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Grotte.info Quotidiano - Agosto 2021

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Agosto 2021

MESSAGGI DAI LETTORI

 

26/08/2021

Poesia. "Grazie Mamma", di Carmelo Luparello

 

Prof. Carmelo Luparello
Prof. Luparello

Riceviamo e pubblichiamo.

GRAZIE MAMMA

Non è per niente vero, Mamma,
che ormai da oltre cinquant'anni
vivi un'altra vita
in un mondo assai diverso
dove ti saresti
per sempre trasferita,
un mondo assai lontano
che non sappiamo
neppure immaginare.

Tu abiti ancora
insieme a me
dentro il mio cuore,
circondandomi d'amore
come quando ero bambino.

Ed ogni mattino
mi prepari, come sempre,
la colazione,
a mezzogiorno e sera
il pranzo e la cena.

Grazie Mamma
per non essere andata via
preferendo restare
per sempre con me.


                    Carmelo Luparello

                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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20/08/2021

Poesia. "Il bicchiere", di Stella Agbonlahor

 

Stella Agbonlahor
Stella Agbonlahor

Riceviamo e pubblichiamo.

IL BICCHIERE

“Il mio bicchiere si è rotto!” piangeva l’ubriacone.
“Oh mio bicchiere, oh mio bicchiere! Quanto mi manca
il mio caro bicchiere!” diceva. “Anche se era molto piccolo,
però faceva per me un così grande lavoro!”
.

THE TUMBLER

“My tumbler is broken!” cried the drunkard man.
“Oh my cup, oh my cup. How I miss
my darling cup.” he said. “Although it was very small,
still it was doing for me a very big work!”
.

                    Stella Agbonlahor
                   
                    Dalla raccolta “SIMPLICITY - espressioni poetiche di Stella Agbonlahor” (traduzione a cura di Marina Forza)
                    Ivo Forza Editore, Vicenza, Aprile 2020
                    Per gentile concessione dell'Editore

                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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14/08/2021

Poesia. "Ho abbracciato un albero", di Linda Di Stefano

 

Acquerello di Linda Di Stefano
Alberi

Riceviamo e pubblichiamo.

“HO ABBRACCIATO UN ALBERO”

Cos'è un albero?
È un regalo divino.
È il respiro.
È ombra e refrigerio.

È casa e rifugio
per esseri volanti.
E poi è cibo,
nettare per i viventi.

Ed io ho scelto un albero
lungo i sentieri
tra silenziosi monti.
È forte e svettante
e domina la valle.

Ho scelto lui,
ci siam riconosciuti.
Forse mi ha parlato
ed io l'ho abbracciato.

Ho sentito il suo tronco
docile e maturo,
la sua potenza,
la sua frescura.

Ho sentito tenerezza,
gioia per la vita,
la sua lealtà.

Eppure sono le umane braccia
che danno fuoco e bruciano
che muovono i tentacoli
per brama e per ricchezze
oppure solo per gioco,
per osservare
compiaciute il fuoco.

Gli alberi,
Esseri senza difesa,
senza odio né vendetta.
Esseri che non conoscono
né il dominio né l'orrore,
ma che vivono di pace,
di trasparenza e quiete.

Ho abbracciato un albero
per sentirne l'essenza,
ricambiare il suo dono,
proteggerlo,
difenderlo
e non tradirlo mai.


                   
Linda Di Stefano
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

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07/08/2021

Poesia. "Buio su madre terra", di Linda Di Stefano

 

Linda Di Stefano
Linda Di Stefano

Riceviamo e pubblichiamo.

“BUIO SU MADRE TERRA”

E l'uomo umiliò
madre terra.
Gettò nel suo cuore
le scorie del male.
E ignorò il suo dolore.

Incupì le sue acque,
linfa di vita
e tagliò le sue braccia,
di tutti il respiro.
E ignorò il suo dolore.

Sventrò le sue viscere
per cercare tesori
e innalzò muri di pietra
per farne lussuose dimore.
E Ignorò il suo dolore.

E la terra straziata,
sporca e ferita
si oscurò,
e la dea armata di falce
si mise in cammino.

Solcando barriere e confini,
potenze e fortezze,
gridando a gran forza il dolore
e dell'uomo l'errore.

E questi chiuso
dentro muri di pietra
fu invaso da paura e terrore,
ma tra tanto pianto e dolore,
tra tanto silenzio
e senza fare rumore,
eroi da sempre ignorati,
offrirono cure ed amore.

La madre commossa
osservò e perdonò.
E allora sbocciarono i fiori
freschi venti soffiarono,
limpide acque sgorgarono,
uccelli cantarono.

Si accesero luci e speranze future
e sconfitta,
la dea depose la falce.
Una tregua per l'uomo
che non scordi l'errore.

Della terra rispetti i suoi doni
e in punta di piedi non calpesti,
ma sfiori il suo suolo.


                   
Linda Di Stefano
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

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03/08/2021

Poesia. "Per due soldi bucati", di Giorgio Infantino

 

Giorgio Infantino
Giorgio Infantino

Riceviamo e pubblichiamo.

“PER DUE SOLDI BUCATI”

Ti comprarono un giorno
per due soldi bucati
a un mercato
di disperazione.

Ti portarono
nella grigia città straniera,
allettato
dal roseo futuro.

Ti scaraventarono
nella grande fabbrica
dai gesti sempre uguali
e tempi precisi.

Adesso che sei anziano
piegato in due
e con la schiena dolorante,
rimpiangi i giorni
del tuo paese.

Di quel paese
che da giovane fuggisti,
quando ti comprarono
con le belle parole.

Solo adesso ti accorgi
che la tua vita
era fatta di fabbrica,
autobus, e letto.

Solo adesso ti rendi conto
che ti comprarono,
tanto tempo fa,
in un giorno di sole cocente,
per due soldi bucati.

Ora, ogni giorno
invidi gli alberi
del tuo terreno
che rimangono là,
dove sono nati,
e sogni
un impossibile ritorno.


                   
Giorgio Infantino (da Wolfsburg - Germania)
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

         

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