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Parrocchia
San
Rocco |
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Il Parroco - Don Sergio Sanfilippo |
Ordinato sacerdote il 3 novembre 1994, don Sergio è stato nel 2010
parroco della chiesa Madre di Realmonte; nel 2019 lo ritroviamo parroco
della chiesa B.M.V. Mediatrice di tutte le Grazie di Favara; nel settembre
2020 viene nominato parroco della parrocchia San Giacomo apostolo di
Comitini.
Nominato parroco delle parrocchie Beata Maria Vergine del Monte Carmelo e
San Rocco in Grotte dal 01/09/2022. |
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Don Vincenzo Licata - Vice Parroco |
Già religioso
dell'ordine degli Agostiniani Scalzi (ai quali fu presentato dalla signorina
Giuseppina Vinti, sorella del venerabile sacerdote Michele Arcangelo Maria
Antonio Vinti), venne ordinato sacerdote nella chiesa Madre di Grotte il
22/12/1977 da S.E. Mons. Luigi Bommarito. Pochi giorni dopo, la notte di
Natale del 1977, celebrò la sua prima Messa nella chiesa San Rocco in Grotte.
In data 01/08/1988 venne incardinato nella diocesi di
Agrigento da S.E. Mons. Luigi Bommarito; il rito d'immissione venne
celebrato il 28 agosto (festa di Sant'Agostino).
Parroco della parrocchia San Calogero di Canicatti sino al 31/08/2020.
Nominato parroco di San Rocco in Grotte dal 01/09/2020.
Nominato viceparroco di San Rocco in Grotte dal 01/09/2022. |
Indirizzo |
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Orari |
della Parrocchia: Piazza
Fratelli Bandiera, 21
Telefono: 0922.943095
del Parroco: Piazza Fratelli Bandiera,
21
Telefono: 0922.943095 |
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Sante Messe feriali: da lunedì a venerdì ore 08.00
Sabato: ore 18.00
Sante Messe festive: ore 08.00 |
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Gruppi - Movimenti - Associazioni |
Sono attivi in questa
parrocchia i seguenti gruppi:
Gruppo Liturgico:
Gruppo Catechistico:
Gruppo Famiglie:
Preparazione Battesimi, Anniversari Matrimoni, Catechisti:
Gruppo Vocazionale:
Gruppo Ministranti:
Gruppo Santa Rita:
Gruppo Apostolato della Preghiera: |
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Organismi |
Consiglio Pastorale Parrocchiale
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Storia della Chiesa di San Rocco
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Sorge sulla collina che sovrasta il paese ed il suo campanile
a cuspide nana emerge sul profilo panoramico di Grotte.
La chiesa è sorta dall’ampliamento di una cappelletta votiva
cinquecentesca (forse del 1575) dedicata a San
Rocco mentre infieriva la peste. Venne riparata nel 1870 ma negli anni successivi subì un totale abbandono
se non per lievi sporadici interventi di consolidamento. E’ la più piccola parrocchia. Ad una navata, alle spalle dell’altare
troviamo la statua lignea di San Rocco. Dall'ingresso, sul lato destro
troviamo le statue di Santa Rita e della Madonna di Fatima; sul lato
sinistro le statue di San Giovanni Bosco e del Sacro Cuore. Ristrutturata negli anni 1963-65 e
successivamente nel periodo 2001-2002, ha visto rinnovarsi notevolmente il
proprio aspetto, pur conservando inalterate le dimensioni e migliorata la
funzionalità. Altri recenti quadri, opera dell'artista Dario Agnello,
arricchiscono la Chiesa. |
Parrocchia "San Rocco" |
Eretta Vicaria curata con decreto vescovile del 16 agosto 1941.
Eretta successivamente Parrocchia con decreto vescovile del 20 marzo 1946,
ha sede nella omonima chiesa
inaugurata, a seguito di ristrutturazione, con la consacrazione dell'altare centrale il 9 febbraio 1967.
Il conferimento della qualifica di "ente
ecclesiastico civilmente riconosciuto" da parte del Ministero
dell'Interno risale al 20/11/1986 (con rilascio di codice fiscale n.
82002800843).
L'iscrizione al registro delle persone giuridiche presso la Prefettura
di Agrigento (al n. 91 - ex n. 93 - del 1° Volume) è del 29/12/1987. |
I Parroci che si sono succeduti alla guida della
Parrocchia |
Elenco dei Vicari curati |
Anno |
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Nominativo |
1941 |
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Curto Calogero |
16/08/1941 |
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Vaccaro Giacomo |
Elenco dei Parroci |
20/03/1946 |
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Vaccaro Giacomo |
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01/12/1948 |
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Castellino Ferdinando |
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dal 01/09/1999
al 04/11/2007 |
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Manno Antonino |
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dal 04/11/2007
al 31/08/2020 |
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Sutera Gaspare (Amministratore
Parrocchiale)
Ordinato sacerdote da S.E. Rev.ma Mons. Carmelo Ferraro
il 22/10/2005.
Nominato amministratore parrocchiale di San Pellegrino e Sant'Anna in Caltabellotta
sino al 04/11/2007.
Nominato amministratore parrocchiale di San Rocco in Grotte dal 04/11/2007.
Nominato parroco di San Rocco in Grotte dal 2009.
Parroco della parrocchia Maria SS Immacolata di Lucca Sicula dal 01/09/2020. |
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Dal 06/10/2019
al 31/08/2020 |
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Zammito Salvatore (parroco moderatore) e
Sutera Gaspare (parroco "in solidum" sino al 31/08/2020, data del suo
trasferimento a Lucca Sicula). |
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Dal 01/09/2020
al 31/08/2022 |
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Licata Vincenzo
Già religioso dell'ordine degli Agostiniani Scalzi, successivamente incardinato
nella diocesi di Agrigento da S.E. Mons. Luigi Bommarito.
Parroco della parrocchia San Calogero di Canicatti sino al 31/08/2020.
Nominato parroco della parrocchia San Rocco in Grotte dal 01/09/2020.
Nominato viceparroco della parrocchia San Rocco in Grotte dal 01/09/2022.
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Dal 01/09/2022 |
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Sanfilippo Sergio
Ordinato sacerdote il 3 novembre 1994, don Sergio è stato nel 2010 parroco
della chiesa Madre di Realmonte; nel 2019 lo ritroviamo parroco della chiesa B.M.V.
Mediatrice di tutte le Grazie di Favara; nel settembre 2020 viene nominato
parroco della parrocchia San Giacomo apostolo di Comitini.
Nominato parroco delle parrocchie Beata Maria Vergine del Monte Carmelo e
San Rocco in Grotte dal 01/09/2022. |
Vita di San Rocco di Montpellier
(memoria liturgica il 16 agosto) |
Se fossimo vissuti tra il 1300 ed il
1600 avremmo conosciuto bene la storia di questo santo pellegrino, famoso in tutto
l'occidente come protettore e guaritore dei malati di peste.
A fronte della sua estrema popolarità, poche sono le notizie sulla sua
vita. La
Chiesa lo canonizza ufficialmente, intorno al 1600.
L'anno di nascita non è certo: qualcuno afferma essere il 1295, altri tra il 1345 ed il 1350.
Certamente nasce a Montpellier (Francia), in una famiglia
benestante, forse nobile, cristiana. Vive in un mondo segnato dal flagello
della peste (in due anni muoiono in Europa 20 milioni di persone) e nel
quale la Chiesa attraversa un grande momento di crisi.
All'età di 20 anni resta orfano di padre e madre e decide, forse spronato
dalle ultime parole del padre morente, di seguire Gesù Cristo. Forse
entra nel terz'ordine francescano, quindi lascia tutti i suoi beni, veste
l'abito da pellegrino e parte per Roma. Durante il suo pellegrinaggio si
dedica all'assistenza e guarisce molti malati di peste in modo miracoloso.
La sua fama di santità si diffonde. A Piacenza si ammala anche lui.
Soffre così tanto che è allontanato dall'Ospedale perché
"disturba" con i suoi lamenti. Resta solo in un bosco dove verrà
salvato da un cane che gli porterà pane tutti i giorni. Il padrone del
cane, Gottardo, incuriosito dal suo comportamento, lo seguirà e così
conoscerà Rocco e diventerà poi il suo unico discepolo.
Ripartito verso Montpellier, nella località di Angera (in Lombardia)
viene fermato e sospettato di spionaggio. Verrà messo in prigione perché
si rifiuterà di dire il suo nome, in quanto aveva fatto voto di non
rivelarlo per non godere dei benefici derivanti dalla sua nobiltà. Lì
rimarrà, per 5 anni, morendovi il 16 agosto tra il 1376 ed il 1379.
Dopo la sua morte, per possedere le sue reliquie e godere dei favori della
sua protezione, i veneziani non si faranno scrupolo di trafugare il corpo
del santo dalla chiesa di Voghera e portarlo a Venezia. In seguito, una
reliquia del santo verrà donata a Montpellier. In Italia quasi 60 località
portano il suo nome e a lui sono dedicate oltre tremila tra chiese,
oratori e luoghi di culto. Un braccio del Santo si trova nella chiesa di
San Rocco all'Augusteo (Roma) dal 28/10/1597, altre reliquie a Venezia
(nella chiesa dedicata al Santo), altre ancora ad Arles (Francia) portati
nel 1399 da Montpellier.
San Rocco viene rappresentato come un uomo in età adulta, vestito da
pellegrino, con il cappello a larghe falde, il cane che gli porta il pane
e un segno (in genere sulla coscia destra) della peste da lui contratta. |
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