Comune.
Grotte presente all'annuale Assemblea ANCI, a Torino
Delegazione
Anche quest’anno
il Comune di Grotte
si è confermato presente all’importante appuntamento dell’Assemblea
annuale dell’ANCI,
l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Dal 20 al 22 novembre, Torino
ha ospitato la manifestazione che riunisce i principali amministratori
locali del Paese per discutere le sfide e le opportunità dei territori.
(Delegazione di Grotte)
A rappresentare la comunità grottese è stata una delegazione guidata dal
sindaco
Alfonso Provvidenza,
affiancato dal presidente del Consiglio comunale
Angelo Carlisi,
dal vicesindaco
Giuseppe Mancuso
e dalla consigliera
Roberta Di Salvo.
La presenza di Grotte all’Assemblea ANCI sottolinea l’impegno
dell’Amministrazione comunale a confrontarsi con le altre realtà italiane, a
condividere esperienze e a cercare soluzioni comuni ai problemi che
affliggono i piccoli centri.
Durante i tre giorni dell’Assemblea, la delegazione grottese parteciperà ai
numerosi workshop e convegni in programma, affrontando temi di grande
attualità come lo sviluppo sostenibile, la digitalizzazione dei servizi, la
partecipazione dei cittadini e il rapporto tra i Comuni e le altre
istituzioni.
Era
scontato, tutto sembrava naturale, quasi ovvio. L'infanzia, e poi la vita
intera passata cercando di interpretare il mondo attorno. Ma certe cose non
le puoi raccontare; vedi solo la superficie di quello che potrebbero essere
e non è mai ciò che davvero conta. Perché quello che conta, ciò che è
essenziale, rimane nascosto, al di là della portata di ogni parola. E le
parole, solo a pensarle, rendono tutto reale, definitivo. Meglio un’immagine
incerta: una fotografia. Forse la bellezza non è solo in ciò che cogliamo,
ma anche in ciò che intravvediamo e ci sfugge, che si nasconde ai margini
della nostra percezione.
(Franco Carlisi)
La
luce fiondava il velo mencio della tenda mosaicando di bagliori confusi il
mobilio; sfrangiava di un azzurro polveroso le locandine di mostre lontane
appese alle pareti; dilagava sui limoni lunari raccolti sotto un vaso di
fiori stanchi. Questa volta non avrebbe scattato, inutile mettersi ancora
alla prova. Sentiva l’agguato di un fallimento. Ma lì, in quel momento c’era
Bianca sdraiata sul divano. Gli occhi chiusi, il respiro lento, i capelli
sciolti che ricadevano sul pavimento e si fondevano con la loro stessa
ombra. Per un attimo si domandò se fosse davvero lì. Tutto era diventato
così opaco.
Sapeva che non avrebbe resistito. C’era qualcosa in quelle geometrie di luci
feroci e ombre sfaldate, un’armonia che lo trascinava indietro, negli
automatismi della sua vita precedente. Quella foto sarebbe stata un atto
finale di resistenza, un’ultima scintilla di quella bellezza che aveva
guidato la sua vita: la prova che lei esisteva, che anche lui esisteva,
almeno in quel frammento di luce, almeno in quell’istante. Le sue mani si
muovevano ansiose, a memoria sull’attrezzatura. La macchina era pronta. Le
foglie dei limoni tremolavano appena alla brezza che entrava dalla finestra
aperta, spandendo nell’aria odore di zagara e voci di donne e di bambini in
strada, risate e grida, prima familiari, ma oramai estranee al suo mondo.
Era rimasto lì, con la macchina fotografica ancora stretta tra le mani,
cercando di trattenere quel momento il più a lungo possibile. Ma già sentiva
il vuoto avvolgerlo.
(Gente di Fotografia)
Tano
non aveva mai pensato alla cecità. Non per lui, almeno.
Inizialmente avevo nei suoi confronti un interesse, per così dire,
antropologico: polistrumentista, scrittore e fotografo di qualità attirava
verso di sé l’ingiustificato furore dei geni incompresi: il talento non ha
colpa e, si sa, non è democratico. Mi piaceva associare la sua immagine a
quella di Koudelka, con quel di più di inclinazione allo squilibrio mentale
che da sempre si associa allo status di artista.
Indovinavo la sua vita leggendo Cheever, Cortázar, Salinger: le notti
ubriache, le mattine con l’amaro in bocca, le infinite sigarette fumate fino
al filtro. Quando lo conobbi aveva già perso la vista. “La cecità non arriva
tutta insieme.”, mi raccontò, “È una discesa. I confini delle cose si
sfumano. Il mondo perde le sue misure, i suoi colori, le sue promesse.
Diventi un intruso nel tuo stesso spazio. Circondato da ombre senza corpo,
voci senza volto, vuoti senza limiti.
Finché arriva il buio. Non il nero caldo di una stanza prima di
addormentarsi e neanche il buio compatto e definitivo, come avrei pensato.
Piuttosto, un caffè all’americana che, se aggiungi un po’ di latte, si
rischiara di sprazzi luminosi come bagliori, come scintille di una vampa, ma
fredda, lontana, siderale”.
Non era solo il buio che lo spaventava. Era quel vuoto, quel senso di essere
tagliato fuori dal resto del mondo, quell’abisso di incertezza, quella
frattura che si era creata tra il suo corpo e il mondo.
Ma un uomo non può smettere di sperare che qualcosa, anche solo un frammento
della persona che è stato, sopravviva. Allora, chiudeva gli occhi - come se
ci fosse una differenza - e mi raccontava di una foto, forse la sua migliore
che era andata smarrita. Mi raccontava di una strada bagnata dalla pioggia,
una di quelle mattine dove la luce è implacabile, di un volo di piccioni
riflesso in una pozzanghera mentre una donna passava con un eskimo consunto
e le calze a pois. La composizione perfetta, la luce giusta, il gesto
esatto. E un’altra volta di un viso di donna, di quelli che non dimentichi
mai, anche se sai che dovresti. E ancora, del passo di un tizio che se ne
andava con una promessa di ritorno alle spalle e una specie di allegria
addosso da farti sentire meno solo. Indugiava sulla perfezione della scena,
tanto effimera quanto definitiva. Erano tutte fotografie che aveva visto ma
non aveva scattato.
All’intelligenza artificiale mi accosto con una certa infelicità mista a
frustrazione: mi chiama a ricordare quanto enorme sia ciò che non so e
quanto sia minacciata la mia individualità. Essendo il suo processo
randomico, infatti, non si può escludere la probabilità che tra miliardi di
prompt forniti da miliardi di persone, non generi prima o poi due
immagini identiche. Di fatto, sull’argomento non ho inteso moltissimo. Le
mie teorie, ancora in fase di ricerca sperimentale, non hanno valenza
scientifica, evidentemente. Per cui, essendo portatore sano di pensiero
radicale, procedo a tentoni come chi non conosce ciò che troverà al prossimo
passo.
Gliene parlai, spiegandogli il processo e prospettandogli la possibilità di
far esistere le foto che non aveva scattato, al di fuori della sua testa.
Accolse la proposta con un misto di curiosità e scetticismo riservandosi di
darmi una risposta l’indomani. Accettò perché non aveva nulla da perdere -
disse - mentre, aggiunse che per me sarebbe stata un’esperienza di “cecità”.
Per Tano, come per tanti, fotografare era un atto semiotico complesso, una
decodifica e una ricodifica attraverso lo sguardo.
“Il fotografo che si affida all’intelligenza artificiale per produrre
immagini” - disse - “utilizza un processo che non comprende del tutto e che
sfugge alla sua intenzionalità. Per un fotografo, quindi, affidarsi all'IA è
come perdere la vista in senso metaforico: rinunciare alla profondità e alla
singolarità del proprio sguardo e quindi al contatto con il reale.
L’immagine generata da un algoritmo non ha più un referente diretto nel
mondo fisico. È un segno che si astrae dalla realtà concreta; non è più
un'esperienza sensoriale che coinvolge l'intero corpo, ma il prodotto di una
simulazione. E se è vero che ci riconosciamo in quello che facciamo, l'uso
dell'IA implica una frattura nella percezione di sé. Proprio come nel caso
della cecità”.
Dopo questa sorprendente premessa - del talento di Tano ho già accennato -,
si sedette di fronte alla macchina e descrisse l’immagine che aveva in mente
nei minimi dettagli: la luce, l’umore del cielo, l’espressione indecisa
della donna, l'atmosfera di quel momento irripetibile. L’intelligenza
artificiale elaborò i prompt, e l’immagine si presentò davanti al mio
stupore, esattamente come l'aveva descritta Tano. Precisa, concreta, reale.
Quante volte avevo cercato l’immagine definitiva, la sintesi di tutto ciò
che avrei voluto raccontare. Toccare con lo sguardo il mondo fuori, sentirne
le vibrazioni. Ore ed ore di attese, di aspettative, sfinimenti, delusioni.
E all'improvviso ti accorgi che la macchina non solo sa come fare, ma lo fa
meglio. È più veloce, più precisa, non si stanca mai. Una capitolazione.
Questo rappresentava quell’immagine davanti ai miei occhi, la mia
capitolazione di fotografo di fronte a un algoritmo che non possiede
coscienza né cultura.
Tano riusciva a percepire la mia meraviglia mista a scoramento e
frustrazione ma liquidò laconicamente la questione con un “Questa immagine,
qualunque cosa sia, non è la mia fotografia”. Forse era vero, la sua
fotografia non era solo una scena sapientemente descritta dalla fantasia di
uno scrittore; era il risultato di una esperienza vera con tutte le sue
sfumature interiori, vissuta con gli occhi, la mente, il corpo tutto.
L’immagine era unica, perché unica era la sua esperienza del mondo. E non
importa che non l’avesse scattata, lui era lì e l’aveva vissuta. Se la
portava dietro con il peso di tutte le notti passate a cercare un senso alla
vita, col sapore acre delle sigarette fumate, a sorvegliare l’ansia a
ragionare sul finire del tempo.
Nonostante tutto, continuavo a magnificare fin quando lui sembrò non
ascoltarmi più. Tornò a chiudere gli occhi - come se cambiasse qualcosa - e
ritrovò la sua fotografia tra il ricordo e il desiderio. Non perfetta, non
finita, ma sua. Lì, viva e misteriosa, dove era sempre stata. Mormorò: “Che
ne sa la macchina del dolore o della meraviglia di sentirsi vivo”.
Attualità.
Il destino del mondo nelle mani di quattro vecchi guerrafondai; di
Tommaso Parrinello
Tommaso Parrinello
Mi chiedo con forza se 8 miliardi di persone debbano essere nelle mani di 4
vecchi guerrafondai (non uso la parola anziano che è sinonimo di saggezza)
che hanno ormai trascorso il 90% del loro tempo sulla Terra.
Credo anche che gli 8 miliardi di persone siano molto distratti perché... "dai,
non può succedere!".
Qualcuno di voi ha visto una mobilitazione mondiale per la pace? No.
Una mobilitazione mondiale di giovani per la pace tipo anni '60 o '70? No.
Troppo impegnati a seguire gli influencers.
E basterebbe un piccolo errore insignificante per estinguerci.
Ci possiamo girare intorno quanto vogliamo; tutto questo sta succedendo a
causa di 4 vecchi ebeti che rappresentano trasversalmente il partito della
guerra e della violenza.
Università.
Auguri alla
dott.ssa Giulia Castiglione, per la sua laurea
Dott.ssa Castiglione
Lo scorso lunedì 18
novembre 2024, nella sede del Dipartimento degli studi Classici, Linguistici
e della Formazione, presso l'Università degli Studi di Enna"Kore",
la dott.ssa
Giulia Castiglione
ha concluso il suo percorso accademico conseguendo la Laurea in "Scienze
della Formazione Primaria".
(Dott.ssa Giulia Castiglione)
Dinanzi alla Commissione la dott.ssa Castiglione ha discusso la tesi dal
titolo: "La figura della Reginotta tra Pitré e Calvino: caratteristiche e
aspetti didattici", alla presenza della relatrice prof.ssa Cinzia Gallo.
Alla dott.ssa
Giulia Castiglione
i più calorosi auguri di un prospero futuro ricco di
soddisfazioni professionali.
Politica.
L'on. Decio Terrana a Caltagirone, per celebrare don Luigi Sturzo;
martedì 26 novembre.
Manifesto
La città di Caltagirone (CT) si appresta a rendere omaggio a uno dei suoi
figli più illustri, don Luigi Sturzo.
Martedì 26 novembre,
in occasione del
153° anniversario
della sua nascita (avvenuta il 26 novembre 1871), si terrà un evento
commemorativo dal titolo “L’impegno
sociale e politico nel pensiero di don Luigi Sturzo e le sfide attuali”,
organizzato dall'Associazione Culturale "Città Futura" in collaborazione con
il Comune di Caltagirone.
(Manifesto)
La giornata sarà dedicata a ripercorrere la vita e il pensiero di Sturzo,
figura di spicco della politica italiana e fondatore del Partito Popolare
Italiano. Un momento di riflessione e di confronto sulle sue idee, ancora
oggi attuali e capaci di ispirare le nuove generazioni.
Le celebrazioni inizieranno alle
ore 16.30,
con una
deposizione di fiori presso la tomba di don Sturzo,
un gesto simbolico per sottolineare il profondo legame tra la figura del
sacerdote e la sua città natale.
Il cuore dell'iniziativa sarà un
convegno
- alle
ore 17.00
presso la Sala “Scelba” - nel quale esperti e studiosi si confronteranno sui
temi più cari a Sturzo: la democrazia, la giustizia sociale, la carità
cristiana, lo spirito cooperativo, il ruolo dei cattolici in politica.
Interverrà, tra gli altri, l'onorevole
Decio Terrana,
che offrirà un contributo sul valore della Dottrina sociale della Chiesa.
Tra i relatori spiccano:
- Don
Giuseppe Scarciofalo,
Presidente dell’Associazione Acqua Calatina per la tutela delle persone
diversamente abili, che parlerà sul tema “Don Sturzo e la carità cristiana”;
- il dott.
Antonio Fagone Buscimese,
funzionario giudiziario presso il Tribunale di Caltagirone, che parlerà su
“Don Sturzo e lo spirito cooperativo”;
- il dott.
Salvatore Romeo,
dell’Associazione Culturale “Città Futura”, che esporrà il tema “Don Sturzo
e l’impegno nel sociale”;
- l’on.
Decio Terrana,
autore del testo “L’impegno
dei cattolici in politica e il valore della Dottrina Sociale della Chiesa”.
Il Convegno sarà moderato da
Alberto Spitale.
Perché ricordare Sturzo oggi? In un'epoca caratterizzata da profonde
trasformazioni sociali e politiche, il suo pensiero offre preziosi strumenti
di analisi e di interpretazione della realtà. La sua capacità di coniugare
fede e ragione, il suo impegno per la costruzione di una società più giusta
e solidale, rappresentano un patrimonio inestimabile per tutti.
L'invito alla partecipazione è rivolto a tutti coloro che desiderano
approfondire la figura e il pensiero di don Luigi Sturzo, per rendere
omaggio a un grande uomo e contribuire a un dibattito costruttivo sul futuro
della società.
Cinema.
"Rimedi contro l'amore" di Giovanna Sonnino a
Grotte; venerdì 6 dicembre
Manifesto
Un appuntamento imperdibile per gli amanti del cinema d'autore è in arrivo a
Grotte.
Venerdì 6 dicembre
2024 il
Centro polifunzionale "San Nicola - Stella Castiglione"
ospiterà la proiezione del film "Rimedi
contro l'amore",
opera
della regista Giovanna Sonnino.
(Manifesto)
L'iniziativa, promossa dall'Associazione
Teatrale Culturale "Nino Martoglio"
in collaborazione con l'Istituto
Comprensivo "Leonardo Sciascia"
di Racalmuto, Grotte e Comitini, con il sostegno dell'Assemblea
Regionale Siciliana
e dell'Assessorato
alla Cultura del Comune di Grotte,
si preannuncia come un appuntamento di grande rilievo per la comunità. Sarà
un'occasione unica per incontrare la regista.
A seguire le
proiezioni,
in programma alle
ore 09.00
e alle
ore 11.00,
sarà presente la stessa Giovanna Sonnino per un incontro con il pubblico,
moderato dalla giornalista
Maria Lombardo.
Un'opportunità unica per conoscere da vicino la regista e approfondire i
temi del suo film.
"Siamo entusiasti di portare a Grotte un'opera così significativa e di
offrire alla cittadinanza l'opportunità di confrontarsi con un linguaggio
cinematografico di alta qualità - ha dichiarato
Aristotele Cuffaro,
presidente dell'Associazione Martoglio -. Ringraziamo l'onorevole
deputato segretario all'ARS
Rosellina Marchetta, l'assessore alla
cultura
Anna Maria Todaro,
il dirigente scolastico
Carmela Campo
e il sindaco
Alfonso Provvidenza
per il loro prezioso contributo".
Giovanna Sonnino, regista e sceneggiatrice, si distingue per la sua capacità
di raccontare storie intense e profonde, con uno sguardo attento alla realtà
sociale e alle dinamiche umane. La sua filmografia, caratterizzata da un
linguaggio cinematografico raffinato e poetico, ha conquistato il pubblico e
la critica, ottenendo numerosi riconoscimenti. "Rimedi contro l'amore" si
preannuncia come un'opera toccante e coinvolgente, capace di emozionare e
far riflettere il pubblico.
Comune.
Le studentesse del "Politi" incontrano il Sindaco di Grotte, per un
futuro sostenibile
Incontro col Sindaco
Le studentesse del Liceo "Politi" hanno incontrato stamattina il Sindaco di
Grotte; al centro del dibattito "un futuro sostenibile".
Le giovani studentesse del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "R.
Politi" di Agrigento hanno portato una ventata di freschezza e
consapevolezza ambientale al Comune di Grotte.
(Il sindaco Alfonso Provvidenza e le studentesse del "Politi")
Oggi, martedì 19 novembre,
Marina Ciccotto,
Noemi Cirino,
Manuela Cutaia,
Lavinia La Mendola,
Flavia Provvidenza
ed
Evelin Sferlazza
sono state ricevute dal Primo cittadino
Alfonso Provvidenza
per un'intervista sui temi dell'ambiente e della sostenibilità, nell'ambito
di un progetto scolastico coordinato dalla
prof.ssa Barba.
Le ragazze, appassionate e determinate, hanno dimostrato un profondo
interesse per le tematiche ambientali, ponendo al Sindaco domande precise e
pertinenti; nelle loro mani copie dell'ultimo libro-inchiesta del
giornalista
Alan Davide Scifo
dal titolo "Se
Colapesce si stancasse".
Il dibattito si è concentrato sulle sfide e le opportunità legate alla
sostenibilità nel territorio, con particolare attenzione alle iniziative che
l'amministrazione comunale sta mettendo in atto per tutelare l'ambiente e
promuovere uno stile di vita più rispettoso delle risorse naturali.
"Sono davvero orgoglioso di queste ragazze - ha dichiarato il Sindaco
Alfonso Provvidenza - la loro preparazione e la loro sensibilità verso le
tematiche ambientali sono un esempio per tutti noi. Sono convinto che le
giovani generazioni avranno un ruolo fondamentale nella costruzione di un
futuro più sostenibile".
L'incontro è stato documentato da riprese video a cura di
Pietro Pillitteri,
a testimonianza dell'importanza di questo momento di confronto tra
istituzioni e giovani. Il progetto della prof.ssa Barba, che ha coinvolto le
studentesse del Politi, rappresenta un'iniziativa lodevole che promuove la
partecipazione attiva dei giovani alla vita della comunità e li sensibilizza
all'importanza di tutelare il nostro pianeta.
Volontariato.
Caritas cittadina: la solidarietà di Grotte è un cuore grande e generoso
Caritas cittadina
Locandina
La comunità di Grotte ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria
generosità e solidarietà.
L'appello lanciato dalla
Caritas cittadina
la scorsa settimana (leggi
l'articolo) per
reperire un seggiolino auto
per un bambino di un anno, in difficoltà economiche, ha innescato una catena
di gesti di grande cuore.
(Grazie dalla Caritas cittadina di Grotte)
Non solo l'obiettivo iniziale è stato ampiamente superato, ma la
comunità ha risposto in modo talmente generoso
da mettere a disposizione
ben cinque seggiolini auto,
uno dei quali è arrivato addirittura dalla vicina Agrigento.
"Siamo
commossi e grati per questa dimostrazione di affetto e vicinanza
- ha dichiarato un volontario della Caritas cittadina -. Questi gesti
concreti ci ricordano quanto sia importante la collaborazione tra le persone
e quanto, uniti, possiamo fare la differenza".
Le parole dal Vangelo di Luca "Siate pronti, con la cintura ai fianchi e
le lucerne accese" (Lc 12,35) trovano oggi una nuova e profonda
risonanza nella comunità grottese; l’attesa del padrone che ritorna dalle
nozze, si traduce oggi nell'impegno quotidiano di costruire una società più
giusta e solidale.
Con soli 27 volontari attivi, la Caritas cittadina di Grotte può contare su
una rete di solidarietà molto più ampia, che si estende a tutta la comunità.
"Nessuno è perfetto, ma amiamo questo paese e cerchiamo di renderlo
migliore" affermano i volontari.
Questo episodio dimostra che anche nei piccoli gesti quotidiani è possibile
fare la differenza e che la solidarietà è un valore fondamentale che unisce
le persone.
La redazione di Grotte.info Quotidiano rivolge un sentito ringraziamento ai
volontari ed a tutti coloro che hanno dato ogni pur piccolo ma significativo
contributo.
Chi volesse, in qualche modo, "dare una mano" alla Caritas cittadina può contattare il numero 388.3492117 (Stefano)
o inviare una mail
all'indirizzo
caritasgrotte@gmail.com.
È possibile anche fare una donazione sul conto corrente intestato alla
"Caritas Cittadina Parrocchia S. Venera", IBAN IT22 E010 3082 9400
0000 40778.
Chiesa.
L'Arcidiocesi di Agrigento si prepara al Giubileo; calendario degli
incontri nelle Foranie.
Locandina
L'Arcidiocesi di Agrigento ha annunciato un ciclo di incontri di
preparazione al Giubileo 2025, invitando tutti i fedeli a "pellegrinare
verso la speranza". Gli appuntamenti, che si svolgeranno nelle varie Foranie
della Diocesi, offriranno l'opportunità di riflettere sul senso profondo del
Giubileo e di vivere un percorso spirituale comune.
(Locandina)
Un calendario ricco di appuntamenti. A partire dal 18 novembre, le comunità
parrocchiali delle diverse Foranie si ritroveranno per momenti di preghiera,
condivisione e approfondimento. Gli incontri, che si terranno
prevalentemente la sera, saranno l'occasione per prepararsi spiritualmente
all'Anno Santo, un momento di grazia e rinnovamento per tutta la Chiesa.
Dal 18 novembre, i fedeli potranno partecipare a numerosi incontri che si
svolgeranno nelle diverse parrocchie.
Ecco alcuni degli appuntamenti più importanti:
- 18 novembre, ore 18.00: B.M.V di Loreto (Perriera, Sciacca), Sciacca,
Menfi, Montevago, Santa Margherita, Sambuca;
- 19 novembre, ore 19.00: San Giuseppe M. Tomasi (Licata), Licata, Palma di
Montechiaro;
- 20 novembre, ore 19.00: Parrocchia SS. Trinità (Porto Empedocle), Porto
Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cattolica;
- 21 novembre, ore 19.00: San Gregorio (Agrigento), Agrigento;
- 22 novembre, ore 19.00: Santa Chiara (Canicatti), Canicatti, Naro,
Camastra, Grotte, Racalmuto, Castrofilippo;
- 25 novembre, ore 19.00: Chiesa Madre (Ribera), Ribera, Calamonaci,
Caltabellotta, Sant'Anna, Burgio, Villafranca, Lucca;
- 26 novembre, ore 19.00: B.M.V. di Fatima, Ravanusa, Campobello;
- 27 novembre, ore 19.00: Chiesa Madre (Bivona), Santo Stefano, Bivona,
Alessandria, Cianciana, San Biagio, Sant'Angelo;
- 28 novembre, ore 19.30: Santa Maria di Gesù (Cammarata), Cammarata, San
Giovanni Gemini, Casteltermini;
- 10 dicembre, ore 19.00: Santi Pietro e Paolo (Favara), Favara, Aragona,
Comitini, Raffadali, Joppolo, Sant'Elisabetta.
Il Giubileo 2025 rappresenta un'occasione unica per riscoprire la propria
fede, rafforzare i legami comunitari e ripartire con rinnovato entusiasmo.
Gli incontri nelle Foranie si inseriscono in questo contesto, offrendo un
percorso guidato per vivere al meglio questo tempo di grazia.
Siculiana.
Inaugurazione della mostra-museo dedicata ad Ayrton Senna; sabato 23
novembre
Manifesto
A Siculiana sarà inaugurata un'esposizione dedicata ad Ayrton Senna:
il Museo-Mostra "A.S.T.R.O. - Ayrton Senna Testimonianze e Racconto delle
Origini", patrocinato dalla Regione Siciliana e dai suoi assessorati al
Beni Culturali, all'Identità Siciliana, al Turismo, allo Sport e allo
Spettacolo.
In collaborazione con la "TAS - Torsida Ayrton Senna" di Imola,
l'esposizione è un viaggio nel tempo e nello spazio, un'immersione nelle
radici siciliane di uno dei più grandi campioni della Formula 1. La mostra,
ospitata tra le antiche mura della Torre dell’Orologio, sarà
inaugurata sabato 23 novembre e rimarrà aperta sino al 7 gennaio
2026.
Gli oggetti personali, le fotografie, i documenti storici e le installazioni
multimediali presenti nella mostra permettono di conoscere più da vicino la
vita di Senna. Le monoposto esposte, illuminate con precisione, sembrano
incarnare la passione e la determinazione che hanno caratterizzato il tre
volte Campione del Mondo di Formula 1. Ogni segno all'interno della mostra
rimanda alle radici del campione.
Attraverso un approccio nuovo, il patrimonio culturale e storico di
Siculiana sarà reso fruibile anche per le generazioni più giovani.
Agrigento Capitale della Cultura 2025 sostiene questa iniziativa,
riconoscendo il valore di una manifestazione che coniuga storia, cultura e
sport in un'unica esperienza.
Attualità.
I grandi banchieri: un dialogo tra presente e passato al Londra
Relatori
Soci
A Londra le sale di Painters’ Hall hanno ospitato, lo scorso
giovedì 14 novembre 2024, un evento di straordinario valore storico e
culturale, dove il passato e il presente della finanza italiana si sono
intrecciati in un dialogo affascinante.
(Autori del podcast "Comunità sottile" al Business Club Italia)
Il podcast “Comunità Sottili”, prodotto da Mediobanca, ha fatto il
suo debutto a Londra, presentando al Business Club Italia,
istituzione che da trent’anni riunisce l’élite imprenditoriale italiana nel
Regno Unito, le storie dei grandi banchieri del Novecento.
Tra i soci del Club, figura di spicco è il dott. Renato Zaffuto,
profondo conoscitore del mondo finanziario e figura di riferimento per molti
imprenditori italiani.
Gli autori Mario Calabresi, Ferruccio De Bortoli, Giorgio La Malta e
Giovanni Farnese hanno guidato il pubblico in un viaggio affascinante
alla scoperta di una “Comunità sottile” caratterizzata da un forte senso del
dovere, una visione strategica e, soprattutto, una discrezione che è stata
il tratto distintivo di figure come Enrico Cuccia, Amadeo Peter Giannini,
Raffaele Mattioli, Alberto Beneduce e Donato Menichella.
(Soci del Business Club Italia)
La presenza del dott. Zaffuto, insieme a quella degli altri soci del
Business Club Italia, ha sottolineato come la storia dei grandi banchieri
non sia un mero esercizio di nostalgia, ma un punto di partenza per
riflettere sul futuro della finanza italiana e internazionale. Le sfide
attuali richiedono una profonda conoscenza del passato, per comprendere le
dinamiche che hanno plasmato il sistema economico e individuare nuove strade
per lo sviluppo.
Il podcast “Comunità Sottili” rappresenta un tentativo di riportare alla
luce un patrimonio culturale spesso dimenticato, offrendo un ritratto
inedito di uomini che hanno plasmato la storia del nostro Paese. L’evento
londinese ha dimostrato come questa eredità sia ancora viva e attuale,
capace di ispirare nuove generazioni.
Università.
Il prof. Falzone nei Musei Vaticani per un viaggio nel tempo: verso il
Giubileo tra iscrizioni e graffiti
Locandina
Prof. Giuseppe Falzone
I
Musei Vaticani si preparano a un'esperienza unica: un viaggio nel tempo,
alla scoperta delle antiche testimonianze che parlano del passato e
proiettano verso il futuro. Giovedì 21 novembre, alle ore 16.00,
nella Sala Conferenze, si terrà la conferenza "Veleggiando verso
il Giubileo: tra iscrizioni lapidee e graffiti".
(Veleggiando verso il Giubileo: tra iscrizioni lapidee e graffiti)
Un'occasione imperdibile per appassionati di storia, archeologia e arte, ma
anche per tutti coloro che sono semplicemente curiosi di conoscere meglio le
nostre radici. La conferenza, introdotta dalla direttrice dei Musei
Vaticani, Barbara Jatta, porterà gli ascoltatori alla scoperta di
iscrizioni e graffiti antichi, veri e propri "messaggi dal passato" che
parlano della vita, delle credenze e delle speranze di chi li ha realizzati.
Un viaggio tra le parole e le immagini.
(Prof. Giuseppe Falzone)
I
relatori, Rosanna Barbera, curatrice del Reparto Raccolte
Epigrafiche, e Giuseppe Falzone, titolare della cattedra di Epigrafia
Greca e Latina presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana,
guideranno i presenti in un percorso affascinante tra le iscrizioni lapidee
e i graffiti, svelando i loro significati e le loro storie. Parole e
immagini che si intrecciano per raccontare un pezzo di storia e preparare a
vivere al meglio il prossimo Giubileo.
L'evento - su invito strettamente personale - si inserisce nel più
ampio contesto delle celebrazioni giubilari. Le iscrizioni e i graffiti, con
le loro testimonianze di fede, di speranza e di pellegrinaggio, ricordano il
profondo significato religioso e spirituale di questo appuntamento.
Iniziative. "Fare impresa in Sicilia";
incontro del Lions Club "Zolfare" a Grotte
Guarda il video
Locandina
"Fare impresa in Sicilia"; incontro del Lions Club "Zolfare" a Grotte
(guarda
il video).
Presso la Sala consiliare del Comune di Grotte (AG), venerdì 15 novembre
2024 si è tenuto un incontro del Lions Club "Zolfare" (Aragona, Comitini,
Grotte, Racalmuto) sul tema "Fare impresa in Sicilia".
Ambiente. "Festa dell'Albero 2024"; giovedì 21
novembre al Parco "Livatino"
Festa dell'Albero
Il “Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio”, Sezione “Beato
Rosario Livatino” di Agrigento, ha organizzato l’annuale Festa
dell’Albero per giovedì 21 novembre 2024 (dalle ore 11.30) presso il “Parco Livatino” in Contrada Gasena, nel
territorio di Agrigento, inaugurato il 17 maggio di quest’anno.
("Festa dell'Albero 2024"; il 21 novembre al Parco "Livatino")
Concorrono alla realizzazione dell’iniziativa:
- il Comando Provinciale dei Carabinieri;
- il Raggruppamento Biodiversità Carabinieri di Agrigento;
- la Direttrice e il personale della Casa circondariale “Di Lorenzo” di
Agrigento;
- l’U.L.E.P.E. (Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna) di Agrigento;
- il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento.
Con l'iniziativa s’intende non solo fare memoria di tutte le vittime
innocenti di mafia ma trasmettere ai giovani l’importanza del rispetto
ambientale.
L’azione educativa di questa giornata ha lo scopo di far conoscere, ai
giovani presenti, le figure di due vittime innocenti di mafia a cui saranno
dedicate due piante di Leccio (nome botanico Quercus ilex) che è una Quercia
sempreverde ed è molto longeva:
- il Soprintendente di Polizia Penitenziaria Pasquale Di Lorenzo,
ucciso in un agguato mafioso il 14 ottobre del 1992 a Porto Empedocle.
- il piccolo Stefano Pompeo di 11 anni, ucciso per errore mentre si
trovava in auto con lo zio.
La giornata prevede un altro significativo momento consistente nella
piantumazione della talea di Ficus Macrophylla proveniente dall’albero che
si trova accanto l’abitazione del giudice Giovanni Falcone. Ciò grazie al
Raggruppamento Carabinieri Biodiversità che ha realizzato la duplicazione e
distribuzione dell’Albero di Falcone, diffuso per sensibilizzare i ragazzi
al tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia
ambientale.
Iniziative.
"Giocare nell'età di mezzo"; edutainment in cinque laboratori didattici
dal 21 al 30 novembre
Manifesto
“Giocare nell’età di mezzo. Svaghi e divertimenti ai tempi dei
Chiaramonte”; evento di edutainment in cinque laboratori didattici,
collegato ad “Agrigento Capitale della Cultura 2025”, dal 21 al 30
novembre 2024.
(Manifesto)
Il progetto “Giocare nell’età di mezzo. Svaghi e divertimenti ai tempi dei
Chiaramonte” è un evento
di edutainment in cinque laboratori didattici, pensato per le scuole di
Agrigento e dei paesi vicini, con un momento conclusivo aperto a tutte le
famiglie, per avventurarsi, attraverso il gioco, nella storia medievale
della Città legata alla nobile Famiglia dei Chiaramonte di Sicilia.
L'iniziativa è realizzata dall'Associazione “Nova”, dal 21 al 30
novembre 2024, nell’ambito delle iniziative collegate ad Agrigento Capitale
della Cultura 2025, con il contributo della Regione Siciliana, della
Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali, insieme al Parco
Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi e al Comune di
Agrigento, con la collaborazione e il patrocino dei Comuni di Naro e di
Racalmuto.
“Giocare il Medioevo” è il motto dei laboratori che verranno proposti nei
siti castellani di Naro e Racalmuto, nell’aula didattica del Museo
Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e nel Monastero di Santo Spirito di
Agrigento, offrendo, tramite la ricostruzione ludica dei passatempi e degli
svaghi delle bambine e dei bambini del Medioevo, un’occasione straordinaria
di apprendimento in un’atmosfera giocosa e ricca di stimoli, immaginando,
come in una cartolina d’epoca, analogie e somiglianze con i nostri giorni.
Scaricabile già dal primo appuntamento, un kit didattico a supporto
dell’iniziativa. Una risorsa completamente gratuita messa a disposizione
delle famiglie e degli insegnanti per solleticare la curiosità dei ragazzi,
con giochi, notizie e attività. Con la speciale partecipazione di Zig e Zag,
due personaggi di fantasia, si faranno tantissime simpatiche scoperte.
Il primo laboratorio, giovedì 21 novembre, sarà ospitato dal Comune
di Racalmuto nel suo splendido castello.
Il 22 novembre ci si sposterà nel Comune di Naro.
L’ultima settimana, a conclusione nel percorso didattico, gli appuntamenti
dedicati alle scuole si terranno nella Città di Agrigento. Il 28 novembre
al Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” e il 29 novembre
al Monastero di Santo Spirito.
Figuranti in costume, scenografie, numerose tavole da gioco, postazioni
tematiche e installazioni interattive: un’intera aerea ludico-didattica
studiata per imparare giocando, superando ostacoli e risolvendo enigmi
attraverso prove di ingegno e di abilità fisica, in un fantastico viaggio
tematico nella storia. Sabato 30 novembre, al Monastero di Santo Spiritodalle
10.00 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.00, una grande festa di corte,
aperta a tutti, segnerà la chiusura del percorso didattico.
Verrà allestito uno speciale accampamento medievale, con un’ampia area
dedicata ai giochi antichi, ai giochi da taverna, il tiro al bersaglio,
l’arco soft e l’arena dei duelli. Tante postazioni con esperti di giochi e
figuranti in costume pronti ad accogliere e ad accompagnare il pubblico.
Ad arricchire la giornata dedicata ai giochi, esibizioni, suggestivi
spettacoli a tema con giullari e acrobati pronti a stupire con la loro
maestria, da godere nella stessa area tra un gioco e una sfida.
Il progetto rientra nell’ambito delle iniziative collegate all’evento
“Agrigento capitale della cultura italiana 2025” di cui all’art. 24 della
legge regionale 16 gennaio 2024, n. 1 - Legge di stabilità regionale
2024-2026” contemplate nel Programma approvato per l’esercizio finanziario
2024, con D.D.G. 2931 del 25 luglio 2024.
Giustizia.
Attacco alla Magistratura; nota dell'ANM: "Il linguaggio della
democrazia"
Gli
attacchi alla magistratura sono pericolosi per la tenuta del nostro sistema
democratico, preoccupazione già espressa in passato e che oggi è
avvertita ancor più fortemente. Il Comitato direttivo dell’Associazione
Nazionale Magistrati ha approvato oggi il documento dal titolo “Il
linguaggio della democrazia”, che pubblichiamo di seguito.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI
Il linguaggio della democrazia
Nell'ultimo periodo abbiamo assistito da parte di una certa politica ad
attacchi sempre più frequenti a provvedimenti resi da magistrati italiani
nell'esercizio delle loro finzioni giurisdizionali, criticati non per il
loro contenuto tecnico-giuridico, ma perché sgraditi all’indirizzo politico
della maggioranza governativa. Si adduce aprioristicamente la matrice
politica delle decisioni, sostenendo che i magistrati che le hanno adottate
sarebbero intenti più a fare politica che a svolgere in modo imparziale il
loro ruolo di giudici.
Si tratta di un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la
magistratura per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare
alla politica il controllo di legalità affidato dalla Costituzione alla
magistratura. È prerogativa della giurisdizione l'interpretazione delle
leggi, tenendo conto della gerarchia di valori espressa dalla Carta
Costituzionale tra i quali i principi di primazia del diritto europeo e di
separazione dei poteri. A questi attacchi sono seguite operazioni di
indebita ricostruzione della vita privata dei magistrati autori di quelle
decisioni finalizzate a selezionare e rendere pubbliche scelte personali
ritenute correlate ai provvedimenti adottati.
Il linciaggio mediatico cui un certo giornalismo si è prestato ha colpito i
giudici e la loro naturale tensione a decidere liberi dalle proprie
convinzioni e passioni: scrutare la vita delle persone, riportando le loro
vicende intime, del tutto prive di rilevanza pubblica, è condotta non in
linea con l'etica giornalistica.
La libertà di manifestazione del pensiero appartiene al magistrato anche
quale cittadino, che la esercita, anche nel dibattito pubblico, con senso di
responsabilità e rispetto dell'elevata funzione giurisdizionale svolta.
Sostenere, senza alcun fondamento, che un magistrato ha adottato un
provvedimento per perseguire finalità diverse da quelle proprie
dell'esercizio della giurisdizione è un'accusa grave che non può più essere
tollerata, poiché mina i diritti fondamentali dei singoli magistrati
coinvolti e della giurisdizione: delegittimare la magistratura è operazione
che lede la tenuta democratica del Paese.
Per queste ragioni, il Comitato direttivo centrale dell'ANM ritiene, per la
gravità del momento, di dover assumere adeguate iniziative e pertanto:
- invita ogni attore politico al rispetto del principio costituzionale della
separazione dei poteri e di autonomia e indipendenza dell'ordine
giurisdizionale;
- delibera trasmettersi copia della presente delibera al CSM per le
valutazioni dell'organo di governo autonomo e per le conseguenti iniziative
a tutela della indipendenza e dell'autonomia della magistratura;
- dispone trasmettersi copia della presente delibera al Consiglio nazionale
dell'ordine dei giornalisti.
Volontariato.
Giornata Nazionale della Colletta
Alimentare; un successo la raccolta a Grotte
Volontari
Sabato
16 novembre 2024, in occasione della Giornata Nazionale della Colletta
Alimentare, il Lions Club “Zolfare” (Aragona, Grotte, Racalmuto e
Comitini Zolfare), presieduto dal dott. Gero Puleri, ha dimostrato
ancora una volta il suo impegno verso la comunità. I soci del club si sono
attivati presso il supermercato Decò di Grotte per raccogliere alimenti da
donare alle persone in difficoltà.
(Giornata
Nazionale della Colletta
Alimentare a Grotte)
L'iniziativa, promossa dal Banco Alimentare, ha visto una partecipazione
straordinaria. Grazie alla generosità dei cittadini, sono stati raccolti
tantissimi prodotti alimentari di prima necessità. Questo gesto di
solidarietà ha mostrato una forte sensibilità verso le problematiche sociali
e ha sottolineato l'importanza di aiutare chi è in difficoltà.
Un ringraziamento speciale di tutto il Lions Club “Zolfare” è stato espresso
nei confronti del socio Ignazio Infantino, titolare del supermercato
Decò di Grotte, e del suo staff. La loro accoglienza calorosa e il supporto
offerto ai volontari del Lions Club “Zolfare” sono stati fondamentali per il
successo dell'iniziativa; l'affetto e l'armonia con cui hanno sostenuto i
volontari hanno reso questa giornata ancora più speciale.
Grazie alla generosità dei cittadini, sono stati raccolti numerosi prodotti
di prima necessità, a dimostrazione di una forte sensibilità verso questa
importante iniziativa promossa dal Banco Alimentare.
“Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di
questa giornata - ha dichiarato il presidente Puleri -; la
solidarietà dimostrata dai cittadini è la prova tangibile che la nostra
comunità è unita e pronta a sostenere chi si trova in difficoltà”.
La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare si conferma così un
appuntamento importante per la comunità, un momento in cui la solidarietà e
l'impegno sociale si traducono in gesti concreti di aiuto verso chi ne ha
più bisogno.
Calcio.
L'Akragas vince sul Real Trinacria Catania nel campionato regionale
under 16
Akragas U16
Nella terza giornata del Campionato Regionale sperimentale Under 16,
l'Akragas ha ottenuto una netta vittoria per 3-0 contro i pari
età del Real Trinacria Catania. Il match si è disputato allo stadio
Comunale di Campofranco e ha visto la squadra allenata da Emiliano
Bellavia dominare la partita con un calcio tecnico e propositivo.
(Akragas U16)
La rete del vantaggio è stata realizzata da Alcozer, seguita dal raddoppio
di Nobile su calcio di rigore. A chiudere i conti è stato Salvi, portando il
risultato finale a 3-0 a favore dell'Akragas.
Con questa vittoria, l'Akragas continua a comandare la classifica a
punteggio pieno, con tre partite disputate e tre vittorie all'attivo. La
squadra si sta facendo notare non solo per i risultati positivi, ma anche
per le ottime prestazioni in campo, dimostrando di essere una delle squadre
più competitive del campionato.
Cronaca.
Ladri in azione a Grotte; a un pensionato rubati beni per 5.000 euro
Ladro in azione
La tranquilla e laboriosa comunità di Grotte è stata scossa da un atto
criminale, con ladri ignoti che hanno preso di mira un magazzino di via
Lincoln di proprietà di un pensionato settantacinquenne.
(Ladro in azione - Immagine di repertorio)
Secondo quanto riportato da fonti locali, i malviventi hanno compiuto una
irruzione nel magazzino, portando via beni per un valore approssimativo di
5.000 euro. Una volta all'interno del locale i ladri hanno fatto razzia,
portando via 300 litri di olio, una motosega e un abbattitore elettrico. La
scoperta del furto è stata fatta dallo stesso proprietario del garage, che
ha immediatamente allertato le forze dell'ordine denunciando l'accaduto ai
carabinieri della locale stazione.
Le autorità competenti hanno avviato le indagini per risalire agli autori
del furto, nella speranza di poter restituire giustizia al pensionato
derubato e riportare un senso di sicurezza nella comunità di Grotte.
L'Amministrazione comunale si stringe attorno alla vittima, condannando
fermamente l’atto criminoso e auspicando che i responsabili vengano
identificati e puniti per il danno arrecato.
In un momento in cui la solidarietà e la collaborazione sono più che mai
necessarie, la comunità di Grotte si unisce nel sostegno al pensionato
colpito dal furto, dimostrando che l'unione e la determinazione sono gli
strumenti migliori per contrastare il crimine e preservare la sicurezza di
tutti i cittadini.
Politica.
"L'Italia sta scivolando verso il clima degli anni di piombo";
di
Enzo Napoli
Enzo Napoli
Anni fa conobbi, ad un
convegno sulle testimonianze storiche della presenza degli ebrei in Sicilia,
un dottissimo prete.
Ricostruì, nel suo affascinante intervento, come, a partire dal 1492, con
l'editto di Granada di Ferdinando il cattolico, cominciò la persecuzione e
la confisca dei beni di una diffusa e significativa presenza di cui restano
molte più tracce di quanto si pensi.
Mi colpì soprattutto la narrazione (e il suo disprezzo) verso il fanatismo
che contribuì a cancellare intere comunità in cui prosperavano scuole ed
abilissimi orafi ed artigiani.
"C'è sempre qualcuno che, per apparire più zelante ed ottenere qualche
beneficio, fomenta l'odio, alza un po' l'asticella, aggiunge un tronco al
falò dell'intolleranza".
È molto più facile e comodo, infatti, alimentare lo scontro piuttosto che
far ragionare le persone.
Le grandi tragedie dell'umanità non sono mai nate da un giorno all'altro.
L'accumularsi di grandi tensioni, a volte silenziosamente per anni ed anni,
esplodono improvvisamente, come i fulmini durante i temporali, solo se non
s'interrompe in tempo la spirale della violenza fisica e verbale.
Le parole del sottosegretario Delmastro, l'irruzione di un gruppo di
squadristi adolescenti nel cinema in cui si proiettava il film su
Berlinguer, il corteo di Forza Nuova a Bologna e tutti gli altri
episodi che continuano ad essere sottovalutati, ci dicono con allarmante
chiarezza che l'Italia sta scivolando, sempre più rapidamente,
verso un clima assai simile a quello degli anni di piombo.
La radicalizzazione dello scontro ideologico porterà inevitabilmente a fatti
sempre più gravi di cui piangeremo le conseguenze quando sarà ormai troppo
tardi. Berlinguer e Moro, da soli quasi contro tutti, ebbero la grande
intuizione di comprendere che solo la grande saldatura di due grandi forze
popolari avrebbe salvato il paese dal baratro.
Oggi si stenta a trovare la quadra tra i quattro inetti che guidano il
Centrosinistra e persino ipotizzare un'intesa tra la Sinistra ed il Centro
sembra un'eresia.
Eppure costruire un fronte progressista e democratico che includa anche i
partiti più moderati, è più che mai necessario non solo per contenere
Salvini e la Meloni, ma sopratutto per invertire la tendenza che, passo dopo
passo, sta rilegittimando culturalmente e politicamente un nuovo e
pericoloso estremismo fascista di Destra, ma anche quello deleterio ed
inconcludente di Sinistra.
Dialoghi.
"La tela di Penelope metafora dell'autonomia differenziata";
di Giuseppe Castronovo
Intervento del dott. Giuseppe Castronovo
Trascrizione del dibattito svolto al Circolo della Concordia sul tema
dell'autonomia differenziata.
Giuseppe Castronovo
"LA
TELA DI PENELOPE METAFORA DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA"
- Totò:
"Passino pure sui nostri corpi, l’autonomia differenziata non passerà".
- Santo: Totò, come mai questa dichiarazione di guerra?
- Totò: Non è mia! È della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein
che con queste parole va allo scontro con le forze politiche governative le
quali, approvando l’autonomia differenziata, hanno finalmente attuato una
previsione costituzionale la cui introduzione risale a più di vent’anni fa.
- Marco: Santo, hai detto bene parlando di "dichiarazione di guerra". Non a
caso, amici miei, non appena (13 luglio 2024) è entrata in vigore la legge
ordinaria n° 86/2024 che, attuando l’articolo 116 della Costituzione,
permette alle 15 Regioni a Statuto ordinario di chiedere allo Stato una
maggiore autonomia per alcune materie, il Partito Democratico, altri Partiti
della Sinistra, il Sindacato C. G. I. L. si son messi subito
all’opera avviando la procedura per lo svolgimento di un referendum
abrogativo della legge, così come previsto dall’articolo 75 della
Costituzione.
- Ambrogio: Ma è curioso il fatto che la Regione Emilia Romagna, da sempre
governata dalle Sinistre, sia stata una di quelle, insieme alla Lombardia,
Veneto, Piemonte a sollecitare all’inizio l’attuazione della Costituzione
con l’approvazione parlamentare dell’autonomia differenziata.
- Mario: Però alla fine il Partito Democratico e gli altri promotori del
referendum abrogativo hanno raccolto più di 500.000 firme e quindi il
referendum si dovrà necessariamente svolgere.
- Romano: L’aspetto strano di tutta questa vicenda sta nel fatto che
l’autonomia differenziata in Costituzione l’ha voluta proprio il
Centrosinistra.
- Saverio: Ha ragione l’amico Romano: l’autonomia differenziata non è una
invenzione del Centrodestra che tra l’altro a suo tempo votò contro la sua
introduzione in Costituzione. L’autonomia differenziata in Costituzione l’ha
voluta proprio il Partito Democratico e gli altri Partiti della sinistra
italiana.
- Giorgio: Come si spiega un cambio così radicale da parte del Partito
Democratico?
- Santo: Bella domanda! Vuol rispondere lei prof. Vezio?
- Vezio: Grazie, rispondo volentieri cercando di essere, stante l’estremo
interesse che il tema riveste, il più obiettivo possibile. Cosi come ci ha
ricordato l’amico Romano l’introduzione in Costituzione dell’autonomia
differenziata è stata voluta e approvata nel marzo 2001, durante il secondo
governo di Centrosinistra presieduto da Giuliano Amato. Essa faceva parte di
un ampio progetto finalizzato ad adeguare (rectius: ampliare) l’autonomia
degli Enti locali ad un Paese che non era più quello del 1946. Da ricordare
ancora come anche in questa materia non poteva mancare una Commissione
bicamerale per le riforme costituzionali. La Commissione, composta da 70 tra
Deputati e Senatori, e la cui presidenza venne affidata a Massimo D’Alema,
proponeva, tra le altre cose, di riconoscere alle regioni una maggiore
autonomia. Tutta la riforma costituzionale venne poi confermata con un
Referendum costituzionale che ottenne il 64% di voti ad essa favorevoli
nell’ottobre dello stesso anno (2001). Il referendum costituzionale del 2001
è stato il punto d’arrivo di un lungo percorso iniziato addirittura nel 1997
durante il primo Governo guidato da Romano Prodi che capeggiava una
coalizione di sinistra che vedeva come primo partito della coalizione il
Partito Democratico della Sinistra che con questa nuova denominazione aveva
sostituito il vecchio Partito Comunista Italiano.
- Santo: Prof. Vezio, dalla sua relazione emergono i nomi di Giuliano Amato,
Romano Prodi e Massimo D’Alema come autentici protagonisti del cammino di
questa riforma costituzionale: tre pezzi da novanta diremmo.
- Vezio: Hai detto bene caro Santo.
- Santo: Ebbene, mi risulta difficile comprendere come oggi invece il
Partito Democratico assuma, dopo vent’anni, l’iniziativa per vanificare il
risultato di tanta fatica e lo sforzo dei tre protagonisti sopra ricordati
teso a smussare le divergenze che serpeggiavano tra le varie forze politiche
per addivenire all’approvazione di questa legge. Una legge, è bene
ricordarlo, confermata anche dal referendum costituzionale con una
percentuale così elevata (64%) di voti favorevoli che non dovrebbe ammettere
alcun ripensamento.
- Vezio: Caro Santo, non possiamo non ricordare come l’iter per
l’approvazione della riforma in questione sia stato alquanto travagliato: il
Partito Comunista (allora denominato Democratico di Sinistra) che unitosi
agli altri Partiti di Sinistra costituì l’Ulivo, decise di approvare questa
riforma anche per frenare le aspre critiche della Lega di Bossi
all’eccessivo centralismo statale: chi non ricorda il grido di battaglia di
Umberto Bossi "Roma ladrona"? In questo quadro non furono poche le
perplessità manifestate, anche all’interno dello stesso Ulivo, nei confronti
di coloro che decisero di venire incontro alle richieste leghiste e
ammorbidirne l’ostruzionismo. Basterà ricordare le polemiche dichiarazioni
dell’on. Cuperlo secondo cui "nel 2001 si riformò il Titolo V° della
Costituzione pensando di togliere volti alla Lega. Fu un errore e gli
italiani lo hanno pagato caro". Amici, polemiche a parte, non posso non
evidenziare come questa riforma, a parer mio, rappresentò il tentativo di
mediare con il Bossi di "Roma ladrona" e bloccare certe istanze leghiste
troppo "avanzate e spinte" a tal punto da non essere, forse, del tutto in
linea con l’unità e l’indivisibilità della nostra Repubblica, così come
previste dall’articolo 5 della nostra Costituzione. Da non dimenticare, del
resto, le capacità di sottile mediatore, unanimemente riconosciute all’on.
Giuliano Amato che veniva appunto definito il "Dottor Sottile". Amici, vedo
che qualcuno vorrebbe intervenire. Forse è il caso di fermarmi per lasciare
la parola a voi.
- Mario: Prof. Vezio, ho molto apprezzato la sua ricostruzione storica di
come si siano realmente intrecciati i rapporti fra i vari partiti per
arrivare all’introduzione in Costituzione dell’autonomia differenziata per
le quindici Regioni a Statuto ordinario. È il caso forse di chiederci come
mai il Partito Democratico e gli altri Partiti di Sinistra dopo più di
vent’anni non abbiano voluto, ancora una volta, collaborare con il senatore
Calderoli nella stesura del testo di legge con il quale si sono stabiliti i
principi e le procedure che dovranno essere seguiti da Regioni e Governo
nel percorso per concedere maggiore autonomia alle Regioni che la
richiedessero.
- Vezio: L’intervento dell’amico Mario mi induce a evidenziare come in tema
di Autonomia differenziata si sia di fatto venuta a concretizzare una
evidente inversione di ruoli tra le forze politiche che a vario titolo (a
favore la Sinistra, contrario il Centrodestra) erano a suo tempo intervenute
nella sua introduzione in Costituzione. Infatti: il Centrosinistra che
allora decise di riconoscere una maggiore autonomia alle Regioni oggi cambia
decisamente rotta e vuole abrogare la legge ordinaria attuativa della
previsione costituzionale; viceversa, il centrodestra che allora, nel 2001,
non approvò la riforma costituzionale, oggi, nonostante l’atteggiamento
ostruzionistico del Centrosinistra, prova ad attuarla. Permettetemi: queste
sono le non sempre comprensibili ambiguità della politica italiana: si
approva una legge se si sta al governo del Paese; la si disapprova quando
non si sta più al governo del Paese. Un comportamento, questo della
Sinistra, che mi ricorda il comportamento di Penelope, la moglie dell’eroe
omerico Ulisse, e la sua proverbiale tela.
- Santo: Professor Vezio, potrebbe illustrarci meglio quest’ultimo suo
accostamento dell’autonomia differenziata alla tela di Penelope?
- Vezio: Ci riferisce il poeta Omero che Ulisse, dopo aver contribuito in
modo determinante alla vittoria dei Greci e alla distruzione della città di
Troia, intraprese il viaggio per il ritorno a Itaca di cui era re e dove
l’attendeva la fedele moglie Penelope. Il viaggio, secondo il racconto di
Omero, durò dieci anni. I Proci, trascorsi i primi anni dalla distruzione di
Troia senza che Ulisse ritornasse a Itaca, per costringere Penelope a nuove
nozze e così dare un nuovo re a Itaca, occupano la reggia dove gozzovigliano
notte e giorno dilapidando le ricchezze di Ulisse. La regina Penelope, che
continuava a risiedere nella reggia, stremata dall’occupazione della reggia
da parte dei Proci, promette che sceglierà un nuovo marito tra i Proci dopo
aver terminato la tessitura di un lenzuolo funebre per Laerte, padre di
Ulisse. Si trattava di un espediente per ingannare i Proci nella speranza
che il marito Ulisse ritornasse quanto prima. Omero infatti ci dice che
Penelope...
"finché il giorno splendea, tessea la tela
Superba; e poi la distessea di notte
Al complice chiaror di mute faci.
Così un triennio la sua frode ascose
E deluse gli Achei".
(Omero, Odissea libro, II°, versi 134-139.
Amici miei, chi di noi non può intravedere nella tessitura alla luce del
sole l’introduzione in Costituzione dell’autonomia differenziata e nella
distessitura il disconoscimento del precedente lavoro che vent’anni fa vide
protagonisti a vario titolo Prodi, Amato e D’Alema? Un disconoscimento che
trova la sua apoteosi nella raccolta di firme per lo svolgimento del
referendum abrogativo della stessa legge n. 86 del 26/6/2024. Oggi, amici
miei, si parla di "tela di Penelope" anche per riferirsi ad un lavoro
intrapreso a mo' di alibi e nella consapevolezza che, stante la sua
complessità, non verrà mai portato a termine. Sarà stato questo l’intento
del prof. Giuliano Amato, il quale da "Dottor Sottile" com’era definito,
avrebbe subordinato l’operatività dell’Autonomia differenziata a tutta una
serie infinita di preventivi adempimenti rimandandola di fatto alle calende
greche? Adempimenti evidenziati proprio ieri dalla Corte costituzionale
chiamata a esaminare i ricorsi delle Regioni amministrate dalla Sinistra,
Puglia, Toscana, Sardegna e Campania.
Ambiente.
A Grotte ogni venerdì è Giornata del Riciclo degli abiti usati
Locandina
Buone notizie per l'ambiente e per le tasche dei cittadini di Grotte.
L'Amministrazione comunale, con un'iniziativa dell'assessore Giuseppe
Mancuso e del sindaco Alfonso Provvidenza, ha avviato una nuova
raccolta differenziata dedicata agli abiti usati.
(Locandina)
Come funziona? Ogni venerdì, dalle ore 07.00 alle 12.00, i
cittadini potranno recarsi al centro di raccolta comunale, situato presso
il campo sportivo, per conferire i propri indumenti usati. Un'iniziativa
semplice ma efficace per ridurre la quantità di rifiuti destinati alle
discariche e promuovere una cultura del riciclo sempre più diffusa.
Perché è importante riciclare gli abiti usati? Riciclare gli abiti usati
significa dare una seconda vita a capi ancora in buono stato, prolungandone
il ciclo di vita e riducendo la produzione di nuovi tessuti. Inoltre, il
riciclo degli abiti contribuisce a risparmiare energia e a ridurre l'impatto
ambientale legato alla produzione tessile.
L'Amministrazione comunale invita tutti i cittadini a partecipare
attivamente a questa nuova iniziativa, contribuendo così a rendere Grotte
una città sempre più sostenibile. Per ulteriori informazioni sulle modalità
di conferimento e sui tipi di indumenti accettati, è possibile rivolgersi al
personale del centro di raccolta comunale, presso il campo sportivo.
Grotte.info Quotidiano invita tutti i lettori a diffondere questa importante
notizia e a partecipare attivamente alla raccolta degli abiti usati. Insieme
è possibile fare la differenza per l'ambiente.
Pittura.
Antonella Cipolla: dalla cattedra alla tela, un'anima d'artista
Antonella Cipolla
Natura morta
Chi l’avrebbe mai detto che dietro la cattedra di una scuola potesse
nascondersi un talento artistico così promettente? Antonella
Cipolla, insegnante di professione e artista per passione, ci dimostra
che i sogni non vanno mai abbandonati.
(Antonella Cipolla)
Nata e cresciuta in Gran Bretagna, Antonella ha coltivato sin da
giovanissima un profondo amore per l’arte. Ricorda con nostalgia le ore
passate a studiare i grandi maestri, affascinata dai loro capolavori. A soli
quattordici anni, spinta da una creatività innata, ha iniziato a dipingere
ritratti per amici e parenti, dando i primi timidi passi nel mondo
dell’arte.
(Antonella Cipolla: Natura morta con melograno, olio su tela - particolare)
Gli impegni scolastici, il lavoro e la famiglia l’hanno poi portata a
mettere da parte la sua passione, ma il desiderio di esprimersi attraverso
la pittura è sempre rimasto vivo dentro di lei. E così, nel 2023, un
incontro con l’artista Amelia Russello ha rappresentato una svolta
decisiva. Grazie a questo nuovo stimolo, Antonella ha ripreso in mano i
pennelli, dando vita a opere che riflettono la sua maturità e la sua
esperienza di vita. I dipinti di Antonella Cipolla (vedi
qui alcune delle sue opere) sono un inno alla bellezza,
un’esplorazione dell’anima che si manifesta attraverso colori vibranti e
forme armoniche. La natura e l’essere umano sono i suoi soggetti preferiti,
ritratti con un tocco delicato e sensibile. Ogni pennellata è un’emozione,
un frammento della sua storia che si riversa sulla tela. La sua voglia di
mettersi in gioco e di crescere come artista è contagiosa. Antonella Cipolla
è un esempio per tutti coloro che credono nei propri sogni e non smettono
mai di inseguirli.
Scuola.
I. C. "L. Sciascia": le liste e i candidati alle elezioni per il rinnovo
del Consiglio d'Istituto
Elezioni
Sono
state presentate entro i termini
le liste dei candidati per l'elezione del Consiglio
d'Istituto. Ne ha dato
comunicazione
ufficiale la prof.ssa Carmela Campo,
dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, Grotte
e Comitini.
Il Consiglio d'Istituto che si rinnoverà avrà validità per il triennio
2024/2027.
Complessivamente sono state presentate 3 liste: una per la componente
Docenti e due (caso unico nella storia dell'Istituto) per la componente
Genitori. Non è stata presentata alcuna lista per la componente personale
ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario).
Di seguito gli elenchi delle liste e dei candidati.
Componente Docenti Lista n. 1, Motto: Scuola Futura
Candidati:
1. Iannuzzo Gianna Valeria
2. Zagarella Mimma Patrizia
3. Spallitta Rosa Gioacchina
4. Marcantonio Roberta
5. Antonucci Calogera
6. Mangione Maria Patrizia
7. Di Marco Gianluca
8. Salvaggio Anna Sabrina
9. Sardo Concetta Paola
10. Scimè Sergio
Componente Genitori Lista n. 1, Motto: Tutti per uno, uno per tutti
Candidati:
1. Cappuccio Lucia Anna Maria
2. Manto Vincenzo
3. D’Aleo Maria Concetta
4. Pace Salvatore
5. Villani Eleonora
6. Falco Carmelo
7. Bufalino Marinella Gaspare
8. Ferlisi Angela Selene
Componente Genitori Lista n. 2, Motto: Insieme per la scuola
Candidati:
1. Adamo Elena
2. Arnone Maria Grazia
3. Baldo Jessica
4. Costanza Liliana
5. Monachino Antonella
6. Sbrazzato Denise
Ricordiamo che le operazioni di votazione per il rinnovo del Consiglio d'Istituto si
svolgeranno nei giorni di domenica 24 novembre 2024 dalle ore
08.00 alle ore 12.00 e lunedì 25 novembre 2024dalle ore 0800
alle ore 13.30:
- nella sede di Racalmuto si voterà presso la palestra del plesso
"Macaluso";
- nella sede di Grotte si voterà presso la palestra del
plesso "Roncalli" (al Viale della Vittoria);-
- nella sede di Comitini si voterà presso la palestra del plesso
"L. Da Vinci".
Le operazioni di scrutinio avranno inizio immediatamente dopo la chiusura
delle votazioni e non potranno essere interrotte fino al loro completamento.
Successivamente si procederà alle operazioni conclusive e alla proclamazione
degli eletti. Modalità di votazione:
- gli elettori dovranno esibire un valido documento di riconoscimento;
- prima di ricevere la scheda devono apporre la propria firma leggibile
accanto al loro nominativo sull’elenco degli elettori;
- sulla scheda elettorale (contenente i numeri romani attribuiti,
nell’ordine, a ciascuna lista presentata e i relativi motti) il voto va
espresso mediante l’apposizione della (X) sul numero romano
relativo al motto prescelto ed esprimendo massimo due preferenze
tra i candidati appartenenti alla stessa lista, scrivendo i
nominativi dei candidati prescelti.
Le schede elettorali che mancano del voto di preferenza sono valide solo per
l’attribuzione del posto spettante alla lista. Ogni elettore può esprimere sino a 2 voti di preferenza I genitori che hanno più figli nella stessa o in più classi
esercitano il diritto di voto una sola volta nel seggio ubicato nella
sede centrale.
Saranno eletti:
- 8 docenti dell’Istituto comprensivo;
- 8 genitori dell’Istituto comprensivo.
Non avendo presentato alcuna lista, non potrà essere eletto nessun rappresentante del personale A.T.A..
La Dirigente scolastica è componente di diritto del Consiglio d'Istituto. L’elettorato attivo e passivo per l’elezione dei rappresentanti dei
genitori degli alunni spetta ad entrambi i genitori o a coloro che ne
fanno legalmente le veci.
Il Consiglio d'Istituto si intende validamente costituito anche
nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria
rappresentanza.
Politica.
L'on. Rosellina Marchetta: "Culla della vita" contro l'abbandono
nei neonati
On. Marchetta
L’on.
Rosellina Marchetta ha proposto al presidente Schifani il progetto
"Culla della vita" contro l'abbandono dei neonati.
Il Deputato Segretario all'Assemblea Regionale Siciliana ha inviato una nota
al presidente della Regione on. Renato Schifani e all’assessore
all’Economia avv. Alessandro Dagnino con la quale propone di attenzionare il
progetto della "Culla della vita".
La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere
di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in
difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di
chi lo deposita.
"Questo progetto - ha affermato l’on. Marchetta - si prefigge
l'obiettivo di creare un ambiente sicuro e accogliente per neonati e
bambini, sostenendo prioritariamente il diritto alla Vita".
La proposta è scaturita dopo avere sentito la presidente regionale di "FederVita
Sicilia" Maria Concetta Domilici.
"FederVita Sicilia" è una associazione formata da tutti gli enti che,
nell’ambito della Regione Sicilia, aderiscono al "Movimento per la Vita"
(Movimenti per la Vita, Centri di Aiuto alla Vita 'CAV', Servizi di Aiuto
alla Vita 'SAV', Case di Accoglienza e MoVit).
"In un'epoca in cui la sostenibilità del nostro sistema vacilla in
ragione dell'inverno demografico - ha dichiarato l’Onorevole - che
caratterizza, da anni, il nostro Paese, è importante e urgente che ad ogni
livello ci si occupi del tema, assumendo misure strutturali di reale lotta
alla denatalità, di sostegno alle famiglie e alla genitorialità".
Il progetto "Culla della Vita” prevede la realizzazione sul territorio
provinciale di "Culle per la Vita", nei capoluoghi di provincia e anche in
altre cittadine della stessa provincia.
"Nel rispetto della normativa attuale e delle prerogative delle donne -
ha detto l’on. Marchetta - la culla per vita è un’opportunità che
affianca il percorso del parto in anonimato e un’alternativa a gesti estremi
di disperazione, in quanto offre alla madre l’opportunità di lasciare il
neonato con la certezza che in breve tempo incontrerà persone pronte a
prendersene cura. Le difficoltà della vita non si superano eliminando la
vita, ma superando insieme le difficoltà. Le notizie di cronaca - ha
concluso il Deputato - che spesso riportano casi di neonati gettati nei
rifiuti deve indurci ad una profonda riflessione ed adottare tutti gli
strumenti che consentono di garantire la vita e l’assistenza ai neonati".
L’invito dell'on. Marchetta al presidente Schifani e all’assessore
all’Economia Dagnino è quello di prevedere adeguate risorse finanziare nella
prossima manovra finanziaria regionale per promuovere il progetto della
"Culla della vita" in ogni provincia dell’Isola.
Spettacolo.
Agrigento si accende a ritmo di musica: i "Venerdì Jazz al Palacongressi";
dal 15 novembre
Locandina
Agrigento si prepara a vivere un inverno all'insegna del jazz. Grazie
all'Associazione Culturale Musikania, il Palacongressi ospiterà una
serie di concerti che si svolgeranno ogni venerdì, a partire
dal 15 novembre, alle ore 19.30 nella Sala Zeus.
(Locandina)
La
rassegna, intitolata semplicemente i "Venerdì Jazz al Palacongressi",
vedrà alternarsi sul palco alcuni dei più interessanti nomi della scena
jazzistica nazionale. Il calendario completo dei concerti è il seguente:
- 15 novembre (RINVIATO A DATA DA DESTINARSI): Filippo Schifano Quartet - con Salvatore Bonafede al
pianoforte, Damiano Vitrano al contrabbasso e Manfredi Crocivera alla
batteria;
- 22 novembre: Claudio Cusmano Trio - con Claudio Cusmano alla
chitarra, Nello Toscano al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria;
- 29 novembre: D’Avola Vicari Quartet - con Massimo D’Avola al
sax, Paolo Vicari alla batteria, Fulvio Buccafusco al contrabbasso e
Giuseppe Vaspolli al pianoforte;
- 6 dicembre: Eleonora Strino Duo - con Eleonora Strino alla chitarra
e Claudio Vignale al pianoforte;
- 13 dicembre: Roberta Sava Quartet - con Roberta Sava alla voce,
Roberto Macrì al pianoforte, Riccardo Lo Bue al contrabbasso e Gaetano
Presti alla batteria;
- 20 dicembre: Rob Brusca Trio - con Rob Brusca al pianoforte, Mauro
Cottone al contrabbasso e Joe Santoro alla batteria. Carmelo Salemi, direttore artistico della rassegna, ha dichiarato: "Siamo
entusiasti di poter offrire alla città di Agrigento e a tutti gli
appassionati di jazz una stagione così ricca e variegata. Abbiamo
selezionato con cura gli artisti, proponendo un programma che spazia dai
quartetti più tradizionali ai trio più sperimentali". L'ingresso a tutti i concerti è libero fino ad esaurimento posti;
un'ottima occasione per immergersi nell'atmosfera magica del jazz e
trascorrere piacevoli serate in compagnia della buona musica.
Chiesa.
"Giovedì vocazionale" per i giovani, con gli Amici del Seminario;
giovedì 14 novembre
Locandina
I
giovani dell’Arcidiocesi di Agrigento sono invitati a partecipare a un
incontro speciale organizzato dagli “Amici del Seminario” che si
terrà il prossimo 14 novembre 2024 presso la Cappella del
Seminario Arcivescovile. Questo appuntamento, denominato “giovedì
vocazionale”, è pensato per offrire ai giovani (non solo a loro ma
anche tutti i fedeli) momenti di riflessione e
raccoglimento, con l'obiettivo di aiutarli a comprendere meglio la propria
vocazione.
(Locandina)
Gli
“Amici del Seminario” sono un gruppo di fedeli attivi nella comunità del
Seminario; si impegnano non solo a sostenere economicamente, ma anche a
offrire supporto spirituale e preghiere. Durante il “giovedì vocazionale”, i
partecipanti avranno la possibilità di partecipare a tre momenti
significativi.
Alle ore 16.30 è prevista la recita comunitaria della preghiera del
Santo Rosario, un momento di unione e contemplazione per tutti i
presenti. Subito dopo, alle ore 17.00, si terrà la santa Messa,
che rappresenta il culmine della giornata e un momento di grande
spiritualità per chi vi partecipa.
Infine, a seguire la Messa, ci sarà un'intensa Adorazione
Eucaristica, un momento di adorazione e preghiera silenziosa di fronte
al Santissimo Sacramento. Questa parte dell'evento offre ai partecipanti la
possibilità di riflettere personalmente sulla propria vocazione e di
ascoltare la voce interiore che li guida.
Il “giovedì vocazionale” è un appuntamento aperto a tutti i giovani che
desiderano approfondire la propria vita spirituale e interrogarsi sulla
propria vocazione. Grazie all'iniziativa degli “Amici del Seminario”, i
giovani dell’agrigentino avranno l'opportunità di vivere una giornata di
preghiera e riflessione, immersi nella bellezza e nella serenità della
Cappella del Seminario.
Sport.
"Mototerapia": un appuntamento inclusivo per la comunità grottese;
venerdì 15 novembre
Locandina
Il
sindaco Alfonso Provvidenza e l'assessore Denise Sbrazzato
hanno annunciato un'iniziativa speciale per la comunità di Grotte: "Mototerapia",
dedicata all'inclusione sociale e sportiva di individui fragili.
(Locandina)
Organizzata dalla Pro Sport Ravanusa in collaborazione con l'Assessorato
Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione
Sicilia, la manifestazione si propone di offrire un momento di divertimento
e integrazione per tutti i partecipanti.
Il progetto "Mototerapia" si pone l'obiettivo di promuovere l'inclusione di
soggetti fragili attraverso l'attività motoria e un momento di svago
condiviso. Grazie al sostegno dell'Assessorato Regionale al Turismo, Sport e
Spettacolo della Regione Sicilia, il pomeriggio si preannuncia come
un'occasione unica per favorire l'integrazione sociale e creare legami
solidi all'interno della comunità grottese.
L'appuntamento è fissato per venerdì 15 novembre alle ore 15.00
in Piazza Anna Magnani a Grotte. Tutta la comunità è invitata a
partecipare a questa giornata speciale, dedicata al benessere e alla
solidarietà. Ci si aspetta una partecipazione numerosa ed entusiasta, pronta
a sostenere l'importante messaggio di inclusione e sostegno reciproco.
Un'opportunità da non perdere, quella di essere parte di "Mototerapia" e di
contribuire alla costruzione di una comunità più unita e solidale; in un
pomeriggio all'insegna dello sport, della condivisione e della gioia di
stare insieme.
Ambiente.
Per la festa del santo patrono, il 14 novembre, sarà regolare la
raccolta differenziata
Per
opportuna informazione alla cittadinanza si ricorda che giovedì 14 novembre (festa del santo patrono), la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata
regolarmente. Nessuna modifica, quindi, al consueto calendario di
raccolta settimanale, sia porta a porta che - per le abitazioni fuori dal
perimetro urbano - con deposito presso i cassoni scarrabili posizionati nei
pressi del campo sportivo comunale di Grotte.
Musica.
"Song of a Promised Land";
brano di Antonio Cipolla
Ascolta la canzone
"Song
of a Promised Land";
brano di Antonio Cipolla
(vedi
e ascolta).
A tredici mesi dall'attacco terroristico di Hamas che ha ucciso oltre mille
israeliani, la campagna aerea e terrestre di Israele a Gaza ha ucciso oltre
43.000 palestinesi e ne ha feriti 102.684 dal 7 ottobre 2023, per lo
più civili. Quando tornerà la pace in Palestina?
“Io stabilirò la pace nel paese; nessuno vi incuterà terrore; vi
coricherete e farò sparire dal paese le bestie nocive e la spada non passerà
per il vostro paese” (Lv 26,2).
È stato registrato il 18 agosto 2024, il brano di Antonio Cipolla dal titolo
"Song of a Promised Land" (in italiano "Canto di una Terra Promessa"); sua
la musica, suo il testo
(foto
dal reportage di Al Jazeera). Una narrazione che fa della semplicità
disarmante (mai come oggi il termine è più appropriato) la sua
principale caratteristica. L'Autore, in prima persona, sembra seduto
all'ombra di un albero solitario, al limite del deserto, con lo sguardo
perso nel vuoto, vagare nei ricordi, nella memoria sua ma soprattutto in
quella di un popolo, il "popolo eletto", il "popolo del libro" che ha vagato
e continua a vagare anzitutto in cerca di sé stesso, oltre che del senso
della propria storia.
Il brano fa parte della raccolta "At close of day" (in italiano "Al
termine del giorno", vedi
e ascolta
la playlist) uscita nello scorso mese di ottobre, 8 nuove canzoni composte
ed eseguite da Antonio Cipolla in questo EP complementare a "Solo con te"
uscito a giugno 2024.
Una raccolta, "At close of day", che contiene probabilmente le
migliori composizioni dell'Autore, tutta da ascoltare.
Testo originale
SONG OF A PROMISED LAND
He said his name was Moses,
But he didn’t say where he came from;
Said he’d travelled through the ages,
Searching for a land that once belonged
To the tribe of a man named David,
King of a promised land;
He remembered that peace once reigned there
But was now nowhere to be found.
Traduzione
CANTO DI UNA TERRA PROMESSA
Ha detto che il suo nome era Mosè,
ma non ha detto da dove veniva;
disse di aver viaggiato attraverso i secoli,
alla ricerca di una terra che un tempo apparteneva
alla tribù di un uomo chiamato Davide,
Re di una terra promessa;
ricordava che un tempo lì regnava la pace
ma ora non si trovava da nessuna parte.
Il brano di Antonio Cipolla è su Youtube (vedi
e ascolta).
Volontariato.
La Caritas Cittadina cerca un seggiolino auto per bimbo di 1 anno
Locandina
Le necessità materiali di parte della popolazione della comunità di Grotte
si manifestano in maniera discreta e dignitosa. Molte di queste richieste
vengono accolte dalla
Caritas Cittadina,
che le fa proprie e le indirizza alla generosità di cui il paese è capace.
L'ultima richiesta, in ordine di tempo, proviene da una
famiglia
che versa in condizioni economiche disagiate:
ha bisogno di un seggiolino da automobile per un bambino di 1 anno.
La Caritas Cittadina ha divulgato la richiesta, nella certezza che presto
verrà esaudita.
Per dare la propria disponibilità è possibile contattare il numero 388.3492117 (Stefano), inviare una mail
all'indirizzo
caritasgrotte@gmail.com,
oppure contattare la nostra redazione (qui
i contatti).
Per chi volesse, è possibile fare una donazione sul conto corrente intestato alla
"Caritas Cittadina Parrocchia S. Venera", IBAN IT22 E010 3082 9400
0000 40778.
Volontariato. Avis
comunale di Grotte: quota 450 sacche sempre più vicina
Pietro Zucchetto
AVIS di Grotte
Dalla scorsa domenica, 10 novembre 2024, la comunità di Grotte può guardare
con orgoglio ai risultati del proprio Punto di Raccolta di sangue
dell'Avis Comunale, in Via Francesco Ingrao 92/94,
che si conferma un vero e proprio presidio sanitario per i grottesi e
per tutti gli amici donatori dei paesi vicini.
Sin dalle sue origini, questo era l'auspicio di chi ha lavorato
instancabilmente per rendere questo luogo un punto di riferimento per la
salute di tutti.
I numeri parlano chiaro: nella giornata di donazione sono stati effettuati:
2 controlli annuali, 4 controlli extra, 4 pre-donazioni,
21 donazioni e 3 prime donazioni.
Un totale di 34 soci donatori sono stati accolti e assistiti nella sede
AVIS, dimostrando il forte legame che si è creato tra la comunità e il
Direttivo dell'associazione.
L'impegno e la dedizione di tutti coloro che lavorano al Punto di Raccolta
emergono in ogni settore, dalla diffusione delle informazioni alla
sensibilizzazione della popolazione, dal lavoro quotidiano serio alla
manifesta cortesia dimostrata a chiunque varchi la soglia, dall'onestà alla
trasparenza nei diversi settori.
Questi risultati sono il frutto del lavoro di una squadra coesa e ben
organizzata.
Il Direttivo dell'Avis Comunale di Grotte, guidato dal presidente Pietro
Zucchetto (nella
foto
a lato),
non può che essere fiero di quanto è stato raggiunto e guarda con speranza a
future giornate di successo come quella di domenica scorsa, al termine della
quale si sono registrate ben 24 donazioni.
Avendo raccolto complessivamente 413 sacche dall'inizio dell'anno,
l'obiettivo ambizioso di raggiungere quota 450 sacche di sangue donate - nel
2024 - è sempre presente e grazie all'impegno di tutti sembra sempre più
alla portata dell'Avis comunale di Grotte.
“Un sentito ringraziamento va a tutte le persone che hanno contribuito a
rendere possibile questo traguardo - dichiara Pietro Zucchetto - e
che continuano a supportare il Punto di Raccolta con il loro prezioso dono
di sangue. Un piccolo gesto che fa una grande differenza per la salute di
tutta la comunità. Grazie di cuore a tutti!”.
Per la prossime giornate di donazione, che saranno domenica 8, sabato 14
e domenica 22 dicembre, e poi le domeniche 12 e 26 gennaio, è possibile
prenotarsichiamando
il numero 377.0974739 oppure il 320.4434713.
Viabilità.
Lavori di "Messa in sicurezza" in Contrada Fanara per 455mila euro;
soddisfazione del Sindaco
Vista dall'alto
Vista dall'alto
Vista dall'alto
Vista dall'alto
Lavori
Lavori
Lavori
di "Messa
in sicurezza" a Contrada Fanara, Grotte: progetto da 455.000
euro finanziato dal Ministero degli Interni.
I lavori di "Messa in sicurezza del Territorio e consolidamento dei versanti
dal rischio idrogeologico in Contrada Fanara con pericolosità P4 molto
elevata" a Grotte, sono prossimi alla conclusione grazie a un finanziamento
di 455.000 euro del Ministero degli Interni.
(Contrada Fanara, vista dall'alto)
Il progetto, atteso da anni dalla comunità, ha l'obiettivo di mettere al
sicuro una parte significativa del territorio da rischi idrogeologici.
Oltre all'aspetto più squisitamente estetico relativo al rifacimento del
manto stradale - operazione quanto mai necessaria per consentire una più
fruibile viabilità - la rilevanza e l'importanza dei lavori è
attinente prioritariamente alla complessa ricostruzione del notevole
basamento sottostante lo strato di asfalto, all'installazione dei
costoni laterali di contenimento - dove necessari -, e alla messa in
opera - sotto il basamento - di collettori e ampie condotte di
deflusso delle acque; tutte operazioni tese a prevenire ogni tipo di
rischio idrogeologico e ad evitare episodi di alluvioni e tragedie che,
negli ultimi periodi, hanno flagellato gran parte dell'Italia.
(Installazione di collettori e ampie condotte di deflusso delle acque)
Il sindaco di Grotte, dott. Alfonso Provvidenza, ha dichiarato con
soddisfazione che i lavori sono in fase di ultimazione, con la sola
segnaletica verticale ed orizzontale da completare. Entro la fine del mese
in corso, i lavori verranno ufficialmente consegnati alla comunità,
rappresentando un importante passo avanti nella tutela e sicurezza del
territorio.
(Contrada Fanara, vista dall'alto)
Il progetto, portato avanti con grande impegno dall'Amministrazione
Provvidenza, è stato accolto con entusiasmo dai residenti che finalmente
potranno contare su una maggiore protezione contro i rischi naturali.
La conclusione dei lavori a Contrada Fanara rappresenta un importante
successo per la comunità di Grotte e un esempio di come investimenti mirati
possano contribuire alla salvaguardia del territorio e al benessere dei suoi
abitanti.
Volontariato.
Colletta alimentare a Grotte, presso il Supermercato Decò; sabato 16
novembre
Locandina
In
occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, il
prossimo sabato 16 novembre, presso il Supermercato Decò a
Grotte, sarà effettuata una colletta alimentare.
L'iniziativa è del Lions Club Zolfare (Aragona, Comitini, Grotte e
Racalmuto) presieduto dal dott. Calogero Puleri, in collaborazione con il
Banco Alimentare.
In un contesto di crescente difficoltà per molte famiglie e scarsità di
risorse, la Colletta Alimentare rappresenta un gesto concreto di solidarietà
e attenzione verso chi vive situazioni di fragilità.
(Locandina)
Nella
giornata del 16 novembre i 150.000 volontari del Banco Alimentare,
identificabili dalla pettorina arancione, accoglieranno nei supermercati chi
vorrà contribuire acquistando alimenti a lunga conservazione - come olio,
verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola,
e alimenti per l'infanzia - che saranno poi distribuiti a oltre 7.600
organizzazioni partner in tutta Italia (mense per i poveri, case-famiglia,
comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che
sostengono oltre 1.790.000 persone.
La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare
aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2024 indetta da Papa Francesco,
è resa possibile grazie alla collaborazione con la Federazione Nazionale
Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali,
l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini,
l’Associazione Nazionale Bersaglieri, e il Lions Club International.
Dal 16 al 30 novembre sarà possibile donare la spesa anche online su
alcune piattaforme dedicate: per conoscere le varie modalità di acquisto dei
prodotti e i punti vendita aderenti all’iniziativa è possibile consultare il
sito colletta.bancoalimentare.it.
Iniziative.
Incontro del Lions Club sul tema "Fare impresa in Sicilia"; venerdì 15
al Palazzo municipale di Grotte
Locandina
Il
prossimo venerdì 15 novembre 2024, alle ore 17.00 presso la
sala consiliare del Comune di Grotte, si terrà un incontro di
particolare rilievo organizzato dal Lions Club Aragona - Comitini -
Grotte - Racalmuto "Zolfare". Il tema dell'incontro sarà "Fare
Impresa in Sicilia: L’insularità - vantaggi e svantaggi per le imprese
siciliane".
(Locandina)
Il Lions
Club, presieduto dal dott. Calogero Puleri, ha voluto promuovere questa
iniziativa che vedrà la partecipazione di ospiti e relatori del panorama
imprenditoriale, non solo siciliano.
Tra i relatori, si segnala la presenza dell'on. Tommaso Calderone,
Presidente della Commissione Bicamerale all’Insularità, dell'ing. Luigi
Rizzolo, Presidente di Sicindustria, e autorevoli referenti tematici
distrettuali Lions come il dott. Diego Bivona, il prof. Benedetto Torrisi e
l'avv. Angelo Collura (Past Governatore del Distretto Lions 108 Yb
Sicilia).
Porteranno i saluti istituzionali: il sindaco di Grotte dott. Alfonso
Provvidenza, il presidente del Consiglio comunale dott. Angelo
Carlisi, e il dott. Calogero Puleri (presidente del Lions Club Aragona -
Comitini - Grotte - Racalmuto "Zolfare").
Modererà gli interventi dell'avv. Viviana Sidoti, componente del comitato
distrettuale Lions "Etica, Giustizia e Legalità". Durante l'incontro si
discuterà sulle sfide e opportunità che l'insularità può offrire alle
imprese siciliane, con uno sguardo attento alle politiche e ai provvedimenti
necessari per favorire lo sviluppo economico e imprenditoriale del
territorio.
La manifestazione vedrà la partecipazione di diversi Officers Lions della X
Circoscrizione e della Zona 26, e si prevede un'ampia partecipazione di
pubblico interessato a questa tematica di grande attualità e importanza per
il territorio.
Ricorrenze.
Ricordo del prof. Filippo Morgante, traduttore di classici e poeta, nel
20° anniversario della scomparsa
Filippo Morgante
Filippo Morgante
Via F. Morgante
Grotte non dimentica i suoi figli. Venti anni fa, esattamente l’11 novembre 2004, a Vittoria (in
provincia di Ragusa) veniva a mancare il prof. Filippo Morgante,
preside nei Licei, uomo di cultura, traduttore di testi classici latini e
greci, e poeta.
(Prof. Filippo Morgante)
Nato a Grotte, al termine degli studi umanistici, perseguiti con
tenacia e con straordinari risultati accademici, intraprendeva la carriera
di docente nella Scuola italiana, sino a rivestire per lunghi anni il ruolo
di Preside. L’ultimo suo incarico, Preside del Liceo "Stanislao Cannizzaro"
di Vittoria (RG).
Fu un grande amico di Gesualdo Bufalino; lo scrittore di Comiso
(cittadina a breve distanza da Vittoria) lo andava a trovare spesso,
soprattutto nel periodo in cui Bufalino fu Presidente onorario del Premio
“Racalmare”, per conoscere meglio il paese di Grotte.
Il prof. Filippo Morgante (vedi
foto a lato) fu un preside “illuminato”, ricordato per le ottime
capacità manageriali, ma soprattutto per essere stato uomo di cultura e
grande comunicatore di idee e di valori. È stato anche un grande traduttore,
riconosciuto tale dagli addetti ai lavori e dalla critica. Le sue traduzioni
dal greco e dal latino non erano sterili parafrasi, perfette dal punto di
vista tecnico, ma il testo tradotto diventava anche suo perché in ogni
parola metteva la sua cultura e il suo essere.
(Via Filippo Morgante, a Vittoria - Ragusa)
Traduttore di classici, il preside Morgante, ma anche amante di studi
particolari ed inediti, come quelli relativi alla letteratura cristiana a
cui si era dedicato nell'ultimo periodo, ritenendo che fosse stata a torto
trascurata. Ed anche cultore della poesia ed autore, per sfatare ancor di
più quella sua immagine, a prima vista, di uomo severo e rigoroso.
Il prof. Antonio Cimino, anch’egli Preside nel Liceo Scientifico “E.
Majorana” di Agrigento, e Sindaco del Comune di Grotte, vantava nel suo
archivio personale diverse eccellenti pubblicazioni di Filippo Morgante, che
elencava commentandole:
- “Il messaggio di Seneca”, pagine scelte, Palumbo editore, Palermo
1971, pp.182. Sono pagine scelte dalle varie opere di Seneca, pubblicate in
una collana diretta da Giusto Monaco, titolare della cattedra di letteratura
latina all’Università di Palermo e di cui Filippo Morgante era amico. Ogni
brano è introdotto da un commento dal titolo Argomento, in cui Morgante
espone, con traduzione elegante, la tematica; segue una Nota critica, poi il
brano, ricco di annotazioni ed, infine, le Note di Lingua;
- “Aurea Dicta”, Lucrezio e Cicerone, Nova Editrice, Catania 1978,
pp. 182. Un’antologia latina di Lucrezio e Cicerone, in cui Morgante, con
due ricche introduzioni relative ai due autori latini, riporta, nella prima
parte, i brani più significativi del “De rerum natura” di Lucrezio e, nella
seconda parte, alcune lettere dell’Epistolario e brani scelti dalla IV
Filippica di Cicerone;
- “Nota Anneana: l’Altissimo Poeta e una Magnifica Gnome”, pubblicata
nel “Giornale Italiano di Filologia”, Anno XVII, n.4, Editore Armani,
Napoli 1965, pp. 289-293. Morgante riporta qui un passo di Seneca del De
brevitate vitae, II, 2, in cui si parla di un maximus poetarum e di gnomica
affermazione “esigua pars est vitae, qua vivimus”, egli, non accettando né
la tesi di Cataudella, secondo cui la gnome sarebbe di Seneca, il quale
citerebbe un verso omerico, né la tesi di Concetto Marchesi, sostiene invece
che il maximus poetarum, a cui si attribuisce la magnifica gnome è Vergilio
(si noti che per Filippo Morgante Vergilius è da tradursi non Virgilio, ma
Vergilio) sulla base di riscontri da lui riportati con precisi versi delle
Georgiche e dell’Eneide;
- “Lucio Giulio Calido e altri poeti”, pubblicato nella “Rivista di
Cultura Classica e Medievale”, Anno XII, n.2, Edizioni dell’Ateneo-Roma
1970, pp. 127-16. Qui Morgante intende interpretare la figura del poeta
Lucio Giulio Calido e supera la tesi del Della Corte, il quale, da un
suggerimento del Paratore (che lasciava aperti alla critica lo studio e
l’identificazione di “quel misterioso L. Giulio Calido”), identificava
Lucio Giulio Calido con il poeta Ligdamus, attribuendogli le sei elegie
pervenuteci; Morgante, qui, sulla base di molti ricchi confronti e riscontri
espone una sua tesi personale e identifica il poeta Ligdamuis con lo stesso
Ovidio, scrivendo, alla fine della sua nota critica “le numerose affinità e
identità di forma e di pensiero da Ligdamo e Ovidio (oltre i motivi da noi
addottati in queste pagine) ci convincono pienamente che non siamo di fronte
a due diversi poeti, bensì al medesimo poeta,Ovidio”. (ibidem, p 161).
Tra gli altri testi del prof. Filippo Morgante, ancora reperibili, si
ricordano in particolare: “Cultura
classica e scuola”, “Il
messaggio di Seneca”, “L'epitafio
per i caduti della guerra lamiaca” e “De
Nabuthae di sant'Ambrogio”.
Così lo ricorderà l'arciprete di Vittoria, monsignor Giuseppe Calì: “Tracciare
una sintesi sulla figura del Prof. Filippo Morgante, Preside nei Licei, per
la lunga frequenza di collega alla Scuola e la conoscenza personale di
sacerdote, non è poi difficile. La sua austerità si intreccia con la serietà
di uomo di studio e gran padre di famiglia. La sua ricchezza di cultura e di
dottrina, soprattutto a scuola, era ben nota a tutti. Semplicità e
profondità nell’insegnamento raggiungevano con efficacia l’intelligenza e il
cuore degli alunni: il Preside amava sinceramente non solo la sua famiglia
ma anche la scuola come autentica famiglia. Lo studio approfondito sui Padri
della Chiesa divenne per lui una vera miniera di ricchezza culturale e
spirituale, così da alimentare la sua poco nota ma vera Fede. Le mie ultime
visite sul letto della sofferenza servirono a scoprire e ad apprezzare il
grande amore silenzioso ma profondo per Iddio. Alcune sue confidenze mi
stupirono con tanta commozione da considerarle vero patrimonio per me e per
la Società, che non sempre riesce a dare persone di siffatta dimensione”.
Per ricordarne il valore umano e civile, come segno di gratitudine, ad
imperitura memoria ed esempio di elevate virtù, il Comune di Vittoria ha
dedicato una strada cittadina al compianto Preside: “Via
Professor Filippo Morgante”. La targa toponomastica riporta: “Via
Preside Filippo Morgante (1939 - 2004) Filologo”.
(Via Filippo Morgante, a Vittoria - Ragusa)
Il dott. Renato Zaffuto (nipote del compianto Preside) con acume
stilistico lo ricorda così: “Il preside Morgante prediligeva un mondo
fatto di valori semplici e genuini, di rapporti intensi e autentici, di
sensazioni intimistiche e religiose”.
Un mondo ch'è riaffiorato nella sua ultima poesia "Domani sarò con te"
dedicata alla madre che si accingeva a raggiungere in Cielo.
“DOMANI SARÒ CON TE”
di Filippo Morgante
Partirò domani mattina presto,
molto presto, per venire da te.
Ti vedrò nel momento del trapasso.
Ti vedrò in un’estatica visione.
Non parlerai nemmeno tu, ma muta
ed invisibile sarai presente
e mi darai la benedizione.
“Il Morgante - continua il dott. Renato Zaffuto - immagina di
dover partire l’indomani mattina molto presto per affrontare un viaggio che
da Vittoria, paese di sua residenza, lo condurrà al cimitero di Grotte dove
è sepolta la mamma. Sente che potrebbe essere l’ultimo suo viaggio fisico,
anzi immagina il suo congedo dalla vita terrena proprio percorrendo questo
cammino ideale verso la figura materna, verso quella figura generatrice
della vita. Effettuerà il percorso camminando in modo meccanico verso
un’unica direzione: lo sguardo della mamma. Ripercorrerà tutti gli ultimi
istanti della mamma nel trapasso dalla vita terrena a quella eterna quando
il colore della pelle del viso divenne bianco come la cera e quando
finalmente poté assaporare la pace e la serenità tanto desiderata. Egli
stesso comincia ad intravedere come possa essere il nuovo mondo, è
concentrato ed assorto durante l’intero viaggio, ha un solo pensiero:
rivedere la propria mamma in una dimensione senza tempo, sia giovane che
vecchia, né giovane né vecchia, nella dimensione dello spirito e
dell’eternità. L’autore mostra tutta la sua intensità intimistica e
religiosa, concependo il viaggio come un devoto pellegrinaggio e attendendo
l’ultima benedizione dalla mamma prima di lasciare la vita terrena per
approdare alla dimora eterna. Manifesta ansia e trepidazione, ha fretta di
incontrarla. È impaziente di ricomporre quei tasselli della vita che si
erano temporaneamente spezzati alcuni anni prima con la sua scomparsa.
Idealizza la figura materna e in piena estasi ricorderà, con una certa dose
di amarezza, l’intera vita trascorsa, giorno dopo giorno, nel silenzio e
nella semplicità che non sono più caratteristiche della società
contemporanea. Ripercorrere la vita semplice della madre è una introspezione
e un guardarsi allo specchio, e il rivedere all’indietro i propri stessi
giorni trascorsi con modestia e con la forza del credere ai valori
universali. Egli predilige un mondo fatto di valori semplici e genuini, di
rapporti intensi e autentici, di sensazioni intimistiche e religiose; un
mondo, purtroppo, che non esiste più o che forse non è mai esistito e che
cerca e che forse ritrova in questo cammino ideale e con questo dialogo
immaginario ed esclusivo con la figura materna. La mamma come espressione
dei valori eterni, come soggetto di continuità con la società del mondo
“classico”, di quel mondo latino o dell’antica Grecia su cui l’autore si è
formato. Le sensazioni suscitate nel percorso di ricongiungimento con la
mamma trovano ispirazione nei valori eterni di un mondo ideale costellato da
figure semplici ma allo stesso tempo di grande spessore morale. Quegli
stessi protagonisti di tante storie dei classici greci e latini. Le gesta di
quei soggetti riproposti nella raffigurazione della mamma in una visione
estatica. In una visione al contempo pagana e religiosa. La mamma “pagana”
come un personaggio di continuità con quelli dei testi classici come ad
esempio Penelope; ma “religiosa” quando in pellegrinaggio e con devozione
ricerca la benedizione. La mamma vista come Madonna, come mamma di tutti. La
mamma vista come personaggio depositario dei valori “classici” e dunque
eterni. Alla fine del percorso, giungerà davanti alla tomba dove sosterrà in
silenzio, ma ormai al suo cospetto sente la sua presenza, allora, essendo
anche lui al termine del suo viaggio terreno, chiederà e riceverà la
benedizione. Il Morgante conclude il suo viaggio fisico ed immaginario, un
cammino personale di catarsi dello spirito e di sublimazione dell’anima, di
ricerca assoluta dei valori eterni ricercati nel contatto tra il mondo
terreno e l’aldilà, nell’ascesi verso il mondo celeste, nella speranza -
espressa in quel “domani sarò con te” - che è anche certezza di
ricongiungersi per sempre con la madre”.
Ma il viaggio del prof. Filippo Morgante continua anche a Grotte,
paese che gli ha dato i natali, che lo ha visto emergere nel mondo della
Cultura, e che oggi, nel ventennale della sua dipartita, lo ricorda con
orgoglio.
Chiesa.
S.E. Mons. Reina nell'anniversario della Dedicazione della Basilica di
San Giovanni in Laterano
S.E. Reina
Ieri
pomeriggio, sabato
9 novembre, nella
suggestiva cornice della Cattedrale di Roma, l'arcivescovo Baldassare
Reina -
vicario
generale di Roma - ha presieduto l'anniversario della Dedicazione
dell'Arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano.
(L'arcivescovo
S.E.
Mons. Baldassare Reina, vicario generale di Roma)
Un
evento di grande rilevanza storica e religiosa che ha coinvolto fedeli e
autorità ecclesiastiche, concludendo così i festeggiamenti dei 1700 anni di
Dedicazione di questa straordinaria basilica.
L'Arcibasilica di San Giovanni in Laterano, considerata la più
antica chiesa cristiana del mondo, ha una storia ricca di avvenimenti e
personaggi che ne hanno segnato la sua evoluzione nel corso dei secoli.
Consacrata nel lontano 324 d.C. da Papa Silvestro I, la basilica ha
subito nel corso del tempo numerosi restauri e modifiche che ne hanno
mantenuto intatto il suo prestigio e la sua importanza.
In passato, l'Arcibasilica di San Giovanni in Laterano è stata addirittura
il luogo di residenza papale fino al XIV secolo, confermando così la sua
centralità nella vita religiosa e storica di Roma e del mondo intero. La
cerimonia svoltasi ieri, dunque, ha rappresentato un momento speciale per
celebrare e commemorare non solo la storia millenaria della basilica, ma
anche il suo ruolo fondamentale come "Mater et Caput" (Madre e Capo) di
tutte le chiese del mondo.
L'anniversario della Dedicazione dell'Arcibasilica di San Giovanni in
Laterano si è dunque rivelato un'occasione unica per riflettere
sull'importanza di preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e
religioso, custodendo gelosamente quei luoghi che rappresentano le radici
della fede e della cultura. Un evento che ha riunito la comunità
ecclesiastica e i fedeli di tutto il mondo in un momento di preghiera e di
gratitudine per tutto ciò che questa straordinaria basilica rappresenta per
la storia dell'umanità.
Ambiente.
Pulizia straordinaria di Via del Parrino; il Sindaco: "Invito tutti a
mantenere il territorio pulito"
Degrado
Pulizia
Ieri mattina, sabato 9 novembre 2024, è stato effettuato un rilevante
intervento di pulizia straordinaria lungo la Via del Parrino, a Grotte.
Da qualche tempo la comunità locale deve fronte alla sospensione temporanea
della raccolta degli abiti usati nella zona, a causa del raggiungimento del
quantitativo massimo di rifiuti consentito dalla Regione Siciliana da parte
dell'azienda incaricata del servizio.
(Intervento di pulizia straordinaria lungo la Via del Parrino)
Purtroppo, anziché conservare gli abiti usati presso le proprie abitazioni
in attesa della ripresa del servizio, alcuni cittadini hanno deciso di
abbandonarli lungo le strade, contribuendo così a creare una situazione di
degrado nel territorio.
Il problema, come sottolineato dal sindaco Alfonso Provvidenza, non
riguarda tanto una presenza massiva di telecamere, ma soprattutto l’assenza
di educazione e sensibilità ambientale da parte di alcuni cittadini.
Alcune strade vie cittadine sono state trovate disseminate di pacchetti
vuoti di sigarette e cicche, mentre le aree circostanti le abitazioni si
sono trasformate in discariche improvvisate, con resti di banchetti
giovanili come cartoni delle pizze e bottiglie di birra abbandonati senza
alcun riguardo per l'ambiente.
Il Sindaco ha invitato la comunità ad adottare comportamenti più
responsabili e rispettosi dell'ambiente circostante, sottolineando come
non sia possibile delegare unicamente gli operatori ecologici alla cura
della pulizia delle strade; è necessario che ciascuno faccia la propria
parte e si adoperi per mantenere il territorio pulito e vivibile per
tutti.
L'appello del Sindaco a sensibilizzare amici e parenti
sull'importanza di mantenere un comportamento corretto e rispettoso
dell'ambiente è un invito alla riflessione per tutta la comunità, affinché
insieme si possa preservare la bellezza del territorio e garantire un
ambiente sano e vivibile per le generazioni future.
Iniziative.
Premio "Agrigento Leonardo Sciascia 2024" 1^ edizione; giovedì 21
novembre ad Agrigento
Locandina
Si terrà
giovedì 21 novembre, alle ore 17.30, presso la Camera di
Commercio di Agrigento (nella Sala convegni degli specchi) la 1^
edizione del nuovo Premio intitolato "Agrigento Leonardo Sciascia 2024".
La manifestazione, realizzata col patrocinio dell'ARS, dell'Associazione
culturale "Sole e tradizioni di Sicilia", della Città di Agrigento e
del Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano, avrà come tema "Leonardo
Sciascia scrittore e intellettuale europeo dal Mediterraneo all'Europa",
per celebrare il centenario sciasciano (novembre 2091 - novembre 2024):
esattamente il 103° anniversario della nascita dello Scrittore avvenuta a
Racalmuto il giorno 8 gennaio 1921.
Tre i premi assegnati in questa 1^ edizione:
- a
Stefano Milioto (per il saggio Pirandello-Sciascia);
- ad Egidio Terrana (per Malgrado tutto);
- a Dario Costantino (Presidente Premio Racalmare-Leonardo Sciascia
2016).
In programma, i saluti istituzionali da parte dell'on. Rosellina
Marchetta, deputato regionale - segretario all'Assemblea Regionale
Siciliana.
Sono previsti gli interventi di Mario Gaziano, Paolo Cilona, Aldo Capitano,
Enzo Randazzo e Zino Pecoraro.
Porteranno il loro contributo i "poeti per Sciascia": Enzo Argento, Liliana
Arrigo, Leo Carnabuci, Piero Carbone, Eva Di Betta, Stella Camillieri,
Vera Di Francesco. Giovanni Licata e Maria Assunta Maglio.
Con la partecipazione di Lia Rocco, Antonio Zarcone e Alfonso
Marchica.
Scuola. I. C. "L. Sciascia": elezioni del
Consiglio d'Istituto; liste entro le 12.00 di sabato 9 novembre
Elezioni
Carmela Campo
Scadono
domani, sabato 9 novembre, alle ore 12.00, i termini per la
presentazione delle liste dei candidati per l'elezione del Consiglio
d'Istituto. Ne ha dato comunicazione la prof.ssa Carmela Campo,
dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, Grotte
e Comitini.
Nella stessa giornata di domani, subito dopo le ore 15.00, la commissione
elettorale curerà l'affissione all’albo delle liste dei candidati.
La propaganda elettorale potrà essere svolta dal 6 al 22 novembre
2024. Le richieste di riunione, per la propaganda elettorale, vanno
presentate alla Dirigente scolastica e possono essere effettuate in orario
extrascolastico. La Dirigente scolastica stabilirà il diario delle riunioni
tenuto conto dell’ordine di richiesta. Del diario è data comunicazione ai
rappresentanti delle liste. Successivamente alla presentazione delle liste,
non è consentita la rinuncia alla candidatura. È consentita, invece, la
facoltà dell’eletto di rinunciare alla nomina.
Le operazioni di votazione per il Consiglio di Istituto si
svolgeranno nei giorni di domenica 24 novembre 2024 dalle ore
08.00 alle ore 12.00 e lunedì 25 novembre 2024dalle ore 0800
alle ore 13.30:
- nella sede di Racalmuto si voterà presso la palestra del plesso
"Macaluso";
- nella sede di Grotte si voterà presso la palestra del
plesso "Roncalli" (al Viale della Vittoria);-
- nella sede di Comitini si voterà presso la palestra del plesso
"L. Da Vinci".
Le operazioni di scrutinio avranno inizio immediatamente dopo la chiusura
delle votazioni e non potranno essere interrotte fino al loro completamento.
Successivamente si procederà alle operazioni conclusive e alla proclamazione
degli eletti. Modalità di votazione:
- gli elettori dovranno esibire un valido documento di riconoscimento;
- prima di ricevere la scheda devono apporre la propria firma leggibile
accanto al loro nominativo sull’elenco degli elettori;
- sulla scheda elettorale (contenente i numeri romani attribuiti,
nell’ordine, a ciascuna lista presentata e i relativi motti) il voto va
espresso mediante l’apposizione della (X) sul numero romano
relativo al motto prescelto ed esprimendo massimo due preferenze
tra i candidati appartenenti alla stessa lista, scrivendo i
nominativi dei candidati prescelti.
Le schede elettorali che mancano del voto di preferenza sono valide solo per
l’attribuzione del posto spettante alla lista. Ogni elettore può esprimere sino a 2 voti di preferenza. I genitori che hanno più figli nella stessa o in più classi
esercitano il diritto di voto una sola volta nel seggio ubicato nella
sede centrale.
Dovranno essere eletti:
- 8 docenti dell’Istituto comprensivo;
- 8 genitori dell’Istituto comprensivo;
- 2 rappresentanti del personale A.T.A..
La Dirigente scolastica è componente di diritto del Consiglio d'Istituto. L’elettorato attivo e passivo per l’elezione dei rappresentanti dei
genitori degli alunni spetta ad entrambi i genitori o a coloro che ne
fanno legalmente le veci.
Si invitano tutti gli aventi diritto ad esercitarlo nell'interesse
collettivo dell'Istituzione scolastica e di tutte le sue componenti;
tuttavia il Consiglio di Istituto si intende validamente costituito anche
nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria
rappresentanza.
Politica.
L'on. Decio Terrana (UDC) nomina il dott. Tambone Reyes Responsabile
regionale settore socio-sanitario
Foto di gruppo
UDC Sicilia: l'on. Decio Terrana ha nominato il dott. Mario Tambone Reyes
Responsabile regionale del settore socio-sanitario.
Il Coordinatore regionale dell’UDC Decio Terrana, nel corso di un
incontro alla presenza dell’on. Salvino Caputo, vice coordinatore del
partito, sentito l’on. Lorenzo Cesa, ha comunicato la nomina del dott. Mario
Tambone Reyes a Responsabile regionale dell’UDC nel settore socio-sanitario.
(Salvino Caputo, Mario Tambone Reyes e Decio Terrana)
Ematologo, oncologo, psicanalista, dirigente medico dell'Unità Operativa
Cure Palliative dell'ASP6 e referente per la Formazione del Dipartimento
Integrazione Socio-Sanitario. Già responsabile scientifico per le terapie
dell'Area Medica del Covid Hospital di Partinico negli anni di apertura
della stessa.
L’on. Cesa ha espresso soddisfazione per la competenza e la disponibilità
del dott. Mario Tambone Reyes nel mettersi al servizio della comunità
siciliana.
L'on. Terrana ha augurato al dott. Mario Tambone Reyes "un proficuo
lavoro, volto a promuovere iniziative e politiche socio-sanitarie coerenti
con i principi ispiratori del partito mettendo al centro la dignità della
persona umana".
Soddisfazione per la nomina è stata espressa dal dott. Mario Tambone Reyes,
il quale alla luce della propria esperienza e competenza ha prospettato
iniziative volte al miglioramento dei servizi sanitari in Sicilia.
Chiesa. "Venerabile Vinti: 54° anniversario della
traslazione delle spoglie"; di Graziella Vizzini
Il venerabile Vinti
Oggi, giovedì 7 novembre 2024, ricorre il 54° anniversario della traslazione
delle spoglie mortali del venerabile Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti
dal cimitero alla chiesa Madre di Grotte, collocate nella cappella del
Rosario.
(Il venerabile Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti)
Il corteo ebbe inizio, quel 7 novembre 1970, alle ore 16 .00. Qualche
centinaio di grottesi e forestieri accompagnarono con tanta devozione i
resti mortali di padre Vinti, umile sacerdote, amante della bontà e della
carità.
Se volessimo tratteggiare un breve profilo della figura del venerabile Vinti
lo potremmo definire un sacerdote innamorato dell'Eucaristia, della Madonna
e delle Anime del Purgatorio. Per padre Vinti la Madonna fu la stella del
sacerdozio.
Il Sacerdote grottese, riconosciuto Venerabile, passava ore davanti al
tabernacolo, davanti a Gesù Eucaristia, amore donato e versato, presenza
reale con cui padre Vinti si incontrava ed intrecciava un meraviglioso ed
intenso dialogo, parlando a tu per tu con Gesù per implorare le grazie per
tutti quelli che si raccomandavano a lui nella preghiera.
Padre Vinti aveva una spiritualità semplice, ma profonda. Ha curato con
dedizione e amore le anime, donando se stesso, amministrando i sacramenti
senza risparmiare la sua gracile persona.
Ha lasciato il profumo delle sue virtù, della sua purezza e della sua
offerta totale, scrivendo con la sua vita le più belle pagine di una
spiritualità sacerdotale alta e degna di essere ricordata.
Il venerabile Vinti è la sentinella che vigila sul colle di colle di Grotte,
ne custodisce e difende la fede del suo popolo.
Comune. Presentazione domande
per l'iscrizione all'albo degli scrutatori di seggio elettorale
Modulo di domanda
Gli elettori del comune di Grotte, qualora interessati, possono presentare
domanda per essere inclusi nell'Albo Unico delle persone idonee a svolgere
l'ufficio di scrutatore di seggio elettorale. Le domande dovranno
essere presentate all'Ufficio Protocollo del Comune entro il 30 novembre 2024,
compilate su questo
modulo
.
*****
COMUNE DI GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
FORMAZIONE A DOMANDA DELL’ALBO UNICO DELLE PERSONE IDONEE
ALL’UFFICIO DI SCRUTATORE DI SEGGIO ELETTORALE
ART. 9, LEGGE 30 APRILE 1999 , N. 120
IL SINDACO
Visto che ai sensi dell’art.1 della legge 8 marzo 1989, n. 95 come
modificato dall’art. 9 della legge 30 aprile 1999, n. 120, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 Maggio 1999, ogni Comune della Repubblica è
tenuto ad istituire un unico Albo delle persone idonee all’ufficio di
scrutatore di seggio elettorale comprendente i nominativi degli elettori che
presentino apposita
domanda;
rilevato che a tal fine
entro il mese di ottobre di ogni anno nell’Albo Pretorio del Comune e in
altri luoghi pubblici, deve essere affisso un apposito manifesto;
INVITA
gli elettori che desiderino essere inseriti nell’Albo delle persone idonee
all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale, a presentare
domanda, entro il 30 novembre 2024
presso questo Comune.
Si precisa che
l’inclusione nel predetto Albo è subordinata al possesso dei seguenti
requisiti:
a) essere elettore del Comune;
b) avere assolto gli obblighi scolastici;
sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di ufficio elettorale coloro che
si trovino nelle condizioni di cui all’art. 23 del testo unico delle leggi
per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni
Comunali, approvato con il D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, ed all’art. 38 del
testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei
Deputati, approvato con il D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361*.
Per il ritiro dei
modelli di domanda e per ogni altra informazione, gli interessati
possono rivolgersi al personale addetto all’ufficio elettorale comunale
durante il normale orario di lavoro.
Dalla Residenza Municipale, lì 28/10/2024
IL SINDACO
Alfonso Provvidenza
* Ai sensi dell'art. 23 del testo unico delle leggi per la composizione e la
selezione degli organi delle Amministrazioni comunali e dell'art. 38 del
testo unico delle leggi recanti norme per la elezione alla Camera dei
Deputati non possono esercitare le funzioni di Presidente di Ufficio
Elettorale di sezione, di scrutatore e di segretario, le persone che
appartengono alle seguenti categorie:
a) coloro che, alla data delle elezioni, hanno superato il settantesimo anno
di età;
b) i dipendenti dei Ministeri dell'Interno, delle Poste e delle
Telecomunicazioni e dei Trasporti;
c) gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
d) i medici Provinciali, gli Ufficiali sanitari e i medici condotti;
e) i Segretari comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a
prestare servizio presso gli Uffici Elettorali comunali;
f) i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
Dialoghi.
"Da che pulpito arriva la predica!"; di Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott. Giuseppe Castronovo
Trascrizione del dibattito svolto al Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo
"DA
CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA!"
- Lucio:
Amici, oggi verso le ore 15.30 seguivo su LA7 il programma Tagadà e la
conduttrice Tiziana Panella ha intervistato l’ex presidente della Regione
Emilia Romagna, ora Parlamentare europeo, on. Stefano Bonaccini.
- Romano: Di cosa si parlava?
- Lucio: Quale può essere l’argomento del giorno? Si parlava ovviamente di
migranti, dei provvedimenti del Governo Meloni anticlandestini bocciati un
po' ovunque ora dai Magistrati di Bologna, ora dai Magistrati di Catania,
degli accoltellamenti dei controllori sui treni da parte di viaggiatori
senza biglietto, quale quello da ultimo avvenuto nel genovese.
- Marco: Qual è stato il commento dell’on. Bonaccini?
- Lucio: Ha detto che "il Governo Meloni è in enorme difficoltà".
Non ha affatto parlato del suo operato, quale presidente della Regione
Emilia Romagna che gli elettori hanno evidentemente molto apprezzato
spedendolo a Strasburgo quale Parlamentare europeo. Ha poi detto che il
Ministro Salvini "non comprende come la nostra industria abbia bisogno di
manodopera e che gli immigrati risultano essere la nostra riserva". Ha
sempre parlato in ogni intervento con il suo solito sorriso sulle labbra.
- Franco: Evidentemente ritiene di averne motivo!
- Beppe: Cioè?
- Franco: La sua è una Regione, a differenza di alcune Regioni italiane,
che, grazie al suo costante lavoro nel quale è stato efficacemente
coadiuvato dall’allora assessore regionale Elly Schlein, ora segretaria del
Partito democratico, non soffre affatto il dramma della siccità.
Società. Il coraggio di Ahou Daryaei e
l'ottusità del regime iraniano
Ahou Daryaei
L’avevano rimproverata duramente perché non indossava correttamente l’hijab. Lei,
in segno di protesta si è levata i vestiti e ha iniziato a passeggiare per
strada con la sola biancheria intima, per dichiarare la sua ribellione. Sono
arrivate le guardie, l’hanno caricata in macchina, l’hanno portata via. Si
chiama Ahou Daryaei, è una studentessa iraniana di 22 anni. La
notizia risale a sabato scorso, 2 novembre 2024.
(Il
coraggio di Ahou Daryaei)
Nel video (guarda
il video) che ha fatto il giro del mondo, Ahou viene ripresa nel cortile
del dipartimento di Scienza e Ricerca dell'università Azad di Teheran, dove
le guardie di sicurezza universitarie l'avevano fermata per non aver
indossato il velo islamico in modo appropriato. In risposta, la ragazza si è
spogliata di fronte a tutti, rimanendo in biancheria intima come gesto di
sfida e ribellione.
Le immagini mostrano Ahoo seduta tra gli studenti sorpresi, prima di
allontanarsi per strada a piedi, sempre senza vestiti. Poi un'auto si
avvicina e degli uomini la caricano a forza per portarla via. Da quel
momento, nessuna notizia certa è stata ricevuta sulla sorte della ragazza.
Il caso della giovane donna iraniana finita sotto i riflettori
internazionali a seguito del suo arresto, ha scatenato un'ondata di
preoccupazione e indignazione. Amnesty International ha sollevato il caso,
denunciando possibili abusi subiti dalla ragazza durante il suo arresto e
chiedendo il suo immediato rilascio.
Secondo quanto riportato dall'agenzia Iran International e da diverse fonti,
Ahou Daryaei è stata trasferita in un ospedale psichiatrico su ordine
dell'intelligence dei Guardiani della Rivoluzione. Tuttavia, l'Università di
Azad e il direttore delle relazioni pubbliche dell'ateneo hanno confermato
che la studentessa soffre di un grave disagio psicologico.
Il video diffuso dai media statali in cui un uomo si presenta come il marito
di Ahou e parla della sua salute mentale ha sollevato ulteriori
interrogativi sulla veridicità dei fatti. Alcuni membri dell'opinione
pubblica iraniana hanno denunciato questa mossa come un tentativo del regime
di delegittimare le proteste e le manifestazioni delle donne, etichettandole
come mentalmente instabili.
Amnesty International ha chiesto indagini indipendenti e imparziali su
questo caso, mentre la comunità internazionale segue da vicino gli sviluppi.
Resta da vedere quale sarà il destino di Ahou Daryaei e se le autorità
iraniane risponderanno alle richieste di trasparenza e giustizia in merito a
questa vicenda che ha scosso l'opinione pubblica e sollevato interrogativi
sulla situazione dei diritti umani in Iran.
La rivoluzione khomeinista che ha trasformato l’Iran da Stato laico
in una Repubblica islamica,
un
Paese dove le bambine, le ragazze e le donne hanno meno diritti e più
limitazioni rispetto a bambini, ragazzi e uomini.
Con la presa del potere da parte dell’ayatollah Ruhollah Khomeyni
ebbe inizio la svolta repressiva ai danni delle donne.
Il l 28 febbraio 1979 tutti
i tornei sportivi femminili vennero annullati, uno alla volta,
limitando fin da subito la partecipazione femminile nel mondo dello sport.
Il 2 marzo venne vietato alle ragazze di frequentare la facoltà di
giurisprudenza e tutte le giudici vennero private del loro incarico.
Il 7 marzo Khomeini annunciò l’obbligo
di indossare il velo per tutte le donne che avessero voluto
uscire di casa: un’imposizione che venne contestata fin da subito e il
giorno dopo - giornata internazionale per i diritti della donna - oltre
100mila manifestanti (velate e non) scesero in piazza a Teheran per
protestare.
Assieme all’obbligo di indossare l’hijab, le donne e le ragazze iraniane
devono sottostare a una serie di restrizioni ai loro diritti e alle loro
libertà.
Le donne
non hanno il diritto di cantare
(se non sono accompagnate in un duetto da un uomo),
non possono ballare
e
non possono viaggiare all’estero da sole.
Una ragazza può essere fermata per strada dalla polizia morale semplicemente
perché non indossa correttamente il velo,
un’infrazione che
può costare
abusi,
maltrattamenti
e
persino la vita
come ha dimostrato la tragica morte di
Masha Amini
nel settembre 2022.
Anche chi combatte per cambiare questo stato di cose paga un prezzo
altissimo.
Sebbene la Costituzione iraniana riconosca parità di diritti alle donne,
queste vengono tutt’ora discriminate nelle questioni legate al matrimonio,
al divorzio, all’eredità e alle decisioni relative ai figli.
In base al Codice civile, il marito ha il diritto di scegliere il luogo in
cui vivere e può impedire alla moglie di svolgere determinate professioni se
le ritiene contrarie ai "valori della famiglia".
In base alla legge sui passaporti, una
donna sposata non può ottenere un passaporto
o viaggiare fuori dal Paese
senza il permesso scritto del marito,
che può revocarlo in qualsiasi momento.
Sempre
il Codice civile consente alle ragazze di sposarsi all’età di 13 anni e
ai ragazzi all’età di 15 anni, una condizione che alimenta il fenomeno
dei matrimoni precoci e che spesso coinvolge
persino bambine di dieci o undici anni
(unioni che sono possibili nei casi in cui un giudice dia la sua
autorizzazione). Tra il 2017 e il 2022, infatti, sarebbero state
circa 184mila le unioni che hanno interessato ragazze con meno di 25 anni.
In Iran non è
mai stata approvata una legge sulla violenza domestica per
prevenire gli abusi e proteggere le donne sopravvissute da un fenomeno che è
sempre più pervasivo. Secondo i dati riportati dal quotidiano "Shargh", che
cita statistiche ufficiali, tra marzo 2021 e fine giugno 2023 almeno 165
donne sono state uccise da membri maschi della famiglia. Una media di un
omicidio ogni quattro giorni.
A dicembre 2022, Amnesty International ha raccolto in un dossier le storie
di 44 minori cui cinque bambine e ragazze di sei, sedici e diciassette anni.
Le tragiche storie di queste giovani donne - raccolte da Amnesty
international - sono tutte drammaticamente simili.
Nika Shakami, 16 anni,
è stata inseguita e rapita dalle forze di polizia il 20 settembre mentre
prendeva parte a una manifestazione di protesta a Teheran. Per nove giorni
la sua famiglia non ha ricevuto nessuna informazione su di lei né sapeva
dove fosse detenuta, finché non ha ricevuto notizia del suo decesso: il
volto della giovane era tumefatto, denti e naso fratturati. Le autorità
hanno sempre negato ogni responsabilità sulla sua morte e solo a fine aprile
2024 la Bbc ha dato una risposta ai tanti interrogativi sulla morte della
giovane pubblicando un documento riservato delle autorità iraniane: Nika è
stata sequestrata per strada da uomini che lavoravano per le forze di
sicurezza che la trascinarono in un furgone e tentarono di violentarla. E la
uccisero a colpi di manganello a seguito dei suoi tentativi di opporsi.
Sarina Esmailzadeh aveva 16 anni
quando è stata uccisa a Karaj, il 23 settembre 2022, dalle forze di
sicurezza che l’hanno colpita ripetutamente alla testa. Ai genitori non è
stato concesso vedere il corpo della figlia e sono stati costretti a
celebrare immediatamente i funerali. Secondo quanto riferito dai media
locali, la famiglia della ragazza avrebbe subito minacce affinché mentisse
sulle cause della morte di Sarina.
Setareh Tajik, 17enne
di origine afghana, è morta il 22 settembre nella capitale a causa della
brutale aggressione da parte degli uomini del regime. La sua famiglia è
stata contattata dalla polizia solo un mese dopo il decesso e la sola
spiegazione che ha ricevuto sulla causa della morte della ragazza è stata la
stessa che molti altri genitori di giovani manifestanti si sono sentiti
ripetere: suicidio.
Sarina Saedi, 15enne
di origine curda, è morta a seguito dell’aggressione subita il 27 ottobre
mentre partecipava a una manifestazione di protesta a Sanandaj. I medici
dell’ospedale dove è stata ricoverata hanno accertato un’emorragia cerebrale
ma le autorità (che anche in questo caso hanno minacciato di ritorsioni i
genitori e i familiari della ragazza) hanno iniziato a inquinare le
acque affermando che Sarina fosse depressa, avesse problemi di salute
mentale e avesse già cercato di farsi del male. Il 29 ottobre, due giorni
dopo la morte di Sarina, la causa della morte indicata dalle autorità è
stata: uso accidentale di droghe o sostanze psichedeliche o suicidio.
Hasti Narouie, sei anni appena,
è la più piccola vittima delle manifestazioni di protesta contro il regime:
è stata uccisa il 30 settembre 2022 da un candelotto di gas lacrimogeno che
l’ha colpita alla testa, lanciato dalla polizia sulle persone uscite da una
moschea e radunatesi davanti a una caserma a Zahedan. Ahou Daryaei, studentessa di 22 anni,
è l'ultima in ordine di tempo a finire tra le grinfie del regime. Nessuna
illusione: subirà indicibili violenze e torture; non la rivedremo più. Tra
qualche anno, forse, tramite fonti riservate, si avrà qualche notizia sulla
sua sorte. Il coraggio della follia, quello della ragazza, dettato dal
desiderio di essere sé stessa, donna e libera. Togliendosi i vestiti ha
messo a nudo l'ottusità di un regime violento e repressivo basato sulla
paura e sul silenzio degli uomini ma soprattutto delle donne che subiscono e
tacciono, e di cui non rimarrà alcun ricordo. Potranno spegnere la vita di
Ahou Daryaei
ma non il suo desiderio di libertà.
Attualità.
"La politica e la sinistra, per come le ho conosciute io";
di
Enzo Napoli
Enzo Napoli
La politica e la
sinistra, per come le ho conosciute io, si sarebbero interrogate a lungo e
con rispetto per gli interlocutori, sulla situazione sociale ed economica
della Campania, su quanto il governo regionale fosse stato capace di
incidere positivamente o negativamente sulle condizioni di vita dei
lavoratori, dei cittadini, delle imprese.
La politica e la sinistra, per come le ho conosciute io, avrebbero discusso
a lungo sull'insediamento del partito nei piccoli centri e nelle periferie
delle grandi città, sul condizionamento dei poteri criminali sul voto, sui
rapporti con le altre forze politiche, sui programmi da proporre.
Lo avrebbero fatto nei territori di quella regione, ascoltando gli iscritti,
le sezioni, gli organismi dirigenti e chi, da Roma, fosse andato ad
ascoltare quel dibattito, si sarebbe fatto carico delle contraddizioni che
necessariamente esistono e con prudenza, con molta prudenza avrebbe chiesto
alla Direzione nazionale di ragionare sul da farsi.
Non so, perché non è più quel tempo e non sono campano (nonostante il mio
cognome), quale decisione sarebbe scaturita, ma so per certo che mai e poi
mai un segretario del mio partito sarebbe andato in TV, ritagliando il tempo
tra un balletto ad una manifestazione ed un concerto di musica pop, ad
annunciare di aver già deciso, fregandosene delle conseguenze, che "le
regole valgono per tutti".
Ammesso che nel PD di oggi le regole siano uguali per tutti, cosa assai
facile da smentire considerato che le regole si applicano per fottere i
nemici interni e s'ignorano quando fa comodo ai propri amici, decidere da
soli di consegnare il candidato presidente ai 5 Stelle e con ogni
probabilità la regione al centrodestra, nella sinistra e nella politica che
ho conosciuto io, sarebbe bastato per essere rapidamente defenestrati senza
troppi complimenti.
Purtroppo, sempre nel PD di oggi, la politica e la sinistra sono ridotte a
slogan, a macchiette nemmeno degne della peggiore commedia all'italiana.
Come stiano i cittadini, quale sia la qualità del governo locale e delle
classi dirigenti, cosa serva per impedire alla destra di continuare nella
sua devastazione sociale, valoriale ed economica, sono problemi che alla
Segretaria nazionale ed ai suoi accoliti interessano assai poco.
La sola cosa di cui sembra preoccuparsi è curare (per così dire) la propria
immagine ed il potere che da questa può derivare.
Con queste teste, dovremo goderci la Meloni almeno per altri vent'anni.
Chiesa. Nella comunità di San Rocco restaurata
storica Pisside del venerabile Vinti
Pisside restaurata
Prima e dopo
Prima e dopo
La comunità di San Rocco, a Grotte, ha riportato all'antico splendore una
storica Pisside appartenuta al sacerdote grottese Michele Arcangelo Vinti
dichiarato Venerabile.
(La Pisside restaurata)
A Grotte, gli animatori della comunità parrocchiale di San Rocco si sono
recentemente distinti per un encomiabile gesto di salvaguardia del
patrimonio storico e religioso locale. Grazie al loro impegno e alla loro
dedizione, è stato possibile riportare all'antico splendore un'antica
Pisside che, secondo testimonianze tramandate, sarebbe appartenuta al
venerabile padre Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti.
La storia di questa preziosa reliquia risale a primi del 1900. Realizzata -
secondo lo studioso che ne ha operato il restauro - presumibilmente nel
1920, il venerabile Vinti, rettore della chiesa Beata Maria Vergine del
Monte Carmelo dal 1923 (a sei mesi dalla sua ordinazione sacerdotale) e per
tutta la sua vita, l'ha utilizzata e custodita con devozione, quale simbolo
di fede e spiritualità. Dopo la sua scomparsa, nel 1943, la Pisside passò di
mano in mano sino a giungere alla chiesa di San Rocco, grazie all'intervento
di padre Ferdinando Castellino, postulatore della causa di
beatificazione del sacerdote grottese.
(La Pisside prima e dopo il restauro)
L'importanza storica e religiosa di questa Pisside non è da sottovalutare,
poiché rappresenta un legame tangibile con il passato e con le radici della
comunità di Grotte. Per volontà di don Vincenzo Licata, attualmente
alla guida della piccola realtà ecclesiale, grazie alla collaborazione del
dott. Filippo La Paglia e soprattutto alla generosità della
comunità di San Rocco, l'antica Pisside è stata restaurata e riportata
alla sua originaria maestosità, pronta a testimoniare la devozione e la
spiritualità che hanno animato la vita del venerabile Padre Vinti.
(La Pisside prima e dopo il restauro)
Liturgicamente la Pisside è un vaso sacro in forma di coppa con coperchio
(che si copre ulteriormente con un velo), generalmente di metallo prezioso,
e comunque sempre dorato all’interno, destinato a contenere le ostie
consacrate. Durante la Celebrazione eucaristica la Pisside con le ostie può
essere deposta sull'altare se le ostie che contiene si devono consacrare,
altrimenti si preleva dal tabernacolo prima della comunione. Al di fuori
della Celebrazione la Pisside con le ostie è conservata dentro
il tabernacolo.
Quella oggetto del recente intervento di ripristino conservativo,
dell'altezza di circa 15 centimetri, è stata realizzata originariamente in
semplice ottone, quindi di esiguo intrinseco valore economico, secondo le
ridotte disponibilità ma soprattutto le attitudini alla semplicità e
all'umiltà del venerabile Vinti. Dopo l'accurata ripulitura la Pisside è
stata restaurata con parti in bagno d'argento e rilievi in bagno d'oro, come
si conviene a un vaso sacro.
Riportata agli antichi splendori, la Pisside è stata ufficialmente
presentata ai fedeli della comunità parrocchiale la scorsa domenica 3
novembre 2024.
Questo gesto di amore e rispetto per la storia e la tradizione locale è un
esempio di come i fedeli e attivi sostenitori della comunità di San Rocco si
adoperino con impegno e passione per preservare il proprio patrimonio
culturale e religioso, nell'auspicio che questa Pisside possa continuare a
essere un simbolo di unità e devozione per le generazioni future, che
potranno ammirarla e custodirla come una preziosa eredità del passato.
Ambiente. Tavola Rotonda a Racalmuto:
"Territorio e bonifiche" per la salvaguardia della Sicilia; giovedì 7
novembre
Locandina
Giovedì 7 novembre, alle ore 18.00, presso il suggestivo
Castello Chiaramontano di Racalmuto, si terrà una Tavola Rotonda dal
tema di estrema attualità: "Territorio e Bonifiche".
(Locandina)
L'incontro, organizzato dal comitato civico interprovinciale "Aiutiamo
Colapesce", prende spunto dalla recente pubblicazione dell'omonimo libro
del noto giornalista Alan David Scifo, il quale ha fatto emergere la
necessità di unire le forze per tutelare l'Isola dalla devastazione
ambientale che la sta minacciando sempre più gravemente.
La partecipazione all'evento è aperta a cittadini e associazioni provenienti
da tutta la Sicilia, con l'obiettivo di creare un percorso comune verso la
salvaguardia del territorio. I numerosi casi di degrado ambientale che
affliggono l'isola da troppo tempo richiedono azioni concrete e sinergie tra
tutte le realtà coinvolte.
Il moderatore della Tavola Rotonda sarà Luigi Falletti, figura di
spicco nel panorama culturale siciliano, il quale saprà guidare il dibattito
in modo equilibrato e costruttivo. Ad aprire l'incontro sarà il sindaco di
Racalmuto, Calogero Bongiorno, che porterà i saluti della città e la
sua totale adesione alla causa della tutela ambientale.
Alan David Scifo, autore del libro che ha dato l'avvio a questa importante
iniziativa, introdurrà la serata con le sue riflessioni e analisi sullo
stato attuale del territorio siciliano. Seguirà poi il dibattito pubblico,
durante il quale tutti i partecipanti potranno condividere le proprie idee e
proposte per invertire il percorso di degrado e garantire un futuro
sostenibile per le generazioni a venire.
La Tavola Rotonda su "Territorio e Bonifiche" si preannuncia come un momento
di confronto proficuo e di costruttiva collaborazione tra le varie realtà
sociali e istituzionali dell'Isola, con l'auspicio che possa rappresentare
l'inizio di un percorso comune verso la difesa e la valorizzazione del
patrimonio ambientale siciliano.
Chiesa.
Giornata della Santificazione Universale con il Movimento Pro
Sanctitate; sabato 9 novembre
Locandina
Nell'ambito delle iniziative per la Giornata della Santificazione
Universale 2024, il Movimento Pro Sanctitate ha organizzato una
serie di appuntamenti in diverse parrocchie dell'Arcidiocesi di Agrigento.
Lo scorso mercoledì 30 ottobre, presso la chiesa parrocchiale San Giuseppe di Campobello di Licata si è
svolta una veglia di preghiera presieduta da don Angelo Burgio.
(Locandina)
Giovedì
7 novembre 2024, nella chiesa parrocchiale della
Beata Maria Vergine del Monte Carmelo a Grotte,
il Movimento "Pro Sanctitate" sarà presente per un momento di preghiera:
dopo la santa Messa delle ore 18.00 animerà l'Adorazione eucaristica. Sabato prossimo, 9 novembre 2024, alle ore 18.00
nella chiesa Beata Maria Vergine del Monte Carmelo a Grotte, il Movimento Pro Sanctitate animerà una solenne
concelebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo di
Agrigento S.E. Mons. Alessandro Damiano.
Infine il successivo sabato 16 novembre, nella chiesa Madre di Ravanusa,
alle ore 18.30 si terrà
una celebrazione eucaristica presieduta da don Filippo Barbera.
Il Movimento "Pro Sanctitate" è una realtà ecclesiale, fondata a Roma nel
1947 dal compianto S.E. mons. Guglielmo Giaquinta, vescovo di Tivoli e
fondatore della Famiglia Apostolica Pro Sanctitate, oggi Servo di Dio. I
suoi membri, nelle diverse forme di appartenenza, si sforzano di vivere
nella quotidianità della vita l’invito di Gesù ad essere santi, perché hanno
compreso che la santità non è invito rivolto a molti ma chiamata per tutti.
Questo è il fondamento della spiritualità del Movimento fondata
sull’intuizione carismatica del fondatore: la chiamata universale alla
santità è rivolta ad ogni uomo di qualsiasi età, fascia sociale, razza o
cultura, perché nasce dall’infinito amore di Dio per ogni sua creatura. Il
Movimento Pro Sanctitate è aperto a chiunque desidera vivere una esperienza
di fede autentica, e scoprire o riscoprire una traccia di Dio nella sua
storia.
Il Movimento è stato presente e attivo a Grotte per diversi decenni, dalla
seconda metà del secolo scorso, sotto la guida della maestra Mattia "Tita"
La Mastra.
Comitini. Festa del 4 Novembre e inaugurazione
del Museo del Tricolore
Manifesto
Si terrà
a Comitini la manifestazione provinciale di Agrigento del 4
Novembre, Festa dell'Unità Nazionale e delle Forza Armate,
esattamente in Piazza Umberto I alla presenza del Prefetto e di tutte
le più alte cariche civili, militari e religiose. Nell'occasione verrà
inaugurato il secondo "Museo del Tricolore" in Italia dopo quello
di Reggio Emilia.
Alle ore 10.30 un gruppo di corridori partirà dalla "Petra di Calathansuderj"
(la Rocca Petra, in territorio di Comitini nei pressi dell'abitato di
Grotte), sulla cui cima, il 3 luglio 1859, un gruppo di patrioti
grottesi* issò, per la prima volta nell'agrigentino, la prima bandiera
tricolore, realizzata da due donne della famiglia Monreale di Grotte.
A Comitini, in Piazza Umberto I, tramite uno schermo gigante si potrà
seguire in diretta il percorso dei corridori. All'arrivo in piazza Umberto I
i corridori consegneranno il Tricolore a un Agente della Polizia di Stato ed
a un Finanziere che si occuperanno di eseguire l'alzabandiera.
L'Inno di Mameli verrà eseguito dalla Fanfara del 6° Reggimento Bersaglieri
di Trapani.
Il Picchetto d'Onore sarà composto dai seguenti reparti: Arma dei
Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria,
Militari dell'Esercito Italiano, Marina Militare, Vigili del Fuoco, Polizia
Provinciale e Croce Rossa Italiana.
Alla manifestazione prenderanno parte le Associazioni Combattentistiche e
d'Arma, gli alunni delle scuole di Comitini e una rappresentanza di alunni
delle scuole di Grotte e Racalmuto.
Al termine della Cerimonia dell'alzabandiera ci sarà la lettura dei messaggi
augurali delle massime Autorità nazionali, e verranno pronunciati gli
interventi del Sindaco di Comitini e del Prefetto. Seguirà un'esibizione
musicale e di letture sul tema, a cura degli allievi dell'Istituto
Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, Grotte e Comitini. Si
continuerà con la deposizione della Corona di alloro al Monumento ai Caduti,
accompagnata dal Silenzio d'ordinanza, dalla consegna delle Onorificenze e
dalla lettura della Preghiera per la Patria. Subito dopo la cerimonia ci
sarà l'inaugurazione del Museo del Tricolore allestito presso il Palazzo
baronale "Bellacera".
* AST - Materie politiche in rapporto con l’Estero - Consolati
nazionali – Palermo - Mazzo 6.
Dal Consolato di S.M. il Re di Sardegna a Palermo al Ministro Segretario di
Stato per gli Affari Esteri a Torino
«Palermo, 8 luglio 1859 …In conseguenza dell’accaduto in questa,
nelle sere dei giorni 2 e 3 corrente mese, siccome ebbi l’onore di
rassegnarle con l’antecedente mio rapporto, il Prefetto di Polizia con
ordinanza del 5 ripetuto mese, ha imposto a questi cittadini di consegnare
nei rispettivi Circondari di polizia i bastoni animati di ferro, ed i
renitenti oltre ad essere puniti dalle leggi in vigore, perderebbero anche
il diritto della patente di cui sono muniti. Di più la polizia stessa
economicamente ha fatto ritirare i fucili da caccia, che si trovavano coloro
i quali erano forniti de debiti permessi. Per tale disposizione i sudditi
Sardi stabiliti in questa, si sono da me presentati per sentire se dovevano,
o pure no, consegnare le armi, pei quali sono muniti de’ debiti permessi
dalla Polizia. Siccome in altre simili circostanze gli esteri domiciliati in
questa Città, non sono stati sottoposti a siffatte ordinanze, così ho
creduto per serenare i predetti RR. sudditi dirigere mia nota a questo S.r
Luogotenente G.le … Intanto per tale dispotico agire, il malcontento è al
colmo in tutti i ceti della popolazione, e tutti gridano a carico del
Direttore di polizia. Questi pel passato aveva avuto la scaltrezza di
accattivarsi la stima generale, ma in oggi, stante tal maniera di procedere,
non potrà certamente più reggersi nella detta sua carica, mentre ha agito in
particolare contro la nobiltà, della quale non pochi individui ne sono in
arresto. Molti delegati consolari, dipendenti da quest’ufficio, con loro
rapporti mi hanno significato che in diversi Comuni di quest’Isola sono
state fatte delle dimostrazioni,; e sono state inalberate bandiere
tricolori in Palma, Grotte, Naro, Aragona gridandosi viva
Vittorio Emanuele, viva l’Italia. Gl’Intendenti hanno fatto arrestare
qualche individuo supposto perturbatore … G. Rocca» (leggere a
pagina 90).
Scuola. I.
C. "L. Sciascia" di Racalmuto, Grotte e Comitini: incontro
Scuola-Territorio
Carmela Campo
Incontro
annuale all'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, Grotte
e Comitini: nuove prospettive di collaborazione Scuola-Territorio.
Martedì 22 ottobre 2024, presso l’aula magna dell’I. C. "L. Sciascia" di
Racalmuto, si è svolto l'annuale incontro tra la scuola, rappresentata dalla
dirigente prof.ssa Carmela Campo e il suo staff, e le autorità
locali.
L'appuntamento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle
istituzioni civili, religiose e militari, nonché di varie associazioni del
territorio.
La dirigente Campo, affiancata dai suoi collaboratori, ha accolto i
partecipanti sottolineando l'importanza delle proposte ricevute per ampliare
l'Offerta Formativa dell'Istituto e orientare le scelte programmatiche per
il prossimo Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
Quest'anno, l'incontro ha segnato l'inizio di nuove collaborazioni, poiché i
Comuni di Racalmuto, Grotte e Comitini dal 1° settembre 2024 fanno
riferimento all'unico Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia".
La missione dell'Istituto - ha illustrato la Dirigente - si concentra su
vari obiettivi, tra cui promuovere l'apprendimento collaborativo, la cultura
dell'inclusione, l'educazione alla legalità e al rispetto dell'ambiente, e
il potenziamento delle competenze digitali.
L'incontro ha rappresentato un'opportunità per condividere esperienze e
risorse, e per elaborare percorsi formativi che favoriscano la crescita
culturale e sociale della comunità.
La Dirigente ha inoltre informato i presenti sulla terza annualità del PTOF,
che sarà arricchito per rispondere meglio alle esigenze del territorio. Ha
ringraziato tutti i partecipanti, inclusi i Sindaci di Racalmuto e Grotte,
il vice sindaco di Comitini, l'Arma dei Carabinieri e varie associazioni,
per il loro contributo.
Nell'incontro è stata ribadita l'importanza di un dialogo continuo con gli
enti locali per attuare un'offerta formativa che coniughi tradizione e
innovazione, preparando gli studenti a essere cittadini del mondo globale;
inoltre la scuola si impegna a promuovere sani stili di vita, la tutela
dell'ambiente, la democrazia e la pace, affrontando anche le sfide della
povertà educativa e della dispersione scolastica.