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Cimitero


Orario di apertura (al 20/04/2024): dal lunedì alla domenica dalle 08.00 alle 13.30; martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30.
(Si raccomanda di uscire 10 minuti prima della chiusura).

Particolare

Ingresso, vista centrale Busto marmoreo

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Panorama del cimitero
Panorama

Ingresso del cimitero
Ingresso del cimitero

Teschi sulle colonne
Teschi sulle colonne

Serpente alato
Il serpente alato

Il cimitero di Grotte risale al 1840, anno in cui fu istituito. Prima di quell’anno non vi era un luogo stabilito per accogliere tutti i defunti. Si ha notizia di inumazioni nelle cripte delle chiese principali (Santa Venera, Purgatorio, Madonna del Carmelo), ed è da credere che tali sepolture fossero riservate a religiosi, nobili, benestanti e benefattori. Con molta probabilità le sepolture dei cittadini più poveri avvenivano alle spalle della chiesetta del Calvario, nel luogo conosciuto come "cimitero di Santa Croce" e nei terreni attigui ai vari luoghi di culto (chiesette di campagna, cappellette votive).
Situato nella parta alta del paese (visibile nell'immagine della home page, nella zona alberata sulla destra), un tempo sorgeva in aperta campagna; a causa dell'espansione edilizia il luogo sacro si trova oggi in prossimità di moderne costruzioni.
L'ingresso principale del cimitero richiama volutamente l'architettura di un tempio, quasi a sottolinearne maggiormente le caratteristiche di "luogo sacro". In cima alle quattro colonne, le due centrali ben definite e le due laterali squadrate, figurano in bassorilievo quattro teschi su ossa incrociate, chiara allusione alla realtà che si trova al di là delle stesse colonne.
Sulla facciata della parte superiore vengono raffigurate due ali spiegate che sorreggono, al loro centro, un serpente intento, in maniera circolare, a sovrapporre la bocca alla parte terminale della propria coda.
I vari richiami simbolici sono alquanto evidenti: il ciclo della vita, dalla nascita alla morte (il serpente che si morde la coda);
l'anelito delle anime ad innalzarsi verso il cielo e la libertà, finalmente raggiunta, da ogni tipo di schiavitù (le ali spiegate).
Infine la copertura, a triangolo isoscele, con il vertice centrale ben definito, viene a richiamare l'attenzione, quasi fosse una freccia, verso l'alto; verso la realtà esistente al di sopra di ogni comprensione umana e, tuttavia, sempre presente nella vita dell'uomo.
Nel 2004, a seguito di vari lavori di ampliamento, viene inaugurata una nuova sezione dello stesso cimitero.

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