Attualità.
"Deporre i potenti dai troni""; di Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Ieri mattina ci siamo svegliati e abbiamo trovato che il presidente
Macron aveva riunito attorno a un grande tavolo più di 20 Capi di
Stato e di governo dei Paesi europei (Germania, Spagna, Inghilterra in
testa) e il nostro sottosegretario Ciriello, per chiedere a tali Stati
di disporsi a partecipare con le loro Forze Armate alla guerra d’Ucraina
per sconfiggere la Russia.
Ha aggiunto che altrimenti molti di tali Paesi, seduti attorno a quel
tavolo, prima o poi sarebbero stati invasi.
Formulando tale minaccia il capo francese dà per scontato,
all’insaputa di governi, Parlamenti e popoli, che l’Unione europea
sia in guerra con la Russia e che questa guerra debba concludersi
con la sua disfatta.
Che dopo 79 anni di tregua, che non è mai riuscita a diventare vera
pace, il popolo europeo si svegli una mattina scoprendo di essere di
nuovo gettato in una guerra che, come la precedente, cominciata con i
patti e le nefaste dichiarazioni di guerra della Germania e dell’Italia,
non potrebbe che tradursi in una guerra mondiale, è cosa che fino a
ieri sarebbe stata considerata impensabile e inaudita.
L’Ucraina ha tutto il diritto, anche se non il vanto, di decidere per
legge di non voler uscire dalla guerra con un negoziato e una
ricomposizione dei rapporti transfrontalieri con il suo inquietante
vicino, ma una Potenza come la Francia, che nella sua storia ha
soggiogato popoli interi, non può arrogarsi in un sussulto di
onnipotenza il diritto di trascinare il mondo in una definitiva rovina;
e ciò quando sono in corso già altre guerre e addirittura processi per
genocidio. La richiesta francese non è stata recepita da nessuno, incorrendo
in una sonora sconfitta.
Resta però come un inquietante segno dei tempi.
La Lista “Pace Terra Dignità” ne ha tratto occasione per chiamare in
causa il Presidente della Repubblica e ammonire il governo a tenere ben
fermo che gli art. 11 e 52 della Costituzione in nessun modo
consentirebbero la partecipazione dell’Italia a questa guerra, mancando
ogni presupposto, se non nei processi alle intenzioni e nelle fantasie
ammalate, di una sacra difesa della Patria.
“Pace Terra Dignità” ha inoltre fatto appello ai giornali, alle
Televisioni, alle Università, ai centri di ricerca, alla Conferenza
Episcopale Italiana, alle Amicizie ebraico cristiane, alla Tavola
valdese, alle comunità islamiche come alle altre confessioni, e a tutti
i partiti, di maggioranza e di opposizione, perché incessantemente si
dedichino a prendere coscienza e a illustrare dinanzi a tutto il popolo
le ragioni di salvare la pur precaria pace e di stornare dalla
presente e dalle future generazioni il flagello e l’inumana strage
della guerra.
Ciò è tanto più necessario perché, contrariata dall’insuccesso
dell’iniziativa francese, Ursula Von Der Leyen ha rilanciato la minaccia
prospettando un massiccio incremento della produzione di armi in Europa,
una crescita esponenziale delle industrie degli armamenti, una pioggia
di denari e di appalti per la difesa, come si è fatto per i vaccini,
sostenendo che l’illusione di “una pace permanente è andata in
frantumi”, “che il mondo è pericoloso come è stato per
generazioni”, e pertanto sarebbe la guerra, non la pace, a essere
permanente. Non si può restare passivi alla sorte che stanno preparando per noi.
E se fino a ieri pensavamo che la soluzione stesse nel promuovere una
bella unica Costituzione per tutta la Terra, ora pensiamo che la
soluzione stia nel deporre i potenti dai troni, e nel dare ascolto ai
poveri.
In Sardegna, nello stesso giorno, sembra che ciò sia cominciato ad
avvenire.
Dialoghi.
"Elezioni regionali sarde nel giudizio del direttore Mentana"; di Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott. Giuseppe Castronovo
Al Circolo della Concordia abbiamo commentato l'esito delle elezioni
svoltesi in Sardegna domenica scorsa e le reazioni politiche.
Giuseppe Castronovo
"ELEZIONI
REGIONALI SARDE NEL GIUDIZIO DEL DIRETTORE MENTANA"
- Totò:
Amici, e così Enrico Mentana, il riccioluto direttore del telegiornale della
rete LA7, ci ha fatto conoscere il suo giudizio circa le scelte elettorali
fatte dagli elettori sardi il 25 febbraio.
- Ambrogio: Sii più chiaro, cosa vuoi dire?
- Totò: Lunedì 26 febbraio su LA7, Mentana conduceva la sua, orami consueta,
“maratona elettorale” per seguire lo spoglio delle schede per le elezioni
del Presidente e del Consiglio regionale della Sardegna.
- Santo: L’ho seguito anch’io, ma solo per un po’.
- Nenè: Lascialo parlare.
- Totò: Ebbene, verso le ore 18 dinnanzi ad un voto dei centri più grandi -
quali Cagliari, Sassari - che premiava la Sinistra, mentre la Destra teneva
nei centri minori e di campagna, così si è espresso: “C’è una Sardegna
più illuminata che vota a Sinistra, c’è una Sardegna meno illuminata che
vota a Destra”. Devo confessarvi la mia perplessità dinnanzi a simili
giudizi che definire inopportuni mi sembra poco.
- Nenè: Non avendo motivo per non credere alle tue parole dico solamente che
condivido il tuo giudizio: parole quanto mai inopportune e forse anche
censurabili queste proferite dal Mentana.
- Santo: Che ne dice il prof. Vezio?
- Vezio: È sempre utile abbeverarsi alle fonti dei nostri avi: a mio nonno,
per esempio, spesso sentivo dirgli “la tua lingua non preceda il pensiero”. Permettetemi
comunque di rivolgermi al direttore Mentana per dirgli, pur considerando
sempre attuale il monito di mio nonno: “Dr. Mentana, come lei a più
riprese ci ha ricordato nei mesi scorsi, per quanto riguarda la fornitura
dell’energia elettrica siamo entrati nel mercato libero. Forse le società
che illuminano le città di Cagliari e Sassari erogano luce con una potenza
maggiore, mentre le campagne e i centri minori sono illuminati da società
che erogano luce con una potenza minore. Comunque mi permetta: per il futuro
ci risparmi simili giudizi”.
Politica.
"Campo progressista, scampato al disastro per un soffio"; di Enzo
Napoli
Enzo Napoli
Il centrosinistra fa
benissimo ad esultare per aver vinto, seppure in misura risicata, in
Sardegna.
È una vitale boccata d'ossigeno dopo la lunga asfissia seguita alle elezioni
politiche e servirà ad arginare il delirio d'onnipotenza dei reazionari del
governo nazionale.
I commenti intrisi di sognante romanticismo di tanti democratici ed i
sorrisi della strana coppia Conte-Schlein, come scolaretti che hanno preso
finalmente un bel voto dopo una sequela di insufficienze, la dicono lunga su
quanto questi quattromila voti di scarto siano il proverbiale soffio di chi
si sente scampato al disastro.
Attenti però ad illudersi che questo raggio di sole significhi la fine di un
inverno ancora lungo da sopportare.
Non esiste un "modello Sardegna" da replicare, semplicemente, quale medicina
per curare tutti i gravosi acciacchi di cui soffre il campo progressista.
Per limitare tale preoccupazione alla Sicilia, ad esempio, le lacerazioni
provocate da una scellerata gestione alle ultime regionali, non saranno
facili da ricucire nonostante le buone premesse che all'ARS stanno cercando
di costruire, proprio perché esiste una sostanziale distonia tra chi nel
parlamento siciliano vuole costruire un'alternativa di governo e chi, nelle
segreterie dei partiti, continua a far danni pur di mantenere patetici
assetti di potere, come testimoniano la penosa vicenda dei giovani
democratici siciliani e gli sconcertanti silenzi sulle compromissioni nello
scioglimento di talune amministrazioni comunali.
Vincere è assai meglio che perdere, come anche Monsieur De Lapalisse avrebbe
osservato, ma sul perché si vinca o si perda bisogna sempre ragionare ed io,
di ragionamenti seri, non vedo ancora nemmeno l'inizio.
Continuo a vedere solo cori da stadio, facinorosi fan clubs e qualche
deamicisiano racconto sui media.
Volontariato.
"Il Servizio Civile presso la Pro Loco Herbessus: avere a cuore il paese
di Grotte"; di Filippo Vitello
Filippo Vitello
È
scaduto il termine di presentazione delle domande per la partecipazione alle
prove selettive per accedere allo svolgimento del Servizio Civile
Universale presso la Pro Loco "Herbessus" di Grotte.
Ben
diciotto le richieste di candidatura pervenute, a conferma del fatto che
sempre più si rende evidente l’importanza di questo anno per i giovani
di oggi, ai quali si inizia a trasmettere il senso del dovere, utile nel
futuro lavorativo, e della professionalità offerta dall’ente "Pro Loco" che
da più di un decennio ormai offre alla comunità grottese questo servizio per
i giovani in maniera eccellente.
Ci si augura di potersi spendere sempre al meglio, continuando ad avere a
cuore il paese di Grotte.
Il Presidente della Pro Loco "Herbessus"
Filippo Vitello 28
febbraio
2024
Musica.
"To George Orwell"; brano di Antonio Cipolla
Ascolta la canzone
"To
George Orwell"; brano di Antonio Cipolla
(vedi
e ascolta).
Lo scorso 16 febbraio, in un campo di prigionia siberiano, è morto in
circostanze sospette il dissidente russo
Alexei
Navalny.
La scomparsa di Navalny ha scosso profondamente l'opinione pubblica
mondiale. A lui è dedicata l'ultima composizione di Antonio Cipolla, dal
titolo "To George Orwell" (o "Canzone per George Orwell").
Il testo è tratto dalla prima parte dell'omonima poesia di Peter Cipolla,
scritta nel 1974, pubblicata nel 2021 all'interno dell'antologia "Trapped
in Amber" (Paruzzo editore). George Orwell è stato un scrittore e saggista inglese, avverso a ogni
forma di totalitarismo e noto in particolare per due romanzi “Animal Farm” e
“1984” pubblicati nell'immediato dopoguerra.
"Ogni riga di lavoro serio che ho scritto dal 1936 è stata scritta,
direttamente o indirettamente, contro il totalitarismo" (George Orwell,
da "Perché scrivo" - 1946).
Testo originale
TO GEORGE ORWELL
When facts forgotten aren’t mislaid,
When truth is right,
And Justice freedom,
When minds distinguish
Black from white,
And reason beyond the reason,
Then we’ll have no need
Of clocks and rights
And calendars and laws,
For creatures great or small,
Will know
Why, how and when
To act and think and feel
Without the almighty or divine,
Boot, crucifix or royal seal.
Traduzione
A GEORGE ORWELL
Quando i fatti dimenticati non vengono smarriti,
quando la verità è giusta,
e la giustizia libertà,
quando le menti distinguono
il nero dal bianco,
e la ragione oltre la ragione,
allora non avremo bisogno
di orologi e di diritti
e calendari e leggi.
E le creature grandi o piccole,
sapranno
perché, come e quando
agire, pensare e sentire.
Senza l’onnipotente o il divino,
stivale, crocifisso o sigillo reale.
Il brano di Antonio Cipolla è su Youtube (vedi
e ascolta).
Riconoscimenti. Conferenza internazionale Cypsy27
in Arizona; il dott. Filippo La Paglia nel Comitato Scientifico
Dott. La Paglia
Sito ufficiale
Si
terrà presso l'Arizona State University di Tempe (Phoenix) - Arizona
(USA), dal 24 al 26 settembre 2024, la 27^
"CyberPsychology,
CyberTherapy & Social Networking Conference"
(CYPSY27),
annuale piattaforma internazionale di networking e condivisione per
ricercatori, medici, responsabili politici e finanziatori, per condividere e
discutere i progressi nelle discipline in crescita di CyberPsychology,
CyberTherapy e Social Networking.
A far parte del
Comitato Scientifico,
che
ha
il compito di valutare l’originalità, la qualità, l’efficacia
ed il rigore scientifico metodologico dei lavori di ricerca degli altri
scienziati, provenienti da diverse nazioni,
è stato chiamato il dott. Filippo La Paglia.
L'invito alla partecipazione, con la prestigiosa nomina, è stato firmato dal
dott.
Thomas D. Parsons
(PhD),
co-presidente e organizzatore della manifestazione,
professore di Innovazione nell'Educazione Clinica, Scienza della Simulazione
e Tecnologia Immersiva, direttore del Laboratorio di Neuropsicologia
Computazionale e Simulazione (CNS) della Arizona State University.
Il Comitato Scientifico della Conferenza è costituito da scienziati
provenienti dall'Australia, Austria, Belgio, Canada, Corea del Sud,
Danimarca, Francia, Germania, Italia, Messico, Portogallo, Spagna, Svezia.
Nel corso della conferenza verranno svolte
presentazioni su un'ampia varietà di argomenti, tra cui: telepsicologia,
social network, comportamento online, cyberpsicologia forense (cybersecurity/cybercrime),
realtà aumentata e virtuale, robotica, ergonomia, etica relativa
all'automazione e all'apprendimento automatico, avatar,
e-Health, applicazioni SMART, tecnologie ologramma, IoT e altre applicazioni
emergenti.
Dal 2014 docente di "Teoria e Modelli della Riabilitazione Psichiatrica" e di "Psicologia
dello Sviluppo / Psicologia dell’Educazione" presso l'Università degli Studi
di Palermo, per il corrente anno accademico è incaricato della
cattedra di "Psicologia Generale" nei corsi di laurea in Infermieristica presso i
poli universitari di Agrigento e Caltanissetta.
Scuola. Al
"Roncalli" elezioni della "Città dei Ragazzi" e del "Baby Sindaco" del
Comune di Grotte
Elezioni
Fervono
i preparativi all'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte
per le votazioni che decreteranno l'elezione della "Città dei Ragazzi" e
del "Baby Sindaco". La proposta è stata approvata dal Consiglio comunale
il 13 novembre 2023. Potranno candidarsi solo gli alunni delle prime classi della scuola
secondaria di primo grado (prima media).
Da oggi,
lunedì 26, sino a giovedì 29 febbraio i docenti di lettere svolgeranno nelle
prime classi l'attività propedeutica sui principali ruoli istituzionali a
livello locale (Sindaco, Consiglio Comunale, Giunta).
La Commissione elettorale sarà costituita dalla Dirigente scolastica, dal
Presidente del Consiglio di Istituto e da due insegnanti.
I candidati stileranno due liste elettorali formate dal candidato Sindaco,
da 12 candidati Consiglieri comunali; da 2 Assessori designati dal candidato
sindaco; altri 2 Assessori saranno designati dal Sindaco dopo la sua
elezione.
Le liste, con il relativo programma elettorale, dovranno essere presentate
entro le ore 12.00 di mercoledì 6 marzo.
Dal 6 al 15 marzo (ultimo giorno) si potrà svolgere la campagna elettorale. Le votazioni si terranno lunedì 18 marzo, presso la palestra del
plesso "Roncalli", dalle ore 09.00 alle ore 12.00. Potranno votare tutti gli
alunni della scuola secondaria di primo grado (prima, seconda e terza
media).
Il seggio elettorale sarà formato da un Presidente scelto tra gli
insegnanti, un Segretario scelto tra gli insegnanti e 4 scrutatori
sorteggiati tra gli alunni delle classi terze.
Lo scrutinio delle schede si terrà al termine delle operazioni di voto, il
18 marzo dalle 12.00 alle 14.00. La proclamazione degli eletti e la cerimonia di investitura del
Consiglio comunale dei ragazzi è prevista (data da confermare) venerdì 22
marzo presso l’Aula consiliare del Comune di Grotte.
L’elezione del Baby Sindaco e del Consiglio comunale dei Ragazzi vuole
essere un esempio di democrazia partecipativa che coinvolge i giovani nelle
decisioni che riguardano la loro città. L'iniziativa, già adottata in
passato dal Comune di Grotte, è stata intrapresa anche da diversi Comuni
italiani, che hanno organizzato le elezioni dei loro rappresentanti
giovanili. Il Baby Sindaco e il Consiglio Comunale dei Ragazzi hanno il
compito di proporre e realizzare progetti di interesse per i loro coetanei,
collaborando con il Sindaco e il Consiglio comunale degli adulti. L’elezione
del Baby Sindaco e del Consiglio Comunale dei Ragazzi si propone come
un’occasione di formazione civica e politica per i giovani, che possono
acquisire competenze e conoscenze utili per il loro futuro. Questa
esperienza li dovrebbe aiutare a sviluppare il senso critico, il dialogo, il
rispetto e la solidarietà; valori fondamentali per una società democratica e
inclusiva.
Letture Sponsali.
"Guardare con un'altra luce le persone che incontriamo nel nostro
cammino"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Guardare con occhi sempre nuovi.
In questa seconda domenica di quaresima le letture continuano a guidarci in
questo percorso di crescita interiore.
Dal deserto saliamo sul monte Tabor, entrambi luoghi in cui è possibile
riscoprire sé stessi e scavare nel profondo del proprio cuore.
È il tempo di riscoprire il nostro rapporto con Dio e di chiarirci le idee
sulla nostra fede, nella quale spesso ci costruiamo un’idea di Dio un po’
distorta. È proprio quello che è successo ai discepoli, soprattutto a
Pietro.
Quando Gesù, nel passo precedente del vangelo, annunzia loro la sua
passione, Pietro si scandalizza e rifiuta l’idea della sofferenza e del
dolore, perché aveva immaginato un cammino fatto solo di gloria e di
successo.
Gesù porta Pietro, Giacomo e Giovanni sul monte per guardarlo sotto un’altra
luce.
Anche Abramo compie un cammino in cui riscopre il suo vero Dio, lontano
dagli dei pagani.
Dio, infatti, risparmia Isacco e promette una discendenza numerosa.
La salita sul monte fa cambiare prospettiva e la luce sfolgorante di Gesù
rischiara il cuore e la mente.
Dall’alto del monte i discepoli riscoprono la bellezza del loro Dio (“È
bello per noi essere qui”), che da un lato aveva deluso le loro aspettative,
da un lato fa ardere il loro cuore con la sua voce (“Questi è il Figlio mio,
l’amato: ascoltatelo!”).
È il tempo di guardare con un’altra luce anche le persone che incontriamo
nel nostro cammino, cercare di vedere la loro bellezza interiore e cercare
di tirare fuori il meglio in ognuno.
In particolar modo, la persona che Dio ha posto accanto a noi per
condividere tutta la vita insieme va riscoperta ogni giorno.
Vivere e rivivere i frammenti di gloria per superare i momenti di dolore,
quando sopraggiunge la fatica e il desiderio di fuggire davanti alla croce,
ricordiamo che Gesù ha donato agli apostoli questa esperienza prima dell’ora
della sua passione.
E dona anche a noi dei momenti di luce che illuminano i giorni delle
tenebre.
Vera e Francesco
Agricoltura.
Presentazione denunce per danni causati dalla siccità; avviso
dell'Assessorato Regionale
Siccità
Avviso
È
possibile presentare
denuncia
di sinistro per danni alle produzioni agricole causate dalla siccità, al
fine di accedere alle indennità del Fondo AgriCat.
La siccità è uno dei fenomeni più dannosi per l'agricoltura, in quanto
riduce la disponibilità di acqua per le colture e il bestiame,
compromettendo la qualità e la quantità delle produzioni.
Per tutelare gli imprenditori agricoli da questo rischio, esiste il Fondo
AgriCat, un fondo mutualistico nazionale che eroga indennità in caso
di perdite economiche causate da eventi atmosferici di natura catastrofale.
Il Fondo AgriCat è uno strumento innovativo e sostenibile per la gestione
del rischio in agricoltura, che contribuisce a garantire la sicurezza
alimentare e la competitività del settore.
Per accedere al Fondo AgriCat, gli agricoltori devono presentare la
denuncia di sinistro in forma telematica, tramite il sito
www.fondoagricat.it o il portale
www.sian.it (Sistema Informativo Agricolo Nazionale), dove possono anche
consultare il regolamento, i valori indice e le circolari del Fondo. La denuncia di sinistro per danni da siccità non ha scadenza, a
differenza di quella per danni da gelo, brina o alluvione, che deve essere
presentata entro 10 giorni dall'evento. Gli agricoltori possono accedere alla Piattaforma My AgriCat direttamente
o tramite i Centri di Assistenza Agricola (CAA), che li assistono nella
compilazione e nell'invio della denuncia.
In merito è stato diffuso un "avviso"
dall'Assessorato Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea.
Attualità.
Cerimonia di saluto per il sovrintendente capo Alfonso Tirone che va in
pensione
Cerimonia
Alfonso Tirone
Dal
1° marzo 2024 il sovrintendente capo della Polizia di Stato Alfonso
Tirone, originario di Grotte, dopo 38 anni di servizio sarà in
pensione per raggiunti limiti di età.
La mattina dello scorso mercoledì 21 febbraio, nella Sala San Michele della
Questura di Agrigento, si è svolta una cerimonia di saluto con tutti i suoi
colleghi ed il questore di Agrigento, dott. Tommaso Palumbo, che nel
ringraziarlo per il lavoro svolto in questi anni di operatività ha rivolto
parole sentite di stima ed affetto.
Arruolatosi in Polizia nel settembre del 1986, ha svolto servizio presso la
Questura di Novara, poi presso la Squadra Mobile di Palermo e
successivamente, nel settembre del 1990, alla Squadra Mobile della Questura
di Agrigento dove ha prestato l’attività lavorativa per i successivi 24
anni, 20 dei quali alla Sezione “Criminalità Organizzata – Catturandi”.
Come componente della Squadra Mobile, Alfonso Tirone ha partecipato a
numerose indagini ed operazioni antimafia, nelle quali si è sempre distinto
tanto da ottenere diversi riconoscimenti: dall’“Operazione Cupola” alla “San
Calogero”, sino all’indagine “Akragas”, tutte sotto il coordinamento della
Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che tra gli anni ’90 e 2000
hanno portato alla cattura di diversi latitanti.
Promosso Sovrintendente nel 2008, Tirone è stato assegnato alla Sezione
“Reati contro la persona, in danno di minori e reati sessuali” anche
conosciuta come Sezione “fasce deboli”, nell’ambito della quale ha
partecipato alle indagini per la risoluzione di crimini efferati,
distinguendosi per il suo impegno constante che ha consentito di assicurare
alla giustizia numerosi autori di abusi, violenze sessuali, maltrattamenti e
lesioni in danno di donne e minori.
Durante il suo intervento il questore Palumbo ha evidenziato la grande
professionalità e l’umanità che hanno contraddistinto, sino all’ultimo
giorno, l’operato del sovrintendente capo Alfonso Tirone.
Tecnologia.
L'ing. Aurelio Calcedonio Boscarino e il velivolo C27J Flying Test Bed
di Leonardo
Ing. Boscarino
C-27J
Il
velivolo C-27J Flying Test Bed, dimostratore tecnologico del programma
europeo Clean Sky 2, ha concluso a Torino-Caselle la campagna di
dimostrazione tecnologica REG IADP (Regional Integrated Aircraft
Demonstration Platform).
La dimostrazione in volo porta a conclusione il ciclo di sviluppo
tecnologico avviato 10 anni fa in ambito europeo con il coordinamento di
Leonardo ed il coinvolgimento di un’importante filiera nazionale integrata
con un ecosistema europeo altamente qualificato, con oltre 100 partner tra
PMI, Centri di Ricerca, Università ed Industrie.
"Registriamo un risultato tecnologico straordinario reso possibile grazie
ad un eccellente ecosistema aeronautico europeo guidato da Leonardo che ha
brillantemente interpretato il ruolo di coordinatore di innovazione e
sostenibilità - ricorda Aurelio Calcedonio Boscarino,
responsabile della Strategia e dell’Innovazione nella Divisione Velivoli di
Leonardo - ed è solo con la corsa all’innovazione che si può essere
sostenibili e competitivi. L’attività conferma l’eccellenza delle competenze
di Leonardo nella progettazione di nuove configurazioni ed architetture con
soluzioni innovative per il controllo del volo dei velivoli, nonché la
capacità di evolvere per rispondere alla sfida più grande che sarà tenere il
passo con la trasformazione digitale per garantire lo sviluppo di
un’industria aeronautica e di una solida filiera europea capaci di garantire
una crescita sostenibile e competitiva a livello globale. La disponibilità
dei dati sperimentali rappresenterà un asset tecnologico strategico anche
per il potenziale che potrà esprimere nell’addestramento di algoritmi di
intelligenza artificiale per il controllo del volo e la maturazione di
futuri sistemi digitali ad elevata affidabilità e crescenti livelli di
autonomia per ottimizzare le prestazioni e le caratteristiche dei futuri
velivoli in ogni fase del volo, riducendo pesi, consumi di combustibile e
costi nell’intero ciclo di vita".
Tale traguardo arriva a pochi giorni da un altro obiettivo tecnologico
importante previsto dal programma europeo Clean Sky 2: il dimostratore della
nuova fusoliera Pax Cabin Demonstrator. Infatti, il 10 gennaio scorso, il
dimostratore in scala reale di fusoliera di velivolo regionale è stato
trasferito dai Laboratori Grandi Strutture di Leonardo a Pomigliano d’Arco
(Napoli) al Fraunhofer Institut, a Valley, in Germania. Questo dimostratore
è il risultato di una collaborazione tra Leonardo e venti partner europei,
tra cui Università, Centri di ricerca, PMI e industrie.
Le attività di ricerca e i due dimostratori tecnologici sono stati
co-finanziati dall’Unione Europea nel contesto del programma Horizon 2020 e
concorrono a maturare le tecnologie necessarie per lo sviluppo della futura
generazione di velivoli a ridotte emissioni, elemento essenziale per
concretizzare l’impegno della Commissione Europea nel conseguire la
neutralista climatica del trasporto aereo entro il 2050.
Leonardo è tra i partner fondatori di Clean Sky 2 Joint Undertaking – oggi
Clean Aviation JU – che è il principale programma di ricerca tecnologica in
Europa per trasformare l’aviazione verso un futuro sostenibile. Aurelio Calcedonio Boscarino Nato nel 1973. Responsabile del Dipartimento di Strategia e Innovazione
della Divisione Velivoli della Società Leonardo Company S.p.A. Ingegnere
Aeronautico. Ha conseguito la maturità scientifica ad Agrigento nel 1992 e
la laurea in Ingegneria Aeronautica con il massimo dei voti nel 1998 presso
l’Università degli Studi di Palermo. Dopo l’esperienza da Ufficiale di
Complemento, nel 2000 entra in Leonardo dove sviluppa una carriera tecnica
di 20 anni raggiungendo il ruolo di Responsabile del Preliminary Design
della Divisione Velivoli e di Responsabile dell’Unmanned Systems Architect
Team del Gruppo Leonardo. Sempre nel Gruppo Leonardo, ha ricoperto
l’incarico di Responsabile del Costing e Planning della Divisione Velivoli,
prima dell’attuale. È National Aerospace Industry (AIAD)
Focal Point per l'EDA (Agenzia Europea per la Difesa) “Aerea Sistemi e
il loro ambiente” iniziative di ricerca e tecnologia.
Nelle foto a lato: l'ing. Boscarino e il C-27J in Clean Sky 2 configuration.
Attualità.
Il 93° compleanno di Raniero La Valle, araldo della pace e della
giustizia sociale
Raniero La Valle
Raniero La Valle, giornalista, intellettuale ed ex parlamentare italiano,
festeggia oggi il suo 93° compleanno.
Nel corso della sua vita La Valle è stato un instancabile sostenitore
della pace, della solidarietà tra i popoli e della giustizia sociale. I
suoi contributi abbracciano vari ambiti, dal giornalismo all'attivismo
politico.
La sua carriera è iniziata nel giornalismo. Nato a Roma nel 1931, si laurea
in Giurisprudenza e si immerge presto nel mondo dei media. Nel 1960 divenne
direttore responsabile del quotidiano democristiano Il Popolo, sotto la
direzione di Aldo Moro.
Tuttavia, l'impegno di Raniero La Valle si estese ben oltre il giornalismo.
È stato per lungo tempo parlamentare del partito Sinistra Indipendente. Il
suo impegno per la giustizia sociale lo ha portato a essere una delle figure
chiave dietro l'approvazione della Legge 185 del 1990, incentrata sul
controllo della produzione e dell'esportazione di armi. Questa legge è stata
oggetto di sforzi di lobbying sia palesi che nascosti da parte di interessi
industriali-militari.
L'attivismo di La Valle lo ha portato anche in contesti internazionali.
Durante la Guerra del Golfo, ha svolto un ruolo cruciale nel prevenire
l’escalation del conflitto. Si è recato a Baghdad con una delegazione di
parlamentari, testimoniando la città che stava per essere devastata dalla
guerra. In un atto di coraggio, fece tradurre una lettera in arabo e la
consegnò a Saddam Hussein, implorandolo di evitare la guerra con gli Stati
Uniti per il bene della pace, dei palestinesi e dell'umanità.
La guerra in Jugoslavia ha ulteriormente dimostrato l'impegno di La Valle
per la pace. Mentre la NATO si posizionava come nuova potenza militare
globale, La Valle ha visitato Belgrado con una delegazione umanitaria di "Un
Ponte Per". Hanno rischiato di finire sotto il fuoco amico quando le forze
americane hanno bombardato l'ambasciata cinese e l'Hotel Jugoslavia poco
dopo la loro partenza.
Gli scritti e l'attivismo di La Valle servono come un faro di speranza,
esortandoci a non perdere mai la speranza e a continuare a lottare per
l'umanità e un mondo giusto.
Nel giorno del suo 93° compleanno, ricordiamo e celebriamo la sua
incrollabile dedizione alla pace e alla giustizia sociale.
Attualità.
Julian Assange: il destino di un giornalista e della libertà di stampa
nell'Occidente "democratico"
Free Assange
Oggi
davanti all’Alta Corte di Londra arriva l’ultimo appello del fondatore di
WikiLeaks, Julian Assange, contro l’estradizione negli Stati Uniti.
Assange è imputato nel processo per la pubblicazione di file militari e
diplomatici segreti (guarda
il video "Collateral Murder"). Questo appello rappresenta un momento
cruciale nella sua lunga battaglia legale contro l'estradizione.
Julian Assange, un giornalista e attivista australiano di 52 anni, ha
utilizzato WikiLeaks per pubblicare una vasta quantità di documenti
confidenziali e altre informazioni, alcune delle quali
riguardavano la guerra e lo spionaggio. Egli ha sempre sostenuto che
il pubblico aveva un legittimo diritto e bisogno di possedere queste
informazioni.
Nel 2019
una giuria federale in Virginia ha incriminato Assange con 18 capi d'accusa
per la pubblicazione di documenti classificati nel 2010. Questi capi
d'accusa includono 17 accuse di spionaggio e una accusa di intrusione
informatica. Secondo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, Assange
è stato complice delle azioni di Chelsea Manning, ex analista
dell'intelligence dell'esercito degli Stati Uniti, nell'"ottenere e
divulgare illegalmente documenti classificati relativi alla difesa
nazionale". Uno dei più controversi tra le pubblicazioni di WikiLeaks è
stato un video del 2007 che mostrava un attacco con elicottero militare
statunitense a Baghdad, in cui sono state uccise 11 persone, tra cui due
giornalisti della Reuters (guarda
il video).
Se condannato negli Stati Uniti, Assange potrebbe affrontare fino a 10 anni
di prigione per ogni capo d'accusa di spionaggio e fino a 5 anni per la
cospirazione per commettere intrusione informatica, secondo il Dipartimento
di Giustizia.
L'Alta Corte di Londra sta ora valutando se concedere ad Assange il diritto
di presentare un nuovo appello che gli permetterebbe di chiedere alla Corte
Europea dei Diritti Umani di bloccare l'estradizione. Se l'appello viene
respinto - e forse anche se la corte decidesse in suo favore - è probabile
che venga messo su un aereo per affrontare i tribunali americani, dato che
l'ordine di estradizione è stato firmato da circa un anno e mezzo. Questo processo rappresenta una sfida cruciale per Assange e ha
implicazioni significative per la libertà di stampa, i diritti umani e la
protezione dei whistleblower.
I documenti trapelati da WikiLeaks sulla Guerra in Afghanistan hanno
rivelato informazioni significative riguardanti gli eventi avvenuti durante
quel periodo.
I documenti, noti anche come Afghan War Diary, consistono in oltre 91.000
registri militari interni degli Stati Uniti riguardanti la Guerra in
Afghanistan. Coprono il periodo tra gennaio 2004 e dicembre 2009. La fuga di
informazioni è stata considerata una delle più grandi nella storia militare
degli Stati Uniti. I documenti hanno rivelato informazioni sulle morti di
civili afghani, dettagli sugli attacchi dei talebani, il
coinvolgimento di Pakistan e Iran nell’insurrezione. I documenti sono
stati esaminati da diverse fonti, tra cui The New York Times, The Guardian e Der
Spiegel, che hanno confermato la loro autenticità. Questi media hanno
descritto la fuga come un “archivio di sei anni di documenti militari
classificati” che offre un quadro crudo della guerra in Afghanistan.
Prima di rendere pubblici i primi 75.000 documenti, WikiLeaks li ha resi
disponibili a The Guardian, The New York Times e Der Spiegel. Questi media
hanno poi pubblicato rapporti in base a un accordo preesistente. La quantità
di materiale era così vasta che WikiLeaks non ha potuto esaminare tutti i
documenti prima della pubblicazione.
In sintesi, i documenti di WikiLeaks hanno fornito una visione dettagliata e
spesso sconcertante della guerra in Afghanistan, compresi gli eventi che
coinvolgevano i civili e le azioni dei talebani, nonché il ruolo di Pakistan
e Iran nell’insurrezione. Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, è al centro di una controversia
che riguarda direttamente la libertà di stampa.
Assange è stato accusato di 18 reati negli Stati Uniti, tra cui spionaggio,
per aver pubblicato documenti classificati che dettagliavano crimini di
guerra. Questo processo è significativo perché rappresenta la prima
volta in cui il “Espionage Act del 1917” è stato utilizzato per perseguire
un’organizzazione mediatica.
Da quando ha fondato WikiLeaks, Assange si è dedicato a raccogliere e
pubblicare informazioni di interesse pubblico. Molte delle sue
pubblicazioni sono state altamente imbarazzanti e incriminanti per il
governo degli Stati Uniti, come il video controverso
intitolato “Collateral Murder” (guarda
il video), che mostra un equipaggio di elicotteri Apache
statunitensi che uccide una dozzina di persone in Iraq nel luglio 2007, tra
cui due iracheni che lavoravano per l’agenzia di stampa Reuters.
L'espionage Act del 1917 è una legge, introdotta durante la Prima Guerra
Mondiale, spesso utilizzata per sopprimere la dissenzienza e punire gli
oppositori politici. La sua applicazione nel caso di Assange solleva
preoccupazioni tra gruppi per le libertà civili e il giornalismo, che
ritengono che la sua persecuzione sia motivata politicamente. La legge è
stata utilizzata per negare privilegi postali a 74 giornali di sinistra nel
1918. La prosecuzione di Assange minaccia la libertà di stampa perché gran
parte del suo comportamento descritto nell’atto d’accusa è quello che i
giornalisti svolgono routine per svolgere il loro lavoro e informare il
pubblico.
In sintesi, il caso di Julian Assange solleva importanti questioni sulla
libertà di stampa, l’uso dell’Espionage Act e il ruolo dei media nel rendere
pubbliche informazioni di interesse pubblico.
Pittura.
Antonio Pilato espone alla mostra "Milano Fashion & Art"; dal 20
febbraio al 3 marzo
Locandina
Slancio vitale
Opere
del pittore Antonio Pilato saranno esposte nella mostra
"Milano Fashion & Art"; dal 20 febbraio al 3 marzo.
Si terrà oggi, martedì 20 febbraio, alle ore 19.00 presso
la
Galleria San Babila di Milano (Via Visconti di Modrone 6)
l'inaugurazione della IV edizione della mostra
"Milano
Fashion & Art", manifestazione
dedicata alla moda e all’arte.
Durante
la settimana dal 20 febbraio al 3 marzo, ci saranno 56 sfilate fisiche, 5
digitali, 67 presentazioni e 26 "eventi", per un totale di 161 appuntamenti.
Tra i nomi storici del made in Italy, le nuove entrate e i ritorni
ufficiali, ci saranno marchi prestigiosi. Un’occasione per scoprire le nuove
tendenze e le creazioni di talenti emergenti; un evento imperdibile per gli
appassionati di moda e arte.
("Slancio vitale" di Antonio Pilato)
Insieme
ad opere di Antonio Pilato, si potranno ammirare opere degli artisti
Ludmilla Radchenko, Irene Pietrobono, Gisella Abbate, Mauro Albani, Beatrice
Denti, Eugenio Beltrami, Liubov Bochkova, Tommy Cash, Ester Cappucci,
Salvatore Dangelo, Sara Digiovanni, Giorgia Coniglio, Silvana Favero,
Giuliano Giuliani, Giuliano Grittini, Barbara Legnazzi, Salvatore Liistro,
Pierpaolo Mancinelli, Enzo Monterosso, Sergio Palmieri, Hoda Pishraft,
Simona Proto, Graziella Ranieri, Tiziano Ragnoli, Mirko Roncelli,
Massimiliano Sciuccati, Gladys Sica, Marina Tarloni, Natalija Teslenko,
Maria Umanets e Francesco Vanzaghi.
Trasporti. Chiuso l'aeroporto di Trapani Birgi
da 25 febbraio al 16 marzo
Trapani Birgi
Da
domenica 25 febbraio a sabato 16 marzo,
l'aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani Birgi resterà chiuso per
lavori di manutenzione della pista. I voli saranno riprotetti dalle
compagnie aeree che comunicheranno dettagli più precisi ai singoli
passeggeri. Sabato 16 marzo l'aeroporto riaprirà alle 8 del mattino.
I lavori, programmati da tempo, riguardano la sostituzione e
l'ammodernamento degli aiuti visivi luminosi. Le luci della pista saranno
aggiornate con sistemi a led, di maggiore efficienza, efficacia e con
notevole riduzione dei consumi elettrici e quindi con minore impatto
ambientale. Questi interventi fanno parte di un vasto programma di
ammodernamento infrastrutturale e tecnologico dell'aeroporto di Trapani
Birgi, iniziato circa quattro anni fa, il committente è l'Aeronautica
Militare. Ci saranno al contempo dei lavori di manutenzione della pista
stessa, realizzati da Airgest, come la rimozione dei depositi di gomma e la
riqualificazione della segnaletica orizzontale.
"La programmazione di questo periodo di chiusura - ha spiegato il
presidente di Airgest, Salvatore Ombra -, è frutto di un recente
coordinamento, teso ad individuare il periodo meno trafficato dell'anno e
quindi a ridurre in assoluto l'impatto e il disagio sulle compagnie aeree e
sui passeggeri. Anche il tempo dei lavori, venti giorni, è stato compresso
il più possibile nell'ottica di minimizzare il disagio. Si tratta di lavori
necessari che implementeranno ulteriormente la sicurezza del Vincenzo Florio
- ha proseguito il presidente - e ci preparano al meglio all’arrivo di una
grande stagione estiva, dal prossimo aprile, in cui il traffico esploderà
nuovamente".
Iniziative.
Premio letterario "Antonio Veneziano" III edizione 2024; partecipazione
entro il 7 aprile
Locandina
Il blog
TonyPoet, con il patrocinio gratuito del Comune di Palermo, del Laboratorio
Culturale "L'Albero d'oro", Spazio Cultura edizioni e di Arte e Cultura Tv,
organizza: il 3° Premio Letterario "Antonio Veneziano" 2024.
Il premio è dedicato al poeta siciliano Antonio Veneziano e si compone di 4
sezioni:
- sezione A: poesia in lingua italiana a tema libero (massimo 2 opere
non superiori a 40 versi);
- sezione B; poesia in vernacolo a tema libero, è obbligatoria la
traduzione (massimo 2 opere non superiori a 40 versi);
- sezione C: libro edito di poesia con codice ISBN e pubblicato (dal
2018 a dicembre 2023);
- sezione D: libro edito di narrativa con codice ISBN e pubblicato
(dal 2018 a dicembre 2023).
Possono partecipare tutti i cittadini italiani e stranieri che abbiano
raggiunto la maggiore età.
È prevista una quota di partecipazione per spese di segreteria di 15 euro
per una sezione, 25 euro due sezioni, 35 tre sezioni; 40 euro per quattro
sezioni.
Gli elaborati delle varie sezioni devono essere spediti solo via mail
all'indirizzo:
premioveneziano22@gmail.com, ad esclusione delle sezioni C e D (poesia e
narrativa) per le quali è necessario l'invio del cartaceo dei libri (n. 2
copie) al seguente indirizzo: Dott. Antonino Causi - Fondo Trapani n. 21 -
90146 Palermo; nel plico apporre la dicitura "3° Premio Letterario Antonio
Veneziano 2024", farà fede il timbro postale.
Per quanto riguarda la spedizione cartacea delle sezioni C e D, oltre alle 2
copie del libro allegare un foglio notizie contenente tutti i dati del
partecipante; sono obbligatori il numero di telefono, indirizzo postale ed
e-mail.
Per le sezioni A e B le opere vanno allegate in word in duplice copia, una
anonima e l'altra completa di tutti i dati del partecipante ivi compreso
indirizzo postale, e-mail e telefono obbligatori.
Tutte le opere delle quattro sezioni devono contenere una dichiarazione
scritta e firmata dove si afferma di esserne l'autore.
Il Comitato organizzatore declina ogni responsabilità in ordine allo
smarrimento dei plichi.
Le opere pervenute non saranno restituite, i libri ricevuti saranno
consegnati a biblioteche.
La quota di partecipazione va inviata:
- con versamento Postepay n. 4023601045790193 intestata ad Antonino Causi CF:
CSANNN64L18G273I
oppure
- bonifico bancario, beneficiario Antonino Causi, cod. IBAN
IT6350100504604000000006806 Causale: Partecipazione 3° Premio Letterario
Antonio Veneziano 2024.
Inviare la quota di partecipazione insieme alle opere, si precisa inoltre
che nella spedizione via e- mail è necessario inviare allegata ricevuta di
versamento pena esclusione del concorso.
I plichi pervenuti incompleti o privi della ricevuta della quota di
partecipazione saranno automaticamente esclusi dal Premio. Il termine ultimo per la consegna delle opere è fissato per domenica 7
aprile 2024.
I primi classificati delle 4 sezioni riceveranno una targa personalizzata e
un buono libri omaggio offerto dalla casa editrice Spazio Cultura.
I secondi e terzi riceveranno targa personalizzata.
Saranno assegnati: Premio alla Carriera, Premio alla Cultura, Premi Speciali
e ulteriori riconoscimenti (Premio Giuria, Premio Critica, Menzioni d'onore
e Segnalazioni di merito) per ogni sezione.
I vincitori saranno informati via mail o per telefono, la classifica sarà
pubblicata.
I nomi della commissione Giuria, composta da personalità del mondo
culturale, il cui giudizio è inappellabile ed insindacabile, saranno resi
noti dopo la proclamazione dei vincitori che sarà presumibilmente
nel mese di luglio 2024.
Cinema.
Al Multisala Ciak di Agrigento il film "Non sai quanti nomi ti ho dato",
di Franco Carlisi
Locandina
Sarà
proiettato in prima visione, aperta al pubblico ad ingresso libero,
il film scritto e diretto da Franco Carlisi "Non sai quanti nomi ti ho
dato" (Eidon
Films Productions), venerdì 1 marzo, alle ore 18,00 al Cinema Multisala
Ciak di Agrigento. Protagonisti Giovanni Volpe e Noemi Castronovo. Il
cortometraggio è vincitore di numerosi premi.
"Non sai quanti nomi ti ho dato" è un film la cui storia ruota attorno a uno
scrittore sessantenne che, nonostante abbia ottenuto poco nella vita,
continua a cercare la redenzione idealizzando un amore giovanile perduto che
non tornerà mai più. Il film è stato girato, per la maggior parte, a Porto
Empedocle.
Il protagonista, interpretato dall'attore e regista Giovanni Volpe, è
uno scrittore sessantenne che desidera un amore perduto da tempo, che un
tempo accendeva la sua passione. Il ruolo della giovane donna, il suo primo
amore, è interpretato da Noemi Castronovo, 26enne ballerina
professionista di Grotte.
Il film cattura l'essenza della nostalgia e del sentimentalismo. Franco
Carlisi, fotografo di caratura internazionale, ha scelto di girare nella
periferia di Porto Empedocle e della vicina Villaseta. Queste periferie
urbane, con il loro carattere unico e il loro impatto visivo, hanno fornito
uno sfondo adatto alla storia. La produzione del film ha coinvolto
praticamente l'intera famiglia Carlisi: il figlio di Franco, Calogero, è
stato sia direttore della fotografia che assistente alla regia. Sua figlia,
Gaia, ha diretto le scenografie. La colonna sonora originale è stata
composta da Antonio Giardina di San Cataldo.
Hanno partecipato, come personaggi, alla realizzazione del film: Makie
Nomoto (soprano), Alessandro Luciano (tenore), Salvatore Bellavia (voce al
citofono), Creola Di Lucia (voce alla radio), Giovanni Proietto (pittore),
Quarantino Salvatore Iacono (autista ape car), Giovanni Di Stefano
(imitatore gabbiano), Claudia Volpe (infermiera), Matteo Antonio Carlisi
(infermiere 1), Gabriele Ciraolo (infermiere 2), il Complesso Bandistico "V.
Bellini" di Grotte.
Per la parte tecnica: Antonio Giardina (autore delle musiche originali),
Calogero Carlisi (aiuto regia), Salvatore Cufaro (specializzato di ripresa),
Giacomo Fattori (fonico e montaggio audio), Gaia Carlisi (scenografia),
Lillo Sorge (visual effects), Franco Carlisi (fotografia e montaggio),
Andrea Josè Di Pasquale (colorist).
Volontariato. Assemblea Ordinaria dei soci dell'AVIS Comunale di Grotte
AVIS di Grotte
Sabato 17 febbraio 2024, nell'Aula consiliare "Antonio Lauricella" del
Comune di Grotte, si è svolta l'Assemblea ordinaria dei soci dell'Avis
comunale di Grotte(guarda il video).
Dialoghi.
"Il sole e la luna storta"; di Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott. Giuseppe Castronovo
"IL
SOLE E LA LUNA STORTA"
- Totò:
Amici, devo farvi una confessione.
- Santo: Dì pure.
- Totò: È da giorni che mi frulla per la testa una strana domanda.
- Santo: Di cosa si tratta?
- Totò: In queste ultime settimane, meteorologicamente caratterizzate da
pochi giorni soleggiati e numerose giornate nelle quali il sole è stato
piuttosto latitante, mi son chiesto: “ma può capitare anche al sole di
alzarsi con la luna storta”?
- Santo: Bella domanda alla quale non so rispondere. Vediamo cosa può dirci
il prof. Vezio.
- Vezio: E no, cari amici. La mia è una risposta che me l’avete già sentita
ripetere varie volte.
- Nenè: Prof. non la ricordo, ce la può ripetere.
- Vezio: Volentieri, “ne supra crepidam sutor iudicaret”, che
tradotto vuol dire “il ciabattino non dia giudizi su parti al di sopra
della scarpa”. È la risposta del pittore Apelle a un ciabattino che,
dopo averlo criticato per come aveva riprodotto una scarpa, era andato oltre
esprimendo delle considerazioni critiche anche su altre parti del dipinto.
Apelle, pur avendo accettato il negativo giudizio del ciabattino sulle
calzature, aveva invece respinto le critiche su altre parti del dipinto
perché espresse da una persona priva della necessaria competenza in materia.
Quanto a me, comprendetemi: non voglio assolutamente commettere l’errore
commesso dal ciabattino esprimendo giudizi su materie nelle quali sono
completamente a digiuno, quali l’astronomia e la meteorologia; e ciò al fine
di evitare le legittime critiche alle mie opinioni sconclusionate.
- Santo: Prof. ma la risposta all’amico Totò chi può darla?
- Vezio: Sicuramente il prof. Antonino Zichichi, fisico di fama
internazionale, o il meteorologo Paolo Sottocorona che sulla rete
televisiva LA7 alle 07.55 di ogni mattina immancabilmente ci dà le
previsioni del tempo. Credo che risponderanno volentieri ad una mail che
possiamo inviare loro.
Attualità.
"Il genocidio e i suoi conti""; di Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Mercoledì 14 febbraio nella nuova sede della Federazione della Stampa in
via delle Botteghe Oscure a Roma, Michele Santoro ed io abbiamo
presentato in una conferenza stampa il nuovo soggetto politico “Pace
Terra Dignità” e il suo disperato grido all’Europa in vista delle
prossime elezioni europee, alle quali intende partecipare.
Questo soggetto politico, nato da un appello firmato da me e da Santoro
nel settembre scorso per “dare una rappresentanza a tre soggetti
ideali che ancora non l’hanno o l’hanno perduta, a tre beni comuni: la
Pace, la Terra e la Dignità”, vede ufficialmente la luce nel momento
in cui nell’ecatombe di Gaza la guerra, come è stata finora pensata e
istituzionalizzata, a cominciare dall’Occidente, è giunta al punto di
caduta finale oltre il quale c’è solo o la conversione delle politiche
in atto o la catastrofe.
La registrazione della
conferenza stampa si trova in Youtube, mentre il testo della mia
introduzione ai giornalisti è pubblicato nel sito "Costituenteterra.it".
Una parola chiarificatrice si deve dire sull’uso del termine
genocidio che è diventato motivo di scandalo nella politica italiana
e nelle prese di posizione di Israele, quando la vera questione non è
quella di regolare l’uso di questa parola, ma di porre termine al
crimine che essa significa, come ha chiesto avanzandone la massima
urgenza la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja.
Le migliaia di morti, i milioni di persone braccate, in fuga e ammassate
nell’ultimo lembo della striscia di Gaza e gli stessi ostaggi israeliani
ancora in mano ad Hamas sono indifferenti al modo in cui viene chiamato
il loro olocausto, ne sono vittime e basta.
Tanto più che nella insensata diatriba sul nome da dare alla
carneficina di Gaza e allo scempio del 7 ottobre che l’ha provocata,
dopo “56 anni di soffocante occupazione”, come aveva ricordato il
segretario generale dell’ONU Guterres, si è giunti a sostenere che il
criterio in base al quale decidere se si deve parlare di genocidio o no
sarebbe la “proporzione” tra l’entità dell’offesa e l’entità della
rappresaglia o vendetta.
Da un certo momento in poi perfino Biden, Macron e Tajani hanno
cominciato a dire che non c’è proporzione tra il terrorismo del 7
ottobre e il terrore delle 19 settimane che vi hanno fatto seguito fin
qui, anche se non è stato precisato a quale punto di questa singolare
contabilità di costi e ricavi si doveva fissare l’asticella: giusta
la proporzione tra le 1400 vittime tra uccisi ed ostaggi del 7
ottobre e i due milioni e duecentomila persone dell’intera popolazione
di Gaza perseguita come colpevole, 1500 per uno?
Giusto il prezzo di 28.000 morti palestinesi in cambio dei 105
ostaggi rilasciati grazie al primo negoziato, 267 palestinesi
morti per ogni israeliano vivo?
Appropriato radere al suolo un gran pezzo di Rafah e almeno 70 morti
accertati in cambio della liberazione di due ostaggi?
E ha ragione Netanyahu quando dice che non si fermerà finché non avrà
finito il lavoro e liberato i 103 ostaggi residui, uno per uno, contro
il milione di persone che ha fatto concentrate e fatto bersaglio a Rafah,
rendendole per ciò stesso ultimi “scudi umani” di Hamas?
Anche il cardinale Parolin ha definito “certamente non proporzionato,
con 30mila morti, il diritto alla difesa invocato da Israele per
giustificare questa operazione”, e l’ambasciatore di Israele presso
la Santa Sede ha bollato come “deplorevole” questa dichiarazione; ma lui
stesso ne ha fatto una questione di proporzione, rivendicando come
giusta la percentuale delle vittime di Gaza, che sarebbe di “tre
civili per ogni militante di Hamas ucciso”, quando “nelle guerre
e nelle operazioni passate delle forze Nato o delle forze occidentali in
Siria, Iraq o Afghanistan, la proporzione era di 9 o 10 civili per ogni
terrorista”, perciò di tre volte superiore “alla percentuale
dell’esercito di Israele”. Quando si arriva a questa contabilità, vuol dire che l’anima del
mondo è perduta, e se ingrandiamo il campo della crisi, fino a
comprendervi e a vedervi le altre guerre e l’intera crisi mondiale,
scopriamo che l’intera realtà umana e fisica del mondo, e la sua stessa
dignità è oggi al punto da poter essere perduta.
E giustamente l’“Osservatore Romano” ha replicato che “nessuno può
definire quanto sta accadendo nella Striscia un 'danno collaterale'
della lotta al terrorismo. Il diritto alla difesa, il diritto di Israele
di assicurare alla giustizia i responsabili del massacro di ottobre, non
può giustificare questa carneficina”.
Si può tornare così all’uso della parola “genocidio”.
È una parola nuova che non esisteva anche se popoli interi erano stati
sterminati, dagli Indiani d’America agli Armeni in Turchia.
Essa è stata coniata dal giurista ebreo polacco Raphael Lemkin, prima
ancora che venisse a definire l’olocausto del popolo ebreo, ciò per cui
fu adottata nella Convenzione dell’ONU per la prevenzione e repressione
del crimine di genocidio, perché questo non avesse a ripetersi
mai più nella forma di “distruggere, in tutto o in parte, un
gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale”.
Genocidio è perciò una parola comune, mentre Shoah è la parola di specie
che definisce quello perpetrato contro gli Ebrei.
Esso è stato tale da essere considerato non paragonabile con qualunque
altro, e per gli Ebrei stessi è diventata una parola sacra che non può
riferirsi ad altro che al loro olocausto.
Questa è la ragione per cui si può capire la ferita profonda che questa
parola apre nella coscienza del mondo, e il rischio che sia confusa con
l’antisemitismo, anche se purtroppo essa è atta a nominare altre realtà.
Ma è anche la ragione per cui, per amore degli Ebrei e della fraterna
amicizia che si desidera mantenere con loro, si può benissimo fare a
meno di usarla, non per questo chiudendo gli occhi su altre tragedie.
Ma per la stessa avvedutezza occorrerebbe che lo Stato di Israele non
fornisse un’auto rappresentazione di sé, avanzata come espressione
autentica dell’intero Israele, che facesse apparire un popolo vittima di
un genocidio come legittimato a infliggerlo ad altri.
Attualità.
Istituita la fondazione "Agrigento 2025"; stamattina al Teatro
Pirandello
Foto di gruppo
È stata
ufficialmente istituita questa mattina, sabato 17 febbraio 2024,
presso il foyer "Pippo Montalbano" del Teatro "Pirandello" di Agrigento,
la fondazione "Agrigento 2025", con l'obiettivo di organizzare e
coordinare le iniziative culturali in vista dell'evento "Agrigento Capitale
della Cultura 2025".
Subito dopo la costituzione, la fondazione "Agrigento 2025" ha ufficialmente
nominato il suo presidente: si tratta di Giacomo Minio, docente di Scienze
economiche, aziendali e statistiche all'università di Palermo. L'atto
costitutivo della fondazione di partecipazione è stato firmato alla presenza
del notaio Giuseppe Fanara.
Il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè ha designato cinque membri del
Cda: Antonino Cremona, Giovanni Di Maida, Vincenza Gaziano, Salvatore
Palillo e Giuseppe Viola. Un altro membro è stato nominato dal Comune di
Lampedusa: Giovanni Fragapane. Infine, il Presidente della Regione ha scelto
Lucio Geraci come rappresentante regionale. Il vice presidente della
fondazione è Vincenza Gaziano.
La fondazione ha il compito di realizzare il progetto approvato dal
ministero della Cultura per fare di Agrigento la Capitale italiana della
cultura 2025. Il sindaco Micciché ha sottolineato che la fondazione vuole
rendere durature e sostenibili le attività del progetto e raggiungere gli
obiettivi prefissati. Giacomo Minio è stato scelto con cura e rigore. Il
professore universitario collabora già con la Prefettura di Agrigento in
varie iniziative a favore dell'economia e dei beni confiscati alla mafia.
Alla cerimonia di costituzione ha partecipato anche una rappresentanza del
Comune di Grotte, guidata dal sindaco Alfonso Provvidenza, che ha
dichiarato: "Esprimo le più vive congratulazioni al Sindaco di Agrigento
a tutti coloro che si sono impegnati per la realizzazione di questo momento.
Tutti dobbiamo credere in Agrigento Capitale della Cultura 2025 e lavorare,
senza criticare inutilmente, per il buon esito di un evento unico e
irripetibile".
Iniziative. Aperte le iscrizioni al 1° Torneo di
Biliardo, organizzato dall'Associazione "Nino Martoglio"
Locandina
L'Associazione culturale "Nino Martoglio" di Grotte organizza il 1°
Torneo di Biliardo.
Il biliardo, gioco di origini molto antiche, oggi è considerato una
disciplina sportiva a tutti gli effetti, con l'organizzazione di tornei
internazionali e campionati del mondo per singola specialità. Il gioco è
svolto in un campo rettangolare circondato da sponde e la cui superficie è
ricoperta da un caratteristico panno morbido. Si gioca utilizzando delle
bocce sferiche dette biglie. Le biglie sono mosse tramite l'uso di un'asta
denominata stecca.
Il Torneo si svolgerà presso "Aster Games Bayta" di Grotte; è prevista una
quota di partecipazione di 15 euro. Le iscrizioni sono aperte sino a domenica 3 marzo. Per informazioni o
iscrizioni è possibile rivolgersi ad Aristotele Cuffaro (cell.
388.7908838).
Sfogliando qua e là tra gli innumerevoli libri che affollano la mia
libreria, ho riscoperto un appunto scritto a matita circa dieci anni fa.
Evidentemente, notando alla fine del volume quelle tre o quattro pagine
vuote, avevo pensato bene di riempirle con ciò che nella mia testa ritenevo
utile ricordare, ed ora vorrei farle conoscere a voi.
Un racconto irriverente che ha come protagonisti proprio i personaggi del
libro, con l’aggiunta di qualche intruso d’obbligo inserito per creare la
narrazione.
Personaggi realmente esistiti il cui nome e la cui storia si perdono nei
secoli passati, ritornando oggi reali per il mio ed il vostro divertimento.
Il libro è una vecchia edizione dell’Apologia di Socrate, una di
quelle edizioni con la copertina cartonata che tanti anni addietro veniva
allegata ai quotidiani.
Quel
giorno in cui Platone inciampò sull’amore.
Non quel
concetto di amore filosofico che sin dalla sua nascita, avvenuta nel settimo
giorno del mese di Targellione, ossia alla fine di maggio del 428 a.C.,
tante vittime ed incomprensioni ha fatto e continua a procurare, e che tutti
noi conosciamo come Amore platonico, ma proprio nel senso figurativo del
termine: mettere il piede in fallo, cadere.
Era il quindicesimo giorno del mese di Pianepsione, durante le feste in
onore di Apollo, per l’esattezza nel tardo pomeriggio, che Platone si era
deciso ad onorare l’invito a cena di Santippe moglie di Socrate, la quale
per l’occasione aveva invitato Aspasia di Mileto con lo scopo di far
conoscere i due giovani e fare un dispetto al marito, che da qualche tempo
ormai ronzava attorno alla nobile giovane ed avvenente milese.
Platone si presentò a casa di Socrate prima dell’ora stabilita, volendo
discutere con il maestro alcune questioni inerenti il malcostume che
imperava tra i giovani ateniesi e il rapporto essi e i loro genitori.
Tutto iniziò una mattina, ed esattamente il primo giorno del mese di
Ecatombeone, durante l’inizio dei giochi Panathenei, quando Socrate e
Santippe, salendo la stretta via che dal Foro ateniese porta verso la loro
casa, si dovettero fermare a soccorrere una giovane fanciulla il cui
sandaletto si era incastrato all’interno di una fessura tra due grossi
ciottoli, procurandole la distorsione della caviglia e la rottura dei
laccetti del sandalo stesso.
Socrate si chinò verso la giovinetta, delicatamente tolse il piede dalla
fessura, strappò il sandalo dalla crepa e l’aiutò a sedersi per terra.
Chiese a Santippe di allungare il passo verso casa e ritornare con dei
sandali da far indossare alla povera fanciulla.
Santippe si avvide con quanta delicatezza e dolcezza il marito teneva e
massaggiava la caviglia della sfortunata fanciulla e da donna animosa qual
era lo fulminò con un’occhiataccia.
Socrate, nonostante conoscesse il carattere acre della moglie e le
conseguenze che avrebbe subìto da Santippe, donna astiosa, insopportabile e
bisbetica, non solo continuò a sostenere la fanciulla, ma toltosi l’himation
dalle spalle, lo piegò su sé stesso e lo adagiò per terra invitando la
giovane a sedervisi sopra.
- Così è più comoda e avrà meno male, in attesa del tuo ritorno! -
disse rivolgendosi alla moglie, che rossa in viso, sistemato il leggero
mantello a coprire il capo e il volto si era già avviata a passo sostenuto
senza dire una parola.
Socrate era seduto sulla panchina a lato la porta d’ingresso della casa
quando vide Platone affannarsi lungo la salita.
Platone affrettò il passo.
Raggiunto il maestro, questo lo salutò: - Sii lieto.
L’allievo ricambiò: - Sii lieto anche tu Maestro.
Era la prima volta che Platone si recava a casa di Socrate, normalmente il
maestro intratteneva i suoi discepoli presso l’Agorà della città, dove
l’ampio colonnato e gli ampi spazi gli davano un maggior senso di libertà di
pensiero a contatto della natura.
Ma questo era un invito di cortesia e per di più fatto dalla moglie.
La casa, costruita leggermente in salita, aveva una pianta quadrata e tutte
le stanze si aprivano su un portico interno preceduto da un cortile e da un
vestibolo.
Il portico interno era orientato in pieno mezzogiorno.
- Vedi - disse Socrate tirando a sé la porta dell’ingresso e facendo
entrare Platone, che incuriosito guardava il gioco di luci e ombre che ogni
angolo del porticato proiettava sul lastricato interno - il sole si
infiltra negli appartamenti d'inverno, lasciandoci in ombra d'estate, perché
passa sopra le nostre teste, così rimane caldo d’inverno e fresco d’estate.
Entrati, Socrate indicò il salotto collocato a nord, e l’androon destinato
agli uomini dove si tenevano i banchetti.
Gli altri locali: la sala da pranzo per tutta la famiglia, la camera
nuziale, l'appartamento delle donne, la sala da bagno, erano distribuiti sui
lati, tranne la cucina che si trovava in uno spazio esterno attiguo alla
casa.
Platone annuiva, turbato e distratto; dentro di sé cercava una risposta a
questo strano invito così inusuale, a casa del maestro e invitato da
Santippe.
Non era mai successo che un allievo, anche se prediletto, venisse invitato a
cena per discutere di filosofia o di politica.
Che Santippe si interessasse di filosofia o della gestione della cosa
pubblica
O semplicemente era preoccupata per le voci insistenti sul vagabondare
quotidiano del marito?
Egli d’altra parte, era talmente preso dalle proprie ricerche filosofiche a
tal punto da disinteressarsi di ogni altro aspetto della vita quotidiana,
tra cui anche l'affetto per Santippe e per i figli, finendo per condurre
un'esistenza quasi peregrina.
Che Santippe fosse preoccupata delle dicerie sul maestro, del fatto che
partecipava a quasi tutti i simposi che si tenevano in città e che ne veniva
fuori quasi sempre completamente ubriaco?
Ciò lo rendeva inquieto e Socrate notò questa sua irrequietezza.
- Cos'è che rende le tue mani tremanti ed il viso cupo ed interrogativo?
Di certo non sono io a crearti questo stato di turbamento, almeno spero!
Sarei un cattivo maestro se incutessi un così tanto timore tra i miei
discepoli!
- No Maestro - rispose Platone -, in verità sono grato a Santippe
per l'invito e l'ospitalità che sicuramente saranno ineccepibili ma ne
convieni che ciò è inusuale!
- Capisco perfettamente le tue preoccupazioni - rispose Socrate -,
ma voglio sgombrare il tuo cuore da ogni preoccupazione e dirti che ha
invitato a cena anche Aspasia di Mileto con lo scopo, credo, di farvi
conoscere; quindi, allontana dalla tua mente ogni preoccupazione e godiamoci
appieno questa serata e che il fuoco sacro di Estia possa avvolgere benevolo
voi e la mia famiglia.
Aspasia era arrivata ad Atene da poco tempo e già si era fatta notare per la
sua bellezza ed indipendenza.
Intelligente ed in grado di conversare con le migliori menti di Atene su
ogni tipo di questione con chiunque si intratteneva, aveva attirato
l’attenzione di Socrate sin dal giorno dell’incidente, e per onorarlo della
gentilezza avuta nei suoi confronti era andata a trovarlodurante una sua
lezione presso l’Agorà, suscitando l’ammirazione e l’invidia dei giovani
discepoli e creando un certo imbarazzo per la licenziosità del gesto.
Altre volte Aspasia si recò presso l’Agorà, ed ogni volta discusse di
filosofia e di politica con Platone, Senofonte, Antistene, Euclide e con lo
stesso Socrate, tenendo testa ad ogni argomento trattato con domande e
risposte argute e pronte.
E anche Socrate non sdegnò numerosi incontri a casa di Aspasia, e tante
volte ebbe a suggerire ai suoi discepoli di frequentarla per la sua
intelligenza ed abilità nel dare consigli, e agli amici di portare le loro
mogli, poiché le conversazioni con Aspasia erano delle vere e proprie
lezioni di magniloquenza.
E ciò non passò inosservato agli invidiosi, e soprattutto alla vedova Myrto
che prontamente informò Santippe di questa nuova discepola: - Quella
straniera, concubina ed etéra, che ha il permesso di partecipare alla vita
pubblica della città!
Aspasia arrivò a casa di Socrate con il cuore in gola.
Dall’ampia scollatura della tunica il seno voluminoso sembrava volesse
fuoriuscire d’impeto, e ad ogni boccata d’aria sobbalzando sembrava stesse
per esplodere.
L’ampio spacco laterale metteva in risalto la carnagione scura di una coscia
fine e sensuale.
Un corto strascico ne accentuava l’apertura.
Un triangolo di tessuto leggero copriva la testa, ricadendo sulle spalle.
Aspasia batté una, due volte il batacchio di bronzo con la testa di Dionisio
sulla porta ed attese.
Ad aprire la porta fu la vedova Myrto, che con aria seccata salutò: - Sii
la benvenuta in questa casa Aspasia.
L’ospite ricambiò con un impercettibile accenno del capo.
La vedova le indicò di entrare e di attendere nel vestibolo l’arrivo della
padrona di casa.
Santippe arrivò quasi subito, salutò: - Sii lieta Aspasia.
- Sii lieta anche tu Santippe - rispose Aspasia, e porgendole un
fagottino di morbida pelle le disse: - Ti porto in dono un paio di
preziosi diàbacron, poiché ti sei privata di quelli che mi hai portato il
giorno in cui mi soccorreste, e senza i quali non sarei riuscita a rientrare
a casa se non aggiungendo al danno un altro danno.
Né Aspasia, donna abituata a trattare le persone con la giusta diffidenza
data dal suo status di immigrata, né Santippe donna avvezze a gestire gli
umori complicati del marito, erano disposte a cedere un centimetro del loro
orgoglio, e la prima a rispondere fu Santippe che diplomaticamente disse: -
Ti sono grata del meraviglioso dono che hai portato, sia io che mio
marito abbiamo fatto quello che è stato giusto fare.
Aspasia rispose: - Sono contenta che tu abbia accettato questo
insignificante dono da me mandato a confezionare nella lontana isola di
Creta, dove abili conciatori lavorano la pelle in un modo eccelso.
Finiti i convenevoli Santippe indicò ad Aspasia di seguirla nel triclinio
dove ad attenderli erano Socrate e Platone, che in attesa del loro arrivo
stavano sorseggiando in ampie Kylix un idromele profumato.
Socrate alzò per primo la coppa verso Aspasia: - Rallegrati Aspasia, e
sii la benvenuta in questa umile casa. Spero che Santippe ti abbia accolto
con tutti gli onori che si addicono ad una donna libera.
Aspasia rispose: - Gioisci Maestro insieme al tuo ospite, e sii sereno,
Santippe è una donna adorabile.
Platone alzò la coppa e aggiunse: - Gioisci anche tu Aspasia donna
incantevole, e a te, rivolgendo la coppa verso Santippe, altrettanto
incantevole Santippe, poiché ti sono grato per onorarmi della vostra
compagnia. Che possa Apollo con la sua cetra allietare questo banchetto.
Santippe si sdraiò accanto a Socrate, Aspasia si sdraiò sul klìne di fronte
a Platone: Santippe moglie gelosa e vendicativa, Socrate attempato ma alla
ricerca di una gioventù persa tra le colonne dell’Agorà, Aspasia bella,
giovane, disponibile ed intelligente, che non guasta in un periodo in cui la
donna era alla ricerca di una tranquillità sociale dignitosa, e poi c’era
Platone, qui invitato come animale da sacrificio per attenuare le gelosie di
Santippe.
E per concludere la scena, ecco arrivare la vedova Myrto, ospite fissa a
casa di Socrate, gelosa sia di Santippe che Aspasia.
Adesso ci sono tutti gli ingredienti per una commedia irriverente, in cui
ognuno degli attori cerca di tirare acqua al suo mulino.
- Cara Aspasia, gentile e giovane Platone - iniziò Santippe prendendo
l’iniziativa di aprire il convivio, con un occhio rivolto verso Socrate ed
uno rivolto a scrutare l’animo più profondo di Aspasia -, in questo
giorno di festa dedicato ad Apollo ed in vostro onore come ospiti, se il mio
adorato marito me lo consente, desidero iniziare questo banchetto con un
brindisi alla libertà di pensiero, alle arti filosofiche e soprattutto
all’amicizia, senza le quali ogni uomo ed ogni donna si troverebbero a
vagare solitari in deserti aridi,privi di alcuna possibilità di trovare una
strada che li conduca ad una sorgente comune dove ristorarsi con il meglio
che il genere umano possa avere di se!
Socrate acconsentì. Quindi alzò la Kylix, ne bevve un sorso e la passò ad
Aspasia; altrettanto fece Aspasia con Platone e Platone con Socrate.
- Vedete amici! - disse Socrate con tono scherzoso, tentando di
alleggerire quella discussione che sembrava prendere una strana piega di
velata ilarità - Aveva ragione Aristippo a chiedere che cosa mi abbia
spinto a sposarmi con la più bisbetica delle creature di Atene!
- Purtroppo - continuò Socrate - dovete pur prendere atto che per
diventare buoni cavallerizzi bisogna esercitarsi con i cavalli più ribelli e
non con i più docili perché,se essi pervengono a domare tali cavalli,
potranno governare facilmente gli altri.
Aspasia accennò ad un sorriso ed abbasso lo sguardo, mentre Platone che
meglio conosceva il pensiero ed il modo di parlare del maestro tentò di
sdrammatizzare il momento con un malriuscito: - Il maestro è un uomo
fortunato ad avere una sposa come te, adorata Santippe. L’educazione dei
tuoi tre figli e il governo di questa umile casa ne sono la prova lampante.
Poi quasi a voler rimarcare l’amore del maestro per Santippe e scusare lo
stesso per l’ardita frase, aggiunse: - Maestro sicuramente mi caccerai
dalla scuola, ma una volta dicesti che il carattere severo che Santippe pone
nell’educare i figli e nel continuo rimproverarti per le cose più futili è
segno dell’amore incondizionato che lei ha verso di voi!
Un attimo di silenzio durato una eternità, interrotto dall’entrata in scena
della vedova Myrto che accompagnata da una giovane ancella accostò sul
tavolinetto al centro del triclinio un vassoio colmo di noci, mandorle,
fichi secchi e due grosse ciotole di carnose olive nere, mentre l’ancella
dispose qua e là pezzi di formaggio fresco e latte cagliato.
- Mia signora - disse Myrto rivolgendosi a Santippe - il vostro
sposo come sempre è allegro e fervido di immaginazione, e oggi lo è ancora
di più, poiché trovandosi tra giovani anche la sua anima si presta a essere
giovanile. Non dare retta a ciò che le sue parole dicono, perché invero non
vengono dal suo cuore ma sono dettate dalla circostanza.
Socrate non sentì, ma a Santippe le parole della vedova sembrarono un invito
forte a rispondere al marito, e così fece: - Giovane Platone, ti
ringrazio per le belle parole che hai usato nei miei confronti e in difesa
del tuo maestro, ma come giustamente hai detto pocanzi, questo vecchio
ateniese che avete davanti è fortunato ad avere una sposa servizievole che
sa educare i figli, e sa tenere una casa dignitosa, e che spesso spegne gli
umori malsani di un marito troppo occupato a gestire le cose altrui, ma
sappi mio adorato sposo - giratasi a guardare Socrate che nel frattempo
si era alzato dal triclinio per la paura di un gesto inconsulto della moglie
- che Tyche prima o poi ti volterà le spalle e la vecchia Santippe sarà
l’unica persona che asciugherà la tua fronte.
Socrate non sembrò minimamente turbato dallo scatto d’ira di Santippe,
abituato com’era a sentire le continue lagnanze e le imprevedibili
conseguenze che da esse derivavano; come quella volta che Santippe stessa
dopo aver ingiuriato pesantemente Socrate davanti ai suoi discepoli, gli
versò addosso un’anfora colma di acqua.
Socrate si sedette, sistemò la tunica sulle ginocchia e senza nemmeno
degnare uno sguardo alla moglie, rivolto ad Aspasia disse: -Aspasia
ricordi quel giorno a casa di Senofonte quando ponendo domande prima alla
moglie di Senofonte, e in seguito a Senofonte stesso, hai cercato di
dimostrare che è possibile acquisire una qualche virtù attraverso la
conoscenza di sé stessi?
- Si, certo Maestro - rispose Aspasia -, ricordo con esattezza
quella discussione, in cui vi erano anche le mogli di molti dei tuoi
allievi! Vi eri anche tu Platone, se la mia giovane mente, così avida di
immagazzinare le novità della vita ateniese, non mi inganna! Ricordo con
esattezza che sia tu, caro Platone, che le altre donne del simposio,
partecipavate con vero entusiasmo ad ogni singolo quesito veniva posto! Le
domande a cui si riferisce il maestro riguardavano: Se siano meglio le cose
più belle che appartengono ad altri rispetto a quelle che si posseggono o se
sia o no ammissibile che si ricerchino anche i partner degli altri, nel caso
in cui li si ritenga migliori dei propri.
Aspasia guardò prima Santippe che con la testa china sul triclinio faceva
finta di controllare se mancasse qualche pietanza, poi verso il maestro
intento a parlottare sottovoce con Platone.
Un ultimo sguardo lo riservò proprio a Platone che lesto lo deviò su
Santippe che parse volerlo fulminare, poi da donna intelligente qual era, e
non disposta a sostenere il gioco né di Socrate né di Santippe, concluse il
discorso: - Tutti hanno come obiettivo la ricerca del miglior partner, ma
questo non si può ottenere se non si cerca nel frattempo di attuare anche un
miglioramento personale, come dicesti pocanzi anche tu Maestro! -
rivolgendosi a Socrate che estasiato dal modo di condurre la discussione,
annuiva divertito, mentre Santippe scura in viso chiamava la vedova Myrto,
indicando le Kylix vuote di Platone e di Socrate.
A questo punto della storia, care lettrici e cari lettori, il nostro
racconto potrebbe dirsi concluso, poiché ognuno dei protagonisti ha in
qualche maniera detto la sua, esprimendo liberamente il proprio pensiero e
gestendo le proprie preoccupazione magistralmente, chi come ospite, chi come
padrone di casa, chi semplicemente come inserviente, in modo da portare
comunque a termine un banchetto che sin dall’inizio appariva complesso e di
difficile interpretazione, non sapendo dove sarebbe andato a finire.
Ma questo non è il mio intento, poiché se la bisbetica e gelosa moglie
Santippe, l’arcigno e viveur marito Socrate, la giovane passionaria Aspasia,
la vedova nonché serva Myrto, hanno avuto un loro ruolo nello sviluppo della
nostra storia, il nostro povero Platone, spettatore involontarie delle fini
tresche degli altri protagonisti, lo abbiamo relegato in un angolo del
triclinio con la sua coppa di Kylix vuota e lo sguardo perso ad ammirare gli
innumerevoli centimetri di coscia visibili tra le pieghe dell’ampia tunica
di Aspasia.
Quindi è giusto che Platone si riprenda il ruolo di protagonista datogli
all’inizio del racconto; quindi, come scrisse un mio corregionale e famoso
scrittore di un tempo che fu in una sua favola: L’uccello che non canta
volerà su l’alta pianta;
farà il nido in cima in cima,
non più zitto come prima.
Entrando nella sala, la vedova Myrto, come indicatole dallo sguardo di
Santippe, si diresse verso Platone; con una mano teneva l’anfora
dell’idromele, con l’altra mano un vassoio pieno di melagrani, uva, nocciole
e fichi d’india.
Appoggiò il vassoio in un angolo del triclinio, versò l’idromele a Platone,
poi colmò la coppa di Socrate e con astio porse l’anfora ad Aspasia, che
l’adagiò per terra accanto a sé, mentre la giovane ancella entrava in sala
con la brocca dell’acqua e delle tovaglie di candido lino per il rito della
purificazione delle mani di fine pasto.
L’ancella adagiò la brocca e le tovaglie sul un basso tavolo a lato di
Aspasia, poi ritornò indietro a prendere il lavabo di terracotta.
Platone finì di bere l’idromele e lo stesso fece Socrate; entrambi porsero
la coppa vuota a Myrto, che nel frattempo toglieva dalla mensa le cose
superflue.
Aspasia e Santippe allungavano la mano sul vassoio di frutta.
La prima ad alzarsi dal triclinio fu Santippe seguita da Socrate.
Santippe chiese a Myrto di pulire le Kylix da donare in segno di amicizia a
Platone e ad Aspasia, e così fece.
Una coppa la porse ad Aspasia, che leggera e fresca come un petalo di rosa
si alzò dal triclinio e prese la coppa; ringraziò.
Platone nell’alzarsi inciampò nel piede leonino del triclinio, perse
l’equilibrio.
Aspasia d’istinto si spostò verso di lui per sorreggerlo.
Qui si verificò ciò che ognuno di noi non vorrebbe che accadesse mai:
Platone nel tentativo di evitare la caduta si protese verso Aspasia con le
mani aperte, pronte ad accogliere le sue mani protettrici, sbagliando la
mira e ruzzolando goffamente, portandosi dietro la tunica della giovane
Milese, che nella manovra velata di coprirsi lasciò cadere a terra la sua
Kylix.
Santippe e Myrto non seppero tenersi dal ridere rumorosamente, Socrate
invece se ne stava lì pensieroso a studiare la scena.
Povero Platone.
Aspasia si abbassò verso di lui, e come una madre quando sostiene il figlio
da una malafatta involontaria, con dolcezza gli sussurrò: - Su giovane
Platone, sei caduto per farti rialzare da me? Così a me è sembrato di
intendere! Quindi porgimi la mano e non ti curar di altro, poiché il
banchetto è terminato e lunga è la notte che si presenta a noi!
In lontananza una flebile voce recitava:
- Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra, che ho detto la mia.
Riferimenti bibliografici:
- Diogene Laerzio, Vite dei filosofi
- Luigi Capuana, Fiabe minime (Si conta e si Racconta)
- Platone, L’Apologia di Socrate
Un doveroso ringraziamento va alla neuropsicologa dott.ssa Claudia per il
supporto a non mollare mai anche quando lo scoglio da superare (ricerca
storica e narrativa) sembravano insuperabili.
Teatro.
"Vestire gli ignudi", al Circolo Empedocleo di Agrigento, venerdì 23
febbraio
Locandina
Nell'ambito della settima stagione di Teatro da Camera 2023/ 2024, presso il
Circolo Empedocleo di Agrigento, venerdì 23 febbraio a partire
dalle ore 18.15, andrà in scena "Vestire gli ignudi” di Luigi
Pirandello, con Maria Grazia Castellana, Giuseppe Cavaleri, Maria
Fantauzzo, Alfonso Marchica, Giuseppe Gramaglia e Lillo Daleo.
Con la partecipazione del folksinger Antonio Zarcone, della ballerina
Noemi Castronovo e di alcune sezioni del Coro Terzo Millennio
diretto dal M° Domenico Mannella.
La manifestazione è realizzata dal Pirandello Stable Festival di Mario
Gaziano e dal Circolo Empedocleo di Agrigento.
La direzione artistica è di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano. Per informazioni
e prenotazioni è possibile contattare il numero 3282156066. L'ingresso è
gratuito sino ad esaurimento dei posti.
Sport.
Calcio: debutto in Seconda Categoria per l'arbitro Antonio Gabriel
Ingrao.
Gabriel Ingrao
Domenica prossima esordio in Seconda Categoria per Antonio Gabriel
Ingrao, della sezione Arbitri di Agrigento.
Un giovane talento calcistico che sta crescendo nel mondo dell'arbitraggio,
dimostrando passione, dedizione e talento.
Antonio Gabriel Ingrao farà il suo esordio come arbitro in Seconda Categoria
nella partita che vedrà affrontarsi, domenica 18 febbraio,
Cianciana e Lercara.
Il suo percorso nell'arbitraggio è stato caratterizzato da impegno costante
e apprendimento continuo, e questa promozione rappresenta una tappa
importante nella sua crescita come arbitro. La Seconda è una Categoria
competitiva che richiede una solida conoscenza delle regole del gioco e una
grande capacità di gestione delle partite.
Il debutto in Seconda Categoria di Antonio Gabriel Ingrao è un segno del suo
impegno e della sua preparazione. Il suo impegno nel raggiungere questo
traguardo è un esempio per tutti i giovani che aspirano a diventare arbitri
di calcio.
L'arbitraggio è una passione che richiede non solo una solida conoscenza
delle regole del gioco, ma anche abilità di comunicazione, leadership e
capacità di prendere decisioni rapide. Antonio Gabriel Ingrao dimostra di
essere un giovane talento che contribuisce, insieme a tanti altri giovani
arbitri, alla crescita de mondo dello sport e dell'arbitraggio ad Agrigento.
Volontariato. Domani
l'Assemblea Ordinaria dei soci dell'AVIS Comunale di Grotte; alle ore
15.00 nella Sala consiliare
AVIS di Grotte
Si terrà domani, convocata dal presidente Pietro Zucchetto, l'Assemblea Ordinaria dei soci
dell'AVIS Comunale di Grotte,
in 1^ convocazione sabato 17 febbraio alle ore 09.00, in 2^
convocazione sempre sabato 17 febbraio alle ore 15.00, presso la Sala consiliare "Antonio Lauricella" del Comune di Grotte.
L'Assemblea discuterà il seguente ordine del giorno:
1) Nomina del Presidente e del Segretario dell'Assemblea;
2) Nomina dei Questori di sala;
3) Relazione morale del Presidente;
4) Relazione del Revisore dei Conti;
5) Lettura ed approvazione del Conto Consuntivo 2023;
6) Lettura e ratifica del Bilancio Preventivo 2024;
7) Ratifica ed approvazione di nomina del Revisore dei Conti per il 2023 ed
il 2024;
8) Relazione del Direttore Sanitario;
9) Relazione della Commissione Verifica Poteri;
10) Nomina Commissione Verifica Poteri 2025/2028;
11) Nomina Comitato Elettorale 2025/2028;
12) Dibattito e votazione per approvazione della relazione del Presidente,
del Revisore dei Conti, 2023 e ratifica del Preventivo 2024;
13) Nomina dei delegati (massimo due) all'Assemblea Provinciale Avis e dei
candida delegati per l'Assemblea Regionale e Nazionale Avis;
14) Varie ed eventuali.
Il Bilancio Consuntivo
2023 e il Bilancio Preventivo 2024 sono depositati e consultabili presso i
locali della sede sociale (Via Francesco Ingrao n° 92/94, Grotte).
Comune. Convocato il
Consiglio comunale in seduta ordinaria per mercoledì 21 febbraio alle ore
19.00
Aula consiliare
L'adunanza del prossimo
Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
ordinaria
presso la sala consiliare del Comune di Grotte,
su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata
per
mercoledì 21 febbraio, alle ore 19.00.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) Nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;
2)
Ordine del giorno in merito alla solidarietà e sostegno alle manifestazioni
in atto da parte degli agricoltori.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e,
qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Comune.
Visita istituzionale in Municipio del Comandante provinciale dei
Carabinieri, colonnello Nicola De Tullio.
Al Municipio
Un
caloroso benvenuto al colonnello Nicola De Tullio, Comandante
provinciale dei Carabinieri di Agrigento, è stato riservato questa
mattina, giovedì 15 febbraio, dal sindaco Alfonso Provvidenza e
dall'Amministrazione comunale di Grotte.
Nella sua visita istituzionale il Colonnello è stato accompagnato dal
comandante della locale Stazione Carabinieri maresciallo maggiore Alfonso
David Contrafatto.
Nel Palazzo municipale si è svolto il cordiale incontro tra le autorità
civili e militari, durante il quale il Sindaco ha espresso la massima
gratitudine e stima per l'opera quotidiana che i Carabinieri svolgono a
tutela della sicurezza e della legalità nel territorio di Grotte.
Il Sindaco ha anche assicurato la piena collaborazione dell'Amministrazione
comunale all'Arma, auspicando una sempre più proficua sinergia tra le
istituzioni.
(Nella
foto a lato: il col. De Tullio, il sindaco Provvidenza e il m.llo magg.
Contrafatto).
Iniziative. "Il Cinema di Nella Condorelli"; due
proiezioni nell'auditorium "San Nicola - Stella Castiglione"
Manifesto
È
dedicata al Cinema di Nella Condorelli l'edizione 2024 del Cineforum "Città di Grotte"
organizzato dall'Associazione culturale "Nino Martoglio".
Saranno, come di consueto, due le proiezioni, entrambe in orario mattutino, nelle quali si
articolerà il cineforum che avrà luogo nell'auditorium "San Nicola -
Stella Castiglione":
- mercoledì 21 febbraio, alle ore 09.30, sarà proiettato il film "1893:
l'inchiesta";
- venerdì 8 marzo, alle ore 09.30, sarà la volta del film "La
storia vergognosa".
Sempre venerdì 8 marzo, a conclusione della rassegna, sarà presente la regista
Nella Condorelli, che incontrerà gli studenti
dell'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte.
L'ingresso è libero.
La manifestazione, ideata e diretta da Aristotele Cuffaro, è
realizzata in collaborazione con il Comprensivo "A. Roncalli" e con il
patrocinio del Comune di Grotte.
Culti. "Il
nostro Dio è amore e la Sua legge protegge la vita"; comunicato della
Consulta Evangelica
Consulta Evangelica
In
merito al recente fatto di cronaca avvenuto ad Altavilla Milicia (PA), la
"Consulta Evangelica - Unione Federale di Chiese Evangeliche" ha diramato un
comunicato ufficiale a firma del suo presidente, il pastore
Michele
Passaretti.
Di seguito il testo del comunicato.
La Consulta Evangelica - Unione Federale di Chiese Evangeliche
si
unisce al sentimento di sgomento, dolore e lutto che ha colpito la Nazione
e, in particolare. la comunità cittadina di Altavilla Milicia (PA) a seguito
dell'efferato omicidio che si afferma commesso per fanatismo religioso da
Barreca Giovanni ed altri e che ha portato alla tragica morte della moglie
Antonella e dei suoi figli Kevin ed Emanuel.
Questo barbaro atto ha profondamente scosso la coscienza collettiva del
Paese e non può trovare spiegazioni o legittimazioni in alcun codice morale,
legale o teologico.
Il nostro Dio è amore e la Sua legge protegge la vita e il benessere
dell'umanità e delle famiglie.
Ci uniamo alle molte dichiarazioni di condanna e prese di distanza espresse
dalle varie comunità di fede (evangeliche, pentecostali, carismatiche ed
altre), attraverso interviste, comunicati e dichiarazioni pubbliche.
Esprimiamo, in particolare, la nostra solidarietà ai familiari delle
vittime, in particolare alla figlia sopravvissuta e ai nonni e invitiamo le
nostre chiese a pregare per coloro che sono afflitti dal dolore e dal lutto.
Auspicando che episodi così tragici non si ripetano mai più, ci auguriamo
che ogni forma di vigilanza e prevenzione sia esercitata da tutte le agenzie
sociali che circondano le famiglie, comprese scuole, chiese, enti e servizi
sociali.
Infine, apprezziamo il corretto impegno di molte agenzie di stampa che hanno
riportato l'informazione senza cedere a definizioni ingiuste o pretestuose,
evitando accuratamente di etichettare le chiese evangeliche come sette.
Il
Consiglio Direttivo della Consulta Evangelica
Unione Federale di Chiese Evangeliche
(Il Presidente)
Michele Passaretti
Attualità.
"Questo perenne Carnevale che viviamo tutto l'anno"; di Enzo
Napoli
Enzo Napoli
Trovo una qualche
malinconia nel Carnevale. Da sempre.
L'euforia ostentata e la spensieratezza giocosa non offuscano la
consapevolezza di una trasfigurazione solo apparente.
Principi e principesse, dame e cavalieri, spadaccini, maghi, fate,
orrorifici personaggi, fantastici supereroi e tutte le altre creature
immaginarie che popolano feste e sfilate, potrebbero persino risultare in
qualche modo divertenti, se venissero impersonati da chi, in tutti gli altri
giorni, riuscisse ad essere sé stesso.
Lo sono (neanche sempre) i bambini finché riescono a non essere soffocati
dalle ansie e dalle pressioni che genitori frustrati caricano sulle loro
coscienze ancora informi.
È facile leggere, negli occhi, la stessa delusione dell'essere saliti su una
giostra piena di luci colorate e musichette, ma con i cavallucci di legno
che non corrono ed i razzi di plastica che non volano.
È già complicato sforzarsi di essere, tutti i santi giorni, qualcuno che non
si è: sorridenti, sereni, sicuri di sé, soddisfatti, potenti, di successo,
disinvolti, appagati.
È così che ci vogliono ed è questo perenne Carnevale che viviamo tutto
l'anno, indossando maschere che nascondono le rughe e le incertezze, gli
incubi e le debolezze.
Non biasimatemi se non provo invidia per chi fa troppa baldoria e nutro
qualche dubbio sul vostro scialo, se rimango perplesso ad ogni ricorrenza
piegata agli interessi del consumismo sfrenato, se giudico "gli
organizzatori di eventi" sacerdoti del nulla.
Amo troppo quel poco di autenticità rimasta, la forza della sobrietà e la
bellezza della discrezione, la nobiltà dei gesti e dei pensieri.
La cartapesta ed i lustrini, i sogni di cartone e le ali di pezza non fanno
per me.
Politica.
Richiesta dalla Minoranza la convocazione del Consiglio comunale per
dare sostegno agli agricoltori
Proteste
È stata presentata al Presidente del Consiglio comunale la richiesta di
convocazione del Consiglio, avente come oggetto l'approvazione di un
documento di "Solidarietà e sostegno alle manifestazioni in atto da parte
degli agricoltori". La richiesta di convocazione è stata firmata dai
consiglieri del gruppo di Minoranza Paolo Pilato, Calogera
Liotta, Salvatrice Morreale e Derio Garufo, e dai
consiglieri Giacomo Orlando e Giuseppe Mancuso (attuale
vicesindaco).
Di seguito il testo della richiesta.
"Oggetto:
Ordine del giorno in merito alla solidarietà e sostegno alle manifestazioni
in atto da parte degli agricoltori.
Proposta della deliberazione:
Premesso che
- il Movimento degli agricoltori, in questi giorni, è arrivato anche in
Italia affiancandosi a quello in atto in Francia, in Germania, in Spagna;
- diversi movimenti nati spontaneamente in tutta Italia si stanno
organizzando per rivendicare attenzioni, sostegni e modifiche alle politiche
agricole europee e nazionali;
- l’agricoltura sarà sempre più centrale anche alla luce degli
sconvolgimenti geopolitici per il suo ruolo nella catena dell’alimentazione
umana come ci ha indicato la pandemia, per il contributo alla lotta al
mutamento climatico, per il contributo alla cura e alla manutenzione del
territorio, del paesaggio, per la sua funzione anche sociale ed ecologica;
- l’agricoltura proprio per questo ruolo ha bisogno di sostegni e di aiuti;
un sostegno che non può più essere assistenzialistico ma finalizzato a far
lavorare meglio e produrre di più e va indirizzato alle imprese agricole, ai
produttori con partite iva;
- il sostegno pubblico, regionale, nazionale ed europeo, va quindi rivisto
anche tenendo conto delle emergenze, degli sforzi e dei sacrifici che si
fanno per una agricoltura sana e produttiva, evitando sovrapposizione e
sprechi. Una programmazione si rende necessaria e va costruita su politiche
settoriali di prodotto in cui i produttori diventano protagonisti ascoltati
e responsabilizzati.
Considerato che
- appare opportuna una rivisitazione dei sostegni a partire da quelli
impostati dalla nuova Politica Agricola Comunitaria rendendoli tempestivi,
semplificati e indirizzati agli operatori che vanno responsabilizzati per
non farli diventare, per disperazione, subalterni a dinamiche speculative.
In questi anni chi in agricoltura ha deciso di affrontare investimenti
importanti, impostati e gestiti anche sulla base di certezze normative e di
sostegno nei finanziamenti pubblici, ma che tutto si sono rivelati tranne
che certezze, deve fare i conti con situazioni che pesano sul bilancio e
sulle stesse prospettive aziendali;
- la grave crisi sta interessando il settore agricolo a livello nazionale
sta mettendo in difficoltà gli operatori agricoli del settore con gravi
ripercussioni su tutta l'economia; le quotazioni dei prodotti agricoli non
consentono minimamente di remunerare il lavoro degli agricoltori né tanto
meno di apprezzare la pregiata qualità dei prodotti nonostante i buoni
livelli raggiunti da produzione e trasformazione;
- tale crisi rischia di diventare strutturale ed endemica in considerazione
anche della sensibile riduzione degli aiuti comunitari diretti agli
agricoltori in contemporanea con l'incremento degli oneri previdenziali;
Per quanto sopra si ritiene doveroso sostenere la protesta dei piccoli e
medi produttori agricoli intervenendo presso gli Organi di Governo al fine
di assumere azioni concrete per una soluzione della crisi;
Propone
1) di esprimere la solidarietà e sostegno a tutti gli agricoltori che da
giorni occupano le nostre strade con i loro trattori in una battaglia che
coinvolge tutti noi, contro le severe politiche europee che minano il
settore agricolo, strategico per il nostro Paese, mettendo a rischio la
sostenibilità economica delle attività locali;
2) di condividere le legittime rivendicazioni degli agricoltori, invitando
il Governo nazionale e regionale ad assumere decisioni significative e
concrete;
3) di sostenere le richieste degli agricoltori e delle associazioni di
categoria con particolare riferimento a:
- Riforma PAC - no eolico selvaggio - no pannelli “mangiasuolo” -
Contro la riduzione da parte dell’UE dei contributi dei titoli, con taglio
del 50% rispetto agli anni precedenti a causa degli ecoschemi e No
all’eolico selvaggio e NO al fotovoltaico al posto di campi fertili;
- Tutela del Made in Italy - Stop alle importazioni di prodotti
provenienti dai paesi extraeuropei sintetici e di scarsa qualità come olio,
grano, vino, miele, carne, frutta e verdura;
- Produzioni sotto costo - Contro l’aumento dei costi di produzione
mangimi, concimi, caro gasolio e relativa svendita del prodotto finale. Si
ai contributi per costi di acquisto di materie prime;
- Tassazione sui terreni - Contro la nuova immissione dal 1°
gennaio 2024 della tassa Irpef sul reddito dominicale pari all’80% che va a
gravare su un settore già in forte difficoltà;
- Valorizzazione dell’agricoltura e dell’allevamento per dare ai
giovani l’opportunità di restare nei propri territori e vivere con i frutti
della propria terra: solo così si può evitare l’ulteriore abbandono delle
campagne e alimentare il drammatico fenomeno dell’emigrazione, che sta
letteralmente svuotando i nostri paesi;
- Riconoscere la centralità del lavoratore agricolo in quanto sentinella e
protettore delle campagne, anche da eventi come gli incendi e i rischi di
natura idrogeologica;
- Misure concrete a sostegno degli agricoltori che nel 2023 hanno subito
danni a causa della peronospora (solo in Sicilia i danni ammontano a 351
milioni di euro). Si chiede un indennizzo diretto, utilizzando gli schedari
vitivinicoli ed i fascicoli aziendali, anche tramite i CAAF;
- Opporsi all’ingresso di carne sintetica, farina di grillo e altri prodotti
artificiali nel nostro mercato a danno dei frutti della nostra terra, sani e
genuini;
- Snellire le procedure di istruttoria delle pratiche che riguardano
l’agricoltura e l’allevamento, evitando tempi, a volte biblici, per
l’erogazione delle somme spettanti;
- Prevedere degli indennizzi, per i danni subiti, diretti e indiretti, dalla
fauna selvatica;
- Abolire vincoli e incentivi per non coltivare i terreni.
4) di trasmettere il presente atto per i provvedimenti di rispettiva
competenza al
Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle
Foreste,
A Sua Eccellenza il Prefetto,
Alla Presidenza della Regione Sicilia,
All’Assessorato Regionale All’Agricoltura, allo sviluppo Rurale e
alla Pesca Mediterranea,
Alle Organizzazioni di Categoria
e a Tutti i Comuni Siciliani
5) di dichiarare la presente deliberazione immediatamente esecutiva ai sensi
dell’art. 134 comma 4 del D.Lgs. n. 267/2000, considerata l'urgenza
nell'attivare le azioni e gli interventi ritenuti necessari a sostegno dei
conduttori agricoli del territorio".
Chiesa.
Quaresima 2024: gli appuntamenti nella chiesa san Rocco, dal 14 al 18
febbraio
Locandina
La parrocchia San Rocco in
Grotte ha comunicato gli orari degli appuntamenti settimanali durante la
prima settimana della Quaresima, dal 14 al 18 febbraio (IV settimana del
salterio).
Le liturgie verranno
celebrate nei seguenti orari: Mercoledì 14 febbraio - Le Ceneri (giorno di digiuno e astinenza)
- ore 09.00, santa Messa con imposizione delle ceneri
- ore 17.30, santa Messa con imposizione delle ceneri Giovedì 15 febbraio
- ore 17.00, 2° giovedì di santa Rita; segue la santa Messa Venerdì 16 febbraio (giorno di astinenza)
- ore 16.00, santa Messa e Via Crucis Sabato 17 febbraio
- ore 17.00, Rosario mariano dei sette dolori
- ore 17.30, santa Messa prefestiva Domenica 18 febbraio
- ore 10.00, santa Messa.
In tutti i giorni feriali, al termine della santa Messa, Adorazione con i
Vespri e la Coroncina alla Divina Misericordia.
Per colloqui privati e ulteriori informazioni pastorali è possibile
contattare don Vincenzo
Licata prima o dopo le sante Messe.
Chiesa.
Quaresima 2024: gli appuntamenti settimanali nella chiesa Madre di
Grotte
Locandina
La parrocchia
Santa Venera - Chiesa Madre in
Grotte ha comunicato gli orari degli appuntamenti settimanali durante il
periodo della Quaresima.
Questi gli incontri e le liturgie:
- Lunedì, ore 09.30, momento di preghiera nella Cappella in cima al
Calvario;
- Lunedì, ore 19.00, incontro di preghiera del gruppo RnS;
- Martedì, ore 10.00, preghiera con il gruppo di Santa Teresina;
- Martedì, ore 17.00, preghiera in onore di Padre Vinti;
- Mercoledì, ore 09.30, preghiera alla Divina Misericordia;
- Mercoledì, ore 16.00, preghiera nella casa natale del venerabile Michele
Vinti;
- Mercoledì, ore 19.00, catechesi;
- Giovedì, ore 09.30, preghiera per la Famiglia;
- Giovedì, ore 17.00, "15 giovedì di Santa Rita";
- Giovedì, ore 18.30, Adorazione eucaristica comunitaria;
- Venerdì, ore 17.00, Via Crucis;
- Sabato, ore 09.30, "I sabati dell'Addolorata";
- Tutti i giorni, ore 17.30, Santa Messa.
Gli incontri di preghiera e le liturgie saranno guidati da don Carlo
(sacerdote ospite in parrocchia) e don Salvatore Zammito.
Spettacolo.
"EduCarnival"
2024; festa a Grotte in Piazza Umberto I, con gli alunni del
"Roncalli"
Guarda il video
Manifesto
Festa
in piazza nel giorno di Martedì Grasso, 13 febbraio 2024, per i bambini
delle scuole di Grotte. "EduCarnival"; è questo il titolo scelto per gli annuali
festeggiamenti che si sono svolti in piazza e lungo il corso principale del
paese(guarda il video).
Chiesa. Dal 15 febbraio, nella chiesa Madre di
Grotte, iniziano i "Quindici Giovedì di santa Rita"
Locandina
Avranno inizio il prossimo giovedì
15 febbraio, nella chiesa Madre di Grotte,
le pratiche devozionali conosciute con la definizione dei "15 Giovedì di
Santa Rita".
I fedeli si incontreranno nella chiesa dedicata a santa Venera alle ore
17.00, per la recita del Rosario a cui seguirà alle ore 17.30,
la celebrazione della santa Messa presieduta dal parroco don
Salvatore Zammito.
Questa devozione consiste nel celebrare i quindici giovedì che precedono la
festa della Santa, che ricorre il 22 maggio, con particolari pratiche
di pietà, quali soprattutto la meditazione di un tratto della sua vita o di
qualche sua virtù e l’accostarsi ai santi sacramenti della Confessione e
della Comunione. Sono stati istituiti con l’approvazione della Chiesa, allo
scopo di commemorare i 15 anni che Santa Rita da Cascia "portò sulla
fronte la dolorosa ferita, arrecatale dalla spina, dono singolare del
Crocifisso, sposo diretto della sua anima".
Legalità.
Inaugurazione dell'Anno Giudiziario dei Penalisti: discorso del
procuratore generale Salvatore Filippo Vitello
Dott. Salvatore Filippo Vitello
Manifesto
Venerdì 9 e sabato 10 febbraio 2024, presso il Teatro Eliseo di Roma, si è tenuta la cerimonia di
inaugurazione dell'Anno
Giudiziario dei Penalisti Italiani 2024.
Di seguito pubblichiamo il discorso di saluto del dott. Salvatore Filippo Vitello,
Procuratore Generale f.f. presso la Corte d'Appello di Roma.
*****
"Grazie
all'Unione Camere Penali, grazie ai Presidenti nazionali e di Roma.
Devo dire che mi sento un po' emozionato, perché Roma è la mia città, dove
sono cresciuto professionalmente, e nel portare il saluto della Magistratura
requirente è per me - ritengo essere - un vero onore avere scelto Roma per
l'inaugurazione dell' anno giudiziario dei penalisti italiani.
Sul piano personale avverto poi la forte vicinanza agli avvocati del foro di
Roma, con i quali ho condiviso, per oltre un ventennio, con reciproca
fiducia, stima e rispetto, nella diversità dei ruoli, l'esercizio della
funzione requirente.
Ritengo estremamente significativo il titolo prescelto per questo evento:
‘Il processo come ostacolo. Il carcere come destino’.
È un assioma che pone una serie di domande sulla tutela dei diritti degli
individui nei conflitti intersoggettivi e nei confronti dell'autorità.
Come è stato autorevolmente affermato anche qui, il diritto penale è la base
su cui è costruito il paradigma dello Stato di diritto e della democrazia
liberale; paradigma che opera in due direzioni: come sistema di limiti alla
libertà e come sistema di limiti al potere punitivo.
Il sistema di limiti al potere punitivo è la fonte di legittimazione dello
stesso potere. I limiti sono costituiti dall'insieme delle garanzie
sostanziali e processuali.
Le garanzie dunque sono funzionali alla tutela dei diritti, e la loro
protezione investe la responsabilità di tutte le parti del processo; quindi,
sia magistrati che avvocati.
Le garanzie non possono essere intese come ostacolo al processo,
rappresentandone semmai la sostanza.
La tutela delle garanzie non può essere sacrificata dalla funzionalità del
processo, la cui realizzazione - come ha detto bene il presidente Meriadò -
richiede risorse adeguate, ed oggi più che mai una informatizzazione
adeguata, fondata su un'analisi preventiva accurata delle procedure e delle
possibili problematiche.
Ciò purtroppo non è avvenuto per l' avvio del processo penale telematico
che, senza adeguati interventi, rischia - quantomeno nel breve periodo - di
creare rilevanti problemi circa la rapidità delle forme processuali, con una
sorta di eterogenesi dei fini.
L'auspicio è pertanto che il confronto e la discussione sui vari temi
programmati possa svolgere una funzione di orientamento sia per le scelte di
indirizzo politico che per quelle organizzative, nel contesto di un diritto
penale e processuale inteso e vissuto come strumento di regolazione di
obblighi e diritti, e alla cui attuazione - nella dialettica processuale -
vede compartecipi a pari titolo la Magistratura e l'Avvocatura.
Ancora grato per questo invito formulo i miei migliori auguri.
Grazie".
Il
Procuratore Generale f.f. presso la Corte d'Appello di Roma
Dott. Salvatore Filippo Vitello
Giustizia.
L'avvocato Gianfranco Pilato a Roma per l'inaugurazione dell'Anno
Giudiziario dei Penalisti
Delegazione
Manifesto
L'avvocato Gianfranco Pilato, tesoriere della Camera Penale “Giuseppe
Grillo” di Agrigento, ha partecipato a Roma all'inaugurazione dell'Anno
Giudiziario, insieme al presidente Angelo Nicotra e al componente
Calogero Lo Giudice.
La manifestazione si è svolta
nei giorni di venerdì 9 e sabato 10 febbraio 2024, presso il Teatro Eliseo
in Via Nazionale. La delegazione agrigentina ha espresso il proprio dissenso verso le
riforme del Governo in materia di giustizia penale, aderendo all'astensione
dalle udienze indetta dall'Unione Nazionale Camere Penali.
I tre avvocati hanno incontrato il presidente dell'UNCP Francesco Petrelli e
hanno assistito al collegamento video con il ministro della Giustizia Carlo
Nordio.
Il presidente Nicotra ha commentato: “Abbiamo ottenuto un parziale
successo con l'emendamento al codice di procedura penale approvato dal
Senato. Non è quello che chiedevamo, ma è un passo avanti".
Letture Sponsali.
"La contrapposizione tra momenti di successo e d'insuccesso"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Non tutti i mali vengono per nuocere.
Cari amici, le letture di oggi ci invitano a riflettere come nella vita di
ognuno di noi si abbia sempre a che fare con la contrapposizione tra momenti
o persone di insuccesso e momenti o persone di successo.
Nelle letture di oggi associamo i primi ai “lebbrosi” ed i secondi ai
“sani”.
Sembrerebbe quasi che tutte le fortune, i successi e tutto il meglio
appartenga solo ai “sani” e tutte le sfortune, le solitudini, le sofferenze
appartengano invece ai “lebbrosi”.
Meditando sulle parole del vangelo invece possiamo osservare come il
lebbroso, dopo essere stato guarito e quindi divenuto una persona di
successo, ha subito voltato le spalle a Gesù, tradendo la sua fiducia e
rinnegando le sue richieste.
Mentre quando era lebbroso, persona di insuccesso, era estremamente umile e
fiducioso in Gesù.
Ecco quindi che si può giungere alla conclusione che spesso ciò che nella
vita terrena può essere considerata una sfortuna, questa stessa sfortuna è
un modo per avvicinarci a Dio ed alla sua vera salvezza.
Aline e Christian
Attualità.
"La pace ingiusta è l'unica che oggi può salvarci"; di Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Credo che dobbiamo alzare il livello di coscienza riguardo alla
tragedia in atto a Gaza.
La guerra di Gaza è di fatto una radiografia della situazione mondiale,
è una confessione sullo stato del mondo.
L'evento di Gaza non è una guerra, ma è un genocidio, e come tale
rappresenta il punto di caduta della nuova concezione della guerra quale
è stata adottata a partire dalle scelte strategiche sulla sicurezza
compiute degli Stati Uniti dopo gli attentati alle Torri gemelle
dell'undici settembre 2001.
In quel frangente veniva affermato che non era più sufficiente la
dissuasione dall'aggressione affidata alla potenza militare pronta
all'uso e fornita di armi di distruzione di massa: questo non bastava
più, una tale strategia veniva considerata ormai insufficiente a
garantire la sicurezza.
Veniva adottata invece la dottrina della prevenzione basata sul fatto
che “la migliore difesa e l'offesa”, che “non si poteva permettere agli
avversari di sparare per primi”, che occorreva un’azione “anticipatoria
persino nell'incertezza del luogo e dell'ora dell'attacco da parte dei
nemici”.
Nei documenti del 12 ottobre 2022 firmati da Biden e dal capo del
Pentagono, Loyd Austin, la difesa veniva fatta consistere nella
“competizione strategica” per il dominio, dove l’ultimo nemico da
abbattere, entro il decennio, era considerata la Cina.
Ed è sulla base di questa concezione della “difesa” che ora il
segretario di Stato americano Blinken offre una completa copertura ad
Israele per la sua guerra ad oltranza contro Hamas. È come se avessimo perduto la lezione non solo della Shoah, ma di
tutta la seconda guerra mondiale con i suoi 60 o 70 milioni di
morti.
Se a Gaza su una popolazione di 2 milioni e duecentomila abitanti siamo
arrivati a decine di migliaia di morti e feriti e un’intera compagine
etnica estirpata e distrutta, che cosa sarà mai quando si giungerà a
colpire l’obiettivo finale, come il Corriere della Sera chiama il nemico
ucciso, rappresentato da un miliardo e 400 milioni di cinesi?
Ebbene, la strage in corso a Gaza dimostra che con tale impostazione
ogni guerra diventa un genocidio.
Se infatti nella discrezionale percezione della minaccia l'imperativo
nazionale della sicurezza è quello della prevenzione, la certezza del
raggiungimento dell'obiettivo sta solo nella distruzione anche fisica
dell’avversario.
Questo vuol dire che i mezzi tradizionali per porre termine alle guerre
non funzionano più.
Ormai c’è una sola uscita dalla guerra, che non è la vittoria, ma la
riconciliazione.
Questa è la vera risposta all’erompere della crisi di Gaza: la
riconciliazione tra ebrei e palestinesi, ma anche di palestinesi ed
arabi con i fratelli semiti del popolo ebreo della diaspora.
Come si fa?
Non con le armi, ma nemmeno solo col diritto patrocinato dall’ONU.
Ci vuole la pace, ma non una pace assoluta come sono accusati di volere
i pacifisti, ci vuole una pace anche imperfetta, relativa, non una
giusta pace, ma ci vuole una ingiusta pace.
Perché è chiaro che oggi una pace fatta in queste condizioni sarebbe una
pace ingiusta per i palestinesi, ma anche per i coloni, che pensavano di
avercela fatta con i loro insediamenti, sarebbe una pace ingiusta perché
ancora non in condizioni di costituire i due Stati per i due popoli,
sarebbe ingiusta perché non sarebbe in grado di garantire, contro il
dott. Stranamore di turno, l’astensione dall’uso dell’atomica e la pace
nel mondo.
Eppure questa pace ingiusta è l’unica che oggi può salvarci, come
ci ha salvato durante la guerra fredda. Una riconciliazione tra palestinesi e israeliani che renda
possibile la loro convivenza in un'unica terra non è oggi una iperbole
umanitaria né una opzione del buon cuore ma è una soluzione politica,
l'unica soluzione politica che finalmente dopo una notte durata più di
settant'anni possa porre termine alla tragedia palestinese e anche
nostra.
Politica.
L'on. Rosellina Marchetta: "Intervento in favore del comparto
agricolo e zootecnico"
On. Serafina Marchetta
L'on.
Rosellina Marchetta, deputato segretario all' ARS, ha presentato
un'interrogazione urgente al presidente della Regione Schifani e
all'assessore regionale all'Agricoltura Sammartino richiedendo un intervento
in favore del comparto agricolo e zootecnico.
"Il comparto agricolo e zootecnico - ha scritto nell'interrogazione
l'on. Marchetta - sta vivendo una drammatica crisi anche in ragione della
situazione climatica con la nota ed evidente assenza di precipitazioni
fondamentali per le coltivazioni agrarie. Appare necessario, in ogni caso,
l’attivazione di un tavolo tecnico (anche permanente) per: individuare le
deroghe da apportare alla PAC e le modifiche alla stessa con riferimento
alle esigenze dei “Territori” ed alle reali dimensioni delle imprese;
attivare una rinegoziazione della PAC vigente con riguardo al 'Primo
Pilastro' dedicato al sostegno redistributivo del reddito con particolare
riferimento alle aziende medio piccole; ed inoltre per tracciare da subito
le linee guida della nuova PAC prevedendo il potenziamento degli interventi
per l’agricoltura integrata e per il mantenimento della pratica agricola
nelle zone svantaggiate".
La Deputata agrigentina, nell'interrogazione rivolta al Presidente e all'
Assessore al ramo, richiede alcune "risposte" nello specifico:
- l'immediata e congrua assegnazione di somme da liquidarsi con procedure
snelle ed urgenti derivate dalla effettiva situazione emergenziale con
priorità assoluta per le aziende zootecniche;
- la moratoria dei mutui e delle cambiali agrarie;
- la liquidazione anticipata dei premi e delle annualità derivate dalle
misure di intervento regionale nazionale e comunitaria;
- il riconoscimento di un credito d’imposta per le spese per l’acquisto
delle materie prime;
- l’attivazione di un tavolo tecnico (anche permanente).
"Ho già manifestato solidarietà agli agricoltori - ha detto l'on.
Rosellina Marchetta -; occorrono adesso risposte concrete per venire
incontro ad un settore fortemente in crisi e nevralgico per l'economia della
Sicilia".
Comune.
Anche oggi non disponibili i servizi demografici (anagrafe, stato civile,
elettorale e carte d'identità)
Avviso
Anche
per la giornata odierna, venerdì 9 febbraio 2024,
i servizi Demografici del Comune di Grotte non saranno operativi. I lavori di manutenzione straordinaria ai sistemi informatici,
iniziati ieri e che avrebbero dovuto concludersi in giornata, proseguiranno
e verranno completati oggi.
Pertanto rimangono momentaneamente chiusi al pubblico l'Ufficio Anagrafe, l'Ufficio di Stato
Civile, l'Ufficio Elettorale e il servizio di rilascio delle Carte
d'Identità.
La riapertura regolare è prevista per il prossimo lunedì 12 febbraio.
Attualità. "Sulla educazione dei figli e dei
loro buoni costumi"; di Antonio Pilato
Antonio Pilato
In
questi tempi, caratterizzati da fatti di diffusissima
aggressività giovanile, senza limite territoriale, origine e provenienza
geografica, che sfocia, come è noto a tutti, nella violenza psicologica e
fisica: scippi, pestaggi (compiuti anche per gioco, per darsi una
motivazione di vita), coltellate, intimidazioni, stupri di gruppo,
come quelli avvenuti a Palermo e in questi giorni appena passati anche a
Catania, nei bagni della villa Bellini, ai danni di una tredicenne,
costretta a subire lo stupro dalle belve di turno, senza pietà e
davanti agli occhi del fidanzatino, reso impotente dalle bestie che stavano
a guardare e ascoltare le grida della vittima, assistiamo tutti al male di
vivere.
Che cosa si deve fare prestissimo?
Come si possono impedire, fermare queste barbarie, che rischiano di farci
ripercorrere all'indietro le tappe e i gradi dello storico sviluppo
dello spirito, fino allo stato antropologico, dopo che da millenni
si è superato?
Mi torna alla mente l'opera pedagogica di Maffeo Vegio “De educazione
puerorum clarisque eorum moribus” (Sulla educazione dei figli e dei loro
buoni costumi). Necessita, senza più perdere altro tempo, dare una buona ed
integrale educazione ai ragazzi, a cominciare dall'infanzia, con buoni
esempi di vita, a far loro apprendere la differenza fra ciò che è bene e
ciò che è male, la mancanza di amore, il disprezzo, la solitudine, ed
altro, ricorrendo - quando non si è ascoltati - anche ai castighi, sosteneva
il ginevrino J. J. Rousseau.
Ma attenzione! Non basta l'educazione familiare e scolastica; serve anche
quella sociale.
Mi riferisco soprattutto a quella cosiddetta “social”, che in questi
tempi ha completamente frullato la mente dei più vulnerabili.
Essa dà cattivi esempi di vita sociale e morale, inculca l'egoismo,
l'opportunismo, l'arrivismo a tutti i costi; concetti svuotati dai veri e
universali modelli di vita ideale, per il bene di sé e di tutti gli
altri senza l'esclusione di nessuno. Compete ai genitori, a noi adulti, stare quotidianamente attenti alla
loro crescita regolare, positiva; vigilare e indagare, scoprire i loro
“segreti”, per usare il concetto di M. Montessori, e intervenire
prontamente con le opportune correzioni sulla pianta malvagia, come
sosteneva anche F. Frobel, nei giardini di infanzia. Per i più grandi, ormai come le piante storte e indurite non più
raddrizzabili, occorrono pene severissime, che siano e restino
d'esempio per tutti.
Operando in questo modo e con l'aiuto della provvidenza, si potrà migliorare
la società.
A futura memoria.
Comune.
Oggi non disponibili i servizi demografici (anagrafe, stato civile,
elettorale e carte d'identità)
Avviso
Per
tutta la giornata odierna, giovedì 8 febbraio 2024,
i servizi Demografici del Comune di Grotte non saranno operativi.
A darne comunicazione, con una nota ufficiale, è il Responsabile dei Servizi
Informatici (Responsabile di Elevata Qualificazione) dott. Guglielmo
Dinicolò.
I servizi Demografici comprendono l'Ufficio Anagrafe, l'Ufficio di Stato
Civile, l'Ufficio Elettorale e il servizio di rilascio delle Carte
d'Identità.
La temporanea chiusura al pubblico è dovuta a lavori di manutenzione
straordinaria ai sistemi informatici.
Il Comune ringrazia i cittadini per la collaborazione e si scusa per il
disagio.
Attualità.
"Non possiamo accogliere tutti, indistintamente"; di Enzo Napoli
Enzo Napoli
Lo stupro di una
tredicenne, nei giorni della festa di Sant'Agata, in pieno centro di
Catania, non è tollerabile.
Non è tollerabile perché un branco di balordi non può e non deve segnare
così terribilmente la vita di una ragazza.
È ancora più intollerabile, diciamocelo, perché questi sette animali sono
stati accolti ed accuditi, sfamati, vestiti, in un paese straniero.
Sono antirazzista e di sinistra e so perfettamente quanto sia odiosa la
strumentalizzazione sul colore della pelle e direi la stessa cosa se fossero
stati ucraini, rumeni o cinesi perché per la vittima non avrebbe fatto
differenza alcuna.
Non sarebbe stato differente neanche se fossero stati italiani.
Il fatto che siano stranieri pone solo un problema in più che non può essere
ignorato.
Non possiamo accoglierne più di quanti possono essere gestiti, controllati
ed integrati.
Non possiamo accogliere tutti, indistintamente, perché ogni criminale che
arriva insieme a tanti disperati che vogliono solo sopravvivere e scappare
dalla fame e dalle guerre, non fa altro che alimentare il germe
dell'intolleranza e del razzismo e diffondere paura e diffidenza.
Dobbiamo fare i conti con questo. Non possiamo subire le campagne
strumentali di odio o negare ideologicamente la realtà.
I minori non accompagnati nei centri di accoglienza sono ventiquattromila e
sette di loro, che si macchiano di un crimine tanto odioso, hanno
compromesso non solo la vita di una tredicenne, ma anche quella dei loro
coetanei nelle stesse loro condizioni.
Per questo è ancor più giusto che vengano puniti, secondo le leggi di un
paese civile, ma senza compassione alcuna.
Chiesa.
Il venerabile Vinti su Tv2000, con don Calogero Morgante e Domenico
Vizzini
Guarda il video
Un
servizio televisivo sulla figura del venerabile Michele Arcangelo Maria
Antonio Vinti è andato in onda su Tv2000 (canale 28 del digitale
terrestre) martedì 6 febbraio, alle ore 07.30
(guarda
il video).
All'interno del programma "Di buon mattino", condotto da Giacomo Avanzi e
Grazia Serra, uno spazio di circa 15 minuti è stato dedicato alla figura del
compianto Sacerdote grottese dichiarato “venerabile”.
Intervistato in studio don Calogero Morgante (vice postulatore della
causa di beatificazione del Venerabile); in collegamento da Grotte
Domenico Vizzini, dalla casa natale dell’umile Sacerdote.
Le immagini sono di Tv2000
(guarda
il video).
Riconoscimenti.
Alla "Pizzeria Carlisi" di Anthony Carlisi, in Belgio, il certificato di
"napoletanità"
Anthony Carlisi
Pizzeria Carlisi
Attestato
Lo staff
La “Pizzeria Carlisi” di Waremme, in Belgio, ha ottenuto il prestigioso
riconoscimento di pizza napoletana verace dall'Associazione Verace Pizza
Napoletana (AVPN).
Questa associazione, fondata nel 1984 a Napoli, ha lo scopo di salvaguardare
e promuovere la tradizione della pizza napoletana nel mondo, garantendo la
qualità degli ingredienti e delle tecniche di preparazione.
La pizzeria Carlisi è l'unica nella provincia di Liegi ad avere questo
marchio di qualità, che attesta che le sue pizze sono identiche a quelle che
si possono gustare a Napoli. Anthony Carlisi, il giovane proprietario siciliano di 24 anni, ha
realizzato il suo sogno di aprire una pizzeria napoletana, dopo sei anni di
studio e pratica presso il capoluogo campano. Con tanto impegno, il 23
luglio dello scorso anno è riuscito nell’impresa, inaugurando il suo locale
in Rue Saint Éloi 58, a Waremme, Belgio.
Di origini grottesi (il papà Tonino Carlisi svolgeva l’attività di
camionista), Anthony ha sempre coltivato la passione per la cucina
napoletana, e in particolare per la pizza. Ha anche fatto costruire un forno
a legna su misura da artigiani napoletani, per assicurare la cottura
perfetta delle sue pizze.
"Sono molto felice e orgoglioso di aver ricevuto questa certificazione
- ha dichiarato Anthony Carlisi -, che è il massimo per una pizzeria
napoletana. Ringrazio l'AVPN per aver riconosciuto il mio lavoro e la mia
passione. Invito tutti a venire a provare le mie pizze, che sono come quelle
di Napoli".
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Come la suocera di Pietro, guariscici Signore. Non perché ce lo meritiamo ma
perché possiamo servirti e, nel servizio, ringraziarti per il tuo amore:
siamo servi inutili, Signore, siamo amati da te, che sei l'Amore e l'amore
non si merita.
Guariscici Signore come quei malati che, alla sera, ti venivano portati da
parenti e amici: perché non sempre sappiamo o ci rendiamo conto di essere
malati e abbiamo bisogno che gli altri ti parlino di noi.
Insegnaci inoltre, Signore, a prenderci momenti di pausa da tutti e tutto.
Per poter stare in disparte e pregare il Padre, per rimettere le cose in
sesto, affinché possiamo comprendere ciò che sta avvenendo intorno a noi e
riallacciare il legame con il Padre.
Gloria e Luciano
Spettacolo.
"EduCarnival" 2024 in piazza a Grotte, venerdì 9 e martedì 13 febbraio
Manifesto
Il
carnevale 2024 a Grotte si chiama "EduCarnival"; è questo il
titolo scelto per gli annuali festeggiamenti che si svolgeranno in piazza e
lungo il corso principale del paese.
La manifestazione, che quest'anno è organizzata dall'Assessorato allo
Spettacolo del Comune di Grotte con la collaborazione dell'Associazione
culturale teatrale "Nino Martoglio" e dell'Istituto comprensivo
"Angelo Roncalli", si articolerà in due giornate:
- venerdì 9 febbraio, a partire dalle ore 22.00 in Piazza Umberto I
(piazza Municipio), si terrà un ballo in maschera con Dj set (di Dario
Giammusso e Gaetano Zaffuto) seguito dalla premiazione della migliore
maschera;
- martedì 13 febbraio, dalle ore 10.00, sfilata in maschera con la
partecipazione degli alunni delle scuole di Grotte; alle ore 10.30, in
Piazza Umberto, andrà in scena lo spettacolo della compagnia "Giganti Park".
Gli organizzatori assicurano tanto divertimento per grandi e piccini.
Chiesa.
A Tv2000 un servizio sul venerabile Vinti; martedì 6 febbraio
Di buon mattino
Un
servizio televisivo sulla figura del venerabile Michele Arcangelo Maria
Antonio Vinti andrà in onda su Tv2000 (canale 28 del
digitale terrestre) il prossimo martedì 6 febbraio, a partire dalle
ore 07.30.
All'interno del programma "Di buon mattino", condotto da Giacomo
Avanzi e Grazia Serra, sarà dedicato uno spazio per intervistare in studio
don Calogero Morgante (vice postulatore della causa di beatificazione
del Venerabile); è previsto anche un collegamento con la casa natale di
Grotte, affidata alla custodia di Domenico Vizzini.
"Di buon mattino" è un contenitore di attualità, costume, spettacolo,
cucina, curiosità e tematiche legate al mondo della fede, nel quale
quotidianamente (dal lunedì al venerdì) vengono affrontati gli argomenti più
rilevanti del giorno, con ospiti in studio e in collegamento: dalla cronaca
all’intrattenimento, alla scoperta delle bellezze e del patrimonio artistico
del Belpaese, degli appuntamenti religiosi e delle feste popolari.
Tv2000 è l'emittente televisiva privata nazionale controllata dalla CEI
(Conferenza Episcopale Italiana), diretta da Vincenzo Morgante, che propone
un palinsesto generalista e di ispirazione cattolica. Grazie alla
collaborazione con Vatican Media, TV2000 segue in diretta le principali
attività pubbliche del Papa, come i viaggi internazionali, le Messe,
l'Udienza Generale del mercoledì, la recita dell'Angelus. Il canale offre
una copertura degli eventi della Chiesa cattolica più importanti. Spazi sono
dedicati alla riflessione e alla preghiera tra cui la preghiera
del Rosario in diretta da Lourdes e la coroncina alla Divina Misericordia.
Iniziative.
Dall'Amministrazione comunale, omaggio per Fabrizio Gifuni, in ricordo
delle sue origini grottesi
Sul palco
Targa
Guarda il video
L'attore Fabrizio Gifuni ha portato sul palco del Palacongressi di
Agrigento, ieri sera 31 gennaio 2024, il suo spettacolo “Con il
vostro irridente silenzio”, dedicato alle lettere scritte da Aldo Moro
durante la sua prigionia nelle mani delle Brigate Rosse.
Con intensità e passione, Gifuni ha dato voce al dramma umano e politico del
leader della Democrazia Cristiana, sequestrato e assassinato nel 1978.
Al termine della rappresentazione, l'attore romano ha ricevuto una targa
in suo onore e una sorpresa speciale: il documento di nascita di suo
nonno, che era originario di Grotte
(guarda
il video). A consegnarglielo, il sindaco di
Grotte Alfonso Provvidenza, che gli ha anche donato il libro "La
storia di Grotte".
Gifuni si è commosso e ha ringraziato: “Per me è stata una grande
emozione essere qui perché una parte delle mie radici - l’ho
ricordato in queste giornate - sono di Grotte, e quindi grazie ancora
di cuore”. Dalle
ricerche effettuate presso l’ufficio anagrafe del Comune di Grotte è emerso
che il nonno dell’attore si chiamava Carmelo Noto, nato a Grotte il 7 marzo
1893, in Via Giacinto. In gioventù svolse l’attività di restauratore di
tetti artistici. Trasferitosi nella Capitale, all’età di circa 18 anni, vi
conobbe la futura moglie Leonia Cilento. La coppia due figli, tra cui
Adriana, mamma di Fabrizio Gifuni.
Il sindaco Provvidenza, sul palco insieme all’assessore alla Cultura Anna
Maria Todaro, ha commentato: “Abbiamo regalato l'atto di nascita del
nonno di Fabrizio e poi il libro ‘La storia di Grotte’”
(guarda
il video).
Il testo della targa consegnata all'attore, da parte del Comune di Grotte e
del “Parco Valle dei Templi”, è il seguente: “A Fabrizio Gifuni. Regista
e attore originale ed eclettico, di innate doti interpretative, protagonista
di magistrali ed istrioniche performance teatrali e cinematografiche.
Siamo orgogliosi delle sue origini grottesi”.
Comune.
Istituito un numero unico per segnalazione guasti, disservizi o reclami
Numero unico
È già attivo il numero unico istituito dal Comune di Grotte
per consentire ai cittadini di segnalare guasti, disservizi o per
inoltrare reclami. Basta digitare sulla tastiera del telefono o del
cellulare lo 0922947531 per mettersi immediatamente in contatto con
l'operatore. Tramite lo stesso numero è possibile inviare anche messaggi
Whatsapp, allegando eventualmente immagini o file inerenti la richiesta
o la segnalazione.
Responsabile del servizio è il dipendente comunale Giuseppe Figliola,
Operatore Amministrativo "Esperto" che si occupa di assistenza e
manutenzione degli atti amministrativi, assistenza e manutenzione del
protocollo informatico, assistenza per reclami al cittadino.
Con l'occasione si ricorda che da oggi, 1
febbraio 2024, è possibile effettuare il pagamento delle lampade votive
e servizi cimiteriali tramite PagoPa, generabile dal sito del Comune
(clicca
qui); in alternativa ci si può recare in Comune, presso l’ufficio
anagrafe, oppure chiamare il numero unico 0922947531 (anche tramite Whatsapp).
La scadenza del pagamento è stata posticipata al 15 febbraio.