"Aristotele è un bene prezioso per Grotte". (Dott. A. Liotta)
"Nelle poesie di Aristotele troviamo 3 aspetti.
Il 1° aspetto è il sentimento dell'angoscia, infatti il titolo
originario del libro era 'note di lutto per un'amara risata', cambiato
successivamente dall'editore. Il nulla è l'espressione angosciante di
questo dolore, un dolore che impone silenzio, un cupo pessimismo
colorato dall'angoscia.
Il 2° aspetto è il 'panismo' di dannunziana memoria: la natura che si
converte e parla col poeta-cantore.
Il 3° aspetto è il velo della speranza che apre la via al cielo. C'è
questo contrasto della speranza che vorrebbe nascere e contrastare
l'aspetto luttuoso. Questa nota attutisce il cupo pessimismo e
l'angoscia; nota ben posta per i credenti e mal posta per i laici.
Cuffaro cerca di superare il muro che ci impedisce di andare oltre.
Lo stile: ricco e fonte di contrastanti colori, di opposte parole
(ossimoro) che prevale nella forma per esaltare i contenuti estetici
dell'opera di Cuffaro". (Prof. A. Cimino)
"Questo libro è un dono di autentica generosità. In queste poesie
c'è tutta la follia di Aristotele Cuffaro, perchè è autore di commedie
divertentissime, ma anche riflessivo, talvolta angosciato... l'uomo nudo
davanti una realtà crudele. Un'acchiappanuvole... da vagabondo porta la
poesia nelle strade della realtà". (Dott. M. Butera)
"Il pubblico, cosa penserà di me; di essere un attore brillante o un
depresso perenne? La mia è l'esigenza della collocazione sociale di un
giovane che non riesce ad identificarsi, perchè c'è una caduta di valori
oggettiva. Siamo in perenne conflitto psicologico. La mia poesia è una
'forma di denuncia sociale'; lo stile è volutamente disarticolato, per
dimostrare lo stato d'animo non tranquillo, ma intervallato di
felicità". (A. Cuffaro) |