Grotte.info Quotidiano - Gennaio 2020 |
30/01/2020 |
Sport. La giovane promessa del
calcio, "rivelazione dell'anno": Giuseppe Sollima |
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Album calciatori
Gazzetta dello Sport
Con la "Athena" |
"Rivelazione dell'anno";
così la Gazzetta dello Sport presenta le immagini del giovanissimo
calciatore grottese Giuseppe Sollima, che si è fatto notare a Roma, nel
torneo Viesse
Cup che si è svolto alle Officine dello Sport dal 4 al 6 gennaio.
Il torneo ha visto in campo 40 società, delle quali 7
professionistiche, provenienti da tutta Italia. Tra le partecipanti, anche
la Scuola
Calcio "Athena" di Agrigento, nella quale milita Giuseppe Sollima.
Il bilancio per i ragazzi agrigentini è stato molto positivo: primi
nel girone di qualificazione grazie alle vittorie contro i romani
"Giardinetti 1957" per 1-0, contro i padroni di casa del "Boreale" per 2-1,
e grazie alla vittoria sui campani della "Cavese" per 5-0. Ai sedicesimi di
finale i ragazzi della Città dei Templi hanno sfoderato una prestazione
eccezionale battendo, in un derby tutto siciliano, i cugini della "Primavera
Marsala" con il punteggio di 4-1. Agli ottavi di finale, al termine di una
gara spigolosa, i giovani
allenati da
mister Sandri hanno ceduto al "Troise Napoli" per 1-0.
Notevole il contributo in campo del giovane grottese che nel corso
del torneo ha realizzato ben 4 reti: contro la Cavese, la "Primavera
Marsala", il "Chievo Verona" ed il "Frosinone".
Giuseppe Sollima, che da 5 anni frequenta la Scuola Calcio "Peppe
Castiglione", è stato notato dai Dirigenti della "Athena" durante il
Torneo Valle
dei Templi che si è svolto da Agrigento dall'1 al 3 novembre 2019. Al
termine delle gare il Direttivo della Scuola Calcio "Athena" ha fatto di
tutto per averlo in squadra, riuscendo ad acquisire una "promessa" del
calcio.
Il giovane sportivo, classe 2008, oltre alla passione per il pallone,
coltiva sin dalla più tenera età lo studio della musica, cimentandosi nelle
percussioni ed ottenendo eccellenti risultati alla batteria.
Ancora è presto per stabilire cosa riserverà il futuro di Giuseppe; in ogni
caso due ampie strade sono tracciate (e per il momento l'una non esclude
l'altra).
Carmelo Arnone
30 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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Iviesse Cup
Verso Roma
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29/01/2020 |
Politica. L'on. Decio Terrana
(UDC): "Nuovo progetto politico sotto il simbolo dello Scudo Crociato" |
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Decio Terrana |
Il Coordinatore regionale dell’UDC in Sicilia, on.
Decio Terrana, analizza il risultato delle ultime Regionali in
Calabria ed in Emilia Romagna, con uno sguardo al futuro ed al Partito che -
si augura - riporterà al Centro tutti i moderati italiani.
“Dopo l’entusiasmo per il grande risultato dell’UDC in Calabria è
arrivato il momento delle dovute riflessioni politiche - afferma Terrana
-. Dai risultati delle Regionali è emerso un messaggio comune e chiaro:
in Italia i moderati saranno sempre decisivi e fondamentali, e laddove si
deciderà di estremizzare le campagne elettorali verso ‘Destra’, lasciando da
parte i moderati, non si potranno mai raggiungere risultati positivi. Non è
assolutamente un caso se dopo tanti anni di Sinistra, in Calabria tutte le
forze moderate di Centrodestra assieme hanno sfiorato il 35%; e si può anche
fare meglio. Il Centro ed i moderati sono fondamentali per garantire la
dovuta serenità e governabilità, potendo contare sulle basi solide e le
tradizioni incrollabili della cultura dei Moderati”.
Il Coordinatore Politico dell’UDC guarda al futuro prossimo, che il partito
e tutti i moderati al centro del progetto politico in costruzione del ‘Partito
del Popolo Italiano’, come annunciato nei giorni scorsi.
“L’Udc è il partito politico che condivide i principi della dottrina
sociale della Chiesa - spiega Terrana -: al centro dell’azione
politica deve sempre esserci il rispetto della vita, la centralità
dell’uomo, la tutela della famiglia, la tutela e la dignità del lavoro e dei
lavoratori, la funzione sociale del capitale, la promozione dello studio e
della ricerca scientifica. La Politica deve essere intesa come servizio
all’umanità e all’armonia tra le diverse classi sociali. Il nuovo progetto
politico in rampa di lancio non può prescindere dall’impegno dei cattolici e
dal dovere civico e cristiano, in nome di quella responsabilità che deve
essere deve essere fondata su una forte anima spirituale. Insieme a tanti
movimenti e associazione stiamo alimentando la nascita di un’area
d’ispirazione cristiana che elabori una nuova e più efficiente proposta
politica per l’Italia. Ed in questo progetto possono partecipare tutte
quelle persone, i movimenti e le associazioni che sono disponibili al
dialogo e a confrontarsi con serenità e senso di responsabilità. Oggi più
che mai - prosegue il Coordinatore - serve una politica seria fatta
di persone moderate, garbate, responsabili, adeguatamente preparate ed
altruiste. Una politica che rappresenti i cittadini, parli di economia
sociale e non solo di profitto, un’economia fondata sui diritti dell’uomo.
Serve una politica che si occupi di lavoro e che aggredisca le nuove
povertà, sociali e spirituali. Serve una nuova stagione dei diritti, per un
lavoro degno, libero, creativo e solidale; una politica che investa per
tutti i Giovani, il nostro futuro, per i poveri e deboli del nostro tempo;
per una società aperta e solidale. Questa è la sfida che ci attende per
costruire un grande progetto per il nostro paese. Riteniamo che anche i
cattolici abbiano le capacità, le possibilità ed un pensiero ancorato alla
realtà ed al territorio capace di comprendere la complessità dei problemi. E
se i cattolici italiani sapranno lavorare in rete - conclude Decio
Terrana - avranno un ruolo forte all’interno della Società. Per cambiare
le sorti dell’Italia”.
Redazione
29 gennaio 2020.
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29/01/2020 |
Moda. "Ivygroovy" di Simona
Agnello su "Lyun Magazine" n° 14 di febbraio 2020 |
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Ivygroovy
Lyun Magazine |
Prosegue con successo il cammino di Simona Agnello nel mondo della moda.
Ivygroovy, sua linea di creazioni casual-chic, verrà
pubblicata sul numero di febbraio della rivista britannica Lyun Magazine
(che è possibile acquistare online).
Protagonista degli scatti della fotografa agrigentina Carla Sutera Sardo
è la capsule Autunno Inverno 2021 intitolata “Merry go round on
the carousel”. Colorata e vivace, con spiccati riferimenti al mondo
clowniano, la collezione ha già cominciato il suo percorso tramite social (Facebook
e
Instagram) e prossimamente su riviste del settore.
Il nuovissimo brand è già stato oggetto di un lusinghiero articolo
dello storico magazine Harper’s Bazaar Cz in collaborazione con
Karolina Holubova e Matej Paprciak, e dell’americano Evon Magazine,
con Carla Sutera Sardo.
“Amo il lavoro di squadra - dichiara Simona Agnello -. Nel nostro
settore il confronto è vitale e le idee migliori nascono dalla
collaborazione tra le diverse figure che vi partecipano. Per fortuna ho
conosciuto persone che hanno creduto sin da subito alle potenzialità di un
marchio come il mio - prosegue la giovane creatrice di moda -, che ha
ancora una lunga strada piena di ostacoli da superare, ma che riceve
continuo supporto. Anche il sostegno che dimostrano coloro che mi seguono è
fondamentale. Senza loro, sarebbe difficile sopportare le difficoltà”.
Redazione
29 gennaio 2020.
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Ivygroovy
Ivygroovy |
28/01/2020 |
Formazione. 1° Corso di
Potatura, della Cantina "La Torre" con la Proloco Herbessus; giovedi 30
gennaio |
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Manifesto |
Giovedi 30 gennaio, a
partire dalle ore 09.00 presso la Cantina "La Torre" di Racalmuto,
si terrà il 1° Corso di Potatura.
L'iniziativa, nell'ambito del programma "La Cantina per il territorio", è
organizzata dalla Cantina "La Torre" in collaborazione con la Proloco
"Herbessus" di Grotte.
Interverranno:
- dott. Luigi Vella (Ispettorato Provinciale Agricoltura), per i saluti
iniziali;
- dott. Filippo Buttafuoco, sul tema "Teoria e tecnica della potatura dei
vigneti a spalliera";
- Vito Giaccone, per le prove pratiche in campo;
- dott. Calogero Romano, sul tema "Problematiche del mercato".
Le conclusioni sono affidate a Vincenzo Castellana, Presidente della Cantina
"La Torre".
Redazione
28 gennaio 2020.
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27/01/2020 |
Chiesa. Rosario meditato
nella chiesetta Madonna delle Grazie; lunedi 27 gennaio |
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Medaglia |
Lunedi 27 gennaio, alle ore 16.15, il gruppo
della Medaglia Miracolosa reciterà il santo Rosario nella
chiesetta della Madonna delle Grazie. Il Rosario sarà meditato.
Le riflessioni saranno prese dai dialoghi che santa Caterina Labouré ebbe
con la Madonna nelle varie apparizioni. Lo schema del rosario è quello che
si recita nel santuario parigino di Rue du Bac.
Si approfondirà il tema delle apparizioni e si conoscerà meglio la figura di
santa Caterina Labouré, la novizia a cui è apparsa il 18 e 19 luglio 1830 la
Madonna.
La seconda apparizione avvenne il 27 novembre 1830 alle ore 17.30.
La terza ed ultima apparizione avvenne nel dicembre 1830.
La Vergine apparve con lo stesso vestito colore dell’aurora e lo stesso
velo. In questa apparizione la Vergine sosteneva un globo d’oro, sormontato
da una piccola croce. Da anelli, sormontati da pietre preziose, irradiava,
con intensità diversa, la medesima luce.
Un particolare da annotare: questa volta la Vergine non apparve a destra, né
a sinistra dell’altare, ma sopra di esso.
Così si conclusero le apparizioni della Vergine Maria a santa Caterina
Labouré, che ricevette, però, un messaggio consolante: “Figlia mia, d’ora
in poi non mi vedrai più; tuttavia sentirai la mia voce durante tutte le
preghiere”.
Per lei si conclusero le apparizioni, ma non la sua devozione filiale a
Maria.
Il 3 febbraio 1831 Caterina terminò il noviziato e indossò l’abito
religioso.
La Vergine era molto bella di una bellezza indescrivibile; indossava una
veste di seta color bianco-aurora, accollata e con le maniche lisce. Dal
capo scendeva un velo bianco sino ai piedi. I suoi piedi poggiavano sopra un
globo, le sue mani sostenevano un altro globo più piccolo che rappresentava
l’Universo. “Questo globo che vedi rappresenta tutto il mondo, in
particolare la Francia ed ogni singola persona” disse la Madonna a santa
Caterina. Gli anelli, ornati di pietre preziose, che ricoprivano le sue
dita, emanavano dei raggi. “Questi raggi - spiegò la Vergine -
sono il simbolo delle grazie che spargo sulle persone che me le domandano”.
Intorno alla santa Vergine si formò un quadro ovale, sul quale si leggevano
queste parole scritte a lettere d’oro: “O Maria, Concepita senza peccato,
prega per noi che ricorriamo a te”.
Nello stesso istante si sentì una voce che diceva: “Fai coniare una
Medaglia su questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno
grandi grazie, specialmente portandola al collo; le grazie saranno
abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia. All’istante mi
parve - dice Caterina - che il quadro si voltasse ed io vidi il
rovescio della Medaglia. Vi era la lettera ‘M’ sormontata da una croce senza
Crocifisso che aveva come base la lettera ‘I’. Più sotto vidi due cuori, uno
circondato da spine, l’altro trapassato da una spada”.
Il monogramma di Maria era circondato da dodici stelle. La Medaglia fu
coniata e dal primo istante è stata strumento di numerosi favori spirituali
e temporali, tanto da venire chiamata “Medaglia Miracolosa”.
Portiamola anche noi, recitando l’invocazione “O Maria Concepita senza
peccato, prega per noi che a Te ricorriamo” e la Madonna ci proteggerà.
Martedi accorriamo numerosi, la Madonna ci aspetta.
Graziella Vizzini
27 gennaio 2020
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27/01/2020 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 27 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione eucaristica;
- ore 12.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Angelus e conclusione
dell'Adorazione;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, preghiera RnS.
Martedi 28 gennaio - Triduo in onore di san Giovanni Bosco (1)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa san Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa (nel triduo in onore di san
Giovanni Bosco);
- a seguire, nella chiesa san Rocco, un'ora di Adorazione eucaristica.
Mercoledi 29 gennaio - Triduo in onore di san Giovanni Bosco (2)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa san Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa (nel triduo in onore di san
Giovanni Bosco);
- ore 19.00, in oratorio (Via Confine), incontro di tutti i catechisti;
- ore 19.30, in chiesa Madre, catechesi RnS;
- ore 20.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, "Gesù è Amore": incontro di
preghiera.
Giovedi 30 gennaio - Triduo in onore di san Giovanni Bosco (3)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, in chiesa Madre, Adorazione eucaristica (per tutta la giornata);
- ore 17.30, nella chiesa san Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa (nel triduo in onore di san
Giovanni Bosco);
- ore 19.00, in oratorio (Via Confine), Incontro Giovani;
- ore 21.00, in chiesa Madre, preghiera di conclusione dell'Adorazione
eucaristica.
Venerdi 31 gennaio - Festa di san Giovanni Bosco
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa (nella Festa di san
Giovanni Bosco);
- ore 18.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa (nella Festa di san
Giovanni Bosco);
- ore 19.00, in chiesa Madre, incontro di formazione e adorazione, a cura
del Movimento Pro Sanctitate Agrigento.
Sabato 1 febbraio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 20.30, nella chiesa san Francesco, santa Messa animata dal Cammino
Neocatecumenale.
Domenica 2 febbraio
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa (presentazione al Signore dei
bambini battezzati nel corso dell'ultimo anno);
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (presentazione al
Signore dei bambini battezzati nel corso dell'ultimo anno);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
- Domenica 2 febbraio si svolgerà la cerimonia di presentazione al Signore
dei bambini battezzati nel corso dell'ultimo anno.
- Domenica 9 febbraio, durante la santa Messa delle ore 11.30 nella chiesa
Madonna del Carmelo, si svolgerà la cerimonia di vestizione dei ministranti.
- Il prossimo 24 febbraio, vigilia della festa di san Gerlando,
l'arcivescovo di Agrigento S.Em. card. Francesco Montenegro ordinerà diaconi
i seminaristi: Davide Burgio (32 anni, di Porto Empedocle), Alessio Caruana
(40 anni, di Agrigento), Davide Fasone (38 anni, di Agrigento), Matteo
Mantisi (31 anni, di Realmonte), Calogero Putrone (35 anni, di Realmonte) e
Salvatore Piazza (26 anni, di Menfi).
Orari delle Sante Messe in vigore dal 01/01/2020:
Feriali: ore 09.00, chiesa san Rocco
ore 09.00, chiesa Madonna del Carmelo ore
18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 21.00, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 18.30, chiesa Madre |
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27/01/2020 |
Storia. Antonio Cipolla canta
"Uomo del mio tempo" di Quasimodo, nel "Giorno della Memoria" |
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Ascolta il brano
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"Nella ricorrenza della Giornata della Memoria,
vorrei proporre un testo che avevo musicato tempo addietro (ma registrato
solo recentemente). Si tratta della poesia “Uomo del mio tempo” di Salvatore
Quasimodo scritta dal poeta nel 1946. A mio avviso - scrive Antonio
Cipolla - testimonia le atrocità di tutte le guerre, non solo quanto
commesso durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto a mano dei tedeschi
nei confronti del popolo ebraico".
Proponiamo l'ascolto
del brano, disponibile su Youtube.
Di seguito, il testo.
"UOMO DEL MIO TEMPO"
Sei ancora
quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t'ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T'ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all'altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell'eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue,
salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore Quasimodo, Uomo del mio tempo (in Giorno dopo giorno,
1946).
Redazione
27 gennaio 2020.
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27/01/2020 |
Storia. "Giorno della Memoria":
isolare chi disprezza la vita e la libertà; di Alfonso Provvidenza |
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Alfonso Provvidenza
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Brevi riflessioni sul Giorno della Memoria, del sindaco
di Grotte Alfonso Provvidenza. *****
Con la Legge 20 luglio 2000, n. 211 “Istituzione del 'Giorno della Memoria'
in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei
deportati militari e politici italiani nei campi nazisti” la Repubblica
italiana ha riconosciuto il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei
cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah
(sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana
dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la
prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti
diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della
propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Tutto ciò al fine di conservare nel futuro dell’Italia
la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e
in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Secondo il saggista Tzvetan Todorov “la singolarità
del fatto non impedisce l’universalità della lezione che se ne trae” e
poiché la memoria storica della shoah non riguarda soltanto il popolo
ebraico, l’intera umanità deve trarre insegnamento da questi avvenimenti.
L’odio dei “diversi” (avversari politici, omosessuali, esseri umani di altra
etnia, disabili), trova ancora oggi, incredibilmente, un proselitismo
diffuso. E per questo non bisogna abbassare la guardia; occorre isolare chi
disprezza i valori della vita e della libertà.
La speranza è questa: ricordare e non dimenticare!
Alfonso Provvidenza
27 gennaio 2020.
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26/01/2020 |
Agrigento. "Fior de...
Teatro3", di Giovanni Volpe; il 28 e 29 gennaio al Teatro della Posta
Vecchia |
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Locandina |
Martedi 28 e mercoledi 29
gennaio, al "Teatro della Posta Vecchia" di Agrigento,
andrà in scena
"Fior de... Teatro 3" - "Del mare, dei sogni, della vita e del
viaggio", spettacolo scritto e diretto da Giovanni Volpe (con testi
di Giorgio Gaber, Fabio Geda e Maurizio Lastrico), a cura dell'Associazione "ArTesia".
Sotto gli occhi del pubblico, oltre al regista, anche gli attori Aurora Majorini,
Andrea
Decaro, Rosi Mandracchia, Gabriele Ciraolo, Marianna
Rotolo; con la partecipazione di Flavio Neri, Mirko Mongiovì e Pietro
Durante.
Allestimento scenico di Tonino Spitali, assistente alla regia
Gabriele Ciraolo, aiuto regia Barbara Lazzarin, direttore di scena Susanna
Conti.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00. Prenotazioni e prevendita
al botteghino del Teatro della
Posta Vecchia (tel. 0922.26737).
Redazione
26 gennaio 2020.
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25/01/2020 |
Lettere. "Blocco della
prescrizioni, una conquista voluta dal M5S"; di Calogero
Chiarenza |
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Calogero Chiarenza |
Intervento dell'ing. Calogero Chiarenza (attivista Movimento 5 Stelle di
Grotte) in merito al dibattito in corso sul tema del blocco della
prescrizione.
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"Blocco
della prescrizione, una conquista voluta dal M5S.
Mi riferisco ai
Dialoghi pubblicati in questo quotidiano in data 03/01/2020, ove il
blocco della prescrizione, che scatta dopo il primo grado di giudizio a
partire da quest’anno, viene considerato semplicisticamente “palesemente
anticostituzionale per violazione dell’art. 111 della Costituzione”.
Su siffatta affermazione io ci andrei cauto e malgrado io sia il meno
indicato per disquisire su tale argomento, tuttavia, mi sia consentito di
offrire alcuni spunti sul tema.
Nell’art.111 della Costituzione è scritto “Ogni processo si svolge nel
contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice
terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata”.
Aggiungo, l'art. 6, paragrafo 1 della Convenzione Europea per la
salvaguardia dei Diritti dell'Uomo (CEDU) e delle libertà fondamentali,
riconosce ad ogni persona il diritto a vedere la sua causa esaminata e
decisa entro un lasso di tempo ragionevole, come componente del diritto ad
un equo processo.
Detto ciò, è doveroso fare alcune precisazioni.
In un processo, un conto è il sacrosanto diritto ad una ragionevole durata,
un conto è l’istituto della prescrizione, in quanto l’assenza o il blocco
della prescrizione non necessariamente comporta un’automatica irragionevole
durata del processo medesimo.
Addirittura in numerose pronunce della Corte di Strasburgo la
prescrizione nell’ordinamento italiano, specie per i reati gravi, viene
considerata inammissibile laddove viene leso il diritto di avere giustizia.
In Italia dati allarmanti sui reati prescritti che alla fine si traducono in
una sorta di impunità, soprattutto per chi se lo può permettere
economicamente.
Ogni anno oltre 120.000 procedimenti per reati, quasi il 25% sul totale,
vengono azzerati da prescrizione (nel 2017 procedimenti prescritti 125.564 -
fonte Sole 24 Ore).
Tra i casi più gravi ricordiamo le prescrizioni per la tragedia
Hotel Rigopiano con 29 morti, per la strage di Viareggio
con 32 morti, per il traghetto Norman Atlantic andato a fuoco
nel 2014 con 31 morti, per il crollo della Torre Piloti nel
2013 con 9 morti, per la condanna a 18 anni del magnate svizzero
Stephan Schmidheiny per le migliaia di morti a causa delle
polveri di amianto emesse dall’eternit.
Per non parlare delle 8 prescrizioni di cui ha beneficiato Berlusconi
e di tante altre in materia di stupri, torture, corruzione, malaffare,
truffe, lesioni personali, furti e di altri processi a rischio di
prescrizione, quali ad esempio quello sullo scontro nel 2016 dei treni di
Ferrotramviaria in provincia di Bari con 23 morti.
Per ovviare a ciò il M5S, pur non potendo disporre della maggioranza
assoluta, intanto è riuscito a far approvare dal Parlamento il blocco della
prescrizione che si prefigge, da una parte, costituire intanto valido
deterrente contro chi, escogitando azioni dilatorie nel corso del processo,
tenti di farla franca, dall’altra indurre le forze politiche (attualmente
nel merito sono in corso trattative tra forze di governo) a legiferare per
evitare che i ritardi dei processi non siano causati dall’inerzia dei
giudici o dall’inefficienza della macchina giudiziaria.
Va ricordato che:
- in Francia una norma del 2012 ha reso di fatto quasi
imprescrittibili le pene;
- in Germania la prescrizione si interrompe ad ogni azione
giudiziaria (interrogatori, incarichi a periti, sequestri e perquisizioni,
ordini di arresto, fissazione di udienza ecc.);
- nel Regno Unito la prescrizione non esiste;
- in Spagna la prescrizione ha tempi più lunghi rispetto all’Italia;
- in Grecia le norme sulla prescrizione sono simili a quelle
italiane.
Inoltre le leggi francesi, tedesche e del Regno Unito, che di fatto
allungano di decenni o non prevedono la prescrizione dei reati, non sono
state mai dichiarate dalla Corte di Strasburgo in contrasto con la
Convenzione Europea sui diritti fondamentali dell’uomo.
Quindi prima di sparare affermazioni di palese incostituzionalità del blocco
della prescrizione nei cosiddetti
Dialoghi
del 03/01/2020 è meglio documentarsi bene e affrontare le relative questioni
nella loro interezza e sotto vari punti di vista".
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Calogero Chiarenza
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25/01/2020 |
Bivona. "Pagine di
Sicilia. Todo Modo. Conversazioni su Leonardo Sciascia"; venerdi 7
febbraio |
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Manifesto |
Organizzato dal Circolo "Leonardo Da Vinci", si
terrà a Bivona un incontro sul tema "Pagine di Sicilia. Todo Modo.
Conversazioni su Leonardo Sciascia".
La manifestazione si svolgerà nel salone del Circolo (a Bivona, in
Piazza San Giovanni), venerdi 7 febbraio a partire dalle ore 18.30.
Prendendo spunto dalla frase dello Scrittore racalmutese "Sai cos'è la
nostra vita? La tua e la mia? Un sogno fatto in Sicilia. Forse stiamo ancora
lì e stiamo sognando" (dal romanzo 'Candido ovvero Un sogno fatto in
Sicilia'), interverranno: Gaspare Agnello, Filippo Greco e
Alfonso Provvidenza.
Redazione
25 gennaio 2020.
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25/01/2020 |
Letture Sponsali. "Fotografie
di attimi di intimità con Dio" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
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La Domenica della Parola.
In questa domenica il Papa ci invita a celebrare con particolare attenzione
la Parola di Dio.
Dalla liturgia comunitaria e dalla riflessione che ne scaturisce è
importante portare a casa un invito per il nostro cammino di sposi nel
Signore.
La parola di Dio è centrale nella nostra fede, è il luogo di quell'incontro
gioioso con il Signore che ci ha fatto alzare in piedi e lasciare tutto per
obbedire alla sua volontà, per cogliere il suo invito alla gioia piena come
hanno fatto questi primi discepoli nel Vangelo di oggi.
È bello ricordare la parola di Dio che ha segnato il nostro cammino di
coppia. Oggi è un giorno propizio per farne memoria.
La Parola di Dio che ci è stata rivolta da fidanzati, la Parola di Dio nel
giorno del nostro matrimonio, la Parola di Dio il giorno della nascita di
nostro figlio o ancora nei momenti difficili e di prova.
Sono momenti speciali che abbiamo vissuto come coppia di sposi con Cristo,
ognuno di noi dovrebbe custodirli come tesoro prezioso, come fotografie di
attimi di intimità con Dio da riguardare periodicamente per non dimenticare
le sue meraviglie e ringraziare con gioia.
Ed ancora questa domenica ci ricorda che nessuno si può dire cristiano se
non conosce e frequenta la Parola di Dio.
“L'ignoranza delle scritture è ignoranza di Cristo”, la frequenza
delle scritture è una relazione con il nostro Signore che cresce giorno per
giorno.
Nel nostro matrimonio l'ascolto della Parola è lo strumento che abbiamo per
costruire e mantenere la nostra “casa sulla roccia” per vivere il sacramento
e per portare frutto.
Rosalinda e Francesco
Punto chiave - La vera felicità è quella condivisa con gli altri.
Cari amici, le letture di questa domencia parlano della “gioia”, la vera
“gioia” quella che viene dalla “luce” di Dio.
Infatti, come dice il vangelo: “… per quelli che abitavano in regione e
ombra di morte una luce è sorta”.
Però se riflettiamo su queste scritture possiamo notare che questo messaggio
di “speranza” non viene mai annunciato ad una singola persona, ma è sempre
annunciato a più genti: Simone, Andrea, Giacomo, Giovanni, Zebedeo, …
Infatti, se ci riflettiamo bene, quando noi riceviamo una bella notizia,
siamo ancor più felici se la condividiamo con gli altri. Anche nelle nostre
famiglie è la stessa cosa. La vera “gioia” è quella condivisa.
Rallegriamoci e convertiamoci perché il regno dei cieli è vicino non solo
per noi stessi, ma per tutti noi.
“La gioia se condivisa si raddoppia” (San Tommaso).
Aline e Christian
Redazione
25 gennaio 2020.
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24/01/2020 |
Attività. "Costruttori di
presente": a Grotte incontro dei Comitati di Accoglienza della Magna Via
Francigena |
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Costruttori di presente |
"Costruttori
di presente" è il tema scelto per la "due giorni" di incontri
organizzati a Grotte da "Magna Via Francigena" insieme al "Comitato
d’ Accoglienza Magna Via Francigena Grotte".
Sarà il primo momento d’incontro per tutti i Comitati ufficiali di
Accoglienza Pellegrini della Magna Via Francigena e delle Vie Francigene di
Sicilia.
I rappresentanti dei Comitati, ospiti del Comitato locale di Grotte, si
confronteranno ed analizzeranno come la Magna Via Francigena ha modificato
il tessuto del territorio, con lo scopo di rendere evidente la bellezza
delle zone interne e dei piccoli borghi della Sicilia. L'incontro, che
riveste carattere tecnico, è suddiviso in due giorni: sabato 25 gennaio è
aperto a tutti i Comitati Ufficiali che prestano il loro servizio lungo la
Magna Via Francigena; domenica 26 gennaio è aperto a tutti i Comitati
Ufficiali delle altre Vie Francigene di Sicilia.
La partecipazione - per motivi logistici - è riservata ai Comitati (a
quanti ne hanno fatto richiesta entro il 20 gennaio).
La “due giorni”, che si terrà a Grotte in Vicolo Toselli, avrà il
seguente programma:
Sabato 25 gennaio
- ore 15.00, inizio attività: conoscenza lineare tra persone dei comitati;
- ore 15.30, intervento programmatico: stato dell’arte della Magna Via
(segnaletica orizzontale, segnaletica verticale, progetto approvato dal
GAL), scenari futuri dell’organizzazione territoriale, progetto GAL;
- ore 16.15, pausa caffè;
- ore 16.45, tavoli tecnici per rilevare problemi delle singole tappe,
accoglienza, segnaletica e rapporti con le Amministrazioni;
- ore 19.00, “Have a good vibes”: buone pratiche maturate dai Comitati
(risoluzione dei problemi, contatto con le scuole e coinvolgimento delle
scolaresche, coinvolgimento host-cittadinanza).
Domenica 26 gennaio
- ore 09.30, accoglienza Comitati ed inizio lavori;
- ore 09.45, breve riassunto dei lavori della giornata precedente;
- ore 10.00, momento 1: introduzione allo statuto, lettura e commenti;
- ore 10.30, casi rilevanti: esposizione, studio, commenti e buone pratiche;
- ore 11.45, pausa caffè;
- ore 12.00, tavoli di lavoro: verso un vademecum condiviso, come i Comitati
di accoglienza possono diventare autonomi o coordinarsi tra di loro per
affrontare le varie problematiche.
L'incontro "Costruttori di presente" si concluderà con una visita guidata ai
murales realizzati a Grotte.
Redazione
24 gennaio 2020.
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24/01/2020 |
Iniziative. Ad Angelo Palermo
conferito un riconoscimento alla carriera |
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Angelo Palermo |
Il giovane
presentatore grottese Angelo Palermo ha ricevuto il suo primo riconoscimento
“alla carriera”.
La pergamena, che riporta la motivazione “Per il suo talento artistico
nel proporre una cultura che richiama i grandi valori della vita”, è
stata conferita dall’Associazione Culturale “Parlamento della Legalità
Internazionale” fondata, diretta e presieduta dal prof. Nicolò Mannino.
La cerimonia di conferimento si è svolta lunedi 20 gennaio, presso la sala
“Piersanti Mattarella” del Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea
Regionale Siciliana, nell’ambito del convegno sul tema “Il linguaggio della
Legalità e della Bellezza dalla terra di Sicilia oltre il Mediterraneo”.
Redazione
24 gennaio 2020.
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24/01/2020 |
Editoria. Presentazione del
libro "Sentirsi ombra", di Pascal Schembri; mercoledi 29 gennaio |
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Manifesto |
Mercoledi 29 gennaio, a partire dalle ore 18.30
nell'Aula consiliare "Antonio Lauricella" del Palazzo municipale di Grotte,
si terrà la presentazione del libro di Pascal Schembri "Sentirsi ombra".
La manifestazione è organizzata dalla Proloco Herbessus con il patrocinio
dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte.
Gli interventi sul testo saranno a cura di Nicoletta Marchese e Gaspare
Agnello.
La presentazione, coordinata da Enzo Sardo, sarà animata da letture di
alcuni brani del libro, proposti da Deborah Terrana, Maria Cristina Iacono e
Giulia Licata, e da interventi musicali della violinista Giulia Schillaci.
Redazione
24 gennaio 2020.
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24/01/2020 |
Politica. "Grazie Di
Maio. L'Italia può dire di non avere più poveri"; di Piero Castronovo |
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Piero Castronovo |
Considerazioni dell'ex vice sindaco (ed Assessore all'Ambiente) Piero Castronovo
in merito alle politiche sociali operate dal Movimento 5 Stelle a favore
delle classi meno abbienti.
*****
"Non
sono iscritto al movimento 5 stelle.
Ho conosciuto personalmente Di Maio a Grotte, in occasione della prima
candidatura dell'onorevole Rosalba Cimino, occasione in cui gli abbiamo dato
ospitalità nella qualità di istituzioni locali.
A Di Maio va il grande merito di aver dato sostegno economico a milioni di
famiglie con il 'reddito di cittadinanza'. Non ci poteva essere cosa più
bella come questa, dando così respiro ai più deboli.
Non bisogna andare alla ricerca delle cause della povertà: se volontaria o
se povertà subita. La persona senza soldi è sola, debole, emarginata. Dopo
questa Legge ho visto sorridere persone che non avevano mai sorriso, ho
osservato taluni giovani essere più sereni.
In un'Italia dove si è abituati ad additare errori, a disquisire su scelte
sbagliate (che pure il Movimento ha fatto), bisogna avere il coraggio di
esaltare le scelte politiche, operate nell'interesse del popolo e delle
classi meno agiate.
Grazie Di Maio.
L'Italia può dire di non avere più poveri". |
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Piero Castronovo
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24/01/2020 |
Comune. Resoconto delle somme
assegnate al Comune di Grotte; nota dell'Amministrazione |
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Alfonso Provvidenza |
L'Amministrazione comunale, con la nota che pubblichiamo di seguito,
risponde alla
lettera del sig. Salvatore Morgante in merito all'utilizzo delle somme
assegnate al Comune di Grotte a seguito del
Decreto del
Ministero dell’Interno del 10 gennaio 2019.
*****
"Egregio
Direttore,
con riferimento alla
nota - pubblicata su Grotte.info Quotidiano - del sig. Salvatore
Morgante, si rappresenta che a seguito del Decreto del Ministero
dell’Interno del 10 gennaio 2019, con il quale sono stati assegnati ai
comuni aventi popolazione fino a 20.000 abitanti dei contributi per la
realizzazione di investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade,
edifici pubblici e patrimonio comunale, nel limite complessivo di 394,49
milioni di euro, per l'anno 2019, e nel contempo, sono state definite le
modalità (art. 3 del decreto) per poter beneficiare dei contributi
assegnati, il Comune di Grotte è risultato beneficiario del contribuito
complessivo di € 70.000,00.
Con deliberazione di G.M. n. 30 del 25/03/2019 è stato dato apposito atto
d’indirizzo al dirigente incaricato dell’Area Lavori Pubblici affinché si
avviassero le procedure per l’utilizzo del contributo predisponendo
interventi di messa in sicurezza di strade e scuole.
Il Responsabile dell’area LL.PP., arch. Pietro Cali, ha redatto il progetto
esecutivo dell’intervento in questione, per l’importo complessivo di €
70.000,00, di cui € 53.237,30 per lavori a base d’asta comprensivo del costo
della mano d’opera ed € 1.330,93 per oneri di sicurezza non soggetti a
ribasso, oltre ad € 16.762,70 per somme a disposizione dell’Amministrazione
Comunale (IVA al 22% € 11.712,21, incentivi interni RUP ecc. € 1.064,75,
oneri conferimento a discarica € 2.495,10, imprevisti € 1.490,64).
Ai sensi dell’art. 36, comma 2, lettera b, del Codice e s.m.i. (decreto
sblocca cantieri), sono stati invitati a presentare offerta su MEPA n. RDO
2293439 del 06/005/2019, n.3 (tre) operatori economici specificatamente
inclusi nella categoria “OG3”.
Il 09/05/2019 si è proceduto all'apertura della gara, previa verifica dei
requisiti di ammissione dei partecipanti alla successiva fase di gara, ed
all'esame della documentazione amministrativa, e all'apertura delle buste
contenenti le offerte economiche presentate dai concorrenti.
Il responsabile delle procedure di gara ha proposto l’aggiudicazione
dell’appalto a favore dell’impresa Coedil con sede in Grotte, per
l’importo di € 41.280,00 (oltre € 1.330,93 per oneri della sicurezza non
soggetti a ribasso), in conseguenza di un ribasso del 20,472% applicato
sull’importo a b.a. di € 51.906,37 e quindi per l’importo contrattuale,
comprensivo degli oneri della sicurezza di € 42.610,93 oltre IVA di legge al
22%.
Le suddette somme sono state utilizzate per la bitumatura di diverse
strade cittadine e per l’acquisto della caldaia della Palestra dell’I.C.
Roncalli, sede di Viale della Vittoria".
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L'Amministrazione Comunale
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22/01/2020 |
Riflessioni. "Distinguere
tra bisogni veri e bisogni falsi"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato. *****
"L'attualità del pensiero di Marcuse.
(La politica apparentemente progressista e democratica soddisfa bisogni
sociali falsi che essa stessa crea).
È possibile distinguere tra bisogni veri e bisogni falsi.
I bisogni “falsi” sono quelli che vengono imposti all'individuo da
parte di interessi sociali e politici, cui preme la sua repressione: sono i
bisogni che perpetuano la fatica, l'aggressività, la miseria e
l'ingiustizia.
Può essere che l'individuo trovi estremo piacere nel soddisfarli, ma questa
felicità non è una condizione che debba essere conservata e protetta se
serve ad arrestare lo sviluppo della capacità dell'individuo.
La maggior parte dei bisogni che oggi prevalgono: il bisogno di rilassarsi,
di divertirsi, di comportarsi e di consumare in accordo con gli annunci
pubblicitari, di amare e odiare ciò che altri amano e odiano, appartengono a
questa categoria di falsi bisogni.
Tali bisogni hanno un contenuto e una funzione sociali che sono determinati
da potenze esterne, sulle quali l'individuo non ha alcun controllo; lo
sviluppo e la soddisfazione di essi hanno carattere eteronomo. Essi
continuano ad essere ciò che erano sin dall'inizio, i prodotti di una
società i cui interessi dominanti chiedono forme di repressione.
Il prevalere di bisogni repressivi è un fatto compiuto, accettato nel
mezzo dell'ignoranza e della sconfitta; ma è un fatto che deve essere
rimosso sia nell'interesse dell'individuo felice sia di tutti coloro la cui
miseria è il prezzo della sua soddisfazione.
I soli bisogni che hanno un diritto illimitato ad essere soddisfatti sono
quelli vitali: il cibo, il vestire, un'abitazione adeguata al livello di
cultura che è possibile raggiungere.
La soddisfazione di questi bisogni è un requisito necessario per poter
soddisfare tutti gli altri bisogni materiali e spirituali.
In ultima analisi sono gli individui che debbono dire quali sono i
bisogni veri e falsi, solo se e quando essi sono liberi di dare una risposta.
Fintanto che sono ritenuti incapaci di essere autonomi, fintanto che sono
indottrinati e manipolati (sino al livello degli istinti), la
risposta che essi danno a tale domanda non può essere accettata come fosse
la loro.
Per lo stesso motivo, tuttavia, nessun tribunale può legittimamente
arrogarsi il diritto di decidere quali bisogni dovrebbero essere sviluppati
e soddisfatti.
Qualsiasi tribunale del genere è da biasimare, benché la nostra ripulsa non
elimini certo la domanda: in che modo delle persone che sono state l'oggetto
di un dominio efficace e produttivo possono creare da sé le condizioni della
libertà?
Ogni liberazione dipende dalla coscienza della servitù, e da essa la
sostituzione di bisogni falsi da parte di bisogni veri".
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Antonio
Pilato
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22/01/2020 |
Lettere. "Non c'è un
Assessorato al Turismo della Regione Siciliana?"; di Salvatore Morgante |
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Assessorato regionale |
Dalla lettura degli articoli, la domanda (che non
richiede risposta) e la considerazione implicita di Salvatore Morgante.
*****
"Buongiorno Direttore,
mi riferisco all’articolo
pubblicato su Grotte.Info il 14 gennaio riguardante le iniziative molto
apprezzabili da parte dei vertici dell’UDC siciliana al fine di incentivare
gli scambi “.. tra importanti operatori del settore Turismo cinesi e
siciliani” con “l’obiettivo di intensificare le relazioni
internazionali tra i due Paesi”.
In particolare “… a febbraio le autorità cinesi ospiteranno una
delegazione politica dell’UDC, assieme a operatori turistici siciliani, che
potranno incontrare importanti tour operator cinesi, entusiasti e sempre più
interessati alle offerte turistiche Made in Sicily”.
Sicuramente pregevole qualunque tentativo mirato a rafforzare “… le
attività di interscambio turistico-culturale e commerciale” seppure mi
chiedo: ma non c’è un Assessorato al Turismo della Regione Siciliana?
In Sicilia devono essere i singoli partiti a farsi carico di iniziative
strategicamente così importarti e rilevanti per gli interessi della nostra
Isola?
Cordiali Saluti,
Salvatore Morgante".
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21/01/2020 |
Sanità. La Farmacia Spoto
cambia gestione, dopo oltre 60 anni di attività |
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Farmacia Spoto |
Domenica 12 gennaio è stato
l'ultimo giorno di attività della Farmacia Spoto. Dal successivo
lunedi, 13 gennaio, ultimo giorno di apertura con la presenza congiunta del
dott. Mario Spoto (titolare uscente) e del dott. Gaetano Gattuso
(direttore responsabile subentrante), l'esercizio ha cambiato gestione.
Attualmente la farmacia, che ha assunto la denominazione "Santa Venera",
è chiusa per un periodo di ferie dal 15 al 26 gennaio.
Le origini note della Farmacia risalgono agli inizi del secolo scorso,
quando ne era titolare il dott. Morgante. In seguito venne acquistata dalla
dott.ssa Lauricella che, nel 1958, cedette l'attività alla dott.ssa Calogera
Vinci (mamma del dott. Mario Spoto). Tempo dopo la ragione sociale fu mutata
in "Vinci-Spoto" (assumendo anche il cognome del marito della dottoressa
Vinci, il maestro Spoto). Nel 1998 la ragione sociale mutò ancora in
"Farmacia Spoto" (e la titolarità passò al dott. Spoto).
Dopo oltre sessanta anni di gestione ininterrotta della Famiglia Vinci-Spoto,
dal 13 gennaio 2020 la farmacia è stata acquisita da una società. La nuova
Farmacia "Santa Venera", che dovrebbe aprire i battenti dal 27 gennaio -
negli stessi locali di Via Francesco Crispi n° 8/10 -, avrà come direttore
responsabile il dott. Gaetano Gattuso.
"Un sentito ringraziamento alla cittadinanza"; questo il breve ma
commosso saluto del dott. Mario Spoto.
Carmelo Arnone
21 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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20/01/2020 |
Politica. L'on. Decio Terrana
(UDC): "Nuovo progetto politico sotto il simbolo dello Scudo Crociato" |
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Cesa e Terrana |
Sabato 18 gennaio a Roma è stato costituito un nuovo
progetto politico: il Partito del Popolo Italiano, che mira a
rappresentare tutti i moderati sotto il simbolo dello Scudo Crociato.
Alla presenza di Segretari politici, davanti a più di 36 sigle tra
associazioni cattoliche e della società civile e con tante adesioni arrivate
da tutta Italia è nato il nuovo soggetto politico teso a riunire tutti i
moderati, con l’intento di essere l’espressione del ceto medio, delle
imprese e dei cittadini che vogliono rappresentare il proprio territorio,
aggregando tutti coloro che non si sentono rappresentati dalle politiche e
dai toni estremisti.
“Abbiamo riunito 36 sigle tra associazioni politiche, cattoliche e della
società civile sotto lo Scudo Crociato - comunica entusiasta il
Segretario politico dell’UDC in Sicilia, on. Decio Terrana - e con
il nostro Segretario nazionale Lorenzo Cesa, che ha da sempre creduto nel
progetto di riunire tutti i moderati, ed una folta rappresentanza dell’UDC,
presenteremo presto anche in Sicilia il nostro nuovo progetto politico,
chiedendo l’adesione di tutti i gruppi autonomisti, sicilianisti e delle
diverse associazioni territoriali. Siamo il Partito del Popolo Italiano,
l’unico soggetto politico ancora capace di rappresentare direttamente i
Cittadini ed il Territorio”.
Un “ritorno” allo Scudo Crociato già utilizzato dall’UDC Italia di
Lorenzo Cesa in questi anni, con tante battaglie per la gente e per il
territorio (tra cui l’ultima, il “Caro Voli”: raggiunto l’accordo che
permetterà un prezzo massimo di 50 euro negli aeroporti di Comiso e Trapani,
presto anche a Catania e Palermo).
“L’utilizzo dello Scudo Crociato - spiega il Segretario regionale
dell’UDC - non vuole essere un elemento per nostalgici, né vuole che si
guardi al grandissimo lavoro che la Democrazia Cristiana ha portato avanti
nel dopoguerra e negli anni del Boom Economico. Noi fondiamo le nostre
radici nella Democrazia Cristiana, ma rappresentiamo i cittadini ed il
territorio guardando al presente con una grande visione sul futuro. E
abbiamo già cominciato a farlo quando a Caltanissetta, il 16 luglio 2019,
abbiamo radunato più di 300 giovani sotto lo Scudo Crociato nel centenario
dei “Liberi e Forti” di don Sturzo. Partendo proprio da Caltanissetta, cuore
della storica Democrazia Cristiana. E c’è grande soddisfazione nel vedere
alcuni dei giovani che hanno partecipato alla nostra formazione politica
farsi già strada nelle amministrazioni locali e nelle istituzioni. Lo ‘Scudo
Crociato’ vuole dare questo significato alla vita politica. Ci rifacciamo ai
valori etici della dottrina cristiana, ai valori morali e moderati del ceto
medio e dell’uomo di centro. Non è possibile che un moderato possa accettare
discutibili politiche sociali e sulla famiglia, non è possibile che un
moderato possa accettare di far morire la gente in mare, non è possibile che
un moderato accetti di vedere rubato il futuro ai propri figli. Puntiamo sui
giovani - conclude Terrana - e sulle loro idee, giovani garbati e
moderati che possano sfruttare le esperienze del passato per costruire un
futuro migliore ad un’Italia distrutta dal giustizialismo, distrutta dalla
ricerca continua di un 'responsabile', distrutta da una totale assenza di
identità dell’uomo. Nessuno vuole vivere di assistenzialismo, nessuno vuole
vivere nell’ignoto: serve visione, serve coerenza, serve identità. La
politica deve tornare a vivere i territori, a toccare con mano i problemi
della gente”.
Redazione
20 gennaio 2020.
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20/01/2020 |
Scuola. Entro il 31 gennaio,
in pagamento
all'Ufficio Postale la Borsa di Studio per gli studenti delle superiori |
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Sito ufficiale |
Erogazione delle Borse di studio relative all’anno
scolastico 2018/2019. In pagamento entro il 31 gennaio 2020.
Borse di studio "Fondo unico per il Diritto allo Studio" è una iniziativa
del MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca) per il contrasto alla dispersione scolastica e il
potenziamento del Diritto allo Studio, dedicata agli studenti delle
scuole secondarie di secondo grado con reddito basso (vedi
il sito ufficiale).
Gli studenti beneficiari sono stati individuati dalle rispettive Regioni
tramite apposito Bando o anche sulla base di graduatorie già esistenti e
finalizzate all'erogazione di analoghi benefici.
Per ritirare la borsa di studio, gli studenti che sono stati inseriti
dalle rispettive Regioni all'interno degli elenchi dei soggetti beneficiari,
possono recarsi presso qualsiasi Ufficio Postale, senza necessità di
utilizzare o esibire la Carta dello Studente IoStudio, ma semplicemente
richiedendo all'operatore di sportello di incassare una borsa di studio
erogata dal MIUR attraverso un "Bonifico domiciliato" ed esibendo i codici
fiscali e i documenti di identità in corso di validità.
Per gli studenti beneficiari minorenni è necessario che un
genitore che esercita la responsabilità genitoriale o chi ne fa le veci,
si rechi in Ufficio Postale munito di:
- proprio documento di identità in corso di validità, ciò per
l'identificazione;
- proprio codice fiscale;
- documento di identità in corso di validità dello studente
beneficiario della borsa di studio;
- codice fiscale dello studente beneficiario della borsa di studio;
- copia compilata della dichiarazione sostitutiva (clicca
qui per scaricare la dichiarazione sostitutiva) da firmare
esclusivamente davanti all'operatore dell'ufficio postale. La dichiarazione
sostitutiva è necessaria per auto-dichiarare l'idoneità ad esercitare l'atto
di riscossione della borsa di studio in qualità di soggetto esercente la
responsabilità genitoriale.
Per gli studenti beneficiari maggiorenni, è sufficiente che il
beneficiario si presenti in un qualsiasi Ufficio Postale munito di documento
d'identità valido e del proprio codice fiscale, comunicando all'operatore di
sportello di dovere incassare una borsa di studio erogata dal MIUR
attraverso un Bonifico domiciliato.
La scadenza per recarsi in ufficio postale e ritirare la borsa di
studio in pagamento è il 31 gennaio 2020.
Redazione
20 gennaio 2020.
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20/01/2020 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 20 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione eucaristica;
- ore 12.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Angelus e conclusione
dell'Adorazione;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, preghiera RnS.
Martedi 21 gennaio - (Sant'Agnese)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
Mercoledi 22 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, in chiesa Madre, catechesi RnS
- ore 20.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, "Gesù è Amore": incontro di
preghiera.
Giovedi 23 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 09.00, in chiesa Madre, Adorazione eucaristica (per tutta la giornata);
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Incontro Giovani;
- ore 21.00, in chiesa Madre, preghiera di conclusione dell'Adorazione
eucaristica.
Venerdi 24 gennaio - (San Francesco di Sales)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato 25 gennaio -
(Conversione di san Paolo)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa (prefestiva);
- ore 20.30, nella chiesa san Francesco, santa Messa animata dal Cammino
Neocatecumenale.
Domenica 26 gennaio - (III del Tempo Ordinario - Domenica della
Parola)
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
- Siamo nella Settimana di preghiera per l'Unità di Cristiani,
invitati cioè a pregare "ut unum sint". Saremo accompagnati dalla
giovane sant'Agnese, martire d'amore per Cristo, da san Francesco di Sales,
insigne predicatore, e da san Paolo che, con il ricordo della sua
"chiamata", diviene monito per ciascuno per il nostro costante bisogno di
conversione. Papa Francesco ha istituito la I Domenica della Parola,
affinché possiamo riscoprire il tesoro prezioso delle Sacre Scritture nella
nostra vita.
- Domenica 9 febbraio, durante la santa Messa delle ore 11.30 nella chiesa
Madonna del Carmelo, si svolgerà la cerimonia di vestizione dei ministranti.
- Il prossimo 24 febbraio, vigilia della festa di san Gerlando,
l'arcivescovo di Agrigento S.Em. card. Francesco Montenegro ordinerà diaconi
i seminaristi: Davide Burgio (32 anni, di Porto Empedocle), Alessio Caruana
(40 anni, di Agrigento), Davide Fasone (38 anni, di Agrigento), Matteo
Mantisi (31 anni, di Realmonte), Calogero Putrone (35 anni, di Realmonte) e
Salvatore Piazza (26 anni, di Menfi).
Orari delle Sante Messe in vigore dal 01/01/2020:
Feriali: ore 09.00, chiesa san Rocco
ore 09.00, chiesa Madonna del Carmelo ore
18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 21.00, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 18.30, chiesa Madre |
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19/01/2020 |
Attualità. "Mitologia
del celibato: nessun sacramento discrimina secondo la vita sessuale"; di Raniero La
Valle |
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Raniero La Valle |
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
***** "Come a un attentatore avventizio e maldestro la
bomba allestita dal cardinale Sarah per intimidire Francesco e impedirgli di
fare il papa mentre deve trarre le conclusioni del Sinodo per l’Amazzonia,
gli è scoppiata tra le mani.
Nella miscela esplosiva si era fatto mettere incautamente l’ex papa
Benedetto e ne sarebbe venuto un bel botto se egli non avesse ritirato il
suo avallo e la sua firma al libro perentorio del cardinale.
Il tema era scottante: c’era dentro tutta la mitologia del celibato
sacerdotale costruita (ma non sempre e non ovunque praticata) nella Chiesa
cattolica, c’era la spallata da dare a un pontificato obbediente al
Vangelo e perciò inviso al potere, c’era da sdoganare la risorsa dell’ex
papa per farne la bandiera della crociata controriformista, rovinandogli la
più geniale delle sue innovazioni, quella del papa in quiescenza; ci hanno
provato, e quello che ne è venuto fuori è stata invece la disperazione
delle porpore dissidenti, che pur con tutte le complicità dei poteri
idolatrici mondani, si mostrano non come la falange agguerrita della
riscossa cattolica, ma come l’improbabile armata che confusamente lotta
contro le sue stesse e comuni dottrine: il primato di Pietro, l’eucarestia
come fons et culmen della vita della Chiesa, il sacerdozio che nella
sua essenza, non nelle sue mutevoli discipline, ne costituisce il ministero
che la Chiesa tutta offre al mondo amato da Dio.
E in realtà sarebbe stato paradossale che si proponesse come dottrina
ortodossa quella del “legame ontologico-sacramentale” tra il sacerdozio e il
celibato: “ontologico” con la firma dell’ex prefetto, poi papa, della
Congregazione per la dottrina della fede, “sacramentale” con la firma
dell’attuale prefetto della Congregazione per il culto divino e la
disciplina dei sacramenti.
Se c’è un sacramento fatto apposta per il celibato è semmai il matrimonio,
che lo fa venir meno; nessun sacramento, come segno e strumento
dell’intima unione con Dio degli esseri umani, discrimina secondo la vita
sessuale.
E se ci fosse un legame ontologico tra sacerdozio e celibato, e ontologica
fosse “l’astinenza sessuale” pretesa dal sacerdozio, sarebbe del tutto
irrealistico e fantasioso attribuire un ruolo sacerdotale a tutti i
battezzati, come ci è stato ricordato nella liturgia del battesimo di Gesù;
un popolo sacerdotale, ontologicamente celibe, ma non sterile, romperebbe
il disegno creativo, e porrebbe fine alla Chiesa stessa con la fine
dell’ultimo battezzato.
Perciò l’evento traumatico che, secondo i siti integralisti, avrebbe dovuto
chiudere il “varco al sacerdozio sposato e al diaconato femminile”, non ha
sortito gli effetti voluti; esso piuttosto ha suggerito che si regoli con
più cura lo status dei papi in quiescenza; essi possono anche non cambiare
d’abito, se è il bianco che piace, ma forse quando non si è più papi non si
dovrebbe impartire la “benedizione apostolica” come ha fatto Ratzinger nella
prima delle sue lettere al cardinale Sarah".
Raniero La Valle
19 gennaio 2020.
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19/01/2020 |
Lettere. "Incredulità
destano i 'Dialoghi':
discorsi da bar"; di Calogero
Chiarenza |
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Calogero Chiarenza |
Intervento dell'ing. Calogero Chiarenza (attivista Movimento 5 Stelle di
Grotte) in merito ai "Dialoghi" a firma del dott. Giuseppe Castronovo.
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"Stupore
e incredulità destano i Dialoghi” pubblicati in questo quotidiano in data
12/1/2020 a firma dell’autore Dr Castronovo Giuseppe (in avanti chiamato
Autore), che in quanto
“studioso
e autore di testi di diritto” certamente conosce le regole costituzionali
della nostra Repubblica.
Ho visto giusto quando in un precedente articolo qui pubblicato in data
22/12/2019 tacciai di pura propaganda leghista e similare i cosiddetti
Dialoghi, ma non avrei mai immaginato un così basso livello raggiunto dai
Dialoghi in questione.
Che l’Autore non ami il Governo in carica, nulla da eccepire, ma affermare
che questo Governo nasca e si regga solo per paura di andare votare, di
perdere le poltrone e lo stipendio, mi lascia più che perplesso se pensiamo
che Salvini ha fatto cadere il Governo Giallo-Verde solo per capitalizzare i
consensi del momento; detto brutalmente, per papparsi attraverso elezioni
anticipate più poltrone possibili e ricevere “pieni poteri”.
Ricordo che il Parlamento attuale, eletto con il sistema prevalentemente
proporzionale voluto dalla Lega, Fi, PD e non dal M5S, è costituito da liste
o coalizioni di liste, nessuna delle quali aveva raggiunto la maggioranza
assoluta nelle elezioni politiche nel marzo del 2018, in altre parole
nessuno aveva vinto.
Ricordo anche all’Autore che la formazione del primo Governo Giallo-Verde
era stata preceduta da una serie di vicissitudini (rischio di Governo
tecnico a tempo con Cottarelli ecc.) che stavano per condurre gli italiani
già nel 2018 a nuove elezioni anticipate.
Quindi l’unico accordo possibile di maggioranza di Governo fu tra M5S e
Lega, malgrado in campagna elettorale si fossero presentati come acerrimi
avversari in un clima di pesante contrapposizione.
Caduto il primo Governo Conte, se ne formò un altro, appunto l’attuale
M5S-PD-LEU, la cui ostilità reciproca era nota e identica a quella tra M5S e
Lega.
È il sistema proporzionale in sé, ripeto voluto nel 2017 pure dalla Lega,
che obbliga all’accordo di maggioranza tra forze anche avverse. Il M5S lo
aveva già preventivato, infatti Di Maio in più di un’occasione in campagna
elettorale delle politiche del 2018 ebbe ad affermare:
“Se
non prendiamo il 40%, al Governo con chi ci sta”.
Quindi in un sistema proporzionale è possibile che si formi un Governo con
un programma serio e un accordo stabile che faccia funzionare lo Stato, sia
esso M5S-PD-LEU oppure M5S-Lega e ciò avviene sempre per scongiurare le
elezioni anticipate, fatto questo normalissimo e fisiologico per tutti i
governi che si sono susseguiti a partire dal primo Governo De Gasperi del
1946.
Ma per l’Autore dei Dialoghi l’attuale governo M5S-PD-LEU invece nasce per
amore delle poltrone (Francia o Spagna purché se magna).
È
ciò che vanno predicando i Leghisti e i partiti di opposizione. Allora
perché ciò non dovrebbe valere anche per il precedente governo Lega-M5S?
Se per l’Autore dei Dialoghi il governo attuale non tiene conto dei reali
interessi del Paese, dovrebbe spiegare di quali interessi parla. Sino a
prova contraria il M5S sia con la Lega, sia con il PD ha già fatto approvare
40 provvedimenti (ma c’è ancora molto da fare) in favore delle classi più
deboli, dei pensionati, dei pensionandi, dei lavoratori, contro la
corruzione, il malaffare e lo strapotere delle lobby industriali e
finanziarie.
Cerchiamo di essere seri. Lasciamo da parte gli eventuali interessi
spiccioli e umani dei singoli parlamentari (esistono da sempre). In gioco
c’è l’interesse della Nazione che ha necessità di avere una maggioranza di
Governo stabile, ove possibile, nei 5 anni previsti dalla Costituzione.
Per il resto, piaccia o non piaccia all’Autore dei Dialoghi, finché esiste
un Governo che ha la fiducia della maggioranza del Parlamento, il Presidente
della Repubblica non può sciogliere le Camere prima della scadenza naturale
della legislatura. Uno scioglimento anticipato, sol perché una forza
politica riscuote in quel momento, in base ai sondaggi, la maggioranza dei
consensi sarebbe un atto eversivo e anticostituzionale da parte del
Presidente della Repubblica.
Questo vale per i Governi delle Regioni e per i Sindaci dei Comuni.
È
vero, il voto rappresenta il momento più alto della democrazia. Ma la
democrazia è anche fatta di regole e una di queste assegna agli eletti una
durata congrua (es. 5 anni) per l’esercizio del potere politico e
legislativo e per realizzare il programma elettorale.
Quindi far passare il messaggio che i parlamentari della maggioranza pensino
solo a tenersi stretta la poltrona per il panettone e il magna-magna, nonché
poi lamentarsi, come fa ironicamente l’Autore dei Dialoghi, che la befana
oltre alle feste non abbia portato via il Governo, è semplicemente fare
discorsi da bar".
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Calogero Chiarenza
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18/01/2020 |
Chiesa. 127°
anniversario della nascita di Padre Vinti; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Padre Vinti |
Procede il cammino di padre Vinti verso l'onore degli altari.
Il prossimo
5 maggio 2020 la "positio super vita virtutibus et fama sanctitatis"
del sacerdote grottese, dopo la conclusione - ormai anni fa - dell'iter
diocesano e l'invio in Vaticano alla Congregazione delle Cause dei Santi,
sarà posta all'ordine del giorno del Congresso dei Teologi. La
dichiarazione finale di quella seduta potrebbe essere il giudizio favorevole
al riconoscimento della qualifica di "Venerabile" relativa a padre
Vinti. La notizia è stata confermata dal vice postulatore della causa,
don Calogero Morgante, dopo la conferma ricevuta dall'avvocato Silvia
Correale che da tempo si occupa dell'iter della causa.
La santa Messa di stasera, alle ore 18.30 in chiesa Madre, sarà celebrata
in onore del Servo di Dio padre Vinti (di seguito, una riflessione della
prof.ssa Graziella Vizzini sulla via del Sacerdote grottese).
*****
Il 18 gennaio 1893 veniva alla luce il servo di Dio padre Michele Arcangelo
Maria Vinti. I genitori Domenico Vinti e Carmelina Palermo, ferventi
cristiani, accolsero con gioia questo bambino e lo chiamarono Michele
Arcangelo Maria Antonio.
Sesto in ordine di tempo, fu battezzato il 4 febbraio del 1893 nella
parrocchia Santa Venera in Grotte, l'attuale Matrice.
La famiglia fu l'ambiente adatto ad inculcare in lui il gusto delle cose
spirituali, quale il senso della preghiera, un grande amore all'Eucarestia,
una filiale devozione alla Madonna e la pietà verso le anime del Purgatorio.
Fin da piccolo padre Vinti manifestò una particolare inclinazione verso il
sacerdozio. Superate molte difficoltà, soprattutto quella economica, entrò
nel Seminario agrigentino per intraprendere la sua formazione spirituale e
culturale e divenire sacerdote. Infatti fu ordinato sacerdote precisamente
il 9 luglio del 1922.
Iniziò così il suo grande e travagliato cammino verso la santità, vivendo
povero, ma ricco di preghiera, di mortificazione e di ogni virtù
sacerdotale. La sua grande opera e il suo costante impegno furono vivere in
intimità con Gesù Eucaristico, in amore filiale con la Madonna, in costante
comunione e preghiere verso le anime del Purgatorio. Ha curato le anime con
il sacramento della riconciliazione e la direzione spirituale; mai ha
privato gli ammalati e i moribondi della sua sacerdotale e pastorale
presenza. Padre Vinti fu un sacerdote umile e innamorato della purezza.
Padre Messina, incaricato dal vescovo di presentare padre Vinti al popolo di
Grotte, in quel lontano 9 luglio del 1922, così si esprimeva: "Popolo di
Grotte, ti presento il novello sacerdote don Michele Arcangelo Maria Vinti
che non è un semplice sacerdote, ma è soprattutto un sacerdote santo che ha
lasciato nel seminario il profumo delle sue virtù".
Padre Vinti era solito pronunciare queste espressioni: "Voglio farmi
santo sacerdote; desidero diventare sacerdote e santo sacerdote". La sua
spiritualità era semplice, ma profonda. Era consapevole di essere solo
strumento nelle mani di Dio, ma era anche convinto di essere indegno di
ricevere grazie particolari.
Riteneva indegne anche le sue preghiere, rimettendosi, per la loro
accettazione, con filiale fiducia alla bontà di Dio. Da questa umiltà
scaturiva la sua costante invocazione: "Gesù fammi santo, fammi santo
sacerdote, santo sacerdote".
Si affidava con abbandono alla materna mediazione di Maria quando pregava: "Vergine
Maria, deh, prega Gesù per me e fa che mi accetti. O Mamma mia, pensaci Tu".
In Gesù e Maria riponeva tutta la sua confidenza, rivolgendosi a loro: "Non
ho con chi sfogarmi all'infuori di Voi, Gesù e Maria che siete i miei più
perfetti confidenti e che volete aiutarmi".
La morte non interruppe né il dialogo né la cura verso le anime. La sua
tomba, al cimitero prima e in chiesa poi, è stata e continua ad essere
sempre visitata da pellegrini e da anime buone, raccolte in preghiera.
Altro luogo di raccoglimento e di preghiera è continuata ad essere la sua
casetta e in maniera particolare la sua cameretta.
Il servo di Dio padre Vinti non ha scritto libri, non ha lasciato opere
sociali o religiose, non ha dato vita ad associazioni di alcun genere
specifico.
Ha dato se stesso alle anime, ha scritto con la sua vita le più belle pagine
di una spiritualità sacerdotale semplice e meravigliosa; ha lasciato il
profumo delizioso delle sue virtù, della sua purezza, della sua offerta
totale. Padre Vinti continua a vivere nel ricordo e nell'amore dei suoi
concittadini e dei suoi fedeli.
Confidando nella bontà di Dio, preghiamolo, affinché al più presto il nostro
caro padre Vinti possa essere innalzato agli onori degli Altari.
Celebrazione della santa Messa in suo onore, oggi alle ore 18.30 in chiesa
Madre.
Graziella Vizzini
18 gennaio 2020.
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18/01/2020 |
Letture Sponsali. "Testimoni
dell'infinito amore di Dio" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Testimoni di Amore
In questa seconda domenica del tempo ordinario contempliamo il battesimo di
Gesù secondo Giovanni. La discesa dello Spirito Santo su Gesù dà
testimonianza della sua venuta, già annunciata dai profeti e da Giovanni il
battista. Egli afferma: "Dopo di me viene un uomo che è avanti a me,
perché era prima di me".
Ecco la base della nostra fede. Partiamo da Gesù per arrivare a Gesù,
principio e fine di ogni cosa.
Giovanni si era messo in cammino, non lo conosceva, ma cammina sulle sue
vie, lo cerca, e infine lo trova e dà testimonianza di Lui.
Il profeta non è un precursore, ma un testimone. Ecco il nostro cammino di
cristiani fatto di ricerca continua e testimonianza. Come sposi in Cristo
camminiamo in due e diveniamo testimoni di quell'Amore infinito di Dio che
diventa visibile sulla terra. Gesù è l'Agnello di Dio, nonostante le nostre
debolezze, le nostre cadute lui è lì pronto a morire per noi; e lo fa con
Amore gratuito, non una volta al giorno, ma infinite volte e non chiede
nulla in cambio.
Come coppia riusciamo a per-donarci?
Gesù si è fatto carne e si fa battezzare per essere più vicino a noi,
comprende la nostra fragilità umana. Da Cristo, attraverso la Chiesa, il
matrimonio e la famiglia ricevono la grazia dello Spirito Santo, per
testimoniare il Vangelo dell'amore di Dio.
Lo Spirito Santo che è disceso su di noi il giorno del nostro Matrimonio ci
illumini, guidi i nostri passi, rischiari le nostre menti affinché
comprendiamo i segni dei tempi e la parola di Dio.
Vera e Francesco
Punto chiave
La salvezza che Isaia intravede viene indicata da Giovanni Battista.
L’Agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo è colui che si fa carico
del peccato, lo prende su di sé. Solo Dio ha la capacità di toccare e
risolvere il disastro interiore dell’uomo.
Non essere radicato nell’amore del Padre è il vero disastro, è la vera
tristezza dell’uomo.
La battaglia più difficile è proprio quella dentro il cuore dell’uomo.
Il Servo profetizzato da Isaia sarà luce dell’amore di Dio che libererà
l’uomo dalla tenebra, sarà colui che ha lo Spirito Santo.
Lo Spirito Santo è l’amore, è per piantare nel cuore dell’uomo in maniera
forte e stabile ciò che veramente gli manca: la gioia di essere amato e la
gioia di essere perdonato.
Giovanni Battista annunzia quello che viene prima, quello che è all’origine,
quello che è il piano di Dio, annuncia la presenza del Verbo, che è la
seconda persona della Santissima Trinità, che ha una missione rispetto
all’uomo, quella di amarlo e perdonarlo.
Paola e Salvo
Redazione
18 gennaio 2020.
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17/01/2020 |
Politica. Suolo cimiteriale:
chiedere è lecito, rispondere è un dovere; interrogazione del Gruppo M5S |
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Con la nota che pubblichiamo di
seguito, resa pubblica dal Gruppo consiliare M5S di Grotte,
si sollecita la risposta dell'Amministrazione comunale all'interrogazione
riguardante la concessione del suolo cimiteriale, presentata il 18 novembre
2019 (leggi
l'interrogazione).
*****
"Nell'interesse
esclusivo dei cittadini tutti, con protocollo n° 15277 del 18/11/19, abbiamo
presentato una
interrogazione riguardante la concessione di suolo cimiteriale viste le
numerose richieste protocollate ed ancora inevase.
Nel Consiglio comunale del 23/12/19 (oltre 30 giorni dopo) la suddetta
interrogazione non è stata inserita all'ordine del giorno come da
regolamento.
Inoltre, sempre secondo il nostro regolamento per il funzionamento del
Consiglio comunale, "La risposta scritta deve essere inoltrata
all'interrogante nel termine di 30 giorni dalla ricezione al protocollo"
ma, ad oggi , dopo 60 giorni, non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte
del sig. Sindaco.
Chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
In questo caso chiedere è un diritto rispondere è anche e soprattutto un
dovere".
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Il Gruppo
consiliare Movimento5Stelle Grotte
Angelo Costanza, Mirella Casalicchio,
Salvatrice Morreale e Giada Vizzini
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16/01/2020 |
Celebrazioni. Grotte in festa per i
100 anni di "nonno" Stefano Agnello |
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Guarda il video |
Grande festa ieri sera,
mercoledi 15 gennaio, nella Sala consiliare "Antonio Lauricella" del
Palazzo Municipale di Grotte, per la celebrazione del centesimo compleanno del signor Stefano Agnello.
"Nonno" Stefano, accompagnato dalla moglie signora Venera Novara, dai tre
figli Melchiorre, Vincenzo ed Assunta, dai 6 nipoti e dal pronipote, è stato
ricevuto dal sindaco Alfonso Provvidenza e dal presidente del Consiglio
comunale Angelo Carlisi, nell'Aula gremita da numerosi concittadini. Nei
discorsi pronunciati dal sindaco Provvidenza e dal presidente Carlisi,
l'affetto da parte della comunità di Grotte per il signor Agnello; affetto
dimostrato anche con i gesti concreti della consegna di una targa e di una
pergamena. Immancabile lo spegnimento della candelina sulla torta recante lo
stemma comunale. Emozionante il momento del conferimento a "nonno" Stefano
della fascia di "Sindaco Onorario", a cura del figlio Vincenzo (che
attualmente ricopre la carica di Assessore). Anche da parte del signor
Francesco Terrana, a nome del Circolo del quale è presidente, una pergamena
è stata consegnata al socio tra i più longevi del sodalizio.
Al termine della cerimonia i presenti hanno festeggiato con un ricco buffet
predisposto nell'atrio del Palazzo comunale.
Pubblichiamo le immagini della manifestazione (ripresa
integrale di
© Associazione Culturale "Punto
Info").
Carmelo Arnone
16 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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16/01/2020 |
Comune. Il presidente Angelo
Carlisi: "I più fervidi auguri a 'nonno' Stefano Agnello" |
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Intervento del Presidente del Consiglio comunale di
Grotte, dott. Angelo Carlisi, pronunciato ieri in Aula consiliare, in
occasione
dei festeggiamenti per il 100° compleanno del concittadino Stefano Agnello.
Nelle immagini a lato, alcuni momenti della manifestazione. *****
"Buonasera,
benvenuti a tutti in questa nostra Aula consiliare per celebrare e
festeggiare il centesimo compleanno del nostro caro concittadino signor
Stefano Agnello: momento particolarmente significativo in quanto ci fa
vivere e rafforzare il nostro essere comunità. Sentirsi "comunità" significa
condividere valori, solidarietà e prospettive da costruire insieme.
In questo contesto, sono onorato di poter porgere a nome mio personale e
dell'intero Consiglio comunale che rappresento, i più sinceri e sentiti
auguri al nostro concittadino signor Stefano Agnello, per avere raggiunto il
traguardo dei cento anni di vita.
Pensando ai suoi cento anni, si prova emozione, perché ha attraversato le
vicende di un secolo della nostra storia: da giovanissimo chiamato alle armi
è incorporato al "Reggimento Fanteria" di Saluzzo (Savona) e successivamente
assegnato al corpo d'armata ha partecipato alla campagna di Russia dal
settembre 1942 al marzo 1943, conoscendone le brutture e le sofferenze della
Seconda Guerra Mondiale.
Il 25 aprile 1948 si unisce in matrimonio con la signora Venera Novara; gli
anni a venire sono contrassegnati da fatiche e sacrifici per vivere e
crescere dignitosamente la famiglia: nel 1958 infatti emigra in Francia
dove risiede per tre anni lavorando in fabbrica, successivamente si
trasferisce in Svizzera, facendo il muratore a Ginevra. Nel 1963 rientra a
Grotte trovando lavoro alle dipendenze dell'Ente Minerario, come operaio
presso la miniera di zolfo di contrada "stretto cuvello".
Gli avvenimenti che ho appena ricordato, ci indicano che la lunga vita del
signor Stefano Agnello è stata vissuta con grande fede e dedizione alla
famiglia ed al lavoro, dimostrando di non aver mai perso la fiducia
specialmente nei momenti più difficili in cui si è trovato a vivere stati
d'animo contrastanti.
La sua esperienza di vita, caro "nonno" Stefano è per noi giovani
testimonianza di forza e tenacia, rappresentando al contempo un patrimonio
di valori autentici per tutta la nostra comunità.
Concludo questo mio breve intervento, rinnovando i più fervidi auguri a
"nonno" Stefano Agnello, che da oggi è il "nonno" di tutta la nostra
comunità di Grotte. Voglio altresì rivolgere un affettuoso augurio alla
famiglia del sig. Stefano Agnello; mi riferisco alla moglie, sig.ra Venera,
ai tre figli Melchiorre, Enzo ed Assunta, ai sei nipoti ed al piccolo
pronipote Mattia: andate sempre fieri ed orgogliosi di vostro padre e di
vostro nonno.
Ancora auguri "nonno" Stefano.
Grazie.
Grotte, 15 gennaio 2020". |
Targa |
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Angelo Carlisi
(Presidente
del Consiglio comunale)
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16/01/2020 |
Lettere. "Fieri di aver
dato al paese il nostro piccolo contributo"; di Diego Aquilina |
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Diego Aquilina |
Risposta dell'ex Assessore Diego Aquilina alla
lettera del signor Salvatore Morgante, in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti.
*****
"Desidero rivolgere un sincero ringraziamento, ed al
contempo fare i complimenti, al Signor Salvatore Morgante per quanto ha
scritto relativamente ai risultati conseguiti dalla nostra città in materia
di raccolta differenziata per l'anno 2018.
Lo ringrazio per avere voluto pubblicamente stigmatizzare che "il merito
principale di tutto ciò va tuttavia attribuito al meticoloso impegno della
precedente Amministrazione…".
Precisazione che avrebbero dovuto fare altri, almeno in via principale e
tempestiva.
Leggere le parole del Signor Morgante, oltre che ricevere da molti
concittadini, ancora oggi, l'apprezzamento per il lavoro svolto dalla
precedente Amministrazione, rappresenta per me, così come sicuramente per
Paolino Fantauzzo, Giusy Cimino e Piero Castronovo, la più grande
gratificazione, non potrebbe essercene altra di superiore valore.
Qualcuno, amichevolmente, ci ha rimproverato, di non avere adeguatamente
reclamizzato l'operato dell'amministrazione Fantauzzo.
Non era questo il nostro obiettivo, quanto, piuttosto, quello di lavorare
alacremente per affrontare e, nei limiti del possibile, risolvere le
innumerevoli problematiche che quotidianamente si presentavano,
nell'esclusivo interesse della nostra amata comunità.
In ogni caso, uno spazio per la pubblicità era realmente difficile trovarlo,
essendo massimamente impegnati ad espletare la gravosa attività
amministrativa.
Gli esigui ritagli di tempo, oltretutto, venivano assorbiti dalle smentite
che dovevamo opporre avverso critiche, spesso strumentali ed infondate,
giunte da più fronti, veicolate anche dai media.
Peraltro, era nostro costume rispondere prontamente alle frequenti
segnalazioni rese note da chi, con solerzia, si premurava ad esternarle,
anche mediante la pubblicazione di foto.
Ci tengo a precisare che siffatte segnalazioni, unitamente alle molteplici
forme di opposizione, anche se a tratti defatiganti e faziose, costituivano
per noi un importante stimolo a servire nel miglior modo possibile il nostro
paese.
L'attuale venir meno di tutto ciò rappresenta, a mio modesto avviso, un
falso conforto, deleterio al contempo per amministratori e amministrati.
A differenza di altri, non abbiamo enfatizzato la predisposizione di atti e
provvedimenti assolutamente ordinari, quotidianamente posti in essere; non
abbiamo fatto passare per nostri risultati derivanti dall'azione di
precedenti amministratori e non ci siamo mai permessi di rivolgere accuse
e/o colpe per le difficoltà finanziarie dell'ente.
Trattandosi di una semplice riflessione, sollecitata dalla lettera del
gentilissimo Sig. Morgante Salvatore, non approfitto dell'occasione per
elencare le cose fatte durante il nostro mandato amministrativo; se
richiesto, o se occorrerà, la nostra squadra, tuttora unita da una sincera
amicizia, lo farà ma per mera informazione, senza alcun intento
propagandistico.
Le Amministrazioni che si sono susseguite nel nostro paese, nessuna esclusa,
hanno conseguito buoni risultati, anche rivelatisi ben oltre la scadenza dei
rispettivi mandati.
Paolino Fantauzzo, Giusy Cimino, Piero Castronovo ed il sottoscritto,
possiamo tranquillamente andare fieri di avere dato al paese il nostro
piccolo contributo con il perseguimento di risultati importanti, alcuni già
concretizzati durante il nostro mandato, altri che hanno visto o che
potrebbero vedere la luce in seguito, siccome frutto di una programmazione
con obiettivi a breve e a medio termine.
Risultati che, così come accaduto anche, ma non solo, per il caso
evidenziato dal Signor Morgante, potrebbero continuare a manifestarsi
durante il mandato amministrativo in corso, alla stessa stregua di quelli
che trovarono compimento durante l'amministrazione Fantauzzo, sebbene
riconducibili, in tutto od in parte, al lavoro di chi ci aveva preceduto.
D'altronde, ad ogni amministratore deve importare solo e soltanto che si
ottenga qualcosa di positivo per la città, senza mai scadere nella
vanagloria.
Concludo, con l'auspicio che pure l'amministrazione in carica, guidata dal
sindaco Provvidenza, le cui promesse annunziate in campagna elettorale, ad
oggi, rimangono non onorate, possa partorire risultati utili per la nostra
comunità.
Un cordiale saluto". |
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Diego Aquilina
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15/01/2020 |
Politica. Benvenuto e
ringraziamento ai Segretari comunali; nota del Gruppo consiliare M5S di Grotte |
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Nella nota, che pubblichiamo di
seguito, il Gruppo consiliare M5S di Grotte
esprime il ringraziamento al Segretario comunale uscente ed il benvenuto al
nuovo Segretario comunale.
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"Il Gruppo consiliare M5S Grotte, nel salutare il
Segretario comunale dott.ssa Laura Eleonora Lo Iacono, ringraziandola per
l'impegno profuso e la professionalità dimostrata, formula sentite
congratulazioni per il nuovo incarico assunto.
Coglie inoltre l'occasione per rivolgere il benvenuto al nuovo Segretario
comunale dott. ssa Simona Maria Nicastro insieme ai migliori auguri di buon
lavoro presso il nostro Comune".
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Il Gruppo
consiliare Movimento5Stelle Grotte
Angelo Costanza, Mirella Casalicchio,
Salvatrice Morreale e Giada Vizzini
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15/01/2020 |
Lettere. "Questo complimento
mi ripaga per tutti i sacrifici fatti"; di Piero Castronovo |
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Piero Castronovo |
Risposta dell'ex vice sindaco (ed Assessore all'Ambiente) Piero Castronovo alla
lettera del signor Salvatore Morgante, in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti.
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"Mi
riempie di soddisfazioni il complimento rivolto alla precedente
amministrazione,
pubblicato il 13 gennaio sul quotidiano Grotte.info, dal signor
Salvatore Morgante, per i risultati raggiunti in tema di raccolta
differenziata.
Abbiamo messo in campo serietà e scrupoloso studio di ogni azione.
Questo complimento mi ripaga immensamente per tutti i sacrifici fatti, come
farà piacere all'ex sindaco Paolino Fantauzzo, all’ex assessore Diego
Aquilina, all'ex dirigente della Polizia Municipale Salvatore Liotta - per
la decisa ed immancabile azione sul campo - ed al dirigente arch. Piero
Calì.
Aggiungo anche che si sono realizzati risultati non da poco, anche sul
taglio della bolletta per ogni utente del 15%.
Grazie di vero cuore signor Morgante".
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Piero Castronovo
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15/01/2020 |
Aneddoti. "Solo dai tuoi
occhi Dio sorride o piange agli uomini"; di Innocenzo Infantino |
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Innocenzo Infantino |
Da piccoli si stava tanto in terra da fare arrabbiare i grandi.
Si sentiva il pavimento freddo in un piacere nudo, senza pari, distesi a
braccia e gambe spalancate a fissare cieli o soffitti, nella stessa
leggerezza che provava l'acqua piovana, quando, scorrendo, incontrava gli
elementi o il suolo.
Era un gesto senza colpa il nostro, che faceva sentire le ossa più vicine al
nucleo rosso della terra, caldo e incandescente, come un utero pieno di vita
nascosta e da restituire.
Ho capito solo più tardi che da piccoli somigliavamo all'acqua che cade, e
che in quelle cadute non trova mai la sua fine, ma il fine più alto di
nutrire le piante, i colori e la vita.
Così ho immaginato che è solo dai tuoi occhi che Dio sorride o piange agli
uomini, e che le cadute volontarie o involontarie di uomo non sono mai
vortici privi di senso, ma un opposto (un contrario) da raccontare per
nutrire la vita di un altro.
In fin dei conti, se ti guardi bene il cuore, non siamo bestie piene di
paura, né corpi con la voglia di lasciarsi morire; né siamo vizi immeritati,
croci irredente, spine irrisolte, imprecazioni violente.
Da piccoli si stava tanto in terra, sul pavimento freddo.
Ecco: per vedere le stelle anche dove non c'erano più.
Innocenzo Infantino
15 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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14/01/2020 |
Politica. L'on. Decio
Terrana (UDC): "Portiamo in Cina il Made in Sicily" |
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Ad Agrigento |
Ad Agrigento si è svolto un incontro tra il
Coordinatore regionale dell'UDC in Sicilia, onorevole Decio Terrana,
insieme al Responsabile al Turismo dell’UDC, dott. Giuseppe Cannazza, ed i
vertici dell’Università Cinese e dell'Accademia delle Belle Arti
di Shanghai.
L'incontro di Agrigento sarà seguito da una serie di appuntamenti in
programmata tra importanti operatori del settore Turismo cinesi e siciliani.
I vari incontri si terranno a partire da febbraio tra Shangai ed altre
importanti realtà della Cina.
L’onorevole Decio Terrana, con tutto il partito UDC Sicilia, si è posto
l’obiettivo di intensificare i rapporti tra i due Paesi, ritenendo che solo
buoni rapporti politici internazionali tra le autorità istituzionali di
diversi Paesi possono far scaturire una conseguente attività di interscambio
turistico-culturale e commerciale.
“La ‘buona politica’ deve essere prima di tutto preziosa per l'economia
locale della nostra splendida terra - ha dichiarato Terrana -, una
terra ricca di storia, arte, cultura e risorse naturali. A febbraio le
autorità cinesi ospiteranno una nostra delegazione politica dell'UDC,
assieme a diversi operatori turistici siciliani, che potranno incontrare i
più importanti tour operator cinesi, entusiasti e sempre più interessati
alle offerte turistiche Made in Sicily”.
Redazione
14 gennaio 2020.
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14/01/2020 |
Attualità. "Disimparare
l'arte della guerra"; di Raniero La
Valle |
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Raniero La Valle |
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
***** "Nel discorso rivolto agli ambasciatori di tutti i
Paesi, come all’inizio di ogni anno, il papa ha evocato, per scongiurarlo, “un
innalzamento dello scontro” in atto tra l’Iran e gli Stati Uniti, ma ha
anche introdotto un tema che finora è stato assente nel dibattito
internazionale, e che noi pensiamo sarà invece determinante nel futuro per
rispondere alla crisi della condizione umana sulla terra.
Papa Francesco ricordando lo spirito e le finalità con cui fu fondata 75
anni fa l’Organizzazione delle Nazioni Unite, ha osservato come “il sistema
multilaterale”, fondato cioè sul rapporto internazionalistico tra gli Stati,
privo com’è di “un chiaro ancoraggio oggettivo”, sia giunto a “una crisi che
è tristemente sotto gli occhi di tutti”.
Per questa ragione appare urgente un “percorso verso una complessiva
riforma del sistema multilaterale, a partire dal sistema onusiano … tenendo
in debita considerazione l’attuale contesto geo-politico”.
Il Papa non ha detto di più, ma la pista indicata è chiara: occorre andare
oltre l’internazionalismo verso una forma più compiuta di ordinamento
mondiale, come a dire dalla carta dell’ONU ad un costituzionalismo globale;
è la proposta che proprio in questi giorni è stata lanciata di un processo
costituente per giungere a una Costituzione della Terra, dotata di
efficaci strumenti di garanzia e di attuazione, e ciò a partire da una
Scuola che ne dovrebbe elaborare il pensiero e promuovere l’adozione,
perché la terra sia salva e la storia continui.
Quanto ciò sia urgente e vitale è dimostrato proprio dagli avvenimenti di
questo inizio d’anno.
È accaduto infatti che un nuovo Arciduca d’Austria, il cui assassinio a
Sarajevo diede il via alla prima grande guerra del Novecento e dell’era
moderna, è stato ucciso nella persona del generale iraniano Qassem
Suleimani non da un anarchico isolato ma direttamente dal più potente
Stranamore del mondo. Non sappiamo per quale macabra perversione è stato
rilasciato e mostrato come un trofeo il filmato della strage compiuta dal
drone americano che, con una precisione finora impossibile per qualsiasi
altro killer, ha colpito il convoglio partito dall’aeroporto di Bagdad.
Ciò misura quanta strada in poco più di un secolo abbia fatto l’umanità
nell’apprendimento dell'"arte della guerra": ormai un sovrano può
decidere e si può fare la sua guerra da solo, da qualunque parte del mondo
in qualunque altra parte del mondo, oppure nel mondo tutto.
Ciò dice quanto sia necessario e difficile quel primo apprendimento che
dovrebbe essere impartito da una “Scuola della Terra”, quello di “disimparare
l’arte della guerra”, e non solo cessare di impararla come sognava il
profeta Isaia.
Questo ci sembra il picco simbolico della crisi a cui è giunto il sistema
delle relazioni multilaterali, in mancanza di un diritto comune che
determini doveri e vincoli di ogni potere, la strada su cui ora si deve
camminare".
Raniero La Valle
14 gennaio 2020.
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14/01/2020 |
Celebrazioni. Grotte in festa per i
100 anni di "nonno" Stefano Agnello |
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Stefano Agnello
Con la moglie
Premi UNIRR
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Domani, mercoledi 15 gennaio, il paese di Grotte sarà in festa per celebrare
il centesimo compleanno del signor Stefano Agnello.
L'appuntamento per l'intera cittadinanza è fissato alle ore 17.30, nella Sala
consiliare
"Antonio Lauricella" del Palazzo Municipale, dove si terrà una cerimonia augurale con il
saluto e l'accoglienza da parte del sindaco Alfonso Provvidenza, del
presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi e delle
Autorità locali. L'occasione sarà propizia per ricordare aneddoti e storie
del secolo scorso, vissute in prima persona dal festeggiato.
Nato il 15 gennaio 1920, nel corso della Seconda Guerra Mondiale Stefano
Agnello è chiamato alle armi. Incorporato nell'89° Reggimento Fanteria di
Saluzzo (Savona), viene poi assegnato al 35° Corpo d'Armata e partecipa alla
Campagna di Russia, dal settembre 1942 al marzo 1943, come Carabiniere a
cavallo. Con la disfatta dell'Armata italiana, insieme ai suoi commilitoni
partecipa alla grande ritirata, a piedi o con mezzi di fortuna, che lo
porterà dopo circa un mese di viaggio, ad attraversare il Brennero e fare
ritorno in Italia. A distanza di qualche anno, il 25 aprile 1948, sposa
Venera Novara. Nel 1958 emigra in Francia, dove risiede per tre anni
lavorando in una fabbrica. Successivamente si trasferisce in Svizzera,
facendo il muratore a Ginevra. Nel 1963 rientra in patria e viene assunto
come operaio presso l'Ente Minerario (sarà impiegato nella miniera di zolfo
in Contrada Stretto Cuvello e vi lavorerà per 11 anni).
Per la sua partecipazione alla Campagna di Russia, l'UNIRR (Unione Nazionale
Italiana Reduci di Russia) gli ha conferito una medaglia ed una pergamena.
Qualche anno fa è stato protagonista di una videointervista sul periodo
bellico, nell'ambito di un progetto universitario che ha interessato il
Ministero dell'Istruzione.
A festeggiare domani "nonno Stefano" vi sarà la moglie, di qualche anno più giovane, insieme
ai tre figli (Melchiorre, Vincenzo ed Assunta), ai sette nipoti (6 nipoti ed
un pronipote), ai parenti ed a tutta la comunità cittadina.
Carmelo Arnone
14 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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Alle armi
In Francia
In Svizzera |
13/01/2020 |
Lettere. "Grotte Comune
virtuoso, merito dell'Amministrazione precedente"; di Salvatore Morgante |
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Volantino |
Nella lettera che pubblichiamo, commenti, riflessioni e
suggerimenti di Salvatore Morgante, in merito alla raccolta differenziata
dei rifiuti a Grotte.
*****
"Gentile Direttore,
mi riferisco al riconoscimento a Grotte di “Comune virtuoso per il 2018” per
gli ottimi risultati raggiunti con la raccolta differenziata, arrivando al
68,9% (v.
pubblicazione della redazione del 16/12/2019).
Non sono molte le realtà italiane che raggiungono così alti livelli di
differenziazione dei rifiuti per cui risulta più che giustificato il motivo
di soddisfazione dell’Amministrazione per l’esempio offerto in termini di
collaborazione dei cittadini grottesi e impegno degli operatori ambientali.
Il merito principale di tutto ciò va tuttavia attribuito al meticoloso
impegno della precedente Amministrazione che, voglio ricordare, aveva
adottato tolleranza “zero” fin dall’applicazione iniziale del regolamento.
Non è facile modificare in pochi mesi le abitudini di centinaia di famiglie.
Qualunque miglioramento della convivenza civile può essere ottenuto solo
attraverso una impostazione iniziale chiara e diffusa senza distinzioni di
luoghi e di individui, con i necessari controlli, senza eccezioni.
Questo fu il metodo correttamente adottato con risultati evidenti e di
successo.
Dobbiamo imparare a dare il giusto riconoscimento a quanto di buono viene
eseguito (non tanto per la verità…), senza distinzioni di partito e
prevaricazioni. Quante volte provvedimenti efficaci di governo intrapresi
dai predecessori vengono cancellati o stravolti, senza entrare nel merito,
per la sola contrapposizione pregiudiziale.
Rimane il compito fondamentale dell’attuale Amministrazione di mantenere ed
eventualmente migliorare il livello di raccolta differenziata, rinforzando
l’informazione, aumentando i controlli, ammonendo le violazioni, adottando
forme di incentivo ai cittadini.
È molto più efficace in termini di collaborazione delle famiglie la
sostituzione gratuita del secchio rotto che la sanzione di una prima
violazione.
Al di là dei benefici ambientali, la raccolta differenziata rimane un grande
segno di civiltà.
Congratulazioni!
Salvatore Morgante".
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13/01/2020 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 13 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, in chiesa Madre, preghiera RnS.
Martedi 14 gennaio - Triduo in onore di sant'Antonio Abate (1)
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa (nel triduo in onore di
sant'Antonio Abate).
Mercoledi 15 gennaio - Triduo in onore di sant'Antonio Abate (2)
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa (nel triduo in onore di
sant'Antonio Abate);
- ore 19.00, in chiesa Madre, incontro di formazione per tutti i lettori
dell'Unità pastorale;
- ore 20.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, "Gesù è Amore": incontro di
preghiera.
Giovedi 16 gennaio - Triduo in onore di sant'Antonio Abate (3)
- ore 09.00, in chiesa Madre, Adorazione eucaristica (per tutta la giornata);
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa (nel triduo in onore di
sant'Antonio Abate);
- ore 21.00, in chiesa Madre, preghiera di conclusione dell'Adorazione
eucaristica.
Venerdi 17 gennaio - Festa di sant'Antonio Abate
- ore 09.00, in chiesa Madre, santa Messa (nella festa di sant'Antonio
Abate);
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa (nella festa di sant'Antonio
Abate);
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa (nella festa di sant'Antonio
Abate).
Sabato 18 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa (prefestiva);
- ore 20.30, nella chiesa san Francesco, santa Messa animata dal Cammino
Neocatecumenale..
Domenica 19 gennaio
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
- Ci lasciamo alle spalle il Tempo di Natale con la festa del Battesimo di
Nostro Signore, introducendoci così nel Tempo Ordinario (T.O.) durante il
quale siamo invitati a scorgere la presenza di quel Dio che abbiamo imparato
a scoprire nelle feste passate nella vita quotidiana. Lo faremo - dal 14 al
17 gennaio - aiutati da un testimone, un gigante della fede, sant'Antonio
Abate (251-356 d.C.), e dalla riscoperta di qualche aspetto della liturgia
(il 15 gennaio).
- Domenica 9 febbraio, durante la santa Messa delle ore 11.30 nella chiesa
Madonna del Carmelo, si svolgerà la cerimonia di vestizione dei ministranti.
- Il prossimo 24 febbraio, vigilia della festa di san Gerlando,
l'arcivescovo di Agrigento S.Em. card. Francesco Montenegro ordinerà diaconi
i seminaristi: Davide Burgio (32 anni, di Porto Empedocle), Alessio Caruana
(40 anni, di Agrigento), Davide Fasone (38 anni, di Agrigento), Matteo
Mantisi (31 anni, di Realmonte), Calogero Putrone (35 anni, di Realmonte) e
Salvatore Piazza (26 anni, di Menfi).
Orari delle Sante Messe in vigore dal 01/01/2020:
Feriali: ore 09.00, chiesa san Rocco
ore 09.00, chiesa Madonna del Carmelo ore
18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 21.00, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 18.30, chiesa Madre |
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13/01/2020 |
Comune. Il sindaco
Provvidenza: "Il 25 gennaio protesta contro l'isolamento della
Provincia" |
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Manifesto |
Il Comune di Grotte
aderisce alla manifestazione di protesta - indetta dalla Curia Arcivescovile
di Agrigento - che si terrà sabato 25 gennaio 2020,
presso la Rotonda Giunone alla Valle dei Templi. Di seguito, la lettera del
sindaco Alfonso Provvidenza.
*****
"Gentile direttore,
sabato 25 gennaio sarà il giorno della mobilitazione di tutti i
cittadini della Provincia di Agrigento, stanchi e delusi delle promesse
non mantenute di dotare il nostro territorio di un’adeguata infrastruttura
viaria.
La manifestazione è stata organizzata dalla curia arcivescovile di
Agrigento, dalle organizzazioni sindacali e dai Sindaci di tutti i
Comuni della provincia con l'obiettivo di denunciare lo stato di
isolamento del territorio.
Il corteo di protesta si muoverà dalla rotonda "Giunone" a quella degli
"Scrittori"; per l’occasione il Comune di Grotte metterà a disposizione
un pullman.
Un ringraziamento particolare, infine, per l’impegno profuso va a don Mario
Sorce, direttore della pastorale sociale della curia".
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Il Sindaco
Dott. Alfonso Provvidenza
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12/01/2020 |
Comune. Gita degli
anziani all'Eremo di Santa Rosalia ed al presepe di Sutera |
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Vedi le foto |
Una giornata intensa di socializzazione, quella
trascorsa domenica 5 gennaio 2020 a Santo Stefano di Quisquina ed a Sutera
da 50
anziani di Grotte. La gita, organizzata dall'Assessorato alla Solidarietà
Sociale, è cominciata con una passeggiata nei boschi della Quisquina -
nonostante le temperature proibitive - per la visita all'Eremo di Santa
Rosalia, alla chiesetta-santuario ed alla celebre grotta dall'angusto
accesso. Dopo il pranzo, consumato in uno dei caratteristici locali della
cittadina agrigentina, il gruppo si è portato a Sutera, dove i partecipanti
alla gita hanno potuto ammirare il famoso presepe vivente che viene
rappresentato nei vicoli e nelle vie della cittadina nissena. Ad
accompagnare la comitiva, il sindaco
Alfonso Provvidenza e l'assessore
Miriam Cipolla. Pubblichiamo alcune immagini della giornata
(47 foto di © C. Pillitteri).
Redazione
12 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
Gita all'Eremo
di Santa Rosalia ed a Sutera (Foto)
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12/01/2020 |
Cariche. L'avv. Gianfranco
Pilato eletto al Consiglio direttivo della Camera penale di Agrigento |
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Nuovo Consiglio |
La mattina
dello scorso giovedi 9 gennaio gli avvocati penalisti agrigentini hanno
provveduto al rinnovo del Consiglio direttivo della Camera penale di
Agrigento. L'avvocato Gianfranco Pilato è stato nominato
tesoriere. Il nuovo presidente è l’avv. Angelo Nicotra. Del
Consiglio fanno parte anche gli avvocati Giovanni Salvaggio
(vicepresidente), Calogero Lo Giudice (segretario), e Luigi Troja. Rinnovato
anche il Collegio dei probiviri composto dall’avvocato Daniele Re
(presidente) e dai suoi colleghi Gianfranco Gueli e Maria Calcara.
L'amministrazione comunale ha espresso le proprie congratulazioni all'avv.
Pilato: "Il
Sindaco, il Presidente del Consiglio e l'Amministrazione comunale esprimono
le più vive congratulazioni all'avv. Gianfranco Pilato per l'elezione nel
Consiglio direttivo della Camera penale di Agrigento".
Redazione
12 gennaio 2020.
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12/01/2020 |
Comune. A Grotte cambia il Segretario comunale:
esce la dott.ssa Lo Iacono ed entra la dott.ssa Nicastro |
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Provvidenza e Lo Iacono |
Il Comune di
Grotte ha un nuovo Segretario comunale: è la dott.ssa Simona Maria
Nicastro, in atto
Segretario
Comunale del Comune di Favara.
La nomina della "Reggenza a scavalco" ha validità sino al 31
gennaio 2020.
La dott.ssa Nicastro sostituisce il precedente Segretario comunale di
Grotte, dott.ssa Laura Eleonora Lo Iacono, la quale ha accettato, con
decorrenza 1 gennaio 2020, la nomina presso il Comune di San Cataldo (CL).
Redazione
12 gennaio 2020.
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12/01/2020 |
Dialoghi. "La Befana ha
portato via tutto, tranne il Governo"; di Giuseppe Castronovo |
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Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Il cammino del Governo Conte 2 è piuttosto accidentato? Niente paura, potrà
continuare a vivere, nonostante le evidenti difficoltà nell'affrontare i
venti di guerra di questi ultimi giorni perché, ci dice il prof. Vezio, nei
Palazzi della politica italiana è abbastanza conosciuto il detto attribuito
allo storico e filosofo fiorentino Francesco Guicciardini: "Francia o Spagna
purché se magna". Di questo abbiamo parlato al Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo
"La
Befana ha portato via tutto, tranne il Governo"
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Ersilio: Amici, il Governo Conte 2 ha già superato i primi cinque mesi! Ha
varato la manovra finanziaria per il 2020 ed è riuscito, come dicono gli
addetti ai lavori, a mangiare il panettone.
Nenè: Ma la domanda che dovremmo farci è la seguente: oggi chi comanda a
Palazzo Chigi?
Marco: Renzi ha senz’altro svolto un ruolo di primo piano nel favorire la
nascita di questo Governo. Quanto poi a sapere chi comanda in questo momento
è un vero rebus.
Enzo: Prof. Vezio, secondo lei?
Vezio: Amici miei, in questi giorni siamo venuti a conoscenza di quanto sia
incrementata la consistenza dei conti correnti dei nostri Parlamentari da
quando hanno conquistato un seggio al Parlamento.
Santo: Prof., e allora?
Vezio: Caro Santo, ne consegue che oggi a determinare ogni decisione è la
paura di andare a votare.
Enzo: Professore, ma il voto non dovrebbe rappresentare il momento più alto
della democrazia?
Vezio: Caro Enzo hai ragione! Si dà il caso però che questa volta per i
parlamentari appartenenti ai partiti che sostengono il Governo, votare
significherebbe - almeno stando ai sondaggi di questi mesi - perdere la
poltrona, cioè andare a casa. E voi capite come non sia il caso di
nasconderci dietro un dito. la politica è anche questo. Si spiega così il
fatto che anche i parlamentari che hanno già cambiato casacca (Renzi e le
sue truppe, i parlamentari ex grillini, alcuni ex berlusconiani, ed altri)
continuino ad appoggiare il Governo per evitare lo scioglimento anticipato
delle Camere che porrebbe fine all’incremento mensile del loro conto in
banca.
Nenè: Professore, ma la politica non dovrebbe tener conto dei reali
interessi del paese?
Vezio: Nenè, ricordo che giorni addietro sei stato proprio tu, a ricordarci
- scusa se ho dimenticato l’occasione - il motto del Guicciardini: “Francia
o Spagna purché se magna”. Forse sta qui la chiave di lettura del
comportamento di alcuni nostri Parlamentari che, così facendo, consentono al
nostro Governo di continuare a “navigare” tra le bombe libiche e i pericoli
di un terzo conflitto mondiale dopo l’uccisione del generale iraniano
Soleimani nel bombardamento americano a Bagdad di qualche giorno fa.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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11/01/2020 |
Agrigento. Il sindaco Lillo
Firetto: "Sulla SS 640 lavori interminabili"; manifestazione il 25
gennaio |
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SS 640 |
Il sindaco di Agrigento Lillo Firetto è
intervenuto in merito ai lavori senza fine sulla nuova Strada Statale 640
"Agrigento-Caltanissetta", definita "Strada degli scrittori", i cui
diversi tratti sono stati a più riprese inaugurati, alla presenza di
Ministri della Repubblica, per essere interdetti al transito dopo qualche
tempo.
"Partecipiamo
alla manifestazione del 25 gennaio alle 11.00 alla Rotonda Giunone
- ha dichiarato Firetto -.
Se necessario faremo altro. In questi anni abbiamo assistito a
inaugurazioni, sopralluoghi, task force, perfino decreti, e a uno sblocca
cantieri. A marzo, giugno, settembre, novembre, mese dopo mese, abbiamo
ribadito che non possiamo più attendere. Abbiamo chiamato a raccolta
tutti i sindaci, ad Agrigento, poi a Caltanissetta, siamo stati
portavoce della protesta dell’agrigentino, del palermitano e del nisseno.
Deviazioni, semafori e lavori interminabili, viadotti chiusi o a rischio.
Strade colabrodo. Tante le promesse e le rassicurazioni, ma ancora poco o
nulla. Viabilità e infrastrutture sono un diritto che reclamiamo da
oltre trent'anni. Tutti insieme, uniti, sindaci, sindacati, Chiesa,
cittadini. Si levi un grido: Basta".
Redazione
11 gennaio 2020.
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11/01/2020 |
Politica. On. Rosalba Cimino
(M5S): "Agrigento deve essere liberata" |
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On. Rosalba Cimino |
"Guardiamo
con interesse alle forze politiche che stanno aprendo un dibattito al loro
interno per presentare ad Agrigento un progetto che sia basato sulle
competenze e sulla discontinuità. Agrigento deve essere liberata. Nel
frattempo a Roma, insieme al team di Rousseau, si sta delineando il profilo
ideale che possa guidare Agrigento nel percorso di crescita e
riqualificazione".
Questa è la dichiarazione - in merito alle prossime elezioni comunali di
Agrigento - dell'on. Rosalba Cimino, componente della XIII
Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, rilasciata ieri
insieme agli altri deputati nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle
della Provincia di Agrigento: Michele Sodano, Filippo Perconti, Matteo
Mangiacavallo, Giovanni Di Caro e
Rino Marinello.
Redazione
11 gennaio 2020.
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10/01/2020 |
Sport. Derio Garufo e la
Reggina, insieme sino al 2022; firmato il rinnovo del contratto |
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Firma contratto |
"Sono
molto felice e orgoglioso"; sono queste le prime parole di Desiderio
(Derio) Garufo dopo la firma del contratto che lo vede impegnato
con la Reggina 1914 sino al 30 giugno 2022.
Il calciatore grottese, di 32 anni, è diventato un giocatore della Reggina
il 21 agosto 2019. Con i colori amaranto ha conquistato 17 gettoni, tra
campionato e Coppa Italia Serie C, ai quali occorre aggiungere un gol e un
assist.
Ambizioni di assoluto rilievo per la Società calcistica, che punta senza
timori al doppio salto verso la serie A, insieme ad una rosa di giocatori
nella quale il presidente Luca Gallo ha voluto fortemente includere Derio
Garufo.
Nonostante le offerte pervenute da altre Società, alcune di serie B, Derio
ha seguito i preziosi consigli del suo procuratore Crocefisso
Miglietta, ed ha risposto con gratitudine alla fiducia riposta in lui dal
presidente Gallo.
A proposito di orgoglio per i colori sociali, così continua il difensore: "Già
lo ero in estate quando sono arrivato alla Reggina, ma lo sono ancora di più
ora, perché aver conquistato la fiducia della Società, del Mister, dei
tifosi, per me è motivo di grande orgoglio".
Carmelo Arnone
10 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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10/01/2020 |
Letture Sponsali. "Tutto
l'amore che Dio ha per noi" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Sottomettendosi al rito del battesimo di Giovanni Battista, Gesù lo
trasforma per sempre, attribuendo contemporaneamente al rito umano
dell’acqua un valore divino che, prima di lui, esso non aveva.
Riflettiamo: perché Gesù, privo di ogni macchia di peccato originale in
quanto Dio ed in quanto perfetto uomo, si assoggetta volontariamente al rito
della fonte battesimale?
Perché “conviene che adempiamo ad ogni giustizia”, certo; ma non ogni
segno che l’uomo crea, per quanto simboleggi fatti o momenti importanti,
diventa per ciò stesso degno della approvazione divina.
Dio ritiene questo battesimo di penitenza, degno e giusto; perciò Gesù,
lasciandosi battezzare oggi, inizia quel processo di trasformazione che lo
porterà a battezzare gli uomini non in acqua, ma in Spirito Santo, come
profetizzato dallo stesso Giovanni Battista.
Questo intervento vivificatore di Dio nella nostra vita è lo stesso che
agisce, nella nostra esperienza, con il matrimonio: Dio prende un simbolo,
quello della nostra unione, e tramite l’intervento dello Spirito Santo gli
conferisce il potere di rendere il suo amore presente nella nostra vita di
famiglia.
E come il battesimo preserva ciascuno di noi dal peccato originale e
consacra la nostra vita a Dio, il matrimonio preserva l’unione degli sposi e
consacra la nostra vita di coppia.
Claudia e Dario
Punto chiave
Come recita la prima lettura di oggi, Gesù non è un Dio "... che griderà
o alzerà il tono...".
Gesù giunge al mondo con mitezza. Eppure, come recita il Salmo, "... la
voce del Signore è forza, la voce del Signore è potenza...".
Perché la potenza, la forza del Signore, non risiede nella prepotenza,
nell'imposizione, ma nel diritto, nella giustizia.
Meno di una settimana fa, il giorno dell'Epifania, abbiamo visto un Dio che
si fa uomo, che si rende umile al punto di nascere nell'ultima delle
principali città di Giudea.
Questa domenica, Gesù, Colui che, secondo il vangelo di domenica scorsa, è
la vera luce per cui Giovanni era stato mandato al fine di rendergli
testimonianza, si piega innanzi al Battista e, con suo grande imbarazzo, da
lui si fa battezzare.
Gesù non giunge nelle nostre vite in modo dirompente e distruttivo.
Gesù è come una docile e lieve colomba, che gentilmente discende dal cielo e
si posa su di noi, donandoci la grazia di farci sentire tutto l'amore che
Dio ha per noi.
Barbara e Adriano
Redazione
10 gennaio 2020.
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10/01/2020 |
Iniziative. Consegnati i "Giocattoli
in MoVimento"; un'idea del M5S per l'Epifania |
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Con il parroco
Consiglieri M5S
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Si è conclusa il 6 gennaio, festa dell'Epifania,
l'iniziativa solidale "Giocattoli in Movimento"
organizzata dal Movimento 5 Stelle.
Gli attivisti hanno indetto una raccolta di giocattoli usati ma in ottimo
stato, non più adoperati dai bambini, per una ridistribuzione verso i più
piccoli meno fortunati. Tra gli scopi dell'iniziativa, anche quelli di
sensibilizzare le nuove generazioni ai temi del rispetto dell'ambiente -
attraverso il riuso ed il riciclo di beni dismessi - ed alla solidarietà.
Ottima la risposta della comunità grottese: aderendo alla proposta sono
stati donati numerosi gli giocattoli in perfette condizioni, conservati con
cura in attesa di nuova vita. La Befana, quest'anno, per mano degli
attivisti del Movimento, si è presentata puntualmente il 6 gennaio alla
porta di tanti bambini, recando loro ricchi doni. I giocattoli non sono
stati richiesti da parte delle famiglie e neppure sono stati distribuiti in
maniera casuale: ogni singola confezione è stata predisposta con cura dagli
attivisti M5S per una specifica destinazione. Parte dei giocattoli è stata
affidata al parroco della chiesa parrocchiale di Santa Venera.
Nelle immagini a lato, alcuni momenti della distribuzione.
Redazione
10 gennaio 2020.
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Diego Morreale
Angelo Costanza |
09/01/2020 |
Pittura. "Antronirica (I
sogni dell'umanità)": personale di Gabriella Di Girolamo; dal 10 gennaio
a Palermo |
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Locandina |
Sarà inaugurata domani, venerdi 10 gennaio 2020, alle ore 16.30
presso la ex Real Fonderia di Palermo, la personale di pittura di
Gabriella Di Girolamo dal titolo "Antronirica (I sogni dell'umanità)".
La manifestazione, organizzata da Gabriella Di Girolamo e Cristian Terruso,
con il patrocinio del Comune di Palermo, sarà moderata da Rosario
Salvaggio. L'inaugurazione verrà animata da Fabio Riotta e Vincent
Mancino (interventi artistico-musicali), e da Cristian Terruso (interventi
poetici).
La mostra (in collaborazione con l'Accademia poetica "Erato" di Canicatti)
rimarrà aperta al pubblico - ad ingresso libero - sino a venerdi 17 gennaio.
Redazione
9 gennaio 2020.
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08/01/2020 |
Aneddoti. "Un silenzio
che non chiude mai"; di Innocenzo Infantino |
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Innocenzo Infantino |
Io ci parlo spesso con Dio; parlo io, è chiaro, a voce bassa, ma so che mi
ascolta: è diverso quando parli al vuoto.
Lo ringrazio, mi viene più semplice, per ciò che mi ha dato: un incontro, un
cielo, un pensiero bello; ma soprattutto per ciò che non ho, perché in
questo modo posso chiedergli innumerevoli "perché".
Non uso sempre le parole, sono più frequenti gli sguardi.
Alcune non le riesco più a pronunciare, le conosce da un pezzo.
Ma non invecchiano, né passano, anzi, scalfiscono un silenzio che non chiude
mai e, al contrario, si apre e prende la forma radiosa dei vorrei.
Innocenzo Infantino
8 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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07/01/2020 |
Attualità. "Dal 7
gennaio, compagni di viaggio"; di Nino Genova |
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Nino Genova |
Pubblichiamo un intervento del
pastore Nino Genova, responsabile del Centro Evangelistico
“Condividere Gesù”, comunità cristiana evangelica pentecostale con sede ad Agrigento (Via Re
Pietro IV).
Il Centro Evangelistico “Condividere Gesù”, tramite l'attività del pastore
Nino Genova, porta avanti un lavoro di cellule familiari nei paesi di Porto
Empedocle, Siculiana, Favara, Montallegro e Grotte.
*****
“Epifania tutte le feste porta via”; così recita un vecchio detto popolare.
Quasi sicuramente sarà capitato a tanta gente, ritrovarsi oggi con
un’imbarazzante senso di vuoto, di frustrazione, insomma una fase
depressiva, dopo un lungo periodo di feste.
Con Natale, Santo Stefano, Capodanno e vigilie varie, dove sale l’adrenalina
per tutto ciò che concerne la preparazione di questo periodo particolare
dell’anno, che - come vuole la tradizione - vede le famiglie e gli amici
intimi raccolti insieme, con la frenesia per lo shopping, per fare o
ricevere regali, elaborazione delle varie fantasie culinarie, grandi
abbuffate eccetera.
Poi il giorno 7 gennaio, il grande senso di svuotamento, ripartire con la
routine quotidiana, fatta di lavoro, problemi da affrontare, fatiche, lavori
incompiuti, a volte solitudine, dove le luci spente ci danno l’idea che per
rientrare in questo grande show bisogna aspettare un’altro anno.
Sarà forse questo che voleva dire l’Ecclesiaste nelle Sacre Scritture, al
capitolo 3: “Tutto è vanità... come correre per afferrare il vento”.
Allora la mia deduzione è questa: è forse il caso, al netto delle cose
positive di questo periodo (voglia di convivialità, solidarietà, intimità
familiare...), di appagare la sete dell’anima con qualcosa di meno effimero,
iniziando dal 7 gennaio fino al prossimo Natale, andando direttamente alla
sorgente di ogni gioia?
Gesù disse: “Chi
ha sete venga a me e beva, chi crede in me, (come dice la scrittura) fiumi
d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno” (Gv
7,37).
Se qualcuno volesse accettare questo semplice ed umile consiglio, bene,
credo che ci ritroveremo ad essere compagni di viaggio.
Dio vi benedica!
Nino Genova
7 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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07/01/2020 |
Tributi. "Nel 2020
scompare la TASI. Novità sulla nuova IMU 2020"; di Calogero
Chiarenza |
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Ing. Chiarenza |
L'ing. Calogero Chiarenza ci riassume le novità del
2020 riguardanti la TASI (Tassa per i Servizi Indivisibili) e la
nuova IMU. Ricordiamo che i
"servizi
indivisibili" sono quei servizi erogati dal Comune, e utilizzati in
generale da tutti i cittadini, per i quali non è possibile individuare una
utenza specifica; ad esempio: illuminazione pubblica, manutenzione stradale
e del verde pubblico, protezione civile, vigilanza urbana, anagrafe, ecc.
***** "Nel
2020 scompare la TASI. Novità sulla nuova IMU 2020.
A partire dall’anno di imposta 2020 la TASI scomparirà e confluirà nella
nuova imposta chiamata IMU.
È
quanto prevede l’art.1, commi da 738 a 804 della Legge 27 dicembre 2019, n.
160 (legge di bilancio 2020).
Pertanto i contribuenti dal 2020 in poi non dovranno più indicare nel
modello di versamento la TASI, ma solo l’IMU.
La certezza sarà una semplificazione degli adempimenti, non una riduzione
delle imposte rispetto all’anno 2019.
A parte la fusione delle due imposte, l’impianto legislativo in materia IMU
nel 2020 non cambia sostanzialmente rispetto a quello degli anni precedenti,
tuttavia vi sono alcune novità o adempimenti, che qui elenchiamo:
1) l’IMU relativa agli immobili strumentali è deducibile ai fini della
determinazione del reddito di impresa e del reddito derivante dall’esercizio
di arti e professioni, ma non ai fini IRAP, al 60% per gli anni 2020 e 2021
e al 100% a partire dal 2022 (commi 772 e 773);
2) per l’anno 2020 la prima rata IMU da versare entro il 16 giugno sarà pari
alla metà (50%) del totale TASI+IMU dovuto nel 2019;
3) il Comune può ridurre sino ad azzerare l’aliquota IMU per i fabbricati
(seconde case) non adibiti a prima abitazione;
4) il Comune può approvare le delibere concernenti le aliquote e il
regolamento dell’imposta oltre il termine di approvazione del bilancio di
previsione per gli anni 2020-2022 e comunque non oltre il giugno 2020;
5) gli inquilini dal 2020, nei Comuni ove è previsto, non pagheranno più la
TASI in quanto abolita".
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Calogero Chiarenza
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07/01/2020 |
Fotografia. "Darsi tempo
e non temere di contraddirsi"; di Franco Carlisi |
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Sito ufficiale |
«Tutti i nodi vengono al pettine. Quando c’è il pettine» (L. Sciascia, Opere
1971.1983, Bompiani, Milano 2001, p. 629).
Cito Leonardo Sciascia a trent’anni dalla sua scomparsa, per debito di
riconoscenza: credo di avere imparato dalle sue opere l’esercizio del dubbio
come regola fondamentale di un vivere civile.
Ci sono persone, invece, che hanno certezze granitiche anche quando
l’argomento sfugge da tutte le parti e quindi anche in fatto di fotografia.
E il fatto è questo. Alcuni mesi fa, ricevo per email un progetto
fotografico, Lo spirito e il luogo, sul quale l’autore mi invita a esprimere
un giudizio. Le foto mi appaiono modeste e non pretenziose come invece
risulta il progetto scritto, arduo nella forma quanto lapalissiano nel
contenuto con un’ansia di profondità tale da farlo sprofondare presto nel
nulla. Quel nulla che pare perfettamente dialogare con le fotografie a
corredo.
In questi casi bisogna opportunamente essere evasivi, allusivi, dire ma non
dire quello che si pensa.
Rispondo invece sommessamente ma onestamente, dopo aver precisato, per non
dispiacere l’interlocutore, che la mia, essendo un’opinione personale, non
avrebbe mai e poi mai inficiato la fulgida carriera a cui il fotografo si
sentiva evidentemente destinato. E, dopo aver argomentato il mio giudizio,
infine lo invito a leggere una novella di Luigi Pirandello: Ciaula scopre la
Luna. Mi aspetto che mi chieda perché, ma il nostro autore è inopinatamente
privo di spirito e ne rimedio invece un’email di insulti più o meno velati.
La cosa non mi turba più di tanto.
Se nel paese dove vivo, dal clamore di un bar si alza un “mah!”, qualcuno
risponde: “Ccà siemu!” (Qui siamo!). Qui siamo, sulla Terra, precariamente
vivi. E fatalmente non sappiamo quanto ci rimarremo ancora. Per cui, se la
vita è breve e caduca - consapevolezza condivisa con buona parte dei
siciliani e non soltanto con loro - tanto vale occuparsi delle cose che più
ci stanno a cuore ed evitare percorsi indifferenti che ci porterebbero a un
dispiacere certo.
Tuttavia questa circostanza mi ha permesso di ritornare con la memoria a un
mio vecchio progetto fotografico: il sindaco e l’assessore alla cultura del
comune di Racalmuto, paese natale di Sciascia, mi diedero incarico di
realizzare delle foto sul territorio del comune per un libro. Avevo preso
molto sul serio l’incarico e volevo realizzare una pubblicazione che fosse
rigorosa, esaustiva e articolata. Da ingegnere, ho pensato che occorresse un
progetto. Erano le mie prime esperienze da fotografo e studiavo molto.
Imparavo dalla pittura, dalla musica, dai libri, dalle fotografie degli
altri. Leggevo le immagini con un approccio speculativo, con un’attenzione
che cercava di carpirne i segreti su come erano state scattate, ma anche su
come sentimenti e pensieri rimanessero per sempre imbrigliati tra i legami
chimici dei sali d’argento. Trovavo lì, nelle fotografie, infatti, le
istruzioni per l’uso delle macchine ma ancor di più le istruzioni per l’uso
di passioni e di relazioni e di distanze e di attese. Sentivo nella
contrazione di spazio e di tempo di una fotografia il senso di qualcosa che
si eterna, la possibilità illusoria di un ritorno di ciò che pensiamo
definitivamente perduto: un’epifania imprevedibile che accogliamo con
l’allegria di un incontro, perché ci dica non come eravamo ma quello che
siamo. Insomma, apprendevo che la fotografia è dialogo. Come un romanzo e
molto più di una tela dipinta. Il referente che noi ricerchiamo in ogni
fotografia, anche in quelle disposte sul piano dell’invenzione digitale,
consente all’osservatore di partecipare alla costruzione del significato
attraverso una conoscenza che già possiede a livello conscio e inconscio.
Ciò accade anche quando l’immagine è vaga e indeterminata, quando insomma
strizza l’occhio al pittorico con una serie di tecniche che l’allontanano
dal verismo per farla approdare ad altre forme di narrazione. Rimane,
infatti, anche nella sua astrazione, pur sempre una foto, cioè un frammento
di vita esistente o esistita, un modo extralinguistico di narrare il mondo
che ci coinvolge e ci spinge inevitabilmente al dialogo perché anche la
narrazione di una fotografia è un’opera aperta. Dialogo dunque che si
instaura tra una fotografia e il suo fruitore, ma che avviene anche e prima
tra il fotografo e il soggetto fotografato.
Torniamo al mio progetto su Racalmuto. Buttai giù un quaderno di intenti
programmatici con tanto di indicazioni geografiche, tempi, modi di
realizzazione e finalità. Molti dei luoghi che dovevo fotografare erano i
paesaggi della mia infanzia e mi sembrava tutto fatto già al momento della
stesura del progetto. Non avevo previsto il cortocircuito che sarebbe
scaturito dall’incontro coi luoghi. Il naturale dialogo che ne sarebbe nato.
Infatti, per dirla con Tabucchi: «Un luogo non è mai solo ‘quel’ luogo: quel
luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo
portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati. Ci siamo arrivati
il giorno giusto o il giorno sbagliato, a seconda, ma questo non è
responsabilità del luogo, dipende da noi. Dipende da come leggiamo quel
luogo, dalla nostra disponibilità ad accoglierlo dentro gli occhi […].
Dipende da chi siamo nel momento in cui arriviamo in quel luogo» (A.
Tabucchi, Viaggi e altri viaggi, Feltrinelli, Milano 2013, p. 183). Il luogo
è dunque nella nostra predisposizione ad accoglierlo; è nello sguardo che lo
osserva. Per questa ragione quei paesaggi che nel progetto avrebbero dovuto
essere riconoscibilissimi, familiari mi apparivano invece lontanissimi. Il
semplice fatto di stare lì e vederli, invece di pensarli, immaginarli come
nel progetto, si traduceva paradossalmente nella mia mente in un’assenza. In
una mutilazione del pensiero. Come se la bellezza che pensavo di incontrare
si fosse ravvolta in se stessa. Negandosi. I luoghi, le cose, la realtà
insomma erano muti, irriconoscibili e tradivano ogni aspettativa del
progetto. Dovevo aspettare. Aspettare che l’equazione tra paesaggio e
pensiero si compisse. Accettare il dialogo, modificare il mio sguardo in
modo da sentirmi infine come il carusu di Pirandello: «Ciaula dalle
tenebre della zolfara, scopre la sua luna: un senso luminoso delle cose,
delle memorie, delle pene; la solitudine che si apre in comunione con le
cose, le cose che si aprono in simboli» (L. Sciascia, Opere 1971.1983, cit.,
p. 665). E soltanto in quel momento scattare, lasciando che la realtà -
misteriosamente invasa dal sentimento del luogo - si proiettasse sulla
pellicola con l’emozione di un azzardo.
Tuttavia, ritornavo a casa deluso come chi, uscito diligentemente per
fotografare delle rose, avesse fotografato viole. C’era un’irrimediabile
frattura tra il progetto e la realizzazione dei lavori. Soltanto più tardi,
nel buio della camera oscura, realizzavo una verità che avevo fin da subito
a portata di mano: erano i provini delle fotografie il progetto; quel
cantiere di tentativi, di mutazioni dello sguardo, di sfinimenti fino al
raggiungimento dell’immagine giusta. Questo era il progetto.
Italo Calvino, in una lettera inviata a Goffredo Fofi, scriveva: «Da giovane
io sentivo il bisogno di fare continuamente delle enunciazioni
programmatiche generali, che non corrispondevano (o corrispondevano solo in
parte) a quello che riuscivo a realizzare in pratica. Ora io credo che la
poetica d’un autore si deve ricavare a posteriori dalle sue opere, cioè da
quello che è riuscito veramente a fare» (M. Boselli (a cura di), «Sei
lettere di Italo Calvino», in Nuova corrente - Italo Calvino / 2, N. 100,
Tilgher, Genova 1987, p. 417). Naturalmente Calvino faceva riferimento alle
opere letterarie ma credo non ci sia contraddizione se si estende la sua
considerazione alle opere fotografiche.
Avrei voluto raccontare questa mia esperienza all’autore de Lo spirito e il
luogo se solo non mi avesse subissato di insulti. Tuttavia, di fronte a
determinati dinieghi bisogna darsi tempo e non temere di contraddirsi
rivedendo la propria posizione. Allora ho ripreso la lettura del progetto in
questione che avevo interrotto per noia. E leggo: “Una singola foto è
assolutamente inutile, ha senso solo all’interno della serie”. D’accordo.
Visto il contesto, d’accordo. Continuo a leggere: “La bellezza non deve
ricercarsi nelle immagini ma nell’idea che sta alla base del progetto”. E
non sono più d’accordo. Nemmeno sulla singola foto.
Mah! Ccà siemu!
Franco Carlisi
(Editoriale al n° 74 di
Gente di Fotografia)
7 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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Franco Carlisi |
07/01/2020 |
Racalmuto. "Todo modo",
pittura di Andrea Vizzini in onore di Sciascia; inaugurazione martedi 7
gennaio |
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"Todo modo"
di Andrea Vizzini |
Racalmuto, Sciascia "Todo modo". Un'opera di Andrea Vizzini per la
Casa-museo dello scrittore.
Casa-museo Sciascia di Racalmuto apre le porte all'arte. Nel luogo dove
visse e scrisse Leonardo Sciascia, fino alla fine degli anni Cinquanta,
nella casa aperta al pubblico lo scorso mese di luglio grazie al mecenate
Pippo Di Falco che l'ha acquistata, spazio all'arte grafica. L'artista
Andrea Vizzini, che ha conosciuto Sciascia nel 1986, ha realizzato un'opera
per la Casa-museo che conserva intatti gli ambienti dove ha iniziato a
leggere e poi a scrivere Leonardo Sciascia.
"Todo modo" è il titolo dell'opera (acrilico e olio su tela, cm
140x180) che raffigura lo scrittore seduto con l'immancabile sigaretta.
L’artista Andrea Vizzini, originario di Grotte, molto legato a
Caltanissetta, ha voluto così fare un omaggio a Sciascia con un'opera che
rimarrà esposta nella "Casa delle zie" di Sciascia inserita, nel 2014, nella
Carta regionale dei luoghi della Memoria e dell'Identità siciliana.
L'inaugurazione è prevista per oggi, martedi 7 gennaio 2020 alle ore
17.00 (Casa Sciascia, via Leonardo Sciascia n° 37). Di seguito,
alle 18.30, nella sala conversazione del Circolo Unione, Andrea Vizzini
converserà con Pippo Di Falco, Salvatore Picone, Gigi Restivo e Lillo Sardo.
L'iniziativa è realizzata in occasione del novantanovesimo anniversario
della nascita di Leonardo Sciascia.
Redazione
7 gennaio 2020.
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Casa Sciascia |
06/01/2020 |
Musica. Concerto "Incantiamo
il Natale", del Coro
"Terzo Millennio" e del Fisatrio "Macaluso" |
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Guarda il video |
Sabato 4
gennaio, nella chiesa Madre di Grotte, si è tenuto il concerto di canti e musiche natalizie
"Incantiamo il Natale", eseguito dal Coro polifonico "Terzo Millennio"
e dal Fisatrio "Francesco Macaluso" diretti dal M°
Domenico Mannella.
Diciassette gli elementi del
Coro "Terzo
Millennio": Enza Giangreco, Tiziana Messina,
Silvana leone, Lucia Carollo, Adele troisi, Mirella Salvaggio,
Antonella Mattina, Linda Graci, Luigi Milisenda, Alfonso
Collura, Gaetano Giudice, Santo Cimino, Salvatore Catanese, Dino Castronovo,
Giacomo Orlando, Giuseppe Agrò e Salvatore Alaimo.
Tre i fisarmonicisti del Fisatrio
"Francesco Macaluso": Domenico Mannella, Francesco Macaluso e Salvatore
Macaluso.
Nel corso della manifestazione, presentata da Tiziana Messina,
sono stati proposti i celebri brani: Canticorum Jubilo, Tu scendi dalle stelle, In notte placida,
Astro del ciel, La vita è bella (eseguita dalle fisarmoniche), Mazurka di Migliavacca
(fisarmonica solista di Salvatore Macaluso),
Jingle bells, Gesù Bambino, Feliz Navidad, Bianco Natale, Fermarono i cieli,
È Natale (dal musical "Forza venite gente"). Al temine del concerto sono
intervenuti: il sindaco Alfonso Provvidenza, il parroco Salvatore Zammito,
il dott. Giacomo Orlando ed il M°
Domenico Mannella.
Pubblichiamo le immagini della manifestazione (ripresa
integrale di
© Associazione Culturale "Punto
Info").
Redazione
6 gennaio 2020.
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Manifesto |
06/01/2020 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana. |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti. Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 6 gennaio - Solennità - Epifania del Signore
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 7 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 8 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, catechesi RnS;
- ore 20.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, "Gesù è Amore": incontro di
preghiera.
Giovedi 9 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 09.00, in chiesa Madre, Adorazione eucaristica (per tutta la giornata);
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, "Vivere in 5G": incontro con
i giovani;
- ore 21.00, in chiesa Madre, preghiera di conclusione dell'Adorazione
eucaristica.
Venerdi 10 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato 11 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa (prefestiva);
- ore 19.00, nella chiesa santa Chiara di Canicatti, Pastorale giovanile:
incontro con i giovani;
- ore 21.00, nella chiesa sant'Alfonso di Agrigento, "Come un prodigio": II
incontro.
Domenica 12 gennaio - Battesimo del Signore
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 16.30, nella chiesa sant'Alfonso di Agrigento, "Cerco il tuo volto":
incontro formativo per gli operatori di pastorale familiare (arrivi ore
16.30, conclusione ore 19.00, possibilità di parcheggio in Seminario);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
AVVISI
- Da martedi 7 gennaio riprendono le attività di catechismo e gli incontri
dei gruppi famiglie.
- Sono in programma:
un incontro di formazione per lettori ed accoliti;
un ciclo di catechesi sulla Parola di Dio.
- Il prossimo 24 febbraio, vigilia della festa di san Gerlando,
l'arcivescovo di Agrigento S.Em. card. Francesco Montenegro ordinerà diaconi
i seminaristi: Davide Burgio (32 anni, di Porto Empedocle), Alessio Caruana
(40 anni, di Agrigento), Davide Fasone (38 anni, di Agrigento), Matteo
Mantisi (31 anni, di Realmonte), Calogero Putrone (35 anni, di Realmonte) e
Salvatore Piazza (26 anni, di Menfi).
Orari delle Sante Messe in vigore dal 01/01/2020:
Feriali: ore 09.00, chiesa san Rocco
ore 09.00, chiesa Madonna del Carmelo ore
18.00, chiesa Madre
Prefestivi: ore 18.30, chiesa Madre ore 21.00, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi: ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre ore 11.30, chiesa Madonna del
Carmelo ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 18.30, chiesa Madre |
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05/01/2020 |
Caltanissetta. Mostra
fotografica con presentazione del libro "Leonardo Sciascia" di Enzo
Sardo |
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Manifesto |
Verrà
presentato mercoledi prossimo, 8 gennaio 2020 alle ore 18.00,
a Caltanissetta presso il Palazzo Moncada, il libro di Enzo Sardo
"Leonardo Sciascia. Il vero Nobel della cultura europea".
La presentazione avverrà nell'ambito dell'inaugurazione della mostra
fotografica di Lillo Miccichè dal titolo "Leonardo Sciascia", alla quale
prenderanno parte il vescovo di Caltanissetta S.E. Mons. Mario Russotto e la
figlia dello Scrittore Anna Maria Sciascia.
All'inaugurazione e presentazione del libro, che sarà moderata da Anna Rita
Donisi, porteranno i saluti:
- il Sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino;
- l'Assessore alla Cultura del Comune di Caltanissetta, Marcella Natale;
- il Presidente della Pro Loco di Caltanissetta, Giuseppe D'Antona.
Interverranno:
- Marina Castiglione, docente di Linguistica all'Università di Palermo;
- Irene Collerone, dirigente scolastico del Liceo Classico, Linguistico e
Coreutico "Ruggero Settimo" di Caltanissetta;
- Gero Di francesco, storico;
- Enzo Sardo, scrittore.
La mostra fotografica "Leonardo Sciascia" resterà aperta al pubblico
dall'8 al 18 gennaio 2020.
Redazione
5 gennaio 2020.
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05/01/2020 |
Agrigento. "Epiphany
Fest" al
Circolo Culturale Empedocleo, col il Pirandello Stable Festival; lunedi
6 gennaio |
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Circolo Empedocleo |
Lunedi 6
gennaio 2020, alle ore 18.30 presso la Sala del Telamone del
Museo Regionale “Pietro Griffo” di Agrigento, avrà luogo l’appuntamento
conclusivo delle manifestazioni natalizie ed epifaniche, dal titolo “Epiphany
Fest”: una silloge scenica ideata e diretta da Mario Gaziano,
realizzata dal Pirandello Stable Festival con il patrocinio dell’Ente
Parco Valle dei Templi di Agrigento.
Tra recitazioni, canti popolari, canti della tradizione dotta e danze pop si
snoderà un ampio affresco in cui protagonisti volontari e involontari
saranno i Re Magi, che vogliono rappresentare il segno della grande autorità
religiosa di tutto l’evento della natività.
Sulla scena i più importanti artisti territoriali con grande esperienza, da
Maria Grazia Castellana ad Antonio Zarcone a Giovanni Moscato, Alfonso
Marchica, Alfio Russo (presenti nelle tournèe pirandelliane e sciasciane a
Stoccolma, Oslo, Malta, Varsavia, Atene, Pechino) e Lillo D’Aleo, Angelo
Cinque, il giovane Riccardo Terrazzino ed i ballerini Caterina e Nicola
Barberi della Scuola “Lunarossa” (dei maestri coreografi Simona Vita e
Fernando Cinquemani) - con una proposta pop da Bocelli a Celine Dion -, e la
soprano Caterina Pistone, presenza straordinaria nella stagione del Teatro
da Camera all’Empedocleo di Agrigento, soprattutto nelle esecuzioni
espressionistiche di Brecht e Kurt Wail. Accompagnata da Michele Salvatore.
Ed ancora i maestri Gioacchino Marrella e Mimmo Pontillo per i canti
popolari epifanici. La conduzione è affidata a Maria Peritore, affiancata da
Pasquale Palumbo. Una manifestazione di festa e di conclusiva riflessione
religiosa, tra proposta teatrale, cultura musicale popolare e dotta, ed
elegante musica pop.
Un appuntamento unico, da non perdere. L’ingresso è gratuito fino ad
esaurimento dei posti.
Redazione
5 gennaio 2020.
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05/01/2020 |
Letture Sponsali. "Distinguere
il bene dal male" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Alza gli occhi intorno e guarda.
Cari amici, nelle letture del 6 gennaio spesso si fa riferimento al
“guardare le stelle”.
Anche noi, ammirando spesso i presepi di questi giorni, vediamo che essi
vengono allestiti sempre sotto dei cieli stellati.
Se ogni tanto anche noi ammirassimo il cielo stellato, bellissimo, maestoso,
perfetto, immenso, sicuramente apprezzeremmo di più la nostra vita.
Infatti il cielo stellato ci dà l’idea dell’immensità di Dio. Il cielo come
un bellissimo mantello avvolge e copre sotto un unico tetto, tutti i popoli
del mondo e lo stesso fa Dio con il mantello della sua benevola onnipotenza.
Il filosofo Kant, nell’assoggettarsi alla maestosità di Dio, diceva: “Il
cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”. A voler dire
che sopra di noi c'è Dio, a proteggerci sotto il suo mantello, ed a noi non
resta che vivere secondo la legge morale, che poi non è altro che il
progetto divino.
Buona Epifania a tutti.
Aline e Christian
Punto chiave
Le letture di oggi anticipano idealmente quelle di domani, giorno
dell'Epifania, parola di derivazione greca che significa "manifestazione".
È il manifestarsi di Gesù al mondo ed a noi. Oggi Gesù nostro Signore è il
Verbo, che arriva nel mondo e lo illumina della Sua luce. Domani Gesù è un
bambino in fasce, in una casa di Betlemme, l'ultima delle principali città
della Giudea.
Un bambino che, come avrà a dire alcuni anni più tardi, non è venuto al
mondo per portare pace, ma spada: per separare innanzitutto il Bene dal
Male.
E questa separazione è visibile già adesso in chi, come Erode, vorrebbe
ucciderlo e in chi, come i Magi, fa un lungo e difficile viaggio per
adorarlo.
Gesù è essenzialmente questo: quella chiave di lettura che ci consente di
discernere, di distinguere il bene dal male.
E la Sua Epifania, il Suo manifestarsi, è quella grazia che ridà la vista ai
ciechi e l'udito ai sordi.
La Sapienza, grazie alla quale, ci gloriamo di essere figli di Dio.
Barbara e Adriano
Redazione
5 gennaio 2020.
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04/01/2020 |
Volontariato. L'AVIS di
Grotte ha una nuova sede; proseguono a pieno ritmo le donazioni di
sangue |
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Firma convenzione
Firma convenzione
Pianta della sede
Tessera AVIS |
L'AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue)
Comunale di Grotte ha una nuova sede. Lo scorso 20 dicembre, presso
l'Ufficio del Segretario del Comune di Grotte, è stata firmata la
convenzione tra lo stesso Comune e l'AVIS (presente per l'AVIS il
presidente Pietro Zucchetto insieme ad alcuni membri del Direttivo
dell'Associazione; per il Comune di Grotte il sindaco dott. Alfonso
Provvidenza ed il Segretario comunale dott.ssa Laura Eleonora Lo
Iacono).
Una data storica per numerosi donatori di sangue grottesi soci dell'AVIS che
finalmente hanno a disposizione i locali necessari allo svolgimento della
vita associativa ed a tutte le attività inerenti la raccolta sangue, la
tutela della salute del donatore e le diverse iniziative volte alla
promozione del gesto della donazione e alla tutela della vita umana più in
generale.
Con una precedente delibera di Giunta Municipale, la n° 136 del 9 dicembre
2019 (leggi
la delibera), era già stata approvata la concessione in comodato
d'uso dei locali di Via Francesco Ingrao n° 92/94 (individuati al
Catasto con il foglio 4, particella 1204, subalterno 27; vedi immagine della
pianta a lato) ed approvato altresì lo schema di convenzione tra il Comune e
l'AVIS Comunale. L'iter burocratico si è felicemente concluso venerdi 20
dicembre con la firma della
convenzione.
Il prossimo impegno dell'AVIS Comunale è quello di provvedere alla
sistemazione dei locali secondo quanto previsto dalla pianta (vedi foto a
lato) affinché si possa ottenere, dalle Autorità sanitarie competenti,
l'autorizzazione ad istituire in sede un "Punto Raccolta sangue".
Nell'attesa di questo riconoscimento, i soci e simpatizzanti dell'AVIS
potranno continuare ad effettuare le donazioni con le modalità suggerite
dall'AVIS Provinciale: presso il "Centro raccolta" di Campobello di Licata,
presso il Centro trasfusionale dell'ospedale di Canicatti o presso il Centro
trasfusionale dell'ospedale di Agrigento. La generosità dei donatori
AVIS grottesi è rimasta sempre viva, anche durante tutto l'anno 2019.
Soltanto nel mese di dicembre - per citare qualche dato - sono state
effettuate a nome dell'AVIS di Grotte ben 12 donazioni: 9 a Campobello di
Licata, 2 a Canicatti ed 1 ad Agrigento; inoltre si sono ottenute 2
pre-donazioni.
"Sento
il dovere di iniziare con un grande ringraziamento di cuore al nostro
caro Sindaco, Alfonso Provvidenza, ed all'Amministrazione Comunale tutta
per la sensibilità avuta nell'assegnarci in comodato d'uso i locali di Via
Francesco Ingrao. Di certo contribuiremo ancor di più ad elevare il senso
civico e solidaristico della nostra comunità - ha dichiarato il
Presidente dell'AVIS Grotte -. A fine anno abbiamo fatto un buon
risultato - ha continuato Zucchetto - oltre che un buon lavoro di
convincimento presso i giovani, che hanno visto il solo ed unico nostro
obiettivo principale che è quello di arrivare ad aprire un Punto di Raccolta
di sangue a Grotte, e che questo funzioni al meglio con persone semplici e
trasparenti e che quindi rimarrà per sempre al servizio della nostra
comunità".
Con l'inizio del nuovo anno il Direttivo ha dato conferma che per tutti i
soci sono già pronte le nuove Tessere AVIS, per il cui ritiro occorre
portare due foto-tessera; inoltre è già stato avviato l'iter per
l'inserimento dell'AVIS Grotte tra le Associazioni che potranno attingere
al 5x1000.
Carmelo Arnone
4 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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04/01/2020 |
Letture Sponsali. "Imitare
l'amore fedele di Gesù" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
In ascolto del Verbo.
Gesù, nostro Signore, non si è nascosto ai nostri occhi. Molte sono le
testimonianze mandate da Dio per annunciarci il Suo avvento.
Quanti "Giovanni" abbiamo incontrato nella nostra vita e quante volte non
abbiamo prestato ascolto alle loro parole, voltandoci dall'altra parte e
riducendo la voce che dà il lieto annunzio ad una misera voce di uno che
grida nel deserto.
Se il Verbo era presso Dio, se il Verbo era Dio, se il Verbo è giunto nel
mondo, a noi, allora Dio è presso di noi e con noi.
Eppure, noi non lo vediamo. Non Lo sentiamo. E non vedendolo, e non
sentendolo, non lo riconosciamo.
Viviamo privi di quella Sapienza che è la Luce, la Gloria, la Grazia e la
Verità. La pienezza di vita, il senso delle cose, tutto ciò che ci serve è a
portata di mano.
Dobbiamo solo avere la volontà di accoglierlo. E, prima ancora che di
accoglierlo, di riconoscerlo.
Il Signore può illuminare la nostra vita di sposi: può donarle gioia, grazia
e verità.
Mettiamoci in ascolto del Verbo. Mettiamoci in ascolto di Gesù.
Lì troveremo la risposta alle nostre domande. Lì troveremo la nostra
identità di figli amati, benedetti e prescelti da Dio.
Barbara e Adriano
Punto chiave
Nel prologo
del Vangelo di Giovanni troviamo affermazioni di grande complessità, a
tratti polemiche con la stessa teologia ebraica, capaci di rivedere il libro
della Genesi, di superare le "dieci parole" e di riassumere non solo questo,
ma tutti i Vangeli.
Prima ancora della creazione, Dio aveva un progetto.
Quest’idea possiamo esprimerla con un’unica Parola: amore.
Ecco la luce che illumina ogni uomo e fa diventare tutti coloro che la
accolgono in Figli di Dio.
L’incarnazione del Verbo è il progetto di realizzazione di questo amore, un
concetto semplice e nuovo allo stesso tempo, che viene da Dio e a Lui si
rivolge, perché è Dio stesso, in eterno dialogo.
Ma non basta amare Dio, è necessario imitare “l’amore fedele” di Gesù,
accogliere il suo amore e trasmetterlo gli uni agli altri.
Tutto è stato creato in funzione di questo progetto che contiene la vita, e
pertanto l’Eden descritto in Genesi non deve essere un ricordo nostalgico,
ma una profezia ancora da avverarsi.
Perché finché ogni uomo non avrà la possibilità di diventare figlio di Dio,
il progetto non sarà completo.
Preghiamo affinché nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità vi siano
uomini e donne il cui amore cerca di assomigliare a quello di Gesù, perché,
allora, lì sì che c’è la presenza di Dio.
“Il nostro Dio, nel suo mistero più intimo, non è solitudine, bensì una
famiglia, dato che ha in sé paternità, filiazione e l’essenza della famiglia
che è l’amore. Questo amore, nella famiglia divina, è lo Spirito Santo”
(Giovanni Paolo II).
Lorenza e Gianluca
Redazione
4 gennaio 2020.
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03/01/2020 |
Dialoghi. "Prescrizione:
ancora scontro tra le forze politiche"; di Giuseppe Castronovo |
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Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Le polemiche
conseguenti all'entrata in vigore della legge con la quale è stata eliminata
la prescrizione dopo il primo grado di giudizio, sono state oggetto di
dibattito al Circolo della Concordia. Il prof. Vezio ha rivolto la sua
riflessione all'esame delle dichiarazioni del Ministro grillino Di Maio il
quale dopo aver detto che "la nostra riforma è già legge" ha proseguito
affermando "su questo non discutiamo".
Giuseppe Castronovo
"Prescrizione: ancora scontro tra le forze politiche"
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Totò:
Amici, quante parole - meglio dire polemiche - sulla nuova “Legge Bonafede”
che dal primo gennaio di quest’anno detta una nuova disciplina sulla
“prescrizione”!
Ersilio: Caro Totò, sarebbe meglio che anche tu rinunciassi a parlare di
“nuova disciplina” e riconoscessi che con la Legge Bonafede la prescrizione
dopo il primo grado di giudizio - sia che si concluda con una sentenza di
condanna, sia che si concluda con una sentenza di assoluzione - nel nostro
ordinamento penale non c’è più.
Franco: Ritengo che abbia ragione l’amico Ersilio: non a caso anche dalla
parte del Partito Democratico si chiede una modifica della prescrizione
voluta dal grillino Bonafede; e ciò nonostante, è doveroso evidenziarlo, che
Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sostengano lo stesso Governo. Ma
finora i 5 Stelle hanno spedito al mittente, e cioè in Via del Nazareno,
ogni richiesta di modifica piddina.
Nenè: E in effetti la legge sulla prescrizione è già operativa dal primo
gennaio 2020! Mi ha colpito, comunque, il tono sprezzante con cui i
pentastellati rispondono ai piddini alleati di Governo: dice, ad esempio, il
Ministro Di Maio: “La nostra riforma è già legge. Su questo non
discutiamo”, mentre il Ministro Bonafede definisce la sua legge “una
conquista di civiltà, questa è e questa resta”.
Renzo: Prof. Vezio, ci faccia conoscere la sua opinione.
Vezio: Amici miei, non mi sembra il caso di parlare sul merito della legge
che per me è palesemente incostituzionale per violazione dell’articolo 111
della nostra Costituzione. Vorrei invece soffermare la mia e la vostra
attenzione sull’affermazione del Ministro Di Maio quando dice “su questo
non discutiamo”. Vedete, è il caso di prendere in esame i sostantivi
Parlamento e Parlamentare da una parte e il verbo parlare dall’altra.
Ebbene, non vi sfuggirà che si tratta di tre parole aventi la stessa radice
e cioè “parlare”. Nelle “Aule parlamentari” i “Parlamentari” vanno per
“parlare”, cioè esporre le loro opinioni, motivare il perché non condividono
certe proposte. Se al Parlamentare togli queste prerogative, insignificante
risulterà la sua presenza in Parlamento. Il compito del Parlamentare non è
quello di premere il pulsante per approvare quanto deciso nelle Segreterie
dei Partiti. La discussione è la parte centrale del procedimento
legislativo. La discussione, facendo dell’Assemblea parlamentare non la sede
di una semplice contrapposizione di individui, rappresenta invece la fase
del procedimento legislativo in cui possibilmente i singoli Parlamentari
collaboreranno alla elaborazione della soluzione legislativa che meglio
possa rispondere al pubblico interesse che il Parlamento è chiamato a
perseguire. Scusate se mi sono dilungato. Concludo citando l’insegnamento
del poeta e scrittore tedesco Goethe il quale diceva che “parlare è un
bisogno, ascoltare è un’arte”. Sarebbe il caso che se ne tenesse conto
anche nelle Aule Parlamentari. Grazie.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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03/01/2020 |
Viabilità. Ordinanza del
Sindaco: divieto di sorpasso e limite di 50 Km/h sulla "Racalmare - San Benedetto" |
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C/da Racalmare |
Prevenire gli incidenti stradali e salvaguardare
l'incolumità degli automobilisti; questo è l'obiettivo della prima ordinanza
del nuovo anno firmata dal sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza (leggi
l'ordinanza).
La strada oggetto dell'ordinanza è la via di fuga "Racalmare - San
Benedetto" lungo la quale, a partire dal 2 gennaio 2020, non si potrà
più superare il limite di 50 chilometri orari e, lungo tutto il
tratto ricadente nel territorio comunale, non si potrà effettuare il
sorpasso.
"Considerata la necessità di limitare permanentemente la velocità e di
vietare il sorpasso in località Racalmare,Via di fuga compresa tra la S.P.
n° 16 e la S.P. n° 3 limitatamente alla pertinenza del Comune di Grotte
- scrive il Sindaco -, rilevato che il tratto di strada interessato, per
le condizioni del manto stradale, per la variazione altimetrica, per il
fatto che la strada ha numerosi accessi alle proprietà agricole, con
evidenti rischi che possono causare incidenti stradali, rilevata pertanto
l'assoluta necessità di istituire il limite di velocità di 50 Km/h ed il
divieto di sorpasso, ordina di istituire - conclude nell'ordinanza
Provvidenza - il limite di velocità di 50 Km/h ed il divieto di
sorpasso in località Racalmare".
Nei prossimi giorni l'Ufficio Tecnico Comunale provvederà all'installazione
della relativa segnaletica.
Carmelo Arnone
3 gennaio 2020
© Riproduzione riservata.
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03/01/2020 |
Politica. On. Rosalba Cimino
(M5S): "Fiera di quello che il Movimento 5 Stelle rappresenta" |
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On. Rosalba Cimino |
Le cronache nazionali riportano recenti prese di posizione
di esponenti pentastellati, in dissenso con la linea ufficiale del
Movimento. In merito, l'on. Rosalba Cimino, "portavoce" alla Camera dei
Deputati, ha espresso ieri il suo pensiero, che riportiamo di seguito.
***** "Io non so se sono una “grillina” perfetta o
geneticamente modificata.
Se “vengo dal nulla” per parafrasare qualcuno o se sono parte di quel
meraviglioso 33% che ha regalato al Paese un esercito di giovani onesti e
con voglia di cambiare per davvero!
So solamente che vogliamo mettercela tutta, che è difficile ma non
impossibile, che ci vuole tempo, dedizione e preparazione e non sempre
coincide con “competenza o esperienza”, l’importante è che non sia
arroganza, strafottenza e noncuranza.
Fare parte di un gruppo, di una maggioranza non è semplice.
Ci sono delle regole da rispettare, con ciò non significa non avere nulla da
recriminare, per quello ci sono le sedi opportune di discussione e vi
assicuro che non sono mai mancate le assemblee.
Per qualcun altro ci sono i giornali, forse per sentirsi più grillino di
qualcun altro... per fare emergere la propria bravura a non sapere
rispettare i momenti e le responsabilità di un gruppo, che in questo caso si
chiama Movimento 5 Stelle.
Attaccati e attaccabili sempre e per mille svariati motivi, mentre noi
continuiamo a lavorare, senza interessi personali, con la consapevolezza che
è tutto in salita, che non siamo arrivati da nessuna parte, che bisogna
impegnarsi per rivestire dignitosamente le istituzioni che rappresentiamo...
e vogliamo vedere, passo dopo passo, un Paese migliore.
Senza odio, senza razzismo, senza primedonne... semplicemente la bellezza
della democrazia tutelata dalla nostra Costituzione.
Io da ormai 8 anni sono vicina al Movimento, prima da attivista e adesso
da portavoce, conosco benissimo tutte le persone che ne fanno parte, quelle
che ne hanno fatto parte, quelle che passano “per un caffè”...
La nostra forza sono i valori e le idee che da quando siamo al governo
cerchiamo di mettere in pratica nella realtà.
Nulla è perfetto, ma l’impegno non è mai mancato.
Io continuo a essere fiera di quello che il Movimento 5 Stelle rappresenta".
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Rosalba Cimino
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02/01/2020 |
Musica. "Incantiamo il
Natale" con il Coro "Terzo Millennio" ed il "Fisatrio"; sabato
4 gennaio |
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Manifesto |
"Incantiamo il Natale" è il titolo del concerto,
diretto dal M° Domenico Mannella, che si terrà nella chiesa Madre
di Grotte sabato prossimo, 4 gennaio 2020, a partire dalle ore
19.30.
Ad esibirsi, proponendo brani natalizi del repertorio tradizionale italiano
ed internazionale, saranno due formazioni musicali: il Coro "Terzo
Millennio" (formato da Enza Giangreco, Tiziana Messina,
Silvana leone, Lucia Carollo, Adele troisi, Mirella Salvaggio,
Antonella Mattina, Linda Graci, Luigi Milisenda, Alfonso
Collura, Gaetano Giudice, Santo Cimino, Salvatore Catanese, Dino Castronovo,
Giacomo Orlando, Giuseppe Agrò e Salvatore Alaimo) ed il Fisatrio
"Francesco Macaluso"
(con le fisarmoniche di Domenico Mannella, Francesco Macaluso e Salvatore
Macaluso).
Il concerto (il giorno successivo, domenica 5 gennaio, verrà proposto
alle ore 19.00 presso la chiesa Madre di Racalmuto)
sarà presentato da Tiziana Messina.
Redazione
2 gennaio 2020.
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Fisatrio |
02/01/2020 |
Società. "Il viaggio
culturale di Salvatore Bellavia, nel segno della libertà"; del dott. Filippo
Vitello |
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Dott. Vitello |
Pietà, compassione, giustizia, libertà, responsabilità. Anche di questo
parla il dott. Salvatore Filippo Vitello, nel suo commento alla
manifestazione culturale dell'associazione teatrale "Luchino Visconti", dal
titolo "Leonardo Sciascia con le parole di Leonardo Sciascia" (guarda
il video), messa in scena lo scorso 14 dicembre a Grotte presso l'auditorium "San Nicola - Stella
Castiglione". ***** "Salvatore Bellavia ed il
gruppo teatrale “Luchino Visconti” con l'allestimento teatrale su Sciascia
mi hanno fatto vivere il passato nel presente.
Un evento di grande valore culturale, che nasce dal l'entusiasmo di un
anziano signore che continua ad emozionarsi e ad emozionare nel rievocare la
storia del nostro paese, con i suoi aneddoti, nei percorsi letterari di
Pirandello e Sciascia.
Di Salvatore Bellavia mi piace ricordare le sue interpretazioni del
“Berretto a Sonagli” e di “Zi Dima” ne “La giara”, la sua regia nei
“Civitoti in Pretura” e ne “L’aria del Continente”; e poi una delle sue
prime rappresentazioni teatrali, di cui non ricordo il titolo ed il
contenuto, quando portò una capra sul palco del Cinema Marconi, oggi
intitolato ad Antonio Liotta.
Certo, rispetto ad allora - io ero poco più di un adolescente e lui un
“trentino” - vi è una maturazione culturale notevole, ma l'entusiasmo è
sempre lo stesso, oggi ad 80 anni e ieri a 30.
Salvatore Bellavia ha sempre operato nella vita culturale e politica di
Grotte. Lo ha fatto con il suo stile spontaneo e disinteressato, vivendolo
con una straordinaria intensità di rapporti.
Sciascia è stato capace di imprimere alle sue riflessioni sulla vita sociale
della nostra terra, un'ironia straordinaria, e Salvatore, con la rilettura
collegata dei vari frammenti, ha saputo coglierla ed esprimerla alla grande,
grazie anche ai giovani ragazzi (ed anche meno giovani, mi riferisco
ovviamente al bravissimo Salvatore Milano, ancora presente nei nostri palchi
locali) che hanno interpretato in modo egregio i passi sciasciani.
L'unico dispiacere è non esservi stato.
Carmelo Arnone, con il suo Grotte.info, ha consentito però a noi “fuori
sede” il piacere di godere di un ottimo spettacolo culturale, incentrato
sulla parola, colorato da immagini su Sciascia e sul popolo delle zolfare,
davvero straordinarie.
Devo dire che Salvatore Bellavia ed il suo gruppo mi hanno regalato i
migliori auguri di Natale.
Nelle interpretazioni di Salvatore Bellavia, là dove cercano di portare alla
ribalta le storie del nostro paese e le sue origini contadine ed operaie, vi
è un filo conduttore, che io condivido pienamente, perché costituiscono un
tratto identitario della nostra storia, che individuo nel coraggio della
povertà: la gente usava desiderare ciò che aveva e non ciò che non aveva.
Viveva dell'essenziale, ma lo faceva con grande dignità e nella semplicità.
Ogni piccola conquista (l'acquisto della casetta o di un piccolo fondo) era
la realizzazione di un sogno. Non vi era invidia verso i padroni di allora.
Vivevano del loro onesto e duro lavoro, contrapposto alle
ricchezze parassitarie dei “don” dell'epoca.
Ecco, nell'impegno di dare dignità a questa gente, attraverso l'arte,
Salvatore Bellavia vive la sua vita ed in essa si riconosce.
Salvatore si esalta nella dimensione artistica, perché come dice un
psicologo che mi piace, Massimo Recalcati, la vita si deprime se si
allontana dalla vocazione del desiderio.
Un altro aspetto che ammiro in Salvatore, è l'amore per la libertà.
Salvatore ha lottato con pazienza per seguire la straordinaria passione per
l'arte.
Credo che abbia trasmesso questo amore a eccellenti giovani grottesi, cito
uno per tutti il bravissimo regista ed interprete Giovanni Volpe. Ho visto
la rappresentazione di una sua opera, “La Lupa”, con un’interprete
d'eccezione come Carmela Butera.
Il seguire la passione d'una vita a volte fa soffrire, ma come diceva Seneca
“la sofferenza fa male ma non è un male”.
Qui parlo anche per diretta esperienza, il perseguire un obiettivo richiede
una lotta, talvolta durissima, per disarmare noi stessi, per disarmarci, per
liberare tutta la bellezza che è dentro di noi.
Su questo Salvatore è stato ed è maestro da sempre. Ogni suo discorso, anche
nell'allestimento su Sciascia, torna su un argomento, diventato un mantra:
la prigionia del ruolo, della maschera sociale. Se dovessi fare una critica
ai limiti educativi del mio paese, direi che è proprio questa. Questo è
stato uno dei motivi di maggiore sofferenza della mia vita.
Salvatore, ipercritico su ciò, è uno che ha cercato di andare oltre gli
schemi, le etichette, le caselle dove gli altri ci vogliono infilare e lo ha
fatto soprattutto con il teatro di Pirandello.
Hai ragione Salvatore, dobbiamo scendere dalla Croce di farci identificare
con il ruolo sociale che abbiamo e conquistare il coraggio di superare la
paura del giudizio degli altri e del giudizio che abbiamo di noi stessi.
Salvatore nei suoi monologhi dell'altra sera ci ha ricordato la pietà e la
compassione.
Ci ha anche ricordato una cosa molto bella, che per evitare il moralismo
occorre essere di buon cuore.
È anche un grande insegnamento della cultura orientale, tuttora valido, dice
spesso il Dalai Lama: “considero sana di mente una persona di buon cuore e
compassionevole”.
E Madre Teresa ha aggiunto: “Nessuna persona è così povera da non poter
donare un sorriso”.
Una persona buona è umile, semplice e generosa, copre le meschinità
dell'altro sotto il manto della compassione.
La compassione, ci hanno bene spiegato le letture dei nostri bravi attori,
non può essere disgiunta dalla giustizia, che è il coraggio di stare con la
schiena dritta, di non piegarsi al compromesso, al grigiore del così fan
tutti; non cedere alle lusinghe dell'avidità ed alla prevaricazione mafiosa.
Onestà, rettitudine, correttezza, dovere. Sì, dovere, che implica il
camminare senza calpestare gli altri.
Ma il dovere implica anche responsabilità: mai separare la responsabilità
dalla libertà. Senza responsabilità la libertà può essere pericolosa.
Ecco, e concludo, dopo tanti anni in cui ho visto all'opera Salvatore,
artista, uomo impegnato in tutte le dinamiche sociali del nostro paese,
artefice di belle iniziative culturali, generoso nel coinvolgere tutti ma
soprattutto i giovani, testimone del tempo (ricordo lo spettacolo musicale e
la sua testimonianza su Pino Napoli), credo che sia giusto riconoscergli
come il suo viaggio culturale ci concede una prospettiva di speranza, per un
cambiamento vero e reale nel segno della libertà".
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Salvatore
Filippo Vitello
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02/01/2020 |
Politica. Messaggio di fine
anno del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella |
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On. Mattarella |
Pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno
del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, pronunciato la sera
di martedi 31 dicembre 2019 a
reti unificate.
Palazzo del Quirinale, 31/12/2019
"Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni
venti del nuovo secolo.
Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga
crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi.
In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e
nella società.
Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per
l’anno che sta per iniziare.
Si tratta, anche, di un’occasione per pensare - insieme - al domani. Per
ampliare l’orizzonte delle nostre riflessioni; senza, naturalmente,
trascurare il presente e i suoi problemi, ma anche rendendosi conto che il
futuro, in realtà, è già cominciato.
Mi è stata donata poco tempo fa una foto dell’Italia vista dallo spazio.
Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene
da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico.
Vorrei condividere con voi questa immagine.
Con un invito: proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo
sguardo oltre il consueto.
In fondo, un po’ come ci vedono dall’estero.
Come vedono il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per
geografia e per storia, come uno dei punti di incontro dell’Europa con
civiltà e culture di altri continenti.
Questa condizione ha contribuito a costruire la nostra identità, sinonimo di
sapienza, genio, armonia, umanità.
È significativo che, nell’anno che si chiude, abbiamo celebrato Leonardo da
Vinci e, nell’anno che si apre, celebreremo Raffaello. E subito dopo
renderemo omaggio a Dante Alighieri.
Incontro sovente Capi di Stato, qui in Italia o all’estero.
Registro ovunque una grande apertura verso di noi, un forte desiderio di
collaborazione. Simpatia nei confronti del nostro popolo. Non soltanto per
il richiamo della sua arte e dei paesaggi, per la sua creatività e per il
suo stile di vita; ma anche per la sua politica di pace, per la ricerca e la
capacità italiana di dialogo nel rispetto reciproco, per le missioni delle
sue Forze Armate in favore della stabilità internazionale e contro il
terrorismo, per l’alto valore delle nostre imprese e per il lavoro dei
nostri concittadini.
Vi è una diffusa domanda di Italia.
Abbiamo problemi da non sottovalutare.
Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi
crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma
abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per
svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera
comunità internazionale.
L’Italia riscuote fiducia.
Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese
deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di
un futuro migliore.
Conosco le difficoltà e le ferite presenti nelle nostre comunità. Le attese
di tanti italiani.
Dobbiamo aver fiducia e impegnarci attivamente nel comune interesse.
Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di
impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di
grande rilievo. Ne ho avuto conoscenza diretta visitando i nostri territori.
Vi è un’Italia, spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare.
Dobbiamo creare le condizioni che consentano a tutte le risorse di cui
disponiamo di emergere e di esprimersi senza ostacoli e difficoltà.
Con spirito e atteggiamento di reciproca solidarietà.
Insieme.
In particolar modo è necessario ridurre il divario che sta ulteriormente
crescendo tra Nord e Sud d’Italia. A subirne le conseguenze non sono
soltanto le comunità meridionali ma l’intero Paese, frenato nelle sue
potenzialità di sviluppo.
Naturalmente, per promuovere fiducia, è decisivo il buon funzionamento delle
pubbliche istituzioni che devono alimentarla, favorendo coesione sociale.
Questo è possibile assicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui
temi della vita concreta dei cittadini.
La democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole
speranza.
È importante anche sviluppare, sempre di più, una cultura della
responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli
cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni
raccolte intorno a interessi e a valori.
La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà
e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune
sentire della società - quando si esprime - si riflette sulle istituzioni
per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano.
La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta
responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità.
Le nuove generazioni avvertono meglio degli adulti che soltanto con una
capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la
dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente.
Hanno - ad esempio - chiara la percezione che i mutamenti climatici sono
questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte.
Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della
natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche
un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di
connessione tra la ricerca scientifica e l’industria.
Torniamo con il pensiero alle popolazioni delle città minacciate, come
Venezia, dei territori colpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree
inquinate, per sottolineare come il tema della tutela dell’ambiente sia
fondamentale per il nostro Paese.
I giovani l’hanno capito. E fanno sentire la loro voce proiettati, come
sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato.
Ogni società ha sempre bisogno dei giovani. Se possibile ancor di più oggi
che la durata della vita è cresciuta e gli equilibri demografici si sono
spostati verso l’età più avanzata.
Questa nuova condizione impone di predisporre nei confronti degli anziani -
parte preziosa della società - maggiori cure e attenzioni. Occorre, al tempo
stesso, investire molto sui giovani.
Diamo loro fiducia, anche per evitare l’esodo verso l’estero. Diamo loro
occasioni di lavoro correttamente retribuito. Favoriamo il formarsi di nuove
famiglie.
Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso
maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri,
superandoli. Spesso con sacrificio.
Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare
i loro progetti di vita. E che i loro valori - il dialogo, il dono di sé,
l’aiuto reciproco - si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso
civico.
È una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle
esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica.
Argina aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della
convivenza.
Una associazione di disabili mi ha donato per Natale una sedia. Molto
semplice ma che conserverò con cura perché reca questa scritta: “Quando
perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere
liberi”.
Esprime appieno il vero senso della convivenza.
Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime
dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Nel
ricordare - per loro e per tutte le vittime del dovere - che il dolore dei
familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei
sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse
immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure
definire.
Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra
non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra
gente.
Quella autentica è l’Italia del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini.
Nell’incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i
dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita.
Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta
il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare
con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e
rispetto, quelle degli altri.
Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando
i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per
alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre
vantaggio dalla diffusione di notizie false.
Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose.
Penso - tra le altre - al mondo delle nostre università, ai centri di
ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura.
Ho conosciuto e apprezzato in tante occasioni l’attività che si svolge in
questa costellazione di luoghi del pensiero, dell’innovazione, della
scienza.
Si tratta di un patrimonio inestimabile di idee e di energie per costruire
il futuro.
È essenziale che sia disponibile per tutti.
Che sia conosciuto, raccontato, condiviso. Che siano rimossi gli ostacoli e
reso più agevole il rapporto tra istituzioni culturali e società e l’accesso
al sapere.
In questo senso un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare
al nostro servizio pubblico.
Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze.
Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor
prima di informarsi.
La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto
sociale di un Paese più solido.
Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in
questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea.
Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario
patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura
per il 2020.
Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a Papa Francesco, Vescovo
di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che
mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano
in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio
all’intera comunità civile.
Nel rinnovare gli auguri a quanti sono in ascolto in Italia e all’estero, a
tutti i nostri concittadini, a quanti il nostro Paese ospita, vorrei
rivolgere un saluto particolare a coloro che, in queste giornate festive,
assicurano - come sempre - il funzionamento dei servizi necessari alla
nostra vita comune.
Rivolgo gli auguri alle donne e agli uomini delle Forze Armate, delle Forze
dell’Ordine, a tutti coloro che, con vari ruoli e compiti, operano a
beneficio della Repubblica e di tutti noi cittadini.
Per tutti, saluto Luca Parmitano - il primo astronauta italiano al comando
della stazione spaziale internazionale - impegnato nella frontiera avanzata
della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti.
Da lassù, da quella navicella - come mi ha detto quando ci siamo collegati -
avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le
contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto.
E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella
possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere.
È questo l’augurio che rivolgo a tutti voi!
Buon 2020!". |
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Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella |
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