Grotte.info Quotidiano -
Ottobre 2016 |
31/10/2016 |
Ambiente. Martedi 1 novembre
(festivo) apertura dell'isola ecologica per la raccolta differenziata |
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"Porta a porta"
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Martedi 1 novembre, festività di Tutti i Santi, non
sarà effettuata la raccolta porta a porta dei rifiuti. Per
evitare che i cittadini debbano trattenere in casa la differenziata, l'Amministrazione ha
disposto l'apertura straordinaria dell'isola ecologica nel giorno
festivo, dalle ore 07.00 alle 13.00; il personale sarà disponibile a
ricevere i cittadini e ad agevolarne il conferimento negli appositi
contenitori. Di seguito, la comunicazione ufficiale.
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COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
Si ricorda che nella giornata di domani, 1° novembre
2016, essendo un giorno festivo, non sarà effettuata la raccolta porta a
porta dei rifiuti; pertanto sarà aperta dalle ore 07.00 alle ore 13.00
l'isola ecologica di Via Francesco Ingrao per i conferimenti di
indifferenziato e frazione secca.
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L'Assessore all'Ambiente
Piero Castronovo
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Il Sindaco
Paolino Fantauzzo |
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31/10/2016 |
Viabilità. Regolazione del
traffico per la Commemorazione dei Defunti, nei giorni 1 e 2 novembre |
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Per consentire il regolare afflusso presso
il cimitero comunale in occasione della Commemorazione dei Defunti, è stata
emessa una ordinanza valida per i giorni 1 e 2 novembre 2016.
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COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)
ORDINANZA DEL 26/10/2016
OGGETTO : Regolazione del traffico veicolare
in occasione della commemorazione dei Defunti nei giorni dell’1 e 2 novembre
2016.
IL RESPONSABILE DI P.O.
N.1
RITENUTO opportuno, al fine di rendere più
agevole la circolazione e la sicurezza dei pedoni, nei giorni 1 e 2 Novembre
2016, al fine di disciplinare il transito nelle strade adiacenti e di
afflusso al locale Cimitero;
CONSIDERATO che la vigilanza verrà svolta con apposite pattuglie del locale
Corpo di Polizia Municipale;
VISTO l’art. 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.P.R. 16.12.1992, n° 495 “Regolamento d’esecuzione e di attuazione
del Nuovo Codice della Strada”;
ORDINA
Nei giorni 1 e 2 novembre 2016
é istituito il senso unico di marcia
nei tratti indicati e disciplinati con apposita segnaletica stradale
dall’angolo della Via Santa Rita a tutta la Via Giuseppe di Vittorio, Piazza
A. Carlisi, Via Generale della Chiesa e la Via Pillitteri, dalle ore 08.00
alle 18.00.
L’U.T.C. è incaricato della dislocazione delle transenne su indicazione del
Corpo di Polizia Municipale per disciplinare il senso unico di marcia.
Tutti gli Ufficiali e gli agenti di cui all’art.12 del Nuovo Codice della
Strada sono incaricati dell’esecuzione della presente.
Dalla Residenza Municipale, lì 26 Ottobre
2016. |
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Il Responsabile di P.O. n. 1
Isp. Capo Salvatore Liotta
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31/10/2016 |
Comune. Infrazioni al Codice
della Strada: più controlli e videosorveglianza; nota dell'assessore
Diego Aquilina |
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Da Via Crispi
Diego Aquilina |
Con una nota ufficiale, che pubblichiamo di seguito,
l'assessore
alla
Polizia Municipale Diego Aquilina interviene in merito alle
infrazioni al Codice della strada da parte di alcuni automobilisti grottesi.
***** "Egregio Direttore,
La ringrazio per la Sua solerte
segnalazione afferente il mancato rispetto delle più elementari norme
dettate dal vigente Codice della Strada nei siti meglio specificati
nell'articolo del 26 ottobre u.s..
Duole dovere constatare che ai giorni d'oggi ci siano ancora soggetti dal
senso civico fortemente deficitario, per non dire altro.
Qualcuno non ha ancora compreso che i segnali stradali non hanno finalità
ornamentali, essendo deputati a disciplinare la circolazione onde
scongiurare il verificarsi di sinistri che possono degenerare in epiloghi
anche dolorosi.
Non mi dilungo oltre nel merito della questione siccome compiutamente
affrontata nel Suo scritto.
Nella qualità di assessore al ramo, ho immediatamente convocato il
Responsabile del locale Corpo di Polizia Municipale, Ispettore Capo
Salvatore Liotta.
Siamo addivenuti alla determinazione di predisporre prontamente controlli
finalizzati alla repressione di tali biasimevoli condotte, anche previa
rivisitazione dell'orario di servizio degli operatori di P.M..
È al vaglio dell'Amministrazione, altresì, l'ampliamento della
videosorveglianza onde consentire l'individuazione ed il consequenziale
sanzionamento dei trasgressori direttamente dalla sede del Comando, in
ossequio alla normativa vigente in materia, anche durante l'assenza fisica
delle pattuglie nei luoghi de quibus.
Con l'ausilio della videosorveglianza il monitoraggio potrà essere h 24.
Saranno quindi adottati i medesimi sistemi di controllo già utilizzati per
la prevenzione e repressione delle violazioni in materia ambientale
(raccolta differenziata) che hanno sortito buoni risultati.
Ovviamente, appare superfluo rimarcare che non possiamo delegare totalmente
la rieducazione di alcuni cittadini al rispetto dei basilari canoni
comportamentali alle forze dell'ordine ed ai sistemi di videosorveglianza.
Nel rimanere sempre a disposizione per servire al meglio la nostra comunità,
porgo cordiali saluti.
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Diego Aquilina
(Assessore
alla Polizia Municipale)
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31/10/2016 |
Racconti. "Dietro la porta
della Rettoria", di Carmelo Rotolo; 2^ parte |
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Carmelo Rotolo
Chiesa del Purgatorio |
DIETRO LA PORTA DELLA RETTORIA
"Storia di umana santità tra il calabrese Francesco e il catalano Vincenzo"
di Carmelo Rotolo
Seconda parte
Cari lettori,
arrivati a questo punto della storia, poiché la movimentata discussione tra
i due santi sembra essere terminata con la pace de facto, il silenzio
all'interno della chiesa ristabilito, l'umore nero di san Vincenzo
parzialmente rasserenato, la tranquillità di san Francesco ritrovata,
possiamo terminare con un telegrafico “Tutto è bene ciò che finisce bene
e... terminiamo lì il discorso!”.
E invece no, cari lettori!
La storia continua; poiché s’è vero com'è vero che i due protagonisti sono
stati santi, prima della santità erano stati uomini, ed ora da morti sono
ritornati nuovamente umani. Oddio... proprio umani no; uno di cartapesta e
l'altro di legno, ma il loro cuore, quello è rimasto umano. Pertanto la
storia deve continuare, con la passione, l'umorismo, l'amore tipico
dell'umana santità.
Accadde quindi che alcuni giorni prima della Messa di chiusura delle
Quarant'ore, il grosso portone di legno della Rettoria fosse aperto dalle
prime ore della mattina, per dare la possibilità ai fedeli di adorare
nell'Eucaristia i misteri della passione e morte di Gesù, visibile
nell'ostensorio esposto nel punto più alto dell'altare.
Appena aperto, la prima a entrare fu una ragazza di non più di quarant'anni,
ben vestita, con la borsetta di cuoio scuro che penzolava da una mano priva
di ornamento. Non un anellino, non un bracciale, nemmeno l'orologio facevano
compagnia alla borsetta, solo la nuda mano. E così era tutta la persona: un
bell'abitino stretto alla vita da una cintura semplice, scarpe con un tacco
appena accennato, nessun ornamento visibile sul dècolleté. Semplice, come
semplice era il suo viso; nessun trucco abbelliva i lineamenti ancora
giovanili. Il colore ambrato della pelle metteva in risalto due occhi verdi
smeraldo, bastevoli da soli ad abbellire tutta la persona.
Rosapinta, come la chiamano tutti in paese, accennò con la mano a un breve
segno della croce, attraversò l'intera navata e si sedette nel primo posto
della panca, davanti all'altare. Aprì la borsetta e lentamente tirò fuori un
grosso foulard con dipinto un Ecce Homo, con la sua bella corona di spine
sulla testa grondante sangue. Lo allargò ben bene e lo adagiò sulle
ginocchia, con la parte del volto rivolta verso l'altare. Rimase in quella
posizione per ore. Lo sguardo fisso sull'ostensorio, nessun altro movimento.
Al tocco della campana del mezzogiorno, come era entrata, alla stessa
maniera se ne uscì. È così fece il giorno seguente.
Tutti in paese la conoscevano. Brava ragazza, sposata con un cristiano di
circa dieci anni più grande, buon lavoratore e bravo marito. Unico problema,
la mancanza di figli e la disperazione di Rosapinta di non essere riuscita
ad averne. Disperazione che stava diventando una vera e propria malattia. Il
senso di colpa per la mancata maternità, nonostante le avessero provate
tutte, la stava portando alla pazzia. Medici, professoroni e, persino maghi
e guaritori, tutti erano stati consultati e tutti ne avevano profittato.
Rosapinta non riusciva proprio a rassegnarsi ad accettare questa
situazione, nonostante l'affetto sempre premuroso che il marito le
manifestava.
Da due tre mesi a questa parte sembrava aver trovato un po’ di pace e
tranquillità. Frequentava qualche amica, andava a fare la spesa, usciva la
domenica con il marito e, tutte le mattine, si recava in chiesa a prendere
la Comunione.
Anche il marito, povero cristiano, percepiva questa ritrovata serenità. Ogni
tanto, di nascosto, guardandola mormorava tra se:
- E pensare che di soldi ne sono volati via tanti, ma tanti che nemmeno
le fedi del matrimonio o gli orecchini di filigrana d’argento siamo riusciti
a salvare.
Fu così che dopo giorni di assoluta pace, tranquillità e religioso
silenzio, arrivò il momento in cui la fragile tregua stipulata tra i due
santi protagonisti cominciò a scricchiolare.
La Rettoria sembrava tirata a nuovo, dopo le profonde pulizie dei giorni
precedenti. Tutto era stato pulito e spolverato, compresa le statue di san
Francesco e di san Vincenzo. Ai loro piedi era stato posizionato un piccolo
palchetto coperto da tovaglie ricamate, dove facevano bella mostra vasi con
fiori di plastica coloratissimi e qualche piccolo lumino pronto per essere
acceso subito prima della funzione della mattina seguente. Anche l'altare
principale era stato addobbato ben bene. Una bianca tovaglia con sopra
ricamato uno Spirito Santo copriva per intero, esageratamente, il piano in
marmo sottostante e sopra, posizionato un poco di lato, era stata rimessa l'alzatina
dorata per l'ostensorio.
Ai lati dell'altare, due grandi candelabri in legno dorato, tutti tarlati
che sembravano disfarsi da un momento all'altro. A trequarti della tovaglia
era stato messo il grosso leggio in ferro rivestito di panno rosso con le
frange dorate. Alla base dell'altare una grande composizione di calle
bianchissime. Qua e là qualche vaso di fiori finiva l'addobbo dell'altare.
Lungo tutta la parte centrale della navata, ai lati delle panche di legno,
una panca sì e due panche no, piccoli bouquet di fiori formavano
nell'insieme un bel colpo d'occhio. Insomma, gli unici due illustri ospiti
non potevano certo lamentarsi di come era stata curata la Rettoria.
Ora, un poco per l'odore di pulito che c'era nell'aria, un poco per il
profumo inebriante di fiori sparsi in tutta la chiesa, verso l'una di notte
le delicate narici di san Francesco, non più abituate agli odori e ai
profumi, cominciarono a prudere così tanto che il fastidio arrecato lo
costrinse a svegliarsi e, non potendosi grattare il naso, cominciò a
starnutire e starnutire più e più volte, ma così rumorosamente che se fosse
passato qualcuno per la strada, nel sentire questo terremoto di rumori,
avrebbe cominciato a gridare terrorizzato per tutto il Corso Garibaldi sino
alla piazza della Chiesa della Matrice.
E continuò a rumoreggiare così forte e così fastidiosamente, che alla sua
sinistra, la voce possente di san Vincenzo, mezzo addormentato e arrabbiato
a tal punto da far riaccendere la fiammella sulla testa, tuonò tra il
catalano e lo spagnolo:
- San Francis què fuè? Cosa le passa per la testa?
Poi, forse perché completamente svegliato dal sonno profondo in cui era
caduto dopo la pace fatta, forse perché si era reso conto di aver esagerato
nell'inveire, san Vincenzo, calmo calmo riprese:
- San France' anche voi, però! Una volta con quel ehi…, ehi…, ora con
questi starnuti, mi sembra che tutto sommato anche voi non scherzate, in
quanto a essere fastidioso!
Dall'altra parte san Francesco, senza la minima cura nella scelta delle
parole da utilizzare, stizzito dalla calma serafica del collega, abituato
com'era a non farsi mettere i piedi in faccia da nessuno, rispose:
- San Vince' per favore, ma quale fastidioso e fastidioso, semmai quello
a essere contrariato sono io. È da due tre giorni che con tutta questa
pulizia, tra la polvere sollevata, l'odore delle candele, il profumo di
tutti questi fiori, la corrente d’aria che continuamente entra dal portone
sempre aperto, non riesco a respirare, mi sento tutto frastornato e con la
febbre alta!
E ancora:
- Fate bene voi san Vince' a starvene tranquillo, con la testa tra le
nuvole, senza pensieri; che ne sapete voi cosa ho passato io negli ultimi
venti anni di vita terrena, che ne sapete di quanto è stata dura la vita in
quelle maledette grotte, con il freddo e l'umidità che ti entrano nelle ossa
sino a sentirle scoppiare. E già, voi siete domenicano, dottore, letterato,
politico fine, voi avete frequentato re, regine, grandi signorie. Voi, il
freddo, la fame, le privazioni... che sapete voi! Ecciù, ecciù, ecciù....
ecco vede, questo è tutto ciò che mi rimane della santa vita da vivo... il
patire il castigo della bronchite anche da morto, anche da cartapesta. Bella
vita san Vince'.
Poi, avvilito e febbricitante, sfinito da tanta enfasi, piano piano si
addormentò; non prima di aver pontificato:
- Se nasco un’altra volta…
San Vincenzo, disorientato dall'esagerata reazione del frate, dando la colpa
alla dura vita di stenti e sacrifici patiti nei lunghi anni di eremitaggio,
e non volendo alimentare ulteriormente la questione, tacque...
Per il momento.
Fine della seconda parte.
Carmelo Rotolo
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 31 ottobre 2016.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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30/10/2016 |
Iniziative. "Dark Mode Models
Casting": sfilata di moda al Mulino Ristomuseo; stasera alle ore 20.00 |
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Locandina |
Una serata all'insegna della musica e della moda, con una esibizione tra
aziende specializzate in Hair a Makeup, che si cimenteranno nel realizzare
il look perfetto per la festività di fine ottobre.
Sfileranno modelli e modelle che parteciperanno all'elezione della Miss e
del Mister della manifestazione; inoltre saranno assegnati un 1°, 2° e 3°
premio agli artisti creativi. Si potranno ammirare le creazioni "Scarlatta"
di Luisa Picciotto e le opere degli stilisti CavallarodellaMancia, Joy
Galanti, Graziella Sacheli per l'oasi della bellezza.
La manifestazione, che avrà inizio alle ore 20.00, si svolgerà nella cornice
del Mulino Ristomuseo, a Grotte.
Redazione
30 ottobre 2016.
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29/10/2016 |
Ricorrenze. "Festa di San
Martino" 3^ Edizione; domenica 6 novembre in Piazza Marconi |
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Manifesto |
Domenica 6 novembre, a partire dalle ore 18.00, ritorna
a Grotte la Festa di San Martino. In Piazza Marconi, per la 3^ edizione
della festa, diversi stand verranno allestiti per la consueta degustazione
della tipica "'mpignolata" grottese, da accompagnare ad un buon bicchiere di
vino rosso delle nostre terre, frutta di stagione e cannoli alla ricotta.
Durante la serata artisti di strada sorprenderanno grandi e piccini con le
loro magie! La
manifestazione è promossa da Caffè Marconi, Central Bar, Bar Diana e
Bonsignore Cafè. Con la partecipazione della Proloco Herbessus e il
patrocinio del Comune di Grotte.
Festa di San Martino
Domenica 6 novembre, ore 18.00
Piazza Marconi - Grotte
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29/10/2016 |
Dialoghi. "Renzi,
solo Renzi, sempre Renzi"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
La campagna referendaria è in pieno svolgimento e già alcuni opinionisti
incominciano a chiedersi se l'approccio del nostro Presidente Renzi, sia
durante i lavori parlamentari che nella conduzione della campagna
referendaria, sia stato quello giusto. Da più parti è stato osservato
un'eccessiva personalizzazione, che di fatto ha messo Renzi contro tutti,
così da trasformare lo stesso referendum da strumento di democrazia diretta
in un lanciafiamme che ha di fatto incendiato la politica italiana. Anche di
questo abbiamo ultimamente parlato al Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo
"Renzi, solo Renzi, sempre Renzi.
E così il Referendum è diventato un lanciafiamme che ha incendiato la
politica italiana"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Totò: Amici, è da qualche giorno che mi sto chiedendo...
Renzo: Che cosa?
Franco: Come mai per il Presidente del Consiglio Renzi la strada che porta
al Referendum del 4 dicembre prossimo è costellata di così tanti ostacoli?
Giacomo: L’amico Franco ha ragione! In effetti all’inizio sembrava tutto più
semplice per Renzi; vorrei dire un percorso in discesa che non faceva
prevedere tante difficoltà. Però…
Rodolfo: Però… che cosa?
Giacomo: Un dato è certo. Quando gli storici non saranno più direttamente
influenzati, anche grazie al trascorrere del tempo, dall’appartenenza
politica e scriveranno con obiettività l’intera vicenda di questa riforma
costituzionale, non potranno non prendere atto che in tutta questa vicenda
politico/istituzionale quella di Renzi sia stata la presenza di un “IO”
troppo ingombrante, incapace com’è di trasformarlo in un “NOI”. Un ruolo, il
suo, come si dice, oggi esclusivamente divisivo. Lo stanno a dimostrare i
verbi “rottamare” e “asfaltare” cui ricorre più frequentemente; verbi che
stanno caratterizzando la sua azione politica. Questo, caro Rodolfo, è il
clima creato da Renzi nel Paese e all’interno dello stesso Partito
Democratico e nel quale sono nati i vari “casi Bersani, D’Alema, Speranza”
per citare solo i più noti.
Franco: Prof. Vezio, che ne dice dell’analisi dell’amico Giacomo?
Vezio: Si tratta, in effetti, di due verbi che hanno trasformato quella che
Renzi all’inizio considerava una comoda discesa, in una ripida salita. Del
resto, amici miei, non poteva essere diversamente dal momento che la Riforma
costituzionale prima e il referendum oggi, in mano al Presidente Renzi sono
diventati in primis il mezzo per regolare i conti all’interno del suo
Partito e non solo.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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29/10/2016 |
Ora solare. Domenica mattina
orologi un'ora indietro |
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Domenica 30 ottobre 2016, torna in vigore l'ora solare.
Le lancette degli orologi dovranno essere spostate indietro di un'ora; le
ore 03.00 di domenica torneranno ad essere considerate le ore 02.00.
L'ora "solare" sostituisce l'ora "legale" che abbiamo avuto per tutto il
periodo estivo. L'ora legale (detta anche ora estiva) è l'ora locale che una
nazione sceglie di adottare per una parte dell'anno,
generalmente portando l'orario avanti di 60 minuti rispetto
all'orario standard ufficiale, (o ora solare). Si tratta di
un sistema che ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce
del giorno.
Redazione
29 ottobre 2016.
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28/10/2016 |
Iniziative. Aperta a Grotte la
sede dell'Associazione "Paideja - Officina delle idee" |
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Assoc. Paideja |
Ha aperto la
propria sede a Grotte, in Viale della Vittoria n° 27, l'Associazione
Sociale e Socio-Sanitaria "Paideja", che si propone come centro ricreativo,
culturale e formativo per bambini, adolescenti, anziani e famiglie, e che
mira alla formazione, all’educazione e alla cura degli esseri umani,
proponendosi come luogo dove sperimentare un ambiente di vita armonioso e
accogliente che permetta a ciascuno di individuarsi e sentirsi protagonista
della propria vita.
L'Associazione offre diversi servizi e organizza attività finalizzate a
scoprire il senso del viaggio della vita attraverso lo sviluppo di
autonomia, autostima e autoaffermazione.
Tra le attività organizzate dal Centro, vi è "Il teatro dei piccoli:
alla scoperta di sé attraverso le fiabe", un lavoro che si propone di
offrire a bambini e ragazzi uno spazio di espressione, comunicazione,
contatto e socializzazione, attraverso la propedeutica teatrale, unitamente
al gioco delle ombre. Un laboratorio che si pone come obiettivo la
sperimentazione del sé corporeo: il vissuto delle proprie emozioni,
all’interno di un palcoscenico, permetterà a ciascuno di essere protagonista
e spettatore in un percorso che mira allo sviluppo dell’autonomia,
dell’autostima e dell’autoaffermazione. I laboratori, che verranno condotti
da professionisti specializzati, seguiranno un percorso che prevede: 8
incontri mensili (da ottobre 2016 a giugno 2017) articolati in 2 incontri
settimanali; la collaborazione con l’Associazione Culturale-Teatrale “Nino
Martoglio” di Grotte; la creazione di una compagnia teatrale e la
messa in scena del prodotto finale in giro per i paesi della provincia di
Agrigento.
L'Associazione organizza anche: laboratori esperienziali e artistico-
creativi; “Nono solo doposcuola”: accompagnamento al successo scolastico;
gite, soggiorni e cene sociali.
I Centro offre i servizi di: supporto, consulenza, sostegno psicologico e
formazione rivolta alla persona, alla famiglia e ai gruppi; preparazione
agli esami universitari e stesura tesi; preparazione all’esame di
abilitazione per psicologi. Il Centro si avvale di un’equipe di lavoro
altamente qualificata, costituita da psicologi/psicoterapeuti, pedagogisti,
educatori e sociologi, impegnati da anni in attività formative, di
ricerca-azione e sperimentazione in ambito educativo, didattico e sanitario;
l'equipe è formata da: dott. Giovanni Cardella
(psicologo/psicoterapeuta); dott.ssa Margherita Sferrazza
(psicologa/psicoterapeuta); dott.ssa Alice Napoli
(psicologa/psicoterapeuta); dott.ssa Roberta Cardella (pedagogista);
dott.ssa Serena Cardella (sociologa).
Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri: 3201976674 e
3382987757.
Redazione
28 ottobre 2016.
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27/10/2016 |
Riflessioni. "Onore
all'intelligenza apartitica"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di
Filosofia e Scienze dell'Educazione, e Pittore.
"Carissimo
Carmelo,
leggendo su Grotte.info la profonda ed assennata riflessione che
il magistrato dott. Nino Di Matteo ha fatto sulla questione referendaria,
propagandata da questo illegittimo presidente del consiglio (scrivo in
carattere minuscolo perché non merita nemmeno maiuscolo il segno della
scrittura), a destra e a manca, entro il territorio nazionale, in Europa ed
oltre oceano, mi sono sentito magicamente staccato dalla
paludosa ignoranza degli uomini della politica dell’affare, ed innalzato al
grado più alto della razionalità, che è il fine ultimo a cui deve tendere
ogni uomo, “fatto per vivere non come bruto ma per seguire virtù e
conoscenza”.
Mi auguro che questa riflessione, abbondantemente argomentata,
sapientemente espressa in tutti i dettagli giuridici, storici, culturali e
morali, con linguaggio appropriato, corretto e chiaro, quindi
comprensibile a tutti i livelli dell’intelligenza possa far capire ai sordi
e non vedenti, mentalmente e spiritualmente
intesi, quanto è incommensurabile e prezioso il valore della libertà entro
la vera democrazia universale e necessaria, cioè di tutti, al di fuori e al
di sopra di ogni venale e sporco interesse di partito.
Auguri al dott. Di Matteo e un vivo ringraziamento per avermi fatto sentire
in sua compagnia in questo valoroso viaggio della speranza.
“Facciamo sempre come se avessimo il compito di far trionfare la verità,
mentre noi abbiamo il compito di combattere sempre per essa” (Pascal).
Grazie, Dott. Nino Di Matteo".
Antonio
Pilato
27 ottobre 2016
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27/10/2016 |
Politica. "NO al Referendum
sulla riforma costituzionale"; convegno del Movimento Cristiano
Lavoratori |
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Manifesto |
Si terrà sabato
29 ottobre
2016, alle ore 17.00 all’Hotel Akrabello del Villaggio Mose (Agrigento), un
convegno del Movimento Cristiano dei Lavoratori, su specifico indirizzo del
direttivo nazionale, sul tema: “No al Referendum sulla Riforma
Costituzionale per Garantire Liberta e Democrazia”.
Presiederà i lavori l'on. Decio Terrana, componente dell’Esecutivo Nazionale
del MCL.
Interverranno: Giuseppe Maria Sala Ugo, Presidente del Circolo MCL di
Agrigento; Enzo Sardo, Presidente Provinciale MCL; Fortunato Romano,
Presidente Regionale MCL.
Le relazioni ufficiali saranno proposte dall’avvocato Giovanni Tesè e da
Antonio Di Matteo, Vice Presidente Nazionale del MCL.
Il MCL è un Movimento di lavoratori cristiani, di solidarietà, volontariato
e promozione sociale senza alcuna finalità di lucro. Il Movimento intende
promuovere l’affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura,
negli ordinamenti e nella legislazione in quanto costitutivi di una società
buona per tutti. Per questo, intende operare come movimento ecclesiale di
testimonianza evangelica organizzata, in fedeltà agli orientamenti del
Magistero della Chiesa, consapevole di una specifica responsabilità nella
società.
Redazione
27 ottobre 2016
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26/10/2016 |
Comune. In pagamento il
contributo libri relativo all'anno scolastico 2013/2014 |
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Sono in
pagamento, a partire da oggi mercoledi 26 ottobre 2015, presso l'agenzia
locale della Unicredit (ex Banco di Sicilia) in Piazza Marconi, i contributi
per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo, relativi agli
alunni di scuola secondaria di 1° e 2° grado (scuola media e scuola
superiore), per coloro i quali avendone i requisiti ne hanno avanzato
richiesta.
Vengono pagati i contributi libri per l'anno scolastico 2013-2014.
Si ricorda inoltre che dovrà essere presentata entro il 30 novembre,
presso l'Ufficio Protocollo del Comune di Grotte, la domanda per il
trasporto gratuito degli alunni pendolari. La domanda dovrà essere compilata
e firmata da un genitore, successivamente sarà presentata alla segreteria
dell'Istituto per l'attestazione di frequenza ed infine dovrà essere
consegnata al Protocollo del Comune, che ne rilascerà ricevuta. Il costo
degli abbonamenti, anticipato dalle famiglie, verrà rimborsato
successivamente. (Scarica il modello per il rimborso abbonamenti ).
Redazione
26 ottobre 2016
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26/10/2016 |
Viabilità. Rotonde e divieti
ignorati dagli automobilisti, scarsi i controlli, e l'incidente è sempre in
agguato |
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Rotonda
Da Via Crispi
Da Racalmuto
Dalla Stazione
Da Via Ingrao
Via Europa
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"Il triangolo, no! Non l'avevo considerato".
Così cantava nel 1978 Renato Zero.
Testo che
potrebbe adattarsi perfettamente all'automobilista medio grottese che si
trovi a transitare nella rotonda vicina al passaggio a livello ferroviario, all'incrocio tra Via Crispi
e Via Ingrao.
Per la maggior parte dei grottesi alla
guida della propria auto, i segnali stradali che regolano la circolazione in
quella rotonda, semplicemente non esistono. Nell'approssimarsi all'incrocio,
chi viene dalle diverse direzioni si trova, sulla propria destra, i due
cartelli indicanti rispettivamente il senso di marcia obbligatorio
nella rotonda (segnale circolare blu e bianco) e l'obbligo di dare
precedenza (triangolo rosso e bianco). Chi viene dal vialetto che conduce
alla stazione ferroviaria, trova il segnale di Stop (obbligo di fermarsi e
dare precedenza).
Sia la rotonda che i relativi segnali dovrebbero servire a
regolare la circolazione evitando il pericolo di incidenti. Questo in
teoria, perché nella pratica gli automobilisti si regolano diversamente.
Chi
proviene dal paese (da Via Crispi) o dal passaggio a livello, non soltanto
non rallenta, ma nel modo più assoluto non cede il passo a chi già si trova
nella rotonda; anzi guarda di malocchio il malcapitato guidatore - che
vorrebbe procedere per la propria strada - talvolta suonando il clacson o
lanciando insulti.
Chi sale da Via Ingrao e vuole immettersi nel vialetto della stazione,
semplicemente svolta a sinistra prima della rotonda ignorando del tutto la
direzione obbligatoria; un comportamento adottato da oltre il 90 % dei
guidatori.
Un altro segnale ignorato da molti è il "Senso vietato" posto all'incrocio
tra Via Mattarella e Via Europa, per regolare la circolazione nei pressi
della Scuola dell'Infanzia. Anche in questo caso sono numerosi gli
automobilisti che imboccano la via contromano, creando intralcio al
traffico.
Questi comportamenti scorretti, di palese e reiterata violazione delle norme
del Codice della Strada, oltre a generare ingorghi, mettono in serio
pericolo l'incolumità sia dei pedoni che degli stessi automobilisti.
Scarsi i controlli delle Forze dell'Ordine; nessuna divisa in vista negli
orari di punta (verso le ore 07.00 e le 13.00) presso la rotonda del
passaggio a livello, nessun automobilista fermato contromano in Via Europa.
Alle parole "Il triangolo, no! Non l'avevo considerato", Renato però
aggiungeva "D'accordo, ci proverò. La geometria non è un reato".
Che ci provino anche i guidatori grottesi, magari sotto lo sguardo vigile
dei tutori dell'ordine.
Intanto rinfreschiamo alcune nozioni di scuola guida, dal
Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada.
Art. 106. - Segnale di dare precedenza (art. 39 C.s.)
1. Il segnale “Dare precedenza” deve essere usato sul ramo della
intersezione che non gode del diritto di precedenza, per indicare ai
conducenti l'obbligo di dare la precedenza ai veicoli che circolano
nei due sensi sulla strada sulla quale essi stanno per immettersi o che
vanno ad attraversare.
Art. 107. - Segnale fermarsi e dare precedenza (art. 39 C.s.).
1. Il segnale “Fermarsi e dare precedenza” deve essere installato
nelle intersezioni o nei luoghi che non godono del diritto di precedenza,
per indicare ai conducenti l'obbligo di fermarsi, in corrispondenza
dell'apposita striscia di arresto, e di dare la precedenza prima di
inoltrarsi nell'area dell'intersezione o di immettersi nel flusso della
circolazione.
Art. 116. - Segnali di divieto generici (art. 39 C.s.).
1. I segnali di divieto relativi alla circolazione di tutti i veicoli sono:
b) il segnale
“Senso vietato”.
(Indica che
nessun veicolo può entrare dal lato in cui è posto il segnale. Il
divieto riguarda solo un senso, infatti dall'altro lato della strada è
ammesso l'accesso. Per tale motivo dal lato opposto la strada sarà a senso
unico, quindi il segnale è posto su carreggiate a senso unico di
circolazione. Vieta l'accesso in quella strada, ma ne consente l'uscita.
Vale anche nelle ore notturne. Il segnale vale per tutti i veicoli, compresi
quadricicli, taxi, motocicli).
Carmelo Arnone
26 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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24/10/2016 |
Referendum. "Ho giurato
fedeltà alla Costituzione, non ai Governi"; intervento del dott. Nino Di
Matteo |
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Nino Di Matteo
Manifesto |
Venerdi 21 ottobre si è svolta a Palermo la
manifestazione "Una notte per la Costituzione" organizzata dal Comitato
"Liberi Cittadini per la Costituzione". All'appuntamento, moderato da Aaron
Pettinari (giornalista di Antimafia2000), hanno partecipato: Salvatore
Borsellino (fratello del giudice Paolo Borsellino), Giulia Sarti (onorevole,
eletta alla Camera dei Deputati per il Movimento 5 Stelle) e Nino Di Matteo
(magistrato).
Pubblichiamo, di seguito, l'intervento del dott. Di Matteo in merito al
Referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
***** Devo dire che sono
stato subito contento di accettare l'invito a partecipare a questa serata,
un invito che mi è stato formulato da uno studente di giurisprudenza e da
alcune associazioni universitarie. Ho subito considerato bello e importante
poter partecipare ad un dibattito sulla Costituzione e quindi anche sul
Referendum costituzionale del 4 dicembre. Io credo che stasera dovevamo
essere di più, non per i relatori ma per l'importanza dell'argomento.
Comunque è importante che ne parliamo. Quella che ci attende non è una
consultazione elettorale come le altre, in questa più che mai non ci si può
permettere che prevalga l’astensionismo o le decisioni improntate
all'appartenenza politica o alla simpatia per un partito o per una fazione
politica.
Qui è in ballo qualcosa di molto più importante: si decide sulla nostra
Carta fondamentale. Si decide su una riforma che ne modifica 47 articoli e
che incide profondamente sugli assetti fondamentali della nostra Democrazia.
Questa è la mia opinione, la mia sensazione e il mio sentimento: se ancora
conserviamo l'aspirazione, nonostante tutto, ad essere cittadini e non
sudditi, se ancora conserviamo la dignità di essere cittadini e non servi
inconsapevoli di un potere che non ci appartiene e non ci rappresenta, non
possiamo restare indifferenti. Abbiamo verso noi stessi e verso i nostri
giovani, per la nostra dignità personale, l'obbligo di reagire
all’indifferenza, all'apatia, alla rassegnazione, all'opportunismo, al
sistematico nascondiménto dei fatti, alla superficialità, che stanno
dilagando fino a trasformare il nostro in un Paese senza memoria senza
speranza e quindi senza futuro.
Per questo sono d'accordo con l'onorevole Sarti, con tutti quelli che mi
hanno preceduto: dobbiamo informarci!
Dobbiamo riflettere, guardarci indietro nella storia di questo Paese.
Dobbiamo abbandonare i facili slogan e saper volare alto e capire che al di
là delle singole norme di modifica della Costituzione, il significato
complessivo della riforma è importantissimo.
Dobbiamo capire le gravi conseguenze che deriverebbero dalla sua
approvazione, sul delicato equilibrio di ogni vera democrazia,
quell'equilibrio che è fondato sulla separazione e sull'effettivo
bilanciamento dei tre fondamentali poteri dello Stato: il potere
legislativo, il potere esecutivo e il potere giudiziario. Voliamo alto per
capire e orientarci in questa scelta in vista della consultazione del 4
dicembre.
Io ho sempre pensato, e in questi venticinque anni di mia carriera in
magistratura ho vissuto sempre più intensamente, che l'esigenza fondamentale
del Paese è quella di arrivare ad un’applicazione effettiva dei principi
costituzionali. Sono sempre più convinto che il vero grande necessario
cambiamento, la vera grande rivoluzione sarebbe quella di lottare tutti
uniti, coesi, non per cambiare ma per applicare effettivamente la
Costituzione.
Ricordiamoci e riflettiamo su quanto nei fatti vengano costantemente violati
i principi fondamentali della nostra Carta costituzionale. Anziché
moltiplicare proclami, annunci e slogan, leggiamola la Costituzione.
Ricordiamoci per esempio del diritto al lavoro che è anche "diritto
ad una retribuzione che consente ai lavoratori e alle loro famiglie
un'esistenza libera e dignitosa", leggo dall’articolo della Costituzione.
Ricordiamoci, prima che scompaia la residua Sanità pubblica, che la
Repubblica, articolo 32, "tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività".
Riflettiamo prima di smontare la Scuola pubblica che, articolo 34
della Costituzione, "le scuole statali per tutti gli ordini e gradi vengono
prima delle scuole private che possono operare liberamente ma senza oneri
per lo Stato".
Prima di cambiarla, la Costituzione, vediamo se è applicata.
Ricordiamoci, prima di intraprendere azioni belliche anche se travestite da
operazioni di pace, che l'Italia ripudia la guerra, articolo 11, e
che lo stato di guerra può essere deliberato non dal Governo ma dalle
Camere.
Ricordiamoci che, di fronte al più sfrenato egoismo proprietario, la
proprietà privata trova il suo limite nella funzione sociale, articolo
42, che l'iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con
l'utilità sociale.
Ricordiamoci, lo ha ricordato chi è intervenuto prima di me, che la
sovranità appartiene al popolo, articolo 1, cioè a tutti noi.
Dobbiamo applicarla la Costituzione, dobbiamo lottare, ciascuno nel proprio
ambito.
Per un'attuazione vera, concreta, sostanziale del principio di eguaglianza
sancito dall'articolo 3 della Costituzione, non possiamo più accettare, per
esempio, che la Giustizia funzioni a due velocità: sia rigorosa e certe
volte spietata con i deboli e sia invece ancora troppo timida e con le armi
spuntate nei confronti della criminalità dei potenti.
Dobbiamo lottare per l'applicazione dei princìpi della Carta costituzionale!
Per l’indipendenza della magistratura, patrimonio e garanzia dei
cittadini, soprattutto dei più deboli, non privilegio della casta. Dobbiamo
lottare tutti quanti per preservare l'indipendenza della magistratura dai
pericoli esterni. Dagli attacchi esterni di quella gran parte della politica
che vorrebbe che il potere giudiziario divenisse sostanzialmente servente
rispetto al potere politico e al potere esecutivo.
Dobbiamo lottare per preservare indipendenza della magistratura dei pericoli
interni. Dobbiamo lottare perché si abbandoni ogni forma di
collateralismo da parte della magistratura alla politica e ai potenti.
Dobbiamo lottare perché una volta per tutte si abbandoni, nelle scelte
giudiziarie, il criterio della opportunità, che valuta le conseguenze
dell'atto giudiziario e ci si abbandoni invece soltanto all'unico criterio
che deve ispirare l'azione del magistrato che è quello della doverosità
dell’agire.
Dobbiamo impegnarci perché un altro principio della nostra Carta
costituzionale, l'obbligatorietà dell'azione penale, venga effettivamente
rispettato nei confronti di tutti perché la legge sia uguale per tutti e
perché i magistrati possano lavorare per applicare il diritto anche quando
l'applicazione del diritto comporti delle conseguenze negative per il
potere.
Dobbiamo lottare perché, sto parlando accanto a Salvatore Borsellino
fratello di uno dei tanti eroi della nostra storia costituzionale, la Carta
costituzionale venga applicata nella ricerca continua della verità sulle
stragi. Ricerca che non si limiti e non si accontenti dei risultati, pur
importanti, che sono arrivati ma che vada oltre e abbia il coraggio di
andare oltre, quello che adesso non vuole più nessuno. Vada oltre nella
ricerca anche di eventuali responsabilità esterne rispetto alle
organizzazioni criminali i cui componenti sono già stati giustamente
condannati.
Il vero grande problema italiano, a mio parere, è la forbice tra la
Costituzione formale, quella scritta dopo la Resistenza al nazifascismo e
approvata nel 1948, e la Costituzione materiale, cioè la trasformazione, il
travisamento, l'elusione della prima nella pratica politica.
Quella pratica politica che ha spaccato il Paese e che ha avuto la
gravissima colpa di contrapporre ad un'Italia che ancora crede nel progetto
di attuare gli altissimi principi di uguaglianza solidarietà e libertà
contenuti nella Costituzione, un'altra Italia fondata sulla speculazione,
sulla ricerca esasperata del potere e della sua conservazione, sul
compromesso e sull'accettazione di metodi mafiosi clientelari e poteri
criminali.
Altro che cambiare la Costituzione! Oggi chi ancora ha a cuore le sorti
del Paese dovrebbe privilegiare ad ogni interesse di parte l’interesse
superiore del partito della Costituzione, di tutti coloro che a
prescindere dal loro specifico orientamento culturale e politico si
riconoscono nell'idea e nel progetto di applicare, nelle scelte concrete, la
Costituzione senza indugi e a qualunque costo.
Reputo quasi doveroso, anche nella mia veste di magistrato, un giudizio
sulla riforma costituzionale sulla quale siamo chiamati a votare con il
referendum del 4 dicembre.
Voglio fare due premesse, che sono mie convinzioni che credo orientino tutto
il giudizio successivo sul contenuto nella riforma.
La prima premessa è che questa riforma costituzionale è stata adottata da
un Parlamento eletto, o meglio di nominati piuttosto che eletti, sulla base
di una legge elettorale dichiarata dalla Corte costituzionale illegittima.
La sentenza è del 4 dicembre 2013, nove mesi dopo l'elezione del Parlamento
oggi in carica, eppure a nessuno, né al Quirinale né ai Governi che si sono
succeduti, Letta e Renzi, se non a pochi nello stesso Parlamento, è venuto
in mente che un Parlamento eletto con una legge incostituzionale, a
mio parere, non può avere la legittimazione morale necessaria a
modificare profondamente la Costituzione.
Seconda premessa: la riforma è stata ideata e ostinatamente voluta dal
Governo della Repubblica con la pressione e l’etero-direzione dell'ex
Presidente della Repubblica Napolitano. Gli ultimi Governi sono stati
presieduti da chi non era stato nemmeno eletto. Allora non dimentichiamo
come è nata questa riforma, non dimentichiamo da chi e come è stata
approvata. É stata scritta dal
Governo e questo già a prescindere dal merito costituisce un vizio
molto grave perché i Governi sono espressione della maggioranza dunque sono
di parte, mentre la scrittura della legge fondamentale dello Stato
dovrebbe essere esclusiva competenza del Parlamento che rappresenta il
popolo sovrano o di assemblee costituenti elette con sistema proporzionale
in modo da essere il più possibile rappresentativa delle varie componenti
politiche sociali e culturali presenti nel Paese.
C'è uno scritto di Piero Calamandrei “Come nasce la nuova
Costituzione” che è stato pubblicato nel gennaio del 1947, leggo
testualmente: “Nella preparazione della Costituzione il Governo non
ha alcuna ingerenza. Nel campo del potere costituente non può avere alcuna
iniziativa neanche preparatoria. Quando l'assemblea discuterà pubblicamente
la nuova Costituzione, i banchi del Governo dovranno essere vuoti. Estraneo
del pari deve rimanere il Governo alla formulazione del progetto se si vuole
che questo scaturisca interamente dalla libera determinazione dell'Assemblea
sovrana”. 1947, poco prima dell'approvazione della nostra Carta
costituzionale.
Altra premessa: non si può scindere in nessun momento valutativo il giudizio
sulle modifiche alla Costituzione da quello sulla legge elettorale. Le
modifiche alla Costituzione riguardano principalmente le funzioni dei due
rami del Parlamento. La legge elettorale riguarda ovviamente la procedura di
nomina e quindi la composizione nel Parlamento. La nuova legge elettorale,
lo ricordava l'onorevole Sarti, ripropone le stesse caratteristiche,
gli stessi vizi di quella dichiarata incostituzionale con la sentenza
del dicembre 2013 che lede gravemente il principio di rappresentatività
sacrificato sull'altare della stabilità dei Governi. La sentenza della Corte
sul cosiddetto “Porcellum” censurava pesantemente, leggo testualmente, “un
meccanismo di attribuzione del premio di maggioranza manifestamente
irragionevole” e “una disciplina che priva l'elettore di ogni margine
di scelta dei propri rappresentanti”.
I due vizi che sono indicati perfettamente in questa sentenza della Corte
costituzionale ricompaiono nell’“Italicum”. Basta ricordare che in
esito al ballottaggio previsto dall’Italicum è ben possibile che una
lista che abbia ottenuto anche semplicemente il 21% dei voti conquisti il
54% dei seggi.
E basta sottolineare il dato che più del 60% dei deputati sarebbero
nominati dai partiti e non scelti dagli elettori. Se si tiene conto del
forte astensionismo delle ultime tornate elettorali ci si rende conto che un
gruppo politico, che rappresenta una minoranza anche piuttosto esigua di
cittadini, con questo sistema elettorale può mettersi in mano il Paese,
eleggere il Presidente della Repubblica e i componenti laici del Consiglio
Superiore della Magistratura e i giudici della Corte costituzionale
senz'altro, sempre attraverso questo meccanismo.
Io credo che ognuno possa avere qualsiasi idea, che è cosa legittima, ma
non possiamo sopportare le bugie e le mistificazioni continuamente abilmente
ammannite a sostegno della riforma.
Sono costretto a ripetere alcune considerazioni già svolte.
La riforma non abolisce il Senato e non abolisce il bicameralismo lo
rende solo tremendamente più confuso.
Il Senato continua ad esistere sarà composto da novantacinque senatori
rappresentativi delle istituzioni territoriali e cinque senatori che possono
essere nominati dal presidente la Repubblica. Il meccanismo che si viene a
creare è di confusione istituzionale totale. Sulla designazione dei
senatori, sull'impiego part-time di sindaci e consiglieri regionali che, non
si capisce quando fino a quando potrebbero fare i Sindaci o i consiglieri
regionali e quando i senatori, sul continuo avvicendamento, nel nostro
sistema non tutti i Sindaci con tutti i Consiglieri regionali vengono eletti
nello stesso momento o nello stesso anno, avremmo in Senato un continuo
avvicendamento di senatori che magari sono stati sindaci fino a quel momento
e poi devono cedere lo scranno da senatore all'altro sindaco che nel
frattempo viene eletto.
Una confusione totale.
L’unica certezza è l’acquisizione per molti sindaci e consiglieri
regionali di spazi di immunità penale.
Senza ovviamente generalizzare e demonizzare le categorie, dobbiamo però
vederlo in una situazione come quella italiana, dove c’è una percentuale
alta di politici e amministratori, nei Consigli regionali e nelle
Amministrazioni comunali, che hanno problemi con la giustizia.
Quando leggiamo che la riforma finalmente abbatte i costi della politica io
penso e mi chiedo da semplice cittadino ma perché piuttosto che
smantellare un assetto costituzionale assolutamente rodato e consolidato
non si riduceva semplicemente proporzionalmente il numero dei deputati e dei
senatori senza stravolgere l'assetto costituzionale?
Altra mistificazione: nella riforma si parla tanto di semplificazione, mi
consentirete di perdere cinque minuti di tempo per dimostrarvi attraverso
una semplice lettura quanto la semplificazione sia uno slogan
assolutamente falso. L'iter di formazione delle leggi non è per niente
semplificato semmai la riforma lo complica e crea le condizioni per un clima
di perenne conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato.
Articolo 70 nella formulazione attuale della Costituzione vigente:
“La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere”.
Nella Costituzione vigente 9 parole.
Nell’articolo 70 del progetto di riforma Renzi-Boschi quelle nuove
parole diventano 434.
Scusate ma io penso che lo dobbiamo leggere: “La funzione legislativa è
esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della
Costituzione alle altre leggi costituzionali e soltanto per le leggi di
attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle
minoranze linguistiche referendum popolari le altre forme di consultazione
di cui all'articolo settantuno per le leggi che determinano l'ordinamento la
legislazione elettorale gli organi di governo le funzioni fondamentali dei
Comuni delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme
associative dei Comuni per la legge che stabilisce le norme generali e le
forme i termini della partecipazione dell'Italia e la formazione
all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per
quella che determini casi di ineleggibilità ed incompatibilità con l'ufficio
di senatori di cui all'articolo sessantacinque primo comma e per leggi di
cui articolo cinquantasette sesto comma ottanta secondo periodo
centoquattordici terzo comma centosedici terzo comma centodiciassette quinto
il nono comma, centodiciannove sesto comma centoventi secondo comma
centoventidue primo comma centotrentadue secondo comma. Le stesse leggi
ciascuna come oggetto proprio possono essere abrogate o modificate o
derogate solo in forma espresse e da leggi approvati a norma del presente
comma…”. Scusate, ancora non sono nemmeno a metà e comunque la
lettura, per chi ci riuscirà, vi prego di completarla voi perché altrimenti
tutto il tempo a mia disposizione va avanti sulla lettura di questo articolo
70.
Io credo che da semplice laureato in giurisprudenza si debba dire che non
c'è nessuna semplificazione anzi c'è una moltiplicazione dei processi
legislativi, c'è un clamoroso intricarsi delle procedure e, dietro
l'angolo, c'è la paralisi del Parlamento per favorire la supremazia del
Governo e il suo potere.
La nuova normativa che poi riguarda il tema fondamentale della formazione
delle leggi dello Stato è prolissa e tortuosa, sembra fatta apposta per
confondere le idee, per tenere i cittadini lontani dalla Costituzione, per
consegnare la Democrazia, per legarla mani e piedi in mano agli uscieri del
palazzo, ai professionisti del cavillo e ai professionisti della politica
nel senso deteriore del termine.
Ma il giudizio su questa riforma deve anche prescindere dalle singole norme,
si deve formulare con una visione di insieme di contesto più alta rispetto
alla mera e parcellizzata analisi delle singole modifiche costituzionali.
Questo giudizio deve anche tenere conto di una seria analisi storica di
quanto accaduto in Italia negli ultimi quarant'anni.
Questa riforma crea uno spostamento grave dell'equilibrio tra i poteri in
funzione del rafforzamento dell'esecutivo e dello svilimento del potere
legislativo.
Ma d'altra parte basta leggere la relazione che accompagna il disegno di
legge di riforma costituzionale per capire quali sono gli scopi della
riforma costituzionale.
Vi si legge, nella relazione che accompagna il disegno di legge, che“la
revisione della parte seconda della Costituzione non può più attendere per
il necessario processo di adattamento dell'ordinamento interno alle nuove
sfide"; segue una lista dei problemi a cui secondo il Governo la
riforma rimedierà:
1 - L'esigenza di adeguare l'ordinamento interno alla recente evoluzione
della governance economica europea e alle relative stringenti regole di
bilancio. Governance europea ed esigenze di bilancio;
2 - Le sfide derivanti dalla internazionalizzazione dell'economia dal
mutato contesto della competizione globale;
3 - L’elevata conflittualità tra i diversi livelli di governo dovuta
alle spinte verso una compiuta attuazione della riforma del Titolo quinto
della Costituzione;
4 - La cronica debolezza degli esecutivi nell'attuazione del programma
di governo, la lentezza e la farraginosità dei procedimenti legislativi,
ricorso eccessivo alla decretazione d'urgenza eccetera..”.
Cosa di evince dalla relazione che accompagna il disegno di legge?
Che è urgente rendere più forte il Governo per adeguarsi all'austerità
imposta dall'Unione Europea e alle regole di mercato dell'economia globale e
per imbrigliare Regioni, Comuni con le rinnovate esigenze di un governo
unitario.
Io credo che, se questi sono gli scopi e questa è la direttrice di fondo di
tutta la riforma, non possiamo dimenticare che nell'iter di formazione di
questa riforma, accanto parallelamente al percorso istituzionale, se ne
svolgeva un altro a mio parere molto più incisivo e decisivo che si è mosso
fuori dalle istituzioni della Repubblica ed è iniziato prima della proposta
Boschi e probabilmente l’ha ispirata se non determinata.
A cosa mi riferisco?
Dopo le
due lettere dall'Europa, dalla BCE e dal commissario per l'economia
dell'Unione europea del 2011, dopo le dimissioni di Berlusconi e la nascita
del Governo Monti, la tappa più significativa è il documento dedicato - si
intitola così - “Alla narrazione su come gestire la crisi”
da una grande compagnia di gestione degli investimenti che amministra 1800
miliardi di dollari: JP Morgan.
Per capire da che pulpito viene questa predica, dobbiamo ricordarci che nel
novembre 2013 JP Morgan pagò al Governo degli Stati Uniti una gigantesca
multa di tredici miliardi di dollari dopo avere ammesso di avere venduto a
piccoli investitori prodotti finanziari inquinati.
Cosa si legge in quel documento?
Venne pubblicato il 28 maggio 2013, l'ho trovato facilmente in rete. Quel
documento accusa le costituzioni dei Paesi della periferia meridionale,
approvate dopo la caduta del fascismo, di essere “un ostacolo al processo
di integrazione economica e anzi causa della crisi in quanto risentono di
una forte influenza socialista”. Al tempo stesso però il documento
dichiara che “in uno dei Paesi della periferia meridionale - cioè
saremmo noi, l'Italia - il nuovo Governo può chiaramente impegnarsi in
importanti riforme politiche”.
Sarà poi il Governo Renzi a condurre disciplinatamente in porto le riforme
mettendo mano alla Costituzione su due dei punti essenziali suggeriti da JP
Morgan. “Governi deboli rispetto ai Parlamenti - di questo si
lamentava il grande colosso bancario e finanziario - e Stati centrali
deboli rispetto alle Regioni”.
Mi pare che la riforma costituzionale, sarà forse un caso, risponda a queste
due indicazioni date nel documento che vi ho letto.
Non vorrei che si realizzasse quello che Leonardo Sciascia diceva nel 1978
quando parlava del Parlamento in quel momento in carica. “Il potere
è altrove” scriveva Leonardo Sciascia - deplorando un Parlamento di
anime morte che non hanno mai avuto un pensiero proprio.
Io credo che la linea fondante della riforma affonda le radici in
un'idea di Stato che si avvicina molto ad una sorta di dittatura dolce
fondata non su una Democrazia, sulla partecipazione del popolo e sulla
sovranità del popolo ma su un potere oligarchico che obbedisce
esclusivamente alle leggi e gli interessi dell'economia e della finanza
internazionale.
E questa idea di Stato, cerchiamo di volare alto e di guardarci
attorno e indietro, per la prima volta nel dopoguerra venne delineata nel
Piano di rinascita democratica della P2 di Licio Gelli.
Ricordava Aaron Pettinari la celebre intervista di Gelli da Maurizio
Costanzo il 5 ottobre 1980 pubblicata sul Corriere della Sera: “Quando
fossi eletto il mio primo atto sarebbe una completa revisione della
Costituzione; era un abito perfetto quando fu indossato per la prima volta
per la nostra Repubblica, ma oggi è un abito liso e sfibrato e la Repubblica
deve stare molto attenta nei suoi movimenti per non rischiare di romperlo
definitivamente. É il parto dell'Assemblea Costituente avvenuto in un
momento del tutto particolare nella vita della nostra nazione ma che oggi, a
cose assestate, risulta inefficiente e inadeguato”.
Sono passati quasi quarant'anni, questo per dirvi che l'attacco alla
Costituzione comincia molto prima del Governo Renzi. Dopo Licio Gelli,
analoghi progetti sostanzialmente volti a favorire sempre l'esecutivo a
scapito del legislativo e del giudiziario via via sono stati portati avanti
con fortune alterne, ma mai portati a termine, da Cossiga, dal Governo Craxi
e ultimamente da un Governo Berlusconi con una reazione che in quel caso
fece gridare a tutti che dovevamo difendere la Costituzione più bella del
mondo, riguardò anche coloro i quali oggi invece sono schierati per
stravolgere la nostra Costituzione.
Da Gelli ad oggi ci sono quarant'anni di tentativi per ribaltare gli
assetti fondamentali della nostra Carta costituzionale.
La posta in gioco è la realizzazione definitiva di un progetto che viene da
molto lontano e che lega quarant'anni di costante assedio alla Costituzione.
L’obiettivo di questo referendum non può essere la permanenza o meno
di Renzi al Governo ma l'obiettivo è ben altro, è la definitiva
decostituzionalizzazione a scapito della partecipazione nello Stato dei
cittadini, che servono come sudditi impotenti e perciò apatici da governare.
Non possiamo permetterci, in nome della parola d'ordine "governabilità"
che il bastone del comando venga attribuito ad un solo uomo al potere,
più facilmente manovrabile in dispregio del fondamentale principio della
separazione dei poteri.
Mi avvio alla conclusione.
Non ho avuto nessun dubbio ad accettare la proposta che mi è stata fatta da
Simone Cappellani; sono un magistrato ma ci sono dei momenti e degli
argomenti per i quali il magistrato non ha soltanto il diritto ma io ritengo
perfino il dovere di intervenire e di esporsi personalmente.
Io come magistrato ho giurato fedeltà alla Costituzione, non ai Governi!
Ho giurato fedeltà alla Costituzione, non ad altre Istituzioni politiche né
tantomeno alle persone che rivestono incarichi istituzionali.
Ho giurato fedeltà alla Costituzione e non riesco a dimenticare che per
quella Costituzione, per quei principi che afferma, tante persone, tanti
miei colleghi, tanti servitori dello Stato, tanti semplici cittadini hanno
offerto la loro vita!
Se dovessi oggi rivolgermi ai miei figli per spiegare lo spirito più
autentico della Costituzione non troverei di meglio che citare le parole di
Piero Calamandrei, nel famoso discorso ai giovani sulla Costituzione del 26
gennaio 1955: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è
nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i
partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono
impiccati. Dovunque è morto un italiano per rispettare la libertà e la
dignità andate lì o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra
Costituzione”.
È anche per questo che la dobbiamo difendere. |
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Nino Di Matteo
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24/10/2016 |
Caltanissetta. Sabato 29
ottobre, corso di aggiornamento professionale dell'Ordine Regionale dei
Geologi |
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Programma |
Sabato 29
ottobre 2016, presso il Museo Diocesano “G.Speciale ” di Caltanissetta, si
svolgerà un Seminario A.P.C. (Aggiornamento Professionale Continuo) sul
settore estrattivo siciliano, organizzato dall’Ordine Regionale dei Geologi
di Sicilia sul tema “Ruolo e centralità del Geologo nella progettazione
geomineraria e nel recupero ambientale delle cave”.
Tra i relatori: l’Ingegnere Capo del Distretto Minerario di Caltanissetta,
il Capo del Servizio Geologico Regionale del CO.RE.MI., il Direttore del
Servizio VIA/VAS dell’ARTA e autorevoli personalità del mondo della libera
professione esperte nel settore minerario siciliano e della geologia
ambientale.
Al termine del Seminario è prevista una verifica finale che consentirà ai
partecipanti il raddoppio dei crediti formativi.
Le iscrizioni, gratuite ma obbligatorie, sono aperte sino alle ore 13.00 di
venerdi 28 ottobre, esclusivamente attraverso il portale dal sito dei
Geologi di Sicilia. Nell'occasione la Curia vescovile darà la possibilità di
visitare gratuitamente il Museo Diocesano (a lato, il
programma degli interventi).
Redazione
24 ottobre 2016
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24/10/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 24 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Martedi 25 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, riunione del gruppo liturgico
interparrocchiale;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale.
Mercoledi 26 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.00, a san Rocco, prove di canto;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, catechesi a cura del Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Giovedi 27 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna delle Grazie, recita del santo Rosario con
il Gruppo della Medaglia Miracolosa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, adorazione Eucaristica.
Venerdi
28 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove di canto per il
concerto natalizio;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale.
Sabato
29 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, a San Francesco, santa Messa animata dalle Comunità
Neocatecumenali.
Domenica 30 ottobre
Torna in vigore l'ora solare.
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa; - ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
Martedi 1 novembre si celebra la festa di Tutti i Santi; è festa di
precetto, sante Messe come la domenica.
Nei giorni 21 e 22 novembre, a Racalmuto, ci sarà la preparazione per
coloro che vogliono rinnovare il mandato di Ministro Straordinario
dell'Eucaristia e per coloro che vogliono dare - per la prima volta - la
disponibilità a svolgere questo servizio.
Coloro che vogliono contribuire alla celebrazione dell'Ottavario dei
Defunti si possono rivolgere in parrocchia.
Ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco, hanno luogo le catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 27/03/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
(non viene celebrata nei mesi di luglio e agosto) ore 18.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 19.15, chiesa Madre |
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23/10/2016 |
Racconti. "Dietro la
porta della Rettoria", di Carmelo Rotolo; 1^ parte |
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Carmelo Rotolo
Chiesa del Purgatorio |
DIETRO LA PORTA DELLA RETTORIA
"Storia di umana santità tra il calabrese Francesco e il catalano Vincenzo"
di Carmelo Rotolo
Prima parte
“Tutto è, quiete senza fine.
Solo l'umore cupo dell'anima tormenta la mente mia di vividi ricordi, e ne
provo piacimento.
Solo l'odore di timo selvatico e di aneto, di zagara e fieno, di paglia
bagnata e brezza marina avvolge i miei sensi, troppo a lungo distratti e
assopiti, e ne provo piacimento.
Tutto è, luce abbagliante di colori.
L'azzurro del cielo a mezzogiorno, il giallo dell'acetosella sul bianco muro
gessato, il verde intenso della foglia di fico, il rosso fuoco della Rupe
all'orizzonte, e ne provo piacimento.
Tutto è, calura estiva.
Ne accarezza suadente il corpo e muove leggiadra le vesti, mentre
fibrillando il cuore mio, accende emozioni antiche mai dimenticate, e ne
provo piacimento.
Tutto è, incessante lento trascorrere del tempo…”.
San Vincenzo Ferreri, se ne stava lì nella sua nicchia, a lato mancino
dell’altare principale della Rettoria delle Anime del Purgatorio, dalla
seconda metà del 1600, anno in cui il sacerdote Vincenzo Cimino diede inizio
alla costruzione della Chiesa ed a lui la volle dedicare, almeno all’inizio.
Vestito da domenicano, con la sua bella tunica beige e il mantello nero. La
testa rasata, con in mezzo la fiammella rosso arancio dello Spirito
Santo, che dava l'impressione di illuminare non solo la pelata tonsurata, ma
anche l'aureola dietro di un rossore vivo, come di tramonto a ferragosto. Il
braccio destro alzato verso l'alto, con l'indice all'insù, a ricordare quasi
maliziosamente, che una è la Vera Vita, e come tutte le grazie ricevute,
provengano da lassù e non da lui. Il braccio sinistro, proteso in avanti,
reggente un libro con scritto in grossi caratteri giallo oro, il suo anatema
preferito: “Timete Deum, quia venit hora judicii eum”.
Continuava da giorni e giorni a farfugliare quei versi, come se, ripetendoli
più e più volte sino allo sfinimento, potesse riuscire a trovare le parole
mancanti, e completare quello che secondo lui era uno svago letterario,
rispetto alle cose spesse scritte in passato. E più li ripeteva più si
esaltava; tanto che la fiammella sulla testa sembrava ardere veramente,
alimentata dalla rabbia interiore di non riuscire a finire quel poemetto.
Abituato com’era a scrivere certi tomi come il De moderno scismate,
il De vita spirituali o il Sermones, quei quattro versi in
stile moderno non lo lasciavano tranquillo e lo rendevano nervoso e
irascibile.
Per tutta la Rettoria delle Anime del Purgatorio di Grotte, l’unico rumore
che si sentiva nel silenzio assoluto della chiesa era la cantilena
fastidiosa di san Vincenzo che ripeteva:
“Tutto è, quiete senza fine.
Solo l'umore cupo dell'anima, tormenta la mente mia di vividi ricordi, e ne
provo piacimento…”.
E poi ancora:
“Solo l'odore di timo selvatico e di aneto, di zagara e fieno, di paglia
bagnata e brezza marina avvolge i miei sensi, troppo a lungo distratti e
assopiti, e ne provo piacimento…”.
E avanti così, giorno e notte ormai da qualche settimana e più,
incessantemente senza fermarsi un attimo, se non per prendere fiato o per
ricercare dentro la mente qualche termine perso lungo i secoli di completa
ruggine intellettuale.
E continuò così, fino a qualche settimana prima delle celebrazioni delle
Quarant’ore, quando al silenzio assoluto, di mesi e mesi di chiusura della
Rettoria, si sostituì il chiasso infernale dei preparativi, per la pulizia
dell’intera chiesa.
Ora, accadde che, un pomeriggio tardi sul finire della giornata, quando le
pulizie della chiesa erano terminate, le persone erano tutte uscite, il
pesante portone era stato chiuso, san Vincenzo trovandosi solo, immerso nel
silenzio della chiesa, riprese a cantilenare a voce sostenuta: “Tutto è
incessante lento trascorrere del tempo…”.
All’improvviso, dal fondo dell’unica navata, a destra dell’altare principale
e di fronte alla statua lignea di san Vincenzo, avvolta dalla penombra
serotina, da una statua di cartapesta uscì un suono flebile, quasi
impercettibile:
- Ehi!... Ehi!... Ehi!
San Vincenzo infervorato com'era dalla ripresa della cantilena, non udì
quel richiamo, e non vide nessuno, tale era ormai l'oscurità in quella zona
della chiesa, che lo potesse distrarre, e continuò:
“Tutto è, calura estiva.
Ne accarezza suadente il corpo e muove leggiadra le vesti, mentre
fibrillando il cuore mio, accende emozioni antiche mai dimenticate, e ne
provo piacimento”.
Di nuovo, questa volta con tono potenziato, quel suono sembrò echeggiare
attraversando l'intera navata, da destra a sinistra e dall'altare principale
fino alla porta d'ingresso in fondo alla chiesa:
-Ehi!... Ehi!... Ehi!
San Vincenzo, smarrito, spaventato dall'improvvisa percezione di quel
suono nel secolare silenzio della chiesa e, ancora incerto sulla provenienza
di quel richiamo, rispose serio e composto:
- Cos'è questo ehi!... ehi!...ehi? Chi disturba il mio recitare? Si
faccia avanti!
- Sono io!
Rispose la voce alla sua destra. E, per farsi meglio individuare ripeté:
-Ehi!.. Ehi!.. sono qui.
San Vincenzo infuriato più che mai, con la fiammella sulla testa
scintillante di rabbia, non potendosi girare di lato, sbottò:
- Io chi? Qual è il vostro nome? E poi basta con questo ehi... ehi...
fastidioso!
- Fastidioso, san Vincè! Fastidioso! Sono settimane ormai che sia di
giorno che la notte non sento altro che questi quattro versi, scombinati,
che mi stanno tarlando la testa! E poi se vogliamo dirla tutta, alcune frasi
non sono da lei, visto l’abito domenicano che indossa: -“Accarezza suadente
il corpo, muove leggiadra le vesti, accende emozioni antiche mai
dimenticate, ne provo piacimento”.
- Oh, oh! Cos'è questa confidenza? Come si permette di parlarmi in questi
termini! Sono pur sempre san Vincenzo Ferreri, nato a Valencia nel gennaio
del 1350, e sono stato proclamato santo da Papa Callisto III nel 1455! E
poi, sono stato Presbitero spagnolo dell'Ordine dei Frati Predicatori! Io…,
ho fatto tanti di quei miracoli nella mia vita che mi fu proibito persino di
continuare a farne altri. E sì…, mi sono proprio contenuto! E voglio
terminare dicendole che sono uno degli artefici dello Scisma d'Occidente!
Era tanta la stizza nei confronti di quella voce sconosciuta, che il
bagliore emanato dalla fiammella sulla testa tonsurata, sembrò irradiare di
luce rossastra anche la parte destra dell'altare principale.
Poggiata su un altarino laterale, stava collocata una statua di cartapesta
avvolta da un saio francescano, tenuto alla vita da un cingolo di corda
annodata su tre punti a voler rimarcare a chi la guardava, l’obbedienza a
Cristo e i voti di castità e povertà. Dal viso semicoperto da un lungo
cappuccio disteso all'indietro, due occhi iniettati di sangue, e le labbra
tremolanti, inveirono in direzione di san Vincenzo:
- Adesso basta san Vincè! Avete proprio esagerato! In fin dei conti Santo
siete voi e Santo sono io! Non mi sono presentato prima per rispetto
all’abito vostro, adesso mi presento! Sono san Francesco, nato a Paola nel
marzo del 1416 e sono stato proclamato santo da Papa Leone X nel 1519!
Sembrandogli poca come carriera ecclesiastica e come santo e non volendo
essere da meno, da buon calabrese, aggiunse:
- Sono stato anche eremita e ho fondato l’Ordine dei Frati Minori! E
giusto per movimentare la mia vita, e respirare un po’ di aria marina,
nell’anno 1464, invitato dai due magistrati della città di Milazzo per
costruire un convento, mi recai sulla sponda calabrese dello Stretto di
Messina in compagnia di due miei amici e chiesto a un tale Pietro Coloso di
portarci sulla sponda siciliana “per amor di Dio”, questo si rifiutò in malo
modo, rispondendoci: “Se voi non avete denari per pagarmi, io non ho barca
per portarvi”. San Vincè, lo sa lei cosa ho fatto? Calmo, senza perdermi
d’animo, mi sono tolto il mantello, l’ho steso sull’acqua e salitoci sopra
con i due amici, pian piano aiutandomi con il bastone a modo di remo e con
l’aiuto della corrente sono arrivato in Sicilia. San Vincè, giusto per
completare il discorso, e non apparire ai vostri occhi presuntuoso, mi hanno
nominato “Patrono della gente di mare d’Italia”.
E poi, quasi a voler terminare definitivamente l’alterco, e per non
trascinarlo ancora per le lunghe, aggiunse:
- Che volete farci, io sono di cartapesta e calabrese, voi siete di
materiale ligneo e catalano, diamoci del Collega e finiamola lì. Però san
Vincè, dia retta a me, lasci perdere questo poema, e mi lasci riposare in
pace.
-Va bene, va bene!
Borbotto san Vincenzo.
- Sono stato in grado di resistere a papi, anti-papi e imperatori, posso
sopportare questo francescano minore!
Mentre la fiammella sulla testa dolcemente andava spegnendosi, facendo
ricadere nella penombra la parte destra dell’altarino con san Francesco, il
silenzio si riappropriava dell’intera navata. Solo il chiacchiericcio delle
persone sedute sulla scalinata della chiesa echeggiava smorzato all’interno
è lì moriva, prima ancora di arrivare all’altare principale.
Fine della prima parte.
Carmelo Rotolo
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 23 ottobre 2016.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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23/10/2016 |
Dialoghi. "Dopo Renzi,
chi? (Echi dalla Casa Bianca)"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Il recente viaggio del nostro Presidente del Consiglio negli Stati Uniti,
dove il presidente Obama ha pubblicamente elogiato la Riforma costituzionale
la quale gli elettori saranno chiamati a confermare o bocciare il prossimo
4 dicembre, ha provocato tutta una serie di contrastanti reazioni sulla
stampa nazionale e tra le stesse forze politiche.
Ne abbiamo parlato anche noi, al Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo
"Dopo Renzi, chi? (Echi dalla Casa Bianca)"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Totò: Amici, avete sentito il presidente americano Obama nell’incontro alla
Casa Bianca con il nostro presidente Renzi accompagnato da consorte, Benigni
e consorte ed altri?
Franco: Ha parlato tanto e forse anche troppo. Ti riferisci a qualche
riflessione in particolare?
Totò: Ha delineato anche la figura del prossimo Presidente del Consiglio
italiano.
Marco: Si tratta di un’analisi politica?
Totò: No! Analisi estetica!
Ludovico: In che senso?
Totò: Obama, nel delineare la figura ideale del Presidente del Consigli
italiano, ha detto che il candidato ideale deve possedere questi requisiti:
essere giovane; essere un bell’uomo; avere una moglie fantastica.
Giacomo: Anche se non ha detto come debba chiamarsi, il messaggio è più che
chiaro: per l’America dopo Renzi ancora Renzi! Obama del resto non poteva
fare altro dopo il solenne e ufficiale impegno del Governo italiano di
inviare suoi militari al confine con la Russia.
Vezio: L’amico Totò mi consentirà di aggiungere all’analisi estetica anche
quella strategico/militare con la seguente locuzione: “Capace di rispondere
pienamente alle esigenze strategico/militari degli U.S.A. e di garantire la
continuità dell’impegno italiano in Libia”.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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22/10/2016 |
Lettere. "A margine
della Fondazione Teatro Pirandello. Quanto ci costa?"; di Mario Gaziano |
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Mario Gaziano |
Considerazioni del prof. Mario Gaziano in merito ai
costi relativi alla gestione
delle ultime stagioni teatrali del teatro Pirandello di Agrigento.
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"A
margine della Fondazione Teatro Pirandello. Quanto ci costa?
Nel recente intervento stampa, Giuseppe Di Rosa, responsabile regionale di
“Noi con Salvini”, avanza l'ipotesi di ricorrere al TAR per le mancate
risposte ai tanti quesiti posti all'Amministrazione comunale di Agrigento e,
nello specifico, al Sindaco Lillo Firetto. Sordi per distrazione o per
scelta?
Tra i questi posti, poi ripresi con diverse modalità dal consigliere Nello
Hamel, Di Rosa richiama le modalità di prassi economica, amministrativa e di
costi di gestione delle stagioni teatrali al Pirandello dal 2013 al 2016.
E sembra una proposta opportuna ed appropriata per capire proprio cosa si
amministra in nome del teatro Pirandello e della relativa Fondazione.
Vale la pena ricordare, per chi come noi si è occupato con vari incarichi
gratuiti delle Stagioni teatrali:
1 - I primi tre direttori artistici, Michele Guardì, Gianfranco Jannuzzo e
il sottoscritto Mario Gaziano, hanno prestato la propria opera culturale e i
propri servizi a titolo assolutamente gratuito. Domanda: é vero che
Sebastiano Lo Monaco, nuovo direttore artistico, percepisce (come si sente
dire) 25mila euro di rimborso spese ed in più ha percepito 30mila euro per
le due sole sue rappresentazioni (incamerando pure gli incassi degli
spettacoli per le scuole)? Se così fosse, Lo Monaco sarebbe costato (sempre
come domanda) nella stagione 2015-2016 una somma di circa 60 mila euro?
2 - Si chiede inoltre: ritorna a possibile verità che la stagione teatrale
2015-2016(di pari valore delle precedenti) sia costata circa 350mila euro,
con un incasso di circa 150mila euro, e con un disavanzo passivo di 200 mila
euro?
3 - Si potrebbero confrontare le spese di promozione stampa della stagione
2015-2016 (tipografia, Tv, Radio, giornali on line, assistenza al teatro ed
eventuali consulenze per la rassegna musical) a confronto con:
la stagione 2014-2015 (spese 97mila euro incassi 110mila) con
cartellone di pari livello;
la stagione 2013-2014 (spese per 150mila con incasso circa 120mila) con
cartellone comunque di pari livello?
Ci avviamo verso uno sperpero incontrollato che rischia di portare anche
Agrigento al dissesto finanziario? Io spero di no.
Non sarebbe auspicabile verificare i cachet di ogni singola compagnia che
arriva al Pirandello e confrontarli con gli stessi, applicati nel circuito
regionale e nazionale?
In tutto questo quadro abbastanza nebuloso, si apprezza la buona volontà del
Presidente della Fondazione, Aronica, per il suo tentativo di volere creare
una compagnia territoriale interprovinciale.
Mi chiedo: non sarebbe stato un segno di grande valore culturale civico e
sociale convocare un incontro d'intesa con i gruppi teatrali storici che
danno linfa culturale e di ricerca alla nostra città da più di
cinquant'anni, così come avviene in tutti i teatri siciliani: dal Biondo
allo Stabile di Catania, da Trapani a Caltanissetta?
Bisogna allora ricordare a chi ha ruoli che la Fondazione Teatro Pirandello
e il Teatro Pirandello non si identificano come strutture private, ma come
strutture comunali, dunque dei cittadini che spesso sono vessati da tasse
esose ed ingiuste, proprio per una infausta amministrazione della cosa
pubblica".
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Mario Gaziano
Direttore Pirandello Stable Festival dal 2001
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22/10/2016 |
Letteratura. "Memorie di
Adriano", di Marguerite Yourcenar; recensione di Venerando Bellomo |
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Venerando Bellomo
Copertina |
Memorie di Adriano
di
Marguerite Yourcenar
In
un tempo di attesa, tra la fine degli dèi e l'affermazione della speranza in
Cristo, l’uomo vive nella sua solitudine, trovando riparo nella propria
anima.
In questo segmento temporale si impone la figura di
Adriano, greco nel pensiero e latino nella parola, magistralmente raccontato
dalla esposizione poetica di Marguerite Yourcenar.
La narrazione è, sotto un aspetto, confessoria e,
dall’altra, contemplativa-consolatoria, direttrici che convergono nel
raccordo costituito dal disvelamento della privatezza, che nel caso è ancor
più difficile, in quanto il protagonista ricopre l'altissimo munus publico
del suo tempo. E allora l’apertura dello scrigno della propria intimità
trova causa nella malattia, che oltre ad esporre l’uomo davanti gli occhi
del proprio medico, al contempo, lo pone, nella sua funzione di vertice
dello Stato, dinanzi a sé stesso, conducendolo nelle proprie rimembranze ed
esponendolo al proprio irrevocabile giudizio. Ed è una lieve narrazione
della propria vita, come un ricamo curato da mano gentile, tra i profumi e
gli odori ora lievi come quelli legati all’intelletto, ora acri quelli che,
invece, rimembrano la vita militare e i lutti.
Adriano, giunto ormai a consuntivo, riflette i colori
caldi dell’autunno che, contrariamente a ciò che dovrebbe essere per natura,
virano precocemente verso i toni freddi e glaciali di un inverno
inaspettatamente anticipato.
Letterato ed imperatore, il migliore dopo Augusto, alla
stessa stregua di come Traiano fu soldato ed imperatore, il meno ingiusto,
al quale è fortemente legato e dal quale al contempo è respinto, per tutta
la sua esistenza perseguì la bellezza delle arti e del pensiero,
sincronizzandola con il mestiere delle armi e della politica, volti al
raggiungimento del potere, che ottiene grazie alla complicità intellettuale
di Plotina, alla quale rimane, per sempre, unito da una relazione di puro
spirito, che lo disseta, in contrapposizione a quanto avviene con la
sua sposa: donna priva di ogni voglia.
Ed il continuo nutrimento dello spirito è un aspetto
dell’essenzialità che distingue la sua vita, che, a leggerla da questo
angolo visivo, conduce il lettore a ricordare Cézanne, che la impone, quale
metodo, per arrivare all’essenza delle cose, senza perdersi nei dettagli ed
in ciò che non è rilevante. Cogliendo così il frammento di eternità, che
rimane il fulcro ed il filo conduttore dell’esistenza dell’uomo-imperatore,
che, come tale, seppe distinguere la morale dal decoro. Riuscendo ad
amministrare l’impero con quel distacco che, secondo il suo pensiero, era
caratterizzante del coraggio: prediligendo l’ordine, quale virtù,
nell’eternità di Roma e sua missione quella di riorganizzarla, senza il
clangore delle armi, consolidando quindi i limites dell’impero ed
obliterando le mire espansionistiche dei suoi predecessori.
E, in questa ricercata pacificazione, rende i luoghi
gravidi di trasudante bellezza, che si materializza in ogni forma, anche
interiore, della quale si sente custode universale, sfiorando, in tale
ardimento, la magia delle cose che provoca un estasiato smarrimento.
Nel suo impero, così modellato, impone, nel diritto,
nuovi, ma antichi principi, che lo distinguono quale ars boni et aequi,
ripensandone le sue leggi, che si prefiggono imperiture in quanto giuste. Da
imperatore, dalla sommità del Palatino, si sentì Dio perché uomo. Uomo che
cercò di aderire al divino, origine dell'eterna bellezza, che permea le
umane cose e quindi anche la giustizia.La ricerca della bellezza si sublima
nell’osservazione della volta celeste - per confluire, da questa, nel
tabernacolo dell’intimità, da dove fuoriesce irrorando tutto quanto è
compiuto dall’uomo - e nella struggente passione per il giovane Antinoo. E
lo strazio per la sua morte, della quale l'imperatore ritiene di averne
avuto il presagio, ed alla quale il giovane volontariamente ricorre per ivi
rifugiarsi dalla vita, consegna Adriano nella sola umana privatezza.
E nell'ingenerare l’oblio per la sua stessa vita, ormai
svuotata della bellezza, par di ascoltare i versi di Auden “Let
aeroplanes circle moaning overhead / Scribbling on the sky the message He Is
Dead”.
Ma la bellezza assoluta non può aver fine, così, con il
libro Memorie di Adriano, si mantiene il patto per il quale gli uomini di
grande profondità d'animo danno conto di sé ai vivi.
Venerando Bellomo
22 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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22/10/2016 |
Scuola. Lezione di educazione
ambientale al "Roncalli" sulla raccolta differenziata |
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Al "Roncalli"
Aula magna
Differenziata |
Lezione di
Educazione Ambientale sul tema “Riciclaggio”, ieri mattina al “Roncalli” di
Grotte.
Gli studenti della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato
l’Assessore all’Ambiente Piero Castronovo per parlare di raccolta
differenziata. “Su voi studenti riponiamo tutta la nostra speranza”
ha detto l’Assessore, introducendo l’incontro.
Proprio così, perché l’obiettivo della lezione non era solo quello di
informare gli studenti sugli effetti positivi a breve, medio e lungo termine
del riciclaggio, ma soprattutto far sì che ogni singolo studente diventasse
promotore della campagna di sensibilizzazione avviata da quasi un anno
dall’Amministrazione comunale.
L’assessore Castronovo spiega: “Sebbene già dallo scorso agosto a Grotte
sia stato attivato il sistema di raccolta differenziata “porta a porta”, ad
oggi qualcosa sembra non funzionare perfettamente. Ci siamo accorti che
molte persone conferiscono nell’indifferenziata anche ciò che dovrebbe
essere riciclato. È ovvio che tutto questo avviene per la mancata
acquisizione delle informazioni in materia di riciclaggio, ma è anche giusto
che chi non rispetta le norme deve essere multato. Siamo convinti, tuttavia,
che tutto questo potrebbe essere evitato se tutti i nostri concittadini
fossero educati alla raccolta differenziata”.
Ecco perché Castronovo ha voluto incontrare i giovani, affinché possano far
comprendere alle loro famiglie quanto sia importante differenziare
correttamente i rifiuti.
L’assessore sottolinea: “Anche se a Grotte, nel primo mese di raccolta il
41% dei rifiuti è stato differenziato e la percentuale si è alzata nel
secondo mese, raggiungendo il 62%, questi risultati non bastano”.
Dopo la proiezione di due video sul riciclaggio di plastica e vetro,
l’Assessore all’Ambiente ha dato via al dibattito, rispondendo alle domande
dei ragazzi.
A fine dibattito Castronovo ha anticipato l’attivazione, entro i prossimi
sei mesi, di tre iniziative:
- il servizio di restituzione delle bottiglie di vetro;
- la collocazione nei punti nevralgici del paese di appositi contenitori
dove sarà possibile conferire le bottiglie di plastica e ritirare uno
scontrino da usare nei supermercati;
- l’attivazione de “La casetta dell’acqua”, un punto di erogazione
automatica di acqua, liscia o gassata, collegato direttamente alla rete
dell’acquedotto, dove a costi bassissimi sarà possibile riempire i propri
contenitori.
Presente anche il Sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo, che ha concluso
l’incontro ribadendo la sua piena fiducia nell’operato dei giovani per la
piena realizzazione del servizio di raccolta differenziata.
Redazione
22 ottobre 2016
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21/10/2016 |
Legalità. A Grotte un Centro
Anticrimine Agroambientale del CFS; firmato il Protocollo |
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Vedi le foto
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É imminente la creazione a Grotte di un
Centro Anticrimine Agroambientale del Corpo Forestale dello Stato. Lo scorso
12 ottobre è stato firmato presso il Palazzo di Città il relativo Protocollo
d'intesa tra Comune di Grotte e CFS, siglato dal sindaco Paolino Fantauzzo e
dal Comandante Interregionale Calabria-Sicilia Dir. Sup. Giampiero
Costantini. L'atto ufficiale è avvenuto alla presenza della Giunta, del
segretario comunale dott. Vincenzo Chiarenza e del Commissario Capo del CFS
dott. Vincenzo Castronovo. Il Centro, di livello interprovinciale, riveste
un ruolo di primo piano nelle attività di controllo del territorio - nelle
Province di competenza individuate dal D.C.C. (Decreto di Capo del Corpo) in
Agrigento, Caltanissetta e Ragusa - in materia di controllo, tutela e
sicurezza alimentare; controllo e tutela della fauna e della flora in
particolare delle specie protette; controllo e tutela dei marchi e delle
denominazioni di origine protetta tipica e controllata. L'operatività del
nuovo ufficio sarà assicurata entro il mese di dicembre 2016. A partire dal
1° gennaio 2017 il Corpo Forestale dello Stato confluirà nell’Arma dei
Carabinieri come "Comando unità per la tutela forestale, ambientale e
agroalimentare" (a seguito della riforma voluta dal Governo per
razionalizzare le Forze di Polizia, attraverso le disposizioni contenute nel
Decreto Legislativo 19/08/2016, n. 177); dello stesso Comando faranno parte
il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente (già Noe) e il Comando
Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari. Le donne e gli uomini del Corpo
Forestale transitati nei Carabinieri indosseranno la divisa nera dell’Arma e
si distingueranno dagli altri colleghi attraverso un distintivo su una
spalla.
Dunque entro pochi mesi, secondo quanto stabilito dal Protocollo d'intesa,
sarà attivo a Grotte questo ulteriore Presidio di legalità con la presenza
nel nostro territorio di personale specializzato del Corpo Forestale dello
Stato (dal prossimo 1° gennaio, dell'Arma dei Carabinieri).
(Pubblichiamo alcune immagini della cerimonia; 15 foto di
©
Associazione
Culturale "Punto Info").
Carmelo Arnone
21 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
Firma Protocollo tra Comune e Corpo Forestale dello Stato (Foto)
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21/10/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 21 ottobre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 21 ottobre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via
Mattarella, Via Magazzini, Via Meli, Via Fonte, Via Trinacria, Calvario, Via
Terranova, Via Moro, Via Elena di Montenegro, Via Crispi, Via Romita, Via
Ingrao, Via Pirandello, Via Turati, Via Togliatti, Via Nenni, Viale
Matteotti, Via Toscana, Via Madonna delle Grazie, Via Santo Stefano, Vicolo
Verdi, Via Pirandello, Via Sturzo, Via Vico,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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20/10/2016 |
Lettere. "Sarebbe il
caso che lo striscione lo si tiri fuori"; di Salvatore Lo Presti |
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Salvatore Lo Presti |
La richiesta avanzata da Salvatore Lo Presti -
attivista delle Agende Rosse - all'Amministrazione comunale, di esporre
nuovamente lo striscione di solidarietà in favore del magistrato Nino Di
Matteo. Nel merito, è opportuno precisare che la cerimonia di conferimento
della cittadinanza onoraria non si è ancora svolta esclusivamente a causa
dei numerosi impegni del Magistrato (così come non ha potuto aderire alle
numerose richieste di partecipazione a convegni avanzate nei suoi riguardi
dall'Associazione "Agende Rosse" di Agrigento). Riguardo alla frase
"lasciato solo dallo Stato" occorre ricordare che al dott. Di Matteo, dal
2013, è stato assegnato il livello massimo di protezione individuale
(scorta): 4 auto blindate tra cui una "staffetta" e una Jeep superblindata,
con 9 carabinieri di cui 3 appartenenti al GIS (Gruppo di Intervento
speciale).
*****
"Oggi
ho fatto un sogno: stavo gridando con forza “Grotte sta con Nino Di Matteo”.
Poi però mi sono svegliato e mi sono reso conto che si trattava soltanto di
un sogno.
Sì, perché a distanza di un anno (quando
la testata giornalistica Grotte.info invitò il magistrato a Grotte) Nino
Di Matteo non ha ancora ricevuto la tanto attesa cittadinanza onoraria.
Forse a causa degli impegni del magistrato stesso, o chissà quale altra
causa.
Sembrava che l’allarme sicurezza per il lavoro e la vita di Nino Di Matteo,
pm nel processo sulla trattativa Stato-mafia, si fosse abbassato. Invece,
spuntano nuove intercettazioni che hanno innescato l’esigenza di valutare
un trasferimento per motivi di sicurezza a Roma, così come avvenne per
Giovanni Falcone.
Visto che ai messaggi privati il Sig. Sindaco non risponde, lancio qui
questo messaggio all’amministrazione tutta: sarebbe il caso che lo
striscione con la scritta “Grotte sta con Di Matteo e il Pool Antimafia” lo
si tiri fuori, magari ripulendolo dalla polvere, per affiggerlo nuovamente
nel balcone comunale (come hanno fatto tanti altri comuni d’Italia),
mostrando un altro gesto di solidarietà verso questo magistrato, lasciato
solo dallo Stato.
“Io resto al mio posto. Non mi rassegno a questo stato di cose”.
Nino Di Matteo". |
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Salvatore Lo Presti
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20/10/2016 |
Cinema. Guardando "Sul'Amuri"; di Venerando Bellomo |
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Venerando Bellomo
Vedi il trailer |
SUL'AMURI di
Giovanni Volpe
In un luogo
imprecisato e controverso della Sicilia, si muovono i tre personaggi chiave
di Sul'Amuri. Vinti dalla rabbia e dall'assenza di futuro, manifestano tutta
la loro sanguigna carnalità, apparentemente scevra da ogni sentimento.
Essenziale nella trama, il film, tratto dal racconto
"La lupa" di Giovanni Verga, o meglio che in questo trova origine, narra una
relazione in direzione unica: lui vuole lei, lei vuole un altro, e lo
slancio sentimentale di ognuno provoca l'allontanamento di chi ne è
destinatario; conducendo ciò, in chi è uso al genere, per ragione di
esperienza, di prevedere il conseguente epilogo.
Ma il film è tutt'altra cosa, essendo riuscito, il
regista, Giovanni Volpe, ad entrare e descrivere gli abissi dell'anima, con
un escamotage semplice, ma assolutamente efficace: interpretando
personalmente Malerba, uno dei protagonisti, conseguendone così che il
racconto proviene dall'interno della scena, contrapponendosi, a detta
stregua, ad ogni altra descrizione compiuta dall'esterno, magari col serio
cipiglio di chi avrebbe potuto raccontare la storia, standosene nella
comodità distaccata del salotto buono.
E questo rapporto intimo con i personaggi della
narrazione è assolutamente tangibile nelle belle immagini che ci regala il
film. In questo anfratto pietroso dell'anima, si tormenta un ormai vecchio,
malato e lamentoso Malerba, nel ricordo di quell'amore, irrimediabilmente
perso, per 'gna Pina, che, nell'ottima interpretazione di Giorgia Flora,
contrappone l'ostentata sensualità del personaggio, all'austerità dei luoghi
ed al pudore ipocrita delle persone, che incarnano una sorta di coro greco.
Rende molto l'immagine di Nanni Lasca, interpretato dal
prestante Angelo Costanza, del quale viene data un'immagine scultorea.
Nel film sono prevalenti le immagini rispetto alla
parola. Ma ciò è un pregio se, infatti, si considera che l'opera
cinematografica, principalmente è una narrazione per immagini.
Sotto questo aspetto, il film è compiuto in sé: in
altri termini, questo rimarrebbe identico, anche se privato del sonoro, che
nello specifico ha il fine di accentare la gravità delle scene.
Se, a tutto ciò, si aggiunge che l'opera è stata
realizzata con essenzialità di mezzi, non si può non concludere col dire:
bravi.
C'est tout.
Venerando Bellomo
20 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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19/10/2016 |
Agrigento. "Una grande
novità: il Teatro da Camera"; di Giuseppe Portannese |
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Circolo Empedocleo |
Una grande novità ad Agrigento: il Teatro da Camera.
La prima della stagione di Teatro da Camera al Circolo Empedocleo d
Agrigento ha registrato una partecipazione affollatissima e ricca di
consensi. Il Circolo Empedocleo, presidente Giuseppe Adamo, e il Pirandello
Stable Festival di Mario Gaziano hanno presentato Comoedia Ridens,
vizi e virtù dal mondo classico, con la direzione artistica degli stessi
Gaziano e Adamo.
Si è trattato di un elegante excursus scenico sull'umorismo e sulla satira
del mondo classico latino e greco, tra recitazione, musiche neoelleniche di
Vangelis, Yanni e Teodorakis, e con movimenti coreografici curati dalla
scenografa Simona Vita della scuola Luna Rossa. Un bel percorso
drammaturgico nel salone elegantissimo delle feste dello storico Circolo
agrigentino, secondo il modello proprio del primo-novecentesco Teatro da
Camera, il Kammerspiel, appunto, avviato dallo scrittore drammaturgo Max
Rheinard, in contrapposizione allo straripante, rumoroso e scenograficamente
maestoso teatro espressionistico tedesco, di grande successo e
coinvolgimento popolare.
Gli artisti hanno rappresentato vizi e virtù dal mondo classico: così Luisa
lo Verme ed Alfio Russo, abili e attraenti in Donne in festa di
Aristofane, Franco Di Salvo, impeccabile epigrammista Marziale, e ancora
Maria Fantauzzo nelle vesti coinvolgenti della strega Cumana, e ancora una
scatenata Maria Grazia Castellana con un buffonesco Angelo Provenzano nel
Miles di Plauto e poi Giugiù Gramaglia, orgiastico e istrionico
Trimalcione di Petronio e Giuseppe Gramaglia nella immedesimata
interpretazione del soldato oplita super-sfigato, Minisippo.
Il tutto collegato da belle proiezioni iconografiche classiche e da
movimenti coreografici neo-ellenici con Caterina e Nicola Barberi, Luna
Gallo e Fernando Cinquemani.
Una gran bella affollatissima serata dedicata ai soci del circolo e a
numerosi appassionati di teatro culturale. Progetto artistico e regia di
Mario Gaziano.
Il prossimo appuntamento a metà novembre con un omaggio al grande Eduardo De
Filippo.
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Giuseppe Portannese
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19/10/2016 |
Automobilismo. Il Lancia
Delta Club Sicilia, col presidente Paolo Morreale, all'Elaborare Day Car
Festival |
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L'ultimo numero di ottobre 2016 del periodico
mensile "Elaborare Magazine - GT/Tuning/Sport/Magazine", prestigiosa rivista
specializzata di automobilismo, riporta la cronaca dell'Elaborare Day Car
Festival che si è svolto il 18 settembre 2016 presso l'Autodromo
Valle dei Templi di Racalmuto.
La manifestazione è stata organizzata in concomitanza della prima uscita
della rivista "Elaborare Classic" che riporta come immagine di copertina la
pluridecorata 6 volte campione mondiale rally degli anni 90, la Lancia Delta
Martini Racing. L'auto immortalata sul n° 1 di "Elaborare Classic"
appartiene a Paolo Morreale, presidente del Lancia Delta Club Sicilia (vedi
il sito ufficiale), associazione che a soli quattro anni dalla
fondazione ha avuto l'onore di essere invitata come partner ufficiale
dell'appuntamento automobilistico.
Nell'articolo, a firma di Paolo De Petris (corredato dalle foto di Marco
Paternostro e Gerlando Sciortino), non poteva mancare il riferimento
esplicito all'associazione del presidente Morreale: "... non
dimentichiamo il Lancia Delta Club Sicilia, che ha schierato nell'expo varie
vetture entusiasmanti, tra le quali una Delta Martini Racing immacolata,
utilizzata con grande generosità da Paolo - il Presidente - per portare a
spasso in circuito diversi appassionati. Un grazie anche a loro (...) e ai
tanti altri protagonisti dell'Elaborare Day a Racalmuto".
Così il presidente Paolo Morreale presenta il suo club: "Siamo un gruppo
di possessori dell'ormai mitica Lancia Delta Integrale in tutte le sue
versioni, i quali, ritrovatici insieme al raduno organizzato da me nel 2013
presso l'Autodromo Valle dei Templi di Racalmuto, abbiamo deciso di comune e
solidale accordo di formare un club per condividere la passione per questa
meravigliosa auto, cercando di conservarla al meglio per i posteri, facendo
rivivere il mito della casa Lancia, specialmente nelle gare Rally e non
solo, anche per mezzo di manifestazioni agonistico-culturali, radunandoci
tutti insieme per le vie della Sicilia ma anche dell'Italia tutta, magari
insieme ad altri club d'Italia. Questo è il nostro obbiettivo; il nostro
motto invece: Chi l'Ama ci segua!".
(Nelle immagini a lato, le copertine di
"Elaborare Magazine", "Elaborare Classic",
ed alcune foto della manifestazione automobilistica).
Carmelo Arnone
19 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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Sito ufficiale
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19/10/2016 |
Ambiente. Dal piazzale del
Calvario, pulizia e vista sul panorama del paese |
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Particolare |
Lo scorso 12 ottobre, con un
articolo su questo quotidiano, si sollecitavano i cittadini e gli
operatori ecologici ad avere maggiore cura del piazzale che introduce alla
sommità del Calvario.
L'unico raccoglitore per la spazzatura installato sul posto era stracolmo di
bottiglie di birra vuote. A distanza di pochi giorni dalla segnalazione,
puntuale è giunto l'intervento di pulizia, che ha riportato uno dei migliori
punti d'osservazione del panorama di Grotte alle condizioni ottimali. Da
indiscrezioni sembra che gli operatori abbiano avuto indicazione di
provvedere a svuotare il raccoglitore almeno due volte a settimana.
Rimane sempre valido l'invito a tutti i cittadini a contribuire a mantenere
pulito il piazzale, sia per rispetto al vicino luogo sacro che per
l'immagine di igiene e pulizia che il paese merita.
Carmelo Arnone
19 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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19/10/2016 |
Teatro. Delirio in Belgio per
"Lu Serafinu addummisciutu" a la compagnia "Nino Martoglio" |
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Vedi le foto
Manifesto |
Delirio per Aristotele Cuffaro e la Compagnia “Nino Martoglio”, che sono
sbarcati in Belgio lo scorso 14 ottobre con la commedia brillante “Lu
Serafinu Addrummisciutu”.
Ad accoglierli, in questa due giorni di spettacolo, più di 1000 persone,
siciliani e soprattutto grottesi... eh già, perché i grottesi in quel di
Seraing e Montagneè si sono fatti valere. Acclamati dalle radio, i due
protagonisti Aristotele Cuffaro ed Isabella Villani hanno visitato e
rilasciato un'intervista presso le due radio: Hitalia e Prima.
Dopo un pranzo veloce, la compagnia si è diretta al teatro di Seraing, dove
già dalle ore 18 i nostri conterranei facevano la fila! Sold out da
due giorni e più di 200 persone rimaste fuori.
Si va in scena! Un pubblico strepitoso, coinvolgente, attento. Tanti gli
applausi e tante risate in lacrime. Nemmeno gli attori si aspettavano tutto
questo e sono stati coinvolti anche loro in questo circolo virtuoso di
allegria e clima di grande festa.
Il giorno dopo la replica al teatro di Montagneè, anche lì un successone di
incassi e di risate.
Ringraziamenti particolari vanno al sig. Lorenzo Brucculeri e al sig.
Giuseppe Chiodo, che hanno reso possibile e perfetta la realizzazione degli
spettacoli.
Un plauso va agli interpreti dei personaggi: Aristotele Cuffaro - Gardiddu
(direttore); Isabella Villani - Tresa (sua moglie); Gabriele Russello -
Crisantemu (suo cognato); Luca Russello - Zì Riguardu (vicino di casa);
Ilaria Polifemo - Pitrusina (sua nipote); Antonio Mercato - Dottore Peppi
(cugino di Tresa); Flavia Iannello - Dottoressa Serafina; Gaetano Tirone -
Crucifissu (agente delle pompe funebri). Un ringraziamento va anche al
fonico datore luci Vincenzo Salvaggio.
Aristotele Cuffaro e tutta la compagnia si augurano di tornare presto in
Belgio e, visto il successone, non sembrerebbero esserci dubbi!
Á la prochaine.
Roberta Di
Salvo
19 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
Lu Serafinu addummisciutu" in Belgio (Foto)
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19/10/2016 |
Riflessioni. "I nuovi
moschettieri del Re in Senato"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di
Filosofia e Pedagogia, e Pittore.
"I
nuovi moschettieri del Re in Senato.
I futuri senatori, sindaci e consiglieri, se passa il SI nella formula
renziana capitolina, di questo Governo illegittimo, parte maggioritaria del
nuovo partito democratico (NPD), non saranno più scelti e votati
democraticamente da tutti i cittadini italiani, da nord a sud, come
stabilito dai veri costituzionalisti, ma nominati ad hoc dall’esecutivo di
questo Parlamento, che ruota intorno agli alti interessi finanziari,
capitanati da re Renzi, come tanti moschettieri, ad imitazione di Luigi XIII,
a difesa non dei bisogni di tutto il territorio nazionale, ma ognuno di
quello regionale, dove sono stati eletti come sindaci e consiglieri e poi
nominati dall’alto della piramide politica: copia ed incolla anche senatori.
Quindi non “tutti per uno ed uno per tutti”, ma ognuno distintamente per sé;
se poi avrà spazio di poter esprimere il proprio parere consultivo, dirà il
suo sulle problematiche regionali di altri senatori.
Addio quindi all’unità democratica del Parlamento, alla viva forza super
partes incondizionata, diviso da interessi particolari e particolareggiati,
che rende ogni senatore debole e superficiale verso gli interessi
dell’altro: “divide et impera”.
Per avere meglio l’idea ecco le conseguenze del SI:
1 - Abolizione delle elezioni per il Senato, che sarà composto da
moschettieri sindaci e consiglieri regionali, nominati dai partiti, col
consenso del Presidente del Consiglio e all’insaputa degli elettori, più
cinque senatori moschettieri nominati dal Presidente della Repubblica, in
barba alla sovranità popolare;
2 - Immunità parlamentare concessa a sindaci e consiglieri con salvacondotto
di nomina a senatore;
3 - Obbligo di raccolta non più di 50mila ma di 150mila firme, per
presentare una proposta di legge referendaria popolare;
4 - Sopravvivenza del Senato in funzione della materia da affrontare: vuol
dire accentramento del potere della Camera;
5 - Esproprio dei poteri regionali di sostenere la sicurezza della
popolazione in materia di degrado dell’ambiente, di opere inutili,
inquinamenti come il ponte sullo stretto, trivellazioni, oleodotti, che
saranno perentoriamente stabilite a Roma;
6 - Nomina di due sindaci senatori per il Trentino Alto Adige e di uno solo
per tutte le altre Regioni italiane;
7 - Nomina di cinque senatori moschettieri nominati dal Presidente della
Repubblica, suggerito da questo Presidente del Consiglio, senza
rappresentare nessun territorio se non il cortile del Quirinale.
Meditate, meditate gente: chi con questa accanita propaganda ha fatto della
riforma costituzionale “causa sui”, è chiaro che vuole il bene proprio, di
gruppo ma non quello di tutti".
Antonio
Pilato
19 ottobre 2016
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17/10/2016 |
Scuola. Festa
dell'accoglienza alla scuola dell'Infanzia dell'Istituto Comprensivo "A.
Roncalli" |
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Benedizione |
Venerdì 14 ottobre, i piccoli della scuola dell’infanzia hanno inaugurato il
nuovo anno scolastico 2016-2017. Una giornata speciale, dedicata
all’accoglienza, resa unica da canti, musica, giochi, risate e piccole
preghiere.
“L’apertura del nuovo anno scolastico - spiega Mirella Di Mino,
responsabile del progetto accoglienza - rappresenta un momento
emozionante ed importante per tutta la scuola, in particolare per la scuola
dell’infanzia. Qui i veri protagonisti sono i bambini di tre anni che per la
prima volta sono accolti con amore e sensibilità all’interno delle sezioni
della nostra scuola. Da circa un mese la nostra attività didattica è stata
incentrata sull’accoglienza, inserendo pian piano attraverso il gioco, il
canto, il dialogo tutti i nuovi arrivati”.
Alla cerimonia ha partecipato don Gaspare Sutera che con la preghiera ha
unito tutta la comunità scolastica. Erano presenti, oltre ai genitori dei
bambini di tre anni, il sindaco Paolino Fantauzzo, l’assessore Piero
Castronovo, il presidente del Consiglio d'Istituto Giuseppe Cipolla e il
professore Antonio Di Stefano che ha portato i saluti della preside Anna
Gangarossa.
Redazione
17 ottobre 2016
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17/10/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 17 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Martedi 18 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, ultima possibilità di iscrizione
dei cresimandi adulti;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale.
Mercoledi 19 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nei locali della chiesa San Francesco, riunione di tutti i
collaboratori pastorali della foranìa (Racalmuto, Grotte e Castrofilippo):
Consiglio pastorale, catechisti, corale, responsabili e corresponsabili dei
gruppi e delle comunità;
- ore 19.30, in chiesa Madre, catechesi a cura del Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Giovedi 20 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, adorazione Eucaristica.
Venerdi
21 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, iscrizioni per la corale e
prove di canto per il concerto natalizio;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale.
Sabato
22 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, a San Francesco, santa Messa animata dalle Comunità
Neocatecumenali.
Domenica 23 ottobre
Le offerte raccolte durante le sante Messe saranno dedicate alla Giornata
Missionaria Mondiale;
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa; - ore 18.00, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.15, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
Coloro che vogliono contribuire alla celebrazione dell'Ottavario dei
Defunti si possono rivolgere in parrocchia.
Ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco, hanno luogo le catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 27/03/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
(non viene celebrata nei mesi di luglio e agosto) ore 18.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 19.15, chiesa Madre |
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15/10/2016 |
Commiato. "Gloria a te,
grande Dario"; di Mario Gaziano |
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Dario Fo |
Nei ricordi del prof. Mario Gaziano, il
saluto allo scomparso Premio Nobel per la Letteratura Dario Fo.
*****
"Io, nella qualità di direttore del Gruppo 70, e il mio amico cantautore
Giovanni Moscato, al tempo responsabile dell'ARCI cittadina, decidemmo di
invitare il Grande Dario Fo ad Agrigento.
Correva l'autunno del 1969.
Il progetto comunicato ufficialmente mise in subbuglio sia gli apparati
della Curia, che però niente fecero caritatevolmente per fermare
l'iniziativa, sia gli apparati di ordine pubblico, che con discrezione
seguirono la manifestazione, limitandosi ad accompagnare i diversi cortei
che si organizzarono per promuovere il grande evento.
Un evento certamente ad alto rischio di conflitto sociale, seppur soltanto
intellettuale.
Eravamo nell'autunno del 1969. Proprio un anno dopo la bufera che aveva
scatenato il grande Dario con l'opera sua più famosa, quel Mistero Buffo che
al suo apparire aveva provocato un tornado di polemiche.
Il testo fu ritenuto altamente dissacratorio non solo dell'apparato
curialistico della Chiesa in generale, ma anche fu ritenuto dissolvente
(come tentativo) dell'ordine pubblico e sociale costituito e solidamente
conservatore.
Dunque io e Giovanni Moscato andammo avanti nel progetto, sembrandoci, al
tempo, una straordinaria testimonianza di cultura contemporanea e
innovativa. Scegliemmo come locale di rappresentazione (in realtà era un
one show man proprio alla maniera di Dario)... scegliemmo dunque e
ottenemmo la cosiddetta Sala Nazzari: un grande salone della ex GIL
(Gioventù italiana del Littorio) attaccata all'attuale cine Astor; sala che
un illuminato imprenditore, peraltro nordico, Signor Nazzari, aveva
allestita come sala banchetti.
Stare accanto a Dario Fo era un piacere, si discorreva amabilmente e con
serenità.
Nel pomeriggio un foltissimo pubblico riempì la sala trasformata in una
sorta di auditorium con delle pedane per favorire la recitazione.
Dario Fo, secondo il suo stile, fu straripante, travolgente, coinvolgente,
irruento, irrispettoso di forme e formalismi, divoratore di concetti ed
esplicatore a mitraglia di idee anti convenzionali.
Recitò gran parte di Mistero Buffo davanti ad un pubblico differenziato, che
non sempre era concorde e di tanto in tanto rumoreggiava, per esprimere un
qualche dissenso.
Naturalmente il successo fu enorme.
Comunque sia, in un'atmosfera che era diventata a dir poco rovente, Giovanni
Moscato apre il dibattito del dopo-spettacolo, e lì tanto tuonò che piovve,
piovve una grandinata mai vista.
Dario Fo fu irrefrenabile nello schiacciare considerazioni contrarie alle
sue enunciazioni su cui lo spettacolo spesso slittava verso la religione e
la politica.
Insomma grande successo ma alla fine anche grande confusione. E lo stesso
Giovanni, preso dalla sua passionalità, tra polemiche e risposte durissime,
decise prudentemente di chiudere il dibattito tra le alterate lamentele del
pubblico e dello stesso Dario Fo, che comunque aveva raccolto grandi
consensi sia per la sua arte sia per le sue prolusioni.
Dario Fo - come sempre - anche ad Agrigento fu un personaggio fuori dalle
righe e dai canoni usuali dei formalismi sociali e intellettuali.
Oggi purtroppo subiamo come cittadini e come intellettuali un'altra grande
assenza di una voce contro.
Gloria a te, grande Dario". |
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Mario Gaziano
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15/10/2016 |
Volontariato. Domenica 16 ottobre,
donazione di sangue presso la sede Adas di Grotte |
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Verrà effettuata domenica 16 ottobre, dalle ore 08.00 alle ore 12.15 a Grotte, presso la
sede Adas di Via Francesco Ingrao n° 92-94, la raccolta di sangue che, con
cadenza mensile, coinvolge i donatori grottesi. L'autoemoteca sosterà nel piazzale
interno della struttura.
I donatori dovranno essere a digiuno e dovranno portare il
tesserino Adas, un documento di riconoscimento e le ultime analisi; ciò
consentirà al personale medico, nel massimo rispetto della privacy, di
valutarne lo stato di salute e consentire di effettuare la donazione con più
tranquillità. Donare il sangue è un atto di generosità, gratuito e
disinteressato; un gesto d'amore che gratifica chi lo compie e salva la vita
a chi lo riceve.
Donazione di sangue
Grotte - Via Francesco Ingrao n° 92-94
Domenica 16 ottobre - ore 08.00/12.15
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14/10/2016 |
Riconoscimenti. 3° posto per
William Criminisi al CIBER Case Challenge dell'Università del
Connecticut |
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Vincitori |
William Criminisi,
studente del terzo anno di Amministrazione Aziendale e Diritto presso
l’Università di Trento, ha conquistato l’ambito podio della competizione
internazionale organizzata dal Center for International Business
Education and Research dell’università americana del Connecticut.
La CIBER Case Challenge, tenutasi dal 5 al 9 ottobre 2016, giunta
quest’anno alla 13^ edizione, è una competizione internazionale alla quale
partecipano studenti meritevoli selezionati da università di tutto il mondo,
per l’analisi e la presentazione di un caso aziendale ad una giuria di
economisti accademici.
Redazione
14 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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Presentazione |
14/10/2016 |
Viabilità. Divieti di transito e sosta,
il 16 ottobre, per un defilé al Mulino RistoMuseo |
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Per consentire lo svolgimento di un defilé
di moda organizzato dal Mulino RistoMuseo, in programma per domenica 16
ottobre, è stata
emessa una ordinanza con la quale si istituisce il divieto di transito e di
sosta nelle vie e negli orari in cui si terrà la manifestazione.
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COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)
ORDINANZA N° 35 DEL 13/10/2016
IL SINDACO
VISTA l’istanza n.11268 del 03/10/2016, presentata da Fantauzzo Amedeo,
titolare amministratore del Bar Ristorante “Mulino RistoMuseo”, con sede a
Grotte in Via F.sco Crispi n° 30, con la quale chiede, per il giorno
16/10/2016 dalle ore 18.00 alle ore 24.00, l’inibizione al transito del
tratto veicolare del Corso Garibaldi e la Via F.sco Crispi, tratto che va
dall’angolo della Via Confine all’angolo della Via Machiavelli in occasione
di un defilé di moda in cui sono coinvolti altri esercenti locali;
RITENUTO di dover accogliere la suddetta istanza stante che la cittadinanza
verrà coinvolta riunendosi in quel tratto di strada;
CONSIDERATO che per il normale svolgimento della manifestazioni si rende
necessario inibire parte del Corso Garibaldi la Via F.sco Crispi “zona del
vecchio mulino” tratto di strada che va dall’angolo della Via Confine
all’angolo della Via Machiavelli;
DATO ATTO che verrà installata apposita segnaletica stradale;
VISTO l’art. 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.P.R. 16.12.1992, n° 495 “Regolamento d’ esecuzione e di
attuazione del Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.Lgs 18 agosto 2000, n° 267;
ORDINA
Giorno 16 ottobre 2016, dalle ore 18.00 alle ore 24.00, è istituito il
divieto di transito e di sosta per tutti i veicoli in Corso Garibaldi e Via
F.sco Crispi, tratto compreso tra la Via Confine e la Machiavelli.
Tutti gli Ufficiali e gli agenti di cui all’art.12 del Nuovo codice della
Strada sono incaricati dell’esecuzione della presente.
Dalla
Residenza Municipale, lì 14 ottobre 2016. |
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Il Sindaco
Paolino
Fantauzzo
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14/10/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 14 ottobre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 14 ottobre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via
Carnevale, Via Fonte, Via Cirillo, Via Meli, Via Arno, Via Bruto, Via Vico,
Via Sturzo, Viale Matteotti, Via Leopardi, Viale della Vittoria, Via Padre
Pio, Via Madonna delle Grazie, Via Santa Rita, Via Guido Rossa, Via Santa
Venera, Via Duca d’Aosta, Via Cascino, Via Colombo, Via Saluzzo, Via
Sacramento, Via Lincoln, Via Tasso,Via Etna, Via Orsini, Via Collegio, Via
Machiavelli,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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12/10/2016 |
Ambiente. Dal piazzale del
Calvario, vista sul panorama del paese e sulle bottiglie vuote |
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Particolare
Panorama |
É uno dei migliori punti d'osservazione del
panorama di Grotte. Conosciuto da tutti e frequentato soprattutto nel
periodo di Pasqua. Si tratta del piazzale che, da Via Aldo Moro, introduce
alla sommità del Calvario.
Da lì è possibile ammirare il corso principale con la chiesa Madre e il
Purgatorio, la chiesa del Carmelo e la facciata del Municipio; alzando lo
sguardo a sinistra si distingue la guglia del campanile di san Rocco mentre
verso destra si scorgono le campagne della "Rina" (Contrada Arena). Di
fronte, in lontananza, le colline che sovrastano la "Rocca 'a Petra".
Un luogo ottimale dal quale gli innamorati, nelle lunghe notti estive,
vedono le luci del paese e le stelle, trasportati dalla passione.
Altri vi sono condotti dalla passione per l'alcol. Come biasimare chi vuol
farsi una birra in serenità, in compagnia di pochi amici? Certo che, se il
desiderio di indulgere alle bevute si unisse al rispetto per l'ambiente, non
ci sarebbe nulla da obiettare. Purtroppo i "bevitori" pare abbiano acquisito
da tempo la cattiva abitudine di abbandonare le bottiglie vuote nei pressi
dell'unico raccoglitore per la spazzatura installato sul posto.
Ma quale raccolta differenziata? Chi se ne importa della pulizia del
piazzale e del pericolo dei vetri rotti? Che ci pensino altri a pulire! Vero
è che lo svuotamento del cestino dei rifiuti e lo spazzamento del piazzale,
da parte degli operatori ecologici, non è quotidiano, ma è anche vero che è
più facile mantenere pulito che pulire.
Perciò l'invito ai "bevitori" è quello di contribuire a mantenere pulito
questo luogo pieno di fascino; agli operatori di prodigarsi affinché
periodicamente ne venga assicurata la pulizia.
Quanto al cestino dei rifiuti, se deve diventare ricettacolo di sporcizia di
ogni genere è auspicabile che venga rimosso (ed eventualmente riposizionato
solo durante la Settimana Santa).
Carmelo Arnone
12 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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12/10/2016 |
Comune. Bando per la
formazione della graduatoria degli aspiranti all'assegnazione di un
alloggio |
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Leggi il bando |
É stato pubblicato in data 11 ottobre 2016 un
bando di concorso per la formazione della
graduatoria degli aspiranti all’assegnazione dell’alloggio di edilizia
residenziale pubblica sito nel Comune di Grotte nel Piazzale P. Vinti n.2
indetto ai sensi della l.r. n.1/1979 e D.P.R. n.1035/1972. Le domande
relative al concorso debbono essere presentate perentoriamente entro le ore
13.00 del sessantesimo giorno dalla data di pubblicazione del bando.
Alcuni dei
requisiti per poter partecipare al concorso: essere in possesso della
cittadinanza italiana o di uno degli Stati membri dell’Unione Europea; avere
la residenza nel Comune di Grotte o dimostrare di svolgervi la propria
attività lavorativa; non risultare nel territorio Grotte titolare del
diritto di proprietà, di usufrutto o di abitazione su di un alloggio
adeguato alle esigenze abitative del proprio nucleo familiare, oppure di uno
o più alloggi in qualsiasi località del territorio nazionale che, dedotte le
spese nella misura di un 25%, consenta un reddito superiore a euro 309,87;
non avere ottenuto l’assegnazione in locazione, in proprietà o con patto di
futura vendita di un alloggio costruito a totale carico o con il concorso o
il contributo o con il finanziamento agevolato in qualunque forma concessi
dallo Stato o di altro Ente Pubblico; fruire di un reddito annuo
complessivo, per il nucleo familiare, che diminuito di 516,46 per ogni
figlio che risulti essere a carico e calcolato nella misura del 60% (ove
alla formazione del reddito predetto concorrano redditi di lavoro
dipendente), risulta non superiore a €. 15.061,49. Le domande debbono essere
compilate, a pena di esclusione, su moduli appositamente predisposti presso
il Comune di Grotte, Ufficio Affari Generali nonché presso lo I.A.C.P.
(Istituto Autonomo Case Popolari) di Agrigento.
Redazione
12 ottobre 2016.
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11/10/2016 |
Ambiente. Differenziare il
rifiuto organico in sacchetti biodegradabili o in contenitori a tenuta
stagna |
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L'Amministrazione comunale, con l'avviso che pubblichiamo di
seguito, invita i cittadini a porre maggiore attenzione nell'effettuare la
raccolta differenziata del rifiuto organico (umido).
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COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)
AVVISO AI CITTADINI - RACCOLTA DIFFERENZIATA
Si verifica con ricorrenza che il rifiuto organico venga esposto all'interno
di sacchetti di plastica non biodegradabili.
A decorrere dal prossimo giovedì 13 ottobre 2016 gli operatori non
ritireranno il rifiuto organico contenuto in sacchetti di plastica
tradizionali (non biodegradabili) oppure mischiato con altri tipi di
rifiuto.
Pertanto l'organico dovrà essere riposto all'interno di un secchio a tenuta
stagna eventualmente con sacchetto biodegradabili.
Grotte, 11 ottobre 2016
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L’Assessore
all’Ambiente
Piero Castronovo |
Il Sindaco
Paolino
Fantauzzo
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11/10/2016 |
Economia."L'educazione
finanziaria e la tutela del consumatore"; convegno con la "Kore" e Banca
d'Italia |
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Vedi le foto
Manifesto
A. Provvidenza |
Lo scorso venerdi 7 ottobre, su iniziativa del prof. Alfonso Provvidenza
(docente universitario di Economia degli Intermediari Finanziari), si è
svolto a Grotte un convegno
sul tema "L'educazione finanziaria e la tutela del consumatore", con
la partecipazione dell'Università "Kore" di Enna e della Banca
d'Italia.
Nel corso della mattinata il dott. Antonino Genchi, "Divisione Gestione Servizi di Pagamento" della sede di
Palermo della Banca d'Italia, ha incontrato gli studenti della scuola media
dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli", ai quali ha illustrato le caratteristiche di sicurezza
delle banconote.
A partire dalle 15.30, presso l'auditorium "San Nicola", sì è svolta
la seconda parte del convegno, nel corso della quale, dopo i saluti del
Sindaco di Grotte e l'introduzione del prof. Alfonso Provvidenza, hanno
parlato:
- il prof. Vincenzo Fasone (Presidente del Corso di Laurea in Economia
Aziendale - Università "Kore" di Enna) sul tema "L'educazione finanziaria nella cultura economica e sociale";
- la dott.ssa Giovanna Vanella (Divisione Vigilanza - sede di Palermo della
Banca d'Italia) sul tema "Il ruolo della Banca d'Italia a tutela del
consumatore e le funzioni dell'Arbitro bancario finanziario";
- il prof. Vincenzo Marinello (Professore di Statistica Economica e di
Controllo Statistico delle Qualità - Università "Kore" di Enna) sul tema "Il
mercato del credito in Sicilia";
- il prof. Alfonso Provvidenza (Professore di Economia degli Intermediari Finanziari
- Università "Kore" di Enna) sul tema "La vulnerabilità finanziaria delle
famiglie".
Numerosi gli spunti di riflessione emersi nel corso degli interventi.
Anzitutto l'importanza dell'alfabetizzazione finanziaria sin dalla scuola
media. Da un'indagine OCSE risulta che l’Italia, in merito
all'educazione finanziaria, non è tra i migliori Paesi in Europa: in una scala di 5,
l'italiano medio si ferma a livello 2. Senza un approfondimento delle
conoscenze in questo ambito, difficilmente i cittadini italiani saranno in
grado di partecipare alla vita economica e finanziaria del Paese. In Italia,
dove solo il 44% dei cittadini ha un conto corrente o una carta prepagata
mentre la media dei paesi OCSE è del 54%, sono poco diffusi i pagamenti con
carta di credito per piccoli importi. Per contribuire a diffondere
l’educazione finanziaria, un ruolo determinante lo svolge la Banca d’Italia,
che contribuisce a migliorare le condizioni di diffusione dei concetti di
cultura finanziaria e di crescita economica del nostro Paese.
Tra i compiti dell'Istituto, quello di tutelare i clienti in campo finanziario,
per ragioni di carattere politico e per ragioni di equità. La Banca d'Italia
svolge il suo intervento a tutela del consumatore, per favorire l'inclusione
finanziaria (sollecitare conti correnti a costo contenuto, il microcredito,
la portabilità dei mutui e dei conti correnti). La Banca d’Italia, insieme
al Ministero dell’Istruzione ha attivato iniziative per gli insegnanti, al
fine di dare strumenti didattici utili a diffondere l'educazione finanziaria
verso gli studenti. Altri progetti vengono realizzati a favore degli anziani
(i quali in realtà hanno limiti, rinunciano a comprendere e fanno scelte
non ottimali rispetto alle loro capacità economiche), verso i quali le
banche non possono limitarsi ad assolvere l'obbligo informativo (fargli
firmare fogli). Perciò la tutela del consumatore si rivela uno strumento che
consente di ampliare scambi e rinsaldare il rapporto fiduciario. Altrimenti
si hanno minori rapporti con la clientela, minore fiducia dei clienti,
perdita di redditività con conseguente crisi e uscita dal mercato. Nel
rapporto tra la banca ed il cliente, la trasparenza e la fiducia sono
essenziali. La Banca d’Italia ha la tutela diretta ed indiretta del
consumatore poiché verifica che le banche e gli intermediari finanziari
mettano in atto trasparenza e correttezza, analizza gli esposti, eroga le
sanzioni, promuove iniziative di educazione finanziaria. Il DL141/10
riconosce la trasparenza e la correttezza come finalità autonome della
Vigilanza (art. 5 e 127 TUB).
Le verifiche ispettive rappresentano uno strumento di tutela di interesse
pubblico generale; i rilievi più frequenti riguardano le modifiche
unilaterali delle condizioni contrattuali (non comunicate o generiche),
l'incompletezza informativa precontrattuale, la differenza tra i fogli
informativi e le condizioni applicate ai clienti, la vendita dei
finanziamenti con obbligo di polizze vita, l'estinzione anticipata dei
finanziamenti. La Banca d’Italia interviene anche nella gestione degli
esposti, che sono delle lettere con le quali il cliente lamenta anomalie
vere o presunte. In prima istanza sono le banche che devono gestire i
reclami entro 30 giorni, oltre i quali (non avendo ottenuto risposta o con
risposta non soddisfacente) il cliente si può rivolgere all'Arbitro Bancario
Finanziario (nelle sezioni di Roma, Milano o Napoli, secondo il domicilio
del ricorrente), inviando l’esposto presso la segreteria tecnica che ha sede
in tutte le filiali della Banca d’Italia. Spesso dagli esposti si rilevano
carenze o difficoltà interpretative delle banche. L'Arbitro Bancario
Finanziario è uno strumento di tutela del contraente debole, favorisce la
standardizzazione dei contratti e l'alleggerimento della giustizia civile.
La sua attività si esplica per importi inferiori sino a 100.000 euro e per
controversie non precedenti la data dell'01/01/2009. Non opera riguardo
strumenti finanziari complessi o azioni. I costi per attivare la procedura,
per la quale non è necessaria l'assistenza di un legale, sono molto
contenuti: 20 euro a carico del cliente (che vengono rimborsate dalla banca
nel caso si concluda con esito a lui favorevole) e 200 euro a carico
dell'intermediario. La procedura, che è solo documentale, si conclude con
l'emanazione di un provvedimento decisorio (secondo diritto) che non è
vincolante per le parti. I benefici per il cliente ricorrente sono
molteplici: tempi di definizione ridotti, costo contenuto, uniformità di
orientamenti (tra le varie sezioni dell'ABF), legame con la Vigilanza.
Inoltre i provvedimenti vengono pubblicati sul sito ufficiale dell'ABF, e
costituiscono "precedente" in caso di fattispecie simili, da produrre - da
parte del cliente - come valida documentazione in controversie nei confronti
della banca. I ricorrenti, nel 93% dei casi sono consumatori; nel restante
7% sono non consumatori. Le materie dei ricorsi hanno riguardato: carte di
credito, conti correnti, bancomat, cessione del 5° dello stipendio, mutui.
Aumentano il numero dei ricorsi presentati con l'assistenza di legali (pur
non essendo necessaria), a causa della scarsa educazione finanziaria dei
cittadini. Nel 2015 sono stati pari al 41% i ricorsi accolti; al 27% quelli
cessati (per intervenuto accordo tra le parti); del 32% respinti. Riguardo
il mercato del credito alle famiglie, si è registrato un calo dei prestiti
per il credito al consumo ed una crescita dei prestiti per l'acquisto
dell'abitazione (a causa della riduzione del tasso dei mutui e della
possibilità di rinegoziazione). Le erogazioni di credito alle imprese nel
2015 si sono ridotte rispetto al 2014, con un calo soprattutto nel settore
costruzioni e manifatturiero; invece vi è stato un aumento dei finanziamenti
alle aziende agricole (per effetto del sostegno delle banche a completamento
degli investimenti comunitari erogati con i fondi europei PSR). Il credito è
tornato a crescere per le imprese con condizioni finanziarie e reddituali
solide. Da una indagine su 26.000 società è emerso che spesso le piccole e
medie imprese hanno difficoltà all’accesso al credito. Sulla qualità del
credito, nel 2015 in Sicilia il flusso delle sofferenze risulta essere
diminuito.
É impietosa l'analisi riguardante le
famiglie. La famiglia italiana si sovraindebita a causa del credito al
consumo, è meno ricca, è diminuito il suo potere d’acquisto e ha problemi
con l’indebitamento, per un valore complessivo di circa 58,9 miliardi di
euro, anche nei confronti di Tim, Enel, Pubblica Amministrazione e
Assicurazioni. Il 40,2% è in difficoltà con la spesa quotidiana, mentre per
la maggior parte delle famiglie anche una spesa imprevista di 800,00 euro
costituirebbe un aggravio insostenibile. Il 14% ha difficoltà a rimborsare
le rate del mutuo ed il 18% delle famiglie ha difficoltà a pagare le rate
del riscaldamento. Il credito al consumo medio è di 4.972,00 euro. Sono 7
milioni le pratiche di recupero “sostenibili”, per le altre si procede
all’esproprio di auto, mobili, cellulari. Vi sono 38 milioni di posizione
inevase da recuperare, ed è del 15,9% il recupero annuo medio. Purtroppo i
cittadini non hanno la reale cognizione dei tassi soglia per l’ipotesi
usura, e non sanno che per il credito revolving sino a 5.000 euro il tasso
consentito (legale) può essere sino al 24,41%; per l'apertura di credito in
conto corrente sino al 18,1875%. Nella percezione dei cittadini, nel 2014 le
condizioni economiche sono peggiorate con difficoltà in termini assoluti,
maggiori per le famiglie della Sicilia e della Sardegna. Per arrivare a fine
mese si utilizzano i risparmi. Il 62% arriva a fine mese con difficoltà; il
34% ha difficoltà a pagare le spese mediche; il 37% non arriva a fine mese.
Nelle isole addirittura il 70% delle famiglie attinge dai risparmi per
arrivare a fine mese. Per il 46,6% dei cittadini, il sistema bancario non
aiuta le famiglie. Da una recente indagine del 2016 il 16,9% degli
intervistati afferma di conoscere qualcuno che si è rivolto ad un usuraio;
il 27% si rivolge alla mensa della Caritas; il 28% perde il denaro al gioco.
A conclusione del convegno, i relatori hanno risposto ad alcune domande
formulate dai presenti.
(Pubblichiamo alcune immagini del convegno: 30 foto di
©
Associazione Culturale "Punto Info").
Carmelo Arnone
11 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
Convegno con la Kore e Banca d'Italia (Foto)
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10/10/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 10 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Martedi 11 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale.
Mercoledi 12 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, catechesi a cura del Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Giovedi 13 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, adorazione Eucaristica.
Venerdi
14 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, nei locali della chiesa San Francesco, catechesi tenuta dai
fratelli del Cammino Neocatecumenale.
Sabato
15 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, a San Francesco, santa Messa animata dalle Comunità
Neocatecumenali.
Domenica 16 ottobre
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa; - ore 18.00, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.15, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
Coloro che vogliono contribuire alla celebrazione dell'Ottavario dei
Defunti si possono rivolgere a Maria Ingoglia o Domenico Vizzini (per la
chiesa Madre), ed a Bettina Cutaia (per la chiesa Madonna del Carmelo).
Ogni martedi e venerdi, alle ore 20.15 nei locali della chiesa di san
Francesco, hanno luogo le catechesi tenute dai fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
I parroci invitano a segnalare le persone che non possono uscire da
casa e desiderano ricevere la Comunione ogni domenica.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 27/03/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
(non viene celebrata nei mesi di luglio e agosto) ore 18.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 19.15, chiesa Madre |
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09/10/2016 |
Cinema. "Sul'Amuri", film di
Giovanni Volpe, dal 13 ottobre al Cinema Mezzano di Porto Empedocle |
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Vedi il trailer |
“SUL’AMURI”
Un amore impossibile da dimenticare. Un amore impossibile da vivere. Una
storia di vinti senza vincitori.
Una storia di vinti alla deriva che il mare della vita ha lasciato sul
bagnasciuga; eppure credevano di vivere...
“SUL’AMURI”
un film scritto e diretto da Giovanni Volpe,
liberamente tratto da “La Lupa” di Giovanni Verga
e libero adattamento dello spettacolo teatrale “Malerba e la Lupa” di
Giovanni Volpe.
Con
Giorgia Flora, Giovanni Volpe, Angelo Costanza
e con
Giovanna Dominici, Francesca Carrubba, Giuseppe Crapanzano e con Carmelo
Rappisi.
Musiche composte e orchestrate da Accursio Antonio Cortese.
Progetto audio di Antonio Lo Presti.
Una produzione SAC&T realizzata da ArTesia.
Valle dei Templi Film Commission Distretto Turistico Regionale. ITA 2016
In programmazione al Cinema Mezzano di Porto
Empedocle
da giovedì 13 ottobre, due proiezioni giornaliere alle ore 18.00 e alle ore
20.30.
(Vedi
il trailer)
Redazione
9 ottobre 2016.
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09/10/2016 |
Dialoghi. "Il cane di
Alcibiade e il referendum di Renzi"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Con l'approssimarsi della data in cui si svolgerà il Referendum sulla
riforma costituzionale, voluta dal nostro presidente del Consiglio Renzi, si
infiamma, senza esclusioni di colpi, il dibattito tra le forze politiche
schierate dall'una e dall'altra parte. Ne abbiamo discusso anche noi al
Circolo della Concordia e il prof. Vezio, da par suo, ha trovato un
precedente storico dell'azione renziana in Alcibiade che fu protagonista
della scena politico-militare ateniese durante la seconda fase della "Guerra
del Peloponneso". L'amico Giacomo, da parte sua, ricordandoci la dottrina
vichiana dei "Corsi e ricorsi storici" e dopo aver messo a confronto il
nostro presidente Renzi con il politico ateniese Alcibiade ha concluso
affermando che "ancora una volta la storia si ripete".
Giuseppe Castronovo
"Il cane di Alcibiade e il referendum di Renzi"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Totò: Amici, più si avvicina il 4 dicembre, fatidica data in cui si svolgerà
il Referendum sulla riforma costituzionale voluta dal presidente del
Consiglio Renzi, più mi riesce difficile comprendere la strategia seguita da
Renzi e dai suoi consiglieri in tutta questa operazione.
Marco: A che proposito? Potresti spiegarci meglio il tuo pensiero?
Totò: Ovviamente l’oggetto della mia riflessione è stato la “Riforma
costituzionale”. Spiego meglio, così come richiesto dall’amico Marco, il mio
pensiero. Vedete, quando penso agli esodati, cioè a persone che in una notte
si sono trovati per anni e anni senza stipendio e senza pensione, a seguito
della Legge Monti-Fornero, mi chiedo perché a Renzi sia mancato quel piglio
decisionista che invece ha sfoderato nell’imporre al Parlamento le sue
modifiche costituzionali lasciando di fatto ai margini dell’agenda politica
il tema esodati.
Ludovico: Si tratta, in effetti, di un vero e proprio dramma che stanno
vivendo centinaia di migliaia di persone. Dobbiamo infatti tenere conto che
dietro un esodato quasi sempre c’è una famiglia; e cioè figli e coniuge,
anche loro vittime sacrificali di quella legge che per il modo in cui è
stata costruita credo di non esagerare nel definirla “infausta”.
Totò: Per non parlare del problema del “debito pubblico” che continua, mese
dopo mese, ad aumentare così pericolosamente da essere diventato un vero e
proprio drago capace di ingoiare tutti i nostri risparmi.
Ennio: E con l’immigrazione, di fatto fuori controllo, come la mettiamo?
Romano: Per non parlare della deflazione e della povertà che oramai
coinvolge milioni di italiani tra i quali non pochi appartenenti proprio
alla nuova categoria sociale degli esodati dei quali ci parlava l’amico
Totò.
Ambrogio: Per non dimenticare il tema della pressione fiscale. Leggiamo
infatti nella relazione che accompagna il Documento Economico Finanziario
(comunemente chiamato D.E.F.) che non diminuirà nemmeno nel 2017, essendo
rinviata al 2018.
Ennio: Vorrei che tutti riflettessimo un po’ di più sul “problema
immigrati”: più di undicimila sbarchi in quattro giorni sono numeri da non
sottovalutare che devono farci riflettere sulla gravità del problema.
Franco: Io aggiungerei la mancanza di risorse da destinare agli investimenti
senza i quali non c’è crescita. E tutti noi sappiamo che senza crescita si
riduce il P. I. L. e conseguentemente le entrate fiscali. Tutto ciò
potrebbe comportare una difficoltà nel pagare gli interessi per i prestiti
ottenuti.
Vanni: Ecco perché il Governo negli ultimi anni ha drasticamente tagliato i
trasferimenti finanziari ai Comuni i quali per continuare a sopravvivere ora
truccano i semafori col risultato di vessare anche gli onesti automobilisti.
Il giallo che dura due/tre secondi ne è l’esempio classico.
Giacomo: Quelli evidenziati dagli amici sono tutti problemi da far tremare i
polsi anche al più avveduto uomo politico. Eppure se il nostro presidente
Renzi ha messo al primo posto della sua azione politica proprio la Riforma
Costituzionale un motivo ci sarà. Quale sarà? Prof. Vezio, l’altro giorno
abbiamo iniziato ad affrontare questo tema, ma non abbiamo trovato una
risposta a questo interrogativo sulla quale trovare un consenso più o meno
unanime; lei, che sicuramente si sarà fatta un’idea dell’operazione renziana,
ci può illustrare il suo pensiero?
Vezio: Vedete amici miei, è da qualche giorno che sono alla ricerca di
precedenti storici capaci di rendere comprensibile l’operazione renziana.
Ebbene l’ho trovata in un personaggio della Grecia antica di nome Alcibiade.
Vissuto tra il 450 e il 404 a. C. fu protagonista della vita politica e
militare ateniese durante la II fase della “Guerra del Peloponneso”. Le
notizie che abbiamo di lui ci vengono fornite principalmente dallo scrittore
Plutarco che,oltre a descriverlo come politico capace di simulare e
dissimulare, gli attribuisce un’arte tutta particolare nell’accalappiare le
persone, capace, com’era, di cambiamenti più radicali e rapidi di quelli di
un camaleonte. Tra gli episodi capaci di evidenziare la sua personalità
basterà ricordare che una volta mentre teneva un pubblico comizio la gente
rumoreggiava in segno di dissenso per la sua azione politica. Non riuscendo
a calmarla chiede ai suoi consiglieri di portargli sul palco il suo cane.
Persistendo il dissenso chiese che gli portassero anche una forbice con la
quale non esitò a tagliare la coda del cane. Un’azione che suscitò l’ira dei
presenti. Quando i suoi gli chiesero ragione dell’azione, fu lui che di
rimando ribatté chiedendo loro perché la gente continuasse a rumoreggiare
così tanto, e quando gli risposero che quel taglio era stata un’azione
orribile rispose così: “Se la gente è così impegnata a parlare della coda
del mio cane vuol dire che ha smesso di criticare la mia gestione della cosa
pubblica ed era questo il mio obiettivo che, a quanto pare, è stato
pienamente raggiunto. Per quanto riguarda il cane fatelo medicare
immediatamente qui sul palco e riportatelo a casa”. La sua azione
politica nel corso della “Guerra del Peloponneso” si caratterizzò per la sua
intrinseca contraddittorietà e spregiudicatezza: in un primo tempo rivolta
ad accrescere la potenza di Atene che non esitò a tradirla in un secondo
momento per favorire la rivale Sparta. Non esitò infine ad allearsi con i
Persiani contro le stesse Sparta e Atene. Un uomo che viene ricordato per
aver illuminato la sua Atene di una luce tanto brillante quanto fatua. Non a
caso con la sua azione politica contribuì non poco a condurre Atene alla
rovina e al suo definitivo declino politico e culturale.
Giacomo: Prof. Vezio, visto che Renzi per far approvare la modifica di ben
47 articoli, nelle centinaia di votazioni svoltesi nelle due Camere
parlamentari, non ha esitato minimamente ad avvalersi di decine di
maggioranze diverse tra loro; viste le riflessioni svolte dagli amici e la
sua ricerca, così felicemente azzeccata, di precedenti storici nell’azione
politica del nostro Presidente Renzi; le chiedo, ricordando la dottrina di
Giovan Battista Vico denominata “Corsi e ricorsi storici”, se possiamo dire
che dopo 2400 anni ancora una volta la storia si ripete.
Vezio: Hai detto bene.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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08/10/2016 |
Ambiente. "Piano Comunale
Amianto": prorogata presentazione auto-notifica, entro 30 giorni |
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Manifesto |
Al fine di poter raccogliere ulteriori istanze da parte
dei cittadini, l'Amministrazione comunale (nelle persone dell'Assessore
all'Ambiente e del Sindaco) ha ritenuto di prorogare per ulteriori 30 giorni
il termine per la presentazione dell'auto-notifica, da parte di privati o di
soggetti pubblici proprietari di manufatti contenenti amianto. Decorso tale
termine, il Comune di Grotte predisporrà un "Piano Comunale Amianto", per
poter accedere ai finanziamenti previsti per lo smaltimento dei manufatti
contenenti amianto, che sarà inviato alla Regione. La comunicazione di
auto-notifica, tramite il
modulo per i privati ed il
modulo per i soggetti pubblici, oltre ad essere un preciso obbligo di
legge, costituisce l'elemento essenziale per poter smaltire, in futuro, i
materiali contenenti amianto, a titolo gratuito o con un minimo contributo
(in base al contributo che la Regione assegnerà al Comune). L'auto-notifica
deve essere inviata al Comune di Grotte ad all'Ufficio ARPA provinciale. Di
seguito, l'avviso ufficiale.
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COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
PIANO COMUNALE AMIANTO
IL SINDACO
vista la legge
n. 257 del 27 marzo 1992;
visto il Piano
Nazionale Amianto 2013;
vista la l.r. n° 10 del 29 aprile 2014;
vista la Circolare del 22 Luglio 2015, recante le linee guida per la
redazione, in tutti i Comuni della Regione Sicilia, del “Piano Comunale
Amianto”;
considerato che l’obiettivo del Piano è quello di pervenire in tempi brevi
al censimento di tutti i siti, edifici, impianti, mezzi di trasporto,
manufatti e materiali contenenti amianto;
AVVISA
la
cittadinanza che, in attuazione della l.r n° 10 del 9 aprile 2014 e delle
linee Guida per la redazione del “Piano Comunale Amianto”, è fatto obbligo
a tutti i soggetti pubblici e privati, proprietari di siti, edifici,
impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali contenenti amianto, di
darne comunicazione all’ARPA territorialmente competente per il tramite del
Comune di Grotte Piazza Umberto I, indicando tutti i dati relativi alla
presenza di amianto.
Ai fini della salvaguardia della salute dei cittadini dai rischi derivanti
dall’esposizione all’amianto, ai sensi del comma 7 dell’art. 5 della l.r.
n° 10/2014, per agevolare il censimento dell’amianto, il Comune ha
predisposto un apposito modulo, da restituire debitamente compilato, entro
30 giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso.
Il modulo di auto notifica (modulo
per i privati ed il
modulo per i soggetti pubblici)
è scaricabile dal sito internet del Comune di Grotte è dovrà essere
compilato in duplice copia da inviare rispettivamente al Comune di Grotte e
alla sede dell’ARPA di Agrigento Via Crispi n° 46.
Si avvertono i cittadini che la violazione all’obbligo di auto notifica
determinerà l’applicazione delle sanzioni previste dall’art. 15, comma 4
della Legge 27 Marzo 1992 n° 257, cosi come previsto dall’art. 5 comma 6
della L.R n° 10/2014.
La redazione e l'invio della Regione Siciliana del Piano Comunale Amianto
consentirà l'accesso ai finanziamenti all'uopo previsti ai fini dello
smaltimento e della conseguente tutela della salute pubblica.
Dalla
Residenza Municipale, lì 07/10/2016
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L'Assessore all'Ambiente
Rag. Piero Castronovo |
Il Responsabile di P.O.
Isp. Capo Salvatore Liotta |
Il Sindaco
Ins.
Paolino Fantauzzo
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08/10/2016 |
Riflessioni. "Il Cantico
delle Creature della politica dell'oggi"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di
Filosofia e Pedagogia, e Pittore.
"Il
Cantico delle Creature della politica dell’oggi (nel tono esaltante
dell’ironia).
Altissimu, onnipotente bon Presidente del Consiglio,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo di qualsiasi altro partito e movimento culturale ène dignu te
mentovare.
Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature parlamentari,
di ogni ordine e grado della piramide politica e sociale,
e specialmente messor lo frate Sol Padoan lo qual è iorno, et allumini noi
per lui.
Et ellu è bellu, anche se da rottamare, e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Signore,
per sora Luna Boschi e le stelle di altre ministre
in celu l'ài formate clarite et pretiose
et belle, come anche la ministra Madia, che parla poco per virtù dell’alto
sole.
Laudato si', mi' Signore, per frate ministro Poletti e per la nostra
ministra Beatrice Lorenzin.
Perché rendono aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua Serracchiani
la quale è multo utile et humile,
nella regione di cui è presidente e nel ruolo che occupa in parlamento, et
pretiosa et casta.
Laudato si', mi Signore, per frate Franceschini
per lo quale illumini la nocte della cultura:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Finocchiaro,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si', mi Signore, per quelli ministri che perdonano per lo tuo amore
et sostengono infermitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterranno la pace come il ministro Orlando, et il
Presidente Mattarella
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati in eterno.
Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
le nostre sofferenze economiche e la disperazione di tutti i
centocinquantamila giovani, e più,
che vanno all’estero per trovare lavoro, grazie a questa opportunità della
globalizzazione.
Ringraziamo in assoluto il Governo e tutte le istituzioni,
come ha sostenuto in questi giorni il caro Presidente della Repubblica,
dala quale nullu homo vivente po’ skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali,
ancor più votando no a questo referendum;
beati quelli ke trovarà ne le Tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande
humilitate,
tutti quelli che credono nelle parole, nelle promesse di questo presidente
fiorentino,
grande amico di Dante Aligheri e del comico Benigni,
anche se tutte quante le pallonate non verranno mai realizzate,
perché quel che conta veramente è tenere allegri tutti gli italiani:
pensionati, disoccupati, impoveriti, giovani,
e quanti altri non hanno più speranza di migliore l’esistenza economica
in questo mondo di falsi e di ladri".
Antonio
Pilato
8 ottobre 2016
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07/10/2016 |
Comune. Domande per l'iscrizione
all'albo delle Persone idonee all'ufficio di Presidente di seggio
elettorale |
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I cittadini che volessero svolgere il servizio di Presidente di seggio
elettorale, che ne abbiano i requisiti e che non siano già iscritti
nell'apposito albo, possono presentare domanda entro il 31 ottobre 2016. Pubblichiamo,
di seguito, l'avviso relativo all'aggiornamento dell'albo ed il
modello di domanda. *****
COMUNE DI
GROTTE
(Agrigento)
AGGIORNAMENTO PERIODICO DELL’ALBO DELLE PERSONE IDONEE ALL’UFFICIO DI
PRESIDENTE DI SEGGIO ELETTORALE
ART. 1, LEGGE 21 MARZO 1990 , N. 53
IL SINDACO
Visto che ai sensi dell’art.1 della legge 21 marzo 1990, n.53, pubblicata
sulla Gazzetta Ufficiale n.68 del 22 Marzo 1999, che ha istituito l’Albo
delle Persone idonee all’ufficio di Presidente di seggio elettorale
presso la cancelleria di ciascuna Corte d’Appello.
Visto che i cittadini
iscritti nelle liste elettorali del Comune, in possesso dei requisiti di
idoneità, possono chiedere, entro il mese di ottobre di ogni anno, di
essere iscritti nel predetto Albo presentando
apposita domanda al Sindaco ai sensi dell’art.1 della citata legge n.
53/90.
INVITA
Gli elettori che abbiano interesse ad essere inseriti nell’Albo delle
persone idonee all’ufficio di Presidente di seggio elettorale, a
presentare domanda, entro il 31 ottobre 2016 presso questo Comune.
Si precisa che
l’inclusione nel predetto Albo è subordinata al possesso del titolo di
studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria di secondo grado e
che nella domanda devono indicarsi:
- data di nascita; Titolo di studio; Residenza; Professione; Arte o
Mestiere.
Sono esclusi dalle
funzioni di Presidente di ufficio elettorale di sezione coloro che si
trovino nelle condizioni di cui all’art.23 del testo unico delle leggi per
la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni Comunali,
approvato con il D.P.R. 16 maggio 1960, n.570, ed all’art. 38 del testo
unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati,
approvato con il D.P.R. 30 marzo 1957, n.361*.
Per il ritiro dei
modelli di domanda e per ogni altra informazione, gli
interessati possono rivolgersi al personale addetto all’ufficio elettorale
comunale durante il normale orario di lavoro.
Dalla Residenza Municipale, lì 29/09/2016 |
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Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
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*Ai sensi
dell’art.23 del testo unico delle leggi per la composizione e la selezione
degli organi delle Amministrazioni Comunali e dell’art.38 del testo unico
delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati non
possono esercitare le funzioni di presidente di Ufficio Elettorale di
sezione , di scrutatore e di segretario, le persone che appartengono alle
seguenti categorie:
a) Coloro che, alla data delle elezioni, hanno superato il settantesimo anno
di età;
b) I dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e delle
Telecomunicazioni e dei Trasporti;
c) Gli appartenenti alle forze armate in servizio;
d) I medici Provinciali, gli Ufficiali sanitari e i medici condotti;
e) I Segretari Comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a
prestare servizio presso gli Uffici Elettorali Comunali;
f) I candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
Modello di domanda per l'ufficio di
Presidente di seggio elettorale
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07/10/2016 |
Teatro. La commedia "Lu Serafinu addummisciutu"di Aristotele Cuffaro
sulla scena in Belgio; dal 13 ottobre |
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Manifesto
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Sarà in tournée in Belgio, a partire dal
prossimo 13 ottobre, la compagnia teatrale "Nino Martoglio", fondata e
diretta da Aristotele Cuffaro. I giovani attori grottesi, attesissimi dalla
comunità italiana in Belgio, daranno vita a due rappresentazioni della
commedia brillante in 3 atti "Lu Serafinu addummisciutu" (della quale è
autore e regista lo stesso Aristotele Cuffaro). Per informazioni sulle due
date - venerdi 14 ottobre al Centro Culturale di Seraing e
sabato 15 ottobre a Montagnée - è attiva la linea telefonica al numero
04.3375454.
Mattatore e protagonista della scena è lo stesso autore,
Aristotele Cuffaro,
nei panni di Gardiddu (il direttore); con lui sul palco gli attori:
Isabella Villani (Tresa, sua moglie); Gabriele Russello (Crisantemu, suo
cognato); Luca Russello (Zì Riguardu, vicino di casa); Ilaria Polifemo (Zà
Pitrusina, sua moglie); Antonio Mercato (Dottore Peppi, cugino di Tresa);
Flavia Iannello (Dottoressa Serafina); Gaetano Tirone (Crucifissu, agente
delle pompe funebri). Fonico e datore luci: Vincenzo Salvaggio.
Questa la trama della commedia: il Direttore Gardiddu, in piena notte, si
alza per andare in bagno dopo avere avvertito un fortissimo dolore
all’apparato genitale, ma non riesce. Decide di raccontare il fatto alla
moglie Tresa che, impaurita dalla sospetta impotenza del marito, chiede a
suo cugino dottore Crisantemu di visitarlo privatamente per mantenere il
problema nel massimo della riservatezza. Dopo diverse vicissitudini,
intrecci, doppi sensi, Gardiddu decide di farsi ricoverare in ospedale,
sfidando il pregiudizio popolare di uno sposo inutile perché impotente.
Carmelo Arnone
7 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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07/10/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 7 ottobre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 7 ottobre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via
Carnevale, Via Fonte, Via Cirillo, Via Meli, Via Arno, Via Bruto, Via Vico,
Via Sturzo, Viale Matteotti, Via Leopardi, Viale della Vittoria, Via Padre
Pio, Via Madonna delle Grazie, Via Santa Rita, Via Guido Rossa, Via Santa
Venera, Via Duca d’Aosta, Via Cascino, Via Colombo, Via Saluzzo, Via
Sacramento, Via Lincoln, Via Tasso,Via Etna, Via Orsini, Via Collegio, Via
Machiavelli,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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06/10/2016 |
Scuola. L'attore Sebastiano Lo
Monaco al "Roncalli": lezione di teatro per gli alunni |
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Ieri mattina, mercoledi 5 ottobre, l'attore Sebastiano Lo Monaco ha
incontrato gli studenti del Roncalli.
Per gli alunni una nuova, esaltante esperienza che accade raramente, e
quando succede la giornata scolastica assume una nuova dimensione.
Lo Monaco, attore, comico e produttore, abbandonando palchi e set
cinematografici, ha fatto ritorno a scuola, a Grotte, per trovare i ragazzi
del “Roncalli”.
Non nei panni di un docente misurato ma interpretando se stesso, regalando
agli studenti il lato istrionico del suo carattere. In poche battute ha
catturato l’attenzione del giovane pubblico, parlando di teatro, di
Pirandello.
E sebbene tutti già conoscano le opere pirandelliane, quando ne parla lui
sembra che abbaino un sapore diverso, un suono nuovo, una prospettiva mai
raccontata.
Non ha fatto nessuno sforzo nel lasciarsi trascinare in una interpretazione
dal vivo di Ciampa, il suo Ciampa. Non ha avuto bisogno di luci e riflettori
per dare vita al suo personaggio. Gli sono bastati un pubblico, un applauso,
un po’ di calore.
E poi, intercalando frasi dialettali, autenticamente siciliane, ha scherzato
con i ragazzi e non ha evitato di concedersi, raccontando come è nato il suo
amore per il teatro.
“Parte tutto tra i banchi di scuola - ha raccontato Lo Monaco -
dove appena 15enne entro a far parte della compagnia teatrale della mia
scuola”.
È forse per questo che Lo Monaco trova così semplice parlare di teatro nelle
scuole, creando con il suo umorismo un’atmosfera unica. Basta che tocchi
solo qualche corda per fare esplodere la curiosità degli studenti che lo
sommergono di domande.
Come mai Lo Monaco - sempre pieno di impegni - ieri è tornato a scuola? Lo
ha fatto per parlare di teatro, del piacere di andare a teatro, un posto
fatto soprattutto per i giovani, a cui avvicinarsi per gustare con occhi
diversi opere di scrittori nazionali e internazionali.
“La Fondazione Teatro Pirandello - ha spiegato Arianna Vassallo -
ha dedicato una sezione della stagione teatrale 2016/2017 ai giovani,
inserendo non solo opere classiche, ma anche spettacoli in lingua straniera”.
Il miglior modo per fare avvicinare al “Pirandello” di Agrigento i giovani è
quello di portare tra loro un attore come Lo Monaco. Una strategia di
marketing per promuovere la nuova stagione teatrale agrigentina, con la
quale gli organizzatori hanno fatto centro.
Redazione
6 ottobre 2016
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05/10/2016 |
Sport. Aperte le iscrizioni
ai corsi di nuoto CSEN, presso la piscina comunale di Aragona |
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Manifesto |
Il comitato provinciale CSEN
Sicilia organizza ad Aragona, presso la piscina
comunale, corsi di nuoto aperti a tutti. Le
attività saranno svolte in collaborazione con la S.S.D. CSEN Academy, che si avvale di personale altamente qualificato FIN (Federazione
Italiana Nuoto) e CSEN (Centro Sportivo Educativo nazionale).
Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi presso la
piscina, tutti i giorni dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00,
oppure telefonare ai numeri 349.7426025 (Pasquale) e 331.6192795 (Amelia).
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Piscina - interno |
04/10/2016 |
Spettacolo. 14^ edizione del
Premio "Nino Martoglio" - Città di Grotte |
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Vedi le foto
Manifesto |
A chi mi chiede come sia
andata la 14^ edizione
del Premio "Nino Martoglio" Città di Grotte, rispondo senza
titubanze che è andata benissimo. Non per piaggeria verso l'ideatore
Aristotele Cuffaro, ma ad onor del vero.
Il clima incerto e piovigginoso di domenica 25 settembre non ha consentito
che la manifestazione si svolgesse all'aperto, in Piazza Umberto I (ne
avrebbero beneficiato gli spettatori); tuttavia si è tenuta nell'atrio
interno del Palazzo municipale. Tutto occupato lo spazio, sia dei posti a
sedere che dei posti in piedi. A condurre la serata, il produttore Francesco
Bellomo e Alessandra Ferrara, accompagnati da una radiosa giovanissima
"Miss" (della quale non ricordo il nome). Sul palco, insieme ad Aristotele
Cuffaro, la dott.ssa Eliana Lo Castro Napoli (critico cinematografico,
moglie del compianto Gregorio Napoli) e la dott.ssa Maria Lombardo
(giornalista de La Sicilia). Come di consueto, il saluto istituzionale è
stato dato dal sindaco Paolino Fantauzzo.
Il primo "Premio" ad essere consegnato è stato quello (mai conferito prima)
"per meriti accademici" ad Antonio Zaffuto, da parte del dott. Giuseppe
Arnone della Unicusano di Agrigento. Probabilmente si è voluto dare
visibilità ad uno degli sponsor della manifestazione; scelta legittima ma
che ha rappresentato il momento meno brillante dell'intera serata.
Pienamente condivisibile il conferimento del Premio Speciale "Gregorio
Napoli" al regista Aurelio Grimaldi, consegnato dalla dott.ssa Eliana Lo
Castro Napoli la quale, insieme alla dott.ssa Maria Lombardo, ha intavolato
un interessante discorso sull'importanza e lo spazio che i quotidiani
dedicano alle pagine culturali e sul ruolo della cultura nell'informazione e
nell'editoria.
É seguita la consegna del Premio Artistico-Musicale al fisarmonicista Pietro Adragna,
da parte di Enzo Napoli. La grandezza del plurivincitore mondiale di
fisarmonica si è evidenziata già dalle prime note. La sua non è stata solo
una esibizione di perfezione tecnica o di esecuzione impeccabile: è stata
una prova di eccelsa genialità. Con il suo strumento ha comunicato emozioni
che hanno raggiunto e coinvolto il pubblico in un crescendo di applausi
sempre più calorosi. (Onore al merito anche al suo produttore Alfredo Lo
Faro).
Il Premio Speciale "Francesco Pillitteri" è stato attribuito al duo Salvo La Rosa ed Enrico
Guarneri (in arte Litterio). L'affiatatissima coppia, rodata in lunghi anni
di successi del programma "Insieme" (che già prima della manifestazione non
si è sottratta al pubblico con strette di mano, sorrisi ed autografi,
rivelando gradi doti di umanità e simpatia), ha saputo suscitare -
dall'inizio al termine del suo intervento - continue risate a scena aperta.
Ancora una volta La Rosa e Guarneri si sono dimostrati maestri nel
dispensare una comicità sempre garbata, mai volgare o sopra le righe.
In conclusione, Aurelio Grimaldi, Pietro Adragna, Salvo La Rosa ed Enrico
Guarneri hanno davvero dimostrato di meritare il riconoscimento "alla
sicilianità" rappresentato dal Premio "Nino Martoglio".
(Pubblichiamo alcune immagini della
presentazione: 89 foto di
©
Maria Rita Grassagliata).
Carmelo Arnone
4 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
Premio
"Nino Martoglio" - 14^ edizione (Foto)
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04/10/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 3 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Martedi 4 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 5 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, catechesi a cura del Rinnovamento nello
Spirito Santo.
Giovedi 6 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, adorazione Eucaristica.
Venerdi
7 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato
8 ottobre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.15, a San Francesco, santa Messa animata dalle Comunità
Neocatecumenali.
Domenica 9 ottobre
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa; - ore 18.00, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.15, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
- i parroci invitano a segnalare le persone che non possono uscire da
casa e desiderano ricevere la Comunione ogni domenica.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 27/03/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
(non viene celebrata nei mesi di luglio e agosto) ore 18.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 19.15, chiesa Madre |
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01/10/2016 |
Politica. Cortei funebri: "Il
Sindaco che ha sconvolto una tradizione secolare";
nota del M5S Grotte |
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Sito ufficiale |
Il Meetup
del Movimento 5 Stelle di Grotte, con una nota resa pubblica nella giornata
di ieri, ha espresso la propria ferma disapprovazione sulla decisione
adottata dalla Giunta e dalla Maggioranza, nel corso della seduta consiliare
del
16 settembre 2016, riguardo la bocciatura della
mozione sulla “Revoca ordinanza sui cortei funebri” presentata dal Gruppo
"Grotte Libera e Solidale".
"La “felice idea” di adottare la deplorevole Ordinanza Sindacale n.13 del
29/6/2016, che obbliga i cortei funebri ad allungare il loro percorso, anche
di chilometri, provocando rallentamento del traffico ordinario e inquinando
maggiormente l’abitato di Grotte, è il frutto di mancanza di buon senso"
scrivono i 5 Stelle, che continuano affermando: "E pensare che è
del tutto lecita un’Ordinanza del Sindaco che sospenda la circolazione
ordinaria per il tempo strettamente necessario, al pari di altre
manifestazioni religiose e festaiole, per il passaggio ordinato del corteo
funebre, (art. 7 del Codice della Strada). Non vi sono scusanti. Non
soltanto il Sindaco Fantauzzo, ma anche la sua Maggioranza del Consiglio
comunale, nel respingere la mozione della Minoranza per la revoca
dell’Ordinanza che vieta il contromano, ha di fatto avvalorato la decisione
del Sindaco".
Netta la disapprovazione del Meetup sull'operato del Sindaco - che "ha
sconvolto una tradizione secolare e creato maggiori disagi ai cittadini"
- e della Maggioranza "che
tradiscono e non rispettano la volontà popolare".
Carmelo Arnone
1 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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01/10/2016 |
Economia."L'educazione
finanziaria e la tutela del consumatore"; convegno con la "Kore" e Banca
d'Italia |
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Manifesto
A. Provvidenza |
Il prossimo venerdi 7 ottobre si terrà a Grotte un convegno
sul tema "L'educazione finanziaria e la tutela del consumatore", con
la partecipazione dell'Università "Kore" di Enna e della Banca
d'Italia.
Promotore dell'iniziativa è il prof. Alfonso Provvidenza, docente
universitario di Economia degli Intermediari Finanziari, che presenta così
la manifestazione: "Ho
avuto la disponibilità dell’Università “Kore” di Enna e di Banca d’Italia
per organizzare un evento formativo/informativo a Grotte sull’educazione
finanziaria. L’idea è quella di fare un incontro la mattina e uno il
pomeriggio. La mattina è rivolto alla scuola media. Vi è un programma del
Ministero per diffondere l’educazione finanziaria ai ragazzi dagli 11 ai 13
anni, e ci sono pubblicazione specifiche per questi ragazzi. Il seminario
mattutino sarà della durata di non più di 2 ore con un rappresentante di
Banca d’Italia, che parlerà delle caratteristiche di sicurezza delle
banconote. Il pomeriggio, a San Nicola, si terrà un convegno, con i saluti
istituzionali del sindaco Paolino Fantauzzo, le relazioni dei professori
Fasone, Marinello e Provvidenza dell'Università degli Studi di Enna "Kore",
e in particolare l'intervento della dott.ssa Giovanna Vanella sul tema "Il
ruolo della Banca d'Italia a tutela del consumatore e le funzioni
dell'Arbitro bancario finanziario". Sia Banca d’Italia che l’Università
“Kore” di Enna sono state liete di aderire all’iniziativa e di venire a
Grotte".
La prima parte del convegno, diretta agli alunni della scuola secondaria di
primo grado, si svolgerà a partire dalle ore 12.00 del 7 ottobre, al plesso
"V. E. Orlando" dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli"; il dott.
Antonino Genchi, "Divisione Gestione Servizi di Pagamento" della sede di
Palermo della Banca d'Italia, parlerà delle caratteristiche di sicurezza
delle banconote.
Il programma del pomeriggio, a partire dalle ore 15.30 presso
l'auditorium "San Nicola", sarà il seguente:
- Introduzione, a cura del prof. Alfonso Provvidenza;
- Saluti istituzionali del sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo;
- "L'educazione finanziaria nella cultura economica e sociale", a cura del
prof. Vincenzo Fasone (Presidente del Corso di Laurea in Economia Aziendale
- Università "Kore" di Enna);
- "Il ruolo della Banca d'Italia a tutela del consumatore e le funzioni
dell'Arbitro bancario finanziario", a cura della dott.ssa Giovanna Vanella
(Divisione Vigilanza - sede di Palermo della Banca d'Italia);
- "Il mercato del credito in Sicilia", a cura del prof. Vincenzo Marinello
(Professore di Statistica Economica e di Controllo Statistico delle Qualità
- Università "Kore" di Enna);
- "La vulnerabilità finanziaria delle famiglie", a cura del prof. Alfonso
Provvidenza (Professore di Economia degli Intermediari Finanziari
- Università "Kore" di Enna).
Al termine degli interventi, gli interessati potranno formulare domande o
considerazioni in merito agli argomenti presentati, sui quali si aprirà il
dibattito.
Carmelo Arnone
1 ottobre 2016
© Riproduzione riservata.
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01/10/2016 |
Scuola. Il "Roncalli" inaugura
il nuovo anno scolastico; martedi 4 ottobre in chiesa Madre |
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Sarà inaugurato il quattro ottobre, il nuovo anno scolastico a Grotte
“Nel segno
della solidarietà”.
Nel giorno di san Francesco “solennità civile e giornata per la pace, per la
fraternità e il dialogo fra le religioni”, tutti gli studenti dell’Istituto
Comprensivo “A. Roncalli” guidati dalla bandiera della pace si incontreranno
nella chiesa Madre.
Un percorso immaginario, fatto di opere, esempi, messaggi, condurrà la
comunità scolastica da san Francesco, apostolo della povertà, sostenitore
della pace, dell'uguaglianza fra gli uomini, a Madre Teresa di Calcutta,
madre dei poveri e icona della missione del XXI secolo.
Per rendere concreto il valore del dono, durante la celebrazione della Santa
Messa, saranno raccolte delle offerte che serviranno ad acquistare materiale
scolastico per i bambini di Amatrice.
La cerimonia di inaugurazione verrà conclusa dal coro di voci del Roncalli
che intonerà la preghiera per la pace.
L’appuntamento è per martedi 4 ottobre in chiesa Madre.
Redazione
1 ottobre 2016
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