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Grotte.info Quotidiano - Aprile 2022

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Aprile 2022

 

30/04/2022

Editoriale. "Ancora pressing sull'Assessore, ma non siamo marionette"; di Carmelo Arnone

 

Puparo e pupi
Puparo e pupi

"Io ti ho fatto qualcosa di male a te?". È iniziata così una lunga telefonata che mi ha impegnato nella tarda mattinata di ieri. L'interlocutore, evidentemente infastidito dal mio editoriale, ne chiedeva conto e ragione. Riconoscendosi, a suo dire, quale "contendente" alla poltrona dell'assessore Mancuso, mi faceva colpa di essermi intromesso in affari di cui ignoravo la portata.
Ho ammesso - ebbene sì - di essere ignorante, e di voler comprendere meglio la situazione, con una semplice domanda: "Tu sei interessato alla poltrona dell'assessore Mancuso, sì o no?".
Credevo fosse un quesito semplice: in un'ora e venti minuti non c'è stato modo di ottenere risposta.
Parte delle migliaia di "parole a vanvera" a cui accennavo nell'articolo di ieri mi sono state riproposte, con una tiritera di discorsi inutili e ripetitivi. Un disco rotto avrebbe suonato meglio.
Hai voglia a ripetere che non mi interessavano discussioni da venditore di fumo, ma che volevo quella semplice risposta. Non c'è stato verso.
- "Non sono io a dover decidere... è una decisione che deve prendere il gruppo... usciremo con un comunicato... mi adeguerò a quanto deciso dalla maggioranza...".
Ho incalzato: "Non mi interessa quello che deciderà il fantomatico gruppo, la fantomatica maggioranza. Chiedo: tu, adesso, alle 13.15 di venerdi 29 aprile 2022, sei interessato alla poltrona di Mancuso, sì o no?".
E di nuovo lui a ripetere: "Mancuso è libero di fare le sue scelte".
- "Lo so, certo che lo è! Ma la mia domanda è un'altra: tu sei interessato alla poltrona di Mancuso, sì o no?".
- "Questa è una scelta che spetta al gruppo, ci sono altri candidati".
Ho insistito: "Chi fa parte di questo gruppo? Chi sono gli altri candidati? Fammi i nomi, che li chiamo uno per uno e glielo chiedo".
- "Non lo so, non sono io che devo farti i nomi, i candidati li deciderà il gruppo...".
Tralascio l'intero contenuto della telefonata (dovrei trascrivere decine di volte le stesse frasi) terminata senza costrutto.
Lo stesso individuo, nella mattinata di ieri, ben prima della nostra conversazione telefonica, salutava un suo interlocutore con un: "Scusami ma mi aspettano; devo andare al Municipio, mi fanno assessore". Quando si dice la trasparenza, la coerenza, l'onestà intellettuale!
Purtroppo c'è chi, nella vita, crede di poter manovrare le esistenze degli altri, come fa un puparo con le marionette. Crede di poter disporre della volontà altrui a proprio piacimento.
A gennaio dello scorso anno è stato chiesto a un giovane intelligente, volenteroso, disponibile, educato, competente, di mettersi a disposizione della comunità cittadina per svolgere il ruolo di assessore. Il dott. Giuseppe Mancuso, dopo una profonda riflessione, ha accettato di dedicare al paese il suo tempo, le sue energie, le sue capacità. Per il suo impegno ha ottenuto stima e riconoscimento da parte del Sindaco che lo aveva nominato, dei suoi colleghi Assessori, dei cittadini.
Ora il puparo si presenta e ne pretende il posto, insistendo col sollecitarne le dimissioni.
I pupi, i burattini, le marionette, che non hanno pensiero autonomo e libertà di scelta, seguono pedissequamente quanto disposto da chi tira le fila; gli Uomini no. Gli Uomini vanno avanti con coraggio, affrontano il proprio destino a testa alta, non abbandonano la nave alla prima burrasca.
C'è chi pretende di giocare col destino degli altri, e di utilizzare le Istituzioni per i propri meschini interessi, senza un progetto, senza altro scopo se non la propria vanagloria e - "ça va sans dire" - i soldi (in questo caso l'indennità di carica). Tutto ciò è immorale.
Mi chiedo: chi non ha il coraggio di un "sì" o un "no", chi mente spudoratamente sapendo di mentire, chi si maschera dietro fantomatici "gruppi" o "maggioranze", può rappresentare una comunità?
Eppure non si fa scrupolo di continuare a persistere, nonostante tutto, nel suo disegno, con le telefonate, nei colloqui, nelle chat. Un pressing ignobile, indegno e spudorato.
Un Assessore municipale, ma soprattutto un Uomo, che va orgogliosamente in giro a testa alta, che deve rendere conto al Sindaco e ai cittadini, può cedere a queste insopportabili  richieste?
Può un Sindaco, qualora venisse messo a conoscenza di questi intrallazzi di bassa lega, nominare e accogliere nella sua Giunta un personaggio di tale fatta?
Una comunità cittadina come quella di Grotte merita rispetto, per le singole persone e per le Istituzioni
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Carmelo Arnone
30 aprile 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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29/04/2022

Pittura. Antonio Pilato espone a Matera, dal 7 al 22 maggio

 

Opera di Antonio Pilato
Fuga vitale...

Da sabato 7 a domenica 22 maggio 2022, con inaugurazione sabato 7 maggio, presso Casa Cava, Polo culturale della città di Matera, saranno in esposizione opere pittoriche di Antonio Pilato.
Casa Cava è ipogeo del mondo culturale, di cui scrivono le riviste internazionali di architettura, è anche simbolo della parabola storica e della rinascita culturale di Matera. Casa Cava è un percorso che ha impegnato per diversi anni un gruppo motivato dalla passione per il territorio a riportare alla luce un sito straordinario. Casa Cava è l’unico centro culturale ipogeo del mondo, sito prestigioso per le riviste internazionali
di architettura, simbolo della parabola storica e della rinascita culturale di Matera. Un luogo nato come cava di tufo, poi abbandonato e usato come discarica, infine trasformato in centro per la creatività giovanile. Per informazioni è possibile telefonare al numero 327.3463882
Nelle foto a lato: quadro di Antonio Pilato dal titolo "Fuga vitale per rinnovare indefinitamente l'esistenza di se stessi" e una sala di Casa Cava
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Redazione
29 aprile 2022.
  

Casa Cava
Casa Cava

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29/04/2022

Culti. I Testimoni di Geova dopo due anni di pandemia tornano alle riunioni in presenza

 

Testimoni di Geova
Testimoni di Geova

A partire dal 1° aprile 2022, i Testimoni di Geova di tutto il mondo hanno riaperto i luoghi di culto per partecipare alle riunioni in presenza. In Italia sono state riaperte al pubblico circa 1.100 Sale del Regno, comprese le 90 della Sicilia, dove si riuniscono circa 22.000 fedeli.
A motivo della pandemia, nei due anni appena trascorsi, tutti i luoghi di culto sono rimasti chiusi e le riunioni religiose sono state trasferite su una piattaforma online a cui potersi collegare da casa con il proprio dispositivo elettronico.
In Sicilia le riunioni in presenza erano sospese dal 6 marzo 2020 per motivi di cautela. L’ingresso sarà ora nuovamente consentito seguendo alcune norme fondamentali di sicurezza sanitaria, sulla base del protocollo firmato col Governo.
Per garantire la sicurezza di tutti, le riunioni saranno tenute in modalità ibrida, unendo la partecipazione in presenza a quella online per chi vorrà ancora collegarsi da casa.

Dopo un periodo di test di alcuni mesi che ha prodotto ottimi risultati sia dal punto di vista tecnico che della sicurezza sanitaria, la modalità ibrida è stata estesa a tutti i luoghi di culto in Italia.
"La riapertura dei luoghi di culto ha generato un grande entusiasmo. Non vedevamo l’ora di conoscere di persona tutti coloro che abbiamo visto solo sullo schermo durante i nostri incontri virtuali - ha detto Piero Maltese, portavoce per la Sicilia dei Testimoni di Geova -. Negli ultimi due anni, nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, c'è stato un sorprendente aumento di presenze alle nostre riunioni da parte di giovani, anziani e anche molti che studiano la Bibbia con noi. Ad esempio, alla riunione annuale più importante, la Commemorazione della morte di Gesù, nel 2021 hanno partecipato in Italia quasi 520.000 persone".
Non tutte le attività saranno riprese in presenza. L’opera di insegnamento della Bibbia, ad esempio, che in passato veniva svolta a domicilio o in luoghi pubblici, continuerà a distanza per lettera, telefono e Internet.
"Questo garantirà per il momento una maggiore sicurezza per la salute di tutti - conclude Maltese -. Vi sono attualmente oltre 100.000 persone in Italia che studiano la Bibbia con i Testimoni di Geova. È evidente dunque che tra le persone c’è ancora un grandissimo bisogno di spiritualità, che molti desiderano soddisfare nonostante la distanza fisica".

L
e informazioni per partecipare localmente sono disponibili sul sito ufficiale (vedi il sito). 
  

Redazione
29 aprile 2022.  
  

 

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29/04/2022

Politica. On. Decio Terrana (UDC): "Roberto Lagalla, il più autorevole per il ruolo di sindaco di Palermo"

 

Decio Terrana
Decio Terrana

Consultazioni febbrili e varie correnti di pensiero in relazione alla scelta del candidato a Sindaco di Palermo animano la coalizione di centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative in programma nel capoluogo siciliano il prossimo 12 giugno.
Il Segretario Regionale dell'UDC, onorevole  Decio Terrana, Responsabile Nazionale Enti Locali del partito, ribadisce la posizione dello schieramento centrista ed invita ad uno sforzo ulteriore le forze politiche alleate al fine di trovare una sollecita ed opportuna convergenza di intenti e programmi in vista di Palermo 2022.
"Il tempo stringe, le criticità da risolvere e le emergenze da affrontare, per rilanciare le sorti di una Palermo svilita e mortificata da una gestione miope e lacunosa figlia di oltre un decennio di governo del centrosinistra, sono davvero molteplici. Ritengo che competenze, passione ed energie - afferma il leader regionale dell'UDC in Sicilia - vadano canalizzate nel modo più virtuoso e produttivo, stilando programmi e piani d'intervento mirati ed oculati, al fine di gettare le basi per un processo di bonifica, riqualificazione e sviluppo del territorio. Bieche logiche partitiche o sterili ragioni di opportunità devono responsabilmente essere messe da parte, il candidato sindaco di un capoluogo di regione non si individua in base ad astrusi ed evanescenti effetti domino legati, tendenzialmente, al mantenimento o all'acquisizione di cariche o poltrone in sede istituzionale. Apprezziamo in tal senso la netta e coscienziosa presa di posizione da parte di Fratelli d'Italia, che in queste ore hanno annunciato il ritiro della candidatura di un soggetto di indubbia statura umana e politica come Carolina Varchi, scelta responsabile e lungimirante finalizzata ad evitare deleterie frammentazioni interne alla coalizione, creando i presupposti per il raggiungimento dell'unità in seno al centrodestra che crei i presupposti per una convincente affermazione alle prossime amministrative del 12 giugno a Palermo. L'auspicio - prosegue l'on. Terrana - è che anche le altre forze politiche e le liste affini alla nostra corrente di pensiero seguano la stessa scia virtuosa tracciata dal partito guidato dall'onorevole Giorgia Meloni. In linea con quanto affermato dal Segretario Nazionale dell'UDC Italia, onorevole Lorenzo Cesa, ribadisco che Roberto Lagalla rappresenta il profilo più autorevole, referenziato e qualificato, sotto ogni punto di vista, a svolgere brillantemente il ruolo di Primo Cittadino della Palermo che verrà. L'ex assessore regionale all'Istruzione ed alla Formazione Professionale costituisce uomo e politico di inconfutabile spessore, apprezzato unanimemente in ambito accademico, sanitario ed imprenditoriale, depositario di una stima incondizionata e di un consenso crescente nell'universo dell'attivismo e della società civile. Da partito moderato, liberale e democratico, siamo concettualmente aperti al confronto, al dialogo ed allo scambio di vedute costruttivo, con ogni forza politica che voglia creare le condizioni per il bene della collettività. Tuttavia, non ci siamo mai nascosti, mantenendo linearità, coerenza e chiarezza di idee. Rinnovo il mio invito a tutti gli schieramenti di centrodestra: c'è ancora margine per sedersi attorno ad un tavolo e concertare una sintesi condivisa e ragionevole, che restituisca compattezza e slancio alla coalizione e scongiuri qualsiasi frizione o divisione interna. Ripristinare credibilità e fiducia nel concetto di politica nell'animo degli elettori è uno step imprescindibile - conclude il leader dell'UDC in Sicilia - per donare nuovamente governabilità e funzionalità alla Pubblica Amministrazione nel capoluogo siciliano, le professionalità in seno alla nostra area politica di riferimento hanno in dote tutti i requisiti per contribuire fattivamente al rilancio di Palermo nel 2022"
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Redazione
29 aprile 2022.  
  

 

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29/04/2022

Editoriale. "Imboscata della vecchia politica all'assessore Mancuso"; di Carmelo Arnone

 

Giuseppe Mancuso
Giuseppe Mancuso

"L’assessore Mancuso, che è l’Assessore allo Sport, questo ragazzo è estremamente impegnato, ha una sensibilità e gli va dato merito, con quest’Amministrazione, di quest’ottimo lavoro". Era il 5 febbraio di quest'anno quando il Presidente Onorario della Federazione Gioco Calcio Sicilia, ing. Santino Lo Presti, pronunciava queste parole in occasione dell'inaugurazione del campo di calcetto comunale di Grotte.
Nominato assessore il 21 gennaio 2021 dal sindaco di Grotte dott. Alfonso Provvidenza, che gli ha affidato le deleghe nei se
ttori Agricoltura, Commercio, Artigianato, Viabilità Rurale, Servizi Cimiteriali, Vigilanza, Patrimonio, Sport, il dott. Giuseppe Mancuso ha attivamente collaborato con l'Amministrazione comunale nel portare avanti, in piena sintonia, i progetti inerenti le proprie deleghe.
Una strada che sembrava tracciata sino alla scadenza naturale del mandato amministrativo, il prossimo anno.
Eppure c'è chi la pensa diversamente dall'ing. Lo Presti e medita da qualche tempo di sfrattare Mancuso per occuparne la poltrona. Non per demeriti dell'interessato né per precedenti accordi elettorali; per semplice, banale, miserevole interesse economico.
Nella mente del "contendente" vi è l'intenzione di passare all'incasso del controvalore del centinaio di voti portati in dote alla coalizione vincente. Voti che non gli hanno consentito una presenza immediata - per interposta persona - in Consiglio comunale ma che hanno pur sempre contribuito alla vittoria dell'allora candidato Sindaco. Voti che dovrebbero essere ripagati con l'indennità della carica di assessore per 12 mesi di mandato: circa 12.000 euro. La solita unità di misura della "vecchia politica". Progetti concreti per la comunità: zero. Risultati delle passate esperienze amministrative: zero. Parole a vanvera: migliaia.
Il Sindaco, soprattutto considerato l'ottimo lavoro svolto da Mancuso, non ha mostrato nessuna intenzione di revocargli la fiducia (e la nomina); quindi ogni eventuale tentativo di fare pressione sul Primo Cittadino si rivelerebbe inutile.
L'unica possibilità rimasta sarebbe quella di - come dire - "suggerire" all'interessato di rimettere il mandato presentando "spontaneamente" le dimissioni. Suggerimento che ad oggi non ha sortito effetto ma che si fa, giorno dopo giorno, sempre più pressante.
Tra promesse di future ricompense (le solite, vuote) e interventi di "padri nobili" - come di fa a dirgli di no? - che si prestano a fare da intermediari (anche in questo caso per meri calcoli elettorali: in cambio di voti a favore del proprio partito da parte del "contendente", in vista delle prossime elezioni regionali).
Riuscirà l'assessore Mancuso (giovane, alla prima esperienza amministrativa, carico di entusiasmo) a resistere all'arroganza e alle logiche affaristiche della vecchia politica?
Certo è che se presenterà una lettera di dimissioni motivata da "sopravvenuti impegni di carattere personale" o simili, sarà difficile credere alla sua "spontaneità"; sarebbe l'ammissione implicita di non essere riuscito a evitare l'imboscata, e la prova concreta che il malaffare tornacontistico avrà avuto la meglio
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Carmelo Arnone
29 aprile 2022
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28/04/2022

Attualità. "Alternativa alla vittoria per mettere fine alla guerra"; di Raniero La Valle

 

Raniero La Valle
Raniero La Valle

Raniero La Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire d’Italia» e più volte parlamentare.

*****

Se non si riesce a porre fine a questa guerra nefasta che ha già distrutto l’anima del mondo prima ancora che le istituzioni che ne assicurano la vita, è perché non è stato esorcizzato lo spettro della vittoria.
È un luogo comune, ma del tutto falso, che la vittoria sia la conclusione migliore di una guerra. Si tratta di un mito antico: la vittoria è il premio della guerra; la vittoria alata si libra sul trionfo del condottiero, schiaccia l’elmo del vinto; non è concepibile se non la vittoria come uscita dalla guerra, padre e principio di tutte le cose, come è stata teorizzata da sempre, almeno a partire dal detto di Eraclito.
Perfino Gesù, che amava i nemici, ammetteva che la guerra si fa per vincerla: “quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano gli manda dei messaggeri per chiedergli pace”.
Ma in realtà non è affatto vero che, una volta precipitati nella guerra, la cosa migliore è vincerla. Se oggi celebriamo la vittoria del 25 aprile, è perché avevamo perso la guerra, ed era stata una fortuna, con i Tedeschi in casa! Chi oggi rimpiange di non aver vinto quella guerra? Nemmeno i fascisti. Altri orrori si sarebbero aggiunti agli orrori. E non avremmo avuto la Costituzione, la libertà, l’industria, il denaro, tutte le cose di cui oggi ci gloriamo.
Eppure siamo sempre là.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il capo del Pentagono Lloyd Austin nella loro fuggevole visita a Kiev di qualche giorno fa hanno promesso all’Ucraina di Zelensky di farle vincere la guerra, che poi vuol dire che a vincerla saranno gli Stati Uniti.
La stessa cosa aveva promesso qualche giorno prima il presidente Biden in un “tweet” (che sono le nuove dichiarazioni di guerra che una volta si consegnavano agli ambasciatori) enumerando le armi e i soldi che gli Stati Uniti avrebbero fornito all’Ucraina, mentre Lloyd Austin ha aggiunto che bisogna fiaccare la Russia in modo che non possa fare più nessuna guerra. Più vittoria di questa!
Naturalmente anche Putin vuole vincere, tanto più ora quando gli hanno detto in tutti i modi che in gioco c’è non solo la sua sopravvivenza ma quella stessa della Russia; però non sa come fare, perché certo non basta, come ha chiesto al ministro della Difesa Shoigu, non far volare nemmeno una mosca sull’acciaieria Azovstal (che non sembra la metafora di una vittoria).
E vincere vuole soprattutto Zelensky, ben contento che ora le armi, come ha detto, gli arrivino “in tempo reale”, cioè subito e quante ne vuole.
Ma l’Ucraina ha già pagato un alto prezzo al mito della vittoria, questo spettro che viene dal regno dei morti, dagli Stati Uniti attraversa l’Atlantico, da Ramstein si aggira per l’Europa e minaccia il mondo dal mucchio di cadaveri su cui sale in Ucraina.
Già una rovina era stata per l’Ucraina aver insistito con puntiglio a volere la NATO, nonostante ci fossero ben più di ventimila russi a premere sulla frontiera del Paese (e chissà per quale inconfessato disegno incoraggiati da Biden ad entrarvi, come sostengono Caracciolo e “Limes”).
Ma la catastrofe è venuta per l’Ucraina quando ha cominciato a credere che la guerra poteva vincerla davvero con tutti gli incoraggiamenti e l’altruismo sospetto dell’Occidente, con gli aiuti di ogni genere, politici, militari, economici, sacrali, con il suo straziato popolo narrato come esercito, sia pure con lo stereotipo delle donne che accudiscono e portano in salvo i bambini mentre gli uomini restano o sono mandati indietro a combattere, e oltre cinque milioni di profughi, e le città bombardate e distrutte, e la fama di invitti su tutti i teleschermi e in molti Parlamenti del mondo, compreso il nostro.
In realtà, a questo punto della storia, dopo tutti gli errori che da una parte e dall’altra sono stati fatti, la vittoria, di chiunque essa sia, è la peggiore sciagura che possa capitare.
Come dice il papa: che vittoria c’è sulle macerie?
E Noam Chomski, in un’intervista a Truthout che gli chiede se siamo all’inizio di una nuova era di continuo confronto tra la Russia e l’Occidente risponde che è difficile sapere dove cadranno le ceneri, “e questa potrebbe non essere una metafora”.
Infatti, secondo Chomski, “che piaccia o no, le opzioni ora si riducono o a un brutto risultato che premia piuttosto che punire Putin per l’atto di aggressione, o alla forte possibilità di una guerra terminale”.
E questa, secondo Chomski, sarebbe “una condanna a morte per la specie, senza vincitori: siamo a un punto di svolta nella storia dell’umanità. Non lo si può negare. Non lo si può ignorare”.
“Senza vincitori”: perché che cosa sarebbe una vittoria per gli Stati Uniti e la NATO e l’Europa, se davvero essa dovesse consistere nell’accendere la miccia della terza guerra mondiale, mettendo fuori gioco la Russia, provocando la Cina e prospettando all’umanità intera un mondo fatto del solo Occidente?
E che cosa sarebbe una vittoria per la Russia, che andasse al di là della rivendicazione iniziale di un’interdizione della minaccia proveniente dall’Ovest, se ciò volesse dire diventare l’anatema delle nazioni, essere votata alla negazione genocida del suo esserci stesso, che si tratti del rublo, del popolo o del Lago dei cigni?
E che cosa sarebbe una vittoria per l’Ucraina se anche recuperasse la Crimea, e il Donbass, quando pur sempre rimarrebbe lì, a fare da antemurale dell’Occidente contro la Russia che, Putin o non Putin, certamente non sparirebbe e sarebbe pur sempre una grande Potenza ansiosa di rivincita, mentre l’Ucraina sarebbe ancora lì, gloria sì del mondo libero, ma sua prima vittima sul monte Moria? E l’Oscar all’attore protagonista!
In questa situazione è del tutto irresponsabile fare il tifo per la vittoria dell’uno o dell’altro, comunque questa vittoria la si voglia chiamare, difesa della Patria o dominio del mondo; ed è un’insensata complicità voler essere nel campo dei vincitori.
Vera sapienza è la ricerca di un’alternativa alla vittoria per mettere fine alla guerra. Tale alternativa sta nel dialogo, nel negoziato, nel riconoscere ciascuno le ragioni dell’altro, nello “scambiarsi con l’altro”, nel sapere che la sicurezza dell’altro è la sicurezza anche propria, perché la sicurezza non consiste in uno “status”, ma in un rapporto, o è di tutti o non è di nessuno, come già aveva realizzato la saggezza dell’ONU.
Tra le macerie di questa guerra c’è l’illusione, o la speranza, che si potesse costruire un nuovo ordine mondiale, fondato non sulla potenza ma sul diritto, non sulla ragion di Stato, ma sulle ragioni dei popoli, non sulle guerre vinte, ma sulla guerra ripudiata.
In ogni caso si può sempre ricominciare di nuovo.
Come ha scritto in una sua poesia il politico Pietro Ingrao, “leva in alto la sconfitta”.
Il vero germe della vocazione spirituale dell’Occidente, sia nella versione greca che in quella cristiana come ci ha suggerito Simone Weil, non è la gloria dei vincitori, ma è il sentimento della miseria umana, che è una condizione della giustizia e dell’amore: in Grecia, sostiene la Weil, per il trauma non rimosso del crimine della distruzione di Troia (l’Iliade!), nella tradizione cristiana perché al patimento della miseria umana neppure uno spirito divino può sottrarsi se unito alla carne (i Vangeli!), ciò che vuol dire non soggiacere al dominio della forza, il rifiuto di tutti i rapporti di dominio.
Come ha ricordato papa Francesco celebrando la “resistenza e resa” della Pasqua, “con Dio si può sempre tornare a vivere
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Raniero La Valle
28 aprile 2022
  

 

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28/04/2022

Scuola. "Sicuri sulla strada": gli alunni del "Roncalli" con la Polizia Municipale di Grotte

 

"Sicuri sulla strada": gli alunni del "Roncalli" con la Polizia Municipale di Grotte
Foto di gruppo

"Sicuri sulla strada": gli alunni del "Roncalli" con la Polizia Municipale di Grotte
In  aula

"Sicuri sulla strada": gli alunni del "Roncalli" con la Polizia Municipale di Grotte
All'aperto

Ieri, mercoledì 27 aprile 2022, presso il Plesso "Sciascia" dell’Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte, si è svolta la prima parte del progetto "Sicuri sulla strada", in collaborazione con il Comune di Grotte.
Per imparare ad essere più autonomi e responsabili sulla strada i nostri ragazzi hanno bisogno non solo di fare esperienze dirette, ma soprattutto di essere informati, formati e sensibilizzati. Se un tempo i comportamenti da tenere in strada si acquisivano in maniera informale, magari perché si giocava in strada o si circolava in paese senza grandi pericoli, oggi bambini e adolescenti, figli di mamme che provvedono, seguendo una rigidissima tabella di marcia, ad accompagnarli a scuola, in palestra, al catechismo, al porco giochi, sempre o quasi esclusivamente in macchina, mentre da un lato manifestano il bisogno di sentirsi grandi dall’altro rivelano grande insicurezza e non poche difficoltà a muoversi autonomamente nei percorsi urbani.
Ed ecco che a scuola arrivano gli agenti di Polizia Locale per aiutare gli studenti ad essere più “Sicuri sulla strada”.

"In collaborazione con l’Amministrazione comunale - spiega Antonina Ausilia Uttilla, dirigente scolastico del Roncalli -, anche quest’anno, la nostra scuola propone un percorso formativo di educazione stradale rivolto agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, che ha lo scopo di sensibilizzare i nostri studenti alle regole di comportamento da tenere sulla strada e, più in generale, alle tematiche relative alla sicurezza stradale. Il progetto parte dalle esperienze e dalla valorizzazione delle conoscenze acquisite dai nostri studenti e si serve delle opportunità offerte dal territorio per giungere alla consapevolezza che in tutti gli ambienti vigono mezzi di segnalazione e norme universalmente riconosciute e rispettate".

Provvisti di fame di conoscenza e di buone motivazioni, gli studenti del Plesso Sciascia hanno incontrato l’ispettore capo della Polizia Locale Filippo Morgante e l’aspirante operatore di Polizia Locale Angela Salvaggio.
Guidati, quasi per mano, dai due esperti esterni, i ragazzi hanno partecipato ad una lezione interattiva multimediale per conoscere e discriminare gli utenti della strada, la differenza tra pedoni, animali e veicoli, i segnali stradali orizzontali e verticali, manuali e luminosi e tanto altro ancora.
"I bambini - racconta Maria Rita Esposito, referente del progetto - hanno partecipato in modo attivo, ponendo domande sui comportamenti che loro stessi osservano sulle strade del loro quartiere. Hanno anche saputo esporre le loro perplessità sull’uso improprio delle biciclette e dei motorini da parte dei più grandi".
La lezione esplicativa si è così presto trasformata in attività pratica, quando gli studenti hanno chiesto quale significato assumano le posizioni delle braccia del vigile quando gestisce il traffico stradale. Dall’aula scolastica gli studenti si sono trasferiti in cortile simulando il traffico stradale ad un incrocio: da studenti, i piccoli del Roncalli si sono trasformati in autovetture che affollavano il traffico caotico, mentre il vigile gestiva la viabilità dando loro esplicite indicazioni.
Così, a poco a poco, i ragazzi, si sono appassionati al lavoro che quotidianamente svolge il Vigile, un amico per molti di loro, un volto familiare, che incrociano tutte le mattine prima di entrare a scuola.
"Mi trovo qui, in questa scuola - dice Angela Salvaggio, aspirante operatore della Polizia Locale - insieme alle insegnanti che mi hanno cresciuta non solo a livello accademico, ma anche a livello umano. Ritrovarmi all'interno di questo luogo che non è solo un luogo didattico, ma anche un luogo di crescita personale è stato emozionante. È stato per me un grande onore avere la possibilità di mettermi dall'altra parte del banco, di potere insegnare, dare consigli che magari io non ho ricevuto, ma che ho maturato da sola grazie alle mie esperienze. Oggi ho avuto anche la possibilità di insegnare una cosa molto importante, le norme contenute nel codice della strada. Ho trascorso anni per studiarle e per comprendere bene che spesso le regole non si seguono per consuetudine. Ai ragazzi ho consigliato di non seguire il prossimo nelle loro azioni se loro stessi riconoscono che ciò che fanno gli altri è sbagliato. Seguire le regole ci indirizza verso la giusta strada, ma al tempo stesso se non lo facciamo sappiamo bene che sono previste delle sanzioni. Quindi perché sbagliare se già siamo al corrente che vi è una conseguenza?".
A fine incontro, finalmente consapevoli dei rischi e dei pericoli che possono insidiarsi sulla strada, i ragazzi hanno chiesto la realizzazione di una pista ciclabile da utilizzare per rendere la strada più sicura.
Gli agenti della Polizia Locale del Comando di Grotte nei prossimi giorni torneranno a scuola per incontrare gli studenti del Plesso Roncalli e del Plesso Orlando. Al Responsabile del Servizio, ispettore capo Salvatore Liotta, vanno i ringraziamenti del dirigente scolastico, dei docenti e di tutti gli studenti per la disponibilità dimostrata
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Redazione
28 aprile 2022.
  

 

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28/04/2022

Politica. Referendum abrogativi del 12 giugno: tutte le informazioni

 

Referendum abrogativi del 12 giugno
Referendum

Domenica 12 giugno 2022 i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per i 5 referendum abrogativi in materia di giustizia, indetti con Decreti del Presidente della Repubblica del 6 aprile 2022.
Le operazioni di voto inizieranno domenica 12 alle ore 07.00 e termineranno alle ore 23.00.

Si tratta della diciottesima tornata referendaria abrogativa nella storia della Repubblica italiana e si voterà per abrogare - o mantenere in vigore - i testi di legge relativi a:

- Incandidabilità dopo la condanna. Il referendum chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del Governo, Consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi;
Testo del quesito n° 1: "Volete voi che sia abrogato il decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n.190)?";

- Separazione delle carriere. Questo quesito del referendum chiede lo stop delle cosiddette “porte girevoli” impedendo al magistrato di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero durante la sua carriera;
Testo del quesito n° 2: "Volete voi che sia abrogato il decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n.447 (Approvazione del codice di procedura penale) risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.274, comma 1, lettera c), limitatamente alle parole: "o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni ovvero, in caso di custodia cautelare in carcere, di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni nonché per il delitto di finanziamento illecito dei partiti di cui all'art.7 della legge 2 maggio 1974, n.195 e successive modificazioni."?";

- Riforma Consiglio Superiore della Magistratura. Si chiede che non ci sia più l’obbligo di un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Consiglio superiore della magistratura;
Testo del quesito n° 3: "Volete voi che siano abrogati: l'"Ordinamento giudiziario" approvato con regio decreto 30 gennaio 1941, n.12, risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.192, comma 6, limitatamente alle parole: ", salvo che per tale passaggio esista il parere favorevole del Consiglio superiore della magistratura"; la legge 4 gennaio 1963, n.1 (Disposizioni per l'aumento degli organici della Magistratura e per le promozioni), nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad essa successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.18, comma 3: "La Commissione di scrutinio dichiara, per ciascun magistrato scrutinato, se e' idoneo a funzioni direttive, se è idoneo alle funzioni giudicanti o alle requirenti o ad entrambe, ovvero alle une a preferenza delle altre"; il decreto legislativo 30 gennaio 2006, n.26, recante «Istituzione della Scuola superiore della magistratura, nonché disposizioni in tema di tirocinio e formazione degli uditori giudiziari, aggiornamento professionale e formazione dei magistrati, a norma dell'art. 1, comma 1, lettera b), della legge 25 luglio 2005, n.150», nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.23, comma 1, limitatamente alle parole: "nonche' per il passaggio dalla funzione giudicante a quella requirente e viceversa"; il decreto legislativo 5 aprile 2006, n.160, recante "Nuova disciplina dell'accesso in magistratura, nonché in materia di progressione economica e di funzioni dei magistrati, a norma dell'art. 1, comma 1, lettera a), della legge 25 luglio 2005, n.150", nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, in particolare dall'art.2, comma 4 della legge 30 luglio 2007, n.111 e dall'art.3-bis, comma 4, lettera b) del decreto-legge 29 dicembre 2009, n.193, convertito, con modificazioni, in legge 22 febbraio 2010, n.24, limitatamente alle seguenti parti: art.11, comma 2, limitatamente alle parole: "riferita a periodi in cui il magistrato ha svolto funzioni giudicanti o requirenti"; art.13, riguardo alla rubrica del medesimo, limitatamente alle parole: "e passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa"; art.13, comma 1, limitatamente alle parole: "il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti,"; art.13, comma 3: "3. Il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, non e' consentito all'interno dello stesso distretto, ne' all'interno di altri distretti della stessa regione, ne' con riferimento al capoluogo del distretto di corte di appello determinato ai sensi dell'art.11 del codice di procedura penale in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all'atto del mutamento di funzioni. Il passaggio di cui al presente comma può essere richiesto dall'interessato, per non più di quattro volte nell'arco dell'intera carriera, dopo aver svolto almeno cinque anni di servizio continuativo nella funzione esercitata ed è disposto a seguito di procedura concorsuale, previa partecipazione ad un corso di qualificazione professionale, e subordinatamente ad un giudizio di idoneità allo svolgimento delle diverse funzioni, espresso dal Consiglio superiore della magistratura previo parere del consiglio giudiziario. Per tale giudizio di idoneità il consiglio giudiziario deve acquisire le osservazioni del presidente della corte di appello o del procuratore generale presso la medesima corte a seconda che il magistrato eserciti funzioni giudicanti o requirenti. Il presidente della corte di appello o il procuratore generale presso la stessa corte, oltre agli elementi forniti dal capo dell'ufficio, possono acquisire anche le osservazioni del presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati e devono indicare gli elementi di fatto sulla base dei quali hanno espresso la valutazione di idoneità. Per il passaggio dalle funzioni giudicanti di legittimità alle funzioni requirenti di legittimità, e viceversa, le disposizioni del secondo e terzo periodo si applicano sostituendo al consiglio giudiziario il Consiglio direttivo della Corte di cassazione, nonché sostituendo al presidente della corte d'appello e al procuratore generale presso la medesima, rispettivamente, il primo presidente della Corte di cassazione e il procuratore generale presso la medesima."; art.13, comma 4: "4. Ferme restando tutte le procedure previste dal comma 3, il solo divieto di passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, all'interno dello stesso distretto, all'interno di altri distretti della stessa regione e con riferimento al capoluogo del distretto di corte d'appello determinato ai sensi dell'art. 11 del codice di procedura penale in relazione al distretto nel quale il magistrato presta servizio all'atto del mutamento di funzioni, non si applica nel caso in cui il magistrato che chiede il passaggio a funzioni requirenti abbia svolto negli ultimi cinque anni funzioni esclusivamente civili o del lavoro ovvero nel caso in cui il magistrato chieda il passaggio da funzioni requirenti a funzioni giudicanti civili o del lavoro in un ufficio giudiziario diviso in sezioni, ove vi siano posti vacanti, in una sezione che tratti esclusivamente affari civili o del lavoro. Nel primo caso il magistrato non può essere destinato, neppure in qualità di sostituto, a funzioni di natura civile o miste prima del successivo trasferimento o mutamento di funzioni. Nel secondo caso il magistrato non può essere destinato, neppure in qualità di sostituto, a funzioni di natura penale o miste prima del successivo trasferimento o mutamento di funzioni. In tutti i predetti casi il tramutamento di funzioni può realizzarsi soltanto in un diverso circondario ed in una diversa provincia rispetto a quelli di provenienza. Il tramutamento di secondo grado puo' avvenire soltanto in un diverso distretto rispetto a quello di provenienza. La destinazione alle funzioni giudicanti civili o del lavoro del magistrato che abbia esercitato funzioni requirenti deve essere espressamente indicata nella vacanza pubblicata dal Consiglio superiore della magistratura e nel relativo provvedimento di trasferimento."; art.13, comma 5: "5. Per il passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti, e viceversa, l'anzianità di servizio è valutata unitamente alle attitudini specifiche desunte dalle valutazioni di professionalità periodiche."; art.13, comma 6: "6. Le limitazioni di cui al comma 3 non operano per il conferimento delle funzioni di legittimità di cui all'art.10, commi 15 e 16, nonché, limitatamente a quelle relative alla sede di destinazione, anche per le funzioni di legittimità di cui ai commi 6 e 14 dello stesso art.10, che comportino il mutamento da giudicante a requirente e viceversa."; il decreto-legge 29 dicembre 2009, n.193, convertito, con modificazioni, in legge 22 febbraio 2010, n.24 (Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario), nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad essa successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.3, comma 1, limitatamente alle parole: "Il trasferimento d'ufficio dei magistrati di cui al primo periodo del presente comma può essere disposto anche in deroga al divieto di passaggio da funzioni giudicanti a funzioni requirenti e viceversa, previsto dall'art.13, commi 3 e 4, del decreto legislativo 5 aprile 2006, n.160."?";

- Custodia cautelare durante le indagini. Il quesito chiede di togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo;
Testo del quesito n° 4: "Volete voi che sia abrogato il decreto legislativo 27 gennaio 2006, n.25, recante «Istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei consigli giudiziari, a norma dell'art.1, comma 1, lettera c) della legge 25 luglio 2005, n.150», risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alle seguenti parti: art.8, comma 1, limitatamente alle parole "esclusivamente" e "relative all'esercizio delle competenze di cui all'art.7, comma 1, lettera a)"; art.16, comma 1, limitatamente alle parole: "esclusivamente" e "relative all'esercizio delle competenze di cui all'art.15, comma 1, lettere a), d) ed e)"?";

- Valutazione degli avvocati sui magistrati. Il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati e della loro professionalità;
Testo del quesito n° 5: "Volete voi che sia abrogata la legge 24 marzo 1958, n.195 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura), nel testo risultante dalle modificazioni e integrazioni ad esso successivamente apportate, limitatamente alla seguente parte: art.25, comma 3, limitatamente alle parole "unitamente ad una lista di magistrati presentatori non inferiore a venticinque e non superiore a cinquanta. I magistrati presentatori non possono presentare più di una candidatura in ciascuno dei collegi di cui al comma 2 dell'art.23, né possono candidarsi a loro volta"?".

Come si vota al referendum.
L’elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’Ufficio Elettorale del comune di residenza.

Per quanto riguarda la modalità di voto, ciascun elettore potrà:
- apporre una croce sul SI se desidera che la norma sottoposta a Referendum sia abrogata;
- apporre una croce sul NO se desidera che la norma sottoposta a Referendum resti in vigore

Il quorum.
Per la validità del referendum abrogativo è obbligatorio che vada a votare la metà più uno degli elettori aventi diritto, in caso contrario le norme per le quali il quorum non viene raggiunto resteranno in vigore.

Chi potrà votare al referendum.
Potranno votare tutti i cittadini, iscritti alle liste elettorali del Comune di residenza, che avranno compiuto il diciottesimo anno di età il 12 giugno 2022. Per i cittadini italiani residenti all’estero (Aire) potranno scegliere di votare all’estero.

Elettori italiani temporaneamente residenti all’estero.
I cittadini italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovino temporaneamente all’estero - per un periodo di almeno tre mesi - durante il referendum potranno votare per corrispondenza, ricevendo all’indirizzo di domicilio estero il plico elettorale contenente la scheda elettorale. Per poter usufruire del voto per corrispondenza i cittadini dovranno far pervenire al Comune di residenza il modulo predisposto dal Ministero entro l’11 maggio 2022
. 
  

Redazione
28 aprile 2022.
  

 

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27/04/2022

Dialoghi. "L'incendio scoppiato in Ucraina e l'insegnamento del colibrì"; di Giuseppe Castronovo

 

Intervento del dott. Giuseppe Castronovo.

Il primato, anche se viviamo in tempi di guerra, spetta alle armi o alla parola?
Nel momento attuale la confusione sembra essere al massimo: un esempio ce lo fornisce il nostro Presidente del Consiglio Mario Draghi il quale, dopo aver fatto approvare dall'Esecutivo un solido "pacchetto" di aiuti militari all'Ucraina, telefona al leader russo Putin dicendogli "Presidente Putin la chiamo per parlare di pace". Sono trascorsi i primi 60 giorni dall'inizio delle ostilità militari in Ucraina e sembra che i poteri abbiano optato per le armi. Sembra che anche in questi momenti di così grave pericolo per l'umanità il crepitìo delle armi la faccia da padrone a tal punto da silenziare anche la parola. La politica sembra aver dimenticato il valore della parola! La parola è un'arma potente che seppure silenziosa è capace di compiere i miracoli più grandi. Eppure nessuno intraprende la strada del dialogo per tacitare le armi che tanto dolore provocano in questi giorni in terra di Ucraina. Di questo abbiamo parlato al Circolo della Concordia.
Giuseppe Castronovo

"L'INCENDIO SCOPPIATO IN UCRAINA E L'INSEGNAMENTO DEL COLIBRÌ"

Totò: Amici, sono oramai trascorsi due mesi da quel 24 febbraio quando è scoppiata la guerra in Ucraina, e ancora nessuno è in grado di trovare una strada che porti alla ricerca di una pacifica soluzione di questa atroce tragedia, destinata a protrarsi nel tempo dal momento che la Russia non si ferma e l’Ucraina, grazie agli aiuti di ogni genere - comprese anche forniture di armi - ricevuti dall’estero, non si arrende.

Nenè: Proprio ieri leggevo le dichiarazioni del Presidente ucraino Zelensky e devo confessarvi che sono rimasto alquanto preoccupato.

Santo: Cosa ha dichiarato?

Nenè: Di “essere pronto a combattere ancora per dieci anni”.

Santo: Ecco perché continua a chiedere fornitura di armi e risorse finanziarie.

Franco: Armi, armi, armi e ancora armi. Mai una volta che sento seriamente e convintamente parlare di trattative per avviare un percorso di pace. So di andare controcorrente e quindi di andare incontro anche a critiche.
È mai possibile che il Presidente ucraino Zelensky di fronte all’immane tragedia che il popolo ucraino sta vivendo, con più di 4 milioni di rifugiati e 10 milioni di sfollati, non metta al primo posto l’avvio di concrete trattative per fermare questa immane tragedia che, se dovesse durare 10 anni come dallo stesso Zelensky ipotizzato, potrebbe coinvolgere anche altri Paesi e diventare una terza guerra mondiale?

Ambrogio: Devo purtroppo constatare come sia stata finora del tutto assente la politica che cerchi la pace attraverso il dialogo. Il Governo italiano, ad esempio, ci dichiara che non siamo in guerra, ma ritengo che anche solo inviando armi agli Ucraini siamo di fatto cobelligeranti con tutte le possibili conseguenze del caso: anche solo l’invio di armi - è la tesi dei Russi in questa circostanza - ci conduce lungo sentieri di guerra.

Santo: Prof. Vezio, ci dica la sua.

Vezio: Nel condividere le riflessioni di chi mi ha preceduto, non posso comunque non manifestare tutta la mia perplessità nei confronti della politica europea, compresa quella italiana, quando pensa ancora di poter regolare i rapporti internazionali con le armi. Liberiamoci da questa anacronistica narrazione e affrontiamo questa immane tragedia con criteri alternativi. Ritengo assolutamente inaccettabili le decisioni dell’Italia e dell’Unione Europea di inviare armi agli Ucraini e di aumentare gli stanziamenti per le spese militari. Sembra che ancora una volta si vogliano impostare i rapporti fra gli Stati prevalentemente sul piano della forza militare più che sulla diplomazia e sul dialogo.

Nenè: Prof., cosa intende dire quando afferma che bisogna “affrontare questa tragedia con criteri alternativi”?

Vezio: Sì, parlavo di “criteri alternativi” perché in questi giorni mi è venuta in mente - forse complice l’età che avanza - quella mattinata in cui il mio Maestro riuscì a calamitare, da narratore qual’era, l’attenzione dell’intera classe con il suo monologo sul colibrì.

Nenè: Il colibrì! Di cosa si tratta? Ci dica di più.

Vezio: Ebbene, il Maestro quella mattinata ci raccontò che un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all’avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà. Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’incendio stava per arrivare anche lì. Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver preso col becco una goccia d’acqua, incurante del gran caldo, la lasciò cadere sugli alberi che bruciavano. Il fuoco non se ne accorse affatto e proseguì la sua corsa spinto dal vento. Il colibrì, però, non si perse d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d’acqua che lasciava cadere sulle fiamme. L’azione non passò inosservata al re della foresta il quale lo chiamò e gli chiese spiegazione sul suo operato. Il colibrì rispose: “Cerco di spegnere l’incendio”. Il leone ridendo replicò: “E tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?” e assieme a tutti gli altri animali incominciò a prenderlo in giro. Il colibrì, incurante delle risate di scherno, ritornò di nuovo al fiume per raccogliere un’altra goccia d’acqua. A quella vista anche un elefantino si recò al fiume, vi immerse la sua già lunga proboscide e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava per essere attaccato dalle fiamme. Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme. Contagiati da questi esempi, tutti i cuccioli decisero di fare squadra e si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume dove si erano radunati tutti gli animali per sfuggire alle fiamme. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie il cucciolo del leone e dell’antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello della lepre insieme a tanti altri cuccioli si misero a disposizione per fermare l’avanzata delle fiamme. A quella vista gli adulti smisero di deriderli e pieni di vergogna incominciarono a dar manforte ai loro figli. Con l’arrivo di tante forze fresche bene organizzate e guidate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla foresta, l’incendio poteva dirsi ormai domato. Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare la vittoria sul fuoco. Il leone volle accanto a sé il piccolo colibrì e pubblicamente lo elogiò dicendogli: “Oggi abbiamo imparato che tante piccole gocce d’acqua, se insieme, possono spegnere una grande incendio”.

Santo: Professore, davvero magistrale l’incendio nella foresta da lei presentatoci quale metafora della tragedia che si sta svolgendo in Ucraina! Alquanto originale e coinvolgente poi la figura del colibrì che con il suo eroico protagonismo ha saputo coinvolgere anche il leone nel suo lavoro di “pompiere”. Ebbene, mi permetta farle una domanda: come mai una figura simile all’eroico colibrì non è finora  riuscita ad emergere nella guerra che si svolge in Ucraina?

Vezio: Caro Santo, per rispondere alla tua domanda bisogna preliminarmente rispondere - così la penso io - a questa domanda: “C’è oggi qualcuno che vuole davvero la pace”? Sicuramente non la vogliono gli Stati Uniti d’America il cui programma, almeno per il momento, non prevede nemmeno la ricerca di un momentaneo cessate il fuoco ma il seguente:
- sconfiggere militarmente la Russia in Ucraina;
- sconfiggerla o quantomeno seriamente ridimensionarla anche politicamente;
- provocare il suo fallimento economico/finanziario con conseguente scoppio di tensioni sociali che possano destabilizzare anche l’assetto istituzionale del Paese;
- a quel punto superare gli attuali equilibri geopolitici scaturiti dall’esito della Seconda Guerra Mondiale e dagli accordi sottoscritti a Yalta tra le forze risultate alla fine le vincitrici di quell’immane catastrofe.
Non parliamo poi dell’Europa che, sempre più al traino dell’America, non è stata capace di sviluppare un proprio e autonomo ruolo diplomatico nella ricerca della pace. L’Italia poi…! Com’è possibile che mentre dice di lavorare per la pace, invii armi all’Ucraina? Mi sembra che il Governo italiano consideri la guerra una partita di pallone e le armi tutto l’occorrente per lo svolgimento della gara.

Santo: Prof., lei è contrario all’invio di armi all’Ucraina?

Vezio: La guerra va fermata prima possibile, non ho nessuna perplessità in merito. Ma se poi il presidente statunitense Biden invia armi non di difesa ma di attacco e 700 milioni di dollari, l’America diventa interventista e cobelligerante; altro che paciere! Amici, scusate se mi sono dilungato; concludo dicendo che si fa ricorso alle armi solo come extrema ratio, cioè solo in casi estremi, quando tutti gli altri tentativi, comprese le trattative diplomatiche, sono risultati infruttuosi per risolvere un dissidio. Devo purtroppo constatare con rammarico come l’America abbia deliberatamente fatto fallire l’iniziativa diplomatica che aveva intrapreso il leader turco Erdogan. Due operazioni, queste di Biden, che hanno un obiettivo in comune: la prosecuzione della guerra in Ucraina. Forse ha ragione chi afferma che se lasciamo fare all’America, la guerra in Ucraina potrà durare anche vent’anni. L’America, così stando le cose, altro che colibrì!

     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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26/04/2022

Comune. 25 Aprile - Festa della Liberazione; discorso del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza

 

Festa della Liberazione; discorso del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza
Alfonso Provvidenza

Pubblichiamo il discorso pronunciato in Piazza Umberto I dal Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza (nella foto a lato), il 25 aprile 2022 in occasione della celebrazione della Festa della Liberazione.

*****

"Il 25 aprile, festa nazionale della Repubblica Italiana, commemoriamo la liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Un giorno fondamentale per la storia d'Italia, simbolo della Resistenza e della lotta per la libertà e per la pace.
Nel nostro tempo sono tornati a soffiare i venti di guerra.
Ogni attacco violento che ha la pretesa di dominare un altro popolo non è accettabile.
Noi ripudiamo la guerra come strumento di offesa e ci appelliamo ai grandi della terra per la pace.
Ma la pace non significa arrendersi alla prepotenza e subire le violenze atroci e crudeli di un aggressore spietato e feroce.
L'attacco al popolo ucraino non ha giustificazione. La libertà va difesa con ogni mezzo, anche con le armi.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato in questi giorni come il nostro popolo in armi abbia affermato il proprio diritto alla pace dopo la guerra voluta dal regime fascista.
Il prezzo pagato fu altissimo, soprattutto dalle popolazioni civili, vittime di episodi sanguinosi e della brutalità delle rappresaglie.
Una crudele violenza contro l'umanità che oggi si ripete.
In questa occasione è consuetudine cantare Bella Ciao, canto associato alla Resistenza e ai partigiani: le parole del testo evocano la libertà, la lotta contro le dittature e l'opposizione agli estremismi, e per questa ragione Bella Ciao è considerata la canzone simbolo della Resistenza italiana.
Un testo che esprime valori universali di libertà e di opposizione alle dittature e alla guerra, senza riferimenti politici o religiosi.
Noi vogliamo la pace, ma vogliamo la libertà, la dignità umana, il rifiuto di ogni razzismo e la fedeltà ai propri ideali; si tratta dei valori che, come detto dal nostro Presidente, ci sono stati affidati dalla Liberazione e che dobbiamo trasmettere ai nostri giovani perché si scongiuri l'inescusabile atrocità della guerra.
Viva l’Italia, viva la libertà".

 

   

Il Sindaco
Alfonso Provvidenza
 

 

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26/04/2022

Comune. 25 Aprile - Festa della Liberazione; discorso del presidente del Consiglio comunale Aristotele Cuffaro

 

Festa della Liberazione; discorso del presidente del Consiglio comunale Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro

Pubblichiamo il discorso pronunciato in Piazza Umberto I dal presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro (nella foto a lato), il 25 aprile 2022 in occasione della celebrazione della Festa della Liberazione.

*****

"Rivolgo il  mio saluto alle Autorità civili, religiose e militari presenti.
Oggi 25 aprile commemoriamo la liberazione dell’Italia al Nazifascismo.
Il 25 aprile è un giorno cruciale per la Storia d’Italia, per onorare la resistenza che i partigiani fecero dall’otto settembre 1943, momento in cui viene firmato l’armistizio di Cassibile, con gli alleati.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, la caduta dittatoriale e la nascita della Repubblica, intere generazioni sono state cresciute con un ideale fondante di pace e collaborazione tra i popoli per non ricadere nell’orrore della guerra.
Purtroppo la storia attuale ci ha riportati in un incubo impensabile e inimmaginabile: nel 2022 l’invasione russa ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa devastando il popolo ucraino.
Le democrazie non sono mai scontate e bisogna resistere e lottare, ogni giorno, per mantenere salda la libertà democratica di qualsiasi popolo del mondo.
Quanto accade in Ucraina ci fa soffrire e ci fa riflettere sul concetto di resistenza.
Gli ucraini con eroico e profondo coraggio stanno resistendo da 60 giorni circa all’attacco bellico russo.
Tutti sappiamo che la guerra porta morte e distruzione, e che bisogna fare l’impossibile affinché i potenti del mondo possano arrivare ad un negoziato risolutivo e definitivo per evitare e non vedere più morte e disperazione.
Al momento, purtroppo, non si vedono spiragli positivi nonostante gli accorati appelli del nostro amato Pontefice rappresentante di pace universale e convinto sostenitore del disarmo mondiale.
Non riesco a comprendere e giustificare nessuna strategia geopolitica che possa, oggi, portare ad una azione bellica rischiosa con possibilità di allargarsi e coinvolgere altre nazioni.
L’Italia insieme alle altre nazioni della Nato sta aiutando concretamente la resistenza Ucraina e sta dando rifugio a donne, bambini ed anziani.
Anche noi, nel nostro piccolo centro, abbiamo accolto diverse famiglie ucraine.
Io, a nome dell’intero Consiglio comunale, che mi onoro di rappresentare, mi appello al buon senso e alla ragionevolezza della diplomazia  affinché si sostituisca all’uso delle armi per il raggiungimento di una soluzione che faccia cessare la guerra, per potere gridare ancora e per sempre: viva la pace, viva la democrazia e, nel nostro caso, viva la Repubblica, viva l’Italia"
.
  

 

   

Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro

 

 

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25/04/2022

Comune. "25 Aprile - Festa della Liberazione"; cerimonia a Grotte in Piazza Umberto I

 

25 Aprile - Festa della Liberazione
Guarda il video

25 Aprile - Festa della Liberazione
Piazza Umberto I

Oggi 25 aprile 2022 a Grotte, in Piazza Umberto I, a partire dalle ore 11.00 si è svolta la cerimonia per la ricorrenza del 77° Anniversario della Liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista (guarda il video).
Il sindaco Alfonso Provvidenza ha deposto una corona di fiori presso il Monumento ai Caduti.
In ordine si sono susseguiti gli interventi del presidente del Consiglio comunale Aristotele Cuffaro e del sindaco Alfonso Provvidenza. Presenti alla cerimonia, coordinata da Antonio Salvaggio: gli assessori Roberta Di Salvo (vicesindaca), Alessandra Marsala, Antonio Morreale e Giuseppe Mancuso; il comandante della locale Stazione Carabinieri maresciallo maggiore Alfonso David Contrafatto e il responsabile del Servizio di Polizia Municipale ispettore capo Salvatore Liotta.
Significativa la presenza alla cerimonia della signora Salvaggio, dall'Ucraina - coniuge di Armando Salvaggio -, che ha esposto la bandiera nazionale del suo Paese.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione - guarda il video - (foto di © Giuseppe Figliola, riprese di © Associazione Culturale "Punto Info"). 
  

Redazione
25 aprile 2022.
  

25 Aprile - Festa della Liberazione
Autorità

25 Aprile - Festa della Liberazione
Monumento ai Caduti

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24/04/2022

Ambiente. Riapre l'area attrezzata (pineta) di Grotte in Contrada Firrio

 

Riapre l'area attrezzata (pineta) di Grotte di Contrada Firrio
Ingresso

Pineta di Grotte (AG)
Pineta

Il tempo della tanto attesa riapertura dell'area attrezzata di Grotte, in Contrada Firrio, è arrivato.
Quella che è conosciuta anche come "La pinetina", gestita dal Corpo Forestale della Regione Siciliana, torna ad essere a disposizione dei cittadini desiderosi di trascorrere delle giornate in serenità all'aperto, a contatto con la natura.
A darne notizia è il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, che dichiara: "Grazie al lavoro degli operai della Forestale riapre l'area attrezzata di Grotte. Un lavoro che oltre che dimostrare l’impegno dei Forestali per il nostro territorio, offre alla collettività un bene la cui apertura al pubblico contribuisce a diffondere la cultura del bosco".
L'area attrezzata, indicata in tutte le principali guide regionali e nazionali, può essere raggiunta percorrendo la strada statale Palermo-Agrigento e imboccando il bivio per Grotte. Già noto nella comunità ecclesiale cittadina perché sede in anni passati di diverse edizioni del "PinetaGiovani", il bosco di Contrada Firrio è caratterizzato dalla presenza di essenze mediterranee, in prevalenza pini.
La pineta è attrezzata con tavoli e sedili in pietra, punti di cottura (barbecue) e materiale legnoso per il fuoco, bagni puliti ed efficienti, sentieri pedonali e una piccola cappella per momenti di raccoglimento
. 
 

Carmelo Arnone
24 aprile 2022
© Riproduzione riservata.
  

Pineta di Grotte (AG)
Piccola cappella

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24/04/2022

Iniziative. Presentato a San Cataldo (CL) il libro "Caro tenente..." di Carmelo e Graziella Luparello

 

Presentato a San Cataldo (CL) il libro "Caro tenente..." di Carmelo e Graziella Luparello
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Presentato a San Cataldo (CL) il libro "Caro tenente..." di Carmelo e Graziella Luparello
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Venerdì 22 aprile 2022, presso la Scuola Secondaria di primo grado "G. Carducci" di San Cataldo (CL), si è svolta la presentazione del libro "Caro tenente..." di Carmelo e Graziella Luparello (vedi le foto e guarda il video).
La manifestazione, organizzata nell'ambito del programma scolastico sul tema del rispetto della legalità e dell'ambiente, è stata coordinata dal Dirigente scolastico dell'Istituto, prof. Salvatore Parenti.
Sono stati presenti, in qualità di relatori e graditi ospiti dell'incontro:
- la dott.ssa Graziella Luparello (Giudice presso il Tribunale di Caltanissetta, coautrice del libro);
- il prof. Carmelo Luparello (coautore del libro);
- il col. Vincenzo Pascale (Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Caltanissetta);
- l'avv. Gioachino Comparato (Sindaco di San Cataldo);
- il prof. Leandro Janni (Presidente di Italia Nostra - Sicilia).
La manifestazione è stata animata da interventi musicali eseguiti dall'orchestra scolastica.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione - vedi le foto e guarda il video - (58 foto e riprese di © Associazione Culturale "Punto Info"). 
 

Carmelo Arnone
24 aprile 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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24/04/2022

Comune. "25 Aprile - Festa della Liberazione"; domani cerimonia a Grotte, alle ore 11.00 in Piazza Umberto I

 

25 Aprile - Festa della Liberazione
Festa della Liberazione

Domani, lunedì 25 aprile 2022, ricorre il 77° anniversario della liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista.
Dopo due anni di restrizioni dovute alle misure contro il Covid-19, finalmente verrà celebrata l'annuale ricorrenza della festa nazionale con la presenza dei cittadini. Alle ore 11.00 il Sindaco di Grotte deporrà una corona di fiori presso il Monumento ai Caduti, in Piazza Umberto I (piazza Municipio), alla presenza delle altre Autorità civili e militari e dei cittadini che vorranno partecipare
. 
  

Redazione
24 aprile 2022.
  

 

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24/04/2022

Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Candidatura di Agrigento a Capitale della Cultura 2025"

 

Rosalba Cimino
Rosalba Cimino

"Sono soddisfatta della candidatura di Agrigento a Capitale della Cultura 2025 e sono pronta a sostenerla". La deputata del Movimento 5 Stelle Rosalba Cimino, componente della Commissione Cultura, accoglie con entusiasmo la decisione del sindaco Franco Miccichè di candidare la Città dei Templi per conquistare il titolo sfumato nel 2020.
"Sono anni di grandi successi per Agrigento e per tutta la provincia, in cui si sta riscoprendo la cultura e il turismo legato ad essa. Nel nostro territorio sono nati Sciascia, Camilleri, Pirandello e Tomasi di Lampedusa e bisogna fare leva su queste eccellenze per dare all’Italia la migliore immagine di questa terra. L’obiettivo è ambizioso - sostiene l'on. Cimino - e sono pronta a dare manforte alla candidatura della città, capace già di arrivare fino in fondo una volta e con tutte le carte in regola per vincere. Mi metterò a disposizione del comitato per poter contribuire alla causa"
.  
  

Redazione
24 aprile 2022.  
  

 

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24/04/2022

Letture Sponsali. "Un amore infinito e incondizionato"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

"Rendete grazie al Signore perché è buono: il Suo amore è per sempre".
E anche noi, coppie di sposi, e prima ancora fidanzati, ci giuriamo l'un l'altra un amore eterno. Ma è davvero così?
Dentro di noi, di sovente, prima o poi, germoglia il seme del dubbio. E ci chiediamo: è mai possibile? Come Tommaso, stentiamo a crederlo. E abbiamo bisogno di vedere il segno dei chiodi e di toccarlo con mano.
Quanto è disposto l'altro a sacrificarsi per me? E dunque, di converso, quanto sono disposto io a sacrificarmi per l'altro? Ecco perché, come dice Gesù Risorto, sono "beati quelli che non hanno visto e hanno creduto".
Non è per creduloneria fine a se stessa ma per fiducia. È vera fiducia, fiducia piena nell'altro, quella che necessita per esistere di dimostrazioni tangibili e di prove evidenti?
La fede basata sulle prove è una contraddizione in termini che Gesù, con la sua vita e la sua morte, è riuscito a sfatare.
Gesù ha fiducia in noi e non ha bisogno di prove. Gesù ha fiducia in noi anche se sa che non la meritiamo, la sua fiducia, e che prima o poi lo tradiremo. Ma tutto ciò che necessita di un'evidenza è terreno e, in quanto tale, destinato a perire.
Gesù ci dona il miracolo di un amore che non muore - "... il Suo amore è per sempre" -, di un amore pronto a rinnovarsi e a risorgere ogni volta, di un amore infinito e incondizionato.
Possa essere così anche l'amore che tiene uniti tutti noi, coppie di sposi nel Signore! Possa anche il nostro amore, come il Suo, essere un amore che vive per sempre!
Barbara e Adriano

 
Redazione
24 aprile 2022.
  

 

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24/04/2022

Fotografia. "L'illusione di vivere in un tempo immobile"; di Franco Carlisi

 

Copertina del n° 78 di Gente di Fotografia
Gente di Fotografia

Chissà quante Vivian Maier ci sono e ci sono state nelle periferie del mondo. Fotografe appartate e di talento senza ansie di affermazione. Una l’ho conosciuta, in un bar della Sicilia di trent’anni fa, quando il paese sembrava deserto e ce ne volevano di granite per impietosire un sole immobile, allo zenit sulla mia testa. Le sue gambe snelle e sottili si muovevano veloci dietro il bancone con movenze di involontaria malinconia e dietro un’assemblea di tazzine, bicchieri e bottiglie piene e vuote, una luce bizzosa, a volte di troppo, disturbava la visione di un busto dorico sotto una testa corinzia. Uno spillone rosso le trafiggeva i capelli: milioni di ricci neri e lunghi che le coprivano anche la fronte sotto la quale scalpitavano due pupille scure. Le evidenti sconfitte degli anni non erano riuscite a toglierle, tuttavia, una certa innocenza nello sguardo che la mostrava ancora più bella e triste, segno che un bel po’ di infelicità aveva presidiato la sua vita. Parlava solo in dialetto con un garbo tale da far pensare al residuo di un’antica nobiltà rimastole impigliato nel sangue.
Nelle ore passate al bar, alternavo la lettura del futuro nei fondi di caffè con la stesura di una seconda anagrafe in cui tenevo a battesimo gli abituali avventori. Pensavo vi fosse una possibilità romanzesca nel groviglio di esistenze che mi si paravano davanti. Così avevo dato un soprannome anche a lei. Quasivedova. Lei infatti vestiva di nero ma soprattutto si accompagnava a un uomo smilzo, cupo e dall’aria mite che sedeva sempre all’angolo del bar; uno stinco di santo promosso, ipso facto, a reliquia per l’indifferenza con la quale accoglieva le liti della sua compagna con gli occasionali clienti.
Eh sì, la mia vivien maier dietro il bancone, arroccata alla salvaguardia di un intransitivo sussiego vedeva i suoi occhi sfavillare e le sue guance avvamparsi di sangue da orecchio a orecchio ogni qualvolta un ignaro malcapitato la chiamasse Palmina. Pronta a battersi coraggiosamente col niente per ottenere miseramente una proroga di sfratto dal suo vero nome che era Palmira. Dopo ogni lite ne usciva sfiancata e contenta come un convalescente e le rimaneva in viso un lampo di rancore ironico a socchiuderle la bocca su una sigaretta sempre accesa. Il padre, in omaggio a Togliatti, aveva deciso di chiamarla così. Ma in un paese di democristiani, s’era pensato immediatamente, a una storpiatura linguistica che togliesse potere detonativo al nome convertendo il destabilizzante Palmira in un acquietante Palmina di sapore pasquale.
Eppure, Palmira sentiva a suo modo di doversi adeguare al nome imposto, di cucirselo sulla pelle al modo di un’identità; cercava di rimanere fedele alla storia e, benché avesse un’idea vaga del comunismo, vi era in lei una sorta di vocazione alla rivolta e al martirio.
Diventammo amici perché era l’unica che mi ascoltasse quando nessuno voleva starmi a sentire. Specialmente una certa Adelina.
Ma la vera irruzione nel mio mondo, Palmira la fece con una Minolta SRT 101. Andava a correre per la Sicilia, Palmira, con balzi da animale selvatico, con un sorriso invincibile e lo stupore di esistere. E qualunque cosa fotografasse - feste religiose, balli di piazza, proteste di braccianti e di operai - ritornava a casa con un bottino di fotografie di madri. Aveva eletto la fotografia a surrogato dell’assenza della madre della quale conservava una memoria sempre più debole. Palmira, coi suoi occhi impazienti che vedevano tutto, riusciva a enucleare dal grigiore della vita reale immagini tenere, fuori dall’elegia e dentro la storia.
Non c’erano nelle fotografie - né ci potevano essere ma io li sentivo ugualmente - il respiro, il sudore, l’odore fisico di una collettività intrisi di partecipazione, fasto e pietà. Un’armonia, uno speciale equilibrio smarriti e inabissati nelle storture della società.
Con quale imparziale amore era intenta a tesaurizzare fotografie di madri, giovani, vecchie, ricche, povere madri. E di fronte alle foto disposte sul tavolo Palmira si raccontava la sola storia che volesse sentire ed esclamava: “Matri mia!”.
C’è un Matri mia per ogni emozione: dalla risata più sonora al pianto più disperato. In Matri mia (Madre mia) è racchiusa la sorpresa, la gioia, la paura, lo scoramento, la tristezza, la rabbia persino. Ma credo che per Palmira fosse innanzitutto l’invocazione di un figlio alla propria madre.
Nella luce rossa della camera oscura, il suo viso scompariva nel fumo di una sigaretta come nei film russi degli anni ’30 e mi sembrava una combattente leggendaria, un mito delle illusioni perdute di uguaglianza e di giustizia.
Provai a spiegarle che il suo gesto fotografico era un gesto politico, ma lei mi rispose candidamente ch’era felicità. Come darle torto? Non era forse la felicità l’illusione di vivere in un tempo immobile in cui non si può invecchiare né morire? A volte non è soltanto bello viverla la vita, ma anche fingere, immaginarla, illudersi di viverla senza divenire, in un tempo sospeso, in un equilibrio ritrovato, in un mondo che è come te lo immagini e basta. Vivere una gioia insomma, anzi la gloria di una gioia nell’illusione di aver sconfitto la solitudine e la morte.
Si nasce soli, si muore soli - diceva Palmira - e in questo tempo di mezzo che è la vita, di fronte alle nostre fragilità e alle nostre pene, si trova conforto solo in un amore gratuito e puro, raro come quello di una mamma. Così, quando lo perdiamo, ci ritroviamo orfani di tutto. Anche di noi stessi: «Tu sei e sarai per sempre la Mamma mia; ma io? io, figlio, fui e non sono più, non sarò più…» (Luigi Pirandello, «Colloqui coi personaggi», in Novelle per un anno, vol. III, tomo II, Mondadori, Milano 1990, p. 1153).
Senza consapevolezza culturale ma perfettamente aderente all’esistenzialismo siciliano, Palmira coltivava dentro di sé una segreta vocazione a morire. La morte intesa come liberazione. E, con largo anticipo, un giorno mi espresse il suo “ultimo desiderio”. Alla maniera di Kazimir Malevič, avrebbe voluto indossare, per il trapasso, scarpe rosse, pantaloni neri e camicia bianca. E la sua bara, tecnologia permettendo, avrebbe dovuto essere lanciata nello spazio. O comunque lontano dalla Terra. È facile sentirsi vicini a persone lontane quando non ci sono interessi in campo, quando non ci sono ipocrisie. Palmira sentiva, infatti, di condividere lo stesso destino sconfitto del grande artista russo. Malevič era nato a Kiev ma ai tempi dell’URSS, all’epoca del comunismo di Stalin; additato come un controrivoluzionario, era finito per due volte in carcere. Ma non era in realtà un controrivoluzionario. Tutt’altro, era proprio un rivoluzionario. E come tale era solo. Come Palmira.

Proprio in questi giorni ripenso a lei e alle sue fotografie e avverto al fianco destro un leggero dolore accompagnato da un suono in bemolle. Dicono che sia la cistifellea, ma io so che è mia madre. In bilico sull’orlo estremo del nulla, reclama le parole che non le ho detto, le cose che non ho fatto. Mentre, sul retro di una sua fotografia, trovo finalmente le parole che qualcuno ha già scritto per me: “Tu che mi porti in grembo per sempre e con la mano sul ventre continui a proteggermi. Tu che ora mi aiuti a fuggire dalla guerra quotidiana e da quella vera. Tu che sei nelle mie foto in ogni sposa che ritraggo, in ogni padre che saluta, in ogni ruga che rivedo, in ogni bimbo che gioca, in ogni seno che allatta, in ogni specchio che riflette, in ogni mano che accarezza, saluta, tocca, sostiene, accenna, indica, stringe. Tu che sei sempre sulle mie labbra e mi riporti sempre a me stesso, alla mia origine mortale e alla mia forza. Matri mia. Mamma mia, che cosa terribile la guerra”
.
  
Franco Carlisi
(Editoriale al n° 78 di Gente di Fotografia)
24 aprile 2022
© Riproduzione riservata.
  

Franco Carlisi
Franco Carlisi

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23/04/2022

Iniziative. Premiate le vincitrici della Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"

 

Premiate le vincitrici della Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Foto di gruppo

Premiate le vincitrici della Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Costanza e Uttilla

Premiate le vincitrici della Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Marsala e Infantino

Premiate le vincitrici della Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Contrafatto, Calcara e Calì

Premiate le vincitrici della Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Pubblico

Ieri, venerdì 22 aprile, nell’atrio del plesso "V. E. Orlando" (scuola media) dell'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte si è svolta la cerimonia di premiazione relativa alla Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte", organizzata dalla Consulta Giovanile di Grotte in collaborazione con l’Istituto scolastico grottese.
Tutto al femminile il podio: al terzo posto si è classificato l’elaborato grafico di Giorgia Calcara -
vedi il disegno - (premio offerto da MAD Computers), al secondo posto il disegno di Alessia Infantino - vedi il disegno - (premio offerto da Cartostyl), mentre il primo posto è andato a Giada Costanza - vedi il disegno - (premio offerto da Gieffe Ottica).
Per l’allestimento della Mostra
- vedi la Mostra -, aperta al pubblico dal 10 al 14 aprile presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione", sono stati presentati sessanta disegni prodotti dagli studenti delle classi seconde della scuola secondaria, coordinati nelle attività di produzione dalla professoressa Ina Capraro, docente d’Arte. Tra le opere presentate, una giuria tecnica (formata da Alessandra Marsala, Luisa Liotta, Domenico Vizzini, Alessandro Sanfilippo e don Rosario Bellavia) ha selezionato dieci disegni da sottoporre al giudizio di una giuria popolare composta da tutti i fruitori della mostra che hanno potuto e voluto esprimere il loro gradimento per uno dei dieci disegni.
"Innanzitutto - ha dichiarato Giorgia Calì, presidente della Consulta Giovanile - volevo ringraziare per la partecipazione tutti gli studenti del Roncalli. Devo dire che sono stati tutti bravissimi. Se avessi dovuto scegliere io, probabilmente, avrei avuto qualche difficoltà perché si sono impegnati tantissimo, dando prova di creatività e fantasia. L’idea di allestire una mostra di disegni sulla Pasqua a Grotte nasce dall'amore che proviamo tutti per la Pasqua e poggia le sue basi sulla voglia di collaborare con i giovani. La Consulta Giovanile, da me rappresentata, attraverso il proprio contributo, si propone la rinascita del nostro paese, partendo proprio dai giovani. Desidero fortemente che questa esperienza serva da collante tra i giovani e i componenti della consulta, affinché possano realizzarsi tutte le idee che i giovani proporranno. Il nostro desiderio è che tutti i giovani possano rimanere in questo paese, avere opportunità di gioco, di crescita, di formazione in questo paese".
"Anche quest'anno - ha sottolineato Alessandra Marsala, Assessora alla Cultura - la Consulta supporta la nostra Amministrazione. Spesso si vede l'Amministrazione come un organo lontano, invece grazie alla Consulta i giovani hanno la possibilità di parlare, di avere un contatto diretto con l'Amministrazione. Magari qualcuno vuole organizzare una partita o un torneo, una manifestazione, un'iniziativa personale, ecco grazie alla Consulta la possibilità di organizzare eventi, di vedere realizzati i desideri diventa reale. Siamo molto contenti che la scuola abbia deciso di aderire a questa iniziativa, che ci permette di far conoscere i ragazzi che operano nella Consulta, che ci piacerebbe diventassero punto di riferimento per tutti i giovani del nostro territorio".
"Complimenti ai nostri ragazzi - ha dichiarato Antonina Ausilia Uttilla, dirigente scolastica del Roncalli - che hanno accolto con entusiasmo il concorso di disegno proposto alla Consulta Giovanile di Grotte, finalizzato a sensibilizzare i giovani sul tema delle tradizioni della solennità Pasquale. Circa 60 elaborati, realizzati con diverse tecniche, sono stati infatti consegnati alla dottoressa Giorgia Calì, presidente della Consulta, che ha allestito una vera e propria galleria d'arte nei locali all'auditorium San Nicola - Stella Castiglione. Gli studenti sono stati seguiti con la consueta passione e con grande impegno dalla professoressa di Arte Alfonsina Capraro. Il riscontro è stato molto positivo". 
A fine premiazione tra gli interventi, anche quello del comandante della locale Stazione Carabinieri maresciallo maggiore Alfonso David Contrafatto.
"Voglio fare i complimenti - ha detto il Comandante - a tutti gli studenti per i disegni che hanno realizzato. Mi fa piacere che sentano forte questa tradizione, la Pasqua di Grotte, che io non conoscevo, ma che ho avuto modo di appurare si tratti di una bellissima tradizione. Quello che chiedo ai giovani è di portarla avanti, di amarla, di custodirla nel tempo"
. 
  

Redazione
23 aprile 2022.
  

Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Locandina

Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Vedi la Mostra

1° classificato
1° classificato

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3° classificato

 

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22/04/2022

Associazioni. Aperte le iscrizioni al Gruppo dei Tamburinari "Santa Venera - Città di Grotte"

 

Gruppo dei Tamburinari "Santa Venera - Città di Grotte"
Tamburinari

L'Associazione Gruppo dei Tamburinari "Santa Venera - Città di Grotte" comunica che sono aperte le iscrizioni per quanti vogliono avvicinarsi all'arte musicale delle percussioni su tamburo. La tradizione antica dei tamburinari grottesi, per lunghi decenni tralasciata e destinata ad essere definitivamente rimossa dalla memoria collettiva, è stata riscoperta e riportata in auge dal presidente Fabrizio Lazzaro, fondatore dell'Associazione intitolata alla Santa Patrona del paese.
Gli aspiranti tamburinari, dopo un periodo di studio e tirocinio pratico, entrano a far parte a pieno titolo dell'Associazione e partecipano alle feste, ricorrenze e manifestazioni nelle quali sono chiamati ad intervenire.
Possono iscriversi, sia per la sede di Grotte che per quella di Aragona, ragazze e ragazzi dalla prima elementare (con il consenso dei genitori) in poi. Per le informazioni e le iscrizioni è possibile rivolgersi al presidente Fabrizio Lazzaro tramite i numeri 327.4657647 e 3291856359
.
  
Redazione
22 aprile 2022.
  

Gruppo dei Tamburinari "Santa Venera - Città di Grotte"
Associazione
Tamburinari

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22/04/2022

Chiesa. Raduno diocesano delle famiglie; domenica 8 maggio nella Cattedrale di Agrigento

 

Raduno diocesano delle famiglie
Locandina

"A cu appartieni? La bellezza di essere famiglia" è il tema del Raduno diocesano delle famiglie che si terrà il prossimo 8 maggio nella Basilica Cattedrale di Agrigento.
L'iniziativa, a cura del Centro per l'Evangelizzazione dell'Arcidiocesi di Agrigento, vuole essere un momento di festa per le famiglie nello stare insieme, e anche un momento di riflessione sulla bellezza della famiglia. Per i bambini e ragazzi è previsto il servizio di animazione.
Il programma del raduno è il seguente:
- ore 16.00: accoglienza;
- ore 16.30: preghiera iniziale;
- ore 17.00: laboratori;
- ore 18.30: catechesi;
- ore 19.30: santa Messa.
Le iscrizioni sono già aperte online (clicca qui per iscriverti). Inoltre per richiedere informazioni più dettagliate sul programma e sulle modalità di partecipazione è possibile contattare il numero 320.1145893
.
  
Redazione
22 aprile 2022.
  

 

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22/04/2022

Racalmuto. Concorso di poesia "Francesco Setticasi", indetto dal Centro Culturale "Lo Bue"

 

Centro Culturale “Lo Bue”
Centro Culturale
“Lo Bue”

Il Centro Culturale “Lo Bue” di Racalmuto indice la seconda edizione del concorso letterario nazionale “Francesco Setticasi”, ideato e fondato nel 2020, con lo scopo di dare impulso alla città di Racalmuto e alla provincia di Agrigento e ricordare la figura dell’amico e poeta Francesco Setticasi, scomparso il 26 dicembre del 2019. Alla base c’è l’idea che un valido progetto culturale e di diffusione della letteratura contemporanea possa servire a creare, nella società, un arricchimento del clima sociale mediante la promozione di una iniziativa concorsuale a dimensione nazionale per amanti della scrittura poetica.
Al Concorso
(presidente del Premio Lia Lo Bue, presidente di Giuria Angelo Campanella, segretaria del Premio Lucia Scimé) possono partecipare cittadini italiani o stranieri con testi in lingua italiana e comunque residenti in territorio nazionale.
Le sezioni di partecipazione sono:
- Sezione A: poesia inedita o edita sul tema "Il mare", per autori di età compresa tra 12 e 18 anni;
- Sezione B: poesia inedita o edita sul tema "Il mare", per autori di età superiore a 18 anni.
Non saranno accettate opere che presentino elementi razzisti, offensivi, denigratori e pornografici, blasfemi o d’incitamento all’odio, irrispettosi contro la morale comune e che incitino alla violenza di ogni tipo o che fungano da proclami ideologici e politici.
Per concorrere nella Sezione A, il partecipante prende parte al concorso gratuitamente con un testo poetico di lunghezza non superiore ai 20 versi. Il componimento dovrà essere provvisto di titolo, che deve corrispondere a quello indicato sul nome del file. Il testo va redatto in bianco e nero, è vietato l’inserimento di immagini o di altri elementi grafici e dovrà essere anonimo, pena l’esclusione.
Per concorrere nella Sezione B, il partecipante prende parte al concorso con un testo poetico di lunghezza non superiore ai 35 versi. Il componimento dovrà essere provvisto di titolo, che deve corrispondere a quello indicato sul nome del file, in cui non è ammesso l’utilizzo di colori diversi dal nero, l’inserimento di immagini o di altri elementi grafici e dovrà essere anonimo, pena l’esclusione.
I partecipanti alla Sezione B (età superiore a 18 anni) dovranno versare un contributo pari a € 5,00 per ogni poesia inviata, per un totale massimo di 3 opere. Tale contributo potrà essere effettuato tramite versamento su carta Postepay n. 4023 6009 7148 9101 intestata a Lo Bue Rosalia Maria; C.F. LBORLM63P54A089K causale: contributo Concorso “Francesco Setticasi”. Gli eventuali plagi esimono gli organizzatori da qualsiasi responsabilità.
Gratuita la partecipazione alla Sezione A.
Per la corretta partecipazione, si dovrà inviare il materiale via mail entro e non oltre il 31 maggio 2022, all’indirizzo email: centrolobue@gmail.com.
La mail dovrà contenere quanto segue:
1) file in allegato contenente il testo con cui si partecipa al concorso: poesia in forma anonima redatta con carattere Times New Roman corpo 12. Ciascun file dovrà contenere un solo testo e avrà come nome il titolo della poesia. I partecipanti che invieranno più di un testo, per un massimo di tre componimenti, dovranno inviare più file: uno per ciascun testo;
2) file in allegato della scheda di partecipazione (scarica la scheda di partecipazione) appositamente compilata in ogni sua parte;
3) file in allegato attestante l’avvenuto versamento della quota di partecipazione (scansione della ricevuta o autocertificazione degli estremi del pagamento: data, luogo, modalità e importo versato). La scansione della ricevuta di pagamento può essere anche inviata via Whatsapp al numero 388.3413657.
Non è previsto invio di materiale cartaceo.
La commissione di giuria verrà resa nota in seguito insieme ai risultati del concorso.
Per quanto non previsto nel Bando, i provvedimenti su eventuali controversie e/o chiarimenti spettano autonomamente al Presidente dell’Associazione Culturale “Lo Bue”, il cui giudizio è inappellabile.
I premi, per ciascuna sezione, saranno così ripartiti:
1° Premio: Targa e diploma con motivazione;
2° Premio: Targa e diploma con motivazione;
3° Premio: Targa e diploma con motivazione.
La Giuria, inoltre, qualora lo ritenesse opportuno, in ragione della qualità dei testi ricevuti, attribuirà alcuni Premi Speciali indicati quali “Menzione d’onore”, ad altrettante opere meritorie non rientrate nei premi da podio.
Nel caso non pervenisse una quantità di testi congrua per una sezione o all’interno dello stesso materiale la Giuria non esprimesse notazioni di merito per determinate opere, il Presidente del Premio può decidere di non attribuire alcuni premi.
La cerimonia di premiazione si terrà a Racalmuto presso la sede del Centro Culturale “Lo Bue” (Casa dei Ricordi, Via Manzoni n° 53) entro il 30 settembre 2022, salvo problemi legati al Covid-19.
La data e l’ora esatte della premiazione saranno comunicate, insieme ai nominativi dei vincitori, con apposito comunicato stampa e sarà notificato sulla pagina Facebook del Centro Culturale “Lo Bue”. Il Centro Culturale ospiterà alla cerimonia tutti i partecipanti.
Per i vincitori è richiesta la presenza alla cerimonia di premiazione al fine di ritirare il premio. In caso di impossibilità a intervenire, potranno delegare una persona di fiducia e dovranno darne comunicazione al Presidente almeno 10 giorni prima dell’evento.
Verranno informati dei risultati solo i vincitori e i menzionati in tempo utile per poter partecipare alla premiazione. I premi saranno consegnati esclusivamente durante la cerimonia di premiazione agli autori premiati presenti o ad un loro delegato. Non sono previste spedizioni successive.
Ai sensi del DLgs 196/2003 e della precedente Legge 675/1996 i partecipanti acconsentono al trattamento, diffusione ed utilizzazione dei dati personali da parte del Centro Culturale “Lo Bue” di Racalmuto (AG) per lo svolgimento degli adempimenti inerenti al concorso e altre finalità culturali afferenti.
La partecipazione al Premio implica l’incondizionata accettazione di tutte le clausole del Regolamento che potrà, in caso di necessità e a esclusivo giudizio dell’organizzatore, subire qualche variazione. Nel quale caso, a tutti i partecipanti verranno fornite con ampio preavviso tutte le indicazioni circa la premiazione
.
  
Redazione
22 aprile 2022.
  

 

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21/04/2022

Iniziative. L'agricoltura come mezzo di inclusione sociale; due incontri per il progetto "Nessuno escluso"

 

Lillo Alaimo Di Loro
Lillo Alaimo Di Loro

Venerdì "Laboratorio dei ricordi" al Centro culturale "San Domenico" di Canicatti, sabato tappa all’azienda “Bio Di Loro” di Racalmuto per l’orto sociale. Agricoltura come mezzo di inclusione sociale, tornano gli appuntamenti con "Nessuno escluso".
Due le iniziative previste per questo weekend. La prima si svolgerà al Centro culturale "San Domenico" di Piazza Dante a Canicatti, il prossimo 22 aprile dalle ore 17.00 alle 19.00. Si tratta del "Laboratorio dei ricordi - L'alimentazione in età scolare prima della dieta mediterranea". L’incontro avrà come scopo quello di contenere il senso di solitudine e il sentimento di isolamento, aprendo nuove prospettive di incontro e di socializzazione, migliorando la vita ed il benessere civile attraverso lattivazione di "luoghi e spazi di comunicazione" e l'informazione sui servizi esistenti nel territorio e sulle modalità di accesso.
L’appuntamento sarà aperto da una relazione sul tema "L'alimentazione in età scolare dal racconto dei soci dell’Unitre" alla presenza del presidente provinciale Giuseppe Lauricella. Saranno realizzate delle letture dal libro "La Ragione del Cibo" di Lillo Alaimo di Loro. Interverranno: Maria Laura La Vecchia (biologa nutrizionista) e Giuseppe Craparo (agronomo). Concluderà l'autore Lillo Alaimo Di Loro.
Sabato 23 aprile l’appuntamento è all’Azienda "Bio Di Loro" di Contrada Portella di Puma a Racalmuto, per un incontro sull'orto sociale. La manifestazione prevede l'indicazione di linee guida per la realizzazione e la cura dell'orto biologico condiviso inter-generazionale, realizzato presso l'azienda biologica "Bio Di Loro". La giornata sarà dedicata ad un gruppo organizzato di ospiti dell'associazione Unitre di Canicatti (Università della Terza Età), cui si affiancherà un gruppo di interesse multi generazionale
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Redazione
21 aprile 2022.
  

 

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21/04/2022

Politica. Carmelo Falco nominato vice coordinatore del Dipartimento regionale PNRR dell'UDC in Sicilia

 

Carmelo Falco
Carmelo Falco

Carmelo Falco nominato vice coordinatore del Dipartimento Regionale PNRR dell'UDC in Sicilia.
Patrizia Livreri, Responsabile del Dipartimento Regionale PNRR dell'UDC in Sicilia, ha individuato nella figura di Carmelo Falco, fisico ed astronomo, il profilo ideale per coadiuvarla, in qualità di vice coordinatore, nell'espletamento del ruolo recentemente assegnatole dal leader regionale del partito, on. Decio Terrana, con il placet del Segretario Nazionale del movimento centrista, on. Lorenzo Cesa.
Livreri, docente associata di Elettronica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Palermo, nonché Visiting Professor presso la San Diego State University in California, ha ufficialmente conferito l'incarico al ricercatore del Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche Gal Hassin di Isnello, già Coordinatore dei Giovani UDC per la provincia di Agrigento.
"Il background accademico e professionale di Carmelo Falco - ha dichiarato Livreri - denota crismi di assoluta eccellenza. Fisico, astronomo e ricercatore di pregiatissima levatura, uomo di indubbio spessore etico e morale, soggetto qualificato, competente ed innamorato della propria terra. I risultati conseguiti da Carmelo Falco nel corso della sua attività divulgativa e di ricerca scientifica lo hanno consacrato un profilo di caratura internazionale nel suo ambito di pertinenza. Sono certa che lui rappresenti la figura più idonea a svolgere, con profitto, coscienza e visione, il ruolo di vice coordinatore del Dipartimento Regionale PNRR dell'Udc in Sicilia che ho l'onore di guidare. Ottimizzare ed  impiegare con lungimiranza ed oculatezza le risorse dell'Unione Europea insite nel programma Next Generation Eu. è un'opportunità da non sprecare per migliorare la qualità della vita  in Sicilia. Transizione ecologica, digitalizzazione di imprese ed Enti Locali, realizzazione di progetti volti ad incentivare  formazione, istruzione, cultura, creazione de dovuti presupposti per mobilità sostenibile e valorizzazione delle energie alternative a tutela dell'ambiente: utilizzare, al meglio i finanziamenti legati al PNRR sarebbe fondamentale al fine di riqualificare l'intero territorio". 
Sulla stessa lunghezza d'onda il Segretario Regionale dell'UDC Sicilia, Responsabile Nazionale Enti Locali del partito, Decio Terrana: "Non c'è più tempo  per tergiversare, la Sicilia deve dimostrarsi pronta a canalizzare nella maniera più funzionale e pragmatica possibile le risorse pubbliche insite nel PNRR. Troppi i vizi strutturali e procedurali che hanno sancito la bocciatura di vari progetti presentati da realtà parte integrante della nostra isola, ragion per cui, al fine di invertire rapidamente il trend, abbiamo istituito un apposito dipartimento guidato da un'eccellenza assoluta in termini di competenza e cognizione di causa in materia come la dottoressa Patrizia Livreri. La nomina di Carmelo Falco nel ruolo di vice coordinatore del Dipartimento Regionale PNRR dell'UDC costituisce un ulteriore valore aggiunto nel perseguimento degli obiettivi di modernizzazione, sviluppo ed ecosostenibilità che la Sicilia deve perseguire. Oltre ad essersi contraddistinto su scala internazionale per i successi conseguiti in ambito di ricerca scientifica e divulgazione, Carmelo Falco ha già ampiamente dimostrato nel brillante svolgimento dell'incarico di coordinatore Giovani UDC della Provincia di Agrigento la sua piena aderenza ai principi moderati, cristiani e democratici alla base del nostro credo politico"
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Redazione
21 aprile 2022.
  

 

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20/04/2022

Editoria. In arrivo il libro "Joseph Ratzinger. Il mite custode della fede", di Roberto Cutaia e Matteo Albergante

 

Joseph Ratzinger. Il mite custode della fede
Copertina

Fresco di stampa, è in arrivo "Joseph Ratzinger. Il mite custode della fede. Tra verità e Carità", l'ultimo libro di Roberto Cutaia e Matteo Albergante (Edizioni La Fontana di Siloe, Torino, 2022).

"Joseph Ratzinger. Il mite custode della fede"

Timoniere della barca di Pietro, che conserva tuttavia nel profondo del suo cuore il desiderio di essere soltanto “un umile operaio nella vigna del Signore”, Benedetto XVI è un papa innamorato del Vangelo, che invita a spiccare il volo sulle ali della fede e della ragione, offrendo un rimedio alla tristezza, alla delusione e alla noia che paiono segnare il nostro tempo.
Semplicità e umiltà: questi i tratti con i quali Benedetto XVI invitava a guardare avanti, mostrando il volto di una Chiesa che sa sperare, credere e amare. Questo volume raccoglie testimonianze e studi dedicati alla sua figura, alla sua spiritualità e alla sua dottrina.
In particolare vengono trattati aspetti fondanti della sua teologia, del suo magistero e della sua catechesi, attraverso gli interventi di autorevoli studiosi, quali: mons. Franco Giulio Brambilla, il prof. don Achim Buckenmaier, il prof. Rocco Buttiglione, il card. Angelo Comastri, il prof. Paolo De Lucia, madre Cristiana Dobner, il dott. padre Joseph Fessio SJ, mons. Bruno Forte, il prof. Juan F. Franck, il dott. abate Maximilian Heim OCist, il dott. don Michael Hofmann, il prof. don Karl-Heinz Menke, il prof. Marco Moschini, il senatore Giorgio Napolitano, padre Vito Nardin IC, la dott.ssa suor Enrica Rosanna, il prof. Giacomo Samek Lodovici, il prof. don Manuel Schlögl, mons. Antonio Staglianò, il prof. Jean-Marc Trigeaud, il dott. don Martin Trimpe, il dott. padre Denis Vincent Twomey SVD e il prof. Stefano Zamagni.

 

 

Roberto Cutaia
Roberto Cutaia

Roberto Cutaia (Grotte, 1967) è docente di Religione Cattolica, giornalista e scrittore. Dopo aver mosso i primi passi in ambito giornalistico collaborando con la Stampa Diocesana Novarese e il bisettimanale Eco Risveglio, è approdato ad Avvenire e all'Osservatore Romano. Affermato rosminista, stila articoli per Studi Cattolici e scrive recensioni per Civiltà Cattolica, la più antica rivista in lingua italiana. Attivo anche come curatore, ha pubblicato alcuni volumi di testimonianze su eminenti figure ecclesiali, alcuni dei quali realizzati in collaborazione con il docente e giornalista Matteo Albergante (ascritto rosminiano). Dal 2020 ricopre il ruolo di segretario nazionale degli ascritti rosminiani. È inoltre noto per aver interpretato la figura evocativa di Alessandro Manzoni in ben due docufilm sul beato Antonio Rosmini diretti dal regista Marco Finola e girati rispettivamente nel 2018 e nel 2020, il primo dei quali è andato in onda su TV 2000.
È autore dei testi:
- "Clemente Riva. Un grande pastore di anime", Edizioni Rosminiane, Stresa, 2014;
- "Giacomo Biffi. Il cardinale dal profumo di Cristo", Lateran University Press, Roma, 2016;
- "Antonio Riboldi. Aprirò nel deserto una strada", Edizioni Rosminiane, Stresa, 2018;
- "Il silenzio si fa preghiera. Omaggio a Madre Anna Maria Canopi" (con Matteo Albergante), Edizioni Paoline, Milano, 2020;
- "Il cuore parla al cuore. Trenta voci per il cardinale Renato Corti" (con Matteo Albergante), Edizioni Rosminiane, Stresa, 2021.

 
 

Matteo Albergante
Matteo Albergante

Matteo Albergante (Omegna, 1987). è laureato in Antichità Classiche e Orientali presso l’Università di Pavia (2009) e in Filologia Classica, Moderna e Comparata presso l’Università del Piemonte Orientale (2017). Dal 2015 iscritto all'Ordine dei Giornalisti. Ha conseguito un master in Didattica e Competenze nelle Scienze Letterarie. È docente di Lingua e Letteratura Italiana e Storia presso l'I.I.S. "Dalla Chiesa - Spinelli" di Omegna (VB). Con Roberto Cutaia ha curato i volumi collettanei di testimonianze "Il silenzio si fa preghiera. Omaggio a madre Anna Maria Canopi", Paoline, Milano, 2020 e "Il cuore parla al cuore. Trenta voci per il cardinale Renato Corti", Edizioni Rosminiane, Stresa, 2021, recensiti entrambi dall’Osservatore Romano e da Avvenire. 
 

Redazione
20 aprile 2022.
  

 

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19/04/2022

Teatro. "Rien de rien" al Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento; venerdi 22 aprile

 

Circolo Culturale "Empedocleo" di Agrigento
Circolo Empedocleo

Nuovo appuntamento della 5^ stagione di Teatro da Camera al Circolo Empedocleo di Agrigento.
Venerdì 22 aprile 2022 alle ore 18.30 sarà presentato il nuovo spettacolo "Rien de rien": da Jaques Prèvert a Edith Piaf, tra recitazioni, canti, video e musica.
Un'originale messa in scena ideata e diretta da Mario Gaziano, con la partecipazione straordinaria di Caterina Pistone (soprano) e di Isabella Di Salvo (pianoforte). Con - in ordine alfabetico -: Maria Grazia Castellana, Giuseppe Gramaglia, Rosa La Franca, Giovanna Messina. Conduce Maria Fantauzzo. Collaborazioni di Alfonso Mossuto, Lillo Rizzuto, Salvatore Cucchiara ed Enzo Fallea. Regia televisiva di Diego Romeo. L'ingresso è gratuito con prenotazioni e rispetto delle normative anti-covid.
Quello di venerdì prossimo sarà il 6° appuntamento della 5^ stagione di Teatro da Camera, con la direzione artistica di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano. L'organizzazione e la programmazione sono a cura del Circolo Culturale Empedocleo e dal Pirandello Stable Festival
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Redazione
19 aprile 2022.
  

 

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19/04/2022

Iniziative. Selezionate le tre opere vincitrici della Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"

 

1° classificato
1° classificato

2° classificato
2° classificato

3° classificato
3° classificato

 

A conclusione della mostra di disegno dal titolo "La Pasqua di Grotte" - vedi la Mostra -, organizzata dalla Consulta Giovanile in collaborazione con l'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte, sono state rese note le tre opere vincitrici.
Delle c
irca 60 le opere grafiche di cui è stata composta la mostra, realizzate dagli studenti che frequentano le seconde classi scuola secondaria di primo grado (seconda media), soltanto diedi sono state scelte da una giuria tecnica per essere sottoposte al giudizio dei visitatori.
Per tutta la durata dell'esposizione, dal 10 al 14 aprile presso l'auditorium "San Nicola - Stella Castiglione", i fruitori della mostra hanno potuto esprimere il loro gradimento per uno dei dieci disegni.
Lo scrutinio dei voti ha determinato la graduatoria definitiva: al primo posto si è classificato il disegno numero 4 (vedi il disegno); al secondo posto il numero 8 (vedi il disegno) e in terza posizione il numero 2 (vedi il disegno).
Positivo il giudizio di un esperto, il prof. Antonio Pilato (pittore e docente di Pedagogia e Filosofia): "Ho visto le immagini bellissime dei disegni dei ragazzi. Sono tutte ricche di immaginazione, sentimento e sicurezza cromatica spontanea. Auguri sinceri a tutti quanti, per questo meraviglioso istinto artistico in nuce".
Al momento non sono noti i nomi degli autori, poiché le opere sono state esposte in forma anonima al fine di garantire una certa imparzialità nel giudizio.
I nomi dei giovani che hanno realizzato i tre disegni vincitori verranno svelati nel corso della cerimonia di premiazione, che si terrà venerdì 22 aprile alle ore 11.00 presso il plesso "V. E. Orlando" (scuola media, in Via Acquanova) dell'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli"
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Redazione
19 aprile 2022.
  

Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Locandina

Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Vedi la Mostra

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17/04/2022

Volontariato. Dalla Consulta Giovanile "un sorriso" per i piccoli pazienti dell'Ospedale di Agrigento

 

Dalla Consulta Giovanile "un sorriso" per i bambini dell'Ospedale di Agrigento
In reparto

Dalla Consulta Giovanile "un sorriso" per i bambini dell'Ospedale di Agrigento
In reparto

Le Consulte Giovanili dei Comuni di Grotte, Favara e Santa Elisabetta hanno offerto dei doni per i piccoli pazienti del reparto di pediatria dell'Ospedale "San Giovanni Di Dio" di Agrigento.
Con il ricavato delle raccolte promosse dai giovani delle Consulte sono stati acquistati giochi, matite, pennarelli, album da disegno per rallegrare le festività pasquali dei bimbi ricoverati; tutto il materiale è stato consegnato nella mattinata di ieri, sabato 16 aprile 2022, al primario del reparto dott. Giuseppe Gramaglia. In rappresentanza della Consulta Giovanile di Grotte erano presenti alla consegna Giorgia Calì (Presidente), Giovanni Ciraolo (Segretario) e Agnese Licata.
"Un ringraziamento sentito alle Consulte giovanili di Favara, Grotte e Santa Elisabetta - ha dichiarato il dott. Gramaglia - per il gentile pensiero, in occasione delle festività pasquali, di ricordarsi dei piccoli degenti del mio reparto. Sono stati donati album per disegnare, matite per scrivere, pennarelli colorati etc. Un gesto fatto da giovani che nel contesto attuale ha un grosso significato simbolico: i giovani si dedicano ai giovani del futuro. Un augurio a questi giovani e alle loro famiglie".
Nelle foto a lato, la locandina dell'iniziativa e alcuni momenti della mattinata
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Redazione
17 aprile 2022.  
  

Dalla Consulta Giovanile "un sorriso" per i bambini dell'Ospedale di Agrigento
In reparto

Dalla Consulta Giovanile "un sorriso" per i bambini dell'Ospedale di Agrigento
Locandina

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17/04/2022

Editoriale. "Si fece buio su tutta la terra... non è ancora risorto"; di Carmelo Arnone

 

Si fece buio su tutta la terra
Si fece buio...

Venerdì Santo: "Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio" (Mc 15,33).
Venerdì Santo 2022, su Rai Uno Lorena Bianchetti - per la trasmissione "A sua immagine" - chiede a papa Francesco: "Santo Padre, sono quasi le tre, come dobbiamo vivere questo orario oggi?". Francesco abbassa gli occhi, il suo volto s'oscura, segue un lungo, interminabile minuto di silenzio. Non c'è risposta all'atrocità della morte. Allora come oggi.


(Vittime in Ucraina)

Pasqua 2022. Le piazze, affollate di gente vestita a festa, risuonano di voci e musiche. Bancarelle, palloncini colorati, dolciumi si offrono agli sguardi sorridenti dei passanti. A ogni incontro è un susseguirsi di: "Auguri di buona Pasqua!". "Anche a te e famiglia!".
Mi scrive un amico:
"Non credo sia proprio il caso di augurarci una serena Pasqua, nemmeno 'per quanto è possibile', e i motivi per non farlo mi sembrano talmente ovvi che non mi ci soffermo nemmeno un po'. Anche perché non ne avrei le forze. Mi pare sia stato Einstein a dire che 'follia è continuare a fare le stesse cose aspettandosi risultati diversi'. Ecco uno dei motivi per cui non ritengo sia il caso di fare una cosa del genere. Altre parole non ne ho, e me ne dolgo, perché vorrei invece saper esprimere l'amarezza e lo sbigottimento immensi che provo nella mia anima di fronte a tanta ipocrisia e a tanta devastante e maligna stupidità. Per quale motivo dovremmo trascorrere serenamente, anche solo un poco, questa Pasqua? Davvero, altre parole non ne ho…".
Le Messe di oggi si concludono con l'invito: "Andate in pace. Cristo è risorto!". La risposta dei credenti - insegnano i fratelli ortodossi - dovrebbe essere: "
È veramente risorto!". La pace, tanto invocata a parole, nei fatti rimane reietta. Non passa giorno senza inutili perdite di vite umane: bambini, donne, anziani, persone inermi vengono sacrificate sull’altare del potere, della vanagloria. Di certo qualcuno non ha compreso il messaggio di un Dio che si è fatto mettere in croce per amore. Lo stesso Dio di cui in questi giorni celebriamo morte e resurrezione. Una liturgia che tristemente s’incarna nelle terre dell’Ucraina; qui Dio muore, dilaniato dalle bombe, ammazzato a sangue freddo, umiliato e violentato nella fragilità della carne umana, in abiti civili o indossando una divisa. Nella Via Crucis al Colosseo gli occhi di due donne, silenziose, portando la croce, s’incontrano in un unico sguardo; sono gli occhi di due popoli a specchiarsi l’uno nell’altro, chiedendosi il perché di tanto dolore. Di fronte a tanta crudeltà è difficile sperare, ma noi siamo così: propensi a "sperare contro ogni speranza".
No, oggi Cristo non è risorto. Non ancora. Il suo corpo giace dentro un sacco nero, gettato in una fossa comune.
Arriverà, ne siamo certi, il giorno della Resurrezione, e sarà un giorno glorioso, luminoso, splendente, nel quale "Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi". Ma non è oggi quel giorno.
Sono ancora le tre del pomeriggio di un venerdì, c'è ancora buio sulla terra, e prosegue l'angoscia di quell'interminabile minuto di silenzio. 
 

Carmelo Arnone
17 aprile 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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17/04/2022

Attualità. "Una bandiera su un cumulo di macerie"; di Raniero La Valle

 

Raniero La Valle
Raniero La Valle

Raniero La Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire d’Italia» e più volte parlamentare.

*****

Ha scritto “Limes” in copertina: “La fine della pace”.
La fine della pace significa l’inizio della guerra. Se la guerra deve finire con la vittoria, la pace finisce col ripudio della politica.
Ma ha detto il Papa: “Che vittoria sarà quella che pianterà una bandiera su un cumulo di macerie?”.
Tra le macerie c’è tutto ciò che abbiamo costruito dopo Auschwitz, la Resistenza, la Costituzione, l’idea stessa di “Nazioni Unite” e forse anche la Via Crucis.
Se irrompono i demoni dell’aggressione, se torna il Moloc della guerra, è perché “il popolo della terra” ha chiuso gli occhi, come denuncia la Bibbia, mentre i suoi re, i capi, i sacerdoti e i profeti - peraltro regolarmente secolarizzati - prostituendosi all’idolo, fanno passare i loro figli e le loro figlie nel fuoco (Ger. 32, 32-35; 1 Re 11,7; Lev. 20, 4).
Ora, nella nuova situazione del mondo, ciascuno deve scegliere il suo posto, prendersi le sue responsabilità, ricominciare dalla ragione di tutte le cose
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Raniero La Valle
17 aprile 2022
  

 

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17/04/2022

Letture Sponsali. "Il vantaggio di sapere, col senno di poi, cosa è successo"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

La Pasqua del Signore per ciascuno di noi.
Cari amici, buona Pasqua!
È sulla fede nella vittoria di Gesù Cristo sulla morte che si gioca lo specifico del cristianesimo.
Ha scritto l’apostolo Paolo: «Se Gesù Cristo non è risorto, vana allora è la nostra fede ... e i cristiani sono da compiangere più di tutti gli uomini!».
Parole forti, che ci riportano a quello che deve essere il senso vero della nostra fede.
Dal Vangelo di oggi siamo chiamati a vestire i panni di Maria di Màgdala che, vedendo il sepolcro aperto, non entra a controllare ma, ancora nel buio, corre ad avvertire i discepoli informandoli che «hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lo hanno posto».
E siamo chiamati a vestire i panni dei discepoli, che a quel richiamo si recano sul posto e vedono le bende e il sudario ripiegati per terra.
Né la Maddalena né i discepoli, e forse tante volte neppure noi, realizziamo subito cosa sia potuto succedere, il primo pensiero è “che il corpo del loro maestro è stato portato via”.
Eppure Gesù lo aveva detto loro innumerevoli volte, aveva cercato di prepararli, gli aveva parlato della sua morte e della sua resurrezione ogni volta che aveva potuto.
Ma forse loro avevano creduto che parlasse, come altre volte aveva fatto, per metafore, e magari non gli avevano creduto.
E quante volte anche noi, pur avendo su Maria di Màgdala e sui discepoli il vantaggio di sapere col senno di poi cosa è successo, ce ne dimentichiamo?
La fede in Cristo risorto infatti, non è un meccanismo automatico, frutto di un ragionamento umano, ma è un processo graduale che viene vissuto con esiti diversi da ciascuno di noi, e che chiede a ciascun credente di «entrare», attraverso la morte di Gesù, nel mistero della vita.
I discepoli, infatti, cercano un cadavere... e incontrano il Vivente!
Essi vedono, e credono: “Vedere e credere” dei discepoli che devono essere anche nostri.
Rinnoviamo la nostra fede pasquale. Che Cristo sia in tutto il nostro Signore.
Lasciamo che la sua vita vivifichi la nostra e rinnoviamo la grazia battesimale che abbiamo ricevuto.
Claudia e Dario

 
Redazione
17 aprile 2022.
  

 

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17/04/2022

Chiesa. Veglia pasquale in chiesa Madre: saluto del sindaco Alfonso Provvidenza

 

Alfonso Provvidenza
Alfonso Provvidenza

Pubblichiamo di seguito l'intervento di saluto del Sindaco di Grotte, dott. Alfonso Provvidenza, pronunciato ieri sera - sabato 16 aprile - in chiesa Madre nel corso della Veglia pasquale.

*****

"Carissimi concittadini, Buona Pasqua!
Un abbraccio a tutti voi presenti, un caro saluto a tutti coloro che sono a casa o al lavoro, a don Salvatore Zammito ed a tutta la Comunità parrocchiale, al comandante della Stazione dei Carabinieri maresciallo maggiore Alfonso Contrafatto, al responsabile del Servizio di Polizia Locale ispettore capo Salvatore Liotta.
La Pasqua è la festa più importante per noi cristiani e significa etimologicamente “passare oltre”; la Pasqua è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo.
Oggi festeggiamo, quindi, un giorno di passaggio, un giorno di vita.
In questi giorni ho letto negli occhi delle persone che hanno vissuto i riti della Settimana Santa ed affollato le nostre piazze, un ardente desiderio di vita, di ritorno alla vita, di riconquista della vita normale.
Nonostante la guerra, la crisi economica, l’aumento dei prezzi, le difficoltà e i disagi quotidiani, abbiamo vissuto la nostra Pasqua come uno straordinario momento di comunità, di viva e fervida voglia di ricominciare.
L’immagine più bella è senza dubbio quella dei nostri giovani, di tutti quei giovani costretti a vivere lontano da Grotte per motivi di lavoro o di studio che festosamente hanno riabbracciato i propri familiari e ritrovato i propri luoghi di infanzia e di gioventù.
Il pensiero più caloroso va a tutti quelli che, invece, per i motivi più svariati non sono riusciti a fare ritorno a casa in questo periodo; li aspettiamo presto per colorare di toni sgargianti l’attesa dei genitori e dei parenti.
Un sentimento di particolare vicinanza desidero esprimere agli anziani ed ai sofferenti e, in generale, a tutti coloro che hanno bisogno di un gesto di solidarietà.
Quest’anno abbiamo voluto dare un segno di vitalità e fiducia.
Le luminarie così belle e appariscenti hanno fornito uno straordinario palcoscenico a coloro che portano nel futuro le nostre tradizioni di Pasqua; mi riferisco al gruppo dei Giudei 'Andrea Infantino', ai Portatori dell’Urna e della Madonna Addolorata, al Gruppo dei Lamentatori, alle Bande Musicali, ai 'Tammurinara', ai bambini che hanno accompagnato l’Addolorata, a tutti colori che hanno contribuito, in qualunque modo e a qualunque titolo, alla realizzazione della nostra festa.
Mi sia consentito di esprimere un piccolo ma sentito pensiero per il Gruppo dei Giudei, punto fermo e indiscutibile della nostra Pasqua, rappresentazione totalizzante di dedizione al lavoro e di amore per le tradizioni grottesi.
A voi dico grazie, 'vi vogliamo bene'.
Il mio ultimo pensiero è per la pace; oltre la guerra in Ucraina attualmente ci sono altri 58 conflitti nel mondo. Morti e feriti che ci appaiono lontani.
Dobbiamo confidare nella diplomazia, ma è necessario avere la possibilità di difendersi. Il diritto a difendere la propria vita, il proprio popolo e il proprio Paese comporta talvolta anche il triste ricorso alle armi.
Papa Bergoglio prima della Via Crucis del Venerdì Santo, ha citato uno dei Pensieri di Blaise Pascal: «Uno scrittore diceva che “Gesù Cristo è in agonia fino alla fine del mondo”».
Il papa dice che 'Per questo non dobbiamo dormire durante questo tempo' e che è necessario uno 'schema di pace' nel senso della 'conversione' evangelica: cambiare il modo di pensare, lo sguardo sul mondo.
Se ci fosse questo schema di pace, comprare le armi non sarebbe necessario.
Il mio augurio è che si possa convergere verso uno schema di pace nel mondo, ma anche nelle nostre piccole realtà, abbandonando invidie e tornaconti personali.
Cari amici e concittadini, come primo cittadino vi auguro le migliori cose, ma soprattutto la pace e la serenità".

  

 

   

Il Sindaco
Alfonso Provvidenza

 

 

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17/04/2022

Chiesa. Veglia pasquale in chiesa Madre: intervento del presidente del Consiglio comunale Aristotele Cuffaro

 

Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro

Pubblichiamo di seguito l'intervento di saluto del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro, pronunciato ieri sera - sabato 16 aprile - in chiesa Madre Madre nel corso della Veglia pasquale.

*****

"Rivolgo il mio saluto alle autorità civili, religiose e militari presenti.
Con emozione e felicità abbiamo vissuto, ripreso e ammirato i momenti storici della festività pasquale di Grotte.
Un tripudio di gente ha partecipato con responsabilità ed affollato la piazza, il calvario ed i luoghi simbolo della festa.
Finito lo stato emergenziale, l’intero Consiglio comunale che mi onoro di Presiedere, unitamente all’Amministrazione si sono attivati, nel rispetto delle normative vigenti, affinché tutto si realizzasse nel migliore dei modi per dare un segno di ritorno alla normalità.
Purtroppo dalla pandemia siamo passati ad un conflitto nel cuore del continente europeo che potrebbe allargarsi e coinvolgere altre nazioni.
La guerra in Ucraina sta portano morte fame e distruzione.
La nostra comunità ha accolto, grazie all’altruismo, alla generosità dei grottesi, diversi ucraini che hanno trovato rifugio.
Che la Pasqua di risurrezione del Cristo possa aprire le menti dei potenti del mondo al buon senso della diplomazia ed al ritiro degli eserciti impegnati nel conflitto a fuoco.
Vogliamo la pace e la Pasqua di Grotte ne è l’emblema.
Credo che ogni protagonista della festa, dal Gruppo dei Giudei 'Andrea Infantino' ai Corpi bandistici, al Gruppo dei Lamentatori, ai Tamburani, abbiamo vissuto questa settimana Santa con la speranza di pace.
Il nostro amato papa Francesco con parole forti ha detto che il mondo ha scelto lo schema di Caino: uccidere il fratello, ma il buon Dio misericordioso non smette di salvarlo.
Per questo, nonostante tutto, aggrappandoci alla salvezza del buon Padre auguro, cari concittadini, una serena Pasqua a voi, ai vostri cari e quanti sono nella prova
".
 

 

   

Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro

 

 

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16/04/2022

Ambiente. Per Pasquetta, lunedì 18 aprile 2022, sarà regolare la raccolta differenziata

 

raccolta differenziata porta a porta

Con un avviso diffuso alla cittadinanza, l'Assessorato all'Ambiente del Comune di Grotte ha comunicato che dopodomani, lunedì 18 aprile 2022, Pasquetta (Lunedì dell'Angelo), anche se è un giorno festivo, la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata regolarmente.  
  

Redazione
16 aprile 2022.  
  

 

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16/04/2022

Iniziative. Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte", a cura della Consulta Giovanile e dell'I.C. "A. Roncalli"

 

Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Vedi le foto

Si è conclusa giovedì 14 aprile 2022 la mostra di disegno - organizzata dalla Consulta Giovanile in collaborazione con l'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte - dal titolo "La Pasqua di Grotte" - vedi le foto -.
Gli
studenti delle seconde classi della scuola secondaria di primo grado (alunni di seconda media) sono stati invitati a realizzare dei disegni, che sono rimasti in esposizione presso l'auditorium "San Nicola - Stella Castiglione" dalla Domenica delle Palme (10 aprile) al Giovedì Santo (14 aprile). Circa 60 le opere grafiche di cui è stata composta la mostra. Dieci di queste, scelte da una giuria tecnica, sono state sottoposte al giudizio dei visitatori. Entro la giornata odierna la Giuria renderà noti i disegni che si sono piazzati nelle prime tre posizioni, i cui autori si aggiudicheranno i 3 premi in palio. Per quanti non hanno potuto visitare la mostra, ne pubblichiamo le immagini, precisando che le riproduzioni fotografiche non rendono merito alle opere né agli autori - vedi le foto - (57 foto di © Associazione Culturale "Punto Info"). 
  

Redazione
16 aprile 2022.
  

Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Locandina

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15/04/2022

Culti. Testimoni di Geova: commemorazione della morte di Gesù; questa sera dopo il tramonto

 

Testimoni di Geova
Commemorazione

I circa 2.000 Testimoni di Geova della città di Agrigento invitano tutti ad assistere all’annuale Commemorazione della morte di Gesù Cristo, che si terrà la sera del 15 aprile 2022 dopo il tramonto, secondo le indicazioni riportate nei Vangeli (Luca 22:19).
Questo è l'evento più importante dell'anno per i Testimoni di Geova. L’anno scorso vi hanno partecipato oltre 500.000 persone in Italia e oltre 21 milioni in tutto il mondo, con un aumento del 19,7% rispetto al 2020.
"In tempi come questi abbiamo più che mai bisogno di speranza - ha detto Piero Maltese, portavoce dei Testimoni di Geova per la Sicilia -. La speranza aiuta una persona a guardare avanti con coraggio e fiducia verso la realizzazione delle promesse di Dio. Ecco perché partecipare a questo evento speciale può cambiare la vita".
Per la prima volta la Commemorazione della morte di Gesù si terrà in modalità ibrida. Seguendo il protocollo concordato con il Governo, tutti i luoghi di culto saranno infatti gradualmente riaperti a piccoli gruppi di presenti, e chiunque desidera unirsi potrà farlo anche in videoconferenza attraverso la piattaforma Zoom. L'accesso all’evento è gratuito e non è richiesta alcuna registrazione. L
e informazioni per partecipare localmente sono disponibili sul sito ufficiale (vedi il sito). 
  

Redazione
15 aprile 2022.
  

 

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15/04/2022

Scuola. Gemma dell'Albero Falcone messa a dimora nel giardino del Comprensivo "Roncalli" di Grotte

 

Gemma dell'Albero Falcone messa a dimora nel giardino del Comprensivo "Roncalli" di Grotte
Vedi le foto

Piantato "Un albero per il futuro" all'Istituto comprensivo "A. Roncalli"
Guarda il video

Una delle gemme dell’Albero Falcone, simbolo del riscatto civile contro le mafie, è stata messa a dimora nel "Giardino della Memoria" dell’Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte (vedi le foto e guarda il video). L’iniziativa è stata realizzata nell'ambito del progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale "Un albero per il futuro", promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e dall’Arma dei Carabinieri, che prevede nel triennio 2020-2022 la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 500.000 piantine. Lo scorso martedì 12 aprile 2022 i militari del Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Agrigento sono stati a Grotte per donare agli studenti del "Roncalli" una piccola gemma, che andrà ad alimentare il grande bosco diffuso formato dalle giovani piante messe a dimora da tutti i giovani studenti italiani. Le gemme sono state prelevate grazie alla collaborazione fra Carabinieri, Fondazione Falcone, Comune e Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR).
Nel corso della manifestazione, condotta dalla prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla (Dirigente scolastica del "Roncalli" di Grotte), sono intervenuti:
il dott. Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte), il tenente colonnello Vincenzo Castronovo (Comandante del Centro Anticrimine Natura di Agrigento) e il colonnello Nicola Cucci (Comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità Catanzaro). Al termine dell’incontro la gemma di Falcone è stata affidata nelle mani degli studenti del "Roncalli" per essere messa a dimora. Accanto alla gemma di Falcone, nel Giardino della Memoria, è stata collocata una targa che recita una delle frasi più celebri del Giudice: "Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini".
Fra i presenti alla manifestazione, il comandante della locale Stazione Carabinieri maresciallo maggiore Alfonso David Contraffatto, la vicesindaca Roberta Di Salvo, il presidente del Consiglio comunale Aristotele Cuffaro, l'assessora Alessandra Marsala, l'assessore Antonio Morreale, il coordinatore del Servizio di Polizia Municipale ispettore capo Salvatore Liotta, il presidente del Consiglio d'Istituto Giuseppe Cipolla e il parroco della chiesa Madre don Salvatore Zammito che ha impartito la benedizione.
"La presenza dell’Albero di Falcone concorrerà a sensibilizzare i ragazzi al tema dell’impegno sociale ma anche all’importanza della salvaguardia ambientale" ha dichiarato il sindaco Provvidenza il quale, a conclusione dell'incontro, ha ricevuto le Autorità dell'Arma nel Palazzo Municipale.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione - vedi le foto e guarda il video - (40 foto e riprese di © Giuseppe Figliola). 
  

Redazione
15 aprile 2022.
  

 

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13/04/2022

Comune. Pasqua 2022: rimodulato il percorso della processione del Venerdì Santo; indicazioni per portatori e pubblico

 

Portatori dell'Urna
Portatori

Il percorso che tradizionalmente segue la processione dell'urna la sera del Venerdì Santo, chiamato "Via Santa", quest'anno verrà rimodulato. Lo ha stabilito il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, con l'ordinanza sindacale n° 8 del 13/04/2022.
Il Primo Cittadino, seguendo le indicazioni contenute nella
nota della Prefettura di Agrigento (prot. 24990 del 08/04/2022) con oggetto "Festività Pasquali 2022 - Svolgimento delle manifestazioni religiose", nonché le indicazioni dell’Arcivescovo di Agrigento (nella circolare del 31/03/2022) nella quale viene specificato che "Nelle manifestazioni esterne della pietà popolare proprie del giorno di Pasqua si evitino corse, salti e movimenti che - pur facendo parte della consuetudine locale - risulterebbero rischiosi e poco prudenti al fine del contenimento dei contagi", dato che, in considerazione dell'attuale emergenza sanitaria ancora in corso, occorre regolamentare lo svolgimento delle manifestazioni religiose anche rimodulando i percorsi ed eliminando le soste dei simulacri nei luoghi maggiormente affollati, organizzando lo svolgimento delle stesse in modo da evitare possibili assembramenti, ha ordinato "La rimodulazione del percorso della Processione del Venerdì Santo come segue: Calvario - Piazza Marconi - Chiesa Madre - Via Meli - Via Collegio - Corso Garibaldi - Piazza Marconi - Chiesa Madre, con l’eliminazione di tutte le soste dei simulacri nei luoghi maggiormente affollati".
Lo stesso documento, riprendendo le parole dell'Arcivescovo, contiene anche precise indicazioni sullo svolgimento dell'Incontro di Pasqua: "Nelle manifestazioni esterne della pietà popolare proprie del giorno di Pasqua sono vietate corse, salti e movimenti che - pur facendo parte della consuetudine locale - risulterebbero rischiosi e poco prudenti al fine del contenimento dei contagi".
Infine, chiare indicazioni vengono stabilite per i portatori dell'urna e per tutti i cittadini: "Si ritiene opportuno l’effettuazione di tamponi in via preventiva dei portatori dei Simulacri e l’obbligo di utilizzo della mascherina FFP2 anche all’aperto per i luoghi particolarmente affollati"
.
Nell'immagine a lato,
portatori dell'Urna (foto di Salvo Lo Re "President"). 
  

Redazione
13 aprile 2022.
  

 

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12/04/2022

Pasqua 2022. Proiezione del film "La Passione", di Gianni Russello; mercoledi 13 aprile alle 21.15 in Piazza Renzo Collura

 

Proiezione del film "La Passione", di Gianni Russello
Locandina


GUARDA IL FILM ONLINE

Sarà proiettato in prima visione assoluta domani sera, mercoledì 13 aprile 2022 alle ore 21.15 in Piazza Renzo Collura (Piazza Fonte) il film di Gianni Russello "La Passione", nell'ambito delle iniziative della "Settimana Santa" a Grotte e "I Luoghi della Passione".

Proiezione del film "La Passione", di Gianni Russello
(Locandina del film "La Passione" di Gianni Russello)

Alla secolare tradizione delle sacre rappresentazioni realizzate durante la Settimana Santa nel paese di Grotte, centro abitato situato nell'entroterra agrigentino che ha fatto della Pasqua la sua festività principale, attinge a piene mani Gianni Russello per il suo film "La Passione".
La pellicola vuole essere un omaggio alla storia del paese e a quanti, nel corso dei decenni, hanno preso parte alle cosiddette "recite di Pasqua".
Le grotte naturali (caratteristica peculiare del territorio) e le campagne - ora verdi, ora pietrose - di questo lembo di Sicilia fanno da straordinaria cornice alle riprese.
Nel rigoroso rispetto dei testi originali, il Regista ha saputo emendare gli eccessi di cadenze, gesti, toni, con cui - nel corso degli anni - attori amatoriali hanno cercato di valorizzare il proprio ruolo calcando le caratterizzazioni dei personaggi; una coltre polverosa tolta la quale Gianni Russello riporta la rappresentazione alla freschezza e alla bellezza originarie.
Di primo livello il cast del film, costituito da interpreti di lunga esperienza, formatisi alla "scuola" del "Gruppo dei Giudei 'Andrea Infantino'" (associazione locale che ha raccolto il testimone dei comitati organizzatori della festa di Pasqua a Grotte); un attaccamento tramandato di generazione in generazione, come testimonia la presenza nel cast di padri e figli (Todaro, Baldo, Russello, Picone...).
La "passione" del Cristo, da cui prende titolo il film, è quella che viene proposta nelle immagini; è anche quella che spinge gli attori a vivere il ruolo che interpretano; ma è - forse soprattutto - quella che in filigrana permea tutta la pellicola: la passione dalla quale attinge forza, energia, vigore il Regista nell'ideare la sceneggiatura e nel coinvolgere, guidare, imporre scelte ardite, cancellare e riscrivere, mostrare, richiamare, esortare e gratificare i ben 38 attori e i volenterosi tecnici.
Le espressioni degli apostoli, il volto di Pilato, la sofferenza (reale) del Cristo in croce, lo sguardo di Maria, sono solo alcuni degli elementi cesellati dalle ripetute indicazioni della regia.
La produzione "in proprio" del film, con mezzi essenziali (dalle attrezzature di ripresa e montaggio agli elementi scenici - non ultimo, la croce -) non fa che accrescere il valore dell'opera e il merito di tutte le maestranze.
Personaggi e interpreti: Calogero Catanese (Gesù), Leonardo Cutaia (Pietro), Vincenzo Arnone (Giovanni), Domenico Morgante (Giacomo), Salvatore Baldo (Giuda), Baldassare Terrana (Apostolo), Vittorio Parrinello (Apostolo), Calogero Morreale (Apostolo), Giovanni Falletta (Apostolo), Fabrizio Lazzaro (Apostolo), Mario Russello (Apostolo), Davide Russello (Apostolo), Decimo Mancuso (Apostolo), Isabella Villani (Maria), Giorgia Castronovo (Popolana), Giulia Terrana (Popolana), Giulia Castiglione (Popolana), Salvino Rivituso (Caifa), Calogero Agnello (Anania), Giuseppe Todaro (Pilato), Filippo Baldo (Centurione), Paolo Carlisi (Soldato romano), Santino Picone (Soldato Romano), Alessandro Sanfilippo (Soldato Romano), Thomas Baldo (Soldato Romano), Alfonso Castiglione (Soldato Romano), Salvatore Todaro (Soldato Romano), Nuccio Morgante (Soldato Romano), Antonio Zaffuto (Soldato Romano), Ivan Girgenti (Soldato Romano), Mario Vizzini (Soldato Romano), Pietro Arnone (Popolano), Antonio Giglia (Popolano), Salvatore Tirone (Popolano), Vincenzo Ciranni (Popolano), Domenico Farruggia (Popolano), Antonio Vitello (Popolano), Sandro Picone (Popolano).
Riprese di Elisa Russello, Emanuele Licata e Riccardo Russello.
Montaggio di Elisa Russello. Regia di Gianni Russello
. 
 

Carmelo Arnone
12 aprile 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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11/04/2022

Comune. Durante la Settimana Santa prolungato l'orario di accesso al cimitero di Grotte

 

Cimitero di Grotte (AG)
Cimitero di Grotte

Per tutta la durata della Settimana Santa 2022, su disposizione dell'assessore ai Servizi cimiteriali del Comune di Grotte dott. Giuseppe Mancuso, è stato programmato il prolungamento dell'orario di apertura del cimitero comunale.

Cimitero di Grotte


Da martedì 12 a sabato 16 aprile 2022 l'accesso al cimitero sarà consentito anche tutti i pomeriggi, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
La modifica dell'orario di apertura pomeridiano è stata disposta per venire incontro alle necessità di quanti, in occasione delle festività pasquali, tornano in paese e vogliono ricordare, con una visita presso le tombe, i loro cari defunti.
Durante le mattine sarà osservato il consueto orario di apertura: dal lunedì alla domenica, dalle ore 08.00 alle ore 13.30
.  
  

Redazione
11 aprile 2022.  
  

 

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11/04/2022

Sport. "Torneo di Pasqua" di Calcio a 5, al campetto comunale di Grotte

 

Torneo di Pasqua
Locandina

I giovani sportivi sono già pronti per partecipare al "Torneo di Pasqua" di Calcio a 5, che prenderà il via oggi, lunedì 11 aprile 2022, alle ore 15.00 presso il Capo di calcetto comunale di Grotte.
La manifestazione, organizzata dalla "ASD Pan Sagittarius - Scuola Calcio Peppe Castiglione" sotto l'egida del Comitato provinciale di Agrigento CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale), sarà articolata in due giornate: lunedì 11 e mercoledi 13 aprile.
Oltre al risultato dei vari incontri tra le formazioni calcistiche, quello che più conta per gli organizzatori e i partecipanti, è il sano spirito competitivo e la voglia di riprendere a fare sport dopo due anni di fermo a causa della pandemia
. 
  

Redazione
11 aprile 2022.
  

 

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11/04/2022

Politica. On. Decio Terrana (UDC): "Patrizia Livreri: referenze e titoli di eccellenza assoluta"

 

Decio Terrana
Decio Terrana

Il Segretario regionale dell'UDC Sicilia, Decio Terrana, Responsabile Nazionale Enti Locali del partito, ha nominato la dott.ssa Patrizia Livreri Responsabile del Dipartimento regionale PNRR del movimento centrista.
Nata a Palermo il 17 gennaio del 1962, la nuova esponente dell'UDC vanta un notevole background umano e professionale. Docente associato di Elettronica - in regime di tempo pieno - presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Palermo, nonché Visiting Professor presso la San Diego State University in California, Patrizia Livreri - sostengono i vertici del partito - rappresenta un profilo di assoluto livello nel panorama accademico, in virtù delle sue numerose e qualificate specializzazioni: ricerca scientifica, innovazione e transizione tecnologica, digitalizzazione, politiche industriali, energetiche ed ambientali, sviluppo sostenibile. La professoressa Livreri, autrice di oltre duecento pubblicazioni scientifiche, porta in dote allo schieramento centrista una cognizione di causa eccellente in materia di PNRR, grazie alle sue riconosciute e minuziose competenze dal punto di vista normativo, tecnico e procedurale.
Il leader dell'UDC Sicilia Decio Terrana, esprime la sua piena soddisfazione in merito alla scelta compiuta.
"Investire in modo sollecito, mirato ed oculato le risorse pubbliche legate al PNRR consentirebbe di accelerare quel processo virtuoso di transizione, digitale ed ecologica, di imprese ed Enti Locali, migliorerebbe la qualità della nostra vita, il livello di funzionalità, efficienza e competitività delle nostre aziende, fornirebbe un input vitale ad istruzione, cultura ed economia - sostiene l'on. Terrana -. La valorizzazione delle energie alternative ed il rispetto dell'ambiente, la riqualificazione infrastrutturale e il traguardo della mobilità sostenibile, temi focali come coesione, inclusione e salute. Quelli elencati sono tutti obiettivi perseguibili, ottimizzando, canalizzando al meglio i finanziamenti dell'Unione Europea insiti nel programma Next Generation Eu. In Sicilia sono tanti i progetti presentati che ad oggi sono ancora impelagati in paludi burocratiche o si sono clamorosamente inceppati non andando a buon fine. Diverse le lacune, formali e sostanziali, in sede di strutturazione che hanno indotto gli organi di controllo preposti a dichiararli inammissibili. La nomina di un profilo della statura professionale ed etica di Patrizia Livreri in qualità di Responsabile del Dipartimento Regionale PNRR dell'Udc in Sicilia è per me motivo di grande orgoglio. Referenze e titoli di eccellenza assoluta, unitamente a competenze profonde e trasversali in materia di ricerca, tecnologia, innovazione e sostenibilità, faranno della nostra nuova esponente un punto di riferimento in grado di fornire chiarimenti, delucidazioni e consulenze illuminanti sotto ogni punto di vista. Patrizia Livreri - conclude il Leader UDC Sicilia - si identifica totalmente nei principi moderati e democratici alla base del nostro progetto politico, il suo spessore umano e professionale costituirà un valore aggiunto prezioso per il partito e per l'intera collettività"
.  
  

Redazione
11 aprile 2022.  
  

 

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10/04/2022

Pasqua 2022. "Ingresso di Gesù a Gerusalemme", nella Domenica delle Palme (Video)

 

Ingresso di Gesù a Gerusalemme
Guarda il video

Dopo due lunghi anni di forzata sosta, riprendono le rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte.
La Domenica delle Palme, per i grottesi, rappresenta l'inizio delle "Recite". Per i componenti dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino", dopo faticose ed estenuanti prove, benché vissute in un clima disteso e cordiale, è giunto il momento di "entrare in scena" con la rappresentazione dell'Ingresso di Gesù a Gerusalemme
(guarda il video).
Il testo dell'Ingresso di Gesù a Gerusalemme viene ripetuto ben 4 volte nell'arco della mattinata domenicale: dapprima in Piazza Fratelli Bandiera, davanti alla chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco; poi in Piazza Renzo Collura, nello spiazzale davanti alla fontana; ancora una volta al Largo Pagano; infine - ed è la rappresentazione indubbiamente più significativa sia per il luogo che per la presenza del pubblico folto e partecipe - in Piazza Marconi, che è la piazza principale del paese. Al termine, in breve ed ordinato corteo, tutti i fedeli entrano in chiesa Madre per partecipare alla santa Messa, con la presenza delle Autorità cittadine.
Pubblichiamo le immagini della rappresentazione in Piazza Umberto I
- guarda il video - (riprese di © Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"). 
  

Redazione
10 aprile 2022.
  

 

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10/04/2022

Pasqua 2022. "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino": "Siamo ritornati; appoggiateci, aiutateci, applauditeci"

 

Gruppo dei Giudei Andrea Infantino
Gruppo dei Giudei

"Eccoci qua, siamo ritornati, dopo 2 anni di assenza". Inizia così il messaggio che il "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino" ha rivolto questa mattina ai concittadini grottesi, nell'apprestarsi a dare il via alle rappresentazioni della Settimana Santa 2022.

Gruppo dei Giudei Andrea Infantino
(Immagine di repertorio anno 2019 - foto di Salvo Lo Re "President")

"Finalmente ritorna la nostra amatissima festa di Pasqua - si legge nella nota -. A nome di tutti gli interpreti di quest’anno, vogliamo chiedervi scusa se non saremo alla vostra altezza, ma dovete sapere cari concittadini che noi abbiamo iniziato le prove meno di un mese e mezzo fa". A causa della pandemia, sino al mese scorso non era confermata la possibilità di svolgere le rappresentazioni pasquali. "È stata dura ma ce l’abbiamo fatta".
La guida, il sostegno e l'esperienza degli "anziani" è stata determinante: "Grazie all’aiuto degli istruttori Alessandro, Calogero, Vincenzo, Isabella e Domenico, abbiamo provato mantenendo le dovute distanze di sicurezza per il Covid, muniti di mascherine, a turni, e non sono mancati i problemi dovuti alla positività di qualcuno di noi, ma ci siamo riusciti".
Tante le difficoltà che sono state affrontate: "Alcuni di noi quest’anno faranno la doppia parte, alcuni si sono tirati indietro all’ultimo, ma noi abbiamo resistito! Tra di noi ci sono pure persone che hanno coperto la parte di altri imparandola negli ultimi giorni, alcuni hanno sacrificato studio e lavoro pur di riportare alla luce questa magnifica tradizione, tra poche ore in tutto il paese sentirete il rumore delle lance dei Giudei, il canto degli apostoli. Alcuni di noi non avranno la barba (cosi siamo abituati a vederli i giudei) alcuni hanno 14 anni alcuni 18 alcuni 30. Per favore cari paesani, non criticateci anzi appoggiateci, aiutateci e applauditeci: abbiamo bisogno del vostro aiuto. Noi ci abbiamo messo tutte le nostre forze".
"Buona festa a tutti" è il loro augurio, che l'intero paese ricambia
. 
  

Redazione
10 aprile 2022.
  

 

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10/04/2022

Letture Sponsali. "Quella passione che tutti noi proviamo quando amiamo"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Alla parola "passione" sono associati due significati.
Essa è una condizione di intensa sofferenza fisica o spirituale e poi - come la intendiamo di solito - un'emozione così forte e persistente da superare i limiti dell'obiettività e della razionalità.
Normalmente, quando la domenica delle Palme ascoltiamo la cosiddetta "Passione del Signore", pensiamo al primo dei due significati.
Ma se ci fermiamo ad ascoltare la bellezza struggente di queste pagine del Vangelo, lette e rilette milioni di volte eppure sempre così coinvolgenti e capaci di toccare le corde più profonde dell'anima, non possiamo non riconoscere che Gesù ci ama con passione, con quella passione che tutti noi proviamo quando amiamo a tal punto qualcuno o qualcosa da essere pronti a sacrificare tutto in suo nome.
Provando "com-passione" per Gesù intuiamo il fuoco della passione che lo anima e lo pervade, che gli consente di amare anche la mano che lo percuote o la bocca che lo insulta.
Un amore che supera tutti i difetti ed i peccati e li rende quasi indifferenti a chi lo prova.
È l'amore che prova talvolta il genitore per il figlio o, più di rado, l'innamorato per colui che è oggetto del suo amore.
È un amore così profondo e sconfinato che supera ogni limite, persino quello della morte.
Gesù, amandoci fino alla morte, ci ha fatto dono del suo miracolo più grande: la morte non è la fine di tutto, l'Amore, quello vero, quello con la "A" maiuscola, supera ogni cosa, persino la morte.
Noi coppie di sposi amiamoci gli uni gli altri come Gesù ha amato noi. Almeno proviamoci.
In questo modo, scopriremo la meraviglia di un amore che non avrà fine.

Barbara e Adriano
 
Redazione
10 aprile 2022.
  

 

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09/04/2022

Comune. Settimana Santa 2022: tampone, mascherina FFP2 e pass per i portatori dell'Urna e dei simulacri

 

Portatori dell'Urna
Portatori

Durante le processioni della Settimana Santa 2022 a Grotte i "portatori" dovranno essere stati sottoposti a tampone, indossare la mascherina di tipo FFP2 ed esporre un pass identificativo. Questo è quanto ha comunicato, con un avviso pubblico, il Sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, al fine di prevenire eventuale diffusione di contagi da Covid-19.

Portatori dell'Urna
(Portatori dell'Urna - foto di Salvo Lo Re "President")

"Si avvisa che i portatori dei simulacri (Urna e Madonna addolorata) devono effettuare un tampone e indossare mascherine Ffp2 - scrive il Primo Cittadino -; inoltre, dovranno essere identificati a mezzo pass. Tutti coloro che sono interessati possono comunicarlo al n° 0922.628034 e/o partecipare alla riunione che si terrà lunedì 11 aprile alle ore 20.00 presso i locali attigui alla Chiesa di San Francesco. La richiesta di partecipazione - conclude Provvidenza - deve essere comunicata con anticipo al fine di predisporre il pass e controllare il possesso dell’esito negativo del tampone". 
  

Redazione
9 aprile 2022.
  

 

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09/04/2022

Attualità. Sosta a Grotte di studenti palermitani in pellegrinaggio lungo la Magna Via Francigena

 

Studenti palermitani in pellegrinaggio lungo la Magna Via Francigena
Foto di gruppo

Riprendono con nuovo slancio i pellegrinaggi lungo la Magna Via Francigena che da Palermo, attraverso uno storico camminamento pedonale di antiche vie e trazzere, conduce ad Agrigento.
Ieri, venerdi 8 aprile, un gruppo di
studenti del Liceo Classico Statale "Umberto I" del Capoluogo siciliano ha fatto sosta a Grotte.
I giovani pellegrini, guidati dal loro dirigente scolastico prof. Vito Lo Scrudato, sono stati accolti in paese dal sindaco Alfonso Provvidenza
, al quale hanno fatto dono dell'Annuario dell'Istituto.
Le opere grafico-pittoriche sulle facciate delle case - promosse dall'associazione "La Biddina" e realizzate da giovani artisti - e il cibo hanno particolarmente colpito gli studenti, che hanno così descritto Grotte: "
Un piccolo centro con un grande patrimonio artistico di street art e progettualità che punta sull’accoglienza come motore dello sviluppo turistico".
"Auguriamo ai nostri amici palermitani una buona permanenza" è stato il saluto del Sindaco
. 
  

Redazione
9 aprile 2022.
  

 

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09/04/2022

Ambiente. Consegnati attestati ai Comuni Virtuosi per la differenziata del 2020; premio al Comune di Grotte

 

Grotte è Comune Virtuoso per la raccolta differenziata del 2020
Consegna premio

Cerimonia di premiazione
Cerimonia

Si è svolta ieri, venerdi 8 aprile 2022, al complesso "Le Ciminiere" di Catania, la cerimonia di premiazione dei 167 Comuni siciliani "virtuosi" che, nell'anno 2020, hanno superato il 65% di raccolta differenziata.
Come già comunicato il 26 marzo scorso, tra questi Comuni "ricicloni" vi è anche Grotte, insieme ad altri 24 Comuni dell'agrigentino (Agrigento, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cammarata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Naro, Racalmuto, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Bèlice, Sant'Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula).
All'Ente, l'
Assessore Regionale all’Energia Daniela Baglieri e il Direttore del DRAR Calogero Foti hanno consegnato un attestato, ricevuto dall'assessore Antonio Morreale.
In particolare il Comune di Grotte ha raggiunto il 77,99% di differenziata, piazzandosi al 27° posto tra i Comuni virtuosi, al 5° posto in provincia di Agrigento e al 1° posto tra i Comuni della
SRR (Agrigento Provincia Est).
Soddisfazione per il risultato è stata espressa dal sindaco Alfonso Provvidenza: "Un ringraziamento va all'assessore Antonio Morreale, che ha ritirato il premio e rappresentato il Comune, agli operatori del Servizio Ecologico e a tutti coloro che contribuiscono quotidianamente a rendere più pulita la nostra città, ma soprattutto grazie ai cittadini di Grotte".

Il Governo regionale ha stanziato tre milioni di euro, da assegnare ai 167 Comuni, che sono beneficiari di una somma fissa pari a 8.982,04 euro e una variabile in base alla popolazione
. 
 

Carmelo Arnone
9 aprile 2022
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08/04/2022

Agrigento. Quinta edizione del concorso "Uno, nessuno e centomila", al Teatro "Pirandello"

 

Teatro "Pirandello"
Teatro "Pirandello"

Concorso "Uno, nessuno e Centomila"
Foto di gruppo

Concorso "Uno, nessuno e Centomila"
Sulla scena

Si alza il sipario del "Pirandello": via alla quinta edizione del concorso "Uno, nessuno e centomila".
Centinaia di studenti e studentesse provenienti da numerose scuole d’Italia e di diversi istituti di altre nazioni ad Agrigento per celebrare Luigi Pirandello. Il Covid e i venti di guerra che soffiano forti sull’Europa e sul mondo non fermano la cultura.

 

Concorso "Uno, nessuno e Centomila"


Centinaia gli studenti e le studentesse di numerose scuole d’Italia e di altre nazioni (due istituti provengono dalla Francia, sei dalla Greca, e poi altri da Romania, Spagna, Tunisia, Turchia, Iran) che sono arrivati ad Agrigento per partecipare alla quinta edizione del concorso "Uno, nessuno e Centomila".
In questi mesi, nel nome di Luigi Pirandello, hanno prodotto testi teatrali tratti dalle novelle o brevi rappresentazioni in video ispirate alle novelle e ai personaggi del drammaturgo agrigentino. La Giuria, nei prossimi giorni, proclamerà i vincitori.
Quattro le categorie: ”Rappresentazione/drammaturgia”, "Scuole secondarie di primo grado", "Scuole secondarie di secondo grado” e "Miglior video".
"Alcuni ci dicono: come parlare di cultura, di lettura, di Luigi Pirandello in tempi come questi? - affermano gli organizzatori in una nota -. In realtà sarebbe da chiedersi perché, proprio in giorni così difficili, non si debba parlare di bellezza. Il concorso, ormai da anni, rappresenta un appuntamento fisso nel panorama del mondo della scuola e non solo, ed è una grande opportunità per la città di Agrigento che per una settimana sarà sede di laboratori, spettacoli e momenti di confronto che continuano a raccontare l’immortalità di Luigi Pirandello".
L’iniziativa è organizzata dall’associazione "Uno, nessuno e centomila" in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI), il Comune di Agrigento, la Fondazione Teatro Luigi Pirandello, il Distretto turistico "Valle dei templi", l'associazione "La strada degli scrittori", l’Accademia di belle arti "Michelangelo" e con il sostegno di alcuni sponsor. 
  

Redazione
8 aprile 2022.
  

 

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08/04/2022

Culti. Testimoni di Geova: ad aprile due appuntamenti speciali, per non perdere la speranza

 

Per non pedere la speranza
Speranza

Ad aprile due appuntamenti speciali dei Testimoni di Geova, per non perdere la speranza.
"Il mondo è in subbuglio", ha affermato António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite. In un periodo segnato sempre di più dall’incertezza per il futuro, i Testimoni di Geova di tutto il mondo organizzano nel mese di aprile due importanti eventi per riflettere sui motivi che possono aiutare a non perdere la speranza. Anche i circa 1.927 Testimoni di Geova della città di Agrigento estendono a tutti l’invito ad assistere a questi eventi.
Il primo evento speciale sarà una conferenza di 30 minuti dal tema "Come si può avere una speranza certa?". Si terrà nel fine settimana del 9-10 aprile e fornirà ragioni concrete per avere fiducia nella speranza contenuta nella Bibbia.
Il secondo appuntamento è l’annuale Commemorazione della morte di Gesù Cristo che si terrà la sera del 15 aprile 2022, dopo il tramonto, secondo le indicazioni riportate nei Vangeli (Luca 22:19). Questo è l'evento più importante dell'anno per i Testimoni di Geova. L’anno scorso vi hanno partecipato oltre 500.000 persone in Italia e oltre 21 milioni in tutto il mondo, con un aumento del 19,7% rispetto al 2020.
"Molte persone sono sorprese di scoprire che la Bibbia descrive un futuro senza sofferenza e persino senza morte, che presto diventerà realtà proprio qui sulla terra - ha detto Piero Maltese, portavoce dei Testimoni di Geova per la Sicilia -. In un periodo segnato da incertezze e maggiori timori per il futuro, questi due appuntamenti ci ricorderanno le valide ragioni che esistono per avere fede nella promessa che la Bibbia ci fa di un futuro migliore",
Per la prima volta entrambi gli eventi si terranno in modalità ibrida. Tutti i luoghi di culto saranno infatti gradualmente riaperti a piccoli gruppi di presenti, e chiunque desidera unirsi potrà farlo anche in videoconferenza attraverso la piattaforma Zoom. L'ingresso agli eventi è gratuito e non è richiesta alcuna registrazione. Le informazioni per partecipare localmente sono disponibili sul sito ufficiale (vedi il sito). 
  

Redazione
8 aprile 2022.
  

 

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08/04/2022

Musica. "Concerto di Pasqua" al Conservatorio "V. Bellini" di Caltanissetta; sabato 9 aprile

 

"Concerto di Pasqua" al Conservatorio di Caltanissetta
Programma

Aurora Pilato
Aurora Pilato
 

Una maratona musicale è quella che ha organizzato la Consulta degli Studenti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali "V. Bellini" di Caltanissetta, con la presidente Aurora Pilato, vicepresidente Federica Salvaggio e segretaria Carmela Caponetto.

"Concerto di Pasqua" al Conservatorio di Caltanissetta
(Locandina)

"Concerto di Pasqua", in programma per domani, sabato 9 aprile 2022, è un'intera giornata dedicata alla musica, che darà la possibilità a diversi studenti di esprimere le proprie capacità artistiche. Dopo due anni di pandemia, per i musicisti vi è l’esigenza di esibirsi, condividere momenti musicali. La Consulta degli Studenti, essendo la loro voce, vuole dar la possibilità di far esprimere gli allievi per come meglio sanno fare: attraverso la musica.
Il Concerto comprenderà non solo esibizioni solistiche, ma anche brani dei repertori cameristici e d’insieme. La manifestazione, nei locai dell'Istituto, inizierà alle ore 09.30 e proseguirà per tutta la mattinata. La seconda parte si terrà nel pomeriggio a partire dalle ore 15.00.

Concerto di Solidarietà e Beneficenza Pro-Ukriane "Contro ogni Guerra e per la Pace"
(Teatro comunale "Regina Margherita" di Caltanisetta)

Questo secondo appuntamento segue a breve distanza il Concerto di Solidarietà e Beneficenza Pro-Ukriane "Contro ogni Guerra e per la Pace", organizzato sempre dalla Consulta degli Studenti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini”, che si è tenuto martedì 22 Marzo 2022 presso il Teatro Comunale Regina Margherita di Caltanissetta.

Concerto di Solidarietà e Beneficenza Pro-Ukriane "Contro ogni Guerra e per la Pace"
(Concerto del 22 marzo 2022)

"Questa serata nasce per condannare ciò che sta accadendo in Europa, a sostegno della pace e far sentire la nostra vicinanza attraverso il linguaggio che unisce tutti i popoli: la musica - ha dichiarato nell'occasione la presidente Aurora Pilato -. Un Concerto che, insieme alla rappresentazione di note, immagini, parole, ci porta alla riflessione. Siamo vicini ai nostri colleghi ucraini e pronti a renderci disponibili per ospitarli e sostenerli, convinti che il linguaggio universale della musica porti ragione e fratellanza in tutte la parti coinvolte".

Concerto di Solidarietà e Beneficenza Pro-Ukriane "Contro ogni Guerra e per la Pace"
(Presentazione del Concerto del 22 marzo 2022)

Ospite d’onore del Concerto è stata la fisarmonicista ucraina Eugenia Cherkazova, Docente e Direttore del Dipartimento di Fisarmonica del Conservatorio  "Ciajkovskij", di Kiev direttamente coinvolta nella drammatica situazione che sta vivendo in prima persona, insieme alla sua famiglia, ai suoi studenti e ai suoi connazionali, La Cherkazova ha portato la sua testimonianza, raccontando al pubblico ciò che ha vissuto direttamente lei e i suoi studenti, rimasti in Ucraina per combattere.

Concerto di Solidarietà e Beneficenza Pro-Ukriane "Contro ogni Guerra e per la Pace"
(Locandina del Concerto del 22 marzo 2022)

La Fisarmonicista ucraina ha avuto modo di esibirsi sia come solista che insieme all'Orchestra di Fiati dell'Istituto diretta dal maestro Angelo Licalsi. Scopo della manifestazione è stato quello di donare in beneficenza, attraverso la Caritas Diocesana di Caltanissetta, il ricavato ottenuto durante la serata.  
  

Redazione
8 aprile 2022.  
  

 

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08/04/2022

Chiesa. Parrocchia Madonna del Carmelo: programma delle celebrazioni nella Settimana Santa

 

Parrocchia Madonna del Carmelo: programma delle celebrazioni nella Settimana Santa
Programma
 

Pubblichiamo gli orari delle celebrazioni liturgiche della Settimana Santa nella chiesa parrocchiale della Beata Maria Vergine del Monte Carmelo in Grotte.

Domenica 10 aprile - Domenica delle Palme
- ore 08.45, in Piazza Umberto I, Benedizione delle Palme;
- ore 09.00, santa Messa animata dalle Comunità del Cammino Neocatecumenale;
- ore 10.15, Raduno in Via Madonna delle Grazie (piazzale all'incrocio con Via Sant'Agostino), Benedizione delle Palme e dei ramoscelli d'ulivo, e processione verso la chiesa lungo Via Madonna delle Grazie, Via Santo Stefano e Viale della Vittoria;
- ore 11.00, santa Messa;
- ore 18.00, santa Messa.

Giovedì 14 aprile - Giovedì Santo "In Coena Domini"

- ore 17.00, santa Messa (Lavanda dei piedi);
- ore 20.30, Veglia di adorazione presso l'altare della riposizione;
- ore 22.00, chiusura della chiesa.

Venerdì 15 aprile - Venerdì Santo "In Passione Domini"
- ore 17.00, Azione liturgica e adorazione della croce;

Sabato 16 aprile - Sabato Santo
- ore 16.30 (sino alle 19.30), Confessioni;
- ore 22.30, Veglia pasquale.

Domenica 17 aprile - Domenica di Pasqua "In Resurrectionis Domini"
- ore 11.00, santa Messa;
- ore 18.00, santa Messa
.  
  

Redazione
8 aprile 2022.  
  

 

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08/04/2022

Attualità. "Criminali a casa vostra? Bisogna avere pazienza e rassegnarsi"; di Enzo Napoli

 

Mariupol, Ucraina
Mariupol, Ucraina

Mentre un dittatore sanguinario e senza scrupoli, responsabile del massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini, abile manipolatore dell'opinione pubblica, tenta di destabilizzare le democrazie occidentali finanziando i sovranisti anche in Italia, un dibattito surreale viene alimentato da quanti sollevano dubbi e incertezze sul sostegno alla resistenza ucraina.

Mariupol, Ucraina
(Mariupol, Ucraina)

"Quattro criminali hanno sfondato la porta di casa vostra, vi hanno riempito di botte, hanno violentano vostra moglie e vostra figlia, hanno ammazzato vostro figlio, hanno aperto il frigorifero ed hanno mangiato tutto quello che c'era dentro, hanno distrutto i vostri mobili, hanno dormito nel vostro letto, si sono stravaccati sul vostro divano a guardare la tv e pretendono che voi facciate il bucato e cuciniate per loro.
Quelli del quarto piano sostengono che la colpa è vostra perché hanno visto che una volta avete dato un ceffone a vostro figlio e avete posteggiato male l'auto.
Dicono che avete fatto male ad invitare a cena a casa vostra la coppia omosessuale che abita nel vostro stesso pianerottolo e che dovreste smetterla di fare casino perché non riescono più a dormire tranquillamente.
La vecchietta del piano di sotto stava per telefonare ai carabinieri, ma poi ha pensato che fosse pericoloso perché ha sentito che i delinquenti minacciavano di far saltare in aria il palazzo e tutto sommato gli stavate antipatici perché quando innaffiate le piante sul balcone, l'acqua scola sulla sua ringhiera.
In effetti i quattro criminali sono proprio dei brutti ceffi, ma forse fareste meglio a trovare un accordo e convincerli pacificamente ad andarsene, rassicurandoli sul fatto che potranno tornare a casa vostra quando vogliono, che vostra moglie e vostra figlia saranno contente di rivederli e che hanno fatto bene ad ammazzare vostro figlio perché aveva la brutta abitudine di ascoltare gli AC/DC ad un volume un po' alto.
Che ci volete fare?
Bisogna avere pazienza e rassegnarsi, mica potete pretendere di continuare a protestare e turbare il sonno di tutto il condominio!"
. 
 

Enzo Napoli
8 aprile 2022
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07/04/2022

Iniziative. Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte", a cura della Consulta Giovanile e dell'I.C. "A. Roncalli"

 

Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte"
Locandina

Prende il titolo di "La Pasqua di Grotte" la mostra di disegno organizzata dalla Consulta Giovanile in collaborazione con l'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte.
La mostra, realizzata con
disegni interamente eseguiti dagli studenti delle seconde classi della scuola secondaria di primo grado (alunni di seconda media), è in via di allestimento presso l'auditorium "San Nicola - Stella Castiglione", e sarà liberamente visitabile a partire dal 10 aprile, Domenica delle Palme, sino a giovedì 14 aprile, dalle ore 17.00 alle 19.00.
Tra le 60 opere grafiche che compongono la mostra, 10 saranno scelte da una giuria tecnica (formata da 5 componenti) e saranno sottoposte al giudizio dei visitatori.
Nei giorni di apertura della mostra, i visitatori potranno esprimere il proprio gradimento e dare il proprio voto ad uno dei disegni, inserendo un bigliettino dentro un'apposita urna.
Gli autori dei tre disegni che avranno ottenuto maggior gradimento si aggiudicheranno i 3 premi in palio
. 
  

Redazione
7 aprile 2022.
  

 

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07/04/2022

Pasqua 2022. Programma delle "Recite", celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali

 

Pasqua di Grotte 2022


Pasqua di Grotte 2022

Settimana Santa a Grotte e I Luoghi della Passione

Sabato 9 aprile
Ore 18.00 - Chiesa Madre: santa Messa prefestiva delle Palme

Domenica 10 aprile - Domenica delle Palme

Ore 11.30 - Piazza Marconi: Benedizione delle Palme
Ore 12.00 - Piazza Marconi: Rievocazione storica dell’entrata di Gesù a Gerusalemme *
Ore 12.30 - Chiesa Madre: santa Messa solenne
Ore 17.00 (sino alle ore 19.00) - Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione": Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte" **
Ore 19.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne
Ore 21.00 - Piazza Marconi: "Passione di Nostro Signore" a cura del gruppo "Amici di Gesù"
Ore 22.00 - Piazza Marconi: Rievocazione "Il commiato tra Gesù e Maria" *

Lunedì 11 aprile
Ore 17.00 (sino alle ore 19.00) - Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione": Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte" **

Martedì 12 aprile
Ore 17.00 (sino alle ore 19.00) - Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione": Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte" **

Mercoledì 13 aprile
Ore 17.00 (sino alle ore 19.00) - Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione": Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte" **
Ore 21.15 - Piazza Renzo Collura (Piazza Fonte): proiezione del film "La Passione", di Gianni Russello

Giovedì 14 aprile - Giovedì Santo
Ore 17.00 (sino alle ore 19.00) - Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione": Mostra di disegno "La Pasqua di Grotte" **
Ore 18.30 - Chiesa Madre: santa Messa "In Coena Domini"
Ore 19.30 - Piazza Marconi: Rappresentazione de “L’Ultima Cena”, Arresto di Gesù, Rinnegazione di Pietro, Pentimento di Giuda *
Ore 21.00 - Chiesa Madre: Adorazione Eucaristica
Ore 22.00 - Processione dell'urna verso il Calvario, accompagnata dalle Bande musicali ***

Venerdì 15 aprile - Venerdì Santo
Ore 11.00 - Piazza Marconi: Processo e condanna di Cristo *
Ore 12.00 - Corso Garibaldi: Via Crucis "Li Caduti" *
Ore 13.00 - Calvario: Crocifissione di Cristo
Ore 16.00 - "Deposizione di Cristo dalla croce" e processione dell'Addolorata dalla Chiesa Madre al Calvario
Ore 17.00 - Chiesa Madre: "Passio Domini", Liturgia della Passione e Morte del Signore
Ore 19.00 - Calvario: "I lamenti" a cura del
gruppo dei "Lamentatori - Gioacchino Ciraolo"
Ore 19.30 - Calvario: "Li Rieciti", Deposizione del Cristo dalla Croce *
Ore 21.00 - dal Calvario alla chiesa Madre, processione dell'urna e dell'Addolorata
per le "Vie Sante" del Paese, accompagnata dalle Bande musicali *** e dai Tamburinari
Al termine della processione - Chiesa Madre: Sepoltura del Signore

Sabato 16 aprile - Sabato Santo
Ore 23.00 - Chiesa Madre: Veglia Pasquale e solenne Concelebrazione Eucaristica

Domenica 17 aprile - Domenica di Pasqua
Ore 10.00 - Sfilata dei Tamburinari per le "Vie Sante" del paese
Ore 11.00 - Chiesa Madre: Santa Messa solenne
Ore 12.00 - Piazza Marconi: Incontro del Cristo Risorto con la Madonna *, Esibizione delle Bande musicali ***
Ore 18.00 - Sfilata dei Tamburinari per le "Vie Sante" del paese
Ore 19.00 - Chiesa Madre: Santa Messa solenne

* a cura dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei Andrea Infantino"
** a cura della Consulta Giovanile in collaborazione con l’IC A. Roncalli di Grotte
*** con la partecipazione delle Bande Musicali "V. Bellini" e "G. Verdi"
. 
 

Carmelo Arnone
7 aprile 2022
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06/04/2022

Pasqua 2022. Personaggi ed interpreti delle rappresentazioni della Settimana Santa

 

Rappresentazioni della Settimana Santa
Pasqua 2022

Con la Domenica delle Palme, il prossimo 10 aprile 2022, prendono il via gli appuntamenti che vedono impegnati i giovani dell’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino”, per le rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte: “L'Ingresso di Gesù a Gerusalemme”, “L'Addio tra Gesù e Maria”, “L’Ultima Cena”, “L’Arresto di Gesù”, il “Rinnegamento di Pietro” e la “Morte di Giuda” (al termine, nel giorno del Giovedì Santo, la processione dell'urna con il simulacro del Cristo in deliquio, senza la corona di spine, dalla chiesa madre al Calvario), “Processo e condanna di Cristo”, “Li Caduti” (tradizionale reinterpretazione della via crucis) “Li Rieciti” (nella sera del Venerdì santo, al Calvario, a cui farà seguito la processione dell'urna con il simulacro del Cristo morto, dal Calvario alla chiesa Madre), "La Risuscita" (in chiesa Madre, durante la Veglia di Pasqua), “L'Incontro tra Maria e il Risorto”.

Questi i nomi dei personaggi e degli interpreti delle “Recite”:
  

 

 

Gesù: Baldassare Terrana
Pietro: Gaetano Zaffuto
Giacomo: Antonino Alongi
Giovanni: Antonio Neglia
Giuda: Daniel Carlisi
Centurione: Fabio Vizzini
Putifar: Angelo Bellomo
Rubinit: Ignazio Zaffuto
Rabam: Nicolas Salvaggio
Malco: Calogero Cimino
Misandro: Giuseppe Di Salvo
Stelle: Salvatore Todaro

Giuseppe: Antonio Carlisi
Nicodemo: Francesco Valenza
Caifas: Antonio Alongi
Longino: Francesco Valenza
Nizech: Giovanni Boscarino
Maria: Giorgia Calì
Veronica: Noelia Cimino
Maddalena: Loyde Puma
Simon Lebbroso: Simone Puma
Celidio: Rosario Bonsignore
Cireneo: Gero Miceli
Pilato: Daniel Carlisi

Quintilio: Raffaele Salvaggio
Nitor: Flavio Neglia
Darel: Domenico Romito
Abra: Salvatore Terrana
Barabba: Salvatore Bertolino
Soldato romano: Vincenzo Calì
Soldato romano: Rosario Fantauzzo
Soldato romano: Gaspare Alaimo
Pia Donna: Erika Vitello
Pia Donna: Giulia Costanza
Pia Donna: Miriam Provvidenza
Angelo: Giorgia Calì

 
 

  
Oltre all’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino”, un ruolo importante nelle manifestazioni della Settimana Santa a Grotte è svolto dal gruppo dei "Lamentatori - Gioacchino Ciraolo" che, intonando le antiche melodie pasquali durante le processioni, accompagnano i momenti più significativi della Pasqua grottese
. 
 

Carmelo Arnone
6 aprile 2022
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06/04/2022

Comune. Incontro in Municipio: confermate le rappresentazioni tradizionali della Settimana Santa a Grotte

 

Pasqua 2022

"Sono confermate tutte le manifestazioni previste dalle nostre tradizioni", ha dichiarato il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza al termine dell'incontro di programmazione, che si è tenuto ieri sera nell'Aula consiliare del Comune, con i responsabili delle associazioni e delle realtà cittadine coinvolte nell'organizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa grottese.
Rispondendo all'appello del Primo Cittadino erano presenti tutti gli Assessori comunali, il moderatore dell'Unità Pastorale don Salvatore Zammito, il maresciallo capo Alfonso David Contrafatto comandante della locale Stazione Carabinieri, i rappresentanti dell'Associazione "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino", del Gruppo dei Lamentatori, dei Portatori dell'Urna, delle due Bande musicali, dei Tamburinari e della onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale".
"Ringrazio di cuore tutte le associazioni - ha ribadito Provvidenza - , a partire dall'Associazione Gruppo dei Giudei in particolare, i Lamentatori, e tutti gli altri, che hanno garantito la totale e piena collaborazione affinché in questa Pasqua possano essere realizzate tutte le rievocazioni nel rispetto del buon senso che tutti ci auguriamo. Tutti hanno mostrato la loro collaborazione - ha concluso il Sindaco - e io sono molto felice di questo".
Quindi dalla mattinata di domenica prossima, 10 aprile 2022, Domenica delle Palme, si partirà con la rievocazione dell'Ingresso di Gesù a Gerusalemme, mentre dal punto di vista prettamente liturgico, in Piazza Marconi, dinanzi alla Chiesa Madre, prima dell'inizio della Messa si svolgerà regolarmente la cerimonia delle benedizione delle palme.
Invece, nel rispetto delle indicazioni date dall'Arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, come segno di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina colpita dalla guerra, non verranno realizzati i giochi pirotecnici che in passato hanno segnato la conclusione delle manifestazioni della Domenica di Pasqua
. 
 

Carmelo Arnone
6 aprile 2022
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05/04/2022

Attualità. "Massacro del popolo ucraino: se il diavolo è salito sull'altare e si è vestito da profeta"; di Nichi Vendola

 

Massacro di Bucha
Massacro di Bucha

Pubblichiamo una riflessione sulla guerra in Ucraina, di Nichi Vendola, postata oggi sulla sua pagina Facebook.

*****

Se un soldato russo lega le mani a un uomo vestito in abiti civili, lo sequestra nella sua città, poi gli spara un colpo in testa per strada, magari sotto casa sua, magari sotto lo sguardo impietrito di un figlio.

Massacro di Bucha
(Massacro di Bucha)

Se quel soldato fa fuoco contro uno sconosciuto che passa in bicicletta o fredda un automobilista che ha scelto un giorno sbagliato e un’ora sbagliata per mettersi in macchina.
Se quel soldato lancia una granata nel povero rifugio in cui s’è nascosto un contadino, un essere umano inerme e spaventato.
Se quel soldato, con l’adrenalina a mille, eccitato come una bestia, stupra una ragazza, la uccide e ne brucia il corpo: ecco, anche se fa queste cose sul suo capo può aleggiare lo spirito santo? Nei suoi crimini sanguinosi può esserci il senso di un comandamento biblico? È addirittura Dio in persona che ne ispira i gesti della macellazione?
Se quel soldato si fa un selfie accanto a una delle sue vittime, magari sorridendo come sanno sorridere i bravi ragazzi, come se fosse accanto a un trofeo di caccia, magari a un povero cervo fulminato con il suo fucile Molot VPO-208: ecco, e se poi questo killer in uniforme non prova l’ombra di un rimorso per la sua carneficina, significa forse che in lui si celebra la gloria e la santità del popolo russo?
Dalle colline attorno a Sarajevo i cecchini cetnici invece sparavano con i loro Mauser, carabine di precisione con cui si cacciano i lupi, i cinghiali, i caprioli e anche le anatre, le lepri, i fagiani.
E il fischio delle pallottole dei Mauser era una sorta di sottofondo nella vita ordinaria della città-martire della Bosnia in fiamme.
Mi sono sempre chiesto con che coraggio si possa sparare a un qualunque essere vivente.
Ma a cosa pensa uno che, chiuso nella sua divisa e con le coccarde della sua identità militare e nazionale, prende la mira e punta un vecchio seduto su una panchina oppure un ragazzino in un cortile: come fa a non pensare a suo nonno, a suo fratello, a qualcuno di familiare?
E a cosa pensa quando vede azionato un braccio meccanico che scava nella terra una fossa comune, cosa gli dice il cuore o il cervello quando quel buco poi viene riempito di cadaveri di assassinati?
Pensa al suo condominio, pensa alla resurrezione dei morti, pensa al paradiso?
Ovviamente c’è sempre una incongruenza e persino un paradosso nel tentativo di rendere “pulita” la guerra, di regolarne l’intrinseco orrore mediante norme d’ingaggio e codici di comportamento a salvaguardia della vita dei civili e a protezione dei prigionieri.
Ma a Bucha si è violato ogni codice di guerra, qualunque arcaica o moderna Tavola delle leggi, qualunque idea di ciò che ci rende umani.
In quella disgraziata e incolpevole contrada la roulette russa ha giocato pesante, scegliendo a caso i sommersi e i salvati di un inferno assai poco metaforico.
Questo martirio non è la fiction di produzione ucraina di cui parla con cinismo orwelliano quel Cremlino che è il sublime luogo della menzogna elevata a sistema: ma la realtà reale, atroce e in mondovisione, degli effetti collaterali dell’imperialismo russo.
Questa ideologia devastante si arma e fa strage con la benedizione del cristianesimo ortodosso: ecco il punto che non possiamo più rimuovere.
Alle parole di pace di Papa Francesco si contrappone il magistero sacrilego e criminale del patriarca russo. Kirill I veste di un’anima religiosa la guerra di Putin, la colloca nello scrigno dei doveri sacri, la legittima nel nome di Dio. Invocando cioè il Dio del sangue e della morte, che tutto governa nel cosmo cupo e pre-moderno delle mitologie pan-slaviste. E di conseguenza bestemmiando contro il Dio dell’amore e della vita, quello che ha più confidenza con i poveri Cristi di quanta non ne abbia con gli autocrati e i loro cappellani militari.
Ci siamo spesso interrogati sulla compatibilità dell’Islam con la democrazia, anche perché eravamo sbalorditi dal fanatismo dei tagliagole e dei kamikaze. Ma il fanatismo è più lungo e più largo di quanto talvolta non immaginiamo, e sono tanti i nemici esterni e interni della democrazia e delle libertà individuali.
Il volto di Cristo o il rosario possono divenire oggetti contundenti, icone di potere, alibi per la violenza, persino simboli elettorali: questo accade a ogni latitudine del mappamondo, questo certamente accade nella Russia di Putin.
Forse anche l’ecumenismo andrebbe ripensato alla luce degli inalienabili diritti degli individui.
Forse per i cristiani non basta più dirsi cristiani.
Proprio l’ortodossia, la fedeltà all’annuncio, reclama e proclama l’inconciliabilità della fede con l’omicidio, con la strage, con la guerra: non c’è profumo d’incenso, non c’è canto liturgico, non c’è suggestione vetero-testamentaria, che possa sublimare il massacro del popolo ucraino.
Un massacro, così come risuona nelle parole del patriarca, concepito per fermare il contagio occidentale, cioè il libero arbitrio e la luce del diritto.
Se una carezza o un bacio tra uomini offende Gesù e invece un fratricidio può compiersi in suo nome, allora vuol dire che il diavolo è salito sull’altare e si è vestito da profeta.
Ma la sua è una profezia senza speranza. Ricca solo di dolore.
Non annuncia il paradiso, protegge l’inferno
.  
  

Nichi Vendola
5 aprile 2022.  
  

 

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04/04/2022

Pasqua 2022. Domani sera in Municipio incontro di programmazione con le realtà coinvolte nella Settimana Santa

 

Sindaco e parroco
Provvidenza e Zammito

Martedi 5 aprile, alle ore 19.30, al Municipio di Grotte incontro di programmazione delle realtà coinvolte nell'organizzazione della Settimana Santa.
Nella serata di domenica scorsa il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, insieme al moderatore dell'Unità Pastorale don Salvatore Zammito (vedi foto a lato), ha fissato un incontro con tutti i responsabili delle associazioni e delle realtà cittadine coinvolte nell'organizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa grottese.
Domani sera, martedi 5 aprile 2022, alle ore 19.30 nell'Aula consiliare del Comune si ritroveranno, insieme al Primo Cittadino e al Parroco, i responsabili dell'Associazione "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino", del Gruppo dei Lamentatori, delle due Bande musicali, dei Tamburinari, della onlus "Padre Vinti - Grotte solidale" e quanti sono coinvolti nella realizzazione delle attività collaterali alla Festa, al fine - come dichiarato dal Sindaco - di "
favorire un’azione sinergica volta a garantire un prudente svolgimento delle stesse".
Nel convocare la riunione, Provvidenza ha ricordato le indicazioni dell'arcivescovo di Agrigento mons. Alessandro Damiano inerenti la Settimana Santa 2022, nelle quali il Presule dispone che:
- è possibile riprendere la pratica delle processioni.
- nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento delle comunità locali potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte.
- le comunità parrocchiali e/o foraniali, d’intesa con i consigli pastorali, le confraternite e i comitati, dopo opportuno discernimento possono decidere di continuare a sospendere le manifestazioni esterne o di modificarne le modalità, per esigenze legate al territorio
. 
 

Carmelo Arnone
4 aprile 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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04/04/2022

Chiesa. Avvisi e appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 4 aprile
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine guidate dalle Comunità del Cammino Neocatecumenale;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione eucaristica;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Martedi 5 aprile
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine guidate dalle Comunità del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione eucaristica;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Mercoledi 6 aprile
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione eucaristica;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Giovedi 7 aprile
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Prime Confessioni (per i ragazzi di 1^ media);
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, 9° giovedì di santa Rita - Vita nascosta della Santa. Virtù: raccoglimento;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, Benedizione eucaristica;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Venerdi 8 aprile - (giorno di astinenza)
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario dei sette dolori di Maria e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco, Via Crucis;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Sabato 9 aprile
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, incontro dei fidanzati;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Domenica 10 aprile - Domenica delle Palme
- ore 08.45, in Piazza Umberto I, Benedizione delle Palme, ingresso nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa animata dalle Comunità del Cammino Neocatecumenale;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa, Benedizione delle palme e dei ramoscelli d'ulivo;
- ore 10.15, in Via Madonna delle Grazie (piazzale all'incrocio con Via Sant'Agostino), Benedizione delle Palme e processione verso la chiesa Madonna del Carmelo (lungo Via Santo Stefano e Viale della Vittoria);
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 12.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa
.  
  

Redazione
4 aprile 2022.  
  

 

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03/04/2022

Comune. Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 11 aprile alle ore 20.00

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta ordinaria - in modalità di presenza presso la sala consiliare del Comune di Grotte - su determinazione del presidente Aristotele Cuffaro, è stata fissata per lunedì 11 aprile 2022, alle ore 20.00.  

Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

1) Nomina scrutatori; lettura ed approvazione verbali seduta precedente;
2)
Criteri di riparto del fondo perequativo Enti Locali di cui all'art. 11 della legge regionale 12 maggio 2020, n. 9. - Ratifica Deliberazione di Giunta Comunale n. 108 del 04.08.2021;
3)
Bando agevolazioni COVID - TARI 2021 utenze domestiche e non domestiche. Proroga termini modifica limite massimo dell'ISEE. Presa atto Deliberazioni di Giunta Comunale n. 154 del 27.12.2021 e n. 36 del 28.03.2022;
4)
Prelievo fondo di riserva - comunicazione;
5) Consorzio CEV adesione;
6) Relazione sull'attività dell'esperto del Sindaco ai sensi dell'art. 14 della L.R. n. 7 del 26.08.1992 - Anno 2021
.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora
. 
  

Redazione
3 aprile 2022.
  

 

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03/04/2022

Letture Sponsali. "Non lasciamo che il male distrugga le nostre relazioni umane"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Guardare con occhi nuovi.
In questo cammino verso la santa Pasqua siamo giunti alla quinta domenica di Quaresima.
Nella liturgia odierna il profeta Isaia ci
ricorda quante meraviglie il Signore ha operato e continua ad operare nella nostra vita, e che spesso i nostri occhi sono chiusi e non ci rendiamo conto della mano di Dio che regge il nostro capo, che guida i nostri passi.
Nella s
econda lettura san Paolo ci invita a proseguire il nostro cammino di fede, con uno spirito rinnovato, con lo sguardo fisso verso la meta, con l’atteggiamento di coloro che non si sentono arrivati e che dopo ogni caduta alzano gli occhi verso lo sguardo misericordioso di Dio.
Nel vangelo, la donna adultera non ha il coraggio di alzare
il capo, è certa della condanna che le spetta secondo la legge, e lì scopre che Gesù va oltre la legge, Gesù si china, si mette al suo stesso livello (e ancor di più lo farà durante la sua passione, facendosi carico dei nostri peccati), non guarda la donna dall’alto come fanno i farisei e non identifica il peccato con la persona che lo commette.
Non si tratta di buonismo, Gesù condanna il peccato
d’ora in poi non peccare più, ma non la donna Neanch’io ti condanno.
Nei nostri rapporti quotidiani e
soprattutto in famiglia indossiamo la veste dei farisei e degli scribi, ci facciamo giudici e giustizieri, non ci mettiamo nei panni degli altri, li etichettiamo con lerrore commesso.
Gesù ci invita a guadare con occhi nuovi, a riconoscere
il peccato, a scriverlo sulla sabbia ed allontanarci dal male.
Come spo
si e genitori non perdiamo di vista la nostra meta, non lasciamo che il male distrugga le nostre relazioni umane e la relazione con Dio.
Senza puntare il dito
sullaltro, fissiamo lo sguardo sul volto misericordioso di Dio.
Vera e Francesc
o
 
Redazione
3 aprile 2022.
  

 

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02/04/2022

Cronaca. Inchiesta "Montante bis": rinviati a giudizio 13 imputati tra politici, uomini delle Forze dell'Ordine e imprenditori

 

Antonello Montante
Antonello Montante

Il GUP del Tribunale di Caltanissetta, dott.ssa Emanuela Carrabotta, ha rinviato a giudizio 13 imputati tra esponenti politici, rappresentanti delle Forze dell'Ordine e imprenditori coinvolti nell’ambito della cosiddetta inchiesta "Montante bis".
Il processo prenderà il via il 2 maggio alle 10.30 nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta davanti al tribunale collegiale.
Tra gli indagati, oltre all’ex paladino dell’antimafia Antonello Montante, anche l’ex presidente della Regione
Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù e Carmelo Turco, Vincenzo Savastano (all’epoca dei fatti vice questore aggiunto della Polizia presso l’ufficio di frontiera di Fiumicino), Gaetano Scillia (capocentro Dia di Caltanissetta dal 2010 al 2014), Arturo De Felice (direttore della Dia dal 2012 al 2014), Giuseppe D’Agata (colonnello dei Carabinieri) e Diego Di Simone Perricone (ex capo della security di Confindustria).
Secondo la Procura di Caltanissetta, gli indagati avrebbero fatto parte del cosiddetto "Sistema Montante".
La procura di Caltanissetta contesta presunti finanziamenti illeciti che sarebbero stati erogati per sostenere la campagna elettorale dell'ex governatore Crocetta.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, abuso d'ufficio e finanziamento illecito ai partiti.

 
Redazione
2 aprile 2022.
  

 

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02/04/2022

Attività. Ordine degli Architetti: decolla ad Agrigento il progetto "Abitare il Paese"

 

Ordine Architetti di Agrigento
Presentazione

Decolla ad Agrigento il progetto “Abitare il Paese”, voluto dal Consiglio Nazionale degli Architetti, quale strumento per generare una nuova richiesta di architettura di qualità partendo dai bambini e dai ragazzi e con il pieno coinvolgimento della scuola.
"Quest’anno sul territorio agrigentino - afferma il presidente dell’Ordine degli architetti
Rino La Mendola - il progetto coinvolge il nostro Ordine e l’istituto comprensivo Agrigento-Centro, plesso Garibaldi. Istituto che assume, di fatto, il ruolo di scuola pilota di un’esperienza da estendere sul territorio provinciale già dall’anno prossimo".
"La partecipazione al progetto “Abitare il paese” - spiega
Rosetta Greco, dirigente dell’istituto comprensivo Agrigento Centro - consentirà agli studenti di vivere un’esperienza di grande valore formativo, esprimere la loro visione di città futura e sviluppare competenze di cittadinanza attiva, necessarie per progettare strategie di riqualificazione dei luoghi in cui si vive. Ringrazio il Consiglio Nazionale e l’Ordine degli architetti di Agrigento per la proposta di collaborazione e l’opportunità di condividere con i professionisti locali, importanti riflessioni e azioni finalizzate a rinnovare la comunità educante e ideare insieme città più intelligenti e sostenibili".
"I ragazzi diventano i protagonisti del lavoro proponendo un’architettura di qualità a misura delle loro esigenze - dice
Melinda Drago, consigliere dell’Ordine e referente del progetto -. Il progetto prevede tre tappe: analisi, rilievo e proposte di riqualificazione, delle aree limitrofe alla scuola. Si parlerà del ruolo dell’architetto e della qualità dell’architettura. Gli studenti, esprimendo i loro pensieri, proposte, dubbi e preoccupazioni, daranno un contributo importante ai professionisti che operano sul territorio proponendo una città per il futuro".
Il progetto si articolerà in diversi incontri, da svolgere tra aprile e giugno, durante i quali gli alunni del plesso Garibaldi potranno esprimere la loro visione della città e il loro pensiero su come questa potrebbe essere migliorata partendo dalle aree degradate, limitrofe allo stesso edificio scolastico, come via Diodoro Siculo, via Giovanni XXIII e Villa Lizzi e proseguendo con le strutture educanti, come  i centri sportivi, i centri culturali, i cinema, le aree verdi, gli oratori; strutture per le quali sarà interessante immaginare una riqualificazione in relazione alle esigenze dei ragazzi.
Le attività saranno coordinate dalla referente del progetto Melinda Drago, con la collaborazione di Angela Muratore, ambedue del Consiglio dell’Ordine, mentre la responsabile del progetto, per l’istituto comprensivo Agrigento-Centro, è la dirigente scolastica Rosetta Greco. I docenti coinvolti nelle attività del progetto sono gli architetti Claudia Spadaro e Patrizia Triassi, quali esperti individuati dall’Ordine, e gli architetti Paola Fucà e Renato Gentile, quali docenti interni all’Istituto.
Nella foto a lato: Melinda Drago, Rino La Mendola e Rosetta Greco.

 
Redazione
2 aprile 2022.
  

 

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02/04/2022

Aragona. Il "Tagano" tra i prodotti agroalimentari territoriali; riconoscimento dal MIPAAF

 

Tagano
Tagano

Tagano
Assaggi

Il "Tagano" di Aragona riceve la certificazione PAT e viene inserito tra i prodotti agroalimentari territoriali tradizionali della Regione Siciliana.
L’inserimento nella prestigiosa lista è stato sancito dal MIPAAF (
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentati e Forestali) che ha accolto la richiesta presentata dalla Pro Loco di Aragona, che riconosce così la ricetta originale, la provenienza del tipico piatto pasquale e la sua storia.
"Questo riconoscimento ci riempie d’orgoglio - spiega il presidente della Pro Loco Aragona,
Rosario Pendolino -; da tempo lavoriamo per fare in modo che il nostro prodotto venga riconosciuto e venga tutelato e questa certificazione rappresenta il primo passo di un percorso che abbiamo intrapreso per associare il nome di Aragona a quello del Tagano".
Il piatto, che prende il nome del tegame in cui viene cotto, ha una lunga storia che è stata ricostruita grazie a un sapiente lavoro di ricerca portato avanti dalla Pro Loco con il prezioso apporto del prof.
Alfonso Cacciatore e dello chef Francesco Di Giacomo: "In questo modo abbiamo ricostruito la lunga tradizione del piatto, ben radicata nella storia aragonese da secoli e canonizzato la ricetta e i il procedimento".
Pochi ingredienti: pasta, uova, pecorino siciliano stagionato, tuma, prezzemolo, zafferano, cannella, pangrattato, sale e pepe.
Un lavoro paziente e allo stesso tempo semplice per portare in tavola il piatto tipico aragonese.
Anche il sindaco
Giuseppe Pendolino si è congratulato per l’importante riconoscimento ottenuto a livello nazionale, felicitandosi con la Pro Loco per il lavoro svolto in questi anni.
 
Redazione
2 aprile 2022.
  

 

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02/04/2022

Cucina. Ricetta di Pasqua della "Lady Chef" Graziella Lo Re: la Pastiera Napoletana

 

Graziella Lo Re
Lady Chef


Graziella Lo Re
Graziella Lo Re


Ricetta
Ricetta

La cucina, intesa come necessità di mettere qualcosa in tavola, è elemento indispensabile in ogni casa.
L'Alta Cucina, come capacità sopraffina di scegliere e amalgamare alimenti di qualità, portare a lievitazione, condurre a temperatura, condire e saper presentare, coccolare le papille gustative e avviluppare il palato, è un'arte che richiede studio, tecnica, esperienza e soprattutto tanta passione. Caratteristiche che ritroviamo nella "Lady Chef" Graziella Lo Re.

Graziella Lo Re
("Lady Chef" Graziella Lo Re)

Figlia d'arte (il papà Giacomo, con anni di esperienza presso il locale gelese celebre negli anni '70 "La Conchiglia", è stato un rinomato pasticcere e un apprezzato cuoco), Graziella sin da piccola ha vissuto in un ambiente gastronomicamente stimolante, riuscendo a carpire i più delicati segreti dell'arte culinaria, gelosamente custoditi dal genitore. Gli anni di studio e la lunga esperienza ai fornelli le hanno permesso di coltivare e affinare la propria vocazione per l'elaborazione degli alimenti da proporre in tavola.
In occasione della prossime festività pasquali la Lady Chef grottese ci rivela la sua ricetta di un dolce tipico, la Pastiera Napoletana, con il quale potremo allietare questa Pasqua 2022.

Pastiera Napoletana.

Questi gli ingredienti per 4 persone:

- per la pastafrolla: 300 gr di farina tipo 00, 150 gr di burro, 150 gr di zucchero, 1 gr di vanillina, 1/2 bustina di vanillina, 2 uova intere, sale q.b.;

- per la farcitura: 200 grammi di chicchi di grano duro, 500 gr di ricotta, 200 gr di zucchero, 150 gr di cedro e arancia candita, 40 gr di acqua di fiori d'arancio, 500 ml di latte, 4 uova, cannella q.b., scorza grattugiata di limona q.b., sale q.b.;

- per la decorazione: zucchero a velo q.b..

Procedimento per la pastafrolla:
- ammorbidire il burro a temperatura ambiente;
- sul piano da lavoro disporre a fontana la farina setacciata, con la vanillina e il lievito, e al centro il burro a pezzetti, lo zucchero, le uova e il pizzico di sale;
- impastare velocemente gli ingredienti, formare una palla da mettere in frigo da 30 minuti a 2 ore.

Procedimento per la pastiera:
- mettere il grano in ammollo per 3 giorni avendo cura di cambiare l'acqua ogni 24 ore;
- trascorso il tempo necessario, scolare il grano, coprirlo con acqua fredda e cuocerlo per 15 minuti a fuoco medio;
- scolarlo e rimetterlo a bollire con il latte, un cucchiaio di zucchero e un pizzico di cannella;
- quando il latte sarà assorbito, togliere il grano dal fuoco e lasciarlo freddare;
- imburrare una tortiera a cerniera di 26 cm di diametro;
- riscaldare il forno a 180°;
- setacciare la ricotta e mescolarla ai tuorli, zucchero, cannella, scorza di limone e acqua di fiori d'arancio;
- lavorare con la frusta elettrica fino a ottenere un composto cremoso;
- incorporare il grano cotto e i dadini di canditi;
- stendere 2/3 della pastafrolla in un disco di 3 mm di spessore e foderare la tortiera;
- unire al composto di ricotta gli albumi montati a neve con il sale e versarlo nella tortiera;
- stendere la pasta rimasta, ritagliarne con la rondella tagliapasta delle strisce larghe 2 cm e disporle a griglia sul ripieno di ricotta;
- ripiegare un bordo di pasta tutt'attorno e cuocere nel forno preriscaldato per un'ora;
- lasciare raffreddare e servire su un piatto da portata con spolverata di zucchero a velo.

Buona Pasqua e buon appetito!

 
Redazione
2 aprile 2022.
  

 

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02/04/2022

Dialoghi. "Guerra russo-ucraina: dov'è la diplomazia italiana?"; di Giuseppe Castronovo

 

Intervento del dott. Giuseppe Castronovo.

Dibattito svoltosi al Circolo sulla tragica guerra che vede coinvolte Russia e Ucraina e il ruolo alquanto marginale e ambiguo fin qui tenuto dal nostro Paese.
Giuseppe Castronovo

"GUERRA RUSSO-UCRAINA: DOV'È LA DIPLOMAZIA ITALIANA?"

Totò: Amici, devo confessarvi che questa guerra, la tragica guerra che si sta combattendo in Ucraina incomincia a preoccuparmi non poco.

Nenè: Sono in troppi a parlarne comodamente seduti negli studi televisivi come se commentassero una partita di calcio, mentre migliaia di persone da entrambi le parti perdono la vita.

Santo: Sarebbe il caso che abbassassero i toni, politici e commentatori, un po' tutti quanti: prima o dopo i contendenti dovranno sedersi attorno a un tavolo e i continui vicendevoli attacchi non sono un buon viatico perché allontanano sempre più la prospettiva di una pacifica soluzione tra le parti.

Ambrogio: Da quello che ci fan vedere in televisione questa non è più una guerra!
È la distruzione totale dell’Ucraina e quindi mi chiedo per quanto tempo ancora il popolo ucraino possa resistere.

Totò:
È da qualche giorno invero che incomincio a chiedermi fin dove, coloro che aderendo alle pressanti richieste di fornitura di armi da parte del presidente ucraino Zelensky, vogliano portare le sofferenze del popolo ucraino. Ebbene sono arrivato a questa conclusione: ritengo che coloro che inviano armi all’Ucraina dovrebbero ben riflettere dinnanzi alle disumane sofferenze patite dalle inermi popolazioni ucraine costrette ad una storica diaspora. Del resto poi, se la Russia ha dichiarato di considerare cobelligeranti coloro che aiutano militarmente l’Ucraina, bisogna fare di tutto per non ampliare il perimetro del conflitto pena il rischio di fare dell’Europa un enorme campo di battaglia così come avvenne nel secondo conflitto mondiale.

Santo: Pur condividendo la tesi dell’amico Totò mi chiedo quale possa essere la via d’uscita più praticabile per bloccare questa tragedia che attualmente ci parla di 40.000 civili uccisi e di oltre quattro milioni di profughi.

Nenè:  Prof. Vezio, come rispondiamo alle osservazioni degli amici Santo e Totò?

Vezio: Grazie. Amici, poiché la guerra si svolge di fatto in Europa, parliamo dell’Europa. Ebbene, devo purtroppo constatare come la nostra Europa abbia cominciato da subito, a mio avviso sbagliando, a parlare di invio di armi all’Ucraina e rinunciato di fatto a ritagliarsi un ruolo attivo per la costruzione di alternative soluzioni pacifiche tra i due belligeranti. La guerra, è bene ricordarlo, è un affare troppo serio e pericoloso per lasciarlo in mano ai soli nostri strateghi militari: anche questi ultimi non possono ignorare che si potrà anche vincere una battaglia ma che le guerre non le vince mai nessuno perché alla fine sono sempre e comunque una tragedia per le popolazioni: il numero delle vittime e dei profughi ricordatici dall’amico Santo ne sono una triste testimonianza. L’invio di armi, così come se si trattasse di confetti, a uno dei belligeranti non solo non risolve il problema ma l’acuisce.

Santo: Prof., visto che la guerra con il suo carico di vittime civili, militari e di drammi è qui vicino a noi in tutta la drammaticità, la domanda diventa imperiosa: come uscirne?

Vezio: Si potrebbe uscirne ricorrendo al cosiddetto “lancio della spugna” cui talvolta si ricorre durante gli incontri di pugilato. Quando infatti durante un combattimento l’allenatore di uno dei due pugili “lancia l’asciugamano sul ring” chiede di fatto all’arbitro di dichiarare chiuso il combattimento perché ritiene che il suo pugile non sia più nelle condizioni psicofisiche per continuare l’incontro. Il lancio della spugna è il segno della resa di un pugile quando i suoi assistenti all’angolo capiscono che per il loro pugile continuare significherebbe solamente prendere colpi inutilmente dall’avversario, mentre con il lancio della spugna prudenzialmente prevengono l’eventualità di un drammatico epilogo del match per il loro assistito. Il mestiere di chi sta all’angolo consiste primariamente quindi nel garantire l’incolumità al suo pugile qualora durante l’incontro venisse a trovarsi  in evidente difficoltà. Gli addetti ai lavori e gli psicologi infatti ci dicono come sia difficile trovare un pugile in grado di rendersi conto durante l’incontro che le difficoltà risultano superiori alle sue forze e che, riconoscendo la sua inferiorità, si arrenda. Proprio a questo servono le persone al suo angolo: gettare la spugna sul ring per salvaguardare l’integrità fisica del loro assistito e consentirgli dopo l’incontro di andare a casa e non all’ospedale.

Santo: Alquanto suggestiva la sua metafora! Confesso però che se ho individuato nei due pugili sul ring i due eserciti, quello russo e quello ucraino, forse non ho saputo individuare coloro che sono rappresentati dagli assistenti d’angolo.

Vezio: Gli assistenti d’angolo? Sicuramente gli USA e l’Europa sono i soggetti che dovrebbero svolgere tale ruolo nella in questa tragica circostanza.

Nenè: Prof., lo stanno svolgendo? Ricordo, ritornando a quella che l’amico Santo ha definito “metafora”, che a nessuno degli assistenti d’angolo è consentito, fino a quando l’arbitro non dichiara la conclusione dell’incontro, di salire sul ring pena la loro squalifica dalle autorità sportive federali. Mi sembra invece che Europa e Stati Uniti d’America nel momento in cui hanno deciso di inviare armi all’Ucraina sono diventati di fatto degli assistenti d’angolo che sono saliti sul ring violando palesemente le regole del gioco e abbandonando di fatto il ruolo di mediatori tra i belligeranti. Le armi, amici miei, le considero in questa circostanza benzina sul fuoco. L’intensità raggiunta dallo scontro tra gli opposti schieramenti dopo la fornitura delle armi richieste e l’eccessivo numero di morti dell’una e dell’altra parte gelano ogni speranza di addivenire quanto prima alla stipula di un duraturo accordo di pace. Purtroppo avendo il nostro Paese optato sin dall’inizio per l’invio di armi agli Ucraini, ha di fatto rinunciato a svolgere quella che è la funzione per eccellenza della diplomazia: prevenire se possibile e comunque evitare l’inasprimento dei conflitti attraverso la messa in campo di strumenti per una soluzione pacifica di questa tragica controversia. E così purtroppo non è stato! Cosa ci raccontano queste posizioni così palesemente interventiste dell’America e dell’Italia se non il fallimento delle loro diplomazie internazionali? Se i loro canali diplomatici si fossero attivati sin dalle prime avvisaglie di questo conflitto forse oggi non avremmo la diaspora di oltre quattro milioni di Ucraini verso i Paesi europei e la perdita di decine di migliaia di vite umane. Purtroppo ancora una volta s’è preferito, forse anche per interessi inconfessabili, il rumoroso crepitio delle armi all’umile e silenziosa pacatezza della discussione. Questa è la mia opinione.

     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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01/04/2022

Concorsi. Bando per 157 Allievi Marescialli dell'Aeronautica Militare; domande online entro il 19 aprile 2022

 

Allievi Marescialli dell'Aeronautica Militare
Allievi Marescialli A.M.

C’è tempo sino al 19 aprile per poter partecipare al concorso per diventare uno dei 157 Allievi Marescialli dell'Aeronautica Militare; compilazione online della domanda di partecipazione.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – 4ª Serie Speciale n. 22 del 18 marzo 2022 il bando di concorso pubblico (scarica il bando), per titoli ed esami, per l'ammissione al 25° corso biennale (2022–2024) per Allievi Marescialli dell'Aeronautica Militare.
I posti disponibili per il concorso quest'anno sono 157, ripartiti come di seguito indicato:
- 15 posti per la Categoria/Specialità Operazioni/Controllo Spazio Aereo e
Meteorologia;
- 10 posti per la Categoria/Specialità Operazioni/Op. di Bordo;
- 10 posti per la Categoria/Specialità Operazioni/Forze di Protezione e Speciali;
- 56 posti per la Categoria/Specialità Supporto/Man. Aeromobili;
- 13 posti per la Categoria/Specialità Supporto/Informatica e Cibernetica;
-   8 posti per la Categoria/Specialità Operazioni/Informazioni e Operazioni Cibernetiche;
- 10 posti per la Categoria/Specialità Supporto/Servizi di Amministrazione;
- 14 posti per la Categoria/Specialità Supporto/Manutenzione Tecnica;
-   6 posti per la Categoria/Specialità Supporto/Sanità;
- 15 posti per la Categoria/Specialità Supporto/Tecnologie Elettroniche Avanzate.
Ciascun candidato dovrà dichiarare, all'atto della domanda, per quale categoria e specialità vuole concorrere (una sola scelta sarà ammessa).
Per maggiori informazioni, leggi l'Appendice Aeronautica Militare a pagina 84 del bando di concorso (scarica il bando).
Per partecipare al concorso i candidati devono possedere i seguenti requisiti generali:
- essere cittadini italiani;
- aver conseguito o essere in grado di conseguire, entro l'anno solare in cui è bandito il concorso o, se successivo, entro il termine previsto dal bando per la presentazione delle domande, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale o quadriennale integrato dal corso annuale, previsto per l'ammissione ai corsi universitari;
- godere dei diritti civili e politici;
- aver compiuto il 17° anno di età e non aver superato il giorno di compimento del 26° anno di età. Coloro che hanno già prestato servizio militare, obbligatorio o volontario, possono partecipare al concorso se non hanno superato il giorno di compimento del 28° anno di età, qualunque sia il grado rivestito.
Per consultare tutti i requisiti di partecipazione al concorso, leggi l'art. 2 del bando di concorso (scarica il bando).
La
domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente tramite il portale dei concorsi on-line del Ministero della Difesa, entro e non oltre il 19 aprile 2022, collegandosi direttamente al sito https://concorsi.difesa.it e seguendo le istruzioni fornite dal sistema automatizzato e dagli art. 3 e 4 del bando di concorso.
Il candidato, già in fase di presentazione della domanda concorsuale, avrà la possibilità di indicare la professionalità (categoria/specialità) prescelta che caratterizzerà il suo profilo di impiego dopo il periodo formativo presso la Scuola Marescialli dell'Aeronautica Militare.
Il concorso prevede lo svolgimento delle seguenti fasi:
- prova per la verifica delle qualità culturali e intellettive;
- accertamento dell'idoneità psico-fisica;
- tirocinio;
- prova scritta di selezione per il reclutamento delle professioni sanitarie;
- valutazione dei titoli di merito.
Saranno ammessi a sostenere le prove e gli accertamenti, ad eccezione della prova scritta di selezione per il reclutamento delle professioni sanitarie, i soli concorrenti giudicati idonei alla prova precedente, fatti salvi specifici casi di ammissione con riserva, disciplinati nell'Appendice del bando.
Per consultare i programmi dettagliati delle prove di concorso, leggi l'Appendice AM a pagina 84 del bando di concorso (scarica il bando).
I vincitori del concorso dovranno svolgere un corso strutturato su un biennio di formazione e specializzazione, seguito da un anno integrativo presso la Scuola Marescialli A.M. di Viterbo. Il biennio consiste in una prima fase finalizzata alla formazione etico-militare e alle istruzioni tecnico-professionali di base e una seconda fase dedicata al completamento della preparazione tecnico-professionale, in relazione alle categorie e specialità di assegnazione. L'anno integrativo di specializzazione consiste nell'ultimazione dell'iter didattico previsto dal piano degli studi.
Gli allievi saranno iscritti, a cura dell'Amministrazione della Difesa, al corso di studi per la frequenza del corso di laurea in "Scienze Politiche e Relazioni Internazionali" presso l'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo ovvero ai corsi di laurea in "Professioni Sanitarie" presso la sede distaccata di Viterbo dell'Università degli Studi Sapienza di Roma.
Dopo il superamento degli esami finali, previsti al termine dei due anni, gli Allievi saranno nominati, sulla base della graduatoria di merito di fine corso, Maresciallo di 3ª classe in servizio permanente e dovranno sottoscrivere un'ulteriore ferma quinquennale, durante la quale termineranno l'iter formativo.
 
Redazione
1 aprile 2022.
  

 

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01/04/2022

Chiesa. Indicazioni dell'Arcidiocesi di Agrigento per le celebrazioni della Settimana Santa 2022

 

Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento
Mons. Damiano

L’arcivescovo di Agrigento mons. Alessandro Damiano nella giornata di ieri, giovedi 31 marzo, ha reso pubblica una "Nota in merito alle celebrazioni della Settimana Santa 2022", che pubblichiamo di seguito.

*****

NOTA IN MERITO ALLE CELEBRAZIONI DELLA SETTIMANA SANTA 2022

La fine dello stato di emergenza, decretata dal Governo lo scorso 24 marzo, ci permette di programmare con maggiore serenità le imminenti celebrazioni della Settimana Santa.
In linea generale, ci si attenga alle disposizioni e alle raccomandazioni contenute nella lettera inviata dalla Presidenza della CEI alle diocesi italiane il 25 marzo, riportate di seguito.

Con decorrenza 1° aprile 2022 è stabilita l’abrogazione del Protocollo del 7 maggio 2020 per le celebrazioni con il popolo.
Tuttavia, la situazione sollecita tutti a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus. Condividiamo alcuni consigli e suggerimenti:
- MASCHERINE: il DL 24/2022 proroga fino al 30 aprile l’obbligo di indossare le mascherine negli ambienti al chiuso. Pertanto, nei luoghi di culto al chiuso si acceda sempre indossando la mascherina.
- DISTANZIAMENTO: non è obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di un metro. Si predisponga però quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi.
- IGIENIZZAZIONE: si continui a osservare l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto.
- ACQUASANTIERE: si continui a tenerle vuote.
- SCAMBIO DI PACE: è opportuno continuare a volgere i propri occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino, evitando la stretta di mano o l’abbraccio.
- DISTRIBUZIONE DELL’EUCARISTIA: i ministri continueranno a indossare la mascherina e a igienizzare le mani prima di distribuire l’Eucaristia preferibilmente nella mano.
- SINTOMI INFLUENZALI: non partecipi alle celebrazioni chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al COVID-19.
- IGIENE DEGLI AMBIENTI: si abbia cura di favorire il ricambio dell’aria sempre, specie prima e dopo le celebrazioni. Durante le stesse è necessario lasciare aperta o almeno socchiusa qualche porta e/o finestra. I luoghi sacri, comprese le sagrestie, siano igienizzati periodicamente mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti.
- PROCESSIONI: è possibile riprendere la pratica delle processioni.
Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento delle comunità locali potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte.


Alla luce di queste indicazioni, si raccomanda alle comunità locali di programmare un incontro con tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa per favorire un’azione sinergica volta a garantire un prudente svolgimento delle stesse.
Le comunità parrocchiali e/o foraniali, d’intesa con i consigli pastorali, le confraternite e i comitati, dopo opportuno discernimento possono decidere di continuare a sospendere le manifestazioni esterne o di modificarne le modalità, per esigenze legate al territorio.
Nelle manifestazioni esterne della pietà popolare proprie del giorno di Pasqua si evitino corse, salti e movimenti che - pur facendo parte della consuetudine locale - risulterebbero rischiosi e poco prudenti al fine del contenimento dei contagi.
In tutti i casi è necessaria la collaborazione con le locali amministrazioni comunali e di pubblica sicurezza.
Riguardo ai riti, si tenga conto degli orientamenti contenuti nella suddetta lettera della CEI.

In particolare:
Si esortino i fedeli alla partecipazione in presenza alle celebrazioni liturgiche evitando la ripresa in streaming delle celebrazioni e l’uso dei social media per la partecipazione alle stesse.
Nello specifico, si offrono i seguenti orientamenti:
1. La Domenica delle Palme, la Commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme sia celebrata come previsto dal Messale Romano. Si presti però attenzione che i ministri e i fedeli tengano nelle mani il ramo d’ulivo o di palma portato con sé, evitando consegne o scambi di rami.
2. Il Giovedì Santo, nella Messa vespertina della “Cena del Signore”, per il rito della lavanda dei piedi ci si attenga a quanto prescritto ai nn. 10-11 del Messale Romano (p.138). Qualora si scelga di svolgere il rito della lavanda dei piedi si consiglia di sanificare le mani ogni volta e indossare la mascherina.
3. Il Venerdì Santo, tenuto conto dell’indicazione del Messale Romano (“In caso di grave necessità pubblica, l’Ordinario del luogo può permettere o stabilire che si aggiunga una speciale intenzione”, n. 12), il Vescovo introduca nella preghiera universale un’intenzione “per quanti soffrono a causa della guerra”. L’atto di adorazione della Croce, evitando il bacio, avverrà secondo quanto prescritto ai nn. 18-19, del Messale Romano (p. 157).
4. La Veglia Pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito.

Si raccomanda una particolare sobrietà nell’allestimento dell’altare della reposizione. Non sia offuscata la centralità dell’Eucaristia con segni superflui, secondo quanto previsto dal Vademecum liturgico-pastorale ai nn. 223 e 224.
Si ricorda, inoltre, che - seguendo la prassi già in uso prima della pandemia - anche per le celebrazioni della Settimana Santa è necessario presentare all’Ufficio Liturgico la richiesta di autorizzazione, allegando il relativo programma.
Subito dopo Pasqua saranno fornite indicazioni in merito alle feste patronali
.

Agrigento, 31 marzo 2022

 

   

+ Alessandro Damiano
Arcivescovo
 

 

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01/04/2022

Pasqua 2022. Programma della "Settimana Santa a Grotte e i Luoghi della Passione"

 

Pasqua 2022

Programma delle attività, rappresentazioni e processioni che si svolgeranno a Grotte nel corso della Settimana Santa 2022.
Il sindaco Alfonso Provvidenza assicura che tutte le manifestazioni che attengono alle tradizionali rappresentazioni sacre grottesi verranno svolte. Per quanto riguarda le altre manifestazioni collaterali (spettacolo serale di Pasqua e giochi pirotecnici), la realizzazione è da confermare in quanto sono in corso le verifiche di carattere tecnico e autorizzativo e le interlocuzioni con gli Enti preposti; in ogni caso saranno considerate le indicazioni di opportunità espresse dalle Autorità civili e religiose, riguardanti le attuali vicende belliche.

Pasqua 2022

Settimana Santa a Grotte e I Luoghi della Passione

Domenica 10 aprile - Domenica delle Palme
- rappresentazioni:
     "Entrata di Gesù a Gerusalemme";
     "Commiato tra Gesù e Maria";
- accensione delle luminarie.

Giovedì 14 aprile - Giovedì Santo
- rappresentazioni:
     "L'Ultima Cena";
     "L'arresto di Gesù";
     "La rinnegazione di Pietro";
     "La morte di Giuda";
- accensione delle luminarie al Calvario;
- processione dell'urna verso il Calvario, accompagnata dalle Bande musicali.

Venerdì 15 aprile - Venerdì Santo
- rappresentazioni:
     "Processo e condanna di Gesù";
     "Li caduti - Via Crucis";
     "Crocifissione" al Calvario;
     "Li rieciti" al Calvario;
     "Deposizione di Cristo dalla croce";
- processione dell'urna e dell'Addolorata lungo la via santa del paese, accompagnata dalle Bande musicali.

Domenica 17 aprile - Domenica di Pasqua
- rappresentazioni:
     "Incontro del Risorto con la Madonna";
- esibizione delle Bande musicali;
- spettacolo serale (programmazione indicativa, in attesa di conferma);
- spettacolo di fuochi d'artificio (programmazione indicativa, in attesa di conferma)
.  
  

Redazione
1 aprile 2022.  
  

 

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