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Aprile 2025

 

25/04/2025

Politica. Il presidente Mattarella: "25 Aprile: è sempre tempo di Resistenza"

 

Il Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella
On. Sergio Mattarella

Pubblichiamo il testo del messaggio del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, pronunciato oggi a Genova, in occasione del 25 Aprile, Festa della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista.

Genova, 25/04/2025

"Rivolgo un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, agli studenti particolarmente, al Ministro della difesa, ai rappresentanti del Parlamento e della Corte costituzionale.
Ringrazio il Presidente della Regione, il Vicesindaco e il Vicesindaco metropolitano per i loro interventi, e li prego di trasmettere il saluto più cordiale e affettuoso nei confronti dei loro concittadini, di Genova e della Liguria.
Ringrazio molto il dottor Ronzitti per la sua ampia, puntuale ricostruzione.
E vorrei, a nome di tutti, ringraziare per la testimonianza che poc'anzi ci è stata offerta su questo palco, con quella scena coinvolgente e suggestiva.
È per me un'occasione importante poter essere qui con tutti voi per celebrare oggi, qui a Genova, l’ottantesimo anniversario della liberazione dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.
Una regione, la Liguria, che, ricca di virtù patriottiche, tanto ha contribuito alla conquista della libertà del nostro popolo.
Rendiamo onore alle popolazioni che seppero essere protagoniste nel sostenere e affiancare i partigiani delle montagne e delle città.
Dalla città di Genova, Medaglia d’oro al valor militare per la lotta di Liberazione che - recita la motivazione - “piegata la tracotanza nemica otteneva la resa del forte presidio tedesco, salvando così il porto, le industrie e l’onore”, alla città di Savona, Medaglia d’oro, insignita per “l’ostinazione a non subire la vergogna della tirannide”, alle Province di Imperia e di La Spezia, anch’esse Medaglie d’oro.
Così come alle Città di La Spezia e di Albenga, alla Provincia di Genova, insignite di Medaglia d’oro al valor civile per la Resistenza. Alle Croci di guerra assegnate, con la stessa motivazione, ai Comuni di Rossiglione, San Colombano Certenoli in val Cichero, Zignago, Albenga.
Dalla Liguria è venuta allora una forte lezione sulla moralità della Resistenza, sulle ragioni di fondo che si opponevano al dominio dell’uomo sull’uomo, si opponevano a un conflitto nato non per difendere la propria comunità ma come aggressione alla libertà di altri popoli.
Assumendo comportamenti elementari di rispetto e di solidarietà i partigiani si uniformavano a quel Codice di Cichero, che faceva sì che, nelle formazioni, il capo dovesse mangiare per ultimo, potesse addormentarsi solo una volta accertato personalmente che tutto funzionasse e fosse in ordine, avesse i turni di guardia più gravosi, che non si bestemmiasse, che non si molestassero le donne, che non si requisisse senza pagare il dovuto, che si dovesse dividere con gli altri qualunque cosa si ricevesse.
Fraternità. Un’esperienza che ha tratto ispirazione da una figura, quella di Aldo Gastaldi, il partigiano “Bisagno”, comandante della Divisione Garibaldi-Cichero, protagonista di un impegno per la Patria, la giustizia, la libertà, considerato come servizio d’amore, oltre che esercizio di responsabilità.
Morto drammaticamente un mese dopo la Liberazione, Medaglia d’oro al valor militare, la Chiesa di Genova ha determinato di dare avvio al processo canonico di beatificazione di questo Servo di Dio.
Poc’anzi, al cimitero di Staglieno, ho reso omaggio ai caduti del movimento della Resistenza e, con loro, ho reso idealmente omaggio alle figure dei patrioti dei due Risorgimenti che in esso sono ospitati.
Nel 1945 l’Italia si univa nuovamente - Sud e Nord - dopo che quest’ultimo era stato separato e trattenuto in ostaggio dai nazisti e dalla Repubblica di Salò.
Tante le sofferenze e i caratteri originali della Resistenza ligure, solidamente collegata ai centri di Torino e di Milano e destinata, come essi, a soffrire sino in fondo la barbarie nazista e fascista.
Con le stragi della Pasqua di sangue del 1944 alla Benedicta, di Fontanafredda di Masone, all’Olivetta di Portofino, a Costa Binella di Testico, alla Foce del Centa di Albenga, a Molini di Triora, Torre Paponi di Pietrabruna ove due sacerdoti vennero arsi vivi, a Ressora di Arcola.
Qui si sviluppa la maturazione politica di patrioti che sanno assumere, accanto alle operazioni militari di sabotaggio e di contrasto alle forze di occupazione, responsabilità di governo.
Qui si collocano anelli di quell’arco di esperienze di “zone libere” che confermano la presenza sul territorio delle formazioni partigiane e la stretta relazione con le popolazioni.
Qui, con la libera Repubblica di Pigna e di Triora nell’Imperiese, di Torriglia nel Genovese, della Repubblica del Vara in Alta Val di Vara nello Spezzino, emerge la dimostrazione della estraneità tra regime e popolazioni.
Questo si manifestava nelle vallate, e trovava conferma nelle città dalle quali migliaia di donne e uomini vennero ignobilmente avviate al lavoro coatto in Germania, alla deportazione verso il lager di Mauthausen.
E la fabbrica, le fabbriche, si manifestarono, una volta di più, luoghi di solidarietà, scuole di democrazia, con la crescita di coscienza sindacale, e la costituzione delle squadre di difesa operaia. Con gli scioperi nel Savonese e nello Spezzino alla fine del 1943 e nel 1944, che conferirono una forte spinta all’allargamento del consenso verso il movimento partigiano. Gli scioperi a Genova del 1943 sino al giugno del 1944, sino allo sciopero insurrezionale del 1945.
Il crollo del fronte interno del regime si manifestava giorno dopo giorno.
Il Bando Graziani per l’arruolamento nei reparti fascisti aveva dato un involontario contributo ai partigiani: posti di fronte al dilemma o repubblichini o in fuga, molti giovani sceglievano la strada della montagna, superando ogni attendismo. I partigiani facevano terra bruciata dei tentativi repubblichini di organizzazione amministrativa: bruciare i registri anagrafici della Rsi impediva, di fatto, sia le requisizioni dei beni dei cittadini, sia i tentativi di coscrizione obbligatoria.
Da taluno si è argomentato come il contributo “militare” recato dalla Resistenza non sia stato decisivo per il crollo della Linea Gotica costruita dai tedeschi per ostacolare la risalita della penisola da parte degli Alleati e del Corpo Italiano di Liberazione.
Al contrario, come è noto - e il 1944 lo ebbe a dimostrare - le forze dell’Asse in campo avevano difficoltà a presidiare, allo stesso tempo, le aree verso le quali premevano le forze alleate e le zone interne sempre più nelle mani della Resistenza.
Veniva ascoltato l’ammonimento rivolto da Giuseppe Mazzini ai tanti che, all’epoca, confidavano nell’intervento d’oltralpe: “più che la servitù, temo la libertà recata in dono”.
L’aspirazione profonda del popolo italiano, dopo le guerre del fascismo, era la pace.
Il regime aveva reso costume degli italiani la guerra come condizione normale: non la guerra per la vita ma la vita per la guerra.
La Resistenza si pose l’obiettivo di raggiungere la pace come condizione normale delle relazioni fra popoli.
In gioco erano le ragioni della vita contro l’esaltazione del culto della morte, posto come estrema disperata consegna dalle bande repubblichine.
La Resistenza cresceva in tutti i Paesi europei sotto dominazione nazista.
Si faceva strada, dalla causa comune, la solidarietà, in grado di superare le eredità delle recenti vicende belliche.
Anche dalle diverse Resistenze nacque l’idea dell’Europa dei popoli, oggi incarnata dalla sovranità popolare espressa dal Parlamento di Strasburgo. Furono esponenti antifascisti coloro che elaborarono l’idea d’Europa unita, contro la tragedia dei nazionalismi che avevano scatenato le guerre civili europee.
Un nome per tutti qui a Genova, quello di Luciano Bolis, esponente del Partito d’Azione, orrendamente torturato dalle Brigate nere nel febbraio 1945, miracolosamente sopravvissuto. Medaglia d’argento al valor militare, riposa ora a Ventotene, accanto ad Altiero Spinelli.
Difendere la libertà dei popoli europei è compito condiviso. Ora, l’eguaglianza, l’affermazione dello Stato di diritto, la cooperazione, la stessa libertà e la stessa democrazia, sono divenuti beni comuni dei popoli europei da tutelare da parte di tutti i contraenti del patto dell’Unione Europea.
La libertà delle diverse Patrie è divenuta la liberazione dell’Europa da chi pretendeva di sottometterla.
E fu una lotta così vera da coinvolgere anche persone che i nazisti pretendevano opporre ai partigiani.
La solidarietà internazionale si misurò sulle montagne liguri come altrove con l’apporto recato dai tanti che, venuti da patrie lontane, si erano uniti alla Resistenza.
Desidero richiamare la figura del partigiano “Fiodor”, (Fiodor Andrianovic Poletaev), ucciso nella battaglia di Cantalupo il 2 febbraio 1945. A lui, giunto dalla Russia, la Repubblica Italiana ha voluto conferire la Medaglia d’oro al valor militare. Una strada di Genova reca il suo nome.
La vita democratica, come si è constatato, cresceva nel carattere proprio alle forze antifasciste genovesi che, accanto alla presenza di cinque partiti nei CLN del Nord Italia (azionisti, comunisti, democristiani, liberali, socialisti) annoverava una sesta forza politica, il partito mazziniano repubblicano.
Questione del tutto peculiare, per dirimere la quale, dal CLNAI, venne inviato Sandro Pertini, settimo Presidente della nostra Repubblica.
Oggi, nella sua regione, ne vogliamo onorare la memoria.
La sua figura induce a ricordare che la partecipazione politica è questione che contraddistingue la nostra democrazia.
È l’esercizio democratico che sostanzia la nostra libertà.
Da questi principi fondativi viene un appello: non possiamo arrenderci all’assenteismo dei cittadini dalla cosa pubblica, all’astensionismo degli elettori, a una democrazia a bassa intensità.
Anche per rispettare i sacrifici che il nostro popolo ha dovuto sopportare per tornare a essere cittadini, titolari di diritti di libertà.
Il rovinio del posticcio regime di Salò, la progressiva sconfitta del nazismo apparivano ormai irreversibili e a Genova, importante bastione industriale, si posero le condizioni dell’insurrezione e, come abbiamo ascoltato, un esercito agguerrito si arrendeva al popolo.
Ridurre le forze tedesche a trattare con i partigiani non fu facile. Preziosa fu la mediazione dell’Arcivescovo di Genova, il Cardinale Pietro Boetto - dichiarato “giusto fra le nazioni” per il soccorso prestato agli ebrei - per giungere a siglare la resa del comando tedesco nella sua residenza di Villa Migone, tra il generale Meinhold e il presidente del CLN Remo Scappini (“Giovanni”).
Sarebbe toccato al partigiano Pittaluga - Paolo Emilio Taviani - annunciare la mattina seguente: Genova è libera.
Il generale Meinhold – condannato a morte da Hitler come traditore - avrebbe poi scritto: “era la sorte della città e quello che più contava la vita di migliaia di persone da tutte e due le parti che doveva starci a cuore…. La mia coscienza mi vietava di sacrificare ancora un sol uomo”.
Il rischio che Genova finisse distrutta come Varsavia era sventato.
Si apriva la stagione dei diritti umani delle persone e dei popoli, per prevenire i conflitti, per affermare che la dignità delle persone non si esaurisce entro i confini dello Stato del quale sono cittadini.
Non ci può essere pace soltanto per alcuni. Benessere per pochi, lasciando miseria, fame, sottosviluppo, guerre, agli altri.
È la grande lezione che ci ha consegnato Papa Francesco. Nella sua “Fratelli tutti”, ci ha esortato a superare “conflitti anacronistici” ricordandoci che “ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte…Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti”.
Ecco perché è sempre tempo di Resistenza, ecco perché sono sempre attuali i valori che l’hanno ispirata.
A Genova si espresse e si affermò il respiro della libertà.
Un’anima che non sarebbe mai stata tradita.
Un patto, un impegno, che non sarebbero venuti meno neppure quando, negli anni ‘70, il terrorismo tentò di aggredire le basi della nostra convivenza democratica.
E dalle fabbriche venne una risposta coraggiosa, esigente, che si riassume nel nome di Guido Rossa.
La sua testimonianza appartiene a quei valori di integrità e coraggio delle persone che, anche qui, edificarono la Repubblica.
Viva la Liguria partigiana, viva la libertà, viva la Repubblica".

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
 

 

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25/04/2025

Politica. Giorgia Meloni per il 25 Aprile: "valori democratici che il regime fascista aveva negato"

 

Il presidente del Consiglio dei Ministri on. Giorgia Meloni
On. Giorgia Meloni

Il presidente del Consiglio dei Ministri on. Giorgia Meloni ha diffuso un messaggio in occasione del 25 Aprile, Festa della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista, di cui pubblichiamo il testo.
"In questa giornata, la Nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana. La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l’odio e la delegittimazione dell’avversario politico. Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale, nel nome della libertà e della democrazia, contro ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica".
L'augurio, per tutti gli italiani, è che le parole del presidente Giorgia Meloni possano essere seguite da provvedimenti legislativi in linea - non in antitesi - con quanto verbalmente espresso, nel rigoroso rispetto della dignità di ogni persona, nell'osservanza della Costituzione della Repubblica Italiana, nel rispetto del principio fondamentale democratico della separazione dei poteri. Per preservare la "ritrovata libertà" e prevenire "ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica"
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Carmelo Arnone
25 aprile
2025
© Riproduzione riservata
  

 

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25/04/2025

Volontariato. "A chi dona va il mio grazie più sincero"; di Antonella Parrinello

 

Pietro Zucchetto, Denise Sbrazzato, Antonella Parrinello, Annamaria Malignaggi
Donatori Avis

Voglio condividere con voi un episodio che ha segnato profondamente i miei ultimi giorni. Un momento che mi ha ricordato con una forza nuova quanto sia preziosa la solidarietà. E quanto possa essere davvero vitale la donazione di sangue. È successo tutto in un attimo. Un attimo di distrazione, e mia mamma era a terra. Una caduta. Poi la chiamata al 118, la corsa in ospedale, l’attesa col fiato sospeso. La diagnosi: frattura del femore. I medici decidono di operarla.
La notte trascorre tranquilla, ma al mattino, durante un ulteriore prelievo, si accorgono che l’emocromo è troppo basso. Serve sangue. Subito.

Pietro Zucchetto, Denise Sbrazzato, Antonella Parrinello, Annamaria Malignaggi
(Pietro Zucchetto, Denise Sbrazzato, Antonella Parrinello, Annamaria Malignaggi)

In quei momenti sospesi ho realizzato con estrema lucidità quanto sia fondamentale che quel sangue ci sia. Che ci siano sacche pronte. Perché ogni sacca può fare la differenza. Ogni goccia può salvare una vita. Nulla, davvero nulla è scontato. Non riesco nemmeno a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se quel sangue non fosse stato disponibile. Il solo pensiero mi stringe il cuore.
Grazie a quella trasfusione, mia mamma ha superato il momento più critico dell’intervento. Grazie a qualcuno che, in un giorno qualunque, ha scelto di donare in silenzio, io oggi posso ancora stringerle la mano, guardarla negli occhi, ascoltare la sua voce.
Non è facile spiegare cosa si prova quando la persona che ami più di ogni altra è fragile, in bilico. Ma proprio in quella fragilità ho scoperto una verità profonda: ogni donazione è una possibilità. Ogni gesto d’amore può diventare salvezza.
Sono donatrice da anni, ma mai come questa volta ho sentito la potenza di quel gesto. Perché stavolta non era una storia ascoltata da altri. Stavolta era la mia. Stavolta era la mia mamma.
Dietro ogni sacca di sangue c’è una scelta d’amore. Dietro ogni vita salvata c’è un cuore generoso che ha deciso di fare la differenza.
Essere parte dell’AVIS Comunale di Grotte è per me motivo di orgoglio. Ma oggi è anche una promessa: continuerò a donare, e continuerò a raccontare.
Perché un gesto così semplice può essere infinitamente grande.
A chi dona va il mio grazie più sincero.
A chi non l’ha ancora fatto, spero che queste parole possano toccare il cuore. Perché un giorno, senza saperlo, potreste essere proprio voi a salvare una mamma. Come la mia. O un padre, un figlio, un amico; chiunque, in un momento fragile, possa aver bisogno di quel dono silenzioso per continuare a vivere.
Un piccolo gesto. Un grande aiuto. Un dono che vale una vita
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Antonella Prrinello
25 aprile
2025
© Riproduzione riservata
  

 

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25/04/2025

Politica. "Che grande ipocrisia", potenti in passerella al funerale del Papa; di Salvatore Ciccotto

 

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto

Papa Francesco
Papa Francesco

È da tre giorni che papa Francesco è morto e già molti Capi di Stato si apprestano a venire a Roma per partecipare ai funerali solenni.
Ma quanti di loro saranno presenti perché lo sentono? Alcuni di loro saranno presenti solo per pura formalità.
Una passerella di ipocriti personaggi che non hanno condiviso nulla del pensiero di Bergoglio.
La voce di Papa Francesco per molti di loro è stata inascoltata.
Le sue continue esortazioni per la pace nel mondo sono cadute nel vuoto, come i richiami per la difesa del clima e di nostra madre terra o l’aiuto ai poveri del mondo, le esortazioni all’inclusione degli immigrati o la difesa dei diritti dei diversi.
Il popolo di Francesco, già ora, ma ancor di più sabato, sarà in piazza per accompagnarlo sino alla fine.
Sono i poveri, i diseredati, gli immigrati, gli omosessuali, i separati, la gente umile che ha visto, per la prima volta, nei gesti, nelle azioni, nelle parole di questo Papa la vicinanza al proprio mondo.
Papa Francesco è stato colui che ha cercato di accorciare le distanze tra la chiesa istituzionale e la gente comune, facendo diventare il messaggio evangelico alla portata di tutti.
Speriamo che tutto ciò possa continuare in questi tempi difficili.
Ce lo auguriamo tutti
.
  
Salvatore Ciccotto
25 aprile
2025
© Riproduzione riservata
  

 

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25/04/2025

Attualità. "25 Aprile: sobria libertà"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

"Sobrietà" è una parola che uso spesso, la contrappongo al carnevale quotidiano di eccessi che ci sommerge.
Apprezzo chi non urla, chi non mente spudoratamente, chi non costruisce sull'inganno ai danni degli altri le proprie immeritate fortune.
Gente sobria ne vedo pochissima, in maggioranza e all'opposizione.
Per lo più vedo attorucoli e attricette da avanspettacolo che ballano, abbaiano, regalano borse e incarichi, pronunciano sermoni sulla nazione o sul progresso, ma pensano soltanto a farsi i fatti propri.
Questo è un paese libero e democratico grazie ai partigiani, alla resistenza contro l'orrore nazifascista, ma non sono sicuro che quei caduti per difendere la loro nobile idea di patria, oggi sarebbero orgogliosi di vedere cos'è diventata la Repubblica per cui hanno sacrificato la vita.
Ce ne sarebbe bisogno tantissima, di sobrietà, e ci sarebbe tanto bisogno di gente seria ed onesta, che non rendesse ogni giorno ridicole le istituzioni, che non trasformasse la politica in una triste pagliacciata.
È la festa della liberazione dalla dittatura, dalla guerra, dalla miseria materiale e morale in cui l'Italia era sprofondata per l'ubriacatura di un pazzo vigliacco e di un popolo che lo aveva amato.
Il guaio è che ce ne siamo dimenticati e dei pazzi e dei vigliacchi, dei leccaculo, dei saltimbanchi e delle comparse, dei buffoni e degli incapaci, questo popolo scanzonato continua ad innamorarsi
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Enzo Napoli
25 aprile
2025
© Riproduzione riservata
  

 

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25/04/2024

Ricorrenze. "25 Aprile: la libertà e la democrazia sono conquiste fragili"; di Carmelo Arnone

 

25 Aprile - Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo
25 Aprile

Il 25 aprile gli italiani celebrano la festa della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista, la conquista della libertà, della democrazia, il voto delle donne, la Costituzione.

25 Aprile - Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo

Il 25 aprile 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), organo di direzione politica e militare della Resistenza, proclamò l'insurrezione generale in tutte le città ancora occupate dai nazifascisti.
La festività fu stabilita ufficialmente come festa nazionale nel 1949. Ma già nel 1946, con un decreto legislativo luogotenenziale datato 22 aprile, il 25 aprile fu dichiarato "festa nazionale a celebrazione della totale liberazione del territorio italiano". Questa disposizione fu poi reiterata con decreti simili nel 1947 e nel 1948, fino alla sua istituzionalizzazione definitiva nel 1949.

In questo giorno, che pulsa di un significato profondo, celebriamo un momento cardine della nostra storia nazionale: il 25 Aprile, la Festa della Liberazione dal nazifascismo. L'aria che respiriamo porta con sé i ricordi di giorni di lotta, di sacrificio, di speranza tenace, giorni in cui un popolo intero si ribellò all'oppressione, scegliendo la via impervia della libertà e della dignità.
Non è un semplice anniversario quello che commemoriamo. È un atto di memoria viva, un ponte gettato tra il passato e il presente, un monito costante che ci ricorda il prezzo altissimo della libertà e la responsabilità che grava sulle nostre spalle di custodirla e tramandarla.
Ottant'anni ci separano da quel giorno in cui il giogo nazifascista fu spezzato, in cui le città tornarono a risuonare di voci libere, in cui il tricolore tornò a sventolare senza ombre di servitù. Ma l'emozione, la gratitudine, il rispetto per coloro che si batterono con coraggio e abnegazione rimangono intatti, anzi, si rafforzano con il passare del tempo, come un fuoco sacro che arde sotto la cenere della quotidianità.
Pensiamo a quei giorni drammatici, agli anni bui della guerra, della dittatura, delle leggi razziali, della privazione di ogni diritto fondamentale. Pensiamo al coraggio dei partigiani, uomini e donne di ogni estrazione sociale, animati da un ideale di giustizia e di umanità, che nelle montagne, nelle valli, nelle città, diedero vita a una Resistenza eroica, pagando spesso con la vita la loro scelta di libertà.
Ricordiamo i soldati alleati, venuti da lontano, che versarono il loro sangue sul nostro suolo per liberarci dall'oppressione. Ricordiamo i deportati nei campi di sterminio, vittime innocenti di un odio cieco e disumano. Ricordiamo tutti coloro che, in mille modi diversi, contribuirono alla lotta di Liberazione, spesso nel silenzio e nel pericolo.
Il 25 Aprile non è solo la celebrazione della fine di un regime oppressivo e di un conflitto fratricida. È la celebrazione della rinascita di un'Italia democratica, fondata sui valori della libertà, dell'uguaglianza, della giustizia sociale, sanciti dalla nostra Costituzione, figlia diretta di quella Resistenza.
Ma cos'è stata la Resistenza?
Rispondo con le parole dello scrittore e giornalista Aldo Cazzullo (autore del saggio "Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza").
"La Resistenza è un patrimonio di una nazione e non di una fazione, perché per anni è stata considerata come se fosse solo di sinistra. Fu certamente fatta dai partigiani, tra cui c’erano comunisti, socialisti, liberali, cattolici e monarchici. Ma fu compiuta anche dalle donne e dai civili, da ebrei e carabinieri, da suore e sacerdoti o dagli internati in Germania di cui non si parla mai, ovvero di quei 615 mila soldati che preferirono restare a patire la fame nei lager piuttosto che andare a combattere a Salò.
Le file dei resistenti si ingrossano quando Salò manda giovani leve nate e cresciute col fascismo, che si trovano di fronte a una scelta: qualcuno va proprio a Salò, qualcuno si nasconde e qualcuno, invece, combatte contro il fascismo e nazismo. Non è vero che gli italiani fossero tutti fascisti: c’erano infatti anche gli antifascisti militanti che erano una minoranza e coloro che invece dovettero tollerare la dittatura. Quando poi ci fu l’occasione di insorgere, molti lo fecero: c’erano gli antifascisti, quelli che lo diventano man mano che l’Italia combatteva la guerra e i fascisti che osteggiarono i tedeschi quando se li trovarono in casa.
Negli ultimi anni è sembrato che i partigiani fossero i cattivi e invece i ragazzi di Salò fossero vittime innocenti: in realtà i vinti, sono vinti dopo il 25 aprile e avevano il coltello dalla parte del manico. Ci voleva moltissimo coraggio per opporsi ai nazisti e, chi ci ha provato, lo ha fatto in diversi modi: per esempio c'erano i ferrovieri che rallentavano i treni in corsa per permettere ai deportati di fuggire, alcuni medici che firmavano certificati falsi a rischio della vita, fino ai contadini che, di certo, non amavano i partigiani e avrebbero preferito stare per conto proprio e rimanere legati alla propria terra, ma si trovarono di fronte a una scelta da compiere
".
Anche questa è stata la Resistenza.
La Costituzione Italiana, la legge fondamentale che regola la nostra convivenza civile, porta in sé le cicatrici e la saggezza di quegli anni difficili. I suoi principi di antifascismo, di ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, sono un lascito prezioso che dobbiamo custodire gelosamente e attuare con impegno costante.
Oggi, in un mondo segnato da nuove tensioni, da conflitti che insanguinano terre vicine e lontane, da rigurgiti di intolleranza e di odio, la lezione del 25 Aprile si fa ancora più urgente e necessaria. Ci ricorda che la libertà non è un bene acquisito per sempre, ma va difesa giorno dopo giorno, con la vigilanza costante contro ogni forma di sopruso e di discriminazione.
Ci esorta a coltivare la memoria, a trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza di ciò che è stato, perché solo conoscendo il passato possiamo comprendere appieno il presente e costruire un futuro di pace e di prosperità per tutti; memoria che quest'anno appare quanto mai affievolita dall'invito del Governo a svolgere le manifestazioni "in modo sobrio", talmente sobrio che taluni le hanno annullate del tutto, omettendo qualsiasi celebrazione o semplice ricordo di questa cruciale ricorrenza dall'inestimabile valore civile.
Celebrare il 25 Aprile significa riaffermare con forza i valori della democrazia, della partecipazione, del rispetto per le diversità, del dialogo come strumento di risoluzione dei conflitti.
Significa onorare il sacrificio di chi ci ha preceduto, impegnandoci in prima persona per costruire una società più giusta, più inclusiva, più solidale.
Significa guardare al futuro con speranza, ma anche con la consapevolezza che la libertà e la democrazia sono conquiste fragili, che richiedono impegno costante e la partecipazione attiva di ogni cittadino.
In questo giorno di festa e di riflessione, rinnoviamo il nostro impegno a essere custodi attenti della nostra libertà, eredi degni del sacrificio di coloro che ci hanno liberato.
Viva il 25 Aprile, viva la Resistenza, viva l'Italia libera e democratica
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Carmelo Arnone
25 aprile 2024 
© Riproduzione riservata.
     

 

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24/04/2025

Comune. Nominati il Presidente onorario e il Comitato del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025

 

Nominati il Presidente onorario e il Comitato del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025
Nomine
 

Un vento di rinnovata energia culturale soffia sul paese di Grotte con il recente provvedimento di nomina del Presidente Onorario e dei membri del Comitato che guideranno nel 2025 la XXXV edizione del Premio letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte". Un appuntamento annuale che affonda le sue radici nel lontano 1980, quando il Consiglio Comunale istituì il Premio "Racalmare", poi significativamente arricchito con il riferimento al grande scrittore siciliano.

Nominati il Presidente onorario e il Comitato del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025
(Nominati il presidente Onorario e il Comitato del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025)

Questa manifestazione culturale rappresenta un pilastro fondamentale per la comunità grottese, un'occasione preziosa per promuovere la lettura, stimolare la conoscenza degli autori contemporanei e favorire momenti di incontro e riflessione intellettuale. Un impegno che l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfonso Provvidenza intende onorare e valorizzare.
Il decreto sindacale di nomina, nel ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato alla definizione degli organi statutari del Premio, richiama lo statuto originario, approvato con la deliberazione consiliare n. 166 del 1980. Il documento definisce i ruoli chiave per la gestione del Premio: un Presidente Onorario, un Presidente (che per statuto è il Sindaco pro-tempore), un Direttore del Premio (l'Assessore pro-tempore alla Pubblica Istruzione) e un Comitato composto da quattro membri.

Alfonso Provvidenza, Rosario Castelli, Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano
(Alfonso Provvidenza, Rosario Castelli, Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano)

Il sindaco Provvidenza ha confermato anche i ruoli di Presidente e Direttore del Premio per l'edizione corrente: sarà lo stesso Alfonso Provvidenza a ricoprire la carica di Presidente, mentre l'assessore alla Pubblica Istruzione Annamaria Todaro assumerà l'incarico di Direttore.
 


 

Rosario Castelli
Rosario Castelli

Il cuore pulsante di questa edizione 2025 sarà senza dubbio il nuovo Presidente Onorario, figura di spicco del panorama accademico e culturale siciliano: il prof. Rosario Castelli, professore associato di "Letteratura italiana" presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania dove insegna anche "Letteratura e Cinema" al corso di studi magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo, e "Didattica della Letteratura" al corso di studi magistrale in Filologia moderna. È Componente del comitato di vigilanza della Fondazione Sciascia e del comitato scientifico della Fondazione Verga. Fa parte del board docenti della Fondazione Ceur. È presidente del Centro Studi Fondo Santo Calì e componente del comitato scientifico delle seguenti collane editoriali: "Occasioni critiche" (Acireale-Roma, Bonanno Editore); "Retorica Argomentazione Linguistica" (Bologna, I Libri di Emil); "Latitudini mediterranee" (Caltanissetta, Edizioni Lussografica). È componente del comitato direttivo di DNA Di Nulla Academia - Rivista di studi camporesiani.
La sua designazione a questo ruolo di prestigio è un riconoscimento delle sue "note e comprovate competenze in materia", come si legge nel decreto. Il prof. Castelli, con la sua profonda conoscenza del mondo letterario e la sua autorevolezza nel campo degli studi umanistici, apporterà un contributo di notevole valore al Premio.

A fianco del Presidente Onorario opererà un Comitato di alto profilo, composto da personalità di spicco del mondo della cultura e delle lettere:
 

 

Rossana Florio
Rossana Florio

- la dott.ssa Rossana Florio, Dott.ssa Rossana Florio, Direttore archivio di stato di Agrigento.
Una
laurea in "Conservazione dei beni culturali" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Pisa (110 e lode).
Una seconda laurea in "Beni archivistici e librari" presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo (110 e lode).
Un Master II livello executive in "Economia e management dei beni culturali e patrimonio Unesco" presso l'Università degli Studi di Palermo.
Un Diploma di "Archivistica, Paleografia e Diplomatica" presso la Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell'Archivio di Stato di Palermo.
La dott.ssa Florio, figura di riconosciuta competenza nel settore culturale, porterà la sua esperienza e la sua sensibilità per le dinamiche del territorio.
 

 



Giacomo Minio


- il prof. Giacomo Minio, docente di Economia applicata ai Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Palermo,
dottore commercialista e Revisore contabile, già Direttore di Confindustria Agrigento e Responsabile della Delegazione provinciale Agrigento di Sicindustria. Dal 17 febbraio 2024 eletto Presidente della "Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025", carica dalla quale si è dimesso il 25 gennaio 2025 spiegando così la sua scelta: "Con senso di responsabilità̀ e spirito di servizio verso la mia collettivista ho accettato la carica onorifica di Presidente della Fondazione Agrigento 2025, per realizzare, insieme al territorio, un grande sogno tra arte, economia, bellezza ed integrazione, profondendo l’esperienza maturata. Una sfida epocale. Ho lavorato con impegno e lucidità, dando autorevolezza e credibilità ad un ente appena costituito. Sono soddisfatto del lavoro svolto seppur tra non poche difficoltà, per aver messo una Fondazione nelle condizioni di essere pienamente operativa, con una sua dotazioni economica ed una gestione particolarmente attenta al rispetto della finanza pubblica. Queste sfide vanno affrontate con razionalità e forte motivazione sentimentale. Oggi, lascio la Fondazione, anzitempo, su richiesta del sindaco Miccichè per favorire un avvicendamento squisitamente politico".
Il prof. Minio, con la sua solida preparazione accademica e la sua passione per la letteratura, offrirà un contributo critico e analitico di grande rilievo.
 

 

Alice Titone
Alice Titone

- la prof.ssa Alice Titone, docente di italiano e storia in un Istituto di istruzione superiore di Sciacca. Doppia laurea: in "Lettere moderne" e in "Filologia dell’antichità", entrambe conseguite presso l’Università di Palermo. Indagatrice di studi storici, geografici ed antropologici. Appassionata di letteratura e storia, ha tenuto due corsi per gli insegnamenti aggiuntivi presso l’Università di Palermo. Ha pubblicato cinque racconti per Giulio Perrone Editore, ha romanzato una storia realmente accaduta per il volume "Le scarpe di Sumba" a cura dell’Università di Palermo, ha scritto prefazioni a libretti d’arte, saggi storici e a diversi romanzi. Ama condividere le sue esperienze e parlare di scrittura anche in televisione: ha condotto 24 puntate della rubrica letteraria "Ali di libri" su Tele Radio Sciacca, è stata ospite di programmi come "Vesper" su RMK , è una book blogger. Organizzatrice di eventi culturali, ha ideato, progettato e curato svariate rassegne letterarie; ha curato la rassegna "LeFabbricheFest" che mira a celebrare e promuovere la letteratura contemporanea all’interno del complesso architettonico delle ex Fabbriche Chiaramontane di Agrigento per Capitale della cultura. Ha intervistato numerosi scrittori e presentato centinaia di libri ad autori emergenti e affermati, sia italiani che stranieri.
La prof.ssa Alice Titone, s
tudiosa attenta alle nuove tendenze della narrativa contemporanea, saprà portare uno sguardo fresco e innovativo nella valutazione delle opere.
 
 

Salvo Toscano
Salvo Toscano

- il dott. Salvo Toscano (Salvatore Marco Maria Toscano), è uno scrittore, giornalista e blogger. Esordisce nel 1996 al Giornale di Sicilia e nel 1998 si laurea in Giurisprudenza. Dal 2005 coordinatore della rivista "I love Sicilia", collaborando anche con "Novantacento" e "Livesicilia" (quotidiano on-line di cui assume la direzione dal 2020 al 2021). Dal 2021 è giornalista Rai in servizio presso la sede di Palermo. Nel 2005 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Ultimo appello". Nel 2006 è uscito il suo secondo libro, "L'enigma Barabba" (semifinalista al Premio Scerbanenco 2006). Nel 2007 ha curato con Filippo D'Arpa l'antologia di racconti "La scelta - Storie da non dimenticare", dedicata alla memoria delle vittime della mafia, all'interno della quale ha pubblicato il racconto "Elena". Nel 2009 ha pubblicato il terzo romanzo, "Sangue del mio sangue" (finalista Premio Zocca giovani). Nel 2014 ha fatto il suo esordio nella saggistica con il libro "La camera grassa". Nel 2015 pubblica il romanzo "Insoliti sospetti", edito da Newton Compton. Con lo stesso editore ha pubblicato nel 2016 il thriller "Falsa testimonianza". Nel 2017 è stata pubblicata la quinta indagine dei fratelli Corsaro, "Una famiglia diabolica", nel 2018 la sesta, "L'uomo sbagliato", nel 2020 la settima, "La tana del serial killer", seguita nel 2021 da "Memorie di un delitto" e nel 2022 da "L'intruso", ottava e nona indagine del duo. Ha scritto due romanzi ispirati alle indagini del poliziotto italo-americano Joe Petrosino. Considerato uno degli autori emergenti della "scuola palermitana" del noir. Per il teatro ha scritto il monologo "Carte false", sulla figura dell'antifascista e "Giusto tra le Nazioni" Calogero Marrone, rappresentato nel 2018. Dai romanzi di Toscano con protagonisti i fratelli Roberto e Fabrizio Corsaro è stata tratta la fiction televisiva "I fratelli Corsaro", trasmessa su Canale 5 nel 2024.
Il dott. Toscano, giornalista e fine conoscitore del panorama culturale siciliano, garantirà un collegamento prezioso con il mondo dell'informazione e della divulgazione.

Il decreto sindacale nomina inoltre la signora Mariangela Terrana del Servizio Cultura come Segretario del Premio, figura fondamentale per il coordinamento e la gestione operativa delle attività.
Il Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte" si conferma un appuntamento di grande importanza nel panorama letterario siciliano e nazionale. La sua storia, intrisa del ricordo e dell'eredità intellettuale di Leonardo Sciascia, lo rende un faro per la promozione della lettura e del dibattito culturale. La nomina di un Presidente Onorario di tale prestigio e di un Comitato così qualificato non fa che accrescere le aspettative per un'edizione 2025 ricca di spunti e di momenti di alto valore culturale per la città di Grotte e per tutti gli appassionati di letteratura
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Carmelo Arnone
24 aprile
2025 
© Riproduzione riservata.
  
 

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24/04/2025

Economia. Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai; tra le eccellenze del Food, spinge l'export italiano

 

Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai


Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai


Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai


Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai

Il Gruppo Mancuso, autorevole realtà imprenditoriale con solide radici a Grotte, si è distinto a livello nazionale venendo selezionato tra le sole 15 aziende italiane dei settori Food e "Sistema casa" per partecipare a una missione strategica promossa da Intesa Sanpaolo negli Emirati Arabi Uniti. L'iniziativa, focalizzata sullo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane nell'area del Golfo, ha visto un incontro di altissimo livello tra i vertici del sistema imprenditoriale italiano e rappresentanti governativi degli EAU, in corso a Dubai nei giorni 23 e 24 aprile.

Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai

A rappresentare con autorevolezza il Gruppo Mancuso in questo importante contesto internazionale è stato il giovane Vincenzo Mancuso, 21 anni, figlio del presidente Antonio Mancuso, affiancato da Luca Parla, General Project Manager del Gruppo. Questa significativa presenza sottolinea la visione strategica e la lungimiranza della leadership aziendale, capace di proiettare un'impresa del territorio in scenari globali.

Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai

L'incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco quali i vertici di Intesa Sanpaolo in Italia e a Dubai, i rappresentanti dei tre istituti italiani Simest, Sace e Ice, il console generale d’Italia a Dubai Edoardo Napoli e l’ambasciatore d’Italia negli EAU Lorenzo Fanara. Per gli Emirati Arabi Uniti erano presenti il sottosegretario dell’Economia EAU Abdullah Al Marri e il suo assistente Abdul Aziz Al Nuaimi. L'occasione è stata cruciale per illustrare gli accordi già siglati da Intesa Sanpaolo con Simest, Sace e Ice, finalizzati a promuovere e rafforzare l'internazionalizzazione delle imprese italiane attraverso strumenti e iniziative congiunte, con un focus primario sugli Emirati Arabi Uniti, ma con una prospettiva che guarda anche ad altri mercati chiave.

Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai

Durante i lavori, sono state gettate le basi per incentivare l'export italiano a livello globale, con un'attenzione particolare alla fornitura di finanziamenti dedicati alle PMI che intendono espandere il proprio business all'estero, sviluppare processi di investimento diretto nei mercati internazionali e trovare soluzioni efficaci per la copertura dei rischi.

Il Gruppo Mancuso protagonista a Dubai

La partecipazione del "Gruppo Mancuso", con la sua autorevole rappresentanza guidata dal giovane Vincenzo Mancuso, evidenzia il dinamismo e il potenziale delle eccellenze imprenditoriali italiane, capaci di cogliere le opportunità offerte dai mercati internazionali e di dialogare con i massimi livelli istituzionali per la crescita del proprio business e dell'intero sistema Paese. 
 

Carmelo Arnone
24 aprile
2025 
© Riproduzione riservata.
  


 

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24/04/2025

Volontariato. Avis di Grotte: affluenza soddisfacente per la raccolta pomeridiana di ieri

 

Giornata di donazione di sangue
AVIS di Grotte

Si è svolta ieri pomeriggio, mercoledì 23 aprile 2025, presso il punto di raccolta dell'AVIS Comunale di Grotte di Via Francesco Ingrao n° 92/94, la nona giornata di donazione del 2025. L'iniziativa, promossa dall'ASP di Agrigento, mirava a valutare la partecipazione dei donatori durante l'orario pomeridiano.

Giornata di donazione di sangue

Nonostante alcune defezioni - rispetto alle prenotazioni - dell'ultimo minuto, dovute a impegni personali e rinvii medici per lievi indisposizioni, la risposta dei donatori è stata giudicata positivamente. Alle ore 20.00 si contavano infatti: 1 controllo annuale, 2 nuove idoneità alla donazione e 11 donazioni di sangue.
Il presidente dell'AVIS comunale di Grotte, Pietro Zucchetto, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando come questi numeri contribuiscano ad avvicinare, se non superare, gli ottimi risultati raggiunti nell'anno precedente. Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutti i donatori per la loro generosità.
Si ricorda che sono ancora aperte le prenotazioni per le prossime giornate di donazione, fissate per domenica 25 maggio e per la seconda e quarta domenica di ogni mese. L'AVIS comunale di Grotte invita calorosamente la comunità a partecipare sempre più numerosa, avendo cura di
prenotarsi telefonando ai numeri 377.0974739 o 320.4434713. 
 

Carmelo Arnone
24 aprile
2025 
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23/04/2025

Comune. Referendum dell'8 e 9 giugno 2025: istanze per scrutatori e presidenti di seggio

 

Referendum dell'8 e 9 giugno 2025: istanze per scrutatori e presidenti di seggio
Referendum

In vista dei Referendum Popolari che si terranno l'8 e il 9 giugno 2025, il Comune di Grotte ha pubblicato un avviso urgente per l'acquisizione di disponibilità (scarica qui il modello) di cittadini interessati a ricoprire il ruolo di Presidente di Seggio e Scrutatore.

Referendum dell'8 e 9 giugno 2025: istanze per scrutatori e presidenti di seggio
(Referendum)

L'iniziativa, resa nota attraverso un avviso ufficiale a firma del sindaco Alfonso Provvidenza, nasce in applicazione della circolare prefettizia del 17 aprile 2025 dell'Ufficio Territoriale del Governo di Agrigento. L'obiettivo è quello di predisporre apposite liste aggiuntive di elettori non iscritti nei rispettivi albi, da cui attingere per sostituire i Presidenti e gli Scrutatori originariamente sorteggiati in caso di improvvisa necessità.
I cittadini elettori di Grotte che desiderano manifestare la propria disponibilità possono presentare apposita istanza (scarica qui il modello) entro le ore 12.00 di sabato 26 aprile 2025.
È fondamentale rispettare tale scadenza, in quanto le liste dei candidati dovranno essere trasmesse all'Ufficio Territoriale del Governo di Agrigento entro il successivo 28 aprile.
Le domande di partecipazione (scarica qui il modello) possono essere presentate in due modalità:
- direttamente presso l'Ufficio Protocollo del Comune, aperto nei giorni lavorativi dalle ore 09.00 alle ore 13.00;
- tramite posta elettronica all'indirizzo PEC: comunedigrotte@pec.it.
L'Amministrazione Comunale invita tutti gli elettori interessati a partecipare attivamente a questo importante momento democratico, garantendo così il regolare svolgimento delle operazioni di voto
. 
 

Carmelo Arnone
23 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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23/04/2025

Chiesa. "Certi di onorare Papa Francesco"; di don Carmelo La Magra

 

Papa Francesco
Papa Francesco

Intervento di don Carmelo La Magra, presbitero della Chiesa agrigentina dal 2007, Assistente diocesano dell’Azione Cattolica Italiana, parroco moderatore delle parrocchie San Giuliano, Madonna del Carmelo, Maria ss. Annunziata, Madonna della Rocca e rettore del santuario Maria Santissima del Monte di Racalmuto, referente diocesano del Cammino sinodale delle Chiese in Italia.

***

La morte di una persona, anche se Papa, soprattutto ad una certa età, è un fenomeno naturale e quasi atteso anche se lascia tristi e sempre smarriti.
Non possiamo, però, notare come la morte del Santo Padre Francesco porti un senso si smarrimento ancora più grande in questo clima di incertezza mondiale; viene a tacere la voce della pace, del disarmo delle parole e delle nazioni, la voce dei poveri in mezzo alla politica che guarda solo alla logica della finanza, il difensore dei migranti in un tempo in cui risorgono i nazionalismi.
Tutti i potenti della terra si dicono rattristati e lo ricordano con ammirazione... Se davvero lo ammirate, per commemorarlo fate un gesto sorprendente: proclamate un grande "cassate il fuoco" in ogni luogo, così sarete certi di onorare veramente Papa Francesco.

  

Carmelo La Magra
23 aprile
2025  
  

 

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22/04/2025

Chiesa. Sabato 26 aprile la Messa esequiale del Romano Pontefice Francesco

 

Sede vacante
Sede vacante

L'Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice ha comunicato la data delle esequie di papa Francesco.

Sabato 26 aprile 2025 alle ore 10.00, primo giorno dei Novendiali, sul sagrato della Basilica di San Pietro sarà celebrata la Santa Messa esequiale del Romano Pontefice Francesco, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 82-109).
La Liturgia esequiale sarà presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio.
Al termine della Celebrazione Eucaristica avranno luogo l’Ultima commendatio e la Valedictio. Di seguito il feretro del Romano Pontefice sarà portato nella Basilica di San Pietro e da lì nella Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione.

Intanto domani, mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 09.00, la bara con il defunto Romano Pontefice Francesco sarà portata dalla Cappella della Domus Sanctæ Marthæ alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis (nn. 41-65).
Dopo il momento di preghiera, presieduto da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, avrà inizio la traslazione. La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall’Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione il Cardinale Camerlengo presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma del Romano Pontefice.

  

Redazione
22 aprile
2025  
  

 

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21/04/2025

Chiesa. Testamento del Santo Padre Francesco

 

Papa Francesco
Papa Francesco

Testamento del Santo Padre Francesco.

Miserando atque Eligendo.

Nel Nome della Santissima Trinità. Amen.
Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura.
La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura.
Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato.
Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus.
Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli.

Santa Marta, 29 giugno 2022
FRANCESCO
  
  

Redazione
21 aprile
2025  
  

 

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21/04/2025

Chiesa. Denuncia di morte di Sua Santità Francesco

 

Osservatore Romano
Osservatore Romano

Città del Vaticano, 21 aprile 2025

DENUNCIA DI MORTE DI SUA SANTITÀ FRANCESCO

Certifico che Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, Residente nella Città del Vaticano, Cittadino Vaticano, è deceduto alle ore 7.35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per:
- ICTUS CEREBRI
- COMA
- COLLASSO CARDIOCIRCOLATORIO IRREVERSIBILE
In soggetto affetto da:
- Pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica
- Bronchiectasie multiple
- Ipertensione arteriosa
- Diabete tipo II
L’accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica.
Dichiaro che le cause della morte secondo la mia scienza e coscienza, sono quelle su indicate.
Il Direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano
Prof. Andrea Arcangeli.
  
  

Redazione
21 aprile
2025  
  

 

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21/04/2025

Chiesa. Veglia pasquale in chiesa Madre: saluto del presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi

 

Angelo Carlisi
Angelo Carlisi

Pubblichiamo di seguito l'intervento di saluto del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, dott. Angelo Carlisi, pronunciato la sera dello scorso sabato 19 aprile 2025, in chiesa Madre, nel corso della Veglia pasquale.

*****

"In un periodo particolare come quello in cui ci troviamo a vivere, caratterizzato da conflitti armati, tensioni geopolitiche ed incertezze, la celebrazione della Santa Pasqua si erge come una luce di speranza e di rinnovamento.
Pasqua rappresenta il fondamento della fede cristiana, e testimonia il passaggio dalla morte alla vita, in quanto si fa ricordo della Resurrezione del Cristo, dopo le sofferenze patite lungo la “Via Crucis”; l’annuncio della Pasqua è proprio questo: la vita che riparte.
La Pasqua di quest’anno assume un significato ancora più profondo, in quanto la Chiesa Universale ci sta facendo vivere l’Anno Santo del Giubileo, dedicato alla virtù della speranza, quale occasione unica per approfondire la nostra fede e riscoprire la forza rigenerante della speranza cristiana.
In certe situazioni la nostra vita è attraversata da momenti difficili segnati da solitudine, malinconia, angoscia: tutto ciò provoca smarrimento e dolore… tutto intorno a noi sembra crollare, pensando di non farcela.
La Pasqua ci indica che la speranza è un faro che non si spegne mai.
Papa Francesco in una delle sue profonde riflessioni ci ha ricordato che “anche nei momenti più difficili, c’è sempre la possibilità di un nuovo inizio, di una nuova vita e nessuna esperienza di fallimento e di dolore, per quanto ci ferisca, può avere l’ultima parola sul senso e sul destino della nostra vita”.
Pasqua per noi grottesi rappresenta la tradizione più importante, è il senso di una identità che ci accomuna, che ci rende comunità.
A tal proposito, voglio ringraziare, tutti i componenti dell’Associazione “Gruppo dei Giudei Andrea Infantino” a cui dobbiamo riconoscere il merito di tramandare e custodire le tradizioni legate alla nostra Pasqua.
Sotto questo aspetto, quanto mai appropriata, è stata la scelta di affidare la regia e la direzione artistica delle rappresentazioni della Settimana Santa a Giovanni Volpe, stimato regista, eccellenza artistica della nostra della nostra comunità, che con il suo lavoro, pur rimanendo ancorato alla tradizione, è riuscito ad innovare senza stravolgere.
Con questi sentimenti di speranza nel cuore, a nome mio personale e di tutto il Consiglio comunale che ho l’onore di rappresentare, desidero condividere insieme a voi un augurio pasquale con le parole di don Tonino Bello, sacerdote e vescovo illuminato, che ha fatto della fede un impegno quotidiano a difesa dei più poveri e degli emarginati:
Pasqua è passaggio.
Dal dolore alla gioia.
Dalla morte alla vita.
Dalla disperazione alla speranza…
...Pasqua è oggi, qui, adesso:
quando rialziamo chi è caduto,
quando spezziamo il pane con chi ha fame,
quando accogliamo chi è solo.
Cristo risorge ogni volta che amiamo”.
Auguri di buona Pasqua
".

 

   

Il Presidente del Consiglio comunale
Angelo Carlisi

 

 

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21/04/2025

Chiesa. La "Sede vacante": dalle esequie del Pontefice al conclave

 

Collegio cardinalizio
Cardinali

Con la scomparsa di Papa Francesco si apre per la Chiesa Cattolica un periodo di “Sede vacante” iniziato con l’accertamento ufficiale del decesso da parte del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, che è la figura preposta all’amministrazione temporanea della Santa Sede durante questo periodo, si tratta del cardinale statunitense Kevin Farrell che si è recato presso il corpo del Papa defunto per riconoscerlo e constatare la morte (in teoria dovrebbe anche sigillare gli appartamenti privati, ma Francesco vivendo a Santa Marta non ne aveva). In passato era consuetudine che il camerlengo chiamasse il Papa tre volte per nome prima di dichiararne ufficialmente la morte; oggi la verifica avviene secondo procedure mediche.

Collegio cardinalizio
(Collegio cardinalizio)

Subito dopo, il camerlengo informa il cardinale decano e i cardinali, quindi tutta la Curia.
Con la morte del Papa e la sede vacante, il segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, e tutti i capi dicastero, decadono dal loro ufficio, tranne il cardinale camerlengo e il penitenziere maggiore, card. Angelo De Donatis, che continua a esercitare le sue funzioni ordinarie.
Il governo ordinario della Chiesa è sospeso, e vengono gestiti solo gli affari correnti. La guida temporanea spetta al Collegio dei Cardinali, che però non può introdurre innovazioni o prendere decisioni vincolanti per il futuro.
Il camerlengo assume la responsabilità della gestione economica e amministrativa della Santa Sede e prepara il Conclave. Tra le sue funzioni, anche la supervisione delle esequie del Pontefice.
I cardinali residenti a Roma saranno ora riuniti da Farrell in quotidiane Congregazioni Generali con le quali prenderanno Collegialmente le decisioni e potranno anche conoscersi meglio tra loro in vista del Conclave.
Dopo la morte del Papa si osservano nove giorni di lutto ufficiale, detti novendiali. Durante questo periodo vengono celebrate messe solenni in suffragio dell’anima del Papa defunto, culminanti nei funerali pontifici, che saranno presieduti dal decano del Collegio cardinalizio.
Tradizionalmente, il Conclave comincia tra il 15º e il 20º giorno dalla morte del Papa, per dare il tempo a tutti i cardinali elettori di raggiungere Roma. Tuttavia, Papa Benedetto XVI modificò la norma per permettere di anticipare il Conclave nel caso tutti i cardinali siano già presenti.
Per il tempo del Conclave i cardinali elettori (quelli che hanno meno di 80 anni al giorno della sede vacante) si trasferiscono nella Domus Santa Marta, dove resteranno isolati fino alla fine delle votazioni.
L’elezione del nuovo Papa avverrà a porte chiuse nella Cappella Sistina, che ospiterà il Conclave. Il processo elettorale è regolato dalla Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II, aggiornata da Benedetto XVI e da Francesco, e prevede norme rigorose per garantire segretezza, libertà e regolarità del voto.
Secondo la Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, hanno diritto di voto nel Conclave i cardinali che non abbiano compiuto 80 anni alla data in cui la sede apostolica diventa vacante. Al 21 aprile 2025, i cardinali elettori sono 135, infatti anche se Paolo VI aveva fissato un limite massimo di 120 elettori, tale soglia è stata superata più volte.
Per l’elezione del nuovo Pontefice è richiesta una maggioranza qualificata di due terzi dei voti espressi. Con 135 elettori, ciò significa che un candidato deve ottenere almeno 90 voti per essere eletto Papa. Questa regola si applica a tutti gli scrutini, senza eccezioni. Durante il Conclave, ogni giorno possono essere effettuati fino a quattro scrutini: due al mattino e due al pomeriggio. Dopo ogni votazione, le schede vengono bruciate in una stufa speciale: il fumo nero indica che non è stato ancora eletto un nuovo Papa, mentre il fumo bianco annuncia l’avvenuta elezione.
Se dopo 33 scrutini non si raggiunge l’elezione, si procede a un ballottaggio tra i due cardinali che hanno ottenuto il maggior numero di voti nell’ultimo scrutinio. Anche in questa fase, è necessaria una maggioranza di due terzi per l’elezione, e i due candidati in ballottaggio non potranno votare
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Redazione
21 aprile
2025  
  

 

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21/04/2025

Chiesa. Papa Francesco è tornato alla casa del Padre; comunicato della Santa Sede

 

Papa Francesco
Papa Francesco

Questa mattina, lunedì 21 aprile 2025, Sua Santità papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Di seguito la dichiarazione ufficiale del Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.

Papa Francesco è tornato alla casa del Padre
(Papa Francesco)

Alle ore 9:47 di questa mattina, Sua Eminenza, il Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole:
“Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco.
Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa.
Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati.
Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino"
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Redazione
21 aprile
2025  
  

 

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20/04/2025

Chiesa. Veglia pasquale in chiesa Madre: saluto del sindaco Alfonso Provvidenza

 

Alfonso Provvidenza
Alfonso Provvidenza

Pubblichiamo di seguito l'intervento di saluto del Sindaco di Grotte, dott. Alfonso Provvidenza, pronunciato ieri sera - sabato 19 aprile 2025 - in chiesa Madre nel corso della Veglia pasquale.

*****

"Pregiatissime Autorità religiose, civili e militari, carissimi concittadini e concittadine,
desidero iniziare porgendo un affettuoso abbraccio a padre Salvatore Zammito e un sentito ringraziamento per il ministero svolto con zelo in tutte le situazioni ed impegni che lo vedono coinvolto.
Un doveroso riconoscimento rivolgo al comandante della Stazione dei Carabinieri di Grotte maresciallo maggiore Alfonso David Contrafatto e a tutti i suoi uomini per il costante impegno profuso a tutela della nostra comunità.
Un sentito grazie all’on. Rosellina Marchetta; la sua vicinanza alla nostra Amministrazione è resa tangibile, tra l’altro, dall’importante sostegno finanziario che l’Assemblea Regionale Siciliana ha voluto concedere per la realizzazione degli eventi della Pasqua 2025.
Nelle meditazioni scritte per il rito del Venerdì Santo Papa Francesco ha spiegato che la strada verso il Golgota è la discesa di Gesù “verso il mondo che Dio ama”. Cristo, “inchiodato”, si mette “in mezzo", "fra gli opposti” e li porta al Padre; la sua croce “fa cadere i muri”, “stabilisce la riconciliazione”. Di fronte alle economie disumane, frutto di logiche fredde e interessi implacabili, il cambio di rotta è la riconciliazione. “La Via Crucis è la preghiera di chi si muove. Interrompe i nostri percorsi consueti” (dice ancora il Papa). Ed è una via che “ci costa” quella di Gesù, “in questo mondo che calcola tutto” e dove “la gratuità ha un caro prezzo”. Ma “nel dono”, rileva il Papa, “tutto rifiorisce: una città divisa in fazioni e lacerata dai conflitti va verso la riconciliazione”. Come dice san Paolo, “c’è più gioia nel donare che nel ricevere”.
Nella visione cristiana, la forma etica più profonda del dono è quella della propria disponibilità, che, nella forma più semplice, si traduce nel dono della “parola”, in una forma più alta, nel dedicare parte del proprio tempo a rispondere alle necessità e ad alleviare la sofferenza degli altri.
Auspico che ciascuno di noi possa concedere un po’ del proprio tempo agli altri, donandolo con amore e disinteresse concretizzando, in particolare, forme produttive di associazionismo.
Torno ancora sulla pandemia, come fatto qualche anno fa, che ha determinato in molte delle nostre case situazioni di stress emotivo. La rinascita auspicata ha ancora bisogno di sostegno materiale e psicologico, ma anche del dono del tempo.
Le associazioni operanti nel territorio svolgono un ruolo determinante; per questo desidero ringraziare con particolare emozione e riconoscenza tutti coloro che si sono impegnati per l’ottima riuscita della nostra festa più bella: le bande musicali, i portatori dell’Urna, i portatori dell’Addolorata, i Lamentatori e l’Associazione dei Giudei Andrea Infantino.
Il loro lavoro testimonia la straordinaria capacità di coinvolgere i giovani in attività socialmente rilevanti in ambienti sani e protetti. Le rappresentazioni dei piccoli sono state semplicemente entusiasmanti. Il futuro si costruisce nel presente, imparando dal passato.
Il frutto scaturito da questa strepitosa sinfonia di cori, voci, interpretazioni e musiche è stato encomiabile. Una meravigliosa armonia di innovazione e tradizione che ancora una volta ci ha fatto commuovere, rendendoci ancor di più orgogliosi della nostra identità grottese.
Avete ripagato la nostra fiducia in modo ammirevole ed unico.
Desidero ringraziare, infine, tutti coloro che, con ruoli e compiti diversi, hanno fornito il proprio importante contributo per la realizzazione delle iniziative della Pasqua: il Consiglio comunale, la Giunta municipale e tutti gli Uffici comunali.
La Pasqua è la festa di Grotte. È la nostra festa.
Grazie e buona Pasqua a tutti.

  

 

   

Il Sindaco
Alfonso Provvidenza

 

 

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20/04/2025

Attualità. "La ricchezza vera stava nella forza del messaggio cristiano"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

A Pasqua, in Sicilia, fede, sentimento religioso e tradizione resistono con fatica ad una modernità che spesso svuota di significato ogni cosa.
Basta scorrere tra le immagini ed i video di quanto, quasi in ogni città, si svolge in questi giorni, per farsi un'idea, mai sufficientemente esaustiva, di quanto sfarzosa e barocca rimanga la celebrazione della passione di Cristo.
Gli ori ed i velluti purpurei, candelabri e urne finemente decorati, uniformi ed abiti sontuosi ed intonsi, tuniche e sai solenni, sono assai lontani dalla miseria e dalla povertà materiale di Gesù e degli apostoli, dei soldati romani e giudei, della Gerusalemme del 786 ab urbe condita (anno più, anno meno).
La ricchezza vera, quella spirituale, stava nella forza del pensiero cristiano, del valore universale del messaggio di amore e carità, che a prescindere dalla sua divinità, avrebbe cambiato la storia dell'umanità.
Secoli di dominazione spagnola hanno lasciato un segno profondo anche in questo e le nostra Pasqua ricorda solo in parte, come in ogni colonia, la magnificenza destinata a stupire ed intimorire, più che commuovere, la plebe.
Dio ed il potere della corona, prima che amati, dovevano essere temuti. Il terrore delle prigioni della santa inquisizione e dell'inferno doveva essere più grande di ogni compassione per la sofferenza degli uomini.
Oggi le fiamme dell'inferno sono spente, l'inquisizione, la persecuzione e la tortura sono riservate ai cristi con la pelle più scura della nostra, la finta compassione è veicolata sui social, l'amore è un prodotto di consumo, la spiritualità è oggetto di marketing.
Per questo fatico a leggere negli occhi della folla che assiste alle processioni, la commozione, il raccoglimento, lo stupore.
A Grotte e in pochi altri comuni, i personaggi non sono statue sulle vare dorate, ma uomini e donne che incarnano il racconto del Vangelo.
Forse per questo, qui che non c'erano nobili a finanziare la festa, il carattere popolare ha lasciato un'impronta diversa. Un'impronta che, nonostante tutto, è sopravvissuta nel tempo e che quest'anno, con sapienza, dedizione e tanta diplomazia, Giovanni Volpe ha cercato di recuperare.
La bellezza e l'emozione degli interpreti, finalmente non solo giovanissimi, è stata autentica, il sentimento religioso più tangibile.
È un percorso che va continuato, che l'associazione "Andrea Infantino", il Sindaco e l'amministrazione comunale (che hanno fatto un lavoro eccellente), dovrebbero tener presente per scongiurare il rischio che anche la Pasqua di Grotte diventi solo il pretesto, per branchi di giovani inebetiti, di stordirsi ulteriormente con fiumi di alcol.
È questa contraddizione ciò su cui dobbiamo ragionare meglio: il ritrovarsi delle persone attorno al Cristo morto e risorto, è una parte della cultura popolare, in ogni sua declinazione, anche negli aspetti più laici, ma vale la pena ricordare sempre che i mercanti, dal tempio, vanno tenuti a debita distanza
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Enzo Napoli
20 aprile
2025
© Riproduzione riservata
  

 

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19/04/2025

Solidarietà. "Eccoci nuovamente sul continente africano, a Tanga", di Peter Cipolla; sull'ultimo numero di "Emmaus"

 

Numero 166 (Anno XXXI) della rivista "Emmaus"
Leggi la rivista

Paulina e Vincenzo Federico, Pietro Cipolla, il vescovo S.E. Mons. Thomas John Kiangio
Foto di gruppo

Sul numero 166 di aprile 2025 (Anno XXXI) della rivista "Emmaus", organo mensile di informazione della Onlus "Casa Rosetta" (leggi la rivista), viene riportato un testo di Peter Cipolla, componente del Consiglio Direttivo dell’Associazione, che ha coordinato in Tanzania l’attuazione del progetto finanziato dalle Nazioni Unite sulla prevenzione contro l’uso delle droghe.
"I 20 anni della missione in Tanzania: grande accoglienza da parte delle Istituzioni per la delegazione di Casa Rosetta" è il titolo dell'articolo (da pagina 13 a pagina 18 della rivista), di cui pubblichiamo un brano.

Numero 166 (Anno XXXI) della rivista "Emmaus"
(Numero 166 - Anno XXXI - della rivista "Emmaus")

"Dal diario di viaggio di Pietro Cipolla, pubblichiamo alcuni momenti salienti della partecipata celebrazione avvenuta in Tanzania a marzo, in occasione del 20° anniversario della missione di Casa Rosetta.
Sabato 22 marzo: partenza per la Tanzania via Istanbul e incontro con i miei compagni di viaggio, Paulina e Vincenzo Federico.

Paulina e Vincenzo Federico, Pietro Cipolla, il vescovo S.E. Mons. Thomas John Kiangio
(Paulina e Vincenzo Federico, Pietro Cipolla, il vescovo S.E. Mons. Thomas John Kiangio)

Dopo aver celebrato, insieme a Padre Sorce, il decimo anniversario della nostra presenza a Tanga nel 2005, eccoci nuovamente sul continente africano per rendere omaggio ai vent’anni di impegno e dedizione della nostra Associazione. Un ritorno carico di emozione, memoria e rinnovato entusiasmo, per condividere con i nostri bambini e staff e con la l’intera comunità locale i frutti di un cammino lungo, profondo e ricco di significato. Mercoledì 26 marzo: viaggio verso Tanga, passando per Arusha e Moshi, con il Monte Kilimanjaro che ci accompagna, ma nascosto da basse nuvole. All’arrivo a Tanga calorosa accoglienza con canzoni di benvenuto da parte dei bambini" (continua a leggere nella rivista).   
  

Redazione
19 aprile
2025  
  

 

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18/04/2025

Pasqua 2025. Giovedì 17 aprile: "L'Ultima Cena"

 

L'Ultima Cena
Guarda il video
 

17/04/2025 - "L'Ultima Cena".
Giovedì Santo, Piazza Marconi, Grotte; rappresentazione a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"
(guarda il video).

L'Ultima Cena
(Guarda il video)

Questa edizione delle rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte si avvale della regia di Giovanni Volpe.
Nel video, la rappresentazione - guarda il video - (riprese © - diretta web - a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino")
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Redazione
18 aprile
2025   
  

 

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18/04/2025

Pasqua 2025. Mercoledì 16 aprile: La "Passione" a cura dei piccoli

 

La "Passione" a cura dei piccoli
Guarda il video
 

16/04/2025 - La "Passione" a cura dei piccoli.
Mercoledì Santo, Piazza Marconi, Grotte; rappresentazione a cura dei piccoli del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"
(guarda il video).

La "Passione" a cura dei piccoli
(Guarda il video)

Questa edizione delle rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte si avvale della regia di Giovanni Volpe.
Nel video, la rappresentazione - guarda il video - (riprese © - diretta web - a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino")
. 
 

Redazione
18 aprile
2025   
  

 

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18/04/2025

Pasqua 2025. Martedì 15 aprile: "Il tradimento di Giuda"

 

Il tradimento di Giuda
Guarda il video
 

15/04/2025 - "Il tradimento di Giuda".
Martedì Santo, centro storico, Grotte; rappresentazione a cura dei giovani del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"
(guarda il video).

Il tradimento di Giuda
(Guarda il video)

Questa edizione delle rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte si avvale della regia di Giovanni Volpe.
Nel video, la rappresentazione - guarda il video - (riprese © - diretta web - a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino")
. 
 

Redazione
18 aprile
2025   
  

 

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18/04/2025

Pasqua 2025. Domenica 13 aprile: "Il commiato tra Gesù e Maria"

 

Il commiato tra Gesù e Maria
Guarda il video
 

13/04/2025 - "Il commiato tra Gesù e Maria".
Domenica delle Palme, Piazza Marconi, Grotte; rappresentazione a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"
(guarda il video).

Il commiato tra Gesù e Maria
(Guarda il video)

Questa edizione delle rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte si avvale della regia di Giovanni Volpe.
Nel video, la rappresentazione - guarda il video - (riprese © - diretta web - a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino")
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Redazione
18 aprile
2025   
  

 

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18/04/2025

Pasqua 2025. Domenica 13 aprile: "Ingresso di Gesù a Gerusalemme"

 

Domenica 13 aprile: "Ingresso di Gesù a Gersalemme"
Guarda il video
 

13/04/2025 - "L'ingresso di Gesù a Gerusalemme".
Domenica delle Palme, Piazza Marconi, Grotte; rappresentazione a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"
(guarda il video).

Domenica 13 aprile: "Ingresso di Gesù a Gersalemme"
(Guarda il video)

Per quest'anno, eccezionalmente, la rappresentazione dell'Ingresso di Gesù a Gerusalemme è stata riproposta anche in orario serale. Questa edizione delle rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte si avvale della regia di Giovanni Volpe.
Nel video, la rappresentazione - guarda il video - (riprese © - diretta web - a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino")
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Redazione
18 aprile
2025   
  

 

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17/04/2025

Università. Auguri al dott. Angelo Agnello, per la sua laurea magistrale

 

Dott. Angelo Agnello
Dott. Angelo Agnello

Dott. Angelo Agnello con i familiari
Con i familiari

Ieri, mercoledì 16 aprile 2025, il dott. Angelo Agnello ha conseguito la laurea magistrale in Management & Governance presso la "Scuola di Economia e Management - Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici" dell'Università di Siena.

Dott. Angelo Agnello con i familiari
(Il dott. Angelo Agnello con i familiari)

Innanzi alla Commissione di Laurea, Angelo Agnello ha discusso la tesi finale dal titolo "L'impatto economico-sociale della transizione energetica su imprese e cittadini", alla presenza della relatrice prof.ssa Elena Bindi (professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico) e della correlatrice dott.ssa Emanuela Rassu.
Al dott. Agnello, dalla nostra Redazione, i più vivi complimenti per il traguardo raggiunto e l'augurio di una brillante carriera professionale.
  
Redazione
17 aprile 2025  
  

 

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16/04/2025

Comune. Grotte in sicurezza durante la Settimana Santa: stretta su vetro, lattine e alcolici

 

Grotte in sicurezza durante la Settimana Santa: stretta su vetro, lattine e alcolici
Sharon Zaffuto

Misure precise per garantire la sicurezza e il decoro urbano nel Comune di Grotte. Con un'ordinanza sindacale emessa in data 5 aprile 2025, il primo cittadino Alfonso Provvidenza ha disposto una serie di divieti e obblighi che interessano l'intero territorio comunale per nove giorni consecutivi, dal 13 al 21 aprile 2025.

Grotte in sicurezza durante la Settimana Santa: stretta su vetro, lattine e alcolici
(Divieto)

L'obiettivo principale del provvedimento, le cui motivazioni sono legate alle manifestazioni della Settimana Santa a Grotte nella quale si prevede un notevole afflusso di persone, è contrastare potenziali episodi di inciviltà e garantire una maggiore vivibilità degli spazi pubblici durante questo periodo specifico.
Nel dettaglio, l'ordinanza numero 4 stabilisce il divieto assoluto per gli esercenti di somministrare e vendere bevande in bottiglie di vetro e lattine. La vendita e il servizio dovranno avvenire esclusivamente utilizzando bicchieri di carta o plastica, nei quali le bevande dovranno essere versate direttamente dal personale addetto. Per quanto riguarda la vendita di bevande in contenitori di plastica, viene imposto l'obbligo per i commercianti di aprire preventivamente i tappi, eliminando così la possibilità che i contenitori vengano utilizzati impropriamente.
Parallelamente, viene sancito il divieto totale di consumare bevande in bottiglie di vetro o lattine in tutte le aree pubbliche e aperte al pubblico.
L'ordinanza non si limita ai divieti, ma introduce anche degli obblighi per gli esercenti. In primo luogo, dovranno predisporre idonei contenitori per la raccolta di bicchieri di plastica e altri rifiuti. In secondo luogo, prima della chiusura serale delle loro attività, saranno tenuti ad effettuare una pulizia accurata degli spazi antistanti i locali, rispettando scrupolosamente le norme sulla raccolta differenziata. Infine viene sottolineata l'importanza di contattare tempestivamente le forze dell'ordine qualora si presentino clienti molesti, in stato di ebbrezza o minorenni che richiedano bevande nonostante i divieti imposti.
Un ulteriore aspetto significativo dell'ordinanza riguarda la sicurezza pubblica. È infatti vietato portare con sé oggetti contundenti di qualsiasi tipo, caschi, bombolette spray urticanti o di altro genere.
Le misure adottate dal Comune di Grotte appaiono stringenti e mirano a prevenire comportamenti potenzialmente pericolosi o dannosi per il decoro urbano, concentrandosi in particolare sulla gestione delle bevande e sulla presenza di oggetti che potrebbero essere utilizzati impropriamente
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Carmelo Arnone
16 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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16/04/2025

Chiesa. Parrocchia San Rocco: programma delle celebrazioni nel Triduo pasquale

 

Chiesa di san Rocco
San Rocco

Don Vincenzo Licata, insieme ai collaboratori della comunità parrocchiale di San Rocco in Grotte, ha diffuso il programma dei riti e delle celebrazioni per il prossimo Triduo pasquale, tempo di riflessione, preghiera, penitenza e opere di carità.

Chiesa di san Rocco
(Chiesa di san Rocco)

Di seguito il programma:

Giovedì 17 aprile - Giovedì Santo
- ore 17.30, Santa Messa "In Coena Domini";
- ore 21.00, Adorazione eucaristica comunitaria.

Venerdì 18 aprile - Venerdì Santo
- ore 17.00, Novena della Divina Misericordia;
- ore 17.30, Liturgia della Passione.

Sabato 19 aprile - Sabato Santo
- ore 21.30, Veglia pasquale.

Domenica 20 aprile - Pasqua di Resurrezione
- ore 10.00, Celebrazione Eucaristica
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Redazione
16 aprile 2025    
  

 

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16/04/2025

Chiesa. Parrocchia Madonna del Carmelo: programma delle celebrazioni nel Triduo pasquale

 

Madonna del Carmelo: programma delle celebrazioni nel Triduo pasquale
Programma

La comunità parrocchiale della chiesa Beata Vergine Maria del Monte Carmelo in Grotte, guidata dal parroco don Sergio Sanfilippo, ha condiviso con tutti i fedeli ed i cittadini il programma dei riti e delle celebrazioni per il prossimo Triduo pasquale, tempo forte che introduce alla Pasqua di Resurrezione del Signore.
Di seguito il programma:

Giovedì 17 aprile - Giovedì Santo
- ore 18.30, Santa Messa "In Coena Domini";
- ore 22.00, Adorazione eucaristica comunitaria.

Venerdì 18 aprile - Venerdì Santo
- ore 17.00, Azione liturgica.

Sabato 19 aprile - Sabato Santo
- ore 21.00, Veglia pasquale.

Domenica 20 aprile - Pasqua di Resurrezione
- ore 09.00, Santa Messa;
- ore 11.00, Santa Messa;
- ore 18.30, Santa Messa
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Redazione
16 aprile 2025    
  

 

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16/04/2025

Salute. Sharon Zaffuto, ricercatrice in prima linea: prevenzione attraverso l'alimentazione

 

Dott.ssa Sharon Zaffuto
Sharon Zaffuto

Team di ricerca
Team di ricerca

Una giovane ricercatrice di Grotte si sta distinguendo nel panorama scientifico per il suo prezioso contributo a un progetto di ricerca all'avanguardia nel campo della nutrizione e della prevenzione sanitaria. Si tratta della dott.ssa Sharon Zaffuto, attualmente impegnata presso l'Unità di Nutrizione Umana dell'Università di Parma nell'ambito dello studio PRE-CARE-DIET.

Dott.ssa Sharon Zaffuto
(Dott.ssa Sharon Zaffuto)

Questo progetto, parte del programma europeo ERC PREDICT-CARE, si pone un obiettivo di fondamentale importanza per la salute pubblica: sviluppare piani alimentari personalizzati capaci di prevenire l'insorgenza delle malattie cardiometaboliche. Un approccio innovativo che mira a superare le raccomandazioni nutrizionali generiche, offrendo soluzioni "su misura" per le esigenze specifiche di ogni individuo.
Lo studio PRE-CARE-DIET si avvale della partecipazione di volontari e si concentra sull'analisi approfondita delle abitudini alimentari, dello stato di salute e del profilo genetico e microbico degli individui. Attraverso un monitoraggio costante e valutazioni periodiche, i ricercatori mirano a identificare i fattori di rischio e a definire strategie nutrizionali personalizzate per contrastare lo sviluppo di patologie cardiovascolari e metaboliche.

Team di ricerca
(Team: Joana Rebelo, Elisa Monica, Pedro Mena, Maria Sole Morandini e Sharon Zaffuto)

La dott.ssa Sharon Zaffuto, con la sua dedizione e competenza, si sta rivelando una risorsa preziosa per questo importante progetto. La sua partecipazione testimonia la valorizzazione dei giovani talenti provenienti dalla Sicilia e la loro capacità di contribuire in maniera significativa alla ricerca scientifica di alto livello. L'impegno della dott.ssa Zaffuto e del team di ricerca di PRE-CARE-DIET rappresenta un passo avanti verso una nuova era della nutrizione, dove la prevenzione e la personalizzazione diventano le chiavi per migliorare la salute individuale e collettiva.
Un motivo di orgoglio per la comunità di Grotte e un esempio di come la passione e la preparazione possano portare giovani ricercatori a essere protagonisti del futuro della medicina preventiva.
Per chi si trovasse nei dintorni di Parma e volesse contribuire attivamente a questa importante ricerca, è possibile partecipare come volontario.
Tutte le informazioni sul progetto e sulle modalità di adesione sono disponibili al seguente link: https://www.unipr.it/notizie/alimentazione-e-salute-call-la-ricerca-di-volontarie-uno-studio-di-nutrizione. Un piccolo gesto per contribuire alla salute del futuro
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Carmelo Arnone
16 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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15/04/2025

Cronaca. L'agenzia "Lavori&Passioni Management" diffida il Comune di Grotte, per gli spettacoli pasquali

 

L'agenzia "Lavori&Passioni Management" diffida il Comune di Grotte, per gli spettacoli pasquali
Diffida

L'agenzia di eventi "Lavori&Passioni Management" di Giuseppe Cusumano ha formalmente richiesto al Comune di Grotte un risarcimento per i danni, sia economici che di reputazione, causati dalla cancellazione improvvisa dei suoi spettacoli previsti per Pasqua.

L'agenzia "Lavori&Passioni Management" diffida il Comune di Grotte, per gli spettacoli pasquali
(Diffida - immagine di fantasia)

Secondo quanto sostenuto dall'Agenzia, il Comune aveva inizialmente raggiunto un accordo per ingaggiare una nota band nazionale e una cabarettista per le festività pasquali del 2025. Gli artisti erano stati informati e avevano bloccato la data, mentre l'agenzia aveva già provveduto all'acquisto dei biglietti aerei.
Tuttavia, a pochi giorni dall'evento, l'Amministrazione comunale avrebbe inspiegabilmente cambiato idea, optando per
un altro artista. L'agenzia sottolinea che, su indicazione dell'Assessore competente, era già stata inviata una proposta ufficiale via PEC e fornita la scheda tecnica per il service dell'impianto audio-luci, scelto direttamente dal Comune, che era stato messo in contatto con il tecnico del suono della band. In sostanza - dichiara l'Agenzia - l'intera organizzazione era stata avviata e definita. L'Agenzia lamenta il "clamoroso dietro front" dell'Amministrazione, avvenuto senza una valida motivazione e nonostante i ripetuti tentativi dell'agenzia di recarsi negli uffici comunali per chiarire la situazione e risolvere eventuali problemi burocratici, che si sarebbero rivelati inesistenti. In queste occasioni, l'Agenzia afferma di non aver ricevuto alcuna spiegazione e di aver riscontrato un atteggiamento ostruzionistico da parte del Comune.
Di fronte all'impossibilità di un dialogo costruttivo e alla brusca interruzione del rapporto in una fase avanzata, la "Lavori&Passioni Management" ha incaricato un legale di diffidare il Comune, al fine di tutelare la propria immagine e ottenere il risarcimento per i danni subiti. L'Agenzia conclude il comunicato affermando che la dignità di chi lavora non può essere ignorata.
Non si fa attendere la risposta del Comune di Grotte in merito alla diffida ricevuta dalla "Lavori&Passioni Management" di Giuseppe Cusumano, che reclama un risarcimento per i danni subiti a seguito della presunta cancellazione ingiustificata degli spettacoli pasquali precedentemente concordati.
Attraverso una nota stringata, l'Amministrazione comunale respinge con fermezza le accuse dell'agenzia di Cusumano, delineando una versione dei fatti diametralmente opposta. "Come ogni anno, abbiamo contattato diverse agenzie e poi ne abbiamo scelta una", la dichiarazione del Comune. L'Amministrazione grottese nega categoricamente l'esistenza di qualsiasi vincolo contrattuale o precontrattuale con la "Lavori&Passioni Management". "Non abbiamo nessun contratto, né precontratto con questi signori", specificano.
Il Comune di Grotte descrive una prassi consolidata nella selezione degli eventi: "Come sempre, si presentano in tanti, fanno le loro offerte, e poi alla fine noi decidiamo. Siamo stati contattati da almeno 3/4 agenzie. Alla fine abbiamo scelto". La dichiarazione prosegue, facendo riferimento alle presunte "rassicurazioni" telefoniche che l'agenzia di Cusumano sostiene di aver ricevuto: "Dicono che siccome hanno parlato al telefono con noi... dovevamo firmare il contratto". Il Comune sembra minimizzare tali contatti informali, implicitamente negando che questi potessero costituire un impegno vincolante.
Infine, l'Amministrazione comunale si mostra pronta a difendersi legalmente qualora la "Lavori&Passioni Management" decidesse di intraprendere azioni legali: "Se procedono legalmente, ci tuteleremo".
La vicenda si configura come un acceso botta e risposta tra le parti, con l'Agenzia di eventi che parla di impegni presi e macchina organizzativa avviata, e il Comune che ribatte sull'assenza di contratti formali e sulla normale procedura di selezione. Sarà interessante seguire gli sviluppi della situazione e capire se la questione approderà nelle aule di tribunale, dove si potrà fare chiarezza sulla natura dei contatti intercorsi e sulla validità di eventuali accordi verbali
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Carmelo Arnone
15 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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14/04/2025

Volontariato. Premiazione del concorso Avis "Il dono più importante... il dono del sangue"

 

Premiazione del concorso Avis "Il dono più importante... il dono del sangue"
Premiazione

Questa mattina, lunedì 14 aprile 2025, presso la palestra del plesso di scuola primaria "Angelo Roncalli" di Grotte, si è provveduto alla premiazione degli alunni partecipanti alla 5^ edizione del Concorso "Il dono più importante ... il dono del sangue".

Premiazione del concorso Avis "Il dono più importante... il dono del sangue"
(Premiazione)

Il concorso è stato promosso dall'AVIS comunale di Grotte. Alla cerimonia erano presenti più di 120 alunni, tanti genitori, docenti e la dirigente scolastica prof.ssa Carmela Campo.
Tutti gli alunni premiati hanno ricevuto gadget AVIS, libri didattici, colori, alcuni zainetti da trekking, borracce, cassette di colori assortiti e ... tanto altro ancora.
Gli alunni sono rimasti soddisfatti del regalo ricevuto e hanno preso l'impegno di partecipare di nuovo il prossimo anno scolastico
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Pietro Zucchetto
14 aprile
2025   
  

 

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14/04/2025

Musica. "Music for a small town fair n. 3"; brano di Antonio Cipolla

 

"Music for a small town fair n. 3"; brano di Antonio Cipolla
Ascolta la canzone

Un nuovo tassello si aggiunge al mosaico sonoro di “Musica per una festa di paese” con l'ultima composizione di Antonio Cipolla (vedi e ascolta), un brano strumentale per chitarra che evoca la spiritualità e la riflessione della Settimana Santa. L'opera, nata un anno fa proprio nel periodo pasquale, si presenta come un intimo omaggio alle tradizioni e alle atmosfere di Grotte, il paese che evidentemente ispira profondamente l'Artista.

"Music for a small town fair n. 3"; brano di Antonio Cipolla
(Ascolta il brano)

La melodia struggente suggerisce un'intensità emotiva che ben si sposa con il periodo di penitenza e attesa che precede la Pasqua. Questo nuovo pezzo, intitolato significativamente "Music for a Small Town Fair n. 3 - musica per una festa di paese", si distingue dai precedenti per la sua natura strumentale, lasciando alla sola voce della chitarra il compito di narrare sensazioni e ricordi.
Ad arricchire ulteriormente l'esperienza emotiva, il brano è accompagnato da un video che presenta una serie di fotografie in bianconero scattate dallo stesso Antonio Cipolla durante la Settimana Santa di Grotte nel lontano 1979. Questi scatti d'epoca offrono uno sguardo intimo e personale sulle celebrazioni di un tempo, creando un ponte suggestivo tra il passato e il presente, tra la musica e la memoria visiva.
La dedica "per Zina" aggiunge un ulteriore velo di significato all'opera, suggerendo una dedica personale che rivela un ricordo affettuoso e un'ispirazione particolare. Questo elemento intimo rende la composizione ancora più toccante, trasformandola in un messaggio sussurrato attraverso le corde della chitarra.
Con "Music for a Small Town Fair n. 3", Antonio Cipolla continua il suo percorso artistico volto a immortalare in musica le atmosfere, le emozioni e i ricordi legati alla vita di paese. Questa volta, il focus si sposta sulla sacralità della Settimana Santa, offrendo un contributo sonoro che invita alla riflessione e all'emozione, accompagnando idealmente i momenti di raccoglimento di questo periodo significativo. Un piccolo gioiello musicale che, attraverso la semplicità della chitarra e la potenza evocativa delle immagini in bianco e nero, fa da colonna sonora silenziosa ma intensa della Settimana Santa di Grotte.

Il brano di Antonio Cipolla è su Youtube (vedi e ascolta). 
 

Carmelo Arnone
14 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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13/04/2025

Mostra Pasquale 2025. Intervista a Domenico Vizzini e Isabella Villani

 

Mostra Pasquale 2025. Intervista a Domenico Vizzini e Isabella Villani
Guarda il video
 

In occasione dell'inaugurazione della seconda edizione della "Mostra Pasquale", sabato 12 aprile 2025, nella suggestiva cornice della chiesa del Purgatorio a Grotte, il direttore di "Grotte.info Quotidiano" Carmelo Arnone ha intervistato l'ideatore dell'iniziativa Domenico Vizzini (Presidente dell'Associazione Culturale "Santa Venera - Città di Grotte") e Isabella Villani, del Direttivo della stessa associazione, insieme a Nicolas Salvaggio (guarda il video).

Mostra Pasquale 2025. Intervista a Domenico Vizzini e Isabella Villani
(Guarda il video)

L'esposizione presenta una collezione di abiti e accessori che hanno vestito i protagonisti delle "Recite" nel corso degli anni.
Accanto ai costumi di scena utilizzati nelle rappresentazioni, la vera protagonista della mostra è senza dubbio la storica Urna: un manufatto di grande valore affettivo e culturale, un tempo fulcro delle processioni del Giovedì e del Venerdì Santo sino alla metà del secolo scorso, che viene eccezionalmente esposto al pubblico, offrendo uno sguardo inedito su un passato di devozione popolare.
La "Mostra Pasquale" rappresenta un'importante iniziativa volta a preservare la memoria storica e a tramandare la ricchezza della cultura popolare grottese alle nuove generazioni.
La mostra rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni, con orario serale dalle ore 19.00, sino al giorno di Pasqua, domenica 20 aprile.
Nel video, l'intervista - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
. 
 

Redazione
13 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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13/04/2025

Amarcord. Pasqua senza il "Bar Bonsignore": un faro spento sulla piazza di Grotte

 

Bar Bonsignore
Bar Bonsignore
 

Per la prima volta dopo 39 anni, sotto la sua gestione, sullo scenario di questa imminente Pasqua non ci sarà un "Bar Bonsignore". Un palese e indiscutibile colpo d'occhio, un faro spento sulla piazza di Grotte.
Già dalla fine dello scorso anno si sono chiusi i cancelli del nuovo locale, che negli ultimi 9 anni si era riproposto nelle vesti di lounge bar, con la nuova attività di panineria, dopo i primi 30 anni da tipico e modesto bar di paese nei panni di "Bar 2000".

Pasqua senza il "Bar Bonsignore": un faro spento sulla piazza di Grotte
(Bar Bonsignore)

Ad accomunare e rappresentare sempre con trasporto e dedizione l'attività c'è stato Sariddru: instancabile lavoratore che, affiancato dalla moglie Pina, lo ha letteralmente fatto nascere, crescere e trasformare radicalmente, mantenendosi al passo coi tempi anche sotto la nuova gestione del figlio Giuseppe.
In un precedente articolo del 12 marzo 2016, già gentilmente pubblicato da questa testata (leggi l'articolo), si è fatto cenno alle memorie storiche legate all'attività, alle varie generazioni che si sono avvicendate durante gli anni, e a tutti gli avvenimenti dove molti si sono riconosciuti e ritrovati.
Ebbene:
- a quanti potranno dire: "io c'ero!";
- a quanti ci hanno dimostrato il malincuore per la chiusura, segno di una clientela affezionata nel tempo;
- a quanti ci hanno premiato e criticato ma, alla fine, sempre confermato e scelto!;
- a quanti ci hanno sostenuto, creduto e ci credono ancora;
- a tutti loro, oggi, con l'augurio di trascorrere una buona Pasqua, va il ringraziamento della famiglia Bonsignore.

(E grazie a te, papà)
. 
 

Giancarlo Bonsignore
13 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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12/04/2025

Comune. Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 14 aprile alle ore 18.00

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta ordinaria presso la sala consiliare del Comune di Grotte, su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata per lunedì 14 aprile, alle ore 18.00.   

Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

1) nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;

2) ratifica ai sensi dell'art. 175, comma 4, del TUEL, della deliberazione di Giunta comunale n. 12 del 20/02/2025 "Variazione di bilancio n. 17 ex art.175, comma 4, del TUEL";

3) verifica quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie - anno 2025;

4) approvazione programma triennale degli acquisti di beni e servizi 2025/2027 ai sensi dell'art. 37 del D.Lgs. n. 36/2023;

5) adozione piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari ex art. 58 del d.l. 112/2008 - anno 2025.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora
. 
  

Redazione
12 aprile 2025    
  

 

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12/04/2025

Pasqua 2025. Concerto di Riccardo Fogli a Grotte, per chiudere la Festa di Pasqua

 

Concerto di Riccardo Fogli a Grotte
Manifesto
 

La Settimana Santa a Grotte si concluderà con un appuntamento musicale di grande richiamo: domenica 20 aprile 2025, Piazza Marconi si trasformerà in un palcoscenico d'eccezione per accogliere Riccardo Fogli, una delle voci più iconiche della musica italiana.

Concerto di Riccardo Fogli a Grotte
(Manifesto)

Il celebre cantautore e bassista, noto per essere stato frontman e bassista dei leggendari Pooh tra il 1966 e il 1973 e per la sua trionfale vittoria al 32º Festival di Sanremo, regalerà al pubblico un viaggio emozionante attraverso la sua straordinaria carriera. A partire dalle ore 21.00, Fogli ripercorrerà i suoi indimenticabili successi da solista, brani che hanno segnato la storia della musica leggera italiana, e rievocherà i magici anni trascorsi con i Pooh, interpretando quelle canzoni che hanno fatto sognare intere generazioni.
Riccardo Fogli non è solo un artista di grande talento vocale, ma anche un interprete capace di trasmettere emozioni profonde con ogni sua nota. La sua voce inconfondibile ha accompagnato la vita di moltissime persone, diventando la colonna sonora di amori, gioie e ricordi indelebili.
L'appuntamento con Riccardo Fogli a Grotte rappresenta un momento per vivere una serata di grande musica e per celebrare la conclusione delle festività pasquali in compagnia di un vero protagonista della scena musicale nazionale. Un concerto imperdibile per tutti gli amanti della buona musica e per chi desidera lasciarsi trasportare dalle emozioni di un grande artista
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Carmelo Arnone
12 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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12/04/2025

Chiesa. Ieri sera la Via Crucis Cittadina: intensa preghiera,  assoluto silenzio e grande raccoglimento

 

Ieri sera la Via Crucis Cittadina
Via Crucis
 

Un profondo senso di unità e spiritualità ha avvolto la comunità di Grotte ieri sera, venerdì 11 aprile 2025, in occasione della Via Crucis Cittadina che ha visto confluire i fedeli delle tre parrocchie locali: la Chiesa Madre, la Chiesa Madonna del Carmelo e la Chiesa San Rocco. Il sacro rito è iniziato alle ore 18.00 presso la chiesa Madonna del Carmelo, dove il parroco don Sergio Sanfilippo ha officiato la Santa Messa che ha preceduto il toccante cammino di fede.

Ieri sera la Via Crucis Cittadina
(Via Crucis - immagine di repertorio)

Al termine della celebrazione eucaristica, una moltitudine di fedeli si è snodata in preghiera lungo il corso principale del paese, seguendo le stazioni della Via Crucis fino all'ingresso suggestivo del Calvario. Un silenzio carico di devozione ha accompagnato l'intero percorso, testimoniando un raccoglimento autentico e profondo. Contrariamente alla frenesia digitale dei nostri tempi, i partecipanti hanno vissuto pienamente il momento, lasciando da parte distrazioni come dirette social o inopportune documentazioni fotografiche, così come squilli di telefono o chiacchiere superficiali.
Unica colonna sonora, i canti intonati con fervore da don Sergio e le preghiere elevate al cielo in un clima di intensa concentrazione. Questo momento di preghiera comunitaria cittadina è stato unanimemente riconosciuto come il più significativo e sentito di tutte le celebrazioni pasquali.
La partecipazione delle Autorità locali ha ulteriormente sottolineato l'importanza dell'evento per l'intera comunità civile. Erano presenti il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale, il Comandante della Stazione carabinieri e alcuni Assessori, uniti ai loro concittadini in questo momento di riflessione spirituale.
La preparazione e la conduzione delle diverse stazioni della Via Crucis sono state affidate ai fedeli delle tre parrocchie, con un avvicendamento di due lettori, un crocifero e due tedofori per ciascuna tappa del percorso. Questo coinvolgimento attivo ha reso ancora più sentita la partecipazione di tutta la comunità.
La solenne celebrazione si è conclusa con la benedizione impartita da don Sergio, che ha richiamato le parole di San Paolo: "Di null'altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo. Egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione. Andiamo in pace".
Un invito alla riflessione sul sacrificio di Cristo e un augurio di pace per l'intera comunità di Grotte, che ha dimostrato una straordinaria capacità di unirsi nella preghiera e nel raccoglimento, riscoprendo il vero significato della Passione
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Carmelo Arnone
12 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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12/04/2025

Politica. L'on. Marchetta: istituire il registro pubblico dei lobbisti alla Regione, per trasparenza

 

On. Marchetta
On. Marchetta

L’on. Rosellina Marchetta, deputato segretario all’Assemblea Regionale Siciliana, ha depositato un disegno di legge in merito all’istituzione del Registro pubblico dei rappresentanti di interessi presso le istituzioni regionali.
Questo disegno di legge - dichiara l’on. Marchetta - risponde all’esigenza di garantire trasparenza e partecipazione democratica nei processi decisionali pubblici, nel rispetto dei princìpi di buona amministrazione, in armonia con le norme europee in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione”.
Con questo disegno di legge si mira ad istituire il Registro pubblico, accessibile online, che consentirà di conoscere i rappresentanti di interessi e le attività svolte presso le istituzioni regionali. Il provvedimento si inserisce in un quadro normativo che riconosce la necessità di regolamentare la rappresentanza di interessi. Ha, tra le finalità, quella di promuovere la trasparenza e prevenire conflitti di interesse introducendo misure di controllo e tracciabilità.
“L’obiettivo è quello di rafforzare - osserva l'Onorevole - la fiducia dei cittadini, garantendo che le decisioni pubbliche siano adottate nell’interesse generale e assicurare parità di accesso evitando discriminazioni o vantaggi indebiti”
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Redazione
12 aprile 2025
     

 

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12/04/2025

Iniziative. Inaugurazione della "Mostra pasquale" a Grotte: un tuffo nel passato; sabato 12 aprile

 

Inaugurazione della "Mostra pasquale" a Grotte: un tuffo nel passato
Locandina
 

Un prezioso scrigno di storia e tradizione si aprirà stasera, sabato 12 aprile 2025, alle ore 19.00, nella suggestiva cornice della chiesa del Purgatorio a Grotte. Verrà inaugurata la seconda edizione della "Mostra Pasquale", un'iniziativa dell'Associazione Culturale "Santa Venera - Città di Grotte" che anche quest'anno offre ai visitatori l'occasione per riscoprire il fascino delle antiche rappresentazioni della Settimana Santa grottese.

Inaugurazione della "Mostra pasquale" a Grotte: un tuffo nel passato
(Locandina)

L'esposizione presenta una collezione di abiti e accessori che hanno vestito i protagonisti delle "Recite" nel corso degli anni. Un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, tra drappeggi e dettagli artigianali che testimoniano la dedizione e la passione della comunità locale per queste sentite tradizioni.
Accanto ai costumi di scena utilizzati nelle rappresentazioni, la vera protagonista della mostra è senza dubbio la storica Urna. Questo manufatto di grande valore affettivo e culturale, un tempo fulcro delle processioni del Giovedì e del Venerdì Santo sino alla metà del secolo scorso, viene eccezionalmente esposto al pubblico, offrendo uno sguardo inedito su un passato di devozione popolare.
L'inaugurazione, che avverrà alle ore 19.00, vedrà la partecipazione di numerosi cittadini e appassionati, desiderosi di ammirare da vicino questi preziosi cimeli. La "Mostra Pasquale" rappresenta un'importante iniziativa volta a preservare la memoria storica e a tramandare la ricchezza della cultura popolare grottese alle nuove generazioni. Attraverso l'esposizione di questi oggetti, carichi di significato e di storia, si rinforza il legame con le radici del territorio e si offre un'opportunità di riflessione sul valore delle tradizioni.
La mostra rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni, con orario serale dalle ore 19.00 sino al giorno di Pasqua, domenica 20 aprile; per dare, a quanti lo desiderano, la possibilità di immergersi in un'atmosfera suggestiva, riscoprire un patrimonio culturale di grande valore e per vivere la Settimana Santa grottese celebrando non solo il presente ma anche la ricchezza del suo passato
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Carmelo Arnone
12 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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11/04/2025

Pasqua 2025. Intervista al regista Giovanni Volpe

 

Pasqua 2025. Intervista al regista Giovanni Volpe
Guarda il video
 

Ormai da qualche mese, ogni sera, i componenti dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino" di Grotte si riuniscono presso l'Oratorio "Rosario Livatino" in Via Del Gesù per le prove delle "recite di Pasqua". Per questa edizione, in via eccezionale, la direzione artistica e la regia sono state affidate a un professionista di chiara fama: Giovanni Volpe (guarda il video).

Pasqua 2025. Intervista al regista Giovanni Volpe
(Guarda il video)

Nonostante i suoi tre spettacoli in scena nei vari teatri della Sicilia ("Tutta colpa di Solone", "Naufraghi" e "Il berretto a sonagli") il Regista ha accettato di assumere questo impegno per il suo paese, e soprattutto per la Pasqua che è un appuntamento imprescindibile di ogni grottese.
Raggiunto a margine delle prove, lo scorso martedì 8 aprile, ha accettato di concedere un'intervista al giornalista Carmelo Arnone. Una bella chiacchierata sulle tradizioni della Pasqua grottese, sulla sua genesi, sulla sua evoluzione ed infine qualche piccolissima anticipazione su questa Pasqua 2025 che già si preannuncia spettacolare, sempre nel solco della tradizione.
Nel video, l'intervista - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
. 
 

Redazione
11 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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11/04/2025

Culti. Testimoni di Geova: un evento speciale ad aprile per commemorare la morte di Gesù Cristo

 

Testimoni di Geova: un evento speciale ad aprile per commemorare la morte di Gesù Cristo
Commemorazione

Sabato 12 aprile, per milioni di persone in tutto il mondo, è un giorno speciale: quello in cui si riuniranno al tramonto per commemorare la morte di Gesù Cristo. Considerato il giorno più importante dell’anno per i Testimoni di Geova, la Commemorazione viene celebrata ogni anno nella data che corrisponde al 14 nisan del calendario ebraico, in armonia con le parole di Gesù riportate nel Vangelo di Luca (Lc 22,19): “Continuate a far questo in mio ricordo”.
Sebbene nel mondo ci siano oltre 8,6 milioni di testimoni di Geova, l’anno scorso oltre 20 milioni di persone hanno partecipato all’evento.
L’incontro, della durata di un’ora, consiste in un discorso che metterà in evidenza il significato della morte di Gesù e il suo valore per tutta l’umanità.
Questo mese ad Agrigento si sta svolgendo una campagna per invitare gli abitanti a partecipare all’annuale Commemorazione della morte di Cristo.
Il discorso speciale della commemorazione è in programma presso la Sala convegni "Fondazione Sciascia" di Racalmuto (Viale della Vittoria, 3) il prossimo sabato 12 aprile alle ore 19.15
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Redazione
11 aprile 2025   
  

 

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09/04/2025

Editoria. Presentato a Palermo il romanzo "Tacito silenzio", di Armando Caltagirone

 

Presentato a Palermo il libro "Tacito silenzio", di Armando Caltagirone
Guarda il video
 

È stato presentato a Palermo, sabato 5 aprile 2025, presso la libreria "Voglia di leggere" in Via Antonio Pacinotti 36, il romanzo "Tacito Silenzio", opera prima di Armando Caltagirone (Salvatore Sciascia Editore). Quanto mai attuale - in periodo di continui femminicidi - il tema trattato dal libro, che prende spunto da un terribile fatto di cronaca accaduto a Grotte nella metà del secolo scorso (guarda il video).

Presentato a Palermo il libro "Tacito silenzio", di Armando Caltagirone
(Guarda il video)

Il romanzo, definito un "affresco dolente di una Sicilia difficile e tormentata", affronta temi complessi come la colpa, la responsabilità, il malinteso senso dell'amore e le differenze economiche che hanno segnato la storia recente di questa terra.
Il 7 settembre 1945 il paese è scosso da una notizia agghiacciante: una giovane e bella ragazza - la sedicenne Rosetta Smiroldo Sferlazzas, per molti la più bella del paese - è stata assassinata da uno spasimante: il ventenne Michele Tirone.
Questa la realtà, dalla quale attinge l'Autore per cercare di fare luce sui risvolti affettivi, economici, sociali e soprattutto culturali della vicenda.
Nella finzione romanzesca (ambientata nel 1947 sullo sfondo delle scorribande del bandito Salvatore Giuliano e in piena epoca di sfruttamento dei ragazzi nelle miniere di zolfo) lei è Aurora, lui Ignazio.
A presentare il libro, la giornalista Marianna Labarbera; letture a cura delle attrici Monica Scibona e Gloria Mancuso.
"Tacito Silenzio" è un'opera che, come sottolinea Gaetano Savatteri nella presentazione, va oltre la semplice narrazione di un delitto, offrendo uno spaccato della Sicilia interna, quella lontana dalle rotte turistiche e dai paesaggi da cartolina, rivelando scorci spettacolari e problematiche sociali profonde.
Il romanzo "Tacito silenzio" è impreziosito dalla copertina del fotografo Franco Carlisi (modella Gloria Mancuso).
Nel video, la presentazione integrale - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
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Carmelo Arnone
9 aprile
2025   
© Riproduzione riservata
  

 

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08/04/2025

Chiesa. Grotte in preghiera con la Via Crucis Cittadina: venerdì 11 aprile

 

Via Crucis Cittadina
Locandina

La comunità ecclesiale di Grotte si prepara con fervore all'annuale appuntamento con la Via Crucis Cittadina, che si terrà il prossimo venerdì 11 aprile 2025. Come da tradizione, la sacra liturgia si svolgerà il venerdì che precede l'inizio della Settimana Santa, offrendo un momento di intensa spiritualità e riflessione sulla Passione di Cristo.

Via Crucis Cittadina
(Locandina)

Quest'anno, la processione prenderà il via al termine della Concelebrazione eucaristica delle ore 18.00 presso la chiesa Madonna del Carmelo. Alle ore 19.00, il corteo si snoderà lungo un percorso rinnovato rispetto alle edizioni precedenti, attraversando Corso Garibaldi e Piazza Marconi, per poi concludersi ai piedi della suggestiva scalinata del Calvario.
L'iniziativa, promossa con spirito sinodale, congiuntamente, dalle tre parrocchie di Grotte e curata dall'impegno degli animatori pastorali, vedrà la partecipazione e la guida spirituale dei sacerdoti del paese. Hanno già confermato la loro presenza don Vincenzo Licata e don Sergio Sanfilippo, che presiederanno questo significativo momento di preghiera comunitaria.
La Via Crucis, letteralmente "via della croce" o anche "Via Dolorosa", rappresenta per la comunità cristiana un'occasione solenne per commemorare, attraverso la preghiera, la meditazione e il silenzio, la passione del Signore Gesù Cristo. Il percorso, scandito da quattordici "stazioni", ripercorre i momenti cruciali della sofferenza di Cristo, dall'orto degli ulivi fino alla sua crocifissione sul Golgota e alla deposizione nel sepolcro.
Attraverso le riflessioni che accompagnano ogni stazione, i fedeli sono invitati a meditare sul significato profondo delle sofferenze di Gesù e sul valore salvifico del suo sacrificio per l'intera umanità. Questo antico rito liturgico offre un'opportunità preziosa per interiorizzare il messaggio di amore, redenzione e speranza che scaturisce dalla Passione di Cristo.
L'importanza di questa Via Crucis Cittadina risiede anche nel forte appello alla partecipazione di tutti i cittadini, con un'attenzione particolare rivolta ai fedeli e agli operatori pastorali. Catechisti, gruppi liturgici, animatori musicali, membri di gruppi, movimenti e associazioni ecclesiali, ministranti e soprattutto i giovani che si preparano a ricevere i sacramenti sono caldamente invitati a unirsi a questo momento di preghiera collettiva.
Questa occasione rappresenta un momento cruciale in cui l'intera comunità ecclesiale cittadina è chiamata a dare pubblica testimonianza della propria fede.
Percorrere insieme le vie del paese, meditando sulla Passione di Cristo, costituisce un segno tangibile di unità e di adesione ai valori cristiani, rafforzando il senso di appartenenza e offrendo a tutta la cittadinanza un'occasione di riflessione e spiritualità in preparazione alla Pasqua
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Carmelo Arnone
8 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  

 

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08/04/2025

Agrigento. Achille Campanile in scena al Circolo Culturale Empedocleo; venerdì 31 gennaio

 

Achille Campanile in scena al Circolo Culturale Empedocleo
Locandina

Il Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento si appresta ad ospitare un appuntamento davvero speciale: venerdì 11 aprile, alle ore 18.15, andrà in scena uno spettacolo comico dedicato al genio comico di Achille Campanile.

Achille Campanile in scena al Circolo Culturale Empedocleo
(Locandina)

"Achille Campanile: Pour Vous" è il titolo di questo nuovo spettacolo, che promette di far divertire il pubblico con le gag e le battute più esilaranti del grande commediografo italiano. Sotto la direzione artistica di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano, un cast stellare darà vita a un'opera che si preannuncia come un vero e proprio trionfo del nonsense.
Sul palco saliranno grandi nomi della comicità italiana, tra cui Lia Cipolla, Sandro Re, Calogero Lillo D'Aleo, Rosa La Franca, Massimo Agozzino, Alfonso Marchica, Rosario Graceffa e Alfio Russo. A loro si uniranno il trio jazz composto da Domenico Mannella al piano, Mimmo Pontillo al contrabbasso e Pierfrancesco Fazio alla batteria, ed il baritono Giacomo Orlando. La conduzione sarà affidata a Giuseppe Gramaglia, mentre l'azione scenica sarà curata da Mario Gaziano.
L'ingresso allo spettacolo è gratuito fino ad esaurimento posti, con precedenza in ordine di arrivo. Un'occasione da non perdere per trascorrere una serata all'insegna del divertimento e dell'allegria.
Lo spettacolo è frutto della collaborazione di Salvatore Cucchiara e Lillo Rizzuto. La regia televisiva è affidata a Diego Romeo.
Per gli amanti della comicità che vogliono trascorrere una serata all'insegna del buonumore, l'appuntamento è per venerdì 11 aprile al Circolo Culturale Empedocleo
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Redazione
8 aprile
2025  
  

 

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08/04/2025

Auguri. Cinquant'anni di fede e d'amore per Leonardo Milano e Piera Volpe

 

Piera Volpe e Leonardo Milano
Piera e Leonardo

Gli sposi con i familiari
Con i familiari

Grande festa per un traguardo straordinario: il 50° anniversario di matrimonio di due figure molto amate dalla nostra comunità, Leonardo Milano e Piera Volpe. Un amore sbocciato il lontano 5 aprile 1975, quando si giurarono eterno affetto davanti all'altare, in una cerimonia officiata dal compianto padre Giovanni Castronovo.

Piera Volpe e Leonardo Milano
(Piera Volpe e Leonardo Milano)

A fare da preziosi testimoni in quel giorno indimenticabile furono i signori Vincenza Mulè, Onofrio Palumbo, Giuseppe Brucculeri e Calogera Milano.
Cinquant'anni dopo, sabato 5 aprile 2025, Leonardo e Piera hanno rinnovato le loro promesse nella suggestiva cornice della chiesa Madonna del Carmelo in Grotte, ricevendo la benedizione del parroco don Sergio Sanfilippo. Un momento di profonda emozione, condiviso con i loro cari e con l'intera comunità che li stima.

Gli sposi con i familiari
(Gli sposi con i familiari)

Questo importante anniversario non è solo la celebrazione di un amore duraturo, ma anche il riconoscimento di un profondo percorso di fede ultraventennale nel Cammino Neocatecumenale. Un cammino che ha rafforzato il loro legame, ravvivando il loro amore e offrendo loro un sostegno reciproco nella fede con una intensità sempre crescente. La loro testimonianza di vita cristiana è un esempio luminoso per tutti coloro che li conoscono.
Giungono a Leonardo e Piera gli auguri più sinceri e affettuosi da parte di tutti i loro figli e nipoti, che vedono in loro un faro di amore e dedizione. A questi auguri si uniscono con gioia tutti i familiari e parenti, orgogliosi di condividere questo importante capitolo della loro storia.
Un augurio speciale e sentito giunge anche dalla redazione di Grotte.info Quotidiano, che si unisce al coro di felicitazioni per questo straordinario traguardo.
Che questo amore, forte e radicato come le nostre tradizioni, continui a illuminare il vostro cammino per molti anni ancora
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Carmelo Arnone
8 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  

 

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08/04/2025

Pasqua 2025. Grotte celebra la Settimana Santa: programma dei riti e delle rappresentazioni

 

Programma della Settimana Santa a Grotte
Programma

Settimana Santa a Grotte: personaggi e interpreti
Interpreti

Settimana Santa a Grotte: recite dei ragazzi
Ragazzi

Settimana Santa a Grotte: personaggi e interpreti del Tradimento di Giuda
Tradimento di Giuda

La comunità di Grotte si appresta a vivere intensamente la Settimana Santa e la Pasqua 2025, come testimonia il dettagliato programma di celebrazioni e rievocazioni storiche. Un calendario denso di appuntamenti religiosi e momenti di forte coinvolgimento popolare, che culmineranno nella gioia della Resurrezione.

Pasqua 2025. Grotte celebra la Settimana Santa: programma dei riti e delle rappresentazioni
(Programma della Settimana Santa a Grotte)

Le celebrazioni prenderanno il via venerdì 11 aprile con la Santa Messa del Carmelo alle ore 18.00 e la suggestiva Via Crucis cittadina alle ore 19.00, un momento di profonda riflessione sul cammino doloroso di Cristo.

La Domenica delle Palme, 13 aprile, si aprirà con la Benedizione delle Palme in Piazza Marconi alle ore 11.30, seguita dalla rievocazione dell'entrata di Gesù a Gerusalemme alle ore 11.50, e la Santa Messa solenne in Chiesa Madre alle ore 12.15.
Nel pomeriggio, alle ore 18.00, si terrà un'altra Santa Messa solenne sempre presso la Chiesa Madre. In serata, alle ore 20.30, si terrà ancora la rievocazione dell'entrata di Gesù a Gerusalemme, seguita alle ore 21.00 dalla rievocazione del commiato tra Gesù e Maria.

Il Lunedì Santo, 14 aprile, sarà dedicato alla rievocazione del tradimento di Giuda (vedi gli interpreti) nel centro storico, con tre rappresentazioni in programma: alle ore 20.30, alle 21.30 e alle 22.30.

Il Martedì Santo, 15 aprile, vedrà nuovamente la rievocazione del tradimento di Giuda (vedi gli interpreti) nel centro storico, alle ore 20.30, alle 21.30 e alle 22.30.

Il Mercoledì Santo, 16 aprile, sarà caratterizzato dalla "Passione" a cura dei piccoli del Gruppo Giudei "A. Infantino" (vedi gli interpreti) in Piazza Marconi alle ore 20.00, un momento particolarmente significativo che coinvolge i più giovani nella narrazione della Passione.

Il Giovedì Santo, 17 aprile, si aprirà con la Santa Messa in Coena Domini in Chiesa Madre alle ore 18.30.
A seguire, alle ore 20.00, si terrà la Rievocazione dell'ultima cena, l'arresto di Gesù, il rinnegamento di Pietro, la disperazione e morte di Giuda (vedi gli interpreti).
La serata proseguirà alle ore 22.30 con la processione del Cristo accompagnata dalle bande musicali "G. Verdi" e "V. Bellini", culminando alle ore 23.00 con la veglia di preghiera all'altare della reposizione in Chiesa Madre.

Il Venerdì Santo, 18 aprile, sarà una giornata dedicata a diversi momenti di commemorazione (vedi gli interpreti):
- alle ore 11.00, il processo e la condanna di Gesù Cristo;
- alle ore 12.00, la Via Crucis "Li caduti";
- alle ore 13.00, la Crocifissione in cima al Calvario;
- alle ore 16.00, la processione dell'Addolorata;
- alle ore 17.00, la Liturgia della Parola in Chiesa Madre;
- alle ore 20.00, "Li Reciti", Deposizione del Cristo dalla Croce;
- alle ore 21.30, la processione del Cristo e dell'Addolorata con le bande musicali "G. Verdi" e "V. Bellini";
- alle ore 02.00 (del sabato), la sepoltura del Signore in Chiesa Madre.

Il Sabato Santo, 19 aprile, sarà dedicato alla Veglia Pasquale e alla Solenne Celebrazione Eucaristica alle ore 23.00 presso la Chiesa Madre, culminando nella gioia della Resurrezione.

La Domenica di Pasqua, 20 aprile, sarà celebrata la Santa Messa Solenne in Chiesa Madre alle ore 11.00; alle ore 12.00 in Piazza Marconi, l'incontro del Cristo risorto con la Vergine Maria. Alle ore 18.00, Santa Messa solenne in Chiesa Madre. Alle ore 21.00 in Piazza Marconi lo spettacolo musicale e alle ore 24.00 i giochi pirotecnici; un momento di festa e allegria per celebrare la Resurrezione.

Il programma, ricco e articolato, testimonia il profondo legame della comunità di Grotte con le tradizioni pasquali, offrendo momenti di preghiera, riflessione e rappresentazioni tradizionali che coinvolgono fedeli e visitatori. 
 

Carmelo Arnone
8 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  

 

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08/04/2025

Regia. "Pasqua a Grotte, la forza di una tradizione che resiste nel tempo"; di Giovanni Volpe

 

Giovanni Volpe
Giovanni Volpe

Programma della Settimana Santa a Grotte
Manifesto

Settimana Santa a Grotte: personaggi e interpreti
Interpreti

Settimana Santa a Grotte: recite dei ragazzi
Ragazzi

Settimana Santa a Grotte: personaggi e interpreti del Tradimento di Giuda
Tradimento di Giuda

 

     Fare la Regia di una serie di rappresentazioni sacre quali quelle che si mettono in scena a Grotte da decenni e nate attorno a un testo, “Il Riscatto di Adamo” di Filippo Orioles, già molto datato se possiamo farlo risalire alla seconda metà del ‘700, non è cosa semplice, né, sia chiaro da subito, era mia intenzione. Nel corso del tempo sulla Pasqua di Grotte sono intervenute sempre più varianti e ritocchi. Non ne ricostruirò la genesi, né è mia intenzione seguire un percorso che filologicamente mi riporti al testo originale. La Pasqua di Grotte, è la Pasqua di Grotte e sebbene attinta al “mortorio” del religioso palermitano mantiene sue delle peculiarità che la rendono unica e la affrancano persino dal testo stesso benché ad esso sia fedele.


(Giovanni Volpe)

     Se questa Pasqua con le sue rappresentazioni, sacre o profane che siano, a Grotte, non è scomparsa del tutto soprattutto dopo la prematura scomparsa del compianto Andrea “Niria” Infantino, il merito va tutto all’Associazione “Giudei", ai suoi dirigenti, ai suoi membri, che con estrema dignità e riconoscenza ne porta oggi il nome.
     Non dirò dei sacrifici, a volte delle lotte, che si sono dovuti sobbarcare per restare fedeli a un’idea, una visione, ma il loro merito più grande e aver creato una vera e propria scuola che è riuscita a tramandare la “tradizione” tutta grottese della messa in scena della Passione e Morte di Cristo alle varie generazioni che sino susseguite - e direi sopravvissute agli anni ’90 e al primo decennio del 2000, dopo il crollo di interesse degli anni settanta e parzialmente degli ottanta.

     Il Riscatto di Adamo
è rappresentato in moltissimi comuni e non solo siciliani, ma da nessuna parte è realizzato come si realizza a Grotte: meglio o peggio? Per noi grottesi certamente meglio. I versi dell’Orioles per noi sono fonemi concatenati a restituire il senso di una rabbia, di una compassione, di una crudeltà. Sono un susseguirsi e un inseguirsi di toni ai quali pur sostituendo alle parole una serie di numeri il senso giungerebbe lo stesso e per intero.
     Chiedere a me di fare la Regia di una simile tradizione era una follia a pensarci bene, io vengo dal Teatro della finzione regno della verità, della dizione, della necessità della comunicazione, il Teatro degli autore colti, delle messe in scena secondo canoni e regole stabilite dalla drammaturgia o dalla fantasia autorale, perché chiedere a me? Avrei potuto, ammesso me lo lasciassero fare, in un colpo cancellare tutto, esaltare me stesso piuttosto che la tradizione, ma mi piace pensare l’abbiano chiesto a me perché io sono di Grotte e noto è il mio amore per questa nostra Pasqua…
     Ebbene questo, infatti, non è avvenuto e non avverrà, non cancellerò tutto, anzi esalterò al massimo la Tradizione, spogliandola dalle incrostazioni pseudo televisive che ne hanno inquinato la parlata, ne hanno addolcito l’impeto, aggraziato l’impatto. E io sono certo, che gli amici dell’associazione Andrea Infantino si sono rivolti a me non in quanto regista, anche, ma in minima parte, ma si sono rivolti a me in quanto grottese appunto, grottese, lo ripeto, amante fino all’inverosimile di questa festa. Piaccia o no, la Pasqua a Grotte ci riporta alle nostre radici, ai nostri bisnonni, nonni, padri. Lo fanno le cantilene, lo fanno le parole, vissute più che recitate, in un certo modo, lo fanno i suoni. Tutto ciò che insomma ci mette in stretto contatto con le nostre radici appunto.
     Ho accettato a patto di essere guidato nelle mie scelte da due pilastri della Pasqua grottese che a pieno titolo e merito, sulla scia ca di lu zzi Luigi Lu Tuortu fino a Niria, hanno gestito e gestiscono la Tradizione con tutto il rispetto di cui sono capaci, sono Alessandro Sanfilippo e Calogero Morreale: due mastini di guardia all’ortodossia, anzi la Treccani grottese della nostra Pasqua, i veri garanti del procedere nel tempo senza corruzione alcuna.
     Con loro a fianco e sempre di comune accordo abbiamo ragionato, sistemato delle cose, riportato il testo a quello originale dell’Orioles ripristinando anche l’annoso problema di un Processo dinnanzi a Pilato preso da altri testi e quest’anno invece ricostruito appunto secondo l’Orioles.
     Ho cercato con loro di sistemare qualche punto particolarmente lento, rivedere qualche costume, lavorare alle musiche lasciando loro più spazio nella diversità e lì dove il cambiamento è stato un più evidente, come tutti i restauratori, si è lasciato evidente l’intervento odierno, talmente evidente che il pubblico non potrà non accorgersene.
     Poi quest’anno la “squatra” (gli interpreti) è di gran lusso, tutti in età, tutti con esperienze pregresse e tanta, tantissima voglia di mettersi in gioco e tanta maestria nel farlo. E poi tanti giovani, non ne vedevo così tanti e tutti insieme, a Grotte, da decenni e con l’impegno di tutti quanti i coinvolti - non cito nessuno perché non voglio fare dei torti -, con l’impegno di tutti, ma proprio tutti, si è lavorato con entusiasmo e dedizione consapevoli della giusta causa che stavamo condividendo.
     Grazie al Sindaco e all’amministrazione comunale che hanno assecondato il desiderio dell’Associazione e che hanno voluto concedermi questo grande onore di incaricarmi.
     Sia chiaro, infine, percorsi di cambiamento sono possibili nel rispetto, ripeto, della tradizione e non possono avvenire tutti in un anno; quest’anno si è iniziato un cammino che, se avrà come riferimento sempre e solo le nostre amate radici, lentamente potrà condurre a sempre più entusiastici e ragionati esiti; quest’anno, più che mai, ne sono fermamente convinto, si è lavorato alla Tradizione non per abolirla, ma per esaltarla
. 
 

Giovanni Volpe
8 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/04/2025

Televisione. Video Mediterraneo: faccia a faccia col sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza

 

Video Mediterraneo: faccia a faccia col sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza
Guarda il video
 

Su Video Mediterraneo, domenica 6 aprile 2025, è andata in onda un'intervista al sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza. La partecipazione del Primo cittadino di Grotte è avvenuta all'interno del programma "Sindaco Oggi", condotto dalla giornalista Viviana Sammito (guarda il video).

Video Mediterraneo: faccia a faccia col sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza
(Guarda il video)

"Vi portiamo nell'entroterra agrigentino - ha esordito la conduttrice -, tra le grotte, immerse tra vigneti, mandorleti, bellezze paesaggistiche e riserve naturali; andiamo subito a Grotte con il sindaco Alfonso Provvidenza".
In collegamento video dal Palazzo di Città, Provvidenza ha illustrato gli aspetti positivi ed attrattivi del paese. Di seguito il Sindaco si è soffermato sui diversi progetti iniziati o già portati a termine: dai finanziamenti del PNRR digitale, alla ristrutturazione dell'edificio ex plesso Sciascia in Contrada Palo, alla prossima realizzazione del Centro Comunale di Raccolta. Ed ancora la riqualificazione del Cine-teatro "Antonio Liotta", la prossima inaugurazione dell'Atelier della Conoscenza nei locali sopra la biblioteca comunale, la ristrutturazione dell'Asilo nido e la prossima realizzazione di un nuovo Asilo nido in Via Pirandello nei locali della ex scuola media.
Sull'aspetto sociale un accenno è stato fatto al fenomeno dello spopolamento e della globalizzazione. "Il mio sogno - ha dichiarato Provvidenza - è quello di vedere a Grotte tutta una serie di servizi che vengono erogati in maniera ordinaria, cosa che pian piano stiamo facendo; parlare del servizio dei rifiuti, parlare del servizio idrico, parlare dei servizi essenziali erogati in maniera normale, dalle nostre parti sembra quasi un'utopia".
"Lei è sindaco per il secondo mandato; si vedrà ancora sindaco di Grotte?" ha chiesto la giornalista.
"Non credo - ha risposto Provvidenza -, anche perché l'attuale normativa non lo consente perché Grotte è un paese con più di 5.000 abitanti, quindi l'attuale normativa non lo prevede".
"Qual è il suo sogno nel cassetto?" è stato chiesto, in conclusione, al Sindaco.
"Continuare a lavorare bene in questi tre anni, con tante soddisfazioni, inaugurare tante opere, e poi - come amo sempre dire nei miei discorsi di fine anno - di garantire alla mia cittadinanza la massima serenità e la massima normalità possibile; questi sono gli auguri di un lavoro sereno" è stata la risposta.
Nel video, la puntata del programma - guarda il video - (riprese © Video Mediterraneo)
. 
  

Redazione
7 aprile
2025
     

 

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07/04/2025

Iniziative. La Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte" in Puglia: un successo di cultura e tradizione

 

La Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte" in Puglia
Manifesto

La Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte" in Puglia
Premiazione

La Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte" in Puglia
Esibizione

Un mosaico di culture e tradizioni ha animato Gravina in Puglia lo scorso 29 marzo 2025, in occasione del Festival Internazionale del Folklore "La primavera in Puglia". La manifestazione, orchestrata sotto l'egida di diversi enti tra cui il Comune di Gravina in Puglia, il Gruppo Folklorico Internazionale, Blue Diamond Events, Alta Murgia e Murgeopark, ha offerto una giornata all'insegna della musica, della danza e dei costumi tipici di ben cinque nazioni.

La Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte" in Puglia
(Premiazione)

Il pubblico presente ha potuto immergersi nelle atmosfere uniche di Italia, Grecia, Polonia, Lituania e Montenegro, ammirando le esibizioni dei gruppi folkloristici che hanno portato sul palco la ricchezza e la diversità del patrimonio immateriale dei loro Paesi.
Tra i numerosi partecipanti, un plauso speciale va alla Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte", che ha rappresentato con orgoglio l'Italia in questa prestigiosa vetrina internazionale. Il gruppo, composto da un affiatato ensemble di talentuosi artisti provenienti da Grotte e dalla vicina Racalmuto, ha saputo conquistare il pubblico pugliese con la passione e l'energia delle proprie danze e musiche tradizionali.
La partecipazione al festival pugliese ha rappresentato un'ulteriore importante tappa nel percorso di questa dinamica compagnia, che quest'anno celebra un traguardo significativo: ben 30 anni di attività. Fondata nel lontano 1995, la Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte" continua con instancabile dedizione a promuovere e preservare le antiche tradizioni popolari siciliane, portando la vivacità del folklore isolano sui palcoscenici nazionali e internazionali.

La Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte" in Puglia
(Esibizione sul palco)

Dietro la bellezza dei costumi e l'armonia delle coreografie si cela un notevole impegno atletico da parte dei componenti della compagnia. Le danze folkloristiche siciliane, spesso caratterizzate da ritmi incalzanti e movimenti energici, richiedono una preparazione fisica costante e una grande padronanza del corpo. Gli artisti della "Città di Grotte" dimostrano, con ogni loro esibizione, una straordinaria combinazione di grazia, forza e resistenza, elementi essenziali per trasmettere al meglio l'autenticità e la vitalità del folklore siciliano.
La giornata del festival ha avuto il suo culmine con una sfilata che ha preso il via alle ore 15.30 dal suggestivo Ponte Acquedotto, snodandosi poi per le vie della città fino a raggiungere Piazza Benedetto XIII (Cattedrale), dove si è tenuto il gran finale con un imperdibile spettacolo.
L'edizione 2025 del Festival Internazionale del Folklore di Gravina in Puglia si è dunque confermata un evento di grande successo, capace di unire culture diverse nel segno della tradizione e dello spettacolo, con un occhio di riguardo per la longevità e l'impegno di realtà come la Compagnia Siciliana Folkloristica "Città di Grotte", un vero e proprio baluardo della cultura popolare italiana
. 
 

Carmelo Arnone
7 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/04/2025

Economia. "Dazi USA: l'Europa ha tutti i mezzi per riprendersi in mano il destino della Storia"; di Renato Zaffuto

 

Renato Zaffuto
Renato Zaffuto

Dazi USA
Dazi USA

Intervento del dott. Renato Zaffuto.

*****

Egregio Direttore,
l’ultima settimana è stata caratterizzata da fatti e decisioni che portano ad un discreto disordine mondiale.
I dazi alle merci importate negli USA, annunciati dal Presidente Trump, sono stati di misura maggiore rispetto alle attese e concepiti con modalità non ispirate ai canoni dell’ortodossia macroeconomica, benché in parte fossero già stati applicati durante la sua prima presidenza e presentati nel programma con cui ha vinto le ultime Elezioni.

Dazi USA
(Dazi USA)

In politica economica gli strumenti devono essere coerenti e adeguati rispetto agli obiettivi. I dazi annunciati urbi et orbi ovvero verso tutti gli altri Stati secondo un criterio naive di reciprocità, a prima vista, sembrano uno strumento inadeguato rispetto all’obiettivo che si intende perseguire.
L’obiettivo è quello di ridurre il colossale deficit di bilancia commerciale degli USA, gravemente cresciuto negli ultimi 30 anni di globalizzazione.
L’economia americana soffre di una malattia che si chiama “deficit gemelli”: ha sia un deficit fiscale del bilancio pubblico che un deficit della bilancia commerciale.
Giusto come metro di paragone, l’Italia ha un vincolo di appartenenza all’Unione Europea con impegni a non sforare il deficit fiscale, mentre gode di un importante avanzo della bilancia commerciale, grazie alle consistenti esportazioni del cosiddetto Made in Italy.
L’Italia dopo Cina, Germania e Giappone e fra i Paesi con il maggior avanzo della bilancia commerciale al mondo, in altre parole le esportazioni superano di gran lunga le importazioni. Dall’altro lato, l’elevatissimo debito pubblico costringe a continue manovre di contenimento fiscale per rimanere nei limiti del patto di stabilità europeo. Ma se non ci fossero politiche fiscali prudenti, lo spread fra BTP e Bund sarebbe molto più alto e il costo finanziario del servizio del debito ovvero gli interessi che si pagherebbero sul debito sarebbero significativamente maggiori. E addirittura, paradossalmente, se avessimo ancora la lira, anziché l’euro, ci sarebbero pesanti svalutazioni della moneta con maggiori effetti inflattivi. E già questo ci spiega i benefici dell’appartenenza all’euro per l’Italia.
La globalizzazione, iniziata oltre 30 anni fa sotto la presidenza Clinton e sostenuta pure con vigore dal Primo Ministro britannico Blair, e l’ingresso della Cina nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, si basavano sul principio che il libero commercio internazionale avrebbe procurato più ricchezza a tutti, più benessere e anche più democrazia e libertà ai popoli.
Dopo tre decenni, una buona parte di queste speranze purtroppo non si è verificata. Anche lo sforzo di far partecipare la Russia al G8, alla fine, è risultato velleitario.
Con la globalizzazione e il libero commercio molte produzioni, specie manifatturiere, sono state delocalizzate dai Paesi avanzati a quelli in via di sviluppo. La Cina è stata uno dei maggiori beneficiari di questo processo, con esportazioni e avanzi della bilancia commerciale, specie verso gli USA, sempre in aumento.
Nella prima fase la globalizzazione ha tenuto bassa l’inflazione nel mondo, ma nel lungo periodo ha danneggiato la classe media e quella operaia dei Paesi avanzati, significando di fatto un trasferimento di reddito a favore dei lavoratori dei Paesi in via di sviluppo.
Giusto un dato: negli USA dal 1980 ad oggi i salari reali sono aumentati del 15,6%, non all’anno ma cumulato in tutti i 45 anni (praticamente fermi), mentre i prezzi reali degli immobili sono aumentati del 96,6%. Non parliamo dei profitti delle grandi multinazionali cresciuti a cifre esorbitanti. Anche in Italia la crescita reale dei salari è stata trascurabile.
In estrema sintesi, la globalizzazione ha dato i benefici della bassa inflazione, ma ha contribuito a trasferire reddito dalle classi medie dei Paesi avanzati ai profitti delle grandi società, ai detentori di capitale finanziario e ai lavoratori dei Paesi in via di sviluppo senza neppure esportare democrazia e diritti.
I movimenti sovranisti e populisti oggi sono lo specchio delle istanze di chi spera di invertire il percorso della globalizzazione e di ritornare all’equilibrio macroeconomico ma anche sociale degli Anni ’80.
Negli ultimi 30 anni, però, la globalizzazione ha creato un intreccio fra sistemi di produzione e catene logistiche che non si possono riavvitare dalla sera alla mattina con un decreto.
L’obiettivo di politica economica del Presidente Trump è di ridurre drasticamente i due deficit, quello commerciale e in via subordinata anche quello fiscale, e di riportare la produzione delocalizzata e l’occupazione sul suolo americano.
Sebbene l’obiettivo possa apparire semplice e per certi versi anche comprensibile, soprattutto per quelle classi sociali che negli ultimi 30 anni di globalizzazione hanno maggiormente sofferto la perdita di potere d’acquisto, da tempo appariva chiaro che il consumatore americano vivesse al di sopra dei propri mezzi.
In termini macroeconomici, però, gli strumenti adottati con queste misure sui dazi appaiono inadeguati, poco coerenti e figli di una visione molto ideologica e poco pragmatica. In poche parole, la correzione delle storture della globalizzazione richiederebbe altri strumenti e un periodo molto lungo.
Le produzioni e le catene produttive richiedono investimenti e tanti anni prima di essere riportate negli USA. E non tutte le produzioni per specializzazione, produttività o per risorse naturali potrebbero comunque essere rimpatriate.
La materia è estremamente complessa, oltre a richiedere tempi lunghi di decenni, e non può essere risolta con la bacchetta magica di un decreto presidenziale.
Nel breve periodo, le misure annunciate rischiano di causare un innalzamento dell’inflazione e addirittura una recessione economica globale. Questa è la ragione per cui le Borse sono crollate e i mercati finanziari hanno repentinamente aggiustato le aspettative. Le misure sui dazi reciproci a tutti i Paesi del mondo sono state uno shock all’equilibrio macroeconomico, oltre a generare confusione e incrementare l’incertezza geopolitica.
Il rischio di avvitamento della spirale con le contro-misure è alto: si contribuirebbe a peggiorare il contesto economico, oltre a quello sociale e geopolitico già piuttosto fragili.
I livelli dei dazi annunciati da Trump ci riporterebbero alla situazione del 1930, che come sappiamo furono il terreno fertile per le rivolte sociali e per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Anche se ora l’approccio di Trump sembri più quello di annunciare minacce commerciali su basi alte, per poi negoziare. Tuttavia il terreno appare estremamente scivoloso.
Il presupposto sottostante le misure sui dazi è fortemente ideologico. Lo stesso Trump, a 41 anni, nel 1987 prese in pubblicità un’intera pagina del maggior quotidiano di New York per manifestare tutta la sua personale contrarietà ad un dollaro forte, al deficit commerciale verso il Giappone e agli Europei che non contribuivano abbastanza alle spese della difesa. In sintesi, la sua visione non è cambiata, anzi è stata rafforzata dagli effetti della globalizzazione negli ultimi 40 anni.
La metodologia di calcolo dei dazi annunciati appare discutibile, innanzitutto hanno riguardato solo le merci, mentre la bilancia commerciale è composta sia da merci che di servizi. Trump ha “dimenticato” i servizi esportati dagli USA al resto del mondo e si è concentrato solo sulle merci importate.
I deficit delle bilance commerciali vengono finanziati da movimenti di capitali positivi. In Economia si guarda l’intera Bilancia dei Pagamenti e non solo il deficit delle importazioni di merci. Gli Europei, i giapponesi e i cinesi investono tanti capitali negli USA sia comprando titoli del debito pubblico che azioni e questi flussi finanziano come creditori proprio il deficit commerciale americano.
Se tutti questi equilibri macroeconomici formatisi in decenni si interrompono all’istante per decreto, i rischi di recessione e di inflazione diventano dunque enormi, oltre a provocare grave confusione e ridurre la fiducia dei consumatori e degli imprenditori.
Trump sta immaginando con questi interventi una vaga e appannata riedizione degli Accordi del Plaza del 1985, pattuiti durante la Presidenza Reagan, quando si pose fine alla rivalutazione del dollaro. L’incertezza e la confusione di questi giorni hanno significativamente indebolito il dollaro. E la svalutazione del dollaro verosimilmente è un sotto-obiettivo dell’Amministrazione Trump.
Ma come più volte evidenziato dal presidente Draghi, anche durante l’ultima audizione alla Commissione Parlamentare, l’Europa, e quindi anche l’Italia, ha tutti i mezzi di capitali, di tecnologia, di specializzazione, di capacità dei lavoratori e di cultura per riprendersi in mano il destino della Storia come pure la difesa dei propri confini e la sicurezza dei propri cittadini, la tutela della libertà dei popoli e dei diritti delle minoranze, oltre che il mantenimento del welfare con una sanità e un’istruzione universali e sistemi universitari fra i migliori al mondo.
Bisognerebbe credere di più alla forza e alle capacità di noi Europei uniti.

  
Renato Zaffuto
7 aprile 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/04/2025

Comune. Gita a Siracusa: grande entusiasmo e partecipazione

 

Gita a Siracusa: grande entusiasmo e partecipazione
Partecipanti

Una domenica all'insegna della cultura e della spensieratezza per ben 125 cittadini di Grotte che ieri, 6 aprile 2025, hanno partecipato alla gita organizzata dal Comune nella splendida Siracusa. L'iniziativa, promossa dall'Amministrazione comunale, ha visto la partecipazione entusiasta di numerosi concittadini, accompagnati dal sindaco Alfonso Provvidenza, dall'assessore Leonardo Cutaia e dall'assessore Denise Sbrazzato.

Gita a Siracusa: grande entusiasmo e partecipazione
(Partecipanti)

"È stata una giornata splendida, ricca di entusiasmo e partecipazione - ha commentato il sindaco Provvidenza -. Vedere così tanti nostri concittadini godere delle bellezze di Siracusa è per noi motivo di grande soddisfazione. Questa iniziativa testimonia la volontà dell'Amministrazione di promuovere momenti di aggregazione e di valorizzazione del nostro territorio, pur aprendoci alla scoperta di realtà culturali di grande prestigio come Siracusa".
Un ringraziamento speciale per l'organizzazione dell'evento è stato espresso dal Sindaco all'assessore Denise Sbrazzato, ai dipendenti comunali Giovanna Carlisi, Giovanna Provenzano e Giuseppe Figliola, e al Presidente della Proloco, dott. Filippo Vitello, per la loro "preziosissima collaborazione".
"Un ringraziamento speciale va anche a tutti i partecipanti per l'affetto che ci hanno dimostrato", ha aggiunto Provvidenza, concludendo con un augurio: "Alla prossima".
La gita ha offerto ai partecipanti l'opportunità di visitare le numerose attrazioni turistiche che Siracusa ha da offrire, tra cui il Parco Archeologico della Neapolis (il Teatro Greco, l'Anfiteatro Romano, l'Orecchio di Dionisio e le Latomie del Paradiso), l'Isola di Ortigia (cuore storico della città, con il Duomo (nato dall'antico tempio di Atena), la Fontana Aretusa, il Castello Maniace e le strette vie ricche di fascino), la zona archeologica della città greca con i resti del Tempio di Apollo e l'Ara di Ierone II.
L'iniziativa del Comune di Grotte si è dunque rivelata un successo, offrendo ai partecipanti una piacevole giornata all'insegna della scoperta di uno dei gioielli della Sicilia
. 
 

Carmelo Arnone
7 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  

 

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06/04/2025

Pasqua 2025. "L'Ultima Cena" e "Li Rieciti": a Grotte la tradizione pasquale si fa spettacolo

 

Settimana Santa a Grotte: personaggi e interpreti
Interpreti

La comunità di Grotte si prepara a vivere un'intensa Pasqua 2025 con la riproposizione delle consuete rappresentazioni sentite e radicate nella tradizione locale: “L'Ingresso di Gesù a Gerusalemme”, “L'Addio tra Gesù e Maria”, “L’Ultima Cena”, “L’Arresto di Gesù”, il “Rinnegamento di Pietro” e la “Morte di Giuda” (al termine, nel giorno del Giovedì Santo, la processione dell'urna con il simulacro del Cristo in deliquio, senza la corona di spine, dalla chiesa madre al Calvario), “Processo e condanna di Cristo”, “Li Caduti” (tradizionale reinterpretazione della via crucis) “Li Rieciti” (nella sera del Venerdì santo, al Calvario, a cui farà seguito la processione dell'urna con il simulacro del Cristo morto, dal Calvario alla chiesa Madre), "La Risuscita" (in chiesa Madre, durante la Veglia di Pasqua), “L'Incontro tra Maria e il Risorto”.

Pasqua 2025. Personaggi e interpreti
(Manifesto)

Le rappresentazioni, organizzate dall'Associazione culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino", con il patrocinio del Comune di Grotte, promettono di coinvolgere il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le ultime ore della vita di Gesù Cristo.
Diversi i quadri viventi di grande impatto visivo ed emotivo, che vedranno la partecipazione di numerosi attori non professionisti che interpreteranno i personaggi dei vari episodi evangelici.
I nomi degli interpreti che daranno vita alle scene, sono i seguenti:
- Gesù: Vizzini Domenico
- Pietro: Puma Gaetano
- Giovanni: Alaimo Santo
- Giacomo: Amadore Vincenzo
- Giuda: Puglisi Salvatore
- Centurione: Cardinale Vincenzo
- Stelle: Cirino Benedetto
- Rubinit: Campanella Nicola
- Putifar: Aquilina Antonino
- Nizec: Morreale Giovanni
- Caifas: Polifemo Ausilio
- Malco: Arnone Pietro
- Rabam: Parrinello Agostino
- Misandro: Sanfilippo Alessandro
- Longino: Ciranni Vincenzo
- Pilato: Palumbo Vincenzo
- Giuseppe: Zicari Alessandro
- Nicodemo: Messina Giuseppe
- Maria: Villani Isabella
- Maddalena: Baldo Jessica
- Veronica: Iacono Maria Cristina
- Simon Lebbroso: Boscarino Giovanni
- Celidio: Carlisi Angelo
- Barabba: Scinta Stefano
- Cireneo: Miceli Gero
- Nitor: Alongi Antonino
- Darel: Costanza Filippo
- Abra: Puma Loyde
- Zera: Cacciatore Raimondo
- Soldato romano: Sanfilippo Flavio
- Soldato romano: Zicari Davide
- Soldato romano: Arnone Vincenzo
- Soldato romano: Cirino Michele
- Soldato romano: Parrinello Giuseppe
- Soldato romano: Salvo Andrea
- Soldato romano: Morreale Domenico
- Soldato romano: Bellomo Marco
- Pia donna: Lo Brutto Carla
- Pia donna: Sanfilippo Mara
- Pia donna: Puma Loyde
- Pia donna: Licata Agnese
- Pia donna: Morreale Flavia
- Comparsa santo: Brucculeri Claudio
- Angelo: Terrana Baldassare.
La Regia e Direzione Artistica delle rappresentazioni è affidata a Giovanni Volpe, figura di spicco nel panorama culturale, attualmente impegnato in teatro con gli spettacoli "È tutta colpa di Solone", "Naufraghi", "Il berretto a sonagli" e "Uno, nessuno e centomila".
Questi appuntamenti pasquali rappresentano un importante momento di aggregazione per la comunità di Grotte, attraverso la forza evocativa della rappresentazione teatrale e del folklore religioso.
La Pasqua di Grotte si riconferma ricca di tradizione; un'occasione imperdibile per immergersi nella cultura popolare siciliana e rivivere nello spettacolo i momenti cruciali della fede cristiana
. 
 

Carmelo Arnone
6 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  

 

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06/04/2025

Racconti. "Lu spusaliziu"; di Salvatore Ciccotto

 

Sposalizio
Sposalizio

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


Sposalizio
(Sposalizio)

"Lu spusaliziu"
di Salvatore Ciccotto

Il tempo era passato veramente in fretta da quando u zi Taniddru aveva detto a mia madre che un picciuottu mi vuliva.
Furono giorni di preparativi intensi che, oltre a coinvolgere la mia famiglia e quella del futuro sposo, impegnarono anche parenti e amici.
Tutto cominciò la sira di la canuscenza. Da un lato non vedevo l’ora che arrivasse, ma poi una terribile ansia mi prese.
Temevo di non essere all’altezza, di non piacere alla sua famiglia, ma soprattutto di non piacere a lui. Mi sentivo insicura, balbettavo, tremavo tutta.
Quella sera, dopo aver atteso per un po', finalmente arrivarono.
C’era lui, i suoi genitori, e due suoi fratelli con le rispettive mogli.
In quell’unica stanza che avevamo, le sedie furono disposte a ferro di cavallo. Da un lato eravamo seduti io e la mia famiglia e dall’altro c’erano loro.
Sembravano le opposte fazioni. I nostri sguardi si incrociavano nell’imbarazzo totale.
Fu mio fratello Iachinu che spezzò quel clima di palpabile nervosismo, rivolgendo la parola ad Antonio:
- “Chi travagliu fa a u Bergiu?.
- “In fabbrica lavoro, da tri anni ormai.
- “
Ti truovi beni?”, chiese mio fratello.
- “
Si, si sta beni ddra”.
- “E ci nnè paisani ca stannu ddra vicinu?, domandò mio fratello.
- “
Sì, c’è u figliu di u zi Turiddru Scibetta ca travaglia ni la stessa fabbrica unni sugnu iu”, rispose Antonio.
Dopo che i due cominciarono a parlare il clima cominciò ad essere più rilassato. Ad un certo punto a za Pippina, la madre di Antonio, rivolgendosi a mia madre disse: “Vulia diri du paroli. Comu vi dissi u zi Taniddru, ma figliu voli a vostra figlia. U sinzali ni dissi ca pi vantri va beni. Si caniscinu i picciuotti e si c’è vuliri di Diu si fa ogni cosa.
Quella serata finì poco dopo. Ricordo solo che quando ci salutammo lo sguardo di lui era raggiante, e questo mi rincuorò parecchio. Forse avevo fatto una buona impressione.

La famiglia di lu zitu ritornò di nuovo, qualche sera dopo. Questa volta l’atmosfera era molto più tranquilla. Lui si presentò con un mazzo di fiori e un anello. Quello fu il momento in cui i miei timori svanirono. Ero fidanzata.
Fidanzarsi era il sogno di ogni ragazza. Rimanere zitella voleva dire non piacere, e questo creava molto disagio.
Sposarsi invece voleva dire entrare nel circolo della vita, come anche avere tanti figli.
Tanti figli, tanti pruvvidenzi” dicevano sempre le donne quando rimanevano incinte.

Una folla frenetica camminava a ritmo sostenuto. Andavano tutti nella stessa direzione. C’erano uomini, donne, bambini. Si inerpicavano per quelle stradine ripide che portavano nella parte alta del paese. Alla fine dell’ultima salita c’era uno slargo e lì tutte quelle persone si fermavano.
Era la prima settimana di settembre e in paese molti convolavano a nozze.
Il mese di agosto era passato, un mese in cui non era consigliato sposarsi a detta del proverbio: “A zita maiulina e agustina nun si gode a cuttunina”. C’era molta superstizione e quel proverbio lo rispettavano tutti alla lettera.
Quella mattina in tutte le tre chiese del paese si celebravano solo matrimoni; era incredibile.
A zita sta nisciennu, talè, talè” urlò un uomo che si trovava in mezzo a tutta quella baraonda.
Era proprio vero, la sposa a braccetto di so patri, u zi Turriddu, comparve davanti alla porta. Si sposava Angela Aricò; la folla appena la vide cominciò a battere le mani mentre il corteo cominciava a scendere per quelle strade scoscese.
In testa c’era la sposa con suo padre, seguivano i bambini e le bambine vestito di bianco, la famiglia della sposa e parenti e amici.
In breve tempo raggiunsero la chiesa del Carmine dove lo sposo attendeva impaziente.
Alla fine della Messa le persone cominciarono a uscire dalla chiesa.

Li parienti mittitivi tutti na scalunata c’ama ffari a fotografia, urlò Cicciu u fotografu.
Dopo ca u zi Cicciu fece la foto si formò il corteo nuziale. Al passaggio tutte le persone tiravano riso, frumento e petali di rose. Gli sposi rispondevano lanciando confetti.

-
Viva li sposi, aùrii e figli masculi”.
-
Viva, viva, viva” gridava qualcuno in mezzo alla folla.
Il corteo andò avanti per tutto il corso, poi imboccò una stradina che scendeva verso la sala del trattenimento. Era un grande stanzone dove c’era un lungo tavolo per gli sposi e per i genitori. Un’orchestrina suonava tarantelle e mazurche e in poco tempo quel clima gioioso contagiò tutti, che cominciarono a ballare coinvolgendo anche gli sposi.
Ci fu il rinfresco con rosolio, vino e cosi dunci.
A sera tutto finì.
Gli sposi rientrarono nella loro casa, mentre parenti e amici andarono a raccontare in giro della bella festa di matrimonio di la figlia di lu zi Turriddru Aricò.
Dopo i festeggiamenti arrivò il giorno della partenza; giorno che Angela avrebbe voluto non arrivasse mai. Per lei voleva dire fare un salto nel buio, lasciare tutto: gli affetti, le amicizie. Cambiare paese, nazione, modo di vita. Il solo pensiero la faceva star male.
Quella mattina la ricordò sempre. Dopo aver salutato parenti ed amici, suo padre, facendosi aiutare dal fratello, caricò le valigie sulla mula e si diresse verso la stazione.
Angela insieme ad Antonio e ad altri familiari lo raggiunsero a piedi. La stazione era un po' distante dal centro e per arrivare ci impiegarono quasi mezz’ora.
Faceva freschetto quella mattina, soffiava un leggero vento da ponente.
Quando arrivarono lo spiazzale era pieno di persone. Si sentiva un chiacchiericcio continuo. Tutti parlavano in maniera caotica, come se avessero tante cose da dire e poco tempo a loro disposizione. Probabilmente, quello era un modo per scaricare il nervosismo che ognuno aveva dentro.
Tutte quelle voci si sovrapponevano l’una all’altra e all’orecchio dell’ascoltatore giungeva solo qualcosa di incomprensibile.
All’improvviso il campanello, che annunciava l’arrivo del treno, cominciò a suonare insistentemente.
Per un attimo tutti si zittirono, poi ripresero, fino a quando il campanello finì di suonare e sui binari comparve la testa del treno che a velocità moderata avanzava verso la stazione.

U trenu arriva! U trenu arriva! cominciarono a gridare tutti.
Quella frenesia, che fino ad ora aveva animato quelle persone, improvvisamente si trasformava in pianto. Ognuno, in maniera convulsa, abbracciava il proprio parente quasi a non volerlo più lasciare. Era incredibile con quanta energia lo facesse.
Tutti quelli che dovevano partire salirono sul treno, mentre qualcuno ancora da terra passava le valigie dal finestrino.
Ciascuno aveva un'infinità di bagagli. Era come se dentro quelle valigie di cartone ognuno volesse portare via tutto il suo mondo.
Il capostazione improvvisamente fece un fischio lungo e continuo, furono chiuse le porte e il treno si mosse.


Io mi affacciai al finestrino per salutare. Vidi in fondo al marciapiede mia madre che salutava, insieme a mio padre e ai fratelli. Salutai anch’io con la mano, mentre le lacrime offuscavano la mia vista e il treno spariva all’orizzonte, dietro la curva della ferrovia.

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 6
aprile 2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

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05/04/2025

Calcio. Brilla la stella di Gabriele Garifi: campione regionale con la Nissa FC Under 19

 

Gabriele Garifi
Garifi con la coppa


Gabriele Garifi

Brilla la stella di Gabriele Garifi: campione regionale con la Nissa FC Under 19
Esultanza

Un boato di gioia ha squarciato il cielo di Niscemi ieri pomeriggio, venerdì 4 aprile 2025, quando l'arbitro ha decretato la fine della combattutissima finale playoff Under 19 tra la Nissa e il Siracusa. Il risultato di 2-1 in favore dei biancoscudati è la concretizzazione di un sogno inseguito per oltre quarant'anni: la Nissa è campione regionale Under 19.

Brilla la stella di Gabriele Garifi: campione regionale con la Nissa FC Under 19
(Esultanza in campo)

Un traguardo storico che premia la dedizione di un intero settore giovanile e il lavoro svolto dal tecnico Giacomo Serafini e dal suo staff. La finale, disputata allo stadio comunale di Niscemi, ha visto i giovani nisseni superare un avversario di grande valore come il Siracusa, che aveva dominato la regular season.
La partita è stata decisa da una doppietta di Zaid Cissé, attaccante in stato di grazia che ha trascinato la squadra con due reti di pregevole fattura. Tuttavia, la vittoria è frutto di un collettivo solido e determinato, capace di esprimere un gioco equilibrato e incisivo in tutte le fasi.
In questo contesto di esaltante successo, una menzione speciale merita il giovane difensore grottese Gabriele Garifi. Vero baluardo della retroguardia biancoscudata, Garifi ha dimostrato ancora una volta il suo indiscutibile talento. La sua passione per il calcio traspare in ogni intervento, la sua capacità tecnica gli permette di impostare l'azione con lucidità e di disimpegnarsi con eleganza anche nelle situazioni più complicate. Ma è la sua grinta agonistica a fare la differenza, unita a un'intelligenza tattica che lo rende un elemento fondamentale per la squadra.
Garifi, con la sua crescita costante e il suo impegno, è diventato una vera e propria stella emergente del calcio giovanile. Il suo apporto alla vittoria del campionato è stato cruciale, dimostrando una maturità e una leadership sorprendenti per la sua giovane età. La sua solidità difensiva, la sua abilità nel gioco aereo e la sua capacità di anticipo hanno spesso sventato le offensive avversarie, fornendo sicurezza a tutto il reparto.
Al triplice fischio finale, l'emozione del presidente Luca Giovannone era palpabile: "È una gioia immensa. Questo titolo arriva dopo più di quarant’anni e rappresenta un premio straordinario per il lavoro di tutti: dallo staff tecnico ai ragazzi, passando per chi ogni giorno lavora dietro le quinte. Questa vittoria è il segnale che il progetto della Nissa cresce, anche e soprattutto nei giovani. Siamo orgogliosi di loro".
Con questa vittoria per 2-1, frutto di una "final four" impeccabile con due successi, sei gol fatti e solo uno subito, la Nissa Under 19 scrive una pagina indimenticabile nella storia del club e regala lustro al calcio nisseno. E tra i protagonisti di questa impresa, brilla la stella del giovane Gabriele Garifi, un talento made in Grotte pronto a illuminare il futuro del calcio
. 
 

Carmelo Arnone
5 aprile
2025   
© Riproduzione riservata.
  


 

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03/04/2025

Attività. MAD Computers: 10 anni di passione e resistenza nel cuore di Grotte

 

MAD Computers
MAD Computers

Era il 3 aprile 2015 quando una piccola saracinesca si alzava, dando inizio all'avventura di MAD Computers.
Dieci anni dopo quel negozio è ancora lì, un baluardo di resistenza nel cuore della città, un punto di riferimento per chi cerca competenza, cortesia e un sorriso.
In un'epoca dominata dai giganti dell'e-commerce e dalle multinazionali, la storia di MAD Computers è quella di Davide Magrì, Antonella e Chiara, tre persone che hanno scelto di scommettere sul loro talento e sulla loro passione, sfidando le logiche di un mercato spietato.
"Non è stato facile - confessa Davide Magrì -. Ogni giorno è una battaglia contro prezzi insostenibili e una concorrenza che sembra invincibile. Ma noi non ci arrendiamo, perché crediamo nel valore del rapporto umano, della consulenza personalizzata, dell'assistenza immediata".
E i clienti lo sanno bene. MAD Computers non è solo un negozio di computer, è un luogo dove trovare un consiglio sincero, un aiuto per risolvere un problema, un amico con cui scambiare due chiacchiere.
"Siamo qui grazie a loro - continua Davide, con la voce rotta dall'emozione -. Sono loro che ci danno la forza di andare avanti, che ci spingono a migliorare ogni giorno. A volte siamo lenti, è vero, ma siamo piccoli e facciamo del nostro meglio. E loro lo capiscono, lo apprezzano".
In questi dieci anni, MAD Computers ha visto cambiare il mondo, la tecnologia, le abitudini delle persone. Ma una cosa è rimasta immutata: la passione di chi ci lavora.
"Siamo cresciuti insieme ai nostri clienti - prosegue Davide -. Abbiamo visto i loro figli imparare a usare il computer, li abbiamo aiutati a risolvere problemi di ogni tipo, abbiamo condiviso con loro gioie e dolori".
Ed ancora aggiunge: "Siamo una famiglia, e i nostri clienti sono parte di questa famiglia. Li ringraziamo di cuore per la fiducia che ci hanno dato in questi anni, e promettiamo di fare sempre del nostro meglio per meritare il loro affetto".
MAD Computers compie 10 anni, un traguardo importante per una piccola realtà che ha saputo resistere alle tempeste del mercato.
Una storia di coraggio, di passione, di umanità. Una storia che ci ricorda che, a volte, la grandezza non si misura in numeri, ma in sorrisi
.
       
Redazione
3 aprile 2025
     

 

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02/04/2025

Agrigento. "Voci e suoni della lingua italiana attraverso alcuni autori e artisti"

 

Agrigento. "Voci e suoni della lingua italiana attraverso alcuni autori e artisti"
Locandina

Agrigento si prepara ad accogliere un incontro culturale dedicato all'esplorazione della lingua italiana attraverso le opere di autori e artisti. L'iniziativa, promossa dal Comitato di Agrigento della Società Dante Alighieri in gemellaggio con il comitato di Savona, si terrà giovedì 3 aprile 2025 alle ore 16.45, presso l'Auditorium "Tusa" della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali, situato in Villa Genuardi, Via Ugo La Malfa, Agrigento.

Agrigento. "Voci e suoni della lingua italiana attraverso alcuni autori e artisti"
(Locandina)

L'incontro, che ha come tema "Voci e suoni della lingua italiana attraverso alcuni autori e artisti", vedrà i saluti istituzionali di Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento, e di Vincenzo Rinaldi, Soprintendente BB.CC.AA. di Agrigento.
A introdurre e coordinare il pomeriggio sarà Enza Ierna, Presidente del Comitato di Agrigento della Società "Dante Alighieri".
Diversi relatori si susseguiranno per offrire spunti di riflessione e approfondimento:
- Enzo Motta, notaio e Presidente del Sodalizio Pirandello di Savona, nonché socio del Comitato Società "Dante Alighieri" di Savona, interverrà sul tema "Pirandello, Sciascia e Camilleri: le radici agrigentine di una letteratura universale";
- Antonio Liotta, medico, scrittore ed editore, presenterà un intervento dal titolo "Antonio Russello: Scrittore europeo da riscoprire";
- Achille Furioso, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Agrigento, introdurrà la presentazione video "Agrigento 2045" realizzata da Chiara Peruga;
- Enzo Di Natali, scrittore e docente di bioetica presso l'Ateneo Pontificio di Roma, parlerà de "La mistica in Dante e la crisi antropologica";
- Valentina Caminneci, esperta di beni culturali e ambientali, affronterà il tema della "Storia della Villa Genuardi".
L'appuntamento sarà arricchito da interventi artistici e musicali a cura di Pietro, Claudia e Marco Puma, Enzo Argento, Liliana Arrigo, Tania Cutugno e Giuseppina Mira.
L'iniziativa si configura come un'occasione preziosa per esplorare le molteplici sfaccettature della lingua e della cultura italiana, con un focus particolare sul contributo di autori e artisti legati al territorio agrigentino e in un'ottica di dialogo e scambio con la realtà savonese
.
       
Redazione
2 aprile 2025
     

 

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02/04/2025

Comune. Finanziamenti PNRR per l'area sportiva del plesso "Roncalli" di Grotte

 

Plesso scolastico "A. Roncalli"
Plesso "Roncalli"

Ottime notizie per la comunità scolastica di Grotte: il Ministero dell'Istruzione ha stanziato 178.250,00 euro nell'ambito del PNRR, Missione 4 "Istruzione e Ricerca", per un importante progetto di riqualificazione dell'area sportiva all'aperto del plesso scolastico "A. Roncalli", situato in Viale della Vittoria.

Plesso scolastico "A. Roncalli"
(Plesso scolastico "A. Roncalli")

L'annuncio è stato accolto con grande soddisfazione dall'Amministrazione comunale, che fin da subito ha posto le scuole al centro delle proprie priorità politiche. Il finanziamento, richiesto nel 2022, rappresenta un ulteriore successo per l'Amministrazione, come sottolinea il sindaco Alfonso Provvidenza: "Questo risultato rafforza la nostra volontà di continuare a lavorare con amore e dedizione per il nostro paese, perseguendo l'interesse collettivo e non quello individuale".
Il Sindaco ha colto l'occasione per ringraziare l'Ufficio tecnico comunale per la professionalità e lo spirito di sacrificio dimostrati nel contribuire al raggiungimento di importanti traguardi nel settore dei lavori pubblici.
L'intervento sull'area sportiva del plesso Roncalli apporterà benefici significativi per gli studenti e per l'intera comunità, migliorando la qualità degli spazi dedicati all'attività fisica e promuovendo uno stile di vita sano. Questo finanziamento PNRR rappresenta un importante passo avanti per il futuro dei giovani di Grotte e conferma l'impegno dell'Amministrazione nel sostenere l'istruzione e lo sport come elementi fondamentali per la crescita e il benessere della comunità
. 
 

Carmelo Arnone
2 aprile 2025   
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02/04/2025

Attualità. "Scoprire la verità sulla Capitale della Cultura"; di Giuseppina Randazzo

 

Acqua corrente
Acqua corrente

Me ne sono andata da Agrigento quasi vent’anni fa. Era l’agosto 2005.
La prima cosa che ho fatto non appena arrivata nella nuova casa di Genova è stata quella di mettere in fila i miei tre figli vicino al lavandino della cucina.
Ho aperto il rubinetto e ho offerto a ciascuno di loro un bicchiere d’acqua. Acqua, sì. Non una merendina ma un semplice bicchiere d’acqua.
I miei figli, allora bambini, mi hanno guardata sbigottiti, forse pensando che la mamma fosse impazzita.
Mi guardavano con il bicchiere in mano e non bevevano. Avevano paura.
Ho detto loro che non soltanto quell’acqua era potabile ma che usciva dal rubinetto ininterrottamente. Ininterrottamente.
Così, ancora restii, hanno cominciato a bere. Era fresca e buona. E non finiva.
Ho preso anch’io un bicchiere d’acqua e ho bevuto.
Sapevo che un giorno avrebbero dimenticato che cosa vuol dire non avere l’acqua corrente, speravo però che quel momento di sbigottimento e istantanea gioia sarebbe rimasto nella loro memoria.
"Siamo stati adottati da una mamma ricca", dicevo loro ridendo.
Sì, perché Genova sembrava aver tutto: bus, treni, vie, servizi e tanta acqua.
Potevamo tirare lo sciacquone tutte le volte che ne avevamo bisogno, potevamo fare la doccia ogni giorno, potevamo dimenticare di comprare l’acqua da bere, potevamo cucinare con l’acqua del rubinetto, potevamo persino fare tante lavatrici e pulire la casa e potevamo permetterci di non avere cisterne di raccolta, bidoni da conservare per il trasporto dalle fontane e persino di non comprare botti d’acqua il cui costo al metro cubo era dieci volte più alto della norma e l’acqua era pure sporca.
Potevamo finalmente dirci italiani, insomma, senza vergognarci del nostro Stato.
Sono passati vent’anni.
Da circa dieci anni, non sono più andata in Sicilia.
I miei fratelli e i miei genitori, piano piano, mi hanno seguita e ora vivono tutti qui.
Mio padre è morto ad agosto del 2024 e ha vissuto gli ultimi anni della sua vita lontano dalla sua terra.
Fino a qualche mese prima di andarsene, viaggiava con mia madre in auto tutta la notte per rivedere la nostra terra. Gli mancava.
Manca anche a me, ma adesso che è morto anche mio padre non credo tornerò mai più in Sicilia.
Credo che quello che mi manca di più siano gli odori, la vista, il sole e il linguaggio.
Questa mamma adottiva è stata molto buona con me perché io l’ho rispettata, ho apprezzato ogni suo dono anche se so che, come accade in ogni città, i suoi abitanti si lamentano per qualche carenza.
All’inizio sorridevo pensando che i genovesi non avessero idea della ricchezza che possedevano in termini esistenziali e civili, adesso mi sono abituata e quando si lamentano li sto ad ascoltare perché fanno bene.
Sì, fanno bene, perché se tutto funziona qui è grazie a loro, ai genovesi.
Loro sanno come fare in modo che la città funzioni. Conoscono i loro diritti, sanno come far fronte comune, sanno come affrontare i problemi, sanno che sono loro a scegliere i politici e li scelgono bene.
A volte magari vince una parte e non l’altra, ma nessuno di loro si è mai permesso di amministrare la città male fino al punto di farle perdere la dignità.
Ho ancora il mio accento agrigentino.
Ogni volta che mi incontra qualcuno che non mi conosce mi chiede da dove vengo. Sorrido.
Della mia terra conservo il linguaggio, conservo le tradizioni, conservo il ricordo, ma null’altro.
Io non sono più agrigentina e non sono genovese. Le mie radici si sono inaridite e l’unico spazio in cui mi riconosco è quello mentale in cui è nascosta la mia infanzia, la mia adolescenza e la mia giovinezza.
Si parla spesso della migrazione dei cervelli, dimenticando che a volte si può essere migranti anche dentro la propria nazione.
Io avevo un lavoro a tempo indeterminato in Sicilia ma ho preferito dare la possibilità ai miei figli e alla mia famiglia di vivere in un posto che non vantasse soltanto un glorioso antico passato ma anche un dignitoso presente ricco di opportunità.
Un posto in cui, se racconto dei problemi d’acqua che avevo nella mia città, gli abitanti si mettono a ridere pensando che sia una delle mie solite battute.
Quando da giovane vivevo ad Agrigento, ho scritto spesso alle testate nazionali sperando che il problema della mancanza d’acqua fosse in qualche modo rappresentato al resto della nazione. Una volta pubblicarono un articolo su Il Giornale, poi niente.
Quando ho saputo che Agrigento era stata nominata Capitale della cultura, ho sperato che finalmente qualcuno si accorgesse dell’ingiustizia che vive un popolo che pur è definito italiano.
Un’ultima cosa, che forse il resto degli italiani non sanno.
Ad Agrigento esiste ancora il fontaniere.
Ad Agrigento tutti i palazzi hanno una grande vasca di raccolta dell’acqua.
Ad Agrigento moltissime case hanno interi terrazzi ricolmi di cisterne celesti, alcune altre forse hanno ancora le cisterne grigie in amianto. Basta sorvolare la città con un drone per scoprire la verità sulla capitale della cultura.
Oltre i templi, oltre i paesaggi, oltre le architetture, ci sono tetti che attendono l’acqua perché da noi l’acqua è la vera turista non stanziale.
Viene ogni venti giorni e va via dopo due ore. Neanche il tempo di preparare un buon piatto di pasta.
  
  
Giuseppina Randazzo
2 aprile 2025
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02/04/2025

Attualità. "Il nome alle cose"; di Raniero La Valle

 

Raniero La Valle
Raniero La Valle

Raniero La Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire d’Italia» e più volte parlamentare.

*****

Tutto è cominciato quando l’uomo, nel giardino, ha dato il nome alle cose.
Dare il nome alle cose è il primo passo per conoscerle, padroneggiarle, se del caso combatterle.
Per questo si discute tanto se definire o no la Meloni fascista, e si insiste sulla litania dell’aggressore-aggredito.
Ma nella divisione manichea del mondo, tanto cara all’Occidente, tra quelle che sono chiamate “democrazie” e le cosiddette “autocrazie”, dove collocare l’America di Trump che è eletto a furor di popolo ma sovverte le regole del potere, malmena i giudici, governa per decreti esecutivi e vuol conquistare la Groenlandia e il Canada?
E che nome dare a Israele dove pure si vota, ma che si definisce come Stato etnico, esclusivo e confessionale?
Per trovare il nome appropriato bisogna guardare agli indizi.
Per gli Stati Uniti si può prendere per esempio una componente identificante del regime trumpiano, che è la deportazione dei migranti presenti nel Paese e che per varie ragioni sono considerati illegittimi o delinquenti o comunque sgraditi.
Per farlo Trump ha tirato in ballo la Alien Enemies Act, che è una legge sui nemici, risalente al 1798, forse mai applicata se non nella Seconda guerra mondiale per internare e isolare i giapponesi residenti in America.
I primi a farne le spese sono stati i venezuelani, 350.000 dei quali godono di uno statuto di protezione temporanea negli Stati Uniti dove sono arrivati per sottrarsi al regime di Chávez.
Centinaia di loro, definiti "stupratori, assassini e gangster" dalla portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, imbarcati su tre aerei, sono stati deportati in Salvador che ne ha ricavato 5.000 dollari l’uno e li ha imprigionati in un lager.
Un giudice ha tentato di fermare gli aerei in volo e di farli rientrare ma l’ordine non è stato eseguito col pretesto che essi non si trovavano più nello spazio aereo degli Stati Uniti, e Trump ha definito quel magistrato “un giudice lunatico, di sinistra radicale, un agitatore e un provocatore”.
Ma, come ha scritto una giornalista che lavora in un’organizzazione per i diritti degli immigrati, Sonali Kolhatkar, in un articolo diffuso in Italia dalla benemerita agenzia Other News di Roberto Savio, non si tratta solo dei venezuelani: chiunque può essere fatto sparire in qualsiasi momento.
Il governo sta prendendo di mira i cittadini americani di colore.
Sta prendendo di mira gli accademici di colore che lavorano o studiano nel Paese con documenti validi, in particolare quelli che sono musulmani o cercano giustizia per la Palestina.
Tutti a rischio di non essere graditi al potere.
Ricordando la poesia "First They Came" di Martin Niemöller, si può dire che “oggi l'amministrazione se la prende con venezuelani e palestinesi, domani potrebbe essere chiunque di noi. Tollerare la crudeltà anti-immigrati apre la porta a tutti noi di essere vittime di tale ferocia. Nessuno è immune”.
Un’altra notizia, ben più che un indizio, è che esiste uno stretto rapporto di collaborazione tra l’esercito israeliano e il Massachuttes Institute of Technology (MIT) di Boston, anche nel supporto alla guerra di Gaza.
Come rivela un rapporto “Science for Genocide”, pubblicato da un gruppo pro-palestinese interno all’Università, i laboratori del MIT dal 2015 hanno ricevuto 3,7 milioni di dollari di finanziamento da parte del Ministero della Difesa israeliano, destinati a progetti volti a sviluppare algoritmi che aiutino gli sciami di droni a inseguire meglio gli obiettivi in fuga, a migliorare la tecnologia di sorveglianza subacquea e a supportare gli aerei militari nell’elusione dei missili.
Dal 7 ottobre 2023 due di queste sponsorizzazioni sono state rinnovate, mentre una è scaduta a dicembre 2024.
Inoltre il MIT mantiene collaborazioni istituzionali con aziende che vendono grandi quantità di armi a Israele. Tra queste figurano Elbit Systems, il maggiore appaltatore militare di Israele, nonché Maersk, Lockheed Martin e Caterpillar, collaborazioni che garantiscono ingenti profitti ai complici del genocidio e un accesso privilegiato al talento e alle competenze del MIT.
Quello di Israele, afferma il rapporto, “è l’unico esercito straniero a sponsorizzare la ricerca del MIT”.
Come dicono gli studenti il regolamento stesso del MIT imporrebbe di rompere le collaborazioni con tali imprese se esistono “prove credibili che le loro attività contribuiscono alla soppressione dei diritti umani”. In risposta alla pubblicazione dei dati, il MIT ha bloccato l’accesso al sistema interno di gestione delle sponsorizzazioni.
Tutto ciò dimostra il coinvolgimento strutturale degli Stati Uniti nelle guerre di Israele, come c’è stato un coinvolgimento finora nella guerra d’Ucraina dove, come ha rivelato il New York Times, dalla base Usa di Wiesbaden, in Germania, i generali Mykhaylo Zabrodskyi e Christopher Donahue, dirigevano le azioni militari ucraine nel quadro di una operazione, chiamata “Task force Dragon”.
Molte altre cose si potrebbero citare per chiedersi in base a quale diritto, interno e internazionale, gli Stati Uniti fanno tutto questo, e se ciò li qualifichi ad essere annoverati tra le democrazie o le autocrazie: un’attribuzione peraltro difficile anche per altri Paesi, a cominciare da Israele con la sua identità di Stato ebraico, di un solo popolo, senza Costituzione e con una capitale eterna, e la pretesa di essere nelle sue condotte militari “legibus solutus”.
E tutto ciò mentre la condanna della Le Pen in Francia accende in tutto il mondo il clamore sulle regole della democrazia.
In America la questione si complica perché da un’amministrazione all’altra gli Stati Uniti sembrano compiere anche le azioni più efferate ostentando una presunzione d’innocenza.
Perciò risulta difficile, ma non solo con Trump, collocarli simpliciter nelle “democrazie” o nelle “autocrazie”, la magica distinzione che rende l’Occidente così fiero di appartenere a queste ultime.
Per chiarezza occorrerebbe allora dare agli Stati Uniti un altro nome che corrisponda alla stessa coscienza che essi, e altri Stati simili a loro, hanno di sé.
Questa coscienza è quella di essere al di sopra del bene e del male, di godere di una sorta di suprematismo bianco o anglosassone o messianico e religioso, di comportarsi nella presunzione che tutto sia loro concesso e tutto sia loro dovuto (e perché no la Groenlandia, Panama, le terre rare, la Palestina, Gaza?).
Allora forse si dovrebbe dar loro un nome nuovo: non democrazie e non autocrazie, ma autolatrie.
O piuttosto, poiché di se stessi fanno un idolo, e se lo adorano da soli, autoidolatrie.
  
  
Raniero La Valle
2 aprile 2025
  

 

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01/04/2025

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Aprile"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

APRILE


Se vuoi cocomeri grossi come un barile,
piantali il primo giovedì d’aprile.

Alte o basse nell’aprile
son le Pasque.

La vite potata in aprile,
lascia svuotato ogni barile.

L’acqua d’aprile il bue ingrassa,
il porco uccide e la pecora se ne ride
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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01/04/2025

Politica. L'on. Marchetta: "Velocizzare l'iter delle pratiche PNRR"

 

On. Marchetta
On. Marchetta

L’on. Rosellina Marchetta, deputato segretario all’Assemblea Regionale Siciliana, lancia un appello al Governo siciliano affinché si possano predisporre tutte le procedure necessarie a velocizzare l’iter delle pratiche PNRR.
Ci sono ancora 11 miliardi relativi al PNRR da spendere entro il 2026 - dichiara l’on. Marchetta -. Chiedo pubblicamente al Governo regionale di attivarsi per facilitare e velocizzare l’iter procedurale relativo alle pratiche PNRR. Mai come in questo momento la nostra Regione ha bisogno che siano spesi questi fondi per migliorare le infrastrutture, la sanità, le scuole, favorire innovazione digitale e transizione energetica e tanto altro. È stato già fatto tanto e già tanto c’è in essere - continua il Deputato Segretario all’ARS -; questo mio appello non vuole essere un allarme ma vuole sollecitare il Governo ad attivarsi per sviluppare una strategia che permetta iter più sbrigativi. Fin troppe volte provvedimenti legislativi che approviamo all’ARS o proposte da valorizzare restano ingarbugliate nei complessi meandri della burocrazia. Chiedo un rapido processo di sburocratizzazione che ci permetta di poter offrire ai siciliani sistemi più efficienti e rappresentatività dei territori, potendo portare avanti con più celerità anche le nostre iniziative parlamentari
.
       
Redazione
1 aprile 2025
     

 

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01/04/2025

Editoria. Canicatti: presentazione del libro "Muzzicuna", di Aristotele Cuffaro; sabato 5 aprile

 

Canicatti: presentazione del libro "Muzzicuna", di Aristotele Cuffaro
Locandina

Sabato 5 apirle 2025, alle ore 18.30, presso il Palazzo Lombardo a Canicatti, si terrà la presentazione del libro "Muzzicuna" di Aristotele Cuffaro. L'iniziativa è promossa da: Lions Club Canicatti, Fidapa, BPW Italy, Associazione Culturale Athena, Proloco Canicatti, Rotary Canicatti.

Canicatti: presentazione del libro "Muzzicuna", di Aristotele Cuffaro
(Locandina)

La presentazione del libro "Muzzicuna", una raccolta di poesie in siciliano con traduzione a fronte, sarà un'opportunità per celebrare la cultura e la lingua siciliana, durante la quale si alterneranno momenti di lettura, interventi musicali e dialoghi con l'autore.
L'incontro si aprirà con i saluti di:
- Giovanni Salvaggio, Presidente dell'Associazione Athena;
- Lavinia Napoli, Presidente della Fidapa;
- Giancarlo Granata, Presidente del Lions Club Canicatti Host;
- Giovanna Bennici, Presidente della Proloco.
Le letture saranno a cura di Melania Curto, Anna Rita Alù e Silvana Rinallo, mentre gli interventi musicali saranno eseguiti dall'Elegans Trio (
Julia Di Stefano al flauto traverso, Lavinia Di Stefano al clarinetto e Isabella Di Salvo al pianoforte.
Il dialogo con l'autore, Aristotele Cuffaro, sarà condotto da Federico Li Calzi.
La cittadinanza è invitata a partecipare a questo appuntamento culturale nel quale celebrare la cultura e le tradizione siciliana.
Aristotele Cuffaro è un autore siciliano che con la sua opera "Muzzicuna" si propone di valorizzare la lingua e la cultura della sua terra. La raccolta di poesie offre uno spaccato della vita e delle tradizioni siciliane, con uno sguardo attento alla realtà contemporanea.
Medinova è la casa editrice che ha pubblicato "Muzzicuna", impegnata nella promozione della cultura e della letteratura siciliana
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Redazione
1 aprile 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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