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Marzo 2023

MESSAGGI DAI LETTORI

 

28/03/2023

Poesia. "La robba della mia campagna", di Aristotele Cuffaro

 

Casa di campagna
Casa di campagna

La “robba” della mia campagna è stata per l'ennesima volta profanata: “spunnaru la porta”.
Ho voluto irridere questi ospiti indesiderati così...


LA ROBBA DELLA MIA CAMPAGNA

Menti fina,
vacanti la seggia,
senza pinna
‘nchiui la caggia.

Ora lu dicu,
ora lu fazzu,
pala e picu
ca sugnu pazzu.

Spunnu di ccà,
scassu di ddà,
rapu la badda,
tè Baccalà (comu pi fari li corna).

Oru nun viu,
mancu dinaru,
ficatu friu
senza panaru.


                   
Aristotele Cuffaro
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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24/03/2023

Poesia. "Se il mare potesse parlare", di Salvatore Ciccotto

 

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


Mare
Mare


“SE IL MARE POTESSE PARLARE”


Se il mare potesse parlare
racconterebbe di ciò che vede e che sente:
come dei colori,
dei pesci multiforme che guizzano
illuminati dai riflessi del sole,
o delle correnti
che agitano le sue acque
e creano vortici
e giochi di risucchio.

Racconterebbe dei gabbiani,
dei loro voli.
E di fanciulle, uomini, ragazzi
che cercano ristoro nelle estati assolate.

Ma poi il mare,
quasi borbottando
racconterebbe dei suoi fondali,
della plastica, dei rifiuti,
dello scempio senza fine.

Racconterebbe di un luccichio,
di barche, di bare,
di occhi sbarrati, di urla,
nella notte nera.

"Inquinato dall'odio,
e dal veleno dell'uomo non vivo!
Non vivo più!" sbraitò il mare
fra raffiche di tramontana.

L'alba poi appare,
ma le onde non si placarono
scaricando la loro rabbia
in un muggito
di burrasca e strazio.


                   
Salvatore Ciccotto
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

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21/03/2023

Poesia. "Primavera", di Carmelo Luparello

 

Primavera
Primavera

Prof. Carmelo Luparello

Prof. Luparello

Riceviamo e pubblichiamo.

“PRIMAVERA”

È primavera,
il cielo è più azzurro,
più tiepido il sole,
e mentre mi affaccio alla veranda,
mi arriva un odore
di rose e di viole
che mi rallegra il cuore.
Un garrire di rondini
attorno,
uno sbatter di panni
alle finestre,
e, nel balcone di fronte,
una fanciulla dal viso
colore di rosa
che guarda lontano, all'orizzonte.
Per la via
le voci di tanti bambini
che giocano, gridano
e, in mezzo alla foga del dire,
si lasciano sfuggire,
anche loro,
una dolce parolaccia.

                    Carmelo Luparello
                   
                    Dalla raccolta “Fiori di bosco”
                    Per gentile concessione dell'Autore

                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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15/03/2023

Poesia. "Cincu su li ita di 'na mani", di Aristotele Cuffaro

 

Cincu su li ita di 'na mani
Guarda il video


A tutte le morti in mare nella nostra indifferenza.

(Guarda il video. Voce di Lillo Zarbo, montaggio di Daniel Carlisi).

CINCU SU LI ITA DI 'NA MANI

Cincu su li ita di ‘na mani
ca salutanu
afferanu
pruoinu
accarizzanu.

Cincu su li ita di ‘na mani
ca natanu
scavanu
cercanu
strincinu.

Cincu su li ita di ‘na mani
ca ciedinu
pierdinu
ammargianu
sprufunnanu
all’abbannunu.

“CINQUE SONO LE DITA DI UNA MANO”

Cinque sono le dita di una mano
che salutano
afferrano
porgono
accarezzano.

Cinque sono le dita di una mano
che nuotano
scavano
cercano
stringono.

Cinque sono le dita di una mano
che cedono
perdono
annegano
sprofondano
all'abbandono.


                   
Aristotele Cuffaro
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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12/03/2023

Poesia. "L'urlo inascoltato", di Michelangelo Palermo

 

Naufragio
Naufragio


“L'URLO INASCOLTATO”


Dosi di male piante

Ai bambini, alle donne e agli uomini non soccorsi in mare
di cui non ricorderemo neppure i nomi
.

Nulla, nulla può lenire lo strazio
le afflizioni per il sopruso subito
per l'onda che travolge il naufrago
per le parole estranee del cinico.
Niente può far perdonare la vita sottratta
all'inerme torturato o lasciato annegare
dal reazionario imbruttito per i suoi perversi anfratti
e che impunito soffoca il respiro
e la cadenza del tenero cuore
accordati al suono dell'esistenza
.

                   
Michelangelo Palermo
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

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12/03/2023

Poesia. "Faidda eterna", di Gero Miceli

 

Faville
Faville


FAIDDA ETERNA

Passa lu scuru
di la nuttata e
torna lu lustru
a prima matina.

Doppu lu Mmernu
accumencia Primavera.

Ogni cosa mori
pi rinasciri.

Figli figlianu figli
e siddu la vita passa
comu ‘n sciusciuni di ventu,

l’omu nni lu ricordu
resta,
faidda eterna.


“SCINTILLA ETERNA

Passa il buio
della nottata e
torna la luce
all’alba.

Dopo l’Inverno
inizia Primavera.

Ogni cosa muore
per rinascere.

Figli generano figli e
se la vita passa come
un soffio di vento,

l’uomo nel ricordo
resta,
scintilla eterna.


                   
Gero Miceli
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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10/03/2023

Poesia. "Anelito d'amore", di Giovanni Salvaggio

 

Giovanni Salvaggio
Giovanni Salvaggio


ANELITO D'AMORE

Cos'è.... la vita
     se non ti dà emozioni
Cos'è.... l'aurora
     se non sprigiona luce
Cos'è.... il tramonto
     se manca il sole
Cos'è.,.. l'aria
     se ti chiude il cuore
Cos'è.... un fiore
     se non infonde odore
Cos'è... una Donna
     che non dà l'amore.


                   
Giovanni Salvaggio
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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08/03/2023

Poesia. "Auguri a tutte le donne", di Aristotele Cuffaro

 

Mimosa
Mimosa


AUGURI A TUTTE LE DONNE

Annacannu la naca
addratti la vita:
si figlia,
si suoru,
si matri.
Addivintannu nanna
abbrazzi la natura
ca di tia
porta la firma.


                   
Aristotele Cuffaro
                                 © Riproduzione riservata.
 

 

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04/03/2023

Poesia. "Piccolo emigrante", di Linda Di Stefano

 

Linda Di Stefano
Linda Di Stefano

Piccolo emigrante
Piccolo emigrante

Non è "umanità"; è piuttosto "sentimentalismo" verso indistinte figure lontane - i bambini poveri in Africa, il Terzo Mondo, le vittime della guerra in Ucraina, i terremotati turchi o siriani -.
Quando queste figure lontane indistinte si fanno vicine, ben distinte, quando si manifestano come persone in carne e ossa, le trattiamo con sufficienza, le respingiamo.
Un singolo piccolo naufrago è un "tenero virgulto" da accudire, una famiglia di migranti è un problema di ordine pubblico ("loro prendono 40 euro al giorno senza fare niente", "loro hanno l'ultimo modello di cellulare"; "carico residuale", "aiutiamoli a casa loro", "prima gli italiani").
Lo sguardo di tenerezza che offre Linda Di Stefano è un invito a recuperare quella briciola di umanità che ancora ci rimane.
Carmelo Arnone

Piccolo emigrante

“PICCOLO EMIGRANTE”

Sul suolo di nessuno
ti abbandoni,
sbatti le ali
per l'ultimo richiamo
da quell'isola deserta
dove non approdano più navi,
non vi sono più porti.
Crolli stremato sulla sabbia
e su una roccia
poggi il tuo capo.
Con lo sguardo fissi l'orizzonte
per un saluto finale
che il vento pietoso
porterà con sé nel suo peregrinare
verso terre sconosciute
e lontane.


                   
Linda Di Stefano
                                  © Riproduzione riservata.
 

 

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