Parrocchia
B.V.M. del Monte Carmelo |
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Il Parroco - Don Sergio Sanfilippo |
Ordinato
sacerdote il 3 novembre 1994, don Sergio è stato nel 2010 parroco della
chiesa Madre di Realmonte; nel 2019 lo ritroviamo parroco della chiesa B.M.V.
Mediatrice di tutte le Grazie di Favara; nel settembre 2020 viene nominato
parroco della parrocchia San Giacomo apostolo di Comitini.
Nominato parroco delle parrocchie Beata Maria Vergine del Monte Carmelo e
San Rocco in Grotte dal 01/09/2022.
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Indirizzo |
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Orari |
della Parrocchia:
Piazza Umberto I |
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Sante Messe
feriali: ore
09.00 |
Telefono: 379.2885015 |
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Sante Messe prefestive: ore
18.30 |
del Parroco: |
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Sante Messe festive: ore
09.00 e 18.30 |
Telefono: |
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Prefestive: ore
20.50 (San Francesco - Cammino Neocatecumenale) |
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Gruppi - Movimenti - Associazioni |
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Catechismo: |
Sono attivi in questa parrocchia i seguenti gruppi: |
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- Pre evangelizzazione:
- 1° anno dell’iniziazione cristiana:
- 2° anno dell’iniziazione cristiana:
- 3° anno dell’iniziazione cristiana:
- 4° anno dell’iniziazione cristiana:
- 5° anno dell’iniziazione cristiana: |
Jobel (Corale
liturgico-musicale);
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Cammino Neocatecumenale (quattro
comunità);
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Ancelle della Divina
Misericordia; |
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Movimento "Pro Sanctitate"; |
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1° gruppo famiglie, catechisti: coniugi Cettina e Antonio Salvaggio, coniugi Rosetta e Rino Agnello
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2° gruppo giovani famiglie, catechisti:
coniugi Lina e Antonio Sciascia, coniugi Enza e Francesco Terrana
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Organismi |
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Il Consiglio Pastorale
Parrocchiale è formato da: |
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Il Consiglio
per gli Affari Economici è formato da: |
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Storia della Chiesa della Madonna del Carmelo
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La sua fondazione si deve sicuramente ai frati
Carmelitani che si insediarono a Grotte nel 1573, per cui la costruzione
della chiesa, e dell'annesso convento, è databile tra la fine del 1500 e
l'inizio del 1600.
I frati Carmelitani rimasero a Grotte sino al 1625; dopo la grande peste
di quell'anno abbandonarono il convento ed il paese.
Il 14/10/1747 il Duca Tommaso Sanfilippo, con atto stipulato davanti al
Notaio Valentino Vizzini da Grotte, dispose il ripristino del convento e
della chiesa, e la loro cessione ai padri Scolopi (dell'Ordine dei
Chierici Regolari dei Poveri della Madre di Dio, fondato da San Giuseppe
Calasanzio per la gestione delle Pie Scuole) che s'impegnarono a
realizzare un "Collegio di Scuole Pie" ed a svolgere a Grotte
dei corsi gratuiti di scuole elementari inferiori nei giorni non festivi.
In origine aveva una facciata con il portale a timpano cinquecentesco
lievemente aggettato, sostituita successivamente con una facciata lineare
e sormontata da tre semplici aperture campanarie.
Entrando, sulla destra, si trova un crocifisso ligneo del
cinquecento in grandezza naturale, opera dello scultore trapanese Benedetto
Valenza; l’opera fu sottoposta a restauro conservativo nel 1970.
Sulla sinistra troviamo una tela raffigurante la Natività.
Dal 1980 in poi, la chiesa è stata restaurata nella struttura muraria
esterna, decorata all'interno, sistemata nel coro con la collocazione di
un nuovo, artistico altare centrale.
Nel 2003 l'abside è stato decorato con quattro tele dedicate alla
Madonna, opera della pittrice Pina Mazzara. |
Parrocchia "B.M.V. del Monte Carmelo" |
Eretta con decreto vescovile del 15 maggio 1950, ha sede nella omonima,
imponente chiesa ex conventuale, nel centro storico di Grotte. |
I Parroci che si sono succeduti alla guida della
Parrocchia |
Elenco dei Vicari curati |
Anno |
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Nominativo |
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1923 |
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Vinti Michele Arcangelo (Rettore) |
1943 |
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Castagnola Giovanni |
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Elenco dei Parroci |
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11/10/1951 |
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Castagnola Giovanni |
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12/11/1952 |
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Tortorici Vincenzo |
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01/01/1969
al 03/09/2019 |
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Castronovo Giovanni
Il 04/10/2008, con la nomina di don Giovanni Castronovo a parroco della
Chiesa Madre, viene istituita l'Unità Pastorale. Da tale data il parroco
della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo coincide con il Coordinatore dell'Unità Pastorale.
Si è addormentato nel Signore il 3 settembre 2019. |
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Dal 06/10/2019
al 31/08/2020
al 31/08/2022 |
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Zammito Salvatore (parroco moderatore) e
Sutera Gaspare (parroco "in solidum" sino al 31/08/2020). |
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Dal 10/11/2019
al 31/08/2022 |
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Zammito Salvatore (parroco moderatore).
Bellavia Rosario (vicario parrocchiale dell'unità pastorale; di fatto
"coordinatore" delle attività della parrocchia Madonna del Carmelo).
Classe 1990, ordinato sacerdote
nella cattedrale di Agrigento il 07/10/2019 da S. Em. Rev.ma il Card.
Francesco Montenegro, Arcivescovo Metropolita di Agrigento.
Nominato vicario parrocchiale dell'Unità Pastorale di Grotte dal 10/11/2019
al 31/08/2022.
Nominato parroco della parrocchia SS. Redentore di Canicatti dal
01/09/2022. |
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Dal 01/09/2022 |
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Sanfilippo Sergio
Ordinato sacerdote il 3 novembre 1994, don Sergio è stato nel 2010 parroco
della chiesa Madre di Realmonte; nel 2019 lo ritroviamo parroco della chiesa B.M.V.
Mediatrice di tutte le Grazie di Favara; nel settembre 2020 viene nominato
parroco della parrocchia San Giacomo apostolo di Comitini.
Nominato parroco delle parrocchie Beata Maria Vergine del Monte Carmelo e
San Rocco in Grotte dal 01/09/2022. |
Storia della venerazione della Beata Maria Vergine
del Monte Carmelo
(memoria liturgica il 16 luglio) |
Memoria mariana di origine devozionale. Il titolo del Carmelo ricorda l'eredità spirituale di Elia profeta, come contemplativo e strenuo difensore dell'unico Dio di Israele.
Sul monte Carmelo, nel secolo XII, si raccolsero alcuni eremiti nell'intento di dedicarsi giorno e notte alla lode di Dio sotto
il patrocinio della beata Vergine Maria (Mess. Rom.). Etimologicamente Maria
deriva da un termine egiziano (amata da Dio) e da un termine ebraico (signora).
L'Ordine dei carmelitani, uno dei più antichi nella storia della Chiesa, anche se considera il profeta Elia come suo
patriarca e modello, non ha un vero fondatore, ma ha un grande amore: il culto a Maria, onorata come Beata Vergine del Carmelo.
"Il Carmelo - ha detto il carmelitano card. Piazza - esiste per Maria e Maria è tutto per il Carmelo, nella sua origine e nella
sua storia, nella sua vita di lotte e di trionfi, nella sua vita interiore e spirituale". Elia e Maria vengono uniti in una
narrazione che ha il sapore della leggenda. Riferisce il Libro delle istituzioni dei primi monaci: "In ricordo della visione
che mostrò al profeta la venuta di questa Vergine sotto la figura di una piccola nube che saliva dalla terra verso il Carmelo
(cfr. 1Re 18,20-45), i suddetti monaci, nell'anno 93 dell'Incarnazione del Figlio di Dio, distrussero la loro
antica casa e costruirono in onore di questa prima Vergine votata a Dio una cappella sul monte Carmelo, vicino alla
fontana di Elia". Cacciati dai Saraceni nel XIII secolo, i monaci, che avevano
frattanto ricevuto dal patriarca di Gerusalemme S. Alberto, già vescovo di Vercelli, una regola approvata nel 1226 da
papa Onorio III, ripararono in Occidente e vi fondarono vari monasteri, superando varie difficoltà, nelle quali però
poterono sperimentare la particolare protezione della Vergine. Un episodio in particolare colpì i devoti: "I fratelli la
supplicavano umilmente di liberarli da queste insidie infernali, lei che li aveva condotti in questi luoghi. A uno di loro,
Simone Stock, mentre pregava così, la Madre di Dio apparve accompagnata da una moltitudine di angeli e tenendo nelle
mani lo scapolare dell'ordine gli disse: Ecco il privilegio che dono a te e a tutti i figli del Carmelo: chiunque sarà
rivestito di quest'abito sarà salvo". I critici considerano spuria, cioè non autentica, la bolla di
Giovanni XXII in cui si parla di questo privilegio "sabatino" di essere preservati dall'inferno e di essere liberati dal
purgatorio il primo sabato dopo la morte, tuttavia molti papi ne hanno parlato in senso positivo. In una bolla
dell'11 febbraio 1950 Pio XII invitava a "mettere in prima fila, tra le devozioni mariane, lo scapolare che è alla portata
di tutti": inteso come "veste mariana", esso è infatti un ottimo simbolo della protezione della Madre celeste, mentre come
"sacramentale" trae il suo valore dalle orazioni della Chiesa e dalla fiducia e dall'amore di coloro che lo indossano. |
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