Scuola. I. C. "L. Sciascia": elezioni del
Consiglio d'Istituto; liste entro le 12.00 di sabato 9 novembre
Elezioni
Carmela Campo
Scadono
domani, sabato 9 novembre, alle ore 12.00, i termini per la
presentazione delle liste dei candidati per l'elezione del Consiglio
d'Istituto. Ne ha dato comunicazione la prof.ssa Carmela Campo,
dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, Grotte
e Comitini.
Nella stessa giornata di domani, subito dopo le ore 15.00, la commissione
elettorale curerà l'affissione all’albo delle liste dei candidati.
La propaganda elettorale potrà essere svolta dal 6 al 22 novembre
2024. Le richieste di riunione, per la propaganda elettorale, vanno
presentate alla Dirigente scolastica e possono essere effettuate in orario
extrascolastico. La Dirigente scolastica stabilirà il diario delle riunioni
tenuto conto dell’ordine di richiesta. Del diario è data comunicazione ai
rappresentanti delle liste. Successivamente alla presentazione delle liste,
non è consentita la rinuncia alla candidatura. È consentita, invece, la
facoltà dell’eletto di rinunciare alla nomina.
Le operazioni di votazione per il Consiglio di Istituto si
svolgeranno nei giorni di domenica 24 novembre 2024 dalle ore
08.00 alle ore 12.00 e lunedì 25 novembre 2024dalle ore 0800
alle ore 13.30:
- nella sede di Racalmuto si voterà presso la palestra del plesso
"Macaluso";
- nella sede di Grotte e Comitini si voterà presso la palestra del
plesso "Roncalli" (al Viale della Vittoria).
Le operazioni di scrutinio avranno inizio immediatamente dopo la chiusura
delle votazioni e non potranno essere interrotte fino al loro completamento.
Successivamente si procederà alle operazioni conclusive e alla proclamazione
degli eletti. Modalità di votazione:
- gli elettori dovranno esibire un valido documento di riconoscimento;
- prima di ricevere la scheda devono apporre la propria firma leggibile
accanto al loro nominativo sull’elenco degli elettori;
- sulla scheda elettorale (contenente i numeri romani attribuiti,
nell’ordine, a ciascuna lista presentata, i relativi motti e i nominativi
dei candidati) il voto va espresso mediante l’apposizione di una croce
(X) sul numero romano relativo al motto prescelto e di altra croce
(X) sul numero arabo indicante il candidato appartenente alla
medesima lista.
Le schede elettorali che mancano del voto di preferenza sono valide solo per
l’attribuzione del posto spettante alla lista. Ogni elettore può esprimere sino a 2 voti di preferenza. I genitori che hanno più figli nella stessa o in più classi
esercitano il diritto di voto una sola volta nel seggio ubicato nella
sede centrale.
Dovranno essere eletti:
- 8 docenti dell’Istituto comprensivo;
- 8 genitori dell’Istituto comprensivo;
- 2 rappresentanti del personale A.T.A..
La Dirigente scolastica è componente di diritto del Consiglio d'Istituto. L’elettorato attivo e passivo per l’elezione dei rappresentanti dei
genitori degli alunni spetta ad entrambi i genitori o a coloro che ne
fanno legalmente le veci.
Si invitano tutti gli aventi diritto ad esercitarlo nell'interesse
collettivo dell'Istituzione scolastica e di tutte le sue componenti;
tuttavia il Consiglio di Istituto si intende validamente costituito anche
nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria
rappresentanza.
Politica.
L'on. Decio Terrana (UDC) nomina il dott. Tambone Reyes Responsabile
regionale settore socio-sanitario
Foto di gruppo
UDC Sicilia: l'on. Decio Terrana ha nominato il dott. Mario Tambone Reyes
Responsabile regionale del settore socio-sanitario.
Il Coordinatore regionale dell’UDC Decio Terrana, nel corso di un
incontro alla presenza dell’on. Salvino Caputo, vice coordinatore del
partito, sentito l’on. Lorenzo Cesa, ha comunicato la nomina del dott. Mario
Tambone Reyes a Responsabile regionale dell’UDC nel settore socio-sanitario.
(Salvino Caputo, Mario Tambone Reyes e Decio Terrana)
Ematologo, oncologo, psicanalista, dirigente medico dell'Unità Operativa
Cure Palliative dell'ASP6 e referente per la Formazione del Dipartimento
Integrazione Socio-Sanitario. Già responsabile scientifico per le terapie
dell'Area Medica del Covid Hospital di Partinico negli anni di apertura
della stessa.
L’on. Cesa ha espresso soddisfazione per la competenza e la disponibilità
del dott. Mario Tambone Reyes nel mettersi al servizio della comunità
siciliana.
L'on. Terrana ha augurato al dott. Mario Tambone Reyes "un proficuo
lavoro, volto a promuovere iniziative e politiche socio-sanitarie coerenti
con i principi ispiratori del partito mettendo al centro la dignità della
persona umana".
Soddisfazione per la nomina è stata espressa dal dott. Mario Tambone Reyes,
il quale alla luce della propria esperienza e competenza ha prospettato
iniziative volte al miglioramento dei servizi sanitari in Sicilia.
Chiesa. "Venerabile Vinti: 54° anniversario della
traslazione delle spoglie"; di Graziella Vizzini
Il venerabile Vinti
Oggi, giovedì 7 novembre 2024, ricorre il 54° anniversario della traslazione
delle spoglie mortali del venerabile Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti
dal cimitero alla chiesa Madre di Grotte, collocate nella cappella del
Rosario.
(Il venerabile Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti)
Il corteo ebbe inizio, quel 7 novembre 1970, alle ore 16 .00. Qualche
centinaio di grottesi e forestieri accompagnarono con tanta devozione i
resti mortali di padre Vinti, umile sacerdote, amante della bontà e della
carità.
Se volessimo tratteggiare un breve profilo della figura del venerabile Vinti
lo potremmo definire un sacerdote innamorato dell'Eucaristia, della Madonna
e delle Anime del Purgatorio. Per padre Vinti la Madonna fu la stella del
sacerdozio.
Il Sacerdote grottese, riconosciuto Venerabile, passava ore davanti al
tabernacolo, davanti a Gesù Eucaristia, amore donato e versato, presenza
reale con cui padre Vinti si incontrava ed intrecciava un meraviglioso ed
intenso dialogo, parlando a tu per tu con Gesù per implorare le grazie per
tutti quelli che si raccomandavano a lui nella preghiera.
Padre Vinti aveva una spiritualità semplice, ma profonda. Ha curato con
dedizione e amore le anime, donando se stesso, amministrando i sacramenti
senza risparmiare la sua gracile persona.
Ha lasciato il profumo delle sue virtù, della sua purezza e della sua
offerta totale, scrivendo con la sua vita le più belle pagine di una
spiritualità sacerdotale alta e degna di essere ricordata.
Il venerabile Vinti è la sentinella che vigila sul colle di colle di Grotte,
ne custodisce e difende la fede del suo popolo.
Comune. Presentazione domande
per l'iscrizione all'albo degli scrutatori di seggio elettorale
Modulo di domanda
Gli elettori del comune di Grotte, qualora interessati, possono presentare
domanda per essere inclusi nell'Albo Unico delle persone idonee a svolgere
l'ufficio di scrutatore di seggio elettorale. Le domande dovranno
essere presentate all'Ufficio Protocollo del Comune entro il 30 novembre 2024,
compilate su questo
modulo
.
*****
COMUNE DI GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
FORMAZIONE A DOMANDA DELL’ALBO UNICO DELLE PERSONE IDONEE
ALL’UFFICIO DI SCRUTATORE DI SEGGIO ELETTORALE
ART. 9, LEGGE 30 APRILE 1999 , N. 120
IL SINDACO
Visto che ai sensi dell’art.1 della legge 8 marzo 1989, n. 95 come
modificato dall’art. 9 della legge 30 aprile 1999, n. 120, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 Maggio 1999, ogni Comune della Repubblica è
tenuto ad istituire un unico Albo delle persone idonee all’ufficio di
scrutatore di seggio elettorale comprendente i nominativi degli elettori che
presentino apposita
domanda;
rilevato che a tal fine
entro il mese di ottobre di ogni anno nell’Albo Pretorio del Comune e in
altri luoghi pubblici, deve essere affisso un apposito manifesto;
INVITA
gli elettori che desiderino essere inseriti nell’Albo delle persone idonee
all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale, a presentare
domanda, entro il 30 novembre 2024
presso questo Comune.
Si precisa che
l’inclusione nel predetto Albo è subordinata al possesso dei seguenti
requisiti:
a) essere elettore del Comune;
b) avere assolto gli obblighi scolastici;
sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di ufficio elettorale coloro che
si trovino nelle condizioni di cui all’art. 23 del testo unico delle leggi
per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni
Comunali, approvato con il D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, ed all’art. 38 del
testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei
Deputati, approvato con il D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361*.
Per il ritiro dei
modelli di domanda e per ogni altra informazione, gli interessati
possono rivolgersi al personale addetto all’ufficio elettorale comunale
durante il normale orario di lavoro.
Dalla Residenza Municipale, lì 28/10/2024
IL SINDACO
Alfonso Provvidenza
* Ai sensi dell'art. 23 del testo unico delle leggi per la composizione e la
selezione degli organi delle Amministrazioni comunali e dell'art. 38 del
testo unico delle leggi recanti norme per la elezione alla Camera dei
Deputati non possono esercitare le funzioni di Presidente di Ufficio
Elettorale di sezione, di scrutatore e di segretario, le persone che
appartengono alle seguenti categorie:
a) coloro che, alla data delle elezioni, hanno superato il settantesimo anno
di età;
b) i dipendenti dei Ministeri dell'Interno, delle Poste e delle
Telecomunicazioni e dei Trasporti;
c) gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
d) i medici Provinciali, gli Ufficiali sanitari e i medici condotti;
e) i Segretari comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a
prestare servizio presso gli Uffici Elettorali comunali;
f) i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
Dialoghi.
"Da che pulpito arriva la predica!"; di Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott. Giuseppe Castronovo
Trascrizione del dibattito svolto al Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo
"DA
CHE PULPITO ARRIVA LA PREDICA!"
- Lucio:
Amici, oggi verso le ore 15.30 seguivo su LA7 il programma Tagadà e la
conduttrice Tiziana Panella ha intervistato l’ex presidente della Regione
Emilia Romagna, ora Parlamentare europeo, on. Stefano Bonaccini.
- Romano: Di cosa si parlava?
- Lucio: Quale può essere l’argomento del giorno? Si parlava ovviamente di
migranti, dei provvedimenti del Governo Meloni anticlandestini bocciati un
po' ovunque ora dai Magistrati di Bologna, ora dai Magistrati di Catania,
degli accoltellamenti dei controllori sui treni da parte di viaggiatori
senza biglietto, quale quello da ultimo avvenuto nel genovese.
- Marco: Qual è stato il commento dell’on. Bonaccini?
- Lucio: Ha detto che "il Governo Meloni è in enorme difficoltà".
Non ha affatto parlato del suo operato, quale presidente della Regione
Emilia Romagna che gli elettori hanno evidentemente molto apprezzato
spedendolo a Strasburgo quale Parlamentare europeo. Ha poi detto che il
Ministro Salvini "non comprende come la nostra industria abbia bisogno di
manodopera e che gli immigrati risultano essere la nostra riserva". Ha
sempre parlato in ogni intervento con il suo solito sorriso sulle labbra.
- Franco: Evidentemente ritiene di averne motivo!
- Beppe: Cioè?
- Franco: La sua è una Regione, a differenza di alcune Regioni italiane,
che, grazie al suo costante lavoro nel quale è stato efficacemente
coadiuvato dall’allora assessore regionale Elly Schlein, ora segretaria del
Partito democratico, non soffre affatto il dramma della siccità.
Società. Il coraggio di Ahou Daryaei e
l'ottusità del regime iraniano
Ahou Daryaei
L’avevano rimproverata duramente perché non indossava correttamente l’hijab. Lei,
in segno di protesta si è levata i vestiti e ha iniziato a passeggiare per
strada con la sola biancheria intima, per dichiarare la sua ribellione. Sono
arrivate le guardie, l’hanno caricata in macchina, l’hanno portata via. Si
chiama Ahou Daryaei, è una studentessa iraniana di 22 anni. La
notizia risale a sabato scorso, 2 novembre 2024.
(Il
coraggio di Ahou Daryaei)
Nel video (guarda
il video) che ha fatto il giro del mondo, Ahou viene ripresa nel cortile
del dipartimento di Scienza e Ricerca dell'università Azad di Teheran, dove
le guardie di sicurezza universitarie l'avevano fermata per non aver
indossato il velo islamico in modo appropriato. In risposta, la ragazza si è
spogliata di fronte a tutti, rimanendo in biancheria intima come gesto di
sfida e ribellione.
Le immagini mostrano Ahoo seduta tra gli studenti sorpresi, prima di
allontanarsi per strada a piedi, sempre senza vestiti. Poi un'auto si
avvicina e degli uomini la caricano a forza per portarla via. Da quel
momento, nessuna notizia certa è stata ricevuta sulla sorte della ragazza.
Il caso della giovane donna iraniana finita sotto i riflettori
internazionali a seguito del suo arresto, ha scatenato un'ondata di
preoccupazione e indignazione. Amnesty International ha sollevato il caso,
denunciando possibili abusi subiti dalla ragazza durante il suo arresto e
chiedendo il suo immediato rilascio.
Secondo quanto riportato dall'agenzia Iran International e da diverse fonti,
Ahou Daryaei è stata trasferita in un ospedale psichiatrico su ordine
dell'intelligence dei Guardiani della Rivoluzione. Tuttavia, l'Università di
Azad e il direttore delle relazioni pubbliche dell'ateneo hanno confermato
che la studentessa soffre di un grave disagio psicologico.
Il video diffuso dai media statali in cui un uomo si presenta come il marito
di Ahou e parla della sua salute mentale ha sollevato ulteriori
interrogativi sulla veridicità dei fatti. Alcuni membri dell'opinione
pubblica iraniana hanno denunciato questa mossa come un tentativo del regime
di delegittimare le proteste e le manifestazioni delle donne, etichettandole
come mentalmente instabili.
Amnesty International ha chiesto indagini indipendenti e imparziali su
questo caso, mentre la comunità internazionale segue da vicino gli sviluppi.
Resta da vedere quale sarà il destino di Ahou Daryaei e se le autorità
iraniane risponderanno alle richieste di trasparenza e giustizia in merito a
questa vicenda che ha scosso l'opinione pubblica e sollevato interrogativi
sulla situazione dei diritti umani in Iran.
La rivoluzione khomeinista che ha trasformato l’Iran da Stato laico
in una Repubblica islamica,
un
Paese dove le bambine, le ragazze e le donne hanno meno diritti e più
limitazioni rispetto a bambini, ragazzi e uomini.
Con la presa del potere da parte dell’ayatollah Ruhollah Khomeyni
ebbe inizio la svolta repressiva ai danni delle donne.
Il l 28 febbraio 1979 tutti
i tornei sportivi femminili vennero annullati, uno alla volta,
limitando fin da subito la partecipazione femminile nel mondo dello sport.
Il 2 marzo venne vietato alle ragazze di frequentare la facoltà di
giurisprudenza e tutte le giudici vennero private del loro incarico.
Il 7 marzo Khomeini annunciò l’obbligo
di indossare il velo per tutte le donne che avessero voluto
uscire di casa: un’imposizione che venne contestata fin da subito e il
giorno dopo - giornata internazionale per i diritti della donna - oltre
100mila manifestanti (velate e non) scesero in piazza a Teheran per
protestare.
Assieme all’obbligo di indossare l’hijab, le donne e le ragazze iraniane
devono sottostare a una serie di restrizioni ai loro diritti e alle loro
libertà.
Le donne
non hanno il diritto di cantare
(se non sono accompagnate in un duetto da un uomo),
non possono ballare
e
non possono viaggiare all’estero da sole.
Una ragazza può essere fermata per strada dalla polizia morale semplicemente
perché non indossa correttamente il velo,
un’infrazione che
può costare
abusi,
maltrattamenti
e
persino la vita
come ha dimostrato la tragica morte di
Masha Amini
nel settembre 2022.
Anche chi combatte per cambiare questo stato di cose paga un prezzo
altissimo.
Sebbene la Costituzione iraniana riconosca parità di diritti alle donne,
queste vengono tutt’ora discriminate nelle questioni legate al matrimonio,
al divorzio, all’eredità e alle decisioni relative ai figli.
In base al Codice civile, il marito ha il diritto di scegliere il luogo in
cui vivere e può impedire alla moglie di svolgere determinate professioni se
le ritiene contrarie ai "valori della famiglia".
In base alla legge sui passaporti, una
donna sposata non può ottenere un passaporto
o viaggiare fuori dal Paese
senza il permesso scritto del marito,
che può revocarlo in qualsiasi momento.
Sempre
il Codice civile consente alle ragazze di sposarsi all’età di 13 anni e
ai ragazzi all’età di 15 anni, una condizione che alimenta il fenomeno
dei matrimoni precoci e che spesso coinvolge
persino bambine di dieci o undici anni
(unioni che sono possibili nei casi in cui un giudice dia la sua
autorizzazione). Tra il 2017 e il 2022, infatti, sarebbero state
circa 184mila le unioni che hanno interessato ragazze con meno di 25 anni.
In Iran non è
mai stata approvata una legge sulla violenza domestica per
prevenire gli abusi e proteggere le donne sopravvissute da un fenomeno che è
sempre più pervasivo. Secondo i dati riportati dal quotidiano "Shargh", che
cita statistiche ufficiali, tra marzo 2021 e fine giugno 2023 almeno 165
donne sono state uccise da membri maschi della famiglia. Una media di un
omicidio ogni quattro giorni.
A dicembre 2022, Amnesty International ha raccolto in un dossier le storie
di 44 minori cui cinque bambine e ragazze di sei, sedici e diciassette anni.
Le tragiche storie di queste giovani donne - raccolte da Amnesty
international - sono tutte drammaticamente simili.
Nika Shakami, 16 anni,
è stata inseguita e rapita dalle forze di polizia il 20 settembre mentre
prendeva parte a una manifestazione di protesta a Teheran. Per nove giorni
la sua famiglia non ha ricevuto nessuna informazione su di lei né sapeva
dove fosse detenuta, finché non ha ricevuto notizia del suo decesso: il
volto della giovane era tumefatto, denti e naso fratturati. Le autorità
hanno sempre negato ogni responsabilità sulla sua morte e solo a fine aprile
2024 la Bbc ha dato una risposta ai tanti interrogativi sulla morte della
giovane pubblicando un documento riservato delle autorità iraniane: Nika è
stata sequestrata per strada da uomini che lavoravano per le forze di
sicurezza che la trascinarono in un furgone e tentarono di violentarla. E la
uccisero a colpi di manganello a seguito dei suoi tentativi di opporsi.
Sarina Esmailzadeh aveva 16 anni
quando è stata uccisa a Karaj, il 23 settembre 2022, dalle forze di
sicurezza che l’hanno colpita ripetutamente alla testa. Ai genitori non è
stato concesso vedere il corpo della figlia e sono stati costretti a
celebrare immediatamente i funerali. Secondo quanto riferito dai media
locali, la famiglia della ragazza avrebbe subito minacce affinché mentisse
sulle cause della morte di Sarina.
Setareh Tajik, 17enne
di origine afghana, è morta il 22 settembre nella capitale a causa della
brutale aggressione da parte degli uomini del regime. La sua famiglia è
stata contattata dalla polizia solo un mese dopo il decesso e la sola
spiegazione che ha ricevuto sulla causa della morte della ragazza è stata la
stessa che molti altri genitori di giovani manifestanti si sono sentiti
ripetere: suicidio.
Sarina Saedi, 15enne
di origine curda, è morta a seguito dell’aggressione subita il 27 ottobre
mentre partecipava a una manifestazione di protesta a Sanandaj. I medici
dell’ospedale dove è stata ricoverata hanno accertato un’emorragia cerebrale
ma le autorità (che anche in questo caso hanno minacciato di ritorsioni i
genitori e i familiari della ragazza) hanno iniziato a inquinare le
acque affermando che Sarina fosse depressa, avesse problemi di salute
mentale e avesse già cercato di farsi del male. Il 29 ottobre, due giorni
dopo la morte di Sarina, la causa della morte indicata dalle autorità è
stata: uso accidentale di droghe o sostanze psichedeliche o suicidio.
Hasti Narouie, sei anni appena,
è la più piccola vittima delle manifestazioni di protesta contro il regime:
è stata uccisa il 30 settembre 2022 da un candelotto di gas lacrimogeno che
l’ha colpita alla testa, lanciato dalla polizia sulle persone uscite da una
moschea e radunatesi davanti a una caserma a Zahedan. Ahou Daryaei, studentessa di 22 anni,
è l'ultima in ordine di tempo a finire tra le grinfie del regime. Nessuna
illusione: subirà indicibili violenze e torture; non la rivedremo più. Tra
qualche anno, forse, tramite fonti riservate, si avrà qualche notizia sulla
sua sorte. Il coraggio della follia, quello della ragazza, dettato dal
desiderio di essere sé stessa, donna e libera. Togliendosi i vestiti ha
messo a nudo l'ottusità di un regime violento e repressivo basato sulla
paura e sul silenzio degli uomini ma soprattutto delle donne che subiscono e
tacciono, e di cui non rimarrà alcun ricordo. Potranno spegnere la vita di
Ahou Daryaei
ma non il suo desiderio di libertà.
Attualità.
"La politica e la sinistra, per come le ho conosciute io";
di
Enzo Napoli
Enzo Napoli
La politica e la
sinistra, per come le ho conosciute io, si sarebbero interrogate a lungo e
con rispetto per gli interlocutori, sulla situazione sociale ed economica
della Campania, su quanto il governo regionale fosse stato capace di
incidere positivamente o negativamente sulle condizioni di vita dei
lavoratori, dei cittadini, delle imprese.
La politica e la sinistra, per come le ho conosciute io, avrebbero discusso
a lungo sull'insediamento del partito nei piccoli centri e nelle periferie
delle grandi città, sul condizionamento dei poteri criminali sul voto, sui
rapporti con le altre forze politiche, sui programmi da proporre.
Lo avrebbero fatto nei territori di quella regione, ascoltando gli iscritti,
le sezioni, gli organismi dirigenti e chi, da Roma, fosse andato ad
ascoltare quel dibattito, si sarebbe fatto carico delle contraddizioni che
necessariamente esistono e con prudenza, con molta prudenza avrebbe chiesto
alla Direzione nazionale di ragionare sul da farsi.
Non so, perché non è più quel tempo e non sono campano (nonostante il mio
cognome), quale decisione sarebbe scaturita, ma so per certo che mai e poi
mai un segretario del mio partito sarebbe andato in TV, ritagliando il tempo
tra un balletto ad una manifestazione ed un concerto di musica pop, ad
annunciare di aver già deciso, fregandosene delle conseguenze, che "le
regole valgono per tutti".
Ammesso che nel PD di oggi le regole siano uguali per tutti, cosa assai
facile da smentire considerato che le regole si applicano per fottere i
nemici interni e s'ignorano quando fa comodo ai propri amici, decidere da
soli di consegnare il candidato presidente ai 5 Stelle e con ogni
probabilità la regione al centrodestra, nella sinistra e nella politica che
ho conosciuto io, sarebbe bastato per essere rapidamente defenestrati senza
troppi complimenti.
Purtroppo, sempre nel PD di oggi, la politica e la sinistra sono ridotte a
slogan, a macchiette nemmeno degne della peggiore commedia all'italiana.
Come stiano i cittadini, quale sia la qualità del governo locale e delle
classi dirigenti, cosa serva per impedire alla destra di continuare nella
sua devastazione sociale, valoriale ed economica, sono problemi che alla
Segretaria nazionale ed ai suoi accoliti interessano assai poco.
La sola cosa di cui sembra preoccuparsi è curare (per così dire) la propria
immagine ed il potere che da questa può derivare.
Con queste teste, dovremo goderci la Meloni almeno per altri vent'anni.
Chiesa. Nella comunità di San Rocco restaurata
storica Pisside del venerabile Vinti
Pisside restaurata
Prima e dopo
Prima e dopo
La comunità di San Rocco, a Grotte, ha riportato all'antico splendore una
storica Pisside appartenuta al sacerdote grottese Michele Arcangelo Vinti
dichiarato Venerabile.
(La Pisside restaurata)
A Grotte, gli animatori della comunità parrocchiale di San Rocco si sono
recentemente distinti per un encomiabile gesto di salvaguardia del
patrimonio storico e religioso locale. Grazie al loro impegno e alla loro
dedizione, è stato possibile riportare all'antico splendore un'antica
Pisside che, secondo testimonianze tramandate, sarebbe appartenuta al
venerabile padre Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti.
La storia di questa preziosa reliquia risale a primi del 1900. Realizzata -
secondo lo studioso che ne ha operato il restauro - presumibilmente nel
1920, il venerabile Vinti, rettore della chiesa Beata Maria Vergine del
Monte Carmelo dal 1923 (a sei mesi dalla sua ordinazione sacerdotale) e per
tutta la sua vita, l'ha utilizzata e custodita con devozione, quale simbolo
di fede e spiritualità. Dopo la sua scomparsa, nel 1943, la Pisside passò di
mano in mano sino a giungere alla chiesa di San Rocco, grazie all'intervento
di padre Ferdinando Castellino, postulatore della causa di
beatificazione del sacerdote grottese.
(La Pisside prima e dopo il restauro)
L'importanza storica e religiosa di questa Pisside non è da sottovalutare,
poiché rappresenta un legame tangibile con il passato e con le radici della
comunità di Grotte. Per volontà di don Vincenzo Licata, attualmente
alla guida della piccola realtà ecclesiale, grazie alla collaborazione del
dott. Filippo La Paglia e soprattutto alla generosità della
comunità di San Rocco, l'antica Pisside è stata restaurata e riportata
alla sua originaria maestosità, pronta a testimoniare la devozione e la
spiritualità che hanno animato la vita del venerabile Padre Vinti.
(La Pisside prima e dopo il restauro)
Liturgicamente la Pisside è un vaso sacro in forma di coppa con coperchio
(che si copre ulteriormente con un velo), generalmente di metallo prezioso,
e comunque sempre dorato all’interno, destinato a contenere le ostie
consacrate. Durante la Celebrazione eucaristica la Pisside con le ostie può
essere deposta sull'altare se le ostie che contiene si devono consacrare,
altrimenti si preleva dal tabernacolo prima della comunione. Al di fuori
della Celebrazione la Pisside con le ostie è conservata dentro
il tabernacolo.
Quella oggetto del recente intervento di ripristino conservativo,
dell'altezza di circa 15 centimetri, è stata realizzata originariamente in
semplice ottone, quindi di esiguo intrinseco valore economico, secondo le
ridotte disponibilità ma soprattutto le attitudini alla semplicità e
all'umiltà del venerabile Vinti. Dopo l'accurata ripulitura la Pisside è
stata restaurata con parti in bagno d'argento e rilievi in bagno d'oro, come
si conviene a un vaso sacro.
Riportata agli antichi splendori, la Pisside è stata ufficialmente
presentata ai fedeli della comunità parrocchiale la scorsa domenica 3
novembre 2024.
Questo gesto di amore e rispetto per la storia e la tradizione locale è un
esempio di come i fedeli e attivi sostenitori della comunità di San Rocco si
adoperino con impegno e passione per preservare il proprio patrimonio
culturale e religioso, nell'auspicio che questa Pisside possa continuare a
essere un simbolo di unità e devozione per le generazioni future, che
potranno ammirarla e custodirla come una preziosa eredità del passato.
Ambiente. Tavola Rotonda a Racalmuto:
"Territorio e bonifiche" per la salvaguardia della Sicilia; giovedì 7
novembre
Locandina
Giovedì 7 novembre, alle ore 18.00, presso il suggestivo
Castello Chiaramontano di Racalmuto, si terrà una Tavola Rotonda dal
tema di estrema attualità: "Territorio e Bonifiche".
(Locandina)
L'incontro, organizzato dal comitato civico interprovinciale "Aiutiamo
Colapesce", prende spunto dalla recente pubblicazione dell'omonimo libro
del noto giornalista Alan David Scifo, il quale ha fatto emergere la
necessità di unire le forze per tutelare l'Isola dalla devastazione
ambientale che la sta minacciando sempre più gravemente.
La partecipazione all'evento è aperta a cittadini e associazioni provenienti
da tutta la Sicilia, con l'obiettivo di creare un percorso comune verso la
salvaguardia del territorio. I numerosi casi di degrado ambientale che
affliggono l'isola da troppo tempo richiedono azioni concrete e sinergie tra
tutte le realtà coinvolte.
Il moderatore della Tavola Rotonda sarà Luigi Falletti, figura di
spicco nel panorama culturale siciliano, il quale saprà guidare il dibattito
in modo equilibrato e costruttivo. Ad aprire l'incontro sarà il sindaco di
Racalmuto, Calogero Bongiorno, che porterà i saluti della città e la
sua totale adesione alla causa della tutela ambientale.
Alan David Scifo, autore del libro che ha dato l'avvio a questa importante
iniziativa, introdurrà la serata con le sue riflessioni e analisi sullo
stato attuale del territorio siciliano. Seguirà poi il dibattito pubblico,
durante il quale tutti i partecipanti potranno condividere le proprie idee e
proposte per invertire il percorso di degrado e garantire un futuro
sostenibile per le generazioni a venire.
La Tavola Rotonda su "Territorio e Bonifiche" si preannuncia come un momento
di confronto proficuo e di costruttiva collaborazione tra le varie realtà
sociali e istituzionali dell'Isola, con l'auspicio che possa rappresentare
l'inizio di un percorso comune verso la difesa e la valorizzazione del
patrimonio ambientale siciliano.
Chiesa.
Giornata della Santificazione Universale con il Movimento Pro
Sanctitate; sabato 9 novembre
Locandina
Nell'ambito delle iniziative per la Giornata della Santificazione
Universale 2024, il Movimento Pro Sanctitate ha organizzato una
serie di appuntamenti in diverse parrocchie dell'Arcidiocesi di Agrigento.
Lo scorso mercoledì 30 ottobre, presso la chiesa parrocchiale San Giuseppe di Campobello di Licata si è
svolta una veglia di preghiera presieduta da don Angelo Burgio.
(Locandina)
Giovedì
7 novembre 2024, nella chiesa parrocchiale della
Beata Maria Vergine del Monte Carmelo a Grotte,
il Movimento "Pro Sanctitate" sarà presente per un momento di preghiera:
dopo la santa Messa delle ore 18.00 animerà l'Adorazione eucaristica. Sabato prossimo, 9 novembre 2024, alle ore 18.00
nella chiesa Beata Maria Vergine del Monte Carmelo a Grotte, il Movimento Pro Sanctitate animerà una solenne
concelebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo di
Agrigento S.E. Mons. Alessandro Damiano.
Infine il successivo sabato 16 novembre, nella chiesa Madre di Ravanusa,
alle ore 18.30 si terrà
una celebrazione eucaristica presieduta da don Filippo Barbera.
Il Movimento "Pro Sanctitate" è una realtà ecclesiale, fondata a Roma nel
1947 dal compianto S.E. mons. Guglielmo Giaquinta, vescovo di Tivoli e
fondatore della Famiglia Apostolica Pro Sanctitate, oggi Servo di Dio. I
suoi membri, nelle diverse forme di appartenenza, si sforzano di vivere
nella quotidianità della vita l’invito di Gesù ad essere santi, perché hanno
compreso che la santità non è invito rivolto a molti ma chiamata per tutti.
Questo è il fondamento della spiritualità del Movimento fondata
sull’intuizione carismatica del fondatore: la chiamata universale alla
santità è rivolta ad ogni uomo di qualsiasi età, fascia sociale, razza o
cultura, perché nasce dall’infinito amore di Dio per ogni sua creatura. Il
Movimento Pro Sanctitate è aperto a chiunque desidera vivere una esperienza
di fede autentica, e scoprire o riscoprire una traccia di Dio nella sua
storia.
Il Movimento è stato presente e attivo a Grotte per diversi decenni, dalla
seconda metà del secolo scorso, sotto la guida della maestra Mattia "Tita"
La Mastra.
Comitini. Festa del 4 Novembre e inaugurazione
del Museo del Tricolore
Manifesto
Si terrà
a Comitini la manifestazione provinciale di Agrigento del 4
Novembre, Festa dell'Unità Nazionale e delle Forza Armate,
esattamente in Piazza Umberto I alla presenza del Prefetto e di tutte
le più alte cariche civili, militari e religiose. Nell'occasione verrà
inaugurato il secondo "Museo del Tricolore" in Italia dopo quello
di Reggio Emilia.
Alle ore 10.30 un gruppo di corridori partirà dalla "Petra di Calathansuderj"
(la Rocca Petra, in territorio di Comitini nei pressi dell'abitato di
Grotte), sulla cui cima, il 3 luglio 1859, un gruppo di patrioti
grottesi* issò, per la prima volta nell'agrigentino, la prima bandiera
tricolore, realizzata da due donne della famiglia Monreale di Grotte.
A Comitini, in Piazza Umberto I, tramite uno schermo gigante si potrà
seguire in diretta il percorso dei corridori. All'arrivo in piazza Umberto I
i corridori consegneranno il Tricolore a un Agente della Polizia di Stato ed
a un Finanziere che si occuperanno di eseguire l'alzabandiera.
L'Inno di Mameli verrà eseguito dalla Fanfara del 6° Reggimento Bersaglieri
di Trapani.
Il Picchetto d'Onore sarà composto dai seguenti reparti: Arma dei
Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria,
Militari dell'Esercito Italiano, Marina Militare, Vigili del Fuoco, Polizia
Provinciale e Croce Rossa Italiana.
Alla manifestazione prenderanno parte le Associazioni Combattentistiche e
d'Arma, gli alunni delle scuole di Comitini e una rappresentanza di alunni
delle scuole di Grotte e Racalmuto.
Al termine della Cerimonia dell'alzabandiera ci sarà la lettura dei messaggi
augurali delle massime Autorità nazionali, e verranno pronunciati gli
interventi del Sindaco di Comitini e del Prefetto. Seguirà un'esibizione
musicale e di letture sul tema, a cura degli allievi dell'Istituto
Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, Grotte e Comitini. Si
continuerà con la deposizione della Corona di alloro al Monumento ai Caduti,
accompagnata dal Silenzio d'ordinanza, dalla consegna delle Onorificenze e
dalla lettura della Preghiera per la Patria. Subito dopo la cerimonia ci
sarà l'inaugurazione del Museo del Tricolore allestito presso il Palazzo
baronale "Bellacera".
* AST - Materie politiche in rapporto con l’Estero - Consolati
nazionali – Palermo - Mazzo 6.
Dal Consolato di S.M. il Re di Sardegna a Palermo al Ministro Segretario di
Stato per gli Affari Esteri a Torino
«Palermo, 8 luglio 1859 …In conseguenza dell’accaduto in questa,
nelle sere dei giorni 2 e 3 corrente mese, siccome ebbi l’onore di
rassegnarle con l’antecedente mio rapporto, il Prefetto di Polizia con
ordinanza del 5 ripetuto mese, ha imposto a questi cittadini di consegnare
nei rispettivi Circondari di polizia i bastoni animati di ferro, ed i
renitenti oltre ad essere puniti dalle leggi in vigore, perderebbero anche
il diritto della patente di cui sono muniti. Di più la polizia stessa
economicamente ha fatto ritirare i fucili da caccia, che si trovavano coloro
i quali erano forniti de debiti permessi. Per tale disposizione i sudditi
Sardi stabiliti in questa, si sono da me presentati per sentire se dovevano,
o pure no, consegnare le armi, pei quali sono muniti de’ debiti permessi
dalla Polizia. Siccome in altre simili circostanze gli esteri domiciliati in
questa Città, non sono stati sottoposti a siffatte ordinanze, così ho
creduto per serenare i predetti RR. sudditi dirigere mia nota a questo S.r
Luogotenente G.le … Intanto per tale dispotico agire, il malcontento è al
colmo in tutti i ceti della popolazione, e tutti gridano a carico del
Direttore di polizia. Questi pel passato aveva avuto la scaltrezza di
accattivarsi la stima generale, ma in oggi, stante tal maniera di procedere,
non potrà certamente più reggersi nella detta sua carica, mentre ha agito in
particolare contro la nobiltà, della quale non pochi individui ne sono in
arresto. Molti delegati consolari, dipendenti da quest’ufficio, con loro
rapporti mi hanno significato che in diversi Comuni di quest’Isola sono
state fatte delle dimostrazioni,; e sono state inalberate bandiere
tricolori in Palma, Grotte, Naro, Aragona gridandosi viva
Vittorio Emanuele, viva l’Italia. Gl’Intendenti hanno fatto arrestare
qualche individuo supposto perturbatore … G. Rocca» (leggere a
pagina 90).
Scuola. I.
C. "L. Sciascia" di Racalmuto, Grotte e Comitini: incontro
Scuola-Territorio
Carmela Campo
Incontro
annuale all'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto, Grotte
e Comitini: nuove prospettive di collaborazione Scuola-Territorio.
Martedì 22 ottobre 2024, presso l’aula magna dell’I. C. "L. Sciascia" di
Racalmuto, si è svolto l'annuale incontro tra la scuola, rappresentata dalla
dirigente prof.ssa Carmela Campo e il suo staff, e le autorità
locali.
L'appuntamento ha visto la partecipazione di rappresentanti delle
istituzioni civili, religiose e militari, nonché di varie associazioni del
territorio.
La dirigente Campo, affiancata dai suoi collaboratori, ha accolto i
partecipanti sottolineando l'importanza delle proposte ricevute per ampliare
l'Offerta Formativa dell'Istituto e orientare le scelte programmatiche per
il prossimo Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
Quest'anno, l'incontro ha segnato l'inizio di nuove collaborazioni, poiché i
Comuni di Racalmuto, Grotte e Comitini dal 1° settembre 2024 fanno
riferimento all'unico Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia".
La missione dell'Istituto - ha illustrato la Dirigente - si concentra su
vari obiettivi, tra cui promuovere l'apprendimento collaborativo, la cultura
dell'inclusione, l'educazione alla legalità e al rispetto dell'ambiente, e
il potenziamento delle competenze digitali.
L'incontro ha rappresentato un'opportunità per condividere esperienze e
risorse, e per elaborare percorsi formativi che favoriscano la crescita
culturale e sociale della comunità.
La Dirigente ha inoltre informato i presenti sulla terza annualità del PTOF,
che sarà arricchito per rispondere meglio alle esigenze del territorio. Ha
ringraziato tutti i partecipanti, inclusi i Sindaci di Racalmuto e Grotte,
il vice sindaco di Comitini, l'Arma dei Carabinieri e varie associazioni,
per il loro contributo.
Nell'incontro è stata ribadita l'importanza di un dialogo continuo con gli
enti locali per attuare un'offerta formativa che coniughi tradizione e
innovazione, preparando gli studenti a essere cittadini del mondo globale;
inoltre la scuola si impegna a promuovere sani stili di vita, la tutela
dell'ambiente, la democrazia e la pace, affrontando anche le sfide della
povertà educativa e della dispersione scolastica.