Giustizia.
L'ANM: "Per avere un giudice terzo non occorre andare a Berlino".
La Legge è uguale per tutti
“Per
dimostrare l’inutilità della separazione delle carriere, basta
osservare la vicenda processuale che si è conclusa con la condanna in primo
grado del sottosegretario Delmastro. Alla richiesta di archiviazione del pm
un giudice ha ordinato l’imputazione, ed alla richiesta di assoluzione di un
pm il Tribunale ha pronunciato condanna. Questo dimostra, come l’Anm
sostiene da sempre, che il pm può chiedere l’assoluzione, nonostante la sua
carriera non sia separata da quella del giudice, e che il giudice non è
succube del pm”. Ad affermarlo, con un comunicato diffuso oggi,
venerdì 21 febbraio 2025, è la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione
nazionale magistrati.
(La Legge è uguale per tutti)
“Siamo,
invece, sconcertati - prosegue la Giunta - nel constatare che
ancora una volta il potere esecutivo attacca un giudice per delegittimare
una sentenza. Siamo disorientati nel constatare che il ministro della
Giustizia auspica la riforma di una sentenza di cui non esiste altro che il
dispositivo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni
esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri,
che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche”.
“Siamo, tuttavia, confortati dalla consapevolezza che i magistrati
del Tribunale di Roma hanno semplicemente applicato la legge con onore e
responsabilità, come fanno ogni giorno i magistrati italiani”,
conclude la nota Anm.
Servizi.
Grotte: uffici comunali chiusi per disinfestazione, venerdì 21 febbraio
Avviso
L'amministrazione comunale di Grotte ha reso noto che domani, venerdì 21
febbraio 2025, gli uffici comunali saranno chiusi al pubblico per
consentire interventi di disinfestazione. Una misura necessaria per
garantire la salubrità degli ambienti di lavoro e la sicurezza dei
cittadini.
(Uffici comunali chiusi per disinfestazione)
L'asilo nido e la biblioteca comunale rimarranno regolarmente aperti,
assicurando continuità dei servizi per le famiglie e gli utenti. Saranno
inoltre garantiti tutti i servizi esterni.
Il Responsabile dell'Area Tecnica, ing. Gioacchino Settecasi, e il
Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, hanno voluto rassicurare la
cittadinanza che, nonostante la chiusura temporanea degli uffici,
l'Amministrazione comunale rimane operativa e impegnata a garantire servizi
efficienti.
La disinfestazione degli uffici comunali rappresenta un intervento di
fondamentale importanza per la tutela della salute pubblica. La presenza di
insetti e parassiti può causare disagi e problemi igienici, pertanto è
essenziale effettuare controlli periodici e interventi di disinfestazione
per mantenere gli ambienti salubri e sicuri.
Carmelo Arnone 20
febbraio 2025
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Viabilità.
Finanziamento di 3,5 milioni di euro per la manutenzione e messa in
sicurezza della SP 85A "Grotte-Scintilia"
Inizio SP 85A
Fine SP 85A
Un’altra buona notizia per la comunità di Grotte e per tutti coloro che
quotidianamente percorrono la strada provinciale 85A "Grotte-Scintilia":
sono stati
finanziati i lavori di manutenzione straordinaria e messa in
sicurezza per un importo di 3,5 milioni di euro.
(Via delle Mimose - Inizio della SP 85A "Grotte-Scintilia")
Il
finanziamento è stato deliberato dalla Regione Siciliana, Assessorato
delle Infrastrutture e della Mobilità, nell'ambito della programmazione del
Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021/2027.
L'intervento, fortemente voluto dal sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza,
che si è personalmente impegnato affinché l'iter autorizzativo procedesse
senza ritardi, rappresenta un passo fondamentale per garantire la sicurezza
e la fluidità del traffico lungo questa importante arteria.
La SP 85A Grotte-Scintilia è una strada di grande rilevanza sia per i
coltivatori che lavorano nelle campagne circostanti, sia per i cittadini che
la utilizzano per i loro spostamenti quotidiani.
(Rotonda
SS 640/Favara - Fine della SP 85A "Grotte-Scintilia")
I lavori, il cui progetto esecutivo è stato approvato dal Libero Consorzio
Comunale di Agrigento, prevedono interventi di manutenzione straordinaria e
messa in sicurezza, per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro,
finanziati per 1,5 milioni di euro sull'esercizio finanziario 2025 e per 2
milioni di euro sull'esercizio finanziario 2026.
Il sindaco Provvidenza ha espresso grande soddisfazione per questo
importante risultato, sottolineando come la messa in sicurezza della SP
85A fosse una priorità per la sua Amministrazione.
"Questa strada è vitale per la nostra comunità e per il nostro territorio
- ha dichiarato il Sindaco -. Il finanziamento di questi lavori
rappresenta un successo per tutti noi e un passo importante verso una
viabilità più sicura ed efficiente".
Per la comunità di Grotte si fa sempre più concreta la speranza che la SP
85A, al termine degli interventi di riqualificazione che ne miglioreranno la
fruibilità, tornerà ad essere percorribile in piena sicurezza.
Carmelo Arnone 20
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Iniziative.
"Donne in prima linea": voci e protagoniste per celebrare l'impegno
femminile
Locandina
Un appuntamento di rilievo si terrà il prossimo venerdì 14 marzo 2025
presso l'Hotel Akrabello del Villaggio Mosè (AG). La manifestazione,
intitolata "Donne in prima linea", si focalizzerà sull'impegno e la
partecipazione delle donne in diversi ambiti.
(Locandina)
L'incontro, il cui inizio è previsto per le ore 16.30, vedrà la
partecipazione di numerose figure femminili di spicco, provenienti da
diversi settori.
Nel corso della manifestazione interverranno:
- dott.ssa Morreale Antonella, Presidente dell'Associazione "Arcobaleno";
- dott.ssa Carmela Matteliano, Psicologa e Psicoterapeuta;
- dott.ssa Emilia Di Piazza, Giornalista;
- dott.ssa Carmelina Severino, Presidente Regionale del "Centro Italiano
Femminile";
- dott.ssa Maria Concetta Domilici, Presidente Regionale di "FederVita
Sicilia";
- dott.ssa Dhebora Mirabelli, Presidente di "Confapi Sicilia";
- dott.ssa Paola Macaluso, Docente, Consigliere nazionale e referente per la
Sicilia del MED, Associazione Italiana Media Education;
- dott.ssa Valentina Parisi, Esperta in economia circolare e sostenibilità
del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.
A concludere l'incontro sarà l'on. Rosellina Marchetta, Deputato
Segretario all'Assemblea Regionale Siciliana.
L'appuntamento rappresenta un'importante occasione di confronto e crescita
per tutte le donne che desiderano essere protagoniste attive nella società.
La partecipazione di relatrici di spicco, provenienti da diversi settori,
garantirà un dibattito ricco e stimolante su temi cruciali per il ruolo
delle donne nella società contemporanea.
Carmelo Arnone 20
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Comune.
"Carnevale Città di Grotte 2025": sfilata per le scuole grazie al
sostegno dell'ARS
Locandina
Il Comune di Grotte si prepara a vivere un'esplosione di colori e allegria
con il "Carnevale Città di Grotte 2025", in programma dall'1 al 4
marzo. L'iniziativa, resa possibile grazie al
contributo dell'Assemblea
Regionale Siciliana, promette di animare le vie del paese con una
sfilata dedicata ai ragazzi dei plessi di Grotte dell’Istituto
Comprensivo “Leonardo Sciascia”.
(Locandina)
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha espresso la sua
gratitudine per il sostegno ricevuto dichiarando: "L'Assemblea Regionale
Siciliana ha concesso al Comune di Grotte un contributo per il Carnevale
2025; le somme saranno utilizzate per la realizzazione di una sfilata per i
ragazzi delle nostre scuole. Un caloroso e doveroso ringraziamento
all'on. Rosellina Marchetta per l'impegno profuso a supporto della
nostra Amministrazione".
L'Assemblea Regionale Siciliana ha deliberato un
contributo di 3.000 euro a
copertura delle spese sostenute per l'organizzazione del Carnevale.
L'impegno dell'Amministrazione comunale e il sostegno dell'Assemblea
Regionale Siciliana, in collaborazione con l’I.C. “Sciascia”, testimoniano
l'importanza di preservare e promuovere le tradizioni locali, offrendo al
contempo un'occasione di svago e divertimento per tutta la comunità. La
manifestazione sarà organizzata dall'Associazione "Nino Martoglio".
Il "Carnevale Città di Grotte 2025" si già preannuncia come un appuntamento
ricco di sorprese e allegria, pronto a coinvolgere grandi e piccini in
un'atmosfera di festa e condivisione.
Carmelo Arnone 20
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Racalmuto.
"Sagra dei Cavati a Regalpetra"; viaggio nel gusto e nella tradizione;
venerdì 28 febbraio
Locandina
Il Comune di Racalmuto si prepara ad accogliere la "Sagra dei
Cavati a Regalpetra", una iniziativa che intende celebrare i sapori
autentici della cucina locale e le tradizioni. La manifestazione, che si
terrà venerdì 28 febbraio 2025, è un'occasione singolare per
immergersi nella cultura gastronomica del territorio e scoprire le sue
specialità culinarie.
(Locandina)
La sagra prenderà il via alle ore 10.30, con l'inaugurazione
ufficiale e l'apertura dell'Expovillage dell'Artigianato Locale
Agroalimentare, un'area espositiva dedicata ai prodotti tipici e
all'artigianato locale.
A seguire, alle 11.00, si terrà un laboratorio culinario per
bambini, durante il quale i più piccoli potranno imparare a preparare la
pasta fresca sotto la guida di esperti.
Alle 12.00 l'attenzione si sposterà sull'animazione sociale e
l'intrattenimento, con spettacoli e performance a cura degli alunni
dell'I.I.S. Fermi di Racalmuto. Contemporaneamente si terranno presentazioni
di showcooking e degustazioni con l'Associazione Chef e Pastry Chef,
per dare al pubblico un'esperienza culinaria di alto livello.
Alle 12.30 sarà ufficialmente aperta la Zona Street Food e
l'Area Ristoro, dove sarà possibile gustare i piatti della tradizione
racalmutese, come i cavati, le polpette, la salsiccia al sugo e i dolci
tipici come le ciambelle e le chiacchiere.
Nel pomeriggio, alle 17.30, un nuovo laboratorio per bambini,
seguito da animazione e intrattenimento, allieterà i più piccoli.
Alle 19.15 la Compagnia teatrale "Peppe Grizzanti Lillo Puma & co"
metterà in scena una rappresentazione che rievoca il Giovedì delle Comari e
i giochi di strada degli anni '70/'80.
La giornata si concluderà con l'apertura serale della Zona Street Food
alle 19.30 e l'intrattenimento musicale di strada a partire dalle
20.00.
La "Sagra dei Cavati a Regalpetra" è una manifestazione aperta a tutti; gli
organizzatori invitano i partecipanti a presentarsi in maschera, per
celebrare insieme il carnevale e le tradizioni locali. Cuore pulsante della
manifestazione sarà la Piazza Fontana Novi Cannola di Racalmuto, un
luogo di incontro e di festa dove condividere sapori autentici, musica e
divertimento.
Durante la sagra, sarà possibile effettuare visite guidate al borgo,
partecipare a laboratori e degustazioni, assistere a spettacoli musicali e
teatrali.
Carmelo Arnone 19
febbraio 2025
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Calcio.
Derio Garufo vince la causa contro l'Akragas: "Messo fuori rosa
ingiustamente"
Derio Garufo
Derio Garufo, già giocatore dell’Akragas, ha vinto la causa contro
la società SSD Akragas calcio. Il lodo arbitrale, notificato lunedì 17
gennaio 2025, ha accertato che il giocatore è stato messo fuori rosa
dalla società e ha dichiarato decaduto il suo tesseramento in
data 10 gennaio 2025. La società è stata condannata a pagare i
compensi arretrati e un risarcimento danni pari all'intero ammontare del
contratto, oltre alle spese legali.
(Derio Garufo)
Garufo ha espresso la sua soddisfazione per l'esito della vicenda,
ringraziando l'avvocato dell'AIC Edoardo Grosso e, per il supporto, anche
gli avvocati Alessandro Calcagno e Antonio Maida.
"Sono stato costretto a perseguire questa strada, dopo aver più volte
cercato un confronto per il bene dell'Akragas, per la maglia, dopo essere
stato messo fuori rosa ingiustamente e senza un valido motivo", ha
dichiarato il Calciatore.
Il giocatore ha inoltre affermato di essere stato offeso e umiliato
pubblicamente a mezzo stampa, e di aver cercato ripetutamente un
confronto per evitare di arrivare a questo epilogo, spinto dall'amore
per l'Akragas. Garufo ha rivolto un pensiero ai tifosi, che stanno soffrendo per
questi mesi difficili, augurando loro tempi migliori per la squadra della
provincia di Agrigento, ed ha annunciato che nei prossimi giorni terrà
una conferenza stampa per spiegare nel dettaglio come sono andate realmente
le cose. "Forza Akragas", ha concluso Garufo.
La vicenda di Derio Garufo getta un'ulteriore ombra sulla società Akragas e
sulle sue dinamiche interne. Le dichiarazioni del giocatore, che si è detto
"offeso pubblicamente" e "messo fuori rosa ingiustamente",
fanno pensare a un clima teso e a problematiche irrisolte all'interno della
squadra. La conferenza stampa annunciata da Garufo nei prossimi giorni
potrebbe svelare ulteriori dettagli sulla vicenda e sulle responsabilità
della società.
Carmelo Arnone 19
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Comune.
Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 24
febbraio alle ore 18.00
Aula consiliare
L'adunanza del prossimo
Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
ordinaria
presso la sala consiliare del Comune di Grotte,
su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata
per
lunedì 24 febbraio, alle ore 18.00.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;
2) comunicazione
nomina assessore comunale;
3) regolamento
comunale servizio di noleggio con conducente.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e,
qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Politica. L'on. Marchetta:
"Sul cane Brian atto di estrema crudeltà, spero che si trovino i
colpevoli"
On. Marchetta
L’on.
Rosellina Marchetta, deputato segretario all’Assemblea Regionale
Siciliana e componente dell'intergruppo parlamentare contro i crimini sugli
animali, interviene su un recente fatto di cronaca.
"È un evento davvero triste e scioccante - dichiara la Deputata -.
Il piccolo cane Brian è stato trovato morto a Blufi, in provincia di
Palermo, dopo essere stato legato per zampe e muso, picchiato
selvaggiamente, scuoiato e poi impiccato. È un atto di estrema crudeltà e mi
auguro che i responsabili vengano trovati e portati davanti alla giustizia.
La famiglia di Brian - prosegue l'Onorevole - e tutta la comunità
meritano giustizia. La perdita di un amico a quattro zampe come Brian, per
un atto di tale brutalità, lascia un segno profondo e un dolore
indescrivibile nel cuore di chiunque ami gli animali. Questo episodio ci
ricorda quanto sia importante sensibilizzare la comunità sul rispetto per
gli animali e l'importanza di proteggere quelli più vulnerabili. Mi auguro
che questo tragico evento non solo porti alla giustizia i colpevoli, ma
anche - conclude Rosellina Marchetta - a una maggiore consapevolezza
e impegno nel proteggere gli animali da ogni forma di violenza".
Chiesa.
Il card. Baldassare Reina ad Agrigento per la Festa di San Gerlando
Locandina
Agrigento si prepara a celebrare San Gerlando, un appuntamento di
profonda importanza religiosa e culturale. Quest'anno, i festeggiamenti si
terranno dal 19 al 25 febbraio e culmineranno con la solenne
celebrazione presieduta dal cardinale Baldassare Reina, particolarmente
legata alla città.
(Locandina)
Si inizia mercoledì19 febbraio con "Mudia 4 all",
un'inaugurazione di percorsi digitali presso il Museo Diocesano,
un'opportunità per esplorare arte e fede attraverso nuove tecnologie. Giovedì 20 febbraio sarà la volta di "Sanctus", un'adorazione
eucaristica accompagnata da un festival musicale con il Coro
dell'Associazione Filarmonica Santa Cecilia. Venerdì 21 febbraio, l'attenzione si sposterà sulla presentazione
dell'urna restaurata di San Gerlando, un momento di valorizzazione del
patrimonio storico e religioso. Sabato 22 febbraio, "Sapienti mani" svelerà i segreti del restauro
dell'organo a canne della Cattedrale, un'occasione per apprezzare l'arte
organaria. Domenica 23 e martedì 25, le celebrazioni eucaristiche animeranno la
Basilica Cattedrale, offrendo momenti di preghiera e raccoglimento. Lunedì 24, la vigilia della solennità, sarà caratterizzata dal
Pellegrinaggio Giubilare della comunità ecclesiale di Agrigento, un evento
sentito che culminerà con una messa presieduta dall'arcivescovo
Alessandro Damiano.
Il momento clou dei festeggiamenti sarà martedì 25 febbraio, con la
solennità di San Gerlando. Alle ore 18.00, la Basilica
Cattedrale ospiterà il solenne pontificale presieduto dal cardinale
Baldassare Reina, Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di
Roma. La sua presenza è un segno di profondo legame con la città di
Agrigento, un riconoscimento del suo ruolo cruciale nella comunità
ecclesiastica.
La celebrazione sarà arricchita dall'offerta dell'olio da parte della
Comunità Ecclesiale di Agrigento e dalla preghiera del Corpo della Polizia
Municipale di Agrigento, momenti che sottolineano il coinvolgimento di tutta
la comunità nella celebrazione del Santo Patrono.
La festa di San Gerlando ad Agrigento unisce fede, cultura e tradizione. La
partecipazione del cardinale Reina aggiunge un valore significativo a questa
celebrazione, un'occasione per rafforzare il legame con la comunità
religiosa e per celebrare il patrimonio storico e culturale della città.
Carmelo Arnone 17
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Chiesa.
La comunità ecclesiale di Grotte presente alla prima Assemblea sinodale
diocesana
Assemblea
Tavolo sinodale
Un appuntamento unico ed importante per la Chiesa di Agrigento si è tenuto
ieri, sabato 15 febbraio 2025, presso lo Sport Village del Villaggio Mosè
(Agrigento): la Prima Assemblea Sinodale diocesana. 450
rappresentanti dell'intera comunità ecclesiale, tra presbiteri, diaconi,
laici, consacrati e membri degli organismi di partecipazione diocesani e
parrocchiali, si sono riuniti insieme all'Arcivescovo mons. Alessandro
Damiano per ascoltare ciò che lo Spirito Santo dice alla Chiesa.
(Prima
Assemblea Sinodale diocesana)
L'Assemblea, indetta da S.E. mons. Damiano e comunicata da don Carmelo La
Magra, referente diocesano del Cammino sinodale, si inserisce nel più
ampio percorso sinodale della Chiesa italiana. Un momento di riflessione
e discernimento comunitario, attraverso la metodologia dei tavoli
sinodali e la conversazione nello Spirito, sui bisogni e i sogni
della diocesi di Agrigento. La partecipazione all'Assemblea è stata
ampia e sentita, segno di un desiderio condiviso di contribuire attivamente
al futuro della Chiesa agrigentina.
(Un tavolo sinodale)
Dalla comunità ecclesiale di Grotte erano presenti le parrocchie
Madonna del Carmelo, con cinque rappresentanti, e San Rocco, con
il sacerdote don Vincenzo Licata e tre rappresentanti. Sebbene la
parrocchia Chiesa Madre non avesse comunicato ufficialmente la
propria partecipazione, tre animatori pastorali erano presenti a titolo
personale, dimostrando il loro impegno disinteressato e generoso verso
la propria comunità parrocchiale, in piena sintonia con il cammino
diocesano. Presente anche il seminarista grottese Giuseppe La Mendola.
Tra i "facilitatori" (moderatori) dei tavoli sinodali, due animatori
pastorali di Grotte: Ignazio Infantino (componente del Direttivo del
Consiglio pastorale diocesano) e Mariolina Spalanca (componente
del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto Diocesano
Sostentamento del Clero).
Questa prima Assemblea Sinodale rappresenta una tappa fondamentale nel
cammino sinodale della Chiesa di Agrigento. Come sottolineato da don La
Magra, la Chiesa è chiamata a vivere la fase "profetica" di questo percorso,
un momento di ascolto e discernimento per individuare le sfide e le
opportunità che attendono la comunità diocesana. I partecipanti,
attraverso il confronto e la condivisione, hanno avuto l'opportunità
di esprimere le proprie idee e proposte, contribuendo a delineare il
futuro della Chiesa agrigentina.
L'Assemblea si è svolta in un clima di fraternità e collaborazione,
con tutti i partecipanti attivamente coinvolti nei lavori.
L'Arcivescovo mons. Damiano ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita
dell'evento, sottolineando l'importanza del contributo di ciascuno per
costruire una Chiesa sempre più vicina alle persone e alle loro esigenze.
Questo incontro segna una svolta storica per la Chiesa di Agrigento, un
momento di grazia che apre nuove prospettive per il futuro. Il cammino
sinodale prosegue, con l'impegno di tutti a tradurre in azioni concrete
le indicazioni emerse durante l'Assemblea, per una Chiesa sempre più
radicata nel territorio e capace di rispondere alle sfide del tempo presente.
Carmelo Arnone 16
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
I galli nella masseria accanto avevano
cantato tante volte e anche i cani a guardia della timugna avevano
abbaiato tutta la notte.
Ma fu il vento, che cominciò a soffiare forte, a svegliare i contadini.
Gli uomini uscirono dai pagliai e due di loro, prese le tradente,
cominciarono a spagliare. Inforcavano quella paglia mista a grano e la lanciavano in aria,
controvento. La paglia volava lontano e andava a depositarsi fuori dall’aria
formando un semicerchio, la margiunata. Arrivavano grosse folate e i due in poco tempo riuscirono a spagliare
tutto quello che c’era. Posate le tradente, cominciarono a riempire
le pale di legno di frumento e con forza lo scagliavano in alto per far
volare via la terra che era in mezzo al grano.
Nel giro di poco tempo finirono. Al centro dell’aria ora un grosso
mucchio di frumento riluceva sotto i raggi del sole.
Era arrivato il momento di misurare e poi dividere la quantità raccolta.
C’era tanta gente attorno, curiosa di sapere quanto avesse fatto quella
prima pisata. “Cominciamo a riempire i sacchi! Che aspettiamo!”, grido don Antò.
Anche u mitatieri aveva tanta fretta, voleva capire quanto frumento
sarebbe toccato a lui.
Gli uomini presero u tumminu, lo riempirono e poi lo svuotarono
dentro i sacchi di iuta. In ogni sacco ne mettevano quattro. Non si finiva
più. Era stato davvero abbondante il raccolto.
Quella notizia in breve sarebbe stata di dominio pubblico.
C’era una strana contentezza. Ognuno aveva le sue ragioni per sentirsi di
buonumore, ma chi sprizzava allegria da tutti i pori erano sicuramente loro:
don Antò e u mitatieri, intenti a contare i sacchi e a dividerli in
parti uguali.
Tanti bambini stavano ad osservare, incuriositi dai discorsi dei grandi e
contagiati da quel clima di diffusa allegria.
C’erano i nipoti di don Antò, i figli du mitatieri e tanti altri che
venivano dalle case coloniche che si trovavano lì vicino.
Poi qualcuno di loro urlò: “Iucamu a mucciarè ?”. Ci fu un coro di
sì. “Cu s’ammuccia pi prima?” disse Maruzza, la figlia du
mitatieri. Tocco a Gegè, uno dei nipoti di don Antò che, appoggiando la
faccia al muro, chiuse gli occhi e cominciò a contare, mentre gli altri
scappavano per nascondersi in posti diversi.
C’era chi correva verso i filari della vigna, chi dietro qualche angolo
della casina e chi invece entrava dentro buche scavate nel terreno giù a
valle. Durò più di un’ora quell’andare su e giù, quel rincorrersi, quel
vociare. Il sole poi cominciò ad essere caldo e tutti ritornarono nelle loro
case.
Intanto don Antò e u mitatieri, che avevano diviso il frumento e
caricati i sacchi sopra i carretti, li portarono a destinazione.
Don Antò portò il suo frumento dentro u dammusu che si trovava
accanto alla casina.
Era uno stanzone immenso, adatto a contenere quintali e quintali di grano.
Era di forma rettangolare, diviso con due pareti che non arrivavano fino al
tetto ma si fermavano ad un’altezza poco più di due metri. Vi si accedeva
tramite una porta che si trovava in ognuna delle pareti divisorie. U dammusu aveva due ingressi: il portone centrale, che veniva
utilizzato principalmente durante la vendita del grano, e poi nel retro
c’era un’altra porta, che sfruttando il dislivello della strada, tramite tre
scalini, permetteva di accedervi. I contadini entravano da lì, con i sacchi sulle spalle, percorrevano una
sorta di corridoio sopraelevato e li svuotavano prima in un vano e poi
nell’altro.
Passarono più di venti giorni e tutto il grano della grande timugna era
stato pisatu. U dammusu di don Antò si riempi completamente.
Scese le scale e uscì fuori. Fece due passi fino a raggiungere l’ulivo che
stava a ridosso della casa. C’era un caldo infernale.
Sedette a terra, cercando un po' di refrigerio. Si sentiva solo un
assordante frinire: erano le cicale che, appollaiate sui rami del grande
albero, cantavano incessantemente.
Rimase per un po’, poi si alzo e cominciò a camminare fino a quando non
raggiunse la fontana. Lì si bagno i capelli, si lavò le mani e comincio a
bere avidamente.
Stava ancora bevendo quando con la coda dell’occhio si accorse che stava
arrivando qualcuno: era Maruzza.
“Eh Gegè chi ci fa ccà?”. “Chiddru ca ci fa tu, aviva siti e vinni a biviri”.
Maruzza si avvicinò alla fontana mise le mani sotto lo zampillo e comincio a
bere.
“E ora chi fà?” chiese Gegè.
“Nenti” rispose Maruzza.
Cominciarono a camminare lungo la trazzera che portava alla casina.
Andarono avanti per un po' poi Maruzza stava per andarsene quando Gegè la
fermo.
“Aspetta, ta ffari abbidiri na cosa”. Soffiava un forte vento di scirocco e in giro non c’era anima
viva. Andarono in direzione du dammusu, salirono gli scalini della
porta del retro, poi con uno spintone Gegè l’apri ed entrarono.
Alla vista di tutto quel frumento Maruzza esclamò: “U frummientu! Che
bellu! Ma quantu cci né?”.
Percorsero il lungo corridoio, poi Gegè, come preso da uno strana allegria,
poggio le mani sul parapetto e dandosi un forte spintone saltò in mezzo al
frumento.
“Ma chi fà Gegè?” gridò Maruzza.
“Dà, veni ccà, santa”. Ci fu un attimo di esitazione, poi anche lei
scavalcò il passamano e con un balzò saltò giù.
Si ritrovarono tutti e due distesi uno accanto all’altro, poi Gegè si alzò e
cominciò a camminare ma i suoi piedi sprofondavano, faceva fatica a tenersi
in piedi.
Maruzza rimase seduta. Riempiva i pugni di grano e lo lasciava scorrere
sulle sue gambe nude. Era una sensazione molto piacevole. Poi provò ad
alzarsi pure lei ma cadde, era complicato reggersi in piedi.
Si sdraiò a pancia in giù e con le braccia cominciò a nuotare come quando
era al mare. Affondava le mani in mezzo al frumento e lo spostava prima con
la destra e poi con la sinistra. Rimase per un po' a giocare così.
Poi Gegè si sedette accanto e improvvisamente le afferrò le mani e le diede
un bacio in bocca. “Chi ffa Gegè” esclamò Maruzza.
“Nenti, accussì”rispose lui.
Fu proprio in quell’istante che sentirono dei rumori: qualcuno stava per
aprire il portone centrale. Dovevano scappare, rischiavano di essere
scoperti.
Andarono in direzione del corridoio, provarono ad alzare il braccio per
afferrare la parte bassa del passamano ma non ci riuscirono.
Non rimaneva che scavare una buca, coprirsi con il frumento e stare lì
immobili.
Si aprì il portone e due uomini insieme a don Antò entrarono. Scaricarono
dal carretto dei sacchi di iuta vuoti e cominciarono a insaccare frumento.
Ne riempirono una ventina poi caricarono il tutto sul carretto ed andarono
via.
Quando don Antò chiuse il portone i due ragazzi uscirono dal nascondiglio,
si guardarono attorno e vedendo che non c’era nessuno, se ne andarono dritti
a casa.
Si erano spaventati davvero.
Quando Maruzza arrivò a casa, suo padre era già tornato dal lavoro.
Appena la vide le chiese: “D’unni vieni a chist’ura?”.
Lei abbassò gli occhi e rispose: “Da zza Tota”.
L’uomo, guardandola, concluse: “A prossima vota cerca di un fari accussì
tardu”.
Editoria.
Presentazione della raccolta poetica di Aristotele Cuffaro "Muzzicuna"
Guarda il video
Presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione" in Grotte (AG),
mercoledì 8 gennaio 2025 si è svolta la presentazione del testo "
Muzzicuna", la nuova raccolta poetica di Aristotele Cuffaro (guarda
il video).
Assistenza.
Contributo della Regione per le famiglie a basso reddito; domande entro
il 15 aprile
Contributo
Per le famiglie siciliane a basso reddito, arriva un aiuto concreto: un
contributo (una tantum) sino a 5.000 euro.
La Regione Siciliana ha varato un'iniziativa di solidarietà per
sostenere le famiglie con difficoltà economiche. Un contributo una tantum, a
fondo perduto, che potrà arrivare fino a 5.000 euro, in base al punteggio
ISEE.
(Contributo)
Il contributo è rivolto alle famiglie che soddisfano due requisiti
fondamentali:
- residenza in Sicilia da almeno 5 anni;
- possesso di un ISEE (Indicatore della Situazione Economica
Equivalente) per l'anno 2025 inferiore a 5.000 euro. L'ISEE deve
riferirsi alla situazione patrimoniale e reddituale dell'anno 2023.
L'importo del contributo varia in base alla fascia di punteggio ISEE:
- 5.000,00 Euro per ISEE oltre i 30 punti;
- 3.500,00 Euro per ISEE da 21 a 30 punti;
- 2.500,00 Euro per ISEE fino a 20 punti. La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica,
a partire dalle ore 12.00 del 25 febbraio 2025 e sino alle ore 17.00 del
15 aprile 2025. La piattaforma per la presentazione delle domande è
disponibile al seguente indirizzo:
https://incentivisicilia.irfis.it/. Per accedere alla piattaforma è necessario autenticarsi tramite SPID
di livello 2 o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
L'avviso pubblico è consultabile sui siti istituzionali della Regione
Siciliana e dell'IRFIS-FinSicilia:
- Regione Siciliana:
https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/bandi/avviso-pubblico-concessione-contributo-solidarieta-fondo-perduto-una-tantum;
- IRFIS-FinSicilia:
https://www.irfis.it/2025/02/13/contributo-di-solidarieta/. Si consiglia di leggere attentamente l'avviso pubblico e le FAQ
presenti sui siti web per conoscere tutti i dettagli e le modalità di
presentazione della domanda.
Questo contributo rappresenta un'occasione per le famiglie siciliane che si
trovano in difficoltà economica: verificare i requisiti e presentare la
domanda entro i termini previsti.
Carmelo Arnone 14
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Comune.
Proseguono gli interventi di riqualificazione del cimitero; impegnati
circa 520.000 euro
Pannelli solari
Nuovi loculi
Il Comune di Grotte ha avviato una serie di interventi di
riqualificazione del cimitero comunale, con l'obiettivo di migliorare la
struttura e i servizi offerti ai cittadini. I lavori, che prevedono un
investimento complessivo di circa 520.000 euro, sono finanziati con
fondi ministeriali, fondi di bilancio comunale e fondi FSE (Fondo Sociale
Europeo).
(Efficientamento energetico)
Nello specifico, gli interventi in corso riguardano:
- il completamento del terzo lotto relativo all'efficientamento
energetico, per un costo di 280.000 euro;
- il rifacimento dei bagni e la costruzione di nuovi loculi,
per un investimento di circa 100.000 euro;
- la pavimentazione della cosiddetta "parte nuova" del cimitero, i
cui lavori inizieranno in primavera e saranno finanziati con fondi FSE per
circa 140.000 euro.
Inoltre è stato programmato il taglio di una decina di alberi morti,
al fine di garantire la sicurezza e il decoro del luogo.
(Costruzione di nuovi loculi)
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, ha dichiarato: "Questi
interventi sono un segnale tangibile dell'attenzione che l'Amministrazione
comunale riserva al Cimitero, luogo di memoria e di rispetto per i nostri
defunti. Siamo consapevoli dell'importanza di offrire ai cittadini un luogo
decoroso e accogliente, dove possano onorare i propri cari in serenità".
I lavori di riqualificazione del Cimitero comunale di Grotte si
concluderanno presumibilmente prima del periodo estivo, con l'obiettivo di
restituire alla comunità un luogo rinnovato e funzionale.
Carmelo Arnone 14
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Università.
Alan Aronica: un talento "made in Grotte" che conquista gli USA
Alan Aronica
Il nome di Alan Aronica, giovane ricercatore di origine siciliana,
sta facendo il giro del mondo, diventando motivo di orgoglio non solo
per la sua famiglia, ma per l'intera comunità di Grotte.
(Alan Aronica)
Alan Aronica, figlio di Gilda Zaffuto, originaria del piccolo centro
agrigentino, è riuscito a scalare le vette del successo accademico negli
Stati Uniti, affermandosi come Assistant Professor di "Digital
Culture" nella materia "Programming for Media Arts" presso la prestigiosa
Arizona State University (ASU), la più grande università statale degli
USA. Un traguardo raggiunto superando una concorrenza internazionale
agguerrita, che lo ha visto primeggiare sia nell'ottenimento del PhD
che nell'ambita posizione di docente.
Ma i successi di Aronica non si fermano qui. Il ricercatore ha recentemente
vinto un importante Grant, il Creative Constellation Grant dell'ASU
Herberger Institute for Design and the Arts (HIDA), per un progetto
di ricerca innovativo, focalizzato sull'utilizzo di media immersivi per
migliorare consapevolezza, compassione e resilienza. Un riconoscimento che
testimonia l'impegno di Aronica nel coniugare tecnologia e benessere,
aprendo nuove frontiere nel campo dell'innovazione e del design avanzato.
Il percorso di Alan Aronica, partito dalla laurea a Torino e proseguito con
una specializzazione triennale in Industrial Design presso l'Università
di Providence (vicino Boston), è un esempio di come talento,
determinazione e una solida preparazione possano portare a risultati
straordinari.
La sua storia è un motivo di vanto per Grotte, il paese dove
risiedono le sue radici, a cui Aronica rimane profondamente legato. Un
legame con la terra d'origine che rappresenta un valore aggiunto nel suo
percorso di crescita professionale e umana.
Alan Aronica è un talento che, partendo dalla Sicilia, ha saputo conquistare
gli Stati Uniti, diventando un punto di riferimento nel suo settore e
portando lustro al nome di Grotte e della sua terra.
Carmelo Arnone 13
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
Editoria. Presentazione della raccolta poetica "Muzzicuna"
di Aristotele Cuffaro a Comitini; domenica 16 febbraio
Invito
Domenica 16 febbraio alle ore 19.00, presso il palazzo "Bellacera"
di Comitini, si terrà la presentazione della nuova raccolta poetica
di Aristotele Cuffaro, intitolata "Muzzicuna". La manifestazione,
fortemente voluta dal sindaco Luigi Nigrelli e patrocinata dal
Comune, rappresenta un'importante occasione per celebrare la vivacità
culturale e artistica del territorio.
(Invito)
A
moderare la serata sarà il giornalista Carmelo Arnone. Dopo i saluti
istituzionali del sindaco Nigrelli è previsto l'intervento di due
personalità di spicco del mondo culturale: il professore Benedetto Raneri
e l'editore Antonio Liotta. Entrambi contribuiranno ad approfondire i
contenuti della raccolta poetica e a svelarne le peculiarità. Aristotele Cuffaro è un artista eclettico, che spazia dalla poesia al
teatro. La sua produzione artistica è caratterizzata da una profonda
sensibilità e da una grande attenzione al territorio e alle sue tradizioni.
La sua poesia, in particolare, si distingue per la capacità di evocare
immagini suggestive e di comunicare emozioni intense.
Il professore Benedetto Raneri è una figura di spicco della cultura
comitinense. Già direttore della biblioteca comunale e curatore del locale
Museo del Tricolore, Raneri è un intellettuale impegnato nella
valorizzazione del patrimonio culturale e storico del territorio.
L'editore Antonio Liotta è noto per il suo impegno nella diffusione
della cultura e della conoscenza. La sua casa editrice ha pubblicato
numerose opere di autori locali e nazionali, contribuendo a valorizzare il
patrimonio letterario e artistico del territorio. Liotta è particolarmente
attento alla qualità delle sue pubblicazioni e alla cura dei dettagli, al
fine di offrire al pubblico prodotti di elevato livello culturale. Carmelo Arnone è uno stimato giornalista nel panorama
dell'informazione locale e territoriale. La sua professionalità, la sua
competenza e la sua passione per il giornalismo lo hanno portato a diventare
un punto di riferimento per la comunità. Arnone è particolarmente attento
alle tematiche legate al territorio e alla sua valorizzazione, contribuendo
a promuovere la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini.
La presentazione della raccolta poetica "Muzzicuna" di Aristotele Cuffaro
rappresenta un'importante occasione per celebrare la vivacità culturale e
artistica di Comitini e per valorizzare il contributo di figure di spicco
del mondo culturale e dell'informazione locale.
Politica. L'on. Marchetta:
"Esenzione addizionale regionale IRPEF per persone con disabilità"
On. Marchetta
L’on.
Rosellina Marchetta, deputato segretario all’Assemblea Regionale
Siciliana, ha depositato un’interrogazione parlamentare in merito all’esenzione
dall’addizionale regionale IRPEF per i nuclei familiari in
presenza di persone con disabilità ai sensi dell’art. 3 Legge 104/92.
“Si tratta di una misura utile - ha dichiarato la Deputata - che
costituirebbe un supporto per tutte quelle famiglie che hanno fiscalmente a
carico una persona con disabilità. Questi nuclei familiari sostengono costi
non indifferenti legati ad attività e percorsi terapeutici che incidono,
anche in maniera considerevole, sul bilancio familiare”.
Il distretto socio-sanitario D3, al quale afferiscono i comuni di Camastra,
Campobello di Licata, Canicattì, Castrofilippo, Grotte, Naro, Racalmuto e
Ravanusa, nel triennio 2021-2022-2023 non ha emanato l’avviso per la
manifestazione d’interesse per un contributo una tantum destinato, per il
triennio precedente, alla figura del Caregiver.
“Questo tipo di esenzione - ha concluso l’on. Marchetta -
che trova una simile applicazione nel Comune di Grotte e in altre
realtà, darebbe un prezioso sollievo a coloro che assistono persone con
disabilità spesso in situazioni delicate e difficili”.
Iniziative. Protezione Civile comunale; incontro
informativo in Municipio
Guarda il video
Mercoledì 12 febbraio 2025, presso la Sala consiliare del Palazzo municipale
di Grotte (AG), si è svolto un incontro informativo in vista della
prossima costituzione di un Gruppo comunale di Protezione Civile (guarda
il video).
Politica.
L'on. Decio
Terrana (UDC) contro la legge sul fine vita
Decio Terrana
Il coordinatore regionale dell’UDC in Sicilia, on. Decio Terrana,
esprime la sua contrarietà alla legge sul fine vita.
"La legge sul fine vita approvata recentemente in Toscana - dichiara
Terrana - rappresenta un pericoloso precedente e non è rispettosa della
dignità della vita umana. La vita deve essere sempre tutelata. Introdurre il
suicidio assistito senza un dibattito nazionale approfondito rischia di
creare forti divisioni e incomprensioni. Questa normativa - prosegue
l'Onorevole - potrebbe indurre le persone più vulnerabili a sentirsi
obbligate a scegliere il suicidio assistito, sentendosi un peso per le loro
famiglie e per la società. La vita è un valore e non può essere legata all'
utilizzo di un farmaco. Inoltre, delegare una decisione così delicata ai
singoli enti locali potrebbe portare a una frammentazione normativa,
compromettendo l'unità e la coerenza del sistema legislativo nazionale.
Personalmente esprimo la mia contrarietà è mi auguro un intervento del
Parlamento rispettoso della vita e della nostra tradizione che mette al
centro la dignità della persona umana. È fondamentale - conclude il
Coordinatore UDC in Sicilia - affrontare questa tematica a livello
nazionale per garantire un quadro legislativo uniforme evitando con queste
soluzioni di colpire le persone più fragili".
Iniziative.
Costituzione di un'associazione di Protezione Civile a Grotte; incontro
oggi in Municipio
AVIS di Grotte
Grotte si prepara a costituire un'associazione di Protezione Civile.
Oggi pomeriggio, mercoledì 12 febbraio 2025, alle ore 15.00,
presso la Sala consiliare del Comune di Grotte, si terrà un incontro
importante per la comunità, propedeutico alla costituzione di
un'associazione di Protezione Civile cittadina.
(Protezione civile)
All'incontro saranno presenti il sindaco Alfonso Provvidenza e
l'assessore Denise Sbrazzato. Un contributo fondamentale sarà fornito
dall'ing. Carmelo Arcieri (Laurea specialistica in Ingegneria della
Protezione Civile
- Ingegneria del Territorio e dell'Ambiente, conseguita presso
l'Università degli Studi di "Enna Kore"),
Funzionario Direttivo presso la Regione Siciliana, in forza al Servizio
regionale di protezione civile per la provincia di Agrigento, che
relazionerà sulle attività e le competenze del servizio comunale di
Protezione Civile.
L'ing. Arcieri è attualmente titolare della Posizione Organizzativa
denominata "Supporto nelle attività connesse ad interventi urgenti sui
territori nei casi di emergenza di protezione civile per la Provincia di
Agrigento" presso il Servizio S.09 "Servizio Regionale di Protezione
civile per la Provincia di Agrigento" del Dipartimento regionale della
Protezione Civile.
La Protezione Civile è un insieme di attività volte a tutelare la vita,
l'integrità fisica, i beni e l'ambiente dai danni derivanti da eventi
calamitosi di origine naturale o umana; a livello comunale riveste
un'importanza fondamentale per la tempestività degli interventi in caso di
necessità e per la collaborazione con la Protezione Civile regionale.
Un servizio locale di Protezione Civile è caratterizzato da
capillarità (la capacità di essere presente e operativo su tutto il
territorio comunale), conoscenza del territorio (la conoscenza
approfondita dei rischi presenti sul territorio e delle risorse
disponibili), volontariato (l'impegno di cittadini che, in modo
volontario e gratuito, mettono a disposizione il loro tempo e le loro
competenze per aiutare la comunità in caso di emergenza).
Le attività che un servizio locale di Protezione Civile è chiamato a
svolgere sono molteplici, tra cui:
- prevenzione: attività di previsione e prevenzione dei rischi,
attraverso la realizzazione di studi, la pianificazione di interventi e la
sensibilizzazione della popolazione;
- soccorso: interventi di soccorso in caso di calamità, per garantire
l'aiuto alle persone in difficoltà e la salvaguardia dei beni;
- assistenza: attività di assistenza alla popolazione colpita da
calamità, attraverso la fornitura di beni di prima necessità, l'alloggio e
il supporto psicologico;
- ripristino: attività di ripristino delle condizioni di normalità
dopo una calamità, attraverso la ricostruzione di infrastrutture e la
bonifica del territorio. La presenza di un'associazione (o servizio) di Protezione Civile in ogni
Comune è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza della
popolazione e la tempestività degli interventi in caso di emergenza.
L'alto valore sociale di tale impegno volontario è un esempio di
solidarietà e di senso civico che va sostenuto e valorizzato.
L'incontro di oggi rappresenta un passo importante verso la costituzione di
un'associazione di Protezione Civile a Grotte. L'auspicio è che la
partecipazione sia numerosa e che questo progetto possa concretizzarsi al
più presto, per il bene di tutta la comunità.
Volontariato. Assemblea elettiva dei soci dell'AVIS
comunale di Grotte; sabato 22 febbraio alle ore
15.00
AVIS di Grotte
È stata convocata, dal presidente Pietro Zucchetto, l'Assemblea elettiva dei soci
dell'AVIS Comunale di Grotte,
in 1^ convocazione venerdì 21 febbraio alle ore 09.00, in 2^ convocazione sabato
22 febbraio ore 15.00, presso la sede sociale di Via Francesco Ingrao n° 92/94
(leggi
l'avviso di convocazione).
L'Assemblea discuterà il seguente ordine del giorno:
1) Costituzione Ufficio di Presidenza e nomina Questori di sala;
2) Lettura verbale della Commissione Verifica Poteri;
3) Nomina Comitato Elettorale;
4) Esposizione relazione del Presidente per il Consiglio;
5) Esposizione conto consuntivo anno 2024;
6) Esposizione preventivo finanziario 2025;
7) Esposizione relazione del Revisore dei Conti;
8) Esposizione relazione del Direttore Sanitario;
9) Dibattito;
10) Votazioni per approvazione della relazione del Presidente per il
Consiglio, del conto consuntivo anno 2024 e per la ratifica del preventivo
finanziario 2025
11) Elezione dei componenti il Consiglio Direttivo e dell’Organo di
controllo dell’Avis Comunale di Grotte OdV;
12) Elezione delegati (due) all’Assemblea provinciale Avis e candidati
delegati all'Assemblea regionale;
13) Candidatura a Consigliere nazionale;
14) Candidatura a componente dell’Organo di Controllo di AVIS Nazionale;
15) Candidatura a componente del Collegio dei Probiviri di AVIS Nazionale;
16) Candidatura a componente del Gran Giurì;
17) Lettura Verbale Comitato Elettorale e proclamazione degli eletti.
I soci che desiderano candidarsi a una delle cariche sociali
possono presentare la propria candidatura (scarica
qui il modello).
Il Bilancio Consuntivo
2024 e il Bilancio Preventivo 2025 sono depositati e consultabili presso i
locali della sede sociale (Via Francesco Ingrao n° 92/94, Grotte).
Auguri.
Nozze d'oro per Maria e Calogero: un amore che ha attraversato mezzo
secolo
11/02/2025
11/02/1975
Un traguardo straordinario, un esempio di amore e dedizione che illumina
intere generazioni. Maria Morreale e Calogero Cipolla festeggiano oggi il
loro 50° anniversario di matrimonio, un evento che merita di essere
celebrato con gioia e ammirazione.
(Nozze
d'oro per Maria e Calogero)
Era l'11 febbraio 1975 quando Calogero e Maria si sono uniti in
matrimonio, promettendosi amore eterno. Da quel giorno la loro unione è
stata un susseguirsi di emozioni, gioie e sfide, sempre affrontate insieme,
con la forza di un amore profondo e radicato.
La loro casa è diventata un nido accogliente, dove sono nati quattro figli,
Salvatore, Tania, Leandro e Fabio, che a loro volta con i rispettivi
amati coniugi hanno dato alla luce sette nipotini. Una famiglia numerosa,
unita da un legame indissolubile, fondato sull'amore, il rispetto e la
condivisione.
(Maria e Calogero l'11 febbraio 1975)
Maria e Calogero hanno saputo coltivare il proprio amore nel tempo,
superando le difficoltà e le incomprensioni che la vita inevitabilmente
presenta. Il loro segreto? La capacità di perdonarsi a vicenda, di
comunicare apertamente e di sostenersi a vicenda, anche nei momenti più
difficili. Il sacramento del matrimonio ha sigillato la loro unione,
conferendo loro la grazia di un amore duraturo e fecondo.
Oggi, circondati dall'affetto dei loro cari, festeggiano questo importante
anniversario con gratitudine e gioia. La loro storia d'amore è un inno alla
bellezza del matrimonio, un esempio di come l'amore vero possa durare per
sempre, superando ogni ostacolo e rafforzandosi nel tempo.
Agli zii Calogero e Maria vanno i più sinceri auguri di felicità e
prosperità da parte dei nipoti Filippo Ciranni e Sofia Vizzini e, e
dei loro figli Baldassare, Mario e Giuseppe: "Possiate continuare
a vivere il vostro amore con la stessa passione e dedizione di sempre, per
molti anni ancora".
Carmelo Arnone
11
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Comune.
Finanziamento di 100.000 euro per il campo da tennis di Grotte
Campo da tennis
Una buona notizia per la comunità di Grotte e per gli appassionati di
tennis: il Comune ha ottenuto un finanziamento di 100.000 euro per la
riqualificazione del campo da tennis. Il finanziamento è stato approvato
dall'ARS con legge regionale del 30 gennaio 2025, n. 3, “Disposizioni
finanziarie varie” (pubblicata in GURS n.7 del 04/02/2025).
(Campo
da tennis di Grotte)
I lavori di riqualificazione del campo da tennis saranno avviati non appena
il Comune riceverà il decreto di impegno di spesa.
L'assessore allo Sport Annamaria Todaro e il sindaco Alfonso
Provvidenza hanno espresso grande soddisfazione per questo importante
risultato, che permetterà di migliorare una struttura sportiva molto
importante per la comunità. L'attività sportiva è fondamentale per la vita sociale di una comunità;
lo sport è un importante strumento di aggregazione e di inclusione,
che promuove i valori della lealtà, della correttezza e dello spirito di
squadra. Inoltre l'attività sportiva è un rilevante fattore di
prevenzione per numerose patologie, sia fisiche che mentali: lo sport
aiuta a mantenersi in forma, a prevenire l'obesità, il diabete, le malattie
cardiovascolari e alcune forme di cancro. A Grotte il tennis ha una lunga tradizione. In passato numerosi
atleti amatoriali di Grotte, alcuni sotto l'egida della Polisportiva
"Athena" altri con le insegne del "Tennis Club Grotte" Asd, hanno
riscosso successi nel campo del tennis provinciale e regionale.
Il sindaco Alfonso Provvidenza ha dichiarato: "Questo finanziamento è
un'ottima notizia per la nostra comunità. Il campo da tennis è una struttura
molto importante per noi, e siamo felici di poterlo riqualificare. Lo sport
è un valore fondamentale per la nostra società, e noi vogliamo che i nostri
giovani abbiano la possibilità di praticarlo in strutture adeguate".
La prossima riqualificazione del campo da tennis di Grotte è un'ulteriore
testimonianza dell'impegno dell'Amministrazione comunale a favore dello
sport e dei giovani.
Carmelo Arnone
11
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Musica.
"Something is happening here"; brano di Antonio Cipolla
Ascolta la canzone
"Something
is happening here";
brano di Antonio Cipolla
(vedi
e ascolta). Fa
riflettere, e lascia per alcuni aspetti increduli, ciò che il presidente USA
Donald Trump ha affermato questa settimana riguardo la Striscia di Gaza ("Ne
faremo una Gaza Riviera"). Per i cultori di un certo tipo di musica, al
di fuori del circuito delle maggiori etichette musicali internazionali,
viene in mente il brano "Something’s happening here (In Trump times)" di
Antonio Cipolla, scritta nel 2022 nei mesi immediatamente successivi
all'insediamento di Biden alla Casa Bianca.
La canzone narra di un americano (lo stesso Mr Jones della canzone di Bob
Dlylan del 1965 "Ballad of a thin man"), e ne racconta il disincanto per
l’America post-Trump.
"Something is happening here but you don't know what it is. Do you, Mr.
Jones?" (Sta succedendo qualcosa qui, ma lei non sa cosa. È vero, signor
Jones?) cantava Bob Dylan nel 1965; e così riprende anche Antonio Cipolla
nella sua canzone.
Testo originale
SOMETHING IS HAPPENING HERE, MR JONES
You’ve been to hell and back
In the last couple of years;
They said you ought to blame
That crazy virus of theirs:
Their putting the blame on others
Didn’t seem fair,
But you know that’s just what
Politicians do.
They promised to make
America great once again,
But the passing years
Laid bare their empty refrain.
And you quit, along with your
Family and friends,
Trying to make sense where no
Sense was to be found.
You saw it on TV -
Hey stormed Capitol Hill;
An angry mob was shouting:
"Stop the steal!"
Their attack on democracy thug
Was not for real,
But you know that it won’t be
The last time.
You’re starting to feel
that life’s getting tough -
Too many twists and turns,
Of good luck not enough.
But you know worrying won’t
help much,
Because everything and everywhere
is changing now!
Traduzione
QUALCOSA STA ACCADENDO QUI, SIGNOR JONES
Negli ultimi due anni
sei stato all'inferno e ritorno;
hanno detto che dovresti dare la colpa
a quel loro folle virus:
dare la colpa agli altri
non sembrava giusto.
Ma sai che è proprio quello
che fanno i politici.
Hanno promesso di rendere
di nuovo grande l'America.
Ma gli anni che passavano
hanno messo a nudo il loro vuoto ritornello.
E tu hai smesso,
insieme alla tua famiglia e ai tuoi amici,
di cercare di dare un senso
dove non c'era alcun senso.
L'hai visto in TV,
hanno preso d'assalto Capitol Hill.
Una folla inferocita urlava:
"Fermatevi con il furto!".
Il loro attacco alla democrazia però
non era reale.
Ma sai che non sarà
l'ultima volta.
Stai iniziando a sentire
che la vita sta diventando dura.
Troppe svolte e imprevisti,
di fortuna non abbastanza.
Ma sai che preoccuparti
non aiuterà molto,
perché tutto e ovunque
sta cambiando ora!
Il brano di Antonio Cipolla è su Youtube (vedi
e ascolta).
Iniziative.
Premio letterario "Antonio Veneziano" IV edizione 2025; partecipazione
entro il 31 marzo
Locandina
Il blog
TonyPoet, con il patrocinio gratuito del Comune di Palermo, del Laboratorio
Culturale "L'Albero d'oro", Spazio Cultura edizioni e di Arte e Cultura Tv,
organizza il 4° Premio Letterario "Antonio Veneziano" 2025
(vedi
Regolamento e modulo di partecipazione).
Il premio è dedicato al poeta siciliano Antonio Veneziano e si compone di 5
sezioni:
- sezione A: poesia in lingua italiana a tema libero (massimo 2 opere
non superiori a 40 versi);
- sezione B; poesia in vernacolo a tema libero, è obbligatoria la
traduzione (massimo 2 opere non superiori a 40 versi);
- sezione C: libro edito di poesia con codice ISBN e pubblicato (dal
2019 a dicembre 2024);
- sezione D: libro edito di narrativa con codice ISBN e pubblicato
(dal 2019 a dicembre 2024);
- sezione E: romanzo inedito di narrativa (l’opera
vincitrice avrà un contratto editoriale gratuito con la casa editrice
Spazio Cultura che ne curerà l’editing).
Possono partecipare tutti i cittadini italiani e stranieri che abbiano
raggiunto la maggiore età.
È prevista una quota di partecipazione per spese di segreteria di 20 euro
per una sezione, 35 euro due sezioni, 45 tre sezioni; 50 euro per quattro
o cinque sezioni.
Gli elaborati delle varie sezioni devono essere spediti solo via mail
all'indirizzo:
premioveneziano22@gmail.com, ad esclusione delle sezioni C e D (poesia e
narrativa) per le quali è necessario l'invio del cartaceo dei libri (n. 2
copie) al seguente indirizzo: Dott. Antonino Causi - Fondo Trapani n. 21 -
90146 Palermo; nel plico apporre la dicitura "4° Premio Letterario Antonio
Veneziano 2025", farà fede il timbro postale.
Per quanto riguarda la spedizione cartacea delle sezioni C e D, oltre alle 2
copie del libro allegare un foglio notizie contenente tutti i dati del
partecipante; sono obbligatori il numero di telefono, indirizzo postale ed
e-mail.
Per le sezioni A e B le opere vanno allegate in word in duplice copia, una
anonima e l'altra completa di tutti i dati del partecipante ivi compreso
indirizzo postale, e-mail e telefono obbligatori.
Tutte le opere delle cinque sezioni devono contenere una dichiarazione
scritta e firmata dove si afferma di esserne l'autore.
Il Comitato organizzatore declina ogni responsabilità in ordine allo
smarrimento dei plichi.
Le opere pervenute non saranno restituite, i libri ricevuti saranno
consegnati a biblioteche.
La quota di partecipazione va inviata:
- con versamento Postepay n. 4023601045790193 intestata ad Antonino Causi CF:
CSANNN64L18G273I
oppure
- bonifico bancario, beneficiario Antonino Causi, cod. IBAN
IT6350100504604000000006806 Causale: Partecipazione 4° Premio Letterario
Antonio Veneziano 2025.
Inviare la quota di partecipazione insieme alle opere, si precisa inoltre
che nella spedizione via e- mail è necessario inviare allegata ricevuta di
versamento pena esclusione del concorso.
I plichi pervenuti incompleti o privi della ricevuta della quota di
partecipazione saranno automaticamente esclusi dal Premio. Il termine ultimo per la consegna delle opere è fissato per lunedì 31 marzo 2025.
I primi classificati delle 5 sezioni riceveranno una targa personalizzata e
un buono libri omaggio offerto dalla casa editrice Spazio Cultura.
Il vincitore della sez. E avrà un contratto editoriale gratuito con la casa
editrice Spazio Cultura di Palermo che curerà l’editing dell’opera.
Se residenti fuori dalla Sicilia i primi classificati avranno diritto al
soggiorno per una sola persona e per un solo giorno.
I secondi e terzi classificati pe rle sezioni A, B, C e D riceveranno targa personalizzata.
Saranno assegnati: Premio alla Carriera, Premio alla Cultura, Premi Speciali
e ulteriori riconoscimenti (Premio Giuria, Premio Critica, Menzioni d'onore
e Segnalazioni di merito).
I vincitori saranno informati via mail o per telefono, la classifica sarà
pubblicata.
I nomi della commissione Giuria, composta da personalità del mondo
culturale, il cui giudizio è inappellabile ed insindacabile, saranno resi
noti dopo la proclamazione dei vincitori che sarà presumibilmente
nel mese di luglio 2025.
La cerimonia di premiazione si terrà a Palermo presumibilmente nel
mese di ottobre 2025.
Comune.
Richiesta all'ARPA Sicilia la misurazione delle emissioni della nuova
antenna di telefonia mobile
ARPA Sicilia
Il
Comune di Grotte ha inoltrato all'ARPA Sicilia formale richiesta di
misurazioni delle emissioni elettromagnetiche relative alla nuova
antenna di telefonia mobile.
A seguito della seduta di Consiglio comunale aperta al pubblico del 20
gennaio 2025, nella quale è stato sollevato il problema, e dopo gli
accertamenti ed approfondimenti effettuati dal Comune, è stata inoltrata la
formale richiesta, come già preannunciato dal sindaco Alfonso Provvidenza
e dal presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi.
Le
lettera, a firma dell'ing. Settecasi, responsabile dell'Ufficio tecnico
comunale, porta la data del 6 febbraio 2025.
Questo il testo della richiesta:
"Vista la collocazione di un antenna collocata da 'infrastrutture wireless
Italiane S.p.A." in forma abbreviata, Inwit S.p.A. nel comune dì Grotte in
Via Padre Vinti snc in pieno centro abitato;
visto il parere positivo tecnico-previsionale rilasciato dall'Arpa inviato
al comune di Grotte in data 20/03/2024 con prot. 4243;
visto che l'antenna si trova in pieno centro abitato, precisamente
accanto ad abitazioni;
visto che molti residenti del comune di Grotte lamentano problematiche
relative alla distanza dalle abitazioni stesse;
visto che l'antenna potrebbe superare a parere dei residenti i 'valori'
stabiliti dalla legge;
visto che con vostra nota il comune di Grotte poteva chiedere la misurazione
dei campi elettromagnetici;
visto che la tutela dei nostri cittadini è di primaria importanza; chiediamo una misurazione di verifica da parte dell'Arpa in applicazione delle
competenze di controllo e vigilanza dei campi elettromagnetici nel rispetto
dei limiti di esposizione previsti dalla legge".
Intanto i cittadini rimangono in fiduciosa attesa dell'intervento
dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, che si spera
avvenga in tempi rapidi.
Carmelo Arnone
10
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Cronaca.
Viva preoccupazione per l'antenna di telefonia mobile; cittadini
chiedono risposte
Antenna
Antenna
Antenna
Suscita viva preoccupazione l'antenna di telefonia mobile installata
recentemente a Grotte, in contrada Palo, nei pressi della rotonda
all'ingresso del paese. I cittadini, soprattutto quelli residenti nelle
immediate vicinanze della struttura, temono per le ripercussioni negative
che l'esposizione a lungo termine alle emissioni dei ripetitori possa
determinare sulla loro salute.
(Antenna sulle case)
Se ne è
parlato nel corso della seduta del Consiglio comunale
aperta alla cittadinanza, lo scorso 20 gennaio.
Il presidente Angelo Carlisi ha introdotto il punto all’ordine del
giorno relativo alla “discussione in merito all’istallazione di una nuova
antenna per la telefonia mobile ubicata in via Padre Vinti nel territorio
comunale di Grotte”. La richiesta della trattazione era stata avanzata dai
residenti in Via Padre Vinti, tramite Pec, preoccupati dalle "eventuali"
ripercussioni sulla salute pubblica che tale infrastruttura potrebbe
comportare. Il Presidente ha introdotto l'argomento dicendo che gli impianti
di telecomunicazioni sono costituiti da antenne trasmittenti che emettono
onde elettromagnetiche; per tutelare la popolazione dall'esposizione a
queste onde la normativa nazionale ha stabilito dei limiti di intensità di
campo elettromagnetico che non devono essere superati. Nel dare la parola
agli interessati, Carlisi ha premesso che il Consiglio Comunale,
unitamente all’Amministrazione, daranno indirizzo all’ufficio tecnico
comunale di chiedere all’ARPA Sicilia, Agenzia Regionale per la
Protezione dell’Ambiente (in quanto ente pubblico competente per la
misurazione dell'intensità dei campi elettromagnetici) che siano
verificati il rispetto dei valori di campo elettromagnetico previsti dalla
legge al fine di tutelare la salute pubblica della comunità.
(Antenna all'ingresso del paese)
L'ingegnere Franco Carlisi, intervenendo come semplice cittadino, non
a nome del comitato che lo ha incaricato di scrivere la PEC al Comune, ha
incentrato il suo intervento sulla tutela della salute dei cittadini
perché, ha detto, il termine "eventuale" andrebbe omesso. Ha ricordato che
avrebbe voluto fare una tesi sull’argomento ma gli era stato detto che non
c’era materiale, perché gli studi erano stati boicottati da chi aveva
interesse a bloccare qualsiasi studio sull’argomento. Rivolgendosi al
dottore Orlando, consigliere comunale in carica, che è un medico, ha
ricordato che le cellule del corpo umano sono dotate di spin elettrico
cioè c’è un campo elettrico minimo, e che i campi magnetici influenzano i
campi elettrici ed i campi elettrici generano campi magnetici; pertanto
si è chiesto cosa garantisce che il campo magnetico non abbia effetti
sulla salute dei cittadini, magari con effetti che non si vedono subito
ma sono certi e potranno ricadere su figli e nipoti tra 20 o 30 anni.
Ha dichiarato di non voler andare contro la legge, ma che occorre
prendersi cura della salute e fare il possibile per rimuovere un
pericolo concreto per la salute pubblica. Si è soffermato anche sui campi
magnetici che, ha esemplificato, funzionano un po’ come il getto dell’acqua:
maggiore è la pressione più lontano arriva il getto. Dunque se l’antenna
deve servire tutta la valle sino a Canicattì, è dimensionata per arrivare
lontano e non vicino, e la misura del campo elettrico arriverà con voltaggio
superiore a chi si trova nei pressi, per poi diminuire allontanandosene.
Se il segnale deve arrivare a Favara, ha argomentato l'Ingegnere, si è
chiesto quanto arriverà al cittadino di Grotte del campo magnetico. Ha fatto
poi riferimento al flicker che produce un effetto di schizofrenia sul
cervello. In conclusione ha chiesto all’Amministrazione di farsi carico
della preoccupazione concreta dei cittadini che vivono nelle vicinanze e di
tutti, rispetto a qualcosa che appare sovradimensionato.
Nel successivo intervento, l’ingegnere Davide Magrì ha osservato che
il Governo nazionale ha aumentato da 6 a 18 volt al metro quadro la potenza
di queste antenne; a Grotte c’erano già tre antenne al campo sportivo e
si è chiesto se non fossero già sufficienti con l’aumento della potenza.
Ha evidenziato che nelle vicinanze della nuova antenna è ubicato un plesso
scolastico, nonché numerose abitazioni civili. Ha ritenuto che l’antenna
sia sovradimensionata per il territorio di Grotte, in quanto il segnale
potrebbe arrivare sino a Canicattì e ha chiesto all'Amministrazione di
informarsi e di fare richiesta all’Arpa di una strumentazione fissa per
monitorare le emissioni delle antenne per tenerle sotto controllo.
L’avvocato Iannello, intervenendo in rappresenta del comitato, come
legale, vista l’apertura del Consiglio comunale al pubblico che si è reso
disponibile a questa seduta straordinaria per tutelare i cittadini di
Grotte. Ha affermato che sicuramente c’è l’impatto ambientale ed ha
parlato di lesione all’interesse pubblico e alla salute pubblica, e
anche di un interesse individuale dei singoli cittadini di Via Padre
Vinti che sono controinteressati in quanto hanno un interesse concreto,
attuale e specifico alla rimozione. Ha dichiarato che alla luce
dell’interesse alla salute pubblica e dell’impatto individuale c’è anche un
interesse civilistico stante che l’istallazione ha arrecato una
diminuzione patrimoniale del valore dominicale dei fabbricati che hanno
perso valore economico anche ai fini di una futura alienazione. Alla luce di
questo ha preannunciato la presentazione di una formale istanza di
revoca/annullamento degli atti relativi.
(Dimensioni dell'antenna, vista da Via del Parrino)
Intervenendo, l’ingegnere comunale Settecasi ha dichiarato di
conoscere bene il problema, e che si è fatto relazionare dagli uffici su
questa situazione che si è verificata anche in altri paesi, per capire
l’iter seguito, anche in vista del Consiglio comunale. Ha affermato che la
circostanza che l’antenna sia stata repentinamente realizzata sia strana; se
è vero che non serve autorizzazione, però ci sono delle procedure da
rispettare e vedrà cosa in concreto si potrà fare. Ha detto che
sicuramente si farà richiesta all’Arpa per la rilevazione costante e
continua delle emissioni, per capire se le onde rispettano i limiti di
legge, altrimenti si farà fronte comune per risolvere il problema; se ci
sono reali motivazioni si andrà avanti per chiedere la rilevazione e
per cercare ogni modo per la risoluzione del problema. Su sollecitazione di
una richiesta dal pubblico, ha preannunciato che si chiederà una perizia
fonometrica alla ditta.
Il sindaco Alfonso Provvidenza, intervenendo, ha dichiarato che per
l'installazione della fibra ottica è stato approvato un progetto ed i
concittadini stanno subendo dei lavori per i quali il Comune non può
intervenire, non può dare autorizzazione o meno, e ci sono organi diversi
che stanno sopra il Comune che se ne occupano; il Comune deve sapere se si
fanno lavori a Grotte, per la viabilità, per acquisire i dati, se ci sono
altri fili in zona, ma non ha potere ostativo. Il Comune ha chiesto pure
delle misure compensative che sono state negate. Per quanto riguarda
l’antenna, ha affermato che il Comune non ha rilasciato nessuna concessione
edilizia in quanto non è prevista dalla normativa, ed anche in questo
caso il Comune non ha il potere né di autorizzare né di non autorizzare.
Facendo riferimento a quanto accaduto durante il periodo in cui è stato
sindaco il dott. Orlando, ha detto che purtroppo ha dovuto prendere atto che
le onde elettromagnetiche erano nella norma. Nel confermare la contrarietà
da parte di tutti, ha dichiarato che la normativa consente di
regolamentare ma non di negare l’installazione dell’antenna; si può solo
vietare ciò che già vieta la legge: cioè che le antenne vengano messe
vicino a dei punti sensibili (scuole, ospedali, residenze per anziani...).
Il Primo Cittadino ha continuato riferendo che l’Amministrazione ha fatto
quanto poteva per fermare i lavori, studiando tutta la situazione, ma che in
soli 10 giorni è stata realizzata l’antenna; però ha dato mandato
all'Ingegnere comunale di verificare il rispetto della normativa con
riferimento ai permessi, e di attivare il necessario monitoraggio in
modo tale da chiedere la sospensione dell’attività nel caso in cui venissero
riscontrati valori non conformi.
Al termine del dibattito il presidente Angelo Carlisi ha sottolineato come
sia emersa una netta contrarietà all’avvenuta installazione dell’antenna
di telefonia mobile, in merito alla quale si è arrivati alla conclusione
dell'attivazione di due strumenti: uno di natura
tecnico-amministrativa attraverso l’Arpa, con un monitoraggio continuo;
uno di natura giuridica, con gli strumenti proposti dall’avvocato
Iannello.
Nel concludere la seduta il Presidente ha ribadito che il Comune farà tutto
quanto potrà essere necessario - come confermato dal Sindaco e dal Tecnico
comunale - per garantire un percorso a tutela della salute pubblica e della
incolumità della comunità.
Da quella seduta del Consiglio comunale sono trascorsi 20 giorni; l'antenna
è ancora al suo posto e i timori dei cittadini aumentano sempre più,
nell'attesa che qualcosa accada.
Carmelo Arnone
10
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Iniziative.
Inaugurazione dello "Spazio creativo" della "Casa d'Arte Pina Mazzara"
Guarda il video
Targa
Foto di gruppo
Locandina
Sabato 8 febbraio 2025, a Grotte in Via Santa Rita n. 7, è stato
inaugurato lo "Spazio creativo" della "Casa d'Arte Pina Mazzara",
promosso e gestito dall'omonima associazione culturale (guarda
il video).
(Guarda il video)
Presenti alla manifestazione: la pittrice Mazzara (alla quale è dedicata
l'Associazione e la Casa d'Arte), le cui opere rimarranno in esposizione
permanente presso la struttura; la Presidente dell'Associazione Cinzia
Morreale (figlia della Pittrice), il vicepresidente ed animatore
culturale Maurizio Cacciatore; il sindaco Alfonso Provvidenza;
il presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi; il vicesindaco
Giuseppe Mancuso; la presidente della sezione Fidapa di Racalmuto
Angela Giglia. Oltre ad un folto e qualificato pubblico che ha
letteralmente gremito la sala dedicata allo "Spazio creativo".
Tanti giorni passarono prima che Giuseppe e i due ragazzi finissero di
portare tutto il grano tagliato in prossimità dell’aria.
Fu un lavoro lungo e faticoso. Le gregne, portate dentro l’aria,
venivano slegate. Alcune furono messe a delimitare il perimetro per evitare
che i chicchi di grano scivolassero in mezzo al terreno.
Dopo aver riempito l’aria, le rimanenti gregne furono
accatastate in una grossa timugna che svettava da lontano alta e
maestosa.
Era passato mezzogiorno quando Giuseppe prese la mula e aggiungendo una
corda un po' più lunga alla briglia entrò nell’aria.
La mula all’inizio stentava a camminare sopra quel tappeto difforme di
spighe che scricchiolavano sotto il suo peso.
Dopo i primi giri, il passo della bestia cominciò ad essere più sciolto e
allora Giuseppe, tirato un colpo di frusta, cominciò a cantare: “Gira
ginuzza mia, gira gira ca’ n’ama libirtari prima di stasira”; e con un
tono cadenzato qualcun altro fuori dall’aria aggiunse: “Forza
c’ama finiri. Tradendi e pali forza tutti a travagliu ca m’a spagliari”.
La mula ormai girava a trotto, quando Giuseppe urlò ancora: “Gira ginuzza
mia, gira ancora ca tantu frummientu ama fari a la badia”; e qualcun
altro rispose: “Frummientu frummintieddru intra li casi, viva Gesù Maria
e cu ci trasi”.
“A lu vientu a lu vientu”, qualcun altro disse. Afferrata con forza
la briglia dell’animale, Giuseppe la portò via.
I contadini erano tutti pronti con le tradente di legno in mano. In
testa avevano una sorta di cappuccio ricavato da sacchi di lino messi per
evitare che la pula e la polvere si attaccasse al sudore della propria
pelle.
Cominciarono a inforcare quella paglia mista a grano e in un gesto forte ed
energico la lanciarono in aria così che il vento fece volare lontana la
paglia mentre i chicchi di grano ricadevano all’interno dell’aria.
Andarono avanti così per circa un quarto d’ora poi il vento comincio a
soffiare sempre meno fino a cessare del tutto.
Il sole stava per calare e tutto era immobile, non si muoveva foglia. Il
vento era indispensabile per fare quel lavoro, non rimaneva altro che
aspettare. Si sperava che durasse poco quella bonaccia, lo speravano in
tanti.
Lo sperava il padrone, u mitatieri, i contadini e poi le tante
spigolatrici che attendevano con ansia la fine della pisata per poter
cominciare la raccolta di spighe rimaste nel campo.
C’era tutto un mondo che girava intorno.
La raccolta del grano rappresentava per tutti il coronamento di tanti
sacrifici. Era importante avere il frumento per affrontare un anno intero.
Tant’è che a volte i contadini ripetevano, passeggiando in piazza nelle
giornate piovose: “Basta ca aiu lu frummientu pi gghiri a lu mulinu mi
sentu riccu”.
Il buio era calato ma durò poco perché ad un tratto, da dietro la collina,
apparve una luce che nel giro di pochi istanti illuminò tutto.
Che bello! Era la luna. Si riuscivano a scorgere gli alberi, le piante di
fichi d’india, il caseggiato della masseria e poi gli uomini, che sdraiati a
terra si riposavano dopo una giornata di duro lavoro.
Anche Giuseppe sedeva insieme agli altri, poi si alzò e guardandosi intorno,
cominciò ad andare a piccoli passi verso il campo. Le sue scarpe
schiacciavano la ristuccia provocando un fruscio che risuonava nel
silenzio della sera.
Andò avanti per un bel po', sentiva dentro una sensazione di estremo
benessere. Fu come se per un attimo si fosse scrollato da addosso tutta la
fatica e i pensieri che affollavano la sua mente. Pensò così a Maria, alla
creatura che portava in grembo e poi a suo figlio, il piccolo Antonio. Vide
tutto sotto una nuova luce.
Superò a grandi passi l’ampia distesa di ristuccia che luccicava
sotto i riflessi della luna e imboccò una stradina che conduceva chissà
dove.
Fu proprio in quell’istante che sentì un chiacchiericcio. Aveva camminato
così tanto che non si era reso conto che stava andando in direzione della
casina di don Antò. Da dietro i cespugli intravide una luce e poi
tante donne tutte sedute a circolo nel grande spiazzale.
Da lontano vide la sagoma di donna Mariannina, la moglie di don Antò,
le tre sorelle e i bambini che correvano. Si erano proprio loro. Ogni anno,
durante il periodo della mietitura, tutta la famiglia si trasferiva in
campagna per controllare ogni cosa.
Giuseppe stette per un attimo ad ascoltare poi improvvisamente si rese conto
che poteva di essere visto. Non era prudente farsi vedere in giro a
quell’ora.
Si girò e a passo leggero tornò indietro. Quando fu in prossimità dell’aria
vide da lontano i pagliai, vi si avvicinò e si accorse che gli altri
contadini già dormivano, ognuno adagiato sopra un giaciglio di paglia.
Senza fare rumore entrò in un pagliaio, si distese a terra e si addormentò,
mentre i grilli frinivano all’impazzata.
Ricorrenze. 10 Febbraio, Giorno del Ricordo:
Grotte illuminerà col Tricolore il Palazzo Municipale per non
dimenticare
Tricolore
Il prossimo lunedì 10 febbraio 2025 l'Italia commemorerà il Giorno
del Ricordo, una ricorrenza istituita per onorare la memoria delle
vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. In questa occasione
l'Amministrazione comunale di Grotte, guidata dal sindaco Alfonso
Provvidenza, ha deciso di illuminare la facciata del Palazzo
municipale con il Tricolore, dal pomeriggio sino a notte fonda.
(Il Tricolore sulla facciata del Palazzo municipale di Grotte)
Un'iniziativa, realizzata con il coordinamento dell'assessore Denise
Sbrazzato, ideata per sottolineare l'importanza di questa data e per
mantenere viva la memoria di eventi tragici che hanno segnato la storia del
nostro Paese.
Il Giorno del Ricordo è stato istituito con la Legge 30 marzo 2004, n. 92.
L'articolo 1 di questa legge recita: "La Repubblica italiana riconosce il
10 febbraio quale 'Giorno del ricordo' al fine di conservare e rinnovare la
memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe,
dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo
dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
Questa ricorrenza rappresenta un momento di riflessione profonda sulla
storia del nostro Paese e sulle ferite che l'hanno segnato. La memoria
delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata è un patrimonio di
tutti gli italiani e deve essere trasmessa alle nuove generazioni per
evitare di ripetere gli errori del passato; non è solo un omaggio alle
vittime, ma anche un'occasione per riflettere sui valori di convivenza
pacifica, di rispetto dei diritti umani e di tolleranza.
Ci invita a non dimenticare le atrocità del passato e a impegnarci
quotidianamente per costruire un futuro di pace e di prosperità per tutti.
L'iniziativa del Comune di Grotte, di illuminare il Palazzo municipale con
il Tricolore e di stendervi uno striscione con la scritta "Io Ricordo",
è un segnale importante di attenzione verso questa ricorrenza e un invito
alla cittadinanza a partecipare alle celebrazioni e a riflettere sul
significato profondo del Giorno del Ricordo.
Carmelo Arnone
7
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Comune.
Giuramento
del nuovo assessore comunale di Grotte Leonardo Cutaia
Guarda il video
UDC di Grotte
Presidente e Sindaco col nuovo Assessore
Alle 18.30 di giovedì 6 febbraio 2025, nell'ufficio del Sindaco del Comune
di Grotte, si è svolta la cerimonia di giuramento del nuovo assessore
comunale Leonardo Cutaia (guarda
il video).
(Guarda il video)
Presenti alla cerimonia: il segretario generale del Comune dott.ssa
Alessandra La Spina, gli onorevoli Rosellina Marchetta e Decio
Terrana, il presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi, il
vicesindaco Giuseppe Mancuso, l'assessore uscente Antonino
Caltagirone, gli assessori Annamaria Todaro, Denise Sbrazzato
e Giovanni Lombardo (vedi
l'attuale Giunta municipale).
(Il Sindaco con i maggiori esponenti dell'UDC di Grotte)
Presente anche tutto il gruppo consiliare comunale UDC formato da Giada
Vizzini, Lucia Lombardo e Giuseppe Bonsignore. Ad
assistere alla cerimonia un piccolo gruppo di familiari e amici
dell’assessore Cutaia.
(Il presidente Angelo Carlisi, l'assessore Leonardo Cutaia e il sindaco
Alfonso Provvidenza)
Comune.
Si è dimesso l'assessore Antonino Caltagirone; subentra Leonardo Cutaia
Caltagirone
Cutaia
L'assessore Antonino Caltagirone ha rassegnato oggi, giovedì 6
febbraio 2025, le proprie dimissioni irrevocabili.
Le dimissioni rientrano nell'ambito di un avvicendamento programmato
all'interno della compagine UDC al Comune di Grotte, rappresentata in
Consiglio comunale dai consiglieri Giuseppe Bonsignore, Giada Vizzini e
Lucia Lombardo.
Assessore dal 6 giugno 2023, con deleghe nei settori PNRR,
Lavori Pubblici, Urbanistica, Polizia locale, GAL e Partecipate,
l'avvocato Antonino Caltagirone aveva ricoperto lo stesso incarico nella
precedente Amministrazione Provvidenza dal 22 giugno 2018 al 7 gennaio 2021.
Ancora in precedenza era stato Assessore e Vice Sindaco, nonché Consigliere
comunale. Al posto dell'Assessore uscente dovrebbe essere nominato, su
indicazione della compagine UDC, il signor Leonardo Cutaia, già
Consigliere comunale dal 2008 al 2018.
Carmelo Arnone
6
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Attualità.
Magistratura Democratica: "Le dichiarazioni del Ministro su Almasri, una
grave ferita allo Stato di diritto"
Ministro
L'Esecutivo
di Magistratura Democratica ha rilasciato un comunicato in merito
alle dichiarazioni rese oggi in Parlamento dal Ministro della Giustizia,
riguardanti il caso Almasri. Di seguito il comunicato in versione
integrale.
*****
Le
dichiarazioni rese oggi in Parlamento dal Ministro della Giustizia sul caso
Almasri rappresentano una grave ferita allo Stato di diritto.
(Il Ministro della Giustizia in Parlamento)
Anziché
rendere conto delle ragioni dell’omessa trasmissione degli atti alla Procura
generale di Roma, ai fini dell’applicazione della custodia cautelare al
cittadino libico Almasri e della sua consegna alla Corte penale
internazionale, in esecuzione del mandato d’arresto emesso dalla Corte,
il Ministro si è scagliato contro la Corte penale internazionale, non
solo sindacando nel merito il mandato d’arresto, ma addirittura
qualificandolo come “atto nullo” e “completamente sballato”.
Sono dichiarazioni che dimostrano come il Ministro non riconosca affatto
il principio costituzionale di separazione dei poteri, arrogandosi il
ruolo di tribunale di ultima istanza, censore non solo dei provvedimenti
emessi dall’autorità giudiziaria nazionale, ma anche di quelli delle corti
sovranazionali, concorrendo a pericolose disinformazioni in ordine a
ipotetiche nullità di atti giudiziari.
Sono, invece, evidenti gli errori giuridici in cui il Ministro è incorso
nella sua arringa, nella quale, ignorando che il mandato di arresto è uno
strumento giuridico che non corrisponde alle nostre misure cautelari
personali ed è piuttosto assimilabile ai mandati di comparizione (estranei
al nostro ordinamento, che invece riconosce la facoltà dell’imputato di non
partecipare al processo), ha cercato di argomentare la pretesa nullità del
mandato d’arresto attingendo alla giurisprudenza nazionale relativa alla
nullità delle ordinanze cautelari italiane, ad esempio per mancanza di
traduzione nella lingua madre dell’imputato, e anche qui ignorando che,
comunque, anche in Italia esiste sempre la possibilità di differire la
traduzione di un’ordinanza di custodia cautelare a un momento successivo
alla carcerazione, quando vi sono ragioni d’urgenza, e che ciò avviene
sempre, pacificamente, nel caso di arresto.
Appare poi francamente surreale la lamentela che il mandato d’arresto
fosse scritto in inglese e non fosse stato tradotto in italiano, non
essendo ammissibile che, nel 2025, il Ministero della giustizia non sia in
grado di recepire e rendere fruibile immediatamente a chiunque un atto
scritto in inglese, che è una delle lingue ufficiali dell’Unione europea
ed è la principale lingua di lavoro in tutti i contesti internazionali.
Ma gli errori di diritto sono la cosa meno grave.
Ciò che dovrebbe essere chiaro a tutti cittadini è che il Ministro si è
arrogato la facoltà, che non ha, di ergersi d’ufficio a giudice
d’appello di un atto giudiziario, di dichiararlo nullo e quindi di violare
deliberatamente una legge dello Stato, la legge 237 del 2012, che gli
imponeva di eseguirlo senza sindacarlo, in ragione dell’obbligo assunto
dall’Italia con la ratifica dello Statuto della Corte penale internazionale,
il quale, peraltro, è conosciuto come Statuto di Roma perché è proprio in
Italia che l’ideale di una giustizia universale sui crimini di guerra,
contro la pace e contro l’umanità ha visto la luce. Il Ministro della giustizia non ha spiegato, come avrebbe dovuto,
perché un uomo accusato di avere "picchiato, torturato, sparato,
aggredito sessualmente e ucciso personalmente detenuti, nonché …ordinato
alle guardie di picchiarli e torturarli" (come si legge si legge
negli atti della CPI) sia stato scarcerato per una deliberata omissione
del governo italiano.
Il Ministro ha invece utilizzato questa occasione per attaccare ancora
una volta l’indipendenza della giurisdizione, e non più "solo" la
magistratura italiana, ma tutte le autorità giurisdizionali, anche
internazionali e sovranazionali. Il messaggio è chiaro: nessuna autorità giudiziaria, nazionale o
sovranazionale, potrà emettere atti sgraditi alla maggioranza politica di
turno, e se ciò avverrà l’atto giudiziario sgradito sarà in qualche modo
vanificato nei suoi effetti e l’autorità giudiziaria che lo ha emesso
verrà additata all’opinione pubblica come nemica della nazione.
Una pericolosa deriva, rispetto alla quale tutta la comunità giuridica,
tutti coloro che hanno a cuore la democrazia liberale, dovrebbero prendere
posizione.
Politica.
"La così detta energia alternativa non è proprio così pulita"; di
Armando Caltagirone.
Armando Caltagirone
Come
il dieci agosto, San Lorenzo, guardando il cielo si possono ammirare le così
dette stelle cadenti, così chi ha assistito la sera del Consiglio
comunale aperto, su parco eolico e telefonia mobile, ha visto
sedicenti politici, tecnici e novelli speculatori trasecolare, tutti a
braccia alzate, cadere da nuvole, da ultimi piani, da settimi cieli, non
sapere, ignorare, negare, ripudiare, cancellare, livellare, spianare.
Per chi come me non è amante della astrologia non si è perso nulla per
l’assenza a quel Consiglio.
Mi fido della cronaca.
Certo non dev’essere stato uno spettacolo edificante ascoltare persone
parsimoniose come formiche scaricare l’incolpevole negligenza sull’assenza
di adeguata informazione da parte delle istituzioni locali e che mai si
sarebbero prostituite di fronte al vile denaro.
Sarà vero?
Rinunciare a una cospicua rendita piovuta dal cielo è tipico delle cicale
non certo delle formiche. Così dicasi per i proprietari dei siti di
telefonia mobile il cui motto è: la salute può attendere.
Se può attendere per la propria figuriamoci per quella degli altri!
Che dire di certi politici i cui referenti regionali sono proprio quelli che
gestiscono l’intera materia? Per non parlare di quelli che occupano gli
scranni dell’ARS.
Non mi sono perso proprio nulla!
Ciò che emerge in maniera chiara è che la così detta energia alternativa
non è proprio così pulita. È come il vino; se ne bevi un bicchiere può
fare anche bene, se ne bevi un decalitro se ti va bene finisci in coma
etilico. Quello che si vuole realizzare non rassicura nessuno in termini di
sicurezza sulla salute e non solo, visto che, almeno nel trapanese con
Messina Denaro, la mafia ha investito proprio sull’eolico.
Senza ombra di dubbio dei pali di 180 metri di altezza e con un diametro
del rotore di 150 metri deturpano il paesaggio ovunque esso si trovi.
Vale la pena ricordare, se può interessare a qualcuno, che la tutela del
paesaggio è garantita dall’articolo nove della Costituzione che si
riporta integralmente: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura
e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio
storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli
ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni”.
Cronaca.
Truffe telefoniche a Grotte, anziani nel mirino; l'allarme del sindaco
Provvidenza
Attenzione!
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha lanciato un appello alla
cittadinanza, soprattutto agli anziani, per metterli in guardia
dalle truffe telefoniche.
Negli ultimi giorni, diverse segnalazioni sono giunte agli uffici comunali,
con cittadini che riferiscono di aver ricevuto telefonate da sedicenti
poliziotti o carabinieri che chiedono denaro o oggetti di valore per
aiutare familiari in difficoltà. Una situazione che ha generato un certo
allarme sociale.
(Attenti alle truffe telefoniche)
I truffatori, spesso ben informati sulle generalità delle vittime,
le contattano telefonicamente fingendosi figure delle Forze dell'Ordine o
avvocati. Con la scusa di un incidente o di un problema di salute occorso a
un familiare, chiedono ingenti somme di denaro per far fronte alle spese
mediche o legali. I truffatori approfittano della fragilità emotiva degli
anziani, spesso soli e preoccupati per i propri cari, per raggirarli e
sottrarre loro i risparmi di una vita. Pare che agiscano anche sotto casa delle vittime, chiamandole al citofono.
Le truffe telefoniche agli anziani sono un fenomeno in crescita in tutta
Italia. Negli ultimi giorni, soprattutto a Grotte, si sono registrati
numerosi casi, con ingenti danni economici e psicologici per le vittime.
Le forze dell'ordine sono impegnate a contrastare questo tipo di reato, ma
la prevenzione e la sensibilizzazione rimangono fondamentali.
Il sindaco Provvidenza invita tutti i cittadini, soprattutto gli anziani, a
non dare seguito a queste telefonate e a non fornire generalità personali o
coordinate bancarie. In caso di dubbi, è consigliabile contattare
immediatamente le Forze dell'Ordine al numero 112 o i propri familiari.
Per difendersi basta osservare alcune semplici regole di buon senso:
- non fornire generalità personali o coordinate bancarie al
telefono;
- non fidarsi di chi si presenta telefonicamente come carabiniere o
poliziotto o avvocato;
- contattare immediatamente le Forze dell'Ordine in caso di dubbi (al
numero 112);
- parlare con i propri familiari e informarli sulle truffe.
Il sindaco Provvidenza, ribadendo che la sicurezza degli anziani è una
priorità per l'Amministrazione comunale di Grotte, ha assicurato che
continuerà a monitorare la situazione e a mettere in campo iniziative per
contrastare le truffe e proteggere i cittadini più vulnerabili.
Carmelo Arnone
5
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Comune.
Grotte ha un nuovo Comandante della Polizia Locale: il commissario capo
Paolo Calogero Alaimo
Alaimo e Provvidenza
Alaimo e la Giunta
Il commissario capo Paolo Calogero Alaimo è il nuovo Comandante della
Polizia Locale di Grotte (AG). La sua nomina è stata ufficializzata con
il Decreto del Sindaco n. 10 del 1° febbraio 2025, e il suo incarico avrà
durata fino al 31 dicembre 2025.
(Il commissario capo Paolo Calogero Alaimo e il sindaco Alfonso Provvidenza)
Il commissario capo Alaimo proviene dal Comune di Vallelunga Pratameno (CL),
dove ha svolto le medesime funzioni. La sua nomina si è resa necessaria dal
collocamento a riposo dell’ispettore capo di Polizia Municipale Salvatore
Liotta, avvenuto nella stessa data del 1° febbraio 2025.
La scelta del dott. Paolo Calogero Alaimo è stata motivata dalla sua
esperienza e professionalità, come evidenziato dalla Deliberazione di Giunta
Comunale n. 6 del 27 gennaio 2025, che ha approvato l'utilizzo del
commissario Alaimo presso il Comune di Grotte mediante la formula dello
"scavalco di eccedenza".
(Caltagirone, Sbrazzato, Alaimo, Provvidenza, Todaro e Mancuso)
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha dichiarato: "Benvenuto
al nuovo Comandante della Polizia Locale dott. Paolo Alaimo. Il Commissario
Capo - funzionario di Polizia Municipale, Area dei Funzionari e dell’Elevata
Qualificazione - Paolo Alaimo proviene dal Comune di Vallelunga Pratameno
dove svolge le medesime funzioni. Buon lavoro!".
La nomina del commissario capo Alaimo rappresenta un importante passo per la
comunità di Grotte, che potrà contare sulla sua esperienza e professionalità
per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico.
Carmelo Arnone
5
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Cronaca.
Delia (CL): l'infermiera Flavia Iannello salva la vita ad un paziente
con un ECG in farmacia.
Flavia Iannello
Un sessantaseienne
di Delia (CL) è stato salvato da un infarto imminente grazie
alla prontezza e alla professionalità dell'infermiera dott.sa Flavia
Iannello.
L'uomo si era recato presso la Farmacia GiuntaPharma di Delia per
prenotare una visita cardiologica. La farmacia, in collaborazione con il
Sistema Sanitario Nazionale e aderente al programma di sperimentazione "Area
Cuore", offre la possibilità di effettuare elettrocardiogrammi in loco.
L'infermiera Iannello, durante l'esecuzione dell'elettrocardiogramma, ha
immediatamente rilevato delle anomalie nei parametri cardiologici del
paziente. Grazie al supporto in telemedicina della dottoressa Tiziana
Setzu, cardiologa del Policlinico di Bari, è stata confermata la
gravità della situazione. La dottoressa Setzu ha infatti prescritto che il
paziente si recasse immediatamente al Pronto Soccorso.
L'uomo è stato quindi trasportato d'urgenza all'Ospedale Sant'Elia di
Caltanissetta, dove è stato immediatamente operato e sottoposto all'impianto
di un pacemaker. L'intervento è perfettamente riuscito.
La vicenda sottolinea l'importanza della prevenzione e dei controlli
cardiologici, soprattutto per i soggetti a rischio. Il servizio di
elettrocardiogramma in farmacia, promosso dal Sistema Sanitario Nazionale,
si sta rivelando uno strumento prezioso per la diagnosi precoce di patologie
cardiache.
In questo caso specifico, la tempestività dell'intervento è stata cruciale
per salvare la vita del paziente. La preparazione e la professionalità
dell'infermiera Flavia Iannello, supportata dalla cardiologa Tiziana Setzu,
hanno fatto la differenza.
Carmelo Arnone
4
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Scuola.
Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni
del futuro"
Edith Bruck
Collegamento
Collegamento
Lunedì
20 e mercoledì 29 gennaio gli alunni di tutte le classi della scuola
secondaria dell’Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di
Racalmuto-Grotte-Comitini, diretto dalla dirigente prof.ssa Carmela
Campo, seguiti dai docenti di Lettere, hanno incontrato a distanza la
scrittrice, poetessa, traduttrice, testimone della Shoah, Edith Bruck,
ascoltando il suo racconto ed intervenendo con domande.
(Edith Bruck in collegamento video)
Organizzatrice dell’incontro la prof.ssa Maria Tirone che ha
ringraziato la scrittrice per aver accettato il suo invito ad incontrare gli
alunni ai quali sta offrendo una grande opportunità: "La memoria per
tutti è fondamentale; il dovere di una scuola è quello di costruire dei
bravi cittadini capaci di capire le grandi occasioni della vita e oggi per
tutta la comunità scolastica è una grande occasione per l’alto valore
formativo. I ragazzi hanno bisogno di esempi, di buoni esempi e Lei, cara
Edith, è una donna che, dopo aver attraversato l’inferno, raccoglie
quotidianamente tutte le proprie forze per non smettere di parlare ai
giovani di pace, di rispetto e di fratellanza. Con grande coraggio lei sta
portando a termine il desiderio di chi, prima di morire nel campo di
concentramento le ha balbettato: 'Se sopravvivi racconta, nessuno ci
crederà, ma racconta anche per noi'".
La Dirigente ha manifestato il suo compiacimento per l’occasione
straordinaria degli alunni del suo istituto di un incontro diretto con una
delle ultime persone testimoni della Shoah, che, con incredibile generosità,
continua a raccontare infaticabilmente la propria esperienza ai giovani; la
presenza della signora Edith Bruck è la prova che la Storia non è solo un
racconto che profuma di inchiostro, ma che profuma di respiro e di sangue,
in una parola, di vita.
Dopo il saluto la Dirigente ha dato la parola agli alunni che hanno posto
alla Scrittrice numerose domande nate dopo la lettura del suo romanzo
autobiografico "Il pane perduto".
(Dialogo con gli alunni)
Edith,
con visibile commozione, ha iniziato come un fiume in piena: "Ci hanno
cacciato come cani rognosi! Nella fretta del rastrellamento che ci ha
strappato dalla nostra casa, mia madre è stata costretta ad abbandonare
cinque pagnotte, preparate per la Pasqua ebraica e mai mangiate".
Questo - ha spiegato l’Autrice - il ricordo racchiuso nel titolo del libro
"Il pane perduto", che è diventato anche il simbolo dell’infanzia rubata ad
Edith segnata da tanti drammi tra cui la privazione del diritto
all’istruzione. Bruck ha parlato ai ragazzi della vita nel campo di
concentramento: dalla disperazione seguita alla separazione dalla madre che
non ha più rivisto, al terrore provato durante le selezioni di Josef
Mengele. E ancora, il freddo, la fame, gli abusi subiti che "accecavano
la ragione e annullavano i sentimenti" mettendo i prigionieri uno contro
l’altro. Ha ricordato anche i "piccoli miracoli" avvenuti in quei
mesi di prigionia. Gesti di umanità degli aguzzini e di altri deportati che,
nel loro piccolo, hanno scelto di non essere complici del male. Azioni che
Bruck ha definito "raggi di luce nell’inferno del campo" e grazie ai
quali lei è riuscita a sopravvivere.
Gli alunni le hanno chiesto quale potesse essere il loro ruolo nel portare
avanti la memoria della Shoah in un mondo in cui il razzismo permane e il
negazionismo trova nuovi sostenitori. La risposta di Bruck è stata insieme
monito e incoraggiamento. "Viviamo in un’epoca non pacifica - ha
detto - e l’odio che ha portato alle deportazioni non è un problema
del passato; la vittima è vittima due volte: non solo ha vissuto una
delle più grandi tragedie della storia, ma ha anche l'onere di doverlo
rivivere quando lo ricorda. Ma il racconto è inevitabile, è un vero
dovere morale e civico, affinché eventi così tragici non si ripetano".
Edith ha detto che ad Auschwitz non si era più un essere umano, solo un
numero: "11152, era il mio".
(Dialogo
con gli alunni)
Quando
gli alunni le hanno chiesto di raccontare della sua vita fuori dal campo lei
ha riferito che nessuno voleva sentire ciò che era loro successo, tutti
erano presi solo dai propri problemi. Anzi lei e la sorella sono state
cacciate dal loro villaggio. Dunque l’unica cosa da fare era nella mano:
scrivere. Per lei è stato sicuramente un grande aiuto il fatto che poteva in
qualche modo sfogarsi con la scrittura, senza pensare alla testimonianza,
senza pensare ad alcun dovere morale: "era importante scrivere, era quasi
una specie di terapia".
Qualche tono di amarezza quando ha ricordato Primo Levi che al
telefono le disse: "Ma ti rendi conto che negano tutto già adesso, con
noi vivi. Pensa cosa accadrà dopo…". Lei, però, non si è mai arresa:
"Sino a quando avrò vita non smetterò di testimoniare le atrocità
subite".
Prima di porre fine alla lunga testimonianza si è rivolta ai ragazzi e agli
insegnanti con le seguenti parole: "Per me è stato faticoso incontrare in
questi lunghi anni gli studenti da una parte all’altra del Paese perché
rivivere ciò che ho vissuto è sempre una tortura: ma attraverso di essa
credo di potervi trasmettere qualcosa che vi può cambiare. Perciò se con
questa grande fatica ho cambiato non dico molti, ma anche solo dieci o
quindici ragazzi, vuol dire che ne è valsa la pena".
La testimonianza di Edith Bruck, come ha sottolineato la Dirigente alla fine
dell’incontro, ha coinvolto ragazzi e insegnanti "a livello emotivo e
razionale" e tale esperienza merita di essere ripetuta.
Politica.
L'on. Iacono sul Parco eolico: "Un impatto rilevante sul paesaggio
e sulla natura di quei luoghi".
On. Iacono
Sostenibilità ambientale e transizione energetica al centro di una
interrogazione al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica.
L'on. Giovanna Iacono, deputata del Partito Democratico, ha
annunciato di aver depositato un'interrogazione al Ministro dell'ambiente e
della sicurezza energetica, in merito alla questione della transizione
energetica in Sicilia.
"Ho depositato oggi un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della
Sicurezza energetica sull’ipotesi di realizzazione di un Parco eolico
denominato 'Racalmuto- Grotte' - ha dichiarato l'on. Iacono -.
L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai colleghi Provenzano,
Barbagallo, Marino, Porta e Simiani, che
ringrazio. Abbiamo chiesto quali iniziative il ministro intenda adottare per
garantire che, gli interventi con procedimenti amministrativi già avviati,
come quello di Racalmuto- Grotte, prevedano un coinvolgimento attivo delle
amministrazioni locali e delle comunità interessate. Cosa che riteniamo
essenziale, al fine di assicurare misure di compensazione a beneficio
delle comunità che subiscono l’impatto di questi impianti, spesso senza
alcun beneficio, né economico né energetico".
Nel testo dell'interrogazione si chiede inoltre di valutare attentamente
l'impatto di tali iniziative sul piano ambientale e paesaggistico.
"La realizzazione di quell’impianto pone numerosi problemi, tra i
quali la sottrazione di superfici agricole produttive, il mancato
coinvolgimento delle istituzioni locali e un impatto rilevante sul
paesaggio e sulla natura di quei luoghi, poiché verrebbe costruito sulle
ex miniere di zolfo, una zona che meriterebbe piuttosto di essere
trasformata in parco minerario per custodirne il patrimonio geologico,
mineralogico e storico minerario. Lo sviluppo delle rinnovabili è
fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma la
transizione energetica deve essere equilibrata e inclusiva, promuovendo
soluzioni che garantiscano una reale e verificabile integrazione tra
produzione energetica e garanzie di tutela del paesaggio e delle
produzioni agricole".
L'on. Iacono, infine, richiama l'attenzione su una questione di carattere
generale, che riguarda l'intero territorio della Regione Sicilia.
"In Sicilia esiste una questione di carattere generale, che vede da un
lato la mancata definizione delle aree idonee e non idonee da parte della
Regione, e dall’altro, il rilascio di autorizzazioni per un numero
elevato di impianti rispetto al reale fabbisogno di produzione di
energia e agli obiettivi di decarbonizzazione. Cose queste, che hanno
riguardato di recente e nella stessa provincia di Agrigento, anche il
territorio del Belice, con la battaglia delle istituzioni, dei sindaci,
delle associazioni e delle comunità interessate, contro quella che in
Sicilia sembra essere diventata una vera e propria speculazione sulle
energie rinnovabili".
Politica. L'on. Marchetta sul Parco eolico: "Salute
dei cittadini e bellezza del territorio sono beni primari da tutelare"
On. Marchetta
Interrogazione parlamentare dell’on. Marchetta per la sospensione del
parco eolico Racalmuto-Grotte.
L'on. Marchetta: “La salute dei nostri cittadini e la bellezza del
nostro territorio rappresentano un bene primario da tutelare con impegno e
determinazione”.
L’on. Rosellina Marchetta, deputato segretario all’Assemblea Regionale
Siciliana, ha depositato un’interrogazione parlamentare per la
sospensione del progetto, che tanto sta facendo discutere, finalizzato alla
realizzazione del Parco eolico nei territori di Racalmuto e Grotte.
“È compito e dovere dei rappresentanti dei cittadini - dichiara l’on.
Marchetta - interrogare le istituzioni in merito ai rischi legati al
progetto chiedendone la sospensione. Le preoccupazioni, legittime,
espresse dai cittadini in merito agli effetti negativi del progetto sul
territorio, sull’ambiente e sulla salute meritano ascolto, attenzione e
iniziative concrete. Occorre fare chiarezza - sottolinea - mettendo
al primo posto la salute pubblica e la tutela e la salvaguardia del
patrimonio ambientale e culturale”.
Le aree in cui sono previsti gli insediamenti degli aerogeneratori
dell’impianto eolico ricadono tutte all’interno della fascia di rispetto dei
beni archeologici e paesaggistici di notevole interesse pubblico come il
villaggio neolitico dell’età del rame di Serra del Palco e le “Tombe a
tholos di monte Campanella” i cui reperti sono custoditi nel museo
archeologico Petix di Milena.
Nella quasi totalità delle aree oggetto dell’impianto eolico, che ricadono
nel territorio di Grotte e Racalmuto, nelle contrade Fontana Amara, Quattro
Finaite e Cannatone, insistono attività agricole, commerciali e abitazioni
residenziali e i principali impatti ambientali sono legati all’impatto delle
emissioni acustiche con possibili effetti negativi sulla salute umana.
“Nessuna contrarietà e nessun pregiudizio - conclude la parlamentare
- alle energie alternative e rinnovabili, ma la salute dei nostri
cittadini e la bellezza del nostro territorio rappresentano un bene primario
da tutelare con impegno e determinazione”.
Cronaca.
Cittadini in rivolta contro il parco eolico: "Deturpa il paesaggio e
minaccia la salute"
Pale eoliche
Lunedì
20 gennaio 2025 si è tenuta a Grotte una seduta del Consiglio comunale
aperta alla cittadinanza, richiesta da molti cittadini, preoccupati per
l'impatto ambientale che potrebbe avere la costruzione di un parco eolico
nel territorio comunale. Il presidente Angelo Carlisi ha aperto i
lavori, esponendo i motivi della convocazione, scaturita da una richiesta
avanzata da diversi concittadini preoccupati per l'eventuale impatto
ambientale sul territorio in merito alla realizzazione di un parco eolico
proposto da un privato e ricadente nel territorio di Grotte e Racalmuto,
nelle contrade Fontana Amara, Quattro Finaitee
Cannatone.
(Pale eoliche)
Il
Presidente ha precisato come la realizzazione del parco eolico abbia
sollevato un ampio dibattito, per cui ha provveduto a convocare la seduta di
Consiglio comunale in adunanza aperta al fine di favorire un dialogo con i
cittadini, ascoltare le loro proposte e raccogliere suggerimenti e
affrontare le problematiche riguardanti la comunità.
Nei giorni precedenti erano state notificate, alle diverse Autorità preposte
al rilascio delle autorizzazioni, delle osservazioni da parte di alcuni
cittadini i quali avevano esplicitato i possibili ed eventuali impatti
ambientali, paesaggistici e di emissione acustica che potrebbero scaturire
dalla realizzazione dell’investimento privato da parte della società RWE. Il parco eolico dovrebbe sorgere quasi sulla sommità delle colline delle
contrade Fontana Amara, Quattro Finaite e Cannatone, nella zona nord dei
territori di Grotte e Racalmuto; sono previsti cinque aerogeneratori
(pale eoliche) da 6 MW per un totale di 30 MW, ed opere accessorie quali
la creazione di piazzole di montaggio e manutenzioni, la creazione di strade
di servizio per il collegamento alla viabilità esistente, la realizzazione
di una cabina di trasformazione di energia elettrica, interramento di
cavidotti sulle strade urbane per circa 17 km nei comuni di Racalmuto,
Grotte, Comitini, Aragona e Favara, e tali cavidotti sono destinati al
trasporto dell’energia elettrica a circa 90 ampere, determinando
quindi la creazione di eventuali possibili campi elettromagnetici
lungo strade ed abitazioni. Le torri eoliche previste nel progetto sono alte complessivamente 180
metri, avranno una fondazione consistente in enormi pali in cemento
armato del diametro di 1,2 m e profonde circa 24 m. Per avere contezza delle
dimensioni di ogni singola torre eolica, basta pensare a un palazzo di 60
piani. Il parco avrà una distanza dal centro storico di 2,4 km e
dalla periferia dell’abitato di 1,4 km.
L'installazione di questi enormi aerogeneratori modificherebbe la visione
del paesaggio tradizionale, ricco di testimonianze del lavoro dell'uomo
(fontane, "robbe", muretti a secco, zolfare, calcare di gesso, coltivazioni
agricole ed arboree). L’area in cui dovrebbe realizzarsi l’investimento
ricade in una zona di interesse archeologico per la presenza di un
villaggio neolitico dell’età del rame di “Serra del Palco”, nonché delle
“tombe a Tholos di Monte Campanella” i cui reperti sono custoditi nel
museo “Arturo Petix” di Milena. Notevole potrebbe essere il rumore generato dal movimento delle pale
eoliche che avranno un diametro del rotore di circa 150 m. Nelle zone in
cui dovrebbe sorgere il parco eolico insistono alcune aziende agricole che
svolgono attività di coltivazione di vigneti, uliveti e mandorle nonché
diversi immobili destinati a civili abitazione che potrebbero avere delle
esternalità negative.
Nel corso del dibattito l'on. Decio Terrana ha chiesto all'Ingegnere
comunale di relazionare sulle autorizzazioni e sullo stato dell’arte.
L’ingegnere Settecasi è intervenuto sottolineando che il Comune non
dà parere e viene messo solo a conoscenza dell’iter procedurale. L’istanza è
stata presentata il 15 aprile alla Regione e trasmessa per conoscenza al
Comune di Grotte. La ditta, il 19 settembre 2024, ha chiesto all’Assessorato
Regionale Energia la VIA e la VINCA, che sono due pareri. Il Comune,
arrivato il progetto, lo ha pubblicato all’albo pretorio; trascorsi 30
giorni, non sono state ricevute osservazioni. L’Assessorato all’Energia ha
chiesto documentazione integrativa e si sono riaperti i termini. Sono
arrivate delle osservazioni e sia come Ufficio Tecnico che come Comune sono
state fatte proprie e trasmesse.
L’ingegnere Angelo Cutaia, parte del comitato di cittadini,
intervenendo di seguito, ha evidenziato che non sono rispettate le
distanze di legge dagli abitati e dai siti vincolati. Ha ribadito che
le pale eoliche avranno un’altezza pari a 10 volte l’altezza della Madrice,
ha sottolineato che occorreranno milioni di metri cubi; qualcosa
di abnorme che colpirà i territori in modo irreversibile sia per quanto
riguarda l’agricoltura, il turismo e per la vivibilità dei residenti, anche
perché il rumore si sentirà molto e sarà costante e non transitorio.
Ha fatto poi riferimento all’inquinamento elettromagnetico, perché la
corrente che si trasporta non è di massimo 25 ampere ma 90, che sono
tantissimi, ed inoltre intorno ai pali ci sono residenti che hanno investito
in residenze e attività produttive e queste pale giganti saranno molto
più grandi di quelle che siamo abituati a vedere; c’è da riflettere dal
punto di vista morale e civile perché la realizzazione sconvolgerò il
paesaggio, disturberà le attività agricole e sconvolgerà l’ambiente,
come le belle colline gessose del Cannatone che si dovrebbero conservare
facendo un parco del gesso e dello zolfo, elementi che caratterizzano il
territorio.
Alla richiesta dell’Decio Terrana, di sapere se l’Amministrazione abbia
partecipato ed ha dato il suo assenso, è intervenuto il sindaco Alfonso
Provvidenza il quale, con riferimento a quanto detto dall’ing. Cutaia,
ha precisato che non c’è stato nessun comportamento negligente da parte
dell’Amministrazione che ha seguito da subito anche questo progetto, per
come necessario. Conferma che l’Amministrazione è vicina ai cittadini e
ne porterà avanti le istanze e le osservazioni che sono state presentate;
fatte proprie da tutta la compagine amministrativa nell'ambito della
relativa competenza.
Nel successivo intervento, l’on. Terrana ha chiesto che venisse sospeso
il provvedimento poiché non a norma di legge, in quanto nel progetto le
costruzioni non sono state indicate e quelle zone sono state presentate come
incolte e abbandonate.
Il consigliere Giacomo Orlando ha ricordato la battaglia comune
relativa alla vicenda della guardia medica che stava per essere eliminata a
Grotte, per un mero errore di un funzionario relativo alle tabelle Aci,
avanzando l’ipotesi che anche in questa situazione potrebbe esserci un
errore. Ha sostenuto che il Consiglio comunale, con tutte le sue forze,
dovrà lottare e se necessario andare a Palermo, perché i problemi vanno
affrontati; e ha concluso assicurando ai cittadini che i Consiglieri saranno
con loro.
Il signor Antonio Salvaggio, nel presupposto che il progetto sia
arrivato alla fine dell’anno scorso, ha mostrato il suo disappunto per non
esserne venuto a conoscenza in tempi più rapidi, sostenendo che sarebbe
stato utile allertare i cittadini affinché non firmassero il contratto.
Il consigliere Paolo Pilato, intervenendo anche a nome della
Minoranza, ha espresso soddisfazione per la partecipazione dei cittadini
alla seduta aperta del consiglio comunale, auspicando una maggiore affluenza
in futuro. Ha inoltre annunciato la sua disponibilità a collaborare con il
Presidente del Consiglio per la convocazione di ulteriori sedute di questo
tipo. Ha sottolineato l'importanza di un piano regionale per la
transizione ecologica ed energetica, che individui le aree idonee e non
idonee all'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti
rinnovabili. Tale piano, ha sottolineato, è necessario per evitare la
realizzazione selvaggia di impianti e per tutelare l'ambiente. Pilato ha
precisato che non si vogliono colpevolizzare né gli investitori né i
cittadini, ma che è fondamentale che vengano rispettate le normative
comunitarie, nazionali e regionali in materia di transizione ecologica ed
energetica.
A conclusione della seduta il presidente Angelo Carlisi ha ringraziato tutta
la classe politica (di maggioranza e di minoranza), i Consiglieri comunali,
l’Amministrazione, per avere dato vita a questo esempio di democrazia, di
cittadinanza attiva, per rappresentare le problematiche della comunità.
Ricordando che Grotte ha un senso civico alto, ha chiarito che è
il primo Comune tra quelli in cui si dovrebbe realizzare l’impianto ad avere
acceso i riflettori su questa vicenda, anche attraverso la convocazione
del Consiglio Comunale in seduta aperta, il cui verbale redatto sarà
trasmesso alle autorità competenti della Regione Sicilia; con l’auspicio
che la Commissione specialistica per le autorizzazioni ambientali e le altre
amministrazioni preposte all’iter autorizzativo possano valutare
attentamente tutte le criticità e le osservazioni emerse, con riferimento
all’investimento in questione, ed assumere le opportune determinazioni.
Carmelo Arnone
3
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Cronaca.
Pessimo lavoro nella posa della fibra ottica: ripristino del manto
stradale non a regola d'arte
Manto stradale
Problemi
con la posa della fibra ottica nel territorio comunale di Grotte. Dopo i
disagi causati dai lavori di scavo, con conseguenti interruzioni del
traffico, adesso a creare problemi è il manto stradale, non
ripristinato a regola d'arte da una delle ditte in subappalto di Open
Fiber.
(Manto stradale "ripristinato")
A
segnalare la situazione è il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza,
il quale ha dichiarato: "Per il momento, nell'esprimere la massima
solidarietà ai cittadini indignati per quanto accaduto, assicuro, come
sempre, il massimo impegno del Sindaco a tutela della comunità grottese".
Il Primo Cittadino ha reso noto che, nonostante le proteste e le minacce di
adire alle vie legali, "continua il pessimo lavoro" da parte della
ditta impegnata nelle attività di installazione.
(Via Madonna delle Grazie: scavi con segnali stradali a scelta)
"Consideriamo
inadeguate e per nulla concilianti - ha aggiunto il Sindaco - le
risposte del tecnico di Open Fiber 'accorso' dopo le lamentele
dell'Amministrazione comunale".
Per questo motivo, per martedì è previsto un ulteriore tavolo tecnico,
mentre - come ha reso noto il Sindaco - è stato già interessato un legale
per la tutela degli interessi dell'Ente.
Gli uffici, inoltre, stanno anche predisponendo una bozza di ordinanza
urgente e contingibile per fermare i lavori, che sarà anche trasmessa in
Prefettura.
Carmelo Arnone
3
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Attualità.
"Nel nostro Paese c'è ancora un presidio di giustizia"; del dott.
Carmelo Asaro
Dott. Carmelo Asaro
Di
solito parlo dei miei pensieri, non delle mie emozioni, ma questa volta farò
un'eccezione.
Chiedetemi che cosa provo di fronte alla mancata convalida del trattenimento
dei migranti nella struttura albanese ed io vi risponderò "tripudio".
Sì, tripudio, una gioia serena, quasi una festa dell'animo che mi richiama
in mente i miei tantissimi anni in magistratura. Un tripudio che
non ha a che fare con la politica. La gioia serena di constatare che nel
nostro Paese c'è ancora un presidio di giustizia, e che esso è
esercitato dalla magistratura.
Ho pensato a quel manipolo di disgraziati che si sono venduti la casa, hanno
dato un ultimo sguardo ai loro affetti e alle loro cose per sfuggire a una
persecuzione, per sottrarsi a un sopruso.
Si dirà che non per tutti la motivazione è questa. E allora? Fuggire dalla
fame è un delitto?
Non sto dicendo, a scanso di equivoci, che vanno tutti accolti nel nostro
Paese, sto invece dicendo che ciascuno è un "quadro di vita" la cui
condizione deve essere esaminata. Non un bidone da togliersi dai piedi
e accatastare a binario morto.
Bisogna o no sapere, per ciascuno di loro, e non all'ammasso, se hanno uno o
più diritti da fare valere?
Sono o no nostri simili che ci consegnano le loro vite e le loro speranze?
Spesso lo fanno col linguaggio dell'illegalità e bisogna reagire, non si
può accogliere tutti. Ma senza dimenticarci di essere umani.
Vengono i brividi al pensiero che un partito politico possa guadagnare
consensi da una politica siffatta. Perché dobbiamo odiare i migranti? E perché tutti insieme?
Sono un'umanità giovane che esprime la sofferenza col linguaggio del corpo,
con le frustate di agghiaccianti assassini. A uno di questi, al contrario delle sue vittime, è capitato di
vedersi servire su un nostro aereo di Stato calici di Dom Pérignon e
delicati frollini, forse un po' meno appetitosi del bambino che aveva
violentato. Abominio da pietra legata al collo nel fondo del
mare, per ripetere le parole di Cristo.
Sono fatti a cui l'indignazione non trova parole adeguate. Sono pugni sullo
stomaco. Per fortuna in Italia abbiamo un giudice. Teniamocelo caro. Non
facciamocene espropriare.
Il feudo di don Antò si estendeva per migliaia di ettari. Alcuni erano
terreni pianeggianti, altri scoscesi con sentieri che si inerpicavano lunga
la montagna.
A valle, un’ampia distesa di ulivi costeggiava la casa che si espandeva fino
a toccare la piantagione di pistacchi.
Dai rami degli alberi pendevano grossi grappoli di colore diverso che andava
da un verde chiaro fino al rosso a seconda del grado di maturazione.
Infine, incastonato ancora più a valle, a delimitare la masseria, c’era il
giardino di agrumi, fiore all’occhiello di tutto il possedimento. Era un
giardino ricco di alberi di aranci, limoni e mandarini.
Nel mese di maggio l’odore di zagara inondava ogni spazio ed era un piacere
respirare l’aria intrisa di quell’odore forte ed intenso.
La gestione del feudo era affidata a mezzadri e campieri che poi a loro
volta comandavano contadini e garzoni.
Per la coltivazione e la mietitura del grano si occupavano i mitateri
che avevano il compito di seguire i lavori per poi dividere il raccolto a
metà con il proprietario.
Il guardiano, oltre che confidente e persona di fiducia, spesso lo si vedeva
girare per le terre col fucile imbracciato e con la scusa di andare a caccia
controllava tutti i possedimenti.
Di grano ne era stato mietuto parecchio, era passata una settimana
dall’inizio. Ora era il momento di portare le gregne nell’aia per
essere pesate. L’aria era stata preparata.
Era importante scegliere il posto giusto: un pezzo di terra pianeggiante,
sopraelevato in modo tale che il vento soffiasse ad ogni ora del giorno.
Preparare l’aria era un lavoro certosino: prima con le zappe si
ripuliva tutto lo spazio, poi con i rastrelli si toglievano pietre ed
erbacce ed infine si irrigava la terra. Per fare questo i contadini
prendevano le quartare e le mettevano sottobraccio mentre, con
l’altra mano ostruivano quanto bastava la bocca della quartara in
modo che uscisse poca acqua alla volta.
Sopra la terra bagnata veniva buttata della paglia sottilissima a strati e
poi, a piccoli passi, ripetuti e continui, si calpestava.
Era curioso come, dopo aver messo la paglia, tutti cominciassero a pestare
quasi come fosse una danza, un gesto liberatorio. L’aria ora era
pronta per essere riempita.
Il sole non era ancora spuntato quando Giuseppe tirò fuori dalla stalla il
carretto e impaiò la mula.
Sali sopra il carretto e lentamente percorse tutta la trazzera che
conduceva ai campi.
Un rumore sordo si sentiva a tratti ogni qualvolta le ruote del carretto
incespicavano su avvallamenti o su pietre che si trovavano lungo il
selciato.
Quella strada era utilizzata dai contadini dei terreni circostanti, e lì di
buche ce n'erano veramente tante.
Finalmente Giuseppe giunse al campo, dove lo attendevano due ragazzi che
appena lo videro salutarono e cominciarono a lavorare di buona lena.
Afferravano energicamente le gregne le caricavano sopra il carro,
stando però attenti a metterle tutte con le spighe rivolte verso l’alto per
evitare che il peso le schiacciasse e fuoriuscisse il frumento.
Tutte le gregne erano ricoperte da uno strato sottile di rugiada che
brillava sotto i raggi di un timido sole.
Per tutta la mattinata fu un andare e venire fino a quando Giuseppe disse ai
due ragazzi: “Va bene così, ci rivediamo verso le quattro, ora c’è troppo
caldo e le spighe cominciano a sbriciolarsi”.
Attualità.
"Ricordo di Livatino"; del
dott. Salvatore Filippo Vitello
Dott. Salvatore Filippo Vitello
Beato Livatino
Riprendo
le parole di
Totò Carlisi e di
Carmelo Arnone in occasione dell'evento di Grotte dedicato a Rosario
Livatino, per riflettere sul suo sacrificio che lo unisce alle
altre vittime della violenza per la giustizia e la legalità e alla stessa
morte senza ragione del Figlio di Dio.
(Beato Rosario Angelo Livatino)
Ciò è
stato detto dal Card. Martini in occasione della commemorazione di
Vittorio Bachelet, vittima del terrorismo dalle Brigate Rosse, ucciso
dentro l'Università dove insegnava. Il Card. Martini definì Vittorio
Bachelet un "martire laico'. Definizione sicuramente sovrapponibile al
sacrificio di Livatino, per le stesse ragioni indicate dal Vescovo riguardo
alla vita ed alla morte di Bachelet, del tutto trasferibili sul giudice
Livatino, che di seguito riporto:
"Quando in odium fidei, gli uomini minacciano al credente la morte, come
esito della sua fedeltà, il Signore si serve di questa minaccia per
interpellare il credente, e per chiedergli di raccogliere il tutto della sua
vita per la suprema scelta religiosa di una testimonianza incondizionata di
fede... . (Bachelet come Livatino, ndr) non fu colpito colpito
nell'esercizio delle sue responsabilità ecclesiali, né per esse fu ucciso,
né in rapporto esplicito alla sua professione di fede, bensì nel cuore della
sua professionalità e della sua fedeltà a servizio della città degli uomini.
Anche qui c'è un mistero di pazienza forte e lungimirante".
Nel riferire queste parole alla morte di Livatino è giusto rimarcare
che egli venne ucciso perché magistrato al servizio della giustizia e
della legalità.
In lui le decisioni assunte lungo la sua vita sollecitano a vedere nella sua
morte la trasparenza della quotidiana testimonianza nell'esercizio
della giurisdizione, prima nelle funzioni di pubblico ministero e poi di
giudice, unita al percorso personale di credente.
Come per Bachelet "la mediazione del suo servizio alla città degli uomini
e la sua dedizione all'amore di Cristo ci si manifestano come una cosa sola".
La figura di Livatino, con il suo impegno per la giustizia e la sua visione
cristiana dell'uomo, continua a essere un faro per tutti coloro che
credono nella possibilità di un futuro libero dalla violenza e dalla
criminalità.
Promuovere una cultura della legalità e della solidarietà è un compito che
ci spetta come cittadini e come membri di una comunità globale.
Livatino è un martire la cui testimonianza ci viene consegnata quale sprone
a chi, chiamato a responsabilità istituzionali, continui ad occuparsi del
bene collettivo con animo aperto, retto e sereno.
Comune.
Grotte celebra il pensionamento dell'Ispettore Capo Liotta: una vita al
servizio della comunità
Le Autorità
Consegna targa
Con i colleghi
Si è svolta ieri mattina, venerdì 31 gennaio 2025, presso l’Aula consiliare
del Comune di Grotte, la festa di pensionamento dell'Ispettore Capo di
Polizia Municipale Salvatore Liotta. L'Ispettore Liotta, che ha dedicato
una vita al servizio della comunità, è andato in
pensione oggi, 1° febbraio 2025, per raggiunti limiti di età.
(Alfonso Provvidenza, Salvatore Liotta, Alfonso Davide Contrafatto, Angelo
Carlisi)
Alla festa erano presenti numerose autorità, tra cui il sindaco Alfonso
Provvidenza, il presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi,
il comandante della locale Stazione carabinieri Maresciallo Maggiore
Alfonso Davide Contrafatto, diversi componenti della Giunta municipale e
i colleghi dipendenti comunali.
Nel corso della cerimonia, al neo pensionato è stata consegnata una targa
ricordo, con l'intestazione del Comune di Grotte, nella quale è riportata la
frase: "All'Ispettore Capo Salvatore Liotta, per l'attività lavorativa
svolta con impegno nell'interesse della nostra comunità".
(Consegna della targa)
L'Ispettore Liotta ha prestato per lunghi anni servizio presso il Comune di
Grotte; durante la sua carriera ha sempre dimostrato grande professionalità,
dedizione e spirito di servizio, diventando un punto di riferimento per i
colleghi e per la comunità.
L'Amministrazione comunale e i colleghi tutti ringraziano l'Ispettore Liotta
per il prezioso contributo reso alla comunità e gli augurano un sereno e
felice periodo di pensionamento.
(Con i colleghi)
La redazione di Grotte.info Quotidiano si unisce ai colleghi e alla
comunità cittadina nel congratularsi con l'Ispettore Capo Salvatore Liotta
per il meritato traguardo raggiunto, augurandogli un futuro ricco di
soddisfazioni personali.
Carmelo Arnone
1
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Chiesa.
Cammino Neocatecumenale: annuncio del Vangelo e invito all'incontro con
Dio
Locandina
Questa
sera e domani, sabato 1 e domenica 2 febbraio 2025, durante le
sante Messe nelle chiese di Grotte, verrà dato un annuncio
speciale da parte dei fratelli e sorelle del Cammino Neocatecumenale.
Si tratta di un invito rivolto a giovani e adulti che desiderano conoscere
più da vicino l'amore di Dio e la sua volontà di incontrare ogni persona.
(Locandina)
Il
Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cristiana che aiuta a
riscoprire la ricchezza del Battesimo e a vivere una fede adulta e
consapevole.
Nato in Spagna negli anni '60, si è diffuso in tutto il mondo ed è
riconosciuto dalla Chiesa Cattolica.
L'annuncio che verrà dato nelle chiese di Grotte è un invito a
partecipare a delle catechesi che si terranno ogni martedì e venerdì alle
ore 20.00, a partire dal 4 febbraio. Durante questi incontri, verrà
presentato il cosiddetto "kerigma", ovvero il primo annuncio del Vangelo,
che invita a riconoscere l'amore di Dio e la necessità di accogliere la sua
misericordia.
Coloro che desiderano approfondire questo annuncio e conoscere più da vicino
il Cammino Neocatecumenale potranno partecipare ad una convivenza di inizio
corso.
Gli incontri successivi si terranno ogni martedì e venerdì alle ore 20.00, a
partire dal 4 febbraio, e si svolgeranno in due modalità:
- presso i locali della parrocchia del Monte Carmelo;
- presso le case di alcune famiglie: Nicoliello Federico e Spataro Syndi
(via Basilicata 1) e Puglisi Gioacchino e Alaimo Lina (via Brodolini 11).
I fratelli e le sorelle del Cammino Neocatecumenale invitano tutti coloro
che sono alla ricerca di Dio a non avere paura di lasciarsi incontrare dal
suo amore. Si tratta di un'occasione per conoscere più da vicino la fede
cristiana e per scoprire come Dio può cambiare la vita di ogni persona.
Iniziative.
Il dott. Antonio Carlisi: "Sono un devoto del Beato Livatino;
complimenti al Sindaco e all'Onorevole"
Dott. Antonio Carlisi
Il
dott. Antonio Carlisi, con un post su Facebook, ha
espresso pubblicamente il suo compiacimento per l'iniziativa di
realizzare a Grotte un murale raffigurante il beato Rosario Livatino. Di
seguito ne pubblichiamo il testo.
*****
"Io
sono un devoto del beato giudice Rosario Angelo Livatino.
Sono contento di apprendere che a Grotte sarà realizzato un Murale a Lui
dedicato. Complimenti al Comune di Grotte, al sindaco dott. Provvidenza e
all'onorevole Rosellina Marchetta.
Sarebbe una felice coincidenza se tale Murale potesse essere inaugurato a
Grotte nel mese di maggio di quest'anno, subito dopo la data del 9 maggio,
giorno della beatificazione avvenuta appunto il 9 maggio 2021.
Parrebbe infatti che proprio il 9 maggio 2025 le spoglie mortali del Beato
saranno traslate dal Cimitero comunale di Canicattì, dove attualmente
riposano, in una apposita cappella già individuata presso la Chiesa Santa
Chiara di Canicattì, che diventerà così Santuario del Beato Livatino,
Martire della Fede e della Giustizia.
Santuario che diverrà perciò luogo simbolico di legalità.
Bello a distanza di qualche giorno da questo evento a Canicattì, potere
inaugurare il Murale a Grotte". Antonio Carlisi
Iniziative.
La Fondazione Federico II sceglie Grotte
per un progetto di riqualificazione urbana
Fondazione Federico II
La Fondazione Federico II, ente culturale dell'Assemblea Regionale
Siciliana, ha approvato la proposta del Comune di Grotte tesa a
realizzare un progetto di riqualificazione urbana attraverso l'arte
contemporanea. L'iniziativa, sostenuta dall'on. Rosellina Marchetta
ed approvata dal presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana on.
Gaetano Galvagno, si pone l'obiettivo di promuovere la coesione sociale
e la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.
(Fondazione Federico II)
Il progetto prevede la realizzazione di un murale raffigurante il beato
Rosario Angelo Livatino, magistrato ucciso dalla mafia, simbolo di
legalità e giustizia.
L'opera si inserisce in un percorso di riqualificazione urbana già avviato
in diverse province siciliane, con realizzazioni a Palermo, Paternò, Gela,
Augusta, Vittoria e altre città.
La
Fondazione Federico II si farà carico dei costi di realizzazione del
murale, comprensivi del compenso per l'artista e della promozione
dell'evento. Il Comune di Grotte avrà il compito di individuare l'area
interessata dall'intervento, scegliere l'artista e il progetto, che sarà
condiviso con la Fondazione.
"Siamo orgogliosi di poter realizzare questo progetto a Grotte -
questa la dichiarazione dei vertici della Fondazione Federico II -. La
figura di Livatino è un esempio di integrità morale e professionale, un
simbolo di legalità che vogliamo celebrare attraverso l'arte. Crediamo che
questo murale possa essere un importante contributo alla riqualificazione
urbana di Grotte e un messaggio di speranza per tutta la comunità".
Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha espresso la sua
soddisfazione per la scelta della Fondazione Federico II: "Ringraziamo la
Fondazione e l’on. Rosellina Marchetta per questa opportunità. Il nostro
Comune è da sempre impegnato nella promozione della cultura e della
legalità, e questo progetto si inserisce perfettamente in questo percorso.
Siamo certi che il murale dedicato a Livatino sarà un motivo di orgoglio per
tutti i cittadini e un monito costante contro la mafia".
L'iniziativa approvata dalla Fondazione Federico II rappresenta
un'importante occasione per il Comune di Grotte di valorizzare il proprio
patrimonio culturale e di promuovere i valori della legalità e della
giustizia. Un progetto che, attraverso l'arte, vuole rendere i cittadini
consapevoli dell'importanza di riqualificare gli spazi urbani e di
contribuire a migliorare la qualità della vita nella propria comunità.
Carmelo Arnone
1
febbraio
2025
Riproduzione riservata.
Iniziative.
Grotte ricorderà il beato Livatino con un murale; simbolo di legalità e
rinascita urbana
Beato Livatino
È stata accolta favorevolmente dalla Fondazione Federico II (presidente
dall'on. Gaetano Galvagno, attuale presidente dell’Assemblea Regionale
Siciliana) la proposta avanzata dal Comune di Grotte della realizzazione di
un murale dedicato alla figura del giudice Rosario Angelo Livatino,
proclamato Beato (martire della Giustizia e della Fede) dalla Chiesa
cattolica. La proposta rientra nel più ampio progetto di riqualificazione
urbana, che ha come tema la legalità, ispirato a quanti hanno sacrificato la
vita per lo Stato.
(Beato Rosario Angelo Livatino)
Rosario Angelo Livatino, giudice siciliano ucciso dalla mafia nel 1990, è
stato proclamato beato nel 2022. La sua figura, esempio di integrità morale
e professionale, è un faro per la comunità, sia come uomo di legge che come
testimone di fede. Il suo impegno per la giustizia e la sua profonda
devozione religiosa lo hanno reso un simbolo di lotta alla criminalità
organizzata e un modello per i credenti.
Il progetto di riqualificazione urbana, che prevede la realizzazione del
murale, rappresenta un'importante occasione per il Comune di Grotte. La
rigenerazione urbana non è solo un modo per preservare e valorizzare il
territorio, ma anche un volano per lo sviluppo economico e turistico.
Interventi di questo tipo possono migliorare la qualità della vita dei
cittadini, attrarre nuovi residenti e visitatori, e creare nuove opportunità
di lavoro.
Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha espresso la sua
gratitudine alla Fondazione Federico II e all'on. Rosellina Marchetta
per aver sostenuto questa iniziativa. "Un caloroso ringraziamento all'on.
Rosellina Marchetta, componente del Consiglio di amministrazione della
Fondazione Federico II, che ha sostenuto e promosso la partecipazione al
rilevante progetto", ha dichiarato il Primo Cittadino.
Il murale dedicato al beato Livatino rappresenta un messaggio di speranza e
legalità per la comunità di Grotte e per l'intera Sicilia. La sua figura,
esempio di coraggio e sacrificio, ricorda l'importanza di non arrendersi di
fronte alla criminalità e difendere i valori della giustizia e della
legalità.
Carmelo Arnone
1
febbraio
2025
Riproduzione riservata.