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Giugno 2024

MESSAGGI DAI LETTORI

 

21/06/2024

Poesia. "In che Mondo viviamo", di Giovanni Salvaggio

 

Giovanni Salvaggio
Giovanni Salvaggio

In che Mondo viviamo
Mappamondo


IN CHE MONDO VIVIAMO

Lo sconcerto si alza da uomini liberi,
quelli che non hanno poteri e denari
ma è col sapere che sono coscienti.

Il pane oggi non ha molta importanza
per il mangiare che è a sufficienza,
almeno così l'evoluzione s'avvera.

Un altro è il mondo dove vige la guerra
e per il popolo non c'è democrazia,
le sorti di tutti son di chi li comanda.

Si rimane scioccati alla televisione,
di gente in miseria e la distruzione,
palazzi in rovina e disperazione.

Cimitero è il mare di gente che fugge
scegliendo speranza di un domani migliore
per il posto natio cui dovrà rinunciare.

È il totalitarismo da mettere al bando
facendo baratto del proprio potere per il denaro,
ma è solo lo scempio di gente innocente il risultato.


                   
Giovanni Salvaggio
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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15/06/2024

Poesia. "'Tra mari e suli", di Aristotele Cuffaro

 

Su uno scoglio
Su uno scoglio

In questa poesia ho voluto descrivere la sensazione che ho provato nel sedermi su uno scoglio e ammirare la bellezza estiva.

“TRA MARI E SULI”


Tra mari e suli,
tra suli e mari
sbatti la scumazza.
E lu scuogliu arricriatu
ciarmuliannu  aspetta
la carma di la notti
ca l’estati duna.


                   
Aristotele Cuffaro
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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13/06/24

Poesia. "No all'omologazione", di Salvatore Ciccotto

 

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


San Paolo l'eremita
Eremita


“NO ALL'OMOLOGAZIONE”


Brucio le mie vesti
al sacro fuoco della sovversione.
Difformi i miei passi
si allontanano da un'omologazione a tutti i costi
che ci rende sempre più poveri.
Ricerco il silenzio, la quiete
lontano dai clamori.
Tutto il resto non mi riguarda.
Come un eremita
sono alla ricerca di me stesso
e di un Infinito che pulsa
proprio dentro di me.


                   
Salvatore Ciccotto
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

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07/06/2024

Poesia. "'Nterra cadì", di Aristotele Cuffaro

 

Caduta per terra
Caduta per terra

Credo che tutti abbiano avuto forti delusioni con amici che consideravano fratelli. Ho voluto esprimerlo in questa poesia.

“NTERRA CADÌ”


‘Nterra cadì,
la pigli, l'avvicini.
Cu na mani la strinci,
cu l’antra la susi.
Arrivi a sudari,
a faticari, a soffriri.
Fa forza, arrisacchi,
cafuddi, un trovi paci,
la vista annorbi.
Strazzatu lu cori.
Scurri e lassi...
lassi sciddicari
chidda ca cridivatu
amicizia di frati.


                   
Aristotele Cuffaro
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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06/06/2024

Poesia. "L'altra rivoluzione", di Michelangelo Palermo

 

Alberi potati
Alberi potati

Come marionette nelle mani del falegname, costruite in serie, o come polli allevati in batteria; così molte persone conducono la propria esistenza nell'irreale percezione di un'apparente libertà, nell'illusione di una falsa autodeterminazione.
Perché occorrerebbe leggere, studiare, informarsi, esercitare lo spirito critico, la capacità di mettere in discussione dogmi e consuetudini, il coraggio di fare una scelta (essere "ereti
ci", dal greco hairetikós "che sceglie"). Troppa fatica; è più semplice lasciarsi trascinare dalla corrente, inebetirsi dinanzi agli schermi (della tv, dello smartphone, del tablet), ingollare supinamente - quale preziosa verità - qualsiasi sciocchezza propinata dall'influencer (social, politico, filosofico, religioso) di turno. Perché mai prendersi la briga di conoscere "il mito della caverna" di Platone, immergersi nella lettura de "Il mondo nuovo" di Huxley, lasciarsi avvincere da "Fahrenheit 451" di Bradbury o da "Il signore delle mosche" di Golding? Non sia mai che qualche dubbio s'insinui nelle fragili menti aduse all'atavica inerzia.
"Stay hungry, stay foolish" (siate affamati, siate folli) è l’invito di Stewart Brand sull’ultimo numero di "Whole Earth Catalog ", citato da Steve Jobs in un celebre discorso. Fame e follia sono alla base delle rivoluzioni. Oggi più che mai s'impone l'urgenza di una rivoluzione delle coscienze, "l'altra rivoluzione", che prenda origine dalla fame di conoscenza, da una sana, pacifica, entusiasmante follia. Una rivoluzione che renda concreto l'anelito alla libert
à. "E se una radio è libera - cantava Finardi -, ma libera veramente, mi piace anche di più perché libera la mente".
Carmelo Arnone

“L’ALTRA RIVOLUZIONE”

La rivoluzione la senti
o non la senti per niente.
Se in quei primi teneri anni
viene depredato il pensiero
e alterato l’essere…
che rimane?
Se non tronchi uniformi e cavi
senza foglie e chioma sopra
né terra e acqua alle radici.
In ogni caso la piena potatura,
come dei rami all’albero,
dei tenui entusiasmi.


                   
Michelangelo Palermo
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

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