Necrologio
Suor Gemma |
"Munita dei conforti religiosi è tornata
alla casa del Padre Suor Gemma Arnone"; così recita il necrologio.
Poche parole che lasciano in ombra le opere di una vita intera. Come avresti
voluto tu.
Sei nata il 19 aprile 1930 in una delle "robbe" di Milena (CL), "Robba
Cardiddru" oggi Villaggio Balilla.
Hai scelto di seguire il tuo cuore in tenera età, con coraggio e
determinazione; a 14 anni facevi ingresso al Collegio di Maria di Racalmuto,
per il lungo periodo di postulantato e noviziato.
"Allora eravamo tantissime ragazze nel Collegio" mi raccontavi "era
un periodo molto fecondo di vocazioni". Poi sostavi in silenzio qualche
istante e riprendevi "Allora la voce del Signore la sentivamo forte e
chiara; più forte di ogni altra sirena che tentava di allontanarci dal
nostro Amore". Altra pausa, e la voce si faceva tremante "Qualche
ragazza non ce la faceva e ritornava a casa dai suoi". Poi una luce nei
tuoi occhi "Ma io non l'ho mai abbandonato"; e quasi mi sembrava di
sentire il tuo cuore battere più forte.
Poi mi dicevi dei voti temporanei e del giorno tanto atteso della
professione solenne, con i voti perpetui: una festa grandiosa nella sua
semplicità, con i genitori, fratelli e sorelle e tutti i parenti. Una festa
più bella di un matrimonio.
E con la consapevolezza di non perdere la tua famiglia di origine, che
continuava a starti vicina, ma di acquisire una famiglia ancora più grande:
le consorelle del Collegio di Maria.
Alla preghiera ed alle tante attività all'interno dell'Istituto affiancavi
gli studi Magistrali, dei quali, pur eccellendo, non ti facevi mai vanto.
Due i segni distintivi della tua vita: l'amore e l'umiltà. La nomina a
Superiora presso l'Istituto di Racalmuto (prima, e poi a Santo Stefano di
Quisquina, a San Cataldo ed in altre sedi) non ti aveva fatto perdere di
vista lo scopo della tua esistenza: mostrare agli altri l'amore di Dio.
Nelle situazioni di ogni giorno: confortando, incoraggiando e sostenendo le
consorelle; regalando momenti di gioia ai piccoli della scuola materna
affidati alle tue cure; consigliando le mamme che in te ponevano la loro
fiducia.
Ti ricordo sempre col volto sereno e sorridente, e con parole di dolcezza
verso ogni persona e ogni situazione.
Ci univa il sangue (il tuo papà, "lu zì Carmelu", ed il mio, "lu zì Pippinu",
erano fratelli) ma ancor di più ci univa la fede nell'unico Signore e
Salvatore.
Nonostante l'età che ci separava, parlando di Lui avevamo lo stesso
linguaggio e la certezza, entrambi, di averlo seguito nello stato di vita in
cui ci aveva chiamato.
Ieri mattina, domenica 4 agosto, la telefonata di Suor Gertrude (consorella
davvero "speciale", sempre al tuo fianco): "Suor Gemma non è più con noi".
Ho rivisto stamattina, per l'ultima volta, il tuo volto radioso: quasi
un'istantanea del tuo incontro con l'Amore più grande.
Hai voluto bene a me e a tutti quelli che hai incontrato, e anche io te ne
ho voluto.
Grazie Suor Gemma, ci rivedremo.
Carmelo Arnone.
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