Grotte.info Quotidiano -
Dicembre 2016 |
31/12/2016 |
Comune. Messaggio di auguri
del sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo |
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Guarda il video
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Ormai è una consuetudine, per
il Primo Cittadino di Grotte, accettare l'invito a rivolgere un saluto, a
mezzo video, a tutti i grottesi in occasione delle festività di fine anno;
questo è l'ottavo anno consecutivo.
Giunto al quarto anno del suo mandato, il sindaco Paolino Fantauzzo, nel suo
messaggio di auguri accenna a diversi temi: la redazione dello Studio di
dettaglio per il recupero del centro storico, a cura dell'arch. Bellomo,
strumento propedeutico alla revisione del piano regolatore generale; gli
interventi manutentivi nel cimitero comunale; la prossima attivazione a
Grotte di un Centro Anticrimine Agroambientale del Corpo Forestale dello
Stato (che dal 1° gennaio diviene parte dell'Arma dei Carabinieri); i
diversi incontri e convegni a carattere culturale; la promozione delle
principali manifestazioni religiose e culturali (Festa di Pasqua, Premio
"Racalmare - Leonardo Sciascia", Premio "Nino Martoglio"); i benefici del
nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti "porta a porta"; la
recente nomina dell'assessore Giusy Cimino a Vice Presidente del Consiglio
di Amministrazione della SRR. In conclusione, l'augurio che il nuovo anno "ci
possa portare un po' di sorriso che ormai manca da gran tempo, ma
soprattutto che ci porti il lavoro...".
(Riprese di © Associazione Culturale "Punto Info").
Carmelo Arnone
31 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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31/12/2016 |
Commiato. "Il 2016 si è
portato via un altro sensibile artista: Domenico Agnello"; di Salvatore
Bellavia |
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Salvatore Bellavia |
Un altro ricordo del Poeta
Domenico Agnello, nostro concittadino, spentosi a Siracusa.
***** Il 2016, dopo Giuseppe Benedetto Napoli, meglio
conosciuto come il Prof. Pino Napoli, si è portato via un altro poeta, un
altro sensibile artista: Domenico Agnello (Mimmo Agnello).
Per ricordare i due poeti spero di riuscire ad organizzare, per la prossima
primavera, con la collaborazione di Pietro Agnello, Giovanni Volpe,
Venerando Bellomo, Alessandra Marsala e di quanti altri li hanno conosciuti
ed apprezzati, una giornata di studio della loro poetica.
Qui riporto uno stralcio della prefazione che Antonio Veneziani ha fatto
alla raccolta di Mimmo Agnello dal titolo “Come Quando”.
“Agnello sembra giocare a rimpiattino con la vita, per assoggettarla al suo
potere e poterla denudare. Poeta fuori e dentro della modernità, Agnello
considera lo scrivere una missione nobile e pericolosa. Per salvare il
mondo, è disposto anche a perdere se stesso; e senza pietà si dissangua
indefinitamente, tagliando con la lametta affilata dell'introspezione
poetica il cuore e l'inconscio, con la fede antica ed illimitata del
siciliano e con la rabbia audace di quelli che hanno perso la propria terra
e raminghi hanno costruito una diversa esistenza in luoghi estranei e per
questo crudeli”.
Non mi sento di fare l’elogio funebre di un amico di una vita.
Preferisco fare parlare Mimmo con una sua poesia.
È UN ORFANO CHE VI PARLA
È un orfano che vi parla;
ve lo dico in confidenza,
non ditelo a mio padre e a mia madre,
s'offenderebbero.
Ma qui
ogni figlio si sente senza madre,
si sente senza padre ogni figlio.
Sono nato per caso, o, meglio,
mi sento uno nato per caso
in mezzo a tanti nati per bene,
come si doveva.
Sono qui nella fabbrica di latta
- il numero quattrocentosettantadue
di un cielo di ciminiere che fa pietà -
a mangiare le sardine sventrate
dalle mani delle ragazze
che hanno fatto all'amore.
Qualcuna è soddisfatta,
un'altra ha nuova sete,
qualcuna invece è triste.
Vorrei mangiare le sardine
che hanno sventrato le mani
della ragazza triste.
Forse è una come me,
che vorrebbe chiudere il mondo
in un cerchio d'amore.
Domenico Agnello
Salvatore Bellavia
31 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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31/12/2015 |
Politica. "Sono stati
365 giorni di emozioni"; auguri dal Movimento 5 Stelle Grotte |
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Sito ufficiale |
Gli auguri ai concittadini, da parte del
Movimento 5 Stelle di Grotte. *****
"Sono stati 365 giorni di emozioni.
Grazie a chi ci è stato sempre vicino in ogni nostra iniziativa.
Trovare le parole non è facile e non vogliamo fare i soliti auguri di Buon
anno, vogliamo mandare un augurio speciale.
In questa vita frenetica piena di impegni, lavoro, studio vi auguriamo di
trovare del tempo.
Tempo per pensare.
Tempo per vedere bei film.
Tempo per cucinare.
Tempo per leggere buoni libri.
Tempo per fare delle belle passeggiate.
Tempo da dedicare a voi stessi ed agli altri.
Tempo per apprezzare il sorriso di chi amiamo.
Tempo per litigare, dimenticare e perdonare.
Tempo per versare lacrime, anche di gioia.
Tempo per stare insieme.
Tempo e ancora tempo per vivere e realizzare ancora tanti sogni.
“Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno.
Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.
Nessun giorno preventivato per il riposo.
Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e
voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore”.
Antonio Gramsci". |
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In
rappresentanza del
Meetup
Movimento 5 Stelle Grotte
Angelo
Costanza,
Gaspare Bufalino Marinella,
Lillo Chiarenza,
Rosalba
Cimino
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31/12/2016 |
Politica. "Buona fine e
buon principio 2017"; dal gruppo di
Minoranza Grotte Libera e Solidale |
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Sito ufficiale |
Gli auguri ai concittadini, da parte del
Gruppo di Minoranza in Consiglio
comunale "Grotte Libera e Solidale". *****
"Buona fine e buon principio 2017 dal Gruppo di Minoranza Grotte
Libera e Solidale.
Egregio Direttore,
ci vorrà concedere un piccolo spazio per formulare i nostri migliori auguri
di buon anno 2017, da trascorrere in armonia, in serenità e pace con le
persone più care.
Il nostro primo pensiero va alle fasce più deboli del nostro paese, agli
anziani, alle famiglie povere, a chi soffre, a chi è afflitto da grossi
dispiaceri ma sopratutto a chi non ha lavoro e vive momenti di angoscia e
tristezza.
A tutti loro auguriamo di vincere questi momenti di difficoltà e dolore.
Auguri fervidi vanno anche verso i nostri parroci don Gaspare Sutera e don
Giovanni Fragapane insieme al nostro arciprete don Giovanni Castronovo, per
il loro senso del dovere e dell'obbedienza di cui danno prova.
Altrettanti auguri vanno alle Forze dell'Ordine presenti a Grotte per il
lavoro difficile e delicato che svolgono con coraggio e spirito di
sacrificio.
Auguri sinceri vanno anche al personale dipendente per il costante impegno
al servizio della comunità.
Un pensiero particolare lo rivolgiamo al Sindaco, agli Amministratori ed ai
colleghi Consiglieri, sottolineando che il diritto ad una critica dura verso
l'operato scadente di questa Amministrazione, si può gradire o meno ma va
sempre rispettato perché è il sale della democrazia.
Per ultimo i migliori auguri di buon anno vanno a lei Direttore, ed alla
testata giornalistica Grotte.info per la trasparenza e professionalità che
quotidianamente svolge, permettendo ad un piccolo paesino quale Grotte di
essere vicino a tutto il resto del mondo.
A tutti i lettori un grazie per l'attenzione.
Grazie a tutti.
Buon Anno del Gruppo consiliare di Minoranza Grotte libera e solidale". |
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I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Leonardo Cutaia, Davide Magrì,
Vincenzo Cimino, Santino Lombardo, Anna Todaro
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30/12/2016 |
Servizi. Ridotta la fornitura
idrica a Grotte; si allungano i turni di distribuzione |
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A partire da oggi è stata
ridotta la fornitura idrica per il Comune di Grotte che, insieme ai Comuni
di Racalmuto, Castrofilippo e Naro, ha
subìto un taglio al quantitativo di acqua che i cittadini potranno avere a
disposizione. La decisione è stata adottata da Girgenti Acque che, con una
nota, ne ha dato comunicazione al Consorzio "Tre Sorgenti", agli Enti ed ai
Comuni interessati dal provvedimento. Non è stata indicata la durata della
riduzione; l'unica certezza è che si allungheranno i tempi di distribuzione
nelle varie zone del paese. Il quantitativo di acqua spettante a Grotte,
quantificato in 21 litri al secondo, era stato ridotto da qualche mese del
15% (18 litri al secondo); da due settimane si era registrata una ulteriore
riduzione del 15% (15 litri al secondo), sino alla decisione attuale di
destinare al nostro paese soltanto 13 litri al secondo. Per Girgenti Acque,
con questo minimo quantitativo viene ad essere assicurata "la portata
strettamente necessaria per soddisfare il fabbisogno dei comuni". É
probabile che, a causa delle perdite fisiologiche lungo la condotta idrica,
il reale approvvigionamento sarà inferiore ai 13 litri al secondo
dichiarati. Per far fronte agli allungamenti dei turni di distribuzione, e
per evitare di rimanere "a secco", è consigliabile fare un uso oculato
dell'acqua per gli utilizzi domestici.
Carmelo Arnone
30 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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Lettera di Girgenti Acque |
30/12/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 30 dicembre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 30 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via
Mattarella, Via Europa, Via On. Giglia, Via Ingrao, Via Umbria, Via Madonna
delle Grazie, Via San Giovanni Bosco, Via Don Minzoni, Via Santa Venera, Via
Cavour, Via Sacramento, Via Lincoln, Via Dionigi, Via Maroncelli, Viale
Pertini, Via fratelli Bandiera, Via Washington, Corso Garibaldi, Via
Empedocle, Via Archimede, Via Secchi, Viale Livatino, Via Terranova,
Contrada Arena, Via Saragat, Via Crispi, Via Machiavelli,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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29/12/2016 |
Commiato. "A Domenico
Agnello. La vita troppo spesso ci costringe a separazioni forzate"; di Giovanni Volpe |
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Giovanni Volpe
Sul paese... |
In ricordo del Poeta
Domenico Agnello, nostro concittadino, spentosi ieri a Siracusa.
***** A Domenico Agnello.
La vita troppo spesso ci costringe a separazioni forzate, non volute, non
decise, imposte dalla vita stessa.
Non mi riferisco alle separazioni di chi passando a miglior vita lascia le
umane pene e gli umani affetti, non solo a quello almeno, mi riferisco alle
distanze geografiche e alle maledette barriere, non solo architettoniche
(!), a cui troppo spesso la vita ci costringe, allontanandoci dal vortice
che altrimenti ci risucchierebbe e che felice renderebbe il nostro esser
risucchiati.
La separazione con Te, adesso è definitiva, fisicamente definitiva amato
Mimmo.
Te ne sei andato con la discrezione che ti apparteneva e nella mia colpevole
disattenzione.
Ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrarTi, conoscerTi, leggerTi,
studiarTi, approfondirTi - senza mai saziarmene - e seppur rare sono state
le volte - mea culpa, mea grandissima culpa - che siamo stati vicini uno
all'altro nel corpo e non solo nelle anime, in quelle volte ho scolpito
nella mio cuore la Tua profonda, disarmante e sofferta Umanità.
La Tua serenità tempestata da preziose e impagabili gemme di serenità.
Il Tuo sorriso timido, la Tua voce roca, il Tuo sapere profondo e a tratti
giustamente severo.
Tu non avevi età, Tu eri il tempo che si ferma e si sublima nella poesia,
eri e sarai nei mille frammenti di versi in cui hai disperso la Tua Anima
glorificandola.
I Tuoi appunti, le Tue correzioni, i Tuoi consigli, i Tuoi incoraggiamenti,
sui miei timidi manoscritti saranno luminosissime comete che indicheranno la
strada al viandante smarrito che adesso divengo.
Di Te resterà la Tua Poesia.
La Tua dolente umanità vivrà nella Tua Arte e varcherà le soglie del tempo e
adesso che ancor di più sai, adesso che trionfale accesso hai avuto alla
perfetta coscienza e conoscenza, veglia su noi che ancor bramiamo di
cambiare il mondo ingentilendolo.
Sul paese che a entrambi ha dato i natali, come scrivesti tu in uno dei tuoi
scritti che più ho amato, sul nostro povero paese ormai spoglio, spade, sì,
spade di freddo stanotte.
Ti ho amato tanto Mimmo e continuerò a farlo e ancor di più.
Abbraccio commosso e riconoscente Tua Moglie e Tuo Figlio e non sarò mai
grato abbastanza a Enzo Agnello per averci fatto conoscere e scoprire.
Di tutto e per tutto, grazie Mimmo, non sarà stato inutile, tu adesso lo
sai, io, ardentemente, in Te, lo spero.
Giovanni Volpe
29 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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29/12/2016 |
Festività. "Piazza
Umberto I mostra ai cittadini il Non Albero di Natale"; di Gianni Russello |
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Piazza Municipio |
Una constatazione e la conseguente riflessione critica, da parte di
Francesco Alongi, sulla mancanza del tradizionale albero di Natale in Piazza
Municipio.
*****
"E dopo il “contestato” look dell’albero di Natale
di Roma che proprio non è piaciuto ai cittadini, obbligando il Campidoglio a
correre ai ripari, e l’albero di Natale di Agrigento sito in Piazza Marconi,
che ha costretto l’Amministrazione a cambiare gli addobbi e la sistemazione
delle luci: il "Non Albero" di Grotte; se non fosse per le luminarie,
l’impegno delle singole attività commerciali e le Novene, portate avanti da
giovani che credono nelle proprie tradizioni, non ci sarebbe stata minima
traccia del Natale.
Piazza Umberto I nel periodo natalizio si mostra ai suoi cittadini priva di
un albero di Natale, che con il presepe è una delle più diffuse e a noi care
usanze; quello che dovrebbe essere il salotto buono del paese si presenta
come un salotto “spoglio” di riferimenti natalizi.
Saranno per caso stati esauditi i desideri di coloro che negli anni passati,
vedendo gli alberi posti davanti il Comune, asserivano: "Che tristezza…
che albero orrendo… era meglio non farlo…"?
Non ci è dato sapere". |
Francesco Alongi |
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Francesco Alongi
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29/12/2016 |
Dialoghi. "I giovani che
si trasferiscono all'estero, nel pensiero del Ministro Poletti"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Il dramma della disoccupazione e della conseguente emigrazione dei nostri
giovani ha investito, questa volta, anche il Ministro del Lavoro Giuliano
Poletti per aver fatto, a proposito dei cosiddetti "cervelli in fuga", delle
riflessioni sicuramente fuori luogo. Dichiarazioni che hanno indotto alcune
forze politiche a chiedere le sue dimissioni. Le riflessioni degli Onorevoli
Cencio e Straccio sull'incidente cui è incorso il Ministro.
Giuseppe Castronovo
"I giovani che si trasferiscono all'estero, nel pensiero del Ministro
Poletti"
(Voci dal Parlamento)
On. Straccio: Collega Cencio…
On. Cencio: Dimmi…
On. Straccio: Potresti dirmi, visto che sei amico del Ministro Poletti, cosa
ne pensi della frase, che così tante polemiche sta provocando, in merito ai
giovani che si trasferiscono all’estero in cerca di lavoro?
On. Cencio: Il mio amico Poletti ne dice così tante! Ti riferisci a qualcuna
in particolare?
On. Straccio: Quella che mi ha colpito di più è la seguente: “Conosco
gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché
sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”.
Rifletti, specialmente sull’ultimo periodo “...non soffrirà a non averli
più fra i piedi”.
On. Cencio: Che vuoi che ti dica?
On. Straccio: Una tua personale riflessione.
On. Cencio: A volte in privato gli ho ricordato, data l’amicizia che ci
lega, quel vecchio proverbio che dice “La tua lingua non preceda il
pensiero”.
On. Straccio: Mi sembra che non abbia fatto tesoro del tuo consiglio.
On. Cencio: Il mio amico Poletti è alquanto loquace e molto spesso dice ciò
che non dovrebbe dire. Anzi, se vuoi che ti dica tutta la verità…
On. Straccio: Dimmela pure.
On. Cencio: ….anzi, è solito dire ciò che pensa veramente. |
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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28/12/2016 |
Riflessioni. "La
ragione cattedratica di Corrado Augias"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di
Filosofia e Scienze dell'Educazione, e Pittore. *****
"La ragione
cattedratica di Corrado Augias.
Nella trasmissione 8/30, condotta da Lilli Gruber, venerdì 23 dicembre
2016, avente come ospiti Padellaro, direttore del Fatto Quotidiano e C.
Augias, quest’ultimo sapiente ha sostenuto contro il Leader dei Cinque
Stelle, con le sue uscite su alcuni clandestini che si trasformano in
assassini, come nel caso di Berlino, con tono lapidario e risolutamente
sprezzante, che parla sempre senza senso.
Corrado Augias dovrebbe spiegare meglio agli italiani il senso profondo del
senso delle sue parole, dei suoi proclami, delle sue proposizioni.
Non senso o insensato vuol dire senza valore, insignificante, che non si può
dire, follia della ragione: come il fantasticare disordinato, come vettura
che non sta correttamente sui binari e destinata ad andare fuori strada.
A me non sembra tutto questo, se mai il linguaggio di Grillo può
considerarsi passionale, colorito di sentimento impetuoso, non filtrato
dalla rabbia immediata, che gli deriva anche dalla sua naturale professione
di giullare: come è stato anche giustificato da Padellaro: si può criticare
il modo dell’enunciazione di Grillo, ma non il contenuto.
Mentre quello di C. Augias, è esageratamente saccente, egoisticamente
calcolato entro il suo castello feudale precostituito di regole fisse,
immutabili, contrario al pensiero divergente, mai disposto ad aprirsi a
nuovi orizzonti di vita, prigioniero del timore di sentirsi trasformato
l’abito mentale, acquisito e consolidato, come quello materiale, d’uso e
consumo: vestito e cravatta.
Ci insegni piuttosto C. Augias, dall’altare della sua sapienza, dalla sua
logicità e saggezza quale altro leader della politica dell’oggi può, oltre
alla struttura di senso delle parole, darci, garantirci veramente giustizia,
sicurezza sociale ed economica?
A futura memoria". |
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Antonio
Pilato
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28/12/2016 |
Attualità. "Ma quello che
leggiamo su Facebook è tutto vero?"; di Fabio Pillitteri |
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Bufale sul web |
Ma
quello che leggiamo su Facebook è tutto vero?
Internet ha allargato gli orizzonti e ha reso possibile ciò che fino a pochi
anni fa era inimmaginabile: sapere tutto su tutto dopo 5 minuti da un
avvenimento svoltosi dall’altra parte del mondo. Terremoto in Cile e la
notizia circola in pochi attimi arrivando fino a Grotte, passando pure per
la Papua Nuova Guinea e la Siberia.
Tuttavia non tutto ciò che si legge su internet o, peggio, sugli articoli
condivisi su Facebook è vero o del tutto preciso. Esistono ormai decine di
siti che non si limitano alla semplice e divertente satira, come Lercio.it,
ma vanno ben oltre inventando dal nulla balle colossali, le cosiddette
bufale, o distorcendo del tutto notizie vere.
I motivi sono abbastanza evidenti: chi gestisce un sito di quel tipo sa
benissimo che scrivere a caratteri cubitali che un immigrato clandestino
ha scippato e sgozzato due vecchietti della provincia di Pordenone
attira immediatamente l’attenzione di centinaia di migliaia di persone
indignate che commenteranno, metteranno “mi piace” e condivideranno su
Facebook o altre piattaforme la notizia-bufala. Avere più visualizzazioni
corrisponde a ricevere più soldi dagli sponsor della pagina.
L’anno scorso la Polizia Postale beccò uno dei re delle bufale, un ragazzo
ventenne di San Cataldo. Gestiva pagine come “Senzacensura.eu” , interamente
incentrata sulla creazione di notizie false sui “crimini degli immigrati”.
500mila visite al mese, 1000 euro di guadagno, come ha ammesso lui stesso in
un’intervista
a L’Espresso.
E la
lista sarebbe lunghissima: ho perso il conto di bufale caratterizzate dallo
stesso schema, cioè immigrato che scippa, stupra, ammazza; islamico che
vieta il presepe alla chiesa del quartiere; Boldrini o Kyenge che difendono
il terrorismo.
A cascarci è anche gente che dovrebbe avere un minimo di senso critico.
Un paio di giorni fa il Ministro della Difesa pakistano è stato preso in
giro da una falsa dichiarazione dell’ex Ministro della Difesa israeliano,
secondo la quale quest’ultimo minacciava i pakistani di bombardarli se
avessero provato ad aiutare il presidente siriano Assad contro l’Isis. Il
Ministro del Pakistan non solo ci ha creduto, ma stava per far scoppiare
seriamente una guerra tra i due paesi per una
notizia del tutto finta.
E sono certo che molte persone siano cascate negli ultimi giorni nella
frottola riguardante il crollo di un ponte dell’appena conclusa
Salerno-Reggio Calabria. La notizia si basa sul crollo di un ponte avvenuto
vicino Piacenza nel 2009, come si evince dalla foto circolata un po’
dappertutto.
Prima di credere e diffondere una notizia si dovrebbe leggere il testo,
andando oltre il semplice titolo; bisognerebbe fare poi un confronto tra
diverse fonti per capire se effettivamente la storia trova riscontro su
altri siti e pagine, soprattutto di giornali “seri”.
Basta cercare quella notizia su Google per accorgersi se si è di fronte ad
una notizia credibile o no (fate la prova cercando “crollo del ponte
Salerno-Reggio Calabria”, vedrete cosa troverete).
In terzo luogo bisogna fare attenzione al titolo del sito, perché ne
esistono molti ormai che si rifanno a siti ben più credibili. È così che ci
si ritrova a leggere Il Fatto QuotiDAINO pensando di leggere Il Fatto
QuotiDIANO di Travaglio, o il CoRiere della Sera, con una sola R, scambiato
per il CoRRiere della Sera.
Insomma, fate un po’ di attenzione o ci finisce come la quasi guerra
nucleare tra Israele e Pakistan.
Fabio
Pillitteri
28 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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Fabio Pillitteri |
27/12/2016 |
Fotografia. "Le pareti non
levigate e irregolari della mia casa paterna"; di Franco Carlisi |
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Sito ufficiale |
Temo di aver
contratto una specie di anoressia verso le fotografie.
Credevo che non mi sarebbe mai successo, ma, evidentemente, ho visto e
subito troppe mostre noiose. Non si tratta di un pregiudizio ideologico ma
di un mio limite, certamente.
In vero, forzandomi a un’innocenza anacronistica ho cercato di ampliare il
mio campo di percezione, di farmi piacere ciò che non mi piace - ma che
comprendo perfettamente -, costringendomi a una dieta di passioni sopite, di
orgoglio rimosso, di opere senza sale.
Non sono riuscito ad andare oltre la constatazione che la fascinazione del
concetto che sorreggeva questa o quella mostra e la sua dimensione
verticale, svanissero di fronte all’assoluta orizzontalità delle opere,
senza qualità, atonali, monocordi.
Entravo a visitare le mostre con un autentico desiderio d’intensità emotiva
e intellettuale e ne uscivo con un vago rimorso, come se mi fossi macchiato
di un’oscura disubbidienza.
Col senso di colpa di chi, a proprio danno, ha difeso una posizione
liminare, ribadendo l’estraneità a una fede conformista che con l’obbedienza
ai suoi dogmi avrebbe garantito la salvezza della propria anima.
Non è una metafora: si può essere accusati di eresia se si contesta il
paradigma concettuale dell’arte contemporanea.
Il valore dell’opera non consiste nella sua qualità formale o materiale, ma
è determinato da quello che potremmo definire il suo “valore aggiunto”, cioè
da una serie di elementi circostanziali e da una serie di fattori ragionati
a tavolino e messi in atto attraverso le strategie di comunicazione e di
marketing.
Tutto ebbe inizio con i ready-made di Marcel Duchamp, oggetti di uso
comune trasformati in opere d’arte per la loro semplice collocazione in un
museo o in una galleria. Qualsiasi oggetto, anche insignificante, può
assumere un valore simbolico e di conseguenza monetario. Così fotografie
senza qualità si prestano perfettamente a fungere da didascalia a un evento
artistico strutturato che vede nel concetto che lo sorregge l’unica opera
d’arte. Anzi, tanto più bassa è la cifra stilistica delle fotografie tanto
meglio si possono piegare alle finalità del curatore.
Quando iniziai a fotografare sapevo pochissimo di fotografia. E come tutti i
neofiti alla ricerca del proprio linguaggio, sperimentavo stili e generi
diversi. Passavo dal paesaggistico all'astratto fino al pittorialistico.
Ad accogliere le mie prime stampe furono le pareti non levigate e irregolari
della mia casa paterna e l’iniziale entusiasmo di mia madre. Con un certo
gusto da narratore, collocavo le serie più intime nella mia camera. Lì,
seguendo le mie suggestioni, le screpolature delle pareti acconsentivano a
mischiarsi alle fotografie e a comporsi in una sorta di alfabeto rivelatore.
Tutt’altra storia era in salotto. Vi troneggiava un dagherrotipo di un mio
avo del quale mia madre mi aveva raccontato fin da piccolo la triste
parabola. Lo sguardo austero del mio avo, con il suo ottocentesco disprezzo,
non risparmiava le mie modeste stampe collocate alla parete, naturalmente a
un’altezza più bassa del dagherrotipo.
Mia madre accettava paziente quell'invasione pur se a poco a poco -
soprattutto quando lo stile cedeva a un immaginario indeterminato oltreché
complicato - non se ne capacitava più, non le capiva. Tuttavia il suo cuore
di mamma mi dava un credito infinito. E ho continuato a presidiare le pareti
di casa con le immagini delle mie predilezioni e delle mie idiosincrasie.
Anche negli anni dell’università quando la mia cultura fotografica mi
obbligava a riconoscerne la pochezza, quelle immagini continuarono a
rappresentare un miraggio di lontananze, la possibilità di salvare la
leggenda dell’infanzia dal disincanto del presente, il poter guardare
l’estate dall’inverno, alla maniera di Proust: il mare, è sufficiente averlo
visto una volta; non è necessario tornarci ogni anno; basta sapere che
esiste per essere felici.
Così è stato fino al giorno in cui, rientrato dall’università nel fine
settimana, mi sono accorto di strani cambiamenti: spostamenti, foto già
archiviate nuovamente recuperate, rivisitazione delle sequenze.
Mia madre, con serietà disarmante, sostenne che fosse la “donna pazza” di
casa a intervenire sulla disposizione delle foto.
Il riferimento era a una vecchia leggenda siciliana secondo cui le case
antiche sono abitate spesso da spiriti di sesso femminile chiamate “donne”
per evidenziare la loro appartenenza a una nobiltà non solo di classe ma
anche d’animo.
Infatti le “donne” rappresentavano, nella loro irrealtà e follia, una forma
di riscatto spirituale, la necessaria insubordinazione alla millenaria
rassegnazione dell’universo femminile. E quando non si dilettavano in
marachelle innocue, prendevano a mazzate individui di sesso maschile che,
nella credenza popolare, meritavano sicuramente quel trattamento.
Botte come forma di risarcimento per la mancata parità di genere, insomma.
La “donne” di casa mia aveva deciso di diventare il mio curatore e di
creare, seguendo il suo gusto, significati che io non avevo dato alle mie
serie. Un po' questa cosa mi divertiva perché pensavo a mia madre che andava
su e giù per i piani cercando di aggiungere o sottrarre senso alle mie
fotografie, e un po’ mi intrigava per desiderio di vicinanza.
Sapevo poco di mia madre. I miei ricordi cominciavano da quando lei aveva
più di 50 anni. La vedovanza precoce le aveva portato un’ubbia solitaria nel
cuore, l’aveva chiusa in una specie di malinconia refrattaria a ogni
apertura all’altro.
Seguire i suoi ragionamenti sulle mie fotografie, di pensiero in pensiero,
era per me la maniera più efficace per conoscerla.
Ma era anche una maniera per farmi conoscere da mia madre svelandole i
significati che io e solo io potevo dare alle mie fotografie, lontano dalla
gabbia estetica o ideologica dentro la quale le aveva fatte confluire
stravolgendone il significato.
In questo rapporto dialettico dal quale entrambi avevamo da imparare, tentai
una volta di spiegarle che la fotografia è sì un’opera compiuta, tuttavia,
quando fa parte di una serie, il suo significato si realizza e si esplicita
proprio all’interno della serie.
Certo si tratta sempre di “opere aperte” perché vanno al di là di ciò che
denotano. Le fotografie suggeriscono, lasciano spazio al contributo di chi
le guarda; permettono di ricondurre un evento esterno a sensazioni
familiari, alla propria cultura, e costituiscono spesso l’incipit di una
storia i cui singolari sviluppi avverranno nella mente dell’osservatore.
Tuttavia, ciò non significa che si perdano in un’infinità di letture.
È il fotografo a evitare la dispersione del campo semantico e a definire il
processo di significazione delle immagini, stabilendo il perimetro del
connotativo. Così la cornice concettuale dentro la quale si sviluppa
l’opera, la stabilisce l’autore perché è sostanza dell’opera stessa.
Affinché ci sia un’opera d’arte, sosteneva Heidegger, è necessario che ci
sia un artista. Non un pennello, dei colori e una tela, ma un artista; non
un abile disegnatore ma un artista. Così è per la fotografia essenziale, per
dirla con Barthes: è necessario un fotografo, non un mero esecutore di
fotografie.
Per tutte queste ragioni, ogni volta che sento invocare la necessità di un
curatore ho una reazione risentita. Se la fotografia è opera compiuta, pur
se aperta, qual è il ruolo del curatore?
Cura, da cui “curatore”, deriva dalla radice antica ku/kav che significa
osservare, ma anche dal sanscrito kavi, saggio. Quindi etimologicamente,
curatore è chi osserva saggiamente e non stravolge creativamente. In
quest’ultimo caso, infatti, non si dovrebbe chiamare curatore bensì al
limite “donna pazza”.
Il ruolo del curatore è fondamentale quando la sua attività si traduce nella
sistematizzazione dell’opera del fotografo, in un’assistenza che valorizzi
l’opera senza tradirne mai lo spirito. Così facendo, egli è un trait d'union
tra il pubblico e il fotografo, tra l’arte e la cultura.
Pare invece che la personalità del curatore abbia, negli ultimi anni,
fagocitato quella del fotografo.
Molte sono le mostre che devono il loro successo al nome del curatore e non
alla qualità delle fotografie. È il curatore a stabilire l’impianto
concettuale dentro il quale si sviluppa l’evento espositivo e il fotografo
non entra nel processo dinamico. Il suo lavoro è ridotto a semplice
portatore di un’igienica mediocrità che non infici il discorso teorico ma ne
sia perfettamente funzionale.
In questo modo, il curatore serve la sua idea e non la fotografia. Ma
l’idea, il pensiero, non possono essere il punto di arrivo. Se il curatore è
un trait d'union, deve averne la modestia.
Sono sicuro che mia madre approverebbe.
Franco Carlisi
(Editoriale al n° 66 di
Gente di Fotografia)
27 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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Franco Carlisi |
26/12/2016 |
Musica. 4° Saggio-Concerto di
Pianoforte e Fisarmonica, diretto dal M° Fabrizio Chiarenza |
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Si è svolto domenica 18 dicembre, presso la chiesa Madre di Grotte, il 4°
Saggio di Pianoforte e Fisarmonica diretto dal M° Fabrizio Chiarenza.
Anche quest’anno gli allievi si sono contraddistinti per bravura e
compostezza. Nel corso della serata non sono mancati i colpi di scena: varie
esibizioni a quattro mani ed a sei mani. Nel gran finale anche un terzo
strumento ha arricchito il Concerto: il flauto, suonato da Aurora Pilato.
Si sono esibiti i giovani artisti: Walter Morreale, Elvira Giambra, Beatrice
Zaffuto, Gloria Lo Presti, Sofia Costanza, Maria Elisa Amorosi, Ilaria
Magro, Salvatore Matteliano e Flavia Salvaggio.
A sostenere e seguire i ragazzi con occhio vigile, il M° Fabrizio Chiarenza,
che ha dichiarato di essere molto soddisfatto ed orgoglioso dei propri
allievi, per altro apprezzatissimi dal vasto pubblico presente in chiesa. Ha
condotto la serata Angelo Palermo.
Redazione
26 dicembre 2016.
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Manifesto |
26/12/2016 |
Festività. "Auguri da
Fratelli d'Italia"; di Gaetano Lombardo |
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Gaetano Lombardo |
Gli auguri del sig. Gaetano Lombardo, portavoce della sezione locale di
"Fratelli d'Italia". *****
"Il portavoce cittadino e tutti gli iscritti di
Fratelli d'Italia di Grotte augurano un sereno anno nuovo a tutti i
cittadini di Grotte".
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Gaetano Lombardo
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26/12/2016 |
Lettere. "Rifiuto gli auguri
da questa Amministrazione"; di Gianni Russello |
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Gianni Russello |
Una risposta, da parte del sig. Gianni Russello, agli
auguri formulati dall'Amministrazione comunale.
*****
"Non
accetto auguri da questo Sindaco e da questa Amministrazione che stanno
offendendo il nostro paese, contribuendo ad affossarlo nella miseria e nel
degrado.
Io, come grottese ed orgoglioso di esserlo, rifiuto gli auguri di buon
Natale da questa Amministrazione e da questo Sindaco, che dovrebbero
chiedere scusa per il loro operato".
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Gianni Russello
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26/12/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 26 dicembre - Santo Stefano
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 27 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa; - ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna delle Grazie, santo Rosario animato dal
Gruppo della Medaglia Miracolosa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 28 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedi 29 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Venerdi
30 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato
31 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, liturgia interparrocchiale di fine anno: santa
Messa, adorazione e Te Deum.
Domenica 1 gennaio - SS Madre di Dio
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa; - ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre
ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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23/12/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 23 dicembre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 23 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
percorso... a sorpresa!
Alla scoperta dei presepi allestiti nei quartieri del paese.
Arrivo
in Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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23/12/2016 |
Ambiente. Regolare la raccolta
differenziata dei rifiuti porta a porta per tutto il mese di dicembre |
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"Porta a porta"
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Anche nel corso delle festività di fine anno 2016 continuerà
con regolarità la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, sia nei
giorni feriali che il giorno di Santo Stefano. Effettuerà regolarmente
servizio l'isola ecologica di Via Ingrao, con la sola eccezione del 26
dicembre in cui rimarrà chiusa. Di seguito, la comunicazione ufficiale.
*****
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
Si
comunica che
la raccolta differenziata per il mese di dicembre sarà regolarmente svolta
tutti i giorni, compreso il 26 (Santo Stefano). L'isola ecologica rimarrà
chiusa solo il 26 dicembre.
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L'Assessore all'Ambiente
Piero Castronovo
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Il Sindaco
Paolino Fantauzzo |
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22/12/2016 |
Comune. Gli auguri
dell'Amministrazione comunale ai cittadini |
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Manifesto |
In maniera semplice e diretta, con un manifesto affisso per le vie
principali del paese, l'Amministrazione comunale di Grotte ha formulato gli
auguri ai propri concittadini.
Il messaggio riportato sul manifesto è il seguente: "Il Sindaco Paolino
Fantauzzo, la Giunta ed il Consiglio Comunale Augurano Buone Feste".
Redazione
22 dicembre 2016.
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22/12/2016 |
Volontariato. Aperta la
campagna soci "Notte con le Stelle" 2017 |
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Locandina |
Aperta la campagna di adesioni e rinnovo delle iscrizioni all'Associazione
“Notte con le Stelle” 2017.
Un altro buon motivo per diventare soci di “Notte con le Stelle”: chi
diventa socio, o rinnova la tessera per il 2017, riceverà un voucher di 10,
15 o 20 euro, pari al costo della quota sociale, da utilizzare presso un
negozio online di articoli dedicati alla scienza, natura e astronomia
delle migliori marche. con una spesa minima di 50 euro.
Un regalo diverso ed educativo per tutti; i soci non pagano le spese di
spedizione.
Per maggiori informazioni ed adesioni è possibile consultare il
sito ufficiale dell'Associazione "Notte con le Stelle".
Redazione
22 dicembre 2016.
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21/12/2016 |
Chiesa. "Ritiro dei
catechisti: esperienza bellissima"; di Graziella Vizzini |
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Foto di gruppo |
La scorsa domenica 18 dicembre, IV di Avvento, nei
locali dell'Oratorio parrocchiale (ex istituto Ancelle Riparatrici), si è
tenuto un ritiro dei catechisti-accompagnatori della comunità
ecclesiale di Grotte. La prima parte del ritiro è stata animata da alcuni
componenti della Fraternità “Comunità delle Beatitudini” di Erice (TP).
È stata un bella esperienza: tutti i catechisti dell'unità pastorale di
Grotte riuniti nei locali di via Confine, per ascoltare la catechesi di del
diacono Maurizio Ruffino della “Comunità delle Beatitudini” e poi riuniti
per i lavori in gruppo, per condividere esperienze e idee sulla nuova
evangelizzazione.
È stato molto arricchente, perché ci sono state tante testimonianze da parte
dei consacrati della “Comunità delle Beatitudini”
Il tema del ritiro, “Incontriamo Gesù”, è stato tratto dal testo della
Conferenza Episcopale Italiana “Orientamenti per l'annuncio e la catechesi
in Italia. Testimoniare e narrare. Il catechista: testimone e
accompagnatore”.
Papa Francesco nella sua catechesi ai catechisti ci esorta ad essere
catechisti e ad uscire nelle periferie. Esperienza bellissima che ripeteremo.
Graziella Vizzini
21 dicembre 2016.
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Graziella Vizzini |
21/12/2016 |
Editoria. Presentazione del
libro "Regalpetra e le sue parrocchie", di Enzo Sardo; oggi a
Montevago |
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Enzo Sardo |
Mercoledì 21 dicembre alle ore 17.00, presso la Biblioteca comunale di
Montevago, l’on. Margherita La Rocca presenterà l’ultimo libro di Enzo Sardo
dal titolo “Regalpetra e le sue parrocchie”, edizione Salvatore Sciascia.
Interverranno: l’avvocato Giovanni Tesè e l’autore Enzo Sardo.
Il volume descrive Racalmuto e la Sicilia dopo sessant’anni dalla
pubblicazione del libro “Le parrocchie di Regalpetra” di Leonardo Sciascia,
mettendo in evidenza le diversità economiche sociali e culturali dei diversi
periodi storici.
Il libro, inoltre, fa una rivelazione che interessa il celebre Scrittore:
nel periodo compreso tra il 1946 ed il 1951 Leonardo Sciascia ha pubblicato
numerosi articoli su giornali di estrazione democristiana. Nel giornale
“Sicilia del Popolo” ha pubblicato 13 articoli, alcuni dei quali - nello
stesso giornale - insieme a don Luigi Sturzo ed al Cardinale Ruffini.
Da un’attenta lettura del testo di Enzo Sardo si evince una gradevole
descrizione di alcuni dei luoghi più belli della Sicilia, quella piena di
storia, monumenti, eroi, martiri e santi, narrata in maniera positiva e
propositiva.
Redazione
21 dicembre 2016.
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20/12/2016 |
Chiesa. Apertura del
Villaggio di Babbo Natale; mercoledi 21 dicembre in Via del Gesù |
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Mercoledi
21 dicembre, dalle ore 17.00, si potrà entrare nel Villaggio di Babbo
Natale creato dai ragazzi dell'oratorio.
Nel Villaggio di Babbo Natale, il fantomatico uomo dalle vesti rosse e la
barba bianca ed i suoi aiutanti cercheranno di far passare un pomeriggio in
allegria, con grandi e piccini che vorranno venire. Il Villaggio di Babbo
Natale si terrà giorno 21, dalle ore 17.00 alle 20.00 nei locali
dell'oratorio “Ohana” in Via del Gesù (ex Istituto delle Ancelle
Riparatrici di Via Confine), dove il gruppo degli animatori
dell'oratorio “Ohana” (NdR: Ohana in lingua Hawaiana significa
famiglia, con un concetto esteso come un nucleo che avvolge e non dimentica
nessun componente) realizzerà momenti di animazione con balli e giochi ai
quali i bambini potranno partecipare. Vi sarà un percorso da seguire: si
entrerà dall'ingresso principale per proseguire nel salone, dove avverrà
l'accoglienza con balli e giochi; una delle sale dell'edificio sarà adibita
a stanza di Babbo Natale, nella quale riceverà i bambini. Una cassetta delle
lettere sarà disposta all'interno di essa per quei bambini che volessero
lasciare una letterina a Babbo Natale. Inoltre vi saranno altre due sale
adibite alla ristorazione, con cibo e bevande varie. Il percorso continuerà
con la visita dell'elaborato e maestoso presepe (vedi alcune immagini a
lato). Durante lo svolgimento della manifestazione, i piccoli potranno fare
delle foto con Babbo Natale che verranno successivamente stampate.
L'ingresso è libero; chi vorrà potrà lasciare un'offerta (utile e
gradita) per le attività dell'oratorio.
Il presepe è visitabile tutti i giorni dalle ore 17.00 alle 20.00.
Redazione
20 dicembre 2016.
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20/12/2016 |
Scuola. "Progetto
Solidarietà": visita guidata alla Casa di Riposo "Oasi Sacro Cuore" di
Racalmuto |
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Anche
quest’anno al “Roncalli” di Grotte prende il via il
“Progetto
Solidarietà”. Coordinato dai docenti di Religione Piera Volpe e Mirella Di
Mino, il progetto mira sviluppare atteggiamenti di altruismo, sensibilità ed
empatia verso il prossimo e i più bisognosi.
Il percorso intrapreso in questo mese di dicembre ha portato gli studenti
delle classi quarte e quinte ad accostarsi ad una delle realtà del nostro
territorio che opera nel sociale, la Casa di Riposo “Oasi Sacro Cuore” di
Racalmuto.
In diverse giornate gli alunni, accompagnati dai docenti di classe, hanno
visitato la struttura per conoscerne la missione ed incontrare i suoi
ospiti. Ogni visita guidata si è presto trasformata in una grande festa che
ha portato i piccoli ad intrattenersi allegramente con gli anziani, i quali
hanno raccontato le loro storie, condiviso i loro desideri e illustrato le
attività ricreative e di animazione che svolgono quotidianamente.
Tra canti, abbracci e selfie si è conclusa una splendida esperienza,
certamente da ripetere e da condividere con l’intera comunità scolastica. Ma
anche se il
“Progetto
Solidarietà” ha rivolto il proprio sguardo alla realtà più vicina, non si è
certamente dimenticato di chi vive più lontano.
Conclusa l’adozione di Fausta e Kennedy perché diventati maggiorenni, gli
studenti di Grotte quest’anno hanno confermato l’adesione ad “Accendi un
sorriso”, il progetto di sostegno a distanza di borse di studio in favore di
minori della Missione di Ismani in Tanzania.
Redazione
20 dicembre 2016.
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20/12/2016 |
Scuola. All'Istituto
Comprensivo "A. Roncalli" il Concerto di fine anno dell'Orchestra
Scolastica |
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Vedi le foto |
Venerdi 16 dicembre, nell'atrio del plesso di Via
Acquanova dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte, si è svolto
il tradizionale concerto di fine anno eseguito dall'Orchestra Scolastica
formata dagli alunni che seguono i corsi di Strumento Musicale. A fare gli
onori di casa il vice preside prof. Antonio Di Stefano e la prof.ssa Rosa
Pia Raimondi (Dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Leonardo
Sciascia" di Racalmuto che per questo anno scolastico ha assunto ad interim
la direzione dell'Istituto grottese, in sostituzione temporanea della
Dirigente titolare dott.ssa Anna Gangarossa). Gli studenti, guidati dai
docenti di Pianoforte, Clarinetto, Chitarra e Tromba, hanno dato prova delle
loro doti artistiche riscuotendo gli applausi del pubblico. Da segnalare la
performance del giovanissimo batterista, Giuseppe Sollima, alunno della
scuola Primaria, che per l'occasione è stato "promosso" componente della
compagine strumentale della Scuola secondaria di 1° grado.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione
(57 foto di © Salvo Lo Re "President").
Carmelo Arnone
20 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
Concerto dell'Orchestra Scolastica (Foto)
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19/12/2016 |
Lettere. "Se veramente
vuoi bene al tuo cane, gatto o altro animale..."; di Diego Cimino |
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Decu Varba |
Una riflessione del sig. Diego Cimino sul trattamento
riservato agli animali domestici.
***** "Oggi voglio dichiarare che amo tutti gli animali,
domestici (schiavi) e liberi.
Chiamo “schiavi” quegli animali che nel corso dei tempi l’uomo ha
addomesticato, per farsi aiutare nei lavori: il bue per arare la terra; la
mucca per il latte e la carne; l’asino per il trasporto; il cavallo per
trasportarci nei viaggi lontani e anche per le guerre; il gatto per tenerci
la casa libera dai topi, serpenti e lucertole; i cani per tenere lontano i
ladri dai nostri averi, i lupi dal gregge, la volpe dalle galline che ci
danno le uova; e tante altre cose che tutti (forse) sappiamo.
Oggi vedo tutto al contrario; mi soffermo soltanto su cani e gatti.
Adesso si dice che li teniamo per compagnia e si dice che li amiamo. Vorrei
dire che molti di noi li odiano: i cani li teniamo al guinzaglio, decidiamo
noi cosa e quanto devono mangiare, quando e dove devono fare i loro bisogni
(la maggior parte sui marciapiedi, e orinare sulle auto in sosta).
Questo è odiare i cani, da parte degli stessi padroni, e farli odiare anche
da chi ha una macchina o si sporca le scarpe durante la passeggiata.
Coloro che hanno un cane sono quasi tutti incivili e maleducati, non
rispettano neanche la loro stessa famiglia, perché in un piccolo paese siamo
tutti una famiglia.
Ma il vero problema è che quando si sono stufati dei cani, li portano
lontano per abbandonarli, come anche i gatti; questo non è volerli bene e
neanche essere civili (si è stata fatta una legge per cui il padrone
dell’animale deve raccogliere le feci del proprio).
Se veramente vuoi bene al tuo cane, gatto o altro animale, lo devi tenere
bene pulirlo e fare in modo che non disturbi la comunità, e non abbandonarlo
se non lo vuoi più!
Mi scuso per chi non ha capito o ha capito male.
Gentilmente vi saluto". |
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Decu Varba
(Diego Cimino)
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19/12/2016 |
Iniziative. Conferiti i
riconoscimenti della 1^ edizione
del Premio Karkinos |
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Successo
di pubblico per la prima edizione del Premio Karkinos, svoltasi sabato 17
dicembre allo Spazio Temenos di Agrigento, nella chiesa di San Pietro,
trasformatasi per l’occasione in una enorme cassa di risonanza per le
eccellenze agrigentine. Un folto pubblico ha riempito il salone della
prestigiosa sede scelta dall’associazione organizzatrice “Antiche Tradizioni
Popolari” presieduta da Carmelo Cantone. La serata, condotta da Angelo
Palermo, ha visto alternarsi sul palco le nove personalità che, secondo
la commissione del premio, si sono distinte sia a livello locale che
nazionale: il direttore dell’Ente Parco Valle dei Templi, Giuseppe Parello,
per il turismo; l’imprenditore e presidente della Fortitudo Basket,
Salvatore Moncada, per lo sport; il notaio e fondatore delle Fabbriche
Chiaramontane, Antonino Pusateri, per arte e cultura; l’astrofisico e
dirigente dell’Agenzia Spaziale Europea, Tommaso Parrinello, per le
scienze; l’atleta Filippo Patti per il fair play; il compositore, autore e
regista, Marco Savatteri, per il teatro; My Agrigento per la comunicazione;
il chitarrista e compositore Osvaldo Lo Iacono, per la musica. Momenti di
commozione per il Premio Speciale solidarietà ed azione umanitaria,
assegnato dalla responsabile Ufficio Minori della Questura di Agrigento,
Maria Rosa Volpe, e consegnato dal cardinale Francesco Montenegro. Entrambi
hanno avuto parole che, in questo particolare periodo dell’anno, hanno
toccato i cuori dei presenti. Emozionante la “benedizione” di don Franco:
due minuti di silenzio per riflettere su cosa ognuno di noi può fare per il
prossimo. Apprezzati gli interventi artistici di Marco Savatteri ed Osvaldo
Lo Iacono, sottolineati da lunghi applausi. Soddisfatto l’organizzatore del
Premio Carmelo Cantone: “É stato un bagno di emozioni e suggestioni; sono
felice perché siamo riusciti a far passare il nostro messaggio che era solo
quello di far comprendere, soprattutto ai giovani, che camminando insieme,
evitando di denigrare sempre ogni cosa, Agrigento può arrivare lontano;
bisogna credere in questa città, mettersi in gioco, ed apprezzare ciò che di
positivo esprime; noi con Karkinos abbiamo fornito ben nove esempi; un
sincero grazie a quanti, tanti, hanno collaborato alla riuscita dell’evento
e a quanti hanno voluto onorarci con la loro presenza”.
Alla manifestazione erano presenti: il cardinale Francesco Montenegro, il
sindaco Lillo Firetto, la vice prefetto Carmelina Guarneri, il dirigente
Ufficio Minori della Questura Giovanni Giudice, gli assessori comunali
Beniamino Biondi e Gerlando Riolo, l’on. Luigi Gentile, la soprindentende
Gabriella Costantini, il maresciallo dei Carabinieri Lucio Cafiero, la
dirigente assessorato regionale Attività Produttive Margherita Trupiano, il
giornalista Stelio Zaccaria, il direttore di Tele Video Agrigento Arturo
Cantella, l’attrice Lina Bernardi, l’intera squadra della Fortitudo Basket e
decine di artisti.
Redazione
19 dicembre 2016.
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19/12/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 19 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento
nello Spirito Santo;
- ore 20.00, a san Rocco, catechesi per il gruppo famiglie.
Martedi 20 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale; - ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.
Mercoledi 21 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, liturgia penitenziale animata dal Rinnovamento
nello Spirito Santo.
Giovedi 22 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.
Venerdi
23 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.
Sabato
24 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 21.00, a san Rocco, santa Messa della notte di Natale;
- ore 23.15, in chiesa Madre, Veglia e santa Messa della notte di Natale;
- ore 23.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa della notte di
Natale.
Domenica 25 dicembre - Natale del Signore
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa; - ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa.
Lunedi 26 dicembre
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre
ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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17/12/2016 |
Cronaca. Triplice furto con
scasso; al calar della notte, Grotte in balìa dei malviventi |
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Malvivente
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É accaduto nella notte tra il 13 ed il 14
dicembre, tre giorni fa, alle 03.40. Dagli elementi riscontrati è stato
possibile ricostruire, con una certa approssimazione, i fatti. Tre uomini
hanno fatto irruzione in un magazzino, vi hanno prelevato una scala, hanno
scassinato una macchina per prelevarne il faro e la batteria allo
scopo di illuminarsi il percorso, con la scala hanno scavalcato il muro di
recinzione di un giardino e sono scesi da Via Elena di Montenegro (nei
pressi del Calvario). In Via Crispi si sono portati dinanzi ad una
tabaccheria, hanno tagliato la saracinesca esterna, hanno forzato la porta
interna blindata e si sono
appropriati di tutto il materiale che hanno potuto rubare. Ingenti i danni,
tra "gratta e vinci", marche da bollo e tabacchi; ancora da quantificare nel
loro ammontare, ma nell'ordine di diverse decine di migliaia di euro. Dalle
riprese effettuate dalle telecamere private presenti lungo il corso, le cui
registrazioni sono già in mano agli inquirenti, è stato possibile risalire
al numero dei malviventi ad al loro percorso: tre uomini incappucciati e
perciò irriconoscibili.
Qualche aspetto rimane ancora da chiarire, sia in merito alla via di fuga
(le registrazioni non contengono il "ritorno" dei tre) che alle modalità di
scassinamento della saracinesca (per cui occorrerebbe la fiamma ossidrica con le
relative bombole, di cui non sembra esservi traccia nei video).
La gravità del fatto sta nella circostanza che tre furti con scasso siano
avvenuti nella stessa notte, nel centro del paese, sul corso principale, e
nessuno abbia visto o sentito nulla.
Nel corso del tempo i cittadini si trovano ad assistere, impotenti, ad un
ininterrotto crescendo di questi fenomeni di delinquenza: dapprima i
ripetuti furti nelle campagne di Grotte, poi gli appartamenti in paese
visitati a più riprese dai ladri, adesso ad un triplice furto con scasso
proprio nel cuore della città (non improvvisato ma pianificato con cura ed
eseguito da esperti in effrazione). Si
ha l'impressione che Grotte, nel periodo notturno, sia sempre più in balìa
dei malfattori, senza alcuno che provveda ad assicurare un minimo di
vigilanza che possa servire almeno da potenziale deterrente. Ogni sera, alle
20.30 termina il servizio di vigilanza della Polizia Municipale; dalle 22.00
alle ore 08.00 del mattino successivo la locale Stazione dei Carabinieri non
effettua servizio. E mentre il Governo nazionale nel corso degli anni ha
tagliato i fondi necessari ad assicurare una presenza costante delle Forze
dell'Ordine sul territorio, ed il Comune si ritrova nella situazione
finanziaria di non poter provvedere ad organizzare una vigilanza notturna
tramite la Polizia Municipale, i cittadini sono del tutto in balìa dei
malviventi. Se nonostante le videocamere di sorveglianza e le porte blindate non si riesce ad impedire ai delinquenti di
penetrare all'interno delle attività commerciali, ci si chiede cosa possa
impedire agli stessi malfattori di introdursi, nottetempo, nelle case
private per rubare, terrorizzare, commettere violenze ai danni di famiglie
indifese. Le cronache nazionali riportano spesso, purtroppo, episodi del
genere.
Da più parti arrivano richieste nei confronti dell'Amministrazione comunale
affinché si attivi presso le Autorità competenti per far sì che vengano
ripristinate le condizioni di vigilanza del territorio nel periodo notturno
e venga tutelata l'incolumità e la sicurezza dei cittadini: che sia almeno
istituito un servizio di pattuglia in grado di sorvegliare il paese ed
intervenire con tempestività ove dovesse occorrere. Nel caso in questione,
alla scoperta del furto in tabaccheria, le Forze dell'Ordine allertate alle
ore 07.00 sono arrivate sul posto alle ore 08.10.
Nel malaugurato caso in cui ci si accorga che ignoti, di notte, stanno
scassinando il portone d'ingresso della nostra abitazione, deve essere
chiaro che alla nostra telefonata di richiesta di aiuto immediato, le Forze
dell'Ordine potranno rispondere (a causa dei numerosi tagli alle risorse)
con una sola pattuglia a copertura dei Comuni di Racalmuto, Castrofilippo e
Grotte.
Questi sono i dati oggettivi e le forze in campo; non basta augurarsi che
non accada mai nulla di grave, occorre attivarsi affinché siano messi in
atto sistemi di prevenzione e tutela, per far sì che i sogni dei cittadini
di Grotte non si trasformino in incubi.
Carmelo Arnone
17 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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17/12/2016 |
Attività. Veglione di
Capodanno 2017 al "Blue Night"; con l'organizzazione di Aristotele
Cuffaro |
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Manifesto |
L'infaticabile ideatore ed organizzatore di innumerevoli manifestazioni
culturali e di spettacolo, Aristotele Cuffaro, ha in serbo una sorpresa per
tutti i giovani: il Veglione di Capodanno 2017, vissuto all'insegna del
divertimento, dell'allegria e della festa.
La conferma viene dalle sue parole: "Il
Capodanno 2017 sta arrivando! Non fatevi trovare impreparati. Noi siamo
pronti, e voi? Perché devi andare fuori, spendere un sacco di soldi e non
festeggiare nel tuo paese? Rendiamo questo veglione speciale: resta a Grotte
e divertiti con noi". Per la manifestazione è stata scelta una sede
conosciuta da tutti: la discoteca "Blue Night" (in Via Leopardi, 22). Il
veglione sarà animato, oltre che dal poliedrico Aristotele, dai Dj "PaoloC"
e "VikieW". Per informazioni è possibile contattare l'organizzatore al
388.7908838.
Carmelo Arnone
17 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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16/12/2016 |
Iniziative. Originale albero
di Natale all'Isola Ecologica (con gli auguri degli operatori) |
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Albero di Natale |
L'atmosfera natalizia si fa sentire in ogni luogo, anche dove meno ce lo si
aspetta. Ad esempio al Centro Comunale per la raccolta differenziata dei
rifiuti, meglio noto come "Isola Ecologica". Nel grande piazzale alle spalle
dei capannoni comunali di Via Ingrao (alla circonvallazione) fa bella mostra
di sé un originale albero di Natale, la cui caratteristica principale è
costituita dalle decorazioni multicolori: tutti elementi provenienti
rigorosamente dal riciclo. In questo modo gli operatori in servizio presso
l'Isola Ecologica vogliono augurare a tutti i cittadini un Natale più sereno
in una città più pulita e bella.
Il Centro per la raccolta differenziata è aperto al pubblico tutti i giorni:
dal lunedi al sabato, nei seguenti orari:
- lunedi, martedi, giovedi, venerdi e sabato dalle ore 07.00 alle 12.45;
- mercoledi dalle ore 12.30 alle ore 18.15.
I cittadini possono portarvi, tutti i giorni, i seguenti materiali
differenziati (da depositare negli appositi contenitori): plastica, carta e
cartone, vetro, barattoli di alluminio, pile esauste, medicinali scaduti,
neon e lampadine.
Ogni giorno l'Isola Ecologica accoglie anche gli "ingombranti" (mobilio,
elettrodomestici, ecc.) e lo "sfalcio erba" (residui vegetali da pulizie di
giardini).
Il materiale organico (detto anche "umido") vi si può depositare soltanto
nei giorni della relativa raccolta (lunedi, giovedi e sabato); così come il
materiale "indifferenziato" viene accettato soltanto nei giorni di martedi e
venerdi.
Carmelo Arnone
16 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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16/12/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 16 dicembre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 16 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via
Machiavelli, Piazza Renzo Collura, Calvario, Via Aldo Moro, Via Elena Di
Montenegro, Via Trinacria, Via Fonte, Via Collegio, Via Orsini,Via
Washington, Via Calatafimi, Via Argentina, Via fratelli Bandiera, Viale
Sandro Pertini, Via Padre Vinti, Via Gramsci, Via Sant’Agostino, Via Madonna
delle Grazie, Via Avv. Pillitteri, Via Di Vittorio, Via Cavour, Via San
Giovanni, Via Roma, Via Sturzo, Via Vico, Via Volta,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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15/12/2016 |
Iniziative. Agrigento,
"Spazio Temenos": 1^ edizione
del Premio Karkinos; i nomi dei premiati |
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Logo |
Sono nove i vincitori della 1^ edizione del “Premio
Karkinos 2016”; nove grandi nomi che grazie alla loro affermazione, in
Italia e nel mondo, hanno aggiunto prestigio alla città di Agrigento.
“Karkinos” è il riconoscimento che il presidente Carmelo Cantone e le
Commissioni culturali dell’Associazione Antiche Tradizioni Popolari hanno
voluto conferire a chi si impegna oggi per la città. Questi i premiati:
- Giuseppe Parello, Turismo (direttore del Parco Archeologico);
- Salvatore Moncada, Sport (presidente Fortitudo);
- Antonino Pusateri, Arte & Cultura (fondatore Fabbriche Chiaramontane);
- Tommaso Parrinello, Scienze (astrofisico, dirigente presso
l’Agenzia Spaziale Europea);
- Filippo Patti, Fair Play (atleta, biker);
- Marco Savatteri, Teatro (compositore, autore e regista);
- My Agrigento, Comunicazione (social media web strategist);
- Osvaldo Lo Iacono, Musica (chitarrista, compositore);
- Maria Rosa Volpe, Premio Speciale "Solidarietà, generosità e azione
umanitaria" (Responsabile Ufficio Minori della Questura di Agrigento,
“Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”).
“Un riconoscimento doveroso - dice Cantone - visto
l'impegno profuso, per e nel nostro territorio. La finalità è infatti quella
di valorizzare le eccellenze locali; la valorizzazione di tali personalità
sono certo possa servire da stimolo a tutta la nostra comunità; un invito a
guardare sempre il meglio e non denigrare tutto ciò che è locale. Con
questa manifestazione - continua Cantone - vogliamo fornire ai
giovani, i modelli positivi che operano proprio accanto a loro, dimostrando
che anche vivendo ad Agrigento è possibile eccellere. Basta crederci”.
Il Premio Karkinos, iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale
“Antiche Tradizioni Popolari”, si prefigge di evidenziare e premiare alcune delle eccellenze agrigentine;
personalità che si sono distinte in diversi campi, che hanno amato la città
di Agrigento. La cerimonia di conferimento dei riconoscimenti si svolgerà
sabato 17 dicembre alle 17.30 presso lo “Spazio Temenos” ex chiesa S.
Pietro, in via Pirandello ad Agrigento.
Redazione
15 dicembre 2016.
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15/12/2016 |
Volontariato. Domenica 18
dicembre,
donazione di sangue presso la sede Adas di Grotte |
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Verrà effettuata domenica 18 dicembre, dalle ore 08.15 alle ore 12.15 a Grotte, presso la
sede Adas di Via Francesco Ingrao n° 92-94, la raccolta di sangue che, con
cadenza mensile, coinvolge i donatori grottesi. L'autoemoteca sosterà nel piazzale
interno della struttura.
I donatori dovranno essere a digiuno e dovranno portare il
tesserino Adas, un documento di riconoscimento e le ultime analisi; ciò
consentirà al personale medico, nel massimo rispetto della privacy, di
valutarne lo stato di salute e consentire di effettuare la donazione con più
tranquillità. Donare il sangue è un atto di generosità, gratuito e
disinteressato; un gesto d'amore che gratifica chi lo compie e salva la vita
a chi lo riceve.
Donazione di sangue
Grotte - Via Francesco Ingrao n° 92-94
Domenica 18 dicembre - ore 08.15/12.15
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14/12/2016 |
Agrigento.
"La parole del Natale": 3^ serata di Teatro da Camera al Circolo Empedocleo |
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Circolo Empedocleo |
Giovedì 15 dicembre 2016, alle ore 18.15 andrà in scena la 3^ serata della
Stagione 2016-2017 della 1^ Rassegna di Teatro da Camera, organizzata dal
Circolo Culturale Empedocleo - Teatro Club e dal Pirandello Stable Festival
di Mario Gaziano; rassegna che sta riscuotendo una grande partecipazione di
soci ed amici del Circolo appassionati di teatro.
Sarà presentato lo spettacolo teatrale “Le parole del Natale”: un'azione
scenica in forma di Teatro da Camera, tra recitazione, canti popolari della
tradizione, movimenti coreografici e proiezioni video con una iconografia
sacra dal '300 al '600.
Il progetto è firmato dai direttori artistici Mario Gaziano e Giuseppe
Adamo, con la collaborazione artistica di Andrea Cassaro e Maria Grazia
Castellana. Con la partecipazione di: Nenè Sciortino, Giugiù Gramaglia,
Alfonso Marchica, Maria Grazia Castellana, Alfio Russo, Giuseppe Gramaglia,
Nicola e Caterina Barberi per i movimenti coreografici natalizi, e con i
poeti Liliana Arrigo, Stella Camilleri ed Enzo Argento.
Ingresso libero per i soci del Circolo Empedocleo e per gli amici del Teatro
Club da Camera “Empedocleo”.
Redazione
14 dicembre 2016
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14/12/2016 |
Musica. 4° Saggio-Concerto di
Pianoforte e Fisarmonica, diretto dal M° Fabrizio Chiarenza |
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Manifesto |
Domenica 18 dicembre, a partire dalle ore 19.30 in
chiesa Madre, si terrà la 4^ edizione del concerto-saggio proposto dagli
allievi dei corsi regolari della Scuola di Musica diretta dal M°
Fabrizio Chiarenza.
La manifestazione, realizzata grazie alla disponibilità di padre Giovanni
Castronovo, Arciprete di Grotte e Coordinatore dell'Unità Pastorale, sarà
presentata da Angelo Palermo. I brani, dal repertorio classico e moderno,
verranno eseguiti al pianoforte ed alla fisarmonica.
4° "Concerto-Saggio"
Grotte - Chiesa Madre
Domenica 18 dicembre - ore 19.30
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14/12/2016 |
Scuola. "Santa Lucia: un
viaggio nelle tradizioni", all'Istituto
Comprensivo "A. Roncalli" di Grotte |
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È
arrivata Santa Lucia, e come vuole la tradizione a pranzo e a cena si
mangiano arancini e cuccia.
E siccome le tradizioni vanno recuperate, rispettate e promosse, ieri gli
studenti della scuola primaria di Grotte a merenda hanno gustato caldi e
fragranti arancini siciliani accompagnati da una fumante cuccia.
Non è stato un capriccio, o un peccato di gola quello che gli studenti del
Roncalli si sono concessi, ma il prodotto finale di un percorso di
educazione alimentare e di recupero delle tradizioni popolari.
Per quanto gli arancini rappresentino un vero e proprio cibo da asporto e
siano anche stati catalogati come “streetfood”, duole sottolineare come
molti bambini ne sconoscano il sapore. Un po’ per partito preso, un po’ per
paura di avvicinarsi a cibi diversi dalle proprie abitudini alimentare, i
nostri ragazzi hanno spesso paura di provare sapori nuovi, finendo così per
scartare una varietà di prodotti che, se adeguatamente dosati,
arricchirebbero la loro tabella alimentare.
Stessa cosa dicasi per la cuccia. Purtuttavia nonostante qualche arricciata
di naso, i docenti hanno potuto constatare come dopo il primo boccone molti
bambini abbiano iniziato a gustare la fumante pietanza, chiedendo non solo
il bis, ma di provare le varianti proposte. Dunque per tutti cuccia al
cioccolato, con lo zucchero, con la ricotta, oppure semplice.
“Santa Lucia - spiega Giovanna Spitaleri, docente di scuola primaria
- ci ha offerto il pretesto per avvicinare i nostri studenti a sapori in
parte perduti o dimenticati. La cuccia per esempio è stata per molti una
piacevole novità. Dopo le prime diffidenze molti bambini hanno chiesto una
seconda porzione e hanno voluto provare le varianti di questo piatto
preparato dalle nostre mamme seguendo la ricetta tradizionale. Anche gli
arancini siciliani sono andati a ruba. E chi diceva di non gradirli alla
fine si è fatto trascinare, dovendo ammettere che sono proprio buoni. Spesso
i nostri ragazzi non si accostano a nuovi sapori per paura di sperimentare,
così finiscono per mangiare i soliti piatti, privando il proprio organismo
di sostanze alimentari utili per la crescita”.
Volendo fare un bilancio a fine giornata, al di là degli umori raccolti, vi
invitiamo a leggere le espressioni dei nostri bambini, che in maniera
inequivocabile raccontano il successo di questa esperienza.
Redazione
14 dicembre 2016.
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13/12/2016 |
Chiesa. Missione della
"Comunità delle Beatitudini" a Grotte; sabato 17 e domenica 18 dicembre |
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Consacrati e laici
Logo
Sito ufficiale
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Sarà una missione di evangelizzazione e di animazione spirituale, quella che
la "Comunità delle Beatitudini" realizzerà a Grotte nei giorni di sabato
17 e domenica 18 dicembre. Agli incontri con i ragazzi della scuola
media e con i cresimandi, si susseguiranno quelli con gli ammalati ed i
catechisti, e l'animazione delle liturgie eucaristiche del sabato e della
domenica.
Si preannuncia, per l'intera comunità ecclesiale cittadina, un fine
settimana denso di momenti di riflessione e di preghiera.
In programma per il giorno di sabato vi sono i seguenti appuntamenti:
- ore 15.30, in chiesa Madre, incontro con i ragazzi della scuola media;
- ore 16.30, in chiesa Madre, incontro con i ragazzi di 1° e 2° anno di
preparazione alla cresima;
- ore 18.30, in chiesa Madre, animazione della santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, animazione dell'Adorazione Eucaristica.
Per la giornata di domenica 18 dicembre, le attività previste sono:
- dalle ore 09.00, visita agli ammalati (in compagnia dei Ministri
straordinari dell'Eucaristia);
- animazione delle sante Messe cittadine;
- ore 15.30, nell'Oratorio di Via Confine (ex "Ancelle Riparatrici"),
animazione del ritiro spirituale per tutti i catechisti.
Il gruppo della "Comunità delle Beatitudini" che sarà impegnato a Grotte
verrà dalla Fraternità che si trova ad Erice, in provincia di Trapani, dove
ravviva la diocesi attraverso la spiritualità che le è propria, con Ritiri
Spirituali, serate Petali di Rose, giornate Buon Samaritano, Vespri della
Resurrezione, Adorazione Eucaristica, Missioni di Evangelizzazione, momenti
di Danze d’Israele e tempi di fraternità. Nella Diocesi di Trapani è
presente il ramo laico della "Comunità delle Beatitudini" che, nell’arco del
mese, alterna momenti di spiritualità e di maturazione nel percorso di fede.
I punti di riferimento principali nella diocesi di Trapani sono la
parrocchia di Tangi e la Rettoria San Giovannello, mentre la chiesa di San
Cataldo, situata a Erice alta, continua ad accogliere alcune delle
animazioni che vengono proposte.
Responsabile
della Fraternità di Erice è il diacono permanente Maurizio Ruffino (ordinato
nella diocesi di Patti da S.E.R. Mons. Ignazio Zambito).
La "Comunità delle Beatitudini" è una comunità religiosa fondata nel 1973 a
Montpellier, in Francia, con il nome di "Léon de Juda et Agneau Immolé" (il
nome di "Comunità del Leone di Giuda e dell’Agnello Immolato" si riferisce
al passaggio dell’Apocalisse che riflette i due volti di Gesù: Leone e
Agnello), fa parte delle “Nuove Comunità” nate dopo il Concilio Vaticano II
nella corrente di grazia del movimento di rinnovamento carismatico,
ed è membro della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant
Communities and Fellowships. Quattordici anni fa, l’8 dicembre 2002, il
Pontificio Consiglio per i Laici ne ha decretato il riconoscimento come
associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio.
Nelle immagini a lato, il diacono Maurizio Ruffino con alcuni membri della
Fraternità di Erice, ed il logo della "Comunità delle Beatitudini" (vedi il
sito ufficiale).
Carmelo Arnone
13 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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13/12/2016 |
Dialoghi. "Miracoli della
politica italiana: c'è ancora, lavora ma non si vede!"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
La politica italiana, dopo la sonora bocciatura della riforma costituzionale
proposta dal Governo Renzi, ancora una volta continua a stupirci. Renzi si
dimette? Non c'è da preoccuparsi! Rimane comunque in sella e, novità, fa le
consultazioni parallele a Palazzo Chigi in concomitanza con quelle condotte
dal Presidente della Repubblica Mattarella.
Se ne discute anche in Parlamento.
Giuseppe Castronovo
"Miracoli della politica italiana: c'è ancora, lavora ma non si vede!"
(Voci dal Parlamento)
On. Straccio: Collega, è da qualche giorno che mi vado chiedendo…
On. Cencio: Dimmi pure.
On. Straccio: Ma Renzi c’è ancora o non c’è più?
On. Cencio: A seconda dei punti di vista.
On. Straccio: Come? Ma alle ore 00.35 del 5 dicembre, conosciuto l’esito del
referendum che vedeva sonoramente bocciata la sua proposta di revisione
costituzionale, non era stato perentorio nell’annunciare che si sarebbe
dimesso?
On. Cencio: E allora?
On. Straccio: Mi sembra che l’attività renziana non sia del tutto coerente
con l’annuncio. Infatti mentre il Presidente Mattarella al Quirinale fa il
giro di consultazioni fra le forze politiche, che fa Renzi? Da Palazzo Chigi
fa le sue consultazioni parallele. Non ti sembra che in tutto ciò ci sia
poca coerenza?
On. Cencio: Evidentemente ti stanno sfuggendo i miracoli di cui è capace la
politica italiana.
On. Straccio: Cioè?
On. Cencio: Renzi c’è ma non si vede.
On. Straccio: Vale a dire?
On. Cencio: Un Renzi bis senza Renzi!! |
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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12/12/2016 |
Cronaca. Ripavimentazione del
Viale della Vittoria (non) a regola d'arte |
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Provate a percorrere in automobile il Viale della Vittoria, a Grotte, a
velocità ridotta entro il limite indicato all'interno del centro abitato.
Sentirete strani scricchiolii e cigolii. Rassicuratevi: la vostra auto non
ha alcun problema; è il manto stradale ad averne, e molti. La pavimentazione
risalente a diversi decenni fa, vanto dell'allora Amministrazione comunale,
nel corso degli anni è stata soggetta a parecchie manomissioni, per la
maggior parte dovute a riparazioni (o almeno avrebbero dovuto esserlo) della
rete idrica che, è il caso di dirlo, continua a "far acqua da tutte le
parti". Non sono un geometra o un ingegnere o un architetto - insomma, non
sono un tecnico - ma il buon senso (almeno quello del "buon padre di
famiglia") mi porta a credere che un lavoro di riparazione, per questo
genere di problemi, fatto a regola d'arte debba prevedere diverse fasi,
che posso così sintetizzare: 1) rimozione delle mattonelle, con cautela
facendo attenzione a non deteriorarle; 2) effettuazione dello scavo alla
ricerca del guasto; 3) riparazione del guasto (con intervento risolutivo e
non - come troppo spesso accade - temporaneo); 4) copertura dello scavo; 5)
rimessa in sesto delle mattonelle. Al termine dei lavori, tra l'originale e
la nuova pavimentazione non dovrebbe esserci alcun dislivello, o almeno
dovrebbe essere minimo, e soprattutto le mattonelle dovrebbero rimanere
saldamente fissate nella loro posizione. La realtà dei fatti è che ad ogni
piè sospinto, lungo il Viale della Vittoria, sia gli automobilisti che i
pedoni incontrano in continuazione cunette e dossi: cicatrici lasciate, via
via, da squadre di diligenti operai. Il ricordo natalizio elargito al
termine del più recente intervento di riparazione, effettuato all'altezza
del n° 82 e sino al n° 92 della via principale del paese, è ben visibile,
sotto gli occhi di tutti: tre buche in costante e continua evoluzione
(vedi le foto a lato). In questo caso le mattonelle hanno ritenuto di
assumere piena autonomia, rinunciando alla solida posizione fianco a
fianco delle loro colleghe per intraprendere un cammino in solitaria. Non
c'è che dire: davvero un lavoro fatto "a regola d'arte". Avvertimento
soprattutto ai pedoni: occhio! Il pericolo di inciampare e procurarsi serie
lesioni è tutt'altro che remoto.
Carmelo Arnone
12 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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12/12/2016 |
Salute. 2° ciclo di derattizzazione del centro abitato;
giovedi 15 e venerdi 16 dicembre |
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Manifesto |
Al fine di tutelare la salute pubblica,
l'Amministrazione comunale ha disposto il 2° ciclo di derattizzazione, che
avrà luogo all'interno del centro abitato e lungo la periferia nei prossimi
giorni di giovedi 15 e venerdi 16 dicembre.
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COMUNE DI GROTTE
(Agrigento) SI
AVVISA
la cittadinanza che da giovedi 15 a venerdi 16 dicembre2016 sarà
effettuato il 2° ciclo di derattizzazione
all'interno
del centro abitato e lungo la cinta periferica.
Grotte, 12 dicembre 2016 |
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L'Amministrazione Comunale
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12/12/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 12 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e santa Messa (triduo
in onore di santa Lucia, animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo).
- ore 20.00, a san Rocco, catechesi con il gruppo delle famiglie.
Martedi 13 dicembre - Festa di santa Lucia
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (nella Festa di
santa Lucia);
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (nella Festa di
santa Lucia); - ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa
(nella Festa di santa Lucia).
Mercoledi 14 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, a san Rocco, prove di canto.
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedi 15 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Venerdi
16 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario e novena di Natale.
Sabato
17 dicembre
- ore 08.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 15.30, in chiesa Madre, riunione con i ragazzi di 1^, 2^ e 3^ media;
- ore 16.30, in chiesa Madre, riunione con i ragazzi di 1° e 2° superiore;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di
Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.
Domenica 18 dicembre
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 15.30, nell'Oratorio di Via Confine (ex "Ancelle Riparatrici"), ritiro
spirituale per tutti i catechisti; - ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa (e cammino di fede per i fidanzati);
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Concerto-Saggio di Musica diretto dal M°
Fabrizio Chiarenza.
AVVISI
Dal lunedi al venerdi, solo nei giorni feriali, nella chiesa Madonna del
Carmelo alle ore 06.00, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Lunedi 12 dicembre, la santa Messa in chiesa Madre sarà celebrata alle
ore 08.45.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre
ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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10/12/2016 |
Scuola. All'Istituto
Comprensivo "A. Roncalli" di Grotte è scoccata "L'Ora del Codice" |
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Nella
settimana dal 5 all’11 dicembre gli studenti di tutto il mondo hanno
partecipato a L'Ora del Codice, la modalità base di avviamento al pensiero
computazionale.
Anche gli studenti delle classi quinte della primaria e prime della
secondaria del “Roncalli” di Grotte hanno svolto a scuola, così come
previsto dal programma, un'ora di coding, attività che permetterebbe
di sviluppare il pensiero computazionale in modo coinvolgente e intuitivo.
Ma che cos’è il pensiero computazionale? E in che cosa consiste il coding?
“Il pensiero Computazionale - spiega la professoressa Carmela
Figliola - è la capacità di elaborare procedimenti costruttivi a supporto
della fantasia e della creatività e dovrebbe aiutarci a capire come si
realizza un'idea, o come si passa da un’intuizione alla soluzione di un
problema. Il coding, in questa prospettiva, dovrebbe aiutare i ragazzi a
sviluppare la capacità di elaborare problemi complessi in modo creativo”.
Di fatto le attività di coding per gli studenti del “Roncalli” si sono
tradotte in un piacevole intrattenimento fatto di giochi - o meglio
videogiochi - in cui applicare procedimenti via via più articolati e
complessi. Insomma, il coding utilizza supporti tecnologici familiari ai
giovani e parla la loro stessa lingua.
Niente di più facile per i nostri studenti, che nelle ultime settimane si
sono impegnati per superare i livelli dei giochi proposti, sfidandosi
nell’utilizzare il minor numero di blocchi possibili.
Anche per i docenti il Coding è stato una piacevole scoperta, che ha
dimostrato come attraverso un semplice percorso si possa operare una
concreta inclusione.
Proprio così, perché attraverso le attività di coding gli studenti meno
motivati o coinvolti hanno potuto dare prova delle loro capacità creative e
intuitive aiutando nei percorsi programmati chi sfrutta poco queste capacità.
Redazione
10 dicembre 2016.
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10/12/2016 |
Chiesa. Convegno Diocesano del Rinnovamento nello Spirito Santo;
domenica 11 dicembre a Raffadali |
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Manifesto |
Domenica 11 dicembre, a partire dalle ore 15.30 nella
chiesa Madre di Raffadali, si svolgerà il Convegno Diocesano dei
gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo. Tema del convegno è
"Come
una madre consola un figlio, così io vi consolerò; a Gerusalemme sarete
consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saranno
rigogliose come l'erba…" (Cfr
Is 66, 13-14).
Il programma del convegno prevede:
- ore 15.30, accoglienza dei gruppi
- ore 16.00, preghiera comunitaria carismatica
- ore 16.45, insegnamento sul tema del convegno (a cura di Don Leo Argento)
- a seguire, "esperienza spirituale"
- pausa
- ore 19.00, Celebrazione Eucaristica
- ore 20.30, commiato.
Convegno Diocesano RnS
Domenica 11 dicembre, ore 15.30
Chiesa Madre - Raffadali
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09/12/2016 |
Editoria. "Vento di
Sicilinconia" di Piero Carbone presentato a Castelbuono; sabato 10
dicembre |
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Manifesto
Piero Carbone |
Si svolgerà sabato 10 dicembre, alle ore 16.30 presso
la Sala delle Capriate - Badia di Castelbuono (PA), la presentazione del
libro“Venti di Sicilinconia” ed altre poesie di Piero Carbone, opera
vincitrice del Premio "Nino Martoglio" 2009, all'interno della rassegna
“Incontro con l’autore”, curata dal Consiglio di Biblioteca di concerto con
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelbuono. Dopo i saluti
istituzionali dell'assessore alla Cultura Gianclelia Cucco, interverrà per
il Consiglio di Biblioteca il prof. Angelo Ciolino; animeranno la
conversazione con l’autore la prof.ssa Mimma Conoscenti e la prof.ssa
Mariangela Pupillo.
I versi sono pieni di saggezza critica, che dicono d’un acuto scrutatore
della realtà, attento al dipanarsi della quotidianità della gente del suo
paese, dei nostri paesi, della Sicilia che gli genera non “malapinzera” ma
amare considerazioni che gli arrovellano il cervello, come colpi di maglio
su un’incudine. L’incudine ci rimanda al titolo della silloge.
É una questione di accenti, sui quali
Carbone gioca: Sicilinconìe o Sicilincònie? Sicilia e sicilianità come
pensieri che martellano e non ci abbandonano mai o malinconie di siciliano?
Alla fine i significati dei due neologismi convergano. Salvatore Di Marco,
che della raccolta ha curato da par suo la Prefazione, alla questione dedica
ampio spazio e riesuma altri termini quali sicilitudine e isolitudine. Tanti
i temi trattati, che vanno dal disagio esistenziale al recupero della
memoria, dal mistero della vita e della morte alla contemplazione della
vastità dell’universo, dai mutamenti di pensiero e mentalità e
dall’inesorabile trascorrere del tempo - per cui ciò che c’era non c’è più e
tutti siamo come canne al vento - all’emigrazione e alla durezza di taluni
lavori, dalla tragedia della guerra, sempre assurda, alla disperazione di
quanti arrivano sulle nostre coste. E c’è il malessere, la consapevolezza di
ciò che poteva essere e non è stato, di un rapporto di rabbia-amore per la
nostra terra, difficile da cambiare per cui si sente fuori posto o,
addirittura, fuori tempo e di notte mentre “lu munnu tuttu taci / mi nni
vaju nni li seculi passati”. Il tutto condito d’una amara ironia che smorza
nostalgia e malinconia e narrato in modo elegante, con tono disincantato e
tuttavia accattivante, che depongono della sua sensibilità ed originalità
per cui, giustamente e meritatamente, la Giuria del premio ha potuto
attribuirgli il Martoglio, sottolineando la “grande efficacia comunicativa”
e “la chiarezza del dettato poetico”, che sigillano “la pronunciata
sicilianità spirituale e culturale” di Carbone, che ha saputo conferire alla
sua silloge “una struttura espositiva ed architettonica estremamente
moderna” (Motivazione del premio).
Le venature malinconiche e il sigillo di una ben pronunciata sicilianità
spirituale e culturale del poeta, conferiscono alla raccolta Venti di
sicilinconia di Piero Carbone il segno di una interessante suggestiva
liricità.
Piero Carbone è nato a Racalmuto. Vive e insegna a Palermo. Scrive in lingua
italiana e in vernacolo siciliano. Alcune sue opere sono state musicate e
rappresentate. Ha curato una serie di mostre di artisti siciliani e i suoi
testi figurano in cataloghi e numerose edizione d’arte.
Redazione
9 dicembre 2016.
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09/12/2016 |
Riconoscimenti. XIX edizione
del Premio Teleacras "Punto Fermo"; martedi 20 dicembre |
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Mario Gaziano |
Martedì 20 dicembre alle ore 17.00, presso l'auditorium
di Teleacras, avrà luogo la cerimonia ufficiale di conferimento del Premio
Speciale Teleacras-Punto Fermo “Giovanni Miccichè” giunto alla XIX edizione.
Il Premio segnala le eccellenze del territorio siciliano che si sono
distinte nei diversi settori, in particola nel giornalismo, nella
comunicazione, nel volontariato, nell'azione di promozione sociale ed
economica.
Istituito nel 1995 da Mario Gaziano e Aurelio Patti con l'allora editore, il
compianto cav. Giovanni Miccichè, il Premio, assegnato nel corso degli anni
a Personalità di altissimo livello, vuole essere un riconoscimento dei
meriti e dei valori dei protagonisti della vita culturale, sociale,
scientifica ed economica della nostra contemporaneità siciliana.
Per la XIX edizione i Premi Teleacras-Punto Fermo “Giovanni Miccichè”
verranno conferiti a:
- Ch.mo prof. Salvatore Gaglio, ordinario di “Intelligenza artificiale
robotica” - Università di Palermo (per Alta ricerca scientifica);
- Avv. Antonino Cremona, Presidente Camera Civile (per Diritto e Legalità);
- Dott. Lanfranco Rizzo, Top manager Turismo (per attività turistica
nazionale);
- Mirella Puma - Attrice (per attività teatrale amatoriale);
- Gianni Cimino - Imprenditore Area Commerciale (per attività commerciale
storica);
- Gruppo folkloristico “Città di Agrigento” nel 40° anniversario della
fondazione (per Cultura del Folklore);
- Ina Modica - giornalista responsabile ufficio stampa e comunicazione del
Comune di Monreale, Presidente associazione Donnattiva che gestisce anche il
centro di ascolto donna che si occupa delle donne che subiscono violenza
(per promozione azione sociale);
- Teresa Di Fresco - Vice-presidente Ordine Giornalisti di Sicilia (per
Giornalismo);
- Associazione ALT di Siculiana (per promozione storico-culturale);
- Suor Fernanda Di Monte (per Comunicazione e Solidarietà);
- Azienda Bellavia-Moda di Porto Empedocle (per azione di promozione e
sostegno artistico-culturale).
La cerimonia sarà condotta da Egidio Terrana con Maria Grazia Castellana.
La Commissione del Premio è composta da: Enza Pecorelli Miccichè (editore -
presidente), Mario Gaziano (autore Punto Fermo - componente), Aurelio Patti
(autore Punto Fermo - componente), Egidio Terrana (giornalista -
componente), Maria Grazia Castellana (componente).
Redazione
9 dicembre 2016.
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09/12/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 9 dicembre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 9 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Mattarella, Via Europa, Via Sturzo, Via Puglia, Via Basilicata, Via
Romita, Via Ingrao,Via Montana, Via Giuliano, Via Terranova, Viale Livatino,
Via Brodolini, Via Moro, Via Archimede, Via Velina, Via Leone, Via
D’Acquisto, Via Concordia, Via Gioberti, Via Fratelli Bandiera, Via
Argentina, Via Cavour, Via Pisacane, Via Maroncelli, Via Liguria, Via
Italia, Viale Pertini, Via Da Brescia, Via Etna, Via Manin, Piazza Marconi,
Via Machiavelli,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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07/12/2016 |
Iniziative. Aperte le
iscrizioni al 2° "Laboratorio Creativo Natalizio" dell'associazione "New
Dance" |
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Locandina |
Viene proposta per il secondo
anno l'originale l'idea
dell'associazione Arte-Danza "New Dance" (Via Don
Minzoni n° 1 - Grotte), diretta dalla M^
Tiziana Marsala, di organizzare un laboratorio creativo in
vista delle prossime festività natalizie.
A partire dal 20 dicembre e sino al 5 gennaio si darà vita a
10 incontri, per bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni, nei quali verranno
realizzate tante idee natalizie dando sfogo alla creatività.
Non mancheranno gustosi dolcetti e divertenti tombolate.
Per informazioni ed adesioni è
possibile contattare il numero 338.8294994.
Redazione
7 dicembre 2016.
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07/12/2016 |
Viabilità. Regolazione del
traffico per la processione dell'Immacolata, giovedi 8 dicembre |
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Per consentire lo svolgimento della
processione per la Festa dell'Immacolata Concezione, in programma per
giovedi 8 dicembre, è stata emessa una ordinanza al fine di regolare la circolazione
nelle vie interessate dalla manifestazione.
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COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)
ORDINANZA N° 50 DEL 06/12/2016
Oggetto: Chiusura transito veicolare per la processione dell'Immacolata
Concezione lungo le vie cittadine.
IL RESPONSABILE DI P.O.
N. 1
VISTO il programma della manifestazione della festa dell'Immacolata
Concezione, dal quale si evince che il giorno 8 dicembre p.v. avrà
luogo una processione che accompagnerà il simulacro della Santa per le vie
principali del paese;
CONSIDERATO che, al fine di salvaguardare l’incolumità di quanti
parteciperanno alla processione e per il normale svolgimento della
manifestazione, si rende necessario inibire al traffico veicolare l’intero
percorso;
RITENUTO doveroso provvedere in merito, assicurando la vigilanza con
apposite pattuglie del locale Corpo di Polizia Municipale;
VISTO l’art. 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.P.R. 16.12.1992, n° 495 “Regolamento d’esecuzione e di attuazione
del Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.Lgs 18 agosto 2000, n° 267;
ORDINA
Giorno 8 dicembre 2016, dalle ore 17.00 alle ore 22.00 ed in ogni
caso fino al termine della manifestazione, in Piazza Marconi, Via G.
Meli, Largo Pagano, Viale Matteotti, Via F. Ingrao tratto di strada
dall’angolo della Via Matteotti al Viale della Vittoria, Viale della
Vittoria, Corso Garibaldi e Piazza Marconi è vietato il transito e la
sosta a tutti i veicoli; il transito verrà disciplinato secondo le
esigenze del momento, da apposita pattuglia di Polizia Municipale.
Tutti gli Ufficiali e gli Agenti di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della
Strada sono incaricati alla esecuzione della presente.
Dalla Residenza Municipale lì, 06 dicembre 2016 |
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Il Responsabile di P.O. n. 1
Isp. Capo Salvatore Liotta
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07/12/2016 |
Viabilità. Regolazione del
traffico per l'esibizione del Gruppo degli Zampognari, mercoledi 7
dicembre |
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Per consentire l'esibizione del Gruppo
degli Zampognari "I Zornica" proveniente dalla Polonia, in programma per
stasera mercoledi 7 dicembre in Piazza Marconi, è stata emessa una ordinanza al fine di regolare la circolazione
nelle vie interessate dalla manifestazione.
*****
COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)
ORDINANZA N° 49 DEL 06/12/2016
Oggetto: Chiusura transito veicolare per l'esibizione di un gruppo musicale
di zampognari.
IL RESPONSABILE DI P.O.
N. 1
VISTO il programma della manifestazione del gruppo degli zampognari "I
Zornica", provenienti dalla città di Zakopane (Polonia), con il quale si
comunica che il giorno 7 dicembre 2016 avrà luogo una esibizione musicale in
Piazza Marconi;
CONSIDERATO che per il normale svolgimento della manifestazione si rende
necessario inibire un tratto della Piazza Marconi e del Corso Garibaldi al
traffico veicolare, nonché alla sosta;
VISTO l’art. 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.P.R. 16.12.1992, n° 495 “Regolamento d’esecuzione e di attuazione
del Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.Lgs 18 agosto 2000, n° 267;
ORDINA
Mercoledi 7 dicembre p.v. dalle ore 18.00 alle ore 23.00 è istituito il
divieto di transito e di sosta con rimozione per tutti i veicoli in Piazza
Marconi e nel Corso Garibaldi (tratto di strada dalla Via Collegio fino
all'angolo della Via Orsini);
Tutti gli Ufficiali e gli Agenti di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della
Strada sono incaricati alla esecuzione della presente.
L'U.T.C. è incaricato della dislocazione della segnaletica stradale e delle
transenne su indicazione del Corpo di Polizia Municipale.
Dalla Residenza Municipale lì, 06 dicembre 2016 |
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Il Responsabile di P.O. n. 1
Isp. Capo Salvatore Liotta
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06/12/2016 |
Spettacolo. Esibizione del
gruppo Zampognari "I Zornica", dalla Polonia, mercoledi 7 dicembre a
Grotte |
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Manifesto |
Si esibirà a Grotte domani, mercoledi 7 dicembre, il
Gruppo degli Zampognari "I Zornica" proveniente dalla città di Zakopane, in
Polonia. La manifestazione è organizzata dalla Compagnia Folkloristica
"Grotte Folk - Città di Grotte" con il patrocinio del Comune di Grotte.
Il programma della manifestazione prevede, a partire dalle ore 09.00,
l'esibizione del Gruppo degli Zampognari "I Zornica" nelle scuole della
Città, mentre alle ore 21.00 si produrrà in uno spettacolo musicale in
piazza (offerto dal Bar Marconi).
Il giorno successivo, giovedi 8 dicembre, gli stessi musicisti prenderanno
parte al Raduno Internazionale degli Zampognari "Città di Erice"
(TP).
Redazione
6 dicembre 2016.
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06/12/2016 |
Scuola. In pagamento le borse
di studio relative all'anno scolastico 2011/2012 |
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A partire da ieri, lunedi 5 dicembre 2016, sono in
pagamento presso l'agenzia locale della Unicredit (ex Banco di Sicilia) in
Piazza Marconi, i
seguenti contributi (per coloro i quali, avendone i requisiti, ne hanno
avanzato richiesta) relativi agli alunni della scuola primaria (scuola
elementare) e scuola secondaria di 1° (scuola media):
- borsa di studio anno scolastico 2011/2012.
I beneficiari delle borse di studio sono 198 studenti, di cui 116 della
scuola elementare e 82 della scuola media. L'importo individuale da erogare
a ciascun beneficiario è pari a 50,70 euro.
Redazione
6 dicembre 2016.
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06/12/2016 |
Politica. Referendum
Costituzionale: "La Costituzione ha vinto!"; dichiarazione dell'on.
Decio Terrana |
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Convegno MCL |
Pubblichiamo la dichiarazione rilasciata
dall'on. Decio Terrana,
componente del
Comitato Esecutivo Generale Del Movimento Cristiano Lavoratori
(nella foto a lato, insieme a
S. E. Mons.
Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana),
a seguito del
risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. *****
"Il
Movimento Cristiano Lavoratori ha promosso una mobilitazione nazionale per
difendere la Costituzione e la nostra storia democratica.
Con il nostro contributo la Costituzione ha vinto!
Grazie di cuore a nome mio personale e del presidente Nazionale Carlo
Costalli.
Il nostro impegno non finisce: ora dobbiamo lavorare per attuare pienamente
la Costituzione vedi l'art. 34*".
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Decio Terrana
Componente
dell'Esecutivo Nazionale MCL
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* Art. 34 della Costituzione:
“La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e
gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere
i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni
alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per
concorso”.
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06/12/2016 |
Dialoghi. "Delia Scala,
Renzi e il Referendum"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Dopo momenti di riflessione per le sorti del nostro Paese a seguito del
risultato elettorale che ha visto bocciata la proposta della riforma
costituzionale, non è mancato qualche momento di sana distensione nel
Transatlantico della Camera dei Deputati.
Giuseppe Castronovo
"Delia Scala, Renzi e il Referendum"
(Voci dal Parlamento)
On. Straccio: Collega Cencio, sai che…
On. Cencio: Dimmi pure.
On. Straccio: Circolano voci a Palazzo Chigi che il nostro Presidente del
Consiglio Renzi negli ultimi giorni di frenetica campagna elettorale a
ostegno della sua riforma costituzionale abbia fatto visita anche a Delia
Scala.
On. Cencio: A Delia Scala? Per dirle cosa?
On. Straccio: Le avrebbe chiesto di convincere i suoi amici, conoscenti e
colleghi a votare “SI”.
On. Cencio: E lei cosa gli ha risposto?
On. Straccio:
E ‘nno, e ‘nno, e ‘nno!!! |
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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06/12/2016 |
Riflessioni. "La
provvidenza della storia"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di
Filosofia e Scienze dell'Educazione, e Pittore. *****
"La provvidenza della storia condanna e
consola.
La presunzione, la saccenteria, l'ironia, la retorica, la chiacchiera,
l'arroganza, la retorica e la dialettica vuota, improduttiva hanno avuto il
castigo meritato.
Mi auguro che sia d'esempio". |
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Antonio
Pilato
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05/12/2016 |
Politica. Referendum
Costituzionale: dichiarazione del Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella |
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On. Mattarella |
Pubblichiamo il testo della dichiarazione rilasciata
dal Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella, a seguito del
risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Roma, 05/12/2016
"L'alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri, è la
testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di
partecipazione attiva.
L'Italia è un grande Paese con tante energie positive al suo interno. Anche
per questo occorre che il clima politico, pur nella necessaria dialettica,
sia improntato a serenità e rispetto reciproco.
Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno
assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all'altezza dei
problemi del momento".
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Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
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05/12/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della Settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 5 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario, Stellario e santa Messa (novena animata
dal Rinnovamento nello Spirito Santo);
- ore 17.00, a san Rocco, prove di canto;
- ore 18.00, a san Rocco, riunione dei catechisti;
- ore 19.00, a san Rocco, riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Martedi 6 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Cenacolo Mariano, santo Rosario, Stellario e santa Messa
(novena dell'Immacolata animata dalla chiesa Madre).
Mercoledi 7 dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santo Rosario e Stellario (novena
dell'Immacolata animata dalla
chiesa Madre);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva; a seguire i Vespri in
onore dell'Immacolata.
Giovedi 8 dicembre - Festa dell'Immacolata Concezione
Orari delle Sante messe:
- ore 10.00
(chiesa San Rocco)
- ore 11.00 e 17.30
(chiesa Madre)
- ore 08.00, 11.30 e
17.30 (chiesa Madonna del Carmelo)
- ore 19.00, processione del
simulacro dell'Immacolata lungo le vie principali del paese.
Venerdi
9 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato
10 dicembre
- ore 08.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario (triduo
in onore di Santa Lucia);
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (triduo
in onore di Santa Lucia).
Domenica 11 dicembre - Giornata Pro Seminario (le offerte dei
fedeli saranno destinate al Seminario di Agrigento)
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario (triduo
in onore di Santa Lucia); - ore 17.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, santa Messa (triduo in onore di Santa Lucia);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, cammino di fede per i
fidanzati;
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa.
Lunedi 12 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e santa Messa (triduo
in onore di Santa Lucia, animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo).
Martedi 13 dicembre - Festa di Santa Lucia
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine
con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
AVVISI
Dal lunedi al venerdi, solo nei giorni feriali, nella chiesa Madonna del
Carmelo alle ore 06.00, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino
Neocatecumenale.
Sabato 10 e lunedi 12 dicembre, la santa Messa in chiesa Madre sarà
celebrata alle ore 08.45.
Domenica 11 dicembre si celebra la Giornata Pro Seminario; le offerte
dei fedeli raccolte durante le sante Messe saranno destinate al Seminario di
Agrigento.
Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:
Feriali: ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco ore 11.00, chiesa Madre
ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo ore 18.45, chiesa Madre |
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05/12/2016 |
Votazioni. "Referendum
Costituzionale": risultati completi e dettagliati del voto a Grotte |
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Scheda riepilogativa
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La percentuale di affluenza alle urne a Grotte è stata
pari al 50,71% degli aventi diritto al voto. Su 4723 elettori, 2395 si sono recati
alle urne: 1241 uomini su 2223 e 1154 donne su 2500.
Entrando nel merito del quesito referendario, si registra la schiacciante
prevalenza dei "NO", che hanno raggiunto quota 1535 (pari al
65,07% dei voti validi), mentre i "SI" si sono
fermati a 824 (pari al 34,93% dei voti validi). Per completare il quadro vanno aggiunte altre
32 schede nulle
e 4 schede bianche.
I dati completi, per singola sezione, sono disponibili nella
scheda a lato.
Si ringrazia il personale dell'Ufficio Elettorale del Comune di Grotte per
la disponibilità e collaborazione.
Redazione
5 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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04/12/2016 |
Votazioni. "Referendum
Costituzionale":
dati di affluenza alle urne (alle ore 23.00) |
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Referendum
Fac-simile
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Oggi, domenica 4 dicembre 2016, i cittadini italiani
sono chiamati alle urne per esprimersi sul referendum costituzionale "Renzi-Boschi". Si vota dalle ore 07.00 alle ore 23.00.
Si tratta di un referendum confermativo, per cui non è richiesto alcun
quorum. I dati di affluenza alle urne verranno comunicati
alle ore 12.00, 19.00 e 23.00. Le operazioni di scrutinio si svolgeranno
subito dopo la chiusura dei seggi.
Hanno votato, alle ore 23.00 del 04/12/16:
1241 uomini (su 2223 aventi diritto);
1154 donne (su 2500 aventi diritto),
per un totale di 2395 elettori (su 4723 aventi diritto).
La percentuale di affluenza alle urne è stata perciò pari al
50,71 %.
Hanno votato, alle ore 19.00 del 04/12/16:
905 uomini (su 2223 aventi diritto);
800 donne (su 2500 aventi diritto),
per un totale di 1705 elettori (su 4723 aventi diritto).
La percentuale di affluenza alle urne è stata perciò pari al
36,1 %.
Hanno votato, alle ore 12.00 del 04/12/16:
258 uomini (su 2223 aventi diritto);
192 donne (su 2500 aventi diritto),
per un totale di 450 elettori (su 4723 aventi diritto).
La percentuale di affluenza alle urne è stata perciò pari al
9,53 %.
Si ringrazia il personale dell'Ufficio Elettorale del Comune di Grotte per
la disponibilità e collaborazione.
Redazione
4 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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04/12/2016 |
Iniziative. Agrigento,
"Spazio Temenos": 1^ edizione
del Premio Karkinos; sabato 17 dicembre |
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Logo |
Ultimi ritocchi al lavoro delle Commissioni
Scientifiche della 1^ edizione del Premio Karkinos 2016, organizzata
dall’Associazione Culturale “Antiche Tradizioni Popolari” presieduta dal
dott. Carmelo Cantone. La manifestazione, nata da un’idea di Alfonso Russo,
si prefigge di evidenziare e premiare alcune delle eccellenze agrigentine;
personalità che si sono distinte in diversi campi, che hanno amato la città
di Agrigento e che ne rappresentano quindi il valore aggiunto. Il Premio
Karkinos prende spunto da un’antica moneta siculo-greca. Karkinos, che in
greco significa granchio, viene assimilato allo spirito ed al carattere di
chi abita in questa parte della bella e fascinosa Sicilia. Un animale
piccolo ma molto abile, dotato di due grandi chele che, come in un
abbraccio, simboleggiano l’ospitalità degli agrigentini. Una grande squadra
sta lavorando da tempo alla riuscita del Premio, la cui 1^ edizione avrà
luogo il 17 dicembre alle 17.30 presso la prestigiosa cornice dello “Spazio
Temenos” ex chiesa S. Pietro, in via Pirandello ad Agrigento. Otto
commissioni scientifiche sceglieranno i nomi che verranno premiati: 8
eccellenze autoctone più un “Premio Speciale” dedicato ad una personalità
del territorio che si è distinta a livello nazionale. Queste le categorie
dei premi: Turismo, Sport, Arte & Cultura, Scienze, Fair Play, Teatro,
Comunicazione, Musica e “Premio Speciale Solidarietà e Generosità
Umanitaria”.
Redazione
4 dicembre 2016.
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04/12/2016 |
Moda. 2^ edizione
del wedding & luxury event "La Nuit Blanche"; domenica 11
dicembre a Favara |
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Modelli
Invito |
Domenica
11 dicembre si terrà la 2^ edizione del wedding & luxury event “La
Nuit Blanche”, manifestazione creata per le coppie di futuri sposi.
Arte, musica, esposizioni si intersecano per dar vita ad un appuntamento
magico. Ad ospitare ancora una volta la kermesse, una cornice d’eccezione,
il duecentesco Castello Chiaramonte di Favara, di nobili origini come
nobile e raffinato sarà il tema della serata. A partire dalle ore 17.00 le
future coppie, ma anche tutti gli interessati, potranno percorrere gli
interni del palazzo, ammirando un selezionato parterre di espositori pronti
a mostrare ai futuri sposi le nuove tendenze per un matrimonio da favola.
Alle ore 19.00 si darà inizio al defilé; in passerella grandi firme di abiti
da sposa, sposo e cerimonia. Non mancheranno i defilé dei più piccoli e gli
interventi artistici. Madrina di questa seconda edizione sarà la bellissima
Miss Sicilia Chiara Esposito, classificatasi nella finalissima di Miss
Italia con il titolo di Miss Eleganza. Gli organizzatori Luca Schifano ed
Eya Khdiri non potevano fare scelta migliore, visto l’eleganza e la
solennità dell’appuntamento.
A dar voce alla sfilata, il conduttore Angelo Palermo.
La Nuit Blanche: un’occasione da non perdere per vivere un vero incantesimo.
Redazione
4 dicembre 2016.
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03/12/2016 |
Votazioni. Domenica 4
dicembre, "Referendum Costituzionale"; quesito, orari e modalità |
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Referendum
Fac-simile
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Domani, domenica 4 dicembre 2016, i cittadini italiani
saranno chiamati alle urne per esprimersi sul referendum costituzionale "Renzi-Boschi". Si
tratta di un referendum confermativo, per cui non è richiesto alcun quorum.
Il quesito
"Approvate il testo della legge
costituzionale concernente «Disposizioni per il superamento del
bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il
contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione
del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione»
approvato dal Parlamento e pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”.
Chi può votare
Possono votare i cittadini iscritti nelle liste elettorali, che
abbiano compiuto il 18° anno di età entro il giorno del referendum.
All’elettore saranno richiesti un documento di riconoscimento in corso di
validità e la tessera elettorale. Chi ha smarrito la tessera elettorale, o
ha finito lo spazio per il timbro, può farne richiesta presso l’Ufficio
Elettorale (che rimarrà aperto durante l’intero orario di apertura dei
seggi).
Quando si vota
Si potrà votare soltanto nella
giornata di domenica 4 dicembre, dalle ore 07.00 alle ore 23.00 (alle
ore 23.00 i votanti presenti nel seggio saranno comunque ammessi a votare).
Lo scrutinio dei voti inizierà subito dopo la chiusura delle
operazioni di voto.
Come si vota?
Il voto si esprime scrivendo una "X" sul "SI" o sul "NO" che si trovano
prestampati sulla scheda (vedi fac-simile a lato).
Validità della consultazione
Trattandosi
di un referendum confermativo,
l'esito del referendum sarà valido qualunque
sia il numero dei votanti che si recheranno alle urne.
Redazione
3 dicembre 2016
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03/12/2016 |
Tributi. Ridotta del 10% la
Tassa sui Rifiuti del 2016 per i cittadini di Grotte; nota
dell'Amministrazione |
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"É
ufficiale: la bolletta Tari del cittadino grottese sarà ridotta per il 2016
del 10%". Così inizia la nota diramata dall'Amministrazione comunale di
Grotte. "Un vero e proprio traguardo raggiunto dal Comune di Grotte che
ha avviato la differenziata con notevoli sacrifici dall’8 agosto 2016. Con
non poca attenzione - vi si legge ancora - si è voluto monitorare
costantemente sia la corretta selezione dei rifiuti da parte dei cittadini
sia la parsimoniosa razionalizzazione della spesa complessiva del servizio
nei suoi innumerevoli capitoli. Grotte in pochi mesi conquista il primato
per il rigoroso rispetto dell’ambiente". Nel documento a firma del
sindaco Paolino Fantauzzo, dell'assessore all'Ambiente Piero Castronovo e
dell'assessore al Bilancio Diego Aquilina si ricordano anche le "molte
iniziative messe in campo, a partire dalle sensibilizzazioni nelle scuole,
alla distribuzione capillare di volantini a tutti i cittadini, alla campagna
per l’utilizzo delle compostiere, al controllo del territorio sin dai primi
giorni di raccolta (abbandono abusivo di rifiuti – errata selezione)".
Nonostante la raccolta differenziata "porta a porta" nell'anno in corso sia
stata effettuata soltanto per 5 mesi (da agosto a dicembre incluso),
l'Amministrazione ha ritenuto di poter operare la riduzione della TaRi del
10% per l'ammontare relativo all'intero anno 2016. I cittadini grottesi, cha
hanno già versato un primo acconto entro il 30 aprile ed un secondo acconto
entro il 31 agosto, nella terza rata di conguaglio da versare entro il 31
dicembre troveranno la detrazione relativa al 10% dell'ammontare della TaRi
da loro dovuta, nonché altre eventuali detrazioni o agevolazioni spettanti
(l'utilizzo della compostiera ed il conferimento della raccolta
differenziata all'isola ecologica sino al 7 agosto 2016).
Per verificare l'ammontare della riduzione spettante, basta calcolare il 10%
del
"Totale TaRi 2016" indicato nel "prospetto di liquidazione" riportato nella
lettera inviata ai cittadini lo scorso aprile, contenente in allegato i due
modelli F24 utilizzati per il versamento degli acconti di aprile ed agosto.
Con il prossimo invio del modello F24 per il versamento del saldo,
l'Amministrazione comunale farà recapitare ai cittadini una lettera (che
anticipiamo di seguito) nella quale sarà comunicata la riduzione della TaRi,
con l'invito ad incrementare e migliorare la differenziata al fine di
salvaguardare l'ambiente ed ottenere ulteriori riduzioni.
Carmelo Arnone
3 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
COMUNE DI GROTTE
(Agrigento) Gentile
concittadino/contribuente, con la presente ti comunichiamo che la tua
bolletta TARI è stata ridotta del 10%.
Come ormai noto, l’otto agosto 2016 ha avuto inizio il nuovo sistema di
gestione dei rifiuti attraverso la raccolta porta a porta.
Tale sistema ha modificato le abitudini di ammasso dei rifiuti domestici di
ogni singola famiglia imponendo un maggior impegno nella selezione
quotidiana degli stessi.
Una scommessa non facile, che ha visto l’Amministrazione Pubblica Locale ed
i Cittadini tutti protagonisti di un vero e proprio cambiamento epocale.
Una scommessa vinta sia per quanto riguarda la percentuale di
differenziazione del rifiuto, che già dal secondo mese di raccolta ha
raggiunto il 62%, sia per quanto riguarda la riduzione del costo
complessivo del servizio, che oggi ci consente di diminuire la bolletta di
tutti i cittadini di Grotte del 10% per soli 5 mesi di raccolta
differenziata.
Nella consapevolezza che il costo complessivo del servizio di gestione
ambientale viene ribaltato per legge, a chiusura di ogni anno solare, sulla
bollettazione TARI, si rende necessario sottolineare che il nostro Comune
per il 2016 ha subito aumenti di costo legati, da un lato all’obbligo
imposto con ordinanza del Presidente della Regione di conferire i rifiuti
presso la discarica di Lentini (CT) per un lungo periodo di tempo e
dall’altro all’aumento successivo di circa il 50 % dei costi di conferimento
presso la discarica di Siculiana.
Un maggiore rigore nella quotidiana differenziazione del rifiuto può
condurci ad ulteriori riduzioni delle nostre bollette.
Confidiamo nella serietà, costanza e perseveranza del cittadino grottese che
assieme al nostro doveroso sacrificio ha dimostrato volontà, sensibilità,
dedizione e rispetto dell’ambiente.
Rispettare l’ambiente e continuare a rispettarlo significa rispettare noi
stessi e le future generazioni.
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Il Sindaco -
Paolino Fantauzzo
L’Assessore all’Ambiente - Piero Castronovo
L’Assessore al Bilancio - Diego Aquilina
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02/12/2016 |
Dialoghi. "Riforma
costituzionale renziana"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Al
Circolo della Concordia abbiamo discusso, in una delle ultime riunioni, di
un aspetto della riforma costituzionale renziana che secondo il Prof. Vezio
"riduce lo spazio della democrazia partecipativa diretta".
Giuseppe Castronovo
"Riforma costituzionale renziana: riduce lo spazio della democrazia
partecipativa diretta"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Renzo: Amici, finalmente ci siamo! La campagna elettorale per la riforma
costituzionale di Renzi è finalmente - e sottolineo finalmente - arrivata
alle ultime battute.
Giacomo: Mi piace che tu utilizzi l’avverbio “finalmente”. Prof. Vezio qual
è il punto per il quale questa riforma va secondo lei ricordata?
Vezio: Toglie agli elettori la scheda elettorale per l’elezione dei
Senatori. E questo significa che la riforma di Renzi “riduce lo spazio della
democrazia partecipativa diretta”.
Alessio: Può spiegarci meglio questa affermazione?
Vezio: L’aspetto più scandaloso di questa modifica è che ad uscirne
ammaccato è l’articolo 1 della Costituzione il quale dispone che “la
sovranità appartiene al popolo”. La riforma renziana - è bene ricordarlo -
trasferisce il luogo in cui si svolge l’elezione dei Senatori dalle aule
scolastiche dove eravamo abituati a ricevere due schede (una per la Camera e
una per il Senato) alle aule dei Consigli regionali. Se viene confermata la
riforma renziana d’ora in avanti saranno i Consiglieri regionali e non più
noi cittadini elettori ad eleggere i Senatori.
Ma c’è un altro aspetto che meriterebbe maggiore riflessione. Un aspetto che
in campagna elettorale è stato ignorato perché costituisce una vera e
propria offesa all’autonomia del potere legislativo e dell’indipendenza dei
Parlamentari.
Non potete non ricordare che i Senatori del Partito Democratico Vannino
Chiti e Corradino Mineo, che nella Commissione Affari Costituzionali del
Senato si opponevano allo spossessamento di noi elettori del diritto di
eleggere i Senatori, vennero su ordine dello stesso Renzi sostituiti con
altri due Senatori che votarono nel rispetto della volontà renziana.
Per non parlare della finta soppressione delle Province.
Finora la vera riforma consiste nell’aver sottratto, anche questa volta, la
scheda elettorale a noi elettori.
Di questo parleremo un altro giorno.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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02/12/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 2 dicembre |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 2 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Mattarella, Via Ingrao, Via Comitini, Via delle rose, Via Sturzo, Via
Arno, Via Cirillo, Via San Giovanni, Via Rossini, Via Alfieri, Via Cavour,
Via Gramsci, Via Gen. Dalla Chiesa,Via Santa Venera, Via Don Minzoni, Via
Padre Pio, Viale della Vittoria, Via Leopardi, Via Pirandello, Vicolo Verdi,
Via Roma,Via Mercurio, Via Machiavelli,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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02/12/2016 |
Attualità. "Non perdo la
fiducia nella democrazia e nella bontà dell'animo umano"; di Giovanni Volpe |
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Giovanni Volpe |
Decenni di malgoverno hanno trasformato il popolo,
quello che vota, in un mostro.
Forse lo è sempre stato agli occhi snob dei più elevati, i golpe plateali
però non si usano più, sono terribilmente e fastidiosamente fuori moda.
Adesso va per la maggiore il massonico concetto della lupara bianca
applicata alla democrazia.
La profezia pasoliniana trova il suo compimento: il capitalismo ha generato
mostri, la globalizzazione li ha liberati e messi in circolo, la finanza
comanda gli eserciti.
Non prendendo in considerazione la possibilità di controllo fraudolento del
voto nel senso di brogli, il popolo quando vota lo fa seguendo bisogni,
rincorrendo chimere, mettendo sul piatto la propria incomprensione dei
meccanismi politici.
Un popolo privato di cultura e ridotto alla miseria diviene quel
sottoproletariato che alimenta le destre.
La classe media che ha studiato - il minimo sindacale almeno - che ci ha
creduto - o che c'ha voluto credere -, non ha più riferimenti a sinistra e
adesso ha due scelte: il carro del vincitore - sperando lo sia sul serio -
oppure la protesta a oltranza finché non si vedrà all'orizzonte qualcuno o
qualcosa che ricordi anche da lontano un'idea socialista alternativa e
organizzata, o ancora deve, per necessità, smettere di credere nel popolo,
ignorarlo, decidere a tavolino di decidere per lui.
La medio borghesia che, raggiunta l'unità, precipitò nel relativismo, portò
a quello smarrimento intellettuale inizialmente di tipo scapigliato, poi
all'entusiasmo scientifico ma conservatore del verismo, quindi ancora al
crepuscolarismo intimista e nostalgico e al futurismo virile e roboante, il
tutto ben collocato dentro una onnicomprensiva cornice decadente.
Passò quindi del tempo, il superuomo contro la classe operaia, lutti su
lutti, progressi su progressi, trattati su trattati, arrivarono gli anni che
dalla Montessori a Dolci diedero dignità a un sistema d'istruzione che
doveva formare uomini e cittadini; anni in cui veramente nessuno doveva
rimanere indietro e talmente ci portarono a livello che persino io, che non
ero un intellettuale di Montmartre ma il figlio di un carabiniere e di una
casalinga, potevo contestare i miei professori e sostenere che l'educazione
stessa era un sintomo fascista.
Oggi pavento paure assai simili a quelle dei borghesi decadenti, decaduto
com'è l'ideale egualitario, constatato il disastro culturale nel quale mi
aggiro, temo la peggiore delle derive autoritarie, quella camuffata di
democrazia; quella fatta per salvare il popolo da se stesso giacché, la
storia lo insegna, è così che si consegnano milioni di bambini, donne e
uomini al sacrificio, ritenendolo cioè un male necessario per il progresso
stesso dell'umanità.
Il cane si morde la coda.
Viene il voltastomaco, ma non perdo la fiducia né nella democrazia e nemmeno
nella bontà dell'animo umano.
Giovanni Volpe
2 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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02/12/2016 |
Referendum. "Il mio
dissenso nei confronti della riforma costituzionale"; di Roberto
Scarpinato |
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Roberto
Scarpinato |
Roberto
Scarpinato, magistrato, è l’attuale Procuratore Generale presso la Corte
d'Appello di Palermo. Inizia la carriera in magistratura nel 1980. Dopo
avere prestato servizio presso la Procura della Repubblica di Palermo, nel
1991 entra a far parte del pool antimafia collaborando con Giovanni Falcone
e con Paolo Borsellino. Si occupa delle requisitorie ai processi sugli
omicidi politico-mafiosi di Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Michele
Reina e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Da Procuratore Aggiunto conduce indagini
sui rapporti tra la mafia e la massoneria deviata, sulla “trattativa” tra lo
Stato e Cosa Nostra nel periodo delle stragi, e sui rapporti tra mafia ed
economia. Nel giugno 2010 viene nominato Procuratore Generale presso la
Corte di Appello di Caltanissetta. Il 7 febbraio 2013 è nominato, dal plenum
del Consiglio Superiore della Magistratura, nuovo Procuratore Generale
presso la Corte d'Appello di Palermo. Il seguente
intervento è stato pronunciato al Palazzo di Giustizia di Palermo il
22 novembre 2016, nel corso del Seminario di
Studi sulla Riforma della Costituzione.
*****
Il mio
dissenso nei confronti della riforma costituzionale è dovuto a vari motivi
che, per ragioni di tempo, potrò esplicare solo in piccola parte.
In primo luogo perché questa riforma non è affatto una revisione della
Costituzione vigente, cioè un aggiustamento di alcuni meccanismi della
macchina statale per renderla più funzionale, ma con i suoi 47 articoli
su 139 introduce una diversa Costituzione, alternativa e antagonista nel
suo disegno globale a quella vigente, mutando in profondità l'organizzazione
dello Stato, i rapporti tra i poteri ed il rapporto tra il potere ed i
cittadini.
Una diversa Costituzione che modificando il modo in cui il potere è
organizzato, ha inevitabili e rilevanti ricadute sui diritti politici e
sociali dei cittadini, garantiti nella prima parte della Costituzione.
Basti considerare che, ad esempio, la riforma abroga l'articolo 58 della
Costituzione vigente che sancisce il diritto dei cittadini di eleggere i
senatori, e con ciò stesso svuota di contenuto l'art. 1 della Costituzione,
norma cardine del sistema democratico che stabilisce che la sovranità
appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione.
Nella diversa organizzazione del potere prevista dalla riforma, questo
potere sovrano fondamentale per la vita democratica, viene tolto ai
cittadini e attributo alle oligarchie di partito che controllano i consigli
regionali.
Poiché, come diceva Hegel, il demonio si cela nel dettaglio, questo
dettaglio - se così vogliamo impropriamente definirlo - racchiude in sé e
disvela l'animus oligarchico e antipopolare che - a mio parere -
attraversa sottotraccia tutta la riforma costituzionale, celandosi nei
meandri di articoli la cui comprensione sfugge al cittadino medio, cioè a
dire alla generalità dei cittadini che il 4 dicembre saranno chiamati a
votare.
I fautori della riforma focalizzano l'attenzione e il dibattito pubblico
sulla necessità di ridimensionare i poteri del Senato eliminando il
bicameralismo paritario, questione sulla quale si può concordate in linea di
principio, ma glissano su un punto essenziale: perché pur riformando il
Senato avete ritenuto indispensabile espropriare i cittadini del
diritto-potere di eleggere i senatori?
Il bicameralismo così come lo volete riformare non poteva funzionare
altrettanto bene lasciando intatto il diritto costituzionale dei cittadini
di eleggere i senatori?
Perché questo specifico punto della riforma è stato ritenuto tanto
essenziale da determinare addirittura l'epurazione dalla Commissione affari
costituzionali dei senatori del Pd Corradino Mineo e Vannino Chiti che si
battevano per mantenere in vita il diritto dei cittadini di eleggere i
senatori?
Forse uno degli obiettivi che si volevano perseguire, ma che non possono
essere esplicitati alla pubblica opinione, era proprio quello di
restringere gli spazi di partecipazione democratica e di estromettere il
popolo dalla macchina dello Stato?
Dunque secondo voi la ricetta migliore per curare la crisi della democrazia
e della rappresentanza, è quella di restringere ancor di più gli spazi di
democrazia e di rappresentanza?
Questo travaso di potere dai cittadini alle oligarchie di partito non
riguarda solo il Senato, ma anche la Camera dei Deputati e viene realizzato
mediante sofisticati meccanismi che sfuggono alla comprensione del cittadino
medio.
La nuova legge elettorale nota come l'Italicum, che costituisce una
delle chiavi di volta della riforma, attribuisce infatti ai capi partito
e ai loro entourage il potere di nominare ben 100 deputati della
Camera, imponendoli dall'alto senza il voto popolare.
Questo risultato viene conseguito mediante il sistema dei capilista bloccati
inseriti di autorità nelle liste elettorali presentate nei 100 collegi nei
quali si suddivide il paese, e che vengono eletti automaticamente con i voti
riportati dalla lista, senza che nessun elettore li abbia indicati. Gli
elettori potranno esprimere un voto di preferenza per un altro candidato
oltre il capolista, ma i voti di preferenza così espressi saranno presi in
considerazione solo se lista da loro votata avrà ottenuto più di cento
deputati in campo nazionale, perché i primi cento posti sono bloccati per le
persone "nominate" dai gruppi dirigenti del partito in base a particolari
vincoli di fedeltà.
Così per formulare un esempio, se una lista ottiene un totale nazionale di
voti pari a 100 deputati, nessuno dei candidati scelti dagli elettori dal
101 in poi con il voto di preferenza potrà essere eletto alla Camera, perché
tutti i posti disponibili sono stati esauriti.
Ora poiché il premio di maggioranza previsto dall'Italicum attribuisce al
partito vincitore delle elezioni 340 deputati su 630, tutti i partiti della
minoranza potranno portare alla Camera nel loro insieme complessivamente 290
deputati, e, quindi, ciascuno solo una quota di deputati intorno a 100 o ad
un sottomultiplo di cento.
Il che significa che entreranno alla Camera per le minoranze solo i
capilista bloccati, nominati dai capi partiti. Nessuno o quasi dei candidati
scelti dagli elettori oltre i cento con i voti di preferenza, farà ingresso
in Parlamento.
Ne consegue che ben due terzi dei cittadini italiani votanti, tanti quanti
sono rappresentati dalla somma dei partiti della minoranza nell'attuale
panorama tripolare nazionale, saranno di fatto privati del diritto di
scegliere i propri rappresentanti alla Camera.
Se questa è la sorte riservata ai cittadini elettori delle minoranze, è
interessante notare come il congegno dei cento capilista bloccati, unito ad
altri, consegua poi l'ulteriore risultato antidemocratico di determinare una
distorsione della rappresentanza parlamentare anche nel partito di
maggioranza, e di realizzare una sostanziale abolizione della separazione
dei poteri tra legislativo ed esecutivo.
Per spiegare come ciò verifichi, occorre comprendere come opera il combinato
disposto della riforma e dell'Italicum.
L'articolo 2 comma 8 dell'Italicum stabilisce: "I partiti o i gruppi
politici organizzati che si candidano a governare depositano il programma
elettorale nel quale dichiarano il nome e il cognome della persona da loro
indicata come capo della forza politica". In questo modo il voto per la
forza politica "che si candida a governare" è anche il voto per il
"capo della forza politica" che si candida a divenire il capo del
governo, in contrasto con l'art. 92 della Costituzione, rimasto inalterato,
che ne affida la nomina al Presidente della Repubblica sulla base delle
indicazioni dei gruppi parlamentari. Come è stato osservato, sarà ben
difficile non solo la nomina di una persona diversa, ma perfino la sfiducia,
destinata inevitabilmente a provocare lo scioglimento della Camera.
Ciò posto, tenuto conto che, come accennato, 1'Italicum attribuisce alla
medesima oligarchia di partito che esprime il leader della forza politica
candidato a capo del governo, la possibilità di nominare cento deputati
della Camera, è evidente che tale gruppo oligarchico nominerà capilista, e
quindi deputati ipso facto, tutti i componenti del gruppo ed i
fedelissimi del leader. Si tratta di un numero di deputati che già di per sé
attribuisce al futuro capo del governo la Golden share per il controllo
della maggioranza alla Camera dei deputati, perché equivale a circa un terzo
dei deputati eleggibili dal partito. Qualunque studioso di diritto
societario sa bene che l'amministratore delegato di una azienda che detiene
un terzo della quota azionaria, è in grado di controllare l'intera azienda.
Ma non finisce qui. Il leader futuro capo del governo ed il suo
entourage dopo avere nominato 100 deputati, tanti quanti sono i collegi
elettorali del paese, sono gli stessi che formano la lista degli altri
candidati non bloccati, per i quali gli elettori hanno la possibilità di
esprimere una preferenza o due a condizione che si votino candidati di sesso
diverso.
La riforma costituzionale non prevede alcuna norma che imponga (così come,
ad esempio, l'art. 21 della Costituzione tedesca) che l'ordinamento interno
dei partiti debba essere conforme ai principi fondamentali della democrazia
e che garantisca, di conseguenza, una selezione democratica dei candidati da
inserire nelle liste elettorali. Dunque la stessa oligarchia partitica che
elegge se stessa con il sistema dei 100 capilista bloccati, ha la
possibilità di cooptare, inserendoli nella lista dei candidati votabili,
solo personaggi ritenuti affidabili e obbedienti, escludendo dalla lista gli
indipendenti e gli esponenti delle opposizioni interne, oppure relegandoli
in posizioni marginali.
Ma non finisce qui.
L'Italicum ha in serbo un altro congegno a disposizione delle oligarchie di
partito per selezionare persone da cooptare nella maggioranza parlamentare
del futuro capo del governo. Si tratta della possibilità di candidare la
stessa persona in ben dieci diversi collegi contemporaneamente. Il
candidato eletto in più collegi deve scegliere il collegio che preferisce.
In quello in cui rinuncia, al suo posto viene eletto il candidato che ha
ottenuto più voti di preferenza dopo di lui. Il gruppo oligarchico che
esprime il leader futuro capo del governo ha in questo modo la possibilità
di neutralizzare eventuali candidati espressi dai territori e ritenuti non
affidabili, stabilendo che il candidato eletto in più circoscrizioni e
fedele alla leadership, scelga la circoscrizione nella quale altrimenti al
suo posto verrebbe eletto il candidato non gradito, che viene così escluso
dalla Camera.
Grazie a questi congegni elettorali, lo stesso gruppo oligarchico che
designa come capo del Governo il capo del partito di maggioranza, acquisisce
la possibilità di controllare contemporaneamente sia il Governo che la
Camera dei deputati.
Si realizza così un continuum tra Camera dei deputati e Governo
espressione entrambi dello stesso gruppo oligarchico che abolisce di fatto
la separazione dei poteri tra legislativo ed esecutivo, e la Camera si
trasforma da organo espressione della sovranità popolare che controlla il
governo dando e revocando la fiducia, in Camera di ratifica delle iniziative
legislative promosse dal Capo del Governo, il quale è allo stesso tempo capo
del partito di maggioranza.
Il capo del Governo/capopartito oltre ad avere una supremazia di fatto sulla
Camera nei modi accennati, ha anche una supremazia istituzionale in quanto
la riforma gli attribuisce il potere di dettare l'agenda dei lavori
parlamentari con il meccanismo delle leggi dichiarate dal Governo di
urgenza che devono essere approvate entro 70 giorni.
Interessante notare che la stessa corsia preferenziale non è prevista per le
leggi di iniziativa parlamentare, così che il governo è in grado di
colonizzare ancor di più l'attività legislativa del parlamento.
Alla sostanziale desovranizzazione del popolo, alla disattivazione della
separazione tra potere esecutivo e potere legislativo e, quindi, del ruolo
di controllo di quest'ultimo sul primo, si somma poi la disattivazione del
ruolo delle minoranze che, sempre grazie all'Italicum, sono condannate per
tutta la legislatura alla più totale impotenza, avendo a disposizione in
totale solo 290 deputati rispetto ai 340 della maggioranza governativa.
E ciò nonostante che nell'attuale panorama politico multipolare, le
minoranze siano in realtà la maggioranza reale nel paese, assommando i voti
di due terzi dei votanti a fronte del residuo terzo circa, ottenuto dal
partito del capo del governo.
Grazie alla lampada di Aladino del combinato disposto della riforma
costituzionale e dell'Italicum, un ristretto gruppo oligarchico
autoreferenziale in grado di auto cooptarsi prescindendo in buona misura nei
modi accennati dai voti di preferenza espressi da una minoranza del paese,
pari a circa un terzo dei votanti, che lo porta al potere, è in grado di
divenire il gestore oligopolistico delle leve strategiche dello stato, cioè
della Camera e del Governo.
Azionando sinergicamente tali leve, il gruppo nell'assenza di ogni valido
contro bilanciamento è in grado di esercitare un potere
politico-istituzionale di supremazia sugli apparati istituzionali nei quali
si articola lo Stato: dalla Rai, alle Partecipate pubbliche, agli enti
pubblici economici, alle varie Authority, ai vertici delle Forze di Polizia,
dei Servizi segreti, e via elencando. Si pongono così le premesse per
realizzare uno spoil system generalizzato, finalizzato a garantire l'autoriproduzione
del gruppo oligarchico mediante la nomina ai vertici degli apparati che
contano solo persone di provata consonanza politica e fedeltà.
Tramite questi e molti altri sofisticati meccanismi che per ragioni di tempo
non posso spiegare, si pongono così a mio parere le premesse per una
transizione occulta da un repubblica parlamentare imperniata sulla sovranità
popolare, sulla centralità del Parlamento e sulla separazione dei poteri, ad
un regime oligarchico nel quale il potere reale si concentra nelle mani di
una oligarchia che occupa il cuore nevralgico dello stato.
Per giustificare la sostituzione della Costituzione vigente con una nuova
Costituzione, i promotori della riforma si sono appellati ad argomenti che
si rivelano non ancorati alla realtà e che, proprio per questo motivo,
suscitano, a mio parere, serie perplessità, giacché se le ragioni della
riforma dichiarate non sono radicate nella realtà, se ne deve dedurre che vi
sono altre ragioni che non si ritiene politicamente pagante esplicitare.
Si sostiene infatti che questa riforma sarebbe finalizzata a tagliare i
costi della politica e sarebbe necessaria ed urgente per risolvere i
problemi del paese.
Quanto all'inconsistenza del primo argomento - cioè lo scopo di tagliare
i costi della politica - non ritengo di dovermi soffermare. La
Ragioneria dello Stato in una relazione trasmessa al Ministro per le riforme
in data 28 ottobre 2014 ha stimato il risparmio di spesa conseguente alla
riforma del Senato pari a 57,7 milioni di curo, una cifra ridicola rispetto
al bilancio statale, e che potrebbe essere risparmiata in mille altri modi
con leggi ordinarie senza alcuna necessità di stravolgere la Costituzione.
Per esempio tagliando i costi della corruzione, i costi della evasione
fiscale, invece di tagliare la democrazia.
Il secondo argomento dei sostenitori del Sì è, come accennavo, che la
riforma è necessaria ed urgente per risolvere i problemi del paese, in
quanto il bicameralismo paritario determina un patologico rallentamento del
processo legislativo, ed in quanto l'attuale assetto costituzionale
impedisce una governabilità del paese agile, flessibile, necessaria per
reggere le sfide della globalizzazione.
Se questo è lo scopo dichiarato, non risulta che siano stati indicati dai
fautori del Sì i problemi del paese che sarebbero stati causati in passato
dalla farraginosità dei meccanismi istituzionali previsti dalla Costituzione
vigente e che, invece, troverebbero immediata soluzione con la riforma della
Costituzione.
Forse la completa assenza di una politica industriale che perdura da oltre
un quarto di secolo e a causa della quale dal 2008 ad oggi sono passati al
capitale straniero più di 500 marchi storici di tutti i settori strategici
dell'industria nazionale?
Dall'elettronica, alle automobili, alle comunicazioni, agli
elettrodomestici, alle ferrovie, all'aerospaziale, all'agroalimentare, alla
moda, l'elenco dei marchi passati al capitale straniero dà la sensazione di
una silenziosa Caporetto nazionale: Pirelli, Pininfarina, Indesit, Ansaldo
Breda, Italcementi; Edison, Buitoni, Parmalat, Fendi, Bulgari, Gucci,
Valentino, etc.
Forse la disoccupazione giovanile che raggiunge livelli record in ambito
europeo e l'emigrazione all'estero di centinaia di migliaia di giovani
laureati che nel nostro paese non hanno alcun futuro?
Forse la gigantesca evasione fiscale (la terza del mondo dopo Messico e
Turchia) con un mancato introito per le casse dello stato che mette in
ginocchio l'erogazione dei servizi sociali?
Ciascuno può allungare a piacimento la lista dei gravi problemi nei quali
versa il paese e che lo stanno avvitando in una spirale di declino che
sembra senza fine, e stilare dal suo punto di vista una diversa gerarchia
della gravità di tali problemi.
Ma pur nella diversità delle opzioni, un fatto è certo: nessuno di questi
problemi è addebitabile al bicameralismo paritario e alla Costituzione del
1948.
Una classe dirigente che si è rivelata inadeguata a reggere le sfide della
complessità e che si è resa responsabile del declassamento economico e
sociale del paese, ora tenta di scaricare le proprie responsabilità sul
capro espiatorio di una Costituzione del 1948 che nulla ha da spartire con
le cause della crisi economica.
Non basta.
Gli uffici studi del Parlamento hanno documentato quanto sia priva di
fondamento nella realtà la narrazione dei sostenitori del Sì secondo cui il
bicameralismo paritario avrebbe enormemente dilatato i tempi di approvazione
delle leggi a causa della navetta tra la Camera dei Deputati ed il Senato,
quando una delle due camere apporta modifiche ai progetti di legge approvati
dall'altra.
In questa legislatura sono state sino ad oggi approvate 250 leggi di cui ben
200, pari all'80%, senza navetta parlamentare e solo 50 pari al 20% con
rinvio di una Camera all'altra, a seguito di modifiche. I tempi medi
approvazione delle leggi sono i seguenti: ogni legge ordinaria viene
approvata in media fra Camera e Senato in 53 giorni; ogni decreto viene
convertito in legge dalle due Camere in 46 giorni; e ogni legge finanziaria
passa, con la “doppia conforme”, in 88 giorni.
Se una legge si incaglia in parlamento non è per colpa del pur discutibile
bicameralismo paritario: ma dei dissensi politici dentro le coalizioni di
maggioranza.
É pur vero che vi sono leggi che invece sono state approvate in tempi molto
lunghi. Ma se si approfondisce l'analisi si comprende bene che le ragioni di
questi tempi lunghi non sono attribuibili al bicameralismo paritario, ma
a ben altre ragioni di ordine politico non sempre commendevoli. La legge
sulla corruzione, per esempio, ha ottenuto il via libera dal Parlamento dopo
ben 1546 giorni.
Dunque ricapitolando le ragioni addotte dai sostenitori del Sì per sostenere
la necessità di questa riforma non trovano riscontro nella realtà.
Possiamo concludere che non è affatto vero che esiste una crisi di
governabilità del paese che è una concausa importante della grave crisi
economica nella quale ristagniamo?
Non possiamo affatto sostenerlo.
Anzi dobbiamo ammettere che esiste certamente una reale grave crisi di
governabilità che ha causato ed aggrava la crisi. Quel che merita
riflessione, dal mio punto di vista, è che si addebita la crisi di
governabilità alla Costituzione vigente e si tacciono invece alla pubblica
opinione le vere cause strutturali di tale crisi di governabilità, che
possono essere ignote al cittadino comune, che possono essere sconosciute ai
tanti giuristi in buona fede che non conoscono quale sia il reale
funzionamento della macchina del potere oggi, ma che, invece, non possono
essere ignote a coloro che hanno ideato questa riforma.
Quali sono dunque le reali cause che ostacolano la governabilità nel nuovo
scenario macro politico e macroeconomico venutosi a creare nella seconda
repubblica per fattori nazionali e internazionali verificatisi dalla seconda
metà degli anni Novanta del secolo scorso?
La risposta a questa domanda presuppone che si abbia ben chiaro quali siano
gli strumenti indispensabili per governare la politica economica di un paese
e che sono essenzialmente tre:
- la potestà monetaria, cioè il potere di emettere moneta e obbligazioni di
Stato;
- la potestà valutaria, cioè il potere di svalutare la moneta nazionale in
modo da fare recuperare margini di competitività all'economia nazionale nei
periodi di crisi;
- la potestà di bilancio, cioè il potere di finanziare il rilancio
dell'economia mediante spesa pubblica in deficit, senza attenersi alla
regola del pareggio tra entrate ed uscite.
In assenza di questa fondamentale cassetta degli attrezzi, non è possibile
governare la politica economica di un paese.
L'esempio più evidente si trae dall'esperienza degli strumenti messi in
campo dall'amministrazione americana per gestire e superare la crisi
sistemica verificatasi dopo l'esplosione della bolla dei mutui subprime.
L'Amministrazione statunitense ha contemporaneamente azionato la leva della
potestà monetaria autorizzando la Fed ad iniettare ogni mese 80 miliardi di
liquidità nell'economia reale, la leva della sovranità valutaria svalutando
il dollaro rispetto ad altre monete, la leva infine della potestà di
bilancio, finanziando con il deficit di bilancio statale politiche di spesa
per il rilancio dell'economia. Solo grazie a tali manovre, l'economia
statunitense è uscita dal guado.
Veniamo ora al nostro paese.
Perché il governo italiano nello stesso periodo non ha azionato le stesse
leve felicemente azionate dall'amministrazione statunitense? Forse perché ha
commesso un errore di diagnosi? Perché ha ritenuto di dovere seguire
un'altra strategia?
No, semplicemente perché non ha potuto.
Non ha potuto perché le tre potestà fondamentali per gestire il governo
dell’economia del sistema Italia: potestà monetaria, potestà valutaria,
potestà di bilancio, non sono più azionabili dal governo italiano essendo
state cedute ad organi sovranazionali: la Commissione europea e la Bce,
componenti insieme al Fondo monetario internazionale della cosiddetta
Troika, santuario del pensiero unico neoliberista.
In altri termini il governo non ha potuto azionare quelle leve per un deficit
di governabilità nazionale determinato non dalla Costituzione del 1948, come
sostengono i fautori del Sì, ma dai trattati europei firmati dal 1992 in
poi.
Il deficit di governabilità così venutosi a determinare è a sua volta il
frutto di un grave deficit di democrazia. Infatti le leve fondamentali per
governare la politica economica nazionale, non sono state cedute al
Parlamento europeo o ad altro organo espressione della sovranità popolare,
ma sono state cedute agli organi prima menzionati - la Commissione europea,
la Bce (e per certi versi il Fondo monetario internazionale) - privi di
legittimazione e rappresentanza democratica, disconnessi dalla sovranità
popolare ma fortemente connessi invece ai grandi centri del potere economico
e finanziario.
Connessione questa dimostrata in modo inequivocabile dalla biografia di
tanti soggetti che in tali organi hanno rivestito e rivestono ruoli
decisionali strategici e che provengono dalle strutture apicali delle più
grandi banche di affari internazionali, o che a fine del loro mandato vengono
assunti da tali banche e da potenti multinazionali come consulenti o top
manager.
Non risponde a realtà dunque, come affermano i sostenitori del Sì, che la
politica ha perduto il controllo sull’economia a causa dell’inefficienza
delle procedure decisionali previste dall’attuale Costituzione che, dunque,
sarebbe bene riformare votando Sì al prossimo referendum del 4 dicembre.
La politica, o meglio la democrazia, ha abdicato al suo ruolo, quando ha
consegnato gli strumenti della sovranità a ristrette oligarchie arroccate in
centri decisionali impermeabili alla volontà popolare, ma fortemente
permeabili ai diktat dei mercati, o meglio alle potenze economiche che
governano i mercati.
Una esemplificazione concreta e recente dei risultati di questa abdicazione
della politica al potere economico e dei modi nei quali oggi viene gestito
il potere reale si ricava dall’esame della lettera strettamente riservata
che in data 5 agosto 2011, il Presidente della Bce inviò al Presidente del
Consiglio dei Ministri italiano, dettandogli una analitica agenda politica
delle riforme che il governo ed il Parlamento italiano dovevano approvare,
specificando anche i tempi e gli strumenti legislativi da adottare.
Dalla riforma della legislazione sul lavoro, alla riforma della
contrattazione collettiva, alla riforma delle pensioni sino alle
privatizzazioni e alla riforma della Costituzione, è una summa del pensiero
e delle strategie neoliberiste.
É impressionante verificare a posteriori come quell’agenda politica sia
stata puntualmente realizzata - dalla riforma Fornero sino al Jobs Act - dai
tre governi che si sono susseguiti dal 2011 ad oggi, e da maggioranze
parlamentari composte in larga misura da persone nominate da ristretti
vertici di partito.
Quel che appare ancor più significativo è che in quella stessa lettera del 5
agosto 2011, il Presidente della Bce sollecitava anche una riforma della
seconda parte della Costituzione che è stata realizzata nel 2012 nella
indifferenza e nella inconsapevolezza della sua reale portata della opinione
pubblica e del mondo dei giuristi.
Mi riferisco a quell’art. 81 della Costituzione che ha introdotto l’obbligo
del pareggio di bilancio, norma di matrice culturale neoliberista.
Una norma che ha introdotto un vero e proprio cavallo di Troia all’interno
della cittadella costituzionale, perché impedisce di finanziare in deficit
politiche economiche espansive di tipo keinesiano per superare le fasi di
crisi aumentando la spesa pubblica, ed impone quindi come unica soluzione
alternativa obbligata il taglio della spesa pubblica ai servizi dello Stato
sociale, determinando così l’impoverimento delle masse popolari, la
riduzione della loro capacità di spesa, la caduta della domanda aggregata
interna e l’avvitamento della spirale recessiva.
La vicenda in parola dimostra quanto siano infondate tutte le argomentazioni
dei sostenitori del Sì secondo cui la Costituzione va riformata perché
quella attuale rallenta l'iter legislativo e impedisce la governabilità.
Tutte le leggi indicate dalla BCE sono state approvate in tempi
rapidissimi con un doppio passaggio parlamentare.
La Salva-Italia di Monti e Fornero fu approvata in appena 16 giorni.
La legge costituzionale sul pareggio di bilancio obbligatorio fu approvata
addirittura in cinque mesi (con quattro votazioni
Camera-Senato-Camera-Senato).
La vicenda esposta costituisce una concreta esemplificazione del reale modo
di essere del potere oggi e di come oligarchie partitiche insediate al
governo e in grado di controllare il parlamento, possano divenire la cinghia
di trasmissione della volontà politica di centri decisionali esterni ai
luoghi della rappresentanza popolare, attraverso itinerari informali che si
sottraggono alla visibilità democratica.
Quella che ho appena esposto non è solo una vicenda del passato ma è una
simulazione di come sarà esercitato il potere in futuro se questa riforma
costituzionale dovesse essere definitivamente approvata.
Non si tratta di un processo alle intenzioni, non si tratta di dietrologia.
Nella relazione che accompagna il disegno di legge di riforma
costituzionale, si legge testualmente che questa riforma risolverà tutti
i problemi del paese, rimediando: “l’esigenza di adeguare l’ordinamento
interno alla recente evoluzione della governance economica europea e alle
relative stringenti regole di bilancio”, “le sfide derivanti
dall’internazionalizzazione delle economie e dal mutato contesto della
competizione globale l’elevata conflittualità”.
In altri termini l’abrogazione del diritto dei cittadini di eleggere i
senatori e, in buona misura, i deputati, nonché il travaso di potere dal
Parlamento al Governo che costituiscono il cuore e il nerbo della
riforma, vengono invocati per assicurare la migliore consonanza ai diktat
della Commissione europea, della Bce e alle pretese dei mercati.
In nome della esigenza di una totale subordinazione della politica
all’economia.
Il migliore inequivocabile riscontro che questo sia il reale obiettivo della
riforma costituzionale, viene dalla sua sponsorizzazione entusiastica da
parte delle più potenti banche di affari internazionali e delle altre
cattedrali della finanza internazionale che in questi ultimi mesi sono scese
in campo con tutta la loro forza di pressione per sostenere il fronte del
sì, e per intimidire gli indecisi minacciando sfracelli economici se la
riforma dovesse essere bocciata dai cittadini il 4 dicembre. E mi pare
meritevole di riflessione che queste finalità della riforma benché siano
state dichiarate nella relazione che accompagna il disegno di legge di
riforma costituzionale, non siano mai state utilizzate per sostenere le
ragioni del Sì nel corso di tutta questa campagna referendaria.
Evidentemente i promotori politici della riforma ritengono controproducente
proclamare a reti unificate che la riforma costituzionale risolverà tutti i
problemi del paese, grazie alla fedele esecuzione delle indicazioni
provenienti dalla governance europea.
l Riformatori affermano di essere proiettati nel futuro, ma a me sembra che
con questa riforma si rischi di riportare indietro l’orologio della
Storia all’epoca del primo Novecento quando prima dell’avvento della
Costituzione del 1948, il potere politico era concentrato nelle mani di
ristrette oligarchie, le stesse che detenevano il potere economico.
Era il tempo in cui lo Stato non godeva di alcuna considerazione perché era
considerato un instrumentum regni nelle mani dei potenti e la
legge, come insegnava Gaetano Salvemini, non godeva di alcun rispetto perché
era percepita come la voce del padrone.
Quella triste stagione della storia è stata archiviata grazie alla
Costituzione del 1948 che resta, oggi come ieri, l’ultima linea Maginot per
la difesa della democrazia e dei diritti. Una Costituzione che nessuno ci ha
regalato, che è costata lacrime e sangue, come ci ricorda Piero
Calamandrei, uno dei padri della Costituzione del 1948, le cui parole
pronunciate durante i lavori della Costituente nella seduta del 7 marzo
1947, sono da tenere bene a mente in questo delicato frangente della storia
nel quale dovremo decidere sul futuro del paese, e mi sembrano le migliori
per concludere il mio intervento:
“Io mi domando, onorevoli colleghi, come i nostri posteri tra cento anni
giudicheranno questa nostra Assemblea costituente... credo che i
nostri posteri sentiranno più di noi, tra un secolo, che da questa nostra
Costituente è nata veramente una nuova storia: e si immagineranno... che in
questa nostra Assemblea, mentre si discuteva della nuova Costituzione
Repubblicana, seduti su questi scranni non siamo stati noi, uomini effimeri
i cui i nomi saranno cancellati e dimenticati, ma sia stato tutto un popolo
di morti, di quei morti, che noi conosciamo ad uno ad uno, caduti nelle
nostre file, nelle prigioni e sui patiboli, sui monti e nelle pianure, nelle
steppe russe e nelle sabbie africane, nei mari e nei deserti, da Matteotti a
Rosselli, da Amendola a Gramsci, fino ai giovinetti partigiani [...] Essi
sono morti senza retorica, senza grandi frasi, con semplicità, come se si
trattasse di un lavoro quotidiano da compiere: il grande lavoro che
occorreva per restituire all’Italia libertà e dignità. Di questo lavoro si
sono riservata la parte più dura e più difficile: quella di morire, di
testimoniare con la resistenza e la morte la fede nella giustizia. A noi è
rimasto un compito cento volte più agevole: quello di tradurre in leggi
chiare, stabili e oneste il loro sogno: di una società più giusta e più
umana, di una solidarietà di tutti gli uomini, alleati a debellare il
dolore. Assai poco, in verità, chiedono i nostri morti. Non dobbiamo
tradirli”.
Roberto Scarpinato
22 novembre 2016
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02/12/2016 |
Referendum. "Voto Sì
perché..."; le ragioni di Emilio Messana (Sindaco di Racalmuto) |
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Emilio Messana |
In qualità di privato cittadino,
Emilio Messana (esponente del PD e Sindaco di Racalmuto) ha esposto le
proprie ragioni per le quali al referendum costituzionale di domenica 4
dicembre voterà Sì. Di seguito la sua dichiarazione.
*****
"Voto
sì perché Camera e Senato oggi fanno le stesse cose, perché Deputati e
Senatori fanno le stesse cose, perché un cittadino ad un Deputato o ad un
Senatore chiede le stesse cose, quasi mille parlamentari che fanno le stesse
cose in due organi costituzionali distinti. Voto sì perché la riforma
costituzionale prevede ruoli e funzioni diversi per la Camera e per il
Senato, perché il Senato diventa l'istituzione delle autonomie locali e
rappresenterà gli interessi delle Regioni e dei Comuni nel quadro
dell'interesse nazionale. Voto sì perché la legge elettorale vigente, sulla
quale pesano le riserve di incostituzionalità espresse dall'Alta Corte, ha
consentito ai partiti di scegliere gli eletti grazie alle liste bloccate e
non è nata dittatura alcuna. Anzi, i parlamentari hanno liberamente
abbandonato i partiti dove si erano candidati, ne hanno scelto o creato
altri, hanno sostenuto Renzi nonostante fossero stati scelti da Bersani.
Voto sì, perché troppi sostenitori del No hanno votato la riforma in
Parlamento. Voto sì, perché i grandi partiti che hanno costruito la
Repubblica non esistono più e la riforma è il frutto di un compromesso
raggiunto in Parlamento e non ci sono elementi per pensare che si possa
raggiungere un compromesso diverso. Voto sì, perché la vittoria del No
indebolisce il governo, vanifica la riforma, mantiene Camera e Senato e i
mille parlamentari tutti a fare le stesse cose, e non apre a nessuna
alternativa. Voto sì, perché il Pd si è impegnato a cambiare la legge
elettorale".
Emilio Messana
1 dicembre 2016
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01/12/2016 |
Televisione. Il prof. Carmelo
Luparello intervistato da Barbara D'Urso; domani a "Pomeriggio 5" |
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Pomeriggio Cinque |
Aggiornamento al 12 dicembre 2016.
Stavolta è confermato (pare definitivamente): andrà in onda oggi pomeriggio, lunedi
12 dicembre, il collegamento in diretta da Racalmuto con l'intervista al
prof. Luparello.
Aggiornamento al 5 dicembre 2016.
A causa di imprevisti nella programmazione della puntata, il collegamento in
diretta da Racalmuto con l'intervista al prof. Luparello è stato
ulteriormente rinviato ad una data successiva.
Aggiornamento al 2 dicembre 2016.
A causa di imprevisti nella programmazione della puntata, il collegamento in
diretta da Racalmuto con l'intervista al prof. Luparello sarà effettuato il
prossimo lunedi 5 dicembre (salvo ulteriore rinvio).
*****
Ha travalicato i confini regionali, la notizia della
sventata truffa dello specchietto che ha avuto come protagonista il
prof. Carmelo Luparello. I due malviventi che lo scorso 18 novembre avevano
visto nell'anziano docente solo in auto una facile vittima, hanno dovuto
ricredersi e battere in ritirata di fronte alla sua prontezza di spirito;
grazie alle sue indicazioni, alla collaborazione della figlia, dott.ssa
Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale di Caltanissetta, ed alla
capacità investigativa degli uomini dell'Arma dei Carabinieri in servizio a
Racalmuto e Castrofilippo, i due - recidivi e già noti alle Forze
dell'Ordine per gli stessi reati - sono stati identificati e denunciati a
piede libero.
Dell'accaduto se ne parlerà domani, venerdi 2 dicembre, nel corso del
programma "Pomeriggio Cinque" (su Canale5 dalle ore 17.10 alle
18.45).
La conduttrice Barbara D'Urso intervisterà il prof. Luparello che, ai
microfoni di una troupe della trasmissione inviata appositamente a
Racalmuto, racconterà i fatti.
Carmelo Arnone
1 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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Prof. Luparello |
01/12/2016 |
Lettere. "A presente
memoria", nota a margine della riflessione del prof. Antonio Pilato; di Giovanni Volpe |
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Giovanni Volpe |
Una breve "nota a margine" sulla recente
riflessione del prof. Antonio Pilato, di Giovanni Volpe .
***** Certamente Grotte "non è un piccolo villaggio
medioevale cinto di mura" e nessuno può di certo considerarsi messo a
guardia delle sue mura.
Grazie per quello che scrive Prof. Pilato, la leggo sempre molto volentieri.
A "presente" memoria.
Giovanni Volpe
1 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
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