Ambiente. Per Tutti i Santi e per la
Commemorazione dei fedeli defunti sarà
regolare la raccolta differenziata
Per
opportuna informazione alla cittadinanza si ricorda che domani,
martedì 1 novembre (Festa di Tutti i Santi), e dopodomani
mercoledì 2 novembre (Commemorazione dei fedeli defunti), la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata
regolarmente. Nessuna modifica, quindi, al consueto calendario di
raccolta settimanale, sia porta a porta che - per le abitazioni fuori dal
perimetro urbano - con deposito presso i cassoni scarrabili posizionati nei
pressi del campo sportivo comunale di Grotte.
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedì 31 ottobre;
- ore 09.30, in chiesa Madre, santo Rosario;
- ore 10.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, in chiesa Madre, Veglia di preghiera per Tutti i Santi.
Martedì 1 novembre - Giornata Mondiale della Santificazione
Universale - ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (presentazione
del Consiglio Pastorale Interparrocchiale);
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledì 2 novembre - Commemorazione dei fedeli defunti
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 11.00, al Cimitero, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedì 3 novembre
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa e preghiera della Famiglia;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e Adorazione eucaristica;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione eucaristica
animata.
Venerdì 4 novembre
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa e Gruppo Famiglie;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove di canto:
- ore 20.00, nella chiesa San Rocco, Adorazione eucaristica (Il contagio dei
Santi).
Sabato 5 novembre
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa festiva;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa festiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa festiva.
Domenica 6 novembre - Giornata Nazionale del Ringraziamento
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (conferimento
del mandato ai catechisti);
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Volontariato. AVIS: nella giornata di ieri
effettuate 15 donazioni e 12 pre-donazioni, più 2 controlli annuali
AVIS di Grotte
Anche ieri,
domenica 30 ottobre 2022, la giornata di donazione di sangue presso
il
Punto di Raccolta AVIS di
Grotte (in Via Francesco Ingrao n° 92/94)
ha fatto
registrare un significativo numero di presenze.
Scrive il presidente Pietro
Zucchetto: "Abbiamo fatto 2 controlli annuali, 12
pre-donazioni e 15 donazioni; di queste ultime 4 persone si sono
avvicinate all'Avis, per donare il sangue, per la prima volta nella loro
vita. Tutto il Direttivo ringrazia di cuore tutti costoro che sono venuti a
trovarci nella nostra bella ed accogliente sede, così come non possiamo non
ringraziare il personale medico ed infermieristico che da sempre con grande
professionalità ci ha accompagnato nei nostri ottimi risultati. Grazie di
cuore a tutti voi". Le prossime giornate di donazione presso il Punto di Raccolta AVIS
di Grotte sono programmate per il 13 e 27
novembre, l’11 e il 23 dicembre; è possibile prenotarsi chiamando il numero 377.0974739
oppure il 320.4434713.
Racalmuto. Al Teatro "Regina Margherita" torna
in scena "La serva padrona" di Pergolesi; regia del M° Salvatore
Salvaggio
Manifesto
In scena
In scena
Al Teatro "Regina Margherita" torna in scena "La serva padrona" di
Pergolesi; regia del M° Salvatore Salvaggio.
Ritorna l’opera al Teatro di Racalmuto con la divertente "Serva Padrona" di
Pergolesi; un cast d’eccezione guidato da Salvatore Salvaggio.
(Manifesto)
Dopo più di un decennio ritorna, domenica 13 novembre alle 18.00,
l’opera lirica al Teatro Regina Margherita di Racalmuto, con la frizzante
messa in scena dell’intermezzo buffo del Settecento "La serva padrona" di
Giovan Battista Pergolesi, su libretto di Gennaro Antonio Federico.
La regia è affidata al basso buffo Salvatore Salvaggio, che interpreterà il
ruolo di Uberto; protagonista dell’opera, Serpina, sarà il soprano Makie
Nomoto. A completare il cast, nel ruolo di Vespone, l’attore Antony
Agnello.
Nel golfo mistico ritorna l’ormai collaudata Orchestra Regionale
Siciliana che sarà diretta al cembalo dal M° Silvano Zabeo (già
maestro collaboratore per il Teatro "La Fenice" di Venezia e l’Operà di
Montecarlo). L’allestimento scenografico è stato curato da Salvatore
Stuto e i costumi da Maria Di Stefano. Lo spettacolo è prodotto
dall’Associazione Musicale "G. Rossini" di Grotte, con il patrocinio del
Comune di Racalmuto.
Dalla metà del Settecento "La serva padrona" è stata considerata la madre di
tutto il teatro comico in musica. L’origine del mito risale al 1º agosto
1752, quando, a Parigi, la compagnia di commedianti di Eustachio Bambini
mise in scena questi due intermezzi.
La rappresentazione avvenne provvidenzialmente in una temperie culturale
arroventata dai philosophes illuministi, che non attendevano altro
per mettere in discussione i valori nazionali, anche in campo musicale;
venne scatenata una polemica di vaste proporzioni, la cosiddetta ‘querelle
des bouffons’, combattuta contro la tradizione musicale francese della
tragédie lyrique nella linea che da Lully porta a Rameau.
La battaglia, che alla preminenza della declamazione - di gusto francese -
opponeva quella del canto puro coltivata dagli italiani, di cui "La serva
padrona" era apparsa come la rivelazione folgorante, venne condotta a colpi
di pamphlets: nel 1753 Jean-Jacques Rousseau avrebbe scritto, a sostegno del
partito italiano, la Lettre sur la musique française, mentre il 18
ottobre 1752 aveva fatto rappresentare a Fontainebleau, su testo e musica
propri, il suo personale equivalente della Serva padrona, quel Devin du
village destinato a raggiungere il tempio dell’Opéra già il 1º marzo del
1753.
Tanto clamore, in quanto proveniente da Parigi, non poteva naturalmente non
provocare una vasta risonanza su scala europea, cui contribuirono anche
l’aura di leggenda intorno alla precoce morte di Pergolesi (a soli ventisei
anni), lo svilupparsi di un inedito interesse per i periodi precedenti della
storia della musica e la formazione di un repertorio di titoli operistici.
Ignara di tanta fortuna postuma, "La serva padrona" era nata nel 1733 in un
contesto del tutto differente, con la funzione di intermezzi tra gli atti
del dramma per musica Il prigionier superbo di Pergolesi stesso,
rappresentato al teatro San Bartolomeo di Napoli in occasione del compleanno
dell’imperatrice Elisabetta Cristina (il 28 agosto, data della ‘prima’ di
diverse opere importanti della tradizione napoletana), interpretata da un
attore cantante di comprovate capacità: Gioacchino Corrado.
La trama dell’opera narra di un ricco e attempato signore di nome Uberto che
ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere
prepotente, approfitta della bontà del suo padrone.
Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie: Serpina gli
chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta.
Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo
capitan Tempesta, che in realtà è il servo Vespone travestito da soldato, e
chiede a Uberto una dote di 4000 scudi. Per non pagarli Uberto sposa Serpina,
la quale da serva diventa finalmente padrona.
Teatro "Regina Margherita" di Racalmuto
"La serva padrona" di Pergolesi; regia del M° Salvatore Salvaggio
Domenica
13 novembre 2022, ore 18.00.
Per informazioni e prenotazioni contattare il 320.2311221 (anche tramite
WhatsApp).
Letture Sponsali. "Anche quando noi non
crediamo in noi stessi"
Nozze di Giuseppe e Maria
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Questo è un vangelo attualissimo, Zaccheo è un uomo che vuole avvicinarsi al
Signore ma ha degli ostacoli.
Il primo: la bassa statura. Zaccheo non riusciva a vedere il Maestro perché
era piccolo.
Anche oggi possiamo correre il rischio di stare a distanza da Gesù perché
non ci sentiamo all’altezza, perché abbiamo una bassa considerazione di noi
stessi.
Questa è una grande tentazione, che non riguarda solo l’autostima, ma tocca
anche la fede. Perché la fede ci dice che noi siamo "figli di Dio” e lo
Spirito Santo desidera abitare in noi; questa è la nostra “statura”, quella
spirituale.
Quando nella vita ci capita di puntare in basso anziché in alto, può
aiutarci questa grande verità: anche quando noi non crediamo in noi stessi,
Dio è ostinatamente speranzoso: crede sempre che possiamo rialzarci e non si
rassegna a vederci spenti e senza gioia.
Secondo ostacolo sulla via dell’incontro con Gesù: la vergogna.
Zaccheo era un personaggio pubblico; provando a salire sull’albero, sarebbe
potuto essere ridicolo agli occhi di tutti, lui, un capo, un uomo di potere,
ma tanto odiato. Ma ha superato la vergogna, perché l’attrattiva di Gesù era
più forte.
Terzo ostacolo, non più dentro di sé, ma attorno a sé: la folla mormorante,
che prima lo ha bloccato e poi lo ha criticato.
La folla, quel giorno, ha giudicato Zaccheo, lo ha guardato dall’alto in
basso; Gesù, invece, ha fatto il contrario: ha alzato lo sguardo verso di
lui.
Lo sguardo di Gesù va oltre i difetti e vede la persona; non si ferma al
male del passato, ma intravede il bene nel futuro.
Claudia e Dario
Iniziative.
"A livella" di Totò, cortometraggio per la Commemorazione dei
fedeli defunti; regia di Gianni Russello
Guarda il video
"A livella" di Totò, cortometraggio per la Commemorazione dei
Fedeli Defunti; regia di Gianni Russello
(guarda
il video).
Prende il nome della celeberrima poesia
del principe Antonio De
Curtis, in arte Totò, "A livella", il
cortometraggio (13 minuti) realizzato a Grotte - per la regia di Gianni
Russello - in occasione del 2 novembre, annuale ricorrenza liturgica
dedicata alla Commemorazione dei fedeli defunti
- in una originalissima ambientazione ed interpretazione grottese.
(Guarda il video)
Dall'incipit con il volto e la voce di Totò, il filmato prosegue, sempre con
la narrazione dell'Autore, sulle immagini del camposanto.
Cullati dalle musiche di Ennio Morricone, l'attore protagonista e le
numerose comparse (alcune involontarie) si aggirano tra i vialetti del luogo
sacro, seguendo pedissequamente il narrato.
Quando si fa sera, la voce dell'Autore cede il passo all'interpretazione
vocale e scenica del nobile Marchese e di don Gennaro "'o scopatore".
Ancora una volta la produzione amatoriale, pur con i mezzi a disposizione,
evidenzia la determinazione del regista e del cast nel voler continuare a
offrire un contributo culturale, utilizzando in maniera creativa le
tecnologie ormai di uso comune, per veicolare un messaggio.
Il richiamo forte - nella sua ironia - ai valori della tolleranza e
dell'uguaglianza è il lascito della poesia e di questo filmato.
La scenografia è quella del cimitero comunale di Grotte. Gli interpreti
sono: Salvino Rivituso, Gianni Russello ed Enzo Arnone.
Il montaggio e le riprese sono stati curati da Elisa Russello. Di Gianni Russello l'ideazione, il coordinamento e
la regia (guarda
il video).
Volontariato. "(Ri)Vestiti di solidarietà":
raccolta di abiti maschili promossa dalla Consulta Giovanile di Grotte
Locandina
"(Ri)Vestiti di solidarietà": raccolta di abiti maschili promossa dalla
Consulta Giovanile di Grotte.
Abbigliamento ordinario e sportivo maschile e scarpe (a partire dalla taglia
40) a favore dei giovani migranti minori non accompagnati.
La Consulta Giovanile, in collaborazione con il Comune di Grotte, la
Caritas Cittadina e l'Associazione "Nam-Jai", promuove la
seconda edizione dell'iniziativa di volontariato denominata "(Ri)Vestiti di
soliarietà".
Nei giorni 3, 5 e 6 novembre i giovani volontari saranno disponibili ad
accogliere il materiale di vestiario che verrà donato.
L'abbigliamento maschile raccolto (ogni tipo di vestiario:
maglie, giubbotti, pantaloni... anche scarpe e scarpette da calcio di taglia
40 o superiore) è destinato alle esigenze primarie dei giovani migranti
minori non accompagnati temporaneamente ospiti della cooperativa
"Prospettive future" che ha sede in Grotte.
In particolare la raccolta verrà effettuata:
- giovedì 3 novembre, in piazza mercato, dalle ore 10.00 alle 13.00;
- sabato 5 novembre, dinanzi alla chiesa Madre e alla chiesa Madonna del
Carmelo, dalle ore 17.00 alle 20.00;
- domenica 6 novembre, dinanzi alla chiesa Madre e alla chiesa Madonna del
Carmelo, dalle ore 17.00 alle 20.00.
Servizi.
Richiesta avviamento per 19 lavoratori forestali 151/sti
Centro per l'impiego
Un
nulla-osta per n. 19 lavoratori forestali
151/sti è stato richiesto per i
cantieri di Grotte e Licata; a darne comunicazione ufficiale è
il Dirigente del Centro per l'Impiego di Canicatti.
Si
comunica che il Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale
- Servizio 9 - Servizio per il Territorio di Agrigento, giusta nota
protocollo n° 91717 del 27/10/2022, ha richiesto un nulla-osta per n. 19
lavoratori forestali, per lavoratori forestali appartenenti all’elenco speciale di cui all’art. 45
ter L.R. 16/96, come introdotto dall’art. 43 della L.R. n. 14/06,
appartenenti al 6° Distretto con la qualifica di B.A.per i
cantieri di Grotte, Naro e Racalmuto come segue:
1) Lavoratori di Grotte n. 8 fascia 151/sti da adibire al cantiere
comunale di Grotte per gg n. 37;
3) Lavoratori di Naro n. 6 fascia 151/sti da adibire al cantiere
comunale di Licata per gg n. 37;
4) Lavoratori di Racalmuto n. 5 fascia 151/sti da adibire al cantiere
comunale di Grotte per gg n. 37.
I lavoratori interessati debitamente inseriti in graduatoria dovranno
recarsi in data 02/11/2022 alle ore 11.00 muniti di documento di
riconoscimento presso il CPI di Canicatti (per i lavoratori dei Comuni di
Racalmuto e Naro), presso il Recapito di Grotte per i lavoratori ivi
residenti.
Il Funzionario Direttivo
Dott. Tommaso Vergopia
D'ordine del Dirigente
del CPI
(Dott. Carmelo Rinoldo)
Il Funzionario Direttivo
Vaccaro Rosa
Racalmuto. Esposizione dell'opera "La Madre" di
Silvio Benedetto ed estemporanea di pittura; domenica 30 ottobre
Silvio Benedetto
La Madre
Esposizione dell'opera "La Madre" di Silvio Benedetto ed estemporanea di
pittura; domenica
30 ottobre.
Domenica 30 ottobre, nell'atrio del Castello Chiaramontano di Racalmuto,
l'esposizione dell'opera inedita di Silvio Benedetto intitolata «La Madre».
Convivio all'aperto con numerosi artisti che realizzeranno la propria opera
dedicata al tema delle Madri, in omaggio a Pasolini.
Un "Convivio all'aperto" si terrà domenica 30 ottobre nell'atrio del
Castello Chiaramontano.
Attorno all'opera del maestro Silvio Benedetto, "La Madre", nuova
creazione policroma su pietra lavica, realizzeranno la loro opera, oltre
a Silvio Benedetto e Silvia Lotti, gli artisti Giovanni Proietto
(Realmonte), Diego Alù (Canicattì), Pippo Di Giacinto e Sara Canale (Casteldaccia),
Salvina Falsone, Angelo Monachello, Patrizia Di Natale (Campobello di
Licata) con le nuove presenze Salvina Di Natale, Calogero Alaimo e Dalila
Edera Turco (Ravanusa) e Jiulieta Benedetto (Buenos Aires), che saranno
accolti dal sindaco di Racalmuto Vincenzo Maniglia.
I partecipanti, ultimato il loro operare nel cortile del Castello o negli
spazi esterni vicini, porteranno i loro dipinti nella "Stanza dello
Scirocco"
(sala
espositiva dell'associazione "CasaSciascia", al cortile Todaro) dove
commenteranno collettivamente le opere eseguite nel corso della mattinata.
Successivamente, sempre a Racalmuto, il gruppo, guidato dal presidente
dell'associazione "CasaSciascia" Pippo Di Falco, visiterà sia la casa-museo
"CasaSciascia" che la Casa-museo dedicata al pittore racalmutese Giampiero
Cacciato aperta recentemente.
Chiesa. "Non perdiamo questi momenti di
adorazione"; della prof.ssa Graziella Vizzini
Adorazione
Anche
ieri, giovedì 27 ottobre, Adorazione eucaristica dopo la celebrazione
della santa Messa delle ore 18.00 nella chiesa BMV del Monte Carmelo in
Grotte, presieduta da don Sergio Sanfilippo.
Momenti gioiosi che è difficile descrivere, perche solo con il cuore bisogna
viverli. L'Eucaristia fa avvicinare il cielo alla terra. Gesù guarda noi e
noi guardiamo Lui.
Sono sguardi di amore, in cui si può: ringraziare, benedire, chiedere o
solamente fare silenzio. Anche lo stare in silenzio è una preghiera.
Diceva la beata Madre Teresa di Calcutta: "Il frutto del silenzio
è la preghiera". E ancora il beato Carlo Acutis diceva: "L'Eucaristia
è l' autostrada che porta a Dio".
Non perdiamo questi momenti di adorazione, perché non è tempo vuoto, ma
tempo per adorare "l'Altissimo".
In primis grazie a Dio, e anche a don Sergio Sanfilippo che ci ha regalato
bellissime riflessioni intercalate da canti.
Associazioni. Riprendono le attività del Gruppo
Folk "Herbessus"; aperte le iscrizioni
Gruppo Folk "Herbessus"
Riprendono le attività del Gruppo Folk "Herbessus"; aperte le iscrizioni.
Il Gruppo Folkloristico "Herbessus" di Grotte, dopo la sosta forzata dovuto
al lungo periodo di pandemia, riprende le attività che vedono impegnati i
numerosi elementi, tra musicisti, ballerini, coreografi e fornitori di
supporto tecnico.
(Gruppo Folk "Herbessus")
"Finalmente
ripartiamo - annuncia Fabio Bellomo -; vi aspettiamo
venerdì 4 novembre alle ore 18.00 presso la ex scuola media. Per
informazioni contattatemi al numero 320.8638359. L'iscrizione è gratuita. Vi
aspettiamo numerosi".
L'appuntamento è nei locali adibiti alla mensa della ex scuola media in Via
Pirandello (sottostanti alla Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale");
ingresso dal 2° cancello della discesa. I locali indicati non
costituiscono la sede del
Gruppo Folkloristico "Herbessus" di Grotte; sono cortesemente messi a
disposizione unicamente per raccogliere le nuove iscrizioni nella data
citata.
Comune.
Commemorazione dei Fedeli Defunti: prolungato l'orario di accesso al
cimitero di Grotte
Cimitero di Grotte
Commemorazione dei
Fedeli Defunti: prolungato l'orario di accesso al
cimitero di Grotte. Dallo scorso lunedì 24 ottobre, su disposizione dell'assessore
ai Servizi cimiteriali del Comune di Grotte dott. Giuseppe Mancuso, è
stato programmato il prolungamento dell'orario di apertura del
cimitero comunale.
Dal 24 ottobre a mercoledì 2 novembre 2022 l'accesso al cimitero sarà
consentito con orario continuato dalle ore 08.00 alle ore 18.00.
La modifica dell'orario di apertura è stata disposta per venire
incontro alle necessità di quanti, in occasione della Commemorazione dei
Fedeli Defunti,
vogliono ricordare, con una visita presso le tombe, i
loro cari.
Territorio. Messa in sicurezza del fiume Ipsas:
proseguono i lavori
Lavori
Lavori
Lavori
Messa in sicurezza del fiume Ipsas: proseguono i lavori.
Proseguono con celerità i lavori per la messa in sicurezza dell'alveo del
fiume Ipsas, relativi al tratto ricadente nel territorio di Grotte. La ditta
che esegue i lavori per conto del Genio Civile di Agrigento ha quasi
completato la realizzazione delle protezioni sulle due rive e il
consolidamento della base (vedi foto a lato). Il fiume Ipsas nasce a Grotte; la sorgente è individuabile al di
sotto della villetta "Nicholas Green".
Sino alla metà del secolo scorso quel luogo era caratterizzato dall'ingresso
di una grotta da cui sgorgava acqua (che veniva raccolta con le "quartare"
per essere destinata alla fruizione domestica); siccome la portata idrica
non era costante ma soggetta all'andamento della piovosità stagionale,
quella fonte era denominata "Funtana pazza"; appellativo che permane
anche oggi benché il luogo abbia assunto una conformazione differente.
Dalla sorgente posta sotto la villetta, il fiume (si tratta di un corso
d'acqua di portata ridotta) prosegue lungo la proprietà Cimino (ex
mobilificio) e continua incrociando Via Delle Rose e poi la SP 15 sotto il
ponte "Petra".
È è lo stesso fiume che intercetta la strada Racalmare, prima della rotonda
San Benedetto, e che poi scorre sotto un ponte della SS 640, dopo la rotonda
degli scrittori in direzione della rotonda Giunone.
I lavori in atto si sono resi necessari al fine di prevenire inondazioni
e smottamenti, e di preservare la salute e la sicurezza della
popolazione.
"Si
lavora per la sicurezza della nostra cittadina - ha scritto il sindaco
Alfonso Provvidenza -. A breve altri interventi".
Lettere. "Grotte ai più alti livelli
istituzionali. Auguri all'on. Rosellina Marchetta"; di Gaetano Lombardo
Gaetano Lombardo
Auguri all'on. Serafina Marchetta, da parte del dott. Gaetano Lombardo.
*****
"Egregio Direttore,
con la presente desidero formulare i miei più sinceri auguri alla neo eletta
on. Rosellina Marchetta.
Certo che saprà rappresentare al meglio la nostra comunità di Grotte, grazie
anche al supporto che sicuramente avrà dal marito on. Decio Terrana.
Grotte ancora rappresentata ai più alti livelli istituzionali.
Auguri e buon lavoro".
Politica. L'on. Serafina Marchetta proclamata
eletta all'ARS dalla Corte d'Appello di Palermo
On. Serafina Marchetta
Marchetta e Terrana
Marchetta e Caronia
L'on. Serafina Marchetta proclamata eletta all'ARS dalla Corte d'Appello
di Palermo.
(Serafina Marchetta e Decio Terrana)
Ieri,
mercoledì 26 ottobre 2022, a oltre un mese dalle elezioni regionali del 25
settembre, la Corte d'Appello di Palermo ha proclamato gli eletti
all'Assemblea Regionale Siciliana. Tra i nuovi deputati aventi diritto a
sedere nell'aula di Palazzo del Normanni vi è l'on. Serafina Marchetta
(detta Rosellina), eletta nel listino del presidente Renato Schifani (nelle
foto a lato, dinanzi alla sede della Corte d'Appello, con il marito on.
Decio Terrana e con la collega on. Marianna Caronia).
La cerimonia di accoglienza dei deputati eletti all’Assemblea Regionale
Siciliana è in programma per lunedì 7 e martedì 8 novembre, mentre la prima
seduta è stata convocata dal presidente Schifani per le ore 11.00 di
giovedì 10 novembre; all'ordine del giorno - secondo quanto disposto con
il decreto di convocazione dell'Aula - la costituzione dell’Ufficio
provvisorio del Consiglio di presidenza, il giuramento dei settanta
deputati e l'elezione del presidente dell’Assemblea.
Chiesa. "Oratorio in festa": open day
all'Oratorio "Livatino"; venerdì 28 ottobre dalle ore 19.00
Locandina
"Oratorio in festa": open day all'Oratorio "Livatino"; venerdì 28
ottobre dalle ore 19.00.
Riprendono con entusiasmo le attività dell'Oratorio "Rosario Livatino" di
Grotte, una realtà ecclesiale interparrocchiale ospitata presso i locali
dell'ex Istituto delle Ancelle Riparatrici (Le Sorelle) in Via Del Gesù.
Il primo appuntamento per l'avvio del nuovo anno è fissato per domani,
venerdì 28 ottobre; a partire dalle ore 19.00 gli animatori saranno pronti
ad accogliere i ragazzi e le ragazze che hanno già vissuto quest'esperienza
durante l'anno passato e soprattutto i nuovi giovani che desiderano
partecipare. Sono invitati tutti i giovani della comunità ecclesiale
cittadina, a partire dalla 2^ media. Un'occasione unica per stare
insieme all'insegna del divertimento e della preghiera.
Riflessioni. "Nei politici della sinistra si può
avere ancora fiducia?"; di Antonio Pilato
Antonio Pilato
Riflessione del prof. Antonio Pilato.
*****
Breve opinione sulla
demagogia della sinistra parolaia italiana.
In questi politici della sinistra si può avere ancora fiducia? La risposta è
no.
Se non c'è un inversione di tendenza, non riusciremo mai ad uscire da una
crisi che ormai si è incancrenita e sta portandoci addirittura a scavare sul
fondo del burrone, per finire sempre più in basso.
Dall'avvento di Berlusconi ad oggi si sono susseguiti governi che, sotto
dictat dell'Unione Europea, hanno solo pensato a come farsi belli agli occhi
della gente, ma di concreto non hanno fatto nulla.
Politiche del lavoro completamente inutili o addirittura assenti, politiche
sociali sempre basate sui tagli. Qui si taglia sempre qualcosa ma non si
danno mai risposte reali con i fatti ai guai che questi governi uno dopo
l'altro hanno causato.
Ci sarebbe da scriverne per giorni su tutto quello che si potrebbe realmente
fare, e che è sotto gli occhi di tutti i cittadini, ma che non si è mai
fatto.
Staremo a vedere con questo nuovo governo se qualcosa di meglio si riuscirà
a fare, anche per dare una risposta a tutte le maledizioni demagogiche dei
cavalieri zoppicanti del pensiero falsato di Karl Marx.
Politica. "Guai
a sottovalutare Giorgia Meloni";
di Enzo Napoli
Enzo Napoli
Guai a sottovalutare
Giorgia Meloni.
Ha dimostrato tenacia e determinazione, intuito e flessibilità. Tra i leader
del centrodestra è certamente la più scaltra ed accorta.
Abbandoniamo quest'aria di supponenza e superiorità che ci portiamo dietro e
a testa bassa, con umiltà, cominciamo a ragionare seriamente sulle ragioni
della sconfitta.
Bisogna ricostruire l'identità e l'unità del centrosinistra, trovare una
nuova leadership condivisa e smontiamo ogni rendita di posizione, qualunque
cascame figlio delle cortigianerie di palazzo.
Ripartiamo dai territori, da tutto ciò che in ogni città, in ogni periferia
è radicato e concreto.
Mandiamo a quel paese gli intellettuali da salotto e da talk show, i
notabilati, le dinastie familiari, i sofisti e gli arrivisti e promuoviamo
una nuova classe dirigente, quella che ha dimostrato di saper vincere nel
proprio quartiere, nella propria regione.
Se non saremo capaci di farlo, se rimarremo prigionieri delle vecchie
logiche, questa destra rimarrà al potere per un nuovo ventennio e stavolta
con il voto libero e democratico.
Attualità. "La guerra è una pazzia. No alla
guerra!", di Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto
No
alla guerra!
“Essere liberi e non avere paura”, questa è l’ultima dichiarazione
rilasciata da Liliana Segre nella sua lunga intervista a Fabio Fazio
nel corso della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” del 23 ottobre
2022.
Un’intervista che in maniera lineare va a toccare grandi temi come l’odio
razziale, l’intolleranza, il rispetto della diversità in tutte le sue forme.
Liliana Segre è una donna di 92 anni di origine ebraiche, sopravvissuta ai
campi di sterminio nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Una donna
testimone di un tempo passato che oggi più che mai ci ricorda di quanto la
guerra generi solo morte e distruzione.
E sono sotto gli occhi di tutti le atrocità di questa guerra fra Russia e
Ucraina che sta insanguinando l’Europa già da parecchi mesi. Una guerra che
in maniera indiretta coinvolge un po’ tutte le nazioni europee e gli Stati
Uniti d’America, con tutte le ripercussioni sul piano economico e sociale.
Già all’inizio di questo conflitto papa Francesco lo aveva gridato: “La
guerra è una pazzia! Fermatevi per favore!”; sì, la guerra è una pazzia,
quando l’uomo anziché usare la parola e la diplomazia per affrontare le
diverse problematiche, usa le armi, la soluzione del conflitto diventa
sempre più difficile e l’uomo si incammina, in maniera inevitabile, verso
tortuosi sentieri di morte.
“Sei ancora tu quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo”,
scriveva Salvatore Quasimodo nel 1946, dopo che erano state sganciate
le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
Oggi più che mai, ora che qualcuno riprende a parlare di possibile guerra
atomica, quei versi acquistano un valore nuovo, attuale, inquietante.
T’ho visto, uomo del mio tempo, eri tu, con la tua scienza esatta persuasa
allo sterminio, senza amore, senza Cristo.
Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli
animali che ti videro per la prima volta..
Studi. L'opera del pittore Renzo Collura al XXV
Congresso dell'AIPI, presso l'Università di Palermo
Manifesto
Stefan Çapaliku
L'opera del pittore Renzo Collura al XXV Congresso dell'AIPI, presso
l'Università di Palermo.
Da giovedì 27 a sabato 29 ottobre 2022 verrà celebrato all'Università di
Palermo (Polo Didattico di Viale delle Scienze, edificio 19) il XXV
congresso dell’AIPI (Associazione Internazionale dei Professori di
Italiano), nell'ambito del quale il prof. Stefan Çapaliku dell’Università
di Tirana (Albania) terrà una relazione sul tema "Renzo Collura
pittore e la dimora albanese".
La prof.ssa Dagmar Reichardt, docente all'Accademia Lettone di Riga,
studiosa e appassionata della cultura siciliana, che coordina con la sua
collea Carmen Van den Bergh il Panel 3 "Benvenuti al Nuovo Sud.
Costellazioni, collaborazioni e trasformazioni transculturali", ha
mostrato vivo interesse nell'accogliere la testimonianza sull'attività del
pittore Renzo Collura durante la seconda guerra mondiale in Albania.
Il prof. Stefan Çapaliku ha recuperato una significativa documentazione sul
pittore grottese, confluita nel volume “Renzo Collura un artista disperso
in Albania”; testo pubblicato nel 2020 dalla Botimer Fishta con il
sostegno del sindaco di Scutari Voltana Ademi e del sindaco di Grotte
Alfonso Provvidenza, alla cui redazione nella versione italiana ha
collaborato Piero Carbone con Alban Gjata.
Il libro è corredato da una inedita intervista al pittore Athos Collura,
figlio di Renzo. L'avventurosa e produttiva permanenza di Renzo Collura in
Albania sarà testimoniata, in una prestigiosa sede, a Scutari con una
esposizione permanente delle sue opere pittoriche recuperate. La relazione del prof. Çapaliku sarà tenuta sabato 29 ottobre alle ore
09.00 presso il Polo Didattico di Viale delle Scienze (Palermo),
edificio 19, aula 11. All'interno dello stesso Panel 3 interverrà anche
il poeta Piero Carbone sul tema "Il dialetto non è Sud", accompagnato
dalla musica di Antonio Zarcone.
Chiesa. Assemblea Diocesana degli operatori
pastorali; sabato 29 ottobre nella Cattedrale di Agrigento
Manifesto
Assemblea Diocesana degli operatori pastorali; sabato 29 ottobre nella
Cattedrale di Agrigento.
L'arcivescovo di Agrigento S.E. mons. Alessandro Damiano ha convocato
per sabato prossimo 29 ottobre 2022, nella memoria liturgica del beato
Rosario Livatino, un'Assemblea Diocesana degli operatori pastorali.
Il tema dell'Assemblea è "Cercare, raccontare, lasciarsi precedere", in
sintonia con il cammino sinodale proposto dalla Conferenza Episcopale
Italiana "I Cantieri di Betania" (leggi
il testo).
Il programma della convocazione prevede:
- ore 16.00, accoglienza e preghiera d'inizio;
- ore 17.00, testimonianze;
- ore 18.00, presentazione della proposta pastorale;
- ore 19.00, Celebrazione eucaristica e mandato agli operatori pastorali.
Comune. In pagamento i
compensi dei componenti dei seggi elettorali per le elezioni del 25
settembre 2022
A partire da
venerdì scorso, 21 ottobre 2022, sono in
pagamento presso l'agenzia della Unicredit (ex Banco di Sicilia) di Racalmuto, i compensi di coloro che hanno espletato le funzioni di
presidente, segretario o scrutatore nei seggi elettorali, in
occasione
delle elezioni politiche e regionali del 25 settembre 2022.
Gli interessati potranno recarsi in banca per la riscossione dei compensi.
Sport. Conclusa la stagione agonistica del
Tennis Club Grotte; ringraziamenti del presidente Filippo Villardita
Premiazione
Santino Lombardo
Premiazione
Conclusa la stagione agonistica del Tennis Club Grotte; ringraziamenti
del presidente Filippo Villardita.
Al termine della stagione sportiva, il presidente del Tennis Club Grotte,
Filippo Villardita, espone i traguardi raggiunti ed esprime i
ringraziamenti a quanti si sono particolarmente impegnati nella diffusione
di questa disciplina.
*****
Voglio
ringraziare tutti i partecipanti alle manifestazioni sportive.
Bella la finale della “Final 8” di Grotte, disputata tra il maestro
Santino Lombardo e il neo maestro Riccardo Virga: ci hanno
regalato veramente una grande partita e ci hanno fatto vedere tantissimi bei
colpi. In campo non sono mancati agonismo, sportività ed educazione, ovvero
valori che da sempre contraddistinguono il nostro Circolo.
Alla fine l’ha spuntata Santino Lombardo (6-4, 6-4), il nostro "Roger
Federer", che ha soli 7 anni in più dell’intramontabile Campione (di recente
ritiratosi dal tennis giocato). Con lui di ritirarsi non se ne parla proprio
e vince per la seconda volta l’ambito trofeo RVDIS, ovvero il premio
che viene assegnato a chi termina Primo in classifica la ricca stagione
tennistica, aggiungendo questo prestigioso trofeo a tutti gli innumerevoli
premi vinti.
Voglio complimentarmi con il maestro Riccardo Virga: rappresenta per la
nostra comunità sportiva una risorsa molto importante; il titolo di Maestro
l’ha veramente conquistato. Sono sicuro che avrà modo di insegnare tanto ai
nostri allievi e soprattutto sarà un buon esempio (in campo e in
allenamento) da seguire per i nostri giovani tennisti. A lui il compito di
non far spegnere mai la fiammella che è riuscito ad accendere il maestro
Antonio. L’ultimo mio ringraziamento - ma sicuramente non il meno importante -
va a chi si impegna giornalmente in questo sport, soprattutto all'interno
del nostro Circolo affinché tutto vada bene, mettendoci il cuore, l’anima e
anche la presenza; mi riferisco al maestro Salvatore Zagarella. Penso
che il titolo di Maestro l’abbia già conquistato anche lui, in quanto
persona che in virtù delle sue capacità organizzative risulta all’altezza di
contribuire alla crescita del nostro Circolo. Perché la voglia di crescere,
migliorarsi, perfezionarsi, va alimentata dalla carica agonistica che solo
le manifestazioni sportive possono regalare.
Auguro un buon tennis a tutti; vi aspettiamo in tanti per la prossima
stagione.
Filippo Villardita
(Presidente del Tennis Club Grotte) 23 ottobre
2022.
Iniziative. Concorso dell'Associazione "Nino
Martoglio": "Costruiamo il Presepe"
Locandina
Concorso dell'Associazione "Nino Martoglio": "Costruiamo il Presepe".
L'Associazione culturale-teatrale "Nino Martoglio" di Grotte, col patrocinio
dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte, ha indetto il
concorso "Costruiamo il Presepe".
Scopo dell'iniziativa è invogliare i cittadini a realizzare presepi nei
vari quartieri del paese per ripristinare le tradizioni locali. In
particolare la tradizione delle "novene", consistente nell'animazione
- da parte di gruppi di giovani - dei presepi con musica e canto, per tutto
il periodo dell'avvento.
Il concorso prevede l'assegnazione di un simbolico premio in denaro
alle squadre che si sono impegnate nella realizzazione dei presepi
classificati ai primi 3 posti, e la consegna di una targa di
partecipazione a tutte le altre squadre.
Per ulteriori informazioni e iscrizioni è possibile contattare il numero
388.7908838 (Aristotele Cuffaro) oppure l'Ufficio Cultura del Comune di
Grotte.
Volontariato. Giornata di donazione di sangue;
il presidente Zucchetto: "Affluenza niente male! Grazie di cuore"
AVIS di Grotte
Sabato 22 ottobre, presso il Punto di Raccolta AVIS di
Grotte (in Via Francesco Ingrao n° 92/94) si è svolta la giornata di raccolta di sangue.
"Pur
essendo una giornata lavorativa - scrive il presidente Pietro
Zucchetto - l'affluenza non è stata niente male, infatti si sono
presentate 21 persone, di cui 10 per la pre-donazione ed 11 per la
donazione. Per sette di essi era la prima volta in assoluto che
allungavano il braccio sulla poltrona per donare gratuitamente e
spontaneamente il proprio sangue a persone che non conosceranno mai. Tutto
il Direttivo - conclude Zucchetto - ringrazia di cuore tutti coloro che con
la loro scelta di donare il sangue si sono avvicinati a noi dell'AVIS,
riconoscendo i nostri sacrifici e dandoci la loro fiducia". Le prossime giornate di donazione presso il Punto di Raccolta AVIS
di Grotte sono programmate per il 30 ottobre, il 13 e 27
novembre, l’11 e il 23 dicembre; è possibile prenotarsi chiamando il numero 377.0974739
oppure il 320.4434713.
Il Direttivo aspetta i cittadini anche solo per offrire loro un caffè e far
visitare la sede dell'AVIS Comunale di Grotte.
Volontariato. "Adottiamo un sorriso",
l'iniziativa di solidarietà sull'ultimo numero di "Emmaus"
Leggi la rivista
Sensazioni di viaggio
Ingresso
"Adottiamo un sorriso", l'iniziativa di solidarietà sull'ultimo numero di "Emmaus"(leggi
la rivista).
Sul numero di ottobre 2022 (Anno XXVII n° 138) della rivista "Emmaus",
organo mensile di informazione della Onlus "Casa Rosetta",
viene riportata, come articolo di apertura, la notizia dell'iniziativa di
solidarietà "Adottiamo un sorriso", consistente in un "aperitivo
solidale" e nell'inaugurazione della mostra fotografica "Sensazioni
di viaggio" di Peter Cipolla, componente del Consiglio Direttivo
dell’Associazione, che ha coordinato in Tanzania l’attuazione del progetto
finanziato dalle Nazioni Unite sulla prevenzione contro l’uso delle droghe.
Dell'articolo (da pagina 1 a pagina 2 della
rivista) pubblichiamo un brano.
“Adottiamo un sorriso”: è il motto di un incontro che si terrà domenica
23 ottobre con inizio alle 17 nel palazzo Notarbartolo di piazza San
Giuseppe per un “aperitivo solidale” a favore dei ragazzi della comunità
“mons. Naro” di Tanga, in Tanzania.
L’iniziativa è della comunità Santa Maria dei Poveri, laici consacrati
organizzati in congregazione da don Vincenzo Sorce, fondatore di Casa
Rosetta. Le due entità - congregazione e associazione - sono interconnesse
(“l’Una è costola dell’altra”) con le medesime finalità di servizio e di
sostegno alle persone meno fortunate.
La comunità di Tanga, in Africa, è stata fondata vent’anni fa da Casa
Rosetta, e accoglie bambini con disabilità o sieropositivi dalla nascita, e
appartenenti a famiglie poverissime. Nella comunità intitolata al compianto
arcivescovo Cataldo Naro questi bambini trovano alloggio, cure, e - grazie
alla generosità dei benefattori di qui - la possibilità di continuare gli
studi per costruirsi un futuro diverso dalla povertà alla quale sarebbero
altrimenti condannati(continua
a leggere nella rivista).
Letture Sponsali. "L'amore va al di là dei
nostri limiti"
Nozze di Giuseppe e Maria
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Al di là dei nostri limiti.
In questa trentesima domenica del tempo ordinario, le letture ci fanno
riflettere sul nostro rapporto con Dio e con i fratelli.
Già le letture delle domeniche precedenti ci hanno dato modo di riflettere
sulla preghiera, su come ci rivolgiamo a Dio per le nostre "richieste".
La prima lettura mette in luce come il grido di aiuto, di preghiera giunge
sino a Dio, oltrepassando le barriere che ostacolano l'incontro con Lui: il
nostro peccato, il nostro orgoglio, il nostro essere pieni di noi stessi.
L'immagine del fariseo, che ringrazia Dio a discapito del fratello, mette in
luce un rapporto non sano con Dio né tantomeno con gli altri.
Il fariseo è pieno di sé stesso (io... io... io..), pensa di essere nel
giusto, giudica il pubblicano e si compiace delle loro differenze. Il cuore
del fariseo è pieno di orgoglio, non c'è spazio per fare entrare Dio e fare
agire la sua misericordia.
Il pubblicano si riconosce peccatore, si mette a nudo davanti a Dio, con
atteggiamento umile riconosce di non bastare a sé stesso.
La preghiera è il momento della verità, non si ci può nascondere dietro il
peccato ma neanche dietro un apparente perbenismo.
Per fare nascere una relazione di amore con Dio dobbiamo spostare un po' il
nostro Io, e questo accade anche nel rapporto di amore sponsale, un amore
che fa spazio all'altro, dove non c'è spazio per l'orgoglio, dove il
giudicare l'altro non ci fa sentire migliori.
Una relazione di misericordia e di perdono, di fiducia e di verità, dove
l'amore va al di là dei nostri limiti e delle nostre fragilità.
Non è un cammino facile, anzi impossibile senza Dio, invochiamolo nella
preghiera, nelle attività quotidiane con umiltà, non solo come singoli, ma
come coppia lasciamo operare le sue meraviglie.
Vera e Francesco
Comune. All'asta 10 appartamenti, 11 magazzini e
3 terreni comunali; offerte entro il 16 novembre
Avviso d'asta
10
appartamenti, 11 magazzini e 3 lotti di terreno; sono questi i beni
immobili comunali di Grotte posti in vendita mediante asta pubblica.
Lo ha reso noto il Comune di Grotte mediante un avviso pubblicato il 17
ottobre 2022 (leggi
l'avviso).
In particolare, si tratta di:
- Terreno prospiciente strada pubblica coltivato ad uliveto sito in
C/da Bruscamenta Località Grotte, prezzo a base d’asta euro 15.300,00;
- Terreno di natura argillosa, già adibito a discarica R.S.U.,
fortemente ripido. Oggi incolto, sito in C/da Suffraggi - Oliva - Località
Racalmuto, prezzo a base d’asta € 3.600,00;
- Terreno che presenta varie culture, quali uliveto, seminativo ecc..
Risulta prospiciente via pubblica denominata “Rocca Russa” lungo il lato
Nord ed è costeggiato parzialmente - lungo il lato Ovest - dalla strada
comunale “Granci” - Località Racalmuto, prezzo a base d’asta euro
13.542,91;
- Fabbricato, censito in catasto al foglio 14 part.1204, avente
superficie coperta di circa 480 mq adibito a civile abitazione (comprende n.
10 appartamenti e n.11 box - magazzini). sito in via Ingrao -
Località Grotte - Appartamenti destinati alla vendita n. 10 - Magazzini
destinati alla vendita n. 11; prezzo a base d'asta dell'immobile euro
402.862,50 a corpo (appartamenti da euro 28.800,00 a 27.000,00;
magazzini da euro 13.500,00 a 7.200,00).
Chiunque ne abbia interesse può presentare un'offerta (scarica la
domanda di partecipazione e la
dichiarazione sostitutiva), che non dovrà essere inferiore al prezzo
base, entro e non oltre le ore 12.00 di mercoledì 16 novembre 2022.
Salute. "Serve un 'nuovo rinascimento' per
salvare la Terra (e noi stessi)"; di Aurelio Zaffuto
Salvare la Terra
Serve
un "nuovo rinascimento" per salvare la Terra (e noi stessi).
La salvaguardia del pianeta e i rischi di uno sviluppo indiscriminato che
sta generando inquinamento, cambiamenti climatici, perdita della
biodiversità e diffusione di malattie, sono temi che ci interpellano tutti
da vicino.
Una minaccia colta in tutta la sua urgenza durante l'ultimo biennio di
pandemia, che ci ha resi profondamente consapevoli della relazione tra
l'ecosistema e la nostra salute.
É doveroso pensare ad un nuovo "rinascimento" del rapporto fra uomo e
ambiente!
Il nuovo modo di pensare nasce da una riflessione sulle cause della
pandemia. Quando nel marzo del 2020 ci siamo ritrovati tutti chiusi in casa per due
mesi, ci siamo interrogati di chi fosse la responsabilità di questo
evento, se poteva essere previsto, se si trattava di un evento naturale come
un terremoto, qualcosa cioè di imponderabile e imprevedibile oppure se non
esistessero delle responsabilità sociali, culturali e politiche dello
scoppio della pandemia.
Le risposte sono state spesso avventate, talvolta fantasiose, il più delle
volte superficiali, con il solo scopo di trovare un "colpevole". Ciò,
ovviamente, ci avrebbe reso non responsabili.
Purtroppo ci troviamo di fronte a fenomeni complessi e non possono
esistere risposte semplici.
La pandemia da covid-19 è stata resa possibile in quanto l'umanità ha
creato una serie di condizioni ambientali favorevoli alla diffusione dei
cosiddetti fenomeni di zoonosi, ovvero il passaggio di un virus
dall'animale all'uomo.
I fenomeni di zoonosi sono in aumento esponenziale negli ultimi 30 anni a
causa di azioni dell'uomo sul pianeta, come la deforestazione, l'aumento
degli allevamenti intensivi, la perdita della biodiversità. Tant'è che si
parla di "antropocene" per riferirsi ad un' era geologica in cui l'uomo, per
la prima volta, è diventato una forza capace di trasformare radicalmente le
condizioni di vita sul pianeta. Pensiamo alle tracce che la plastica sta
lasciando, e lascerà sempre di più, dentro il nostro pianeta! Non si tratta di trovare il colpevole. Potenzialmente lo siamo tutti!
Si tratta della necessità di adottare un nuovo modo di pensare che
abbia una ricaduta sulle abitudini di vita, soprattutto per le generazioni
future, se vogliamo che esistano ancora delle generazioni future.
Nel campo della medicina ci si era dimenticati dell'esistenza delle
epidemie, perché si pensava che riguardassero il passato o zone remote e a
basso reddito. Negli ultimi 50 anni abbiamo compreso che le malattie
hanno cause complesse che vengono da lontano e che nessun sistema
sanitario al mondo può affrontare la questione all'ultima curva prima del
traguardo: non possiamo più pensare di curare tutti quelli che si
ammalano perché è troppo costoso. Bisogna agire sulle cause e sui
fattori comportamentali - che vengono da lontano - cercando di
prevenire, di prevedere e non solo di curare.
Bisogna avere una nuova prospettiva di salute globale che unisca in un unico
sguardo l'uomo e l'ambiente. Nel passato si pensava che ammalarsi di cancro fosse una fatalità,
cioè una questione di sfortuna legata a un errore del meccanismo di
duplicazione cellulare. Oggi questa tesi non è più sostenibile: è
documentato, infatti, che i meccanismi di replicazione cellulare subiscono
gli effetti dei fattori ambientali e sociali, come l'esposizione ad
agenti inquinanti, lo stress psichico, l'alimentazione. Non possiamo,
pertanto, più considerare la malattia come "un segno del destino", ma
dobbiamo ragionare in termini di complessità e di interconnessione, cioè
ragionare su quegli elementi sociali e ambientali che fanno sì che le
persone si ammalino.
È noto come alla base di un Servizio Sanitario Nazionale efficace ci sia un
equilibrio complesso del sistema, dipendente dalla possibilità di
controllare i costi delle cure.
Oggi sappiamo curare in maniera altamente tecnologica e molto costosa, ma
non possiamo curare tutti. I sistemi sanitari - e il nostro è stato e
rimane uno dei migliori al mondo - sono chiamati a confrontarsi sempre più
con tagli e scarsità di risorse. Pertanto è necessario avere un nuovo
approccio gestionale per assicurarne la tenuta.
Ad esempio porto la mia esperienza vissuta personalmente nella primavera del
2020, quando - all'inizio della pandemia - negli ospedali di Brescia,
così come in quelli di Bergamo, nelle terapie intensive e nelle rianimazione
i posti disponibili erano pochi e si è dovuto scegliere chi ricoverare e
chi no.
Ma al di là della questione di emergenza, che ci ha colti impreparati, c'è
un nodo strutturale: le risorse sanitarie non sono illimitate, non è
possibile curare tutti per tutto, pertanto è necessario fare una selezione
in base all'aumento di determinati fattori di rischio che incidono
maggiormente su alcuni rispetto ad altri.
Siamo tutti d'accordo nel ritenere che il clima negli ultimi 30-40 anni
sta cambiando in tutto il pianeta. Sono evidenti - e visibili a tutti -
gli effetti di tale cambiamento che si manifestano con alluvioni,
inondazioni, desertificazioni, prolungate siccità, scioglimento dei
ghiacciai, bombe d'acqua, eccetera.. Sappiamo che per mitigare tali
effetti nei prossimi anni, bisognerebbe ridurre, al più presto, le
emissioni di CO2, puntare sulle fonti rinnovabili, ridurre gli
allevamenti intensivi, rallentare la deforestazione e preservare la
biodiversità.
Il vero nodo, complicato da sciogliere, è che queste raccomandazioni si
scontrano con un problema di fondo che è politico.
In altri termini la politica fa uso di uno strumento decisionale che è lo
Stato nazionale, le istituzioni che maggiormente sollecitano il cambiamento
sono l'ONU e l'O.M.S., entità non politiche, che non hanno potere
decisionale, e i vari Stati non riescono a mettersi d'accordo su chi e in
quale misura deve pagare i costi della transizione ecologica, in quanto il
politico risponde ai propri cittadini, non all' umanità.
E l'umanità non vota!
La pandemia ha messo sotto gli occhi di tutti il fatto che viviamo in un
contesto sociale interconnesso - la globalizzazione - dove il
comportamento del singolo e l'autonomia individuale hanno una ricaduta sulla
vita degli altri e sulla sicurezza della collettività.
Pertanto, per salvaguardare noi stessi, dobbiamo pensare seriamente a
salvaguardare il pianeta, iniziando ad adottare comportamenti virtuosi che
garantiscono dei co-benefici, tali da convincere gli altri ad adottarli.
Co-beneficio è utilizzare prodotti a km 0, consumare frutta e
verdura di stagione, usare l'auto e l'aereo solo quando strettamente
necessario: tutto ciò fa bene al mondo ma anche a noi.
Essere "costretti" a cambiare lo stile di vita con un'alimentazione più
sana e svolgere maggiore attività motoria ridurrebbe il rischio di
malattie cardiovascolari, diabete, obesità - le cosiddette malattie del
benessere - con un ritorno positivo sul nostro vero benessere.
Attualità. "Tributo a Franco Gatti,
grazie per averci regalato tante emozioni"; di Renato Zaffuto
Franco Gatti
Mi
sembra doveroso un tributo a Franco Gatti, uno dei fondatori del
gruppo musicale dei Ricchi e Poveri, recentemente scomparso.
Le loro melodie ci hanno accompagnato negli ultimi 50 anni, sia nei momenti
felici che in quelli difficili. La voce baritonale di Franco continuerà a
lungo a rimbombare soavemente nelle nostre orecchie. I Ricchi e Poveri sono
stati gli "Abba" italiani, ma anche di più!
Quando esisteva ancora la cortina di ferro e l’Europa, prima della caduta
del muro di Berlino, era separata in due zone d’influenza, nei Paesi
dell’Est e dell’ex Unione Sovietica ai giovani, fra i pochi momenti di
libertà, erano concessi concerti di gruppi e cantanti italiani come i Ricchi
e Poveri, Albano o Toto Cutugno.
Alcuni di quei Paesi dell’Est sono riusciti a conquistare la libertà e la
democrazia grazie all’Europa, all’Occidente e alla NATO; per altri, invece,
il percorso appare ancora oggi tortuoso, impervio e talvolta ostile negando
l’autodeterminazione dei popoli come le vicende della martoriata Ucraina
stanno a testimoniare.
Talvolta stupisce la superficialità su come si trattano questi temi,
mettendo tutti sullo stesso piano, e la leggerezza di qualcuno che prende la
penna per scrivere idiozie che negano le verità storiche o che indossa
magliette con alcune discutibili effigi nella piazza Rossa di Mosca,
sproloquiando di tutele dei diritti quando nella piazza Rossa - o ancora
meglio nella piazza Tienanmen di Pechino o nella piazza Esfahan di Teheran -
il riconoscimento dei valori di libertà e di democrazia è ancora una triste
chimera.
Il nome del gruppo Ricchi e Poveri rappresentava già un contrasto solo a
pronunciarlo, induceva subito ad una riflessione fra la condizione dei
ricchi e quelle dei poveri, sia in senso materiale che spirituale. Ci
obbligava già prima che cominciassero a cantare a riflettere, ma poi alle
prime note e ai primi accordi si rimaneva inebriati e avvinghiati dalle
facili melodie e dai ritornelli a più voci, apparentemente semplici ma
“ricchissimi” e non “poverissimi” di tanti significati, che come tutte le
cose belle della vita si assaporano e si gustano col tempo e nei decenni.
Fra le tante mi piace ricordare solo qualche strofa di “Che sarà”, canzone
di successo scritta nel 1971, ma con un respiro universale e sempre
contemporaneo sul tema dell’emigrazione:
“Paese mio che stai sulla collina
disteso come un vecchio addormentato,
la noia, l’abbandono, il niente
son la tua malattia,
paese mio ti lascio, io vado via.
Che sarà, che sarà, che sarà,
che sarà della mia vita chi lo sa?
So far tutto o forse niente,
da domani si vedrà…
...gli amici miei son quasi tutti via
e gli altri partiranno dopo me.
Peccato, perché stavo bene
in loro compagnia.
Ma tutto passa e tutto se ne va”.
Grazie Franco, e grazie Ricchi e Poveri, per averci regalato tante emozioni
e per averci fatto sognare un mondo spensierato pieno d’amore e di
fratellanza.
Chiesa. Il 14 novembre, Festa di Santa Venera,
fedeli di Grotte andranno ad Acireale; aperte le iscrizioni
Locandina
Il 14
novembre la Chiesa celebra la festa per dell'anniversario della
traslazione delle spoglie mortali di Santa Venera.
La ricorrenza è particolarmente sentita nella diocesi e nella città di
Acireale, in provincia di Catania. In questa occasione, per il 14 novembre
2022, la parrocchia Santa Venera (chiesa Madre) di Grotte intende
partecipare alle grandiose manifestazioni in programma ad Acireale
organizzando un autobus. La partenza è fissata alle ore 14.00 dello stesso
giorno, da Piazza Anna Magnani (piazza mercato); la quota di partecipazione
ammonta a 11,00 euro. Tutti i fedeli che intendono aderire all'iniziativa
possono contattare il numero 320.7694616.
Siculiana. Successo per le Giornate FAI: più di
2.000 persone nella Città degli Sposi
Siculiana
Siculiana, successo per le Giornate del FAI: più di 2.000 persone nella
Città degli Sposi.
Il sindaco Peppe Zambito: “La strada intrapresa è quella giusta”.
Più di duemila persone hanno visitato Siculiana nelle due giornate d’autunno
promosse dal FAI nella Città degli Sposi. I vicoli di Siculiana si sono
accesi per accogliere tantissimi visitatori. A fare da guida gli studenti
dell'Istituto Comprensivo “Garibaldi” e del Liceo “Empedocle” e dai
volontari della Pro Loco, nelle vesti di ciceroni per l’importante evento.
Le porte del Castello Chiaramonte, del Museo MeTe, del Santuario del Cristo
Nero, di Palazzo Agnello hanno mostrato un patrimonio artistico
straordinario.
Molta curiosità ha suscitato il percorso nel centro storico de “Lo
sposalizio benedetto di Costanza e Brancaleone Doria” e il ritrovato Arco di
Via Finestre, da poco riqualificato, con la mostra fotografica di Totò
Guarragi: “Ricordi Rughe Radici”.
Successo anche per l’artista siculianese Rosario Bruno, che con le sue opere
di cartone romano, ha incuriosito e stupito i visitatori, presso la Torre
dell’Orologio.
Il programma dei due giorni è stato arricchito dal Fiat Club 500 Italia di
Agrigento, dai laboratori di ceramica di Donatella Giannettino e della
signora Rosa che a ottantotto anni ha incantato con la realizzazione dei
tipici panari.
Occasione per un confronto è stato il talk: “Metamorfosi Siculiana: tra
identità e futuro”, un incontro, coordinato dal giornalista Alan David
Scifo, sull’importanza della rigenerazione urbana e culturale dei nostri
borghi.
“Queste due giornate - afferma il sindaco Peppe Zambito - ci
consegnano una grande consapevolezza: la strada intrapresa è quella giusta.
Abbiamo colto l’invito dei della delegazione dei giovani del FAI, che
ringrazio, per mettere a frutto il lavoro di questi mesi. È stato
entusiasmante vedere tantissime persone percorrere i vicoli del nostro
centro storico, tra illustrazioni e interventi di decoro urbano, ascoltare i
loro commenti e leggere il loro stupore. Sia chiaro, c’è tanto ancora da
fare, per noi rappresenta un punto di partenza e non certamente un punto di
arrivo”.
Viabilità. In fase di completamento i lavori in Via Mattarella
Via Mattarella
Nei mesi
scorsi si era verificato un cedimento del manto stradale nella parte alta
di Via Mattarella, a Grotte, (nei pressi di piazza mercato). Parte del
collettore idrico sottostante alla pavimentazione era collassato provocando
una voragine profonda circa 4 metri. L'area era stata prontamente delimitata
con transenne e messa in sicurezza al fine di evitare accidentali cadute di
persone o veicoli. I lavori di ripristino (con la rimozione del materiale d'ingombro -
la parte del collettore collassato -, la sostituzione della tubazione, le
operazioni di riempimento della voragine e il rifacimento del manto
stradale) sono in fase di completamento (vedi foto a lato).
Lavori che - si legge in una nota del sindaco Alfonso Provvidenza - "sono
stati complessi e hanno richiesto la massima professionalità e attenzione".
Servizi.
Aggiornamento graduatorie lavoratori forestali: presentazione del
Modello Unico
Centro per l'impiego
I lavoratori forestali sono invitati a presentare una dichiarazione di
riconferma tramite apposito Modello Unico, entro il 15
novembre 2022. A darne comunicazione ufficiale è
il Dirigente del Centro per l'Impiego di Canicatti.
*****
Oggetto: Aggiornamento
graduatorie uniche lavoratori forestali art. 12 LR n. 5/2014.
Presentazione Modello Unico valido per la graduatoria anno 2023.
Si
comunica che il entro il 15 novembre 2022 i lavoratori forestali che
intendono rimanere inclusi nei contingenti di appartenenza previsti dalla
L.R. n. 16/96, come modificata e integrata dalla L.R. 14/06 e dall'art. 12
della L.R. n. 5/2014, devono presentare una dichiarazione di riconferma
tramite apposito Modello Unico.
Si ricorda che la mancata presentazione della superiore dichiarazione
comporta l'automatica cancellazione dai rispettivi contingenti di
appartenenza. Gli interessati potranno presentare le istanze presso il
C.P.I. di Canicatti e i Recapiti di Grotte e Ravanusa.
L'Istruttore direttivo
Dainotto Maria
D'Ordine
del Dirigente
del CPI
Il Funzionario direttivo
Vaccaro Rosa
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedì 17 ottobre;
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedì 18 ottobre
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledì 19 ottobre
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedì 20 ottobre
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa e preghiera della Famiglia;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e Adorazione eucaristica;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione eucaristica
animata.
Venerdì 21 ottobre
- ore 09.30, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove di canto.
Sabato 22 ottobre
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa festiva;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa festiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa festiva.
Domenica 23 ottobre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Musica. Il M° Salvatore Lo
Presti conclude il Corso di Alto Perfezionamento alla Scuola di Mogol
Salvatore Lo Presti
Lo Presti e Mogol
"E anche questa fantastica esperienza si conclude splendidamente! Grazie
ai docenti, colleghi e a tutto il personale. Grazie di cuore al maestro
Mogol!"; sono queste le parole del M° Salvatore
Lo Presti, al termine del corso di alto perfezionamento per
"Produttori musicali" tenuto dal CET (Centro Europeo di Toscolano), fondato nel
1992 dal celebre Giulio Rapetti, in arte Mogol. Il musicista grottese, dopo aver superato le audizioni presso il
Conservatorio “A. Scarlatti“ di Palermo, era stato selezionato da una
commissione (composta dallo stesso Mogol, due docenti del CET, da un docente
del Conservatorio di Palermo e da un componente del Dipartimento dei Beni
culturali della regione Sicilia) e
si era aggiudicato una delle trenta borse di studio messe a disposizione
dalla Regione Sicilia per la frequenza del corso.
Il CET, - la scuola fondata e diretta da Mogol - dove studiano e si formano gli artisti del futuro, è un
capolavoro italiano, un'eccellenza riconosciuta come Centro di Interesse
Pubblico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali; un Centro
di Eccellenza Universitario della Musica Popolare (dove si sono
diplomati oltre 2500 studenti).
Per il M° Salvatore Lo Presti la conclusione di questa esperienza, da lui
definita "fantastica", rappresenta il raggiungimento di un ulteriore
risultato che gli consentirà di affrontare con maggiore professionalità e
competenza le sfide artistiche e musicali che lo attendono.
Sport.
Salvatore Busuito ha conquistato il titolo di Campione europeo di
Powerlifting, a Riva del Garda
Sul podio
Salvatore Busuito
Salvatore Busuito ha conquistato il 1° posto ai Campionati europei di
Powerlifting, a Riva del Garda.
Sabato e domenica scorsi, 15 e 16 ottobre 2022, si sono svolti nella città
trentina di Riva del Garda i Campionati europei di Powerlifting
(sollevamento pesi).
I più grandi pesisti d’Europa si sono confrontati nelle specialità
Powerlifting e Bench Press.
Al termine della competizione il risultato migliore è stato quello fatto
registrare dall'atleta
26enne
grottese Salvatore Busuito, che ha conquistato il primo premio
nella specialità Bench Press Single Event (nella categoria
massimi da 93,1 kg a 105 kg),
laureandosi Campione d'Europa.
Questo è l'ultimo dei premi vinti da Busuito, che ha al suo attivo, tra gli
altri, i titoli di campione mondiale (nel 2008) e campione italiano (nel
2015) di sollevamento pesi su panca piana.
Salvatore Busuito, che è titolare della palestra "ASD
Ironman Grotte", domani, martedì 18 ottobre alle ore 19.00,
festeggerà la vittoria con un rinfresco offerto a tutti i concittadini
nella sede della sua associazione (in Via Villa Fiorita n° 10).
Letture Sponsali. "Sperimentare la presenza
di fratelli e sorelle"
Nozze di Giuseppe e Maria
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Il Vangelo di questa domenica, accompagnato dalla prima lettura, ci parla
della necessità della preghiera costante.
Il tema della preghiera è ripreso più volte da Gesù ed i Vangeli ci mostrano
tante volte Cristo in preghiera.
La prima lettura ci dice che la preghiera è la nostra arma di lotta contro
il nemico: se Mosè tiene le braccia alzate l'esercito vince, se Mosè per la
stanchezza lascia cadere le braccia l'esercito nemico prevale.
Ma com'è possibile pregare sempre?
La prima lettura ci indica un aspetto della preghiera costante, l'aspetto
comunitario della preghiera continua. Nella battaglia contro il nemico, i
fratelli nella fede ci tengono le braccia alzate. Nella vita di fede e
spesso nella prova si può provare la sensazione di “non riuscire più a
pregare”, in quei momenti è bello sperimentare la presenza di fratelli e
sorelle che ti sorreggono le braccia.
Un altro aspetto della preghiera costante è proprio quello che ci insegna la
vedova. L'esempio riportato da Gesù è quello di una vedova che per la sua
richiesta insistente ottiene giustizia dal giudice disonesto. La preghiera
continua che ci insegna la vedova è quella sorretta da un profondo bisogno
di giustizia.
Pregare è andare a Dio continuamente tanto da dimorare in Lui. Non si tratta
unicamente di pregare per ottenere il soddisfacimento di questo o quel
bisogno legittimo, ma si tratta di chiedere la nostra giustizia, la nostra
promessa di pienezza di vita in Lui. La preghiera costante è dunque, nella
sua purificazione massima, la richiesta del suo Santo Spirito.
È questa la “cosa buona” che il Padre nostro non potrà mai negarci, ed è per
questo Dono che le braccia di Cristo sono state tenute alte e inchiodate
sulla croce.
Chiediamo lo Spirito Santo e ci sarà dato, bussiamo e ci sarà aperto,
chiediamo di dimorare nel Suo Amore perché la nostra vita sia sempre
custodita con Cristo in Dio.
Rosalinda e Francesco
Politica. "Rifiuto
la grazia di un re che non è mio";
di Enzo Napoli
Enzo Napoli
"Rifiuto la grazia di
un re che non è mio".
Ho portato questa frase con me sin da quando ero bambino.
1868, uno sparuto gruppo di mazziniani di Grotte, piccolo ed irrequieto
paese dell'agrigentino, capeggiati da Francesco Ingrao, aveva teso
all'imbrunire un'imboscata ad una pattuglia di reali carabinieri.
Il piano, concordato con i fratelli palermitani, era quello di attirare
fuori dal capoluogo parte dell'esercito e consentire una nuova insurrezione,
dopo quella del "sette e mezzo" divampata due anni prima.
A Palermo non ci fu nessuna insurrezione e dopo pochi giorni i cospiratori
vennero individuati e tradotti in galera.
Riuscì a sottrarsi alla repressione solo Francesco Ingrao, che trovò rifugio
a Latina da uno zio.
Gli altri non ebbero la stessa opportunità e furono sottoposti a processo.
L'indulgenza che i Savoia mostrarono, per non alimentare il sentimento di
ostilità dei siciliani, assai delusi dal voltafaccia di Garibaldi, che aveva
promesso loro la libertà e la repubblica ed aveva invece accettato le
condizioni di Vittorio Emanuele a Teano, portò il giudice ad offrire a quei
pochi disperati la grazia a condizione che dichiarassero fedeltà alla
monarchia.
Ricchi non erano di certo, se non di ideali ed orgoglio ed al giudice
risposero, uno per uno, che quella grazia il re poteva tenersela perché loro
un re non avevano.
A parte qualche libro poco letto nella biblioteca comunale e le targhe che
intitolano qualche via del paese, forse nella coscienza dei miei compaesani
è rimasto molto poco e nessuna traccia rimane nel popolo siciliano, di quei
piccoli illusi eroi di provincia che preferirono la galera, piuttosto che
chinare il capo.
La benevolenza concessa da un potente ingiusto non valeva il prezzo della
loro dignità.
Quanto vale oggi la dignità della stragrande maggioranza dei siciliani?
Volontariato. Aperitivo sociale "Adottiamo un
sorriso"; a Caltanissetta una mostra fotografica di Peter Cipolla
Invito
"Adottiamo
un sorriso" è il titolo dell'iniziativa proposta dalla Comunità "Santa
Maria dei Poveri" di Caltanissetta, in collaborazione con l'Associazione
"Casa Rosetta": un "aperitivo solidale" i cui proventi saranno
destinati si ragazzi della Comunità "Mons. Naro" di Tanga in Tanzania.
Nell'ambito dell'iniziativa di volontariato, domenica 23 ottobre
2022, alle ore 17.00 presso il Cortile del Palazzo Duca di
Villarosa Notarbartolo (Piazza San Giuseppe) a Caltanissetta,
verrà inaugurata la mostra fotografica di Peter Cipolla "Tanga -
Sensazioni di viaggio".
Riconoscimenti. A Oriana La Mendola il "Premio
Marketing per l'Università" 2022
Premiazione
Programma
A Oriana La Mendola il "Premio Marketing per l'Università" 2022.
Martedì 11 ottobre 2022, presso il Dipartimento CORIS dell'Università "La
Sapienza" di Roma, si è svolta la finale della
34^
Edizione del "Premio Marketing per l'Università".
Alla storica competizione, promossa dalla SIM (Società Italiana Marketing)
e rivolta a squadre di studentesse e studenti provenienti da tutta Italia,
per il 2022 hanno partecipato 625 progetti arrivati da tutte le Università
Italiane. La sfida posta quest'anno agli studenti è stata quella di
predisporre un piano di marketing sulla sostenibilità, che consenta di
aumentare la quota di mercato di Ferrarelle in Italia del 2%.
Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la squadra proveniente
dall’Università Sapienza di Roma composta da Oriana La Mendola,
Tatiana Muratore e Sara Marino Lauria (vedi foto a lato); vincitore ex aequo
con un team dell’Università di Verona.
La 34^ edizione del Premio Marketing è stata svolta in collaborazione
con Ferrarelle, uno dei brand più noti nel mondo del largo consumo in
Italia. La sfida posta quest'anno era la seguente: "Occorre rafforzare
sul mercato nazionale la percezione dell'intero impegno di Ferrarelle verso
la sostenibilità, non limitandosi all'impatto -1. Gli studenti,
immedesimandosi nel team di marketing di Ferrarelle dovranno predisporre un
piano di marketing sulla sostenibilità, che consenta di aumentare la quota
di mercato di Ferrarelle in Italia del 2%, agendo sia sul mercato "consumer"
sia sul mercato "ho.re.ca. - hotel, restaurant, catering". Il piano dovrà
complessivamente impiegare un budget di 2 milioni di euro".
Al termine della selezione, solo quattro sono state le squadre ammesse alla
finale dell'edizione 2021/22; infine è risultata vincitrice (ex aequo) la
squadra di Oriana La Mendola, Tatiana Muratore e Sara Marino
Lauria (dell'Università Sapienza di Roma).
Nei suoi lunghi anni di vita, il Premio per il Marketing ha contribuito non
solo a rinnovare i corsi di studio (oggi i corsi di marketing, i project
work e i lavori di gruppo abbondano in tutti i corsi di laurea in economia)
ma anche ad allevare molti dei nuovi manager di oggi (molte aziende
valutano in modo estremamente positivo la partecipazione al progetto nei cv
dei neolaureati).
Chiesa. Racalmuto: sante Messe in suffragio di
don Diego Martorana, nel 1° anniversario della scomparsa
Necrologio
Racalmuto: sante Messe in suffragio di don Diego Martorana, nel 1°
anniversario della scomparsa. Martedì 18 ottobre 2022, a Racalmuto, verranno celebrate due sante
Messe in suffragio di don Diego Martorana, nel primo anniversario della
dipartita del sacerdote racalmutese: alle ore 09.30 nella chiesa Madonna
del Carmelo; alle ore 18.00 nella chiesa Gesù Maestro.
Dopo la funzione liturgica pomeridiana si terrà la cerimonia di scopertura e
benedizione della targa di intitolazione del salone parrocchiale al
compianto arciprete mons. Diego Martorana.
Racalmuto. Presentazione del libro "Iaco e il
segreto popolare" di Bent Cacciato; sabato 15 ottobre
Locandina
Al
Teatro Regina Margherita di Racalmuto si presenta il romanzo di Bent
Cacciato “Iaco e il segreto popolare”.
Si presenterà a Racalmuto, sabato 15 ottobre alle ore 19.00,
il secondo romanzo di Bent (Benito Ettore) Cacciato dal titolo “Iaco e il
segreto popolare” edito da Albatros.
I rapporti umani e sociali; le contraddizioni di una società che cambia
radicalmente, più velocemente della capacità dei “semplici” di comprenderne
le dinamiche; la crisi del modello familiare e dei valori surrettizi della
struttura borghese in evidente disfacimento; la tentazione di fuggire dalla
realtà e di rifugiarsi nella negazione totale di sé stessi attraverso la
droga. “Iaco”, di Bent Cacciato, è tutto questo. Ancora di più è la ricerca
dell’amore, passionale e assoluto, come opportunità per trovare riparo dalla
noia e dal proprio vuoto interiore. Un grande spiraglio di speranza,
nell’attualità di un mondo, quello di oggi, chiamato ad affrontare grandi
sfide planetarie ma ancora privo di maturità e di consapevolezza.
“Cento pagine - afferma Lillo Alaimo Di Loro, presidente
dell’associazione Humus e moderatore dell’incontro - di intensa
immersione nella bolla della nuova modernità vissuta, tra il 1968 e il 1986,
in uno dei tanti paesi della Sicilia dove degli echi del '68, dei suoi
miti e delle sue conquiste sociali giungeva solo un fruscio confuso e
distante che, di tanto in tanto, trascinava con sé l’altra faccia oscura
della medaglia di un benessere in molte circostanze più immaginato che
concretamente vissuto. La storia di Iaco è una delle tante, forse troppe,
storie di ordinaria follia che nella scrittura scorrevole, colta e
accattivante di Bent Cacciato ha il potere di condurci per mano nei meandri
della nostra esistenza per esplorarne gli angoli più reconditi, guardando in
faccia la società con la sua tristezza, forse semplicemente in quanto
riflesso della nostra incapacità di essere noi stessi e di pretendere,
aldilà di ogni apparenza, di vivere in modo pieno e autentico perseguendo il
più inderogabile dei doveri dell’umanità: il diritto alla felicità”.
Dopo i saluti dell’Assessore comunale alla Cultura, Ivana Mantione,
converseranno con l’Autore: Gino Giudice, Vincenzo Maniglia e Viviana
Caparelli. Letture a cura di Giusy Lauricella.
Oltre alla conversazione con Bent Cacciato, sono previsti la presentazione
di brevi audio-video a cura di Massimo Cacciato e la performance del gruppo
teatrale Centro studi socio culturale Regalpetra.
A conclusione della serata ci sarà la cerimonia di scopertura il busto di
Gaspare Matrona, sul prospetto principale del Teatro; di seguito, nel
rispetto della tradizione, sarà servita una degustazione dei celebri
tarallucci di Racalmuto e del pregiato vino rosso del Carmine offerto
dall’azienda “Feudo di Regalpetra”.
L’organizzazione dell’evento, che gode del patrocinio del Comune di
Racalmuto, è a cura dell’associazione Humus e della Pro Loco di Racalmuto.
Benito Ettore Cacciato, nato nel 1950 a Racalmuto, vanta una vita di
impegno sociale e promozione culturale. Nel 1967 pubblica “Lacrime di un
sedicenne” un libro di poesie in cui un poeta in erba mostra grande
sensibilità universale e padronanza di linguaggio; nel 1982 una seconda
raccolta dal titolo “Tra i sentieri della memoria”; nel 1983 è la volta del
romanzo “La nuova lupa”. Nel 2022, all’età di 72 anni e dopo una lunga
immersione nel grande mare della vita, superate crisi dure e provanti da cui
ha saputo trarre opportunità e con ancora tanti sogni nel cassetto, pubblica
“Iaco e il segreto popolare” edito da Albatros.
Siculiana. Giornate FAI d'autunno, il 15 e 16
ottobre, con Simonetta Agnello Hornby
Agnello Hornby e Zambito
Siculiana, il 15 e 16 ottobre 2022 al via le Giornate FAI d’autunno.
La scrittrice Simonetta Agnello Hornby madrina della manifestazione.
Nella città degli sposi aperti tutti i beni, tra cui il Castello Chiaramonte,
il Museo MeTe e il percorso storico “Lo sposalizio benedetto”.
Al via questo fine settimana, il 15 e 16 ottobre, le Giornate FAI (Fondo per
l'Ambiente Italiano) d’autunno. Siculiana sarà grande protagonista: il
Castello Chiaramonte, il museo MeTe, il Santuario del SS Crocifisso, Palazzo
Agnello, il percorso storico “Lo sposalizio benedetto: Costanza e
Brancaleone Doria” sono alcuni dei siti individuati dal FAI giovani per le
giornate d’autunno, aperti a tutti con visite guidate.
Madrina della manifestazione sarà la scrittrice Simonetta Agnello Hornby,
cittadina onoraria della Città degli Sposi, mentre i visitatori verranno
accolti da un nutrito numero di studenti siculianesi.
Un week-end di cultura e bellezza, arricchito da diverse iniziative
collaterali, promosse dall’amministrazione comunale in collaborazione con la
Proloco. Sabato 15, alle ore 10.00, inaugurazione della personale di
Rosario Bruno “Contemporaneamente” a cura di Marcella Scarpello.
Una ventina le opere esposte alla Torre dell’Orologio, tra bassorilievi,
altorilievi e tutto tondi, con l’intento di esplorare cinquant'anni
dell’attività dell’artista. Alle 11.00 “Sindaco cicerone”: il primo cittadino della Città degli
sposi, insieme a Simonetta Agnello Hornby, farà da guida ai visitatori tra i
vicoli del centro storico, arricchito dalle installazioni artistiche di
Rosaria Costa. Sosta presso l’arco arabo di via Finestre con la mostra
fotografica “Ricordi Rughe Radici” di Totò Guarragi. Domenica 16, alle ore 10.30 “Metamorfosi. Siculiana: tra
identità e futuro”. Un momento di confronto, coordinato dal giornalista
Alan David Scifo, sul progetto di rigenerazione urbana e culturale nella
Città degli Sposi.
In piazza Umberto I, il coordinamento di Agrigento del Fiat 500 Club Italia
organizza, organizzerà una passeggiata in 500 alla scoperta del Borgo di
Kalat, a Siculiana. Alle 18.00 un altro appuntamento con il “Sindaco cicerone”,
accompagnato dalla degustazione di prodotti tipici.
Presso la biblioteca comunale nelle giornate di sabato e domenica, i
visitatori potranno cimentarsi con l’arte della ceramica grazie ad un
laboratorio promosso da Donatella Giannettino.
“Un fine settimana che vedrà Siculiana al centro delle giornate FAI -
afferma il sindaco Peppe Zambito-. Una grande occasione per far
conoscere un patrimonio artistico unico e tanti scorci del nostro centro
storico ricco di storia e suggestioni. Ringrazio il FAI di Agrigento per
aver scelto la nostra località, un primo passo verso una collaborazione
costante e proficua”.
I siti saranno fruibili fino alle ore 22.00. Per informazioni o prenotazioni
contattare l'Ufficio turistico, Piazza Umberto I, al n° 0922818438.
Viabilità. Interrotto il transito in Via Meli,
per danni causati dal maltempo
Via Meli
Interrotto il transito in Via Meli, per danni causati dal maltempo.
Le forti precipitazioni provocate dal temporale che questa mattina, in
particolare verso le ore 12.00, ha imperversato su Grotte (AG), hanno
provocato dei danni alla pavimentazione stradale di parte di Via Meli (vedi
foto a lato).
Dal sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune risultano divelte le
mattonelle della parte finale della via cittadina, nel pressi del Largo
Pagano. Pertanto la circolazione al traffico veicolare è stata interdetta.
"Non
si registrano altri danni se non di lieve entità e colgo l'occasione per
ringraziare gli operari dell'ufficio tecnico per il pronto intervento"
conferma il sindaco Alfonso Provvidenza.
Politica. Discorso dell'on. Liliana Segre,
Presidente provvisorio del Senato, per l'apertura della XIX legislatura
On. Liliana Segre
Pubblichiamo il testo del
discorso dell'on. Liliana Segre, Presidente provvisorio del Senato, pronunciato
oggi, giovedì 13 ottobre 2022, in occasione dell'apertura della XIX
legislatura.
Senato della Repubblica, 13/10/2022
"Buongiorno a tutti, colleghe senatrici e colleghi senatori.
Rivolgo il più caloroso saluto al presidente della Repubblica Sergio
Mattarella e a quest'Assemblea.
Con rispetto, rivolgo un pensiero a Papa Francesco.
Certa di interpretare i sentimenti di tutta l'Assemblea, desidero
indirizzare al presidente emerito Giorgio Napolitano, che non ha potuto
presiedere la seduta odierna, i più fervidi auguri, con la speranza di
vederlo ritornare presto ristabilito in Senato. Il presidente Napolitano mi
incarica di condividere con voi queste sue parole: «Desidero esprimere a
tutte le senatrici e i senatori di vecchia e nuova nomina i migliori auguri
di buon lavoro al servizio esclusivo del nostro Paese e dell'istituzione
parlamentare, ai quali ho dedicato larga parte della mia vita».
Anch'io, ovviamente, rivolgo un saluto particolarmente caloroso a tutte le
nuove colleghe e a tutti i nuovi colleghi, che immagino sopraffatti dal
pensiero della responsabilità che li attende e dall'austera solennità di
quest'Aula, così come fu per me quando vi entrai per la prima volta in punta
di piedi.
Come da consuetudine, vorrei però anche esprimere alcune brevi
considerazioni personali.
Incombe su tutti noi, in queste settimane, l'atmosfera agghiacciante della
guerra tornata nella nostra Europa, vicino a noi, con tutto il suo carico di
morte, distruzione, crudeltà, terrore, in una follia senza fine. Mi unisco
alle parole puntuali del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La
pace è urgente e necessaria. La via per ricostruirla passa da un
ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del
popolo ucraino».
Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa
giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il
centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista,
tocca proprio a me assumere momentaneamente la Presidenza di questo tempio
della democrazia che è il Senato della Repubblica.
Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia
mente, perché - vedete - ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre ed è
impossibile, per me, non provare una specie di vertigine ricordando che
quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e
smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco
della scuola elementare. E oggi si trova, per uno strano destino,
addirittura sul banco più prestigioso del Senato.
Il Senato della XIX legislatura è un'istituzione profondamente rinnovata non
solo negli equilibri politici e nelle persone degli eletti, non solo perché
per la prima volta hanno potuto votare anche per questa Camera i giovani dai
diciotto ai venticinque anni, ma anche e soprattutto perché per la prima
volta gli eletti sono ridotti a duecento.
L'appartenenza a un così rarefatto consesso non può che accrescere in tutti
noi la consapevolezza che il Paese ci guarda, che grandi sono le nostre
responsabilità, ma al tempo stesso grandi le opportunità di dare l'esempio.
Dare l'esempio non vuol dire solo fare il nostro semplice dovere, cioè
adempiere al nostro ufficio con disciplina e onore, impegnarsi per servire
le istituzioni e non per servirsi di esse. Potremmo anche concederci il
piacere di lasciare fuori da questa Assemblea la politica urlata, che tanto
ha contribuito a far crescere la disaffezione dal voto, interpretando invece
una politica alta e nobile che, senza nulla togliere alla fermezza dei
diversi convincimenti, dia prova di rispetto per gli avversari, si apra
sinceramente all'ascolto, si esprima con gentilezza, perfino con mitezza.
Le elezioni del 25 settembre hanno visto - come è giusto che sia - una
vivace competizione tra i diversi schieramenti che hanno presentato al Paese
programmi alternativi e visioni spesso contrapposte.
Il popolo ha deciso: è l'essenza della democrazia.
La maggioranza uscita dalle urne ha il diritto-dovere di governare; le
minoranze hanno il compito altrettanto fondamentale di fare opposizione.
Comune a tutti deve essere l'imperativo di preservare le istituzioni della
Repubblica, che sono di tutti, che non sono proprietà di nessuno, che devono
operare nell'interesse del Paese e devono garantire tutte le parti.
Le grandi democrazie mature dimostrano di essere tali se, al di sopra delle
divisioni partitiche e dell'esercizio dei diversi ruoli, sanno ritrovarsi
unite in un nucleo essenziale di valori condivisi, di istituzioni
rispettate, di emblemi riconosciuti.
In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi
l'unità del nostro popolo è la Costituzione repubblicana che - come dice
Piero Calamandrei - è non un pezzo di carta, ma il testamento di 100.000
morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che non inizia nel
settembre del 1943, ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti.
Il popolo italiano ha sempre dimostrato grande attaccamento alla sua
Costituzione, l'ha sempre sentita amica. In ogni occasione in cui sono stati
interpellati, i cittadini hanno sempre scelto di difenderla, perché da essa
si sono sentiti difesi. Anche quando il Parlamento non ha saputo rispondere
alla richiesta di intervenire su normative non conformi ai principi
costituzionali - e purtroppo questo è accaduto spesso - la nostra Carta
fondamentale ha consentito comunque alla Corte costituzionale e alla
magistratura di svolgere un prezioso lavoro di applicazione
giurisprudenziale, facendo sempre evolvere il diritto.
Naturalmente anche la Costituzione è perfettibile e può essere emendata,
come essa stessa prevede all'articolo 138. Ma consentitemi di osservare che,
se le energie che da decenni vengono spese per cambiare la Costituzione,
peraltro con risultati modesti, talora peggiorativi, fossero state invece
impiegate per attuarla, il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più
felice.
Il pensiero corre inevitabilmente all'articolo 3, nel quale i Padri e le
Madri costituenti non si accontentarono di bandire quelle discriminazioni
basate su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni
personali e sociali, che erano state l'essenza dell'ancien régime. Essi
vollero anche lasciare un compito perpetuo alla Repubblica: «rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione
politica, economica e sociale del Paese».
Non è poesia e non è utopia. È la stella polare che dovrebbe guidarci tutti,
anche se abbiamo programmi diversi per seguirla: rimuovere gli ostacoli.
Le grandi Nazioni, poi, dimostrano di essere tali anche riconoscendosi
coralmente nelle festività civili, ritrovandosi affratellate attorno alle
ricorrenze scolpite nel grande libro della storia patria.
Perché non dovrebbe essere così per il popolo italiano?
Perché mai dovrebbero essere vissute come date divisive, anziché con
autentico spirito repubblicano: il 25 aprile, Festa della liberazione, il 1°
maggio, Festa del lavoro, il 2 giugno, Festa della Repubblica?
Anche su questo tema della piena condivisione delle feste nazionali, delle
date che scandiscono un patto tra le generazioni, tra memoria e futuro,
grande potrebbe essere il valore dell'esempio, di gesti nuovi e magari
inattesi.
Altro terreno sul quale è auspicabile il superamento degli steccati e
l'assunzione di una comune responsabilità è quello della lotta contro la
diffusione del linguaggio dell'odio, contro l'imbarbarimento del dibattito
pubblico e contro la violenza dei pregiudizi e delle discriminazioni.
Permettetemi di ricordare un precedente virtuoso della passata legislatura,
i lavori della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di
intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all'odio e alla violenza,
che si sono conclusi con l'approvazione all'unanimità di un documento di
indirizzo, segno di una consapevolezza e di una volontà trasversali agli
schieramenti politici, che è essenziale permangano.
Concludo con due auguri.
Mi auguro che la nuova legislatura veda l'impegno concorde di tutti i membri
di quest'Assemblea per tenere alto il prestigio del Senato, tutelare in modo
sostanziale le sue prerogative e riaffermare, nei fatti e non a parole, la
centralità del Parlamento. Da molto tempo vengono lamentate, da più parti,
una deriva e una mortificazione del ruolo del potere legislativo, a causa
dell'abuso della decretazione d'urgenza e del ricorso al voto di fiducia, e
le gravi emergenze che hanno caratterizzato gli ultimi anni non potevano che
aggravare la tendenza.
Nella mia ingenuità di madre di famiglia, ma anche secondo un mio fermo
convincimento, credo però che occorra interrompere la lunga serie di errori
del passato. Per questo basterebbe che la maggioranza si ricordasse degli
abusi che denunciava da parte dei Governi quando era minoranza e che le
minoranze si ricordassero degli eccessi che imputavano alle opposizioni
quando erano loro a governare.
Una sana e leale collaborazione istituzionale, senza nulla togliere alla
fisiologica distinzione dei ruoli, consentirebbe di riportare la gran parte
della produzione legislativa nel suo alveo naturale, garantendo al tempo
stesso tempi certi per le votazioni.
Auspico, infine, che tutto il Parlamento, con unità di intenti, sappia
mettere in campo, in collaborazione col Governo, un impegno straordinario e
urgentissimo per rispondere al grido di dolore che giunge da tante famiglie
e da tante imprese, che si dibattono sotto i colpi dell'inflazione e
dell'eccezionale impennata dei costi dell'energia, che vedono un futuro nero
e che temono che disuguaglianze e ingiustizie si dilatino ulteriormente,
anziché ridursi.
In questo senso, avremo sempre al nostro fianco l'Unione europea, con i suoi
valori e la concreta solidarietà di cui si è mostrata capace negli ultimi
anni di grave crisi sanitaria e sociale.
Non c'è un momento da perdere. Dalle istituzioni democratiche deve venire il
segnale chiaro che nessuno verrà lasciato solo, prima che la paura e la
rabbia possano raggiungere livelli di guardia e tracimare.
Senatrici e senatori, cari colleghi, buon lavoro".
Senatore a vita e Presidente provvisorio del Senato
On. Liliana Segre
Aneddoti. "La virtù è così: silenziosa,
poco popolare, disconosciuta"; di Innocenzo Infantino
Innocenzo Infantino
Ho visto passeggeri
aggredire verbalmente capotreni perché chiedevano loro di indossare la FFP2.
Ho visto viaggiatori fatti scendere a forza perché si rifiutavano di
portarla durante il viaggio.
Ho visto forze dell’ordine dover intervenire per sedare semi-risse tra
utenti smascherati e personale ligio alle regole.
Poi, ieri, per la prima volta nella vita, ho preso un treno in corsa
scoprendo nel momento del balzo in carrozza che la mascherina - ben
conservata nella tasca posteriore dei Levi’s 501 - si era dileguata
nel gesto atletico.
Ero dentro a un Tilo, porta chiusa, faccia scoperta, zaino sprovvisto di
dispositivi sanitari, nuda umanità priva di segnali esteriori di aderenza
allo standard accettabile. Panico.
Vado deciso verso il capotreno. Lui mi vede da in fondo al vagone e mette su
una faccia di riprovazione come a dire: “e lei dove va senza mascherina?”.
È il momento peggiore, il sabotatore interno (che tutti abbiamo) inizia
disperatamente a suggerirmi strategie aggressive per difendermi, consiglia
invettive contro la regola assurda, prepara interi discorsi ”contra
mascherinam” pieni di riferimenti scientifici fondati sull’inutilità
dell’obbligo.
E più il controllore si avvicina e più quella spinta astiosa e malmostosa si
accentua. Sembra quasi non ci sia cosa più ragionevole che non dirgliene
quattro prima che lui possa mettermi in difetto.
Tutto, dentro e fuori, scientemente ed emotivamente, istintivamente e
ponderatamente, concorre a dirmi: “chi mena per primo mena du’ vorte”
(in romanesco).
Sono pronto alla pugna, ma succede una cosa inaspettata. Mi avvicino al
capotreno e dico: ”Davvero sono costernato, come un fesso ho perso la
mascherina salendo sul treno, può aiutarmi?”.
L’intera schiera di istinti e calcoli utilitaristici interni si dimena irosa
ribellandosi, tutti insieme mi danno del “coniglio” che non si sa difendere.
Ma il capotreno sorride. Dice sereno: “Ma non si preoccupi” e
sfodera dalla tasca una FFP2 e me la porge, aggiungendo: “Fossero
tutti come lei”.
Mi guardo dentro. La folla interna feroce e astiosa è ammutolita. Io con
loro.
Mi chiedo “come ho fatto?”. E mi rispondo: non mi è venuto spontaneo (solo
Dio sa il ribollire di rabbie pronte a difendermi a ogni costo); non mi sono
neanche forzato, perché ho fatto un’azione non del tutto ponderata
(l’intelligenza interna suggeriva di attaccare per difendersi).
Da dove è venuto allora l’esito finale?
È in quel momento che ho capito esattamente dove stia la virtù.
Quell’abito che, alla fine, a forza di praticarlo, te lo trovi addosso
proprio quando non ti aiuta né l’istinto con le sue bassezze né la ragione
con i suoi calcoli astratti.
E allora ho compreso che per misurare il vero valore dei nostri atti c’è
solo un’unità di misura: perseguire con tutte le forze ciò che può rendere
la vita felice in modo concreto.
Ora viaggio mascherato e sereno. Il capotreno fa il suo lavoro e, tutto
sommato, anche i rabbiosi moti interni - alti e bassi - sono a cuccia e si
dicono “meno male che non ci ha dato retta”, anche se pubblicamente non lo
ammetterebbero mai. La virtù è così: silenziosa, poco popolare, disconosciuta pubblicamente,
ma è quella più capace a farci vivere meglio.
Poi magari alla prossima sbrocco, perché la virtù non dà garanzie.
Però, per ora, mi godo il viaggio (tra l’altro in perfetto orario).
Chiesa. Convegno diocesano dell'Associazione "RnS";
domenica 16 ottobre a Palma di Montechiaro
Locandina
Domenica 16 ottobre 2022, a partire dalle ore 15.30 presso la parrocchia
"Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo" al Villaggio Giordano di
Palma di Montechiaro, si terrà il Convegno diocesano
dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito Santo".
L'incontro sarà incentrato sul tema: "Venite, saliamo sul Monte del
Signore... perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi
sentieri" (Crf. Mi 4,2).
Il programma del Convegno prevede:
- ore 15.30, accoglienza dei gruppi;
- preghiera comunitaria carismatica;
- insegnamento sul tema del Convegno, a cura di don Stefano Principato;
- roveto ardente con preghiera di intercessione per i sofferenti;
- pausa;
- ore 19.00, Celebrazione eucaristica;
- ore 20.15, commiato.
A Grotte l'Associazione "RnS - Italia" è attiva nella parrocchia "Santa
Venera" (chiesa Madre); gli incontri si tengono di norma ogni lunedì alle
ore 19.00.
Attività. La Realtà Aumentata arriva alla Valle
dei Templi, con il progetto "ParGo!" della Onlus "Avorio"
Realtà Aumentata
Team
La
Realtà Aumentata arriva alla Valle dei Templi.
Al via i lavori del progetto “ParGo!” ideato dall’ETS “Avorio”, Ente del
Terzo Settore vincitore del finanziamento promosso dal bando nazionale
“Fermenti 2019”, istituito dal Dipartimento delle Politiche Giovanili e del
Servizio Civile Universale, classificato al 33° posto su quasi 1000 progetti
presentati.
Lo strumento principe del progetto è la Realtà Aumentata, nonché l’ARG
(Alternate Reality Game), e ha come obiettivo quello di tracciare un
itinerario virtuale ed immersivo lungo i siti culturali, a partire dal Parco
Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.
La Valle dei Templi rappresenta, per certi versi, un “fuori luogo” verso cui
tendono cittadini e forestieri che spesso, tra lacunose memorie scolastiche
ed intoccabili rovine eterne, si trovano ad immaginare di quali vite fossero
stati testimoni queste silenti pietre, senza tuttavia maturare pienamente la
cognizione spaziale e morfologica di reperti, manufatti, percorsi, luoghi
dell’uomo e della natura.
Una fruizione multimediale ed immersiva fatta di informazioni trasversali,
curiosità inedite, citazioni letterarie, fatti umani e teistici a metà tra
storia e folklore in quei luoghi e da quei tempi; come in una messa in scena
teatrale en plein air dei giorni nostri, aumenterà l’attenzione, e
talvolta anche la consapevolezza da parte dei visitatori.
I fondatori di Avorio (Serena Lupo, Giuseppe Cimino, Gero Palermo e
Bruno Belluccia) hanno come obiettivo quello di offrire esperienze di
fruizione innovative e incentivare l’uso intuitivo degli ARG (Augmented
Reality Game) nella vita e nei contesti di tutti i giorni e di far crescere
lo spirito di esplorazione dei luoghi attraverso il valore del gioco come
strumento di apprendimento.
Nei prossimi mesi si realizzeranno anche dei workshop gratuiti sulla
conoscenza e l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali in più campi di
applicazione. (per saperne di più basta andare sul sito
www.avorioets.it).
Fondamentale sarà anche il prezioso supporto da parte dei partner: Ente
Parco della Valle dei Templi, Accademia di Belle Arti di Agrigento e Tecno 3
Consulting.
Iniziative. 10 borse di studio per studenti e
architetti ucraini rifugiati in Italia
Rino La Mendola
Guerra in Ucraina: gli architetti assegnano 10 borse di studio ad
altrettanti giovani studenti e architetti ucraini under 35 rifugiati in
Italia.
Dieci borse di studio saranno assegnate ad altrettanti giovani studenti e
architetti ucraini under 35 che hanno trovato rifugio in Italia a seguito
dei drammatici eventi bellici degli ultimi mesi. Tutto ciò in attuazione a
un bando promosso dal Consiglio nazionale architetti e dall’Ordine degli
architetti di Roma finalizzato a esaltare la cultura dell’accoglienza del
popolo italiano.
“Dieci giovani profughi Ucraini - afferma il presidente dell’Ordine
degli architetti di Agrigento, Rino La Mendola - potranno essere
ospitati da altrettanti studi di architettura italiani per partecipare ad
appositi workshop su progetti di recupero e re-design di alcuni luoghi
simbolo delle città ucraine colpite dalla violenza della guerra in corso”.
I luoghi oggetto di progettazione saranno indicati direttamente dal
Ministero dello Sviluppo delle Comunità e dei Territori dell’Ucraina,
tramite l’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana.
Le dieci borse di studio messe a bando prevedono l’assegnazione, ai giovani
ucraini, di un premio di 1.500 euro al mese, per un periodo di almeno
quattro mesi, durante il quale si svolgerà il workshop. Nessun compenso è
previsto invece per gli studi di architettura italiani che offriranno
l’ospitalità e il tutoraggio del workshop a titolo gratuito e per
solidarietà.
“Auspichiamo - conclude La Mendola - un grande coinvolgimento
degli studi di architettura agrigentini, in nome di un popolo da sempre
votato all’accoglienza, alla solidarietà ed allo scambio culturale”.
Gli interessati potranno partecipare alla selezione seguendo le istruzioni
indicate nel bando e nelle istruzioni consultabili attraverso l’accesso alla
piattaforma “Architetti e Cooperazione”, recentemente implementata con la
sezione “Cerco/Offro”, ideata per facilitare lo scambio di informazioni e
innescare le relazioni tra professionisti ucraini e italiani. Le
manifestazioni di interesse dovranno essere trasmesse, con le modalità e i
termini di cui all’avviso, a partire dalle 10 del prossimo 24 ottobre fino
al termine ultimo delle 16 del prossimo 28 ottobre.
Attualità. "Negoziato sul vero contenzioso
all'origine della guerra"; di Raniero La
Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Domenica 2 ottobre il Papa invece di spiegare il Vangelo all’Angelus,
come fa da nove anni e facevano gli altri Papi prima di lui, si è messo
in gioco per la pace nel mondo, rinnovando dopo duemila anni lo
scandalo, lui capo del Sabato, secondo cui il Sabato (il Vangelo) è
fatto per l’uomo e non l’uomo per il Vangelo.
Ha supplicato Putin di fermare, anche per amore del suo popolo, questa
spirale di violenza e di morte, ha fatto appello a Zelensky perché si
apra al dialogo, cioè al negoziato, su serie proposte di pace, ha
chiesto con insistenza ai protagonisti della vita internazionale, cioè
all’ONU all’Unione Europea e alla NATO, e ai responsabili politici delle
Nazioni, cioè a Biden a Ursula e a Stoltenberg, di porre fine alla
guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation.
Egli non ha chiesto a uno solo di fermare la spirale della guerra,
impossibile a uno solo, ma di farlo mediante un negoziato tra “i
protagonisti”.
Lasciando stare le sale di tortura, il furto dei denti d’oro ai morti,
il piano perverso della conquista dell’Ucraina, della Polonia e, con
effetto domino, di tutta l’Europa e il ristabilimento dell’Impero di
Pietro il Grande, il negoziato dovrebbe farsi sul vero contenzioso che è
all’origine della guerra, cioè rimettendo in gioco nonostante le
annessioni lo status delle quattro regioni del Donbass e la consegna
dell’Ucraina alla NATO.
Putin ha risposto col silenzio, Zelensky ha risposto emanando una legge
che proibisce il negoziato con la Russia e chiedendo altre armi, gli
altri protagonisti hanno risposto aspettandosi il ricorso della Russia
all’arma atomica “tattica”, e preparandosi a rispondere con le armi
nucleari “strategiche”.
Sapranno ora i capi delle Nazioni, i padroni delle loro opinioni
pubbliche, gli opposti promotori delle manifestazioni “per la pace”,
Micromega, i partiti, gli associati nelle alleanze di governo e sapremo
anche noi sacrificare ciascuno il proprio Vangelo all’uomo, e non l’uomo
al proprio Vangelo?
Chiesa. "San Giovanni Battista Scalabrini,
proteggi i migranti di tutti i popoli"; di Renato Zaffuto
Giovanni Battista Scalabrini
Libro delle testimonianze
Ieri, 9 ottobre 2022, è stato proclamato Santo, da papa
Francesco, monsignor Giovanni Battista Scalabrini, che fu vescovo di
Piacenza a fine '800.
Interpretando il comune sentimento dei fedeli grottesi "scalabriniani",
il dott. Renato Zaffuto ha voluto lasciare un pensiero sul libro
delle testimonianze posto dinanzi alla tomba del Santo nel duomo di
Piacenza (vedi foto a lato). Di seguito riportiamo lo scritto.
*****
"08.10.22
San Giovanni Battista Scalabrini,
proteggi i migranti di tutti i popoli in cerca di una vita più dignitosa e
di riscatto.
Nella tutela dei diritti degli oppressi, degli emarginati e di tutti quelli
che hanno bisogno nel mondo.
Grazie per l'opera che hai svolto.
Renato Zaffuto".
Comune. "Il dott. Balsamo e la dott.ssa
Luparello: persone credibili contro la mafia"; di Aristotele Cuffaro
AristoteleCuffaro e Antonio Balsamo
Pubblichiamo il testo dell'indirizzo di saluto pronunciato dal Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro,
sabato 8 ottobre, in occasione della
presentazione
del libro del dott. Antonio Balsamo "Mafia - fare memoria per combatterla".
*****
"Il
mio saluto va agli illustri ospiti presenti ed alle Autorità civili e
militari.
Oggi si presenta il libro del presidente del Tribunale di Palermo Antonio
Balsamo nel luogo di massima espressione democratica della nostra comunità:
la Sala consiliare, crocevia di dialettica e dibattiti delle rappresentanze
politiche che compongono il Consiglio che mi onoro di presiedere.
Non a caso si è scelto questo luogo.
L’importanza dell’evento merita la sede istituzionale del Comune e la
tematica affrontata nel libro dal titolo “Mafia - fare memoria per
combatterla” ha una connotazione simbolica talmente scottante da far
scuotere le coscienze della politica.
Sono sempre stato restio a partecipare alle cosiddette manifestazioni
dell’antimafia retoriche, di messaggi sbiaditi ed ingialliti nel tempo,
tanto da avere visto i loro paladini girare le passerelle dell’intera Isola
ma risultare un grande bluff.
Amo le azioni concrete del silenzio, la lotta vera e non di facciata,
insomma sporcarsi realmente le mani per contrastare la piovra malavitosa che
ha sviluppato i tentacoli in tutti e tre i poteri dello Stato: esecutivo,
legislativo e giudiziario, senza sorta di smentita alcuna.
Viviamo un periodo difficile e le nostre Istituzioni non hanno dato il
meglio per rendersi credibili all’opinione pubblica.
Una magistratura correntizia che ha fatto scandalo, una politica che fa ogni
giorno scandalo e che non riesce a dotarsi di una legge elettorale degna.
Però non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio generalizzando e
sparando al mucchio senza alcuna distinzione.
Ci sono uomini che hanno lottano, lottano e continueranno a lottare a
rischio della loro vita contro questo sistema incancrenito dalla mentalità
e dall’agire mafioso e che purtroppo vede tutti gli apparati dello Stato
coinvolti, nessuno escluso.
Ed è per loro che siamo qui, per la loro memoria, per ricordarli e per
rilanciare a gran voce che la mafia fa schifo e bisogna combatterla senza
scendere a compromessi di nessuna maniera.
Per questo ringrazio per la loro presenza l’Autore e la relatrice dottoressa
Graziella Luparello, giudice del Tribunale di Caltanissetta, persone
credibili che hanno dimostrato con i fatti e non con le passerelle come si
può lottare e sconfiggere realmente il sistema malavitoso".
Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro
Attualità. "Essere pagati per compiere atrocità
o essere pagati per ignorarle"; di Giovanni Volpe
Manifesto
"Essere pagati per compiere atrocità
sarebbe assai meno vergognoso dell’essere pagati per ignorarle".
Le parole Mafia e Memoria dovrebbero comparire sempre una accanto all'altra
in una frase, in un discorso, in un pensiero.
Non ne usciamo altrimenti.
L'accostamento avviene in maniera felice e giusta nel volume
presentato presso la Sala Consiliare "Antonio Lauricella" del mio
Comune, Grotte.
L'autore è il Presidente del Tribunale di Palermo Antonio Balsamo "Mafia.
Fare Memoria per combatterla" edito da "Vita e Pensiero" nella
collana "Piccola biblioteca per un Paese normale".
È stata una bella presentazione impreziosita dall'autore e dalla sua
relatrice, Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale di
Caltanissetta, che ha messo un ulteriore tassello alle due già importanti
parole di cui sopra, la Logica, prassi attraverso la quale la Giudice legge
i fatti, la loro genesi, le conseguenze che hanno avuto e hanno sulla vita
di tutti noi.
Quella stessa logica, ed è questo pensiero di chi scrive, che da troppo
tempo è stata piegata, maltrattata e stuprata da una prassi
politico/giornalistica a dir poco equivoca.
Citando, parafrasandolo, Karl Krauss (1874 - 1936) scrittore, giornalista,
aforista, umorista, saggista, commediografo, poeta - che in questo ultimo
periodo frequento tantissimo, vedi l'ultimo mio spettacolo teatrale "Quando
Vivi Splendi" e quello in allestimento "Un raggio di sole" -, citandolo e
parafrasandolo, dicevo, direi: Essere pagati per compiere atrocità sarebbe
assai meno vergognoso dell’essere pagati per ignorarle, oppure per
camuffarle, travestirle, intorpidirle, annacquarle, falsarle, paludarle,
trasfigurarle, etc etc.
Grazie all'Amministrazione, a Grotte.info Quotidiano e a Carmelo Arnone.
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedì 10 ottobre
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedì 11 ottobre
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, riunione del Consiglio
pastorale parrocchiale.
Mercoledì 12 ottobre
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedì 13 ottobre
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera della Famiglia;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e Adorazione eucaristica;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione eucaristica
animata.
Venerdì 14 ottobre
- ore 09.30, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Coroncina alla
Divina Misericordia;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, riunione dei catechisti (di tutte le
parrocchie cittadine).
Sabato 15 ottobre
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa festiva;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa festiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa festiva.
Domenica 16 ottobre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Letture Sponsali. "Dare fiducia sempre,
anche a chi non fa molto per meritarla"
Nozze di Giuseppe e Maria
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
"Se siamo infedeli, Lui rimane fedele, perché non può rinnegare sé stesso".
Questo scrive san Paolo a Timoteo nella seconda delle letture di questa
XXVIII domenica del tempo ordinario, in cui la Scrittura affronta ancora il
tema della fede.
La frase di san Paolo è illuminante e indica con chiarezza quella che è una
caratteristica determinante della natura di Gesù: la fede.
Ne derivano due considerazioni.
La prima è che la fede non è unidirezionale: non è solo quella che noi
abbiamo per Dio, ma è anche quella che Dio ha per noi.
La seconda è che paradossalmente noi cristiani godiamo di una libertà
maggiore di quella di cui gode il nostro Dio: noi possiamo - e, in effetti,
lo siamo spesso - essere infedeli nei confronti di Gesù, ma Lui non può
esserlo verso di noi.
E se fede è un modo diverso di dire amore - difficile pensare all'amore
senza fiducia - o riconoscenza - per la gratuità che ne è sottesa, sia alla
fede che all'amore - allora si capisce perché Gesù dica all'unico lebbroso
dei dieci guariti che è tornato indietro a rendere grazie per il dono
ricevuto: "Alzati e va' (cioè, non voglio niente da te: non ti ho
salvato dal male perché diventassi mio discepolo né per ricevere qualcosa in
cambio): la tua fede ti ha salvato".
Dobbiamo chiederci allora: noi coppie di sposi uniti in Cristo, sappiamo
amarci l'un l'altra e farlo in modo gratuito, addirittura dando per scontato
che nove volte su dieci l'amore che abbiamo dato non ci ritornerà indietro?
Come al solito, il Vangelo rompe gli schemi e ci dice che la salvezza non è
dare fiducia a chi se la merita - come sembra essere intuitivo - ma dare
fiducia sempre, anche a chi non fa molto per meritarsela.
Non è un caso che Gesù abbia guarito dei malati di lebbra: una malattia che
deturpa e trasforma il sembiante umano.
Come se il fatto che Gesù abbia saputo scorgere nei dieci lebbrosi un
residuo di umanità (i lebbrosi vivevano separati dalla comunità) li abbia
resi di nuovo umani, agli occhi degli altri e ai loro stessi.
La fede, dunque, è l'amore gratuito che ci consente di scorgere la bellezza
in chi ci sta accanto.
Preghiamo il Signore Gesù di darci fede, in Lui e, attraverso di Lui, nella
persona alla quale ci siamo uniti nel Suo nome.
Barbara e Adriano
Legalità. Il dott. Antonio Balsamo oggi a Grotte,
per la presentazione del libro "Mafia - fare
memoria per combatterla"
Dott. Balsamo
Dott.ssa Luparello
Sarà
oggi a Grotte il dott. Antonio Balsamo, Presidente del Tribunale di Palermo, per partecipare alla
presentazione del suo ultimo libro dal titolo "Mafia - fare memoria per
combatterla" (edito ad aprile 2022 da "Vita e Pensiero" nella collana
"Piccola biblioteca per un Paese normale).
Il dott.
Balsamo, magistrato per scelta e vocazione, ha indossato la toga la
prima volta dopo la strage di Capaci. Ha come modelli i magistrati Falcone e
Borsellino, ma anche Rosario Livatino. Ha presieduto processi importanti, da
quello sulla morte del giornalista Mario Francese a quello a Bernardo
Provenzano, il Capaci bis, il Borsellino quater.
La relazione sul testo sarà a
cura della dott.ssa Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale
di Caltanissetta.
L'appuntamento, promosso da Grotte.info Quotidiano in collaborazione con
il Comune di Grotte, è per oggi, alle ore 18.15, presso l'Aula consiliare "Antonio Lauricella", nel Palazzo Municipale.
Dopo gli indirizzi di saluto pronunciati da Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte)
e da Aristotele Cuffaro (Presidente del Consiglio comunale), e la relazione sul testo a cura della
dott.ssa Graziella Luparello, l'autore dott. Antonio Balsamo
dialogherà con il
giornalista Carmelo Arnone, Direttore di Grotte.info Quotidiano.
Inoltre stasera, a partire dalle ore 20.50, il dott. Balsamo sarà ospite
di "Soul" su Tv2000.
Comune. Iscrizione all'Albo
dei Presidenti di seggio elettorale; presentazione domande
Manifesto
Entro il mese di ottobre di ogni anno i cittadini iscritti nelle liste
elettorali dei Comuni, in possesso dei requisiti di idoneità, possono
chiedere di essere iscritti nell'Albo delle Persone idonee all'ufficio di
Presidente di seggio elettorale, che è tenuto presso la cancelleria di
ciascuna Corte d'Appello. Gli elettori grottesi interessati ad essere
iscritti nell'Albo possono presentare domanda, entro il 31 ottobre, al
Comune di Grotte (leggi
l'avviso). Tra i requisiti, è necessario essere in possesso del
titolo di studio non inferiore al Diploma di istruzione secondaria di
secondo grado (diploma di scuola superiore).
Chiesa. Domenica 9 ottobre verrà proclamato
Santo il Beato Giovanni Battista Scalabrini
Giovanni Battista Scalabrini
Il beato Giovanni Battista Scalabrini domenica 9 ottobre verrà
proclamato santo.
Domenica prossima, 9 ottobre 2022, verrà proclamato Santo, da papa
Francesco, monsignor Giovanni Battista Scalabrini, che fu vescovo di
Piacenza a fine '800. La notizia è stata accolta con gioia dai fedeli
grottesi "scalabriniani".
Così san Giovanni Paolo II ne ha tratteggiato la figura: “Profondamente
innamorato di Dio e straordinariamente devoto dell’Eucaristia, egli seppe
tradurre la contemplazione di Dio e del suo mistero in una intensa azione
apostolica e missionaria, facendosi tutto a tutti per annunciare il Vangelo".
Nato a Fino Mornasco l'8 luglio 1839, Giovanni Battista Scalabrini entra in
seminario nel 1857 e viene consacrato sacerdote il 30 maggio 1863. Insegna
nel seminario minore e ne diviene rettore dal 1868 sino al 1870, quando è
nominato parroco di san Bartolomeo a Como. Elabora e fa pubblicare Il
catechismo cattolico ed il Piccolo catechismo per gli asili
d'infanzia (nel 1875). Segnalato a papa Pio IX da san Giovanni Bosco
(per lo zelo pastorale e per il devoto attaccamento alla Sede apostolica
dimostrato nelle Conferenze sul Concilio Vaticano pubblicate nel 1873) viene
eletto Vescovo di Piacenza all'età di 36 anni e consacrato a Roma il 30
gennaio 1876.
Il 5 luglio 1876 fonda “Il Catechista Cattolico”, prima rivista
catechistica in Italia. Nel 1879 fonda a Piacenza L'Istituto per le
sordomute. Nel 1880 fonda il giornale diocesano “La Verità” ed è tra i
promotori della rivista teologica “Divus Thomas”.
Come Pastore si interessa ai fenomeni migratori. Si rende conto dei grandi
interessi economici esistenti dietro le migrazioni di interi popoli e non
esita a definire mercanti di carne umana chi specula su quelle
disperazioni.
Il 9 luglio 1887 istituisce un comitato per la protezione dei migranti
che prenderà il nome di "Società San Raffaele". Nel corso degli anni si reca
in molte città a tenere conferenze sulla situazione degli italiani in
America ed istituirà dei comitati locali della “San Raffaele” per la
protezione degli emigrati a Roma, Genova, Firenze, Torino e Milano.
Nel 1887 fonda la congregazione dei Missionari di san Carlo Borromeo,
conosciuti come Scalabriniani, per la cura degli emigrati italiani;
cura nella quale riesce a coinvolgere anche le Apostole del Sacro Cuore di
Gesù, fondate dalla forlivese Clelia Merloni. Grazie alla sua iniziativa
nasce nel 1891 a New York la Italian St. Raphael Society, la prima e
principale organizzazione cattolica per gli immigranti italiani negli Stati
Uniti. L'impegno di Scalabrini a tutela degli emigranti diviene famoso anche
al di fuori del Regno d'Italia.
Il 19 marzo 1889 consegna il crocifisso a madre Francesca Saverio
Cabrini che, con le sue Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, si reca
negli Stati Uniti ad assistere gli emigrati italiani. Nel 1892 erige l'Opera
di Sant'Opilio per i chierici poveri e nel 1894 apre sottoscrizioni per i
restauri del Duomo di Piacenza.
Il 25 ottobre 1895 fonda la congregazione delle Suore missionarie di San
Carlo Borromeo per l'assistenza agli emigrati. Nel 1900 accoglie in
diocesi ed approva le costituzioni delle Suore Apostole del Sacro Cuore di
Gesù, fondate da Clelia Merloni.
Come vescovo sente la necessità di restare unito ai suoi missionari: il 18
luglio 1901 parte da Genova per la sua prima visita pastorale oltreoceano ai
migranti italiani negli Stati Uniti d'America. Il 10 ottobre viene ricevuto
dal presidente statunitense Theodore Roosevelt.
Il 13 giugno 1904 parte per la seconda visita pastorale nelle Americhe dove
visita i missionari e le comunità italiane del Brasile.
Nel 1905, a pochi mesi dalla morte, propone alla Santa Sede la costituzione
di una Commissione centrale per tutti gli emigrati cattolici che può
essere considerato il precursore dell'attuale Pontificio consiglio della
pastorale per i migranti e gli itineranti.
Durante il suo episcopato ha compiuto cinque visite pastorali in tutte le
365 parrocchie della diocesi, ha indetto tre sinodi diocesani, ha inviato
settantadue lettere pastorali e ha consacrato duecento chiese.
Muore il 1º giugno 1905 a Piacenza; le sue spoglie riposano nella cattedrale
della Città.
È stato proclamato beato da papa Giovanni Paolo II durante una
cerimonia svoltasi in Piazza San Pietro il 9 novembre 1997; sarà proclamato
santo il 9 ottobre 2022 nella basilica di San Pietro in Vaticano da papa
Francesco.
Spettacolo. "The Look of the year" Italia 2022:
presentata da Angelo Palermo la finale nazionale
The Look of the year
Finaliste
Presentata da Angelo Palermo la finale nazionale di "The Look of the
year" Italia 2022.
Sabato
1 ottobre, al Teatro Pirandello di Agrigento, si è svolta la finale
nazionale del concorso di bellezza “The Look of the year” 2022.
Sul palco, a presentare le bellissime finaliste provenienti da ogni regione
d’Italia, il grottese Angelo Palermo (vedi foto a lato), alla
conduzione della manifestazione conclusiva al termine della quale è stata
proclamata vincitrice la 17enne Carlotta
Gallina.
Nei mesi precedenti si erano svolte le selezioni provinciali e regionali,
superate le quali le finaliste sono approdate ad Agrigento. La vincitrice
Carlotta Callegaro rappresenterà l'Italia, il prossimo 23 ottobre a
Sanremo, per la finale mondiale di “The Look of the year” 2022, le cui
selezioni si sono svolte in contemporanea in più di 40 Paesi nel mondo.
"The Look of The Year" è una manifestazione internazionale legata al mondo
del modelling, che dona opportunità di miglioramento professionale e
visibilità alle future modelle. È un punto di riferimento per le ragazze che
desiderano intraprendere una carriera nel mondo della moda; nel corso degli
anni ha formato alcune delle più belle e affermate modelle a livello
mondiale, delle quali alcune sono diventate attrici e showgirl: Cindy
Crawford, Vanessa Incontrada, Nina Moric, Ines Sastre, Natasha Stefanenko,
Elenoire Casalegno, Gisele Bundchen, Stephanie Seymour, Natalia Samanova,
Yfke Sturm, Elena Santarelli, Linda Evangelista.
Cinema. Ausilio Polifemo nel
film "Madame Luna" di Daniel Espinosa
Con Espinosa
Ausilio Polifemo nel film "Madame Luna" di Daniel Espinosa.
Il regista Daniel Espinosa è famoso: ha diretto attori come Denzel
Washington e Ryan Reynold, nonché il recente film della Marvel Morbius.
L'ultima sua opera, in fase di lavorazione, è un film da titolo "Madame
Luna", con le riprese effettuate in Calabria e ad Agrigento. La
pellicola narra fatti realmente accaduti: racconta la vicenda di una giovane
donna eritrea che, dopo aver vissuto per anni in Libia diventando una
trafficante di vite umane, è costretta a fuggire e intraprendere un "viaggio
della speranza", sbarcando come rifugiata in Italia, dove si ritroverà a
fare i conti con il suo passato. Il film è una coproduzione tra Svezia e
Italia, prodotto da David Herdies per Momento Film in co-produzione con
Marco Alessi per Dugong Films, con il sostegno della fondazione Calabria
Film Commission, della Regione Sicilia - Sicilia Film Commission, il
contributo del Mic (Ministero della Cultura) e dello Swedish Film Institute,
oltre al patrocinio del Comune di Lamezia Terme e a quello, gratuito, del
Comune di Agrigento. Nel cast, non come semplice comparsa ma con il ruolo di
"figurazione speciale", il grottese Ausilio Polifemo che sarà presente
in due scene del film (nelle quali viene mostrato il battesimo della figlia
del boss), in cui canterà due canzoni.
Oltre ad Ausilio, nel cast figurano attori non professionisti allo loro
prima esperienza (Meninet Abraha Tefeni e Hilyam Weldemichael, entrambe di
origine eritrea), ma anche i volti noti di Claudia Potenza ed Emanuele
Vicorito (presente in Gomorra). La sceneggiatura è scritta da Maurizio
Braucci (Gomorra, Anime nere e Martin Eden), in collaborazione con Suha
Arra. Le scenografie sono curate da Brigitte Broch, premio Oscar per il film
Moulin Rouge di Baz Luhrmann e i costumi da Nicoletta Taranta.
Comune. Grotte: finanziata la costituzione di una
comunità energetica
Comunità energetiche
Grotte: finanziata la costituzione di una comunità energetica.
"Grotte ha ottenuto il finanziamento destinato ai Comuni dal dipartimento
dell'Energia per la creazione di una Comunità energetica, ossia un gruppo di
soggetti che si organizzano per produrre e condividere localmente l'energia
prodotta da fonti rinnovabili, al fine di coprire il loro fabbisogno
energetico simultaneo indipendentemente dalla connessione fisica agli
impianti di produzione. L'iniziativa prevede l'istituzione della Cer e la
trasmissione della richiesta al Gestore dei servizi energetici (Gse) di
ammissione al servizio di valorizzazione e incentivazione dell'energia
elettrica condivisa". Questo è il testo del comunicato diffuso
dall'assessore ai Lavori Pubblici Antonio Morreale e dal sindaco di
Grotte Alfonso Provvidenza.
Con l’approvazione, da parte del Dipartimento regionale dell’Energia,
dell’elenco dei 301 Comuni dell’Isola che riceveranno i contributi
per la costituzione di “Comunità di energie rinnovabili e solidali” (Cer),
si è avuta la conferma che anche Grotte riceverà il finanziamento per
il progetto, per un importo di euro 11.773,20.
In totale la Regione Sicilia finanzierà quasi 4 milioni di euro (3.835.338
euro) per la realizzazione di associazioni composte da cittadini, condomìni,
attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali, piccole e medie
imprese, cooperative, che uniranno le forze per dotarsi localmente di uno o
più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da
fonti rinnovabili. Seguendo questo percorso, in Sicilia si potrà
produrre e fornire a livello decentralizzato energia pulita a prezzi
accessibili.
Le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo fondamentale nell’attivazione
delle Cer, per questo la Regione aiuta i Comuni a far partire questi nuovi
modelli energetici che devono essere costruiti su misura, in base al tipo di
territorio, alle esigenze dei cittadini e alle tipologie di fonti di energia
alternativa più adatte fino alla realizzazione di un piano energetico che
consenta la sostenibilità della comunità. I Comuni ammessi alle agevolazioni potranno ottenere dal Dipartimento
dell’Energia un’anticipazione pari al 40 per cento del contributo totale
e l’Amministrazione regionale accompagnerà gli enti locali nelle diverse
fasi del processo fino alla definitiva costituzione delle comunità.
Pittura. Antonio Pilato espone a Roma, alla mostra
"Omaggio a San Francesco", sino al 12 ottobre
Antonio Pilato
Inaugurazione
Sarà
fruibile e aperta al pubblico sino a mercoledì 12 ottobre (dalle ore
09.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00) la Mostra "Omaggio a San
Francesco" ospitata presso la Basilica dei Santi Pietro e Paolo all'Eur
(Piazzale dei Santi Pietro e Paolo, 8).
Alla manifestazione, inaugurata con successo sabato 1 ottobre,
con la partecipazione dei critici d'arte
Mara
Ferloni, Barbara Righetti e Enrico Cassia, prende parte
il
pittore grottese Antonio Pilato (vedi foto a lato).
La mostra, che vede la partecipazione complessiva di 27 artisti selezionati, è dedicata a San Francesco d'Assisi, Patrono
d'Italia, per l'anniversario della sua morte; le opere sono tutte inerenti
al tema, con una particolare attenzione alle bellezze della natura tanto
care al Poverello di Assisi.
Le tele di Antonio Pilato evidenziano le condizioni degli ultimi e degli
oppressi, a cui San Francesco ha dedicato la vita facendosi piccolo come
loro; in esse si coglie una riflessione profonda sulla lotta continua che
uomini, donne, vecchi e bambini affrontano quotidianamente per la
riconquista della loro stessa esistenza attraverso uno slancio verso la
vita.
La mostra è patrocinata da "Arte in Cammino", Roma Capitale e Regione Lazio.
Chiesa. "Preghiera per la pace", una iniziativa
del CHARIS; oggi a Casteltermini
Locandina
“In
verità vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per
chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli, glielo concederà”
(Mt 8,19).
Sono il richiamo evangelico, gli appelli incessanti del Santo Padre
Francesco e dei nostri vescovi e pastori, il riferimento all’enciclica
“Fratelli tutti”, il grido dei poveri e dei fragili, a muovere questa
grande veglia di preghiera per la pace, organizzata da CHARIS-Italia
(CHArismatic Renewal International Service), che vede la partecipazione
straordinaria del cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza
episcopale italiana. Mercoledì 5 ottobre, alle 19.00, presso la Basilica romana di Santa
Maria Maggiore e in tutte le chiese del Paese che hanno aderito
all’iniziativa, la grande famiglia del Rinnovamento Carismatico, con le
sue tante anime appartenenti al mondo cattolico, evangelico, pentecostale,
si riunirà fisicamente e intenzionalmente per implorare da Dio che cessino
le armi in Ucraina e in quelle tante zone di conflitto dove da anni si
combatte la “Terza Guerra mondiale a pezzi”.
Questa guerra subdola e logorante sta mettendo in ginocchio intere
popolazioni costrette alla fuga, affamate, piagate da un tributo di sangue
di fronte al quale non si può voltare lo sguardo, oltre a devastare il
Creato.
Come membri di questa “corrente di grazia” vogliamo invocare lo
Spirito di Dio affinché aleggi sul mondo intero realizzando un’autentica
conversione del cuore, primo motore per diventare artigiani di pace
desiderosi di costruire un nuovo modo in cui abitare la nostra Casa comune.
Solo attraverso lo Spirito possiamo realmente camminare insieme, cercando il
bene comune e rispettando il diritto, fino al punto di riconoscere nel
nemico il volto di un fratello.
Per la diocesi di Agrigento l'appuntamento è ospitato dalla comunità
ecclesiale di Casteltermini, presso la chiesa di San Francesco;
alle ore 18.00 la santa Messa e di seguito la Preghiera per la pace
nel mondo.
Cordoglio. "Pino Di Silvestro è morto. I
grandi artisti non muoiono mai"; di Gaspare Agnello
Di Silvestro e Agnello
Pino
Di Silvestro, nato a Siracusa il 15 maggio del 1934, è morto lo
scorso giovedì 29 settembre. Docente di letteratura tedesca è stato un
artista eclettico: pittore, incisore (ha illustrato opere di Consolo,
Bufalino, Sofocle, Eschilo, Dante). Ha scritto anche due libri di
narrativa: La fuga, la sosta, Rizzoli 2002 (con il quale il 28
settembre 2003 ha vinto la XVI edizione del Premio letterario "Racalmare-
Leonardo Sciascia") e L’ora delle vipere, Dalai Editore 2007. Di
seguito il ricordo di Gaspare Agnello.
*****
Anche i grandi artisti muoiono come i
comuni mortali.
All’età di ottantotto anni è morto a Siracusa Pino Di Silvestro incisore,
pittore, fotografo, scrittore e raffinato germanista.
Probabilmente era l’ultimo artista che usava il ‘torchio a mano’ per
stampare le sue meravigliose incisioni.
La sua produzione artistica e letteraria è veramente immensa.
Nel 1978 pubblica il catalogo della sua mostra tenuta prima a Noto e poi a
Siracusa con il titolo Ortigia e gli Iblei.
A Ragusa, alla galleria Il Gabbiano, nel 1980, espone le sue acqueforti e
xilografie, con una bella presentazione di Enzo Papa.
Nel 1981 pubblica un catalogo della mostra organizzata dall’Istituto di
cultura di Stoccarda in collaborazione con l’Ente provinciale per il
turismo di Siracusa, in cui sono state esposte le opere incise dal 1974 al
1981.
Espone ancora le sue xilografie a Offenbach e a Milano nel 1986 e Franco
Sciardelli gli pubblica il magnifico catalogo che ha il titolo ‘Le
xilografie die Holzschnitte’ con un presentazione di Sebastiano Addamo.
In questo stesso catalogo Bufalino scrive: “Occorre una minima dose di
lieta demenza, credo, per praticare l’incisione. Chi dipinge o scolpisce ha
davanti a sé un corposo nemico da vincere: la tela bianca, il blocco di
marmo; ma l’incisore che, con uno strumento aguzzo, semina di impercettibili
segni il rame, il legno, la pietra, è come se combattesse col vento, e gli
abbisognano una mano paziente, una vista aquilina, uno scrupolo d’orologiaio
per potere uscire vivo da un’impresa di così ostinato, meticoloso e crudele
rigore. Alla quale può dedicarsi dunque solo chi abbia nel proprio sangue
una goccia o due di follia: Pino Di Silvestro, appunto”.
E ancora in questo stesso catalogo Konrad Heldig scrive di Pino Di
Silvestro: “Una volta, paradossalmente, egli così si espresse: ‘il segno
come sogno e il sogno come segno’. Proprio questa inclinazione al gioco di
parole, al calembour, al doppio senso, fa del suo dominio icastico, il
marchio e la firma di uno spirito artistico e umano, meridionale, arcaico e
retrospettivo”.
Nel 2000 espone, assieme a Lela Pupillo, i suoi lavori a Parigi in rue de
Varenne. Il catalogo porta il titolo ‘La lumière e les formes’ e una
introduzione di Vincenzo Consolo dal titolo ‘Les epigraphes’.
Nel 1992 stampa, con il torchio a mano, 75 copie firmate di tre acqueforti
per tre ‘storie naturali’ di Jules Renard.
Nel 1996 pubblica con Sellerio il libro “Le epigrafi di Leonardo Sciascia”
con una prefazione di Vincenzo Consolo. Le epigrafi di Sciascia sono
incisioni che rappresentano i testi sciasciani. Con una incisione Di
Silvestro riesce a dire quello che Sciascia dice con un libro.
Con l’editore Lombardi pubblica “Augusto Von Platen a Siracusa” ‘La fine di
un viaggio’.
Illustra il XXXIV ciclo di spettacoli classici al teatro greco di Siracusa
con due xilografie relative a “Le Coefere” di Eschilo e alla “Medea” di
Euripide”.
Nel 2022 pubblica, con Rizzoli, il libro “La fuga, la sosta - Caravaggio
in Sicilia” - con il quale si aggiudica la XVI edizione del Premio
letterario Racalmare-Sciascia città di Grotte, del 2003, presieduto da
Vincenzo Consolo, con la seguente motivazione scritta proprio dallo stesso
Consolo: “Il romanzo narra della sosta a Siracusa del Caravaggio,
fuggitivo da Malta. Di Silvestro, ha scritto quest’opera con una puntigliosa
ricerca di documenti inediti (raccolti nell’appendice del volume) che danno
al romanzo l’aspetto della verosimiglianza, e con una fervida invenzione, in
un forte contrasto tra luci ed ombre alla maniera caravaggesca, in uno stile
ricco, articolato, non immune da un sicilianismo che nasce oltre che da una
esigenza di colore storico, dalla legge dell’eufonia e dalla forza iconica
del linguaggio”.
Nel 2007, con Baldini e Castoldi Dalai pubblica “L’ora delle vipere” che è
uno spaccato drammatico del fascismo a Siracusa.
Negli ultimi tempi ha illustrato “Le favole della dittatura” di Sciascia per
Publitalia che non hanno ancora visto la luce per contrasti tra Dell’Utri e
la famiglia Sciascia.
L’Associazione "Amici di Leonardo Sciascia" ha pubblicato una sua pregevole
incisione su una delle cartelle annuali prodotte dall'Associazione.
Nel libro “Nel paese di Cunegonda - Leonardo Sciascia e le culture di lingua
tedesca” pubblicato da Leo S. Olschki a cura dell'Associazione "Amici di L.
Sciascia" si trova un saggio di Di Silvestro dal titolo “Mi piacerebbe
scrivere una prefazione sfiziosa” - ‘Sciascia e l’universo germanico’.
Da quanto da noi scritto si evince che Di Silvestro è stato uno dei più
grandi personaggi letterari della nostra isola con una dimensione europea.
Un letterato che ha avuto rapporti con il mondo artistico e letterario del
suo tempo.
Negli ultimi tempi la sua Siracusa le è stata matrigna, ma noi, amici di
Sciascia di Consolo, di Bufalino non ci siamo mai dimenticati di Pino di
Silvestro e abbiamo esposto le sue opere a Grotte, a Racalmuto, ad
Agrigento.
Avevamo ancora dei progetti in comune per portare le epigrafi di Sciascia
nella casa natale dello scrittore di Racalmuto e per esporre le sue
incisioni che per tutto il 2000 mandava ai suoi amici più cari.
Speriamo di potere continuare il discorso con il figlio perché i grandi
artisti non muoiono mai.
Grazie Pino. Ci ricorderemo sempre di te.
Editoria. "Pomodamore: un omaggio al mio
paese e alla Sicilia";
di Rodolfo Costanza
Rodolfo Costanza
Pomodamore
Guarda il video
La Stampa
20/02/2022
La Stampa
29/05/2022
Venerdì 30 settembre, presso la Biblioteca comunale
"M. L. King" di Grotte, è stato presentato il romanzo "Pomodamore"
di Rodolfo Costanza
(guarda il video);
sottotitolo "Donne, amori, galantuomini e rivoluzionari di Sicilia" (LFA
Publisher editore). Di seguito pubblichiamo un intervento dell'Autore.
*****
Da quando sono in
pensione ho iniziato a cimentarmi con i romanzi; Pomodamore è uno di
questi.
Scrivere romanzi credo sia un'attività culturale appagante e, sotto
l'aspetto formativo, arricchente. Per me lo scrivere un testo è anche un
processo che porta un sistema dallo stato iniziale A allo stato finale B.
Per chiarire meglio questa relazione bisogna introdurre il concetto di
sintropia, il quale ha uno stretto rapporto con la creazione di una
qualsiasi opera letteraria. Chiariamo brevemente cos'è il concetto di
sintropia.
La sintropia (dal lat. syn insieme di connessione) è un
processo che parte da un insieme di elementi confusi, disordinati e va verso
un sistema organizzato avente scopi e finalità ben precisi.
In conformità a questa breve definizione, possiamo dire che l'arte dello
scrivere libri è uno dei pochi processi sintropici, che creano un sistema
organizzato.
L'arte di scrivere libri parte dal disordine e dalla varietà dei suoi
elementi (lettere dell'alfabeto, punteggiature, trama, frasi, regole
grammaticali, pensieri, concetti, fatti, obiettivi, ecc) per creare,
attraverso la ragione, la logica e la fantasia, un sistema ordinato e
comprensibile che può essere un romanzo, un poema, un saggio, un racconto,
una sceneggiatura, un dramma, una commedia ecc.
Ci sono però sistemi letterari di valore diverso (quello che voglio dire è
che vi sono libri e libri); solo le grandi opere letterarie, in quanto tali,
sono e creano degli archetipi immortali (esemplare unico).
Infatti, sono gli archetipi che fanno grandi i capolavori letterari, anzi
sono essi stessi degli archetipi.
Adesso vediamo di citare alcuni esempi di capolavori e i relativi archetipi:
- il primo archetipo letterario che si conosca (2500 a. C.) è Alla
conquista dell'immortalità
(sottotitolo, L'uomo che strappò il segreto agli dei). Personaggi
archetipi di questo capolavoro sono due, Gilgames' ed Enkidu, famosissimi
eroi della letteratura sumerica;
- l'Iliade di Omero, personaggio archetipo, Achille;
- l’Odissea di Omero, personaggio archetipo, Ulisse;
- l'Oristea di Eschilo, personaggio archetipo, Clitemnestra.
Un personaggio archetipo delle opere di Euripide: Medea; di Sofocle, Edipo
Re e Antigone.
Personaggi archetipi di Shakespeare: Re Lear, Enrico IV.
Archetipo delle opere di Goethe: il Faust.
Con Dante la Commedia in sé diventa un archetipo.
Anche l'opera di Montale, Ossi di seppia, è un archetipo.
Dopo questo discorso sugli archetipi letterari, quello che vi voglio dire è
che il mio romanzo, Pomodamore, non ha la pretesa di essere un
capolavoro letterario che parla di qualche eroe archetipo. Questo non lo
dico per sminuirmi, ma perché sono realista.
Il solo scopo di questo testo è di fare un omaggio al mio paese e alla
Sicilia, e basta.
Iniziative.
"Morte di san Francesco"; da Grotte un omaggio al Santo di
Assisi e patrono d'Italia
Guarda il video
In occasione del 4 ottobre, annuale ricorrenza liturgica dedicata alla
memoria del Poverello di Assisi, riproponiamo "Morte di San Francesco":
un cortometraggio (17
minuti) realizzato a Grotte, per la regia di Gianni Russello (guarda
il video).
Un filmato che, al di là dei limiti di una produzione amatoriale, vuole
esprimere anche visivamente l'affetto che la comunità grottese nutre da
sempre per san Francesco, immaginando il "transito" (la morte) del Patrono
d'Italia nel nostro territorio.
(Guarda il video)
I floridi boschi umbri lasciano il posto ai mandorli e agli ulivi delle
assolate campagne dell'entroterra agrigentino, il volgare italiano del 1200
è tradotto nella lingua del XXI secolo, il consunto saio dei primi frati
minori è sostituito dal nuovo costume fresco di stiratura.
Un certo fascino mostrano le immagini riprese dall'alto con il drone. "Fratelli,
guardate il Creato" sono le prime parole che il protagonista rivolge ai
confratelli che sembrano bivaccare, come in attesa dell'ineluttabile, seduti
accanto a un fuoco. Come sperduto, lo sguardo vaga alla ricerca di pensieri
da esprimere. Nell'interpretazione grottese del celebre "Cantico delle
creature" è evidente la "scuola dei Giudei": gesti, silenzi, sguardi,
pause, intonazione; in ciascun elemento si scorge il richiamo alla Pasqua
di Grotte, in particolare all'Ultima Cena e all'attesa nell'orto degli
ulivi. D'altra parte Francesco, con le sue stimmate, non è considerato un
alter Christus? Al secolare solco della tradizione iconografica si rifà
la rappresentazione di san Pietro (anziano con la folta barba bianca,
guardiano del paradiso) e del Risorto.
Alla realizzazione del video hanno partecipato, come interpreti:
Salvatore Baldo (san Francesco), Calogero Catanese (Gesù),
Vincenzo Arnone (san Pietro), Lillo Agnello (frate), Salvatore
Morgante (frate), Paolo Carlisi (frate) e Filippo Baldo
(frate). Il montaggio e le riprese sono stati curati da Elisa Russello
e Luca Russello. Di Gianni Russello l'ideazione, il coordinamento e
la regia. Buona visione (guarda
il video).
Comune. Approvato dal Consiglio comunale di
Grotte il bilancio di previsione; nota del presidente Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro
Pubblichiamo un comunicato del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro,
sull'approvazione del bilancio di previsione.
*****
"Nella
seduta del Consiglio comunale di giorno 26 settembre 2022 è stato approvato
il bilancio di previsione finanziaria triennio 2022 -2024 e relativi
allegati.
Dopo anni di attività amministrativa si è riusciti a dare un quadro più
strutturale di risanamento definitivo portando il Comune ad avere le casse
discretamente in ordine.
Grazie al lavoro certosino della Giunta con a capo il sindaco Alfonso
Provvidenza ed il gruppo di maggioranza, dopo quattro anni di legislatura,
siamo riuscisti a bloccare l’emorragia contabile che attanagliava la
tranquillità del Comune.
Ricordo che abbiamo evitato il dissesto finanziario che avrebbe significato
una vera e propria catastrofe per la nostra comunità.
Oggi possiamo ritenerci soddisfatti di un risultato importante e cercato sin
dall’inizio dell’insediamento.
Mi preme sottolineare l’impegno costante e pedissequo del Sindaco con delega
alla contabilità al raggiungimento dell’obiettivo.
Il mio ringraziamento, pertanto, va al Collegio dei revisori dei conti per i
consigli migliorativi, ai Consiglieri di maggioranza unici presenti alla
seduta che hanno emendato il punto all’ordine del giorno in questione ed
alla nostra comunità che, finalmente, si è dotata di uno strumento
adeguato".
Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro
Legalità. Presentazione del libro "Mafia - fare
memoria per combatterla", del dott. Antonio Balsamo
Manifesto
Dott. Balsamo
Dott.ssa Luparello
Il Presidente del
Tribunale di Palermo, dott. Antonio Balsamo, sarà a Grotte (AG) per partecipare alla
presentazione del suo ultimo libro dal titolo "Mafia - fare memoria per
combatterla" (edito ad aprile 2022 da "Vita e Pensiero" nella collana
"Piccola biblioteca per un Paese normale). La relazione sul testo sarà a
cura della dott.ssa Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale
di Caltanissetta.
La manifestazione, promossa da Grotte.info Quotidiano in collaborazione con
il Comune di Grotte, si
terrà sabato 8 ottobre, alle ore 18.15, presso l'Aula consiliare "Antonio
Lauricella", nel Palazzo Municipale.
Il programma della presentazione prevede:
- un indirizzo di saluto pronunciato da Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte; Aristotele Cuffaro, Presidente del Consiglio
comunale;
- la relazione sul testo a cura di Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale
di Caltanissetta;
- di seguito dialogherà con l'Autore, dott. Antonio Balsamo, il
giornalista Carmelo Arnone, Direttore di Grotte.info Quotidiano.
La storia del nostro Paese è pesantemente condizionata dalla presenza
pervasiva di organizzazioni criminali che deprimono lo sviluppo economico e
civile di diverse regioni del Sud e che nel tempo hanno allargato il loro
campo d'azione infiltrandosi nei meccanismi dello Stato.
Si fa fatica a definire "normale" un Paese che da decenni non riesce a
estirpare un fenomeno così penalizzante non solo per il Mezzogiorno, ma per
l'Italia tutta.
Utilizzando lo stile avvincente di un reportage "in presa diretta" con i
protagonisti e i testimoni degli eventi, il libro del giudice Balsamo
racconta l'origine e l'evoluzione della Mafia, l'affermazione del suo
potere, le sue cointeressenze economiche, l'espansione al Nord, la sua rete
di relazioni internazionali, componendo un quadro coerente e persuasivo alla
luce dei più recenti accertamenti giudiziari e di una serie di testimonianze
inedite.
Un racconto che non trascura le domande ancora aperte, come quelle sulla
convergenza di interessi alla base dell'omicidio di Piersanti Mattarella e
delle stragi in cui rimasero uccisi Falcone e Borsellino, e sulla
individuazione delle reali motivazioni di alcuni dei più gravi depistaggi
della storia giudiziaria italiana sui quali l'opinione pubblica ancora
attende che venga fatta piena luce.
Antonio Balsamo (1964) è Presidente del Tribunale di Palermo, dopo essere
stato in anni recenti Consigliere Giuridico della Rappresentanza Permanente
di Italia presso le Nazioni Unite a Vienna.
Fino al 2018 ha presieduto la Corte di Assise di Caltanissetta, dove ha
trattato, e definito in primo grado, i nuovi processi sulla strage di Capaci
e sulla strage di via D'Amelio
Ha lavorato a lungo a Palermo dove è stato giudice del processo Andreotti,
del processo per l'omicidio del giornalista Mario Francese (ucciso per
decisione dei vertici di Cosa nostra) e di diversi processi sulla 'guerra di
Mafia' a carico di imputati come Leoluca Bagarella, Benedetto Spera,
Bernardo Provenzano e altri.
Con A. Mattarella e R. Tartaglia è autore di La Convenzione di Palermo:
il futuro della lotta alla criminalità organizzata transnazionale
(Torino, 2020).
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedì 3 ottobre
- ore 08.00, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 08.30, nella chiesa San Rocco, Lodi, santa Messa, Ora Media;
- ore 09.30, in chiesa Madre, santo Rosario;
- ore 10.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
Martedì 4 ottobre
- ore 08.00, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 08.30, nella chiesa San Rocco, Lodi, santa Messa, Ora Media;
- ore 09.30, in chiesa Madre, santo Rosario;
- ore 10.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
Mercoledì 5 ottobre
- ore 08.30, nella chiesa San Rocco,
santa Messa e Adorazione eucaristica;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedì 6 ottobre
- ore 08.00, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 08.30, nella chiesa San Rocco, Lodi, santa Messa, Ora Media;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera della Famiglia;
- ore 10.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
- ore 18.30, a Canicatti, nella chiesa "SS Redentore - Gesù Amore
Misericordioso" (in Via Guglielmo Oberdan), santa Messa con l'ingresso
del nuovo parroco don Rosario Bellavia (accompagnato dai fedeli di
Grotte).
Venerdì 7 ottobre - 1° venerdì del mese
- ore 09.30, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia;
- ore 10.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, riunione dei catechisti della
parrocchie Madonna del Carmelo e San Rocco.
Sabato 8 ottobre
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva.
Domenica 9 ottobre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Avvisi della parrocchia Madonna del Carmelo
- Venerdì 7 ottobre, alle ore 18.30, riunione dei catechisti della
parrocchie Madonna del Carmelo e San Rocco.
- Martedì 11 ottobre, alle ore 19.00, riunione del Consiglio pastorale
parrocchiale.
Sport. Al via le attività della Scuola Calcio
dell'ASD "New Star" di Grotte
Locandina
Inizieranno entro qualche
settimana le attività della Scuola Calcio dell'ASD "New Star" di Grotte.
L'Associazione Sportiva Dilettantistica "New Star" (presidente Alfonsina
Carlisi), in collaborazione con il Centro Nazionale Sportivo "Libertas",
dà il via alla Scuola Calcio le cui attività si svolgeranno nel campo
sportivo polivalente coperto "Francesca Morvillo" e nell'attiguo campo di
calcetto di Via Ingrao. Il responsabile del progetto è Salvatore Rizzo.
La quota d'iscrizione prevista, comprensiva dell'assicurazione, è di 60,00
euro. I giovani che frequenteranno i corsi della Scuola Calcio potranno
partecipare ai campionati FIGC e Libertas. Per informazioni e iscrizioni è
possibile telefonare ai numeri 328.6013789 e 342.1203123.
Iniziative. Aperte le iscrizioni al 1* Torneo di
Biliardo, organizzato dall'Associazione "Nino Martoglio"
Locandina
L'Associazione culturale "Nino Martoglio" di Grotte ha organizzato il 1°
Torneo di Biliardo.
Il biliardo, gioco di origini molto antiche, oggi è considerato una
disciplina sportiva a tutti gli effetti, con l'organizzazione di tornei
internazionali e campionati del mondo per singola specialità. Il gioco è
svolto in un campo rettangolare circondato da sponde e la cui superficie è
ricoperta da un caratteristico panno morbido. Si gioca utilizzando delle
bocce sferiche dette biglie. Le biglie sono mosse tramite l'uso di un'asta
denominata stecca.
Il Torneo si svolgerà presso "Aster Games Bayta" di Grotte; è prevista una
quota di partecipazione di 15 euro.
Le iscrizioni sono aperte sino a sabato 15 ottobre. Per informazioni o
iscrizioni è possibile rivolgersi ad Aristotele Cuffaro (cell.
388.7908838).
Attualità.
"Ex Girgenti Acque: chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato";
di Armando Caltagirone
Armando Caltagirone
Passa
quasi inosservata la notizia del rigetto delle domande d’insinuazione al
passivo fallimentare della “Girgenti Acque”, presentate dagli ex commissari
prefettizi Giuseppe Dell’Aira e Gervaso Venuti.
Il motivo di esclusione, da parte della curatela, è pesantissimo: “Mala
gestio nella conduzione della società fallita e comunque l’eventuale
credito non sarebbe spettante dovendosi ritenere lo stesso estinto per
compensazione con il credito risarcitorio spettante al fallimento”.
Per farla breve e senza tanti inutili tecnicismi, i soggetti in questione,
dall’analisi fatta dalla curatela, hanno amministrato male creando un danno
(alla collettività) con effetto risarcitorio, la cui quantificazione
andrebbe a compensarsi con le avanzate pretese creditorie.
Per dirla volgarmente: chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato. È
mai possibile che restiamo sempre fermi a Napoli? (Simme 'e Napule paisà).
L’Organo tecnico (curatela) si pronuncia - sulla scorta, si presume, di
evidenze documentali - sulla mala gestione, tanto da parlare di
effetto risarcitorio, per poi concludere: “Nulla ti devo perché nulla tu
devi”.
Non sarebbe più corretto, in presenza di mala gestione, interessare
le competenti autorità per chiedere conto e ragione di questa vera o
presunta mala gestione?
In tempi non sospetti ho chiesto, da profano spettatore, al senatore in
pectore Scarpinato, in occasione di una sua visita elettorale a Grotte, un
giudizio sull’anomalo rapporto tra il capo d’accusa, uno dei tanti,
formulati dalla Procura nei confronti del sig. Marco Campione, sui costi
fittizi, finalizzati agli aumenti tariffari e la gestione dei commissari
prefettizi che di quei costi artificiosi non ha mai tenuto conto.
La sintesi della domanda: Se la Procura ha ragione e le tariffe (più care
d’Italia) sono state il frutto di brogli contabili con costi inesistenti,
eliminando, da parte dei commissari, i costi fittizi senza ritocchi alle
tariffe (uguali a prima) in bilancio si sarebbe dovuto ottenere se non
l’utile, almeno il pareggio. Nulla di tutto questo. Il risultato della
gestione commissariale è stato la dichiarazione di fallimento.
La domanda al legislatore in pectore era: come mai nessuno chiede conto e
ragione di tale gestione?
La risposta. Non ho ottenuto nessuna risposta!
Magari fra cinque anni, riproponendo la domanda, la risposta sarà: Siamo
stati all’opposizione.
Passano gli anni, cambiano gli uomini, le sigle, gli organismi, ma il bidone
di plastica resta sempre in prima linea.
Spero non essere profeta di sventure; anche AICA è destinata al fallimento.
Non è certo da prendere come esempio di economia “bocconiana” pagare 15.000
euro al mese (180.000 l’anno) di affitto del ramo di azienda per un ramo che
vale all’incirca 300 mila euro.
Sarebbe come dire: pago 5.000 euro di affitto al mese per un appartamento
che ne vale appena 100 mila.
Magari gli amministratori che si succederanno nel tempo avanzeranno, anche
loro, domanda d’insinuazione al passivo fallimentare e come per i commissari
prefettizi sarà loro detto: “Chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.
Simme ad Agrigendo a terra do bidone (bidone in tutti i sensi)”.
Ambiente. Nella villetta "Belvedere" la 30^
edizione dell'iniziativa "Puliamo il mondo"
Studenti
Volontari
Raccolta
Manifesto
Il Comune di Grotte assieme al
circolo Legambiente Rabat di
Agrigento, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “A. Roncalli” di
Grotte ed alla ditta ISEDA srl, ha aderito alla 30^ edizione di Puliamo il
Mondo, iniziativa che a Grotte si è svolta nella mattinata di venerdì 30
settembre 2022 nell’area verde sottostante il “Belvedere”.
Muniti di guanti, pinze, pettorine personalizzate e cappellini gli studenti
del “Roncalli” si sono dati appuntamento al Belvedere, il luogo di
aggregazione giovanile più frequentato dai grottesi, per prendere parte a
“Puliamo il Mondo”, l'edizione tutta italiana di “Clean up the World”, che
si svolge in Italia da trent’anni grazie all’impegno di Legambiente e alla
collaborazione di associazioni, scuole, aziende, comitati e amministrazioni
locali. L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione Comunale in
collaborazione con il Circolo Rabat di Agrigento, l’istituto Comprensivo
Roncalli e l’Iseda, ha coinvolto attivamente, anche quest’anno, gli studenti
delle classi quinte della scuola primaria, accompagnandoli in un percorso di
educazione ambientale a misura di bambino.
“Dopo il successo dell'anno scorso a Puliamo il mondo, realizzato sulla
strada della contrada Racalmare - dice Antonio Morreale,
assessore all’ambiente -, anche quest'anno abbiamo voluto ripetere
l'evento spostandoci in un altro luogo simbolo del degrado e dell'abbandono
dei rifiuti che è l'aria verde sottostante il Belvedere. Questo luogo è
sicuramente particolarmente frequentato dai giovani, ai quali quest'anno
vogliamo lanciare un forte messaggio di sensibilizzazione contro l'abbandono
dei rifiuti”.
E quale miglior modo se non quello di mostrare la mole di rifiuti che
un’area verde, deputata ad accogliere i giovani, riesce ad accumulare col
passare tempo. Sotto lo sguardo vigile di docenti e volontari, gli studenti
del Roncalli hanno perlustrato l’intera zona intercettando e raccogliendo
diversi cumuli di spazzatura rigorosamente differenziati e smaltiti negli
appositi contenitori.
“Credo fermamente - dichiara Accursia Vitello, docente di
lettere - che la lezione di educazione ambientale a cui oggi i nostri
studenti hanno partecipato rappresenti una delle esperienze più coinvolgenti
e produttive che il percorso scolastico possa offrire a ciascuno di loro.
Consapevoli che la protezione e la salvaguardia della natura passi
indubbiamente attraverso la cura e la pulizia del proprio territorio, con
l’evento di oggi, vogliamo ingenerare nei nostri studenti il desiderio di
riappropriarsi del proprio territorio. La cura e la pulizia messa in atto
stamattina è un’azione allo stesso tempo concreta e simbolica, che rende
Grotte più pulita e vivibile. Toccare con le proprie mani e vedere con i
propri occhi le varie forme di degrado ambientale che si consumano nella
nostra comunità favorisce concretamente lo sviluppo di un cambiamento dei
loro atteggiamenti verso l’ambiente”.
Un'importante lezione che pone le basi per un cambiamento degli
atteggiamenti dei giovani verso l’ambiente, ma che raggiunge anche le
famiglie degli studenti attraverso le loro narrazioni e il loro esempio.
“Siamo contenti come circolo Rabat di Agrigento - dice Daniele
Gucciardo, presidente del Circolo - di raccogliere l'invito di
partecipare a questa iniziativa organizzata dal Comune di Grotte, che ha
aderito alla giornata mondiale di pulizia che si intitola Puliamo il mondo,
e siamo soddisfatti della partecipazione della popolazione scolastica, ma
anche della comunità locale, che è molto entusiasta. Abbiamo fatto
un'attività di pulizia della villetta che è un'attività dimostrativa e di
sensibilizzazione dei piccoli cittadini di questa comunità, ma soprattutto
puntiamo a sensibilizzare anche gli adulti attraverso ciascuno loro”.
Grande gioia ed entusiasmo a fine lavoro per il materiale raccolto,
rigorosamente documentato attraverso gli scatti fotografici e i video dei
presenti. Ai ragazzi basta poco per vivere una bella avventura, soprattutto
se a guidare i loro passi c’è come obiettivo l’amore, la cura e la
salvaguardia del proprio ambiente.
“Anche quest'anno il Comune di Grotte ha aderito a Puliamo il mondo -
conclude Alfonso Provvidenza, sindaco di Grotte -, una bellissima
iniziativa, che abbiamo deciso di dedicare alla villetta Belvedere che come
tutti sappiamo in questi anni è stata spesso oggetto di uno scempio per
quanto riguarda la mancanza di decoro urbano. L'obiettivo di questa
amministrazione è quello nel breve periodo di ripristinare la fruibilità di
questa splendida villetta, e oggi grazie alla presenza dei nostri
meravigliosi studenti abbiamo voluto dare il via a questa operazione.
Naturalmente non posso fare altro che ringraziare tutti i soggetti che hanno
partecipato, tutti coloro che sono stati presenti, come ad esempio
l'associazione Padre Vinti Onlus, le forze dell'ordine, e naturalmente il
mio grazie principale va alla scuola, va alla Preside, va agli studenti che
come sempre hanno arricchito la nostra la giornata, rendendo unica questa
splendida iniziativa”.
Nelle foto a lato, alcuni momenti della giornata.
Letture Sponsali. "Una vita senza fede è
povera di speranza"
Nozze di Giuseppe e Maria
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Nel Vangelo di questa domenica viene affrontato uno dei temi più controversi
del Cristianesimo e, in generale, delle religioni cosiddette rivelate: la
fede. Fede significa credere in qualcosa che non abbiamo direttamente
constatato.
Celebre, a questo riguardo, è l'episodio narrato nel Vangelo di Giovanni, in
cui, dopo averlo invitato a toccare con mano le sue ferite, Gesù ammonisce
l'apostolo esortandolo ad essere credente e non incredulo e conclude
proclamando beati coloro i quali, pur non avendo visto, hanno creduto.
Possedere questo tipo di fede non è facile e Gesù stesso sembra rendersene
conto tanto da pronunciare la famosa iperbole: "... se aveste fede quanto
un granello di senape, potreste dire a questo gelso: <Sradicati e vai a
piantarti nel mare>, ed esso vi
obbedirebbe".
Come a dire che con una fede minuscola in Dio potremmo fare cose in
apparenza impossibili, ma la nostra fede è molto, molto più piccola di così.
C'è però un altro tipo di fede, una fede che non è rivolta a ciò che non
vediamo, non sentiamo o non tocchiamo con mano, ma che egualmente facciamo
fatica a sperimentare: è la fede nel nostro prossimo.
Nel Vangelo di oggi è contenuta una breve parabola, che sembra essere divisa
in due parti. Nella prima parte la nostra mancanza di fede è esemplificata
dalla mancanza di gratitudine dei padroni verso i loro servi fidati. Nella
chiosa finale, ribaltando totalmente il punto di vista (come spesso accade
nei Vangeli),
Gesù rileva come siano i servi a rapportarsi con arroganza verso i padroni,
indipendentemente dal fatto che siano padroni giusti, dimostrando anche loro
una sostanziale mancanza di fede.
In altri termini, il Signore ci dice che il nostro più grande limite non è
solo la mancanza di fede in Dio e nel trascendente, ma la mancanza di fede,
o di fiducia, degli uni verso gli altri. Perfino, a volte, verso coloro ai
quali ci leghiamo da una promessa innanzi a Dio.
È forse un caso che uno dei nomi con cui designiamo l'anello che ci
scambiamo al momento del sì sia proprio questo: fede?
Una vita senza fede è povera di speranza e ricca di insidie. Al contrario,
la fede in Cristo Gesù rinsalda l'unione sponsale e la fede reciproca degli
sposi avvicina entrambi a Gesù nostro Signore.
Noi coppie di sposi dobbiamo dunque pregare Gesù che ci guidi, ci custodisca
e dia sempre il dono prezioso della fede in Lui e gli uni negli altri.
Barbara e Adriano