Chiesa. Adorazione eucaristica all'aperto,
dinanzi alla chiesa Madonna delle Grazie; stasera alle ore 21.00
Locandina
Stasera, giovedì 31
agosto 2023, alle ore 21.00 dinanzi alla chiesa Madonna delle Grazie in
Grotte, sarà celebrata una solenne Adorazione eucaristica all'aperto.
La liturgia di questa
sera concluderà il lungo ciclo di Adorazioni che sono state celebrate nella
chiesetta grottese durante i mesi di luglio e agosto 2023. Tutti i giovedì
estivi il piccolo luogo di culto, tanto caro alla comunità cittadina, è
stato animato con preghiere, canti e con l'esposizione dell' Eucaristia.
Il parroco don Sergio Sanfilippo, con il sostegno dell'intero
Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha voluto offrire a tutti i fedeli dei
momenti di preghiera nella riflessione, nel silenzio, nella serenità delle
calde serate estive. L'Adorazione di questa sera, presieduta da don Sergio, verrà animata,
con preghiere, musica e canti, dalla Comunità "Gesù è Amore" Onlus di
Casteltermini, realtà ecclesiale che opera dal 1993, seguendo la
spiritualità del Rinnovamento Carismatico Cattolico nella scia di don
Serafino Falvo.
Saranno disponibili posti a sedere limitati; i fedeli sono invitati a
portare le sedie da casa.
Attualità. "Che mostri questi genitori che
creano mostri";
di Giovanni Volpe
Violenza sulle donne
Eh già, questi genitori
che creano mostri, che abbiano o no studiato poco importa, vale, al limite,
se hanno soldi oppure no, ma nemmeno tanto poi.
A stuprare sono ignoranti, emarginati, saputelli, ricchi figli di papà
(anche illustri) e così via discorrendo.
Genitori che dunque creano mostri e li creano nella virtuosissima e
morigerata Italia della corruzione e dell'evasione a percentuali
incredibili, del giornalismo e della cultura asserviti, del deep e del dark
web, del bunga bunga, del corpo merce al servizio delle pubblicità, del mee
too, del do ut des «do [a te] perché tu dia [a me]».
Che mostri questi genitori che creano mostri.
Se però hai occhi puliti per osservare e cuore libero per sentire,
avvertirai gli alberi crescere e la rugiada rinfrescare l'erba, lieta dove
non passa l'uomo-mostro di una società mostruosa.
Comune. All'asta 10 appartamenti (da 24.300,00
euro), 4 magazzini e
3 terreni comunali; offerte entro il 1° ottobre
Avviso d'asta
10
appartamenti, 4 magazzini e 3 lotti di terreno; sono questi i beni
immobili comunali di Grotte posti in vendita mediante asta pubblica.
Lo ha reso noto il Comune di Grotte mediante un avviso pubblicato il 2
agosto 2023 (leggi
l'avviso).
Tenuto conto che la procedura di gara è stata esperita più volte
infruttuosamente, l'importo del prezzo a base d'asta è stato
ulteriormente ridotto del l0%.
In particolare, si tratta di:
- Terreno prospiciente strada pubblica coltivato ad uliveto sito in
C/da Bruscamenta Località Grotte, prezzo a base d’asta euro 15.300,00;
- Terreno di natura argillosa, già adibito a discarica R.S.U.,
fortemente ripido. Oggi incolto, sito in C/da Suffraggi - Oliva - Località
Racalmuto, prezzo a base d’asta € 3.600,00;
- Terreno che presenta varie culture, quali uliveto, seminativo ecc..
Risulta prospiciente via pubblica denominata “Rocca Russa” lungo il lato
Nord ed è costeggiato parzialmente - lungo il lato Ovest - dalla strada
comunale “Granci” - Località Racalmuto, prezzo a base d’asta euro 13.542,91;
- Fabbricato, censito in catasto al foglio 14 part.1204, avente
superficie coperta di circa 480 mq adibito a civile abitazione (comprende n. 10 appartamenti e n.
11 box-magazzini), sito in via Ingrao -
Località Grotte -, appartamenti destinati alla vendita n. 10 - Magazzini
destinati alla vendita n. 4; prezzo a base d'asta dell'immobile euro
362.576,25 a corpo (appartamenti da euro 24.300,00 a 25.920,00;
box-magazzini euro 6.480,00).
Chiunque ne abbia interesse può presentare un'offerta (scarica la
domanda di partecipazione e la
dichiarazione sostitutiva), che non dovrà essere inferiore al prezzo
base, entro e non oltre le ore 12.00 del 1° ottobre 2023.
Racalmuto. Premio Nazionale "Solidarietas
2023 -
Mons. Cataldo Naro"; sabato 2 settembre alle ore 18.00
Manifesto
Decio Terrana
Enzo Sardo
Sabato 2
settembre 2023, alle ore 18.00 presso la Fondazione
"Leonardo Sciascia" di Racalmuto, si terrà la 12^ edizione del Premio Nazionale "Solidarietas - Mons. Cataldo Naro".
Il Movimento Cristiano Lavoratori da 12 anni organizza, annualmente, il
"Premio Nazionale Solidarietas" dedicato a monsignor Cataldo Naro, già
Vescovo di Monreale. Il premio viene consegnato alle personalità che si sono
distinte nel mondo della solidarietà, della cultura, della scienza,
dell’arte e del lavoro.
Il premio si svolgerà a Racalmuto, il 2 settembre 2023, alle ore 18.00,
nella sede della Fondazione "Leonardo Sciascia".
Nelle precedenti manifestazioni sono stati premiati diversi prelati tra i
quali ricordiamo: monsignor Francesco Lomanto, Vescovo di Siracusa;
monsignor Antonino Staglianò, Vescovo di Noto e attuale presidente della
Pontificia Accademia di Teologia; il teologo Massimo Naro; don Angelo
Chillura, Direttore della prestigiosa biblioteca Lucchesiana.
Sono stati premiati diversi primari di medicina che si sono distinti nel
periodo del Covid tra i quali Salvatore Di Rosa e Antonio Cascio.
Diversi magistrati che si sono distinti nel mondo della cultura, per le loro
pregiate opere, tra i quali: Giovanbattista Tona, Andrea Apollonio, Luigi
Cavallaro e Roberto Giovanni Conti.
La Giuria nazionale, presieduta da Decio Terrana, per l’anno in corso
ha scelto le seguenti personalità:
- Gaetano Aronica, attore;
- Francesco Caruso, Direttore Clinico Breast Center Humanitas dell’Istituto
Clinico Humanitas di Catania;
- Letizia Cino, Medico Pronto Soccorso Ospedale di Agrigento;
- Comando Provinciale Carabinieri Agrigento;
- Giuseppe Di Forti, presidente Banca Sicana ex Cassa Rurale Caltanissetta;
- Francesca di Gaudio, docente universitaria (Unipa) e - referente per il
Sud Italia del Sistema Nazionale Allerta Precoce;
- Maksym Kozytsky, governatore della Regione di Leopoli dello Stato Ucraino;
- Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale Azione Cattolica Italiana;
- Giuseppe Pontillo, parroco della Cattedrale di Agrigento e direttore
dell’Ufficio BB.CC.EE. dell’Arcidiocesi di Agrigento;
- Salvatore Filippo Vitello, Magistrato docente in corsi di alta
qualificazione;
- Matteo Maria Zuppi, Cardinale, presidente della Conferenza Episcopale
Italiana.
Hanno assicurato la loro partecipazione: l’on. Lorenzo Cesa, capo
delegazione italiana alla NATO; l’on. Antonino Minardo; presidente
commissione parlamentare Difesa; l'on. Gaetano Galvagno, presidente
Assemblea Regionale Siciliana; l'on. Serafina Marchetta, deputato Segretario
all'ARS; l'on. Fabrizio Ferrara, presidente Commissione regionale alla
Cultura; l'on. Ismaele La Vardera, vice presidente della Commissione
Antimafia; Antonio Di Matteo, presidente nazionale MCL, e Giorgio D’Antoni,
presidente Regione Sicilia MCL.
Gli interventi musicali saranno a cura del Basso-Baritono Salvatore
Salvaggio e del Soprano Makie Nomoto.
Gli interventi della serata, alla quale sarà presente il presidente provinciale MCL Enzo
Sardo, verranno coordinati da Sandra Licata e Nicoletta Capodici.
Siculiana.
Termina l'Estate Mediterranea con la premiazione dei vincitori del
concorso "Vasami"
Siculiana
Termina con la serata dedicata ai vincitori del concorso “Vasami” l’estate
Mediterranea di Siculiana, un manifesto che ha visto più di 30
appuntamenti in due mesi e che ha scandito l’estate dei tanti turisti
siculianesi.
A vincere il concorso, ottenendo una giornata alla Spa del resort Adler, il
bacio di Giacomo Casucci e Natalia Alatzas.
“È stata un’estate grandiosa - dice il sindaco Zambito -.
Siculiana si è confermata la città degli sposi e il luogo dell’amore, la
gente ha risposto con grande partecipazione agli eventi che hanno reso unica
la nostra stagione”.
Una delle ultime serate è stata dedicata al traguardo “Agrigento Capitale
della Cultura 2025”, con ospiti il sindaco di Agrigento Franco Miccichè, il
presidente del consorzio universitario di Agrigento, Nenè Mangiacavallo,
oltre al Primo cittadino della Città degli sposi.
“Tutti i cittadini devono capire cosa possono fare per la propria città
- ha detto Miccichè -; sicuramente il titolo di capitale della cultura
non potrebbe risolvere le criticità ma dobbiamo essere bravi a saper
sfruttare un traguardo storico per Agrigento e tutti noi dobbiamo dare un
contributo”.
Sull’onda del titolo di capitale della cultura, il Primo cittadino della
Città dei Templi, ha lanciato un appello per organizzare ad Agrigento il
duello di arti marziali tra Elon Musk e Mark Zuckerberg: “Su questo ho
sentito il ministro Sangiuliano che ha aperto alla possibilità di realizzare
lo storico combattimento, che ha finalità solidali, alla Valle dei templi,
questo ci darebbe grande risalto mediatico e mostrerebbe la città di
Agrigento a tutto il mondo”.
Il Sindaco di Siculiana ha sposato il progetto, prendendo al balzo
l’iniziativa di Miccichè, il quale ha dichiarato che nel 2025 ogni settimana
una cittadina diversa sarà capitale della cultura. “Noi stessi ci
fermiamo davanti ai ‘però’ ma questa è l’occasione per andare oltre le
incertezze, per questo ho voluto questo incontro, per dare il contributo in
questo traguardo storico. Noi mettiamo la nostra idea di accoglienza e di
umanità, e questo è un elemento che fa la differenza, adesso dobbiamo essere
capaci di crederci e lavorare”.
Nella foto a lato: Micciché, Mangiacavallo e Zambito.
Teatro.
"In questa grande epoca"... "Quando va in scena il pensiero"; di Carmen
Butera
In scena
Giovanni Volpe
Quando
va in scena il pensiero, non si rappresenta soltanto la vita, il sentire di
una singola persona, ma aspetti della condizione umana in cui ogni
spettatore può rispecchiarsi e, quindi, conoscersi; conoscere sé stessi,
conoscere il mondo con una verità differente, con una intensità differente.
("In
questa grande epoca" in scena a Grotte)
Le
grandi inquietudini umane, il desiderio di ordine, la speranza del
"purificarsi", sono stati urlati, sussurrati, a tratti taciuti e, poi,
urlati ancora dal silenzio dei corpi, dalla potenza muta e pura dell'anima.
Questo il confronto di tre ragazzi con i loro sentimenti e le loro emozioni
(Gabriele, Claudia, Marianna); hanno sottolineato (e l'hanno sottolineato,
in primis, a sé stessi) che vivere è reagire alla disgregazione, alla
divisione, all'aggressione, sempre più incalzante, del "nulla".
La bellezza deve resistere alla tendenza distruttiva e autodistruttiva
propria del vivente, che ne caratterizza la natura: questo il messaggio che
il Volpe lancia attraverso i suoi eleganti scritti, rendendoli quasi
palpabili e veicolandoli attraverso un superbo teatro.
Abbiamo tutti bisogno di bellezza, quella autentica, quella che accresce la
nostra capacità di essere "esseri umani senzienti" ed il teatro, quello
vero, quello forte, quello immortale è un treno che non va perso.
Iniziative.
"Innesti", il piccolo festival de "La Biddina", torna in scena; il 29 e
31 agosto e il 3 settembre
Locandina
"Il
piccolo festival torna in scena! Una piccola edizione per i più piccoli
spettatori! Occhi sognanti e ali spiegate. Un’edizione nel segno
dell’amicizia".
Con queste parole l'Associazione culturale "La Biddina" presenta la
nuova edizione di "Innesti - teatro, musica, circo", promossa in
collaborazione con l'Associazione culturale "Santa Briganti" di Vittoria
(RG), con il
"Valdemone Festival" di Pollina (PA), e con il patrocinio del Comune di
Grotte.
Sono tre gli appuntamenti di questa edizione, che rientra nell'ambito delle
iniziative dell'Estate Grottese:
- martedì 29 agosto, alle ore 21.30, in Piazza Umberto I, "Chiquitin
Circus" di e con Elisa di Cristofaro;
- giovedì 31 agosto, alle ore 21.30, in Piazza Umberto I, spettacolo
di circo "SbadaClown";
- domenica 3 settembre, alle ore 21.30, in Piazza Umberto I, Aporia
"Il Giorgioliere", artista di strada.
Un'edizione, questa dell'estate 2023, dedicata in particolare agli
spettatori più piccini.
Spettacolo.
Concorso "Mister Italia 2023": Angelo Palermo, primo nei likes,
vince la fascia di "Mister Talento"
Mister Talento
Primo nei likes
Mister Talento
La
fascia di "Mister Talento" 2023 è di Angelo Palermo. È stato assegnato
al giovane grottese uno dei titoli più ambiti del concorso nazionale "Mister
Italia" 2023; una fascia che premia, oltre all'aspetto estetico del
concorrente, anche la professionalità e la capacità innata di "bucare il
video", cioè di creare empatia con gli spettatori.
(Angelo Palermo, primo a sinistra, con la fascia di Mister Talento)
Si è
concluso ieri sera, con la finale presso lo
Stadio del Mare di Pescara, il concorso nazionale "Mister
Italia 2023", che ha visto la partecipazione di 95 concorrenti
provenienti da ogni parte d'Italia.
"Ho concluso un percorso meraviglioso - questa la prima dichiarazione
di Angelo Palermo -; dopo i primi 20 mi sono classificato tra i primi 7:
'Mister Talento'. Ce l'ho fatta a conquistare una fascia stupenda.
Grazie a tutti per il sostegno. Con le nostre fasce, di cui siamo ancora
molto increduli, stiamo andando a posare per le riviste nazionali, per i
giornali. Siamo contenti, stiamo ricevendo un sacco di messaggi,
un sacco di proposte; siamo stanchi ma soddisfatti".
Il nuovo "Mister Talento" 2023 non ha dato speranze agli altri concorrenti
con i likes (i "mi piace") e i commenti su Instagram: primo assoluto nel
gradimento sul social con 1368 "cuoricini" e 543 commenti di sostegno,
auguri e attestati di stima da parte dei suoi numerosi sostenitori.
Per Angelo Palermo, che su Facebook si qualifica come "Presentatore ed
organizzatore eventi. Conduttore tv ed autore", con in tasca una laurea
triennale in "Scienze della comunicazione" e una laurea magistrale in
"Letteratura, lingua e cultura italiana", adesso si aprono nuovi scenari nel
campo dello spettacolo.
Spettacolo.
"Mister Italia 2023": Angelo Palermo nella finale
di stasera; sostegno su Instagram con commenti e like
Angelo Palermo
Si terrà
stasera, sabato 26 agosto a partire dalle 21.30, presso lo
Stadio del Mare di Pescara, la finale del concorso nazionale "Mister
Italia 2023", condotta da Jo Squillo. Tra i 40 finalisti, scelti dopo una combattuta prefinale tra 95
partecipanti, c'è anche il grottese Angelo Palermo.
Il giovane presentatore, conduttore e ideatore di manifestazioni e
spettacoli, gareggia con il numero 12.
Attualmente è tra i più gettonati su Instagram, sia tra i like che con i
commenti, nella pagina ufficiale del concorso nazionale.
Nell'attesa di conoscere il risultato, che arriverà nella tarda serata, è
possibile sostenere Angelo Palermo con un semplice like (un
cuoricino) e anche (meglio) con un commento su Instagram (cliccando
qui).
Favara.
Annullo filatelico speciale per l'intitolazione ad Andrea Camilleri di
un Istituto Comprensivo
Annullo filatelico
Le Poste Italiane hanno inserito nel “calendario nazionale degli annulli
speciali filatelici” anche l’annullo speciale in occasione dell’intitolazione
dell’Istituto comprensivo di Favara alla figura di Andrea Camilleri
previsto per il prossimo 6 settembre.
La realizzazione dell’annullo speciale è stato richiesto a Poste Italiane
dalla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Andrea Camilleri”
Rosetta Morreale, che in questo modo ha inteso lasciare una traccia
dell’evento nella storia non solo della comunità agrigentina ma dell’intero
Paese.
Il bozzetto grafico utilizzato per la realizzazione dell’annullo è stato
disegnato dall’artista agrigentino Sergio Criminisi (che ha curato
anche il nuovo logo istituzionale dell’Istituto).
L’annullo raffigura il volto dello scrittore Andrea Camilleri, con sguardo
vigile verso l’edificio che ospita l’Istituto scolastico.
“È un’immagine simbolo - dice la dirigente scolastica Rosetta
Morreale -. Abbiamo l’auspicio che la passione civile, l’amore per la
propria terra, il senso di generosità e di giustizia che traspare in tutte
le opere di Camilleri possa essere di esempio per i tanti giovani che ogni
anno passano una parte della loro vita sui banchi della nostra scuola, che
opera in un contesto di grande disagio ambientale”.
In occasione della cerimonia di intitolazione dell’Istituto comprensivo un
Ufficio Mobile delle Poste stazionerà, dalle ore 10.00 alle ore 16.00, in
via Campagna n. 18 a Favara, dinanzi alla sede dell’Istituzione scolastica.
Iniziative.
Il cortometraggio "Lila" vince il 1° Siculiana Film Festival
Premiazione
È il cortometraggio "Lila" di Carlos Lascano il vincitore del primo
Siculiana Film Festival, tenutosi nella Città degli sposi nell’ambito
del cartellone di eventi "Estate Mediterranea".
Il film è stato decretato vincitore da una giuria popolare presieduta dal
giornalista Alan David Scifo ed è stato preferito ad altri 4 corti in
concorso: "U friscu", "Viola Franca", "Le donne della Vucciria" e "La
bellezza imperfetta".
La direzione artistica del festival è stata curata da Beppe Manno, che ha
selezionato la cinquina finale dei corti presentati in una serata evento
tenutasi al giardino del Santuario del SS. Crocifisso, nella città di
Siculiana, condotta da Alfonsa Butticè e Giuseppe Mallia con intermezzi
musicali di Benjamin Scaglione.
Il film vincitore, che ha ricevuto un tripudio di preferenze, racconta la
storia di Lila, una ragazza che ha la capacità di cambiare la realtà con
l’arte creativa del disegno in un mondo magico che emoziona e incanta.
"Nel cartellone degli eventi estivi, ricco di appuntamenti, non poteva
mancare il cinema - spiega soddisfatto il sindaco di Siculiana, Giuseppe
Zambito -. Il festival è stato un evento che ha proposto dei corti
d’autore molto apprezzato dal pubblico. Siculiana Film Festival è
un’iniziativa destinata a crescere e siamo già al lavoro per una seconda
edizione".
Il cartellone di eventi continuerà nei prossimi giorni con la serata di
giovedì dedicata ad Agrigento capitale della cultura.
Commenti. "Ci sono lacrime mute, che non
sanno gridare"; di Innocenzo Infantino
Innocenzo Infantino
Eva
Ci sono lacrime mute,
che non sanno gridare.
Ci sono lacrime mute che onorano il verbo piangere, altre che nutrono il
silenzio anziché gridare il dolore e la vergogna di una realtà
intollerabile; quella realtà fatta di uomini disumani e vili, e di donne
impiccate e stuprate.
Realtà che ci parla, balbettando, di solitudini struggenti, e di cuori che
non conoscono la vera fame d'amore, ma solo gli sfregi dell'orrore. E la
ferocia dell'ira criminale.
Che nessuno osi chiamare solo 'errore o diseducazione d'amore' la brutalità
di anime feroci. Nessuno osi sminuire anche solo una minaccia sottovoce o un
grido di dolore.
Ricordi, buon Dio? La donna si è trovata sola con Te, per ultima, nella
Creazione, mentre Adamo dormiva..
E chissà per quale spazio di tempo, per quale durata è rimasta sola con Te.
Allora certamente avrai nascosto in quell’impenetrabile scrigno, che è il
cuore di una donna, il meglio di sé.
E come avresti potuto essere diverso o fare diversamente?
"Anche Dio non può starsene solo e il meglio di Dio è la tenerezza e
l'umiltà, tenerezza e vigore, e bellezza che accende i cuori..".
Donna o madre, appunto; allora, Signore, restituiscici la tua Umanità, e
toglici di torno gli uomini della vergogna e dello schifo, quegli analfabeti
del cuore che vivono nella merda dell'egoismo folle e femminicida.
Donaci questa speranza, e inventa per noi un amore più alto, 'un amore di
più', perché l'amore è ciò che veglia e vive, è sentinella che resta, e dice
gesti, e bacia il vento per non frenarlo nella libertà reciproca dell'amare.
Ma anche per vegliare la vita e scacciare il dolore della pazzia, che vuole
abitare da solo e da padrone nell'amore, presunto, falso, perché l'amore se
è vero vince la morte.. sempre.
Spettacolo.
"Mister Italia 2023": Angelo Palermo qualificato per la finale
nazionale del 26 agosto a Pescara
Angelo Palermo
Angelo Palermo
“Mister Italia 2023”: Angelo Palermo si è qualificato per la finale
nazionale.
Tra i 40 finalisti del concorso nazionale "Mister Italia 2023" ci sarà anche
Angelo Palermo. La manifestazione, che si terrà sabato 26 agosto allo
Stadio del Mare di Pescara, sarà condotta da Jo Squillo.
(Angelo
Palermo)
A darne
notizia è il giovane grottese, con un video diffuso sui social. "Ragazzi,
posso comunicarvi ufficialmente che sono un finalista nazionale di Mister
Italia - dichiara Angelo - . Sono rientrato tra i 40. Quindi da 95
siamo passati a 40. Ancora devo realizzare. Abbiamo poco tempo per usare il
cellulare ma volevo comunicarvelo. Quindi 12; incrociamo le dita ma già è un
traguardo straordinario. Grazie a tutti per il supporto".
La prefinale si è tenuta oggi, giovedì 24 agosto a Giulianova, e vi hanno
partecipato 95 prefinalisti provenienti da tutta Italia. Tra questi, solo 40
hanno superato la selezione e concorreranno per il titolo di "Mister Italia
2023". Angelo Palermo concorrerà con il numero 12, come dichiara nel
video.
Insieme ai 40 bellissimi finalisti, sul palco di Pescara sabato 26 agosto ci
saranno anche le 25 ragazze finaliste del concorso di “Miss Grand Prix”.
Entrambi i concorsi sono organizzati dal patron Claudio Marastoni, con il
patrocino del Comune di Pescara e del Comune di Giulianova.
Politica.
"Caso Vannacci: scavalcare a destra i partiti del Governo in carica"; di
Enzo Napoli
Enzo Napoli
Stavolta Salvini ha
ragione: non si può giudicare un libro senza averlo letto.
Nel caso del Generale Vannacci, non penso di leggerlo e tantomeno
comprarlo e quindi mi sottrarrò al giudizio sul merito letterario anche se,
ad intuito, non credo entrerà nella storia della letteratura italiana.
Da quanto emerge dalle notizie dei media, sembrerebbero farneticazioni di
stampo fascista di uno che, evidentemente, non è adatto a ricoprire un
delicato compito istituzionale e bene ha fatto il Ministro della Difesa a
rimuoverlo.
La domanda che mi faccio e che dovremmo farci, invece di alzare la solita
preoccupata lamentela sul razzismo e sull'omofobia dilagante, riguarda il
perché uno in quella posizione decida di fottersi la carriera pur di
diffondere le sue opinioni.
Non credo che lo abbia fatto solo per far soldi, prevedendo il clamore
mediatico che avrebbe suscitato.
La sola risposta che riesco a darmi è abbia deciso di rivolgersi ad una
parte dell'opinione pubblica con il preciso intento di scavalcare a destra i
partiti del governo in carica.
Che lo faccia uno che di mestiere fa il Generale dell'Esercito, poi, è
ancora più inquietante.
Dopo che persino una come la Meloni si è sdoganata, non è insensato
prevedere che, quando il suo consenso inevitabilmente calerà a causa
delle irrisolte questioni strutturali che gravano sull'economia del Paese,
a sostituirla non sarà necessariamente il centrosinistra alle prese con
un drammatico deficit di leadership e di idee, ma qualcuno ancora più a
destra di lei, che metterà in campo un'idea ancora più autoritaria ed
antidemocratica.
Non è escluso che il sostegno di Salvini a Vannacci abbia il preciso intento
di mettere in discussione l'egemonia della Presidente del Consiglio.
Quello a cui Salvini non arriva, perché strategicamente non è un'aquila, è
che una possibile nuova destra eroderà anche il consenso della Lega. Mala tempora currunt et peiora premunt e da questa parte si continua
a cincischiare, lasciando la vara in mano ai ragazzini.
Sport.
Diego Russello: "Voglio acquisire il 100% delle quote dell'Akragas"
Diego Russello
"Comunico con piacere di avere espresso al Presidente del Club di
Calcio di Agrigento, la storica squadra Akragas, di volere acquisire il 100%
delle quote del club. Da agrigentino spero che questo mio sogno si possa
realizzare".
Con queste parole Diego Russello ha diffuso la notizia del suo
concreto interesse verso l'acquisizione della squadra agrigentina.
La proposta, che risale alla prima settimana di agosto, è stata presentata
direttamente al presidente dell'Akragas Giuseppe Deni.
Nel corso della telefonata, Deni, pur rifiutando l'offerta, ha replicato
proponendo l'ingresso di Russello nella società con una quota di
partecipazione. Essendo interessato ad acquisire il 100% delle quote del
club, la controproposta di Deni a Russello non è stata accolta.
"Il Presidente attuale al momento non vuole vendere, ma ne possiamo
riparlare a fine campionato" ha dichiarato Russello, che acquisirebbe la
società calcistica tramite propria una holding estera.
Diego Russello (all'anagrafe Diego Salvatore Paolo) è un grottese che vive e
lavora a Milano, dove svolge - con sue società - l'attività di imprenditore
nel settore del trading di terre e metalli rari, con intermediazioni tra
Londra, Svizzera, Paesi arabi, asiatici e africani.
Amarcord. "L'odore che segnava la fine
dell'estate: profumo di pioggia";
di Giancarlo Bonsignore
Giancarlo Bonsignore
Pioggia
Questo era l'odore che segnalava la fine dell'estate, profumo di pioggia che
lavava via ogni speranza e voglia di andare ancora al mare, che ti impediva
di continuare a giocare per le terre in campagna perché tutte infangate.
E guai a rientrare in casa con quelle scarpe, mentre il nonno rientrava in
fretta i sacchi di mandorle, e la nonna spingeva con la scopa "forte" ogni
ago di pino e sfoglie di pomodoro che gli scoli d'acqua piovana portavano
con sé e lasciavano lungo i gradoni di casa!
In paese finiva ogni programma estivo, che consisteva in brillanti commedie
popolari che si tenevano nell'atrio della scuola Roncalli, dove in questi
tempi, nelle ultime sere, si andava sempre col giubbino di jeans e la scarpa
chiusa perché l'arietta si faceva sentire.
Si faceva sentire anche l'ansia per i compiti delle vacanze ancora non
fatti, lo zaino ancora non disfatto dall'ultimo giorno, quando ci
ripromettevamo sempre: "Quest'anno faccio una materia a settimana e mi
faccio libera tutta l'estate!"... e anche quell'anno trovavi una scusa a
settimana, e avevi mal di testa da libri per tutta la fine dell'estate!
Mentre stavo sui libri, infine, ricordo che anche i miei fratelli, in questa
arietta fresca di fine stagione, uscivano con il giubbino trapuntato della
banda musicale per andare ad allietare la festa della Madonna delle Grazie;
tra il sabato della processione nello spiazzale del "boccone del povero" e
la domenica alle giostre al posteggio del furgone di Samuele (oggi villetta
comunale) si sanciva la fine dell'estate, l'inizio della scuola... e
iniziava per noi una nuova stagione.
Editoria.
Presentazione del libro "Ciatuzzu" di Catena Fiorello; lunedì 28 agosto
in Piazza Umberto I
Manifesto
Si terrà
lunedì 28 agosto 2023, alle ore 19.00 in Piazza Umberto I a
Grotte, la presentazione del libro di Catena Fiorello dal titolo "Ciatuzzu".
La manifestazione è organizzata dall'Associazione culturale teatrale "Nino
Martoglio", con il patrocinio del Comune di Grotte.
Il libro si narra di una storia di vita commovente raccontata attraverso la
voce e gli occhi di un bambino siciliano degli anni Sessanta. Ciatuzzu ha
nove anni e vive con la sua famiglia a Leto, un piccolo villaggio affacciato
sul mare. È sempre stato un bambino felice e spensierato, ma la sua vita
cambia drasticamente quando la sua mamma muore a causa di un male
incurabile. Il mondo gli crolla addosso e si ritrova costretto a fare i
conti con il dolore e la tristezza, cercando di vivere la sua quotidianità
senza l’affetto di una delle persone a lui più care. La sua vita si
stravolge ulteriormente quando deve abbandonare la sua calda Sicilia per
raggiungere il Belgio, dove vive il padre, trasferitosi anni prima per
guadagnare da vivere lavorando in miniera. Un cambio di vita non facile per
un bambino di quell’età, però Ciatuzzu, piano piano, inizia ad affrontare il
suo dolore. Rifugiandosi nei ricordi di persone speciali come Pippo, il
guardiano del cimitero, o Lucia, una cara amichetta, si rende conto che può
sconfiggere paure e sofferenze e che le persone tanto amate, anche se non
più presenti, possono essere viste con gli occhi del cuore.
La presentazione, con la presenza dell'Autrice, sarà animata dal Trio
Elegans e coordinata dalla giornalista Simona Cangelosi.
Economia. Seminario di consultazione su
"Strategia di sviluppo locale partecipativo"; venerdì 25 agosto
Manifesto
Venerdì 25 agosto 2023, alle ore 18.00 nella sala consiliare
"Antonio Lauricella" del Comune di Grotte, si terrà un seminario di
consultazione locale sul tema: "Strategia
di sviluppo locale partecipativo - Distretto rurale, turistico e culturale
Sicilia centro meridionale".
L'iniziativa è della Società cooperativa a responsabilità limitata "Gruppo
di Azione Locale Sicilia Centro Meridionale".
Il programma del seminario, i cui lavori saranno coordinati da Carmelo
Vella, prevede i saluti di:
- Alfonso Provvidenza, sindaco di Grotte;
- Maria Grazia Elena Brandara, presidente della S.c.a.r.l. "Gruppo di Azione
Locale Sicilia Centro Meridionale";
- Rosario Marchese Ragona, amministratore delegato della S.c.a.r.l. "Gruppo
di Azione Locale Sicilia Centro Meridionale".
Seguiranno gli interventi:
- "Strategia
di sviluppo locale partecipativo - Distretto rurale, turistico e culturale
Sicilia centro meridionale", a cura di Olindo Terrana, direttore della
S.c.a.r.l. "Gruppo di Azione Locale Sicilia Centro Meridionale";
- "Opportunità
di finanziamento per il Distretto rurale, turistico e culturale Sicilia
centro meridionale", a cura di Salvatore Pitrola,
Responsabile Amministrativo
e Finanziario della S.c.a.r.l. "Gruppo di Azione Locale Sicilia
Centro Meridionale".
Al termine degli interventi si terrà un dibattito pubblico.
Porto Empedocle. Questa sera gran finale per il "Premio Vigata
- Andrea Camilleri", con "I
civitoti in pretura"
Sul palco
Manifesto
Gran
finale questa sera, domenica 20 agosto, per la quinta edizione del
Premio "Vigata - Andrea Camilleri". Appuntamento alle ore 21.00 in piazza
Kennedy con lo spettacolo "I civitoti in pretura", messo in scena
dalla Bottega del sorriso di Porto Empedocle.
Cala dunque oggi il sipario sulla rassegna teatrale organizzata da
Giovanni Volpe e Mario Silvano, con il patrocinio del Comune di Porto
Empedocle, dopo avere riscosso un notevole consenso in termini di presenze e
critica.
Ieri sera da registrare l’emozionante, intensa, elegante performance dei
giovani attori della GV Produzioni, con "In questa grande epoca", scritto e
diretto da Giovanni Volpe.
Tra palco e pedana montata tra il pubblico, gli attori hanno saputo
interpretare vari aspetti della nostra quotidianità, spesso tormentata. Gli
applausi scroscianti alla fine dell’esibizione ne hanno attestato il
gradimento del folto pubblico accorso, nonostante la limitazione alle sedie
(199) disposta dalla Questura di Agrigento per motivi di sicurezza.
Un teatro fisico e corporeo con tantissima musica. Uno spettacolo sul
pensiero con al centro il Mediterraneo, i suoi suoni, le sue voci, i suoi
corpi. Uno spettacolo al confine tra il Teatro Danza e la Prosa con
espliciti riferimenti a Shakespeare, a Cechov, ma anche a Gaber e a Battiato
e al Cinema e al pensiero di Federico Fellini.
Questa sera dunque, ultimo spettacolo. Da domani sarà tempo di bilanci, con
un mese di settembre che però, potrebbe essere foriero di piacevoli sorprese
per gli amanti del teatro.
Editoria.
"Atena Festival al Femminile" 2^ edizione; il 25 e 26 agosto al Museo
Archeologico "Griffo" di Agrigento
Manifesto
È la
prima rassegna letteraria “in rosa” in Italia. Torna ad Agrigento l’Atena
Festival al Femminile, giunto alla seconda edizione.
La manifestazione culturale verrà presentata martedì 22 agosto alle ore
10.00 nel corso di una conferenza stampa che si terrà nel chiostro del Museo
Archeologico Pietro Griffo. Interverranno il patron e direttore artistico
Alessandro Accurso Tagano, la conduttrice Paola Gaglio, il direttore del
Parco Valle dei Templi Roberto Sciarratta e il dirigente responsabile del
Museo Giuseppe Avenia.
(Manifesto)
L’appuntamento con Atena Festival sarà i prossimi 25 e 26 agosto,
alle ore 19.00, nel Chiostro del Museo Archeologico regionale Pietro
Griffo, con ingresso libero. In due giorni quattro grandi autrici
parleranno dei loro ultimi libri.
Le due scrittrici che saranno protagoniste il 25 agosto sono:
- Costanza DiQuattro, che presenterà “Arrocco Siciliano” edizioni Baldini &
Castoldi;
- Lorena Spampinato, con il libro “Piccole cose connesse al peccato”
Edizioni Feltrinelli.
Mentre il 26 agosto sarà la volta di:
- Giusy Sciacca, che ci parlerà del suo ultimo libro “D’amore e di rabbia”
edizioni Neri Pozza;
- Carmen Lasorella, che presenterà “Vera” edizioni Marietti 1820.
Come lo scorso anno coordineranno gli incontri Patrizia Cesari e Paola
Gaglio.
"L'idea di un Festival al femminile - spiega Alessandro Accurso
Tagano, patron e direttore artistico - mi è venuta dalla considerazione
che la percentuale più alta dei lettori in Italia è quella femminile e che,
negli ultimi anni, i libri che vengono più apprezzati sono quelli scritti da
donne. Per ultimo fino allo scorso anno mancava in Italia un festival
letterario di sole donne. Vi aspettiamo numerosi e vi annuncio che ci sarà
anche una sorpresa finale".
L’iniziativa è organizzata della libreria "Il Mercante di Libri", con il
sostegno del Parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, il
patrocinio del Comune di Agrigento e altri sponsor.
Iniziative.
"Racalmuto e l'Opera Lirica"; convegno alla Fondazione "Sciascia",
sabato 26 agosto
Manifesto
Sabato 26 agosto 2023, alle ore 19.00 presso la Fondazione
"Leonardo Sciascia" di Racalmuto, si terrà un convegno sul tema: "Racalmuto
e l'Opera Lirica".
(Manifesto)
Gli
interventi verteranno sul trinomio "Memoria - Identità - Futuro", ricordando
le figure dei tenori Luigi Infantino e Salvatore Puma.
Le relazioni saranno proposte da:
- Enzo Sardo (curatore della mostra permanente sul tenore Luigi Infantino);
- Salvatore Picone (curatore della mostra permanente sul tenore Salvatore
Puma);
- Silvana Alessio Martinelli (già direttore artistico del Festival Racalmuto
Musica e del Premio Luigi Infantino);
- Salvatore Salvaggio (direttore dell'Accademia dell'Opera del Teatro Regina
Margherita di Racalmuto);
- Elio Lo Presti (compositore e docente del Conservatorio "Arcangelo
Corelli" di Messina).
Nel corso del convegno, moderato da Carmelo Arnone, verranno eseguiti
interventi musicali a cura dei soprano Makie Nomoto e Elisea Sciacca, e del
basso baritono Salvatore Salvaggio, con l'accompagnamento al pianoforte del
M° Rosario Randazzo.
La manifestazione è realizzata con il patrocino di: Comune di Racalmuto,
Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana,
Fondazione Sciascia, MCL (Movimento Cristiano Lavoratori - provincia di
Agrigento).
Letture Sponsali.
"Passaggi apparentemente
oscuri diventano seme di rinascita"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Si può essere stranieri agli occhi di Dio? Può il nostro cuore essere
estraneo al cuore di Lui? Tutto, nelle letture di questa domenica, ci
assicura che ciò è impossibile.
Già il Dio dell'Antico Testamento rivelato da Isaia estende il suo abbraccio
ai popoli lontani, ponendo l'accento sulla vicinanza di fatto, sulla fede
vissuta nella giustizia e nel servizio, piuttosto che sulla condizione di
nascita e le appartenenze formali.
E il salmo responsoriale - cui santa Chiara attingerà per concepire la sua
splendida benedizione - ci parla di una salvezza divina che vuole farsi
conoscere “fra tutte le genti”, oltre ogni confine.
Eppure, talvolta capita anche a noi sposi, uniti nell'Amore dell'Agnello, di
sentirci lontani, estranei, incompresi.
Come la donna cananea del Vangelo andiamo implorando un Dio che vediamo
davanti a noi, sulla nostra strada di dolore, ma sentiamo distante.
È proprio in questi momenti, però, che dobbiamo rammentare la profonda
saggezza di Paolo.
L'Apostolo ci spiega che esistono fasi della vita e della storia in cui
qualcuno, e non qualcun'altro, vive un momento di distanza, rifiuto o auto
isolamento.
Ma se aderiamo con la nostra libertà al progetto dell'Altissimo, anche
questi passaggi apparentemente oscuri diventano seme di rinascita per molti,
annuncio di una nuova “vita dai morti”.
Come la cananea, anche se ci sentiamo “cani”, esseri impuri, non
stanchiamoci mai di implorare l'aiuto misericordioso del Signore.
Se amiamo una persona - il nostro sposo, la nostra sposa, i nostri figli -
come la cananea amava sua figlia, chiediamo fiduciosi la grazia della
salvezza, gridiamo con forza “Signore, aiutami!”.
Egli, che supera tutti i confini umani e conosce il nostro cuore più di ogni
altro, darà alla nostra fede i sostegni di cui necessita e alla nostra vita
doni inaspettati: perché “i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili”.
Chiara e Fabio
Porto Empedocle. Questa sera per il "Premio Vigata
- Andrea Camilleri", "In
questa grande epoca"
di Giovanni Volpe
Locandina
Manifesto
Riprende
questa sera, sabato 19 agosto, alle ore 21.30 in piazza Kennedy il V
Premio "Vigata - Andrea Camilleri". La rassegna teatrale organizzata da
Giovanni Volpe e Mario Silvano, con il patrocinio del Comune di Porto
Empedocle.
Dopo il grande successo di pubblico e critica riscosso nei giorni scorsi con
le rappresentazioni messe in scena da diversi gruppi, non solo della
provincia di Agrigento, oggi in scena salirà una chicca.
C’è grande attesa per "In questa grande epoca", scritto e diretto
da Giovanni Volpe, per la GV Produzioni.
Una sorta di raggio di sole, un percorso di teatro di narrazione, di teatro
fisico e corporeo con tantissima musica. Uno spettacolo sul pensiero con al
centro il Mediterraneo, i suoi suoni, le sue voci, i suoi corpi.
Uno spettacolo al confine tra il Teatro Danza e la Prosa con espliciti
riferimenti a Shakespeare, a Cechov, ma anche a Gaber e a Battiato e al
Cinema e al pensiero di Federico Fellini.
Grandi sorprese attendono gli spettatori che certamente accorreranno
numerosi, con le 199 sedie messe a disposizione.
Un "tetto" massimo voluto dalla Questura. In molti nelle precedenti
occasioni hanno portato le sedie da casa, a conferma della grande voglia di
teatro.
La rassegna teatrale intitolata ad Andrea Camilleri si concluderà domani
sera con lo spettacolo "I Civitoti in pretura", messo in scena dalla Bottega
del sorriso di Porto Empedocle.
Spettacolo.
"Mister Italia 2023": Angelo Palermo convocato per le prefinali di
Giulianova
Angelo Palermo
“Mister Italia 2023”: Angelo Palermo convocato fra i 95 prefinalisti.
Giovedì prossimo, a Giulianova (in provincia di Teramo), si contenderà uno
dei 40 pass per la finalissima che sarà condotta da Jo Squillo.
(Angelo
Palermo)
È
confermata la notizia: ci sarà anche il grottese Angelo Palermo tra i
pretendenti allo scettro di “Mister Italia 2023”.
Il presentatore, conduttore, animatore di numerose iniziative, concorsi e
spettacoli lungo tutta la Penisola, è stato convocato tra i 95 prefinalisti
provenienti da tutta Italia che giovedì 24 agosto a Giulianova si
contenderanno i 40 pass per la finalissima che verrà condotta da Jo Squillo,
in programma due sere dopo, sabato 26 agosto, allo Stadio del Mare di
Pescara.
Angelo Palermo in Abruzzo potrà concorrere per il titolo più ambito, ma
anche per altre prestigiose fasce che premiano non solo la bellezza ma anche
la bravura, il talento e la preparazione, nel concorso che nel corso degli
anni ha lanciato, tra gli altri, alcuni protagonisti del mondo dello
spettacolo e della televisione come - per citarne uno tra tutti - Luca
Onestini.
Insieme ai 40 bellissimi finalisti, sul palco di Pescara sabato 26 agosto ci
saranno anche le 25 ragazze finaliste del concorso di “Miss Grand Prix”.
Entrambi i concorsi sono organizzati dal patron Claudio Marastoni, con il
patrocino del Comune di Pescara e del Comune di Giulianova.
Favara. Sarà intitolato ad Andrea Camilleri
l'Istituto Comprensivo diretto da Rosetta Morreale
I. C. "Camilleri"
Fervono
i preparativi per la cerimonia di intitolazione dell’Istituto Comprensivo
di Favara (di via Compagna n. 18), diretto dalla prof.ssa Rosetta
Morreale, allo scrittore agrigentino “Andrea Camilleri”, prevista
per il prossimo 6 settembre.
Per l’occasione verrà emesso un annullo filatelico celebrativo da parte di
Poste Italiane che sarà presente con una postazione mobile. Il logo dedicato
al famoso Scrittore empedoclino è stato realizzato e donato dall’artista
Sergio Criminisi.
Numerose personalità del mondo della cultura e rappresentanti delle
istituzioni hanno già assicurato la propria presenza all’evento il cui
programma è stato articolato in una serie di manifestazioni.
Il 6 settembre prossimo, dalle ore 09.30, si procederà con la cerimonia di
taglio del nastro, alla presenza del Prefetto e delle massime
Autorità, alle nuove denominazioni dei plessi: il plesso di Piazza Capitano
Antonio Vaccaro, che ospita la Scuola dell'infanzia, verrà dedicato ad
Antonio Russello, scrittore di origine favarese trasferitosi in Veneto
ma rimasto saldamente legato alla propria terra d'origine; il plesso che
ospita la Scuola primaria‐infanzia di Via Bersagliere G. Urso sarà dedicata
alla memoria del Bersagliere Giuseppe Urso, medaglia d’argento al
valor militare, caduto il 24 giugno 1866 sul campo di battaglia di Custoza;
il plesso di Via Agrigento che ospita la Scuola primaria‐infanzia al premio
Nobel Luigi Pirandello; i plessi che ospitano la Scuola Secondaria di
I grado saranno dedicati alle figure del Barone-filantropo Antonio
Mendola e del Capitano Antonio Vaccaro, avvocato, letterato, che
fu anche sindaco di Favara.
Con l’intitolazione dell’Istituto comprensivo alla figura di Andrea
Camilleri e dei quattro plessi alle figure di Antonio Russello, Bersagliere
Giuseppe Urso, Luigi Pirandello e Mendola‐Vaccaro si è inteso valorizzare le
testimonianze di vita di personaggi che, pur nella diversità dei rispettivi
ruoli, hanno dato un significativo esempio di attaccamento al senso del
dovere e di generosità nei confronti della comunità e dei propri
concittadini.
“Si tratta di esempi di vita, di altruismo - dice la dirigente
dell’Istituto comprensivo Rosetta Morreale (nella
foto a lato) -, che rivolgiamo ai giovani alunni e studenti affinché
ne sappiano trarre ispirazione per il loro impegno di cittadini e di futura
classe dirigente”.
La cerimonia proseguirà nell’aula magna dell’Istituto comprensivo di Via
Compagna, alle ore 10.30, con la presenza di S. E. l'Arcivescovo di
Agrigento, e la partecipazione della nipote dello scrittore Camilleri,
Arianna Mortelliti.
Al termine sarà scoperto un mezzobusto commemorativo dello scrittore,
scomparso il 17 luglio 2019, realizzato dall’artista agrigentino Giuseppe
Cacocciola.
Nel pomeriggio, alle ore 17.30, presso l’aula “Luca Crescente” del Consorzio
Universitario (ECUA) di Agrigento, si terrà un incontro - dibattito
culturale sul tema “Andrea Camilleri volano di una rinnovata cultura nella
società del futuro”.
Al termine dei lavori saranno premiati i vincitori del primo concorso
letterario “Camilleri: il siciliano non è un dialetto, ma una lingua”.
Attualità. "Due
le scelte verso il popolo dei migranti, vittima del nostro genocidio"; di
Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Negli ultimi giorni si sono moltiplicati i naufragi e gli approdi
dell’ormai immenso popolo dei migranti, vittima del nostro genocidio.
In un naufragio a Lampedusa ci sono stati 41 morti, al largo di
Marettimo 2 morti e due “dispersi”, cioè annegati, nei pressi della
Tunisia, a Sidi Mansour, 18 morti, altri 12 al largo di Sfax e un
naufragio anche nella Manica, con 6 vittime che i francesi hanno sepolto
a Calais.
Il cimitero del mare: ma un cimitero ancora più grande, ha detto papa
Francesco tornando da Lisbona, è il Nordafrica, dove prima dei naufragi,
i profughi finiscono nei lager.
Ormai flottiglie intere attraversano il Mediterraneo, perfino la Guardia
costiera, nonostante Salvini, è costretta a chiedere aiuto alle navi
umanitarie altrimenti sequestrate o mandate dal governo in porti
lontani.
Sempre più si avvicina una situazione per la quale saranno possibili
solo due scelte: una, la più facile e perversa, mandare la flotta ,
secondo la prima idea di Giorgia Meloni, per difendere i confini
marittimi sul “Mare nostrum” come diceva il fascismo ora tornato di
moda; e la seconda, la più difficile ma virtuosa e aperta alle speranze
del domani, è quella di far mancare il mare sotto i piedi ai
trafficanti, e aprire i porti e i confini, e riconoscere il diritto
universale di migrare (lo ius migrandi per la prima volta
teorizzato da Francisco de Vitoria una volta “scoperta” l’America).
La scelta politica di domani dovrà essere dunque di fare arrivare i
profughi, i richiedenti asilo, i fuggiaschi per le guerre la fame ed il
clima, o anche semplicemente i migranti in cerca di un nuovo mondo, con
le navi di linea, gli aerei di ogni compagnia, i bus, le macchine e ogni
altro vettore palese e legale.
Allora sì, che si dovrà organizzare l’accoglienza, e dovranno cambiare
molte cose, nei nostri stessi modi di vita, nell’incontro con gli altri.
Ma, come diceva De Gaulle, che pure si può considerare un cultore della
nazione, “l’avvenire è nel meticciato”; come ricordava Senghor “tutte
le grandi civiltà sono state civiltà di meticciato” e, come scriveva
già nel 1999 il teologo francese Jacques Audinet nel suo libro “Le temps
du métissage” (in italiano Ed. Queriniana), “Guardare in faccia il
meticciato promette all’Europa di intraprendere un immenso mutamento di
mentalità: la fine della sua egemonia politica ma ancor più
intellettuale e culturale. In positivo, dire la novità di quanto sta
accadendo sul suo suolo, la trasformazione delle identità, delle
relazioni. Insomma il proseguimento di ciò che l’Europa ha sempre fatto
e di ciò che ha fatto l’Europa, ma che curiosamente gli ultimi secoli
hanno occultato. L’Europa terra meticcia. Il tema comincia a imporsi.
Terra di mescolanze, sicuramente. La Francia in particolare si è
costituita attraverso un apporto costante e un’interpenetrazione di vari
popoli. Ma allora, perché mascherarlo, o cercare di dimenticarlo?”.
Società. "Servirebbe che l'educazione e il
rispetto degli altri fossero pane quotidiano per tutti";
di Enzo Napoli
Enzo Napoli
Prendo spunto dal
dibattito scaturito a seguito dell'auto
posteggiata sul sagrato della chiesa madre, per proporre qualche
riflessione più generale sulle notti ormai senza regole in quasi tutti i
comuni e città dell'isola.
Non mi soffermo più di tanto sulla dabbenaggine del ragazzotto che ha
compiuto il gesto e continua a non rendersi conto, da quanto si evince dal
tono della sua risposta, di aver compiuto l'ennesimo gesto di inciviltà.
Non se ne rende conto perché è lontana da lui l'idea di civile convivenza
quanto lontana è dalle migliaia di giovani e meno giovani che affollano
dappertutto la cosiddetta movida estiva. Le auto parcheggiate alla sanfasò in ogni dove sono solo uno
degli aspetti dell'anarchia che regna sovrana.
Gestori dei locali che fino a tarda notte sparano a tutto volume
l'intrattenimento musicale, minorenni a cui tranquillamente viene
venduto alcol (ed è facile supporre che sia tollerata anche la
presenza nelle vicinanze di qualche spacciatore), scorribande e corse
con i motorini, sono alcune delle altre perle che rendono le serate
estive, non solo a Grotte purtroppo, simili a bolge infernali soprattutto
per tanti anziani, magari con qualche grave problema di salute. Lungi da me l'idea che i locali non debbano lavorare o i giovani
divertirsi. È un loro sacrosanto diritto finché questo non arreca ad
altri fastidio o disturbo. Fare casino non è necessariamente la cifra del
divertimento o dello svago. Ci si può divertire benissimo anche
rispettando il non divertimento o il riposo altrui.
Pensare che il problema possa risolversi solo con la repressione è
velleitario perché so bene quali siano le carenze di organico e di risorse
che impediscono ai sindaci di dispiegare anche di notte la polizia urbana e
quanto deleterio sia stato il depotenziamento di carabinieri e polizia
costrette a controllare il territorio con qualche sparuta pattuglia. Servirebbe, alla radice, che l'educazione ed il rispetto degli altri
fossero pane quotidiano per tutti sin da bambini e non mi pare che ci
sia speranza che possano farlo adulti che non solo non sono in grado di
impartire alcunché ai propri figli, ma brillano per comportamenti
altrettanto incivili.
L'auto parcheggiata sul sagrato è forse l'esempio peggiore, ma se vogliamo
essere sinceri ed onesti intellettualmente, non è che anche di giorno, per
andare a fare la spesa o per prendere il caffè, siano in tanti a disperarsi
per lasciare l'auto anche un po' più distante pur di non creare intralcio.
"Cu acchiappa un turcu è sò" è la filosofia trasmessa di
generazione in generazione senza renderci conto che è anche questo che
rende questa nostra Isola un posto peggiore.
Non lo capisce il ragazzotto, che credo abbia difficoltà a capire tantissime
altre cose, e non lo capiscono quanti gli stanno attorno.
Non lo capiscono i gestori dei locali ed i genitori dei ragazzi col
motorino.
Non lo capiscono neanche quelli che avrebbero il dovere di spiegarglielo,
con sanzioni amministrative e con il buon senso, perché anche quest'ultimo,
credo, sia morto ormai da tempo.
Società. Posteggio abusivo sul sagrato della
chiesa Madre;
automobilista multato esce allo scoperto
Auto sul sagrato
Esce
allo scoperto, uno degli automobilisti indisciplinati che lasciano la
propria auto sul sagrato della chiesa Madre di Grotte, e lo fa con un post
sui social.
"Ci
ho parcheggiato io e in 5 minuti l'amministrazione comunale ha chiamato
personalmente i carabinieri per farmi fare una multa ridicola da 60 euro"
ammette candidamente l'interessato, che - dopo aver considerato "ridicola"
la multa da 60 euro - lamenta un presunto trattamento discriminatorio nei
suoi confronti, affermando che altre
volte "macchine sono rimaste parcheggiate dalle 22 alle 2 di notte, con
carabinieri che passavano e spassavano. E nessuno si è preoccupato di fare
una multa o di altro. Si vede che l'unica presenza non gradita e che può
dare fastidio è quella delle persone che non sono di Grotte".
All'autore del gesto, del quale non riveliamo l'identità, rispondono altri
cittadini.
"Facciamo una riflessione sincera - commenta
Maurizio -: i proprietari delle vetture dovrebbero sentirsi
mortificati e invece saranno di sicuro tranquilli come se nulla fosse
successo. Loro sono sempre liberi di essere e fare ciò che vogliono perché
la mamma degli imbecilli è sempre incinta".
Aggiunge Giacomo: "Purtroppo
bisogna dire che l'inciviltà regna sovrana. E non per spezzare una
lancia in favore dell'amministrazione o altro, ma tutto ciò scaturisce dal
rispetto e dall'educazione della persona (in questo caso utilizzare la
parola "educazione" sarebbe pure un complimento)".
"Invece vorrei capire - argomenta Daniela - per quale
strana ragione diventiamo particolarmente civili nel momento in cui andiamo
a visitare altre città d Italia, rispettiamo le ztl ecc... siamo pure
disposti a fare km a piedi e puntualmente, quando torniamo nel nostro
paesello non siamo in grado di fare 50 metri per andare a parcheggiare un
pochino più distante! Ma certo, dobbiamo sostare proprio di fronte al bar,
non dobbiamo faticare troppo, anzi, già che ci siete fatevi aprire il
portone della chiesa e la parcheggiate dentro, così sarà ben custodita! E
ci stupiamo pure se veniamo sanzionati! Incredibile!".
Diretta è la risposta di Giovanna: "A prescindere che le altre
macchine siano state multate o meno, di sicuro lei ha sbagliato a
parcheggiare in quel modo. Dubito che a Milano faccia una cosa del genere". Tiziana richiama il rispetto per il sagrato come "luogo sacro": "Credo
che la cosa principale sia sfuggita di mano in molti commenti, bisogna
essere civili e coerenti. Chi ha posteggiato sul sagrato della chiesa o
accanto manca di valori etici e religiosi, o forse lo ha fatto per attirare
un po' l'attenzione. Magari invece di ritenersi un eroe potrebbe chiedere
scusa ed essere di esempio a quanti potrebbero rifarlo. A Milano non gli
sarebbe passato neanche per l'anticamera del cervello".
Musica. XXI edizione del Gran
Galà "Lirica sotto le Stelle"; a Racalmuto, sabato 26 agosto
Manifesto
Salvatore Salvaggio
Makie
Nomoto
Sabato 26 agosto 2023, a Racalmuto, alle ore 21.00 presso la Fondazione
"Leonardo Sciascia", si
terrà la XXI edizione del Gran Galà della Lirica "Lirica sotto le Stelle".
Dopo aver raggiunto il 20° anniversario con la scorsa edizione, il
prestigioso appuntamento musicale si appresta iniziare con rinnovata energia
il suo terzo decennio. La manifestazione,
che rappresenta un'eccezione nell'ambito culturale della Sicilia,
nonché un punto di riferimento per gli appassionati del "bel canto" e delle
celeberrime "arie" che hanno reso immortali opere ed interpreti, è dedicata
esclusivamente alla musica lirica nelle sue diverse declinazioni.
Ideatore e direttore artistico della manifestazione è il M° Salvatore
Salvaggio (artista di ultraventennale carriera, fondatore e presidente
dell'Accademia dell'Opera del Teatro "Regina Margherita" di Racalmuto), sostenuto dal Soprano Makie Nomoto.
Dalla sua passione e dal desiderio di diffondere nelle nuove generazioni e
nella propria terra l'amore per la musica è scaturita - ormai molti anni fa
- l’idea di proporre "Lirica sotto le
Stelle", iniziativa culturale dell'Associazione Musicale "G. Rossini", realizzata
quest'anno con il contributo dell'Assemblea Regionale Siciliana ed il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di
Racalmuto e della Fondazione
Fondazione "Leonardo Sciascia".
Nel corso della serata si svolgerà la cerimonia di
consegna di tre Premi:
- Premio “Lirica sotto le Stelle” XV Edizione “Alla carriera”, che sarà
conferito al Soprano
Silvana Alessio Martinelli;
- Premio “Lirica sotto le Stelle” XV Edizione “Alla giovane promessa”,
che verrà assegnato al Mezzosoprano
Giulia Alletto.;
- Premio Speciale “Lirica
sotto le Stelle” al
Soprano Alida Capobianco.
Il
ricco programma del Gran Galà della Lirica, che spazierà dai più
celebri brani d’opera alle canzoni dell’alta tradizione popolare italiana,
verrà proposto - con la magistrale collaborazione del pianista
accompagnatore M° Rosario Randazzo e degli "Ouverture italiana" - dagli artisti: M° Salvatore
Salvaggio (Basso Baritono), Makie Nomoto (Soprano),
Silvana Alessio Martinelli
(Soprano),
Giulia Alletto
(Mezzosoprano) e
Alida Capobianco
(Soprano).
Di seguito una breve biografia degli ospiti.
Salvaggio e Martinelli
Silvana Alessio Martinelli
Soprano
Silvana Alessio Martinelli, Premio “Lirica sotto le Stelle” XV
Edizione “Alla carriera”. Diplomata Diplomata a pieni voti in Canto - "ramo Cantanti" - al Conservatorio
"Giuseppe Tartini" di Trieste e diplomata a pieni voti in Canto - "ramo
Didattico" - al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia.
Giovanissima ha debuttato nel ruolo di Biancofiore della "Francesca da
Rimini" di Zandonai, al quale hanno fatto seguito numerosissimi ruoli
principali e secondari in diversi Teatri, tra i quali oltre, al Verdi di
Trieste, La Scala di Milano, il Regio di Torino, la Fenice di Venezia, il
San Carlo di Napoli, i teatri dell'opera di Nizza, di Bruxelles, il Massimo
di Catania e di Palermo, di Tokio, di Nagoja, sale da concerto di Mosca e
New York. Nel 1964 ha vinto la borsa di studio internazionale per
l’Accademia di Nizza.
Ha vinto ed è stata finalista in diversi Concorsi nazionali ed
internazionali. Nel 1976 le veniva offerto l’insegnamento al "Centro
d’Avviamento al Teatro Lirico" del Teatro Massimo di Palermo. Ha studiato
logopedia all’università di Palermo. È stata docente di canto dell'Istituto
Musicale Pareggiato "V. Bellini" di Caltanissetta. Ha formato tanti
cantanti, inseriti nei circuiti dei teatri internazionali.
Data la profonda conoscenza tecnica e la grande estensione vocale, ha
cantato, dal repertorio Barocco, in duo con l’organista Luigi Celeghin, al
contemporaneo in duo con Mimmo Sanfilippo, Joscinori Kikucj e Francesco La
Licata e come solista in concerti con l’orchestra dell’Accademia Musicale
Siciliana, in diverse parti del mondo.
Ha collaborato per 5 anni con l’Università di Palermo e l’associazione Amici
della Musica, assieme a Wolfang Fromm (musika antiqua Koel) e Antonio
Garrido, alla preparazione vocale del celebre gruppo di musica Barocca
"Antonio il Verso", vincitore a Parigi nel 1997 del "Globo d’Oro".
Ha collaborato per la fondazione dell’Associazione "Amici della lirica -
Ester Mazzoleni" di Palermo, ha costituito il gruppo strumentale "Concerto
barocco", specializzato soprattutto in musiche tardo barocche. È stata
direttore del coro Santa Cecilia di Agrigento, e direttore artistico nel
1998 del "Festival Luigi Infantino" a Racalmuto.
Ha insegnato all’Accademia Lirica di Osimo e per più anni all’Accademia
Lirica Internazionale di Katia Ricciarelli. Ha svolto e svolge attività
didattica, anche a Parigi e Dusseldorf. È Accademica dell’"Accademia del
Mediterraneo”.
Per la RAI - Radio3 (1988-89) ha registrato, assieme al M° Francesco La
Licata, 12 trasmissioni presentando "Musiche dimenticate ed inedite" degli
autori italiani del Novecento; da Martucci a Sciarrino e Sollima.
Giulia Alletto
Su Rai Radio 3
Mezzosoprano
Giulia Alletto, Premio “Lirica sotto le Stelle” XV
Edizione “Alla giovane promessa”. Giulia Alletto nasce a Palermo. Inizia lo studio del pianoforte all’età di
sette anni. Nello stesso periodo fa parte del Coro delle voci bianche di
Santa Cecilia di Agrigento e, in seguito, del Coro Filarmonico di Santa
Cecilia.
Nel 2022 consegue il Diploma Accademico di II° livello in Canto Lirico con
la votazione di "110 su 110 cum laude" e con la menzione
speciale “per le sue qualità artistico-musicali ed espressive”
presso il Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta.
Attualmente si sta perfezionando presso la Scuola dell’Opera, all'Accademia
del Teatro Comunale di Bologna.
Nel 2018 è stata protagonista nella produzione de “Il Giuoco del Quadriglio”
di Caldara, nel ruolo di Ottavia, rappresentato nella Stagione Concertistica
del Teatro Don Bosco di Ragusa.
Ha interpretato lo “Stabat Mater” di G. B. Pergolesi durante la 43^ Stagione
Concertistica organizzata dagli Amici della Musica “Giuseppe Mulè” di
Termini Imerese, oltre che in prestigiose chiese del palermitano.
Ha debuttato ad aprile del 2019 il ruolo di Annina de La Traviata di
Verdi presso il Teatro dell’Unione di Viterbo.
A Maggio del 2019 ha partecipato al Concorso Internazionale “I. Voltolini”
aggiudicandosi la borsa di studio “Città di Curtatone” e il ruolo di
Cherubino in Le nozze di Figaro di Mozart.
Ha debuttato a luglio del 2019 il ruolo di Giovanna nel Rigoletto di
Verdi presso il Teatro Giuseppe Verdi di Curtatone (MN) e a dicembre del
medesimo anno il ruolo di Giovanna in Ernani di Verdi ancora al
Teatro G. Verdi di Buscoldo.
Nel 2022 debutta nel ruolo di Angelina in La Cenerentola di Rossini
con la compagnia Europa InCanto in prestigiosi teatri d’Italia: Teatro San
Carlo di Napoli, Auditorium della Conciliazione di Roma, Teatro Rendano di
Cosenza, Teatro romano di Ostia antica, Teatro Vespasiano di Rieti.
Ad agosto 2022 debutta nel ruolo di Cherubino in Le Nozze di Figaro
di Mozart presso il Teatro Mancinelli di Orvieto. A dicembre 2022 è stata
protagonista, in diverse date, nel “Gloria” di Vivaldi per Palermo Classica.
A gennaio 2023 è stata selezionata come allieva dell’Accademia di Alto
Perfezionamento “Scuola dell’Opera” del Teatro Comunale di Bologna. Da
febbraio 2023 è impegnata nella tournée “Opera Domani”, produzione As.Li.Co,
come Papagena ne “Il flauto magico” di Mozart.
A fine maggio 2023 ha debuttato nel ruolo di Rosina, nel progetto “La
Bottega di Figaro”, presso il Teatro Verdi di Pisa.
Alida Capobianco
Soprano Alida Capobianco, Premio Speciale “Lirica sotto le Stelle”. Alida Capobianco inizia a studiare pianoforte all’età di 5 anni sotto la
guida del M° Antonio Cusumano. Selezionata ed inserita nel coro polifonico
della scuola media “A. Mendola” diretta dal prof. Lentini per 3 anni. Ad 11
anni supera brillantemente gli esami di ammissione di Pianoforte, di Flauto
traverso e di Violino con il massimo dei voti presso il Conservatorio “A.
Toscanini” di Ribera.
Ha frequentato la scuola di Violino seguita dal M° Manco e dal M° Palmisano
presso il Conservatorio “A. Toscanini” di Ribera.
Ha fatto parte dal 2011 fino al 2019 in qualità di soprano al coro
Polifonico dell’accademia Free Melody diretto dal M° Antonio Cusumano.
Nel 2012, ha partecipato ad un concerto del coro Polifonico ed orchestra
dell’Istituto “Arturo Toscanini”, al Teatro Pirandello di Agrigento diretto
dal M° Antonio Giovanni Bono con la collaborazione di Katia Ricciarelli.
Ha conseguito la Formazione di base III livello in Pianoforte principale e
il Diploma accademico di primo livello AFAM in Canto Lirico presso il
Conservatorio “A. Toscanini” di Ribera con votazione 110/110.
Ha conseguito il Diploma accademico di primo livello in arti visive e
discipline dello spettacolo indirizzo pittura presso Accademia di Belle arti
Michelangelo di Agrigento con votazione di 110/110 lode, menzione d’onore e
dignità di stampa alla tesi.
Ha conseguito il Diploma accademico di secondo livello AFAM in Canto lirico
presso il Conservatorio “A.Toscanini” di Ribera, con votazione 110/110 e
lode.
Ha conseguito il Diploma accademico di secondo livello in “Arti visive e
discipline dello spettacolo indirizzo pittura” con votazione 110 e lode e il
diploma accademico di secondo livello in “Didattica dello strumento
pianoforte” con il massimo dei voti.
Ha partecipato a numerose masterclass di Alto Perfezionamento in canto
lirico.
Ha partecipato a numerosi concerti in qualità di soprano presso l'Auditorium
P. Vinci di Caltagirone, l'Auditorium dell’ISSM A. Toscanini di Ribera, il
Chiostro del Collegio dei Filippini di Agrigento, il Circolo Empedocleo di
Agrigento, la Multisala Badia Grande di Sciacca e presso il piazzale Caos
(Casa di L. Pirandello), la Chiesa San Michele di Calatafimi (TP) e al
Castello Chiaramontano di Favara, al Teatro Selinus in collaborazione con
l’associazione Ars Nova di Palermo, e all’Oratorio dell’Immacolatella di
Palermo con l’associazione Kandinkij.
Ha tenuto numerose lezioni-concerto per gli alunni della scuola secondaria
di primo grado.
Vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali tra cui il
Concorso Arturo Toscanini di Bergamo, il Concorso Nazionale
dell’Associazione Amici della Musica “Benedetto Albanese”, il Concorso
Internazionale Diapason, il Concorso Armonie Sicane e il Concorso Collegium
Ars Musica Città di Palermo.
Ha partecipato a diverse edizioni delle Dionisiache presso il teatro antico
di Segesta in collaborazione con ISSM A. Toscanini in qualità di soprano e
nel 2019 in qualità di direttore e assistente alla produzione. Ha
partecipato a diversi concerti per coro e orchestra presso il teatro
Pirandello di Agrigento con l’orchestra Demetra diretta dal M° A. Cusumano.
Ha superato brillantemente l’audizione per entrare a far parte del coro
Lirico Mediterraneo.
Ha partecipato a numerose Opere liriche, tra cui Cavalleria Rusticana di P.
Mascagni, Aida e Traviata di G. Verdi e Pagliacci di Leoncavallo in qualità
di soprano artista del coro presso il Teatro Verdura di Palermo, il Teatro
Antico di Taormina, l'Arena delle Rose e la scalinata S. Maria del Monte di
Caltagirone e presso l’Istituto Ardizzone Gioeni di Catania.
Si è esibita in occasione della presentazione della stagione concertistica e
teatrale presso il teatro Pirandello di Agrigento. Si è esibita con
l’orchestra francese d’Harmonie d’Aix Les Bains diretta dal maestro Marc
Levebre.
Ha debuttato nel ruolo di Francisca e Consuelo presso il teatro Politeama
Garibaldi di Palermo in West Side Story di L. Bernstein diretta dal M°
Randazzo in collaborazione con la FOSS e ISSM A. Toscanini di Ribera.
Ha collaborato con l’associazione Kandinskij di Palermo e con l’associazione
Albert Schweitzer con cui si è esibita in occasione del Festival organistico
in vari concerti dal 2016 ad oggi, ha eseguito recital per soprano solista
con l’associazione culturale e musicale MusArte e con l’associazione Ars
Nova.
Si è esibita con organisti di fama internazionale quali Stefano Pellini e
Franco Vito Gaiezza. Ha superato l’audizione per entrare a far parte
dell’Accademia dell’Opera del Teatro Regina Margherita di Racalmuto che
tutt’oggi frequenta.
È impegnata in attività concertistica e operistica nella regione Sicilia.
Dal 2020 ad oggi è impegnata nell’insegnamento della Musica presso la scuola
secondaria di primo grado e nell’anno scolastico 2021/22 è stata docente di
canto lirico presso il Liceo Classico e Musicale Empedocle di Agrigento (AG).
Rosario Randazzo
M° Rosario Randazzo, pianista accompagnatore.
Dopo aver studiato al Conservatorio di Palermo e con Aldo Ciccolini, Rosario
Randazzo ha iniziato l'attività concertistica come solista, in formazioni da
camera, e come pianista accompagnatore in concerti vocali.
Ha suonato per gli Amici della Musica di Palermo, Caltanissetta, Marsala,
Alcamo, Modica, Reggio Calabria, per la Società Humanitaria di Milano, per
l’Università e l'Associazione “M. Quintieri” di Cosenza, nonché a Genova,
Lione, Bruxelles.
Ha eseguito la Petite Messe Solennelle di Rossini alla Cattedrale di
Trapani ed a Caltanissetta.
Si occupa della formazione e dell’educazione di voci bianche realizzando
progetti nelle scuole primarie.
Insegna pianoforte complementare al Conservatorio di Palermo.
Società. Parcheggi abusivi in Piazza Marconi;
automobili anche sul sagrato della chiesa Madre
Piazza Marconi
La
scorsa notte Piazza Marconi invasa dalle auto in sosta vietata.
Complice il desiderio di vivere intensamente la movida notturna cittadina,
la volontà di arrivare in auto direttamente sul posto, la carenza di uomini
e mezzi per il controllo della viabilità, la diffusa rassegnazione alle
infrazioni al Codice della Strada.
(Grotte, Piazza Marconi, 16 agosto 2023, ore 23.00)
Più auto
che persone in giro. Questa era l'immagine della piazza principale di
Grotte alle 23.00 di ieri sera, giovedì 16 agosto. Se non stupisce
l'assenza della consueta folla che ha caratterizzato l'estate grottese
(anche per via delle numerose e partecipate manifestazioni organizzate dal
Comune e dai locali pubblici) dovuta al riposo dalle fatiche del Ferragosto,
quello che colpisce è la presenza delle auto in sosta. Tutti occupati gli
stalli riservati alla posteggio delle autovetture. Gli automobilisti
arrivati tardi, non volendo fare quattro passi da Piazza Renzo Collura (già
piazza fonte) o dal piazzale accanto alla chiesa del Purgatorio, hanno
pensato bene di lasciare i propri mezzi in doppia fila, sulle strisce
pedonali o accanto al beverino di Piazza Carmona. Un paio hanno avuto l'idea
di parcheggiare davanti alla chiesa Madre, proprio sul sagrato. Eloquente
l'immagine dell'auto dinanzi al portone, forse in attesa che venga aperto
per poter posteggiare meglio all'interno.
Incuranti dei possibili controlli notturni da parte delle Forze dell'Ordine,
ridotti a causa della ormai cronica carenza di personale, gli automobilisti
quasi certi dell'impunità non hanno considerato eventuali provvedimenti
sanzionatori.
Giova ricordare che camminare a piedi fa bene alla salute e che il rispetto
delle regole del vivere civile fa bene alla collettività.
Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia".
Nominati il Presidente onorario e il Comitato della XXXIII edizione
Premio Racalmare
Prende
ufficialmente il via la XXXIII edizione del Premio
Letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte".
Il
sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza - Presidente del Premio
in qualità di Sindaco pro tempore - ha
proceduto alla nomina
del
Presidente onorario, del Direttore, del Segretario e di un Comitato.
Alla Presidenza onoraria è stato chiamato Gaetano Savatteri;
per il giornalista e scrittore originario di Racalmuto - già Presidente
onorario dal 2010 al 2015 - è un ritorno alla guida della prestigiosa
istituzione letteraria. Direttore del Premio è l'assessore (pro tempore) alla Pubblica
Istruzione Annamaria Todaro. Segretario del Premio è il responsabile dell’Area Cultura
Guglielmo Dinicolò.
Per
coadiuvare il Presidente onorario è stato nominato un Comitato,
formato da Stefania Auci (scrittrice che ha raggiunto il successo con
la celebre saga dei Florio: "I leoni di Sicilia" e "L'inverno dei leoni"),
Salvatore Bellavia (tra i fondatori del Premio, già Presidente
onorario della XXVIII edizione nel 2017), Felice Cavallaro
(giornalista, scrittore e fondatore dell'Associazione "La strada degli
scrittori") e Accursia Vitello (docente di Lettere, responsabile del
Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Scuola").
Già dalla prossima settimana inizieranno gli incontri per delineare la
fisionomia di questa XXXIII edizione, che si preannuncia ricca di sorprese e
novità.
Chiesa. Venerabile Vinti: Messa in Piazza Carmona
e mediometraggio in chiesa Madre; giovedì 17 agosto
Mediometraggio
Mons. Salvatore Muratore
Il 17
agosto 1943 moriva don Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti, umile
sacerdote grottese. Il 21 gennaio 2021 Papa Francesco ha autorizzato la
Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante "le
virtù eroiche del Servo di Dio Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti,
Sacerdote diocesano; nato il 18 gennaio 1893 a Grotte (Italia) e ivi morto
il 17 agosto 1943". In virtù di tale Decreto "padre Vinti" - com'era
comunemente chiamato il sacerdote - è da considerarsi "Venerabile".
Domani, giovedì 17 agosto 2023, in occasione dell'80° anniversario
della sua dipartita, alle ore 19.00 in Piazza Carmona a Grotte,
dinanzi alla statua che lo raffigura, verrà celebrata una santa Messa
presieduta dal vescovo emerito di Nicosia S.E.R. mons. Salvatore Muratore
(per lunghi anni Vicario Generale della Diocesi di Agrigento), e
concelebrata da don Calogero Morgante (vice postulatore della causa
di beatificazione del Venerabile), don Salvatore Zammito e don
Sergio Sanfilippo.
La celebrazione eucaristica sarà trasmessa in diretta sul gruppo Facebook
"L'Osservatore
Grottese" di Piero Castronovo.
Dopo la celebrazione, alle ore 20.15, all'interno della chiesa
madre, verrà proiettato un mediometraggio sulla vita del
Venerabile Vinti, presentato da Piero Castronovo e realizzato da
Angelo Baldo e Domenico Vizzini (protagonista della pellicola).
Nelle foto a lato: un fotogramma del mediometraggio.
Amarcord. "Quei ferragosti, dai miei ricordi";
di Amedeo Gioia
Piazza Municipio
Quei ferragosti, negli anni ‘60, il paese di Grutti si rianimava
con il ritorno dei migranti che festosi venivano a trascorrere le ferie
con le famiglie rimaste in paese (nella foto a lato, la Piazza Municipio di
Grotte negli anni '60).
Chi tornava dalla Francia, chi dal Belgio, chi dalla Germania, contenti di
trascorrere quel mese di ferie con le famiglie.
Chi li aspettava viveva quei giorni in allegria e si cimentava a preparare
le pietanze tipiche del paese che tanto piacevano a figli e nipoti.
Preparavano i cavati di pasta fresca, le tagliatelle, le frabusce e
quelle salse saporite a base di basilico del proprio orto.
Nelle vaneddre era un continuo vocio e risate. Le serata al fresco,
seduti fuori casa nelle vaneddre e nei curtigli a raccontare
la vita lontano da casa all'estero, le innovazioni e le comodità che vi si
trovavano.
I giovani in autobus o in treno si recavano di mattina ad Agrigento, da dove
una corriera li portava al mare a San Leone o al Lido azzurro a Porto
Empedocle. Poi la vigilia di Ferragosto si trasferivano in campagna per la
festa della Madonna.
Era consuetudine, in quei tempi, preparare il falò di mezzanotte in onore
della Madonna. Il pomeriggio del 14 agosto si raccoglievano rami di mandorlo
secchi, ristuccia, e si creava un cumulo molto alto.
A mezzanotte si accendeva il falò, e tutti a recitate le preghiere in onore
della Madonna, e canzonette perlopiù in siciliano.
Si restava per la notte a dormire nelle robbe e, se i posti letto non
bastavano, si dormiva sotto gli alberi o nella vigna, sopra uno scialle o
una coperta.
Nel giorno di ferragosto si cucinavano perlopiù cavatelli al sugo come primo
piatto, e poi si procedeva all'arrosto di castrato sulle braci. Era
consuetudine, a quell'epoca, allevare un agnellino che si cresceva durante
l'anno e che la vigilia di ferragosto veniva macellato nella stessa
campagna.
Ricordo che lo faceva mio padre, e lo macellavamo il 14 per il ritorno dei
miei fratelli dalla Francia. La carne, in quegli anni, veniva conservata in
alcuni panieri ed immersi nei pozzi dove regnava il fresco.
Si udiva dappertutto nelle robbe un gran vociare, e grida di allegria
che riempivano l'aria di gioia. In quei giorni non si faceva economia di
vino, che rendeva allegre le persone più del dovuto; ma il ferragosto veniva
una volta l'anno e bisognava festeggiare il ritorno dei nostri emigrati.
Dai miei ricordi.
Agrigento. I grandi appuntamenti del Pirandello
Stable Festival: "Umorista a chi?" e "Vestire gli ignudi"
Lunedì 21 agosto
Venerdì 25 agosto
Per "I grandi appuntamenti del XXIII Pirandello Stable Festival"
di Mario Gaziano, due serate di teatro ad Agrigento, in Contrada Caos,
nell'anfiteatro del Parco letterario, presso la Casa natale di Luigi
Pirandello. Lunedì 21 agosto, alle ore 21.00, Guascon Gioacchino metterà
in scena "Umorista a chi?", con la partecipazione di
Bailar Tango dei maestri Emilia e Franco Cappello, Alex Croce e Denise
Grillo, Folk Group "Città di Agrigento" di Riccardo Cacicia. E con Maria
Grazia Castellana, Giuseppe Cavaleri, Maria Fantauzzo, Lillo D'Aleo,
Giuseppe Gramaglia, Alfonso Marchica, Noemi Castronovo, Antonio
Zarcone, Coro Terzo Millennio del M° Domenico Mannella. Venerdì 25 agosto, alle ore 21.00, Maria Grazia Castellana e
Giuseppe Cavaleri presentano "Vestire gli ignudi" di Luigi
Pirandello, con Maria Fantauzzo, Lillo D'Aleo, Giuseppe Gramaglia, Alfonso
Marchica, Noemi Castronovo, Antonio Zarcone, Coro Terzo Millennio
del M° Domenico Mannella.
Le manifestazioni sono ad ingresso libero; accesso alle ore 20.30, inizio
degli sapettacoli alle ore 21.00.
Sport.
Conclusa la seconda edizione del "Summer Camp", torneo di Calcio a 5
dell'Asd Pan Sagittarius
Vedi le foto
Nei
giorni di lunedì 31 luglio, venerdì 4 e lunedì 7 agosto si sono tenute
le finali della seconda edizione del “Summer Camp”, torneo di
Calcio a 5 organizzato dall'Asd “Pan Sagittarius” e
patrocinato dal Comune di Grotte (vedi le foto).
Numerosa la partecipazione di pubblico, con la tribuna colma di gente,
che ha apprezzato le gesta degli atleti impegnati in campo.
Volontariato. Ieri la 16^ giornata
di donazione di sangue, nel 2023, presso l'Avis comunale di Grotte
AVIS di Grotte
Volontariato. Ieri la 16^ giornata
di donazione di sangue, nel 2023, presso l'Avis comunale di Grotte.
Anche in questo caldo mese di agosto, nonostante le ferie del lungo ponte di
Ferragosto (da venerdì 11 a martedì 15) e la giornata domenicale da
trascorrere al mare, la generosità del donatori grottesi non è stata
smentita.
Nella 16^ giornata di raccolta di sangue del 2023,
presso
il punto di raccolta
dell'Avis Comunale di Grotte, in Via Francesco Ingrao 92/94,
a fine mattinata di domenica 13 agosto 2023 si è registrato il seguente
risultato: 3 controlli, 10 pre-donazioni, 14 donazioni e 2 prime donazioni.
"Noi tutti del Direttivo siamo particolarmente soddisfatti dei numeri che
a fine mattinata sono stati raggiunti" ha dichiarato il
presidente Pietro
Zucchetto. Le
prossime giornate di donazione sono programmate per le seguenti
domeniche: 27 agosto, 10 e 24 settembre; è possibile
prenotarsichiamando
il numero 377.0974739 oppure il 320.4434713.
Riconoscimenti. Attestato di Merito a Linda Di
Stefano dal Premio Internazionale di Poesia "La bellezza rimane"
Attestato
Linda Di Stefano
La
Giuria del Premio Internazionale di Poesia "La bellezza rimane" di
Santa Margherita Ligure (in provincia di Genova), presieduta da Roberto
Malini, ha conferito a Linda Di Stefano l'Attestato di Merito "per
il suo lavoro di ricerca ed espressione poetica sul tema della bellezza".
La manifestazione poetica internazionale è realizzata con il patrocinio di:
Unicef, Unione Europea, Regione Liguria, Comune di Santa Margherita Ligure,
Istituto Italiano di Bioetica, 100 Thousand Poets for Change, De Klimaat
Dichters, Genova Poesia, Lavinia Dickinson Edizioni, EveryOne Group.
"Ringrazio la Regione Liguria, Santa Margherita Ligure in particolare, e
la Giuria per avermi attribuito questo premio - ha dichiarato Linda Di
Stefano - anche perché il concorso si è basato su un tema a me caro e
cioè 'la bellezza' in tutte le sue forme. Mi sento onorata per aver dato il
mio piccolo contributo nell'esaltare ciò che ci rende la vita vivibile -
ha continuato Di Stefano - e cioè il bello che ci circonda che sta sì
nella natura, nell'arte, ma anche nelle piccole cose che a volte ci
sfuggono. La bellezza sa venir fuori anche dal dolore, dalle terre bruciate,
ma anche - ha concluso le Poetessa - dall'esempio di chi, anche nelle
tribolazioni, sa far uscire fuori e condividere il lato bello della vita
sovrastando il buio".
Linda Di Stefano ha partecipato al concorso con le poesie: "Quando la
bellezza resta fuori... osservando le Torbiere", "Invincibile bellezza" e
"La bellezza delle tue mani".
La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì 25 agosto 2023, nel corso
del "Festival Internazionale di Bioetica" che si terrà a Villa Durazzo nella
città di Santa Margherita Ligure.
Iniziative. Concerto Jazz (in ricordo di Harry
Volpe, leggenda del Jazz mondiale); vota il progetto
Vota il progetto
Salvatore Salvaggio
Harry Volpe
Grotte Records
Grotte Records
Epiphone Harry Volpe
Epiphone Harry Volpe
Informazione di carattere promozionale.
L'Associazione Musicale “G. Rossini” invita tutti a votare il
progetto di Democrazia Partecipata “Concerto Jazz - Salvatore Salvaggio”
(vota
il progetto). Il progetto prevede l’esecuzione di un concerto di musica
jazz in ricordo di un grande grottese dimenticato e mai celebrato a Grotte,
che fu una vera e propria leggenda del Jazz: il chitarrista Harry Volpe
(Onofrio Volpe).
(Vota il progetto)
Harry Volpe (nato a Grotte il 7 aprile 1904 e morto a Miami il 16
gennaio 1995) è stato uno dei primi chitarristi jazz e pioniere
dell'editoria musicale, nonché compositore e didatta (guarda
una sua esibizione). Dopo l'introduzione e la divulgazione della
chitarra nel jazz negli anni '20, da parte di Eddie Lang, Harry Volpe fu
tra i primi virtuosi chitarristi jazz, il cui stile divenne noto nel
panorama mondiale. Ha suonato con i più importanti e celebri jazzisti
dell’epoca quali Django Reinhardt, Charlie Christian, Carl Kress, Dick
McDonough, Al Valenti e Frank Victor, esibendosi nei maggiori teatri degli
Stati Uniti d’America.
(Vota il progetto)
Harry Volpe fondò una delle prime etichette discografiche jazz del mondo:
la
Grotte Records, in onore dell’amato paese natio; incise inoltre per
le maggiori etichette internazionali quali Decca, RCA, Paramounth, Columbia
Records.
La sua fama e notorietà porto la Epiphone, uno dei più blasonati
marchi di costruttori di chitarre, a dedicargli un modello di chitarra:
la "Epiphone
Harry Volpe Model 1955". Concluse la sua carriera artistica dedicandosi
all’insegnamento presso il Miami-Dade Junior College.
Per questo grande artista grottese la proposta
(vota
il progetto)
è quella di realizzare un concerto jazz nel quale ne sarà ricordata
la figura e le opere, con l'esecuzione delle sue più significative
composizioni musicali, insieme ad alcune celebri composizioni jazz del
panorama internazionale. Sarà l'occasione per raccontare l'avvincente
storia del nostro concittadino Harry Volpe e del percorso che lo ha reso una
leggenda del jazz mondiale.
Per contribuire a realizzare questo progetto, cliccare su
questo link
e votare entro il 22 agosto la proposta n° 4 "Concerto
Jazz - Salvatore Salvaggio".
Porto Empedocle. Successo del "Premio Vigata
- Andrea Camilleri"; la rassegna riprende sabato 19 agosto
Sul palco
Manifesto
Intensa
e apprezzata dal pubblico la rappresentazione teatrale "Inquilini" messa in
scena ieri sera dalla compagnia Ramulia Teatro di Camastra, sul palco della
quinta edizione del "Premio Vigata - Andrea Camilleri" (vedi il
cartellone).
L’appuntamento teatrale dell’estate empedoclina, organizzato dal direttore
artistico Giovanni Volpe e dal direttore organizzativo Mario Silvano,
ha visto accorrere in Piazza Kennedy diverse centinaia di persone, tanto che
alcuni hanno portato le sedie da casa.
Uno spettacolo coinvolgente quello della compagnia camastrese, capace di
fare riflettere sul valore della memoria.
Già nelle serate precedenti è stata molto apprezzata l’esibizione del gruppo
di Campobello di Licata "Quelli della Parnasso" in "Non tutti i ladri
vengono per nuocere", una commedia sugli equivoci capace di richiamare un
folto pubblico dai comuni limitrofi, suscitando momenti di sana allegria e
divertimento.
La rassegna teatrale empedoclina riprenderà sabato prossimo, 19
agosto, con lo spettacolo "In questa grande epoca", messo in
scena dalla GV Produzioni che già si preannuncia ricco di sorprese
assai appetitose.
Letture Sponsali. "Non come schiavi
impauriti ma persone libere dai timori"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Dopo la narrazione del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci
della scorsa domenica, ci troviamo dinnanzi ad un episodio, immediatamente
successivo nel Vangelo di Matteo, che ha come tema centrale l’abbandono
totale in Dio.
Gesù, come ci viene detto dall’evangelista, “costrinse” i discepoli a salire
sulla barca e ad attraversare il lago di Tiberiade nelle ore notturne.
Il senso di questa costrizione, che può apparirci oscuro, sta nel fatto che
i discepoli, da pescatori, non avrebbero mai attraversato il lago di notte,
sapendo che nelle ore notturne quel luogo è rischioso poiché le acque spesso
sono agitate.
Cristo spinge i discepoli ad entrare nelle loro paure per riscoprire il
senso della fiducia piena in Lui.
Proprio perché il Signore sa che la nostra vita è profondamente condizionata
dai nostri timori, dalla paura di fallire, dalle ferite e dai fallimenti già
sperimentati, ci invita ad entrare con coraggio nel profondo di noi stessi
per riconoscere la paura che ci paralizza e liberarcene realmente.
Il nostro Dio non ci vuole come schiavi impauriti ma persone libere dai
timori che sanno di potersi affidare completamente ad un Padre amorevole.
Noi possiamo riconoscere che Dio è realmente il Signore della nostra
esistenza soltanto quando sperimentiamo che Lui viene ad inabitare le nostre
fragilità.
Nella vita sponsale, spesso attraversata dalle onde della paura e delle
tempeste di incomprensioni e prove materiali e morali, abbiamo davvero
bisogno di vivere questo abbandono in Dio Padre, affidandoci completamente a
Lui e afferrandoci alla mano di Cristo, come ha fatto Pietro per non
annegare.
La presenza vivificante di Cristo nella coppia può trasformare le paure in
punti di forza, le ferite in occasioni di grazia e di dono reciproco.
Chiara e Fabio
Servizi. Lunedì 14 agosto chiusura degli uffici
comunali e della biblioteca di Grotte
Palazzo Municipale
Rimarranno chiusi gli uffici del Comune di Grotte e la biblioteca
comunale il prossimo lunedì 14 agosto 2023. Si tratta di un "ponte" tra
la domenica precedente e il successivo giorno festivo di Ferragosto. A
disporlo è stato il Responsabile di Elevata Qualificazione dell'Area 7
Cultura.
Il provvedimento è stato preso "considerata la necessità, nell’ambito
della più generale riduzione della spesa pubblica, di adottare provvedimenti
tesi al contenimento dei consumi energetici (...) nonché di
consentire al personale dipendente la fruizione delle ferie,
concentrate tradizionalmente in occasione delle festività estive" ed
anche "considerato che nelle giornate feriali immediatamente
precedenti o successive le festività, si riduce notevolmente l'afflusso di
pubblico e la richiesta di servizi agli uffici, e considerata, altresì,
la contrazione del numero di unità di personale in servizio in concomitanza
con la fruizione delle ferie concentrate nel periodo estivo".
In ogni caso è stato previsto che "i competenti Responsabili di Elevata
Qualificazione garantiscano i servizi essenziali in osservanza della
normativa vigente".
Ambiente. Campagna di
sensibilizzazione: cartelli contro l'abbandono indiscriminato dei
rifiuti domestici
Cartelli
Cartelli
Cartelli
Cartelli
Via Madonna delle Grazie
Via Madonna delle Grazie
Via F.sco Pillitteri
È
partita ieri, venerdì 11 agosto 2023, a Grotte una campagna di
sensibilizzazione contro l'abbandono indiscriminato di rifiuti domestici.
(Campagna di sensibilizzazione)
Su
iniziativa del consigliere comunale Roberta di Salvo e dell'assessore
all'Igiene Ambientale Giuseppe Mancuso, sono stati fatti stampare e
affiggere in varie zone dell'abitato diversi cartelli esplicativi.
Semplici e chiari i testi riportati (vedi foto a lato): "Rispetta
l'ambiente e i cittadini che vivono qui", "Non abbandonare i rifiuti,
fa bene agli occhi e anche a Grotte", "Non gettare i rifiuti
qui", "La raccolta differenziata è un'opportunità per tutti noi di
diventare dei veri eco-cittadini", "Un bell'ambiente inizia da te",
"Lascia il paese come lo hai trovato", "La raccolta differenziata
è un piccolo gesto quotidiano che può fare una grande differenza per il
nostro pianeta", "Abbandona le cattive abitudini, non i rifiuti".
(Campagna di sensibilizzazione)
"Quest'anno
abbiamo deciso, su iniziativa mia dell'assessore all'Igiene Ambientale, di
avviare una campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono dei rifiuti
- ha dichiarato Roberta Di Salvo -. Ogni anno d'estate veniamo travolti
dai rifiuti, soprattutto in zone quali San Rocco, il Mercato, la Fontana,
perché magari chi è ospite nel nostro paese non sa che da noi si effettua la
differenziata e quindi ogni giorno gli operatori passano davanti casa a
prelevare la spazzatura. Siccome a ridosso di Ferragosto non vorremmo che ci
siano problemi, abbiamo deciso di avviare questa campagna di
sensibilizzazione, che per noi vale più di 100 telecamere puntate. I
nostri cittadini hanno imparato a fare bene la differenziata -
continua Di Salvo - e noi speriamo che i nostri ospiti, coloro i quali
sono ospiti nel nostro paese, si adeguino alle nostre regole. Questo è
quello che vogliamo fare. L'anno prossimo partiremo sicuramente prima, con
largo anticipo. Purtroppo quest'anno qualche disagio con la spazzatura
lasciata in giro l’abbiamo avuto - conclude il Consigliere - ma
grazie al personale dell’Iseda, i nostri operatori ecologici, abbiamo
tamponato subito, però l'anno prossimo dobbiamo prevenire ancora di più".
Da anni l'Amministrazione comunale di Grotte, tra le prime in provincia
di Agrigento ad avviare la raccolta differenziata dei rifiuti, porta
avanti iniziative volte ad informare e sensibilizzare i cittadini sui
vantaggi d un corretto smaltimento della spazzatura domestica, e sulle
modalità di corretta differenziazione, con notevoli risultati. Diversi i
riconoscimenti che la Regione Sicilia ha conferito al Comune di Grotte, per
la sua attività di "Comune riciclone"; riconoscimenti da attribuire
sia alle Amministrazioni che si sono succedute nel corso degli anni che -
soprattutto - ai cittadini diligenti.
Oltre alla raccolta "porta a porta" il Comune organizza
periodicamente i cosiddetti "Venerdì ecologici" nei quali chiunque
può liberarsi, in modo semplice e lecito, di diversi tipi di rifiuto:
ingombranti e RAEE, batterie esauste, tessuti e indumenti dismessi. Presso i
capannoni comunali di Via Ingrao è stato messo a disposizione un cassone
scarrabile nel quale conferire gli sfabbricidi (residui di piccoli
interventi domestici di muratura). In tal modo è stato quasi del tutto
debellato il deplorevole fenomeno dell'abbandono ai bordi delle strade di
materassi, elettrodomestici ed altro materiale.
Nonostante tutto, ogni tanto qualcuno "dimentica" di differenziare,
ritenendo più facile sbarazzarsi dei propri rifiuti gettandoli furtivamente
per strada. Accade anche a qualche emigrato all'estero che nel Paese ospite
osserva scrupolosamente le norme, mentre al rientro a Grotte "dimentica" di
comportarsi civilmente, perché forse non è bene informato.
Qualche cattivo esempio compare, di tanto in tanto, su vie periferiche o
secondarie (nelle foto a lato: spazzatura gettata su terreno privato - dove
il Comune non può intervenire - in Via Madonna delle Grazie, e sacchetto
abbandonato in Via Avv. Francesco Pillitteri).
Decine, e di elevato importo, le sanzioni comminate dalla Polizia
Municipale, a seguito di verifiche del contenuto dei sacchetti o a
rilevazione tramite foto-trappole.
L'intervento dell'Amministrazione comunale prosegue attraverso l'opera d'informazione,
l'organizzazione di giornate speciali di raccolta, la repressione
degli illeciti, l'incremento del servizio (di prossima implementazione
l'Isola ecologica, per la quale è stato ottenuto il finanziamento),
iniziative in collaborazione con la Scuola, ed anche con le
campagne di sensibilizzazione come quella avviata ieri.
Teatro.
Piazza gremita a Grotte per
"Vulannu vulannu" di Giovanni Volpe, con Aristotele Cuffaro
Sul palco
Aristotele Cuffaro
Pubblico
Il pubblico delle grandi occasioni ha affollato, ieri sera, giovedì 10
agosto 2023, la Piazza Umberto I a Grotte, per assistere allo spettacolo
teatrale dal titolo "Vulannu vulannu. Patri figliu e d'unni
pigliu" scritto e diretto da Giovanni Volpe, messo in scena
dalla Compagnia "Nino Martoglio" con Aristotele Cuffaro come protagonista.
(L'assessore Anna Todaro, il regista Giovanni Volpe e il sindaco Alfonso
Provvidenza)
La manifestazione è stata realizzata nell'ambito della "Rassegna
di teatro popolare 2023" promossa dall'Assessorato allo Spettacolo del
Comune di Grotte.
Il grande successo di pubblico era prevedibile, vista la presenza dei due
nomi grottesi di grande richiamo: il regista Giovanni Volpe e l'attore
Aristotele Cuffaro; un’accoppiata
vincente che ha fatto divertire e riflettere il pubblico accorrere in Piazza
Umberto I.
(Aristotele Cuffaro)
"Vulannu vulannu. Patri figliu e d’unni pigliu" rientra nella più semplice
e schietta tradizione dell’umorismo in lingua siciliana e nella più ampia e
consolidata categoria dell’one man show.
Inquietanti gallerie di varia deteriorata umanità, personaggi mostruosi senza un minimo senso del sociale ed usi a considerare
gli altri solo come strumenti per la loro realizzazione o come sfogo alle
loro frustrazioni.
La paura di vivere e sognare; la povertà incombente e lo sfruttamento della
divinità a fini commerciali, il razzismo e la non accettazione del diverso,
l’ipocrisia e la convenzione sociale, sono gli ambiti nei quali Aristotele
Cuffaro ha dato prova di abile trasformismo e sempre più consolidate capacità da
puro e poliedrico attore dialettale.
(Il pubblico in piazza, il regista Giovanni Volpe, Calogero Carlisi di AVF
Service)
Questo il
commento diffuso dall'Amministrazione comunale al termine dello spettacolo:
"Straordinaria
interpretazione di Aristotele Cuffaro in un connubio perfetto con la
magistrale regia dI Giovanni Volpe. Ci ritroviamo dinanzi ad un autentico
ritratto caleidoscopico dei vari personaggi che si avvicendano sul palco e
che si ritrovano a lottare contro l’ineluttabilità della vita. una scrittura
sicuramente emblematica, a tratti iconoclasta ed irriverente, al di sopra di
ogni retorica figurativa e convenzionale. Attraverso l’uso di un linguaggio
dialettale arguto ed ironico. Una comicità raffinata, sorprendente ed
avvincente".
Sarà possibile assistere
ancora gratuitamente allo spettacolo il 13 agosto a Comitini, il
17 agosto a Licata e il 25 agosto a Racalmuto.
Porto Empedocle. Quinta serata del "Premio Vigata
- Andrea Camilleri", con "Non tutti i ladri vengono per
nuocere"
Pubblico
Manifesto
Oggi
quinta serata del Premio "Vigata - Andrea Camilleri".
Grande successo di pubblico ieri per il Gruppo Teatrale "Caos" di Porto
Empedocle, protagonista dell’esilarante commedia "Un marito per due figlie".
La compagnia di casa, diretta da Renato Terranova, ha saputo tradurre in
scena un’opera che ebbe la propria genesi al cinema, interpretata da noti
attori del grande schermo.
La quinta edizione del "Premio Vigata - Andrea Camilleri", organizzata dal
direttore artistico Giovanni Volpe e dal direttore organizzativo
Mario Silvano, continua in grande stile oggi.
Sempre in piazza Kennedy, con inizio alle ore 21,30, ci sarà
l’esibizione del gruppo di Campobello di Licata "Quelli della Parnasso" in "Non
tutti i ladri vengono per nuocere". Una commedia esilarante che
certamente non deluderà gli amanti del genere.
Giovanni Volpe e Mario Silvano ricordano che in piazza saranno disponibili
199 poltroncine concesse dalla Questura di Agrigento per motivi di
sicurezza.
Il folto pubblico presente in queste serate estive conferma il grande
richiamo che suscita il teatro in provincia di Agrigento.
Ambiente. Il 18 agosto luglio "Venerdì ecologico" a Grotte:
raccolta di ingombranti e RAEE
Manifesto
A grande
richiesta continua l'iniziativa denominata "Venerdì ecologico",
che tante adesioni ha raccolto nelle edizioni precedenti, proposta e voluta
dall'Assessorato all'Ambiente e Territorio del Comune di Grotte, per andare incontro alle esigenze
dei cittadini e contrastare l'abbandono sul territorio di rifiuti.
Il prossimo venerdì 18 agosto 2023, in Via Seminerio (al campo sportivo) verrà posizionato
ancora un
cassone scarrabile,
presidiato da un operatore, all'interno del quale gli utenti potranno
conferire, dalle ore 07.00 alle 11.00, i propri rifiuti ingombranti
(reti, materassi, divani, sedie, poltrone...) e RAEE - Rifiuti da
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - (frigoriferi,
lavatrici, televisori, computer, stampanti, monitor...).
Non mancheranno di aderire quanti hanno materiale di cui disfarsi in maniera
ecologica e legale.
Ambiente. Martedì 15 agosto, Ferragosto,
Festa dell'Assunta, sarà
regolare la raccolta differenziata
Con un
avviso diffuso alla cittadinanza, l'Assessorato all'Ambiente del Comune di
Grotte ha comunicato che martedì 15 agosto 2023, festività di Ferragosto (e solennità religiosa dell'Assunzione della B.M.V.), anche se è un giorno
festivo, la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata
regolarmente. Tramite stesso avviso l'Assessorato ha informato che la
raccolta del cartone presso gli esercizi commerciali sarà effettuata mercoledì
16 agosto.Nessuna modifica, quindi, al consueto calendario di
raccolta settimanale, sia a domicilio "porta a porta" che - per le abitazioni fuori dal
perimetro urbano - con deposito presso i cassoni scarrabili posizionati nei
pressi del campo sportivo comunale di Grotte.
Società.
Paolo Marincolo balla in Piazza Marconi, a Grotte (i video sui social)
Guarda il video
Società.
Paolo Marincolo balla in Piazza Marconi, a Grotte, e posta i video sui
social
(guarda
il video).
Il ballo stamattina, tra i passanti.
Paolo Marincolo ha studiato Ingegneria elettronica presso Università di
Bologna, ma la sua passione è indubbiamente il ballo.
Diplomato in danza moderna e balli caraibici, fa muovere l’Italia intera
e compare sui profili social.
Insegna Danza Moderna, Aerobica e Zumba Fitness presso la sua Scuola di
Danza "Dance Academy School" di Rossano (in provincia di Cosenza).
Ha profili e canali su tutti i social: YouTube, Facebook, Instagram...
Solo su Tik Tok ha quasi 340.000 followers e ha totalizzato 200 milioni
di visualizzazioni totali in 6 mesi.
Da quando è sbarcato su Tik Tok, Marincolo ha una media di 6 milioni di
visualizzazioni ogni post e divertenti interscambi con artisti famosi
che, talvolta, provano a rifare le sue coreografie. Come Luca D’Alessio
(LDA) che tenta di ballare la sua Granita con i passi del
coreografo.
Ad aprile, quando Mon Amour di Annalisa inizia a scalare le
classifiche, nel servizio del Tg2 si vede il video del brano
inframmezzato da spezzoni di varie star di Tik Tok; tra cui Marincolo.
Paolo adesso sta girando l’Italia perché richiestissimo per stage e
corsi di perfezionamento.
"Ovunque vado cerco di fare video con coreografie nuove. Ma -
dice il coreografo - mi piace innanzitutto ballare davanti ai posti
più belli, in modo da far conoscere il più possibile scorci e monumenti".
"Condivido tutte le nostre coreografie - conclude Paolo -. Tra
le ultime ce n’è una montata durante il viaggio in traghetto tra Sicilia
e Calabria".
Non potevano mancare due brani ballati stamattina a Grotte, in Piazza
Marconi e dinanzi alla chiesa Madre, tra gli sguardi curiosi e
sbalorditi dei passanti
(guarda
il video).
Moda. Le t-shirt di Ivygroovy per "Countless
Cities", la biennale delle città del mondo, del Farm Cultural Park
Simona Agnello
Marseille
Human Forest
Una
collaborazione sinora inedita, tra la linea di moda Ivygroovy della
stilista Simona Agnello ed il Farm Cultural Park di Favara, si è
concretizzata in occasione della nuova
edizione di "Countless Cities", la biennale delle città del mondo.
Il Farm Cultural Park ha deciso di collaborare con Simona Agnello - con
Ivygroovy - per la realizzazione di una serie di t-shirt collegate agli
eventi in corso in questi giorni a Favara.
Due i temi scelti dalla stilista grottese: "Padiglione Marsiglia" (è il nome
del giardino del Farm) e "Human Forest", rappresentazione di Palazzo
Micciché. Due illustrazioni per due t-shirt esclusive in edizione limitata.
"Spero che vi piacciano - commenta Simona Agnello -, spero che vi
piaccia l'idea di una collaborazione tra Ivygroovy e il Farm,
perché io sono troppo contenta. È una di quelle realtà che da sempre mi
ispirano e mi danno la forza di continuare a lottare per costruire qualcosa
nel nostro territorio, perché comunque - come sapete - non è facile". La prima t-shirt ha come tema "Marseille - La Sardine". Ispirata al
giardino del Farm Cultural Park "Padiglione Marsiglia", l'illustrazione ha
per protagonista una sardina. Per riprendere un fatto accaduto a fine
Settecento. Una nave, la "SarTine", era rimasta arenata nel Porto Vecchio
della città, bloccandone l'accesso. Per una serie di errori di
comunicazione, quella che era una nave divenne un pesce, per cui in tutto il
paese non si faceva che parlare della sardina che aveva bloccato il porto di
Marsiglia. Quella nell'illustrazione della t-shirt nuota tra la vegetazione
mediterranea, sopra una serie di archi arabi decorati a pois, con i colori
della bandiera del Farm. La secoda t-shirt ha come tema "Human Forest". In versione fumetto,
questa illustrazione rappresenta una (ma)donna sul punto di levitare tra gli
alti alberi presenti nel "giardino segreto" all'interno di Palazzo Miccichè.
Sono spazi che per la loro bellezza, e il loro essere eccezionali, catturano
tanto la fantasia di chiunque abbia la fortuna di vederli dal vivo.
L'ispirazione è tratta da una fotografia realizzata da Franco Carlisi
per la nuova campagna fotografica di Ivygroovy, attraverso la quale volevamo
dare l'idea di una figura a metà fra l'umano e il divino.
Le t-shirt sono prodotte in edizione limitata, solo 20 pezzi per
illustrazione, nelle taglie dalla XS alla XL.
Porto Empedocle. Quarta serata del "Premio Vigata
- Andrea Camilleri", con "Un marito per due figlie"
Manifesto
Quarta serata oggi del Premio "Vigata - Andrea Camilleri".
Si torna in scena questa sera alle 21.30 in piazza Kennedy per il
quarto appuntamento con il Premio "Vigata - Andrea Camilleri".
Sul palco salirà il Gruppo Teatrale Caos di Porto Empedocle,
protagonista dell’esilarante commedia “Un marito per due figlie”.
Grande attesa in città per l’esibizione dello storico gruppo teatrale di
casa, capace di interpretare teatralmente un’opera che in passato fu
interpretata anche da attori cinematografici di fama internazionale.
Il direttore artistico del Premio, Giovanni Volpe e il direttore
organizzativo Mario Silvano, con il Comune di Porto Empedocle, augurano a
chi vorrà essere presente, una splendida serata, gratuita, fino a
esaurimento delle 199 poltroncine concesse dalla Questura di Agrigento per
motivi di sicurezza.
Dialoghi. "67° anniversario della tragedia
di Marcinelle"; di
Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
Da figlio di emigrante, che negli anni '50 del secolo scorso conobbe il
dolore di lasciare la propria famiglia per andare oltre confine in cerca di
un lavoro, devo confessare che ogni anno l'8 di agosto rivivo la tragedia
Marcinelle perché sono per me una data e un nome incancellabili. Questa mia
riflessione vuole essere in omaggio a tutti i Martiri del lavoro, italiani e
non.
Giuseppe Castronovo
"8
AGOSTO 1956 - 8 AGOSTO 2023
67° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI MARCINELLE"
Siamo
nel 1946, nell’immediato dopoguerra, con milioni di disoccupati e intere
zone dove regnava incontrastata la povertà.
Proprio in queste zone del nostro Paese vengono affissi dei manifesti per
incoraggiare gli italiani privi di lavoro a partire per il Belgio con
messaggi alquanto allettanti: "Salari elevati, assegni familiari, ferie
pagate, pensionamenti anticipati..".
Tutti gli italiani che aderirono alla "proposta italo/belga" furono
destinati alle miniere di carbone e molti alla miniera di Marcinelle,
località che diventerà il simbolo dell’emigrazione italiana in Belgio: nel
decennio 1946-1956 furono quasi 150.000 gli Italiani che lasciarono il
nostro Paese per andare a lavorare nelle miniere di carbone del Belgio.
Tra Italia e Belgio era stato stipulato e sottoscritto, a tal proposito,
un preciso accordo: l’Italia doveva inviare in Belgio 2.000 uomini a
settimana da destinare alle miniere di carbone e quest’ultimo si impegnava,
in cambio, a fornire all’Italia 200 chilogrammi di carbone al giorno per
ogni minatore.
Un vero e proprio baratto da far accapponare la pelle: carbone/manodopera da
inviare nelle viscere della terra.
E fu proprio aMarcinelle che l’8 agosto del 1956 si verificò la tragedia che
consegnò alla storia dell’attività mineraria in Europa una delle pagine più
dolorose.
Era un mercoledì quell’8 agosto del 1956.
Anche quel giorno 274 minatori (quelli del turno mattutino) erano già scesi
nelle viscere della terra a 1.000 metri - sì, un chilometro - sottoterra per
iniziare a estrarre carbone, quando si verifica un’immane tragedia.
Un vasto incendio divampò all’interno della miniera che causò un vero e
proprio disastro che provocò la morte di 136 minatori italiani, 95 belgi, 8
polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 5 francesi, 3 ungheresi, 1 inglese, 1
olandese, 1 russo, 1 ucraino, per un totale di 262 vite umane.
Fu l’Italia a pagare un tributo così pesante, che fece di Marcinelle il
simbolo della catastrofe degli italiani all’estero.
La parola "catastrofe" ci sembra la più appropriata perché non sapremo mai,
se non in via approssimativa, quale sia il numero di coloro che direttamente
o indirettamente morirono in fondo alla miniera di Marcinelle.
Un numero difficile da determinare perché le autorità belghe avevano deciso
che il decesso, per essere definito ascrivibile al lavoro in miniera, doveva
necessariamente avvenire dentro la miniera.
Infatti i decessi in ospedale, sebbene causati direttamente dal lavoro in
miniera, non venivano registrati, specie nei primi anni, come "morti sul
lavoro"; e ciò per una ragione molto semplice: evitare gli indennizzi di
legge alle famiglie delle vittime.
Ai deceduti vanno poi aggiunti gli "inabili permanenti".
Per non parlare ancora di coloro che contrassero la silicosi.
Marcinelle: fotografia simbolo dell’emigrazione italiana che, anche a
distanza di tanti anni, ci fa dire con Libero Bovio, autore di "lacreme
napulitane": COMM’E’ AMARO ‘STU PANE.
Porto Empedocle. Novità nel cartellone del V "Premio Vigata
- Andrea Camilleri", diretto da Giovanni Volpe
Manifesto
Novità
nel cartellone degli spettacoli teatrali in programma per il V Premio
“Vigata - Andrea Camilleri” (vedi il
cartellone). Sabato 19 agosto andrà in scena “In questa grande epoca”,
l’opera di Giovanni Volpe che avrebbe concluso la rassegna teatrale
nella serata del 20, ma che anticipa di 24 ore l’appuntamento con il
pubblico.
Serata, domenica 20 agosto appunto, che vedrà invece salire sul palco
“La bottega del sorriso” di Porto Empedocle con “I Civitoti in
Pretura”.
Confermato l’appuntamento giovedì 10 agosto con il Gruppo Teatrale
Caos di Porto Empedocle che si esibirà in “Un marito per due figlie”.
Tutti gli spettacoli si terranno in piazza Kennedy, con inizio
alle 21,30.
Dopo il successo della serata inaugurale lo scorso 29 luglio con lo
spettacolo messo in scena dal Laboratorio Vigata con l’opera “Hey you hey
you”, seguito il 30 luglio da “L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni
dopo” portato in giro per il mondo dall’Ert Emilia Romagna Teatro con KNK,
in piazza Kennedy riecheggiano ancora le risate e riflessioni regalate al
pubblico dalla Compagnia Teatrale Martoglio di Grotte con “Vulannu vulannu.
Patri figliu e d’unni pigliu”, dell’autore e regista Giovanni Volpe,
protagonista applauditissimo Aristotele Cuffaro.
Il direttore artistico Giovanni Volpe e il direttore organizzativo Mario
Silvano si dicono “soddisfatti per l’andamento della rassegna, sia in
termini di qualità delle interpretazioni, sia per la risposta del pubblico,
sempre numeroso, attento e rispettoso”.
Trasporti. L'Ordine degli Architetti: "L'urgenza
di costruire un aeroporto ad Agrigento"
Autostrade e aeroporti
Rino La Mendola
Aeroporto: le emergenze di questa estate sottolineano l’urgenza di costruire
lo scalo agrigentino. Rino La Mendola: “Il Piano nazionale aeroporti, anche se non prevede
uno scalo nella Sicilia centro-meridionale, ammette l’insufficienza del
sistema aeroportuale siciliano. Ci sono dunque le condizioni per chiedere
l’inserimento dell’aeroporto di Agrigento nella programmazione nazionale,
purché si faccia presto!”.
L’estate rovente e i recenti incendi che hanno coinvolto, in qualche modo,
gli aeroporti di Punta Raisi e di Fontanarossa dimostrano l’urgenza di
realizzare in Sicilia un nuovo scalo aeroportuale che, da un lato,
costituisca un punto di riferimento per emergenze come quelle recentemente
registrate e, dall’altro, sia in grado di garantire la propria sostenibilità
economica attingendo a un bacino di utenza diverso dei primi due.
“Sappiamo bene che gli scali aeroportuali di Birgi e di Comiso -
afferma il presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, Rino La
Mendola - non possono puntare su un adeguato bacino d’utenza per
l’evidente sovrapposizione con i vicini scali di Palermo e Catania, per cui
è fin troppo ovvia l’opportunità e l’urgenza di costruire uno nuovo scalo
aeroportuale nel territorio della provincia di Agrigento a servizio
del notevole bacino di utenza della Sicilia centro-meridionale,
peraltro alimentato dai turisti attratti dalla Valle dei Templi e dalle
emergenze culturali, ambientali e storico-artistiche del nostro territorio”.
Ciò sarebbe peraltro in linea con il Piano nazionale degli aeroporti che,
proiettando i dati raccolti al 2035, anche se non prevede nuovi scali nella
Sicilia centro-meridionale, evidenzia la necessità di incrementare il
sistema aeroportuale siciliano, ritenuto insufficiente in relazione al
flusso in costante crescita dei passeggeri.
Il Piano contestualmente sottolinea l’importanza dell’indotto
socio-economico “generato da un aeroporto sul territorio con la creazione di
posti di lavoro, diretti e indiretti, l’attrazione di figure professionali
dall’estero e l’incentivo alla nascita e allo sviluppo del tessuto
industriale”, confermando e alimentando la nostra consapevolezza
sull’importanza dello scalo aeroportuale per il territorio agrigentino”.
“Puntando sulla seppure timida apertura del Piano nazionale degli
aeroporti e confidando sull’impegno e sull’operatività del governo nazionale
e della giunta regionale in tema di infrastrutture - conclude La Mendola
- lanciamo ancora una volta un appello alle istituzioni competenti,
affinché venga presentata urgentemente, al ministero delle Infrastrutture e
all’Enac, la richiesta di inserire lo scalo agrigentino nella programmazione
nazionale, allegando un dossier sulla sua sostenibilità economica per la
redazione del quale l’Ordine degli Architetti offre la propria
collaborazione, in sintonia con le professioni tecniche con il comitato
promotore e con tutte le categorie produttive impegnate per la realizzazione
dell’infrastruttura, che riteniamo fondamentale per lo sviluppo
socio-economico della nostra terra”.
Agrigento.
"Intestare il Palacongressi al prof. Enzo Lauretta", di Elio Di
Bela per BCSicilia
Enzo Lauretta
Agrigento, BCsicilia (Per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni
culturali e ambientali) chiede di intestare il Palacongressi al prof.
Enzo Lauretta, scomparso 9 anni fa.
Il riconoscimento ottenuto dalla città di Agrigento - grazie a cui nel 2025
diventerà Capitale Italiana della Cultura - si deve certamente alla sua
storia, al suo patrimonio archeologico, artistico e paesaggistico, ma anche
a quei cittadini che, specie nella storia più recente, hanno dato lustro
alla Città dei Templi con il loro qualificato impegno culturale.
In prima fila nel recente passato tra questi illustri personaggi riteniamo
ci sia certamente il professore Enzo Lauretta, venuto a mancare il 6 agosto
2014 e che pertanto oggi vogliamo ricordare anche per avanzare una proposta.
Il prossimo anno ricorderemo il centenario della nascita del professore Enzo
Lauretta, che vide la luce a Pachino il 22 marzo del 1924 e ricorderemo
anche il decennale della sua scomparsa ad Agrigento.
Crediamo sia arrivato il momento di dedicargli il Palacongressi di Agrigento
dove ha organizzato per diversi decenni i suoi indimenticabili Convegni
nazionali pirandelliani, una realtà che tra l’altro dovrebbe al più
presto ritornare nella città di Pirandello.
I prestigiosi convegni pirandelliani vengono organizzati ancora oggi dal
Centro Nazionale di Studi Pirandelliani, fondato ad Agrigento il 13 gennaio
1967 da Enzo Lauretta.
Il Centro si è presto imposto all’attenzione degli studiosi, e non solo,
come punto di riferimento imprescindibile sia per l’impegno nello
scandagliare criticamente l’intero corpus pirandelliano, che per l’attività
di recupero di traduzioni, di studi, di pubblicazioni, saggi, recensioni e
articoli vari e per i suoi convegni nazionali ed internazionali, che hanno
portato nella Città dei Templi decine di migliaia di studenti e docenti di
tutta Italia.
Ma hanno in particolare rinnovato profondamente gli studi sull’intero corpus
pirandelliano.
Enzo Lauretta si è trasferito giovanissimo con la famiglia ad Agrigento,
dove ha compiuto i primi studi. Si è poi laureato in Lettere e in
Giurisprudenza.
Dall’immediato dopoguerra, si impegnato nell'attività pubblica ricoprendo
vari incarichi tra i quali quelli di Presidente dell'Ente Provinciale per il
Turismo, Assessore, Sindaco di Agrigento, Presidente della Provincia
regionale di Agrigento. Ha inventato il Festival Internazionale del Folklore, che ha gestito
per tredici anni, rilanciando la Sagra del Mandorlo in Fiore.
Tra i fondatori, nel 1952, dell’Akragas, la società calcistica agrigentina e
tra i promotori della manifestazione “Efebo d’oro”, che abbina narrativa e
cinema; nata ad Agrigento, continua a svolgersi a Palermo in una dimensione
più internazionale.
Docente di lettere prima e dirigente scolastico in seguito, operatore
culturale, scrittore, saggista, Enzo Lauretta non si è occupato solo di
Pirandello, ma anche di autori contemporanei quali Brancati, Patti e Saviane.
Tra le sue molte opere ricordiamo i saggi: “Introduzione e commento a Questa
sera si recita a soggetto” (Mursia 1972), “Invito alla lettura di Brancati”
(Mursia 1973), “Invito alla lettura di Patti” (Mursia 1975), “Come leggere
il Fu Mattia Pascal” (Mursia 1976), “Compendio storico della letteratura
italiana” (Mursia 1977), “Invito alla lettura di Saviane” (Mursia 1983),
“Pirandello o la crisi” (Edizioni San Paolo 1995), e “Pirandello e il
mistero” (Edizioni San Paolo 1996).
Tra le opere di narrativa: “I giorni della vacanza” (Mursia 1973), “La sposa
era bellissima” (Vallecchi 1984, Premio Rhegium Julii e Premio Sila),
romanzo dal quale sono stati tratti il film omonimo e lo sceneggiato della
Radio Svizzera Italiana; “La piccola spiaggia” (Vallecchi 1986, Premio
Savarese per la narrativa); “I salmoni di San Lorenzo” (Vallecchi 1988,
Premio Campofranco, da cui lo sceneggiato omonimo della Radio Svizzera
Italiana); “Maddalena” (Rizzoli 1991, Premio Martoglio per la narrativa);
“L'ospite inattesa” (Il Vantaggio Editore, 1994, sceneggiato radiofonico
dalla Radio della Svizzera Italiana); “Vacanza in Sicilia” (Edizioni San
Paolo 1995, Premio “Ori di Taranto”); “L’amore truccato" (Edizioni Costa &
Nolan 1998, Premio Chianti 1999); “I due preti" "Edizioni La Cantinella,
2004) e “Teneri amori” (Edizioni O.G.E. 2007).
Lauretta è stato molto apprezzato da Livio Garzanti e da Ugo Mursia per il
suo modo di narrare piccole e grandi storie di provincia.
Chi lo ha conosciuto, lo ha stimato per la sua personalità e anche perché è
stato un modello di passione civile e di profondo rigore morale e politico.
È evidente che purtroppo Agrigento non ha sinora ben riconosciuto quanto
deve all’impegno profuso dal professore Lauretta per la crescita culturale e
civile della comunità locale.
Da tempo la cittadinanza attende gli venga tributato il giusto merito.
Chiediamo pertanto al Presidente dell’Ente Parco Archeologico di intestare
ad Enzo Lauretta il Palacongressi di Agrigento, dove tra l’altro presto si
trasferirà la Biblioteca regionale pirandelliana, altra realtà nata su
impulso del prof. Lauretta.
Elio Di Bella
Presidente BCsicilia
Sezione di Agrigento
Attualità. "Togliere il reddito di
cittadinanza è un regalo agli imprenditori disonesti";
di Giovanni Volpe
Proteste
Attualità. "Togliere il reddito di cittadinanza è un regalo agli
imprenditori disonesti";
di Giovanni Volpe. La gente è povera non perché non può
andare in vacanza, al ristorante, vestirsi alla moda, seguire la tecnologia,
la gente è povera perché non riesce a mangiare del proprio lavoro,
figuriamoci chi poi non lavora. Togliere il reddito di cittadinanza è un regalo agli imprenditori
disonesti e a tutti gli uffici di collocamento delle varie mafie.
Ecco loro vi ringrazieranno e voi mi raccomando non esitate a sbandierare la
vostra anti mafiosità da salotto in ogni dove.
Mi riferisco ai poveri del primo gradino verghiano ovviamente, quelli dei
Malavoglia; per i Mastro Don Gesualdo, le Duchesse di Leyra, gli Onorevoli
Scipioni e per i vari Uomini di Lusso il discorso cambia, lì subentra la
malata smania di potere di cui è lastricata quest'epoca e l'inferno.
Attualità. "Bombe
su Mosca: l’Italia che ignora Stranamore"; di
Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
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Bombe su Mosca: l’Italia che ignora Stranamore.
Zelensky ha bombardato Mosca, attaccando due edifici, apparentemente due
torri nel centro della città. Ha detto che in tal modo la guerra sta
arrivando in Russia, sui suoi centri simbolici e sulle basi militari, e
che questo “è un processo inevitabile, naturale e assolutamente
giusto”.
Il suo errore, devastante e assolutamente irragionevole, sta in ciò, che
il corso di una guerra non è affatto un processo naturale.
Ci sono eventi in essa che sono imprevedibili e tanto meno inevitabili e
che sono capaci di produrre conseguenze epocali.
Pearl Harbour provocò la trasformazione della guerra europea nella
Seconda Guerra Mondiale.
Hiroshima e Nagasaki provocarono il passaggio dalla guerra convenzionale
alla guerra atomica e fondarono le relazioni tra gli Stati nei decenni
successivi sulla minaccia nucleare e l’equilibrio del terrore.
L’attacco alle Due Torri di New York produsse la lotta globale contro il
terrorismo e contro un assortimento di “Stati canaglia” e il passaggio
della strategia militare americana dal concetto di difesa e di risposta
a un’aggressione al concetto della prevenzione e dell’offesa come la
miglior difesa.
E questa “dottrina” fu poi consacrata in tutte le successive “strategie
della sicurezza nazionale degli Stati Uniti” e nell’idea che tale
sicurezza sta nel dominio del mondo.
Oggi non c’è più bisogno, per attaccare due torri nel cuore delle
capitali avversarie, di sacrificare terroristi che si impadroniscano di
aerei di linea e li dirottino: ci sono i droni comandati a distanza, che
non costano nemmeno lo stress psicologico del distruggere e
dell’uccidere.
Nella guerra in corso, un evento di questo tipo può provocare
conseguenze imprevedibili.
Credevamo che il Dottor Stranamore fosse soltanto un film; non è così.
Putin ha sbagliato i suoi calcoli, voleva fare una “operazione militare
speciale” e non una guerra, ma il Paese attaccato e tutto lo
schieramento avversario, divenuto sempre più forte, ha preferito la
guerra e la vuole fino alla vittoria.
Oggi il bombardamento di Mosca rimuove gli ultimi vincoli a una guerra
controllata, mette in gioco la popolarità di Putin come capace di
difendere il suo Paese, eccita i generali dissenzienti, critici sulla
condotta circospetta della guerra, dà ragione a Prigozhin, può
costringere la Russia a una reazione disperata e causare la novità di
una guerra civile mondiale: dissimile, ma non in meglio, dalla stessa
guerra nucleare.
Noi, come tutti gli alleati minori dell’Ucraina, non abbiamo alcun
controllo su questo processo, ma vi siamo esplicitamente coinvolti.
Poiché le armi che noi mandiamo in regalo all’Ucraina sono secretate si
potrebbe perfino pensare o potrebbero dirci che i droni che hanno
bombardato Mosca li abbiamo forniti noi.
E in tutto ciò l’opinione pubblica è plagiata, il Parlamento tace e il
Governo acconsente.
Resta il Presidente della Repubblica: la guerra dipende da lui. Potrebbe
dire a Giorgia Meloni, e magari al Parlamento, che la politica estera
dell’Italia non è fatta solo dell’intimità con gli Stati Uniti, ma anche
dei rapporti con la Russia, la Cina, la Palestina, la Tunisia; che qui
c’è un rovesciamento della politica estera italiana; e che questo non
dovrebbe essere deciso solo dal Governo o addirittura, dato che il
Ministro degli Esteri non sembra interessarsene più di tanto, solo dalla
Presidente del Consiglio.
Letture Sponsali. "Oltre
la nostra regione, oltre la realtà che conosciamo"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Dio è sorprendente.
Cari amici, l’evento della trasfigurazione di Cristo ci porta a fare una
riflessione.
La trasfigurazione non è un qualcosa che esiste in realtà e non è spiegabile
con le leggi della fisica e della natura.
Non è spiegabile neanche attraverso la ragione.
È qualcosa di miracoloso, di irrazionale.
Questo ci porta a pensare che Dio, il suo disegno per noi, va oltre la
nostra ragione, va oltre la realtà che conosciamo.
Quindi per avvicinarci a lui, dovremmo smetterlo di comprenderlo con la
ragione umana, ma affidarci e lasciarci sorprendere dalla sua volontà.
Aline e Christian
Società.
"Sono finiti i gettoni: saluti e baci"; di Aurelio Zaffuto
Cabina telefonica
Sono
finiti i gettoni: saluti e baci.
"Ti telefono o no, ti telefono o no" cantava Gianna Nannini in
Fotoromanza, brano di grande successo del 1984 e, probabilmente, il suo
immaginario era legato al telefono a gettoni.
(Cabina telefonica)
"Impara
il numero a memoria e scrivilo sulla mano", la nostra mente e la nostra
pelle erano la nostra agenda telefonica, personalissima, che ci permetteva
di digitare correttamente le cifre dentro una cabina telefonica per chiamare
l'amico o l'amica da poco conosciuto/a in spiaggia.
Nel maggio scorso, l'Autorità garante per le comunicazioni (Agcom)
ha stabilito che, in Italia, le postazioni telefoniche pubbliche non
sono più necessarie e, pertanto, saranno progressivamente rimosse, ad
eccezione di quelle poste negli ospedali, nelle caserme, nelle carceri e nei
rifugi di montagna, dove non arriva la copertura della rete mobile.
L'addio imminente, e del resto inesorabile, alla cabina telefonica non è
solo, banalmente, il segno dei tempi - d'altronde nel nostro Paese, secondo
i dati Istat, nel 2022 ci sono stati 100.000 cittadini in meno, rispetto al
2021, e 643 mila cellulari in più, per un totale di oltre 78 milioni di
apparecchi mobili che squillano - ma è anche un colpo potente
all'immaginario collettivo di noi, diversamente giovani, over 50.
Parlare di cabine telefoniche riporta la mente ai tempi passati,
tempi che nella maggior parte di noi sono carichi di romanticismo -
anche perché del passato tendiamo a ricordare gli eventi lieti rimuovendo i
momenti tristi - a quel si stava meglio quando si stava peggio che,
ahimè, pontifichiamo retoricamente sui social.
I miei ricordi telefonici mi riportano alla fine degli anni '60,
quando il telefono era un apparecchio nero, appeso al muro (così lo
ricordo a casa dei miei genitori), con cornetta molto pesante e una
rotella per digitare il numero - somigliante al telefono preistorico dei
cartoni animati "Gli Antenati" - che noi bambini non dovevamo toccare.
Tant'è che, spesso, venivano fissati sul muro ad altezza di adulto!
Poi, negli anni Settanta, i telefoni si diffusero in quasi tutte le
famiglie e arrivarono gli apparecchi in materiale plastico, i
cosiddetti bigrigi, che si appoggiavano su tavole, scrivanie e mensole
varie. Negli anni '80, anni di forte entusiasmo e fiducia nel futuro, il
telefono assumeva forme varie, poteva essere colorato e la rotella era
sostituita da una tastiera per digitare il numero.
Tuttavia, pur cambiando il design, il telefono era sempre e solo un oggetto
per chiamare qualcuno.
Proprio così: veniva usato solo per telefonare, come indica, tra
l'altro, il nome stesso dell'oggetto.
Il capostipite dei telefonini era un tipo con esigenze basiche e con una
caratteristica sostanziale: era fisso e stabile in un solo posto. In seguito arrivarono i cordless, che come tutti i figli avevano un
atteggiamento più moderno rispetto ai genitori, ma erano pur sempre legati
alle loro radici, alla loro base.
Intanto, all'esterno delle abitazioni private e degli uffici, nelle
piazze, nei viali, nelle stazioni, negli stabilimenti balneare e in tanti
altri luoghi della vita pubblica, c'erano, sempre più numerose, loro: le
cabine telefoniche.
"Il telefono, la tua voce": recitava così una vecchia
pubblicità della SIP, alla fine degli anni settanta.
All'epoca le cabine telefoniche erano tutte a pannelli gialli con grossi
telefoni grigi a disco.
Sono state iconiche figure di film e sceneggiati televisivi.
Hanno raccontato il cambiamento del Paese attraverso la comunicazione e la
tecnologia. In quel piccolo ambiente, sono nati amori e liti, emergenze e felicità.
Sono state il mezzo per raggiungere persone lontane in attesa di notizie. Il rapido tintinnio dei gettoni ha rappresentato per tanti la
colonna sonora durante il periodo della naja, quando il servizio
militare era obbligatorio.
Il click del conteggi dei gettoni esortava a parlare velocemente andando al
dunque della questione. - Come va? - Bene! - Hai mangiato? - Sì! Ho superato l'esame: tutto ok! Domani prendo il treno e
dopodomani arrivo a casa. Saluti e baci!
Poi ci siamo evoluti (?) e adesso abbiamo gli smartphone di ultima
generazione - anzi ogni anno, per ovvi motivi commerciali, il mercato ne
propone uno nuovissimo, super accessoriato - che permettono di inviare e
ricevere sms, mms ed email, ascoltare file mp3, guardare filmati, partite,
navigare su Internet, gestire l'agenda, giocare, produrre e inviare foto e
video, programmare la sveglia, selezionare le notizie che ti interessano.
Poi, certo, se vuoi, puoi anche fare e ricevere telefonate. La cabina telefonica è stata anche fonte d'ispirazione per vari artisti.
Nella cinematografia questi piccoli spazi pubblici sono stati scenari
emblematici per storie avvincenti, avventurose o romantiche, svolgendo,
talvolta, un ruolo cruciale nella trama, catturando l'attenzione degli
spettatori per la sua presenza simbolica e incisiva, come nei film "In linea
con l'assassino" (thriller del 2002), "Matrix" (fantascienza del 1999),
"Superman" del 1978.
Altre volte, pur non giocando un ruolo fondamentale nella trama, la cabina
ha assunto un ruolo focale di una scena memorabile, contribuendo alla
caratterizzazione del film, come in"Scarface" (1983) ,"Joker" (2019) ,"Il
laureato" (1967) ,"Duel" (1971).
Nell'ambito musicale, il telefono è stato, a volte, il protagonista di
alcune canzoni memorabili, come "Piange
il telefono" di Domenico Modugno e "Buonasera
dottore" di Claudia Mori.
La cabina telefonica diventa protagonista in quella raffinata - nel testo e
nella musica - canzone proposta da Max Gazzè al Festival di Sanremo del 2008
dal titolo "Il
solito sesso".
E, infine, mi piace immaginare che in "Se
telefonando", brano scritto da Maurizio Costanzo nel 1966 e
magistralmente portato al successo da Mina (nonché rivisitato recentemente
da Nek), lei chiami lui da una cabina telefonica, al mare, per rivelare che
"il nostro amore appena nato è già finito".
Porto Empedocle. Terza serata della V edizione
del "Premio Vigata - Andrea Camilleri", diretto da Giovanni Volpe
Manifesto
"Vulannu vulannu"
Aristotele Cuffaro
Terza
serata del V Premio “Vigata - Andrea Camilleri”, domenica 6 agosto 2023.
Terzo appuntamento con il grande teatro domani sera alle ore 21.30 in
piazza Kennedy, in occasione del V Premio “Vigata - Andrea Camilleri”
(vedi il
cartellone).
Dopo il successo della serata inaugurale con lo spettacolo messo in scena
dal Laboratorio Vigata con l’opera “Hey you hey you” e domenica scorsa con
“L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo” portato in giro per il
mondo dall’Ert Emilia Romagna Teatro con KNK, domani riprende la rassegna
con una compagnia siciliana doc.
Sul palco salirà la Compagnia Teatrale Martoglio di Grotte con “Vulannu
vulannu - Patri figliu e d’unni pigliu”, autore e regista Giovanni
Volpe, protagonista Aristotele Cuffaro. Un’accoppiata vincente
che certamente farà divertire e riflettere il pubblico che vorrà accorrere
in piazza Kennedy.
“Vulannu vulannu - Patri figliu e d’unni pigliu” rientra nella più semplice
e schietta tradizione dell’umorismo in lingua siciliana e nella più ampia e
consolidata categoria dell’one man show.
Inquietanti gallerie di varia deteriorata umanità, come quella disegnata nei
film ad episodi “I mostri” e “I nuovi mostri” da registi e sceneggiatori
quali Dino Risi, Ettore Scola, Mario Monicelli, Furio Scarpelli, Elio Petri.
Personaggi mostruosi senza un minimo senso del sociale ed usi a considerare
gli altri solo come strumenti per la loro realizzazione o come sfogo alle
loro frustrazioni.
La paura di vivere e sognare; la povertà incombente e lo sfruttamento della
divinità a fini commerciali, il razzismo e la non accettazione del diverso,
l’ipocrisia e la convenzione sociale, sono gli ambiti nei quali Aristotele
Cuffaro dà prova di abile trasformismo e sempre più consolidate capacità da
puro e poliedrico attore dialettale.
La kermesse teatrale intitolata ad Andrea Camilleri ha in Giovanni Volpe il
direttore artistico e Mario Silvano il direttore organizzativo, nonché
ideatore del premio Vigata, istituito nel 2003.
Chiesa. Parrocchia San Rocco: orari del Triduo a
San Rocco e della Quindicina dell'Assunta
Chiesa di San Rocco
Pubblichiamo il
programma delle attività che si svolgeranno presso
la parrocchia San Rocco in Grotte, in occasione del Triduo in
onore a San Rocco e della Quindicina dell'Assunta.
TRIDUO A SAN ROCCO (dal 5 al 7 agosto)
Sabato 5 agosto
- ore 17.30, Coroncina, Vespri, santa Messa e Compieta.
Domenica 6 agosto
- ore 17.30, Coroncina, Vespri, santa Messa e Compieta.
Lunedì 7 agosto
- ore 17.30, Coroncina, Vespri, santa Messa e Compieta.
QUINDICINA DELL'ASSUNTA (dall'8 al 14
agosto)
Martedì 8
agosto
- ore 17.30, Rosario all'Assunta e santa Messa.
Mercoledì 9 agosto
- ore 17.30, Rosario all'Assunta e santa Messa.
Giovedì 10 agosto
- ore 17.30, Rosario all'Assunta e santa Messa.
Venerdì 11 agosto
- ore 17.30, Rosario all'Assunta e santa Messa.
Sabato 12 agosto
- ore 17.30, Rosario all'Assunta e santa Messa.
Domenica 13 agosto
- ore 08.30, santa Messa.
- ore 17.30, Rosario all'Assunta e santa Messa.
Lunedì 14 agosto
- ore 18.00, santa Messa e Vespri cantati.
Agrigento.
"Scritti Corsari - Ieri e oggi attraverso Pasolini"; sabato 5 agosto al
Giardino della Kolymbethra
Locandina
Si terrà sabato 5 agosto, con inizio alle 20.30 al Giardino della
Kolymbethra "Scritti corsari - Ieri e oggi attraverso Pasolini",
una serata dedicata al poeta di Pietrarsa voluta dal Centro Culturale
Editoriale "Pier Paolo Pasolini" di Agrigento, in collaborazione con il Fai
e a cura di Beniamino Biondi.
Un appuntamento che il Centro ha voluto dedicare allo scrittore, regista e
intellettuale, valorizzandone soprattutto la modernità, la capacità di
prevedere come si sarebbero evoluti i costumi degli italiani che non hanno,
quindi, alcun alibi rispetto all’impossibilità di prevedere cosa siamo
diventati.
La serata vedrà gli interventi di Maurizio Masone, i saluti di Giuseppe Lo
Pilato e Federica Salvo, la proiezione del corto/monologo "Le colpe dei
padri ricadono sui figli" (tratto da "Omaggio a Pasolini", da un’idea di
Fabrizio Gifuni con la regia di Giuseppe Bertolucci), e dei momenti
musicali, con canzoni divenute colonna sonora di quegli anni, interpretate
da Angelo Sanfilippo al piano e dalla voce di Valeria Miccichè.
Ingresso programmato da Porta V dalle 19.30 alle 21.30. Per prenotazioni e
costi d’ingresso è possibile chiamare il 335.1229042.
Racconti. "Il cappello di tela"; di
Carmelo Rotolo
Carmelo Rotolo
Cappello
"Il cappello di tela"
di Carmelo Rotolo
Angelino
Spanò se ne stava fermo immobile seduto su uno sgabellino portatile color
verde militare, con la faccia appiccicata all'ampia vetrata del negozio di
cappelli che dà su Corso Strada Nuova di Pavia.
Da una buona mezzora fissava un cappellino di tela tipo alla pescatora,
calcato sopra la testa di un manichino di cartapesta anonimo e senza volto,
messo in seconda fila dietro un Borsalino color marrone.
La tesa del Borsalino, leggermente curvata all'insù, lasciava un poco di
visuale anche agli altri cappelli posti avanti, e una maggiore dignità al
cappello di tela meno famoso.
Un cappello di tela color crema con una serie di minuscole righe rosse che
intersecandosi tra di loro formavano minuscoli quadrati su tutta la
superficie.
Sul lato destro un nodo quadrato dava una certa importanza al cappellino.
Di tanto in tanto Angelino si alzava dallo sgabello, si allontanava dalla
vetrata di due passi, tirando indietro le spalle e flettendo la schiena sino
a formare un angolo retto quasi perfetto con le gambe, costringendo la gente
a spostarsi dal marciapiede alla strada, o ad obbligarli a spintonarlo di
lato, con il rischio di fargli perdere l'equilibrio e farlo ruzzolare per
terra.
Spanò, dall'apparente età di sessanta anni, ne dimostrava sicuramente una
decina di meno, data dalla magrezza esagerata e da quel modo giovanile nel
vestirsi.
Nessuno comunque avrebbe messo la mano sul fuoco sull’esatta età, poiché
nessuno dei presenti lo conosceva o lo aveva mai visto prima d’ora, se non
in questi giorni.
Qualcuno dubitava persino del nome e del cognome, se non fosse stato per un
tabaccaio della zona, a cui è sembrato di leggere il nome su una cartolina
che questo strano individuo, entrato nel suo negozio, aveva comprato scritta
e firmata proprio come: Angelino Spanò.
Questo è forse l’unico dato certo su Angelino.
Era alto di statura, portava una camicia bianca di lino sbottonata, tanto
quanto basta a mostrare con orgoglio una pesante collana con un crocifisso
senza Cristo color oro rosso ramato, dato da strati e strati di profumo e
sudore accumulato negli anni.
Sul viso ovale, un pizzetto bianco ben curato incorniciava due labbra fini,
leggermente tirate da un lato, dove un mozzicone ingiallito di sigaretta
spenta, faceva capolino, muovendosi ora in alto ora in basso, in attesa di
essere sputata a terra, qualche attimo prima di disfarsi completamente in
una poltiglia melmosa e verdastra.
Le sopracciglia rade, e con qualche pelo esageratamente lungo e sparato
verso l'alto, mettevano in risalto due bei occhi color nocciola.
Un occhiale Persol vecchio stile con le lenti scure, se ne stava appoggiato
sopra la fronte in bilico tra cielo e terra.
Da come fissava la vetrina, e dalla stramba posizione che assumeva, sembrava
volesse penetrare all'interno del negozio ed afferrare quel cappello con la
sola forza del pensiero.
Qualcuno che si era avvicinato ad osservarlo, pare abbia detto
successivamente che parlava con il cappello, ma in un linguaggio
incomprensibile.
I passanti, a vederlo, se ne stavano fermi ed immobili da una parte
all'altra della strada a godersi lo spettacolo.
Dopo cinque minuti di questo teatrino, si alzava dallo sgabello, lo chiudeva
serrando con l’elastico i tre piedi, raddrizzava la schiena, avvicinava alla
meglio i due lembi della camicia, e scuotendo in avanti la testa, faceva
scivolare gli occhiali sul naso, poi con ampi gesti di dubbio si girava
verso il Ponte Coperto, e alla prima traversa scompariva.
E così da una decina di giorni, alle ore 11.30 esatte, Spanò sbucava dalla
traversa, e a passo levato si portava di fronte al negozio, pronto ad
iniziare la sua tragicomica ed incomprensibile rappresentazione di
quell'attimo di sua quotidianità.
Cinque minuti appena, non un minuto in più né un minuto in meno.
Terminava la sceneggiata, se così può essere definita, con una maestria tale
che qualche passante buontempone, incuriosito, sospettando chissà quale
opera teatrale famosa stesse mettendo in atto, lo applaudiva, trascinando
gli altri in un fragoroso battimano.
Questa mattina di fine giugno il sole ha già riempito di luce quasi tutto
Corso Strada Nuova, almeno per la metà del lato che va dal Ponte Coperto
sino al negozio di cappelli e più in su sino a superare l'incrocio tra Corso
Strada Nuova, Corso Cavour e Corso Mazzini, arrivando sino al limitare del
parco che conduce al Castello Visconteo.
Eh, già, Galeazzo II Visconti nel progettare questo rettifilo di poco più di
un chilometro, in occasione del matrimonio della figlia Violante, aveva
avuto un bel colpo d'occhio, se doveva essere utilizzato come tragitto
trionfale per gli sposi, ed ancora oggi il suo fascino è immutato.
Che Angelino fosse a conoscenza di questo fatto? Boh!
Il Ponte Coperto, in fondo al corso, con le sue tegole marroni e le ampie
aperture colonnate di granito grigiastro sui lati, chiude e termina Corso
Strada Nuova, attraversato dalla lunga striscia argentata di Via Lungo
Ticino Sforza.
Impossibile percepire lo sciabordio rapido delle acque del Ticino che si
infrangono sui piloni di sostegno del ponte, tanto è il via vai delle
macchine che a quell'ora attraversano il viale.
Un gruppo sparuto di persone affolla l'entrata della panetteria all'inizio
del corso, in ombra rispetto al bar del lato opposto che già brulica di
persone assetate.
I raggi del sole, non ancora perpendicolari, proiettano sui blocchetti
quadrati di granito che rivestono il Corso, zone d’ombra alternate a zone
illuminate di un giallo intenso.
Da una stradina laterale in penombra, Angelino mette fuori la testa
guardingo, fa un passo, si gira a guardare verso il ponte, poi lentamente
volge lo sguardo in direzione della cappelleria.
Non ha premura, anzi sembra rallentare l'inizio della salita. Aspetta
qualche minuto, poi lentamente si avvia.
Sotto il braccio una copia della Provincia Pavese, talmente arrotolata e
serrata su sé stessa, da far dimenticare l'essere un mezzo d’informazione,
un quotidiano.
Sulla testa il Persol sembra aver trovato l'incavo stabile sulla fronte,
mentre la camicia sbottonata fa sobbalzare il crocifisso.
Non ha la sigaretta, ma le labbra rimangono pendenti da un lato, formando
con il pizzetto un ghigno misto tra riso e rabbia.
Qualcuno lo fissa, forse lo ha riconosciuto, lui saluta, qualche altro
intimorito si scansa.
Si ferma ancora qualche minuto, guarda la vetrata della cappelleria, qualche
passo ancora, si ferma di nuovo.
Guarda di nuovo verso il Ponte Coperto, poi in su verso l'incrocio con Corso
Cavour e Corso Mazzini, aspetta.
Alcuni passanti si dispongono ai lati della vetrina dei cappelli, altri
sulla strada.
Spanò riprende a camminare, ride, saluta ed abbozza un impercettibile
inchino di approvazione.
A qualcheduno addirittura porge la mano. Una signora mima un bacio, come a
dire ci sono anche io, Spanò ricambia.
Tutti sono lì in attesa di assistere alla rappresentazione della triste
commedia della vetrata.
Così da qualche giorno i più assidui chiamavano quel siparietto di Spanò: "La
triste commedia della vetrata".
Una moltitudine di passanti proviene da Piazza Vittoria, altri dai vicoli
adiacenti Piazza del Duomo, alcuni attraversano di fretta la Galleria
Arnaboldi per essere in prima fila, molti invece sono i proprietari dei
negozi che danno sul Corso, incuriositi dalla grande affluenza di persone.
Tutti si accalcano per accaparrarsi il posto migliore.
Angelino aspetta ancora qualche minuto, sa che tutta la gente è lì per lui,
sa che le persone si aspettano di assistere a quello che in tutti questi
giorni, giorno dopo giorno ha messo in opera: La triste commedia della
Vetrina.
L’ha fatta sua, è una sua creatura, ed adesso la deve portare a compimento,
la deve rappresentare sino in fondo.
Un unico atto di pochi minuti, senza musica, senza discorsi, senza un
copione prestabilito, senza testa né piedi, il cui attore principale è un
cappellino di tela tipo alla pescatore, posto in seconda fila, anonimo, e
senza anima.
Spanò si gira un’ultima volta verso il pubblico, dal movimento delle labbra,
sgombre dal mozzicone di sigaretta, si percepisce uno strano brusio, sembra
che conti le persone ad una ad una e ride sonoramente, divertito:
- Una, due, tre, quattro, cinque…
Un signore appoggiato allo stipite della porta di un negozio chiede al
vicino:
- Scusi, chi è questo signore? Sa cosa sta rappresentando e come si
intitola l’opera?
In quell’istante Angelino, abbottona la camicia di quei due bottoni rimasti
sino ad allora orfani, toglie dalla testa il Persol dalle lenti scure, lo
mette nell’incavo della camicia, si porta davanti alla vetrata e comincia a
parlare al cappellino di tela.
Un applauso rumoroso invade l’intero Corso Strada Nuova, spostandosi come
un’enorme onda, dal negozio di cappelli in su, verso il Castello Visconteo,
ed in giù verso il Ponte Coperto.
Il signore appoggiato allo stipite della porta non sente la risposta alla
sua domanda, ma nemmeno il pubblico capisce cosa Angelino Spanò avesse
mormorato al cappello. Angelino, come un attore consumato, fa un inchino,
poi un altro ed un altro ancora, ringrazia una volta poi ancora ed ancora.
La gente lo incitava:
- Dai Spanò, dai Angelino…
Spanò entrò nel negozio.
Quello che successe all’interno non lo sappiamo, e a tutt’oggi nessuno è mai
riuscito a saperlo; una cosa è certa, Angelino dopo dieci minuti uscì dal
negozio con il suo bel cappellino tipo alla pescatora, color crema con i
quadrettini rossi e il nodo quadrato a lato, bel calcato sulla testa e
leggermente spostato sulle ventitré.
La gente lo acclamava urlando:
- Bravo Angelino, viva Spanò, stai bene Angelino, sei forte Spanò.
Angelino salutò con garbo, ringraziò dando la mano a tutti quelli che erano
nelle vicinanze e alla signora che prima aveva mimato un bacio lo rinnovò.
Lentamente, tra gli applausi delle poche persone rimaste, Spanò ridiscese
Corso Strada Nuova verso il Ponte Coperto.
Alcune persone lo seguirono sino all’incrocio con Via Lungo Ticino Sforza,
salutarono, lui ringraziò.
Il sole ormai allo zenit adombrava l’interno del Ponte Coperto, mettendo in
risalto la luce che forte abbagliava le aperture colonnate ai lati e
l’azzurro verdastro delle acque del Ticino.
Spanò attraversò Via Lungo Ticino, imbocco l’entrata del Ponte Coperto e
lentamente si avviò verso la cappelletta votiva posta al centro del ponte.
Si fermò un attimo, fissò l’immagine di san Giovanni Nepomuceno, parlò con
lui. Rise dolcemente a lui.
Si girò di lato, tolse dalla testa il cappellino tipo alla pescatora color
crema e lo lanciò nel fiume.
Appoggiato alla balaustra seguì il cappellino sino a scomparire tra i flutti
violenti che si infrangono sui piloni di sostengo del ponte.
Angelino Spanò rimise a posto il Persol sull’incavo della fronte, sbottonò i
due bottoni della camicia e come era entrato in questa storia se ne uscì.
Qualcuno che lo aveva seguito sino all’interno del Ponte ebbe a raccontare
che, dopo aver buttato il cappellino, Angelino disse:
- Cose da pazzi! Ma veramente uno parla con un cappello? E magari il
cappello ci risponde pure!
Il personaggio e il fatto descritto in questo racconto è di pura fantasia.
Pertanto ogni probabile riferimento ad esso è da ritenersi puramente
occasionale. Ho mantenuto la toponomastica vigente per affetto nei confronti
della città di Pavia che mi ha adottato sin dal lontano 1981.
Spettacolo.
Darlyn Biffetto di Favara è la nuova Miss Grotte 2023; la proclamazione
ieri sera in Piazza Marconi
Il Sindaco e le Miss
Foto di gruppo
Darlyn Biffetto, 23 anni di Favara, è la nuova Miss Grotte 2023. La
proclamazione è avvenuta ieri sera in Piazza Marconi al termine dell’evento
patrocinato dal Comune e organizzato da alcune attività commerciali.
(Il Sindaco di Grotte e le
Miss)
Al
concorso di bellezza hanno partecipato 11 ragazze provenienti non solo dalla
provincia di Agrigento ma anche da Caltanissetta e Enna. Le aspiranti miss
hanno sfilato in costume da mare, in abbigliamento casual/sportivo e in
abito elegante.
La giuria è stata presieduta dal sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza.
La prima classificata ha vinto anche una favolosa collana.
(Gli organizzatori, i presentatori e le
Miss)
Al
secondo posto si è classificata Desiana Bruno, 21 anni di Delia,
che ha vinto la fascia di Miss Estate e un soggiorno vacanza.
Ed ancora terzo posto e fascia di Miss Eleganza per Flavia
Schembri, 19 anni di Agrigento; quarto posto e fascia di Miss
Fashion per Chiara Bonifacio, 18 anni di Ribera. Infine, quinto
posto e fascia di Miss Volto Tv per Cristal Asaro, di Sommatino.
Non solo bellezze in passerella ma anche l’esibizione dei giovani cantanti
Calogero Caruana, Nicolas Buono e Maria Concetta De Leo
della scuola di canto “Accademia dello Spettacolo Palladium Superstar” di
Lia Minio e la performance della ballerina Rita Casodino,
insegnante della scuola “Pas de Danse” di Antonella Paradiso.
Lo spettacolo è stato condotto dal giornalista Davide Sardo e da
Emanuele Cellauro.
Comune.
Orari di apertura del Cimitero di Grotte per il mese di agosto
Cimitero di Grotte
Per
quasi tutti il mese di agosto 2023, su disposizione dell'Assessore
ai Servizi cimiteriali del Comune di Grotte dott. Giuseppe Mancuso, è
stato rimodulato l'orario di apertura del
cimitero comunale.
Da lunedì 7 a domenica 27
agosto 2023 l'accesso al cimitero sarà
consentito in orario continuato dalle ore 08.00 alle ore 13.00.
La modifica dell'orario di apertura è stata disposta,
concordemente, dall'assessore Giuseppe Mancuso e dal sindaco
Alfonso Provvidenza.
Cronaca. Rubata a Palermo l'automobile della
dott.ssa Flavia Iannello; appello e ringraziamento ironico sui social
Auto rubata
Luogo del furto
Il furto
avvenuto nella notte. Appello e "ringraziamento" sui social.
La notte tra l'1 e il 2 agosto, in Via Tricomi a Palermo, ignoti
malviventi hanno rubato l'autovettura della dott.ssa Flavia Iannello,
infermiera in servizio presso l'ISMETT (Istituto Mediterraneo
per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione).
L'azione malavitosa è avvenuta durante il turno di lavoro, dalle 20.20 di
martedì 1 agosto alle 07.20 di mercoledì 2 agosto, al termine del quale la
proprietaria si è resa conto che il posteggio in cui aveva lasciato la
propria automobile, di fronte al Panificio Matranga, era desolatamente
vuoto.
La macchina è una Lancia Ypsilon bianca targata EM758YL. Come spesso
accade, del furto non vi è nessun testimone.
La dott.ssa Iannello, che ha definito la scoperta della sparizione della sua
vettura come un "piccolo infartino post turno notturno", ha
lanciato un appello sui social, perchè "La speranza è l’ultima a morire";
ha inoltre ringraziato ironicamente gli autori dell'azione: "Grazie
Palermo. Anzi, grazie fezza di Palermo. Perché Palermo è bellissima ma
purtroppo c’è tanta fezza".
Nelle foto a lato, l'auto rubata e il luogo del furto.
Editoria. Presentazione del libro "Sono nato di
domenica", si Massimiliano Max Scuderi; al Circolo Empedocleo
Copertina
Venerdì 4 agosto 2023, alle ore 18.00 presso il Circolo
culturale "Empedocleo" di Agrigento, si terrà la presentazione del
libro di Massimiliano "Max" Scuderi "Sono nato di domenica", Dialoghi
editore.
Il testo, al sottotitolo "La mia vita sempre Happy", ha la prefazione di
Maria Giovanna Elmi.
Sarà presente l'Autore che dialogherà con Mario Gaziano.
La manifestazione, organizzata da Giuseppe Ezio Portannese, verrà animata
dagli interventi di: Chiara Matraxia (Associazione "ArteMusa"), Maria Grazia
Castellana (attrice), Nuccio Castellino (musicista e scrittore), Alessandro
Grimaldi (musicista).
L'ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti.
Ambiente. Disinfestazione del
centro abitato; secondo ciclo tra l'8 e il 9 agosto
Manifesto
Il 2°
ciclo di disinfestazione del centro abitato di Grotte verrà
eseguito nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 agosto 2023
(di massima nell'orario compreso tra le ore 23.00 e le ore 05.00); di
seguito il comunicato dell'Amministrazione municipale.
*****
COMUNE DI
GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)
SI
AVVISA
la
cittadinanza
che nella notte tra l'8 e il 9 agosto
2023 si effettuerà all'interno del centro abitato e nelle zone periferiche
dello stesso il 2° ciclo di
disinfestazione
con prodotti insetticidi a largo spettro.
Precauzioni da adottare:
- non mantenere in ambienti esterni qualsiasi sostanza alimentare;
- non lasciare panni e indumenti stesi sui balconi;
- tenere chiuse porte e finestre.
Agrigento.
"Che fine ha fatto il Parco letterario Luigi Pirandello?", di Elio Di
Bela per BCSicilia
Casa natale di Pirandello
Agrigento, che fine ha fatto il Parco letterario "Luigi Pirandello"?
I dubbi di BCsicilia.
Il 19 luglio 1999 venne costituito con un apposito decreto il Parco
letterario "Luigi Pirandello" nel comune di Agrigento, avente la
connotazione di "Città-Teatro" permanente.
Le finalità dell’iniziativa vengono indicate nel primo articolo del decreto:
“al fine di valorizzare l'opera di Luigi Pirandello creando nel
territorio della Provincia di Agrigento interessato dagli interventi il
fulcro di una rinnovata e continua attività culturale e scientifica”.
L’accordo di programma venne sottoscritto anch’esso il19 luglio 1999 tra
l’amministrazione regionale, il Comune di Agrigento, la Provincia regionale
di Agrigento, il comune di Porto Empedocle, la direzione della Biblioteca
Museo L. Pirandello, il presidente dell'Associazione culturale Il Cerchio, che
viene indicata nel decreto come soggetto attuatore e gestore del Parco
letterario.
Un collegio di vigilanza è chiamato ad approvare il programma annuale delle
attività di gestione del Parco presentato dal soggetto attuatore,
verificarne periodicamente la realizzazione, sia per quanto riguarda i
contenuti che per quanto riguarda i tempi di realizzazione, come anche le
previsioni di spesa.
Gli stessi enti locali firmatari dell’accordo di programma dovrebbero
garantire la copertura finanziaria nei rispettivi bilanci, impegnandosi ad
attivare a tale scopo appositi capitoli di bilancio. Tutto ciò è stato
confermato con decreto presidenziale del 9 novembre 1999.
Il Parco letterario Luigi Pirandello è indubbiamente un’importante risorsa
del nostro territorio e non può non avere un ruolo significativo nel 2025,
quando Agrigento diventerà Capitale della Cultura.
Ma ci chiediamo: esiste ancora nei fatti (e non appena nella forma) il
Parco Letterario Luigi Pirandello?
Da quanto tempo le realtà che lo hanno istituito non si riuniscono per
realizzarne le finalità culturali e turistiche?
Gli enti pubblici hanno rispettato l’impegno di creare appositi capitoli di
bilancio per finanziare i progetti che dovrebbero dare continuità alle
attività del Parco? E hanno quindi finanziato qualche iniziativa o dei
servizi importanti? Oppure da molto tempo non viene previsto alcun impegno
di spesa a beneficio del Parco da parte delle amministrazioni responsabili?
Come mai lo stesso sito web del parco è fermo al 2018?
Qualcuno ci può indicare degli eventi promossi dall’associazione culturale
Il cerchio del Caos, realizzati per conto del Parco, che negli ultimi
anni sono stati finanziati dagli enti pubblici firmatari dell’accordo di
programma?
Per l’anno 2023 l’Ente intermedio incaricato di presentare il programma
delle attività da svolgere ha presentato una richiesta di finanziamento pari
ad euro 986 mila, ma chi di dovere intende approvare il programma e
finanziarlo?
Soprattutto, ci chiediamo: il Parco letterario Luigi Pirandello ha ancora
tutti i requisiti e le caratteristiche fondamentali per poter subito avere
un ruolo qualunque nel 2025?
Le nostre domande nascono dalla costatazione che risulta assente dalla vita
culturale cittadina l’impegno in particolare degli enti pubblici verso la
valorizzazione del Parco Letterario, nonostante le speranze suscitate oltre
venti anni fa con la sua istituzione.
Ci auguriamo che le risposte smentiscano le nostre preoccupazioni e chi si è
impegnato sin dal 1999 a finanziare le attività e i servizi del Parco abbia
onorato gli impegni presi ed intenda onorarli anche nel prossimo futuro.
Elio Di Bella
Presidente BCsicilia
Sezione di Agrigento
Riconoscimenti.
Conferita a Philippe Spitali l'onorificenza di Ufficiale "Al Merito
della Repubblica Italiana"
Philippe Spitali
In Libano
Il
presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella ha conferito a
Philippe Spitali, Graduato Aiutante dell'Esercito Italiano,
l'onorificenza di Ufficiale dell'Ordine "Al Merito della Repubblica
Italiana", su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A darne comunicazione è stato il Prefetto di Ascoli Piceno, dott. Carlo De
Rogatis, con una lettera nella quale è scritto: "Egregio Ufficiale
Spitali, mi è gradito comunicarLe che, con
decreto del Presidente della Repubblica in data 2 giugno 2023, Le è
stata conferita la distinzione onorifica di Ufficiale dell'Ordine 'Al Merito
della Repubblica Italiana'. Con le più vive felicitazioni per il meritato
riconoscimento, Le invio i migliori saluti".
Philippe Spitali, pluridecorato che ha partecipato a numerose missioni
all'estero (tecnicamente "OFCN", cioè Operazioni militari Fuori
dai Confini Nazionali) è Graduato Aiutante, qualifica apicale
attribuita al militare col grado di primo graduato della categoria dei
graduati dell'Esercito Italiano.
In precedenza, il 2 giugno 2018, era già stato insignito dell'onorificenza
di Cavaliere dello stesso Ordine.
L'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana", del quale è Capo il
Presidente della Repubblica, è destinato a "ricompensare
benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti,
della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a
fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati
servizi nelle carriere civili e militari".
Secondo la Legge istitutiva, l'Ordine comprende 5 gradi di onorificenze:
Cavaliere, Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale, Cavaliere di Gran
Croce. Per il conferimento di un’onorificenza di grado superiore è prevista
la permanenza di tre anni nel grado inferiore.
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e il presidente del
Consiglio comunale Angelo Carlisi esprimono vivo compiacimento al
Graduato Aiutante Philippe Spitali per il conferimento di questa nuova e
prestigiosa onorificenza della Repubblica, del quale l'intera comunità
cittadina deve ritenersi orgogliosa.
(Nella
foto a lato: Philippe Spitali con l'arcivescovo di Tiro Michael Abbras
ed il cappellano militare don Paolo Solidoro, durante una missione di pace
dei Caschi Blu italiani in favore della popolazione libanese).
- Ditemi
almeno quando si arriva - supplicai - è da tre ore che camminiamo e comincio
ad accusare una certa stanchezza -.
- Quando la meta da raggiungere è importante non si pensa alla fatica -
sentenziò il Santo - e poi c’è l’eternità di fronte a noi anche se a dire il
vero un po’ di fretta ce l’avrei anch’io -.
- Questo lo capisco, ma sa, fino ad adesso avevo vissuto in funzione dei
giorni, dei mesi e degli anni e questo nuovo concetto di eternità non riesco
ancora a sentirlo, a farlo mio -.
- Tu credi di aver vissuto in funzione delle ore e degli anni, tu lo credi!
- disse il Santo stavolta con un tono di voce molto serio - Tu devi imparare
a riflettere meglio perché ciò che dici col pensiero non corrisponde al tuo
cuore, alla tua anima -.
Il Santo stava diventando troppo pesante e in verità io non capivo bene
quello che volesse dire, pensavo solo alla mia stanchezza e cominciavo quasi
quasi a credere che sarebbe stato meglio il Purgatorio, sarei arrivato
prima.
Non saprei dirvi quanto camminammo, intorno a noi c’era un continuo
alternarsi di luce e di ombra, ma non era mai notte e così man mano che si
andava avanti perdevo sempre più la nozione del tempo.
Chi l’ha mai detto che quando si perde il corpo si fatica meno, al
contrario, si fa più fatica ad appoggiare i piedi per terra.
Comunque infine arrivammo, fu il Santo ad annunciarlo appena scorgemmo da
lontano un immenso portone luminoso con scritto “BENVENUTI IN PARADISO”.
Il cuore cominciò a battermi per l’emozione per tutte le meraviglie che mi
attendevano e non sentii più la fatica, però come al solito ero molto
preoccupato. Appena entrato mi avrebbero fatto sicuramente delle domande ed
io dovevo cercare di essere brillante e di non fare come al solito la figura
dello sciocco.
Il Santo si affrettò a bussare.
- Chi è? - chiese una voce forte e possente.
- Pietro sono io, Antonio -.
- Ah già, apro subito, vi stavamo aspettando -.
Mi sentii tremare tutto, ci stavano aspettando, aveva parlato al plurale,
quindi stavano aspettando anche me! Mi lisciai i capelli, cercai di avere un
portamento dignitoso e mi apprestai ad entrare.
- Vai avanti tu - mi suggerì il Santo - a te l’onore - e senza
aspettare una mia risposta, mi spedì dentro con una spinta. Il Santo aveva
supposto che io avrei esitato e così accelerò i tempi.
Appena entrato non capii più niente, in giro c’era tanta gente e San Pietro
di cui avevo sentito la voce non c’era più. Mi voltai per chiedere qualcosa
al mio Santo protettore, ma era sparito anche lui. Mi girai intorno spaurito
nella speranza di trovarlo, ma niente, mi aveva proprio abbandonato, si vede
che il suo compito era finito ed adesso dovevo sbrigarmela da solo.
Dopo i primi attimi di timore cominciai a prendere coraggio e a muovermi per
osservare meglio il posto e la gente che stava in giro.
Con mio rammarico mi accorsi che le persone, sparse qua e là a gruppi, non
erano quelle che mi aspettavo. Erano tutti poveracci mal vestiti come quelli
che avevo intravisto nell’atrio dell’aldilà che se ne stavano in disparte.
Che fossi davvero finito all’inferno malgrado le mie precauzioni?
Mi avvicinai per osservare meglio. In verità mi sembrava che avessero
un’aria felice anche se il loro aspetto era indecente.
Seduti per terra alcuni ragazzi in jeans e capelli lunghi stavano suonando
la chitarra. Sembravano degli hippie, ma mi chiedevo cosa ci facessero in un
posto come quello.
Un po’ più avanti un consistente gruppo di barboni stava cantando un inno ed
ancora più in là non si vedevano altro che contadini, lavandaie di antica
data poiché nel mio mondo terreno oramai non se ne vedevano più e così anche
spazzacamini o almeno dai loro vestiti così mi sembravano a meno che non
fosse carnevale, ma non avevo l’impressione che ci fosse l’aria di una festa
in maschera. Non vi nascondo la mia delusione ed il mio imbarazzo, ma dove
ero andato a finire, in un covo di pezzenti?
Ero talmente sconvolto che non mi riusciva di riflettere e di formulare un
pensiero ragionevole.
Mi fermai per cercare di calmarmi, qui c’era qualcosa che non andava, anzi a
dire il vero solo una cosa aveva una logica e cioè che adesso la mia entrata
in quel luogo era giustificata.
Io dovevo per forza finire tra i pezzenti. Che ingenuo ero stato a credere
che io pover’uomo da niente avrei avuto l’onore di dividere la mia eterna
esistenza con i grandi della storia!
Quando San Pietro aveva detto “vi aspettiamo” credevo in cuor mio che mi si
stesse ricevendo in pompa magna nonostante la mia umile condizione ed anche
i miei esigui meriti.
Avevo creduto in un miracolo, ma i miracoli non esistevano neanche in
Paradiso. Adesso tutto si spiegava, io maestro Antonio mediocre in mezzo ai
mediocri, povero diavolo tra i poveri diavoli!
Giusto, regolare, logico, però i grandi dove stavano? Gli angeli bellissimi,
i cardinali dai bei manti rossi e tutti i personaggi della storia che
avevano fatto grandi cose dove si erano nascosti?
Cominciai ad avere il sospetto che anche qui c’erano delle divisioni, il
girone dei papi, il girone degli avvocati, quello dei pezzenti, tutto
secondo una scala gerarchica di onori e di professioni, ecco cos’era il
Paradiso, il mondo terreno riflesso nell’aldilà, che fregatura!
Dovevo saperne di più, dovevo chiedere qualche informazione. Mi rivolsi ad
un capellone dagli abiti consunti:
- Ehi tu - dissi.
- Dici a me? - rispose l’interpellato voltandosi.
- Non voglio sapere chi sei né mi interessa saperlo, voglio solo che tu mi
dica dove posso trovare il padrone, il proprietario voglio dire ovvero Gesù
come dicono sulla terra -.
- Ma sarà in giro - rispose guardandomi un po’ perplesso il capelluto.
Dovevo avere sicuramente una strana espressione, incavolata direi.
- Ho capito, se ne sta nel girone dei grandi, è ovvio che è più piacevole
stare con loro, si divertirà di più, cosa viene a fare qua, a sentire il
puzzo? -.
- Ma scusa, di chi stai parlando? - mi chiese il capelluto con gli occhi
sbarrati dallo stupore.
- Di quale girone stai parlando e come sei piombato qui? Eri
forse un po’ testa allegra sulla terra? -.
- Testa allegra! - esclamai.
- Sì, voglio dire un po’ matterello -.
- Per tua norma l’unica cosa che ho sempre avuto è il buonsenso -.
A questo punto il capelluto, senza aggiungere altro, si voltò e cominciò
pian piano a recitare qualcosa.
- Ma cosa fai? - chiesi.
- Recito e non il Rosario come sicuramente stai immaginando tu, ma una
commedia. In vita volevo essere un attore e qui ho potuto realizzare il mio
desiderio -.
- Ma tu reciti e nessuno ti ascolta, non ti sembra che il matto sei tu? - gli rinfacciai accalorato.
- No fratello, qui ognuno è quel che vuole essere per sé stesso, gli altri
non devono onore a nessuno, esistono solo per essere amati e per amare -.
A quel punto ritenni opportuno andare avanti, inutile continuare a discutere
con quel mezzo matto, ma a chi rivolgermi? Lì sembravano tutti della stessa
risma, non uno che si distinguesse per eleganza, stile, portamento da Santo,
sembrava più la piazza di un mercato che il Paradiso.
Mi vennero in mente quegli uomini ben vestiti che assieme a me avevano
aspettato nell’atrio dell’aldilà, chissà dov’erano finiti! Chissà in quale
girone se la stavano godendo! Ma a chi potevo chiedere informazioni?
Continuai a camminare e ad un tratto, in mezzo ad un gruppo di persone,
intravidi un prete. Non è che fosse meno scalcinato degli altri, ma almeno
avrebbe sicuramente saputo dirmi di più.
Mi avvicinai senza esitare:
- Mi scusi padre se la disturbo, ma vorrei chiederle qualcosa -.
- Prego, dica - mi esortò gentilmente il prete.
- Mi chiamo Antonio Laiocca, maestro per servirla, ecco… io sarei arrivato
adesso, sono un novellino e non ho ancora capito bene come funziona qui la
questione. Io sono maestro come le ho detto e per arrivarci so solo io
quanti ostacoli ho dovuto superare, voglio dire… ostacoli intellettivi… non
so se mi capisce. Ecco… io non pretendevo di andare a finire dritto di
filato in Paradiso, magari qualche millennio di Purgatorio sarebbe stato
necessario, ma dopo avere scontato la mia pena mi aspettavo di trovarmi in
Paradiso, voglio dire in un vero Paradiso e non in un Paradiso che è peggio
di un Purgatorio. Lei come prete ha studiato quindi capirà benissimo quello
che voglio dire -.
Ma anche il prete mi guardò stupito e ciò mi fece rabbia; perché alle mie
legittime domande tutti dovevano reagire in quel modo?
- Forse lei non mi ha capito - ripresi tentando di spiegarmi meglio - io in
terra ero maestro e ci ho lottato per riuscirci. In Paradiso non pretendo di
essere un re, ma almeno di trovarmi nel girone dei miei pari e non, con
tutto il rispetto parlando, tra questa accozzaglia di gente. Io non li
disprezzo, sia ben chiaro, a ciascuno il suo lavoro, ma io non posso restare
qui per l’eternità. Lei dove si trova esattamente? -.
- Dove mi trovo esattamente io? Non capisco, ma dove mi vedete! Perché, dove
dovrei essere? -.
- Ma lei è tonto, scusi l’impertinenza. Insomma è prete e non sa che almeno
lei dovrebbe stare con i preti. Io non ho mai amato le gerarchie e pensavo
di non trovarne qui, ma visto che ci sono che almeno mi si porti dove mi è
dovuto -.
- E dove le è dovuto? - chiese il prete questa volta sorridendo.
Credo che finalmente avesse capito, ma quello che mi faceva rabbia era il
suo sorriso identico a quello del Santo, tra il serio e il faceto, quasi a
volermi prendere in giro.
- Ma gliel’ho detto - risposi - tra i maestri, ma mi sembra di capire che
la migliore soluzione è quella di parlare con il padrone direttamente, a
questo punto l’unico capace di spiegarmi tutto, dove posso trovarlo? -.
- Sarà in giro da qualche parte, non sta mai fermo! -.
- Questo me lo immagino, con tutto il da fare che avrà! Però secondo me
dovrebbe farsi trovare all’entrata del Paradiso per dare spiegazioni ai
nuovi arrivati e non farli girare così come disperati -.
- Ma non ce n’è bisogno - commentò il prete - capiscono da soli, piano piano
-.
Aveva proprio ragione, in verità io cominciavo a capirne di cose! Duro di
comprendonio in terra, ma non in cielo!
Lasciai il prete per incamminarmi alla ricerca del Capo supremo, avevo da
dirgliene di cose! Ma non feci in tempo a muovermi che qualcuno alle mie
spalle disse:
- Per i presuntuosi qui non dovrebbe esserci posto! -.
Chi aveva parlato? Mi voltai e vidi un uomo alto con barba e capelli lunghi,
magro e col volto pallido ma nello stesso tempo dolce e quieto. In fondo
c’era da aspettarselo, erano tutti capelluti e barbuti in quel luogo! Ma
guarda caso, anche lui aveva lo stesso sorriso ironico sulle labbra.
Qui anche gli sconosciuti volevano prendermi in giro, farmi fesso, ma io non
ero più quello di una volta, cominciavo a farmi furbo.
- Che volete voi, chi siete? - chiesi piuttosto seccato.
- Mi pare maestro che state diventando piuttosto cattivello; il Paradiso
invece di migliorarvi vi peggiora, ma vi perdono poiché siete piuttosto
confuso, avete le idee distorte e siete piuttosto agitato. Del resto è
comprensibile, avete appena lasciato la terra e per un tipo come voi
piuttosto duro di testa, ci vuole un po’ di tempo prima che capiate, anzi il
doppio del tempo. Per fortuna quello qui non manca, avete a disposizione
tutta l’eternità -.
- Ma voi con quale diritto mi fate la predica, signor barbuto? - ero a dir
poco inferocito - E inoltre osate anche perdonarmi, il primo che passa qui
si prende la briga d’insegnarmi a vivere, non solo, ma sa anche che sono un
ciuco duro di testa; insomma in Paradiso tutti sanno di me. Con tanti ciuchi
che ci sono in giro io sono il più conosciuto, il più internazionale, il più
interstellare direi. Cos’ha di tanto strano il mio cervello? Rispondetemi
passante sapientone -.
- Avete ragione sapete? Sono proprio un passante, devo passare e ripassare,
guardare, controllare, rispondere a tutti, consolare e non solo qui in
Paradiso, ma anche in terra -.
- Voi avete il permesso di andare anche sulla terra? Siete forse un
ambasciatore interplanetario? E come vi presentate? - chiesi piuttosto
scettico. A dire il vero con quell’aria da hippy tutto sembrava tranne che
un ambasciatore.
- Non occorre presentarmi, chi mi chiama sa già chi sono, non occorre
neanche che mi faccia vedere -.
- Siete forse invisibile? -.
- Per certi aspetti direi di sì - e a questo punto cominciò a guardarmi in
silenzio, sembrava che aspettasse una mia decisione, che io dicessi o
capissi qualcosa. Ci fu da parte mia un attimo di imbarazzo, mi sentivo nudo
davanti a quell’uomo ed a questo punto il mio cervello cominciò a
schiarirsi, non ero poi così duro da non capire che quello non era un uomo
qualunque.
- Voi siete… ecco, voi siete - balbettai - il capo… voglio dire quello che…
-.
- Esatto Antonio, esatto - mi interruppe - sono proprio io e vorrei sapere
perché mi stai cercando con tanto affanno -.
- Visto che voi sapete tutto dovreste saperlo meglio di me - affermai con
più coraggio.
- Ma io voglio sentirlo dalla tua bocca -.
Ero un po’ confuso, ma se volevo sapere qualcosa dovevo parlare subito,
dovevo approfittare di quel momento in quanto col da fare che aveva non mi
avrebbe dato più un’altra occasione.
- Ecco… volevo che mi metteste nel posto giusto - reclamai piuttosto
esitante, ma facendomi più intraprendente aggiunsi: - Da quando cammino non
vedo altro che barboni, contadini, qualche prete sparuto qua e là, insomma
vorrei sapere dove stanno tutti gli altri.
- Gli altri chi? - chiese Gesù.
- Ma i grandi! - dissi piuttosto innervosito nel constatare che faceva finta
di non capire, proprio Lui poi!
- Stanno tutti qui, sono questi i grandi -.
- Mi scusi se insisto, ma io volevo dire i re, gli aristocratici, i papi -.
- Ci sono, ci sono, non tantissimi, ma ci sono, il Paradiso è grande -.
- Ma non ci sono altri gironi? - chiesi perplesso.
- No, non ci sono gironi, pensavo che ci fossi arrivato da solo a capirlo -.
- Sono tutti qui in giro dunque? -.
- Sì, sono tutti qui e sono tanti, cosa credi? -.
- E i Santi Signore, i grandi Santi, dove sono? Io non li vedo -.
- Sono sempre in mezzo a loro, ti aspettavi forse di vederli su un trono con
abiti lussuosi? Quei tipi lì non stanno qui -.
- E dove Signore? - chiesi impaziente.
- Non te ne dare pensiero, ognuno ha ciò che si merita -.
- Ma io cosa merito, Signore? Non ho fatto niente di grande, sono un
poveraccio nato per caso, vissuto a forza di dare testate e morto senza
infamia né gloria. Tutti i poveracci di questo mondo muoiono di polmonite,
la morte destinata a quelli di seconda categoria che i vivi scordano subito
-.
- Non pensare ai vivi Antonio! Tu dici di non essere grande? A me sembra che
ripetere due anni per uno non è una cosa che tutti fanno - disse sorridendo
un po’ sornione.
- Certo Signore, per forza, gli altri sono intelligenti - commentai un po’
scoraggiato.
- Te la ricordi la parabola dei talenti? -.
Annuii senza parlare.
- Ebbene Antonio, hai vissuto per raggiungere una meta, la tua meta che per
te era difficile. Per molti è stato molto più facile diventare dei re o dei
condottieri che per te diventare maestro, ecco perché sei più grande di
loro, e inoltre non ti sei legato ai beni terreni e in fondo hai vissuto
nell’inconscia consapevolezza che eri di passaggio e per tale motivo, e
forse senza saperlo, non te la sei presa troppo per le sconfitte e le
critiche. Ti sei preso poco sul serio, hai saputo ridere di te stesso senza
la minima presunzione e soprattutto hai amato il tuo lavoro, i tuoi bimbi e
vissuto con onestà. È solo qui in Paradiso che stai diventando più
bisbetico, ma la tua mente è ancora confusa dalla sorpresa e come ti ho
detto prima ti perdono -.
Il Signore mi guardò benevolmente, poi proseguì - E di grandi come te qui ce
ne sono davvero tanti, ognuno lo è stato a suo modo -.
- Mi concedete di dire un’altra cattiveria Signore? - chiesi finalmente
disteso.
- Concesso -.
- Avete fatto una bella raccolta! Dico, il fior fiore dei bonaccioni, dei
poveri, dei perseguitati, degli sciocchi come me, (e l’ho ampiamente
dimostrato) a parte le dovute eccezioni ovviamente -.
- Non è una frase cattiva Antonio, è la verità, è il mio compito e adesso
che ci penso anche tu ne hai uno. Ti concedo di tornare sulla terra e di
raccontare quello che hai visto. Molti ovviamente non ti crederanno e ti
prenderanno poco sul serio, anzi moltissimi, ma qualcuno ti crederà, chissà
magari qualche “fessacchiotto” come te - disse sorridendo.
E fu allora che, come vi ho riferito all’inizio di questa storia, con nostro
Signore cominciammo a discutere la cosa.
Io non riuscivo a convincermi e il caro Gesù non mollava di certo. Era mai
possibile che dovevo andar via proprio quando cominciavo a pregustare le
gioie del Paradiso?
Glielo feci notare diverse volte, ma Lui non volle sentire ragioni.
E poi non avrei saputo cosa dire in terra, non sapevo se dovevo pubblicare
tutto su un giornale, se scrivere una lettera a qualcuno o se rivolgermi a
qualche capo, ma nonostante tutte queste ragioni, Gesù non mollava.
Mi conosceva troppo bene e sapeva che le cose doveva spiegarmele due volte e
non osando cimentarsi in una terza poiché anche Lui stava perdendo la
pazienza e consapevole che io cocciuto ero e cocciuto rimanevo, ritenne
opportuno farmelo capire molto più semplicemente coi fatti buttandomi fuori
con uno spintone.
Ed aveva ragione, proprio ragione, si fa così con i duri di comprendonio.
(Fine).
Sport. La squadra "Trabox" ha vinto il 1° Torneo
di Triathlon (pallavolo, dodgeball e tiro alla fune)
Partecipanti
Foto di gruppo
Organizzatori
Con il Sindaco
Si è
concluso ieri, martedì 1 agosto,
presso il Centro sportivo polivalente "Francesca Morvillo" di Grotte, il
1° Torneo di Triathon, organizzato dall'associazione "Nam-Jai" con il
patrocinio del Comune di Grotte e la collaborazione dei giovani volontari
del Servizio Civile Universale.
(Partecipanti al 1° Torneo di Triathlon)
Il
torneo, che ha riscosso grande entusiasmo tra i giovani grottesi, ha
coinvolto più di 80 ragazzi, i quali nelle ultime due settimane si sono
sfidati e divertiti. Al termine delle diverse competizioni (pallavolo, dodgeball
e tiro alla fune) ha trionfato la
squadra "Trabox" che ha ricevuto il, 1° Premio. Il secondo gradino
del podio è stato conquistato dalla squadra dei "Crasti", mentre la
medaglia di bronzo è andata ai "Trivex". Il riconoscimento
come miglior giocatore del torneo è stato assegnato a Davide
Russello; come miglior giocatrice è stata premiata la
giovanissima Simona Cutaia.
Gli organizzatori - Alessandro Licata, Francesco Spoto e
Alfonso Aquilina - esprimono un sentito ringraziamento a quanti hanno
aderito all'iniziativa.
Spettacolo. Canzoni e divertimento al "Festival
dei Bambini - Sfilata di moda Miss & Mister Baby 2023"
Piazza Marconi
Sul palco
Sfilata
Pubblico
numeroso ieri sera, lunedì 31 luglio, a Grotte per una nuova ed
entusiasmante edizione del "Festival dei Bambini - Sfilata di moda Miss &
Mister Baby 2023". L’evento, patrocinato dal Comune di Grotte, si è
svolto in Piazza Marconi.
(Festival dei Bambini - Sfilata di moda Miss & Mister Baby 2023)
Hanno
sfilato in passerella una quarantina di bambini che hanno indossato, nella
prima uscita, il costume da mare, poi in abbigliamento casual/sportivo e
infine in abito elegante.
Le uscite in passerella sono state intervallate da momenti canori con
l’esibizione di giovani talenti dell’Accademia dello Spettacolo Superstar di
Lia Minio, Beata Occhipinti, Antonio Costa e
Carlotta Nobile, e le cantanti locali Greta Lo Brutto e
Alessia Pavone, il tutto all’insegna della spensieratezza con
l’obiettivo di rendere i bambini protagonisti di una serata goliardica per
favorire la socializzazione e lo stare bene insieme con altri coetanei.
Le coreografie sono state curate da Antonella Paradiso direttrice e
insegnante della scuola di danza “Pas de Danse”.
Presente anche il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza. Lo
spettacolo è stato presentato dal giornalista Davide Sardo.
Siculiana. Agosto ricco di eventi: da Giovanni
Caccamo a Sasà Salvaggio, e una serata dedicata ad Ayrton Senna
Siculiana
Siculiana, agosto ricco di eventi: da Giovanni Caccamo a Sasà Salvaggio.
L’estate mediterranea continua dopo il successo delle manifestazioni di
luglio, previste anche presentazioni e una serata dedicata ad Ayrton Senna.
(Siculiana)
Sarà
un agosto pieno di eventi a Siculiana. Dopo il successo delle
manifestazioni del mese di luglio, l’estate mediterranea nella città degli
sposi entra nel vivo con spettacoli, musica, cabaret e letteratura.
Si comincia questa sera, 1 agosto, con lo spettacolo di Sasà
Salvaggio in piazza Umberto I, ma gli eventi continuano anche nel borgo
marinaro di Siculiana Marina, con la festa di San Pietro che si
celebrerà venerdì 4 agosto con degustazioni e intrattenimento.
I festeggiamenti in onore di San Pietro continueranno la domenica successiva
con la caratteristica processione in barca del simulacro del santo,
accompagnato dal concerto della Banda musicale “Vincenzo Bellini” di
Siculiana. Lunedì 7 agosto spazio alla letteratura, con la presentazione del
libro “Dalla parte giusta” di Accursio Sabella. Il clou dei festeggiamenti
estivi si avrà il 17 agosto con il concerto di Giovanni Caccamo,
ma gli eventi continueranno fino al 26 agosto con la serata conclusiva del
contest “Vasami”.
"Siamo molto soddisfatti del successo di pubblico che hanno riscosso gli
eventi fin qui organizzati - commenta il sindaco di Siculiana Giuseppe
Zambito - la nostra cittadina continua ad essere una fucina di progetti e di
novità. Su tutti, grande successo ha riscosso la rappresentazione storica
dello sposalizio benedetto di Costanza e Brancaleone Doria, un evento unico
che rappresenta un salto nel passato e che porta sempre più Siculiana ad
essere conosciuta come la città degli sposi. Abbiamo voluto riproporre
questa storia all’interno del percorso nella nostra città che resta
visitabile e accoglie diversi turisti".
Tra le serate degne di nota anche quella dedicata alla moda con il
Siculiana Fashion Show che si terrà venerdì 11 agosto e quella
dedicata ad Ayrton Senna, organizzata da Fidapa e Acsi, alla
riscoperta delle origini siculianesi del grande pilota.
Dialoghi. "Alla ricerca delle cause dei
mali che affliggono il mondo"; di
Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott.
Giuseppe Castronovo.
Quante volte ci troviamo a riflettere sulle cause dei mali che affliggono il
mondo!
Guerre, fame, migrazioni di milioni diseredati, incapacità dei governanti di
gestire questi problemi, violazione sistematica di alcuni inalienabili
diritti umani, problemi la cui soluzione non può essere più frutto di
improvvisazione.
Di fronte a tutto ciò quanti medici improvvisati che propongono terapie le
più svariate. Mi permetto segnalare un dialogo tra un Testimone di Geova e
un cittadino sul tema.
Giuseppe Castronovo
"ALLA
RICERCA DELLE CAUSE DEI MALI CHE AFFLIGGONO IL MONDO
DIALOGO TRA UN TESTIMONE DI GEOVA
E UN CITTADINO QUALUNQUE"
Un
Testimone di Geova ferma per strada, con molta gentilezza, un cittadino
chiedendogli quali possano essere le cause dei mali del mondo e gli
sottopone un opuscolo sul tema.
Il cittadino accetta volentieri il dialogo e dopo aver ascoltato il
Testimone di Geova gli dice: "Veda… non ho motivo per non credere a tutto
quanto lei mi sta dicendo; ritengo però di poter continuare a credere
a quello che sentivo cantare a mio padre il quale ripeteva spesso che era
proprio lì, in quanto ci racconta il libro biblico della Genesi,
l’origine dei nostri mali".
- Testimone di Geova: Cosa cantava suo papà?
- Cittadino: Una canzone, presentata al Festival di Sanremo del 1968 dal
titolo “La tramontana” e interpretata dall’artista italiano Gianni Pettenati
e da Antoine, artista francese.
- Testimone di Geova: Ne ricorda qualche strofa?
- Cittadino: Sì.
- Testimone di Geova: Me la canti o reciti; scelga lei.
- Cittadino: Canticchio...
LA TRAMONTANA
“Quello che adesso vi dirò
per farvi ridere un po'
non è invenzione
ma è la verità.
Da quando Eva mangiò la mela
ha combinato dei grossi guai,
ma se aspettava una settimana
non perdeva la tramontana.
E invece io son qui che soffro,
son qui che lotto tra il bene e il male
e per il filo di quella lana
ho perduto la tramontana
l’ho perduta seguendo lei.
- Testimone di Geova: Lei non ha canticchiato ma interpretato! Ho notato,
quando nominava Eva, che il suo viso si illuminava. Come mai?
- Cittadino: Pensavo alla riflessione e a quell’antico proverbio con il
quale mio padre concludeva la sua “cantata”.
- Testimone di Geova: Mi incuriosisce, prosegua.
- Cittadino: Mio padre dopo avermi detto che “le cose ben fatte richiedono
tempo” proseguiva con quel proverbio secondo cui “la gatta frettolosa fa i
gattini ciechi”.
Sport. Concluso il 1° Torneo di Tennis IV
Categoria "Città di Grotte"
1° classificato
2° classificato
Premiazione
Domenica
30 luglio si è concluso, presso
il campo da tennis comunale di Via Comitini, il 1° Torneo di Tennis "Città di Grotte", Singolare
Maschile di IV Categoria, FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel).
A contendersi il primo premio, i due finalisti: Roberto Failla dell'ASD
"Tennis Club Città dei Templi" di Agrigento e Claudio Fanara dell'ASD
"Tennis Club Favara". Il primo set è terminato con un 6-2 per Failla,
secondo con un 7-6 per Fanara ed il terzo con un netto 6-0 per Failla.
(Primo classificato Roberto Failla)
Alla manifestazione, promossa dal Comune di Grotte e dal "Tennis
Club Grotte", hanno partecipato 45 sportivi provenienti dai diversi paesi
della provincia di Agrigento. Tra i 12 gli sportivi grottesi che si sono
cimentati nelle gare, Santino Lombardo è arrivato ai quarti di
finale. Particolare considerazione merita Daniele Bellomo, di Grotte,
che con i suoi 11 anni è stato il partecipante più giovane, ed è riuscito
comunque ad aggiudicarsi tre games.
Dopo la finale si è svolta la cerimonia di premiazione e consegna delle coppe;
il secondo classificato, Claudio Fanara, ha ricevuto la coppa dalle
mani dell'istruttore di tennis grottese Enzo Morgante. L'assessore
allo Sport Antonio Caltagirone ha consegnato Il primo premio al
vincitore del torneo, Roberto Failla.
Particolarmente soddisfatti per la riuscita del primo torneo FITP a Grotte
si sono dichiarati gli animatori del locale Circolo Tennis.
L'assessore Caltagirone, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, ha
ringraziato gli organizzatori ed i partecipanti, ed ha confermato la piena
disponibilità da parte dell'Ente ad attenzionare le richieste
dell'associazione per migliorare la struttura già esistente e favorire la
crescita tra i ragazzi della passione per tale disciplina sportiva.
Iniziative. I Premi Speciali di "FuoriClasse - Talenti in Comune";
stasera alle 21.30 in Piazza Umberto I
Anna Maria Cardinale
Giuseppe Sollima
Paola Lo Presti
Lina Zucchetto
Si
terrà stasera, martedì 1 agosto 2023, a partire dalle ore 21.30 in
Piazza Umberto I a Grotte, "FuoriClasse - Talenti in Comune",
la
serata in onore di tutti gli studenti grottesi che si sono particolarmente
distinti nell'anno scolastico 2022/2023.
(Manifesto)
Verranno consegnati dei riconoscimenti agli alunni dell'Istituto Comprensivo
"Angelo Roncalli" di Grotte che si sono diplomati con "10" o "10 e Lode" e agli
studenti degli Istituti di Scuola Secondaria di 2° grado che hanno
conseguito la maturità con la votazione di "100/100" o di "100/100 e Lode".
Nell'ambito della manifestazione verranno attribuiti dei riconoscimenti -
Premi Speciali - ad
alcuni grottesi che si sono distinti nella propria attività e nel sociale;
sarà conferito un "Premio alla Carriera", un "Premio Talenti in
Comune" e due Pergamene (per recenti pensionamenti).
(Cardinale,
Sollima, Lo Presti e Zucchetto)
Il "Premio
alla Carriera" verrà consegnato alla dottoressa Anna Maria Cardinale,
il "Premio Talenti in Comune" sarà conferito al giovane calciatore
Giuseppe Sollima; inoltre due pergamene verranno attribuite alle
maestre Paola Lo Presti e Lina Zucchetto, che di recente sono
andate in pensione.
Alla manifestazione, presentata da Sandra Licata e promossa dall'Assessorato
allo Spettacolo del
Comune di Grotte in collaborazione con l'Associazione "Media &
Communication", parteciperà il sindaco Alfonso
Provvidenza.