
forme come Pulcher, Formosus e Bellus: il primo aggettivo era destinato a
sparire nelle lingue moderne, mentre gli ultimi due sono all’origine delle
forme romanze.
Un particolare rilievo, tra i documenti del latino volgare, ha la
cosiddetta Appendix Probi, una lista di 227 parole o grafie non
corrispondenti alla buona norma, tramandate da un codice scritto a Bobbio
intorno al Settecento d.C.. Gli studiosi la collocano nel V o VI secolo d.C..
Un maestro di quell’epoca raccolse le forme errate in uso presso i suoi
allievi, affiancandole alle corrette, secondo il modello “A non B” (speculum
non speclum, oculus non oclus).
L’Appendix Probi è l’occasione per riflettere su una serie di tendenze
aberranti rispetto alla norma classica, che tuttavia contenevano gli
sviluppi delle successive evoluzioni verso le lingue nuove. L’errore dunque,
è una deviazione rispetto alla norma, ma negli errori medesimi possono
manifestarsi tendenze innovative importantissime. Infatti, quando l’errore
si generalizza, l’infrazione diventa essa stessa norma.
2.2 Evoluzione del latino parlato verso le lingue romanze
Gli studiosi fanno riferimento di solito a fenomeni di “sostrato”:
il latino s’impose su lingue preesistenti (etrusco, osco-umbro, etc.), che
non mancarono di influenzare l’apprendimento della lingua di Roma.Questa
situazione cambiò radicalmente con la caduta dell’Impero romano e il
concomitante indebolimento della forma standard della lingua latina fra i
cittadini romani e fra il ceto benestante; nacque così il mediolatino che
rispecchiava la nuova e retriva civiltà altomedioevale. Le masse rurali e
dei piccoli centri invece furono lasciate libere di far evolvere le loro
parlate formando così le identità linguistiche locali. Con la maturazione di
questo lungo processo si produsse a un certo punto una nuova cultura fondata
essenzialmente sull’uso dei linguaggi volgari.
Solo tra le élite feudali ed ecclesiastiche delle varie regioni dell’ex
Impero la lingua latina mantenne una certa universalità. Alla fine,
prima dell’anno Mille, in concreto, nessuno dei dialetti che nel frattempo
si erano formati ebbe un’identità rilevante e una supremazia culturale.
I primi fenomeni di questo lungo processo, cominciano a evidenziarsi
progressivamente dal IV al VI secolo dell’era vogare. Quest’evoluzione
avviene per prima negli aspetti fonologici delle vocali e poi con la
palatizzazione dei suoni ci, ce, gi, ge che nel latino classico si
pronunciavano ki, ke, ghi, ghe. Per quanto riguarda la
vocalizzazione, la lingua italiana ha un sistema di sette vocali perché è
ed ò costituiscono opposizione fonematica. Il latino aveva dieci
vocali, distinguibili in cinque lunghe e cinque brevi. A un certo punto,
però, la quantità vocalica latina non fu più avvertita e quindi cessò di
avere rilevanza: i parlanti iniziarono a pronunciare le lunghe come strette
e le brevi come aperte. Lo sviluppo vocalico delle parole italiane è
interessato inoltre dai fenomeni del dittongamento (pedem-piede, bonum-buono)
e del monottongamento (aurum-oro, caudam-coda). Hanno dato luogo di solito a
consonante doppia italiana anche i gruppi consonantici latini “ct” e
“pt”: Lactem diventa latte, Septem sette. Un caso particolare di
raddoppiamento è quello che si produce in fonosintassi, cioè nel contatto
tra due parole: a casam >akkasa.
La grafia italiana moderna registra il fenomeno solo quando si è
prodotta l’univerbazione, cioè la riduzione a una sola parola (es:
soprattutto, sebbene).
Nel passaggio dal latino alle lingue romanze, come abbiamo visto, si
ebbe la perdita delle consonanti finali (ad esempio la “s” nel nominativo
delle varie declinazioni e la “m” dell’accusativo). Nella lingua latina si
ebbe dunque un collasso del sistema delle declinazioni. Le parole italiane
derivano generalmente dall’accusativo delle parole latine. Come gli studiosi
sanno, il latino è “sintetico”, mentre il passaggio dal latino classico a
quello volgare implica l’introduzione di elementi morfologici analitici
quali articoli e preposizioni. Gli articoli determinativi italiani il, lo,
la, etc. derivano dai dimostrativi latini Illum, Illam, etc. Dal numerale
latino Unum deriva invece l’indeterminativo un, uno.
Il latino aveva tre generi, il maschile, il femminile e in parte il
neutro. Quest’ultimo è sparito quasi del tutto nelle lingue romanze,
lasciando rare tracce. Caratteristica, nello sviluppo dei verbi, è stata la
formazione del futuro, completamente diverso da quello latino. Il futuro
dell’italiano e delle lingue romanze deriva, infatti, dall’infinito del
verbo unito al presente di habere. Anche il passivo latino fu sostituito da
forme analitiche (amatus sum al posto di amor). Nel latino classico era
normale la costruzione con il verbo postumo alla fine della frase. Il latino
volgare invece preferì l’ordine diretto, soggetto-verbo-oggetto-complemento
indiretto.
Più rilevante è stata l’incidenza del lessico in questa evoluzione
poiché molti termini della lingua latina parlata e di quella letteraria sono
stati in seguito trasmessi al volgare italiano e in parte alle altre lingue
romanze. Attraverso il latino inoltre sono transitati nella lingua italiana
molti termini che i romani hanno appreso dalle genti che hanno sottomesso
come gli Etruschi, i Greci, i Galli, ecc.. Inoltre è avvenuto un rilevante
passaggio nella lingua italiana di parole di origini popolari che derivano
dalle parlate di popolazioni ellenizzate che abitavano a Roma e residenti
nell’Italia meridionale e in Sicilia.
A tutto questo c’è da aggiungere che una parte del lessico liturgico,
teologico e rituale di origine greca, adottata nella lingua latina dalla
chiesa romana, sarà lentamente introdotta nel volgare italiano. Il
cristianesimo ha trasmesso anche rilevanti lasciti semantici nella lingua
italiana non solo nell’ambito religioso ma, in parte, anche in quello
morale, filosofico e nei valori ideali che derivano dal latino classico e
dal greco.
Tutti questi processi di cambiamento linguistico sono stati favoriti
dal fatto che verso la fine dell’Impero romano il latino parlato si separa
da quello scritto che era espresso nelle forme classiche (vedi Cicerone,
Virgilio, Catullo, ecc). In questo modo la lingua parlata del volgo,
lasciata libera, tese inevitabilmente a modificarsi e buona parte di tali
modifiche saranno trasmesse alle lingue romanze e in particolare al volgare
italiano. C’è da ricordare pure che una certa rilevanza ha avuto il lessico
latino giuridico-amministrativo che fu trasmesso, attraverso la tradizione
scritta dei codici, nella nostra lingua (Codice giustinianeo).
Dopo la seconda metà del V secolo alla disgregazione politica, causata
dalle invasioni barbariche e dall’invadente e ormai retriva ideologia
cristiana non corrispose, del tutto, la fine della civiltà greco-latina. Due
furono essenzialmente i motivi: 1) l’inferiorità culturale dei popoli
invasori che permise in gran parte la loro assimilazione alla cultura
greco-latina; 2) il ruolo preponderante avuto dalla Chiesa sul piano
religioso, civile, politico e di conseguenza linguistico con la
conservazione del latino scritto in tutta l’Europa.
2.3 Il contributo semantico dato dai popoli invasori
Per quanto riguarda l’influenza linguistica dei popoli che hanno
invaso l’Europa occidentale, e in particolare l’Italia, è rilevabile
principalmente sul piano lessicale. Del resto si sa che tutti i
conquistatori lasciano sul terreno non solo sangue e distruzioni,
ma anche costumi, usanze e linguaggi. Molto rilevanti furono gli
apporti lessicali delle popolazioni germaniche come i Goti egli Ostrogoti
(guerra, saponis, roba, banda, guardia, schiatta, arredare, stia, fiasco,
nastro, greto, grinta, ecc.). Il loro fu un lessico che rifletteva una
cultura basata sulla guerra e sulla vita semplice di tutti i giorni.
L’influenza dei Longobardi sulla nostra lingua fu più incisiva in
quanto occuparono l’Italia per circa duecento anni (568-774) incidendo in
alcuni fenomeni linguistici come il passaggio delle lettere gutturali da
sorde a sonore (lacus > lago), nelle dentali (scutum > scudo) e nelle
labiali (epifania > befana). Sono longobarde le molte parole della vita
militare e familiare come stamberga, sguattero, strale, greppia, graffiare,
grattare, arraffare, spaccare, ciuffo, zazzera, ricco, bianco, sauro, ecc..
Anche i Franchi, popolazione di origine germanica, ci hanno lasciato varie
parole legate al feudalesimo come le parole feudo, barone, vassallo, guanto,
cotta, orgoglio, ecc..
Una certa influenza sulla nostra lingua ebbero i Bizantini che ci hanno
lasciato numerosi termini come mastello, anguria, indivia, falò, basilico,
argano, ormeggiare, gondola, bambagia, duca, abbazia, ecc..
Anche gli arabi tramite i commerci, la scienza, la botanica, la loro
superiore cultura e la loro dominazione sulla Sicilia ci hanno lasciato un
ricco corredo di parole. Ciò fu provocato anche dal fatto che l’arabo era la
lingua internazionale di allora che si parlava dall’Asia centrale fino ai
Pirenei. Riportiamo di seguito alcune dei più noti termini: zero, cifra,
tara, tariffa, gabella, sensale, facchino, fardello, magazzino, fondaco,
taccuino, cotone, albicocche, carciofi, arance, limone, asparagi, zibibbo,
zucchero, zafferano, carovana, bizzeffe, ammiraglio, darsena, gomena, zenit,
nadir, scirocco, libeccio, divano, scacchi, ribes, racchette, pigiama,
materasso, caffè, valigia, alcol, ecc..
È con l’inizio dell’alto Medioevo fino al IX secolo che abbiamo il
lento diversificarsi del latino parlato dal popolo in vari vernacoli romanzi
in alcune regioni europee. Ciò a causa della profonda decadenza culturale e
dell’accentuata ignoranza del ceto medio-alto sempre meno vincolato alla
lingua latina scritta. Questa decadenza del latino si manifesta in modo
clamoroso nella dilagante ignoranza anche della gran massa del clero cui era
stato affidato il compito di trasmettere la conoscenza in latino delle
letture sacre.
2.4 L’evoluzione linguistica provocata dall’urbanizzazione
Un aspetto importante da analizzare e valutare nella lingua
italiana è quello storico-linguistico, che non è secondario. Sotto
quest’aspetto tutte le lingue umane sono dei materiali culturali che fanno
parte integrante della storia dei popoli che le adottano. Esse sono anche
l’insieme del sistema dei caratteri linguistici che contraddistinguono gli
strati sociali di una popolazione.
I suoni, le parole e le costruzioni del latino parlato, dopo la caduta
dell’Impero Romano d’Occidente furono lentamente trasformate in una
molteplicità di parlate che alcune di esse, in seguito, si sarebbero
sviluppate in lingue nazionali dette neolatine. Così avvenne in Europa per i
dialetti derivanti dalla lingua germanica nelle regioni dell’Europa
settentrionale e anche con la primitiva lingua slava a est. In realtà la
costruzione delle strutture linguistiche stabili è stata provocata anche da
molti processi sociali, culturali e geografici.
Nell’alto Medioevo furono l’isolamento o la separazione dei gruppi
sociali dati dalle barriere geografiche o dalle migrazioni che provocarono
lentamente le numerose forme di variazioni linguistiche, dando luogo
progressivamente a dialetti non più fra loro comprensibili. Pertanto se non
esiste uno standard linguistico che faccia da legame tra un dialetto e
l’altro, nascono come risultato nuove lingue. Gradi minori d’isolamento
determinano un continuum di dialetti i cui estremi possono essere
molto diversi (o addirittura incomprensibili), pur essendo tra loro connessi
da dialetti intermedi.
L’accelerazione nella costruzione e ampliamento delle città nell’Europa
occidentale tra l’inizio dell’undicesimo secolo e la fine del tredicesimo
influenzò, in vario modo, i materiali linguistici accumulatisi in Europa nel
millennio precedente che diedero conformazione alle lingue romanze
(francese, spagnolo, portoghese, italiano e rumeno) cristallizzandosi nelle
forme in gran parte a noi oggi familiari.
La riforma scolastica carolingia dell’VIII secolo fu insufficiente a
far emergere le entità linguistiche stabili da quel variegato brodo gergale
che era il continuum delle parlate locali dell’ex Impero romano.
L’evoluzione di alcuni dialetti romanzi vernacolari e l’acquisizione di un
loro prestigio fu accelerata dalla nascita dall’importanza economica,
politica e sociale che acquisirono le città dopo l’anno Mille. Infatti, i
dialetti più importanti iniziarono a essere i vernacoli che appartenevano
alle capitali regionali.
Tuttavia la crescente richiesta di alfabetizzazione obbligò le élite
intellettuali urbane, quelle che utilizzavano i dialetti più “usati”, a
concepire regole fisse per le loro parlate e a imporle come standard nella
poesia, nella politica, nel governo, nelle istituzioni, nella vita di
relazione e negli affari. Una volta stabilito che un dato dialetto diventi
la parlata standard e di uso comune in una data regione, saranno le
imposizioni sociali volute dalle istituzioni, comprese le scuole, i
tribunali e gli uffici burocratici e anche le reti sociali informali a
operare come meccanismi vincolanti. Mentre sono socialmente disapprovati i
dialetti locali spingendo quindi il popolo a uniformarsi all’idioma più
rilevante facendolo diventare collettivo e trasformandolo in una vera e
propria lingua.
L’urbanizzazione accelerata dopo l’anno Mille delle città creò diversi
vernacoli di prestigio nell’ambito del continuum di parlate di
derivazione latina. Alcune divennero lingue regionalmente maggiori, con un
sistema di scrittura che accumulava prestigio a spese delle varianti
“minori” parlate nelle piccole cittadine e nelle aree rurali. Tale processo,
in seguito, si impose in alcune regioni e stati europei come Francia,
Portogallo e Gran Bretagna e, in parte, anche in Spagna; invece in Germania
e in Italia la situazione rimase frammentata a causa delle numerose città
Stato e Stati regionali indipendenti.
In Italia il dialetto toscano guadagnò una posizione privilegiata solo
nel Rinascimento, mentre nei secoli precedenti era un dialetto tra i tanti
dialetti che si parlavano nella penisola (De Landa M., Mille anni di
storia non lineare, pp. 205-240, Casa edit. Instar Libri, Torino, 2003).
Tuttavia ogni regno, principato, signoria e città-stato italiane
conservarono anche dopo il Rinascimento, ancora per secoli, la propria
parlata locale.
La vera unificazione linguistica in Italia è stata avviata lentamente
all’inizio dell’Ottocento con le conquiste e le leggi di Bonaparte e
completato gradualmente nel Novecento con la diffusione della scuola
dell’obbligo, i giornali, la radio, il cinema e la televisione.
All’origine quindi, ogni insieme omogeneo di norme linguistiche nasce
per fasi, necessariamente da un lungo processo storico-sociale che ha creato
tale uniformità e omogeneizzazione com’è avvenuto nella nostra nazione.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 24 novembre 2018.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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25/11/2018 |
Politica. "Il Premio
Racalmare - Leonardo Sciascia non c'è più"; nota del Gruppo consiliare
M5S |
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Nella nota che pubblichiamo di seguito, le considerazioni del Gruppo
consiliare del Movimento 5 Stelle sulla XXIX edizione del Premio Letterario
"Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte".
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“Inclusione, condivisione e partecipazione, sono le
parole chiave del nostro progetto, che si pone l’obiettivo di ritrovare quel
senso di comunità ormai perduto”. Così si è presentato agli elettori il
nostro candidato sindaco di Grotte del Movimento 5 Stelle, Dino Morreale.
“Lavoreremo per superare ogni contrapposizione, invitando le energie
migliori a partecipare ai tavoli tematici, che saranno organizzati dalla
nuova Amministrazione comunale”.
Questo è quanto abbiamo promesso in campagna elettorale ed oggi, anche se
dai banchi dell’opposizione, abbiamo l’obbligo morale di lottare per il
raggiungimento di questi obiettivi, nonostante il sindaco Alfonso
Provvidenza non perda occasione per ricordare il successo elettorale: ha
vinto le amministrative con ben 1.800 voti.
Pur non di meno, continuiamo nella nostra opera di persuasione nei suoi
confronti, invitandolo ad indossare i panni di “Sindaco”, sindaco non solo
di una parte della comunità, ma anche di coloro, quei pochi (circa 1.400),
che non lo hanno votato.
Con nostro rammarico si legge negli atti il vecchio ed antiquato modo di
gestire la cosa pubblica. Scelte che sono il prodotto di una visione della
“politica” che noi cerchiamo di superare.
Infatti, sembrano lontani i tempi in cui il Premio Racalmare Leonardo
Sciascia, con la generosa collaborazione di personalità di fama nazionale,
si apriva alla cittadinanza: è come se il vecchio e antiquato modo di
gestire la cosa pubblica, abbia preso, ancora una volta, il sopravvento,
facendolo diventare “cosa loro”.
L’ammucchiata civica che ha sostenuto l’attuale Sindaco, prometteva
“trasparenza”, “democrazia partecipata di tutti i cittadini grottesi”,
“coinvolgimento degli stessi alla vita amministrativa”, “culturale”,
omettendo che la partecipazione fosse stata limitata alla discrezionalità di
Sindaco e Presidente del Consiglio comunale (quest’ultimo eletto con ben 751
preferenze).
Il Premio Racalmare Leonardo Sciascia così come lo abbiamo conosciuto,
con la Giuria popolare e grande partecipazione, non c’è più. La
cittadinanza nulla sa di cosa sia stato organizzato e si ha la
sensazione che lo spirito ed il valore di questo prestigioso Premio (e di
colui che lo ha istituito), siano stati traditi ed il tanto decantato
“potenziamento culturale”, ahimè, non è stato recepito.
Cala il silenzio e il mistero sulle opere, sui libri: non ci sono autori,
non ci sono dibattiti, non ci sono spunti e occasioni di valutazioni:
solo una rete di relazioni che conducono ad una casa editrice.
Ammirevole!
Si, ammirevole perché la Sellerio, infatti, necessita di slancio! E non è
certamente sui meriti, il prestigio o la serietà di suddetta casa editrice,
che s’intende focalizzare l’attenzione; non è, sicuramente, un attacco alla
Sellerio, il nostro: è il contorto, inaspettato e poco palese modus operandi
con cui si è imbastito un nostro fiore all’occhiello come il Premio
Racalmare: sì, imbastito!
Un premio ad una casa editrice, che sia la Sellerio o altre,
acquista corpo e valore se dato come “cameo” e non come ripiego!
Non intendiamo fare sterili polemiche; non intendiamo disprezzare l’impegno
di chi sta contribuendo a quest’ultima edizione del premio letterario ed a
cui, mestamente, auguriamo buon lavoro.
Ci pare utile sottolineare, ancora una volta, che la nostra proposta
politica, quella del M5S, è diversa.
Ammirevole, altresì, lo sforzo, l'impegno dimostrato da questi “nuovi”
giurati; validi giurati selezionati in base a curriculum di tutto rispetto,
curriculum "scelti fra centinaia!".
Questa edizione 2018 del Premio Racalmare Leonardo Sciascia,
difficilmente lascerà traccia, perché “riservata”, perché il coinvolgimento
di quella parte di cittadini non ritenuta all’altezza per comprensione e
valorizzazione, è irrilevante, è inopportuno quasi.
Non lascia traccia nella memoria di quei cittadini, non dimentichiamolo, che
costituiscono la nuova leva: i giovani individui che crescono!
Infine, concludendo, peccato che il Premio Racalmare Leonardo Sciascia ha
un regolamento di cui non sembra aver tenuto conto l’organizzazione per
l’edizione 2018: Regolamento approvato con deliberazione consiliare e
poi maldestramente modificato con una successiva delibera consiliare.
Ad maiora. |
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Il Gruppo
Consiliare M5S Grotte
(Angelo Costanza, Salvatrice Morreale,
Mirella Casalicchio, Giada Vizzini)
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24/11/2018 |
Formazione. "Consulenza
tecnica e perizia grafologica"; seminario al Polo universitario di
Agrigento |
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Locandina |
Si terrà lunedì 26 novembre, alle ore 10.30,
presso l'Aula Magna “Luca Crescente” del Polo Universitario di Agrigento
(Via Quartararo, 6) il Seminario dal titolo “Consulenza tecnica e
perizia grafologiche: dalla firma tradizionale a quella grafometrica”,
promosso dall’Università degli Studi di Palermo in collaborazione con le
Associazioni Rum e Contrariamente.
L’incontro, che vedrà la partecipazione di docenti e figure esperte nel
settore, intende svolgere un’approfondita riflessione sull’importanza
assunta dalla grafologia in ambito giudiziario. Preziosa per la
verificazione di falsi e scritture contraffatte, la perizia o la consulenza
tecnica grafologica è un’attività che richiede nell’operatore preparazione e
professionalità tali da arginare sempre più l’errore umano. E ciò in un
contesto in cui, a fronte dell’innovazione tecnologica insita nei processi
di dematerializzazione, il passaggio dalla firma “tradizionale” a quella
“grafometrica” ha imposto al grafologo nuove competenze scientifiche ed
informatiche diverse da quelle della grafologia classica. Pertanto, la
delineazione di una nuova figura professionale, quella del Grafobiometrista,
non può che rispondere alla fondamentale esigenza di integrare le conoscenze
grafologiche di base con la gestione dei nuovi strumenti informatici e dei
relativi metodi forensi di valutazione.
Interverranno sul tema:
- prof.ssa Lucia Parlato, docente di Diritto processuale penale presso
l’Università degli Studi di Palermo;
- prof. Federico Russo, docente di Diritto processuale civile presso
l’Università degli Studi di Palermo;
- dott.ssa Mariagiovanna Russo, grafobiometrista;
- dott.ssa Milena Pugnaloni, Presidente del Centro ricerche sulla scrittura.
Modererà l’incontro Roberta Barone, studentessa di Giurisprudenza.
La partecipazione al seminario sarà aperta al pubblico e darà diritto
all’attribuzione di crediti formativi per gli studenti iscritti al Corso di
Studi in Giurisprudenza.
Redazione
24 novembre 2018.
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24/11/2018 |
Editoria. Sabato 1 dicembre,
XXIX edizione del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte" |
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Manifesto |
Si
svolgerà il prossimo 1° dicembre a Grotte, nell’atrio del Palazzo
comunale, con inizio alle ore 18.00, il Premio
Letterario
"Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte" 2018.
Quella del 2018, per il Premio Letterario incontestabilmente legato a
Grotte, sarà una edizione commemorativa, nel 38° anniversario della
fondazione della prestigiosa manifestazione culturale.
Un'edizione diversa, rispetto alla ormai consolidata conformazione quale
concorso letterario nazionale, che ha visto i libri partecipanti sottoposti
dapprima al giudizio della Commissione selezionatrice chiamata a scegliere i
tre testi finalisti, ed infine la stessa Commissione e la Giuria popolare
decretarne il vincitore.
Che non ci siano libri in concorso o premiati non rappresenta affatto un
elemento di novità nella lunga storia del Premio: altre edizioni sono state
celebrate per conferire riconoscimenti a indiscusse personalità (Maria
Andronico Sciascia, Andrea Camilleri...). Le edizioni del 1983,1984 e 1985
(Leonardo Sciascia vivente e nel pieno della sua Presidenza onoraria) non
sono state celebrate, così come quelle del 1992, 1993 e 1994, senza che ciò
costituisse motivo di scandalo.
Quest'anno il Presidente Onorario del Premio Salvatore Ferlita, insieme alla Commissione formata da
Accursia Vitello, Mimmo Butera e Giovanni Taglialavoro, ha stabilito di assegnare
un unico riconoscimento speciale, in occasione della serata in cui si
svolgerà la XXIX edizione del Premio Letterario “Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte”, alla casa editrice Sellerio.
"Una
scelta che ha una notevole rilevanza culturale - ha sottolineato il
sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, nell'annunciarne l'assegnazione - vista
la storia e il prestigio che accompagnano da sempre la casa editrice
siciliana".
"Questa edizione rappresenta in qualche modo per il Premio - anticipa
il presidente Salvatore Ferlita - la quadratura del cerchio: si premia la
casa editrice Sellerio, i cui volumi hanno costellato la parabola del
Racalmare, per un libro che si deve a Leonardo Sciascia, che ne è
l’ideatore. Tutto si tiene, insomma, in memoria della figura di Aldo Moro,
'il meno compromesso di tutti'. Sabato primo dicembre sarà l’occasione per
rispolverare la memoria letteraria e civile, puntando i riflettori su uno
dei libri più importanti del secondo Novecento, 'L’affaire Moro', un
classico che va tenuto in vita e tesaurizzato per comprendere anche il
nostro presente. Il tutto, nella cornice esaltante della storia di una casa
editrice che continua a ossigenare le patrie lettere, da ultimo con un
volume delizioso, 'La funesta docilità' di Salvatore Silvano Nigro, che a
suo modo è uno straordinario omaggio a Leonardo Sciascia lettore di Manzoni
e inquieto filologo".
Questo è il programma della manifestazione, che sarà condotta da Gigi
Restivo:
- saluto di Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte;
-
intervento introduttivo Salvatore Ferlita, Presidente del Premio
- proiezione del video sulla storia della casa editrice “Sellerio,
cinquant’anni di eleganza in blu”;
- letture del libro “L’Affaire Moro” a cura di Giusi Carreca;
- conversazione su "Sellerio: La felicità di far libri" tra Salvatore
Ferlita, Antonio Sellerio, Olivia Sellerio e Gaetano Savatteri;
- consegna del Riconoscimento alla Sellerio.
Per questa edizione, piuttosto che di conferimento del Premio Letterario -
che viene attribuito al libro vincitore: "Saranno ammessi alla selezione
soltanto testi pubblicati da case editrici a carattere nazionale"
(art. 6 dello Statuto del Premio) - è corretto parlare di un Meritato
Riconoscimento Speciale in occasione della XXIX edizione del Premio.
Carmelo Arnone
24 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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23/11/2018 |
Politica. "Rinnovare il
proprio impegno politico a servizio delle nostre comunità"; di Angelo Carlisi |
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Relatori
Al convegno
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Pubblichiamo, di seguito, il testo integrale del
discorso pronunciato ieri sera dal dott. Angelo Carlisi, Presidente del
Consiglio comunale di Grotte, al
convegno che si è svolto a San Leone sul tema "Ed ora, quale futuro per
l'Italia?". *****
"Buonasera
a tutti,
ad inizio di questo mio intervento, voglio ringraziare Carmelo D'Angelo,
Ivan Paci e gli altri amici per aver organizzato questo incontro di
riflessione e di approfondimento sui temi della prospettiva politica
generale coinvolgendo alcuni colleghi amministratori e con l'autorevole
presenza dell'on. Calogero Mannino e dell'on. Giuseppe Gargani che traendo
spunto dalle loro importanti esperienze politiche nelle istituzioni del
Paese, non mancheranno di apportare il loro prezioso contributo a questa
iniziativa.
Dovendo riflettere sul tema dell'incontro "Quale futuro per l'Italia",
ritengo utile fare un brevissimo riferimento alla storia del recente
passato, nella consapevolezza che non si può progettare il futuro senza
riflettere sui processi politici degli ultimi decenni.
A tal proposito, mi piace citare due passaggi di un libro scritto da Alcide
De Gasperi dal titolo "Idee sulla Democrazia Cristiana", che rappresentano
ancora oggi "pietra miliare" e "caposaldo" di un autentico impegno politico.
Scriveva De Gasperi: "Io non servirei nemmeno la Democrazia Cristiana se
non avessi la convinzione che la Democrazia Cristiana vuol servire il popolo".
Ed ancora : "Un partito vince non per il numero dei suoi iscritti o non
soltanto per questo; vince per la forza di interpretazione della volontà del
Paese".
Da questi importanti insegnamenti emerge come nell'impostazione
democristiana il "culto delle istituzioni repubblicane" era prevalente
rispetto al "culto del partito" tipico delle formazioni politiche di
ispirazione marxista-leninista. Nel paradigma della Democrazia Cristiana il
partito era quindi "strumento" a servizio delle Istituzioni ad ogni livello
di rappresentatività, e di tutto ciò, l'on. Mannino e l'on. Gargani che
hanno vissuto quell'esperienza politica di uomini di Partito e di Stato ci
daranno sicuramente la giusta testimonianza.
La storia della cosiddetta "Prima Repubblica", è una storia lunga, intensa e
complicata. In quegli anni il Paese si lasciò "disegnare" dalla politica, ed
il Paese stesso si riconobbe in quel disegno di sviluppo della società.
I partiti di allora, mi riferisco alla Democrazia Cristiana, al Partito
Comunista, al Partito Socialista e agli altri partiti più piccoli, con la
loro densità organizzativa e culturale, erano davvero l'autobiografia della
nazione, e in quegli anni tentavano di "cucire quel che potevano",
accorciando le distanze tra uomini, gruppi, culture, mentalità e territori
che sarebbero stati agli antipodi, se qualcuno non li avesse legati, per
quanto possibile, ad un vincolo comune.
Le grandi figure di quell'esperienza politica sono leader forti, ma non
titanici. Nel senso che i partiti sono più forti di loro. Le regole sono più
forti di loro. Le ideologie sono più forti di loro. Emblematico in tal senso
è un aneddoto raccontato da Marco Follini nel suo libro"Elogio della
Pazienza" allorquando il presidente Aldo Moro in una travagliata riunione
della Segreteria politica della Democrazia Cristiana ebbe a sostenere: "Meglio
sbagliare col partito che avere ragione da soli". Tutto ciò a voler
significare il ruolo fondamentale che i partiti e la politica in generale
hanno esercitato nel corso di quegli anni.
La politica di oggi, sia nell'attività dei governi che nei dibattiti delle
varie opposizioni, è diventata al tempo stesso più ricca di suggestioni e
povera di fatti, ha esasperato i contrasti, senza mai riuscire a dare
seguito ai propri proclami di riforma.
La politica di quel periodo invece, aveva alcune qualità che hanno favorito
il progresso economico e sociale del dopoguerra, e una di queste era la
"moderazione". I leader di partito di quegli anni, sapevano raffreddare le
emozioni più estreme del proprio elettorato, anziché fomentarle, sapevano
tenere a freno le pulsioni della propria base anziché cavalcarle. Questo
senso della misura, questa attitudine "moderata", fu il vero carattere
nazionale che ha contrassegnato i momenti migliori di decenni di storia
politica ed a queste qualità dobbiamo di nuovo tornare ad ispirarci.
La premessa che ho voluto fare, so che inevitabilmente va inquadrata in un
fatto di sana nostalgia, in quanto quel sistema di partiti e quei movimenti
politici sono stati definitivamente superati ed archiviati nella nostra
storia passata. Viceversa però, sono profondamente convinto che i principi
ed i valori che hanno animato quella lunga stagione dell'impegno politico e
sociale possono e devono essere recuperati.
Oggi cari amici, la questione fondamentale è incentrata su chi è capace di
costruire ed interpretare la nascente sfida nell'affrontare le nuove
emergenze che riguardano gli attuali bisogni esistenziali dell'uomo e della
società.
Oggi la classe dirigente del Paese ha pertanto l’obbligo di tornare ad
essere all’altezza della complessità nella quale è costretta ad operare,
senza per questo utilizzarla come alibi del proprio non agire. Al contrario,
proprio l’ambizione di muoversi verso prospettive diverse , magari meno
rassicuranti, meno comode, rispetto a quelle che fino ad oggi abbiamo
conosciuto, rappresenta la sfida più coraggiosa che la politica può
assumere.
Le riflessioni che ho appena sviluppato trovano pieno ed autorevole
fondamento nel messaggio che Papa Francesco ha espresso il 30 aprile 2017 in
Piazza San Pietro nella ricorrenza dei 150 anni dalla fondazione dell'Azione
Cattolica. In quella occasione Papa Francesco rivolgendosi alla comunità
cattolica ebbe a dire: “Mettetevi in politica, ma per favore nella grande
politica, nella politica con la "P" maiuscola!”.
Cari amici, forti di questo messaggio e di questo insegnamento che ci viene
dal Santo Padre, ciascuno per la propria parte, deve rinnovare il proprio
impegno politico a servizio delle nostre comunità. Dobbiamo incentivare un
cambiamento culturale affinché la politica nel suo complesso metta al centro
delle proprie preoccupazioni le persone, nella loro concreta esistenza,
l’intero Paese e il bene comune.
Concludendo, bisogna guardare al nostro tempo con lo sguardo di chi non si
pone come estraneo rispetto alla realtà, non la guarda dall’esterno per
esprimere un giudizio, ma sa di appartenerle e di esserne pienamente parte,
per costruire il bene possibile".
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Angelo Carlisi
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22/11/2018 |
Politica. "Ed ora, quale
futuro per l'Italia?"; oggi alle 16.30 convegno a San Leone (AG) |
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Manifesto |
Oggi pomeriggio, a partire dalle
ore 16.30, presso l'Hotel Dioscuri di San Leone (AG), si terrà un
convegno sul tema "Ed ora, quale futuro per l'Italia?".
Interverranno: Calogero Mannino e Giuseppe Gargani.
La discussione sarà animata dagli interventi di:
- Angelo Carlisi (Presidente del Consiglio comunale di Grotte);
- Stefano Castellino (Sindaco di Palma di Montechiaro);
- Leonardo Lauricella (Sindaco di Siculiana);
- Carmelo D'Angelo (Sindaco di Ravanusa);
- Giuseppe Nobile (Consigliere comunale di Favara);
- Ivan Paci (già Consigliere provinciale di Agrigento);
- Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte).
Redazione
22 novembre 2018.
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21/11/2018 |
Iniziative. Messi a dimora a
Grotte due
"Alberi per il futuro" |
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Ci sono azioni che si compiono per averne un riscontro diretto, immediato;
altre vogliono essere gesti simbolici, o di buona volontà; altre ancora sono
piccoli atti di generosità disinteressata verso persone che mai si
conosceranno.
A quest'ultima categoria appartiene la manifestazione "Alberi per il
futuro" che si è svolta a Grotte domenica scorsa, 18 novembre 2018.
In una mattinata di sole, all'interno dell'area di verde pubblico che
costeggia Via Aldo Moro (la via alle spalle del Calvario), sono state
messe a dimora due piantine di carrubo, pianta autoctona che è divenuta
- almeno dalle nostre parti - sempre più rara. Non basteranno mesi o anni
per poter godere dell'ombra delle loro foglie o del sapore ineguagliabile
delle carrube; occorreranno decenni e ne potranno beneficiare le generazioni
future.
La manifestazione, che a livello nazionale è giunta alla quarta edizione, è
promossa dal
Movimento 5 Stelle in collaborazione con l’Associazione “Gianroberto
Casaleggio”. Gli attivisti del Movimento lo dicono a titolo informativo ma
precisano che è aperta alla collaborazione di altre associazioni locali e
amministrazioni comunali di ogni colore politico, perchè - sottolineano -
l’iniziativa è trasversale e si svolge senza bandiere o simboli politici.
Infatti a Grotte, oltre che dal Movimento 5 Stelle (con l'on. Rosalba
Cimino, i Consiglieri comunali, gli attivisti ed i simpatizzanti,
la manifestazione è stata sostenuta dall'Amministrazione comunale
(rappresentata dal sindaco Alfonso Provvidenza), con la presenza della
delegazione provinciale di Legambiente e della Proloco Herbessus.
Prima della posa delle piantine, l'on. Rosalba Cimino, il Consigliere
comunale Angelo Costanza ed il sindaco Alfonso Provvidenza
hanno voluto ribadire il valore del patrimonio boschivo di ogni territorio e
l'importanza della diffusione sempre più ampia della cultura della difesa e
tutela dell'ambiente. Alla messa a dimora delle piante ha partecipato il
sig. Riccardo Liotta, che ha provveduto a proprie spese alla
preparazione del terreno per la piantumazione.
(Nelle immagini a lato, alcuni momenti della manifestazione: 33 foto
di
© Maria Rita
Grassagliata, e riprese di
© Associazione Culturale "Punto
Info").
Carmelo Arnone
21 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
"Alberi
per il futuro" (Foto)
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Locandina |
20/11/2018 |
Agrigento. Serata al Teatro
Pirandello nei "60 anni del Gattopardo - 29 dalla scomparsa di Sciascia" |
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Manifesto |
Questa sera, al Teatro Pirandello
di Agrigento, dalle ore 20.30, si svolgerà una serata dedicata ai "60 anni
del Gattopardo - 29 dalla scomparsa di Sciascia".
Alla manifestazione, condotta da Felice Cavallaro, parteciperanno:
Sebastiano Lo Monaco, l'Orchestra Docenti dell'Istituto "Giuseppe Tomasi di
Lampedusa - Angelo D'Arrigo", Gioacchino Lanza Tomasi, Salvatore Silvano
Nigro, Salvatore Ferlita, Gaetano Savatteri. Porteranno i saluti: Sebastiano
Tusa (Assessore Regionale ai Beni Culturali), Calogero Firetto (Sindaco di
Agrigento), Giuseppe Parello (Direttore del Parco Valle dei Templi).
Coordinamento a cura di Gaetano Pendolino, regia di Gigi Restivo e Salvatore
Picone, Comunicazione di Anna Maria Scicolone e Cesare Sciabarrà.
Alla realizzazione della serata hanno partecipato: la Regione Siciliana, il
Comune di Agrigento, il Parco Valle dei Templi di Agrigento, la Fondazione
Teatro "Luigi Pirandello" Valle dei Templi Agrigento, la Fondazione Leonardo
Sciascia, l'Associazione "La Strada degli Scrittori", il Festival "Strada
degli Scrittori", il Consorzio Turistico Regionale Valle dei Templi,
l'Istituto Comprensivo "Giuseppe Tomasi di Lampedusa - Angelo D'Arrigo" di
Palma di Montechiaro, il FAI delegazione di Agrigento.
Redazione
20 novembre 2018.
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20/11/2018 |
Scuola. Domenica 25 e lunedi
26 si
vota per il rinnovo del Consiglio d'Istituto; un diritto di tutti i
genitori |
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Scuola Media
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Tutti i genitori degli alunni dell'Istituto Comprensivo "Angelo
Roncalli" di Grotte sono chiamati ad eleggere 8 loro rappresentanti in
seno al Consiglio d'Istituto.
Quando si vota?
Si voterà domenica 25 novembre dalle ore 08.00 alle ore 12.00
e lunedi 26 novembre dalle
ore 08.00 alle ore 13.30
Dove si vota?
Si vota presso il seggio allestito nel plesso di Via Acquanova (Scuola
Media).
Chi sono i candidati?
In ordine alfabetico:
Arnone Linda
Cappuccio Lucia Annamaria
Cipolla Giuseppe
Cipolla Rosa Marina
Costanza Pierangelo
Giambra Giovanni
Morreale Florinda
Rizzo Salvatore
Villani Eleonora
Chi ha diritto di voto?
Hanno diritto di voto tutti i papà e le mamme degli alunni della
scuola materna (dell'Infanzia), elementare (Primaria) e media
(Secondaria di 1° grado) dell'Istituto Comprensivo "A.
Roncalli". Voterà sia il papà che la mamma.
Come si vota?
Ciascun genitore potrà esprimere sulla scheda due preferenze
(potrà votare due candidati, mettendo una croce accanto ai
nominativi prescelti, già prestampati). Il diritto di
voto potrà essere esercitato soltanto una volta anche nel caso di
genitori che hanno più figli che frequentano l'Istituto.
Perché votare?
Perché è un diritto di tutti i genitori. Perché solo al momento del
voto, libero e segreto, il cittadino è realmente nelle condizioni di
esprimere la sua scelta. Perché è un gesto di partecipazione alla
vita democratica della scuola. Per poter scegliere i propri
rappresentanti nel Consiglio d'Istituto. Non esiste un quorum e
la votazione è valida anche con pochi elettori; votare significa non
lasciare che siano solo gli altri a decidere anche per noi.
Chi votare?
I genitori candidati hanno dato la loro disponibilità ad impiegare il
proprio tempo al servizio dell'Istituto (ogni attività svolta
nell'ambito del Consiglio d'Istituto è sempre a titolo gratuito;
è escluso per legge ogni tipo e forma di rimborso). Tra tutti i
candidati, votare semplicemente le due persone nelle quali si ha più
fiducia, che si ritiene siano in grado di scegliere nell'esclusivo
interesse degli alunni, che si ritiene abbiano maggiore autonomia di
decisione. L'importante è andare a votare, non per fare un favore a
qualcuno ma per esercitare un proprio diritto.
Chi fa parte del Consiglio d'Istituto?
Il Consiglio d'Istituto, nel caso dell'Istituto Comprensivo "A.
Roncalli" di Grotte, è costituito da 19 componenti:
- 8
rappresentanti del personale docente;
- 2 rappresentanti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario;
- 8 rappresentanti dei genitori
degli alunni;
- il Dirigente Scolastico (membro di diritto).
Ha la durata di tre anni ed è
presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori.
Al suo interno il Consiglio elegge una Giunta Esecutiva, composta da un
docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da 2
genitori. Di diritto ne fanno parte il Dirigente Scolastico, che la
presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha
anche funzioni di segretario della Giunta stessa.
Cosa fa il Consiglio d'Istituto?
Il Consiglio d'Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e
determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il
bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i
mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta
al Consiglio l'adozione del regolamento interno dell'istituto,
l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla
vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione
dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di
intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante
sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della
scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda
i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle
singole scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa
elaborato dal collegio dei docenti.
Inoltre il Consiglio d'Istituto indica i criteri generali relativi alla
formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al
coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse
o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed
amministrativo, del circolo o dell'istituto, stabilisce i criteri per
l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in
materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
Carmelo Arnone
20 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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20/11/2018 |
Comune. Diramata allerta meteo arancione;
emessa ordinanza sindacale |
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La Protezione Civile regionale ha diramato
una "Allerta meteo arancione" per mettere in guardia su precipitazioni,
anche a carattere di rovescio o temporalesco.
Il sindaco di Grotte, al fine di tutelare
l'incolumità pubblica, ha emanato l'ordinanza che pubblichiamo di seguito.
*****
COMUNE DI
GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
ORDINANZA
SINDACALE N. 57 DEL 19/11/2018
OGGETTO: Allerta meteo - Codice di allerta ARANCIONE
IL
SINDACO
VISTI:
-
l’avviso regionale di Protezione
Civile n.18323, prot. 59911 del 19/11/2018, validità: dalle ore 00.00 del
20/11/2018 fino alle ore 24.00 del 20/11/2018 per il rischio
meteo-idrogeologico e idraulico, codice di allerta ARANCIONE fase operativa
PRE ALLARME;
- l'art. 679 dell'O.R.EE.LL. modificato dal D.lgs. 267/2000;
- il comma 4, dell'art. 54 del D.lgs. n. 267/2000, come sostituito dall'art.
6 del D.L. n. 92 del 23/05/2008, convertito con modificazioni in L. n. 125
del 24/07/2008;
- lo Statuto Comunale.
Tutto ciò premesso e ritenuto dover provvedere in merito e quindi emanare il
provvedimento ordinativo,
ORDINA
dalle ore 00.00 del 20/11/2018 fino alle ore 24.00 del
20/11/2018 a tutta la popolazione ricadente nel territorio comunale di
Grotte di osservare le seguenti misure e precauzioni:
1) il divieto di attività all’aperto per le scuole di ogni ordine e
grado, funzionanti nel territorio comunale con la sospensione di tutte e
attività didattiche esterne anche se programmate;
2) l’interdizione delle aree pubbliche potenzialmente a rischio quali
giardini pubblici, impianti sportivi all’aperto, aree giochi esterne e
sottopassi;
3) l’interdizione e l’uso temporaneo dei locali interrati, seminterrati e
bassi;
4) la sospensione delle manifestazioni all’aperto nonché delle attività
commerciali su strada e aree pubbliche;
5) evitare, in caso di piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone già precedentemente interessate da fenomeni di allagamenti e/o
esondazione, usando in caso di estrema necessità percorsi alternativi;
6) evitare, in caso piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone precedentemente interessate da fenomeni di dissesto di
versanti e/o banconi, usando in caso di estrema necessità percorsi
alternativi;
7) di
contattare in caso di pericolo a persone e/o cose i Vigili del Fuoco (115 –
0922.511911) oil Comando della Polizia Locale (0922/944197).
ORDINA
dalle ore 00.00 del 20/11/2018 fino alle ore 24.00 del
20/11/2018:
1) alla Polizia Locale ed a tutte le Forze dell’Ordine, ove si renda
necessario, per particolari condizioni di criticità meteorologiche, di
procedere all’eventuale sgombero di edifici ed alla chiusura di strade e/o
ponti ricadenti nel territorio, avvalendosi ove necessario, anche del
supporto delle associazioni di Volontariato della Protezione Civile
esclusivamente per l’assistenza alla popolazione;
2) la trasmissione del presente provvedimento alla Prefettura, al
Dipartimento Regionale della Protezione Civile, alla Protezione Civile del
Libero Consorzio dei Comuni (ex Provincia Regionale di Agrigento), al
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ai Dirigenti Scolastici,
all’Ufficio Scolastico Provinciale ed alle Forze dell’Ordine presenti sul
territorio affinché possano tempestivamente predisporre le eventuali e
opportune misure di prevenzione di propria competenza e/o richieste
dall’Amministrazione Comunale;
3) l’inserimento immediato del presente provvedimento sul portale
istituzionale del Comune di Grotte e pubblicizzato sui mass media locali e
social network.
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Il Sindaco
Dott. Alfonso Provvidenza
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19/11/2018 |
Cordoglio. "Suor Antonietta
Vizzini, ha servito tanti poveri con amore"; di Graziella Vizzini |
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Suor Antonietta Vizzini |
Il 16 novembre ci ha lasciato suor Antonietta all’età
di 84 anni, al secolo Vizzini Calogera, nata a Grotte il 29 febbraio del
1934, ma registrata il 2 marzo essendo un anno bisestile.
Entrata in comunità il 24 Aprile 1954, ha seguito con gioia e serenità il
percorso delle novizie, accogliendo e rispettando tutte le istruzioni e i
consigli che le venivano dati.
Figlia della Carità di san Vincenzo de’ Paoli. Una figura quella di suor
Antonietta molto semplice, ma ricca di carismi particolari: la pazienza nel
soffrire, l’amore per i poveri e l’amore all’Eucaristia.
Nelle difficoltà della vita andava spesso davanti al Santissimo Sacramento
da cui riceveva tanto conforto. Quando era davanti a Gesù Eucaristico non
toglieva lo sguardo dal Santissimo e quando vedeva il Papa alla Tv le si
illuminavano gli occhi.
Ha servito tanti poveri con amore seguendo l’esempio del suo fondatore san
Vincenzo de’ Paoli.
All’invito di andare in missione, il 21 novembre 1955 venne destinata a
Casarano per ben due anni e poi nel ‘57 fu trasferita all’orfanotrofio di
Terlizzi. Nel 1978 fu nominata superiora nell’istituto di Maglie e con lo
stesso ufficio a Palermo, a Milazzo, a Giovinazzo, a san Demetrio, a Naro e
infine a Catania nell’istituto Pio IX nel 2008. Fu molto attiva nel seguire
e accogliere i poveri, le orfanelle e voleva che vestissero bene e non
mancassero di niente.
Era amante dell’ordine. In seguito essendosi ammalata e avendo bisogno di
una maggiore assistenza e di cure a lei più appropriate venne condotta
nella casa provinciale di Napoli, dove rimase fino alla sua dipartita.
Durante la malattia le suore non l’hanno mai lasciata sola.
A loro un ringraziamento particolare.
Suor Antonietta ha voluto fortemente che si formasse a Grotte un gruppo di
persone che si riunissero per pregare la Madonna della Medaglia Miracolosa a
cui lei era molto legata, apparsa il 27 novembre del 1830 alle ore 17.30 a
suor Caterina Labourè.
Ella ci forniva le immaginette e le medagliette da distribuire per
fare conoscere questa bellissima devozione. Voleva che tutte le persone
portassero addosso la medaglia miracolosa e le portava sempre con sé per
poterle dare a chi gliele chiedeva. Ella diceva: anche se pochi andate
avanti, recitate il santo Rosario. Era molto contenta quando si trovava a
Grotte e partecipava alla recita del santo Rosario nella chiesetta della
Madonna delle Grazie assieme al gruppo che si era formato.
Noi che l’abbiamo conosciuta e voluta bene, l’abbiamo tanto stimata ed
apprezzata per la sua bontà e per la sua dolcezza. Certamente il Signore
che lei ha amato incessantemente durante la sua vita l’ha già accolta nel
suo regno di luce e di pace assieme ai tanti poveri che ella ha servito con
tanta dedizione. Familiari, parenti, le consorelle e quanti l’hanno
conosciuta la ricordano in modo particolare per il suo stile squisitamente
materno nei vari istituti in cui ha operato e la ringraziano per il bene
profuso in tutti questi anni della sua vita terrena.
Le sarà dato un ultimo saluto di affetto e di riconoscenza nella chiesa
Madonna del Carmelo di Grotte,
oggi alle 15.30.
Graziella Vizzini
18 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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19/11/2018 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 19 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera del gruppo del
Rinnovamento nello Spirito;
- ore 20.00, nella chiesa di san Rocco, incontro del Gruppo Famiglie.
Martedi 20 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta
dai fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Mercoledi 21 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;.
Giovedi 22 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa ed Adorazione eucaristica;
- ore 18.30, Canicatti, parrocchia santa Chiara, assemblea zonale degli
operatori pastorali;
- ore 20.00, nei locali della chiesa San Francesco, incontro delle coppie di
sposi.
Venerdi
23 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, prove di canto (per chi desidera partecipare
all'animazione musicale liturgica);
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Sabato 24 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva.
Domenica 25 novembre
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa (con il cammino di fede dei fidanzati);
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, a san Francesco, incontro dei genitori dei ragazzi del 2° e del 3° anno
dell'iniziazione cristiana;
- ore 19.00, all'oratorio (ex istituto delle Ancelle Riparatrici), incontro dei
genitori dei ragazzi del 1° anno dell'iniziazione cristiana.
AVVISI
Domenica 25 novembre, la santa Messa delle ore 17.30 nella chiesa Madonna
del Carmelo sarà celebrata in onore della Madonna della Medaglia Miracolosa.
Sabato 1 dicembre, alle ore 19.15, in chiesa Madre, incontro di tutti i
giovani.
Ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco, hanno luogo le catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Con l'inizio delle catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale, inizia anche il corso per i cresimandi adulti, sempre ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 28/10/2018:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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19/11/2018 |
Dialoghi. "Contenzioso
tra la Commissione Europea e il Governo Pentaleghista"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
In questi giorni abbiamo esaminato, al Circolo della Concordia, il
contenzioso scoppiato tra la Commissione Europea e il nostro Governo sul
Documento di programmazione economico finanziario relativo al Bilancio 2019.
Secondo la tesi del prof. Vezio il vero tema del contendere non sta nel
rapporto Debito Pubblico/P.I.L. ma nella poca autorevolezza che la
Costituzione italiana del 1948 assegna al nostro Governo.
Giuseppe Castronovo
"Contenzioso tra la Commissione Europea e il Governo Italiano
Pentaleghista:
ecco i veri motivi"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Franco: Amici…
Marco: Dì pure.
Franco: Quindi la Commissione Europea ha respinto (diciamo bocciato per non
ricorrere ad eufemismi ed essere più chiaro) il Documento programmatico di
bilancio italiano. La stessa Commissione ha chiesto al nostro Governo di
predisporne uno nuovo e di inviarlo a Bruxelles entro tre settimane. È
facile leggere tra i commenti che si fanno nei palazzi della politica
europea che la Commissione considera il bilancio italiano bocciato una vera
e propria sfida a Bruxelles.
Giacomo: È proprio come dice l’amico Franco. Infatti il Vicepresidente della
Commissione Europea Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa tenutasi al
temine dei lavori della Commissione medesima ha giustificato la bocciatura
dicendo che “Il Governo italiano sta apertamente e coscientemente andando
contro gli impegni presi verso se stesso e gli altri Stati membri… La palla
è ora nel campo del Governo Italiano”.
Cecè: Prof. Vezio può farci, senza nulla togliere agli amici finora
intervenuti, anche lei un’analisi dei fatti?
Vezio: Amici, forse sarà il caso che a Palazzo Chigi si incominci a
comprendere, una volta per tutte, una cosa che è molto più semplice di
quanto si possa immaginare.
Franco: E cioè?
Vezio: Palazzo Chigi, a causa dello stato dei rapporti per niente cordiali e
poco collaborativi tra la Commissione Europea e l’Italia, è una città
assediata! Perciò il presidente Conte, i suoi Ministri e i suoi più stretti
collaboratori devono convincersi che oramai a Palazzo Chigi non ci sono più
problemi da risolvere, ma solo parole d’ordine da eseguire che arrivano
direttamente dalla Commissione Europea. È triste dirlo, ma è così.
Giacomo: Parole alquanto preoccupanti le sue caro prof.
Vezio: Saranno preoccupanti, ma è così. Perché vedete…
Giacomo: Che cosa?
Vezio: Anche oggi nel 2018 si sta ripetendo quanto i poteri
economico-finanziari misero in atto a danno dell’Italia nel 2011 (operazione
che il filosofo tedesco Jurgen Habermas ha definito “un tranquillo colpo di
Stato”): cioè si utilizzò lo spread per buttare giù il Governo Berlusconi. E
tutto ciò nonostante in quel periodo l’Italia avesse un deficit molto più
basso della media europea.
Il raffronto con i fatti del 2011 non si ferma solo allo spread: si trattò
di un colpo di Stato -“tranquillo” secondo il giudizio del filosofo Habermas
- comunque ben studiato a tavolino da strateghi economico/finanziari che di
certo non avevano a cuore le sorti del nostro Paese. Un colpo di Stato che
venne sviluppato seguendo questi essenziali passaggi:
- la Germania, attraverso la Deutsche Bank, nei primi mesi del 2011 vendette
quasi tutti i Btp italiani per un valore di 7 miliardi di euro; operazione
che però venne resa nota dal Financial Times solo in data 26.7.2011 e cioè
dopo l’approvazione del bilancio della stessa Deutsche Bank.
- Quest’operazione determinò una grave distorsione del mercato che si
trovava ad affrontare un’offerta dei nostri Btp di gran lunga superiore
alla domanda così da provocare una sensibile riduzione del valore dei nostri
Btp. Tutto ciò provocò un sensibile innalzamento degli interessi che
l’Italia dovette pagare per immettere i suoi titoli di stato sul mercato.
Quest’innalzamento fece sì che la distanza tra i nostri Btp e il Bund
tedesco salisse sui 350 punti di differenza.
- Tutto questo offrì alla Banca Centrale Europea l’occasione per imporre al
Governo italiano, il 4 luglio 2011, un vero e proprio programma di governo:
si tratta della famosa lettera con la quale la Banca Centrale Europea si
sostituì di fatto al Governo Berlusconi prescrivendo un dettagliato
programma di riforme allo scopo di salvare, come si diceva allora nei
circoli economico/finanziari europei, l’economia e il Paese.
Di lettere dall’Europa il Governo italiano quest’anno ne ha già ricevute non
una ma addirittura due.
Amici, forse mi sto dilungando un po’ troppo; concludo dicendo che abbiamo
assistito nel 2011, così come oggi nel 2018, ad una politica che alimenta ed
esaspera oltre il necessario il conflitto tra le parti.
Nenè: Mi sia permesso constatare, a sentire il prof. Vezio, come quanto sta
succedendo in questi giorni rappresenti la fotocopia perfetta dei fatti che
nel 2011 portarono alla caduta del Governo Berlusconi.
Vezio: Amici, Nenè dice bene, quando definisce i fatti del corrente anno
“fotocopia perfetta dei fatti del 2011”, perché come ci ha insegnato il
filosofo napoletano Giambattista Vico la Storia non segue un percorso
lineare e progressivo ma alterna corsi e ricorsi che si ripetono
ciclicamente; e i fatti ai quali stiamo assistendo in questi ultimi tre mesi
- innalzamento spread, lettere di richiamo al Governo Conte da parte
dell’Europa, nascita del Governo Conte subordinato all’esclusione del
Ministro Savona dal Dicastero dell’Economia secondo le indicazioni
dell’Europa - sono gli stessi del 2011. Tanti eventi che, sebbene avvenuti
rispettivamente nel 2011 e nel 2018 con protagonisti differenti, ci danno la
possibilità di comprendere come le vicende alle quali abbiamo assistito nei
due anni suddetti rappresentino le linee essenziali, cioè le direttrici
lungo le quali la storia del 2011 si sta ripetendo anche in questo 2018: “la
Politica italiana, per le sue intrinseche debolezze, resta ancora una volta
subalterna nelle sue decisioni alle decisioni dei poteri economico
finanziari”.
Nenè: Prof. Vezio, nel ringraziarla per la sua lucida esposizione mi
permetta chiederle perché tutto questo avviene solo in Italia e non anche,
per esempio, nella vicina Francia.
Vezio: Rispondo volentieri ma brevemente.
Ebbene, uno dei punti con maggiore criticità nell’attuale assetto
istituzionale del nostro Paese è rappresentato dalla debolezza strutturale e
funzionale del Governo. Non possiamo qui non ricordare, sebbene per cenni
schematici, le ragioni per cui i nostri Padri costituenti scelsero di dar
vita a governi istituzionalmente deboli. Ebbene, mi sembra utile ricordare
come il 4 settembre 1946 nella Sottocommissione dell’Assemblea Costituente
che si occupava della “forma di governo”, l’on. Perassi sottopone
all’approvazione della stessa il seguente ordine del giorno: “La Seconda
Sottocommissione, udite le relazioni degli onorevoli Mortati e Conti,
ritenendo che né il tipo del governo presidenziale, né quello del governo
direttoriale risponderebbero alle condizioni della società italiana, si
pronuncia per l’adozione del sistema parlamentare da disciplinarsi,
tuttavia, con dispositivi idonei a tutelare le esigenze di stabilità
dell’azione di Governo e ad evitare le degenerazioni del parlamentarismo”.
Si trattava nell’intento dei Commissari che avevano sottoscritto
quell’ordine del giorno di trovare idonei dispositivi stabilizzatori in
grado di mettere il Governo al riparo dall’instabilità di un Parlamento che
una legge elettorale proporzionale avrebbe potuto rendere alquanto
frastagliato e instabile. Ecco perché la proposta fu approvata a larga
maggioranza con 22 voti favorevoli e solo 6 astenuti.
Il Partito Comunista, che all’inizio approvò “l’ordine del giorno Perassi”,
già nel gennaio del 1947 abbandonava la sua precedente posizione a favore di
istituti in grado di rafforzare il Governo e si dichiarava, invece,
favorevole verso istituti che prevedessero la centralità e il rafforzamento
del Parlamento.
Alla fine a volere la debolezza istituzionale del Governo fu anche lo stesso
Alcide De Gasperi e quindi il blocco democristiano.
Due blocchi in seno all’Assemblea Costituente (Comunista e Democristiano)
che riuscirono nell’intento di non dar seguito al suddetto ordine del giorno
(rectius: accantonarlo). Come mai direte voi? Ebbene: nel 1947 regnava la
massima incertezza circa l’esito della prima consultazione per l’elezione
del Parlamento della prima legislatura repubblicano che si sarebbe poi
svolta il 18.4.1948. E poiché i vertici dei due blocchi diffidavano l’uno
dell’altro, (profilandosi all’orizzonte tra l’altro, quel lungo periodo che
gli storici definiscono della “guerra fredda” con il Partito Comunista che
si schierava apertamente con l’Unione Sovietica e la Democrazia Cristiana
con gli Stati Uniti d’America), riuscirono a far approvare dall’Assemblea
Costituente un sistema parlamentare senza presidi istituzionali in grado di
garantire la necessaria e stabile funzionalità del Governo.
E tutto ciò lo fecero senza rendersi conto dei gravi e grandi problemi di
disfunzionalità istituzionale che una simile scelta avrebbe posto, già
qualche decennio dopo, ad una società industriale avanzata come appunto
sarebbe diventata l’Italia nel periodo del boom economico degli anni
Cinquanta e Sessanta del secolo scorso.
Ed è così che in questi primi settant’anni di Costituzione repubblicana
(1948-2018), in presenza di un simile quadro costituzionale, abbiamo avuto,
se ricordo bene, settanta Governi; quindi non solo Governi deboli, ma anche
di breve durata. E le continue crisi di Governo alla fine sono diventate
crisi istituzionali che inevitabilmente si riflettono anche sulla vita reale
del nostro Paese, molto spesso privo di una guida (rectius: governo) sicura
e autorevole. Perché vedete…
Salvo: Che cosa?
Vezio: Il verbo italiano “governare” e il sostantivo “gubernator” derivano
dal verbo latino “gubernare” che letteralmente significano rispettivamente
“guidare la nave” e “nocchiero”. Un verbo e un sostantivo che venivano
utilizzati in senso metaforico anche dai Romani che conoscevano bene i
compiti che dovevano svolgere i loro condottieri. Ce lo dice lo scrittore
latino Seneca quando in una delle sue lettere indirizzate all’amico Lucilio
afferma che “Un buon gubernator naviga anche se la vela è rotta e, se perde
il sartiame, riesce comunque a far viaggiare quello che gli resta”.
Amici, nel nostro Paese governi di breve durata e deboli sono la norma e
governi come ce li descrive Seneca l’eccezione; sta proprio qui la causa di
molti dei problemi che affliggono l’Italia: ecco perché all’estero i nostri
governi, stante questa endemica situazione, sono privi di autorevolezza.
Consentitemi di concludere dicendo che dal momento che i Governi sono
altrettanti biglietti da visita dei rispettivi Paesi, l’intrinseca debolezza
del nostro ne fa un biglietto da visita alquanto sgualcito che indebolisce
non poco l’immagine del nostro Paese nel contesto internazionale. Questo ad
oggi è il mare procelloso nel quale si trova a navigare il nostro Governo
guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte!
Ecco la cornice entro la quale vanno inquadrati i contrasti di questi giorni
tra la Commissione Europea e il Governo italiano a guida pentaleghista:
contrasti non di tipo ragionieristico ma di tipo prevalentemente politico
che affondano le loro radici anche nella debolezza istituzionale del nostro
Governo.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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18/11/2018 |
Ambiente. Grotte partecipa
alla "Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti"; il 19 e 25
novembre |
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Manifesto
Depliant
Gioco |
Anche il Comune di Grotte
aderisce alla "Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti", che per
il 2018 è stata programmata dal 17 al 25 novembre. Sullo slogan
"Attiviamoci, tutti insieme, riduciamo i rifiuti!", l'Amministrazione ha
organizzato due appuntamenti dedicati a cittadini di differenti fasce di
età:
- lunedi 19, a partire dalle ore 09.00, sarà fatta opera di
comunicazione e sensibilizzazione verso gli studenti della Scuola Media
"V. E. Orlando" sulla riduzione dei rifiuti pericolosi;
- domenica 25, a partire dalle ore 09.00, nelle piazze
cittadine, le informazioni e nuove considerazioni sulla differenziata
saranno rivolte verso tutti.
La Settimana Europea per
la Riduzione dei Rifiuti ha come motto "Il miglior rifiuto è quello non
prodotto" e punta all'informazione approfondita sul tema "rifiuti
pericolosi", che rappresentano un pericolo per l'ambiente e di conseguenza
grandi rischi per la salute umana; è perciò basilare ridurre sino ad
eliminare le sostanza pericolose presenti nei prodotti o nei processi
produttivi.
Eliminare questi prodotti in cosmetici, batterie, vernici, pesticidi,
lampadine, oli esausti, e rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche è essenziale per evitare danni alla salute umana; ogni
cittadino europeo produce circa 200 chili di rifiuti pericolosi all'anno
soltanto attraverso l'utilizzo di prodotti domestici.
Tra questi prodotti, vi sono anche gli oli di frittura esausti e quelli
per la conservazione di verdure o pesce in scatola, che possiedono una
pericolosità spesso ignorata.
Nonostante non siano classificati come "rifiuti speciali pericolosi",
dispersi nell'ambiente possono essere altamente inquinanti e dannosi.
Si tratta di rifiuti pericolosi "di fatto" perché sono in grado di intasare
le reti fognarie, di contaminare laghi, fiumi e mari, le falde acquifere ed
il sottosuolo, con gravi rischi per la flora e la fauna.
Assolutamente vietato, quindi, gettarli nel lavandino o nel wc;
occorre raccoglierli e conferirli negli appositi contenitori per oli
vegetali. Obiettivo primario è la rigenerazione, il recupero, il riutilizzo.
In piena ottica della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, per
cui al primo posto c'è la riduzione: quella buona pratica che,
grazie ad azioni preventive, impedisce al rifiuto di diventare tale.
Nelle immagini a lato, il manifesto della Settimana Europea per la Riduzione
dei Rifiuti, il depliant informativo ed un gioco educativo sul tema.
Redazione
18 novembre 2018.
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18/11/2018 |
Servizi. L'acqua distribuita
nelle condotte idriche di Grotte è potabile; conferma dalle analisi |
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Turni giornalieri
Comunicazione |
L'acqua che viene distribuita
lungo le condotte della rete idrica di Grotte è potabile. Ne danno
conferma le recenti analisi di laboratorio fatte eseguire da Girgenti Acque,
i cui risultati sono stati comunicati al Comune di Grotte.
Sono state diffuse, su diversi organi di stampa, notizie sulla torbidità
delle acque della rete idrica grottese. In realtà Girgenti Acque ha fatto
effettuare, nella mattinata di ieri, 17 novembre 2018, dei prelievi in
diversi punti: in arrivo ed in uscita al serbatoio San Rocco, e presso la
fontanella pubblica di Via Del Gesù (incrocio dinanzi l'ex istituto Ancelle
Riparatrici). Le analisi, comunicate nella stessa giornata di ieri al
Comune, "evidenziano valori conformi ai parametri esaminati, di torbidità
e cloro residuo libero, stabiliti dalla normativa vigente in materia di
potabilità".
Nel pomeriggio di ieri ci erano giunte in redazione diverse richieste di
informazioni attendibili sulla non potabilità dell'acqua e sulla sospensione
dell'erogazione; abbiamo verificato contattando l'Amministrazione e gli
Uffici comunali. In entrambi i casi abbiamo avuto risposta. L'Ufficio
preposto (che nonostante fosse sabato, giorno di chiusura, era presidiato),
ci ha fornito la documentazione che pubblichiamo (leggi
la comunicazione).
Pertanto ad oggi il servizio di distribuzione idrica è assicurato
regolarmente e l'acqua fornita risulta essere potabile.
Carmelo Arnone
18 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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18/11/2018 |
Lingua. "Origini del
vernacolo siciliano e della lingua italiana"; di Rodolfo Costanza |
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Brano di
Jacopo da Lentini
Prof. Rodolfo Costanza |
È per me motivo di orgoglio proporre ai lettori un
prezioso lavoro di ricerca sulle origini della lingua italiana, opera del
prof. Rodolfo Costanza. Il dott. Costanza è uno dei tanti nostri
concittadini "fuori sede" che seguono il "loro" quotidiano di Grotte, che
consente loro di vivere, in parte, le vicende del paese e dei suoi abitanti;
un modo per rimanere legati - non solo affettivamente nel ricordo, ma nella
realtà quotidiana - alle proprie radici.
Una laurea
in Filosofia conseguita presso l’Università degli Studi di Genova, il
prof.
Rodolfo Costanza ha insegnato per tredici anni Teorie del Nursing e Storia
della Medicina con l’incarico di Professore a contratto nel Corso di Laurea
in Nursing della Facoltà di Medicina di Novara dell’Università degli Studi
del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. È stato per diciassette anni
Direttore didattico di Scuole per Infermieri della Regione Piemonte, inoltre
è stato responsabile del Settore Formazione -Aggiornamento dell’ASL di
Vercelli. Ha pubblicato nel 2004 il libro “Storia di una professione figlia
di un dio minore”, con la Casa Editrice Coppo di Vercelli. Ha pubblicato
inoltre nel 2012 il libro “La questione infermieristica: prendersi cura o
curare?”, con la Casa Editrice Ambrosiana del gruppo Zanichelli.
La presente opera "Origini del vernacolo siciliano e della lingua italiana",
della quale ci ha gentilmente concesso la pubblicazione, verrà proposta ai
lettori in puntate a cadenza settimanale. Ringraziando il prof. Costanza per
la sua disponibilità, auguro a tutti una buona lettura.
Carmelo Arnone
Origini del vernacolo siciliano
e
della lingua italiana
(Puntata n° 1)
PREFAZIONE
Questo lavoro si può considerare una vera e
propria Storia della Letteratura Siciliana e Italiana delle origini.
La sua funzione più importante è di portare a conoscenza del lettore alcune
idee poco note sull’argomento. Il lavoro intende presentarsi come un dato
che vale la pena di comunicare, gustare, apprezzare in se anche come
letteratura.
È evidente che l’area geografica di definizione non è solo la
letteratura che è nata in Toscana e nell’Italia centrale, ma comprende anche
alcuni eventi letterari di altre regioni come l’Italia meridionale e la
Sicilia. Nonostante l’allora spezzettata realtà comunale e regionale
dell’Italia, noi abbiamo cercato di dare alla nostra impostazione, un
indirizzo unitario. Non per niente abbiamo riportato storia, testi, poeti e
prosatori riguardanti tutto il paese.
Il senso dell’impostazione di questo testo sull’Origine del
vernacolo Siciliano e della lingua Italiana fino alla fine del Quattrocento
è stato un criterio diacronico accompagnato da alcune opere del
corrispondente periodo. Riportiamo inoltre, nel contesto storico letterario
dell’opera, relazioni, contestualizzazioni, trame di rapporti destinate a
portare maggiore chiarezza nell’interpretazione e apprezzamento di alcune
opere poetiche.
Spero che il lettore più colto non faccia confronti con altre storie
della letteratura italiana come quella del Migliorini o del De Sanctis.
L’estensore dell’opera non ha ambizioni di storico della letteratura; con
questo lavoro egli ha voluto dare solo un piccolissimo contributo a far
conoscere un esile ramo della storia della letteratura poco nota e di alcune
sue idee inerenti a essa. Mi auguro inoltre che la pubblicazione in un sito
locale come quello di Grotte contribuisca a diffondere tra i lettori
l’interesse sulla Storia della letteratura Italiana delle origini e il rapporto
che essa ha avuto con quella siciliana.
Al Direttore del quotidiano vanno i miei sentiti ringraziamenti per
l’opportunità che mi ha dato nel pubblicare questo lavoro.
Rodolfo Costanza
Introduzione
In questa breve
introduzione cercheremo di riassumere in breve gli argomenti di storia della
letteratura dalla fine dell’Impero romano fino al Rinascimento trattati nel
testo.
Nell’Alto Medioevo
fino a tutto il secolo XII,
la lingua d’uso rimase, nella maggioranza dei casi, il latino. Nell’età
medievale si registrarono innegabili sintomi di decadenza e d’imbarbarimento
nella vita civile e culturale, con il declino dell’arte classica e della
letteratura latina. Bisogna tuttavia specificare che, dietro le più
appariscenti manifestazioni di decadenza, si celava in realtà un faticoso
processo di trasformazione, da cui ebbero origine e si elaborarono le forme
di una nuova civiltà e di una nuova letteratura diversa da quella dell’età
classica.
È, però da precisare che, pur nello sfacelo del mondo antico, durante
il medioevo non venne mai meno l’influenza della civiltà romana. Si deve
anzi parlare di una vera e propria continuità della tradizione culturale
classica (come gli studi di diritto, le scuole di grammatica), preservata
dalla continuità della vita politica e civile, nonostante le più varie e
profonde trasformazioni spirituali e sociali.
La lingua latina presentava anticamente due forme: una letteraria o
scritta (latino letterario), usata dai dotti e dalle persone di condizione
più elevata; una volgare o parlata (latino volgare), usata dalla plebe e
dalle persone meno colte. Quando si dice che l’italiano deriva dal latino si
afferma una cosa giusta, ma allo stesso tempo approssimativa, in quanto
l’italiano è in realtà il latino stesso, così come si è via via trasformato
nei secoli conseguente al modificarsi degli usi e dei costumi avvenuto
durante il corso storico.
A partire dal secolo XI, i documenti in volgare non solo sono più
frequenti e diffusi, ma in alcuni casi comincia a porsi in evidenza una più
o meno decisa ambizione letteraria dei componimenti stessi. Tra i primi
documenti della letteratura italiana si possono ricordare: il Ritmo
laurenziano (1150), il Ritmo cassinese,
il Ritmo di sant’Alessio
(fine del sec. XII).
Tra i più antichi cantici in volgare troviamo il Cantico di frate sole,
o il Cantico delle creature di san Francesco.
Le origini della lingua e della letteratura
italiana hanno le loro radici nel complesso tessuto della letteratura
romanza a partire dal IX sec. La letteratura franco-provenzale, assai
fiorente nei sec. XII e XIII, fu un modello per i letterati italiani! Anche
la prima scuola poetica italiana (la “scuola siciliana”) trova nel modello
cortese e trobadorico il riferimento principale. Le letterature della
Francia risultano un’esperienza fondamentale per la letteratura italiana
delle origini! È però nella lingua d’oc, in Provenza, dove la produzione
trobadorica d’amore avrà il massimo splendore.
La scuola poetica siciliana rappresenta la prima lirica in volgare
italiano, sorta attorno al 1230 negli ambienti della corte di Federico II,
imperatore e re di Sicilia. Durò circa un trentennio,terminò però con la
fine del regno della casa di Svevia. I maggiori poeti furono: Iacopo da
Lentini, Guido delle Colonne e Cielo d’Alcamo.
I temi trattati sono:
l’amore cortese e
trobadorico, l’elegante creazione poetica della bellezza della donna.
Nell’opera accenniamo anche a due codici
dell’inizio del XII sec. trovati nella cittadina di Scicli che testimoniano
il passaggio avvenuto dal latino popolare al vernacolo siciliano, e in più
accenniamo al fatto che il vernacolo siciliano sia maturato a Messina nel
crogiolo dei traffici marittimi.
La lezione della scuola siciliana
passa in Toscana attraverso l’opera di Guittone d’Arezzo, per poi essere
superata dalla novità di fine secolo, il Dolce stilnovo.
È da osservare che,
tra i vari volgari di ambito regionale (il lombardo, il veneto, il
napoletano, il siciliano, ecc.) prevalse infine, per ragioni storiche,
geografiche e letterarie, il fiorentino.
Intanto, specie a nord, fu largamente diffusa una letteratura didattica (Bonvesin
de la Riva) e giullaresca, mentre in Toscana si diffonde la poesia
comico-realista (Cecco Angiolieri). La prosa senza dubbio fatica a liberarsi
dal peso del latino e non esprime ancora grandi lavori. Le opere di Brunetto
Latini e del Novellino sono solo precursori della grande produzione
del Trecento con il Boccaccio.
I temi che avevano caratterizzato la scuola siciliana si trapiantarono
in Toscana, nella realtà politica e culturale dei liberi comuni, nei quali
lo spirito borghese prevaleva sulle tradizioni aristocratiche e feudali. Da
questo incontro nacque la scuola siculo-toscana, in cui accanto ai temi
d’amore trovarono largo spazio e importanza i temi politici. Accanto
a questa sisvilupparono, in Umbria e in Toscana, forme di poesia
giocosa e realistica.
Nell’Italia
settentrionale si espresse un’interessante letteratura in volgare con fini
soprattutto didattici, ma cantata da esperienze popolari e giullaresche
prodotte da cantori girovaghi. Di altro più elevato spessore fu la
produzione lirica religiosa di Francesco d’Assisi e Iacopone da Todi.
Guittone d’Arezzo
invece fu
ritenuto maestro indiscusso di poesia nella Toscana, autore di rime e un
trattato d’amore rifacendosi ai moduli della scuola siciliana. Egli insiste
più sui ragionamenti attorno all’amore che sulla sua rappresentazione
attraverso immagini. Mentre la lirica comico-realista dalla
metà del Duecento diffonde una poesia giocosa, di carattere realista.
L’invettiva, la bestemmia, la ribellione, la comicità con Cecco Angiolieri
prendono il posto della bellezza ideale.
Tuttavia il peso della prosa latina era
ancora indiscusso, saranno Leon Battista Alberti e Lorenzo de Medici assieme
al Bembo e ai tre dizionari della Crusca a dare la svolta nell’adozione a
livello nazionale della lingua Italiana.
Furono per primi i letterati e le persone colte ad abbandonare l’uso
del latino, mentre le popolazioni della penisola continueranno fino alla
meta del Novecento a usare i rispettivi dialetti regionali.
1. Origini e sviluppo
della lingua Italiana
1.1 Prologo: una tenace discussione
Io e i miei amici, Claudio, Michela, mia moglie Graziella (tutti e
tre di origini venete) e mia figlia Alessia una sera di fine maggio del
2015, mentre si cenava disputavamo su una questione da me posta: dove e
quando era nata la Lingua Italiana? La disputa durò tutta la sera fino a
notte inoltrata senza giungere a un accordo.
Loro affermavano, citando l’indovinello Veronese, che era nata tra
Verona e Padova con il contributo dei sapienti medici delle relative
università.
Io affermavo che era nata in Sicilia, precisamente a Messina, prima che
i notai-poeti alla corte itinerante di Federico II poetassero in lingua
volgare siculo-italica.
Si erano formulate altre ipotesi su dove fosse nata la nostra lingua,
che qui riassumo.
- Nata lungo la via Emilia e nelle Marche con il contributo dei dotti
avvocati che uscivano dall’Università di Bologna, Parma e Ferrara.
- Nata tra Firenze, Siena e l’Umbria. Questa ipotesi è suffragata dal
fatto che li era nato San Francesco e i maggiori poeti e prosatori della
nostra lingua da loro perfezionata.
- Nata tra il monastero di Monte Cassino, Napoli e la sapiente e dotta
scuola medica di Salerno.
Il pomeriggio del giorno dopo mi presi la briga di scrivere un piccolo
saggio di una diecina di pagine che riassumeva, quanto avevamo affermato
sull’argomento, ripromettendomi di discuterne con mia sorella Mariangela,
laureata in lettere classiche, all’inizio di settembre quando sarei andato a
trovarla in Sicilia.
1.2 Una semplice congettura
A settembre, infatti, ero a Siracusa nella sua casa di campagna
vicina al mare ospite di mia sorella, cui feci leggere il saggio e si
espresse in termini positivi. Mi disse: “La tua è solamente una congettura
che l’italiano ebbe inizio a Messina, del resto l’ipotesi non è suffragata
da documenti probanti. Domani ti farò conoscere un mio collega del liceo di
Noto studioso dell’origine della nostra lingua”.
L’indomani, domenica, mio cognato Alessandro ci portò a pranzare in un
ristorantino di Marzamemi, un piccolo villaggio di pescatori, sotto la
collina di Pachino. Quando rientrammo, facemmo sosta a Noto, dove in un
caffè del centro storico ci attendeva il collega di mia sorella, il prof.
Francesco Lumia, il quale ci consigliò di prendere un gelato al gelsomino o
una granita ai gelsi rossi. In attesa dei gelati mia sorella fece leggere il
saggio al professore, il quale fu interessato della mia ipotesi sulla
nascita dell’italiano a Messina nella prima metà del XII secolo. Le
piacquero molto le argomentazioni che portavo per suffragare tale ipotesi.
“Il limite di questo saggio - riferì il professore - sta nel fatto che
lei non citi nessuna testimonianza scritta che convalidi la sua ipotesi.
Tuttavia esiste un documento, I Codici Sciclitani, proveniente dalla
cittadina di Scicli che comprovano in parte le asserzioni della sua tesi”.
Il professore continuò dicendo: “I Codici Sciclitani, che
risalgono alla fine del secolo XI, possono essere la prima e più autorevole
conferma di quanto lei afferma. I Codici Sciclitani sono considerati
i cimeli del più antico vernacolo siciliano che si conosca.
(Nel 1878, nell’archivio dell’Arciconfraternita di S. Maria La Nova di
Scicli furono scoperti antichi manoscritti, fra i quali un volume di 108
pagine del notaio sciclitano G. Di Lorenzo. A pagine 102 e 104, sono
trascritte le due memorie rinvenute il 15 marzo 1653 nell’archivio del
Castello Triquestre di Scicli. Il mastro confrate Guglielmo Pinsero, due
decenni prima che terminasse il secolo diciannovesimo, ricopiò le due
memorie e ne mandò copia al dotto Canonico notinese D. Corrado Sbano, che ne
diede notizia nel giornale diocesano in due articoli del maggio e luglio
1889. Nel 1882 il dialettologo notinese Corrado Avolio stampò le memorie
avute dallo Sbano in appendice alla sua “Introduzione allo studio del
Dialetto Siciliano”, chiamandole “Codici Sciclitani”e
considerandole due cimeli del più antico siciliano che si conosca. Nel 1990
lo studioso ispicese Melchiorre Trigilia ha ripubblicato le memorie nella
trascrizione originale del notaio Di Lorenzo. Più avanti riporteremo due
stralci del libro denominato Codici Sciclitani).
Nel 1990 fu merito dello studioso ispichese Melchiorre Trigilia che li
ha ripubblicati integralmente nella trascrizione originale”.
(Riprenderemo quest’aspetto parlandone in modo approfondito più
avanti).
Ringraziai il professore e feci presente che era mia intenzione
comprare il libro in cui erano trascritti i Codici. Mi posi, infatti,
il proposito di transitare da Scicli dopo qualche giorno durante il viaggio
di rientro in auto a Grotte, mio paese natale. Quattro giorni dopo ero a
Scicli, dopo aver comprato il libro con i Codici in una libreria del luogo,
feci una passeggiata per le strade della cittadina per ammirare con tutta
calma i pochi palazzi e chiese barocche.
Quando ritornai a casa, a Gattinara, provincia di Vercelli, presi la
decisione di ampliare quel saggio di poche pagine trasformandolo in un
piccolo volume sulla Storia dell’origini del Vernacolo siciliano e della
lingua italiana.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 18 novembre 2018.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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17/11/2018 |
Riflessioni. "Cattivissima,
affaristica sanità a Milano"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato. *****
"Cattivissima,
indisciplinata, assolutamente affaristica sanità a Milano e provincia,
indegna in uno Stato democratico, che garantisce l’assistenza mutualistica a
chi ha lavorato 40 anni, e pagato per una vita i contributi dovuti per il
diritto all’assistenza specialistica.
Antonio Pilato, residente a Milano, docente di pedagogia e filosofia in
pensione da alcuni anni, incazzatissimo fino ai capelli, dichiara:
A seguito della prescrizione del medico di base per una visita ematologica
urgente, da effettuarsi entro 10 giorni, il sottoscritto ha telefonato al
numero verde nazionale nella mattinata di lunedì 12 novembre 2018, per la
prenotazione.
La risposta è stata negativa in tutti gli ospedali di Milano per
indisponibilità, per l’anno in corso.
Si dovrà rimandare e sperare per ottobre dell’anno prossimo, cioè del 2019.
Solo in provincia, all’ospedale di Rho, per l’11 febbraio 2019, si è trovata
una disponibilità.
Ma a causa della dicitura "entro 10 giorni", indicata dal medico di base,
anche questo ospedale di Rho, ha respinto la richiesta.
Incazzatissimo il sottoscritto si è rivolto al privato.
Tutti liberi e pronti a riceverlo subito.
E i costi?
I prezzi per la visita variano dai 200,00 euro ai 350,00 euro.
Il sottoscritto ancora più incazzato di prima accetta quella del costo di
200,00 euro, per un colloquio durato 20 minuti.
E chi non ha la possibilità per ragioni economiche di rivolgersi al privato?
Deve aspettare un anno?
Questa è una vergogna di tutte le strutture sanitarie locali e nazionali,
ancor più di Milano, che vanta a parole ordine, sicurezza, prontezza,
vigilanza, trasparenza, alta qualità e serietà, senso etico e civile delle
sue strutture sanitarie, che cioè tutto va bene..
Di quanto scritto posso dare trasparente documentazione.
A futura memoria".
Antonio prof.
Pilato
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17/11/2018 |
Musica. "Met Up", una canzone
per celebrare la gioia di incontrarsi; di Paul Wassall e Antonio Cipolla |
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Guarda il video |
Due amici da lungo tempo che si
rivedono dopo oltre trent'anni, che fanno? Stanno insieme, si raccontano le
strade diverse che hanno imboccato le rispettive vite, ricordano gli
aneddoti passati, rievocano gli amici comuni, rivivono nella memoria i
luoghi che li hanno visti crescere, giocare, scherzare, vivere. E poi
mangiano insieme, viaggiano visitando posti straordinari - che magari sono
ordinari ma vissuti con gente che è straordinaria, in momenti unici ed
irripetibili -. Se questi due amici hanno, tra i vari interessi comuni,
anche la passione per la musica, un'esperienza come questa non può che
essere riportata in parole e note, per condividere con gli altri quelle
emozioni. Così è stato per Antonio Cipolla, che nello scorso
settembre ha invitato a Grotte Paul Wassall, un suo caro amico dai
tempi in cui viveva in Inghilterra, oltre trent'anni fa. Un incontro tra
Paul - musicista - ed Antonio - grande appassionato di musica - che è stato
suggellato da una canzone, perfezionata a distanza: Antonio a Grotte e Paul
in Inghilterra. Il risultato è condiviso con tutti, in un montaggio video (guarda
il video) in cui il brano musicale - non a caso intitolato "Met Up"
- fa da colonna sonora alle immagini di quei momenti felici.
Carmelo Arnone
17 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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16/11/2018 |
Politica. Rosalba Cimino
(M5S): "Lunedi 19 il ministro Toninelli ad Agrigento per un sopralluogo" |
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On. Rosalba Cimino |
La prossima
settimana, nei giorni di lunedi e martedi, il ministro dei Trasporti e
delle Infrastrutture Danilo Toninelli effettuerà dei sopralluoghi nella
parte occidentale della Sicilia e farà tappa anche ad Agrigento.
“Già lo scorso mese - spiega l’on. Rosalba Cimino, deputata
alla Camera - abbiamo, insieme ai colleghi, presentato e consegnato
direttamente al Ministro un ricco dossier contenente la documentazione
relativa alle maggiori criticità del territorio che ci sono pervenute
attraverso numerose segnalazioni. Oggi, purtroppo, a seguito degli eventi
calamitosi verificatisi, la situazione è ulteriormente peggiorata, ed oggi
la necessità di intervenire si è fatta ancor più urgente e improrogabile. Il
Governo ha già stanziato 6,5 milioni dal fondo per le emergenze sociali, ma
arriveranno ulteriori risorse per interventi strutturali e non soltanto
emergenziali”.
E aggiunge: “Sono certa che la visita del Ministro non rappresenti una
semplice formalità, ma sia il segno di una autentica determinazione a
mettere in campo tutto quanto possibile per risollevare finalmente, con
interventi incisivi, questa terra mortificata e ferita da anni di incuria e
indifferenza”.
Intanto tutti i Parlamentari del Movimento hanno devoluto parte dei loro
stipendi alle popolazioni colpite dalle alluvioni: “È
un segnale - sottolinea l'on. Cimino - che ha per noi grande valore.
Sono seimila euro per ognuno, ma tutti insieme superiamo i due milioni,
pensate a quanto potremmo arrivare se i colleghi Parlamentari ci imitassero.
Lunedi e martedi - conclude - sarò con i colleghi ad accompagnare il
ministro Toninelli in questo giro che gli permetterà di vedere con i propri
occhi i disastri e i disagi che nessuna immagine potrà mai ben rappresentare”.
Redazione
16 novembre 2018.
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16/11/2018 |
Culti. Proiezione del film "La
Croce", a cura della Chiesa Cristiana Evangelica "Condividere Gesù" |
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Manifesto |
Sarà proiettato a Racalmuto, al Castello
Chiaramontano, il prossimo sabato 17 novembre (ore 19.30
ingresso libero), il film ‘La Croce’, vero e proprio testamento
spirituale di Billy Graham, il famoso predicatore battista americano,
noto per le folle oceaniche che riuniva negli stadi e per le eccezionali
doti di comunicatore.
L’iniziativa, organizzata dalla Chiesa Cristiana Evangelica “Condividere
Gesù” guidata dal pastore Nino Genova, rientra in una serie di
iniziative nazionali che la Evangelistic Association in partnership con My
Hope Italia 2018 ha voluto realizzare in tutta Italia in ricordo di Graham,
morto lo scorso 21 febbraio e che proprio quest'anno avrebbe compiuto 100
anni.
“Non credo che l’uomo possa risolvere alcun problema senza Gesù Cristo.
Cristo appartiene a tutti”: semplice, diretto, penetrante è stato il
messaggio di Graham, un uomo che ovunque nel mondo, tra le folle o con i
potenti della terra, ha predicato il nome di Gesù. Quello stesso messaggio
che Graham condivise per tutta la vita è il focus de “La Croce”.
Dopo aver condiviso per tutta la sua vita un messaggio di speranza in giro
per il mondo, a circa 215 milioni di persone in oltre 185 paesi - incluso un
evento a Torino nel 1967 - il messaggio finale di Graham sull’amore di Dio è
stato registrato in questo film.
In seguito alla morte di Billy Graham, la notizia della sua scomparsa, in
poche ore, fece il giro del mondo. La stampa italiana diede risalto alla
notizia, con un servizio andato in onda al TG1 in prima serata in cui venne
riportata direttamente la voce di Billy Graham, mentre scorrevano le
immagini della vita di Graham che ovunque nel mondo, tra le folle o con i
potenti della terra, ha predicato il nome di Gesù.
“È un progetto che vede il coinvolgimento di migliaia di persone, su tutto
il territorio nazionale, con oltre un anno di lavoro e preparazione”, fanno
sapere i responsabili del progetto My Hope Italia, che concludono: “Cristo
non è rimasto sulla croce. Egli è risorto e vive nei cuori di chi crede.
Ecco perché My Hope è presente in Italia: per annunciare a chiunque e
dovunque che anche oggi c’è speranza nel nome di Gesù! Milioni di
persone ogni giorno s’interrogano sul web riguardo Dio, la spiritualità e la
vita eterna. La risposta è nel Vangelo, la Buona Notizia che vogliamo
condividere con tutta la nazione”.
Redazione
16 novembre 2018.
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16/11/2018 |
Iniziative. "Alberi per il
futuro"; domenica 18 novembre, a Grotte, saranno piantati due nuovi
alberi |
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Locandina
Prima
Dopo |
Per il quarto anno consecutivo torna “Alberi per il Futuro”, una
iniziativa di piantumazione di alberi, aperta a tutti, promossa dal 2015 dal
Movimento 5 Stelle in collaborazione con l’Associazione
“Gianroberto Casaleggio” e altre associazioni locali e amministrazioni
comunali di ogni colore politico. L’iniziativa, che si svolge nel week end
più prossimo alla Giornata Nazionale degli Alberi, quest’anno avrà luogo
anche a Grotte,
domenica 18 novembre alle ore 10.30. I volontari 5 Stelle, ed i
cittadini di Grotte che vorranno partecipare, metteranno a dimora 2 alberi.
L’iniziativa è trasversale e si svolge senza bandiere o simboli politici,
perché gli alberi, come l’aria, sono di tutti. In tutta Italia ad oggi sono
123 i Comuni che hanno aderito all’iniziativa “Alberi per il futuro 2018”.
Dal 2015 ad oggi i volontari 5 Stelle hanno già messo a dimora 27.000 alberi
e arbusti in 74 città italiane.
L’iniziativa è autofinanziata grazie alla donazione di 2 alberi
autoctoni di Carrubo da parte del vivaio “Filici” di Cammarata e
grazie al sig. Riccardo Liotta che ha provveduto a proprie spese alla
preparazione del terreno per la piantumazione (a lato le foto dell'area
prima e dopo la sistemazione). L’area di piantumazione sarà l’area verde
adiacente Via Aldo Moro (alle spalle del Calvario).
Mettere a dimora alberi e arbusti in aree urbane, creando future fasce
boscate, è una delle opere di mitigazione ambientale necessarie per
combattere i cambiamenti climatici. Ogni albero, una volta diventato adulto,
produce ossigeno per quasi tre esseri umani.
Gli alberi modificano positivamente l’ambiente in cui viviamo moderando il
clima, migliorando la qualità dell’aria, riducendo il deflusso delle acque
piovane e ospitando la fauna selvatica.
Redazione
16 novembre 2018.
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16/11/2018 |
Chiesa. Domenica 18 novembre
processione in onore di santa
Venera, patrona di Grotte |
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Manifesto |
Nell'ambito
degli annuali festeggiamenti in onore di santa Venera, patrona di Grotte, la
prossima domenica 18 novembre si svolgerà lungo le vie principali del paese
la consueta processione dei fedeli con il simulacro della Santa.
La festa solenne, preceduta dal triduo di preghiera, è stata celebrata
mercoledi 14 novembre.
Il programma di domenica prevede la celebrazione della santa Messa alle ore
17.30, sia nella chiesa Madre che nella chiesa Madonna del Carmelo; a
seguire, partendo dalla chiesa dedicata alla Santa, la processione secondo
l'itinerario: Via Meli, Largo Pagano, Viale Matteotti, Portobello, Viale
della Vittoria, Corso Garibaldi, chiesa Madre. I fedeli addobberanno i
balconi delle vie lungo le quali transiterà la processione.
Redazione
16 novembre 2018.
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15/11/2018 |
Volontariato. Cena di
beneficenza per la onlus "Pino Staglianò", per opere di solidarietà in
Africa |
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Locandina |
Sabato 17 novembre, alle 20.30 presso il ristorante
Mùrika di Modica (RG), sarà realizzata una cena di beneficenza a sostegno
dell’Associazione Onlus "Pino Staglianò" di Butembo Beni (Repubblica
Democratica del Congo).
L’associazione, dedicata al fratello scomparso del Vescovo di Noto S.E.
Mons. Antonio Staglianò, fondata a Noto (SR) nel 2010 con lo scopo di
promuovere, basandosi sui principi del cattolicesimo, una cultura a tutela
della dignità della persona umana, ha fra i suoi obiettivi quello di
realizzare opere di sviluppo solidale, soprattutto nel campo della sanità e
dell’educazione.
L’Associazione, dal momento in cui è stata costituita, nel contesto del
gemellaggio tra la Diocesi di Noto e la Diocesi di Butembo Beni, ha
realizzato un complesso sanitario d’avanguardia comprendente Oftalmologia,
Ginecologia, Pediatria, Centro nutrizionale, Pronto soccorso, a cui si è
aggiunto nel luglio scorso il Centro Cardiologico.
Da quando è stato messo in funzione il Centro Cardiologico, non solo ha dato
un ulteriore ed importante impulso alle opere sanitarie di Butembo - perché
sta coinvolgendo importanti istituzioni europee della ricerca scientifica
che hanno apportato il loro contributo già nella fase di progettazione - ma
grazie anche agli esami effettuati, si sono riscontrate cardiopatie
congenite gravi anche in parecchi bambini e ipertensione arteriosa molto
diffusa. Quando il servizio di ambulatorio cardiologico sarà ben
sperimentato dai medici locali, si avvierà anche il servizio di degenza
degli ammalati, con possibilità di monitoraggio dei parametri vitali.
L’obiettivo futuro è quello di potenziare il servizio di farmacia.
Il ricavato della cena servirà a sostenere i progetti futuri
dell’Associazione.
Ristorante Mùrika - Via Vanella 106 angolo Pablo Picasso - 97015 Modica -
Per informazioni: 0932 454121.
Redazione
15 novembre 2018.
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15/11/2018 |
Chiesa.
"Il volto umano e divino dell'amore nuziale"; incontri di pastorale
familiare ad Agrigento |
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Manifesto |
Sabato 17 e domenica 18 novembre 2018, ad Agrigento
presso il salone della parrocchia San Gregorio (Via Cavaleri Magazzeni, 97)
a partire dalle ore 17.30, si svolgeranno due incontri di formazione sulla
pastorale familiare, organizzati dal Servizio di Pastorale Familiare del
Centro per la Formazione e la Catechesi dell'Arcidiocesi di Agrigento.
Gli incontri saranno guidati da Robert Cheaib, dottore in Teologia
Fondamentale, scrittore e docente di Teologia alla Pontificia Università
Gregoriana.
Sabato sarà trattato l'argomento: "Il volto umano dell'amore nuziale",
mentre il giorno successivo si continuerà con: "Il volto divino dell'amore
nuziale".
Tema portante dei due incontri, un brano dell'enciclica Amoris Laetitia
(121): "Il matrimonio è u segno prezioso, perché quando un uomo e una
donna celebrano il sacramento del Matrimonio, Dio, per così dire, si
rispecchia in essi, imprime in loro i propri lineamenti e il carattere
indelebile del suo amore...".
Per i bambini è previsto il servizio di animazione.
Redazione
15 novembre 2018.
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15/11/2018 |
Politica. Decio Terrana
(UDC):
"Istituzionalizzare in tutte le scuole la figura dell'Asacom" |
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On. Decio Terrana |
“Mi auguro che tutti i Comuni della Sicilia possano
avere le disponibilità delle risorse ma soprattutto la sensibilità politica
di istituzionalizzare in tutte le scuole la figura professionale dell’Asacom
come valido supporto alle iniziative didattiche e relazionali nei confronti
dei disabili”. È l’appello rivolto dal Coordinatore politico regionale
dell’Udc e Responsabile Nazionale Enti locali Decio Terrana, il quale ha
inviato una nota al presidente della Regione Musumeci affinché in tutti i
Comuni sia assicurata nelle scuole la presenza dell’Asacom (Assistente
all’autonomia e alla comunicazione).
Il servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione garantisce in
ambito scolastico l’assistenza specialistica agli studenti con disabilità
fisica, psichica o sensoriale, la cui gravità rende necessario un supporto
finalizzato a permettere un regolare apprendimento ed una piena integrazione
scolastica, previa diagnosi funzionale certificata dal neuropsichiatra dell’ASP.
Nonostante l’obbligo legislativo, l’inserimento dell’Asacom nel circuito
scolastico è stato spesso osteggiato dai Comuni, i quali hanno negato
l’attivazione del servizio o lo hanno erogato per un numero di ore
insufficiente, trincerandosi dietro interpretazioni restrittive della
normativa ovvero adducendo esigenze di contenimento della spesa pubblica.
Per le scuole dell’infanzia, primarie e di primo grado, il servizio è a
carico dei Comuni, mentre per le scuole superiori è a carico delle ex
province. La Regione ha attribuito le risorse alle ex province per
assicurare che il servizio sia garantito, ma non copre tutte le classi
scolastiche.
“Quella dell’Asacom è una figura prevista per legge - ha dichiarato
Decio Terrana - ma non tutti i Comuni la rendono effettiva, spesso sono
le famiglie a richiederla abbattendo muri e indifferenza. La situazione in
Sicilia si presenta non omogenea occorre pertanto ricercare tutti i canali
di finanziamento possibile per garantire ai Comuni le risorse necessarie, ma
anche obbligare quanti pensano che tale supporto non sia necessario a
renderlo obbligatorio e presente sin dall’inizio dell’anno scolastico in
tutte le scuole, un servizio importante - continua Terrana - che ha come
principale obiettivo lo sviluppo dell’alunno diversamente abile
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione”.
Una figura professionale specifica quella dell’Asacom, prevista
dall’articolo 13 della legge 104/92 a sostegno dell’integrazione dell’alunno
con disabilità. L’assistente alla comunicazione instaura e
favorisce relazioni tra i componenti della classe, alunni, docenti e
insegnanti di sostegno. Si occupa di promuovere i processi di comunicazione
e relazione dell’allievo e tra questo e le figure di
riferimento: insegnanti, compagni, famiglia.
“L’Asacom - prosegue Terrana - non sostituisce né tantomeno
giudica l’operato delle insegnanti di classe o dell’insegnante di sostegno
ma, al contrario, collabora e costruisce con loro un piano individualizzato
con obiettivi personalizzati, la collaborazione tra Asacom e insegnante di
sostegno, in primis, e tra Asacom e corpo docente rappresenta la chiave di
volta per l’integrazione scolastica dell’alunno con disabilità, un tema a
noi caro come partito ma anche a tante famiglie e associazioni, un primo
passo che va aggiunto anche tutti gli altri servizi extrascolastici di cui
hanno pienamente diritto in una società solidale”.
Redazione
15 novembre 2018.
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14/11/2018 |
Chiesa. Festa di santa
Venera, patrona di Grotte |
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Santa Venera |
I versi del
tradizionale "rosario cantato" in onore della patrona di Grotte hanno fatto
da colonna sonora al triduo che è stato celebrato dall'11 al 13 novembre: "Santa Venera
verginella, il martirio ti fa bella. Il candore verginale rende il nome tuo
immortale. Sposa e martire di Cristo, una vergine si onora. Chi di lei non
s'innamora non ha fede e non ha cuor".
Oggi, mercoledi 14 novembre 2018, la comunità ecclesiale di Grotte festeggia
la Santa alla cui intercessione è affidata la popolazione locale.
È il
decimo anno consecutivo che, nella data del 14 novembre, viene ripresa
l'antica tradizione di festeggiare con grande rilievo la festa patronale.
Già celebrata sino alla metà del secolo scorso, la festa aveva
successivamente conosciuto un periodo di oblio, rimanendo nell'ambito delle
ricorrenze parrocchiali. L'Arciprete don Giovanni Castronovo, sostenuto da
tutta la comunità cittadina ed in pieno accordo con l'Amministrazione
comunale, nell'anno 2008 ha voluto rivalutare la festa anche attraverso la
processione della statua. Una novità di rilievo, in quell'anno, è stata
rappresentata dal restauro conservativo del simulacro, che ha riportato il
manufatto agli antichi splendori; unica innovazione, la sostituzione della
precedente palma, segno del martirio subìto a causa della fede, con una
nuova in argento circondata da una triplice corona a significare le
attribuzioni della Santa: Apostola, Vergine e Martire.
La celebrazione delle sante Messe festive di questa giornata è curata dai
tre sacerdoti che svolgono servizio pastorale a Grotte: alle 09.00 da padre
Giovanni Castronovo, alle 11.00 da don Gaspare Sutera ed alle 17.30 da don
Marcél Ndzana Ndzana.
La processione del simulacro della santa attraverso le vie principali del
paese si svolgerà domenica prossima, 18 novembre, al termine della santa
Messa delle ore 17.30.
Carmelo Arnone
14 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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13/11/2018 |
Volontariato. Domenica 18
novembre,
donazione di sangue presso la sede Adas di Grotte |
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Verrà effettuata domenica 18 novembre, dalle ore 08.00 alle ore 12.00 a Grotte, presso la
sede Adas di Via Francesco Ingrao n° 92-94, la raccolta di sangue che, con
cadenza mensile, coinvolge i donatori grottesi. L'autoemoteca sosterà nel piazzale
interno della struttura.
I donatori dovranno essere a digiuno e dovranno portare il
tesserino Adas, un documento di riconoscimento e le ultime analisi; ciò
consentirà al personale medico, nel massimo rispetto della privacy, di
valutarne lo stato di salute e consentire di effettuare la donazione con più
tranquillità. Donare il sangue è un atto di generosità, gratuito e
disinteressato; un gesto d'amore che gratifica chi lo compie e salva la vita
a chi lo riceve.
Donazione di sangue
Grotte - Via Francesco Ingrao n° 92-94
Domenica 18 novembre - ore 08.00/12.00
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13/11/2018 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 12 novembre - Triduo in onore di santa Venera
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nel triduo in onore di santa
Venera);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera del gruppo del
Rinnovamento nello Spirito.
Martedi 13 novembre - Triduo in onore di santa Venera
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nel triduo in onore di santa
Venera);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa e Vespri solenni;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta
dai fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Mercoledi 14 novembre - Festa di santa Venera
- oggi nella chiesa Madonna del Carmelo non verrà celebrata la santa Messa;
- ore 09.00, in chiesa Madre, santa Messa (nella festa di santa Venera);
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa (nella festa di santa Venera);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa (nella festa di santa Venera).
Giovedi 15 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa ed Adorazione eucaristica;
- ore 20.00, nei locali della chiesa San Francesco, incontro delle coppie di
sposi.
Venerdi
16 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, prove di canto (per chi desidera partecipare
all'animazione musicale liturgica);
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Sabato 17 novembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva.
Domenica 18 novembre - Processione in onore di santa Venera
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa (con il cammino di fede dei fidanzati);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- a seguire, partendo dalla chiesa Madre, processione con il
simulacro di santa Venera lungo le vie del paese.
AVVISI
Ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco, hanno luogo le catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Con l'inizio delle catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale, inizia anche il corso per i cresimandi adulti, sempre ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco.
Domenica 18 novembre, dopo la santa Messa vespertina delle ore 17.30 in
chiesa Madre, avrà luogo la processione con il simulacro di santa Venera
lungo le vie del paese (Via Meli, Largo Pagano, Viale Matteotti, Portobello,
Viale della Vittoria, Corso Garibaldi, chiesa Madre).
Orari delle Sante Messe in vigore dal 28/10/2018:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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11/11/2018 |
Riconoscimenti. Allo Studio Criminisi
& Partners il Premio "Le Fonti Awards" 2018 |
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Studio Criminisi
Premiazione |
Giovedi scorso, 8 novembre 2018, all'interno di Palazzo Mezzanotte a Milano
in Piazza degli affari (noto come Palazzo della Borsa, sede della Borsa
Valori), si è svolta la cerimonia di consegna dei premi "Le Fonti Awards"
2018.
Allo Studio "Criminisi & Partners", in concorso nella categoria
"Studio Professionale dell'Anno", è stato conferito il riconoscimento di "Boutique
di Eccellenza dell'Anno - Consulenza Fiscale", con la motivazione:
"Per
l’assistenza fiscale qualificata e personalizzata, fornita attraverso una
consolidata esperienza, un efficiente supporto al cliente e un continuo
aggiornamento".
Sul
palco, a ritirare il premio, il dott. Antonio Criminisi accompagnato
dallo staff dello Studio.
"Le
Fonti Awards Italy" fa parte di una categoria di premi internazionali; ogni
vincitore, oltre ad avere il massimo di visibilità istituzionale a livello
nazionale, gode di importante esposizione mediatica a livello globale presso
la comunità degli investitori, in tutte le città dove il Premio è presente:
New York, Hong Kong, Dubai, Singapore, Londra e molti altri centri
finanziari globali.
Ai "Le Fonti Awards" si affiancano eventi globali di elevatissimo standing e
networking profilato come il CEO Summit che prevede tavole rotonde tra i CEO
e Top Executive, finalisti e vincitori del Premio, sia di multinazionali
Fortune500 che di imprese di eccellenza locali dalla crescita elevata e
sviluppo sostenibile.
Il "Galà Le Fonti", serata nella quale avviene la consegna dei premi ai
vincitori, è preceduto da "Le Fonti Night", un format televisivo che
coinvolge CEO, CFO e top manager di aziende leader nel mondo, attraverso il
dibattito nella formula CEO Summit; un momento di dialogo istituzionale tra
i protagonisti dell'economia. La serata prosegue con la cerimonia di
assegnazioni degli awards, assegnati a società e professionisti attentamente
valutati dal comitato scientifico. Tutta la serata viene seguita dalla
comunità mondiale attraverso la diretta streaming, che alterna anche
approfondimenti e servizi giornalistici lanciati dallo studio.
Per individuare le eccellenze del "Le Fonti Awards" vengono presi in
considerazione rendimenti, operazioni e altri fatti idonei ai fini della
premiazione e relativi ad un arco temporale di 12 mesi. "Le Fonti" si avvale
di un Comitato Scientifico composto da esperti nel settore accademico,
finanziario, imprenditoriale e nel campo legale. Il Comitato Scientifico
fornisce un apporto unico sia nel supporto alla selezione dei finalisti che
nel successivo supporto alla selezione dei vincitori, e si attiene ai
seguenti criteri di valutazione: Innovazione di settore, Risultati di
business, Leadership di settore, Sviluppo Strategico,
Internazionalizzazione, Alta qualità del servizio, Sostenibilità,
Formazione. Al termine del processo di
indagine sulle eccellenze in Italia
dei "Le Fonti Awards" viene individuato il vincitore per ciascuna categoria,
al quale verrà consegnato personalmente il premio.
La vittoria del
"Le
Fonti Awards" 2018 costituisce un'ulteriore conferma della professionalità
ed eccellenza dello Studio "Criminisi & Partners", già riconosciuto nello
scorso mese di luglio come migliore Studio fiscale dell’anno della
Sicilia nell'ambito degli "Italian Awards 2018".
Redazione
11 novembre 2018.
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10/11/2018 |
Iniziative. Presentazione del
libro "Solo una vita" di Mariuccia La Manna, e firme contro la violenza
sulle donne |
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Manifesto
Raccolta firme |
Si svolgerà venerdi 16 novembre, a partire dalle ore 19.00
presso l'auditorium San Nicola a Grotte, la presentazione del romanzo
di Mariuccia La Manna "Solo una vita".
Alla manifestazione parteciperanno:
- Angelo Palermo, che introdurrà il tema e condurrà la
manifestazione;
- Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte, che porgerà i saluti;
- Venerando Bellomo, che proporrà la relazione sul romanzo;
- Giusy Carreca, che leggerà alcuni brani scelti.
Sarà presente l'Autrice, per un dialogo con il pubblico sugli argomenti
trattati nel romanzo.
In occasione della manifestazione, sarà effettuata una raccolta di firme
per la proposta di legge per la modifica alla disciplina della querela per i
reati di violenza sessuale e atti persecutori (stalking).
Redazione
10 novembre 2018.
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10/11/2018 |
Comune. Diramata allerta meteo arancione;
emessa ordinanza sindacale |
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La Protezione Civile regionale ha diramato
una "Allerta meteo arancione" per mettere in guardia su precipitazioni,
anche a carattere di rovescio o temporalesco.
Il sindaco di Grotte, al fine di tutelare
l'incolumità pubblica, ha emanato l'ordinanza che pubblichiamo di seguito.
*****
COMUNE DI
GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
ORDINANZA
SINDACALE N. 55 DEL 09/11/2018
OGGETTO: Allerta meteo - Codice di allerta ARANCIONE
IL
SINDACO
VISTI:
-
l’avviso regionale di Protezione
Civile n.18313, prot. 57892 del 09/11/2018, validità: dalle ore 00.00 del
10/11/2018 fino alle ore 24.00 del 10/11/2018 per il rischio
meteo-idrogeologico e idraulico, codice di allerta ARANCIONE fase operativa PRE ALLARME;
- l'art. 679 dell'O.R.EE.LL. modificato dal D.lgs. 267/2000;
- il comma 4, dell'art. 54 del D.lgs. n. 267/2000, come sostituito dall'art.
6 del D.L. n. 92 del 23/05/2008, convertito con modificazioni in L. n. 125
del 24/07/2008;
- lo Statuto Comunale.
Tutto ciò premesso e ritenuto dover provvedere in merito e quindi emanare il
provvedimento ordinativo,
ORDINA
dalle ore 00.00 del 10/11/2018 fino alle ore 24.00 del
10/11/2018 a tutta la popolazione ricadente nel territorio comunale di
Grotte di osservare le seguenti misure e precauzioni:
1) il divieto di attività all’aperto per le scuole di ogni ordine e
grado, funzionanti nel territorio comunale con la sospensione di tutte e
attività didattiche esterne anche se programmate;
2) l’interdizione delle aree pubbliche potenzialmente a rischio quali
giardini pubblici, impianti sportivi all’aperto, aree giochi esterne e
sottopassi;
3) l’accesso al cimitero, ove si renda necessario per particolari condizioni
di criticità meteorologiche, potrà subire limitazioni nell’arco della
giornata;
4) l’interdizione e l’uso temporaneo dei locali interrati, seminterrati e
bassi;
5) la sospensione, in caso di particolari condizioni di criticità
meteorologiche, delle manifestazioni all’aperto nonché delle attività
commerciali su strada e aree pubbliche;
6) evitare, in caso di piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone già precedentemente interessate da fenomeni di allagamenti e/o
esondazione, usando in caso di estrema necessità percorsi alternativi;
7) evitare, in caso piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone precedentemente interessate da fenomeni di dissesto di
versanti e/o banconi, usando in caso di estrema necessità percorsi
alternativi;
8) di
contattare in caso di pericolo a persone e/o cose i Vigili del Fuoco (115 –
0922.511911) oil Comando della Polizia Locale (0922/944197).
ORDINA
dalle ore 00.00 del 10/11/2018 fino alle ore 24.00 del
10/11/2018:
1) alla Polizia Locale ed a tutte le Forze dell’Ordine, ove si renda
necessario, per particolari condizioni di criticità meteorologiche, di
procedere all’eventuale sgombero di edifici ed alla chiusura di strade e/o
ponti ricadenti nel territorio, avvalendosi ove necessario, anche del
supporto delle associazioni di Volontariato della Protezione Civile
esclusivamente per l’assistenza alla popolazione;
2) la trasmissione del presente provvedimento alla Prefettura, al
Dipartimento Regionale della Protezione Civile, alla Protezione Civile del
Libero Consorzio dei Comuni (ex Provincia Regionale di Agrigento), al
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ai Dirigenti Scolastici,
all’Ufficio Scolastico Provinciale ed alle Forze dell’Ordine presenti sul
territorio affinché possano tempestivamente predisporre le eventuali e
opportune misure di prevenzione di propria competenza e/o richieste
dall’Amministrazione Comunale;
3) l’inserimento immediato del presente provvedimento sul portale
istituzionale del Comune di Grotte e pubblicizzato sui mass media locali e
social network.
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Il Sindaco
Dott. Alfonso Provvidenza
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09/11/2018 |
Comune. Il sindaco
Provvidenza: "Dalla Maggioranza, impegno, serietà e amore per il proprio
paese" |
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Aula consiliare |
Soddisfazione per l'esito della seduta del Consiglio comunale di mercoledi
scorso, 7 novembre, è stata espressa dal Sindaco di Grotte.
"Il Consiglio Comunale ha approvato diversi atti
particolarmente importanti per il Comune di Grotte: il
Rendiconto di
Gestione dell'esercizio finanziario 2017; la definitiva adesione al "Gruppo
Azione Locale Sicilia Centro Meridionale"; l'adesione all'Associazione
"Strada degli Scrittori"; l'approvazione del Regolamento generale per
l'Istituzione ed il funzionamento di Consulte Comunali e gruppi di Lavoro;
l' approvazione del Regolamento per l'Istituzione del Servizio Civico
Comunale.
Atti importanti, sotto diversi aspetti: culturale, sociale ed
economico-contabile"
ha dichiarato il Primo Cittadino, che ha continuato evidenziando
l'importanza di uno dei provvedimenti approvati: "Voglio
sottolineare l'approvazione del Regolamento istitutivo del Servizio Civico
Comunale che consentirà a circa venti persone di percepire un contributo
economico a fronte dello svolgimento nel territorio comunale di servizi di
pubblico interesse e di pubblica utilità esercitati in forma volontaria e
flessibile. Tale Servizio rappresenta una risposta concreta alle esigenze
del cittadino di ricoprire un ruolo attivo, valorizzando la propria dignità
personale, favorendo la sua integrazione sociale e promuovendo il
mantenimento ed il potenziamento delle capacità personali".
Nelle parole del sindaco Alfonso Provvidenza, la conferma della coesione
dello schieramento che sostiene l'Amministrazione: "Sono stati approvati,
quindi, diversi atti dalla Maggioranza che ha mostrato, come sempre,
impegno, serietà e amore per il proprio paese".
Redazione
9 novembre 2018.
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09/11/2018 |
Politica. "7 novembre
2018, una data da ricordare per Grotte"; nota del Gruppo consiliare
M5S |
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Nella nota che pubblichiamo di seguito, le considerazioni del Gruppo
consiliare del Movimento 5 Stelle di Grotte sull'ultima seduta del Consiglio
comunale del 7 novembre scorso.
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"7 novembre 2018, una data da
ricordare per Grotte.
La democrazia, "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la
sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dal popolo, sarà
adoperata esclusivamente da Sindaco e Presidente, a loro discrezione: com'è
riportato al’art. 4 del regolamento approvato. Tant’è che il sindaco Alfonso
Provvidenza ha tenuto a sottolineare durante l’ultima seduta consiliare che
ha vinto le elezioni con oltre 1.800 preferenze, motivando così perché
accentra il potere in un solo organo, se non addirittura nelle sue mani.
La maggioranza consiliare, l’ammucchiata “civica” che sostiene la giunta
Provvidenza, che poi in buona parte è quella che ha sostenuto il sindaco
uscente, con in testa l’attuale presidente del Consiglio Comunale (751
preferenze) votato da quasi un grottese su 4,
- ha bocciato l’emendamento sul centro storico; pertanto tutto rimane com'è,
nell’attesa che le Loro “idee” maturino;
- ha bocciato l’emendamento sulla promozione della cultura della legalità,
così i criminali possono continuare ad essere ospitati e festeggiati;
- ha rinviato l’emendamento sulla riqualificazione delle villette comunali
con la “calùnia” (scusa) per la quale la mozione presentata era
troppo “vincolante” da votare perché chiedeva una ricognizione delle
villette pubbliche (entro tre mesi) e di adeguare le attrezzature, anche per
bambini disabili, compatibilmente con le risorse disponibili.
Per il sindaco Alfonso Provvidenza, la sua giunta, i consiglieri di
maggioranza, i bambini e i bambini disabili possono attendere.
L’importante è percepire una indennità di funzione piena.
Perché Loro, hanno Grotte nel cuore".
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Il Gruppo
Consiliare M5S Grotte
(Angelo Costanza, Salvatrice Morreale,
Mirella Casalicchio, Giada Vizzini)
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08/11/2018 |
Attività. Maltempo:
presentazione richieste risarcimento danni subiti dalle aziende agricole |
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Danni in agricoltura |
A seguito
delle piogge alluvionali che si sono verificate dal 31 ottobre al 4 novembre
2018, al fine di monitorare e stimare i danni in agricoltura, è necessario
che le aziende agricole ricadenti nel territorio di Grotte facciano
pervenire opportuna
segnalazione da presentare all’Ufficio Intercomunale Agricoltura di
Aragona (Via Scalo Caldare snc, 92021 Aragona, AG), oppure all’Ispettorato
dell’Agricoltura di Agrigento (Via Ugo La Malfa n.1, 92100 Agrigento).
La segnalazione va compilata per ogni singolo evento calamitoso e può essere
consegnata direttamente presso gli uffici.
Il dichiarante deve indicare la produzione ordinaria dell’intera azienda
nell’annata agraria interessata all’evento, i danni ai prodotti alle colture
distinte per foglio di mappa, la quantità e l’importo presunto del danno, i
danni alle strutture interaziendali e alle opere pubbliche di bonifica.
Possono beneficiare degli interventi previsti le imprese agricole, le
cooperative di raccolta, lavorazione, trasformazione e commercializzazione
di prodotti agricoli e le organizzazioni dei produttori riconosciute,
ricadenti nel territorio comunale di Agrigento.
Pubblichiamo i moduli delle domande (scarica
il modulo).
Redazione
8 novembre 2018.
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07/11/2018 |
Politica. "La vera
democrazia partecipata coinvolge tutti"; nota del Gruppo consiliare
M5S |
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La indennità del Presidente del Consiglio comunale e l'individuazione dei
componenti di consulte e gruppi di lavoro; questi sono gli argomenti della
nota, che pubblichiamo di seguito, diffusa dal Gruppo consiliare del
Movimento 5 Stelle di Grotte.
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"Se è pur vero che il neo
presidente del Consiglio comunale di Grotte (AG) è stato votato da un
cittadino su quattro, non conosciamo ancora con quale delibera consiliare è
stabilita la sua indennità di carica. L’ultima delibera consiliare a
riguardo, è stata approvata nel 2013 e prevedeva su proposta del dott.
Antonio Carlisi, presidente del Consiglio comunale, nonché padre
dell’attuale Presidente, la riduzione del 75% della indennità di funzione.
Considerato che non abbiamo trovato altri atti a riguardo, attendiamo
notizie in merito.
Il prossimo 7 novembre si riunirà il consiglio comunale e su proposta del
Presidente del Consiglio comunale è inserito al punto 6 dell’ordine del
giorno l’approvazione del “Regolamento Generale per l’istituzione ed il
funzionamento di consulte e gruppi di lavoro”.
Premesso che tale proposta di regolamento non è stata preventivamente
presentata nella commissione consiliare di riferimento, le consulte dei
cittadini sono organismi liberamente costituiti al fine di consentire
la partecipazione dei cittadini all'amministrazione locale.
Se in altri Comuni sono pubblicati appositi bandi per la trasmissione delle
domande di partecipazione, queste ultime esaminate dalla Commissione
consiliare terza che ne determina l'ammissibilità, all’art. 4
del regolamento proposto al Consiglio comunale è riportato testualmente: “i
componenti, a seguito di adeguate forme scritte di pubblicità nel
territorio e sulla base delle istanze di far parte della consulta pervenute
al protocollo comunale, sono individuati dal Presidente del Consiglio
comunale, di concerto con il Sindaco, esaminando le richieste pervenute
e accertandosi dell’insussistenza di eventuali cause di incompatibilità”.
Se l'intento, attraverso l'istituzione di consulte e gruppi di lavoro, è
quello di garantire l'effettiva partecipazione democratica dei cittadini
all'attività politico-amministrativa del paese, riteniamo che le modalità
di selezione dei suoi componenti, così come individuate nel suddetto
regolamento, non ne permettano il perseguimento.
Risultano, al contrario, poco applicative e rispettose del principio
stesso della democrazia partecipata giacché quest'ultima verrebbe, in
tal modo, limitata e ristretta ai soli prescelti.
La vera democrazia partecipata coinvolge tutti.
Soltanto così si rafforza la capacità progettuale di un Comune, si
contribuisce ad una più elevata coesione sociale e si opera nell'interesse
della comunità tutta.
Per queste ragioni il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle chiede che la
proposta di Regolamento in oggetto venga rivalutata e rimodulata in apposita
sede, attivando la Commissione consiliare competente".
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Il Gruppo
Consiliare M5S Grotte
(Angelo Costanza, Salvatrice Morreale,
Mirella Casalicchio, Giada Vizzini)
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07/11/2018 |
Servizi. Avviamento dei
lavoratori forestali 151sti; presentarsi venerdi 9 novembre alle ore 11.00 |
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Centro per l'impiego |
Con una nota ufficiale, il Dirigente del Centro per l'Impiego di Canicatti,
arch. Antonio Bruzzi, ha comunicato che venerdi 9 novembre
2018, a partire dalle ore 11.00, i lavoratori forestali Braccianti
Agricoli 151sti
interessati all'avviamento potranno presentarsi, muniti di documento di
riconoscimento, presso il Centro per l'Impiego Recapito di Grotte. *****
"Oggetto: Avviso pubblicazione richiesta avviamento lavoratori
forestali.
Si comunica che il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e
Territoriale Servizio 8 Servizio per il Territorio di Agrigento ha richiesto
un nulla-osta per l'avviamento di n. 26 lavoratori forestali 151sti da
avviare presso i cantieri dei Comuni di Grotte, Naro e Racalmuto così come segue:
1) Cantiere di Grotte n. 10 lavoratori con la qualifica di
Bracciante Agricole 151/sta;
1) Cantiere di Naro n. 9 lavoratori con la qualifica di
Braccianti Agricoli 151/sta;
1) Cantiere di Racalmuto n. 7 lavoratori con la qualifica di
Braccianti Agricoli 151/sti.
I lavoratori interessati debitamente inseriti in
graduatoria dovranno recarsi in data 09/11/2018 alle ore 11.00
muniti di documento di riconoscimento presso il C.P.I. di Canicatti per i
lavoratori di Naro e Racalmuto, e presso il Recapito di Grotte per i
lavoratori residenti a Grotte".
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Il Responsabile del procedimento
Dott. Tommaso Vergopia |
Il Dirigente dell U.O.
Arch. Antonio Bruzzi
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06/11/2018 |
Politica. Salvatrice Morreale
(M5S): "Cultura della legalità e trasparenza sono obiettivi
primari" |
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Salvatrice Morreale |
“Lo scorso 10 settembre abbiamo presentato la
mozione riguardo la Promozione della cultura della legalità. La cultura
della legalità e la trasparenza sono obiettivi primari che le istituzioni
hanno l’obbligo di perseguire - ha dichiarato Salvatrice Morreale,
Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Grotte -. Le istituzioni
pubbliche devono essere simbolo di legalità per l’intera società ed hanno
l’onere di provvedere ad educare alla legalità, intesa come acquisizione di
una coscienza civile e di un comportamento etico, promuovendo, anche con
azioni concrete e gesti formali, la cultura del rispetto delle regole di
convivenza sociale e il senso di legalità. Se da un lato sono tenute a
sensibilizzare alla legalità - ha continuato Morreale -, dall’altra
devono tutelarla, non soltanto fuori, ma anche all’interno delle sedi
istituzionali, quale baluardo imprescindibile per lo sviluppo di una società
civile. Modello esemplare e incorruttibile di legalità, attente ai propri
comportamenti, poiché la mancanza di una cultura della legalità all’interno
della propria struttura rischierebbe di produrre forme estreme di illegalità”.
Redazione
6 novembre 2018.
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06/11/2018 |
Iniziative. Invito di
Aristotele Cuffaro alla "Festa di
San Martinu. 'Mpignulati e vinu", il 10 novembre |
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Guarda il video |
Il personale e "particolarissimo" invito di
Aristotele Cuffaro (ideatore ed organizzatore)
alla "Festa di San Martinu. 'Mpignulati e vinu",
che si terrà a Grotte, in Piazza Marconi, il prossimo sabato 10 novembre
a partire dalle ore 18.00. Si potrà degustare la 'Mpignulata (specialità culinaria realizzata con
la ricetta tipica grottese) accompagnata dal vino novello di
produzione locale. Si esibiranno in Piazza Marconi: il
Gruppo Folk "Herbessus", il gruppo dei tamburinari "Città di
Grotte" e, alle ore 21.30, il cabarettista Marco Manera. A conclusione della
manifestazione, la premiazione del cuoco che avrà realizzato la migliore 'Mpignulata.
Prevista per la scorsa domenica, la festa, a causa del maltempo, è stata
rinviata a sabato prossimo.
Redazione
6 novembre 2018.
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Manifesto |
06/11/2018 |
Comune. Presentazione domande
per l'iscrizione all'Albo degli Scrutatori di seggio elettorale |
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Modulo di domanda |
Gli elettori del comune di Grotte, qualora interessati, possono presentare
domanda per essere inclusi nell'Albo Unico delle persone idonee a svolgere
l'ufficio di Scrutatore di seggio elettorale.
Le domande dovranno essere presentate all'Ufficio Protocollo del Comune
entro e non oltre il 30 novembre 2018,
compilate su questo
Modulo
.
***** COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)
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FORMAZIONE A DOMANDA DELL’ALBO UNICO DELLE PERSONE IDONEE
ALL’UFFICIO DI SCRUTATORE DI SEGGIO ELETTORALE
ART. 9, LEGGE 30 APRILE 1999 , N. 120
IL SINDACO
Visto che ai sensi dell’art.1 della legge 8 marzo 1989, n. 95 come
modificato dall’art. 9 della legge 30 aprile 1999, n. 120, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 Maggio 1999, ogni Comune della Repubblica è
tenuto ad istituire un unico Albo delle persone idonee all’ufficio di
scrutatore di seggio elettorale comprendente i nominativi degli elettori che
presentino apposita
domanda;
rilevato che a tal fine
entro il mese di ottobre di ogni anno nell’Albo Pretorio del Comune e in
altri luoghi pubblici, deve essere affisso un apposito manifesto;
INVITA
gli elettori che desiderino essere inseriti nell’Albo delle persone idonee
all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale, a presentare
domanda, entro il 30 novembre 2018
presso questo Comune.
Si precisa che
l’inclusione nel predetto Albo è subordinata al possesso dei seguenti
requisiti:
a) essere elettore del Comune;
b) avere assolto gli obblighi scolastici;
sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di ufficio elettorale coloro che
si trovino nelle condizioni di cui all’art. 23 del testo unico delle leggi
per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni
Comunali, approvato con il D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, ed all’art. 38 del
testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei
Deputati, approvato con il D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361*.
Per il ritiro dei
modelli di domanda e per ogni altra informazione, gli interessati
possono rivolgersi al personale addetto all’ufficio elettorale comunale
durante il normale orario di lavoro.
Dalla Residenza Municipale, lì 02/11/2018 |
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IL SINDACO
Alfonso Provvidenza
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* Ai sensi dell'art. 23 del testo unico delle leggi per la composizione e la
selezione degli organi delle Amministrazioni comunali e dell'art. 38 del
testo unico delle leggi recanti norme per la elezione alla Camera dei
Deputati non possono esercitare le funzioni di Presidente di Ufficio
Elettorale di sezione, di scrutatore e di segretario, le persone che
appartengono alle seguenti categorie:
a) coloro che, alla data delle elezioni, hanno superato il settantesimo anno
di età;
b) i dipendenti dei Ministeri dell'Interno, delle Poste e delle
Telecomunicazioni e dei Trasporti;
c) gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
d) i Segretari comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a
prestare servizio presso gli Uffici Elettorali comunali;
e) i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
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05/11/2018 |
Scuola. Controlli di
amministratori e tecnici del Comune in tutti gli edifici scolastici:
situazione nella norma |
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Istituto "Roncalli" |
Stamattina, prima dell'inizio delle lezioni, all'apertura degli edifici
scolastici presenti nel territorio comunale, nei quali è articolato
l'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli", l'Amministrazione ha mandato
il personale tecnico a controllare se vi si fossero verificate
infiltrazioni o altri danni strutturali.
Inoltre, sempre in mattinata prima che gli studenti entrassero in
classe, gli stessi Amministratori hanno voluto constatare personalmente
lo stato delle strutture scolastiche: dai controlli è risultato essere
tutto nella norma.
L'unico inconveniente si è verificato nel plesso di Via Acquanova, che
ospita le classi di scuola media, dove è stato riscontrato un guasto
elettrico che si sta provvedendo a riparare.
Redazione
5 novembre 2018.
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05/11/2018 |
Cronaca. Maltempo: interventi
immediati del Comune sulla viabilità esterna |
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Il maltempo che ha imperversato nei giorni scorsi, ha provocato a Grotte
alcuni disagi ma nessun danno alle persone. Tutte le attività e
manifestazioni esterne previste per ieri, domenica 4 novembre, erano state
sospese dal Sindaco con una ordinanza - tenuto conto dell'allerta rossa
diramata dalla Protezione Civile regionale - e rinviate alla prossima
domenica 11 novembre. Pochi i danni lievi alle infrastrutture. Parte della
circolazione esterna resa temporaneamente difficoltosa a causa dell'acqua e
del fango che si sono depositati sulla sede stradale. In questi casi, come
ad esempio in
Contrada Racalmare, nella via verso Comitini, sulla strada Stretto Cuvello,
in Contrada Arena ed in Contrada Altavilla, sono intervenuti i mezzi
comunali per rimuovere il materiale e ripristinare la circolazione (vedi
immagini a lato).
"Ieri mattina non abbiamo celebrato la commemorazione per la Festa
dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, perché era stata
diramata l'allerta rossa. Sono stato impegnato tutta la mattinata nel
controllare le situazioni di eventuale pericolo nelle vie cittadine e nelle
strade extraurbane - ha dichiarato il sindaco Alfonso Provvidenza -;
sono intervenuto con i miei collaboratori per soccorrere alcune persone che
erano rimaste bloccate. Abbiamo fatto diversi interventi, ed è stato sempre
tutto sotto controllo. Siamo stati in stretto contatto con la Protezione
Civile - ha continuato il Primo Cittadino -; il Centro Operativo
Comunale ha funzionato perfettamente. La situazione continua ad essere sotto
controllo. Ci sono problemi ma in maniera molto limitata rispetto ad altri
paesi, non abbiamo avuto criticità o situazioni di estremo pericolo, solo
qualche difficoltà lungo le strade che è stata eliminata in breve tempo".
Permangono delle situazioni di difficoltà a circolare in alcune strade
interpoderali; il Sindaco ha dato incarico agli uffici comunali di
contattare i tecnici di due ditte esterne, che da stamattina sono al lavoro
per ripristinare la viabilità anche in queste strade a ridotto traffico. La
situazione dovrebbe ritornare alla completa normalità entro un paio di
giorni.
Carmelo Arnone
5 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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05/11/2018 |
Politica. "Faremo il
possibile per fronteggiare l'emergenza"; dichiarazioni dei
parlamentari del
M5S |
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“La Sicilia occidentale è in ginocchio: regna sia la
rabbia che la tristezza per i tanti danni causati da un maltempo in grado di
lasciare traccia su un territorio già fortemente provato. Noi faremo il
possibile per fronteggiare l’emergenza”.
A dichiararlo sono i parlamentari del Movimento 5 Stelle Azzurra Cancelleri,
Vita Martinciglio, Filippo Perconti, Michele Sodano, Rosalba Cimino e
Rino Marinello assieme ai deputati regionali Giovanni Di Caro e Matteo
Mangiacavallo.
“Agrigento, Sciacca, Licata, Menfi, Porto Empedocle, Favara, i Monti
Sicani ed infine l’intero comparto centro occidentale della provincia di
Palermo sono stati investiti da un’autentica tempesta: paesi e città sono
raggiunti da violenti temporali che hanno causato allagamenti e con l’acqua
che inizia a ritirarsi, i danni affiorano e si mostrano nella loro
drammaticità; tra Agrigento e Palermo iniziano a contarsi le criticità tra
strade impraticabili e viabilità compromessa - proseguono i portavoce
del Movimento - dieci i morti soltanto in provincia di Palermo, tra
Casteldaccia e Vicari, a cui si aggiungono altre due vittime a Cammarata e
un disperso a Corleone. Il premier Giuseppe Conte, in visita presso le zone
colpite in provincia di Palermo - sottolineano i 5 Stelle - ha
annunciato che al più presto sarà convocato un Consiglio dei Ministri per
deliberare lo stato d'emergenza. Nei prossimi giorni presenteremo più atti
necessari per fronteggiare l'emergenza - concludono i parlamentari -
ci siamo adoperati per monitorare le condizioni in cui versano le zone
colpite e affinché le istituzioni intervengano al più presto con incisività,
accogliendo le richieste del territorio afflitto da questo immane disastro”.
Redazione
5 novembre 2018.
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05/11/2018 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 5 novembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera del gruppo del
Rinnovamento nello Spirito.
Martedi 6 novembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta
dai fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Mercoledi 7 novembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa (in onore di padre Vinti,
nell'anniversario della traslazione dei resti mortali).
Giovedi 8 novembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa ed Adorazione eucaristica;
- ore 20.00, nei locali della chiesa San Francesco, incontro delle coppie di
sposi.
Venerdi
9 novembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa (Ottavario dei
defunti);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, prove di canto (per chi desidera partecipare
all'animazione musicale liturgica);
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Sabato 10 novembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (in suffragio
di tutti i defunti dal novembre 2017 ad oggi);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva.
Domenica 11 novembre - Triduo in onore di santa Venera
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa di San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa (con il cammino di fede dei fidanzati);
- ore 18.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nel triduo in onore di
santa Venera);
- ore 18.30, in chiesa Madre, esposizione delle reliquie di santa
Venera e santa Messa.
Lunedi 12 novembre - Triduo in onore di santa Venera
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nel triduo in onore di santa
Venera);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera del gruppo del
Rinnovamento nello Spirito.
Martedi 13 novembre - Triduo in onore di santa Venera
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario (nel triduo in onore di santa
Venera);
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa e Vespri solenni;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta
dai fratelli del Cammino Neocatecumenale (sono aperte le iscrizioni per i
cresimandi adulti).
Mercoledi 14 novembre - Festa di santa Venera
- oggi nella chiesa Madonna del Carmelo non verrà celebrata la santa Messa;
- ore 09.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa (nella festa di santa Venera);
- la processione con il simulacro di santa Venera si svolgerà
domenica 18 novembre.
AVVISI
Ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco, hanno luogo le catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Con l'inizio delle catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale, inizia anche il corso per i cresimandi adulti, sempre ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco.
Coloro che vogliono contribuire alla celebrazione dell'Ottavario dei
defunti (dal 3 al 10 novembre) possono rivolgersi in parrocchia.
L'Ottavario sarà celebrato
nella chiesa Madonna del Carmelo alle ore 09.00 (per l'Unità pastorale chiesa Madre e
chiesa Madonna del Carmelo), e nella chiesa di san Rocco alle ore 17.00.
Sabato 10 novembre, alle ore 09.00 nella chiesa Madonna del Carmelo, sarà celebrata una
santa Messa in suffragio di tutti i defunti dal novembre 2017 ad oggi.
Domenica 18 novembre, dopo la santa Messa vespertina delle ore 17.30 in
chiesa Madre, avrà luogo la processione con il simulacro di santa Venera
lungo le vie del paese (Via Meli, Largo Pagano, Viale Matteotti, Portobello,
Viale della Vittoria, Corso Garibaldi, chiesa Madre).
Orari delle Sante Messe in vigore dal 28/10/2018:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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04/11/2018 |
Comune. Diramata allerta meteo arancione;
emessa ordinanza sindacale |
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La Protezione Civile regionale ha diramato
una "Allerta meteo arancione" per mettere in guardia su precipitazioni,
anche a carattere di rovescio o temporalesco.
Il sindaco di Grotte, al fine di tutelare
l'incolumità pubblica, ha emanato l'ordinanza che pubblichiamo di seguito.
*****
COMUNE DI
GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
ORDINANZA
SINDACALE N. 53 DEL 03/11/2018
OGGETTO: Allerta meteo - Codice di allerta ARANCIONE
IL
SINDACO
VISTI:
-
l’avviso regionale di Protezione
Civile n.18307, prot. 56259 del 03/11/2018, validità: dalle ore 00.00 del
04/11/2018 fino alle ore 24.00 del 04/11/2018 per il rischio
meteo-idrogeologico e idraulico, codice di allerta ARANCIONE fase operativa
PRE ALLARME;
- l'art. 679 dell'O.R.EE.LL. modificato dal D.lgs. 267/2000;
- il comma 4, dell'art. 54 del D.lgs. n. 267/2000, come sostituito dall'art.
6 del D.L. n. 92 del 23/05/2008, convertito con modificazioni in L. n. 125
del 24/07/2008;
- lo Statuto Comunale.
Tutto ciò premesso e ritenuto dover provvedere in merito e quindi emanare il
provvedimento ordinativo,
ORDINA
dalle ore 00.00 del 04/11/2018 fino alle ore 24.00 del
04/11/2018 a tutta la popolazione ricadente nel territorio comunale di
Grotte di osservare le seguenti misure e precauzioni:
1) il divieto di attività all’aperto per le scuole di ogni ordine e
grado, funzionanti nel territorio comunale con la sospensione di tutte e
attività didattiche esterne anche se programmate;
2) l’interdizione delle aree pubbliche potenzialmente a rischio quali
giardini pubblici, impianti sportivi all’aperto, aree giochi esterne e
sottopassi;
3) l’accesso al cimitero, ove si renda necessario per particolari condizioni
di criticità meteorologiche, potrà subire limitazioni nell’arco della
giornata;
4) l’interdizione e l’uso temporaneo dei locali interrati, seminterrati e
bassi;
5) la sospensione, in caso di particolari condizioni di criticità
meteorologiche, delle manifestazioni all’aperto nonché delle attività
commerciali su strada e aree pubbliche;
6) evitare, in caso di piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone già precedentemente interessate da fenomeni di allagamenti e/o
esondazione, usando in caso di estrema necessità percorsi alternativi;
7) evitare, in caso piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone precedentemente interessate da fenomeni di dissesto di
versanti e/o banconi, usando in caso di estrema necessità percorsi
alternativi.
ORDINA
dalle ore 00.00 del 04/11/2018 fino alle ore 24.00 del
04/11/2018:
1) alla Polizia Locale ed a tutte le Forze dell’Ordine, ove si renda
necessario, per particolari condizioni di criticità meteorologiche, di
procedere all’eventuale sgombero di edifici ed alla chiusura di strade e/o
ponti ricadenti nel territorio, avvalendosi ove necessario, anche del
supporto delle associazioni di Volontariato della Protezione Civile
esclusivamente per l’assistenza alla popolazione;
2) la trasmissione del presente provvedimento alla Prefettura, al
Dipartimento Regionale della Protezione Civile, alla Protezione Civile del
Libero Consorzio dei Comuni (ex Provincia Regionale di Agrigento), al
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ai Dirigenti Scolastici,
all’Ufficio Scolastico Provinciale ed alle Forze dell’Ordine presenti sul
territorio affinché possano tempestivamente predisporre le eventuali e
opportune misure di prevenzione di propria competenza e/o richieste
dall’Amministrazione Comunale;
3) l’inserimento immediato del presente provvedimento sul portale
istituzionale del Comune di Grotte e pubblicizzato sui mass media locali e
social network.
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Il Sindaco
Dott. Alfonso Provvidenza
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04/11/2018 |
Ricorrenze. 4 Novembre: in
memoria del carabiniere Giovanni Zaffuto, morto in Albania nel 1943 |
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Carab.
Zaffuto Giovanni
Lapidi ai Caduti
Carab.
Zaffuto Giovanni
In Albania |
Grotte non dimentica i suoi figli.
Oggi sarebbe un vispo nonnino che lo scorso luglio avrebbe festeggiato,
circondato dall'affetto di figli e nipoti, il 97° compleanno. Ma la Storia,
incontrando la sua storia personale, ha scritto un finale diverso.
Faceva freddo quel 4 novembre 1943, sui monti dell'Albania. Spogliato
di tutto, fatto inginocchiare, l'ultimo suo sguardo fu rivolto ai boschi di
Fushe Gurra prima che una pallottola, a sangue freddo da distanza
ravvicinata, ponesse fine ai suoi giorni.
Giovanni Zaffuto, figlio di Michele, era solo un ragazzo quando venne
chiamato alle armi per combattere nel corso della 2^ Guerra Mondiale.
Nato a Grotte il 3 luglio 1921, allo scoppio del conflitto era stato
arruolato nei Carabinieri Reali. Con il XVII Battaglione venne inviato in
Albania. L'8 settembre 1943, alla firma dell'armistizio, Giovanni si trovava
agli ordini del Colonnello Giulio Gamucci, di Firenze, comandante della
Legione Carabinieri Reali di Tirana.
La Colonna Gamucci, sotto scorta tedesca, il 19 settembre partì verso
Elbasan; gli ufficiali su veicoli a motore, la truppa a piedi. La Colonna,
riunitasi il 24 settembre, partì diretta a Bitola, ma venne bloccata al
bivio di Qukes dai partigiani albanesi al comando di Kadri Hoxha e venne
dirottata sui monti verso Cerminike, che ospitava una base partigiana dove
erano già stati concentrati altri italiani. La Colonna catturata era
composta da 110 carabinieri, 10 ufficiali e da circa 450 uomini del XXVI
Battaglione delle Camicie Nere. Prima del 15 ottobre, il comando del LNC (Lëvizja
Nacional Çlirimtare - "Movimento di Liberazione Nazionale") di Labinot
decise l’uccisione di tutti i carabinieri insieme ai loro ufficiali. Alla
riunione parteciparono: Enver Hoxha, Segretario Generale del LNC; Mehmet
Shehu, comandante della 1ª Brigata partigiana; Dušan Mugoša, inviato del
Partito comunista jugoslavo. La motivazione della decisione è da individuare
nell'odio maturato tra carabinieri e partigiani a causa degli scontri a
fuoco e delle torture inflitte agli antifascisti catturati nel corso
dell'occupazione italiana in Albania. Inoltre i comandanti partigiani
decisero di impossessarsi del vestiario e delle calzature dei prigionieri
per fornirle ai loro uomini. L'operazione fu mantenuta segreta perché, a
causa della sua palese illegalità, avrebbe di certo provocato reazioni
negative fra gli Alleati, che rifornivano di armi e vettovagliamento i
movimenti di resistenza.
Il primo ad essere assassinato fu il comandante della Colonna, il Colonnello
Giulio Gamucci, prelevato il 16 ottobre con il pretesto di dover guidare i
carabinieri ai suoi ordini verso Burrell; di lui non si saprà più nulla.
Il 1° novembre vennero prelevati gli altri ufficiali dei carabinieri, tra
cui il Capitano Stefano Mereu ed il Colonnello Medico Federico Petit Bon
(mentre vennero risparmiati gli ufficiali delle altre Armi); anche questi
non faranno più ritorno.
In seguito
tutti i rimanenti carabinieri, circa 110 uomini, furono condotti in località
Fushe Gurra ("la radura con l'acqua") a 5 chilometri a nord di Orenje, dove
vennero denudati, divisi in piccoli gruppi e condotti nel bosco. La
fucilazione avvenne a distanza ravvicinata. I resti dei malcapitati furono
lasciati insepolti. Il massacro fu comandato da Xhelal Staravecka, Capitano
del 2° Battaglione della 1° Brigata d'Assalto (in seguito dichiarerà di aver
ucciso personalmente diciassette carabinieri).
Unico sopravvissuto, testimone oculare della carneficina, fu l'autiere
Mario Errico, di Napoli, che in una
dichiarazione ufficiale del 5 gennaio 1946 descrisse i particolari
dell’accaduto.
Possiamo solo lontanamente immaginare l'angoscia del giovane carabiniere
Giovanni Zaffuto nell'approssimarsi della sua fine. Sentire a distanza, tra
gli alberi, il ripetersi degli spari, le grida di dolore dei commilitoni
moribondi, il freddo pungente sul corpo privato di ogni indumento,
annichilito nel suo essere, esposto nella sua nudità, consapevole della
totale impotenza e dell'ineluttabilità di una morte ormai prossima.
Questo ragazzo di soli 22 anni, con il cuore in agonia, avrà pensato
all'ultimo abbraccio della sua cara mamma tra le lacrime alla partenza: "Figliu
miu, lu Signuri t'ava binidiciri".
Quando la mano assassina, a sangue freddo, avrà premuto il grilletto della
pistola contro la nuca di Giovanni, inginocchiato a terra, disarmato ed
inerme, la pallottola non gli avrà tolto la vita ma gli avrà dischiuso le
porte della vita eterna, dove "non ci sarà più la morte, né lutto, né
lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate" (Ap. 21,4).
Sulla
lapide in memoria dei caduti della 2^ Guerra Mondiale, esposta a Grotte
nella Villetta "Cimino", tra gli altri nomi viene riportato "Carab.
Zaffuto Giovanni".
Oggi ricordiamo questo ragazzo, troppo precocemente strappato alla vita
terrena, vittima dell'insensatezza e della ferocia umana. Non un nome ignoto
tra altri ma un amato figlio di questo paese che non lo ha dimenticato.
Così come non ha dimenticato i caduti della 1^ Guerra Mondiale (leggi
i nomi), gli altri caduti della 2^ Guerra Mondiale (leggi
i nomi) e dei caduti o dispersi sul Fronte Russo (leggi
i nomi).
Questa vicenda del 1943 è riportata nel libro di Antonio Magagnino, "L'eccidio
della colonna Gamucci", Herald editore, 2016, Roma.
Ecco cosa scrive l'autore, già Maresciallo dei Carabinieri, nella
presentazione del testo: "L’eccidio della Colonna Gamucci è definito
dagli storici il secondo eccidio più feroce dopo quello di Cefalonia. La
tragica fine della “Colonna Gamucci” rappresentò la barbara esecuzione di
circa un centinaio di Carabinieri Reali in terra di Albania per mano di
Partigiani al comando del Capitano della Gendarmeria Albanese Xhelal
Staravecka. L’eccidio è rimasto per molti anni sotto la oscura coltre del
dubbio e del sospetto circa le modalità e i mandanti. Mai si è voluto,
infatti, in tutti questi anni, evidenziare la verità storica sull’eccidio.
Mai sino ad oggi, è stato possibile ricostruire nei dettagli l’accaduto.
L’unica certezza storica relativa ai fatti ed incontestata fu che tra gli
autori dell’esecuzione omicida certamente fu ravvisabile la mano del
Capitano Xhelal Staravecka. Altri tra i quali il suo diretto superiore Col.
Kadri Aziz Hoxha, esponenti al potere all’epoca come Mehmet Shehu nonché il
futuro dittatore dello stato albanese Enver Hoxha, non furono mai
ufficialmente ritenuti responsabili, ma rappresentarono da subito rispetto
alla vicenda figurate ambigue. Al tempo non si volle neanche recuperare i
militari caduti. Indagini, riscontri e testimonianze dirette hanno permesso
di accertare la precisa collocazione temporale dell’accaduto. Fu un
pomeriggio del 4 novembre 1943, ma tuttora ufficialmente per la Repubblica
Italiana l’eccidio è avvenuto nel settembre 1943. Una parte dei componenti
in forza alla colonna Gamucci sono risultati per decenni scomparsi. Solo
durante le mie indagini ho scoperto che alcuni di loro avevano fatto rientro
a casa. Il fascicolo dell’eccidio era stato riposto, per anni, nel
cosiddetto “armadio della vergogna” ubicato all’interno dei sotterranei del
Tribunale Militare di Roma. Ho potuto, partendo da documenti risalenti agli
anni ‘50, rintracciare molti dei familiari dei caduti appartenuti alla
spedizione. L’inteso studio e le indagini durate ben otto anni, mi hanno
permesso di effettuare un’accurata ricostruzione degli accadimenti. La mia è
stata una difficile ricerca di testimonianze, un’attenta analisi di
documenti all’interno del procedimento penale che era stato aperto presso la
Corte di Appello di Roma nel 1950. Un estenuante lavoro alla ricerca di dati
anagrafici volti a rintracciare parte degli appartenenti alla spedizione.
Durante tale ricerca un episodio ha destato in me una fortissima emozione:
ero intento nelle mie ricerche quando una telefonata mi preannunciò l’arrivo
del figlio oramai ottantenne del Col. Rossetti, Padre Franco Rossetti. Tra
la varie cose che mi raccontò, egli mi disse: “Maresciallo mi creda, mia
madre è morta cinque anni fa, ogni mattina la vedevo guardare fuori dalla
finestra in attesa del ritorno di mio padre”. Nella mente di queste
persone c’era una ferita mai chiusa per mano di assassini rimasti impuniti".
Carmelo Arnone
4 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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03/11/2018 |
Politica. "Recupero e
tutela del centro storico"; nota del Gruppo consiliare
M5S |
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Di seguito pubblichiamo la nota del Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle
di Grotte, sulla mozione presentata il 5 settembre 2018 avente ad oggetto "attuazione
di misure in materia di recupero e tutela del centro storico".
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"Lo scorso 5 settembre abbiamo
presentato la mozione riguardo “attuazione di misure in materia di recupero
e tutela del centro storico”.
Riteniamo che il processo di spopolamento, che ha coinvolto prima il cuore
del centro abitato e poi il resto della città, ha paradossalmente tutelato
le qualità e peculiarità del nostro centro storico.
Avviare un processo virtuoso di recupero e valorizzare degli immobili siti
nel centro storico di Grotte è indispensabile per rinvigorire l’economia
locale tramite l’edilizia, il turismo, l’artigianato.
La mozione proposta mira ad avviare un processo virtuoso di recupero e
valorizzare degli immobili, riducendo altresì significativamente gli
interventi di messa in sicurezza".
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Il Gruppo
Consiliare M5S Grotte
(Angelo Costanza, Salvatrice Morreale,
Mirella Casalicchio, Giada Vizzini)
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03/11/2018 |
Chiesa. incontro di
formazione per i catechisti; domenica alle ore 16.00 presso l'oratorio
parrocchiale |
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Locandina |
Si terrà domani, domenica 4 novembre 2018, alle ore 16.00
presso l'oratorio parrocchiale di Via del Gesù (ex Istituto delle Ancelle
Riparatrici), il primo incontro di formazione dell'anno pastorale
2018-2019 dedicato a tutti i catechisti parrocchiali di Grotte.
L'incontro, organizzato dal Servizio per la catechesi dell'Unità Pastorale
cittadina, verterà sul tema "Dove nasce la necessità di accompagnare in
educazione", e vedrà come relatore don Giuseppe Cumbo, Direttore del
centro Diocesano per l'Evangelizzazione e la Catechesi.
Redazione
3 novembre 2018.
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03/11/2018 |
Politica. "Regolamento
comunale sulla Democrazia Partecipata"; mozione del Gruppo consiliare
M5S |
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Il 31 ottobre scorso, il Gruppo
consiliare del Movimento 5 Stelle di Grotte ha presentato una mozione
con la quale si chiede che venga pianificato un regolamento comunale sulla
democrazia partecipata. Di seguito, il testo della mozione.
*****
"Al sig. Sindaco del Comune di
Grotte
Al Presidente del Consiglio
Ai Consiglieri comunali
e.p.c. Al Segretario Comunale
Oggetto: Mozione di indirizzo per la pianificazione di un regolamento
comunale sulla democrazia partecipata.
Il gruppo consiliare del Movimento5Stelle,
atteso che l’art. 6, comma 1, della L.R. 28 gennaio 2014, n. 5, come
modificato dall’art. 6, comma 2, della L.R. 7 maggio 2015, n. 9, prevede
l’obbligo per i comuni di destinare almeno il 2% dei trasferimenti correnti
regionali con forme di democrazia partecipata, ovvero utilizzando strumenti
che coinvolgano la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune,
pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non
utilizzate secondo tali modalità;
vista la circolare n. 5/2017 del 9 marzo 2017, emanata dall’Assessorato
Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, Servizio n. 4,
recante disposizioni per l’applicazione della normativa sopracitata;
che la summenzionata circolare chiarisce che, in virtù del combinato
disposto dell’art.5 e della lett. e) del comma 2 dell’art. 32 della legge
142/1990 , come eccepiti dalla L.R. 11 dicembre 1991 n. 48 e s.m.i., il
Consiglio Comunale provvede, preliminarmente, ad adottare appositi
provvedimenti per l’istituzione ed il funzionamento della partecipazione;
visto l’art. 8, comma 3, del T.U.E.L.;
visto l’art. 33 del vigente Statuto Comunale il quale stabilisce che “il
Comune informa la propria attività ai principi della partecipazione dei
cittadini, sia singoli che associati, per assicurare il buon andamento,
l’imparzialità e la trasparenza dell’azione amministrativa” promuovendo
diversi istituti di partecipazione popolare;
data l’assenza di un Regolamento Comunale per la destinazione dei
finanziamenti regionali ai sensi degli articoli succitati
chiede
che venga data attuazione all’art. 6, comma 1, della L.R. 28 gennaio
2014, n. 5 e s.m.i., partendo dalla pianificazione di un Regolamento
comunale che disciplini le modalità attuative di coinvolgimento e
partecipazione di tutti i cittadini alle scelte amministrative: le fasi, gli
ambiti di azione, le scadenze da rispettare, gli strumenti di cui si potrà
disporre per suggerire idee,
affiancandosi all’amministrazione ed agli organi consiliari".
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Il Gruppo
Consiliare M5S Grotte
(Angelo Costanza, Salvatrice Morreale,
Mirella Casalicchio, Giada Vizzini)
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03/11/2018 |
Cronaca. Maltempo: ancora un
intervento della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco |
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Ieri pomeriggio, presso il casale Matrona in Contrada Racalmare, il vento
forte ha provocato la caduta di un albero al di sopra dei fili della
corrente elettrica, ai bordi della strada.
Allertata dell'accaduto, la Polizia Municipale di Grotte è subito
intervenuta sul posto per verificare la situazione di pericolo venutasi a
creare. Cinque i nuclei familiari che rischiavano di rimanere senza energia
elettrica, esposti al pericolo di folgorazione nel caso il peso dell'albero
avesse tranciato i cavi dell'elettricità.
Contattati i Vigili del Fuoco di Canicatti, il personale tecnico e le Forze
dell'Ordine, sotto una pioggia incessante, hanno provveduto a rimuovere
l'albero abbattuto ed a ripristinare la viabilità e la sicurezza.
Nelle immagini a lato, gli automezzi del personale intervenuto, ed i Vigili
del Fuoco all'opera.
Carmelo Arnone
3 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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02/11/2018 |
Comune. Diramata per domani allerta meteo
rossa; chiuse le scuole ed il cimitero |
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Il sindaco di Grotte
Alfonso Provvidenza, in considerazione della
comunicazione n.
18306
della Protezione Civile Regionale con livello di allerta rosso per forti
precipitazioni e temporali previste nella giornata di sabato 3 novembre 2018,
invita i cittadini a mettere in atto tutte le precauzione atte a prevenire
pericoli per la propria sicurezza. Nella prima serata di oggi ha emanato una
ordinanza (pubblicata di seguito) con la quale impone la chiusura delle
scuole di ogni ordine e grado situate nel territorio di Grotte e del
cimitero comunale.
*****
COMUNE DI
GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
ORDINANZA
SINDACALE N. 52 DEL 02/11/2018
IL
SINDACO
VISTI:
-
l’avviso regionale di Protezione
Civile n.18306, prot. n° 56121del 02/11/18, validità: dalle ore 00.00 del
03/11/2018 fino alle ore 24.00 del 03/11/2018 per il rischio
meteo-idrogeologico e idraulico, codice di allerta ROSSA fase operativa
ALLARME (sono previste condizioni meteo avverse e il persistere di
precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco, su tutta l'isola, più
diffuse e persistenti sui settori occidentali; i fenomeni saranno
accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e
forti raffiche di vento);
- la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio
2004 recante: "Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e
funzionale del sistema di allenamento nazionale statale e regionale per il
rischio idrogeologico ed idraulico ai fini della Protezione Civile";
- iI Provvedimento del 12 dicembre 2012 del Capo Dipartimento della
Protezione Civile recante: "Indicazioni operative per prevedere,
prevenire e fronteggiare situazioni di emergenza connesse a fenomeni
idrogeologici ed idraulici";
- Il D. Lgs. n° 1 del 2 gennaio 2018 e la Direttiva P.C.M. 27 febbraio 2004
e ss.mm.ii.;
- La Direttiva del Presidente della Regione Siciliana n. 626/GAB del 30
ottobre 2014 recante "Competenze, struttura organizzativa e procedure di
allenamento del Centro Funzionale Decentrato Multirischio Integrato della
Regione Siciliana - Settore IDRO", la quale: individua le autorità a cui
compete la decisione di allertare il sistema regionale di protezione civile;
definisce i soggetti istituzionali e le strutture operative coinvolti nelle
attività di previsione e prevenzione; disciplina le modalità e le procedure
di allerta per il rischio idrogeologico eidraulico nella Regione Siciliana;
dichiara attivo e operativo il Centro Funzionale Decentrato
MultirischioIntegrato - Settore IDRO della Regione Siciliana incardinato
presso il Dipartimento Regionale ProtezioneCivile;
- la nota prot. n. 52687 del 4 settembre 2015 della Regione Sicilia
Presidenza Dipartimento della Protezione Civile - Servizio S4 Rischi
Idrogeologici ed Idraulici, recante "Raccomandazioni generali per la
prevenzione del rischio idrogeologico";
- l’art. 679 dell’O.R.EE.LL. modificato dal D.lgs. 267/2000;
- il comma 4, dell’art. 54 del D.lgs. n. 267/2000, come sostituito dall’art.
6 del D.L. n. 92 del 23/05/2008, convertito con modificazioni in L. n. 125
del 24/07/2008;
- lo Statuto Comunale.
Tutto ciò premesso e ritenuto dover provvedere in merito e quindi emanare il
provvedimento ordinativo,
ORDINA
dalle ore 00.00 del 03/11/2018 e fino alle ore 24.00 del
03/11/2018:
- la
chiusura delle scuole di ogni ordine e grado,
funzionanti nel territorio comunale;
- la chiusura del cimitero;
- l’interdizione delle aree pubbliche potenzialmente a rischio quali:
giardini pubblici, impianti sportivi all’aperto, aree giochi esterne e
sottopassi;
- l’interdizione e l’uso temporaneo dei locali interrati, seminterrati e
bassi;
- la sospensione di tutte le manifestazioni all’aperto nonché delle attività
commerciali su strada ed aree pubbliche anche se precedentemente
programmate;
ORDINA
dalle ore 00.00 del 03/11/2018 e fino alle ore 24.00 del
03/11/2018 a tutta la popolazione ricadente nel territorio comunale di
Grotte di osservare le seguenti misure e precauzioni:
- di adottare ogni e più opportuno mezzo di protezione dai fenomeni di
allagamento che potrebbero verificarsi in concomitanza delle precipitazioni
a prevalente carattere di rovescio o temporale previste; in particolare si
consiglia:
- di rimanere a casa in luoghi sicuri e di uscire
solamente in casi di estrema necessità;
- di non soggiornare o permanere in locali seminterrati
o comunque posti al di sotto del livello stradale, ciò è riferito anche alle
automobili;
- di non allontanarsi, durante i fenomeni di
precipitazioni, dalle proprie abitazioni se non per motivi strettamente
necessari;
- di non spostarsi, durante i fenomeni temporaleschi,
dai luoghi e dalle zone ritenute più sicure;
- di mettere in salvo tutti i beni collocati in locali
allagabili e porre al sicuro la propria automobile evitando la sosta nelle
zone più a rischio evitandone l’uso se non in caso di necessità;
- evitare il transito veicolare e pedonale in tutte le
zone già precedentemente interessate da fenomeni di allagamenti e/o
esondazione usando in caso di estrema necessità percorsi alternativi;
- evitare il transito veicolare e pedonale in tutte le
zone precedentemente interessate da fenomeni di dissesto di versanti e/o
banconi, usando in caso di estrema necessità percorsi alternativi;
- di prestare attenzione agli ulteriori annunci
diramati dalle autorità anche a mezzo dell’informazione nazionale e locale;
- limitare l’uso del cellulare: tenere libere le linee
facilita i soccorsi;
- non abbandonare un luogo sicuro prima che sia stata
dichiarata la fine dell’allerta;
- di contattare in caso di pericolo a persone e/o cose
i Vigili del Fuoco (115 – 0922.511911) o il Comando della Polizia Locale
(0922/944197).
ORDINA
dalle ore 00.00 del 03/11/2018 e fino alle ore 24.00 del
03/11/2018:
- alla Polizia Locale ed a tutte le Forze dell’Ordine, ove si renda
necessario, per particolari condizioni di criticità meteorologiche, di
procedere all’eventuale sgombero di edifici ed alla chiusura di strade e/o
ponti ricadenti nelle zone succitate, avvalendosi ove necessario, anche del
supporto delle associazioni di Volontariato della Protezione Civile
esclusivamente per l’assistenza alla popolazione;
- di prestare attenzione agli ulteriori annunci diramati dalle Autorità;
- la trasmissione del presente provvedimento alla Prefettura, al
Dipartimento Regionale della Protezione Civile, alla Protezione Civile del
Libero Consorzio dei Comuni (ex Provincia Regionale di Agrigento), al
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ai Dirigenti Scolastici ed alle
Forze dell’Ordine presenti sul territorio affinché possano tempestivamente
predisporre le eventuali e opportune misure di prevenzione di propria
competenza e/o richieste dall’Amministrazione Comunale;
- l’inserimento immediato del presente provvedimento sul portale
istituzionale del Comune di Grotte e pubblicizzato sui mass media locali e
social network.
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Il Sindaco
Dott. Alfonso Provvidenza
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02/11/2018 |
Politica. "Ordinanza
senza criterio ha vietato l'accesso al cimitero"; nota del Gruppo consiliare
M5S |
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A causa dell'avviso diramato dalla Protezione Civile contenente l'allerta
meteo arancione, per il giorno 1 novembre Festa di Tutti i Santi, i Sindaci
di diversi Comuni italiani (Cava de' Tirreni, Ventimiglia, Savona, Ariccia,
Agrigento ed altri) hanno ordinato la chiusura dei cimiteri. Anche il
cimitero di Grotte è rimasto chiuso. Sull'argomento interviene il Gruppo
consiliare del Movimento 5 Stelle di Grotte, con la nota che pubblichiamo di
seguito.
*****
"Una città senza Sindaco. Una
ordinanza senza criterio ha vietato l’accesso al cimitero a chi veniva a
Grotte anche da fuori per trovare i propri cari. Questo è successo ieri,
giorno 1 novembre. Invitiamo chi di dovere a “studiare”, per non arrivare
impreparati nella gestione delle emergenze. Un'efficace azione di
prevenzione dei rischi sul territorio, così come vuole la norma di settore,
necessita dell'analisi sul territorio, degli effettivi elementi di
pericolo. Solo con un paziente lavoro di valutazione del rischio si possono
individuare le situazioni che in caso di allerta gialla, arancione o rossa,
possono costituire un pericolo per la comunità. In caso di allerta devono
essere inibiti i luoghi già censiti e scongiurarne la presenza di persone.
Bene:
- non ci risulta esistere alcun documento di valutazione del rischio sul
tessuto urbano;
- non ci risulta esistere un piano di intervento;
- non ci risulta esistere un piano di misure compensative da attivare in
caso di allerta meteo.
La predisposizione degli interventi di prevenzione è vuota di contenuti.
La "manina" pronta per il copia e incolla, un palliativo, è sempre pronta.
La questione è seria tanto quanto l’ignoranza in materia".
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Il Gruppo
Consiliare M5S Grotte
(Angelo Costanza, Salvatrice Morreale,
Mirella Casalicchio, Giada Vizzini)
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02/11/2018 |
Cronaca. Albero caduto in
Contrada Fanara; intervento della Polizia Municipale e dei Vigili del
Fuoco |
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A causa del forte vento, lo scorso lunedi 29 ottobre, un albero si è
abbattuto sulla Strada Provinciale n° 85b, ostruendo la carreggiata e
venendo a costituire grave pericolo per la circolazione stradale.
Il tratto viario ostruito, in quella zona delle campagne di Grotte, in
Contrada Fanara, presentava particolare pericolosità in quanto l'albero era
rovinato in una curva chiusa, quindi non immediatamente visibile ai
conducenti dei veicoli.
Una pattuglia della Polizia Municipale, giunta sul posto e ravvisata la
gravità della situazione, ha immediatamente contattato il distaccamento dei
Vigili del Fuoco di Canicatti i quali, benché impegnati in altre emergenze
verificatesi sul territorio, hanno inviato una squadra di pronto intervento
che ha provveduto alla rimozione dell'albero dalla carreggiata ed al
ripristino della viabilità.
Nelle immagini a lato, l'albero caduto e l'intervento dei Vigili del Fuoco.
Carmelo Arnone
2 novembre 2018
© Riproduzione riservata.
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02/11/2018 |
Politica. "Gestione del
patrimonio comunale"; nota del Meetup
M5S |
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Il Meetup del Movimento 5 Stelle di Grotte, in una nota diffusa nei giorni
scorsi, informa che nella prossima seduta del Consiglio comunale i
Consiglieri del M5S chiederanno chiarimenti in merito al cambio degli
Assessori, e sulla gestione del patrimonio comunale.
"Finalmente giorno 7 novembre torna a riunirsi il Consiglio comunale
- si legge nella nota -. Pare sia finito, al momento, il valzer degli
assessori… chiederemo spiegazioni in merito durante il consiglio comunale.
Lo scorso 19 settembre il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha
trasmesso una interrogazione riguardo la gestione del patrimonio comunale.
Tutto ciò è stato fatto - continua la dichiarazione - al fine di
garantire la sicurezza dei fruitori degli immobili comunali, nonché il
rispetto della legge: evitiamo che a Grotte ci siano figli e figliastri.
Abbiamo chiesto: 1) se è avviata la verifica sulle modalità di assegnazione;
2) se è stata avviata la ricognizione sull’agibilità di tutti gli immobili
comunali; 3) quali verifiche ed azioni si intendono intraprendere nel caso
in cui la cattiva gestione di un bene pubblico, da parte di un privato,
possa ricadere sui cittadini".
Il Consiglio comunale di Grotte si riunirà mercoledi 7 novembre alle ore
20.00.
Redazione
2 novembre 2018.
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02/11/2018 |
Riflessioni. "Gli
anatemi insensati della Sinistra PD"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato. *****
"Gli anatemi insensati della Sinistra
PD.
La sinistra, questa sinistra PD, unitamente alle poche e ormai eclissate,
oscurate figure discordanti e apparentemente distinte, perché non sempre
d’accordo con la visione partitocratica e centripeta del premier
pigliatutto, che cosa ha fatto durante la sua azione governativa a favore
della moltitudine, gravata da varie avversità economiche e burocratiche?
Nulla.
Solo danno quando ha tradotto in pratica qualche cambiamento di facciata.
Questo PD allora, che nemmeno sa avvedersi interiormente e pienamente delle
malefatte compiute, dichiarare apertamente ed onestamente “mea culpa”, come
può caparbiamente gridare forte in tutti i programmi televisivi e nelle
piazze anatemi, maledizioni contro il Governo “giallo verde”, appena eletto,
e ancora in fase di passare dalle parole ai fatti, all'attuazione dei
programmi, promessi alla maggioranza degli italiani, che l’hanno votato?
Come può vociare accanitamente e senza risparmio di attributi lessicali
negativi che è lo sfascio dell’economia italiana, ladro del futuro dei
giovani, il male assoluto, perché fatto di incompetenti, incapaci, ignoranti
e fannulloni? E se presto va via meglio è?
Ma se il PD è stato al Governo, seppur nominato non eletto, per quattro
anni, e conosce i mezzi o gli strumenti per sollevare l’economia del Paese,
risolvere al meglio il debito pubblico, perché non li ha usati prima?
Cosa ha fatto per la legalità, per la certezza della pena, che garantisce
solo i delinquenti, gli spacciatori, i ladri e gli assassini che non hanno
nessuna “pietas“ per gli anziani, presi a calci e pugni nelle loro
abitazioni, per derubarli, mandandoli all'ospedale, quando va bene, e per le
adolescenti violentate e uccise, come è capitato alla sedicenne a
Roma, quale attenzione ha avuto questo PD?
Nulla, è ancora la risposta.
Allora perché si lamenta e si tormenta contro questo Governo appena nato?
Perché si rode l’animo?
La risposta si deduce, è sempre la stessa, che a tutti piace il comando, e
quando vien meno, resta solo il dolore.
“Non c'è maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella disgrazia”.
A futura memoria e a ben meditare, per uscire da questo pantano".
Antonio Pilato
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02/11/2018 |
Comune. Convocato il
Consiglio comunale per mercoledi 7 novembre alle ore 20.00 |
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Aula consiliare |
L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria su
determinazione del presidente dott. Angelo Carlisi, è stata fissata per
mercoledi 7 novembre,
alle ore 20.00, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) Nomina
scrutatori; lettura ed approvazione verbali seduta precedente;
2) Approvazione del Rendiconto di Gestione dell'esercizio finanziario 2017;
3) Proposta di modifica deliberazione di Consiglio comunale n. 31 del
07/0872018 - adeguamento compenso ai componenti del collegio dei revisori
dei conti, in conformità all'orientamento dell'Osservatorio sulla finanza e
la contabilità degli enti locali;
4) Conferma partecipazione, in qualità di socio, alla Società Consortile a
Responsabilità Limitata denominata "Gruppo Azione Locale Sicilia Centro
Meridionale" (G.A.L. S.C.M. S.C.A.R.L.) e conclusione dell'iter per la
definitiva adesione;
5) Esame ed approvazione Regolamento Istituzione del Servizio Civico
Comunale;
6) Esame ed approvazione Regolamento generale per l'Istituzione ed il
funzionamento di Consulte Comunali e gruppi di Lavoro;
7) Adesione all'Associazione "Strada degli Scrittori";
8) Mozione del Gruppo Consiliare "Movimento Cinque Stelle" Prot. n. 12232
del 05/09/2018;
9) Mozione del Gruppo Consiliare "Movimento Cinque Stelle" Prot. n. 12393
del 10/09/2018;
10) Mozione del Gruppo Consiliare "Movimento Cinque Stelle" Prot. n. 13041
del 10/09/2018.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora
e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Redazione
2 novembre 2018.
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02/11/2018 |
Comune. Diramata allerta meteo arancione
ed
emessa ordinanza sindacale; il cimitero sarà aperto |
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La Protezione Civile regionale ha diramato
una "Allerta meteo arancione" per mettere in guardia su precipitazioni,
anche a carattere di rovescio o temporalesco.
Il sindaco di Grotte, al fine di tutelare
l'incolumità pubblica, ha emanato l'ordinanza che pubblichiamo di seguito.
Il cimitero di Grotte sarà aperto; in caso di pericolo, la Polizia
Municipale ne disporrà la temporanea chiusura.
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COMUNE DI
GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
ORDINANZA
SINDACALE N. 51 DEL 01/11/2018
IL
SINDACO
VISTI:
- L’avviso regionale di Protezione Civile per il rischio
meteo-idrogeologico e idraulico n. 18305 del 01/11/2018,
validità dalle ore 16.00 del 01-nov-2018 fino alle ore 24.00 del 02-nov-2018, codice di allerta ARANCIONE
- livello di allerta PREALLARME;
- l'art. 679 dell'O.R.EE.LL. modificato dal D.lgs. 267/2000;
- il comma 4, dell'art. 54 del D.lgs. n. 267/2000, come sostituito dall'art.
6 del D.L. n. 92 del 23/05/2008, convertito con modificazioni in L. n. 125
del 24/07/2008;
- lo Statuto Comunale.
Tutto ciò premesso e ritenuto dover provvedere in merito e quindi emanare il
provvedimento ordinativo,
ORDINA
dalle ore 00.00 del 02/11/2018 e fino alle ore 24.00 del
02/11/2018 a tutta la popolazione
ricadente nel territorio comunale di Grotte di osservare le seguenti misure
e precauzioni:
1) il divieto di attività all'aperto per le scuole di ogni ordine e grado,
funzionanti nel territorio comunale con la sospensione di tutte le attività
didattiche esterne anche se programmate;
2) l'interdizione delle aree pubbliche potenzialmente a rischio quali
giardini pubblici, impianti sportivi all'aperto, aree giochi esterne e sottopassi;
3) l'accesso al cimitero, ove si renda necessario per particolari
condizioni di criticità meteorologiche, potrà subire limitazioni
nell'arco della giornata;
4) l'interdizione e l'uso temporaneo dei locali interrati, seminterrati e
bassi;
5) la sospensione di tutte le manifestazioni all'aperto nonché delle
attività commerciali su strada ed aree pubbliche anche se precedentemente
programmate;
6) evitare, in caso di piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone già precedentemente interessate da fenomeni di allagamenti e/o
esondazione usando in caso di estrema necessità percorsi alternativi;
7) evitare, in caso piogge intense, il transito veicolare e pedonale in
tutte le zone precedentemente interessate da fenomeni di dissesto di
versanti e/o banconi, usando in caso di estrema necessità percorsi
alternativi.
ORDINA
dalle ore 00.00 del 02/11/2018 e fino alle ore 24.00 del
02/11/2018:
l) Alla Polizia Locale ed a tutte le Forze dell'Ordine, ove si renda
necessario, per particolari condizioni di criticità meteorologiche, di
procedere all'eventuale sgombero di edifici ed alla chiusura di strade e/o
ponti ricadenti nelle zone succitate, avvalendosi ove necessario, anche del
supporto delle associazioni di Volontariato della Protezione Civile
esclusivamente per l'assistenza alla popolazione;
2) La trasmissione del presente provvedimento alla Prefettura, al
Dipartimento Regionale della Protezione Civile, alla Protezione Civile del
Libero Consorzio dei Comuni (ex Provincia Regionale di Agrigento), al
Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ai Dirigenti Scolastici ed alle
Forze dell'Ordine presenti sul territorio affinché possano tempestivamente
predisporre le eventuali e opportune misure di prevenzione di propria
competenza e/o richieste dall'Amministrazione Comunale;
3) L'inserimento immediato del presente provvedimento sul portale
istituzionale del Comune di Grotte e pubblicizzato sui mass media locali e
social network.
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Il Sindaco
Dott. Alfonso Provvidenza
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