Grotte.info Quotidiano -
Febbraio 2021 |
28/02/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 10^ puntata |
|
Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(10^ puntata)
Cap. 10
La profezia degli El Hasin
Alcuni giorni dopo la Pasqua ebraica, Erode
riceve il legato imperiale Marco Licinio Balbus, il quale è stato inviato da
Augusto per richiedere e contrattare con Erode un aiuto in soldati. Tutto
questo è necessario poiché le frontiere con la Germania sono di continuo
attaccate dai barbari, dove è indispensabile accentrare il massimo sforzo
militare richiamando alcune coorti dalla Siria e dall’Est dell’Asia Minore
ai confini con il regno dei Parti e inviarle sul Reno. Queste truppe devono
essere, a loro volta, sostituite con distaccamenti militari che dovevano
essere forniti dai regni del Vicino Oriente, alleati di Roma, compreso il
regno di Israele.
Qualche giorno dopo arriva alla reggia anche il giovane
esseno Isaia ben Azir che è ricevuto da Erode, Nicola di Damasco e il legato
romano, Balbus. Isaia reca un responso richiesto da Erode agli Esseni del
Mar Morto. Il vaticinio afferma: «Il re presto incontrerà una giovane
donna che gli darà un erede che cambierà le sorti di Israele e che sarà la
più fulgida stella che Adonai manderà al popolo ebraico».
Chi sono questi Esseni che hanno predetto a Erode una
simile profezia? Un consistente gruppo risiede nell’eremo di Engaddi,
situato nei pressi della riva destra del Mar Morto. I fondatori della setta
e dell’eremo un secolo e mezzo prima si erano allontanati dalle varie
correnti religiose ebraiche ed erano usciti dall’ambito della religione
ufficiale di Israele. Un consistente gruppo si era esiliato nell’eremo di
Qumran come luogo di rifugio dei puri e dei giusti di fronte all’ira di Dio,
facendosi custode della concezione messianica della religione di Yahwèh. La
vita che si svolge ancora oggi nell’eremo è vissuta come preparazione
religiosa alla venuta imminente del Messia.
Il romano Balbus chiede a Isaia ben Azir com’è
diventato Esseno.
«Gli Esseni siamo alcune migliaia in tutta la terra
d’Israele, una parte si è isolata nell’eremo di Engaddi. Non ci siamo fatti
mai scrupoli», esordisce l’esseno Isaia, «nel gridare il nostro disprezzo
verso i Farisei e i sacerdoti Sadducei del Tempio di Gerusalemme, luogo da
noi considerato un covo di furfanti. Per tale ragione ci siamo allontanati
da Gerusalemme».
«Per essere ammessi nella nostra “setta”», racconta
l’esseno, «bisogna fare un periodo di tirocinio di tre mesi, alla fine del
quale si riceve il battesimo. Seguono altri due anni di noviziato, dopo
avviene l’affiliazione definitiva mediante solenni giuramenti».
Il re interviene promettendo che avrebbe dato la sua
buona amicizia alla setta, finché fosse vissuto, per ringraziarli della
favorevole profezia fatta dalla guida degli Esseni, Menahem, che aveva
vaticinato che il re Erode avrebbe regnato per tutta la vita su Israele.
Rivolto sia a Licinio sia a Erode e sia a Nicola di
Damasco il giovane così racconta: «Alla morte dei miei genitori crebbi nella
famiglia della zia paterna. Una volta arrivato all’età giovanile mi resi
conto che i capi delle varie correnti della religione ebraica - sacerdoti
del Tempio, sinedrio, Sadducei e anche i Farisei - erano conniventi in tutte
le nefandezze che accadevano in terra di Israele. Costoro sono stati i
maggiori artefici nell’asservimento culturale e religioso del popolo
d’Israele ai Seleucidi».
«Deluso della religione ufficiale ebraica e concordando
con le idee degli Esseni», inizia a chiarire Isaia, «decisi di isolarmi
nell’eremo di Engaddi. Un giorno della fine del mese di giugno, informai i
genitori adottivi della mia decisione. Preparai i pochi indumenti e lo
stretto necessario per alimentarmi lungo il viaggio verso la depressione del
Mar Morto; di buon mattino, m’incamminai deciso a raggiungere l’eremo di
Qumran. Attraversato un breve tratto dell’altipiano roccioso e stepposo
della Giudea a sud di Gerusalemme, mi avviai per una strada in terra battuta
percorsa da greggi e carovane. A un certo punto deviai a est, verso la fossa
del Mar Morto, e man mano che scendevo nella depressione, il caldo aumentava
fino al punto di diventare insopportabile per animali, uomini e cose. A
mezzogiorno mi accorsi, a danno della mia persona e di altri viandanti, che
la fossa diventava una fornace. Dal Mar Morto notai che si alzava una
caligine in forma di tremolante e trasparente bassa nebbia che, assieme al
sole, stremava qualsiasi persona. L’astro maggiore costringeva le poche
persone a trovare riparo e frescura sotto qualche rupe a ridosso di una
delle tante falesie. Essi erano costrette a riposare per alcune ore fino al
tramonto per poi riprendere il viaggio di sera, senza il tormento
dell’ardente e cocente sole».
«Anch’io fui costretto a riposare, ma avevo fretta di
arrivare a destinazione. Partii pertanto prima del tramonto del sole, non
attesi l’ombra della sera, tuffandomi in quel paesaggio desolato», prosegue
il suo racconto Isaia, «divorando lentamente, passo dopo passo, quell’arida
terra che sprigionava calore accumulato durante l’intero giorno. Il sudore
m’impregnava tutto il corpo ma anche il viso, costringendomi di continuo a
detergerlo con la manica della veste che indossavo e a dissetarmi a poco a
poco da un piccolo otre che portavo legato alla cintola. Verso mezzanotte,
avendo avvistato una grotta sotto a una scarpata, dopo averla ispezionata,
vi passai le poche e brevi ore di cui è fatta la notte. All’alba, prima che
fosse sorto il sole, ripresi il cammino. Man mano che passavano le ore il
viaggio diventava sempre più faticoso e il caldo cercava di fiaccare il mio
spirito e le mie forze. Mi chiesi: “Come mai gli Esseni 150 anni prima
avessero deciso di stabilirsi in quell’inferno tra deserto e acqua salata
dove nessun uomo penserebbe mai di viverci?”. Mentre facevo queste
riflessioni, in lontananza, nel baluginare della luce, del caldo e del
vapore salato proveniente dall’acqua del Mar Morto che annebbiava qualsiasi
cosa apparisse davanti agli occhi, intravidi ai piedi della scarpata
dell’altipiano della Giudea delle strane configurazioni. Con il passare dei
minuti assumevano una certa configurazione geometrica di manufatto umano.
Dopo due giorni di disumano cammino, con i piedi e le labbra piagate, al
tramonto raggiunsi l’eremo di Qumran nei pressi dell’oasi di Engaddi».
«Fui avvistato», chiarisce Isaia, «da un giovane
appollaiato sopra a un’esile torre di guardia del complesso di costruzioni
che formavano l’eremo. Dopo aver individuato il portone d’ingresso e avere
bussato energicamente comparve una persona di bell’aspetto, in salute, lindo
e ordinato. Egli, meravigliato della mia giovane presenza, mi chiese cosa
desiderassi e perché fossi arrivato fino all’eremo di Qumran. Chiarii di
essere arrivato fin lì poiché desideravo essere reclutato come nuovo adepto
e quindi di voler far parte della loro comunità. In portineria mi fu chiesto
il nome, la mia provenienza e altre informazioni e, dopo che ebbi parlato
con l’addetto al reclutamento, mi fu detto che per essere accettato come
novizio o respinto dovevo attendere una settimana fuori dalle mura
dell’eremo come postulante. Lasciandomi fuori dell’eremo misero alla prova
la mia reale volontà di chiedere asilo, di voler far parte della comunità,
di verificare la mia tenacia e resistenza fisica nel resistere in
quell’ambiente difficilissimo. Infatti, se il postulante resiste per una
settimana fuori dell’eremo al sole, al vento, al sale, alla fame e al caldo
della depressione del Mar Morto, allora è accettato come novizio».
«Nella lunga settimana di attesa», continua a spiegare
ai tre uditori, «mi nutrii del poco cibo donato dai contadini esseni che
coltivano i terreni circostanti al monastero, di locuste, di qualche animale
selvatico preso fortuitamente e di qualche erba commestibile che si trovava
nelle poche zone adombrate delle colline poste a nord-ovest. Per l’acqua mi
approvvigionai in un pozzo a gradini, scavato da chissà chi, che sprofondava
sotto a una falesia posta a nord-ovest, dove si trovavano ancora tracce di
vegetazione bassa del deserto come le palme nane, qualche canna, del
mentastro e dei cardi selvatici. Il pozzo conteneva ancora gli ultimi
residui invernali di acqua fangosa che di giorno in giorno si prosciugava
sempre di più. Dormivo in una grotta nei pressi del pozzo, il luogo più
fresco che riuscii a trovare nei paraggi. Durante quelle sei notti vissute
fuori dell’eremo ebbi più di un’occasione per riflettere sulla mia scelta.
Alla fine rimasi convinto che aderire alla comunità era la scelta più
giusta».
«Al termine della settimana finalmente mi fu concesso»,
continua il suo racconto, Isaia, «di entrare nell’eremo dove mi furono
consegnate delle vesti bianche e lavate di recente; prima di indossale pulii
tutto il corpo in una grande vasca e mi purificai. Ero diventato un Esseno.
Dicono che gli Esseni siamo un modello di onestà. Per appartenere alla
comunità e diventare adepto, il novizio per i primi due anni è tenuto a
rispettare le regole. Deve evitare di sbagliare, riflettere sulla sua scelta
e accertarsi se ha il carattere idoneo per aderire senza remore alla vita
comunitaria. In qualsiasi momento ci dovessero essere delle resipiscenze
sull’ideologia religiosa della setta, sulle regole di vita della comunità,
oppure si manifestino delle debolezze fisiche o di carattere, il novizio è
libero di abbandonare l’eremo in qualsiasi momento».
«Tuttavia, oltre a quelli che entrano stabilmente nella
comunità», chiarisce Isaia ben Azir, «vi sono taluni che ne seguono solo per
qualche tempo lo stile di vita mossi da un vago desiderio di ascetismo.
Ordinariamente, in attesa dell’avvento del Messia, non ci occupiamo di
questioni politiche e ci mostriamo ossequiosi verso le autorità costituite
se queste ci rispettano e non limitano l’esercizio dei nostri riti e del
nostro credo religioso».
«Proprio per questo motivo», interviene Erode per
chiudere il discorso «avete la mia stima. Dopo la profezia del vostro
Menahem, che mi ha predetto che regnerò fino alla fine dei miei giorni su
Israele, non c’è motivo perché voi, Esseni, non abbiate la mia protezione».
Il delegato rimane esterrefatto del racconto di Isaia.
Ciò non conferma l’assenza di multiformità religiosa e culturale del popolo
ebraico che egli si era fatto sulla base delle informazioni errate che aveva
ricevuto dalla classe politica romana e dalle notizie ricevute dai
funzionari prima della sua partenza per la Palestina.
Isaia l’indomani, dopo aver pernottato in un locale
della reggia, si accomiata da Erode e prende la via del rientro a Qumran
presso la sua comunità.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 28 febbraio 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
|
|
28/02/2021 |
Letture Sponsali. "La
meta di tutta la nostra vita" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Possiamo solo
immaginare lo stupore, la meraviglia, in qualche misura lo spavento, di
Pietro, Giacomo e Giovanni nel testimoniare il miracolo della
Trasfigurazione: quella che era iniziata come una semplice passeggiata (per
quanto impegnativa! visto che raggiungono “un alto monte”) con il Maestro,
si trasforma, del tutto inaspettatamente, in un prodigioso incontro con i
grandi profeti Elia e Mosè.
E queste sensazioni sono fortemente amplificate dalla “cascata di luce” che
ci vediamo piovere addosso, attraverso le vesti di Gesù.
Infatti, nel brano di oggi, il Signore - curiosamente - non dice una parola,
non usa parabole e ammonimenti per parlarci: lascia che sia la mera forza
della sua immagine luminosa a colpirci, ci invita ad accogliere questa luce
per il solo fatto che essa esiste, ed a lasciarle compiere il miracolo che
la luce, per sua natura, deve compiere: scacciare ogni ombra, inondando le
nostre vite, anche gli anfratti più nascosti, anche gli spazi della nostra
vita di ogni giorno in cui pensiamo che non ci possa essere spazio per essa.
E siccome questa luce è, prima di tutto, amore, godiamo, con i tre apostoli,
della sua dolcezza e del suo conforto, e proponiamoci, come loro, di portare
a lungo nel nostro cuore il suo tepore, diffondendolo a nostra volta con chi
ci sta accanto, nel modo che possiamo sperimentare solo in una vita vissuta
seguendo Gesù, anche nelle… escursioni più impegnative.
Claudia e Dario
Punto chiave
Dopo
il cammino del deserto la Chiesa ci fa riflettere sulla trasfigurazione,
ovvero quell’esperienza di contemplazione cristiana che rappresenta una
comprensione più profonda della bellezza della persona di Gesù nella verità
della sua essenza.
La trasfigurazione, come esperienza degli apostoli prescelti e di tutti i
cristiani, è un momento di intimità con il nostro Signore, un momento in cui
siamo posti su di un “monte”, in un luogo più alto, dove il cielo ci appare
più chiaro e vicino e si assapora la meta del nostro pellegrinaggio.
L’evangelista cerca di trovare parole che possano rappresentare visivamente
un’esperienza “mistica”, fatta di spirito e sensi che si confondono.
L’immagine di Gesù, il mistero di un Dio fatto uomo, risplende: legge e
profeti convergono verso di Lui e parlano di Lui; centro e cuore di tutto è
la voce del Dio di Abramo che si rivela “Padre” di Gesù. Gesù è il figlio
amato.
La bellezza della rivelazione non basta però ad interrompere il cammino, la
meta pregustata non è ancora raggiunta, non si possono “mettere le tende”
come vorrebbe fare Pietro. Il cammino deve proseguire verso Gerusalemme,
verso la Pasqua dove la comprensione sarà piena, tutto sarà compiuto, legge
e profeti. Occorre salire su un altro monte, il Getsemani, dove Dio non
risparmierà il proprio Figlio come ha risparmiato il figlio di Abramo, ma lo
donerà a noi per donarci ogni cosa insieme a Lui.
Il mistero della Pasqua è la meta di tutta la nostra vita, è lì che si
compie la nostra adozione a figli.
Rosalinda e Francesco
Redazione
28 febbraio 2021.
|
|
27/02/2021 |
Comune. Convocato il
Consiglio comunale in seduta ordinaria per mercoledi 3 marzo alle ore 16.30 |
|
Aula consiliare |
L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
ordinaria
- in modalità videoconferenza - su determinazione del presidente
Aristotele Cuffaro, è stata fissata per
mercoledi 3 marzo 2021,
alle ore 16.30.
La videoconferenza sarà svolta sulla piattaforma "Zoom Meeting". La pubblicità della seduta sarà garantita mediante
diretta streaming accessibile dalla pagina istituzionale del Comune
di Grotte.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) Nomina
scrutatori; lettura ed approvazione verbali seduta precedente;
2) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Piano Economico
Finanziario (PEF) anno 2020 - Presa atto validazione del PEF 2020 da parte
della S.R.R. ATO4 Agrigento";
3) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Imposta Municipale
Propria (IMU) - Approvazione aliquote anno 2021";
4) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Relazione
sull'attività dell'esperto del Sindaco ai sensi dall'art. 14 della L.R. n. 7
del 26/08/1992 - Anno 2020".
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora
e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
La Convocazione della seduta di
Consiglio comunale riporta inoltre che
"lo
svolgimento della seduta consiliare in modalità videoconferenza oggetto
della presente convocazione, sarà ordinariamente disciplinato mediante
l'osservanza del vigente “Regolamento per il Funzionamento del Consiglio
Comunale” unitamente ai
criteri per lo svolgimento in videoconferenza delle sedute del Consiglio
Comunale stabiliti con Determina del Presidente del Consiglio Comunale prot.
n.13256 del 09/11/2020".
Redazione
27 febbraio 2021.
|
|
27/02/2021 |
Arte.
"Ridateci la Gioconda! O no?"; di Fabio Pillitteri |
|
La Gioconda |
Ridateci la Gioconda! O no?
Non serve essere stati al Louvre per conoscere il quadro più famoso al
mondo. Libri, documentari, caricature, conferenze, selfie su Instagram…
i modi per conoscere Mona Lisa e rimanere ammaliati dal suo sguardo e
dal suo sorriso sono tantissimi. Ma ne conosciamo davvero la storia e il
perché di tanto successo?
(La
Gioconda)
Spesso cogliamo l’occasione per reclamarla ai cugini francesi alternando lo
scherzo a richieste più serie e spinte da un’improvvisa ventata di orgoglio
nazionale. Non cantavamo tutti “è nostra, e nostra vogliam la Gioconda”
ai mondiali di calcio vinti nel 2006?
Ebbene, no. Non è nostra. Potremmo anche dire che è un bene dell’umanità, ma
se dovessimo parlare in termini di proprietà contrattuale la Gioconda
appartiene allo Stato francese. Ah, ma allora Napoleone?! Non fu proprio
lui a rubarcela?
No. È vero che le spoliazioni napoleoniche hanno interessato centinaia
d’opere d’arte italiane come quelle di Botticelli, del Ghirlandaio, del
Veronese (il gigantesco Le Nozze di Cana si trova proprio di fronte la
Gioconda al Louvre), ma la nostra Lisa Gherardini se ne stava già lì, in
Francia, dal 1516.
Leonardo nasce a Vinci, ma muore ad Amboise, nella valle della Loira, nel
1519. Tra le sue proprietà personali vi era appunto la Monna Lisa che gli
era stata commissionata da Francesco del Giocondo per la moglie (da cui il
nome La Gioconda), ma che il Maestro aveva tenuto per sé. Il re di
Francia Francesco I, innamorato del Rinascimento italiano, acquista
legalmente l’opera nel 1518. Da quel momento in poi la Gioconda rimarrà
in Francia e verrà trasferita al Louvre nel 1802.
(Museo
del Louvre)
Nel 1911 un decoratore italiano, Vincenzo Peruggia, decide di ergersi
a eroe nazionale e ruba il quadro. Da ex dipendente del Louvre si
nasconde in uno stanzino, vi passa la notte e l’indomani, giorno di chiusura
al pubblico, smonta la cornice ed il vetro che lui stesso aveva montato e se
lo infila sotto al cappotto. Nasconderà l’opera in casa sua fino al 1913
quando tenterà di venderla ad un mercante d’arte fiorentino. Quest’ultimo,
accompagnato dal direttore degli Uffizi, decide di incontrare il nostro
Lupin in un hotel di Firenze dove visionato il quadro si rende conto che si
tratta dell’originale! E pensare che la polizia francese aveva addirittura
sospettato Picasso per il furto… Avvertite le forze dell’ordine il nostro
Peruggia viene arrestato, ma farà pochissimi mesi di carcere: verrà infatti
considerato un po’ sempliciotto e non del tutto in possesso di piene facoltà
mentali.
(Vincenzo Peruggia)
Le sue motivazioni? Era convinto che l’opera di Leonardo fosse stata
rubata da Napoleone. Inizialmente aveva anche pensato di rubare la Bella
Giardiniera di Raffaello, anche questa acquistata regolarmente dal Re di
Francia.
Oggi (prima del Covid-19) più della metà dei visitatori del Louvre vi si
reca per vedere la Gioconda. Tra 20 e 30 mila visitatori giornalieri rendono
omaggio all’opera di Leonardo. Nel 1956 un ragazzo cileno le lanciò un
sasso, una turista russa una tazza di tè del 2009.
Ma la “nostra” Lisa Gherardini sta sempre lì, immobile, e ci guarda
con quel suo sorriso sornione che ha fatto innamorare milioni di
persone.
Fabio
Pillitteri
27 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
26/02/2021 |
Comune.
Nominati dal Sindaco i componenti del Consiglio di Biblioteca |
|
Biblioteca |
Il Sindaco di Grotte, dott. Alfonso Provvidenza, ha
nominato i componenti del "Consiglio di Biblioteca" della biblioteca
comunale cittadina "Martin Luther King".
Ai sensi dell'articolo 4 del
Regolamento, conseguentemente alla
determina di nomina, del Consiglio di Biblioteca fanno parte:
- l'assessore alla Cultura dott.ssa Alessandra Marsala, presidente,
delegata del Sindaco;
- il sig. Salvatore Milano (già Direttore della Biblioteca) e la
dott.ssa Claudia Agnello, su designazione della Maggioranza
consiliare;
- l'avv. Nino Caltagirone, su designazione della Minoranza
consiliare;
- la dott.ssa Laura Tedesco, su designazione della Soprintendenza ai
beni Culturali e Ambientali,
- il dott. Giovanni Lombardo, quale membro del mondo della scuola
designato dal Sindaco.
Del Consiglio di Biblioteca è componente - con le funzioni di segretario - anche il Responsabile
di P.O. dell'Area Cultura del Comune di Grotte, nella persona dell'arch.
Piero Calì.
Istituita il 13/10/1967 (data di archiviazione del primo volume) su
iniziativa del dott. Franco Romano, allora dipendente del Comune,
attualmente la biblioteca dispone di oltre 15.000 volumi. Dotata di ampia
sala lettura e consultazione testi, oltre al notevole patrimonio librario in
dotazione (in continuo e costante arricchimento) possiede una emeroteca
contenente i maggiori quotidiani dell'Isola nonché diverse riviste.
Redazione
26 febbraio 2021.
|
|
26/02/2021 |
Politica. On.
Rosalba Cimino (M5S): "Il Movimento 5 Stelle si è evoluto" |
|
Di Maio e Conte |
La formazione del Governo Draghi
ha suscitato un vivace dibattito all'interno del Movimento 5 Stelle, tra chi
sostiene il nuovo Esecutivo e chi ritiene di dover rimanere coerente con lo
spirito costitutivo del Movimento.
L'opinione in merito dell'on. Rosalba Cimino è affidata ad un
commento reso pubblico sui social: "Il MoVimento 5 Stelle si è evoluto,
in questi 3 anni da forza di maggioranza abbiamo affrontato i problemi del
Paese da un punto di vista più complesso rispetto a quello dell’opposizione.
Maturare significa passare attraverso dei cambiamenti e noi che del
cambiamento ne abbiamo fatto una bandiera, lo sappiamo bene. Abbiamo
ottenuto grandi risultati che solo grazie a noi sono stati possibili, primo
fra tutti il reddito di cittadinanza. Come ha detto Luigi Di Maio
nell’intervista a Repubblica, ora siamo una forza moderata, abbiamo
dei valori legati a quanto fatto fino ad ora e dei quali il portavoce
naturale è Giuseppe Conte. Con la sua leadership - conclude l'on.
Cimino -, forte e autorevole, il MoVimento può affrontare tutti i passi
futuri che ci attendono”.
Redazione
26 febbraio 2021.
|
|
24/02/2021 |
Comune. "Luca
e Vittorio: l'Italia piange i suoi figli migliori"; messaggio del presidente Aristotele
Cuffaro |
|
Aristotele Cuffaro |
Messaggio di cordoglio del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele
Cuffaro, per la tragica morte in Congo dell'ambasciatore Luca Attanasio e
del carabiniere Vittorio Iacovacci.
*****
"Quanti sapevamo dell'ambasciatore Luca Attanasio e del
carabiniere Vittorio Iacovacci, che operavano in Congo?
Due servitori dello Stato, sconosciuti a noi, che lavoravano in una terra
difficile e che hanno perso la vita nel fare il proprio dovere.
Servitori dello Stato fuori dai clamori mediatici e dalle inutili
passerelle.
È facile denigrare rappresentanti dello Stato senza riflettere che la
maggior parte di questi rischiano la vita ogni giorno.
Onore a Luca e Vittorio che in un giorno mesto e crudele hanno illuminato
con il loro esempio l'orgoglio di avere rappresentanti degni della nostra
Nazione.
L'Italia piange i suoi figli migliori".
|
|
|
|
Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro
|
|
24/02/2021 |
Volontariato.
"Raccolta straordinaria" il 27 febbraio; dalla Caritas Cittadina appello alla
solidarietà |
|
Locandina |
Il prossimo sabato 27 febbraio 2021 la Caritas Cittadina di Grotte,
in collaborazione con la Caritas Diocesana e la Fondazione "mondoaltro",
effettuerà una raccolta straordinaria di prodotti di prima necessità
per consentire di offrire un aiuto concreto alle famiglie che si trovano in
situazioni di particolari fragilità e difficoltà.
I volontari della Caritas Cittadina saranno presenti, sabato 27 febbraio,
dalle ore 08.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 20.30, presso i supermercati
di Grotte (Conad, Crai e Ard) per poter ricevere un gesto anche piccolo
di generosità da parte dei clienti; si consigliano generi alimentari di
prima necessità. prodotti per l'igiene personale e per l'igiene della casa.
La raccolta sarà interamente devoluta alla comunità di Grotte.
La Caritas Cittadina sottolinea che, nonostante gli aiuti della CEI
(Conferenza Episcopale Italiana) che sono terminati, continuano a perdurare
diffuse situazioni di disagio economico.
Per chi volesse, è possibile fare una donazione sul conto corrente intestato alla
"Caritas Cittadina Parrocchia S. Venera", IBAN IT24 A010 3082 9400 0000 4037
418. Per informazioni contattare il numero 333.9384618 (don
Totò), il
numero 388.3492117 (Stefano) o inviare una mail all'indirizzo
caritasgrotte@gmail.com.
Redazione
24 febbraio 2021.
|
|
23/02/2021 |
Politica. On. Rosalba
Cimino (M5S): "Complimenti e auguri di buon lavoro alla prof.ssa
Morgante" |
|
Rosalba Cimino |
“La
professoressa Morgante già in passato ha collaborato con la Direzione
Giustizia e Affari interni della Commissione Europea, su temi come il
contrasto al terrorismo internazionale e il malaffare pubblico-privato”,
scrive l'on. Rosalba Cimino, deputata
del Movimento 5 Stelle, nel commentare la notizia della
nomina della prof.ssa Gaetana Morgante, da parte della
"Direzione
Giustizia e Affari Interni" della
Commissione
Europea,
come unica esperta italiana per
contribuire alla redazione del “Capitolo Italia” del “Rule of Law Report
2021”.
“Un successo e un
riconoscimento che inorgoglisce anche la città di Grotte, paese di cui è
originaria - conclude l'on. Cimino -. A lei vanno i miei
complimenti e un augurio di buon lavoro”.
Redazione
23 febbraio 2021.
|
|
23/02/2021 |
Attualità. La
prof.ssa Gaetana Morgante nominata dalla Commissione Europea per il "Rule
of Law Report" |
|
Gaetana Morgante |
La prof.ssa Gaetana Morgante,
titolare della cattedra di Diritto penale alla Scuola Superiore Sant'Anna di
Pisa e direttrice dell'Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo), è
l'unica italiana nominata dalla Commissione Europea - Direzione
Giustizia e Affari Interni - per contribuire alla redazione del "Capitolo
Italia" del "Rule of Law Report 2021".
(Sede della Commissione Europea)
Di origini grottesi, la prof.ssa Morgante è figlia
dell'ortopedico dott. Domenico Morgante che ha prestato servizio presso gli
ospedali di Bologna, Padova, Modica, Gela, Mussomeli e Adria (in provincia
di Rovigo). Il nonno Salvatore Morgante e la nonna Gaetana Zaffuto (della
quale la Docente porta il nome) riposano nel cimitero di Grotte, comunità
cittadina alla quale è rimasta profondamente legata.
Dopo il diploma di Maturità Classica ottenuto con 60/60, la prof.ssa
Morgante ha conseguito la Laurea in Giurisprudenza presso l'Università di
Pisa con 110/110 e lode, seguita dal Dottorato di Ricerca in Diritto penale
presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa con 100/100 e lode.
Dal 2009 è "professore associato" di Diritto penale presso la Scuola
Superiore Sant'Anna di Pisa, cattedra della quale dal 2019 è
"professore ordinario". Il primo novembre 2020 è eletta direttrice
dell'Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) per il triennio
2020-2023; prima donna a rivestire al carica di direttore del prestigioso
Istituto.
(Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa)
Attualmente la dott.ssa Morgante è consulente scientifico
delle pubblicazioni "La Legislazione Penale", "Criminalia" e "Rivista
trimestrale di Diritto penale dell'economia", nonché membro del comitato
di redazione delle riviste "Social Sciences" e ""DisCrimen".
Il documento "Rule of Law Report 2021", del quale la prof.ssa
Morgante contribuirà alla redazione, si occuperà del sistema giudiziario,
dell'anti-corruzione e del pluralismo dell'informazione, con l'obiettivo di
analizzare la situazione in ciascuno Stato dell'Unione Europea per indicare
linee guida di riforma della legislazione.
"Dovrò presentare e valutare il sistema italiano - ha spiegato la
Docente - con un particolare focus sul sistema giudiziario e di contrasto
al terrorismo internazionale. Questo incarico si pone in linea con altre
collaborazioni con la Commissione Europea, soprattutto nell'ambito della
lotta al terrorismo internazionale di cui mi sono occupata negli ultimi
anni, oltre alla materia del contrasto al malaffare pubblico-privato. Si
tratta di un rapporto molto importante - ha concluso la prof.ssa
Morgante - non soltanto a livello europeo ma a livello internazionale
perché i risultati di questo rapporto sono di fondamentale importanza per
orientare le riforme legislative che si ritengano eventualmente necessarie".
Carmelo Arnone
23 febbraio 2021.
|
|
23/02/2021 |
Salute. A Grotte, visite
senologiche gratuite per la diagnosi precoce dei tumori |
|
Visita senologica |
Aggiornamento alle ore 18.00 del
23/02/21.
Essendo stato raggiunto il numero massimo di richieste per le visite
programmate, non è più possibile prenotarsi. Probabilmente nei prossimi mesi
verrà effettuato un nuovo screening.
**** Nei giorni di
sabato 13 e domenica 14 marzo 2021 sarà effettuata a
Grotte una campagna di screening per la diagnosi precoce dei tumori.
L'iniziativa dell'Amministrazione comunale - Assessorato ai Servizi
Sociali -,
in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (LILT)
e con l’Associazione di Volontariato “Padre Vinti”, vedrà impegnati i
medici senologi dott. Pasquale Borsellino e dott.ssa Carmela Di
Caro della
sezione Provinciale LILT di Agrigento. Verranno effettuate gratuitamente
90 visite senologiche.
Le visite verranno eseguite nei locali dell’Associazione di Volontariato
“Padre Vinti”, in Via Pirandello n° 3, a partire dalle ore 08.30 di sabato 13
marzo. Per le prenotazioni, entro il numero di visite
programmate, telefonare al numero 335.5643900 (dipendente comunale
Giuseppe Figliola).
Redazione
23 febbraio 2021.
|
|
22/02/2021 |
Comune. In
pagamento il rimborso del contributo mensa per la Scuola dell'Infanzia |
|
Rimborso |
È in pagamento il rimborso delle spese relative ai
contributi per la mensa scolastica della Scuola dell'Infanzia di Grotte,
sostenuti durante lo scorso anno
scolastico 2019/2020.
Così come previsto dal bando (pubblicato nel mese di settembre 2020)
dall'Ufficio Cultura del Comune di Grotte, a firma del Responsabile di P.O.
n° 1 dott. Calogero Sardo (per assegnazione contributi - Scuola
dell’Infanzia - Fondo Nazionale per il Sistema Integrato di Educazione e
Istruzione e supporto del Piano di Azione Pluriennale), i contributi
sono destinati alle famiglie con bambini di età compresa tra 3 e 6
anni che hanno frequentato la Scuola dell'Infanzia durante l'anno scolastico
2019/2020, e che hanno
presentato istanza entro il 2 ottobre 2020.
Ripartito proporzionalmente al contributo mensa versato
in base alla tariffa stabilita dal Comune di Grotte, del rimborso risultano
beneficiari 55 alunni.
Redazione
22 febbraio 2021.
|
|
22/02/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
|
Unità Pastorale
|
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
22 febbraio
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario "A Maria che scioglie i
nodi" e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i malati), Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 23 febbraio
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il
venerabile Padre Vinti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i moribondi), Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Mercoledi 24 febbraio
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, catechesi e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per le anime del purgatorio), Stellario
a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedi 25 febbraio - Festa
di San Gerlando, Patrono della Chiesa agrigentina
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa; a seguire, Adorazione
eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e
religiose), Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.
Venerdi 26 febbraio
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate
dal Cammino neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via
Crucis;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per la conversione dei peccatori) Via
Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa e confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei
fidanzati.
Sabato 27 febbraio
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via
Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro e
dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove
dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per gli sposi e i fidanzati), Via
Matris;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva
animata dal Cammino neocatecumenale.
Domenica 28 febbraio - II
Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per tutti quelli che si raccomandano
alle nostre preghiere), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
22 febbraio 2021.
|
|
22/02/2021 |
Lettere. "Quando
i politici erano politici e i tecnici erano tecnici"; di Armando Caltagirone |
|
Dott. Armando Caltagirone |
Pubblichiamo un intervento del dott. Armando Caltagirone,
su concorsi e graduatorie.
*****
"Prendendo
spunto dall’articolo
apparso il 10 febbraio dal titolo: “Concorsi. Istruttori amministrativi e
contabili: lauree e strani punteggi (autocertificati) nelle graduatorie”
e dal silenzio, non si sa quanto incolpevole, di chi doveva chiarire i
termini della questione, diventano inevitabili alcune amare riflessioni.
Nell’articolo in rassegna è stato correttamente posto l’accento sul termine
“equivalente” che, a quanto pare, alcuni candidati avrebbero
interpretato, ritengo in assoluta buona fede, escludendo il dolo,
probabilmente per difficoltà individuali nella comprensione del testo, in
maniera distorta (laurea triennale più specialistica uguale due lauree).
Se grave risulta la capacità interpretativa di alcuni candidati, ancor più
grave l’avallo delle commissioni esaminatrici, al cui interno figurano
accademici, che si sarebbero limitati a stilare una graduatoria, seppur
provvisoria, in ordine decrescente dei punteggi autocertificati.
Per l’immane fatica era proprio il caso di scomodare illustri cattedratici
cui vanno pagate anche le trasferte?
Forse l’esigenza di far ricorso a membri accademici è stata dettata dalla
convinzione, di chi ci amministra, che nella nostra piccola comunità non
esistono intelligenze tali da comprendere che 100 è maggiore di 90?
Convinzioni a parte, ciò che preme evidenziare è la disparità di trattamento
ingiustificato che si delinea tra candidati aventi equivalente titolo.
Per meglio comprendere le disparità in argomento appare opportuno fare un
esempio.
Candidato “A”: Laurea triennale conseguita con
punteggio di 107/110, punti 41,8;
Specialistica conseguita con punteggio 98/110, punti 7,2; Totale punti 49,00
(41,8+7,2).
Candidato “B”: Laurea magistrale a ciclo unico
conseguita con punteggio di 110/110 senza lode punti 46,6.
Candidato “C”: Laurea vecchio ordinamento conseguita
con punteggio massimo e lode, punti 48,00.
In siffatta situazione al candidato “A” la laurea specialistica (98/110) non
consentirebbe neppure la partecipazione (punteggio minimo richiesto
100/110), mentre al titolo di primo livello (triennale o c.d. laurea breve)
conseguito con 107/110, oltre la partecipazione con attribuzione del
punteggio di 41,80, aggiunge l’ulteriore attribuzione di altri 7,2 punti
(0,90 X ogni punto da 66 a 98=28,8:4= 7,2 - per la valutazione del secondo
titolo non è previsto un punteggio minimo), per un totale di 49,00.
Graduatoria:
1. Candidato “A”, punti 49,00;
2. Candidato “C”, punti 48,00;
3. Candidato “B”, punti 46,60.
L’esempio sopra riportato evidenzia l’illogicità manifesta non disgiunta da
una disparità di trattamento ingiustificata che confligge con i principi
costituzionali. Qualcuno dovrebbe spiegare perché una laurea di primo
livello, addirittura con un punteggio inferiore rispetto agli altri, come
nell’esempio riportato, è superiore a una laurea magistrale o di secondo
livello conseguita con punteggio massimo.
I termini della questione dovrebbero essere spiegati dalla politica e non
solo dalla magistratura, ma la politica è assente, latitante, abdica in
favore dei c.d. tecnici. I consiglieri, di maggioranza e minoranza, come le
stelle di Cronin, stanno a guardare.
D’altronde cosa ci si può aspettare da un Consiglio comunale che approva
regolamenti che nulla regolano?
È
propria di questi giorni l’approvazione del regolamento sulle entrate
tributarie, dove, tra le tante celie, s’indicano le modalità di riscossione
coattiva, cioè in forma diretta (ingiunzione) o indiretta (iscrizione a
ruolo e conseguente cartella).
Che cosa si regola se tali modalità sono già previste dalla legge e non si
opta per nessuna delle due?
Il regolamento non è equivalente alla legge se si conosce la gerarchia delle
fonti normative.
Lo scenario è alquanto desolante e per dirla con Sciascia, nella ricorrenza
del centenario dalla nascita, “Poveri contribuenti italiani”.
Comunque, se qualcuno avesse qualcosa da dire sono sempre disponibile al
confronto purché pubblico".
|
|
|
|
Armando Caltagirone
|
|
22/02/2021 |
Dialoghi. "Il
Governo Draghi è nel pieno dei suoi poteri: che Dio ce la mandi buona"; di Giuseppe Castronovo |
|
|
Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
Al Circolo della Concordia abbiamo esaminato l'enigmatica fine del Governo
Conte 2 e la nascita del nuovo Governo a guida Mario Draghi. Non sono
mancate le perplessità, di fronte alle sfide che lo attendono dal momento
che una crisi, dagli esiti ancora incerti, sta profondamente scuotendo il
Movimento 5 Stelle.
Giuseppe Castronovo
"Il Governo Draghi è nel pieno dei suoi poteri: che Dio ce la
mandi buona"
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Totò: Amici, e così il prof. Mario Draghi è finalmente, dopo
la rocambolesca fine del Governo Conte 2, nel pieno dei suoi poteri.
Nenè: Lo attendono sfide che richiedono piena coesione tra le forze
politiche che hanno espresso la fiducia al suo programma.
Santo: Che ne dice il prof. Vezio?
Vezio: Amici, l’esperienza mi fa dire che, dato l’ampio schieramento di
partiti che in Parlamento hanno espresso la loro fiducia per il prof. Draghi
e il Governo da lui presieduto, le maggiori difficoltà cominciano proprio
ora che la Costituzione lo ha messo nelle condizioni di fare quel che
richiede l’interesse del nostro Paese.
Nenè: Prof., come mai questo suo pessimismo?
Vezio: Il travaglio che sta affliggendo il Movimento 5 Stelle è una spia
pericolosa. Sono nubi che annunciano tempesta.
Santo: E allora?
Vezio: Visto che nessun parlamentare vuole andare a casa per continuare a
beneficiare di altri 350.000 euro da qui alla fine della legislatura, non mi
resta che dire: che Dio ce la mandi buona.
|
|
|
|
Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
|
|
21/02/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 9^ puntata |
|
Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(9^ puntata)
Cap. 9
La città di Adonai
Erode, nel bene e nel male, ha tutte le
abitudini dei satrapi e dei re del Vicino Oriente; una di queste consiste
nel tenere un harem composto di numerose mogli e concubine. Egli
periodicamente lo arricchisce, con nuove giovani donne. Per le principali
feste religiose che si tengono a Gerusalemme ogni anno, funzionari e guardie
sono posti alle porte di entrata della cinta muraria per far pagare il dazio
alle merci. Di solito hanno il tacito ordine di individuare le giovani più
belle che arrivano in città e segnalarle al capo eunuco. Poi, su indicazione
di quest’ultimo, Erode decide, eventualmente, quale di esse aggregare al suo
harem.
Abitualmente Erode, le ragazze di alto ceto sociale le
trattiene come conviventi. Egli comunemente prende contatto con i genitori
per stipulare un contratto di transazione facendole diventare così sue
concubine. Le famiglie, di norma, sono sempre favorevoli poiché tutto ciò
consente di ottenere dei lucrosi risarcimenti e introiti che permettono di
risolvere i loro problemi economici e, nello stesso tempo, le figlie
ottengono una sistemazione definitiva. Quest’accordo inoltre consente, in
certo qual modo, di imparentarsi e di far parte della famiglia del re, cosa
che dà altri vantaggi come la sistemazione lavorativa degli altri membri
delle famiglie.
Se ci sono delle resistenze da parte dei familiari,
Erode preferisce non insistere più di tanto su questo tipo di transazione.
Egli è consapevole di non essere amato da una parte minoritaria
religiosamente tradizionalista della popolazione e da alcuni fanatici gruppi
settari ebraici i quali non condividono questi e altri suoi comportamenti da
“satrapo”. Il sovrano, pertanto, evita di mettere in atto forzature che
possano alienargli le simpatie della parte più numerosa dei cittadini.
Infatti, la popolazione ha una benevola considerazione del re per la buona
gestione della cosa pubblica, delle imposte, per le numerose feste che
organizza e per le molte occasioni di lavoro che crea con le opere pubbliche
che continuamente fa costruire.
* * *
I giovani del gruppo, che sono stati per la prima volta a Gerusalemme,
guardano con incredulità le grandiose opere fatte costruire da Erode. A ogni
passo la città riserva delle sorprese per la numerosità e la bellezza dei
monumenti. Una delle persone adulte, di nome Eleazaro, della comitiva di
Cana, che aveva abitato fino a qualche anno prima a Gerusalemme, si offre di
guidare i giovani per la città e illustrare loro i principali monumenti.
Quando il gruppo si trova davanti al Tempio, egli così
descrive e racconta: «Nel Tempio, fatto costruire dal re Erode, il
santuario interno è rimasto quello di Salomone ma con un’elevazione
maggiore, mentre le costruzioni esterne che circondano il santuario sono
state molto ampliate. Poiché l’antico Tempio sorge sulla collina orientale
della città, il piano superiore della stessa collina è stato ampliato quasi
del doppio per mezzo di enormi mura costruite ai suoi fianchi. Sullo spazio
cosi ottenuto sorgono tre portici o atri, che sono uno più elevato
dell’altro, procedendo dalla periferia verso il santuario interno. Il primo
è più periferico e accessibile a chiunque, perciò è chiamato atrio dei
gentili, poiché frequentabile anche dai pagani. Procedendo verso
l’interno, a un certo punto l’atrio è sbarrato da una balaustra di pietra
che segnala il limite accessibile ai pagani: iscrizioni greche e latine
ricordano a costoro la proibizione di passare oltre, sotto pena di morte».
L’improvvisato cicerone fa presente: «Oltrepassata la
balaustra e saliti più in là alcuni gradini, si entra nell’atrio interno
protetto da grosse mura e suddiviso in due parti. La più esterna è detta
atrio delle donne perché fin lì possono accedere le donne ebree, mentre
la più interna è denominata atrio degli Israeliti, accessibile ai
soli uomini. Procedendo e salendo ancora, segue l’atrio dei sacerdoti,
anche questo a cielo aperto, dove sta l’altare degli olocausti. Infine, dopo
altri gradini, si giunge al vero santuario che ha davanti un vestibolo e
internamente è diviso in due parti. La parte anteriore è chiamata il
Santo, e contiene l’altare d’oro per i profumi, la mensa per i pani
della proposizione e il candelabro d’oro a sette bracci. La parte posteriore
è il Santo dei santi, considerata dimora di Yahwèh e quindi il luogo
Santissimo di tutto Israele».
Eleazaro prosegue nella sua illustrazione: «Nel Tempio
di Salomone, fu a suo tempo collocata l’Arca dell’Alleanza, ma quando fu
perduta, il Santo dei santi rimase una stanza misteriosamente oscura e vuota
(Nel Santo dei santi entrò nel 63 a.C. il romano Pompeo Magno che vi trovò “nulla
intus deum effigie vacuam sedem et inania arcana”, Tacito, Hist., v.
9.).
Nel Santo dei santi entra soltanto il sommo sacerdote,
un solo giorno l’anno, e precisamente nella ricorrenza dello Yom Kippur
(Giorno della Espiazione). Il sommo sacerdote che entra in questo sacro
locale depone il turibolo su una pietra alta tre dita che ricorda il
piedistallo ove anticamente era adagiata l’Arca dell’alleanza».
Continuando, Eleazaro, così chiarisce: «L’atrio dei
gentili è fiancheggiato, a oriente e a mezzogiorno, da due famosi portici:
l’orientale, che guarda dall’alto il torrente Cedron, è chiamato comunemente
portico di Salomone; il meridionale, chiamato portico regio,
tocca con i suoi due estremi la valle del Cedron a oriente e del Tyropeon a
occidente. Quest’ultimo portico è una costruzione veramente insigne, degna
di stare a fianco delle più famose costruzioni di Atene e di Roma, ma mostra
uno stile architettonico totalmente greco e non ha nulla di ebraico. È
formato da centosessantadue grandi colonne sormontate da finissimi capitelli
corinzi disposti in quadruplice fila in modo da costituire una triplice
navata. L’atrio dei gentili è come un’agorà greca, luogo d’incontro per chi
abita o si trova di passaggio a Gerusalemme. I pagani vi si recano per
trattare i loro affari, come nelle loro città d’origine vanno al foro o
nell’agorà. Gli ebrei vi si recano per udire i famosi dottori della legge
che, circondati dai loro discepoli, tengono lezione o disputano fra loro. I
pagani, in genere, sono attirati dalle mille curiosità del luogo sacro e
dalle notizie d’ogni sorta che vi si possono raccogliere. In occasione delle
grandi feste ebraiche l’atrio dei gentili diventa un pubblico mercato ove,
sotto i portici, si piazzano i mercanti che offrono ai pellegrini ebrei,
giunti da ogni luogo della Palestina e da tutte le coste del Mediterraneo,
buoi, pecore, colombi, e ogni altra cosa necessaria per i sacrifici
liturgici. Mentre i cambiavalute tengono esposti, su banchetti improvvisati,
vari tipi di monete palestinesi, pronti a cambiarle con quelle straniere ai
pellegrini venuti dall’estero. Soltanto dopo aver oltrepassato questa
confusione si giunge agli atri interni delle donne, e poi quello degli
Israeliti uomini ove al solo Ebreo è concesso purgarsi dei suoi peccati
davanti a Dio nel silenzio e nella preghiera».
Ai giovani, nella visita alla città, Eleazaro ancora
illustra: «Come vedete, accanto all’angolo nord-ovest del Tempio si alza la
Fortezza Antonia, costruita da Erode sul posto di una precedente torre. Essa
si congiunge con i portici del Tempio e ha, in ambedue i lati, delle scale
per le quali possono scendere le guardie romane che di norma si
distribuiscono armate lungo i portici durante le festività, vigilando
affinché il popolo non si ribelli alle autorità costituite. Nella fortezza
stanno le guarnigioni della città, del Tempio e della fortezza stessa. Per
la sua vicinanza al Tempio, la Fortezza Antonia serve spesso al Procuratore
romano per il disbrigo degli affari di governo poiché richiedono un diretto
contatto con il popolo».
Poi Eleazaro fa visitare la parte esterna dell’antico e
maestoso palazzo dei re Asmonei. Invece l’ultimo monumento a essere ammirato
esternamente dai giovani è il nuovo palazzo reale di Erode il Grande.
Myriam è colpita dall’imponenza e dalla bellezza del
palazzo, la sua fantasia di giovane e “ingenua” ragazza la fa immaginare
regina di quel palazzo; pensa al lusso in cui vivono le donne in quella
dimora e le cose che vedrà ancora nei pochi giorni di permanenza in città.
«Durante la festa vi sono per le strade di Gerusalemme»
afferma Eleazaro «varie forme d’intrattenimento come giochi, danze, musiche,
ecc. Per la musica si utilizzano gli strumenti a corda - il mondo giudaico
amava molto l’arpa -, a fiato - flauti e altri strumenti -, a percussione.
Per accompagnare la danza sono frequenti l’uso di arpe, campanelli,
tamburelli, flauti, cetre e cimbali».
Nel frattempo, Joseph e gli anziani del gruppo prendono
contatto con i leviti che gestiscono i riti e i sacrifici che sono celebrati
nel cortile del tempio in onore del Dio di Israele, nelle varie feste. Essi
decidono di sacrificare a Yahwèh due pecore e sei galli, di donare quattro
caraffe di miele ai leviti e di versare ai tesorieri del Tempio una discreta
somma di denaro raccolta tra i fedeli di Cana e Nazareth.
Quelli di Nazareth si riuniscono attorno a un grande
tavolo dell’osteria in cui sono ospitati; essi mangiano l’agnello intero
senza spezzare nessun osso, le erbe amare, la salsa dolce e il pane azzimo,
per onorare la Pasqua secondo le tradizionali usanze.
Myriam si è resa conto che a Gerusalemme la gente del
popolo parla aramaico come in tutta la Palestina; la gente colta anche il
greco. I mercanti, oltre l’aramaico e il greco corrente, parlano anche un
po’ il latino; solo i sacerdoti del Tempio nelle funzioni religiose,
talvolta, parlano l’antica ieratica lingua ebraica. Ma per le strade quel
giorno si sentono anche l’egiziano, il siriaco, il greco, il fenicio, il
parsi, l’arabo, l’etiope e altre lingue e dialetti.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 21 febbraio 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
|
|
21/02/2021 |
Letture Sponsali. "Fare
deserto di tutto ciò che è male" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Andiamo nel
deserto da soli.
Cari amici, prima o poi, per tutti noi, arriva l’ora di andare nel deserto
per prepararci al passaggio tra la vita terrena e la vita eterna.
E come Gesù, nel deserto dobbiamo andarci da soli, distaccandoci non solo
dai beni materiali di questa vita, ma anche dalle persone care e soprattutto
dai nostri familiari.
La quaresima è anche questo, il momento in cui, per prepararci, dobbiamo
lasciare tutto e tutti.
È un momento triste, durissimo, di sacrificio, ma inevitabile ed
è
parte integrante del progetto che Dio ha per tutti noi.
Teniamo duro, un giorno saremo ricompensati nella fede.
Aline e Christian
Punto chiave
Nel brano di Marco i quaranta giorni e le quaranta notti dell'antico diluvio
sono vinti dai quaranta giorni del digiuno di Gesù, che nel deserto
sconfigge le tentazioni e gli inganni di Satana.
Gesù proclama la sua “buona notizia”: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio
è vicino”.
La partecipazione a questo regno è alla portata dell'uomo, di ogni uomo, a
condizione che esso sia disponibile a credere con la vita a questa “buona
notizia” e a trasformarla in una esistenza nuova: “Convertitevi e credete
nel Vangelo”.
La conversione sta nel fare nostra la Quaresima di Gesù: lasciarsi guidare
dallo Spirito Santo e, con la sua luce, fare deserto di tutto ciò che è
male; solo così si continua a vincere contro Satana e contro il peccato.
Paola e Salvo
Redazione
21 febbraio 2021.
|
|
20/02/2021 |
Politica. I
dirigenti dell'UDC Sicilia: "Vogliamo l'on Decio Terrana nel
Governo nazionale" |
|
Decio Terrana |
Con
una nota ufficiale indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi, i
dirigenti dell’UDC Sicilia evidenziano la richiesta di una rappresentanza
politica-istituzionale dello Scudocrociato siciliano nel nuovo Governo,
identificando nella figura politica del Coordinatore Regionale e
Responsabile Nazionale agli Enti Locali dell’UDC, l’on. Decio Terrana,
la sintesi dell’attuale politica nazionale dell’UDC, orfana al momento della
guida principale, il segretario nazionale Lorenzo Cesa. Nello specifico i
dirigenti siciliani chiedono il giusto riconoscimento per una figura
politica che - asseriscono - ha fatto rinascere il partito in Sicilia,
lavorando senza tregua, e portandolo in meno di 3 anni alla doppia cifra
regionale, con tanti amministratori, consiglieri ed un movimento sui
territori sempre attivo; le presenze all’ultima festa nazionale dell’UDC
hanno evidenziato come il partito fosse a grande trazione siciliana. "L’on.
Decio Terrana è la nostra guida - sostengono i dirigenti regionali -.
Ormai l’UDC Sicilia rappresenta da solo l’1% nazionale, chiediamo il giusto
riconoscimento e la possibilità di estendere quanto fatto qui in Sicilia su
tutto il territorio nazionale, progetto già avviato dal nostro segretario
nazionale Lorenzo Cesa".
Ecco cosa scrivono i dirigenti dell'UDC Sicilia al presidente Mario Draghi:
"Preg.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, la crisi pandemica,
nei suoi risvolti politici, ha indotto alla formazione del Governo più
autorevole della storia della Repubblica italiana, verso cui sono ad
esprimere soddisfazione e fiducia. Il recente passato ha manifestato
significative debolezze, questo, ancora segnato per storia recente da
fattori che rendono faticosa la competitività della nostra attività
formativa rispetto a quanto avviene in molti altri Paesi europei, è
interessato ancora ed ancora per molto da un’abnorme, tragica e dovuta
restrizione della libertà personale dei cittadini, che pregiudica il normale
equilibrio necessario ad affrontare le sfide del futuro. Il perdurare del
rischio di contagio ben oltre i termini oggi definibili, rende opportuno non
rinviare, quindi, scelte determinate, perché venga assicurata al sistema
Paese ogni energia utile ad affrontare la gravissima crisi da isolamento
determinata dalla staticità economico-sociale. Risorse, appunto, quindi
energie finanziarie da immettere nel sistema produttivo, talché siano
garantiti gli investimenti in essere e stimolati di nuovi, acchè la gradata
e progressiva ripresa trovi capienza in diversi livelli di domanda e di
offerta, trasposti in alto, che il Paese sia in grado di esprimere. Sig.
Presidente, nel determinare la complessiva organizzazione di Governo, con
l’attribuzione e la nomina nei ruoli di c.d. sottogoverno
politico-istituzionale, vorrà porre attenzione ed attribuire ad una nostra
rappresentanza e nello specifico al Coordinatore Politico Regionale del
nostro partito On. Decio Terrana il ruolo politico che riterrà opportuno,
acchè possa essere offerta all’azione di Governo idoneo, qualificato ed
informato contributo, atteso il laboratorio esperienziale da cui non può
prescindersi".
Redazione
20 febbraio 2021.
|
|
20/02/2021 |
Storia.
"L'eredità dei classici", di Enzo Allegro; 1^ parte |
|
Fregio del Partenone |
Eredità dei classici (1^ parte)
In questo periodo della storia umana la nostra attenzione è rivolta verso il
presente e soprattutto il futuro. Pensiamo alla scienza, alla tecnologia, a
quanto queste hanno fatto per noi e quanto potranno fare in futuro. Viviamo
in un società che, malgrado i suoi difetti, ci offre libertà e democrazia.
Ci siamo abituati e per questo lo diamo per scontato.
Ma da dove arrivano questi principi, prerogative, idee? Quale eredità
abbiamo ricevuto dal passato?
Vediamo in questa prima puntata il lascito del mondo greco precedente ad
Aristotele.
Mentre in Europa gli uomini vivevano quasi come dei selvaggi, in Grecia
stava nascendo una grande civiltà; qui è nata la filosofia, la medicina con
Ippocrate, la storiografia, la drammaturgia, la retorica, la democrazia e la
politica.
La medicina ha mosso i primi passi con Ippocrate; la drammaturgia ha avuto
grande espansione con le tragedie di Esiodo, Sofocle ed Eschilo e con le
commedie di Aristofane.
La filosofia è stata la prima risposta dell'uomo - una risposta logica e
razionale - alla comprensione del perché, di quello che lo circonda,
allontanandosi da miti, leggende e dalla religione degli dei, Zeus e Apollo.
Socrate, Platone, Aristotele ne sono stati i massimi esponenti.
Erodoto fu il primo a teorizzare le tre forme di governo ancora attuali
quali: democrazia, oligarchia e monarchia. Egli stesso è stato il primo a
utilizzare il neologismo democrazia (demokratia,
da démos "popolo" e krátos "potere":
governo del popolo);
per tale motivo da tanti è considerato il padre della politica.
Cicerone lo considerava il padre della storiografia. Lui insieme a Tucidide
sono stati i primi che hanno dato alla storia un taglio più scientifico,
lucido, isolando i fatti dalle leggende e dai miti, vagliando le cause
profonde dei avvenimenti, verificando i fatti (Erodoto viaggiò molto nel
mondo di allora e per questo è considerato il primo reporter dell’umanità).
Alcuni studiosi li hanno definiti come “illuministi” della storia.
In Grecia sono nate diverse città-stato o polis; Aristotele ne contava
almeno 156, ognuna con la sua costituzione o politeia. Per
costituzione si intendevano le istituzioni della polis, la vita politica, i
costumi, la tradizione; l'uomo era un ingranaggio, uno strumento all'interno
della vita della città. Un concetto ben diverso da come lo consideriamo noi
oggi, cioè costituzione sinonimo di principi fondamentali delle norme che
regolano lo Stato e la vita dei cittadini all'interno di esso.
(Atene, Fregio del Partenone)
Atene rappresentava un unicum nelle totalità delle
città-stato
greche. Perché? Tre grandi riformatori, nei secoli VII-VI, si sono alternati
nella guida della città: Solone, Clistene e Pericle. Questi hanno apportato
grandi novità nella vita associativa della polis:
- "seisàchtheia",
o scuotimento dei pesi, nessuno doveva mai più diventare schiavo a causa di
rovesci finanziari personali e della sua famiglia;
-
"eliea",
tribunale;
- "ekklesia", assemblea popolare a cui potevano partecipare tutti gli
uomini maggiori di 30 anni;
- "boulè", organo esecutivo composto da 500 membri;
- ostracismo, esilio obbligatorio di 10 anni per i soggetti ritenuti
pericolosi della democrazia.
Tutti i membri dell'ekklesia avevano pari diritto di voto e di parola,
indipendente dalle ricchezze possedute. Tali riunioni avvenivano nell'agorà,
la piazza principale, dove i cittadini potevano avere libero accesso.
A molte delle cariche politiche si aveva accesso a sorte oppure a rotazione,
in maniera che tutti potevano prendersi cura della polis, oggi diremo
prendersi cura della "cosa pubblica".
Erano previsti degli indennizzi per i magistrati, perché avrebbero dovuto
lasciare la loro attività per adempiere agli obblighi del loro ufficio.
Pericle inserì dei sussidi per i meno abbienti.
La polis era basata su due importanti cardini: isonomia e isegoria. Per
isonomia si intende l'uguaglianza davanti alla legge; ricchi e poveri
avevano stessi diritti davanti alla legge. L'isegoria è il diritto di parola
e di voto all'interno dell'assemblea.
Insomma, avevano inventato la democrazia, una democrazia diretta e
partecipativa. Un sistema di governo che ancora oggi resiste al tempo, un
sistema politico utilizzato dalla maggioranze delle nazioni odierne.
Nei tempi moderni si è trasformata in democrazia rappresentativa, a causa
del numero di abitanti.
Hanno inventato anche la politica, la politiké tèchné, cioè l’arte
della politica o dell’amministrazione della polis. Si, perché tà politikà
vuol dire "le cose che riguardano la vita della polis", la città-stato
greca.
Abbiamo colto alcune eredità che sono arrivate dalla antica Grecia. Ma siamo
realisti, gli antenati non hanno raggiunto la perfezione (che non esiste
nemmeno oggi). Vogliamo ricordare che ad Atene e nelle altre polis esisteva
la schiavitù. Uomini e donne catturati durante le guerre divennero la
principale forza lavorativa; l’economia si reggeva sul lavoro degli schiavi.
Lo sapevate che Platone nel lontano IV sec. a.C. parlò della parità dei
sessi?
Ne parleremo nella prossima puntata.
Enzo Allegro
20 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
20/02/2021 |
Servizi. Mari
Grazia Brandara è il nuovo Presidente del CdA del GAL Sicilia Centro Meridionale |
|
Brandara, Gaglio, Marchese Ragona, e D'Angelo |
Il Sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, è il nuovo
Presidente del Gal Sicilia Centro Meridionale di cui fanno parte 13
Comuni della provincia di Agrigento. La sua elezione è avvenuta ieri sera
durante la riunione che si è svolta al Palazzo Stella di Canicatti e che ha
visto la partecipazione dei Comuni soci del GAL (Gruppo di Azione Locale),
che hanno diritto al voto, e dei partener privati.
Nel CdA anche il sindaco di Camastra Dario Gaglio anche lui rappresentante
della parte pubblica. Per la parte privata, vice presidente è stato eletto
Giuseppe D’Angelo, di Confimpresa Euromed, mentre nel ruolo di
amministratore delegato è stato riconfermato Rosario Marchese Ragona,
Presidente provinciale di Confagricoltura Agrigento. Al voto per la parte
pubblica hanno diritto i Comuni di Naro, Camastra, Racalmuto, Ravanusa, e
Favara.
“Ringrazio - dichiara il neo Presidente - l'Assemblea per
aver voluto che ricoprissi questa carica e prima di dire quali le priorità
che condividerò con voi Sindaci credo sia doveroso ringraziare chi c’è
stato, per le cose iniziate e che noi continueremo, per le iniziative
concluse, per la vicinanza ai “privati”. Con oggi - aggiunge -
inauguriamo una nuova e diversa fase che avrà nel “Green Deal” il proprio
faro. Abbiamo la necessità di programmare iniziative per informare le
imprese del nostro territorio che devono chiedere investimenti per il
traghettamento verso quella transizione ecologica bisogno della terra degli
uomini che la abitano e delle nuove generazioni. Ed infatti sarà nostro
obiettivo collegare questa parte di Sicilia, la Centro-Meridionale, con
l’Europa del Next Generation EU e, per tale motivo, spero di poter avere
presto con noi chi saprà indicarci la direzione e, come l’indice della
“Creazione di Adamo” di Michelangelo, darci una diversa visione di vita, di
futuro. In un momento in cui tutti parlano del fare io voglio continuare a
praticare l’essere. E lo dico - aggiunge Maria Grazia Brandara -
perché io ho sempre pensato come sindaco e quindi essere Sindaco e non fare
il sindaco. Così come chiamata a Licata sono stata anche lì il Sindaco. E
qui, mi avete voluta Presidente e questo sarò. Sindaco Presidente. Presente
ed animatrice territoriale mai da sola. Lo farò con voi e sapete, lo avete
già sperimentato, quanto mi piace confrontarmi. Abbiamo tanto da lavorare.
Ed ora voglio parlare alla struttura GAL. Con alcuni impareremo a
conoscerci, con l’arch. Olindo Terrana, il confronto sarà immediato. Già
nella giornata di lunedì - conclude il sindaco di Naro -, in presenza
o meno, gli chiederò di supportare il Presidente uscente nel cosiddetto
passaggio di consegne per continuare le cose non concluse, come dicevo
prima, ma anche per sapere le cose fatte perché, sarà certamente stata una
mia disattenzione, non mi sono sentita partecipe, giocatrice. Quindi Sindaci
giocatori, territori protagonisti, ed agli imprenditori dico sempre al
vostro fianco, accanto a tutti. Ambiente, innovazione, digitalizzazione, e
un vostro nuovo ufficio, una vostra struttura tecnica, qui al GAL, per
affrontare questi che non sono temi ma svolgimenti. E cominceremo subito con
l’impronta di carbonio, con Emas, con certificazioni di qualità per fare del
GAL SCM insieme avamposto produttivo ed ecologico. Ed ora grazie ancora e
buon lavoro a tutti noi”.
“Sono lusingato per questa riconferma - aggiunge l’amministratore
delegato Rosario Marchese Ragona -. Sono sicuro - conclude -
che con il nuovo Cda daremo continuità al grande lavoro che è stato fatto in
precedenza con la pubblicazione di tanti bandi che porteranno certamente
sviluppo e crescita economica in questa parte della provincia”.
Alla riunione di ieri sera presenti i sindaci di Racalmuto, Vincenzo
Maniglia, e di Favara, Anna Alba, e l’assessore del Comune di Ravanusa Guido
Muratore da cui è partita la proposta di eleggere Maria Grazia Brandara a
Presidente del GAL SCM.
Redazione
20 febbraio 2021.
|
|
19/02/2021 |
Scuola. Presentazione domanda di contributo
per la fornitura gratuita dei libri di testo; entro il 16 aprile |
|
|
Per l'anno
scolastico 2020/21 è possibile presentare
domanda, per la
fornitura gratuita
o semigratuita dei libri di testo, da parte delle famiglie a basso reddito,
con attestazione ISEE pari o inferiore a euro 10.632,94, con figli che frequentano scuole secondarie di primo e di secondo grado,
statali e paritarie. Le procedure per l'erogazione degli stanziamenti sono
state attivate da parte dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della
Formazione Professionale (leggi la
Circolare).
La richiesta di contributo, che deve essere formulata utilizzando lo schema
di
domanda
allegato, dovrà essere corredata dai seguenti documenti:
1) Fotocopia del documento di riconoscimento del soggetto richiedente il
beneficio (padre, madre o tutore) in corso di validità;
2) Fotocopia del Codice Fiscale del richiedente.
La
domanda di partecipazione dovrà essere presentata, a pena di esclusione,
entro e non oltre venerdi 16 aprile 2021 esclusivamente presso
l'Istituto scolastico frequentato, che provvederà successivamente a
trasmetterla al Comune di residenza. I Comuni invieranno le istanza, entro
il 30 luglio 2021, al Dipartimento Regionale
dell'Istruzione dell'Università e del Diritto allo Studio il quale, sulla base del numero degli
alunni, accrediterà le somme a favore dei Comuni che a loro volta
provvederanno ad erogare il contributo.
Scarica il modello per la fornitura gratuita dei libri di testo
.
Redazione
19 febbraio 2021.
|
|
18/02/2021 |
Servizi. Dopo
3 anni si conclude il mandato del CdA del GAL Sicilia Centro Meridionale |
|
Guagliano, Marchese Ragona, Pitrola e Cremona |
Dopo tre anni si conclude l’esperienza dell’attuale CdA
del Gal Sicilia Centro Meridionale. Domani saranno elette le nuove
cariche. Milioni di finanziamenti per imprese ed enti dei 13 comuni
dell’agrigentino.
Dopo tre anni domani sarà eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione,
il Presidente, il Vicepresidente e l’Amministratore Delegato del GAL Sicilia
Centro Meridionale. Ruoli finora rispettivamente ricoperti da Giuseppe
Guagliano, Alfonso Vassallo e Rosario Marchese Ragona che con Lillo Cremona,
ex sindaco di Naro, e Mimmo Randisi hanno diretto il percorso dell’avvio
attuativo del Piano di Azione Locale distretto Rurale Sicilia Centro
Meridionale.
Nonostante le difficoltà determinate dalla pandemia da Covid-19, il C.d.A.
del GAL SCM ha emanato tre bandi finalizzati, quali:
- “Sostegno per la creazione o sviluppo di imprese extra agricole nei
settori del commercio, artigianale, turistico, dei servizi e
dell’innovazione tecnologica” (Misura 6.4c Ambito 1 Trasformazione) per il
quale sono stati presentati 13 progetti per investimenti comprensivi
di IVA pari a € 1.971.282 di cui € 1.265.952 di contributi richiesti;
- “Sostegno per la creazione o sviluppo di imprese extra agricole nei
settori del turismo” (Misura 6.4c Ambito 2 - Turismo e B&B), per il quale
sono stati presentati 23 progetti per un totale di investimenti
comprensivi di IVA pari a € 1.753.331 di cui € 1.131.297 di contributi
richiesti;
- “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività
extra-agricole” per un importo complessivo di contributi pari €
1.400.000,00.
Deliberato ieri sera anche il Bando relativo alla Misura 7.5 del FEASR
“Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture
ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola
scala”, i cui beneficiari saranno i 13 Comuni soci/partner del GAL SCM.
Tale Bando comprende le tre azioni:
- 2.2: “Atelier multimediali della conoscenza” per un importo
di € 1.740.000,00;
- 2.3: “Realizzazione e promozione di itinerari turistici dell’identità
rurale e delle reti di cooperazione” per un importo di € 260.000,00;
- 2.3: “Oasi dell’Accoglienza” per un importo di € 255.084,64 e per un
totale complessivo di contributi a fondo perduto di € 2.255.084,64.
A tali Bandi per la realizzazione di 63 interventi, di cui 39 di iniziativa
pubblica e 24 di iniziativa privata e per un ammontare complessivo di €
5.055.084,64 di contributi, va anche associato l’Avviso di chiamata a
progetto del Dipartimento regionale Istruzione e Formazione Professionale,
a favore dei 13 Comuni soci/partner del GAL SCM, per la Misura 10.7.1
del PO FESR Sicilia 2014-2020 per contributi a fondo perduto di €
1.500.000,00, relativi a “Interventi di riqualificazione degli edifici
scolastici (efficientamento energetico, sicurezza, attrattività e
innovatività, accessibilità, impianti sportivi, connettività), anche per
facilitare l’accessibilità delle persone con disabilità”.
“Credo - dichiara il Presidente Giuseppe Guagliano - che in
questi anni abbiamo lavorato esclusivamente per la crescita di questa parte
del territorio della provincia di Agrigento. I risultati - conclude - sono
sotto gli occhi di tutti e nonostante le difficoltà causate dalla pandemia
da Covid abbiamo avuto una risposta massiccia da parte degli imprenditori
locali con la presentazione di progetti che hanno superato la dotazione
finanziaria e per i quali ci siamo adoperati per reperire le somme
necessarie”.
“Lasciamo - aggiunge l’amministratore delegato Rosario Marchese
Ragona - tanti progetti finanziati da realizzare che presto vedranno
la luce. Sono soddisfatto per il lavoro che abbiamo svolto a favore dei 13
Comuni della provincia di Agrigento che fanno parte del Gal Scm. Possiamo
dire di avere contribuito - conclude Ragona - in maniera determinante alla
rivitalizzazione dal punto di vista economico e culturale dei nostri centri
ed i frutti saranno raccolti da adesso in poi. È stata una esperienza
davvero coinvolgente ed allo stesso tempo entusiasmante”.
“Il messaggio che voglio lanciare - continua Lillo Cremona ex
sindaco di Naro - è quello che strumenti come il Gal, servono a
valorizzare un territorio già di per sé depresso. Sicuramente vanno
potenziati se si vuole parlare di rilancio totale. Voglio sottolineare -
conclude Cremona - che ognuno di noi ha svolto il proprio mandato a
titolo gratuito e che durante il mio percorso ho incontrato gente
sicuramente per bene che ha lavorato soltanto per lo sviluppo di questo
territorio”.
Un particolare ringraziamento ha rivolto al CdA uscente il Direttore del GAL
SCM Olindo Terrana, il quale ha sottolineato: “Grazie alla
positiva e proficua sinergia fra C.d.A. e Ufficio di Piano del GAL SCM si è
potuto conseguire il positivo risultato odierno di avere una percentuale
di impegno di spesa FEASR pari al 93,19% e una percentuale di impegno di
spesa FESR del 52,45%. Tale successo - conclude - va adesso alla
prova più difficile: realizzare bene e presto le iniziative previste”.
Redazione
18 febbraio 2021.
|
|
18/02/2021 |
Politica. On.
Decio Terrana (UDC): "L'UDC deve essere presente nella prossima
squadra di Governo" |
|
Terrana, Cesa e De Poli |
“Si rincorrono voci su voci; è
chiaro che l'UDC deve essere presente all'interno della prossima squadra
di Governo esprimendo suoi rappresentanti - ha dichiarato il
Responsabile Nazionale agli Enti Locali dell’UDC, on. Decio Terrana -.
Abbiamo rifiutato poltrone e ministeri nel Governo Conte per restare
solidamente alleati del Centrodestra. È chiaro che l'UDC debba esprimere i
propri valori all'interno della compagine di Governo - ha ribadito
Terrana -, quei temi già enucleati al Presidente Draghi dal nostro
capo-delegazione Antonio De Poli. Per portare avanti tematiche quali
Famiglia, Lavoro, Meridione, Ricerca Scientifica e Benessere dell'Uomo e
dell'Ambiente è necessario che i rappresentanti dell'UDC siano
direttamente coinvolti”.
Redazione
18 febbraio 2021.
|
|
18/02/2021 |
Politica. On. Rosalba
Cimino (M5S): "Il Sud sarà il banco di prova di questo Governo" |
|
Rosalba Cimino |
“Il
Sud sarà il banco di prova di questo Governo perché sviluppo economico e
progresso del Paese si potranno raggiungere soltanto nel giorno in cui il
divario Nord-Sud sarà colmato”. L'on. Rosalba Cimino, deputata
del Movimento 5 Stelle, dichiara di lavorare a un progetto per
rilanciare le aree del Meridione più penalizzate. “Questo sarà il
nostro obiettivo principale - afferma Cimino - il
NextGenerationEU, il piano dell’Europa per la ripresa dopo il crollo causato
dall’emergenza Covid-19, è un’opportunità che non potrà capitare una seconda
volta, quindi bisogna lavorare per fare il massimo per dare nuova linfa alle
zone che ad oggi sono fuori dalla competitività che l’Europa richiede. Per
questo motivo - continua la Deputata - stiamo lavorando ad un
progetto da sottoporre a Draghi per rilanciare il Meridione con una parte
delle risorse messe in campo dal Recovery Fund. Ogni Regione merita di
viaggiare alla stessa velocità, di poter accedere a trasporti, mobilità
sostenibile, tecnologia digitale, servizi sanitari e servizi idrici,
gestione dei rifiuti efficiente, scuole e università che possano formare
cittadini all’altezza del futuro che ci attende”.
Redazione
18 febbraio 2021.
|
|
18/02/2021 |
Servizi. Pubblicate le
graduatorie definitive uniche distrettuali dei
lavoratori forestali |
|
Centro per l'impiego |
Con una nota ufficiale, il Dirigente del Centro per l'Impiego di
Canicatti, ing. Vincenzo Rinaldi, ha comunicato che sono state
pubblicate le graduatorie definitive uniche distrettuali dei lavoratori forestali.
*****
"Oggetto: Pubblicazione graduatorie forestali
definitive
uniche distrettuali ex art. 12 L.R. n. 5 del 2014 per l'anno 2021 - D.R.S.
n. 392/2021 Serv. VIII - C.P.I. di Agrigento.
Si comunica che è in pubblicazione la
graduatoria unica distrettuale aggiornata per l'anno 2021.
I lavoratori interessati potranno prenderne visione presso il C.P.I. di
Canicatti e i Recapiti di Grotte e Ravanusa.
Avverso la presente graduatoria potrà essere proposto ricorso gerarchico
entro 30 giorni dalla pubblicazione presso il Dipartimento Regionale Lavoro
ai sensi del D.P.R. n. 1199/71, ovvero ricorso giurisdizionale entro il
termine di giorni 60.
|
|
|
Il Funzionario direttivo
Dott. Tommaso Vergopia |
Il Dirigente del CPI
Ing. Vincenzo Rinaldi
|
|
16/02/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana (Le Ceneri e inizio della Quaresima) |
|
Unità Pastorale
|
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
15 febbraio -
Quarantore
- ore 09.30, in chiesa Madre (Quarantore), santa Messa, Esposizione
eucaristica;
- ore 11.30, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario della Divina
Misericordia, Ora media e Angelus;
- ore 11.30, in chiesa Madre (Quarantore), Adorazione personale sino alle
ore 15.30;
- ore 16.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario vocazionale con il
Venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione;
- ore 18.00, in chiesa Madre (Quarantore), santa Messa, Esposizione eucaristica;
- ore 20.30, in chiesa Madre (Quarantore), Adorazione comunitaria e
benedizione.
Martedi 16 febbraio -
Quarantore
- ore 09.30, in chiesa Madre (Quarantore), santa Messa, Esposizione
eucaristica;
- ore 11.30, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario della Divina
Misericordia, Ora media e Angelus;
- ore 11.30, in chiesa Madre (Quarantore), Adorazione personale sino alle
ore 15.30;
- ore 16.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario vocazionale con il
Venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione;
- ore 18.00, in chiesa Madre (Quarantore), santa Messa, Esposizione eucaristica;
- ore 19.00, in chiesa Madre, incontro di formazione Caritas (sino alle ore
20.00);
- ore 20.30, in chiesa Madre (Quarantore), Adorazione comunitaria e
benedizione.
Mercoledi 17 febbraio - Le
Ceneri (giornata di digiuno e astinenza)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa delle
Ceneri;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa delle Ceneri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa delle Ceneri;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa delle Ceneri;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa delle
Ceneri;
- ore 20.00, in chiesa Madre, santa Messa delle Ceneri.
Giovedi 18 febbraio
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa; a seguire, Adorazione
eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Ritiro interparrocchiale
quaresimale (1° giorno):
"Invocherò il nome del Signore" - Meditazione sul salmo
116
ore 17.00, invocazione allo Spirito Santo e meditazione
(Salmo 116. Contenuti generali nel contesto dell'Hallel Egiziano)
ore 17.20, riflessione personale
ore 17.40, Vespri
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa delle Ceneri.
Venerdi 19 febbraio
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via
Crucis;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Ritiro interparrocchiale
quaresimale (2° giorno):
"Invocherò il nome del Signore" - Meditazione sul salmo
116
ore 17.00, invocazione allo Spirito Santo e meditazione
(Salmo 116 vv. 10-12 "Ho creduto anche quando dicevo...")
ore 17.20, riflessione personale
ore 17.40, Vespri
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Via Crucis;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei
fidanzati.
Sabato 20 febbraio
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via
Crucis;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Ritiro interparrocchiale
quaresimale (3° giorno):
"Invocherò il nome del Signore" - Meditazione sul salmo
116
ore 17.00, invocazione allo Spirito Santo e meditazione
(Salmo 116 vv. 13-19. Il sacrificio di ringraziamento)
ore 17.20, riflessione personale
ore 17.40, Vespri
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 18.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro e prove
dei ministranti;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva
animata dal Cammino neocatecumenale.
Domenica 21 febbraio - I
Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Rosario vocazionale con il
Venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
16 febbraio 2021.
|
|
15/02/2021 |
Attualità.
Grotte sotto la neve; ordinanza del Sindaco: chiuse le scuole, il
cimitero e le villette |
|
Panorama
Plesso "Roncalli" |
Com'era stato annunciato dalle
previsioni meteo e dagli avvisi della Protezione Civile, il grande freddo è
arrivato anche in Sicilia. Le temperature, che dalla serata di ieri hanno
cominciato ad abbassarsi rapidamente, durante la notte sono scese sotto lo
zero. Una moderata precipitazione e un costante vento hanno fatto il resto.
Stamattina Grotte si è svegliata sotto la neve.
(Panorama di
Grotte)
Il sindaco del paese, Alfonso Provvidenza, con l'ordinanza n° 8
emanata nella prima mattinata, ha disposto per la giornata odierna "la
chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, funzionanti nel
territorio comunale", la chiusura del cimitero ed
inoltre "l’interdizione delle aree pubbliche potenzialmente a rischio
quali: giardini pubblici, impianti sportivi all’aperto, aree giochi
esterne e sottopassi".
(Plesso scolastico
"Angelo Roncalli")
L'abbondante nevicata, oltre a
suscitare la consueta meraviglia nei più piccoli, ha causato qualche disagio
alla circolazione, soprattutto per gli automobilisti che hanno dovuto
percorrere alcune delle vie più ripide del paese; il manto stradale
ghiacciato ha impedito la libera circolazione, ma non sono stati registrati
incidenti.
Carmelo Arnone
15 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
15/02/2021 |
Politica. "Finalmente:
il Governo dei competenti"; di Gaspare Bufalino Marinella |
|
Governo Draghi |
La nascita del nuovo Governo, nel
commento dell'architetto e docente Gaspare Bufalino Marinella.
*****
"Finalmente: il
Governo dei competenti.
Premetto, che nonostante sia un “grillino”, non un
fanatico, sono stato uno di quelli che ha creduto nel progetto di
cambiamento radicale della politica italiana, mettendo sempre al primo
posto le idee rispetto ai personalismi. Ho partecipato senza mai mitizzare
alcun leader. Tant’è che nonostante ne abbia incontrati parecchi, ho pochi
selfie da mostrare. Ma forse la cruda realtà è che non sono
fotogenico!
Sin da subito ho partecipato attivamente, già dal primo
V-day, contribuendo anche alla nascita del gruppo locale, a Grotte. Nel 2013
alle amministrative siamo quinti su cinque liste con altrettanti candidati a
sindaco, ma è stato il nostro inizio. Allora stare nel MoVimento non era
molto comodo, a dirla tutta forse è stato comodo solo per i parlamentari.
Giorno dopo giorno, abbiamo mostrato alla comunità che
un altro modo di amministrare era possibile, mettendo a nudo la politica
locale che ha però saputo reagire e rigenerarsi
(riciclarsi) unendosi, nel 2018, contro la lista del M5S a Grotte.
Siamo stati il loro collante, oltre alle poltrone, lo spauracchio di una
gestione più trasparente che avrebbe messo al centro il cittadino a dispetto
dei politici li ha costretti a stare tutti insieme. Avremmo avuto meno
costi per la politica, più risorse per i servizi e meno tasse. Ma questa
è un’altra storia.
Resta il fatto che la politica al servizio dei politici
è quello che da anni cerchiamo di superare e contrastare.
Per i motivi che ho elencato, per quanto ho vissuto
direttamente stando anche in prima linea, talvolta dietro le quinte, affermo
con fermezza di essere pienamente insoddisfatto della scelta di far parte
del Governo Draghi: è sotto gli occhi di tutti, tante le aspettative ma
l’involuzione da Governo “dei competenti” a Governicchio è stato un attimo!
Adesso la grande attesa è per le seconde file, un po' come Lotteria Italia
per i premi minori: tanti sono nell'attesa di sapere quale sarà il proprio
destino nel nuovo esecutivo, sperando in un ripescaggio o nuova nomina quale
viceministro e/o sottosegretario.
La storia recente racconta dell’annuncio di una votazione online per gli
iscritti sulla piattaforma Rousseau. Votazione rinviata di 24 ore. Il
risultato della consultazione online sarebbe stato sicuramente diverso senza
l’endorsement di Beppe Grillo che ha rassicurato gli iscritti, puntando
alla svolta green del nuovo esecutivo: con l’annuncio del nuovo Ministero
alla transizione ecologica!
Dopo la grande affermazione del 2018 abbiamo perso
lungo la strada tanti esponenti, tanti portavoce, tra consiglieri
regionali, deputati, senatori e parlamentari europei. Non ultimo
Alessandro Di Battista. Ha dell’incredibile, non mi sembra vero. Con
Giuseppe Conte siamo passati in pochi giorni dall’hashtag “#siamoConTe”,
“#maiconDraghi”, all’essere “soddisfatti
della fiducia a Mario Draghi”. L’ex Primo Ministro sarà un futuro
leader, forse, ma tra le poche certezze c’è l’assenza di coerenza che, va da
sé, è in politica rispetto per l’elettorato.
Qualche rospo lo abbiamo anche ingoiato lungo il
percorso. Le alleanze, prima con La Lega, poi con Pd e Leu,
derivavano da una legge elettorale fatta per contrastare il MoVimento.
Quindi alleanze programmatiche, non politiche, indispensabili per
raggiungere alcuni dei punti del nostro programma.
Ma a tutto c’è un limite. Oggi, il programma del
Governo Draghi è “far bene e con responsabilità”.
A memoria d’uomo, non si ricorda un leader politico che
dica il contrario.
Sorge il dubbio che l’unico motivo per il quale
qualche esponente del M5S sieda comodamente in un Governo da manuale
Cencelli è la sindrome del “poltronismo”!
A tutela della poltrona da ministro, ma non solo, a
tutela delle poltrone della “sua” comunità di parlamentari. Pandemia, Crisi,
Recovery, elezione del prossimo Presidente della Repubblica, sono sempre
ottimi motivi per non indire nuove elezioni. In siciliano, con una grande
capacità di sintesi, le definiamo “calùnie” (un falso motivo).
“Il MoVimento 5 Stelle è una libera associazione di
cittadini. Non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro.
Non ideologie di sinistra o di destra, ma idee. Vuole realizzare un
efficiente ed efficace scambio di opinioni e confronto democratico al di
fuori di legami associativi e partitici e senza la mediazione di organismi
direttivi o rappresentativi, riconoscendo alla totalità dei cittadini il
ruolo di governo ed indirizzo normalmente attribuito a pochi”. Così
si presenta, ancora oggi sul blog, il MoVimento 5 Stelle che tanti abbiamo
sostenuto.
È triste constatare che potevamo e dobbiamo
scegliere meglio i nostri rappresentanti. Mettere in pratica l’“uno
vale uno” è stato un errore, che stiamo pagando a caro prezzo".
|
|
|
|
Gaspare Bufalino Marinella
|
|
14/02/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 8^ puntata |
|
Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(8^ puntata)
Cap. 8
Preparativi per la festa della Pesah
La settimana di Joseph trascorre uniforme
composta di lavoro in falegnameria, di attività riguardanti la casa e di
assidui impegni verso la sinagoga. Il sabato, ligio agli insegnamenti della
Toràh, non lavora e assiste alle funzioni religiose nella “casa delle
preghiere” assieme agli altri fedeli.
Una settimana prima della festa della Pesah il rabbino
gli riferisce l’esito del suo colloquio con un paio di famiglie di Nazareth,
le quali sono arrivate alla considerazione che, essendo la cittadina
spopolata di giovani, sono disponibili a considerare con rispetto la
richiesta di Joseph. Egli è considerato una saggia persona, un probo
lavoratore e un buon partito per cui una famiglia si dimostra favorevole a
prendere in considerazione la proposta del rabbino. Infatti, la ragazza a
sua insaputa è promessa sposa a Joseph e quindi viene stipulato un patto di
fidanzamento tra Giuseppe e questa famiglia, con l‘accordo del rabbino ma
all’insaputa della giovane (era un fatto comune fra le famiglie ebree che i
genitori stipulassero delle promesse di matrimonio con uomini anziani e
benestanti all’insaputa delle figlie). Il fidanzamento ufficiale sarebbe
avvenuto al rientro della figlia dal pellegrinaggio a Gerusalemme.
Proprio quel sabato, nella sinagoga, il rabbino,
durante la funzione religiosa, annuncia che gli anziani del villaggio, in
una riunione tenuta la sera prima, hanno deciso che bisogna organizzare il
tradizionale viaggio per la festa della Pesah a Gerusalemme che si tiene tra
fine marzo e i primi di aprile. Alla fine delle funzioni religiose i capi
famiglia sono invitati a partecipare a un’assemblea per decidere come
organizzare il viaggio e stabilire le persone che avrebbero partecipato al
pellegrinaggio.
Nella riunione, tra le tante cose, si decide, com’è
nelle tradizioni del paese, che una persona anziana e di fiducia che conosca
la capitale della Giudea avrebbe guidato il gruppo di fedeli a Gerusalemme.
La decisione degli anziani cade sul saggio Joseph ben Jakob che si rende
disponibile, anzi, per lui, è un dovere dettato dall’amore che nutre per
Yahwèh. Del resto, dopo venti anni, a Gerusalemme i sacerdoti del tempio
ormai si sono dimenticati di lui e quindi non corre più il rischio di essere
arrestato. Il rabbino fa presente che la comitiva deve aggregarsi con quella
di Cana che sarebbe passata da Nazaret e, a loro volta, unirsi a un
convoglio più grande a Sepphoris per poi dirigersi verso la capitale della
Giudea.
Da quel momento Joseph si dedica, non solo a
organizzare il pellegrinaggio con l’aiuto di alcuni fedeli, ma anche a
prendere contatto con le persone che vi avrebbero partecipato. È in questo
frangente che i capi famiglia raccomandano a Joseph di sorvegliare e
proteggere i giovani, in special modo le donne: «È necessario stare loro
vicino per le strade di Gerusalemme dove possono essere facile preda di
truffatori e lestofanti che approfittano di ragazze e ragazzi ingenui e
spaesati. Le ragazze e i giovani si comportano spesso con leggerezza,
soprattutto in tempo di festa, delle volte si lasciano compromettere in
perfetta innocenza».
Da quando è partita da Ein Karem, a Myriam la nausea e
i conati di vomito sono diminuiti, inoltre, per fortuna, è aumentata poco di
peso. Essa, in cuor suo, ha deciso in ogni caso di rivelare ai suoi genitori
il suo stato di gravidanza dopo la festa della Pasqua al rientro da
Gerusalemme e di accettarne le conseguenze.
* * *
Come programmato, la comitiva di Cana si aggrega con quella di Nazareth in
partenza per Gerusalemme, capeggiata da Joseph. Vi erano più di trenta
cammelli, altrettanti muli e diverse decine di asini, e molti fedeli di
tutte le età. Tra i giovani c’è anche Myriam, rientrata da due giorni da Ein
Karem. Ha sedici anni, di lei spicca il carattere allegro e vivace, il viso
dai lineamenti quasi perfetti è sempre sorridente che ispira fiducia e
serenità. La ragazza, mentre era a Ein Karem, a sua insaputa è stata
promessa sposa a Giuseppe dai suoi genitori con l’aiuto del rabbino.
A Nazareth, la sera prima della partenza, si tiene in
sinagoga un’ultima riunione delle famiglie i cui figli sono coinvolti nel
viaggio per Gerusalemme e per approntare gli ultimi preparativi. I capi
famiglia si rivolgono ancora agli adulti facenti parte del pellegrinaggio,
ricordando di tener sotto controllo i giovani, di evitare le provocazioni
dei lestofanti, delle guardie, degli esattori delle tasse appostati alle
porte della città, dediti a far pagare il dazio sulle merci. Inoltre i
genitori, prima di partire, ripetono le solite raccomandazioni ai figli.
La sera antecedente al viaggio, prima di addormentarsi,
la giovane Myriam pensa a Elisabetta e in modo particolare al piccolo
Giovanni, il quale le induce un forte desiderio di maternità. Infatti, nella
notte, sogna un angelo di Dio che le dice: «Ti saluto, o piena di grazia,
il Signore è con te. Non temere, Myriam, perché hai trovato grazia presso
Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Yehoshua.
Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; Dio gli darà il trono di
Davide e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà
fine» (Luca 1:30-32). In sogno Myriam di rimando replica all’angelo: «Eccomi,
sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto» (Luca, 1:
38). E l’angelo sparì dalla sua visione onirica.
L’indomani mattina Myriam si sveglia frastornata dal
sogno. A meditare sulle parole dell’angelo si turba e si domanda che senso
abbia un tale sogno, essa cerca di dare una spiegazione razionale alla
visione onirica della notte. Pensa anche che ogni donna incinta, coinvolta
nella nascita di un bambino, desideri il meglio per il figlio e che nasca
sano e bello con l’aiuto di Dio e che la gravidanza avvenga senza problemi
di sorta.
Essa, nonostante lo stato in cui si trova, cerca di non
far capire niente ai suoi genitori poiché si sente bene di salute, quindi si
aggrega al gruppo in partenza per Gerusalemme. All’alba, infatti, con una
teoria di asini, muli e cammelli, la comitiva si mette in viaggio e si
aggrega a quella di Cana avviandosi verso la capitale della Giudea.
Da Nazareth a Gerusalemme la comitiva di pellegrini,
guidata da Joseph, si unisce ad altri gruppi. Lungo il viaggio, il vecchio
falegname ha la possibilità di osservare Myriam e di notare che è una
ragazza molto bella e vivace che ispira molta simpatia. La giovane durante
il viaggio è sempre circondata da alcuni coetanei che cercano di
corteggiarla, mentre Joseph vigila paternamente su tutti. Accade che durante
il viaggio i giovani si mettano a cantare, sia inni e salmi rivolti a Dio
sia canzoni d’amore che riecheggiano il Cantico de’ cantici; essi rallegrano
le comitive accompagnandosi con flauti e cetre.
Man mano che ci si avvicina alla meta la vegetazione
diventa sempre più rada, si notano alberi di terebinto, pistacchi,
melograni, mandorli e carrubi alla cui ombra riposarono un tempo patriarchi
e profeti. Le macchie di arbusti e alberi che crescono attorno a qualche
pozzo o sorgente risaltano nella distesa campagna dell’arida Giudea sotto le
cui fronde, dopo lunghe ore di cammino, si sosta per riposare e rifocillarsi
assieme alle bestie.
Lungo il tragitto s’incontrano altre comitive e le
carovane di uomini, asini e cammelli diventano sempre più numerose, si forma
così una sterminata teoria di animali e persone che forma un serpente che
sembra voglia unire la Galilea con la Giudea.
All’alba del quarto giorno lasciano alle spalle la
cittadina di Emmaus. Verso mezzogiorno la carovana fa una breve sosta alle
porte di Ein Karem, dove Myriam incontra Zaccaria ed Elisabetta che ha in
braccio Giovanni. Essi danno la disponibilità alla giovane di intercedere
per lei presso i genitori. Myriam dice che è d’accorto sul loro intervento
ma deve essere fatto dopo che lei sia rientrata da Gerusalemme.
Subito dopo la carovana riparte e nel pomeriggio,
finalmente, si cominciano a intravedere in lontananza gli alti torrioni
della Fortezza Antonia. Alcune carovane si dirigono verso la porta detta di
Erode mentre altri gruppi, tra cui quello di Cana-Nazaret, si dirigono alla
porta Ovest detta di Giaffa. Vicino alla porta il nostro gruppo alza alcune
tende e attorno sono accampati gli animali da soma a guardia dei quali sono
sempre lasciati un paio di robusti uomini armati per custodirli.
La comitiva di Joseph si mette in fila dietro a una
numerosa colonna di pellegrini. L’entrata dalla porta di Giaffa avviene per
gruppi omogenei di provenienza. I funzionari all’annona con calma
controllano le merci che i gruppi si portano dietro facendo pagare il
tributo dovuto. Ogni tanto scoppiano delle liti tra funzionari e qualche
pellegrino che crede eccessivo il balzello richiesto. A sedare le liti
intervengono di solito le guardie e tutto si calma.
Oltre a pagare le tasse sulle merci ogni capogruppo,
per ragioni di ordine pubblico, deve dichiarare i nomi di tutti i membri
della comitiva, la loro provenienza e presso quali parenti, locande,
caravanserragli o tende decidono di alloggiare.
Quando i pellegrini guidati da Joseph attraversano la
porta della cinta muraria di Gerusalemme, le guardie e i funzionari
dell’annona notano la bellezza solare, gli occhi vivaci e la prestanza
fisica di Myriam.
In occasione dell’annuale festa della Pesah la città di
Gerusalemme assume un volto cosmopolita, si sentono parlare quasi tutte le
lingue conosciute. Arrivano ebrei da tutto il Vicino Oriente: dalla Siria,
Mesopotamia, Asia Minore, Egitto, Grecia, per celebrare presso il Tempio le
lodi al Dio di Israele e fare sacrifici sull’altare.
La città, ai viandanti, appare in lontananza in tutta
la sua maestosità, frutto sia della sua posizione, sia dell’imponenza delle
opere di ricostruzione volute da Erode. Essa, ormai, è diventata una città
con quasi cinquantamila residenti che, nelle più importanti feste religiose,
diventano centocinquantamila e nella Pasqua quasi duecentomila. La maggior
parte degli abitanti vive con i proventi che derivano dalle attività della
corte e delle tre più importanti festività religiose, mentre le attività
commerciali e artigianali ruotano attorno al Tempio e al palazzo reale.
Tutto ciò era stato favorito dal re Erode che aveva abbellito la città
facendo ricostruire le mura, il sacro Tempio, la Fortezza Antonia, la reggia
e tanti altri palazzi e monumenti. La corte in Gerusalemme è in pratica una
reggia orientale. Il tempio era stato ricostruito per soddisfare le
ambizioni di Erode ed anche per conquistarsi le simpatie degli ebrei
tradizionalisti, dei Sadducei e dei Farisei.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 14 febbraio 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
|
|
14/02/2021 |
Letture Sponsali. "Toccare
il cuore di chi ci sta vicino" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Il lebbroso che
raggiunge Gesù, è escluso, un impuro. Sa di non potere avvicinare nessuno e
perciò
grida “Non hai bisogno di toccarmi! Basta che tu lo voglia, ed io sarò
guarito!".
Il male che lo affligge è doppio: il male della lebbra che lo rendeva impuro
e il male della solitudine a cui era condannato dalla società e dalla sua
religione. E Gesù, commosso, guarisce i due mali. In primo luogo, per curare
la solitudine, tocca il lebbroso. È come se dicesse: “Per me, tu non sei un
escluso. Io ti accolgo come un fratello!”. E poi cura il lebbroso dicendo: “Lo
voglio! Sii curato!”.
Gesù, per poter aiutare quell’escluso, trasgredisce le norme della sua
religione e tocca il lebbroso. In quel tempo, chi toccava un lebbroso
diventava impuro per le autorità religiose e per la legge dell’epoca. Quanto
abbiamo bisogno di incontrare Gesù perché ci purifichi! Gesù vuole essere
presente nella nostra vita per offrirci la sua salvezza, per “toccare” la
nostra esistenza e guarirla dalla malattia.
Nella mentalità antica, con lebbra si indicava una serie di affezioni che
costringevano chi ne era colpito a stare lontano dal mondo dei viventi
perché contagioso. Per questo il gesto di Gesù assume un grande rilievo:
Gesù si commuove, Egli è la visibilità dell’amore viscerale di Dio che non
esclude nessuno. Gesù non fa distinzioni, accoglie tutti coloro che gli si
rivolgono con cuore sincero e chiedono la salvezza.
Anche noi, poveri peccatori, ricoperti di piaghe, possiamo essere toccati da
Gesù, se solo glielo permettiamo, se, come il lebbroso, ripetiamo le parole:
“Se vuoi, puoi purificarmi!”. Gesù, con il suo gesto di guarigione, prende
una posizione pubblica contro l’emarginazione tanto da dover restare Egli
stesso in luoghi disabitati. Gesù ama e non teme le conseguenze.
Amare anche oggi vuol dire avere il coraggio. Amore è il contrario di
condanna, di emarginazione, di solitudine.
Impariamo ad amare con coraggio e chiediamo a Gesù di guarirci il cuore.
Claudia e Dario
Punto chiave
In
questa sesta domenica del tempo ordinario, come nelle ultime settimane, Gesù
opera guarigioni corporali e spirituali, risana le ferite e ha compassione
dell'uomo. Da uomo a uomo, sente il dolore, la sofferenza, la solitudine.
Questo è un tempo storico in cui qualsiasi gesto, che prima sembra quasi
scontato, adesso non lo è più: ora più che mai desideriamo una semplice
stretta di mano, un abbraccio.
La lebbra portava a vivere isolati, lontani dalla società. Tutto ciò sembra
tornare più attuale che mai. Eppure Gesù si fa vicino, ci "tocca" prima che
con la mano con il suo cuore, prende parte alla sofferenza del lebbroso.
Pur non potendo toccare, possiamo amare anche con lo sguardo, dietro la
mascherina possiamo pur sempre toccare il cuore di chi ci sta vicino,
nessuna lebbra può impedircelo.
La lebbra che più ci colpisce è l'indifferenza. Gesù ascolta il grido di
quell'uomo, lo libera e chiede una testimonianza" vera", non focalizzata
sulla guarigione fisica in se, ma sul cambiamento radicale che genera
l'incontro con il Cristo.
Vera e Francesco
Redazione
14 febbraio 2021.
|
|
13/02/2021 |
Editoria. "Trapped
in Amber"; pubblicata la prima raccolta di poesie di Pietro Cipolla |
|
Copertina
Pietro Cipolla |
Sono
frammenti che parlano d’amore e di ricerca interiore, pagine di versi e di
racconti che coinvolgono il lettore con la loro semplicità e profondità. La
scrittura, si dice, è bella quando dentro vi senti la vita reale che
espande anche la tua esistenza e ti porta, più o meno consapevolmente, a
rileggere te stesso. È la sensazione che si ha attraversando queste foglie
di memoria e di sentimenti che Piero “Peter” Cipolla ha ripescato dai
suoi cassetti, complice forse il lockdown da Covid-19 e le molte ore
trascorse forzatamente in casa.
“Trapped in Amber: A Journal - When I’m 64” è il titolo originale del
testo (in italiano può essere tradotto come “Intrappolato nell'ambra: un
diario - Quando ho 64 anni”).
“Ho riletto - dice l'Autore - e riveduto poesie di tanti anni fa e
che non ricordavo neppure. Ho sempre scritto, ma solo per me stesso e non ho
mai pensato di pubblicare. Perché l’ho fatto adesso? Non so il motivo vero,
l’occasione formale che mi sono data è stata il mio sessantaquattresimo
compleanno: ho pensato di farmi un regalo così, riecheggiando ‘When I’m 64’,
la bella e nota canzone dei Beatles. E rivolgendo il pensiero e onorando due
persone che diversamente hanno significato tanto nella mia vita”.
È nato così questo libro, piccola non dichiarata antologia, per non lasciare
che il tempo cancelli i ricordi, per ritrovare qualche filo perso, per
colmare un vuoto, forse anche per riuscire ad accettare ciò che è andato
perduto.
Il libro
“Trapped in Amber: A Journal - When I’m 64“ (edizione
inglese) di Pietro Cipolla - Paruzzo Editore -, è disponibile su Amazon in
formato Kindle.
Il testo in formato cartaceo è disponibile a Grotte presso l'Edicola di
Michelangelo Arnone.
Redazione
13 febbraio 2021.
|
|
13/02/2021 |
Politica. On. Rosalba
Cimino (M5S): "Pronti a sostenere e spronare il nuovo Governo" |
|
Rosalba Cimino |
“Sono soddisfatta della scelta
finale di dare la fiducia a Mario Draghi, accogliendo così l’appello
del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. È il Governo del
Presidente, il quale ha rimarcato in modo serio quanto sia doveroso
lavorare per il Paese in questo momento”; sono le parole del deputato
del Movimento 5 Stelle Rosalba Cimino, dopo l’esito del voto sulla
piattaforma Rousseau.
“Ho scelto sin da subito di appoggiare questa linea poiché l’alternativa,
quella delle elezioni, non è percorribile in questo momento, in piena
pandemia in cui il Paese ha bisogno di sussidi e con decisioni importanti
da prendere sui fondi che arriveranno dall’Europa. Il traguardo da
seguire è quello di aiutare le fasce più deboli con sostegni e sussidi in un
momento di crisi. Molti sono stati costretti a chiudere e dobbiamo cercare
che questo non avvenga. Occorre poi la proroga del blocco dei licenziamenti
e un programma serio per la vaccinazione. Saremo pronti - conclude
Cimino - allo stesso tempo a sostenere e a spronare il nuovo Governo”.
Redazione
13 febbraio 2021.
|
|
12/02/2021 |
Chiesa. "Origini e
significato delle Quarantore"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
|
SS. Sacramento |
L'origine di
questa devozione che porta il titolo di “Oratio quadraginta horarum”, è
incerta.
La prima testimonianza di tale pratica la troviamo tra i Battuti di Zara
presso la chiesa di San Silvestro, già prima del 1214, dove sorse pure la
confraternita “In Coena Domini” delle Quarant'Ore.
L'uso di esporre il SS. Sacramento all'adorazione dei fedeli per quaranta
ore continue al fine di propiziarsi l'intervento del Signore, specie in
tempi di calamità e di guerre, avvenne per la prima volta nel 1527 presso la
chiesa del Santo Sepolcro a Milano, per iniziativa dell'agostiniano Antonio
Bellotti di Ravenna (1528), che istituì anche la scuola del Santo Sepolcro,
legata a tale scopo, avviando l'uso di ripetere le Quarantore anche fuori
della Settimana Santa, quattro volte all'anno.
In tale occasione, però, il SS. Sacramento non veniva esposto, poiché
l'adorazione avveniva davanti al tabernacolo chiuso.
E' controverso chi abbia per primo incominciato ad esporre per l'occasione
il Sacramento, tra speciale rilievo di luci e addobbi.
Sembra che la cosa sia incominciata a Milano, o nel 1534 per opera di Padre
Bono da Cremona, barnabita, o nel 1537 per opera del cappuccino Padre
Giuseppe da Fermo, al quale ad ogni modo va soprattutto il merito, oltre che
di avere diffuso la pratica in altre importanti città italiane, di aver
disposto che l'esposizione e l'adorazione del Sacramento passasse da una
chiesa all'altra nella stessa città, in modo da creare un ciclo completo di
adorazione durante tutto l'anno (Adorazione perpetua).
Il Papa Paolo III, mediante la richiesta del vicario generale di Milano
fatta a nome del governatore e del popolo milanese, approvò questa pratica
con breve apostolico del 28 agosto 1537 e assegnò le prime indulgenze.
I Cappuccini, a cui si unirono anche i Minoriti, furono ferventi propagatori
dell'uso delle Quarantore; altrettanto zelo fu espresso anche dai Gesuiti, i
quali diffusero quest'uso in tutta l'Europa e in Italia.
Il Papa Urbano VIII con l'enciclica “Aethernus rerum conditor” del 6 agosto
del 1623, prescrisse a tutte le chiese del mondo la celebrazione delle
Quarant'Ore. Nei secoli successivi vari papi si sono occupati di esse con
vari documenti, vanno ricordati: “Instructio” di Paolo V nel 1606 e di
Innocenzo XI nel 1681.
Per quanto riguarda la prassi, dall'indagine storica si rilevano due forme:
-1) un turno annuale ininterrotto d'adorazione di chiesa in chiesa, che si è
affermata e mantenuta solo nelle grandi città per ragioni di disponibilità
di chiese e fedeli;
- 2) la forma sporadica, legata solo ad alcuni momenti dell'anno, fatta
spesso senza l'adorazione notturna, che è quella più diffusa e in uso ancora
oggi in molte comunità parrocchiali.
Nel sec. XVII e XVIII questa seconda forma fu introdotta nei tre giorni
precedenti il mercoledì delle Ceneri come funzione riparatrice da opporre
alle intemperanze del carnevale, sostenuta e diffusa dai Gesuiti.
A Roma ebbe un grande fautore in san Filippo Neri.
Il papa Clemente VIII nel 1592, diede una prima regolamentazione, disponendo
che con l'esposizione delle Quarantore, si creasse a Roma in tutto l'anno
“una catena ininterrotta di preghiere... ad ogni ora del giorno e della
notte”.
Finalmente Clemente XII, nel 1731, stabilì tutto il cerimoniale con cui si
devono praticare le Quarantore con una istruzione che porta il nome di
“Istructio Clementina”.
Le Quarantore previste dalla “Istructio Clementina” si devono praticare solo
in quelle città che hanno molte chiese. La pratica, però, non tardò ad
estendersi anche nei centri minori, almeno come esercizio annuale,
specialmente dopo che nella città di Macerata nel 1556, due missionari
gesuiti organizzarono l'esposizione delle Quarantore con particolare
solennità per contrastare la messa in scena di un carnevale profano.
Questa iniziativa piacque anche al Papa, Leone XIII, che estese a tutte le
chiese del mondo le indulgenze che alla pia pratica erano state concesse
nella città di Roma. Le Quarantore, ininterrotta esposizione del Sacramento,
sono un tempo di grazia.
L'espansione incominciò non appena Paolo III ne approvò la “pia pratica”.
Le prime regioni in cui si organizzarono le Quarantore furono L'Emilia, le
Marche, il Lazio. Poi si diffusero in Germania, nei Paesi Bassi, in Svizzera
e in quasi tutta l'Europa.
Il II Concilio di Baltimora le introdusse negli Stati Uniti. Molti papi ne
caldeggiarono la diffusione. Ai Barnabiti si unirono i Gesuiti. Il Concilio
Vaticano II nell' “Eucharisticum misterium” dettò alcune norme per questa
devozione.
Il beato Giovanni Paolo II nella “Lettera Dominici Cenae del Giovedì Santo
1980” affermò: “L'animazione e l'approfondimento del culto eucaristico sono
prova di quell'autentico rinnovamento che il Concilio si è posto come fine e
ne sono il punto centrale. La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del
culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo Sacramento d'amore. Non
risparmiamo il nostro tempo per andarlo ad incontrare nell'adorazione, nella
contemplazione piena di fede. Non cessi mai la nostra adorazione!”.
Tra le manifestazioni del culto eucaristico, restano ancora attuali le
Quarantore, una volta così diffuse e così solenni da costituire un tempo di
rinnovamento spirituale e sociale, di preghiera e di penitenza, di comunione
tra il clero e il popolo, tra ricchi e poveri, tra superiori e sudditi.
L'adorazione coinvolgeva tutte le categorie di persone che, giorno e notte,
si avvicendavano in preghiera. Esse si richiamano in particolare alle 40 ore
che Nostro Signore passò nel sepolcro e forse traggono la loro origine
nell'adorazione che si faceva tra il Giovedì Santo e il Venerdì Santo
davanti alla “Reposizione del Sacramento”, che appunto veniva erroneamente
chiamata “Sepolcro”.
Le Quarantore nel nostro paese sono iniziate quest'anno giorno 5 febbraio
nella chiesa di san Rocco,
a seguire nella chiesa Beata Maria Santissima del Monte Carmelo e infine
nella chiesa Madre fino al giorno 16 febbraio 2021.
Approfittiamo di questo tempo di grazia per chiedere a Gesù Eucaristico
solennemente esposto tutte le grazie che il nostro cuore desidera.
|
|
|
|
Prof. Graziella Vizzini
|
|
11/02/2021 |
Lettere.
Come a Grotte, anche in Belgio si rimane senz'acqua (ma che
differenza!); di Baldassare Todaro |
|
Baldassare Todaro |
Brevi storie di vita vissuta, narrate con sottile ironia da
un nostro emigrato in Belgio: Baldassare Todaro.
*****
"A Tilleur, in Belgio, come a Grotte, in Sicilia, ieri
siamo rimasti senz’acqua per un guasto alla condotta.
Ora vi spiego.
Verso le 11.00 suonano al citofono. Rispondo.
Un signore si presenta come responsabile della società che si occupa della
gestione e riparazione della condotta dell'acqua. Mi spiega che nella strada
accanto alla mia c'è una perdita e devono interrompere l’erogazione per 3-4
ore, per riparare il guasto, e che avevamo 30 minuti per riempire qualche
recipiente.
Comunque grande rottura di “cabbasisi”, perche hanno riparato il
guasto in 3 ore!
Cioè, in poche parole, sono deluso perché hanno riparato il guasto subito; e
io che pensavo di comprare un'autobotte e vendere acqua!
Invece “uorbu mi lu ficiru nasciri lu pupu”.
Non avevano avvisato solo me, ma anche tutte le persone che abitano nella
zona interessata all’interruzione dell'acqua.
Grazie Belgio!". |
|
|
|
Baldassare Todaro
|
|
11/02/2021 |
Comune. Convocato il
Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedi 15 febbraio alle ore 19.00 |
|
Aula consiliare |
L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
ordinaria
- in modalità videoconferenza - su determinazione del presidente
Aristotele Cuffaro, è stata fissata per
lunedi 15 febbraio 2021,
alle ore 19.00.
La videoconferenza sarà svolta sulla piattaforma "Zoom Meeting". La pubblicità della seduta sarà garantita mediante
diretta streaming accessibile dalla pagina istituzionale del Comune
di Grotte.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) Nomina
scrutatori; lettura ed approvazione verbali seduta precedente;
2) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Approvazione variante
al Piano Regolatore Cimiteriale";
3) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Servizio Idrico
Integrato. Approvazione costituzione e partecipazione Azienda Speciale
Consortile ai sensi degli artt. 31 e 114 del TUEL";
4) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: approvazione
regolamento "Istituzione del canone patrimoniale di concessione -
Autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per
l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al
patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture
attrezzate - Disciplina provvisoria";
5) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Approvazione del
Regolamento Generale delle Entrate Tributarie";
6) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Approvazione
Regolamento per la disciplina del ravvedimento operoso";
7) Proposta di deliberazione del Consiglio comunale: "Approvazione
Regolamento di disciplina dell'Imposta Municipale Propria (IMU)".
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora
e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
La Convocazione della seduta di
Consiglio comunale riporta inoltre che
"lo
svolgimento della seduta consiliare in modalità videoconferenza oggetto
della presente convocazione, sarà ordinariamente disciplinato mediante
l'osservanza del vigente “Regolamento per il Funzionamento del Consiglio
Comunale” unitamente ai
criteri per lo svolgimento in videoconferenza delle sedute del Consiglio
Comunale stabiliti con Determina del Presidente del Consiglio Comunale prot.
n.13256 del 09/11/2020".
Redazione
11 febbraio 2021.
|
|
10/02/2021 |
Attualità.
"Giorno del Ricordo: un pezzo di storia che riguarda tutti noi"; di
Alessandra Agnello |
|
Giorno del Ricordo
|
Tempo fa, durante una vacanza estiva,
mi trovai a passeggiare per le strade di uno dei quartieri di Pola in
Croazia imbattendomi in un vecchio cimitero della marina militare. Mi colpì
come la maggior parte dei nomi sulle lapidi fossero di italiani.
Lì le strade hanno il doppio nome, in croato e in italiano e non perché sia
una città di confine, ma perché quella lingua di terra che chiamiamo Istria
una volta era Italia.
Una buona percentuale della popolazione Istriana era italiana: bambini,
donne, giovani, italiani. Italiani improvvisamente stranieri a casa
loro.
Essere italiani era l'unica colpa che bastò a tito (sì, lo scrivo in
minuscolo) come scusa per iniziare una persecuzione che la storia ha
deciso di dimenticare.
Dal porto di Pola, così come da Zara, da Fiume e da altre zone dell'Istria,
scapparono i fortunati diretti a Venezia con navi strapiene e affollate,
dopo notti, se non interi mesi, passati in campi profughi. Gli altri
rimasti, con terribili accuse di anticomunismo o peggio ancora di fascismo,
molto spesso false, furono "infoibati". Quello che successe fu uno scempio
animalesco.
Ma quello che più mi sconvolse durante
le mie passeggiate estive a Pola fu come io a trent'anni, benché avessi
sentito parlare delle foibe, ignorassi completamente questo pezzo di
storia che ci riguarda, che riguarda tutti noi.
Perché la storia e il ricordo possano insegnarci a non ripetere gli stessi
errori e, da ex profughi, esuli, perseguitati, possiamo essere aperti e
accoglienti verso chi oggi vive quello che i nostri connazionali vissero in
Istria-Dalmazia.
Alessandra Agnello
10 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
10/02/2021 |
Ricorrenze.
L'on. Rosalba Cimino (M5S): "I morti non hanno colore politico" |
|
Giorno del Ricordo |
"Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo. A lungo i
martiri delle foibe sono stati volutamente dimenticati, doppiamente vittime:
della storia e dell'ideologia che li negava - così scrive l'on.
Rosalba Cimino, deputata alla Camera nel gruppo del Movimento 5 Stelle -.
Furono 20.000 gli italiani che, nelle cavità carsiche tra il Friuli Venezia
Giulia e le terre che adesso appartengono a Slovenia e Croazia, morirono tra
sofferenze atroci e lunghe agonie per mano dei partigiani jugoslavi di Tito.
Una strage a lungo dimenticata, sepolta in un silenzio voluto che
verrà squarciato solo nel 2004, molti anni dopo il crollo dell’Unione
Sovietica. Per questo - conclude l'on. Cimino - oggi è importante che
tutti ricordino cosa avvenne in quegli anni tra 1943 e il 1947. I morti
non hanno colore politico".
Redazione
10 febbraio 2021.
|
|
10/02/2021 |
Concorsi.
Istruttori amministrativi e contabili: lauree e strani punteggi
(autocertificati) nelle graduatorie |
|
Due lauree
|
Al primo sguardo suscitano piacevole meraviglia le due
graduatorie provvisorie relative ai concorsi indetti lo scorso anno dal
Comune di Grotte.
Parliamo del concorso per soli titoli per la copertura di 1 posto a tempo
pieno ed indeterminato di istruttore direttivo contabile (leggi
il bando) e del concorso pubblico per titoli per la copertura di 2
posti, a tempo pieno ed indeterminato, di istruttore
direttivo-amministrativo (leggi
il bando), pubblicati sulla GURS Serie Concorsi n. 12 del 28/08/2020.
Numerose le istanze di partecipazione pervenute, che sono state vagliate
dalle Commissioni esaminatrici e le cui graduatorie provvisorie sono state
approvate in data 1 febbraio 2021.
Scorrendo l'elenco dei partecipanti e dei relativi punteggi ottenuti si
rimane favorevolmente colpiti dalla preparazione culturale e
professionale dei concorrenti, diversi dei quali, stando a quanto
autocertificato, sarebbero in possesso del titolo di studio
necessario per concorrere (la laurea di durata almeno triennale) e
addirittura di un secondo titolo di studio equivalente (un'altra laurea
triennale).
Per la partecipazione, i due bandi
prevedevano come titoli:
per istruttore direttivo-amministrativo i seguenti titoli di studio
con votazione pari o superiore a 100/110:
- laurea triennale ex D.M. 270/04 nelle seguenti classi: L-14 Scienze
dei servizi giuridici (…)
- laurea magistrale ex DM 270/04 nelle seguenti classi: LM-56 Scienze
dell'economia (…)
- laurea conseguita secondo il vecchio ordinamento
universitario ante D.M. 509/99 in Giurisprudenza, Economia e commercio,
Scienze politiche, Scienze dell’Amministrazione e titoli equiparati ad una
delle classi di laurea del nuovo ordinamento;
per istruttore direttivo contabile i seguenti titoli di studio con
votazione pari o superiore a 100/110:
- Diploma di Laurea (DL) in Economia e Commercio, Economia
Aziendale, Scienze economiche (vecchio ordinamento) o titolo equipollente ai
sensi delle norme di legge o regolamentari con espressa indicazione da parte
del candidato della norma che stabilisce l’equipollenza;
- Lauree magistrali e specialistiche equiparate previsti dal D.M.
dell’Università e ricerca scientifica e tecnologica n. 509/1999 e D.M.
270/2004;
- Laurea triennale di primo livello (L) - (D.M. n. 270/2004) tra
quelle appartenenti alle seguenti classi: “L-16” Classe delle lauree in
scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione (...).
I due bandi indicavano anche il valore da attribuire ai titoli:
"Il punteggio spettante al titolo di studio (60 punti su base 100) è così
attribuito:
- punti 48 al titolo di studio richiesto;
- punti 12 ad altro titolo di studio equivalente o dottorato
di ricerca.
I1 punteggio spettante al titolo di studio accademico (laurea), 48 punti è
così attribuito:
- 0,90 per ogni punto di voto di laurea superiore a 66/110;
- 0,70 per ogni punto di voto superiore a 100/110;
- 1,40 per la lode.
I superiori punti si sommano gli uni agli altri.
Allo stesso modo si opera per attribuire il punteggio relativo al 2° titolo
di studio (12 punti), tenendo presente il rapporto di 1 a 4".
Alla domanda di partecipazione al concorso occorreva allegare una "Autovalutazione
titoli in formato cartaceo e excel allegato al bando compilato con il
punteggio relativo ai titoli posseduti".
A giudicare dalle due graduatorie, si direbbe che diversi candidati
abbiano conseguito con il massimo dei voti e la lode sia la laurea prevista
(48 punti) che una seconda laurea equivalente (altri 12 punti), tanto
da attribuirsi tramite autocertificazione i 60 punti complessivi (poco più o
poco meno). A quanti hanno effettivamente due lauree triennali
(evidentemente in discipline diverse anche se affini) le più vive
congratulazioni.
Ma a questo punto sorge il dubbio che qualcuno possa essere incorso nell'errore
di considerare "equivalente" non una seconda laurea di durata triennale
(questo il corretto significato di "equivalente" nel caso specifico)
bensì il normale proseguimento del percorso di studi, di durata biennale,
con il conseguimento del diploma di Laurea Magistrale (che non è affatto
"equivalente" ad una delle triennali previste dal bando).
Se qualcuno avesse "autocertificato"
il possesso di una seconda laurea "equivalente" e se ne fosse attribuito
il relativo punteggio, non avendone diritto, avrebbe commesso un reato,
in quanto l’autocertificazione è un documento scritto di proprio pugno e
sotto la propria responsabilità da un cittadino che viene utilizzato come
sostituzione di un certificato pubblico. Il D.P.R. 445 del 2000 è la norma
giuridica che regolamenta le autocertificazioni da parte dei privati,
articoli 46 e 47 del decreto. I casi in cui è possibile utilizzare
l’autocertificazione sono numerosi e includono il titolo di studio o
qualifica professionale posseduta. Con un’autocertificazione il dichiarante
si assume la completa e totale responsabilità di quello che dichiara.
L’autocertificazione deve essere obbligatoriamente accettata dalla Pubblica
amministrazione che, però, è tenuta a procedere e a verificare la
veridicità delle dichiarazioni. Qualora l’autocertificazione non
corrisponda al vero, il dichiarante sarà chiamato a rispondere dei reati
di falso. In base a quanto stabilito dall’art. 483 c.p., chiunque
attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei
quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito fino a due anni di
reclusione.
Peraltro, ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 331 del codice di procedura
penale:
"1. Salvo quanto stabilito dall'articolo 347, i pubblici ufficiali e
gli incaricati di un pubblico servizio che, nell'esercizio o a causa
delle loro funzioni o del loro servizio, hanno notizia di un reato
perseguibile di ufficio, devono farne denuncia per iscritto, anche
quando non sia individuata la persona alla quale il reato è attribuito.
2. La denuncia è presentata o trasmessa senza ritardo al pubblico
ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria".
Col decorso dei 10 giorni dalla pubblicazione (avvenuta il 1° febbraio
2021), in assenza di richieste, opposizioni o ricorsi (da presentarsi
entro giovedi 11 febbraio 2021), le due graduatorie
diverranno definitive.
Tutti i partecipanti, così come l'Amministrazione, hanno il diritto di
vedere pubblicata una graduatoria che tenga conto dei titoli effettivamente
posseduti e dei relativi punteggi attribuiti, nell'interesse dei singoli
concorrenti e in quello generale della collettività, anche tenendo conto
che, come specificato dai due bandi, "La graduatoria finale della
presente selezione rimarrà efficace per tre anni dalla data della sua
pubblicazione, salvo eventuali proroghe previste da disposizioni di legge.
L’Amministrazione comunale avrà facoltà di utilizzare tale graduatoria per
la copertura di ulteriori posti di pari categoria contrattuale e profilo
professionale, sia ad orario pieno che ad orario ridotto che, nel suddetto
periodo, dovessero rendersi eventualmente vacanti e disponibili".
Carmelo Arnone
10 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
09/02/2021 |
Salute.
Giornata di Raccolta del Farmaco; dal 9 al 15 febbraio 2021 nelle
farmacie aderenti all'iniziativa |
|
Locandina |
Torna con maggior vigore quest’anno la Giornata di
Raccolta del Farmaco che si tiene dal 9 al 15 febbraio. Una
settimana in cui sarà possibile donare farmaci da banco attraverso le
farmacie aderenti all’iniziativa. In Italia sono attualmente almeno
434.000 le persone che per motivi economici non si possono curare.
Inoltre a causa della pandemia 173.000 indigenti non hanno potuto chiedere
aiuto ad un ente assistenziale. Questo perché il 40,6% degli enti, durante
il primo lockdown, ha sospeso alcune attività. Il 5,9% inoltre ha chiuso e
non ha riaperto.
"Quest’anno, la Giornata di Raccolta
del Farmaco si farà non solo nonostante la pandemia, ma a motivo della
pandemia - sostengono gli organizzatori del Banco Farmaceutico -: a
causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone
hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del
proprio reddito, poi, era già povero è stato spinto in una condizione di
ulteriore marginalità".
Aderire alla raccolta è semplice: sul sito del Banco Farmaceutico sono
elencate le farmacie aderenti divise per Regione e Provincia. Per un
consiglio su quale farmaco donare, sarà il farmacista, in base alle
indicazioni ricevute dagli enti di assistenza, ad indirizzare il cliente,
suggerendo le categorie di farmaci di cui c’è maggiore ed effettivo bisogno.
In ogni caso, si tratta di farmaci senza obbligo di ricetta medica e che
riguardano diversi prodotti “da banco”: farmaci per disturbi
gastrointestinali, antinfluenzali, antinfiammatori, antimicotici topici,
antibiotici, antisettici e disinfettanti, antipiretici, preparati per la
tosse, antistaminici per uso orale, decongestionanti nasali, anestetici
locali e altre tipologie.
Gli enti assistenziali aderenti al Banco Farmaceutico che si occupano poi
della distribuzione dei farmaci alle persone bisognose sono oltre 1.800.
Ognuno di essi è collegato a una o più farmacie della propria Provincia.
La Giornata di Raccolta del Farmaco si tiene dal 2000. In 20 anni sono stati
raccolti oltre 5.600.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa
34 milioni di euro. Nell’ultima edizione sono state coinvolte 4.944 farmacie
e oltre 22.000 volontari. Sono stati raccolti 541.075 farmaci consegnati a
oltre 473.000 persone assistite dai 1.859 Enti convenzionati con Banco
Farmaceutico.
Redazione
9 febbraio 2021.
|
|
09/02/2021 |
Dialoghi. "Se
viene a mancare la prudenza nelle dichiarazioni di Conte"; di Giuseppe Castronovo |
|
|
Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
Al Circolo della Concordia stiamo esaminando i possibili sbocchi
dell'attuale crisi politica. Il prof. Vezio è rimasto particolarmente
sorpreso da alcune dichiarazioni rese alla stampa dall'ancora presidente del
Consiglio Conte che in piena crisi fa una chiara scelta di campo a favore
del Movimento 5 Stelle.
Giuseppe Castronovo
"Se viene a mancare la necessaria prudenza nelle
dichiarazioni del presidente Conte"
(Dai
Dialoghi svolti al Circolo della Concordia)
Santo: Amici, i sondaggisti ci dicono che il Presidente del
Consiglio incaricato, Mario Draghi, già piace più di Giuseppe Conte e gli
viene chiesto di programmare un Governo fino al 2023 e cioè fina alla
naturale scadenza della legislatura.
Renzo: Non poteva non essere così: Giuseppe Conte, sebbene ancora in carica,
ha già gettato la maschera e si è grillinizzato troppo velocemente.
Non ho apprezzato certe sue dichiarazioni, mentre il Presidente della
Repubblica e Mario Draghi portano avanti il tentativo di dare un Governo al
Paese.
Nené. Ti riferisci a qualcuna in particolare?
Renzo: Quella nella quale dichiara, essendosi oramai dichiarato un grillino
in servizio permanente attivo, “noi siamo l’ago della bilancia”.
Santo: Non so voi; ma io condivido l’osservazione dell’amico Renzo. Cosa può
dirci il prof. Vezio?
Vezio: Nel ricordare che Conte di fatto è ancora Presidente del Consiglio,
ritengo che, per il suo alto ruolo istituzionale, un po' di prudenza nelle
sue dichiarazioni non guasterebbe: e ciò, se non altro, per non ostacolare
più di tanto il già tortuoso percorso per dare un Governo al nostro Paese.
|
|
|
|
Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
|
|
09/02/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
|
Unità Pastorale
|
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
8 febbraio -
Quarantore
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco (Quarantore), santa Messa, Esposizione
eucaristica;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (Quarantore), Vespri solenni e
conclusione.
Martedi 9 febbraio -
Quarantore
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine (Giornata
di preghiera per la Chiesa);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), santa Messa,
Esposizione eucaristica;
- ore 10.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), preghiera
personale (sino alle 12.00);
- ore 12.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora sesta;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora santa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Vespri e
Benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Triduo della Madonna di Lourdes, santo
Rosario, Vespri, santa Messa, Esposizione eucaristica, Compieta, Coroncina
alla Divina Misericordia, Benedizione.
Mercoledi 10 febbraio -
Quarantore
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine (Giornata
di preghiera per i giovani);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), santa Messa,
Esposizione eucaristica;
- ore 10.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), preghiera
personale (sino alle 12.00);
- ore 12.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora sesta;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora santa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Vespri e
Benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Triduo della Madonna di Lourdes, santo
Rosario, Vespri, santa Messa, Esposizione eucaristica, Compieta, Coroncina
alla Divina Misericordia, Benedizione.
Giovedi 11 febbraio -
Quarantore
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine (Giornata
di preghiera per gli ammalati);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), santa Messa,
Esposizione eucaristica;
- ore 10.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), preghiera
personale (sino alle 12.00);
- ore 12.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora sesta;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora santa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Vespri e
Benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, (Giornata mondiale del malato), Triduo
della Madonna di Lourdes, santo Rosario, Vespri, santa Messa, Esposizione
eucaristica, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione.
Venerdi 12 febbraio -
Quarantore
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine (Giornata
di preghiera per le famiglie);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), santa Messa,
Esposizione eucaristica;
- ore 10.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), preghiera
personale (sino alle 12.00);
- ore 12.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora sesta;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Ora santa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo (Quarantore), Vespri e
Benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Triduo della Madonna di Lourdes, santo
Rosario, Vespri, santa Messa, Esposizione eucaristica, Compieta, Coroncina
alla Divina Misericordia, Benedizione.
Sabato 13 febbraio -
Quarantore
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi
mattutine;
- ore 09.30, in chiesa Madre (Quarantore), santa Messa, Esposizione
eucaristica;
- ore 11.30, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario della Divina
Misericordia, Ora media e Angelus;
- ore 11.30, in chiesa Madre (Quarantore), Adorazione personale sino alle
ore 15.30;
- ore 16.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario vocazionale con il
Venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre (Quarantore), santa Messa prefestiva,
Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva
animata dal Cammino neocatecumenale;
- ore 20.30, in chiesa Madre (Quarantore), Veglia eucaristica "con Maria" e
benedizione.
Domenica 14 febbraio -
Quarantore
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre (Quarantore), santa Messa (con i bambini,
ragazzi e giovani), Esposizione eucaristica;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 16.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario vocazionale con il
Venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, in chiesa Madre (Quarantore), Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa (con le famiglie, nella festa
degli innamorati).
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
9 febbraio 2021.
|
|
07/02/2021 |
Servizi. Crisi
idrica; il Sindaco: "Piuttosto che cedere le reti, si doveva
pensare a fare manutenzione" |
|
Alfonso Provvidenza |
Sembra avviarsi
alla temporanea soluzione quella che, nelle parole della Gestione
Commissariale del Servizio Idrico Integrato, è definita "l'ennesima
interruzione della fornitura idrica".
Lo scorso giovedi 4 febbraio la Gestione Commissariale del S.I.I. - ATI AG9
informava che "nella tarda serata di ieri 03/02/2021, è stata registrata
l’ennesima interruzione della fornitura idrica nei Comuni di
Castrofilippo, Grotte, Naro e Racalmuto serviti attraverso
l’Acquedotto “Tre Sorgenti”, illecitamente gestito dall’omonimo Consorzio,
verosimilmente a causa di un ulteriore guasto alla condotta consortile, che
si aggiunge a quello registrato nei giorni appena trascorsi. Spiace dunque
rappresentare - continuava la nota - che a causa di questa ulteriore
interruzione, anche oggi non sarà possibile effettuare la turnazione idrica
prevista nei Comuni interessati e che consequenzialmente la fornitura idrica
potrà essere garantita solo quando il “Consorzio Tre Sorgenti”, avrà
ripristinato la funzionalità dell’acquedotto. Tenuto conto di quanto,
ancora una volta, rappresentato, la Gestione Commissariale del Servizio
Idrico Integrato, avendo posto in essere tutto quanto nelle proprie
possibilità, non può fare altro che declinare ogni e qualsivoglia
responsabilità in ordine a quanto potrà accadere nei Comuni interessati
a causa della perdurante impossibilità di effettuare la distribuzione
idrica, tenuto conto che - concludeva il comunicato -, in taluni
Comuni, ci sono utenze che non vengono approvvigionate da più di 12
giorni".
Sulla stessa linea è il Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza che,
scrivendo sui social, ieri sera sabato 6 febbraio avvisava: "Si
rende noto che il Consorzio Tre Sorgenti ha comunicato, sebbene
informalmente, che la condotta è stata riparata e che da stasera
dovrebbe essere ripristinata l'erogazione dell'acqua. Questo significa che
i turni potrebbero riprendere domani sera o lunedi mattina".
"Anche se è noto a tutti, voglio precisare che il Comune non gestisce
il Servizio idrico che dieci anni fa circa è stato ceduto a Girgenti Acque
- ha tenuto a ribadire il Primo Cittadino di Grotte -. Aggiungo, inoltre,
che nessuno si è mai preoccupato di programmare interventi di manutenzione
straordinaria. Grazie al mio intervento - ha informato
Provvidenza - e degli altri Sindaci del Consiglio direttivo
dell'Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento, sono stati previsti
10.000.000 di euro di lavori per la condotta Tre Sorgenti (oltre
14.000.000 per la condotta interna di Grotte e per interventi fognari)
che, naturalmente, saranno realizzati tra qualche anno".
Segue poi un'annotazione su quanto operato dalle precedenti Amministrazioni:
"Se ciò fosse stato fatto dieci anni fa, oggi non ci sarebbero questi
problemi. Piuttosto che cedere le reti, si doveva pensare a fare
manutenzione! Ecco perché parlo sempre di programmazione. Nel frattempo
stiamo lavorando alla costituzione della nuova società che gestirà l'acqua
pubblica, ma ricordo che le reti sono state cedute in un giorno, ma per
riprenderle sono necessari anni, battaglie giuridiche, cause, sentenze e
tanto altro!".
Redazione
7 febbraio 2021.
|
|
07/02/2021 |
Romanzo. "Chi era il
vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 7^ puntata |
|
Fuga in Egitto
R. Guttuso
Prof. Rodolfo Costanza |
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)
(7^ puntata)
Cap. 7
Ein-Karem
Mentre il popolo di Israele sta vivendo un
lungo periodo di pace sotto l’imperatore Augusto e il re di Israele
Erode il Grande, vive in Giudea un uomo di nome Zaccaria. Egli è un
vecchio sacerdote del Tempio di Gerusalemme, ammogliato con un’anziana donna
di stirpe sacerdotale di nome Elisabetta, abitante nella collinosa regione
di Nord-Ovest della Giudea. Il paese ove dimora è Ein-Karem, a circa sette
miglia da Gerusalemme.
I due coniugi sono avanti di età e non hanno purtroppo
ricevuto la benedizione della nascita di un figlio. Nella loro solitudine si
rattristano e, consci di aver sempre fatto una vita tutta dedicata ai
principi della religiosità ebraica, si chiedono perché mai Yahwèh li
abbia lasciati privi di questa consolazione.
Ora, essendo giunto il suo turno settimanale di
servizio nel Tempio di Gerusalemme, per l’ottava classe dei sacerdoti cui
appartiene, Zaccaria, dalla sua dimora, si avvia verso la città santa. Fatta
l’assegnazione a sorte dei singoli uffici liturgici nel Tempio, a lui tocca
l’incarico di offrire l’incenso sull’altare dei profumi; compito che svolge
due volte al giorno, al mattino e al tramonto.
L’altare dei profumi è collocato nel locale “Santo” del
Tempio ove si trova la Menorah. Essa è una lampada a olio a sette
bracci che viene accesa all’interno del Tempio di Gerusalemme attraverso la
combustione di olio di oliva consacrato. Nel locale si trova anche la
Mistica Tavola di Re Salomone che si favoleggia e si “dice” consenta di
poter vedere il passato, il presente e il futuro. In esso possono entrare
soltanto i sacerdoti, mentre i laici restano fuori il tempio seguendo da
lontano con lo sguardo le cerimonie del religioso che entra ed esce dal
“santuario”.
Il Vangelo di Luca racconta: «Entrato pertanto
Zaccaria, tutta la moltitudine del popolo stava pregando al di fuori durante
l’ora dell’incenso; ma apparve a lui in visione un angelo del Signore,
stante ritto a destra dell’altare dell’incenso. Si turbò Zaccaria al
vederlo, e il timore di Dio cadde su lui. L’angelo gli disse: Non temere,
Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita, e tua moglie Elisabetta
ti partorirà un figlio, e tu gli metterai nome Giovanni» (Luca, 1:
10-13). Per gli Ebrei più che per gli altri popoli il nomen era un
omen, un presagio: nel nostro caso il nome Giovanni significa Yahwèh
è misericordioso per questo il neonato sarebbe stato un grande al
cospetto di Dio.
Zaccaria, mentre sparge sull’altare i profumi, ha
quella visione che lo lascia sbalordito e spaventato, tenta di muovere le
labbra ma non ne esce alcuna voce. All’improvviso rimane muto (afonia
da spavento). Terminata la settimana di servizio al Tempio, l’afono Zaccaria
ritorna al suo paese. «Poco tempo dopo», afferma l’evangelista Luca,
«sua moglie Elisabetta divenne gravida, e si tenne ritirata in casa per
cinque mesi, dicendo: “Così il Signore ha agito con me ai giorni in cui
volse lo sguardo a toglier via la sterilità mia tra le donne”» (Luca, 1:
24-25).
Lo stesso giorno del rientro di Myriam da Sepphoris un
venditore ambulante di stuoie e tappeti di Nazareth bussa alla porta dei
credenti in Yahwèh: il fariseo Gioacchino e Hanna. Comunica loro di avere un
messaggio da parte di Elisabetta moglie di Zaccaria: «Mi è stato detto di
riferirvi che Elisabetta partorirà fra una settimana, sia fatta la volontà
del Signore, e che ha bisogno dell’aiuto di sua cugina, Hanna» (alcuni
studiosi dicono che erano cugine, altri che erano sorelle per noi fa poco
differenza nell’economia del libro). Hanna e Gioacchino ringraziano
l’ambulante e, subito dopo cena, discutono della cosa assieme a Myriam. Alla
fine, vista l’impossibilità da parte di Hanna e del marito, per la loro
tarda età e per motivi di lavoro, a recarsi a Ein Karem ad assistere
Elisabetta negli ultimi giorni di gravidanza, decidono di far partire Myriam
il giorno successivo il sabato ebraico, assieme all’ambulante e sua moglie
lontana parente di Zaccaria. Myriam si dimostra ben felice di andare a
trovare Elisabetta e di fare questa nuova esperienza che un giorno le sarà,
forse, utile.
La giovane, salutati i genitori e provvista del
necessario per il viaggio e per il soggiorno da Zaccaria, s’incammina per
Ein-Karem tirandosi dietro l’asina in compagnia dell’ambulante e della
moglie. Camminando tra le vigne e gli uliveti che crescono sui pendii
antistanti Nazareth, si volge indietro e vede il suo piccolo villaggio
allontanarsi e farsi sempre più piccolo.
A Sepphoris l’ambulante, dopo essersi approvvigionato
da Isak ben Levi di tappeti e stuoie che in seguito avrebbero venduto a
Ein-Karem, si aggrega a una carovana diretta a Gerusalemme per la via
Maris (costiera). Il paesaggio, man mano che essi si allontanano dalla
Galilea e s’inoltrano verso la Giudea, si fa sempre più asciutto e gli
alberi diventavano sempre più radi. Mentre l’asino arranca con Miryam seduta
sopra, essa è presa da un pensiero che vortica nella sua mente.
Elisabetta e Zaccaria li aveva visti solo alcune volte
quando era ragazzina. Dai propri genitori sapeva qualcosa della loro vita e
del fatto che erano rimasti a lungo senza figli. Lei cerca di immaginarsi la
felicità di Elisabetta e Zaccaria per il prossimo evento.
Per recarsi da Nazareth a Ein-Karem, nella Giudea, il
viaggio non è breve, s’impiegano circa quattro giorni di carovana. Myriam
aveva fatto già quel viaggio recandosi a Gerusalemme per le “feste di
pellegrinaggio” e in qualche occasione aveva anche visitato la sua parente
soggiornando presso di lei.
L’odore di erbe selvatiche accompagna il gruppo dei tre
viandanti; il vento, proveniente dalle montagne prospicienti il mare, crea
difficoltà al volo degli uccelli e fischia tenace fra i cespugli, gli alberi
di fico e di carrubi dei quali è ogni tanto macchiata la campagna della
Giudea.
Al quarto giorno, prima di sera, la carovana intravede
a distanza Ein-Karem. Staccatisi dal convoglio principale diretto a
Gerusalemme, Myriam, l’ambulante e la moglie si avviano verso il piccolo
paese. Man mano che essi si avvicinano, per la strada si forma una teoria di
asini, muli e contadini che rincasano dopo un giorno di duro lavoro. Si
vedono anche gruppi di giovani donne con grosse anfore, tronche alla base,
poggiate sul cercine a forma di corona posto sulla testa, che si recano alla
fonte o provengono da essa; ciò dà loro l’opportunità di ancheggiare e farsi
notare dagli uomini.
Il disco rosso sta già per scomparire dietro le colline
per essere poi ingoiato dal grande mare Nostrum quando Myriam stanca,
sudata e impolverata per il lungo viaggio, s’inoltra finalmente tra le
viuzze strette di Ein-Karem situata su di un pendio fra vigneti, mandorli,
ulivi, fichi e carrubi.
Le ragazze che attingono l’acqua alla fonte indicano a
Myriam l’abitazione del vecchio Zaccaria. Accompagnata dagli sguardi curiosi
e indiscreti degli abitanti del paese, s’incammina sfiorata dal crepuscolo
che incombe sulla cittadina. Lei spedita s’incammina lungo il sentiero in
salita verso la bianca casetta di Elisabetta.
* * *
Si ferma sulla soglia del catoio (termine greco tardo ellenistico con
il quale, nelle zone ellenizzate, si voleva indicare un locale a pianoterra
prospiciente una strada), già illuminato dall’esile fiammella di una
lucerna. Dietro al tavolo sta seduto un vecchio dai lineamenti marcati, che
emana una composta dignità e il suo aspetto ieratico ricorda quello del
profeta Daniele, descritto dalla Torah.
In fondo, nella cucina, si affaccenda una donna con un
pancione prominente che rivela una gravidanza quasi alla fine.
Il vecchio apre gli occhi, si alza dallo sgabello e con
un gesto muto la invita a entrare ma, dal suo sguardo imbarazzato, si
comprende facilmente che non intuisce chi sia quella bella ragazza che sta
sulla soglia di casa. Intanto, Elisabetta si avvicina e scruta con
attenzione la giovane, ormai il crepuscolo ha cancellato i lineamenti del
volto di Myriam e la lucerna evidenzia soltanto la luce degli occhi scuri e
stanchi e le arcate nere dei sopraccigli.
La giovane finalmente si decide a salutare Elisabetta,
che riconosce nella ragazza, che aveva visto da piccola, la figlia di Hanna.
Entrambe le donne si guardano stupite e si abbracciano baciandosi
reciprocamente all’orientale e facendosi gran festa. Quell’incontro è come
un subitaneo mattino che getta la sua vivida luce tutt’intorno e fa
riconoscere nitidamente il paesaggio. Dopodiché, Myriam saluta Zaccaria.
Sono scambiati i saluti anche con l’ambulante e la moglie che si avviano
verso la propria abitazione.
Dopo i convenevoli e le informazioni sul viaggio e
sulla rispettiva salute si siedono tutti e tre attorno al tavolo e, rivolta
la preghiera a Elohjm, si mettono a cenare, mentre dall’esterno giungono i
canti dei grilli e il fruscio dei alberi, agitati dal vento dell’ovest
impregnato dall’umidità del mare e dall’odore di erbe mediterranee. Myriam
mangia e beve con appetito. Quando termina, si lava nuovamente le mani, si
pulisce la bocca, rende grazie al Signore e rimane seduta in silenzio.
Myriam, dopo un po’ guardando Elisabetta, dice: «Sono
qui per volontà mia, di Dio e per volere dei miei genitori i quali si
scusano di non esser venuti. Se voi siete d’accordo, rimarrei a darvi una
mano di aiuto fino alla circoncisione del bambino».
«Sono felice di averti qui con me», risponde
Elisabetta, «e che tu mi faccia compagnia durante questi ultimi giorni di
gravidanza, sia fatta la volontà del Signore».
Dopo alcuni giorni per Elisabetta iniziano le doglie.
Subito è chiamata l’ostetrica la quale, con l’aiuto di una vicina di casa
anziana con molta esperienza di parti e con la collaborazione di Miryam, fa
partorire senza complicazioni e problemi Elisabetta. La messa al mondo del
figlio, tanto atteso, è una gioia per la mamma, Zaccaria e Myriam.
I vicini di casa cominciano a festeggiare l’evento con
preghiere a Yahwèh, con balli e canti. Zaccaria è festeggiato con abbracci e
baci; lui stesso, nonostante l’età, si lancia in uno sfrenato ballo cananeo.
Alla fine, con gli occhi pieni di gioia, recita con la mente una muta
preghiera di ringraziamento a Elohjm ma, improvvisamente, per la gioia data
dalla nascita del figlio, ritrova la voce persa alcuni mesi prima nel tempio
di Gerusalemme. Urlando di felicità si precipita nella stanza da letto e
abbraccia Elisabetta e Myriam.
Man mano che in paese si diffonde la notizia del parto,
amici e parenti sopraggiungono partecipando alla gioia della famiglia per la
nascita del maschietto. Intanto, le donne più anziane badano a cospargere di
sale, lavare e avvolgere il neonato nei panni preparati per l’occorrenza,
collocandolo accanto alla madre.
A sera inoltrata la casa comincia a svuotarsi; quando
rimangono soli, il vecchio Zaccaria si avvicina di nuovo al letto e, dopo un
breve conciliabolo con la moglie, decide di dare al bambino il nome Giovanni
che in ebraico significa: Yahwèh ebbe misericordia. Zaccaria, preso il
neonato fra le sue braccia, lo bacia in fronte, esce davanti all’uscio di
casa e lo alza verso il cielo e, da buon sacerdote, chiede la benedizione di
Elohjm. All’alba del giorno dopo Zaccaria, con l’aiuto dei parenti, macella
un giovane montone e due agnelli, mentre le amiche di Elisabetta con l’aiuto
di Myriam si apprestano a preparare varie pietanze e dolci tipici della
zona.
Fin dalla tarda mattinata cominciano ad arrivare
parenti e amici felici della nascita del neonato e contenti di sentire la
voce ritrovata di Zaccaria, il quale accoglie gli ospiti offrendo loro
focacce al miele e vino di Galilea.
Dopo otto giorni arriva il mohel (termine
ebraico con cui si denomina il circoncisore, colui che con un coltello ben
affilato taglia il prepuzio del neonato. Pratica che sancisce l’ingresso del
bimbo nel patto di alleanza tra Yahwèh e il popolo ebraico. La Torah
prescrive la circoncisione obbligatoria dopo otto giorni dalla nascita per
tutti gli ebrei) per sancire, tramite la circoncisione del prepuzio,
l’ingresso di Giovanni nel patto di alleanza tra Yahwèh e il popolo ebraico
alla presenza del padrino e della mamma. Sulle braccia di Myriam è
circonciso il neonato che riempie, per il dolore, la casa di strilli fin
quando, calmate le fitte, si addormenta tra le sue braccia. Forse ciò è un
segno e un legame misterioso tra il neonato e il suo futuro figlio.
La stessa sera Myriam prende contatto con la moglie del
venditore ambulante e concorda con lei di rientrare a Nazareth dopo due
giorni con una carovana diretta a Sepphoris.
Alcuni giorni dopo, al suo arrivo a Ein-Karem, Myriam si
accorge di sentire le prime nausee e ha il sospetto di essere incinta.
Infatti il mestruo le manca e il seno le fa un po’ male. La giovane, presa
dall’ansia, di notte si dispera piangendo e non sa come affrontare il
problema con genitori, parenti e conoscenti.
Da qualche giorno Elisabetta si accorge che Myriam è
turbata e, quindi, si rende conto che c’è qualcosa che non va. Preso
coraggio chiede alla ragazza: «Ti vedo molto in ansia e turbata, forse
qualche problema ti assilla?».
Myriam scoppia improvvisamente a piangere e poggia la
testa sulla spalla di Elisabetta e si confida raccontando di essere incinta.
Il Vangelo di Luca racconta: «Elisabetta (alla notizia dello stato di
gravidanza di Myriam) a gran voce esclamò: “Benedetta sei tu Myriam tra
le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno!”» (Luca, 1: 41-43).
Myriam a questo punto così racconta a Elisabetta: “Mentre
ero ospite di parenti a Sepphoris, mi sono innamorata di un giovane che
lavorava nell’opificio di tappeti e stuoie dei coniugi ben Levì”.
Essa racconta alla cugina il suo stato d’animo: «Da
sempre tutte le donne, o quasi, dicono che aspettare un bambino è una cosa
stupenda, ma quando lo aspetti tu, è ancora più bello. La gravidanza mi ha
dato un’emozione immensa e indescrivibile. È l’attesa più bella, un
appuntamento al buio che ti permetterà di incontrare l’angelo della tua
esistenza, a Dio volendo. Quando ho scoperto che ero incinta è stato un
fulmine a ciel sereno. La mia prima reazione è stata un pianto continuo e
un’emozione indescrivibile. Ho timore di non farcela, paura di non essere
pronta e sgomenta per la reazione dei miei genitori e di feroci critiche che
potrebbero provenire dagli abitanti di Nazareth e dell’ambiente retrivo dei
fedeli che frequentano la sinagoga».
«Il fatto di essere incinta», confida Myriam
alla cugina, «mi ha provocato ansia, preoccupazioni, ma anche gioia,
forza e tanto coraggio. Non mi aspettavo di rimanere gravida, non pensavo
che potesse succedere proprio a me. Sono spaventata perché ho timore di
dirlo ai miei genitori, di essere giudicata dalla gente, timore di
ritrovarmi sola. Dentro di me sento di poter affrontare qualsiasi difficoltà
e sono certa che la forza e il coraggio me lo darà la creatura che ho in
grembo e l’aiuto nostro Signore».
Elisabetta la conforta e la rassicura: «Con l’aiuto
di Dio in qualche modo il problema si affronterà. Comunque non c’è da
disperarsi: ogni male ha la sua cura e ogni problema la sua soluzione…
almeno nella maggior parte dei casi».
Myriam prega la cugina, per il momento, di non riferire
il suo stato di gravidanza ai suoi genitori e affronterà il problema al
ritorno da Gerusalemme dopo la Pasqua.
All’indomani Myriam e il commerciante di stuoie con la
moglie partono per la Galilea facendo sosta a Sepphoris. In questa città, in
attesa che il padre venga a prenderla dal rientro di Ein-Karem, Myriam resta
un giorno ospite degli zii ben Levì dai quali viene a sapere che il giovane,
di cui si è innamorata ed è rimasta in cinta, si è arruolato nella
guarnigione dell’esercito romano della città e che subito dopo è stato
trasferito ad Antiochia sull’Oronte. La notizia la sconforta enormemente
poiché si rende conto che difficilmente potrà realizzare la possibilità di
congiungersi con il suo amato e sposarlo. Essa è costretta alla fine a
rassegnarsi e sperare nella buona fortuna e nell’aiuto di Adonai.
Rodolfo Costanza
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 7 febbraio 2021.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
|
|
07/02/2021 |
Letture Sponsali. "La
proposta di andare altrove" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui
i grottesi Vera e Francesco).
*****
Preghiera e
Servizio.
Gesù esce dalla Sinagoga: questo uscire fuori significa non solo agire
all’interno di un tempio, ma in mezzo alla gente, tra i bisogni concreti.
La guarigione della suocera di Pietro avviene perché gli parlano di lei:
possiamo anche noi “portare” i dolori, le sofferenze di persone care, amici
e conoscenti, sicuri che Lui li guarirà e che non c’è sofferenza, piccola o
grande che sia, fisica o morale che Egli non sanerà, prendendoci per mano.
Dopo il tramonto, quando il sabato è già concluso, gli portano molti da
guarire ed egli continua a scacciare i demoni e a sanarli ma al mattino si
ritira in un luogo deserto per pregare. Al “tutti ti cercano”
risponde con la proposta di andare altrove, perché la guarigione è per
tutti.
L’azione, il fare del bene, l’applicare la carità concreta non deve essere
mai separata dalla meditazione, dalla preghiera in un luogo silenzioso.
Il binomio preghiera/servizio è fatto per una chiesa, una comunità di
credenti che sia in uscita, come dice Papa Francesco, al servizio di tutti.
Gloria e Luciano
Punto chiave
Nel vangelo di oggi, l’evangelista Marco ci narra di Gesù che entra nella
casa di Simone e il primo atto di Gesù è ancora una guarigione: ad essere
risanata è la suocera di Pietro. Gesù si accosta, la prende per mano, la
solleva e la guarisce all’istante.
Bello e significativo questo gesto del Signore di prendere per mano e
sollevare. Quante volte, con accenti diversi, abbiamo desiderato e gli
abbiamo chiesto la stessa cosa per noi.
È sera, ma la giornata di Gesù non è ancora terminata: “dopo il tramonto
del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era
riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano afflitti da varie malattie
e scacciò molti demoni”.
Così egli adempie alla sua missione, così si manifesta al mondo: Gesù è
colui che guarisce e che salva, colui che si cala dentro la nostra storia
per redimerla. Questa città riunita dinanzi alla porta della casa di Pietro
ci fa pensare a quella parte di umanità, che pur non essendo dentro la
chiesa, da essa si attende gesti concreti di salvezza, per la potenza del
suo fondatore, Cristo Gesù.
Anche ai nostri giorni molti rimangono ai margini della nostra chiesa,
magari la contestano per le sue umane debolezze, ma non smettono di sperare
un aiuto, un soccorso, un orientamento dal vangelo, da Cristo stesso, dai
suoi testimoni, da ciascuno di noi.
Paola e Salvo
Redazione
7 febbraio 2021.
|
|
06/02/2021 |
Comune.
Ripresa tutta l'attività del mercatino settimanale del giovedi (con le
norme anti Covid) |
|
Mercatino |
Dallo scorso giovedi 4 febbraio sono
riprese tutte le attività del mercatino settimanale di Grotte. A
stabilirlo, con con l'ordinanza n° 6/2021 valida sino al 5 marzo 2021, è il
sindaco
di Grotte Alfonso Provvidenza.
Lo svolgimento del mercatino settimanale del giovedì presso il Piazzale Anna
Magnani - si legge nell'ordinanza - è consentito nel rispetto delle
seguenti misure:
- contingentamento degli ingressi e vigilanza degli accessi;
- mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento
interpersonale;
- accessi regolamentati e scaglionati in funzione degli spazi disponibili,
differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita;
- ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle
mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto ai
sistemi di pagamento;
- uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto,
particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande;
- utilizzo di mascherine sia da parte degli operatori che da parte
dei clienti, ove non sia possibile assicurata il distanziamento
interpersonale di almeno un metro;
- informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di
entrata: posizionamento all’accesso dei mercati di cartelli almeno in lingua
italiana e inglese per informare la clientela sui corretti comportamenti.
Inoltre i mercatisti dovranno osservare i seguenti obblighi:
- pulizia e disinfezione quotidiana delle attrezzature prima dell’avvio
delle operazioni di mercato di vendita;
- obbligatorio l’uso delle mascherine, mentre l’uso dei guanti
può essere sostituito da una igienizzazione frequente delle mani;
- messa a disposizione della clientela di prodotti igienizzanti per le mani
in ogni banco;
- rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro;
- rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro dagli altri
operatori anche nelle operazioni di carico e scarico;
- nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto
da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione
delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa,
dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da
utilizzare obbligatoriamente:
- in caso di vendita di beni usati: pulizia e disinfezione dei capi di
abbigliamento e delle calzature prima che siano poste in vendita;
- tutti i rifiuti prodotti dovranno essere, a cura dell’esercente,
collocati in appositi sacchetti che dovranno essere chiusi. Al termine
del mercatino, la ditta incaricata del servizio provvederà al ritiro dei
sacchetti;
- è vietato il deposito sparso dei rifiuti per terra durante e alla
fine del mercatino.
Della vigilanza sul rispetto degli obblighi imposti dall'ordinanza è stato
incaricato e il Corpo di Polizia Municipale di Grotte nonché tutte le Forze
dell’Ordine presenti sul territorio.
Redazione
6 febbraio 2021.
|
|
06/02/2021 |
Servizi. In pubblicazione la
graduatoria provvisoria dei
soggetti disabili e categorie protette |
|
Centro per l'impiego |
Con un avviso ufficiale, il Dirigente del Centro per l'Impiego di
Agrigento, Angelo Di Franco, ha comunicato che dal prossimo 8 febbraio
saranno in pubblicazione le graduatorie provvisorie dei soggetti disabili e
categorie protette.
*****
"Si rende noto che, come stabilito dal DRS n° 291 del
03/02/2021, a decorrere dal 08/02/2021 saranno in pubblicazione le
graduatorie provvisorie dei soggetti disabili di cui all'art. 1 e
categorie protette di cui all'art. 18 delle Legge 68/99 iscritti al
31/12/2020.
Le graduatorie potranno essere visionate presso il Servizio VIII Centro per
l'Impiego di Agrigento e i Centri per l'Impiego di Bivona, Canicatti,
Casteltermini, Licata, Menfi, Ribera e Sciacca.
Eventuali osservazioni dovranno pervenire al Servizio VIII Centro per
l'Impiego di Agrigento entro e non oltre 10 giorni dalla data della
pubblicazione delle graduatorie".
|
|
|
|
Il Dirigente del Servizio
Angelo Di Franco
|
|
05/02/2021 |
Chiesa. Santa
Messa in onore del venerabile Padre Vinti: discorso del sindaco Alfonso
Provvidenza |
|
Alfonso Provvidenza |
Ieri, giovedi 4 febbraio 2021, alle ore 18.00 nella chiesa Madre di Grotte è
stata celebrata una santa Messa solenne, presieduta da S.E. mons.
Alessandro Damiano, Arcivescovo ausiliare di Agrigento, in onore del
venerabile Padre Vinti nell'anniversario del suo battesimo. Pubblichiamo
di seguito l'intervento di saluto del Sindaco di Grotte, dott. Alfonso
Provvidenza.
***** "Un
caloroso benvenuto alle Autorità religiose, civili e militari che fanno dono
alla Comunità di Grotte della loro gradita presenza:
a Sua Eccellenza Alessandro Damiano, Arcivescovo coadiutore dell’Arcidiocesi
di Agrigento
e ai presbiteri che lo accompagnano;
al capitano Luigi Pacifico, Comandante del Compagnia Carabinieri di
Canicatti;
al maresciallo Alfonso Contrafatto, Comandante della Stazione Carabinieri di
Grotte.
Un caro abbraccio ai familiari di Michele Arcangelo Maria Vinti e a tutti
voi oggi presenti.
(Il
sindaco Alfonso Provvidenza)
La
Comunità di Grotte ha accolto con grande gioia la notizia della
promulgazione del decreto sulla venerabilità delle virtù eroiche del “Servo
di Dio” Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti.
La venerabilità di Padre Vinti segue di qualche giorno il decreto di papa
Francesco con cui veniva riconosciuto il martirio del giudice Livatino,
aprendo la via alla sua beatificazione.
Due esempi agrigentini di giustizia e di sacrificio.
L’umiltà e l’obbedienza hanno contraddistinto la vita di Padre Vinti; la sua
casa continua ad essere meta di fedeli che nella preghiera si rivolgono al
“Servo di Dio” per una grazia o per affidarsi alla sua protezione.
Durante l’ordinazione episcopale di mons. Alessandro Damiano, lo scorso 5
settembre 2020, il vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli introdusse
l’incontro liturgico facendo riferimento al forte stimolo che porta ad
avvicinarci a Cristo Signore, lapis vivus, pietra viva che il mondo scarta.
L’umiltà e il costante esercizio della mortificazione e della penitenza di
Padre Vinti ne fanno un esempio umano di pietra viva che in molti hanno
scartato, scambiando la sua gracilità, il suo amore e la sua sensibilità per
debolezza materiale e spirituale.
Padre Vinti rappresenta un esempio eclatante di vita straordinaria nella sua
manifestazione ordinaria, una storia di santità ordinaria e di testimonianza
quotidiana.
Papa Francesco ha avuto modo di dire che “La santità è qualcosa di più
grande, di più profondo che ci dà Dio. Anzi, è proprio vivendo con amore e
offrendo la propria testimonianza cristiana nelle occupazioni di ogni giorno
che siamo chiamati a diventare santi”, ognuno “nelle condizioni e
nello stato di vita in cui si trova”.
“O sappiamo trovare il Signore nella nostra vita ordinaria, o non lo
troveremo mai”, insegnava san Josemaria Escrivá.
Nelle sue confessioni intime al Signore, Padre Vinti diceva sempre: “Mio
Dio fammi santo, santo sacerdote”.
La
sua strada era dunque quella della santità.
Infine, voglio ringraziare tutti coloro che in qualche modo nel corso di
questi anni si sono adoperati per la beatificazione, e speriamo la
santificazione, di Padre Vinti.
Voglio ricordare solo due persone: una persona che non c’è più, e cioè don
Ferdinando Castellino, vice postulatore; e poi voglio ricordare una persona
che c’è e che sta facendo tantissimo, don Calogero Morgante".
|
|
|
|
Il
Sindaco
Alfonso Provvidenza
|
|
05/02/2021 |
Riflessioni.
"Non è il mio, ma lo sento come mio"; di Antonio Pilato |
|
Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato.
*****
Non è il mio, ma lo sento come mio.
L’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi certifica in modo definitivo il “decesso
di un ceto politico incapace di tutto”. È netto il giudizio di Massimo
Cacciari sugli sviluppi della crisi di governo. Anche su questo tema,
infatti, il filosofo non si fa particolari problemi a parlare in modo
diretto non risparmiando critiche, anche piuttosto dure, non solo alla
nostra classe politica ma anche al premier dimissionario Giuseppe Conte.
In una intervista alla Stampa, l’ex Sindaco di Venezia mette subito le cose
in chiaro: “La statura internazionale di Draghi non si discute. Il bene
che ha fatto alla Patria, chiamiamola ancora così, è evidente. Se in questi
anni ci siamo salvati è perché Draghi era alla Bce dove è riuscito a
resistere agli assalti di tutte le destre del mondo”.
Le mosse politiche.
Cambiano gli scenari. Ora vi è il rischio che Draghi non riesca a ripetere
il “miracolo” anche in Italia. “La situazione è complicata, questo è
sicuro”, ha evidenziato Cacciari. Quest’ultimo ci tiene a precisare che
nel nostro Paese “il casino è sistematico”. Su Matteo Renzi è
ricaduta la colpa della crisi di governo eppure per il filosofo c’è ben
altro. Perché è la base su cui poggiava l’esecutivo ad essere franata. “L’alleanza
Pd-Cinque Stelle-Conte ha sempre fatto acqua da tutte le parti e solo loro
possono raccontarsi la leggenda che è arrivato Pierino Porcospino Renzi a
rompere le palle”, ha affermato l’ex Sindaco di Venezia. Per il
professore le colpe sono chiare: “Il Pd non è riuscito neppure a
difendere la non linea di un non governo che si è limitato a gestire zone
gialle, rosse o arancioni e a dare qualche ristoro in ritardo. Se sono
rimasti in piedi è solo grazie all’emergenza sanitaria. I conflitti tra Pd e
Cinque Stelle ci sono sempre stati. Solo che li nascondevano sotto il
tappeto. Altro che Renzi”. Una prova della debolezza dei giallorossi,
secondo Cacciari, è la questione Recovery Plan: su questo tema, infatti, gli
alleati di governo hanno deciso “niente”.
Le posizioni su Draghi.
Draghi premier potrebbe aprire nuovi scenari sconvolgendo il quadro politico
nostrano. Cacciari spiega che il Partito democratico lo voterà di sicuro “del
resto ha votato a favore di qualunque governo”. E a favore voteranno
anche Forza Italia ed i “costruttori”. I problemi riguarderanno
principalmente il M5S e la Lega. Sul nome dell’ex Presidente della Bce i
pentastellati si lacereranno anche se alla fine sceglieranno di sostenerlo.
In casa Lega i giochi saranno ancor più complicati. “Giorgetti,
giorgettiani e governatori a favore di sicuro. Ma alla fine penso anche
Salvini. In genere la Lega prende decisioni compatte”, ha spiegato
ancora Cacciari. Quest’ultimo non esclude che i 5S possano sfasciarsi e “tornare
all’opposizione dei vaffa.....”. A meno di imprevisti, Draghi incasserà
la fiducia con una larghissima maggioranza. “Poi - ha evidenziato il
filosofo - cominceranno gli equilibrismi e i posizionamenti per arrivare
all’elezione del Presidente della Repubblica”.
Conte sul viale del tramonto.
Conte appare, quindi, fuorigioco. Il Premier dimissionario non sarà neppure
in Parlamento. Ma è troppo presto per darlo politicamente finito. “Di
sicuro non avrà più la grande visibilità che ha un capo del governo e quindi
dovrà decidere se mettersi alla guida dei Cinque Stelle o se fare un suo
Movimento alla Macron”, ha spiegato Cacciari. Tutto può accadere. Un
ritorno di Conte sulla scena politica, anche tra qualche anno, oppure
l’esatto contrario. Per Cacciari il destino di Giuseppi è legato
sostanzialmente a quello dell’ex Presidente della Bce. Per il filosofo, se
Draghi dura allora Conte non avrà futuro in politica: “E sarà un destino
meritato. Uno che viene dal niente può anche finire nel niente”.
|
|
|
|
Antonio
Pilato
|
|
04/02/2021 |
Editoria.
Pubblicato il libro "Renzo Collura, un artista perduto in Albania",
di Stefan Çapaliku |
|
Copertina
Stefan Çapaliku
Riconoscimenti
|
È
appena stato dato alle stampe il libro di
Stefan Çapaliku dal titolo
"Renzo Collura, un artista perduto in
Albania", che getta una luce significativa
sul periodo vissuto dal pittore italiano
nell'Albania degli anni '40.
Il libro "Renzo Collura, un artista perduto in Albania" segue le orme del
pittore dell'altare della chiesa francescana di Scutari, oltre che della
musa ispiratrice, la bella albanese Benardina Qerraxhija.
(Copertina del libro)
Sono state diverse le testimonianze, riscontrate presso le famiglie di
Scutari, che hanno indotto Stefan
Çapaliku
a riassumere in un libro la vita di quel periodo e le opere dell'artista
perduto in Albania, l'italiano Renzo Collura.
"Sono entrato nelle case di alcune persone di Scutari e, vedendo un
quadro alla parete, ho chiesto: chi ha eseguito questo dipinto? È stato così
che mi sono imbattuto per la prima volta nel nome di Collura".
Il viaggio del ragazzo italiano, Renzo Collura, in Albania inizia con il
fronte della guerra italo-greca negli anni '40. "Anche se la guerra si
chiamava italo-greca, il campo di battaglia era l'Albania. Più tardi, nel
1941, le tracce di Collura ci portano ad Atene...".
Le circostanze dell'arrivo nel 1943 nella capitale settentrionale, Scutari,
sono sconosciute, ma la porta che si apre e lo accoglie è quella dei
francescani.
I cittadini di Scutari, a quel tempo, ammiravano il maestro della
pittura murale e gli chiedevano di dipingere i ritratti dei parenti;
opere che sono state mantenute intatte fino ad oggi e le cui riproduzioni
sono incluse in questa pubblicazione.
"In un certo senso, ci sono prove dell'antropologia di Scutari di quegli
anni".
Per la copertina è stata selezionata la musa ispiratrice di Renzo Collura,
Benardina Qerraxhija, che lo ha incontrato a Durazzo nel terzo periodo
della sua permanenza in Albania, dove attendeva di essere rimpatriato in
Italia.
"È una figura molto bella, ha frequentato il teatro e poi è stata
allenatrice di pallavolo e nuotatrice. Non so se l'incontro tra loro avviene
da qualche parte nel teatro oppure no. L'importante è sapere con certezza
che collaborano".
(Stefan Çapaliku)
In
questo libro si documenta come Renzo Collura fosse in contatto con tutti gli
artisti dell'epoca in Albania.
Ma la sua figura diventa importante dopo la partenza per l'Italia, come è
testimoniato da autorevoli studiosi oltre che dal figlio, il pittore
Athos Collura, il quale dimostra che l'Albania ha lasciato tracce
importanti nell’arte del Maestro, che ha mantenuto legami con quel Paese e
quella cultura attraverso gli arbëreshë (gli
albanesi d'Italia, la minoranza etno-linguistica albanese storicamente
stanziata anche in Sicilia).
A Grotte, paese che ha dato i natali all'Artista, inizieranno a breve
i lavori per l'allestimento di un museo dedicato a Renzo Collura,
destinato a mantenere in esposizione le pitture già in possesso del Comune
ma soprattutto quelle di una ricca collezione di opere del Maestro che
verranno donate dal figlio Athos.
(Riconoscimenti)
Il
libro di Stefan Çapaliku, la cui redazione è stata curata da Alban
Gjata per il testo in albanese e dallo scrittore Piero Carbone per il
testo in italiano, è stato pubblicato con il sostegno del Comune di
Scutari e del Comune di Grotte (leggi
la Determinazione).
"Con grande orgoglio
presento il libro di Stefan Çapaliku ‘Renzo Collura, un artista disperso in
Albania’ realizzato con il contributo del Comune di Grotte - scrive il
sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza -. Un caloroso
ringraziamento all'amico Athos Collura; quasi due anni di silenzioso ma
intenso lavoro condiviso, che sta portando a concretizzare un sogno
inseguito per trent'anni.
A giorni, infatti - conclude il Primo Cittadino -, partiranno i
lavori per la realizzazione del Museo 'Renzo Collura' che ospiterà l'arte
del Maestro".
Carmelo Arnone
4 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
04/02/2021 |
Ambiente.
Abbandono dei rifiuti: la Polizia Provinciale ha installato 1
videocamera e 5 fotocamere |
|
Videosorveglianza |
Installate dalla Polizia Provinciale una
telecamera mobile e cinque fotocamere per contrastare l'abbandono di rifiuti.
Si intensifica l’attività di controllo del corpo di Polizia Provinciale per
contrastare il fenomeno dell’abbandono di rifiuti pericolosi e rifiuti
domestici, in prossimità di luoghi maggiormente a rischio, nelle aree e
strade di competenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Corpo della Polizia Provinciale ha provveduto a collocare una telecamera
mobile e due cartelli informativi su una strada provinciale per prevenire il
fenomeno incontrollato dell’abbandono o del deposito dei rifiuti.
Le immagini con i trasgressori sono
registrate e trasmesse in tempo reale alle Autorità di Polizia. I
cartelli informativi impiegati sono stati realizzati secondo i criteri
previsti dalla legge in materia di protezione dei dati personali e sono
stati collocati prima dell'inizio dell'area delle riprese indicando la
finalità delle registrazioni.
Il Libero Consorzio (ex Provincia Regionale di Agrigento) lo scorso anno
aveva monitorato alcune strade provinciali dove venivano depositasi
rilevanti quantitativi di rifiuti, riprendendo alcuni soggetti ai quali è
stata notificata una sanzione di 600 euro.
Per contrastare l'abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti nel
territorio di sua competenza è utilizzato un sistema di video
sorveglianza e 5 fotocamere, nel rispetto di quanto stabilito dal
Garante per il trattamento dei dati personali.
Redazione
4 febbraio 2021.
|
|
03/02/2021 |
Attualità. "La
scelta del presidente Mattarella non poteva essere più saggia"; di
Renato Zaffuto |
|
Mattarella e Draghi
Renato Zaffuto |
Gentile Direttore,
dopo giorni di attesa inquieta sugli sviluppi politici nazionali non si può
che tirare un cauto sospiro di sollievo per le determinazioni del
presidente Mattarella sulle modalità di possibile soluzione della crisi
con l’incarico al prof. Draghi.
(Il presidente Mattarella e il prof. Draghi)
Il richiamo del Capo
dello Stato ad un maggiore senso collettivo di responsabilità, in un periodo
così difficile, deve essere accolto da tutti al fine di una maggiore tutela
degli interessi generali, soprattutto di quelli dei concittadini che stanno
soffrendo di più per le conseguenze della pandemia sia sul piano sanitario
che socio-economico.
Quello che stiamo attraversando da quasi un anno è un evento paragonabile,
per gli effetti economici, ad una Guerra Mondiale, pur non avendo patito la
distruzione materiale della capacità produttiva.
La criticità del momento richiede senso di responsabilità, maggiore unità
politica, coesione sociale, superamento dei particolarismi, oltre che
grandi capacità per guidare la ricostruzione economica e fornire adeguate
prospettive di sviluppo alle future generazioni. È il momento che le
grandi sfide possano trasformarsi in grandi opportunità di rinascita come fu
dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Personalmente, grazie alla mia attività lavorativa, ho avuto l’onore e il
privilegio di incontrare il presidente Draghi qualche giorno prima del 25
aprile del 1999 a Villa d’Este sul Lago di Como, quando come Direttore
Generale del Ministero del Tesoro fu ospite ad un evento. Allora ebbi pure
l’opportunità di essere seduto alla sua sinistra durante l’intero pranzo.
(Villa D'Este a Cernobbio, sul Lago di Como)
Credo che servano poche
parole per dire che la ricostruzione nazionale possa efficacemente ripartire
sotto il suo coordinamento e la sua guida. La scelta del presidente
Mattarella non poteva essere più saggia e lungimirante.
I prossimi mesi saranno cruciali su vari fronti come la vaccinazione e la
presentazione di un piano credibile all’Europa sull’utilizzo dei fondi
europei del Recovery Fund. Serviranno autorevolezza sul fronte
internazionale, visione di lungo periodo per investimenti a favore delle
giovani generazioni, competenza, ma anche capacità di sintesi e forza
catalizzatrice per una nuova coesione politica verso gli interessi generali
della collettività.
Lungimiranza e visione significano autorevolezza morale e tecnica
nell’indirizzare i fondi in Europa chiamati Next Generation (Future
Generazioni) per la ricostruzione verso progetti strategici infrastrutturali
mirati e non certo spesa improduttiva a pioggia. Solo gli investimenti in
infrastrutture fisiche (ospedali, scuole, università, centri di ricerca,
formazione professionale, ferrovie ad alta velocità, autostrade, opere per
le energie alternative, ecc., ecc.) e in quelle digitali e una loro migliore
gestione potrà consentire un innalzamento della produttività nel nostro
Paese e una maggiore partecipazione al lavoro, specie dei giovani, delle
donne e al Sud.
(Incarichi del prof. Mario Draghi)
Gran parte di questi
fondi saranno a debito, un aumento del debito è buono se destinato ad
investimenti che nel lungo periodo possano consentire un’accelerazione dello
sviluppo per le nuove generazioni con una visione a 30-40 anni.
In un momento difficile per l’ordine geo-politico mondiale rimane
indispensabile un forte ancoraggio ai valori dell’Europa e a quelli
dell’alleanza atlantica. Poter contare su una figura così autorevole in
Europa e a livello internazionale è non solo una scelta saggia del
presidente Mattarella ma anche un interesse civico di tutti sostenerla
nell’ovvio rispetto dei presidi istituzionali e della dialettica
democratica.
Alla guida della Banca Centrale Europea il presidente Draghi è stato il
principale artefice della tenuta dell’euro già nel 2012 ottenendo ascolto
negli ambienti europei più intransigenti verso i Paesi a più elevato debito
pubblico come Italia e Grecia.
Il presidente Draghi ha guidato la Banca Centrale Europea più o meno
nello stesso periodo in cui Janet Yellen guidò quella americana, la Federal
Reserve, con grande condivisione di obiettivi di politica monetaria.
(Janet Yellen e Mario Draghi)
Oggi non è un caso che
negli USA il presidente Biden, insediatosi da poche settimane, abbia
conferito l’incarico di Ministro del Tesoro proprio alla Signora Yellen per
guidare pure in America la ripresa economica attraverso le leve della
politica fiscale e della spesa pubblica.
Immagino che chiunque possa comprendere la centralità che otterrebbe
l’Italia con la guida di Draghi in Europa e in coordinamento con gli USA
nell’azione di ricostruzione economica dell’Occidente nel prossimo futuro,
in un anno in cui anche la figura emblematica per l’Europa come la
cancelliera Merkel concluderà il proprio mandato.
Nelle ultime ore il mio personale pensiero è andato anche all’estate del
2005, quando lavoravo nella grande banca olandese ABN AMRO, nel vivo della
battaglia finanziaria per Antonveneta. Allora il mio capo, presidente per
l’Italia, era Francesco Spinelli (purtroppo prematuramente scomparso),
nipote del grandissimo padre fondatore dell’Unione Europea Altiero
Spinelli.
(Altiero Spinelli)
Quella battaglia vide
prevalere le istanze di apertura europea contro quelle di chiusura e di
arroccamento nazionali con la conseguenza finale delle dimissioni
dell’allora Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio, ma anche della
soppressione dell’incarico a vita. Come successore di Fazio venne nominato
proprio Mario Draghi ma con una carica di Governatore che da allora divenne
a termine. E dopo l’incarico di Governatore della Banca d’Italia fu nominato
proprio Presidente della Banca Centrale Europea. Quella la ricordo come una
stagione di conquiste liberali per le nostre istituzioni.
Viva l’Italia e viva l’Europa.
Renato Zaffuto
3 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
03/02/2021 |
Politica.
L'on. Rosalba Cimino (M5S): "Grazie presidente Conte" |
|
Conte e Cimino |
L'on. Rosalba Cimino, deputata alla Camera nel gruppo
del Movimento 5 Stelle, affida ad un messaggio sui social il suo saluto al
Presidente del Consiglio dei Ministri uscente, prof. avv. Giuseppe Conte.
"Grazie
presidente Conte - scrive l'on. Cimino -. L’amarezza è tanta,
grazie per tutto quello che ha fatto per gli Italiani. Ora, in un momento di
così grave crisi - continua la Deputata - non ci resta che accogliere
le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, per garantire ciò che
serve al Paese: ristori, vaccini e Recovery Fund".
Nella foto a lato: Giuseppe Conte e Rosalba Cimino.
Redazione
3 febbraio 2021.
|
|
03/02/2021 |
Volontariato.
"Aiutaci ad aiutare"; la Caritas Cittadina lancia un appello alla
solidarietà |
|
Locandina |
La Caritas Cittadina di Grotte, per voce del
coordinatore Stefano Maida, lancia un forte appello alla solidarietà
per far sì che possa continuare l'opera di sostegno alle persone che, anche
nel nostro paese, vivono in condizioni di difficoltà.
Per fare una donazione è disponibile il conto corrente intestato alla
"Caritas Cittadina Parrocchia S. Venera", IBAN IT24 A010 3082 9400 0000 4037
418. Per informazioni è possibile contattare il numero 333.9384618 (don
Totò), il
numero 388.3492117 (Stefano) o inviare una mail all'indirizzo
caritasgrotte@gmail.com.
Di seguito, il testo dell'appello.
*****
“I
fondi CEI per i contributi, in questo periodo di pandemia, da parte
della Caritas Diocesana sono esauriti.
Nonostante tutto dobbiamo andare avanti e continuare come si è fatto da
marzo 2020 ad oggi, prendendoci cura di chi vive situazioni di disagio
economico.
Facciamo affidamento alla grande generosità di tutta la comunità, perché non
è importante con ‘quanto’ possiamo contribuire ma è invece
determinante contribuire in ‘tanti’.
Tutti apparteniamo a questa comunità e tutti possiamo poter dire "l'Altro mi
interessa e mi appartiene".
Grazie a quanti, con il loro contributo, sosterranno l'opera della Caritas
Cittadina”.
|
|
|
|
Per la Caritas Cittadina
Stefano Maida
|
|
03/02/2021 |
Pittura. "Alessandro
Nastasio con la sua arte ha dato vita a Dio"; di Gaspare Agnello |
|
Alessandro Nastasio
Gaspare Agnello |
La mia attività culturale mi ha fatto
conoscere il pittore meneghino Alessandro Nastasio, con il quale ho
intessuto un rapporto epistolare che dura da tantissimi anni.
Nastasio è un pittore che si definisce simbolista; ha insegnato
all’Accademia di Brera e in tanti licei del Nord Italia. Ha un curriculum
artistico smisurato avendo partecipato a mostre in tutto il mondo; oltre ad
essere pittore, è incisore, scultore e ha dipinto vetrate per tante chiese
italiane.
(Clicca per vedere l'opera)
Affascinato dai testi sacri, ha
rappresentato su tela e con la grafica diversi personaggi della Bibbia e di
altri testi sacri di altre religioni.
Ha lavorato per la curia di Milano con il cardinal Martini con il quale
aveva una rapporto di profonda amicizia e con il cardinal Ravasi di cui ha
istoriato i libri con i suoi disegni.
Da tutto questo si evince che Nastasio è un credente mentre io non ho avuto
il dono della fede.
Le nostre lettere, molto spesso, vengono in rotta di collisione perché io
contesto la sua fede e certe storie del Vangelo che non mi convincono e che
mi sembrano scritte per gente che ha bisogno di una rappresentazione umana e
tangibile del divino, di cui noi non sappiamo nulla.
(Clicca per vedere l'opera)
Ad una mia di queste mie missive,
Nastasio ha risposto con una lettera così bella e piena di profondi
significati, che sento il dovere di trascriverla per farla conoscere a
quanti sono alla ricerca dell’Assoluto.
E del resto penso che la letteratura tutta sia ricerca dell’Assoluto.
(Clicca per vedere l'opera)
“Caro Gaspare,
riguardo la Bibbia ‘occhio per occhio, dente per dente’ = La Legge.
Io, come ti ho detto, sono per il vangelo Giovanneo da me
illustrato sessanta anni or sono = Amore.
‘In principio era il verbo… e il verbo si è fatto carne’… La Bibbia mi ha
affascinato come il Masnavi di Rumi e i Rig-Veda e Upanishad.
Della Bibbia ho illustrato 150 salmi; Qoelet che è la mia filosofia, Giobbe,
Il Cantico dei Cantici. Mi sono interessato di Tobia, ma Rembrandt ha fatto
dei disegni straordinari (è difficile competere, con i miei scarabocchi).
(Gli scarabocchi di Nastasio, diciamo noi, sono sempre grandi capolavori
che sanno emozionare e comunicare).
Per me il Dio della Bibbia è onnipotente e proprietario… una presenza
scomoda e insopportabile.
Davanti a questo Dio chi sono io? Tremare o rivoltarmi contro di Lui? Per
esistere lo devo distruggere, spodestarlo dal suo potere.
Io amo l’Assoluto che ha scelto di essere accanto all’uomo con una presenza
discreta. Si nasconde, riduce gli spazi della sua visibilità perché l’uomo
possa sentirsi libero. Il Dio padrone se ne va, lascia il giardino,
ha fiducia negli uomini e vuole che questi raggiungano la loro piena
maturità.
Un mio amico mi chiedeva: “Ma io non credo, non riesco a credere in Dio”.
Quello che conta e importa è che Dio crede in te.
L’amico Carlo Rho, che era con me al centro Elicotteri di Frosinone,
frequentava spesso il casino (le case chiuse), dato che a quel tempo il
testosterone era alto, e una puttana gli ha regalato una catenella con un
Cristo… ‘Le prostitute e i pubblicani vi precederanno nel regno dei cieli’…
Celine ha detto: ‘Noi non sappiamo niente della vera storia degli uomini’.
La nostra è un’esistenza ‘tentata’. Nessuno può vivere un’esistenza
tranquilla come se si trattasse di un possesso indisturbato, ma deve fare i
conti con le tempeste dei dubbi.
Anche Gesù nel deserto ha avuto, come figlio dell’uomo, le tre tentazioni…
Anche la Chiesa ufficiale ha le sue tentazioni e compromessi… ci sono tante
parole sacre in circolazione mescolate a quelle profane utilizzate per dare
credibilità a progetti che non hanno nulla a che fare con le scelte di Gesù…
(vangelo).
Come vedi ho seguito il tuo consiglio e ho scritto quello che penso, di
getto e, come ti ho detto a suo tempo, mia moglie Maria dice che sono un
grafomane.
Importante è tornare bambini come hai fatto tu ricordando la mamma.
Un bambino chiede a un rabbino: ‘Ti do un fiorino se mi dici dove abita
Dio’; il rabbino risponde: ‘Io te ne do due se mi sai dire dove non abita’.
Dio abita dove lo si lascia entrare. Il problema è dire sì o no quando bussa
alla porta della nostra interiorità.
Occorre scoprire le tracce di Dio nella propria vita e in quella degli
altri…”.
(Clicca per vedere l'opera)
Questa una parte della lettera che mi ha inviato il grande pittore
Alessandro Nastasio, piena di grande religiosità, che riesce a penetrare e a
turbare anche i non credenti.
Nastasio, nella sua lunga vita di pittore, scultore, incisore, ha
dato vita a Dio e con la sua arte lo ha creato, gli ha dato forma e lo
ha reso visibile a tutti gli uomini di buona volontà.
Gaspare Agnello
3 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
02/02/2021 |
Servizi. Pubblicate le
graduatorie provvisorie dei
lavoratori forestali |
|
Centro per l'impiego |
Con una nota ufficiale, il Dirigente del Centro per l'Impiego di
Canicatti, ing. Vincenzo Rinaldi, ha comunicato che sono state
pubblicate le graduatorie provvisorie dei lavoratori forestali.
*****
"Oggetto: Pubblicazione graduatorie forestali provvisorie
uniche distrettuali ex art. 12 L.R. n. 5 del 2014 per l'anno 2021 - D.R.S.
n. 221/2021 Serv. VIII - C.P.I. di Agrigento del 07/03/2019.
Si comunica che sono in pubblicazione sino al 08/02/2021 le
graduatorie uniche distrettuali provvisorie valide per l'anno 2021.
I lavoratori interessati potranno prenderne visione presso il C.P.I. di
Canicatti e i Recapiti di Grotte e Ravanusa.
Gli interessati potranno ricorrere avverso le suddette graduatorie uniche
distrettuali presentando eventuali osservazioni scritte presso il C.P.I. di
Canicatti o presso il Servizio X - C.P.I. di Agrigento
entro e non oltre il 08/02/2021".
|
|
|
Il Funzionario direttivo
Dott. Tommaso Vergopia |
Il Dirigente del CPI
Ing. Vincenzo Rinaldi
|
|
02/02/2021 |
Chiesa. Avvisi ed appuntamenti
della settimana |
|
Unità Pastorale
|
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi
1 febbraio
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Adorazione,
Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 2 febbraio -
Presentazione del Signore - "Candelora"
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (portare una
candela da casa);
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Benedizione delle
candele (portare una candela da casa), Compieta, Coroncina alla Divina
Misericordia, Benedizione;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Liturgia della Parola (con le
famiglie che hanno battezzato lo scorso anno);
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa (portare una candela da casa).
Mercoledi 3 febbraio
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, (San Biagio, benedizione della gola) Stellario
a san Giuseppe, santa Messa, Vespri, Adorazione eucaristica, Compieta,
Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione.
Giovedi 4 febbraio
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa; a seguire, Adorazione
eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santo Rosario a padre Vinti;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa in occasione del battesimo del
Venerabile Padre Vinti presieduta da S.E. mons. Alessandro Damiano.
Venerdi 5 febbraio -
Quarantore
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco (Quarantore), santa Messa, Lodi, Ora
media;
- ore 11.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), sino alle ore 14.00 santo
Rosario;
- ore 15.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), Ora Divina Misericordia;
- ore 16.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), Ora Santa comunitaria;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), Vespri solenni e
Benedizione eucaristica;
- ore 19.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, incontro per le
coppie di sposi e inizio del cammino di fede per i fidanzati.
Sabato 6 febbraio -
Quarantore
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco (Quarantore), santa Messa, Lodi, Ora
media;
- ore 11.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), sino alle ore 14.00 santo
Rosario;
- ore 15.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), Ora Divina Misericordia;
- ore 16.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), Ora Santa comunitaria;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (Quarantore), Vespri solenni e
Benedizione eucaristica;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva
animata dal Cammino neocatecumenale.
Domenica 7 febbraio -
Quarantore (nella chiesa di san Rocco)
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
- chiesa Madonna del Carmelo:
60
- chiesa San Rocco:
25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o
superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a
SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli
altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre
persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione.
Redazione
2 febbraio 2021.
|
|
02/02/2021 |
Avvenimenti. "L'iter
della causa di canonizzazione di Padre Vinti, Venerabile"; del dott.
Antonio Carlisi |
|
Padre Vinti |
Padre Vinti Venerabile.
Padre Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti nacque a Grotte, il
18/01/1893, fu ordinato sacerdote il 09/07/1922, morì a Grotte il 17/08/1943
all'età di 50 anni.
La sua vita sacerdotale fu permeata da profonda umiltà, preghiera, intensa
pietà eucaristica, filiale amore alla Madonna, tenera devozione verso le
Anime sante del Purgatorio, costante esercizio della mortificazione e
penitenza. Fu apostolo del confessionale.
Grotte, sua città natale, da sempre lo ha considerato “sacerdote santo”
(fama sanctitatis).
Il 7 novembre 1970 i suoi resti mortali vennero traslati dal cimitero
alla Cappella del Rosario in Chiesa Madre. A distanza di un anno, il 21
novembre 1971, fu benedetto ed inaugurato il sarcofago marmoreo eretto sulla
tomba.
Brevi cenni di storia della causa per la beatificazione.
Tutto comincia, e ne va dato atto, su iniziativa di Mons. Luigi Bommarito,
che già da Vescovo ausiliare (in seguito nominato Vescovo titolare) si interessa alla figura sacerdotale di Padre
Vinti e chiede alla Santa Sede l'apertura
dell'istruttoria. Postulatore (colui che raccoglie notizie e documenti,
per ricostruire la vita e la santità del soggetto) viene nominato mons.
Gioacchino Guccione.
In data 21/05/1983 mons. Bommarito ottiene dalla Santa Sede il nulla
osta per l'avvio della fase diocesana del processo, e subito procede alla
nomina del Tribunale Diocesano, presieduto da mons. Domenico De Gregorio
e del quale fanno parte il Curatore Rosario Gambino e due laici: Stefano
Boscarino ed il dott. Antonio Carlisi. Il Tribunale si insedia
ufficialmente il 07/11/1983, con una solenne Celebrazione eucaristica
nella Cattedrale di Agrigento, presieduta dallo stesso mons. Bommarito.
Da questo momento a Padre Vinti viene attribuito il titolo di “Servo di
Dio”.
In questa occasione mi è gradito ricordare quanto impegno, dedizione e
generosità a favore di Padre Vinti ha profuso una persona che non è più tra
noi: intendo riferirmi al compianto Mimmo Morreale. Il Tribunale comincia a
sentire i testimoni chiamati a riferire fatti concreti sull'esercizio delle
virtù cristiane e di quelle specifiche dello stile di vita di Padre Vinti.
Nel frattempo il 03/11/1988 diviene Vescovo della diocesi mons. Carmelo
Ferraro. Vice Postulatore è nominato padre Ferdinando Castellino.
La fase diocesana del processo si chiude con una solenne cerimonia il
09/07/1997, con la santa Messa presso lo Stadio comunale di Grotte,
presieduta dal Vescovo Ferraro e concelebrata da mons. Luigi Bommarito
(divenuto Arcivescovo di Catania).
(Invito per la cerimonia di chiusura del processo canonico
diocesano)
Nel 2002 l'Amministrazione comunale del
tempo ottiene dalla Regione il finanziamento per la ristrutturazione della
Casa natale di Padre Vinti, già donata dai familiari alla Curia
Arcivescovile che ne aveva acquisito in esclusiva la proprietà.
Gli atti e la documentazione del processo vengono inviati in Vaticano, alla
Congregazione delle Cause dei Santi che, sotto la Presidenza del
cardinale Martins, il 06/05/2005 emette il Decreto di validità del
processo stesso e nomina relatore padre Cristoforo Bove dei Frati
Minori.
Postulatrice viene nominata la dott.ssa Silvia Monica Correale.
(9 luglio 1997, Cerimonia allo Stadio comunale di Grotte)
Si lavora alla stesura della “positio”,
cioè della sintesi della documentazione che prova l'esercizio eroico delle
virtù.
La “positio” viene stampata nel settembre del 2010.
Nel frattempo, il 23/02/2008, è nominato nuovo Arcivescovo di Agrigento
mons. Francesco Montenegro, a cui il 07/02/2011 viene ufficialmente
consegnata la “positio”.
Vice Postulatore viene nominato don Calogero Morgante, giovane sacerdote
innamorato da sempre di Padre Vinti e molto attivo.
La “positio” approda, il 05/05/2020, all'esame della Commissione dei
Teologi e successivamente passa al vaglio dei Cardinali e Vescovi,
membri della Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi che, espresso il
giudizio favorevole, ha sottoposto il risultato al Santo Padre che ha
concesso la sua approvazione.
Viene così promulgato, il 21 gennaio 2021, il Decreto che proclama Padre
Vinti “Venerabile” (leggi
il Bollettino della Santa Sede).
Antonio Carlisi
2 febbraio 2021
© Riproduzione riservata.
|
|
|