Grotte.info Quotidiano -
Marzo 2021 |
30/03/2021 |
Attualità.
Mattarella: "Riconoscenza di tutto il Paese alle donne e agli uomini
dell'Aeronautica Militare" |
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Al Quirinale |
Messaggio
del Presidente Mattarella in occasione del 98° anniversario di costituzione
dell'Aeronautica Militare.
Ieri, 29 marzo 2021, il Presidente ha incontrato al palazzo del Quirinale
una rappresentanza della Forza Armata (vedi foto a lato).
(Al Palazzo del Quirinale)
Palazzo del Quirinale, 28/03/2021
“Nel 98° anniversario della costituzione dell’Aeronautica Militare rinnovo
il mio omaggio alla Bandiera di guerra della Forza Armata, simbolo
dell’unità del Paese e rivolgo il mio pensiero commosso alla memoria di
tutti gli aviatori che hanno sacrificato se stessi al servizio dell’Italia e
della Comunità internazionale.
Accanto alla tutela dello spazio aereo nazionale, l’Aeronautica Militare
ha offerto, in uno scenario particolarmente difficile a causa del
prolungarsi della pandemia, un preziosissimo contributo attraverso tutte le
sue articolazioni. Dal trasporto aereo per il rientro dei connazionali
ed in alto bio-contenimento per il trasporto delle persone contagiate, al
trasporto di materiali sanitari, dei vaccini per le località più distanti e
per le isole, alla costituzione del centro di ricezione, conservazione e
smistamento degli stessi vaccini a Pratica di Mare.
Il Reparto Genio ha realizzato strutture campali utili per supportare gli
Ospedali ed il Reparto Sperimentale si è distinto con la progettazione,
certificazione e produzione, con i più moderni sistemi di riproduzione in
3d, delle valvole di respirazione da applicare a maschere protettive.
L’importante apporto fornito per far fronte all’emergenza sanitaria, non ha
sottratto l’Arma Azzurra al dovere di assolvere agli impegni affidategli da
Governo e Parlamento in ambito nazionale ed internazionale e di rivolgere lo
sguardo alle sfide più ampie della tecnologia e dell’evoluzione del mezzo
aereo.
Con uomini e mezzi l’Aeronautica Militare è stata impiegata nel sostegno
alla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali di pace
dell’Unione europea, delle Nazioni Unite e della Nato: dall’Afghanistan al
Libano, dall’Iraq al Kosovo, dal Corno d’Africa all’Africa sub sahariana,
oltre a contribuire ad assicurare la difesa aerea anche in Islanda, nei
Paesi baltici, in Romania, in Albania, in Montenegro e in Slovenia.
Contributo di grande rilevanza all’Alleanza Atlantica e alla Comunità
internazionale, che sottolinea la solidarietà del nostro Paese alla causa
indivisibile della sicurezza e della pace.
Nel ricordare con affetto l’abbraccio tricolore della Pattuglia acrobatica
nazionale con il coinvolgente sorvolo dei capoluoghi di regione durante il
lock-down dello scorso anno, rivolgo un saluto particolare alle Frecce
Tricolori nell’anno del loro 60° anniversario.
Alle donne e agli uomini di ogni grado dell’Aeronautica Militare e al
personale civile, impiegati sia in Italia sia nei teatri operativi, e
alle loro famiglie, giungano, in questa giornata, l’augurio e la
riconoscenza di tutto il Paese.
Viva l’Aeronautica Militare, viva le Forze Armate, viva la Repubblica”. |
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Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
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30/03/2021 |
Chiesa.
Santa Messa del Presidente della CEI per la Settimana Santa del
Movimento Cristiano Lavoratori |
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Delegazione MCL
Card. Bassetti |
Ieri a Roma una Celebrazione eucaristica di apertura della Settimana
Santa per il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), presieduta dal Presidente
della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) cardinale Gualtiero Bassetti.
Nella delegazione MCL, ricevuta dal Cardinale, erano presenti l'on. Decio
Terrana ed il vicepresidente vicario regionale Sicilia Fausto Terrana.
“Carissimi, permettetemi anzitutto di ribadire che la mia presenza con
voi in questo giorno vuole essere un segno di sincero incoraggiamento per
tutti i membri del vostro Movimento e in particolare per il nuovo Consiglio
nazionale eletto nel Congresso dello scorso gennaio - ha detto il
Presule nel corso dell'omelia -. A voi porgo il sentito ringraziamento da
parte di tutti i Vescovi della Chiesa italiana che rappresento, e anche il
grazie da parte dei lavoratori e delle famiglie che assistete con il vostro
impegno. Chiedo al Signore che la mia preghiera con voi, in questo primo
giorno della Settimana Santa, sia di aiuto per realizzare quell’ordinamento
sociale che - si legge nel primo articolo del vostro Statuto - secondo il
Magistero della Chiesa, si ottiene promuovendo «l’affermazione dei principi
cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione
in quanto costitutivi di una società buona per tutti» (Statuto del 23
febbraio 2019, Art. 1)”.
Redazione
30 marzo 2021.
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30/03/2021 |
Politica.
"Bella la retorica, quando non offende"; nota del
Gruppo consiliare M5S Grotte |
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Risposta del
Gruppo consiliare M5S al Sindaco di Grotte, in merito ad alcune
affermazioni contenute in una diretta video di ieri pomeriggio su Facebook.
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"Bella la retorica, quando non offende.
Bella la retorica! La nobile arte dell'eloquenza. Pessima quella tesa a
screditare ed offendere.
Pessima e inaccettabile, poi, se le offese sono gratuite e di carattere
personale.
Qual è il nesso tra i costi delle luminarie e la disperazione da tutti noi
vissuta in questa terribile pandemia? Apparentemente nessuno.
Eppure c'è.
Nella diretta Facebook di ieri pomeriggio, il Sindaco Provvidenza ha
affermato che dei "politici di scarsissimo spessore e scarsissimo livello
di pensiero" fanno "polemica sulla vita e disperazione delle persone".
E tutto ciò a seguito di un post* - peraltro privo di intento polemico -
contenente una semplice informazione rivolta ai cittadini circa il reale
costo delle luminarie (giacché in molti le credevano un omaggio).
Un'affermazione grave ed offensiva che non rispediamo al mittente perché la
nostra educazione ce lo impedisce.
Caro signor Sindaco Provvidenza,
come può mai pensare che qualcuno possa fare polemica giocando con i
sentimenti della gente?
Come può mai credere che, in un periodo così difficile e straziante per
tutti, ci possa essere qualcuno che ne approfitti per fare politica?
E poi, per nulla consono alla carica che lei riveste ci appare l'epitetare
dei suoi concittadini come gente "di scarsissimo spessore e livello di
pensiero".
Stia sereno e trascorra una Buona Pasqua!".
*[Testo del
post:
Luminarie a Grotte. Belle, bellissime... alla modica cifra di 9.500,00 euro.
Per dovere di cronaca, è utile precisare che la spesa, pari ad Euro
9.500,00, è stata effettuata impiegando soldi pubblici del Comune di Grotte,
nessuno stanziamento straordinario: Euro 4.000,00 alla ProLoco; Euro
5.500,00 alla ditta].
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Per il Gruppo Consiliare M5S
Salvatrice Morreale
Mirella Casalicchio
Angelo Costanza
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29/03/2021 |
Cronaca.
Grotte nella morsa tra le "zone rosse" di Racalmuto e Comitini; disagi
nei quartieri di confine |
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Zona Rossa |
Grotte stretta nella morsa tra le "zone rosse" di Racalmuto e Comitini.
Forti disagi nei quartieri di confine.
Allarmante è il numero di contagi nei paesi confinanti territorialmente con
il Comune di Grotte.
Negli ultimi giorni il numero di persone risultate positive al Coronavirus è
aumentato vertiginosamente: da Aragona a Favara, da Comitini a Racalmuto
(per non parlare di Milena, in provincia di Caltanissetta, il cui territorio
confina con quello di Grotte) sono sempre di più i tamponi positivi. La
situazione di Racalmuto e Comitini è talmente critica da averne
determinato, su ordinanza del Presidente della Regione Musumeci,
l'inserimento tra i Comuni in zona rossa. Dunque il paese di Grotte
si trova letteralmente assediato dalla pandemia; anche se ad oggi sono solo
4 i grottesi affetti da Covid-19, e quindi è possibile affermare che la
situazione è sotto controllo.
La Pasqua di quest'anno, evidenziata con le eccezionali luminarie
volute dall'Amministrazione per sottolineare l'importanza della festa per
l'intera cittadinanza e dare
"un segnale forte, di bellezza e di presenza",
sarà
vissuta sostanzialmente online, seguendo la
programmazione per la Settimana Santa che prevede la condivisione di
video su varie pagine Facebook e la diretta streaming (sulla pagina FB
dell'Unità Pastorale di Grotte) delle principali celebrazioni liturgiche
della chiesa Madre. D'altronde non poteva essere altrimenti, data l'attuale
virulenza della pandemia in provincia di Agrigento e la necessità di evitare
scrupolosamente ogni forma di assembramento.
L'istituzione della zona rossa a Racalmuto ha determinato notevoli disagi
ai cittadini residenti nei quartieri "Confine", "Stazione" e "Fico
Fontanelle", formalmente in territorio di Racalmuto ma concretamente
facenti parte della comunità grottese; pur non avendo nessun caso di
Covid-19 si trovano soggetti alle restrizioni a cui sono sottoposti i
racalmutesi. Una delle limitazioni maggiormente sentite - ma non l'unica - è
il divieto, per i bambini e ragazzi in età scolare residenti nelle zone di
confine, di frequentare le lezioni in presenza.
"Voglio
dare una risposta ai genitori della lingua di territorio di Racalmuto che
insiste nella conurbazione di Grotte - scrive il prof. Emanuele
Giordano, Preside dell'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte
e Comitini -. In qualità di dirigente scolastico non posso dare
esecutività diversa rispetto a quella che viene richiesta dall’ordinanza del
Sindaco di Racalmuto del quale territorio amministrativo dipendete. Quindi,
a meno di deroga espressa del Sindaco di Racalmuto, non posso accogliere 'in
presenza' i vostri figli. L’unica cosa che possiamo fare, come Scuola, è la
didattica integrata (non a distanza) sincrona dove i nostri cari alunni
avranno l’opportunità di collegarsi con la didattica in presenza
regolamentata nel Comune di Grotte".
La problematica evidenziata da questi concittadini grottesi (per nascita,
parentela, relazioni sociali, utilizzo di servizi come Scuola, Chiesa,
attività commerciali, medici di base, farmacie...) del tutto integrati con
la realtà di Grotte, ma legalmente "racalmutesi", è annosa.
Tempo fa un "Comitato per la rettifica dei confini" aveva promosso vari
ricorsi al TAR per far sì che quel territorio venisse trasferito al
Comune di Grotte (che avrebbe dovuto cederne in compensazione una porzione
equivalente). Il TAR aveva dato ragione al Comitato per poi, su opposizione
del Comune di Racalmuto, ribaltare la sentenza. Altro ricorso, altra
sentenza favorevole al Comitato; altra opposizione racalmutese, ennesima
marcia indietro da parte dei giudici. Un cambio repentino di decisioni reso
possibile da diverse interpretazioni della fumosa Legge regionale da
applicare al caso in questione. Purtroppo la scomparsa delle due figure
che si erano intestate questa battaglia legale (l'Ispettore di Polizia Josè
Sollima e l'onorevole Totuccio Caltagirone) ha determinato la cessazione di
ogni contesa giuridico-amministrativa.
L'istituzione della zona rossa a Racalmuto ha fatto emergere, ancora una
volta in tutta la loro gravità, quelle difficoltà - mai del tutto risolte -
di una popolazione appartenente ad una comunità cittadina (Grotte) ma
sottoposta a regolamenti di una realtà amministrativa (Racalmuto) che non
sente come propria.
"I residenti nella zona di Confine - ribadisce il sindaco Alfonso
Provvidenza - potranno recarsi nel territorio grottese per motivi di
lavoro, salute o necessità. È consentito, altresì, il rientro alla propria
residenza, domicilio o abitazione".
Carmelo Arnone
29 marzo
2021
© Riproduzione riservata.
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29/03/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della Settimana Santa |
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Unità Pastorale
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
29 marzo
- in mattinata, in chiesa Madre, Confessione dei ragazzi di Prima
Comunione;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Confessioni;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Preghiera;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e, a seguire, Esercizi spirituali:
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco (Triduo in preparazione della Pasqua -
Esercizi spirituali), Liturgia penitenziale;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
Martedi 30 marzo
- in mattinata, in chiesa Madre, Confessioni;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Confessioni;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Preghiera;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e, a seguire, Esercizi spirituali:
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco (Triduo in preparazione della Pasqua -
Esercizi spirituali), "L'Eucarestia";
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
Mercoledi 31 marzo
- in mattinata, in chiesa Madre, Confessioni;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Confessioni;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Preghiera;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e, a seguire, Esercizi spirituali:
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco (Triduo in preparazione della Pasqua -
Esercizi spirituali), "La Croce";
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
Giovedi 1 aprile - Triduo
Pasquale - Giovedi Santo
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa "In Coena Domini"
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte");
- a seguire, in chiesa Madre, Ora santa;
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa "In Coena Domini";
- a seguire, nella chiesa San Rocco,
Ora santa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa "In Coena Domini";
- ore 19.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione personale;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione comunitaria (sino
alle 21.15).
Venerdi 2 aprile - Triduo
Pasquale - Venerdi Santo
- ore 15.00, nella chiesa San Rocco, Azione liturgica;
- a seguire, nella chiesa San Rocco,
Novena alla Divina Misericordia;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Azione liturgica;
- ore 19.00, in chiesa Madre, Azione liturgica
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte").
Sabato 3 aprile - Triduo
Pasquale - Sabato Santo
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, "L'Ora della Madre";
- ore 10.30, nella chiesa San Rocco,
Coroncina
alla Divina Misericordia;
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco, Veglia Pasquale;
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia Pasquale;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Veglia Pasquale
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte").
Domenica 4 aprile - Pasqua
di Resurrezione
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte");
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco,
Coroncina
alla Divina Misericordia;
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
22 marzo 2021.
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29/03/2021 |
Comune.
Approvati dalla Giunta il Documento di Programmazione e il Bilancio di
Previsione 2021/2023 |
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Palazzo municipale |
La Giunta municipale di Grotte ha approvato il Documento di
Programmazione e il Bilancio di previsione 2021/2023.
Lo rende noto il sindaco Alfonso Provvidenza: "Approvare
i documenti di programmazione nei tempi previsti dalla legge è stato sempre
un obiettivo primario per l’Amministrazione; si tratta di un traguardo che
cominciamo ad intravedere, con una netta inversione di tendenza rispetto
gli anni precedenti. L’approvazione del Bilancio di Previsione 2021
consente di dotarci dello strumento più importante per una pubblica
amministrazione, fondamentale per attuare il programma di governo e per dare
risposte concrete alle aspettative della cittadinanza tutta".
"Purtroppo, sul bilancio attuale pesano le complicate gestioni
dell’Amministrazione precedente; consistenti disavanzi che tuttora
impediscono un’adeguata politica di sviluppo - continua il Primo
Cittadino -.
Il risanamento dell’Ente rimane l’obiettivo principale, ma al
contempo sono stati garantiti tutti i servizi essenziali".
"Confermati gli stanziamenti per i ricoveri degli anziani, dei disabili e
dei minori - conclude Provvidenza -; aumentata la previsione di spesa
per gli Assistenti alla Comunicazione. Diversi i progetti finanziati con
fondi extracomunali (il Cinema Marconi, l’efficientamento energetico del
Palazzo Comunale e delle scuole, il rifacimento del campo di calcetto, la
realizzazione di nuovi loculi cimiteriali): il frutto della continua
ricerca dell’Ente di nuovi fonti di finanziamento".
Redazione
29 marzo 2021.
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28/03/2021 |
Pasqua 2021. Programma
delle celebrazioni liturgiche e manifestazioni
collaterali |
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Manifesto |
PASQUA 2021
PROGRAMMA
Sabato 27 marzo
ore 18.00 - Chiesa Madre: santa Messa prefestiva delle Palme
ore 20.00 - Accensione simbolica dei Luoghi Sacri *
ore 21.00 - Video "La Passione di Cristo 16-23/03/2008" (sulla pagina
Facebook del Comune di Grotte) **
Domenica 28 marzo "Le Palme"
ore 11.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne (diretta Facebook sulla pagina
dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 21.00 - Video "L’entrata di Gesù a Gerusalemme" (sulla pagina Facebook
del “Gruppo dei Giudei A. Infantino”) ***
Mercoledi 31 marzo
ore 09.00 - Consegna dei "Panareddi" a tutte le bambine e i bambini
ore 12.00 - Video "Dal 1688 al 2021 - 333 anni di storia" (sulla pagina
Facebook del Comune di Grotte) ****
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Dagli occhi delle Pie
Donne" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) *****
Giovedi 1 aprile
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Dagli occhi di Giuda"
(sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) *****
ore 18.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne "In Coena Domini" (diretta
Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 20.00 - Accensione simbolica dei Luoghi Sacri *
ore 21.00 - Video "L’Ultima Cena" (sulla pagina Facebook del “Gruppo dei
Giudei A. Infantino”) ***
Venerdi 2 aprile
ore 10.00 - Video "Il Venerdì Santo dall’89 ad oggi" (sulla pagina Facebook
del “Gruppo dei Giudei A. Infantino”) ***
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Dagli occhi di Pilato"
(sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) *****
ore 19.00 - Chiesa Madre: Solenne Liturgia della Passione e Morte del
Signore (diretta Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 20.00 - Accensione simbolica dei Luoghi Sacri *
ore 22.00 - Video "I Lamenti della Settimana Santa" (sulla pagina Facebook
del Comune di Grotte) ******
Sabato 3 aprile
ore 20.00 - Chiesa Madre: Veglia Pasquale (diretta Facebook sulla pagina
dell’Unità Pastorale di Grotte)
Domenica 4 aprile 2021 - Pasqua di Resurrezione
ore 07.00 - Alborata (colpi a cannone) a cura della ditta “Zio Piro”
ore 11.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne (diretta Facebook sulla pagina
dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 12.00 - Incontro di Cristo Risorto con la Vergine Maria (diretta sulla
pagina Facebook del Comune di Grotte)
a seguire - Suono di campane e sparo di mortaretti
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Trionfò l’Amore" (sulla
pagina Facebook del Comune di Grotte) *****
* a cura di Riccardo Liotta
** a cura dell’Associazione "Media & Communication"
*** a cura dell’Associazione "Gruppo dei Giudei A. Infantino" e del
fotografo Nuccio Arnone
**** a cura di Angelo Baldo e Domenico Vizzini
***** a cura di Daniel Carlisi
****** a cura di A. Baldo, D. Vizzini e C. Morreale
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28/03/2021 |
Ricorrenze.
"Festa di Pasqua: ho chiuso gli occhi per un attimo..."; di Calogero
Catanese |
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Calogero Catanese |
Ho chiuso gli occhi per un attimo...
Dentro di me si risvegliano i ricordi e le emozioni più belle che ho
vissuto, in questo periodo, da quando sono nato ad oggi.
Da piccolo, prima della Settimana Santa, una volta tornato da scuola,
mangiavo di fretta l'ultimo boccone per andare in piazza a parlare con gli
amici della festa di Pasqua e per andare a vedere il montaggio delle
luminarie.
La sera non aspettavo altro che iniziassero le prove del "Gruppo dei Giudei"
con il grande Andrea Infantino che ricordo sempre per la sua educazione e
dedizione alle recite pasquali.
Con il passare degli anni, aspettavo le prove con la banda come momento
unico e indimenticabile.
Dal Giovedì Santo il momento più sentito: aspettavo l'uscita dell'Urna dalla
Chiesa Madre, gli occhi lucidi, il cuore in gola e le emozioni
indescrivibili che mi avvolgevano il cuore.
Non aspettavo altro che passare davanti casa dei nonni per renderli
orgogliosi mentre suonavo la tromba e volgere lo sguardo verso la finestra
dove Papà e Mamma mi guardavano fieri ed orgogliosi.
In questi due anni non perderò tempo, spiegherò a mio figlio cos'è per noi
la festa di Pasqua: tanta Fede e tradizione che si tramanda da generazioni
in generazioni da centinaia di anni.
Presto, quando tutto sarà finito, aprirò gli occhi e continuerò a vivere la
mia amata Festa con i miei cari compaesani tutti, in modo ancora più bello
ed emozionante.
Calogero Catanese
28 marzo
2021
© Riproduzione riservata.
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28/03/2021 |
Politica.
Realizzazione della palestra coperta per la Scuola Media; nota del
Gruppo consiliare M5S Grotte |
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Palestra coperta
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Nota del
Gruppo
consiliare M5S, in merito all'approvazione del progetto per la realizzazione
della palestra coperta per la Scuola Media di Grotte. Di seguito, il testo della nota.
*****
"Apprendiamo con estremo entusiasmo la notizia dell’approvazione del
progetto esecutivo “Lavori di realizzazione di una Palestra Coperta con
struttura geodetica nella Scuola Media sita in Via Acquanova”
(Determinazione n. 221 del 26.03.2021). Entusiasmo misto a stupore per la
celerità impiegata (del resto sono trascorsi solo 2 anni) nella
progettazione di un’opera da noi proposta nel 2019 e bocciata dalla
maggioranza consiliare.
In data 20 marzo 2019 presentavamo una mozione avente esattamente lo stesso
oggetto: la realizzazione di una palestra coperta con struttura geodetica
nell’atrio della Scuola Media “V. E. Orlando”.
Mozione inserita all’odg del 28.03.2019 ma rinviata su richiesta della
maggioranza per motivazioni rimaste sconosciute.
Discussa poi il 6 maggio 2019, la stessa è stata bocciata dalla maggioranza
consiliare per due motivazioni: mancanza di certezza e chiarezza dei costi
dei preventivi da noi presentati (allegati alla mozione a mero scopo
esemplificativo) e limiti tecnici conseguenti alla troppa vicinanza della
copertura all’edificio scolastico (si paventavano problemi in termini di
ombra e sicurezza).
Ebbene sì, i costi adesso sono chiari e certi, 106.000,00 euro da coprire
grazie ai fondi di cui alle risorse assegnate al GAL “Sicilia Centro
Meridionale”, e, qualora non sufficienti, con eventuale compartecipazione
dell’Ente; i problemi tecnici svaniti.
Caro signor Sindaco, Consiglieri di maggioranza e Giunta (e qui ci riferiamo
alla vecchia compagine giacché - causa accordi preelettorali - in questi due
anni è cambiata radicalmente), la vostra scelta di non dar seguito alle
proposte da noi formulate, rigettate per motivazioni varie, ma riprese ed
approvate a distanza di anni, ha solo ritardato (e di parecchio) la
realizzazione di un’opera indispensabile per la nostra comunità scolastica".
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Per il Gruppo Consiliare M5S
Salvatrice Morreale
Mirella Casalicchio
Angelo Costanza
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28/03/2021 |
Comune.
Da domani in distribuzione i Buoni Spesa agli aventi diritto;
comunicazione del Sindaco |
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Buono spesa |
Verranno distribuiti a partire da domani, lunedi 29 marzo 2021, i Buoni
Spesa ai cittadini aventi diritto che ne hanno fatto richiesta.
Di seguito il comunicato del sindaco di Grotte.
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"Si comunica che da lunedì saranno distribuiti i Buoni Spesa a tutti coloro
che ne hanno fatto richiesta e ne hanno diritto.
Ricordo che ad oggi sono stati erogati (o in corso di erogazione) i seguenti
aiuti alle famiglie di Grotte:
- euro 52.368,38 (Buoni spesa - Ordinanza protezione civile);
- euro 2.495,00 (Buoni spesa - Donazioni privati);
- euro 33.336,00 (Buoni spesa regionali);
- euro 32.345,21 (Rimborso utenze);
- euro 3.000,00 (Contributi una tantum);
- euro 20.000,00 (Servizio civico);
- euro 52.368,38 (Buoni spesa - Seconda assegnazione nazionale);
per un totale di EURO 195.912,97.
A questi si aggiungono gli aiuti erogati in collaborazione della Caritas. Il
totale degli aiuti ammonta a circa 230.000,00 euro.
A questi vanno ulteriormente aggiunti gli aiuti di privati e anonimi
benefattori.
Inoltre, siamo in attesa dei fondi della Regione per il rimborso
dell'imposta di occupazione sul suolo pubblico e della TARI in favore dei
soggetti individuati dallo Stato quali beneficiari".
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Il Sindaco
Alfonso Provvidenza
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28/03/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 14^ puntata |
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Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(14^ puntata)
Cap. 14
Una giovinetta ripudiata dal re
L’imperatore, come risposta alla richiesta
di Erode di processare i due figli, Alessandro e Aristobulo, manda a dire:
«Deploro che tu abbia simili figli, se essi hanno progettato di attentare
alla tua vita, è giusto che li tratti da parricidi. Io ti concedo la facoltà
di processarli a Berito (attuale Beirut) e di applicare loro la sentenza
secondo la decisione del tribunale colà da istituire». Tuttavia si racconta
che l’imperatore, pur avendo dato questa risposta, espresse in greco un
parere poco lusinghiero su Erode (secondo l’imperatore Augusto: Era
meglio essere un porco di Erode che un suo figlio - riportato da
Macrobio nelle sue Saturnali, n. 4,11 -. Erode, infatti, come giudaizzato,
non poteva mangiare la carne di porco, pertanto non uccideva questi animali,
mentre, di fatto, ammazzava i propri figli).
Il re subito fa incarcerare i due fratelli che vivono a
corte in stato di fermo domiciliare; essi, tuttavia, sono fiduciosi che
intervenga un contrordine di Augusto che avrebbe impedito il processo e li
avrebbe salvati. Di lì a poco la giuria del tribunale di Berito formato a
maggioranza da funzionari romani e presieduti dal governatore della Siria,
Saturnino, condanna a morte i due fratelli.
Erode, consigliato dal suo ambasciatore a Roma, Nicola
di Damasco, rientrato per l’occasione a Gerusalemme, ritarda l’esecuzione
dei figli con la speranza che il re possa avere un ripensamento. Dopo alcune
settimane di prigionia dei due fratelli nelle carceri di Cesarea, il re,
resosi conto del fatto che una parte della guarnigione e degli ufficiali lì
operanti simpatizza per i figli, decide, per paura di un colpo di mano
militare contro di lui, di condurre i condannati a Sebaste in Samaria dando
seguito all’esecuzione. È l’inizio dell’autunno dell’anno 7 a.C..
* * *
La nutrice che avrebbe dovuto assistere Myriam nella gravidanza si chiama
Ofelia ed è una delle domestiche che lavora a palazzo reale, la sua presenza
è di grande aiuto e conforto per la giovane partoriente. Man mano che
passano i giorni Myriam è angustiata dal timore per l’esito del parto,
pertanto chiede un giorno a Ofelia: «Hai mai aiutato l’ostetrica di corte a
far nascere qualche bambino?».
«Si!». Dice la nutrice. «Non ti devi preoccupare,
diversi figli di Erode sono nati anche con il mio aiuto».
Myriam resta un po’ in silenzio ma vuole sapere
dell’altro; sebbene la conosca da pochi mesi, si rende conto che le è quasi
ignota.
«E tu? Hai mai partorito?».
La nutrice tira un lungo respiro e racconta che ha
avuto quattro figli con un soldato con cui convive e che svolge, ancora
oggi, servizio di guardia nel palazzo del re.
Con il passar del tempo la pancia di Myriam cresce e
l’essere che ha dentro inizia a muoversi. Ogni giorno prega Adonai perché la
aiuti nel parto e faccia nascere il suo bambino vispo, forte e senza
difetti.
La situazione comincia a cambiare tra Erode e Myriam
qualche mese prima che quest’ultima partorisca. La causa di ciò deriva dalle
prepotenze perpetrate da Erode contro Jochebed e Ferora; quest’ultimo, pur
di fare uno sgarbo al fratello, confida ad Antipatro del rapporto amoroso
tra l’ormai giustiziato Alessandro e Myriam.
Salomè riferisce al re, avendolo saputo da Antipatro,
che Ferora le ha di recente confidato che il figlio, Alessandro, è stato
segretamente innamorato di Myriam, da lei favorevolmente ricambiato fin dal
momento della suo ingresso a corte. Su Myriam si vocifera che, forse, sia
stata messa incinta dal figlio di Erode, Alessandro (diversamente di R.
Graves che nel suo libro, Io, Gesù, attribuisce a Antipatro la
relazione con Maria, l’autore di questo libro propende che la relazione
amorosa sia avvenuta tra Myriam e Alessandro).
Questa notizia turba non poco Erode e una nociva
gelosia comincia a insinuarsi lentamente nella sua mente e a manifestarsi a
poco a poco. In breve nel suo senno si afferma l’idea che Myriam sia
veramente incinta di Alessandro. Questi ha messo perfidamente in atto
l’estrema vendetta e l’ultima rivincita degli Asmonei prima della sua morte.
Tutto ciò per vendicarsi della morte della madre e di tutte le atrocità
commesse dal padre verso gli ultimi discendenti facenti parte della famiglia
degli Asmonei.
Il re pensa che la cosa sia stata possibile per la
libertà che Myriam ha sempre goduto nell’ambito della corte. Del resto in
quel periodo anche Alessandro, in parte poco sorvegliato, usufruiva di molta
libertà, poiché si trovava agli arresti domiciliari proprio a palazzo reale
in attesa del parere di Augusto. Alcuni cortigiani raccontano che
Alessandro, sovente, s’incontrava con Myriam e che questo continuo trovarsi
aveva favorito lo sbocciare della passione fra i due giovani.
La relazione fra i due, si dice sia stata favorita dal
fatto che Alessandro fosse lontano dall’affetto della moglie Glafira, la
quale, avendo favorito il complotto messo in atto dai due fratelli, era
stata allontanata e messa agli arresti domiciliari nella vecchia residenza
dei re asmonei, distante dalla regia di Erode, per evitare che comunicasse
con il marito e fuggisse con lui in Cappadocia presso il padre.
Il re pensa che sia stato facile innamorarsi per i due,
considerate le loro giovani età e la sua ormai tarda vecchiaia. Il re,
stando così le cose, ha la certezza che questa relazione si sia consolidata
mentre era in Idumea e a Gerico, e che il rapporto carnale fra i due sia
avvenuto veramente. La prova di ciò Erode la coglie quando, alla notizia che
Alessandro e Aristobulo sono stati giustiziati, Myriam prorompe in un pianto
irrefrenabile e per sette giorni consecutivi rifiuta di vedere il re a
causa, pensa il sovrano, della perdita dell’infelice vita del suo giovane
amante. Ciò convince definitivamente Erode che la notizia del tradimento di
Myriam con il figlio sia vera.
In breve tempo la novità si diffonde per la corte e sia
i cortigiani, sia i funzionari si chiedono: “Chi è il vero padre del bambino
di Myriam? Alessandro o Erode”. Questo è il mistero sul quale si esercita in
continuazione il pettegolo ambiente della reggia. L’idea che Myriam fosse
realmente rimasta incinta di Alessandro fa breccia tra molti cortigiani,
funzionati e servi che lavorano a palazzo. Dei familiari il solo Antipa
(Erode Antipa, quando diventerà tetrarca della Galilea, dopo il processo a
Gesù e prima della condanna inflitta dal procuratore romano Pilato, ha un
incontro con Gesù - Lc 23,6-12 -. Antipa probabilmente vuole conoscere
questo Gesù profeta e rivoluzionario che crede sia suo nipote figlio del
fratellastro Alessandro), figlio di Erode, complice del rapporto amoroso tra
i due giovani crede realmente che Myriam sia rimasta gravida dal
fratellastro Alessandro.
Il re, ormai, passa le notti insonni a pensare quali
perfide trame si nascondano dietro quel volto pulito e ingenuo di Myriam. La
galilea, perfidamente, ha carpito la sua buona fede; essa sicuramente,
secondo la mente ormai turbata di Erode, nasconde il progetto di diventare
magari la reggente del figlio che lei vede come futuro re. Del resto non è
la prima volta che ciò sia accaduto nella storia di Israele.
Nella mente del re purtroppo, a causa delle calunnie su
Myriam messe in atto da Antipatro, Doris, Ferora, Jochebed e Salomè,
s’insinua una forma di repulsione verso la giovane concubina e comincia a
prendere forma, in un primo momento, la convinzione di mandarla a morte per
il sua infedeltà. L’idea però lo ripugna, anche perché si sente in colpa per
la recente condanna a morte dei suoi due figli. Tuttavia alla fine, su
consiglio di Nicola di Damasco, desiste dal nefando proposito e decide di
scacciare Myriam e il prodotto del suo concepimento dalla corte cedendo così
alle calunnie dei suoi familiari.
Proprio in quel periodo gli alti funzionari di Erode
sono occupati a gestire lo Stato e a organizzare il censimento voluto da
Augusto e ordinato da Erode e quindi fanno di tutto per evitare di essere
coinvolti nelle dispute di palazzo tra i familiari del re.
Alla fine Erode si consulta con le persone più fidate,
l’eunuco capo, Nicola di Damasco, i ministri Tolomeo e Sapinio e altre
persone a lui vicine e fedeli che, poi, sono quelle che tacitamente
propendono per Miryam. Essi, in un primo momento, cercano cautamente di
dissuadere il re dal proposito di allontanare Myriam dalla corte e di non
dare ascolto alle chiacchiere di palazzo e alle calunnie dei familiari. Alla
fine il sovrano, stanco e avvilito dalle continue congiure e minacce al suo
trono e dopo aver sentito altre insinuazioni su Myriam, decide di
ripudiarla.
* * *
Erode a questo punto dà disposizione affinché il ripudio della giovane di
Nazareth sia fatto con tatto e discrezione senza coinvolgere i propri
familiari, anche perché non vuole dare soddisfazione a quelle numerose serpi
velenose quali sono i suoi fratelli, figli e perfide arpie quali sono le sue
mogli e concubine.
Di organizzare il ripudio sono incaricati alcuni fidati
funzionari e collaboratori del sovrano, capeggiati dal segretario di stato
Nicola di Damasco. Sebbene l’eloquio del damasceno sia molto efficace ed
elegante, di solito con gli sguardi e i gesti delle mani dice di più di
quanto non esprima con la parola; egli attraverso queste sue doti naturali
di esperto retore tenta ancora di dissuadere il re dal mettere in atto il
proposito di ripudiare e scacciare Myriam dalla corte.
Alla fine, vista l’impossibilità di fargli cambiare
parere, Nicola lo consiglia per il meglio: «Per sistemare la faccenda, ti
suggerisco, per adesso, di tenere Myriam relegata nel tuo gineceo e fra
qualche giorno, prima che partorisca, farla sposare con Joseph ben Jakob
chiuso ancora in carcere in attesa di essere processato per sospetta
collaborazione al supposto attentato che il giovane Ibrahim stava per
mettere in atto contro di te».
L’idea piace a Erode. Nicola quindi si premura di avere
un colloquio con Myriam. Egli parla in modo suadente a lungo con lei
comunicandole che il re l’ha ripudiata, e tenta di convincerla a sposare
Joseph. Essa sconvolta dal ripudio messo in atto dal re si abbandona allo
sconforto, al dolore e al pianto. Nicola suggerisce a Myriam di unirsi in
matrimonio con Joseph ben Jakob; poiché è sua intenzione aiutarla le chiede
di affidarsi a lui. Per confortarla le suggerisce di mettersi anche nelle
mani di Dio.
«Come! Proprio Joseph! Che i miei genitori volevano
farmi sposare. Come potrebbe accettarmi per moglie dopo che sono stata la
concubina del re e sono in stato di gravidanza».
Sommessamente Nicola avverte la giovane: «Se vuoi
salvare te e tuo figlio, questa è l’unica soluzione. Per convincere Joseph,
stai tranquilla, provvederò io».
Il segretario del re l’indomani si reca nelle carceri,
dove incontra Joseph al quale fa presente tutta la situazione e, nello
stesso tempo, fa al vecchio falegname la seguente proposta: «Ti suggerisco
di sposare Myriam se vuoi evitare la morte e salvarti assieme a lei; per il
resto provvedo io con alcuni fidati funzionari».
Joseph freme dallo scandalo e di sapere che la ragazza
è incinta di Erode, ma è ancor più sconvolto del fatto che gli vogliano
imporre di sposare una donna ripudiata e ingravidata dal suo peggior nemico
o dal figlio, Alessandro. Egli considera il re un tiranno sanguinario e
ricorda bene quando nel passato, in un solo giorno, aveva messo a morte
numerosi membri della nobiltà israelita e vari sacerdoti del sinedrio, e ha
inoltre sulla coscienza altri numerosi misfatti e delitti.
Il segretario del re cerca di forzare la mano
all’anziano falegname, il quale non cede al ricatto. Allora Nicola ed Erode
chiamano a collaborare nell’opera di convinzione il sommo sacerdote; questi
chiede a Joseph di sposare la giovane Myriam, cosa che il carpentiere
rifiuta in modo deciso. A quel punto il sommo sacerdote gli impone di
sposare e prendere sotto il suo tetto Myriam (il sommo sacerdote era il suo
diretto superiore; ricordiamo ai lettori che Joseph era un sacerdote anche
se non più praticante da diversi anni).
Egli, ancora una volta, si rifiuta di prendere con sé
la giovane Myriam e manda al diavolo il sommo sacerdote. Alla fine, Nicola e
il sommo sacerdote lo intimidiscono minacciando di riferire a Erode che egli
è Joseph il carpentiere-sacerdote che aveva lavorato alla costruzione del
Tempio di Gerusalemme molti anni prima e che aveva cospirato contro di lui.
Minacciano quindi di lasciarlo in mano a Erode, che sicuramente lo avrebbe
fatto morire per strangolamento o marcire tutta la vita nella prigione in
cui si trova. Nicola alla fine gli dice: «Se respingi la mia richiesta,
condanni due creature innocenti come Myriam e il suo nascituro a una morte
crudele e tutto questo l’avrai per tutta la vita sulla tua coscienza».
Dopodiché i due vanno via.
Joseph, lasciato solo fra le quattro umide mura della
cella, scuote la testa e si mette a piangere battendo i pugni sulle pareti e
leva al cielo un urlo disperato verso Adonai: «Sono il tuo servo devoto e
disorientato, abbi pietà di me, tu che sei misericordioso. T’imploro
piangendo come un bambino privo di ogni aiuto. T’invoco senza posa giorno e
notte, ma tu non mi presti ascolto. Perché te ne stai lontano, senza
soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio lamento. Dio mio, Dio
mio, perché mi hai abbandonato! Ascolta oh Dio: quando da lassù volgerai il
tuo sguardo verso il tuo servo e ti accorgerai che ha bisogno del tuo aiuto.
Perché Dio mi hai sottoposto nella vecchiaia a questa dolente prova! Fino a
quando, Signore, invocherò il tuo aiuto senza essere da te ascoltato?».
Il suo è un grido di dolore che riempie il vuoto che lo
circonda e ha dentro l’anima, un vuoto simile a quello primordiale dal quale
erano cominciate tutte le cose. Purtroppo, né la fede in Dio né la ragione
gli arrivano in soccorso. Adonai si è ben guardato dal prendere in
considerazione le richieste di aiuto di Joseph, il quale è persuaso che, in
un caso del genere, un Giudeo retto e onesto che fosse stato convinto della
colpevolezza morale della donna, non l’avrebbe mai sposata.
La resistenza di Joseph non dura a lungo, infatti gli
incubi di notte gli fanno apparire in sogno un angelo di Dio che con voce
severa gli dice: «Joseph della progenie di David, non temere di prendere con
te Myriam, essa partorirà un figlio, il Messia, egli, infatti, salverà il
popolo di Israele dai suoi nemici» (Mt 1,20-21).
Joseph è lasciato ancora per altri giorni a meditare,
nella sua buia e tetra cella, sulla nuova situazione in cui si trovano sia
lui sia la giovane Myriam. Lui, preso dall’angoscia e dal rimorso, sogna di
nuovo l’angelo del Signore (il sogno era un mezzo consueto nell’Antico e
Nuovo Testamento con cui si pensava che Dio, attraverso un angelo,
comunicasse i suoi voleri agli uomini) che gli annuncia: «Per volere di
Adonai devi sposare Myriam poiché il figlio che nascerà sarà un grande
profeta, Dio gli darà il trono di David e regnerà per sempre sulla casa di
Giacobbe e il suo regno non avrà mai fine; egli sarà il Messia che libererà
e salverà Israele dai suoi nemici» (Mt 1,22-25).
Joseph, uomo vissuto, saggio e timoroso, immaginando
l’ira di Dio se non adempie quanto rivelato in sogno, inizia ad avere
qualche resipiscenza. Lisciando nervosamente i filatteri legati al suo
braccio, egli pensa alle eventuali ritorsioni di Erode. E rendendosi conto
del pericolo che corrono sia lui stesso, sia Myriam che il nascituro, alla
fine accetta. Sia per pietà verso la ragazza e il nascituro, sia per paura
di rimanere in carcere o di essere ucciso per ordine di Erode e sia per
timore verso Dio; nonostante qualche riserva mentale, compie questo
esecrabile e odioso passo. E poi Joseph pensa che il Signore, forse, lo ha
scelto per un disegno occulto che lui non conosce. A questo punto il vecchio
falegname dice a se stesso e principalmente a Dio: «E dunque sia fatta la
mia e la sua volontà».
* * *
Myriam, chiusa nel gineceo della reggia, invece rimane sconvolta e
inorridita della decisione presa dal re di ripudiarla. Essa piange e si
dispera per diversi giorni e notti di seguito ma, nonostante tutto, se ne fa
malvolentieri una ragione vista l’irremovibilità del re.
Alla fine le decisioni sono prese. Nicola di Damasco,
avuto il consenso di Erode e conoscendo la generosità del re, decide di
donare una discreta somma in contanti a Joseph e una lettera di accredito
intestata a Myriam. Essa non si rende conto dell’operazione messa in atto
dal segretario del sovrano e, inconsciamente, passa la lettera a una giovane
ancella di sua fiducia, Giovanna, che tiene conto di metterla tra le cose
personali che Myriam porterà via con sé (l’ancella è Giovanna di Chuza che
in seguito diverrà la moglie del sovrintendente di Erode e che con altre
“pie” donne piangerà trentatré anni dopo il Cristo in croce).
Per disposizioni del re viene preparato quindi un
decreto di grazia e di scarcerazione firmato da Erode in favore di Joseph,
con l’obbligo implicito di sottoporsi al censimento.
Myriam incontra Joseph in un locale annesso nell’ala
est della reggia prostrandosi ai suoi piedi: «Grazie per la tua bontà di
uomo retto. Ti chiedo di salvare me e la creatura che porto in grembo dalla
sicura morte per ordine di Erode».
«Stai tranquilla Myriam! Nonostante io sia stato chiuso
in una buia cella, anche se sotto ricatto di morte, per volontà di un angelo
del Signore ho deciso di sposarti non solo per salvare il figlio che porti
in grembo e farti sfuggire alla condanna a morte ma anche per evitarti di
essere esposta al pubblico ludibrio».
«Non credi che a Nazareth e poi tutti i parenti e
conoscenti», dice Myriam rivolta a Joseph, «rideranno di te per aver sposato
una giovane donna già in cinta di un figlio non tuo».
«Non fa niente! Anche se sono vecchio credano pure
quello che vogliano. Comunque sarai mia moglie e anche se dormirai accanto a
me, non dovrai temere. E finché partorirai, ti rispetterò. Questo è il
volere di Dio trasmessomi in sogno. Dio durante la mia esistenza, alla fine
e nonostante tutta la sua indifferenza, non mi ha fatto mancare le sue
benedizioni e il suo aiuto nei momenti cruciali della mia vita, e credo che
farà altrettanto in questo caso e per il futuro. E quando tuo figlio nascerà
e imparerà a parlare accetterò senza problemi che mi chiami “padre”, e io lo
chiamerò “figlio mio”».
«Il nostro Dio che è nei cieli ti benedica, Joseph, per
la bontà e la sensibilità che stai dimostrando e per la protezione che hai
deciso di dare a me e al mio nascituro».
Joseph e Myriam, poco prima di unirsi in matrimonio e
senza la presenza di estranei, stipulano un accordo, preludio per una loro
sana convivenza per gli anni futuri.
Ormai l’ombra del piolo della meridiana, allocata nel
muro a mezzogiorno della reggia, sta lambendo il segno della nona ora
mattutina. Alla presenza di Nicola di Damasco e del capo eunuco che faranno
da testimoni e con il benestare di un compiacente religioso, in un locale
isolato della regia, sono celebrate in privato le nozze tra Joseph e Myriam.
Il religioso alla fine chiede: «Ove avete intenzione di
avviarvi?». Joseph accortamente ribatte: «Essendo io della casa di David,
siamo diretti a Betlemme, mio luogo natio, dove solo nel paese dei padri
possiamo adempiere gli obblighi imposti dal censimento (il censimento di cui
parlano i Vangeli è quello poco noto indetto da Augusto l’8 a.C. messo in
atto anche da Erode in Palestina l’anno dopo per rivedere il sistema fiscale
del suo regno e renderlo più equo per la popolazione ebraica). Lì faremo
nascere e registrare il neonato, dopo di che ci incammineremo per Nazareth
di Galilea».
Prima di uscire dal palazzo alcuni servitori
affezionati, come la nutrice, l’eunuco capo, il capocuoco, l’ancella di
fiducia, Giovanna e qualche altro servitore e funzionario, di nascosto
decidono di salutarli con il benestare di Nicola di Damasco. Per il futuro,
se Myriam e Joseph avessero avuto bisogno d’aiuto, essi dichiarano che si
sarebbero resi disponibili. I due ringraziano e in silenzio si allontanano
lentamente a piedi da un’uscita secondaria della reggia.
Nelle vicinanze della porta Sud di Gerusalemme, detta
di Sion, comprano un robusto e mansueto asino dal manto argenteo, cibo,
acqua, coperte, stuoie e altri indispensabili vettovaglie. Per viaggiare
sicuri chiedono ai mercanti che sostano nelle vicinanze della porta se ci
sono delle carovane dirette verso Betlemme. È riferito loro che prima di
mezzogiorno sarebbe partita una carovana di Idumei diretta verso Ebron e poi
verso Bozrah e che sarebbe transitata da Betlemme. Individuato il capo
carovaniere, chiedono di potersi unire ai membri del convoglio, ricevendo
risposta positiva.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 28 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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28/03/2021 |
Letture Sponsali. "Nulla
sopravvive alla morte, se non l'amore" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Il vangelo di oggi racconta l’entrata di Gesù a Gerusalemme, la città del
Tempio.
È un evento profetizzato, e partecipato con grande gioia dalle genti della
città. L’ingresso di Gesù è gioioso e solenne, la folla numerosa “stende i
propri mantelli sulla strada" testimoniando la gioia per l’arrivo del
Messia, ma sono le stesse genti che di lì a poco grideranno “crocifiggilo”,
forse delusi da lui perché non pronti a comprendere che tipo di Messia Gesù
è chiamato ad essere: non un re che domina, ma un messia umile e pacifico.
Ciascuno di noi è chiamato a far parte del corteo che lo accompagna, con la
consapevolezza di accogliere soprattutto la sua parola fatta di umiltà amore
e pace. Lontano da dominio o costruzione alcuna.
Allora nell’accoglierlo ogni giorno nelle nostre vite chiediamoci: accolgo
Gesù perché, come Gerusalemme, mi aspetto qualcosa in cambio da lui, salvo
poi dimenticarmene quando non mi serve, e sacrificarlo all’altare dei miei
interessi, dei miei egoismi, delle mie miserie personali?
O gli chiedo di accoglierlo come Lui vorrebbe? Lui, che nel momento del suo
massimo trionfo cavalca un asinello, mi sta chiedendo di accoglierlo allo
stesso modo, in maniera semplice ed umile, magari lontana dagli occhi e dai
clamori della folla, ma in modo silenzioso e gioioso, nel mio e nel tuo
cuore.
Claudia e Dario
Punto chiave
La Liturgia di questa domenica si presta a molteplici chiavi interpretative.
Nella sua indicibile profondità, nella sua estrema complessità concettuale,
a tratti mascherata dalla struggente e quasi cinematografica bellezza
narrativa, è la parabola dell'esistenza umana e di tutto ciò che la
contraddistingue, nel bene e nel male, su un piano di inevitabile finitezza.
È un attimo: tra il riconoscimento e il disprezzo, tra la gioia e il dolore,
tra l'essere e il non essere.
Pochi, pochissimi giorni trascorrono da quando Gesù è osannato come figlio
di Davide a quando viene arrestato nella notte come un brigante.
Può sorprendere la rapidità con cui succede tutto questo. Ma, se ci
riflettiamo su, ciò è lo specchio della caducità umana.
Con la sua tragica fine, Gesù ci mostra che nulla sopravvive alla morte.
Nulla, se non l'amore.
Egli ci ha amati entrando a Gerusalemme; egli ha continuato ad amarci
salendo al Golgota. Lui è morto, ma non il suo amore per noi.
Questo è il più grande degli insegnamenti.
Anche la nostra vita sponsale conoscerà alterne vicende e ‐ come si dice ‐
la gioia e il dolore, la salute e la malattia, e a un certo punto,
inevitabilmente, una fine.
Solo l'Amore continuerà a vivere e a darci la facoltà di sconfiggere la
morte.
Barbara e Adriano
Redazione
28 marzo 2021.
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27/03/2021 |
Servizi.
Agrigento e Favara contro l'acqua pubblica; dimissioni del Consiglio
direttivo dell'ATI |
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Acqua pubblica |
Quali interessi si celano dietro le decisioni dei Consigli comunali di
Agrigento e Favara che di fatto si oppongono alla costituzione di una
azienda pubblica per la gestione del Servizio Idrico Integrato nella
provincia di Agrigento?
Quali altri possibili gestori hanno intenzione di mettere le mani sull'acqua
per privatizzarla e arricchirsi sulla pelle delle comunità locali?
Qual è il ruolo, in tutto questo, della Regione Siciliana?
Se lo chiedono i cittadini, alle prese con i continui disservizi e rubinetti
a secco, ma se lo è chiesto anche il Consiglio direttivo dell'ATI (Ambito
Territoriale Idrico) della provincia di Agrigento (formato da 5 Sindaci -
tra cui il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza - eletti
dall'Assemblea formata dai Primi Cittadini dei Comuni componenti dello steso
Ambito) dopo la decisione del Consiglio comunale del Capoluogo di
frenare bruscamente il percorso di ripubblicizzazione dell'Acqua.
Decisione che ha indotto alla determinazione delle dimissioni collettive da
parte dell'intero Consiglio direttivo dell'ATI di Agrigento.
Con una nota diffusa nella serata di ieri (che pubblichiamo di seguito) i 5
Sindaci hanno espresso con forza tutto il loro disappunto e confermato
l'intenzione di dimettersi.
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"Apprendiamo, ma non con stupore, che il Consiglio comunale di Agrigento
ha di fatto frenato bruscamente il percorso di ripubblicizzazione dell'Acqua
intrapreso dai Sindaci dell'ATI di Agrigento.
Il Consiglio Direttivo dell’ATI, nel rivendicare gli importanti obiettivi
raggiunti in questi anni, dalla risoluzione della Convenzione con la
Girgenti Acque Spa all’approvazione del Piano d’ambito della Provincia che
consentirà investimenti per oltre 500 milioni di euro nei prossimi anni,
prende atto della reale mancanza di volontà di procedere alla
costituzione di una AZIENDA PUBBLICA di gestione del Servizio idrico
integrato da parte di importanti comuni come Agrigento e Favara,
nonché del probabile intendimento della Regione Siciliana di garantire
scenari alternativi che portano ad altri possibili soggetti gestori.
Si tratta di comportamenti che mortificano non solo il lavoro dei Sindaci,
che spesso operano nel silenzio assordante delle altre Istituzioni e nel
subdolo mormorio di altri fantomatici soggetti che continuano a difendere
gli interessi di soggetti privati che continuano a non mollare la presa,
ma anche dei cittadini che da anni vedono snaturati, nel senso
pirandelliano del termine, i loro diritti.
È il momento di dire basta.
Alla prossima Assemblea ci presenteremo dimissionari e daremo spazio a chi
certamente saprà interpretare in modo diverso le esigenze del territorio.
Non possiamo rimproveraci nulla, se non l’utopia di volere cambiare le
cose".
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Il Consiglio Direttivo
Francesca Valenti (Sindaco di Sciacca), Presidente
Domenico Gueli (Sindaco di Santa Elisabetta), Vicepresidente
Margherita La Rocca Ruvolo (Sindaco di Montevago), Componente
Milko Cinà (Sindaco di Bivona), Componente
Ettore di Ventura (Sindaco di Canicatti), Componente
Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte), Componente
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27/03/2021 |
Cultura.
Giornata Mondiale del Teatro: "Io ora parlo..."; Salvatore Bellavia
recita Pirandello |
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Guarda il video |
Giornata Mondiale del Teatro 2021: Salvatore Bellavia propone "Io ora
parlo... non per me...", di Luigi Pirandello.
In occasione della Giornata Mondiale del Teatro 2021
il Laboratorio teatrale “Luchino Visconti” presenta il monologo di
Ciampa, dalla scena V del II atto della commedia “Il berretto a sonagli” di
Luigi Pirandello, nell’interpretazione di Salvatore Bellavia. Con musiche
originali di Alfonso Lo Presti.
(Guarda il video)
"Ah,
signora. - Io ora parlo… non per me… parlo in generale… - E che può saper
lei, signora, perché uno, tante volte, ruba; perché uno, tante volte,
ammazza..."; l'incipit del monologo pirandelliano reso in tutta la sua
tragica realtà. Ci si dimentica che è l'Attore Bellavia a recitare; si viene
subito rapiti dalla triste rabbia di Ciampa, che si fa presente con tutta la
dirompente carica rivelatrice della nuda verità, a tutti nota ma dissimulata
dal connivente perbenismo collettivo (guarda
il video).
Inquadrature, luci, fotografia, tutto passa in secondo piano dinanzi
all'ennesima "prova d'attore" di Salvatore Bellavia, sempre più avviluppato
dal sacro fuoco del Teatro che brucia ma non consuma. Buona visione (guarda
il video).
Carmelo Arnone
27 marzo
2021
© Riproduzione riservata.
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26/03/2021 |
Comune. Avviso
per la costituzione della "Consulta Giovanile"; domande entro il 12
aprile |
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Consulta Giovanile |
I giovani di Grotte che vorranno far parte della "Consulta Giovanile"
possono presentare istanza entro il 12 aprile 2021.
Il presidente del Consiglio comunale Aristotele Cuffaro, con un
avviso pubblico a firma sua e del sindaco Alfonso Provvidenza, ha
reso nota la sua intenzione di istituire una "Consulta Giovanile", al fine
di dare la possibilità ai giovani (dai 14 ai 29 anni) di poter
esprimere pareri e proposte.
Di seguito il testo dell'Avviso.
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COMUNE
DI GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
Prot.
n° 3784 del 25/03/2021
Avviso per la manifestazione di disponibilità per la costituzione della
Consulta Giovanile gs deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del
07/11/2018
“Regolamento
generale per l'istituzione ed il funzionamento di consulte e gruppi di
lavoro”.
- Vista la deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 07/11/2018
“Regolamento generale per l'istituzione ed il funzionamento di consulte e
gruppi di lavoro”;
- Ritenuto di procedere, ai sensi dell’art. 4 della suddetta deliberazione,
all’individuazione di soggetti disponibili a partecipare
Consulta Giovanile
a seguito di adeguate forme di pubblicità;
considerato che:
- le consulte sono istituite con disposizione del Presidente del Consiglio
comunale;
- la consulta è costituita da un minimo di 5 ad un massimo di 15
componenti;
- i componenti, a seguito di adeguate forme scritte di pubblicità nel
territorio e sulla base delle istanze di far parte della consulta pervenute
al protocollo del Comune, sono individuati dal Presidente del Consiglio
comunale, di concerto con il Sindaco, esaminando le richieste pervenute
e accertandosi dell’insussistenza di eventuali cause di incompatibilità;
- gli interessati, di età compresa tra 14 e 29 anni, devono
presentare apposita istanza entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso;
visto il TUEL;
visto l’O.R.E.L.;
visto lo Statuto comunale;
si invitano tutti i giovani interessati a presentare apposita istanza
all’indirizzo mail comunedigrotte@pec.it entro il 12/04/2021.
Grotte, lì 25/03/2021.
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Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro |
Il Sindaco
Alfonso Provvidenza
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26/03/2021 |
Comune. Emergenza Covid-19:
chiusura degli
uffici comunali, dal 29 marzo al 2 aprile |
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Emergenza Coronavirus |
Con l'ordinanza
n° 14 di venerdi 26 marzo 2021, avente ad oggetto "Misure per la
prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19",
il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, "considerato
che si è verificato un caso di positività al covid-19 di un dipendente
comunale" ha disposto:
-
la
chiusura al pubblico degli uffici comunali nei giorni compresi tra il 29
marzo e il 2 aprile 2021;
- che in tali giorni saranno garantiti esclusivamente i servizi essenziali;
tutti i dipendenti garantiranno il servizio in smart working, con esclusione
dei Responsabili di P.O., del Corpo di Polizia Locale e dei dipendenti
individuati dai Responsabili di P.O. la cui presenza sarà ritenuta
imprescindibile;
- la
sanificazione e la disinfezione dei locali ospitanti l’asilo nido comunale
il giorno 27 marzo 2021.
In considerazione dei giorni festivi e di chiusura prefestiva, gli uffici
comunali rimarranno chiusi a partire da domani, sabato 27 marzo, e
riapriranno martedi 6 aprile (saranno assicurati i servizi essenziali).
Redazione
26 marzo 2021.
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25/03/2021 |
Chiesa.
"Solennità dell'Annunciazione: origine e significato"; della prof.ssa
Graziella Vizzini |
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"Annunciazione" di Raffaello |
La Chiesa ci fa celebrare la solennità
dell’Annunciazione del Signore.
L’origine della festa del 25 marzo, probabilmente, risale a IV secolo in
Palestina dove si celebrava il ricordo dell’Incarnazione e, quindi, della
relativa Annunciazione. Quest’anno cade nel tempo di Quaresima e
precisamente nel bel mezzo della V Settimana.
La festa è una festa mariologica e cristologica insieme. Essa è antica
quanto il culto e la devozione alla santa Vergine. Grandissimo è il mistero
che oggi stiamo celebrando: l’Incarnazione del Figlio di Dio nel seno
purissimo della Vergine di Nazareth.
Cristo s’incarna e il suo cuore si specchia in Maria. Il cuore di Maria è un
giardino capace di accogliere l’Amore di Dio. È un cuore spazioso che
racchiude tutte le povertà dell’umanità di ogni tempo.
("Annunciazione" di Raffaello)
L’annunciazione è la festa del sì di
Maria, il sì alla vita. Quando nella visitazione porta in grembo il Verbo
fatto carne, ella si fa tabernacolo, il primo tabernacolo della storia, dove
il Figlio di Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede
all’adorazione di Elisabetta, che esclama: Benedetta colei che ha creduto
al compimento di ciò che le è stato detto dal Signore.
Per mezzo di Maria la misericordia scenderà di generazione in generazione.
Nel momento dell’annunciazione Maria è la più alta espressione dell’attesa
di Dio e del Messia nell’Antico Testamento.
La grandezza di Maria è il silenzio. La piena volontà di Maria di farsi
serva del Signore si focalizza nel silenzio. Dio solo può compiere
l’impossibile. Lasciamolo agire, facciamo spazio a Lui come ha fatto Maria
ed Egli compirà davvero meraviglie.
Per noi membri dell’Opera “Al servizio della Divina Misericordia”
questo giorno ha motivo di essere ricordato, perché segna l’inizio della sua
costituzione. Il 25 marzo 1963 l’Opera veniva eletta a sodalizio. Il 25
marzo del 1982 la Sacra Congregazione ne approvava le rinnovate
costituzioni.
L’Opera ha continuato a svilupparsi ed è divisa in tre sezioni: secolare,
missionaria e religiosa.
La caratteristica delle Ancelle della Divina Misericordia è la
disponibilità a Dio, ai sacerdoti e al prossimo comunque bisognoso.
La spiritualità: la Santa Vergine e San Pio da Pietrelcina. Tutta la vita di
un’ancella si traduce in apostolato.
L’ancella per eccellenza è Maria, la creatura dal cuore puro, che si è
dichiarata pienamente disponibile alla volontà di Dio, pronunciando quel
meraviglioso Sì che ha cambiato la storia dell’umanità.
Le virtù di Maria sono: l’umiltà, la generosità e la disponibilità.
A noi non resta che imitarle e cantare il Magnificat come ha fatto Lei, la
Vergine Annunziata.
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Prof.ssa
Graziella Vizzini
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25/03/2021 |
Salute.
"L'uomo è responsabile di questa pandemia?"; del dott. Aurelio Zaffuto |
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Dott. Aurelio Zaffuto |
“L’uomo è responsabile di questa pandemia?”
di Aurelio Zaffuto
Nessuna pandemia - e ce ne sono state diverse - nell’ultimo secolo
ha prodotto gli effetti catastrofici del COVID-19: effetti letali sulla
salute della popolazione, con ondate distruttive - quasi fosse uno tsunami -
sui molteplici aspetti della vita sociale, dall’economia all’istruzione,
dalla comunicazione al tempo libero.
“La Spagnola”, nota pandemia da virus influenzale, negli anni 1918-19 fece
contare molte più vittime: le stime, a causa della mancanza di un efficiente
e attendibile sistema di registrazione sulle cause di morte, oscillano fra i
20 e i 50 milioni di morti nel mondo.
Ma quello era un mondo diverso dal nostro, uscito stremato da una guerra
mondiale, con capacità assistenziali non paragonabili a quelle odierne.
Infatti, la terza ondata - quella più letale - avvenne nell’inverno del
1919, quando alle polmoniti influenzali si aggiunsero le polmoniti
batteriche, contro cui non erano ancora disponibili gli antibiotici.
Da questa premessa nasce spontanea una domanda: perché nel terzo millennio,
in società avanzate come le nostre, un’epidemia infettiva ha prodotto tanta
devastazione?
Trovare la risposta corretta ci permetterà di organizzarci ed attrezzarci
per rispondere in futuro ad analoghi attacchi.
(Dott. Aurelio Zaffuto)
Una risposta ponderata
potrebbe essere la seguente: quella che stiamo vivendo non è una
“semplice” pandemia (cioè un’epidemia che coinvolge contemporaneamente
tutti i continenti) ma è una “sindemia”.
Tale termine - (crasi di “sinergia” ed “epidemia”) coniato dall’antropologo
medico Merril Singer - viene impiegato per definire gli effetti negativi
sulle persone e sulla società prodotti dall’interazione sinergica tra due o
più malattie.
È una “sindemia” perché ci troviamo di fronte all’interazione della pandemia
infettiva - quella da Covid 19 - con un’altra pandemia grave e distruttiva,
meno amplificata dai mass media - e, pertanto, percepita meno letale -
rappresentata dalle malattie cardio-vascolari, dai tumori, dall’obesità, dal
diabete, che dagli anni ottanta in poi registra una crescita permanente in
tutte le parti del globo.
Io ho cominciato a conoscere gli effetti distruttivi di questa “sindemia”
già nel marzo del 2020, con la prima ondata, e continuo a vederli ancora
oggi, a distanza di un anno. Infatti, dal 13 marzo di quest’anno, a
causa della nuova ondata Covid-19, nell’ospedale dove io lavoro - gli
Spedali Civili di Brescia, Presidio di Gardone Valtrompia - c’è stata
nuovamente una “chiamata alle armi”.
Pertanto, anche noi ortopedici, assieme ai chirurghi, siamo momentaneamente
arruolati per dare una mano ai colleghi del pronto soccorso, della medicina
e della pneumologia, i quali da soli non riescono a fronteggiare la
situazione attuale, che come un fiume in piena rischia di tracimare.
Oggi, come un anno fa, il tasso di ricoveri e di mortalità si concentra
nei gruppi di popolazione affetti da malattie croniche: i soggetti con
problemi cardio-vascolari, i diabetici, gli obesi e i soggetti in
sovrappeso, i fumatori o ex fumatori con enfisema polmonare e/o bronco
pneumopatia cronica ostruttiva.
Studi epidemiologici condotti in U.S.A. hanno sempre registrato differenze
significative tra i bianchi e gli afroamericani, in un rapporto di 1 a 2,
osservando come i secondi venissero maggiormente colpiti da patologie
croniche: tale maggiore rischio (il doppio rispetto alla popolazione bianca)
è direttamente dipendente dalla tipologia di lavoro (attività più rischiose
e meno salubri) e dal livello qualitativo delle abitazioni in cui si vive
(meno confortevoli e più affollate).
Relativamente all’infezione da COVID-19 ed alla mortalità ad essa correlata,
i dati U.S.A. confermano che le due pandemie (malattie croniche e infezioni
da Covid-19) interagiscono entrambe su un substrato sociale di povertà e
producono una terribile dilatazione delle disuguaglianze.
In Italia non ci sono attualmente dati sulla distribuzione della mortalità
da Covid-19 tra le varie classi sociali, ma risulta già evidente, dai dati
epidemiologici, come il tasso di mortalità sia decisamente più alto nella
popolazione anziana che, poi, è quella dove maggiore è l’incidenza delle
patologie croniche.
Le due epidemie, quella infettiva e quella delle malattie croniche,
richiedono una prima linea di difesa efficiente, in grado di attuare
interventi preventivi, di riconoscere tempestivamente i casi, di evitare gli
aggravamenti e le complicazioni.
È palese che ciò è possibile se la macchina sanitaria risulta funzionante in
tutte le sue componenti. Infatti la prevenzione ed i sistemi di cure
primarie (a domicilio) richiedono un’assistenza territoriale attrezzata:
proprio quello che - con i tagli delle varie finanziarie - è venuto a
mancare negli ultimi 30 anni circa.
L’assenza di un filtro territoriale (cure primarie, servizi di igiene
pubblica) che identificasse i casi, i conviventi e i
contatti (l’abc della sanità pubblica), intervenendo a domicilio e
inviando quando necessario in ospedale, ha generato il disorientamento della
popolazione, causando il panico fra i pazienti, producendo così il collasso
degli ospedali.
Fin qui abbiamo analizzato gli effetti dell’interazione tra due pandemie.
Come in tutti i processi che possono essere studiati dall’uomo c’è sempre un
rapporto causa-effetto.
Nel caso della “sindemia” individuarne le cause risulta un’indagine
abbastanza complessa.
Tuttavia, un dato risulta evidente: le due epidemie - l’infezione da
Covid-19 e le malattie croniche - riconoscono la loro radice nella mano
dell’uomo.
A partire dagli anni ‘80 i comportamenti e i consumi alimentari hanno subìto
profondi cambiamenti. Alla loro base sta un insieme complesso di fattori
socio-culturali, ambientali ed economici, tra cui l’abbandono delle aree
rurali e la sempre più intensa urbanizzazione, i cambiamenti nella struttura
della famiglia con tendenza a dedicare meno tempo alla preparazione
domestica dei pasti, le opportunità di lavoro che spingono sempre con
maggiore frequenza ad allontanarsi dal luogo di residenza, il dilatarsi
delle disuguaglianze socio-economiche all’interno della società e - infine -
l’irrompere, con la globalizzazione, di giganteschi interessi industriali
nel mercato del cibo e delle bevande.
“Le compagnie multinazionali - secondo quanto è riportato in un
articolo del 2013 pubblicato sulla nota rivista scientifica Lancet - sono
i maggiori responsabili dell’accelerazione della transizione nutrizionale:
si è passati dalle diete tradizionali a quelle basate su “highly processed
food” (cibi confezionati, precotti, conservati) and drinks”.
Si tratta di prodotti con basso contenuto nutrizionale e ad alta densità
di calorie, resi particolarmente appetibili dall’elevata presenza di
zuccheri o di sale definiti “unhealthy commodities”.
Tali prodotti hanno invaso il mercato alimentare sostenuti da una
pubblicità martellante e dalla convenienza economica ma risultano
particolarmente dannosi per la salute in quanto fattori di rischio per
un’ampia varietà di malattie croniche, dall’obesità al diabete, dalle
malattie cardio-vascolari al cancro: una vera e propria “epidemia
industriale”.
Anche all’origine del Covid-19 c’è la mano dell’uomo.
Il fenomeno del passaggio di un virus dall’animale all’uomo, con la
possibilità del contagio da uomo a uomo - il “salto di specie” (spillover) -
è un fenomeno che si è sempre verificato nella storia dell’umanità.
Tuttavia, negli ultimi decenni questo fenomeno è diventato più frequente,
dando origine a gravi epidemie e pandemie virali.
Ricordiamo: HIV/AIDS e Ebola (dalle scimmie); influenza A/H5N1 (dagli
uccelli selvatici); influenza aviaria e suina A/H1N1 (polli e maiali) del
2009; infezione da coronavirus (cammelli e pipistrelli).
Questi “spillover” hanno generato varie forme di SARS (severe acute
respiratory syndrome) nel 2002-2003, nel 2009, nel 2012, e attualmente
l’infezione da Covid-19 (2020-2021).
L’uomo con il suo comportamento, modificando e deturpando gli ecosistemi,
sta favorendo il passaggio di tali microrganismi da un serbatoio naturale
(gli animali) ad uno nuovo (noi stessi).
Noi siamo tutti parte della natura e dell’ecosistema, il nuovo virus arriva
da animali selvatici che fanno parte di un sistema diverso dal nostro e con
i quali ha raggiunto un adattamento di specie.
Quando noi mescoliamo ambienti diversi, specie diverse, deforestiamo,
andiamo a sconvolgere gli ecosistemi diventando inconsapevolmente, ma allo
stesso sciaguratamente, ospiti alternativi per questi virus che non
sarebbero venuti a contatto con noi diversamente.
E l’effetto moltiplicativo, che l’incontro con l’uomo genera, su
sette miliardi di possibili e potenziali ospiti interconnessi fra loro con
viaggi e contatti (la cosiddetta globalizzazione), è enorme.
Bibliografia:
1) Singer M. et Al, Syndemics and the social conception oh health, Lancet
2017
2) Ravazzini M, Covid-19 in USA. Le diseguaglianze su base etnica, Salute
Internazionale, 16 Aprile 2020
3) Moodie R. et Al, Profits and pandemics: prevention of harmful effects of
tobacco, alcohol, and ultra-processed food and drink industries, Lancet 2013
4) Quammen D, Spillover: Animal Infections and the Next Human Pandemic, 2012
5) Gavino Maciocco, E’ una sindemia, Brescia Medica n. 388/2021.
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25/03/2021 |
Ora legale. In vigore da
domenica 28 marzo; lancette degli orologi in avanti di un'ora |
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Domenica 28 marzo 2021 torna in vigore l'ora legale.
Le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un'ora; le
ore 02.00 di domenica saranno considerate le ore 03.00.
L'ora "legale" sostituisce l'ora "solare" che abbiamo avuto per tutto il
periodo invernale.
L'ora legale (detta anche ora estiva) è l'ora locale che una
nazione sceglie di adottare per una parte dell'anno,
generalmente portando l'orario avanti di 60 minuti rispetto
all'orario standard ufficiale, (o ora solare). Si tratta di
un sistema che ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce
del giorno. L'ora ufficiale viene aggiustata in avanti
durante i mesi primaverili ed estivi, in modo che l'orario
lavorativo o scolastico venga a coincidere meglio con le ore
di luce.
Redazione
25 marzo 2021.
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24/03/2021 |
Iniziative.
Nuovo murale della "Biddina" in Via Ingrao; sarà realizzato dal 27 al 31
marzo |
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Via Ingrao n° 94/96 |
Sarà realizzato in Via Ingrao, a Grotte, un
nuovo murale della "Biddina".
Una gigantesca orchidea all'interno di
due cerchi concentrici; dalla prime indiscrezioni sarà questo il soggetto
del nuovo murale che verrà realizzato dall'Associazione culturale "La
Biddina" sulla facciata di un immobile in Via Francesco Ingrao n° 94/96.
L'edificio, di proprietà comunale che originariamente doveva essere adibito
a Caserma dei Carabinieri, attualmente ospita alcuni nuclei familiari in
affitto ed è sede, nel piano terra, dell'Associazione "50&Più" e dell'AVIS
Comunale di Grotte.
Artisti di fama internazionale nel campo della street-art si cimenteranno,
dal 17 al 31 marzo 20021, nella creazione del murale, la cui realizzazione
rientra nell'ambito del progetto di Democrazia partecipata con i fondi
dell'anno 2020.
L'opera sarà realizzata con l'ausilio di un braccio mobile di piccole
dimensione che verrà posizionato nello spiazzo antistante l'immobile,
attualmente destinato a parcheggio, pertanto i lavori non creeranno alcun
intralcio alla viabilità.
Carmelo
Arnone
21 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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24/03/2021 |
Cronaca.
Esercizio pubblico senza autorizzazione amministrativa: disposta la
chiusura |
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Corso Garibaldi 147 |
A Grotte disposta la chiusura di un
esercizio pubblico in assenza dell'autorizzazione amministrativa necessaria
alla somministrazione di alimenti e bevande.
A seguito di controlli effettuati dal
Corpo di Polizia Municipale di Grotte è stato rilevato che nel locale di
Corso Garibaldi 147 si esercitava la somministrazione di alimenti e bevande
al pubblico in assenza dell'autorizzazione amministrativa necessaria. Nel
corso della verifica non è stato possibile acquisire documentazione circa il
possesso dei requisiti soggettivi prescritti per l'esercizio dell'attività,
l'idoneità igienico-sanitaria del locale e delle attrezzature e il rispetto
delle norme urbanistico-edilizie.
Agli atti d'ufficio, presso il Comune, non è risultata alcuna domanda
presentata dal titolare dell'esercizio, e nemmeno il rilascio di alcuna
autorizzazione amministrativa per l'apertura e la gestione di un esercizio
pubblico per la somministrazione di alimenti e bevande nei locali di Corso
Garibaldi 147.
Considerata la violazione della normativa specifica nel settore dei pubblici
esercizi, e al fine di impedire "una chiara distorsione dell'interesse
pubblico e della concorrenza", è stata
ordinata la chiusura immediata dell'esercizio, attivato e gestito senza
avere ottenuto la prevista autorizzazione amministrativa.
Redazione
24 marzo 2021.
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23/03/2021 |
Politica.
"Finanziamento dello sport; il Comune intervenga";
nota della Sezione "Lega" di Grotte |
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"Importante
occasione di finanziamento per lo sport; il Comune partecipi in
cofinanziamento e aiuti le associazioni sportive a concorrere con apposito
sportello”; questo è quanto chiede con un comunicato la Sezione "Lega
Sicilia - Salvini Premier" di Grotte.
Il Direttivo della Sezione di Grotte così scrive:
"La Società “Sport e salute SpA” ha pubblicato due avvisi pubblici: “Sport
di tutti - Quartieri” e “Sport di tutti - Inclusione” rivolti alle ASD/SSD
che potranno presentare la propria candidatura dalle ore 12.00 del 15 marzo
alle ore 12.00 del 30 giugno 2021 accedendo alla piattaforma di adesione (accedi
alla piattaforma).
Le risorse destinate al Progetto “Sport di tutti - Quartieri” sono pari a €
1.947.358,00; il finanziamento previsto per ciascun presidio è fino ad un
massimo di € 100.000,00 per un anno di attività.
Le risorse destinate al Progetto “Sport di tutti - Inclusione” sono pari a €
2.000.000,00; l’importo massimo che sarà finanziato per ciascun progetto
approvato è di € 15.000,00.
Entrambi le iniziative sono finalizzate a promuovere e sostenere la
creazione di presìdi sportivi ed educativi in periferie e quartieri
disagiati, incentivare lo sport sociale e l’eccellenza dell’associazionismo
sportivo di base, attraverso il finanziamento di progetti rivolti a
categorie vulnerabili e soggetti fragili che utilizzano lo sport e i suoi
valori come strumento di inclusione sociale.
Data l’importanza delle misure e della loro funzione sociale, visto il
difficile momento che stanno attraversando le società sportive locali,
chiediamo all'attuale Amministrazione e all’Assessore allo Sport di
intervenire celermente, al fine di aiutare le realtà sportive del
territorio a parteciparvi, con apposito sportello informativo e a
valutare eventuale cofinanziamento di uno o più presìdi situati nel
nostro territorio. I bandi sono disponibili online (leggi
i bandi)".
Redazione
23 marzo 2021.
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23/03/2021 |
Salute.
Studio dell'Università di Bologna: "Le
mascherine lavabili non sono sicure; come non indossare nulla" |
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Mascherine lavabili |
"Al momento una mascherina lavabile
sicura non esiste. Le mascherine fai da te hanno un livello di protezione
nullo".
Questo è il risultato delle ricerche condotte nel corso di un anno,
dall'inizio della pandemia, dal laboratorio istituito dall'Università di
Bologna. Ne sono state testate oltre 800 tipi diversi. Lapidario il commento
della responsabile del laboratorio, dott.ssa Cristiana Boi, docente di
ingegneria civile e dei materiali: "Non
abbiamo mai trovato una mascherina lavabile che fosse certificabile. Al
momento una mascherina lavabile sicura non esiste. Smettere di usare le
mascherine fai-da-te che hanno un livello di protezione nullo: ho
qualcosa sulla faccia ma è come se non avessi nulla".
Dello stesso parere è il dott. Francesco Violante, docente dell’Alma Mater e
direttore della Medicina del lavoro del Policlinico Sant’Orsola di Bologna:
"Se poteva essere giustificato agli albori pandemia, oggi non è più
giustificato: c’è l’evidenza che mascherine fai da te non proteggono
e ora le mascherine sono largamente disponibili".
Redazione
23 marzo 2021.
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22/03/2021 |
Racalmuto.
Fondazione "Sciascia": due incontri nel 60° della pubblicazione de "Il
giorno della civetta" |
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Locandina |
Nell'ambito delle celebrazioni per il
Centenario della nascita di Leonardo Sciascia (1921-2021), la
Fondazione racalmutese che prende il nome dello Scrittore propone due
incontri in occasione del 60° anniversario della pubblicazione
del romanzo "Il giorno della civetta".
Lunedi 22 marzo ne parleranno: Antonio
Di Grado, Tvrtko Klaric, Leo Gullotta e Paolo Squillacioti.
Martedi 23 marzo discuteranno insieme: Vincenzo Maniglia, Enzo Sardo,
Elena Riccio e Zino Pecoraro.
Gli incontri, coordinati da Fabrizio Catalano, con letture a cura dell'Associazione
"Equi.Libri in Corvetto" di Milano, si potranno seguire in diretta
streaming dalle ore 18.00 sulla pagina Facebook e sul
canale Youtube della Fondazione "Sciascia".
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura
del Comune di Racalmuto e con il contributo dell'Assessorato
regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.
Redazione
22 marzo 2021.
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22/03/2021 |
Politica.
Carmelo Falco nominato Coordinatore
provinciale dei giovani UDC di Agrigento |
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Carmelo Falco |
Il coordinatore nazionale dei giovani UDC,
Gero Palermo, ha affidato a Carmelo Falco, ricercatore del Centro
Internazionale per le Scienze Astronomiche “GAL Hassin” di Isnello (PA),
il compito di coordinare i giovani della provincia di Agrigento che
si avvicinano all’UDC; sentiti il Coordinatore politico dell’UDC
Italia in Sicilia, l’on. Decio Terrana, e la Coordinatrice regionale dei
giovani per la Sicilia Occidentale, Manuela Raneri.
“Sono entusiasta per la nomina di Carmelo - afferma il coordinatore
nazionale giovani Gero Palermo -. Una figura professionale di così alto
spessore è il giusto punto di riferimento da dare a tutti quei giovani
moderati della provincia di Agrigento che ogni giorno si avvicinano sempre
più al nostro partito. La nomina di Carmelo rafforza il desiderio dell’UDC
di puntare su competenze e formazione per far crescere una nuova classe
dirigente politica adeguata a guidare le istituzioni italiane. Stiamo
realizzando una formazione di spessore e di qualità; proprio sabato scorso
abbiamo parlato, nella nostra Scuola di formazione politica online, di
innovazione e comunicazione, affrontando temi quale social media marketing e
trasformazione digitale, parlando delle nuove tecnologie per l’industria 4.0
e delle nuove professioni digitali”.
Carmelo Falco, sposato e padre di due bambini, dopo un decennio di
esperienze all’estero ha deciso di rientrare in Sicilia dove attualmente
svolge l’attività di astronomo ricercatore al Telescopio Robotico GRT2 del
“GAL Hassin” Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche di Isnello.
“Accolgo la nomina con grande soddisfazione - dichiara il nuovo
Coordinatore provinciale dei giovani di Agrigento -. Sono cosciente della
responsabilità di condurre il movimento giovanile agrigentino verso una
crescita nei valori politici e etici dell’UDC. L’Italia ha tanto bisogno di
una forza moderata e, anche se laica, con valori profondi e cristiani. Con
alte motivazioni cercherò di contribuire, insieme ai tanti giovani del
partito, al raggiungimento di questi obiettivi. Ringrazio di cuore il
Coordinatore Regionale dell’UDC in Sicilia, on. Decio Terrana, ed il
coordinatore nazionale dei giovani Gero Palermo per la fiducia. Sarà un
onore servire nel mio piccolo una comunità politica così importante”.
Soddisfatto anche il Coordinatore Politico dell’UDC in Sicilia, on. Decio
Terrana: “Carmelo sarà un valore aggiunto per tutta la provincia di
Agrigento. Abbiamo identificato in lui la giusta guida per la rete dei
giovani della provincia di Agrigento. Il suo alto spessore umano e
professionale sarà un vero punto di riferimento per quei giovani che molto
presto ricopriranno cariche pubbliche importanti e guideranno il nostro
Paese”.
Redazione
22 marzo 2021.
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22/03/2021 |
Dialoghi. "Inno
all'amicizia"; di Giuseppe Castronovo |
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Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
La criticità della situazione sanitaria ci sta costringendo ad allentare gli
incontri tra amici; e tutto ciò impedisce inevitabilmente gli scambi di
opinione che caratterizzavano gli incontri al Circolo della Concordia.
Situazione, questa, che mi ha indotto a scrivere alcune riflessioni sul
valore dell'amicizia.
Giuseppe Castronovo
"Inno
all'amicizia"
Ci dice il filosofo Epicuro che “di tutti quei beni che la sapienza
procura per la felicità il più grande è l’acquisto dell’amicizia”.
La Bibbia, da parte sua, considerando l’amicizia il più ricco tra tutti i
beni a disposizione dell’uomo, la elogia elaborando il detto proverbiale
secondo il quale “chi trova un amico trova un tesoro”.
Tremendamente illuminante, sul tema, il percorso artistico del cantautore
torinese Gipo Farassino il quale scrive due brani pubblicati nel
1968: “La mia città” e “Avere un amico”.
Nel primo brano così descrive la condizione di triste e alienante solitudine
che contraddistingue la vita dei migranti che vivono nelle grandi città:
“Questa mia città
ti fa sentir nessuno,
ti strozza il canto in gola,
ti spinge ad andar via.
Questa mia città
che spegne le risate,
che sfugge a tanta gente”.
Nel secondo brano il Poeta ha acquisito un’idea ben precisa sul percorso da
seguire per uscire dalla solitudine: andare alla ricerca di un amico con cui
allacciare i dissolti legami che vigevano nelle comunità tradizionali di una
volta e così poter “…trovare una risposta ai tanti perché”, sovente
senza risposta, che quotidianamente ci assillano.
Qui sotto riportiamo il testo di “Avere un amico”, un vero e proprio inno
all’amicizia.
“Avere
un amico vuol dire sentirsi qualcuno,
vuol dire trovarsi la sera in un certo caffè,
ricordare una strada, un bagno nel fiume,
due occhi sgranati sulla grande città.
Avere un amico vuol dire fermare un po' il tempo,
vuol dire trovar la risposta a tanti perché,
ricordare un cortile, un nome, Maria,
due occhi smarriti che cercano te.
Un giorno tu soffri se il cielo ha tanti colori,
se dietro il traguardo nessuno ti porge dei fiori,
allora tu scopri di avere sprecato una vita
pedalando in salita, e ti spieghi perché.
Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno,
vuol dire trovarsi la sera in un certo caffè,
ritrovare una strada, una casa sparita,
e una goccia di vita che ritorna da te.
Allora tu scopri di avere sprecato una vita
pedalando in salita, e ti spieghi perché.
Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno,
vuol dire trovarsi la sera in un certo caffè,
ritrovare una strada, una casa sparita,
e una goccia di vita che ritorna da te”.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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22/03/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
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Unità Pastorale
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
22 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- in mattinata, nella chiesa Madonna del Carmelo, incontro di formazione per
i sacerdoti di Grotte e Racalmuto (ingresso riservato ai sacerdoti);
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i
nodi" e Vespri;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 23 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il
venerabile Padre Vinti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i missionari martiri), Vespri, santa Messa,
Veglia sul tema "Vite intrecciate";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 24 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, Catechesi e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (Giornata nazionale di preghiera e
digiuno in memoria dei missionari martiri), Vespri, santa Messa, Adorazione
sul tema "Vite intrecciate";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva dell'Annunziata.
Giovedi 25 marzo - Solennità
dell'Annunciazione
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa, Adorazione
eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e
religiose), Giovedi di santa Rita;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa e Akathistos alla Madre di
Dio;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, benedizione alla mamme in dolce attesa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, momento di preghiera dinanzi
al Crocifisso;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.
Venerdi 26 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per la conversione dei peccatori),
santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Via Crucis;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei
fidanzati.
Sabato 27 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), catechesi per la Prima Confessione;
- ore 16.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove
dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario mariano;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva (con benedizione dei
ramoscelli d'ulivo portati da casa).
Domenica 28 marzo - Domenica delle
Palme
Nelle sante Messe si benediranno i ramoscelli d'ulivo portati da casa.
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa animata dal
Cammino neocatecumenale;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
22 marzo 2021.
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21/03/2021 |
Ricorrenze.
XXVI Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie |
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Manifesto |
Nel primo giorno
di primavera, l’Associazione Libera celebra la “Giornata della memoria e
dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”,
riconosciuta ufficialmente dallo Stato attraverso la legge n° 20 dell’8
marzo 2017, giunta alla 26^ edizione.
“A ricordare e riveder le stelle - cultura e memoria” è il tema che
quest’anno accompagna la manifestazione; le parole sono prese in prestito da
Dante e vogliono unire la battaglia contro la criminalità organizzata con la
difesa dei luoghi della cultura: davanti cinema, musei, teatri sono stati
letti gli oltre mille nomi del lungo elenco delle vittime innocenti di
mafia. Tra questi nomi, anche due cittadini di Grotte: Angelo Carlisi
e Calogero Zaffuto.
Erano due padri di famiglia, non appartenevano a categorie oggetto di
ribalta mediatica; non erano ragazzi, né donne, e non indossavano un camice,
una toga o una divisa. Due comuni lavoratori che cercavano di portare il
pane a casa. In ricordo della loro tragica e ingiusta fine, non una stele,
una targa, una commemorazione. Li ricorda ogni anno, chiamandoli per nome
insieme a tutte le altre vittime innocenti,
l’Associazione
Libera.
Angelo Carlisi
(31 anni) e Calogero Zaffuto (38 anni) vennero uccisi il 21 aprile 1993
sulla strada che collega Porto Empedocle con Maddalusa e San Leone.
L'agguato scattò all'uscita della galleria del Kaos. Carlisi e Zaffuto erano
andati al porto per acquistare pesce da rivendere a Grotte. L'ipotesi degli
investigatori è che Carlisi sia stato ucciso per aver fatto uno sgarbo a un
amico di Vincenzo Licata, boss del paese e amico personale di Giovanni
Brusca.
Dal libro “Senza Storia” di Alfonso Bugea e Elio Di Bella.
“Nelle prime ore del mattino del 21 aprile 1993, agenti della Squadra mobile
di Agrigento intervengono in contrada “Caos” a seguito di segnalazione
telefonica pervenuta alla centrale operativa.
All'interno di un autofurgone Fiat Fiorino, c'erano due persone gravemente
colpite da colpi di arma da fuoco. Le due persone venivano identificate in
Calogero Zaffuto, trasportato in stato di coma in ospedale (morì lo stesso
giorno) e Angelo Carlisi, deceduto già prima dell'intervento della polizia.
All'interno del furgone vennero rinvenute diverse cassette di pesce. Nel
corso della stessa giornata venne ritrovata bruciata e abbandonata in
contrada "Maddalusa" una carcassa di "Alfa 33", risultata rubata in data 8
aprile in Agrigento.
I familiari delle due vittime riferirono agli inquirenti che i loro
congiunti svolgevano l'attività di venditori ambulanti e ogni mattina
Zaffuto (che non aveva la licenza) accompagnava Carlisi al mercato ittico di
Porto Empedocle per acquistare il pesce insieme a lui. I familiari
riferirono che Carlisi aveva avuto dei contrasti per il furto della sua
autovettura. Aveva comprato l'auto e preso in affitto un garage, dentro vi
trovò una roulotte che voleva levare per far posto al suo mezzo. Ne nacque
una controversia, ricevette anche un'intimidazione telefonica. L'ipotesi
degli investigatori è che sia stato ucciso per aver fatto uno sgarbo ad un
amico di Vincenzo Licata, boss del paese e amico personale di Giovanni
Brusca che ospitò nella Pasquetta del 1993 nella sua casetta di campagna.
Quando venne assassinato, la moglie di Angelo Carlisi era incinta della
terza figlia. Calogero Zaffuto aveva due figli.
All'udienza del 17 dicembre 1999 Falzone Alfonso confermava la confessione
già resa nella fase delle indagini preliminari in ordine alla sua
partecipazione, nella qualità di esecutore materiale, al duplice omicidio in
contestazione.
Per il duplice omicidio sono stati condannati: Luigi Putrone, Joseph Focoso,
Vincenzo Licata, Salvatore Fragapane, Giulio Albanese, Alfonso Falzone”.
(Alfonso Buggea e Elio Di Bella, SENZA STORIA: vittime innocenti rubate
dalla mafia, uccise dal piombo e dal silenzio, Independently published,
2017).
Carmelo
Arnone
21 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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21/03/2021 |
Associazioni.
Fausto Terrana eletto Vicepresidente Vicario regionale del Movimento
Cristiano Lavoratori |
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Foto di gruppo |
Ieri, sabato 20
marzo, a Tremestieri Etneo (CT) presso il Campus Don Bosco, il Consiglio
Regionale MCL di Sicilia ha proceduto al rinnovo delle cariche. Sono stati
eletti: Giorgio D'Antoni Presidente Regionale MCL Sicilia, Fausto Terrana
Vicepresidente Vicario e Gaetano Lamberto Vicepresidente residente.
La rappresentanza
dei giovani è stata completata da Ninni Romano (Delegato MCL Messina) e
Orazio Arena (nuovo Delegato Regionale dei Giovani MCL). Questa nuova
Direzione regionale del Movimento intende caratterizzarsi per la promozione
delle tematiche attinenti l’occupazione, la salute e la solidarietà umana,
in un’Isola - sostengono neoeletti - attanagliata da tante
problematiche mai risolte. L'intenzione è quella di concentrerà su quello
che il Movimento Cristiano Lavoratori definisce
“promozione
umana e sviluppo socio-economico”.
“La mia elezione sta a significare una particolare attenzione per i
giovani siciliani - ha dichiarato Fausto Terrana, figlio dell'on. Decio
-, al fine di qualificare le nuove generazioni che costituiranno il
futuro e il progresso della nostra terra. Saranno avviate interlocuzioni con
i giovani universitari, artigiani, commercianti e industriali, e con tutte
le intelligenze siciliane che possono essere utili allo sviluppo dei nostri
territori”.
Redazione
20 marzo 2021.
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21/03/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 13^ puntata |
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Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(13^ puntata)
Cap. 13
Congiure e complotti a corte
Un pomeriggio di primavera del 7 a.C., poco
meno di un mese dopo la festa della Pesah e degli Azzimi, Myriam comunica al
re, ritornato dall’Idumea, di essere in stato di gravidanza; ciò provoca in
Erode una grande gioia. Il rapporto con Myriam diventa più profondo e si
rinsalda maggiormente. Il comportamento di Myriam fa credere a tutti i
familiari e cortigiani del re che il figlio che attende sia di Erode. Tale
condotta della giovane galilea è dovuta al fatto che lei di necessità deve
farne virtù per tentare di sopravvivere in un ambiente familiare di iene e
vipere pronte ad aggredirla e annientarla.
La felicità del re raggiunge il culmine quando la
nutrice e la mammana gli comunicano che, tenuto conto di alcune indicazioni
che la gravidanza rivela, il nascituro sarà, probabilmente, un maschio; ciò
avrebbe reso più graditi al popolo di Israele Myriam e il figlio che da lei
dovrà nascere. Qualcuno a corte, tuttavia, dubita che il figlio di Myriam
che nascerà sia effettivamente di Erode. Si pensa che essa fosse già gravida
prima del suo arresto. Queste insinuazioni, poiché non godono di credito, in
pochi giorni svaniscono. Tuttavia per fugare ogni dubbio il ministro Sapino,
all’insaputa di Erode, invia a Nazareth, a Cana e a Sepphoris dei fidati
agenti a indagare su Myriam e la sua gravidanza. Alla fine su Myriam non
emerge nessuna notizia ostile dalle indagini messe in atto dal ministro.
Ormai buona parte della corte considera Myriam
l’epicentro dell’interesse sentimentale del re e la sua prossima consorte.
Alcuni dei figli adulti, concubine e mogli del sovrano invece cominciano a
temere la giovane galilea, anche se essa fa di tutto per ingraziarsi le loro
simpatie ed evitare contrasti con i membri della famiglia di Erode per i
quali l’intrigo rappresenta quasi l’unica ragione di vita.
I non pochi e fidati ammiratori e sostenitori di
Myriam, che vivono a corte, invece temono che alla fine, a causa degli
intrighi dei familiari, la situazione tra lei ed Erode possa deteriorarsi e
la loro relazione affettiva terminare e finire così la tranquillità
acquisita dal re. Intanto la giovane, memore della promessa fatta ai propri
genitori, riferisce diverse volte al re che Joseph è innocente e chiede la
sua scarcerazione. Alla richiesta Erode, su consiglio dei suoi ministri,
così replica a Myriam: «Questo caso assieme a quello di Ibrahim
sarà esaminato e trattato dopo l’esito del processo riguardanti i miei
figli, Alessandro e Aristobulo».
Intanto il ministro Tolomeo, come da tradizione, fa
sapere, tramite ambasciatori, a tutti i regnanti degli Stati del Vicino
Oriente, che al re Erode, nei giorni in cui cade il solstizio del prossimo
inverno, di “sicuro” nascerà un altro figlio.
Durante la visita del re nella terra natia, Myriam, con
le sue grazie e il suo buon carattere, è riuscita, in parte, ad attirarsi le
simpatie di alcuni settori della corte. Nel frattempo il fratello di Erode,
Ferora, la prima moglie Doris, il figlio Antipatro, sebbene diffidino l’uno
dell’altro, si alleano per creare attorno a Myriam un clima ostile e di
rifiuto. Essi, di fatto, hanno paura che il re rivolga le sue attenzioni
solo alla sua giovane convivente. In realtà, quello che loro più temono è
che Erode possa decidere che il suo futuro successore sia il figlio che da
Myriam dovrà nascere. Tali considerazioni derivano dal fatto che il re è
completamente invaghito della galilea, e i più preoccupati che ciò accada
sono la prima moglie Doris e il figlio primogenito Antipatro i quali vedono
così sconvolti tutti i loro piani.
* * *
A prescindere dalla nuova situazione che si è creata nella famiglia del re,
con l’inserimento di Myriam e il suo stato di gravidanza, Antipatro fa di
tutto per riuscire da un lato a ingraziarsi le simpatie del re e dall’altro
a screditare i due fratellastri agli occhi del padre.
La nuova situazione che si è prodotta, dopo la congiura
di Alessandro e Aristobulo e l’imprevista gravidanza di Myriam, innervosisce
alquanto Antipatro e la madre.
Secondo le ultime disposizioni testamentarie è
Antipatro l’unico successore ed è, accanto a Erode, l’uomo più potente di
Israele capace di influenzare, in parte, il padre. Ci sono inoltre altri
figli del re, come Antipa, Archelao, Filippo e i nipoti che possono, a loro
volta, diventare temibili concorrenti alla successione, sicché i timori di
Antipatro non sembrano del tutto infondati. In realtà, quello che più
preoccupa e rende inquieto Antipatro è la presenza a corte di questa giovane
nazarita di discendenza davidica; tra l’altro rimasta incinta, si pensa, per
opera del re.
Antipatro, ormai quasi sicuro di aver eliminato il
pericolo rappresentato dai due figli di Marianne per la sua successione al
padre, non ha messo in conto questo nuovo ostacolo incarnato da Myriam e dal
figlio che dovrà partorire. Un’altra cosa che lo assilla molto è che il re
appare veramente innamorato di questa giovane. E ciò, secondo Antipatro, può
far sì che il padre decida di rivedere le disposizioni testamentarie
cambiandole a favore di Myriam e del suo prossimo erede; cosa avvenuta già
con altri figli. Egli, pertanto, ha paura di non riuscire a raggiungere il
suo scopo: diventare re.
Antipatro, con le sue raffinate arti della seduzione,
tenta di dissuadere il padre dal contrarre un eventuale matrimonio con la
giovane Myriam. Egli considera il padre ormai troppo avanti negli anni, con
l’aggravante che tra i due la differenza di età è considerevole e poi la
famiglia è grande abbastanza perché il re possa contrarre un altro
matrimonio. Furbescamente consiglia Erode di tenersi Myriam, visto l’amore e
l’affetto che nutre per lei, come concubina da inserire nel suo harem,
mentre al figlio che nascerà potrà destinare una congrua dote in denaro e
beni vari o assegnare eventualmente una regione della Palestina. In un primo
tempo Erode evita di dargli ascolto. In seguito, pensandoci su, si adira con
il figlio poiché s’insinua nella sua mente il sospetto che voglia
influenzarlo sul comportamento da tenere verso Myriam e il suo prossimo
erede.
Alcuni cortigiani e funzionari di palazzo e la maggior
parte della famiglia sono tuttavia d’accordo con Antipatro poiché vedono in
lui il prossimo re. Con Antipatro, nella famiglia, sono schierati sua madre,
lo zio Ferora e la sua giovane moglie, Jochebed, definita a corte la donna
più scaltra e intrigante di Gerusalemme che odia Erode di un odio viscerale
ricambiata parimenti dello stesso sentimento dal re.
Tra gli avversari di Antipatro c’è Salomè, sorella del
re, la quale tiene informato Erode di tutto quello che tramano Antipatro, la
moglie del re, Doris, Ferora e la consorte di quest’ultimo, Jochebed.
Tuttavia il re è cauto e diffida di tutti; a volte pure della fidata sorella
Salomè. Egli ripone la sua fiducia solo nel crudo esercizio del potere e nel
suo istinto.
La diffidenza di Erode mette in cauto allarme Antipatro,
il quale ha timore di essere diseredato come successore alla corona.
Pertanto decide, con la connivenza della madre, di blandire Myriam con un
assiduo corteggiamento. Tutto ciò al fine di conoscere i reconditi pensieri
della giovane di Nazareth riguardo le intenzioni di Erode sulla successione
al trono d’Israele. Madre e figlio decidono di attendere il momento propizio
per mettere in atto un tale proposito. Il momento opportuno si presenta
qualche giorno dopo, quando Erode comunica alla famiglia e alla corte che,
per temprare il suo fisico affetto da numerosi mali e riposare la mente
stanca di sopportare i continui litigi dei familiari, si ritirerà nel suo
palazzo di Gerico per tre settimane. Erode, per detto periodo, lascia ai
ministri Sapino e Tolomeo la cura degli affari interni del regno e a Nicola
di Damasco gli affari esteri e della segreteria del regno.
Antipatro, con molta discrezione, comincia a
corteggiare Myriam, ma passate tre settimane egli non è riuscito a irretire
e ottenere dalla giovane galilea nessuna informazione utile ai suoi scopi.
Essa, fin dal momento in cui era entrata nella reggia, ha diffidato di
Antipatro poiché aveva notato che dedicava parte del suo tempo a screditare
i due fratellastri, Alessandro e Aristobulo, e gli altri membri della
famiglia. Adirato di non aver ottenuto da Myriam quanto si riprometteva,
l’ambiguo vagheggino pensa di vendicarsi della giovane di Nazareth al
momento opportuno.
Il re dopo alcune settimane, temprato nello spirito,
rientra da Gerico e cerca di affrontare un contrasto creato dai Farisei i
quali si rifiutano di prestare giuramento di fedeltà ad Augusto. Essi hanno
predetto ancora una volta che a breve sarebbe nato il Messia e quindi sarà
prossima la fine di Erode e del suo regno. Tutto questo costringe il sovrano
a imporre loro una grossa multa che è pagata dalla moglie di Ferora,
Jochebed, poiché seguace dei Farisei e poi perché crede alle loro profezie
messianiche. Essa è contenta del fatto che i Farisei abbiano predetto la
prossima fine di Erode. Ciò induce il re a chiedere a suo fratello di
ripudiare la moglie poiché donna intrigante e d’infime condizioni (secondo
Giuseppe Flavio, questa era un’ex schiava di cui Ferora si era innamorato e
che poi aveva sposato) che alimenta il contrasto tra fratelli. Ferora
risponde negativamente.
* * *
Intanto le continue calunnie e maldicenze verso Myriam da parte dei
familiari di Erode cominciano a poco a poco a fare breccia nella ormai
debole mente del vecchio re. Sono poche le persone che in modo aperto
prendono le difese della giovane galilea. Numerosi cortigiani, funzionari e
servitori, pur schierandosi in cuor loro con lei, per timore preferiscono
non manifestare il proprio pensiero e non schierarsi apertamente a favore
della nuova compagna del sovrano per paura di ritorsioni da parte di
Antipatro e della madre, Doris.
Erode è ormai avvilito e stanco di questi continui
contrasti, calunnie, livori, litigi, odi e intrighi. Egli è ferito e
oltraggiato dai suoi familiari e dai continui tentativi di attentare alla
sua vita e di calunniare la sua giovane concubina. Loro, nonostante la
perseveranza del re nel legarsi a Myriam, continuano a insinuare che dietro
alla maschera di bontà e d’ingenuità della giovane concubina si nasconda, in
realtà, un cuore infido e perfido che mira molto in alto.
Erode, alla fine, inizia ad avere qualche piccolo
dubbio sull’amore e sulla stima che la giovane di Nazareth dimostra verso la
sua persona. Egli inizia a pensare che Myriam non lo ami e si comporti in
modo astuto per ottenere da lui delle disposizioni testamentarie che
designino suo figlio erede al trono. Del resto è questa l’attività preferita
che praticano a corte tutte le sue mogli e concubine. Egli si chiede:
“Perché Myriam deve fare eccezione?”.
I familiari fanno continuamente intendere al re che le
antiche profezie della Torah e quelle recenti degli Esseni, comprese quelle
formulate dai farisei e dagli scribi, affermano che a causa di un figlio di
origine davidica, destinato a diventare Messia, egli avrebbe potuto perdere
il trono.
Erano così iniziate le ossessioni messianiche di Erode.
Egli aveva lottato tutta la vita per conquistare quel trono; proprio adesso,
nella vecchiaia, non vuole perderlo. Per difendere la carica e il titolo di
re ha perfino accusato di alto tradimento e fatto uccidere due dei suoi
figli per aver progettato un attentato contro la sua persona.
Le continue dicerie degli Ebrei sulla venuta del Messia
d’Israele che avrebbe destituito Erode hanno messo in allarme i ministri e
lo stesso re. Essi in una riunione prendono, al riguardo, la decisione di
sentire i sacerdoti più influenti, gli scribi, i dotti e i saggi di
Gerusalemme e di Israele sul vero significato delle profezie della Torah e
degli antichi profeti.
La risposta trova concordi i diversi saggi, i sommi
sacerdoti, gli hakam appartenenti alle fazioni dei Farisei e i dottori della
legge. Essi sono convinti, del resto lo è anche la maggior parte del popolo,
che un bambino discendente di David, nato sotto il regno di Erode, sarebbe
diventato il Messia per volere di Dio. Egli avrebbe scacciato via dal trono
l’usurpatore e liberato le genti di Israele dalla dominazione romana. Questi
concordi pareri preoccupano molto Erode ma, nonostante tutto, egli continua
a gestire energicamente il suo regno.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 21 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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21/03/2021 |
Letture Sponsali. "Siamo
ancora in cammino: dono per gli altri" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Dono gratuito.
Il nostro percorso quaresimale sta per concludersi, ma ancora siamo in
cammino, cerchiamo di vedere Gesù, di entrare in relazione con Lui.
Ci sforziamo di capire il mistero della passione, ma guardiamo ancora troppo
in superficie. Gesù ci fa riflettere attraverso l'immagine del chicco di
grano, che apparentemente sembra inerte, statico, quasi inutile, eppure se
quella pellicola che lo ricopre si rompe, marcisce a contatto con la terra e
sprigiona la sua potenza vitale germinando.
Ecco la chiave di lettura della morte e resurrezione di Gesù: la sua vita è
un dono per tutti ed ha portato e porta ancora molti frutti di bene in tutto
il mondo.
In quanto cristiani, in qualità di innamorati di Cristo dovremmo anche noi
farci dono per gli altri, dobbiamo fare una scelta: vivere come un chicco di
grano integro che non servirebbe a nulla, così come chi pensa solo a se
stesso senza curarsi degli altri, condannando la propria vita alla
sterilità, o vivere come un chicco disposto a disfarsi per produrre frutto,
facendosi dono per gli altri.
L'uscita dalla nostra corazza diventa la via per vedere Gesù, per vederlo
nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei quotidiani gesti di amore
che riceviamo e che doniamo.
Vera e Francesco
Punto chiave - L’infelicità ci avvicina a Dio.
Le letture di oggi sono molto significative. Ci parlano dell’alleanza che
Dio ha stretto con noi.
Un accordo, un contratto nel quale entrambe le parti hanno dei diritti e dei
doveri. Il buon Dio si obbliga a perdonare i nostri peccati ed a salvarci
dalla morte, ma in cambio ci chiede le nostre suppliche.
Dobbiamo essere noi a chiedergli di essere salvati. Per questo motivo oggi
nel vangelo Gesù dice: “Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la
propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna”.
Infatti solo chi soffre, chi è infelice, chi è disperato alla fine trova
l’umiltà per “supplicare” Dio, per “rivolgersi” a Dio, per chiedergli di
essere salvato.
Ecco perché chi è infelice in questa vita è colui che più è vicino a Dio.
Aline e Christian
Redazione
21 marzo 2021.
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20/03/2021 |
Pittura.
Antonio Pilato "Artista dell'anno - Premio Creatività Palermo Artexpo
2020" |
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Pergamena
Antonio Pilato |
Il Premio
"Artista dell’Anno - Creatività, Palermo Artexpo 2020" assegnato al pittore
grottese Antonio Pilato.
Istituito dalla rivista
di Art
Now, il
riconoscimento è annualmente conferito a illustri personaggi del mondo
dell’arte e della cultura, che grazie alle loro opere hanno contribuito ad
arricchire il patrimonio artistico nazionale.
Tra tutte le
opere ammesse al Premio "Artista dell’Anno - Creatività, Palermo Artexpo"
la redazione di Art Now ne ha selezionati 60 per un evento espositivo che si
terrà dall’11 al 18 aprile 2021 presso la galleria "Effetto Arte" di
Palermo, con possibilità di vendita delle opere. "Effetto Arte Gallery" è
uno spazio espositivo polifunzionale ubicato a Palermo in via Ariosto, 19
(primo piano), a pochi metri da Via Libertà e dalla stazione Notarbartolo.
All’interno dei suoi quasi 400 metri quadri si svolgono mostre d’arte
contemporanea, presentazioni editoriali e meeting di vario genere.
Lusinghiera la motivazione del Premio conferito ad Antonio Pilato: "Per
il suo impegno creativo, dedito alla divulgazione del pensiero e del
sentimento".
Redazione
20 marzo 2021.
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19/03/2021 |
Politica. UDC:
quarta
giornata di formazione politica online; sabato 20 marzo |
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Decio Terrana |
Domani, sabato
20 marzo 2021 dalle ore 09.00, avrà luogo la quarta giornata di
formazione politica online dell'UDC Italia dedicata all’innovazione ed
alla comunicazione ed intitolata "La Politica ai tempi del 4.0". La Scuola
di formazione politica organizzata dai giovani dell'UDC Italia, fortemente
voluta dal segretario nazionale on. Lorenzo Cesa e dal responsabile
nazionale agli enti locali on. Decio Terrana, domani affronterà
diversi tematiche relative a comunicazione ed innovazione. Si parlerà delle
nuove professioni in era digitale, dell’innovazione come grande risorsa
per università ed imprese, della politica sui social media, approfondendo
anche nel dettaglio alcune delle tecnologie abilitanti del piano industry
4.0, di digital marketing in politica e dei corretti atteggiamenti sui
social che possono aiutare a far crescere il consenso politico.
Ecco il programma:
-
ore 09.30, prof. Antonino Giannone - Link Campus University, "Professioni in
era Digitale: Hard e Soft Skills, Leadership and Ethics";
- ore 10.15, prof.ssa Patrizia Livreri - Università degli Studi di Palermo,
"L’innovazione come risorsa per Università e Imprese";
-
ore 11.00, prof. Roberto Riccardi - Luiss Business School,
"Political
Digital Marketing: Come aggregare il consenso online";
-
ore 13.00, on. Gabriella Carlucci - Politica e Conduttrice TV,
"Il
rapporto tra Politica e TV".
Nell’area dedicata ai giovani, intitolata "Innovazione e Politica: si
può", si potranno ascoltare gli interventi della dott.ssa Elisa Cortello,
Marketing Manager, che parlerà di "Marketing applicato alla politica" e
dell’ing. Gero Palermo, Innovation Manager, "Giovani Udc che lavorano nel
mondo dell'innovazione".
Redazione
19 marzo 2021.
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19/03/2021 |
Musica.
"Bravi ragazzi", brano del 1974 di Edoardo Bennato; quasi una
profezia sulla pandemia |
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Guarda il video |
Ad ascoltarlo
oggi si rimane colpiti dall'attualità di quelle parole e di quel messaggio.
Stiamo facendo riferimento al brano "Bravi ragazzi" di Edoardo bennato,
una ballata che risale al 1974.
(Bravi ragazzi - guarda il video)
Nella
sua ballata del 1974 il menestrello del rock napoletano parla di coprifuoco,
di attese, di “severe istruzioni” e di “un programma alla televisione per
fronteggiare la situazione”. Ecco il testo.
Una di notte, c'è il coprifuoco / E pensare che all'inizio sembrava quasi un
gioco
Ora non c'è più tempo per pensare / Tutti dentro, chiusi ad aspettare
Ognuno ha avuto le sue razioni / Poveri e ricchi, cattivi e buoni
Ognuno ha fatto le sue preghiere / Ora si tratta solo di aspettare
Bravi, su, bravi ragazzi / Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi / Vedrete che poi sistemeremo tutto
Per fronteggiare la situazione / C'è stato un programma alla televisione
Hanno parlato tutti gli avvocati / Di tutte le bandiere, di tutti i partiti
Ed è stato proprio commovente / Vedere tutti quei grandi sacrificare le
proprie idee
In nome del bene della gente / Poi hanno dato severe istruzioni
Di stare calmi e stare buoni
Buoni, su, buoni ragazzi / Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi / Vedrete che poi sistemeremo tutto
Bravi, su, bravi ragazzi / Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi / Vedrete che poi sistemeremo tutto
Sistemeremo tutto, sistemeremo tutto.
Redazione
19 marzo 2021.
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19/03/2021 |
Comune. Democrazia
partecipata: presentazione dei progetti entro il 25 marzo |
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Scarica il fac-simile |
Possono essere presentate
entro le ore 13.00 di giovedi 25 marzo 2021
le proposte per l'impiego delle somme del bilancio comunale destinate a
finanziare progetti di "democrazia partecipata" (scarica
il fac-simile della scheda di progetto).
Di seguito, l'avviso pubblico.
COMUNE DI GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
Prot. n°
2831 del 05/03/2021
Oggetto: Destinazione dei finanziamenti regionali ai sensi dell'art. 6,
comma 1, della L.R. n. 5/2014 e s.m.i. - Democrazia Partecipata.
AVVISO PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI DA FINANZIARE
AI SENSI DELL'ART. 6, COMMA 1, DELLA L.R. N. 5/2014
DEMOCRAZIA PARTECIPATA
ANNO 2021
SI AVVISA
che entro le ore 13.00 del
giorno 25 marzo 2021, ai sensi degli artt. 2 e 4 del vigente
Regolamento approvato con delibera di Consiglio comunale n. 3 del
21.01.2019, possono essere presentate le
proposte progettuali da finanziare
con le risorse di cui alla L.R. 5/2014, da parte di tutti i cittadini che
abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e delle associazioni, ditte, enti
pubblici e privati ed in generale tutti gli organismi di rappresentazione
collettiva che abbiano sede legale od operativa nel territorio comunale.
Possono presentare proposte progettuali:
a) tutti i cittadini residenti nel territorio comunale che abbiano compiuto
il sedicesimo anno di età;
b) le associazioni, le ditte, gli enti pubblici e privati ed in generale
tutti gli organismi di rappresentazione collettiva che abbiano sede legale
od operativa nel territorio comunale.
Le proposte progettuali devono ricadere in una o più delle seguenti aree
tematiche:
1) ambiente, ecologia e sanità;
2) lavori pubblici;
3) sviluppo economico e turismo;
4) spazi e aree verdi;
5) politiche giovanili;
6) attività sociali, scolastiche ed educative, culturali e sportive.
È possibile presentare una sola proposta progettuale, per un ammontare
massimo di 3.000,00 euro, secondo lo
schema allegato.
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Il Responsabile di P.O. n° 4
Dott. Carmelo Alaimo |
L'Assessore alla Cultura
Dott.ssa Alessandra Marsala
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19/03/2021 |
Sanità. Emer
Cooke dell'EMA su Astrazaneca: "Sicuro ed efficace, i benefici superano
i possibili rischi" |
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Emer Cooke |
Emer Cooke, direttore dell’Agenzia del Farmaco europea
(EMA), nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di ieri, ha
comunicato la decisione sul vaccino prodotto da Astrazeneca.
"Il comitato è giunto a una chiara conclusione scientifica: questo è un
vaccino sicuro ed efficace. I suoi benefici nel proteggere le
persone da Covid superano i possibili rischi. Durante l’indagine e la
revisione abbiamo iniziato a vedere un piccolo numero di casi di disturbi
della coagulazione rari e insoliti, ma molto gravi, che hanno colpito di
più le giovani donne, e questo ha poi innescato
una revisione più mirata basata sulle prove disponibili. Dopo giorni di
analisi approfondita dei risultati di laboratorio, rapporti clinici,
rapporti di autopsia e altre informazioni provenienti dagli studi clinici,
non possiamo ancora escludere definitivamente un legame tra questi casi e
il vaccino. Ciò che il comitato ha quindi raccomandato è di aumentare la
consapevolezza di questi possibili rischi assicurandosi che siano
inclusi nelle informazioni sul prodotto, attirando l’attenzione su
queste possibili condizioni rare".
Secondo Cooke i sintomi a cui fare attenzione sono: "Mancanza di respiro,
dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba,
mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la
vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli.
Il comitato ha anche concluso che il vaccino non è associato ad un aumento
del rischio complessivo di eventi tromboembolici o coaguli di sangue - ha
continuato il Direttore dell'EMA -. Stiamo anche avviando ulteriori
indagini per capire di più su questi rari casi e stiamo conducendo studi
osservazionali mirati. Voglio ribadire che la nostra posizione scientifica è
che questo vaccino è un’opzione sicura ed efficace per proteggere i
cittadini contro il coronavirus. A partire da ieri sera, 7 casi di
coaguli di sangue in più vasi sanguigni e 18 casi di trombosi venosa
cerebrale sono stati segnalati su quasi 20 milioni di persone vaccinate.
Le prove che abbiamo, al momento, non sono sufficienti per concludere con
certezza se questi eventi avversi siano effettivamente causati dal vaccino o
meno. Fino a ieri, gli eventi sospetti di trombosi cerebrali sono stati
sette in Germania, tre in Italia, due in Norvegia, uno in Spagna, oltre a
tre nel Regno Unito e due in India. La maggior parte di questi rari casi
si è verificata in persone sotto i 55 anni e la maggioranza erano donne.
Sulla base dei dati pre-Covid è stato calcolato che entro il 16 marzo si
sarebbe potuto prevedere meno di 1 caso segnalato di coagulazione
intravascolare disseminata tra le persone sotto i 50 anni entro 14 giorni
dalla ricezione del vaccino, mentre erano stati segnalati 5 casi. Allo
stesso modo, in questa fascia di età ci si sarebbero potuti aspettare in
media 1,35 casi di trombosi venosa cerebrale, mentre alla stessa data limite
c’erano stati 12. Uno squilibrio simile non era visibile nella popolazione
più anziana a cui era stato somministrato il vaccino".
Redazione
19 marzo 2021.
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18/03/2021 |
Politica. On. Rosalba
Cimino (M5S): "Aziende dello spettacolo dimenticate" |
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Rosalba Cimino |
“Le
aziende dello spettacolo sono state ad oggi completamente ignorate”.
Rosalba Cimino, deputato del Movimento 5 Stelle, ha voluto far
presente al ministro Dario Franceschini, nel suo intervento in audizione in
Commissione Cultura, la situazione delle aziende correlate con il mondo
dello spettacolo.
“Ho portato la voce di coloro che si occupano di noleggio e montaggio
audio, luci, palchi, strutture, biglietterie e quanto altro serva per la
realizzazione degli spettacoli dal vivo e che investono milioni di euro per
portare avanti queste attività, le prime a chiudere appena è iniziata
l’emergenza sanitaria e che potrebbero essere le ultime a riaprire se non ci
sarà un cambio di passo - ha spiegato il deputato Cimino -.
Conosciamo i bisogni del settore e le richieste che la FEDAS sta facendo e
giunti a questo punto è improcrastinabile una riforma del Fondo Unico per lo
Spettacolo, nel quale queste aziende non sono state incluse”.
Rosalba Cimino ha proposto due soluzioni: istituire un contributo a fondo
perduto pari al 50% per le aziende che noleggiano attrezzature tecniche e
tecnologiche, e il sostegno totale per il pagamento degli affitti degli
immobili in uso, sulle utenze e le polizze assicurative, sulle tasse di
circolazione e governative, sui trasporti fino a marzo 2022.
“Siamo tutti consapevoli - ha concluso Cimino - che un simile
intervento debba essere deciso da più Ministeri e non soltanto da quello dei
Beni Culturali, ma allo stesso modo sappiamo che con la collaborazione di
tutti è un risultato che si può e deve raggiungere”.
Redazione
18 marzo 2021.
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18/03/2021 |
Comune. Emergenza Covid-19: ordinanza su
uffici comunali, biblioteca e servizi di ristorazione |
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Emergenza Coronavirus |
Con l'ordinanza
n° 12 di lunedi 15 marzo 2021, avente ad oggetto "Misure per la
prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Efficacia dal 15 marzo al 6 aprile 2021", il sindaco di Grotte
Alfonso Provvidenza ha disposto:
-
la
chiusura al pubblico degli uffici comunali (sino al 3 aprile 2021),
con l’ingresso consentito solo per appuntamento o per motivazioni urgenti e
indifferibili;
- l'accesso alla biblioteca comunale solo su prenotazione (dal lunedi
al venerdi dalle ore 08.00 alle 14.00, e il lunedi e il giovedi dalle ore
16.00 alle ore 19.00), nel rispetto
delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica;
- la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui
bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e
del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano
rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il
contagio.
Redazione
18 marzo 2021.
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18/03/2021 |
Comune. "In
ricordo delle vittime del Covid-19"; nota del presidente Aristotele
Cuffaro |
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Aristotele Cuffaro |
Nota del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele
Cuffaro, nella Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.
*****
"Nel giorno nazionale in ricordo delle vittime del Covid-19 ci stringiamo
nel dolore e nella speranza di una convita lotta con la fiducia della
sconfitta di un nemico invisibilmente viscido.
Lo dobbiamo a chi non ce l'ha fatta, lo dobbiamo alle loro famiglie, lo
dobbiamo a tutti noi che stiamo vivendo un momento storico buio ma con la
consapevolezza di una forza caratteriale e temeraria italiana che ci porterà
certamente a vincere la guerra".
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Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro
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18/03/2021 |
Musica.
"Rinascita mentale", l'ultimo brano del cantautore Davide
Castrogiovanni |
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Guarda il video |
È appena uscito,
su diverse piattaforme digitali, "Rinascita mentale", il nuovo brano
musicale del cantautore grottese Davide Castrogiovanni.
Solo qualche anno fa veniva definito dalla critica
"giovane
promessa del cantautorato siciliano", oggi Davide conferma pienamente
quella descrizione, presentando un'opera della quale firma testo e musica.
(Rinascita mentale - guarda il video)
"Quando
ti accorgi in un momento che la tua barca è sottovento, e la tua mente ha
preso il volo per non sentirti solo. Quando ti accorgi in un secondo che la
tua nave è andata a fondo, trova la chiave universale e la realtà scompare";
queste le prime parole del brano che ha tutta l'atmosfera di una ballata
medievale, con qualche richiamo al grande De Andrè, per uno stile
cantautorale, "indie", alternativo.
Il
video di "Rinascita mentale" è stato realizzato da Davide
Castrogiovanni ed Elisa Marchese. Cori e tastiere di Andrea Corno (in arte "Oratio"),
violino di Lorenzo Fallica.
(Davide
Castrogiovanni)
La prima
produzione dell'Artista grottese risale al 2015, con l'album dal titolo “Chi
ha accecato Polifemo?”, presentato dal vivo in diversi teatri e circoli
di Sicilia.
In questo brano il 33enne medico (figlio d'arte), residente a Catania,
esprime l'esortazione a guardare con ottimismo la vita, a trovare la “chiave
universale” che permette di stare bene: per qualcuno potrebbe essere
l’amore, per altri la famiglia; ciascuno può trovare la propria chiave.
"La realtà non è ciò che appare - dice Davide -, bisogna saperla
interpretare con la giusta chiave. Di fronte alle difficoltà della vita è
necessario dare un significato alla propria esistenza per vivere serenamente".
Un messaggio di speranza e ottimismo sulle note di "Rinascita mentale".
Carmelo
Arnone
18 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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17/03/2021 |
Nomine.
"Congratulazioni all'ispettore capo Salvatore Liotta"; di Piero
Castronovo |
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Piero Castronovo |
Piero
Castronovo, già assessore e vice sindaco del Comune di Grotte, con una
dichiarazione pubblica, si congratula con l'ispettore capo Salvatore Liotta
per il
nuovo incarico di Responsabile di P.O. dell'Area n. 1 Vigilanza e
Cultura.
"Formulo le mie congratulazioni all'ispettore capo Salvatore Liotta
- scrive Castronovo - per aver ricevuto dal Sindaco l'incarico a dirigere
il locale Corpo di Polizia Municipale. Conosco bene le qualità personali e
professionali dell'ispettore Liotta, sono certo - conclude l'ex vice
sindaco - che il suo contributo porterà un elevazione di qualità ai
servizi a lui affidati. Buon lavoro".
Redazione
17 marzo 2021.
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17/03/2021 |
Chiesa.
"Speciale" per Padre Gaetano Ciranni, nel Bollettino dei Rogazionisti |
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Leggi lo "Speciale" |
Uno "Speciale"
dedicato alla commemorazione di Padre Gaetano Ciranni, nel centenario della
nascita.
Il Bollettino della Congregazione dei Rogazionisti, Anno XCVIII, n. 4.
luglio-settembre 2020, ha dedicato un inserto "Speciale" alla cerimonia di
commemorazione di Padre Ciranni, che si è svolta a Grotte nella domenica 27
settembre 2020.
Padre Ciranni, nato a Grotte il 24/09/1920, è stato per due mandati
consecutivi - dal 1974 al 1986 - Superiore Generale dei Rogazionisti; ha
concluso la sua vita terrena a Messina il 26/07/2014.
In occasione delle celebrazioni del centenario, Grotte ha ricordato
l'illustre concittadino con la scopertura di una targa sulla sua casa natale
in Via Washington (guarda il video)
e con una tavola rotonda
(vedi la 1^ parte e
vedi la 2^ parte)
in chiesa Madre, nella
quale
sono intervenuti (in ordine): il dott. Antonio Carlisi, il dott. Salvatore
Filippo Vitello, il dott. Alfonso Provvidenza, il dott. Filippo Vitello, il
dott. Angelo Carlisi, il prof. Gaspare Agnello, il dott. Walter Carlisi, padre Bruno Rampazzo
(Superiore Generale dei Padri Rogazionisti), don Salvatore Zammito, la sig.ra Anna Mangiacavallo
(nipote di padre Gaetano Ciranni).
Alcune copie dello "Speciale",
estratto dal Bollettino della Congregazione dei Rogazionisti, che
riporta una sintesi della giornata e
alcuni degli interventi, sono pervenute a Grotte. Grazie alla disponibilità
del dott. Antonio Carlisi (tra i promotori della cerimonia di
commemorazione) ed alla Congregazione dei Padri Rogazionisti,
oggi lo "Speciale"
è reso disponibile a tutti (scarica
in formato pdf).
Carmelo
Arnone
17 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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16/03/2021 |
Comune.
L'ispettore capo di PM Salvatore Liotta nuovo Responsabile dell'Area
Vigilanza e Cultura |
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Isp. Capo Salvatore Liotta |
All'ispettore capo Salvatore Liotta, del Corpo di Polizia Municipale di
Grotte, è stato conferito l'incarico di Responsabile di P.O. (Posizione
Organizzativa) dell'Area n° 1 Vigilanza e Cultura.
Per gli effetti della determinazione n° 10 dello scorso sabato 13 marzo, a
firma del sindaco Alfonso Provvidenza, l'ispettore capo Liotta ricoprirà
l'incarico dal 15 marzo al 31 dicembre 2021.
Il 4 marzo il Comune aveva pubblicato un interpello, rivolto a tutti i
dipendenti di categoria C e D, per la manifestazione di disponibilità alla
nomina; all'interpello ha aderito
l’ispettore capo Liotta che ha presentato il proprio curriculum vitae
indicando il possesso dei titoli e dell’esperienza lavorativa.
All'ispettore capo Salvatore Liotta, con la stessa determinazione, il
Sindaco ha
conferito anche l’incarico di Responsabile di P.O. ad interim
- dal 15/03/2021 al 30/06/2021
- del Servizio SUAP (Sportello Unico Attività Produttive),
incardinato nell’Area n° 4.
Carmelo
Arnone
16 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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15/03/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
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Unità Pastorale
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
15 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, pulizia della chiesa;
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i
nodi" e Vespri;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i malati e gli anziani), Stellario
a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 16 marzo - Triduo in
onore di san Giuseppe (1)
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il
venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario delle gioie e
dei dolori di san Giuseppe;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i fedeli defunti), il sacro manto
di san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, lettura comunitaria
Patris Corde (I);
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e preghiera
"A te, o beato Giuseppe";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 17 marzo - Triduo
in onore di san Giuseppe (2)
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, catechesi e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario delle gioie e
dei dolori di san Giuseppe;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i moribondi), i sette dolori e
allegrezze di san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, lettura comunitaria
Patris Corde (II);
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e preghiera
"A te, o beato Giuseppe";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedi 18 marzo - Triduo in
onore di san Giuseppe (3)
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, Adorazione
eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario delle gioie e
dei dolori di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e
religiose), Giovedi di santa Rita;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione dei panini di san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, meditazione del Padre
Nostro;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e preghiera
"A te, o beato Giuseppe";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.
Venerdi 19 marzo - Solennità
di san Giuseppe
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e omaggio
floreale;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e atto di
affidamento della chiesa a san Giuseppe;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i peccatori), Via Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa e benedizione dei papà;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis santa Messa
solenne;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei
fidanzati.
Sabato 20 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, catechesi per la Prima Comunione,
Confessione e Cresima;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove
dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), santo Rosario mariano;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva
animata dal Cammino neocatecumenale.
Domenica 21 marzo - V
Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
15 marzo 2021.
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15/03/2021 |
Attualità. "Ho
fatto la seconda dose del vaccino. Vi svelo un piccolo segreto"; di
Agnese Spitali |
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Agnese Spitali |
Il commento "fuori dal coro" su virus, vaccini e teorie complottiste; di
Agnese Spitali, laureanda in Medicina.
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"Mi
chiamo Agnese, fra qualche mese sarò un medico.
Chi mi conosce lo sa, non sono solita nell’esporre i miei pensieri in
pubblico, ma a distanza di un anno dal mio primo “Andrà tutto bene”
- scritto rigorosamente con la tecnica “evidenziatore su post-it”, da brava
universitaria che si rispetti - sono stanca e arrabbiata.
Sono stanca di continuare a leggere di tutto e di più, su qualsiasi
ambito, su qualsivoglia tipo di informazione. Non penso che adesso questo
scritto possa placare i miei sentimenti, lo so, ma ad un certo punto bisogna
esplodere, per non implodere.
Qualche giorno fa ho fatto la seconda dose del vaccino (e no, non
sono stanca perché è uno dei possibili effetti collaterali): è stato uno
dei giorni più speranzosi della mia vita.
Poi mi sono imbattuta nell’ennesimo commento antivaccinista,
negazionista, qualunquista... insomma chiamatelo come volete, fatto sta
che leggere quel “il mio vicino di casa è morto due ore dopo che ha fatto
il vaccino” (la grammatica e la sintassi erano ben diverse), mi ha fatto
andare su tutte le furie.
Poi l’ennesimo post del credente di turno che mette “Amen” per
assicurarsi il paradiso ma la mascherina non la mette perché Dio esiste, il
virus no.
Poi ancora il post contro i migranti che vanno fatti morire in mare perché
portano il virus.
Poi quello che insulta i medici perché lo fanno per soldi e perché la
mascherina non li fa respirare, e perché è tutto un complotto dei poteri
forti (scusate ma per poteri forti si intende Thanos? Non mi è ancora
chiaro), perché ci tolgono la libertà, perché se non andiamo in discoteca
allora non ci stiamo godendo i migliori anni della nostra vita
(grande Renatone nazionale), perché non è vero che le terapie intensive sono
intasate e non è vero che gli altri reparti non esistono più (spoiler: non
frequento un tirocinio di presenza da un anno, forse gli ospedali sono
troppo vuoti e non abbiamo niente da imparare andando là… mmh... chissà),
perché le nuove leve lo stanno facendo solo per le decine di migliaia di
euro che gli fatturano a fine mese.
Bene, vi svelo un piccolo segreto: io, da quasi medico, mi sento
inutile in questo momento, andrei come volontaria in corsia anche solo per
tenere la mano alla gente che giorno dopo giorno muore sola, e non lo
farei per i soldi, perché vi assicuro che neanche lo stipendio più alto (che
poi comunque non sarebbe più alto di quello di un parlamentare) ripagherebbe
nessuno per la paura, la tristezza, lo sfinimento a cui ogni giorno si è
sottoposti.
Nessuna cifra ripagherà gli anni di studio passati inchiodati sulla sedia,
le umiliazioni continuamente subite, gli sforzi fatti per quella laurea
che non è solo un pezzo di carta, non è solo un modo per lavorare e
guadagnare dei soldi, non è un lavoro come tutti gli altri.
Quindi, cari giornalisti frustrati, cari fedeli con la mano sul petto, cari
tuttologi sbarcati sul web, pensateci bene prima di sparare le vostre
sciocchezze sui social e soprattutto portate rispetto, perché c’è gente che
ha studiato per anni, decine di anni, per assicurare una vita migliore anche
a voi, che la vita migliore la rendereste a noi semplicemente scollegando la
rete internet (o magari utilizzandola meglio)".
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Agnese
Spitali
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14/03/2021 |
Cordoglio. "In
ricordo di Alfonso Carlisi, lu zì Fofu benzinaru"; di Ivo Forza |
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Distributore Q8
Alfonso Carlisi |
Il commosso ricordo di Alfonso Carlisi, benzinaio, nel 22° anniversario
della scomparsa, nelle parole di Ivo Forza.
*****
"Caro Direttore,
tante volte avrei voluto fare, nei giorni che trovo
ormai ammonticchiati nel cesto del tempo che non ritorna, quello che invece
mi son preso l'impegno di fare oggi attraverso le "pagine" del suo
quotidiano e confidando nella sua approvazione.
Il fatto è che io sono una persona lenta in tutte le
cose che faccio, sempre in ritardo nei suoi appuntamenti con il tempo, e
così, spesso, perdo delle occasioni importanti di condivisione. Ma oggi non
voglio assolutamente perdere quella che mi si offre in questa ricorrenza.
A Grotte ho vissuto alcuni anni, dal 1983 al 1988,
e nella mia interiorità conservo il ricordo di amici carissimi, e
anche quello di conoscenze occasionali. La persona che voglio ricordare oggi
è stata inizialmente una conoscenza occasionale, ma il suo volto è poi
diventato quello di un amico carissimo.
Oggi voglio condividere con Lei e con gli amici di
Grotte il ricordo di Alfonso Carlisi - "lu zi' Fofu benzinaru",
come lo chiamavano allora -, il quale ventidue anni fa, in data di
ieri, ha deposto gli abiti della sua vita terrena: era il 13 marzo del
1999.
Non voglio dilungarmi in dettagli relativi al modo in
cui diventammo amici, né indugiare su alcuni aneddoti che scaturirono nel
corso del nostro rapporto di amicizia. Voglio semplicemente e brevemente
condividere il ricordo che di lui conservo nel cuore.
Per come l'ho conosciuta io, la sua è stata la storia
di un uomo che si è reso conto all'improvviso di essere un misero frammento
di vita, su questo pianeta, un qualcosa di incompiuto, che però anelava alla
completezza.
Esprimendone l'essenza, vorrei dire che è stata la
storia di una vita vissuta in continua contrapposizione a quello stato di
cose così diffuso nella realtà del nostro vivere odierno, contrapposta cioè
a tutto ciò che il sistema nel quale viviamo continua a proporci come
realtà, ma che "in realtà" è solo apparenza.
Una piccola cosa mi preme di dire, a mo' di esempio, ed
è un pensiero in relazione al concetto di cultura.
Per quanto mi riguarda, l'unica cultura che riconosco
come tale è quella intesa come "Qultura", con tutte le implicazioni che
l'uso (apparentemente) storpiato del termine può portare con sé, anche qui
in contrapposizione ad una parte importantissima dell'apparenza di sistema,
per l'appunto l'apparenza di cultura, la quale è concepita unicamente in
funzione della conservazione e della "riproduzione" del sistema stesso.
Ora, quando rientravo a Grotte proveniente da Aragona e
giungevo al bivio che vede iniziare, a destra, il corso, e a sinistra la
discesa della circonvallazione, proprio lì, al bivio, come un cuneo
conficcato in un ceppo e quasi simbolo di uno dei filosofici dilemmi di
Zifò, c'era l'impianto di distribuzione Q8 presso il quale
egli lavorava: come non ravvisare in questo l'elevazione a potenza del
concetto di Qultura di cui parlo?
Nell'angusto locale dove egli sedeva in attesa dei
clienti si trovavano gli strumenti essenziali della sua attività di
scrittore: un tavolino, una sedia, una penna (che non era sempre la stessa)
e qualche foglio di carta (non avevano importanza la dimensione o il tipo,
che andavano dal foglio di quaderno usato per una gestione spicciola della
sua impresa a quello ricavato dal retro di un qualche calendario: Zifò
non badava molto alla forma; anzi, non ci badava per niente). Non doveva
mancare il libro di turno, forse qualche testo del figlio Nuccio, che
frequentava la facoltà di Scienze Politiche all’Università di Palermo,
oppure qualche libro o rivista lasciati dal solito Testimone di Geova di
passaggio, col quale sicuramente si era intrattenuto a parlare con
cordialità: Alfonso Carlisi era una persona con una grande apertura
mentale.
Se non era impegnato a servire qualche cliente, lo
si trovava sempre chino a leggere o a scrivere, cosa che faceva ogni
giorno, e che continuò a fare per molti anni, con un amore e una costanza
impressionanti.
Riporto quindi una delle sue poesie, di modo che
chi non l'ha conosciuto possa sentire almeno un’eco della sua presenza, che
io credo ancora impregni quell'angolo di Grotte
di cui parlavo.
LA VITA E LA MORTE
La vita con la morte si lamenta,
perché assillata da diversi affanni,
e anziché godere si tormenta
per il progresso che avanza con gli anni
che bussano alle porte del Duemila.
Ma il progresso produce ricchezza,
dice la morte, e in effetti è vero,
e poi incalza:
però se l'Uomo è nato egoista,
se problemi non ha e se li crea,
quale che fosse la sua agiatezza,
o che fosse a capo d'un impero,
non gode, anzi si rattrista e si dispera,
perché vorrebbe suo il mondo intero.
E che posso fare io, signora Vita,
che si rivolge a me che son la Morte
sottoposta a leggi di natura?
Lasciare l'Uomo eterno, come un dio,
per rende felice la sua sorte…
se proprio questo non è affar mio?
Affar mio è fare la cassiera
e con perizia eseguo il mio mandato;
sono più che giusta e ne son fiera,
malgrado che qualcuno si lamenta
per la disparità della misura:
il giovane perisce e il vecchio attarda,
perché così fu scritto nel progetto,
e nulla cambia il senso di paura
o il senno dell'Uomo più provetto:
chi troppo corre per aver premura,
vuole trovarsi presto al mio cospetto!
Alfonso Carlisi
Dalla raccolta “Un raggio di luce”
©
Gabrieli Editore, 1990
Ho espresso la mia tristezza per la sua scomparsa in un
brevissimo passaggio di un mio piccolo lavoro del 2004, che riporto qui
sotto:
«Al passaggio di Pilgram i cani si cimentavano in brevi
concerti con i cugini delle vicinanze, ma non appena si allontanava, il
silenzio ritornava assoluto signore delle ore finali di quella notte. Passò
davanti all’abitazione di Zifò, una delle ultime prima di uscire
completamente dal paese, e non poté trattenersi dal pensare ancora una volta
con immensa tristezza alla scomparsa del vecchio amico, avvenuta alcuni anni
prima, mentre lui si trovava ancora nelle Terre Alte. Con lui aveva
condiviso, durante la sua precedente permanenza nel piccolo centro una
quindicina d’anni prima, una parte significativa della propria esistenza.
Nucsih, il figlio, gli aveva fatto sapere che era morto senza soffrire, ma
sdegnato della vita, ed egli si rammaricava di non essere riuscito a
salutarlo prima che si addormentasse nel suo ultimo sonno in questo
sistema».
Conoscere Zifò è stato importante per me,
e anzi, ricordandolo in questa particolare circostanza mi rendo conto che lo
è stato anche più di quanto pensassi. Ancora mi rammarico di non essere
riuscito a salutarlo prima della sua dipartita.
Rivolgo in suo nome e in sua memoria un pensiero di
affetto a quanti fra i suoi cari sono rimasti, a quanti fra gli amici
grottesi l'hanno conosciuto e lo ricordano, e a tutti quelli che non hanno
avuto il privilegio di conoscerlo".
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Ivo
Forza
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14/03/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 12^ puntata |
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Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(12^ puntata)
Cap. 12
Il ritorno in Idumea
(Il viaggio di Erode in Idumea è avvenuto
realmente. L’autore, per renderlo verosimile, ha usato informazioni storiche
e un po’ di fantasia e immaginazione).
Erode, nell’ultima decade di Aprile dell’anno 7 a.C.,
decide di andare nella sua terra di origine per cercare di attenuare il
tormento che gli ha provocato l’intenzione dei due figli di attentare alla
sua vita. Egli vuole allontanarsi dalla corte, ormai diventata un covo di
vipere, per ritemprarsi la mente e lo spirito e trovare un po’ di serenità
per vivere con Myriam. Il deserto, del resto, è sempre stato il luogo dello
spirito, del trascendente e della riflessione sugli avvenimenti importanti
della vita di ogni uomo nato e cresciuto nei pressi delle regioni aride del
Vicino Oriente.
È da molto tempo che non si reca in Idumea, terra
abitata da coraggiosi, fieri e impetuosi abitanti. Regione che l’ha visto
nascere e crescere e dove ancora può trovare alcuni amici d’infanzia e
giovinezza e forse un po’ di tranquillità. Essa è situata a sud-sud-est
della Giudea. Tale regione fu conquistata e convertita all’ebraismo dagli
Asmonei alla fine della prima metà del II secolo a.C..
I preparativi del viaggio durano sei giorni, la
carovana è enorme, egli ha fatto caricare numerosi cammelli, asini, muli e
carri di tante mercanzie e molti regali. La sua munificenza è famosa: vuole,
con tutti quei doni, ringraziare gli idumei per la fedeltà dimostrata verso
un suo figlio prediletto diventato re di Israele.
Al seguito della carovana, numerosi sono i soldati che
devono difendere le merci e le persone dai possibili attacchi di bande di
predoni del deserto che scorrazzano a sud-est della Giudea, ma essi devono
servire principalmente per difendere Erode da un eventuale loro attacco.
Questi predoni sono gruppi misti di residui di Nabatei, Idumei e arabi delle
bande che Erode aveva già sconfitto alcuni anni prima e che operavano
attorno alla città di Repta sostenuti da Silleo.
La carovana viaggia, per l’eccessivo caldo, di mattino
presto e la sera dalle sei a mezzanotte. Nonostante ogni tanto s’intravedano
in lontananza dei fuochi tra le alture e, a volte, delle vedette a cavallo,
il viaggio prosegue tranquillo. Comunque, la numerosa scorta armata della
carovana è un forte deterrente per i predoni.
Dopo quattro giorni di viaggio la carovana arriva a
Bozrah, vecchia capitale dell’Idumea, accolta con favore dalla popolazione e
dal governatore della regione, che Erode aveva nominato tre anni prima,
dimostratosi un buon amministratore.
A Erode e al suo seguito è assegnato il palazzo del
governatore e in suo onore sono organizzate delle feste che durano tre
giorni. Egli tiene udienza ricevendo i capi tribù della zona, i quali
illustrano i vari problemi che assillano ogni distretto e chiedono aiuti
materiali per risolverli.
Dopo questi incontri ufficiali Erode invita a palazzo
tutti gli amici d’infanzia e di prima giovinezza rimasti ancora in loco e li
trattiene a palazzo. Essi, a pranzo e a cena, rinvangano i ricordi comuni ed
episodi vissuti assieme da ragazzi e da giovani, come quando andavano a
cavallo nel deserto a caccia di orici, struzzi e gazzelle.
Questi incontri fanno ritrovare una certa tranquillità
d’animo al re attenuando l’irritazione che gli provocano i familiari e i
molti problemi che lo assillano alla corte di Gerusalemme.
Egli, con gli amici e con il governatore, scortati da
guardie armate, organizza battute di caccia nel deserto, mentre con il falco
sono cacciati gli uccelli migratori che ancora numerosi passano tra le
alture del deserto a sud dell’Idumea provenienti dal Sudan e dall’Etiopia.
Caccia che a volte si prolunga fino a tarda sera, costringendo i
partecipanti a pernottare in tende approntate al momento in mezzo a qualche
valle.
* * *
Proprio in quei giorni di avanzata primavera, mentre si leva il vento caldo
di sud-est, lo sherqijje (vento di scirocco), uno dei suoi vecchi amici, il
nobile Beor, in una di quelle calde notti che impedisce a chiunque di
dormire, mentre sono al di fuori delle tende a conversare, confida a Erode
che in una grotta presso un wadi vicino vive una magara (donna che esercita
congiuntamente l’arte dei maghi e delle streghe) di nome Elisheba, molto
nota e anche famosa per la sua capacità di prevedere il futuro. Erode,
ricordandosi della predizione dei Farisei su di sé e il suo regno, preso
dalla curiosità, l’indomani di buon mattino, scortato da alcune guardie e
assieme agli amici si allontana dall’accampamento deciso a incontrare
l’indovina.
Nell’avvicinarsi al sito della magara, Erode nota che
innanzi alla grotta brucano e convivono congiuntamente una coppia di orici e
due capre con prole, un cane, un gatto e una civetta. Ciò meraviglia
sommamente il re che in ciò vede la dimostrazione delle capacità superiori
della strega, della quale però non c’è traccia.
Subito dopo vedono apparire, da sotto una piccola
falesia, una donna anziana vestita in modo dimesso, piena di
rughe, portamento altero e con sul capo un’anfora piena d’acqua attinta da
una vicina sorgente. Essa ha capelli leggermente corvini e pieni di fili
argentati, occhi parlanti e passo felpato; giunta davanti all’antro dà il
benvenuto agli ospiti invitandoli a sedere su dei massi che circondano
l’area antistante alla grotta.
«L’unica cosa che vi posso offrire è del tè alla
menta», esordisce Elisheba, dimostrando così un’ospitalità per la quale sono
famose le genti del deserto. Accanto all’entrata c’è un fuoco acceso con una
piccola pentola piena d’acqua calda all’interno della quale, la donna, butta
diversi rametti con foglie di menta fresca raccolti sicuramente da poco nei
pressi della grotta. Anche lei si siede e, in attesa di servire il tè,
rivolgendosi a Erode esordisce: «Non credo che tu, re di Israele, sia venuto
da Gerusalemme per vedere una povera vecchia tenuta lontano dalla città di
Bozrah solo perché si dice che faccia le fatture, il malocchio e indovini il
futuro. Futuro che fa paura solo alla gente sciocca e pavida che teme di
venire a sapere degli avvenimenti che la vita, purtroppo, a volte ci
riserva. Non sono io che decido quel che avverrà nella vita degli uomini, ma
sono gli dèi che stabiliscono il destino di ognuno di noi. Io posso predire
solo ciò che hanno deciso le divinità».
Erode guarda ammaliato quella donna, avanti negli anni,
vestita di stracci, fiera della sua miseria e dei suoi anni ma, ancor di
più, sicura nell’affermare che egli sia un re e provenga da Gerusalemme.
«Sono venuto da te come un umile idumeo e non come re e
poi per chiederti cosa hanno deciso gli dèi e le stelle sul mio futuro»,
esordisce Erode con malcelato timore.
«Per sapere del tuo futuro dobbiamo rimanere soli noi
due, e poi esplorerò la disposizione delle foglie di menta che rimangono nel
fondo della pentola dopo aver bevuto il tè. Devi però invitare il tuo
seguito ad allontanarsi oltre quell’albero di terebinto», afferma
perentoriamente la vecchia magara.
Dopo avere preso tutti il tè, il seguito del re si
allontana di alcune decine di metri.
Il re, con una certa modestia, racconta la sua
situazione vissuta negli ultimi anni a palazzo reale con i suoi figli, le
mogli, le concubine e i parenti, inoltre riferisce: «I farisei e gli scribi
mi hanno predetto, secondo quanto riportato nelle sacre scritture e nella
Torah, che il mio regno avrà termine con l’avvento del Messia».
La magara, con molta circospezione guarda il fondo
della pentola e così esordisce: «No, figlio di Antipatro! Tu non morirai per
mano di nessuno, nonostante abbiano tentato di farlo e forse lo faranno
nuovamente. Regnerai ancora per diversi anni e so che il tuo regno finirà
dopo qualche anno dalla nascita di un presunto Messia di Israele».
La vecchia in modo deciso afferma: «Ricordati che i
fatti che accadono nella terra d’Israele sono conosciuti e decisi solo da
dio Yahwèh e da sua moglie Asherah di comune accordo».
La vecchia versa dell’altro tè nella brocca del re e
così prosegue: «In futuro devi guardarti dai tuoi figli, di cui uno
realmente tenterà di destituirti; quando questo avverrà, e se sia il primo o
l’ultimo dei tuoi figli, credo lo sappia solo la divinità che finora ti ha
sempre protetto».
Continuando il discorso, la strega afferma: «Rammentati
che gli Ebrei sono una brutta razza irriconoscente, fanatica e razzista, dei
loro sacerdoti e dei farisei ti devi fidare poco e guardarti sempre. Sappi
inoltre che ai tempi del loro patriarca Abramo essi avevano come dio El
Eljon detto anche Elohjm, che era il padre degli dèi di tutti i popoli
semiti. Dopo la migrazione in Egitto, si sono impadroniti di un dio di un
altro popolo, Yahwèh, originario della terra di Madian. È stato il loro
profeta, Mosè, dopo aver sposato Sefora, la figlia del sacerdote Ietro, che
più di mille anni fa si appropriò di questa divinità facendola diventare il
dio del suo popolo. Questo mi è stato raccontato da un sacerdote madianita
che ho conosciuto nel Sinai sud-orientale. Questo ai fanatici ebrei puoi
sempre rinfacciarlo. Non ho altro da dirti. Ti auguro buona fortuna e di
goderti gli anni di vita che ancora ti rimangono. E che il dio del vento del
deserto guidi i tuoi passi e ti protegga dai predoni nel rientrare a
Gerusalemme».
Erode tenta di donare delle monete d’oro alla vecchia
magara, ma essa rifiuta in modo deciso.
«Desidero che il dio della morte mi prenda prima che i
miei malanni mi rendano la vita impossibile; ciò che possiedo è sufficiente
per vivere decorosamente gli ultimi anni della mia vita»; termina così di
rivolgersi al re l’altera veggente.
Sorridendo Erode guarda, accucciato ai suoi piedi, il
cane che dimena la coda e guaisce verso una civetta sonnecchiante
appollaiata a un ramo di uno striminzito albero di terebinto posto accanto
all’entrata della grotta. Mentre il volatile, annoiato, apre un occhio per
controllare il comportamento di Erode e dei suoi uomini. Il re commosso
saluta Elisheba e lascia sotto l’albero, un mantello, delle coperte e due
stuoie in regalo alla vecchia indovina e si allontana soprappensiero con
tutto il suo seguito.
* * *
Proprio in quei giorni di avanzata primavera, mentre Erode visita l’Idumea,
Alessandro incontra diverse volte Myriam nel giardino del palazzo reale. Tra
i due nasce una tenera amicizia perfusa da un iniziale e delicato amore
pervaso da una tenue speranza e da un ingannevole e illusorio futuro. I due
sanno che quel delicato sentimento non ha possibilità che possa arrivare a
compimento anche perché su di lui pesa l’esito della richiesta di Erode ad
Augusto di processarlo assieme a suo fratello Aristobulo. Nonostante
l’incertezza sul loro avvenire, i due innamorati continuano a vedersi e a
coltivare quel tenero sentimento, con la connivenza e la complicità di
Antipa, il fratellastro con cui Alessandro va d’accordo.
Alessandro preso dall’amore per Myriam le recita, a volte, alcuni sciolti
versi d’amore tratti del Cantico dei cantici, cap. 4, come questi:
Come sei bella amica mia, come sei bella!
I tuoi occhi, dietro al tuo velo
somigliano a quelli delle colombe.
Le tue labbra somigliano a un filo di scarlatto,
la tua bocca è graziosa;
le tue gote dietro il tuo velo
son come una porzione di melagrano.
Le tue due mammelle son due gemelli
di gazzella, che pasturano fra i gigli.
Tu m’hai rapito il cuore o mia diletta!
Tu m’hai rapito il cuore con uno solo dei tuoi sguardi,
con uno solo dei monili del tuo collo.
Quanto son dolce le tue carezze, o mia amata!
Come le tue carezze son migliori del vino,
come l’odore dei tuoi profumi è più soave di tutti gli aromi!
O mia adorata, le tue labbra stillano miele,
miele e latte son sotto la tua lingua,
e l’odore delle tue vesti è come l’odore dei fiori del Libano.
O mia diletta tu sei un giardino serrato,
una sorgente chiusa, una fonte sigillata.
I tuoi germogli sono un giardino di melograni
e di alberi di frutto deliziosi, di piante di cipro e di nardo;
e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo,
di mirra e di aloe, e di ogni squisito aroma.
Tu sei una fontana di giardino,
una sorgente di acqua viva un ruscello
che scende giù dalle montagne del Libano.
I due passano dei deliziosi pomeriggi felici di quel
tenero sentimento che li unisce e scaturisce dai loro cuori.
Di questo sentimento, delicato e sincero, si accorgono
la nutrice e la damigella di Myriam, le quali fanno finta di non notarlo, di
tenerlo tutto per loro e di non confidarlo a nessuno. Disgraziatamente e per
puro caso si accorge di questo rapporto amoroso anche Ferora, il quale
decide, per il momento, di non confidalo a nessuno per non nuocere al nipote
Alessandro.
* * *
A Maresha Erode prosegue la sua permanenza organizzando giochi, feste e
banchetti ai quali fa partecipare, a volte, anche il popolo. Dopo un mese
lunare di permanenza nella sua patria di origine, egli lascia a malincuore
la città per incamminarsi verso Gerusalemme, accompagnato dal vento secco di
sud-est, il khamsin, detestato dai contadini perché molto dannoso
all’agricoltura e anche alla salute delle persone.
Mentre i predoni del deserto, memori del fatto che
Erode li ha sempre combattuti e relegati ai margini del deserto arabico,
saputo del suo viaggio in Idumea, al suo rientro tentano una sortita
assalendo la carovana con la speranza di eliminare un pericoloso nemico.
Quando la carovana sta attraversando un asciutto wadi che si trova ai
confini con la Giudea a nord dell’Idumea, dalle rocce delle colline del
deserto compaiono improvvisamente numerosi predoni decisi ad attaccare e
razziare le merci e prendere più prigionieri possibili per chiedere in
seguito un lauto riscatto. Inoltre sono determinati a prendere vivo o morto
Erode, considerato un loro acerrimo nemico.
In un primo tempo la sortita dei predoni si svolge per
mezzo di lanci di frecce e giavellotti; altrettanto avviene da parte dei
soldati di Erode, procurando alcuni feriti tra i due gruppi di armati. Verso
il tramontare del sole i banditi cercano di lanciare un attacco risolutivo,
favoriti dal caldo insopportabile provocato dal Khamsin, ma gli assediati,
coordinati e diretti da Erode, resistono respingendo gli assalitori. Alla
fine le perdite sono più numerose tra i predoni che tra i membri della
carovana. Prima di sera i predoni chiedono di parlamentare pretendendo di
avere in consegna Erode. La richiesta, senza indugio, è respinta. Durante la
notte sono messe a turno delle guardie per sventare eventuali sortite dei
predoni; fortunatamente non accade nulla. Erode, tuttavia, prima dell’alba
riesce a far passare un uomo a cavallo tra le linee nemiche, inviandolo
verso la vicina Hebron in cerca di aiuto, superando lo stretto controllo
degli assedianti.
Al mattino seguente gli assalitori sono decisi a
mettere in atto un attacco definitivo. Dopo aver studiato la situazione,
verso mezzodì sferrano un’incursione che inizialmente sembra avere esito
positivo. Ormai i predoni sono a ridosso dei carri della carovana e stanno
per sfondare le prime difese e sopraffare il drappello di soldati quando, da
dietro una collina, compare una schiera di soldati israeliani che prendono
alle spalle i predoni. Essi, presi in mezzo, sono decimati e i rimanenti si
arrendono. Tra loro c’è il capo che è portato davanti a Erode il quale,
seduto sotto a un albero di acacia, ha deciso di farlo uccidere; ma egli
riconosce, in quel fiero e anziano predone, Sel, un compagno di giochi della
sua infanzia. Lo fa liberare e accomodare nella sua tenda dove, mentre
prendono il tè, gli chiede: «Chi ti ha indotto a trasformarti in un feroce
predone?».
Egli risponde: «La colpa è tua o re! Tu hai sempre
pensato al benessere degli Ebrei e poco a quello degli Idumei e dei popoli
vicini».
Erode, con tutti i predoni fatti prigionieri, si mette
in cammino verso Gerusalemme; durante il viaggio riflette su quanto detto
dal vecchio amico. Arrivato a Hebron, il re fa un’offerta al capo banda, Sel.
Gli propone di nominarlo vice governatore dell’Idumea e, inoltre, promette
di interessarsi di più del suo popolo e di quelli vicini. In compenso egli
deve farsi mediatore con le altre bande di predoni che ancora scorrazzano ai
confini del deserto arabico a est e a sud-est della Giudea e nel territorio
dell’Idumea. Il vecchio amico d’infanzia accetta e in parola è liberato.
Questa decisione si rivela indovinata, infatti alcuni
mesi dopo tutti i predoni, che operano ai margini del deserto, accettano di
trattare con Erode. Sono così liberate le terre tra l’Idumea e la Nabatea
dai numerosi predoni che la infestano. Nello stesso tempo, Erode presta più
attenzione alle esigenze delle popolazioni confinanti della zona, creando
numerose opportunità di lavoro e aumentando i commerci tra il nord della
Palestina, il sud della Giudea; quindi l’Idumea, il Sinai e il golfo di
Aqaba diventano così le nuove regioni commerciali del re regno di Israele.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 14 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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14/03/2021 |
Letture Sponsali. "Chi
fa la verità viene alla luce e rinasce" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Conversazione con
Nicodemo.
Nella sua conversazione con Nicodemo, Gesù fa esplicito riferimento
all’episodio biblico nel quale gli ebrei, dopo essere fuggiti dall’Egitto,
si ritrovano nel deserto e, stanchi e avviliti, volgevano lo sguardo verso
il serpente forgiato in bronzo e innalzato da Mosè per salvarsi dal veleno
di veri serpenti che li avevano attaccati, punizione divina per la loro
trasgressione.
In modo analogo Gesù è innalzato sulla croce e a Lui alziamo in nostro
sguardo per la salvezza: quello che appare come tortura, supplizio, orrore,
è, nel vangelo di Giovanni, luce, salvezza, la dimostrazione che Dio ha
tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito per il mondo.
Quanto è difficile accettare la Croce; quanto un Dio non glorioso,
condottiero e invincibile come un supereroe, ma un Dio che rinuncia alla sua
onnipotenza, che viene torturato e messo a morte. Questo ci provoca
scandalo.
L’unico modo per entrare nella logica divina è avere un rapporto personale
con Dio, nella libertà. Dio è amore e l’amore si traduce nella libertà,
nella scelta, fatta giorno, per giorno, di dire un “sì” quotidiano.
Gloria e Luciano
Punto chiave
Gesù
entra nel cuore di Nicodemo, e prova incessantemente a fare breccia anche
nei nostri. Egli vuole farci comprendere che per vedere il regno di Dio
occorre nascere di nuovo, venire alla luce. Perché chi fa la verità viene
alla luce e rinasce. Ma accogliere la luce, o restare nell'ombra, è affidato
alla nostra libertà, è una nostra responsabilità.
Questa domenica “della gioia” ci aiuta a confrontarci con la croce.
Riflettiamo insieme su questo segno di riconoscimento di noi cristiani.
Ad alcuni potrebbe sembrare amore per la sofferenza. Non è affatto così,
perché chi decide di seguire la croce guarda alla gratuità di Dio che dona
la vita, è il simbolo che ci ricorda l’immenso amore con cui siamo stati
amati, perché la misura dell’amore è amare senza misura.
E nell’amarci, Dio non ci salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza.
Gesù disse a Nicodemo: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito”.
Adesso sostituiamo la parola “mondo” col nostro nome, quello del partner,
dei figli, delle persone care: “Dio ha tanto amato Lorenza da dare il suo
Figlio unigenito”. Gesù è morto per te, per me, per ognuno di noi presi
singolarmente. Noi siamo letteralmente la sua passione!
Lorenza e Gianluca
Redazione
14 marzo 2021.
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13/03/2021 |
Politica.
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen risponde a
Identità Siciliana |
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Identità Siciliana |
La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha
risposto a una lettera di Identità Siciliana.
Il 3 febbraio2021 il movimento politico “Identità Siciliana” aveva
inviato una lettera alla Presidente della Commissione Europea, Ursula
Von der Leyen, chiedendo che si vigilasse attentamente sulle condizioni a
base del “Next Generation Fund” assegnato all’Italia.
Queste condizioni dovrebbero prevedere maggiori investimenti a favore
della Sicilia e delle Regioni del Sud. Contro questo obiettivo sembra
andare l'orientamento del Governo nazionale, che vorrebbe distribuire le
risorse solo sulla base della popolazione. Nello specifico, la lettera del
Presidente di IDES, Enzo Maiorana, ribadiva la necessità di investimento
maggiore nei confronti del Sud Italia, la cui percentuale è stata
stimata solo in un 34% del totale. Da anni il Mezzogiorno italiano riceve
molto meno di quanto spetta concretamente: si stima che dal 2000 al 2020 il
Sud abbia ricevuto 840 miliardi di euro in meno rispetto alle zone del
Centro-Nord.
La Presidente della Commissione, attraverso la capo unità Magdalena Morgese
Borys, ha risposto ad “Identità Siciliana” con la lettera riportata di
seguito.
“Egregio
signor
Maiorana,
il
NextGenerationEU
(NGEU),
istituito
con
il
regolamento
(UE)
2020/2094
del
Consiglio,
consentirà
alla Commissione
di
raccogliere
fondi
fino
a
750 miliardi
di
euro.
Di questi 312.5 miliardi di euro sono costituiti da sussidi a fondo perduto
assegnati al
Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF).
Questo ammontare è ripartito tra gli Stati
membri per il 70 per cento, in base alla popolazione, al prodotto
interno lordo (PIL) pro-capite
ed
alla
disoccupazione
(per
il
calcolo
del
70
%
dell'importo).
Per
il
restante
30
%, il
criterio
della
disoccupazione
è
sostituito
dalla
variazione
del
PIL
nel
2020
e
cumulativamente
nel
periodo
2020-2021
in
parti
uguali.
Sulla
base
di
tali
criteri
di
ripartizione,
l'allegato
IV
del
regolamento
RRF
riporta
un
importo
di
circa
68.9
miliardi
di euro per il sostegno finanziario a fondo perduto a disposizione
dell'Italia.
Tale importo
sarà aggiornato nel giugno 2022 sulla base dei dati relativi al PIL
del 2020 e del 2021.
Inoltre, l'Italia potrebbe richiedere, sotto forma di prestiti, un importo
pari fino al 6,8 %
del suo reddito nazionale lordo registrato nel 2019, ossia fino a
circa 122.6 miliardi di
euro.
Si tratta, quindi, di un importo complessivo massimo di circa 191.5 miliardi
di euro
che
l'Italia
può
ricevere
se
il
Piano
Nazionale
di
Ripresa
e
Resilienza
(RRP)
è
approvato
e i costi stimati ad esso associato sono almeno pari o superiori
all'importo suddetto.
Per
quanto riguarda l'utilizzo della dotazione totale del piano per
ciascun Stato membro, il
regolamento fissa due obiettivi: ciascun paese è tenuto a
dedicare almeno il 37 % del
totale
dei fondi per la
transizione verde
e
il 20
%
per la
transizione digitale.
Al di fuori delle predette percentuali, il regolamento del Recovery and
Resilience Fund
(RRF) non prevede altri obblighi di ripartizione dei fondi tra le
varie aree di politica
pubblica.
Tuttavia, la Commissione valuterà se il piano contribuisce a "rafforzare la
coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza" e se
risponde effettivamente
alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese.
La Commissione intrattiene regolari scambi
con
il governo
italiano per
discutere
il
suo piano,
anche
rispetto
a
tali
profili.
Spetta,
infatti,
a
ciascuno
Stato
membro
individuare
le
riforme
e
gli
investimenti
prioritari da proporre nel piano, anche per quanto concerne le
sfide per superare i divari
regionali.
Gli
Stati
membri
dovrebbero
inoltre
rispettare
l’obbligo
di
consultare
i
vari interlocutori sociali, inclusi gli enti locali e regionali, e
descrivere nei loro piani quali
consultazioni sono state avviate e pianificate e in che modo i
riscontri offerti dalle parti
consultate
sono stati inclusi nel piano.
Con
l'occasione
(Le)
porgo
distinti
saluti.
Magdalena Morgese Borys
La
Capo unità”.
“Ringraziamo per il cortese riscontro la Commissione Europea - ha
dichiarato il segretario generale di IDES Michelangelo Valenza -.
Come Movimento continueremo a monitorare la situazione affinché il Governo
italiano effettui una corretta allocazione delle risorse nei confronti del
Mezzogiorno. Gli investimenti a favore del Sud devono essere potenziati e,
soprattutto, funzionali al suo sviluppo”.
Redazione
13 marzo 2021.
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13/03/2021 |
Comune. "Ripartire
con la gestione pubblica del servizio idrico"; nota del presidente Aristotele
Cuffaro |
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Aristotele Cuffaro |
Nota del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele
Cuffaro, sulla costituzione dell'Azienda speciale consortile per il ritorno
della gestione pubblica del servizio idrico integrato.
*****
"Esprimo viva soddisfazione per l’approvazione della costituzione e
partecipazione all’Azienda speciale consortile che il Consiglio comunale ha
votato giorno 15 febbraio 2021. Tale risultato evidenzia la convinta volontà
di un processo concreto di ripubblicizzazione dell’acqua. Il 23 settembre
2019, infatti, il Consiglio comunale approva la modalità di gestione della
costituenda ATI in forma di Azienda speciale consortile e il 3 marzo 2020 ne
ha approvato lo schema di statuto. Un importante traguardo che vede il
Consiglio comunale di Grotte uno dei primi tra quelli consorziati ad avere
concluso le tappe per ripartire con la gestione pubblica del servizio
idrico. In base alla popolazione residente rapportata a quella della
provincia di Agrigento la quota di partecipazione del comune di Grotte è
pari all’1,5% del capitale sociale. Il mio invito ed augurio è rivolto ai
colleghi Consiglieri dei comuni consorziati che ancora non hanno approvato
tale costituzione affinché si acceleri il processo iniziato e si raggiunga
l’obiettivo nel più breve tempo possibile".
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Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro
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12/03/2021 |
Attualità.
"Il degrado culturale di una democrazia sfregiata"; di
Michelangelo Palermo |
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Manutengoli |
La
lingua batte dove duole il dente. Sull’attuale situazione politica, locale e
nazionale, poche amare parole di Michelangelo Palermo, dettate da una
speranza che non intende spegnersi, pur non alimentando improbabili
illusioni.
*****
La
grande sconfitta che attualmente connota la coesistenza sociale del nostro
vivere, è motivo della più preoccupante deriva umana.
Il sopravvento di concezioni farneticanti hanno generato il logoramento del
tessuto sociale.
Talune di queste alimentano il disprezzo dell’altro diverso (sic!) o il mai
sopito suprematismo bianco, largamente associate alla pratica del mors
tua vita mea.
Una sedicente comunità - da cui si è scollata ancor più la stessa idea di
appartenenza - in balìa perenne di spinte individuali che confliggendo
inevitabilmente tra di esse impediscono l’emergere di una vitale
collettività.
Concezioni e ideologie da sempre patrimonio delle destre più retrive, ed
oggi, purtroppo, non solo di esse.
Di tutto ciò è particolare causa ed effetto il degrado culturale.
Degrado di cui la sinistra è responsabile, per non avere compreso le
conseguenze nefaste che sarebbero derivate dallo sfaldamento della visione
che pone la sua centralità nell’essere umano.
Una sinistra che - non avendo forse mai posseduto una chiara ed autentica
forza identitaria - ha sgretolato lo stesso fondamento teorico su cui
reggeva, giungendo pian piano ad appiattirsi sul pensiero neoliberista.
Ovvero su una democrazia sfregiata.
Una ideologia in cui non vi è più vera conoscenza, ma conseguente perdita
della sana sensibilità, addestra al conseguimento dell’utile nell’ottica di
uno spietato darwinismo sociale. Falsa oltre che crudele credenza che
esclude lo slancio alla realizzazione umana, giustificando il diritto di
prevalere sul debole e la naturalità dello sfruttamento umano, per molti
fedele emanazione di una volontà superiore.
"I
manutengoli dell'esistenza..."
Il
vuoto che ne è derivato, a seguito della rinuncia alla ricerca di un nuovo
umanesimo da parte della stessa sinistra politica, è stato colmato dallo
svilimento dell’idea dell’eguaglianza fra tutti gli esseri umani - verità
scientificamente oramai dimostrata e originata alla nascita stessa.
In tale humus aderisce e si riflette perfettamente l’azione politica,
esangue ed impastata di sottocultura, che condiziona l'agire pubblico nei
vari indirizzi. Il suo fare è per lo più espressione cinica cui va
addebitato il disastro sociale nonché umano, già lungamente annunciati.
Ai politici non vengono richieste né conoscenze adeguate né fantasia.
Appaiono così sulla scena uomini incolti, abili soltanto nel fare, del fare
cioè senza specificità umana, così da volgersi sovente impunemente in
spregio all’inerme comunità.
Mai come ora nelle democrazie occidentali vengono designati al comando
uomini con affermata spregiudicatezza.
Bullismo, affarismo, anaffettività e incultura sono caratteri che denotano
la pocaggine e soprattutto lo squallore interno di moltissimi di coloro che
si dedicano alla cosa pubblica.
Sono i manutengoli dell’esistenza - della nostra esistenza - cui affidiamo
la gestione del vivere comune, dell’amministrazione pubblica nelle
differenti estensioni, dalle centrali a quelle più capillarmente a noi
prossime.
Nelle mani di costoro poniamo la bussola per orientarci nella realtà
esistente, ed essi adepti di cupe liturgiche sanno lucidamente confondere lo
sprovveduto cittadino.
Non a caso, molto spesso, è lo stesso cittadino ad osannarne le gesta,
considerandole la migliore dote per accedere alle leve del potere.
Sono gli stessi elettori - spesso purtroppo anche tra i più navigati - che
mostrano enorme difficoltà a comprendere la differenza tra intelligenza e
furbizia, tra azione creativa e quella finalizzata a scopi parziali.
Quest’ultimi talvolta di carattere strettamente privato, motivo prevalente
del divario sempre più marcato tra politica e società.
In un tale disorientamento il dominio degli eventi è più che mai nelle mani
cieche di coloro che hanno sempre agguantato le redini del corso umano più
retrogrado, vincolandolo ad un crudele scadimento, falciando qualsiasi
entusiasmo, qualsiasi possibile rinascita.
I manutengoli dell’esistere riciclati in politica - sgomitano e danno calci
in faccia scansando e scoraggiando le persone più miti e più capaci - sono
oramai divenuti il vero ostacolo al benessere collettivo.
Pure l’esempio a noi vicinissimo è palese, basti lanciare uno sguardo
attraverso la finestra di casa: facilmente si scorge lo stato greve in cui
il nostro paese è stato gettato a terra, come l’involucro di una merendina
frettolosamente scartata e prontamente divorata.
E se lo guardi meglio con profondità vedi nel suo specchio il vuoto, ben
saldo tra mura erette a salvaguardare l’immagine di un miles gloriosus
che oramai recita senza più pubblico.
E tutto ciò incalza noi tutti dinanzi al che fare? al come far
sorgere la vera politica? - l’inalienabile arte nobile che sa occuparsi
della res publica al servizio della polis e nel contempo favorire le vitali
e indispensabili trasformazioni delle nostre società.
Questo lo dobbiamo soprattutto a chi crescendo conoscerà presto tale
minaccioso degrado; lo dobbiamo a chi non ha mai contribuito a consegnare il
futuro nelle mani dei manutengoli dell’esistenza, che nella loro violenta
stupidità bruciano il vivere alla maggioranza, relegandola nei suburbi
ininfluenti.
Michelangelo Palermo
12 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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12/03/2021 |
Storia.
"L'eredità dei classici", di Enzo Allegro; 2^ parte |
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Fregio del Partenone |
Eredità dei classici (2^ parte)
Platone nel lontano IV sec. a.C. parlò della parità dei sessi.
La scorsa volta ci siamo lasciati con tale domanda. Possibile?
Vissuto tra V e IV secolo a.C.,
Platone
aveva scritto un opera, “La Repubblica”, in cui ipotizzava il governo ideale
che poteva essere guidato sia da uomini che da donne capaci. Egli scrive: “Ci
saranno anche donne capaci di fare le custodi e di difendere lo Stato”
(La Repubblica, V libro). Veramente un pensiero molto innovativo, se teniamo
conto della situazione della donna greca di quel periodo.
Tra un po' ritorneremo sulla sua opera principale.
Ma cosa lo indusse a scriverla? Fu la delusione verso la politica.
Anche a quei tempi,
come oggi,
si provavano gli stessi sentimenti di avversità alla politica. A seguito
della sconfitta subita dagli Spartani nel 404 a.C. e delle successive crisi
politiche, viene istituito il cosiddetto Governo dei Trenta Tiranni, a cui
seguì un governo democratico revisionista il quale costrinse Socrate nel 399
a.C. ad uccidersi bevendo un preparato a base di cicuta.
Socrate fu accusato di empietà e ateismo; pagò per un presunto
collaborazionismo con i precedenti capi della polis.
Platone era legato a Socrate perché suo allievo; subì il colpo di tale
ingiustizia. Pensò “Come hanno potuto eliminare un uomo che si è sempre
battuto per la democrazia, come hanno potuto utilizzare il mio maestro
Socrate come unico capro espiatorio della crisi politica precedente Quanto
sono deluso dalla politica!”.
Ritenne i sofisti (membri di una corrente di pensiero da lui fortemente
osteggiata), responsabili dell'ingiusto assassinio del suo maestro.
(Atene, Fregio del Partenone)
Questo triste episodio costituì per Platone una scossa maieutica, una spinta
a pensare ad uno Stato ideale. L'opera è stata composta a mo' di dialogo
(tale tipologia di narrazione era di moda nel mondo classico) tra il sofista
Trasimaco e Socrate (in realtà impersonato dallo stesso Platone). La
conversazione era incentrata sul tema della giustizia: esiste una giustizia
vera assoluta oppure essa rappresenta l'utilità del più forte?
Cosa prevedeva questa polis ideale oltre alla parità tra uomo e donna?
La popolazione doveva essere divisa in 3 classi: lavoratori, guerrieri e
governanti. Costoro dovevano rispettivamente avere le qualità di temperanza,
coraggio e sapienza.
I governanti, i re filosofi, dovevano essere gli aristoi, cioè i
migliori, e dovevano farsi guidare nel loro agire politico dalla filosofia
(ossia dall'amore della sapienza).
Gli appartenenti alle classi superiori, governanti e guerrieri, dovevano
condividere tutto, non potevano possedere nessuna proprietà. Qui alcuni
pensatori, come Hegel e Rousseau, hanno visto una sorta di collettivismo, di
primo comunismo.
I figli sarebbero dovuti essere sottratti alle famiglie e allevati dallo
Stato; istruiti da capaci maestri nelle materie umanistiche quali la
filosofia e la metafisica; non più essere indottrinati dalla poetica
omerica, questa era buona sono a stimolare passioni irrazionali! I ragazzi
migliori, i quali dimostravano di essere sapienti e razionali, sarebbero
stati scelti per ricoprire i ruoli più importanti delle classi superiori.
Il fine da perseguire in questa nuova società era la giustizia e il bene
comune.
E la schiavitù? Era dichiarata legittima da Platone, giusta per natura.
Tanto avanti sulla parità tra uomo e donna ma ahimè molto indietro su altre
questioni!
Soltanto più avanti con Crisippo di Soli, esponente della scuola dello,
stoicismo ma soprattutto con l'avvento del cristianesimo si cambiò
radicalmente opinione almeno dal punto di vista teorico. Si dovrà aspettare
Locke, Rousseau e Kant per mettere sullo stesso piano legislativo tutti gli
uomini.
Con il tempo Platone stesso comprese che la sua polis ideale era troppo
utopica per potersi realizzare. Nelle altre sue opere, “Il politico” e “Le
leggi”, dichiarò che al di fuori della polis ci sarebbe stato posto per una
costituzione democratica sotto il vigile controllo del consiglio notturno
(un gruppo di saggi). In tale democrazia le leggi dovevano essere sovrane e
il diritto fondamento della vita associativa.
La immaginate una polis del genere?
Alcuni autori, ad esempio Karl Popper, un grande liberale e difensore della
democrazia austriaco naturalizzato inglese, hanno attributo a Platone degli
aggettivi molto forti: antidemocratico, illiberale e totalitario;
soprattutto per questa rigidità nella divisione della classi e nella guida
in solitaria della polis da parte dei re filosofi.
Altri pensatori (W. Jaeger ed E. Havelock) ritengono che “La Repubblica” non
sia né un testo di politica né tanto meno un progetto di polis ideale, ma
piuttosto un trattato sulla paideia (la pedagogia nel mondo greco);
un mero attacco al programma di educazione utilizzato ad Atene.
L'allievo, Aristotele, sarà migliore del suo maestro, Platone?
Ne parleremo nella prossima puntata.
Enzo
Allegro
12 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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10/03/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
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Unità Pastorale
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
8 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i
nodi" e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i malati e gli anziani), Rosario
mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 9 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il
venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i fedeli defunti), Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 10 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, catechesi e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i moribondi), Stellario
a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, nella chiesa San Francesco, Benedizione delle nuove stazioni
della Via Crucis, e preghiera della Via Crucis.
Giovedi 11 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa; a seguire, Adorazione
eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e
religiose), Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.
Venerdi 12 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via
Crucis;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i peccatori), santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Via Crucis;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei
fidanzati.
Sabato 13 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, catechesi per la Prima Comunione,
Confessione e Cresima;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove
dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), Via Matris;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva
animata dal Cammino neocatecumenale.
Domenica 14 marzo - IV
Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
10 marzo 2021.
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10/03/2021 |
Volontariato.
Con l'UNICEF un gesto d'amore che può fare la dfferenza |
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Locandina |
Il Comitato Provinciale UNICEF di Agrigento, pur consapevole delle
difficoltà dovute alla pandemia, anche quest'anno promuove il Progetto
nazionale delle "Bomboniere Solidali". Se si ha in programma un matrimonio,
un battesimo, una laurea o qualsiasi altra ricorrenza, questo evento essa
può essere arricchito dal valore della solidarietà. Scegliendo le bomboniere
solidali UNICEF si trasformerà una giornata importante in un vero e proprio
gesto d'amore nei confronti di tutti i bambini.
Le bomboniere solidali UNICEF permetteranno di continuare a portare avanti
l'impegno, in oltre 190 Paesi del Mondo, in difesa di ogni bambino, per
garantire loro l'accesso a servizi sanitari adeguati ed un futuro più
sereno. Ogni euro di bomboniere solidali corrisponde, per esempio, a 20
bustine di sali reidratanti, fondamentali per curare i bambini affetti da
disidratazione.
Le bomboniere solidali possono essere ordinate presso il Comitato UNICEF di
Agrigento, telefonando alla presidente del Comitato Provinciale, prof.ssa
Lilly Bruna (al numero 3208365151) oppure al cav. dott. Pietro Sicurelli (al
numero 3899488335).
Redazione
10 marzo 2021.
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10/03/2021 |
Tributi.
"Pagare le tasse è un dovere, pagare il giusto è un dritto"; dell'avv. Nino
Caltagirone |
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Contribuente
Avv. Nino Caltagirone |
Lettera dell'avv. Nino Caltagirone in merito agli
avvisi di accertamento per IMU, TARI e TASI relativi agli anni 2015 e
2016.
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Gentilissimo Direttore,
leggendo la
notizia dell’arrivo, ai contribuenti grottesi, di 2.999 avvisi di
accertamento per tributi locali, riferiti alle annualità 2015 e 2016,
l’attenzione del lettore si sposta prioritariamente sul numero che,
inevitabilmente, riconduce la memoria ai cartelli dei prezzi esposti sulla
mercanzia dei mercati rionali palermitani.
Nel dettaglio, 1651 accertamenti per IMU 2016, 968 per TASI 2016 e 380 per
TARI 2015.
I numeri hanno una loro logica che, rapportata alla popolazione residente e
in particolare ai soggetti titolari di diritti reali di godimento, conduce
all’amara conclusione di una intera comunità di evasori.
L’elemento confortante, che smentirebbe i termini della questione, è dato
dai risultati, per il nostro Comune, della rottamazione automatica delle
cartelle di pagamento le cui iscrizioni a ruolo sono state eseguite
nell’arco temporale compreso tra il 2000 e il 2010 (D.L. n.119/2018
convertito in Legge n.136/2018).
I dati ufficiali dicono che, con tale operazione il Comune di Grotte è
stato inciso per appena euro 8.000,00, ossia una media di euro 800,00
per ciascuna annualità.
A ben vedere, l’eloquenza delle cifre afferma l’esatto contrario, e cioè che
i contribuenti grottesi sono contribuenti virtuosi che pagano
regolarmente le tasse, salvo a dimostrare che l’irrisoria cifra di euro
8.000,00 è la conseguenza della mancata iscrizione a ruolo.
Nel qual caso si configurerebbe a carico di sindaci, assessori, consiglieri
e revisori dei conti, il danno erariale che non può essere pagato dai
cittadini.
Ritornando al cartello di Ballarò, cioè ai 2.999 avvisi di accertamento,
vale la pena precisare che anche l’Ente creditore Comune soggiace, come
qualsiasi cittadino, a delle regole ben precise che non sempre vengono
rispettate e non sempre ciò che è richiesto è dovuto.
Mi permetto di suggerire, alla vasta platea di contribuenti destinatari di
tali avvisi, la verifica del rispetto dei termini di decadenza da non
confondere con prescrizione, che per effetto del Decreto Legge Cura
Italia sono stati prorogati di 85 giorni.
Di fare attenzione alla motivazione dell’atto di accertamento, spesso
lacunosa e solo apparente, soprattutto quando il servizio di gestione
del contenzioso è affidato a soggetti terzi il cui guadagno è parametrato
sulla quantità e non sulla qualità.
La quasi totalità di contribuenti sarà interessata da richieste
d’integrazione di versamento, e nel qual caso potrà essere opposto il
legittimo affidamento che di sicuro neutralizza, ipso iure, le
sanzioni irrogate dall’Ente comunale.
In presenza di accertamenti poco chiari, lacunosi e confusionari, consiglio
di presentare, entro il termine di 60 giorni dal ricevimento dell’avviso,
istanza di accertamento con adesione.
L’istituto che precede non costa nulla e non necessità di particolari
formalismi, non è vincolante per nessuna delle parti e i termini per
l’eventuale proposizione del ricorso sono prorogati di 90 giorni. Allo
scadere dei termini anzidetti, può sempre essere proposto reclamo-mediazione
che allo scadere di ulteriori 90 giorni può trasformarsi, mediante
costituzione in giudizio, in ricorso.
Pagare le tasse è un dovere, pagare il giusto è un diritto.
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Avv.
Nino Caltagirone
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08/03/2021 |
Ricorrenze.
Giornata Internazionale dei Diritti della Donna; intervento dell'on.
Rosalba Cimino |
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Manifesto |
“La
Giornata Internazionale dei Diritti della Donna quest’anno si
inserisce in un contesto del tutto particolare: la pandemia ha fatto
emergere nel nostro Paese, così come in altri, quanto ancora sia forte il
divario di genere. Ci basti pensare che le donne sono state i soggetti che
ne hanno subito maggiormente le conseguenze e non dal punto di vista
sanitario, ma da quello sociale e economico”.
Così
scrive l'on.
Rosalba Cimino, deputata
del Movimento 5 Stelle, nella ricorrenza della Festa della Donna 2021.
“Nel
terzo trimestre 2020, infatti, in Sicilia si contano 21.000 donne occupate
in meno - continua la
Deputata -.
In totale si contano sull’isola 478.000 occupate totali, di cui 80.000
(16,7% del totale) occupate indipendenti (-3.000 rispetto al terzo trimestre
2019) e 398.000 occupate dipendenti al III trimestre 2020 (-18.000 rispetto
al III trimestre 2019). Cosa pesa su questi numeri? Le ore settimanali che
la donna dedica alla cura della casa e dei figli sicuramente, quasi
completamente a carico di quest’ultima. Questo
- prosegue l'Onorevole -,
insieme ai pregiudizi che accompagnano la figura femminile nel mondo del
lavoro e che impediscono loro di raggiungere posizioni di rilievo,
limitandone così la presenza nei ruoli manageriali, nonostante in Italia le
donne rappresentino la maggior parte dei laureati e diplomati. La
complessità dell’accesso al mondo del lavoro depotenzia la crescita
economica di tutto il Paese e sul piano sociale si traduce in difficoltà
della donna ad autodeterminarsi e essere completamente indipendente dalla
famiglia o dal partner. Anche in questi contesti maturano le violenze
domestiche e i femminicidi. Riportare sullo stesso piano donne e uomini,
eliminare le diseguaglianze e raggiungere una parità concreta e tangibile,
al di là di qualsiasi quota rosa, è un obiettivo
- conclude Cimino -
che con
buonsenso tutti dovremmo sostenere”.
Redazione
8 marzo 2021.
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08/03/2021 |
Iniziative.
Poste Italiane: annullo filatelico e cartolina per la "Festa della
Donna" |
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Cartolina
Ribera 1 |
Poste Italiane: per la Festa della Donna le cartoline filateliche negli
uffici di Agrigento centro e Sciacca; sino all’11 marzo nelle sedi con
sportello filatelico insieme all’annullo speciale.
Poste Italiane celebra anche quest’anno la Festa della Donna dedicando una
cartolina filatelica e un annullo speciale.
Un'occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, desidera
ricordare in modo originale una giornata particolare, facendo dono della
cartolina a una persona cara o inviando un messaggio a chi è lontano.
(Ufficio Postale Ribera 1, tutto al femminile)
L’immagine della
cartolina raffigura il volto di una donna contemporanea che si affaccia
al Terzo Millennio, adornata da fiori avvolti in un gioco di luminosi
colori.
Il prodotto filatelico sarà disponibile sino all’11 marzo nei due uffici
postali con sportello filatelico della provincia di Agrigento - le sedi di
Sciacca e Agrigento Centro -, insieme all’annullo speciale rettangolare
dedicato, che dovrà essere utilizzato esclusivamente in abbinamento al bollo
con datario mobile.
Poste Italiane è un’azienda sensibile al mondo della donna: la grande
attenzione che da sempre l’Azienda rivolge a tematiche come la parità di
genere ha portato a registrare una presenza femminile in costante crescita
anche in provincia di Agrigento, dove a dirigere un ufficio postale è una
donna su tre e oltre il 40% degli impiegati è in “rosa”.
Redazione
8 marzo 2021.
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08/03/2021 |
Comune.
In arrivo 2.999 avvisi di accertamento per IMU, TASI e TARI relativi
agli anni 2015 e 2016 |
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Tasse sulla casa |
Stanno per arrivare nelle case dei cittadini di Grotte 2.999 avvisi di
accertamento, per un totale di 434.239,01 euro.
A tanto ammonta complessivamente la somma richiesta dal Comune a quei
cittadini che, negli anni 2015 e 2016, avrebbero effettuato una infedele
dichiarazione o un parziale versamento, o addirittura non avrebbero pagato
IMU, TASI o TARI.
In particolare, 380 avvisi riguardano contribuenti che avrebbero
dichiarato infedelmente gli elementi necessari al calcolo della
TARI 2015;
questi sono chiamati a versare 39.206,72 euro. Altri 1651 avvisi,
per un importo di 319.843,43 euro,
sono indirizzati a contribuenti che avrebbero omesso, totalmente o
parzialmente il versamento dell'IMU 2016.
Infine 968 avvisi saranno notificati a contribuenti che avrebbero
omesso, totalmente o parzialmente il versamento della
TASI 2016, per
un importo di 75.188,86 euro.
Le somme indicate sono comprensive di imposte, sanzioni, interessi e
spese postali.
L'avvio del procedimento di accertamento d'ufficio è conseguente
all'applicazione dell'art. 1, comma 161, della legge 296/2006 secondo cui: "Gli
enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza,
procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei
parziali o ritardati versamenti, nonché all'accertamento d'ufficio
delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al
contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di
ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di
accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a
pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a
quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto
essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o
irrogate le sanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e
17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive
modificazioni".
I contribuenti possono verificare la propria posizione attraverso l'accesso
al "Portale
Tributi" (vedi il
portale) tramite le credenziali (user e password); tali credenziali si
trovano sulla prima pagina della lettera
che il Comune ha inviato ai cittadini per il pagamento della Tassa Rifiuti
anno 2020.
Sul portale è possibile verificare i propri dati (anagrafici e catastali) e
controllare i versamenti effettuati a partire dall'anno 2016. Per ulteriori
informazioni contattare l'Ufficio Tributi inviando una mail all'indirizzo
tributi@comunedigrotte.org, oppure un fax al numero 0922.947529, o
ancora telefonando al numero 0922.947505.
Carmelo
Arnone
8 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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08/03/2021 |
Trasporti. Aeroporto di Birgi:
voli programmati per la stagione estiva 2021 |
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Trapani Birgi |
Aeroporto di Trapani Birgi:
Albastar annuncia la
programmazione per la
stagione estiva 2021.
La compagnia aerea Albastar
annuncia la programmazione per la stagione IATA Summer 2021, dal 28 marzo
al 31 ottobre, in partenza dall’aeroporto "Vincenzo" Florio di Trapani
Birgi, con la piena riconferma dei collegamenti diretti per Roma
Fiumicino, Milano Malpensa, Cuneo, oltre ai collegamenti per
Brindisi, Napoli, Parma. Con gli oltre 800 collegamenti diretti proposti
da e per Trapani, il vettore procede nel consolidamento delle sue attività
di linea dalla Sicilia.
"Siamo lieti che nonostante il periodo drammatico che ha ridotto la
mobilità mondiale - commenta il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -,
Albastar abbia scelto di incrementare i propri voli da e per l'aeroporto di
Trapani Birgi. Oltre alle tante conferme, le rotte per Malpensa e Parma
diventano trisettimanali. Ringraziamo la compagnia aerea per il suo
investimento e per la fiducia nel territorio, frutto di un lavoro congiunto
che porta un altro tassello importante al panorama delle rotte della Summer
2021".
Le rotte della stagione Summer 2021 operate dalla compagnia aerea Albastar,
all’aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani Birgi, dal 28 marzo al 31 ottobre
2021 sono:
- Trapani-Parma e viceversa, ogni venerdì e sabato fino al 23 maggio e 3
frequenze settimanali ogni lunedì giovedì e sabato dal 24 maggio;
- Trapani-Napoli e viceversa, ogni martedì;
- Trapani-Brindisi e viceversa, ogni martedì e sabato fino al 22 maggio e
ogni martedì e venerdì dal 23 maggio;
- Trapani-Roma e viceversa, ogni lunedì, mercoledì, venerdì, domenica, dal
29 marzo;
- Trapani-Milano Malpensa e viceversa, ogni lunedì, venerdì, domenica, dal
31 maggio;
- Trapani-Cuneo e viceversa, ogni giovedì e domenica, dal 30 maggio.
Redazione
8 marzo 2021.
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07/03/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 11^ puntata |
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Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(11^ puntata)
Cap. 11
Una gālīli a palazzo reale
Il capo-guardia e il responsabile
dell’annona della porta ovest delle mura di Gerusalemme, affascinati dalla
bellezza di Myriam, nel pomeriggio inoltrato chiedono di essere ricevuti dal
capo eunuco responsabile dell’harem di Erode, il quale li ospita in un
locale appartato e lontano da orecchie indiscrete. Riferiscono che dalla
porta ovest della città, ove prestano servizio, è transitata nella
mattinata, con un gruppo di pellegrini provenienti da Nazareth di Galilea,
una ragazza di rara bellezza, dai capelli corvini, gli occhi cerulei, un bel
seno, gambe lunghe e dall’aspetto sensuale. Inoltre, riferiscono in quale
locanda si ristorano questi pellegrini.
Il capo eunuco comprende subito, dall’entusiasmo con
cui i due funzionari hanno descritto la ragazza, che questa sarebbe stata
per lui un ottimo affare, perché ogni volta che segnala a Erode una bella
giovane di suo gradimento, riceve una consistente ricompensa in denaro.
L’eunuco capo, colpito dalla descrizione fatta della
giovane, decide di vederla di persona prima di riferire a Erode. Infatti, a
mezzodì si reca, vestito modestamente per non dare nell’occhio, presso la
locanda dove si trova il gruppo di Nazareth; si siede su una panca e chiede
del vino da bere. Trova la giovane con i suoi compagni di viaggio che
mangiano in modo frugale attorno a un tavolo.
L’eunuco si accorge che, oltre a essere bella,
la ragazza ha l’aspetto e l’atteggiamento disinvolto e si comporta con molta
dignità. Il contegno è di una giovane educata a ingraziarsi le simpatie
delle persone cui viene a contatto. Egli intravede una certa nascosta
fierezza che a volte si trova nelle ragazze contadine dei piccoli paesi
della Galilea.
La giovane gālīli (galilea), nota l’eunuco, emana una
naturale simpatia derivante da un altrettanto connaturato, spontaneo e
accattivante sorriso che le incornicia il viso. Essa emana una non poca
sensualità che deriva dalle sinuosità e movenze del corpo.
Anche lui è conquistato da tanta bellezza e
principalmente dal suo parlare riservato e nello stesso tempo schietto. In
poco più di mezz'ora ne è teneramente affascinato. L’eunuco capo la sera
stessa riesce a farsi ricevere da Erode, il quale è colpito dal racconto e
dalla descrizione delle caratteristiche della giovane galilea.
* * *
Il giorno dopo, inaspettatamente, accade che uno dei giovani di nome
Ibrahim, facente parte del gruppo di Cana, sia arrestato presso il palazzo
reale di Erode da due guardie poiché colto in circospetto atteggiamento e
con addosso delle armi.
Due ore dopo sono fermati tutti i membri del gruppo,
compresi le donne, i giovani e gli anziani; sono, inoltre, arrestati e
interrogati tutti i maschi adulti del gruppo e Joseph, sospettati di
attentare alla vita del re.
Le genti di Galilea non sono ben viste in Giudea a
causa della loro indole ribelle, del rozzo parlare, per la testardaggine,
per l’astuzia con cui mercanteggiano e per il carattere irascibile. Hanno
inoltre l’usanza di portare spesso sotto le loro vesti dei lunghi coltelli
che all’evenienza usano con destrezza.
Nell’interrogatorio, messo in atto dal capo dei
gendarmi, si scopre che Miryam è parente del ribelle Ezechia fatto uccidere
da Erode alcuni decenni prima; ciò è sufficiente, come pretesto, per
trattenere la giovane galilea.
Quando giunge il vespro, Myriam è accompagnata a
palazzo reale, dove si respira un’aria satura di odori di spezie e profumi.
È scortata attraverso l’ingresso e il grande cortile il cui pavimento è
istoriato da un mosaico che rappresenta vari volatili e animali della
foresta africana. Fiaccole da poco accese infilate in porta-torce di ferro
cominciano a diffondere una luce colore arancio. Essa è presa in consegna da
una schiava e da un eunuco, in attesa di essere interrogata nuovamente.
L’indomani, il responsabile delle guardie di palazzo
chiede a Myriam: «Conosci il giovane Ibrahim?».
«L’ho visto la prima volta lungo il viaggio tra i
giovani del gruppo di Cana».
Le viene chiesto, inoltre, sui rapporti tra la sua
famiglia e Giuda il Galileo fondatore della setta degli Zeloti, figlio del
rivoluzionario Ezechia e lontano parente della madre di Myriam.
«Giuda il Galileo», essa risponde, «non è stato mai in
casa di mio padre, dove non si è mai parlato di politica. I miei genitori
sono dei tranquilli contadini che vivono di lavoro. Essi frequentano il
sabato la sinagoga e seguono i precetti della religione di Yahwèh. Il fatto
che siamo lontani parenti di Giuda il gamaliota non consegue che abbiamo
rapporti e che condividiamo le sue idee».
Il capo guardia è colpito dalla sincerità della ragazza
e pur non avendo nessun dolo da addebitarle, per precauzione e per
compiacere il re, la tiene al fermo cautelativo presso il gineceo della
reggia.
Questa vicenda, ancora una volta, dimostra che la terra
di Galilea, come scrisse E. Renan nel suo libro Vita di Gesù, "era
una vasta fornace, entro la quale i più diversi elementi rivoluzionari
bollivano pronti a esplodere in qualsiasi momento". Del resto le genti
di Galilea erano considerate dei ribelli facili alle rivolte.
Dopo due giorni d’indagini e interrogatori tutti i
giovani sono liberati e, con tutto il resto del gruppo, rientrano in
Galilea, mentre sono trattenuti il giovane Ibrahim, Joseph e Myriam.
Joseph è incriminato per non aver vigilato abbastanza
sui giovani che ha portato con sé a Gerusalemme. È inoltre accusato dal
capitano delle guardie di aver collaborato, alcuni anni prima, a un fallito
attentato contro Erode quando egli abitava a Betlemme e lavorava come
carpentiere alla ricostruzione del Tempio di Gerusalemme. Intanto, in
attesa del processo, Joseph è trattenuto in carcere come il giovane Isaia.
Myriam, invece, è trattenuta a Palazzo in stato di fermo con il “pretesto”
di essere parente di un capo rivoluzionario.
Erode è affascinato dalla giovane Myriam che è affidata
a un’anziana nutrice e a una giovane ancella di nome Giovanna, in attesa che
i suoi genitori, anche loro convocati da Erode, si presentino a corte.
* * *
Considerata la poco rassicurante reputazione di Erode presso la popolazione
della Galilea, inizialmente Myriam si dimostra diffidente verso il re. Il
sovrano tuttavia riesce a vincere, con l’aiuto della servitù femminile e di
una nutrice, i timori della giovane; egli nel frattempo inizia a
frequentarla e a conoscerla. Il re rimane incantato della bellezza della
ragazza e del suo dolce carattere, le fa conoscere numerosi cortigiani e
funzionari che restano affascinati dalle sue grazie e dalla sua indole.
Nell’assecondare il progetto di Erode essi la trattano come una regina. Il
re presenta Myriam anche ai suoi figli, compreso Alessandro e Aristobulo,
che restano affascinati dalle sue grazie e dalla sua personalità.
Erode, i figli e i cortigiani non si rendono conto che
Myriam è all’inizio di una gravidanza, anche se non sembra, ed è proprio la
natura del suo stato che la rende più bella, più dolce e amabile.
Il re intanto le fa visitare il palazzo reale. Myriam
resta abbagliata dalla reggia costituita da marmi colorati, da numerose
stanze, da fumi di sandalo e di cedro, da tende, da bei mobili. Essa resta
ammirata dalle melodie di cetre e lire, dal mormorio delle fontane, dai
numerosi uccelli esotici, da schiavi negri e bianchi, da sentinelle seminude
a guardia delle varie porte interne ed esterne. Rimane stupita dai mosaici
dei pavimenti, dagli affreschi e dai colorati disegni geometrici che ornano
i soffitti e le pareti delle enormi sale. Resta estasiata dei cortili
interni ove spiccano piante di melograno, ciliegi e arance.
Il re, da quando è morta Marianne, si sente solo e
sconfortato e rivela a un ristretto numero di funzionari di essersi
innamorato della giovane Myriam. Il re con l’aiuto della nutrice,
dell’eunuco capo e della matrona dell’harem, riesce a blandire Myriam
facendole capire che si è innamorato di lei. Essi, in nome di Erode, dopo
qualche giorno chiedono alla giovane galilea se è disponibile a diventare
prima la favorita e in seguito la regina e la consorte del sovrano. Essa,
lusingata, riflette per alcuni giorni sulla proposta e “astutamente”
comincia ad accarezzare l’idea di poter accettare la richiesta del re e così
risolvere anche il problema della sua gravidanza. In questo modo riuscirebbe
a dare un padre al proprio figlio e lei a sistemarsi per tutta la vita. Per
il futuro, Dio, nella sua immensa bontà, di sicuro provvederà per il meglio.
La situazione che si è venuta a creare convince la
ragazza ad accettare la proposta di convivere con il re e, alla fine,
dichiara all’eunuco capo e alla matrona dell’harem che darà la risposta
definitiva dopo che Erode avrà parlato con i suoi genitori. In cuor suo
Erode è disposto a tutto, pur di avere Myriam, prima come favorita e poi
come moglie.
I cortigiani non riescono a capire se il re, ormai
avanti negli anni, sia veramente invaghito di questa sconosciuta e bella
nazarita o sia un innamoramento dato dalla debolezza o stanchezza mentale e
dagli umori causati dalla senilità che avanza.
Dopo alcuni giorni dal rientro del gruppo di pellegrini
a Nazareth e a Cana, di pomeriggio si presentano a palazzo reale i genitori
di Myriam. Essi sono accolti dalle persone fedeli al re e da Erode stesso in
modo affabile e con sincera cortesia. Sebbene pensino di trovare la figlia
prigioniera di Erode, in realtà notano che essa è ospite gradita a palazzo
reale ed è trattata come una regina.
L’indomani, i genitori riescono a parlare con la
figlia, la quale confida loro le intenzioni del re. Essi si mostrano
riluttanti e diffidenti, considerata la pessima reputazione che gode Erode
presso gli abitanti della Galilea. Myriam, nonostante le resistenze dei
genitori, è decisa, considerato il suo stato iniziale di gravidanza, di
rimanere alla reggia e a diventare la nuova compagna del re.
La giovane, per riuscire a convincere i genitori, fa
capire, scaltramente, che Erode è intenzionato con le buone e anche con le
cattive a tenersela a corte e a convivere con lei.
«Il pretesto da parte di Erode di usare le maniere
forti», riferisce Myriam ai genitori, «è dato dal fatto che essi sono
parenti di una famiglia di rivoluzionari della Galilea».
Il mandante del supposto attentato di Ibrahim al re,
secondo il capitano delle guardie, può essere quindi Giuda il Galileo
parente della madre di Myriam. Mentre Joseph è considerato un connivente di
tale fatto.
Giocchino da buon fariseo dice alla moglie e alla
figlia: «Purtroppo la superbia dell’Angelo del male è stata la causa delle
sventure di questo mondo, mentre la debolezza di Adamo ci ha allontanò dalla
grazia di Adonai. Pertanto adesso ne paghiamo lo scotto con questa sventura
che ci sta cadendo improvvisamente addosso». Si asciuga le lacrime che
copiose iniziano a bagnargli il viso pensando che sta perdendo la figlia a
favore di un re perfido e malvagio.
«È opportuno accettare la richiesta di Erode», dice
Myriam, «di trattenermi per sempre a corte per poi sposarmi».
Essa fa intendere ai suoi genitori di essere favorevole
a questa soluzione; in questo modo nessuno è danneggiato, anche loro possono
trarne numerosi vantaggi.
I genitori a quel punto, a malincuore e costernati,
accettano la decisione della figlia alla quale confidano che avevano deciso,
mentre lei era a Ein Karem, di darla in sposa a Joseph. Le ricordano inoltre
di intercedere presso Erode affinché conceda all’anziano falegname la
libertà.
La ragazza, lo stesso pomeriggio, comunica al re di
accettare la sua richiesta di diventare la sua favorita. Essa inoltre fa a
Erode un’altra richiesta: «Come da tradizione, devi chiedere di persona ai
miei genitori di sposarmi e, come da consuetudine, di risarcirli della mia
perdita» (è in uso ancora oggi presso alcuni popoli semitici che gli uomini,
nello sposare una ragazza, debbano ricompensare i genitori della perdita
della figlia con un congruo risarcimento con soldi o con pecore o vitelli
oppure cammelli). Condizioni che il re accetta volentieri e senza creare
problemi.
La stessa sera davanti a pochi intimi, al segretario
Nicola di Damasco e al capo eunuco convocati per lo scopo, Erode riceve i
genitori di Myriam, ai quali chiede di potersi fidanzare con la figlia e li
risarcisce della perdita con terreni e denaro. L’indomani, di buon mattino,
i genitori con animo triste, dopo aver augurato alla propria figlia buona
fortuna e l’aiuto di Dio, si congedano e si avviano per Nazareth.
* * *
La congiura dei due fratelli ha indotto il sovrano ad attaccarsi di più
all’incantevole e dolce Myriam, trovandola persona leale, comprensiva e
disinteressata; ciò aumenta la sua affezione e il suo legame verso la
giovane giorno dopo giorno.
Con il trascorrere del tempo Myriam, in breve, si
conquista l’affetto di parte della corte eccetto i familiari di Erode e i
loro accoliti. Essi non vedono di buon occhio questa giovane favorita per la
quale il re stravede. Egli è disponibile a mettere da parte le altre mogli,
i molti figli e le tante concubine pur di sposare la giovane galilea. Erode,
sebbene sia assillato dagli ultimi fatti accaduti riguardanti i due figli di
Marianne, riesce ad acquistare, tramite l’affetto di Myriam, un certo
equilibrio e po’ di serenità.
Il re è ormai deciso a sposare Myriam e della decisione
fa partecipe alcune persone di fiducia, tra queste il capo eunuco, la
nutrice, Nicola di Damasco e i due ministri, Sapino e Tolomeo. Essi,
tuttavia, gli fanno intendere che è sconveniente e sicuramente non sarebbe
gradito al popolo che si celebrassero le nozze in prossimità del processo
riguardante i suoi due figli, Alessandro e Aristobulo. Consigliano quindi il
re di rinviare il matrimonio all’autunno dello stesso anno.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 7 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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07/03/2021 |
Letture Sponsali. "Speranza
per tutti gli uomini" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
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Ma Egli parlava
del tempio del suo corpo.
La liturgia di oggi ci pone di fronte al corpo, al nostro corpo, al corpo di
Gesù e della comunità. Dio è nella carne e nel cuore, non nel cemento e nei
mattoni; in questo passo Gesù che - in uno scatto d’ira - scaccia mercanti e
cambiavalute dal tempio e a cui viene chiesto un segno, dice: distruggete
questo tempio e io lo farò risorgere in tre giorni.
Come già avvenuto precedentemente, il Signore sonda la profondità della
nostra fede e ci chiede: su cosa si basa? Sui mattoni di un edificio, una
chiesa? Sulla parrocchia dove vai ogni domenica e dove vai ad “ascoltare”
quel sacerdote che ti piace tanto?
No, la fede è nel corpo, è nel fratello, nella sorella con cui facciamo
comunità, con cui gioiamo e piangiamo, per cui preghiamo e a cui chiediamo
preghiere. La chiesa è quando sto con i fratelli, la comunità è quella
costituita dalla carne della mia famiglia, di mio marito, di mia moglie con
cui condivido i problemi, le piccole felicità, gli scoramenti e le
soddisfazioni.
Allora la chiesa può essere anche il luogo fisico, di pietra, mattoni e
cemento dove incontro Dio Padre, ma solo se questo rapporto è intimo,
autentico.
Gloria e Luciano
Punto chiave
-
Non avrai altro Dio.
Cari amici le letture di oggi hanno un forte significato. In tutte e tre
viene esaltata la superiorità a la potenza di Dio nei confronti degli
uomini.
Nella prima lettura è Lui che detta le leggi da seguire con l’imposizione
dei comandamenti. Nella seconda lettura si esalta la superiore sapienza di
Dio sulla sapienza degli uomini, testimoniando la sua forza rispetto agli
uomini. Entrambe queste “superiorità” sono imposte, difficili da accettare.
Infine nel Vangelo si parla della terza “superiorità”, la più bella, quella
della imposizione dell'accettazione per fede, che dà “speranza” per tutti
gli uomini: alla distruzione del nostro corpo ci sarà la ricostruzione di
una nuova vita, “fidatevi”.
Aline e Christian
Redazione
7 marzo 2021.
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06/03/2021 |
Iniziative.
Giornata internazionale della domma: mostra ad Agrigento; a cura del
Pirandello Stable Festival |
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8 Marzo 2021 |
È stata presenta ad Agrigento, a Porta
di Ponte, la Mostra/Manifesti in Via Atenea dedicata alla Giornata
Internazionale della Donna 2021.
L’idea, realizzata a cura del Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano,
è la seconda iniziativa in continuità con la Mostra/Manifesti in via Atenea
dedicata al Centenario della nascita di Leonardo Sciascia. Via Atenea
diventa in tal modo una sorta di Galleria “en plen air”.
Il direttore artistico Mario Gaziano ha realizzato la Mostra/Manifesti con
il coinvolgimento di 10 poeti agrigentini (di origine e di adozione) e 10
fotografi d’Arte, invitati dal Maestro Angelo Pitrone.
Poesie e fotografie d’arte naturalmente si ispirano alla figura di “Donna e
dintorni”.
Sono partner dell’iniziativa: l’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” del
prof. Alfredo Prado, Angelo Pitrone, Diego Romeo (che propone un omaggio
all’attrice Giusy Carreca, recentemente scomparsa), e numerosi centri e
operatori culturali.
L'iniziativa è una produzione privata del Pirandello Stable Festival, che
opera a livello nazionale e internazionale dal 2001.
Alla Mostra/Manifesti hanno dato il loro contributo artistico:
- i poeti Ignazio Amico, Enzo Argento, Giuseppina Mira, Giovanni Licata,
Toto Cacciato, Daniela Ilardi, Francesca Vitello, Cristrina Corzetto, Stella
Camillieri, Maria Assunta Maglio:
- i fotografi d’arte Angelo Pitrone, Tano Siracusa, Nuccio Zicari, Giuseppe
Cumbo, Giuseppe Cuttitta, Giuseppe Spoto, Mario Donato, Massimo Palamenghi,
Samantha Capitano, Diego Romeo.
La Mostra/Manifesti resterà allestita dall’8 al 15 marzo.
Redazione
6 marzo 2021.
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06/03/2021 |
Concorsi.
Imposta di bollo e scorrimento delle graduatorie; dell'avv. Nino
Caltagirone |
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Avv. Nino Caltagirone |
Lettera dell'avv. Nino Caltagirone in merito all'imposta di bollo
sull'istanza di accesso agli atti e sullo scorrimento delle graduatorie,
relativamente al concorso indetto dal Comune di Grotte per la copertura di 2
posti di Istruttore direttivo amministrativo.
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Gentilissimo Direttore,
“Non finiscono mai”, così recitava lo slogan pubblicitario di un noto
marchio di carta igienica.
La réclame sembra perfettamente adattabile ai “doni”, non graditi, fatti da
questa amministrazione alla comunità grottese, nonché, alle fallaci e
personalissime interpretazioni normative fornite da alcuni addetti del
nostro beneamato Comune, alle procedure concorsuali tutt’ora in corso (Bando
di concorso per la copertura di n. 2 posti a Istruttore direttivo
amministrativo).
L’ultimo “dono” in ordine di arrivo, dopo l’istituzione dell’addizionale
comunale IRPEF, riguarda l’assoggettamento a imposta di bollo dell’istanza
di accesso agli atti.
Alla pletora di sedicenti tecnici dell’organico comunale e agli aspiranti
tali (concorrenti alla suddetta procedura concorsuale) vorrei semplicemente
ricordare che per espressa previsione normativa, combinato disposto di cui
agli art. 25 della Legge n. 241/90 e art. 13 del D.P.R. n. 642/1972,
allegato tabella “A”, il semplice accesso, così come l’estrazione di
copia semplice, è gratuito, salvo i diritti di fotoriproduzione.
Il tributo è invece dovuto sia sulla richiesta scritta, sia sulla copia,
quando quest’ultima è rilasciata in forma autenticata, come chiarito
dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 151/2001.
In tale ipotesi, sia la richiesta che il documento dichiarato conforme, sono
assoggettati all’imposta di bollo nella misura di 16 euro per foglio, che si
intende composto da quattro facciate (articolo 5, DPR n. 642/1972).
Nell’eventualità in cui la richiesta di assolvimento dell’imposta di bollo
dovesse essere giustificata dalla previsione di un qualche regolamento
interno che, come tanti altri, nulla regolamenta, vale la pena suggerire,
alla pletora di esperti di cui è dotato il Comune, di “ripassare” la
gerarchia delle fonti normative.
Ad ogni buon conto, al silenzio degli innocenti (i candidati incisi per una
imposta non dovuta) offro a titolo completamente gratuito il mio
patrocinio per il recupero (rimborso) di quanto indebitamente versato
all’ente comunale.
Da ultimo, ma non per importanza, vorrei fornire qualche chiarimento, onde
evitare illusorie aspettative, sulla paventata possibilità di scorrimento
delle graduatorie da parte di altri Enti.
Tale possibilità è stata introdotta dall’art. 3, comma 61, della legge 24
dicembre 2003 n. 350 (legge finanziaria per l’anno 2004 ) che testualmente
recita: “le amministrazioni pubbliche … possono effettuare assunzioni
anche utilizzando le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre
amministrazioni, previo accordo tra le amministrazioni interessate”.
Le amministrazioni possono anche utilizzare le graduatorie di
concorsi pubblici approvate da altri Enti per reperire il personale da
assumere, senza dover attivare autonomamente una procedura concorsuale.
Nella prassi, per effetto della norma che precede, accade che
l’Amministrazione interessata ad assumere del personale pubblichi un avviso
pubblico di manifestazione di interesse per idonei in graduatorie di
concorsi pubblici espletati da altri Enti, assegnando un termine ai
candidati per la presentazione della domanda.
L’avviso è finalizzato a una procedura di selezione, il più delle volte
attraverso un colloquio, con l’attribuzione di un punteggio cui segue la
redazione di una graduatoria di merito.
È bene ricordare che, il candidato collocato in posizione utile nella “nuova
graduatoria” potrà essere assunto solo ove venga poi concluso
l’accordo tra l’Amministrazione procedente (che intende assumere) e
l’Amministrazione che ha confezionato la “prima” graduatoria.
Ricordo, altresì, come ha avuto modo di precisare il TAR Veneto con Sentenza
n. 864 del 2011, che l’accordo di cui si parla ha natura privatistica e si
perfeziona tra i dirigenti degli enti interessati.
In sostanza, non sarebbero necessarie delibere di Giunta e neppure di
Consiglio, ma solo buone conoscenze!
Detto ciò, nella pratica, il concorrente che nella prima graduatoria si è
collocato ultimo può tranquillamente aspirare a diventare primo, attraverso
il colloquio o altre procedure selettive, nella graduatoria dell’ente
interessato all’assunzione.
Vale sempre il motto: “Fatta la legge, trovato l’inganno”.
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Avv.
Nino Caltagirone
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03/03/2021 |
Ambiente.
Amianto abbandonato nella discarica abusiva di Contrada San Benedetto |
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Discarica |
Anche amianto nella discarica abusiva di Contrada San Benedetto.
Come documentano le immagini pubblicate di seguito, nella discarica abusiva
a cielo aperto, che da anni ormai fa disonore alla nostra provincia, nelle
ultime settimane è stato depositato anche un ingente quantitativo di
materiale contenente amianto.
(Discarica
con amianto)
Da quando è entrato in funzione il sistema della raccolta differenziata dei
rifiuti, c'è chi non si è ancora adeguato e continua a pensare di smaltirli
continuando ad abbandonarli lungo la "via di fuga" Racalmare - San
Benedetto.
Il primo tratto ricadente nel territorio comunale di Grotte, che viene
costantemente monitorato dalla Polizia Locale ed è sottoposto a periodiche
operazioni di bonifica, risulta essere più pulito.
(Discarica
con amianto)
Il tratto successivo, di pertinenza di altri Comuni, sul quale la polizia
Municipale di Grotte non ha competenza, è in stato di completo abbandono: la
spazzatura che giace ai bordi della strada è ormai parte del panorama.
(Discarica)
Vi si osservano i classici sacchi neri, ma anche buste della spesa,
televisori a pezzi, interi frigoriferi; tutto materiale lasciato a giacere
in orrenda mostra. E dire che il panorama, con il suo bel cielo azzurro e i
verdi declivi, sarebbe spettacolare.
(Discarica)
Ma l'apice è raggiunto nei pressi della rotonda "San Benedetto", è qui che -
nonostante le reiterate segnalazioni - si rigenera senza soluzione di
continuità una vera e propria discarica abusiva.
(Rifiuti
abbandonati)
È trascorso più di un anno da quando, il 9 gennaio 2020, il Sindaco di
Grotte scriveva
al Sindaco di Favara (competente su quel territorio), sottolineando
che la strada extraurbana Racalmare "risulta essere oggetto di scempio
per l'abbandono indiscriminato di rifiuti che determina un pericolo
costante per la salute pubblica e per la circolazione stradale". "Si
ritiene improcrastinabile trovare una soluzione al problema"
continuava la
lettera, nella quale veniva suggerita
la soluzione:
"Il Comune di Grotte ha finora provveduto alla rimozione dei rifiuti
abbandonati nel tratto di propria competenza; tuttavia, si rende
necessaria l'immediata pulizia delle carreggiate di tutta la strada
extraurbana. Per quanto sopra, si manifesta la disponibilità ad
organizzare il servizio di raccolta dei rifiuti a proprie spese, chiedendo a
codesto Comune di procedere al conferimento degli stessi". L'effetto
di quella
lettera
è sotto gli occhi di tutti: nessun risultato; e non basterà un'altra
sollecitazione a risolvere il problema.
Oggi più che mai urge quell'immediata pulizia che i cittadini
attendono da troppo tempo, con la concreta, fattiva, sollecita
collaborazione delle Istituzioni competenti: Comuni interessati, Centro
Anticrimini Natura dei Carabinieri, altre Forze dell'Ordine.
Carmelo
Arnone
3 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
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02/03/2021 |
Salute.
L'Ordine degli Architetti di Agrigento chiede priorità di vaccinazione
per i propri iscritti |
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Alfonso Cimino |
Priorità di vaccinazione per gli
architetti di Agrigento. A chiederlo al presidente Musumeci, a
Ruggero Razza, Assessore regionale della Salute, e a Mario Zappia,
Commissario straordinario dell’ASP, è Alfonso Cimino, presidente
dell’Ordine degli architetti di Agrigento.
“Il periodo storico che stiamo attraversando ha rallentato le attività
professionali degli architetti che rivestono un ruolo centrale nei processi
di trasformazione del territorio, generando economia - afferma Alfonso
Cimino -. Per svolgere la nostra professione abbiamo stretti contatti
giornalieri con imprese edili, funzionari di uffici pubblici e privati e con
i cittadini quindi, al fine di ridurre i rischi di contagio, riteniamo sia
urgente e indispensabile la somministrazione dei vaccini per tutti i nostri
colleghi. Siamo certi, come è già accaduto su temi importanti per la nostra
professione, che questo Governo potrà, anche in questo caso, ascoltarci”.
Redazione
2 marzo 2021.
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01/03/2021 |
Scuola. Da
riscuotere entro il 31 marzo,
in Ufficio Postale, la Borsa di Studio per gli studenti delle superiori |
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Sito ufficiale |
Prorogato al 31 marzo 2021 il termine
per la riscossione delle Borse di Studio relative all’anno
scolastico 2019/2020.
L'Assessorato regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale
comunica la riapertura dei termini per i pagamenti delle Borse di Studio per
gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, relative all'anno
scolastico 2019/2020.
Il contributo economico potrà essere incassato, da coloro che non lo hanno
ancora riscosso, fino al 31 marzo 2021 presso qualsiasi Ufficio Postale
del territorio nazionale, senza necessità di utilizzare o esibire la Carta
dello Studente loStudio, ma semplicemente comunicando all'operatore di
sportello di dover incassare una borsa di studio erogata dal Ministero
dell'Istruzione attraverso un "Bonifico domiciliato".
Per gli studenti beneficiari minorenni è necessario che un genitore
che esercita la responsabilità genitoriale, o chi ne fa le veci, si rechi in
Ufficio Postale munito di:
- originale del proprio documento di identità in corso di validità;
- originale del proprio codice fiscale;
- originale del documento di identità in corso di validità dello studente
beneficiario della borsa di studio;
- originale del codice fiscale dello studente beneficiario della borsa di
studio;
- copia compilata della dichiarazione sostitutiva (clicca
qui per scaricare la dichiarazione sostitutiva) che il genitore del
minore dovrà firmare davanti l'operatore dell'ufficio postale..
Per gli studenti beneficiari maggiorenni, è sufficiente che il
beneficiario si presenti in un qualsiasi Ufficio Postale munito di documento
d'identità valido e del proprio codice fiscale, comunicando all'operatore di
sportello di dovere incassare una borsa di studio erogata dal MIUR
attraverso un Bonifico domiciliato.
Considerato l'elevato numero di domande pervenute risultate idonee al
beneficio (oltre 30.000 con valore ISEE massimo richiesto di € 10.632,94) e,
dovendo ripartire lo stanziamento assegnato alla Regione Sicilia rispettando
obbligatoriamente l'importo minimo di € 200,00 per ogni borsa di studio,
stabilito dal Ministero, al contributo sono rientrati 25.184 studenti
(fino al valore ISEE di € 8.066,09).
Redazione
1 marzo 2021.
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01/03/2021 |
Riflessioni.
"Evoluzione o devoluzione del Movimento Cinque Stelle?"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato.
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Evoluzione o devoluzione del Movimento Cinque Stelle?
Mi viene da ridere e da piangere, ma forse più da stare sordo e muto a
sentire da più parti che il Movimento Cinque Stelle si è finalmente evoluto.
Come se si parlasse dell'evoluzione della specie umana, a cominciare dal
grado più basso, quindici milioni di anni fa, dallo stato primordiale di
orango, gorilla, scimpanzé, attraverso continui processi di assimilazione,
cambiamento e quindi adattamento, di darwiniana memoria; o secondo la teoria
del divenire dello spirito di Hegel dal grado più basso:
- antropologico, fenomenologico, psicologico;
- soggettivo, oggettivo, assoluto;
- essere, essenza, ragione.
E finalmente il prodotto dell’uomo cosciente.
Apprezziamo il Movimento Cinque Stelle, per aver impiegato così poco tempo
per evolversi da quando è apparso alla luce, e giungere finalmente al grado
della ragione, dopo aver trascinato le masse, nel cammino della speranza,
servendosi del linguaggio seducente contro ogni forma di governo
partitocratico, capitalistico, e - diciamolo - affaristico.
Peccato che nel corso del suo cammino è giunto male al suo risultato finale,
facendosi esso stesso Sistema del Sistema entro il Sistema. Dove la lotta è
solo per la carriera politica ed economica, rendendo alla vista di tutti la
consapevolezza che il fine giustifica i mezzi, e i mezzi il fine, servendosi
anche della piattaforma opaca, denominata Rousseau, evocando
inopportunamente il grande filosofo e pedagogista ginevrino, pioniere della
scuola attiva, che ha ribaltato, rivoluzionato il metodo educativo della
scuola classico-tradizionale, basato sull’autorità del maestro, riconoscendo
valore e dignità alla personalità dell’allievo in crescita (da
magistrocentrico a puerocentrico).
Dimentichino J. J. Rousseau e richiamino piuttosto il “Principe” del
Machiavelli.
A futura memoria.
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Antonio
prof. Pilato
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01/03/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
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Unità Pastorale
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
1 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i
nodi" e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i malati), Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 2 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il
venerabile Padre Vinti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i fedeli defunti), Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 3 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, catechesi e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i moribondi), Stellario
a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedi 4 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa; a seguire, Adorazione
eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e
religiose), Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.
Venerdi 5 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via
Crucis;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima
Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i peccatori - 1° venerdi del mese) Via
Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis dei Ministranti;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei
fidanzati.
Sabato 6 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino
alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove
dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), Via Matris;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva
animata dal Cammino neocatecumenale.
Domenica 7 marzo - III
Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
1 marzo 2021.
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