Grotte.info Quotidiano -
Marzo 2013 |
30/03/2013 |
Ora legale. In vigore da
domani, lancette degli orologi in avanti di un'ora |
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Domani, domenica 31 marzo 2013, Domenica di Pasqua, torna in vigore l'ora legale.
Le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un'ora; le
ore 02.00 di domenica saranno considerate le ore 03.00.
L'ora "legale" sostituisce l'ora "solare" che abbiamo avuto per tutto il
periodo invernale.
L'ora legale (detta anche ora estiva) è l'ora locale che una
nazione sceglie di adottare per una parte dell'anno,
generalmente portando l'orario avanti di 60 minuti rispetto
all'orario standard ufficiale, (o ora solare). Si tratta di
un sistema che ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce
del giorno. L'ora ufficiale viene aggiustata in avanti
durante i mesi primaverili ed estivi, in modo che l'orario
lavorativo o scolastico venga a coincidere meglio con le ore
di luce.
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30/03/2013 |
Lettere. "La Festa di
Pasqua è un bene importante"; del Dott. Salvatore Filippo Vitello |
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Dott. Vitello |
Riceviamo e pubblichiamo
un intervento del dott. Salvatore Filippo
Vitello.
E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo
"Colgo un momento di stasi nella mia vita di lavoro
e familiare, non semplice e eccessivamente impegnativa, per qualche momento
di riflessione sulla Festa di Pasqua.
La Festa di Pasqua per un grottese, che ha vissuto nel proprio paese il
periodo dell’adolescenza e/o della giovinezza, ed ancor più per chi ha
continuato a viverci, è il realizzarsi di un’attesa.
L’elemento principale che caratterizza la compaesanità - per chi è nato e
vissuto a Grotte - è la festa di Pasqua.
Anche dopo tanti anni di assenza e seppur completamente integrati nel nuovo
ambiente, distante per costume e abitudini e posto a migliaia di chilometri
di distanza, quando arriva la Festa di Pasqua si ritorna idealmente a
Grotte, rievocando mentalmente quei giorni cruciali che vanno dal giovedi
alla domenica di Pasqua.
Il sito web magistralmente diretto da Carmelo Arnone, con l’iniziativa del
collegamento in streaming, attenua la nostalgia ed il rammarico di non
essere fisicamente presenti e ci avvicina anche fisicamente alla Festa di
Pasqua.
Queste prime riflessioni richiedono delle spiegazioni che provo ad
abbozzare, consapevole della loro assoluta opinabilità, offrendole come
spunti di un dibattito, che mi sarebbe bello far nascere utilizzando - se
Carmelo è d’accordo (ma conoscendolo sono sicuro della sua adesione) -
questo utilissimo veicolo di comunicazione.
La Festa di Pasqua con i suoi rituali laici e religiosi, che reciprocamente
si intersecano, è consustanziale alla vita di ciascun grottese e ne é al
contempo il fattore sociale più importante.
Non sono in grado di dire quando è stata istituita, ma posso dire che, per
un cinquantenne come me, la festa è stata vissuta come sempre esistita da
mio padre e dai miei nonni, quest’ultimi nati nella fine dell’800.
Insomma, la festa, nella dimensione di importanza che tutti noi conosciamo,
ha un’origine assai remota, Gero Miceli la colloca “alla fine del 700 anche
se le prime tracce ufficiali negli archivi comunali datano 1824”.
Non è la storia l’aspetto che mi interessa evidenziare. E’ piuttosto la sua
importanza per la vita di tutti e di ciascuno e di conseguenza la sua
funzione di amalgama e identitaria.
In questa prospettiva, un dato è importante: la festa, pur con le ottime
implementazioni che l’hanno nel tempo migliorata, è, nella sua struttura
essenziale, sempre uguale.
I passaggi principali (vado per semplificazioni) sono: l’ingresso di Gesù la
domenica delle Palme, la cena, li caduti, le processioni del giovedi e
venerdi, la notte del giovedi al Calvario a guardia del “Gesù morto”, li
Rieciti del venerdi, l’Incontro della domenica. Questi passaggi si
intersecano con momenti di alta religiosità, quali le messe del giovedi e
venerdi santo; la messa della notte del sabato; le “sette parole” della
mattina del venerdi.
Devo però dire che le liturgie religiose, pur importanti nel contesto
complessivo della festa, hanno avuto, nella considerazione generale, un
importanza minore rispetto alle rievocazioni laiche. Il successo di
quest’ultime è legato non tanto ai contenuti: sin da piccolo mi era
impossibile comprendere il tenore delle parole, tranne che per alcune frasi
pronunciate da Giuda nell’Ultima Cena o dai “giudei” nelle cadute, che
ricordo tutt’ora; ma ai gesti. Anche oggi - mi pare - che sia così.
Noi ragazzi eravamo letteralmente presi da alcune figure, della cui immagine
ed espressione si discuteva per mesi e mesi.
Proprio la presenza e l’agire di quelle figure erano anche (ma non solo) le
ragioni dell’attesa. Si viveva l’ansia di rivederle, in quei costumi e con
quei gesti, sempre uguali nei vari anni, pur nella diversità degli
interpreti.
Le ragioni dell’attesa erano (oggi forse un po’ meno) più ampie e di diversa
natura.
Intanto, il senso di una tradizione originale e vissuta con un forte senso
di identificazione. Ognuno di noi, che si abiti o non si abiti nel Paese,
considera la Festa di Pasqua con un senso di appartenenza. La viviamo come
un evento che ci è stato trasmesso dalla generazione precedente, così è
stato per tutti e lo è ancora. Ricordo che sulla Festa di Pasqua non sono
mancate mai le liti e le discussioni. Ma tutti eravamo consapevoli che la
festa doveva celebrarsi, come un obbligo che dovevamo rispettare per non
essere di meno rispetto alla generazione precedente e per lasciare qualcosa
a quelli dell’anno prossimo.
Tale sentimento costituiva e costituisce un elemento culturale che
accomunava ogni abitante del paese senza distinzione di classi o di livello
di scolarizzazione.
A proposito dell’ultimo punto ricordo che una volta si creò uno scontro tra
chi doveva assumere l’interpretazione dei personaggi della rappresentazione,
tra giovani contadini e operai (che avevano l’appannaggio della
interpretazione) e gli studenti che volevano introdursi nelle recite. Ci fu
un certo battibecco che si risolse con la mediazione dell’allora Arciprete
Agrò (per la verità non molto convinto della Festa, che obtorto collo
dovette accettare, per il timore di un moto di popolo), con un’ottima
sinergia tra i due gruppi, supportati da quei bravissimi istruttori (i cui
nomi si ricordano ancora oggi) che pur non avendo coltivato gli studi hanno
mantenuto alto il livello culturale della festa.
La cultura della festa che ci è stata tramandata, non mediante una
documentazione scritta, non è di natura intellettuale, ma di partecipazione
di popolo.
La festa è nostra perché ci ha accomunato facendoci sentire una comunità
unita.
Nei momenti della festa ci siamo sentiti tutti importanti, perché ognuno
riusciva ad avere un ruolo, magari mettendosi sotto la bara del sepolcro per
essere compartecipe dell’”annacata” e così dimostrare di poter fare qualcosa
di visibile.
La Festa di Pasqua è un bene importante, perché
sull’insieme di fede, devozione e tradizione, abbiamo costruito la nostra
identità, fatta anche di usanze praticate senza comprenderne la ragione, ma
percepite nella vita collettiva come socialmente utili. Ne cito alcune: il
momento di socializzazione e di fede sentita che si crea la notte del
giovedi al Calvario; la partecipazione familiare ed amicale che si esprime
nelle visite al Calvario, sentite anche come un genuino atto di devozione.
Ricordo come la mattina del venerdi le rappresentanze dei circoli si
recavano con le rispettive bandiere listate a lutto in visita al Calvario.
Certo vi erano anche alcuni eccessi, quali un certo abuso di alcoolici e un
più facile accesso alle “putie di vino”, con qualche rissa in aggiunta, ma
non dimentichiamo la fatica di vivere di quell’epoca in cui ciò avveniva.
Pensate come doveva essere attesa la Festa di Pasqua per i nostri zolfatari
impiegati nelle “pirrere” in condizioni subumane, per i contadini che
distruggevano le loro schiene chini a lavorare la terra, per quelle donne di
casa, impegnate in un incessante lavoro quotidiano, che usavano scambiare
con i parenti ed i vicini quei dolci fatti di cose semplici.
Si pensi a quelle situazioni ed allora si potrà comprendere
anche quell’allegria che generavano, non costosi regali, ma quei sapori
provenienti da quelle buonissime pietanze domestiche.
Insomma pensiamo a quel clima di solidarietà, senza piedistalli, come la
vera tradizione della Festa di Pasqua, che non si esaurisce nel mero
ricordo, ma si rinnova ogni anno, nella presenza di una comunità riunita su
valori fondamentali, che trovano spazio nella fede e nell’amicizia".
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Salvatore
Filippo Vitello
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30/03/2013 |
Politica. Dichiarazione del Consigliere
comunale Vincenzo Cimino |
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Vincenzo Cimino |
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, come
approfondimento all'articolo
pubblicato in data 23 marzo 2013.
"Dichiarazione di indipendenza dal gruppo consiliare PdL di Grotte.
Il sottoscritto Cimino Vincenzo, nella qualità di Consigliere comunale
eletto nella lista del PdL, dichiara di non aderire più al gruppo consiliare
PdL e di assumere la posizione di indipendente.
Tale decisione scaturisce da un’attenta analisi della propria posizione
all’interno del PdL di Grotte e dal fatto che, sia a livello regionale sia a
livello provinciale, negli ultimi anni non c’è stato più nessun
coinvolgimento e nessun supporto reale della base politica periferica
(spesso dimenticata e lasciata sola) e nel contempo è stata rivolta poca
attenzione alle problematiche reali della collettività sul territorio.
L’accentramento delle decisioni nelle mani di pochi, lo scollamento tra i
vertici di partito ed il territorio, il mio senso di responsabilità ed il
rispetto della dignità dei miei elettori, non potevano che portarmi a questa
decisione.
Non riesco a condividere, inoltre, la linea politica e l’atteggiamento di
isolamento messe in atto da alcuni soggetti del partito a livello locale con
delle scelte spesso autonome e senza il coinvolgimento di tutti.
Auguro buon lavoro a tutti gli organi politici del partito che ho conosciuto
in questi anni e tengo comunque a precisare che, all’interno di questo
consiglio comunale, non voglio tradire la fiducia dei miei elettori fino
alla scadenza del mandato elettorale".
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Il Consigliere Comunale
Cimino
Vincenzo
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28/03/2013 |
Lettere. Riflessioni sulla
festa di Pasqua; di Filippo Baldo |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Molte famiglie durante il periodo pasquale,
approfittano del weekend per fare qualche viaggio, per riposarsi e visitare
luoghi con tradizioni, usi e costumi diversi dai nostri. Tanta gente decide
di recarsi nel nord dell’Europa, in Svezia, in Germania e in Finlandia, dove
la Pasqua coincide con i festeggiamenti di benvenuto alla primavera. Nel sud
dell’Europa, come in Spagna, in Portogallo ed in Romania, la Pasqua ha un
significato diverso, come da noi, ed è legata alle celebrazioni e alle
tradizioni religiose.
Per molti come me, a dire il vero, lasciare il nostro piccolo paese durante
la Pasqua, per recarsi in qualche altra parte del mondo, è come peccare. In
questo periodo tanti preferiscono rimanere nel proprio paese a rispettare le
vecchie tradizioni. Non si può mancare il Venerdì Santo e la Domenica di
Pasqua alle varie celebrazioni religiose e rappresentazioni pasquali: “li
caduti, li rieciti, lu ‘ncuontru, lu viaggiu a lu
calvariu”.
La più importante e suggestiva processione è quella del Venerdì Santo, molto
commovente con i suoi “lamenti” e l’andare lento dei portatori
dell’urna. E’ vero, è un giorno triste, ma per noi cristiani c’è la speranza
della Resurrezione.
A volte si fanno delle riflessioni sulla celebrazione della festa di Pasqua
e ci si rende conto che il mondo cristiano, molto spesso, confonde gli usi
pagani con gli insegnamenti cristiani. La nostra fede e la nostra maturità
ci fanno ricordare il vero significato della Pasqua: la resurrezione dopo la
morte.
Augurare una buona Pasqua, significa augurare una rinascita per trovare ogni
giorno la forza di affrontare le difficoltà della vita".
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Filippo Baldo
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28/03/2013 |
Pasqua 2013. Diretta
streaming per le manifestazioni della Settimana Santa di Grotte |
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Vedi il sito |
Saranno trasmesse in diretta streaming, sul web, le più
importanti e popolari rappresentazioni della Pasqua grottese 2013.
L'Amministrazione comunale, su iniziativa dell'assessore Rosario Vizzini, ha
deciso di dare la possibilità ai tanti concittadini residenti fuori paese di
seguire, pur con tutti i limiti rappresentati dalla tecnologia, le "Recite"
e le processioni dell'Urna.
Si occuperà di realizzare concretamente il collegamento la ditta "Foto Video
Rino Arnone" in collaborazione con "Cartostyl".
Per coprire quasi integralmente il percorso, saranno installate 4 webcam che
verranno attivate di volta in volta.
E' possibile vedere quale delle webcam è "online" (attiva in trasmissione)
collegandosi alla
pagina web predisposta per l'occasione. Il servizio è in fase
sperimentale ed è stato attivato durante la mattina della Domenica delle
Palme e ieri sera, mercoledi 27 marzo, per la trasmissione del "Commiato tra
Gesù e Maria". Questo quotidiano, insieme a tutte le informazioni sulla
Pasqua grottese, segnalerà giornalmente in prima pagina gli orari nei quali
saranno attive le webcam, con il relativo collegamento per facilitare la
visione della diretta.
Carmelo Arnone
28 marzo 2013
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28/03/2013 |
Riflessioni. "Meglio
agire soffrendo che patire aspettando..."; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Meglio agire soffrendo che patire aspettando, con la sola speranza
nell'animo.
Accogliamo e ringraziamo Papa Francesco per averci saggiamente invitato a
ricordarci di non rimuovere mai dalla memoria, in tutti i momenti della
nostra esistenza quotidiana, la speranza, che è assolutamente necessaria e
indispensabile per la sopravvivenza contro i dolori della vita fisica, le
incertezze e l'inquietudine spirituale, per non viverla ciecamente come
fecero Giordano Bruno e Galilei, e altri ancora, che la verità e la fortuna
cercarono su questa terra, a costo di perdere anche la vita, a fronte della
dignità, “come sa chi per essa vita rifiuta”.
Ma c'è anche un detto che dice: “chi di speranza campa, disperato muore”. E
per non morire, “come chi per la speranza della libertà spirituale e
religiosa vita rifiuta”, meglio, sostiene l'uomo comune, agire assumendosi
la responsabilità sociale ed economica per sé e per il sostegno della
propria famiglia onestamente. Meglio allora seguire il principio secondo cui
l'uomo è ciò che fa, artefice supremo del proprio destino, causa efficiente
di ciò che è, e di ciò che deve essere. “Faber est suae quisque fortunae”,
ogni individuo è artefice del suo destino, possiede gli strumenti, come il
fabbro, per costruire il suo futuro. E se qualcosa non va nella sua vita,
non dovrà mai, come fanno i creduloni di superstizioni varie, attribuire ad
altri la colpa del proprio crudele destino o alla mancanza della
misericordia divina, sibbene alla povertà della propria virtù.
Per virtù deve intendersi non solo l'aspetto religioso e morale, ma anche e
soprattutto la cultura e la sapienza pratica, rapportata alla vita vissuta,
e calata nella concretezza umana dell'esperienza viva dei rapporti sociali,
perché la vita non è aspettazione (chi si ferma più del necessario momento
per riflettere è perduto), neanche idealizzazione e ancor peggio invocazione
religiosa o attesa del provvido intervento divino sulle sventure, ma azione,
realizzazione di tutte le potenzialità, compresa la predisposizione a
partecipare alla dimensione civile dell'esistenza. “Meglio agire soffrendo
che patire aspettando”, è stato il sempre valido suggerimento dei grandi
pensatori dell'Umanesimo e Rinascimento.
Meglio agire quindi che aspettare il miracolo divino o che la mela matura
cadendo, raggiunga la bocca, mentre si sta, affamati, ad aspettarla seduti
all'ombra dei rami". |
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Antonio Pilato
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28/03/2013 |
Politica. "Distanze da
qualsiasi attività e notizia"; nota del
M5S di Grotte |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Il Movimento 5
Stelle di Grotte (Meetup amministrato da Innocenzo Infantino e pagina
facebook amministrata da Angelo Costanza) prende le distanze da qualsiasi
attività e notizia diffusa dal Meetup e pagina facebook gestiti da Eugenio
Agnello e da qualsiasi altro Meetup 5 stelle Grotte".
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MoVimento 5 Stelle - Grotte
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27/03/2013 |
Volontariato. Campagna di
sostegno per l'ANLAIDS, a Grotte il 29, 30 e 31 marzo |
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Locandina |
Quest’anno i simpatizzanti dell’AIDO (Associazione
Italiana per la Donazione di Organi) e dell’ADAS (Associazione Donatori
Autonoma Sangue) di Grotte daranno una mano all’ANLAIDS (Associazione
Nazionale per la Lotta contro l'Aids), allestendo un gazebo/stand accanto al
negozio di casalinghi della famiglia Spitali in Corso Garibaldi. L'occasione
sarà utile per far conoscere meglio il mondo del volontariato, e per dare a
tanti, che si saranno avvicinati allo stand informativo, la gioia di
partecipare al sostentamento di una valida associazione che da sempre si
batte per aiutare i più poveri e derelitti che durante il loro cammino sono
incorsi in una gravissima malattia, ed è giusto e doveroso che si
riprendano, anche e soprattutto con l'aiuto di tutti. Per la raccolta di
fondi saranno offerti dei bonsai piccoli, medi e grandi, per i quali verrà
richiesto con un contributo minimo di 12, 15 e 30 euro. In caso di
condizioni meteo avverse, il banchetto informativo per la raccolta fondi
verrà ospitato all'interno della sede Adas, in Corso Garibaldi (accanto al
negozio "Live Animals").
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26/03/2013 |
Pasqua 2013. Numerosi
visitatori al "Mistero di Croce e di Luce", diorama pasquale di Gero
Miceli |
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Diorama
Ultima Cena |
E’ stata inaugurata sabato 23 marzo ed è già - grazie
al passaparola cittadino - stata visitata da un numeroso pubblico (che nel
registro visite ha lasciato lusinghiere critiche) la mostra del diorama
pasquale “Mistero di Croce e di Luce” allestita nel centro storico di Grotte
in Via Gioberti 3.
Il diorama Pasquale (conosciuto anche come presepe di Pasqua) è una
rappresentazione dei momenti salienti della Passione, Morte e Resurrezione
di Cristo, realizzata a scopo didattico e religioso.
Non c’è la mangiatoia col Bambinello appena nato ma una Croce con appeso il
Cristo appena morto, non ci sono pastori e magi festanti per la nascita ma
l’Angelo e Maria Maddalena gioiosi per la Resurrezione di Cristo.
L’intento della mostra - forse l’unica del genere in provincia e tra le
pochissime esistenti in Sicilia - che si propone come nuova iniziativa
collaterale alla “Pasqua di Grotte”, è quello di suggerire un momento di
particolare riflessione cristiana al fine di stimolare nello spettatore,
attraverso la rievocazione delle scene cruciali e più intense della
Settimana Santa, la meditazione sulle sofferenze di Nostro Signore Gesù
Cristo, risvegliando infine la gioia per la sua resurrezione.
Le scene rappresentate sono: Domenica delle Palme, l’Ultima Cena, Gesù
nell’orto degli Ulivi, il pentimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro, la
condanna da Pilato, Gesù aiutato dal Cireneo, la Crocifissione e la
Resurrezione. Il diorama realizzato artigianalmente (comprese alcune
statuine quali: Giuda, i due ladroni, Pilato, Barabba, l'"Ecce homo" e i
discepoli addormentati) presenta inoltre alcuni movimenti meccanici ed
“effetti speciali”.
Tra i vari particolari e simboli (colomba bianca, ponte su corso d’acqua
posto tra il Calvario e il Sepolcro vuoto come passaggio dalla vita alla
morte, dalle tenebre alla Luce, ecc…) presenti nel diorama, dalla finestra
del Cenacolo è possibile scorgere Gesù Bambino adagiato in una mangiatoia,
un chiaro richiamo all'inizio della sua vita simbolicamente coincidente con
la sua fine.
Per quanti non lo sapessero, Via Gioberti si trova a circa 90 metri
scendendo dalla chiesa San Rocco e a circa 350 metri dalla Piazza Marconi,
da dove è raggiungibile facilmente in macchina o a piedi (salendo dalla
Torre dell’Orologio) in 2-3 minuti. Il consiglio è quello di raggiungerla
passeggiando attraversando i vecchi vicoli del centro storico.
La mostra, visitabile gratuitamente, ha il patrocinio del Comune di Grotte e
resterà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle ore 17.30 alle 22.00, fino
al 7 aprile 2013 (festa della Divina Misericordia).
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Crocifissione
Via Crucis |
26/03/2013 |
Musica. "The Art of the Basso
Buffo", in uscita il primo CD del M° Salvatore Salvaggio |
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Copertina |
L'annuncio viene da Tokio, dove il M° Salvatore Salvaggio si trova - insieme
alla moglie, la soprano Makie Nomoto - per partecipare, il prossimo 19
aprile nella "Tsuda Hall" della capitale giapponese, al
festival "Verdi & Friends". In anteprima mondiale il "Basso" grottese ha
comunicato la prossima uscita del suo primo CD musicale, edito
dall'etichetta discografica AMR CLASSICS.
“Salvatore
Salvaggio the Art of the Basso Buffo” è il titolo di copertina dell'album,
che contiene 10 arie tra le più celebri del
repertorio da Basso Buffo, accompagnate dall'Orchestra Filarmonica “Rossini”
diretta dal M° Luigi Sferrazza e dal Coro Filarmonico "Santa Cecilia" di
Agrigento diretto dal M° Alfonso Lo Presti. Per il M° Salvaggio non hanno
segreti le opere di Donizetti, Rossini, Cimarosa, Verdi. Anche se
giovane vanta un curriculum invidiabile: ha calcato con successo i più
importanti teatri italiani (tra cui "La Fenice" di Venezia, il "Rossini
Opera Festival" di Pesaro, il "G. Verdi" di Pisa, il Teatro del Giglio di
Lucca, il "Goldoni" di Livorno, il "Comunale" di Todi, il celebre Teatro del
"Maggio Musicale Fiorentino") ed internazionali (ricordiamo la "Minato Mirai
Hall" di Yokohama in Giappone, il "Leicester Square Teathre" di Londra, l’"Ermitage"
di San Pietroburgo in Russia). Tra le sue più recenti interpretazioni, il
"Don Abbondio" nei "Promessi Sposi" di Pippo Flora e Michele Guardì (un tour
italiano che lo ha visto impegnato per oltre un anno dal dicembre 2011) e un
concerto Lirico al Teatro dell’Opera di San Pietroburgo (nel maggio 2012).
La presentazione italiana del nuovo CD
“Salvatore
Salvaggio the Art of the Basso Buffo” è prevista per il 4 maggio, intanto
gli appassionati possono acquistarlo in prevendita dal sito dell'artista
salvatoresalvaggio.it.
Carmelo Arnone
26 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
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Nomoto e Salvaggio |
26/03/2013 |
Comune. In pagamento il
rimborso abbonamenti per gli alunni pendolari relativo all'anno scolastico 2011/2012 |
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Il Comune di Grotte informa che, a partire da giovedi 28 marzo 2013, saranno in
pagamento presso l'agenzia locale della Banca Monte dei Paschi di Siena i
seguenti contributi relativi agli alunni di scuola secondaria di 2°
grado (scuola superiore):
- rimborso degli abbonamenti per gli alunni pendolari relativi all'anno
scolastico 2011-2012.
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26/03/2013 |
Comune. Mercoledi Santo,
giorno di
chiusura per l'isola ecologica |
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Centro raccolta |
Domani, mercoledi 27 marzo (Mercoledi
Santo), il centro comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti,
chiamato comunemente "isola ecologica", rimarrà chiuso.
Il conferimento dei rifiuti ingombranti (televisori, frigoriferi,
lavatrici, altri vari elettrodomestici, brande, materassi e vario mobilio,
ecc...) è sempre possibile all'interno del cassone scarrabile posto nei pressi
dell'isola ecologica,
dato che per tale operazione non è richiesta la presenza di un operatore. Si
ricorda che il deposito dei rifiuti ingombranti è sempre vietato lungo le
vie cittadine ed accanto ai cassonetti. L'attività dell'isola ecologica
continuerà regolarmente a partire da giovedi 28 marzo.
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26/03/2013 |
Pasqua 2013. "Prendi la tua croce
e seguimi", rappresentazione nella chiesa della Madonna del
Carmelo |
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Guarda il video
Vedi le foto |
Atmosfere apparentemente cupe, quelle che introducono
"Prendi la tua croce e seguimi", l'ultimo lavoro di Filippo La Mendola e
Monica Bellavia rappresentato domenica 24 marzo nella chiesa Madonna del
Carmelo in Grotte.
Continue provocazioni dell'avversario di Dio, contro la fede pura ed
indefettibile dei discepoli di Cristo Crocifisso. Al suono di "Dio è morto"
sembra inevitabile la vittoria del male, eppure, "sperando contro ogni
speranza" in Colui che si è fatto "pane e vino", le forze degli inferi non
prevarranno. Ai discepoli di allora, come a quelli di oggi, non resta che
prendere la propria croce e seguire Lui, perché "in ciò che noi crediamo...
Dio è risorto!".
Più che una "sacra rappresentazione" è stato un momento di preghiera vissuto
in modo differente dal solito: con immagini, suoni, drammatizzazioni,
effetti scenici e con la spontaneità dei giovani interpreti (e dei
giovanissimi "apostolini").
Carmelo Arnone
26 marzo 2013 Pubblichiamo il video integrale (riprese di © Associazione
Culturale "Punto Info") e alcune immagini della rappresentazione (69 foto di
© Salvo Lo Re "President").
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Manifesto |
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"Prendi la tua croce e seguimi" (Foto) |
"Prendi la tua croce e seguimi" (Video)
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25/03/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Mercoledi 27 marzo - MERCOLEDI SANTO
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, celebrazione delle Prime Confessioni.
Giovedi 28 marzo - GIOVEDI SANTO
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, celebrazione della Santa Messa "In Coena
Domini" e presentazione dei ragazzi di Prima Comunione accompagnati dai
padrini di battesimo;
- alle ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, celebrazione della Santa
Messa "In Coena Domini" e presentazione dei ragazzi di Prima Comunione
accompagnati dai padrini di battesimo;
- alle ore 22.00, in chiesa Madre, Veglia Eucaristica;
- alle ore 22.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia Eucaristica.
Venerdi 29 marzo -VENERDI SANTO
- è giorno di digiuno ed astinenza;
- alle ore 16.30, in chiesa Madre, Solenne Liturgia della Passione e Morte
del Signore;
- alle ore 22.00, processione dell'Urna, preghiera animata dalla parrocchia
Madonna del Carmelo;
- alle ore 23.00, processione dell'Urna, preghiera animata dalla parrocchia
San Rocco;
- alle ore 24.00, processione dell'Urna, preghiera animata dalla parrocchia
Santa Venera (chiesa Madre).
Sabato 30 marzo - SABATO SANTO
- alle ore 22.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia Pasquale (durante
la liturgia sarà amministrato il sacramento del battesimo ad un adulto,
insieme ai sacramenti della Cresima e della Prima Comunione);
- alle ore 23.00, in chiesa Madre, Veglia Pasquale.
Domenica 31 marzo - PASQUA DI RESURREZIONE
- alle ore 02.00 entra in vigore l'ora legale (spostare le lancette
degli orologi in avanti di un'ora);
- alle ore 11.00, in chiesa Madre, Santa
Messa.
- alle ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa
Messa.
- alle ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa
Messa.
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25/03/2013 |
Denaro. Quanti sono e come
vengono impiegati i soldi pubblici per la Pasqua di Grotte 2013 |
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Ogni anno l’Amministrazione comunale destina per lo
svolgimento delle attività legate alla festa di Pasqua - la più importante
delle manifestazioni grottesi - una determinata quota delle finanze locali.
Vi sono anni in cui questa quota risulta ridotta ed altri in cui la relativa
disponibilità aumenta. Per la realizzazione delle manifestazioni della
Settimana Santa 2013, la Giunta Municipale nella seduta del 7 marzo
(presenti il sindaco Paolo Pilato, l’assessore Antonino Caltagirone e
l’assessore Stefano Todaro; assenti gli assessori Mariella Criminisi e
Rosario Vizzini) ha assegnato una somma complessiva di euro 30.850,00.
Anche se il bilancio 2013 è in fase di formazione, la somma può essere
utilizzata per intero dato che si tratta di “spesa non frazionabile”.
Queste nel dettaglio le voci di spesa nelle quali sarà ripartita la somma
(gli importi sono comprensivi di IVA):
Euro 4.500,00 per la fornitura e collocazione di archi e luci, a
cura della ditta “L’Artistica Luminaria” Badami S.r.l. di Misilmeri (PA);
Euro 4.500,00 per il noleggio dell’impianto di amplificazione;
Euro 2.800,00 per le esecuzioni delle 2 bande musicali (di cui
euro 2.500,00 al Complesso bandistico “V. Bellini” per le esecuzioni
musicali nelle processioni del Giovedi e Venerdi Santo e per l’Incontro
della Domenica di Pasqua);
Euro 5.000,00 per la rappresentazione delle “Recite”, a cura
dell’Associazione Gruppo dei Giudei “A. Infantino”;
Euro 3.650,00 per lo spettacolo musicale, a cura della band
“Pausando” di Canicatti;
Euro 2.500,00 per i giochi pirotecnici;
Euro 1.000,00 per il pagamento dei diritti SIAE;
Euro 600,00 per il noleggio di 9 accumulatori energetici portatili
(batterie) per l’illuminazione dell’Urna e dell’Addolorata, a cura del sig.
Spitali Antonino;
Euro 1.000,00 per l’acquisto di targhe e locandine;
Euro 500,00 per il noleggio di bagni chimici;
Euro 800,00 per la mostra “Mistero di Croce e di Luce”, a cura di
Calogero Miceli;
Euro 2.000,00 per la realizzazione del progetto di documentazione
fotografica “Luogo Comune”, a cura di Franco Carlisi;
Euro 1.000,00 per la promozione della Pasqua 2013 tramite interviste
realizzate da Aristotele Cuffaro da inserire nel telegiornale dialettale "U
Tiggì" sull’emittente Agtv di Agrigento, a cura dell’Ass. Cult. Teatrale
“Nino Martoglio”;
Euro 2.000,00 per la proiezione del docufilm “Duduk”, a cura
dell’Associazione “Artesia”.
Da notare che il totale delle somme ripartite ammonta ad euro 31.850,00,
dunque 1.000,00 euro in più rispetto ai 30.850,00 assegnati
complessivamente; è probabile che si tratti di un semplice errore formale,
risolvibile con una opportuna integrazione o con la rimodulazione di alcune
delle voci di spesa elencate.
Carmelo Arnone
25 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
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25/03/2013 |
Pasqua 2013. Personaggi ed
interpreti delle rappresentazioni della Settimana Santa |
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Manifesto |
Con impegno e dedizione encomiabili, i giovani
dell’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino” continuano a portare
avanti la secolare tradizione grottese delle “Recite” di Pasqua. Hanno
iniziato le estenuanti prove subito dopo l’Epifania, e le hanno concluse lo
scorso sabato. La prima rappresentazione nella quale si sono cimentati è
stata quella di ieri, Domenica delle Palme, con l’Ingresso di Gesù a
Gerusalemme. Mercoledi Santo, in Piazza Marconi, vedremo Domenico Vizzini e
Annamaria Apa interpretare i ruoli di Gesù e Maria, nel “Commiato tra il
Figlio e la Madre”. Il giorno successivo, Giovedi Santo, i giovani
rappresenteranno “L’Ultima Cena”, “L’Arresto di Gesù”, il “Rinnegamento di
Pietro” e la “Morte di Giuda”. Il Venerdi Santo, dopo il “Processo e
condanna di Cristo”, da Piazza Marconi al Calvario avranno luogo “Li Caduti”
(la tradizionale via crucis interpretata con parole, gesti e cadenze
immutati negli anni). Nel pomeriggio dello stesso giorno, al Calvario, ai
piedi della croce saranno rappresentate “Li Rieciti”. Infine la Domenica di
Pasqua, la festosa commemorazione dell’Incontro tra Maria e il Risorto. Da
non dimenticare l’accompagnamento delle due processioni dell’Urna: quella
breve del Giovedi Santo dalla chiesa Madre al Calvario, e quella completa
del Venerdi Santo dal Calvario – percorrendo le vie principali del paese –
sino al rientro in chiesa Madre. Un piccolo ma significativo ruolo hanno “i
Giudei” anche durante la Veglia di Pasqua; al momento della risurrezione,
con gran fragore i soldati romani cadono per terra inermi.
Sono davvero numerosi i giovani impegnati, a vario titolo, durante la
Settimana Santa; riportiamo i nomi dei personaggi e interpreti delle Recite:
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Gesù: Domenico Vizzini
Pietro: Silvio Salvaggio
Giovanni: Fabrizio Lazzaro
Giacomo: Alessandro Arnone
Giuda: Michelangelo Vizzini
Centurione: Andrea Fiducia
Stelle: Giuseppe Messina
Rubnit: Fabio Cipolla
Putifar: Giovanni Agnello
Nitzech: Gioacchino Cutaia |
Caifas: Giovanni Carlisi
Malco: Giacomo Vaccarello
Raban: Giuseppe Costanza
Misandro: Maurizio Neglia
Longino: Antonio Vella
Giuseppe: Antonio Miceli
Nicodemo: Giovanni Agnello
Maria: Annamaria Apa
Veronica: Alessandra Vizzini
Maddalena: Assunta Villardita |
Pilato: Salvatore Infantino
Quintilio: Giuseppe Infantino
Simon Celidio: Antonio Todaro
Simon Lebbroso: Alfonso Castiglione
Cireneo: Gabriele Maida
Barabba: Salvatore Todaro
Popolano 1: Michele Zaffuto
Popolano 2: Calogero Busuito
Popolano 3: Antonio Mazzara
Popolano 4: Gero Miceli |
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E’ doveroso ricordare, complessivamente, tutti i componenti “anziani” ed il
direttivo dell’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino”, per la
guida che sanno dare ai più giovani e per la costanza con la quale
s’impegnano a tramandare le tradizioni pasquali di Grotte.
Carmelo Arnone
25 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
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24/03/2013 |
Pasqua 2013. Rievocazione
dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme |
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Guarda il video
Vedi le foto |
La rievocazione storica dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme, rappresentata
dai giovani dell'Associazione Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino" di
Grotte, è la prima delle numerose "Recite" che caratterizzano la Settimana
Santa di questa cittadina.
Dalla prima mattinata della Domenica delle Palme, il piccolo corteo, con
Gesù in groppa ad un asino, gli apostoli, le pie donne e un manipolo di
soldati romani, attraversa le vie del paese - addobbate in precedenza da
fronde di palma - fermandosi in alcuni luoghi per mettere in scena la
"recita". La rappresentazione più importante, e conclusiva, è quella che si
svolge in Piazza Marconi, di fronte ad un numeroso pubblico che
letteralmente "assedia" i personaggi. L'amplificazione consente di seguire
distintamente ogni parola, ogni singola battuta più volte provata nelle
lunghe settimane di preparazione. E così le intonazioni, le cadenze, i gesti
vengono riproposti esattamente come richiede la tradizione locale. Al
termine della rievocazione, tutti gli interpreti, insieme ai fedeli, fanno
ingresso in chiesa Madre per partecipare alla Santa Messa nella quale
saranno benedette le palme ed i ramoscelli d'ulivo.
Carmelo Arnone
24 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo il video integrale (riprese di © Associazione
Culturale "Punto Info") e alcune immagini della manifestazione (59 foto di © Salvo Lo Re "President").
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Ingresso di Gesù a Gerusalemme (Foto) |
Ingresso di Gesù a Gerusalemme (Video)
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24/03/2013 |
Iniziative. Ammissione dei
nuovi musicisti nel Gruppo dei Tamburinari "Herbessus" |
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Vedi le foto |
Nato qualche anno fa, quasi per caso, il gruppo dei Tamburinari "Herbessus"
giorno dopo giorno ha continuato ad attirare le simpatie dei cittadini e ad
esercitare una particolare attrazione verso i più piccoli. A seguito delle
numerose richieste di adesione e dopo un periodo di "tirocinio" sotto la
guida del direttore Fabrizio Lazzaro, finalmente anche i nuovi hanno fatto
ufficialmente il loro ingresso nel gruppo. In un clima di serenità
"familiare", alla presenza di genitori, parenti ed amici, i nuovi
"tamburinari" accompagnati dai "padrini" hanno effettuato la tradizionale
"bevuta" (per i più piccoli il vino viene sostituito da coca-cola).
Come da tradizione, non poteva mancare il taglio della torta "a tema".
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (52 foto
di © Salvo Lo Re "President").
Ammissione dei nuovi Tamburinari (Foto)
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24/03/2013 |
Chiesa. Celebrata la
Giornata del Malato in chiesa Madre |
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Vedi le foto |
Lo scorso sabato 16 marzo, all'interno del programma del triduo in onore
di San Giuseppe, è stata celebrata nella chiesa Madre di Grotte la "Giornata
del Malato", con una Santa Messa solenne presieduta dall'arciprete
padre Giovanni Castronovo e concelebrata da padre Giuliano Mokasse. A tutti
gli ammalati gravi è stato conferito il sacramento dell'Unzione degli
Infermi. Al termine della celebrazione liturgica, nella chiesa Madre, si è
svolto un momento di convivialità. Il supporto agli ammalati non
autosufficienti (trasporto e sistemazione) è stato assicurato gratuitamente
dai volontari della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale".
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (69 foto
di © Salvo Lo Re "President").
Celebrazione della Giornata del Malato (Foto)
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Manifesto |
24/03/2013 |
Lingua. "Agli amici
lettori 3"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa
dal prof. Calogero Agnello, sulla
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo
"Agli amici lettori 3.
L’analisi dell’evolversi del problema, ora che siamo
arrivati ai secoli a noi più vicini, ci fa subito supporre
che il popolo se la sia cavata sempre allo stesso modo. Ha
usato cioè le stesse armi di cui fosse in possesso: NOME e…
Alla fantasia popolare, libera da vincoli di protocolli
ufficiali o leggi impositive, quando ne fu richiesto, fu
sempre aperta la porta del proprio ingegno inventivo. Di
necessità fecero virtù ed alla pochezza culturale
sopperirono con i nomi, nelle vesti di COGNOMI, di tutti
quegli oggetti, paesi di provenienza, caratteristiche
fisiche o segni fisici personali: tutti espedienti di cui
doveva servirsi anche l’Ufficiale dello stato/potere per
assegnare un cognome al cittadino che si presentava per
denunciare un nuovo nato, che veniva da un paese vicino e
che talvolta non era forse nemmeno in grado di dichiarare il
proprio.
Nascono così cognomi come Catania, Messina, Palermo,
Ragusa, Siracusa, Trapani, Girgenti, Caltagirone,
Morreale etc. oppure: Curto, Bosco, Rossi, Verde e Lo Verde,
Bianco, Nero, Coscialorda (poi cambiato in Cottalorda),
Picone, La Mastra, Infantino (di chiara origine Spagnola)
etc.
Avviene a poco a poco che i rappresentanti della legge
abbandonino, diremmo, le scelte di carattere più culturale e
seguano forse anche per impreparazione (pochissimi dovevano
avere un minimo di cultura) ciò che offre il mondo reale;
non per niente ci sono, in certe zone, gli Esposito (la
mancanza assoluta di fantasia e/o forse anche un marchio con
cui si voleva segnare, a priori, il nato da situazioni
illegali).
Al popolo non dovette essere di aiuto un cognome, a
volte lontano anche dai suoni propri del proprio linguaggio,
e nasce quello che potremmo definire il “fai da te”. Per
indicare una persona con la quale si stava più spesso in
contatto si coniava un surrogato, una ingiuria e non
sempre per dileggiare o prendere in giro o per semplice
disprezzo ma semplicemente, è una mia personalissima
supposizione, per comodità, per semplicità, perché era più
facile dare dei dati su quella persona.
Accanto al cognome ufficiale che ognuno aveva (e questo
quando un po’ di ordine poté essere stabilito) cominciarono
a diffondersi le Ingiurie.
L’ingiuria, e questo soprattutto nel nostro meridione
ed in particolare negli ambienti agricoli più piccoli dove i
contatti sono più frequenti, diventa la stampella necessaria
che facilita le relazioni. L’ingiuria evidenzia, sottolinea,
suggerisce taluni aspetti della personalità ed aiuta a
distinguere i vari ceppi familiari aventi lo stesso cognome.
Per muoverci nel nostro stesso ambiente, noi ci
troviamo, e spesso, di fronte a cognomi che
inglobano diversi ceppi. E’ già assodato che i cognomi sono
nati in una certa maniera ma quando da un capo-famiglia già
marchiato nascevano tanti figli maschi e questi a loro volta
avevano altri figli cosa succedeva? Al cognome o al nome di
ogni elemento che mostrava le caratteristiche nuove (di
natura caratteriale economiche o sociali) venivano aggiunte,
accoppiate “ingiurie”.
A Grotte abbiamo cognomi che veicolano diversi Ceppi o
famiglie o clan che si distinguono dalle altre e che
nell’evolversi della società hanno finito per distinguersi
le une dalle altre tanto da non evidenziare alcun rapporto
di parentela o, nei più anziani, ricordi flebili di lontane
parentele.
Gli Agnello sono tra i più numerosi; ma il cognome
originario si è diviso in una miriade di ceppi
evidenziati dalle ingiurie assurte al ruolo di Soprannomi.
Li Capputtuna, li Pittinè, li Stanzillà, li Piriddri, per
citarne solo alcuni, sono la prova di questa necessaria
evoluzione. Vedremo che sono diversi i cognomi che inglobano
ognuno diversi ceppi distinguibili proprio dai soprannomi.
A questo punto possiamo affermare che l’Ingiuria
assurge al ruolo di utile soprannome e siamo già al grande
passato. Avevamo detto che presso i Romani la struttura del
nome era:
prae-nomen nomen cum-nomen
sur-nomen
e noi siamo tornati a
Isidoro Agnello Pittinè l’Arraggiatu
(è un nome inventato).
Isidoro porta il cognome Agnello, però appartiene al
ceppo dei Pittinè e in più, per il suo carattere irascibile,
viene chiamato l’Arraggiatu. Al cognome moderno viene
aggiunto un altro nome (soprannome) per concludere con
quello più personale della ingiuria.
A titolo di cronaca mi risulta che a Chioggia dove due
cognomi sono diffusissimi e creano problemi di
riconoscimento anche sui documenti, è stato autorizzato, nei
documenti appunto l’uso del Cognomen (soprannome del ceppo).
E’ come se quelle “famiglie “avessero due cognomi.
Naturalmente questo si è sviluppato fino ad un passato
piuttosto remoto. Questo processo ormai penso, è stato
arrestato dagli Ordinamenti dello Stato e
soprattutto dall’evoluzione culturale, dal progressivo
alzarsi del livello di alfabetizzazione, dalla televisione e
dall’atmosfera generale del Meridione (un po’ di riscatto
qui c’è stato). Pare, comunque che tra i giovani continua,
ma con altro spirito, il gusto di affibbiare “ingiurie”.
Ormai manca, però, il brodo di coltura e quindi restano come
fenomeni contingenti e di breve respiro.
La prossima volta proporremo il quadro dei cognomi e
dei soprannomi-ingiurie più diffusi".
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Lillo Agnello
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E' possibile inviare notizie sulla raccolta dei soprannomi all'indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
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24/03/2013 |
Musica. "Rock and Roll"; "Emozionando
sempre +", rubrica di Filippo Baldo |
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di
Filippo Baldo |
EMOZIONANDO SEMPRE +
ROCK AND ROLL
Siamo negli anni ’50, dopo la seconda guerra mondiale, un periodo
particolarmente significativo ed innovativo per la storia della musica,
nascono infatti nel secondo dopoguerra in America tanti generi musicali
capaci di condizionare non solo la musica leggera in voga in quel
momento, ma anche di far nascere nei giovani americani, in cerca di libertà,
un forte desiderio di cambiamento.
Si cercano nuovi stili di vita e si abbandonano le
regole e le consuetudini che da sempre irretivano la società americana.
E’ d’obbligo ricordare la figura di un grande della
musica leggera americana: Bill Haley.
Il pioniere del Rock and roll, genere musicale che
nasce da un suo fondamentale brano, una canzone che fece il giro del mondo
intitolata:
ROCK AROUND THE CLOCK.
Nasce il Rock and roll, con la canzone di
Bill Haley vengono ripresi i canoni del blues modificati, nel senso che la
canzone viene eseguita più velocemente.
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Bill Haley |
Chuck Berry |
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E’ stato un brano innovativo che ha subito conquistato il mondo, si è
diffuso rapidamente ed accolto sia dalle nuove generazioni che da chi era
avanti negli anni.
Viene lanciato un genere musicale troppo innovativo,
diverso dal vecchio blues, un nuovo sound con una ritmica
accentuata, che era in grado di sprigionare impensabili energie anche a
persone adulte.
“Tutti in pista”, nonni, figli e nipoti, spinti
da un’irrefrenabile voglia di ballare, tre generazioni attente in maniera
scrupolosa alle coreografie costruite su questo nuovo genere musicale ultra
ritmato.
La nascita del rock and roll, che significa “dondola e
rotola”, è stata un’innovazione di risonanza internazionale, è il risultato
della fusione del rhythm and blues con country and western.
Bill Haley è stato definito il primo re ed il padre del
rock and roll.
In questo periodo emergono tanti indimenticabili
artisti: Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Little Richard.
In questa atmosfera spumeggiante entrava con prepotenza
la figura di Elvis Presley, un personaggio molto discusso che, attraverso i
suoi provocanti movimenti del bacino, turbava le notti insonni di molte
ragazze americane. E’ dal suo ammirato movimento pelvico che nasce
l’appellativo:
“Elvis the pelvis in the Memphis”.
I media di allora accusarono il cantante di corrompere,
attraverso il suo modo di ballare, la sana gioventù americana, e questo,
invece di ostacolarlo, lo ha aiutato. L’ingresso della musica rock and roll nel
mondo moderno sconvolge le abitudini e i ritmi degli americani.
Non si dimenticano facilmente le scene di isteria
degli adolescenti che in massa assistevano ai suoi concerti.
In pochi anni Elvis diventa una star internazionale e
gli viene riconosciuto il titolo di “The King”, basta pensare al
grande successo internazionale di: “Good
rocking’ tonight”, “Mystery
train” o “Baby let’s
play house”.
Queste canzoni gli hanno dato la possibilità di far
conoscere il suo grande talento musicale e di creare un nuovo mito.
Ricordiamo ancora tra i sui grandi successi: “Love
me Tender”, “All
shook up” e “Don’t
be cruel”.
Con questi brani Elvis Presley ha eclissato quasi
tutti i cantanti in voga fino ad allora.
Lo riportano i giornali di quel periodo, per la canzone
“Love me Tender”, sebbene ancora non in distribuzione, vista la grande
richiesta, la casa discografica RCA dovette accettare le prenotazioni e
rivolgersi ad altre case discografiche (Decca, Capitol, MGM) per essere
aiutata nella produzione.
Elvis si è avvicinato anche ad altri generi musicali
come per esempio al country, ma il rock and roll restava sempre il
suo genere preferito.
Negli anni ’70 comincia il suo declino, pensate che nel
1974 non ha inciso nemmeno un disco.
Il suo aspetto fisico era cambiato: ingrassato e
visibilmente stanco.
Inizia il suo declino, aumentano le critiche negative e
i suoi numerosissimi fans lo abbandonano.
Da noi negli anni ’50, il festival di Sanremo dava
prestigio alle nostre canzoni, tipicamente melodiche e prive di ritmo.
Dietro l’angolo, però, c’erano le nuove tendenze musicali, provenienti dal
mondo anglosassone, che erano pronte ad entrare nella nostra realtà e a
cambiare il nostro gusto musicale.
Il nuovo genere musicale e i nuovi arrangiamenti furono
accolti dal pubblico italiano, anche perché diversi cantanti
italiani sposarono questo nuovo modo di fare musica: Little Tony, Bobby Solo
e anche Celentano.
Nel dopoguerra, spirava un vento nuovo nella società
americana, non erano più evidenti come prima le barriere tra diversi ceti
sociali; cambia lo stile di vita e grazie ai mezzi di comunicazione le gente
comincia ad aspirare allo stesso tenore di vita e ad avere gli stessi gusti
musicali; è un periodo in cui i nuovi generi musicali evidenziano la
trasformazione della società.
I nuovi autori di musica inventano melodie con evidenti
dissonanze, nascono tanti movimenti culturali e musicali.
Nasce il Futurismo, l’Espressionismo ed il Neoclassicismo.
Il primo abbandona le vecchie regole ed al suono
preferì il rumore.
Con il secondo movimento nasce la musica seriale, la
dodecafonia, cioè la divisione della scala armonica in 12 semitoni, tutti di
uguale importanza.
Infine con il Neoclassicismo si guarda al passato e si
cerca di recuperare le vecchie forme musicali adeguandole alle novità del
periodo.
Negli anni ‘50 lo sviluppo economico degli Stati Uniti
d’America convinceva tanti giovani a lasciare la loro terra di origine per
emigrare in questo ricco paese e magari a fermarsi nella “grande mela” dove
c’erano tante opportunità di lavoro.
A New York erano presenti tanti gruppi musicali, ma
sono stati i musicisti jazz che hanno chiamato questa città “la grande
mela”, dicevano che suonare in periferia era come
suonare sui rami, mentre suonare nel centro di New York era come suonare
nella grande mela. Manhattam era chiamata “big apple”.
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Non posso non pensare a tanta povera gente che per motivi economici
lasciva la sua terra per essere catapultata in una realtà che era
caratterizzata da principi, consuetudini, atteggiamenti, usi e costumi
completamente diversi dai nostri.
Negli anni '50-'60 l’economia americana aveva raggiunto
risultati impensabili, specialmente per noi del sud.
I salari alti consentivano di vivere in maniera agiata.
Le case erano curate nei minimi particolari, molte
avevano già in quel periodo “la iarda”, come dicevano gli italo-americani,
ovvero il tappeto erboso.
La tranquillità economica e la sicurezza di un posto di
lavoro creavano le condizioni, anche per i nostri antenati d’America, per
accettare di buon grado le diverse e nuove sonorità. Gli italo-americani
dimenticavano, almeno apparentemente, le loro origini. Preferivano ballare
il rock and roll e così, soprattutto i giovani, riponevano nel cassetto
il tango e la mazurka.
Si lasciava l’Italia, si lasciavano gli amici, i
parenti, si lasciava in Sicilia “la Vaneddra”, pavimentata da un
antico “giacatu” (stradine del centro storico pavimentate con piccole
pietre), arricchita dallo sterco di muli o di asini, dove le galline
vivevano indisturbate e dove solo il chicchirichì dei galli o
l’abbaiare dei cani interrompeva il triste silenzio del mattino.
“Dondolando e rotolando” il rock and roll creò
in tutto il mondo le basi per innovare i gusti musicali e uniformarsi
al mondo anglosassone.
E’ stato un genere musicale che, anche se contrastato e
combattuto sin dalla nascita, ha profondamente modificato la cultura del
mondo occidentale, non a caso viene collegato al sesso e alla droga.
Ricordiamo il cantante britannico Ian Dury che ha
portato al successo la canzone:
Sex and Drugs and Rock'n'Roll.
Il rock and roll non morirà mai perché si adatta ai cambiamenti, e ritornerà
sempre, magari con un vestito nuovo, ad emozionarci ed accompagnarci nella
vita di tutti i giorni. |
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Dopo sessant’anni continuiamo ancora ad ascoltare il sound |
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
20/03/2013
Marco Mengoni è per la terza volta al primo posto.
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
L’essenziale
2)
I see you
3)
I Follow Rivers
4)
Scream and shout
5)
Sotto casa
6)
Ho hey
7)
Pompeii
8)
Se si potesse non morire
9)
Thrift shop
10)
What I might do |
Marco Mengoni
Jutty Ranx
Lykke Li
I.Am / Britney Spears
Max Gazzè
Lumineers
Bastille
Modà
Macklemore / Ryan Lewis / Wanz
Ben Pearce |
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Filippo Baldo
24 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
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24/03/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(12); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 12)
Parabole.
Parabola n°
1
La suoru
di San Pietru
San Pietru aviva 'na suoru.
Un juornu sta so suoru ì ni lu frati e ci dissi: “San Pietru, mi vuogliu
maritari”.
San Pietru, ca nun faciva nenti, senza avirisi cunsigliatu prima cu lu
Signuruzzu, ì ni lu Signuri e ci dissi: “Signuri, ma suoru si voli maritari”.
Lu Signuri ci arrispunnì: “Maritamula!”.
Dopu na puocu di tiempu la fimmina ristà viduva e turnà ni so frati: “San
Pietru, mi vuogliu maritari!”.
San Pietru ì ni lu Signuri: “Signuri, ma suoru si voli maritari!”.
E lu Signuri: “Maritala!”.
Passà n'antra puocu di tiempu e la suoru di San Pietru ristà arriè viduva.
Turnà ni San Pietru e ci dissi: “San Pietru, mi vuogliu maritari”.
San Pietru turnà pi la terza vota ni li Signuri: “Signuri, ma suoru si voli
maritari”.
E lu Signuri: “Maritasi”.
Tuttu chissu significa ca sulu lu primu matrimoniu è binidittu di Diu.
(Grazia Gianforcaro 60 anni fa).
Traduzione.
La sorella
di San Pietro
San Pietro aveva una sorella.
Un giorno questa sua sorella andò da suo fratello e gli disse: “San
Pietro,mi voglio sposare”.
San Pietro che non faceva niente senza prima essersi consigliato col
Signore, si recò da Lui e Gli disse: “Signore, mia sorella si vuole
sposare!”.
Il Signore gli rispose: “Sposiamola!”.
Dopo un po' di tempo la donna rimase vedova e tornò da suo fratello: “San
Pietro, mi voglio sposare”.
San Pietro tornò dal Signore: “Signore, mia sorella si vuole sposare!”.
E il Signore: “Sposala”.
Passò ancora un altro po' di tempo, e la sorella di San Pietro rimase
nuovamente vedova.
Tornò da San Pietro e gli disse: “San Pietro, mi voglio sposare!”.
San Pietro tornò per la terza volta dal Signore: “Signore, mia sorella si
vuole sposare!”.
E il Signore: “Che si sposi!”.
Tutto questo significa che solo il primo matrimonio è benedetto da Dio.
Parabola n°
2
Sogiaru
e nora
C'era na vota un cristianu maritatu cu du figli.
Siccumu so pà era viecchiu, ddru cristianu pinzà di mintisillu dintra.
E accussì fici.
La muglieri però nun lu vuliva piedi piedi, picchì nun si sintiva libira e
ogni juornu diciva a lu maritu: Ti pari picca ca i cummattu cu du figli
picciliddri ca hannu bisuognu di adenzia in continuazioni se no appena ti
giri ti la cumminanu? Ora mi tocca cummattiri anchi cu tò pà, cuomu si m'avissi
maritatu cu iddru e no cu tia! E iu nun haiu cchiù abbientu! E può parlamu
chiaru, si ti lu puorti ni l'ospiziu, ddrà si la po' passari meglia, pirchì
si anchi iu ci vulissi dari adenzia, tiempu nun haiu. Perciò vidi c'affari!
Na jurnata lu puvirieddru, stancu di tutti ddri paroli ca ci diciva la
muglieri, dicisi di iri a lassari a so pà ni l'ospiziu.
Si lu carricà 'ncapu li spaddri e partì di prima matina.
Prima di arrivari a li stuoccura, si stancà e si vonzi arripusari.
Perciò pusà a so pà 'ncapu na rocca e iddru s'assittà 'ncapu un limmitu.
- Talìa cca chi cumminazioni - ci dissi allura so pà a lu figliu, - puru iu
quannu ivu a lassari a ma pà a l'uspiziu m'arripusavu 'ncapu stu limmitu -.
- Chi dicisti? T'arripusasti 'ncapu stu limmitu? Allura a mia a va finiri
midemma accussi! Sa chi ti dicu, pà? Acchiana arriè ca ni turnamu intra e si
ma muglieri parla ancora, ci rumpu lu mussu! (Grazia Gianforcaro).
Traduzione.
Suocero e
nuora
C'era una volta un signore
sposato con due figli.
Poiché suo padre era un po' vecchio, quel signore pensò di portarselo a
casa.
E così fece.
La moglie, però, non lo voleva tra i piedi, perché non si sentiva libera, e
ogni giorno diceva al marito: Ti sembra poco che io combatto con due figli
piccoli che hanno bisogno di aiuto in continuazione se no, appena ti giri,
te la fanno? Ora mi tocca combattere anche con tuo padre, come se mi fossi
sposata con lui e non con te. Io non ho più riposo. E poi parliamoci chiaro,
se te lo porti all'ospizio, là può stare meglio, perchè se io gli volessi
dare aiuto non ne avrei tempo. Perciò pensa a quello che devi fare.
Un giorno il pover'uomo, stanco di tutti i discorsi che gli faceva la
moglie, decise di andare a lasciare suo padre all'ospizio.
Se lo caricò sopra le spalle e partì di buon mattino.
Prima di arrivare alle curve, si stancò e si volle riposare.
Perciò depose suo padre sopra una pietra e lui stesso si sedette sopra un
muretto.
- Guarda che combinazione - disse allora suo padre al figlio - pure io
quando sono andato a lasciare mio padre all'ospizio mi sono riposato sopra
questo muretto.
- Cosa?
Ti sei riposato sopra questo muretto? Allora a me finirà pure così! Sai cosa
ti dico papà? Sali di nuovo sulle mie spalle ché si torna a casa, e se mia
moglie parlerà ancora, le romperò la faccia.
Parabola n°
3
Ognunu
vidi cu li so uocchi
C'era na vota a Grutti un omu ca si marità cu na
fimmina ladia, ma accussì ladia ca ci vuliva curaggiu sulu a talialla.
Era vasciuliddra, sciancata e china di varba.
L'amici na jurnata ci dissiru: “Ma nsumma don Pepè, nun avivavu cchiù unni
iri a dari lu mussu, ca vi istivu a pigliari na fimmina ca è cchiù ladia di
li cani?”.
Don Pepè ci arrispunnì: “Livatimi l'uocchi a mia e mintitivilli vantri, allura
v'addunati ca Rusineddra è beddra assà”. (Raimondo Luparello)
Traduzione .
Ognuno vede
attraverso i propri occhi
C'era una volta a Grotte un uomo che si sposò con una
donna brutta, ma così brutta che ci voleva coraggio solo per guardarla.
Essa era bassina, storpia e con la faccia piena di barba.
Gli amici un giorno gli dissero: “Ma insomma don Pepè, non avevate più dove
andare a sbattere il muso, che vi siete presa una donna che è più brutta dei
cani?”.
Don Pepè rispose loro: “Cavatemi i miei occhi e metteteveli voi, allora
vedrete che Rosina è molto bella!”.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 24 marzo 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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23/03/2013 |
Pasqua 2013. "Luogo
Comune",
progetto fotografico di Franco Carlisi |
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Manifesto |
“I luoghi vengono sempre rappresentati attraverso
l’imponenza delle loro strutture architettoniche espressione di una
grandezza e di un fasto accessibili a pochi. Questo progetto vuole
rappresentare democraticamente il nostro paese attraverso i volti dei suoi
abitanti; tracciare, registrando l’impronta del nostro viso, la mappa di un
comune sentimento di appartenenza”.
Questo in sintesi è il cuore di “Luogo Comune”, un progetto teso a
costituire una sorta di mappa identitaria del paese a partire dalle
fotografie dei suoi abitanti, basandosi sul concetto che “i luoghi sono
chi li vive e non possono identificarsi diversamente”.
Ideato da Franco Carlisi e finanziato dal Comune di Grotte, il progetto vede
la propria realizzazione durante il periodo pasquale, con la ripresa di
fotografie eseguite in piazza (in una "sala posa" allestita per l'occasione)
aventi come soggetti, singoli, famiglie, gruppi e quanti vorranno aderire.
Al termine delle riprese, le fotografie saranno raccolte in un DVD che sarà
integrato con immagini risalenti al dopoguerra e provenienti dall’atelier
dalla signora Boscarino. In tal modo si riuscirà a tramandare alle
generazioni future l'idea di come eravamo e chi eravamo, con l'ausilio delle
immagini.
E' chiaro che non si tratta di scattare ritratti e di venderli sul posto
ma di dare la possibilità a chiunque, facendosi fotografare, di contribuire
a realizzare questa sorta di sentimento di appartenenza espresso attraverso
tante facce dei nostri concittadini.
Il progetto inizierà mercoledi 27 marzo, alle ore 19.00, e si protrarrà nei
giorni 28, 29 e 31. Il set fotografico sarà allestito di fronte la chiesa
del Purgatorio.
Il titolo dell’iniziativa, "Luogo Comune", non è da intendersi in senso
figurato ma in senso letterale: un luogo che ci accomuna; come costruire il
sentimento di appartenenza a partire dalle immagini.
Nella modalità di ripresa delle foto, dovrebbe essere possibile realizzare
una specie di autoritratto, fornendo il soggetto ritratto di un telecomando
col quale azionare lo scatto, in modo che non ci sia la “retorica” del
fotografo che dica dove e come mettersi. Immagini fotografiche scattate
nella libertà assoluta, nella quale ognuno può autorappresentarsi come
ritiene meglio.
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23/03/2013 |
Lettere. "Samara non
appartiene al Tatarstan"; di Pietro Mazzarisi |
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Riceviamo e
pubblichiamo.
"Gentile redazione,
Samara, la città che (come
apprendo dal sito) ospita la mostra fotografica dell'apprezzatissimo
Franco Carlisi, non si trova né appartiene al Tatarstan.
Samara è il capolugo dell'omonima Oblast' (che in italiano si tradurrebbe
"regione"), l'Oblast' di Samara appunto.
Appartiene alla stessa Oblast' anche la città di Togliatti.
Il Tatarstan, invece, è una Repubblica autonoma della Federazione russa.
La Federazione russa si suddivide in 83 soggetti federali: Repubbliche,
Oblast', Kraj, città federali e circondari autonomi.
Saluti da Mosca". |
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Pietro Mazzarisi
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23/03/2013 |
Pasqua 2013. "Duduk",
docufilm per la Pasqua del Dio Vivente 2013; un progetto di Giovanni
Volpe |
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Locandina |
Dal
23 al 26 marzo, alle ore 18.30 presso il Centro Polifunzionale San Nicola,
proiezione del docufilm "DUDUK" a cura dell'Associazione Culturale "Artesia".
La manifestazione rientra nell'ambito de "La Pasqua del Dio Vivente 2013".
Il docufilm ''DUDUK'', un progetto di Giovanni Volpe che ne ha curato anche
la regia, si avvale dell'interpretazione di:
- Carmen Butera (Donnetta, da ''Processo a Gesù'' di Diego Fabbri);
- Angelo Costanza (Il Centurione, da ''Morte di Adamo'' di Elena Bono);
- Antonio Lo Presti (Il Prete, da ''Gesù nel dramma sociale'' di Monsignor
Giaquinta).
Il Duduk è uno strumento a fiato tradizionale armeno, il cui suono è stato
definito "suono dell'anima del mondo". Nel 2005 l'UNESCO ha proclamato la
musica per duduk "capolavoro del patrimonio orale e intangibile
dell'umanità".
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23/03/2013 |
Pasqua 2013. "La fede di
Maria", percorso multimediale a cura dell'Ass. "Gli Amici di Padre
Vinti" |
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Manifesto |
L'immenso dolore di una madre, ai piedi del figlio
morto, inchiodato sulla croce, e la certezza che quel sacrificio diverrà
luce per tutta l'umanità. Questo è il senso profondo del percorso che
l'Associazione "Gli Amici di Padre Vinti" ha inteso rappresentare in
occasione delle festività della Pasqua 2013. Nell'anno che la Chiesa ha
voluto dedicare alla Fede, il "sentiero multimediale per immagini e simboli"
proposto, nei pressi della casa natale di Padre Vinti, suggerisce di
guardare oltre il limite del calvario, come Maria, con il conforto di quella
speranza che non delude, garanzia delle cose sperate e prova per le realtà
che non si vedono. L'inaugurazione de "La fede di Maria" si svolgerà
domenica 24 marzo alle ore 20.30. Il percorso, insieme alla casa natale di
padre Vinti, sarà fruibile dal 24 al 31 marzo a partire dalle ore 19.00.
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23/03/2013 |
Pasqua 2013. "Crucis",
rilettura della passione di Cristo attraverso la danza; a cura di
Antonella Paradiso |
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Manifesto |
Lunedi 25 marzo, alle ore 20.30 in Piazza Marconi, sarà
portato in scena "CRUCIS", non uno spettacolo coreografico ma "una
originale rilettura della passione di Cristo, vista attraverso la danza: un
atto unico, coinvolgente... emozionante".
Sul palco si esibiranno: Concetta Infantino, Cristina La Iacona, Flavia
Cino, Gloria Salvaggio, Chiara Morreale, Flavia Salvaggio, Federica
Bonadonna, Aurora Cino, Rita Casodino, Ilenia Sciascia, Francesco Tirone,
Florinda Morreale, Kevin Sanfilippo, Gabriele La Paglia, Riccardo baldo,
Francesca Lo Dato, Maria Bellavia, Angelica Di Caro, Vito Bisceglie,
Antonella Paradiso, Davide Fantauzzo. Le coreografie sono di Vito Bisceglie,
la direzione artistica è di Antonella Paradiso.
CRUCIS
Lunedi 25 marzo
Piazza Marconi - ore 20.30
Grotte (AG)
Aggiornamento al 25/03/13: a causa delle intemperie, lo spettacolo si
svolgerà nella chiesa del Purgatorio, sempre alle 20.30.
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23/03/2013 |
Lettere. "Dopo 4 anni la
stessa bolletta e con il 44% circa di spese in più"; di Decu Varba |
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Decu Varba |
Riceviamo e pubblichiamo, esattamente per come pervenuta, la seguente mail.
"Buona sera,
devo raccontare che mi è arrivata una bolletta da pagare da parte del comune
del 2009 che io avevo pagata puntualmente, e per dimostrare che era pagata
ho dovuto girare in tutta la casa perché non ricordavo bene dove l' avevo
conservata, fortunatamente che l' ho trovata, perché se No, la dovevo
nuovamente pagare dopo 4 anni la stessa bolletta e con il 44% circa tra
interessi legali, sanzione e spese in più!!
Adesso mi domando, perché succede questo? Oggi con un clic di pc si trova
tutto, come mai il comune o gli impiegati fanno questi errori?
Vi giuro che durante la mia permanenza in Germania, dal 1959, circa 40 anni
non mi è mai successo, e non ho mai sentito che un comune dopo 4 anni
richiedeva di pagare la stessa bolletta e maggiorata.
Se sarebbe successo che una svista di pagamento da parte delle autorità
Tedesche, avrebbero mandato un avviso con le scuse e senza penale (esempio)
(ci scusiamo se lei a già pagato, ma se involontariamente non ha pagato
ancora la invitiamo a pagare l'importo dovuto, distinti saluti).
Domanda; siamo noi che abbiamo portato la civilizzazione in Germania nei
tempi degli Romani?
Se è così perché essi sono molto più organizzati e più corretti di noi?
Saluto a tutti coloro che leggono, perché da noi non si legge abbastanza e
si è poco informati".
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Decu Varba
(Diego Cimino)
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23/03/2013 |
Politica. Il Consigliere
comunale Vincenzo Cimino lascia il PdL e si dichiara indipendente |
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Vincenzo Cimino |
Il Consigliere comunale Vincenzo Cimino, già
appartenente al Popolo della Libertà, in un suo intervento tenuto durante
l’ultima seduta del Consiglio dello scorso giovedi 21 marzo, ha
pubblicamente dichiarato di aver lasciato il PdL e di ritenersi
indipendente. “In punta di piedi sono entrato nel PdL ed in punta di
piedi sono uscito, senza fare alcun tipo di clamore” ha affermato il
politico locale, che ha continuato asserendo “Ero una persona libera e
continuo ad esserlo”. Nei riguardi dell’Amministrazione comunale, il
Consigliere Cimino continuerà a mantenere gli impegni presi, assicurando il
suo sostegno politico al sindaco Pilato ed alla sua Giunta sino alla
scadenza naturale del quinquennio amministrativo.
Carmelo Arnone
23 marzo 2013
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22/03/2013 |
Pasqua 2013. "La vita di
Nostro Signore Gesù Cristo", esposizione in Vicolo Toselli |
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Da questa sera, venerdi 22 marzo, sarà
fruibile al pubblico la mostra statica sul tema "La vita di Nostro Signore
Gesù Cristo", allestita nella suggestiva scalinata di Vicolo Toselli,
situata nel corso principale del paese, tra Piazza Umberto I e Piazza
Marconi. Già proposta lo scorso anno, sempre in occasione delle festività
Pasquali, promossa da Michele Morreale, la realizzazione presenta oggetti,
luoghi e simboli che fanno chiaro e diretto riferimento a momenti
particolari della vita di Gesù Cristo, dall'inizio della predicazione alle
tentazioni, dal calvario alla risurrezione.
L'esposizione
sarà aperta tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 23.00, sino al 7 aprile.
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22/03/2013 |
Lingua. "Ancora ai miei amici
lettori 2"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa
dal prof. Calogero Agnello, sulla
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo
"Ancora ai miei amici lettori 2.
Ancora sulla onomatopea – sulla origine dei
nostri nomi.
Ho detto nella mia
precedente comunicazione, dei nomi presso i Romani. Oggi
dirò, ancora in maniera concisa, del progressivo evolversi
del problema.
Dal 400 d.C. (circa), e per diversi secoli, l’Impero
Romano è terra di conquista di popolazioni barbariche che,
prive di forme di civiltà che in qualche modo potessero
paragonarsi a quella romana, non permisero affatto di
rispettare la tradizione e la cultura preesistenti. Per
oltre otto secoli (diciamo con molta approssimazione)
avvenne una forma di involuzione durante la quale ebbero
modo di diffondersi modi più abbreviati, più essenziali di
esprimere i nomi. Dall’articolato nome latino si arriva ai
soli nome e cognome o al nome accompagnato da quello del
Paese d’origine. Benedetto da Norcia, Anselmo d’Aosta,
Tommaso d’Aquino, sono letterati-filosofi, poi diventati
santi, che fecero, a loro insaputa, da traghettatori.
Alla fine di questo periodo, infatti, quando
l’Europa si dischiude ad una più splendida civiltà, le
persone vengono nominate con nome e cognome. Per
partire più da lontano, ricordiamo i nomi di Dante
Alighieri, Giovanni Boccaccio, Cecco (Cicco,
Ciccio) Angiolieri anche se non mancano ancora
riferimenti al luogo d’origine come Leonardo da Vinci, Pico
della Mirandola e tanti altri personaggi di fama nazionale
o forse meglio internazionale.
Arriviamo così alla costituzione del nostro Stato
(confesso di non conoscere con esattezza quando questo
sistema sia stato introdotto). E’ certo comunque che l’uso
obbligatorio della paternità e della maternità con tanto di
“di” e “fu” (se genitori deceduti), per almeno un secolo ha
contraddistinto i dati anagrafici di ognuno; e si badi bene:
la data di nascita veniva inserita solo nei documenti più
importanti.
Da alcuni decenni, infine, è stato introdotto il
codice fiscale che contiene, in poco spazio, indicazioni
precise su nome e cognome, data di nascita,
che ci distingue subito in caso di omonimia, e poi ancora
la provincia ed il Paese in cui siamo nati: il non plus
ultra della sinteticità e della precisione. E’ il nostro DNA
civile aperto a tutti.
Abbiamo cercato di cogliere gli elementi più
qualificanti di questo lunghissimo tragitto, seguendo più da
vicino l’evolversi della onomatopea che ora attraverso
l’epigrafia (studio delle lapidi della antica Roma), ora
attraverso i rappresentanti più noti della produzione
letteraria ed artistica in generale, hanno consentito di
evidenziare l’evolversi del problema che ci siamo proposti
di seguire.
E la gente comune come se la cavava?".
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Lillo Agnello
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E' possibile inviare notizie sulla raccolta dei soprannomi all'indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
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22/03/2013 |
Riflessioni. "La
spartizione della torta dei poteri della politica parlamentare..."; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo.
"La spartizione della torta dei poteri della politica parlamentare, già
deludente...
Finalmente è giunto il tanto desiderato momento di provvedere alla divisione
della torta del potere politico, non come auspicato dal leader del nascente
Cinque Stelle, a sentire il suo grido di tradimento di alcuni sprovveduti
adepti o caduti ignorantemente nella trappola, ma con il solito, sistematico
e intelligente metodo progressivo della scienza matematica di sempre, le sue
leggi universali, assolutamente immodificabili, che non possono o non devono
tener conto delle istanze dei valori dei sentimenti, che emergono dai reali,
vivi e necessari bisogni della gente, oggi più urgenti d'ascolto, di
appagamento, non solo a parole ma anche di fatto.
Cosa è successo?
Come dice il proverbio, “dalle prime luci dell'alba, si pensa e giudica come
sarà il colore dell'intera giornata”.
Difatti, dalla prima seduta e votazione dei Presidenti della Camera e
Senato, e dai primi comportamenti decisionali dei neoeletti Cinque Stelle,
che tanto hanno fatto sperare i disperati della “piazza”, di tutto il
territorio nazionale, si può ben capire e confermare che nulla cambierà,
niente muterà, tutto permarrà uguale come prima. Si avrà qualche
modificazione apparente, di facciata, ma immodificabile resterà l'essenza
sistematica della politica spartizione.
E' la legge della continuità dell'essere uguale: si dà la sensazione di
“cambiare tutto per non cambiare nulla”.
Eppure è sembrato per qualche momento che fosse arrivata finalmente la forza
del vento, che soffiasse sullo stagno della politica padronale e poltronale,
per impedirle miracolosamente di imputridirsi col continuo accrescersi degli
affari illeciti milionari, ingiustizie varie, egoismi di parte, e tanto,
tanto altro a danno della popolazione, credula ed onesta.
Si è sperato in una forte e decisiva svolta etica dei costumi, nella
determinazione a ridurre la spesa pubblica della politica, nella diminuzione
del numero esagerato dei parlamentari e dei loro guadagni stratosferici,
nella lotta all'evasione, nell'innovazione dei programmi e delle idee
attraverso lo svecchiamento dei personaggi illustri, e soprattutto dei
corrotti, corruttori e corruttibili, e invece si profila già all'alba niente
di tutto questo; come già si intravede, di primo mattino, l'assalto dei
poteri forti è determinato ad accerchiare, stringere, ostacolare e quindi
annullare la gloriosa avventura, propositiva e creativa del tanto caro
Movimento Cinque Stelle (tanto caro mi fu quest' ermo colle), allo stesso
modo di come in arte le regole, gli schemi accademico-tradizionali, gli
imperativi categorici consolidati e superati restringono, vanificano,
annullano l'impulso involontario, l'estro, la libertà, la fantasia creativa
del genio artistico che sono l'elemento vitale di ogni opera d'arte,
assolutamente originale ed educativa, contrariamente alla produzione del
tecnico, meccanico conoscitore ed esecutore di pittura di visione in
superficie, perfettissima, ma senz'anima, né poesia.
E allora?
Si spera ancora, con la certificazione e lezione già avuta della prima
sconfitta, che il neo Movimento Cinque Stelle colga efficacemente la lezione
deludente, vissuta nelle primissime sedute parlamentari, per muoversi
abilmente contro i giganti, monumentali e antiquari della politica dannosa
per la vita degli uomini, di nietzscheana memoria, con coraggio e
intelligenza per un avvenire migliore". |
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Antonio Pilato
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21/03/2013 |
Televisione. 10^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro,
trasmessa il 15 marzo su Agrigento Tv |
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Guarda il video |
Nella decima puntata di "U Tiggì", telegiornale in
siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale
terrestre), lo scorso venerdi 15 marzo, sono stati
affrontati i seguenti temi:
- l'elezione del nuovo Papa Francesco, prime impressioni;
- le condizioni del quartiere di Villaseta;
- poesia sull'odio;
- le condizioni dell'ex casa di riposo "Boccone del Povero"
di Grotte;
- intervista ai concorrenti (di Cammarata) del programma
condotto da Gerry Scotti "The Money Drop";
- presentazione del libro "Associazione Indigenti", di
Matteo Collura.
Ospite in studio della puntata, Elettra Curto.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore
13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il
sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le
puntata vengono pubblicate integralmente anche da
Grotte.info Quotidiano.
10^ puntata - 15/03/13 - di "U Tiggì" (Video)
Puntate precedenti:
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1^ puntata
- 21/12/12 - di "U Tiggì"
2^ puntata
- 11/01/13 - di "U Tiggì"
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì"
4^ puntata
- 25/01/13 - di "U Tiggì"
5^ puntata
- 01/02/13 - di "U Tiggì"
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6^ puntata
- 15/02/13 - di "U Tiggì"
7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì"
8^ puntata - 01/03/13 - di "U Tiggì"
9^ puntata - 08/03/13 - di "U Tiggì" |
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21/03/2013 |
Chiesa. "Tavolata di San
Giuseppe" nel quartiere San Rocco |
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Vedi le foto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Dopo tanti anni finalmente l'antica tradizione della Tavolata di San
Giuseppe è stata ripresa nel quartiere del centro storico di San Rocco.
Allestita dagli stessi abitanti, con la collaborazione di numerosi
partecipanti. La Sacra Famiglia è stata interpretata dai ministranti. Prima
della condivisione i fedeli si sono riuniti intorno ad un
caratteristico altarino in onore di San Giuseppe, da qui infatti si è
innalzato l'inno intonato dalla corale di San Michele Arcangelo; con il
canto di ringraziamento si è dato inizio alla gioiosa condivisione di ciò
che ciascuno ha portato con devozione". |
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Il Gruppo Devoti di San Giuseppe |
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Tavolata di San Giuseppe (Foto)
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20/03/2013 |
Lingua. "Ai soliti miei amici
lettori"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa
dal prof. Calogero Agnello, sulla
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo
"Ai soliti miei amici lettori.
Sto per concludere la raccolta dei soprannomi, più
noti, del nostro paese. Prima di sottoporla all'attenzione e
curiosità di tutti voglio sottolineare, molto
brevemente, l’origine storica del soprannome in
quanto tale e la sua funzione in seno alle collettività.
Per avere un’idea abbastanza chiara della sua origine
bisogna ripercorrere un po’ la storia dei nostri
antichissimi progenitori: i Romani. E dobbiamo partire dal V
- IV sec. a.C..
Roma, all’inizio è un villaggio situato in una zona
strategica. Diventa sempre più potente ed assoggetta i
villaggi vicini. In tempi storici si contano ben 35 villaggi
che chiamarono TRIBUS. La tribus diventò l’elemento
base della onomastica romana perché indicava, diciamo, il
paese di origine.
Intorno ai primi decenni, dopo Cristo, (dopo circa
cinque secoli) il nome dei romani era così composto:
Prae-nomen - Nomen - Cum-nomen (cognome) - Sur-nomen
(soprannome) - Signum.
Ed ecco un nome classico ed esemplificativo: Publio,
Cornelio, Scipione, l’Africano notissimo Console romano
che sconfisse i Cartaginesi (Tunisia) e distrusse la loro
citta-stato.
PUBLIO era la prima parte del nome (praenomen):
era quello, diciamo, familiare: il nostro Nome di battesimo.
Il nome CORNELIO testimoniava la sua
appartenenza ad una famiglia GENS (oggi da intendersi
come gruppo familiare ampio e benestante). Con il
progressivo aumento della popolazione, infatti, il nome
della gens sostituisce la tribù. Viene
assunta da chi acquisisce titoli (nobiliari) e per questo
assume l’essenza principale nella strutturazione del nome in
generale e diventa Nomen.
Dal momento, poi, che nell’ambito della stessa
"famiglia - clan - famiglia allargata" (includeva anche la
servitù) si faceva strada qualche elemento (figlio, nipote o
comunque familiare) questi aggiungeva nel nomen un
secondo Nomen che seguiva il primo: nasce così il
cum-nomen (il nostro cognome).
Se, infine, quella persona diventava un personaggio
pubblico importante acquisiva per "vox populi" il
sur-nomen (soprannome).
Il nostro Publio per meriti personalissimi fu chiamato
l’Africano per antonomasia. Per un suo lontanissimo
discendente, almeno un secolo più tardi, verrà coniato il
soprannome di Emiliano perché aveva provveduto alla
costruzione della via Emilia (in Emilia-Romagna) dopo la
sottomissione delle popolazioni di quella zona.
Il Signum, infine, voleva sottolineare un
difetto fisico, un segno, che contraddistingueva una
persona, non necessariamente di nobili origini.
Mi fermo qui per non rendere pesante la lettura.
La prossima volta, faremo ancora un breve excursus per
capire sempre meglio il perché dei nostri soprannomi".
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Lillo Agnello
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E' possibile inviare notizie sulla raccolta dei soprannomi all'indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
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20/03/2013 |
Musica. "Pausando",
cover band di Laura Pausini, la sera di Pasqua in concerto a Grotte |
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Manifesto |
Il tradizionale spettacolo della sera di Pasqua, a
Grotte, per quest'anno sarà animato da una cover band che si ispira ad una
delle più famose ed apprezzate cantanti italiane: Laura Pausini. Si chiama
"Pausando" il gruppo di artisti che da anni insegue il progetto di
valorizzare la musica italiana d’autore. Visto l’enorme successo riscosso da
Laura Pausini in tutto il mondo, la band “Pausando” ha deciso di creare uno
spettacolo con un tributo all’Artista. Il concerto ha la durata di circa due
ore e viene allestito in maniera da riprodurre i suoni, le luci,
l’abbigliamento ed il repertorio in maniera assolutamente fedele
all’originale. Durante lo spettacolo la band esegue rigorosamente dal vivo
il “Live a San Siro”, il più famoso dei concerti dell’artista italiana. Uno
spettacolo il cui successo è testimoniato dall’enorme vendita di biglietti,
CD e DVD. Le musiche sono curate dalla band canicattinese “Pausando”
composta da musicisti professionisti che vantano esperienze tra cui la
partecipazione al Festival di Castrocaro del 1998, all’Accademia della
Canzone di Sanremo del 2004 e molte altre. I componenti sono: Salvo Caruso
(batteria e voce), Marco Vicari (tastiere), Giovanni Farruggello (basso),
Francesco Ancona e Roberto Puccio (chitarre e voce), Valentina Anelli (voce
solista), Debora Ancona (voce solista e cori).
"Pausando" in concerto
Domenica 31 marzo 2013
Inizio ore 21.00
Piazza Marconi - Grotte
Vedi un'anteprima della band
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La band |
19/03/2013 |
Chiesa. "Prendi la tua croce
e seguimi", sacra rappresentazione nella chiesa della Madonna del
Carmelo |
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Manifesto |
Dopo la partecipazione numerosa ed attiva ottenuta lo
scorso anno con "Davanti a questo Amore", sempre in occasione della Domenica
delle Palme, Filippo e Monica (Filippo La Mendola e Monica Bellavia),
insieme al gruppo di giovani che li segue con assiduità, quest'anno
propongono un'altra sacra rappresentazione. In realtà è riduttivo
definirla come tale, loro preferiscono indicarla come "proposta di fede in
chiave multimediale", attraverso la quale non hanno il solo scopo di
allietare lo spettatore ma quello di renderlo partecipe in profondità al
mistero proposto. Il tema scelto per questa seconda edizione è "Prendi la
tua croce e seguimi". La manifestazione è patrocinata dal Comune di Grotte,
dal Club Teatro 14 e dall'Unità Pastorale di Grotte. Saranno interpreti
sulla scena: Clara Iannello, Filippo Iannello, Silvia Lombardo, Giuseppe La
Mendola, Roberta Cimino, Alessia Tirone, Lorena Licata, Antonio Mercato e
Davide Cutaia. Il coordinamento tecnico è di Daniel Carlisi. Assistenti di
scena: Calogero e Salvatore La Mendola. La regia, a quattro mani, è di
Filippo La Mendola e Monica Bellavia.
L'appuntamento con "Prendi la tua croce e seguimi" è per la Domenica delle
Palme, 24 marzo 2013, alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo di
Grotte.
Carmelo Arnone
19 marzo 2013
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19/03/2013 |
Iniziative. "Mistero di Croce
e di Luce", diorama pasquale di Gero Miceli |
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Manifesto |
Una mostra sui misteri della Pasqua (diorama pasquale),
dal titolo "Mistero di Croce e di Luce", sarà inaugurata sabato 23 marzo
alle ore 19.00, a Grotte in Via Gioberti n° 3. Ideatore ed autore
dell'iniziativa è Gero Miceli.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal 23 marzo al 7 aprile
2013, dalle 0re 17.30 alle 22.00.
Un "diorama" è una riproduzione in scala di ambientazioni di vario genere.
Noti esempi di diorami sono i "plastici" di edifici o porzioni di territorio
(in particolar modo urbano) oppure i modellini di veicoli costruiti per
hobby.
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19/03/2013 |
Fotografia. Inaugurata in
Tatarstan la mostra "Il valzer di un giorno" di Franco Carlisi |
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Locandina |
E' stata inaugurata lo scorso 14 marzo a Samara,
importante città sulle rive del Volga, nella Repubblica del Tatarstan (è una
Repubblica autonoma della Federazione Russa, con Capitale Kazan), l'ormai
celebre mostra di Franco Carlisi "Il valzer di un giorno". Samara, città
capoluogo dell'omonima regione, è stata sede nel 2007 di un Summit tra UE e
Russia. Piccola nota di colore: dal 2008 è città gemellata con Palermo.
La mostra, curata da Enzo Fornaro, è ospitata al Museo Regionale d'Arte di
Samara (443099, Samara - ul. Kuibisheva, 92) ed è patrocinata dal Consolato
Onorario d'Italia per la Regione di Samara e dalla Repubblica di Tatarstan.
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19/03/2013 |
Lettere. Considerazioni sulla
diretta streaming per la festa di Pasqua; di Vincenzo Morreale |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Buongiorno Direttore,
scrivo in riferimento alla
lettera inviata al quotidiano dal nostro
concittadino Giacomo Bellavia in merito alla diretta streaming delle
manifestazioni della Settimana Santa che si svolgono ogni anno a Grotte.
Intanto ringrazio Giacomo per l’apprezzamento e le parole di elogio che ha
espresso nei miei confronti e di chi insieme a me ha contribuito per diversi
anni alla realizzazione ed aggiornamento del sito LaPasquadiGrotte.net,
offrendo un servizio in forma totalmente gratuita, alimentato dalla passione
per le nostre tradizioni e da un innato spirito di collaborazione, ovvero
Filippo Villardita, Vincenzo Morreale (79), Benedetto Cirino, Paolo Carraggi,
Daniel Carlisi, Angelo Carraggi, Calogero Carlisi.
Queste persone, a vario titolo, hanno formato, nel corso del tempo, lo staff
del sito che dall’anno della sua nascita (2005) si è trasformato da semplice
“accumulatore” di foto recenti e storiche a vero e proprio riferimento per
tutti i cittadini grottesi, soprattutto per quelli che per motivi diversi
hanno lasciato il proprio paese trasferendosi anche all’estero come Giacomo
e che, grazie alle dirette web sperimentate da noi, si sono sentiti un po’
meno lontani dal loro paesello potendo condividere almeno in parte le
emozioni delle manifestazioni pasquali.
Questa possibilità di rendere un po’ più felici quanti non erano fisicamente
presenti alle manifestazioni ci ha spinto e sostenuto negli anni a portare
avanti questo “servizio” sempre in forma totalmente gratuita offrendo anzi a
nostre spese tutto quanto (costo di mantenimento del sito web, webcam, pc,
cavi, targhe premi) compreso il tempo necessario per mettere a punto il
tutto e “sfruttando” anche la gentile disponibilità di alcuni nostri
concittadini che ci hanno messo a disposizione spazio e connessioni internet
per realizzare le dirette (a tal proposito vale la pena ringraziare ancora
ora a distanza di tempo il Geom. Antonino Puma, la famiglia Pilato, il Rag.
Cimino, il Bar 2000, il Caffè Marconi), ai quali si è aggiunta anche la
ditta GreSal per la sponsorizzazione del Premio intitolato alla memoria di
Antonio Burgio.
Giacomo ha fatto, giustamente, un appello al Sig. Sindaco ed
all’Amministrazione Comunale affinché venisse “incoraggiata” la
realizzazione della diretta web per la Pasqua 2013: a tal proposito vorrei
precisare, per dovere di cronaca e onestà, che solo in un’occasione (Pasqua
2010) l’Amministrazione ci ha dato un piccolissimo contributo grazie
all’impegno dell’assessore Piero Castronovo.
Per il resto degli anni l’attività del sito è stata “finanziata” dalle
persone che lo hanno gestito, elencate precedentemente.
L’anno scorso, come probabilmente anche quest’anno, le dirette non sono
state fatte così come gli aggiornamenti a causa di nostri impegni personali,
mentre il sito web è rimasto comunque attivo perché c’è la volontà di non
perdere quanto di buono è stato fatto nel passato e, perché no, di
riprendere in futuro la piena operatività.
Cordialmente,
Vincenzo Morreale (81)".
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18/03/2013 |
Musica. "Lucio Battisti"; "50 anni di musica", rubrica di Filippo Baldo |
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Filippo Baldo |
50 ANNI DI MUSICA
AUGURI
LUCIO BATTISTI
Eppur, caro Lucio, non ci siamo scordati di te, mi ritorni in mente.
Il 5 marzo avresti compiuto 70 anni.
Noi ti ricorderemo sempre come un vero amico che ha lasciato un vuoto
incolmabile nella musica italiana, ci rimane la tua eredità: tanta musica
che ci ha fortemente cambiati e che vivrà con noi per sempre.
Lucio Battisti è stato uno dei pionieri della musica italiana negli anni
’60, un artista completo, anche se in vita non ha avuto gli stessi
riconoscimenti che ha avuto dopo la sua scomparsa, avvenuta a Milano il
9 settembre 1998, infatti è stato dopo che la sua musica, i suoi
arrangiamenti, il suo sound sono stati rivalutati e molto apprezzati.
Di recente, il giusto tributo a Lucio Battisti e al suo straordinario
talento è arrivato dal periodico di musica “EMOZIONI” che ha dedicato nel
primo numero un servizio sulla canzone
Emozioni e al suo album.
Ha avuto una formazione musicale come autodidatta.
Negli anni ’60 si afferma come cantautore di diversi brani che sono stati
interpretati da altri cantanti: I Ribelli con “Per
una lira”, L’Equipe 84 con “29
settembre”, P. Anka e J. Dorelli con “Farfalla
impazzita”.
La sua attività artistica è stata fortemente criticata, del resto anche il
suo carattere chiuso, timido e riservato generava antipatie. Diversi critici
di allora lo avevano definito un pallone gonfiato, che, nonostante
l’enorme successo ottenuto, veniva considerato una lagna.
Ma come potevano parlare di lagna o di pallone gonfiato di un artista
capace di emozionare con la sua musica milioni di persone?
Godeva della stima dei suoi fans che, senza esagerare, lo adoravano.
Un cantautore che ha cambiato il gusto musicale degli italiani, ha
stravolto il vecchio modo di fare musica che io ho definito noiosa ,
monotona e triste.
Battisti ha lanciato tante canzoni e diversi
generi musicali che abbandonavano le vecchie melodie e i vecchi
arrangiamenti per dare spazio al beat, al pop e al rock.
Ha accolto con forte entusiasmo le nuove tendenze di origine
anglosassone dando a noi la possibilità di far conoscere il nuovo sound.
La sua musica è stata criticata, ma è stato ugualmente considerato uno dei
più influenti ed innovativi cantanti italiani di sempre, una delle più
autorevoli personalità della musica leggera italiana. Un cantautore che ha
avuto il merito di traghettare un’intera generazione dal vecchio genere
melodico al pop-rock.
La canzone italiana nel secondo dopoguerra si aprì alle influenze della
musica straniera (soprattutto americana) creando una frattura tra i vecchi
sostenitori della canzone tradizionale e coloro che avevano l’esigenza di
accogliere le nuove tendenze e di rinnovarsi.
Anche in Italia, certamente modificato, entra e viene accolto con emozione,
perché atteso da tempo con ansia, il rock’n’roll, ed è in questo
clima che Lucio Battisti ha avuto il merito di cambiare il gusto musicale
degli italiani, ha immerso la canzone italiana nella semplicità della vita
quotidiana.
Battisti e certamente anche Mogol, per quanto riguarda i testi, sono stati
gli artefici di un rinnovamento di forme e significati che hanno
fatto risvegliare, dopo un lungo letargo, le canzoni italiane.
Ricordate e riascoltate:
Un’avventura
29 settembre
Io vivrò
Nel cuore e nell’anima
Il vento
Mi ritorni in mente
Fiori di rosa fiori di pesco
Il mio canto libero
Ancora tu
Una donna per amico
Una
L’apparenza
Aver paura di innamorarsi troppo
Vento nel vento
Comunque bella
Con il nastro rosa.
Quasi impossibile elencare tutte le sue canzoni, ne ha scritte ben 162, a
dire il vero alcune si somigliano e possono anche non piacere.
Finito il sodalizio Battisti - Mogol, Lucio andò alla ricerca di nuovi
generi musicali, furono anni di duro lavoro per restare sempre sulla cresta
dell’onda, un periodo in cui si cercavano nuovi generi musicali e si
utilizzavano sonorità elettroniche.
La sua musica subisce un forte cambiamento e viene ancora criticata, ma
Battisti va avanti e continua vendere dischi.
A Lucio interessava andare avanti: “Un artista non può camminare dietro
il suo pubblico, un artista deve camminare davanti”.
Vi ricorderete, almeno credo quelli della mia generazione, della rivista
musicale “GIOVANI” che in quegli anni ha dato a molti cantanti e a Lucio
Battisti l’opportunità di far conoscere le loro canzoni, contribuendo alla
diffusione del beat in Italia.
Quando si parla del beat e della musica yè yè , il mio
pensiero vola verso il Piper, discoteca romana simbolo della nuova
musica italiana, che ispirandosi a nuovi generi musicali, di provenienza
anglosassone, è diventata negli anni ’60 il cuore del nuovo sound.
Permettetemi di parlare di una mia grave malattia cronica: la “bulimia
musicale”.
Trattasi di un desiderio infinito di ascoltare musica, di scegliere il
meglio del meglio e di ricercare canzoni che ti entrano dentro e ti lasciano
un segno indelebile, quelle che ti tolgono il respiro!
A distanza di tanti anni, riascoltare una canzone, che prima svegliava i
nostri animi, i nostri sentimenti, e che oggi, nonostante una diversa
maturità, è ancora in grado di risvegliarli, vuol dire che siamo ancora
giovani, almeno dentro.
Le canzoni di Battisti hanno questa capacità: riportarti indietro nel tempo
e farti rivivere quei favolosi ed indimenticabili anni ‘60 e ‘70.
Caro Lucio, genio della musica, ancora oggi le tue canzoni sono attuali e
forse lo saranno per sempre, perché nate dal profondo del tuo cuore.
Spero che con le tue canzoni le nuove generazioni possano ancora emozionarsi
e magari passare momenti indimenticabili in riva al mare cantandole attorno
ad un falò che riscalda e illumina.
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
12/03/2013
Si riconferma ancora al primo posto Marco Mengoni con L'Essenziale.
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
L’essenziale
2)
I Follow Rivers
3)
Scream and shout
4)
I see you
5)
Se si potesse non morire
6)
Sotto casa
7)
Ho hey
8)
What I might do
9)
Pompeii
10)
Try |
Marco Mengoni
Lykke Li
I.Am / Britney Spears
Jutty Ranx
Modà
Max Gazzè
Lumineers
Ben Pearce
Bastille
Pink |
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Filippo Baldo
18 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
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18/03/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(11); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 11)
I modi di dire e proverbi (4).
Acqua davanti e vientu d’arriè = acqua davanti e vento di dietro. E’
augurio che si fa a qualcuno quando si vuole che sparisca presto.
Novè aviva novicent’ anni e ancora avera a mintiri giudiziu (Grazia
Gianforcaro) = Noè aveva novecento anni e ancora non aveva giudizio.
Attacca li sceccu unni voli lu patruni = ubbidisci sempre al padrone.
Vutti china e muglieri mmiriaca = due cose inconciliabili: avere la
botte piena di vino e la moglie ubriaca.
La muglieri ci misi la falletta = sul marito comanda la moglie.
Dari corda moddra = far perdere tempo, senza arrivare ad una
conclusione.
Cu ammazza un gattu, havi setti anni di malannata = chi uccide un gatto
avrà sette bruttissimi anni.
La notti a gregni, lu iuornu a racineddra ni li vigni = di notte si
rubano i covoni, di giorno si ruba l’uva nei vigneti.
Né iusu cu li viertuli, né susu cu li visazzi = essere incontentabile.
La spina a cu fa mali si la tira = ognuno deve pensare a sé stesso.
Mina lu vientu = soffia il vento.
La vigna cu bbona la zappa, bbona la vinnigna = chi zappa bene la vigna,
vendemmierà bene.
Aviri lu cori di pilu = essere incapace di provare pietà.
Ittari nn’uocchiu = rinfacciare, ricordare per rimproverare.
Mi friscanu li gricchi = avvertire nelle orecchie un certo rumore
indistinto come se qualcuno, lontano, parlasse male di noi.
Cu arrobba ni fa una, cu è arrubbatu ni fa cientu = chi ruba fa una
brutta azione, chi è derubato di azioni brutte ne fa cento (perché pensa che
può essere stato il tale o il tal altro ecc.).
Lu curnutu a lu so paisi, lu babbu unni va va = il cornuto è conosciuto
nel suo paese, lo scemo ovunque vada.
La parola è d’argentu, lu silenziu è d’oru = la parola è d'argento, il
silenzio è d'oro, cioè è sempre meglio tacere.
Aranci aranci, cu l’havi si la chianci = ognuno si piange i suoi guai.
Lu bon giornu si vidi di matina = quando il giorno è bello si vede di
mattina.
Ni l’amicu o lu parenti nun ci accattari nenti = dall'amico o dal
parente, non comprare niente.
Fa beni e scordatillu, fa mali e pensaci = fai bene e dimenticalo, fai
male e pensaci.
Cu voli lu mali d’antru, lu so l’havi narriè la porta (prof. Gina
Licata) = chi desidera il male degli altri, il suo ce l'ha dietro la porta.
Cu simina vientu, cogli timpesta = chi semina vento, raccoglie tempesta.
Lu beni nun è beni si nun è rinnutu a mali = il bene non è bene, se non
è reso col male.
La lingua batti unni lu denti doli = la lingua batte dove il dente
duole.
Si vuò impuviriri affitta l’uomini e nun ci iri = se vuoi diventare
povero, prendi in affitto degli uomini e non andare a controllare quello che
fanno.
Caru vinni e giustu misura = vende a caro prezzo, ma non ruba nel
pesare.
Lu sceccu zuoppu si godi la via = l'asino zoppo si gode la strada.
Ci voli cipuddra pi chianciri l’uocchi = ci vuole la cipolla per fare
lacrimare gli occhi.
La cuscenza di lu lupu = una coscienza che non è tale.
La prima si pirduna, la secunna si cunduna, la terza si vastuna = la
prima mancanza si perdona, la seconda si condona, la terza si bastona.
Nenti fari, ca nenti si sapi = non fare niente, perché non si sappia
niente.
Mali nun fari, paura nun aviri = se non fai il male, non puoi avere
paura.
Si etta mmerda ni la facci = offende se stesso.
Ogni gruppu veni a lu pettini = verrà un tempo in cui pagheremo per
quello che abbiamo fatto.
Tantu va la atta a lu lardu ca ci lassa la zampa = tanto va la gatta al
lardo che alla fine ci rimette lo zampino.
Ogni lignu havi lu so fumu = ogni uomo ha il suo carattere.
A la squagliata di la nivi, si vidinu li pirtusa = quando si scioglie la
neve, si vedono i buchi che la stessa neve aveva nascosto.
Cu fa cientu e nun fa l’unu perdi lu cientu pi ddru unu = chi fa cento e
non fa l'uno, a causa di quell'uno non fatto perde il cento.
Addriccari e stiddriccari è capu di malannu = abituare e disabituare è
l'inizio dei malanni.
Ogni santu voli gloria = ogni santo vuole la sua gloria.
Lu parrinu senza sordi nun ni canta missa = il prete se non è pagato non
celebra la messa.
Addisiari e nun aviri è pena di muriri = desiderare e non avere è una
pena da morire.
Ogni vucca voli mangiari = ogni bocca vuole mangiare.
Cu mania lu meli, si licca li mani = chi tocca il miele, si lecca le
mani.
La addrina chi camina, porta la vozza china = la gallina che cammina
riporta a casa lo stomaco pieno.
L’uocchiu voli la so parti = anche l'occhio vuole godere.
Quannu lu sceccu nun voli viviri, ammatula ci frischi = quando l'asino
non vuole bere, inutilmente cerchi di attirarlo.
Vucca ca nun parla si chiama cucuzza = la bocca che non parla si chiama
zucca, bisogna cioè parlare.
Sapi cchiù un pazzu a casa so, ca un sapienti in casa d’antri = sa più
un pazzo nella casa propria che un sapiente in casa degli altri.
L’arbulu s’addrizza quannu è nicu = l'albero si raddrizza quando è
piccolo.
Nun c’è cchiù surdu di cu un voli sèntiri = non c'è più sordo di colui
che non vuole sentire.
Miegliu diri chi sacciu ca diri chi sapia = è meglio dire: che so, che
dire se sapevo...
Cu va cu lu zuoppu, 'mpara a zuppichiari = chi va con lo zoppo, impara
a zoppiccare.
Cu ti scannalia t’adarma =chi ti insospettisce, ti arma.
Cani nun mancia cani = il cane non mangia l'altro cane.
Lu cani abbaia ni lo so pagliaru = il cane abbaia nel suo pagliaio.
Miegliu lu tintu pruvatu ca lu buonu a pruvari = meglio il cattivo
provato che il buono da provare.
Cu è cuntentu è pazzu = chi è contento è pazzo.
Si nun mancia carni, sciuscia brodu = se non mangia la carne, almeno
succhia il brodo.
Muglieri e vò di lu paisi tò = mogli e buoi dei paesi tuoi.
Lu vò pi li corna e l’omu pi la parola = il bue si deve prendere per le
corna, l'uomo per la parola.
Cu dissi donna dissi dannu = chi disse donna, disse danno.
Cu fimmini cridi, paradisu nun ni vidi = chi crede alle donne, non vedrà
la luce del paradiso.
Quannu lu attu nun c’è li surci ballanu = quando il gatto non c'è, i
topi ballano.
Lu datu è datu, lu pristatu torna = il regalato è regalato, il prestato
si restituisce.
Lu pagari e lu muriri cchiù tardu ca si po’ = il pagare e il morire, il
più tardi possibile.
Cu havi lu malu vicinu havi lu malu matinu = chi ha un cattivo vicino,
ha un cattivo mattino.
La rigina appi bisuognu di la vicina = la regina ebbe bisogno della
vicina.
Aprili fa li sciuri e maiu n’havi l’anuri = aprile fa i fiori e maggio
ne ha l'onore.
Lu fierru si batti mentri è callu = il ferro va battuto mentre è caldo.
Miegliu nivuru pani ca nivura fami = meglio un pane nero che una fame
nera.
Lu muortu mpara a chiangiri = il morto insegna a piangere.
Cu arrobba pi manciari nun fa piccatu = chi ruba per necessità, non fa
peccato.
Du uocchi su miegli di unu = due occhi sono migliori di uno.
Calati iuncu ca passa lu sciumi = abbassati giunco ché la piena passa.
Campa cavaddru ca l’erba crisci = campa cavallo che l'erba cresce.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 18 marzo 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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15/03/2013 |
Musica. Il "Rigoletto" al
Teatro Pirandello di Agrigento, con il M° Fabrizio Chiarenza |
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Nel bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi
(1813-1901), il Teatro Pirandello di Agrigento promuove il "Rigoletto", una
delle grandi opere del compositore italiano.
L'opera verrà rappresentata venerdì 15 marzo alle ore 20.00, sabato 16 e
domenica 17 alle ore 18.00.
Tra i collaboratori della rappresentazione, il M° Fabrizio Chiarenza.
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15/03/2013 |
Comune. Convocato il
Consiglio comunale per giovedi 21 marzo alle ore 19.00 |
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L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria
su determinazione del presidente dott. Angelo Collura, è stata fissata per
giovedi 21 marzo,
alle ore 19.00, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
l) Nomina scrutatori, lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;
2) Interrogazione presentata in data 14.09.2012 prot. n. 9045 dal
Consigliere Comunale Cuffaro Aristotele, riguardante la tassazione del
servizio di smaltimento dei rifiuti;
3) Interrogazione presentata in data 17.09.2012 prot. n. 9163 dai
Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante la
situazione debitoria di questo Ente nei confronti dell'ATO GESA AG2 alla
data del 31.12.2011;
4) Interrogazione presentata in data 17.09.2012 prot. n. 9189 dai
Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante l'applicazione
del nuovo sistema tariffario da parte della Girgenti Acque;
5) Interrogazione presentata in data 17.09.2012 prot. n. 9191 dai
Consiglieri Comunali Castronovo Diego e Vizzini Francesco, riguardante le
somme incassate dal Comune a titolo di IMU;
6) Proposta di deliberazione avente per oggetto "Verifica del rispetto del
contratto di consegna delle reti idriche alla Girgenti Acque", presentata
dal Consigliere Comunale Vizzini Francesco, in data 06.11.12 prot. n. 11703;
7) Relazione annuale del Sindaco;
8) Istituzione museo civico d’arte moderna e contemporanea "Renzo Collura";
9) Richiesta presentata in data 13.12.2012 prot. n. 13226 dai
Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante l'abolizione
del gettone di presenza per la partecipazione alle Commissioni Consiliari;
10) Richiesta presentata in data 13.12.2012 prot. n. 13227 dai
Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante la
riduzione del 50% del gettone di presenza spettante al Consigliere Comunale
per le sedute consiliari;
11) Modifiche all'art. 3, lett. b) ed e) del Regolamento comunale per la
disciplina del commercio su aree pubbliche;
12) Approvazione Regolamento per la disciplina delle riprese audiovisive
delle sedute del Consiglio Comunale e loro diffusione;
13) Proposta di deliberazione presentata dal consigliere comunale Vizzini
Francesco avente ad oggetto: "Gestione integrata dei rifiuti, istituzione
degli (ARO) aree di raccolta ottimale e gestione in proprio del servizio di
spazzamento, trasporto e raccolta; atto d'indirizzo al Sindaco";
14) Discussione sulla petizione presentata dal Movimento 5 Stelle di Grotte,
sottoscritta da 127 cittadini, avente ad oggetto; "Ritorno di taluni servizi
in materia di rifiuti al Comune".
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora
e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
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13/03/2013 |
Fotografia. Mostra e
relazione di Franco Carlisi alla "Re-evolution" di Barletta |
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Locandina |
E' in svolgimento, dal 12 sino al 17 marzo presso il Palazzo della Marra di
Barletta, la manifestazione "Re-evolution", patrocinata dalla FIOF (federazione
dei fotografi professionisti italiani) e dal periodico "Gente di
Fotografia". Nell'appuntamento di rilievo in ambito nazionale, uno spazio è
stato riservato alla mostra "Il valzer di un giorno" di Franco Carlisi. Il
fotografo grottese sarà a Barletta domenica prossima; presso la Sala Rossa
del castello di Barletta, alle ore 10.30, terrà un seminario sul futuro del
giornalismo sulla carta stampata.
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13/03/2013 |
Chiesa. Programma della
Giornata del Malato |
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Manifesto |
Il prossimo sabato 16 marzo, all'interno del programma del triduo in onore
di San Giuseppe, sarà celebrata nella chiesa Madre di Grotte la "Giornata
del Malato". Il programma della liturgia è il seguente:
- ore 16.00: accoglienza dei malati
- ore 17.00: celebrazione della Santa Messa presieduta da padre Giovanni
Castronovo (sarà impartito il sacramento dell'Unzione degli infermi)
- ore 18.00: intrattenimento musicale e convivialità in chiesa.
Saranno presenti alla manifestazione: le associazioni di volontariato, il
personale sanitario e quanti operano nella cura e nell'assistenza del
malato.
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13/03/2013 |
Televisione. 9^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro,
trasmessa l'8 marzo su Agrigento Tv |
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Guarda il video |
Nella nona puntata di "U Tiggì", telegiornale in
siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale
terrestre), lo scorso venerdi 8 marzo, sono stati
affrontati i seguenti temi:
- i costi delle riparazioni sulla condotta idrica pubblica,
effettuate da Girgenti Acque e addebitati agli utenti;
- le condizioni di abbandono della diga di Agrigento, mai
entrata in funzione;
- la poesia come strumento per la denuncia sociale;
- la pista di pattinaggio del quartiere di San Leone;
- presentazione del libro "Ogni jornu la vita", di
Michele Sarrica;
- la festa di Pasqua di Canicatti.
Ospite in studio della puntata, l'illusionista Cyrus (Ciro
Caternicchia).
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore
13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il
sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le
puntata vengono pubblicate integralmente anche da
Grotte.info Quotidiano.
9^ puntata - 08/03/13 - di "U Tiggì" (Video)
Puntate precedenti:
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1^ puntata
- 21/12/12 - di "U Tiggì"
2^ puntata
- 11/01/13 - di "U Tiggì"
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì"
4^ puntata
- 25/01/13 - di "U Tiggì"
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5^ puntata
- 01/02/13 - di "U Tiggì"
6^ puntata
- 15/02/13 - di "U Tiggì"
7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì"
8^ puntata - 01/03/13 - di "U Tiggì" |
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12/03/2013 |
Lettere. "Zona C4 e
antenne di telefonia in C.da Arena, incontro al Comune"; di Giuseppe
Gumina |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Mercoledì 13 marzo, alle ore 17.00 presso la sala consiliare del Comune di
Grotte, si affronterà il tema “Zona C4 e antenne di telefonia mobile in
Contrada Arena”.
Una serena riflessione, lontana da sterili proteste e populismi sciocchi ma
solo per la tutela della salute e degli interessi economici dei cittadini,
che si vedono di fatto espropriati della loro proprietà che viene deprezzata
solo per il vantaggio economico di pochi.
Dopo il deturpamento ambientale e il deprezzamento, anche la beffa delle
tasse da parte del Comune".
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Giuseppe Gumina
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12/03/2013 |
Politica. Interrogazione del
M5S all'ARS sull'istituzione del Registro Tumori, di Innocenzo Infantino |
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Innocenzo Infantino |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentile direttore,
il Movimento 5 Stelle di Grotte ha consegnato al portavoce dell’ARS di
Palermo, Matteo Mangiacavallo, un’interrogazione parlamentare per istituire
un Registro tumori nella provincia di Agrigento (vedi
allegato). Iniziativa molto importante per la salute della nostra
comunità e dell’intera provincia.
I Registri tumori italiani sono delle vere e proprie strutture nate con il
fine di raccogliere attivamente le informazioni relative ai casi di tumore
diagnosticati in una determinata area geografica.
Gli obiettivi dei Registri tumori sono infatti:
-
monitorare il trend di incidenza, prevalenza e
sopravvivenza dei tumori nelle diverse aree geografiche e per
caratteristiche demografiche;
- valutare l’efficacia dei programmi di screening (mammella, cervice e più
recentemente colon-retto) e di prevenzione;
- valutare l’impatto dei fattori ambientali e sociali sul rischio di tumore,
come ad esempio il rischio associato a particolari inquinanti atmosferici,
alle linee elettriche, alle discariche, ai telefoni cellulari ecc.;
- sostenere indagini sulle cause dei tumori;
- fornire informazioni in supporto ai servizi di counselling genetico
per gli individui e le famiglie a elevato rischio di sviluppare cancro.
La necessità di creare degli archivi di informazioni relative ai casi di
tumori presenti nel nostro Paese nasce dal fatto che negli ospedali non
esiste l’obbligo di notificare i casi di neoplasia e, quindi, per poter
sorvegliare l’andamento dei tumori occorre un sistema di raccolta di tutte
le informazioni necessarie per avere un quadro completo di questa complessa
patologia.
Ma quali sono le informazioni che vengono raccolte?
Oltre ai dati anagrafici di base (sesso, età, data, luogo di nascita
e residenza), vengono raccolte informazioni riguardanti la tipologia di
tumore diagnosticato (sede, morfologia, comportamento) e informazioni
utili dal punto di visto clinico ed epidemiologico.
Infatti questi dati sono indispensabili per poter effettuare:
- indagini sulle cause del tumore in osservazione;
- valutazioni delle terapie più efficaci sull’andamento della malattia;
- analisi sui potenziali fattori di rischio ambientali noti o non ancora
identificati.
Le fonti principali utilizzate per la raccolta di queste informazioni
sono:
- le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), che custodiscono le
informazioni principali sul ricovero di ciascun paziente;
- gli Archivi di anatomia e citologia patologica, che permettono la
classificazione del tipo di tumore in base alle regole codificate a livello
internazionale;
- le cartelle cliniche, che servono per completare le informazioni
raccolte;
- i certificati di morte, acquisibili tramite il flusso delle schede
di morte presso le ASL.
Di fronte a un rilevante rischio per la salute la priorità va data alla
prevenzione e il registro tumori è uno strumento efficace per rilevare dati
e prendere provvedimenti". |
M5S Grotte |
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Per il MoVimento 5 Stelle - Grotte
Innocenzo Infantino
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12/03/2013 |
Musica. "Peace and Love
- Beat Generation"; "50 anni di musica", rubrica di Filippo Baldo |
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Filippo Baldo |
50 ANNI DI MUSICA
BEAT GENERATION
Nel 1962 i nostri amati Beatles contribuiscono in maniera
determinante a dare inizio ad una nuova era per la musica cosi detta “leggera”,
è l’anno in cui pubblicano il loro primo disco “LOVE
ME DO”, nasce il beat in Europa.
I Rolling Stones (che significa pietre rotolanti), eterni rivali dei
Beatles, nello stesso periodo propongono una musica con più ritmo, cercando
di interpretare il sentimento di insoddisfazione e di rivolta che dilagava
sia in America che in Europa. Il loro genere musicale non era la melodia, ma
il ritmo duro ed incisivo e il timbro strumentale alterato da sofisticati
impianti di amplificazione.
Negli anni 60 il rock’n’roll usciva dai confini americani per
conquistare il mondo, un mondo dove prima di questi anni imperavano generi
musicali, che io definisco, “tristi e noiosi”.
Mi ricordo che per ascoltare qualche canzone “nuova” che avesse ritmo
bisognava aspettare il sabato pomeriggio (io lo facevo) quando i sempre
giovani Gianni Boncompagni e Renzo Arbore conducevano una famosa
trasmissione radiofonica chiamata Bandiera Gialla.
La Rai con questo programma entrava nel cuore dei giovani che avevano un
gusto e una cultura musicale totalmente diversa da quella dei genitori, oggi
questa differenza è meno evidente, (la globalizzazione anche in campo
musicale) ed era questa la trasmissione che io, come molti altri ragazzi di
allora, aspettavamo con ansia.
La coppia Arbore-Boncompagni ha rivoluzionato il modo “antico” di
fare radio: oltre che rivolgersi ai giovani, veniva utilizzato un
linguaggio, molto spesso censurato, fatto di doppi sensi.
Bandiera Gialla rappresentava una novità per l’Italia e per questo
dobbiamo ringraziare Renzo Arbore che molto spesso si recava negli States
e così ci dava la possibilità di ascoltare
e conoscere generi musicali poco noti come il jazz e il rythm &
blues.
E’ certo che il padre del beat, parlo del rock ‘n’roll,
assumeva nei vari angoli del mondo una veste diversa e quindi dava origine a
nuove forme.
In Inghilterra, dove già da tempo in tanti locali si suonava musica jazz
e blues, il rock ‘n’roll è arrivato modificato, perché si è
adeguato al gusto di un pubblico abituato ad ascoltare una musica più
melodica e raffinata. Ed è proprio dal rock’n’roll, modificato, che
nasce il beat, musica ritmata ma nello stesso tempo melodica.
Erano piccoli gruppi, complessi di 4 o 5 componenti, solitamente molto
giovani, ad accogliere e ad esprimere il beat. Si cantava e nello
stesso tempo si suonava.
Era il periodo dei grandi concerti.
Il più importante evento collettivo nella storia della musica rock si svolse
a Woodstock nel 1969, nello Stato di New York, dove per tre giorni e tre
notti si recarono quasi 500.000 amanti della musica, anche in Europa
migliaia di ragazzi si riunivano in occasione di particolari eventi
musicali, in Gran Bretagna è rimasto alla storia il grande raduno dell’isola
di Wight.
Andare ad un concerto di musica era, e forse lo è ancora, come rispondere
ad un richiamo, un appuntamento in cui attraverso la musica si cercava di
dare un forte contributo al cambiamento della società.
Non a caso, le date in cui si realizzavano questi straordinari appuntamenti
coincidevano con il riconoscimento mediatico della rivoluzione sociale e
culturale del ’68.
Era l’era hippy: si sognava un mondo diverso, un mondo di pace e di
amore.
Fate l’amore e non la guerra!!!
Mettete dei fiori nei vostri cannoni!!!
Erano gli slogan che sintetizzavano gli ideali di
libertà e di pace. I giovani della “beat generation” erano animati da un forte spirito di cambiamento e
di speranza. Credevano di cambiare il mondo e che si stesse per realizzare
il loro sogno: la riforma della società ed un’era in cui fossero rispettati
i diritti civili e la pace.
Classifica dei dischi più venduti in Italia al
02/03/2013
Al primo posto Marco Mengoni con L'Essenziale.
Sanremo ha conquistato la classifica!!!
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
L’essenziale
2)
Se si potesse non morire
3)
I Follow Rivers
4)
Scream and shout
5)
Sotto casa
6)
Ho hey
7)
I see you
8)
La canzone mononota
9)
Mi servirebbe sapere
10)
E se poi |
Marco Mengoni
Modà
Lykke Li
I.Am / Britney Spears
Max Gazzè
Lumineers
Jutty Ranx
Elio e le Storie Tese
Antonio Maggio
Malika Ayane |
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Filippo Baldo
12 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
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12/03/2013 |
Lingua. Abbiamo superato i 200
soprannomi, alcuni chiedono ancora una collocazione; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa
dal prof. Calogero Agnello, sulla
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
" Carissimi amici lettori,
abbiamo iniziato il lavoro e dobbiamo cercare di
completarlo: abbiamo superato i duecento soprannomi, tutti
regolarmente attribuiti ad altrettante famiglie o gruppi di
famiglie: chiedono ancora una collocazione quelli di
seguito trascritti.
Alcuni sono noti a tutti. Altri li ho scovati in angoli
nascosti della mia memoria (vola-vola, cipiciapi e qualche
altro).
Trattandosi di una ricerca minuziosa nel territorio, cosa
che solo il web poteva consentire, alla fine daremo la
possibilità a tutti di scaricarli tramite Grotte.info
Quotidiano.
E’ necessario fissare punti molto fermi perché la memoria
storica va scomparendo e tanti soprannomi rischiano di
scomparire dal vocabolario grottese.
Mi raccomando inviate notizie all'indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
La pilusa
La putiara
La pastara
La tascara
Boiacani
Spiritu russu
Ventrilonga
Vola-vola
Tappitieddru
Taranzilli
Tolli-tolli
Scursuni
Musca
Purpiettu
La fena
Sciacca
Nispuliddra
Tirinanna
Addruottu
Passalacqua
Addruzzu
Nci-ncì
Scarpiscionti
Cazzuottu
Russuliddru
Rinzinu
Chianciminestra
Scanneddra
Giacataru
Panzella
Cipiciapi
Ciccazzu
Cataluchisi (Agnello)
Fumaluoru
Scippatesta
Signiruzzu
Ranninu
Don saru
La carciddra
Uocchi d’amuri
Pipiuni
Guardia l’acqua
Grazie a tutti per la collaborazione".
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Lillo Agnello
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11/03/2013 |
Lettere. "La Festa della
Santa Pasqua in diretta streaming?"; di Giacomo Bellavia |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentile Redazione,
scrivo dal Belgio in merito alla festività che si terrà nel nostro paese e
che è sentita da tutti i grottesi e cioè la Santa Pasqua.
Circa 2 anni fa, un gruppo di ragazzi per 2 anni di seguito è riuscito con
grande maestria a farci rivivere, rinascere ed emozionare la Festa della
Santa Pasqua in diretta streaming.
Confesso che per tutti noi emigranti, il vedere la diretta sia stata una
cosa indimenticabile. Purtroppo, come le belle favole, anche questa è
finita: niente più diretta dall’anno scorso. E sono sicuro che in questo
anche l’Amministrazione comunale abbia le sue colpe. Ed è proprio al Sig.
Sindaco che vorrei rivolgermi: perché non incoraggiare questi giovani
ragazzi pieni di talento in modo tale da farci rivivere la diretta della
Pasqua dando loro qualche piccolo contributo?
Spero che questo mio messaggio possa essere ascoltato e che almeno per una
volta il Sig. Sindaco non deluda tutti noi emigranti e rifaccia tornare la
diretta per la Festa della Santissima Pasqua.
In attesa di avere delle buone notizie da parte del Sig. Sindaco, sperando
un seguito a questa mia lettera, vi auguro tante belle cose ed a presto". |
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Giacomo Bellavia
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11/03/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Mercoledi 13 marzo
- alle ore 15.30, in chiesa Madre, ritiro spirituale del gruppo delle
Ancelle della Divina Misericordia (aperto a tutti).
Giovedi 14 marzo
- alle ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis delle
Famiglie.
Venerdi 15 marzo
- alle ore 20.00, a San Francesco, riunione dei genitori dei ragazzi di 1^
Confessione.
Sabato 16 marzo - Triduo di San Giuseppe (Giornata del malato)
- alle ore 16.00, in chiesa Madre, Accoglienza e Santa Messa con l'unzione
dei malati.
Domenica 17 marzo - Triduo di San Giuseppe
- alle ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santo Rosario e Santa
Messa.
- Quaresima di Fraternità: durante le Sante Messe, raccolta pro Tanzania.
Lunedi 18 marzo - Triduo di San Giuseppe
- alle ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santo Rosario e Santa
Messa.
Martedi 19 marzo - Festa di San Giuseppe
- Sante Messe, nella chiesa Madonna del Carmelo, alle ore 09.00, 11.00 e
18.30.
Avvisi
Tutti i venerdi di quaresima:
- astinenza dalle carni;
- alle ore 08.45 nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa e Via Crucis
;
- alle ore 17.00 nella chiesa Madre, Via Crucis e Santa Messa;
- alle ore 17.00 nella chiesa di San Rocco, Via Crucis e Santa Messa.
Durante la Quaresima le Sante Messe feriali nella chiesa Madre
saranno celebrate alle ore 17.30.
Durante la Quaresima, dal lunedi al venerdi, alle ore 06.00 nella chiesa
Madonna del Carmelo, i fratelli delle comunità neocatecumenali si riuniranno
per la celebrazione delle Lodi Mattutine; la partecipazione è aperta a tutti
i fedeli.
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11/03/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(10); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 10)
I modi di dire e proverbi (3).
Unni maggiuri c’è, minuri cessa (Maria Assunta Savatteri) = dove c’è il
più importante, il meno importante è come se non ci fosse.
Zita sempri e maritata mai (Maria Assunta Savatteri) = fidanzata sempre
ma sposata mai.
Si vuò stari filici e sanu, di li parienti stanni luntanu (Maria Assunta
Savatteri) = se vuoi vivere bene, stai lontano dai parenti.
Iu nun vuogliu ciciri e nemmenu vuogliu a tia, vuogliu a ma maritu ca
mi vuliva beni (Maria Assunta Savatteri) = non voglio ricchezze e
nemmeno voglio te, voglio mio marito che mi voleva bene.
Quannu la donna camina e lu culu ci balla, si buttana nun c’è regula
falla (Maria Assunta Savatteri) = quando una donna cammina e muove il
sedere, ritienila poco seria.
Cu libiru po’ stari nun si stassi a ncatinari (Maria Assunta Savatteri)
= chi libero può stare non si incateni.
Lu matrimoniu è cuomu la guerra: c’è cu la ntrezza, c’è cu la sbaglia
(Maria Assunta Savatteri) = il matrimonio è come una guerra, c’è chi la
vince c’è chi la perde.
Cu di li vecchi s’innamura ci perdi la vintura, cu li vecchi nun c’è
guadagnu, ci si perdi lu ramu e lu stagnu (Maria Assunta Savatteri) =
chi dei vecchi si innamora perde la ventura, coi vecchi non si guadagna
niente, ma si perde tutto.
Li sordi fannu viniri la vista all’uorbu (Maria Assunta Savatteri) = i
denari fanno venire la vista al cieco.
Quannu lu culu camina, lu cori abballa (Maria Assunta Savatteri) =
mentre si cammina, si gioisce.
Scurà e ma maritu un vinni, cu sapi unni s’aggiuccà ddru varbaianni! =
si è fatto buio e mio marito non è rientrato, chissà dove è andato a dormire
quel barbagianni!
Cani c’abbaia un muzzica = il cane che abbaia non morde.
Caniglia, caniglia, cu l’ascia si la piglia = caniglia, caniglia chi la
trova se la prende.
Ti fazzu un culu quantu na stagnateddra = ti dò tantissime botte.
Cu nesci arrinesci = chi va fuori trova fortuna.
Havi na facci di un paari a nuddru = ha l’aspetto di chi non vuole
pagare.
Si ti viu ti iuocu, si un ti viu t’arruobbu = se ti vedo, ti sorrido; se
non ti vedo ti rubo.
Lu Signuri n’ava scanzari = che Iddio ce ne liberi.
Cu va ni la zita senza ammitatu, nun havi mancu la seggia pi
assittarisi = chi va in un matrimonio senza essere invitato, non trova
nemmeno la sedia per sedersi.
Unni c’è lu liettu, c’è l’arrizziettu = dove c’è il letto c’è tutto.
Iungiti cu li miegli di li tò e appizzacci li spisi = mettiti con i
migliori di te e rimettici pure le spese.
Pani a vilanza un ni inchi panza (Grazia Gianforcaro) = il pane pesato
non riempie lo stomaco.
Lu vicinu è sirpenti, si nun vidi senti (Grazia Gianforcaro) = il
vicino è come un serpente, se non vede, sente.
La cammisa t’arrobba lu culu = hai paura anche di niente, cioè di una
cosa che non può avvenire.
La lingua nun havi l’uossu, e rumpi l’uossu = la lingua non ha osso, ma
è capace di rompere un osso.
Pensa la cosa prima ca la fa, ca la cosa pinsata è bella assà = rifletti
bene, prima di fare qualcosa.
Tiempu e malu tiempu nun dura sempre un tiempu = tempo bello e tempo
brutto non durano in eterno.
Essiri cazzu e culu = essere uniti.
La addrina vecchia fa lu brodu buonu = la gallina vecchia fa un buon
brodo.
Lu farfanti anchi quannu dici la virità nun è cridutu = il bugiardo
anche se dice la verità non è creduto.
Pi Santa Lucia un passu di cucciuvia, pi Natali un passu di cani = per
Santa Lucia un passo di allodola, per Natale un passo di cane = le giornate
incominciano ad allungarsi per Santa Lucia, dapprima poco, poi, per Natale
di più.
Lu vuccieri (lu pisciaru) soccu havi vannia = il macellaio (il
pescivendolo) grida quello che ha.
Cu ti fa chiangiri ti fa ridiri, e cu ti fa ridiri ti fa chiangiri (Grazia
Gianforcaro) = chi ti fa piangere oggi, ti farà ridere poi; chi oggi ti
fa ridere domani ti farà piangere.
E’ miegliu oi l’uovu ca dumani la addrina (Angelo Luparello) = è meglio
(mangiare) oggi l’uovo che domani la gallina.
L’erba tinta nun mori mai = l’erba cattiva non muore mai.
Cu arroba ni fa una, cu è arrubatu ni fa cientu = chi ruba fa un brutto
pensiero, chi è rubato fa cento brutti pensieri.
La addrina ca camina havi la vozza china (Grazia Gianforcaro) = la
gallina che va a spasso rientra a casa con lo stomaco pieno.
Anzi diri chi sacciu ca diri chi sapiva = è meglio dire: che so, che
dire: se sapevo.
Nenti fari ca nenti si sapi = non fare niente se non vuoi che non si
sappia niente.
Mentri suda ntruscia la criatura (Grazia Gianforcaro) = mentre suda,
copri bene la creatura.
Cu cangia la vecchia pi la nova cchiù guai trova = chi cambia la vecchia
per la nuova, trova più guai.
Cu è riccu di amici è scarsu di guai = chi è ricco di amici, è scarso di
guai.
Lu celu è a picurinu: si un chiovi oi, chiovi lu matinu = il cielo è a
pecorelle, se non piove oggi pioverà domani mattina.
Lu iudici voli sentiri a du = il giudice vuole ascoltare i due
litiganti.
Li vesti to li vuò dari a mia = quello che sei tu, vai dicendo che sono
io.
Ladia di facci e ladia di cori = brutta di viso e brutta di cuore.
Quannu chiovi un sicca nenti = quando piove non secca niente.
Cu appi pani murì, cu appi luci campà. Sarbati pi calliari e no mangiari
= chi aveva il pane è morto, chi aveva il fuoco è vissuto. Conserva qualcosa
per riscaldarti e non per mangiare.
Si vuò mparari a impuviriri, addruva l’uomini e nun ci iri = se vuoi
imparare ad impoverire prendi a giornate degli uomini e non controllare.
Cu accucchia e nun havi viersu, accucchiari è tiempu piersu (Giovanni
Bellavia detto Puripù) = chi accumula ma non ha “verso”, accumulare è tempo
perso.
Oi in figura, dumani in sepoltura = Oggi siamo vivi e belli, domani
possiamo essere morti.
Amari cu nun t’ama è tiempu piersu = amare chi non ti ama è tempo
perduto.
Si la niscì peddri peddri = si è liberato per puro miracolo.
Pi la Cannilora lu mmiernu è fora, ma si chiovi, ce n’è ancora, si nun spica
lu carduni nun si chiama la stagiuni = per la Cannilora (il 2
febbraio) l’inverno è fuori, ma se piove d’inverno ce n’è ancora. Se non
fiorisce il cardo, non possiamo parlare di estate.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info l'11 3 marzo 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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11/03/2013 |
Riflessioni. "L'esistenzialismo
politico al bivio della scelta impossibile"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo.
"L’esistenzialismo politico al bivio della scelta impossibile
Contro ogni forma idealistica della storia, di hegeliana memoria, e contro
ogni pragmatismo teorico, astratto, quindi vuoto, improduttivo e
inconcludente – che rischia di far ricredere la parte disperata della
popolazione che ha fatto brillare non una, ma cinque le stelle del nascente
movimento, legittimato per le avanzate proposte di cambiamento
dell’esecutivo parlamentare, ormai giunto al guado del fallimento di tutto
l’impianto del conservatorismo consolidato classico tradizionale – bisogna
urgentemente, senza aspettare più tempo, tentare e mettere in atto ogni
elemento della programmazione teorica, al fine di rendere a tutti
comprensibile, in tutta la sua portata efficace, il valore della
concretezza, necessaria a tutti.
Se ciò non avviene o non accadrà si assisterà, in brevissimo tempo, al
sorgere di tutti i complementari, quindi contrari od opposti, dei colori
della tavolozza, che ha edificato, con grande e sorprendente entusiasmo lo
stesso Movimento, per usare un linguaggio metaforico, ma non estraneo al
firmamento politico.
Per prima si penserà, come già si comincia a dire, che il Movimento si
chiude ad ogni incontro per giungere volutamente all’isolamento, allo scopo
di mostrare un certo orgoglio populistico nazionalistico, ma rendendosi a
sua volta colpevole della responsabilità di allontanarsi dalla cultura
democratica europeista, che si basa sul rispetto e la tutela dei valori
spirituali, culturali, sociali dell’individuo nell’interesse di tutta la
collettività, senza esclusione di nessuno.
L’altro possibile potenziale interrogativo potrebbe essere quello di vedere
sorgere “in nuce”, ancora non evidente, ma intuibile e latente, un progetto
di autarchia, e quindi la volontà di sostituire un male con un altro più
pericoloso, che l’esperienza storica ci invita, giustamente, a negare e a
contrastare.
Quindi nella costellazione di tutti i pianeti immobili e delle stelle fisse,
di platonica memoria, distanti e distaccate, separate dagli elementi
terrestri, il disegno di congiunzione, di relazione con gli elementi
dell’immanenza terrestre, dovrebbe urgentemente fornircelo il Movimento
cinque stelle: se ciò non avviene, si pecca di presunzione o di presunta
idealizzazione di tutte le prediche populistiche, con il conseguente
accrescimento della sfiducia assoluta e non più revocabile di tutte le
istituzioni.
Se questa è la scelta, anch’essa è destinata a fallire, come tutte le altre
già note". |
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Antonio Pilato
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09/03/2013 |
Lettere. "Chi ha vinto?
Ha perso il popolo Italiano!"; di Decu Varba |
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Decu Varba |
Riceviamo e pubblichiamo, esattamente per come pervenuta, la seguente mail.
"Buon giorno,
dico quello che sento sul momento politico Italiano.
Chi ha vinto? Ha perso il popolo Italiano!
Basta promesse!
Promesse elettorale, promesse di marinaio, che non li dovrebbero fare e che
dovrebbero essere proibiti anche perseguiti, perché è come corrompere gli
elettori con le promesse di denaro, come sono state fatte in queste
elezione.
Sarebbe molto sincero e costruttivo, che i partiti direbbero come creare
lavoro, come togliere la delinquenza, come cercare di togliere il debito
pubblico, come fare che tutti i cittadini abbiano benessere, che i vecchi
dopo una vita di lavoro abbiano la pensione da potere vivere con dignità e
senza aiuto dei figli, che funziona bene la sanità, che tutti possono essere
visitati dai specialisti senza attesa più di una settimana, le scuole
pubbliche dovrebbero essere per tutti con i libri gratuiti, per coloro che
vanno male inviarli per un mestiere, l'Università gratis per tutti coloro
che dimostrano di essere bravi e che studiano per migliorare la vita della
comunità Italiana.
Saluto a tutti". |
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Decu Varba
(Diego Cimino)
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09/03/2013 |
Politica. Totò Scozzari
nominato Assessore provinciale; congratulazioni dal gruppo MpA di Grotte |
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Totò Scozzari |
Riceviamo e pubblichiamo.
"All'Assessore Provinciale Totò Scozzari,
per questa nuova responsabilità istituzionale alla quale è stato chiamato,
le più sentite congratulazioni da Alfonso Zaffuto e da tutti gli amici dell'MpA
di Grotte".
"I Consiglieri Comunali Giacomo Costanza e Michelangelo Valenza, gli
amici Grotte, si congratulano per la nomina dell’amico Totò Scozzari quale
Assessore Provinciale, essendo certi che saprà rappresentare gli interessi
di tutta la collettività agrigentina, e con grande attenzione anche a quella
grottese. La nomina di Assessore è certamente un giusto riconoscimento, da
parte del Presidente Prof. Eugenio D’Orsi, per il grande impegno che
l’amico Totò svolge quotidianamente al servizio dei Cittadini".
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I Consiglieri Comunali
Michelangelo Valenza
Giacomo Costanza
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08/03/2013 |
Politica. "La gestione
dell'acqua deve ritornare al Comune"; nota del
M5S di Grotte |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"La
gestione dell’acqua deve tornare al Comune. I referendum vanno rispettati.
Importanti novità in materia di gestione dei servizi
idrici comunali sono state introdotte dalla più recente Legge Regionale n.2
del 9/1/2013 (vedi
allegato) approvata con il sostanziale apporto dei gruppo del Movimento
5 Stelle presente con 15 deputati all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS).
L’acqua è un elemento essenziale della vita, come
l’aria, e la sua gestione non deve essere fonte di guadagno da parte
speculatori che si arricchiscono in maniera spregiudicata sulla pelle e sui
bisogni dei cittadini.
L’art.1 della citata
L.R. 2/2013 prevede:
- al comma 1 il riconoscimento dell’acqua quale patrimonio pubblico,
considerando il suo accesso “un diritto umano individuale e collettivo”;
- al comma 4 la messa in liquidazione e quindi la soppressione delle attuali
Autorità d’ambito territoriale ottimali;
- al comma 5 il trasferimento ai Comuni, da regolare con successiva legge
entro sei mesi, del servizio dell’acqua che potrà essere esercitato in forma
singola e associata.
Da diversi decenni a questa parte, in barba alla
volontà popolare (vedi i più recenti referendum) la classe politica italiana
al potere ha sottratto, e continua a farlo, sovranità e democrazia ai
cittadini per trasferirla ai poteri privati che certamente fanno tutt’altro
che cercare il bene sociale dei popoli.
L’hanno già fatto con la moneta, con l’alimentazione,
con la globalizzazione, con il pareggio di bilancio, con il fiscal drag, con
gran parte delle leggi, con i servizi di rilevanza economica (acqua,
rifiuti, trasporti,energia, istruzione).
E’ in atto un processo distruttivo della società a cui
occorre porre un argine con la massima urgenza.
Spieghiamo meglio come è organizzata l’attuale gestione dell’acqua.
Come molti di noi ricordano, la rete idrica interna
della città di Grotte (comprese le fognature e il depuratore) e le relative
bollette erano gestite direttamente e integralmente dal Comune con propri
mezzi e dipendenti. Per qualsiasi intervento (allacci, manutenzione ecc.)
il cittadino si rivolgeva direttamente al Comune che ne rispondeva sia in
termini di servizi, amministrativi e di consenso politico.
Con la legge Galli del 5 gennaio 1994, n.36
(recepita dalla L.R. 10/1999) e con una successiva , il D.Lgs. 3 aprile
2006, n. 152, nei riguardi del servizio idrico, “al fine di garantirne
la gestione secondo criteri di efficienza, di efficacia e di economicità”, obbligò gli enti comunali, facenti
parte di un’area territoriale, chiamata Ambito Territoriale Ottimale (ATO)
così come individuata dalla Regione, a riunirsi in una particolare forma di
cooperazione chiamata Autorità d’Ambito oppure ATO Idrico.
I Comuni pertanto furono chiamati a consegnare le
proprie reti interne all’Impresa privata, chiamata Gestore del Servizio
Idrico Integrato, cui venne affidato in appalto la gestione di tutti i
servizi connessi con l’uso delle risorse idriche, dalla fonte di
approvvigionamento alla depurazione, compresa la bollettazione.
Vennero costituiti nella Regione Siciliana n. 9 ATO
coincidenti con le Province Regionali. Ma la legge parlava di bacini
idrografici e non di territori provinciali! E questa fu la prima anomalia.
Grotte quindi venne incluso nell’ATO della provincia di
Agrigento, costituito da 43 Comuni, e la relativa Autorità d’Ambito
chiamata A.T.O. AG9,
si
costituì in forma di consorzio, dotandosi di convenzione e statuto, con
deliberazione del Commissario ad acta n. 39/2002.
L’affidamento del servizio venne affidato per 30
anni, tra contestazioni e ricorsi, all’unica partecipante, all’Associazione
Temporanea di Imprese Girgenti Acque SpA, costituita tra 13 società.
Sorvoliamo su tutte le vicende che portarono al
definitivo affidamento. Ciò nondimeno chi avesse voglia di conoscere la
travagliate vicende dell’ATO AG9 vi rimandiamo alla
lettura della storia qui allegata.
Quello che si evince da tutto quello che è successo
intorno alla costituzione dell’ATO AG9, all’affidamento dell’appalto e alla
gestione del servizio è l’avere completamente disatteso l’intento e i
principi della Legge istitutiva degli ATO, di non avere fatto gli interessi
degli utenti in termini di efficienza e di economicità e di avere totalmente
affidato alla mercé di privati speculatori un servizio essenziale.
D’altro canto sindaci, tra cui quello del Comune di
Grotte, negli appuntamenti importanti o non facevano valere gli interessi
dei cittadini o non si presentavano alle Assemblee d’Ambito.
Conseguenza di tutto ciò, nella totale disinformazione
e sulla testa dei cittadini:
- vennero
approvate, a causa della mancanza del numero legale nelle sedute di
assemblea dell’ATO AG9, le nuove tariffe idriche vigenti dal 2012 dal
Commissario ad Acta che non ha fatto altro che approvare tout court
quanto proposto dalla Girgenti Acque, alla quale sono stati accordati
l’utile del 7% contro l’esito referendario e la quota fissa determinata in
modo arbitrario, in contrasto con provvedimenti CIP n. 45 e n. 46 del
1974 prescritti dall’art.7 del D.M. 1 agosto 1996 (metodo normalizzato);
- venne
approvato il nuovo regolamento di utenza che ha fatto enormemente lievitare
i costi delle spese di allaccio e di manutenzione a carico degli utenti.
Sia l’Amministrazione comunale, sia i consiglieri
di maggioranza e di opposizione non si sono degnati di rendere pubblici con
manifesti, con riunioni pubbliche, ancor prima della loro approvazione, le
nuove tariffe e i regolamenti.
Ben venga quindi la soppressione dell’Autorità d’Ambito
ATO AG9 di Agrigento e la nuova gestione affidata direttamente ai Comuni.
Il Movimento 5 Stelle tramite i propri rappresentati
all’ARS si attiverà affinché venga approvata la nuova legge di riordino dei
servizi idrici finalizzata a rendere pubblica la gestione dell’acqua.
Quanto prima verranno resi pubblici più in dettaglio i
maggiori oneri e costi caricati dal Nuovo Regolamento di Utenza e dalle
Nuove Tariffe accordati a Girgenti Acque, complici la latitanza dei sindaci
e la più totale disinformazione".
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MoVimento 5 Stelle - Grotte
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07/03/2013 |
Lingua. Raccolta dei
soprannomi delle famiglie grottesi, cercasi cognomi corrispondenti; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa
dal prof. Calogero Agnello, sulla
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
" Siamo
arrivati a oltre 150 soprannomi; fattiva è stata la
partecipazione.
A questi, che sottopongo alla vostra attenzione, per le mie
modeste conoscenze, non riesco a dare un cognome di
appartenenza. Prego ancora di inviare informazioni all'indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
La vosca
Attarieddru
Vartulumè
Cacciadiavulu
Asparieddru
La prospara
Pizzicafavi (La Mendola)
Pirpisiddru (Tomaselli)
Polita
Arraggiatu
Cardunaru
La pilusa
Feddra di lardu
Tammurinaru (Morreale)
Putiara
La pastara
Boiacani
Spiritu russu
Fra-fra
Tappitieddru
Tinchiappu
Bahiuoccu (Da Savoia)
Taranzilli
Mazzilli
Tolli-tolli
Ziccarieddra
Scursuni
Naccareddra
Picciriddru
Musca
Purpiettu
La fena
Scantaliviti
Cicirieddru
Sciacca
Puddrasciuni
Fisciolo
Nispuliddra
Tirinanna
Grazie a tutti per la collaborazione".
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Lillo Agnello
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07/03/2013 |
Musica. "Sono cresciuto
a pane e Beatles"; "50 anni di musica", rubrica di Filippo Baldo |
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Filippo Baldo |
50 ANNI DI MUSICA
In questo spazio offertomi, spero di proporvi un approfondimento
riguardante i gruppi musicali, i cantanti e anche delle curiosità, senza
limiti di generi. Sicuramente non sarà mia intenzione invogliarvi
all’acquisto di questo o quel disco, ma semplicemente informarvi sulle
classifiche e quindi sulla nascita di nuove canzoni.
Sono cresciuto a pane e Beatles
Vorrei iniziare a dare il mio modesto contributo a favore della musica
parlando dei Beatles.
Giovanissimo, mi bastava ascoltare qualche brano di musica Beat per
affrontare la giornata con più forza, del resto anche oggi mi piace iniziare
la giornata a ritmo di musica, per tutta la vita non mi stancherò di
ascoltarla.
Cosa c’è di più rilassante che ascoltare musica in auto?!
Parlare dei Beatles significa parlare della musica Beat, la figlia
del Rock and roll e del Blues e la madre del Pop Rock.
Tra i primi complessi che fecero nascere la musica Beat, sicuramente
i Beatles hanno un posto di rilievo. E’ un genere musicale ritmato e a volte
melodico, caratterizzato principalmente da strumenti come la batteria, il
basso, la chitarra e successivamente anche dall’organo.
Il
nome Beatles ha due significati: scarafaggi e quelli del
beat, ovvero quelli che suonano la musica beat, cioè scandita
dal ritmo della batteria (letteralmente beat significa “battito”).
Era il 5 ottobre 1962 quando in Inghilterra la Parlaphone pubblicò “LOVE
ME DO” il primo 45 giri dei Beatles che conteneva sul lato B “P.S. I
LOVE YOU”.
Inizia il grande successo dei FAB FOUR, che già l’anno successivo
pubblicheranno il loro primo album (33 giri) “PLEASE, PLEASE ME”, che
conteneva entrambe le canzoni. Tra i tanti soprannomi usati per i Beatles,
il più noto è proprio quello di “FAB FOUR”; è stato Tony Barrow
che nelle sue note di copertina definì il complesso “THE FABULOUS FOURSOME”,
ovvero il favoloso quartetto, da cui nasce il celebre soprannome,
usato da quasi tutti i DJ di allora.
I favolosi quattro che erano e saranno sempre il migliore gruppo musicale di
tutti i tempi.
Classifica dei dischi più venduti al
28/02/2013
I Follow Rivers, di Lykke Li, si conferma al primo posto nella prima
classifica dei dischi più venduti in Italia nonostante l’invasione di brani
sanremesi.
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
I Follow Rivers
2)
L’essenziale
3)
One day/Reckoning song
4)
Ho hey
5)
Scream and shout
6)
Se si potesse non morire
7)
I see you
8)
Locked out of heaven
9)
What I might do
10)
Diamonds |
Lykke Li
Marco Mengoni
Asaf Avidan and the Mojos
Lumineers
I.Am / Britney Spears
Modà
Jutty Ranx
Bruno Mars
Ben Pearce
Rihanna |
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Filippo Baldo
7 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
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07/03/2013 |
Lettere. "Stiamo pagando
i loro sbagli"; di Alessio Cimino |
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Alessio Cimino |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentile redazione,
concordo con le parole di Franco Vizzini e Lillo Agnello in merito alla
scossa di cui necessita il nostro Comune per limitare il tracollo e tentare
di risorgere passo dopo passo.
Come ogni progetto, ogni idea, ogni realizzazione, cambiare Grotte sarà un
processo lento e doloroso.
Negli ultimi anni la classe politica, e non solo di Grotte, ha “sfruttato”
la propria situazione sociale per propri scopi. C’è stata una lotta
selvaggia alle poltrone, ai privilegi, alle immunità parlamentari e,
diciamocelo chiaro, ad un posto di lavoro (lavoro???) facile e sicuramente
di ottima rendita.
Il risultato è quello che vediamo davanti ai nostri occhi: un'Italia vecchia
e spaccata prima in due, adesso in tre. Un paese di Grotte che,
sinceramente, non è più possibile etichettarlo. Fa acqua da tutte le parti.
Franco Vizzini e Lillo Agnello, nelle loro parole, incitano ad un
cambiamento radicale e ritengo sia quasi obbligatorio. Per anni, il vecchio
si è tenuto stretto il proprio posto di Sindaco, di Assessore e in tanti
hanno operato da Consiglieri, consigliando poi cosa? Rimane nell’ignoto e
nel mistero.
E i giovani? I giovani erano già vecchi, fuori, esiliati, allontanati perché
privi di esperienza e condannati a vedere da lontano, inermi, lo
sfasciamento di Grotte.
Ormai lo spopolamento di Grotte è da primati in tutta la Sicilia, la gente
va via, difficilmente ritorna.
Poco fa sostenevo che il cambiamento di Grotte potesse essere doloroso, già,
ma doloroso per chi?
Doloroso per chi si è seduto in questi anni nelle poltrone della giunta
comunale soddisfatto del proprio posto, del proprio stipendio, della propria
posizione che potesse dare loro una visione del mondo dall’alto verso il
basso. Soddisfatto per essersi salvato lui piuttosto che migliorare Grotte.
Sono tante le cose da cambiare nel nostro paese, forse non saranno mai
abbastanza. Ma se vogliamo stupirci il 26 e 27 maggio è ora che qualcuno
vada via.
E’ inaccettabile che nella giunta ci sia gente da più di 15 anni, che gli
assessori e i consiglieri son sempre quelli che si tiene Grotte da decenni.
Ritengo sia ora che questi signori facciano un passo indietro. Se avete
coltivato giovani mettete il lista loro, proponete qualcuno con idee chiare
e precise ma per favore, toglietevi di mezzo. I cittadini vorranno vedere le
liste piene di gente nuova e non i soliti che siamo abituati a vedere e
votare.
In fondo, stiamo pagando sulla nostra pelle i vostri sbagli, i vostri
stipendi ma soprattutto, cosa ancora più grave, il vostro clientelismo.
Finché a Grotte regnerà il motto “Votami che ti sistemo!” il nostro paese
vivrà anni bui e desolanti. Proprio quelli che ci stanno facendo vivere
adesso. Grazie di cuore". |
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Alessio Cimino
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06/03/2013 |
Politica. Il gruppo M5S
all'ARS: "Abolizione Province e reddito di solidarietà in dirittura
d'arrivo" |
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“Due vittorie di tappa targate Movimento Cinque
Stelle”. Non usa perifrasi il capogruppo all'Ars Giancarlo Cancelleri nel
definire il ddl della giunta Crocetta che manda in pensione le Province e
istituisce il reddito minimo di solidarietà. “E' universalmente noto -
afferma - che questi sono due dei punti fondanti del nostro programma, che
tutti hanno avuto modo di ascoltare in sede di campagna
elettorale. Evidentemente la messe di voti che ha raccolto il Movimento ha
spinto Crocetta a venire allo scoperto e a sposare i nostri progetti”.
“L'abolizione delle Province, da noi sempre propugnata, senza se e senza ma
- afferma il deputato Salvatore Siragusa - è la dimostrazione che il
Movimento Cinque Stelle non è quell'armata Brancaleone che i nostri
detrattori ci vogliono fare apparire. Anzi, il provvedimento può costituire
un esempio virtuoso che in tutta Italia può essere preso a modello”.
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06/03/2013 |
Lettere. Contributo alla
riflessione sulla politica; di Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Amici lettori,
Francesco Vizzini, dalle pagine di questo giornale, stamani (NdR: ieri,
martedi 5 marzo 2013), ha lanciato un grido di allarme per scuotere
l’opinione pubblica e/o sensibilizzare la classe politica perché si faccia
qualcosa per risollevare la coscienza dei Grottesi. Ha fatto bene, (non si è
capito bene come fare queste primarie) comunque sono il segno di una
coscienza cui stanno a cuore le sorti della nostra comunità.
Quello che, però, stupisce è il fatto che nessuno tra gli
opinion-leader abbia, ovviamente dal suo punto di vista, voluto commentare
l’esito delle passate elezioni, qui a Grotte.
Non evidenziare che si sia trattato di un vero e proprio terremoto è dir
poco, perché qui si è superata la media nazionale. Qui da noi a differenza
che nel resto d’Italia, il movimento di Grillo ha eguagliato la somma dei
due partiti tradizionali. Ciò significa, e questa è una prima lettura,
che alla protesta dei simpatizzanti di Grillo si è potuta aggiungere il
giudizio sull’esperienza di una Amministrazione che ha fatto poco per
potersi ingraziare la fiducia dei cittadini. Il valzer delle poltrone ha
dato una pessima impressione senza che abbia potuto risolvere problemi di
nessuno.
L’altro motivo di rimprovero verso la vecchia classe politica, e ciò aiuta a
spiegare il tracollo elettorale, è che, da dovunque la si guardi “è
vecchia”. Si è sempre detto che i giovani non ne volevano sapere (di stare
sotto la protezione degli anziani aggiungo io) di fare politica e non era
vero! La classe dirigente per decenni ha concepito l’Amministrazione come
cosa propria o quasi e qualche volta il lenzuolo è stato diviso. Avveniva a
Roma e sarà avvenuto anche qua. Ogni Amministrazione in funzione della sua
forza ha avuto il privilegio di dettare le sue leggi e risolvere i propri
problemi. I giovani e i meno giovani hanno capito, e forti di un difensore
dei loro diritti hanno risposto in modo deciso e massiccio. Per questo il
voto è stato il segno di una protesta viscerale inattesa.
Naturalmente la situazione economica si impone nella riflessione politica e
certamente ha contribuito ad accelerare “la rottura del vaso”, immagine di un amico interlocutore che ha
stigmatizzato il fenomeno.
Cerchiamo allora di dare un contributo proficuo e spassionato. Se la barca
affonda non si salva nessuno".
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Lillo Agnello
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06/03/2013 |
Televisione. 8^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro,
trasmessa il 1° marzo su Agrigento Tv |
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Guarda il video |
Nella ottava puntata di "U Tiggì", telegiornale in
siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale
terrestre), lo scorso venerdi 1 marzo, sono stati
affrontati i seguenti temi:
- la lettera del Clero di Racalmuto-Grotte-Castrofilippo
alle associazioni, con il divieto di accolta fondi di fronte
alle chiese;
- da Raffadali, i commenti dei cittadini sul risultato delle
recenti elezioni politiche;
- le difficoltà create dalle buche nelle strade, per gli
ammalati nel raggiungere l'ospedale in ambulanza;
- lettera di un telespettatore: "La festa di Pasqua";
- le condizioni del quartiere di San Leone;
- presentazione del libro "Agrò e la scomparsa di Omber", di
Domenico Cacopardo.
Ospite in studio della puntata, Totò Frequente.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore
13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il
sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le
puntata vengono pubblicate integralmente anche da
Grotte.info Quotidiano.
8^ puntata - 01/03/13 - di "U Tiggì" (Video)
Puntate precedenti:
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1^ puntata
- 21/12/12 - di "U Tiggì"
2^ puntata
- 11/01/13 - di "U Tiggì"
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì"
4^ puntata
- 25/01/13 - di "U Tiggì"
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5^ puntata
- 01/02/13 - di "U Tiggì"
6^ puntata
- 15/02/13 - di "U Tiggì"
7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì" |
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05/03/2012 |
Ricorrenze. 103 candeline
sulla torta di nonno Antonino Carlisi; auguri dal Sindaco |
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Per pochi, e certamente non per tutti, la possibilità di varcare la soglia
del secolo e di superarla con lucidità.
Antonino Carlisi, classe 1910, ce l'ha fatta ed ha raggiunto ben 103 anni.
Per il più anziano concittadino grottese, in fondo, oggi è un giorno come
tutti gli altri; non così per i suoi figli e nipoti che lo festeggiano ogni
anno con rinnovato entusiasmo. Alla gioia partecipa idealmente tutta la
comunità grottese che augura a "nonno Antonino" di poter raggiungere altri
compleanni.
Un augurio, in particolare viene dalla Onlus "Padre Vinti - Grotte
Solidale": "Il Presidente, il Direttivo e i volontari esprimono i migliori
auguri di buon compleanno al Sig. Carlisi Antonino".
E questo è il messaggio dei suoi nipoti: "Caro nonno, ancora una volta hai
aggiunto un’ulteriore candelina sulla torta ed oggi vogliamo festeggiare il
tuo 103° compleanno. Gli anni passano ma tu continui a stupirci ogni giorno
con la tua saggezza. Da giovane hai dovuto affrontare fatiche, dolori,
momenti tristi, ma non hai smesso di sorridere e di vivere con serenità.
Adesso che tutto questo è diventato solo un ricordo ti vogliamo augurare di
continuare a vivere con felicità sapendo di poter contare sempre sul nostro
affetto. Un abbraccio di vero cuore nonno. Buon compleanno. I tuoi nipoti".
Un pensiero affettuoso è stato espresso anche da Paolo Pilato, Primo
Cittadino di Grotte: "Il Sindaco, a nome della Giunta, del Consiglio
Comunale e dell’Istituzione comunale tutta, facendosi interprete dei
sentimenti dell’intera comunità che rappresenta, si congratula con nonno
Antonino Carlisi per il brillante traguardo del festeggiamento del 103°
compleanno, esprimendo felicitazioni al cittadino più longevo della comunità
di Grotte, che rappresenta un esempio di sobrietà, correttezza, saggezza,
amore per la famiglia, che ha speso la sua vita per il lavoro, la famiglia e
che oggi è testimonianza da consegnare alle giovani generazioni".
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05/03/2013 |
Politica. "Lettera aperta
ai cittadini di Grotte"; del consigliere comunale
Franco Vizzini |
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Francesco Vizzini |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Lettera aperta ai cittadini di Grotte
Il 26 e 27 del prossimo mese di maggio la comunità Grottese sarà chiamata a
partecipare ad un importante turno elettorale per il rinnovo del Consiglio
Comunale e del Sindaco.
Le aspettative e le speranze di cambiamento, nella gente, sono crescenti.
Le recenti elezioni politiche sono state caratterizzate da un significativo
elemento di novità con l’utilizzo delle primarie per la scelta del premier e
dei parlamentari.
Le primarie sono uno strumento di democrazia diretta, il cui esercizio
sarebbe utile ed opportuno, che bisogna proporre ai cittadini di Grotte, per
la scelta del candidato Sindaco.
Per quanto mi riguarda, e per quello che posso, spingerò affinché la partita
possa giocarsi sul terreno dei programmi, delle cose da fare, delle risposte
da dare alle legittime, e non sempre rispettate, esigenze collettive.
Serve un’idea nuova di Città che veda affermarsi la trasparenza e la pratica
della democrazia partecipata.
Bisogna rifuggire dai giochi di potere organizzati a tavolino in reconditi
ambienti di palazzo.
E’ indispensabile che le migliori energie umane, presenti nella nostra
comunità, scendano in campo per rendere concreta questa improcrastinabile
necessità di cambiamento.
Per tanto, manifesto sin d’ora, la mia disponibilità a contribuire, in ogni
modo possibile, compresa la partecipazione alla competizione delle primarie,
alla crescita sociale, politica ed economica della nostra amata Grotte".
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Il Consigliere comunale
Franco Vizzini
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Dalla Redazione.
Le "primarie" sono consultazioni interne ad un partito, movimento o
schieramento politico per scegliere, tra i suoi aderenti, chi lo deve
rappresentare nella candidatura alle successive elezioni per ricoprire una
carica pubblica elettiva (Deputato, Senatore, Presidente del Consiglio,
Presidente della Regione o della Provincia, Consigliere provinciale,
Sindaco, Consigliere comunale...). Pertanto non vengono proposte all'intero
corpo elettorale (altrimenti non sarebbero propriamente "primarie" bensì un
a sorta di "prova generale" dell'elezione che seguirà) ma solo agli elettori
che si riconoscono in quel determinato schieramento. Sarebbe utile, a tal
fine, che il Consigliere Vizzini esprimesse il nome del partito al quale
attualmente aderisce e qual è lo schieramento, il partito o la coalizione
a cui propone lo svolgimento delle "primarie" e, pare di capire, la sua
candidatura a Sindaco.
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Carmelo Arnone
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04/03/2013 |
Politica. I
risultati definitivi del sondaggio "La futura
Amministrazione che vorresti" |
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Sondaggio online |
Il sondaggio “La futura amministrazione che vorresti”,
promosso online dal MoVimento 5 Stelle di Grotte, si è concluso il
28 febbraio. La consultazione sul web non ha la pretesa di essere esauriente
o di rappresentare il pensiero dell'intera popolazione grottese, tuttavia
corrisponde ad uno spaccato della realtà locale, ed ha l'esatto valore che
si può percepire dalla lettura: sono le risposte di 274 persone (tanti sono
stati i partecipanti) alle 21 domande suggerire dai promotori. Ciascuno può
trarre le proprie considerazioni personali.
Pubblichiamo le domande insieme alle risposte (complete di numero di
partecipanti per ciascuna risposta e relativa percentuale).
1) La tua età.
Numero di risposte: 274
120 (43.80%): da 18 a 30 anni 113 (41.24%): da 31 a 50
anni
35 (12.77%): da 51 a 70 anni
6 (2.19%): Oltre 70 anni
2) Sesso.
Numero di risposte: 270
192 (71.11%): Uomini
78 (28.89%): Donne
3) Quale è l'età ideale del tuo Sindaco?
Numero di risposte: 271
8 (2.95%): 20-30
84 (31.00%): 31-40
97 (35.79%): 41-50
33 (12.18%): 51-60
5 (1.85%): Oltre i 60
44 (16.24%): Non importa
4) Di chi deve essere espressione il tuo candidato Sindaco?
Numero di partecipanti: 268
38 (14.13%): Di un partito
38 (14.13%): Di una coalizione
131 (48.70%): Di un movimento, società civile
38 (14.13%): Deve essere un tecnico
5) Quali requisiti deve avere? Max 2 risposte.
Numero di partecipanti: 270
203 (40.60%): Competenza
42 (8.40%): Carisma
157 (31.40%): Trasparenza
50 (10.00%): Rigore
40 (8.00%): Novità
6) Quali impegni deve assumere da subito? Max 2
risposte.
Numero di partecipanti: 270
167 (33.53%): Ridurre i costi della politica
81 (16.27%): Ridurre le tasse
107 (21.49%): Politiche a favore della famiglia
116 (23.29%): Coinvolgere i cittadini nelle decisioni
7) Quali sono i principali temi di cui si dovrebbero
occupare i candidati? Max 2 risposte.
Numero di partecipanti: 271
115 (22.33%): Ambiente e qualità della vita
121 (23.50%): Servizi pubblici
41 (7.96%): Sicurezza
138 (26.80%): Lavoro
60 (11.65%): Servizi sociali
30 (5.83%): Pressione fiscale
8) E' bene che il candidato abbia già avuto
responsabilità di governo della città?
Numero di risposte: 270
65 (24.07%): Si
81 (30.00%): No
24 (8.89%): Non so
100 (37.04%): Indifferente
9) Come valuti la candidatura degli attivisti del MoVimento 5 Stelle?
Numero di partecipanti: 269
65 (24.07%): Ottima
86 (31.85%): Positiva
16 (5.93%): Azzardata
16 (5.93%): Incosciente
46 (17.04%): Non lo conosco
19 (7.04%): Perdente
10) A tuo giudizio i Grottesi potrebbero sostenere i
candidati del MoVimento 5 Stelle?
Numero di risposte: 268
110 (41.04%): Si
51 (19.03%): No
36 (13.43%): Non so
71 (26.49%): Dipende dai programmi
11) In caso negativo gli attivisti del MoVimento 5 Stelle cosa dovrebbero
fare?
Numero di partecipanti: 266
58 (21.80%): Non Partecipare alle elezioni
52 (19.55%): Presentarsi con altri partiti ma con un
Sindaco diverso
110 (41.35%): Non so
12) In quali settori il MoVimento 5 Stelle dovrebbe maggiormente
esercitare la sua azione? Max 2 risposte.
Numero di partecipanti: 267
158 (32.64%): Qualità della vita
36 (7.44%): Traffico, viabilità, inquinamento
70 (14.46%): Diritti civili
57 (11.78%): Legalità, abusi edilizi
47 (9.71%): Salvaguardia del territorio, protezione
civile
92 (19.01%): Cultura, arte, spettacolo, sport, turismo
13) Sei disposto ad iscriverti e/o candidarti al
MoVimento 5 Stelle?
Numero di risposte: 265
58 (21.80%): Si
100 (37.59%): No
66 (24.81%): Non so
42 (15.79%): Dipende dal candidato Sindaco
14) Come valuti l'operato della giunta Pilato in questi ultimi 5 anni?
Numero di partecipanti: 267
4 (1.49%): Positivo
15 (5.60%): Buono
95 (35.45%): Inadeguato
97 (36.19%): Insufficiente
15 (5.60%): Meglio i precedenti
15) In quali settori la giunta Pilato ha raggiunto i
migliori risultati? Max 2 risposte.
Numero di risposte: 266
24 (7.92%): Servizi sociali, beni culturali
14 (4.62%): Ambiente, verde, nettezza urbana, raccolta
differenziata dei rifiuti
26 (8.58%): Urbanistica- Lavori Pubblici
22 (7.26%): Cultura, spettacoli
14 (4.62%): Sport, pubblica istruzione, turismo
203 (67.00%): Nessun settore
16) Quali assessori dell'amministrazione Pilato ritieni abbia operato
meglio?
Numero di risposte: 267
2 (0.74%): Caltagirone Antonino
6 (2.21%): Vizzini Rosario
4 (1.48%): Criminisi Mariella
4 (1.48%): Todaro Stefano
25 (9.23%): Castronovo Piero
44 (16.24%): Rizzo Salvatore
14 (5.17%): Criminisi Domenico
8 (2.95%): Castronovo Pietro
16 (5.90%): Morgante Domenico
2 (0.74%): Infantino Maria Ausilia
146 (53.87%): Nessuno
17) Qual è il principale problema irrisolto in città?
Numero di risposte: 267
25 (8.99%): Traffico, viabilità
21 (7.55%): Sicurezza
75 (26.98%): Politiche del lavoro
98 (35.25%): Manutenzioni
59 (21.22%): Servizi pubblici
18) Pensi di confermare il voto espresso alle ultime amministrative?
Numero di risposte: 268
35 (13.06%): Si
173 (64.55%): No
48 (17.91%): Non so
12 (4.48%): Astensione
19) Pensi di riconfermare un ex consigliere o assessore alle nuove
amministrative?
Numero di risposte: 268
63 (23.51%): Si
158 (58.96%): No
39 (14.55%): Non so
8 (2.99%): Astensione
20) Sei soddisfatto dell'attuale Amministrazione (Sindaco, Assessori,
Consiglieri)?
Numero di risposte: 267
15 (5.62%): Si
217 (81.27%): Per niente
35 (13.11%): Non so
21) Pensi che il MoVimento 5 Stelle a Grotte possa garantire trasparenza
dentro il palazzo comunale?
Numero di risposte: 267
127 (47.57%): Si
52 (19.48%): No
79 (29.59%): Non so
9 (3.37%): Astensione.
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03/03/2013 |
Nomine. Probabilmente sarà
grottese il prossimo Presidente del "Tre Sorgenti" |
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Tre Sorgenti |
E' scaduto dallo scorso novembre il Consiglio Direttivo
del Consorzio "Tre Sorgenti", che raggruppa 7 Comuni tra cui anche Grotte. I
precedenti membri continuano ad esercitare le loro funzioni in attesa della
nomina dei nuovi componenti. Tra i possibili nominativi di candidati alla
Presidenza vi è quello dell'Avvocato grottese Gianfranco Pilato, attuale
Assessore al Comune di Licata. Trattandosi di una nomina di carattere
politico, per ricoprire la carica di componente del Consiglio Direttivo
occorre che vi sia la convergenza della maggioranza dei Sindaci dei Comuni
consorziati. Non dovrebbe mancare al Professionista grottese il consenso del
Sindaco di Licata e quello del Sindaco di Grotte.
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03/03/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(9); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 9)
I modi di dire e proverbi (2).
Fa beni e scordatillu, fa mali e pensaci = fai il bene e dimenticalo,
fai il male e pensaci.
Ariu niettu, nun c’è paura di trona = quando ti sei comportato bene, non
hai nulla da temere.
Falla cuomu vuò, sempri è cucuzza = la puoi condire come vuoi, è sempre
una zucchina.
Ni restanu spichi a metiri? E mancu fimmini a maritari = come non
rimangono spighe da mietere, non rimangono neppure donne da sposare.
Quannu lu piru è fattu, cadi sulu = quando una pera è matura cade da
sola.
Quannu la sorti un dici, ettati nterra e cuogli babbaluci = quando il
destino non vuole non ti rimane altro da fare che buttarti a terra e
raccogliere lumache.
Lu riccu nun cunsidira lu poviru, anzi dici ca lu poviru è fortunatu ca un
havi tanti esigenzi = il ricco non considera il povero, anzi dice che il
povero è fortunato perché non ha molte esigenze da soddisfare.
A cu si fa l’affari so nuddru ci dici: fatti ddra via = a chi si fa gli
affari suoi, nessuno dice: Allontanati di qua.
Quannu lu attu nun po’ arrivari a la saimi dici che aira = quando il
gatto non può arrivare allo strutto dice che esso non è buono.
Si scanta di l’ummira so = ha paura persino della sua ombra.
Persi lu mulu e va circannu li capisci = ha perso il mulo ed ora cerca
la corda con cui era legato l’animale.
Cu è amicu di li sbirri ci appizza lu vinu e li sicarri = chi è amico
degli sbirri, ci rimette il vino e i sigari.
L’ha vistu lu vò? Né biancu né nivuru! = hai visto il bue? Non era né
bianco né nero = non dire mai quello che hai visto.
Lu addru ci dissi a li addrini: lu tiempu si piglia cuomu veni = il
gallo disse alle galline: il tempo si prende come viene.
La addrina fa l’uovu e a lu addru ci abbruscia lu culu = la gallina fa
l’uovo e al gallo brucia il culo.
Lu curnutu a lu so paisi e lu babbu unni va va = il cornuto si conosce
nel suo paese, lo scemo ovunque vada.
Ristari in tridici = non potere più andare avanti, interrompere un’opera
sul più bello.
Si ni senti mezza nculu = si sente molto importante.
Cavulu viecchiu, cavulu sciurutu, chiddru ca ci fa tuttu è pirdutu = se
il cavolo è vecchio, se il cavolo è fiorito, tutto quello che ci fai è
perso.
Prima d’accattari la purceddra, vidi la troia = prima di comprare una
porcella, controlla la troia = prima di sposare una ragazza, vedi come si è
comportata sua madre.
Cu camina cu lu zuoppu, prima o può ava a zuppichiari = chi cammina con
lo zoppo, prima o poi zoppicherà anche lui.
Miegliu accordu mairu ca sintenza grassa = è meglio che ci sia un
accordo magro che una sentenza grassa.
Ogni cosa a lu so tiempu = ogni cosa a suo tempo.
Curri quantu vuò, ca cca t’aspiettu = corri quanto vuoi, io ti aspetto
qua.
Squagliata la nivi, si vidinu li pirtusa = quando si scioglie la neve
si vedono i buchi.
A li tiempi di diluviu tutti li strunza natanu = quando c’è il diluvio
tutti gli stronzi nuotano.
E’ un cani ca nun canusci patruni = è come un cane che non conosce
padrone = non ricorda chi gli ha fatto del bene.
Lu cani muzzica sempre a lu strazzatu = il cane morde sempre chi ha gli
abiti strappati.
Chiovi sempri ni lu vagnatu = piove sempre sul bagnato.
Nuddru si piglia si nun si rassomiglia = nessuno sposa una ragazza che
non gli somiglia per carattere. Anche gli amici si uniscono coi loro pari.
Cu mancia fa muddrichi = chi mangia fa molliche.
Si lu beni nunn’è rinnutu a mali, nunn’è beni = se il bene non è reso
col male, non si chiama bene.
La noscia casa abbrazza e vasa = nella nostra casa, anche se piccola, ci
troviamo sempre bene.
Li guai di la pignata li sapi la cucchiara ca l’arrimina = il guai
della pentola li conosce il mestolo che li mescola.
Lu lupu di mala cuscenza cuomu opira cussì pensa = il lupo cattivo pensa
che anche gli altri siano cattivi.
La pignata di lu cumuni un vuddri mai = la pentola che ha tanti padroni
non riesce mai a bollire.
Cu nenti fa, nenti sbaglia = chi niente fa, non commette errori.
Cu havi cummudità e nun si ni serbi, un trova cunfissuri ca l’assorbi =
chi ha una comodità e non la sfrutta, non trova un confessore che l’assolve.
Di la rosa nasci la spina e di la spina nasci la rosa = da una rosa può
nascere una spina, da una spina può nascere una rosa.
Attacca lu sceccu unni voli lu patruni = lega l’asino dove vuole il
padrone.
Santi e picciliddri, soccu si ci prumminti, si ci duna = Santi e
bambini, si deve dare a loro quello che a loro si promette.
Addifienni lu tò, o tuortu o drittu = difendi il tuo o a torto o a
ragione.
A tiempu di scattoli, cummà ni iamu fori? A tiempu di ficu fatti,
cummà ni iamu sparti (Angelo Luparello) = quando i fichi non sono
maturi, andiamo, o comare, insieme in campagna? Quando i fichi si maturano,
che ognuno se ne vada per conto suo.
Pi lu juornu di San Minni quannu fannu la festa a li curnuti (Angelo
Luparello) = mai.
Quannu lu diavulu t’accarizza, voli l’anima = quando il diavolo ti
accarezza, vuole l’anima.
Sogira e nora ettali fora (Maria Assunta Savatteri) = non si sta né con
la suocera né con la nuora.
Gabbu nun ti fari e meraviglia no, lu gabbu arriva e la gastima no
(Maria Assunta Savatteri) = non ti meravigliare di quello che succede agli
altri, perché può succedere anche a te, mentre il desiderare il male degli
altri (la gastima) non arriva.
Amuri di mamma e sirbimientu di muglieri (Maria Assunta Savatteri) = la
mamma ti ama, ma chi ti deve servire è la moglie.
Cu ama lu munnu, ama lu vientu, cu ama Diu nun appizza tiempu (Maria
Assunta Savatteri) = chi ama il mondo ama il vento, chi ama Dio non perde
tempo.
Ni la casa ca un c’è pani, c’è lu trivulu abbattutu, la muglieri sta
ncagnata, lu maritu sta fuiutu (Maria Assunta Savatteri) = nella
casa dove manca il pane c’è la tribolazione la moglie è imbronciata, il
marito non si fa vedere.
Ni l’amicu o lu parenti nun s’accatta e nun si vinni nenti (Maria
Assunta Savatteri) = da un amico o da un parente non comprare né vendere
niente.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 3 marzo 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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02/03/2013 |
Volontariato. Sulle
donazioni: libera scelta dei cittadini; nota della Onlus "Padre Vinti -
Grotte Solidale" |
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Lettera del Clero |
Riceviamo e pubblichiamo (a lato, la lettera scritta
dal Clero di Racalmuto-Grotte-Castrofilippo, inviata anche alla Curia
Arcivescovile di Agrigento).
"Caro Carmelo,
ti scriviamo questa lettera, a seguito di diverse lamentele e richieste di
chiarimento, segnalateci da diversi cittadini presenti domenica scorsa alle
S.S. Messe celebrate nel nostro paese a seguito di questo avviso (vedi
allegato).
Come si evince, il testo consta di due disposizioni.
La prima riguarda il divieto da parte di enti, associazioni di volontariato
o di privati, di iniziative di raccolta “davanti alla chiesa” (ironizzando
si potrebbe dire che il divieto non sussisterebbe posizionandosi “di lato”);
ironia a parte, volevamo esprimere il rammarico nell’aver letto tale
disposizione, peraltro inefficace, in quanto l’autorità che l’ha emanata è
priva di competenza, di potere impartire disposizioni in ordine
all’occupazione del suolo pubblico e ci pare che l’autorità competente sia
il Sindaco e non certo l’Arcivescovo.
Le limitazioni potrebbero essere impartite dall’autorità competente solo se
non venissero rispettate da noi volontari alcuni accorgimenti:
- Non devono essere ostruiti punti di accesso a luoghi commerciali o ad
edifici;
- Evitare situazioni oggettive di pericolo o che potrebbero mettere a
rischio l’incolumità delle persone.
Vorremmo ricordare a tutti e in particolare al Clero di Grotte, Racalmuto e
Castrofilippo che la raccolta fondi o fundraising serve a realizzare la
missione e gli obiettivi alla società (salvare la vita alle persone) e
chiunque conferisca piccole donazioni alle Organizzazioni no profit, decide
di fare un investimento sociale.
Qualunque organizzazione di volontariato, per realizzare le sue attività,
sostiene diverse tipologie di costi che possono riguardare spese per i
trasporti, spese di telefono, di rifornimento carburante etc, etc.
Se tutto ciò è vero, si capisce che la raccolta fondi è vitale per la
realizzazione dello scopo.
Inoltre si rappresenta che il dovere di solidarietà sociale, la libertà di
associazione dei cittadini e la sussidiarietà sono principi sanciti dalla
Costituzione Italiana (art. 2, 18 e 118 Cost.).
Per concludere si potrebbe dire, senza temere di essere smentiti, che le
donazioni alla Chiesa servono per sostenere le spese per la cura delle anime
e le donazioni alla Onlus Padre Vinti servono per sostenere le spese per la
cura del corpo.
In conclusione si può affermare che entrambe le donazioni sono necessarie e
si basano sulla LIBERA SCELTA DEI CITTADINI. Per cui non è corretto
impartire limitazioni, NON SERVE.
Ai Cittadini l’ardua sentenza". |
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I Volontari dell'Associazione
"Padre Vinti - Grotte Solidale" Onlus
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02/03/2013 |
Iniziative. Petizione sul
ritorno della gestione rifiuti al Comune |
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Petizione |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Petizione sul ritorno della gestione rifiuti al Comune.
Si avvisa la cittadinanza che la recente Legge Regionale del 09/01/2013 N°
3, approvata dall’Assemblea Regionale e voluta fortemente da deputati
regionali del MoVimento 5 Stelle, ha previsto la facoltà per i Comuni di
procedere in forma singola o associata alla gestione del servizio di
spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti.
Tale legge emana della volontà espressa nel Referendum Popolare del giugno
2011.
Un’importante occasione questa che non deve assolutamente sfuggirci e che
consente ai cittadini di appropriarsi della sovranità del servizio dei
rifiuti e di responsabilizzare direttamente le amministrazioni comunali.
Un’apposita petizione firmata da un centinaio di cittadini, alla quale il
MoVimento 5 Stelle di Grotte ha pienamente aderito e dato un sostanziale
contributo di promozione, è stata rivolta al Comune di Grotte in data
20/02/2013 prot. 2624 (vedi
testo originale).
Il Comune di Grotte se vorrà gestire direttamente il servizio rifiuti, nel
mese di marzo dovrà presentare un piano di intervento al nuovo ATO n° 4
“Agrigento Provincia Est”, chiamato SRR (Società di Regolamentazione del
Servizio di Gestione Rifiuti) nel quale è stato ricompreso il Comune di
Grotte con Deliberazione del Commissario Straordinario in sostituzione del
Consiglio Comunale di Grotte del 07/09/2012 Reg. Gen. n° 61. Diversamente il
servizio rimarrà nella gestione della SRR.
Il Consiglio Comunale di Grotte in base all’art. 37 del vigente Statuto
Comunale ha l’obbligo di esprimersi su tale petizione.
In ogni caso il MoVimento 5 Stelle di Grotte vigilerà nel merito
sull’operato del Comune e denuncerà alla cittadinanza eventuali ritardi o
inadempienze.
Analoga iniziativa è prevista per il ritorno della gestione dell’acqua al
comune di Grotte".
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Il MoVimento 5 Stelle di Grotte
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02/03/2013 |
Riflessioni. "Spesso la
miseria perpetua i mostri della politica, con la paura..."; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Spesso la miseria perpetua i mostri della politica, con la paura e la
seduzione del linguaggio.
Non riesco tuttora a capire, malgrado gli sforzi
intellettuali, se non con l’immaginazione, ma nella fantasia ciò che è può
anche essere diversamente, come si possa continuare a lasciarsi sedurre
acriticamente dal linguaggio dei politici, a non saper resistere davanti
alle false piste che da sempre o quasi inducono i votanti a percorrere
insensatamente i sentieri dell’agire, a poggiare con millimetrica esattezza
i piedi sui binari della realtà, in forza delle esperienze acquisite e
consolidate, senza correre il rischio di andare ancora fuori strada.
Mi riferisco al risultato delle ultime votazioni, per
la Camera ed il Senato, che si è avuto, con “meraviglia” di molti ben
pensanti, in Sicilia, la cui popolazione, non tutta ma quasi tutta,
piuttosto che fare “tabula rasa” a ricordo del filosofo F. Bacone, di tutti
gli “Idola tribus, specus, fori e theatri”, in cui vengono raggruppati tutte
le falsità, fantasticherie, sogni, illusioni, dommi, superstizioni,
pregiudizi, comandi che derivano da imposizioni egoistiche, intimidazioni e
quant’altro, e quindi dare le spalle a tutto un mondo e un modo di dire
falso e bugiardo, e tentare, con segnali nuovi di fare politica, una svolta
decisiva alla vita di tutti, giacché più schiacciata di come si presenta di
pesante zavorra l’esistenza della gente comune, non può più darsi: resta
infatti soltanto la speranza di provare a voltare definitivamente pagina.
Invece del cambiamento tutto permane, niente cambia,
niente divine nella più bella isola del mediterraneo, gloria del passato
greco e poi romano, ricca di sole, di colori, di odori e di vegetazione,
padrona esempio di cultura classica, che dovrebbe brillare e incantare di
ricchezza e benessere sociale: pesca, turismo, arti ecc., ecc.
Tutt’altro. Colpa di chi? Si lascia immaginare.
E ogni anno che mi reco in Sicilia, soprattutto a
Palermo, vedo, più che in ogni altra città della nostra bella Italia e di
Europa (posso dirlo con tutta chiarezza e sicurezza), vecchi, anziani,
spesso mal vestiti che muovendosi stentatamente si affollano davanti ai
mercati, mercatini rionali e venditori ambulanti per comprare cibo vario:
frutta, verdura, pesce spesso maleodorante, pur di dare risposta alla fame,
a minor costo; giovani nullafacenti che scorrazzano coi ciclomotori, nuovi
chi sa come posseduti, e vecchi da rottamare, a rischio per l’incolumità
propria e di quella degli altri; di sera, fino alle prime ore mattutine, a
bivaccare davanti agli edifici con schiamazzi d’ogni genere; macchine che
circolano alla rinfusa a destra e a manca, a inversione vietata, riducendo
al minimo l’osservanza del codice stradale; parcheggi abusivi, improvvisati
con ladri pronti ad afferrare la preda; semafori inesistenti, o in qualche
zona contati sul palmo della mano; assenza di vigili; mezzi pubblici rari;
sporcizia ovunque; sacchetti fuori dai contenitori della spazzatura,
stracolmi e fetidi, fino a lasciare, sorprendentemente comparire, qualche
animale in putrefazione.
Ebbene, malgrado tutto questo disagio, disordine,
malessere e disoccupazione, l’intuizione mi fa sempre credere voluto
dall’alto, perché sulla sofferenza della gente spesso si erge la ricchezza e
si edifica cinicamente la classe politica dei potenti, tutto permane.
E il popolo siciliano, stracarico di ogni genere di
contraddizione, come i colori della pietra lavica dell’Etna, il rosso dei
papaveri e il giallo dei lilla, il mare che “rugge” e i monti che stanno
fermi a guardare, continua ancora credere e a votare chi ha potuto, ma non
l’ha fatto, può davvero indorare la Sicilia, offrire migliori prospettive ai
giovani, ma non ha volontà di farlo. Così i più bisognosi continueranno a
recarsi alle porte delle segreterie di tutti i partiti più forti e sordi per
tentare il soccorso privato, personale di una raccomandazione politica, che
ormai non è più tempo di sperare e sognare".
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Antonio Pilato
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01/03/2013 |
Televisione. Fabrizio
Chiarenza e Giusy Massimino ospiti del programma "Target", su TVA |
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Chiarenza e Massimino |
Il M° Fabrizio Chiarenza (nelle vesti
di Pianista) e la Soprano Giusy Massimino sono stati ospiti
del programma "Target", trasmissione condotta da Giuseppe
Moscato su TVA (TeleVideo Agrigento). Tra gli argomenti
affrontati, un posto di primo piano ha avuto "la buona
musica".
La trasmissione verrà messa in onda, sul canale 92 del
digitale terrestre ed in diretta streaming su
TeleVideoAgrigento.Tv, nei seguenti giorni:
- venerdì 1 marzo alle ore 15.00;
- sabato 2 marzo alle ore 09.30 e 23.30;
- domenica 3 marzo alle ore 10.30;
- lunedì 4 marzo alle ore 01.30.
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01/03/2013 |
Politica. "Tu chiamala,
se vuoi, campagnetta elettorale"; di Angelo Costanza, attivista del
M5S |
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M5S Grotte
Angelo Costanza |
Riceviamo e pubblichiamo.
Tu chiamala, se vuoi, campagnetta elettorale.
Come si fa ha dire: “Impossibile per me pensare che siano diversi” ed avere
la pretesa di far credere che a parlare è un semplice cittadino e non un
politico in piena campagna elettorale?
Già su Grotte.info sono stati pubblicati diversi articoli sul comportamento
dei neo eletti all’ARS del M5S che da subito hanno rinunciato al 75%
dello stipendio, all’utilizzo dell’auto blu ed al portaborse creando un
fondo per il microcredito alle piccole imprese (non si era mai visto un
tale comportamento da parte di un onorevole).
Il M5S rifiuterà il rimborso elettorale per le ultime Politiche (parliamo
di una cifra che si aggira intorno ai cento milioni di euro - EURO
100.000.000!).
La neo eletta alla Camera Azzurra Cancelleri ha tutte le carte in regola per
essere un ottimo Deputato ed è attivista del M5S dal 2009, si è candidata
come tutti gli attivisti alle primarie ed è stata eletta al quinto posto,
votata da tutti gli attivisti siciliani. Se ci fosse stato “nepotismo”,
sarebbe stata prima o al massimo seconda (dato che il 5 Stelle era dato al
13%), ma non voglio dilungarmi molto su questa polemica superata già da
tempo.
Potrei dire anch'io di parlare da semplice cittadino e non da politico; la
mia inconfondibile e risaputa trasparenza mi impone di firmarmi: |
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Angelo Costanza
(Attivista MoVimento 5 Stelle)
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01/03/2013 |
Lingua. Raccolta dei
soprannomi delle famiglie grottesi; proposta di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo.
" Gentili
amici lettori grottesi,
mi rivolgo a tutti voi per invitarvi a partecipare alla
raccolta di tutti i soprannomi diffusi tra le nostre
“famiglie” di appartenenza.
E’ un lavoro che potrebbe costituire una delle
appendici dell’altro, molto importante, che sta portando
avanti il prof. Luparello e per il quale chiedo anch’io la
partecipazione di tutti (si tratta di proverbi, modi di dire
ed altro).
Come sanno gli adulti, il soprannome in un passato
anche non molto remoto, e comunque tra gli anziani,
costituiva un mezzo linguistico di cui si servivano per
indicare subito una persona o l’appartenenza della stessa
ad una determinata “famiglia”.
Il nostro lavoro farà venir fuori i tanti soprannomi
che si sono solidificati sui nomi legali delle nostre
famiglie e che oggi stanno scomparendo (causa l’evoluzione
linguistica e culturale in genere).
Sono molte le famiglie che si portavano dietro il
soprannome. Alcune sembrano esserne rimaste indenni. In
altre il cognome (a volte di difficile pronuncia o
semplicemente nuovo (storpiato) diventava anche soprannome.
La mia proposta è che quanti vogliono dare un
contributo inviino al mio indirizzo i soprannomi di cui sono
a conoscenza con accanto il cognome delle famiglie che
grosso modo ne fanno parte.
Naturalmente nessuno vuole offendere nessuno dati i
presupposti da cui stiamo partendo.
Es. ‘Caputtuni – Agnello; Pittinè – Agnello; Viciddru –
Agnello etc.
Indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
La raccolta alla fine sarà pubblicata su questo stesso
quotidiano, con il beneplacito della Redazione.
Grazie".
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Lillo Agnello
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01/03/2013 |
Televisione. 7^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro,
trasmessa il 22 febbraio su Agrigento Tv |
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Guarda il video |
Nella settima puntata di "U Tiggì", telegiornale in
siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale
terrestre), lo scorso venerdi 22 febbraio, sono stati
affrontati i seguenti temi:
- la strada provinciale Raffadali - Fontanelle (Via Enrico
...?);
- le condizioni di Fontanelle, quartiere di Agrigento;
- lettera di un telespettatore: "Miegliu li carretti";
- il parco archeologico-minerario e l'osservatorio
astronomico di Comitini;
- presentazione del libro "Il mistero di Lithian", di
Giovanna Giordano.
Ospite in studio della puntata, Valentina Alaimo.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore
13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il
sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le
puntata vengono pubblicate integralmente anche da
Grotte.info Quotidiano.
7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì" (Video)
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Puntate precedenti:
1^ puntata
- 21/12/12 - di "U Tiggì"
2^ puntata
- 11/01/13 - di "U Tiggì"
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì"
4^ puntata
- 25/01/13 - di "U Tiggì"
5^ puntata
- 01/02/13 - di "U Tiggì"
6^ puntata
- 15/02/13 - di "U Tiggì"
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01/03/2013 |
Fotografia. "Luce
Immaginifica"; mostra dell'Associazione Fotografica "Valle dei Templi
DIN 24" |
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Esserci
Fog |
I fermenti culturali non
si fermano ad Agrigento e ne danno conferma le tante attività artistiche che
sbocciano in provincia. Una fra queste nasce tra la collaborazione
dell’associazione culturale fotografica “Valle dei Templi DIN 24” e
“Simposio Art” che danno vita ad una serie di manifestazioni nell’ambito
fotografico-pittorico. Gli associati di “DIN 24”, con a capo il suo
presidente Massimo Palamenghi, esporranno le proprie opere dal 2 marzo fino
a fine giugno presso il restaurant-drink Simposio in via Duomo n.66, dando
la possibilità a molti autori agrigentini di poter esibire le proprie
realizzazioni, tal volta anche per la prima volta.
Ma le attività al Simposio non si fermeranno alle sole
mostre fotografiche: “DIN 24” infatti durante i 4 mesi di esposizioni,
organizzerà numerosi eventi collaterali tra cui meeting e seminari con
artisti di caratura internazionale, workshops sotto la guida di maestri già
affermati nell’ambito fotografico e molte altre iniziative che hanno come
tema conduttore la fotografia e l’arte in genere.
Il presidente di “DIN 24” Massimo Palamenghi darà il
via all’esposizione delle opere con una mostra dal titolo “Luce
Immaginifica”. L’essenza madre dell’arte fotografica e cioè la luce, avrà un
ruolo privilegiato nella composizione delle opere dell’autore, ed è dalle
opere stesse che emerge quanto la luce sia componente essenziale per una
visione del mondo che ci circonda. Cosi il critico d’arte Francesco Gallo
recensendo le opere di Palamenghi: “Lo scatto fotografico coglie
l’essenza del movimento, iterando una striscia luminosa che trancia l’ombra.
E la consegna ad una metaforicità emblematica, destando un luminismo pacato
che trasforma l’ordinarietà di un gesto, di un passaggio, di una situazione
in codice della visibilità potenziata e discreta: immaginifica”.
L’inaugurazione della mostra dell’associazione “DIN 24”
avverrà giorno 2 marzo alle ore 19.00 presso il ristorante Simposio in via
Duomo, 66 ad Agrigento. |
Indistinto
Solitudine |
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