Grotte.info Quotidiano -
Marzo 2022 |
27/03/2022 |
Poesia. "Riflessione sulla guerra", di
Giorgio Infantino |
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Giorgio Infantino |
“RIFLESSIONE SULLA GUERRA”
La guerra non porta ricchezza,
non porta serenità,
non porta amore:
porta morte, paura, sofferenza,
la guerra porta solo dolore.
La guerra come si sa
porta povertà
sia a chi la subisce
e a chi la impone.
Mai la guerra
ha lasciato dietro di sé
prati verdi o distensione.
Ha sempre lasciato dietro di sé
terra bruciata, odio, e rancore.
In guerra non si vince mai,
non fatevi illusioni,
anche se ci sono soldati
che vincono la battaglia
la perdita è sempre in due direzioni.
Chi conduce guerre,
chi fornisce armi,
chi approva guerre,
chi partecipa a guerre,
chi dice anche solamente "sì" alla guerra,
dice "sì" all‘uccidere,
dice "sì" alla distruzione
del suo corpo e della sua nazione.
Sulla terra
c’è un viscido mostro orrendo
che vuole portare
la fine del mondo.
Cosa ci sta capitando
non ci è dato di saperlo.
Sicuramente non è
qualcosa di bello.
Dite voi se,
in queste condizioni,
l`essere umano
può stare tranquillo.
Giorgio Infantino (da Wolfsburg - Germania)
© Riproduzione riservata.
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21/03/2022 |
Poesia. "Guerra", di Aristotele Cuffaro |
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Guerra |
“GUERRA”
Agghiorna e scura,
scura e agghiorna
ti viu assittata
'ncapu la balata.
Currinu, scappanu
comu nun ci fussitu
s' arrizzolanu
nun talìanu.
Sempri ddà
cu l'occhi chiusi
abbacata
'na mani aperta
a diri ferma
a diri basta
a diri aiutu
a diri chiantu.
Arsu lu sangu
scinni abbunnatu
di morti
squagliata 'ni la nivi...
e tu si ddà!
Agghiorna e scura
scura e agghiorna
senza vita.
Aristotele Cuffaro
© Riproduzione riservata.
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10/03/2022 |
Poesia. "Il primo aspetto", di Carmelo Luparello |
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Prof. Luparello |
Riceviamo e pubblichiamo.
“IL PRIMO ASPETTO”
Il primo aspetto
del vero amore
si chiama rispetto;
se non c'è quello,
non è amore,
è solo un pretesto
per poter fare
quel che ci pare.
Ricordalo bene,
non lo scordare:
l'amore non è un vestito
che prima s'indossa
e poi si butta
magari in una fossa
insieme all'immondizia,
per indossarne
un altro più nuovo.
Carmelo Luparello
© Riproduzione riservata.
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07/03/2022 |
Poesia. "Nuvole", di Michelangelo
Palermo |
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Nuvole |
Un tragico interrogativo si pone al
centro di questa composizione, scritta nel 2008 ma terribilmente attuale, di
Michelangelo Palermo.
Vi è in atto un'atrocità perpetrata da "quell'uomo che nasce accanto a noi";
si chiede l'Autore: "qualcuno deve prendersene il peso?".
Le nubi che insistono nel cielo, ormai da giorni, si vedono all'orizzonte
dell'umanità; non in lontananza ma in "questo giardino di mondo" che un po'
appartiene a tutti noi.
Carmelo Arnone
“NUVOLE”
Chiaroscuri insistono nel cielo
facendo più basso
l'universo.
Sul davanzale di pietra
il piccolo vaso
segna ancora in casa
una piccola presenza.
Qualcuno deve
pur prendersi il peso
di questa atrocità
consumata da quell'uomo
che nasce accanto a noi
ma che ha un pensiero
un agire così feroci
che dilaniano l'esistenza?...
Ciò che un po' mi appartiene
è questo giardino
di mondo che balza
sul terrazzo di casa.
Michelangelo Palermo
Dalla raccolta “Inventa il mare”
Roma, 2008
Per gentile concessione dell'Autore
© Riproduzione riservata.
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05/03/2022 |
Poesia. "Primavera a Kiev", di
Linda Di Stefano |
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Linda Di Stefano
Primavera |
In questo periodo pubblicare qualsiasi
poesia non avrebbe senso.
Giorni fa ne ho postata una su Facebook, sulla guerra, che avevo scritto un
po' di tempo fa, mai immaginando quel che sarebbe successo.
In questi giorni mi sono sentita vuota di parole perché non ce ne sono,
tutto sembra inutile retorica.
Tutti stanno scrivendo, ognuno dice la sua ed io non sapevo cosa aggiungere
più di quanto sia stato detto e si stia dicendo.
Oggi all'improvviso mi sono venuti dei versi, poca cosa di fronte a questa
tragedia; semplicemente ho voluto rivolgere un pensiero a chi sta vivendo in
prima persona questo incubo.
Non riesco e non so fare altro.
Linda Di Stefano
“PRIMAVERA A KIEV”
La primavera ha il passo lento,
è vecchia e stanca,
ha visto troppo,
ha visto tanto.
Sa che non può spargere fiori
su ceneri e macerie
dai ripugnanti odori.
Non può donare ai bimbi
la solita allegria,
sono spariti, son tutti andati via.
La loro casa è giù
nel buio più profondo
stretti alle madri che teneramente
raccontano di favole
col cuore dolorante.
E gli uomini han sguardi tristi
e i giovani han gli occhi torvi
e non abbracciano fiori,
ma fredde e grevi armi.
La primavera è stanca,
porta negli occhi il pianto,
dovrà lasciare i fiori
in un posto soltanto,
sulle fredde tombe,
in nuovi cimiteri
nati per le violente e
disumane bombe.
La primavera è mesta
e ha il cuore pesante.
La primavera ha la schiena curva,
è logorata e stanca.
Linda Di Stefano
© Riproduzione riservata.
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