Grotte.info Quotidiano -
Dicembre 2020 |
31/12/2020 |
Ambiente. Domani, venerdi 1
gennaio, Capodanno, sarà
regolare la raccolta differenziata |
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Con un avviso diffuso alla cittadinanza, l'Assessorato
all'Ambiente del Comune di Grotte ha comunicato che domani,
venerdi 1 gennaio 2021, festività di Capodanno, anche se è un giorno
festivo, la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata
regolarmente.
Redazione
31 dicembre
2020.
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31/12/2020 |
Salute.
"Vaccino anti-Covid: facciamo prevalere la
speranza"; del dott. Antonio Carlisi |
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Antonio Carlisi |
Intervento del dott. Antonio Carlisi, medico, sui
benefici della vaccinazione contro il Covid-19.
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"I
vaccini sono dei preparati biologici, costituiti da microrganismi innocui,
perché uccisi o attenuati, oppure costituiti da loro antigeni o sostanze
rese sicure da tecniche varie, talvolta anche di ingegneria genetica.
I vaccini così preparati, una volta iniettati nel nostro organismo stimolano
una risposta immunitaria (con la produzione di anticorpi) simile a quella
causata dall'infezione naturale senza però causare la malattia.
Si crea così una “memoria immunologica” che consente all'organismo di
difendersi velocemente, in caso poi si venga contagiati dall'agente
infettivo vero e proprio, senza cioè avere la malattia.
Ebbene i vaccini negli ultimi decenni hanno risparmiato milioni di morti.
Veniamo al vaccino anti-Covid.
I virus Covid infettano le persone utilizzando una proteina che si trova
sulla superficie del virus stesso, denominata “proteina spike”, che agisce
come una chiave che permette al virus l'accesso dentro le cellule dando così
inizio a quella catena di processi, causa poi dei guai che conosciamo.
Occorreva perciò trovare un vaccino capace di bloccare questa chiave che è
appunto la proteina spike. Senza la chiave il virus non entra nelle cellule
e quindi tutto si blocca.
Ebbene, il vaccino anti Covid-19 è costituito da molecole di RNA
messaggero avvolte in piccole vescicole lipidiche, che una volta
iniettate in chi si vaccina, vengono assorbite dentro le cellule avviando in
esse la costruzione di innocue “copie” di proteine spike. Queste stimolano
però il sistema immunitario a formare anticorpi specifici, che in caso di
vero e proprio contagio virale da virus SARS Cov2, bloccheranno prontamente
le proteine spike presenti nella superficie virale, inibendone l'ingresso
nelle cellule e quindi fermando la malattia.
Il vaccino quindi non può provocare la malattia in quanto non
introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo
l'informazione genetica (mRNA) che serve alle cellule per costruire copie
della proteina spike con tutto ciò che consegue.
Il vaccino, destinato a prevenire la malattia in soggetti di età pari o
superiore a 16 anni, viene somministrato nella parte superiore del braccio;
viene effettuata una seconda dose di richiamo a distanza di 21-28 giorni
dalla prima.
Più persone si vaccinano, maggiormente si riduce la circolazione del virus,
più agevolmente si raggiungerà la cosiddetta “immunità di gregge” con
conseguente beneficio per la collettività intera.
In conclusione, ancora un volta mi permetto di dirvi: facciamo prevalere la
speranza, il dovere civico e la nostra fiducia nei medici e nella scienza".
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Antonio
Carlisi
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31/12/2020 |
Riflessioni.
Il momento favorevole per il rilancio della
provincia di Agrigento; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato.
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"Lettera aperta ai politici della
Regione Siciliana, della Provincia di Agrigento e del Governo della
Repubblica Italiana che mai si sono interessati della
popolazione agrigentina, lasciata abbandonata disperatamente ai problemi mai
risolti, economici, sociali e culturali.
Il territorio della politica è sconfinato, pieno di promesse. La gente
sceglie alle elezioni i candidati più loquaci. I politici prescelti
diventano responsabili dei destini dei più. Ogni movimento politico cerca di
guadagnare avidamente più poltrone possibili, più posti di rilievo. Il sogno
è quello di giungere alle vette del potere, di arrampicarsi fino all’Olimpo,
di volare in alto per ottenere la considerazione, l’apprezzamento di molti.
Per anni si lotta contro gli ostacoli, nel chiuso delle sezioni di partito,
per guadagnarsi un posto, per poter alzare gli occhi al cielo, per godere
l’inebriante successo, una eccitante vittoria.
Con pazienza si difende il proprio operato. Nessuno rinuncia ad una
posizione di prestigio.
La gente comune conta per fare numero, per farla partecipare ai sondaggi,
per esplorare i sentimenti del popolo: tutti considerati come piccoli
granelli di polvere che non hanno voce in capitolo, che hanno valore solo
per il giorno delle votazioni, e che poi tornano al loro posto segregato,
nel chiuso di una vita condotta con tristezza nel cuore, con spirito di
rassegnazione, dopo il voto, dopo il fumo negli occhi. Intanto i politici
chiacchierano, hanno ottenuto quello che volevano. Gli amici politici
condividono programmi, idee e poltrone. La cerchia delle amicizie aumenta in
uno scambio di favori.
La gente beffata, illusa dai discorsi pomposi, si sente perduta.
E allora si arriva alla conseguenza, come si vede tutt’oggi e si tocca con
mano, che mentre le altre regioni del nord si avviano a risalire la china,
la Sicilia e soprattutto Agrigento tocca il fondo del baratro, in cui si
abissano problemi esistenziali e le speranze dei giovani disoccupati sempre
in aumento, pur in possesso di un titolo di studio e di
una specializzazione.
Cosa fare?
Ecco l’elenco delle problematiche che la cittadinanza dell’agrigentino
solleva per essere ascoltata, soprattutto in questo momento di pandemia, che
ha ancora di più aggravato la loro esistenza, e quella storicamente
infinita dei giovani, ai quali è stata tolta anche la speranza di un
riscatto.
Punti nodali delle opere strategiche per il rilancio economico di tutti i
settori imprenditoriali e dell’occupazione della provincia di Agrigento:
- legalità: rispetto del diritto e del dovere davanti alla legge universale,
contro ogni particolarismo, favoritismo e scambio di voto, rispetto dei
contratti di lavoro e della sicurezza dei lavoratori;
- sviluppo di tutti i settori industriali presenti e da creare, eliminando
le lungaggini della burocrazia, cioè della macchina amministrativa, che
impedisce o scoraggia l’innovazione delle piccole e medie imprese;
- capacità di rendere appetibili possibili investimenti nella nostra
terra in infrastrutture: in ferrovie, nel turismo, creando gli eventi a tale
scopo, nella scuola, dando agli studenti la possibilità di scriversi in
tutte le facoltà, soprattutto in Medicina, eliminando il numero chiuso e
destinando successivamente la selezione nel campo lavorativo, secondo le
loro abilità;
- potenziamento delle partecipate, delle politiche sociali, per contrastare
la povertà, assistendo le persone e le famiglie, istituendo una mensa nei
paesi con più alto indice di povertà, per garantire almeno un pasto caldo
ai bisognosi, come avviene nelle altre città d’Italia;
- cultura e sviluppo di nuove tecnologie, con un progetto mirato al
miglioramento della vita dei cittadini mediante l’uso di internet
con creazione di laboratori, dove i ragazzi possano imparare a utilizzare il
nuovo mezzo di comunicazione internet;
- aiuti economici al terziario, all’artigianato locale e commerciale,
aprendo la strada a investimenti privati;
- contrastare la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile,
puntando sull’alternanza scuola-lavoro, sulla formazione professionale,
orientata alle nuove professioni e tecnologie, in rapporto alle
richieste del mondo lavorativo;
- investire sulla medicina territoriale ospedaliera e nelle cure
intermedie, perché in questi anni è aumentato il numero delle persone che
hanno rinunciato al bisogno di curarsi, per impossibilità economiche;
- distribuzione equa dell’acqua potabile pubblica, fonte prioritaria ed
essenziale di vita, sfruttando adeguatamente tutte le risorse in campo e
controllando costantemente sprechi e lottizzazioni illegali;
- progetto di riqualificazione della città con creazione di aree pedonali,
più verde, strade e varie.
Queste sono le voci dei cittadini che con questa lettera sperano di essere
ascoltati dagli organi competenti dello Stato, approfittando del momento
favorevole dell’aiuto europeo con le risorse stanziate, che ammontano a
milioni e milioni di euro, anche perché i dovuti interessi, seppur minimi,
peseranno su tutti noi.
P.S.: Non si chiede alla gente l’aiuto per essere eletti, ma si chiede di
essere eletti per il bene di tutti".
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Antonio
Pilato
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31/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Blinis con carpaccio di tonno leggermente affumicato Fish&Fine |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Blinis con carpaccio di tonno leggermente
affumicato Fish&Fine.
Questi blinis sono delle stuzzicherie facili e veloci da preparare che
saranno perfetti come antipasto o aperitivo informale con gli amici. Grazie
al sapore avvolgente del Carpaccio di Tonno leggermente affumicato Fish&Fine
e il gusto morbido del caprino, su una base rustica di grano saraceno,
conquisteranno letteralmente ogni palato.
Potrete trovare tutti gli ingredienti presso l’Outlet del Gruppo Mancuso
presso il punto vendita ARD Discount di V.le della Vittoria 217, a Grotte
(AG).
Qui la ricetta completa.
BLINIS CON
CARPACCIO DI TONNO LEGGERMENTE AFFUMICATO FISH&FINE
Ingredienti: farina di grano saraceno 80 g, fecola di patate 40 g, yogurt
bianco naturale 150 g, uova (1 medio) 50 g, latte intero 20 g, lievito
istantaneo 2 g, sale fino q.b., burro q.b..
Per farcire: carpaccio di tonno leggermente affumicato 100 g, caprino 100 g,
erba cipollina 8 fili, sale fino q.b., lime 1.
Procedimento:
In una ciotola versate lo yogurt e l’uovo, la farina di grano saraceno e la
fecola mescolando tutto il composto, aggiungete il sale, il latte e il
lievito amalgamando il tutto.
In una padella, come si usa fare con le crepes, imburrate e versate un
mestolo di composto; fate cuocere da entrambi i lati per un minuto fino a
che non avrete esaurito il composto.
Per la farcitura, in un contenitore unite sia il formaggio caprino, l’erba
cipollina e il succo di lime.
Sempre con il lime, prendete la buccia e tagliatela a fettine sottilissime
che serviranno come decorazione.
Infine prendete i blinis e spalmate il composto, adagiate una fettina per
blini di Carpaccio di Tonno leggermente affumicato Fish&Fine e decorate con
uno spolvero di erba cipollina e fettina di scorza di lime.
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
31/12/2020 |
Lettere. "Le cadeau"; di Armando Caltagirone |
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Dott. Armando Caltagirone |
Pubblichiamo un intervento del dott. Armando Caltagirone. *****
"Gentilissimo Direttore,
da gennaio, ormai alle porte, dipendenti e pensionati, con domicilio
fiscale, cioè residenti a Grotte, troveranno nel cedolino il regalo
dell’addizionale IRPEF; autonomi e professionisti potranno scartare il
regalo dal mese di aprile con la presentazione del modello dichiarativo.
È bene ricordare che il prelievo è costante per undici mesi e consta pure di
acconto nel mese di dicembre, nella misura del 30%.
I nostri gaudenti amministratori hanno fissato l’aliquota nella misura del 6
per mille con esenzione dei redditi fino a € 12.500. La base imponibile è
pari al reddito complessivo determinato ai fini IRPEF, al netto degli oneri
deducibili. Tradotto in cifre, significa che i percettori fino a € 961,53
mensili sono esentati, mentre al superamento di un solo centesimo, quindi
da € 961,54 mensili si è soggetti a tassazione con un prelievo mensile di
circa € 7,5.
Va da sé che non potranno sfuggire al prelievo i percettori di reddito fisso
(al versamento provvede direttamente il sostituto d’imposta), mentre tutti
gli altri, teoricamente, in un sistema basato sull’autotassazione, possono
tranquillamente evadere o semplicemente non pagare.
La precisazione che precede non certo per fare sfoggio di conoscenza, ma per
evidenziare l’iniquità della tassazione in funzione delle dichiarazioni che
il Sindaco ha reso in diverse occasioni sul tasso di evasione presente nella
comunità locale. Evasione e mancati pagamenti di tributi che hanno portato
l’Ente al dissesto finanziario.
Ben lungi dal volere innescare polemiche poiché non potrei, tra l’altro,
reggere il confronto con cotanta scienza (Sindaco docente universitario
coadiuvato da un esperto del Comune di Partanna e da un Dirigente del Comune
di Campobello di Licata - tutti regolarmente pagati), vorrei semplicemente
precisare che lo strumento per combattere l’evasione non è certo
l’istituzione di nuovi balzelli che vanno a colpire i soliti fessi; se il
Sindaco, dall’alto delle sue conoscenze, è convinto che la comunità sia
afflitta dal fenomeno evasivo potrebbe attivarsi per la sottoscrizione di
una convenzione con l’Agenzia delle Entrate.
Il contrasto all’evasione fiscale è l’obiettivo cui protende
l’Amministrazione Finanziaria, al fine di garantire l’esatto adempimento del
dettato costituzionale di cui all’art. 53, il quale stabilisce “tutti sono
tenuti a concorrere alla spesa pubblica in ragione della loro capacità
contributiva”.
Per tali ragioni si è ritenuto fondamentale e di rilevante importanza
organizzare l’attività di accertamento attraverso lo sviluppo di sinergie
che a livello nazionale si amplificano e si diramano in modo sempre più
dettagliato in ambito locale.
La garanzia di tale coesione pertanto, si è andata più maggiormente
concretizzando tramite lo scambio d’informazioni e di dati fra i vari
soggetti a ciò interessati, fino a predisporre le basi per lo sviluppo
dell’attuale federalismo fiscale.
Infatti, se da un lato la complessità delle materie trattate, la vastità e
varietà delle tipologie di soggetti e oggetti da sottoporre a verifica da
parte dell’Agenzia delle Entrate, rendono necessaria la continua ricerca
dell’evoluzione degli strumenti utilizzati e delle informazioni da
acquisire, d’altro canto per gli Enti Locali, e in particolare per i Comuni,
negli ultimi anni si è sviluppata l’esigenza dell’ampliamento del proprio
grado di autonomia tributaria.
Tale evoluzione, caratterizzata da una progressiva diminuzione dei
trasferimenti erariali, ha sollecitato una più intensa ed efficace azione di
recupero da parte degli enti locali.
La partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento era già prevista
dagli artt. 44 e 45 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre
1973, n. 600, anche se con minore incisività rispetto all’attuale sistema.
Allora, infatti, non s’ipotizzava né il federalismo fiscale né la
possibilità di riconoscere incentivi economici ai Comuni, ai quali era
comunque richiesta un’attività supplementare da svolgere attraverso
l’istituzione dei Consigli Tributari, organi, tra l’altro, non sempre
istituiti.
Nel 2005 si crea una nuova ed efficace coesione tra Amministrazione
finanziaria e Comuni. Infatti, con il decreto legge del 30 settembre
2005, n. 203, successivamente convertito dalla legge 2 dicembre 2005,
n. 248, si è implementato il ruolo riconosciuto agli Enti Locali, quali
soggetti partecipanti all’attività di accertamento dei tributi erariali
(diretti e indiretti), garantendo loro una percentuale prima del 30% e poi
del 33% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo. Quota poi elevata
al 50% con l’emanazione del D. Lgs. 14 marzo 2011 n. 23.
Una semplice riflessione di un modesto contribuente che cerca di spiegarsi e
dare una logica a certe dichiarazioni che, forse, di logico hanno ben poco.
Diversamente opinando alla dichiarazione: “Approvazione del Regolamento
di contabilità armonizzata - Regolamento sui controlli interni la cui
mancata adozione sono la causa del disastro contabile amministrativo”. “Il
dissesto si evince ora con le nuove regole, operando con le vecchie non
sarebbe mai emerso” si potrebbe rispondere con una frase del trio comico
I Tre Tre 'a me mi pare ‘na str*****a', o con la celeberrima frase
dello scomparso Alberto Sordi: 'ma che c***o stai a dì' ".
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Armando Caltagirone
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30/12/2020 |
Politica. Messaggio di auguri
di fine anno, dalla Sezione "Lega Sicilia - Salvini Premier" di Grotte |
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Pubblichiamo il messaggio di
auguri di fine anno, inviato dal Direttivo della Sezione
"Lega Sicilia - Salvini Premier" di Grotte.
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"Il Presidente ed i componenti il direttivo la
sezione di Grotte “Lega Salvini Premier” evidenziano come l’anno che sta
volgendo al termine sia stato molto difficile e caratterizzato da tanti
eventi negativi da cui tutti speriamo di poterci presto liberare, e, proprio
in questo senso, augurano a tutti i cittadini grottesi che il nuovo anno
possa farci ritrovare la gioia e speranza per il futuro.
Sinceri auguri".
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Il Presidente
Joel Butera |
Il Direttivo
Salvatore Salvaggio
Gianfranco Pilato
Antonio Vella
Luca Bonsignore
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30/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Muffin con Feta e Salmone Biologico Irlandese affumicato |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Muffin con Feta e Salmone Biologico
Irlandese Affumicato Fish&Fine.
I muffin con Feta e Salmone Biologico Irlandese Affumicato Fish&Fine sono la
variante salata e ancora più sfiziosa dei soliti muffin dolci: potrete
proporli per un aperitivo in casa, o come antipasto durante le festività.
Sono perfetti da offrire agli amici, grazie al gusto morbido e soffice del
muffin e del sapore intrigante del Salmone Biologico Irlandese Affumicato
Fish&Fine che ben si sposa con il gusto deciso del formaggio greco Feta.
Potrete trovare tutti gli ingredienti presso l’Outlet del Gruppo Mancuso
all’interno dell’ARD Discount di Viale della Vittoria 217 a Grotte.
Qui la ricetta completa (per 12 muffin).
MUFFIN CON
FETA E SALMONE BIOLOGICO IRLANDESE AFFUMICATO FISH&FINE
Ingredienti: Feta 150 g, latte intero 100 g, farina tipo “00” 200 g, lievito
istantaneo 10 g, erba cipollina, pepe nero, salmone affumicato irlandese
biologico Fish&Fine 150 g, uova 3, grana padano 100 g, olio di semi 100 g,
sale, pirottini di carta per forno, sac à poche.
Procedimento:
Tagliate a cubetti la feta e mettetela da parte.
Rompete in una ciotola 3 uova, sbattetele e aggiungete il latte e l’olio di
semi, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Setacciate la farina e unitela al composto, aggiungete poi il lievito.
Aggiungete l’erba cipollina, il grana padano, aggiustate di sale e pepe e
continuate ad amalgamare il composto.
Unite al tutto la feta tagliata a cubetti e il salmone che avrete tagliato a
striscioline, amalgamando tutti gli ingredienti.
In una teglia per muffin inserite i pirottini in carta e trasferite il
composto dentro una sac à poche e riempite ogni pirottino fino quasi al
bordo.
Infornate i muffin in forno preriscaldato a 180°C per mezz’ora.
Servite e gustate!
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
30/12/2020 |
Comune. Messaggio di auguri
del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza |
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Guarda il video
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Agli ultimi giorni di questo anno
2020 che volge al termine, il Sindaco di Grotte, dott. Alfonso
Provvidenza, si rivolge ai concittadini con un messaggio di augurio
e speranza per il nuovo anno (guarda il video).
Per il 12° anno consecutivo il Primo Cittadino accetta l'invito della nostra
redazione.
"È stato un anno molto particolare - ha esordito il Sindaco -
che ha portato un’esperienza mai vissuta: una pandemia, che ci sta
mettendo a dura prova sotto l’aspetto economico e psicologico". La
speranzosi in un futuro migliore, la serenità e la salute sono stati termini
ricorrenti nel suo breve discorso: "Probabilmente i vaccini porteranno
quella normalità che abbiamo cercato come il dono migliore da trovare sotto
l’albero di Natale".
Inevitabilmente il pensiero del Sindaco è stato rivolto ai cittadini che
hanno sofferto direttamente il contagio, alle famiglie dei concittadini che
hanno perso la vita a causa del Covid-19, a quanti hanno vissuto gravi
difficoltà economiche a causa delle restrizioni, con l’augurio di un anno
"normale" per tutti i grottesi "ovunque si trovino nel mondo".
Significativo il riferimento alla situazione economica dell'Ente: "Quest’anno
è stato un anno difficile. Abbiamo approvato un rendiconto con 2.600.000
euro di disavanzo, stiamo cercando di dare ordine ai conti del Comune; in
tutti i modi stiamo cercando di evitare il dissesto finanziario. Purtroppo
il nostro Comune di trova in uno stato di deficit strutturale, il che ci
preoccupa, ma lotteremo per uscire, nel corso di questi anni, da questa
crisi contabile enorme, piano piano, con delle decisioni di medio e lungo
periodo".
Poi un accenno ai finanziamenti ottenuti: "Ieri l’ATI ha approvato il
Piano d’Ambito e siamo riusciti ad avere oltre 12.000.000 di finanziamento
per il Comune di Grotte; ci sarà un finanziamento specifico di 9.600.000
euro per ristrutturare la rete del nostro Comune. Un altro finanziamento
importante di oltre 10.000.000 di euro riguarda la condotta del Tre
Sorgenti. Siamo riusciti a portare a Grotte direttamente o indirettamente
risorse per oltre 20.000.000 di euro. Si tratta di finanziamenti mai
ottenuti dalla nostra comunità".
Tra i finanziamenti citati, quello di "oltre
220.000 euro per i lavori di riqualificazione dell’ex Cine-Teatro Marconi"
(attuale Cine Teatro “Antonio Liotta”) e quello "recuperato" per il
rifacimento dell’edificio che ha ospitato in passato il plesso scolastico
"Sciascia", edificio dove sarà realizzato - dopo anni di attesa,
probabilmente entro Natale del 2021 - il museo dedicato a Renzo Collura.
"Abbiamo ricevuto tanti finanziamenti, piccoli e grandi - ha
continuato Provvidenza -, pensate ai lavori che abbiamo effettuato al
cimitero, ai lavori di efficientamento energetico della scuola e del palazzo
comunale che avranno vita quest’anno. Abbiamo presentato molti progetti,
tanti sono stati finanziati, altri probabilmente lo saranno nel futuro.
Lavoriamo per portare risorse, per portare opportunità di sviluppo e di
crescita per la nostra amata cittadina".
In programma vi sono nuovi investimenti: sulla pubblica illuminazione per
ridurre il costo dell’energia elettrica (spropositato per il nostro Comune),
ed al Cimitero per la creazione di nuovi loculo e cappelle.
"Il mio sogno è di darvi un paese sempre più pulito - ha concluso il
Sindaco -. Siamo soddisfatti dell’attuale pulizia, possiamo e dobbiamo
migliorare per avere un paese ordinato e pulito. Un paese normale. Chiudo
con l’augurio più bello: la normalità".
Pubblichiamo il video-messaggio -
guarda il video - (riprese
© a cura dell'Associazione
Culturale "Punto Info").
Redazione
30 dicembre 2020
© Riproduzione riservata.
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29/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Gelato Mancuso": Tronchetto natalizio
Mancuso |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON GELATO MANCUSO
La ricetta del giorno: Tronchetto natalizio Mancuso.
Non un dessert, ma il Dessert per eccellenza delle
feste!
Non può mancare a fine pasto sulle vostre tavole natalizie un Tronchetto
gelato Nocciola e Cacao, decorato con nocciole e granella di cioccolato. Una
fetta di questo dolce conquisterà grandi e piccini con il suo gusto cremoso
e irresistibile.
Potrete trovarlo presso l’Outlet del Gelato Mancuso sito all’interno del
punto vendita ARD DISCOUNT in Viale della Vittoria 217 a Grotte.
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
29/12/2020 |
Comune. Convocato il
Consiglio comunale in seduta urgente per mercoledi 30 dicembre alle ore 19.00 |
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Aula consiliare |
L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
urgente
- in modalità videoconferenza - su
determinazione del presidente dott. Angelo Carlisi, è stata fissata per
mercoledi 30 dicembre,
alle ore 19.00.
La videoconferenza sarà svolta sulla piattaforma "Zoom Meeting". La pubblicità della seduta sarà garantita mediante
diretta streaming accessibile dalla
pagina istituzionale del Comune di Grotte. Il Presidente del Consiglio comunale ha stabilito, con
propria determina, i criteri per lo svolgimento delle sedute in
videoconferenza (leggi
i criteri).
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) Nomina
scrutatori;
2) Riconoscimento sussistenza estremi di urgenza della seduta;
3) Determinazione e approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) anno
2020.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora
e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
La Convocazione della seduta di
Consiglio comunale riporta inoltre che
"lo
svolgimento della seduta consiliare in modalità videoconferenza oggetto
della presente convocazione, sarà ordinariamente disciplinato mediante
l'osservanza del vigente “Regolamento per il Funzionamento del Consiglio
Comunale” unitamente ai
criteri per lo svolgimento in videoconferenza delle sedute del Consiglio
Comunale stabiliti con Determina del Presidente del Consiglio Comunale prot.
n.13256 del 09/11/2020".
Redazione
29 dicembre 2020.
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28/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Salmone affumicato Fish&Fine, lime e pepe rosa
in bicchiere |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Salmone affumicato Fish&Fine, lime e
pepe rosa in bicchiere.
Seguendo la
moda del “dessert al bicchiere” tanto in voga in questi anni, proponiamo la
versione salata con Salmone Norvegese Affumicato Fish&Fine, lime e pepe
rosa. Basterà utilizzare un bicchierino in vetro di quelli usati per gli
amari e i distillati in genere per portare a tavola un finger food ad
effetto perfetto come antipasto.
Qui la ricetta completa.
SALMONE NORVEGESE AFFUMICATO FISH&FINE, LIME E PEPE ROSA IN BICCHIERE
Ingredienti:
160 g di robiola, 250 g di ricotta vaccina, 150 g di salmone affumicato a
fette, 2 lime, 40 g di pistacchi sgusciati, 120 g di crostini integrali, 30
g di burro, 1 ciuffo di aneto, sale, pepe rosa.
Procedimento:
Iniziate dalla base delle cheesecake al salmone, lime e pepe rosa: frullate
i crostini fino a ottenere un composto omogeneo.
Aggiungete 2/3 dei pistacchi, la buccia grattugiata di un lime e frullate.
Fondete il burro, aggiungetelo al composto e frullate.
Prendete 4 bicchierini in vetro e distribuite sul fondo di ognuno il
composto.
Compattatelo e fate riposare in frigorifero per circa 15 minuti.
Trasferite in una ciotola la ricotta e la robiola.
Aggiungete il sale e un pugnetto di pepe rosa e mescolate il tutto.
Incorporate il salmone precedentemente tagliato e pezzettini al composto di
robiola, insieme a un ciuffetto di aneto tritato.
Distribuite il composto cremoso all’interno dei bicchieri.
Lasciate riposare in frigorifero fino al momento di servire.
Infine decorate i bicchierini con il salmone, una fettina di lime, granella
di pistacchi, un ciuffetto di aneto e grani di pepe rosa.
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
28/12/2020 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
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Programma
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
28 dicembre
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Esposizione
eucaristica, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia e benedizione;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, preghiera "con" e "per"
le famiglie.
Martedi 29 dicembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Esposizione
eucaristica, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia e benedizione;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 30 dicembre
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Stellario a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedi 31 dicembre
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa, Adorazione eucaristica col
canto "Te Deum", benedizione delle agende e dei calendari;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa di
ringraziamento e canto del "Te Deum";
- ore 17.30, in chiesa Madre, santo Rosario;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa di Natale e canto del "Te Deum".
Venerdi 1 gennaio -
Solennità della Madre di Dio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa e canto del "Veni Creator";
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario mariano;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa e canto del "Veni Creator";
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato 2 gennaio - Santo
Stefano
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario di san Giuseppe;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva.
Domenica 3 gennaio
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
21 dicembre
2020.
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27/12/2020 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 1^ puntata |
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Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
In questi ultimi giorni del 2020 diamo il via alla
pubblicazione di un romanzo che non mancherà di suscitare divergenti
critiche. Per ammissione dello stesso autore, si tratta di "un romanzo
storico 'inconsueto' nel senso che è un’opera singolare che si colloca tra
narrazione, fiction, storia, religione e saggistica". Dalle prime
battute è evidente che "nel libro non si parla né di teologia né di fede"
e che il testo "per buona parte, può essere considerato un testo di
'storia alternativa' che sicuramente gli storici legati al cristianesimo
considereranno inaccettabile".
Ne è autore il prof. Rodolfo Costanza.
Una laurea
in Filosofia conseguita presso l’Università degli Studi di Genova, il
prof.
Rodolfo Costanza ha insegnato per tredici anni Teorie del Nursing e Storia
della Medicina con l’incarico di Professore a contratto nel Corso di Laurea
in Nursing della Facoltà di Medicina di Novara dell’Università degli Studi
del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”. È stato per diciassette anni
Direttore didattico di Scuole per Infermieri della Regione Piemonte, inoltre
è stato responsabile del Settore Formazione -Aggiornamento dell’ASL di
Vercelli. Ha pubblicato nel 2004 il libro “Storia di una professione figlia
di un dio minore”, con la Casa Editrice Coppo di Vercelli. Ha pubblicato
inoltre nel 2012 il libro “La questione infermieristica: prendersi cura o
curare?”, con la Casa Editrice Ambrosiana del gruppo Zanichelli.
La presente opera, che la lo scopo di "suscitare nelle persone un
desiderio di curiosità", verrà proposta ai
lettori in puntate a cadenza settimanale. Ringraziando il prof. Costanza per
la sua disponibilità, auguro a tutti una buona lettura.
Carmelo Arnone
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(1^ puntata)
PREMESSA
Dopo aver letto questo libro,
si può dire che questo testo è un romanzo storico “inconsueto” nel senso che
è un’opera singolare che si colloca tra narrazione, fiction, storia,
religione, e saggistica da costituire veramente un esempio unico di fusione
di generi diversi in un’ineccepibile omogeneità di contenuto. In questo caso
i confini tra questi generi sono molto permeabili e quindi è un testo poco
classificabile in modo preciso. Tuttavia il nucleo del presente romanzo e
gran parte della trama sono fondati su analisi e ricostruzioni realmente
storiche per cui il libro in gran parte può essere considerato un saggio
storico.
Entrando nel merito, il testo formula un’ipotesi
diversa di quella che ci propone la tradizione cristiana sulla nascita di
Yeohsuah bar Yosef (concepito dallo Spirito santo, da una donna vergine
e favole del genere).
Nell’ambito degli eventi che hanno coinvolto Erode il
Grande, Myriam, Joseph e Gesù, si sono perpetrati veri e propri arbitrii
interpretativi di fonti epigrafiche e archeologiche da parte d’istituzioni
cristiane e studiosi ebraici. I racconti evangelici, infatti, sono delle
ricostruzioni storiografiche pre e post-datate, piene di concrezioni
storiche, politiche e religiose riferite a periodi anteriori e posteriori ai
fatti narrati. Tuttavia non si nega che i Vangeli possano contenere delle
tracce documentarie e delle informazioni attendibili e a riguardo non
mettiamo in dubbio l’esistenza storica di questo personaggio.
I racconti tramandatici dai Vangeli sinottici, apocrifi
e da scritti delle numerose chiese e sette cristiane di allora, manifestano
molte incoerenze inaccettabili dal comune buon senso, dalla storiografia e
dalla scienza. Negli ultimi duecento anni tutta una serie di studi e di
scoperte ha dimostrato che gran parte delle vicende raccontate nei Vangeli
sono erronee o inesatte oppure inventate.
Oggi si sente l’esigenza, senza timor reverenzialis,
di formulare delle verità diverse da quelle somministrate in modo enfatico
al popolo dalle varie chiese cristiane. Il libro, per buona parte, può
essere considerato un testo di “storia alternativa” che sicuramente gli
storici legati al cristianesimo considereranno inaccettabile poiché presenta
punti di vista diversi dalla loro tradizionale storia di questo predicatore
ebreo.
Le notevoli contraddizioni riscontrabili nelle varie
narrazioni evangeliche hanno, da qualche tempo, convinto gli studiosi più
esperti e seri a dover mettere in dubbio l’esistenza di questo “insolito”
personaggio, qual è stato Gesù, così come c’è dato conoscere.
I ritrovamenti epigrafici e archeologici degli ultimi
due secoli hanno apportato numerosi chiarimenti alla ricostruzione dei fatti
politici, sociali e storici di Israele nell’età di Augusto e Tiberio. Ciò
aiuta a capire meglio gli avvenimenti che si sono svolti attorno ai
personaggi protagonisti della prima e seconda parte di questo testo.
Nella prima parte si parla dei rapporti tra Joseph,
Myriam ed Erode il Grande, nella seconda parte si aggiunge a questi
personaggi Gesù nel periodo della sua infanzia e adolescenza (periodo del
tutto trascurato dai Vangeli sinottici e ignoto alla Chiesa e agli storici).
Nel libro si parla, in parte, anche dei fatti umani che hanno vissuto i
quattro protagonisti del racconto. La postfazione invece è dedicata a una
serie d’interrogativi che man mano sono sorti e il libro suscita lungo il
suo narrare.
È facile prevedere che qualcuno dirà che i fatti
riferiti su Erode, Myriam, Joseph e Gesù siano pura fantasia. È indubbio che
alcune vicende raccontate in quest’opera non siano dimostrabili, del resto è
risaputo che neanche i fatti raccontati dai Vangeli siano comprovabili.
Qualsiasi ipotesi, compresa quella del libro parte sempre da una congettura
che inizialmente non è né vera né falsa, ma è solo una supposizione. In
questo caso la congettura formulata nel testo potrebbe avere una sua reale
consistenza oggettiva poiché, di solito, le ipotesi più semplici, logiche e
coerenti sono sempre le più attendibili. Anche dove le vicende del romanzo
non sono confermate da riscontri, non per questo sono del tutto privi di
verità. Queste supposizioni sono state, infatti, “confermate” dal libro di
Nicola di Damasco trovato a Noto nella biblioteca del barone Rugero
Valdemaro e dal ritrovamento di un’epigrafe tombale romana.
A prescindere da quanto rinvenuto, le vicende
raccontate dalla tradizione religiosa inerente, i quattro personaggi hanno
indotto l’autore a porsi tre interrogativi su cui s’impernia il testo.
- Chi era il vero padre di Gesù?
- L’adolescente Gesù era il vero Messia e il re predestinato di Israele?
- Perché gli erodiani sono così presenti nella vita di Joseph,
Myriam, Gesù?
Il libro a questi interrogativi da una risposta
esauriente e che le argomentazioni addotte siano, secondo noi, più che
convincenti e realistiche. Le vicende raccontate in quest’opera sono di
sicuro più credibili di quelle raccontate dai Vangeli sinottici e dai vari
Vangeli apocrifi.
Lo scopo del libro sta nella voglia di suscitare nelle
persone un desiderio di curiosità e di cercare qualcosa oltre le
falsificazioni, gli occultamenti e le invenzioni messi in atto nel passato
dalla Chiesa sui “reali” fatti accaduti duemila anni fa attorno ai quattro
principali personaggi di quest’opera.
Il testo è composto, sotto l’aspetto dei contenuti, da
quattro parti:
- I fatti storici realmente accaduti: si basano su analisi storiche,
deduzioni e ricostruzioni da documenti esistenti.
- Il nucleo essenziale: concerne i rapporti tra la famiglia di Erode
e quella di Gesù e l’ipotesi che Gesù sia oltre che figlio di Myriam sia
anche figlio di uno dei personaggi del libro.
- Fatti ricavati dai Vangeli di Matteo e Luca, dal Vangelo apocrifo
di Tommaso, dal Protovangelo di Giacomo il Giusto, dal Vangelo arabo
e di altri testi apocrifi di cui si cerca, in parte, di tener conto.
- Avvenimenti immaginati e congetture ipotizzate, frutto di anni di
studio e ricerche dell’autore.
Le principali difficoltà nell’elaborare l’opera sono
consistite proprio nel conciliare queste quattro parti.
Le opere e gli autori che hanno ispirato e aiutato
maggiormente l’autore nell’elaborare il testo si trovano nella bibliografia.
Facciamo presente che abbiamo tenuto conto, anche se in parte, dei vari
Vangeli apocrifi che parlano di Maria, Giuseppe e dell’infanzia di Gesù che
sono: Protovangelo di Giacomo,
Codice Arundel 404,
Vangelo dell’infanzia di Tommaso,
Vangelo dello pseudo-Matteo,
Vangelo arabo dell’infanzia,
Vangelo armeno dell’infanzia,
Libro sulla natività di Maria,
Storia di Giuseppe il falegname, il
Vangelo degli Ebrei (che a sua volta conteneva: quello degli Ebioniti, dei
Nazirei e dei Dodici Apostoli).
Per finire si fa presente che uno degli obiettivi di
questo testo non è quello di trattare tutti gli avvenimenti che coinvolsero
Gesù fino alla sua morte. Si narrano solo le verosimili, interessanti e
cruciali vicende accadute a Gesù e ai suoi familiari prima della sua
nascita, durante la sua fanciullezza e della sua giovinezza (periodi di cui
si sa poco). All’ultimo capitolo infine Maria svelerà al figlio chi è il
vero padre per la carne.
Nel libro non si parla né di teologia né di fede ma si
descrive in modo realistico una parte della vita dei quattro protagonisti
dell’opera in quanto esseri umani. Tuttavia nel testo si tenta di chiarire
alcuni interrogativi su questi quattro personaggi che hanno sempre
interessato gli studiosi e i cultori delle vicende raccontate nei vangeli e
in altri testi. Il libro non entra nell’ambito della disputa sulla storicità
o meno dell’esistenza di questo “singolare” profeta o nel dibattito sulla
credenza per fede su questo supposto “figlio” di Dio. Chi vuole credere per
fede si tenga pure le sue convinzioni, non è questo il libro che può
impedirlo.
Il libro cerca nel trattare questo tema di farlo
nell’unico modo per liberarlo dai preconcetti
che ogni essere umano ricava dalla sua appartenenza a una data cultura. Nel
trattare argomenti così sensibili verremmo farlo nel rispetto del credo di
ognuno, sforzandoci di non urtare la sensibilità di quanti ormai hanno
introiettato ciò che da due millenni viene loro insegnato. È proprio su
quest’insegnamento, acriticamente accettato da molti, che il lettore può
riflettere.
Un libro sfuggito all'Inquisizione
A
settembre del 2014, mentre ero a Siracusa ospite di mia sorella Mariangela
nella sua casa di campagna, mi posi il proponimento di visitare Noto durante
il viaggio di rientro in auto a Grotte in provincia di Agrigento (mio paese
natale). Feci una passeggiata per le strade per poter ammirare con tutta
calma i palazzi e le chiese della cittadina. Mentre ero con il naso per aria
a guardare il maestoso barocco netino fui investito da un’auto, una
vecchia Lancia Flavia, che usciva lentamente dal portone di un palazzo
patrizio. Alla guida stava una donna anziana con accanto il marito. Essi
scesero spaventati dall’auto chiedendo scusa dell’accaduto e aiutandomi si
premurarono a farmi entrare al primo piano di quella loro grande dimora. Mi
fecero distendere in un divano e chiamarono subito un medico.
Dopo trenta minuti circa si presentò un dottore che
alla fine, dopo una scrupolosa visita medica, si rivolse ai padroni di casa,
il barone/ssa Rugero e Gerda Valdemaro: «Fortunatamente il dott.
Costanza non ha nulla di rotto ha solo qualche contusione e alcuni
insignificanti piccoli ematomi». Poi rivolgendosi verso di me disse: «Stia
tranquillo dott. Costanza, domani dopo una notte di riposo potrà riprendere
la sua vita normale e proseguire il suo viaggio verso Agrigento».
Il barone insistette amabilmente a ospitarmi fino il
mattino dopo. Essendo un po’ malconcio e con qualche dolorino addosso alla
fine accettai. Chiesi che mi si recuperasse l’auto ove avevo il borsone con
il necessario per la notte. Il barone diede disposizione a un suo domestico
di recuperare e posteggiare la mia auto all’interno della corte del palazzo
baronale e di portare su la valigia. Nel frattempo mi fece alcune domande su
chi ero, che lavoro svolgevo, dove abitavo, ecc; le mie risposte, notai,
tranquillizzarono sia il barone sia la moglie.
La baronessa per farsi perdonare dell’incidente e con
orgoglio mi chiese di visitare gran parte della sua bella magione. Alla
fine, in attesa della cena, m’invitò ad accomodarmi nella biblioteca di
casa, dove sbirciai tra i numerosi libri, mentre il barone era intento a
scrivere a computer. Rilevai che c’era una numerosa raccolta di testi
francesi e italiani del Sette e dell’Ottocento di case editrici ormai
scomparse. Notai anche una piccola raccolta di libri antichi scritti in
latino, in arabo e in greco, tra i quali mi attirò l’attenzione un libro di
Nicola di Damasco stampato nella prima metà del Cinquecento che parlava dei
rapporti che Erode il Grande ebbe con la famiglia di Gesù. Dopo aver
visionato il libro, chiesi al padrone di casa la sua provenienza. Il barone
mi raccontò le traversie subite dal testo.
Un mio avo, Tancredi Valdemaro barone di Cava d’Alica,
ha salvato questo testo assieme a tanti altri libri e cimeli di casa dal
terremoto del 1692 che colpì la vecchia Noto e numerose città della Sicilia
orientale. L’originale greco di questo testo proveniva da Bisanzio ed era
scritto a mano su fogli di pergamena risalente all’inizio del primo secolo
dopo Cristo. Fu portato in Italia da un nobile bizantino fuggito
dall’assedio della città messa in atto dai Turchi nell’aprile del 1453. Il
nobile bizantino riuscì a fuggire di notte a seguito di un’eclisse di luna
di cui si palesava solo un suo quarto, emblema della nuova potenza
turco-islamica del Vicino Oriente. Con questo segno il Dio di Abramo e delle
tre fedi monoteistiche (cristiana, islamica, ebrea) aveva ormai deciso in
modo sfavorevole della sorte del cristiano Impero di Bisanzio e a favore del
nascente Impero turco-islamico. Il nobile bizantino fuggì dalla città del
Bosforo con tutta la sua famiglia e con il manoscritto avviandosi con una
nave italiana di fortuna verso Venezia, stabilendosi infine a Bologna. Un
pronipote del nobile bizantino fece tradurre e stampare il testo, nei primi
anni quaranta del Cinquecento in pochissime copie a Bologna in una stamperia
di proprietà di un ebreo sefardita. L’originale invece fu distrutto da un
incendio avvenuto nell’abitazione del nobile bizantino qualche anno dopo. Le
poche copie riprodotte a stampa furono fatte scomparire dall’Inquisizione
poco prima che fosse emanato l’Index
librorum prohibitorum nel 1559 da papa Paolo IV.
Quest’unico testo si salvò poiché fu acquistato a Bologna, dopo pochi mesi
dalla sua stampa, da un mio antenato, un giovane Valdemaro che frequentava
da studente la facoltà di giurisprudenza della città di Bologna. Egli,
all’inizio dell’estate successiva, portò il libro con sé in Sicilia nella
sua abitazione della vecchia Noto. Da quel momento il testo fu dimenticato
nella biblioteca di famiglia. Dopo essere stato salvato dal terremoto del
1692, nei tre secoli che seguirono il libro, fu del tutto ignorato dai
Valdemaro che si sono succeduti in questa casa. Il testo, probabilmente,
non è stato mai cercato da nessuno, eccetto che da me, di cui conosco il
contenuto per averlo letto. Il testo, scritto dal segretario di Erode il
Grande, Nicola di Damasco, racconta una parte poco nota della vita del re
Erode, Joseph, Myriam, Gesù e altri personaggi.
(Nicola
di Damasco (Νικόλαος
Δαμασκηνός), storico e filosofo
siriano nato a Damasco nel 64 a.C. e morto a Roma
tra il 15 e il 18 d.C. Da giovane studiò filosofia peripatetica e retorica.
Fu uomo di fiducia, ministro e segretario di Erode il Grande dopo la
morte di questi sembra si sia trattenuto a lungo a Roma ospite prima
dell’imperatore Augusto e poi di Tiberio).
Possedendo un cellulare con annessa fotocamera digitale
chiesi cortesemente al barone se potevo fotografare le pagine di quel libro
essendo di mio interesse. Egli era titubante a concedermi questo privilegio,
tuttavia, dopo una breve discussione si convinse di poter essere utile
all’ospite cui sua moglie aveva procurato dei danni fisici. Mi disse che
dopo cena mi avrebbe messo a disposizione il testo a una condizione: «Se un
domani lei dovesse pubblicare in un suo libro, parte o tutto il testo di
Nicola di Damasco, le chiedo di non citare il mio nome. (Informiamo i
lettori che i nomi del barone/ssa Rugero e Gerda Valdemaro
sono immaginari, ciò per rispetto degli accordi da me presi con loro). Esigo
ciò al fine di evitarmi scontri con la mia devota famiglia e le autorità
ecclesiastiche di Noto e di Siracusa».
Promisi al barone, sul mio onore, quanto mi aveva
chiesto. Così mi concesse la possibilità di fotografare per intero il testo.
L’indomani mattina feci una deliziosa colazione con
pane fresco fatto con farina di grano duro, marmellata di more, formaggio di
pecora primo sale e latte di capra munto due ore prima; tutti alimenti
provenienti da un feudo con annesso casale presso la foce del fiume Tellaro
di proprietà del barone. Dopo aver ringraziato cortesemente il barone e la
moglie della squisita ospitalità, mi misi in viaggio attraverso le antiche
vie Elorina e Kamerina che portano a Gela e poi da questa città, attraverso
la via akragantina ad Agrigento da cui, dopo pochi chilometri, giunsi a
Grotte accolto affabilmente da mio fratello Daniele.
Dopo qualche giorno, con il cellulare, inviai a mia
sorella Mariangela, insegnante di lettere classiche al liceo di Siracusa, le
foto delle pagine del testo del Damasceno. La pregai di controllare e
confrontare con calma sia il testo greco sia la traduzione in italiano
rinascimentale e di tradurre parole ormai in disuso con termini della lingua
italiana di oggi.
Prologo del testo di Nicola di Damasco
In
bereshit (In principio) Dio separò il cielo e la terra.
E la terra era informe e vuota,
e le tenebre coprivano la faccia dell’abisso,
e lo spirito di Dio aleggiava sulle superfici delle
acque…
In questo modo io, Nicola di Damasco, avrei desiderato
iniziare la mia monumentale ‘Storia Universale’, ma non potevo poiché
essendo di educazione e cultura ellenistica, dedito allo studio della
retorica, della filosofia peripatetica, ero e sono un po’ scettico
sull’esistenza degli dei e in particolare sulla divinità degli ebrei. Mi
sarebbero sembrate blasfeme citare nell’incipit di detta opera i versi
iniziali di un testo sacro, la
Tōrāh (il Pentateuco),
di una religione di fanatici avversa alle mie idee di uomo libero e di
filosofo. Pur non di meno devo riconoscere agli Ebrei l’amore per la propria
Terra e verso il loro dio, Yahweh, ma
l’ho biasimato per il fanatismo e per tanti altri atteggiamenti retrivi.
Presi singolarmente gli Israeliti sono delle ottime persone: intelligenti,
altruisti, ospitali, laboriosi purché non si parli male della propria
religione e del loro unico dio.
Consapevole che ormai mi rimane poco tempo per
raggiungere le Isole dei Beati,
luogo nel quale sembra che dimorino, dopo la
morte, le anime di quelli che sono amati dagli dei; sempre che io sia
meritevole di soggiornarci. Privo quasi della vista e già quasi del tutto
mancante di capelli, anchilosato per l’artrosi alle mani, vecchio come
Anchise e giunto ormai al termine della mia vita mi appresto, nella mia casa
di Roma, nel primo anno dell’imperatore Tiberio, a dettare al mio fedele e
colto schiavo della Cirenaica, Sidonio, il breve scritto sugli avvenimenti
che seguono.
È da molto tempo l’idea che mi agita la mente di voler
narrare alcuni fatti poco noti inerenti la vita di Erode il Grande e di tre
ebrei. Adesso, nella vecchiaia, ho deciso di occuparmene. Con questo lavoro
voglio rendere testimonianza di fatti particolari che da segretario di Erode
assistetti e sentii raccontare senza osare darne opinione. Avvenimenti sui
quali non ho reputato necessario, essendo fatti privati, farne cenno nelle
varie parti della mia enciclopedica ‘Storia Universale’ riguardanti,
in parte, anche la vita e il regno di Erode da me scritta mentre ero suo
segretario.
Adesso spero che le muse mi mantengano l’intelletto
vigile e possano ispirarmi affinché con accuratezza racconti alcuni fatti
che accaddero in Israele al mio amico Erode e riguardanti anche una famiglia
di ebrei della Galilea, forse discendente della stirpe di David, quando
governavano Cesare Augusto a Roma e in Israele gli Antipatridi.
Per chiarire meglio i fatti in cui mi trovai coinvolto,
è utile, se la memoria mi soccorre, che li riporti assieme ad altre
avvenimenti accaduti in quegli anni in Israele. Io, Nicola di
Damasco, ho chiesto al mio fedele e colto schiavo di trasferire su pergamena
i ricordi e i fatti da me vissuti che di seguito racconterò. Tuttavia devo
confessare che detti avvenimenti, con il trascorrere degli anni, li vedo da
una nuova luce ogni qualvolta li richiamo alla mente dal lontano passato. Li
vedo non più come segretario e ministro di Erode ma come un vecchio filosofo
e storico che li analizza con distacco e imparzialità, frutto anche della
saggezza derivante dalla mia avanzata età.
Ora, con l’aiuto del mio erudito schiavo e trascorrendo
molto tempo in lunghe conversazioni con lui sugli eventi da me vissuti ho
deciso di riportare nel testo ciò che è sconosciuto ai più. Possa la mia
voce non tremare, la mia memoria non tradirmi e la mia narrazione essere
chiara e veritiera nel riportare quanto realmente accadde allora ai quattro
protagonisti del racconto che sto per dettare. È arrivato il momento che mi
approssimi al mio racconto e possa il mio intelletto, con l’aiuto della
divina Mnemosine e sua figlia Clio, non errare nell’accingermi a rivelare
tutto quello che accadde a queste quattro persone nella terra di Israele.
L’autore di questo romanzo-saggistico ricorda ai
lettori che Nicola di Damasco scrisse anche una monumentale Storia
universale in 144 libri, dall’età remota del
Vicino Oriente fino ai suoi tempi. Oggi di questa Storia universale
sono noti i riferimenti ai libri 2, 4, 5, 6, 7, (8), 96, 103, 104, 107, 108,
110, 114, 123 e 124. Anche ampi frammenti dei primi sette libri del testo
sono conservati negli Excerpta compilati su ordine di Costantino
Porfirogenito. La Storia Universale, si sa, era particolarmente
dettagliata nelle parti che trattava della storia politica, sociale,
militare e religiosa di Israele ai tempi di Erode il Grande, tanto che fu
tra le principali fonti dello storico Giuseppe Flavio.
Questo romanzo invece riferisce di alcuni avvenimenti
personali e privati riguardanti i rapporti che Erode e i suoi familiari
ebbero con la famiglia di Gesù, e che la Storia Universale di Nicola
di Damasco, i Vangeli e i libri di Giuseppe Flavio non riportano poiché non
rilevanti per detti testi. Tuttavia questi avvenimenti si riscontrano nel
“libro in possesso” del barone Rugero Valdemaro di cui non si sapeva
l’esistenza.
Così l’autore si accinge a narrare, per il semplice
gusto di cuntari, come si dice nella sua lingua natia, in modo “un
po’ romanzato” gli avvenimenti finora ignoti riguardanti i rapporti
intercorsi tra Erode il Grande, Myriam, Joseph e l’adolescente Gesù
riscontrati nel testo di Nicola di Damasco.
L’autore fa presente che del testo del Damasceno
trovato presso la biblioteca del barone Valdemaro utilizzerà solo quelle
parti utili, e confacenti con la storia e le vicende che sono raccontate in
questo romanzo.
Quarta di copertina
L’opera prende spunto da un libro scritto in greco
da Nicola di Damasco, segretario di Erode il Grande, trovato dall’autore del
testo presso la biblioteca di palazzo del barone Ruggero Valdemaro di Noto.
L’originale di questo testo, un manoscritto su fogli di pergamena,
proveniente da Bisanzio, racconta una parte sconosciuta della vita di Erode
il Grande, di Maria, Giuseppe e l’adolescente Gesù.
In questo libro vi racconteremo quello che nessuno fino
a oggi ha mai potuto svelare: Chi fu il vero padre di Gesù. Narreremo
inoltre le disavventure in cui sono incorsi Joseph e Miryam duemila anni fa
ai tempi in cui regnava Erode il Grande in Palestina e a Roma era imperatore
Augusto. Miriam non sarà descritta come una donna ingenua, ma come una
persona scaltrita dalle necessità della vita, che per riuscire a superare le
difficoltà che incontra, fa di necessità “virtù”. Essa dovrà lottare contro
tutta la famiglia di Erode e con Joseph instaurerà una tacita alleanza che
le permetterà di salvare suo figlio.
In un viaggio fatto a tredici anni a Gerusalemme per la
festa della Pasqua ebraica Gesù, per un non voluto malinteso con i genitori,
rimane nella città santa per tre giorni. Ciò gli permette di indagare sul
passato della madre e scoprire così l’identità del suo vero padre per la
carne.
Alla morte di Joseph, Miryam per sopravvivere è
costretta a cercarsi un lavoro. Lo trova nella vicina città di Cafarnao,
dove si trasferisce con il figlio il quale continua gli studi nella vicina
scuola ebraica di Tiberiade. Dopo aver terminato l’iter scolastico, chiede
alla madre di voler completare gli studi presso una scuola di filosofia a
Gadara, cittadina della vicina Decapoli.
Gesù prima di partire per Gadara costringe la madre a
mettere in chiaro i suoi trascorsi e di rivelargli il nome del suo vero
padre. Miryam malvolentieri svela e racconta le sue vicissitudini giovanili
e chi è il vero padre di Gesù.
Dopo aver salutato freddamente la madre, Gesù si avvia
per la cittadina di Gadara, dove inizia a frequentare la scuola stoica
diretta dal filosofo Meleagro allievo di Filodemo di Gadara, a sua volta,
discepolo di Zenone di Sidone.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 27 dicembre 2020.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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27/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Finger di salmone selvaggio Sockeye Fish&Fine |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Finger di salmone selvaggio Sockeye Fish&Fine.
Ecco una ricetta facile e veloce per continuare le
festività di Natale e preparare un ottimo aperitivo: Finger di salmone
selvaggio Sockeye Fish&Fine, formaggio spalmabile, aneto e miele agli agrumi.
Qui la ricetta completa.
FINGER DI
SALMONE SELVAGGIO SOCKEYE FISH&FINE, FORMAGGIO SPALMABILE, ANETO E MIELE
AGLI AGRUMI
Ingredienti:
100 grammi di salmone selvaggio Sockeye affumicato, 125 grammi di primo
sale, aneto fresco, miele a crudo agli agrumi.
Procedimento:
Spalmare sopra una fetta di pane integrale tostato tagliato a cubetti il
formaggio spalmabile.
Stendere sopra una fetta di salmone selvaggio SockeyeFish&Fine.
Adagiare su un piatto i cubetti di pane, formaggio e salmone.
Versare un filo di miele agli agrumi sopra di essi e decorare con un ciuffo
di aneto.
Servire come antipasto per deliziare gli ospiti oppure come finger food per
aperitivo.
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
27/12/2020 |
Letture Sponsali. "Quel
che di più prezioso abbiamo avuto: i nostri figli" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
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La nostra eredità sono i nostri figli.
Cari amici, il vangelo di oggi parla della presentazione di Gesù al tempio.
Infatti come era usanza in quei tempi, si andava al tempio per offrire a Dio
quel che di più prezioso si possedeva. In questo caso Maria e Giuseppe
presentarono/offrirono a Dio tutto quel che avevano, la loro eredità da
lasciare in questo mondo: il loro figlio Gesù.
Questo messaggio è rivolto espressamente alle nostre famiglie. Quel che di
più prezioso abbiamo avuto ed ottenuto in questa vita terrena, l'eredità che
lasceremo davvero in questo mondo, sono i nostri figli ed i figli dei nostri
figli, ecc.
Il Signore donandoci la possibilità di essere genitori ha mantenuto il suo
patto con noi rendendoci così "ricchi" da lasciare, alla nostra morte,
un'ingente eredità. Rallegriamoci!
Aline e Christian
Punto chiave
Le letture di questa domenica ci parlano della Santa Famiglia partendo dalla
fede di figure dell’Antico Testamento come Abram e Sara, di Simeone ed Anna,
fino ad arrivare alla fede di Maria e Giuseppe che rappresentano il Nuovo
Testamento.
Una fede che quindi attraversa la storia dell'Alleanza tra Dio e il suo
popolo fino al suo compimento in Cristo Gesù.
Questo popolo di Dio è l’insieme di comunità e famiglie, uomini e donne
reali, a volte confusi, stipiti o addirittura delusi (anche da Dio),
certamente non figure idealizzate.
Infatti è necessario sottolineare come questo concetto di famiglia non viene
presentato come un elemento astratto di pace e armonia, un mondo immutabile
dove tutti sono felici e contenti, come in una finzione. Ed invece, seguire
Gesù significa cambiare vita, segnare uno strappo col passato, cambiare
persino nome (ed infatti proseguendo nella lettura della Bibbia, Abram sarà
chiamato Abramo), un taglio netto: come una spada che trafiggerà l’anima di
Maria o una lancia che attraverserà il costato di Cristo, “segno di
contraddizione,affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”.
Fidarsi di Dio significa che dobbiamo fidarci gli uni degli altri: perché
possiamo anche costruire un amore (umano) sconfinato, ma si tratta di
qualcosa di delicato e vulnerabile, a meno
che non lo si fondi su Colui che ci ha amato per primo, da sempre.
Lorenza e Gianluca
Redazione
25 dicembre
2020.
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26/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Cheesecake con salmone norvegese affumicato Fish&Fine |
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In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Cheesecake con salmone norvegese
affumicato Fish&Fine.
Per una ricetta delle feste di Natale abbiamo pensato a
qualcosa che possa totalmente stupire i vostri ospiti a tavola.
Allora perché non realizzare una squisita ed originale Cheesecake al salmone
norvegese affumicato Fish&Fine, con un base croccante di taralli, una
farcitura di ricotta e stracchino ed una copertura invitante di fette di
salmone e rucola.
Troverete i migliori tagli di salmone norvegese Fish&Fine e tutti gli
ingredienti per preparare la vostra cheesecake presso il punto vendita ARD
Discount di Grotte (AG) a prezzi competitivi, dal produttore al consumatore.
Qui la ricetta completa.
CHEESECAKE AL SALMONE NORVEGESE AFFUMICATO FISH&FINE E RUCOLA
Ingredienti:
250 g di taralli, 120 g di burro, 300 g di ricotta, 50 g di stracchino, 200
g di formaggio spalmabile, 100 g di rucola, 250 g di salmone affumicato, 1
cucchiaio di semi di papavero.
Procedimento:
Frullate
finemente i taralli con il mixer.
Sciogliete il burro in un pentolino e aggiungetelo ai taralli.
Sistemate il composto in una tortiera a cerniera aiutandovi con il dorso di
un cucchiaio per stendere e compattare la base.
Preparate la farcitura della cheesecake, amalgamando in una ciotola i vari
formaggi cremosi, aggiungendo ad essi la rucola ben lavata.
Sistemate il tutto all’interno dello stampo a cerniera e conservatelo in
frigo per almeno 3 ore.
Al momento di servire, sistemate sulla superficie le fette di salmone
affumicato e decorate con i semi di papavero e ciuffi di rucola.
Buon appetito!
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25/12/2020 |
Comune. Gli auguri
del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale ai cittadini |
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Auguri |
Con un manifesto, l'Amministrazione comunale di Grotte ha formulato gli
auguri ai propri concittadini.
Il testo del messaggio riporta: "Il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale e tutti i Consiglieri,
unitamente alla Giunta Municipale, esprimono a tutta la cittadinanza gli
auguri di un Buon Natale e di un sereno Nuovo Anno 2021".
Da parte sua, il sindaco Alfonso Provvidenza ha voluto esprimere il
proprio augurio personale con un messaggio postato su Facebok: "Buon
Natale a tutti noi! È un Natale così diverso, così silenzioso! Ma sono certo
che la gioia dei nostri cuori e il senso di solidarietà della nostra
comunità ci farà superare anche questo brutto ma in fondo piccolo frangente
della nostra storia umana. Grazie a tutti coloro che in questi giorni sono
riusciti a portare un sorriso nelle nostre case. Che questo Natale ci possa
donare il bene più bello: quel ritorno alla normalità di cui oggi sentiamo
un imprescindibile bisogno. Un abbraccio particolare a tutti i bambini di
Grotte; vi prometto che l'anno prossimo sarà un Natale indimenticabile!
Il
vostro sindaco Alfonso Provvidenza".
Redazione
25 dicembre 2020.
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Manifesto |
25/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Millefoglie di carpaccio di polpo Fish&Fine |
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a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Millefoglie di carpaccio di polpo Fish&Fine.
Un’idea innovativa per gustare il carpaccio di polpo
Fish&Fine con un tocco gourmet e sentirsi un po' Masterchef: la millefoglie
di carpaccio di polpo e patate rivoluzionerà il vostro pranzo di Natale!
La linea
Carpacci Fish&Fine - Salmone, Polpo, Spada, Tonno e Baccalà Fish&Fine - è
disponibile presso l’Outlet del Gruppo Mancuso sito all’interno del punto
vendita ARD Discount di Grotte (AG) con una imperdibile PROMO 3X2 fino al 25
dicembre 2020.
Qui la ricetta completa.
MILLEFOGLIE DI CARPACCIO DI POLPO FISH&FINE E PATATE
Ingredienti:
carpaccio di polipo 12 fette, patate medie 4, olive taggiasche denocciolate
1 manciata, capperi dissalati 1 cucchiaio, basilico o menta q.b., olio
extravergine d'oliva q.b., aceto balsamico q.b., Sale e Pepe q.b..
Procedimento:
Dopo aver lessato le patate, sbucciamole e tagliamole a dadini, condiamole
con basilico (o menta) spezzettato, i capperi, le olive tagliate a rondelle
(tenetene un paio da parte) e regoliamo di sale e pepe.
Frulliamo le olive tenute da parte con un cucchiaio di aceto balsamico e
l’olio Evo.
Ora, componiamo il piatto: disponiamo una fetta di carpaccio sul piatto
precedentemente oliato con una goccia di olio (per non fare attaccare il
polipo), poi le patate, ancora carpaccio, patate e carpaccio, unendo una
cucchiaiata di salsa per ogni strato.
Prima di servire, scaldare leggermente al microonde per circa 30 secondi
oppure servire a temperatura ambiente.
Buon appetito!
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25/12/2020 |
Letture Sponsali. "Ricominciamo
proprio dall'Amore, dalla cura dei rapporti umani" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
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Cogliere i segni della ri-Nascita.
Ecco ancora l'angelo che annuncia la venuta del Salvatore, e ancora una
volta sceglie interlocutori umili, semplici, ma attenti.
L'angelo chiede loro di cogliere i segni: "Troverete un bambino avvolto in
fasce, adagiato in una mangiatoia".
Cristo viene nel mondo, si fa uomo, nasce in condizioni veramente dure,
precarie, chiede di abitare nei nostri cuori, ma dobbiamo saperlo accogliere
e cogliere i segni della sua presenza: un bambino, le fasce, la mangiatoia,
le cure e l'amore di una madre e di un padre.
Ecco come famiglie ripartiamo, ricominciamo proprio dall'Amore, dalla cura
dei rapporti umani e dalla cura del nostro rapporto con Dio.
Non importa quanto le condizioni per questa rinascita siano sfavorevoli
(pensiamo alla grotta, fredda, gelida, poco riparata).
Pur nella povertà delle nostre risorse Gesù si fa piccolo e per Amore vuole
entrare nelle nostre case, conosce le nostre fragilità, conosce la debolezza
della carne, ma ciò non lo scandalizza. Gioiamo!
Vera e Francesco
Punto chiave
Per l'uomo della Bibbia "la parola" è l'espressione più profonda e intima di
una persona, e lo stesso Dio non sarebbe Dio se non comunicasse la sua
Parola dal fondo del suo essere.
Anche per l'evangelista Giovanni è così. Il Verbo è generato eternamente dal
profondo del seno del Dio-Amore; egli è il volto del Padre, è l'uguaglianza
nella diversità delle due persone che si amano e si comunicano. Con questi
primi versetti Giovanni ci introduce nel mistero della rivelazione eterna di
Cristo. Giovanni ci presenta il ruolo del Verbo nella creazione
dell'universo e nella storia della salvezza: "Tutto accadde per mezzo di lui
e senza di lui non accadde nulla” (v. 3).
Il Verbo spinge tutte le cose all'essere e alla salvezza in quanto esse
partecipano alla comunione di vita con lui. Tutta la storia appartiene a
lui. Tutte le cose sono opera del Figlio di Dio, di Gesù di Nazaret. Ogni
uomo è fatto per la luce ed è chiamato ad essere illuminato dal Verbo con la
luce eterna di Dio, che è la vita stessa del Padre donata al Figlio. La luce
di Cristo splende su ogni uomo che viene nel mondo e le tenebre lottano per
eliminarla. Tuttavia l'ambiente del male, che si oppone alla luce di Dio e
alla parola di Gesù-Verbo, non riesce ad avere il sopravvento e a
vincere.
Paola e Salvo
Redazione
25 dicembre
2020.
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24/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Fagottini di salmone scozzese affumicato Fish&Fine |
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In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Fagottini di salmone scozzese affumicato Fish&Fine.
Caldi, soffici e perfetti per la stagione natalizia, la
morbidezza della pasta brisèe si fonde con la squisitezza delle fette di
salmone scozzese affumicato Fish&Fine. Un finger food sfizioso che
conquisterà ogni palato, siamo sicuri che sulla tavola non ne rimarrà
neanche uno.
Il salmone scozzese affumicato Fish&Fine è disponibile in vari formati
presso il punto vendita ARD Discount di Grotte nell’angolo Sicily Food
presente vicino le casse del supermercato appena inaugurato.
Qui la ricetta completa.
FAGOTTINI DI SALMONE SCOZZESE AFFUMICATO FISH&FINE E PASTA BRISEÈ
Ingredienti:
2 rotoli di
pasta briseè, 100 gr di salmone scozzese affumicato, 100 gr di crescenza, 1
tuorlo d’uovo, semi di papavero e sesamo.
Procedimento:
Stendete la
pasta briseè e ricavate dei cerchi di diametro 8/10 cm.
Ponete al centro del formaggio cremoso e pezzetti di salmone scozzese
affumicato.
Richiudete il fagottino con un'altra forma di pasta briseè.
Spennellate i fagottini con tuorlo d’uovo e spolverate con semi di papavero
e semi di sesamo.
Infornate a 180° per circa 20 minuti.
Buon appetito!
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24/12/2020 |
Racconti. "Il Natale di
Jachinu", di Carmelo Rotolo |
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Oltrepo Pavese
Carmelo Rotolo |
IL NATALE DI JACHINU
di Carmelo Rotolo
Quest’anno il mese di dicembre, sin dai primi giorni, si sta dimostrando
speciale.
Giornate luminose si alternano a lunghi periodi di nebbia, ma il freddo e il
gelo sembrano rimanere ininterrottamente presenti a dare un poco di grinta
in più a queste lunghe giornate.
Anche il carattere delle persone subisce questa variabilità.
Tutti, ma proprio tutti, ne sono persuasi, e come uniti da uno strano filo
conduttore, ogni abitante del paese incontrandosi dice la stessa cosa:
- Ah...! Quest'anno il Natale sarà bianco e freddo come non succede da
tempo.
E così, di bocca in bocca, in tutto il paese questa litania, passa dal
pescivendolo al panettiere, dal salumiere al calzolaio, dal fruttivendolo
allo studio del dottore, e persino all’interno della farmacia comunale.
In ogni casa del paese, quel: - Ah...! Quest'anno il Natale sarà freddo e
bianco, ha preso il posto del Buon giorno e della Buona sera.
Forse la gente, si augura veramente un Natale all'insegna del freddo e del
gelo o magari è semplicemente una preoccupazione in più, dovuta alla
disabitudine ad un Natale così rigido.
O forse perché in questi ultimi dieci mesi, e sono tanti, il mondo è
cambiato rapidamente, e con esso sono cambiate le abitudini delle persone, e
le persone stesse, senza aver avuto il tempo di adattarsi.
- La gente, dicevano tra di loro quelli che avevano studiato e la
sapevano lunga sui corsi e ricorsi della vita, s’identifica con il
passato a modo d'esempio, ora in bene ora in male, talaltro
indifferentemente, pensando: Tanto è già tutto finito. È stato sempre così,
questo maledetto virus è iniziato e finirà come tutte le pestilenze antiche
e moderne!
E probabilmente è vero.
- Allora recuperiamo ciò che di buono abbiamo tralasciato, valorizzandolo
e rimettendolo in prima linea in queste festività. Il mondo sta già
riprendendo a girare per il verso giusto, e tutto ciò che in questi mesi
abbiamo subito, sarà un buon bagaglio di presentazione per affrontare questo
santo Natale in maniera migliore. Questo è l'augurio che ognuno di noi deve
farsi, e deve fare: riappropriarsi del Natale di una volta, e godere tutti
insieme la natività di Gesù bambino, si continuava a ripetere nei vari
circoli intellettuali del paese.
Sta di fatto che le persone, almeno così pareva dall'espressione dei loro
volti, nello scambiarsi questo nuovo saluto, sembravano per nulla
preoccupati della pestilenza che tutto il mondo sta subendo.
E così andò avanti per tutti i primi quindici giorni del mese, e per qualche
giorno ancora dall'inizio delle novene.
A casa di Fofinedda i giorni dell’Avvento, e le poche luminarie sistemate
qua e là tra le principali strade del paese, invece di portare quello
spirito natalizio di allegria, creavano uno stato di grande malinconia.
D’altronde, anche nei giorni feriali, se vogliamo dirla tutta, era triste. A
tirar fuori un sorriso dalle sue labbra era cosa rara, ma non è stato sempre
così, in passato sorrideva, era felice.
In realtà si chiama Alfonsina, ma il nome Fofinedda la faceva sentire più
vicina alla sua terra d’origine, la Sicilia, questo diceva alle persone
quando le chiedevano come mai si facesse chiamare così.
Ed era stata lei ad insegnare alla figlia Donata a pronunciare il
nome Fofinedda; alla carusa, sin da piccola, il suono strammo
che le esciva dalla bocca quando pronunziava la dda, la faceva
sorridere.
Fofineddra ha trent’anni, porta capelli rossicci raccolti a coda di cavallo.
Ogni tanto una ciocca sfugge al legaccio della coda, coprendo da un lato
l’orecchio, mostrandone il riccio ribelle. Due occhi piccoli verdi, le danno
una sensualità matura, nonostante la sua giovane età, sebbene nell’ultimo
periodo della vita, tanto era stato il pianto e le angherie della natura e
degli uomini. Veste sempre con indumenti di cotone chiaro, ben sagomati sul
tronco e sui fianchi, che mettono in risalto un seno robusto ed abbondante,
e due lunghe gambe armoniose e muscolose.
Con il suo compagno Jachinu era riuscita, dopo tanti rinvii, a concepire la
figlia Donata. Un vero dono della natura.
- Sei l’unico dono di valore incommensurabile e non svaluti mai. Sei
pietra preziosa, sei d’oro, e d’argento. Sei trasparente come l’ambra,
sfaccettata e luminosa come il più bello e raro dei diamanti. Amarti ed
essere amata è il senso stesso della nostra vita...!
Così Fofinedda le sussurrava all’orecchio, ogni qualvolta la riempiva di
coccole; anche adesso che ha quasi dieci anni d’età.
Donata ha un viso ovale pulito, con due occhi color nocciola protetti da
lunghe ciglia sottili e nerissime. Ha sempre il sorriso sulle labbra e con
la sua allegria riesce ad essere amica di tutti, e tutti le vogliono bene.
Ama leggere libri di fantasia, e - come tutte le sue coetanee - sentire
musica e correre all’aria aperta.
Jachinu è tre anni più grande di Fofinedda, è alto e ben posato di spalle e
gambe. Porta capelli rasati e una barbetta incolta appena accennata. Ha lo
sguardo buono di un uomo sensibile e gentile.
Con Alfonsina fu da subito quello che solitamente viene definito un colpo di
fulmine, uno di quei grandi amori di gioventù rimasto immutato nel tempo. Si
erano conosciuti circa dieci anni addietro in estate, durante una gita al
mare organizzata dal prete del paese, e da allora il rispetto reciproco e il
volersi bene si è concretizzato e mantenuto nel grande amore per Donata.
Sia Fofinedda che Jachinu lavorano come operatori socio-assistenziali in una
casa di riposo di un paesino dell’Oltrepo Pavese, e da quando è nata Donata,
per stare continuamente presenti nell’educazione della figlia, uno lavora di
mattina e l’altra lavora di pomeriggio e viceversa, in base alle necessità
di servizio o personali, e sono riusciti anche a comprare con il mutuo, una
piccola casetta su due piani, con un fazzoletto di giardino, vicino al
lavoro.
La casa, situata in fondo al paese, chiude una stradina che termina
direttamente in mezzo ai campi, in questo inizio dicembre ormai
completamente privi di ogni vegetazione, arati a dovere, e pronti ad
accogliere la semina del granoturco. A delimitare i campi, lunghe file di
pioppi spogli e rinsecchiti sembrano spuntare dai canali di scolo
d’irrigazione come lunghe braccia striminzite rivolte al cielo. I fossati
stessi, vuoti dell’acqua e completamenti ricoperti di foglie secche e
detriti, somigliano a lunghe e tortuose strade che si perdono tra la nebbia,
a perdita d’occhio. Questo vedono Fofinedda e Donata dalla finestra della
cucina che dà sulla strada e sui vasti campi dell’Oltrepo a perdita
d’occhio.
Jachinu no, Jachinu questo spettacolo della natura di inizio dicembre questa
volta non lo ha potuto vedere. Solo sua moglie e la figlia Donata guardano
malinconiche e silenziose al di là della finestra. Anche Ficuzza, la
gattina, a dire il vero, se ne sta lì sul davanzale a osservare con lo
sguardo fisso perso tra le nebbie qualche nutria che di tanto in tanto si
arrampica sul bordo del fossato alla ricerca di cibo.
Ficuzza è la gattina di Jachino. È stato lui a trovarla per strada, affamata
e spelacchiata, e a portarla a casa, e sia Fofinedda che Donata le hanno
subito voluto bene, e lei si è subito abituata a questa nuova famiglia.
Fofinedda lo sa che prima o poi sarebbe accadrà il miracolo, ne è sicura, e
quando può se ne sta lì davanti alla finestra a sbrigare le faccende di
casa, con lo sguardo perso sulla strada in attesa di quel segno che avrebbe
riportato serenità e pace in famiglia.
Fu mentre rattoppava il grembiule della scuola di Donata che, quel maledetto
pomeriggio di fine di ottobre, ricevette la telefonata del Direttore del
personale della casa di riposo, che la informava che Jachinu era stato male,
che aveva avuto la febbre alta e che era svenuto durante il turno di lavoro,
per questo lo avevano mandato al Pronto Soccorso, e da lì ricoverato in
Medicina per la polmonite.
Da quel giorno a casa di Jachinu, moglie, figlia e la gattina Ficuzza hanno
vissuto in uno stato di angoscia e apprensione. Le notizie, pochissime
quelle che arrivano dall’ospedale, si sono fatte in questi primi giorni di
dicembre, via via più frequenti, e via via sempre più buone.
- Suo marito, le dicevano i sanitari, ha superato la fase acuta e
sembra riprendersi a vista d’occhio, ma Fufinedda questa frase ormai
l’aveva sentita troppe volte, e tante volte avrva sperato in quell’unica
telefonata che le annunciasse: - Suo marito è guarito, oggi torna a casa.
Ed erano passati altri giorni e altre settimane dall’ultima volta che i
medici avevano chiamato Fufineddra, ma lei, Donata e Ficuzza non si erano
mai perse d’animo, anzi Donata stimolava la mamma ad addobbare la casa con
qualche luminaria, e un piccolo alberello, come quello che hanno tante sue
compagne di scuola, e voleva preparare i biscotti con le mandorle, -
anche per papà, che appena arriva sarà affamato, vera mamma!
La sera Fofinedda finiva la giornata sdraiata sul divano con Donata a
lato, e la gattina sopra le pantofole, a guardare qualche programma, prima
che il sonno le quietasse tutte e tre.
Fu una di queste sere che Donata chiese alla mamma di parlarle di papà, di
come si erano conosciuti, dei nonni, che lei aveva sentito sempre per
telefono ma che non aveva mai conosciuto di presenza, del perché non
l’avevano mai portata in Sicilia a trovarli, o perché non sono mai venuti
loro a passare qualche festa insieme.
Il magone e la malinconia diede a Fofinedda la forza di abbracciare forte a
sé Donata, che appoggiata la testa sulla spalla della mamma dopo pochi
minuti si addormentò. Filomena socchiuse gli occhi, e cullata dal tepore
della testa di Donata sulla spalla, lentamente si abbandonò ai ricordi.
…
Fofinedda percorse la strada che dal quartiere san Nicola viene in giù
verso Piazza Marconi, saltellando a due a due le lunghe file di basole
laviche che lastricano l'intero paese.
Tutte le vie sono così, fredde e lunghe colate rettangolari ordinate di lava
granitica, che si diramano in tutte le direzioni, sino lungo le vie
principali pianeggianti del centro abitato.
Arrivata in fondo alla strada, poco prima del moderno piastrellato
bituminoso della piazza si fermò, guardò a destra e a sinistra, poi si girò
a scrutare l'inizio di Via Washington, alzò lo sguardo in alto a fissare le
lancette dell'orologio del campanile, e si avvide che nessuno scendeva per
lo stretto budello grigiastro della stradina.
Lui, Jachineddu, nonostante fossero già passati quasi dieci di minuti
dall’appuntamento, non era ancora arrivato, e non lo si vedeva nemmeno a
voler spingere lo sguardo da un capo all'altro del Corso Garibaldi, o lungo
la discesa che costeggia la chiesa Matrice e che porta verso via Gioeni.
E pensare che era stato lui a volere quell'incontro a quell'ora, e in quel
luogo. Evidentemente nella sua testa qualche cosa di strano gli firriava.
È possibile che l’agitazione di quegli ultimi giorni, si era quietata a tal
punto da non presentarsi all’appuntamento? O era successo qualcosa?
Jachinu quell'incontro l'aveva studiato a lungo, voleva liberarsi una volta
per tutte di quel malumore che da qualche tempo a questa parte gli si era
impresso sulla faccia, rendendola malinconicamente triste, e come tale
appariva agli occhi sia di Fofinedda che di tutte le persone che lo
conoscevano, soprattutto della madre.
E.., sì, quel maledetto peso che lo tormentava, non riusciva più a gestirlo
da solo, doveva liberarsene, e oggi sarebbe stata la giornata giusta. Ma lui
non c’era.
Effettivamente qualcosa era successo.
Circa una settimana addietro la madre di Fofinedda, la signora Maria Scicli,
si era presentata tutta sorridente al negozio di Giuseppina Blasi, madre di
Jachineddu, con l’intento e di guastare la giornata alla signora
Giuseppina, e di dare, senza rendersene conto, inizio ai malumori di
Jachineddu.
La signora Scicli, vedova da vent’anni, era bassa di statura, vestiva
sempre elegante con una predilezione per i colori scuri, vuoi per lo stato
di vedovanza ventennale a cui teneva più di ogni altra cosa, vuoi perché lo
scuro le dava l’impressione di snellirla il tanto da ricordarle una
maliziosa giovinezza.
Ed era proprio questo che la signora Giuseppina non sopportava della signora
Maria, quel sorriso da sperta che aveva sempre stampato sul volto, e
quel sentore di maliziosa giovinezza che l’intero paese le riconosceva.
E quella mattina i primi ad entrare nel negozio furono proprio quel sorriso
e quella sensazione, a torto o a ragione, di mala reputazione che si portava
dietro; a seguire la signora Maria.
- Buon giorno za Pì!
Esordì la signora Maria appena attraversata la porta d’ingresso del negozio.
- Buon giorno Maria!
Rispose un po' irritata la signora Giuseppina, che già muoveva le gambe
nervosamente sotto il bancone di servizio, facendo zigrinare i piedi della
sedia sul pavimento. Poi quasi a prevenire qualche mal parata di lei, e come
a volerle far capire che non aveva molto tempo da perdere, si preparò a
continuare.
- In che cosa ti posso essere di aiuto?
La signora Maria, anticipata dal suo bel sorriso, posò la borsetta sul
bancone, vi appoggiò i gomiti a lato, e con la calma tipica di chi si era
preparata il discorso, le disse:
- Za Pì, io sono entrata sempre nel suo negozio per comprare qualche cosa
che mi faceva bisogno, oggi sono venuta per parlarle da madre a madre che ha
a cuore il futuro e la serenità dell’unica figlia che quel povero cristo di
mio marito, pace e bene all’anima sua, è riuscito a darmi. Vossia già
immagina dove voglio arrivare...!
La signora Giuseppina cominciava a sudare freddo; le mani umide e
contratte sotto il bancone, si tenevano saldamente l’una all’altra sopra la
falletta, seguendo il movimento sussultorio delle gambe che facevano
annaculiari la sedia avanti ed indietro, sbattendo con lo schienale
contro il muro.
- No Maria, sinceramente non so che discorso mi vuoi fare.
- Ma come, za Pì! Veramente vossia non capisce il motivo di questa mia
venuta?
E in tanto spostava a manca la borsa,
come se volesse aprire un varco tra lei e la signora Giuseppina, che nel
frattempo ripigliava la borsetta e la rimetteva davanti e a destra della
signora Maria, a protezione di qualche sproloquio che le poteva uscire dal
quel sorriso scemo, trasformatosi nel frattempo in un mezzo ghigno di
rabbia.
-
Veramente no Maria, ma se tu insisti così tanto, avanti spiegamelo, così
la finiamo con questo tira e molla, e ne veniamo ad una!
-
Allora, za Pì, se la mette su questi toni, vengo e mi spiego senza tanti
giri e turolle varie.
E qua
la signora Maria riprese la borsetta, e con una manata l’allontanò sino
quasi al bordo del bancone, tanto che la signora Giuseppina per evitare di
farla cadere a terra, si allungò sul bancone afferrandola per il manico e
rimettendola a protezione tra lei e la signora Maria, che era diventata
rossa in viso dalla montata di nervosismo che le era salita. E principiò a
parlare…
-
Come vossia saprà...!
-
Ancora con questo vossia sa e saprà...!
L’apostrofò la signora Giuseppina che, a come stava per mettersi tutta la
faccenda, ne faceva una questione d’orgoglio, e non voleva dargliela per
vinta.
- Za
Pì, mettiamola così...! Tra suo figlio Jachinu e mia figlia Alfonsina pare,
e dico pare, ci sia una certa frequentazione, anzi, mi risulta che c’è più
di una certa frequentazione, e sempre pare, e dico pare, che queste
frequentazioni avvengono a casa della vedova Minica, la signora che fa la
criata a ore per mezzo paese.
Un attimo di silenzio, giusto una frazione di secondo, e ripigliò a parlare:
- E pare, e dico pare, che questa frequentazione stia già andando avanti da
qualche anno!
Ancora un attimo di silenzio, questa volta lungo un’eternità, e poi:
- Ora vengo al motivo della mia visita! Poiché pare, e dico pare, che, né
vossia né altri della sua famiglia vi siete accorti di queste
frequentazioni, allora mi sono permessa di venire di persona a dirvelo. Za
Pì, vostro figlio è un bravo ragazzo e non mi spiace che frequenti mia
figlia, mi dispiacerebbe che certe malelingue mettessero in giro brutte voci
su questa situazione. E poi si sa come vanno le cose di questo mondo, se
continuano a frequentarsi e la cosa va avanti bene, allora tutti contenti,
se la cosa va a male la colpa è sempre della femmina.
La signora Giuseppina era ammutolita, congelata come un pezzo di ghiaccio
adagiato sulla sedia. Le dita delle mani si erano allentate a tal punto, che
le braccia stesse penzolavano inermi lungo i lati della sedia. Solo gli
occhi davano l’impressione di una lieve fiammella, che a tratti ripigliava
vigore per poi affievolirsi di nuovo; segno che qualcosa all’interno della
signora Giuseppina covava. La signora Maria, alla quale era ritornato quel
sorriso scemo di chi si è tolto parte del peso dallo stomaco, continuò:
- Za Pì sono giovani e ingenui. Due bravi ragazzi e insieme stanno bene.
Ecco io sono venuta a chiederle se ufficializziamo queste frequentazioni,
almeno così la gente non sparla dietro, e abbiamo la possibilità di
controllarli meglio.
A
sciogliersi quel ghiaccio sulla sedia fu un attimo, così come in un attimo,
le pupille della signora Giuseppina si ravvivarono, e quello che prima
sembrava una cenere che a stento covava, fu un incendio devastante.
-
Marì,
replicò la signora Giuseppina, togliendo una volta per tutte dalla vista
quella maledetta borsetta, e senza star tanto a ricercare le parole, poiché
incaniata com’era sarebbero uscite tutte da sole, così di filata,
adesso stai proprio esagerando! Ma ti rendi conto di quello che stai
dicendo! Hai visto tua figlia? Ha appena diciotto anni, e mio figlio qualche
anno di più! Ma vuoi veramente togliere a tua figlia la felicità di godersi
questi anni di beata giovinezza, rinchiudendola in una ufficializzazione che
sicuramente le starebbe stretta? E poi, tu vieni qua a casa mia a proporre
un fidanzamento ufficiale senza nemmeno averne parlato con tua figlia!
Perché sono sicura, tu questo discorso ad Alfonsina non lo hai fatto, vero?
E scusa, mio figlio? Chi è mio figlio nessuno, non conta! Cosa gli vado a
dire a Jachinu: Sai è venuta la mamma di Alfonsina, siccome a lei non va che
voi vi frequentate a casa di gente estranea mi ha chiesto di ufficializzare
il vostro rapporto. Marì, conoscendo mio figlio, è probabile che mi mangia
viva, prima a me e poi a te. Dove la metti la dignità di mio figlio?
Marì, lasciamo perdere tutto e facciamo finta che questa discussione tra di
noi non sia mai avvenuta. Hai detto bene, Alfonsina è una brava ragazza e
Jachinu è una persona responsabile, e sia io che mio marito pensiamo di
averli educati con tutti sacramenti giusti, lui e gli altri fratelli. Se a
tua figlia hai dato una corretta educazione, stanne pur tranquilla, che sarà
in grado di cavarsela da sola, e dare le giuste soddisfazioni che una figlia
deve dare alla madre. Non sono più i ragazzi di una volta, Marì! I tempi
sono cambiati, queste cose adesso non le fa più nessuno. Se le cose devono
andare bene, stanne tranquilla che vanno bene, altrimenti è meglio che
finiscano subito, ed è giusto che i ragazzi si facciano le loro esperienze,
belle o brutte. Noi possiamo solo consigliarli, per il loro bene, poi, che
siano loro a decidere la loro vita.
La signora Maria non profferì parola, afferrò la neutrale borsetta, girò su
se stessa, afferrò la maniglia della porta, e un attimo prima di uscire dal
negozio si girò verso la signora Giuseppina e le disse:
- Za Pì...! Allora vada come deve andare. Arrivederci
Arrivederci Marì, e speriamo più tardi possibile.
La signora Maria, questo più tardi
possibile non fece in tempo a udirlo che già era fuori dal negozio.
La signora Blasi preoccupata, ma soddisfatta di aver messo a tacere la
signora Scicli, si alzò dalla sedia, si portò davanti al bancone, afferrò le
chiavi della serratura della porta vetrata e con calma scomposta diede le
due mandate. Prima di ritornare dietro il bancone si assicurò che la Scicli
fosse già sufficientemente lontana, e sbottò:
- Si crede di essere sperta, ma e tutta apparenza. Guarda come s’annaculia
tutta quando cammina. Povero Jachinu, speriamo apra gli occhi..., a me non
piace per niente, e poi tutte queste chiacchiere... Ah, io sicuramente non
gli dico niente, capirà da solo.
Ma Jachino aveva capito tutto, lo aveva capito dagli sguardi della madre,
dalle mezze parole dette e non dette del padre, lo aveva capito dai
fratelli, che costantemente lo additavano come se stesse facendo la peggiore
delle nefandezze, e lo aveva capito dall’indifferenza sconcia dell’intero
paese:
- Guarda chi passa Jachinu! Ma è vero che frequenta la figlia di Maria
Scicli? Certo che Fofinedda di carina e carina, ma sua mamma…
Povera signora Blasi…
Jachinu è innamorato, Jachino è più grande dell’età che porta, Jachinu è
sordo alle calunnie, e vede con occhi di uomo già fatto solo lo sguardo
dolce di Alfonsina. Jachinu la sua decisione l’ha già presa. Alfonsina sarà
per sempre il suo grande amore, e con essa fuggirà via dalle ipocrisie del
mondo che li circonda in bene o in male.
…
Fofinedda si svegliò dal sogno madida di sudore, con ancora Donata
appoggiata alla spalla che sbavava dall’angolo della bocca un rivolo di
saliva, e Ficuzza che innervosita da qualche rumore strano si era issata
sulle zampe, guardando verso la finestra, con le orecchie dritte come se
dovesse seguire i movimenti di una preda.
Dalla finestra un lampeggiare bluastro invase tutta la cucina, e uno
stridere di ruote fermarsi vicino alla loro porta. Il campanello suonò una,
due, tre volte, ad aprire la porta fu Donata, mentre Fofinedda, portatasi le
mani al volto scoppiò a piangere.
- Papà, papà io lo sapevo che tornavi, ti abbiamo preparato i biscotti di
mandorle come piacciono a te.
Jachino è tornato, il Natale quest’anno sarà più freddo e più bianco che
mai, ma sarà comunque il nostro Natale, il Natale di Fofinedda, di Donata e
Ficuzza.
Epilogo
Erano anni che non andavo in chiesa la notte di Natale, e questa volta vi
erano in me tutti i buoni propositi per assolvere a quella che una volta era
la nostra “Notte di Natale”.
E, prima di intraprendere questo atto di riapertura della mia spiritualità,
mi abbandonai, per un attimo, al ricordo di quei momenti di religiosità
natalizia rimasti nella mia memoria.
Mentre pian pianino i ricordi cominciano a trasformarsi in visioni bicolore,
percepisco l’odore del baccalà fritto con le olive e la zucca gialla in
agrodolce che sfrigolava sulla padella, con a lato la salsiccia colma di
succo d’arancia che sobbolliva, riempiendo la cucina di una nuvola di vapore
profumato già noto, ma che la notte di Natale acquistava un significato
magico di buon auspicio...
Percepisco il buon odore di mandarino, e lo scricchiolio delle noci, che mio
padre con le sue mani possenti, frantumava. Non una vera e propria cena
della notte di Natale, ma una sorta di Messa familiare natalizia
disordinata, in cui i veri protagonisti erano i profumi, i colori e il
calore familiare sapientemente gestito dall’amore arcaico che mia mamma e
mio papà sapevano trasmettere.
Fuori casa poche erano le luminarie, e raro era percepire il suono di uno
zampognaro che ritornava da far visita a qualche sporadico presepe di
quartiere, ma tanto era il freddo e il gelo di quella notte.
Eh, sì! Proprio così! Nella mia testa, la melodia “…al freddo e al gelo”
riaffiorava in tutta la sua forza, accompagnandomi lungo la strada che da
casa mia, porta sino all’ingresso della chiesa del Carmelo. La messa era
iniziata da qualche minuto; anziani, donne, uomini, bambini, fidanzati, e
coppie ai loro primi sussulti amorosi, ognuno con il proprio carico di
religiosità e di partecipazione; tutti erano presenti e tutti partecipavano
alla messa di Natale.
Un flash: una ragazza dai lunghi capelli rossicci, mossi, dalla pelle
ambrata caffè latte, gli occhi verde smeraldo, che seduta accanto mi
guardava, e io la guardavo, mentre timidamente la sua mano sfiorava di
nascosto la mia. Poi, una mano estranea sulla mia spalla, e un viso che
avvicinatosi alle mie orecchie sussurrava:
- “Potete anche aspettare che finisca la messa!”. Nel girarmi una
stola bianca si allontanava perdendosi tra i fedeli. Finita la messa, baci,
abbracci e auguri di Buon Natale, mentre il freddo gelido arrossava gli
zigomi e inumidiva la punta gocciolante del naso.
Un bacio frettoloso, un languido sguardo, un Buon Natale…
Carico di questi ricordi, mi avvicinai a una chiesa. La funzione religiosa
era quasi al termine. Non vi era tanta gente, molti anziani e un gruppo di
ragazzi, che nel coro, tra una nota e l’altra, guardavano ansiosi
l’orologio.
Mi sedetti dietro, vicino alla grande porta d’ingresso, nell’ultima panca, e
seguii quello che rimaneva della funzione.
Sorridevo, ma umidi percepivo i miei occhi. “Sarà il fumo dell’incenso!”
dissi tra me.
Un déjà-vu: tra i ragazzi del coro, due mani che avidamente si cercavano,
stringendosi tra loro, l’incrociarsi di due sguardi che amorevolmente si
perdevano tra le note del canto e il prete che solennemente annunciava: -
“Buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie, la messa è finita andate in
pace”.
Mi alzai, uscii dalla chiesa, tirai su il bavero del cappotto, mi girai a
guardare le luminarie della facciata della chiesa e mi diressi verso casa.
Buon Natale.
Oggi,
non me ne voglia il mio orgoglio e la mia dignità, se condivido l’epilogo di
una storia antica, che ho finito scrivere, e che nella mia testa appare già
in essere, come definitivamente conclusa. Orgoglio e dignità, sì, di questo
di tratta, se dopo "tanto, tanto tempo", questo racconto non ha mai potuto
trovare il suo sviluppo naturale: essere scritto.
Sarò riuscirò nell'intento? Jachinu, riuscirà a liberarsi della sua
malinconia?
P.S.: I
fatti e i nomi
narrati in questo racconto sono di pura fantasia, ho mantenuto intatta la
toponomastica delle strade per puro affetto alla mia terra.
Carmelo Rotolo
Pubblicato
dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 24 dicembre 2020.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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23/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Dadolata di pesce spada affumicato Fish&Fine |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Dadolata di pesce spada affumicato Fish&Fine
su carpaccio di finocchi e arance.
Una
insalata fresca e di stagione, che porterà il sapore del mare sulle tavole
natalizie: provate a preparare la ricetta della Dadolata di pesce spada
affumicato Fish&Fine su carpaccio di finocchi ed arance.
Potrete trovare la Dadolata di pesce spada affumicato Fish&Fine e tutti gli
ingredienti presso il fornitissimo punto vendita ARD Discount sito in Viale
della Vittoria 217, a Grotte.
Qui la ricetta completa.
DADOLATA DI PESCE SPADA AFFUMICATO FISH&FINE SU CARPACCIO DI FINOCCHI E
ARANCE
Ingredienti:
200
gr di Dadolata di pesce spada affumicato Fish&Fine, 1 finocchio, 2 arance,
30 gr pinoli, q.b. olio d'oliva extra vergine, q.b. aceto balsamico, q.b.
sale,
q.b. pepe.
Procedimento:
Mondate bene i finocchi e metteteli a bagno in acqua fredda.
Lavate le arance.
Riducete il pesce spada affumicato in tartare con un coltellino a punta
affilata.
Affettate i finocchi e disponeteli in un piatto.
Formate una torretta con la Dadolata di pesce spada affumicato e sistematela
al centro del piatto.
A questo punto tostate in un padellino i pinoli, pelate a vivo le arance ed
affettatele sottilmente.
Sistemate le fette d’arancia sui finocchi ed accanto alla Dadolata di spada,
quindi condite con sale, pepe ed olio d’oliva e con gocce di aceto balsamico.
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
22/12/2020 |
Comune. Nei giorni 24 e 31
dicembre al mercato solo generi alimentari e prodotti agricoli |
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Il sindaco
di Grotte Alfonso Provvidenza, con l'ordinanza n° 66/2020, ha
ribadito che nei due prossimi giovedi (24 e 31 dicembre) il mercatino
settimanale di Piazza Anna Magnani si svolgerà soltanto per permettere
la vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
L'accesso al mercato avverrà con la rigida osservanza delle prescrizioni per
evitare il diffondersi della pandemia: uso obbligatorio della mascherina,
obbligo di distanziamento, utilizzo dei guanti,
igienizzazione delle mani, regolamentazione dell'afflusso dei clienti.
Così riporta l'ordinanza: "Nei giorni di giovedì 24 e 31 dicembre
2020 (giorni prefestivi) il mercatino settimanale si svolgerà nel rispetto
di quanto previsto dall’art. 3, comma 4, lettera b), del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020: “… Sono chiusi,
indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le
attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e
florovivaistici…”. Attività ammesse: generi alimentari, prodotti agricoli e
florovivaistici".
Redazione
22 dicembre
2020.
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22/12/2020 |
Politica. L'on. Rosalba Cimino
(M5S): "Agrigento ammessa al finanziamento Italia City Branding" |
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Rosalba Cimino |
“Agrigento
è tra le 31 città capoluogo che accederanno al finanziamento del bando
'Italia City Branding'”.
Ad annunciarlo è il deputato alla Camera Rosalba Cimino, dopo
l’ampliamento del bando (inizialmente previsto per 20 capoluoghi) ad altre
11 cittadine, in considerazione della qualità dei progetti pervenuti,
dell’entità del contributo richiesto e della dotazione finanziaria
disponibile.
“Il bando sulle Città Medie - continua Cimino - è innovativo
perché anticipa e accelera la programmazione economica finanziando da subito
la fase progettuale, in modo da avere un portafoglio di progetti
immediatamente cantierabili. In questo modo abbiamo modificato la
metodologia di programmazione economica degli investimenti pubblici,
impegnando le risorse disponibili in un numero elevato di progetti, ed
evitando di vincolare per decenni ingenti risorse su pochi interventi. I
tempi previsti per la conclusione della progettazione saranno tra i 4 e i 28
mesi. Alla città di Agrigento andranno 900 mila euro”.
Redazione
22 dicembre
2020.
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22/12/2020 |
Politica. Aperta
ufficialmente la Scuola di Formazione per i Giovani dell'UDC |
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Cesa e Terrana |
Sabato 19 dicembre si è svolta online la presentazione
della Scuola di Formazione Politica dell’UDC Italia a cui hanno
aderito più di 200 giovani iscritti da tutta Italia.
Alla presenza del segretario nazionale on. Lorenzo Cesa, del responsabile
nazionale agli Enti Locali on. Decio Terrana e del portavoce
nazionale, il senatore Antonio Saccone, è stata dichiarata ufficialmente
aperta la Scuola di Formazione Politica dell’Udc Italia.
Il coordinatore nazionale dei Giovani UDC, Gero Palermo, ha presentato il
percorso formativo che vedrà docenti universitari, imprenditori, scrittori,
personalità dello spettacolo e del mondo cattolico confrontarsi con i
ragazzi nei prossimi mesi in diverse giornate che avranno come temi:
Amministrazione delle Istituzioni, Economia e Finanza, Innovazione e
Comunicazione, Ecologia e cura del Creato, Dottrina Sociale e Politiche
Europee.
Il senatore Antonio Saccone si è soffermato sull’identità dell’UDC e dei
moderati in Italia: “Collaboriamo con un partito della nostra stessa aria
moderata, Forza Italia, che sta cominciando un po' a snaturarsi per
l’interesse della coalizione di centrodestra. Il nostro segretario Lorenzo
Cesa, dichiarandosi a favore della riforma del Mes che porterà ad un’Europa
più solidale, ha rivendicato la nostra identità europeista, legata alle
politiche del Partito Popolare Europeo. Non dobbiamo essere contrari a
priori, ma collaborare per rendere l’Europa più disponibile verso tutti gli
Stati. Questa nostra presa di posizione in Senato ha evidenziato che non
vogliamo snaturare la nostra identità e voglio invitare tutti i ragazzi
presenti a non far diventare la Politica solo convenienza. Siete in tanti,
oggi, nonostante sia l’ultimo weekend prenatalizio; questo ci fa capire come
ci sia interesse per i nostri valori, le nostre tradizioni e la nostra
Politica”.
Il responsabile nazionale agli Enti Locali, on. Decio Terrana, ha insistito
invece sull’importanza della Scuola di Formazione Politica: “Oggi si
arriva impreparati ad amministrare e governare; è di grande importanza la
formazione e la competenza, sono fondamentali le basi culturali, le
tradizioni, la propria storia ed il proprio modo di essere. Non è importante
solo saper svolgere un’attività politica, ma anche il modo nella quale la si
svolge, e questo si può avere solo con l’esperienza e solide basi culturali.
Ringrazio anticipatamente tutti gli amici ed i docenti universitari, uomini
di alto spessore etico ed umano, che si sono messi a disposizione per questa
Scuola di Formazione Politica e per la crescita socio-politica di quei
giovani che potranno guidare nei prossimi anni il nostro amato Paese.
Ragazzi, dovete essere voi i protagonisti della nuova stagione politica dei
cattolici in politica e dei moderati”.
La giornata ha visto il succedersi di diversi confronti: tante domande dei
giovani partecipanti al segretario Cesa, all’on. Terrana ed al senatore
Saccone; un lungo dibattito tra i giovani con gli interventi di alcuni
ragazzi impegnati in politica, come il consigliere provinciale di Pavia
Nicola Affronti, l’assessore di Scordia Valentina Tringali e il delegato
giovanile di Rivoluzione Cristiana, Luigi Forte; le esperienze di alcuni dei
giovani che hanno contribuito ad organizzare l’evento, Daniela Reho, Davide
Cotroneo, Manuela Raneri, Michele Orione ed Angelo Prioli e tanti altri
ragazzi che hanno voluto portare un saluto o raccontare la propria
esperienza.
“È stata una giornata ricca e soddisfacente - ha dichiarato Lorenzo
Cesa -. Le lezioni si svolgeranno online, ma speriamo che la situazione
generale ci permetta di poter svolgere in presenza le ultime attività
formative previste. Abbiamo fortemente voluto questa Scuola di Formazione
Politica affinché i nostri ragazzi possano conoscere meglio i nostri valori
e le nostre tradizioni e possano arrivare preparati a guidare le
istituzioni. Oggi abbiamo ingenti fondi che non riusciamo a spendere perché
non abbiamo una classe dirigente all’altezza della situazione. Adesso tra
Recovery Fund, se serve l’attivazione del Mes ed i fondi ordinari abbiamo
350 miliardi di euro che ci permetterebbero di dare una svolta alla nostra
economia, ma a questa classe politica manca completamente la visione di
futuro, non hanno assolutamente visione di dove può e deve arrivare il
nostro Paese. Serve una classe dirigente che abbia visione di futuro e
capacità amministrative per far crescere il nostro Paese”.
Redazione
22 dicembre
2020.
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22/12/2020 |
Dialoghi. "Alle elezioni
di Reggio Calabria hanno votato anche i morti"; di Giuseppe Castronovo |
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Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
Al Circolo
della Concordia abbiamo commentato la notizia e le dichiarazioni degli
inquirenti sull’arresto del consigliere del Partito Democratico Nino
Castorina, nonché componente della Direzione nazionale dello stesso partito,
risultato con oltre 1500 preferenze il Consigliere in assoluto più votato a
Reggio Calabria nelle ultime elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione
comunale della Città dello Stretto. Sconcerto e stupore sono i sentimenti
che ci hanno accompagnato nel leggere le dichiarazioni degli inquirenti i
quali avrebbero già accertato che in quest’ultima competizione elettorale a
Reggio Calabria risultano aver votato persone che per l’età avanzata e
motivi di salute non si sono nemmeno recati ai seggi; per non parlare dei
registri dai quali risulta che si son recati ai seggi anche alcuni elettori
deceduti prima delle elezioni. Circostanza, quest’ultima, che ha fatto
esclamare al prof. Vezio che “i morti vanno portati al cimitero e non ai
seggi elettorali… lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti”.
Giuseppe Castronovo
"Miracolo
alle elezioni comunali di Reggio Calabria: hanno votato anche i morti"
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Totò: Amici, passano gli anni, ma ancora una volta la politica fatica, e
anche molto, ad essere una casa di vetro.
Vanni: Come mai questa riflessione?
Totò: Penso a quanto gli inquirenti stanno accertando di “anomalo e di poco
edificante” - per non ricorrere ad altri aggettivi - nella gestione della
recente tornata elettorale per l’elezione dell’Amministrazione comunale di
Reggio Calabria: ha dichiarato, infatti il Procuratore della Repubblica di
Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, nel riferire sull’operazione che ha
portato al momento all’arresto del consigliere del Partito Democratico
Antonino Castorina e del Presidente di seggio elettorale Carmelo Giustra,
che “Si è fatta incetta di certificati e illecitamente sono stati
utilizzati”.
Nenè: Ora capisco le stizzite dichiarazioni del massmediologo Klaus Davi che
era uno dei candidati! Questi ha detto: “Hanno fatto votare anche i morti
e inconsapevoli ottantenni”.
Santo: Prof Vezio, un suo commento.
Vezio: Che volete che vi dica! Dovrebbe essere tempo, specie durante le
operazioni elettorali, di comportamenti responsabili da parte di chi
ricopre ruoli istituzionali. Così facendo si potrà contribuire ad esaltare i
valori della democrazia e a far crescere nei cittadini la fiducia verso le
Istituzioni. Nel sentire che a Reggio Calabria hanno votato anche i morti ho
pensato che da tutti noi, cristiani, atei, o altro non importa, va sempre
rispettato un principio di civiltà.
Santo: Quale?
Vezio: Caro Santo, cari amici, penso che anche voi possiate condividere la
mia opinione se dico che a Reggio Calabria hanno sbagliato, e di grosso, se
hanno fatto votare anche i morti; i morti vanno portati al cimitero e non ai
seggi elettorali. Una volta tanto seguiamo il detto evangelico quando ci
dice di lasciare che i morti seppelliscano i loro morti. E poi, amici miei,
lasciatemi dire, a proposito dei voti espressi in nome e per conto di ignare
persone che hanno già raggiunto una veneranda età: un po' di rispetto per
gli anziani non è mai troppo; anche questo e segno di civiltà. E a Reggio
Calabria, a sentire gli inquirenti, questi valori sono stati se non
calpestati almeno ignorati.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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22/12/2020 |
Iniziative. All'Outlet del
Gruppo Mancuso è arrivato Babbo Natale |
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Con Babbo Natale |
In questo articolo sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
È arrivato Babbo Natale all’Outlet
del Gruppo Mancuso.
Anche Babbo
Natale, prima del suo consueto giro per il mondo a distribuire regali, ha
fatto tappa all’ARD Discount di Grotte; il tempo di fare scorta di Salmone
Fish&Fine: fino al 25 dicembre infatti Santa Klaus ha approfittato della
vantaggiosa offerta 3x2 presso l’Outlet del Gruppo Mancuso.
Una
speciale promozione sui Carpacci di Tonno, Spada, Polpo e Baccalà Fish&Fine:
acquistando due di questi prodotti, in omaggio un Carpaccio di Salmone
Norvegese Affumicato.
Anche
per il gelato Mancuso, acquistando due confezioni a scelta tra Tartufi,
Coni, Coppa Caffè, Burnia o Gelato Zero, fino al 25 dicembre in omaggio una
confezione di Gelato Zero alla Vaniglia o al Cacao, senza zuccheri aggiunti.
Sino a Capodanno inoltre presso l’Outlet sarà presente la simpatica promoter
Syria che saprà consigliarvi sui migliori tagli di pesce affumicato, le
promozioni in corso, le ricette e gli abbinamenti per gustare al meglio i
prodotti del Gruppo Mancuso durante le imminenti festività.
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Outlet Mancuso |
21/12/2020 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
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Programma
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
21 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione e
confessioni;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Novena a Gesù Bambino;
- ore 17.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario cantato;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa (e sorteggio);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino e
santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Novena di Natale;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 22 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione e
confessioni;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Novena a Gesù Bambino;
- ore 17.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario cantato;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa (e sorteggio);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino e
santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Novena di Natale;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 23 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione e
confessioni;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Novena a Gesù Bambino;
- ore 17.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario cantato;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa (e sorteggio);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino e
santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Novena di Natale;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedi 24 dicembre -
Vigilia di Natale
- ore 19.00, in chiesa Madre, Veglia e santa Messa di Natale;
- ore 19.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino;
- ore 19.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia e santa Messa di
Natale;
- ore 20.00, nella chiesa San Rocco, Novena e santa Messa "di mezzanotte".
Venerdi 25 dicembre - Natale
del Signore
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato 26 dicembre - Santo
Stefano
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Stellario di san Giuseppe e santa
Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Domenica 27 dicembre - Santa
Famiglia
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (e rinnovo
delle promesse matrimoniali);
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa (e rinnovo delle promesse
matrimoniali);
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa (e rinnovo delle promesse
matrimoniali);
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (e rinnovo delle
promesse matrimoniali);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (e rinnovo delle
promesse matrimoniali);
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Stellario di san Giuseppe;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa (e rinnovo dei voti
matrimoniali);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa (e rinnovo delle promesse
matrimoniali).
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
21 dicembre
2020.
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21/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Gelato Mancuso": Crepes con frutti di bosco e gelato alla Crema
Mancuso |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON GELATO MANCUSO
La ricetta del giorno: Crepes con frutti di bosco e gelato
alla crema Mancuso.
Cosa c'è di meglio di deliziose crêpes?
E di ancor più deliziose crêpes con gelato e frutti di bosco durante le
feste natalizie?
Per questa ricetta vi consigliamo di farcirle con dell’ottimo gelato in "burnia"
alla Crema Mancuso che potrete trovare all’interno dell’Outlet del Gelato
Mancuso posto nel punto vendita ARD Discount di Grotte.
Finire i pasti in maniera deliziosa non è stato mai cosi semplice!
Qui la ricetta completa.
CREPES CON FRUTTI DI BOSCO E GELATO ALLA CREMA MANCUSO
Ingredienti: farina, zucchero, vanillina, burro, uova, latte, frutti di
bosco, marmellata di more, gelato alla crema.
Procedimento:
Mettete in una ciotola la farina, lo zucchero e la vanillina.
Amalgamate per bene.
Sbattete il burro fuso con le uova e il latte.
Unite il tutto al composto di ingredienti secchi.
Imburrate una padella per crêpes con il burro e versateci un mestolo di
pastella.
Livellate per bene la pastella su tutta la superficie circolare della
padella e fatela dorare da entrambi i lati.
Continuate con la cottura delle crêpes fino al termine della pastella.
Fate scaldare i frutti di bosco in un pentolino con la marmellata di more e
mettete da parte.
Prendete le crêpes, mettete al centro di ognuna uno o due cucchiai di gelato
alla Crema Mancuso e spalmatelo.
Arrotolate le crêpes e decoratele con i frutti di bosco riscaldati nella
marmellata.
Prima di servire le crêpes con gelato e frutti di bosco, spolverizzatele con
un po' di zucchero a velo.
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
21/12/2020 |
Comune. Democrazia
partecipata: ripartite le somme destinate alle associazioni |
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Con la
Deliberazione n°
134 del 15 dicembre 2020 la Giunta municipale di Grotte ha approvato la
presa d'atto della graduatoria scaturita dalla votazione per i progetti di
"Democrazia Partecipata",
per la ripartizione delle relative somme del bilancio comunale.
La somma di 12.000,00 euro, destinata alla Democrazia Partecipata, sarà
impegnata secondo l'ordine di graduatoria dei progetti presentati:
- 3.000,00 euro al progetto "Il viaggio di Babbo Natale per
le vie e i quartieri di grotte", dell'Associazione culturale "Live Music Factory"
(211 voti);
- 3.000,00 euro al progetto "Arte urbana e centro storico. L'abbandono e la riappropriazione",
dell'Associazione "La Biddina" (173 voti);
- 3.000,00 euro al progetto "Realizzazione di segnaletica e
modello in scala della Torre del Palo", della Pro Loco Herbessus di
Grotte
(28 voti);
- 780,00 euro al progetto "Insegnamento dei fondamentali del
gioco del calcio", della ASD "Pan Sagittarius" (20 voti);
- 2.220,00 euro al progetto "Promozione del turismo lento e sostenibile sul territorio grottese",
del Comitato d'accoglienza "Magna Via Francigena" Grotte (14
voti); l'importo richiesto per il progetto era di 3.000,00 euro.
Nessun finanziamento per il progetto "Illuminiamo il Natale 2020
con luci e colori", di Giuseppe Morreale, che ha ottenuto soltanto 4
voti.
Carmelo Arnone
21 dicembre 2020
© Riproduzione riservata.
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21/12/2020 |
Salute. Aggiornamento
situazione Covid-19 a Grotte: positivi n° 7, deceduti n° 2, guariti n°
63 |
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Covid positivo |
"L'ASP
ha comunicato altri 4 casi di positività di nostri concittadini al Covid-19",
ha
scritto ieri il sindaco Alfonso Provvidenza nel dare diffusione dei dati
riguardanti la diffusione del contagio da Coronavirus
a Grotte.
L'ultimo aggiornamento alla data di ieri domenica 20 dicembre 2020, riportava
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 7 positivi (1 caso
in attesa di notifica), 2 deceduti. Aumento del numero dei guariti che hanno terminato
l'isolamento: 63.
"Invito tutti alla massima cautela ed al rigoroso rispetto delle regole"
ha concluso il Primo Cittadino.
Redazione
21 dicembre
2020.
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20/12/2020 |
Salute. Tutti negativi i 454
tamponi rapidi dello screening gratuito effettuato ieri a Grotte |
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Screening |
Hanno dato tutti esito negativo i 454 tamponi rapidi
che sono stati effettuati ieri, sabato 19 dicembre 2020, a Grotte (vedi foto
a lato). L'iniziativa dell'Amministrazione comunale, diretta inizialmente
alle persone fragili ed alla popolazione locale di età superiore ai 65 anni,
è stata successivamente estesa anche agli over 45.
"Grazie all'associazione “Padre Vinti - Grotte Solidale”, agli uffici
comunali e al personale medico e paramedico del Distretto di Canicatti"
ha dichiarato a fine giornata il sindaco Alfonso Provvidenza.
L'ultimo aggiornamento, diffuso dall'Azienda Sanitaria Provinciale, riguardante la
diffusione del contagio da Coronavirus alla data di ieri, ha riportato
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 3 positivi (1 caso
in attesa di notifica), 2 deceduti. Aumento del numero dei guariti che hanno terminato
l'isolamento: 63.
Redazione
20 dicembre
2020.
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Screening |
20/12/2020 |
Rubrica. "In cucina con
Fish&Fine": Bucatini con dodolata di tonno Fish&Fine |
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Vedi il piatto |
In questa rubrica sono presenti inserimenti di prodotti
a fini commerciali.
IN CUCINA CON FISH&FINE
La ricetta del giorno: Bucatini con dodolata di tonno Fish&Fine.
Un primo piatto semplice e sfizioso, perfetto per
stupire i tuoi ospiti con una “carbonara di mare” fatta con dadini di tonno
affumicato Fish&Fine, uovo, bottarga di tonno e una manciata di pepe nero.
Porta il mare in tavola questo Natale con i Bucatini con Dadolata di Tonno
Fish&Fine!
Qui la ricetta completa.
BUCATINI CON DADOLATA DI TONNO FISH&FINE
Ingredienti: 320 g bucatini, 100 g latte, 80 g di tonno affumicato, 2
tuorli, bottarga di tonno (fresca o in polvere), zucchero, aglio, sale, olio
extravergine d'oliva, pepe nero.
Procedimento:
Tagliate il
tonno affumicato a listarelle.
In un pentolino, strofinate uno spicchio d'aglio, e fatevi bollire il latte
e la panna.
Mescolate in una ciotola i tuorli con 4 g di zucchero, un pizzico di sale e
pepe.
Appena in ebollizione, versate il latte sui tuorli, mescolate bene e versate
tutto nel pentolino, a fuoco molto basso per 5 minuti finché la crema non
comincerà ad addensarsi.
Spegnete il fuoco, fate intiepidire la crema, poi aggiungetevi il tonno
tagliato a listarelle.
Cuocete la pasta in acqua salata, scolatela, tenendola molto umida o
conservando un mestolo di acqua di cottura, e conditela con la crema al
tonno.
Spolverizzate con la bottarga di tonno, un filo di olio e una macinata di
pepe nero.
Buon appetito!
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Outlet Mancuso |
20/12/2020 |
Chiesa. Attivo il "Centro di
ascolto Caritas" di Grotte; aperte le adesioni per i nuovi volontari |
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Caritas Cittadina |
A meno di una settimana dalla nuova costituzione della
Caritas Cittadina di Grotte, avvenuta la scorsa domenica, è stato già
attivato un "Centro di ascolto" al quale possono rivolgersi le
persone che si trovano in difficoltà (sia di carattere materiale che
relazionale o psicologico) per ricevere sostegno. Chiunque voglia fruire di
questo servizio - del tutto gratuito - può contattare il numero
3339384618, il
numero 3883492117 o inviare una mail all'indirizzo
centrodiascoltocaritasgrotte@gmail.com.
Attualmente i volontari che fanno parte della Caritas Cittadina hanno
raggiunto il numero di 44 (per lo più già impegnati in diverse attività e
gruppi ecclesiali), ma date le necessità di copertura dei servizi che la
Caritas si propone di offrire alla collettività, è quanto mai necessaria la
collaborazione di altri volontari; quanti volessero rendersi disponibili (per
diventare volontari, collaborare, diventare partner, fare una donazione...)
possono mettersi in contatto attraverso il numero
3339384618, il
numero 3883492117 o inviando una mail all'indirizzo
caritasgrotte@gmail.com.
Redazione
20 dicembre
2020.
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20/12/2020 |
Letture Sponsali. "Non
abbiamo una visione a lungo termine" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Bisognosi di certezze.
In questa quarta domenica di Avvento, Maria dà voce alle nostre incertezze.
Le domande di Maria all'angelo Gabriele sono domande umane, dubbi di una
giovane donna che aveva dei progetti, che aveva un progetto di vita insieme
a Giuseppe.
Gesù irrompe nelle nostre vite e ci spiazza, non sappiamo darci delle
risposte, noi infinitamente piccoli pretendiamo di comprendere quanto
accade.
Non abbiamo pazienza, non abbiamo una visione a lungo termine delle cose,
riusciamo a vedere il qui ed ora.
Ma come possiamo vivere serenamente quando nulla ci appare chiaro? Come non
farci prendere dall'ansia delle incertezze?
Prendiamo come esempio Maria: è vero che lei mostra la sua fragilità umana,
ma sa che Dio non può ingannarla.
Ecco che si abbandona all'amore sconfinato di Dio con il suo “sì”.
Il nostro qui ed ora va vissuto con piccoli “sì” quotidiani ("a ciascun
giorno basta la sua pena"), affidando giornalmente le nostre fatiche e i
nostri dubbi a Dio.
Il “sì” di Maria non è solo quello dato all'angelo, ma dice “sì” ogni qual
volta accetta la volontà di Dio, anche con dolore e sofferenza (pensiamo
quando sta ai piedi della croce), ogni qual volta medita le scritture e gli
avvenimenti nel suo cuore... tanti “sì” di Maria che hanno cambiato la
storia dell'umanità, che hanno reso Dio uomo e ciascuna famiglia casa di
Dio.
Vera e
Francesco
Punto chiave
Il vangelo di questa domenica è affiancato ad una prima lettura che ci
indica la chiave interpretativa della Parola di Dio di oggi.
Il testo dell'Antico Testamento ci narra una profezia, il vangelo ci indica
il compimento della profezia.
Nel libro di Samuele si racconta di una bella iniziativa di Davide: vuole
fare una casa a Dio! L'Arca sta ancora sotto una tenda occorre dargli un
luogo più dignitoso. Sembra una cosa "sacrosanta", eppure Dio quasi con
ironia risponde: "Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Il
Signore ti annuncia che farà a te una casa".
Ed ecco che nel Vangelo si compie la profezia: l' incarnazione di Dio nella
nuova "Arca dell'Alleanza" rappresentata da una giovane vergine, e il nuovo
cammino del popolo di Dio e della Chiesa.
La profezia è compiuta: la casa di Davide è stabile per sempre perché, per
iniziativa di Dio, dal concepimento verginale di Maria ad oggi e per sempre
la sua dimora è in mezzo a noi.
Rosalinda e Francesco
Redazione
20 dicembre
2020.
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19/12/2020 |
Comune. Screening gratuito
con tamponi rapidi anti Covid-19 per i cittadini di Grotte over 65 |
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Screening |
Dalle ore 08.30 di questa mattina, sabato 19 dicembre
2020, presso le postazioni allestite in Piazza Anna Magnani (piazza mercato)
a Grotte, si terrà la campagna di screening gratuito, con tamponi
rapidi, per la prevenzione del contagio da Covid-19.
L'iniziativa dell'Amministrazione comunale di Grotte è rivolta
prioritariamente alle persone fragili ed alla popolazione locale di età
superiore ai 65 anni. Gli interessati hanno avuto la possibilità di
prenotarsi online, attraverso un modulo messo a disposizione sul sito
ufficiale del Comune. Chi ha avuto difficoltà nella compilazione ha trovato
idonea assistenza professionale da parte del dipendente Giuseppe Figliola.
Le operazioni di screening verranno svolte da una equipe di medici e
infermieri, con la collaborazione della onlus "Padre Vinti - Grotte
Solidale", sempre presente nelle occasioni in cui è necessario un
supporto sanitario e di primo soccorso. Si prevede di effettuare nella
giornata almeno 500 tamponi.
"Esprimo particolare soddisfazione - dichiara il sindaco Alfonso
Provvidenza - per l'organizzazione di questa campagna di screening
rivolta alle persone anziane e fragili di Grotte".
Carmelo Arnone 19 dicembre
2020
© Riproduzione riservata.
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19/12/2020 |
Attualità. Cerimonia di
accensione dell'albero di Natale al "Roncalli"; auguri del Sindaco e del
Preside |
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Albero al "Roncalli"
Preside e Sindaco |
L’Amministrazione comunale di Grotte ha scelto la
scuola quest’anno, per la tradizionale cerimonia di accensione dell’albero
di Natale. Un gesto simbolico e allo stesso tempo particolarmente
significativo, che vede nelle nuove generazioni il futuro di Grotte.
Così l’Amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Alfonso
Provvidenza, e l’Istituzione Scolastica, rappresentata dal dirigente
scolastico Emanuele Giordano, hanno acceso insieme le luci di tutti
gli alberi di Natale donati alla scuola, ubicati nei quattro plessi dei due
ordini scolastici e addobbati dagli studenti del “Roncalli” (vedi foto a
lato).
Sono alberi donati dalla Forestale che fanno parte di un piano di intervento
di diradamento indispensabile per far sviluppare meglio le foreste; alberi
che comunque andavano abbattuti e che consentono, attraverso il loro uso, di
educare gli studenti a comportamenti più sostenibili rispetto all’acquisto
di alberi in plastica, le cui emissioni di produzione e smaltimento
risultano pari a 4 volte rispetto a quelle di un albero vero.
“Sarà certamente un Natale particolare quello di quest'anno - spiega
Alfonso Provvidenza - caratterizzato dalle restrizioni per il
contenimento della pandemia. Proprio per questo abbiamo voluto portare nelle
scuole in maniera ancora più forte, rispetto agli anni precedenti, uno dei
simboli più rappresentativi della festa. Dunque, oltre al grande albero che
ormai come consuetudine prepariamo e addobbiamo in Piazza Umberto, abbiamo
donato gli alberi di Natale a tutte le scuole del nostro Comune. Consapevoli
che questo sarà un Natale dai toni più pacati per ciò che concerne i
preparativi che eravamo abituati a fare e ai momenti di incontro, sono certo
che con il cuore sarà sempre lo stesso Natale, che dobbiamo apprezzare ancor
di più soprattutto in un momento così difficile. Il mio augurio è questo
Natale possa donare a tutti una vita normale”.
La scuola, soprattutto in queste circostanze, ha rappresentato per tutti gli
studenti, seppur tra mille restrizioni, la normalità.
“È questo - dice Emanuele Giordano - il modo in cui vogliamo
inaugurare il Natale 2020, un Natale particolare sotto tutti i punti di
vista, ma pur sempre Natale, all'insegna della solidarietà e della
collaborazione assoluta tra l'Amministrazione comunale e l'Istituzione
scolastica. Si tratta di un gesto simbolico atto a suggellare una grande
sinergia non solo di intendi ma anche di propositi, che ogni giorno vengono
espletati al massimo grado, grazie alla sensibilità del sindaco Provvidenza
nei confronti della scuola e di tutta la cittadinanza. L'Amministrazione è
sempre attenta a tutte le iniziative che la scuola pone in essere, mettendo
a disposizione tutti i mezzi e gli strumenti necessari per garantire una
didattica adeguata e una formazione all'altezza dei tempi che stiamo
vivendo. Mi sta a cuore, in questo particolare momento, augurare
all’Amministrazione comunale, al sindaco Provvidenza, al comune di Grotte,
alle famiglie, a tutti i nonni e tutti gli alunni un sereno Natale. Ma è
soprattutto ai nostri studenti, che rappresentano il nostro futuro e i
nostri sogni avvenire, che auguro un mondo di bene”.
Redazione
19 dicembre
2020.
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17/12/2020 |
Cronaca. Liberati i pescatori
di Mazara del Vallo; annuncio del Ministro degli Affari Esteri, on.
Luigi Di Maio |
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Striscione |
Si è conclusa positivamente la vicenda dei pescatori
siciliani, appartenenti alla marineria di Mazara del Vallo, sequestrati dai
libici per un presunto sconfinamento nelle loro acque territoriali. Dopo
oltre 100 giorni di detenzione i marinai potranno tornare a casa dove sono
attesi con ansia dai propri cari.
L'ennesimo episodio di sequestro di pescherecci italiani, da parte di
motovedette libiche, aveva suscitato un'ondata d'indignazione generale che
aveva portato a manifestazioni pubbliche di sostegno e contemporaneamente di
invio al Governo italiano affinché mettesse in atto ogni possibile azione
volta a ridare la libertà ai marittimi. Anche l'Amministrazione comunale
di Grotte era intervenuta, attraverso un manifesto, affisso
sul balcone centrale del Palazzo municipale, recante la scritta:
"Liberate i pescatori siciliani" (vedi foto a lato).
L'annuncio dell'avvenuta liberazione è stato dato dal Ministro degli Affari
Esteri on. Luigi Di Maio che, sul suo profilo Facebook ha scritto: "I
nostri pescatori sono liberi. Fra poche ore potranno riabbracciare le
proprie famiglie e i propri cari. Grazie all’Aise (la nostra intelligence
esterna) e a tutto il corpo diplomatico che hanno lavorato per riportarli a
casa. Un abbraccio a tutta la comunità di Mazara del Vallo. Il Governo
continua a sostenere con fermezza il processo di stabilizzazione della
Libia. È ciò che io e il presidente Giuseppe Conte abbiamo ribadito oggi
stesso ad Haftar, durante il nostro colloquio a Bengasi. Viva l’Italia".
Redazione
17 dicembre
2020.
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16/12/2020 |
Iniziative. Babbo Natale a
Grotte dal 20 al 24 dicembre, regalerà dolci ai bambini (e riceverà le
loro lettere) |
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Babbo Natale |
Babbo Natale sarà a Grotte, da domenica 20 a giovedi
24 dicembre,
al Viale della
Vittoria 217 (sotto i portici dell'Ard Discount), per incontrare i
bambini.
In quei giorni, dalle ore 17.00 alle 20.00, tutti i bambini potranno
incontrarlo, fare una foto insieme a lui, consegnarli la "letterina" con la
richiesta dei regali, e ricevere caramelle e cioccolatini.
Ovviamente sotto gli abiti rossi e la barba bianca del personaggio natalizio
si cela un ben noto ed istrionico volto grottese (che i genitori potranno
provare a riconoscere di presenza).
Gli incontri si svolgeranno nel rispetto delle norme anti Covid-19.
Redazione
16 dicembre
2020.
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15/12/2020 |
Comune. Proclamato il lutto
cittadino nel giorno delle esequie del compianto Nicola Mancuso |
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Lutto cittadino
Nicola Mancuso |
Si terranno oggi, alle ore 15.30 nella chiesa Madre di
Grotte, le esequie del
compianto Nicola Mancuso, la cui dipartita ha destato profondo
dispiacere nell'intera comunità. Per oggi il sindaco Alfonso Provvidenza,
con l'ordinanza n° 65 del 14 dicembre 2020, ha proclamato una giornata di
lutto cittadino.
"Premesso
che il 12 dicembre 2020 il nostro concittadino Nicolò Mancuso ha perso la
vita in un tragico incidente - queste le premesse dell'ordinanza -,
ritenuto doveroso rappresentare alla famiglia Mancuso la vicinanza e la
solidarietà dell'intera Comunità di Grotte per la dolorosa scomparsa dello
stimato ed amato Nicolò, dato atto - continua il Sindaco - che la
cerimonia funebre si svolgerà il giorno 15 dicembre e che l'Amministrazione
comunale intende manifestare insieme a tutta la comunità di Grotte il
cordoglio unanime alla famiglia, proclama il lutto cittadino per la giornata
di martedì 15 dicembre 2020 in segno di cordoglio, solidarietà e vicinanza
dell'intera comunità grottese alla famiglia Mancuso ed ai parenti di tutte
le vittime della strada. Dispone l'esposizione delle bandiere a mezz'asta
sugli edifici pubblici. Invita tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche,
le organizzazioni sociali, culturali e i titolari di attività private di
ogni genere a manifestare il proprio cordoglio nelle forme ritenute più
opportune".
Redazione
15 dicembre
2020.
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14/12/2020 |
Chiesa. Costituita la Caritas
Cittadina; conferito il mandato di inizio attività |
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Caritas |
Ieri, domenica 13 dicembre 2020,
durante la Messa delle ore 18.30 nella chiesa Madre di Grotte, è stato
dato ufficialmente il "mandato" agli operatori della Caritas cittadina.
La nuova realtà è attualmente costituita da 44 volontari (tutti già
impegnati in diverse attività e gruppi ecclesiali, vedi foto a lato) ed è
aperta a nuove adesioni. La celebrazione è stata presieduta dal moderatore dell'Unità pastorale di
Grotte, don Totò Zammito che ha augurato "a
tutti un buon cammino sempre a servizio del nostro prossimo".
Redazione
14 dicembre
2020.
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14/12/2020 |
Salute. Aggiornamento
situazione Covid-19 a Grotte: positivi n° 15, deceduti n° 1, guariti n°
52 |
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Covid positivo |
Si registrano anche a Grotte sparuti ma non meno
preoccupanti episodi di inosservanza del divieto di assembramento e
dell'obbligo di utilizzo delle mascherine. Nonostante il persistere di
diversi casi di cittadini risultati positivi al Covid-19, come confermato dai numeri diffusi
dall'ASP di Agrigento riguardanti la diffusione del contagio da Coronavirus.
L'ultimo aggiornamento, diffuso dall'Azienda Sanitaria Provinciale, riguardante la
diffusione del contagio da Coronavirus alla data di ieri sabato 13 dicembre 2020, riportava
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 15 positivi (1 caso
in attesa di notifica), 1 deceduto. Aumento del numero dei guariti che hanno terminato
l'isolamento: 52.
"L'ASP ha comunicato 3 casi di positività di nostri concittadini (due
uomini e una donna)
- ha scritto il sindaco Alfonso Provvidenza -. Si attendono i
risultati di altri tamponi; come vedete non è finita, non bisogna abbassare
la guardia!".
Redazione
14 dicembre
2020.
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14/12/2020 |
Attualità. Solidarietà al
Sindaco di Favara, Anna Alba |
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Anna Alba |
Parole di incoraggiamento e sostegno sono state
espresse dalle Autorità cittadine e politiche di Grotte nei confronti del
Sindaco di Favara, dott.ssa Anna Alba, destinataria di un gesto
intimidatorio.
Scrivono in un comunicato il Primo cittadino di Grotte, dott. Alfonso
Provvidenza, e il Presidente del Consiglio comunale, dott. Angelo
Carlisi: "L'Amministrazione
comunale di Grotte esprime vicinanza e solidarietà al Sindaco di Favara Anna
Alba. Condanniamo con fermezza l'ignobile gesto di chi ha voluto offendere
l'intera città di Favara".
Solidarietà al Sindaco di Favara è stata espressa anche dall'on. Rosalba
Cimino (Deputata alla Camera, gruppo M5S): "Tutta
la mia solidarietà alla sindaca Anna Alba e alla città di Favara - dichiara
l'on. Cimino - dopo l’atto intimidatorio subito l’altro giorno, quando una
bottiglia piena di liquido infiammabile è stata fatta esplodere fuori dalla
porta del Comune. Un gesto ignobile che non colpisce solo la Sindaca, ma
tutta la comunità".
Redazione
14 dicembre
2020.
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14/12/2020 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
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Programma
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
14 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Rosario a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 15 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Rosario a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Liturgia penitenziale.
Mercoledi 16 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione e
confessioni;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Novena a Gesù Bambino;
- ore 17.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario cantato;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino e
santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Novena di Natale;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Liturgia penitenziale
(gruppo neocatecumenale).
Giovedi 17 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione e
confessioni;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Novena a Gesù Bambino;
- ore 17.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario cantato;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino e
santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Novena di Natale;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Venerdi 18 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione e
confessioni;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Novena a Gesù Bambino;
- ore 17.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario cantato;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino e
santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Novena di Natale;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Sabato 19 dicembre
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione e
confessioni;
- ore 17.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario cantato;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Novena a Gesù Bambino e
santa Messa prefestiva;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Novena a Gesù Bambino;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Novena di Natale;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (gruppo
neocatecumenale).
Domenica 20 dicembre - 4^
Domenica di Avvento
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa (con la benedizione del
Bambinello da deporre nel proprio presepe);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
14 dicembre
2020.
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13/12/2020 |
Lettere. "Come i nostri
nonni: il coraggio di guidare la ripresa verso il futuro"; di Renato
Zaffuto |
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Renato Zaffuto |
Dai cineforum promossi dall'oratorio parrocchiale di padre Tortorici,
dalle radio libere, dalle "domeniche a piedi", dalla vita di Grotte negli
anni '70; dai ricordi di quel periodo sino alle esperienze di rinascita
e di ripresa economica negli anni successivi, il dott. Renato Zaffuto
rilancia parole di speranza per il prossimo futuro, grazie agli investimenti
per lo sviluppo, grazie alle donne "capaci e con una marcia in più in
Sicilia e a Grotte", grazie a "un’Europa a trazione femminile".
*****
"Gentile
Direttore,
nel piacevole clima da Amarcord con alcune istantanee degli anni ‘70
di Grotte, tanti ricordi di gioventù affiorano alla memoria.
Il periodo che stiamo attraversando, per alcuni versi, somiglia tanto agli
anni ’70.
Quelli furono anni difficili. Si era nel pieno della “Guerra Fredda” fra gli
USA e l’Unione Sovietica con il Mondo diviso in due blocchi. L’economia
occidentale soffriva per stagnazione e alta inflazione. In Italia era
esploso il terrorismo. Le crisi petrolifere portarono le “domeniche a piedi”
con il divieto all’utilizzo delle automobili e la chiusura delle pompe di
benzina perché il petrolio costava tantissimo e i rifornimenti
scarseggiavano.
Un po’ come oggi, le restrizioni erano giustificate per il bene collettivo.
Ma momenti difficili come questo aiutano a riflettere e a ritrovare alcuni
valori fondamentali nell’equilibrio fra le libertà individuali e l’interesse
comune dell’intera collettività.
Come sempre, dai momenti di crisi e di difficoltà si esce fuori con una
spinta nuova ad agire e con una voglia a ridisegnare la traiettoria del
futuro.
Nei cosiddetti “Anni di Piombo” (anni ’70) si posero le basi per tante
conquiste di libertà, come lo Statuto dei Lavoratori, la Legge sul Divorzio
e la riforma del Diritto di Famiglia, che furono le fondamenta anche per una
piena emancipazione della donna, oltre che per un più pieno riconoscimento
dei diritti delle classi più disagiate. Furono pure anni di grande fermento
culturale e di innovazione nei costumi.
Ricordo quando cominciarono le prime Radio Libere: anche Grotte ebbe la
propria su iniziativa di lungimiranti fondatori. Le Radio Libere di allora
equivalgono ai social media di oggi dove ciascun individuo è
protagonista e può esprimere il proprio pensiero; ma senza dimenticare che,
come amava ricordare una mia prof. di Lettere del Liceo di Canicattì, la
libertà del singolo finisce quando comincia quella dell’altro!
Ma il pensiero va alla Radio di Peppino Impastato a Cinisi con il programma
Toro Seduto, una lotta alla Mafia, anche attraverso un nuovo mezzo
libero e con il supporto della satira, da parte di una persona libera di
grande coraggio e di sua Mamma pure coraggiosa nel sostenerlo.
Erano gli anni dell’Azione Cattolica attorno a Padre Tortorici e ai suoi più
diretti collaboratori, molto inclusiva e con forti spinte di rinnovamento
con una significativa partecipazione attiva delle donne. Erano anni di
impegno civile e culturale anche a Grotte.
C’erano quei Cineforum al Cinema Marconi, tanto impegnativi quanto
interessanti. Ricordo tanti dibattiti animati da donne dopo la proiezione
del film. In uno di questi, ricordo che fu ospite d’onore, cittadino
onorario di Grotte, Leonardo Sciascia che partecipò attivamente al dibattito
post-proiezione.
Nonostante furono anni di crisi economica internazionale, in realtà, per la
Sicilia e il Sud-Italia furono anni di buona crescita con un divario che,
rispetto alle regioni del Nord, si riduceva grazie alla realizzazione di
opere pubbliche e agli investimenti nell’edilizia residenziale sostenute
anche dalle rimesse degli emigranti. Le prime autostrade siciliane furono
realizzate in quegli anni.
Anche a Grotte, ancora oggi, sono visibili interi bei quartieri costruiti in
quel periodo. I matrimoni cominciavano ad essere celebrati fuori provincia
alla ricerca di chiese e ristoranti che aiutassero ad immortalare
un’esperienza unica.
Le “domeniche a piedi” crearono la prima consapevolezza del Villaggio
Globale verso il Verde e l’Ecologia.
Con un anno difficile che volge al termine bisogna guardare avanti e ai
primi bagliori, prima dell’uscita dal tunnel, alle prospettive di crescita
per i prossimi decenni.
Il 2020 sarà ricordato come spartiacque verso un nuovo modello di sviluppo.
Le sfide sono tante e non devono essere condizionate dalle fragilità e dalle
insicurezze del momento.
Gli effetti della pandemia sulle attività economiche, per ampiezza di
caduta, sono paragonabili solo a quelli delle Guerre Mondiali. In aggiunta,
sullo sfondo c’è pure una nuova “Guerra Fredda” fra gli Usa e la Cina.
Ma, come fu per i nostri nonni, bisogna avere oggi il coraggio di
indirizzare e guidare la ripresa economica verso il futuro.
La ripresa economica ci sarà, ma le decisioni di oggi saranno cruciali per i
prossimi decenni e le future generazioni. Negli ambienti internazionali c’è
maggiore consapevolezza che, dopo decenni di politiche monetarie utili,
servano anche politiche fiscali, sia per gli investimenti in infrastrutture
che per una necessaria redistribuzione del reddito a favore delle classi che
negli ultimi 30 anni hanno sofferto di più per la globalizzazione, ma senza
assistenzialismo improduttivo.
Uno degli ultimi Primi Ministri della Quarta Repubblica francese, Pierre
Mendés France, disse: “Non dobbiamo sacrificare il futuro per il presente”.
A metà anni ‘50 i particolarismi di campanile in Francia abbondavano.
Questa settimana l’Europa ha dato finalmente un segnale forte con
l’approvazione del Recovery Fund: è una conquista per tutti gli Europei.
Ci darà una formidabile occasione storica, come quella del Piano Marshall
dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Saremo condannati alla stupidità eterna dalla Storia se non saremo in grado
di cogliere questa immensa opportunità, anche per lo sviluppo del Sud-Italia,
attraverso gli investimenti nell’innovazione tecnologica, nel digitale e in
opere infrastrutturali, mirate e non a pioggia come nel passato.
Ma saremmo stupidi il doppio se non riuscissimo nel Sud-Italia e in Sicilia
a creare opportunità di lavoro per le donne.
Una delle note più stonate guardando le statistiche, che ho sempre
riscontrato come economista, è che la partecipazione delle donne al lavoro
sia cresciuta in tutte le regioni del mondo occidentale negli ultimi 40
anni, fatta eccezione per il Sud Italia.
Da quando esistono statistiche comparabili, ovvero dal 1976, la
partecipazione al lavoro è salita in tutte le regioni in Europa. Anche in
Spagna c’è stata una progressione significativa, solo nel Sud Italia è
rimasta stazionaria.
Certamente c’è una distorsione dovuta al sommerso, ma l’Italia intera
crescerà tanto nei prossimi decenni e il debito pubblico sarà sostenibile
solo se riusciremo a rilanciare tante opportunità di lavoro che
consentiranno alle donne del Sud di partecipare al lavoro qualificato e ben
remunerato in linea con le medie europee.
Questa dovrebbe essere la priorità nell’agenda di tutti dal prossimo anno.
Ci sono tante donne capaci e con una marcia in più in Sicilia e a Grotte.
Per la prima volta nella storia un’Europa a trazione femminile con Angela
Merkel, Ursula von der Leyen e Christine Lagarde ha deciso misure che
cambieranno il volto dell’Europa.
Come siciliani dobbiamo solo essere orgogliosi che le origini di Anthony
Fauci siano di Sciacca e che uno degli scienziati che hanno contribuito a
scoprire il vaccino contro il Covid di Moderna sia Andrea Carfi di Vittoria
(Ragusa)".
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Renato Zaffuto
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13/12/2020 |
Salute. Aggiornamento
situazione Covid-19 a Grotte: positivi n° 12, deceduti n° 1, guariti n°
52 |
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Covid positivo |
"Invito tutti noi a rispettare le regole durante il
periodo natalizio",
scrive il sindaco Alfonso Provvidenza nel dare diffusione dei dati
comunicati dall'ASP di Agrigento riguardanti la diffusione del contagio da Coronavirus
a Grotte.
L'ultimo aggiornamento alla data di ieri sabato 12 dicembre 2020, riportava
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 12 positivi (4 casi
in attesa di notifica), 1 deceduto. Aumento del numero dei guariti che hanno terminato
l'isolamento: 52.
Redazione
13 dicembre
2020.
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13/12/2020 |
Letture Sponsali. "Senza
pretendere di occupare la scena" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Vivere in letizia.
Ad ognuno di noi, Gesù, tu chiedi di essere come Giovanni il Battista, un
profeta che ti rende testimonianza, ma che si fa anche da parte perché solo
tu sei la luce, mentre noi ci limitiamo ad essere un tuo raggio. Tu ci
domandi di riconoscere la grandezza di un progetto che non possiamo
abbracciare. Di farlo con umiltà, rallegrandoci del nostro ruolo, senza
invasioni di campo, senza pretendere di occupare la scena, di rimanere sotto
i riflettori, svolgere la parte principale.
Sei tu, Gesù, che salvi, che strappi alle forze del male e noi siamo solo
strumenti di cui ti servi per raggiungere i fratelli, anche quelli più
lontani. Sei tu, Gesù, che trasformi con la forza dello Spirito Santo tante
esistenze lacerate, ferite dall'odio, dalla brutalità e noi siamo solo
ripetitori che fanno giungere la tua voce perché consoli, sostenga,
trasmetta slancio e speranza. Sei tu, Gesù, che agisci nel nome del Padre e
ci riveli la sua bontà, realizzando il suo disegno d’amore.
«Tu, chi sei?» È rivolta anche a noi questa domanda decisiva. Signore Gesù,
aiutami ad essere uno che crede in un Dio dal cuore di luce, crede nel sole
che sorge e non nella notte che perdura sul mondo.
Crede che una goccia di luce è nascosta nel cuore vivo di tutte le cose.
Paola e Salvo
Punto chiave
In questa III Domenica dell'Avvento, chiamata Domenica della gioia, la
Parola di Dio ci invita a spalancare il nostro cuore allo stupore della
venuta del Signore, preparandoci ad accogliere Cristo nella nostra vita
attraverso un cammino di conversione, liberandoci dai nostri idoli per fare
spazio alla Sua venuta.
Isaia nella I Lettura ci fa comprendere che la gioia non nasce da uno sforzo
della volontà né è la conseguenza di quanto siamo abili o capaci, ma che la
gioia autentica scaturisce dall'essere stati "rivestiti dalle vesti di
salvezza", "avvolti con il mantello della giustizia".
Siamo nella gioia perché è Dio che ci ha donato se stesso. San Paolo, nella
II Lettura, ci invita ad essere "sempre lieti", a "pregare incessantemente",
e a "rendere grazie in ogni cosa", sottolineando il fatto che la vera gioia
si sperimenta attraverso un rapporto di profonda intimità con il Signore,
alimentato dalla preghiera e dal senso di gratitudine per il Suo Amore
infinito.
Nel Vangelo odierno siamo dinnanzi alla figura di San Giovanni Battista che
viene insistentemente interrogato sulla propria identità. Le sue risposte
sono quelle di chi, liberato dal proprio ego, si mette da parte e annunzia
che verrà Cristo dopo di Lui, che è Gesù che bisogna attendere.
La gioia, dunque, è anche frutto di questa capacità di sapersi decentrare
per far spazio a Dio.
Nella realtà del Matrimonio questo aspetto è molto importante: si è nella
gioia se si riesce a far spazio l'uno all'altro e, insieme, a far spazio a
Dio. Si vive nella pienezza se ci si aiuta, reciprocamente e in maniera
paritaria, a cercare il Volto di Dio e a rendersi segno tangibile, l'uno per
l'altro, della tenerezza di Dio Padre e Madre.
Chiara e Fabio
Redazione
13 dicembre
2020.
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12/12/2020 |
Servizi. Poste Italiane
incentiva i pagamenti tramite App, in supporto al programma Italia
Cashless |
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Ufficio postale di Grotte |
Poste Italiane dà supporto al programma Italia Cashless, lanciato dal
Governo per incentivare i pagamenti elettronici e favorire lo sviluppo di un
sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente.
Poste Italiane contribuisce al piano con oltre 29 milioni di carte, 20
milioni di App e 7 milioni di wallet di pagamento digitale.
Con pochi passaggi, in modalità sicura e veloce, tutti i titolari delle
carte di Poste Italiane potranno eseguire la registrazione necessaria
per la partecipazione al programma Cashback di Stato direttamente sulle
App Postepay e BancoPosta, in alternativa alla procedura di
registrazione tramite Spid sull’App IO.
Inoltre, al fine di favorire lo sviluppo dei pagamenti digitali più
innovativi, Poste Italiane ha previsto un ulteriore beneficio di 1 euro per
tutte le transazioni di pagamento superiori ai 10 euro eseguite tramite App
e codice Postepay presso tutti gli Uffici Postali e gli altri punti vendita
convenzionati con questa nuova modalità di pagamento tramite codice QR.
La finalità di questa iniziativa è quella di promuovere per cittadini e
commercianti una nuova modalità di pagamento e di incasso semplice,
conveniente e sicura anche in termini di distanziamento sociale.
La campagna Postepay sui pagamenti digitali in App, che si aggiunge
all’incentivo del 10% previsto dal Cashback di Stato, sarà attiva fino al 28
febbraio 2021. Per i commercianti convenzionati l’accettazione dei pagamenti
con Codice Postepay sarà completamente gratuita fino al 31 dicembre 2021.
Redazione
12 dicembre
2020.
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12/12/2020 |
Dialoghi. "Sul mare
luccica: Santa Lucia e i triboli del marinaro"; di Giuseppe Castronovo |
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Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo, in occasione della festa di Santa Lucia, nel ricordo
dei marittimi di Mazara del Vallo sequestrati da 100 giorni dalle "autorità"
libiche.
"Sul
mare luccica: Santa Lucia e i triboli del marinaro"
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Il 13 dicembre, oltre alla ricorrenza religiosa che festeggia la martire
cristiana Santa Lucia, il nostro pensiero va a due canzoni napoletane nei
cui titoli ricorre il nome della Santa.
La prima è “Santa Lucia luntana” che affronta il tema dell’emigrazione verso
le Americhe.
La seconda è “Sul mare luccica (Santa Lucia)” del 1849.
Quest’ultima esalta la bellezza del “Rione Santa Lucia” attraverso l’invito
del barcaiolo a fare un giro in barca per godere il fresco della serata.
Ci soffermiamo su questa seconda perché ci colpisce, in questi giorni in
modo particolare, quando invita i passanti a salire sua sulla barca perché
“mare sì placido, vento sì caro, scordar fa i triboli al marinaro”.
E in questi giorni, a proposito di triboli, il nostro pensiero non può non
andare ai 18 marittimi di Mazara del Vallo (TP) da 100 giorni innocenti
ostaggi delle autorità libiche.
Auspichiamo che questa gente, che dal mare ha finora avuto più dolori che
gioie, possa quanto prima riabbracciare i propri cari.
SUL MARE LUCCICA (Santa Lucia)
Sul mare luccica
l'astro d'argento.
Placida è l'onda;
prospero è il vento.
Venite all'agile
Barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia
Con questo zeffiro
così soave,
oh! com'è bello
star sulla nave!
Su passeggeri
venite via!
Santa Lucia, Santa Lucia.
In' fra le tende
bandir la cena,
in una sera
così serena.
Chi non dimanda,
chi non desia;
Santa Lucia! Santa Lucia!
Mare sì placido,
vento sì caro,
scordar fa i triboli
al marinaro.
E va gridando
con allegria:
Santa Lucia! Santa Lucia!
O dolce Napoli,
O suol beato,
Ove sorridere,
Dove il creato,
Tu sei l'impero
Del armonia,
Santa Lucia, Santa Lucia!
Or che tardate,
bella è la sera.
Spira un auretta
fresca e leggiera.
Venite all'agile
barchetta mia!
Santa Lucia, Santa Lucia.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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11/12/2020 |
Salute. Aggiornamento
situazione Covid-19 a Grotte: positivi n° 18, deceduti n° 1, guariti n°
46 |
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Covid positivo |
Un certo miglioramento - che però non deve fare
abbassare la guardia - viene dai numeri diffusi
dall'ASP di Agrigento riguardanti la diffusione del contagio da Coronavirus
a Grotte.
L'ultimo aggiornamento, diffuso dall'ASP di Agrigento riguardante la
diffusione del contagio da Coronavirus, alla data di ieri giovedi 10 dicembre 2020, riportava
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 18 positivi (1 caso
in attesa di notifica), 1 deceduto. Aumento del numero dei guariti che hanno terminato
l'isolamento: 46.
"Non sottovalutiamo il Covid
- scrive il sindaco Alfonso Provvidenza -.
Continuiamo a rispettare le regole, soprattutto durante le vacanze natalizie".
Redazione
11 dicembre
2020.
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11/12/2020 |
Chiesa. Domenica 13 dicembre
verrà dato il mandato agli operatori della Caritas cittadina |
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Locandina |
Domenica prossima 13 dicembre 2020,
durante la Messa delle ore 18.30 nella chiesa Madre di Grotte, verrà
dato ufficialmente il "mandato" agli operatori della Caritas cittadina.
La celebrazione sarà presieduta dal moderatore dell'Unità pastorale di
Grotte, don Totò Zammito. Al coordinamento delle attività della
Caritas è stato chiamato l'accolito Stefano Maida. Per questa realtà
ecclesiale, che ha lo scopo di mettere in atto le iniziative a favore di chi
vive situazioni di disagio, si tratta di una "ricostituzione"; anche se in
concreto le attività caritative in paese (promosse oltre che dalle tre
comunità parrocchiali, anche dal Comune e da varie associazioni di
volontariato) non sono mai venute a mancare.
Redazione
11 dicembre
2020.
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11/12/2020 |
Solidarietà. Raccolta di
viveri promossa dal Lions Club "Zolfare" per la comunità di Grotte |
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Manifesto |
Verrà realizzata domani, sabato 12 dicembre
2020, una raccolta di viveri da devolvere alle famiglie di Grotte
che, soprattutto in questo periodo di particolare crisi aggravata dalla
pandemia, vivono in condizioni di difficoltà economica.
L'iniziativa è promossa e attuata dai soci del Lions Club "Zolfare",
presieduto dal dott. Calogero Patanella. Nella giornata di domani,
davanti ai supermercati del paese (i cui titolari hanno accolto con
entusiasmo la proposta) saranno attive delle postazioni presso cui i clienti
potranno lasciare, in uscita, un gesto della loro generosità (viveri, generi
di prima necessità, generi di conforto...); tutto il materiale raccolto
verrà devoluto interamente - per la successiva distribuzione - alla
Caritas cittadina.
"Condividere il cibo è un atto d'amore - afferma il dott. Patanella -,
non è soltanto lo slogan che abbiamo scelto per questa iniziative ma un
valore in cui, come Lions, crediamo fermamente. Nonostante le difficoltà
causate dal Coronavirus, i Lions sono stati sempre presenti ed attivi sul
territorio per continuare a dare sostegno a quella parte della comunità che
è più fragile".
Redazione
11 dicembre
2020.
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11/12/2020 |
Riflessioni.
Le condizioni del paese di Grotte negli
anni '60-'70 del secolo scorso; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Rispondendo all'invito
del dott. Salvatore Filippo Vitello, il prof. Antonio Pilato
interviene ricordando quali erano - suo avviso - le condizioni del
paese di Grotte negli anni '60-'70 del secolo scorso.
*****
"Le autorità di riferimento del paese,
di poche migliaia di abitanti, erano principalmente tre: il maresciallo, il
sindaco, l’arciprete; seguite poi da altre figure meno autorevoli ma che
avevano il loro da fare per la comunità: l’ingegnere comunale, il medico
provinciale, il notaio, che veniva una volta alla settimana o su
appuntamento da Agrigento. Per il resto un gruppo di strozzini per proprio
conto o intermediari di ricchi commercianti, che prestavano ad alto
interesse quantità di denaro a chi era in difficoltà.
Veniamo ai ritratti delle prime tre figure.
Il Maresciallo che si faceva le sue passeggiate mattina e pomeriggio,
affiancato quasi sempre da due carabinieri, per tutto il Corso
Garibaldi, ripassava nella memoria dei più facinorosi che era presente a far
rispettare la legalità. Di lui si diceva che non “rompeva le scatole a
nessuno”, che bisognava starne alla larga. Era presente quasi sempre nei
comizi elettorali, specialmente in quelli tenuti nei quartieri, per
controllare i comportamenti. Ricordo che un giorno e per una settimana
circa ha convocato in caserma quasi tutti i giovani diplomati che, in tempo
di elezione, avevano sfilato per il corso principale e gridato contro tutti
i politici regionali e nazionali di non andare a votare in segno di
protesta contro la massiccia disoccupazione. A tutti ha intimato il dovere
di votare, e di non mettersi in mente di stare contro la legge, per non
passare guai: “Il voto è un diritto-dovere che deve essere rispettato da
tutti “. Questo era a suo dire lapidario.
Il Sindaco, prima Totò Carlisi - detto Ardicasi -, poi il prof.
Lauricella, e il prof. G. Diliberto. Hanno - soprattutto gli ultimi due -
lasciato segni di saggezza.
L’arciprete Agrò era di Naro, venuto a Grotte con il fratello e la
sorella.
La sua figura era paragonabile a quella manzoniana di don Abbondio. Era un
bonaccione. Si teneva alla larga da ogni impiccio. Il suo detto era “vivi e
lascia vivere”. Metteva a disposizione dei giovani le due stanze adiacenti
all’oratorio, abbastanza spaziose, per raccoglierli e far svolgere diverse
attività: giochi col biliardo, preghiere, e soprattutto recite programmate
per i teatri dell’anno, a cui aderivano giovani universitari, di cui ancora
oggi ricordo alcune maestranze, preparate a interpretare i personaggi delle
opere pirandelliane.
Di questo Arciprete mi viene alla mente qualche comportamento, estroso o per
meglio dire “estemporaneo”, che non so se definire di cattivo gusto o altro,
data la sua “tirchieria”. Aveva fatto vociferare che nessun morto
poteva entrare in chiesa se prima non si provvedeva al pagamento del
funerale. Così anche per le nozze, e ogni altra funzione. Inoltre ricordo
che aveva lasciato ad Agrigento, sul volante della sua Seicento,
parcheggiata in senso vietato, il suo berretto da prete, per non pagare la
multa, trattandosi appunto di un prete, notizia che venne pubblicata sul
Giornale di Sicilia. Poi altri episodi burleschi che facevano discutere e
tenere allegra la gente.
Feste pasquali
Le feste pasquali (il giovedì , il venerdì, il sabato e la domenica,
giorno della resurrezione) erano nel cuore di tutti senza distinzione
sociale, economica, culturale, politica, e si aspettavano ancor più di tutte
le altre ricorrenze rituali come quelle di Sant’Antonio e della patrona di
Grotte Santa Venera.
Si svolgevano sistematicamente ogni anno con la stessa
programmazione spettacolare, come un teatro con gli attori e la recita.
Giovedì santo si svolgeva la Cena in pubblica piazza, con gli apostoli,
vestiti con abiti confezionati appositamente.
Venerdì santo si portava Cristo al Calvario, con i giudei a piedi e a
cavallo che inveivano con la frusta contro il personaggio Cristo. Nel
pomeriggio si svolgeva la crocifissione. In serata la gente devota passava
la notte a vegliare Cristo defunto entro l’urna, nel Calvario.
Sabato, devozione del silenzio.
Domenica, in piazza, si svolgeva l’Incontro e il riconoscimento della
Madonna con il Figlio risuscitato.
Gli interpreti dei personaggi - detti apostoli e giudei - erano quasi sempre
gli stessi: giovani operai, contadini e artigiani, qualche anziano
nostalgico, che si preparavano un mese prima a ripassare la parte da
recitare pubblicamente. Quando le prove si facevano vicino casa mia, si
sentivano le voci. Il linguaggio era per lo più dialettale. Questi
recitanti erano felici di rappresentarsi in pubblico, quasi quasi per loro
era il momento che li rendeva importanti e indispensabili protagonisti della
festa. In una parola, cavalcavano una volta l’anno il successo.
Per quanto riguarda le armature, ossia le spade sostituite con le lance, si
è effettivamente verificata l’attenzione del possibile danno ai partecipanti
alla festa, al pubblico, ragazze, ragazzi e bambini, che nell’atto di
sguainarle, nella recitazione, potevano ferire chicchessia. Allora si è
preferito sostituirle con quelle di legno.
Questa festa sembrava cambiare magicamente il paese, facendo vivere la gente
come in una favola. Se ne parlava anche nei giorni successivi: quello ha
recitato bene, quell’altro sembrava veramente un giuda, quella
veramente vestita come una Madonna, ecc, ecc.
Mafia
Per quanto riguarda la mafia, Grotte non ha dato segnali di
appartenenza, ad eccezione di qualche personaggio che veniva additato come
“amico degli amici”, per farsi rispettare, e calmare i più aggressivi - “li
sciarrieri” - pronti sempre a litigare, a venire alle mani per interessi
privati, gelosie, e soprattutto tra i pastori (gli allevatori di pecore,
quando sfrontatamente le facevano sconfinare nelle altrui proprietà, per
farle pascolare). Vi erano poi alcuni soggetti vicini ai personaggi
politici, ai quali nel momento del bisogno e a fronte si scambio di voti si
rivolgevano per aiutare qualcuno o un loro parente a trovare il fatidico
posto in banca o in altri spazi, per il - si diceva allora - “pane sicuro”.
Emigrazione
L’emigrazione. Questo fenomeno era la profonda piaga di Grotte, per
la massiccia disoccupazione, dagli anni ‘50 fino ai ‘70. Si partiva per
tutti i continenti: Stati Uniti e America Latina, Australia, Africa del Sud;
per gli Stati europei: Francia, Belgio, Germania, Olanda, Svizzera.
Emigravano muratori, artigiani, braccianti senza mestiere, con un contratto
di lavoro o senza, come turisti e poi vi restavano svolgendo qualsiasi
lavoro, anche pesante, in attesa di migliorare. Alcuni di loro tornavano
durante le feste di Pasqua, con mogli straniere e con bambini, ben vestiti,
ed anche con la macchina, per compiacersi di farsi veder cambiati
economicamente. Per loro era un riscatto o una vittoria, fatta di prolungati
sacrifici, affrontati con abilità.
Dagli anni ‘70 partivano anche studenti richiamati dai parenti, per lavori
stagionali, e per pagarsi coi guadagni gli studi universitari.
Gioco d’azzardo
Veniamo al gioco d’azzardo, che si svolgeva per lo più durante le
feste di Natale: il freddo favoriva l’incontro negli spazi ritirati dei
circoli, soprattutto in quelli che si denominavano “circoli culturali”. In
quei posti non poteva entrare nessun curioso, e fuori della porta
d’ingresso c’era sempre appostato qualcuno, per avvisare dell’avvicinarsi
dei Carabinieri (detti “sbirri”). Al loro arrivo tutto si copriva: le carte,
i soldi ed altro. Nella mattinata si diffondeva la voce dei risultati.
Qualcuno si godeva il vantaggio del profitto, altri rimasti “asciutti”
mugugnavano tristemente per la perdita. Un giorno era circolata la voce
che un “tizio”, abbastanza conosciuto come “vizioso” del gioco, era arrivato
a ipotecarsi la tomba. Posso dire che le liti in famiglia per questi fatti
erano alla luce del sole.
Stratificazione sociale
In alto alla piramide sociale, i pochi ricchi proprietari di terre,
che lasciavano per lo più incolte (utilizzate per le raccolte stagionali di
mandorle, olive, uva da tavola e da mosto ed altro da consumarsi presto a
tavola), utilizzando - direi sfruttando - la manodopera di giovani, pagati
ad ore.
Poi gli impiegati: di quattro banche, del Comune (compresi gli spazzini),
gli impiegati del cosiddetto Dazio, gli insegnanti di scuola elementare (che
comunicavano con gli alunni spesso in dialetto, aggravando
maggiormente la già fragile preparazione di base; mancavano le scuole
superiori, e quelli che avevano la fortuna di proseguire gli studi si
recavano ad Agrigento in treno soprattutto o in autobus).
A seguire due o tre proprietari di magazzini di tessuti e corredi, che
vendevano la roba all’ingrosso agli ambulanti (questi ultimi giravano per i
vari paesi della provincia, alcuni addirittura si recavano anche nei paesini
della Calabria, facilitando l’acquisto con l’uso del pagamento rateale).
C’era poi una esigua classe di artigiani, di muratori, di venditori di pesce
e frutta.
Come attività di estrazione c’era qualche cava di gesso, dove si sono verificati fatti di
sangue.
In basso a questa scala sociale, che si identifica con quella
economico-esistenziale, la stragrande maggioranza della povera
gente: disoccupati, lavoratori occasionali tuttofare, presi a giornata;
uomini e donne che avevano estremo bisogno, anche di giovane età.
“Chi nasce povero non ha colpa, ma se ne fa una colpa”.
Poveretti, voglio dire, subivano oltre lo sfruttamento, anche l’umiliazione
e l’emarginazione sociale".
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Antonio
Pilato
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10/12/2020 |
Comune. Buoni spesa, avviso
per gli esercenti: presentare le istanze di convenzione entro lunedi 14
dicembre |
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Buono spesa |
Il Comune di Grotte ha reso pubblico un avviso
contenente le informazioni sulla costituzione di un elenco di esercizi commerciali con sede presso il Comune
di Grotte per l’accettazione di buoni spesa. Di
seguito il testo dell'avviso. *****
COMUNE DI GROTTE EMERGENZA COVID-19
AVVISO PUBBLICO AGLI ESERCIZI COMMERCIALI DI PRODOTTI ALIMENTARI O DI PRIMA
NECESSITÁ
I
Avviso - Emergenza COVID-19 - Avviso pubblico agli esercizi commerciali
di prodotti alimentari o di prima necessità.
Costituzione di un elenco di esercizi commerciali con sede presso il Comune
di Grotte per l’accettazione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di
generi alimentari o di prodotti di prima necessità.
L’Amministrazione Comunale intende avviare una procedura di manifestazione
di interesse per individuare gli operatori economici interessati ad aderire
all’iniziativa prevista all’articolo 2 “Misure urgenti di solidarietà
alimentare” del decreto legge 23 novembre 2020, n. 154, di erogazione di
“buoni spesa” rivolti ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici
derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e a quelli in
stato di bisogno, sotto forma di voucher spendibili per l’acquisto di generi
alimentari o di prodotti di prima necessità presso esercizi commerciali con
sede a Grotte.
FINALITÀ
Con il presente Avviso il Comune intende costituire un elenco di esercizi
commerciali interessati ad accettare i buoni spesa sotto forma di voucher
per l’acquisto di prodotti alimentari o di prima necessità in vendita presso
i propri punti vendita. A tal scopo gli esercizi commerciali operanti nel
Comune di Grotte sono invitati a manifestare il proprio interesse ad aderire
alla iniziativa in oggetto. Il Comune provvederà a pubblicare sul proprio
sito internet istituzionale l’elenco degli operatori economici che hanno
manifestato il proprio interesse ai sensi del presente Avviso.
MODALITÀ Dl GESTIONE DEI VOUCHER
I voucher da utilizzare per la spesa di generi alimentari o per prodotti di
prima necessità, saranno rilasciati ai soggetti individuati
dall’Amministrazione, conformemente a quanto previsto all’articolo 2 “Misure
urgenti di solidarietà alimentare” del decreto legge 23 novembre 2020, n.
154. I buoni
spesa legittimeranno il loro possessore all’acquisto di prodotti presso uno
o più esercizi convenzionati. In caso di sconto offerto dall’esercente,
verrà prima applicato lo sconto e poi sottratto il valore del voucher. Il
rimborso dei costi agli esercenti avverrà a rendiconto, ogni trenta giorni.
Il trattamento dei dati di cui sopra dovrà avvenire nel rispetto assoluto
della vigente normativa sulla privacy.
REQUISITI RICHIESTI
Possono presentare istanza (scarica
il modello di convenzione) le ditte con sede/unità locale a Grotte e
iscritti presso la Camera di Commercio con i seguenti codici ATECO:
CODICE ATECO 47.11 - Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati
con prevalenza di prodotti alimentari e bevande.
CODICE ATECO 47.21 - Commercio al dettaglio di frutta e verdura in esercizi
specializzati.
CODICE ATECO 47.22 - Commercio al dettaglio di carni e di prodotti a base di
carne in esercizi specializzati.
CODICE ATECO 47.23 - Commercio al dettaglio di pesci, crostacei e molluschi
in esercizi specializzati.
CODICE ATECO 47.24 - Commercio al dettaglio di pane, torte, dolciumi e
confetteria in esercizi specializzati.
CODICE ATECO 47.25 - Commercio al dettaglio di bevande in esercizi
specializzati.
CODICE ATECO 47.29 - Commercio al dettaglio di altri prodotti alimentari in
esercizi specializzati.
CODICE ATECO 47.73.10 - Farmacie.
CODICE ATECO 47.73.20 - Parafarmacie commercio al dettaglio in altri
esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica.
CODICE ATECO 47.78.40 - Commercio al dettaglio di combustibile per uso
domestico e per riscaldamento.
CODICE ATECO 47.81 - Commercio al dettaglio ambulante di prodotti alimentari
e bevande.
CODICE ATECO 47.89.03 - Commercio al dettaglio ambulante di profumi e
cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti per qualsiasi uso.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE
Gli esercizi commerciali interessati potranno manifestare interesse per
aderire all’iniziativa, mediante apposita domanda, utilizzando la
modulistica allegata (scarica
il modello di convenzione), da far pervenire indicando obbligatoriamente
nell’oggetto “AVVISO Dl MANIFESTAZIONE Dl INTERESSE BUONI SPESA - EMERGENZA
COVID-19” esclusivamente tramite PEC al seguente indirizzo di posta
elettronica certificata:
comunedigrotte@pec.it.
La domanda dovrà contenere copia del documento d’identità del legale
rappresentante e dovrà inviarsi entro il 14 dicembre 2020.
Gli esercenti che hanno già stipulato la convenzione con il Comune di
Grotte in occasione delle precedenti distribuzioni di buoni spesa sono
inseriti nell’elenco d’ufficio.
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
(Articolo 13 del Regolamento U.E. 2016/679)
Per il Comune il titolare del trattamento è il Comune di Grotte. I dati
personali sono trattati secondo le specifiche finalità previste dai singoli
procedimenti amministrativi. La finalità del trattamento è definita dalle
fonti normative che disciplinano i singoli procedimenti. Il Responsabile del
trattamento dei dati è il Responsabile della P.O.n.4 dott. Carmelo Alaimo.
L’operatore economico aderente all’iniziativa dovrà garantire la tutela dei
dati personali ai sensi del Regolamento U.E. 2016/679 in merito al
trattamento degli stessi derivanti dalla gestione dei voucher.
PUBBLICITÀ
Il presente avviso viene pubblicato sul sito istituzionale del Comune di
Grotte ed è finalizzato esclusivamente alla ricezione di manifestazione di
interesse per favorire la partecipazione e consultazione del maggior numero
di punti vendita potenzialmente interessati. Il presente avviso viene
consegnato agli esercizi commerciali di prodotti alimentari o di prodotti di
prima necessità, per avere la massima diffusione. Il presente avviso è
finalizzato ad una manifestazione di interesse, non ha valore vincolante per
l’Amministrazione Comunale né valore precontrattuale. L’Amministrazione
Comunale si riserva di interrompere in qualsiasi momento, per ragioni di
interesse pubblico, la presente procedura senza che gli operatori economici
istanti possano vantare pretese.
Contatti per il presente avviso:
- Responsabile Ufficio Servizi Sociali dott. Carmelo Alaimo tel: 0922947501
/ 18.
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Il Responsabile di P.O. n. 4
Dott.
Carmelo Alaimo |
Il Sindaco
Dott.
Alfonso Provvidenza
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10/12/2020 |
Comune. Buoni spesa per i
nuclei familiari in difficoltà: presentare le istanze entro lunedi 14
dicembre |
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Buono spesa |
Il Comune di Grotte ha reso pubblico un avviso
contenente le informazioni sui Buoni spesa di prossima distribuzione. Di
seguito il testo dell'avviso. *****
COMUNE DI GROTTE EMERGENZA COVID-19
AVVISO PUBBLICO MISURE URGENTI DI SOLIDARIETÀ ALIMENTARE (BUONI SPESA)
I soggetti maggiormente esposti agli effetti negativi dell’attuale crisi
occupazionale ed economica derivante dall’emergenza epidemica del virus
Covid-19 che versano, quindi, in grave stato socio-economico possono
presentare istanza per beneficiare degli interventi di cui all’articolo 2
"Misure urgenti di solidarietà alimentare" del decreto legge 23 novembre
2020, n° 154 (Buono Spesa).
Tale istanza, redatta su
modello scaricabile dal sito istituzionale del Comune (scarica
il modulo), al fine di evitare assembramenti, vietati dalla legge, deve
essere presentata entro il 14 dicembre 2020 con una delle seguenti modalità:
- a mezzo e-mail: comunedigrotte@gmail.com;
- in casi eccezionali, consegna a mano presso gli uffici comunali.
DESTINATARI
Possono accedere al beneficio tutti i nuclei familiari che a causa
della sopravvenuta emergenza sanitaria stanno vivendo una forte crisi
economica e non sono coperti da adeguata tutela; nello specifico,
soggetti in stato di bisogno per i seguenti motivi:
- chiusura o sospensione di attività lavorativa, propria o svolta in qualità
di dipendente;
- mancato ottenimento di ammortizzatori sociali o impossibilità ad accedere
a forme di ammortizzatori sociali (comprese quelle previste da Autorità
Statali e Regionali per l’emergenza covid-19);
- assenza di altre fonti di sostentamento.
La platea dei beneficiari è individuata prioritariamente tra le persone e
nuclei familiari in condizione di indigenza o necessità, con priorità:
1) per quelli non assegnatari di sostegno pubblico ovvero: soggetti già
seguiti dai servizi sociali che non usufruiscono di prestazioni
assistenziali (RdC, Rei, Naspi, Indennità di mobilità, CIG, altre forme di
sostegno previste a livello locale o regionale), oppure che usufruiscono di
prestazioni non significative dal punto di vista del reddito;
2) per quelli assegnatari di sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi, Indennità
di mobilità, CIG, altre forme di sostegno previste a livello locale o
regionale) fino a:
- euro 600,00 per nuclei familiari fino a 2 persone;
- euro 700,00 per nuclei familiari fino a 3 persone;
- euro 800,00 per nuclei familiari fino a 4 persone;
- euro 1.000,00 per nuclei familiari oltre 4 persone.
L’Ufficio Assistenza valuterà altresì altre particolari condizioni di
difficoltà del nucleo familiare richiedente come, ad esempio, l’assenza di
qualsiasi forma di reddito all’interno del nucleo familiare o la presenza
nel nucleo familiare di minori.
IMPORTO E DISTRIBUZIONE DEI BUONI
I buoni spesa, numerati e non cedibili, saranno consegnati alle
famiglie aventi diritto direttamente a domicilio o presso gli uffici
comunali. L’esercente è
obbligato a controllare l’identità del fruitore del buono.
Il quantum spettante sarà commisurato al numero dei componenti del nucleo
familiare, così stabilito:
- euro 70,00 per nuclei familiari fino a 2 persone;
- euro 80,00 per nuclei familiari fino a 3 persone;
- euro 90,00 per nuclei familiari fino a 4 persone;
- euro 100,00 per nuclei familiari oltre 4 persone.
Ogni singolo buono spesa sarà composto da tre cedole singolarmente
spendibili anche in esercizi commerciali diversi (ad esempio il buono da
70,00 euro sarà composto da due cedole di 30,00 euro e una cedola di 10,00
euro).
UTILIZZO DEI BUONI
I buoni spesa potranno essere spesi presso gli esercenti individuati dal
Comune per l’acquisto di beni di prima necessità (pasta, pane, farina,
zucchero, carne, pesce, latte, biscotti, frutta, verdura, olio, prodotti per
l’igiene personale, prodotti per l’igiene della casa, farmaci, combustibile
per uso domestico).
Non è consentito l’acquisto di alcolici, superalcolici, tabacchi,
combustibile per auto e, in ogni caso tutti quei prodotti non riconducibili
alle tipologie sopra riportate.
TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
(Articolo 13 del Regolamento U.E. 2016/679)
Per il Comune il titolare del trattamento è il Comune di Grotte. I dati
personali sono trattati secondo le
specifiche finalità previste dai singoli procedimenti amministrativi. La
finalità del trattamento è definita
dalle fonti normative che disciplinano i singoli procedimenti. Il
Responsabile del trattamento dei dati è il Responsabile della P.O. n.4 dott.
Carmelo Alaimo.
PUBBLICITA’
Il presente avviso viene pubblicato sul sito istituzionale del Comune di
Grotte.
Contatti per il presente avviso:
- Responsabile Ufficio Servizi Sociali dott. Carmelo Alaimo tel: 0922947501
/ 18.
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Il Responsabile di P.O. n. 4
Dott.
Carmelo Alaimo |
Il Sindaco
Dott.
Alfonso Provvidenza
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09/12/2020 |
Attività. Domani, giovedi 10
dicembre, apre a Grotte l'outlet del Gruppo Mancuso |
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Verrà inaugurato domani, giovedi 10 dicembre 2020, a Grotte un nuovo
supermercato della catena di franchising nazionale "ARD Discount". La
nuova attività commerciale verrà a costituire un punto di riferimento per
quella clientela abituata a rivolgersi ai discount, ed avrà sede nei locali
- all'ingresso del paese - occupati precedentemente dal punto vendita di una
catena commerciale non più in attività.
Ma la vera novità, che caratterizza il nuovo supermercato e lo rende
"unico ed esclusivo", è la presenza al suo interno di un
"outlet" dei prodotti del Gruppo Mancuso (vedi foto a lato), azienda che fa capo alla omonima Famiglia
imprenditoriale grottese ormai nota in ambito nazionale ed internazionale
con i suoi marchi "Gelma", "Mancuso Gelati", "Sicily Food",
"Food&Fine".
Nello spazio destinato all'outlet del Gruppo Mancuso - un negozio nel
negozio - saranno in offerta le specialità che hanno reso celebri i suoi
marchi, dai gelati al pesce surgelato ed affumicato; prodotti di
qualità e convenienza, proposti quasi a "chilometro zero" dal produttore
(nella sede della zona Industriale di Agrigento) al consumatore.
Così per i grottesi (e per quanti vorranno approfittarne - dal 10 al 25
dicembre c'è il 3x2 -) le imminenti
festività di fine anno potranno essere animate con coni, biscotti, coppette,
tronchetti gelato in tanti gusti diversi. E sulle tavolate del Natale si
potranno trovare i migliori tagli di salmone, tonno, spada affumicati e
polpo al naturale della linea Fish&Fine - realizzati dall’azienda Sicily
Food, società del Gruppo Mancuso -; prodotti sinonimi di qualità eccellente,
buon gusto e convenienza.
L'iniziativa, che va ben oltre il semplice aspetto commerciale,
vuole essere il segno dell'attenzione, dell'affetto e del legame della
Famiglia Mancuso (i tre fratelli Salvatore, Antonio e Rosario e la
mamma, la signora Pietra La Rocca) verso il proprio paese; affetto
ricambiato dalla comunità locale, che al compianto capostipite Vincenzo
Mancuso ha intitolato la piazzetta nel cuore della cittadina.
Redazione
9 dicembre
2020.
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08/12/2020 |
Dialoghi. "Fu così che
Governo e M5S tradirono le promesse referendarie"; di Giuseppe Castronovo |
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Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
Il 54°
Rapporto del CENSIS sulla situazione sociale italiana, definisce il nostro
Paese “una ruota quadrata che non gira: avanza a fatica”. L’Italia,
in effetti, sta vivendo il periodo più grigio dal dopoguerra e la classe
politica ci sembra che non sempre sia in grado di percepirlo. La politica
infatti, nonostante la drammaticità della situazione socio/economica, anche
questa volta non si è lasciata sfuggire l’occasione dell’approvazione del
bilancio per l’anno 2021 “per battere cassa”. Ha poi del paradossale la
vicenda che vede coinvolto il Movimento 5 Stelle il quale solo due mesi fa
chiedeva agli italiani di confermare la riduzione del numero dei
Parlamentari con la garanzia di un risparmio di 80 milioni annui; e fu così
che milioni di elettori credendo alla promessa grillina confermarono la
richiesta riduzione di 345 Parlamentari. Passano appena settanta giorni e il
Movimento grillino, buttata alle ortiche la coerenza, in occasione
dell’approvazione della proposta di bilancio dello Stato per l’anno 2021,
dimenticando la solenne promessa propone, unitamente al Partito Democratico
e al Partito LeU, lo stanziamento in bilancio di una somma pari a 800
milioni per il 2021 e di 400 milioni per i successivi; tutto ciò per
finanziare l’attività della politica. Ed è così che anche il Movimento 5
Stelle, dopo le iniziali entusiasmanti promesse non sempre mantenute, sta
contribuendo purtroppo ad allargare il fossato che separa la Politica dalla
gente.
Di questo abbiamo ultimamente parlato al Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo
"Fu
così che Governo e Movimento 5 Stelle tradirono le promesse referendarie"
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Totò: Amici, ho letto e riletto più volte la notizia andando a leggermi
anche la proposta governativa della Legge di bilancio per l’esercizio 2021.
Enzo: Scusami due domande: ma perché tanta curiosità e qual è la notizia?
Totò: Hai ragione? La curiosità è alimentata dal fatto che giornali - tranne
qualche rara eccezione - e televisione non ne parlano; per quanto riguarda
invece il contenuto della notizia vi riuscirà difficile credermi: ebbene,
dovete sapere che all’art. 195 della proposta governativa di bilancio per
l’esercizio 2021, rubricato “Esigenze del Parlamento”, è previsto uno
stanziamento di ben 800 milioni per il 2021. Lo stesso articolo poi
stabilizza questo finanziamento - non si tratta quindi di una spesa una
tantum per il solo 2021 - determinandone fin d’ora l’ammontare in 400
milioni per l’anno 2022 e così anche per gli anni successivi. Stiamo
attenti: si tratta di una spesa strutturale, cioè per sempre e prescinde da
eventuali contingenti esigenze da Coronavirus.
Franco: Stento a credere ed è la prima volta che ne sento parlare, del resto
anche tu ci dici che trattasi di una notizia di cui nessuno parla.
Totò: Purtroppo è così! Vedete…
Santo: Che cosa?
Totò: Al quotidiano di Roma “Il Tempo” non è sfuggito il proposto ricco
incremento che di fatto è indirizzato alle casse dei Partiti e ne ha
prontamente dato notizia, svelando così di fatto cosa si nascondesse
veramente dietro quella criptica formula legislativa “esigenze del
Parlamento”. A questo punto quelli del Governo, per non allarmare più di
tanto l’opinione pubblica, hanno fatto ricorso, come al solito, a formule
criptate e di difficile comprensione per i non addetti ai lavori: ora,
infatti, l’articolo è così rubricato: “Fondo per esigenze indifferibili” ma
la formulazione dell’articolo è rimasta identica a quella originaria e gli
importi sono rimasti tali e quali quelli della prima versione, senza però
questa volta indicare espressamente il soggetto le cui esigenze verranno
finanziate. Potrà dirci di più il prof. Vezio.
Nenè: Caro Totò, vedo che sei documentato e, pur non mettendo in dubbio
quanto ci stai relazionando, stento ancora a crederci. Vedete…
Totò: Che cosa?
Nenè: Come possono pensare le forze politiche, che attualmente sostengono
direttamente il Governo Conte due, incrementare i finanziamenti a favore
della Politica mediante il ricorso ad una nuova patrimoniale? Infatti è
proprio all’interno della proposta di bilancio 2021 che è spuntato un
emendamento, a firma Matteo Orfini (Partito Democratico) e Nicola Fratoianni,
che introduce una nuova patrimoniale per effettuare un prelievo sui conti
correnti e le abitazioni degli italiani?
Santo: Sono d’accordo con le perplessità dell’amico Nenè. È un’idea, questa
di finanziare la politica con i nostri risparmi, che rassomiglia tanto a una
provocazione! Prof. Vezio, cosa ne pensa?
Vezio: Amici, pur concordando pienamente con le riflessioni degli amici che
mi hanno preceduto mi sia consentita quest’ulteriore considerazione: ricordo
come il 20 e il 21 settembre di quest’anno 17 milioni di italiani hanno
votato a favore del “taglio di 345 Parlamentari” per ridurre i costi della
“casta politica” - così ci era stato promesso dal Movimento 5 Stelle - di 80
milioni all’anno. Qui, in questa sala, abbiamo visto in televisione l’on.
Luigi Di Maio, circondato da molti Parlamentari pentastellati, davanti a
Montecitorio nell’atto di tagliare con un grosso forbicione un lungo
striscione che raffigurava gli scranni parlamentari. L’idea del risparmio
era accattivante e fu così che molti elettori credettero alle promesse
grilline e il risultato che uscì dalle urne premiò il Movimento 5 Stelle.
Sono trascorsi meno di 60 giorni dal referendum e mi ritrovo che il Governo
Conte due restituisce ai Partiti non 80 milioni bensì 800 milioni (cioè 10
volte tanto il risparmio ipotizzato dal Movimento 5 Stelle). Ancora...
Santo: Dica pure.
Vezio: Ma anche i 400 milioni all’anno per gli anni successivi sono privi di
qualsiasi giustificazione logica: tagliati 345 parlamentari e i loro
portaborse la spesa deve ridurre e non aumentare o quanto meno
dovrebbe rimanere quella attuale: trattasi, così stando le cose, di una
legge censurabile perché priva di ragionevolezza. Nel pasticcio di questa
brutta storia, inquadrata tra l’altro nel momento di questa storica crisi
sanitaria ed economico-sociale che stiamo vivendo, fa un po' specie sentir
parlare i rappresentanti del Movimento 5 Stelle di trasparenza e coerenza,
due valori che tra i politici italiani sono un po' come l’araba fenice: che
ci siano ce lo ricordano un giorno sì e l’altro pure, ma cosa siano neanche
loro stanno dimostrando di saperlo. Vedete, il ministro grillino Di Maio è
solito dire “noi siamo maggioranza sia al Governo che in Parlamento e senza
il nostro assenso nessun provvedimento potrà essere approvato”. Ebbene, se
fossero stati coerenti con le promesse fatte in occasione del Referendum,
avrebbero dovuto votare contro questa proposta così da impedirne la sua
approvazione. Così purtroppo non è stato.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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08/12/2020 |
Letture Sponsali. "La
paura, le domande, l'incertezza" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
La solennità dell’Immacolata Concezione ci invita a riflettere come si
realizza il mistero dell’umanizzazione di Dio: in un villaggio
insignificante della Palestina, in una famiglia semplice. È qui che Dio,
l’eterno, si fa mortale.
La prescelta dal Signore è una giovane donna ebrea, Maria, alla quale Dio
guarda con amore. Maria era una donna di fede, ma nei confronti del suo
Signore non aveva alcuna pretesa. Perciò è sorpresa e stupita per questa
grazia di Dio che la invade nella quotidianità dei suoi giorni. Dio ha
scelto Maria facendola oggetto della sua grazia, del suo amore totalmente
gratuito. Maria è messa di fronte al mistero dell’incarnazione, e a questo
dono ha risposto con un “amen”, un sì disponibile. Maria si dice la serva
del Signore, e con la sua accettazione pone la sua vita nelle mani di Dio
con un atto di piena libertà, affinché Dio possa trasformare la sua vita in
un dono di salvezza per l’intera umanità. Maria si dona con fiducia a Dio.
Quante volte Dio si offre a noi nel quotidiano? La visita di Dio è presente
e continua anche nelle nostre vite, molte volte, però non la percepiamo e,
per questo, perdiamo una grande occasione di vivere in pace e con gioia.
Quando, invece, la percepiamo, vogliamo cogliere l’occasione perché il
nostro Amen sia non un semplice “subire” la volontà di Dio, bensì pieno ed
incondizionato come quello di Maria. Apriamoci a Lui con fiducia come Maria,
perché anche in noi possa operare
meraviglie.
Claudia e Dario
Punto chiave
La pagina dell’annunciazione rimane come un capolavoro che non si smette di
ammirare.
E ciò accade con tutto quello che di più umano ci portiamo appresso: la
paura, le domande, l’incertezza.
“Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un
tale saluto”.
Il punto di svolta non consiste nel non avere paura o domande, ma nel
sapersi fidare di Dio nonostante la propria paura e le proprie domande. “Non
temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio”, le dice l’angelo, ma
avere paura e sentirsi dire di non doverne avere non ti fa passare la paura.
Maria pronuncerà la sua gioia piena davanti a Elisabetta perché con la
cugina si sentirà abbastanza capita da trovare finalmente la chiave di
lettura giusta a ciò che le è accaduto.
Oggi il Vangelo ci dice l’immenso eccomi: “Maria disse: «Ecco, io sono la
serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola»”. Queste parole di
Maria sono come la prefigurazione del Padre nostro. Il suo eccomi è davvero
un “sia fatta la tua volontà”, ma non con la cecità di chi esegue, ma con la
fiducia di chi sa che vedrà e capirà con il tempo. Ogni volta che si dice di
sì a Dio, qualcosa cambia in noi, ma sempre in meglio. È il meglio di chi si
riconosce come argilla nelle mani di un vasaio e attende da lui la propria
forma, il proprio scopo.
Paola e Salvo
Redazione
8 dicembre
2020.
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07/12/2020 |
Comune. Democrazia
partecipata: in votazione 6 progetti; si vota online entro lunedi 14 dicembre |
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Sono 6 le
proposte di "democrazia partecipata", presentate al Comune di Grotte per
l'impiego delle relative somme del bilancio, che è possibile
votare
online entro lunedi 14 dicembre.
Ai sensi del vigente
Regolamento, entro il 26 novembre potevano essere presentate le proposte
progettuali da finanziare con le risorse di cui alla L.R. 5/2014, da parte di tutti i cittadini
maggiori di 16 anni e delle associazioni, ditte, enti
pubblici e privati ed in generale tutti gli organismi di rappresentazione
collettiva che hanno sede nel territorio comunale.
Ne sono pervenute 10, delle quali 6 "ritenute ammissibili dagli uffici"; dopo l'approvazione
da parte della Giunta municipale, adesso tocca ai cittadini di Grotte
esprimersi su quale dei 6 progetti meriti di essere finanziato.
Queste le proposte:
1) "Arte urbana e centro storico. L'abbandono e la riappropriazione",
dell'Associazione "La Biddina";
2) "Insegnamento dei fondamentali del gioco del calcio",
dell'Associazione "ASD Pas Sagittarius";
3) "Promozione del turismo lento e sostenibile sul territorio grottese",
del Comitato d'accoglienza "Magna Via Francigena";
4) "Il viaggio di Babbo Natale per le vie e i quartieri di Grotte"; dell'Associazione "Live Music Factory"
a firma di Gabriela Mangione;
5) "Illuminiamo il Natale 2020 con luci e colori", di Giuseppe
Morreale;
6) "Realizzazione di segnaletica e modello in scala della Torre del Palo"; della
Proloco Herbessus di Grotte.
Possono votare, entro lunedi 14 dicembre,
i cittadini residenti nel Comune di Grotte che abbiano compiuto i 16
anni di età, compresi gli stranieri residenti. Si vota online esprimendo la propria
scelta attraverso la scheda di votazione,
disponibile qui.
Redazione
7 dicembre
2020.
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07/12/2020 |
Ambiente. Domani, martedi 8
dicembre, Immacolata Concezione, sarà
regolare la raccolta differenziata |
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Con un avviso diffuso alla cittadinanza, l'Assessorato
all'Ambiente del Comune di Grotte ha comunicato che domani,
martedi 8 dicembre 2020, Solennità dell'Immacolata Concezione, anche se è un giorno
festivo, la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata
regolarmente.
Redazione
7 dicembre
2020.
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07/12/2020 |
Iniziative. Democrazia
partecipata: dalla "Live Music Factory", il Viaggio di Babbo Natale per
le vie di Grotte |
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Gabriela Mangione |
L'Associazione "Live Music Factory" di Gabriela
Mangione propone, nell'ambito dell'impiego dei fondi comunali destinati
alla democrazia partecipata, un progetto dal titolo "Il viaggio di
Babbo Natale per le vie e i quartieri di Grotte".
"Babbo
Natale il 20/21/22 dicembre con l’aiuto dei suoi elfi arriverà nelle vie e
nei quartieri di Grotte - scrive Gabriela Mangione - su un calesse
trainato da un cavallo e consegnerà a tutti i bambini di età compresa da 1 a
13 anni una confezione di cioccolateria Kinder per rendere questo Natale
dolce e magico. Lo scopo dell’associazione è voler donare la magia del
Natale. Affinché il progetto venga approvato ho bisogno del vostro voto.
Votare è semplice - conclude l'Animatrice culturale - cliccate sul
link allegato a questo messaggio e inserite la vostra e-mail cognome ,
nome e codice fiscale votate il progetto denominato “Il viaggio di Babbo
Natale per le vie e i quartieri di Grotte” presentato dall’Ass. culturale
“Live Music Factory”. Aiutatemi a rendere reale la magia del Natale".
Redazione
7 dicembre
2020.
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06/12/2020 |
Lettere. "La foto di
Totò Carlisi 'Misandro': un pezzo di storia del nostro paese"; del dott. Filippo
Vitello |
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Dott. Vitello
Antonio Carlisi
Piazza Marconi
Antonio Carlisi
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Il 1972 è stato un anno nel quale la storia di Grotte - della sua comunità e
delle sue tradizioni - ha avuto una svolta straordinaria (che non tutti
conoscono). Ne racconta, con una narrazione originale e affascinante, il
dott. Salvatore Filippo Vitello. Lo scintilla è data dalla visione di
una foto del dott. Antonio Carlisi risalente alla Pasqua di quell'anno.
L'esposizione dei fatti si interseca magistralmente con la presentazione
della figura di un "Uomo delle istituzioni", e prosegue con una breve
proposta di analisi di alcuni fenomeni - la stratificazione sociale, la
mafia, il gioco d'azzardo, l'emigrazione - che hanno interessato il paese di
Grotte. Pagine della vita sociale di questa comunità che meritano di essere
ricordate e approfondite.
Carmelo Arnone*****
"La
foto di Totò Carlisi che interpreta il ruolo di Misandro nei
“Caduti” del venerdì di Pasqua, da lui postata su Facebook, non è solo
un'immagine ma un pezzo di storia del nostro paese, che merita di essere
raccontata.
Nel codice genetico della Festa di Pasqua l'interpretazione delle recite era
una prerogativa dei giovani lavoratori della campagna o dell'edilizia. Gli
studenti non erano coinvolti nelle recite.
A chi si chiede il perché di tale impostazione la risposta è innanzitutto di
natura storica: è sempre stato così. Ma ovviamente la spiegazione non è
appagante.
Si può aggiungere che era così perché:
A) la classe dei giovani manovali e dei braccianti, dei giovani lavoratori
era l'unica che nel paese aveva una storia identitaria mentre gli studenti,
anche provenienti da famiglie di operai, era un disomogeneo raggruppamento
sociale, privo di collante identitario e di formazione recente;
B) gli studenti non potevano avere una storia perché, prima della guerra
sostanzialmente non esistevano e dopo la seconda guerra mondiale e per tutti
gli anni ‘50 e la prima metà dei ‘60 la povertà a Grotte era abbastanza
diffusa, la scarsità dei mezzi non permetteva alle famiglie l'avvio
generalizzato dei giovani agli studi.
Di una tale condizione ho conferma di un ricordo diretto di un ragazzo, mio
compagno di scuola alle medie (parliamo degli anni ‘67-‘70). Il ragazzo
figlio di contadini era bravissimo a scuola, quel che si dice il primo della
classe. Dopo la terza media, ai docenti che suggerivano ai genitori la
prosecuzione degli studi superiori, il padre rispose che non poteva
permettersi il costo per sostenere il figlio alle scuole superiori di
Agrigento. Dopo qualche anno tutta la famiglia emigrò in Belgio.
Peraltro, questa lunga consuetudine di giovani lavoratori impegnati nelle
recite pasquali, aveva creato un monopolio assoluto nella organizzazione
delle recite, perché la regia delle scene, attraverso la memoria di coloro
che già erano stati già interpreti dei vari personaggi, era sempre diretta
dai precedenti lavoratori, che avevano assunto ruoli nelle trascorse
rappresentazioni.
Insomma diciamo che si andava avanti in modo autoreferenziale: gli attori di
una volta diventavano i registi degli anni successivi e tutto si svolgeva
nella stessa cerchia di persone.
Questa catena si interrompe nel 1972 e la foto di Totò Carlisi è la prova
documentale del nuovo corso.
Tutto nasce dall'arrivo a Grotte di nuovo comandante della Stazione
Carabinieri, molto severo e assolutamente ligio al dovere. Un Maresciallo
(mi pare si chiamasse Graziani) soprannominato Petrosino
(perché assimilato al coraggioso poliziotto italo-americano Joe Petrosino, un
pioniere nella lotta contro il crimine organizzato, ucciso a Palermo, a
Piazza Marina, dalla mafia siciliana su mandato della mano nera americana,
nel 1909), per il coraggio, la serietà e la fermezza con cui agiva per il
rispetto della legge.
Un sottufficiale che non lasciava spazio alla illegalità e che ha avuto il
merito di fare emergere l'esistenza a Grotte di una mafia
agricola-pastorizia con basi anche cittadine e amministrative, con l'avvio
contro alcuni residenti di Grotte, di numerose proposte di applicazione di
misure di prevenzione per l'applicazione del l'obbligo di soggiorno, in
paesi dell'Italia del Nord.
Proposte che ebbero esito positivo perché accolte dai Giudici agrigentini.
Il nostro Comandante agì su tutti i settori di sua competenza: fermò il
gioco d'azzardo.
Il gioco d'azzardo è stata una piaga del nostro paese. S'intensificava in
maniera iperbolica in occasione delle festività natalizie. Tutti i circoli
del paese (almeno 4) lo tenevano. In più si organizzavano delle vere e
proprie bische in alcune case private.
Il resoconto sugli esiti delle varie bische, che circolava il giorno dopo a
mo’ di pettegolezzo, era un bollettino di guerra: si diceva di poveri
disgraziati che avevano lasciato importanti somme al tavolo verde.
Si commentavano invece con invidioso compiacimento le vincite dei fortunati,
alcuni considerati dei veri e propri professionisti del baccarà.
Era comunque un fenomeno diffuso quello del gioco d'azzardo a Grotte,
generato a mio avviso dal fatto che l'alea del rischio appartiene al dna
della nostra comunità, ed agisce come una efficace molla nello stimolare la
felice intraprendenza commerciale, caratteristica riconosciuta al nostro
paese, per avere dato un forte impulso al commercio porta a porta, cui si
deve il benessere economico generalizzato che si registrerà nei successivi
anni.
Insomma per farla breve, il nostro Comandante, con irruzioni frequenti ed a
sorpresa in tutti i circoli, ove sequestrava carte da gioco e soldi sul
tavolo, dette una frenata notevole alla pratica del gioco d'azzardo, causa,
si diceva all'epoca, di gravi disgrazie per alcune famiglie e terreno
fertile per l'infiltrazione di qualche malavitoso.
Nel periodo di Comando del Maresciallo Graziani si ebbe a Grotte una forte
affermazione della legalità. Il Comandante era sentito come - ed
effettivamente lo fu - uomo delle istituzioni. Era riservato e agiva con una
condotta irreprensibile. Era informato su tutto e tutti e oggi porta a
ritenere che avesse creato una efficiente rete informativa.
In questo contesto maturava l'iniziativa del brigadiere La Piana di
regolamentare i riti pubblici della festa di Pasqua.
Da sempre nelle rappresentazioni pasquali si utilizzavano costumi adattati
dagli stessi giovani che interpretavano le varie figure, senza però
stravolgere i tratti identificativi di alcuni personaggi.
Per le spade, che costituivano la dotazione dei soldati della
rappresentazione, si utilizzavano le sciabole vere che venivano concesse in
prestito d'uso da coloro che le possedevano, perché a loro volta ricevute in
qualità di ufficiali dell'esercito o perché l'avevano acquistata come
oggetto d'arredo o per altre ragioni chiaramente lecite.
Le sciabole tuttavia sono armi, classificate dalla nostra legislazione quali
armi bianche, di cui è legittima la detenzione ma non il porto.
Il nostro Comandante, forte di questa ragione giuridica (molto discutibile,
trattandosi di armi bianche destinate, nella specifica situazione, ad uso
scenico), ne vietò l'uso da parte dei giovani interpreti delle recite, che
reagirono con una sorta di ammutinamento, perché rifiutarono di partecipare
ai riti pasquali.
Senza giudei non poteva esserci festa.
In parrocchia (la chiesa Madre) si aprì un grosso dibattito su questo.
I giovani dell'Azione Cattolica si divisero in due gruppi contrapposti.
La parte studentesca (all'epoca ricordo i principali esponenti Gino
Bellomo, Filippo Tomaselli, Antonio Infantino, poi
diventati affermati professionisti), pur non approvando la decisione del
Comandante locale dell'Arma, riteneva che non fosse giusto privare il paese
della sua tradizionale festa e quindi bisognava trovare una soluzione,
sostituendo le sciabole con delle lance, ovviamente finte, per restare
comunque in tema; la parte dei lavoratori (tra i tanti ricordo Alfonso
Todaro) invece insisteva nella protesta.
Alla fine prevalse la parte studentesca che d'accordo con l'arciprete
Tortorici si assunse l'onere, con i suoi giovani migliori, di preparare
in poche settimane le recite, utilizzando al posto delle sciabole le lance,
che da allora in poi diverranno la dotazione ordinarie dei personaggi della
festa.
La protesta però non si placò, perché tra le altre prescrizioni adottate dal
Comandante dei Carabinieri vi fu quella di imporre il rientro della
processione per il giovedì ed il venerdì santo, ad un determinato orario, in
modo che non si andasse oltre la mezzanotte.
Tale ordine venne considerato intollerabile dalla popolazione e correvano
voci fondate di sollevamento popolare, che evidentemente giunsero a
conoscenza del maresciallo Graziani, il quale informò il Comando superiore,
che fece intervenire cospicui rinforzi di militari per il controllo
dell'ordine pubblico.
Così per il giovedì ed il venerdì santo la piazza di Grotte venne presidiata
da un numero considerevole di forze dell'ordine.
Il presidio ebbe un forte effetto preventivo e, a parte il diffuso
malcontento, non vi fu alcuna reazione e ci si adattò alle disposizioni
dell'Autorità.
La vicenda di quell'anno, il 1972, ebbe però l'effetto di creare
discontinuità, interrompendo una prassi che era divenuta peraltro
insostenibile o comunque lo sarebbe divenuta da lì a poco, a causa del
massiccio fenomeno migratorio dei tanti giovani lavoratori, in cerca di
lavoro soprattutto all'estero. Da quell'anno si creò nelle rappresentazioni
pasquali una felice contaminazione di giovani di diverse estrazioni e si
abbandonò la distinzione tra studenti e lavoratori: la festa era divenuta
patrimonio di tutti coloro che intendevano impegnarsi per la sua riuscita.
Ad onor del
vero bisogna ricordare che già nel '68 alcuni studenti si assunsero l'onere
delle recite, per via di una controversia durissima con l'Arciprete di
allora, Salvatore Agrò; ma in quel caso si trattò di un evento estemporaneo,
di tipo occasionale, che non produsse cambiamenti strutturali nella
tradizione, rimasta come prima.
I fatti che ho sopra rievocati, senz'altro con qualche imprecisione dovuta
al lungo tempo trascorso e ad una memoria non più florida, stimolati dal
documento fotografico diffuso con lodevole intento storico da Totò Carlisi,
inducono a qualche riflessione.
La prima: è venuto il momento di avviare una amplia analisi su che cosa sia
stata la mafia a Grotte, su come abbia inciso nella vita amministrativa,
relazionale e socio economica del paese e quali interrelazioni ci siano
state tra la mafia di stampo agricolo-pastorale e quella nuova, ben
descritta nel libro di Gaetano Savatteri, I ragazzi di Regalpetra,
dove si raccontano fatti di inaudita ed orribile violenza che hanno
interessato agli inizi degli anni '90, il territorio di Racalmuto ma anche
in parte di Grotte, con elencazione di nomi e cognomi, date e descrizione
degli interessi che legavano i malavitosi.
La seconda: a distanza di tanto tempo mi chiedo quale senso avesse in allora
la distinzione tra studenti e lavoratori, come fosse avvertita nella
coscienza di ciascuno e, per conseguenza, quali effetti avesse nelle
relazioni sociali.
Sul primo punto ritengo che sia necessario un coraggioso sforzo educativo
che parta dal libro di Savatteri e anche dalla cronaca giudiziaria dei
processi che si sono celebrati per quei tristi eventi e fornisca ai giovani
le informazioni necessarie per sollecitare le loro valutazioni su come sia
stata vissuta la legalità nel nostro paese.
Occorre, in altri termini, un'iniziativa culturale forte che affronti i
momenti dolorosi della nostra comunità, perché solo attraversandoli siamo in
grado di superarli.
Questo lo si può fare se si educa lo sguardo a vedere l'altro, anche nelle
mancanze e nelle sofferenze e negli sbagli commessi.
Bisogna relazionarsi con i giovani sui fatti del vissuto collettivo, per non
cadere nella chiusura e nelle incomprensioni e contro il rischio di ridurre
gli eventi di quel periodo a drammi individuali e familiari.
Sono anche drammi sociali che intersecano la vita di tutti.
La vita è piena di contraddizioni, di conflitti, di fatiche: questo è il
cammino dell'uomo.
La vita non è quello che dovrebbe essere, la vita è quello che è, ma il modo
in cui tu la vivi fa la differenza.
Dobbiamo chiedere ai giovani, traendo spunto da ciò che è successo, come
intendano vivere la loro vita. L'uomo non è una passione inutile - come
diceva Sartre - ma una passione da orientare, da orientare al senso,
aggiungo, della legalità.
Sul secondo punto, mi piacerebbe sentire le opinioni dei tanti impegnati o
che scrivono della vita culturale e sociale del paese (sarebbe interessante
sapere cosa ne pensano al circolo di Giuseppe Castronovo o come l'ha
vissuta questa distinzione il prof. Antonio Pilato, all'epoca egli
studente). Sarebbe bello un confronto aperto su questo importantissimo tema,
lo dico soprattutto a quelli che vivevano all'epoca la socialità studentesca
con manifestazioni di vario tipo, quali la festa della matricola, gli
spettacoli teatrali, gli incontri nel tempo libero.
Io posso riferire una constatazione, una impressione ed una mia
considerazione.
La constatazione.
A quei tempi la struttura sociale del paese era costituita dalle classi
sociali.
La forza numericamente prevalente era quella contadina, con una minoranza
bracciantale.
Vi era una classe di benestanti proprietari terrieri e ricchi commercianti e
poi una buona fetta, chiamiamola così, di piccola borghesia commerciale, se
vogliamo la cosiddetta “classe media”.
Vi era infine una minoranza di famiglie propriamente indigenti che
riuscivano a sopravvivere a stento alla povertà.
Questa articolata struttura sociale, data l'asimmetria delle risorse a
disposizioni, instradava i propri figli, dopo avere superato le scuole
d'obbligo, ora al lavoro e ora agli studi.
Questo, in linea di massima, non mancando studenti, che seppur provenienti
da situazioni di disagio economico, si mantenevano agli studi con grandi
sacrifici ed enormi e faticose economie familiari.
Se dunque parrebbe possibile trovare una spiegazione di natura economica
alla distinzione lavoratori-studenti, sul piano sociale, invece - ed è
questa la mia impressione - non si avvertiva una contrapposizione di tipo
classista, anzi vi era una piacevole integrazione, nella quale si
sviluppavano ottime amicizie.
L'interscambio relazionale - e qui siamo alla considerazione - era favorito
dai luoghi principali di ritrovo, costituiti dalle sezioni dei partiti
dell'epoca (soprattutto Comunista) e dall'Azione Cattolica. In entrambi i
luoghi ci si ritrovava insieme a discutere ed a trascorrere il tempo libero,
creando le basi per un impegno sociale, ma anche perché riuscivamo a trovare
noi stessi nello sguardo e nell'amicizia dell'altro senza lasciarci
condizionare dallo status sociale.
In conclusione da un'immagine siamo arrivati all'integrazione sociale,
grazie al vissuto territoriale ed alla comunanza di valori, sui quali la
nostra comunità è cresciuta e si è formata nel rispetto e nella solidarietà,
pur con i limiti e le contraddizioni di ogni percorso umano".
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Salvatore Filippo Vitello
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06/12/2020 |
Salute. Aggiornamento
situazione Covid-19 a Grotte: positivi n° 32, deceduti n° 1, guariti n°
31 |
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Covid positivo |
In lievissimo miglioramento i numeri diffusi
dall'ASP di Agrigento riguardanti la diffusione del contagio da Coronavirus
a Grotte.
L'ultimo aggiornamento, diffuso dall'ASP di Agrigento riguardante la
diffusione del contagio da Coronavirus, alla data di ieri sabato 5 dicembre 2020, riportava
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 32 positivi, 1 deceduto.
Graduale aumento del numero dei guariti che hanno terminato
l'isolamento: 31.
Redazione
6 dicembre
2020.
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06/12/2020 |
Letture Sponsali. "Rimettendo
le cose al proprio posto" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Nuovo inizio preparazione conversione.
L’emergenza sanitaria che viviamo forse ci dà l’opportunità di rimettere in
gioco concetti come l’attesa, la preparazione e la conversione.
Lontano - forse - dagli eccessi, dalla materialità di certi festeggiamenti
natalizi, volti solo all’apparenza, alla facciata, il deserto di Giovanni ci
porta alla solitudine, non claustrofobica o nevrotica, ma la solitudine in
cui Dio ci parla.
Preparatevi - dice Giovanni e Isaia prima di lui - perché Dio, con
l’incarnazione ci viene incontro nell’oggi.
Non nel passato né in un futuro nebuloso e confuso.
Giovanni ci indica una via perché siamo tutti strumento: io sono strumento
per gli altri, altri sono strumento per noi.
Nella nostra umiltà possiamo essere strumento per indicare ad altri, come
anche a noi ci è stata indicata, la via.
La via va preparata, non può essere improvvisata, ma è necessario ascoltare
la voce di Dio che ci parla nel silenzio, dopo che il cuore è sgombero dal
chiasso, dagli eccessi, dal non essenziale.
Solo allora è possibile la conversione, cioè un cambio di passo, rimettendo
le cose al proprio posto, prendendo di nuovo in mano la propria vita per
incontrare lo Sposo.
Gloria e Luciano
Punto chiave
Un solo giorno come mille anni.
Cari amici, le letture di oggi ci invitano a prepararci al Natale, quindi
alla venuta di Gesù.
Ma il Signore verrà come un ladro, senza preavviso.
Comunque lascia a tutti noi il giusto tempo per prepararci e per farci
trovare in pace, senza colpe e senza macchie.
Questo passare del tempo, in attesa della venuta di Gesù, ci sembra lento e
tutti vorremmo che arrivi presto il nostro Natale, la nostra rinascita a
vita nuova, ma di fronte al Signore i mille anni di attesa sembreranno un
giorno.
Del resto la nostra vita terrena, paragonata alla vita eterna, vale come un
battito di ciglia. Siamo pazienti e non sprechiamo questo tempo terreno,
preparandoci per essere degni di presentarci al cospetto del Signore.
Aline e Christian
Redazione
6 dicembre
2020.
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05/12/2020 |
Comune. Il 16 dicembre
scadenza versamento saldo IMU; esenzioni, aliquote e coordinate bancarie |
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IMU |
Scadrà mercoledi 16 dicembre 2020 il termine per
il versamento del saldo IMU. La seconda rata è versata a saldo
dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno, con conguaglio sulla
prima rata, calcolata applicando le aliquote e detrazioni fissate per l’anno
2020 con deliberazione di Consiglio comunale n. 22 del 24/09/2020.
Esenzioni
Sono esenti i terreni agricoli.
Attività interessate dalla cancellazione seconda rata IMU causa Covid-19.
La seconda rata IMU è stata cancellata con riferimento alle attività
interessate dalle chiusure, totali o parziali, disposte a livello nazionale
dal DPCM del 24 ottobre. Si tratta dei settori della ricettività
alberghiera, della ristorazione e della somministrazione di cibi e bevande,
del turismo, dello sport, dello spettacolo, della cultura ecc. Condizione
fondamentale per godere dell’esenzione è che il proprietario
dell’immobile sia anche il gestore dell’attività svolta nello stesso
immobile. A tal fine, il soggetto interessato dovrà presentare idonea
dichiarazione attestante il possesso di tale requisito.
Questi sono i riferimenti normativi per l’elenco completo delle attività
esenti:
- Art. 177 D.L. 19 maggio 2020 n. 34;
- Art. 78 D.L. 14 agosto 2020 n. 104;
- Art. 9 D.L. 28 ottobre 2020 n. 137 Allegato 1 (c.d. decreto Ristori);
- Art. 5 D.L. 9 novembre 2020 n. 149 Allegato 2 (c.d. decreto Ristori bis).
Aliquote
- Abitazione principale A1 A8 A9 e pertinenze, 6x1000
(Detrazione, fino a concorrenza del suo ammontare, 200 euro
rapportati al periodo dell'anno durante il quale si protrae tale
destinazione);
- Fabbricati rurali strumentali, 1x1000
- Beni merce, 2,5x1000
- Terreni agricoli, esenti
- Fabbricati categoria B, 10,6x1000
- Aree fabbricabili, 9,6x1000
- Altri fabbricati, 10,6x1000
Dal 2020, ai sensi dell'art. 1 commi 738/787, L. n. 160/2019, per i
cittadini residenti all'estero (AIRE) tutti gli immobili posseduti in
Italia sono soggetti a imposta, senza eccezione.
Per il comodato gratuito, il comma 747, lett. c) , articolo 1, della
legge n. 160/2019, prevede la riduzione della base imponibile al 50%
“per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle
categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto
passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano
come abitazione principale, a condizione che il contratto sia registrato e
che il comodante possieda una sola abitazione in Italia e risieda
anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è
situato l’immobile concesso in comodato; il beneficio si applica anche nel
caso in cui il comodante, oltre all’immobile concesso in comodato, possieda
nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione
principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie
catastali A/1, A/8 e A/9. Il beneficio di cui alla presente lettera si
estende, in caso di morte del comodatario, al coniuge di quest’ultimo in
presenza di figli minori”.
Codici tributo:
- 3912: IMU - Abitazione principale e relative pertinenze (solo per le
abitazioni classificate A/1, A/8 e A/9) - (Comune)
- 3913: IMU - Fabbricati rurali ad uso strumentale - (Comune)
- 3916: IMU - Aree fabbricabili - (Comune)
- 3918: IMU - Altri fabbricati - (Comune)
- 3925: IMU - Immobili ad uso produttivo (Cat. D) - (Stato)
- 3930: IMU - Immobili ad uso produttivo (Cat. D) - (Comune)
- 3939: IMU - Fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice
alla vendita - (Comune)
- 3923: IMU - Interessi
- 3924: IMU - Sanzioni
I versamenti devono essere effettuati mediante l’uso del Modello F/24
utilizzando il Codice Ente E209 (Comune di Grotte).
Solo per i residenti all'estero, le coordinate IBAN della Tesoreria Comunale di Grotte per effettuare
bonifici sono:
IBAN: IT72R0200883050000103240955
CODICE BIC/SWIFT UNCRITM 1 I 09 (Unicredit - Racalmuto)
Si consiglia di dettagliare il più possibile la causale del versamento
(riportare codice fiscale o partita Iva, numero della bolletta, tipologia di
tributo e anno di riferimento).
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 0922947505.
oppure inviare una mail all’indirizzo
tributi@comunedigrotte.org.
Redazione
5 dicembre
2020.
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04/12/2020 |
Salute. Aggiornamento
situazione Covid-19 a Grotte: positivi n° 33, deceduti n° 1, guariti n°
27 |
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Covid positivo |
Continuano ad essere preoccupanti i numeri diffusi
dall'ASP di Agrigento riguardanti la diffusione del contagio da Coronavirus
a Grotte.
L'ultimo aggiornamento, diffuso dall'ASP di Agrigento riguardante la
diffusione del contagio da Coronavirus, alla data di ieri giovedi 3 dicembre 2020, riportava
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 33 positivi (più
2 casi non ancora notificati), 1 deceduto.
Graduale aumento del numero dei guariti che hanno terminato
l'isolamento: 27.
"Ricordo che i protocolli ministeriali prevedono, in ogni caso, il fine
isolamento dopo 21 giorni dalla data del primo tampone risultato positivo
- scrive il sindaco Alfonso Provvidenza -. Dall'inizio della
pandemia 63 casi a Grotte (compresi i dati non ancora ufficiali). Per
questo si raccomanda il massimo senso di responsabilità".
Redazione
4 dicembre
2020.
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04/12/2020 |
Politica. "Per il nuovo
PRG tutto rimandato alle calende greche"; di Calogero
Chiarenza |
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Calogero Chiarenza |
Intervento dell'ing. Calogero Chiarenza in merito all'iter di
approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Grotte.
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"Per il nuovo PRG revisionato del comune di Grotte
tutto rimandato alle calende greche.
Non mi soffermerò sul merito urbanistico di quanto deciso nella seduta del
Consiglio Comunale, riunitosi in videoconferenza in data 27/11/2020
relativamente alla trattazione dello schema di massima del PRG, ma mi
limiterò a fare un piccolo appunto sul contesto procedurale e temporale nel
quale si inserisce lo schema di massima del PRG.
Da quello che è dato di capire (cosa non facile purtroppo) dalla Delibera
del Consiglio comunale n. 42 del 27/11/2020, lo schema di massima del PRG
del comune di Grotte, proposto dall’Ufficio, è stato di fatto respinto “al
mittente”, cioè restituito al progettista per la rielaborazione secondo le
indicazioni esposte nell’Allegato 2, parte integrante dell’anzidetta
Delibera.
Questo significa che lo stesso schema di massima dovrà tornare nuovamente
(chissà quando) in Consiglio comunale per adottare le proprie determinazioni
e, salvo altri intoppi, si procederà alla stesura del vero proprio PRG,
all’acquisizione di numerosi pareri, alla relativa adozione da parte del
Consiglio comunale, alle pubblicazioni con i ricorsi e le osservazioni dei
cittadini, alla trasmissione alla Regione e così via sino all’approvazione
definitiva dell’Assessorato Regionale.
Ciò, ovviamente, se tutto andrà bene e non venga annullata tutta la
procedura fino a quel punto seguita a causa dell’accavallarsi delle nuove
procedure prescritte dalla nuova legge urbanistica regionale n.19/2020.
Purtroppo i tempi biblici per l’approvazione del PRG comunale non riguardano
soltanto Grotte, ma è una costante per quasi tutti i comuni, soprattutto
quelli siciliani.
Mi preme ricordare ai cittadini che il PRG tuttora vigente, approvato nel
2002, doveva essere già revisionato nel 2007, anno di scadenza dei vincoli
ai fini espropriativi, con la conseguenza che le aree destinate ad
attrezzature pubbliche denominate “F” (verde urbano, parcheggi ecc.) non
ancora espropriate, sono rimaste a tutt’oggi, cioè da oltre 13 anni, prive
di destinazione urbanistica (le cosiddette “zone bianche”) con grave danno
alla commerciabilità dei beni privati.
Di questi 13 anni, 5 anni sotto il sindaco Pilato, 5 anni sotto il Sindaco
Fantauzzo e 2,5 anni sotto il Sindaco Provvidenza sono volati tutti via con
un nulla di fatto e stando a quanto deciso nell’ultimo Consiglio comunale si
può dire che siamo sostanzialmente all’anno zero.
Allora, a quando il nuovo PRG revisionato di Grotte definitivo?
L’approvazione credo arriverà non prima della scadenza naturale del mandato
dell’attuale Sindaco.
Insomma tutto rimandato alle calende greche. Chi vivrà, vedrà".
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Calogero Chiarenza
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04/12/2020 |
Politica. L'on. Rosalba Cimino
(M5S): "Contenta di aver offerto il mio contributo" |
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Rosalba Cimino |
È stato completato lo screening del personale
scolastico delle scuole di Grotte e Racalmuto e finanziato dal deputato alla
Camera Rosalba Cimino nelle scorse settimane al fine di aiutare con
un contributo la popolazione. Sono stati effettuati più di 100 tamponi a
insegnanti e al personale amministrativo degli istituti scolastici.
“Sono contenta di aver offerto il mio contributo in un momento in cui
bisogna stare uniti. La nostra iniziativa era stata stabilita a settembre su
proposta dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, una iniziativa che
io ho accolto subito e che, di concerto con l’amministrazione comunale di
Grotte, abbiamo deciso di destinare alle scuole. Con questa iniziativa -
dichiara l'on. Cimino - abbiamo avuto un quadro chiaro della situazione
scolastica, al fine di offrire trasparenza per la salute degli alunni dei
nostri paesi”.
L’impegno dell'Onorevole, componente della Commissione Cultura e Istruzione,
è continuato anche a Racalmuto, con il finanziamento dello screening per
scoprire casi di Covid-19, anche nelle scuole del paese.
Redazione
4 dicembre
2020.
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02/12/2020 |
Trasporti. Aeroporto di Birgi: dal
4 dicembre
si vola per Ancona, Perugia e Trieste; sconti al personale sanitario |
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Trapani Birgi |
Voli in continuità territoriale: si parte. Dal 4 dicembre con Tayaranjet da
Trapani per Ancona, Perugia e Trieste.
Durante l’emergenza Covid la tariffa agevolata sarà applicata anche ai non
residenti. Una tariffa speciale per gli operatori sanitari.
Da venerdi
4 dicembre Tayaranjet darà avvio ai voli sulla continuità territoriale
dall’aeroporto di Trapani Birgi per Ancona, Perugia, Trieste e viceversa.
Due saranno le frequenze settimanali. Il volo inaugurale è il
Trapani-Perugia con partenza alle 07.30 e rientro alle 09.40. La tariffa è
di euro 51,69 per i residenti.
Per il periodo emergenziale del Covid, sarà applicata la stessa tariffa
anche per i non residenti a riprova dell’attenzione che il vettore
bulgaro mostra verso i passeggeri per stimolarne gli spostamenti in un
momento di assoluta contrazione.
“In attesa del vaccino e dell’auspicato ritorno alla normalità -
sottolinea il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -, gli operatori del
trasporto aereo non si arrendono e ci stiamo spendendo affinché, seppur con
le dovute limitazioni, tutti i progetti portati avanti in tempi migliori
vadano avanti e non si perdano. La continuità territoriale è uno di essi, e
vede virtuosamente uniti, il governo nazionale, regionale e le compagnie
aeree, tra cui Tayaranjet che ringraziamo, insieme all’aeroporto Vincenzo
Florio di Trapani Birgi, perché il diritto a volare dei trapanesi sia più
forte del Covid-19”.
Sempre venerdi 4 dicembre alle ore 11.45 al via anche il
Trapani-Ancona con rientro dalla città marchigiana alle ore 14.05.
Tariffe da euro 51,59.
Da sabato 5 dicembre parte anche il collegamento Trapani-Trieste
con decollo alle ore 07.30 dall’aeroporto siciliano e rientro dalla città
friulana alle ore 09.55.
Ogni lunedi si ripeteranno tutte le altre destinazioni:
Trapani-Ancona alle ore 07.30, Ancona-Trapani alle ore 09.50;
Trapani-Perugia alle ore 12.00 e Perugia-Trapani alle ore 14.10;
Trapani-Trieste alle ore 16.35 con rientro alle ore 19.00. I voli
sono acquistabili sul sito di Tayaranjet e presso le agenzie di viaggio
tradizionali e online.
La Tayaranjet annuncia anche di riservare una tariffa speciale agli
operatori sanitari: “Si tratta di un gesto di gratitudine verso
gli operatori sanitari che si prendono cura della nostra vita in ogni
momento e in qualsiasi circostanza” riferisce Gianfranco Cincotta,
country manager Italia di Tayaranjet. Per partecipare all'iniziativa, il
personale sanitario (medici, infermieri, assistenti paramedici) in viaggio
per motivi lavorativi legati alla fase emergenziale, potrà inviare una mail
a:
emergenzacovid@tayaranjet.com, e Tayaranjet applicherà una scontistica
tariffaria pari al 50% sul prezzo del biglietto, tasse incluse.
Redazione
2 dicembre
2020.
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02/12/2020 |
Salute. Aggiornamento
situazione Covid-19 a Grotte: positivi n° 35, deceduti n° 1, guariti n°
23 |
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Covid positivo |
Continuano ad essere preoccupanti i numeri diffusi
dall'ASP di Agrigento riguardanti la diffusione del contagio da Coronavirus
a Grotte.
L'ultimo aggiornamento, alla data di ieri martedi 1 dicembre 2020, riportava
i seguenti dati, relativi al solo Comune di Grotte: 35 positivi, 1 deceduto,
3 casi in attesa di conferma. Stabile il numero dei guariti: 23.
Non è stato reso noto il numero delle persone attualmente in isolamento
domiciliare; l'ultima indicazione dello scorso 15 novembre era di oltre 160.
Redazione
2 dicembre
2020.
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02/12/2020 |
Comune. Il Sindaco: "Misure
a sostegno degli imprenditori e delle famiglie indifficoltà" |
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Alfonso Provvidenza |
Sia
il Governo
nazionale che il
Distretto Socio-sanitario D3 di Canicatti hanno reso disponibili fondi per
venire incontro alle difficoltà economiche in cui, a causa dell'emergenza
Covid, versano imprenditori e nuclei familiari.
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, con una dichiarazione
pubblica, ne ha comunicato le modalità di impiego da parte
dell'Amministrazione comunale.
"Il
Comune di Grotte
- scrive il Sindaco -
ha approntato diverse misure a sostegno degli imprenditori e delle famiglie
in difficoltà a causa del COVID-19, finanziate con fondi del Distretto
Socio-sanitario D3 di Canicatti. Nello scorso mese di settembre è stato
emanato un avviso pubblico per la concessione di un contributo a copertura
del pagamento delle utenze e/o del canone di locazione
dell'abitazione di residenza, a valere del quale sono stati già erogati
12.284,04 euro a 41 beneficiari. Le risorse sono state utilizzate
- conferma il Primo Cittadino -,
in particolare, per il rimborso delle utenze relative ai due bimestri del
lockdown; entro il 4 dicembre tutti i beneficiari del sostegno
potranno richiedere il rimborso concernente un ulteriore bimestre.
Inoltre, grazie alle maggiori disponibilità finanziarie, i termini
per la presentazione della domanda per tale sostegno economico sono stati
riaperti e tutti i cittadini di Grotte che non avevano presentato la
domanda potranno farlo entro il prossimo 11 dicembre. Infine
- conclude Provvidenza -,
la Giunta comunale ha approvato la variazione di bilancio per l’utilizzo dei
buoni spesa finanziati dal Governo per circa 52.000 euro. Nel giro di
qualche giorno sarà emanato il relativo avviso per la partecipazione".
Redazione
2 dicembre
2020.
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02/12/2020 |
Politica. "Lo Schema di
Massima del PRG non può meritare che essere cestinato"; nota del Gruppo
M5S |
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In merito alla
delibera riguardante lo
Schema di
Massima del PRG, discussa nell'ultima seduta del Consiglio comunale di
Grotte, i Consiglieri Salvatrice Morreale e Angelo Costanza, del Movimento 5
Stelle, hanno espresso la proprie riserve tramite una dichiarazione messa a
verbale, che pubblichiamo di seguito.
*****
"Con
riferimento allo schema di massima, per la cui adozione è stato convocato il
Consiglio Comunale per la seduta del 27/11/2020, così come si evince dal
punto 6 del relativo ordine del giorno, si fa presente quanto segue.
Da quanto emerge dalla proposta di deliberazione, lo schema di massima per
la revisione del P.R.G. proposto alla trattazione del Consiglio comunale è
lo stesso già stato trasmesso al Presidente del Consiglio comunale in data
14/3/2018 prot. 4021, cioè 32 mesi orsono, sotto la precedente sindacatura.
È noto che quello schema di massima, per come ampiamente dibattuto nelle più
svariate sedi e in ultimo nella seduta della Commissione Consiliare del
27/07/2020 (vedi verbale n.4), andava superato totalmente e restituito ai
tecnici per la rielaborazione. Appunto nel citato verbale è scritto a chiare
lettere: “..le scelte politiche dello schema di massima del PRG
presentato contrastano sia con le scelte strategiche e politiche di questa
Amministrazione, sia con le esigenze territoriali rappresentate dai
cittadini e dalle parti sociali”.
È incontrovertibile che lo Schema di Massima all’ordine del giorno, non
soltanto non rappresenta la volontà politica e popolare espressa di recente,
ma neanche le direttive adottate dal Consiglio comunale nella seduta di otto
anni fa in data 12/7/2012 (delibera di C.C. N. 46/2012).
Se a ciò aggiungiamo la sopravvenienza di una copiosa rinnovata
legislazione, quello Schema di Massima non può meritare che essere
cestinato.
Ai sensi dell’art.3, comma 7 della L.R. 71/1978 lo schema di massima del PRG,
che va redatto sulla base delle direttive generali, va adottato dal
Consiglio comunale entro il termine di trenta giorni e non dopo 32 mesi.
Sarebbe assurdo, quanto anacronistico che non solo lo schema di massima, ma
anche la stesura del P.R.G. dovranno conformarsi alle direttive generali del
2012, periodo nel quale condizione sociale, attività economiche e demografia
non sono paragonabili a tempi di oggi.
Altro fatto, che questo Gruppo consiliare ritiene importante, è l’aspetto
giuridico dell’opportunità di riesumare il vecchio schema di massima.
Lo schema di massima del PRG, del quale la legge non dettaglia i contenuti,
è semplicemente un atto propedeutico o, meglio, un passaggio intermedio tra
le direttive generali e il PRG, con il compito di tradurre e rappresentare
su grandi linee in azione progettuale tutte le indicazioni contenute nelle
direttive generali.
A nostro parere lo schema di massima del PRG non può essere considerato un
piano, in quanto non produce effetti urbanistici, economici, vincolistici e
pianificatori, ma è una sorta di linee guide per la stesura operativa del
futuro PRG.
Quindi quanto riportato nella striminzita Circolare n.1/2020 prot.13076 del
24/09/2020 (non ancora pubblicata sulla GURS) sul fatto di considerare
piano urbanistico anche uno schema di massima del PRG ci lascia del tutto
perplessi. Detto assunto, non suffragato da pareri legislativi o che li
sconosciamo, si presta ad essere molto opinabile e preludio di numerose
controversie giuridiche.
Per quanto sopra, si chiede di non trattare il punto n.6 all’ordine giorno
per i seguenti motivi:
1) sono scaduti i termini di 30 giorni prescritti dall’art.3, comma 7 della
L.R. 71/1978 per l’adozione dello schema di massima del PRG, in quanto dal
suo deposito in segreteria sono già trascorsi oltre 32 mesi;
2) lo schema di massima del PRG, in quanto considerato piano urbanistico
sulla falsariga di una discutibile Circolare dell’ARTA, potrebbe dar luogo
in futuro ad un enorme contenzioso e al rischio di annullamento del futuro
PRG, per violazione dell’art. 53 della L.R. 19/2020;
3) l’opportunità, anche per scongiurare futuri contenziosi, di ripercorrere
con le nuove procedure della L.R. 19/2020 l’iter di formazione del PRG, in
quanto lo schema di massima recepisce, seppur malamente, le direttive
generali già desuete adottate nel 2012;
4) dal punto di vista della volontà politica e popolare espresse nelle più
svariate sedi e in particolare dalla Commissione Consiliare, giusto verbale
n. 4 del 27/07/2020, lo schema di massima è totalmente inadeguato e vetusto.
In caso di conclamata e manifesta insensibilità alle circostanze testé
riportate, lo schema di PRG summenzionato prenderà rapidamente e senza
bisogno di raccomandata la strada verso le sedi opportune in quanto vi
potrebbero essere le condizioni per risvolti di tipo penale".
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Gruppo consiliare M5S
Salvatrice Morreale
Angelo Costanza
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