
Linda Di Stefano

Venerdì Santo |
Una
voce risuona ancora una volta, toccando le corde più profonde dell'anima. La
poesia, come un sussurro delicato ma potente, conduce attraverso le pieghe
del dolore e della compassione umana; esempio lampante della capacità di
condensare in immagini evocative la sofferenza universale.
Il "Venerdì di malinconia" si fa subito palpabile, reso concreto dal simbolo
della "Croce" e dalla sensazione fisica di un "vento pungente". L'Autrice
non si ferma alla rappresentazione astratta del dolore religioso; lo incarna
nelle fragili spalle dei "bimbi senza occhi ridenti", un'immagine di
innocenza violata che stringe il cuore. La "Croce pesante" si posa poi su
coloro che conoscono il dolore ingiusto, su chi "paga senza reati,
innocente", elevando la sofferenza individuale a denuncia sociale silenziosa
ma eloquente. Maria, "coperta di pianto", universalizza il lutto, rendendo
ogni madre che soffre, parte di un dolore ancestrale. Ai piedi della Croce,
non un singolo individuo ma un "fiume di gente" che porta il proprio
"fardello", un'umanità dolente che riconosce in quel simbolo un punto di
riferimento, un luogo di condivisione. Il verso finale dischiude un
orizzonte di profonda empatia. La Croce, simbolo di sacrificio, diviene qui
un abbraccio universale, un riconoscimento del legame fraterno che unisce
l'umanità nel dolore.
Nella ricorrenza del suo compleanno, la poesia di Linda Di Stefano ci
ricorda la sensibilità acuta, la capacità di trasformare il dolore in un
canto di umana solidarietà. La sua voce poetica, pur nella delicatezza,
resta un faro di compassione in un mondo spesso segnato dall'indifferenza.
Ci manca la sua arte, ma i suoi versi continueranno a vivere, testimoni di
un'anima nobile e di una profonda comprensione dell'animo umano.
Carmelo Arnone
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“VENERDÌ SANTO”
Venerdì di malinconia,
una Croce,
un vento pungente.
Croce presente
su fragili spalle
di bimbi
senza occhi ridenti.
Croce pesante
su chi conosce
il dolore,
su chi paga
senza reati,
innocente.
Croce su donne
come Maria
coperte di pianto.
Ai tuoi piedi un fiume
di gente
che porta un fardello
e ciascuno
è tuo figlio,
amico e fratello.
Linda Di Stefano
(Per
gentile concessione di Angelo Ponzo)
© Riproduzione riservata.
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