5^ Edizione Premio "Nino
Martoglio"
"Grandi Studi" di Nicolò D'Alessandro |
Nell'ambito delle attività inerenti la 5^ edizione del Premio
Letterario "Nino Martoglio", è stata inaugurata sabato 18
agosto 2007, presso l'atrio del Comune di
Grotte l'esposizione dei "Grandi Studi" di Nicolò D'Alessandro.
Sono intervenuti all'inaugurazione: Dott. Giacomo Orlando, Sindaco del Comune di Grotte; Ing. Santino Lo Presti, Vice Presidente ed Assessore alla Cultura
della Provincia Regionale di Agrigento; Enzo Napoli, Assessore alla Cultura del Comune di Grotte; Aristotele Cuffaro, Presidente Associazione Culturale "Nino
Martoglio". |
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Immagini pubblicate per gentile concessione dell'autore. |
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Nicolò D'Alessandro
Tripoli (Libia), 1944 |
Nicolò D'Alessandro, nato a Tripoli (Libia) da genitori siciliani nel
1944, vive a Palermo. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1961 ed
espone per invito a numerose collettive nazionali ed internazionali in
Italia ed all'estero. Svolge un'intensa attività grafica ed ha curato
oltre cento libri con copertine e disegni, più di settanta impaginazioni
e numerosi manifesti. Ha firmato scene e costumi, testi e regie di
spettacoli teatrali. Collabora come direttore artistico per alcune case
editrici. Si è sempre interessato parallelamente di ricerca estetica,
contribuendo con scritti critici. Numerosi disegni sono stati pubblicati
in riviste, giornali e libri in Italia e in molti altri paesi. |
Dal 1963 ha partecipato a circa centosettanta collettive su inviti di
gallerie, enti ed istituzioni culturali, in Italia e all'estero e ha
tenuto ottantasei mostre personali. Dal 1980, a Palermo, l'Opera
Universitaria ospita "La nave dei folli". Ampio consenso critico ed
artistico suscitano le mostre personali di Palermo, Bucarest (1981) e
Budapest, Amsterdam (1982) ed ancora quelle di Belgrado, Zagabria
(1983), New York (1985), Mosca (1988), Praga (1989), Bratislava (1991),
New York (1992), Palermo (1996), Madrid, Cracovia (1997), Rimini (1999),
Palermo (2001), Catania, Cefalù (2003), Varsavia (2005). Vastissima la
bibliografia. Molto è stato scritto sul suo lavoro in Italia e
all'estero. |
E' autore del disegno più lungo del mondo "La Valle dell'Apocalisse"
(metri 83,50 x metri 1,50), a china e china diluita, iniziato il 6
novembre 1989 ed esposto in anteprima assoluta a Racalmuto nel 1991.
Quest'opera, che è solo l'esempio più eclatante dell'eccezionale vasta
produzione di D'Alessandro è stata esposta a Racalmuto (Agrigento)
(1991), a New York (1992), a Palermo (1996), a Madrid (1997), a Rimini
(1999), a Catania (2003). "Un disegnatore puro - lo ha definito Leonardo
Sciascia - un disegnatore non-pittore, un disegnatore che tutto assume
ed assomma nel disegno". |
Nicolò D'Alessandro è un artista al di fuori dalle mode e dalle
tendenze contingenti. Il respiro temporale dei suoi disegni è
amplissimo; accoglie, fagocita e metabolizza umori metareali, letterari,
fino all'assunzione di atmosfere mitologiche. Chiama se stesso al centro
della sua strepitosa esperienza d'arte per indicare nel disegno un
emblema, un percorso di ricerca individuale che cancella tutte le
fatiche. Al disegno, al segno che diventa gioco, passione, coscienza che
si moltiplica con infinite teorie, variazioni, sublimazioni è consacrata
tutta la sua produzione. |
"Mediante i mezzi parsimoniosi del nero e del bianco, e attraverso forme
impazienti di emergere perchè pervase e quasi sospinte da un movimento
incessante - scrive il critico Giuseppina Radice - i disegni di
D'Alessandro raccontano le storie più eloquenti ma raccontano anche la
storia di ogni singolo segno: linee che lottano, si espandono, si
associano, prolificano; tratti che non possono conoscere esitazioni, che
non richiedono ritocchi e il più minuto dei quali è già traiettoria,
movimento". Le tematiche di Nicolò D'Alessandro, dagli ani '70 ad oggi,
spaziano disinvoltamente dal mito al fantastico. La sua ricerca grafica
rappresenta la straordinaria testimonianza di un artista la cui
vastissima produzione ha ricevuto un consenso critico costante ed
entusiastico. |
Nella sua opera personaggi e sogni si accostano alla cultura
iconografica tedesca, riconoscono i maestri Albreecht Dürer
e Martin Schongauer, rincorrono e riscrivono Hieronymus Bosch e Goya, si
moltiplicano in serie tematiche dedicate al Barone di Münchausen, ai
Cavalieri dell'Apocalisse, agli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Il vero
destino di Nicolò D'Alessandro è un destino di lavoro. Lo dichiara
continuamente. Non a caso "Disegnare non stanca" è il titolo della
mostra a San Giorgio dei Genovesi, Palermo (2001) e "Ma tu disegni
ancora?" il titolo della mostra alla Galleria d'Arte Moderna di Catania
(2003). Non ultimo "Del non disegnare invano" titolo della mostra a
Palermo (2004). Sono più di seimila le opere che ha prodotto in trent'anni
di inarrestabile e frenetico rapporto con il disegno. Bucrani, pesci,
uccelli e uccelli-uovo, nudi e donne-gomitolo sono i titoli che si
ripetono dal 1970. Ed ancora giocolieri e fumatori, segni zodiacali,
disegni erotici e teste femminili. Al corpus complessivo delle opere si
aggiungono i Grandi Disegni (metri 1,50 x 3,00) a testimonianza
dell'intensa ricerca dell'autore. |
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