Poesia.
"Nei rabati del loro cuore", di
Gero Miceli
Gero Miceli
Bambini a Gaza
(Bambini a Gaza)
“NEI RABATI DEL LORO CUORE”
Chissà quanti fanciulli
a Gaza hanno
scritto diari tristi
e pagine meste
nei rabati del loro cuore
da fare vergognare
ogni uomo non privo
di ragione e di memoria.
La striscia, sempre più piccola
non è differente
dal vecchio ghetto di Varsavia.
Ho visto il binario ventuno,
le fosse Ardeatine,
le camere della morte.
Ho udito i sopravvissuti,
la loro voce,
Il loro dolore.
Ho letto tanti libri,
tutti sullo stesso argomento.
Ma tutto ciò non basta.
L’uomo è sordo ed è
incline al male.
Nell’aria il veleno delle parole.
Rigurgiti.
La memoria è assopita.
Mentre un malefico vento
attraversa il mondo
nell’indifferenza collettiva.
“INCONTRI”
Tutti intorno parlavano.
Poi venne il caffè.
Lo dividemmo dalla stessa tazzina.
Posso bere da dove hai bevuto tu?
Sì, mi dicesti.
E fu il nostro primo bacio.
Poesia.
"Parole per fiori", di
Michelangelo Palermo
Michelangelo Palermo
Lettera di fiori
“PAROLE PER FIORI”
(A Bianca)
Prendi le parole mie come fiori,
odorale, questo ho da offrirti.
Il mio fiato potrà spirare
sulla tua pelle presa di sole.
Tanti baci, un’infinità,
perché sostengano i tuoi giochi.
I sospiri li tengo per me
nulla deve impensierirti.
Vorrei che la gioia
fosse unita ai tuoi anni
per preservare i tuoi begli occhi
che già conoscono l’amore.
Trattieni il tatto delle mie braccia
quando ti avvolgono senza stringerti.
E per il resto vai amore mio
vai e respira forte la vita…
nulla è equiparabile a questa.
E come oramai sai
chi non avrà amato
già molto prima di finire
sterpo solo e nodoso rimane.