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Grotte.info Quotidiano - Gennaio 2016

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Gennaio 2016

 

31/01/2016

Politica. "Tassa rifiuti: le morosità inesigibili caricate ai contribuenti paganti"; nota del M5S Grotte

 

Movimento 5 Stelle - Grotte
Sito ufficiale

Una critica al sistema di gestione dei rifiuti solidi urbani ed ai relativi costi lievitati notevolmente, nella nota del Meetup del Movimento 5 Stelle Grotte (che riportiamo di seguito).

"Tassa Rifiuti: le morosità inesigibili caricate ai contribuenti paganti. Una follia del governo Renzi!
            La gestione e la tassazione dei rifiuti, la protezione dell’ambiente, la classe politica siciliana, dal Presidente della Regione Crocetta a molti Sindaci dei Comuni siciliani, si sono rivelati un  fallimento totale.
            Da parecchi anni la nostra classe politica siciliana, al fine di rimediare alla propria incapacità a regolamentare il servizio rifiuti nel rispetto dell’ambiente e delle normative europee e nazionali, continuamente ha invocato e invoca lo stato di emergenza a tal punto che ad oggi:
- le strutture di ambito degli ATO siciliani in “eterna” liquidazione, sono dei veri e propri carrozzoni mangiasoldi (spese per commissari, dipendenti, spese correnti ecc.);
- le nuove strutture, le cosiddette società consortili per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti (S.R.R.), di cui gli stessi Comuni sono componenti, è da 5 anni, cioè da quando sono state istituite con L.R. 9/2010, che non riescono a funzionare a regime;
-  la raccolta differenziata, compreso il porta a porta, ancora oggi presenta percentuali intorno al 10%, molto al di sotto del 65% minimo previsto dalle normative vigenti;
- l’uso delle discariche ormai stracolme e al collasso, gli alti costi di conferimento e l’ulteriore ecotassa sulla raccolta indifferenziata caricata ai contribuenti, vanno ad aggravare sempre più il costo del servizio;
- molti Comuni, già da anni, gestiscono in proprio il servizio dei rifiuti con affidamenti diretti milionari alle stesse imprese, a colpi di illegittime Ordinanze Contingibili ed Urgenti emanate dai Sindaci;
- i costi del servizio dei rifiuti sono del tutto fuori controllo e poco trasparenti;
-conseguentemente le tasse sui rifiuti sono lievitate al punto da non essere più sostenibili da parecchi contribuenti, nel frattempo divenuti morosi mediamente per il 50%.
           Di fronte a tale disastro, ecco come sono intervenuti il Governo Renzi e il Governo regionale Crocetta.
1) Anziché ridurre l’uso delle discariche, imponendo il rispetto delle norme vigenti e incentivando efficacemente la raccolta differenziata (realizzazione di impianti di trattamento, vuoti a rendere, prodotti alla spina ecc.), ha previsto la costruzione di inceneritori (termovalorizzatori), preferendo al riciclo la bruciatura dei rifiuti con i rischi enormi di inquinamento ambientale;
2) Anziché ridurre i costi, imponendo l’uso della gara di appalto e la raccolta differenziata con atti efficaci e sanzioni esemplari agli amministratori, ha caricato le morosità inesigibili o le mancate riscossioni ai cittadini paganti, in questo modo avviando una spirale perversa di strozzatura dei contribuenti, che più tartassati di prima, diventeranno sempre più morosi sino al collasso finale.
Infatti ai sensi dell’art.7, comma 9 del D.L. 78/2015 conv. con L.125/2015 è previsto che: Tra le componenti di costo vanno considerati  anche  gli eventuali mancati ricavi relativi a crediti risultati inesigibili con riferimento alla tariffa di igiene ambientale, alla tariffa integrata ambientale, nonché al tributo comunale sui  rifiuti  e  sui  servizi (TARES)”.
            Sarebbe stato opportuno caricare i crediti inesigibili alla fiscalità generale e accertare i responsabili, come nel caso delle prescrizioni.
Ma intanto i titolari di discariche e imprese affidatarie senza gare fanno affari mentre il contribuente vessato a più non posso. Uno schifo.
E io pago!".

 

 
 

 Il Meetup Movimento 5 Stelle Grotte
Angelo
Costanza
Gaspare Bufalino Marinella
Lillo Chiarenza
Rosalba Cimino
 

 

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31/01/2016

Televisione. La settima ed ultima puntata di "Pomeri Time", il programma di Angelo Palermo su Agrigento TV

 

La settima puntata di “Pomeri Time”
Vedi la puntata

La settima puntata di “Pomeri Time”, il programma settimanale di Angelo Palermo, andata in onda giovedi 28 gennaio sulle frequenze dell'emittente Agrigento TV (canale 96 del digitale terrestre) è stata l'ultima di questa stagione. Un programma che ha regalato tante soddisfazioni ed ascolti altissimi agli autori ed all'emittente. La diretta è stata apprezzata dagli spettatori che hanno potuto interagire tramite la pagina facebook del programma.
La puntata ha dato spazio a tanti giovani talentuosi dell'agrigentino.
Per lo spazio cucina:
Elettra Curto, volto noto della Tv e conduttrice del programma "Cucina tu";
Per lo spazio storie vere: la storia di speranza di Igor Di Giovanni, uno dei concorrenti dell'ultima edizione del grande Fratello.
Per lo spazio dei nonni:
decine di nonni grottesi.
Inoltre è stato presentato il calendario solidale "Salviamo la nostra casa comune", che vede tra i protagonisti alcune famiglie di Grotte. In conclusione, il taglio della torta e l'esibizione di Zumba Fitness delle ragazze della Palestra Body Filcrazy di Porto Empedocle. Ancora una volta, preziosa la collaborazione in studio di Giuseppe Cacciatore, per i commenti in diretta sulla pagina facebook del programma.
É possibile rivedere la puntata "Pomeri Time" del 28 gennaio, in versione integrale, cliccando sul link di seguito.

"Pomeri Time" - 7^ puntata Visita l'argomento
  

 

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30/01/2016

Iniziative. Festa di Carnevale in maschera, dell'associazione "Cartoon Mania"; lunedi 8 febbraio

 

Festa di Carnevale in maschera
Locandina

L'associazione "Animazione - Cartoon Mania", diretta da Filippo La Mendola e Monica Bellavia, organizza una "Festa di Carnevale in maschera". La partecipazione è aperta a tutti i bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni. Tanto divertimento con musica balli, giochi, sorprese e un gustoso spuntino.
La festa si svolgerà lunedi 8 febbraio, dalle ore 18.00 alle 20.30, presso il locale della discoteca Blue Night.
La quota per l'ingresso è di euro 10,00.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare i numeri 339.6272850 e 320.4871170.

 

 

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30/01/2016

Comune. Incontro di democrazia partecipata per decidere l'impiego di somme; lunedi 1 febbraio

 

Democrazia partecipata

Con una nota (leggi di seguito), a firma del Sindaco di Grotte, è stata indetta per lunedi 1 febbraio, alle ore 19.00 nell'aula consiliare, una riunione di democrazia partecipata, aperta alle associazioni che operano sul territorio ed ai cittadini, per decidere l'impiego di alcune somme del bilancio comunale.

COMUNE DI GROTTE

Prot. n° 875 del 22 gennaio 2016

AVVISO RIUNIONE SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATA

SI RENDE NOTO

     che è indetta, per il giorno 1 febbraio 2016, alle ore 19.00, nella sala consiliare, una riunione con le associazioni operanti sul territorio comunale e con la cittadinanza, in merito alle modalità di utilizzo di quota delle somme (il 2%) trasferite dalla Regione a valere sulla compartecipazione Irpef, attraverso forme di democrazia partecipata, in attuazione di quanto previsto dal comma 1 dell'art. 6 della L.R. n° 5/2014 così come modificata dalla L.R. 9/2015.
     L'incontro, oltre a rappresentare un momento di sostegno attivo all'associazionismo locale, si propone quindi di condividere con le associazioni e i cittadini le diverse azioni da finanziare con le relative somme trasferite per legge, che ammontano ad euro 17.678,00 (2% dell'importo ricevuto nell'anno 2015).
     É opportuno precisare che le suddette somme sono suscettibili di variazioni in base al reale trasferimento a valere sull'anno in corso.
     Le azioni a cui destinare le suddette risorse sono da individuarsi tra i seguenti interventi a favore di:
- Festeggiamenti tradizionali per la festa di pasqua;
- Promozione e sviluppo del territorio;
- Sport equestre ed automobilistico;
- Attività ludica per le scuole.
     Le associazioni e i cittadini sono invitati a partecipare alla riunione e presentare integrazioni o osservazioni alle azioni sopra specificate.
  

 

   

Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
 

 

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29/01/2016

Comune. Convocato il Consiglio comunale per venerdi 5 febbraio alle ore 20.00

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria su determinazione della presidente Serafina Marchetta, è stata fissata per venerdi 5 febbraio, alle ore 20.00, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.

Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

1) Nomina scrutatori, lettura ed approvazione verbali seduta precedente;

2) Comunicazione riguardante l'adozione delle deliberazioni di G.C. n° 104 del 09.12.15, n° 109 dell'11.12.15 e n° 116 del 22.12.15 "Prelevamento dal Fondo di Riserva";

3) Comunicazione in merito alla designazione del nuovo capo gruppo consiliare "Grotte Domani Fantauzzo Sindaco";

4) Risposta interrogazione presentata in data 07.12.15 dal gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale" riguardante l'associazione "Pan Sagittarius";

5) Richiesta prot. n° 15455 del 07.12.15 del gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale" di modifica del Regolamento dei lavori del Consiglio comunale;

6) Richiesta prot. n° 15457 del 07.12.15 del gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale" sulla introduzione nel Comune di Grotte dello strumento denominato "Baratto amministrativo", ai sensi della Legge n° 164/2014;

7) Richiesta prot. n° 16333 del 29.12.15 del gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale" di modifica dell'art. n° 59 del Regolamento IUC;

8) Modifica deliberazione C.C. n° 59 del 29.09.2013 "Nomina componenti Commissione Elettorale";

9) Modifica deliberazione C.C. n° 47 del 02.07.2013 "Nomina componenti Commissioni Consiliari";

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora.
 

 

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29/01/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 29 gennaio

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 29 gennaio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Machiavelli, Via Crispi, Via Bruno Buozzi, Via Elena di Montenegro, Via Salvo D’acquisto, Via Brodolini, Via Moro, Via Terranova, Viale Livatino, Via Secchi, Via Gioberti, Via Fratelli Bandiera, Via Dante, Via Concordia, Via Socrate, Via Empedocle, Via Velina, Via Trinacria, Via Marte, Via Fonte, Via Giacinto, Via Orsini, Via Anita, Via Etna, Via Ape, Via Comaschi, Via Cavour, Via Lincoln, Via Diogene, Via Acquanova, Via Santa Venera, Via Don Minzoni, Via San Giovanni Bosco, Via Madonna delle Grazie, Via Da Procida, arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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29/01/2016

Cinema. "B&B - Babbiannu Babbiannu"; commento di Giovanni Volpe al film "Se mi lasci non vale"

 

"B&B - Babbiannu Babbiannu", rubrica di Giovanni Volpe
B&B

SE MI LASCI NON VALE di Vincenzo Salemme
Locandina


SE MI LASCI NON VALE di Vincenzo Salemme

    
Metto le mani avanti e lo ammetto subito, io sono un fan di Vincenzo Salemme.
     Un'ammirazione la mia nata però a teatro, magico luogo nel quale ho visto quasi tutte le sue opere, i suoi attori, le sue regie.
     Una volta all'Ambra Jovinelli ebbi una crisi di riso così irragionevole per durata che fui costretto a lasciare la sala per abbondanti minuti, stavo vedendo "Di mamma ce ne è una sola" e nella fattispecie il dialogo iniziale tra una cameriera e una attempata signora borghese, lo stesso Salemme en travestì (vedi). Irresistibile.
     Parti di questa commedia e spezzoni di altre finirono poi in un collage televisivo dedicato al Teatro di Salemme dal significativo titolo "Faccio a pezzi il Teatro".
     Dico questo perché in questo suo ultimo film, Salemme sembra si sia dato ancora una volta questa mission: fare a pezzi il Teatro e con lui gli attori.
     In maniera leggera e divertente sia chiaro, ma la presa per il culo degli attori - peracottari tronfi per antonomasia - è reale e a tratti irresistibile, così come il sarcasmo velenoso nei confronti delle avanguardie che lavorano alle istallazioni artistiche in velleitarie ipotesi di arte concettuale.
     Proprio questi momenti del film rappresentano in assoluto i momenti migliori, divertentissimi - la scena del pizzaiolo che interrompe l'attore di sceneggiata è irresistibile!
     Per il resto il Salemme cinematografico è sempre più che dignitoso, pur nella sua leggiadra e ostentata - e a tratti insopportabile - retorica, ma in questo film c'è una Napoli, soprattutto quella notturna, incantevole; c'è, seppur per un breve tratto, Pino Daniele; non poteva non piacermi...
     Salemme è furbo, sa quali corde toccare e l'intensità, sobria e leggera, con cui toccarle. É furbo e onesto, così come quando canta una canzone che lui stesso ha scritto, così come quando si richiama a una tradizione autorale e attoriale che ha fatto di Napoli un centro propulsore di cultura popolare e aulica, in lui le stimmate sono riconoscibili e nominabili; e poi, da vero uomo di Teatro quale è, conosce il mestiere e i mezzi necessari per esercitarlo e non è un caso che da lui si siano irradiati una serie di attori, oggi, tra i migliori in circolazione in Italia.
     Buccirosso, ad esempio, necessario a questo a film, è uno di questi. C'è anche Carlo Giuffrè, tenero, dolce, giusto, e questo nome appartiene già alla storia del Teatro e del Cinema italiani.
     Andate a vedere questo film. Sì, andate a vederlo e divertitevi. Io l'ho fatto e mi sono divertito, assai
.

Giovanni Volpe
29 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  
 

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28/01/2016

Riflessioni. "Renzi, Franceschini e le statue coperte"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pedagogia, e Pittore.

"Renzi, il ministro Franceschini e tutto il Pd, hanno infangato a livello mondiale il loro pensiero sull'arte e anche il più prezioso bene dell'Italia.
L'arte, sostengono tutti i filosofi, e soprattutto il nostro B. Croce, è la rappresentazione dell'immagine che nasce spontaneamente nella mente dell'artista.
Essa non è moralmente né lodevole né colpevole, perché assolutamente spirituale, come la sublimazione dell'impressione sensibile estetizzata.
Ma Renzi, e tutto il suo seguito, tutto questo non lo sanno o fingono di non saperlo, che è ancor peggio.
Io non ne ho avuto mai dubbi.
Dovrebbero, più di tutti gli altri del passato, sprofondare nella vergogna senza fondo.
Per finire, ne ho discusso con gli amici pittori e non. Anche loro sono dispiaciutissimi e non si sentono assolutamente rappresentati da questo parolaio".

Antonio Pilato
28 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

Statue coperte
Statue coperte

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28/01/2016

Società. "La tesi dell'ininfluenza: ma a te, cosa cambia?"; di Alessandro Benigni

 

Adozioni omosessuali
Unione omosessuale

Pubblichiamo un intervento di Alessandro Benigni, sposato e padre di due figli, è docente di Filosofia e Psicologia nei Licei.

La tesi dell’ininfluenza: “ma a te, cosa cambia?”.
Spesso ci si sente chiedere per quali motivi si è contrari ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, visto che si tratta di accettare il riconoscimento di una forma in più di matrimonio possibile e non di eliminare o modificare il matrimonio tra persone normali.
Considerazioni.
“Se la casa del mio vicino va a fuoco, è saggio preoccuparsi per la propria”: in una società le scelte dei singoli ricadono inevitabilmente sull’intero gruppo sociale.
Certamente il “matrimonio omosessuale” non comporta danni diretti a chi ne contesta la legittimità. Il problema è di ordine generale e di protezione di tutta la società da un danno oggettivo che riguarda tutti i cittadini, a partire dai più deboli e indifesi: i bambini.
Non si dovrebbe infatti mai dimenticare che il matrimonio comporta per diritto la possibilità di adozione e che il diritto del bambino è (dovrebbe essere) sempre prioritario rispetto ai desideri degli adulti.
In una coppia di persone dello stesso sesso il bambino si vedrebbe crudelmente ed ingiustificatamente deprivato del padre e/o della madre: per questo motivo il matrimonio non può essere concesso a chiunque lo richieda.
Un consapevole atteggiamento etico impone di valutare le azioni morali (proprie e del prossimo) in base alla loro validità universale: che ne sarebbe se questo principio (matrimonio per tutti e negazione dei diritti dei bambini) venisse applicato universalmente? Ovvero: “Se si facesse così per tutti, avremmo un mondo migliore o peggiore?”.
É questa la domanda che ci fa capire se un’azione è giusta o sbagliata dal punto di vista morale. Se ci si deve necessariamente impegnare per il cambiamento (verso il meglio!) delle leggi e della società in ci si vive, ne consegue che l’indifferenza verso ciò che accade fuori di noi non è un atteggiamento etico positivo. Ecco perché la questione del “matrimonio omosessuale” riguarda tutti e non solo gli omosessuali.
A volte si sente questo tipo di replica: “Il matrimonio omosessuale riguarda centinaia di migliaia di adulti e bambini. Per esempio: i Francesi sono favorevoli al matrimonio omosessuale. Altri paesi l’hanno già autorizzato. Perché restare indietro?”.
Questa è veramente una logica pazzesca. Dal fatto che gli altri paesi europei, fosse anche il mondo intero, abbiano preso una certa direzione (politica) non consegue affatto che tale scelta sia buona di per sé e porti automaticamente dei vantaggi. La storia delle nazioni, europee ed extraeuropee, è stracolma di scelte sbagliate. L’autorizzazione del matrimonio omosessuale non è di per sé, fino a prova contraria, un segnale di progresso, civile o morale, di una nazione. Il concetto è semplice: si devono concedere diritti a qualsivoglia desiderio, solo per il fatto che viene espresso da un certo numero di persone? Basterà autorizzare il maggior numero di cose vietate negli altri paesi per essere al primo posto delle nazioni?
Casomai, prima bisogna dimostrare con una solida argomentazione che le persone hanno diritto a sposarsi, quindi che il matrimonio è sempre a prescindere possibile (quindi poligamia, incesto, etc. compresi) e poi mostrare che è interesse generale della nazione correre in testa alla corsa per concedere diritti in base ai desideri delle persone.
Inoltre, dal punto di vista sociale si dovrà tener presente che a numeratore fermo, se cresce il denominatore, decresce il valore della frazione.
Data la quantità “N” di risorse con cui lo Stato può aiutare le famiglie, se si amplia la platea di fruitori, cala il beneficio pro capite (N/10 > N/20).
E spiace dirlo, ma questa è l’Italia e il rischio abusi è alto, ci sono i falsi invalidi figurati se mancheranno i falsi gay. Già in Australia si verificano i primi casi (com’è logico che sia).
Il paese ha un grave problema demografico, deve aiutare le famiglie che possono fare molti figli, superfluo spiegare perché trattasi solo di coppie etero: non è discriminazione, è biologia.
Parliamo di soldi pubblici, tasse mie e vostre, ogni contribuente ha diritto di voto sul loro impiego.
La questione riguarda tutti.
Come notava Filippo Savarese, “Annacquare e alterare il matrimonio significa manomettere l’intero sistema di protezione e promozione della famiglia”. Inoltre, “Smettere di riconoscere nell’unione tra uomo e donna il paradigma dell’intera esperienza umana è il sintomo di una depressione culturale gravemente autolesionista, che non ha nulla a che vedere con il rispetto delle scelte di vita delle persone, dei loro affetti e dei loro sentimenti”.

Alessandro Benigni
28 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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27/01/2016

Televisione. La sesta puntata di "Pomeri Time", il nuovo programma di Angelo Palermo su Agrigento TV

 

La sesta puntata di “Pomeri Time”
Vedi la puntata

La sesta puntata di “Pomeri Time”, il nuovo programma settimanale di Angelo Palermo, andata in onda giovedi 21 gennaio sulle frequenze dell'emittente Agrigento TV (canale 96 del digitale terrestre) ha avuto come tema "Il turismo ad Agrigento".
Ospiti in studio:
- Fabrizio La Gaipa (Presidente del Consorzio Turistico "Valle dei Templi");
- Federica Salvo (Responsabile dello sviluppo turistico del Giardino della Kolymbethra);
- Roberta Lala (apprendista giornalista);
- gli alunni della 2^ C del Liceo Classico "Empedocle".

Per lo spazio cucina:
i dolci di "Cutaia Dessert" con Sofia Vizzini e Giacomo Cutaia.
Per lo spazio storie vere: don Dario Morreale.
Per lo spazio dei nonni:
Nonna Dedè di Canicattì; 110 anni (non è un errore, sono 110).
Preziosa, come sempre, la collaborazione in studio di Giuseppe Cacciatore, per i commenti in diretta sulla pagina facebook del programma.

La prossima puntata andrà in onda, sempre in diretta, domani, giovedi 28 gennaio.
É possibile rivedere la puntata "Pomeri Time" del 21 gennaio, in versione integrale, cliccando sul link di seguito.

"Pomeri Time" - 6^ puntata Visita l'argomento
  

 

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27/01/2016

Attualità. "Oggi sorrido al ricordo dei nazisti"; recensione di Giovanni Volpe

 

Giovanni Volpe
Giovanni Volpe

Sorrido.
Oggi sorrido al ricordo dei nazisti. Li guardo negli occhi e sorrido.
Più furono spietati, più sorrido loro.
Sorrido a chi commemora ma non ha appreso e fatta sua la lezione della storia.
Allo stesso modo sorrido agli odierni trafficanti di corpi e di vite. Ai ladri in giacca e cravatta che mi passeggiano davanti tronfi delle loro evasioni, delle loro raccomandazioni, dei loro conti in banca.
Sorrido ai felici che non capiscono quanto sia inutile una felicità non condivisa.
Sorrido anche a quelli che hanno ammazzato tanta gente onesta e coraggiosa, a quelli che hanno ammazzato don Peppe Diana e don Pino Puglisi, Falcone e Borsellino e ancor di più sorrido ai loro mandanti, anzi a questi faccio anche un simpatico occhiolino.
Sorrido ai politici corrotti e corruttori, sorrido ai mandanti e agli esecutori delle stragi, sorrido ai seriosi membri della P2, P3 e a quelli che cercano il Santo Graal.
Sorrido a quelli che sfruttano l'ignoranza e la miseria, a chi si fa forte dell'altrui debolezza, a chi davanti alla sofferenza altrui si gira dall'altra parte, a chi non fa il proprio dovere, a chi non urla per i propri diritti, a chi si è convinto che chi lupo non si fa da pecora perisce.
Sorrido a chi vive per l'accumulo, agli avidi e agli avari; agli ignoranti presuntuosi, agli schiocchi che pretendono di essere considerati intelligenti, ai disonesti che pretendono di essere considerati furbi, ai populisti che pretendono di essere considerati liberali, agli intellettuali che si riempiono d'aria come i palloncini, agli schiavi che pretendono di essere considerati liberi e che presentano come amici i loro padroni, alle mezze seghe che ti sbattono in faccia la forza dei numeri.
Sorrido a chi si batte il petto dicendo Signore Signore gridando allo scandalo e poi non ha il coraggio di prendere il bastone e cacciare i mercanti dal tempio.
Si, oggi sorrido; lo faccio con tenerezza pensando a mio nonno contadino, pensando alla terra non come a quell'"atomo opaco del male" ma come a un paradiso di bellezza non ancora perduto.
E sorrido a tutti quelli che hanno sprecato e continuano a sprecare la loro vita e ritengono d'aver vissuto, di vivere.

Giovanni Volpe
27 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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27/01/2016

Ricorrenze. 27 Gennaio: Giorno della Memoria; "Se questo è un uomo", di Primo Levi

 

27 Gennaio: Giorno della Memoria


SE QUESTO É UN UOMO

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango,
che non conosce pace,
che lotta per mezzo pane,
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome,
senza più forza di ricordare;
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore,
stando in casa, andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli,
o vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

                    Primo Levi, “Se questo è un uomo”, 1947
  

27 gennaio: Giorno della Memoria. Per non dimenticare

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26/01/2016

Viabilità. Divieto di sosta in Via Madonna delle Grazie, giovedi 28 gennaio dalle 11.30 alle 14.00

 

Divieto di sosta

Un'Ordinanza del sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo, emanata in data 26 gennaio, stabilisce il divieto di sosta con rimozione per tutti i veicoli in Via Madonna delle Grazie, per il giorno 28 gennaio dalle ore 11.30 alle ore 14.00.
Scopo del divieto è quello di consentire la pulizia straordinaria della via.

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

ORDINANZA DEL 26/01/2016
OGGETTO: Pulizia straordinaria della Via Madonna delle Grazie.

IL SINDACO

PREMESSO che in data 28/01/2016 verranno effettuati lavori di pulizia straordinaria della Via Madonna delle Grazie;
RITENUTO pertanto necessario vietare la sosta a tutti i veicoli nelle suddette strade, al fine di dare la possibilità di effettuare la programmata pulizia;
VISTI gli artt. 6 e 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.P.R. 16.12.1992, n° 495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.Lgs. n°267/2000;

O R D I N A

Il giorno 28/01/2016, dalle ore 11.30 alle ore 14.00, è istituito il divieto di sosta per tutti i veicoli nella Via Madonna delle Grazie per lo spazzamento meccanico della strada.

Tutti gli Ufficiali e gli agenti di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della Strada sono incaricati dell’esecuzione della presente.

Dalla Residenza Municipale lì, 26 gennaio 2016

 

   

Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
 

 

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26/01/2016

Commenti. "Risposta all'eloquio dei soliti ignoti"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

"Risposta all'eloquio dei soliti ignoti.
Ai politici spetta il compito di interpretare correttamente e in ogni momento il loro ruolo per il bene di tutti i cittadini, non solo a parole ma anche coi fatti, di non ingannare mai nessuno col linguaggio seducente, di non seguire false piste, che molti sono indotti a percorrere per interessi personali.
Al cittadino, comune spettatore, invece quello di vedere, saper ascoltare e criticare, evidenziando il bene e anche il male.
Chi è incapace di operare e fare del bene, cambi mestiere.
Non occorre vicinanza per sostenere questo, ma solo libero pensiero nel tempo e nello spazio".

Antonio Pilato
26 gennaio 2016
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26/01/2016

Società. Osservazioni sul testo del Disegno di Legge Cirinnà; dell'avv. Cecovini Amigoni

 

Unione omosessuale
Unione omosessuale

Pubblichiamo un intervento dell'avv. Guendal Cecovini Amigoni, dell'Osservatorio Internazionale "Cardinale Van Thuân", in merito al disegno di Legge Cirinnà.

"
Il 26 gennaio 2016 nel Parlamento italiano inizierà la discussione del Disegno di Legge (d.d.l.) Cirinnà. É una bozza di Legge redatta da un gruppo di senatori ed è così chiamato dal nome della senatrice che per prima lo ha sottoscritto. La sua discussione in Parlamento significa che è prevedibile la sua trasformazione in Legge dello Stato italiano.
Potenzialmente, la portata di questa Legge è storica. Oggi siamo abituati a sentirci dire che è accaduto qualcosa di “storico” anche in relazione a fatti privi di rilevanza o che cadono nell’oblio nell’arco di pochi giorni. Ebbene, il d.d.l. Cirinnà non ha bisogno di sensazionalismi per destare l’attenzione. Infatti vuole modificare uno dei pilastri della nostra civiltà: la famiglia, per come la conosciamo.
Nel momento in cui riteniamo che la famiglia sia un elemento fondamentale della nostra cultura e della nostra storia, comprendiamo immediatamente come una legge che la modifichi nella sua sostanza vada ad toccare la struttura stessa della nostra civiltà.
Sottolineata la rilevanza del d.d.l. Cirinnà, è importante comprenderne il contenuto, se non altro per cercare di immaginare gli effetti che potrebbe avere.
Il testo è diviso in due parti (o “capi”): il primo relativo alle “unioni civili tra persone dello stesso sesso” (unioni omosessuali: uni-omo), il secondo relativo alla “disciplina della convivenza”.
In pratica, la prima metà estende il matrimonio alle coppie omosessuali e la seconda metà prevede alcune regole a tutela delle coppie che convivano senza sposarsi, i cosiddetti “conviventi di fatto”.
Per quanto l’intero d.d.l. meriti particolare attenzione, è sicuramente la prima parte quella di maggior rilievo, anche perché destinata a tracciare il solco più profondo. Ed è su questa prima parte che svolgerò alcune considerazioni.
Nessuna differenza tra unioni civili e matrimonio.
Innanzitutto, il d.d.l. non parla di matrimonio “tra persone dello stesso sesso”, ma di “unione civile tra persone dello stesso sesso” e ciò sembra fare intendere che, per la Legge, si tratti di due “formazioni sociali” distinte. Ma leggiamo assieme l’articolo 4.3 del d.d.l.: “Le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”.
L’evidenza di questa disposizione non richiede alcuna interpretazione: tutte le regole che disciplinano il matrimonio disciplinano anche l’unione civile. Cambia il nome, ma in sostanza non c’è differenza tra le due “formazioni sociali”.
In pratica, salve un paio di eccezioni di cui parlerò più avanti, la “formazione sociale” costituita da un uomo e una donna e quella costituita da due persone dello stesso sesso sono distinte solo dall’avere un nome diverso.
Ciò fa ben riflettere sulla portata della nuova legge. Infatti, le due “formazioni sociali” sono invece naturalmente differenti, poiché la coppia eterosessuale è potenzialmente fertile e la relativa famiglia tende al benessere della prole, mentre la coppia omosessuale è naturalmente sterile e le sue finalità sono pertanto altre.
Nei suoi articoli, il d.d.l. disciplina alcuni aspetti delle “unioni civili omosessuali” prevedendone, ad esempio, l’alternatività con il matrimonio: chi è sposato non può contrarre un’unione civile e viceversa. Altresì, viene previsto che al momento della “unione civile” i due coniugi omosessuali dovranno indicare il regime patrimoniale, potranno stabilire se assumere un cognome comune, acquisteranno gli stessi diritti ed assumeranno i medesimi doveri; concorderanno l’indirizzo della vita familiare e fisseranno la residenza comune; a loro si estenderanno gli ordinari diritti di successione, un limitato diritto all’adozione di figli nonché la disciplina relativa a separazione e divorzio.
Inoltre, si legge nel d.d.l.: “dall’unione civile deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. Entrambe le parti sono tenute, ciascuna in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale e casalingo, a contribuire ai bisogni comuni”.
In effetti, non è facile trovare nella Legge delle differenze tra le due “formazioni sociali”, differenze che, a fronte dell’identità degli istituti, hanno un sapore discriminatorio e che si possono così riassumere.
L’aspetto economico viene affrontato dal d.d.l. Cirinnà che stima nel primo decennio oneri per 153 milioni di euro e poi, a regime, per 22,7 milioni di euro all’anno. Le cifre potrebbero essere sottostimate poiché il solo aumento delle pensioni di reversibilità si aggirerebbe sui 40 milioni di euro all’anno.
Saranno possibili affido, adozione internazionale e adozione del figlio del partner omo.
Innanzitutto, vi è una differenza nel caso di cambio di sesso: se un coniuge eterosessuale cambia sesso ed entrambi sono d’accordo, il matrimonio si trasforma in “unione civile tra persone dello stesso sesso”; viceversa, se un coniuge omosessuale muta sesso, la “unione” cessa e dev’essere celebrato un matrimonio eterosessuale. La relazione dei Senatori al disegno di legge non motiva questa differente disciplina.
Un’ulteriore e ben più rilevante differenza è contenuta nel già citato articolo 4.3 del d.d.l. che, dopo aver esteso alle “unioni civili” tutte le norme relative al matrimonio, esclude che si applichi “alle disposizioni di cui al Titolo II della legge 4 maggio 1983, n. 184”.
Quest’ultima legge è quella relativa all’adozione dei minorenni e ne viene escluso solo il “Titolo II” relativo all’adozione, mentre rimangono applicabili alle “unioni civili tra persone dello stesso sesso” gli altri Titoli della Legge, relativi all’affidamento dei minori, all’adozione internazionale ed alle cosiddette “adozioni in casi particolari”.
Uno dei “casi particolari” è la “stepchild adoption” (la “adozione del figliastro”), che è pertanto applicabile anche alle uni-omo; per evitare ogni dubbio sul punto, il d.d.l. Cirinnà prevede la modifica dell’articolo 44 della legge sull’adozione che finirebbe per recitare: “i minori possono essere adottati … dal coniuge o dalla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso nel caso in cui il minore sia figlio anche adottivo dell'altro coniuge o dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso”.
In pratica, se un coniuge omosessuale generasse un figlio – indipendentemente con chi e come – l’altro coniuge potrà diventarne genitore adottandolo.
Bambini senza mamma o papà.
Questo è sicuramente uno degli aspetti più incisivi del d.d.l. Cirinnà, poiché modifica radicalmente il concetto di “famiglia”, per come l’abbiamo sempre conosciuto: infatti, mentre oggi la famiglia è intesa come “formazione sociale” la cui principale funzione è quella di generare e crescere i figli, ora la prospettiva muta radicalmente, sia perché il matrimonio viene esteso alle coppie omosessuali, naturalmente sterili e pertanto non formatesi per il fine della procreazione, sia perché queste ultime hanno la facoltà, tramite la “stepchild adoption”, di avere un figlio che non sia generato da entrambi, cioè un figlio che non potrà mai crescere con i genitori naturali, né avere una mamma e un papà.
La “formazione sociale” delineata nel d.d.l. Cirinnà è destinata ad accogliere figli ma è per definizione incapace di generarli. Pertanto, a differenza della famiglia “tradizionale”, che esiste al servizio dei figli, oggi viene creata una nuova famiglia al servizio di qualcos’altro.
Le ricadute pratiche immediate delle uni-omo non sono trascurabili e, anzi, per alcuni aspetti destano viva preoccupazione.
Inevitabile andare verso l’utero in affitto.
Però, l’aspetto di gran lunga più preoccupante è la prevedibile diffusione della pratica dell’ “utero in affitto”, cioè, la generazione di un figlio da parte di una donna che vende la propria genitorialità. Ovviamente, dire che venga venduta la “genitorialità” è un eufemismo, poiché, di fatto, ad essere compravenduto è il figlio. Tale pratica è vietata in Italia ma permessa altrove ed il pericolo che “coniugi” italiani siano tentati di profittarne è concreto, se non già attuale.
Ferma la preoccupazione per la diffusione di tale pratica, è giusto puntualizzare che l’utero in affitto è solo uno dei modi tramite i quali una uni-omo potrebbe giungere ad adottare un figlio, essendovene molteplici: basti pensare alla “unione civile” tra due donne, delle quali una si procurasse una gravidanza.
Senza voler esaminare tali ipotesi, mi limito ad evidenziare come tutte abbiano degli elementi comuni: la natura della coppia omosessuale, tale da escludere che la loro unione possa generare figli, ed il fatto che questi ultimi non potranno crescere con una mamma ed un papà, secondo il modello naturale di famiglia.
Se condividiamo l’idea che la nostra civiltà si basi sulla famiglia “naturale”, è di tutta evidenza che andare a modificare con una Legge questa “formazione sociale”, che trae origine dalla natura ed è un elemento fondamentale della nostra storia, espone a modifiche imprevedibili noi, la nostra civiltà e, soprattutto, i figli della nostra civiltà. I nostri figli".

Avv. Guendal Cecovini Amigoni
26 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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26/01/2016

Ricordi. "Venne rifatta la pavimentazione del corso e della piazza"; di Venerando Bellomo

 

Venerando Bellomo
Venerando Bellomo

Sulla immagine antica di Piazza Marconi (vedi foto a lato), dalla quale è scaturito l'originale ed accorato articolo di Alessandra Marsala pubblicato lo scorso 23 gennaio, interviene Venerando Bellomo con nuovi e puntuali riferimenti storici.

"Fu il periodo in cui venne rifatta la pavimentazione del corso e della piazza: furono sostituiti i basuli con le mattonelle di bitume posate a lisca di pesce.
Se non erro c'era l'amministrazione Lauricella.
Chi ha scritto il brano, che apprezzo, ha ricordi recenti: all'epoca della foto i giudei erano armati di sciabole militari e non di lance. Queste furono introdotte nei primi anni settanta per ragioni di sicurezza pubblica.
Nello stesso periodo, per la stessa ragione, la processione del venerdì santo si voleva imporre con i simulacri montati su dei carri. La ferma reazione popolare riportò gli ideatori a più miti consigli. E i carri rimasero alla deriva di fronte la matrice.
Anche questa volta, com'era avvenuto un ventennio prima per l'iniziativa "non ortodossa" dell'arciprete Agrò, la tradizione e la prassi rimasero inviolate"
.

Venerando Bellomo
26 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

Foto dal passato
Piazza Marconi

Pasqua 1960: Lillo Spitaleri e Giacomo Lombardo
Pasqua 1960

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26/01/2016

Commenti. "La scomparsa del dibattito fra pensieri diversi"; di Antonio Salvaggio

 

Lettere alla nostra Redazione

Purtroppo prevale il pensiero che bisogna lasciar andare le cose senza un minimo di lagnanza, così il professore Filosofo grottese continua imperterrito a giudicare il governo secondo il suo punto di vista.
Mi scuso in anticipo con coloro che pur avendo le conoscenze delle questioni economiche e politiche non intervengono per una vecchia concezione dei rapporti personali.
Mi pare che nessuno, ad oggi, ha contraddetto il prof. Filosofo che prende acqua con il suo secchio per il suo giardino ma io non ho la pretesa né il ruolo per parlare a nome di altri.
Quello che posso dire è portarvi l’esperienza del fare vivendo dove l’economia è morta, dove la prepotenza prevarica, dove la giustizia è quella Divina.
Noi siamo vicini ai paesi dei Gattopardi; a parole vogliamo che tutto cambi ma solo perché tutto rimanga com’è, anche il prof. Filosofo è della stessa zona, quindi intriso nel DNA.
Da lontano i problemi sembrano risolvibili, anche i più complessi, ma da vicino diventano insormontabili: vedi il rifacimento della rete stradale comunale o provinciale, vedi l’uso dei beni confiscati, vedi migliaia di frane del territorio, vedi la scomparsa del dibattito fra pensieri diversi.
Ma il punto è che se non cambiamo atteggiamento andremo sempre più in basso. Ognuno di noi deve parlare poco e piano ma fare molto e presto.

Antonio Salvaggio
26 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
    

 

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25/01/2016

Politica. "Il buon governo secondo l'assessore Piero Castronovo"; nota del Movimento 5 Stelle Grotte

 

Movimento 5 Stelle - Grotte
Sito ufficiale

Da uno scambio di commenti su facebook, sorto sulle ceneri di un cassonetto dato alle fiamme da un ignoto piromane, è nato un "caso" politico evidenziato dal Meetup del Movimento 5 Stelle Grotte (reso pubblico tramite il sito ufficiale).
Riportiamo il contenuto della nota.

"Il buon governo secondo l’Assessore Piero Castronovo.
Apprendiamo da un post pubblicato sulla pagina facebook dell’assessore Piero Castronovo e indirizzato ai grottesi, che grazie alla sua “solerzia” e al suo “interessamento pressante”, la ditta che si occupa del servizio rifiuti ha ripulito l’area e sostituito il cassonetto bruciato lungo il Viale della Vittoria nei giorni scorsi.
L’Assessore tiene anche a sottolineare che ciò è avvenuto non “sicuramente” per merito di qualche attivista del Movimento Cinque Stelle, il quale avrebbe dovuto contattarlo personalmente e non scegliere la solita faticosa, fastidiosa e ormai rinomata “strada del populismo”.
Continua ancora scrivendo: “Resto ancora più che convinto che il movimento cinque stelle di Grotte dovrebbe portare a beneficio dei grottesi non sterili critiche ma proposte serie e con esse anche le risorse per realizzarle”.
E chiude mettendoci l’asso: “Per avere diritto di criticare l’operato degli amministratori comunali si dovrebbe prima essere amministratori e poi criticare gli eventuali errori”.
Ma cosa avrà voluto dire l’Assessore con quest’ultima affermazione? Che tutti, nessuno escluso, prima di criticare dobbiamo amministrare? O che la patente del diritto di critica è rilasciata solo ad amministratori ed ex amministratori, o presunti tali?
Forse Castronovo voleva semplicemente dire che noi comuni mortali, semplici cittadini, non possiamo neanche immaginare il fardello pesante di chi amministra… E se così fosse, ci sentiamo di dire a Castronovo che nessuno deve o è obbligato a portare questo fardello, se di fardello si tratta, ma una volta che si decide liberamente di caricarlo sulle spalle, va portato nella buona e nella cattiva sorte, caricando onori, oneri e critiche.
Sulle proposte serie, le sterili critiche e le risorse per realizzarle, giusto due parole.
Dal 2012 il Meetup del Movimento 5 Stelle di Grotte ha sempre fatto proposte a beneficio dei grottesi, ma nessuno tra i vecchi amministratori (leggi Assessori), col capitano Fantauzzo in testa, ha avuto il coraggio, la forza o semplicemente l’intelligenza di raccoglierle e metterle in pratica, anche in forme diverse da quelle prospettate. Pur nondimeno, resta la speranza che con questi 4 “nuovi giovani” Assessori si possa avviare un percorso di collaborazione, o qualora ciò non sia possibile, anche di semplice “copia e incolla”, nel senso che noi Cinque Stelle, o la segreteria Pd, o i comitati presenti nel territorio, lanciano una buona idea o una buona proposta nell’etere, e voi buoni amministratori, fatte le dovute riflessioni e valutazioni, potete copiarla e realizzarla, a benefici di tutti i grottesi.
Le nostre azioni sono state principalmente indirizzate al raggiungimento di un obiettivo, a nostro modo fondamentali per ottenere una buona gestione della cosa pubblica: Trasparenza.
Ribadiamo, per chi non ne fosse a conoscenza, che nel Natale 2012 abbiamo donato una webcam al Comune di Grotte per attivare la trasmissione online delle sedute consiliari. Attività che è stata intrapresa solo per un breve periodo, poi interrotta con la scusa della “spendig review”, e questo non facilita sicuramente il dibattito democratico.
Ci siamo quindi messi anche a disposizione dell’amministrazione – con atto protocollato – per farle gratis queste dirette streaming. Ma ad oggi nessuna risposta. Forse la parola gratis provoca un qualche prurito in seno all’ amministrazione?
Il sito internet sulla trasparenza del Comune è ancora incompleto nella sezione relativa agli amministratori nonostante le nostre incalzanti richieste ufficiali, e siamo ancora in attesa della documentazione che riguarda la gestione degli immobili comunali (richiesta di accesso agli atti trasmessa nel mese di dicembre a firma del deputato all’Ars Matteo Mangiacavallo).
La trasparenza nelle attività amministrative “limita” lo spreco di denaro e con una buona amministrazione, guidata da persone oneste, porterebbe inevitabilmente alla riduzione delle tasse locali, nonché al miglioramento dei servizi al cittadini.
Abbiamo appreso, da pochi giorni, che è stato chiesto ai genitori della scuola dell’infanzia, cittadini grottesi, un ulteriore sacrificio economico per sostenere la spesa della mensa scolastica. L’assessore Piero Castronovo forse dimentica di far parte della giunta guidata dal Sindaco, che più di altri ha aumentato le tasse locali e non soddisfatto ha anche aumentato il costo del servizio dello scuolabus.
A tal proposito abbiamo approfondito la spesa degli automezzi comunali dal 2012 ad oggi: seguirà dettagliato elenco di sprechi a danno della collettività. Infatti, il denaro pubblico si spreca in opere inutili ed assegnazioni di ingenti somme ad associazioni di dubbio valore culturale e sociale, senza alcuna programmazione, eliminando il Premio Racalmare e tralasciando le opportunità fornite agli Enti Locali da parte del governo, dalla Regione e dai fondi comunitari.
Non ci resta che constatare che il Sindaco, Paolino Fantauzzo, non ha ridotto la sua indennità come promesso anche dall’assessore Piero Castronovo, che ebbe a dichiarare pubblicamente che in caso di vittoria la lista Grotte Domani avrebbe operato una drastica riduzione dei costi della politica “almeno” del 75% ed i risparmi sarebbero stati destinati alla creazione di borse lavoro a sostegno delle classi bisognose e dall’altro in servizi pubblici e/o sociali. Tutto ciò non è avvenuto per la Giunta di cui ora Piero Castronovo fa parte. Ci sorge il dubbio che sia colpa del Meetup Grotte 5 Stelle: forse le nostre incalzanti richieste di mantenere la parola data agli elettori inibiscono gli attuali amministratori (cliccando sul seguente link è possibile vedere il video ed anche leggere i sottotitoli).
La trasparenza è difatti osteggiata, perché “limita” il voto libero. Noi rappresentiamo il 10% delle preferenze: una buona fetta di elettorato ha potuto esprimere la propria preferenza senza dar conto a ricatti e promesse. É anche vero che il Movimento 5 Stelle riceve attualmente a Grotte consensi tra il 20 e 30% dall’elettorato libero di votare. Concetto non facile da apprezzare ed intendere da chi pensa che la cosa pubblica è una “vacca da mungere” a proprio beneficio, economico ed elettorale.
All’assessore Piero Castronovo diciamo a chiare lettere che non ci lasciamo intimidire, andiamo avanti con le nostre denunce che se avranno fondamento, sarà finalmente ripristinata la legalità nel comune di Grotte".
  

 

 
 

 Il Meetup Movimento 5 Stelle Grotte
Angelo
Costanza
Gaspare Bufalino Marinella
Lillo Chiarenza
Rosalba Cimino
 

 

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25/01/2016

Sport. Grotte sul podio al 3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone"

 

3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone"
3° Trofeo Regionale

3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone"
3° Trofeo Regionale

La giornata di domenica 17 gennaio ha visto il PalaCarelli di Caltanissetta colorato di bianco: 400 gli atleti in kimono, appartenenti a 35 società sportive, che si sono cimentati su 4 tatami di gara, per il 3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone".
28 le località della Sicilia rappresentate: Palermo, Messina, Paternò, Catania, Caltanissetta, Licata, Canicattì, Caltagirone, Giarre, Scordìa, Serradifalco, San Cataldo, Acquaviva Platani, Mussomeli, Milena, Grotte, Delia, Sutera, Montedoro, Casteltermini, Niscemi, Naro, Raffadali, Campobello di Licata, Racalmuto, Adrano, Randazzo e Bronte.
Alla manifestazione, organizzata dalla scuola di Arti Marziali Koshido Budo del Sensei Michele Lattuca di Serradifalco - responsabile nazionale del Koshido Budo e dall’ACSI Regione Sicilia - hanno partecipato atleti dai 3 ai 40 anni; una giornata all’insegna dello sport, del rispetto e del sano confronto.
Tutti gli atleli hanno disputato gare di Kata individuale e di Kumite-contact rispettivamente nei vari stili: Koshido Budo, Kung Fu, Shotokan, Wado Ryu, Shito Ryu e Kyushinjitsu.
Grotte con i suoi giovanissimi atleti - seguiti dal Sempai Daniela Bellavia, allenatore Fijlkam - ha portato a casa un bel bottino: tutti i partecipanti si sono classificati nei primi 3 posti del podio. Questi i nomi degli allievi di Koshido Budo di Grotte (si allenano presso la palestra di Viale Matteotti tutti i martedi e mercoledi pomeriggio): Giada Puma, Sara Ciraolo, Vincenzo La Mendola, Giacomo Costanza, Manila Cocchiara, Evelin Arnone, Paolo Tirone, Michela Volpe, Antonio Rizzo, Antonio Licata, Giovanni Falzone, Concetta Infantino, Simona Palumbo, Stefano Pilato e Gaspare Spalanca.
  

3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone"
3° Trofeo Regionale

3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone"
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25/01/2016

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 25
gennaio
- Sante Quarantore nella chiesa di San Rocco;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo.

Martedi 26 gennaio
- Sante Quarantore nella chiesa di San Rocco.

Mercoledi 27
gennaio
- Sante Quarantore nella chiesa del Purgatorio;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di formazione a cura del Rinnovamento nello Spirito Santo.

Giovedi 28
gennaio
- Sante Quarantore nella chiesa del Purgatorio.

Venerdi 29
gennaio
- Sante Quarantore nella chiesa del Purgatorio;
- ore 20.00, a san Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi che vogliono fare un cammino di fede, dei genitori dei bambini battezzati e che devono ricevere il battesimo.

Lunedi 1
febbraio
- ore 18.00, a Canicatti presso la chiesa Santa Chiara, incontro per gli operatori pastorali;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo.

AVVISI

Orari delle Sante Messe in vigore dal 25/10/2015:

   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madre

   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità neocatecumenali)

   Festivi:
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.45, chiesa Madre
 

 

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25/01/2016

Calcio. Pareggio per l'ASD Grotte: 1 a 1 in casa contro l'Aragona; molto visibile l'arbitro

 

ASD Grotte Calcio e alcune mascottes
ASD Grotte

Nell'incontro in casa sul campo sportivo comunale di Grotte, per la quindicesima giornata - 4^ di ritorno - del campionato di calcio di 2^ categoria, girone L, nell'incontro disputatori domenica 24 gennaio, l'ASD Grotte ha pareggiato contro l'Atletico Aragona col risultato di 1 a 1.
Al 17° minuto del 1° tempo la rete di Latino per l'Aragona. Nel 2° tempo arriva il pareggio, al 6° minuto, con la rete di Cozma per il Grotte. Movimentato l'incontro con un arbitro molto visibile: ben 10 i giocatori penalizzati con il cartellino giallo mentre per uno - Cutaia dell'ASD Grotte - arriva il cartellino rosso con l'espulsione.
Dov'è mancato lo spettacolo sportivo ha supplito egregiamente lo sventolio dei cartellini.
Al termine della quindicesima giornata di campionato, al vertice della classifica, sempre più distanziata e solitaria, l'Empedoclina con 35 punti, seguita dall'ASD Grotte con 26 punti. A ruota, con 25 punti, il Fabaria e, con 24 punti, l'Armerina. Poi, tutte le altre squadre.
La prossima partita per l'ASD Grotte, domenica 31 gennaio, sarà disputata fuori casa contro il Vallelunga. La partita di andata era terminata con un pareggio per 1 a 1.

15^ Giornata - 2^ categoria - Girone L: Risultati Visita l'argomento    Classifica Visita l'argomento.

Carmelo Arnone
25 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

ASD Grotte
Sito ufficiale

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25/01/2016

Chiesa. Veglia di preghiera del Rinnovamento nello Spirito Santo in vista del Family Day del 30 gennaio

 

Rinnovamento nello Spirito Santo
Incontro RnS

Il dibattito sulle unioni civili fa crescere la mobilitazione popolare in vista del Family Day del 30 gennaio.
Il Rinnovamento nello Spirito Santo saluta con favore l’appuntamento e annuncia nello stesso tempo una veglia di preghiera mariana per la sera del 26 gennaio in difesa della famiglia.
Questa la dichiarazione di Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento.
"Abbiamo voluto lanciare questa idea di una veglia mariana dedicata alle donne e alle madri che sarà realizzata, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, martedì 26 gennaio, a partire dalle ore 20.45. Il gesto verrà replicato contestualmente: ci sembra, infatti, molto bello che tutto il Paese stia in preghiera nei principali Santuari d’Italia - a Loreto, a Padova, a San Giovanni Rotondo, a Pompei, a Siracusa - alla stessa ora per questa veglia mariana per riaffermare la bellezza della maternità, della paternità, la dignità della donna e dell’uomo. Sono tutti invitati a questa veglia mariana, in modo particolare le donne, le madri, e chiediamo proprio a loro di venire con un fiore per Maria, affinché sbocci nei nostri cuori la verità per il bene comune, per la vita, per la famiglia, così come fa Papa Francesco che porta sempre un fiore alla Madonna".
Sulla partecipazione del Rinnovamento nello Spirito Santo al Family Day del 30 gennaio, così si esprime Martinez: "Noi non siamo tra i soggetti che compongono il comitato promotore, però salutiamo con favore una manifestazione nella quale si esprime la cittadinanza attiva. In quanto italiani - ce lo ha ricordato il Santo Padre a Firenze - non siamo solo credenti, ma siamo anche cittadini. È ritenuto ingiusto dalla nostra gente questo disegno di legge e direi addirittura fuorviante rispetto a quello che è il sentire comune e le richieste che vengono dalla gente, dal Paese. Quindi, quando è in gioco la dignità della persona, umana, integrale, bisognerebbe avere un sacro rispetto. Non sempre questo si ravvisa. La gente lo chiede, quindi proviamo intanto nella preghiera a dare voce a queste istanze e poi a credere nei miracoli; credere che la preghiera non solo ha effetto, ma ottiene anche ciò che non sembra possibile umanamente. Non c’è dubbio che al di là di quelle che possono essere le organizzazioni, i coinvolgimenti che vengono dall’alto, dal basso si muove qualcosa in questa direzione: avvertiamo che c’è bisogno di partecipazione, c’è una risposta spontanea ed è in quel senso della fede, che tante volte Papa Francesco richiama nell’Evangelii Gaudium dove dice che è il popolo di Dio addirittura infallibile. Quindi, questi fenomeni vanno guardati con grande rispetto. Noi abbiamo detto nel nostro comunicato: “Nessuno si intesti queste battaglie”; qui non è una corsa alle sigle, alle denominazioni. È invece più importante che sia un gesto di responsabilità civile che dice che, al di là di tutte le appartenenze religiose e le distinzioni culturali, i diritti della famiglia prevalgono sui diritti individuali, le unioni non sono comparabili alla famiglia naturale. Quando la vita è sfidata, quando lo spirito di morte che diventa anche quello dell’errore, delle menzogna, e attacca il cuore dei credenti, ecco che la risposta che viene dal basso è immediata".
  

 

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25/01/2016

Società. "Famiglia è solo l'unione di uomo e donna che procreano"; di Giovanni Morreale

 

Giovanni Morreale
Giovanni Morreale

Famiglia è solo l'unione di uomo e donna che procreano.
Tutte le altre possiamo definirle “convivenze”, “unioni di fatto” o “coppie” ma non famiglie.
L'uomo, purtroppo, tende a manomettere e distruggere qualsiasi cosa, e ora si è spinto anche alla manipolazione della vita, attraverso l'utero in affitto e la fecondazione assistita, e questo succederà sempre più spesso se si equiparano le unioni gay alla famiglia.
Bisogna guardare anche oltre e riuscire a vedere le ripercussioni future che tutto ciò potrebbe avere sulla nostra società, che subirebbe un'enorme trasformazione ma non in meglio, poiché se si distrugge la famiglia, che è la base, la cellula, della nostra società...
Scusate, ma in tutto questo non riesco a vedere nulla di buono.

Giovanni Morreale
25 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

Famiglia
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25/01/2016

Riflessioni. "Complimenti al Pastore Nino Genova per il suo intervento"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pedagogia, e Pittore.

"Caro Carmelo,
sono abituato ad esprimere liberamente il mio pensiero.
Complimenti veramente sentiti al Pastore Nino Genova per il suo intervento, coi  riferimenti biblici, sul problema della omosessualità. L'ho letto attentamente e con passione. Lo condivido pienamente: soprattutto è interessante la parte che riguarda il condizionamento psicologico nel periodo dell'età evolutiva. Quando si è adulti, aggiungerei il vizio ch'è  il male di tutti i mali. Da docente alle superiori sostenevo le stesse teorie.
L'ho fatto leggere anche a mia moglie, che insegna Lettere, e ha condiviso la mia stessa tesi. Così anche molti dei miei amici, con cui ne ho parlato.
Grazie anche a te per avermi dato occasione di questa piacevole e interessante lettura
".

Antonio Pilato
25 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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24/01/2016

Cinema. "B&B - Babbiannu Babbiannu"; commento di Giovanni Volpe al film "The Revenant"

 

"B&B - Babbiannu Babbiannu", rubrica di Giovanni Volpe
B&B

The Revenant - Redivivo
Locandina


THE REVENANT di Alejandro González Iñárritu

    
Il potere di suggestione del cinema è immenso. Se si hanno cose da dire e mezzi, non c'è limite.
     Nella mia vita ho visto centinaia e centinaia di film, ho studiato il mezzo, la sua storia, i suoi autori, gli artigiani, i tecnici, le maestranze, un po' tutto, avendo avuto poi, per mia fortuna, la possibilità di frequentare alcuni autori e addirittura di poter verificare, benché con mezzi ridottissimi, anche una mia idea di cinema.
     Questa premessa per dire che un Autore lo si riconosce quando ha la capacità semplice e nuda di portare avanti una tradizione, di partire da essa per poi contraddirla, metterla alla prova, sperimentando nuove possibilità di racconto per immagini al quale comunque legare una propria visione della vita in tutti gli aspetti che si decide di raccontare.
     Ci sono delle scene inequivocabilmente legate ai loro autori, scene che hanno fatto storia del cinema: la corsa della Magnani che urla dietro un camion “Francesco. Francesco!” per poi cadere sotto una sventagliata di mitra, è una di queste; ne potrei citare altre, e ne troverei tante, di così classiche - l'occhio della madre di Ėjzenštejn -; ne citerò invece altre due più vicine a noi: una è la danza di Tom Hanks con un bastone/flebo in Philadelphia di Jonathan Demme sulle note dell'Andrea Chenier che spiega l'Amore all'avvocato Denzel Whashington, una scena che sarà costata due lire, ma che, nonostante fosse inserita in un film poco più che mediocre, ha segnato molto la mia conoscenza e amore per il cinema.
     L'altra citazione riguarda Oliver Stone (regista che amo molto) e le scene delle visioni del suo Jim Morrison in The Doors.
Potrei citarne effettivamente altre, ma cito queste due, perché a volte solo delle singole scene all'interno di film non perfettamente riusciti possono colpire il tuo immaginario fino al punto da segnare un caposaldo, un riferimento nella tua visione del cinema o addirittura della vita stessa.
     Per The Revenant di Alejandro González Iñárritu mi è successo esattamente questo: alcune scene sono e resteranno, per me, memorabili.
     Ho amato il suo film precedente, Birdman, in maniera addirittura esagerata, è un film che mi ha segnato, tanto che posso dichiararmi un fan sfegatato di Iñárritu.
     Questo ultimo film consacra il regista messicano uno dei massimi esponenti della regia contemporanea, però non mi ha convinto del tutto: la neve e il fuoco, gli alberi e l'acqua, i buoni e i cattivi, le nuvole e le stelle, la morte e la vita, uno schema ripetuto e reiterato per tutta la sua durata, tanto che a metà film si avverte una chiara fase di stanca, però - ecco il punto - di tanto in tanto si aprivano degli squarci metafisici, ahimè brevi, legati al ricordo della donna e del figlio amati dal protagonista: un albero, una caverna, un uccellino, il rudere di una chiesa, poesia pura.
     Scene bellissime e indimenticabili, capacità visionaria in stato di grazia, oasi alle quali attingere come alla fonte della purezza della vita, al di fuori di questi momenti stuprata da tutta la violenza di cui la storia è capace.
     Ecco, un Autore lo riconosci anche per questa capacità di creare oasi nei vasti deserti di un'umanità abbrutita dall'odio e dalla violenza, dalla capacità che ha di condividere Poesia e Bellezza
.

Giovanni Volpe
24 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  
 

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24/01/2016

Sport. 1° incontro formativo tra la scuola calcio "Pan Sagittarius" ed i tecnici del Perugia Calcio

 

1° incontro formativo tra la scuola calcio "Pan Sagittarius" ed i tecnici del Perugia Calcio

Si è tenuto a Porto Empedocle il primo incontro formativo tra l’associazione "Pan Sagittarius - Scuola Calcio Grotte", guidata dai tecnici Antonio Pillitteri, Rosario Vizzini, Salvatore Baldo, Leonardo e Piero Cutaia ed il Direttore Generale del "Perugia Calcio" Mauro Lucarini coadiuvato dagli istruttori nazionali. Grande soddisfazione da parte dei ragazzi e di tutti i genitori presenti. Al temine della manifestazione (vedi foto a lato) il Presidente e tutto lo staff tecnico hanno ringraziato i genitori dei ragazzi per la fattiva collaborazione dimostrata in occasione dell’incontro.
  

1° incontro formativo tra la scuola calcio "Pan Sagittarius" ed i tecnici del Perugia Calcio

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24/01/2016

Riflessioni. "Personalizzazione della politica"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pedagogia, e Pittore.

"Personalizzazione della politica: anticamera del potere autoritario (per non usare un altro specifico appellativo).
Procurandosi la stima, la fiducia dei poteri finanziari delle industrie e delle banche; aiutato da molti veterani della politica del malaffare, che non si espongono più ufficialmente e che lui si vanta di aver finalmente rottamato, come si fa con tutti gli altri  oggetti d’uso e consumo, ha intrapreso   ingegnosamente e con successo la scalata al potere.
Il colpo di mano si è concluso con l’avvenuta elezione a segretario nazionale del PD, e con l’autonomina a Presidente del Consiglio al posto di Letta suo stesso compagno di partito, defenestrato con l’aggravante umiliazione di incapace, non psicologicamente ma di relazioni pubbliche parlamentari ed europarlamentari.
Similmente ai tiranni della Sicilia antica, e soprattutto a Dionisio ed Agatocle - quest’ultimo primo colonizzatore europeo del Nord Africa -, di questa storia il compagno di partito, ormai è chiaro, A. Alfano, è apparso alla scena politica nazionale facendosi eleggere come promotore energico della difesa dei diritti costituzionali di tutti, ma prioritariamente a vantaggio della classe più disagiata, sfruttata, perseguitata dalle ingiuste tasse e disperatamente in cerca del diritto di un’occupazione, senza doversi accontentare del misericordioso aiuto o pietoso sostegno altrui (o come altro si voglia chiamare la carità).
A due anni quasi della sua bella presenza in Parlamento, a che cosa si assiste?
- All’aumento della disoccupazione della classe intellettuale: molti giovani laureati partono per altri Paesi nella speranza di una possibile e/o migliore soluzione del problema occupazionale; molti altri abbandonano, scoraggiati, gli studi universitari e vivono di espedienti e a carico dei genitori, quando se lo possono permettere.
- Al problema degli esodati, che vergognosamente persiste irrisolto.
- Ad una scuola, chiamata nuova scuola, che di novità ha solo il reclutamento di professori da lunghi anni situati nella sfera del precariato, alla nomina del dirigente sceriffo, mentre tutto il resto continua a crollare, come gli edifici, o a restare e indifferenti e ciechi o addirittura più dannosi nei confronti della didattica, dell’età pensionabile, dello stipendio e - perché non dirlo - anche della pensione, rimasta cristallizzata allo status quo di almeno un decennio.
Costui, ha cominciato nel PD facendo fuori tutti gli oppositori e nominando fedelissimi giovanetti e donzelle, ha continuato nel Governo trasformandolo in un circolo di giovani marmotte, ha proseguito con l’assalto alla diligenza della alte cariche istituzionali: Presidenza della Repubblica, Corte Costituzionale, ecc, ecc), e come se non bastasse ha deciso di imbavagliare la Magistratura, la stampa e la TV, a cominciare dalla Rai, promettendo astutamente, a suo vantaggio, il pagamento del canone obbligatorio, unitamente alla bolletta dell’energia elettrica (unificando salsa con minestra), pur di apparire l’onesto difensore della legalità.
Evidentemente nel suo pazzesco disegno tutto ciò non basta. Vuole essere il padrone assoluto dell’Italia, per cui ritiene necessario controllare tutti gli organi d’importanza vitale dello Stato: Forze Armate, Forze dell’Ordine, Servizi Segreti, Diplomazia, ecc.
Al vertice di questi delicatissimi Organi, ha deciso di piazzare tutte persone a lui fedelissime, e attinge solo nella schiera di famiglia: parenti, amici, amici degli amici e funzionari.
Ma questo signor fiorentino si rende conto di ciò che sta facendo?
Pensa che gli italiani siano dei senza pensiero, come allocchi?".

Antonio Pilato
24 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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23/01/2016

Ricordi. "Foto dal passato... in un eterno presente", di Alessandra Marsala

 

Foto dal passato
Piazza Marconi

Foto dal passato, ritrovata per caso nel cassettone di un vecchio “cantarano”.
Quanti anni saranno passati?
Tempo di votazioni… tempo di innovazioni.
Chi sarà stato il fotografo, ci chiediamo?
E intanto vediamo il Caffè sempre là. Così vivo nella scena, come se fosse oggi.
Quante storie. Quanti accadimenti. Fermo nel tempo.
Silenzioso ad ascoltare distratto i discorsi seri della gente.
A brindare per una gioia, a tirar giù a metà la saracinesca per rispetto, come un occhio socchiuso, per l’ultima passeggiata in piazza di chi torna a Casa.

Perché la vita è breve, ma c’è sempre tempo per un aperitivo.
Perché la vita è breve e il primo caffè del giorno, quello dal sapore più buono, quello più avvolgente, quello che risveglia i sensi, ecco, quello è un rito che va rispettato.
E la strada dei “basulati” è diventata asfalto, sanpietrini, pavimentazione.
Un senso, due sensi, un senso di circolazione. Le mule e le macchine.

E la musica!
La musica delle sere d’estate, la musica dello zigano di passaggio.
La musica solitaria e malinconica, che solo una zampogna a Natale può produrre.
Lo scrosciare veloce dei tacchi delle signore di fretta per la Messa la Notte Santa.
Uno sfarfallio di baci e gonne a Pasqua.
Ma ci pensate? Quante volte quel bar ha visto i Giudei sbattere le loro lance sul selciato? Cento? Forse… forse qualcuna in più.
E il lento incedere dei “pensatori”!
Seri, mani afferrate dietro la schiena, spalle curve e giù di riflessioni.
Oppure la sedia al contrario con “lu ziu” a cavalcioni, cavaliere al dito e sguardo scrutatore.
E giochi dei bambini!
Giornate a rincorrersi e a scappare dallo zampillo d’acqua del cannolicchio sparato da un amico dispettoso.
I coriandoli a carnevale e la neve quelle magiche giornate d’inverno. Che arriva per caso e se ne scappa prima che tu possa farci l’abitudine, per farti meravigliare ancora una volta l’anno dopo.
L’aria frizzantina dell’alba il 15 agosto, così tersa e assonnata, che pare tutto rosa.
Suoni e silenzi di rumorose campane.
Il vetro di una bottiglia di birra che risuona sul bancone.
Le promesse di politici e ubriaconi.
Il profumo della verdura fresca venduta per strada e della polvere da sparo dopo la “maschiata”.
Perché la piazza non è il cuore del paese: è la pancia!
È la pancia che si contorce davanti all’ultimo cannolo prima di partire.
La pancia che sente le farfalle quando torna la persona amata, il nipote, gli zii dal Belgio, i cugini dall’America, i figli dal Nord.
E il Caffè Marconi da anni se ne sta là. Felice. A vivere la vita insieme al paese.

Ieri come oggi.
In un eterno presente.

Alessandra Marsala
23 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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23/01/2016

Attualità. "Dio ama gli omosessuali"; del Pastore Nino Genova

 

Pastore Nino Genova
Nino Genova

Pubblichiamo un intervento del pastore Nino Genova, responsabile del Centro Evangelistico “Condividere Gesù”, una comunità cristiana evangelica pentecostale - affiliata al movimento nazionale “Nuova Pentecoste”, in comunione con credenti di qualsiasi altra denominazione - che ha sede ad Agrigento (Via Re Pietro IV) con missioni a Casteltermini (Via Don Luigi Sturzo) e Racalmuto (Via Garibaldi, 268).
Il Centro Evangelistico “Condividere Gesù”, tramite l'attività del pastore Nino Genova, porta avanti un lavoro di cellule familiari nei paesi di Porto Empedocle, Siculiana, Favara, Montallegro e Grotte, ed una missione di evangelizzazione presso la casa circondariale “Petrusa” di Agrigento.

Dio ama gli omosessuali.
Omosessualità: qual è il nostro pensiero? Mai come adesso si è parlato tanto di questo argomento. Le cronache dei giornali, la Tv, molti programmi d’intrattenimento affrontano la questione.
Negli ultimi tempi pare che si stia manifestando un fenomeno di “omofobia”, che vede vittime tanti gay che subiscono violenze di ogni tipo, fisiche, ma anche di natura psicologica.
É ovvio che il cristiano non può non prendere in considerazione il fatto che anche noi abbiamo il diritto-dovere di esprimere la nostra opinione su questo argomento.
A me piace fare come premessa, ciò che potrebbe essere la conclusione di questo semplice articolo: “Dio ama anche gli omosessuali”, quale sia il Suo parere sull’omosessualità cercherò di spiegarlo in seguito alla luce della Bibbia (che è la Parola di Dio).
Dico altresì che trattasi di un argomento che merita riflessione ed un santo timore di Dio per affrontarlo con delicatezza, con estremo equilibrio, senza mostrare nessuna “sufficienza” e distacco da questa realtà così complessa ed articolata.
Ciò che ritengo sia scontato è il fatto che ogni “buon cristiano” non può condividere atteggiamenti di disprezzo, violenza, intolleranza, derisione ed emarginazione verso soggetti che esprimono una “diversità” rispetto a quello che noi siamo, pensiamo, oppure semplicemente per diverse ideologie politiche, religiose, sociali etc..
Dal canto loro per mezzo di alcune organizzazioni come “l’arci-gay” o “l’arci-lesbica”, stanno rivendicando il loro diritto alla “normalità” che pensano sia negato dalla politica e soprattutto dalla Chiesa.
In questi ultimi giorni, uomini e donne di spettacolo stanno cavalcando l’onda a favore dei gay, lesbiche, transessuali etc.. facendo “battaglie televisive” e confronti, chiamando in causa opinionisti di un certo peso a livello di visibilità e popolarità e comunque tutto ciò sta ottenendo un bel po’ di consenso dell’opinione pubblica.
Per rivendicare i loro diritti alla “normalità” alcuni omosessuali asseriscono che “sono nati così”, quindi si tratterebbe di un semplice fattore genetico o biologico.
Ma io penso che i fatti non stanno esattamente così.
Proprio in funzione di alcune ricerche che studiosi hanno fatto, pare invece che non vi siano all’origine dell’omosessualità fattori di questo tipo. Al contrario importanti scuole di endocrinologia attraverso seri approfondimenti del caso, hanno dimostrato che non sussiste alcuna differenza a livello ormonale tra i maschi omosessuali e quelli eterosessuali.
Generalmente il pensiero della maggior parte di omosessuali (maschi o femmine) è quello di dichiarare che la loro condizione non deve essere vista come una malattia o una perversione, bensì una serena normalità come chi, per esempio nasce “mancino”, usando quindi la mano sinistra mentre altri usano la destra.
Certamente saranno pure la maggioranza quelli che usano la destra, ma non per questo gli altri debbono sentirsi in colpa, come gli omosessuali non debbono essere visti come persone che stanno sbagliando.
Così tutte le persone che contestano la condizione degli omosessuali vengono considerate “poco evolute”, “poco emancipate”, “anacronistiche”, “intolleranti” etc.
Allora qual è il nostro pensiero?
La mia convinzione, anche alla luce della Sacra Bibbia (che è la Parola di Dio), che contiene tutti quei principi su cui si poggia il Cristianesimo, è questa: la Bibbia dice che all’origine (nel libro della Genesi) “Dio creò l’uomo,… e li creò maschio e femmina..” ( Genesi 1,27)… e poi disse “crescete e moltiplicatevi”… (Genesi 1,28).. ed ancora “L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà (anche sessualmente) a sua moglie e i due diventeranno una stessa carne…” (Genesi 2:24).
Da notare che non si parla di una “terza condizione”.
Quindi questa “tendenza”, o “orientamento”, è inevitabilmente la conseguenza del peccato dei nostri progenitori che ha alterato tutte le cose che in precedenza erano state create in maniera perfetta.
Come del resto tante altre tendenze con cui nasce l’uomo, come avere la tendenza a vivere in maniera disordinata, come la tendenza a rubare, a delinquere, o desiderare rapporti extra-coniugali o tendenze ad infrangere qualsiasi altra regola o comandamento, appunto sono tendenze consequenziali allo stato di peccato in cui nasce l’uomo.
Prendiamo in considerazione l’unione di due uomini, o di due donne, che non darà mai alla luce un bambino; Dio ha creato la natura in maniera perfetta e tutto ciò che gli omosessuali rivendicano non è per niente ”naturale”.
Ad esempio reclamare il diritto, da parte di due omosessuali di potere adottare un figlio come forse avviene in altri paesi “più emancipati”, a mio avviso è qualcosa che manifesta solo un desiderio egoista da parte di un individuo che non tiene conto, nè della “ prassi naturale” cioè che il bambino sia frutto dell’amore di un uomo ed una donna, nè del diritto del bambino stesso che un giorno prenderà coscienza di avere “due papà” o “due mamme” con tutti i probabili traumi che ne conseguono.
La dottrina biblica sul peccato originale insegna che tutti nascono con una natura o disposizione peccaminosa.
Il primo uomo, Adamo, era, davanti a Dio, il capostipite e rappresentante dell'intera razza umana.
Quando Adamo peccò, la colpevolezza e la corruzione del peccato passò all'intera razza umana (Romani 5,12.17.19).
Ogni persona (eccetto Gesù Cristo, concepito dallo Spirito Santo) nasce con una natura peccaminosa.
È sbagliato dire: “Dio mi ha reso omosessuale (o bugiardo, o omicida)”, perché il peccato non ha preso origine da Dio, ma dall'uomo, cioè dal nostro progenitore Adamo.
Il fatto che ogni essere umano nasca con un orientamento, o propensione, verso il peccato, non giustifica desideri o comportamenti peccaminosi.
L'argomentazione che la tendenza all'omosessualità la renda in qualche modo accettabile a Dio, potrebbe essere usata per giustificare ogni comportamento peccaminoso. Questo ragionamento distrugge la responsabilità personale, priva di significato la stessa legge di Dio e non necessaria l'opera salvifica di Gesù Cristo.
La Bibbia invece insegna che l’omosessualità è peccato: (Levitico 18,22) “Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole”; (Romani 1,26) “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento (esempio può essere il caso dell’AIDS). E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa”; (1^ Corinzi 6,9-10) “… non v’illudete: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il Regno di Dio”.
L'omosessualità è un fenomeno molto antico e non il prodotto della cultura moderna.
Oggi la Tv con i programmi d’intrattenimento è piena di personaggi che ormai non nascondono, anzi ostentano la loro omosessualità, come una categoria socialmente rilevante ed il pubblico simpatizza sempre di più con loro.
Spesso i gay credono di essere nati tali. Ma è stato provato esattamente il contrario: e cioè che i fattori genetici ed ormonali non svolgono un ruolo determinante nello sviluppo dell’omosessualità.
Possono forse predisporre, ma mai predeterminare l’omosessualità. Dunque non esiste alcun “gene dell’omosessualità” che costringa una persona ad essere tale. Ma l’essere omosessuale quindi resta un fenomeno psicologico.
Ciò che bisogna se mai prendere in considerazione sono i “fattori ambientali”.
Diversi studi hanno dimostrato che l’orientamento sessuale è legato a una serie complessa di fatti accaduti alla persona durante l’infanzia e l’adolescenza.
Per esempio spesso si è verificato che nel vissuto di moltissimi omosessuali maschi adulti, c’è un padre evanescente e spesso una famiglia smembrata. Ci sono in alcuni casi violenze o comunque traumi subiti proprio nell’età della fanciullezza o adolescenziale, in questi casi la famiglia non è stata quello scudo di protezione in momenti in cui si manifesta tutta la fragilità del bambino.
Particolarmente importante in questi casi è avere in casa la figura di un padre affettuoso ma contemporaneamente autorevole, capace di proporre le giuste regole e quando fosse necessario anche dei divieti.
Per noi cristiani queste sono delle spiegazioni che seguono una certa logica, ma confermano quello di cui parla la Sacra Scrittura. La volontà di Dio è che ogni uomo possa prendere coscienza del peccato che a sua volta ha inquinato ed alterato l’immagine di Dio con cui l’uomo è stato creato.
Ma duemila anni fa Gesù è morto per salvare l’umanità dal peccato e per ripristinare quell’immagine di Dio in noi.
Attraverso l’accettazione della persona di Cristo e del Suo sacrificio, l’uomo realizza quello che la Bibbia chiama “nuova nascita” e la potenza dello Spirito Santo spezza i legami della vecchia vita invasa di “tendenze” ed inclinazioni contrari alla volontà di Dio.
Questa ovviamente non è solo teoria religiosa, perché a conferma di tutto ciò ci sono le numerosissime testimonianze di tante persone che sono state liberate da questo “inganno mentale”.
Queste persone specificano quello che è avvenuto nella loro vita nel momento in cui hanno realizzato la salvezza dell’anima. Un’opera di “rigenerazione” spirituale, morale e psicologica ha fatto sì che l’uomo vecchio con le sue “tendenze” ed “inclinazioni” fosse trasformato in “uomo nuovo” così come si esprime la Parola di Dio.
In 2^ Corinzi 5,17 è scritto: “Se dunque uno è in Cristo egli è una nuova creatura, le cose vecchie sono passate, ecco sono diventate nuove”.
Questa è la nuova realtà di quanti hanno accettato Gesù nella loro vita. Questo è il miracolo della “nuova nascita” che vede “ex omosessuali” felici di essere stati “liberati” da questo “inganno mentale” e di potere servire Dio testimoniando della Sua grazia e del Suo perdono, che ha rotto il giogo del “principe di questo mondo” (il diavolo), che tiene legate moltissime persone con le sue macchinazioni diaboliche.
Non bisogna trascurare che il campo di battaglia del nemico delle nostre anime (satana) è proprio la mente dell’uomo. Da lì partono tutti gli “input” per la trasgressione. Quando l’uomo si convince che bisogna “seguire i propri sentimenti” o come si suol dire “và dove ti porta il cuore”, è sotto gli occhi di tutti che a volte il cuore, i nostri sentimenti o le nostre emozioni ci portano a fare esperienze molto amare.
Quanti tradimenti, separazioni, divorzi, famiglie smembrate, proprio a causa di “sentimenti” che appaiono e poi scompaiono con troppa facilità.
Famosa ormai la frase: “io e mia moglie ci siamo lasciati, perché non c’era più amore tra noi..” quindi scambiando l’amore con quello che può essere solamente una “cotta”, una passione momentanea, etc.. queste sono le menzogne del diavolo che innesca nella nostra mente.
Concludo questo articolo ricordando ai lettori quello che Gesù ha detto ai Suoi discepoli durante il Suo ministero terreno: “Se dimorate nella mia Parola, siete veramente miei discepoli e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi… Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi” (Giovanni 8,31-32.36).
Il mondo di oggi, più che mai, credo che abbia bisogno di prendere seriamente in considerazione la Parola di Dio, cercando di adeguare la propria vita ai principi in Essa contenuti. Non continuando a reclamare il bisogno che l’Evangelo, la Chiesa, la religione, si adegui agli usi e costumi “moderni” di questa società.
La Parola di Dio è uno di quei punti fermi ed immutabili: Gesù disse: “i cieli e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno mai…” (Matteo 24:35); anche l’apostolo Giovanni afferma: “il mondo passa via con le sue concupiscenze, ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (1^ Giov. 2,17).
Dio è pronto a sovvenire ad ogni bisogno dell’uomo, non ha pregiudizi verso nessuna categoria di persone.
Da chiunque lo cerca, Lui si lascerà trovare… se questa ricerca è sincera.
Dio vi benedica!

Pastore Nino Genova
23 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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22/01/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 22 gennaio

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 22 gennaio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Crispi, Via Trinacria, Via Machiavelli, Via Bruto, Via G. B. Vico, Via Sturzo, Viale Matteotti, Via Pirandello, Via Ingrao, Via Leopardi, Viale della Vittoria, Via Molise, Via Pillitteri, Via Dalla Chiesa, Via Padre A. M. Di Francia, Via Veneto, Via Maroncelli, Viale Pertini, Via Del Gesù, Via Moro, Via Buozzi, Via Machiavelli, Via Carnevale, arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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21/01/2016

Chiesa. Dal 29 al 31 gennaio, Convegno del Rinnovamento Carismatico al Villaggio Mosè

 

Convegno del Rinnovamento Carismatico
Programma

S.Em. mons. Card. Francesco Montenegro (Vescovo dell'Arcidiocesi di Agrigento)
S.Em. Montenegro

S.E. mons. Antonio Staglianò (Vescovo della Diocesi di Noto)
S. E. Staglianò

Mons. Melchiorre Vutera (Vicario Generale e Moderatore dell'Arcidiocesi di Agrigento)
Mons. Vutera

Prof. Matteo Calisi (fondatore della "Comunità di Gesù")
Matteo Calisi

Padre Emanuele Zippo (Passionista, predicatore ed evangelizzatore, autore di musica cristiana)
Padre Zippo

Don Giacomo Girella (Priore della Cattedrale di Caltagirone)
Don Girella

Don Giuseppe Alotto (parroco dell'Unità Pastorale di Casteltermini)
Don Alotto

Si svolgerà dal pomeriggio di venerdi 29 gennaio alla sera di domenica 31 gennaio, presso l'Hotel Tre Torri del Villaggio Mosè, il X Convegno zonale di Comunione del Rinnovamento Carismatico Cattolico, organizzato dalla Comunità "Gesù è Amore" di Casteltermini.
Il tema del Convegno zonale (che accoglie i gruppi e le comunità del Rinnovamento Carismatico del Sud Italia) è "Sulla tua Parola getterò le reti" (Lc 5,5).
Saranno ospiti del Convegno, come relatori delle catechesi e animatori delle preghiere:
- il prof. Matteo Calisi (tra i primissimi promotori del Rinnovamento in Italia, fondatore della "Comunità di Gesù", laureato in teologia Bizantina e Studi Ecumenici);
- padre Emanuele Zippo (Passionista, predicatore ed evangelizzatore, autore di musica cristiana);
- mons. Melchiorre Vutera (Vicario Generale e Moderatore dell'Arcidiocesi di Agrigento);
- don Giacomo Girella (Priore della Cattedrale di Caltagirone, da molti anni nel Rinnovamento nello Spirito);
- S.E. mons. Antonio Staglianò (Vescovo della Diocesi di Noto);
- don Giuseppe Alotto (parroco dell'Unità Pastorale di Casteltermini);
- S.Em. mons. Card. Francesco Montenegro (Vescovo dell'Arcidiocesi di Agrigento).

Il Convegno si svolgerà secondo il seguente programma:
Venerdi 29 gennaio
- ore 16.30, accoglienza
- ore 17.00, preghiera di lode
- ore 18.00, insegnamento del prof. Matteo Calisi sul tema "Chiamati al discepolato" (Mt 10,1-4)
- ore 19.00, Celebrazione eucaristica presieduta da don Giacomo Girella
- ore 20.00, cena
- ore 21.30, Adorazione eucaristica presieduta da don Giacomo Girella
Sabato 30 gennaio
- ore 09.00, accoglienza
- ore 09.30, preghiera di lode
- ore 10.30, insegnamento del prof. Matteo Calisi sul tema "Camminate nella carità come Cristo vi ha amato" (Ef 5,2)
- ore 11.45, preghiera di guarigione interiore, guidata da don Giacomo Girella
- ore 13.00, pranzo
- ore 16.00, santo Rosario
- ore 16.30, preghiera di lode
- ore 17.30, insegnamento di mons. Melchiorre Vutera sul tema "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,32)
- ore 18.30, Celebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Antonio Staglianò (Vescovo della Diocesi di Noto)
- ore 20.00, cena
- ore 21.30, Roveto ardente, guidato da padre Emanuele Zippo
Domenica 31 gennaio
- ore 09.30, accoglienza
- ore 10.00, preghiera di lode
- ore 11.00, insegnamento di padre Emanuele Zippo sul tema "Sulla tua Parola getterò le reti" (Lc 5,5)
- ore 12.00, preghiera di liberazione, guidata da padre Emanuele Zippo
- ore 13.00, pranzo
- ore 15.00, santo Rosario
- ore 16.30, Celebrazione eucaristica presieduta da S.Em. mons. Card. Francesco Montenegro (Arcivescovo di Agrigento)
- ore 18.30, saluti e partenze

Per ulteriori informazioni ed adesioni è possibile consultare il programma completo.

Le origini del Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Gli inizi risalgono al 1967, due anni dopo la chiusura del Concilio Vaticano II, che aveva mobilitato tutta la Chiesa, risvegliando attese e speranze e dando l'avvio al grande aggiornamento teologico, liturgico, ecumenico. Alcuni studenti e professori americani dell'Università di Pittsburg e poi dell'Università di Notre Dame (USA), cominciarono a sperimentare (in preghiera) fenomeni simili a quelli verificatesi nelle comunità apostoliche di cui parlano gli Atti degli Apostoli e le Lettere di San Paolo.
Fu un'esperienza straordinaria. Quei giovani scoprirono che la rinnovata scelta di Gesù, come Signore della propria vita, favoriva un'apertura all'azione e ai doni dello Spirito Santo, sviluppava una nuova capacità di amare Dio e il prossimo, generava un nuovo amore per la Chiesa, li riavvicinava ai Sacramenti e dava loro una grande sete della preghiera e della Parola di Dio.
Questa scoperta grandiosa riempiva il loro cuore di gioia e di ringraziamento alla Santissima Trinità. Era l'esperienza di una nuova effusione dello Spirito.
Il Rinnovamento Carismatico Cattolico giunse in Italia nel 1970 con Padre Valeriano Gaudet, di origine canadese, oblato di Maria Immacolata, che fondò un Gruppo di lingua inglese presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nell'autunno dell'anno seguente fondò poi il 1° Gruppo di lingua italiana presso la Parrocchia di S. Mauro Pascoli (diocesi di Cesena).
Il Rinnovamento Carismatico Cattolico iniziò a diffondersi in tutta Italia, stimolato anche dalle celebrazioni del III Congresso Internazionale Carismatico Cattolico, tenutosi a Roma presso le Catacombe di San Callisto, durante l'Anno Santo 1975. In quell'occasione i 10.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo e i 700 sacerdoti vennero accolti nella Basilica di San Pietro dal Papa Paolo VI che, in un memorabile discorso, offrì “cittadinanza ecclesiale” al Rinnovamento e ne affidò il compito di assistenza spirituale al Cardinale Joseph Leon Suenens.
Impostata la fase organizzativa pionieristica, nel 1978 il Rinnovamento tenne a Rimini la 1^ Convocazione Nazionale, cui seguì la seconda nel 1979 e così di seguito, ogni anno, fino ad oggi, con un numero sempre crescente di partecipanti.
Il Rinnovamento Carismatico Cattolico in Italia viene rappresentato da varie comunità, tra cui:
- la “Comunità di Gesù”;
- la “Comunità Maria”:
- il “Rinnovamento nello Spirito Santo” (legalmente costituito in associazione con statuto approvato dalla CEI);
- l'Associazione “Iniziativa di Comunione nel RCC”;
- la Comunità “Gesù Ama”;
- la Comunità “Gesù è Risorto”;
- la “Comunità Gesù Risorto” (legalmente costituita in associazione con statuto approvato dalla CEI);
- la Comunità “Gesù Amore”;
- il Movimento “Dives in Misericordia”.
Che cosa è il Rinnovamento Carismatico Cattolico?
- è un rituffarsi nel proprio battesimo, per prenderne profondamente coscienza e vivere una vita ad esso coerente;
- è una nuova relazione personale con Gesù vivo e risorto, che, accettato come Signore e Salvatore, trasforma la nostra vita, portando gioia, pace e amore:
- è la riscoperta della persona dello Spirito Santo, che ci vuole rinnovare con i suoi doni e carismi ordinari e straordinari, per farci vivere il clima di fede viva e di amore ardente delle prime comunità cristiane;
- è la scoperta della preghiera di lode semplice e spontanea di chi ha sperimentato l'amore di Dio e lo ringrazia con il cuore e con una gestualità che coinvolge tutta la persona;
- è sperimentare un crescente amore per la Parola di Dio capace di convertire il nostro cuore e produrre un reale cambiamento di vita;
- è una sensibilizzazione all'uso provvidenziale dei carismi, come ad esempio i carismi di guarigione, di profezia, di canto e preghiera in lingue;
- è una spinta all'evangelizzazione sull'esempio di Maria, con la fiamma viva dello Spirito Santo, dal quale nasce il coraggio della testimonianza e del servizio gioioso e gratuito per la diffusione del Regno di Dio.
Il Rinnovamento Carismatico, diffusissimo nel mondo - in 235 nazioni con un totale di circa 120milioni di aderenti cattolici (l'11,4% dei cattolici) - si presenta come una “corrente spirituale” dove non ci sono capi fondatori, né iscrizioni. Più che un movimento nella Chiesa, è Chiesa in movimento, è Chiesa viva, sospinta dal soffio dello Spirito Santo, che non finisce mai di stupire.
Il Card. Suenens ha affermato: “Il Rinnovamento scomparirà quando questa grazia dello Spirito Santo avrà impregnato di sé tutte le comunità cristiane”.
La vita nei Gruppi del Rinnovamento Carismatico Cattolico.
Il RCC è costituito oggi in Italia da molti  gruppi o comunità  sparsi ovunque. Questi gruppi non vogliono essere totalizzanti, perciò non importa che una persona - sia laico o sacerdote o religioso - appartenga ad altre associazioni, proprio perché la garanzia dell'effusione è dono per tutti e, con essa, l'identità di ciascuno non viene mai messa in discussione, ma al contrario viene rafforzata e vivificata. Lo Spirito Santo fa capire ai singoli, ai gruppi e alle comunità, la propria chiamata, offrendo i suoi doni di crescita e perfezione cristiana, secondo il piano di Dio. I gruppi del RCC non sono un luogo di rifugio per persone in cerca di gratificanti consolazioni, ma cenacoli di crescita spirituale, dove si sperimenta la potenza dello Spirito Santo per poi viverla con gioia nella propria vita di ogni giorno e comunicarla agli altri.
Come si entra nel gruppo.
Non ci sono problemi di iscrizioni o di adesione formale. Tutti possono accedere liberamente alle riunioni che si svolgono settimanalmente. Per evitare però di trovarsi spaesati - fra gente sconosciuta che prega in un modo nuovo e con gestualità particolare - è opportuno chiedere notizie a persone che frequentano già il gruppo, o meglio ancora ai coordinatori del medesimo, che saranno ben lieti di dare a tutti il benvenuto e fornire le informazioni necessarie. Periodicamente il gruppo organizza per i nuovi fratelli il “Seminario di preparazione alla preghiera di effusione dello Spirito Santo”. Si tratta di sette o più incontri dedicati all'istruzione, alla riflessione e soprattutto alla preghiera. Durante questi incontri vengono presentati alcuni insegnamenti fondamentali della fede cristiana (l'Amore di Dio, la salvezza, la vita nuova, i doni e i carismi, l'effusione dello Spirito, la crescita spirituale e la trasformazione in Cristo), con l'intento di farli calare nel cuore e nella vita quotidiana. Quando i partecipanti al seminario sono pronti, si organizza una giornata di ritiro spirituale per l'effusione dello Spirito Santo. A questa giornata partecipa tutto il gruppo e vengono invitati anche gruppi vicini.
Come avviene la “Preghiera di Effusione”.
Benché sia un momento di fondamentale importanza e sia circondato da una grande attesa, in realtà si tratta di una cosa molto semplice. Un gruppetto di fratelli e sorelle, che hanno già ricevuto l'effusione, pregano su ciascuna persona, imponendo le mani e invocando lo Spirito Santo. Non si tratta evidentemente di un sacramento. È semplicemente una preghiera fatta nel nome di Gesù e fondata sulle sue promesse. Egli infatti ha detto: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt.18,20); “Tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo concederà” (Gv.15,16); “Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc.11,13).
Gli effetti di questa preghiera sono sorprendenti, ma non uguali per tutti, in quanto dipendono anche dalla disposizione interiore dei singoli. Tra i doni di questo incontro personale con Dio si evidenziano la pace e la gioia che inondano l'anima e aprono spontaneamente alla lode.
Per molti l'effusione diventa l'inizio di una vera vita cristiana posta sotto la signoria di Gesù Cristo, per altri è una nuova ondata di grazia, una riscoperta gioiosa della propria vocazione. Per tutti è come immergersi di nuovo nelle acque del battesimo, godere di essere figli di Dio, templi vivi dello Spirito Santo e valide membra del Corpo di Cristo, la Chiesa.
Così rinnovati dalla grazia della preghiera di effusione e fortificati dallo Spirito Santo con i doni, virtù e carismi, i cristiani si impegnano sempre di più a servire la Chiesa nell'esercizio dei vari ministeri.
Se vuoi fare questa esperienza, se vuoi aprirti ad un incontro personale, stupendo con Gesù, vieni a pregare in un gruppo del Rinnovamento Carismatico.
 

 

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21/01/2016

Comune. Dal 1° febbraio in vigore i nuovi orari di apertura al pubblico degli uffici comunali

 

Nuovi orari degli uffici comunali.

Con i nuovi orari di apertura al pubblico, i cittadini di Grotte potranno fruire dei servizi comunali anche nei pomeriggi dei giorni lunedi e mercoledi. Questa la novità segnalata nella comunicazione dell'Amministrazione, che pubblichiamo di seguito.

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

Si comunica alla cittadinanza che è stato modificato, con decorrenza 1 febbraio 2016, l'orario di apertura al pubblico degli uffici comunali come di seguito specificato:
- dal lunedi al venerdi dalle ore 08.00 alle 14.00;
- lunedi e mercoledi dalle ore 16.00 alle 19.00.
  

 

 

L' Assessore al Personale
Piero Castronovo

Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
  

 

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20/01/2016

Chiesa. Dichiarazione del Rinnovamento nello Spirito Santo sulla Manifestazione del 30 gennaio a Roma

 

Rinnovamento nello Spirito Santo

Di seguito, la dichiarazione ufficiale del Rinnovamento nello Spirito Santo sul decreto di legge Cirinnà e sulla Manifestazione del 30 gennaio 2016 a Roma.

"Con viva preoccupazione esprimiamo ferma contrarietà al testo del decreto di legge Cirinnà, che di fatto svilisce l'istituto della famiglia naturale nella sua unicità spirituale e sociale e altera la visione antropologica secondo natura già nella negazione dei diritti del bambino.

Ribadiamo che i diritti dell'uomo sono strettamente connessi e alimentati dal "diritto della famiglia", che tutela la persona, sin dal suo nascere, da ogni fenomeno di disumanizzazione, favorendone il più autentico e integrale sviluppo.

È proprio l'offuscamento di questa verità, in nome della tutela delle libertà individuali, una delle cause più profonde dell'individualismo etico che sta contagiando il tempo presente, con sconfinamenti insostenibili, come l'estensione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita fino alla prassi della maternità surrogata ("utero in affitto").

Pur assistendo da anni a profondi mutamenti della famiglia, noi crediamo che nessuna ambiguità o alternativa possano darsi rispetto alla sua identità naturale e spirituale prototipiche. E seppure sia dovuta la tutela dei diritti civili dei singoli, rimane inammissibile l'equiparazione all'istituto del matrimonio di ogni altro tipo di convivenza.

Rifiutiamo ogni iniziativa volta a "privatizzare" la famiglia, svuotandola di consistenza pubblica e sociale, e al contempo il tentativo di forzare la giusta sintassi del vivere umano con riduzioni di senso e comparazioni di ruolo insostenibili: il "produrre" sul generare; la "fecondità" egoistica sui diritti del minore, finanche nascituro; il "piacere" sul dovere; il "bene individuale" sull'utilità comune.

Siamo espressione di un cattolicesimo di popolo, capillarmente vicino alle famiglie, e avvertiamo il disagio crescente della gente dinanzi a un dibattito pubblico che ostenta posizioni ideologiche contrastanti con gli ideali della maggioranza degli italiani e a provvedimenti legislativi che fanno della famiglia la "cenerentola" delle politiche sociali.

Il deficit di "cultura della vita" tra le nuove generazioni e la strumentalizzazione politica di tutti i temi afferenti al più grande "bene morale e sociale" di cui l'umanità dispone, che è la famiglia, rimangono un vulnus doloroso per il nostro Paese, sempre più irretito da una coscienza erronea che non determina vero progresso civile e umano.

Noi non abbiamo smesso di guardare con misericordia al futuro dei nostri figli ed è per questo che consideriamo improvvida la cultura dell'«in vitro veritas» che avanza nel nostro Paese, in nome di una presunta modernità.

Pertanto, il Rinnovamento nello Spirito Santo, pur non assumendo l'iniziativa sul piano organizzativo tra i soggetti che compongono il Comitato promotore, valuta necessario che ci siano uomini e donne che in virtù della propria cittadinanza attiva manifestino a Roma il 30 gennaio p.v. contro un decreto di legge ritenuto ingiusto, fuorviante rispetto alle reali richieste del Paese e dunque non condivisibile. I singoli aderenti al nostro Movimento parteciperanno secondo le proprie possibilità e si coinvolgeranno come meglio ritengono nella preparazione in atto a livello locale.

Auspicando il miglior esito della manifestazione a tutela della famiglia, nello spirito della "proposta" e non della "protesta", riteniamo che sia un bene non ricondurre la manifestazione stessa a sigle e denominazioni, siano esse legate a Movimenti ecclesiali, Associazioni di scopo o Formazioni politiche.

Il sentire della maggioranza del popolo italiano sul tema oggetto di questa mobilitazione non può, né deve essere ricondotto a classificazioni o strumentalizzazioni di qualsivoglia natura. Sarebbe limitare la portata di questo gesto di responsabilità civile, che speriamo possa accomunare donne e uomini di buona volontà, al di là di tutte le appartenenze religiose e le distinzioni culturali.

Un sentire comune che non può non interpellare le menti e le volontà dei tanti parlamentari cattolici che sono chiamati in queste ore ad assumere decisioni di grande rilevanza storica. A essi ci rivolgiamo, invitandoli a unirsi a noi nella preghiera, per discernere il bene dal male, la verità dall'errore.

Da credenti, infatti, siamo persuasi che non c'è potere più grande di quello espresso dalla preghiera, specie nei momenti di maggiore bisogno di unità di un popolo. Ricorreremo in special modo alla Madonna, in Veglie dedicate a Colei che è Madre, capace di custodire la famiglia umana e in essa il dono della vita.

Roma, 19 gennaio 2016".

 

   

Il Comitato Nazionale di Servizio
del Rinnovamento nello Spirito Santo
 

 

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20/01/2016

Televisione. La quinta puntata di "Pomeri Time", il nuovo programma di Angelo Palermo su Agrigento TV

 

La quinta puntata di “Pomeri Time”
Vedi la puntata

La quinta puntata di “Pomeri Time”, il nuovo programma settimanale di Angelo Palermo, andata in onda giovedi 14 gennaio sulle frequenze dell'emittente Agrigento TV (canale 96 del digitale terrestre) ha avuto come tema "usi ed abusi dei social network".
Ospiti in studio, Marina Attardo (Miss Agrigento); Danilo Serra (filosofo e scrittore); Antonio Santamato (esperto di comunicazione) in collegamento da Roma.
Per lo spazio cucina: tanti consigli sull'alimentazione e per rimettersi in forma dopo le feste di Natale, dati da Danilo Calà, preparatore atletico e prossimo biologo nutrizionista.
Per lo spazio dei nonni: Nonno Stefano Agnello da Grotte.
In conclusione, la commovente storia della palermitana Sandra Piazzese, che ha raccontato della sua nuova vita con protesi dopo un caso di malasanità.
Preziosa la collaborazione in studio di Giuseppe Cacciatore, per i commenti in diretta sulla pagina facebook del programma.

La prossima puntata andrà in onda, sempre in diretta, domani, giovedi 21 gennaio.
É possibile rivedere la puntata "Pomeri Time" del 14 gennaio, in versione integrale, cliccando sul link di seguito.

"Pomeri Time" - 5^ puntata Visita l'argomento
  

 

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19/01/2016

Calcio. Sconfitta sul campo per l'ASD Grotte: 2 a 0 fuori casa contro il Fabaria

 

ASD Grotte Calcio e alcune mascottes
ASD Grotte

Nell'incontro fuori casa sul campo sportivo comunale di Favara, per la quattordicesima giornata - 3^ di ritorno - del campionato di calcio di 2^ categoria, girone L, nell'incontro disputatori domenica 17 gennaio, l'ASD Grotte ha perso contro il Fabaria col risultato di 2 a 0.
La prima rete per la formazione di casa è firmata da Principato al 7° minuto del 1° tempo. Sempre nel 1° tempo, occasione sprecata per l'ASD Grotte di agguantare il pareggio con Cozma che, su rigore, tira fuori dai pali.
Nel 2° tempo, ancora Principato per il Fabaria a segnare al 14° la seconda rete.
Una battuta di arresto per la squadra di Grotte, e la prima sconfitta subita sul campo di gioco. Numerose le occasioni sprecate.
Al termine della quattordicesima giornata di campionato, al vertice della classifica vi è sempre l'Empedoclina con 32 punti, seguita dall'ASD Grotte con 25 punti. A ruota, con 24 punti, l'Armerina che avrebbe dovuto disputare l'incontro con il Vallelunga; partita che è stata rinviata. Poi, tutte le altre squadre.
La prossima partita per l'ASD Grotte, domenica 24 gennaio, sarà disputata in casa contro l'Atletico Aragona. La partita di andata era terminata con la vittoria dei grottesi sul campo di Aragona per 2 a 1.

14^ Giornata - 2^ categoria - Girone L: Risultati Visita l'argomento    Classifica Visita l'argomento.

Carmelo Arnone
17 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

ASD Grotte
Sito ufficiale

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19/01/2016

Cinema. "B&B - Babbiannu Babbiannu"; commento di Giovanni Volpe al film "La corrispondenza"

 

"B&B - Babbiannu Babbiannu", rubrica di Giovanni Volpe
B&B

La corrispondenza; film di Giuseppe Tornatore
Locandina


LA CORRISPONDENZA di Giuseppe Tornatore

    
Eppure c'è qualcosa di struggente in questo ultimo film di Tornatore, siciliano mitteleuropeo, che ti fa star male. Ti immalinconisce. Ti fa ri-pensare alla vita e alla morte come a qualcosa di profondamente ingiusto.
     Che avvenga in digitale o in "analogico", la tragedia della vita al suo epilogo che falcia e annichilisce tutto nella morte, non ha nessuna importanza, avviene.
     Con l'aldilà è molto più facile e bello parlare attraverso gli occhi di un cane, il tremolare di una foglia, il volo di un uccello; quelli non sbagliano, non si deteriorano, non si interromperanno mai, appartengono alla nostra capacità di credere e di amare senza vedere e "celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi, celeste dote è negli umani".
     L'aldilà è nel creato stesso e per vederlo bastano occhi e anima, non c'è bisogno di alcun supporto, è nell'aria che respiriamo, nelle stelle che ci sovrastano, nell'imperfezione accettata e amata di una scultura...
     Bellissime le sequenze recuperate del "dietro le quinte" delle registrazioni del prof, proprio quel dolore che non si voleva mostrare alla fine lo salvano.
     La notizia è che i carrelli, i dolly, le gru si sono fermate.
     Tornatore fa un film finalmente da "fermo" costringendo l'orchestra di Morricone ai lenti, al sottofondo, a tappeti e suoni da rock progressivo e nel sovrapporsi di immagini e musica il paesaggio parla come non mai.
     Le locations e la fotografia, vere grandi forze del film, sono un pugno nello stomaco per bellezza, profondità, aderenza al racconto, per il loro continuo rimando onirico e ontologico e che hanno reso quest'ultima regia di Tornatore praticamente perfetta, una regia a levare, perciò lieve, essenziale, sublime.
     Ho iniziato questo scritto con un "eppure" perché di cose veramente sciocche e fastidiose (soprattutto nella scrittura, nei dialoghi, nella recitazione e nel doppiaggio) in questo film ce ne sono tante, fin troppe, ma alla fine ho portato a casa la struggenza magnificamente resa attraverso la geografia dell'anima per una regia da cineasta immenso quale Tornatore è, le sciocchezze le ho già dimenticate.

Giovanni Volpe
19 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  
 

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19/01/2016

Tributi. Aperto a Grotte uno sportello per informazioni e contestazioni sulla TARSU 2010

 

Aperto a Grotte uno sportello per informazioni e contestazioni sulla TARSU 2010

I contribuenti grottesi che hanno ricevuto avvisi di pagamento riguardanti la TARSU relativa all'anno 2010 non dovranno più recarsi presso la sede dell'Ato Gesa AG2 (in contrada San Benedetto) per informazioni e chiarimenti ma potranno recarsi presso il Palazzo municipale dove, ogni mercoledi mattina all'interno dell'ufficio Tasse, sarà presente e disponibile un dipendente dell'Ato. Questo è quanto contenuto nella nota (di seguito) diffusa dall'Amministrazione comunale di Grotte.

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

Si comunica alla cittadinanza che a seguito dell'accertamento "TARSU" anno 2010, inviato dalla Gesa Ag2 ai contribuenti di Grotte, ogni mercoledì nelle ore antimeridiane presso l'ufficio tasse del palazzo municipale sarà presente - su richiesta dell'amministrazione locale - un dipendente della stessa Gesa Ag2 allo scopo di rendere ogni utile chiarimento ai contribuenti.
 


 

 

L'Assessore all'Ambiente
Piero Castronovo

Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
  

 

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18/01/2016

Politica. Il consigliere comunale Pino Arnone designato nuovo Capogruppo della Maggioranza

 

Pino Arnone
Pino Arnone

Il gruppo consiliare di maggioranza "Grotte Domani - Fantauzzo Sindaco" ha un nuovo capogruppo.
A rivestire il ruolo e svolgerne le funzioni è stato chiamato il consigliere Pino Arnone. Il precedente capogruppo, Salvatore Rizzo, dopo la sua nomina ad Assessore e Vice Sindaco, aveva rimesso il mandato. In una recente riunione del gruppo consiliare "Grotte Domani - Fantauzzo Sindaco" è stata proposta, e confermata all'unanimità, la designazione di Pino Arnone.
La comunicazione ufficiale da parte della Maggioranza sarà effettuata nel corso della prossima seduta del Consiglio comunale.

Carmelo Arnone
18 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
     

 

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18/01/2016

Servizi. Ripresa stamattina la raccolta della spazzatura

 

Raccolta dei rifiuti solidi urbani
Cassonetto

Da questa mattina è ripresa la raccolta della spazzatura dai cassonetti ubicati nelle vie del paese.
A causa di difficoltà burocratiche, il conferimento dei rifiuti solidi urbani era stato interrotto da sabato 16 gennaio. Nella stessa giornata di sabato scorso - nonostante la chiusura degli uffici pubblici - l'Amministrazione comunale, di concerto con l'Ato Rifiuti e con l'Assessorato regionale, aveva provveduto a prendere ogni provvedimento utile a consentire la rapida ripresa del servizio. Lo svuotamento completo di tutti i cassonetti, rimasti pieni dalla sera di venerdi, avverrà entro un paio di giorni.


Carmelo Arnone
18 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
     


 

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18/01/2016

Clima. Ieri sera breve nevicata a Grotte; nessun disagio in mattinata

 

Breve nevicata a Grotte
Nevicata

L'abbassamento delle temperatura in tutta l'Italia meridionale si è fatto sentire anche a Grotte. Nella serata di ieri, domenica 17 gennaio, una breve ma intensa nevicata ha imbiancato le auto in sosta ed i balconi del paese (foto a lato di L. Bordonaro).
L'assenza di precipitazioni nel corso della notte ed il lieve rialzo della temperatura al suolo ha provocato lo scioglimento del sottile manto nevoso. Delusione per quanti si aspettavano una nevicata abbondante come quella del Capodanno 2015.
In compenso non si è avuto alcun disagio ed ogni consueta attività del lunedi mattina si è svolta senza alcuna difficoltà
.

Carmelo Arnone
18 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
     


 

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17/01/2016

Dialoghi. "Banca Etruria nel pensiero di Dante"; di Giuseppe Castronovo

 

"Dialogo" del dott. Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.

Giorni di calvario per decine di migliaia di famiglie a causa della "allegra" gestione delle ormai famose quattro banche, tra le quali "brilla" la Banca Etruria per essere stata amministrata da persone legate da rapporti di parentela con politici di primo piano che operano anche a livello nazionale. La vicenda è stata oggetto di discussione nel nostro Circolo e il prof. Vezio, nel suo commento, ha richiamando il nostro somma Poeta.
Giuseppe Castronovo

"Banca Etruria nel pensiero di Dante"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )

Romano: Amici, che tristezza!

Totò: A che proposito questa tua esternazione?

Romano: La vicenda delle quattro Banche e della Banca Etruria in particolare mi turba sempre più.

Ludovico: Come mai?

Romano: Al pensiero che i risparmi di una vita di tanta gente semplice e onesta siano finiti nelle mani di gente priva di scrupoli.

Giacomo: Io, invece, penso al discredito gettato sull’intero sistema bancario che potrebbe bloccare quel po’ di ripresa economica che sembrava apparire all’orizzonte. Non dobbiamo del resto dimenticare lo spessore, per i legami di stretta parentela con politici di primo piano, di alcuni protagonisti di questa triste vicenda. Prof. Vezio ci faccia qualche riflessione. A lei la parola.

Vezio: La “Vicenda Banca Etruria”? Amici, purtroppo c’è poco da raccontare. Anche questa vicenda è una chiara e illuminante metafora dell’abisso in cui buona parte della nostra classe politica ha fatto sprofondare il nostro Paese. Cari amici, e visto che siamo in Toscana, la Regione dove prevalentemente opera la Banca Etruria, oltre ad essere la regione del nostro somma Poeta, non posso non ricordare quanto vaticinava a proposito del nostro Paese quando nel VI° canto del Purgatorio scriveva:

“Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province ma bordello”.

Giacomo:  Grazie prof. Vezio. Davvero illuminante il richiamo dantesco. Tanta attualità non la si riscontra neppure nei discorsi dei nostri politici che molto spesso vanno in televisione a parlare senza comprendere cosa dicono
.
  

 
   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)

  

 

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16/01/2016

Servizi. Breve sospensione della raccolta della spazzatura

 

Raccolta dei rifiuti solidi urbani
Cassonetto

In una nota (vedi di seguito) diffusa dall'Amministrazione comunale di Grotte, viene comunicata la temporanea sospensione della raccolta della spazzatura a decorrere da sabato 16 gennaio. Probabilmente il servizio dovrebbe riprendere con regolarità  a partire da martedi 19 gennaio.

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

Si comunica alla cittadinanza che a partire dal 16 gennaio 2016, per un brevissimo lasso di tempo, non potrà essere effettuata la raccolta dei rifiuti solidi urbani.
Pertanto si invita alla massima collaborazione ed a non conferire rifiuti sino al ripristino della normalità.
 


 

 

L'Assessore all'Ambiente
Piero Castronovo

Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
  

 

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16/01/2016

Cinema. "B&B - Babbiannu Babbiannu"; commento di Giovanni Volpe al film "La grande scommessa"

 

"B&B - Babbiannu Babbiannu", rubrica di Giovanni Volpe
B&B

La grande scommessa
Locandina


LA GRANDE SCOMMESSA di Adam McKay

    
"La grande scommessa" è un film che utilizza una scrittura, una regia, degli attori, delle voci fuori campo e una storia, diretti eredi di una oramai consolidata tradizione americana di film d'inchiesta.
     Inchieste nevrotiche per personaggi nevrotici tutti presi da tecnologia, palestra, crisi di valori, pentimenti, necessità di vivere in un mondo che se è a misura di lupo, il lupo è il modello ideale.
     La nevrosi la fa da padrone negli ambienti finanziari dove la scommessa è la regola. La finanza è il regno del far soldi coi soldi, senza arte ne parte se non quella della conoscenza dei flussi e di un gran fiuto. Soldi che gestiscono soldi che fanno soldi.
     Sarà un retaggio marxista il mio, ma anche alla luce di un cristianesimo impegnato, ritenere immorale il mondo della finanza dovrebbe essere una norma soprattutto alla luce dell'ultimo ventennio.
     Eppure in paesi che si dicono cristiani, cattolici e profondamente etici, giocare in borsa, speculare (verbo insulso), è ritenuto del tutto legittimo e gli investitori, i piccoli azionisti, quelli che in genera fanno una vita da formichina e la domenica vanno a messa, appena possono ci buttano soldi dentro, scommettono, sperano di far fruttare (altro verbo insulso) i loro soldi, come se questi soldi si accoppiassero tra loro per riprodursi, quindi più coiti, più orge, più eredi, tranne quando i pesci grossissimi, decidono di fotterli, allora gli squali sbranano le sardine e non solo se hanno investito soldi in soldi, ma anche - e qui ancor di più lo scandalo, specifico in questo film - se i soldi te li hanno dati per comprare casa, un'auto o un fottuto televisore gigante a rate; appena vai in apnea e cominci a non poter sostenere il peso di rate e di interesse iniqui, i tuoi debiti diventano ricchezza per altri e via il tutti contro tutti in una guerra assolutamente impari perché chi più ha è più forte, il resto non conta e ci sarà sempre uno che è più forte dell'ultimo forte.
     É una scommessa vinta quella del film, una scommessa fatta su un crollo, con tanto di nomi e cognomi, ma a crollare stavolta non è il valore della borsa, ma la morale di anni che hanno innescato un lurido gioco a rovinare più gente possibile.
     Mi è venuto di pensare ad altri film, anche recenti su questi temi e ne ho individuato alcuni, nessuno di questi è italiano.
     Perché in Italia nessuno (che io ricordi o sappia) ha mai tentato di raccontare la vita di un broker, di una banca magari fallita o che sta fallendo, lo sporco gioco di commistione tra politica e finanza.
     Quelle zone grigie dai colletti bianchi più volte indicate da Falcone e Borsellino come gli ambienti dove maturano, si concentrano e proliferano i grandi interessi delle mafie.
     In Italia sono stati fatti film su gente che ha indagato questi fatti e che per questa è stata uccisa, ma i meccanismi interni a certi ambienti bancari, politici e finanziari assai torbidi siamo ancor lontani dal raccontarli, eppure in un paese a forte vocazione massonica e mafiosa quest'intreccio sarebbe una panacea per chi volesse dedicarsi a fare film di denuncia, solo che - e qui casca l'asino - come si potrebbe fare un film su questi argomenti se poi a produrlo quasi sempre oggi in Italia se non c'è una banca il film non si fa?
     Mancheranno pure i Rosi, i Petri, i Damiani, i Pasolini ma ciò che che manca realmente è un sistema produttivo libero.
     Mi sa che continueremo per anni a raccontarci amori senili, favole strabilianti, eterne bellezze e a masturbare elefanti.

Giovanni Volpe
16 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  
 

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15/01/2016

Sport. 3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone"; domenica 17 gennaio a Caltanissetta

 

3° Trofeo Regionale Interstile di Arti Marziali "Il Vallone"
Manifesto

Si svolgerà domenica 17 gennaio a Caltanissetta il III Trofeo Regionale interstile di arti marziali  “Il Vallone” organizzato dalla Scuola di Arti Marziali Koshido Budo del Sensei Michele Lattuca e dall’ACSI Regione Sicilia. Sarà presente l’organizzatore della gara, nonché responsabile nazionale del Koshido Budo, Sensei Michele Lattuca insieme al presidente regionale Acsi Regione Sicilia Salvatore Balsano.
Alla manifestazione prenderanno parte atleti provenienti da tutta la regione per confrontarsi in prove di kata individuale, kata a squadra e Kumite-contact.
La manifestazione, a carattere regionale, vedrà coinvolte circa 35 società per un totale di 350 allievi; sui 4 tatami di gara saranno esibiti diversi stili di arti marziali tra i quali Koshido Budo, Kung Fu, Shotokan, Wado Ryu, Shito Ryu, Kyushinjitsu budo ed altri.
Una giornata all’insegna dello sport, del rispetto e del sano confronto, quella che si trascorrerà al Palacarelli di Caltanissetta.
Un'esperienza indubbiamente formativa che andrà ad arricchire il bagaglio esperienziale di allievi, atleti ed insegnanti.

Olga Lopresti
15 gennaio 2016
  


 

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15/01/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 15 gennaio

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 15 gennaio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Mattarella, Via  On. Giglia, Via Sturzo, Via Roma, Via Nievo, Via Machiavelli, Via Fonte, Via San Nicolò, Via Luna, Via Washington, Via Sole, Via Calatafimi, Via Archimede, Via Gracco, Via Fratelli Bandiera, Via Argentina, Via Mercadante, Viale Pertini, Via Giubileo, Via Italia, Via Maroncelli, Via Padre Vinti, Via Gramsci, Via Acquanova, Via Saluzzo, Via Alfieri, Via G. Da Procida, arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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14/01/2016

Iniziative. Da domani inizia il "Cineforum 2016" della Proloco "Herbessus" di Grotte

 

Cineforum 2016
Locandina

Filippo Vitello
Filippo Vitello

Proloco "Herbessus" di Grotte
Proloco Herbessus

"Abbiamo pensato di realizzare una iniziativa che potesse riunire, far riflettere e discutere insieme i giovani ed i meno giovani del nostro paese, e quindi all'inizio del nuovo anno proponiamo un cineforum, che è utile perché attraverso le immagini di grandi registi ci si diverte e contemporaneamente si possono affrontare alcuni temi di interesse comune"; con queste parole il dott. Filippo Vitello, presidente della Proloco "Herbessus - Città di Grotte", ha presentato il "Cineforum 2016". Si tratta di un ciclo di 9 film che saranno proiettati ogni venerdi alle ore 19.00, a partire da domani 15 gennaio, presso l'auditorium "San Nicola".
Queste le date e le pellicole che verranno proposte:
- 15 gennaio: La teoria del tutto
- 22 gennaio: La mafia uccide solo d'estate
- 29 gennaio: Youth
- 5 febbraio: Pride
- 12 febbraio: Invictus
- 19 febbraio: Quando sei nato non puoi più nasconderti
- 26 febbraio: Patch Adams
- 4 marzo: Border town
- 11 marzo: Suburra.
Per l'adesione al cineforum è prevista una tessera; tutti gli interessati potranno ritirarla presso l'auditorium "San Nicola", ogni venerdi prima dell'inizio della proiezione.

Carmelo Arnone
14 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  


 

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13/01/2016

Volontariato. Domenica 17 gennaio, donazione di sangue presso la sede Adas di Grotte

 

ADAS (Associazione Donatori Autonoma Sangue)

Verrà effettuata domenica prossima, 17 gennaio, dalle ore 08.00 alle ore 12.00 a Grotte, presso la sede Adas di Via Francesco Ingrao n° 98, la raccolta di sangue che, con cadenza mensile, coinvolge i donatori grottesi. L'autoemoteca sosterà nel piazzale interno della struttura. I donatori dovranno essere a digiuno e dovranno portare il tesserino Adas, un documento di riconoscimento e le ultime analisi; ciò consentirà al personale medico, nel massimo rispetto della privacy, di valutarne lo stato di salute e consentire di effettuare la donazione con più tranquillità. Donare il sangue è un atto di generosità, gratuito e disinteressato; un gesto d'amore che gratifica chi lo compie e salva la vita a chi lo riceve.

Donazione di sangue
Grotte - Via Francesco Ingrao n° 98
Domenica 17 gennaio - ore 08.00/12.00
 

 

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13/01/2016

Servizi. Chiusura temporanea dell'isola ecologica, giovedi 14 gennaio

 

Centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti
Centro raccolta

Chiusura temporanea del centro comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti, chiamato comunemente "isola ecologica", giovedi 14 gennaio 2016; salvo imprevisti dovrebbe essere aperto dal successivo venerdi 15 gennaio.
Il conferimento dei rifiuti ingombranti (televisori, frigoriferi, lavatrici, altri vari elettrodomestici, brande, materassi e vario mobilio, ecc...) è sempre possibile all'interno del cassone scarrabile posto nei pressi dell'isola ecologica, dato che per tale operazione non è richiesta la presenza di un operatore. Si ricorda che il deposito dei rifiuti ingombranti è sempre vietato lungo le vie cittadine ed accanto ai cassonetti.
 

 

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13/01/2016

Racalmuto. 1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale

 

1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale


1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale


1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale


1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale


1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale


1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale


1^ Giornata del Territorio della Sicilia centro meridionale
Locandina

Sabato 9 gennaio 2016 si è svolta a Racalmuto la 1^ Giornata del Territorio, organizzata dall’Associazione Culturale Humus con il patrocinio del Comune.
Secondo il programma dei lavori, è stato inaugurato il “Museo del Territorio” di Via Regina Elena n° 3, nel laboratorio culturale “Te.So.R.O. Turismo - Centro di Documentazione Territoriale”. Il laboratorio custodisce tra l’altro gli originali di una grande collezione artistica raffigurante i paesaggi e le peculiarità territoriali dei dieci Comuni del comprensorio della Sicilia centro-meridionale.
Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il pittore Salvo Caramagno (autore delle opere presentate), il sindaco di Racalmuto Emilio Messana, di Grotte Paolino Fantauzzo, di Palma di Montechiaro Pasquale Amato, nonché  l’on. Margherita La Rocca, la professoressa Rosa Pia Raimondi (dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Racalmuto) e l’arciprete di Racalmuto Don Diego Martorana.
Presso il Castello Chiaramontano è stata inaugurata la mostra itinerante “Percorsi di storia e di saperi locali”, una collezione di 35 cartelloni esplicativi dei tre principali itinerari tematici del comprensorio, tratti dalle realizzazioni artistiche originali. Un vero viaggio nella Sicilia centro-meridionale, da Racalmuto a Licata, attraverso tutta la variabilità del paesaggio che dall’alta collina  di Grotte arriva al litorale licatese. Un unico territorio culturale accomunato dalla presenza di due grandi personaggi letterari: Leonardo Sciascia e Giuseppe Tomasi di Lampedusa, cui i luoghi dell’itinerario hanno ispirato i grandi capolavori che li hanno resi immortali.
La “Mostra dei saperi” non trascura inoltre i grandi demi dell’ambiente, della sostenibilità e della difesa dei beni comuni. Cinque istallazioni artistiche, inserite lungo il percorso espositivo, descrivono con stile minimalista altrettanti temi emergenti della contemporaneità: l’accesso alla conoscenza, i beni comuni, l’agricoltura sostenibile, i mestieri e la biodiversità. Una natura morta, allestita con  prodotti di stagione su drappi rossi e verdi, accoglie i principali prodotti dell’offerta territoriale.
Durante l’inaugurazione della mostra, gradevolissimi interventi musicali, a cura delle giovani musiciste Emanuela Alaimo e Alice Mendolia, hanno accompagnato la lettura di brevi brani di letteratura internazionale dedicati alla Sicilia a cura delle professoresse Rosaria Di Sano, Edy Leone e Mariella Tirone.
Grande partecipazione anche alla presentazione del libro “Come il Titanic?” di Guido Bissanti. Presenti, oltre all’autore, le onorevoli Margherita La Rocca e Mariella Lo Bello (Vice Presidente della Regione Siciliana). L’incontro, coordinato dal saggista Enzo Sardo, ha offerto notevoli spunti di riflessione sui grandi e attuali temi economici, climatico-ambientali ed antropologici che riguardano il nostro tempo:
quanto è simile la vicenda del Titanic agli eventi che caratterizzano la nostra epoca? Quanto è analogo l'atteggiamento dei nostri equipaggi (governi) alle sollecitazioni che giungono da più parti (mondo scientifico e culturale) sul destino del nostro pianeta?
Queste le domande poste dal moderatore Enzo Sardo a cui i diversi relatori che si sono susseguiti hanno cercato di dare una risposta. Il presidente di Humus, Lillo Alaimo di Loro, nel corso del suo intervento ha ribadito la necessità di una nuova sensibilità politica, che deve cambiare anche nel linguaggio e nella capacità di relazionarsi con il territorio, e che, superato ogni steccato ideologico, sappia puntare prioritariamente alla tutela dei beni comuni e al rispetto del diritto dei cittadini, a Racalmuto come in Sicilia e nel mondo. Ha annunciato la presentazione di un documento tecnico scientifico dal titolo “Sicilia 2020 impatto zero”, che  c
oncretizzi la visione della Sicilia quale grande laboratorio culturale,  fucina di pace e sostenibilità nel cuore del mediterraneo, per  valorizzarne  le potenzialità ambientali e le peculiarità storiche, geografiche e ambientali, per   implementare un sistema economico produttivo orientato ai valori della qualità totale, della produzione, dell’agricoltura biologica, dell’alimentazione di qualità, delle fonti energetiche rinnovabili e dell’economia solidale.
Il documento, che avrà il nome di “Carta di Racalmuto”, è già in fase di elaborazione, sarà sottoscritto da studiosi e intellettuali e indicherà obiettivi e percorsi  possibili affinché la Sicilia dia il suo contributo concreto alla tutela del bene comune “terra”.
Nel suo intervento, l’Autore del libro, l’agronomo Guido Bissanti, da precisato: “Mi è stato chiesto di fare una pubblicazione scientifica che affrontasse i temi dell’attuale modalità di utilizzazione delle risorse, delle logiche economiche esogene che guidano i sistemi produttivi etc.; io invece ho pensato che c’era la necessità di un testo divulgativo che si ponesse l’obiettivo di parlare a tutti i “passeggeri del Titanic Terra, di prima, di seconda o di terza classe”, tutti ugualmente esposti al rischio di “annegare” se il buon senso dei timonieri al governo del pianeta non sarà capace di superare la propria arroganza”.
Le conclusioni sono state affidate all’on. Mariella Lo Bello, che ha salutato con favore l’offerta del documento di proposta ambientale “Sicilia 2020”, passando a rassegna la situazione ambientale della Sicilia e le molteplici potenzialità che conserva.
La vice-presidente della Regione ha anche raccolto la richiesta avanzata dal moderatore del convegno Enzo Sardo di porre l’attenzione sulla Fondazione Sciascia, altro grande contenitore culturale e della memoria, che oggi rischia di chiudere per mancanza di risorse e per insufficienza di proposta progettuale. Dalla Lo Bello, l’impegno a  sottoporre l’argomento al Presidente della Regione Crocetta per cercare una soluzione utile alla sopravvivenza della struttura.
A fine giornata, nella migliore tradizione racalmutese, un gradito rinfresco a base di prodotti tipici e biologici del comprensorio ha accompagnato il brindisi dei tanti partecipanti al convegno con l’ottimo Nero d’Avola di Racalmuto
.
Nelle foto a lato, alcuni momenti della manifestazione.

  

 

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13/01/2016

Cinema. "Zalone - La comicità e la sociologia"; di Gaspare Agnello

 

Gaspare Agnello
Gaspare Agnello

QUO VADO? di Checco Zalone
Locandina

Luca Medici, in arte Checco Zalone, a proposito del suo film “Quo Vado”, scrive: “Chi fa questo mestiere non pensa ai beni e ai mali di questo paese, ma solo a far ridere. Il comico per una battuta si venderebbe l’anima. Poi se la battuta è azzeccata, nel senso che muove da una realtà tangibile e familiare a tutti, è più efficace. Io però non voglio fare analisi sociologiche sul nostro paese, sul posto fisso, sul degrado, sul berlusconismo, su tutto quello che hanno scritto in questi giorni. Io e Gennaro Nunziante vogliamo solo far passare un’ora e mezza a ridere”.
Tutto questo può sembrare giusto però ogni opera cinematografica o letteraria non può essere mai neutrale e vivere solo per il divertimento.
Un film o un libro rimane anche per il futuro e incide sempre, vuoi o non vuoi, sulla realtà sociale specie se, come nel caso di cui parliamo, tutto è studiato nei minimi particolari per fare cassetta e portare migliaia di persone nelle sale cinematografiche che in questi giorni non offrono che “Quo vado”.
Io sono uscito dalla sala molto amareggiato perché il film era diretto a mettere in ridicolo l’idea della stabilità del lavoro e tante conquiste sociali che sono costate anni di dure battaglie sociali.
E tutto questo mentre i giovani non trovano lavoro o se lo trovano devono assoggettarsi alla precarietà senza prospettive di futuro o di crearsi una famiglia.
Poi quegli assegni con cifre a sei zeri mi hanno ricordato tanti colleghi che hanno preso la buonuscita accompagnata da un bonus sostanzioso e poi si sono ritrovati sul lastrico per via di una legge che ha cancellato la parola data dal Governo.
Certamente nella prima repubblica ci sono stati gli eccessi e gli abusi ma ora c’è il dramma dei giovani.
Il film vuol far ridere ma certamente gli autori sapevano di rendere un servizio a quanti, padroni e non, si sono battuti per rendere precario il lavoro e quindi il futuro delle nuove generazioni.
Poi se la battuta - dice Zalone - è azzeccata, nel senso che muove da una realtà tangibile e familiare a tutti, è più efficace”.
Il Presidente del Consiglio Renzi, che ha abolito l’articolo 18, è andato a vedere il film con moglie e figli e certamente si sarà divertito.
Però alla fine vince il gattopardismo e il conto pareggia.
Voglio solo far ridere” dice Zalone; c’è chi ride e c’è chi piange.
Niente è innocente. La controriforma ha bisogno di avere consensi nell’arte e nella letteratura e questo lo ha capito perfino Gasparri che voleva cambiare i libri di testo delle scuole per omologarli alle sue idee.
Luca Medici e Gennaro Nunziante non si sono posti questi problemi?
Ci voglio credere e dunque facciamoci quattro risate.

Gaspare Agnello
13 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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12/01/2016

Calcio. L'ASD Grotte continua a vincere: 1 a 0 in casa contro la Sommatinese

 


In ricordo di Carlo


In ricordo di Carlo
 

Nell'incontro in casa sul campo sportivo comunale di Grotte, per la tredicesima giornata - 2^ di ritorno - del campionato di calcio di 2^ categoria, girone L, nell'incontro disputatori domenica 10 gennaio, l'ASD Grotte ha vinto contro la Sommatinese col risultato di 1 a 0.
L'unica rete è segnata da Restivo, al 10° minuto del 1° tempo. Un risultato che non rende onore alla partita: 90 minuti di calcio-spettacolo. La formazione grottese ha avuto innumerevoli occasioni di andare in rete, ed avrebbe meritato di vincere anche con 4 o 5 reti di distacco; almeno 20 le occasioni sprecate. Comunque grande entusiasmo nelle file dei giallo-neri; la vittoria è arrivata, e questo è l'importante.
Da registrare, all'inizio della partita, il momento di ricordo che i giocatori hanno voluto riservare per commemorare la scomparsa di un giovane grottese, avvenuta a capodanno in tragiche circostanze. Un minuto di religioso silenzio è stato osservato da tutti con commozione. Davanti al grande striscione con la scritta "Ciao Carlo", affisso a bordo campo, è stato deposto un mazzo di fiori.
Sia per il senso di umanità, sia per lo spettacolo ed il risultato, il Grotte ha vinto e convinto.

Al termine della tredicesima giornata di campionato, al vertice della classifica vi è ancora l'Empedoclina con 29 punti, seguita dall'ASD Grotte con 25 punti. Poi, tutte le altre squadre.
Se la squadra di Porto Empedocle (che questa settimana non ha giocato) dovesse fare qualche passo falso, il Grotte è pronto ad approfittarne.

13^ Giornata - 2^ categoria - Girone L: Risultati Visita l'argomento    Classifica Visita l'argomento.

Carmelo Arnone
12 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

ASD Grotte
Sito ufficiale

ASD Grotte Calcio e alcune mascottes
ASD Grotte

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11/01/2016

Informazione. La vicenda del "mare a Grotte" sulla prima pagina (online) del Fatto Quotidiano

 

Ancora la vicenda del "mare a Grotte" sulla prima pagina (online) del Fatto Quotidiano
Titolo

Le luci della ribalta nazionale si sono accese ancora una volta sul paese di Grotte. Sulla prima pagina della versione online del Fatto Quotidiano, nell'edizione di sabato scorso, 9 gennaio 2015, Grotte è stato esplicitamente citato nell'articolo dal titolo "Salviamo il litorale", ma lì il mare non c'è. Da Asl a sindaci, gli errori del copia e incolla. Nel "catenaccio" (il sottotitolo) si legge: "Il Comune di Grotte, Agrigento, che chiede di pagare la tassa alle navi ormeggiate a Viareggio".
L'articolo, a firma di Luisiana Gaita, riporta una serie di strafalcioni riportati in atti ufficiali di enti pubblici dovuti al "copia e incolla". Tra i Comuni colti in fallo, Grotte si trova in compagnia di Ceglie Missapica, Pescara, Cassano delle Murge, Caroli, Camposano, Siracusa, San Severo, Bareggio, Cervarese Santa Croce. "Copiatori" anche diversi Presidenti di Regione.
Ecco quanto scrive l'autrice su Grotte: "Due anni fa la giunta di Grotte (Agrigento), approvò e pubblicò il regolamento della Tares, chiedendo di pagare la tassa alle navi ormeggiate nel porto. Già. Solo che il mare era distante trenta chilometri. Leggendo il testo si svelò l’arcano: “Nel caso in cui la concessione sia relativa soltanto a colonnine, gavitelli o catenarie utilizzate da unità nautiche autorizzate ad ormeggiare nel porto di Viareggio…”. Viareggio in provincia di Agrigento? Bastò una ricerca su internet per confermare i sospetti: il regolamento era uguale a quello del comune toscano".
La vicenda era stata oggetto di un articolato editoriale, pubblicato il 4 dicembre 2013 su questo quotidiano. In seguito la senatrice Ornella Bertorotta, del Movimento 5 Stelle, in un suo intervento in Senato aveva presentato il fatto, suscitando le risate ironiche dei suoi colleghi.


Carmelo Arnone
11 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
     

 

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10/01/2016

Comune. Gita ai Presepi di Cammarata, una esperienza di gioia e socializzazione

 

Gita ai Presepi di Cammarata
Foto di gruppo

Gita ai Presepi di Cammarata
Fantauzzo e Cimino

Lo scorso 3 gennaio un gruppo di cittadini ha partecipato alla gita ai presepi di Cammarata, organizzata dall'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Grotte. Circa 50 persone, di età superiore a 60 anni, hanno preso parte all'iniziativa.
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore Cimino: "É stata una esperienza di gioia e di socializzazione molto apprezzata e condivisa dai partecipanti. Con spirito di iniziativa, sebbene a fine anno e con un budget ridotto, insieme al Sindaco e a tutta la Giunta municipale abbiamo realizzato un progetto che ha coinvolto gli anziani del nostro paese, i quali rappresentano all'interno della nostra comunità il cuore della tradizione, un valore inestimabile. In questa mia nuova esperienza di Assessore di questo Comune - ha continuato Giusy Cimino - mi auguro di portare a compimento vari progetti. Un ringraziamento particolare va al sig. Sindaco e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto".
Partiti da Piazza Marconi alle ore 15.00, i partecipanti hanno visitato i presepi realizzati a Cammarata, hanno cenato in uno dei caratteristici ristoranti locali e sono rientrati in tarda serata
.

Carmelo Arnone
10 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
     

Gita ai Presepi di Cammarata
Presepe vivente

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10/01/2016

Chiesa. "Il Battesimo di Gesù: storia e significato"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

"Battesimo di Gesù", di Giacinto Montella
Battesimo di Gesù

Riceviamo e pubblichiamo.

"Il Battesimo di Gesù chiude il periodo natalizio dell'anno liturgico.
La chiesa cattolica e la chiesa anglicana celebrano la festa del battesimo di Gesù nella domenica dopo l'Epifania, tra il 7 e il 13 gennaio.
Nella chiesa ortodossa il battesimo di Gesù viene commemorato il giorno stesso dell'Epifania.
Il battesimo di Gesù è contemplato come il primo dei Misteri della Luce del Rosario.
É narrato nei vangeli sinottici, cioè Matteo, Marco e Luca, mentre Giovanni presenta la testimonianza di Giovanni Battista della discesa dello Spirito Santo su Gesù, ma non parla del suo battesimo.
La celebrazione del battesimo di Gesù è stata iscritta nel calendario romano solo nel 1960 ed è stata fissata alla data attuale nel 1969.
Questa festa è una manifestazione divina che ha designato Gesù come "il Figlio prediletto" inviato dal Padre.
Questa teofania è "l'inizio del Vangelo", poiché in quel momento Gesù è stato solennemente investito dal Padre e dallo Spirito Santo e ha ricevuto la "sua ordinazione messianica".
Le parole che l'evangelista Luca riporta nel suo Vangelo "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in Te ho posto il mio compiacimento" ci introducono nel cuore dell'odierna festa del Battesimo del Signore.
Gesù, mediante l'immersione nelle acque del Giordano, si è unito a noi; il Battesimo di Gesù è il ponte che Egli ha costruito tra sé e noi, la strada per la quale si rende a noi accessibile; è l'arcobaleno divino sulla nostra vita, la promessa del grande "sì" di Dio, la porta della speranza.
Uomo come noi, il Salvatore si confonde con i peccatori; luce nelle tenebre, medico per i malati, pace e gioia per gli ultimi.
Egli che non aveva peccato, al Giordano si fa battezzare da Giovanni Battista.
Al Giordano si bagna colui che farà nuovo ogni uomo con la potenza trasformante dello Spirito Santo.
É il dono di grazia che ci viene dal battesimo, il sacramento che ci rende capaci di testimonianza, di annuncio del Vangelo
".

Graziella Vizzini
10 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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08/01/2016

Lettere. "Non ci sono italiani nel governo e nei municipi; se fossero italiani..."; di Diego Cimino

 

Decu Varba (Diego Cimino)
Diego Cimino

Il personale punto di vista del signor Diego Cimino (Decù Varba) sulla gestione della cosa pubblica e sulle manifestazioni esteriori di educazione civica.

"Buongiorno Direttore,
sa, mi sono fatto il conto che non ci sono italiani nel governo italiano e nei municipi, e se ci sono, sono pochi, tanto da non potersi opporre.
Le dico il perché!
Non controllano i lavori male fatti (cadono ponti, franano strade…), non controllano i fiumi ed i corsi d'acqua prima che vengano le piogge d’autunno, fanno contratti per proprio conto.
E poi non si interessano delle strade, di come stanno gli abitanti, aumentano le tasse e non si curano se i cittadini non possono pagare.
Prima la casa era una risorsa o ricchezza, adesso è un impoverimento e una cambiale con il Comune, che aumenta i tributi tutti gli anni.
Spazzini e spazzatura hanno cambiato nome: adesso sono “collaboratori ecologici” e “rifiuti solidi urbani”; penso che abbiano cambiato le parole perché più lunghe sono, più si paga.
Ma le strade sono sempre sporche, piene di escrementi di cani e di erbacce. Anche il roveto abbiamo; pazienza, quando piove si pulisce.
Anche gli abitanti non sono tanto migliori: buttano per strada le cartacce, le cicche di sigarette, l'acqua sporca, portano a spasso i cani per fargli fare il mucchietto e non puliscono, li fanno urinare anche sulle macchine parcheggiate.
Se fossero italiani, come quelli che hanno portato la civiltà in tutto il mondo, si sarebbero interessati, trattando bene la nostra bella Italia e Sicilia.
Un caro saluto e un buon 2016, a tutti
".

Dieco Cimino (Decù varba)
8 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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08/01/2016

Servizi. "Tarsu 2010: appello al Comune per lenire i disagi dei contribuenti"; nota del Comitato Civico

 

Comitato Civico per i Servizi Pubblici - Grotte

In arrivo avvisi di pagamento per la Tassa sui rifiuti relativa all'anno 2010; difficoltà per i cittadini nel far riconoscere le inesattezze riportate e per instaurare un dialogo con l'ente gestore. Le richieste al Comune da parte del Comitato Civico per i Servizi Pubblici di Grotte.

"
Avvisi tassa rifiuti 2010: appello al Comune per lenire i disagi dei contribuenti.
Di recente sono stati inviati avvisi di accertamento da parte dell’ATO GE.S.A. AG2 SPA, quale affidataria del relativo servizio, per il pagamento delle sanzioni e della tassa rifiuti per l’anno 2010 (TARSU 2010).
Ci risulta che cittadini interessati, recatisi presso l’ufficio tributi del Comune di Grotte per l’eventuale modifica degli avvisi di accertamento per le inesattezze ivi riscontrate, sono stati invece invitati a rivolgersi e a recarsi presso gli uffici dell’ATO GE.S.A. AG2 siti in contrada San Benedetto, distanti circa 15 km e raggiungibili soltanto con mezzi privati.
Questo Comitato, in nome e per conto dei propri iscritti e di tutti i contribuenti, fa appello al Comune di Grotte affinché si attivi con sollecitudine per lenire i disagi dei cittadini tartassati e, per di più, costretti a viaggi, perdite di tempo e di lavoro a causa della lontananza degli uffici dell’ATO GE.S.A. AG2 SPA.
Tale appello va inteso quantomeno come un richiamo a tenere fede a quanto indicato negli stessi avvisi di accertamento laddove è testualmente scritto: “In caso di problemi e/o inesattezze relative alla modalità di pagamento, il contribuente può rivolgersi all’ufficio tributi del Comune di GROTTE e agli uffici dell’ATO GE.S.A. AG2 SPA durante gli orari di ricevimento”.
Tutto ciò è la riprova del fallimento e dell’inefficienza dei servizi (acqua e rifiuti) affidati a privati o a società partecipate e che ha prodotto un aumento vertiginoso delle bollette e insopportabili disagi per i cittadini.
  

 

   

Il Presidente del Comitato Civico
Saverio Capellupo
 

 

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08/01/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 8 gennaio

 

Passo e... Spasso!

Dopo la pausa per le festività di fine anno riprende l'appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 8 gennaio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Mattarella, Via Magazzini, Via Meli, Via Fonte, Via Trinacria, Calvario, Via Moro, Via Elena Di Montenegro, Via Crispi, Via Romita, Via Kulishoff, Via Turati, Via Togliatti, Via Nenni, Viale Matteotti, Via Ingrao, Via Umbria, Via Madonna delle Grazie, Via Santo Stefano, Vicolo Verdi, Via Pirandello, Via Sturzo, Via Vico, arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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07/01/2016

Danza. Corso di formazione CSEN per istruttori di Hip Hop; aperte le iscrizioni

 

Corso di formazione CSEN per istruttori di Hip Hop

Sono aperte le iscrizioni al Corso di Formazione per Istruttori Hip Hop, organizzato dal Comitato provinciale CSEN di Agrigento. Il corso è rivolto a coloro che intendono conseguire il diploma di istruttori di hip hop per poter insegnare la suddetta disciplina nelle palestre e nelle scuole di danza. Il diploma rilasciato è di 1° livello. Lo staff, coordinato dal responsabile coordinatore tecnico provinciale C.S.E.N Salvatore Rizzo, è formato da alcuni dei più importanti esponenti del panorama nazionale della cultura hip hop.
Il corso, che si terrà presso l’Accademia “Le Muse” in Via Bentivegna n° 10 Strada Esa Chimento (Villaggio Mosè) Agrigento, si realizzerà in tre fine settimana, per un totale di 40 ore suddivise in 8 ore di lezione giornaliere. Si svolgerà il 27-28 febbraio, il 5-6 e 12 marzo. Verrà fornito un kit didattico (libri o dispense, altro materiale utile e/o gadget) su cui studiare e prepararsi. Al termine del corso si terrà un esame finale teorico-pratico per il rilascio del Diploma Nazionale e del Tesserino Tecnico di corrispondente livello e disciplina. Al fine dell’accesso all’esame finale è obbligatoria la frequenza delle giornate di lezione. È prevista una quota di partecipazione comprendente: iscrizione, partecipazione alle lezioni, tassa d’esame, kit didattico, diploma nazionale, patentino-tessera.
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni (entro il 6 febbraio 2016), leggere il programma ed il modulo di iscrizione.

  

 

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07/01/2016

Racalmuto. Giornata del territorio della Sicilia centro meridionale; sabato 9 gennaio

 

Giornata del territorio della Sicilia centro meridionale
Locandina

Sabato 9 gennaio si svolgerà a  Racalmuto la 1^ Giornata del territorio, organizzata all’Associazione Culturale “Humus” con il patrocinio del Comune di Racalmuto.
Alle ore 17.00 ci sarà la cerimonia di apertura del laboratorio culturale “Te.So.R.O.” (Territorio, Sostenibilità, Risorse, Organizzazione), Turismo - Centro di Documentazione Territoriale, in Via Regina Elena n° 3.
Alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra itinerante “Percorsi di  storia e di saperi  locali” (35 cartelloni esplicativi dei tre principali itinerari tematici del comprensorio), presso le sale espositive del Castello Chiaramontano.
Seguirà, alle ore  19.00, un spettacolo abbinato alla presentazione del libro “Come il Titanic?” di Guido Bissanti; verrà proiettato un cortometraggio inedito e seguiranno conversazioni sul tema, letture e intermezzi musicali.
L’iniziativa  si concluderà  con una degustazione guidata di prodotti biologici e specialità tipiche locali.
La manifestazione sarà coordinata dal presidente  di “Humus” Lillo Alaimo di Loro e dal saggista Enzo Sardo.

  

 

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07/01/2016

Calcio. Il 2016 inizia con una vittoria per l'ASD Grotte: 3 a 0 in trasferta contro la Comunità Frontiera

 

ASD Grotte Calcio e alcune mascottes
ASD Grotte

Non poteva esserci un modo migliore di festeggiare l'arrivo del nuovo anno, per l'ASD Grotte.
Nell'incontro in trasferta sul campo sportivo comunale di Pietraperzia, per la dodicesima giornata - 1^ di ritorno - del campionato di calcio di 2^ categoria, girone L, nell'incontro disputatori mercoledi 6 gennaio, l'ASD Grotte ha vinto contro la "Comunità Frontiera" col risultato di 3 a 0.
Due le reti segnate nel primo tempo: all'8° minuto è Restivo a portare in vantaggio il Grotte, poi Ruvio al 23° allunga le distanze con la seconda rete. Nel secondo tempo, al 42° minuto, segna Mattina confermando il risultato netto.
Al termine della dodicesima giornata di campionato, al vertice della classifica si trova ancora l'Empedoclina con 26 punti (ieri non ha giocato), seguita dall'ASD Grotte con 22 punti. Al terzo posto, pari merito con con 21 punti, il Vallelunga e l'Armerina; poi tutte le altre squadre.
Con caparbietà e nonostante la penalizzazione subita, la formazione grottese continua a dimostrare di essere una compagine con qualità superiori, recuperando sul terreno di gioco, partita dopo partita, la posizione che le spetta.

Domenica prossima, 10 gennaio, il Grotte giocherà in casa contro la Sommatinese Calcio; il risultato della partita di andata - 5 a 1 sul campo per l'ASD Grotte - è stato ribaltato in seguito ad un ricorso presentato dalla squadra di Sommatino: con una sentenza discutibile, rifiutando la visione di prove inconfutabili, il Giudice Sportivo ha assegnato alla squadra ricorrente la vittoria per 3 a 0 a tavolino.

12^ Giornata - 2^ categoria - Girone L: Risultati Visita l'argomento    Classifica Visita l'argomento.

Carmelo Arnone
07 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

ASD Grotte
Sito ufficiale

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06/01/2016

Chiesa. "Epifania: storia e significato"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Solennità dell'Epifania
I Magi

L’Epifania è la festa della luce.
Epifania: manifestazione splendente del Signore, perché è la luce di Dio che risplende e illumina il mondo.
I latini usavano la denominazione “festivitas declarationis” o “apparitio”.
L’origine orientale di questa solennità è nel suo stesso nome “epifania”, cioè rivelazione, manifestazione.
L’Epifania, detta anche Epifania del Signore, è una festa cristiana che si celebra dodici giorni dopo il Natale, ossia il sei gennaio per le chiese occidentali e per le chiese orientali che seguono il calendario gregoriano e il 19 gennaio per le chiese orientali che seguono il calendario giuliano.
Il termine deriva dal greco antico “epifàino” che significa rendere manifesto.
Nella Chiesa Cattolica e Anglicana è una delle massime solennità celebrate, assieme alla Pasqua, al Natale, alla Pentecoste ed all’Ascensione, ed è festa di precetto.
Nel Martirologio Romano con la solennità dell'Epifania del Signore si venera la triplice manifestazione del grande Dio e Signore nostro Gesù Cristo:
- a Betlemme, Gesù bambino fu adorato dai magi; 
- nel Giordano, fu battezzato da Giovanni, fu unto dallo Spirito Santo e chiamato Figlio da Dio Padre;
- a Cana di Galilea, alla festa di nozze, cambiando l'acqua in vino nuovo manifestò la sua gloria.
L’Epifania celebra l'universalità della Chiesa: Dio con noi è giunto in terra per chiamare ognuno alla Verità e indicare la strada per raggiungerla e salvarsi.
I Re Magi, questi sapienti, si sono umilmente prostrati alla Verità, all’Amore, alla Bellezza che avevano dinnanzi.
L’Epifania celebra l’ecumenismo, l’universalità della Chiesa, che invita ancora oggi alla conversione  di tutte le genti a Cristo, l'Unto di Dio.
I Re Magi non giunsero a mani vuote a Betlemme, per il Re dell'Universo, che si manifestava al mondo, avevano preparato dei doni: l’oro, l’incenso e la mirra.
L’oro che indica la regalità di Cristo; l’incenso, la sua divinità; la mirra, la sua umanità.
Nel loro viaggio furono guidati da una stalla che li precedeva, fermandosi dove si trovava il Bambino. Entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
I Re Magi, secondo la tradizione, si chiamavano: Gaspare, Baldassare e Melchiorre.
Essi rappresentano la fede come ricerca attraverso il creato e le Scritture.
Alcuni frammenti ossei dei Re Magi si trovano in un’urna di bronzo con la scritta “Sepulcrum Trium Magorum” nella Chiesa di sant’Eustorgio a Milano, fatti collocare per ordine dell'arcivescovo Ferrari il 3 gennaio del 1904.
Imitiamo i saggi Sacerdoti venuti dall’Oriente per adorare con semplicità e umiltà Gesù bambino.

Graziella Vizzini
6 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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05/01/2016

Cinema. "B&B - Babbiannu Babbiannu", rubrica di Giovanni Volpe; commento al film "Quo vado?"

 

"B&B - Babbiannu Babbiannu", rubrica di Giovanni Volpe
B&B

QUO VADO? di Checco Zalone
Locandina


QUO VADO? di Checco Zalone

    
Non è che per poter scrivere che il film di Checco Zalone mi è piaciuto debbo per forza dire che “La Corazzata Potemkin” è una cagata pazzesca; potrò pur dire che mi piacciano i film francesi e “Quo vado?”, ma, parimenti, a chi piace Zalone e va al cinema solo per vedere i suoi film, potrò adesso dire che si è perso tanto ottimo meraviglioso cinema francese, americano, russo, coreano e italiano?!
     Una cosa è certa: di film italiani che fanno schifo ce ne sono fin troppi.
     Che il sistema cultura in Italia (quando non l'Italia stessa) si sia berlusconizzato nel senso più profondamente deteriore del termine è fuor di dubbio.
     Sul fatto che i cinepanettoni e tutti i filmacci di derivazione televisiva con personaggetti di pessimo gusto abbiano fatto girare merda non ci piove.
     La notizia è che “Quo vado?” è un film intelligente, persino piacevole e divertente, e lo è anche nella misura in cui cannibalizza ciò che lo ha prodotto.
     Figlio cioè di una cultura di merda, quella cultura porta avanti, migliorandola e di conseguenza uccidendone tutti i precedenti che finalmente appaiono per quella merda che erano e sono.
     Che poi il sistema produttivo e distributivo sia un'altrettanta merdata, quello non lo salva nemmeno Zalone che anzi, con i suoi incassi, lo mette ancor più in risalto: esiste al cinema - in questi macrotermini - ciò che appare prima in tv; ciò che la tv produce e pompa pompa pompa, il cinema esalta, e questo è stato ed è vero, ahimè!, non solo per il cinema, ma addirittura per governi, formazione/manipolazione del gusto e del pensiero, industria e bla e bla e poi ancora bla.
     Certo, ridere di chi ha vissuto e vive nel mito del posto fisso, dei falsi invalidi, di chi ha sfruttato impropriamente la 104, di chi utilizza i sindacati a fini privati, di chi passa col rosso, di chi usa il clacson in maniera impropria è facile, e a dire il vero ci ridevamo già con Totò, Sordi, Monicelli e company e in maniera un tantino più onesta e cinica e di certo meno kitsch, perché in Italia siamo abituati a ridere delle nostre misere furbizie che sono, come dire, pagliuzze... ma non riusciamo ancora a scompisciarci dalla risate per l'elefante che ci balla in capo.
     Che in Italia non si riesca ancora oggi a fare una legge sul conflitto di interessi, sulle concentrazioni lobbistiche della cultura e non solo, la dice lunga sul sistema Italia; altro che “Quo vado?”: da dove veniamo e dove andiamo lo sappiamo benissimo, e se lo sapessero anche tutti quelli che hanno pagato un biglietto per il film di Zalone l'Italia sarebbe di certo un paese migliore.
     E adesso tutti in coro a cantare con Checco, parafrasandolo: La prima? Noooo! L'eterna Repubblica... delle banane!!!
     Ma cos'è la destra? cos'è la sinistra?
     Cos'è il cinema francese? cos'è Quo vado?

Giovanni Volpe
5 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  
 

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05/01/2016

Politica. Richiesta di intervento all'Assessorato regionale; dal gruppo "Grotte Libera e Solidale"

 

Grotte Libera e Solidale
Sito ufficiale

Il gruppo di minoranza in Consiglio comunale "Grotte Libera e Solidale" ha inviato all'Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica una richiesta di intervento, già preannunciata nella seduta consiliare del 22 dicembre 2015.

"All'
Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica
Dipartimento Regionale delle Autonomie
Servizio 3-Vigilanza e controllo degli Enti locali
Ufficio Ispettivo
90144 Palermo

e, p.c. Al Sindaco del Comune di Grotte

Oggetto: Annullamento Delibere di Giunta dal 30 novembre 2015 al 22 dicembre 2015.

Vista la circolare n. 6 del 12 marzo 2012, esplicativa della legge Reg.le n. 6 del 05 aprile 2011 la quale stabilisce inequivocabilmente, all’ultimo comma dell’art. 4 in sostituzione dell’art. 1 della legge 22/2008, che per le sole giunte comunali il numero degli assessori non può essere superiore al 20% dell’organo elettivo di riferimento, né inferiore a 4 componenti.
Visto che la suddetta circolare esplicativa a conferma di quanto stabilisce la legge n. 6 del 5 aprile 2011 all’art. 4 produce i suoi effetti a partire dal 01 gennaio 2012.
Visto ancora che il Geometra  Antonino Puma, assessore della Giunta nominata dal Sindaco Paolino Fantauzzo, ha rassegnato le dimissioni il 30 novembre 2015 lasciando di fatto il numero degli assessori a 3.
Considerato inoltre che il Sindaco Fantauzzo, disattendendo all’applicazione della legge n. 6/2011, non ha provveduto per ben 23 giorni e precisamente fino al 22/12/2015 alla nomina del sostituto per la regolare composizione della Giunta Comunale continuando al contempo a produrre atti (delibere di Giunta) in difetto in quanto illegittimi.
Tenuto conto degli interventi in Consiglio comunale del nostro gruppo di minoranza, in merito alle argomentazioni in oggetto, con i quali si chiedeva l’annullamento di  tutte le delibere di Giunta che vanno dal 30 novembre 2015 al 22 dicembre 2015, ritenendo che potessero arrecare danni erariali all’ente essendo atti illegittimi.

Per quanto sopra motivato

chiediamo  un vostro intervento ispettivo per far sì che le regole della democrazia, del buon funzionamento della cosa pubblica e del rispetto delle leggi, possa ritornare alla normalità nel nostro Comune.
Si allegano alla presente copie delle delibere di Giunta.

Grotte lì, 04/01/2016".

 
   

I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Leonardo Cutaia, Santino Lombardo,
Davide Magrì, Anna Todaro, Vincenzo Cimino
 

 

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04/01/2016

Agrigento. "La Sicilia e il suo Cuore", omaggio a Leonardo Sciascia; il 16 gennaio al Teatro della Posta Vecchia

 

"La Sicilia e il suo cuore", omaggio a Leonardo Sciascia"; il 16 gennaio al Teatro della Posta Vecchia
Manifesto

Nel 95° anniversario della nascita di Leonardo Sciascia sarà messa in scena, sabato 16 gennaio al  di Agrigento, un'opera di Alessandro Mario dal titolo "La Sicilia e il suo cuore", dedicata alla poesia ed ai racconti dello scrittore Leonardo Sciascia. Interprete principale, lo stesso attore agrigentino che ha raggiunto popolarità nazionale grazie alla fiction televisiva di Canale 5 "Centovetrine". Sul palco, insieme ad Alessandro Mario (che ha deciso di festeggiare il suo compleanno in ritardo per farlo coincidere con quello del grande scrittore siciliano), saranno in scena Egidio Terrana e Lina Bernardi.
Per informazioni e prenotazioni, telefonare al numero 0922.26737.

"La Sicilia e il suo cuore"
Teatro della Posta Vecchia - Agrigento
Sabato 16 gennaio, ore 21.00.
  

 

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04/01/2016

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Mercoledi 6
gennaio - Festa dell'Epifania
- orari delle sante Messe come la domenica (verrà effettuata la raccolta delle offerte per la Santa Infanzia):
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.45, chiesa Madre (durante la Celebrazione, "Arrivo dei Re Magi" e sorteggio del Bambinello).

Giovedi 7
gennaio
- riprendono tutte le attività catechistiche e pastorali;
- il Gruppo delle Coppie riprenderà giovedi 14 gennaio.

AVVISI

Orari delle Sante Messe in vigore dal 25/10/2015:

   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madre

   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità neocatecumenali)

   Festivi:
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.45, chiesa Madre
 

 

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04/01/2016

Servizi. "IMU+TASI 2016: stretta sul comodato d'uso"; nota del Comitato Civico

 

Comitato Civico per i Servizi Pubblici - Grotte

Le considerazioni sulla tassazione relativa all'abitazione principale, così come è stata modificata dalla Legge di stabilità 2016, rilevate e proposte dal Comitato Civico per i Servizi Pubblici di Grotte.

IMU+TASI 2016: stretta sul comodato d’uso – obbligo di registrazione.
Brutte notizie per i proprietari di abitazioni concesse in comodato d’uso ai figli a partire dal 2016.
Lo Stato, al fine di recuperare il minore introito dei Comuni a causa dell’esenzione TASI  2016 per le abitazioni principali, si rifà sulle abitazioni concesse in comodato d’uso, restringendone i limiti di applicazione e imponendone la registrazione onerosa.
É quanto prevede la nuova legge di stabilità 2016, la Legge 28/12/2015 n. 208, all’art. 1, comma 10, lettera 0a).
Per concessione in comodato dell’abitazione si intende l’affitto gratuito concesso dal proprietario (comodante) al soggetto (comodatario) che lo utilizza.
Per le abitazioni concesse in comodato d’uso, non più considerate abitazioni principali a partire dal 2016, è dovuta sia la TASI che l’IMU, entrambe scontate del 50%, ma alle seguenti condizioni:
a) comodato dell’immobile concesso ai parenti in linea retta entro il primo grado (figlio o genitore) che lo devono utilizzare come abitazione principale;
b) il proprietario o comodante deve possedere un solo immobile in Italia oppure due, ma siti nello stesso Comune ed entrambi utilizzati come abitazioni principali rispettivamente del comodante e del comodatario;
c) il proprietario o comodante deve avere la residenza o dimora abituale nello stesso Comune ove è ubicato l’immobile concesso in comodato;
d) le categorie catastali non devono essere A1, A8 e A9 (case di lusso, castelli e simili);
e) il contratto di comodato deve essere registrato.
É di tutta evidenza la restrizione dei requisiti per il 2016 per ottenere le agevolazioni di legge, fortemente ridotte rispetto al 2015, anno in cui era possibile per l’alloggio concesso in comodato essere totalmente esenti dall’IMU sino ad una rendita catastale massima di € 500 e pagare soltanto la TASI.
Nel caso di Grotte potrebbe capitare, ad esempio, che un proprietario abbia la residenza a Grotte e possedere un’abitazione concessa in comodato al figlio nel territorio di Racalmuto o viceversa. In questo caso non sarà possibile usufruire delle agevolazioni ai fini IMU previste per il comodato.
Facciamo un esempio numerico valido per il Comune di Grotte.
Per l’alloggio concesso in comodato d’uso
- Rendita Catastale € 400,00
ANNO 2015
- comodato d’uso senza obbligo di registrazione;
- unico requisito: la sola residenza per il comodatario (figlio o genitore);
- tassa da pagare solo la TASI (0,15%) pari a: € 400,00 x 1,05 x 160 x 0,15/100= € 100,80.
ANNO 2016
- comodato d’uso con obbligo di registrazione (spesa circa € 250,00);
- tutti requisiti di cui alle lettere a), b) e c) sopra riportate;
- metà della TASI (0,20%), supposta uguale a quella del 2015, pari a: € 400x1,05x160x0,2/100:2= € 67,20;
- la metà dell’IMU (0,86%), supposta uguale a quella del 2015, pari a: 400x1,05x160x0,0086/100:2= € 288,96;
- da pagare TASI+IMU nel 2016 in totale € 356,16.
Pertanto nel 2016, non solo molti comodati d’uso in atto nel 2015 non potranno più usufruire delle agevolazioni a causa delle nuove condizioni più restrittive, ma ove le agevolazioni fossero possibili la relativa tassa (TASI+IMU) verrebbe più che triplicata.
Un’ultima considerazione è che la norma sul comodato d’uso ai fini IMU e TASI 2016 è scritta coi piedi. Infatti, cosa s’intende possedere “un solo immobile in Italia”? Basterebbe ad esempio possedere due appezzamenti di terreni agricoli (anche questi sono immobili) in contrade o Comuni diversi per non avere più diritto alle agevolazioni per il comodato d’uso?
Si riporta, per un maggiore approfondimento, il testo del comma 10, lettera 0a) dell’art. 1 della legge di stabilità 2016 (Legge 28/12/2015 n.208):
per  le  unità immobiliari,  fatta  eccezione  per   quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e  A/9,  concesse  in comodato dal soggetto passivo ai parenti  in  linea  retta  entro  il primo  grado  che  le  utilizzano  come  abitazione   principale,   a condizione che  il  contratto  sia  registrato  e  che  il  comodante possieda un solo immobile in Italia e risieda anagraficamente nonché  dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato  l'immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel caso  in  cui il comodante oltre all'immobile concesso in comodato  possieda  nello stesso  comune  un  altro  immobile  adibito  a  propria   abitazione principale, ad eccezione delle unità  abitative  classificate  nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; ai fini  dell'applicazione  delle disposizioni della presente lettera, il soggetto passivo  attesta  il possesso dei suddetti requisiti nel modello di dichiarazione  di  cui all'articolo 9, comma 6, del decreto legislativo 14  marzo  2011,  n.23”.
  

 

   

Il Presidente del Comitato Civico
Saverio Capellupo
 

 

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03/01/2016

Appunti. "Il Treno del Sole"; di Venerando Bellomo

 

Venerando Bellomo
Venerando Bellomo

Il Treno del Sole
Freccia del Sud

Al mio paese, nell'incontrarsi dopo un po' di tempo, si usa dire “Chi, cuomu siemu?”, che tradotto in milanese suona “Come la va?” (per gli appassionati, faccio notare l'uso del “chi” interlocutorio).

Canicatti è una stazione di regresso ferroviario: quell'impianto che consente l'inversione di marcia di una locomotiva.
Ricordo che all'epoca, prima che le Ferrovie istituissero il "Treno del Sole" (il convoglio diretto tra Agrigento e Milano), la copertura della tratta avveniva a tappe.
Si partiva da Agrigento Centrale con un treno locale diretto a Canicatti, qui avveniva il cambio, che costringeva i passeggeri a scendere dalle vetture con le loro valigie ed altri precari bagagli e raggiungere il convoglio diretto al nord, che alla partenza, in ragione della manovra di regresso, creava nei viaggiatori l'impressione e la preoccupazione che si stesse tornando indietro.
All'inverso, dalla stazione di Milano Centrale, Canicatti figurava come capolinea del treno che doveva penetrare negli abissi insulari.
Talché le tabelle gialle appese ai fianchi delle carrozze avevano la scritta normografica “Milano C.le - Canicatti”.
Tale scritta ha ingenerato nei continentali proprio quell'espressione che indica quella cittadina come un luogo oltre le Colonne d'Ercole, forse immaginario, sperso nelle carte dell'IGM, l'ultima Thule.
Chi andava è rimasto al nord per sempre, acquisendo col tempo un nuovo modo di essere, che si individuava anche nella postura e nella parlata.
Salendo su quel treno si partiva con un “Chi comu siemu?” e si arrivava con un "Come la va?", arricchiti da ghirigori di sbuffi di vapore e fischi in galleria
.
C'est tout.

Venerando Bellomo
3 gennaio 2016
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03/01/2016

Riflessioni. "Le cose belle devono essere usufruite da tutti"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pedagogia, e Pittore.

"Le cose belle devono essere godute da tutti, non privatizzate e/o riservate come le abitazioni dei piani più alti dell’edificio.
La democrazia, si è da sempre presentata come un altissimo edificio coi seminterrati e i diversi piani fino a giungere all’attico. E man mano che si va in alto, aumentano considerevolmente i costi di vendita/acquisto.
Vi sono poi le dimensioni delle superfici, calpestabili e non, i balconi, i diversi servizi, le preziosità degli accessori di marca, i posti macchina ecc. ecc.. Tutti godono i beni esistenziali acquisiti; ma chi abita ai piani alti respira aria migliore, si sazia di luce naturale e sta lontano dai rumori: si sente in casa propria “dio e re”.
Così avviene per la struttura della politica democratica apparente.
Dove ognuno che vi si trova dentro canta e si vanta di vivere in uno Stato democratico.
Ma a ciascuno il suo polmone e l’oggetto.
A ciascuno è dato il diritto/dovere di respirare meglio, a seconda dei piani che l’ascesa della scala gli ha consentito per abilità sua o fortuna, con l’aiuto di altri o per vendita della propria dignità: il fine spesso e per taluni giustifica i mezzi.
Questo è il risultato dell’esistenza individuale e della potenza di ognuno di risolvere i passaggi dai poli opposti della dialettica della storia, della politica, dei  partiti e dello spirito.
A volte senza  giungere per volontà propria ad una sintesi risolutiva, ma restando gloriosi di virtù, che è il più altro grado della saggezza umana.
Buon anno 2016.
A futura memoria
".

Antonio Pilato
3 gennaio 2016
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02/01/2016

Cinema. "Il ponte delle spie"; recensione di Giovanni Volpe

 

Giovanni Volpe
Giovanni Volpe

Prendi due fogli di carta velina e li sovrapponi: su di uno c'è la “storia”, “la magnificenza del saper raccontare”, c'è Spielberg; nell'altro c'è la potenza roboante del “carattere” che si fa generale ed in quanto tale fantastoria, ci sono i Cohen.
Si ottiene un film magnifico.
L'ingegneria cinematografica de “Il ponte delle spie” è pressoché perfetta.
La massa, il popolo, le mogli, i giudici, i soldati, i giornalisti, gli agenti segreti, persino le città, i costumi e le acconciature, escono tutti da Gotham City.
I protagonisti, l'americano James B. Donovan (Tom Hanks!) e il russo Rudolf Abel (Mark Rylance!) sono invece l'umanità, quella vera, quella giusta, quella che dovrebbe essere e troppo spesso non è, quella che poteva essere e non è stata; ma i due hanno la grazia di chi, capito il gioco, non demorde e va avanti fino al risultato senza sparare un solo colpo, senza un urlo, senza aggressioni, con la sola forza dell'umanità, del diritto, della lealtà, della giustizia giusta.
Uomini tutti d'un pezzo!
Poco importa che la storia sia realmente accaduta, nelle mani dei Cohen e sotto gli occhi di Spielberg, si è fatta arte, altissima letteratura.
E a quelli che come me alla fine del film hanno avuto la brutta sensazione del dolciastro mi permetto di dire che il problema siamo noi, che in un'epoca come la nostra, non crediamo sia ancora possibile dormire mentre una volgarissima tv parla bene di noi, come a dire: “francamente me ne infischio...”.
L'unico dubbio il doppiaggio, ma?

Giovanni Volpe
2 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
  

Il ponte delle spie
Locandina

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01/01/2016

Comune. Auguri a padre Julien, dalla Presidente del Consiglio comunale Rosellina Marchetta

 

Auguri a padre Julien

Le felicitazioni pubbliche di Rosellina Marchetta, Presidente del Consiglio comunale di Grotte, a padre Julien Albert Mokasse divenuto cittadino italiano.

"
Nella qualità di Presidente del Consiglio comunale di Grotte esprimo grande soddisfazione per aver partecipato al giuramento di padre Julien Albert, diventato cittadino italiano.
Una cerimonia esaltante, vedere padre Julien - che per anni è stato guida spirituale per molti grottesi - giurare fedeltà allo Stato Italiano, nel nostro Comune.
Padre Julien, un uomo che viene dalla Repubblica Centrafricana (Bambari), sceglie liberamente la nazionalità italiana.
Quella di oggi (NdR: ieri, 31/12/2015) è stata una testimonianza di integrazione.
Ritengo che a pieno titolo tutti i cittadini del mondo devono potere abitare dove si sentono a proprio agio, perché tutti siamo figli di Dio; perché Dio è amore e pace.
Chiunque istiga all'odio, alla violenza e alla discriminazione è vittima della propria erronea convinzione.
A nome mio e di tutto il Consiglio comunale porgo i più sinceri auguri a padre Julien".
  

 

   

Rosellina Marchetta
(Presidente del Consiglio comunale)
  

 

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01/01/2016

Diritti. Cittadinanza italiana per padre Julien Albert Mokasse; cerimonia di giuramento dinanzi al Sindaco

 

Cittadinanza italiana per padre Julien Albert Mokasse
Il giuramento

Finalmente è cittadino italiano. Padre Julien Albert Mokasse, religioso proveniente della Repubblica Centrafricana, da molti anni in "missione" in Italia e dal 2009 al 2015 in servizio pastorale a Grotte, ieri ha giurato dinanzi al sindaco Paolino Fantauzzo nella qualità di Ufficiale dello stato Civile, alla presenza della Presidente del Consiglio comunale Rosellina Marchetta e del Funzionario di Stato Civile Francesca Ferri.
Il decreto di concessione della cittadinanza, che era stato firmato dal Presidente della Repubblica il 24 luglio 2015, gli è stato notificato dalla Prefettura di Agrigento il 30 dicembre. Qualche nota di emozione nella voce del sacerdote nel pronunciare la formula di rito: "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le Leggi dello Stato".
"Siamo felici ed onorati di avere come concittadino italiano padre Julien - ha detto il sindaco Fantauzzo - che è stato per molto tempo in mezzo alla comunità grottese, alla quale è molto legato, nella quale ha vissuto e che ha servito per molti anni ed alla quale continua a dimostrare il suo attaccamento facendovi ancora ritorno".


Carmelo Arnone
1 gennaio 2016
© Riproduzione riservata.
 

Cittadinanza italiana per padre Julien Albert Mokasse
Con le Autorità

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01/01/2016

Politica. Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella

 

Il Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella
On. Mattarella

Pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella, pronunciato ieri sera a reti unificate.

Palazzo del Quirinale, 31/12/2015

"Buonasera,
un saluto molto cordiale a quanti mi ascoltano e gli auguri migliori, altrettanto cordiali, a tutte le italiane e a tutti gli italiani, in patria e all'estero; e a coloro che si trovano in Italia e che amano il nostro Paese. A tutti un buon 2016.
L'anno che sta per concludersi ha recato molte novità intorno a noi: alcune positive, altre di segno negativo.
Questa sera non ripeterò le considerazioni che ho fatto, giorni fa, incontrando gli ambasciatori degli altri Paesi in Italia sulla politica internazionale, e neppure quelle svolte con i rappresentanti delle nostre istituzioni.
Stasera vorrei dedicare questi minuti con voi alle principali difficoltà e alle principali speranze della vita di ogni giorno.
Il lavoro anzitutto.
L'occupazione è tornata a crescere.
Ma questo dato positivo, che pure dà fiducia, l'uscita dalla recessione economica e la ripresa non pongono ancora termine alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie.
Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani.
Sono giovani che si sono preparati, hanno studiato, posseggono talenti e capacità e vorrebbero contribuire alla crescita del nostro Paese. Ma non possono programmare il proprio futuro con la serenità necessaria.
Accanto a loro penso a tante persone, quarantenni e cinquantenni, che il lavoro lo hanno perduto, che faticano a trovarne un altro e che vivono con la preoccupazione dell'avvenire della propria famiglia.
Penso all'insufficiente occupazione femminile.
Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l'intero Paese resterà indietro.
Le diseguaglianze rendono più fragile l'economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi è in difficoltà.
Come altrove, anche nel nostro Paese i giovani che provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità: dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale.
Il lavoro e la società sono al centro di un grande processo di cambiamento.
L'innovazione è una sfida che riguarda tutti. La competizione richiede qualità, creatività, investimenti. Impresa privata e settore pubblico, in particolare scuola, università e ricerca, devono operare d'intesa.
La condizione economica dell'Italia va migliorando: questo va sottolineato.
Anche le prospettive per il 2016 appaiono favorevoli.
Senza dimenticare l'azione svolta dalle istituzioni, va detto - e tengo a dirlo - che moltissimi nostri concittadini hanno operato con impegno e con senso di responsabilità, in settori diversi e con compiti differenti. Hanno contribuito in questo modo, malgrado la crisi, a tenere in piedi l'economia italiana.
A tutti loro desidero render merito ed esprimere grande riconoscenza.
Così come intendo inviare un messaggio di sostegno e di speranza alle famiglie particolarmente in affanno: non vanno lasciate sole, e chiedo l'impegno di tutti perché le difficoltà si riducano e vengano superate.
Un elemento che ostacola le prospettive di crescita è rappresentato dall'evasione fiscale.
Secondo uno studio, recentissimo, di pochi giorni fa, di Confindustria, nel 2015 l'evasione fiscale e contributiva in Italia ammonta a 122 miliardi di euro. 122 miliardi! Vuol dire 7 punti e mezzo di PIL. Lo stesso studio calcola che anche soltanto dimezzando l'evasione si potrebbero creare oltre trecentomila posti di lavoro: gli evasori danneggiano la comunità nazionale e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se tutti le pagassero.
In questi giorni avvertiamo allarme per l'inquinamento, specialmente nelle grandi città.
Il problema dell'ambiente, che a molti e a lungo è apparso soltanto teorico, oggi si rivela concreto e centrale.
Mi auguro che lo si affronti con un comune impegno da parte di tutti.
Sono utili le diverse opinioni - e non si può certo comprimere il confronto politico - ma siamo di fronte anche alla natura, e ai suoi mutamenti, che contribuiscono a provocare siccità e alluvioni.
In presenza di una sfida così grande, che coinvolge la salute, è necessario che prevalga lo spirito di collaborazione.
Dobbiamo avere maggior cura dei nostri territori.
Da quelli montani a quelli delle piccole isole, dove nostri concittadini affrontano maggiori disagi.
Occorre combattere contro speculazioni e sfruttamento incontrollato delle risorse naturali. E' confortante vedere la formazione di molti movimenti spontanei, l'impegno di tanti che si mobilitano per riparare danni provocati dall'incuria e dal vandalismo, e difendono il proprio ambiente di vita, i parchi, i siti archeologici.
L'Italia è vista all'estero come il luogo privilegiato della cultura e dell'arte, e lo è davvero. Questo patrimonio costituisce una nostra ricchezza, anche economica.
Abbiamo il dovere di farlo apprezzare in un ambiente adeguato per bellezza.
L'impegno delle istituzioni, nazionali e locali, deve essere in questo campo sempre maggiore.
Un esempio: si può chiedere ai cittadini di limitare l'uso delle auto private, ma, naturalmente, il trasporto pubblico deve essere efficiente.
E purtroppo non dovunque è così.
Il compito di difendere l'ambiente, peraltro, ricade in parte su ciascuno di noi.
Molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal rispetto dei beni comuni.
Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, di acqua, di energia.
Passando ad un altro argomento su cui c'è grande attenzione, tutti sappiamo che il terrorismo fondamentalista cerca di portare la sua violenza nelle città d'Europa, dopo aver insanguinato le terre medio-orientali e quelle africane.
Realizzare condizioni di pace e stabilità per i popoli di quei Paesi è la prima risposta necessaria, anche per difendere l'Europa e noi stessi.
La prosperità, il progresso, la sicurezza di ciascuno di noi sono strettamente legati a quelli degli altri.
Non esistono barriere, naturali o artificiali, che possano isolarci da quel che avviene oltre i nostri confini e oltre le frontiere dei nostri vicini.
In questi decenni di pace e di democrazia abbiamo sempre dispiegato un impegno costante in difesa di questi valori, ovunque siano minacciati.
La presenza diffusa dei nostri militari all'estero lo testimonia. A loro - e ai tanti volontari - va grande riconoscenza.
Il terrorismo ci vuole impaurire e condizionare. Non glielo permetteremo. Difenderemo le conquiste della nostra civiltà e la libertà delle nostre scelte di vita. Con questo spirito abbiamo sentito, tutti, su di noi la sofferenza dei parenti delle vittime di Parigi e ci siamo stretti intorno alla famiglia di Valeria Solesin.
Le nostre Forze di polizia e i nostri servizi di sicurezza stanno agendo con serietà e con competenza per difendere la tranquillità della nostra vita. Il pericolo esiste ma si sta operando con grande impegno per prevenirlo.
Agli altri Paesi dell'Unione Europea abbiamo proposto di aumentare la collaborazione e di porre sollecitamente in comune risorse, capacità operative, conoscenze e informazioni per meglio contrastare e sconfiggere il terrorismo di matrice islamista.
In questo periodo masse ingenti di persone si spostano, anche da un Continente all'altro, per sfuggire alle guerre o alla fame o, più semplicemente, alla ricerca di un futuro migliore. Donne, uomini e bambini: molti di questi muoiono annegati in mare, come il piccolo Aylan e, ormai, purtroppo anche nell'indifferenza.
Il fenomeno migratorio nasce da cause mondiali e durerà a lungo. Non ci si può illudere di rimuoverlo, ma si può governare. E si deve governare.
Può farlo con maggiore efficacia l'Unione Europea e la stiamo sollecitando con insistenza.
Occorrono regole comuni per distinguere chi fugge da guerre o persecuzioni e ha, quindi, diritto all'asilo, e altri migranti che vanno invece rimpatriati, sempre assicurando loro un trattamento dignitoso.
L'Italia ha conosciuto bene, nei due secoli passati, la sofferenza e la fatica di chi lascia casa e affetti e va, da emigrante, in terre lontane. Il nostro è diventato, da alcuni anni, un Paese di immigrazione.
Molte comunità straniere si sono insediate regolarmente nel nostro territorio, generalmente bene accolte dagli italiani. Tanto che affidiamo spesso a lavoratrici e a lavoratori stranieri quel che abbiamo di più caro: i nostri bambini, i nostri anziani, le nostre case.
Sperimentiamo, giorno per giorno, sui banchi di scuola, al mercato, sui luoghi di lavoro, esperienze positive di integrazione con cittadini di altri Paesi, di altre culture e di altre fedi religiose. Il 70 per cento dei bambini stranieri in Italia, lo dice l'Istat, ha come migliore amico un coetaneo italiano.
Bisogna lavorare per abbattere, da una parte e dall'altra, pregiudizi e diffidenze, prima che divengano recinti o muri, dietro i quali potrebbero nascere emarginazione e risentimenti.
Serve accoglienza, serve anche rigore.
Chi è in Italia deve rispettare le leggi e la cultura del nostro Paese. Deve essere aiutato ad apprendere la nostra lingua, che è un veicolo decisivo di integrazione.
Larghissima parte degli immigrati rispetta le nostre leggi, lavora onestamente e con impegno, contribuisce al nostro benessere e contribuisce anche al nostro sistema previdenziale, versando alle casse dello Stato più di quanto ne riceva.
Quegli immigrati che, invece, commettono reati devono essere fermati e puniti, come del resto avviene per gli italiani che delinquono.
Quelli che sono pericolosi vanno espulsi.
Le comunità straniere in Italia sono chiamate a collaborare con le istituzioni contro i predicatori di odio e contro quelli che praticano violenza.
Negli ultimi anni è cresciuta la sensibilità per il valore della legalità.
Soprattutto i più giovani esprimono il loro rifiuto per comportamenti contrari alla legge perché capiscono che malaffare e corruzione negano diritti, indeboliscono la libertà e rubano il loro futuro.
Contro le mafie stiamo conducendo una lotta senza esitazioni, e va espressa riconoscenza ai magistrati e alle forze dell'ordine che ottengono risultati molto importanti.
Vi è, poi, l'illegalità di chi corrompe e di chi si fa corrompere.
Di chi ruba, di chi inquina, di chi sfrutta, di chi in nome del profitto calpesta i diritti più elementari, come accade purtroppo spesso dove si trascura la sicurezza e la salute dei lavoratori.
La quasi totalità dei nostri concittadini crede nell'onestà. Pretende correttezza.
La esige da chi governa, ad ogni livello; e chiede trasparenza e sobrietà. Chiede rispetto dei diritti e dei doveri.
Sono numerosi gli esempi di chi reagisce contro la corruzione, di chi si ribella di fronte alla prepotenza e all'arbitrio.
Rispettare le regole vuol dire attuare la Costituzione, che non è soltanto un insieme di norme ma una realtà viva di principi e valori.
Tengo a ribadirlo all'inizio del 2016, durante il quale celebreremo i settant'anni della Repubblica.
Tutti siamo chiamati ad avere cura della Repubblica.
Cosa vuol dire questo per i cittadini? Vuol dire anzitutto farne vivere i principi nella vita quotidiana sociale e civile.
Nell'anno che sta per aprirsi si svolgerà il maggior percorso del Giubileo della Misericordia, voluto da Francesco, al quale rivolgo i miei auguri ed esprimo riconoscenza per l'alto valore del suo magistero.
E' un messaggio forte che invita alla convivenza pacifica e alla difesa della dignità di ogni persona.
Con una espressione laica potremmo tradurre quel messaggio in comprensione reciproca, un atteggiamento che spero si diffonda molto nel nostro vivere insieme.
Sappiamo tutti che quando si parla di noi italiani le prime parole che vengono in mente sono genio, bellezza, buon gusto, inventiva, creatività. Sappiamo anche che spesso vengono seguite da altre, non altrettanto positive: scarso senso civico, particolarismo, individualismo accentuato.
Ricevo ogni giorno molte lettere e, in questo mio primo anno di presidenza, in giro per l'Italia e al Quirinale, ho incontrato tante persone e conosciuto le loro storie.
Parlano di coraggio, di impegno, di spirito d'impresa, di dedizione agli altri, di senso del dovere e del bene comune, di capacità professionali, di eccellenza nella ricerca.
E non si tratta di eccezioni.
Nei miei colloqui con i rappresentanti di altri Paesi, in Italia e all'estero, ho sempre colto una considerazione e una fiducia nei confronti dell'Italia e degli italiani maggiori di quanto, a volte, noi stessi siamo disposti a riconoscere.
L'Italia è ricca di persone e di esperienze positive.
A tutte loro deve andare il nostro grazie.
Sono ben rappresentate da alcune figure emblematiche. Ne cito soltanto tre: Fabiola Gianotti, che domani assumerà la direzione del Cern di Ginevra, Samantha Cristoforetti, che abbiamo seguito con affetto nello spazio, Nicole Orlando, l'atleta paralimpica che ha vinto quattro medaglie d'oro.
Nominando loro rivolgo un pensiero di riconoscenza a tutte le donne italiane.
Fanno fronte a impegni molteplici e tanti compiti, e devono fare ancora i conti con pregiudizi e arretratezze. Con una parità di diritti enunciata ma non sempre assicurata; a volte persino con soprusi o con violenze.
Un pensiero particolare alle persone con disabilità, agli anziani che sono o si sentono soli, ai malati.
Un augurio speciale, infine, a tutti i bambini nati nel 2015: hanno portato gioia nelle loro famiglie e recano speranza per il futuro della nostra Italia.
Vi ringrazio, e a tutti buon 2016!".

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella

 
         

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