Politica.
Discorso integrale d'insediamento del 47° presidente degli USA Donald
Trump
Donald Trump
Elon Musk
Pubblichiamo integralmente il discorso d'insediamento - pronunciato ieri,
lunedì 20 gennaio 2025, a Capitol Hill - del 47° presidente degli Stati
Uniti d'America Donald Trump, al suo 2° mandato.
*****
(Donald
Trump)
"L’età
dell’oro dell’America inizia adesso. Da oggi in poi, il nostro paese
rifiorirà e sarà rispettato in tutto il mondo. Saremo l’invidia di ogni nazione nel mondo e non permetteremo più
che ci si approfitti di noi.
Durante ogni singolo giorno dell’Amministrazione Trump, metterò
l’America al primo posto. La nostra sovranità sarà recuperata. La nostra
sicurezza sarà ripristinata. La bilancia della giustizia sarà
riequilibrata. La violenta e ingiusta trasformazione del dipartimento di Giustizia e
del nostro Stato in un’arma finirà. E la nostra priorità assoluta
sarà quella di creare una nazione orgogliosa, prospera e libera. L’America sarà presto più grande, più forte e più eccezionale che mai.
(Elon Musk nella Capitol One Arena)
Torno alla presidenza fiducioso e ottimista: siamo all’inizio di una
nuova entusiasmante èra di successo nazionale, una marea di
cambiamenti sta travolgendo il Paese, la luce del sole si sta riversando
sul mondo intero e l’America ha la possibilità di cogliere questa
opportunità come mai prima d’ora.
Ma prima dobbiamo essere onesti sugli ostacoli che dobbiamo affrontare.
Sebbene siano numerosi, saranno annientati dal grande slancio di cui il
mondo è testimone negli Stati Uniti d’America.
Nel momento in cui ci riuniamo oggi, il nostro governo si trova ad
affrontare una crisi di fiducia.
Per molti anni, un establishment radicale e corrotto ha sottratto
potere e ricchezza ai nostri cittadini, mentre i pilastri della
nostra società giacevano spezzati e in completo disfacimento. In questo momento abbiamo un governo che non è in grado di gestire
nemmeno una semplice crisi in casa, mentre allo stesso tempo
inciampa in un continuo elenco di eventi catastrofici all’estero.
Non riesce a proteggere i nostri magnifici cittadini americani
rispettosi della legge, ma offre rifugio e protezione a pericolosi
criminali, molti dei quali provenienti da prigioni e istituti
psichiatrici, entrati illegalmente nel nostro paese da tutto il
mondo. Abbiamo un governo che ha stanziato fondi illimitati per la
difesa dei confini stranieri, ma che si rifiuta di difendere i
confini americani o, cosa più importante, il proprio popolo.
Il nostro paese non è più in grado di fornire i servizi di base nei
momenti di emergenza, come ha recentemente dimostrato la meravigliosa
popolazione della Carolina del nord, trattata così male.
E altri stati americani che stanno ancora soffrendo per un uragano che
si è verificato molti mesi fa. O più recentemente a Los Angeles, dove
stiamo assistendo a incendi che bruciano ogni cosa tragicamente da
settimane senza nemmeno un cenno di difesa.
Stanno devastando le case e le comunità, colpendo persino alcune delle
persone più ricche e potenti del nostro paese, alcune delle quali sono
sedute qui proprio ora - non hanno più una casa, interessante no?
Ma non possiamo permettere che questo accada. Nessuno è in grado di fare
nulla al riguardo. La situazione deve cambiare.
Abbiamo un sistema sanitario pubblico che non funziona in caso di
calamità, eppure vi si spende più denaro di qualsiasi altro paese al
mondo. E abbiamo un sistema scolastico che insegna ai nostri figli a
vergognarsi di sé stessi, in molti casi a odiare il nostro paese
nonostante l’amore che cerchiamo disperatamente di trasmettere loro.
Tutto questo cambierà a partire da oggi, e cambierà molto
rapidamente.
La mia recente elezione ha il mandato di ribaltare completamente e
totalmente un orribile tradimento, e tutti i numerosi tradimenti che si
sono verificati, e di restituire al popolo la sua fede, la sua
ricchezza, la sua democrazia e, di fatto, la sua libertà. Da questo momento in poi, il declino dell’America è finito.
Le nostre libertà e il glorioso destino della nostra nazione non saranno
più negati e ripristineremo immediatamente l’integrità, la competenza e
la lealtà del governo americano. Negli ultimi otto anni, sono stato messo alla prova e sfidato più di
qualsiasi altro presidente nei nostri 250 anni di storia, e ho
imparato molto lungo il cammino.
Coloro che desiderano fermare la nostra causa hanno cercato di
prendersi la mia libertà, e addirittura di prendersi la mia vita.
Solo pochi mesi fa, in un bellissimo prato della Pennsylvania, il
proiettile di un assassino mi ha colpito l’orecchio. Ma sentivo allora,
e credo ancora di più adesso, che la mia vita è stata salvata per un
motivo.
Sono stato salvato da Dio per rendere l’America di nuovo grande.
Grazie a voi. Grazie di cuore.
Ecco perché ogni giorno, sotto la nostra Amministrazione di patrioti
americani, lavoreremo per affrontare ogni crisi con dignità, potere
e forza.
Ci muoveremo con determinazione e velocità per riportare speranza,
prosperità, sicurezza e pace ai cittadini di ogni razza, religione,
colore e credo. Per i cittadini americani, il 20 gennaio 2025 è il giorno della
Liberazione. Spero che la nostra recente elezione presidenziale venga ricordata
come la più grande e la più importante nella storia del nostro paese.
Come ha dimostrato la nostra vittoria, l’intera nazione si sta
rapidamente unendo dietro il nostro programma, con un drammatico aumento
del sostegno da parte di quasi tutti i membri della nostra società,
giovani e anziani, uomini e donne, afroamericani, ispanoamericani,
asiatici, persone che vivono nelle città e nelle periferie e nelle zone
rurali, e cosa molto importante, abbiamo ottenuto una vittoria potente
in tutti e sette gli stati in bilico, e il voto popolare è stato vinto
con milioni di persone. Alle comunità nera e ispanica: voglio ringraziarvi per l’enorme
effusione di amore e fiducia che mi avete dimostrato con il vostro voto.
Abbiamo stabilito dei record e non lo dimenticherò.
Ho ascoltato le vostre voci durante la campagna e non vedo l’ora di
lavorare con voi negli anni a venire. Oggi è il Martin Luther King Day e in suo onore, questo sarà un
grande onore, ma in suo onore, ci impegneremo insieme per rendere il
suo sogno una realtà. Realizzeremo il suo sogno. Grazie. Grazie a
voi.
L’unità nazionale sta tornando in America e la fiducia e l’orgoglio
stanno aumentando come mai prima d’ora. In tutto ciò che facciamo.
La mia Amministrazione sarà ispirata da una forte ricerca
dell’eccellenza e del successo senza sosta. Non dimenticheremo il nostro paese. Non dimenticheremo la
nostra Costituzione e non dimenticheremo il nostro Dio.
Non lo faremo. Oggi firmerò una serie di ordini esecutivi storici.
Con queste azioni, inizieremo la completa restaurazione dell’America
e la rivoluzione del buon senso.
È tutta una questione di buon senso.
Innanzitutto, dichiarerò l’emergenza nazionale al confine meridionale.
Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e
inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di stranieri
criminali nei luoghi da cui provengono.
Ripristineremo la mia politica del “remain in Mexico”. Metterò fine alla
pratica del catch and release.
E invierò truppe al confine meridionale per respingere la disastrosa
invasione del nostro paese.
Con gli ordini esecutivi che ho firmato oggi, designeremo anche i
cartelli di narcotrafficanti come organizzazioni terroristiche straniere.
E invocando la legge sui nemici stranieri del 1798, dirò al nostro
governo di usare tutto l’immenso potere delle forze dell’ordine
federali e statali per eliminare la presenza di tutte le bande e le reti
criminali straniere che portano una criminalità devastante sul suolo
degli Stati Uniti, comprese le nostre città e i centri urbani. In qualità di comandante in capo, non ho responsabilità più alta
che difendere il nostro paese da minacce e invasioni ed è
esattamente ciò che farò.
Lo faremo a un livello che nessuno ha mai visto prima.
Poi, darò ordine a tutti i membri del mio gabinetto di mettere in
campo i vasti poteri a loro disposizione per sconfiggere quella che è
stata un’inflazione record e ridurre rapidamente i costi e i prezzi.
La crisi dell’inflazione è stata causata da un massiccio eccesso di
spesa e dall’aumento dei prezzi dell’energia: per questo oggi
dichiarerò anche un’emergenza energetica nazionale. Trivelleremo, baby, trivelleremo. L’America tornerà a essere una nazione manifatturiera e noi
abbiamo qualcosa che nessun’altra nazione manifatturiera avrà mai, la
più grande quantità di petrolio e di gas di qualsiasi altro paese
sulla terra e noi la useremo, e loro la useranno.
Abbatteremo i prezzi, riempiremo di nuovo le nostre riserve strategiche,
fino al massimo, ed esporteremo l’energia americana in tutto il mondo.
Saremo di nuovo una nazione ricca e sarà l’oro liquido sotto i nostri
piedi a contribuire a questo risultato.
Con le mie azioni di oggi, metteremo fine al Green New Deal e
revocheremo il mandato per i veicoli elettrici, salvando la nostra
industria automobilistica e mantenendo la mia sacra promessa ai nostri
grandi lavoratori americani dell’auto.
In altre parole, potrete acquistare l’auto che preferite. Torneremo a costruire automobili in America a un ritmo che nessuno
avrebbe potuto immaginare fino a pochi anni fa e ringrazio i
lavoratori dell’auto della nostra nazione per il loro voto di fiducia.
Il loro voto ci ha aiutato moltissimo. Inizierò immediatamente la revisione del nostro sistema commerciale
per proteggere i lavoratori e le famiglie americane.
Invece di tassare i nostri cittadini per arricchire altri paesi,
tasseremo i paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini.
A questo scopo, istituiremo l’External Revenue Service per
raccogliere tutte le imposte, i dazi e le entrate.
Saranno enormi le quantità di denaro che confluiranno nel nostro tesoro
da fonti estere.
Il sogno americano tornerà presto a prosperare come mai prima d’ora. Per
ripristinare la fiducia e l’efficacia del nostro governo federale, la
mia amministrazione istituirà il nuovissimo dipartimento per
l’Efficienza dello stato.
Dopo anni e anni di sforzi federali illegali e incostituzionali per
limitare la libertà di espressione, firmerò anche un ordine esecutivo
per fermare immediatamente ogni censura governativa e riportare la
libertà di parola in America.
Mai più l’immenso potere dello stato sarà usato come arma per
perseguitare gli oppositori politici. È una cosa che conosco e di cui so
qualcosa. Non permetteremo che ciò accada. Non succederà mai più.
Sotto la mia guida, ripristineremo una giustizia giusta, equa e
imparziale sotto lo stato di diritto costituzionale e riporteremo la
legge e l’ordine nelle nostre città.
Questa settimana porrò fine anche alla politica del governo di cercare
di ingegnerizzare socialmente la razza e il genere in ogni aspetto della
vita pubblica e privata. Creeremo una società senza colori e basata sul
merito. A partire da oggi, la politica ufficiale del governo degli Stati
Uniti prevede che ci siano solo due generi, maschile e femminile.
Questa settimana reintegrerò i dipendenti che sono stati
ingiustamente espulsi dalle nostre forze armate per essersi opposti
all’obbligo del vaccino contro il Covid, con la piena retribuzione
arretrata.
E firmerò un ordine esecutivo per impedire che i nostri guerrieri
siano sottoposti a teorie politiche radicali ed esperimenti sociali
mentre sono in servizio.
Tutto questo finirà immediatamente. Le nostre forze armate saranno libere di concentrarsi sulla loro
unica missione: sconfiggere i nemici dell’America.
Come nel 2017, costruiremo di nuovo l’esercito più forte che il mondo
abbia mai visto.
Misureremo il nostro successo non solo in base alle battaglie che
vinceremo, ma anche in base alle guerre che concluderemo e, cosa forse
più importante, alle guerre in cui non entreremo mai. La mia eredità più orgogliosa sarà quella di un pacificatore e
unificatore, ecco cosa voglio essere, un pacificatore e un
unificatore.
Sono lieto di dire che da ieri, un giorno prima di assumere l’incarico,
gli ostaggi in medio oriente sono tornati a casa dalle loro famiglie.
Grazie. L’America reclamerà il posto che le spetta come la nazione più
grande, più potente e più rispettata del mondo, ispirando
l’ammirazione di tutto il mondo.
Tra poco cambieremo il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America
e riporteremo il nome di un grande presidente, William McKinley, sul
Monte McKinley, dove dovrebbe essere e al quale appartiene. Il presidente McKinley ha reso il nostro paese molto ricco grazie ai
dazi e al talento. Era un uomo d’affari e ha dato a Teddy
Roosevelt i soldi per molte delle grandi cose che ha fatto, tra cui il
Canale di Panama, che è stato stupidamente dato al paese di Panama
dopo che gli Stati Uniti, gli Stati Uniti, voglio dire, pensate a
questo, hanno speso più soldi di quanti ne abbiano mai spesi per un
progetto fino ad allora e hanno perso 38 mila vite nella costruzione del
Canale di Panama.
Siamo stati trattati molto male da questo sciocco regalo che non
avrebbe mai dovuto essere fatto e la promessa di Panama nei nostri
confronti è stata infranta. Lo scopo del nostro accordo e lo spirito
del nostro trattato sono stati totalmente violati. Le navi americane
sono state gravemente sovraccaricate, addebitate e non trattate
equamente in alcun modo o forma. E questo include la Marina degli Stati
Uniti e, soprattutto, la Cina sta gestendo il Canale di Panama e noi
non l’abbiamo dato alla Cina, l’abbiamo dato a Panama e ce lo
riprenderemo.
Soprattutto, il mio messaggio agli americani oggi è che è tempo di agire
ancora una volta con il coraggio, il vigore e la vitalità della più
grande civiltà della storia.
Così, mentre liberiamo la nostra nazione, la guideremo verso nuove vette
di vittoria e successo.
Non ci lasceremo scoraggiare.
Insieme, metteremo fine all’epidemia di malattie croniche e manterremo i
nostri figli sicuri, sani e liberi da malattie. Gli Stati Uniti torneranno a considerarsi una nazione in crescita,
che aumenta la propria ricchezza, espande il proprio
territorio, costruisce le proprie città, innalza le proprie
aspettative e porta la propria bandiera verso nuovi e bellissimi
orizzonti.
E perseguiremo il nostro destino manifesto verso le stelle lanciando
astronauti americani per piantare le stelle e le strisce sul pianeta
Marte.
L’ambizione è la linfa vitale di una grande nazione e in questo momento
la nostra nazione è più ambiziosa di qualsiasi altra. Non esiste una nazione come la nostra. Gli americani sono
esploratori, costruttori, innovatori, imprenditori e pionieri. Lo
spirito della frontiera è scritto nei nostri cuori. Il richiamo della
prossima grande avventura risuona nelle nostre anime.
I nostri antenati americani hanno trasformato un piccolo gruppo di
colonie ai margini di un vasto continente in una potente repubblica con
i cittadini più straordinari della terra. Nessuno ci si avvicina.
Gli americani si sono spinti per migliaia di chilometri attraverso una
terra aspra e selvaggia.
Hanno attraversato deserti, scalato montagne, sfidato pericoli
indicibili, conquistato il selvaggio West, messo fine alla schiavitù,
salvato milioni di persone dalla tirannia, tolto miliardi di persone
dalla povertà, imbrigliato l’elettricità, diviso l’atomo, lanciato
l’umanità nei cieli e messo l’universo della conoscenza umana nel palmo
della mano umana.
Se lavoriamo insieme, non c’è nulla che non possiamo fare e nessun sogno
che non possiamo realizzare.
Molti pensavano che fosse impossibile per me mettere in scena un ritorno
politico così storico. Ma come vedete oggi, eccomi qui, il popolo
americano ha parlato.
La mia presenza davanti a voi è la prova che non bisogna mai credere che
qualcosa sia impossibile da fare. In America, l’impossibile è ciò che sappiamo fare meglio.
Da New York a Los Angeles, da Philadelphia a Phoenix, da Chicago a
Miami, da Houston a Washington, il nostro Paese è stato forgiato e
costruito da generazioni di patrioti che hanno dato tutto quello che
avevano per i nostri diritti e per la nostra libertà.
Erano contadini e soldati, cowboy e operai, lavoratori dell’acciaio e
minatori, poliziotti e pionieri che si sono spinti in avanti, hanno
marciato e non hanno permesso a nessun ostacolo di sconfiggere il loro
spirito o il loro orgoglio.
Insieme hanno costruito ferrovie, innalzato grattacieli, costruito
grandi autostrade, vinto due guerre mondiali, sconfitto il fascismo e il
comunismo e trionfato su ogni singola sfida che hanno affrontato.
Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, siamo alla vigilia dei
quattro anni più belli della storia americana.
Con il vostro aiuto, ripristineremo la promessa dell’America e
ricostruiremo la nazione che amiamo e che ci piace tanto. Siamo un popolo, una famiglia e una nazione gloriosa sotto Dio.
Quindi, a ogni genitore che sogna per il proprio figlio e a ogni ragazzo
che sogna il proprio futuro dico: sono con voi.
Combatterò per voi e vincerò per voi. Vinceremo come non abbiamo mai
fatto prima. Grazie. Negli ultimi anni, la nostra nazione ha sofferto molto ma ora ce la
riprenderemo e la renderemo di nuovo grande, più grande di come sia mai
stata. Saremo un paese come nessun altro al mondo, pieno di compassione,
di coraggio e di eccezionalismo. Il nostro potere fermerà tutte le guerre e porterà un nuovo spirito
di unità a un mondo che è diventato arrabbiato, violento e del tutto
imprevedibile. L’America sarà di nuovo rispettata e ammirata, anche dalle
persone di religione, di fede e buona volontà.
Saremo prosperi. Saremo orgogliosi. Saremo forti e vinceremo come mai
prima d’ora. Non saremo conquistati. Non ci faremo intimidire. Non
ci lasceremo abbattere e non falliremo. Da oggi gli Stati Uniti d’America saranno una nazione libera, sovrana
e indipendente.
Resisteremo con coraggio. Vivremo con orgoglio. Sogneremo con coraggio e
nulla ci ostacolerà perché siamo americani. Il futuro è nostro e la nostra età dell’oro è appena iniziata.
Grazie. Dio benedica l’America.
Grazie a tutti voi. Grazie a tutti voi. Grazie di cuore".
Attualità.
"Primi i cinesi, prima gli ostaggi"; di Raniero
La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Chi l’avrebbe detto? Chi avrebbe potuto pensare che primi sarebbero
stati i Cinesi?
Prima infatti che Trump, il pregiudicato, giurasse per la Casa Bianca,
ecco che i Cinesi gli telefonano il 17 gennaio, e di certo non solo per
Tik Tok.
Sembrava che fossimo prossimi alla fine del mondo, con questa nave dei
folli condotta da cattivi nocchieri, con genocidi, sfide, missili di
profondità, droni, naufragi e muri, dall’Ucraina a Gaza, dal
Mediterraneo al Messico, e invece ecco che tutto forse comincia di
nuovo.
Certo neanche Xi Jinping è un santarellino, come non lo era Biden, ma
ora Cinesi e Americani si parlano, e dicono che risolveranno molti
problemi insieme, e a partire da subito.
“Il Presidente ed io - ha detto Xi - faremo tutto il possibile
per rendere il mondo più pacifico e sicuro”.
Il rovesciamento sarebbe radicale.
Per capire da dove veniamo basta sapere che cosa c’era scritto nei
vigenti documenti strategici americani, usciti il 12 ottobre 2022 dalla
Casa Bianca di Biden e dal Pentagono di Lloyd Austin.
C’era scritto che questo sarebbe stato un decennio decisivo di “competizione
strategica” per “plasmare il futuro dell’ordine internazionale”,
di cui gli Stati Uniti, nel proprio interesse, avrebbero dovuto essere i
vincitori.
In questa partita, scriveva Biden, “la Repubblica Popolare Cinese
rappresenta la sfida geopolitica più importante per l'America. La Russia
rappresenta una minaccia immediata e continua all'ordine di sicurezza
regionale in Europa ed è una fonte di disturbo e instabilità a livello
globale, ma non ha le capacità trasversali della Repubblica Popolare
Cinese”.
La Cina era considerata infatti il solo competitore che avesse “sia
l'intento di rimodellare l'ordine internazionale, sia il potere
economico, diplomatico, militare e tecnologico per farlo".
“Pechino - continuava Biden - ha l’ambizione di creare una
crescente sfera di influenza nell’Indo-Pacifico e di diventare la
potenza guida del mondo, col suo modello autoritario e usando il suo
potere economico in modo coercitivo verso le altre nazioni”.
Né si trattava di divergenze discutibili, le accuse erano brucianti: “genocidio
e crimini contro l’umanità in Xinjiang, violazioni di diritti umani in
Tibet, smantellamento dell’autonomia e della libertà di Hong Kong”.
E qui Biden rimandava al documento sulla strategia militare del
Pentagono, nel quale Lloyd Austin scriveva, il 27 ottobre 2022: “La
Repubblica Popolare Cinese (RPC) rimane il nostro competitore strategico
più importante per i prossimi decenni. Ho raggiunto questa conclusione
sulla base delle crescenti azioni di forza della Repubblica Popolare
Cinese per rimodellare la regione dell'Indo Pacifico e il sistema
internazionale per adattarlo alle sue preferenze autoritarie, e sulla
base di una profonda consapevolezza delle intenzioni chiaramente
dichiarate della RPC e della rapida modernizzazione ed espansione delle
sue forze armate”.
Il Dipartimento della Difesa era impegnato pertanto a “ottenere e
sostenere vantaggi militari, contrastare forme acute di coazione dei
nostri avversari e complicare le più significative attività degli
avversari che, se non affrontate, metterebbero in pericolo la nostra
superiorità militare ora e in futuro”. Tutto ciò quando, come aveva
scritto Biden, “quella militare americana è la più forte forza
militare che il mondo abbia mai conosciuto”.
Già dal settembre 2002, un anno dopo l’attentato alle Due Torri, i
documenti sulla sicurezza nazionale americana rivendicavano il principio
di una guerra preventiva, sostenendo che “la migliore difesa è un
buona offesa”; tuttavia in quei documenti il giovane Bush apprezzava
gli sforzi della Cina per definire la natura del proprio ordinamento, e
la metteva per così dire sotto osservazione, in attesa che facesse “fondamentali
scelte” sul carattere del proprio Stato.
Ciò per quanto riguarda la Cina.
Per Israele invece Bush era stato molto esplicito nel contestargli la
colonizzazione della Cisgiordania e nel pretendere la soluzione della
questione palestinese: “Il conflitto israelo-palestinese è critico a
causa del tributo di sofferenza umana, a causa dello stretto rapporto
dell'America con lo Stato di Israele e con gli Stati arabi chiave, e a
causa della importanza di quella regione per le altre priorità globali
degli Stati Uniti. Non ci può essere pace per nessuna delle due parti
senza libertà per entrambe le parti. L'America è impegnata per una
indipendente e democratica Palestina, che viva accanto a Israele in pace
e sicurezza. Come tutti gli altri popoli, i palestinesi meritano un
governo che serva i loro interessi e presti ascolto alle loro voci. Se i
palestinesi abbracciano la democrazia e il governo della legge,
affrontano la corruzione e rifiutano fermamente il terrorismo, possono
contare sul sostegno americano per la creazione di uno Stato
palestinese. Lo stesso Israele ha un grande interesse al successo di una
Palestina democratica. L’occupazione permanente minaccia l'identità e la
democrazia di Israele. Quindi gli Stati Uniti continuano a sfidare i
leader israeliani affinché adottino misure concrete per sostenere
l'emergere di uno Stato palestinese vitale e credibile. Man mano che ci
siano progressi verso la sicurezza, le forze israeliane devono ritirarsi
completamente dalle posizioni che detenevano prima del 28 settembre 2000
(il giorno della salita di Ariel Sharon sulla spianata del Tempio e
l’inizio della seconda Intifada). Le attività di insediamento israeliano
nei territori occupati devono finire. Man mano che la violenza si placa,
la libertà di movimento dovrebbe essere ripristinata, permettendo ai
palestinesi innocenti di riprendere il lavoro e la vita normale. Gli
Stati Uniti possono svolgere un ruolo cruciale ma, in definitiva, una
pace duratura può arrivare solo quando Israeliani e Palestinesi
risolvano i problemi e pongano fine al conflitto tra loro”.
Nulla di tutto questo da allora è avvenuto: la Cina è diventata cattiva
e coattiva, l’ultimo Nemico da abbattere, NATO e Russia si sono
affrontate in Ucraina, 750.000 coloni hanno invaso la Cisgiordania, è
stata liquidata l’idea di uno Stato palestinese, gli Stati Uniti si sono
ben guardati dal promuovere una indipendente e democratica Palestina,
Hamas non ha rinunciato al terrorismo e a Gaza è stato scatenato
l’inferno.
E ora arriva la destra al potere in America, e le destre accorrono a
Washington per l’inaugurazione di Trump.
Ma perché, non erano destre al potere quelle che ci hanno governato fin
qui?
Trump comincerà le deportazioni degli immigrati. Ma perché, in Albania
che si vuol fare? “A tutti i costi”!
A questo punto la prognosi è difficile.
Ma grande è stata la nostra commozione nel vedere il resto degli ostaggi
ancora vivi tornare a casa, il placarsi dell’indignazione nei riguardi
di Netanyahu della folla e dei parenti dei sequestrati, l’attesa per la
liberazione dalle carceri israeliane di centinaia di palestinesi tenuti
in ostaggio e prigionieri estragiudiziali.
E grande è il sollievo per il venir meno dello scandalo del nome di
Israele associato alle efferatezze di Gaza, vero rovesciamento del
comandamento: “non pronunziare il nome di Dio invano”.
La pace, per Israele sarebbe la salvezza, mentre la sua società è
divisa, ed è in corso un esodo, una “migrazione al contrario” di molti
Ebrei da quella Terra, e il mondo è attonito per ciò che è stato fatto a
Gaza. fino all’ultimo, fino allo “scialo di morte” dell’ultima mezz’ora
prima della tregua, che ha fatto ancora diciannove vittime.
E se le cose dovessero cambiare davvero, Ucraina compresa, l’evento
della tregua di Gaza dimostrerebbe che anche un solo gesto di pace
produce frutti, può contagiare il mondo, che “la speranza non delude”,
come il Papa ha ripetuto ieri sera nella trasmissione di Fazio.
Chiesa.
Inizio della visita
pastorale dell'Arcivescovo alla forania di Canicatti
Foto di gruppo
Mons. Damiano
Visita a Grotte
Preghiera
Oggi, domenica 19 gennaio 2025, con la celebrazione della Santa Messa
delle ore 18.30 presso la chiesa di Santa Chiara di Canicatti, ha avuto
inizio la visita pastorale dell'Arcivescovo di Agrigento, Sua
Eccellenza Mons. Alessandro Damiano, alla forania di Canicattì.
(Inizio della visita pastorale)
La celebrazione ha visto la partecipazione di tutti i sacerdoti delle
comunità ecclesiali della forania, che comprende i paesi di Canicatti,
Camastra, Naro, Castrofilippo, Racalmuto e Grotte.
La chiesa di Santa Chiara era gremita di fedeli, con circa mille persone
presenti, tra cui gli animatori pastorali delle diverse parrocchie, che
hanno rappresentato le loro comunità con grande fervore e devozione.
(Preghiera per la visita pastorale)
Mons. Damiano, durante la sua omelia, ha sottolineato l'importanza della
comunione e della collaborazione tra le diverse parrocchie, esortando i
fedeli a vivere con intensità e partecipazione questo momento di grazia. Ha
inoltre espresso la sua gioia nel poter incontrare personalmente le comunità
della forania e ha ringraziato tutti i presenti per la calorosa accoglienza.
La visita pastorale proseguirà nei prossimi giorni con incontri,
celebrazioni e momenti di preghiera, che coinvolgeranno tutte le parrocchie
della forania. Questo evento rappresenta un'importante occasione di crescita
spirituale e di rafforzamento dei legami comunitari, in un clima di
fraternità e condivisione.
(Programma della visita pastorale a Grotte)
La comunità di Grotte si prepara dunque a vivere con entusiasmo e
partecipazione questo significativo momento di incontro con il proprio
pastore, che avverrà il prossimo mercoledì 22 gennaio
(vedi il
programma),
nella speranza che la visita di Mons. Damiano possa portare frutti
abbondanti di fede e di amore.
Carmelo Arnone
19
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
L’orologio della piazza aveva battuto le quattro in punto, in cielo
brillavano alte le stelle, dalle finestre si intravedevano le prime luci,
mentre si udivano voci assonnate, suoni imperfetti nel silenzio della notte.
I muli, i cavalli scalpitavano nelle stalle pronti anch’essi a fare la loro
parte. Dopo aver sellato le bestie gli uomini caricavano bisacce e attrezzi
e partivano.
Si sentiva uno scalpiccìo insistente di zoccoli di mule e di animali di
altro genere, una processione lenta ma continua.
Tutte le strade erano piene di gente ma quelle principali quelle che
portavano fuori paese, in cui confluivano le viuzze secondarie, erano
particolarmente affollate.
L’ultimo luogo di ritrovo, prima di uscire dal paese, erano le fontane. Lì
tutte le bestie si abbeveravano per poi continuare. Lo slargo di l’acqua
nova era pieno pieno, incredibile. Non si riusciva nemmeno a camminare
tanta era la gente che già a quell’ora era in movimento, e anche Giuseppe
era lì.
Un odore di fieno inumidito si sentiva nell’aria mentre quella lunga fila di
uomini, donne, animali e bambini andava lenta, accompagnata da un
chiacchiericcio pacato ma deciso.
Quando giunsero in prossimità del feudo una grande distesa di spighe
brillava sotto i primi riflessi del sole mattutino.
Cominciarono a prepararsi per affrontare quella dura giornata.
Anche Giuseppe tirò fuori dalla bisaccia un pesante grembiule di olona e
dopo aver messo al polso destro un bracciale di cuoio e i ditali di canna al
mignolo, all'anulare e al medio della mano sinistra, lo indossò. Anche gli
altri fecero la stessa cosa.
Ora tutti erano pronti quando all’improvviso dal portone della robba
di don Antò, si senti una voce.
Allora si radunarono in cerchio e alzando al cielo le falci lanciarono per
ben tre volte un grido: “Viva lu santu sagramentu viva viva viva”.
Il tutto si concluse con un boato finale che risuonò forte nelle campagne
circostanti.
I mietitori, accompagnati da Giugiu u mitateri, furono dislocati a
coppia in punti diversi del campo. U mitatieri girava di continuo ed osservava chi andava avanti, urlava
e sbraitava quando qualcuno rimaneva indietro.
“C’ama fari? La pagnotta ti l'ha guadagnari caru miu… e po calativi e
tagliamula curta sta ristuccia, c’ama fari la paglia pi l’armari, e li
spichi cugliemuli tutti”.
Si sentiva quell’urlo insopportabile di continuo e tutti lavoravano in
soggezione.
Cominciava a fare caldo e rivoli di sudore inondavano il viso. Ogni tanto ci
si fermava andando alla ricerca spasmodica di u bummulu cu l’acqua frisca
che ristorava i corpi arsi dalla calura.
Nella striscia accanto a Giuseppe lavorava un uomo di mezza età, alto e
robusto. Si chiamava Ciccio Tardarita e mieteva velocemente: con la mano
sinistra afferrava le spighe, con la destra le tagliava, ne faceva un primo
mazzo e con il gambo delle spighe stesse lo attorcigliava.
Così ne faceva uno e poi un altro e il terzo lo lasciava libero senza
legarlo e poggiandolo a terra gridava: “E chistu è l’antru mezzu iemmitu
Giusè, maritalu tu”.
“Lu fazzu” - rincalzava Giuseppe mentre meccanicamente tagliava le
spighe per fare l’altro mezzo iemmitu.
Era un botta e risposta, un andare e venire. Una sorta di catena di
montaggio in cui tutti erano coinvolti e dove tutti facevano la propria
parte.
I giorni passavano faticosi per quei contadini che dalla mattina alla sera
stavano a lavorare sotto il sole cocente.
Durante le ore più fresche, quelle dell’alba o del tramonto, Michele u
ligaturi, un uomo alto dai capelli ricci, con due occhi grandi e lo
sguardo un po' sornione, andava in giro per campi per legare tutto il grano
mietuto.
Staccava dal fianco una liama di disa, la stendeva a terra e poi con
l'ancinu grosso raccoglieva ad uno ad uno li iemmiti e li
incastrava dentro l'ancinedda.
Poi li poneva sopra la liama e aiutandosi con il ginocchio, li legava
stretti per formare un fascio di spighe: la gregna.
Era un lavoro da fare con velocità e maestria. Così facendo tutto il grano
tagliato era pronto per essere trasportato nell’aria.
Attualità.
"L'esprit de finesse di Sergio Mattarella"; di Zino Pecoraro
Zino Pecoraro
Sergio Mattarella
Il discorso di Sergio Mattarella ad Agrigento ha dimostrato la
distanza siderale e culturale nei confronti degli altri oratori non locali.
Dal piatto discorsetto di Schifani alla dannunziana oratio di Giuli
con citazioni presumibilmente ricavate da Google all’intervento scontato del
sindaco e poi ai discorsi di altri minori e comparse.
(Il presidente Sergio Mattarella al Teatro Pirandello di Agrigento)
Il centro filosofico del discorso mattarelliano è stato il concetto di
Umanesimo. Il termine nasce nella cultura italiana nel Quattrocento e si
sviluppa prevalentemente nel Cinquecento.
Alcuni scrittori italiani possono essere definiti preumanisti da vari punti
di vista: Dante, Petrarca e Boccaccio possiedono termini che preludono alla
sensibilità umanistica, che in questa sede non possono essere esaminati,
perché suscettibili di una disamina articolata. Studia humanitatis e Religio hominis sono i termini
portanti dell’Umanesimo citato dal Presidente della Repubblica.
Gli studia humanitatis fanno riferimento a tutto il patrimonio etico,
virtuoso, umano che deriva dal pensiero greco, dalla rielaborazione
continuativa della romanità, dalla tradizione cristiana, dalla medievalità
di ampio respiro.
Dagli studia humanitatis deriva, per logica conseguenza, la
Religio hominis, cioè l’idea di considerare l’uomo come centro di ogni
azione umana e non oggetto o mezzo.
In questo concetto di Umanesimo, sommariamente delineato, non rientrano le
seguenti manifestazioni, che opprimono la nostra quotidianità:
1) il mancato salvataggio degli emigranti nel Mare Mediterraneo;
2) la detenzione in luoghi fuori del territorio nazionale;
3) la minore tutela della donna lavoratrice;
4) lo smantellamento di fatto dell’assistenza sanitaria;
5) il depotenziamento della scuola;
6) riforme nate con intento vendicativo;
7) la marginalizzazione del parlamento;
8) la mancanza di politiche sul lavoro;
9) la lotta alle vecchie e nuove povertà;
10) forme larvate di censura nella comunicazione;
11) il sostegno ad una forma becera di giornalismo manganellatore;
12) la pedagogia dell’insulto, dell’odio, della vendetta giornalmente
proposta in pessime ed educative trasmissioni televisive.
L’esprit de finesse di Mattarella forse sottintendeva questi temi ed
anche altri simili.
Zino Pecoraro
19
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Agrigento.
Achille Campanile in scena al Circolo Culturale Empedocleo; venerdì 31
gennaio
Locandina
Il Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento si appresta ad ospitare
un appuntamento davvero speciale: venerdì 31 gennaio, alle ore
18.15, andrà in scena uno spettacolo comico dedicato al genio comico di
Achille Campanile.
(Locandina)
"Achille Campanile: Pour Vous" è il titolo di questo nuovo
spettacolo, che promette di far divertire il pubblico con le gag e le
battute più esilaranti del grande commediografo italiano. Sotto la direzione
artistica di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano, un cast stellare
darà vita a un'opera che si preannuncia come un vero e proprio trionfo del
nonsense.
Sul palco saliranno grandi nomi della comicità italiana, tra cui Lia
Cipollla, Sandro Re, Calogero Lillo D'Aleo, Franco Sodano, Alfonso Marchica,
Rosario Graceffa e Alfio Russo. A loro si uniranno il trio jazz composto da
Domenico Mannella al piano, Mimmo Pontillo al contrabbasso e
Pierfrancesco Fazio alla batteria, ed il baritono Giacomo Orlando. La
conduzione sarà affidata a Giuseppe Gramaglia, mentre l'azione scenica sarà
curata da Mario Gaziano. L'ingresso allo spettacolo è gratuito fino ad esaurimento posti, con
precedenza in ordine di arrivo. Un'occasione da non perdere per trascorrere
una serata all'insegna del divertimento e dell'allegria.
Lo spettacolo è frutto della collaborazione di Alfonso Mossuto, Salvatore
Cucchiara, Enzo Fallea, Lillo Rizzuto e Lillo Inguanta. La regia televisiva
è affidata a Diego Romeo.
Per gli amanti della comicità che vogliono trascorrere una serata
all'insegna del buonumore, l'appuntamento è per il 31 gennaio al Circolo
Culturale Empedocleo.
Attualità.
"Brevissimo ricordo di Oliviero Toscani, e di Bettino Craxi"; di Renato
Zaffuto
Renato Zaffuto
Un breve commento del dott. Renato Zaffuto sulla scomparsa del maestro della
fotografia Oliviero Toscani, e un invito ad onorare la memoria dell'on.
Bettino Craxi (nella
foto a lato, il dott. Renato Zaffuto in Tunisia, presso la tomba di
Bettino Craxi).
*****
"Egr.
Direttore,
un mio brevissimo ricordo personale indiretto verso il Maestro Oliviero
Toscani, purtroppo scomparso questa settimana.
Nel febbraio del 1999, al mio primo viaggio lavorativo in Giappone, dopo
aver avuto una settimana intensa di incontri con rappresentanti di banche e
intermediari finanziari a Tokyo, andai, accompagnato da un funzionario
giapponese della maggiore banca d’investimenti giapponese, a Kyoto, con il
treno ad alta velocità Shinkansen.
Dopo la visita a Kyoto e ai santuari shintoisti dorati (quel giorno caddero
pure fiocchi di neve), ripartimmo per Osaka, la seconda città più grande del
Giappone.
Giunti alla stazione di Osaka, quando scesi dal treno, per me un’esperienza
impressionante perché mi sembrava la stazione della metropolitana
sopraelevata, non c’erano 23 binari come alla Stazione Centrale di Milano,
ma solo quattro binari e dove si scendeva c’era il segnale a terra su cui i
viaggiatori stavano in rispettosa fila.
Quando scesi, vidi un signore giapponese con un cartello, dove c’era scritto
Oliviero Toscani, e questo, che vide me scendere dal treno con i caratteri
somatici europei, mi chiese se fossi io, ma provai a spiegare con il mio
collega giapponese che non ero io!
Mi impressionò che potevano confondermi con un'icona come Oliviero Toscani,
a cui oggi vanno le mie preghiere cristiane e il mio tributo laico.
E, con l’occasione, lo stesso faccio per Bettino Craxi ormai intorno
al 25° dalla sua dipartita.
Come Le
scrissi 5 anni fa, spero sempre che il luogo della mia nascita in Grotte
possa essere ridenominato, un giorno futuro, da Corso Garibaldi in Corso
Bettino Craxi (fu Corso Giuseppe Garibaldi).
Sarebbe un segno esemplare dall’Amministrazione del mio paese perché l’auto
dell’on Craxi, quando andò ai funerali di Leonardo Sciascia, attraversò
proprio il Corso Garibaldi di Grotte, come fece Goethe con un calesse un
paio di secoli prima".
Volontariato.
Inaugurazione della nuova sede della Caritas Cittadina di Grotte; sabato
25 gennaio
Locandina
Sabato 25 gennaio 2025 la comunità di Grotte sarà protagonista di un
appuntamento significativo: l'inaugurazione della nuova sede della
Caritas Cittadina. Un momento importante per celebrare l'impegno e la
solidarietà che da sempre contraddistinguono questa realtà.
(Sant'Antonio Abate; antico dipinto nella chiesa Madonna del Carmelo)
La cerimonia avrà inizio alle ore 17.30 presso la Chiesa Madre
con una concelebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale don
Giuseppe Cumbo. A seguire, il corteo si sposterà nei nuovi locali siti
in Via Crispi n° 171, per la benedizione e l'inaugurazione ufficiale.
Alla cerimonia saranno presenti il Direttore e la Responsabile del CDA della
Caritas diocesana, insieme alle Autorità civili e militari.
La nuova sede della Caritas Cittadina rappresenta un punto di
riferimento fondamentale per tutta la comunità, offrendo un luogo di
ascolto, sostegno e aiuto a chi si trova in difficoltà. Con questa nuova
struttura, la Caritas potrà ampliare i propri servizi e rafforzare la
propria presenza sul territorio.
Per sostenere le attività della Caritas Cittadina è possibile fare una
donazione tramite bonifico bancario sul seguente IBAN:
IT22E0103082940000004077803.
Per informazioni è possibile contattare il Centro di Ascolto ai numeri
3883492117 e 3206176475.
L'invito, rivolto a tutta la cittadinanza, è quello di partecipare a questo
importante momento ed a sostenere l'operato della Caritas.
Carmelo Arnone
18
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Chiesa.
Benedizione del pane in onore di Sant'Antonio Abate; oggi alle 18.00
nella chiesa Madonna del Carmelo
Sant'Antonio Abate
La benedizione del pane: un rito antico in onore di Sant'Antonio
Abate.
Oggi, sabato 18 gennaio 2025, durante la santa Messa vespertina
(prefestiva) delle ore 18.00, nella chiesa parrocchiale Madonna
del Carmelo, il parroco don Sergio Sanfilippo impartirà la
benedizione del pane in onore di Sant'Antonio Abate. La celebrazione,
prevista per ieri - ricorrenza liturgica della festa del Santo - è stata
rinviata a causa delle avverse condizioni meteo.
(Sant'Antonio Abate; antico dipinto nella chiesa Madonna del Carmelo)
La festa di Sant'Antonio Abate è un'occasione speciale per molte comunità,
segnata da tradizioni che affondano le radici nel tempo. Tra queste, una
delle più significative è la benedizione del pane, un gesto che unisce fede,
tradizione e condivisione.
Le origini di questa usanza si perdono nella notte dei tempi, intrecciandosi
con le credenze popolari e con la devozione verso il santo. Sant'Antonio
Abate è considerato il protettore degli animali, del fuoco e dei poveri, e
la benedizione del pane si lega proprio a questi aspetti. Il pane, alimento
fondamentale, simboleggiava la vita, la prosperità e la comunione.
La benedizione del pane, durante la Messa celebrata in onore di
Sant'Antonio, assume un profondo significato spirituale. Il pane, offerto
e condiviso, diventa un segno tangibile della presenza di Dio e della
sua benedizione sulla comunità. Consumarlo, dopo la benedizione, significa
nutrirsi non solo materialmente, ma anche spiritualmente, ricevendo forza e
conforto. La distribuzione del pane benedetto ai fedeli sottolinea l'importanza
della condivisione e della solidarietà. Questo gesto richiama alla mente
il miracolo della moltiplicazione dei pani, narrato nei Vangeli, e invita a
riflettere sulla necessità di condividere i propri beni con chi è meno
fortunato.
Nonostante il passare del tempo, la benedizione del pane conserva ancora
oggi tutto il suo fascino e il suo valore. È un rito che lega alle nostre
radici, unisce come comunità e ricorda l'importanza della fede, della
tradizione e della solidarietà.
La benedizione del pane in onore di Sant'Antonio Abate è molto più di un
semplice gesto: è un'espressione di spiritualità, un legame con il passato e
un invito a costruire un futuro migliore, fatto di condivisione e
fratellanza.
Carmelo Arnone
18
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Politica.
"Il futuro del PD siciliano, tra radicalismo e servilismo"; di Enzo
Napoli
Enzo Napoli
Cinquecento, tra
dirigenti locali, parlamentari, sindaci del PD siciliano si accorgono solo
adesso di quanto spregiudicato sia il loro vertice regionale.
Hanno lasciato passare in silenzio, per quieto vivere, la scelta delle
candidature alle politiche, alla presidenza della regione, la lista alle
europee.
Non hanno chiesto alcun conto delle sconfitte a tutte le elezioni. Non hanno
posto alcun problema di fronte alle continue forzature delle regole minime
di convivenza democratica.
Hanno ignorato le poche voci isolate che hanno evidenziato la disastrosa
situazione in cui la Segreteria regionale stava trascinando il PD siciliano.
Solo oggi, con un colpevole ed irrecuperabile ritardo, insorgono contro il
tentativo di modificare le regole a partita in corso, di traccheggiare con
le tessere per determinare l'esito del congresso.
Si appellano, con buona dose d'ingenuità, ad un vertice nazionale che ha
continuato, in questi anni, ad avallare e sostenere una situazione
disastrosa.
Troppo tardi, purtroppo, per sperare in una svolta radicale che possa
davvero cambiare le cose e restituire speranza in un fronte progressista e
concretamente riformista che costruisca in modo credibile l'alternativa al
centrodestra.
Il futuro del PD siciliano, oscillerà, ancora per molto tempo, tra il
radicalismo parolaio ed il peggiore servilismo cortigiano.
Non riuscirà a mettere in campo una classe dirigente autonoma, radicata nel
territorio e capace di tenere la schiena dritta di fronte ai diktat romani
sulle nomine alle prossime elezioni politiche.
È lo scenario peggiore per quanti ancora guardano con speranza a sinistra.
Politica. Decio Terrana (UDC): "Congratulazioni
alla dott.sa Daniela Faraoni, nuovo Assessore regionale alla Sanità"
Decio Terrana
Il coordinatore regionale dell’UDC in Sicilia, on. Decio Terrana,
si congratula con l’ex direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale
di Palermo, dott.ssa Daniela Faraoni, per essere stata scelta come
nuovo Assessore regionale alla Salute dal presidente Renato Schifani.
“Sono molto contento della scelta del Presidente Schifani - dichiara
l’on. Terrana -. La dott.ssa Faraoni ha già avuto modo di dimostrare il
proprio valore come direttore generale dell’ASP di Palermo e sono certo che
saprà farsi valere nel nuovo ruolo assegnatole. L’Assessorato alla Salute è
fondamentale per la nostra Regione su tanti aspetti, a partire dalle liste
di attesa infinite fino ad arrivare all’assistenza domiciliare. Il nuovo
assessore Daniela Faraoni ricoprirà un ruolo di grande responsabilità, che
dovrà essere portato avanti con particolare sensibilità ai più deboli e
bisognosi”.
Comune.
Allerta meteo rossa a Grotte; scuole chiuse e misure di sicurezza
Allerta meteo
A seguito delle previsioni meteo avverse, il Sindaco di Grotte, Alfonso
Provvidenza, ha emanato un'ordinanza
(leggi
l'ordinanza)
che dispone l'allerta rossa sul territorio comunale, con validità
sino alle ore 24.00 di domani, venerdì 17 gennaio 2025.
(Allerta meteo rossa a Grotte)
Le forti precipitazioni attese nelle prossime ore hanno indotto
l'Amministrazione a prendere misure precauzionali per tutelare la sicurezza
dei cittadini.
Tra le principali disposizioni dell'ordinanza, spicca la chiusura di
tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido,
e l'interdizione di numerose aree pubbliche come giardini, impianti
sportivi e cimitero. Inoltre, sono state sospese le manifestazioni
all'aperto e le attività commerciali su strada.
L'Amministrazione comunale invita i cittadini a prestare la massima
attenzione e a seguire scrupolosamente le indicazioni contenute
nell'ordinanza.
Tra le raccomandazioni principali:
- evitare zone a rischio;
- non sostare in zone soggette a esondazioni o allagamenti, né attraversare
guadi o sottopassi;
- proteggere la propria abitazione;
- in caso di necessità di abbandonare l'abitazione, chiudere il gas,
staccare l'elettricità e portare con sé eventuali animali domestici;
- seguire le indicazioni delle autorità;
- prestare attenzione alle comunicazioni della Protezione Civile e dei
media.
Il sindaco Provvidenza ha sottolineato l'importanza di adottare queste
misure precauzionali per prevenire eventuali danni e garantire la sicurezza
dei cittadini. L'amministrazione comunale monitorerà costantemente la
situazione e fornirà aggiornamenti in tempo reale.
Carmelo Arnone
16
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Servizi.
Svolta nella gestione dei rifiuti in Sicilia: via libera ai
termovalorizzatori
Termovalorizzatore
La
Sicilia si prepara a fare un passo in avanti verso una gestione
sostenibile dei rifiuti. Con la firma, questa mattina, della convenzione
tra la Regione Siciliana e Invitalia, è stato dato il via libera alla
costruzione di due nuovi termovalorizzatori a Palermo e Catania.
(Termovalorizzatore)
Il
presidente della Regione Renato Schifani, in qualità di Commissario
straordinario per l'emergenza rifiuti, ha sottolineato l'importanza di
questo accordo: "Si tratta di una svolta epocale per la nostra regione.
Grazie alla collaborazione con Invitalia potremo accelerare i tempi e
garantire la massima trasparenza in ogni fase del progetto".
L'iniziativa, sostenuta da un investimento complessivo di 800 milioni di
euro, mira a trasformare radicalmente il sistema di gestione dei rifiuti
in Sicilia, riducendo al minimo il ricorso alle discariche e valorizzando le
risorse attraverso il recupero energetico.
Il percorso verso la realizzazione dei termovalorizzatori è ben definito.
Invitalia, in qualità di centrale di committenza, si occuperà di tutte le
fasi del progetto, dalla preparazione dei bandi alle gare di appalto. Un
primo passo fondamentale sarà la selezione di studi professionali, a livello
europeo, per la redazione dei progetti di fattibilità tecnico-economica.
Successivamente, si procederà con le gare per la progettazione esecutiva, la
costruzione e la gestione delle opere.
Per garantire la massima trasparenza, l'Autorità nazionale anticorruzione
attiverà la vigilanza collaborativa su tutti i contratti pubblici. Inoltre,
sarà utilizzata la piattaforma digitale "InGate" per monitorare lo stato di
avanzamento del progetto.
I nuovi termovalorizzatori, previsti per essere operativi entro il 2028,
tratteranno i rifiuti urbani non riciclabili provenienti dalle piattaforme
regionali, contribuendo così a ridurre l'impatto ambientale e a creare un
futuro più sostenibile per la Sicilia.
Politica. L'on. Marchetta: "La Regione
acquisti il palazzo del Circolo Unione di Racalmuto"
On. Marchetta
L’on.
Rosellina Marchetta, nella qualità di deputato segretario dell’Assemblea
Regionale Siciliana, ha inviato una nota al presidente della Regione on.
Renato Schifani, con la quale ha richiesto la possibilità di acquisire,
da parte della Regione, il palazzo storico sede del “Circolo Unione”,
situato nel Comune di Racalmuto.
Il “Circolo Unione” di Racalmuto è stato fondato il 18 giugno 1836 con il
nome “Sala di conversazione”. Ubicato in precedenza nei locali di proprietà
della confraternita “Venerabile Cappella di San Michele Arcangelo”, presso
il Collegio di Maria, a partire dal 1920 è situato nei locali di proprietà
del Banco di Sicilia, oggi UniCredit, nel centrale Corso Garibaldi.
“Il palazzo - scrive l’on. Rosellina Marchetta - rappresenta un
pezzo di storia del paese di Racalmuto, su cui sono state scritte
dall’illustre concittadino e socio del Circolo Leonardo Sciascia pagine
divenute simbolo di impegno letterario e risonanza internazionale. Il
Circolo è visitato costantemente da illustri visitatori e da turisti
appassionati che fanno tappa nei luoghi di Sciascia”.
Nella nota l’on. Marchetta precisa che l’attività è stata così importante
che il Governo Regionale della Sicilia ha riconosciuto il “Circolo Unione”
di Racalmuto, nella sua attuale sede, come bene culturale della Regione,
sancito con Decreto n. 05 del 17/9/2014, inserendolo nell’elenco della carta
regionale dei “Luoghi dell’Identità e della Memoria dei siti intrinsecamente
legati alla vita e alla produzione letteraria di Leonardo Sciascia”.
Oggi l’eventuale vendita da parte dell’Unicredit dell’appartamento
frequentato priverebbe il Circolo dell’identità del luogo originale,
familiare allo scrittore e così magistralmente descritto nel romanzo “Le
parrocchie di Regalpetra”, dove il Circolo viene chiamato dallo scrittore
“Circolo della Concordia”.
“Ho richiesto - ha dichiarato l’on. Marchetta - in modo ufficiale
l’acquisizione del palazzo storico da parte della Regione Siciliana, al fine
di avviare un processo di ulteriore valorizzazione che lo renda fruibile
alla collettività e agli utenti del settore turistico e culturale”.
Chiesa.
Visita pastorale dell'Arcivescovo Damiano a Grotte; mercoledì 22 gennaio
Mons. Damiano
Visita a Grotte
Visita alla forania
Mercoledì 22 gennaio la comunità di Grotte vivrà un momento di
grande spiritualità con la visita pastorale dell'Arcivescovo di
Agrigento, S.E. Mons. Alessandro Damiano. Una giornata intensa che vedrà
il Presule incontrare istituzioni, scuole, catechisti, volontari e tutte le
realtà ecclesiali del territorio (vedi il
programma).
(S.E. Mons. Alessandro Damiano)
La mattinata si aprirà con un incontro istituzionale, alle ore 09.30, presso
il Palazzo municipale, dove l'Arcivescovo dialogherà con le autorità locali:
il Sindaco, il Comandante della Stazione Carabinieri, il Presidente del
Consiglio comunale, gli Assessori e i Consiglieri comunali. A
seguire, dalle ore 10.30, Sua Eccellenza visiterà i plessi scolastici per un
momento di confronto con i giovani studenti.
(Programma della visita pastorale a Grotte)
Nel pomeriggio, il cuore della visita sarà dedicato alla Chiesa locale.
Dalle 16.30 alle 18.30, catechisti, liturgisti, animatori musicali,
volontari della Caritas, ministri straordinari e accoliti avranno
l'opportunità di confrontarsi direttamente con l'Arcivescovo, condividendo
esperienze e progetti.
La giornata proseguirà alle 18.30 con una solenne concelebrazione
eucaristica in Chiesa Madre, un momento di profonda spiritualità e unità per
tutta la comunità. A seguire, l'Arcivescovo incontrerà i rappresentanti dei
gruppi di preghiera, associazioni religiose e movimenti ecclesiali.
In conclusione, alle 20.30, Mons. Alessandro Damiano avrà un incontro
riservato con i componenti del Consiglio
pastorale e del Consiglio per gli affari economici.
(Programma della visita pastorale alla forania di Canicatti)
La visita pastorale a Grotte si inserisce in un percorso più ampio che
coinvolge l'intera forania di Canicatti (vedi il
programma). La cerimonia di apertura si terrà il 19 gennaio, a
Canicatti, nella chiesa Santa Chiara, mentre la conclusione è prevista per
il 30 gennaio, sempre a Canicatti, presso il santuario Madonna della Rocca.
La visita pastorale si propone come un'occasione per rafforzare i legami tra
Chiesa e comunità. L'Arcivescovo Damiano, con la sua presenza, vuole essere
vicino ai fedeli, ascoltare le loro esigenze e offrire un incoraggiamento al
cammino di fede.
Carmelo Arnone
15
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Racalmuto. Ricordo di Rocco Chinnici nel
centenario della nascita; lunedì 20 gennaio
Locandina
Racalmuto ricorda Rocco Chinnici nel centenario della nascita; un programma
per celebrare il magistrato simbolo della lotta alla mafia. Si svolgerà
lunedì 20 gennaio 2025, a partire dalle ore 09.30, presso la
Fondazione Leonardo Sciascia, un omaggio a Rocco Chinnici nel
centenario della sua nascita. L’iniziativa, promossa dal Movimento
Cristiano Lavoratori di Agrigento, riunirà intellettuali, magistrati,
studenti e cittadini per ricordare la figura del giudice che ha
rivoluzionato la lotta alla mafia.
(Locandina)
"La buona cultura, la formazione e la solidarietà contro tutte le forme
di violenza" sarà il tema conduttore della giornata, che vedrà la
partecipazione di numerosi ospiti. Tra questi, Calogero Bongiorno
(sindaco di Racalmuto e Presidente della Fondazione Leonardo Sciascia),
Marilena Giglia (dell'UCIIM nazionale), Salvatore Caccamo
(prefetto di Agrigento) e Gaetano Galvagno (presidente dell'Assemblea
Regionale Siciliana). Alfonso Luzzi, presidente nazionale del MCL, terrà un intervento nel
quale sottolineerà l'importanza dell'impegno civile e della lotta alle
mafie.
Faranno seguito gli interventi di Salvatore Ferlita (ordinario di
Letteratura Italiana Contemporanea all'Università Kore di Enna), Giovanni
Tesè (avvocato e scrittore) e Salvatore Filippo Vitello (avvocato
generale della Corte d'Appello di Roma).
Un momento molto atteso è la presentazione del francobollo effige Rocco
Chinnici, a cura di Biagio Di Maria, responsabile filatelia Sicilia
Poste Italiane.
Il procuratore della Repubblica di Agrigento, Giovanni Di Leo,
incontrerà gli studenti, mentre Caterina e Giovanni Chinnici
dialogheranno con le scuole, condividendo ricordi e riflessioni sul padre.
Le scuole superiori avranno un ruolo di primo piano nell'iniziativa,
presentando i lavori realizzati dagli allievi dell'Istituto Istruzione
Secondaria "Ugo Foscolo" di Canicatti e dell'Istituto Istruzione
Secondaria "Galileo Galilei" di Canicatti. L'Associazione Culturale "Calapanama"
donerà un quadro raffigurante Rocco Chinnici. Enzo Sardo, presidente provinciale del MCL di Agrigento e
coordinatore della manifestazione, sottolineerà l'importanza di mantenere
viva la memoria di Rocco Chinnici e di trasmettere ai giovani i valori della
giustizia e della legalità.
La giornata si concluderà con un dibattito aperto al pubblico, durante il
quale si discuterà del lascito di Rocco Chinnici e delle sfide che la
società civile deve affrontare oggi.
L'incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube della
Fondazione Sciascia e del Movimento Cristiano Lavoratori.
Carmelo Arnone
14
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Comune.
Seduta straordinaria e aperta del Consiglio comunale; lunedì 20 gennaio
alle 17.30
Aula consiliare
L'adunanza del prossimo
Consiglio comunale di Grotte, convocato in
seduta straordinaria e aperta
presso la sala consiliare del Comune di Grotte,
su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata
per
lunedì 20 gennaio, alle ore
17.30.
1)
Discussione in merito alla realizzazione di un parco eolico
denominato Racalmuto Grotte;
2) Discussione in merito all'installazione di una nuova antenna per la
telefonia mobile ubicata in Via Padre Vinti nel territorio comunale di
Grotte.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e,
qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Come dal
cassetto di un mobile antico riemergono foto ingiallite dal tempo, così
dalla memoria infantile della prima metà del secolo scorso si affacciano
timidi ricordi di un passato ormai lontano. Era quella una civiltà contadina
basata su un'economia di sussistenza; tanta fame, tanta povertà, tanta
necessità di trovare lavoro per sopravvivere nonostante tutto. Una vita
fatta di piccole cose essenziali: crescere, nutrirsi, amare, allevare i
figli. Una società caratterizzata da ruoli precisi, talora predeterminati,
ai quali era quasi impossibile sottrarsi. Farne memoria è l'unico modo per
non perdere quelle radici, dare cenno di gratitudine ai nostri avi,
proiettarci verso un futuro più prospero.
Carmelo Arnone
("Mietitori
siciliani ringraziano il sacramento" di Antonino Mancuso Fuoco)
Premessa
Racconti agresti
Da oggi, con cadenza settimanale, vorrei proporre a voi una serie di
racconti brevi. Attraverso questi racconti evocherò una realtà lontana da
noi ma che fa parte delle nostre radici. Le radici contadine quelle di un
mondo in cui il contatto con la terra era fondamentale. L’uomo viveva della
natura e con la natura. Tutti i ritmi del quotidiano erano scanditi da:
stagioni, semine, raccolti, sole, piogge, vento, bonaccia e così di seguito.
Si viveva con poco, quasi al limite della sussistenza, ma bastava anche poco
per essere felici. Ci si accontentava dell’essenziale. Ora che viviamo ai
tempi dei social e ci sembra di avere tutto siamo più poveri di prima. Una
solitudine digitale ci aliena e ci fa sentire isolati in un mondo
interconnesso. Quello che manca ora sono le relazioni, i valori umani i
sentimenti. I fatti narrati sono puramente inventati anche se si richiamano
ad avvenimenti realmente accaduti.
Salvatore Ciccotto
"L'opira"
di Salvatore Ciccotto
Uno
strano via vai, con grida e risate rumorose, animava tutta la piazza del
paese.
Erano gli ultimi giorni di giugno, i giorni della mietitura, e il fermento
era dovuto alla necessità che ognuno aveva, chi di cercare operai per andare
a mietere, chi invece aveva bisogno di lavorare e chiedeva con forza di
essere assunto, anche solo per un giorno.
Erano li iurnatara che come ogni sera popolavano quella piazza, ma
quella sera non era come tutte le altre; c’era un vocio e un’animazione che
a tratti sfiorava il tono acceso di liti.
Guardando da lontano si aveva la percezione come di tante vespe alla ricerca
di un pezzo di carne dove posarsi e attingere avidamente.
Ma cos’era tutto quel movimento e quelle voci che ancora a quell’ora non
accennavano a finire?
Si formavano l’opere e tutti cercavano di entrarci, di farsi
assumere.
Anche Giuseppe, passando da un gruppo all’altro chiedeva insistentemente di
poter lavorare, ne aveva tanto bisogno. L’opere erano delle vere e proprie squadre di mietitori, solitamente
dieci, più uno, u ligaturi che aveva il compito di raccogliere e
legare li iemmiti, piccoli mazzi di spighe che venivano tagliate dai
mietitori.
Non era facile entrare a far parte di un’opira perché i gruppi di
anno in anno si ripetevano ed esisteva fra loro affiatamento e sinergia.
“E allora domani posso venire con voi?” gridò animatamente Giuseppe.
“Sì” gli rispose un tizio con voce squillante, poi aggiunse “Ci vediamo
allora, domani mattina alle quattro e mezza all’acqua nova”.
Aveva trovato lavoro, ora a piccoli passi e rincuorato, imboccava una di
quelle stradine che portava dove abitava lui, un po' lontano dalla piazza,
in uno di quei quartieri nella parte alta del paese.
Giuseppe era un giovane di altezza media, robusto con grandi occhi neri e un
viso rotondo.
Si era sposato da quasi due anni e abitava in una casa, non di sua
proprietà, dove c’era solo una stanza in cui dormivano, cucinavano e
facevano tutto quello che c’era fare.
All’inizio quella casa andava bene, ma poi, con l’arrivo del primo figlio si
cominciava a stare un po' stretti e sarebbe stato ancora peggio, fra qualche
mese.
La moglie Maria, una ragazza un po' bassina, con gli occhi castani e
capelli ricci che le riempivano tutto il viso, lo supplicava ogni giorno:
“Giusè non possiamo stare ancora in questa casa stretta, dobbiamo cambiare.
Ora che arriva l’altro bambino come faremo?”.
Cambiare voleva dire prenderne una più spaziosa e pagare una cifra maggiore
e lui in quel momento non poteva farlo.
Lui che aveva sempre lavorato e non si era mai tirato indietro, ma lavorava
a giornata e il poco che guadagnava, bastava solo per andare avanti.
Nel buio della sera a grandi passi, Giuseppe con questi pensieri raggiunse
velocemente casa dove la moglie l’attendeva con ansia.
“Sai, mi hanno preso, domani comincio a lavorare all’opira di don
Antò”.
Iniziative.
Passeggiata agroecologica: un tuffo nella natura e nella cultura, a
Grotte
Partecipanti
Degustazione
Locandina
Sabato scorso,11 gennaio 2025, tra le dolci colline di Grotte, si è conclusa
la passeggiata agroecologica dedicata alle maestose querce
monumentali di Contrada Racalmare.
(Partecipanti)
L'iniziativa, inserita nel programma della manifestazione "Grotte nel segno
del Premio Racalmare Leonardo Sciascia", ha offerto ai partecipanti
un'esperienza unica, tra natura, cultura e gusto.
Guidati dal magistrato dott. Walter Carlisi e dal Ten. Col.
Vincenzo Castronovo (comandante del Centro anticrimine natura dei
Carabinieri di Agrigento), gli escursionisti hanno ammirato da vicino le
imponenti roverelle, veri e propri "giganti verdi" del territorio. Le
spiegazioni degli esperti hanno svelato i segreti di questa specie di
quercia così diffusa in Italia, ma sempre capace di suscitare meraviglia.
(Degustazione)
Un tocco di storia e letteratura è stato dato dall'intervento del prof.
Pietro Agnello, che ha illustrato la nascita del Premio Racalmare,
dedicato al luogo che collega dolcemente Grotte ad Agrigento e che tanto ha
ispirato lo scrittore Leonardo Sciascia.
La giornata si è conclusa presso il "Centro ippico Herbessus a Cavallo"
con una degustazione di prodotti tipici locali e del vino Nero d'Avola; un
omaggio ai sapori autentici della terra grottese.
Chiesa.
Inizia il cammino verso l'altare: incontri interparrocchiali per i
fidanzati
Locandina
Le
campane a festa risuoneranno ancora per celebrare nuove unioni. Per
accompagnare i futuri sposi in questo percorso di fede e amore, la comunità
ecclesiale di Grotte ha organizzato un ciclo di incontri di preparazione al
sacramento del matrimonio.
(Locandina)
Con il
motto "Io accolgo te", il primo appuntamento è in programma per domenica
26 gennaio dopo la santa Messa delle ore 18.00, presso la
parrocchia della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo di Grotte.
Questa iniziativa, di carattere interparrocchiale, vuole offrire a tutte le
coppie che si apprestano a convolare a nozze un'opportunità unica per
approfondire il significato del matrimonio come sacramento e per prepararsi
a vivere un amore stabile e duraturo.
"Il matrimonio è un dono prezioso che va custodito e nutrito -
afferma il parroco don Sergio Sanfilippo -. Attraverso questi
incontri, desideriamo aiutare le coppie a scoprire la bellezza del progetto
di Dio sull'amore e sulla famiglia. La famiglia, infatti, è la prima Chiesa,
il luogo dove si impara ad amare e a vivere la fede".
Gli incontri, guidati da esperti e coppie che hanno già percorso questo
cammino, offriranno un'occasione per riflettere su temi fondamentali come la
comunicazione, la risoluzione dei conflitti, la sessualità, la spiritualità
e la crescita personale. L'obiettivo è quello di fornire alle future coppie
gli strumenti necessari per costruire un matrimonio solido e duraturo,
fondato sui valori cristiani.
Tutti i futuri sposi sono invitati a partecipare a questo percorso di
preparazione. Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi al
proprio parroco.
Carmelo Arnone
10
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Iniziative.
Passeggiata agroecologica tra le querce monumentali; domani a Grotte
Locandina
Per
domani, sabato 11 gennaio 2025, il Comune di Grotte invita
tutti gli appassionati di natura e cultura a partecipare ad una passeggiata
agroecologica davvero speciale.
(Locandina)
L'appuntamento, organizzato in collaborazione con il "GAS Agroekologico
FreskeFraske" e la Pro Loco "Herbessus", si svolgerà alla
scoperta delle maestose querce monumentali che caratterizzano il territorio.
Con partenza alle ore 10.30 dal "Centro ippico Herbessus a Cavallo",
la passeggiata si preannuncia come un'occasione unica per entrare in
contatto diretto con la natura, ammirando la bellezza delle querce secolari
e respirando l'aria pura della campagna.
Al termine della passeggiata, alle ore 12.30, i partecipanti saranno accolti
per una degustazione all'insegna della tradizione. In programma una "tavulata
sciasciana" con Nero d'Avola e companatico a base di erbe selvatiche
maritate, un richiamo alla cultura enogastronomica locale.
L'incontro sarà arricchito dalla presenza del tenente colonnello dei
Carabinieri di Agrigento Vincenzo Castronovo e del magistrato
Walter Carlisi, che interverranno per condividere riflessioni e
approfondimenti sul legame tra uomo e natura.
Attualità.
Senz'acqua da mesi il quartiere "Confine" di Racalmuto; esposto dei
cittadini alle Autorità
Senz'acqua
Il paese
di Racalmuto è assetato a causa dei lunghissimi turni di distribuzione
dell'acqua, ma alcune zone lo sono ancor di più a causa di perdite nella
condotta che hanno determinato l'interruzione sine die della
fornitura idrica. Da mesi i residenti del quartiere Confine e delle zone limitrofe di
Racalmuto sono alle prese con un problema grave e persistente: la mancanza
di acqua corrente.
(Mancata erogazione della fornitura idrica)
Di
fronte a una situazione ormai insostenibile, un gruppo di cittadini ha
deciso di agire, presentando il 3 gennaio scorso un esposto alle autorità
competenti, tra cui la Prefettura, la Procura della Repubblica,
la Procura presso la Corte dei conti, il Sindaco di Racalmuto
e l'ASP1 di Agrigento.
Tra gli indirizzi cui si sono rivolti i 46 firmatari dell'esposto,
esasperati dall'inerzia dell'ente gestore, anche la redazione della
trasmissione televisiva Mediaset "Fuori dal coro".
Secondo quanto riportato nell'esposto, l'Azienda Speciale Consortile dei
comuni agrigentini - AICA - responsabile della gestione del servizio idrico
integrato, non sarebbe riuscita a risolvere il problema nonostante le
numerose segnalazioni da parte degli utenti.
Le cause della carenza idrica sarebbero da attribuire a delle falle nelle
condutture, ancora non localizzate a causa della mancata esecuzione di
adeguate verifiche.
I cittadini denunciano inoltre l'impossibilità di contattare gli uffici
dell'AICA per richiedere l'invio di autobotti, con il numero del
centralino sempre occupato e le promesse di intervento spesso
disattese.
Nell'esposto, i cittadini chiedono alle autorità di:
- valutare la responsabilità dei vertici dell'AICA per omissione di atti
d'ufficio e interruzione di un pubblico servizio;
- verificare la capacità economica e organizzativa dell'Azienda per
garantire un servizio efficiente;
- accertare la corretta gestione delle risorse pubbliche e l'applicazione
dei criteri di distribuzione dell'acqua;
- verificare la provenienza delle risorse destinate al trasporto dell'acqua.
I cittadini hanno inoltre intenzione di costituirsi in comitato per
organizzare ulteriori iniziative, come la creazione di una piattaforma
informatica per raccogliere segnalazioni, la promozione di una class
action e l'organizzazione di manifestazioni di protesta.
La grave carenza idrica a Racalmuto è un problema che richiede un
intervento immediato da parte delle istituzioni e dell'AICA. I cittadini
hanno il diritto di accedere a un servizio essenziale come l'acqua potabile
e non possono essere costretti a vivere in queste condizioni.
Di seguito pubblichiamo integralmente il testo dell'esposto.
*****
Al
Prefetto di Agrigento
Al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento
Alla Procura presso la Corte dei conti - Palermo
Al Sindaco di Racalmuto
All'ASP di Agrigento - Dipartimento di Prevenzione
Alla redazione della trasmissione “Fuori dal coro” di Mediaset
Oggetto: Denuncia gravi omissioni nella gestione della rete idrica nel
Comune di Racalmuto.
I sottoscritti cittadini, residenti nel Comune di Racalmuto,
nella zona Confine e nelle zone limitrofe, segnalano e denunciano gravi
condotte omissive poste in essere dall'Azienda Speciale Consortile dei
comuni agrigentini - AICA - creata per la gestione del servizio idrico
integrato.
In particolare, da diversi mesi le abitazioni ricadenti nelle
zone citate non ricevono alcuna erogazione idrica o, in alcuni casi, la
ricevono con un flusso assolutamente insufficiente ad assicurare il
riempimento delle vasche e, quindi, il soddisfacimento del bisogno idrico
per tutto l'intervallo tra successive erogazioni.
Dopo innumerevoli segnalazioni all'AICA, si è appreso che la
causa del grave disservizio sarebbe da imputare a non meglio precisate falle
delle condutture idriche, per localizzare le quali ad oggi non è stata
portata a compimento alcuna procedura di verifica.
Si segnala, altresì, che è pressoché impossibile contattare gli
uffici dell'AICA per richiedere l'invio di un'autobotte che assicuri il
trasporto dell'acqua al domicilio, poiché il numero del centralino risulta
sistematicamente occupato, mentre, nei rari casi in cui si riesce ad
ottenere la promessa dell'adempimento, questa, a parte qualche caso
eccezionale, viene sovente disattesa.
Attesa la gravità della situazione che si è venuta creare, nella
consapevole inerzia dell'Azienda, si chiede alle S.V. Ill.me, secondo le
rispettive competenze:
1) di volere valutare, previo accertamento delle misure
adottate dall'A.I.C.A. rispetto alla questione sollevata, l'eventuale
responsabilità dei suoi vertici per omissione di atti d'ufficio (art.
328 c.p.), avendo i predetti omesso di adottare gli atti necessari per la
risoluzione del grave problema, atti che avrebbero dovuto essere compiuti
“senza ritardo” per ragioni di “igiene e sanità”;
2) di volere valutare, previo accertamento delle misure
adottate dall'A.I.C.A. rispetto alla questione sollevata, l'eventuale
responsabilità dei suoi vertici per interruzione di un pubblico servizio
(art. 331 c.p.), non essendo da mesi garantita l'erogazione dell'acqua non
già nei confronti di singoli utenti, ma di interi quartieri del Comune di
Racalmuto (in tal senso, risultando inconferente la giurisprudenza di
legittimità – es. Cass., Sez. 6, sent. n. 37083/2007 - che esclude la
configurazione della fattispecie nei casi di interruzione del servizio
pubblico o del servizio di pubblica necessità rispetto a singole utenze
[fattispecie in tema di interruzione di un'utenza telefonica, comprese le
chiamate verso i numeri di emergenza, a seguito di controversia sorta a
seguito di mancato pagamento di una fattura]);
3) di volere valutare se l'Azienda:
a) possiede la capacità
economica sufficiente, l'assetto organizzativo adeguato (numero di operatori
addetti al centralino; numero di autobotti disponibili per sopperire alla
grave carenza idrica di ampie zone del comune di Racalmuto) e le competenze
tecniche specifiche per potere assicurare la corretta ed efficiente gestione
del servizio affidatole;
b) fa un utilizzo
corretto delle risorse pubbliche;
c) applica correttamente
i criteri oggettivi di distribuzione dell'acqua pubblica tra i diversi
comuni, onde evitare che l'iper-approvvigionamento dell'uno, in
violazione del protocollo di distribuzione adottato, possa ripercuotersi
negativamente sui comuni limitrofi;
d) fattura correttamente
i costi della consegna dell'acqua al domicilio mediante autobotte, senza
surrettizio ribaltamento sull'utente delle spese di trasporto;
4) di volere accertare la sussistenza e provenienza
delle risorse destinate alla copertura dei costi di trasporto dell'acqua al
domicilio.
Si anticipa che è intenzione dei sottoscritti cittadini riunirsi
in comitato al fine di valutare l'assunzione di ulteriori iniziative, quali,
a titolo meramente esemplificativo:
- creare una piattaforma informatica nella quale raccogliere analoghe
segnalazioni da parte dei cittadini residenti in altre zone del comune di
Racalmuto o in altri comuni consorziati;
- promuovere una class action nei confronti dell'Azienda;
- adire il giudice civile ai sensi dell'art. 700 c.p.c. per chiedere un
provvedimento di urgenza che ordini all'Azienda di adempiere alle
obbligazioni contrattualmente assunte;
- organizzare manifestazioni di protesta innanzi alla sede dell'AICA o
innanzi alla Prefettura.
Racalmuto, 3 gennaio 2024
(Seguono le firme di 46 cittadini).
Carmelo Arnone
7
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Comune.
55.000 euro per Grotte: il presidente Angelo Carlisi ringrazia gli
onorevoli Pace e Caronia
Angelo Carlisi
Carmelo Pace
Marianna Caronia
Aula e auto
Finanziaria regionale: 55.000 euro a Grotte per l’ammodernamento e l’informatizzazione
dell’Aula Consiliare del Comune e l’acquisto di un automezzo per la
Polizia municipale. Ringraziamento del presidente del Consiglio comunale
Angelo Carlisi agli onorevoli Carmelo Pace e Marianna
Caronia.
Emendamenti al DDL 832 art. 4, comma 2, lettera e (30 migliaia di euro al
comune di Grotte per l’ammodernamento e l’informatizzazione dell’aula
consiliare)
e lettera s (25 migliaia di euro al comune di Grotte finalizzato
all’acquisto di un’autovettura per il servizio di Polizia Municipale del
Comune di Grotte per garantire l’espletamento dei compiti d’istituto e dei
servizi istituzionali con riferimento alla tutela dell’ordine e della
sicurezza pubblica).
Con la presentazione di due emendamenti alla Legge di Bilancio Regionale per
l’anno 2025, da parte dell’on. Pace e dell’on. Caronia, sono stati approvati
dall'Assemblea Regionale Siciliana due stanziamenti per un totale di 55.000
euro da destinare al Comune di Grotte per finanziare l’ammodernamento e
l’informatizzazione dell’Aula Consiliare e l’acquisto di un automezzo per la
Polizia Municipale.
In merito il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Carlisi dichiara: "Voglio
innanzitutto esprimere il mio più sentito ringraziamento all’onorevole
Carmelo Pace, per aver accolto la mia richiesta finalizzata a rendere
possibile l’ammodernamento e l’informatizzazione dell’Aula Consiliare
del nostro Comune, che adesso diventa idea concreta grazie all’intervento di
spesa di 30.000 euro approvato dal Parlamento Regionale mediante
apposito emendamento presentato dall’onorevole Carmelo Pace alla Legge di
Bilancio Regionale per l’anno 2025. Sin dal mio insediamento come Presidente
del Consiglio comunale, ho sempre cercato di promuovere il concetto di
partecipazione attiva, che si sostanzia attraverso un maggior coinvolgimento
della comunità ai processi decisionali di competenza comunale: sotto questo
aspetto l’informatizzazione dell’Aula Consiliare rappresenta una nuova
modalità di relazione e interazione, tra il Comune e i cittadini, garantendo
a tutti la conoscenza delle attività poste in essere dalle istituzioni
municipali. Grazie infatti al suddetto stanziamento di 30.000 euro, la
nostra aula consiliare sarà dotata di nuove tecnologie, tra cui microfoni,
proiettore, impianto audio-video, archivio digitale ed
un sistema di collegamento telematico per le dirette streaming
rendendo così le sedute consiliari più efficienti, trasparenti e al passo
con i tempi. La realizzazione di questo investimento assume ancora più
significato in quanto la nostra aula consiliare è anche il luogo in cui
spesso si svolgono eventi e manifestazioni culturali, formativi e di
rappresentanza che risulteranno meglio agevolate dall’intervento informatico
che andrà ad essere realizzato. Colgo altresì l’occasione - prosegue il
presidente Carlisi -, per informare la cittadinanza che nell’ambito della
stessa Legge di Bilancio Regionale per l’anno 2025, ha trovato accoglimento
un altro intervento di spesa a favore del nostro Comune: mi riferisco al
finanziamento di 25.000 euro per l’acquisto di un automezzo per la
Polizia municipale che andrà a sostituire quello attuale, ormai usurato
e quindi poco efficiente. Per il raggiungimento di questo obiettivo
desidero ringraziare l’onorevole Marianna Caronia, che nel corso di
diverse occasioni di confronto si è fatta carico della mia richiesta
finalizzata a dotare di un nuovo automezzo il nostro servizio di Polizia
municipale presentando a riguardo uno specifico emendamento di spesa, il cui
stanziamento di 25.000 euro permetterà al nostro Comune di acquistare un
nuovo automezzo per consentire l’espletamento delle ordinarie attività di
competenza della Polizia municipale quali la gestione della viabilità, il
controllo del territorio, compresi gli eventuali interventi di protezione
civile in cui la Polizia municipale è chiamata ad intervenire. Concludo
esprimendo la mia soddisfazione per l’ottenimento di questi due
finanziamenti che andranno a beneficio della nostra comunità".
Calcio.
Un Natale di sport e inclusione a Grotte, con l'ASD "Pan Sagittarius"
Premiazione
Premiazione
Premiazione
La magia
del Natale si è intrecciata con la passione per il calcio a 5, regalando ai
giovani atleti dell'Asd "Pan Sagittarius" un'esperienza
indimenticabile. Per cinque giorni, dal 16 al 20 dicembre, il campo
polifunzionale coperto "Francesca Morvillo" di Grotte si è animato con un
torneo interamente dedicato ai bambini dai 5 ai 12 anni, organizzato in
collaborazione con il CSEN.
(Premiazione)
Circa
150 giovani calciatori e calciatrici hanno dato vita a sfide emozionanti,
dimostrando talento, sportività e un grande amore per il gioco.
Particolarmente toccante è stata l'iniziativa del lunedì, quando le bambine
della categoria 2017-18, allenate dal mister Giuseppe La Mendola,
hanno sfidato i coetanei in un match misto, fortemente voluto dai mister per
promuovere la parità di genere. Una scelta che ha incontrato il plauso del
sindaco Alfonso Provvidenza, il quale ha premiato tutti i
partecipanti, sottolineando l'importanza di un'educazione sportiva che
valorizzi ogni talento.
Nei giorni successivi, le altre categorie si sono sfidate in tornei
avvincenti, culminati con la vittoria del "Pan Sagittarius" contro la scuola
calcio di Aragona del mister Peppe Caltagirone.
(Premiazione)
Un
successo che ha riempito d'orgoglio i giovani atleti e le loro famiglie,
presenti numerose sugli spalti.
Al termine della manifestazione, l'Asd Pan Sagittarius ha voluto ringraziare
l'Amministrazione comunale per il prezioso supporto, sottolineando
l'importanza di investire nello sport giovanile.
(Premiazione)
Il
sindaco Provvidenza, l'assessore allo Sport Annamaria Todaro, il
presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi e la consigliera
comunale Giada Vizzini hanno premiato tutti i partecipanti,
esprimendo apprezzamento per l'impegno organizzativo della società sportiva.
Un ringraziamento speciale è andato anche agli sponsor Vitello Group,
Farmacia Ciraolo e University Point, che hanno contribuito al successo
dell'iniziativa.
Con questo torneo di Natale, l'Asd Pan Sagittarius ha dimostrato ancora una
volta la sua capacità di unire sport, inclusione e divertimento, offrendo ai
giovani atleti un'opportunità unica di crescita e socializzazione.
Carmelo Arnone
6
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Ricorrenze.
"Epifania del Signore: luce alle nostre vite"; del
dott. Salvatore Filippo Vitello
Dott. Salvatore Filippo Vitello
Magi
Nel
Natale, come descritto nel Nuovo Testamento (Luca 1,5-25) è molto suggestivo
l'annuncio fatta dall'Angelo a Zaccaria, riguardo la nascita Giovanni
Battista. Zaccaria è incredulo perché la moglie era avanti negli anni ed era
sterile.
La sterilità richiama l’esperienza del deserto, che i biblici
israeliti vissero per quarant’anni, e il deserto richiama l’immagine di ciò
che c’era prima della Creazione, secondo Genesi 1,2: "La terra era
informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio
aleggiava sulle acque. Dio disse: 'Sia la luce!'. E la luce fu".
(Magi)
Il
deserto richiama il vuoto. Lo sperimenta chi si trova come incastrato in
un ruolo sociale senza più credervi.
Ciò che può accadere alla gente che riveste un ruolo di responsabilità,
quale esso sia, purché lo viva con autenticità di sentimenti e non per la
cupidigia del potere. Il vuoto può riguardare anche l'uomo di fede.
Nella letteratura la situazione di vuoto richiama il personaggio di un
romanzo dello scrittore francese George Bernanos, L’impostore: un prete che
continua a esercitare il suo ministero senza più credere in Dio.
Il romanzo "L’impostore" (1927) di Georges Bernanos è una profonda
riflessione sulla fede, la colpa e l’autenticità della vita spirituale. La
trama segue le vicende di Chanteau, un prete che, pur vivendo una vita
apparentemente devota, si sente sempre più intrappolato nella sua mancanza
di autentica fede e nella falsità del suo ruolo sacerdotale.
Padre Chanteau è un sacerdote che, dopo aver vissuto in Africa per molti
anni, torna in Francia, ospite di un vecchio amico, il curato di un piccolo
villaggio. Tuttavia, sin dall’inizio emerge il suo conflitto interiore:
Chanteau ha perso la fede, ma continua a vivere come sacerdote per inerzia e
per paura di affrontare la verità su se stesso.
La sua crisi di coscienza si acuisce quando si rende conto dell’effetto che
il suo ruolo e le sue azioni hanno sugli altri. Incapace di trovare una via
d’uscita onesta e consumato dalla consapevolezza della propria ipocrisia,
Chanteau si confronta con la propria debolezza e con la tensione tra la
necessità di essere autentico e il desiderio di non deludere gli altri.
I temi principali che la lettura di quel romanzo ci offre sono:
- la crisi della fede: Bernanos esplora le difficoltà del mantenere una
fede viva e autentica, soprattutto per chi dovrebbe esserne guida;
- l’autenticità personale: il romanzo mette in luce il pericolo di vivere
una vita fondata sull’inganno, anche con buone intenzioni;
- il peso della vocazione: viene analizzato il fardello che comporta la vita
sacerdotale, in particolare quando manca una vera convinzione.
Bernanos indaga con profondità i conflitti interiori del protagonista,
trasformando la sua storia in un’esplorazione universale sulla lotta tra
verità e menzogna nella vita umana.
Nell’Occidente contemporaneo si può sperimentare quel tipo di vuoto, in
particolare se si viene incastrati nella mentalità consumistica, che
nel Natale assume oggi una dimensione prevalente. Le tradizioni basate sulle cose semplici ed essenziali, che molti di
noi, appartenenti ad una generazione avanzata, nelle piccole comunità a
vocazione agricola, hanno vissuto da bambini e da giovani, sono cadute
nell'oblio, pur rimanendo impresse nella memoria di ciascuno di noi.
Molti di coloro che ci ricordano quei momenti oggi non ci sono più.
In ognuno di noi pesa l'assenza di genitori, di fratelli, di parenti con cui
ci si ritrovava nelle grandi tavolate, dove il piatto principale era il
brodo di cappone, allevato in casa.
L’assenza però è diversa dal vuoto. La sperimenta anche la persona di fede,
verso Dio. Dio può essere sentito come assente. Ed oggi, in presenza
di tragedie di disperazione e di morte, questo sentimento pesa anche nella
festa natalizia.
Alcuni di noi hanno trascorso il Santo Natale nella casa di famiglia,
mangiando allo stesso tavolo dove quand’eravamo più giovani pranzavamo con i
genitori o con i parenti che non ci sono più. Ci sono però i loro posti
abituali: non sono vuoti, i genitori sono solo assenti, ma sempre presenti
per i loro figli lì convenuti. L’annuncio di fede riempie il vuoto dell’animo umano.
Bertold Brecht in una poesia scrisse una frase molto eloquente che spiega
il senso della fede in un mondo che porta spesso a non credere:
“Sto seduto sul bordo della strada
mentre l’autista sostituisce una ruota.
Non so da dove vengo né dove vado.
Perché allora sono tanto impaziente
di riprendere il viaggio?”.
Davvero, da persone cristiane, si sa dove si viene e dove si va,
al di là dei miti religiosi?
Vivo tra i cristiani da una vita e sono parte viva della mia Chiesa, nella
quale sono nato cercando poi di divenire cristiano, su questa via
affratellato anche con i cristiani delle altre Chiese.
Sulle questioni di dove si viene e dove si va non mi pare di trovarmi in una
condizione diversa dalle persone che non sono mai state o non sono più
religiose. Una certa angoscia rimane.
Nel mio essere cristiano cerco di non suscitare mai aspettative che non
possono essere esaudite.
Posso dire però che la mia fede cristiana mi è stata utile per capire chi
voglio essere ora, oggi, finché sarò.
Dio è luce, è scritto in diverse parti della Bibbia.
Che queste festività possano portare luce alle nostre vite.
Volontariato.
Avis di Grotte:
scambio di auguri di fine anno
Guarda il video
Presso
la sede sociale di Via Francesco Ingrao 92/94, a Grotte (AG), sabato 4
gennaio 2025, si è tenuto un incontro conviviale di fine anno tra il
Direttivo della locale sezione dell'Associazione Volontari Italiani del
Sangue e tutti i soci donatori(guarda il video).
Solidarietà.
Avis di Grotte con Telethon: un cuore grande per la ricerca
Versamento
Un gesto
di generosità quello compiuto dall'Avis comunale di Grotte, che ha
raccolto la cifra di € 1.404,00 a sostegno della campagna Telethon 2024.
La somma, frutto della partecipazione attiva della comunità locale, è stata
interamente devoluta alla Fondazione Telethon per finanziare la ricerca
sulle malattie genetiche rare.
(Ricevuta di versamento)
Un
risultato reso possibile grazie all'impegno del presidente dell'Avis di
Grotte Pietro Zucchetto, e alla preziosa collaborazione della socia
volontaria, la professoressa Antonella Cipolla.
"Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno contribuito a questa
importante raccolta fondi - ha dichiarato Zucchetto -. La loro
generosità dimostra ancora una volta quanto la comunità di Grotte sia
sensibile alle tematiche sociali e quanto sia disposta a fare la sua parte
per un futuro migliore".
La raccolta dell'Avis di Grotte rappresenta un contributo importante per
sostenere la ricerca scientifica promossa da Telethon. Grazie al lavoro
instancabile dei ricercatori, sono stati fatti enormi progressi nella
comprensione e nella cura delle malattie genetiche rare, offrendo speranza a
milioni di pazienti e alle loro famiglie. L'iniziativa dell'Avis di Grotte è
un esempio concreto di come anche piccoli gesti possano fare la differenza.
La solidarietà dimostrata dai cittadini di Grotte è un invito a tutti noi a
impegnarci per il bene comune, sostenendo cause importanti come la ricerca
scientifica.
Carmelo Arnone
4
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Volontariato. Avis: scambio di auguri con tutti
i soci; sabato 4 gennaio dalle 16.00 alle 20.00
Auguri Avis
Un gesto
semplice ma di inestimabile valore. La donazione di sangue, atto di
altruismo e solidarietà, rappresenta un pilastro fondamentale per il sistema
sanitario. È per questo che l'Avis Comunale di Grotte OdV ha
organizzato un incontro speciale per ringraziare i suoi donatori e
sottolineare l'importanza della gratuità di questo gesto.
Sabato 4 gennaio, a partire dalle ore 16.00 e sino alle ore 20.00
(circa), presso la sede Avis in Via Francesco Ingrao n° 92/94, si
terrà un pomeriggio dedicato allo scambio degli auguri e alla condivisione.
Il Presidente dell'Avis Comunale di Grotte, Pietro Zucchetto, ha
invitato tutti i soci donatori a partecipare a questo momento di incontro e
ringraziamento.
La gratuità della donazione è un principio fondamentale che garantisce
l'altruismo del gesto e la tutela della salute pubblica. Escludendo
qualsiasi forma di remunerazione, si evita il rischio di comportamenti a
rischio per i donatori e si assicura la massima qualità del sangue raccolto.
L'Avis, con la sua rete di volontari, svolge un ruolo cruciale nella
promozione della donazione di sangue e nella tutela della salute dei
donatori. Grazie all'impegno associativo, vengono organizzate campagne di
sensibilizzazione, si effettuano controlli periodici sui donatori e si
garantisce la raccolta e la distribuzione del sangue in modo sicuro ed
efficiente.
L'appuntamento del 4 gennaio 2025 è un'occasione importante per tutti i
donatori di Grotte per ritrovarsi, scambiare quattro chiacchiere e per
gratificarli per il loro prezioso contributo. Saranno distribuiti calendari
e gadget per augurare a tutti un felice anno nuovo.
Carmelo Arnone
3
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Politica. L'on. Rosellina
Marchetta: "Solidarietà e vicinanza ad Angelo Cambiano"
On. Marchetta
Gesto
intimidatorio nei confronti dell'on.
Angelo Cambiano; solidarietà e vicinanza dell'on. Rosellina Marchetta.
"Esprimo piena solidarietà e vicinanza al collega on. Angelo Cambiano
dopo il vile atto intimidatorio. Un gesto inqualificabile che colpisce non
solo un rappresentante delle istituzioni ma anche l'intera comunità e i suoi
valori di legalità. Occorre essere tutti uniti e solidali contro la paura e
la violenza. Mi auguro che i responsabili siano presto individuati e puniti
secondo la legge. La nostra risposta a gesti del genere sarà quella di
lavorare con maggiore impegno e determinazione".
Lo rende noto l'on. Rosellina Marchetta, Deputato Segretario all'ARS, dopo
che a Licata, in provincia di Agrigento, sono stati esplosi quattro colpi di
pistola contro la vetrata della segreteria del deputato regionale siciliano
del Movimento Cinque Stelle, Angelo Cambiano.
Comune.
Il sindaco Provvidenza: "Solidarietà a Cambiano, un amico della nostra
comunità"
Provvidenza e Cambiano
La
comunità di Grotte è scossa dall'intimidazione subita dall'on. Angelo
Cambiano.
(Alfonso Provvidenza ed Angelo Cambiano)
Il sindaco Alfonso Provvidenza, con una nota ufficiale, ha espresso
la sua vicinanza all'onorevole: "Desidero esprimere solidarietà e
vicinanza all'on. Cambiano, vittima di una scellerata intimidazione. Angelo
è un caro amico, particolarmente vicino alla comunità di Grotte. Il nostro
affetto anche alla sua famiglia che merita serenità e normalità".
Le parole del Primo Cittadino fanno eco al sentimento di un'intera
comunità che si stringe attorno ad Angelo Cambiano in questo
momento difficile.
Carmelo Arnone
3
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Comune.
Attribuito dal Sindaco l'incarico di Funzionario ed Elevata
Qualificazione all'ing. Gioacchino Settecasi
Conferimento incarico
Firma
Il
Sindaco del Comune di Grotte, dott. Alfonso Provvidenza, lo scorso 20
dicembre ha firmato un
decreto con il quale viene affidato un incarico all'ing. Gioacchino
Settecasi.
L'ingegnere Settecasi, con una comprovata esperienza nel settore tecnico, è
stato nominato Funzionario ed Elevata Qualificazione, con un impegno
lavorativo di 18 ore settimanali per un anno. Il suo incarico ha avuto
inizio il 31 dicembre 2024, con la firma del contratto.
In particolare, all'ing. Settecasi verrà affidata la responsabilità del
settore tecnico, un ruolo di fondamentale importanza per la gestione e lo
sviluppo del territorio comunale. Il nuovo responsabile avrà il compito di
coordinare le attività tecniche, di supervisionare i progetti e di garantire
il rispetto delle normative vigenti.
(Firma del contratto)
Questa
nomina rappresenta un importante segnale per l'amministrazione comunale di
Grotte. Il Sindaco, con questa scelta, ha voluto rafforzare l'organico
comunale con un professionista di alto livello, in grado di portare nuove
energie e competenze.
Nel commentare la nomina, il
sindaco Provvidenza ha
sottolineato l'importanza di questo incarico per il futuro del Comune: "L’ing.
Gioacchino Settecasi ha dimostrato, anche in sede di colloquio, di avere
elementi che soddisfano le esigenze di professionalità richieste, in
rapporto alle caratteristiche della funzione e dell’incarico da ricoprire,
per come peraltro desumibile dal suo curriculum. Siamo lieti di averlo
insieme a noi e siamo certi che la sua collaborazione sarà estremamente
utile ed apporterà notevoli benefici verso la comunità cittadina, rispetto
ai progetti che questa Amministrazione ha inteso, ed intende, portare a
compimento".
L'ing. Gioacchino Settecasi si è detto entusiasta di questa nuova sfida
professionale e ha espresso la sua determinazione a lavorare per il bene
della comunità.
La decisione del Sindaco è derivata da diverse esigenze, in considerazione
della circostanza per la quale all’interno dell’Ente non vi sono altre
figure professionali che possono ricoprire questa qualifica, né come titolo
di studio né come appartenenza all’Area dei Funzionari con profilo tecnico.
Tra le esigenze: la necessità di coprire il posto apicale al fine di
garantire il rispetto dei termini delle numerose procedure a seguito
di finanziamenti ottenuti dall’ente ed anche per garantire un più
regolare servizio all’utenza; inoltre la necessità di dotare l’Ente di
una figura professionale cui affidare l’incarico di Responsabile della
posizione di EQ tecnica, munita di adeguata formazione e specifica
esperienza professionale, soprattutto in un periodo in cui il Comune di
Grotte si ritrova a gestire procedure direttamente collegate al PNRR,
per le quali vi sono stringenti termini per il rispetto dei relativi
cronoprogrammi.
(Nelle foto: il sindaco Alfonso Provvidenza, l'ing. Gioacchino Settecasi, la
Responsabile dell'AREA 4 "Affari Generali" Carmela Tirone).
Carmelo Arnone
2
gennaio
2025
Riproduzione riservata.
Editoria.
"Muzzicuna", nuova raccolta poetica di Aristotele Cuffaro; mercoledì 8
gennaio
Invito
La
comunità di Grotte è invitata a un importante appuntamento culturale.
Mercoledì 8 gennaio 2025, alle ore 20.00, presso il Centro
polifunzionale "San Nicola - Stella Castiglione", si terrà la
presentazione del libro "Muzzicuna", la nuova raccolta poetica di
Aristotele Cuffaro.
(Invito)
L'opera, che raccoglie poesie in siciliano con traduzione a fronte, promette
di essere un viaggio emozionante attraverso la lingua e la cultura del
territorio. La prefazione è curata da Tommaso Romano, mentre
l'introduzione è affidata a Gianfranco Jannuzzo.
Alla presentazione interverranno, oltre all'autore, due ospiti d'eccezione:
Gianfranco Jannuzzo e Antonio Liotta. A moderare l'incontro sarà Carmelo
Arnone.
La serata, organizzata dall'Associazione "Nino Martoglio", con il
patrocinio del Comune di Grotte e in collaborazione con Medinova,
si preannuncia ricca di stimoli e riflessioni. Gianfranco Jannuzzo, un attore teatrale e commediografo italiano,
nato ad Agrigento, si è trasferito a Roma con la famiglia all'età di dodici
anni. Dopo aver iniziato gli studi universitari, ha frequentato il
Laboratorio di Esercitazioni Sceniche diretto da Gigi Proietti, diplomandosi
nel 1982. Ha partecipato a numerosi varietà televisivi della Rai, tra cui
"Attore amore mio" e "A come Alice", entrambi diretti da Antonello Falqui.
Ha anche recitato in diverse commedie musicali e spettacoli teatrali,
collaborando con registi come Gabriele Lavia, Maurizio Scaparro e Pietro
Garinei. Jannuzzo è noto per il suo entusiasmo, simpatia e cortesia, qualità
che lo rendono un attore apprezzato e riconosciuto nel panorama teatrale e
televisivo italiano. Antonio Liotta è un editore e promotore culturale italiano, fondatore
dell'Associazione Medinova. Originario di Agrigento, Liotta ha avuto una
carriera variegata, iniziando come anestesiologo-rianimatore e fondatore
dell'Hospice e Clinica del dolore presso l'Ospedale di Agrigento. Oltre alla
sua carriera medica, Liotta ha sempre coltivato una passione per la cultura
e la letteratura. Ha scritto testi poetici e letterari e ha collaborato con
diverse riviste. La sua attività editoriale con Medinova si distingue per la
pubblicazione di opere di autori meno noti ma di grande valore letterario,
come Antonio Russello. Antonio Liotta è anche coordinatore del Comitato
scientifico del Centro Studi "A. Russello" e collaboratore di Farm Cultural
Park. Meritoria la sua dedizione alla promozione culturale e alla
valorizzazione di autori siciliani. Aristotele Cuffaro è un attore, regista e autore teatrale dialettale,
noto per il suo impegno nella promozione della cultura e delle tradizioni
siciliane. Ha dedicato gran parte della sua carriera alla valorizzazione del
teatro dialettale, contribuendo a mantenere vive le tradizioni linguistiche
e culturali della sua terra natale. Aristotele Cuffaro, fondatore del Premio
"Nino Martoglio", ha diretto e partecipato a numerosi incontri culturali e
cineforum, collaborando con istituzioni locali e scuole per promuovere il
cinema e il teatro tra i giovani. La sua passione per la poesia lo ha
portato a scrivere testi che sono stati successivamente trasformati in
musica. Grandemente apprezzato per il suo contributo alla diffusione della
cultura e delle tradizioni locali. Carmelo Arnone, giornalista, è fondatore e direttore responsabile di
"Grotte.info Quotidiano", testata giornalistica che si distingue per la sua
attenzione alle notizie di cultura, attualità e cronaca del paese di Grotte.
Si è dedicato alla promozione dell'informazione locale, contribuendo a
mantenere la comunità informata sugli eventi e le iniziative del territorio.
La sua passione per il giornalismo e il suo impegno nella direzione di
Grotte.info Quotidiano ne fanno una figura di riferimento nel panorama
dell'informazione locale.
L'assessore alla Cultura, Annamaria Todaro, e il sindaco Alfonso
Provvidenza, invitano tutti i cittadini a partecipare a questo incontro,
che rappresenta un'occasione per celebrare la cultura locale e valorizzare
il patrimonio linguistico e letterario del nostro territorio.
Musica. "Concerto di Natale" del Coro "Terzo
Millennio"; il 6 gennaio in chiesa Madre
Locandina
Grotte
si vestirà a festa per celebrare l'Epifania con un appuntamento di
grande rilievo musicale. Il 6 gennaio 2025, come ormai da tradizione,
presso la chiesa Madre, alle ore 19.00 si terrà il "Concerto
di Natale" 2024, patrocinato dal Comune di Grotte e organizzato
dal Coro Filarmonico "Terzo Millennio".
(Locandina)
Diretto dal M° Domenico Mannella e presieduto dalla prof.ssa
Tiziana Messina, il coro offrirà al pubblico un repertorio natalizio di
altissimo livello, capace di emozionare e coinvolgere tutti i presenti.
La professionalità e l'impegno del M° Mannella, già ben noti, trasmetteranno
al pubblico la passione e l'amore per la musica che lo contraddistinguono
come eccellente direttore.
Il concerto sarà arricchito dalle esibizioni di tre soliste d'eccezione:
Aurora Pilato al flauto, Elena Rita Mattina al violino e la voce
del mezzosoprano Melania Marchese. Le loro interpretazioni
conferiranno al concerto un tocco di raffinatezza e originalità.
La serata sarà presentata dalla prof.ssa Tiziana Messina e dalla prof.ssa
Adele Troisi, che guideranno il pubblico attraverso il programma del
concerto.
L'impegno e la dedizione di tutti i componenti del Coro Filarmonico "Terzo
Millennio", uniti alla direzione magistrale del M Mannella, faranno di
questo concerto un'esperienza unica.
Politica. Messaggio di fine
anno del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella
On. Mattarella
Pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno
del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, pronunciato ieri sera,
martedì 31 dicembre 2024, a
reti unificate.
Palazzo del Quirinale, 31/12/2024
"Care concittadine e cari concittadini,
questo nostro incontro tradizionale mi consente di rivolgere l'augurio più
sincero a tutti voi, a chi si trova in Italia e agli italiani che sono all'estero.
Stiamo vivendo come ogni fine anno ore di attesa per un tempo nuovo che
viene e che speriamo migliore.
Ore in cui cerchiamo la serenità rinsaldando i nostri rapporti. Nelle nostre
comunità, nelle famiglie, nelle amicizie. Facciamo i nostri auguri e ne
riceviamo. Non soltanto un rito, la dimostrazione della nostra natura
più autentica, quella che ci chiama alla relazione con gli altri.
Lo facciamo, dobbiamo farlo tanto più in quanto viviamo momenti difficili.
Quando migliaia di vittime civili delle guerre in corso turbano tragicamente
le nostre coscienze.
Nella notte di Natale si diffusa la notizia che a Gaza una bambina di
pochi giorni è morta assiderata.
Nella stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le
centrali di energia delle città dell'Ucraina per costringere quella
popolazione civile al buio e al gelo.
Gli innocenti rapiti da Hamas, e tuttora ostaggi, vivono un secondo inizio
di anno in condizioni disumane.
Queste forme di barbarie non risparmiano neppure il Natale e le festività
più sentite.
Eppure mai come adesso la pace grida la sua urgenza.
La pace che la nostra Costituzione indica come obiettivo irrinunziabile, che
l'Italia ha sempre perseguito, anche con l'importante momento quest'anno
della presidenza del G7. La pace di cui l'Unione Europea è storica
espressione.
La pace che non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce
gli altri Paesi con le armi, ma la pace del rispetto dei diritti umani, la
pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità.
Perché è giusto. E - se questo motivo non fosse ritenuto sufficiente -
perché è l'unica garanzia di una vera pace, evitando che vengano aggrediti
altri Paesi d'Europa.
Questo è, quindi, il primo augurio che tutti ci rivolgiamo. Che il nuovo
anno porti vera pace ovunque.
Interpreto, in queste ore, l'angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia
Sala. Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia.
Quanto avviene segnala ancora una volta il valore della libera
informazione. Tanti giornalisti rischiano la vita per documentare quel che
accade nelle sciagurate guerre ai confini dell'Europa, in Medio Oriente e
altrove. Spesso pagano a caro prezzo il servizio che rendono alla comunità.
La notte di Natale Papa Francesco - cui invio auguri pieni di riconoscenza -
ha aperto il Giubileo, facendo risuonare nel mondo il richiamo alla
speranza.
Quelle di questa sera sono ore di speranza nel futuro, nell'anno che viene.
Tocca a noi saperla tradurre in realtà.
Cosa significa concretamente coltivare fiducia in un tempo segnato, oltre
che dalle guerre, da squilibri, da conflitti?
Vi bisogno di riorientare la convivenza, il modo di vivere insieme.
In questo periodo sembra che il mondo sia sottoposto a una allarmante forza
centrifuga, capace di dividere, di allontanare, di radicalizzare le
contrapposizioni.
Sono lacerate le pubbliche opinioni.
Faglie profonde attraversano le nostre società.
La realtà che viviamo ci presenta contraddizioni che generano smarrimento,
sgomento, talvolta senso di impotenza.
A livello globale aumenta in modo esponenziale la ricchezza di pochissimi
mentre si espande la povertà di tanti.
La crescita della spesa in armamenti, innescata nel mondo dall'aggressione
della Russia all'Ucraina - che costringe anche noi a provvedere alla nostra
difesa - ha toccato quest'anno la cifra record di 2.443 miliardi di dollari.
Otto volte di più di quanto stanziato alla recente Cop 29, a Baku, per
contrastare il cambiamento climatico, esigenza, questa, vitale per
l'umanità. Una sconfortante sproporzione.
Luci e ombre riguardano anche la nostra Italia.
La scienza, la ricerca, le nuove tecnologie aprono possibilità
inimmaginabili fino a poco tempo addietro per la cura di malattie ritenute
inguaribili. Nello stesso tempo vi sono lunghe liste d'attesa per esami che,
se tempestivi, possono salvare la vita. Numerose persone rinunciano alle
cure e alle medicine perché prive dei mezzi necessari.
I dati dell'occupazione sono incoraggianti. Resistono tuttavia aree di precarietà, di salari bassi, di lavoratori in cassa integrazione.
L'export italiano registra dati positivi, e così il turismo. Segno che il
Paese esercita una forza di attrazione, che va anche al di là delle sue
bellezze naturali, delle sue città d'arte, della sua cultura.
Con questo aspetto confortante stride il fenomeno dei giovani che vanno a
lavorare all'estero perché non trovano alternative, spesso dopo essersi
laureati.
Tra Nord e Sud c'é una disuguale disponibilità di servizi. Continua il
pericolo dell'abbandono delle aree interne e montane.
Colmare queste distanze. Assicurare un'effettiva pienezza di diritti è il
nostro compito.
Il mutamento del clima incide decisamente anche sugli eventi meteo che
subiamo in Italia: ne abbiamo ripetute testimonianze. Le alluvioni non
possono più essere considerate fatti straordinari. Sono frequenti e vanno
quindi prevenute con lungimiranza, rimuovendo le condizioni che provocano
sciagure.
Un'attenzione particolare richiede il fenomeno della violenza. Tocca tutto
il mondo ma diviene ancor più allarmante quando coinvolge i nostri ragazzi.
Bullismo, risse, uso di armi. Preoccupante diffondersi del consumo di alcool
e di droghe, vecchie e nuove, anche tra i giovanissimi. Comportamenti
purtroppo alimentati dal web che propone sovente modelli ispirati alla
prepotenza, al successo facile, allo sballo.
I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese. Possiamo contare sul loro
entusiasmo, sulla loro forza creativa, sulla generosità che manifestano
spesso.
Abbiamo il dovere di ascoltare il loro disagio, di dare risposte concrete
alle loro esigenze, alle loro aspirazioni.
La precarietà e l'incertezza che avvertono le giovani generazioni vanno
affrontate con grande impegno anche perché vi risiede una causa rilevante
della crisi delle nascite che stiamo vivendo.
Si intrecciano, quindi, straordinarie potenzialità e punti di debolezza da
risolvere. Impegniamoci per una comune speranza che ci conduca con fiducia
verso il futuro.
L'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani ha scelto, come parola dell'anno,
"rispetto".
Il rispetto verso gli altri rappresenta il primo passo per una società più
accogliente, più rassicurante, più capace di umanità. Il primo passo sulla
strada per il dialogo, la collaborazione, la solidarietà, elementi su cui
poggia la nostra civiltà.
Rispetto della vita, della sicurezza di chi lavora. L'ultima tragedia pochi
giorni fa, a Calenzano: cinque persone sono morte. Non possono più bastare
parole di sdegno: occorre agire, con responsabilità e severità. Gli
incidenti mortali - tutti - si possono e si devono prevenire.
Rispetto della dignità di ogni persona, dei suoi diritti. Anche per chi si
trova in carcere. L'alto numero di suicidi indice di condizioni
inammissibili.
Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme
imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento vi
contrasta e rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale
penitenziario.
I detenuti devono potere respirare un aria diversa da quella che li ha
condotti alla illegalità e al crimine. Su questo sono impegnati generosi
operatori, che meritano di essere sostenuti.
La fine dell'anno anche tempo di bilancio. Ho incontrato valori e
comportamenti positivi e incoraggianti nel volto, nei gesti, nelle
testimonianze di tanti nostri concittadini.
Li ho incontrati nel coraggio di chi ha saputo trasformare il suo dolore,
causato da un evento della vita, in una missione per gli altri.
Li ho letti nelle parole di Sammy Basso che insegnano a vivere una vita
piena, oltre ogni difficoltà.
Si trovano nel rumore delle ragazze e dei ragazzi che non intendono tacere
di fronte allo scandalo dei femminicidi.
Siamo stati drammaticamente coinvolti nell'orrore per l'inaccettabile sorte
di Giulia Cecchettin e, come lei, di tante altre donne uccise dalla barbarie
di uomini che non rispettano la libertà e la dignità femminile e, in realtà,
non rispettano neppure sé stessi.
Non vogliamo più dover parlare delle donne come vittime. Vogliamo e dobbiamo
parlare della loro energia, del loro lavoro, del loro essere protagoniste.
Ho fatto riferimento ad alcuni esempi di persone che hanno scelto di operare
per il bene comune perché proprio questa trama di sentimenti, di valori,
di tensione ideale quel che tiene assieme le nostre comunità e traduce in
realtà quella speranza collettiva che insieme vogliamo costruire.
È
questa medesima trama che ci consentirà di evitare quelle divaricazioni
che lacerano le nostre società producendo un deserto di relazioni, un mondo
abitato da tante solitudini.
Siamo tutti chiamati ad agire, rifuggendo da egoismo, rassegnazione o
indifferenza.
Nella quotidiana esperienza di tanti nostri concittadini si manifesta un
sentimento vivo, sempre attuale, dell'idea di Patria.
Mi ha colpito, di recente, l'entusiasmo degli allievi della nostra Marina
militare, su nave Trieste, all'avvio del loro servizio per l'Italia e per i
suoi valori costituzionali. Come stanno facendo in questo momento tanti
nostri militari in diversi teatri operativi. A essi rinnovo la riconoscenza
della Repubblica.
Patriottismo è quello dei medici dei pronto soccorso, che svolgono il loro
servizio in condizioni difficili e talvolta rischiose. Quello dei nostri
insegnanti che si dedicano con passione alla formazione dei giovani. Di chi
fa impresa con responsabilità sociale e attenzione alla sicurezza. Di chi
lavora con professionalità e coscienza. Di chi studia e si prepara alle
responsabilità che avrà presto. Di chi si impegna nel volontariato. Degli
anziani che assicurano sostegno alle loro famiglie.
È
patriottismo quello di chi, con origini in altri Paesi, ama l'Italia, ne
fa propri i valori costituzionali e le leggi, ne vive appieno la quotidianità, e con il suo lavoro e con la sua sensibilità ne diventa parte
e contribuisce ad arricchire la nostra comunità. È fondamentale creare
percorsi di integrazione e di reciproca comprensione perché anche da questo
dipende il futuro delle nostre società.
La sicurezza rimane una preoccupazione dei cittadini e massimo sostegno deve
essere assicurato alle vittime dei reati.
Dal Rapporto Censis, sulla base di dati del Ministero dell'Interno, risulta
che, dal 2013 al 2024, sono stati raggiunti risultati significativi sul
fronte della prevenzione, con una forte riduzione degli omicidi volontari,
delle rapine, dei furti nelle abitazioni.
Siamo grati alle Forze dell'Ordine, presidio della libertà dei cittadini,
per il contributo decisivo che recano alla cornice di sicurezza in cui vive
il nostro Paese.
Si affacciano nuovi odiosi fenomeni, a partire dalle truffe agli anziani,
alle aggressioni via web ai ragazzi, alla violenza di strada, crimini contro
i quali le Forze dell'Ordine sono fortemente impegnate.
Desidero rivolgere un saluto alle donne e agli uomini di sport in questo che
stato un anno olimpico e paralimpico. Ricordo le notti di Parigi,
l'orgoglio dei nostri atleti attorno alla nostra bandiera. Sono a loro grato
per i successi e ancor di più per l'autentico spirito sportivo con cui hanno
vissuto la loro partecipazione: un bell'esempio, ben oltre i confini dello
sport.
Nel 2025 celebreremo gli ottanta anni dalla Liberazione.
È
fondamento della Repubblica e presupposto della Costituzione, che hanno
consentito all'Italia di riallacciare i fili della sua storia e della sua unità.
Una ricorrenza importante. Reca con sé il richiamo alla liberazione da tutto
ciò che ostacola libertà, democrazia, dedizione all'Italia, dignità di
ciascuno, lavoro, giustizia.
Sono valori che animano la vita del nostro Paese, le attese delle persone,
le nostre comunità. Si esprimono e si ricompongono attraverso l'ampia
partecipazione dei cittadini al voto, che rafforza la democrazia; attraverso
la positiva mediazione delle istituzioni verso il bene comune, il bene della
Repubblica: è questo il compito alto che compete alla politica.
Siamo chiamati a consolidare e sviluppare le ragioni poste dalla
Costituzione alla base della comunità nazionale. un'impresa che si
trasmette da una generazione all'altra.
Perché la speranza non può tradursi soltanto in attesa inoperosa.
La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre
scelte.
Buon anno a tutti!".
Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella