Poesia. "Il ritorno del nuovo", di Michelangelo
Palermo
Cambia il vento
“IL RITORNO DEL NUOVO”
(Preso l'immarcescibile latitante...)
Quella
volta
così fra le tante altre
tutto prese un giro nuovo, diverso.
Per il grande cambiamento,
si gridava dappertutto,
per rivoltare ogni cosa,
quanto vi è di raffermo nei secoli
e far rinascere tutto daccapo.
Definitivamente.
Poi, a ben guardare,
il vento rimase al passo
in attesa della nuova direzione invocata.
Frastornato e dubbioso a quel bivio,
osservava che ogni cosa ne sostituiva un’altra,
intanto che le vecchie cambiavano nome.
Poesia. "Il mio è un piccolo paese", di Carmelo Luparello
Grotte (AG)
Carmelo Luparello
“IL MIO È UN PICCOLO PAESE”
Il mio è un piccolo paese,
ha solo poche chiese
e qualche monumento
e palazzi ormai disabitati.
Ma c'è ancora la casetta,
tra Via Corano e Corso Garibaldi,
dove abitavano i miei genitori
e gli altri familiari.
E se rivedo piazza Carmona
mi pare di vedere ancor mio padre,
mano nella mano dietro la schiena,
passeggiare con gli amici
e fermarsi ogni tanto
quasi a volere prendere respiro
o approfondire un argomento,
che tanto gli sta a cuore,
e con questa bellissima visione
mi par di tornare fanciulletto,
e di avere a Grotte ancora un tetto
ove la sera andarmene a dormire:
per questo io amo il mio paese.
Mentre lo sguardo si posa
su una costruzione, i pensieri dell'Autore vagano liberi rincorrendo
immagini che la visione suscita. Dall'utilità immediata e concreta del
manufatto al suo significato metaforico, lungo il sentiero che dal
particolare conduce gradualmente al generale.
Carmelo Arnone
“IL PONTE”
Parola magica
che supera ostacoli
e i piedi non bagna.
Un progetto, necessità,
di pietre o mattoni,
di idee o illusioni.
Un ponte è l'amore,
costruisce l'unione,
uniti dal cuore.
I malanni e gli affanni
reclamano un ponte
con la speranza tu l'attraversi.
Le stagioni son ponti
per la Natura sovrana,
solo per noi sono contate.
La nostra vita inizia e finisce,
in mezzo c'è il senso,
per chi lo capisce.
Il futuro
inquieta, crea apprensione, genera timori, ma apre a speranze, possibilità,
novità, attese; non lo si può fermare, lo si può solo vivere. Magari con lo
sguardo meravigliato di un bambino.
Carmelo Arnone
“A BIANCA”
Quella
sera che bambina mi dicesti,
sono emozionata per domani, papà.
Vidi distintamente sul tuo viso
la chiara idea della vita che
quieta allestisce il divenire.