Riconoscimenti.
"Premio Fair Play alla Carriera" all'ing. Santino Lo Presti
Consegna del Premio
Lo
scorso giovedì 28 dicembre, presso la sala "Tommaso Fazello" del museo
"Pietro Griffo" di Agrigento, si è svolta la cerimonia di consegna dei premi
"Fair Play" e "Premi Primavera" da parte del "Panathlon International Club"
di Agrigento. Durante la serata il CONI di Agrigento ha consegnato le
benemerenze sportive assegnate a dirigenti e società che si sono distinte
per l'attività svolta.
All'ing. Santino Lo Presti, dirigente della F.I.G.C., è stato conferito il
Premio "Fair Play alla Carriera".
Alla cerimonia hanno partecipato diverse autorità civili e militari tra i
quali il Sindaco di Agrigento e il Comandante della Capitaneria di Porto. La
cerimonia di consegna è stata organizzata dal presidente del Panathlon di
Agrigento Gerlando Amato e dal delegato provinciale del CONI la prof.ssa
Antonella Attanasio. Prima della consegna è stato osservato un minuto di
silenzio in ricordo di Giuggiuola Anzalone socia del club recentemente
scomparsa.
Cinema. Ficarra e Picone: "Santocielo è il
nostro modo di dire buon Natale 2023 a tutti"
Ficarra e Picone
"Santocielo
oggi vi aspetta al cinema". Così inizia il messaggio postato sui
social da Valentino Picone e Salvo Ficarra.
"Un film su cui è stato detto di tutto - hanno continuato i due
attori -. Un film da alcuni (pochissimi) giudicato ed etichettato con
superficialità ancora prima di uscire. Ancora prima di essere visto.
Fatevi semplicemente prendere per mano da questa storia. Il nostro vuole
essere 'un inno alla gioia', come qualcuno ha definito il nostro film. Un
inno all’Amore senza etichette o confini. Un film libero, pieno di
divertimento che abbiamo voluto fortemente e che vuole essere visto con la
stessa semplicità con la quale noi lo abbiamo concepito. Un film che non
vuole dare risposte (chi le ha?). Un film definito anche da Famiglia
Cristiana non blasfemo. Un film che l’ACEC-SdC (Associazione
Cattolica Esercenti Cinema - Sale della Comunità) ha reputato idoneo
alla proiezione in tutte le sale cattoliche d’Italia. Tutto il resto,
direbbe Aristide, “è secondario”. In tutti questi anni avete imparato a
conoscerci, disciplinati-disciplinati non lo siamo mai stati. E non saranno
certo le opinioni squinternate di qualcuno a cambiarci. Santocielo è il
nostro modo di dire buon Natale 2023 a tutti - hanno concluso Salvo
e Valentino -. Anche a quelli che ci hanno pre-giudicato".
Musica.
"A Child's Christmas in Wales"; brano di Antonio Cipolla
Ascolta la canzone
"A
Child's Christmas in Wales"; brano di Antonio Cipolla
(vedi
e ascolta).
"Ogni Natale era così simile a un altro, in quegli anni adesso dietro
l'angolo della città di mare e senza alcun suono tranne il lontano parlare
delle voci che a volte sento un momento prima di dormire, che non riesco mai
a ricordare se aveva nevicato per sei giorni e sei notti quando avevo dodici
anni o se aveva nevicato per dodici giorni e dodici notti quando avevo sei
anni".
Questo è l’inizio del poema in prosa "A Child’s Christmas in Wales" (Il
Natale di un bambino in Galles) di Dylan Thomas, dal quale Antonio Cipolla
ha tratto spunto per questo brano, ambientato in un tempo immobile,
sempre identico, eppure ogni anno unico.
Dylan Thomas, poeta straordinario, ha scritto un piccolo capolavoro (A
Child's Christmas in Wales) sul suo Natale di bambino gallese. Le vicende
narrate si svolgono dal pomeriggio della Vigilia alla sera del 25 dicembre,
e già l'incipit del racconto fa scivolare lontano, in quell'atmosfera magica
di un giorno che è insieme ricorrenza annuale (con l'immancabile ripetizione
di usanze, tradizioni, odori cibi, canti e neve), ed eccezione.
"Ogni Natale era così uguale agli altri.... che non riesco mai a
ricordare se aveva nevicato per 6 giorni e 6 notti quando avevo 12 anni o se
aveva nevicato per 12 giorni e 12 notti quando avevo 6 anni".
Collage armonioso e leggero di momenti speciali, il racconto è stato scritto
nel 1952 per essere letto in radio.
Fatevi un buon tè, o una cioccolata calda, e sedetevi in poltrona ad
ascoltare un lieve fiocco di neve, musica e poesia.
Il brano di Antonio Cipolla è su Youtube (vedi
e ascolta).
Attualità.
"Agna (PD): alle elementari 'De Amicis' Gesù diventa Cucù"; di Giuseppe
Castronovo
Statuine del presepe
Comune
di Agna (Padova). Alle scuole elementari “De Amicis” Gesù diventa Cucù.
La decisione di togliere ogni riferimento al Natale cattolico dal testo
della recita natalizia, per non creare disagi negli alunni di altre
religioni - così hanno motivato la loro decisione gli insegnanti - sta
provocando una serie di polemiche.
Queste alcune delle modifiche al testo della recita di Natale:
"sta per nascere Gesù" diventa "dall’alto fa cucù";
"Natale di Gesù" diventa "festa nel cielo blu".
Signori Insegnanti, una domanda:
per andare dove volete andare, dove andiamo?
Nell’attesa di una vostra risposta, che sicuramente non mancherà, vi
consiglio anche la filastrocca scioglilingua che cantavamo tanti anni fa:
Il cucù disse al cacà
che ne pensi del fefè?
Il fefè fa la pipì,
la fefè fa la pupù.
Passano i decenni ma ricordo ancora la nostra recita come un trionfo di
allegria e tanti dolci per tutti noi.
Letture Sponsali.
"Nelle altre religioni non sempre gli Dèi sono buoni e amorevoli"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
La grande gioia.
Cari amici, il Natale è per tutti un momento di grande gioia perché è la
giornata in cui festeggiamo il più grande messaggio che Dio potesse darci:
Dio ci ama.
Il nostro Dio è il Dio dell’amore. E ci tiene cosi tanto a noi, da mandarci
e sacrificare il suo unico figlio Gesù.
Che un Dio ami le sue creature non è cosi scontato.
Nelle altre religioni o fedi non sempre gli Dei che vengono venerati sono
buoni e amorevoli.
Quindi viviamo la grande gioia del Natale e ringraziamo Dio per il suo
grande amore verso di noi.
Aline e Christian
Natale 2023: un Natale tristissimo, più
dello scorso anno.
Dalla pandemia mondiale pensavamo di uscirne “migliori di prima”; era
un’illusione. Ne siamo usciti peggiori, di molto e sotto diversi aspetti.
Come si fa a vivere questo Natale nella
gioia quando in Ucraina si continua a morire in una guerra senza senso?
Quando in Israele piangono i loro innocenti morti assassinati o sotto
sequestro? Quando a Gaza un intero popolo viene deliberatamente sterminato?
Quando in Iran donne inermi vengono massacrate e ammazzate per una ciocca
fuori posto, per voler studiare, cantare, prendere per mano la persona
amata? Quando nel cimitero liquido del Mediterraneo annegano, nel
disinteresse generale, a centinaia i cercatori di speranza?
Non ha alcuna importanza il motivo religioso o politico o economico;
assolutamente nulla può giustificare la deliberata soppressione di una sola
vita umana.
Consideriamo - giustamente - un criminale il mandante di un singolo
omicidio; invece quando il mandante di decine di stragi è il capo di una
nazione, questi è uno “statista”. E ce ne sono in giro di questi “statisti”,
regolarmente eletti e rieletti da popoli soggiogati dalla forza bruta o
dalla decerebrazione mediatica. Abbiamo, come società, una doppia
“im-morale”.
Assistiamo, giorno dopo giorno, al palesarsi dell'inutilità dell'ONU nella
prevenzione e gestione delle crisi armate. Senza potere deterrente, in balìa
dei veti delle superpotenze, si limita a lanciare vacue risoluzioni.
Intanto, mentre sui giornali suscita scandalo il pandoro di Chiara,
nottetempo si briga nei palazzi del potere per mettere i bastoni tra le
ruote alla Magistratura e il bavaglio ai giornalisti. E alla luce del sole
si mette mano alla Carta per smantellare le fondamenta della separazione dei
poteri, rendere simbolica la figura del Capo dello Stato, dare potere
all’“uomo solo al comando” (o la donna).
Cosa augurarci? Buon Natale? Piuttosto auguriamoci di non essere chiamati,
un giorno, anche noi, a rispondere della sorte di questi nostri fratelli, il
cui destino non può esserci indifferente.
Musica. "La Classe dei Talenti" II
edizione: concerto al Teatro Regina Margherita di Racalmuto; il 29 dicembre
Manifesto
Venerdì 29 dicembre 2023, alle ore 19.00 nel Teatro Regina
Margherita di Racalmuto si terrà la 2^ edizione del concerto lirico sinfonico dal titolo
"La Classe dei Talenti", in onore di tre "Talenti" racalmutesi che hanno
mostrato di avere tanta "classe": Luigi Infantino, Salvatore Puma e Leonardo
Sciascia.
Tre uomini di cultura che sono davvero stati, da piccoli, compagni
di classe.
Della manifestazione di musica lirico sinfonica saranno protagonisti il M°
Salvatore Salvaggio (che ne è anche direttore artistico), il tenore
Alfonso Zambuto, il soprano Makie Nomoto e il mezzosoprano
Giulia Alletto che, sulle note
dell'Orchestra Regionale Siciliana diretta dal M° Damiano Binetti,
eseguiranno celebri brani del repertorio lirico classico e moderno. Con la
partecipazione straordinaria del chitarrista Salvatore Sciacca.
A intessere le trame dei testi, introdurre gli artisti e condurre il
concerto, la simpatia, l'eleganza e il sorriso di Sandra Licata.
L'ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti.
Per informazioni e prenotazioni (si prevede il tutto esaurito) è possibile
contattare il botteghino al numero 0922.949579.
Volontariato. Auguri dalla Caritas Cittadina di
Grotte
Volontari
"Auguri di un sereno Natale, operatori di pace, speranza e carità. Un
abbraccio a tutta la comunità di Grotte, dalla Caritas Cittadina".
Questo è il messaggio, semplice e sincero, espresso dai volontari che
dedicano il loro tempo e le loro energie a quanti, nella comunità cittadina
di Grotte, versano in condizioni di disagio; non solo disagio economico (c'è
anche quello, non tanto nascosto) ma anche sociale, affettivo, relazionale.
Lavorando nel silenzio e senza clamori, rifuggendo ogni forma di visibilità
sui social, i volontari, giovani e più grandi, si impegnano costantemente -
non solo nelle festività, nelle quali "siamo tutti più buoni" - a favore
della collettività.
Racalmuto. "Raccontare
il presente"; incontro con Elvira Seminara, sabato 30 dicembre alla
Fondazione "Sciascia"
Manifesto
Sabato 30 dicembre, alle ore 18.00 nei locali della Fondazione
"Leonardo Sciascia" di Racalmuto, si terrà un incontro sul tema "Raccontare
il presente".
La scrittrice Elvira Seminara dialogherà con Barbara Distefano.
Interverranno, per i saluti istituzionali, il sindaco di Racalmuto Vincenzo
Maniglia, l'assessore alla Cultura Ivana Mantione e l'europarlamentare Dino
Giarrusso.
Coordinerà gli intervento Enzo Sardo. Ai presenti verranno omaggiate copie
dei libri della Scrittrice.
L'incontro è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e
dell'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.
Letture Sponsali.
"Un momento diverso e non il solito tran tran natalizio"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
"Eccoci".
Siamo giunti alla quarta domenica di Avvento, pronti a celebrare il santo
Natale, tempo di grazia e di rinascita per noi.
Ogni anno dovrebbe essere un momento diverso e non il solito tran tran
natalizio, diverso perché noi siamo diversi e ci ritroviamo ad affrontare
sfide diverse ogni giorno.
Abbiamo ancora voglia di stupirci, di cambiare, di fare spazio dentro di
noi, di rinnovarci?
Innanzitutto bisogna dare la propria disponibilità, ma non una sola volta
nella vita e basta. Maria ha detto il primo sì ancor prima dell'incontro con
l'angelo Gabriele, vivendo la sua fede di giovane adolescente nell'umiltà;
sì all'angelo Gabriele ad accogliere nel suo grembo il Messia, e tutto il
suo percorso è stato punteggiato da scelte in cui ha detto sì.
Non sarà stato per niente facile per Maria, crescere il figlio di Dio, e in
ciascuna fase, anche ai piedi della croce, con il cuore trafitto dal dolore
dice sì.
E il sì non è solo di Maria, ma anche di Giuseppe. Senza il suo sì, Gesù non
sarebbe nato all'interno di una famiglia.
Non sono sì di sottomissione, o detti a cuor leggero, ma sono frutto di
turbamenti, di discernimento, di richiesta di chiarimenti, di dubbi, ma
anche di piena fiducia in Dio e nel suo progetto di salvezza.
Anche noi sposi in Cristo, abbiamo detto il nostro sì sull'altare, ma che
non può bastare solo in questo momento.
Quel sì è ciò che ogni giorno ci spinge a rinnovare le nostre promesse
matrimoniali, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Come Maria e Giuseppe lasciamoci riempire della grazia dello Spirito Santo
per poter pronunciare con fede "Eccoci, sia fatta la tua volontà", in modo
da portare avanti il progetto di amore che Dio ha pensato per noi.
Vera e Francesco
Comune. Gli auguri
del Sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale ai cittadini
Manifesto
Con un manifesto, l'Amministrazione comunale di Grotte ha formulato gli
auguri ai propri concittadini.
Il testo del messaggio riporta: "Il Sindaco, il Presidente del Consiglio comunale e tutti i Consiglieri,
unitamente alla Giunta Municipale, esprimono a tutta la cittadinanza gli
auguri di un Buon Natale e di un sereno Nuovo Anno 2024".
Attualità.
"La violenza di Dio"; di Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
L’estendersi della violenza sui palestinesi, che ormai si può chiamare
senza infingimenti genocidio, non solo nel senso tecnico definito dalla
Convenzione del 1948 dell’ONU, ma anche nel più esteso significato quale
è percepito dal senso comune, insieme alla guerra in Ucraina per
l’accanimento di Putin e la suicida protervia di Zelensky, insieme al
veto degli Stati Uniti e dell’Inghilterra contro il cessate il fuoco a
Gaza, insieme alla persecuzione dei migranti incrudelita dalla Meloni e
dalla Unione Europea, riaprono la domanda, formulata dopo Auschwitz, “e
Dio dov’è mentre accadono tali cose?”. E l’implicito sgomento è che ci sia una violenza di Dio, nota anche
alle Scritture, che permette questa violenza umana.
Si può allora ricordare la risposta formulata dalla Pontificia
Commissione Biblica nel documento del 15 aprile 1993 secondo la quale
una lettura fondamentalista della Bibbia comporta “un suicidio del
pensiero”, e si può andare alla lettura di Isaia fatta da Gesù nella
sinagoga di Nazaret, nella quale egli censurò e tacque il richiamo del
Profeta al “giorno della vendetta del nostro Dio”.
E perché Gesù non lesse quella profezia? Perché il Dio che egli
annunciava, quello stesso Dio che era invocato nella Sinagoga, è
un Dio che è solo misericordia, non è più un Dio che punisce, che si
vendica, non è un Dio buono con i buoni e cattivo con i cattivi, che dà
il bene per il bene e il male per il male. È un Dio, che arriva
prima, che “primerea” come dice il neologismo di papa Francesco, prima
ancora che gli uomini lo cerchino.
Ma con quale autorità Gesù dice una cosa così sconvolgente, che cambia
il modo in cui a quel tempo tutti i popoli giunti alla fede monoteistica
concepivano la potenza di Dio?
È la stessa domanda che gli fanno i suoi compaesani di Nazaret, che per
questo già allora cercarono di uccidere Gesù, gettandolo dalla rupe.
La sua autorità, come diranno i suoi discepoli e la sua Chiesa, veniva
da Dio stesso che gli aveva dato il compito di rivelare il suo vero
volto, con l’autorità di chi è figlio dell’uomo e insieme figlio di Dio,
incarnazione di lui.
E proprio questa è la buona notizia che Gesù ha dato ai suoi fratelli
ebrei e a tutti gli uomini: Dio è per tutti, non si mette alla testa
di un esercito contro un altro esercito, di un popolo contro altri
popoli, perché ama tutti, e vuole che tutti siano salvi.
Certo è una rivoluzione della fede, della teologia, delle stesse pagine
meno ispirate della Bibbia, e invece, proprio come dice la Bibbia, è un
Dio che ama gli uomini e perfino gli animali, e si pente del male che
secondo i falsi profeti avrebbe promesso di fare, e non lo fa. Però quella immagine del Dio tremendo e affascinante,
assolutamente altro e assolutamente altrove, onnipotente e spietato,
è dura a morire, e neanche Gesù ce l’ha fatta a cambiarla, e per
questo ci ha rimesso la vita, ed è finito sulla croce.
E l’umanità si è portata dietro per secoli quell’immagine travisata di
Dio, e canterà il Dies Irae, scriverà una Divina Commedia, dipingerà il
Giudizio Universale con i condannati a testa in giù, e dirà che
l’inferno non è quello che facciamo noi sulla terra, ma quello che Dio
avrebbe allestito nei cieli, legittimando la violenza e perfino lo
sterminio, la vendetta, e la rappresaglia, fino al cento per uno: un Dio
impietoso, che se fosse senza misericordia, non sarebbe nemmeno un Dio,
come dice papa Francesco, ciò per cui i tradizionalisti, i primatisti, i
guerrafondai ce l’hanno con lui e lo dicono eretico. Ma proprio quel Dio è morto.
È morto nei campi di sterminio, è morto a Hiroshima e muore nei barconi
dei migranti: troppo grande è la violenza umana perché sia verosimile
quella divina.
Per cui la domanda oggi non è più: “quale concetto di Dio dopo
Auschwitz?” ma “quale concetto di Dio durante Gaza?”: e la risposta è
che forse è un Dio che ispiri le genti a piangere su Gerusalemme e su
Gaza, Hamas a non uccidere Ebrei, Israele a fermarsi sul ciglio
dell’abisso, e a non trafiggerne mille per uno.
Servizi.
Consegnati i lavori per il rifacimento della rete idrica di Grotte,
Porto Empedocle e Racalmuto
Consegna dei lavori
Si è
svolta ieri mattina,
venerdì 22 dicembre 2023,
nella
sala consiliare del Comune di Grotte, la consegna degli "Interventi
strutturali per la riduzione delle perdite idriche" nei Comuni di
Grotte, Porto Empedocle e Racalmuto alla "Rti Essequattro
Costruzioni srl - Edile V.N.A. Società cooperativa".
Presenti alla cerimonia il presidente dell’Assemblea dei Sindaci di Aica
e sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza; il direttore generale
di Aica, Claudio Guarneri; il direttore tecnico di Aica,
Francesco Fiorino; il sindaco di Racalmuto, Vincenzo Maniglia;
il presidente del Consiglio comunale di Grotte, Angelo Carlisi, e
il consigliere comunale di Racalmuto, Sergio Pagliaro.
I lavori, finanziati dal React-Eu, prevedono il rifacimento delle reti
idriche e, nelle zone oggetto di intervento, la distribuzione sarà in
H24.
"È una giornata particolarmente importante per le comunità di Grotte,
Porto Empedocle e Racalmuto - afferma Alfonso Provvidenza -
perché abbiamo la consegna dei lavori di uno dei lotti finanziati
nell’ambito del React-Eu che ha portato circa 150 milioni di euro alla
nostra provincia. L’obiettivo è di creare nel medio periodo una rete
nuova ed eliminare tutte le perdite che, purtroppo, stanno
caratterizzando negativamente l’erogazione idrica. Infine, voglio
sottolineare l’importanza di questo progetto non solo come presidente
dell’Assemblea dei sindaci di Aica ma come Sindaco di Grotte: l’avere
ottenuto un finanziamento di quasi tre milioni di euro per il
rifacimento della rete idrica nel Comune di amministro, rappresenta un
orgoglio particolare. Tra l’altro, saranno oggetto di intervento le reti
della parte più antica del paese, il centro storico, e questo è per me
un motivo di particolare soddisfazione".
"Con questo intervento, finanziato con il React-Eu, si rimodernerà la
rete idrica di Racalmuto - dichiara Vincenzo Maniglia -. Un
investimento importante che ci dà la possibilità di risolvere il
problema della carenza di acqua spesso dovuta non solo
all’approvvigionamento, ma alle perdite idriche. La nostra è una rete
molto vecchia che ha necessità di essere efficientata. Crediamo che
questo nuovo intervento, si risolveranno parecchi problemi e questo ci
consentirà di dare, nel 2024, un servizio più efficiente nel quale il
cittadino paga le bollette per un servizio che gli viene reso".
Un intervento che consentirà non solo "l’ammodernamento delle reti ma
anche la digitalizzazione degli impianti e l’installazione di contatori
elettronici - aggiunge Sergio Pagliaro -. Nella zona antica di
Racalmuto il 45 per cento di acqua si perde sottotraccia e da oltre 40
anni non si eseguono importanti interventi di manutenzione delle reti.
Siamo soddisfatti del risultato raggiunto grazie anche alla preziosa
collaborazione di Enzo Greco Lucchina, direttore generale di Ati Ag9".
A Grotte, invece, "gli ultimi lavori di rifacimento delle reti
idriche risalgono agli anni 2000 - sottolinea Angelo Carlisi - e
grazie a questo intervento, i vantaggi saranno esponenziali. Oggi, tra
l’altro, stiamo utilizzando le risorse del Pnrr - linea React-Eu, che
apporteranno benefici sul nostro territorio in termini di servizi.
Quando si parla di qualità della vita, ci si rifà ai parametri dettati
dai servizi pubblici locali. Ebbene, oggi a Grotte, diamo input a un
parametro di vita importante: la fruizione delle risorse idriche".
Spettacolo. Recital chitarristico natalizio di
Jonathan Salerno, venerdì 22 dicembre alla Torre del Palo
Locandina
Questa
sera, venerdì 22 dicembre 2023, alle ore 19.00 presso la
Torre del Palo in Grotte si terrà un Recital chitarristico natalizio
a cura del talentuoso musicista Jonathan Salerno, del Conservatorio
Statale di Musica "Vincenzo Bellini" di Caltanissetta.
Un' occasione in più per vedere, o rivedere, la mostra del presepe
artistico popolare siciliano, ideata e
allestita da Gero Miceli.
Seguirà degustazione di prodotti tipici
offerta dalla Pro Loco Herbessus di Grotte. L'ingresso è gratuito.
La mostra resterà aperta, dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle
19.00, sino a domenica 14 gennaio.
Politica.
L'on. Rosellina
Marchetta: "Soddisfazione per la proroga dei contratti nelle ASP
siciliane"
On. Serafina Marchetta
"Esprimo vivo apprezzamento per la
nota assessoriale che consente la proroga/rinnovo dei contratti a tempo
determinato presso gli enti del Servizio Sanitario Regionale di validi
professionisti e operatori che garantiscono i livelli essenziali di
assistenza sanitaria. Andiamo avanti con fiducia nella speranza che quello
che oggi è precario domani diventi stabile e definitivo. Colgo l'occasione
per augurare un sereno Natale e un buon anno".
Questo è quanto si legge in un comunicato diffuso dall'on.
Rosellina Marchetta, deputato Segretario all’Assemblea Regionale
Siciliana.
Servizi.
Oggi consegna dei lavori per il rifacimento della rete idrica di Grotte,
Porto Empedocle e Racalmuto
AICA
Questa
mattina, venerdì 22 dicembre 2023, alle ore 10.00 nell’Aula
consiliare del Comune di Grotte, si terrà la cerimonia di
consegna dei lavori relativi allo studio di fattibilità
tecnico-economica “Interventi strutturali per la riduzione delle perdite
idriche” nei Comuni di Grotte, Porto Empedocle e Racalmuto dove, nelle
zone oggetto di intervento, la distribuzione idrica sarà garantita in
H24.
Presenzieranno alla cerimonia il presidente dell’Assemblea dei sindaci -
nonché sindaco di Grotte - Alfonso Provvidenza; il direttore
generale di Aica, Claudio Guarneri; il presidente del Consiglio
di amministrazione di Aica, Settimio Cantone; il direttore
tecnico di Aica Francesco Fiorino; il presidente di Ati Ag9,
Domenico Gueli; il direttore di Ati Ag9 Enzo Greco Lucchina;
i sindaci dei Comuni di Racalmuto Vinvenzo Maniglia e di Porto
Empedocle Calogero Martello.
Iniziative.
"Viaggio nella fotografia di Franco Carlisi"; sabato 30 dicembre
nell'Auditorium San Nicola
Locandina
"E i
nostri volti, amore mio, leggeri come foto". Viaggio nella fotografia
di Franco Carlisi (Conversazioni, tra visioni e immagini). Grotte, Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione", sabato 30
dicembre 2023 alle ore 18.00.
Il rapporto tra realtà e fotografia, tra visione, immagine e
immaginazione visto attraverso lo sguardo di un interprete del nostro
tempo, Franco Carlisi, sarà il focus di un incontro che si terrà nell'Auditorium
"San Nicola - Stella Castiglione" di Grotte il prossimo 30 dicembre.
Franco Carlisi è fotografo, regista e sceneggiatore. Dal 2006 dirige la
rivista scientifica di immagini e cultura fotografica "Gente di
Fotografia". In questi anni ha svolto la sua attività
prevalentemente nei paesi del bacino del Mediterraneo, alternando la
necessità della testimonianza all’uso diaristico e introspettivo del
mezzo video-fotografico. I suoi lavori sono stati esposti in prestigiose
sedi in Inghilterra, Francia, Spagna, Austria, Germania, Federazione
Russa, Marocco e Italia.
Formatosi culturalmente nell’ultimo decennio del ‘900, in una terra dove
a distanza di pochi chilometri e di mezzo secolo sono nati Pirandello e
Sciascia, Franco Carlisi matura, comprensibilmente, una certa diffidenza
per le apparenze, per la superficie delle cose: ambito della finzione e
della recita sociale. Così, fin dall’inizio del suo percorso artistico,
ha cercato nell’immagine fotografica qualcosa di diverso dalla semplice
restituzione speculare della visione. La verità e la bellezza, o ciò che
più vi si avvicina, quelle misteriose epifanie che gli si offrono
davanti all’obiettivo preferiscono oltrepassare la superficie delle
visioni, cercare l’evanescente consistenza dei notturni, i contrasti
delle luci artificiali e dei neri, le sfocature, le bruciature
cromatiche, i mossi: un repertorio che attraversa un versante
importante della ricerca fotografica contemporanea, sullo sfondo del
quale Carlisi costruisce un suo stile riconoscibile, una originale
declinazione di realismo magico che può avere il suo equivalente
letterario nella Sicilia allucinatoria, onirica, delle Conversazioni di
Vittorini.
L’incontro promosso dal sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e
dall’assessore alla Cultura Anna Todaro, prevede una
conversazione tra Franco Carlisi, Tano Siracusa
(fotografo) e Giovanni Volpe (regista e attore). Conversazione
che proverà a tracciare un ritratto intimo dove si coniugano le opere e
i giorni del fotografo lungo un percorso che fonde prosa e poesia,
riflessione e racconto. A margine della conversazione verranno
proiettati alcuni dei lavori più significativi di Carlisi e verranno
letti degli stralci di testi dello stesso fotografo ad opera degli
attori Claudia Volpe e Gabriele Ciraolo.
La riflessione al centro dell’incontro muove da una frase di John
Berger: "E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto", per
esplorare il potere delle immagini fotografiche nello svelare
l’inconscio e la complessità delle relazioni umane. Carlisi riesce a
trasformare le immagini fotografiche in una forma di narrazione visiva,
in cui ogni foto racconta una storia che, in qualche modo, riguarda il
vissuto di chi osserva l’immagine. Una narrazione coinvolgente che parte
anche da cose piccole, semplici e quotidiane, e arriva a tirare fuori le
nostre emozioni con un'intensità e una precisione folgoranti. Egli
indaga l’essenza dell’esperienza umana, la memoria, l’amore, il senso
della vitae mostra come queste esperienze universali possano essere
catturate e condivise attraverso le immagini.
Il suo sguardo ci mostra ogni cosa come se la vedesse per la prima
volta, e fa nascere in noi lo stupore di guardare il mondo in una luce
nuova. Il mito della caverna di Platone è fondativo: ciò che vediamo è
un’illusione, c’è un altro mondo che dobbiamo scoprire.
Scuola.
"Concerto di Natale" dell'Ensamble strumentale del "Roncalli"; venerdì
22 dicembre in chiesa Madre
Locandina
Venerdì 22 dicembre 2023, a partire dalle ore 16.30, nella
chiesa Madre di Grotte, si terrà il "Concerto di Natale" a
cura dell'Ensamble strumentale dell'Istituto comprensivo "Angelo
Roncalli" di Grotte, diretto dalla prof.ssa Antonina Ausilia
Uttilla.
Gli alunni, guidati dai docenti delle classi ad indirizzo musicale
(pianoforte, chitarra, clarinetto e tromba), eseguiranno musiche
strumentali del repertorio natalizio, tradizionale e classico.
Agrigento.
"La grande novena di Natale" della Quartet Folk Orchestra, al Teatro
Pirandello; venerdì 22 dicembre
Locandina
Si
terrà venerdì prossimo, 22 dicembre 2023, con inizio alle ore
21.00, al Teatro Pirandello di Agrigento, il concerto di
Natale della Quartet Folk Orchestra dal titolo “La grande novena di
Natale”.
“È per noi segno di grande soddisfazione poter tornare al teatro
Pirandello dopo alcuni anni - affermano i componenti della Quartet
Folk Orchestra Antonio Cannella, Dario Mantese, Ciccio Carnabuci e
Gerlando Barbadoro - e proprio per l’occasione stiamo organizzando un
evento diverso dal semplice concerto musicale capace di ripercorrere in
musica la nascita del bambino Gesù, dall’Annunciazione alla Madonna,
sino all’arrivo dei Re Magi”.
Lo spettacolo proporrà sia dei brani inediti, sia delle rivisitazioni di
grandi artisti simbolo della musica siciliana, come i Dioscuri e Rosa
Balistreri.
Per l’occasione il gruppo si presenterà in versione “orchestra”, con la
partecipazione di Andrea Vanadia (percussioni), Gloria Scorsone (voce),
Rosa Alongi (violino) e Gabriele D’Angelo (contrabbasso), oltre che a
Giuseppe Navarra a cui sono affidati i “cunti” dello spettacolo.
“Vogliamo ringraziare l’Amministrazione comunale di Agrigento e tutti
gli Enti coinvolti per aver creduto in questo progetto musicale e
culturale - concludono i Quartet Folk - a difesa e diffusione
della musica popolare siciliana, anche in vista di Agrigento Capitale
della Cultura 2025”.
Racconti. "Il Signor Napuliuni"; di
Carmelo Rotolo
Carmelo Rotolo
Napoleone
Pensieri
pensati e parole scritte.
Avevo meditato di scrivere questo breve racconto dandogli una cadenza da
cantastorie, da raccontare così com’è, utilizzando termini comuni al
linguaggio parlato. Non riuscendoci, ho preferito mantenere a tratti la
modulazione originale per cui era nato e di ciò me ne scuso in anticipo.
"Il Signor Napuliuni"
di Carmelo Rotolo
Ascoltate!
Signore e signori di ogni età e anche tu bambino e tu bambina, sì proprio
voi della prima fila che ancora vi aggrappate forte ai grembiuli delle
vostre mamme e con gli occhi sgranati e la bocca aperta come uccellini
implumi avete l’avidità della curiosità tipica della vostra età, ascoltate!
Oggi vi voglio raccontare la vera storia del signor Napuliuni,
vissuto in una epoca passata, ed entrato di sana pianta e a sua insaputa nel
corpo di questo malcapitato Napuliuni di oggi.
Avete sentito benissimo!
Quel Napuliuni passato si è impossessato del corpo del Napuliuni
presente, almeno nel fisico e un po' nel cervello.
Da ora in avanti, iniziato il racconto, dimenticatevi quel Napuliuni
e concentratevi sul Napuliuni d'oggi.
E voi bambini non spaventatevi per ciò che ho detto, poiché questa favola è
stata creata per voi e come tutte le belle favole finirà bene, quindi non
crucciatevi, ed aspettate con i vostri genitori la fine del racconto, che vi
prometto sarà breve.
Napuliuni è un signore anziano, ma ha ancora un bel viso liscio e
curato. Piccolo di statura ma di cervello fine, è un po’ storto da un lato.
Pende dalla parte sinistra perché tende ad alzare la spalla destra.
Questo difetto è dato dal fatto che tiene la mano destra sempre infilata tra
lo spazio di due bottoni, a metà della pancia e all’altezza dello stomaco,
che siano di cappotto o camicia.
L'unica cosa della mano che esce fuori è il dito pollice, che se ne sta
sempre rivolto verso l'alto come un parafulmine ad attirare tutte le
malignità del mondo per poi scaricarle, verso vie sconosciute, attraverso le
altre dita della mano sullo stomaco.
Povero Napuliuni non lo fa apposta. Da piccolino, subito appena nato,
un attacco di poliomielite lo colpì dal braccio sino alla mano e da sempre,
per evitare che tutto il braccio con la mano pendessero ciondolando
sconnessamente accanto al corpo, con la mano buona afferra la sorella malata
e la posiziona sopra la panza, infilandola nell'apertura dell'abito di
turno, camicia o cappotto, come l'altro Napuliuni, per intenderci.
Sin da piccolino, per questo modo di gestire la sua infermità e per
l'atteggiamento fiero e quasi naturale con cui la esibiva, veniva da tutti
chiamato il Piccolo Napuliuni, ora che è arrivato alla vecchiaia
tutti lo chiamano il Grande Napuliuni, ed io per il rispetto dovuto
ad una persona in età avanzata lo chiamerò semplicemente Signor Napuliuni
con la S maiuscola come si addice ad un personaggio che ha fatto doppiamente
la storia passata e presente.
Il Signor Napuliuni vive in un piccolo paese dell’Oltrepo pavese,
praticamente da sempre.
Quando è nato era un bambino normalissimo e bellissimo come tutti i bambini
del mondo. Nessuno poteva immaginare quello che di lì a qualche anno sarebbe
stato il marchio della sua invalidità: la poliomielite.
Ma lui era un bambino e si sa che i bambini sono più propensi a trasformare
un danno acquisito in una virtù.
E fu così che il Signor Napuliuni accettò questo suo compagno di vita,
imparò a dominarlo e ad amarlo ed a farlo amare anche agli altri. Nessuno in
paese lo ha mai fatto sentire un diverso, nessuno lo ha mai deriso o
disturbato per questo suo modo di atteggiarsi.
Il Signor Napuliuni è uomo per bene e il suo nome se lo è meritato tutto,
anche perché nessuno sa come si chiama veramente.
Ora accadde che gli abitanti di questo Comune sapendolo un gran lavoratore,
lo chiamarono per partecipare alla messa in opera del presepe del quartiere,
e lui accettò, e sin dall'inizio lavorò con impegno e dedizione, anzi di
più. Voleva in cuor suo che questo presepe fosse stato il suo presepe, forse
l'ultimo presepe della sua vita.
Già immaginava la gente del paese, il sindaco, il prete e tutte le autorità
che lo andavano a visitare dire: In questo presepe ha lavorato il Signor
Napuliuni.
E dentro alla sua testa aggiungeva: Si vede che c'è la mano del Signor
Napuliuni, l'unica mano di Napuliuni.
Finito il presepe, finiti gli addobbi e le luminarie venne il giorno delle
novene.
Ad inaugurare il bel presepe furono invitati gli zampognari ed un coro di
bambini e vi era il prete, il maresciallo, il sindaco e una folla immersa di
persone mai visto prima in questa frazione.
Il prete benedì il presepe e le persone, i bambini del coro cantarono "Tu
scendi dalle Stelle", il sindaco si apprestò a leggere il discorso di
ringraziamento alla comunità.
Il Signor Napuliuni si mise in prima fila proprio davanti al sindaco e a
lato del prete, accanto tutti gli altri che avevano contribuito a costruire
il bel presepe.
Il sindaco aprì il foglio del discorso e lesse: Cari concittadini, come
ogni anno in questa occasione della benedizione del Santo Presepe, voglio
fare i complimenti a tutti quelli che si sono prodigati non senza sacrifici
a regalare a tutti noi questo bellissimo esempio di rappresentazione della
natività. E devo dire che il presepe di questo anno è riuscito per la sua
bellezza e la sua particolare accuratezza ad attirare la curiosità di tanta
gente dei paesi limitrofi e questo non può che riempire di orgoglio me come
sindaco, ma soprattutto voi che siete stati gli artefici di tanta bellezza.
Vorrei ringraziare uno per uno tutti voi che trascurando le vostre famiglie
siete giunti a questo risultato. Ci siamo, pensò il Signor Napuliuni, e fece un passo avanti.
Il sindaco continuò: A nome mio personale, di tutta la giunta e di tutta
la cittadinanza, ringrazio il signor Tizio, la signora Sempronia, il signor
Caio, il signor Tale e il signor Quale, e non ultimo, a cui va una menzione
speciale il nostro Signor Napuliuni che ha dato una mano preziosa a tutto
l'operato. Colgo l'occasione per augurare a tutti voi e alle vostre famiglie
un Santo Natale.
Il sindaco chiuse il foglio, fece un passo indietro e uno scrosciante
applauso ondeggiò per tutta la frazione.
Una mano sulla spalla di Napuliuni e uno sguardo commosso furono il
ringraziamento privato di tutta la comunità.
Il Signor Napuliuni,commosso, abbassò la testa in segno di ringraziamento;
con la mano mancina accarezzò la sorella malata e con le lacrime agli occhi
la ringraziò.
Tante erano le persone che venivano a visitare il bel presepe e tanti erano
i Comuni che tentavano di imitare e superare la bellezza del presepe del
Signor Napuliuni, ma nessuno li eguagliava in magnificenza.
Accadde che, una sera avvicinandosi la notte di Natale, il Signor Napuliuni
volle far visita al suo presepe.
Si vestì di tutto punto. Sotto il pastrano spiccava un panciotto di panno
scuro che faceva intravedere una camicia di flanella bianca consumata nella
parte del colletto e nelle maniche, soprattutto la sinistra. Quattro, cinque
bottoni serravano il panciotto sul davanti. Un cappello a larga tesa calcato
sino alle orecchie gli conferiva un aspetto buffo ma lui lo valorizzava
tenendo ferma la testa, con lo sguardo sempre fisso in avanti.
Uscì di casa, percorse il viale scarsamente illuminato, aprì il cancello di
accesso al parco, vi entrò dentro, rinchiuse il cancello e dopo essersi
assicurato che non ci fossero visitatori si avvicinò al presepe, si sedette
su una balla di fieno messa lì davanti all'ingresso, si tolse il cappello
con l'unica mano disponibile e lo appoggiò sulle ginocchia.
Qualcuno in anticipo aveva messo nella mangiatoia un bel bambino Gesù con
delle paffute guance rosse e con un vestitino azzurro che sembrava vero, e
vera e vitale sembrava agli occhi del Signor Napuliuni l'intera
rappresentazione della natività.
La mucca e l'asino muovevano la coda e dal naso usciva il calore che si
trasformava in vapore.
San Giuseppe e la Madonna vegliavano amorevolmente il bambino Gesù, mentre
tutte le statuine si muovevano all'unisono di un moto lento e mistico.
Napuliuni fissava il bambino, estraniato dal mondo circostante e reale,
completamente rapito dalla magia del presepe e dagli occhi del bambino, si
mise a parlare con lui e a lui chiese delle cose e lui sembrò rispondergli.
Si alzò, si rimise il cappello in testa e con la mano mancina sistemo la
sorella offesa, e con lo sguardo salutò San Giuseppe e la Madonna, poi passò
in rassegna tutti i personaggi del presepe facendo a chi un saluto a chi un
inchino. A Gesù bambino accennò un bacio.
Passò Natale, passò Santo Stefano.
Napuliuni era sereno, un bel sorriso accompagnava ogni saluto alle persone
che incontrava per strada e la gente lo ricambiava, e lui era felice.
Quella mattina il Signor Napuliuni mentre parlava con una giovane mamma che
portava la propria figlioletta a vedere il presepe, si accorse che una
macchina veniva a grande velocità verso di loro senza nessun controllo da
parte dell'autista, avvisò la ragazza di tenere con sé la bambina e di
spostarsi più indietro.
Fece appena in tempo a finire la frase che la macchina era già lì.
Napuliuni con uno scatto disumano, senza nemmeno rendersene conto tirò fuori
dal panciotto la mano poliomielitica miracolosamente vitale e forte, afferrò
la fanciulla scaraventandola lontano dall'impatto. Grazie, grazie Napuliuni. Hai salvato mia figlia, grazie, grazie!
Gridò la mamma abbracciandolo e baciandolo ripetutamente.
Lui fece una carezza alla bimba e le diede un bacio in fronte. Poi salutò.
Guardava la mano morta rianimata prendere colore e calore, mentre la forza
riacquistava vigore in ogni fibra muscolare.
Napuliuni pianse a lungo, poi lentamente si avviò verso il parco dove lo
attendevano i personaggi della natività.
Fine
Questo è
un racconto di fantasia. Ogni riferimento a cose, persone e fatti e da
considerarsi puramente casuale e frutto della mia fantasia.
Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che leggono i miei
racconti augurando a loro e alle loro famiglie i miei più sinceri auguri di
buone e serene festività natalizie.
Comune. Convocato il
Consiglio comunale in seduta ordinaria per mercoledì 20 dicembre alle ore
20.00
Aula consiliare
L'adunanza del prossimo
Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
ordinaria
presso la sala consiliare del Comune di Grotte,
su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata
per
mercoledì 20 dicembre, alle ore 20.00.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) Nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;
2)
Riconoscimento debito fuori bilancio derivante da sentenze esecutiva ai
sensi dell'art.194, comma 1, lett. A) del D. Lgs. 267/2000 - Sentenza
n.142/2023 pubblicata il 01/02/2023, RG n.192/2018, Repert. n.160/2023 del
02/02/2023 il Tribunale di Agrigento;
3) Ratifica ai sensi dell'art. 175, comma 4, del TUEL, la deliberazione di
Giunta Comunale n.101 del 27/11/2023 "Variazione di bilancio ex art.175,
comma 4, TUEL - D.D.G. n.1478 del 22/11/2023 Azione 6.1.1 - Decreto di
finanziamento e impegno;
4) Variazioni di bilancio ex art. 175 del D.Lgs. 18/08/2000, n. 267 e
ss.mm.ii;
5)
Variazione di bilancio ex art.175 del D.lgs 18/08/2000, n. 267 e ss.mm.ii;
6) Approvazione schema di convenzione per l'affidamento quinquennale
del servizio di tesoreria;
7) Regolamento Spese di rappresentanza;
8) Approvazione Regolamento per la disciplina, l'elezione ed il
funzionamento della "Città dei Ragazzi e del Baby Sindaco" del Comune di
Grotte;
9) Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche ex art. 20
Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 175;
10)
Applicazione del disavanzo di amministrazione 2022 al bilancio di previsione
2023-2025 Piano di rientro del disavanzo di amministrazione ai sensi
dell'art. 188 del D. Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii;
11) Adeguamento del costo di costruzione per gli anni 2020/2023 ed
adeguamento per il quinquennio 2023-2027 il contributo sugli oneri di
urbanizzazione primari e secondari di cui all'art. 5 della legge n. 10/1977
e s.m.i;
12)
Ricognizione Servizi Pubblici Locali - Art. 30 D. Lgs. n. 201/2022.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e,
qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Politica.
"1993: la primavera dei sindaci in Sicilia"; di Enzo Napoli
Enzo Napoli
Era il 1993 ed in Sicilia
era appena cominciata la primavera dei sindaci.
Dovevamo scegliere un simbolo per la lista a sostegno del nostro candidato,
il preside Antonio Cimino, uomo colto, impetuoso a volte, ma sinceramente
animato da una forte passione politica ed ideale.
Non altrettanto sinceri e leali erano taluni dei suoi più ascoltati
suggeritori che malcelavano la diffidenza verso di noi, machiavellici
comunisti.
In effetti, in quanto ad arguzia e strategia, la sezione del PCI di Grotte
era assai ben fornita e la scelta di quel candidato era perfettamente
funzionale a sparigliare le carte nell'elettorato democristiano e socialista
ed utilizzare al meglio il nuovo sistema elettorale dell'elezione diretta
dei sindaci, che rimane una delle rare innovazioni su cui la Sicilia è stata
precorritrice rispetto al resto d'Italia.
Vincemmo le elezioni come in tanti altri comuni ed il nostro arcobaleno
(adottato come simbolo della coalizione), riuscì a capitalizzare al meglio
gli errori degli altri, che in quel particolare momento storico non
riuscirono a sintonizzarsi in tempo coi mutamenti che, nel sentire
dell'elettorato, erano già intervenuti.
È quello che sempre accade, nella vita ed in politica, quando a vincere è
ciò che meglio riesce a comprendere ed adattarsi al cambiamento.
In tanti, troppi, si ostinano a riproporre schemi, idee ed atteggiamenti che
la storia ha già archiviato.
Tanti, troppi, rimangono aggrappati a ciò che un tempo erano o
rappresentavano, ad un tempo che non esiste più.
Potrei continuare, ma diventerei noioso più di quanto non sia già stato, su
come quell'esperienza amministrativa portò belle novità, ma trascinò con sé
stupide ed inutili zavorre, su quanto sia complicato governare le
transizioni, su quanto siano illusorie le novità apparenti quando non
fondate sulle solide basi della consapevolezza e dell'umiltà che derivano
dal sacrificio e dall'esperienza.
Mi limito a considerare quanto effimeri, ancorché suggestivi, siano certi
cambiamenti, simili ad arcobaleni come quello che oggi ho incontrato e che
mi ha fatto ricordare tutti quelli già visti in passato, tra le nuvole ed in
mezzo alla gente, facili ad apparire ed altrettanto celeri nel dissolversi.
Ironia. "Per un presepe di quartiere perfetto";
di Giancarlo Bonsignore
Presepe
Giancarlo Bonsignore
Avvertenze: il contenuto di questo testo può urtare la sensibilità di
moralisti, perbenisti e chissachìsti, ed è rivolto ad un pubblico di
persone ironiche e satiriche.
Si invita alla lettura impostando una voce alla Paolo Villaggio
tragicomico.
Per un presepe di quartiere perfetto sono comunemente e solamente
necessari:
- un bancale di bancali, posti fondamentalmente a reggere il peso
della struttura sovrastante, ma tarati a sopportare fino al peso di una
libellula;
- cartoni svaligiati dal posteggio antistante un supermercato di
periferia;
- chiodi e tappi coronati proventi dal totale capitale ricavato dalle
benefiche "offerte per il presepe" iniziate il 3 novembre; questi andranno
utilizzati e posizionati nelle medesime quantità e precisione di tiro delle
munizioni utilizzate durante tutti i 5 film della saga di Rambo;
- gesso a presa rapida per la costruzione di montagne, capanne,
fiumi, case, libri, auto, fogli di giornale.. Quantità: una cava!
Possibilmente i ⅔ di questo andrà perso perché essiccato troppo in fretta
durante la preparazione e andrà smaltito, a mo' di eternit in discarica
abusiva, sotto la struttura iniziale di pedane per far sì che la prima
pioggia formi quel rivolo scivoloso e biancastro fuoriuscente da sotto il
presepe stesso, cosicché i visitatori poi porteranno con sé un souvenir
delle novene sulla moquette delle loro auto a vita;
- tegole: a ricreare un armonioso fiume artificiale stile Platani in
secca, alimentato da un'autoclave dismessa dall'ultima vendemmia;
- muschio selvaggio! ..sparso, ovunque... anche sul letto del fiume
Platani appena ricreato per ricreare la secca, appunto;
- avanzi di pastorelli e luci di ogni dimensione, materiale, colore,
genere, religione, reddito, orientamento politico e politicamente corretti;
(ho visto anche indiani e dinosauri, più pecorelle con dimensioni da
guinness finanziate da Mediaset);
- stella cometa, modello night club sfollato in zona industriale, a
luci intermittenti, incandescenti, fulminanti, mancanti, a dubbio consumo
energetico, con effetto scintille vere.
Infine:
- steppa di palme a coprire l'esterno costrutto carpenteristico;
- rete da pollaio a trama fitta con effetto vedo-non vedo in funzione
di antifurto a chiusura del complesso;
- impermeabilizzazione dell'impianto con tenda Bestway o copritutto
4x4 che teme però il gelo, i raggi diretti, l'umidità, la timidezza, il
colesterolo e le irritazioni da barba. Raggiungere la grotta (che nel mentre, causa assestamento post-umido
assorbito, ha avviato le pratiche di efficientamento energetico tramite
bonus 110%) per aggiungere il Bambinello a Natale, rimane mistero e magia
del Natale. Tanto quanto ottenere i bonus statali.
Morale:
"Cugliemu rosi e pampini,
e fiuri di gelsuminu
pi fari a stu Bambinu
u littuceddru sò!".
Ogni piccolo gesto nasconde qualcosa di prezioso e unico: il proprio tempo
dedicato a farlo!
Buone Novene a tutti.
E che vivano e si tramandino le tradizioni.
Ricorrenze.
"Il Natale degli abusivi"; di Nino Genova
Natale è speranza
Nino Genova
"Oggi
nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo il Signore"
(Luca 2:11).
Chissà quanta gente, e quante volte anche noi, abbiamo festeggiato il
"compleanno di Gesù" da perfetti abusivi.
Immaginiamo di partecipare ad una festa di compleanno di una persona che noi
non conosciamo.
Ci siamo intrufolati, ci siamo scambiati doni, abbiamo messo luci, tovaglie
rosse, alberi di Natale, musica adatta al l’occasione, coinvolti a far parte
di grandi tavole imbandite e ricche di cibi succulenti.
Per non dire quanti "Auguri a te e famiglia" abbiamo sprecato.
Quanto entusiasmo, quanta eccitazione per questa festa.
L’unico "dettaglio" negativo è che noi, come tantissimi altri, ci siamo
presentati a festeggiare il compleanno di una persona che non conosciamo.
Una persona che noi tutto l’anno abbiamo tenuto nel dimenticatoio, una
persona che noi non abbiamo mai invitato a casa nostra, mai ricevuto nel
nostro cuore, spesso disubbidienti alla sua volontà.
Allora tutto diventa triste, squallido e tradizionalmente retorico.
il vero Natale allora non è tutto ciò che pensavamo, non è tutto ciò di cui
si arricchiscono i programmi televisivi. Il Natale vero - che ha un senso - è quando Gesù nasce nel nostro
cuore, quando lo riceviamo come personale Salvatore per servirlo come
Signore della nostra vita.
Chissà se quest’anno qualcuno, mettendo da parte ogni banalità e
superficialità, accoglie questa provocazione, riflettendo sulla propria
condizione e magari provando un po’ di vergogna per tutto il tempo in cui
siamo stati solo dei perfetti abusivi a Natale.
Dio vi benedica!
Teatro.
"Cunti, stracunti e canti di Natale" al Circolo Empedocleo di Agrigento;
mercoledì
20 dicembre
Locandina
Secondo appuntamento della settima stagione del Teatro da Camera
all'Empedocleo di Agrigento. Mercoledì 20 dicembre. alle ore 18.15, si esibisce sulla pedana
della saletta teatro del Circolo culturale il cantastorie Nonò
Salamone, il più grande erede della tradizione popolare di strada:
da Ciccio Busacca a Orazio Strano a Franco Trincale.
Salamone presenta in esclusiva lo spettacolo natalizio “Cunti,
stracunti e canti di natale”.
Una sorta di performance on the road, da strada, ideato e voluto dai
direttori artistici del Teatro da Camera Giuseppe Adamo e Mario Gaziano,
che propongono ogni anno uno spettacolo natalizio esclusivo.
L'ingresso è libero con accesso prioritario secondo ordine d'arrivo. Il
cartellone da cantastorie è stato realizzato dallo scenografo Alfonso
Mossuto. La collaborazione artistica è di Maria Grazia Castellana.
Per ulteriori informazioni è possibile
chiamare il numero 328.2156066.
Salute.
"È ancora possibile una Sanità per tutti?"; di Aurelio Zaffuto
Sanità per tutti
È
ancora possibile una sanità per tutti?
Alcune settimane fa ho partecipato a un convegno sulle fratture del bacino e
dell'anca nell'anziano, e noi tutti convenuti riflettevamo sul costante e
progressivo incremento di tali fratture negli ultimi vent'anni.
Si tratta di fratture da fragilità perché non sono causate da violenti
traumi, ma sono il risultato di una caduta accidentale banale - spesso a
domicilio - o di un trauma a bassa energia che interessa un osso reso
fragile dall'osteoporosi.
L'osteoporosi è una malattia del tutto asintomatica che rende l'osso sempre
meno resistente e che colpisce, soprattutto, le donne dopo la menopausa. Si
stima che in Italia l'osteoporosi colpisca una donna su tre dopo i 60 anni.
Queste fratture da fragilità, per di più, riguardano un soggetto nel suo
complesso fragile, com’è l'anziano, perché spesso affetto da più comorbilità
e, maggiormente, il cosiddetto “grande anziano”, ovvero il paziente over 75
anni.
Ovviamente, la crescita continua dell'incidenza di tali fratture è correlata
all'aumento costante della vita media, tant'è che l'Italia, da diversi
anni, risulta essere tra i Paesi più longevi del mondo.
L'ultimo rapporto Istat sui dati demografici, relativo al primo semestre
2023, descrive un'Italia vecchia e longeva: ad oggi, l'aspettativa di vita
alla nascita è di 80,5 anni per gli uomini e di 84,8 per le donne.
Nel 2019, prima del covid, l'aspettativa di vita per i maschi era di 81,1
anni e per le femmine di 85,4 anni. Indubbiamente, l'attuale deflessione è
una conseguenza dell'incremento della mortalità e della riduzione delle
prestazioni sanitarie per patologie croniche, fenomeni che si sono generati
nella fase acuta della pandemia e che, parzialmente, perdurano ancora oggi,
anche a causa di una continua e progressiva riduzione del personale
sanitario (medico e infermieristico).
L’O.C.S.E. (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico),
nell'ultimo rapporto relativo all'aspettativa di vita media, con dati che
fotografano la situazione del 2022, pone l'Italia ancora nella Top 10 della
graduatoria mondiale: più precisamente, ci piazziamo al 9° posto, con
un'aspettativa di 82,7 anni, in una classifica che vede il Giappone 1° (con
84,5), la Svizzera al 2°posto (con 83,9) e la Corea del Sud in 3^ posizione
(con 83,6).
È interessante evidenziare la differenza con lo scenario verificatosi nel
2019, anno in cui eravamo al 4° posto, con un'aspettativa di 83,7 anni.
Perché l'Italia rimane fra i Paesi più longevi in Europa e nel mondo? Non
certo per fato, fortuna o volere degli dei! La longevità è il risultato di politiche sociali che dagli anni Sessanta
in poi hanno messo al centro l'individuo.
Ciò non accade, per esempio, in Stati come la Cina, la Russia, gli Emirati
Arabi, che, pur essendo delle potenze economiche o militari, non fanno
dell'individuo un punto centrale della loro politica.
Il Bel Paese, tuttavia, esce dalle prime dieci posizioni se si prendono in
considerazione indicatori ben specifici come la spesa sanitaria pro capite e
l'attesa media per un ricovero.
Per quanto riguarda la spesa sanitaria pro capite, l'Italia si trova al
ventesimo posto; sul podio ci stanno, in ordine: USA, Germania e Svizzera.
Per quanto riguarda i tempi d'attesa per un ricovero, siamo al quindicesimo
posto in classifica; i primi tre posti sono occupati da: Norvegia, Australia
e Canada.
All'interno del territorio nazionale, poi, si riscontrano vistose e
pericolose differenze: a Treviso la vita media è di 84,1 anni, mentre a
Napoli e Siracusa è di 80,6 anni.
È evidente che la longevità, di cui l'aspettativa di vita ne è la
raffigurazione più tangibile, rappresenti un eccellente indicatore della
bontà della nostra tradizione alimentare - perché noi siamo quello che
mangiamo e la dieta mediterranea è riconosciuta come fondamentale fattore
preventivo e terapeutico delle malattie dismetaboliche (ipertensione,
diabete mellito tipo 2, ipercolesterolemia, obesità) - e della qualità del
nostro servizio sanitario nazionale (SSN).
L’attuale SSN, che giusto fra qualche giorno compirà 45 anni, essendo stato
istituito con la legge numero 833 del 23/12/1978, sancisce il concetto di
salute inteso come fondamentale diritto dell'individuo e della
collettività garantendo, così, l'estensione delle prestazioni sanitarie a
tutta la popolazione secondo i principi di universalità, uguaglianza ed
equità.
Agli inizi di ottobre, intervenendo al Festival delle Regioni tenutosi a
Torino, il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha
definito il Servizio Sanitario Nazionale “un patrimonio di tutti da
difendere”, a garanzia del diritto alla salute per tutti i
cittadini.
La fondazione Gimbe, però, avverte che la sanità pubblica italiana “va
verso il baratro” a causa del crollo del rapporto tra spesa
sanitaria e PIL.
L'osservatorio Gimbe, organismo dell'omonima fondazione non a fini di lucro,
con sede a Bologna, istituita nel 1996, e presieduta da Nino Caltabellotta,
valente medico siciliano di Palermo, ha lo scopo di favorire la diffusione e
l'applicazione delle migliori evidenze scientifiche, al fine di ottenere il
massimo ritorno, in termini di salute, del denaro pubblico investito in
sanità.
La piramide demografica dell'Italia, pubblicata qualche mese fa, mostra una
forte erosione alla base, con raffigurazione “ad urna”, a causa del drastico
e progressivo calo delle nascite e del continuo incremento della vita media:
questa forma della piramide demografica fotografa il graduale e costante
aumento dell'assorbimento di risorse sanitarie da parte della generazione
c.d. “boomer”, che comprende i nati fra il 1945 e il 1964.
A fronte di ciò, si assiste a un sottofinanziamento del SSN, fenomeno
che non ha colore politico e che, pur avendo avuto inizio qualche
decennio fa, si è acuito a partire dal 2012.
La spesa sanitaria pubblica nel nostro Paese si attesta, nel 2023, al 6,7%
del PIL secondo il DEF (documento di economia e finanze) appena approvato
dal Governo, circa quattro punti percentuali in meno della Germania, che ha
investito il 10,9% del PIL.
Tra l'altro, sono preoccupanti i segnali di definanziamento per i
prossimi anni, con una spesa programmata del 6,3% per il 2024 e del 6,2%
per il 2025.
Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una spesa sanitaria
sotto il 6,5 % del PIL mette a rischio la salute pubblica.
Questo perché pochi soldi investiti in sanità vuol dire pochi medici,
pochi infermieri e pochi posti letto negli ospedali.
In Italia, attualmente, sono disponibili 3,1 posti letto ogni mille
abitanti, la media OCSE conta 4,3 posti, mentre in Francia sono 5,7 e in
Germania 7,8.
E dire che durante la pandemia era stato promesso ai cittadini un rilancio
delle spese sanitarie per evitare il collasso del sistema sanitario
nazionale in generale, e degli ospedali in particolare, che nella primavera
del 2020 è stato evitato soltanto grazie all'abnegazione, al sacrificio e
all'altissimo senso del dovere di tutti gli operatori sanitari.
Confidare sempre nella benevolenza dello stellone che, tante altre volte,
nel passato più o meno recente, ha salvato l'Italia e gli italiani da
situazioni difficili, diventa rischioso e temerario se non, addirittura,
incosciente.
Allora diventa importante porci tutti - cittadini e governanti - una
domanda: é ancora possibile una sanità per tutti?
Da un po' di tempo comincia a serpeggiare l'impressione che, tra
sostenibilità e sotto finanziamento del SSN, tra scelte/non scelte, ritardi
di programmazione, conflitti di interesse e ingiustificabili rinvii, la
tutela della salute non sia più una cosa seria - come indelebilmente
scolpita nella nostra carta costituzionale (art. 32) - ma stia venendo,
invece, messa in discussione - per superficialità o miope scelta - quasi si
trattasse di un passatempo, di cui se ne può anche fare a meno, o di un
gioco.
E la mente mi riporta a quei pomeriggi d'estate dei primi anni '70, quando,
per evitare la canicola delle ore più calde, ci riunivamo fra amici, in un
ambiente fresco o in oratorio, a giocare a “Monopoli”.
Chi ha la mia età ricorderà come si gioca. Giusto per quei pochi che
eventualmente non lo conoscessero, rammento brevemente che il "Monopoli” è
un gioco da tavolo, che consiste nella compra-vendita di terreni, case e
alberghi, dove chi ha (ricco con soldi virtuali) prende e chi non ha (povero
virtuale), bene che gli vada, sta a guardare, altrimenti paga, finché ne ha
(di quelle intriganti banconote colorate gialle blu verdi e rosse).
Da qui un cattivo pensiero (un noto politico della prima Repubblica amava
dire che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!”): non è che
come un moderno “Monopoli” la Sanità si stia trasformando in un gioco, "Sanopoli",
dove la posta in palio non sono più le banconote colorate accumulate o
perse, e dove il rischio diventa, non tanto quello di non giocare per
bancarotta, quanto, piuttosto, quello di non potersi curare quando i
casi della vita (i dadi, le carte “imprevisti”) ti pongono nella necessità
di doverlo fare?
E così, tra ironia e sorrisi amari, luoghi classici del Monopoli, quali
“vicolo corto” e “vicolo stretto” diventano un raro “intestino corto” e un
improbabile “intestino stretto” oppure il “Parco dei Principi” e il “Viale
dei Giardini” (quelle cartelle viola che rappresentano le proprietà più
costose), si trasformano in un concreto “Parco del benessere” o in un
gettonatissimo “Viale dei ritocchini”.
E le stazioni della moderna “Sanopoli” saranno pronte ad aspettarci con i
treni ad alta velocità per intraprendere viaggi della speranza (attenzione
alle disegualità regionali!) o per cercare - sempre pagando, si intende -
“cure all'estero".
Nella realtà, cioè nella vita quotidiana di tutti noi, la salute non è un
gioco di società e i modelli sanitari che la devono governare sono frutto di
scelte, non verità indiscusse né tantomeno eventi naturali
imprevedibili. Il nostro modello sanitario, quello risalente alla legge 833 del 1978
che in precedenza ho citato, è stato e rimane uno dei migliori al mondo.
Ma va sostenuto con le risorse necessarie perché funzioni al meglio e
mantenga le promesse. Altrimenti, vuol dire che, senza esplicitamente
dichiararlo, stiamo giocando un'altra partita. Ma la salute nostra e delle
generazioni che verranno non è un gioco e non deve essere messa in gioco.
Nel gioco della vita, quando si parla di Salute, imprevisti e
probabilità si chiudono come in cerchio.
E le malattie, piccole o grandi che siano, stanno anche, anzi soprattutto,
nel mazzo delle probabilità.
Che nessuno, poi, dica che tutto ciò era… imprevisto.
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
La terza domenica di Avvento, chiamata Gaudete, ci invita alla gioia.
È un invito che emerge dalle letture e dal salmo che parlano di una gioia
piena e traboccante e di un Dio che ci prepara ad un matrimonio: “mi ha
rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della
giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di
gioielli”.
È la gioia dell'incontro, della relazione, di un Dio che si fa vicino, che
si fa carico delle nostre debolezze e ci riabilita ad una vita feconda.
Giovanni Battista prepara l'incontro, non è lui il Messia ma è lo strumento,
lui presta la voce a colui che viene a riempire i nostri deserti.
Impariamo dal Battista nel nostro matrimonio a non chiedere per noi il
centro della scena, ma a farci strumento del bene dell'altro.
Nella reciprocità prepariamo la strada alla gioia che viene a riempire di
senso il nostro cammino di sposi e prepariamo la strada dell'incontro anche
per i nostri figli, impegnandoci ad essere testimoni di un amore gioioso,
orante, pieno di gratitudine.
Rosalinda e Francesco
Iniziative.
"La natività di Gesù"; film di Gianni Russello
Guarda il video
"La natività di Gesù"; film di Gianni Russello
(guarda
il video).
È dedicata al Natale l’ultima opera di Gianni Russello e del suo staff: un
gruppo di attori e tecnici (ma ancor prima un gruppo di amici) che si
arricchisce man mano di nuovi elementi.
(Guarda il video)
Il racconto della nascita di Gesù è descritto nella sua essenzialità da
quadri ben definiti: l’annunciazione, il viaggio a Betlemme,
la nascita, la visita dei magi.
Molti i significativi silenzi degli attori, per lasciar parlare le immagini
in una ricerca descrittiva quasi pittorica.
Evidente, nello svolgimento del racconto, il richiamo - nel solco della
tradizione fortemente agiografica - alla consolidata iconografia natalizia
ricca di simboli ed elementi decorativi.
“La natività di Gesù” è un ulteriore omaggio di Gianni Russello alla sua
terra, protagonista principale dei suoi film.
Personaggi e interpreti:
Maria - Giorgia Castronovo;
Giuseppe - Filippo Baldo;
Arcangelo - Davide Russello;
Gesù - G. Morgante;
Melchiorre - Calogero Agnello;
Gaspare - Paolo Carlisi;
Baldassarre - Nino Parrinello;
Locandiere - Baldassarre Terrana;
Popolano - Santino Picone;
Popolano - Sandro Picone;
Popolano - Giovanni Napoli;
Soldato romano - Filippo Terrana;
Zampognaro - Ennio Sanfilippo.
Le riprese e il montaggio sono stati curati da Elisa Russello.
Regia di Gianni Russello.
Buona visione (guarda
il video).
Chiesa.
Parrocchia Santa Venera - Chiesa Madre: orari delle celebrazioni nelle festività
natalizie e di fine anno
Locandina
La parrocchia
Santa Venera - Chiesa Madre in
Grotte ha comunicato i nuovi orari delle funzioni religiose e delle
celebrazioni eucaristiche in vigore per le festività natalizie e di fine
anno.
Le liturgie verranno
celebrate nei seguenti orari: Dal 16 al 23 dicembre - Novena del Santo Natale
- ore 17.15, santo Rosario e Novena
- ore 17.30, santa Messa Mercoledì 20 dicembre
- ore 18.00, in Piazza Marconi, raduno di preghiera per le famiglie animato
dalla comunità "Koinonia Giovanni Battista" Venerdì 22 dicembre
- ore 09.30, Novena e santa Messa Sabato 23 dicembre
- ore 19.00, novene e nenie natalizie in giro per i presepi del paese, a
cura del coro della chiesa Madre santa Venera (raduno alle ore 18.45 in
chiesa Madre) Domenica 24 dicembre
- ore 18.00, santo Rosario e Novena
- ore 18.30, santa Messa vigiliare Lunedì 25 dicembre - Natale del Signore
- ore 11.00, santa Messa
- ore 18.00, santa Messa Martedì 26 dicembre - Santo Stefano
- ore 10.00, santa Messa Domenica 31 dicembre
- ore 11.00, santa Messa
- ore 17.00, santa Messa e "Te Deum" Lunedì 1 gennaio 2024 - Maria SS.ma Madre di Dio
- ore 11.00, santa Messa
- ore 18.00, santa Messa Sabato 6 gennaio - Epifania del Signore
- ore 11.00, santa Messa
- ore 18.00, santa Messa.
Chiesa.
Parrocchia Madonna del Carmelo: orari delle celebrazioni nelle festività
natalizie e di fine anno
Parrocchia Madonna del Carmelo
La parrocchia
Madonna del Carmelo in
Grotte ha comunicato i nuovi orari delle funzioni religiose e delle
celebrazioni eucaristiche in vigore per le festività natalizie e di fine
anno.
Le liturgie verranno
celebrate nei seguenti orari: Dal 16 al 23 dicembre - Novena del Santo Natale
- ore 17.15, canto della Novena
- ore 18.00, santa Messa Domenica 24 dicembre
- ore 09.00, santa Messa
- ore 11.30, santa Messa
- ore 23.30, Veglia nella notte santa di Natale Lunedì 25 dicembre - Natale del Signore
- ore 11.30, santa Messa
- ore 18.00, santa Messa Martedì 26 dicembre
- ore 18.00, santa Messa Dal 27 al 30 dicembre
- ore 18.00, santa Messa Domenica 31 dicembre
- ore 09.00, santa Messa
- ore 11.30, santa Messa
- ore 18.00, santa Messa, canto del "Te Deum" Lunedì 1 gennaio 2024 - Maria SS.ma Madre di Dio
- ore 18.00, santa Messa Sabato 6 gennaio - Epifania del Signore
- ore 18.00, santa Messa Domenica 7 gennaio
- ore 09.00, santa Messa
- ore 11.30, santa Messa
- ore 18.00, santa Messa.
Per colloqui privati e ulteriori informazioni pastorali è possibile
contattare don Sergio Sanfilippo prima o dopo le sante Messe.
Chiesa.
Parrocchia San Rocco: orari delle celebrazioni e funzioni liturgiche
delle festività natalizie e di fine anno
Parrocchia San Rocco
La parrocchia San Rocco in
Grotte ha comunicato i nuovi orari delle funzioni religiose e delle
celebrazioni eucaristiche in vigore per le festività natalizie e di fine
anno.
Le liturgie verranno
celebrate nei seguenti orari: Dal 16 al 23 dicembre
- ore 17.00, Rosario, novena e santa Messa Domenica 24 dicembre
- ore 18.00, Rosario, novena e santa Messa della vigilia Lunedì 25 dicembre - Natale del Signore
- ore 10.00, santa Messa Dal 26 al 30 dicembre
- ore 17.30, santa Messa Domenica 31 dicembre
- ore 10.00, santa Messa
- ore 17.30, santa Messa, Te Deum, Benedizione dei calendari e delle agende Lunedì 1 gennaio 2024 - Maria SS.ma Madre di Dio
- ore 10.00, santa Messa Venerdì 5 gennaio
- ore 11.30, Nozze d'Argento
- ore 17.30, Santa Messa nella vigilia dell'Epifania del Signore Sabato 6 gennaio - Epifania del Signore
- ore 10.00, santa Messa
- ore 17.30, santa Messa del Battesimo del Signore Domenica 7 gennaio - Battesimo del Signore
- ore 10.00, santa Messa.
Per colloqui privati e ulteriori informazioni pastorali è possibile
contattare don Vincenzo
Licata prima o dopo le sante Messe.
Attività. Montevago: dalle macerie alla
bellezza; domenica 17 dicembre
Scorcio di Montevago
“Dalle macerie alla bellezza”, domenica 17 dicembre una giornata
dedicata alle eccellenze del Belice. Olio, vino e il nuovo corso del
turismo del paese del Belice. Percorso guidato e talk dedicato alla
scoperta del territorio, in vista di Agrigento 2025.
Montevago apre le porte delle sue bellezze e delle sue eccellenze
domenica 17 dicembre. In una giornata dedicata al turismo e ai prodotti
della terra come l’olio e il vino, chiamata “Dalle macerie alla
bellezza” il paese del Belice offre l’opportunità di conoscere il
percorso dei ruderi e di confrontarsi sui progetti legati al turismo,
con un occhio all’evento Agrigento Capitale della Cultura 2025 che
coinvolge non solo il capoluogo ma l’intera provincia. La giornata inizierà alle 09.30 con un percorso guidato tra i
ruderi di Montevago con le guide naturalistiche Marcello Mira e Antonino
Dinolfo, di VisitAgrigento, e la collaborazione di Michele Giambalvo.
Il percorso si concluderà con una degustazione di olio e vino di
Montevago nella sede del Baglio Ingoglia, cui seguirà un talk dedicato
alle eccellenze del territorio dal titolo “Il vino e l’olio come
rinascita di un territorio”.
Al talk parteciperanno il sindaco di Montevago Margherita La Rocca
Ruvolo, Gesuela Monteleone della Pro Loco Montevago, l’assessore
all’Agricoltura Francesco Russo, Francesco Marino, segretario regionale
Città dell’olio, Stefano Ientile della cantina “La chiusa” di Montevago
e il produttore di olio Francesco Amodeo.
Nel pomeriggio, alla biblioteca comunale del paese, due talk dedicati al
turismo del paese del Belice: alle ore 17.00 “I ruderi tra storia e
futuro”, moderato dal giornalista Alan David Scifo, con i
contributi del sindaco La Rocca Ruvolo, Giuseppe Taibi, capo delegazione
provinciale Fai Agrigento e Fabrizio Ferreri, sociologo del territorio e
assegnista all’università di Catania.
A seguire si parlerà di “Montevago per Agrigento 2025” con i contributi
di Nenè Mangiacavallo, presidente di Empedocle consorzio universitario
Agrigento, e Carmelo Cantone, assessore alle Attività produttive,
sviluppo economico e promozione del territorio del Comune di Agrigento.
Iniziative.
Mostra Presepe artistico, di Gero Miceli; da sabato 16 dicembre alla
Torre del Palo
Locandina
Sarà
inaugurata sabato 16 dicembre, alle ore 19.15 nei locali della
Torre del Palo in Grotte, la mostra del Presepe artistico ideata e
allestita da Gero Miceli.
Non un
semplice presepe ma una realizzazione artistica curata nei minimi dettagli,
arricchita da particolari installazioni, ambientazioni, personaggi.
Oltre che uno spettacolo da vedere vuol'essere un'esperienza attraverso la
quale riflettere sui vari aspetti della condizione umana.
Ogni singolo "quadro" della mostra è stato voluto e realizzato avendo come
fine quello di dare un messaggio e di donare al visitatore un arricchimento
personale.
La mostra resterà aperta, dalle 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle
19.00, sino a domenica 14 gennaio.
Volontariato.
Avis Grotte per Telethon, in piazza con i Cuori di cioccolato; sabato 16
e domenica 17 dicembre
Locandina
"Sostienici
con il cuore"; è questo lo slogan scelto dalla Fondazione
Telethon per questo Natale.
A Natale regala il "Cuore di cioccolato": un dono dolcissimo per offrire
sostegno alla ricerca sulle malattie genetiche rare e alle
famiglie che aspettano una cura.
Si può trovare il "Cuore di cioccolato" Telethon nelle principali
piazze italiane; anche a Grotte, in Piazza Umberto I (piazza
Municipio), sabato 16 e domenica 17 dicembre 2023.
Sia la mattina che il pomeriggio dei due giorni i volontari dell'Avis
comunale di Grotte, guidati dal presidente Pietro Zucchetto,
con la collaborazione della prof.ssa Antonella Cipolla, saranno
presenti in piazza con il nuovo gazebo Avis, per la distribuzione delle
scatole di cioccolatini. Il
Cuore è il regalo natalizio perfetto grazie alla qualità della materia
prima e all’elegante confezione illustrata, che può essere collezionata
e riutilizzata. Si può trovare nei gusti Cioccolato al latte e
Cioccolato fondente.
Iniziative.
Due giorni dedicati ai "Bio-distretti per lo sviluppo dei territori"; ad
Agrigento il 15 e 16 dicembre
Locandina del 15
Locandina del 16
Due
giorni dedicati ai “biodistretti come strumento di cooperazione per lo
sviluppo sostenibile dei territori” con tematiche che spaziano
dall’innovazione, all’agricoltura sociale, il turismo e la cooperazione, si
svolgeranno ad Agrigento nelle giornate del 15 e 16 dicembre, nella
sede del centro Stelai (Ex Stoai), nel cuore della Valle dei Templi.
“Innovazione e Biodistretti” è il tema dell’incontro che si terrà venerdì 15
dicembre, a partire dalle 08.45, mentre il giorno successivo si discuterà su
“Biodistretti, un laboratorio speciale per l’agricoltura sociale”, allo
stesso orario.
I due incontri, organizzati nell’ambito del progetto di cooperazione “Bio e
Slow” della Misura 16 - Sottomisura 16.3 nell’ambito della “Cooperazione tra
piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e condividere
impianti e risorse, nonché per lo sviluppo e la commercializzazione del
turismo” del Psr Sicilia 2014-2022, saranno l’occasione per discutere della
cooperazione tra operatori nel campo dell’agricoltura, del turismo e della
sostenibilità in Sicilia insieme agli esperti del settore.
I lavori, moderati dai giornalisti Angela Sciortino e Alan David Scifo,
verranno entrambi aperti dal titolare dell’azienda capofila Ats “Bio e
Slow”, Salvatore Ciulla.
A seguire, dalle ore 09.00, i partecipanti potranno ascoltare le relazioni
di Giuseppe Di Miceli (docente dell’Università di Palermo e componente della
Fondazione Its Sicani), Ignazio Garau (vicepresidente della Consulta
nazionale dei Distretti del cibo), Daniela Tacconi (ricercatore presso
Arco-action research for Co-development, Polo universitario “Città di
Prato”).
Previsti poi gli interventi del sindaco di Santa Elisabetta, Mimmo Gueli,
della docente di Filosofia e Storia, esperta in Biotetica e consulenza
filosofica, Maria Giberto, del presidente dell’associazione Italia Bio,
Lillo Alaimo Di Loro, del professore dell’Università di Palermo, Filippo
Sgroi e del presidente del Distretto rurale Ogliastra Michele Ruiu.
Nella giornata di sabato 16 dicembre, parteciperanno, oltre a Michele Ruiu e
Daniela Tacconi, Egidio Dansero, professore ordinario dipartimento Politica
e Società dell’Università di Torino, Salvatore Tosi, direttore Gal Metropoli
Est - Cnr, Giacomo Minio, docente di Economia Politica dell’Università di
Palermo e Carlo Greco, vicesindaco del Comune di Marineo e coordinatore
degli enti locali facenti parte del Distretto del cibo “Bio Slow”.
Le conclusioni di entrambi i convegni sono affidate al dirigente Servizio n.
3 dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della
Pesca mediterranea Bruno Lo Bianco e all’assessore regionale
all’Agricoltura, sviluppo rurale e Pesca mediterranea, Luca Sammartino.
Entrambi gli incontri, patrocinati dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei
Forestali della provincia di Agrigento, sono validi per l’acquisizione di
crediti formativi e si concluderanno con un buffet.
Editoria.
È in edicola il romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone;
presentazione il 23 dicembre
Locandina
"Tacito silenzio"
In vetrina
Copertina
Armando Caltagirone
Come
preannunciato nei giorni scorsi, è già disponibile in edicola il romanzo "Tacito Silenzio", opera prima di Armando Caltagirone
(Salvatore Sciascia Editore).
Le
copie del libro, in distribuzione dal pomeriggio di ieri, sono
reperibili a Grotte presso "L'Edicola" di Michelangelo Arnone
(Corso Garibaldi, 157).
Quanto mai attuale - in periodo di continui femminicidi - il tema
trattato dal libro, che prende spunto da un terribile fatto di cronaca
accaduto a Grotte nella metà del secolo scorso. Il 7 settembre 1945 il
paese è scosso da una notizia agghiacciante: una giovane e bella ragazza
- la sedicenne Rosetta, per qualcuno la più bella del paese - è stata
assassinata da uno spasimante ventenne.
Questa la realtà, dalla quale attinge l'Autore per cercare di fare luce
sui risvolti affettivi, economici, sociali e soprattutto culturali della
vicenda. Il romanzo verrà presentato ufficialmente a Grotte il prossimo 23
dicembre, alle ore 17.30 presso l'auditorium "San Nicola - Stella
Castiglione". Sul testo sono previsti gli interventi di
Giandomenico Vivacqua, Salvatore Bellavia e Giovanni Volpe.
Concluderà l'Autore.
La foto di copertina - modella Gloria Mancuso - è di Franco
Carlisi.
Chiesa.
Triduo in onore di santa Lucia nella chiesa Madonna del Carmelo, con la
statua restaurata
Santa Lucia
Santa Lucia
È
iniziato ieri, domenica 10 dicembre, nella chiesa parrocchiale della
Madonna del Carmelo in Grotte, il triduo in onore di santa Lucia. Tutti
i giorni, sino a mercoledì 13 dicembre - annuale ricorrenza nella quale si
ricorda il martirio della Santa -, alle ore 17.30 sarà recitato il
Rosario ed alle ore 18.00 verrà celebrata la santa Messa. Le orazioni
sono guidate dal parroco don Sergio Sanfilippo.
Quest'anno il simulacro in gesso della Santa si presenta in tutto il suo
splendore, riportato ai fasti delle origini grazie ad un puntuale intervento
di restauro conservativo che ha consentito di rimuovere le sovrapposizioni
cromatiche degli interventi precedenti e di riscoprire e riportare alla luce
i colori originali del manufatto artistico.
Nella festa di santa Lucia, mercoledì 13 (dopo la Celebrazione eucaristica)
alle ore 19.00 in piazza Umberto I, si terrà la cerimonia di accensione
dell'albero di Natale, la benedizione dei Bambinelli da riporre nei presepi
domestici e, per i più piccoli, un momento di animazione allietato dalle
melodie degli zampognari.
Nelle foto a lato, a sinistra il simulacro di santa Lucia dopo il restauro;
a destra prima del restauro (da notare in particolare le differenze nel
piattino, nelle scarpe, nella palma e nella doratura del panneggio).
Volontariato. Ieri la 24^ giornata
di donazione di sangue, nel 2023, presso l'Avis comunale di Grotte
AVIS di Grotte
"Questo anno 2023 per noi è stato molto proficuo"; questa la
dichiarazione a caldo del presidente Pietro Zucchetto a
conclusione della 24^ giornata di donazione di sangue
presso
il punto di raccolta
dell'Avis Comunale di Grotte, in Via Francesco Ingrao 92/94.
Al termine della mattinata
si sono contati: 18 donazioni, 2 prime donazioni, 7 predonazioni e 1
controllo annuale.
"Noi tutti del Direttivo, visti i risultati, ci riteniamo più che
soddisfatti - ha continuato Zucchetto -. Siamo, altresì, sicuri che
nelle prossime giornate di raccolta ci potremo ancora superare".
Infatti prima di fine anno è prevista un'altra giornata di donazione per
sabato 23 dicembre.
Al momento è già lusinghiero il resoconto delle donazioni effettuate nel
2023 dai donatori Avis di Grotte: 403 sacche (343 donazioni e 60 prime
donazioni) e 110 idoneità. Per la
prossima giornata di donazione
è possibile
prenotarsichiamando
il numero 377.0974739 oppure il 320.4434713.
Letture Sponsali.
"Morte al passato per iniziare una vita nuova"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Marco, nella seconda domenica di avvento, ci presenta Giovanni, che nel
deserto battezza.
Cosa significa battezzare? Non ha il significato liturgico che poi prenderà;
battezzare significa immergere nell’acqua.
Era un rito, un segno di morte al passato per iniziare una vita nuova. Per
esempio uno schiavo che passava alla condizione di libero.
E predica questo, Giovanni, questo battesimo, questa immersione, per la
conversione.
L’effetto di questa conversione cos’è? Il perdono dei peccati.
E Giovanni annunzia “Io vi battezzo con acqua”, cioè io vi aiuto a cambiare
vita, e poi e c’è l’annunzio della venuta di Gesù, che è colui che “vi
battezzerà in Spirito Santo”.
Battezzare con l’acqua significa immergere in un liquido che è esterno
all’uomo. Battezzare nello Spirito, lo Spirito è questa energia divina che
si chiama santa non soltanto per la qualità, ma per l’attività di separare
dal peccato.
La vita familiare e di coppia costituisce ogni giorno un terreno
particolarmente adatto a questa conversione, a questo cambio di vita, perché
gli sposi, insieme ai propri figli, sono chiamati a rendere santa la propria
esistenza ogni giorno nella piccola Chiesa che costituisce la famiglia.
In questi giorni siamo probabilmente tutti indaffarati a preparare un
piccolo presepe, un albero con le luci, qualche regalino per i nostri
familiari: auguriamoci che l’attesa della festa si accompagni, nella nostra
vita, a quella del bambino Gesù che, inondando di Spirito la nostra vita
personale e familiare, ci conduca ad una vera conversione.
Claudia e Dario
Agrigento.
87° anniversario Pirandelliano, il 10 e l'11 dicembre con il Pirandello
Stable Festival
Mario Gaziano
Il 10
dicembre 1936 moriva a Roma Luigi Pirandello. L'87° anniversario della
scomparsa del drammaturgo e Premio Nobel, viene ricordato ad Agrigento con
due appuntamenti, a cura del Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano. Domenica 10 dicembre 2023, alle ore 11.00 presso la
Casa Museo in contrada Caos,
andrà in scena : "Le parole
del Natale e Pirandello", con la collaborazione del Cepasa.
Dalla tradizione popolare religiosa natalizia a Luigi Pirandello:
- un recital con i poeti Liliana Arrigo, Stella Camillieri, Vera Di
Francesco, Enzo Argento, Giovanni Licata, Maria Assunta Maglio e Leo
Carnabuci;
- un recital con l'attore Giuseppe Gramaglia in "Torna Gesù" di Luigi
Pirandello (del 1895). Lunedì
11 dicembre 2023, alle ore 17.30, presso il
Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento,
si terrà la cerimonia di consegna
delle pergamene agli "Araldi" della cultura Pirandelliana.
I riconoscimenti verranno conferiti a: Liliana Arrigo, Stella Camillieri,
Vera Di Francesco, Enzo Argento, Giovanni Licata, Maria Assunta Maglio, Leo
Carnabuci, Maria Grazia Castellana, Maria Fantauzzo Rosa La Franca, Lia
Cipolla, Alfonso Marchica, Lillo D’Aleo, Massimo Agozzino, Alfio Russo,
Gioacchino Marrella, Giuseppe Cavaleri, Noemi Castronovo, Antonio
Zarcone, Domenico Mannella, Angelo Cinque, Giuseppe Adamo, Raimondo
Barone, Paolo Cilona, Diego Romeo, Lia Rocco, Franco Curaba, Liborio Triassi,
Elio Di Bella e Giuseppe Gramaglia.
Attualità.
"Nessun bambino nascerà quest'anno a Betlemme"; di Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Con immenso dolore vi annunciamo che nessun bambino nascerà
quest’anno a Betlemme per Natale.
Intanto nessuna famiglia non censita o araba può spostarsi da
Nazareth a Betlemme, perché tra questa città e Gerusalemme c’è un
muro alto otto metri che non si può varcare senza un’attesa di ore
attraversando check-point presidiati da coloni agguerriti e
dall’esercito. A Betlemme poi, in mancanza di albergo, non si può andare a
partorire in una grotta, perché c’è il rischio che essa sia allagata
da pompe capaci di trasportare migliaia di metri cubi d’acqua dal mare,
come si minaccia di fare nei tunnel di Gaza per uccidere quanti vi sono
riparati, liberi o ostaggi che siano.
È anche un tempo non adatto per partorire, perché non si sa che futuro
potrebbero avere i bambini messi alla luce, già ai primi vagiti, perché
potrebbero d’improvviso spegnersi le incubatrici o dopo, perché
potrebbero finire in mezzo a una strage degli innocenti, come
succede a Gaza dove secondo l’organizzazione internazionale “Save the
children” sono stati tolti alla vita già più di 3.257 bambini, un numero
superiore a quello dei bambini uccisi in conflitti armati a livello
globale in più di 20 Paesi nel corso di un intero anno; e questo rischio
correrebbero anche in Israele, dove ne sono periti 29, e in Cisgiordania
dove di bambini ne sono morti 33. Né si può cercare di portarli in salvo fuggendo in Egitto, perché
non si può passare al valico di Rafah e l’Egitto non li vuole.
E anche per gli altri bambini non si sa che futuro avranno se gli adulti
maschi si uccidono a vicenda in guerre insensate, che è il primo e vero
crimine del patriarcato.
In questa situazione tutte le Chiese cristiane di Gerusalemme hanno
deciso che quest’anno non si celebrerà il Natale a Betlemme, sono
cancellate le liturgie, fermati i pellegrinaggi, perché non ce ne sono
le condizioni, c’è poco da celebrare.
Eppure i bambini “sono sacri” ha scritto Liliana Segre in una lettera
alla comunità ebraica romana riunitasi a piazza del Popolo per reagire a
un antisemitismo di ritorno che va di pari passo con il perdurare del
genocidio di Gaza.
Ha scritto la senatrice Segre: “L'eterno ritorno della guerra mi fa
sentire prigioniera di una trappola mentale senza uscita, spettatrice
impotente, in pena per Israele ma anche per tutti i palestinesi
innocenti, entrambi intrappolati nella catena delle violenze e dei
rancori. E non ho soluzioni. E non ho più parole. Ho solo pensieri
tristi. Provo angoscia per gli ostaggi e per le loro famiglie. Provo
pietà per tutti i bambini, che sono sacri senza distinzione di
nazionalità o di fede, che soffrono e muoiono. Che pagano perché
altri non hanno saputo trovare le vie della pace”.
In effetti a pagare sono tutti, dentro e fuori la Palestina, Gaza e
Israele.
Anche i coloni, che se per mettersi fuori della guerra volessero andare
in America non potrebbero farlo perché gli Stati Uniti hanno deciso di
non dare loro i visti per quello che stanno facendo ai palestinesi
insieme con l’esercito.
Il ritorno dell’antisemitismo si può sconfiggere se risulta ben chiaro
che l’“inferno” (per dirla con l’ONU) che ha preso possesso dei
palestinesi e di Gaza (con il rischio di espandersi in modo
incontrollato nell’area mediterranea e nel mondo) non è imputabile né
al popolo ebraico come tale, né alla fede di Israele, né al
messianismo del ritorno alla terra.
Perché, anche ad una lettura fondamentalista delle Scritture, un simile
esito non è compatibile con la Torah e con i Profeti.
Se per la propria sicurezza futura il prezzo fosse lo sterminio degli
altri sulla terra, nessun Dio potrebbe invocarsi nei cieli.
Responsabile invece è solo lo Stato come istituzione, moloch o leviatano
che sia, come il mostro preso ad esempio dalla Bibbia.
Si rivela così la forza profetica del giudizio che Primo Levi nel 1984
esprimeva in una intervista a Gad Lerner (oggi ripubblicata dal “Fatto”)
in cui si diceva convinto che “il ruolo d’Israele come centro
unificatore dell’ebraismo” dovesse rovesciarsi, tornare fuori
d’Israele, “tornare fra noi Ebrei della Diaspora che abbiamo il
compito di ricordare ai nostri amici israeliani che essere ebrei vuol
dire un’altra cosa. Custodire gelosamente il filone ebraico della
tolleranza”.
Se i mostri si sfidano fino a minacciare Beirut ed il Libano meridionale
di fare la fine di Gaza e di Khan Yunis, nessuno può essere complice e
confondersi con essi.
È questo il cambiamento profondo che si richiede allo Stato d’Israele e
al suo rapporto con gli altri Ebrei e con i popoli, ed anche alla nostra
concezione belluina dello Stato, se si vuole che l’antisemitismo sia
cancellato in radice, e che il mondo possa trovare la pace.
Chiesa. "La solennità dell'Immacolata
Concezione"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini
Immacolata Concezione
8
dicembre: Solennità dell'Immacolata Concezione.
La festa dell'Immacolata Concezione è una delle feste mariane più importanti
nel calendario liturgico della Chiesa cattolica, celebrata in tutto il
mondo.
Questa festività era già celebrata in Oriente nel secolo VIII e venne
importata nell'Italia meridionale dai monaci bizantini, propagandosi poi a
tutto l'Occidente, soprattutto per iniziativa degli ordini religiosi
benedettini e carmelitani.
Fu inserita nel calendario della Chiesa universale da papa Alessandro VII
con la bolla "Sollicitudo omnium ecclesiarum" dell'8 dicembre 1661.
L'Immacolata nella devozione cattolica è collegata con le apparizioni di
Lourdes del 1858 e con le apparizioni di Rue du Bac a Santa Caterina Labouré,
a Parigi.
L'8 dicembre 1854 è stato proclamato il dogma dell'Immacolata Concezione di
Maria, con la bolla "Ineffabilis Deus" da papa Pio IX. La donna vestita di
sole. Che splendore in Maria! Che grandezza! Il Signore ha compiuto
meraviglie in Maria; come ha commentato San Giovanni Paolo II, nella notte
dell'attesa "cominciò a spendere, come una vera stella nell' universo".
Maria è il capolavoro dello Spirito Santo. È lo strumento nelle mani dello
Spirito. Il suo candore ci attira verso Dio. Lei è la tutta santa, la tutta
bella, la tutta pura, preservata dal peccato originale per singolare
privilegio di Dio Onnipotente.
La solennità dell'Immacolata completa ed arricchisce il tempo dell'Avvento,
il tempo di preparazione al grandissimo mistero dell'Incarnazione del Verbo
di Dio, fatto uomo per la salvezza dell' umanità.
La grandezza di Maria sta nell' umiltà. Maria si è fatta piccola, la serva
del Signore, e ha permesso l'attualizzarsi del grande progetto di Dio per
salvare l'umanità. "Piena di grazia" l'ha chiamata l'Angelo.
La Chiesa si complimenta con Maria chiamandola tutta bella, "tota pulchra".
Affidiamoci a Lei in questo tempo di Avvento, mettiamoci sotto lo sguardo
vigile di Maria, la stella dell'evangelizzazione.
Agrigento.
Concerto di Natale del Coro "Santa Cecilia", con il M° Salvatore
Salvaggio e il soprano Makie Nomoto
Manifesto
"Nativitas" s'intitola il Concerto di Natale dell'Associazione
Filarmonica "Santa Cecilia" di Agrigento, giunto alla XXXII edizione.
Organizzato con il patrocinio del Comune di Agrigento e dell'Assemblea
Regionale Siciliana, l'annuale appuntamento musicale si terrà sabato 16
dicembre, a partire dalle ore 19.00 nella chiesa di San Domenico.
Interpreti d'eccezione di questo concerto saranno il basso-baritono M°
Salvatore Salvaggio e il soprano Makie Nomoto. Al pianoforte la
M^ Daisy Chianetta. La direzione è a cura del M° Emanuele Di Bella.
Comune. Programma delle
manifestazioni e iniziative per le festività natalizie e di
fine anno
Manifesto
Programma (di massima) delle iniziative e
manifestazioni che l'Amministrazione comunale di Grotte - Assessorato al
Turismo e Spettacolo -, in
collaborazione con le associazioni locali, propone in occasione delle
festività natalizie e di fine anno 2023.
Venerdì 8 dicembre
- Festa dell'Immacolata Concezione
- ore 17.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, processione del simulacro dell'Immacolata, accompagnata
dalla Banda musicale "V. Bellini".
Mercoledì 13 dicembre - Festa di Santa Lucia
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa in onore di
santa Lucia;
- ore 19.00, in Piazza Umberto I, accensione dell'albero di Natale,
benedizione dei bambinelli, animazione a cura dell'Associazione "Cartoon
Mania", le melodie
del Natale con gli Zampognari.
Venerdì 15 dicembre
- ore 16.30, nella biblioteca comunale, Festa di Natale con i bambini
del doposcuola, a cura dei volontari del Servizio Civile Universale e
dell'Associazione "Nam-Jai".
Sabato 16 dicembre
- Gita per anziani a Modica (RG);
- ore 16.00, nel Palazzo municipale, Laboratorio di Natale, con trucca
bimbi, creazione e decorazione biscotti, lettura favole, scrittura letterina
a Babbo Natale, zucchero filato e dolcezze a cura dell'Associazione "Cartoon
Mania".
Domenica 17 dicembre
- ore 17.00, nel Palazzo municipale, "La casa di Babbo Natale", a
cura dell'Associazione "Cartoon Mania".
Domenica 24 dicembre - Vigilia di Natale
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- a seguire, in Piazza Marconi, consueto scambio di auguri.
Lunedì 25 dicembre - Natale del Signore - ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa; - ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- nel corso della giornata, "Le melodie del Natale" con gli Zampognari, per le vie del paese.
Sabato 30 dicembre
- ore 18.00, nell'auditorium "San Nicola - Stella Castiglione", "E i nostri volti, amore mio,
leggeri come foto", di Franco Carlisi: conversazione, visioni e
immagini.
Venerdì 5 gennaio
- ore 18.00, nella biblioteca comunale, Laboratorio dell'Epifania,
creazione della "calza della Befana" a cura dell'Associazione "Salti Matti".
Sabato 6 gennaio - Epifania
- ore 11.00, nella biblioteca comunale, La Befana incontra i bambini, a
cura dell'Associazione "Salti Matti";
- ore 18.00, in chiesa Madre, Concerto dell'Epifania del Coro
Filarmonico "Terzo Millennio" diretto dal M° Domenico Mannella.;
- a seguire, premiazione dei Presepi, a cura dell'Associazione "Nino
Martoglio".
Comune. Gita natalizia per 50 anziani a Modica
(RG); domande entro martedì 12 dicembre
Manifesto
L'Assessorato alla Solidarietà Sociale del Comune di Grotte sta
organizzando una gita per anziani, della durata di un giorno, da svolgersi
sabato 16 dicembre 2023.
Meta della gita sarà la città di Modica, in provincia di Ragusa. Potranno prendervi parte
50
cittadini residenti a Grotte (di età non inferiore a 65 anni). Si
precisa che la visita della città prevede percorsi da effettuarsi a piedi.
Le richieste di partecipazione, sul modello predisposto dall'Ufficio
Servizi Sociali del Comune (scarica
il modulo), dovranno essere presentate entro
martedì 12 dicembre all'Ufficio Protocollo
del Comune oppure via pec all'indirizzo
comunedigrotte@pec.it.
Alla domanda si dovrà allegare copia dell'attestazione ISEE in corso di
validità e copia del documento di riconoscimento.
Qualora pervenisse un numero di richieste superiore ai posti disponibili
verrà stilata una graduatoria tenendo
conto dell'indicatore ISEE e della data di presentazione della domanda.
Verrà data precedenza a chi non ha mai partecipato a nessuna gita.
Per la partecipazione è richiesta una quota di 15,00 euro.
Per ulteriori
informazioni è possibile contattare l'Ufficio Assistenza al numero 0922.947501.
Iniziative.
"Omaggio a Italo Calvino", con Giovanni Volpe; mercoledì 6 dicembre al
Museo regionale di Agrigento
Locandina
"Se una
notte d'inverno un viaggiatore" è il tema della manifestazione in
programma per oggi, mercoledì 6 dicembre 2023, alle ore 16.30
presso la sala conferenze "Tommaso Fazello" del Museo Archeologico
Regionale di Agrigento.
L'iniziativa vuole essere un omaggio allo scrittore Italo Calvino, nel
centenario della nascita.
Prenderanno parte all'incontro: Giovanna Grisafi, Giovanni Volpe
e Lia Rocco.
"Sarà un gran piacere - scrive
Volpe -. Tenterò di restituire, parlandone, un po' dell'amore che ho
sempre avuto per questo gigante. Il focus sarà su Marcovaldo, siamo a
dicembre, tra poco sarà Natale, il trionfo dei consumi, l'industria ci
invita a festeggiare...".
Gli spettatori sono invitati a portare con sé il libro di Calvino che
hanno amato di più, ed a leggerne - se vorranno - qualche frase.
Editoria. Premio "Racalmare -
Leonardo Sciascia"; conferimento del Premio a Nino De Vita
Guarda il video
Foto di gruppo
Domenica 3 dicembre 2023, presso
l'atrio interno del Palazzo municipale di Grotte, si è svolta la
serata conclusiva della XXXIII edizione del Premio Letterario "Racalmare
- Leonardo Sciascia" Città di Grotte
(guarda
il video).
(Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2023 - Foto di gruppo)
Letture Sponsali.
"Cerchiamo di fare i furbetti, tanto 'sorella morte' è
lontanissima"
Sposalizio
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Quando il gatto non c’è i topi ballano.
Cari amici, le letture di oggi ci invitano a riflettere su uno dei nostri
vizi umani più ricorrenti, che un po' si rispecchia nel detto “Quando il
gatto non c’è, i topi ballano”.
E noi siamo un po' come i topi. Pensiamo di fare quel che vogliamo, tanto
ancora non siamo al cospetto di Dio, del Padre.
Insomma, come fanno i bambini, cerchiamo di fare i furbetti, tanto ancora
sorella “morte” pensiamo che sia lontana, lontanissima.
Ma la cosa più interessante che emerge dalle scritture è che tendiamo a
pensare che per sentirci al sicuro, per essere felici, per essere credenti,
abbiamo bisogno che il Padre sia sempre presente fisicamente, non fidandoci
di ciò che non vedono i nostri occhi, non ascoltano le nostre orecchie e non
tocchino le nostre mani.
Ma Gesù ci invita ad essere fedeli fidandoci di lui e seguendo lo Spirito
Santo, lasciando perdere i nostri sensi umani.
Crediamo quindi al di là delle percezioni reali.
Aline e Christian
Editoria. Premio "Racalmare -
Leonardo Sciascia"; "Omaggio a Sciascia", a cura di
Salvatore Bellavia
Guarda il video
Introduzione
Provvidenza, Bellavia e Todaro
Letture
Sabato 2 dicembre 2023, presso
l'auditorium "San Nicola - Stella Castiglione" in Grotte, si è svolta la
seconda delle tre serate dedicate alla XXXIII edizione del
Premio Letterario "Racalmare - Leonardo
Sciascia" Città di Grotte
(guarda
il video).
Tema della manifestazione: "Omaggio a Leonardo Sciascia" a cura
del dott. Salvatore Bellavia.
Lavoro.
Aeronautica Militare: concorso per 1050 Volontari in Ferma Prefissata
Iniziale; entro il 15 dicembre
Locandina
L'Aeronautica
Militare ha
indetto il bando di concorso per il reclutamento di 1.050 Volontari
in ferma prefissata iniziale (VFI) di cui 1000 "ordinari" (per
categorie varie che saranno assegnate dalla Forza Armata) e 50 per il
settore d’impiego “COSMOS (STOS/Incursori)”.
Il reclutamento prevede due distinti incorporamenti:
- giugno 2024, per i primi 525 candidati idonei;
- settembre 2024, per i successivi 475 candidati idonei e 50 per il
settore d’impiego “COMOS (STOS/Incursori).
I principali requisiti di partecipazione sono:
- cittadinanza italiana;
- aver compiuto il 18° anno di età e non aver superato il 24° anno di
età;
- aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex
scuola media inferiore);
- non essere in servizio quali volontari nelle Forze Armate.
La domanda di partecipazione può essere presentata fino al 15
dicembre 2023 accedendo al portale dei concorsi (accedi
al portale) con uno dei sistemi previsti (SPID/CIE).
Iniziative.
"Passeggiata per il Creato" alla Scala dei Turchi, contro il cambiamento
climatico
Locandina
Cambiamento climatico; dall'Ordine Francescano Secolare e dalla
Gioventù Francescana di Sicilia un appello ai potenti della terra:
domani una "Passeggiata per il creato" alla Scala dei Turchi.
Via ad una petizione che ha già raccolto oltre 1200 firme tra
personalità del mondo ecclesiale, politico, sindacale, ambientalista.
È un “Appello ai reggitori dei popoli” quello lanciato, con una
petizione, dall’Ordine Francescano Secolare e dalla Gioventù Francescana
di Sicilia. Un testo che raccoglie il grido d’allarme di Papa Francesco
nella sua Esortazione apostolica aveva invitato a “schierarsi al
fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche,
sforzandoci di porre fine all'insensata guerra alla nostra Casa comune,
che è una guerra mondiale terribile”.
Nasce così la petizione indirizzata a tutti i potenti del mondo, in
particolare ad Ursula Von Der Leyen e a Giorgia Meloni che alla
Conferenza avranno il compito di rappresentare l’Europa e l’Italia alla
28esima Conferenza sul Clima in svolgimento in queste ore.
"L’Ordine Francescano Secolare e la Gioventù Francescana di Sicilia
non intendono fermarsi qui – dicono gli organizzatori con una nota -.
Continua la raccolta di adesioni e sottoscrizioni. Inoltre, già dai
prossimi giorni saranno programmate attività che rispondono direttamente
all’Appello del Pontefice: soltanto con una forte sensibilizzazione
delle coscienze di tutti sarà possibile incidere sulle coscienze dei
decisori che in queste ore cominciano a sedersi al tavolo della 28esima
Conferenza sul Clima. Prima iniziativa in tal senso è programmata per
domani, 2 dicembre alle 11.00 alla Scala dei Turchi di Realmonte.
Un modo per lanciare un messaggio ai potenti del mondo, affinché si
impegnino a salvaguardare il Pianeta e la sua bellezza".
La petizione si trova sulla
piattaforma change.org (clicca
qui).
Editoria. Oggi al via la XXXIII edizione del
Premio letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte"
Alfonso Provvidenza
Venerdì 1 dicembre
Sabato 2 dicembre
Al
via la XXXIII edizione del
Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte", con un
comitato di presidenza guidato da Gaetano Savatteri (già presidente
dal 2010 al 2015), e composto da Stefania Auci (scrittrice),
Salvatore Bellavia (già presidente e tra i fondatori del Premio),
Felice Cavallaro (direttore dell’associazione Strada degli Scrittori e
giornalista del Corriere della Sera), Accursia Vitello (docente di
Lettere). Il presidente del Premio è Alfonso Provvidenza, sindaco pro tempore
di Grotte, mentre il direttore è Annamaria Todaro, assessore comunale
alla Pubblica istruzione.
"Sono sinceramente emozionato - commenta Alfonso Provvidenza -
perché questo Premio, appena qualche decennio fa vedeva Leonardo Sciascia
parlare di letteratura al Palazzo di Città insieme a Consolo, Bufalino,
Camilleri e Vázquez Montalbán".
Tre le serate, con un programma ricco di iniziative che si svolgeranno a
Grotte.
Si comincia venerdì 1° dicembre, alle 17.00, al centro polifunzionale San
Nicola - Stella Castiglione, con "Omaggio a Vincenzo Consolo" a cura di
Giuseppe Airò
(guarda
il promo).
Sarà sempre il centro polifunzionale San Nicola - Stella Castiglione, sabato
alle 17.00, la sede della serata dal titolo "Omaggio a Leonardo Sciascia -
Primo Presidente del Premio Racalmare" a cura di Salvatore Bellavia
(guarda
il promo).
La serata conclusiva è prevista domenica 3 dicembre prossimo, alle 17.00,
nell’atrio comunale dove, dopo i saluti del sindaco Alfonso Provvidenza, si
terrà la conversazione con l’autore Nino De Vita, Tiziana
Crisafulli e Gaetano Savatteri.
Previsti momenti di "Musica e parole" a cura di Mario Incudine con
Antonio Vasta e
Pino Ricosta acoustic trio, l’omaggio a Leonardo Sciascia con la
lettura di Ignazio Enrico Marchese e, infine, la consegna del Premio
Racalmare Leonardo Sciascia 2023 "alla carriera" a Nino De Vita.
“Quest’anno - afferma Gaetano Savatteri - il Premio Racalmare
rende omaggio a un poeta legatissimo a Sciascia, Bufalino e Consolo che sono
stati presidenti del Premio. E questo è anche un modo per chiudere il
cerchio sulla grande tradizione della letteratura e della poesia siciliana".