Grotte.info Quotidiano - Gennaio 2022 |
31/01/2022 |
Chiesa. "Breve profilo della vita di san
Giovanni Bosco"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
|
San Giovanni Bosco |
Straordinario educatore e indimenticabile parroco. Una figura di rilievo
nazionale, don Bosco. Uomo di straordinaria intelligenza, tanto da essere
spesso consultato da papa Pio IX. Don Bosco rimase pertanto
straordinariamente una persona umile e semplice.
Giovanni Melchiorre Bosco, meglio noto come don Bosco, è stato un presbitero
e pedagogo italiano, fondatore della Congregazione dei Salesiani e delle
Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nato il 16 agosto 1815 in una famiglia contadina ai Becchi, una frazione di
Castelnuovo d'Asti: il padre Francesco e la mamma Margherita Occhiena,
saggia educatrice. Fu ordinato sacerdote il 5 giugno 1841 dall'arcivescovo
di Torino mons. Fransoni nella cappella dell'arcivescovado all'età di 26
anni.
Morto il 31 gennaio 1888 a Torino, all'età di 72 anni. Beatificato il 2
giugno 1929 da papa Pio XI; canonizzato il 1° aprile 1934 da papa Pio XI
alla chiusura dell'anno della Redenzione. Giovanni Paolo II il 31 gennaio
1988 lo dichiarò padre e maestro della gioventù.
Giovannino comincia a sentire sin da piccolo il desiderio di diventare
sacerdote. Racconta di aver fatto un sogno, un sogno profetico, come egli
stesso lo chiamò, a nove anni che gli rivelò la sua missione: "Renditi
umile, forte e robusto" gli disse una donna splendente come il sole "e
quello che vedi succedere di questi lupi che si trasformano in agnelli, tu
lo farai con i miei figli. Io ti farò da maestra. A suo tempo tutto
comprenderai".
Don Bosco fonda l'oratorio a Valdocco, il 12 aprile del 1846. Esso
rappresenta il primo oratorio, dal quale partirà tutta l'opera educativa del
Santo, che dedicherà tutta la sua vita per i giovani. L'opera educativa di
san Giovanni Bosco si fonda sulla ragione, la religione, e l'amorevolezza:
il metodo preventivo.
Tutto questo dà luogo al metodo del sistema preventivo. Elemento
fondamentale è l'atteggiamento profondo del Buon Pastore da parte
dell'educatore. "L'educazione è cosa del cuore e che Dio non ce ne insegna
l'arte e non ce ne mette in mano le chiavi": dalle lettere di san Giovanni
Bosco.
San Giovanni Bosco è indubbiamente il più celebre santo piemontese di tutti
i tempi, a scala mondiale il più famoso tra i santi dell'epoca
contemporanea: la sua popolarità infatti, ormai giunta in tutti i
continenti, dove si è diffusa la fiorente Famiglia salesiana da lui fondata,
portatrice del suo carisma e della sua operosità, che ad oggi è la
congregazione religiosa più diffusa.
|
|
|
|
Prof.ssa Graziella
Vizzini
|
|
30/01/2022 |
Comune. Il Sindaco: "Un caloroso augurio di buon
lavoro al nostro presidente Mattarella" |
|
Alfonso Provvidenza |
Messaggio del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza
in occasione della rielezione dell'on. Sergio Mattarella alla carica di
Presidente della Repubblica.
*****
"Un
caloroso augurio di buon lavoro al nostro presidente Mattarella.
L'altissimo senso di responsabilità del presidente Mattarella si è reso
necessario per dare stabilità e certezza ad un sistema politico inadeguato e
attaccato alla poltrona.
Oggi, viene acclamato da quasi tutto il Parlamento, ma non dimentichiamo che
nel 2018 diversi 'onorevoli' ne hanno chiesto l'impeachment 'per
evitare reazioni della popolazione'.
Per loro provo solo vergogna e imbarazzo.
W l'Italia, W il presidente Mattarella".
|
|
|
|
Il
Sindaco
Alfonso Provvidenza.
|
|
30/01/2022 |
Letture Sponsali. "I profeti debbono
metterci in crisi, stravolgere il nostro punto di vista" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Facciamoci profeti.
Oggi questa parola si è compiuta -
dice Gesù a Nazareth.
Ma egli non compie i miracoli, le grandi opere che i suoi
concittadini sanno che egli ha compiuto a Cafàrnao. Gli abitanti di Nazareth
non vedono nessun cieco che riprende la vista o storpio che riacquista
la sanità del corpo.
Oggi anche noi potremmo reagire come i nazareni: dove sono i
miracoli, i grandi segni di Dio?
Perché il Signore non interviene per "aggiustare" i mali del mondo, le
pandemie, le ingiustizie, i miei problemi personali -
a me che prego tanto, che recito 1000 rosari, 10.000 coroncine e devozioni?
Forse non ce lo meritiamo un miracolo da parte del Signore?
Nessun profeta è ben accetto nella sua patria -
il profeta non è colui che si "accomoda" alle nostre aspettative, non è
venuto per blandirci, a dire ciò che ci vogliamo sentir dire.
Al contrario i profeti -
e Gesù ancora oggi - debbono metterci in crisi, stravolgere il nostro
punto di vista.
Sono un segno di bene e di amore per gli altri? Riconosco il bene, l'amore,
i segni della grazia
di Dio nel rapporto che ho con gli altri, nel mio lavoro, con i miei
familiari? Il mio compagno, mia moglie, i miei figli?
Spesso siamo più propensi a giudicare chi ci sta intorno, a riconoscere ciò
in cui gli altri possono migliorare;
mentre il vero segno,
il vero miracolo è che siamo amati dal Signore e per tutti Dio ha un
progetto di vita.
Redazione
30 gennaio
2022.
|
|
30/01/2022 |
Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Scelta
di Mattarella rappresenta segnale di stabilità ed equilibrio" |
|
Rosalba Cimino |
"In
un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo la scelta della
rielezione di Mattarella rappresenta un segnale di stabilità e di equilibrio
ed è un bene per il nostro paese". La deputata del Movimento 5 Stelle,
Rosalba Cimino, commenta così la nuova elezione di Sergio Mattarella
al Quirinale.
"Sono stati giorni intensi in cui gli italiani ci hanno chiesto di fare
una scelta che permettesse di affrontare nel migliore dei modi i problemi
che si trova ad affrontare in questo momento il Paese e le opportunità che
il futuro ci mette davanti. Per questo motivo - continua Cimino - la
scelta della continuità con Mattarella al Quirinale e Draghi come presidente
del Consiglio è la migliore. L’unità che invece si è creata attorno al nome
di Mattarella, nonostante qualcuno non lo abbia condiviso, è il segnale che
il governo ha scelto secondo un grande senso di responsabilità".
La Deputata del Movimento 5 Stelle ci tiene anche a ringraziare il
Presidente per la disponibilità al secondo settennato: "Davanti alla
richiesta del Paese, ancora una volta, Mattarella ha dimostrato il suo senso
delle istituzioni e la sua grandezza d’animo. Voglio ringraziarlo come
deputata e come italiana".
Redazione
30 gennaio
2022.
|
|
30/01/2022 |
Politica. "Non sottrarsi ai doveri cui si è
chiamati"; dichiarazione del Presidente della Repubblica dopo la sua
rielezione |
|
On. Mattarella |
Pubblichiamo il testo della
dichiarazione del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, dopo
la comunicazione dell'esito della votazione da parte dei Presidenti di
Senato e Camera.
Palazzo del Quirinale, 29/01/2022
"Ringrazio i Presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione.
Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la
fiducia espressa nei miei confronti.
I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica
nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando - sul
versante sanitario, su quello economico, su quello sociale - richiamano al
senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento.
Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati -
e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive
personali differenti - con l’impegno di interpretare le attese e le speranze
dei nostri concittadini".
|
|
|
|
Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
|
|
30/01/2022 |
Lettere. "A mia figlia da grande"; di
Michelangelo Palermo |
|
Lettera a mia figlia |
A mia
figlia da grande
Per il
cuore
che mai si scorda
di battere
È
da un po’ che desidero raccogliere alcune parole per inviarti un segno
particolare, differente dai soliti cenni quotidiani. Che formino una sorta
di lente per ingrandire o, perché no, aiutarmi a scoprire una levità
sommessa, rimasta scontrosa all’attenzione vigile.
Caro amore, bambina nostra, non mi è facile, lo
confesso, scuotere l’ostinazione delle parole che indomabili riposano
sornione, alluzzarle per farle giungere docilmente a me, e poter superare la
difficoltà di infilarle nel rigo giusto. Oh! mi piacerebbe ancor più, nella
collana di un verso da cui poter far germogliare un amore intenso, così per
come è emerso allora con la tua nascita.
E se con te mi si è mostrata ancor più la vaga caducità
dell’essere umano, nel contempo è affiorato un nuovo corso che indica
all’infinito.
Sì, certo… i figli non sono proprietà; però mano a
mano che cresci, altro prodigio!, e t’innalzi giorno dopo giorno - fino a
sfiorare il cielo un giorno - vorrei quantomeno poter partecipare ai tuoi
sospiri, per delicata indiscrezione intuire i tuoi desideri. E poi nulla più
domandare, se non alla speranza perché possa assegnarti la calma chiara,
forse la sola in grado di aprirti allo spettacolo della vita, rivelarti il
suo profondo incanto.
Quindi chino sul foglio, per invogliare la mia penna ad
intingersi in un amabile inchiostro, a raffigurare l’indicibile della gioia.
In quanto per la tua presenza la casa risuona anche
nella notte buia; le sue stanze come pure gli angoli accolgono uno spazio
singolare che nessuna geometria al mondo saprà concepire.
E tutto questo è ancora niente, amore… i tuoi cinque
anni mi m’incoraggiano finanche a comparare l’inesprimibile senso
dell’essere al vero desiderio che non mi appare più l’oscuro proposito
evanescente.
Eh, no, non mi disturba neppure se interrompi di
continuo questa superba prova nel tentare di comporre i petali di un fiore
affinché emanino il tuo odore. Una rosa amatissima che mi garberebbe molto
trovassi da grande tra le pagine d’un libro, quasi per caso, come un profumo
inaspettato e spontaneo.
Ora, tranquilla… le tue allegre ingerenze nello studio,
no, non mi disturbano affatto. Come potrei richiamarti, quando dovrei
prendermela con me stesso che faticosamente mi arrabatto per non incorrere
nella terribile banalità, che ferirebbe, ahimè, la tua delicata sensibilità,
e questo sì, sì che mi preme tanto.
- Scusami per il rumore ma devo giocare - mi dici.
Ed io sollevo gli occhi dal foglio e ti guardo, e per un attimo mi illudo di
riuscire grazie ai tuoi grandi occhi a stanare la voce chiara che
risolverebbe tutto, inequivocabilmente.
- Sono di nuovo qua; già ti ho chiesto scusa prima; è vero?
- Gioca pure, amore mio.
- Adesso ritorno, non andartene.
- Come potrei, e dove?
La maniglia della porta ancora una volta s’abbassa e nello studio il tuo
suono trapassa la quiete di ogni cosa.
- Ho una cosa per te.
- Davvero?
Così allunghi il piccolo braccio e sventolando un foglio me lo porgi
congiunto ad un bellissimo sorriso. Quella meraviglia del tuo sorriso che
sovente sempre più mi precede per alcuni insospettati pensieri.
- Questo l’ho fatto per te, proprio ora.
E vedo balzarmi davanti il disegno di un cuore rosso rosso che sembra
veramente pulsare.
- Ti voglio bene, papà… - e correndo torni ancora di là.
Michelangelo Palermo
30 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
30/01/2022 |
Attualità. "Ritrovato sollievo per la
riconferma del Grande Presidente Mattarella"; del dott. Renato
Zaffuto |
|
Renato Zaffuto |
Intervento del dott. Renato Zaffuto, Responsabile Area Investimenti
di Fideuram Investimenti SGR e tra i 30 top Asset Allocator in Europa, sulla
rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella; e un
breve ricordo di Mimmo Butera.
*****
Caro Direttore,
in questi giorni tumultuosi e tormentati nel seguire la ricerca del consenso
parlamentare per una figura che possa rappresentare l’Unità Nazionale, in un
periodo così complesso per l’emergenza Covid, per le varie forme di disagio
sociale, per le tensioni geo-politiche, per gli effetti iniziali della
risalita dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, non può che darci un
senso di ritrovato sollievo e anche di maggiore sicurezza la conferma degli
equilibri e della stabilità politica connessa alla riconferma del Grande
Presidente Mattarella.
Il duo Mattarella-Draghi ci viene invidiato da tutto il
mondo per le loro capacità di visione, acume e lungimiranza. Lo scorso
autunno durante il G-20 a Roma è stato evidente a tutti il grande
riconoscimento internazionale verso il nostro Paese.
Molti, in questi giorni, abbiamo sperato in un
cambiamento ma nel segno della continuità, comprendendo bene non solo le
difficoltà contingenti, ma anche con quanta determinazione sia stato
ricercato il mantenimento di quel percorso di equilibrio fra le ragioni
dell’economia, della crescita economica, dell’occupazione e quelle sanitarie
di tutela dei concittadini più fragili.
La salvaguardia del punto di intersezione della
molteplicità dei diritti e delle libertà individuali non può non trovare che
una soluzione nella capacità di sintesi di chi rappresenta ed è custode
dell’Unità Nazionale, soprattutto a difesa dei concittadini che soffrono di
più per le conseguenze sociali ed economiche del contesto attuale.
Abbiamo sperato pure in un cambiamento di genere a
favore di un’alta figura femminile, come avrebbe potuto essere la Presidente
del Senato Casellati, anche nell’ottica di proseguire un percorso di
rinnovamento nella continuità, sebbene in un complesso equilibrio politico
interno ed internazionale.
Nella nostra Costituzione, il Parlamento è Sovrano e il
Presidente della Repubblica rappresenta l’Unità della Nazione: questo vuol
dire che è il punto di sintesi delle varie e diverse istanze. L’interesse
collettivo deve superare quello fazioso di parte nella corretta contesa
democratica, ma anche differenze di genere femminile-maschile, di geografia
Nord-Sud e di territori grandi città-piccoli paesi.
Gli interessi che oggi vanno più tutelati sono quelli
delle persone più deboli, che hanno sofferto di più gli effetti
economico-sociali delle restrizioni necessarie per contrastare la pandemia o
che hanno subito le conseguenze sanitarie più pesanti.
Ma vanno pure tutelati con forza gli interessi e le
aspettative dei nostri giovani, le loro prospettive e le loro ambizioni a
realizzarsi come cittadini della nostra comunità nazionale e del mondo.
Grazie al Presidente Mattarella e al Presidente Draghi
stiamo ricevendo dall’Europa risorse finanziarie senza precedenti per
sostenere le prospettive future dei nostri Giovani e della Next Generation.
Un tributo speciale per questo va pure al compianto Presidente del
Parlamento Europeo David Sassoli.
In definitiva, sarebbe stata un’idiozia collettiva
bloccare questo percorso virtuoso molto simile a quello del “Miracolo
Italiano” degli Anni ’50-’60 del Dopoguerra.
Credo che democraticamente ci si possa dividere su
tutto, ma credo fermamente che nessuno avrebbe capito il motivo di
interrompere una delle esperienze più virtuose della nostra storia più
recente orientata a dare una prospettiva migliore alle future generazioni e
a tutelare i più fragili, sia dal punto di vista sanitario che da quello
economico-sociale.
Quando ero studente all’Università di Pavia, nella
seconda metà degli anni ’80, sostenendo l’esame di Istituzioni di Diritto
Pubblico, il professore mi fece un’ultima domanda per il 30 e lode e mi
chiese se il Presidente della Repubblica potesse essere rieletto. Io risposi
che la Costituzione Italiana non esclude che possa essere rieletto, quindi
assolutamente sì! Il prof. mi rispose che non avrebbe potuto darmi 30 e
lode, ma solo 29, perché, benché la Costituzione formale consenta la
rielezione, la Costituzione materiale no, perché la durata dei 7 anni e
l’età normalmente avanzata degli eletti per quella carica difficilmente
avrebbero permesso che questo accadesse. E mi spiegò che, in una certa qual
misura, quello era il pensiero e l’orientamento durante i lavori preparatori
dei nostri Padri Costituenti.
Già con la rielezione del Presidente Napolitano nel
2013 ebbi motivo d’orgoglio che la mia risposta era stata corretta. Ma oggi,
con la rielezione del Presidente Mattarella, ho ricevuto un’ulteriore
conferma: la Costituzione non lo escludeva. Il Parlamento è Sovrano e, come
abbiamo visto in diretta in questi giorni in vari scrutini, i Grandi
Elettori avevano chiaramente riflesso aspirazioni non celate dai cittadini,
che hanno pure trovato espressione in tanti episodi, fra cui quello
emblematico a Milano all’apertura della stagione al Teatro alla Scala con
l’acclamazione a rimanere, tutto pervaso da un sano spirito libertario e di
unità nazionale di verdiana memoria.
Colgo pure quest’occasione, avendo citato i miei tempi
universitari, per un carissimo ricordo all’amico Mimmo Butera e oggi avrebbe
avuto modo di esprimere la sua sana passione politica per queste Elezioni.
Ho letto con commozione e affetto i bellissimi commenti sulla sua persona.
Credo di essere stato uno dei pochi, se non l’unico, che lo frequentò sia a
Grotte che a Pavia, dove anche lì riuscì a farsi apprezzare alla Facoltà di
Giurisprudenza e al Collegio Fraccaro.
Lo scorso 5 Settembre, per i 660 anni dell’Univerisità
di Pavia, il Presidente Mattarella tenne un discorso proprio nella piazza
antistante il Collegio Fraccaro dove Mimmo visse durante il suo periodo
universitario.
Vorrei dare giusto uno dei miei tanti ricordi su Mimmo.
Ricordo che andammo, in una serata sul finire degli anni ’80, all’Almo
Collegio Borromeo di Pavia dove ci sarebbe stata la Lectio Magistralis di
Giovanni Falcone. La grande sala era tutta piena. Falcone era entusiasta
dell’opportunità a Pavia di poter parlare a tanti giovani, senza le
restrizioni da bunker per la sua protezione personale che allora aveva a
Palermo. Quella lezione sulle nuove norme di procedura penale durò fin oltre
mezzanotte.
Ricordo che il caro Mimmo, da promettente studente in
Giurisprudenza, prese il microfono e gli fece una domanda e il magistrato
Falcone gli rispose con partecipazione. Una serata memorabile!
Oggi un “grazie” al Presidente Mattarella e alla tutela
dei valori di libertà e di democrazia che sono universali.
W L’ITALIA
W L’EUROPA unita.
Renato
Zaffuto
30 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
29/01/2022 |
Giustizia. Sentenza del giudice Graziella
Luparello pubblicata sull'autorevole rivista "Sistema Penale" |
|
Dott.ssa Luparello |
Pubblicata e commentata in
una prestigiosa rivista di diritto penale una sentenza del giudice Graziella
Luparello, in contrasto con le Sezioni Unite della Cassazione.
L'autorevole rivista "Sistema Penale", in un
articolo del 26 gennaio a firma di
Raffaele Muzzica, dal titolo "La
prescrittibilità dei reati (astrattamente) puniti con l’ergastolo: l’overruling
della giurisprudenza di merito dopo le Sezioni unite",
ha pubblicato e commentato una sentenza
del Giudice
dell’Udienza Preliminare di Caltanissetta.
dott.ssa Graziella Luparello.
"La decisione in commento rivela l’originalità dell’apparato
argomentativo proposto dal giudice nisseno nella prospettiva
intertemporale dell’individuazione del regime normativo applicabile,
ponendosi in espresso e ragionato dissenso rispetto ad un autorevole
arresto delle Sezioni unite", scrive Muzzica. Nel commentare la
sentenza l'autore afferma
che "La decisione in commento si pone in aperto e ragionato dissenso
rispetto alla pronuncia n. 19756 del 24 settembre 2015, depositata il 12
maggio 2016, con la quale le Sezioni unite intervenivano in merito ad un
contrasto giurisprudenziale relativo alla prescrittibilità dei reati puniti
(astrattamente) con l’ergastolo, peraltro in un caso di merito analogo a
quello in esame al giudice nisseno. (...) il giudice nisseno, in modo
sintetico ma efficace, argomenta il suo dissenso rispetto al principio di
diritto enunciato dalle Sezioni unite, non tanto confutando gli argomenti
posti a sostegno dalla Suprema Corte, quanto evidenziandone
l’inconsistenza".
La rivista
"Sistema Penale",
realizzata con la collaborazione scientifica dell'Università degli Studi di
Milano e dell'Università Bocconi di Milano, è edita da Progetto giustizia
penale, associazione senza fine di lucro con sede presso il Dipartimento di
Scienze
Giuridiche "C. Beccaria" dell'Università degli Studi di Milano. Direttore
della Rivista è il prof. Gian Luigi Gatta (Ordinario di Diritto penale
nell'Università degli Studi di Milano), che è anche direttore di Diritto
Penale Contemporaneo - Rivista trimestrale, periodico pubblicato dallo
stesso editore e classificato da Anvur tra le riviste scientifiche di
"fascia A".
L'autore dell'articolo, dott. Raffaele Muzzica, è un magistrato; attualmente
svolge le
funzioni di giudice del dibattimento presso il Tribunale di Nola, ed
è membro del comitato di redazione della Rivista della formazione decentrata
distrettuale del distretto di Napoli "Diritti e Giurisdizione".
Carmelo Arnone
29 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
28/01/2022 |
Lavoro. Bando del Servizio
Civile Universale: scadenza prorogata al 10 febbraio |
|
Servizio Civile Universale |
C'è tempo sino alle ore
14.00 di giovedi 10 febbraio per la presentazione delle
domande per la partecipazione al bando (leggi
il bando) per la selezione pubblica di 2 operatori volontari da impiegare
per progetti di Servizio Civile Universale presso la proloco
"Herbessus" di Grotte. Il termine previsto in precedenza (le
ore 14.00 di mercoledì 26 gennaio ) è stato prorogato.
Ricordiamo che la selezione rientra nel bando più generale emesso dal Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile Universale presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri, per 56.205 volontari da impiegare in progetti di servizio
civile.
Il servizio dei volontari selezionati avrà la durata di 12 mesi e sarà
articolato in 25 ore settimanali su 6 giorni
lavorativi. Ai volontari spetterà un assegno mensile
di 444,30 euro.
Per partecipare alla
selezione occorre avere diversi requisiti, tra cui:
- età compresa tra 18 e 28 anni (non aver compiuto 29 anni);
- essere cittadini dell'Unione Europea;
- essere in possesso del diploma di Maturità di Scuola media superiore o
diploma di Laurea.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata esclusivamente nella
modalità online attraverso la piattaforma raggiungibile tramite pc,
tablet e smartphone all'indirizzo
https://domandaonline.serviziocivile.it/, entro e
non oltre le ore
14.00 del
10 febbraio. Per accedervi è necessario essere in possesso
dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, con livello di
sicurezza 2.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio della Pro Loco
Herbessus all’indirizzo e-mail
prolocoherbessusgrotte@virgilio.it.
Carmelo Arnone
28 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
27/01/2022 |
Storia. I dimenticati: gli "Studenti Biblici"
tra le vittime della persecuzione nazista |
|
Triangolo viola |
"I
dimenticati dalla Storia”: migliaia di Testimoni di Geova tra le vittime
della persecuzione nazista.
Il 27 gennaio in tutto il mondo si celebra il Giorno della memoria, una data
simbolica per ricordare le vittime del nazismo. Il brutale terrore nazista
prese di mira milioni di persone a motivo della loro razza, nazionalità o
ideologia politica.
Ma pochi sanno che tra le vittime dei nazisti ci furono migliaia di
Testimoni di Geova, che furono perseguitati per la loro fede.
I Testimoni di Geova, allora conosciuti come Studenti Biblici, furono
gli unici sotto il Terzo Reich a essere perseguitati unicamente sulla base
delle loro convinzioni religiose, e furono tra i primi ad essere mandati nei
campi di concentramento, dove venivano identificati da un simbolo
sull’uniforme: il triangolo viola.
I nazisti cercarono di infrangere le convinzioni religiose dei Testimoni
offrendo loro la libertà in cambio della rinuncia alla propria fede. A
nessun altro fu data questa possibilità.
Dei circa 35.000 Testimoni presenti nell'Europa occupata dai nazisti, più di
un terzo subì una persecuzione diretta. La maggior parte fu arrestata e
imprigionata. Centinaia dei loro figli furono affidati a famiglie naziste o
mandati nei riformatori.
Circa 4.200 Testimoni finirono nei campi di concentramento nazisti. Uno dei
massimi esperti dell’Olocausto, lo storico Detlef Garbe, ha scritto: "L'intenzione
dichiarata delle autorità [naziste] era di eliminare completamente gli
Studenti Biblici dalla storia tedesca". Si stima che morirono 1.600
Testimoni, di cui 370 per esecuzione.
La resistenza nonviolenta della gente comune di fronte al razzismo, al
nazionalismo estremo e alla violenza merita una profonda riflessione in
occasione del Giorno della memoria.
Redazione
27 gennaio
2022.
|
|
27/01/2022 |
Storia. "E venne la notte"; di Primo Levi |
|
Auschwitz |
Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13
dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna
esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a
cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano ridotto, a vivere in un mio
mondo scarsamente reale, popolato da civili fantasmi cartesiani, da sincere
amicizie maschili e da amicizie femminili esangui. Coltivavo un moderato e
astratto senso di ribellione. (...)
Tre centurie della Milizia, partite in piena notte per
sorprendere un'altra banda, di noi ben più potente e pericolosa, annidata
nella valle contigua, irruppero in una spettrale alba di neve del nostro
rifugio, e mi condussero a valle come persona sospetta. (...)
Come ebreo, venni inviato a Fossoli, presso Modena,
dove un vasto campo di internamento, già destinato ai prigionieri di guerra
inglesi e americani, andava raccogliendo gli appartenenti alle numerose
categorie di persone non gradite al neonato governo fascista repubblicano.
Al momento del mio arrivo, e cioè alla fine del gennaio
1944, gli ebrei italiani nel campo erano centocinquanta circa, ma entro
poche settimane il loro numero giunse a oltre seicento. Si trattava per lo
più di intere famiglie, catturate dai fascisti o dai nazisti per loro
imprudenza, o in seguito a delazione. Alcuni pochi si erano consegnati
spontaneamente, o perché ridotti alla disperazione dalla vita randagia,
o perché privi di mezzi, o per non separarsi da un congiunto catturato, o
anche, assurdamente, per «mettersi in ordine con la legge». V'erano
inoltre un centinaio di militari jugoslavi internati, e alcuni altri
stranieri considerati politicamente sospetti.
L'arrivo di un piccolo reparto di SS tedesche avrebbe
dovuto far dubitare anche gli ottimisti; si riuscì tuttavia a interpretare
variamente questa novità, senza trarne la più ovvia delle conseguenze, in
modo che, nonostante tutto, l'annuncio della deportazione trovò gli animi
impreparati.
Il giorno 20 febbraio i tedeschi avevano ispezionato il
campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al commissario
italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per lo
scarso quantitativo della legna distribuita per il riscaldamento; avevano
perfino detto che presto un'infermiera avrebbe dovuto entrare in efficienza.
Ma il mattino del 21 si seppe che l'indomani gli ebrei sarebbero partiti.
Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati.
Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per
ognuno che fosse mancato all'appello, dieci sarebbero stati fucilati.
Soltanto una minoranza di ingenui e di illusi si ostinò
nella speranza: noi avevamo parlato a lungo coi profughi polacchi e croati,
e sapevamo che cosa voleva dire partire.
Nei riguardi dei condannati a morte, la tradizione
prescrive un austero cerimoniale, atto a mettere in evidenza come ogni
passione e ogni collera siano ormai spente, e come l'atto di giustizia non
rappresenti che un triste dovere verso al società, tale da potere
accompagnarsi a pietà verso la vittima da parte dello stesso giustiziere. Si
evita perciò al condannato ogni cura estranea, gli si concede la solitudine,
e, ove lo desideri, ogni conforto spirituale, si procura insomma che egli
non senta intorno a sé l'odio o l'arbitrio, ma la necessità e la giustizia,
e, insieme con la punizione, il perdono.
Ma a noi questo non fu concesso, perché eravamo troppi,
e il tempo era poco, e poi, finalmente, di che cosa avremmo dovuto pentirci,
e di che cosa venir perdonati? Il commissario italiano dispose dunque che
tutti i servizi continuassero a funzionare fino all'annunzio definitivo; la
cucina rimase perciò in efficienza, le corvées di pulizia lavorarono come di
consueto, e perfino i maestri e i professori della piccola scuola tennero
lezione a sera, come ogni giorno. Ma ai bambini quella sera non fu assegnato
compito.
E venne la notte, e fu una notte tale, che si
conobbe che occhi umani non avrebbero dovuto assistervi e sopravvivere.
Tutti sentirono questo: nessuno dei guardiani, né italiani né tedeschi, ebbe
animo di venire a vedere che cosa fanno gli uomini quando sanno di dover
morire.
Ognuno si congedò dalla vita nel modo che più gli si
addiceva. Alcuni pregarono, altri bevvero oltre misura, altri si inebriarono
di nefanda ultima passione. Ma le madri vegliarono a preparare con dolce
cura il cibo per il viaggio, e lavarono i bambini, e fecero i bagagli, e
all'alba i fili spinati erano pieni di biancheria infantile stesa al vento
ad asciugare; e non dimenticarono le fasce, e i giocattoli, e i cuscini, e
le cento piccole cose che esse ben sanno, e di cui i bambini hanno in ogni
caso bisogno. Non fareste anche voi altrettanto? Se dovessero uccidervi
domani col vostro bambino, voi non gli dareste oggi da mangiare?
Nella baracca 6 A abitava il vecchio Gattegno, con la
moglie e i molti figli e i nipoti e i generi e le nuore operose. Tutti gli
uomini erano falegnami; venivano da Tripoli, attraverso molti e lunghi
viaggi, e sempre avevano portati con sé gli strumenti del mestiere, e la
batteria di cucina, e le fisarmoniche e il violino per suonare e ballare
dopo la giornata di lavoro, perché erano gente lieta e pia. Le loro donne
furono le prime fra tutte a sbrigare i preparativi per il viaggio,
silenziose e rapide, affinché avanzasse tempo per il lutto; e quando tutto
fu pronto, le focacce cotte, i fagotti legati, allora si scalzarono, si
sciolsero i capelli, e disposero al suolo le candele funebri, e le accesero
secondo il costume dei padri, e sedettero a terra a cerchio per la
lamentazione, e tutta notte pregarono e piansero. Noi sostammo
numerosi davanti alla loro porta, e ci discese nell'anima, nuovo per noi, il
dolore antico del popolo che non ha terra, il dolore senza speranza
dell'esodo ogni secolo rinnovato.
L'alba ci colse come un tradimento; come se il
nuovo sole si associasse agli uomini nella deliberazione di distruggerci. I
diversi sentimenti che si agitavano in noi, di consapevole accettazione, di
ribellione senza sbocchi, di religioso abbandono, di paura, di disperazione,
confluivano ormai, dopo la notte insonne, in una collettiva incontrollata
follia. Il tempo di meditare, il tempo di stabilire erano conchiusi, e ogni
moto di ragione si sciolse nel tumulto senza vincoli, su cui, dolorosi come
colpi di spada, emergevano in un lampo, così vicini ancora nel tempo e nello
spazio, i ricordi buoni delle nostre case.
Molte cose furono allora fra noi dette e fatte; ma di
queste è bene che non resti memoria.
Con la assurda precisione a cui avremmo più tardi
dovuto abituarci, i tedeschi fecero l'appello. Alla fine, - Wieviel Stück? -
domandò il maresciallo; e il caporale salutò di scatto, e rispose che i
«pezzi» erano seicentocinquanta, e che tutto era in ordine; allora ci
caricarono sui torpedoni e ci portarono alla stazione di Carpi. Qui ci
attendeva il treno e la scorta per il viaggio. Qui ricevemmo i primi
colpi: e la cosa fu così nuova e insensata che non provammo dolore, nel
corpo né nell'anima. Soltanto uno stupore profondo: come si può
percuotere un uomo senza collera?
I vagoni erano dodici, e noi seicentocinquanta; nel
mio vagone eravamo quarantacinque soltanto, ma era un vagone piccolo. Ecco
dunque, sotto i nostri occhi, sotto i nostri piedi, una delle famose
tradotte tedesche, quelle che non ritornano, quelle di cui, fremendo e
sempre un poco increduli, avevamo così spesso sentito narrare. Proprio così,
punto per punto: vagoni merci, chiusi dall'esterno, e dentro uomini donne
bambini, compressi senza pietà, come merce di dozzina, in viaggio
verso il nulla, in viaggio all'ingiù, verso il fondo. Questa volta
dentro siamo noi. (...)
Gli sportelli erano stati chiusi subito, ma il treno
non si mosse che a sera. Avevamo appreso con sollievo la nostra
destinazione. Auschwitz: un nome privo di significato, allora e per noi;
ma doveva pur corrispondere a un luogo di questa terra.
Il treno viaggiava lentamente, con lunghe soste
snervanti. Dalla feritoia, vedemmo sfilare le alte rupi pallide della val
d'Adige, gli ultimi nomi di città italiane. Passammo il Brennero alle dodici
del secondo giorno, e tutti si alzarono in piedi, ma nessuno disse parola.
Mi stava nel cuore il pensiero del ritorno, e crudelmente mi rappresentavo
quale avrebbe potuto essere la inumana gioia di quell'altro passaggio, a
portiere aperte, ché nessuno avrebbe desiderato fuggire, e i primi nomi
italiani... e mi guardai intorno, e pensai quanti, fra quella povera polvere
umana, sarebbero stati toccati dal destino.
Fra le quarantacinque persone del mio vagone,
quattro soltanto hanno rivisto le loro case; e fu di gran lunga il
vagone più fortunato.
Soffrivamo per la sete e il freddo: a tutte le fermate
chiedevamo acqua a gran voce, o almeno un pugno di neve, ma raramente fummo
uditi; i soldati della scorta allontanavano chi tentava di avvicinarsi al
convoglio. Due giovani madri, coi figli ancora al seno, gemevano notte e
giorno implorando acqua. Meno tormentose erano per tutti la fame, la
fatica e l'insonnia, rese meno penose dalla tensione dei nervi: ma le notti
erano incubi senza fine.
Pochi sono gli uomini che sanno andare a morte con
dignità, e spesso non quelli che ti aspetteresti. Pochi sanno tacere, e
rispettare il silenzio altrui. Il nostro sonno inquieto era interrotto
sovente da liti rumorose e futili, da imprecazioni, da calci e pugni vibrati
alla cieca come difesa contro qualche contatto molesto e inevitabile. Allora
qualcuno accendeva la lugubre fiammella di una candela, e rivelava, prono
sul pavimento, un brulichio fosco, una materia umana confusa e continua,
torpida e dolorosa, sollevata qua e là da convulsioni improvvise subito
spente dalla stanchezza.
Dalla feritoia, nomi noti e ignoti di città austriache,
Salisburgo, Vienna; poi cèche, infine polacche. Alla sera del quarto giorno,
il freddo si fece intenso: il treno percorreva interminabili pinete nere,
salendo in modo percettibile. La neve era alta. Doveva essere una linea
secondaria, le stazioni erano piccole e quasi deserte. Nessuno tentava più,
durante le soste, di comunicare col mondo esterno: ci sentivamo ormai
«dall'altra parte». Vi fu una lunga sosta in aperta campagna, poi la marcia
riprese con estrema lentezza, e il convoglio si arrestò definitivamente,
a notte alta, in mezzo a una pianura buia e silenziosa.
Si vedevano, da entrambi i lati del binario, file di
lumi bianchi e rossi, a perdita d'occhio; ma nulla di quel rumorio confuso
che denunzia di lontano i luoghi abitati. Alla luce misera dell'ultima
candela, spento il ritmo delle rotaie, spento ogni suono umano, attendemmo
che qualcosa avvenisse.
Accanto a me, serrata come me fra corpo e corpo, era
stata per tutto il viaggio una donna. Ci conoscevamo da molti anni, e la
sventura ci aveva colti insieme, ma poco sapevamo l'uno dell'altro. Ci
dicemmo allora, nell'ora della decisione, cose che non si dicono fra i vivi.
Ci salutammo, e fu breve; ciascuno salutò nell'altro la vita. Non avevamo
più paura.
Venne a un tratto lo scioglimento. La portiera fu
aperta con fragore, il buio echeggiò di ordini stranieri, e di quei
barbarici latrati dei tedeschi quando comandano, che sembrano dar vento a
una rabbia vecchia di secoli. Ci apparve una vasta banchina illuminata
da riflettori. Poco oltre, una fila di autocarri. Poi tutto tacque di nuovo.
Qualcuno tradusse: bisognava scendere coi bagagli, e depositare questi lungo
il treno. In un momento la banchina fu brulicante di ombre: ma avevamo paura
di rompere quel silenzio, tutti si affaccendavano intorno ai bagagli, si
cercavano, si chiamavano l'un l'altro, ma timidamente, a mezza voce.
Una decina di SS stavano in disparte, l'aria
indifferente, piantati a gambe larghe. A un certo momento, penetrarono
fra di noi, e, con voce sommessa, con visi di pietra, presero a interrogarci
rapidamente, uno per uno, in cattivo italiano. Non interrogavano tutti, solo
qualcuno. «Quanti anni? Sano o malato?» e in base alla risposta ci
indicavano due diverse direzioni.
Tutto era silenzioso come in un acquario, e come in
certe scene di sogni. Ci saremmo attesi qualcosa di più apocalittico:
sembravano semplici agenti d'ordine. Era sconcertante e disarmante. Qualcuno
osò chiedere dei bagagli: risposero «bagagli dopo»; qualche altro non voleva
lasciare la moglie: dissero «dopo di nuovo insieme»; molte madri non
volevano separarsi dai figli: dissero «bene bene, stare con figlio». Sempre
con la pacata sicurezza di chi non fa che il suo ufficio di ogni giorno; ma
Renzo indugiò un istante di troppo a salutare Francesca, che era la sua
fidanzata, e allora con un solo colpo in pieno viso lo stesero a terra; era
il loro ufficio di ogni giorno.
In meno di dieci minuti tutti noi uomini validi fummo
radunati in un gruppo. Quello che accadde degli altri, delle donne,
dei bambini, dei vecchi, noi non potemmo stabilire allora né dopo:
la notte li inghiottì, puramente e semplicemente. Oggi però sappiamo che
in quella scelta rapida e sommaria, di ognuno di noi era stato giudicato se
potesse o no lavorare utilmente per il Reich; sappiamo che nei campi
rispettivamente di Buna-Monowitz e Birkenau, non entrarono, del nostro
convoglio, che novantasei uomini e ventinove donne, e che di tutti gli
altri, in numero di più di cinquecento, non uno era vivo due giorni più
tardi. Sappiamo anche, che non sempre questo pur tenue principio di
discriminazione in abili e inabili fu seguito, e che successivamente fu
adottato spesso il sistema più semplice di aprire entrambe le portiere
dei vagoni, senza avvertimenti né istruzioni ai nuovi arrivati. Entravano
in campo quelli che il caso faceva scendere da un lato del convoglio;
andavano in gas gli altri.
Così morì Emilia, che aveva tre anni; poiché ai
tedeschi appariva palese la necessità storica di mettere a morte i bambini
degli ebrei. Emilia, figlia dell'ingegner Aldo Levi di Milano, che era una
bambina curiosa, ambiziosa, allegra e intelligente; alla quale, durante il
viaggio nel vagone gremito, il padre e la madre erano riusciti a fare il
bagno in un mastello di zinco, in acqua tiepida che il degenere macchinista
tedesco aveva acconsentito a spillare dalla locomotiva che ci trascinava
tutti alla morte.
Scomparvero così, in un istante, a tradimento, le
nostre donne, i nostri genitori, i nostri figli. Quasi nessuno ebbe modo
di salutarli. Li vedemmo un po' di tempo come una massa oscura all'altra
estremità della banchina, poi non vedemmo più nulla.
Emersero invece nella luce dei fanali due drappelli di
strani individui. Camminavano inquadrati, per tre, con un curioso passo
impacciato, il capo spenzolato in avanti e le braccia rigide. In capo
avevano un buffo berrettino, ed erano vestiti di una lunga palandrana a
righe, che anche di notte e di lontano si indovinava sudicia e stracciata.
Descrissero un ampio cerchio attorno a noi, in modo da non avvicinarci, e,
in silenzio, si diedero ad armeggiare coi nostri bagagli, e a salire e
scendere dai vagoni vuoti.
Noi ci guardavamo senza parola. Tutto era
incomprensibile e folle, ma una cosa avevamo capito. Questa era la
metamorfosi che ci attendeva. Domani anche noi saremmo diventati così.
Tratto
da "Se questo è un uomo" di Primo Levi
27 gennaio
2022.
|
|
26/01/2022 |
Dialoghi. "Quirinale e dintorni: ne parlano
Letta e Salvini"; di
Giuseppe
Castronovo |
|
|
Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
Succede anche questo!
Ne parlano talmente tanto che nelle mattinate ho sognato due protagonisti
della scena politica italiana che trattano l'elezione del successore del
presidente Mattarella al Quirinale.
Giuseppe Castronovo
"QUIRINALE E DINTORNI: NE PARLANO LETTA E SALVINI"
Stanotte ho sognato il senatore Salvini e l’onorevole Letta che, al riparo
da occhi indiscreti, cercavano un nome condiviso per il Quirinale.
Il loro dialogo seguiva le note della famosa canzone "L’importante è la
rosa", portata al successo - nell'interpretazione del 1967 - dall’artista
francese Gilbert Bécaud.
Svegliatomi ho preso carta e penna e trascritto il dialogo, cercando di
essere il più fedele possibile alle loro parole.
LETTA:
Tu che incontri Conte e Bersani
e ti dai tanto da fare
in una politica impazzita,
dove vai?
Tu che piangi un vecchio amico
dopo che l’hai ormai lasciato .
Tu che hai un mazzo di rose,
dove vai?
SALVINI:
L’importante è la rosa.
L’importante è la rosa.
L’importante è la rosa,
credi a me.
LETTA:
Se tu hai l’alto profilo
io ti offro un super partes.
Se il tuo nome è divisivo
il mio è un nome di pace,
non puoi dirmi di no.
Tu Salvini che mi guardi
Con quel tuo sorriso triste
Pensa che domani è festa
al Quirinal!
|
|
|
|
Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
|
|
26/01/2022 |
Comune. Giorgia Calì eletta nuova Presidente
della Consulta Giovanile |
|
Giorgia Calì
Fiammetta Lombardo |
Cambio al
vertice della Consulta Giovanile di Grotte: Gorgia Calì eletta Presidente.
Prende il posto della dimissionaria Fiammetta Lombardo.
Ieri, martedi 25 gennaio, si è svolta una riunione della Consulta Giovanile
di Grotte, convocata e presieduta dal vice presidente Angelo Infantino.
All'ordine del giorno la presa d'atto delle dimissioni della presidente
Fiammetta Lombardo (per sopravvenuti motivi di carattere personale), la
discussione e le votazioni per l'elezione del nuovo Presidente.
Nel corso della riunione, tenuta online sulla piattaforma Google Meet (in
osservanza delle norme anti Covid), è stata avanzata la candidatura di
Giorgia Calì, eletta all'unanimità per acclamazione.
"Voglio ringraziare i miei colleghi consiglieri per avermi dato fiducia e
avermi scelta come nuova Presidente della Consulta Giovanile di Grotte -
ha dichiarato la neo presidente Calì -. Voglio impegnarmi nel supportare
sempre con tenacia e determinazione la realizzazione di progetti che possano
giovare positivamente alla nostra generazione e non solo. Io, insieme a
tutti i membri dell'organo, daremo sempre il massimo per portare in alto il
nome del nostro paese in un clima di collaborazione, creatività e voglia di
fare".
Nel rimettere il proprio mandato, la presidente uscente Fiammetta
Lombardo ha dichiarato: "Ringrazio l’Amministrazione comunale, la
cittadinanza e i membri della Consulta per aver concesso ampio respiro alle
ben riuscite proposte ed iniziative realizzate sino ad adesso di cui io sono
stata semplice portavoce. Certa di nuovi e altrettanti successi,
auguro buon lavoro al nuovo Presidente".
Dopo il nuovo insediamento, l'Ufficio di Presidenza della Consulta Giovanile del Comune di Grotte,
risulta così costituito: Presidente, Giorgia Calì; Vice Presidente, Angelo Infantino; Segretario, Giovanni Ciraolo.
Carmelo Arnone
26 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
24/01/2022 |
Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Un
sincero ringraziamento al presidente Mattarella" |
|
Rosalba Cimino |
La
deputata del Movimento 5 Stelle Rosalba Cimino, a
Roma per
votare il nuovo Capo dello Stato, ringrazia per l’impegno l’uscente
Presidente della Repubblica.
"Esprimo
il mio sincero ringraziamento al presidente Sergio Mattarella per quanto
fatto in questi 7 anni certamente non facili. Da rappresentante delle
istituzioni, ma anche da siciliana, sono orgogliosa di essere stata
rappresentata nel mondo da un uomo di grandi valori che ha saputo
trasmettere l’immagine migliore dell’Italia”.
L'on. Rosalba Cimino saluta così il presidente della Repubblica uscente
Sergio Mattarella alla fine del suo mandato, ringraziandolo per il suo
impegno in questi 7 anni.
"In un momento caratterizzato dalla pandemia e dalla crisi politica si è
confermato all’altezza del compito nel prendere importanti decisioni -
commenta ancora Cimino - a lui rivolgo un sentito ringraziamento per aver
dimostrato alta caratura morale e grande senso delle istituzioni, riuscendo
a svolgere il suo ruolo nel migliore dei modi".
Intanto la deputata è a Roma per le prossime votazioni del nuovo Presidente
della Repubblica: "Il compito che ci aspetta è molto importante. In un
momento storico così delicato per il nostro Paese, il nostro pensiero è il
bene dei cittadini che hanno bisogno non di incertezza, ma di stabilità
politica".
Redazione
24 gennaio
2022.
|
|
24/01/2022 |
Cronaca. Ladri al cimitero di Grotte: rubati
fiori e suppellettili. Il Sindaco: "Prenderemo presto questi vigliacchi" |
|
Furti al cimitero |
Da tempo continua l'opera
di ignoti ladri in azione al cimitero di Grotte.
Nelle ultime settimane pare essersi intensificata l'attività delinquenziale,
dapprima saltuaria, lamentata dai parenti dei defunti.
Il Presidente del Consiglio comunale, Aristotele Cuffaro, così
lamenta pubblicamente il suo disappunto:
"Il rubare oggetti nelle tombe dei propri cari è diventata pratica
abituale nel nostro cimitero. Non riesco a comprendere come certa gente
possa compiere simili azioni nella sacralità del luogo di riposo dei nostri
defunti".
Ogni pubblica lamentela sui social scatena una lunga
serie di reazioni e testimonianze.
"Anche da mia mamma, qualche giorno prima della
commemorazione dei defunti, era sparito un sottovaso di plastica; nemmeno
avesse avuto chissà quale valore. Si vede che è stato proprio tolto da una
pianta grassa. Un'altra volta la candelina con le batterie" scrive
Marianna.
"Pensavo che questo problema riguardasse solo me, invece apprendo che è
un fenomeno diffuso - aggiunge Nino -. Io al loro posto non lo farei
per il timore che qualche anima mi perseguitasse. Comunque Vergogna con la V
maiuscola".
E Flora commenta: "Dalla tomba di mia figlia hanno rubato di tutto:
fiori, piantine, persino fiori di seta. Al tempo giusto,sapendo che le calle
erano i fiori da lei preferiti, facevo i salti mortali per trovarle, e le
rubavano. Neppure la vista della foto di una giovane donna li fermava,brutti
sciacalli!".
Antonella scrive: "Mi hanno fatto togliete l'abitudine di mandare dei
fiori. Visto che io abito al Nord mandavo i vasi di fiori con un fioraio
fidato: dentro di me sentivo come se andassi io personalmente al cimitero.
Invece non lo faccio più perché appena messi, dopo un po' non si trovava più
nulla. Che schifo di gente che esiste al mondo".
"Nella tomba di mio nonno - dice Anna - ogni volta che mia nonna
gli porta i lumini grandi, l'indomani non li trova più".
Poi c'è Maria: "Qualche anno fa da mia madre hanno rubato lettere e
numeri in bronzo, maledetti".
E Calogero: "Ai miei nonni ed a mia zia, al cimitero qualche figlio di
buona mamma ruba sempre la fiamma; l'ultima un mese fa".
"Avevo messo una bellissima Madonnina a mia mamma - commenta Antonio
-, incollata con il silicone, e me l'hanno rubata".
Anche Stella
scrive: "A mia zia Marianna hanno rubato il cuscino
di rose, il giorno dopo il funerale".
Sono ancora tante le testimonianze:
- "Purtroppo è da tanto che avvengono questi ed altri furti. Addirittura
quando era vivo mio padre hanno rubato le grondaie in rame della tomba che
abbiamo; ha dovuto rimetterle in plastica. Ricordo ancora il dispiacere. Non
si fanno queste azioni ai vivi, e soprattutto ai morti" (Maria Grazia);
- "Anche a me era successo. All'inizio, quando avevamo seppellito la mia
mamma, erano sparite 4 ceste grandi di fiori ancora buoni del dopo funerale,
e poi una bella confezione di ceri ancora da accendere e tanto altro"
(Marianna);
- "Già dal lontano 1983 spariscono fiori freschi, fiori finti, di seta,
di plastica. Purtroppo il mondo è 'avariato'" (Gaetana);
- "Anche a me hanno rubato la scopa, l’altro giorno; ma questa della
pianta con il vaso non la lascio passare. Molto grave e meschino"
(Daniela);
- "A me e successo per la festa dei defunti. Metto due mazzi grandi di
'specioso' il giorno prima ma il 2 di novembre non ne trovo neanche uno.
Posso capire che uno non può comprare dei fiori per i propri defunti, ma
lasciare una lapide completamente vuota è cattiveria" (Carmelina);
- "A me peggio ancora: hanno tentato di rubare l'immagine, con la dedica
in ceramica, di mia madre; gli è andata male, l'hanno rotta e lasciata in
terra. Certi esseri non hanno limiti di indecenza" (Stefania);
- "A me è successo due volte: a mia madre porto un vaso con i fiori, ci
ritorno e non trovo più niente" (Carmela);
- "È successo anche a me: si sono presi i vasi e anche dei fiori finti,
scopa e
secchio" (Mimma);
- "È successo anche da mia mamma e papà: in passato ho comprato il vaso e
i fiori, dopo due giorni ci sono tornata e non c'era più niente. Davvero
vergognoso" (Silvana);
- "Anche dai miei genitori è successo: ogni volta che gli porto una
pianta o un cerone, all'indomani non c'e più niente; è da meschini"
(Giusy);
- "È successo pure a me. Portavo i ceroni nella tomba della signorina
Vinti: l'indomani puntualmente spariti. Gente inutile" (Venera).
Tra le più recenti lamentele, quella di Patricia:
"Al mio papà (al cimitero, luogo sacro e di preghiera) 'qualcuno' si è
permesso di rubare pianta e vaso. Pianta e vaso che presto rimetterò, e guai
a questo imbecille se la ritocca. Posso indicarti il nome del fioraio se
vuoi e addirittura posso pure farti una donazione e te la faccio pervenire a
casa, miserabile!".
"Cara Patricia sono veramente dispiaciuto - risponde il sindaco
Alfonso Provvidenza -. Purtroppo non siamo riusciti ancora
a beccare questi vigliacchi. Lo faremo presto. Per il momento hai tutta
la mia solidarietà".
Carmelo Arnone
24 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
24/01/2022 |
Chiesa. Parrocchia San Rocco: avvisi e appuntamenti
della settimana |
|
Chiesa di San Rocco |
Pubblichiamo il
programma delle attività che si svolgeranno nel corso della settimana presso
la parrocchia San Rocco in Grotte.
Lunedi 24 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione
eucaristica.
Martedi 25 gennaio - Conclusione della settimana di preghiera per
l'unità dei cristiani
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione
eucaristica.
Mercoledi 26 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione
eucaristica.
Giovedi 27 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione
eucaristica.
Venerdi 28 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione
eucaristica.
Sabato 29 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione
eucaristica.
Domenica 30 gennaio - Giornata mondiale dei malati di lebbra
- ore 09.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 10.00, santa Messa.
Redazione
24
gennaio
2022.
|
|
24/01/2022 |
Servizi.
Prorogata la sospensione dello sportello periferico AICA di Grotte, sino
al 29 gennaio 2022 |
|
(Sito ufficiale) |
La sospensione dell'attività dello sportello periferico dell'AICA (Azienda Idrica Comuni
Agrigentini) di Grotte è stata prorogata sino al 29 gennaio.
L'Azienda, in un nuovo comunicato ufficiale, ha spiegato che "Causa
il perdurare dell'attuale situazione epidemiologica sul territorio servito,
spiace comunicare che, al fine di contenere il rischio di contagio, siamo
costretti, nostro malgrado, a prorogare la
chiusura temporanea degli sportelli periferici AICA
adibiti a ricevimento dell’Utenza, nei comuni di
Grotte,
Montevago, Naro, Raffadali, San Giovanni Gemini, Sambuca di Sicilia.
Riservandoci di monitorare costantemente l’andamento della curva dei contagi
da COVID-19, informiamo che la sospensione dovrà intendersi
fino al 29 gennaio 2022,
salvo eventuali necessità di ulteriore proroga del periodo di sospensione".
Per eventuali necessità degli utenti, nel comunicato si legge: "Considerando
che il servizio di ricevimento dell’utenza debba essere comunque garantito,
informiamo che l’utenza potrà essere regolarmente servita, nel pieno
rispetto delle norme anti COVID-19, presso gli sportelli della sede
operativa di Viale Mediterraneo in Aragona e presso gli sportelli
periferici di Sciacca, Ribera e Licata che non subiranno, momentaneamente,
alcuna variazione.
AICA si scusa con l’utenza per i disagi".
Redazione
24
gennaio
2022.
|
|
23/01/2022 |
Letture Sponsali. "Grandioso comandamento
dell'amore" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Per comprendere appieno la
portata dell’annuncio di Gesù davanti alla Sinagoga, come spesso capita,
dobbiamo leggere nei dettagli della Scrittura.
Gesù torna nella città in cui è nato, ma la sua predicazione è già iniziata,
e la sua fama inizia a spandersi per tutta la Galilea. Possiamo solo
immaginare lo stupore di chi, conoscendolo come figlio del falegname, lo
vede non soltanto alzarsi a leggere la scrittura, come un Maestro, ma
addirittura permettersi di scegliere deliberatamente un passo diverso da
quello che era previsto dalla liturgia, andando a pescare il passaggio del
libro di Isaia.
Per curiosità, siamo andati a leggere il passo originale (Is 61, 1-2) e ci
siamo resi conto di come Gesù abbia - probabilmente in maniera deliberata -
omesso di leggere l’inciso “un giorno di vendetta per il nostro Dio”.
Gesù inizia quindi la sua predicazione tra la sua gente mostrando subito in
cosa consiste la sua rivoluzione d’amore: gli oppressi, i ciechi, i
prigionieri sono i protagonisti di questa nuova alleanza, che poggia non già
su propositi di rivincita e vendetta, ma sul grandioso comandamento
dell’amore e sul volto, amico e gentile, di un ragazzo cresciuto accanto a
noi, un semplice figlio di falegname, che compie in sé l’insondabile mistero
della salvezza.
Redazione
23
gennaio
2022.
|
|
22/01/2022 |
Commenti. "Denunciato il presidente Draghi:
il virus danneggia il sistema nervoso"; di
Salvatore Fantauzzo |
|
No-vax |
La lettera; ecco, ci siamo.
Prima o poi doveva accadere, era nell'aria.
La lettera di denuncia è quasi pronta, serve
solo un'ultima revisione ortografica di
Punuzzu u carpinteri e sarà imbucata pronta
per essere recapitata.
I no-vax lo hanno fatto. Davvero. Hanno
denunciato il presidente del Consiglio Mario
Draghi.
Le accuse? Attentato alla Costituzione e crimini
contro l'umanità. Libertà, libertà.
E mo?!
Caro Draghi, tu col tuo compare Figliuolo lo
dovevate capire che stavate tirando un po'
troppo la corda... gnada' pure tu!
Ormai è fatta, peggio per voi, beccatevi la
denuncia.
Lo dicevo io che il virus danneggia seriamente
il sistema nervoso, ma nessuno mi ha dato retta.
Salvatore
Fantauzzo
22 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
22/01/2022 |
Salute.
Tutta la Sicilia in "zona
arancione", da lunedì 24 gennaio |
|
Zona arancione |
Da
lunedì 24 gennaio tutta la Sicilia, insieme ad Abruzzo, Friuli Venezia
Giulia e Piemonte, sarà in zona arancione, mentre Puglia e Sardegna
passeranno dalla zona bianca alla zona gialla. Lo ha deciso il ministro
della Salute Roberto Speranza con un’ordinanza firmata ieri pomeriggio
(venerdi 21 gennaio). Il passaggio in zona arancione è una conseguenza
del superamento delle soglie del 30 per cento di occupazione dei
posti letto nei reparti ordinari da parte dei pazienti ricoverati per la
COVID-19 e del 20 per cento nei reparti di terapia intensiva.
Cambierà poco per la maggior parte della popolazione. Le uniche
limitazioni riguardano le persone non vaccinate.
In zona arancione le persone che non hanno il green pass possono spostarsi
verso un altro Comune o un’altra regione (o provincia autonoma) “solo per
lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel
proprio Comune”, con la stessa autocertificazione che era stata
introdotta durante l’emergenza; e potranno entrare unicamente nei
supermercati e negozi di generi alimentari, nelle farmacie e nelle rivendite
di articoli sanitari. Sarà loro vietato l'ingresso in qualsiasi altra
attività commerciale o ufficio (compreso l'ufficio postale).
Per chi ha il green pass base (che si ottiene con tampone negativo),
è vietato l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei
giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie,
farmacie, tabacchi), l'effettuazione di corsi di formazione in presenza e la
pratica di sport di contatto all'aperto.
Per chi ha il super green pass non cambia nulla rispetto
alle regole previste per la zona gialla: libertà di movimento con obbligo
di mascherina sia al chiuso che all'aperto.
Redazione
22
gennaio
2022.
|
|
21/01/2022 |
Attualità.
Scuola e Covid: "Risparmiateci i proclami di vittoria e ascoltate i
politici locali"; di Salvatore Infuso |
|
Ingresso a scuola |
Commento di Salvatore infuso sulla riapertura delle scuole in presenza,
nonostante la zona rossa e il parere dei Sindaci.
*****
"Ho
letto il seguente messaggio, postato e visibile a tutti su Facebook: 'In
Commissione Cultura, abbiamo fatto il punto con il ministro Bianchi sulla
situazione nelle scuole in relazione all’emergenza sanitaria. Dai dati
forniti dal ministro sulle lezioni in presenza, derivati dal monitoraggio di
374.740 classi e 6.022.099 di studenti, si evince che la perseveranza nel
voler tenere aperte le scuole evitando la #dad sia stata una scelta
giusta nei confronti dei nostri studenti. Il 90% di loro, infatti, ha
potuto frequentare senza ricorrere alla didattica a distanza'.
La mia risposta è la stessa di tante persone.
Purtroppo per riassumere la realtà - che è differente dalle supposizioni
basate su report che potrebbero variare nella prossima settimana, e poiché
il tracciamento dei contatti con i contagi è di fatto andato in tilt molte
delle teorie lette integralmente nel post sono contestabili - ho dovuto
dilungarmi un po'.
Ma è normale che aprono la scuola in presenza con i contagi che neanche
nel 2020 erano così alti?
Oggi 20 gennaio 2022 altri 8.000 contagi, i positivi sono 200mila, +34 morti
oggi, in totale dall'inizio pandemia 8.087 morti (parliamo della Sicilia)!
É normale che a gennaio si faccia lezione con le finestre aperte per il
ricambio di aria dentro aule sovraffollate?
Scarsa ventilazione delle aule e sovraffollamento rischiano di aumentare le
occasioni di esposizione per via aerea di studenti e docenti al Covid e i
rischi di contagio. Soprattutto nei mesi freddi invernali.
Eppure, la ventilazione meccanica delle scuole continua ad essere la
cenerentola dei fattori tecnici per una ripartenza in sicurezza delle
scuole.
Anche se per certi versi non è affidabilissimo, lo screening di massa
rivolto agli studenti con tampone rapido andava fatto.
E invece no, perché la scuola è sicura, ci dicono.
Ma a scuola manca l'essenziale che per norma di legge l'ente locale dovrebbe
fornire: mancano igienizzanti, sapone, carta igienica e tanto tanto altro.
Ma se c'è tanto ottimismo per la riapertura della scuola in presenza,
perché ad oggi il Municipio è chiuso al pubblico ed è richiesto
l'appuntamento per accedere ai servizi?
La vita dei nostri figli è meno cara della vita di chi ha il compito di
vigilare sulla salute pubblica?
Ma dopotutto il Sindaco si attiene a disposizioni degli enti superiori,
Regione e Governo centrale: non può disobbedire; l'ordine è riaprire a
qualsiasi costo e mentre obbedisce alla riapertura della scuola, chiude il
municipio al pubblico per tutelare gli impiegati.
Il prezzo lo paghiamo noi, rischiando il covid, e se siamo fortunati ce ne
usciamo, ma dobbiamo fare i conti con gli strascichi post-covid.
Nessuno può sapere cosa ci lascia il covid e che problemi cronici potremmo
avere a vita.
Io fino ad oggi ho rinunciato ai familiari (genitori, suoceri, fratelli e
cognati con i nipoti), ai pranzi domenicali, riunioni di Natale e Capodanno
ristrettissime per amore dei familiari ultra 70enni ed 80enni, rimasti soli
a casa anch'essi.
Lavoro in un ambiente molto rischioso con la mascherina incollata al viso
per 8/9 ore al giorno.
E non mi va che dei burocrati dichiarino che la scuola è sicura mentre non è
vero, il rischio di contrarre il virus è altissimo avendo i ragazzi in aule
minuscole e in condizioni di sovraffollamento.
Nessuno è mai andato a sorpresa a scuola per accertarsi il rispetto delle
contromisure alla diffusione del Sars-Cov-2, non ci va nessuno perché è
consapevole che troverà irregolarità.
Quindi risparmiateci questi proclami di vittoria, perché è ancora
troppo presto e già non sappiamo se ci sono segnali di presunte positività.
É solo l'inizio e può toccare a chiunque.
I disagi che dovranno affrontare decine di famiglie colpite da covid
- e spero di uscirne indenne con tutta la famiglia - li avrete tutti
sulla coscienza.
E comunque il Sindaco probabilmente avrà avuto le sue ragioni per chiudere
le scuole; peccato che i Sindaci non sono stati ascoltati dai
rappresentanti del Governo regionale e del Governo nazionale.
I Sindaci sono coloro che possiedono il termometro delle condizioni e
dell'umore del popolo, perché loro sono in prima linea, sono sul
territorio e possono vedere e toccare con mano.
Da Roma, dentro i palazzi del potere, neanche lontanamente si può immaginare
cosa accade in Sicilia o in qualsiasi altra regione o un paesino.
Avreste dovuto ascoltare i politici locali. Era più giusto, era
quello che voleva la maggior parte del popolo".
|
|
|
|
Salvatore Infuso
|
|
21/01/2022 |
Salute. Emergenza Covid-19:
1210 dosi somministrate a Grotte; cala il numero dei contagi |
|
Staff vaccinale |
Lo scorso martedi 18 gennaio si è conclusa la campagna vaccinale
organizzata a Grotte presso il presso il Presidio Sanitario di Base.
Nell'arco di 3 giorni sono state 864 le dosi somministrate (36 delle quali a
casa dei pazienti con difficoltà motorie). Il totale dei vaccini,
considerando anche quelli iniettati nel mese di dicembre, ammonta a 1210.
"Un grandissimo risultato - dichiara il sindaco Alfonso
Provvidenza - ottenuto grazie ad un splendido lavoro di squadra. I
ringraziamenti vanno al direttore del Distretto Sanitario dott. Giuseppe
Miccichè e a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, frutto del
lavoro incessante di un fantastico gruppo di lavoro coordinato dal
responsabile del Presidio Sanitario di Base di Grotte dott. Antonio
Carlisi, i medici, gli infermieri, i collaboratori amministrativi, i
volontari dell'Associazione Padre Vinti Grotte Solidale Onlus, i Vigili
Urbani e gli impiegati comunali presenti".
Intanto accenna a una lieve diminuzione il numero dei cittadini di Grotte attualmente colpiti da Covid-19:
sono 150 quelli rilevati dal Comune (i cui dati divergono da quelli
ufficiali dell'ASP poiché nel computo vengono considerati guariti tutti i
soggetti negativi anche se non hanno ancora ricevuto la notifica di fine
isolamento).
Nella foto a lato, alcuni componenti dello staff vaccinale.
Redazione
21
gennaio
2022.
|
|
21/01/2022 |
Dialoghi. "Il
Coronavirus del 2020 e la Peste del 1630 descritta dal Manzoni"; di
Giuseppe
Castronovo |
|
|
Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
L’epidemia che in questi ultimi due anni ha finora provocato 140.000
vittime, solo nel nostro Paese, ci rimanda inevitabilmente ad un’altra
calamità sanitaria: quella che nel 1630 mise in ginocchio la Lombardia. Un
evento che è stato descritto, in tutta la sua drammaticità, dal Manzoni nel
suo capolavoro letterario “I Promessi Sposi”.
Tra gli eventi legati al Covid-19 e quelli legati alla peste descritta dal
Manzoni sono riscontrabili diverse e interessanti analogie: la ricerca del
paziente zero, il rapido propagarsi del “malanno”, la presenza di chi non
credeva alla peste...
Di tutto ciò se n’è parlato al Circolo della Concordia. Tra gli altri è
intervenuto il prof. Vezio il quale, capolavoro del Manzoni in mano, ci ha
evidenziato queste analogie.
Giuseppe Castronovo
"IL CORONAVIRUS DEL 2020 E LA PESTE DEL 1630 DESCRITTA DAL MANZONI:
MOLTE ANALOGIE E ALTRETTANTI SPUNTI DI RIFLESSIONE"
Prof.
Vezio: Amici, qualche giorno fa l’amico Santo mi invitava a fare qualche
riflessione comparativa tra la peste descritta dal Manzoni e il Covid-19 che
oggi tanti lutti e dolori sta provocando a livello planetario. Data la
ristrettezza del tempo per una più approfondita ricerca, oggi illustrerò
cinque atteggiamenti che, allora come oggi, accomunano lo stato d’animo
della gente di fronte all’avanzare dell’imprevedibile evento.
Nelle pagine del capolavoro manzoniano “I Promessi Sposi” troviamo
mirabilmente descritto tutto quanto accade oggi:
1) la ricerca dell’“untore” - (paziente zero) - da parte delle autorità;
2) il senso di paura che si diffonde tra la gente;
3) l’adozione del lockdown;
4) il dilagare della peste;
5) un persistente senso di scetticismo, duro a morire, che serpeggia tra la
gente nonostante la tragica avanzata della peste.
Da notare la concisione delle frasi; è attraverso questa concisione che
l’Autore evidenzia tutta la drammaticità dell’evento.
Riportiamo qui sotto alcune di queste frasi tratte dal capitolo XXXI.
1a) “La peste era già entrata a Milano. Il Tadino e il Ripamonti vollero
saper il nome di chi ce la portò per primo…”.
“L’uno e l’altro storico dicono che fu un soldato italiano al servizio della
Spagna…”.
“Sia come sia, entrò questo fante sventurato e portator di sventura…”.
2a) “Appena arrivato s’ammalò; fu portato in ospedale; dove un bubbone che
gli si scoprì sotto un’ascella, mise chi lo curava in sospetto di ciò che
era infatti; il quarto giorno morì…”.
3a) “Il tribunale della sanità fece segregare e sequestrare in casa la di
lui famiglia…”.
4a) “Ma il soldato ne aveva lasciato di fuori un “seminìo” che non tardò a
germogliare. Il primo cui s’attaccò, fu il padrone della casa dove quello
aveva alloggiato, un Carlo Colonna sonator di liuto”.
5a) “C’era, del resto, un certo numero di persone non ancora persuase che
questa peste ci fosse”.
“In principio dunque, non peste, assolutamente no, per nessun conto:
proibito anche di proferire il vocabolo. Poi, febbri pestilenziali... poi,
non vera peste, vale a dire peste sì, ma in un certo senso; non peste
proprio; ma una cosa alla quale non si sa trovare un altro nome”.
(A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap. XXXI, riga 155 e
segg.).
|
|
|
|
Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
|
|
20/01/2022 |
Lavoro. Bando del Servizio
Civile Universale: 2 volontari alla proloco "Herbessus" di Grotte |
|
Servizio Civile Universale |
Scadrà alle
14.00 di mercoledì 26 gennaio 2022 il termine ultimo per la presentazione delle
domande per la partecipazione al bando (leggi
il bando) per la selezione pubblica di 2 operatori volontari da impiegare
per progetti di Servizio Civile Universale presso la proloco
"Herbessus" di Grotte.
La selezione rientra nel bando più generale emesso dal Dipartimento della
Gioventù e del Servizio Civile Universale presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri, per 56.205 volontari da impiegare in progetti di servizio
civile.
Il servizio dei volontari selezionati avrà la durata di 12 mesi e sarà
articolato in 25 ore settimanali su 6 giorni
lavorativi. Ai volontari spetterà un assegno mensile
di 444,30 euro.
Per partecipare alla
selezione occorre avere diversi requisiti, tra cui:
- età compresa tra 18 e 28 anni (non aver compiuto 29 anni);
- essere cittadini dell'Unione Europea;
- essere in possesso del diploma di Maturità di Scuola media superiore o
diploma di Laurea.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata esclusivamente nella
modalità online attraverso la piattaforma raggiungibile tramite pc,
tablet e smartphone all'indirizzo
https://domandaonline.serviziocivile.it/, entro e
non oltre le ore
14.00 del
26 gennaio. Per accedervi è necessario essere in possesso
dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, con livello di
sicurezza 2.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio della Pro Loco
Herbessus all’indirizzo e-mail
prolocoherbessusgrotte@virgilio.it.
Carmelo Arnone
20 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
19/01/2022 |
Riflessioni. "Fame di giustizia, di democrazia e
di libertà"; di Antonio Pilato |
|
Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato.
*****
Fame di giustizia, di
democrazia e di libertà.
La situazione politica e sociale italiana vive oggi un momento assai
delicato, non è in buona salute.
Tutte le forze politiche dalla Destra alla Sinistra, passando per il Centro,
stanno vivendo un grande fermento, che può sfociare nella nascita di nuovi
indesiderati soggetti. Nella società reale assistiamo a manifestazioni di
malcontento.
La politica, questa politica, non è in grado di dare risposte ai bisogni e
alle prospettive dei cittadini. Molti dirigenti politici pensano che i
problemi della società siano quelli che si affrontano e
si dibattono all'interno delle segreterie dei loro partiti e che le
soluzioni siano da ricercare all'intero di questo contesto.
I cittadini hanno un volto, un nome, una carta di identità, direbbe C. Marx:
sono persone pensanti che hanno in mente soluzioni, ma che non gli verranno
mai chieste.
La loro partecipazione viene chiesta solo in occasione del voto
amministrativo, politico, referendario.
Nella nostra società i luoghi dove le persone possono esprimersi ed avere un
ruolo propositivo si sono ridotti in modo drastico, anzi tendono a
scomparire.
I cittadini si pongono giustamente la domanda se le le cause di questa
situazione sono da imputare a questo o a quel partito; oppure se questa va
ricondotta al sistema Italia che non riesce più a dare risposte, non
più credibili, ad un sistema dove i partiti si delegittimano in
continuazione.
Dove i veti incrociati sono prassi consolidata, dove il cittadino virtuale è
più importante del cittadino realmente esistente, con una sua voce...
La politica dovrà affrontare con decisione assoluta e non più rimandabile le
troppe questioni irrisolte, e i partiti, vecchi e nuovi, farsi carico delle
soluzioni.
Finché, in conclusione, nessuno soffierà più sullo stagno, continuerà a
imputridirsi senza più limite ogni desiderio di giustizia, di democrazia e
libertà, ancor peggio in questi momenti di pandemia, in cui molti lupi
solitari e associati sanitari agiscono, speculano per fini personali o di
gruppo, non per il bene di tutti ma come sciacalli, sostituendo volutamente
la tessera sanitaria a quella d'un tempo fascista.
"Tantu va la quartara a l'acqua finu ca si rumpi". |
|
|
|
Antonio
Pilato
(Docente di Filosofia e Pedagogia)
|
|
19/01/2022 |
Politica. Risposta dell'on. Cimino (M5S) al
sindaco Provvidenza, in merito alla strada Racalmare |
|
Rosalba Cimino |
Risposta
dell'on. Rosalba Cimino al Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, in merito
al
finanziamento per la strada Racalmare
*****
"Lo
scorso 17 dicembre su Grotte.info sono apparse delle dichiarazioni
fuorvianti del sindaco Alfonso Provvidenza in risposta alle mie
dichiarazioni sul finanziamento della strada “Racalmare”. Fuorvianti perché
secondo il primo cittadino quel finanziamento da me annunciato non sarebbe
mai esistito.
Bene, la delibera in questione reca l’oggetto “Articolo 3 della legge
regionale 7 luglio 2020, n. 13. Richiesta di estensione della dichiarazione
dello stato di crisi e di emergenza, di cui alla deliberazione della Giunta
regionale n. 500 del 25 novembre 2021, per gli eventi meteo avversi che, nei
giorni dall’8 al 17 novembre 2021, hanno interessato il territorio della
regione Siciliana’’; l’articolo appena citato, oltre a disciplinare la
dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza nel territorio della
Regione Siciliana e a prevedere la nomina del Commissario per la
realizzazione dei lavori, prevede che la Giunta regionale specifichi il
fabbisogno di risorse finanziarie e strumentali necessarie a superare lo
stato emergenziale, inoltre , il comma 8 prevede che per l’attuazione degli
interventi di emergenza la Regione assicuri la pronta disponibilità delle
necessarie risorse economiche ed organizzative. Ad indicare le risorse
economiche necessarie provvede il Dipartimento Regionale della Protezione
Civile che relaziona gli interventi da attuare; quindi, alla segnalazione
dei danni delle amministrazioni di Grotte e Favara è seguita una relazione
della Protezione civile regionale. In buona sostanza la Giunta regionale con
deliberazione n. 525 del 2 dicembre 2021, non solo ha individuato gli
interventi di carattere urgente, ma ne ha anche assicurato copertura
finanziaria pari a 200mila euro.
Non sono avvezza ad autocelebrazioni gratuite, è un mero dato di fatto che
in questi mesi ho avuto la premura di interessarmi alla questione,
interagendo con la Protezione civile regionale, seguendo costantemente gli
aggiornamenti, coinvolgendo il sottosegretario al Ministero dei Trasporti,
Giancarlo Cancelleri e il deputato dell’ARS, Giovanni Di Caro, tant’è che
Provvidenza ricorderà che proprio la Racalmare è stata oggetto di
segnalazioni particolari in occasione dell’incontro in Prefettura con i
sindaci della provincia di Agrigento, organizzato dal Sottosegretario e al
quale ho preso parte io stessa. L’intervento del presidente della Regione,
invece, è arrivato a coronamento di un percorso avviato già da tempo, ecco
perché le dichiarazioni del Sindaco di Grotte che mirano ad elogiare la
sensibilità e l’impegno di Musumeci per la 'Racalmare' risultano
completamente fuori luogo.
Con il mio comunicato avevo innanzitutto premura di rassicurare tutti i miei
concittadini che attraversano quel tratto di strada dissestato, informandoli
che le istituzioni si stavano occupando del problema; è stato inoltre un
modo per ringraziare tutti gli attori coinvolti che hanno permesso il
raggiungimento di questo risultato, ottenuto grazie anche all’impegno
congiunto dei sindaci di Grotte e Favara e che di certo non rappresenta un
punto di arrivo, ma un primo passo per uscire intanto da uno stato
emergenziale. Detto questo, spero che l’impegno verso la nostra comunità sia
caratterizzato sempre da un dialogo costruttivo fra le istituzioni che la
rappresentano e non da piccoli attacchi e smentite che possano far perdere
di vista il vero obiettivo: la salvaguardia del bene pubblico".
|
|
|
|
On.
Rosalba Cimino
|
|
18/01/2022 |
Scuola.
Da domani si torna in classe; su ordinanza del Presidente della Regione
Sicilia |
|
Alunni in classe |
Da
domani, mercoledi 19 gennaio 2022, tutti gli alunni torneranno in classe.
Una nuova norma toglie ai Sindaci delle zone arancioni la possibilità di
chiudere gli istituti.
Una nuova ordinanza emanata dal presidente della Regione Siciliana Nello
Musumeci abroga una norma contenuta in un precedente provvedimento dello
stesso governatore: la nuova norma toglie ai Sindaci delle zone arancioni
la possibilità di chiudere gli istituti. E da domani, mercoledì 19
gennaio, si tornerà in classe, lezioni nuovamente in presenza nelle scuole.
I Sindaci dei Comuni siciliani in zona arancione sono costretti a nuovi
provvedimenti per via della nuova ordinanza regionale. Il presidente
Musumeci, che prima aveva aperto le maglie della Dad anche in zona
arancione, costringendo di fatto i Sindaci a chiudere le scuole perché
pressati anche dai pareri delle ASP, adesso torna sui suoi passi adeguandosi
alla normativa nazionale che prevede la sospensione solo in zona rossa.
Alla luce di queste nuove indicazioni, il sindaco di Grotte Alfonso
Provvidenza ha disposto, con l'ordinanza n° 4 (di oggi, martedi 18
gennaio 2022) la "Cessazione
efficacia Ordinanza Sindacale n. 2 del 15/01/2022" con la quale aveva
ordinato la chiusura delle scuole con sede nel territorio comunale dal
15 al 26 gennaio.
Carmelo Arnone
18 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
18/01/2022 |
Storia.
"La festa di sant'Antonio a Grotte negli anni '60"; di Amedeo Gioia |
|
Processione
Amedée Gioia |
Ieri,
lunedi 17 gennaio 2022, la Chiesa ha celebrato la festa di sant'Antonio.
A Grotte, negli anni '60 la comunità cittadina celebrava la ricorrenza
con molto fervore e grande partecipazione (vedi foto a lato). Ne ha un vivo
ricordo Amedeo (Amedée) Gioia, che lo racconta nel suo libro
dal titolo "Memorie (Storie di vita vissuta)". Ne riportiamo qualche
passo (dal capitolo XXIII, pagina 186).
*****
LA FESTA
DI SANT'ANTONIO.
Si celebra il 17 gennaio nella chiesa Madre dedicata a Santa Venera.
Negli anni '60 la festa consisteva, oltre alla celebrazione della santa
Messa in onore del Santo, nella raccolta di cereali che i contadini
portavano in chiesa e donavano all'Arciprete che provvedeva - oltre all'uso
personale - alla vendita, per racimolare soldi da investire nel mantenimento
del luogo di culto e per aiutare le persone meno abbienti.
Cavalli, muli e asini entravano in chiesa carichi di frumento, fave, ceci,
fagioli e lenticchie; si depositavano sacchi sul pavimento, ne ho ancora
piena visione.
La statua del Santo veniva portata in processione per le vie del paese,
seguita dai fedeli e dalla banda musicale locale diretta dal Maestro
Patanella.
Oggi questa tradizione non viene più messa in pratica, per mancanza di
bestie e contadini.
È
tradizione del paese cucinare le fave, i cardi, i ceci e "lu maccu"
per condire la pasta oppure per mangiarlo da solo.
"Lu maccu" è un purè di fave lesse, cotte fino a farle diventare una
pasta densa.
Questa tradizione continua nei nostri giorni, tramandata da madre in figlia.
A me "lu maccu" e le fave cotte assieme ai carduna piacciono tanto.
Amedeo Gioia
18
gennaio
2022.
|
|
18/01/2022 |
Satira.
"Ti meritiamo Silvio!"; di Sergio Giuffrida |
|
Guarda il video |
Telefonata di Sergio Giuffrida a Silvio, candidato alla Presidenza della
Repubblica (guarda
il video).
*****
Grande
Silvio, come stai? Sei felice eh?
Sei stato candidato ufficialmente come nuovo Presidente della Repubblica
Italiana.
Te lo sei meritato, Cavaliere, ma più che altro ce lo meritiamo noi
italiani.
Oh! La giusta rappresentazione nel mondo di noi italiani, eh!
Ma dopo tutto quello che hai fatto, i grossi sacrifici, oh!
Tu che sei stato condannato in via definitiva per evasione fiscale di 368
milioni di dollari. Aoh! Ma mica è facile oh!
Te sei fatto er mazzo! Io non so manco come se contano tutti ‘sti soldi.
Ti meritiamo Silvio.
D'altronde, per la legge, con la tua pedina penale non puoi presentarti ad
un concorso pubblico.
Cioè, senti che robba, eh: per la legge italiana tu non potresti fare, ad
esempio, il bidello in una scuola elementare pubblica. Però puoi fare il
Presidente della Repubblica Italiana! Un capolavoro!
Ti meritiamo Silvio!
Che dici? Un po' te dispiace. Invece di fare il Presidente della Repubblica
avresti preferito fare il bidello? In effetti! Lo sai quante ragazzette
conosceresti in questo modo?!
Che dici? Hai già pagato duramente per questa evasione fiscale.
Eh in effetti, Silvio, una pena durissima: hai trascorso 10 mesi a Cesano
Boscone a giocare a burraco con i vecchietti; proprio una pena durissima,
aoh! Cesano Boscone come Alcatraz! Lo sanno tutti, proprio! Ma che stai
scherzando?!
Pensa che n’amico mio, per mille euro di evasione gli hanno pignorato casa.
E tu te la sei cavata con un burraco, Silvio!
Oh, sembra quasi - ma è n’impressione, eh! - che in Italia, se c’hai i
soldi, sei potente e c’hai gli avvocati forti, puoi fare quello che c***o te
pare! Ma è n’impressione, eh!
Ti meritiamo Silvio!
Che dici? Però in Italia il Presidente della Repubblica è soltanto di
rappresentanza. Però Silvio - scusa che mi permetto, eh! - però può
concedere la grazia! Quindi ipoteticamente, con te come Presidente della
Repubblica accadrà che gente condannata ingiustamente chiederà la
grazia ad uno assolto ingiustamente!
‘Na barzelletta, Silvio!
Ma poi, complimenti oh! Con questa storia del Presidente della Repubblica
sei ringiovanito!
Eh! Scusa eh! Quando dovevi fare i processi stavi sempre male, sempre al San
Raffaele stavi, oh! Non riuscivi a muoverti. Appena sono finiti i processi,
sano come un pesce, oh! Non t’è venuto più niente, che ne so, un
raffreddore, un po' de moccio, ‘na dermatite, un po' d’emorroidi: nulla!
Miracoloso! Più che le apparizioni al Quirinale tu dovresti fare le
apparizioni a Medjugorje, Silvio!
Cavaliere, ma mi faccia una confidenza, no?! Ma quando diventerà Presidente
della Repubblica italiana, da chi si farà accompagnare? Da Barbie Superstar,
la sua attuale compagna, o da Ruby, la nipote di Mubarak?
Lo sa che potrebbe fare? Potrebbe organizzare gli incontri con gli altri
Capi di Stato e relative nipoti, eh!
E poi, dopo Mattarella, sarebbe un percorso continuo.
Ora, non ha importanza se uno invece che combatterla, l’ha finanziata Cosa
Nostra: però il curriculum c'è!
Ti meritiamo Silvio!
Guarda Cavaliere, io sono contento, eh! Però una piccola cosa me sfugge:
cioè, Mattarella bis non va bene perché a 80 anni è troppo vecchio, però
Silvio a 85 anni è perfetto!
Che dici? Ah, è che i tuoi anni vanno in prescrizione; come i processi,
Silvio!
A questo punto una domanda te la faccio io: ma noi, ti meritiamo?
Sergio Giuffrida
18
gennaio
2022.
|
|
17/01/2022 |
Chiesa. Avvisi e appuntamenti
della settimana |
|
Unità Pastorale
|
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi 17 gennaio - Sant'Antonio Abate
(in tutte le celebrazioni verrà benedetto il pane)
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedi 18 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Mercoledi 19 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Giovedi 20 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santo Rosario;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa (nell'anniversario della nascita
del venerabile Padre Vinti).
Venerdi 21 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Sabato 22 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Domenica 23 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Redazione
17 gennaio
2022.
|
|
17/01/2022 |
Comune.
Uffici e biblioteca chiusi al pubblico (si riceve per appuntamento), e
norme sui funerali; sino al 26 gennaio |
|
Chiusura uffici |
Gli
uffici del Comune di Grotte rimarranno
chiusi al pubblico sino al 26 gennaio 2022; l’ingresso è consentito solo
per appuntamento o per motivazioni urgenti e indifferibili.
Aperta esclusivamente su
prenotazione anche la biblioteca comunale, dal lunedì al venerdì dalle
ore 08.00 alle 14.00, e il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
La decisione è stata presa dal sindaco Alfonso Provvidenza, con
l'ordinanza n° 3 del 15/01/2022 che ha per oggetto "Ulteriori misure di
prevenzione dal contagio da COVID-19 nel territorio comunale dal 17.01.2022
al 26.01.2022".
Nella stessa ordinanza, in vigore sino a mercoledi 22 gennaio, vengono date
anche nuove disposizioni in merito alla celebrazione dei funerali:
le agenzie di pompe funebri dovranno predisporre misure, con
la
presenza di personale adeguato, per limitare gli assembramenti
durante lo svolgimento dei funerali, presso le case del commiato,
all’ingresso e all’uscita dalle chiese e dal cimitero, e
lungo il
percorso dei cortei funebri. Sono espressamente vietati i saluti
all’uscita della chiesa, mentre l’accesso al cimitero è consentito
esclusivamente ai familiari.
Redazione
17
gennaio
2022.
|
|
17/01/2022 |
Scuola.
Alunni a casa: sospesa l'attività didattica in presenza dal 17 al 26
gennaio |
|
Sospensione didattica |
L'attività didattica in presenza, a Grotte, è sospesa da lunedi 17 a
mercoledi 26 gennaio.
Lo ha stabilito, con l'ordinanza contingibile ed urgente n° 2 del 15 gennaio
2022, il Sindaco di Grotte.
La decisione del sindaco Provvidenza è motivata dall'aumento
notevole del numero di cittadini grottesi risultati positivi ai testi
diagnostici SARS-CoV-2 (su informazioni del Dipartimento di Prevenzione
dell’ASP di Agrigento), nonché dalla considerazione che tra i soggetti
contagiati risultano anche alunni e personale dell’Istituto Comprensivo
"Angelo Roncalli" di Grotte; pertanto è stata ordinata "la
sospensione dell’attività didattica del sistema integrato di
educazione e di istruzione da 0 a 6 anni degli istituti pubblici e
privati del territorio del Comune di Grotte dal 17 al 26 gennaio 2022.
La sospensione dell’attività didattica in presenza del sistema primario e
secondario di primo grado dell’I.C. “A. Roncalli” del territorio del
Comune di Grotte dal 17 al 26 gennaio 2022, demandando al Dirigente
scolastico di stabilire le modalità e le condizioni per la l’applicazione
della didattica a distanza".
Nella stessa ordinanza è specificato anche: "non precludendo la
possibilità per i dirigenti scolastici di consentire in presenza,
qualora sia necessario, l’uso di laboratori al fine di mantenere una
relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con
disabilità e con bisogni educativi differenziati secondo le aspettative
dall’utenza".
Redazione
17
gennaio
2022.
|
|
16/01/2022 |
Letture Sponsali. "Superare gli ostacoli e
le fatiche della vita" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Trasformati ogni giorno.
Nella liturgia di oggi Gesù compie consapevolmente uno dei suoi primi segni,
e lo fa proprio in un banchetto nuziale.
Maria, con il suo sguardo attento, si accorge che c’è qualcosa che non va e
intercede presso suo figlio.
Probabilmente gli sposi non si erano neanche accorti di questa mancanza, ma
Gesù c’è, è presente alla loro festa, e ai servitori chiede un semplice
gesto: “Riempite d’acqua le anfore”.
La festa non viene interrotta e quei giovani sposi riescono a gioire per la
loro festa ignari dell’azione di Gesù.
Quante volte Dio interviene nella nostra vita e noi neanche ci accorgiamo di
questo “segno” e di conseguenza neanche ringraziamo pensando di essere stati
noi bravi a risolvere una determinata situazione.
Sicuramente a noi viene chiesto di darci da fare per la nostra famiglia, ma
è veramente poco prendere dell’acqua.
Dio non ci chiede gesti straordinari, ma dalle parole di Maria capiamo che è
necessario metterci in ascolto della sua parola: “Qualsiasi cosa vi dica,
fatela”.
In ogni famiglia è necessaria la presenza del Signore, la roccia sulla quale
costruire la nostra casa.
Il commento del direttore del banchetto potrebbe risultare curioso, il vino
servito alla fine della festa viene giudicato migliore di quello iniziale.
In realtà è quello che succede nell’amore sponsale: quell’intuizione
d’amore dei primi tempi si trasforma, diventa un amore maturo, capace di
superare gli ostacoli e le fatiche della vita, che rende il cammino dei
coniugi più “gustoso”.
Dio fa un regalo a noi sposi, ci dona il sacramento del matrimonio.
Custodiamo questo dono, ringraziamo Gesù per la sua presenza, invochiamo lo
Spirito di Dio che ci dona quei carismi che nella loro diversità rendono la
nostra famiglia presenza viva del suo amore.
Vera e Francesco
Redazione
16
gennaio
2022.
|
|
16/01/2022 |
Politica.
"Un condannato per frode fiscale come Presidente della Repubblica
delle Stragi"; di Salvatore Borsellino |
|
Salvatore Borsellino |
Intervento di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo
Borsellino assassinato dalla mafia nel 1992, in merito alle candidature per
la prossima elezione del Presidente della Repubblica.
*****
Quando, nel 2 luglio del 2007, scrissi quella lettera aperta, che intitolai
“19 luglio 1992: una strage di Stato” non avrei mai potuto immaginare lo
scenario che oggi, a 15 anni di distanza, mi si presenta davanti agli occhi.
Quella lettera nasceva da anni di silenzio, dopo i
primi cinque anni, dopo la morte di mio fratello, nel corso dei quali avevo
a lungo coltivato la illusoria speranza che quella strage e quella morte
avessero scosso l’indifferenza della gente, che la coscienza civile degli
italiani si fosse finalmente risvegliata, che fosse reale quella che mi era
sembrata essere la volontà di riscatto nella lotta alla criminalità
organizzata che dallo Stato Italiano non è stata mai portata avanti con
determinazione ma da sempre delegata soltanto ad una parte delle
Istituzioni, alla Magistratura ed alle forze dell’ordine, che in questa
battaglia solitaria hanno da sempre sacrificato i loro uomini migliori.
Dopo gli anni della speranza vennero gli anni della
delusione e dello sconforto, gli anni in cui ho dovuto rendermi conto
che quell’alba che mi era sembrata di intravedere era soltanto un miraggio,
gli anni di quello che è stato chiamato il “ventennio” Berlusconiano,
gli anni in cui la coscienza civile si è di nuovo assopita sotto il peso
dell’indifferenza, gli anni della normalizzazione e del compromesso, della
delegittimazione dei magistrati vivi e della mistificazione del messaggio di
quelli morti.
Sono, quegli anni di silenzio, quelli in cui, a poco a
poco, ho dovuto capire che la strage di Via D’Amelio era stata messa in
atto per fermare quello che rappresentava un ostacolo insormontabile
alla scellerata trattativa che pezzi deviati dello Stato avevano avviato
con la criminalità organizzata nell’illusorio tentativo di fermare la
guerra che i corleonesi di Totò Riina avevano dichiarato allo Stato.
Guerra che nasceva dalla rottura degli accordi tra
mafia è politica conseguente alla conferma in Cassazione delle condanne del
maxi processo, dalla volontà della mafia di vendicarsi di quei politici che
non avevano mantenute le proprie promesse, e dalla necessità di determinare
nello Stato un altro equilibrio politico ed altri referenti per quella
convivenza tra mafia e Stato che la stessa mafia, e non solo quella, ritiene
indispensabile per continuare ad esercitare il proprio potere.
Vana illusione quella che questa trattativa potesse
fermare le stragi, perché se da una parte, al tavolo della trattativa c’è un
Stato di diritto (o che dovrebbe essere tale) che per trattare può solo
concedere dei benefici legislativi, l’abolizione dell’ergastolo ostativo,
del 41 bis, modifiche alla legge sui collaboratori di Giustizia,
l’ammissione della semplice dissociazione per accedere agli sconti di pena,
dall’altro ci sono dei criminali che per alzare il prezzo della trattativa
non possono fare altro che quello che sanno fare, mettere in atto altre
stragi, estendere il teatro delle stesse stragi, il teatro di guerra al
“continente”, indirizzare gli attentati, secondo il suggerimento di “menti
raffinatissime”, al patrimonio artistico dello stato che diversamente dai
magistrati, che sono degli uomini che possono essere sostituiti da altri
uomini, una volta distrutto è perduto per sempre.
Ed è quello che è successo, questa scellerata
trattativa, oltre che a chiedere, per potere essere portata avanti,
l’accelerazione della strage di Via D’Amelio e l’eliminazione di Paolo
Borsellino, piuttosto che fermarle ha portato ad altre stragi, e altre morti
di persone innocenti, la strage di Via dei Georgofili a Firenze, la strage
di Via Palestro a Milano e a quella che avrebbe dovuto essere la più grande
di tutte le stragi, quella dello Stadio Olimpico a Roma, dove avrebbero
dovuto perdere la vita centinaia di componenti delle forze dell’ordine.
Se questa strage non c’è stata non è perché i timers
posti all’interno di due autovetture cariche di esplosivo non abbiano
funzionato, ma perché intanto la trattativa era stata conclusa con la resa
incondizionata dello Stato, ed erano state sottoscritte quelle cambiali che
per trenta anni governi dell’uno e dell’altro colore hanno pagato e
continuano ancora oggi a pagare.
Anche l’attuale governo, lo stesso governo, che
ha avuto il cattivo gusto di mettere l’effige di Paolo Borsellino e Giovanni
Falcone sulla moneta da due euro, sta sistematicamente smantellando tutto
l’impianto legislativo studiato da Paolo Borsellino e Giovanni Falcone per
il contrasto alla criminalità organizzata, l’ergastolo ostativo, il 41 bis,
le leggi sui collaboratori di giustizia.
Anche l’attuale governo, con lo “snellimento” delle
procedure di controllo sugli appalti, sta aprendo la strada alla
partecipazione della criminalità organizzata nella spartizione dell’immensa
“torta” dei fondi che ci arriveranno dall’Europa.
Anche l’attuale governo, il tanto magnificato governo
Draghi, sta portando a termine quello che neanche Berlusconi con le sue
leggi “ad personam” era riuscito a fare.
Usando la deprecata epidemia di Covid come un’arma di
“distrazione di massa” sta per condurre in porto una pretesa riforma
della Giustizia che rappresenta la rinuncia dello Stato ad essere uno Stato
di diritto.
Non può essere infatti considerato tale uno Stato che
rinuncia ad esercitare la Giustizia introducendo un concetto abnorme come
quello della “improcedibilità”.
Se un processo, con tutti i suoi gradi di
giudizio, non si conclude entro un dato periodo di tempo il processo
viene chiuso e contro l’imputato non si può più procedere, non può
essere dichiarato colpevole ma neanche dichiarato innocente e la vittima di
quel reato deve rinunciare ad avere giustizia.
Non era questo che ci chiedeva la Corte Europea,
ci veniva chiesto di accorciare la durata dei processi e ci sono ben altri
modi per farlo, a partire da un potenziamento degli organici della
magistratura, dall’informatizzazione delle procedure dei processi, non
attraverso la rinuncia dello Stato ad esercitare le proprie funzioni.
In questi giorni, in seguito al discorso di commiato
del Presidente Mattarella, abbiamo dovuto assistere ad un surreale
dibattito, legato all’arredamento floreale del Quirinale, teso a dirimere la
questione se la nostra repubblica debba essere chiamata la Repubblica delle
banane o la Repubblica dei datteri.
Ci sarebbe da ridere se il discorso non fosse tragico
dato che ben altro è il nome che può essere dato a questa nostra disgraziata
Repubblica.
Non esiste credo altra Repubblica in Europa e forse al
mondo la cui storia sia costellata da tante stragi come quelle che si sono
succedute nel nostro paese dalla strage di Portella della Ginestra ad oggi:
strage di Ciaculli, strage di Piazza Fontana, strage di Gioia Tauro, strage
di Peteano, strage della Questura di Milano, strage di Fiumicino, strage di
Piazza della Loggia, strage del treno Italicus, strage di Via Fani, strage
di Ustica, strage della stazione di Bologna, strage di Via Pipitone, strage
del rapide 904, strage di Fiumicino, strage del Pilastro, strage di Via
Carini, strage di Capaci, strage di Via D’Amelio, strage di Via dei
Georgofili, strage di Via Palestro, per citarne soltanto alcune, stragi di
cui si conoscono qualche volta gli esecutori, non sempre i mandanti e spesso
neanche i reali motivi per cui sono stati commesse.
Questa repubblica di cui a breve dovrà essere
nominato il Presidente che la rappresenterà per sette anni può a ragione
essere chiamata Repubblica delle Stragi.
Avevo sempre pensato che il momento più nero della
nostra Repubblica fosse stato quello in cui, per un doppio settennato, a
rappresentare la massima carica delle nostre Istituzioni era stato chiamato
quello che io considero essere stato il garante del silenzio su quella
trattativa Stato Mafia che è costata la vita a Paolo Borsellino.
Quel Giorgio Napolitano che da, Presidente della
Repubblica aveva preteso la distruzione delle intercettazioni in cui era
incappato mentre parlava al telefono con Nicola Mancino, allora imputato in
un processo, sollevando per questo un conflitto di attribuzioni con la
Procura di Palermo.
Io ritengo che un degno rappresentante di quella
Istituzione avrebbe dovuto pretendere che quelle intercettazioni fossero
pubblicate e conosciute da tutti perché nessuno dei cittadini della
Repubblica che rappresentava potesse avere il più lontano dubbio che in
quelle intercettazioni il Presidente della Repubblica promettesse l’impunità
ad un imputato in un processo.
È
pur vero che nella recente riforma in appello di quel processo i funzionari
dello Stato che hanno portato avanti quella trattativa sono stati assolti
“perché il fatto non costituisce un reato”, in pratica una trattativa tra
Stato e mafia è stata considerata un reato per i mafiosi, che sono stati
condannati, ma non per lo Stato, ma se quella trattativa ha causato
delle altre stragi e degli altri morti, chi le ha volute, chi le ha portate
avanti, e chi le ha coperte ne ha almeno la responsabilità morale.
Credevo che quello fosse stato il momento, un
lungo momento, più nero per la nostra Repubblica, ma forse mi sbagliavo,
anche quando si crede di essere arrivati al fondo del baratro ci si deve
rendere conto che il fondo e ancora più in basso, che il peggio deve
ancora arrivare.
È
in questa ottica che va visto l’invito fatto ieri dagli stati generali
della destra riuniti a Silvio Berlusconi di “sciogliere la riserva” alla
sua candidatura alla presidenza della Repubblica.
È
un qualche cosa che fino a ieri sarebbe stato impensabile e non parlo del
fatto che sia effettivamente eletto ma sul fatto stesso che un individuo
come lo stesso Berlusconi, con tutto il carico di processi per accuse
anche infamanti per i quali è passato e dai quali spesso è stato assolto non
per il merito dell’accusa ma per avere saputo sfruttare le maglie di un
sistema giudiziario che è forte con i deboli e derelitti ma ignavo contro i
potenti, possa ipotizzare di potere aspirare a tale carica e che i
rappresentanti di almeno la metà dell’elettorato del nostro paese possano
avallare questa ipotesi.
Ma forse
mi sbaglio, forse è proprio una persona condannata in via definitiva per
frode fiscale, un persona adusa alla corruzione, soprattutto una
persona tuttora indagata presso la Procura di Firenze per accuse
gravissime come quella di strage in concorso con Cosa Nostra, accuse
tanto gravi da essere imprescrittibili, una persona che da Presidente
del Consiglio ha continuato, attraverso Marcello Dell’Utri,
condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, a pagare la
mafia per assicurarsene al protezione, ad essere degno rappresentante
di una Repubblica, che a ragione, può essere chiamata “Repubblica
delle stragi”.
Salvatore Borsellino
16
gennaio
2022.
|
|
15/01/2022 |
Salute.
Martedi 18 gennaio giornata di vaccinazione a Grotte; il Sindaco ai non
vaccinati: "Vi aspettiamo!" |
|
Vaccinazione |
Prosegue la campagna vaccinale per i cittadini di Grotte. Martedi
prossimo, 18 gennaio, presso il Presidio Sanitario di Base (zona Confine) si
terrà un'altra giornata di vaccinazione, organizzata dall'ASP, rivolta alle
persone già prenotate (iniziali dei cognomi dalla P alla Z), che concluderà
il ciclo avviato il 7 gennaio 2022. Potranno essere vaccinati anche
quanti non hanno ancora ricevuto la prima dose.
"Rivolgiamo un accorato appello a tutti coloro che devono ancora ricevere
la prima dose (ancora sono in tanti!!!) - scrive il sindaco Alfonso
Provvidenza -. Vi aspettiamo al Presidio Sanitario di Base di Grotte per
la fare la prima dose".
Intanto l'ASP ha comunicato i dati relativi al numero dei contagi,
aggiornato alla data di ieri: per il Comune di Grotte i positivi
attualmente in trattamento sono 199.
Redazione
15
gennaio
2022.
|
|
15/01/2022 |
Servizi.
Graduatoria per l'avviamento di 1 "Commesso" presso l'ASP
di Agrigento |
|
Centro per l'impiego |
A
decorrere dal 20 gennaio 2022 sarà in pubblicazione la graduatoria
dei lavoratori di cui all'art. 1 Legge 68/99, aventi titolo per l'avviamento
di n° 1 "Commesso" presso l'ASP di Agrigento, che potrà
essere visionata presso il Servizio VIII Centro per l'Impiego di Agrigento
sito in via Acrone n. 51 e i Centri per l'Impiego di Bivona, Canicatti,
Casteltermini, Licata, Menfi, Ribera e Sciacca.
Ne ha dato comunicazione il Dirigente del Servizio VIII - Centro per
l'Impiego Pasquale Patti.
Eventuali osservazioni dovranno pervenire al Servizio Centro per l'impiego
di Agrigento, anche per il tramite dei Centri per l'Impiego periferici,
entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria.
Redazione
15
gennaio
2022.
|
|
14/01/2022 |
Ambiente. Lunedi 17 gennaio inizierà a Grotte la
raccolta dei rifiuti speciali presso i cittadini affetti da Covid-19 |
|
Rifiuti speciali |
L'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha comunicato ai diversi
Comuni di non potere più effettuare da oggi, venerdì 14 gennaio,
il servizio di raccolta dei rifiuti speciali delle persone contagiate dal
Covid-19.
Per questo tipo di rifiuti, le norme impongono un trattamento particolare: "I
rifiuti di tipo A devono essere, in via privilegiata, inviati alla
termodistruzione - TD - e, in deroga alle vigenti autorizzazioni, ove le
stesse non prevedano il codice EER 20.03.01., senza alcun trattamento
preliminare. Laddove tale modalità di gestione non possa essere attuata, lo
smaltimento dei rifiuti di tipo A sarà effettuato presso le discariche in
atto esistenti sul territorio regionale, previo eventuale inserimento dei
sacchetti integri all’interno di appositi big-bag, senza alcun passaggio
intermedio di selezione, recupero, trattamento (triturazione e vagliatura) e
biostabilizzazione, fatte salve eventuali operazioni di trasbordo e/o di
travaso. I rifiuti dovranno essere ricoperti tempestivamente, con adeguato
strato protettivo, senza compattazione. Ciò in deroga all’art.7 del
d.lgs.36/2003 e alle vigenti autorizzazioni, ove le stesse non prevedano il
codice EER 20.03.01" (Art.4 dell’Ordinanza n.2/Rif. del 25 settembre
2020).
A fare fronte all'emergenza, vista l'impossibilità espressa dall'ASP,
sarà - per il proprio territorio - il Comune di Grotte.
Scrive il sindaco Alfonso Provvidenza: "Prontamente il
Responsabile di P.O. dell'Area Vigilanza del Comune di Grotte (Ndr:
l'ispettore capo di Polizia Municipale Salvatore Liotta), su
direttiva del Sindaco, ha provveduto ad affidare con urgenza il servizio ad
una ditta specializzata. L'affidamento costituisce atto straordinario ed
urgente al fine di garantire la salute pubblica, nel rispetto di quanti
operano nel settore al fine di limitare il rischio legato ad eventuali
contagi da Covid-19".
Il servizio partirà da lunedi prossimo, 17 gennaio, con il prelievo a
domicilio presso tutte le utenze interessate, e sarà effettuato, di
norma, una volta alla settimana.
Redazione
14
gennaio
2022.
|
|
14/01/2022 |
Servizi.
Sospensione temporanea dello sportello periferico AICA di Grotte, sino
al 21 gennaio 2022 |
|
(Sito ufficiale) |
A
partire da oggi, venerdi 14 gennaio, sino a venerdi prossimo 21 gennaio,
l'attività dello sportello periferico dell'AICA (Azienda Idrica Comuni
Agrigentini) di Grotte è sospesa.
L'Azienda, in un comunicato ufficiale, ha spiegato che "a causa
dell’incremento della curva dei contagi in tutto il territorio servito, al
fine di contenere il rischio di contagio che attualmente ha già interessato
anche alcuni dei nostri operatori, siamo costretti, nostro malgrado, a
sospendere temporaneamente l’operatività degli sportelli periferici AICA
adibiti a ricevimento dell’utenza, nei Comuni di Grotte, Montevago,
Naro, Raffadali, San Giovanni Gemini, Sambuca di Sicilia".
Per quanto riguarda la durata della sospensione: "informiamo che la
sospensione avrà decorrenza dal 14/01/2022, e fino al 21/01/2022, salvo
eventuali necessità di proroga del periodo di sospensione".
Per eventuali necessità degli utenti, nel comunicato si legge: "considerando
che il servizio di ricevimento dell’utenza debba essere comunque
garantito, informiamo che l’utenza potrà essere regolarmente servita,
nel pieno rispetto delle norme anti COVID-19, presso gli sportelli della
sede operativa di Viale Mediterraneo in Aragona e presso gli sportelli
periferici di Sciacca, Ribera e Licata che non subiranno, momentaneamente,
alcuna variazione.
AICA si scusa con l’utenza per i disagi".
Redazione
14
gennaio
2022.
|
|
14/01/2022 |
Salute.
Grotte in "zona
arancione" dal 15 al 26 gennaio 2022 |
|
Zona arancione |
Il
Presidente della Regione Siciliana, on. Nello Musumeci, con l'ordinanza
contingibile e urgente n° 3 del 13 gennaio 2021 (Ulteriori misure per
l'emergenza epidemiologica da Covid-19), ha ordinato l'istituzione della
zona arancione per il Comune di Grotte (ed altri 91 Comuni dell'Isola).
Dal 15 gennaio al 26 gennaio 2022 in questi Comuni si applicano le
disposizioni per la cosiddetta "zona arancione" previste dalla vigente
normativa nazionale.
Queste le regole:
- per chi non ha il green pass (non vaccinati), gli spostamenti
con mezzo proprio verso altri Comuni della stessa Regione o verso
altre Regioni sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o
per servizi che non siano disponibili nel proprio Comune (ed è necessaria in
questi caso l'autocertificazione). Restano consentiti invece gli
spostamenti dai Comuni con un massimo di 5.000 abitanti, verso altri Comuni
entro i 30 km, tranne che verso il capoluogo di provincia. È vietato
l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni
festivi e prefestivi (tranne alimentari, edicole, librerie, farmacie,
tabacchi);
- a chi ha il green pass base (che si ottiene con tampone negativo),
è vietato l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei
giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie,
farmacie, tabacchi), l'effettuazione di corsi di formazione in presenza e la
pratica di sport di contatto all'aperto;
- per chi ha il super green pass non cambia nulla rispetto
alle regole previste per la zona gialla: libertà di movimento con obbligo
di mascherina sia al chiuso che all'aperto.
Redazione
14
gennaio
2022.
|
|
14/01/2022 |
Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Rimandare
la riapertura delle scuole non porta a nulla; aprire in sicurezza" |
|
Rosalba Cimino |
“In
Sicilia regna il caos sulla riapertura delle scuole, mentre nel resto
d’Italia tutte sono aperte. Rimandare non porta a nulla, occorre
aprire e garantire la sicurezza con i mezzi necessari”. La deputata del
Movimento 5 Stelle, Rosalba Cimino interviene sulla questione della
riapertura delle scuole in Sicilia, prevista secondo la Regione, ma
rifiutata dalla maggioranza dei sindaci, che hanno deciso di chiudere in
attesa degli ultimi dati sulla pandemia.
“La Regione non riesce a dialogare con i sindaci e si fa trovare
impreparata, scatenando il caos Comune per Comune - chiarisce Cimino -.
Abbiamo lavorato affinché le lezioni riprendessero in presenza e in
sicurezza, bisogna evitare chiusure che possono danneggiare ulteriormente i
ragazzi, la decisione di ritardare le riaperture delle scuole va contro
quello che è stato stabilito dal Governo e per il quale si è battuto il
Movimento 5 Stelle. La Regione è invece ancora una volta impreparata:
mancano mascherine, dispositivi di protezione e manca il tracciamento dei
positivi. È troppo facile addossare ai Comuni le responsabilità,
bisogna tornare in presenza, in sicurezza, perché a pagarne il prezzo più
alto di questo caos sono gli alunni”.
La Deputata chiede alla Regione più chiarezza sulle decisioni: “I
genitori, gli insegnanti e tutto il personale scolastico non possono
conoscere il loro futuro solo in serata, a poche ore dal suono della
campanella, ci vuole una direzione chiara della Regione per una riapertura
immediata delle scuole in presenza e uniforme in tutta l’Isola”.
Redazione
14 gennaio
2022.
|
|
14/01/2022 |
Comune.
Il presidente Aristotele Cuffaro: "Controllare la rete cittadina del gas
e abbattere le case pericolanti" |
|
Impianti gas |
"Controllo
della rete cittadina di distribuzione del gas e ricognizione delle case
pericolanti del territorio comunale" è quanto richiesto dal
Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro, con
una lettera ufficiale indirizzata all'architetto Piero Calì,
Responsabile di Posizione Organizzativa dell'Area Tecnica del Comune.
"Dopo un sopralluogo personale in diversi quartieri del centro abitato
- scrive Cuffaro -, con particolare riferimento al centro storico, vi è
necessità di interveto urgente in talune strutture pericolanti".
"Scosso dalla tragedia che ha colpito la comunità di Ravanusa -
prosegue il Presidente - La invito a predisporre con urgenza tutti gli
atti necessari per l'abbattimento delle strutture suddette e
adoperarsi al fine di assumere la dovuta assicurazione dall’azienda
preposta sulla efficienza del metanodotto presente nel nostro territorio".
Redazione
14
gennaio
2022.
|
|
13/01/2022 |
Salute. 172 positivi al
Covid. Il Sindaco: "Verificare le condizioni per la zona arancione nel
nostro Comune" |
|
Emergenza Coronavirus |
Il più
recente dato ufficiale, diffuso dall'ASP di Agrigento, riporta il numero di
172 i
cittadini grottesi affetti da Covid-19; 16 in più rispetto al dato
precedente. Il numero di guariti, dall'inizio della pandemia, è di 193
persone. Purtroppo si hanno notizie di numerosi tamponi rapidi positivi non
ancora censiti e registrati nei sistemi dell'ASP.
"La situazione richiede la massima attenzione - afferma il
sindaco Alfonso Provvidenza -; pertanto, ho ritenuto opportuno
richiedere alle Autorità competenti di verificare la sussistenza delle
condizioni per il riconoscimento della zona arancione nel nostro Comune.
In questo momento non abbiamo notizie certe sulla reale situazione
epidemiologica e sanitaria; ancora più preoccupante ed incomprensibile la
scelta di demandare ai Sindaci l'organizzazione della raccolta dei rifiuti
speciali Covid - prosegue il Primo Cittadino -. 'I Comuni sono il
front office delle istituzioni, i luoghi per l’erogazione dei servizi a
cittadini e imprese, la trincea. Quel che è accaduto nell’ultimo decennio è
sotto gli occhi di tutti: l’impoverimento di personale, competenze,
organizzazione, strumenti e tecnologie. Non siamo indifferenti al grido di
dolore dei sindaci. Il nostro imperativo è stato solo uno, sin
dall’inizio: colmare le carenze'. Questo diceva, lo scorso 10
novembre, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta,
intervenendo in videocollegamento alla XXXVIII Assemblea annuale dell’Anci
in corso a Parma. Ad oggi non è stato colmato niente, anzi! -
conclude Provvidenza - Nessun ulteriore commento!".
Redazione
13
gennaio
2022.
|
|
13/01/2022 |
Servizi.
Graduatoria per l'avviamento di 15 "Ausiliari specializzati" presso l'ASP
di Agrigento |
|
Centro per l'impiego |
A
decorrere dal 17 gennaio 2022 sarà in pubblicazione la graduatoria
dei lavoratori di cui all'art. 1 Legge 68/99, aventi titolo per l'avviamento
di n° 15 "Ausiliari specializzati" presso l'ASP di Agrigento, che potrà
essere visionata presso il Servizio VIII Centro per l'Impiego di Agrigento
sito in via Acrone n. 51 e i Centri per l'Impiego di Bivona, Canicatti,
Casteltermini, Licata, Menfi, Ribera e Sciacca.
Ne ha dato comunicazione il Dirigente del Servizio VIII - Centro per
l'Impiego Pasquale Patti.
Eventuali osservazioni dovranno pervenire al Servizio Centro per l'impiego
di Agrigento, anche per il tramite dei Centri per l'Impiego periferici,
entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria.
Redazione
13
gennaio
2022.
|
|
12/01/2022 |
Comune.
Disposta per domani la sanificazione e disinfezione di tutti i plessi
scolastici del "Roncalli" di Grotte |
|
Sanificazione |
Domani, giovedi 13 gennaio 2021, non ci sarà il rientro in classe per gli
alunni dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte.
Il sindaco Alfonso Provvidenza, con la prima ordinanza del 2021,
ha disposto per domani la sanificazione e disinfezione dei plessi del
"Roncalli" e dell'Asilo nido comunale.
La decisione è stata presa tenendo in considerazione diversi fattori:
nel
Comune di Grotte è aumentato notevolmente il numero delle persone risultate
positive ai testi diagnostici SARS-CoV-2 (come comunicato formalmente dal
Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Agrigento); vi è un numero
imprecisato ma decisamente preoccupante di tamponi rapidi positivi di cui si
è venuti a conoscenza per il tramite degli stessi soggetti sottopostisi
volontariamente a tampone rapido; tra i soggetti contagiati risultano,
tra gli altri, anche alunni e personale dell’I.C. Angelo Roncalli di Grotte
(come comunicato dal Dirigente Scolastico); è necessario continuare ad
assumere ogni misura di contrasto e di contenimento sul territorio del
diffondersi del virus Covid-19, visto l’evolversi della situazione
epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e
l’incremento di casi sull’intero territorio nazionale.
Da qui la decisione del sindaco Provvidenza di procedere alla sanificazione
e alla disinfezione di tutti i plessi del "Roncalli" e dei locali dell’Asilo
nido, al fine di consentire agli studenti ed agli operatori della scuola un
adeguato rientro in sicurezza.
Redazione
12
gennaio
2022.
|
|
12/01/2022 |
Editoria.
Presentazione del libro "Vitti na crozza"; al Teatro "Pirandello" di
Agrigento, domenica 16 gennaio |
|
Locandina |
Domenica 16 gennaio, alle 17.30 al teatro "Pirandello" di Agrigento, si
terrà la presentazione del libro “Omaggio ai fratelli Li Causi”: un
pomeriggio di musica e cultura per ricordare due grandi figli della Sicilia
e del mondo, Franco e Totò Li Causi.
I due Artisti, virtuosi degli strumenti a corda e compositori straordinari,
sono conosciuti soprattutto per la canzone “Vitti ‘Na Crozza”, colonna
sonora del film “Il Cammino della Speranza”, di Pietro Germi, girato a
Favara e Premio Orso D’Argento al Festival di Berlino nel 1951, divenuta uno
dei canti più popolari siciliani che rappresenta la Sicilia nel mondo.
Della storia travagliata di questo brano, oggetto di una lunga controversia
legale, è nato il libro dal titolo “Vitti Na Crozza”: la storia e la musica
dei fratelli Li Causi, a cura di Giuseppe Maurizio Piscopo e Antonio
Zarcone, pubblicato da Lilit Books di Pippo Bellone (Montescaglioso
Matera).
Domenica prossima Giovanni Volpe, regista della manifestazione,
dialogherà con gli autori e i musicisti. Tom Sinatra, Davide Li Causi,
Franco Li Causi, Mario Vasile, Mimmo Pontillo e Antonio Zarcone eseguiranno
i brani più celebri e sulle loro note danzeranno i ballerini Emilia Marino e
Francesco Cappello. Claudia Volpe e Gabriele Ciraolo
leggeranno alcuni brani tratti dal libro. In programma anche la proiezione
di alcune immagini e documenti forniti della famiglia Li Causi, curata da
Angelo Pitrone.
Alla presentazione, promossa dal Comune di Agrigento e dall’Assessorato
regionale al Turismo e Spettacolo, si può assistere nel rispetto delle norme
anti Covid. L’accesso è libero sino a esaurimento posti.
Redazione
12
gennaio
2022.
|
|
12/01/2022 |
Salute. Emergenza Covid-19:
165 positivi a Grotte. Il Sindaco: "Incoraggiamo tutti a vaccinarsi" |
|
|
In breve tempo il numero dei contagiati, a Grotte, supererà quello dei
guariti. I cittadini di Grotte attualmente colpiti da Covid-19 sono 165
(dati ufficiali dall'ASP di Agrigento, aggiornati a ieri), mentre i
guariti dall'inizio della pandemia sono 184.
"A Grotte abbiamo organizzato quattro giornate di vaccinazione, due a
dicembre e due a gennaio - dichiara il sindaco Alfonso Provvidenza
-, e complessivamente sono stati inoculati oltre 900 vaccini; presto ce
ne sarà una quinta. Vacciniamo a domicilio tutti coloro che ce lo
richiedono; naturalmente il servizio è rivolto a chi ha difficoltà motorie.
L'elevato tasso di vaccinazione a Grotte ha avuto come conseguenza positiva
un numero veramente contenuto di persone con sintomi gravi e quasi nullo di
terapie intensive. Comunque - conclude Provvidenza - continuiamo a
incoraggiare tutta la popolazione a vaccinarsi".
Nella foto a lato, il Sindaco insieme al personale medico nel corso
dell'ultima giornata di vaccinazioni a Grotte.
Redazione
12
gennaio
2022.
|
|
12/01/2022 |
Agrigento.
Rassegna "Teatro/Eventi" al Parco letterario "Pirandello", in Contrada
Caos |
|
Mario Gaziano |
1^
Stagione di “Teatro/Eventi” al
Parco letterario “Pirandello” al Caos, da gennaio
a a maggio 2022.
Il Parco letterario “Pirandello” (presidente Dino Barone) al Caos di
Agrigento e il Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano avviano la
prima stagione di “Teatro/Eventi”, dedicata alle grandi ricorrenze della
cultura italiana e internazionale.
Il progetto (con la direzione artistica e culturale di Dino Barone e Mario
Gaziano) intende sottolineare, di anno in anno, ricorrenze e anniversari
imprescindibili nella cultura italiana e internazionale.
Nella prima stagione della Rassegna si propongono grandi scrittori,
grandi personaggi storici e grandi ricorrenze: da Verga a Pasolini, a Fra’
Diego La Matina con Leonardo Sciascia, e ancora Caravaggio con Camilleri e
il 25 Aprile, l’Otto Marzo.
Si tratta di azioni sceniche tra recitazioni, docu-video, canti folk,
pop,lirici.
Le manifestazioni saranno realizzate in presenza, ad ingresso gratuito sino
ad esaurimento dei posti, presso la saletta del Parco letterario
“Pirandello” al Caos, nel rispetto delle norme anti-covid vigenti; se i
decreti anti-covid dovessero vietare iniziative sceniche in presenza, le
manifestazioni verranno realizzate in video e online attraverso emittenti
televisive locali e canali social (Youtube, Fb).
Il programma dell’anno 2022 prevede:
- Dal 24 al 27 gennaio: Centenario Verghiano
“Patron Ntoni”, spettacolo performance tra romanze liriche/folk, da
“Cavalleria Rusticana” e recitazioni da “I Malavoglia”, “Rosso Malpelo”,
“Jeli pastore”, “Storia di una capinera”; poesie “veriste” dei massimi poeti
territoriali; inserti cinematografici da Visconti “La terra trema”,
Zeffirelli “Storia di una capinera”, Francis Ford Coppola “Il padrino”;
- Fine marzo 2022: Centenario Pier Paolo Pasolini
Opere cinematografiche di Pasolini, recitazioni di brani e poesie di
Pasolini, canzoni d’autore con testi di Pasolini (Modugno, Endrigo ed
altri);
- Fine aprile 2022: Viva la Libertà
Romanze e canti corali da opere liriche famose inneggianti alla libertà,
con recitazioni di autori internazionali;
- Inizio Maggio 2022: Caravaggio e Camilleri
Tra immagini, prosa, recitazione e canti;
- Fine Maggio 2022: 400° anniversario della nascita
di Fra’ Diego La Matina
Da “Morte dell’Inquisitore” di Leonardo Sciascia.
La direzione artistico-culturale si riserva di apportare variazioni e
modifiche al programma.
Redazione
12
gennaio
2022.
|
|
11/01/2022 |
Salute. "Cosa fare se si ha un contatto stretto
con un positivo al Covid-19"; della dott.ssa Rosanna Pillitteri |
|
Controllo temperatura |
Se
sei contatto stretto di positivo, cioè se sei un familiare di una
persona positiva o sei venuto a contatto fisico con una persona positiva
(per esempio con una stretta di mano, o hai viaggiato insieme, o sei stato
in ambiente chiuso per più di 15 minuti, o sei venuto a contatto con
fazzolettini usati etc.) hai tre possibilità, e dipendono dal tuo
stato vaccinale.
1) Non sei vaccinato - o sei vaccinato con una dose o con due dosi da
poco tempo, cioè meno di 14 giorni - devi stare in quarantena per 10
giorni dal contatto.
2) Sei vaccinato con due dosi, devi stare in quarantena per 5
giorni.
3) Sei vaccinato con tre dosi o con due dosi da meno quattro mesi
(quindi hai una buona dose di anticorpi pronti a proteggerti), non hai
obbligo di quarantena ma devi indossare la mascherina Ffp2.
Alla fine della quarantena nei primi due casi devi fare un tampone rapido.
Nel terzo caso lo devi fare se in questi 10 giorni compaiono sintomi (ad
esempio febbre, raffreddore, mal di gola...); e mi raccomando, non dire "Friscu
è!"..
Rosanna Pillitteri
(Medico Chirurgo - Specialista in Medicina Interna)
11
gennaio
2022.
|
|
11/01/2022 |
Chiesa.
Nell'Arcidiocesi di Agrigento sospeso l'ufficio di padrino e madrina per
i battesimi e le cresime |
|
Mons. Damiano |
Dalla prima domenica di Avvento (27 novembre 2022) anche nella
Chiesa Agrigentina sarà sospeso l’ufficio di padrino e di madrina
nella celebrazione dei sacramenti del battesimo e della confermazione.
Lo ha stabilito l’arcivescovo mons. Alessandro Damiano, con la lettera
che pubblichiamo di seguito.
*****
"Ai Presbiteri, ai Diaconi, ai Religiosi
agli Operatori pastorali
e a tutti i Fedeli
della Chiesa Agrigentina
Carissimi nel Signore,
è un'usanza antichissima della Chiesa dare al battezzato un padrino o
una madrina. Il compito è grave e delicato, in quanto prevede
l'accompagnamento nel cammino di crescita umana e spirituale di chi è
iniziato alla vita cristiana. Ci rendiamo conto, tuttavia, che una così
importante istituzione ha perso nel tempo molto del suo carattere
religioso riducendosi - il più delle volte - a una pura formalità
convenzionale, dettata da motivi umani e da una consuetudine ormai
svuotata di senso.
ll Codice di Diritto Canonico afferma che la presenza
del padrino e/o della madrina non è precettiva, ma facoltativa: sia il
can. 872 - in riferimento al battesimo - sia il can. 892 - in
riferimento alla confermazione - richiedono che tale figura ci sia «per
quanto è possibile» (quantum fieri potest).
Facendo mie diverse sollecitazioni, pervenute da più
parti e vagliate nei mesi scorsi con il Consiglio Presbiterale e con il
Collegio dei Vicari Foranei, comunico che dalla prima domenica di
Avvento (27 novembre 2022) anche nella Chiesa Agrigentina sarà sospeso
l'ufficio di padrino e di madrina nella celebrazione dei sacramenti del
battesimo e della confermazione, come già avviene in altre diocesi.
Fino all'emanazione e all'entrata in vigore del
relativo decreto, invito i presbiteri, i diaconi e i catechisti a
informare e sensibilizzare le comunità su tale scelta e sulle
motivazioni pastorali che l'hanno determinata.
Agrigento, 9 gennaio 2022
Battesimo del Signore"
|
|
|
|
+
Alessandro Damiano
Arcivescovo
|
|
11/01/2022 |
Comune. Riduzione TARI 2021 del 50%: presentare
le istanze (con ISEE sino a 28.000 euro) entro il 31 gennaio |
|
TARI 2021 |
Come già
preannunciato, il Comune di Grotte ha riaperto i termini per la
presentazione delle istanze per ottenere l'agevolazione sulla TARI
2021 sulle utenze domestiche (sino al 50%) e non domestiche (sino
al 95%), secondo quanto previsto dai Decreti Legge
n.
73/2021, n. 34/2020 e n. 104/2020.
Possono fruire dell'agevolazione:
- per le utenze domestiche: i contribuenti che dimostrano di avere
una dichiarazione ISEE al 31 dicembre del penultimo anno precedente
quello di imposta, per l’intero nucleo familiare occupante l’immobile di
residenza e relative pertinenze, fino ad euro 28.000,00
(l’agevolazione viene calcolata e detratta dall’importo dovuto per l’intero
anno);
- per le utenze non domestiche: le attività a cui è
stata imposta la sospensione della propria attività a causa dell’emergenza
sanitaria determinata dalla pandemia del COVID-19 ovvero abbiano avuto un
calo di fatturato, su base annua tra il 2020 e il 2019, di almeno il 30%.
Le istanze di agevolazione devono essere presentate esclusivamente a
mano all'Ufficio Protocollo del Comune, oppure inviate tramite PEC
all'indirizzo
comunedigrotte@pec.it, entro il 31/01/2022 utilizzando
esclusivamente i moduli A per le utenze domestiche (scarica
il modulo) e B per le utenze non domestiche (scarica
il modulo).
L’Ufficio Tributi verificherà le istanze e provvederà alla liquidazione
delle agevolazioni sino alla copertura dell’importo previsto.
Eventuali somme in eccedenza, dopo l’applicazione dell’agevolazione,
rispetto ai pagamenti effettuati, saranno utilizzate d’ufficio per la
regolarizzazione di omessi versamenti, anche su tributi diversi,
oppure portate a credito per pagamenti futuri.
In mancanza di una di queste condizioni si procederà al materiale rimborso.
Se dopo l'applicazione delle agevolazioni (sulle utenze relative alle
istanze presentate) rimanessero ulteriori fondi, questi saranno utilizzati
per l'abbattimento della TARI 2021 agli utenti con ISEE sino a 15.000,00
euro (sino all'abbattimento totale)..
Redazione
11
gennaio
2022.
|
|
11/01/2022 |
Salute. Emergenza Covid-19:
140 positivi a Grotte; dalla Regione proposta di chiusura scuole sino al 14 gennaio. |
|
Emergenza Coronavirus |
Ormai è inarrestabile il continuo aumento dei numero dei positivi a Grotte.
Dai dati ufficiali, diffusi ieri dall'ASP di Agrigento, sono 140 i
cittadini grottesi affetti da Covid-19; ben 11 in più rispetto al dato
precedente. Il numero di guariti, dall'inizio della pandemia, è di 181
persone.
Continuano a rimanere chiuse sino al 12 gennaio le scuole dell'Isola,
mentre l'Assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla ha dichiarato,
vista l'attuale situazione pandemica in Sicilia, di voler estendere la
chiusura per ulteriori due giorni, sino a venerdi 14 (in concreto il rientro
in classe dovrebbe avvenire lunedi 17 gennaio).
Redazione
11
gennaio
2022.
|
|
10/01/2022 |
Tecnologia. False e-mail in arrivo in questi
giorni: attenzione a non cliccare su link e non fornire dati personali |
|
Phishing
Intestazione
Testo
Chiusura |
Una
nuova campagna di phishing è in atto in questi giorni. Ne hanno dato
notizia diversi cittadini di Grotte.
Accedendo alla casella di posta elettronica, tra messaggi in arrivo ce n'è
uno proveniente da "I.N.P.S. Servizio - Cliente" che ha come oggetto
"Comunicazione servizi - Data 09/01/2022". Aprendo l'e-mail si legge,
accanto al mittente, "info@sahayakassociates.in"; come destinatario "A:
Utente corrente".
Nel corpo della lettera in bella vista il logo ufficiale dell'Ente e il
testo: "Con la presente, comunichiamo che l'ordine di bonifico a vostro
favore ID FV-IT80487264 di € 600,00 da INPS disposto in data
09/01/2022 è stato regolarmente eseguito sul rapporto n° 00382380487264.
Non siamo in grado di effettuare il bonifico perché ci risulta che i dati
registrati nel sistema non sono stati aggiornati.
N. riferimento INPS-REM-2021-147112380487264
- Giorno: 09/01/2022
- Ora: 10:45
- Scopo Dell'avviso: Bonifico
- Riferimento: 80487264
Il saldo contabile sarà disponibile solo dopo aver effettuato
l'aggiornamento dei dati personali.
Per procedere può cliccare sul link sotto indicato per aggiornare e
gestire i dati del tuo profilo.
Aggiornare e gestire i dati del profilo
Ci scusiamo per l'eventuali disagi creati.
Cordiali saluti. Data invio: 07/01/2021".
Ho riportato esattamente il testo, con le parti evidenziate e tutti gli
errori (che vedremo).
Che si tratti di un tentativo di truffa non c'è dubbio, per la serie
di motivi che vado ad elencare:
1) non avete mai fornito all'Ente Previdenziale il vostro indirizzo e-mail
privato;
2) l'INPS non scrive all'utente utilizzando come mittente un indirizzo del
tipo "info@sahayakassociates.in";
3) come destinatario inserirebbe il vostro nome e non la formula "A: Utente
corrente";
4) avrebbe cura di evitare gli strafalcioni grammaticali come "Servizio -
Cliente" ("Servizio clienti" al plurale), "...può cliccare... i dati del tuo
profilo (... i dati del "suo" profilo"), "per l'eventuali disagi " (per
"gli" eventuali disagi);
5) il 09/01/2022 è un giorno festivo (domenica), pertanto è assai
improbabile che alle ore 10.45 di una domenica vi sia un funzionario
dell'INPS che provveda ad effettuare un bonifico;
6) la data della comunicazione è 09/01/2022, ma la data invio (in fondo alla
lettera) è 07/01/2021;
7) ultima considerazione: di solito è chi deve ricevere soldi dall'INPS che
si premura di farne richiesta e seguire la pratica, non viceversa.
Se nessuno di questi campanelli d'allarme è riuscito ad attirare la
vostra attenzione, se nonostante tutte queste incongruenze nulla è
riuscito a dissuadervi dal cliccare sul link, se avendo avuto accesso a una
pagina con la grafica identica a quella dell'INPS avete fornito con estrema
leggerezza i vostri dati personali (username, password, data di nascita,
indirizzo, telefono, numero di conto corrente e quant'altro), allora
avete abboccato all'amo. Aspettatevi le peggiori conseguenze (prelievi
non autorizzati dal vostro conto, furto d'identità, intestazione fittizia di
schede telefoniche, apertura di conti correnti online, accensione di
contratti di vario genere...).
Siete stati vittima di una truffa su internet, denominata "phishing", con la
quale un malintenzionato vi ha ingannati convincendovi, attraverso una
e-mail, a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di
accesso, fingendosi un ente affidabile (banca, posta, INPS, Agenzia delle
Entrate, ma anche ebay, Amazon, Facebook, Google...).
La parola "phishing" è una variante del temine ingelse "fishing" che ha il
significato di "pescare": il malintenzionato ha gettato l'amo (inviando
e-mail a un numero notevole di indirizzi) e voi avete abboccato.
Cosa fare in caso di dubbi?
Anzitutto leggete con attenzione l'e-mail ricevuta, sia il mittente
che il testo del messaggio, accertandovi che non contenga strafalcioni
grammaticali. Non siate precipitosi nel rispondere, anche se la
comunicazione vi preannuncia guai imminenti o, al contrario, guadagni
importanti. Non cliccate per nessun motivo sul link riportato ma,
eventualmente, aprite una nuova pagina internet e digitate l'indirizzo
ufficiale della banca, della posta, del servizio che presumibilmente vi
ha contattato (oppure cercatelo con Google o un altro motore di
ricerca); accedendo come di consueto avrete modo di verificare se il vostro
account è regolare.
Se vi accorgete di avere abboccato, cercate di cambiare
immediatamente le vostre credenziali. Se username e password riguardano
la Posta o la Banca, avvisate subito il vostro sportello di riferimento
per evitare addebiti e contattate la Polizia postale per sporgere formale
denuncia.
Nelle foto a lato, alcune schermate di una e-mail di phishing.
Carmelo Arnone
10 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
10/01/2022 |
Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "La
Fondazione Sciascia diventi presidio di cultura, ricerca e formazione" |
|
Rosalba Cimino |
"Mi
auguro che la Fondazione Sciascia diventi un presidio stabile di cultura,
ricerca, formazione e legalità per i giovani e i meno giovani che
vogliono conoscere lo scrittore".
La deputata del Movimento 5 Stelle on. Rosalba Cimino è intervenuta
così in occasione del
convegno che ha chiuso le celebrazioni per il centenario della nascita
di Leonardo Sciascia, dopo un anno di importanti manifestazioni culturali
che hanno dovuto fare i conti con le restrizioni dalla pandemia, ma comunque
molto partecipati, anche a distanza.
Come spiegato dall’Amministrazione comunale di Racalmuto, presente al
convegno con il sindaco Vincenzo Maniglia e l’assessore Enzo Sardo,
il supporto della Deputata, componente della Commissione Cultura, è stato
essenziale in questi ultimi anni che hanno portato alla celebrazione del
centenario della nascita dello scrittore.
"Quello che ho fatto è stato perché è un piacere far rivivere la figura
di Sciascia - ha ringraziato così Cimino -. Non potevamo sapere che
tutti gli eventi sarebbero andati avanti con le difficoltà legate alla
pandemia ma alla fine quello che abbiamo fatto non è la conclusione di una
attività, ma l’inizio di un percorso che ha ridato dignità alla Fondazione
Sciascia e a Racalmuto".
L’impegno della Deputata per la Fondazione ha portato al patrocinio per
l’evento del centenario del Ministero della Cultura e allo stanziamento di
fondi per il prossimo triennio, utili a far rivivere il centro culturale
racalmutese che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con carenze di
fondi.
"Insieme con l’Amministrazione, i collaboratori della Fondazione e la
famiglia, che ringrazio, abbiamo permesso - ha concluso Cimino - di
riportare al centro del dibattito una figura importante per il passato, per
il presente e per il futuro".
Redazione
10 gennaio
2022.
|
|
10/01/2022 |
Riflessioni. "Oltre il velo di Maya l'essenza di
Di Maio"; di Antonio Pilato |
|
Antonio Pilato |
Riflessione del prof. Antonio Pilato.
*****
Oltre il velo di Maya
l'essenza di Di Maio.
Se si guarda con l'occhio clinico del ricercatore scientifico, l'espressione
che il politico Di Maio porta in faccia, bella nella forma e ricca di
salute, quando vi capita di vederlo, anche senza sentirlo favellare, non è
come si può credere trasparente, ma opaca.
Non fermatevi all'apparenza, andate oltre, cercate di oltrepassare il limite
del velo dell'apparenza fenomenica, il sorriso esteriore ingannatore e di
facciata, andate oltre e cercate di cogliere l'interiorità della mente,
l'essenza, la verità introspettiva, che non è quella che appare fuori,
fenomenica, che ci nasconde la verità, scavate anche con l'aiuto della
conoscenza del politico nuovo, del falso predicatore santo, portatore della
bandiera del riscatto, contro ogni forma del potere sistematico e
consolidato.
Allora troverete, scoprirete, se fatto con l'intelligenza del critico
pensatore acuto, non la semplicità e la purezza dell'animo buono,
dell'eroico benefattore, che si sacrifica per il bene universale, si bene
l'uomo comune affarista, che ha fatto in partenza la guerra a tutti, per
tranne un vantaggio personale.
Adesso infatti, lo si vede comodamente seduto in silenzio, bocca chiusa,
accanto a chi ha rappresentato e continua ancora a tutelare il potere
finanziario, a vantaggio della ricchezza di pochi, del sistema economico
europeo, del potere verticistico, dell'economia piramidale.
Costui crede di essere un vero uomo politico, mentre in verità non lo è.
Costui ama la napoleonica gloria, la ricchezza, il benessere, il successo,
l’affare, il mondo, il potere, il denaro. Ogni sua azione è egoistica,
tornacontistica, perché ama soltanto se stesso e gli affari.
Per concludere, costui e quasi tutti i soggetti eletti del Movimento Cinque
Stelle, ispirandosi alle regole della storia monumentale, di nietzscheana
memoria, hanno ottenuto i voti e raggiunto l'ambito potere, alla faccia dei
creduloni come me che vi hanno creduto.
A futura memoria. |
|
|
|
Antonio
Pilato
(Docente di Filosofia e Pedagogia)
|
|
10/01/2022 |
Chiesa. Avvisi e appuntamenti
della settimana |
|
Unità Pastorale
|
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi 10 gennaio
(Sino a lunedi 17 gennaio non ci saranno funzioni feriali nella chiesa Madonna del Carmelo;
verranno assicurate solo le sante Messe di domenica 16, alle ore 09.00 e
11.30);
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Martedi 11 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Mercoledi 12 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Giovedi 13 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Venerdi 14 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Sabato 15 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
Domenica 16 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Redazione
10 gennaio
2022.
|
|
09/01/2022 |
Salute. Emergenza Covid-19:
129 positivi a Grotte; scuole chiuse sino al 12 gennaio. |
|
Emergenza Coronavirus |
Prosegue inesorabile la curva dei contagi a Grotte. In un solo giorno
è stato registrato un aumento di 15 positivi. Il dato ufficiale di ieri,
sabato 8 gennaio, è di 129 contagiati mentre quello del giorno
precedente (già preoccupante, avendo superato quota 100) era di 114. Sono
ancora 27 i tamponi molecolari in attesa di esito.
"La
situazione è molto delicata - ha affermato il sindaco Alfonso
Provvidenza -; invito tutti i concittadini alla massima cautela, ad
uscire di casa solo se necessario e rispettare tutte le regole per il
contenimento del virus"; raccomandazioni che sembrano non aver avuto
riscontro, a giudicare dal numero di persone circolanti nelle piazze e nelle
vie del paese.
Intanto, per decisione del Presidente della Regione, on. Nello Musumeci,
le scuole siciliane rimarranno chiuse sino al 12 gennaio.
"Ho ritenuto di modificare il calendario scolastico 2021-2022 -
questa la dichiarazione del presidente Musumeci -, riducendone di
tre giorni la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del
numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto il rientro a scuola,
inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in Sicilia il
successivo giovedì 13. In ogni caso, la task-force regionale sarà
riconvocata per mercoledì 12 gennaio".
Redazione
9
gennaio
2022.
|
|
09/01/2022 |
Politica. On. Decio Terrana (UDC): "In
Sicilia saremo il primo partito, e non solo del Centrodestra" |
|
Decio Terrana |
"Siamo
compatti. La linea principale dell’UDC è mantenere la coalizione unita. Ci
sono le condizioni e i numeri per vincere le elezioni e governare la Sicilia
per altri cinque anni. Non dobbiamo sprecarle. Alla fine verrà fuori il buon
senso. Ci siederemo intorno a un tavolo e ragioneremo su una piattaforma
politica che possa risolvere i problemi di questa terra". Così afferma
l'on. Decio Terrana, responsabile regionale dell'UDC in Sicilia.
"In molti Comuni, nell’ultima tornata elettorale, siamo stati il primo
partito. Significa, pertanto, che siamo vivi, presenti sui territori e
soprattutto che stiamo bene - continua Terrana -. Non abbiamo, purtroppo, lo
spazio sui media di altri per far conoscere le nostre idee. Siamo, infatti,
quelli sturziani, popolari e non populisti, ovvero coloro che si siedono
intorno a un tavolo esclusivamente per risolvere problemi e non rientriamo
tra chi cerca a tutti i costi un avversario o un nemico per acquisire
consenso. Abbiamo, invece, un progetto per la Sicilia, che mette al centro
l’uomo, i suoi bisogni, le sue necessità, la famiglia, che oggi purtroppo
sta scomparendo".
Sulla candidatura di Berlusconi al Quirinale: "Potrebbe essere
un ottimo Presidente della Repubblica perché ritengo che oggi la sua
esperienza e maturità politica siano indiscutibili. Pur essendo stato sempre
vessato e ostacolato, può far bene ancora. L’UDC per ora è solo su
Berlusconi. Nel futuro se non dovesse passare tale nome, valuteremo il
da farsi, ma restiamo convinti che possa farcela".
Redazione
9
gennaio
2022.
|
|
09/01/2022 |
Letture Sponsali. "Non è il Signore dei
giusti, dei perfetti" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Gesù in mezzo ai peccatori.
“Poiché il popolo era in attesa”. Siamo un popolo in attesa, ognuno
di noi è in attesa. Di che cosa? Di chi? Un “personaggio” carismatico,
straordinario, come Giovanni Battista era visto come un possibile messia;
forse, anche in virtù della sua straordinarietà: abitava nel deserto,
vestiva di pelli, si cibava di locuste e miele.
Aveva tutte le “carte in regola” per essere visto come il Messia. D’altro
canto il salmo canta la potenza di Dio, Signore potente che fa delle nubi il
suo carro e che cammina sulle ali del vento, ancora nella prima lettura
Isaia dice: “Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio
esercita il dominio”.
Che cosa, chi aspettare dunque? Certamente un Salvatore potente, che
sconvolge la natura a suon di fulmini e saette e che spazza via
l’ingiustizia con potenza terribile.
Commenta san Paolo: “Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore
nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere
giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un'acqua che
rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in
abbondanza per mezzo di Gesù Cristo”.
Il Salvatore appare in Luca - prima apparizione pubblica - come uno in fila
con altri peccatori per ricevere il battesimo; Gesù - l’agnello senza
macchia - è in mezzo ai peccatori per annunciare a tutti la remissione dei
peccati, la misericordia di Dio.
Così non è il Signore dei giusti, dei perfetti, di coloro che seguono tutte
le norme, le leggi alla lettera, ma di coloro che sono piccoli, che sanno di
essere manchevoli, peccatori, bisognosi di misericordia.
Signore, aiutaci a capire di chi siamo in attesa, aiutaci ad andare oltre, a
sentire che il nostro cuore non è mai sazio senza di te, aiutaci a capire
che dobbiamo cercarti nell’essenziale, nelle nostre relazioni più prossime,
nelle piccole cose e fatti della vita quotidiana.
Aiutaci ad avere uno sguardo nuovo.
Redazione
9
gennaio
2022.
|
|
06/01/2022 |
Salute. Emergenza Covid-19:
85 i positivi a Grotte |
|
Emergenza Coronavirus |
Da un giorno all'altro continua a salire la curva dei contagi a Grotte;
in poco meno di una settimana il numero dei positivi ha raggiunto quota
85. Qualche decina i tamponi ancora in attesa di esito.
Inascoltati sembrano essere i costanti inviti del Sindaco, rivolti alla
popolazione, di attenersi strettamente all'osservanza delle misure volte ad
evitare il contagio: utilizzo delle mascherine (in questo periodo
obbligatorie anche all'aperto), rispetto del distanziamento
interpersonale di sicurezza (almeno 1 metro), frequente lavaggio
delle mani.
Redazione
6
gennaio
2022.
|
|
06/01/2022 |
Racalmuto. Convegno "Cent'anni con Leonardo
Sciascia"; alla Fondazione "Sciascia" sabato 8 gennaio |
|
Manifesto |
Sabato 8 gennaio 2022, a partire dalle ore 17.30 presso la Fondazione
"Sciascia" di Racalmuto, si terrà un convegno dal titolo "Cent'anni
con Leonardo Sciascia".
La manifestazione concluderà le celebrazioni in occasione dei cento anni
dalla nascita dello Scrittore racalmutese.
Al convegno prenderanno parte: Vincenzo maniglia (sindaco di Racalmuto),
Enzo Sardo (assessore alla Cultura del Comune di Racalmuto), Rosalba Cimino
(componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati), Antonio Di
Grado (direttore letterario della Fondazione "Sciascia"), Fernando Gioviale
(docente universitario), Fabrizio Catalano (regista) e Rosamaria Macaluso
(pianista).
Nel corso della manifestazione verrà presentata una medaglia commemorativa
con l'effige di Leonardo Sciascia, realizzata dallo scultore Giuseppe
Agnello; interverrà lo scultore Salvatore Rizzuti.
Il convegno si svolgerà in assenza di pubblico e sarà trasmesso in
streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube della Fondazione.
Redazione
6 gennaio
2022.
|
|
06/01/2022 |
Letture Sponsali. "Cogliere i segni del
tempo" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Nella liturgia di oggi celebriamo l'Epifania del Signore.
Il piccolo bambino Gesù si manifesta al mondo intero con la venuta dei magi,
provenienti da paesi lontani.
I magi hanno saputo cogliere i segni del tempo, si sono messi in ascolto
della parola di Dio.
In quanto re dei loro regni non si sentivano arrivati, avrebbero potuto
approfittare della posizione privilegiata e adagiarsi. Invece no, mantengono
viva la loro sete di conoscenza, continuano a camminare, e dopo aver
incontrato il Messia cambiano strada.
L'incontro con il Signore ha rinnovato le loro vite, come quelle dei
pastori.
Di contro l'atteggiamento di Erode, degli scribi e dei farisei è molto
diverso, si turbano, restano fermi, attendono notizie dagli altri, non si
mettono in cammino, anzi cercano di difendere con i denti la posizione e il
ruolo ricoperto.
Noi come cristiani in quale posizione ci troviamo? Quale esempio vogliamo
seguire? L'incontro con il Signore ci cambia dal di dentro o ritorniamo sui
nostri passi? Come famiglie ci sentiamo arrivati o siamo in cammino verso la
grotta?
Signore, illumina il nostro cammino, fa che possiamo seguire la tua stella,
fa che la luce ritrovata nell'incontro con te ci trasformi dall'interno.
Nella consapevolezza che la perfezione umana e la sapienza piena non può
essere mai raggiunta, con umiltà riconosciamoci come famiglie in cammino
verso quel Dio che ci dona una "gioia grandissima".
Vera e Francesco
Redazione
6
gennaio
2022.
|
|
06/01/2022 |
Ricorrenze. "Epifania: i Magi arrivano
dall'Oriente"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
|
Magi |
Celebriamo la solennità dell'Epifania del Signore. Gesù Cristo, Luce del
mondo, e la sua manifestazione alle genti.
Nel giorno di Natale la liturgia ci ha fatto proclamare: "Oggi una grande
luce discende sulla terra". A Betlemme questa "grande luce" ha
illuminato la notte a un piccolo "regno d' Israele": Maria, Giuseppe e
alcuni pastori.
Una luce umile, come è nello stile di Dio: un fragile neonato che nasce nel
silenzio del mondo, ma è accompagnato dall'inno di lode delle schiere
celesti che cantano gloria e pace. In Isaia leggiamo: "Alzati, rivestiti
di luce, perché viene la tua luce. La gloria del Signore brilla sopra di te".
I Magi arrivano dall'Oriente a Betlemme per adorare il Bambino divino
e offrono oro, incenso e mirra, doni preziosi. Il coraggio dei Magi che
intraprendono un lungo viaggio seguendo la stella e che sanno inginocchiarsi
davanti a un Bambino sia anche il nostro coraggio, ancorato a una salda
speranza per offrire anche noi il prezioso dono della vita al Dio fatto
bambino.
Dopo l'epifania, la grande rivelazione di Dio a tutte le genti nella visita
dei Magi venuti dall' Oriente, la liturgia celebrerà un'altra teofania
giorno 12 con la quale si concluderà il tempo di Natale, avvenuta nella
acque del Giordano con il riconoscimento del Cristo quale Figlio unigenito
Gesù, nostro Redentore e nostro Dio che si unisce alla folla dei peccatori
per farsi battezzare da Giovanni Battista.
Gesù è venuto per i peccatori. Luce nelle tenebre, medico per i malati,
ricchezza per i poveri, pace e gioia per gli oppressi e gli ultimi.
Dal battesimo di Cristo scaturisce il nostro battesimo. Maria ci accompagni
in questo nuovo anno, nel cammino che ci porta a Cristo.
Buon anno a tutti. |
|
|
|
Prof.ssa Graziella
Vizzini
|
|
05/01/2022 |
Viabilità. Strada Racalmare: venerdi 7 gennaio
alle ore 09.30 l'inizio dei lavori (in somma urgenza) |
|
Strada Racalmare
|
C'è
una data fissata e un orario per l'inizio dei lavori di manutenzione
straordinaria e messa in sicurezza della strada Racalmare: venerdi 7 gennaio
2022 alle ore 09.30. "La notizia è certa" conferma il sindaco di
Grotte Alfonso Provvidenza.
A comunicarlo è l'architetto Antonino Terrana, Dirigente del
"Servizio S2 - Gare e Contratti" del DRPC (Dipartimento Regionale
Protezione Civile) Sicilia, con una
lettera indirizzata ai Comuni di Grotte, Comitini e Favara.
Gli eventi meteo calamitosi che si sono verificati negli scorsi mesi di
novembre e dicembre 2021 hanno aggravato la già precaria percorribilità
(dovuta a fenomeni registrati in anni precedenti) della strada intercomunale
Grotte-Comitini-Favara, con particolari ripercussioni sul tratto compreso
tra contrada Racalmare e il bivio San Benedetto.
Dopo le ripetute richieste e segnalazioni da parte del Comune di Grotte e,
più di recente, quelle del Comune di Favara, il DRPC Sicilia - con la
determina n° 161 del 30 dicembre 2021 del Dirigente Generale - ha approvato
il verbale di somma urgenza ed autorizzato la spesa per la realizzazione dei
lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza. Sempre nella
stessa data del 30 dicembre scorso il DRPC Sicilia ha proceduto
all'affidamento e alla consegna in somma urgenza per l'esecuzione dei
lavori.
"È
grazie
all'intervento del presidente della Regione Siciliana on. Nello Musumeci
- dichiara il sindaco Provvidenza - che
finalmente si interviene sulla strada Racalmare. Il presidente Musumeci
ancora una volta ha mostrato grande sensibilità nei confronti del nostro
territorio accogliendo le sollecitazioni che in questi mesi abbiamo portato
avanti con discrezione: un gesto di grande affetto per la nostra comunità,
di concreta comprensione delle esigenze e delle difficoltà dei nostri
concittadini. Quello sulla strada Racalmare è un intervento risolutivo
atteso da anni che finalmente potrà realizzarsi grazie all’intervento
diretto del nostro Presidente".
Data l'urgenza dell'avvio dei lavori, il cui concreto inizio è fissato per
il 7 gennaio alle ore 09.30, i legali rappresentanti dei Comuni di Grotte,
Comitini e Favara - o i loro delegati - per quella data sono stati invitati
presso i luoghi di esecuzione dei lavori (nel tratto iniziale di contrada
San Benedetto) per partecipare alle procedure di consegna, e per concedere
la disponibilità delle aree demaniali per i tratti di strada di rispettiva
competenza.
Carmelo Arnone
5 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
05/01/2022 |
Ambiente. Domani, giovedi 6
gennaio 2022, Festa dell'Epifania, sarà
regolare la raccolta differenziata |
|
|
Domani,
giovedi 6 gennaio 2022, Festa dell'Epifania, anche se è un giorno
festivo, la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata
regolarmente.
A dare conferma della notizia è il sindaco Alfonso Provvidenza ed il
personale che si occupa del servizio di igiene ambientale per il cantiere di
Grotte.
Redazione
5 gennaio
2022.
|
|
05/01/2022 |
Commenti. "Dice: siamo orgogliosi della
nostra identità, delle nostre radici, delle nostre tradizioni"; di
Salvatore Fantauzzo |
|
Radici |
L'uomo
ha il diritto di chiedere, la donna ha il dovere di rifiutare.
Dice: "Siamo orgogliosi della nostra identità, delle nostre tradizioni,
delle nostre radici".
Quindi, il Natale e tutto ciò che è connesso col Natale non si può toccare,
ci appartiene come identità. Identità storica, culturale, senza la quale non
siamo niente. Dice.
Dico: fortuna che non è vero. Il pensiero umano è in continuo cambiamento
(non evoluzione) e le tradizioni con le quali qualcuno si sente gratificato
cambiano anch'esse, continuamente ed ineluttabilmente.
Fino a non molto tempo fa era nostra tradizione non incontrare la fidanzata
se non in presenza dei genitori.
Tradizionalmente i genitori decidevano chi la propria figlia dovesse
sposare.
Era tradizione il matrimonio riparatore, e si riusciva pure a depenalizzare
un omicidio perché d'onore.
Eh sì... le nostre radici. Quanto orgoglio.
Salvatore
Fantauzzo
5 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
05/01/2022 |
Volontariato. Contro povertà e
tossicodipendenza, l'impegno di "Casa Rosetta" in Tanzania; del prof. Pietro Cipolla |
|
Leggi la rivista |
S'intitola "Positivi risultati in
Tanzania del progetto di Casa Rosetta e Onu “Per aiutarli a casa loro” a
promuovere prevenzione e sviluppo" l'articolo a firma del prof.
Pietro Cipolla sulla rivista mensile di
Casa Rosetta "Emmaus", da pagina 15 a pagina 21 del numero di
Dicembre 2021 (leggi
la rivista).
Il prof. Cipolla (nelle vesti di "H.Q. Project coordinator", "Board member
Casa famiglia Rosetta Association" di Caltanissetta e "Trustee Casa famiglia
Rosetta Association" di Tanga in Tanzania) nel suo testo descrive il
progetto di lotta alla droga portato avanti dall’Associazione "Casa Rosetta"
in collaborazione con l'Organismo delle Nazioni Unite preposto allo studio
del traffico illecito e dell’uso di droghe nel mondo Unodc (United nations
office for drug and crime).
In Tanzania "la povertà è causa dei traffici illeciti come quello della
droga - scrive l'Autore -. La Tanzania è diventata zona di transito
del traffico di droga e nei paesi di frontiera e lungo la costa sull’Oceano
Indiano, la droga arriva dall’oriente per transitare e raggiungere l’America
Latina e il Nord America, per poi giungere in Europa. In Tanzania il
narcotraffico trova facilmente tra i giovani risorse da assoldare per il
trasporto illecito, riuscendo facilmente e superare barriere e controlli. E
sono questi stessi giovani che da trafficanti diventano utilizzatori e poi
tossicodipendenti".
Numerose e di rilevante importanza le iniziative realizzate nel corso del
progetto che è durato due anni.
"A chi ringraziare per avermi ‘trascinato’ in questo meraviglioso
progetto? - chiede con una domanda retorica il prof. Cipolla -.
Sicuramente quel soffio del "coraggio di osare" del fondatore padre Vincenzo
Sorce, che mi ha sfiorato, portandomi in Tanzania per la prima volta quasi
14 anni fa. Ma soprattutto la fiducia dell’attuale presidente di Casa
Rosetta, dott. Giorgio De Cristoforo, che mi ha affidato il coordinamento di
un progetto così complesso, ignorando le mie incertezze e preoccupazioni.
Devo sicuramente ringraziare la dott. Giovanna Garofalo con cui ho lavorato
in ogni singolo dettaglio del progetto, incluso quest’articolo, insieme a
tutto il personale dell’Associazione".
Il progetto si è concluso, ma di certo non l'impegno di "Casa Rosetta" e di
Pietro Cipolla in Tanzania, che è ben più di un atto di buona volontà: è una
missione.
Redazione
5 gennaio
2022.
|
|
05/01/2022 |
Comune.
Finanziamento di circa 430mila euro per la ristrutturazione dell'Asilo
nido di Grotte |
|
Progetto |
Con un finanziamento di circa 430mila euro l'Asilo nido comunale di
Grotte verrà ristrutturato per fornire ai bambini un luogo che ne
garantisca maggiormente l'accoglienza, la crescita e la formazione nelle
migliori condizioni.
Il Comune è beneficiario di un finanziamento di € 429.855,80, di cui il
90% proviene dai fondi FSC 2007-2013 Obiettivi di servizio "Servizi di
Cura per la prima Infanzia - Asili", assegnati dall’Assessorato Regionale
della Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro.
Per il restante 10%, quale quota di compartecipazione dell'Ente, la
Giunta comunale ha deliberato un atto di indirizzo per la richiesta di un
mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti di euro 42.985,58 per la
realizzazione dei "Lavori di recupero, ristrutturazione e adeguamento alle
norme dell’edificio scolastico comunale Asilo Nido".
Il progetto, a firma del sindaco Alfonso Provvidenza (progettista
l'architetto Piero Calì, tecnico l'architetto Giuseppe Grimaldi),
prevede diversi interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento e
miglioramento funzionale del Nido d’Infanzia, principalmente con lavori
esterni ma anche interni. Si tratta di un progetto di architettura
bioclimatica basato sulla valutazione dei fattori localizzativi e
ambientali, come il soleggiamento, la ventilazione, la temperatura e
l’umidità. L’asilo sarà anche dotato di nuovi arredi, esterni ed interni,
compresa la cucina. Ulteriore finalità del progetto è quella di offrire ai
bambini un luogo all’aperto che stimoli l’apprendimento, la ricerca, che
favorisca la sperimentazione di nuove abilità attraverso esperienze motorie,
senso-percettive e simboliche.
Redazione
5 gennaio
2022.
|
|
04/01/2022 |
Salute. Emergenza Covid-19:
forte aumento dei contagi a Grotte con 71 positivi e 31 tamponi in attesa di
esito |
|
Emergenza Coronavirus |
Dall'ultimo aggiornamento diffuso oggi, a Grotte sono 71 i cittadini risultati positivi, mentre si
attende l'esito di 31 tamponi.
Non conforta sapere che dall'inizio della pandemia i guariti sono 155 e i
decessi soltanto 3 (dati riferiti al Comune di Grotte per i cittadini
residenti), quanto preoccupa il prevedibile aumento della diffusione del
Covid in paese.
"Ancora una volta raccomando a tutti i cittadini di vaccinarsi -
continua a esortare il sindaco Alfonso Provvidenza -, l'utilizzo
dei dispositivi di protezione individuale e la continua igienizzazione delle
mani oltre al mantenimento della distanza di sicurezza raccomandata".
Redazione
4
gennaio
2022.
|
|
04/01/2022 |
Musica. "Concerto di Natale" del
Coro filarmonico "Terzo Millennio" |
|
Guarda il video |
Domenica
26 dicembre
2021, nella chiesa Madre di Grotte, si è tenuto il "Concerto di Natale" eseguito dal Coro
filarmonico "Terzo Millennio" diretto dal M°
Domenico Mannella (guarda il video).
Diciannove gli elementi del Coro, suddivisi nelle sezioni:
- soprani: Tiziana Messina, Enza Giangreco, Patrizia Sardo, Lucia Cardillo;
- contralti: Mirella Salvaggio, Adele Troisi, Antonella Mattina, Laura Agrò;
- tenori: Luigi Milisenda, Gaetano Giudice, Santo Cino, Pino Catanese,
Alfonso Collura, Calogero Morreale, Salvatore Airò;
- bassi: Giacomo Orlando, Peppino Agrò, Salvatore Alaimo, Dino Castronovo.
Nel corso della manifestazione, presentata da Tiziana Messina, il Coro ha eseguito una dozzina di brani scelti, tra i più celebri
del repertorio natalizio internazionale, con arrangiamento e trascrizione
per coro a cura del M° Mannella (che ha accompato al
pianoforte), proposti in varie lingue.
Il concerto è iniziato con un omaggio a Leonardo Sciascia, nel 100°
anniversario della nascita, con l’esecuzione della Novena tradizionale
racalmutese, ascoltata e apprezzata dallo Scrittore nel periodo natalizio.
Al temine del concerto sono intervenuti: il dott. Angelo Carlisi (già
Presidente del Consiglio comunale di Grotte), l'assessore Alessandra
Marsala, il parroco Salvatore Zammito e il M°
Domenico Mannella.
Pubblichiamo le immagini della manifestazione -
guarda il video
- (riprese di © Associazione Culturale "Punto
Info").
Carmelo Arnone
4 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
04/01/2022 |
Cronaca.
Non è vaccinato: sospeso dal servizio dipendente comunale di Grotte |
|
No Vax |
Non ha copertura vaccinale anti-Covid e di conseguenza neanche la
certificazione verde. Ragioni che hanno spinto il Comune di Grotte a
disporre la sospensione di un dipendente dal lavoro e dalla retribuzione.
La comunicazione è partita dall'Area Vigilanza-Cultura-Sociale, a firma del
Responsabile di Posizione Organizzativa.
Dal
provvedimento si legge che il 15 dicembre (data di entrata in vigore
dell'estensione dell'obbligo vaccinale per determinate categorie di
operatori appartenenti a settori particolarmente esposti) veniva comunicata
all'interessato la richiesta di "presentazione della certificazione o
prenotazione di vaccinazione SARS-Cov.19 entro 5 giorni dalla notificazione".
Il 19 dicembre il dipendente faceva pervenire una copia della prenotazione
per il giorno 24 dicembre. Il successivo 27 dicembre, primo giorno
lavorativo dopo Natale, l'interessato si presentava in servizio "dichiarando
di non aver effettuato il vaccino per il giorno prefissato", di essere
quindi sprovvisto di certificazione anti-Covid, di non essere "intenzionato
a effettuare nessun tipo di vaccino" e che "si riserverà in futuro di
effettuarlo".
Dopo essere stato informato sulle conseguenze, nella stessa data il
dipendente è stato sospeso dal servizio (e di conseguenza è stata interrotta
la retribuzione e ogni altro compenso o emolumento).
La sospensione dal lavoro - come previsto dalle norme - non comporta
conseguenze disciplinari e dà diritto alla conservazione del rapporto di
lavoro, pertanto il dipendente potrà riprendere la propria attività
lavorativa quando avrà adempiuto all'obbligo vaccinale.
Carmelo Arnone
4 gennaio
2022
© Riproduzione riservata.
|
|
03/01/2022 |
Dialoghi. "Quando
il carcere diventa un girone infernale";
di Giuseppe Castronovo |
|
|
Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
È
da qualche giorno che alcune testate giornalistiche stanno seguendo il caso
del ventottenne Antonio Raddi; un giovane che durante la sua detenzione
presso il carcere di Torino “Vallette” perde 25 chili di peso in quattro
mesi. Uno stato di così prolungata denutrizione che in quattro mesi lo porta
all’oltretomba. Di questo doloroso caso abbiamo ultimamente discusso al
Circolo della Concordia.
Il prof. Vezio nel suo intervento, dopo aver commentato l’articolo 27 della
nostra Costituzione il quale al terzo comma dispone che “le pene non
possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono
tendere alla rieducazione del condannato”, ha proseguito chiedendosi “…quale
fosse stato il senso di umanità, ammesso che ci sia stato, nel veder
deperire (meglio dire morire) giorno dopo giorno fino a perdere 26 chili di
peso corporeo”. Concludeva dicendo che “la vita deve essere più
vivibile anche in carcere perché la vita è sempre degna di essere vissuta in
modo dignitoso anche lì”.
Giuseppe Castronovo
"QUANDO IL CARCERE DIVENTA UN GIRONE INFERNALE"
Totò:
Amici, notizia davvero raccapricciante e dolorosa quella che arriva dalle
carceri "Vallette" e dal Palazzo di Giustizia di Torino.
Enzo: Ne parlavano l’altro giorno gli amici Nenè e il prof. Vezio: un
giovane di appena 28 anni che nel 2019 muore all’ospedale torinese "Maria
Vittoria" dopo aver perso, tra l’altro, 25 chili di peso durante la sua
precedente detenzione nel carcere torinese delle "Vallette".
Santo: Nenè, visto che conoscete la vicenda, diteci di più.
Nenè: Ci dicono, le poche testate giornalistiche che si sono interessate del
caso, che il ventottenne Antonio Raddi, detenuto nella Casa Circondariale
"Vallette" di Torino, nel mese di agosto del 2019 cominciò a lamentare che
riusciva a deglutire con difficoltà. Gli operatori del carcere, pensando
che simulasse, non gli credettero e non approfondirono più di tanto la
natura del suo malessere. Nel frattempo il detenuto dimagriva vistosamente e
quando nel mese di dicembre dello stesso anno morì in ospedale aveva perso
25 chili.
Santo: 25 chili in 4 mesi! Troppi perché non si impedisse di giungere al
triste epilogo del decesso all’ospedale.
Marco: Mi chiedo come mai non siano intervenuti il Tribunale e il Magistrato
di sorveglianza. Ma furono avvisati del caso, e se avvisati quali furono i
provvedimenti adottati?
Ambrogio: Una vicenda che ci mostra una galleria degli errori - oserei dire
orrori - da parte di tutti coloro che erano, a vario titolo, tenuti ad
affrontare il caso: penso agli operatori carcerari (lo psicologo in
primis, ad esempio), al Tribunale e al Magistrato di Sorveglianza.
Elvezio: Ritengo, a sentire chi mi ha preceduto, l’amico Totò non sbagli
affatto nel definire "raccapricciante" il caso del giovane Raddi. La vita
ancora oggi è un bene troppo prezioso per non meritare un trattamento più
rispettoso della dignità della persona umana di quello che è stato riservato
al giovane Raddi.
Totò: Prof. Vezio, una sua riflessione.
Vezio: Dopo gli interventi degli amici che mi hanno preceduto, vi invito a
fare queste ulteriori riflessioni.
Il sig. Antonio Raddi cominciò a lamentare dei disturbi
nel mese di agosto e muore a dicembre. Un arco di tempo abbastanza lungo per
fare tutti gli approfondimenti diagnostici sulla natura del malessere
manifestato: era da tutti constatabile come di giorno in giorno il Raddi
dimagrisse in modo così vistoso perché chi lo aveva in custodia non
prendesse i provvedimenti più opportuni a salvaguardia del detenuto. Di
tutto ciò nient’altro che banchi di nebbia.
Da parte mia aggiungo ancora:
In carcere ovviamente si sta male, ma se ci si ammala
proprio lì dentro e poi si deve vivere da ammalati in celle che, quando va
bene, non sempre rispettano i rapporti aeroilluminanti, la situazione
diventa davvero inumana e terribile;
Quello che è avvenuto dentro il carcere (non uso
volutamente l’eufemismo "Casa Circondariale") è un modo indegno di
amministrare la Giustizia nel nostro Paese che dinnanzi a simili casi
evidentemente ha dimostrato che civile non è.
La Giustizia è una bella parola, invece Carcere è una
parola brutta; ma quando si fa morire (perché perdere 25 chili in quattro
mesi significa spalancare le porte dell’aldilà) una persona in carcere, come
è successo all’amico (permettetemi che lo chiami così) Antonio Raddi, anche
le parole Giustizia e Magistratura diventano parole brutte.
La vita deve essere più vivibile anche in carcere
perché la vita è sempre degna di essere vissuta in modo dignitoso anche lì.
Permettetemi un’ultima considerazione.
Santo: Continui pure.
Vezio: La nostra Corte costituzionale con la sentenza numero 167 del 29
aprile 1999, dopo aver evidenziato la centralità riconosciuta alla persona
umana dalla nostra Carta costituzionale del 1948, prosegue affermando che “il
principio personalista ispira la Carta costituzionale e pone come fine
ultimo dell’organizzazione sociale lo sviluppo di ogni singola persona umana”.
Una Costituzione, la nostra, che sancendo il valore primario della dignità
umana, considera i diritti della persona alla stregua di valori supremi e
quindi inviolabili. Purtroppo dobbiamo amaramente constatare che nella
vicenda dell’amico Raddi l’insegnamento della Corte costituzionale sia stato
del tutto ignorato.
|
|
|
|
Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
|
|
03/01/2022 |
Chiesa. Avvisi e appuntamenti
della settimana |
|
Unità Pastorale
|
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedi 3 gennaio
(Non ci sono funzioni nella nella chiesa Madonna del Carmelo)
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Martedi 4 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
Mercoledi 5 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.
Giovedi 6 gennaio - Solennità dell'Epifania (Giornata Mondiale
dell'Infanzia Missionaria)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (con la
rappresentazione dell'arrivo dei Magi);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Venerdi 7 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media,
Coroncina e Benedizione eucaristica.
Sabato 8 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
Domenica 9 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.
Redazione
3 gennaio
2022.
|
|
02/01/2022 |
Letture Sponsali. "La veste fulgida
dell'amore" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
La nostra non è una religione puramente contemplativa o trascendente.
La Sapienza "... fissa la sua tenda in Giacobbe... e affonda
le radici tra i suoi eletti...". Ancora più esplicito: "il Verbo si è fatto
carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi".
Gesù entra nelle nostre case e nella nostra vita. Egli non pretende che
siamo noi ad avvicinarci a Lui, ma è Lui che viene da noi. Allora apriamo,
spalanchiamo le porte a Gesù. Facciamolo entrare, diamogli il benvenuto.
Prepariamo per Lui un posto alla nostra tavola, diamogli la parola nelle
nostre discussioni. Ascoltiamo il Vangelo e accogliamolo nel nostro cuore.
La Legge - intesa sia come Diritto che come buone maniere - non basta a
darci la grazia. La grazia e la verità vengono solo per mezzo di Gesù
Cristo.
La vita di una coppia di sposi non è sempre felice. Quante vicissitudini e
quante amare discussioni occorre affrontare lungo il cammino.
Parole vane o, peggio, parole senza amore. Spesso parole senza senso che,
nella loro assenza di significato, lasciano desolazione e fanno tanto male.
Invece, accogliere Gesù significa accogliere il potere di essere figli di
Dio. Significa ricevere la grazia e la pienezza di Dio.
Allora, con l'inizio di questo nuovo anno, nessun augurio è più importante
di questo: lasciamo che il Verbo, la Parola di Gesù, non sia solo
un'astratta elencazione di precetti ma rendiamola Parola vivente, carne viva
di cui ci nutriamo per dare alla Sapienza la veste fulgida dell'Amore.
Barbara e Adriano
Redazione
2
gennaio
2022.
|
|
01/01/2022 |
Salute. Emergenza Covid-19:
impennata dei contagi a Grotte con 46 positivi e 31 tamponi in attesa di
esito |
|
Emergenza Coronavirus |
Gli
ultimi dati ufficiali diffusi oggi dall'ASP di Agrigento non lasciano dubbi:
i casi di Covid a Grotte sono in repentino aumento.
Al momento sono 46 i cittadini risultati positivi, mentre si
attende l'esito di 31 tamponi.
"Lunedì è previsto un incontro con l'ASP per valutare la situazione del
nostro Comune - dichiara il sindaco Alfonso Provvidenza -.
Ancora una volta vi esorto a ridurre al minimo i contatti con altre persone
ed evitare ogni forma di assembramento; usate sempre la mascherina ed
igienizzate frequentemente le mani. La distribuzione dei contagiati per età
dimostra la saggezza dei più anziani e la leggerezza dei più giovani. Per
quanto riguarda i vaccini, abbiamo già ricevuto oltre 750 richieste.
Pertanto, ci fermiamo, almeno per il momento, con le prenotazioni".
Ricordando che le persone con difficoltà motorie possono richiedere la
vaccinazione a domicilio, Provvidenza conclude riportando le parole
pronunciate dal presidente Mattarella ieri sera nel discorso di fine anno: "Rifiutare
il vaccino è un'offesa a chi non può averlo".
Redazione
1
gennaio
2022.
|
|
01/01/2022 |
Letture Sponsali. "Il vero cambiamento è
quello interiore" |
|
Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Oggi inizia un nuovo anno. E, come per ogni nuovo anno che inizia, serbiamo
nel cuore molte aspettative.
Che sia un anno migliore di quello appena concluso! Più ricco di gioia e
povero di stenti.
Non importa che siano trascorsi solo pochi minuti dall'anno che è finito: un
nuovo anno è, comunque sia, un nuovo inizio.
È un desiderio, forse un po' infantile, vorremmo credere, anche se sappiamo
bene che in verità non è sufficiente cambiare calendario per cambiare vita.
E il motivo è semplice, pur nella sua complessità: il Cambiamento, quello
vero e con la "c" maiuscola, non viene "dal di fuori": il vero cambiamento è
quello interiore, spirituale.
Ed ecco, il Vangelo di oggi ci mostra questo cambiamento e ce lo mostra nel
miracolo della nascita di Gesù, il Salvatore dell'uomo.
È in questa scena così intima, familiare, apparentemente insignificante, che
è racchiuso il dono meraviglioso di un Dio che ci ama al punto di farsi uomo
per noi.
Un dono che oggi intuiamo e che avrà il suo coronamento tra qualche tempo,
nella Pasqua del Signore, che è la Sua Resurrezione e la possibilità, per
tutti noi, di una rinascita, di un rinnovamento e di un ulteriore,
inaspettato e gioioso nuovo inizio.
È il miracolo e il senso della nostra fede che, come dice san Paolo, ci ha
resi figli di adozione grazie allo Spirito del Figlio, che Dio ha mandato
nei nostri cuori.
Ecco, questo è il solo, vero nuovo inizio. Fatto, come per un bimbo che
viene alla luce, di gioioso stupore, ma frutto di un travaglio che lo ha
preceduto, non di una semplice sostituzione di calendario.
E chi, più della madre, di colei che ha affrontato i dolori del parto, può
intuirne il senso?
Così, scorgiamo Maria Santissima, Madre di Dio e Regina della Pace, che oggi
celebriamo in modo solenne, tacere e custodire nel Suo cuore, meditandole,
le cose incredibili dette dai pastori.
Possiamo tutti noi, sposi e spose in Cristo, fare come Maria Santissima:
tacere e lasciare che il cambiamento, che è lo Spirito Santo, ci attraversi,
dall'interno, come per Maria.
Possiamo vivere non ogni anno ma ogni giorno, ogni minuto, ogni istante
della nostra vita in Cristo Gesù come il miracolo di un possibile nuovo
inizio.
Possiamo vivere la nostra vita insieme, con il nostro sposo e la nostra
sposa ed entrambi con Gesù Salvatore, illuminati, come Dio prescrisse a Mosè
di dire ad Aronne e ai suoi figli, del volto splendente del Signore, della
sua grazia e della sua pace.
Barbara e Adriano
Redazione
1
gennaio
2022.
|
|
01/01/2022 |
Politica. Messaggio di fine
anno del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella |
|
On. Mattarella |
Pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno
del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, pronunciato ieri sera,
venerdi 31 dicembre 2021, a
reti unificate.
Palazzo del Quirinale, 31/12/2021
"Care concittadine, cari concittadini,
ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto
coinvolgimento e anche con un po’ di emozione.
Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni,
come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente.
L’augurio che sento di rivolgervi si fa, quindi, più intenso perché, alla
necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno, si
aggiunge il bisogno di esprimere il mio grazie a ciascuno di voi per aver
mostrato, a più riprese, il volto autentico dell’Italia: quello laborioso,
creativo, solidale.
Sono stati sette anni impegnativi, complessi, densi di emozioni: mi tornano
in mente i momenti più felici ma anche i giorni drammatici, quelli in cui
sembravano prevalere le difficoltà e le sofferenze.
Ho percepito accanto a me l’aspirazione diffusa degli italiani a essere una
vera comunità, con un senso di solidarietà che precede, e affianca, le
molteplici differenze di idee e di interessi.
In questi giorni ho ripercorso nel pensiero quello che insieme abbiamo
vissuto in questi ultimi due anni: il tempo della pandemia che ha sconvolto
il mondo e le nostre vite.
Ci stringiamo ancora una volta attorno alle famiglie delle tante vittime: il
loro lutto è stato, ed è, il lutto di tutta Italia.
Dobbiamo ricordare, come patrimonio inestimabile di umanità, l’abnegazione
dei medici, dei sanitari, dei volontari. Di chi si è impegnato per
contrastare il virus. Di chi ha continuato a svolgere i suoi compiti
nonostante il pericolo.
I meriti di chi, fidandosi della scienza e delle istituzioni, ha adottato le
precauzioni raccomandate e ha scelto di vaccinarsi: la quasi totalità degli
italiani, che voglio, ancora una volta, ringraziare per la maturità e per il
senso di responsabilità dimostrati.
In queste ore in cui i contagi tornano a preoccupare e i livelli di guardia
si alzano a causa delle varianti del virus - imprevedibili nelle mutevoli
configurazioni - si avverte talvolta un senso di frustrazione.
Non dobbiamo scoraggiarci. Si è fatto molto.
I vaccini sono stati, e sono, uno strumento prezioso, non perché
garantiscano l’invulnerabilità ma perché rappresentano la difesa che
consente di ridurre in misura decisiva danni e rischi, per sé e per gli
altri.
Ricordo la sensazione di impotenza e di disperazione che respiravamo nei
primi mesi della pandemia di fronte alle scene drammatiche delle vittime del
virus. Alle bare trasportate dai mezzi militari. Al lungo, necessario
confinamento di tutti in casa. Alle scuole, agli uffici, ai negozi chiusi.
Agli ospedali al collasso.
Cosa avremmo dato, in quei giorni, per avere il vaccino?
La ricerca e la scienza ci hanno consegnato, molto prima di quanto si
potesse sperare, questa opportunità. Sprecarla è anche un’offesa a chi non
l’ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla.
I vaccini hanno salvato tante migliaia di vite, hanno ridotto di molto -
ripeto - la pericolosità della malattia.
Basta pensare a come l’anno passato abbiamo trascorso le festività natalizie
e come invece è stato possibile farlo in questi giorni, sia pure con
prudenza e limitazioni.
La pandemia ha inferto ferite profonde: sociali, economiche, morali. Ha
provocato disagi per i giovani, solitudine per gli anziani, sofferenze per
le persone con disabilità. La crisi su scala globale ha causato povertà,
esclusioni e perdite di lavoro. Sovente chi già era svantaggiato è stato
costretto a patire ulteriori duri contraccolpi.
Eppure ci siamo rialzati. Grazie al comportamento responsabile degli
italiani - anche se tra perduranti difficoltà che richiedono di mantenere
adeguati livelli di sicurezza - ci siamo avviati sulla strada della
ripartenza; con politiche di sostegno a chi era stato colpito dalla frenata
dell’economia e della società e grazie al quadro di fiducia suscitato dai
nuovi strumenti europei.
Una risposta solidale, all’altezza della gravità della situazione, che
l’Europa è stata capace di dare e a cui l’Italia ha fornito un contributo
decisivo.
Abbiamo anche trovato dentro di noi le risorse per reagire, per ricostruire.
Questo cammino è iniziato. Sarà ancora lungo e non privo di difficoltà. Ma
le condizioni economiche del Paese hanno visto un recupero oltre le
aspettative e le speranze di un anno addietro. Un recupero che è stato
accompagnato da una ripresa della vita sociale.
Nel corso di questi anni la nostra Italia ha vissuto e subito altre gravi
sofferenze. La minaccia del terrorismo internazionale di matrice islamista,
che ha dolorosamente mietuto molte vittime tra i nostri connazionali
all’estero. I gravi disastri per responsabilità umane, i terremoti, le
alluvioni. I caduti, militari e civili, per il dovere. I tanti morti sul
lavoro. Le donne vittime di violenza.
Anche nei momenti più bui, non mi sono mai sentito solo e ho cercato di
trasmettere un sentimento di fiducia e di gratitudine a chi era in prima
linea. Ai sindaci e alle loro comunità. Ai presidenti di Regione, a quanti
hanno incessantemente lavorato nei territori, accanto alle persone.
Il volto reale di una Repubblica unita e solidale.
È il patriottismo concretamente espresso nella vita della Repubblica.
La Costituzione affida al Capo dello Stato il compito di rappresentare
l’unità nazionale.
Questo compito - che ho cercato di assolvere con impegno - è stato
facilitato dalla coscienza del legame, essenziale in democrazia, che esiste
tra istituzioni e società; e che la nostra Costituzione disegna in modo così
puntuale.
Questo legame va continuamente rinsaldato dall’azione responsabile, dalla
lealtà di chi si trova a svolgere pro-tempore un incarico pubblico, a tutti
i livelli. Ma non potrebbe resistere senza il sostegno proveniente dai
cittadini.
Spesso le cronache si incentrano sui punti di tensione e sulle fratture. Che
esistono e non vanno nascoste. Ma soprattutto nei momenti di grave
difficoltà nazionale emerge l’attitudine del nostro popolo a preservare la
coesione del Paese, a sentirsi partecipe del medesimo destino.
Unità istituzionale e unità morale sono le due espressioni di quel che ci
tiene insieme. Di ciò su cui si fonda la Repubblica.
Credo che ciascun Presidente della Repubblica, all’atto della sua elezione,
avverta due esigenze di fondo: spogliarsi di ogni precedente appartenenza e
farsi carico esclusivamente dell’interesse generale, del bene comune come
bene di tutti e di ciascuno. E poi salvaguardare ruolo, poteri e prerogative
dell’istituzione che riceve dal suo predecessore e che - esercitandoli
pienamente fino all’ultimo giorno del suo mandato - deve trasmettere integri
al suo successore.
Non tocca a me dire se e quanto sia riuscito ad adempiere a questo dovere.
Quel che desidero dirvi è che mi sono adoperato, in ogni circostanza, per
svolgere il mio compito nel rispetto rigoroso del dettato costituzionale.
È la Costituzione il fondamento, saldo e vigoroso, della unità nazionale. Lo
sono i suoi principi e i suoi valori che vanno vissuti dagli attori politici
e sociali e da tutti i cittadini.
E a questo riguardo, anche in questa occasione, sento di dover esprimere
riconoscenza per la leale collaborazione con le altre istituzioni della
Repubblica.
Innanzitutto con il Parlamento, che esprime la sovranità popolare.
Nello stesso modo rivolgo un pensiero riconoscente ai Presidenti del
Consiglio e ai Governi che si sono succeduti in questi anni.
La governabilità che le istituzioni hanno contribuito a realizzare ha
permesso al Paese, soprattutto in alcuni passaggi particolarmente difficili
e impegnativi, di evitare pericolosi salti nel buio.
Ci troviamo dentro processi di cambiamento che si fanno sempre più
accelerati.
Occorre naturalmente il coraggio di guardare la realtà senza filtri di
comodo. Alle antiche diseguaglianze la stagione della pandemia ne ha
aggiunte di nuove. Le dinamiche spontanee dei mercati talvolta producono
squilibri o addirittura ingiustizie che vanno corrette anche al fine di un
maggiore e migliore sviluppo economico. Una ancora troppo diffusa precarietà
sta scoraggiando i giovani nel costruire famiglia e futuro. La forte
diminuzione delle nascite rappresenta oggi uno degli aspetti più
preoccupanti della nostra società.
Le transizioni ecologica e digitale sono necessità ineludibili, e possono
diventare anche un’occasione per migliorare il nostro modello sociale.
L’Italia dispone delle risorse necessarie per affrontare le sfide dei tempi
nuovi.
Pensando al futuro della nostra società, mi torna alla mente lo sguardo di
tanti giovani che ho incontrato in questi anni. Giovani che si impegnano nel
volontariato, giovani che si distinguono negli studi, giovani che amano il
proprio lavoro, giovani che - come è necessario - si impegnano nella vita
delle istituzioni, giovani che vogliono apprendere e conoscere, giovani che
emergono nello sport, giovani che hanno patito a causa di condizioni
difficili e che risalgono la china imboccando una strada nuova.
I giovani sono portatori della loro originalità, della loro libertà. Sono
diversi da chi li ha preceduti. E chiedono che il testimone non venga negato
alle loro mani.
Alle nuove generazioni sento di dover dire: non fermatevi, non
scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro perché soltanto così lo donerete
alla società.
Vorrei ricordare la commovente lettera del professor Pietro Carmina, vittima
del recente, drammatico crollo di Ravanusa. Professore di filosofia e
storia, andando in pensione due anni fa, aveva scritto ai suoi studenti: “Usate
le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle
parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che
vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non
adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete,
anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non
siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti,
non abbiate paura di rischiare per non sbagliare…”.
Faccio mie - con rispetto - queste parole di esortazione così efficaci, che
manifestano anche la dedizione dei nostri docenti al loro compito educativo.
Desidero rivolgere un augurio affettuoso e un ringraziamento sincero a Papa
Francesco per la forza del suo magistero, e per l’amore che esprime
all’Italia e all’Europa, sottolineando come questo Continente possa svolgere
un’importante funzione di pace, di equilibrio, di difesa dei diritti umani
nel mondo che cambia.
Care concittadine e cari concittadini, siamo pronti ad accogliere il nuovo
anno, ed è un momento di speranza. Guardiamo avanti, sapendo che il destino
dell’Italia dipende anche da ciascuno di noi.
Tante volte abbiamo parlato di una nuova stagione dei doveri. Tante volte,
soprattutto negli ultimi tempi, abbiamo sottolineato che dalle difficoltà si
esce soltanto se ognuno accetta di fare fino in fondo la parte propria.
Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro
fiducia.
L’Italia crescerà. E lo farà quanto più avrà coscienza del comune destino
del nostro popolo, e dei popoli europei.
Buon anno a tutti voi!
E alla nostra Italia!". |
|
|
|
Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
|
|
|