Iniziative. "InFiorosa 2024" a Favara, dal 31
maggio al 2 giugno
Locandina
Antonella Airò
Peppuccio Barravecchia
InFiorosa 2024 a Favara. Oggi l'arrivo degli infioratori. Stasera balera
con Peppuccio Barravecchia.
Sarà oltre 20mq di tappeto floreale quello che realizzeranno a Favara i
maestri dell’Associazione "Maestri Infioratori di Noto" tra oggi, venerdì
31 maggio, e domani, sabato 1 giugno, in occasione "Infiorosa
2024. Infiorata artistica Italia". Novità di quest’anno voluta
dall'organizzatrice dell’evento,
Antonella Airò, è la realizzazione del tappeto floreale all’aperto.
La creazione sarà un omaggio alla Festa della Repubblica Italiana e alle
forze dell'ordine come Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza.
Sarà realizzata con fiori e vario materiale vegetale come crusca, torba,
caffè, riso, semenze varie. Tra le prime operazioni ci sarà il
posizionamento della gigantografia che farà da base al tappeto e la
spetalatura dei fiori.
L’anno scorso furono 23 i maestri infioratori giunti a Favara per la prima
edizione di Infiorosa; tema di quella edizione fu la Sicilia.
Uno dei due tappeti creati all’interno del Castello Chiaramonte ritraeva lo
stemma comunale della città di Favara, l’altro invece, a forma circolare,
riportava l’immagine della Triscele, conosciuta comunemente anche come
Trinacria o Triquetrasi (la raffigurazione di un essere mitologico con tre
gambe), simbolo della Sicilia.
Intanto stasera in piazza Cavour fervono i preparativi per lo scoppiettante
inizio con la serata balera di
Peppuccio Barravecchia.
Domani, sabato 1 giugno, arriverà la Signora Santina (alias
Carmelo Caccamo) che con la sua ilarità farà divertire tutti. Nel
corso della serata ci saranno sfilate, esibizioni varie, e tanti momenti di
solidarietà.
La mattina di domenica 2 giugno, sarà il momento dei saluti e dei
ringraziamenti agli infioratori e alle forze dell’ordine.
Nella serata di domenica invece ci sarà tutto il ritmo latino americano dei
Los Locos.
Comune. Giuria Popolare del Premio "Racalmare -
Leonardo Sciascia"; richieste entro il 20 giugno
Premio Racalmare
Ci si
prepara per la
XXXIV edizione del Premio
Letterario Internazionale “Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte”.
Con un avviso pubblico, a firma del sindaco
Alfonso Provvidenza e dell'assessore alla Cultura Annamaria Todaro, si
informano i cittadini che tutti gli interessati possono presentare richiesta per far parte della Giuria Popolare del Premio. Nell'avviso non sono specificati particolari requisiti.
Le richieste (in forma semplice: nome e cognome, data di
nascita, residenza, richiesta di far parte della Giuria Popolare della XXXIV
edizione del Premio) indirizzate al Sindaco di Grotte, possono essere
presentate al Servizio "Protocollo Generale" del Comune, oppure inviate via
mail pec all'indirizzo "cultura@comunedigrotte.org"
entro e non oltre giovedì 20 giugno 2024.
Come per le precedenti edizioni, il Sindaco e l'Assessore alla Cultura, per favorire la massima
partecipazione, non hanno precluso a nessuno la possibilità di partecipare;
unico criterio è la voglia di leggere libri.
Per questa XXXIV edizione il
sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza - Presidente del Premio
in qualità di Sindaco pro tempore - ha
confermato
le nomine effettuate lo scorso anno relative al
Presidente onorario, al Direttore, al Segretario e al Comitato. Presidente onorario è Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore originario di Racalmuto, già Presidente
onorario dal 2010 al 2015 e nell'edizione 2023. Direttore del Premio è l'assessore (pro tempore) alla Pubblica
Istruzione Annamaria Todaro. Segretario del Premio è il responsabile dell’Area Cultura
Guglielmo Dinicolò.
Il Comitato è
formato da: Stefania Auci (scrittrice che ha raggiunto il successo con
la celebre saga dei Florio: "I leoni di Sicilia" e "L'inverno dei leoni"),
Salvatore Bellavia (tra i fondatori del Premio, già Presidente
onorario della XXVIII edizione nel 2017), Felice Cavallaro
(giornalista, scrittore e fondatore dell'Associazione "La strada degli
scrittori") e Accursia Vitello (docente di Lettere, responsabile del
Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Scuola").
Politica. On. Rosellina
Marchetta: interrogazione sulle nomine nei Collegi di revisione (scuola)
On. Serafina Marchetta
L'on. Rosellina Marchetta, Deputato
Segretario all'Assemblea Regionale Siciliana, ha presentato
un'interrogazione al presidente della Regione Schifani, all’assessore per i
beni culturali e l’identità siciliana Scarpinato e all’assessore per
l’istruzione e la formazione professionale Turano, richiedendo chiarimenti
in ordine alla designazione da parte del Ministero di propri rappresentanti
in seno ai Collegi di Revisione delle Istituzioni scolastiche siciliane tra
soggetti dipendenti degli Uffici scolastici provinciali che secondo alcune
segnalazioni non risultano iscritti al Registro dei Revisori Legali, così
come disciplinato dalla normativa regionale vigente.
Nell’interrogazione l’on. Marchetta chiede di sapere se non si ritenga
opportuno procedere alla verifica della sussistenza dei requisiti, previsti
dalla normativa vigente e valutare un controllo, evidenziando quali
provvedimenti si intendono adottare in caso di mancanza dei requisiti per la
nomina dei componenti del Collegio dei Revisori di designazione del
Ministero dell’Istruzione e del Merito.
“Ho ricevuto da parte di numerosi professionisti iscritti nel Registro
dei Revisori Legali - ha detto l’on. Marchetta - richieste di
chiarimento in ordine alle procedure di designazione dei componenti nei
Collegi di Revisione delle Istituzioni scolastiche siciliane, ad opera del
Ministero dell'Istruzione e del Merito con particolare riferimento al
possesso, in capo ai componenti designati da detto Ministero, dei requisiti
richiesti dalla normativa vigente, lo svolgimento di una professionalità al
servizio di enti pubblici - ha concluso la Deputata - presuppone il
possesso di alcuni specifici requisiti, credo sia corretto procedere con una
verifica nel rispetto delle professionalità che devono garantire il
controllo sugli adempimenti amministrativo-contabili delle nostre
istituzioni scolastiche”.
Attualità.
"Un fantasma si aggira per l'Europa"; di Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Un
fantasma si aggira per l’Europa: l’esercito europeo da istituire,
come se non bastassero quelli che ci sono.
Non tutti i partiti e le liste che si contendono il potere in Europa
dicono esplicitamente di volerlo, ma tutti dicono di volere una politica
estera e di difesa comune, il cui avvento sarebbe il coronamento
dell’Unione Europea, cioè il suo pervenire a uno stato di perfezione.
Di questo adempimento finale l’esercito europeo sarebbe la condizione e
lo strumento.
Quelli del governo e i politici di Bruxelles dicono poi di volere uno
sviluppo dell’industria delle armi, di cui l’esercito europeo
sarebbe il primo committente e cliente.
Il Partito Democratico e l’aggregato Sinistra-Verdi danno ad intendere
che questa evoluzione verso il decisionismo europeo sarebbe una cosa di
sinistra; del resto D’Alema dopo la guerra jugoslava sostenne che
politica estera e difesa vanno insieme e che senza guerra una politica
estera e uno Stato non esistono nemmeno.
Al contrario non si tratta di una cosa di sinistra, bensì di una
politica di destra e di guerra.
Essa è congeniale allo Stato moderno, come è stato inventato da Thomas
Hobbes, che lo ha descritto come un Leviatano, un mostro biblico, ovvero
un uomo collettivo, un lupo artificiale dai denti di ferro.
Si tratta dello Stato sovrano, che non riconosce nessuno sopra di sé,
che perciò per farsi giustizia non ha altro mezzo che la guerra, e si
identifica con lo “ius ad bellum”, col diritto di guerra.
Nella prossima legislatura del Parlamento europeo, in cui questo nodo
verrà al pettine, l’Europa si suicida o si salva.
Si suicida se vorrà inseguire e afferrare questa chimera della “difesa
comune”.
Prima di tutto, che cosa significa “difesa”? Oggi si chiama “difesa”, ma è un eufemismo, le è stato solo
cambiato nome, sono della Difesa i ministeri che prima erano della
guerra.
Un’Europa che si conformi definitivamente a questo modello, non sarebbe
più né una Comunità né un’Unione, ma diventerebbe un Super-Stato, come
gli altri che sono sulla scena, e che non riescono a convertirsi in
qualche altra cosa di più umano, sia sul piano interno che sul piano
internazionale.
Ma in secondo luogo, difesa da chi? Chi ci minaccia?
Si dice che si tratta della difesa dei confini esterni dell’Unione.
Secondo l’attuale governo si tratterebbe di difenderli anche
dall’ingresso dei migranti, ma al di fuori di questa aberrazione non
è chiaro da chi l’Europa dovrebbe difendersi.
Quello che oggi viene venduto come il “casus belli” più incombente,
ovvero un’invasione russa che seguirebbe a quella dell’Ucraina,
non è che una “fake news” non creduta nemmeno da chi la propaga;
al contrario ciò che si dovrebbe fare con la Russia sarebbe di
riconoscere che anch’essa è Europa ed è qui che la Russia deve ritrovare
il suo posto: sarebbe questa la “grande Europa” geografica e storica, di
cui parla il Papa e che era prefigurata già da de Gaulle,
“dall’Atlantico agli Urali”.
All’infuori di ciò non si vede da che cosa l’Europa dovrebbe difendersi,
se non si pensa a un’offesa che venga dall’America, dalla Cina, o dai
Paesi del BRICS, il vecchio Terzo Mondo.
O forse ci vuole la guerra per propagare e difendere i famosi “valori
occidentali” rispetto al “resto del mondo”?
E chi deciderebbe in materia di guerra e pace, e dei rapporti da Potenza
a Potenza?
Si parla con riprovazione della regola del voto all’unanimità, che viene
stigmatizzato come “diritto di veto” da liquidare mediante una riforma
dei Trattati.
Dunque una guerra che venisse decisa da una maggioranza, sia pure
qualificata di Stati, obbligherebbe tutti gli altri a combatterla?
E se a fare la differenza fossero piccoli Stati, o Stati sacrificali,
come è oggi l’Ucraina, e fossimo costretti alla guerra da Cipro, Malta,
Lussemburgo, Lituania e simili (non San Marino, che non fa parte
dell’Unione), dovremmo senza discutere “ruere ad armas”, correre alle
armi?
E in un’Europa distrutta che ne sarebbe della Svizzera, che non c’entra
niente?
Ma questa è la democrazia, dicono.
Ma la democrazia non è fatta solo di obbedienze e di sì, è fatta
anche di “no”, col “no” abbiamo salvato la Costituzione dalle
cattive riforme, i “cattolici del no” non ci sarebbero stati, e non
potremmo opporci all’avvento del premierato forte, di quelli che
decidono guerra e immolazione per tutti, come alcuni di quelli che
sono in giro e che vorrebbe introdurre la Premier reversibile Meloni.
Che se poi tutti i 27 non fossero in riga e in armi, l’Europa, come
soggetto politico. si dissolverebbe.
Volontariato.
L'ora della prevenzione con l'Avis comunale di Grotte e l'ASP di Agrigento
Foto di gruppo
Gazebo
Angela Matina
Alfonso Provvidenza
Pietro Zucchetto
Locandina
Ieri, giovedì 30 maggio 2024, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 nella sede
dell'Avis comunale di Grotte si è tenuto un "Open Day" finalizzato alla
prevenzione dei tumori.
(Foto di gruppo)
L'ASP1 di
Agrigento (Dipartimento di Prevenzione - U.O. Centro Gestionale
Screening, insieme all'U.O.C. Consultori Familiari e Consultorio di Racalmuto e Grotte),
nell'ambito della propria attività rivolta a tutto il territorio
agrigentino, ha organizzato la campagna informativa anche a Grotte, aperta a tutti,
su iniziativa dell'Avis
comunale di Grotte e con il patrocinio del Comune.
L'equipe sanitaria che si è resa disponibile era formata da 2 ostetriche, 2
assistenti sociali, 2 ginecologi e 2 medici.
Ben 59 le persone accolte nella sede Avis di Via Francesco Ingrao, che hanno
partecipato allo screening e che hanno ritirato l'invito per le prestazioni gratuite.
A tutti i partecipanti è stato donato uno zainetto
da trekking con il logo dell'Avis di Grotte.
(Gazebo dinanzi alla sede dell'Avis di Grotte)
"Siamo
qui, con immenso piacere, per parlare degli screening oncologici - ha
dichiarato la dott.ssa Angela Matina, responsabile del Centro
Gestionale Screening di Agrigento -. Ricordo che l'ASP di Agrigento offre
tre screening oncologici che sono gratuiti, non necessitano della ricetta
del medico di medicina generale, e sono: lo screening della mammella che è
rivolto alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, lo screening della
cervice uterina rivolto a donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, e lo
screening del colon retto rivolto a uomini e donne di età compresa tra i 50
e i 69 anni. Nel corso degli anni, dal 2012, sono tante le persone che hanno
chiamato, ci hanno ringraziato, per le quali abbiamo avuto risultati ottimi
perché la diagnosi precoce può salvare la vita, oltre che migliorarne la
qualità".
"Grazie all'ASP di Agrigento abbiamo potuto organizzare questa open day,
con il patrocinio del Comune di Grotte - ha detto Pietro Zucchetto,
presidente dell'Avis comunale -, perché vogliamo che questa fiammella
della solidarietà, della prevenzione e della tutela della salute si sviluppi
ulteriormente".
"Questa è un'iniziativa lodevole e importante - ha confermato il
sindaco Alfonso Provvidenza -; come Comune di Grotte negli anni
passati abbiamo già realizzato altre manifestazioni analoghe, e questa volta
c'è stata la sinergia con l'Avis e con l'ASP di Agrigento e con gioia
abbiamo dato la nostra collaborazione. Si tratta di un evento importante, La
prevenzione è fondamentale. Il Comune ha programmato la realizzazione di
altri eventi similari. Abbiamo già visto in passato come queste iniziative
abbiano consentito di risolvere numerosi problemi. L'Amministrazione esprime
soddisfazione e continuerà a collaborare con L'Avis e con le altre
associazioni che porteranno avanti iniziative del genere".
Al termine della manifestazione, alla quale ha partecipato anche il
presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi, è stato ribadito
che è sempre possibile contattare il Centro Gestionale
Screening ai numeri0922.407538 e 0922.407829.
Nelle foto a lato, alcuni momenti della manifestazione e delle interviste.
Politica.
"Riforme costituzionali: sbagliate e pericolose per l'unità del
Paese e la democrazia"; di Enzo
Napoli
Enzo Napoli
Le tre principali forze
di governo si sono spartite anche l'intestazione di tre importanti riforme
che definiscono, a ragione, "storiche".
Ciascuna di esse, infatti, mette in discussione un pezzo fondamentale della
Costituzione.
La Lega, con l'autonomia differenziata, incassa finalmente lo
smantellamento dell'unità nazionale.
Forza Italia realizza il sogno di Berlusconi di assoggettare la
magistratura al potere politico.
Fratelli d'Italia restaura, attraverso l'elezione diretta del Presidente del
Consiglio, il mito dell'uomo solo al comando, che risveglia antichi
echi del Ventennio.
Non è certo un caso.
La Costituzione nasce dalle forze antifasciste che avevano sconfitto
militarmente il fascismo e per quasi ottant'anni, con fatica, su di essa si
è costruita la fragile democrazia repubblicana.
Con fatica, perché nel profondo della coscienza degli italiani, è rimasto
sempre sedimentato il limo dell'autoritarismo, la diffidenza verso la
politica, l'asservimento al potere.
Con fatica, perché per ottant'anni trame, stragi, terrorismo, tentati golpe,
complotti, ingerenze straniere, mafie, poteri occulti e potentati economici
hanno cercato di condizionare, irretire e persino demolire la repubblica
democratica per come i padri costituenti l'avevano pensata.
L'indignazione sbandierata dagli oppositori è nobile, ma tardiva e certo non
assolutoria.
Gravano sulle forze politiche del centrosinistra enormi responsabilità su
quanto sta oggi accadendo.
Non solo per aver consentito grazie alle loro divisioni, la vittoria del
centrodestra, ma sopratutto per aver omesso di affrontare in modo sano,
quando ne avevano la possibilità, alcune grandi riforme che pure erano
diventate indispensabili per le crepe che il tempo ed i mutamenti sociali
avevano provocato.
Le destre oggi stanno cercando di dare la loro risposte, sbagliate e
pericolose per l'unità del paese e la democrazia, allo strapotere della
magistratura, al divario economico mai colmato e nemmeno ridotto, tra nord e
sud d'Italia, al lento funzionamento dello Stato e delle istituzioni.
Se vogliamo essere onesti intellettualmente, dovremmo riconoscere che,
quando qualche leader progressista e democratico aveva tentato di mettere
mano alla difficile e complicata modernizzazione delle istituzioni,
fortissime sono state le resistenze anche a sinistra, nella ingenua
illusione che difendere l'esistente bastasse a salvaguardare la democrazia e
la Costituzione.
Solo oggi ci accorgiamo (neanche compiutamente) con imperdonabile ritardo,
quanto dannoso sia stato demolire i partiti, delegittimare la politica ed
alimentare il populismo, quanto inconsistente sia il peso dei leader e
quanto deleteria sia la frammentazione del centrosinistra.
Solo oggi ci preoccupa che a mettere mano alla Costituzione, siano
personaggi politici che, in fondo, non la sentono propria e siano ascoltati
con attenzione da quella consistente parte della popolazione che, della
tragica esperienza del ventennio fascista, non ha imparato nulla.
Riconoscimenti.
Il Primo Maresciallo (EI) Gianmatteo Alongi nominato "Sottufficiale di
Corpo"
Gianmatteo Alongi
Il Primo Maresciallo Gianmatteo Alongi è stato nominato "Sottufficiale di
Corpo".
Un riconoscimento per le qualità umane, morali e professionali possedute dal
Sottufficiale, evidenziate nel corso della sua carriera nei ranghi dell'Esercito
Italiano. Il "Sottufficiale di Corpo", nominato dal Comandante anche
alla luce del necessario rapporto di fiducia e di stima sotteso, assume il
ruolo di interlocutore primario del Comandante di Corpo, svolgendo un ruolo
cruciale nell’ambito del proprio Reparto per quanto attiene agli aspetti
connessi con lo spirito di Corpo, l’etica, il benessere, il morale e il
profilo disciplinare del personale effettivo. Questa figura viene scelta tra
coloro che, nella categoria, dimostrano di possedere le capacità di
rappresentare i Sottufficiali, i Graduati e i Volontari. Arruolatosi
nell’ottobre del 1994, Gianmatteo Alongi ha frequentato il 5° Corso
Allievi Marescialli presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito
Italiano, specializzandosi nell’Arma del Genio.
Ha conseguito la laurea in "Scienze Organizzative e Gestionali"
presso l’Università della "Tuscia" di Viterbo.
Nella sua carriera militare ha ricoperto molteplici incarichi come
Comandante di Plotone Genio, sia in ambito nazionale che internazionale.
È stato insignito delle seguenti onorificenze:
- Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare,
concessa dal Presidente della Repubblica;
- Medaglia d’oro per anzianità di servizio;
- Medaglia d'oro al merito di lungo Comando;
- Medaglia per la Missione Militare di pace in Bosnia-Erzigovina;
- Medaglia per la Missione Militare di pace in Kosovo;
- Medaglia per la Missione Militare di pace in Albania;
- Medaglia delle Nazioni Unite per il servizio prestato con l’ONU
nell’ambito dell’operazione LEONTE X in Libano;
- Medaglia per la Missione Militare di pace ISAF in Afghanistan;
- Medaglia NATO per il servizio prestato con la NATO in relazione
all’operazione IFOR/SFOR/ALTHEA/ISAF.
- Medaglia per "Operazione Strade Sicure";
- Medaglia per "Operazione Domino".
Oltre a ricoprire l’incarico di Capo Sezione Addestramento e Sostegno
Logistico, dal 1° marzo 2024 il Primo Maresciallo Gianmatteo Alongi è
stato nominato "Sottufficiale di Corpo"; figura che è divenuta elemento
essenziale per l’organizzazione della vita dei reparti e per il supporto ai
vari Comandanti nella loro azione di Comando.
Tradizioni.
"La Pasqua di Grotte" vista, filmata e raccontata da due turisti
ungheresi
Guarda il video
Che la Settimana Santa a Grotte sia - per le sue caratteristiche che
la rendono unica - uno spettacolo del tutto particolare, è ormai un dato
assodato, per i grottesi e per quanti vengono in paese per assistere alle
rappresentazioni teatrali.
Che dei turisti ne rimangano letteralmente affascinati e decidano di
farne un piccolo documentario da diffondere,(guarda
il video)
è un'assoluta novità.
Testimonianze.
"Cinquanta anni come oggi, la strage di Brescia"; di Gaspare
Agnello
Gaspare Agnello
Cinquanta anni come oggi (avevo 40 anni) mi trovavo al Saracen Hotel per
celebrare il congresso regionale della CGIL.
Nel pomeriggio, prima di iniziare i lavori, si notava in sala una strana
aria.
Infatti sul palco della sala del congresso è salito un funzionario che ci
disse della strage di Brescia e ci annunziò il rinvio del congresso
invitandoci a ritornare nelle nostre sedi per manifestare contro il
terrorismo che attentava alla nostra democrazia.
Sono tornato a Grotte dove improvvisammo una manifestazione.
Ho parlato dal balcone del Comune, cosa che era avvenuta una volta con il
capitano Francesco Ciraolo che capeggiò una manifestazione organizzata dai
partigiani.
Ricordo questi casi che sono emblematici della nostra storia democratica. Il
primo evento celebrava la riconquistata libertà, il secondo lottava per
difendere la libertà in pericolo.
Mio cugino Pietro mi dice che il sindaco Arnone ha parlato pure dal balcone
del Municipio nel 1962, in occasione di un disastro minerario.
Oggi mi rivolgo ai giovani per dire che la libertà è una conquista di tutti
i giorni.
Tanti spettri si aggirano in Europa e in Italia e se non vigilate correte
seri pericoli. Il sovranismo, il razzismo, le guerre, il tentativo di
scardinare gli equilibri istituzioni voluti dai resistenti, l'autonomia
differenziata, sono tumori capaci di distruggere il corpo sano delle
democrazie. L'Italia sta ritornando al periodo pre-risorgimentale, con
qualche responsabilità della Sinistra.
Siate vigili, sporcatevi le mano in politica, impegnatevi a difendere i
valori di libertà.
L'ignavia vi può condurre nel baratro della barbarie; Dante condanna gli
ignavi a inseguire eternamente una bandiera.
Oggi ci inchiniamo dinanzi a tutti i morti delle stragi e del terrorismo.
Comune.
Il sindaco Alfonso Provvidenza: "Cinque milioni di euro per Grotte"
Alfonso Provvidenza
La notizia è confermata dal Sindaco di Grotte tramite un comunicato diffuso
sui social: "Programma fondi FSC - 2021/2027. Cinque milioni di euro per
Grotte".
Nella tarda serata di ieri, così si è espresso il sindaco Alfonso
Provvidenza: "Oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio dei
Ministri, Giorgia Meloni, e il Presidente della Regione Siciliana, Renato
Schifani, hanno sottoscritto l’Accordo di programma sull’utilizzo delle
risorse provenienti dal Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Tra i numerosi
interventi previsti nel programma, si evidenziano tre progetti di grande
rilevanza per il Comune di Grotte".
I progetti sono elencati in dettaglio:
- lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada
provinciale 85/A Grotte - Scintilia per euro 3.500.000,00;
- opere di rifunzionalizzazione di un tratto del torrente in contrada
Carcarolli per euro 118.612,67;
- lavori di efficientamento energetico della pubblica illuminazione
per euro 1.345.659,85.
"Desidero esprimere un sincero ringraziamento - conclude Provvidenza
- a tutti coloro che ci hanno sostenuto in questi mesi di intensa
programmazione".
Scienze.
"Il sole non può essere colpevole del recente cambiamento climatico";
di Tommaso Parrinello
Tommaso Parrinello
Sole
Il dott. Tommaso Parrinello è dirigente
dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e responsabile delle missioni
scientifiche Aeolus e CryoSat.
*****
Il Sole non può essere questa volta il
colpevole principale del recente cambiamento climatico.
Spieghiamo perché. Cicli naturali: il Sole segue cicli di attività di circa 11 anni, con
variazioni minime nella sua energia. Questi cicli non spiegano il
riscaldamento globale osservato negli ultimi decenni. Il Sole - o meglio, il
cambiamento dei nostri parametri orbitali attorno ad esso - è causa dei
cicli dei periodi glaciali (circa 120.000 anni). Dati satellitari: misurazioni satellitari mostrano che l'energia
solare ricevuta dalla Terra è rimasta costante o addirittura leggermente
diminuita dal 1978. Firma del riscaldamento: il riscaldamento causato dal Sole influenza
principalmente gli strati superiori dell'atmosfera e vediamo poca differenza
negli ultimi anni, mentre i gas serra (CO2) intrappolano il calore vicino
alla superficie terrestre. Emissione di gas serra: l'aumento dei gas serra, come la CO2, dovuto
alle attività umane (combustione di fossili, deforestazione, etc.) è in
linea con l'aumento delle temperature globali. La correlazione tra l'aumento
della CO2 e il riscaldamento globale è ben documentata. Inoltre il rapporto
tra diversi isotopi del carbonio mostra chiaramente che il CO2 in abbondanza
è principalmente quello che era stato intrappolato dalle piante divenuti poi
fossili.
Riconoscimenti.
XV Premio Internazionale Navarro: "Premio Speciale" ad Aristotele
Cuffaro
Premiazione
Targa
Lo
scorso giovedì 24 maggio 2024 a Sambuca di Sicilia (Borgo dei borghi 2016)
presso la Sala della Sicilbanca, si è tenuta la cerimonia conclusiva del
XV Premio Internazionale "Navarro" 2023/2024 - verso Agrigento Capitale
della cultura 2025,
in
concomitanza con l’VIII Convegno di Studi Navarriani.
Per celebrare i Navarro (tra
cui Emanuele Navarro, precursore del Verismo) nei luoghi in cui
vissero la loro più intensa stagione creativa, il Lions Club Sambuca Belice,
la Fondazione Sicana, il Centro Studi Adranon, la Sicilbanca, il Team
Sicilia my love, la Fondazione Verga, il Centro di studi filologici e
linguistici siciliani hanno celebrato la 15^ edizione del Premio
Internazionale "Navarro", che ha avuto come tema non vincolante: Sicilia e
Sicilianità nella cultura letteraria internazionale.
Nell'ambito della cerimonia ad Aristotele Cuffaro è stato conferito il
Premio Speciale "per la sua instancabile promozione della cultura del
territorio"; così si legge nella targa a firma del presidente del Premio
prof. Enzo Randazzo e del presidente del Lions Club Sambuca Belice dott.
Enrico Gaetano Giovanni Ferraro.
Attore, autore teatrale e regista, Aristotele Cuffaro - fondatore
dell'Associazione teatrale-culturale "Nino Martoglio" nonché ideatore,
fondatore e direttore artistico del Premio "Nino Martoglio" - si è distinto
per le sue attività di promozione della cultura e della lingua siciliana in
Italia e all'estero.
Volontariato.
Avis comunale di Grotte: è l'ora della prevenzione, con l'ASP1 di
Agrigento; open day giovedì 30 maggio
Locandina
A
Grotte scatta "l'ora della prevenzione". Su iniziativa dell'Avis
comunale di Grotte, con il patrocinio del Comune, l'ASP1 di
Agrigento (Dipartimento di Prevenzione - U.O. Centro Gestionale
Screening - U.O.C. Consultori Familiari e Consultorio di Racalmuto e Grotte)
organizza un "Open Day" aperto a tutti. Giovedì 30 maggio 2024, dalle ore 15.00 alle ore 18.00nella sede
dell'Avis di Grotte (in Via Francesco Ingrao n° 92/94) sarà possibile
ritirare l'invito per le seguenti prestazioni specialistiche gratuite:
- ricerca del sangue occulto nelle feci (screening del colon retto, rivolto
a uomini e donne dai 50 ai 69 anni);
- mammografia (screening della mammella, per le donne dai 50 ai 69 anni);
- pap test (per le donne dai 25 ai 29 anni);
- l'Hpv Dna test (screening della cervice uterina, per le donne dai 30 ai 64
anni).
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Centro Gestionale
Screening ai numeri
0922.407538 e 0922.407829.
Medicina.
"Prendiamoci un caffè": intervista al dott. Aurelio Zaffuto
Guarda il video
"Prendiamoci un caffè": intervista al dott. Aurelio Zaffuto(guarda
il video).
Il dott. Aurelio Zaffuto fa parte dell'equipe medica dell'U.O.C. (Unità
Operativa Complessa) di Ortopedia e Traumatologia del Presidio Ospedaliero
di Gardone Val Trompia (in provincia di Brescia).
Comune.
S.E. il Prefetto di Agrigento in visita istituzionale a Grotte
Guarda il video
Foto di gruppo
Pergamena
Venerdì 24 maggio 2024 S.E. il Prefetto di Agrigento, dott. Filippo
Romano, ha effettuato una visita istituzionale a Grotte(guarda
il video).
(Guarda il video)
A fare gli onori di casa il sindaco Alfonso Provvidenza insieme alle
altre autorità locali: il presidente del Consiglio comunale Angelo
Carlisi, gli assessori Giuseppe Mancuso, Antonino Caltagirone,
Giovanni Lombardo e Anna Maria Todaro. Presenti i capigruppo
consiliari Roberta Di Salvo e Paolo Pilato, con una
rappresentanza di Consiglieri comunali.
All'incontro con S.E. il Prefetto hanno partecipato il Segretario generale
del Comune dott.ssa Alessandra La Spina e i dipendenti comunali.
(Foto di gruppo)
Significativa la presenza di una delegazione dell'Istituto comprensivo
"Angelo Roncalli" formata da alunni di terza media accompagnati dai
docenti e dalle vicepresidi Carmela Figliola e Accursia Vitello.
Nel suo intervento di saluto il Sindaco ha sottolineato il proficuo dialogo
e intercorso tra il Comune e la Prefettura e la comunione d'intenti nella
fattiva ricerca di soluzioni ai problemi della comunità cittadina.
Il presidente Angelo Carlisi, prendendo la parola a nome del Consiglio
comunale, ha voluto ringraziare S.E. il Prefetto per la vicinanza dimostrata
in più occasioni e per l'apertura al dialogo con tutte le realtà locali, sia
amministrative che culturali.
Il dott. Filippo Romano, rivolgendosi in particolare agli alunni del
"Roncalli", ha ribadito l'importanza degli organismi comunali nella vita di
una comunità cittadina, e il valore della legalità in ogni aspetto della
vita sociale.
Dialoghi.
"Fascisti e antifascisti: a Bergamo non c'è pace neanche per i morti";
di Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott. Giuseppe Castronovo
Discussa nel Circolo una notizia da Bergamo,
al
fine di constatare come anche
il cimitero possa fornire alla politica una ghiotta occasione per "parlare".
Non dimentichiamo del resto che il Consiglio comunale è anch'esso un piccolo
Parlamento che ha la radice in comune con il verbo "parlare".
Giuseppe Castronovo
"FASCISTI
E ANTIFASCISTI:
A BERGAMO NON C’È PACE NEANCHE PER I MORTI"
- Totò:
Amici, forse adesso è troppo!
- Ambrogio: Troppo che cosa? A che proposito questa tua esclamazione?
- Totò: Al Comune di Bergamo, ho letto su alcuni quotidiani, che qualche
settimana fa il Consiglio comunale ha apportato una modifica al Regolamento
cimiteriale con la quale si impone a chi vuole svolgere una qualche
celebrazione al cimitero di fornire, tra gli altri documenti, anche una
dichiarazione scritta in cui il richiedente dichiari di “essere
antifascista”.
- Santo: Una simile richiesta, per poter svolgere una manifestazione
funebre all’interno di un cimitero, non mi sembra il caso di commentarla!
- Nenè: Che ne dice il prof. Vezio?
- Vezio: Vi raccontavo, qualche settimana fa, che alcuni giornalisti
chiesero al primo ministro inglese Winston Churchill di commentare
l’esecuzione di Mussolini ad opera dei partigiani e in particolare gli
rivolsero questa domanda: “Ci saranno ancora i fascisti nel futuro?”.
- Nenè: Quale fu la risposta?
- Vezio: Churchill prontamente rispose: “Si! Saranno coloro che si
definiranno antifascisti”. Una risposta, la mia, con questo richiamo al
pensiero di Churchill, che forse potrà far arricciare il naso a coloro che
si definiscono “antifascisti militanti”. Io, da parte mia, vi ho riportato
fedelmente la risposta di Churchill.
- Santo: Ma lei, prof. Vezio, come giudica l’iniziativa del Consiglio
comunale di Bergamo?
- Vezio: Si tratta, è bene evidenziarlo, della richiesta di fornire una
dichiarazione scritta di antifascismo a chi intende svolgere una funzione
funebre dentro un cimitero!
- Nenè: Perplessità condivisibili queste manifestate dal prof. Vezio.
- Vezio: Vedete, andando di questo passo e cioè portando il tema
dell’antifascismo anche dentro i cimiteri significa assoggettare il Paese
alla democratura dell’antifascismo. Amici, permettetemi un’ultima
riflessione.
- Nenè: Dica pure.
- Vezio: Se fossi stato componente del Consiglio comunale della città di
Bergamo avrei invitato i proponenti di questa proposta a
preventivamente riflettere tutti insieme sul detto evangelico “lascia che i
morti seppelliscano i morti” (Luca 9,60).
Comune.
Approvate all'unanimità dal Consiglio due deliberazioni; dichiarazione
del presidente Angelo Carlisi
Angelo Carlisi
Il
Presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi esprime
soddisfazione per l’approvazione all’unanimità di due deliberazioni nella
seduta di Consiglio comunale dello scorso lunedì 20 maggio 2024. Si tratta
dell'approvazione del Regolamento per l’istituzione della “Denominazione
Comunale di OrigineTerre di Alta Collina di Grotte” e dell'aggiornamento del
Piano Comunale di Protezione Civile.
Per quanto riguarda l'approvazione all’unanimità del Regolamento per
l’istituzione della “Denominazione Comunale di Origine Terre di Alta Collina
di Grotte” proposto dal gruppo consiliare di minoranza "X Grotte", ecco quanto ha dichiarato il presidente Carlisi: "Quasi
tutti i Comuni, nel loro piccolo, possono vantare storia, cultura e
tradizioni che molto spesso sono da ricondurre all’enogastronomia,
all’artigianato ed alle tradizioni popolari. Poiché ogni Comune ha tra i
suoi fini istituzionali la cura e la promozione di iniziative dirette a
sostenere e tutelare le attività produttive tipiche del territorio,
attraverso l’istituzione di un marchio, chiamato Denominazione Comunale di
Origine (De.C.O.) il nostro Comune si propone di attestare origine e
caratteristiche di prodotti agricoli ed enogastronomici, attività
artigianali e tradizioni locali che abbiano un legame storico, culturale ed
identitario con il nostro territorio. A tal proposito l’adozione
all’unanimità del Regolamento per l’istituzione della “Denominazione
Comunale di Origine Terre di Alta Collina di Grotte” rappresenta
un’opportunità finalizzata a riconoscere, promuovere e tutelare i prodotti
agroalimentari e artigianali, caratteristici del proprio territorio, al fine
di costruire l’identità culturale di un luogo e di aiutare la nostra
Comunità ad identificarsi attorno alle proprie tradizioni. In questo senso
la “Denominazione Comunale di Origine” se ben strutturata, organizzata ed
utilizzata può essere considerato un vero e proprio strumento di marketing
rappresentando una risorsa reale e concreta di sicuro valore economico,
culturale e turistico su cui potrebbero poggiarsi le basi per uno sviluppo
sostenibile della nostra comunità”.
Questa la dichiarazione di Angelo Carlisi per l’approvazione all’unanimità
della deliberazione avente ad oggetto l’aggiornamento del Piano Comunale
di Protezione Civile: “L’approvazione all’unanimità da parte del
Consiglio Comunale della delibera relativa all’aggiornamento del Piano
Comunale di Protezione Civile rappresenta per il nostro Comune un importante
traguardo raggiunto, in quanto trattasi di un documento indispensabile
finalizzato alla definizione di azioni e strategie da adottare allo scopo di
prevenire diverse tipologie di rischi, prevedendo al contempo le possibili
operazioni di soccorso e di assistenza da porre in essere a seguito del
verificarsi di eventuali eventi calamitosi”.
Nel corso della stessa seduta il sindaco Alfonso Provvidenza e il
presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi hanno espresso
soddisfazione per la proficua sinergia tra Uffici,
Amministrazione e Consiglio comunale che hanno portato all’approvazione
del bilancio di previsione 2024 e del rendiconto di gestione 2023, che
consentiranno di proseguire nell’azione amministrativa portata avanti con
impegno a favore della comunità.
Sanità.
33^ Giornata nazionale del sollievo all'ospedale "San Giovanni di Dio"
di Agrigento; venerdì 24 maggio
Albero delle donazioni
All'Hospice
dell’ospedale di Agrigento si celebrerà domani la Giornata nazionale
del sollievo, con l'inaugurazione dell’"Albero delle donazioni".
Sarà certamente un momento carico di intensità emotiva quello in programma
venerdì 24 maggio, alle ore 10.00, presso l’Hospice del presidio
ospedaliero "San Giovanni di Dio" di Agrigento in occasione della
trentatreesima Giornata nazionale del sollievo.
Per l’occasione l’ASP di Agrigento, in sinergia con l’Associazione "Pallium"
onlus presieduta da Gerlando Amato, ha indetto un incontro tematico e di
riflessione finalizzato a promuovere la cultura del sollievo dalla
sofferenza fisica e morale a favore di tutti coloro che, non potendo più
confidare nella guarigione, si accingono ad ultimare il loro percorso di
vita.
A margine dell’incontro, alla presenza del commissario straordinario ASP
Giuseppe Capodieci, verrà inaugurato l’"Albero delle donazioni", un pannello
grafico che, raccogliendo tra le foglie della pianta i nomi di tutti coloro
che hanno deciso di compiere un gesto di donazione nei confronti del reparto
per le amorevoli cure ricevute, servirà allo staff dell’Hospice, guidato
dalla dottoressa Paola Toscano, per esprimere tutta la propria riconoscenza.
Al termine della giornata, oltre a diverse azioni di approfondimento ed
intrattenimento previste, è in programma anche la lettura del brano "La
livella" a cura dell’attrice Lia Rocco.
L’Hospice del "San Giovanni di Dio" è un servizio afferente al Distretto
Sanitario di Agrigento diretto dal dottor Ercole Marchica.
Sport. Concluso il 15° Raduno di Minivolley "Città di
Grotte"
Premiazione
Locandina
Si è
svolto ieri, mercoledì 22 maggio 2024 a Grotte, presso il Campo Polivalente coperto "Francesca Morvillo",
il 15° Raduno di Minivolley e Superminivolley "Città di Grotte".
All'appuntamento hanno partecipato circa 150 atleti di 5 scuole di pallavolo
della provincia di Agrigento: la "New Star" di Grotte, il
"Petrarca Volley" di Agrigento, lo "Sporting Club Aragona", il
"Red Foxs" di San Giovanni Gemini e la scuola di pallavolo della
"Pallavolo Aragona" di Agrigento.
Una manifestazione, che ha visto una numerosa partecipazione di atleti e
pubblico, organizzata dal Centro Nazionale Sportivo Libertas in
collaborazione con la "New Star" di Grotte e con il patrocinio del Comune
di Grotte.
La giornata di sport si è conclusa con la premiazione di tutti gli atleti
con medaglie ricordo della manifestazione, e delle prime quattro
classificate nelle due categorie, minivolley e superminivolley, con la
presenza del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e dell'assessore
allo Sport Anna Maria Todaro.
"Un grazie va ai tecnici delle società: Cusumano Francesca, Cinquemani
Angelo, Carmelo Maira, Carina Gotte e Francesca Scollo, per aver accettato
l'invito e per essere sempre presenti alle manifestazioni organizzate dalla
Libertas - ha dichiarato il Consigliere Nazionale "Libertas"
Salvatore Rizzo -. Grazie a tutti e un bacio a tutti i ragazzi e
bambini che hanno gioito e fatto gioire tutti noi organizzatori e i genitori
presenti numerosi".
Agrigento.
"Sùrfaro", rassegna di conversazioni letterarie promossa dal centro
"Pasolini"; dal 23 maggio
Locandina
Appuntamenti
Alle "Fabbriche"
di Agrigento s'inaugura "Sùrfaro", una rassegna con gli autori di
"Zolfo Editore".
Primo appuntamento giovedì 23 maggio con Roberto Tagliavia. Seguiranno
Francesco Forgione, Roberto Capra, Giacomo di Girolamo e Nello Trocchia
e Attilio Bolzoni.
Si terrà giovedì 23 maggio alle ore 18.00 nei locali delle
"Fabbriche" di piazza San Francesco ad Agrigento l’apertura di "Sùrfaro",
la rassegna di conversazioni letterarie promossa dal Centro culturale
"Pier Paolo Pasolini" e da "Zolfo Editore", realizzata grazie
al Parco della Valle dei Templi e con il patrocinio dell’Assessorato
Regionale ai Beni Culturali.
Cinque autori, cinque storie da raccontare all’insegna dello zolfo
richiamando Vincenzo Consolo quando sosteneva che lo zolfo è stato molto
importante per scrittori come Sciascia e Pirandello segnando le loro
personalità.
La rassegna vedrà la presenza in apertura di Roberto Tagliavia e
proseguirà il 31 maggio con Francesco Forgione che racconta un
viaggio in Sud America tra narcos e indios, il 14 giugno con Roberto
Capra con una storia attorno a Danilo Dolci, il 27 giugno con
Giacomo Di Girolamo e Nello Trocchia sulla latitanza di Matteo
Messina Denaro e si chiuderà il 18 luglio con Attilio Bolzoni con
tante storie vissute da cronista. Il primo appuntamento, con Roberto Tagliavia sarà dedicato a "I
mandarini di Ciaculli", un romanzo già alla terza edizione che
Enrico Deaglio, nella prefazione, definisce il seguito del Gattopardo,
un giallo politico-finanziario, una saga familiare con paesaggi e
personaggi che rimbalzano di continuo tra idealismo, illusioni e
nostalgia, mentre la modernità avanza.
Il libro racconta la storia vera di una famiglia siciliana che nel pieno
delle guerre di mafia lotta per liberare la propria terra.
I Tagliavia, eredi di un’illustre tradizione marittima, hanno dovuto
contrastare la prepotenza criminale di Cosa nostra e dei boss Michele e
Salvatore Greco. Il racconto di un’epopea civile del secondo dopoguerra
italiano.
Ingresso gratuito.
Riflessioni.
"Sono stato una settimana a Madrid; voto10"; di Antonio
Pilato
Antonio Pilato
Sono stato una
settimana a Madrid, per una
collettiva al centro.
È una città superiore a Milano, Palermo e Roma, per pulizia e trasporto
pubblico.
Non immaginavo tanta bellezza.
Madrid, assolutamente superiore a Milano, a Roma e anche a Palermo, da tutti
i punti di vista, nessuno escluso: ordine sociale, efficienza peculiare dei
servizi e trasporti pubblici, bus e metropolitane, igiene nelle strade del
centro e in quelle periferiche.
E ancora, assenza di buche sul manto stradale, mancanza assoluta di
escrementi di cani, invisibilità di giacigli e dormitori per le strade.
E per concludere, ma non cesserebbe qui il confronto,
gentilezza squisitissima del personale addetto alla cultura.
Se dovessi fare una valutazione di voto, darei 10 alla città madrilena, 3 a
Milano, Palermo, Roma.
A futura memoria.
Chiesa. Breve profilo di Santa Rita da Cascia; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini
Santa Rita
Santa Rita nacque nel
1371 in Roccaporena di Cascia, da genitori non più giovani. Sin da piccola
rivelò un grande amore per Gesù.
Nella personalità di Rita possiamo cogliere diversi aspetti: fu figlia
ubbidiente, rispettosa dei suoi anziani genitori; fu sposa e madre
esemplare.
In qualità di sposa considerò il matrimonio come il grande sacramento che
simboleggia l'amore di Cristo con la Chiesa.
Sposò Paolo di Ferdinando, un buon giovane, ma di carattere forte e
impetuoso. Accolse come un dono i due figli: Giangiacomo e Paolo Maria. Fu
donna forte, temprata dalla fede e dalla preghiera.
Gesù Crocifisso, di cui ella era tanto innamorata, l'associò alla sua
passione, conficcandole durante un'estasi una spina sulla fronte che portò
per ben 15 anni fino alla morte. Rifiutata dalle suore entrò per miracolo
nel monastero di S. M. Maddalena in Cascia.
Rita spirò il 22 maggio del 1457 all'età di 76 anni.
Il 24 maggio del 1900, Festa dell' Ascensione, il papa Leone XIII la
dichiarava santa, definendola la perla dell'Umbria.
Per tutti Rita ha una parola da dire: ai giovani, alle giovani spose, alle
mamme, alle vedove, alle persone consacrate.
Santa Rita è la santa di tutti. Sposa, madre e donna consacrata ha percorso
tutte le tappe dell' esistenza umana.
Umile e nascosta in vita, Rita è divenuta una figura luminosa dopo la morte.
Santa Rita è una figura poliedrica dalle tanta sfaccettature; è un modello
per tutti, ciascuno nello stato in cui si trova.
Santa Rita è una santa di grandissima portata spirituale, una santa di
grandissimo spessore.
Rita fu ed è ancora l'esempio femminile di madre e di sposa, il "modello"
per le famiglie di oggi; seppe insegnare ai figli i veri valori della vita.
Ogni anno oltre un milione di fedeli si recano in pellegrinaggio a Cascia e
a Roccaporena per pregare sulla sua toma e chiedere una benedizione.
Chiesa.
Parrocchia San Rocco: orari delle celebrazioni nella Festa di
Santa Rita da Cascia
Santa Rita
La parrocchia San Rocco in
Grotte ha comunicato gli orari delle funzioni religiose e delle
celebrazioni eucaristiche che si svolgeranno oggi, mercoledì 22 maggio, in
occasione della Festa di Santa Rita da Cascia.
Per l'occasione don Vincenzo Licata ha predisposto il seguente
programma:
- ore 09.30, santa Messa e benedizione delle rose e dei veicoli;
- ore 18.00, santa Messa e benedizione delle rose e dei veicoli.
I fedeli che potranno essere presenti sono stati invitati a portare
una rosa, anche colta dal proprio giardino, in memoria della "Santa
delle rose". Per colloqui privati e ulteriori informazioni pastorali è possibile
contattare don Vincenzo
Licata prima o dopo le sante Messe.
Televisione.
Il regista Giovanni Volpe al Tg2 "Costume & Società" del 20 maggio 2024
Guarda il video
Il
regista Giovanni Volpe al Tg2 "Costume & Società"
(guarda
il video).
Lunedì 20 maggio 2024, all'interno della rubrica del Tg2 "Costume &
Società", è stato mandato in onda un servizio da Agrigento, a cura della
giornalista Cinzia Terlizzi, sulla 7^ edizione del Concorso Internazionale
“Uno Nessuno Centomila".
Tra gli intervistati, il regista e autore grottese Giovanni Volpe.
Il
Concorso internazionale dedicato a Pirandello è realizzato in collaborazione
con il Ministero degli Esteri.
Ragazzi delle scuole medie e superiori di città italiane ed estere sono
invitati a rielaborare opere del grande Scrittore, Premio Nobel per la
letteratura nel 1934, ed a rappresentarle in video e scrittura teatrale.
Per la settima volta Agrigento diviene teatro nel quale per 4 giorni
intensi, i ragazzi e i professori che li accompagnano vivono scoperte,
visite del luogo, laboratori, incontri.
Nel servizio vengono intervistati, in ordine:
- Salvo Prestia, direttore generale della Fondazione Teatro Pirandello;
- Giovanni Volpe, autore e regista;
- Alfredo Sgroi, presidente della Giuria del Concorso Internazionale “Uno
Nessuno Centomila”;
- Marco Savatteri, direttore artistico del Concorso Internazionale “Uno
Nessuno Centomila”;
- Sabrina Spampinato, vice presidente dell’Associazione “Uno Nessuno
Centomila”.
Il Tg2 “Costume e Società” è diretto da Antonio Preziosi ed è curato da
Rocco Tolfa e Monica Petacco; è condotto in studio da Federica Bambagioni.
Le immagini sono di Rai Tg2 “Costume e Società”
(guarda
il video).
Politica. Nominativi degli scrutatori per
le elezioni elezioni
europee dell'8 e 9 giugno
Lunedì 20 maggio, a partire dalle
ore 10.30, presso
l'Aula consiliare del Comune di Grotte, la Commissione elettorale
comunale - riunita in pubblica adunanza - ha proceduto
alla nomina
degli scrutatori (tramite sorteggio) che saranno destinati agli uffici di sezione
per le elezioni europee di sabato 8 e domenica 9 giugno.
Gli Uffici Elettorali delle sezioni (12 per il Comune di Grotte) sono
costituiti da 1 presidente, 1 segretario e 4 scrutatori.
Pubblichiamo l'elenco degli scrutatori e dei supplenti.
Cultura.
Incontro con la scrittrice Dacia Maraini; martedì 28 maggio
all'Auditorium "San Nicola"
Locandina
AVVISO: a causa di un infortunio della scrittrice Dacia Maraini siamo
costretti a rinviare la data della sua presenza a Grotte, che
comunicheremo prima possibile.
Martedì 28 maggio 2024, alle ore 20.00, presso l’Auditorium
"San Nicola - Stella Castiglione" a Grotte, avrà luogo un
incontro con la scrittrice Dacia Maraini, celebre autrice di
romanzi, poesie, testi teatrali, saggi e sceneggiature cinematografiche.
Dacia Maraini è una delle autrici più riconosciute e tradotte della
letteratura italiana contemporanea. Le sue opere spesso analizzano le
condizioni storiche e sociali di vita delle donne, inserendosi nel
contesto di una più ampia riflessione su diversi temi sociali (quali i
problemi dell’infanzia o della marginalità), affrontati in una
prospettiva storica, scrupolosamente documentata, e con uno stile
realistico e chiaro.
L’incontro, moderato dal giornalista Carmelo Arnone, è promosso
dall'Associazione culturale "Nino Martoglio" in collaborazione
con Demea Eventi Culturali, e con il patrocinio dell'Assessorato
alla Cultura del Comune di Grotte.
Porteranno i saluti: il sindaco Alfonso Provvidenza, l'assessore
Anna Todaro e il responsabile dell'Associazione "Nino Martoglio"
Aristotele Cuffaro.
Gli intermezzi musicali saranno eseguiti dal "Duo Melodies": la
M^ Aurora Pilato al flauto traverso e la M^ Liliana Lauria
al pianoforte.
Chiesa.
Parrocchia Madonna del Carmelo: orari delle celebrazioni nella Festa di
Santa Rita da Cascia
Locandina
Il
prossimo mercoledì 22 maggio 2024 la Chiesa celebra l'annuale
Festa di Santa Rita da Cascia.
Per l'occasione il parroco della chiesa Beata Maria Vergine del
Monte Carmelo in Grotte, don Sergio Sanfilippo, insieme al
Consiglio pastorale parrocchiale, ha predisposto il seguente
programma:
- ore 18.00, recita del santo Rosario;
- ore 18.30, santa Messa;
- al termine della Celebrazione eucaristica avrà luogo la benedizione
delle rose.
I fedeli che potranno essere presenti sono stati invitati a portare
una rosa, anche colta dal proprio giardino, in memoria della "Santa
delle rose".
Santa Rita è così chiamata perché, secondo la narrazione, nel gennaio
1457, mentre era malata nella sua cella monastica di Cascia, chiese ad
una cugina di portarle da Roccaporena una rosa della sua terra. La
leggenda afferma che Dio esaudì questo desiderio e la parente di Rita
poté raccogliere per lei una rosa sbocciata in inverno, tra la neve.
Attualità.
"Appello alla società civile pacifica"; di Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Appello alla società civile pacifica (con la preghiera di firmarlo,
diffonderlo, farlo girare, mandarlo ai pacifisti, agli assenti dalle
urne, farlo diventare virale).
Da molte parti, in occasione delle elezioni europee, si fa appello alla
società civile e alle sue esternazioni e iniziative di pace, in
contrapposizione alle politiche dei partiti indifferenti o consenzienti
alla guerra.
Ma come fa la società civile, ignorando o “snobbando” le elezioni, a
lasciare che la guerra, e il sistema di guerra, restino in queste mani?
Eppure la società civile, misurandosi con la politica, cioè con i
luoghi e i soggetti cui si devono le decisioni, a cominciare da quelli
elettorali, ha potuto in passato influire sul corso delle cose.
Venendo dalla società civile siamo andati a Sarajevo per rompere
l’assedio e ci siamo arrivati in cinquecento.
Abbiamo promosso una missione parlamentare indipendente a Bagdad per
scongiurare Saddam Hussein a non esporsi alla violenza della potenza
militare americana, di cui avevamo fatto esperienza nella nostra ultima
guerra, e magari fossimo stati ascoltati.
I giovani delle università americane stracciando le cartoline precetto
hanno concorso a far finire la guerra del Vietnam.
Abbiamo raccolto un milione di firme in Sicilia contro i missili a
Comiso, e infine sono stati rimossi non solo i Cruise ma anche i
Pershing.
Abbiamo contribuito, attraverso gli apporti alla Televisione di Stato, a
far crescere nel Paese la coscienza della pace, e a far ripudiare come
ormai obsoleta la guerra.
Abbiamo lottato contro la “piccola Europa” che finiva alla cortina di
ferro, sognando l’“Europa dall’Atlantico agli Urali”, amica ma autonoma
degli Stati Uniti, come proposta per primo dal generale De Gaulle, e poi
da molti altri leader europei, fino a Gorbaciov, Sarkozy, Medvedev e
alla Russia di Putin.
Abbiamo obiettato contro la nuova cortina di ferro e il Mediterraneo
blindato che dividono tutto l’Occidente dal “resto del mondo”,
ascoltando il grido di pace di papa Francesco; e non parliamo qui delle
vittime della società civile che hanno pagato con la vita pace lavoro e
democrazia, da Pio La Torre a Vittorio Bachelet, da Falcone a
Borsellino, da Marco Biagi a Bologna ad Accursio Miraglia a Sciacca.
E tutto ciò sempre in rapporto alle istituzioni diversamente
competenti.
Oggi la società civile è chiamata a dire a Biden che non è con la
“competizione strategica”, cioè con la minaccia militare più forte e più
letale di tutte, che si ottiene se non il dominio almeno l’egemonia sul
mondo, e che il mondo è più grande e variato e complesso di quanto lui
pensi, così da non poter essere soggiogato sotto un unico potere e un
unico dollaro.
La società civile non può continuare a vedere senza batter ciglio gli
arti perduti, i corpi mutilati, le donne gravide sventrate, le
incubatrici rovesciate, i medici uccisi, le moschee e le chiese
distrutte, i corpi insepolti, la popolazione braccata dell’eccidio di
Gaza; non può vedere il popolo ebreo sparso nel mondo di nuovo in
pericolo e ingiustamente messo sotto accusa a causa delle azioni del
governo e dei soldati di Israele, non può rassegnarsi al fatto che ebrei
e palestinesi si ritengano alternativi, che non possano riconciliarsi e
vivere insieme in una terra oltraggiata ma da entrambi amata e non solo
agli uni promessa.
La società civile sa che l’Europa comprende anche la Russia, che essa
non deve essere divisa da nuove più micidiali cortine, e se un’alleanza
la difende un’alta ed altra politica la può pacificare ed unire.
La società civile sa che la guerra mondiale a pezzi si è insediata
nei pensieri e nelle armi dei potenti, ma non nel cuore dei popoli,
e che se non noi, dovranno i nostri figli trovare le vie della pace e
scongiurare la fine.
E allora pensiamo che la società civile abbia la forza per fare
dell’Europa un soggetto politico autorevole al fine di promuovere
un’altra idea del mondo e salvaguardarlo oggi e per le generazioni
future; che perciò la società civile, a cominciare dalla galassia
pacifista o dai monasteri contemplativi a cui scriveva La Pira nel pieno
della guerra fredda, non possa dare per perdute o vane le elezioni
europee, non possa mettersene fuori rincorrendo altrimenti i suoi ideali
e possa invece esprimere un voto non inutile, se candidati degni e
avversi alla guerra si offrono in diversi modi al suffragio e c’è anche
una lista di scopo che privilegia Pace, Terra e Dignità per tutte le
creature.
Pensiamo infine che sia questo il momento in cui i venti milioni di
astenuti debbano tornare alle urne per rivalutare la democrazia
rappresentativa, dopo aver visto come due premierati forti, perché
inarginati da elettorati e Parlamenti, quelli cioè di Netanyau e
Zelensky, abbiano trasformato la difesa in vendetta e in suicidio
sacrificando i loro stessi popoli.
È questo il momento in cui si deve tornare dalla propaganda al
pensiero politico, e dal personalismo al primato del bene comune.
Perché anche quelli che dicono di volere la pace, non sanno come si fa,
non sanno che non se ne può salvare uno alla volta, si devono salvare
tutti insieme.
Roma, Pentecoste 2024.
Chiesa.
Il card. Fernández:
"Riconoscimento dei fenomeni soprannaturali: solo il Papa può
autorizzare"
Card. Fernández
Veggenti, apparizioni e fenomeni soprannaturali: "Né il
Vescovo diocesano, né le Conferenze episcopali, né il dicastero
dichiareranno che i fenomeni sono di origine soprannaturale, e solo
il Santo Padre può autorizzare una procedura in tal senso".
La Santa Sede chiarisce le modalità con cui si dovranno giudicare gli
episodi "soprannaturali".
A darne comunicazione è stato il Prefetto del Dicastero per la
Dottrina della Fede, cardinale Víctor Manuel Fernández,
insieme a mons. Armando Matteo, segretario per la sezione
dottrinale del Dicastero, e suor Daniela del Gaudio, della
Pontificia Accademia Mariana Internazionale.
Spesso c'è "un uso di simili fenomeni per trarre lucro, potere,
fama, notorietà sociale, interesse personale, che può arrivare
persino alla possibilità di compiere veri e propri abusi".
Ma al cardinale Fernández, parlando dei presunti veggenti, scappa anche
una colorita parolaccia: "Se non vive nella grazia santificante, è
più facile che faccia delle cazzate e che usi quel suo dono per fare del
male".
Salute.
"Come gestire le emergenze ostetriche"; convegno ad Agrigento, martedì
21 maggio
Locandina
Ha
come tema “Come gestire le emergenze ostetriche” il convegno
promosso dall’Ordine delle professioni infermieristiche in programma
martedì 21 maggio, dalle ore 08.30, nella sede dell’Opi, al Centro
direzionale San Benedetto di Agrigento.
Durante il convegno, che vede come responsabili scientifici Maria
Rita Falco Abramo, direttore dell’Uoc di Ostetricia e Ginecologia
del San Giovanni di Dio, e Salvatore Occhipinti, presidente di
Opi Agrigento, saranno trattati argomenti di rilevante importanza quali
“Il parto fisiologico” affrontato dal “Punto di vista dell’ostetrica” a
cura di Mariangela Genuardi e con “La voce della ginecologa” di
Annasole Chiarelli.
Sarà Calogero Rinoldo a parlare del “Parto operativo con ventosa
ostetrica” mentre, dopo il coffee break, la tematica del convegno sarà
centrata su “La distocia di spalla” con Jennifer Distefano che
discuterà de “L’assistenza ostetrica” e Pierlaura Traversa de
‘L’assistenza medica”.
Il convegno proseguirà con le relazioni di Noemi Ceresi “Il
secondamento manuale”; di Rosa Ferraro “L’emorragia post-partum:
come, quando e perché” e di Maria Rosa Canzoneri “La gestione
ostetrica”, sino alla pausa pranzo, al termine della quale, intorno alle
14.30, Giada Vizzini discuterà su “La gestione infermieristica”
immediatamente seguita da Rossana La Porta con “Taglio cesareo
d’emergenza: come, quando e perché”; da Marika Chiapparo “La
gestione ostetrica” e da Concetta Russello “La gestione
infermieristica”.
L’ultimo argomento riguarderà la Preeclampsia: ne discuteranno Andrea
Alletto “L’assistenza medica” e Federica Delfino “La gestione
infermieristica”. I lavori si concluderanno intorno alle 17.30 con la
discussione in plenaria.
Agrigento.
"Un calcio per la legalità": annuale torneo interforze allo stadio
Esseneto
Foto di gruppo
Foto di gruppo
Come
ogni anno, anche oggi, domenica 19 maggio, presso lo Stadio Esseneto
di Agrigento si disputa il torneo interforze “Un calcio per la
legalità”, in memoria degli appartenenti alle forze dell’ordine che
ci hanno lasciato prematuramente.
Il
questore di Agrigento dott. Tommaso Palumbo ha rivolto i suoi
saluti ed un caloroso benvenuto a tutti gli intervenuti ed in particolar
modo ai familiari dei colleghi. “Questa manifestazione - ha
sottolineato il Questore - non solo serve a ricordare coloro che
hanno perso la vita per fatti delittuosi, per mano della mafia, per
malattia, per incidenti stradali o disgrazie imprevedibili, ma mira a
promuovere l’importanza del senso di appartenenza dei congiunti alla
Grande Famiglia della Polizia di Stato”.
Don Maurizio Di Franco ha impartito una speciale benedizione alle
squadre partecipanti al torneo e ai familiari intervenuti.
A contendersi la vittoria sono le squadre della Polizia di Stato, dei
Carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia Penitenziaria, la
palestra Wellness, la 13.8 Project e gli Amici della Polizia.
Undici le partite di calcio disputate, ciascuna della durata di 25
minuti. Nel pomeriggio, al termine della fase eliminatoria, le quattro
squadre che avranno conseguito il miglior punteggio accederanno alle
semifinali. Al termine del torneo verranno premiate le prime 4 squadre
classificate, il miglior portiere e il miglior giocatore del torneo.
Direttore di gara il maresciallo della Gdf Gregorio Flaminia
della sezione AIA di Agrigento e l’ispettore di Polizia di Stato
Orazio Tomarchio.
(Foto di Sandro Catanese).
Sport.
Centro Sportivo Nazionale "Libertas": cariche nazionali per Salvatore
Rizzo e Raimondo Picone
Foto di gruppo
Rizzo e Picone
Raimondo Picone
Salvatore Rizzo
Ieri, sabato 18 maggio 2024, presso la sede del Coni Nazionale a Roma,
si è svolta la 55^ Assemblea Nazionale per il rinnovo delle
cariche nazionali del Centro Nazionale Sportivo “Libertas” - APS,
per il nuovo quadriennio.
Presenti il presidente Gianni Malagò e l'ex calciatrice e tecnico della
nazionale di calcio Carolina Morace.
Alla presidenza nazionale del Centro Nazionale Sportivo “Libertas” è
stato riconfermato Andrea Pantano.
Amabile Bonafede Ribera è stato riconfermato Vice Presidente.
I grottesi Salvatore Rizzo e Raimondo Picone sono stati
nominati, rispettivamente, Consigliere Nazionale e delegato alla
Consulta Nazionale.
Attività. Antonio Mancuso (Sicily Food) alla
Camera dei Deputati per la presentazione del CAMI
Antonio Mancuso
Guarda il video
Relatori
Locandina
Il CAMI (Consorzio Affumicatori Maestri Italiani) si è
presentato ufficialmente alle istituzioni italiane.
Lo scorso mercoledì 15 maggio i soci del consorzio di tutela delle
procedure di lavorazione del salmone affumicato hanno incontrato a Roma
il presidente della Commissione parlamentare per la semplificazione on.
Saverio Romano.
(Antonio Mancuso)
L’appuntamento
era stato fissato dall’on. Calogero Pisano per le ore 12.00
presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati.
Per i presidenti delle quattro aziende leader della filiera del salmone
lavorato in Italia - Sicily Food di Aragona (Agrigento) con il
marchio Fish & Fine, Agroittica di Calvisano (Brescia) con il
marchio Fjord, Foodlab di Polesine Zibello (Parma) con il marchio Fumara
e Starlaks di Borgolavezzaro (Novara) con il marchio Aquafood -
l’incontro è stato l’occasione per far conosce ai rappresentanti
istituzionali le finalità del Consorzio.
(Tavolo dei Relatori)
Per
il CAMI erano presenti, oltre al presidente del Consorzio Gianpaolo
Ghilardotti (Foodlab) e al vicepresidente Riccardo Massetti (SQS Network
sas), gli altri tre soci fondatori: Antonio Mancuso (Sicily Food),
delegato a curare i rapporti istituzionali in Italia e in Europa (guarda
l'intervista), Davide Brebbia (Starlaks) e Luigi Paolo Mondini (Agroittica). Il CAMI si propone di:
- preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato in
Italia;
- promuovere il consumo di salmone di qualità, alimento premium dal
punto di vista nutrizionale;
- accrescere la consapevolezza dei consumatori che la lavorazione made
in Italy, come da disciplinare del Consorzio, è sinonimo di garanzia del
rispetto delle migliori pratiche di produzione e di quelle igieniche,
garantite anche dai controlli delle autorità veterinarie Italiane che
sono tra le più qualificate e attente in Europa;
- aiutare il consumatore a destreggiarsi tra etichette, brand e
indicazioni.
Per garantire uguali livelli di qualità e sicurezza i soci si sono dati
queste regole:
- la lavorazione deve essere effettuata in Italia;
- la salatura è rigorosamente a secco;
- per il prodotto pescato, c’è l’obbligo di dichiarare le zone di pesca
e le certificazioni di sostenibilità della stessa;
- la tracciabilità e le certificazioni della materia prima che devono
essere chiare e con indicazioni esaustive e verificabili;
- tutte le norme a tutela della sicurezza alimentare devono essere
scrupolosamente rispettate;
- l’etichettatura dei prodotti dev'essere chiara e precisa e si prevede
anche che venga certificata annualmente da un ente terzo.
È stata anche l’occasione per discutere del recente risultato positivo
ottenuto in commissione europea dai produttori italiani, francesi e
spagnoli di far bocciare la proposta polacca volta a modificare le
procedure di stiffening, ovvero del processo di irrigidimento del
salmone affumicato in fase di preparazione.
La Commissione Europea ha deciso di predisporre un regolamento che
prevede il congelamento del prodotto fresco per agevolare l’affettamento
meccanico, limitato al periodo consentito per il rassodamento e l’affettamento
fino ad una durata massima di 96 ore. Un tempo che assicura il
mantenimento di tutte le caratteristiche di freschezza del prodotto.
A rappresentare il Cami sono stati: il presidente del Consorzio
Gianpaolo Ghilardotti (Foodlab), il delegato per i rapporti
istituzionali in Italia e in Europa Antonio Mancuso (Sicily Food) -
guarda l'intervista -, Riccardo Massetti (SQS Network sas),
Davide Brebbia (Starlaks) e Luigi Mondini (Agroittica).
L'incontro
è stato moderato dal giornalista Stelio Zaccaria.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che
non ha potuto essere presente fisicamente per sopravvenuti motivi
istituzionali, ha affidato il suo messaggio al dott. Giacomo Vigna,
della Direzione generale del MIMIT.
"Ringrazio il Presidente Ghilardotti e Antonio Mancuso per l’invito e
saluto la prestigiosa platea, a partire dall’onorevole Pisano e
l’onorevole Romano, scusandomi di non poter essere con voi a causa di
impegni istituzionali. Rivolgo un plauso ai fondatori del Consorzio che
hanno investito nella valorizzazione del salmone lavorato così da
promuovere e difendere gli alti standard produttivi di un comparto in
crescita a livello nazionale e internazionale. Grazie all’operato del
CAMI, i consumatori oggi hanno la certezza di acquistare un prodotto
autentico, tracciabile e di alta qualità che porta con sé l’eccellenza.
Attraverso controlli costanti e trasparenti, il Consorzio assicura che
il salmone Made in Italy mantenga le sue caratteristiche distintive e la
sua identità unica, ora certificata a beneficio di ogni consumatore.
Questa industria si sta sviluppando non solo grazie agli allevamenti
particolarmente curati e innovativi, ma anche grazie alla capacità di
trasformare la materia prima in una grande varietà di prodotti. L’arte
dell’affumicatura nel nostro Paese viene eseguita con grande maestria,
utilizzando legni pregiati e tecniche tradizionali così da portare sulle
tavole un altro prodotto sano, dal sapore unico e raffinato. La vostra
iniziativa è un esempio della volontà di imprenditori illuminati che
intendono condividere le loro esperienze così da valorizzare gli
alimenti assicurando tracciabilità, sicurezza alimentare, sostenibilità
e attenzione al benessere animale. Il vostro operato è in linea con
quanto sta facendo il Governo: insieme a tanti imprenditori illuminati
vogliamo sostenere lo sviluppo di tante filiere che, con l’arte del
mestiere e l’eccellenza della materia prima, regalano nuovi successi
all’Italia nel mondo. Buon lavoro".
Le immagini sono di TVA
(guarda
il video).
Volontariato.
Le Rose di Santa Rita in piazza a Grotte, sabato 18 e domenica 19 maggio
Locandina
Tornano in piazza anche quest'anno le Rose di Santa Rita,
un'iniziativa benefica indetta dalla Fondazione "Santa Rita da Cascia"
ETS.
"Ti
siamo riconoscenti per il tuo contributo prezioso alla nostra missione
in sostegno dell'infanzia, con progetti in Italia e nel mondo -
scrive suor Maria Rosa Bernardinis, Presidente della Fondazione,
rivolgendosi a chi vuole prendere una rosa nei banchetti predisposti in
tutta Italia -. Partendo dall'Alveare, che a Cascia è un nido sicuro
per i giovani provenienti da situazioni familiari di disagio, il nostro
abbraccio arriva fino a Cuzco, in Perù. Qui vogliamo terminare i lavori
di costruzione di un auditorium per eventi educativi e di promozione
sociale, a beneficio degli oltre 300 studenti del Collegio 'San Augustin
De Hipona' e della comunità locale, colpita, purtroppo, da gravi
problematiche socio-economiche come abuso di alcol e droga, violenza
sulle donne e favoreggiamento della prostituzione. Con il nuovo
auditorium - continua suor Maria Rosa - si svolgeranno attività
di sensibilizzazione e di supporto alle famiglie in difficoltà
attraverso seminari, laboratori, incontri di formazione e gruppi di
mutuo aiuto. Senza te - conclude la Presidente - creare un domani
diverso per questi giovani non sarebbe possibile. Accogli la mia
gratitudine e le mie preghiere perché la tua generosità sua ricompensata". A Grotte il banchetto con le rose è disponibile - grazie alla
disponibilità di tutti i volontari coordinati da Monica Bellavia
e Syndi Spataro - sabato 18 maggio dinanzi al
supermercato Decò in Viale Matteotti, domenica 19 maggio in
Piazza Umberto I, (davanti alla chiesa Madonna del Carmelo) e in
Piazza Marconi (davanti alla chiesa Madre).
È possibile contribuire ritirando una piantina di rosa con un'offerta
minima di 15 euro, oppure una confezione di petali di rosa stabilizzati
anche con una modesta offerta a partire da 2 euro.
Salute.
"L'evoluzione del medico: dall'orango all'intelligenza artificiale"; del dott. Aurelio Zaffuto
Dott. Aurelio Zaffuto
L'evoluzione del medico
L'evoluzione del medico:
dall'orango all'intelligenza artificiale.
A cura del dott. Aurelio Zaffuto (U.O.C. Ortopedia e Traumatologia
del Presidio Ospedaliero di Gardone Val Trompia).
La storia della medicina
è antica quanto la storia dell'uomo.
Potremmo immaginare che già ai tempi delle scimmie antropomorfe ci fosse
anche un "medicus anthropomorphis". Un medico che non riceveva in un
ambulatorio, non aveva una segretaria, non era infastidito dal trillo
anonimo dello smartphone ma, salubremente, viveva ed esercitava tra i rami
degli alberi della foresta equatoriale.
Recentemente la biologa Isabelle Laumer, ricercatrice dell'Istituto tedesco
Max Planck, ha pubblicato uno studio sul comportamento degli animali che
vivono nelle foreste dell'Indonesia. In particolare è stato osservato il
modo in cui Rakus, un giovane orango maschio che vive nella foresta pluviale
indonesiana, ha reagito - l'osservazione è del 25 giugno 2022 - dopo aver
riportato una ferita sotto l'occhio, a seguito di una violenta disputa con
gli esponenti di un altro gruppo per la difesa del proprio territorio.
I ricercatori riportano che Rakus, subito dopo il ferimento, dolorante e con
lo sguardo tramortito, strappava alcune foglie ovali da un albero, le
masticava a lungo e poi ricopriva con tale poltiglia la ferita.
Questo gesto veniva ripetuto quotidianamente finché il 25 agosto, cioè dopo
due mesi, la ferita - riportano i ricercatori su Scientific Reports - era
cicatrizzata.
"È la prima volta - dichiara la biologa Isabelle Laumer - che
vediamo un animale selvatico automedicarsi una ferita".
Le foglie staccate dall'orango non sono scelte a caso: fanno parte della
Fibraurea tintoria, una pianta sempreverde diffusa nel sud-est asiatico, non
commestibile.
Le proprietà disinfettanti, analgesiche e antipiretiche di tali foglie sono
note dalla medicina tradizionale umana, ma come facesse Rakus a saperlo
rimane un mistero.
Si può ipotizzare che un esemplare di tale comunità di oranghi abbia notato
casualmente tali effetti benefici delle foglie di Fibraurea trinctoria e,
pertanto, tale comportamento sia stato appreso e imitato dai vari esponenti
del gruppo all'occorrenza.
Ciò fa pensare che il nostro ultimo antenato comune, circa 13 milioni di
anni fa, prima che iniziasse la separazione evolutiva tra oranghi e umani,
avesse già delle primitive nozioni di medicina.
La prima forma di ambulatorio è possibile immaginarla circa 50.000 anni fa,
era un ambiente naturale, illuminato esclusivamente dai raggi solari, privo
di servizi: era la "grotta" o "caverna". E lì esercitava il "Medicus
Neanderthalensis".
Un team internazionale di ricercatori, alcuni anni fa, studiando la placca
dentale dei resti scheletrici di alcuni uomini di Neanderthal ritrovati in
Spagna, ha fatto una scoperta sorprendente: tali uomini usavano già
antibiotici e farmaci antidolorifici.
Nel territorio di "Sid", giovane adolescente spagnolo vissuto 49mila anni fa
e ritrovato nella grotta di El Sidron, nelle Asturie, i ricercatori hanno
identificato tracce di corteccia di pioppo, dalla quale si estrae l'acido
acetilsalicilico (la nostra Aspirina, sintetizzata nel 1890) e del fungo
penicillio (dal quale si produce la penicillina scoperta da Fleming nel
1928).
L’indagine Tac a cui è stata sottoposta la mandibola di Sid ha evidenziato
lesioni riconducibili a un ascesso e, pertanto, appare verosimile che avesse
assunto le piante medicinali a scopo di automedicazione.
Il primo medico legale è da individuare, senza dubbio, nel "Medicus
forensis" Antistio il quale, oltre ad essere stato il medico personale
di Giulio Cesare, ne eseguì, infine, il fatidico 15 marzo 44 a.C., giornata
delle Idi, l'autopsia.
Antistio, infatti, aveva provveduto in vita a curare i ricorrenti disturbi
del più famoso condottiero dell'antica Roma che soffriva cronicamente di mal
di testa, vertigini e, nell'ultimo periodo di vita, anche di cadute
ripetute.
La malattia di Giulio Cesare, descritta da Plutarco e definita "mal divino",
si è ritenuto per tanto tempo essere una forma di epilessia. Tuttavia,
alcuni ricercatori londinesi il decennio scorso hanno ipotizzato che la
cefalea e i disturbi dell'equilibrio, che hanno per anni minato lo stato di
salute del valoroso conquistatore della Gallia, potrebbero essere
riconducibili a mini-ictus in soggetto iperteso.
Riguardo l'autopsia eseguita da Antistio sul corpo esanime di Giulio Cesare,
Svetonio, uno dei biografi e storici romani più famosi, scrive: "secondo
quanto riferì il medico Antistio, di tante ferite nessuna fu mortale ad
eccezione di quella che aveva ricevuto per seconda in pieno petto".
In realtà quella di Giulio Cesare fu la prima dissezione di cadavere a scopo
esclusivamente forense, ma già in precedenza, prima Alchimeone di Crotone,
medico del V secolo a.C., e poi Erasistrato ed Erofilo, due medici greci del
III secolo a.C., fondatori della scuola Alessandrina, e degni discepoli di
Ippocrate, padre della medicina scientifica, avevano praticato delle
dissezioni a scopo didattico-conoscitivo.
Particolare raccapricciante è pensare che non si trattava di autopsia ma di
fatto veniva praticata la vivisezione dei condannati a morte, osservando e
descrivendo, in tal modo, il funzionamento dei vari organi quando lo
sventurato era ancora in vita.
A seguire, il "Medicus Sapiens", ha avuto le sembianze di Avicenna,
medico persiano, padre della medicina moderna, che compose, nell'anno 1000
il suo fondamentale Canone della Medicina.
Nei corsi e ricorsi della storia, la lotta contro i germi e le pandemie ha
poi visto l'uomo soccombere a lungo, tant'è che il "Medicus pestilens",
di manzoniana memoria, incarna una macabra e allucinata maschera, quella
della morte, piuttosto che le fattezze di una figura dispensatrice di
speranza nella salvezza e nella cura.
Arriviamo all'epoca dei lumi, al "Medicus pasteurensis", in omaggio a
Luis Pasteur, che medico non era ma che fu il padre della microbiologia: é
il prototipo del medico moderno perché comincia a usare metodi scientifici,
e non più dogmatici, grazie alle scoperte della chimica e della fisica
ottenute fra il 700 e l'800.
Giungiamo così, finalmente, ai nostri giorni, o meglio, all'altro ieri al "Medicus
vicesimo saeculo", alle prese con una medicina che ogni giorno sposta un
poco più in là il suo confine, grazie a nuove metodiche di diagnostica
strumentale, come TAC e RMN, a nuovi farmaci, come gli antibiotici di nuova
generazione, gli antitumorali, le moderne insuline, a nuove tecniche
chirurgiche sempre meno invasive.
Ma per realizzare tutto ciò è servito, e serve, impegno continuo e dedizione
costante.
E l’oggi? E, a seguire, il domani?
Circa 25 anni fa ha iniziato a svolgere la propria attività, soprattutto in
sala operatoria, il "Medicus roboticus".
La chirurgia robotica è un tipo di attività chirurgica effettuata grazie a
tecnologie avanzate che prevedono l'uso di una sofisticata piattaforma
chirurgica in grado di riprodurre, miniaturizzandoli, i movimenti della mano
umana all'interno delle cavità corporee (cuore, torace, addome,
articolazioni, cranio) o comunque nel campo operatorio.
La storia della chirurgia robotica ha inizio alla fine degli anni '50 del
secolo scorso con un dispositivo messo a punto dal Pentagono (USA) per
curare i feriti in zone di guerra.
Ma la vera rivoluzione nelle sale operatorie si è avuta negli anni '90 del
secolo scorso con la messa a punto e l'utilizzo di sistemi robotici per
migliorare le performance dei chirurghi.
Si tratta di validissimi sistemi di supporto all'attività dei chirurghi,
impiegati in molteplici campi e diventati, oramai, irrinunciabili nella
chirurgia protesica (anca e ginocchio) in cardiochirurgia e neurochirurgia,
in chirurgia oncologica per interventi di demolizione mirata.
Oggi si parla sempre più dell'intelligenza artificiale (I.A.) che comincia a
essere impiegata in medicina e che sarà, sempre più, in maniera capillare,
diffusa e utilizzata nella gestione della sanità di domani.
L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore medico con le sue
molteplici applicazioni nella diagnosi e nel trattamento delle malattie.
Grazie alle potenti capacità di apprendimento automatico e di analisi dei
dati, si possono processare volumi enormi di informazioni mediche in modo
rapido ed efficiente.
L'intelligenza artificiale può migliorare molti aspetti, anche in termini di
aderenza terapeutica, attraverso soluzioni personalizzate: ciò può
migliorare l'efficacia dei trattamenti e ridurre gli effetti collaterali
indesiderati.
Inoltre, sarà possibile seguire i pazienti anche a distanza, dispensando
consulenze online e cure mediche da qualsiasi luogo, realizzando così un
servizio di telemedicina e chatbot, cioè di assistenti virtuali che
forniscono supporto agli assistiti, con risposte in tempo reale a dubbi e
problemi.
L’intelligenza artificiale e la robotica costituiscono un binomio destinato
a cambiare la medicina del futuro in quanto consentirà di eseguire -
rutinariamente - esami diagnostici e interventi chirurgici a distanza, oltre
che fornire un supporto personalizzato nei dispositivi di riabilitazione e
nella ricostruzione con le protesi avanzate.
L'intelligenza artificiale e la robotica, applicate alla medicina, sono
espressione di bisogni e aspettative che fotografano i cambiamenti e le
evoluzioni delle società occidentali. Ma rappresentano, anche, la certezza
di una trasversale percezione di una crisi d'identità sociale del ruolo
medico e della vocazione che questo ancora richiede.
Una situazione che richiama ed assomiglia alla crisi sociale dei reduci di
guerra nei periodi immediatamente post bellici.
Infatti, noi medici che abbiamo combattuto contro il famigerato coronavirus,
viviamo e lavoriamo, come dei sopravvissuti, tra le macerie che in ambito
sanitario il covid ha lasciato: finanziamento insufficiente e
riorganizzazione incompiuta dei servizi sanitari, personale sempre
maggiormente ridotto e demotivato, utenza sempre più esigente, irrispettosa
e aggressiva.
L'auspicio è che il medico di domani, che definirei "Medicus
post-covidiensis", erede di noi che a poco a poco lasceremo il passo,
possa gestire al meglio i nuovi sistemi che la tecnologia mette a
disposizione per migliorare la salute di tutti, ricordandosi sempre e
comunque che devono essere sue, e solo sue, le scelte e le decisioni sulla
cura del malato e che mai dovranno essere delegate a una macchina.
Perché non basta soltanto una intelligenza artificiale e un robot di nuova
generazione per curare la salute delle persone, ma è necessario, anzi è
vitale, un cuore vero, umano, che batte forte e sempre, nel petto del "medicus",
per potere sapientemente e amorevolmente governare la salute dell'umanità.
Agrigento.
Cerimonia di inaugurazione del Parco Livatino, in Contrada Gasena
Inaugurazione
Autorità
Targa
Questa mattina, venerdì 17 maggio 2024, in Contrada Gasena ad Agrigento,
ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione del Parco Livatino,
organizzata dall’Ente no-profit Co.n.al.pa. e dedicato alla memoria del
Giudice barbaramente trucidato il 21 settembre 1990 da killer della
Stidda, proprio in quei luoghi.
Tante le autorità civili e militari intervenute, dall'arcivescovo S.E.
Mons. Alessandro Damiano al sindaco di Agrigento Francesco
Micciché, tante le associazioni e gli studenti accompagnati da
insegnati.
Il questore di Agrigento Tommaso Palumbo è intervenuto nel
ricordo del Beato Giudice Livatino che sacrificò la propria vita per
la giustizia e la legalità.
Numerosi sono stati i benefattori che hanno contribuito alla
realizzazione del progetto, fra questi la A.N.F.P. (Associazione
Nazionale Funzionari di Polizia), il cui Presidente pro tempore è il
dott. Emanuele Ricifari, già Questore di Agrigento, che, sin da
subito, condivise l’iniziativa e promosse la collaborazione per
l’acquisto e la piantumazione degli alberi.
Commiato.
È morto Franco Di Mare, vincitore nel 2011 della XXIII edizione del
Premio Racalmare
Franco Di Mare
Copertina
Manifesto
Colpito da mesotelioma pleurico, oggi si è spento Franco Di Mare;
di recente aveva dichiarato: "Io
ho avuto una vita bellissima, le memorie che ho sono piene di vita, non
mi voglio fossilizzare attorno all’idea della morte ma all’idea che c’è
una vita, anche tutti i giorni". Franco Di Mare, giornalista e scrittore, nel 2011 aveva vinto la XXIII edizione del Premio Letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia
- Città di Grotte", con il
romanzo "Non chiedere perché", edito da Rizzoli.
A quel tempo era sindaco Paolo Pilato, presidente del Consiglio
comunale Angelo Collura, assessore alla Cultura Salvatore
Rizzo, presedente onorario del Premio Gaetano Savatteri,
segretario del Premio Piero Calì.
La pergamena di conferimento del Premio ne riportava la motivazione:
A Franco Di
Mare, per “Non chiedere perché”: "Il romanzo restituisce la paura della
guerra, gli orrori del conflitto etnico, l’ignavia dell’Europa ma anche i
piccoli eroismi quotidiani, la forza dei rapporti personali, il coraggio dei
singoli, la generosità dei volenterosi. E così la storia di Malina, la bimba
che Marco decide di portare via da quei luoghi di pianto e lutti si carica
di commozione e valore simbolico, quasi che salvando una bambina si possa
conservare il barlume di speranza che, tra quelle pietre, quei corpi morti
lungo le strade di Sarajevo, vive negli occhi della piccola bosniaca. A
muovere le fila di tutto il romanzo è una vicenda reale che Franco Di Mare
racconta per rendere omaggio ad una città che ha resistito eroicamente ad un
attacco tra i più sanguinari e spietati in Europa dai tempi della Seconda
Guerra Mondiale. Nel romanzo, l’autore mette a nudo anche se stesso, le sue
emozioni, le sue sensazioni non solo di giornalista ma soprattutto di uomo
in una sorta di catarsi che, grazie al protagonista Marco De Luca, lo libera
da ciò che di tragico e brutale ha visto con i suoi occhi. Un romanzo per
non dimenticare, un romanzo sulla guerra, un romanzo sull’amore".
Politica. Lunedì 20 maggio, sorteggio degli scrutatori per
le elezioni
europee dell'8 e 9 giugno
Saranno
sorteggiatilunedì 20 maggio, a partire dalle
ore 10.30, presso
l'Aula consiliare del Comune di Grotte, gli scrutatori che
saranno impegnati nei seggi elettorali per le elezioni europee di sabato 8 e
domenica 9 giugno. Di seguito, la
comunicazione ufficiale.
*****
ELEZIONI
DI SABATO 8 GIUGNO E DOMENICA 9 GIUGNO 2024
CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE ELETTORALE
PER LA NOMINA DEGLI SCRUTATORI
COMUNE DI GROTTE
IL SINDACO
Visti l'articolo 34 del testo unico delle leggi recanti norme per l'elezione
della Camera dei deputati, di cui al decreto del Presidente della Repubblica
30 marzo 1957, n. 361, e l'articolo 51 della legge 24 gennaio 1979, n. 18,
concernente l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti
all'Italia, che richiama l'applicabilità delle disposizioni del citato testo
unico;
Visto l'articolo 6 della legge 8 marzo 1989, n. 95,
recante norme per l'istituzione dell'albo delle persone idonee all'ufficio
di scrutatore di seggio elettorale;
Visto l'articolo 9 della legge 23 aprile 1976, n. 136,
recante norme sulla riduzione dei termini e sulla semplificazione del
procedimento elettorale;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10
aprile 2024, con il quale sono stati convocati per i giorni di sabato 8
giugno e domenica 9 giugno 2024 i comizi per lo svolgimento della elezione
dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia;
RENDE NOTO
che
la Commissione elettorale comunale è convocata nella sede del Comune in
pubblica adunanza per il giorno 20 maggio 2024, alle ore 10.30,
per procedere alla nomina degli scrutatori che saranno destinati agli
uffici elettorali di sezione per le elezioni di sabato 8 giugno e
domenica 9 giugno 2024.
Teatro.
"Agrigento Remember" con Giovanni Moscato, al Circolo Empedocleo di Agrigento;
venerdì 24 maggio
Locandina
Per la settima stagione del Teatro da Camera
all'Empedocleo di Agrigento, venerdì 24 maggio, alle ore 18.15, si esibisce sulla pedana
della saletta teatro del Circolo culturale l'attore Giovanni Moscato.
Il titolo dello spettacolo è "Agrigento Remember", vita scanzonata da
cantautore/attore/performer, intervista/spettacolo a ruota libera,
con Tonino Bruccoleri.
Giovanni Moscato propone un grande spettacolo, unico, irraggiungibile;
un progetto artistico di Mario Gaziano.
Il grande spettacolo della storia di Agrigento nella memoria e nel
protagonismo del più grande artista nel cuore della città. Tra
recitazione, memoria, omaggio ai grandi, da Tony Cucchiara a Sasà Green,
a Tonino Migliaccio e Franco Catalano.
Una storia, una città, un unico amore: la sua Agrigento.
Collaborazioni di Alfonso Mossuto, Salvatore Cucchiara, Enzo Valica,
Lino Rizzuto, Lillo Inguanta e la regia televisiva di Diego Romeo.
Uno spettacolo sostenuto dai
direttori artistici del Teatro da Camera Giuseppe Adamo e Mario Gaziano.
L'ingresso è libero con accesso prioritario secondo ordine d'arrivo.
Il cuculo non costruisce
il proprio nido. Aspetta pazientemente che altre specie lascino per qualche
minuto incustodito il loro per deporre il proprio uovo insieme alle altre.
Appena schiuso, grazie alla cova della famiglia ospite, il pulcino comincia
istintivamente e pervicacemente a spingere fuori dal nido le altre uova o,
se già schiuse, gli altri pulcini sino a rimanere da solo ed essere così
svezzato dalla coppia adottiva.
Tale comportamento assicura la sopravvivenza di questa particolare specie di
uccelli parassiti.
(Ogni riferimento a fatti ed accadimenti politici non è affatto casuale).
Attualità.
"Che non vinca il migliore, ma chi saprà farsi servitore"; di
don Carmelo La Magra
Carmelo La Magra
La riflessione di don Carmelo
La Magra, parroco a Racalmuto (già parroco di Lampedusa), sulle elezioni
amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio comunale.
*****
Ormai si
può definire aperta la campagna elettorale racalmutese.
Certamente sarà un periodo intenso e, spero, di sana e onesta competizione.
A nome della comunità mi sento di dire ai candidati che abbiamo bisogno di
un confronto serrato e non di una guerra; sarebbe bello sentire elencare
programmi e desideri, sfoggiare competenze e progetti invece che insulti e
difese personali.
Gli elettori non vogliono sapere se il vostro avversario è brutto e cattivo:
in paese si conoscono con chiarezza cattiverie e brutture di tutti, ma ciò
che desiderate esca fuori dal vostro impegno; non si deve votare per
esclusione ma per scelta (elezione per l'appunto).
Nella discussione ci auguriamo che si eviti di usare come strumento di
divisione ciò che invece è segno di unità di questo popolo, ad esempio
i simboli della fede, le tradizioni o le feste... queste cose non
appartengono a liste o candidati perché sono bene di tutti e a nessuno è
consentito spostarli dalla propria parte o strumentalizzarli.
Troverete sempre in me e nella Comunità Ecclesiale un sostegno e un aiuto
per ogni cosa buona ma anche uno sguardo critico e severo sulle cose che non
sono orientate al bene.
Con l'augurio di poterci sempre incontrare soprattutto al servizio delle
parti più deboli di questa nostra società, delle famiglie e dei giovani che
sono il nostro presente e non il futuro.
Buona campagna elettorale e che non vinca il migliore, perché non è
un concorso personale, ma chi saprà farsi servitore delle donne e degli
uomini di questo paese meraviglioso.
Editoria.
Presentazione del libro "La fisarmonica nuda" di Angelo Sanfilippo;
mercoledì 15 maggio
Locandina
Si
terrà domani, mercoledì 15 maggio, alle ore 17.00, presso la Sala
"Tommaso Fazello" del Museo Archeologico Regionale "Pietro Griffo" di
Agrigento, la presentazione del libro "La fisarmonica nuda" di Angelo
Sanfilippo, edito da Medinova.
L’incontro avverrà nel contesto della rassegna "I Libri del Griffo".
Interverranno Maria Concetta De Marco e Salvatore Nocera Bracco. I saluti
istituzionali saranno a cura di Giuseppe Avenia, dirigente del museo
archeologico "Pietro Griffo". L'incontro verrà coordinato dall'editore
Antonio Liotta.
"La fisarmonica è uno strumento affascinante e complesso sotto tanti
punti di vista: ingegneristico, fisico, musicale e compositivo - riporta
la sinossi del libro -. In questo testo viene messa a nudo in tutte le
sue caratteristiche. Per questo il libro assume aspetti originali e di
grande valore musicale e tecnico perché svela tutti i segreti di questo
strumento e diventa anche ausilio didattico agli studiosi di musica".
Agrigento.
"Frida Kahlo - La sofferenza in arte"; incontro al Centro "Pier Paolo
Pasolini", venerdì 17 maggio
Locandina
"Frida Kahlo - La sofferenza in arte": incontro al "Pasolini" (Via Atenea
123, interno 2) il 17 maggio alle ore 17.30.
Il "Centro culturale Pier Paolo Pasolini" vuole rendere omaggio a una figura
emblematica del mondo femminile: Frida Kahlo, la donna e la pittrice che ha
affascinato tante generazioni. L'incontro si svolgerà il prossimo 17 maggio
alle ore 17.30 nei locali di via Atenea.
Lo farà attraverso un ritratto dell’artista, scaturito da semplice interesse
e curiosità per il personaggio, realizzato e presentato da Provvidenza Maria
Mogavero. Un ritratto in cui alle parole si aggiungono immagini e musiche,
che tende a mettere in evidenza alcuni aspetti della sua complessa figura,
legati principalmente alla sua vicenda di donna e artista che è riuscita a
trasformare la sua sofferenza in ispirazione e in arte.
Ne viene fuori l’immagine di una donna stimolante e affascinante, uno
spirito indipendente e passionale, che grazie al suo orgoglio e alla sua
forza è diventata un’icona, un esempio di resilienza, emancipazione,
ribellione e anticonformismo.
Previsto anche un momento di approfondimento sul tema: "Fragilità. Dalla
psicopatologia alla resilienza" proposto da Melinda Santoro, psichiatra, che
permetterà di comprendere più a fondo il personaggio nel superamento e nella
sublimazione della sua condizione di disabilità.
Dialoghi.
"Fascisti e antifascisti nell'opinione del premier inglese Winston
Churchill"; di Giuseppe
Castronovo
Intervento del dott. Giuseppe Castronovo
Recenti fatti di cronaca hanno offerto al Circolo l’occasione di affrontare
il tema alquanto spinoso e mai sopito fascismo/antifascismo.
Giuseppe Castronovo
"FASCISTI
E ANTIFASCISTI NELL’OPINIONE DEL PREMIER INGLESE WINSTON CHURCHILL"
- Totò:
Amici, ha fatto discutere, e non poco, la decisione dell’arcivescovo di
Catania Mons. Luigi Renna di annullare la Messa che si sarebbe dovuta
celebrare nell’anniversario dell’uccisione di Benito Mussolini, il 28 aprile
di 79 anni fa, nel 1945.
- Santo: Ho sentito anch’io qualcosa, ma non so cosa sia effettivamente
accaduto.
- Totò: Come ogni pomeriggio alcuni fedeli si recano alla chiesa Santa
Caterina, nella centrale Via Umberto a Catania per la quotidiana adorazione
eucaristica. Ma trovano le porte sbarrate per decisione del Vescovo.
- Santo: Perché questa decisione?
- Totò: Qui doveva celebrarsi dopo l’adorazione eucaristica, stando al
necrologio con la scritta “anniversario” apparso sul giornale “La Sicilia”,
una Messa in suffragio di Benito Mussolini. Il Vescovo della Città etnea
oltre a impedire la celebrazione della Messa di suffragio ha disposto anche
la chiusura della chiesa per il giorno successivo.
- Nenè: Ha motivato la sua decisione?
- Totò: Una nota ufficiale dell’Arcidiocesi la motiva così: per evitare “non
opportune esternazioni ideologiche che nel recente passato hanno avuto degli
spiacevoli precedenti”.
- Santo: Condivido i dubbi del Vescovo sull’opportunità di celebrare un
rito, anche se religioso, proprio nel periodo del 25 Aprile; immagino la
presenza di alcuni gruppi antifascisti rumoreggiare dinnanzi alla chiesa
durante la celebrazione religiosa con la conseguente presenza delle forze
dell’ordine per mantenere la calma.
- Nenè: Che ne dice il prof. Vezio?
- Vezio: Condivisibile il ragionamento dell’amico Santo dal momento che è
ormai risaputo come “agitatori” di professione non si lascino mai scappare
queste occasioni per accendere gli animi dei presenti alle varie
manifestazioni. Ma io, se mi permettete, vorrei sottoporre alla vostra e
alla mia riflessione questa domanda: perché gli antifascisti devono andare a
protestare dinnanzi dinanzi a un luogo di culto (rectius: chiesa) mentre
dentro si celebra una messa di suffragio? Vedete…
- Santo: che cosa?
- Vezio: È notorio tra gli storici e gli addetti ai lavori che Benito
Mussolini e il primo ministro inglese Winston Churchill avrebbero avuto,
almeno fino al 1935, dei buoni rapporti personali cementati da una fitta
corrispondenza epistolare che Mussolini portava con sé al momento del suo
arresto.
- Nenè: Quindi?
- Vezio: Alcuni giornalisti, a conoscenza di questa pregressa comunanza di
interessi, dopo l’uccisione di Mussolini chiesero a Churchill: “ci saranno
ancora i fascisti nel futuro”. E Churchill prontamente rispose: “Sì! Saranno
coloro che si definiranno antifascisti”.
- Santo: Lei, prof. Vezio, come commenta l’opinione di Churchill?
- Vezio: Una cosa è certa: dubito della sincera adesione ai valori
democratici dei manifestanti che in questi giorni, ignorando l’articolo 21
della Costituzione il quale riconosce a tutti il “diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo
di diffusione”, hanno impedito al ministro Eugenia Roccella di parlare
in una pubblica assemblea. Ho l’impressione, e concludo, ricordando ciò che
accade nel campo elettromagnetico, dove vige il principio secondo cui due
corpi che hanno lo stesso tipo di carica si respingono e viceversa si
attraggono quelli che hanno cariche elettriche di segno opposto. Ebbene,
altrettanto possiamo dire che accada nel campo dei rapporti che vengono a
svilupparsi tra le forze politiche presenti nello scenario politico italiano
che si definiscono antifasciste e quelle che, pur non definendosi fasciste,
si rifiutano di aderire a quella che definiscono la democratura
dell’antifascismo. Un continuo incontro/scontro in cui delegittimandosi a
vicenda tengono ancora in vita un passato che non tramonta mai. Il che
consente a entrambe di continuare a calcare la scena politica italiana.
Mercoledì 15 maggio 2024, presso il Teatro Pirandello di Agrigento,
a partire dalle ore 10.00 avrà luogo una manifestazione celebrativa
del 78° anniversario dell'Autonomia Siciliana, in occasione della
quale verrà presentato il docufilm dal titolo "Io rimango qui", alla
presenza del Prefetto di Agrigento, del Sindaco di Agrigento, del Sindaco di
Palma di Montechiaro, della Dirigente Scolastica Provinciale e delle massime
Autorità del territorio.
Il film, realizzato dalla produzione Yes in Sicily ed ambientato tra i
Comuni di San Cataldo e di Palma di Montechiaro, gode del patrocinio dei
suddetti Comuni nonché del sostegno delle Prefetture di Agrigento e di
Caltanissetta che hanno condiviso i contenuti culturali, di memoria storica
e di valorizzazione del territorio ritenendoli degni di compartecipazione
alla cittadinanza ed esempio per i giovani.
Il lungometraggio "Io rimango qui" è un documentario narrativo della Sicilia
degli anni '80 che rievoca la nostalgia della gioventù e racconta lo stretto
legame dei siciliani con il luogo d'origine con l'intenzione di mostrare una
Sicilia affascinante ed autentica.
I membri del progetto Yes in Sicily sono tutti siciliani: il regista
Giuseppe Palmeri, il direttore di produzione Vincenzo Amico, il direttore
artistico Vitale Vancheri. L'appuntamento, aperto alla cittadinanza, sarà
moderato dal viceprefetto Gabriele Barbaro.
Sport. 15° Raduno di Minivolley "Città di
Grotte"; mercoledì 22 maggio
Locandina
Mercoledì 22 maggio 2024, con inizio alle ore 15.00 presso il
Campo Polivalente coperto "Francesca Morvillo" di Grotte, si svolgerà il
15° Raduno di Minivolley "Città di Grotte".
La manifestazione è organizzata dall'Associazione Culturale Sportiva
Dilettantistica "New Star" di Grotte, in collaborazione con il "Centro
Nazionale Sportivo Libertas" di Caltanissetta, con il patrocinio
dell'Assessorato allo Sport del Comune di Grotte.
Chiesa.
Parrocchia Madonna del Carmelo: conclusione del cammino di fede dei
fidanzati; di Graziella Vizzini
Foto di gruppo
Ieri, domenica 12 maggio
2024, in seno alla Messa delle ore 18.30 nella chiesa parrocchiale della
Beata Maria Vergine del Monte Carmelo di Grotte, si è celebrata la
conclusione del cammino interparrocchiale di fede dei fidanzati. Ha
presieduto la concelebrazione il vescovo emerito di Nicosia S.E. Mons.
Salvatore Muratore, assieme al parroco don Sergio Sanfilippo.
L'equipe, formata da Giuseppe e Antonella
Costanza, Ignazio e Graziella Infantino, Federico e Rosa
Marina Lo Verde, che ha guidato le cinque coppie dei fidanzati con amore e dedizione durante il percorso formativo, ha utilizzato
il sussidio intitolato "Come gioisce lo Sposo per la Sposa. Itinerario di
fede per i fidanzati" di Mons. Muratore.
Questi i fidanzati che hanno completato il cammino di fede: Maida Antonio
e Maria Rita Campanella, Mancuso Giancarlo e Donato Gerlanda, Sardo
Viscuglia Antonio e Palumbo Alisea Pia, Busuito Calogero e Infantino Swami
Pia, Campanella Marco e Salvaggio Angela.
Il Vescovo, durante l'omelia, si è rivolto ai fidanzati consegnando
simbolicamente uno zainetto contenente 7 oggetti: 1) una pietruzza bianca:
la Roccia; 2) una bussola: la Bibbia, la Parola; 3) il pane: l'Eucaristia,
nutrimento; 4) una borraccia: l'acqua dello Spirito Santo; 5) un profumo:
l'amore più si versa più si riempie; 6) una medicina: il perdono; 7) un
fiore: la gratitudine, la magnanimità, l'umiltà, la dolcezza.
Una guida che i fidanzati devono tenere presente durante la loro crescita
spirituale e umana nella vita di coppia. Tutti potremmo utilizzare questo
zainetto, ognuno di noi ha ricevuto una chiamata dal Signore, un carisma che
non dobbiamo tenere per noi, ma dobbiamo farne dono agli altri.
È stata una bellissima concelebrazione. I fidanzati hanno ricevuto il
mandato e in dono il sussidio di Mons. Muratore "Come gioisce lo Sposo per
la Sposa".
Grazie a Mons. Muratore per la sua presenza, a don Sergio e a tutta l'equipe
di formazione.
Tantissimi Auguri ai fidanzati e alle loro famiglie.
Sport.
2° posto per Veronica Lo Re e Marta Messina all'International Excellent
Competition di Roma
2° posto
Locandina
Il duo
Veronica Lo Re e Marta Messina si è aggiudicato il 2° posto nella
specialità Danze Aeree all'International Excellent Competition in
svolgimento a Roma.
L’International Excellent Competition è una manifestazione che si sta
svolgendo a Roma, nei giorni 11 e 12 maggio 2024, nei teatri T1 e T4 di
Cinecittà World.
Giunta alla sua quinta edizione, l'International Excellent
Competition accoglie i più talentuosi danzatori in una competizione
selettiva che permette loro di confrontarsi e di crescere, grazie anche alla
più che competente giuria, attenta a cogliere ogni sfumatura dei loro passi
di danza e delle loro emozioni. Oltre 5.000 i ballerini in gara. La
manifestazione ogni anno porta a Cinecittà World migliaia di ballerine
ballerini, in rappresentanza delle migliori scuole di ballo del Bel Paese e
dall'estero. Sui palchi dei teatri T1 e T4, per 48 ore, sta andando in scena
uno spettacolo unico, sia dal punto di vista della carica emotiva sia per la
bellezza dei gesti tecnici. Ogni partecipante porta sul palco le sue
conoscenze, la sua passione, la sua storia e in pochi minuti mostrerà alla
giuria mesi e mesi di lavoro, di ore trascorse a provare e riprovare passi e
coreografie.
L’International Excellent Competition non è un saggio finale, ma una
finestra sul mondo della danza. È una competizione che offre opportunità di
crescita professionale e di carriera. Gli interpreti più meritevoli della
quinta arte riceveranno borse di studio ed avranno la possibilità di
strappare contratti di lavoro.
La ricerca dei nuovi talenti della danza nazionale ed internazionale è
affidata ad una giuria di altissimo profilo: Jose Perez (Cuba), Vladlena
Aptukova (Ucraina), Jhonny Street (Spagna), Maria Letizia Groom (Regno
Unito), Tatiana Baranay (Romania), Antonio Romano, Ciro Esposito, Roberto
D’Urso, Ilaria Leone, Nicolò Noto, Cristina Gangalanti, Rita Gasponi,
Arianna Possidoni, Silvia Pontini, Eugenio La Scala (Yu-Gen), Mario Nocera
(Bobo), Annamaria Picone, Sabrina Montanaro, Gianni Santucci.
Sono valutati il livello e la qualità tecnica della performance,
l’espressività e la capacità interpretativa del ballerino o della ballerina,
la sua presenza scenica e fisica e l’originalità della coreografia.
Tra i 5.000 concorrenti anche le giovanissime Veronica Lo Re (di
Grotte) e Marta Messina (di Racalmuto), allenate dalla maestra di
danza Irene Iannello della "Fitdance School", che ieri, sabato 11
maggio, nel Teatro T4 hanno concorso in "Danze Aeree - Tessuto -
Principiante" nella sezione "Duo", categoria "Kids", esibendosi sulle note
de "Il gladiatore", riuscendo a conquistare un eccellente 2° posto.
Alle due giovanissime atlete sono giunti numerosi complimenti da quanti
hanno seguito il loro percorso. In particolare a Veronica Lo Re sono
stati formulati gli auguri per questa prestigiosa affermazione da parte
di Baldassare Ciranni a nome di tutti i compagni di classe della IV C del
plesso "Sciascia" dell'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte
e Comitini.
Nella foto a lato, da sinistra, Marta Messina e Veronica Lo Re.
Ricorrenze.
"Scrivete in bella calligrafia dieci pensierini sulla mamma"; di Carmelo
Rotolo
Carmelo Rotolo
Letterina
Com'è cambiata con il
tempo la concezione delle ricorrenze e delle festività della nostra cultura.
A scanso di equivoci, sono del 62.
Ho un ricordo della festa della mamma molto spartano ma allo stesso tempo
intimo e familiare.
A scuola il giorno prima della ricorrenza, la maestra ci dava un compito,
sempre lo stesso per tutta la durata delle elementari: Scrivete in bella
calligrafia dieci pensierini sulla mamma.
Scrivere il foglio, conservarlo gelosamente sino all'indomani e posizionarlo
sotto il piatto della mamma era un attimo.
Come un'attimo era la lettura di tutti e dieci i pensierini, il bacio e la
carezza della mamma; e lei, commossa, si asciugava la lacrima che sincera
scendeva giù.
Tutto qua, nel vero senso della parola. Pochi gesti per un amore eterno.
Auguri anche a te ovunque tu sia, ma quotidianamente presente nei nostri
pensieri e nel nostro cuore, sempre pronti a leggerti i nostri dieci
pensierini.
Chiesa.
Parrocchia Madonna del Carmelo: Messa vespertina celebrata da S.E. Mons.
Salvatore Muratore
S.E. Mons. Salvatore Muratore
Oggi,
domenica 12 maggio 2024, sarà presieduta da S.E. Mons. Salvatore Muratore
la santa Messa delle ore 18.30 nella chiesa parrocchiale della Madonna del
Carmelo in Grotte.
Il Presule, vescovo emerito della diocesi di Nicosia, è stato invitato a
celebrare a Grotte in occasione della conclusione del cammino di fede dei
fidanzati, per il quale le coppie di animatori hanno utilizzato il suo
sussidio dal titolo "Come gioisce lo Sposo per la Sposa. Itinerario di fede
per fidanzati".
Nato a Campobello di Licata il 28 dicembre 1946 e ordinato presbitero il 17
maggio 1970, S.E. Mons. Salvatore Muratore è stato eletto alla sede
vescovile di Nicosia il 22 gennaio 2009 e ordinato vescovo il 25 marzo 2009.
È divenuto emerito, per raggiunti limiti d'età, il 23 aprile 2022.
È già stato a Grotte il 17 settembre 2023, in occasione della festa della
Madonna delle Grazie, nella quale ha presieduto la Concelebrazione
eucaristica e pronunciato l'omelia. Tornerà ancora il prossimo 22 settembre,
domenica, per celebrare la santa Messa in parrocchia a conclusione della
festa della Madonna delle Grazie 2024.
Iniziative.
Viaggio del Treno storico della Valle dei Templi; domani da Palermo
Centrale a Porto Empedocle
Treno storico
Domani,
domenica 12 maggio 2024, il Treno Storico della Valle dei Templi
offrirà un viaggio indimenticabile attraverso la Sicilia, da Palermo
Centrale a Porto Empedocle.
Questo viaggio unico nel suo genere permette di immergersi nella storia e
nella cultura siciliana, viaggiando su treni d'epoca con locomotive
elettriche e diesel e carrozze storiche "Terrazzini" e "Centoporte" degli
anni '30.
I passeggeri avranno l'opportunità di esplorare la Valle dei Templi di
Agrigento, un sito archeologico di inestimabile valore con i
meravigliosi Templi dorici, oltre all’imponente Telamone, e di ammirare il
paesaggio mediterraneo che ha ispirato scrittori come Luigi Pirandello e
Andrea Camilleri.
Il viaggio include anche la possibilità di visitare il Giardino della
Kolymbethra, un antico giardino dai profumi di agrumi e melograni irrigato
da un sistema idrico secolare, e di partecipare a eventi culturali e
gastronomici a Porto Empedocle. La partenza da Palermo Centrale è fissata per le 08.48; poi ferma a
Bagheria (09.01), Termini Imerese (09.21), Roccapalumba A. (10.11), Aragona
Caldare (11.37), Agrigento Bassa (11.50), Tempio di Vulcano (12.06), e
arriva a Porto Empedocle alle 12.20. Il viaggio di ritorno inizia da Porto Empedocle alle 18.48, e
prosegue per il Tempio di Vulcano (19.03), Agrigento Bassa (19.16), Aragona
Caldare (19.28), Roccapalumba A. (20.57), Termini Imerese (21.36), Bagheria
(21.56), sino a concludersi a Palermo Centrale alle 22.10.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 091.7848420
oppure il numero 091.2732357.
Scienze.
"Una forte tempesta geomagnetica sta per investire la Terra nelle
prossime ore"; di Tommaso Parrinello
Tommaso Parrinello
Sole
Il dott. Tommaso Parrinello è dirigente
dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e responsabile delle missioni
scientifiche Aeolus e CryoSat.
*****
Il sole è molto
irrequieto in questi giorni. Una forte tempesta geomagnetica sta per investire la Terra nelle prossime
ore e continuare per tutto il weekend.
Sono in transito dirette verso la Terra almeno sette espulsioni di massa
coronale (CME).
Il picco è previsto per domani mattina ma con valori alti a partire dalla
seconda parte della notte.
Un evento simile ma di entità maggiore nel 1859 mise fuori uso parecchi
sistemi elettrici di quel tempo, comunicazione e rete ferroviaria.
Questa volta, ci si aspetta che qualche problema possa causare a tutto
ciò che abbia un circuito elettrico.
Praticamente tutto quello che ci circonda, dal telefonino, alla rete
internet, al GPS, ai satelliti, alle automobili, lavatrici, etc.
È anche probabile che dalle latitudini medie si possano vedere le aurore
boreali.
Questa situazione mette in luce tutta la nostra fragilità tecnologica verso
fenomeni naturali di cui non abbiamo alcun controllo.
Ne parlo sempre alle scuole. Un fenomeno Carrigton come quello del 1859
potrebbe portarci indietro di una decina di anni o più.
Se volete sapere di più vi consiglio
https://www.swpc.noaa.gov.
Nella foto a lato, il sole qualche ora fa. La zona bianca in basso a destra
è quella che desta maggiori preoccupazioni ed è grande circa 16-20 diametri
terrestri.
Chiesa.
Pubblicata la Bolla "Spes non confundit" d'indizione del Giubileo
Ordinario 2025
Programma
Alle ore
17.30 di ieri, giovedì 9 maggio 2024, solennità dell'Ascensione del Signore,
nella Basilica di San Pietro, Sua Santità Francesco ha presieduto la
consegna e la lettura della Bolla di indizione del Giubileo 2025 “Spes non
confundit” (leggi
la Bolla) e i secondi Vespri.
Nell’atrio della Basilica di San Pietro, davanti alla Porta Santa chiusa,
dopo il saluto liturgico, Francesco ha introdotto la celebrazione e
consegnato la Bolla di Indizione del Giubileo 2025 (leggi
la Bolla) agli arcipreti delle quattro basiliche papali, ad alcuni
rappresentanti della Chiesa sparsa nel mondo e ai protonotari apostolici.
Il Decano del Collegio dei Protonotari Apostolici di Numero Partecipanti,
Mons. Leonardo Sapienza, R.C.I., Reggente della Prefettura della Casa
Pontificia, ha dato lettura di alcuni passi significativi della Bolla di
indizione del Giubileo 2025 “Spes non confundit” (leggi
la Bolla).
All'interno della Basilica, Francesco ha presieduto la celebrazione dei
secondi Vespri della solennità dell’Ascensione del Signore.
Scuola.
Istituto comprensivo "A. Roncalli": le uscite didattiche delle classi di
scuola primaria
Teatro Massimo di Palermo
Le
uscite didattiche rappresentano un'opportunità inestimabile per gli
studenti di vivere l'apprendimento in modo interattivo e coinvolgente. Lo
sanno bene i docenti e gli alunni dell'Istituto comprensivo "Angelo
Roncalli" di Grotte e Comitini.
La visita alla fattoria Vassallo di Licata, il 29 aprile, ha permesso
ai più piccoli delle classi prime e seconde, di entrare in contatto
diretto con la natura e il ciclo della vita, dalla semina alla
panificazione, offrendo loro un'esperienza educativa tangibile e memorabile.
L'esplorazione del giardino della Kolimbethra, il 30 aprile da parte
dei ragazzi delle terze classi, ha introdotto i giovani studenti al
fascino dell'archeologia e dell'arte ceramica, stimolando la loro curiosità
e il desiderio di scoprire.
La visita al Planetario di Agrigento, sempre giorno 30, ha ampliato
gli orizzonti degli delle quarte, portandoli a guardare oltre il
cielo e a sognare grandi avventure nello spazio. Nel pomeriggio i ragazzi si
sono spostati a Porto Empedocle, sui luoghi dello scrittore Andrea
Camilleri.
Queste esperienze, ricche di apprendimento e divertimento, sono fondamentali
per lo sviluppo di competenze pratiche e per l'arricchimento culturale degli
studenti, lasciando un'impronta indelebile nella loro formazione scolastica
e personale.
La gita scolastica delle classi quinte a Palermo e al Bioparco di
Carini, il 23 aprile, si è rivelata un'occasione preziosa per
arricchire il percorso educativo degli studenti. La visita ai monumenti
storici di Palermo, come la Cattedrale e il Teatro Massimo (vedi
foto a lato), ha offerto agli alunni una finestra sul patrimonio
artistico e culturale della città, mentre l'esplorazione del Bioparco di
Carini ha stimolato la loro curiosità verso il mondo naturale e preistorico.
Questa esperienza multidisciplinare, che ha intrecciato storia, arte,
scienze naturali e biologia, è stata possibile grazie all'impegno e alla
dedizione del corpo docente e della Dirigente Scolastica, prof.ssa
Antonina Ausilia Uttilla.
L'interazione diretta con il patrimonio culturale e naturale ha sicuramente
contribuito a una crescita umana e culturale degli studenti, lasciando loro
ricordi indelebili e insegnamenti che trascendono i confini della classe.
Servizi. Asilo nido comunale: entro il 28 maggio
le iscrizioni per l'anno scolastico 2024/2025
Asilo nido
Sono
aperte le iscrizioni per l'ammissione bambini dai 3 mesi ai 3
anni all'asilo nido comunale, per l'anno scolastico 2024/2025 (leggi
l'avviso).
Le
famiglie
interessate potranno presentare
richiesta presso l’Ufficio Protocollo Generale
del Comune entro martedì 28 maggio 2024, redatta su un apposito modulo di
iscrizione (scarica
qui il modulo). I
bambini già iscritti e frequentanti l’Asilo nido comunale per l’anno
2023/2024 hanno diritto alla riconferma alla frequenza per l’anno 2024/2025;
dovrà, comunque, essere presentata l’istanza, anche se non saranno
attribuiti i punteggi.
L'attività scolastica avrà inizio nel mese di settembre 2024.
L’asilo nido rispetterà i seguenti orari: dalle ore 08.00 alle ore 14.00 dal
lunedì al venerdì. Il numero dei bambini ammessi sarà in funzione dei posti
disponibili. Le
istanze, compilate in ogni parte, dovranno essere presentate
entro e non oltre le ore 12.30 del 28 maggio 2024:
- a mezzo PEC (posta elettronica certificata) all'indirizzo e-mail
comunedigrotte@pec.it,
- oppure presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Grotte dal lunedì
al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 12.30 e il giovedì dalle ore 16.00 alle
ore 18.00.
Al fine di effettuare l’operazione di iscrizione mediante procedura di
delega all’operatore comunale, i genitori, o gli esercenti la
responsabilità genitoriale (tutore/affidatario/altro soggetto esercente la
responsabilità) devono recarsi presso la segreteria del Comune di Grotte,
previo appuntamento da concordare telefonicamente, muniti di:
- documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente;
- codice fiscale del richiedente;
- attestazione ISEE in corso di validità.
L’asilo nido rappresenta un servizio
primario di fondamentale importanza, in modo particolare per i genitori che
lavorano o non hanno la possibilità di affidare i bambini ai nonni o ai
parenti.
Gli uffici comunali incaricati sono a disposizione dei
cittadini, anche chiamando il numero 0922.947512, per dare tutte le informazioni necessarie alle famiglie.
Siculiana.
Inaugurazione del museo diffuso "Lo Sposalizio Benedetto"; venerdì 10
maggio
Locandina
Verrà
inaugurato venerdì 10 maggio alle ore 20.30, a Siculiana, il museo
diffuso “Lo Sposalizio Benedetto”, un progetto di rigenerazione urbana e
culturale, per raccontare il matrimonio storico di Costanza e Brancaleone
Doria. Storia e leggenda si incontrano e si intrecciano, con un itinerario
che si snoda tra i vicoli del centro storico della “Città degli Sposi”.
Da Piazza Umberto I, l’itinerario conduce al Giardino degli Amanti e alla
Sorgente di Kalat, attraverso venticinque personaggi modellati a
bassorilievo, decorati in ceramica e invetriati con cristallina, composti da
circa 250 pezzi riassemblati in speciali telai in ferro scatolato
autoportanti, realizzate dai maestri Mariano Brusca e Salvatore Scherma,
tratti dalle illustrazioni di Rosaria Costa.
Siculiana è tra i Comuni aderenti al circuito de “Le Vie dei Tesori” e dal
10 al 26 maggio, con l’iniziativa dei Borghi dei Tesori Fest, offre
l’occasione ai visitatori di immergersi tra gli scorci e i cortili del borgo
antico e vivere atmosfere e suggestioni di un tempo.
“Il nostro centro storico diventa palcoscenico a cielo aperto -
afferma il sindaco Giuseppe Zambito - con elementi artistici unici, che
raccontano la memoria degli spazi e il valore dei sentimenti. Costanza e
Brancaleone ci invitano a riscoprire la bellezza di uno sguardo. Il valore
di un abbraccio. Il sapore di un bacio. Gesti che spesso diamo per scontati,
ma che invece necessitano del tempo necessario per viverli con
consapevolezza e il giusto abbandono”.
Riconoscimenti.
"Elogio" al soldato Marianna Giglia, "paracadutista dalle eccellenti
qualità morali e caratteriali"
Marianna Giglia
Elogio
I genitori
Al "soldato Marianna
Giglia" è stato conferito un "Elogio" per un'azione svolta in
servizio.
Era la vigilia di Capodanno, il 31 dicembre 2023, e lei svolgeva servizio
pomeridiano presso la stazione ferroviaria di Firenze - Santa Maria Novella,
quando si accorgeva di un individuo che si aggirava minaccioso impugnando
un'arma da taglio. Il pericolo per popolazione era evidente e concreto. Con
l'aiuto del personale militare in servizio insieme a lei, e della Polizia
ferroviaria, interveniva immediatamente immobilizzando l'uomo, che in
seguito sarebbe stato identificato.
La sua azione non è passata inosservata ai vertici militari, che le hanno
tributato un "Elogio".
Questa la motivazione del riconoscimento, a firma del colonnello
Francesco Randacio, comandante del Raggruppamento "Emilia
Romagna-Toscana-Umbria-Marche" nell'ambito dell'operazione "Strade
Sicure":
"Paracadutista dalle eccellenti qualità morali e caratteriali impiegato
nell'ambito dell'Operazione ‘Strade Sicure’ sulla piazza di Firenze con
l'incarico di addetto alla vigilanza, ha dimostrato di possedere
straordinarie capacità tecniche e di problem solving, fornendo con maturità
ed equilibrio un contributo sempre tempestivo e di grande valore, lavorando
con generosità e totale dedizione, anteponendosi anche alle legittime
esigenze personali. Leale, impeccabile nei modi e determinato, ha
evidenziato prontezza di intuito e solidissima professionalità, affrontando
con spirito di sacrifico, intelligente iniziativa e assoluta disponibilità
le molteplici responsabilità correlate al proprio ruolo funzionale. In
particolare, nel pomeriggio del 31 dicembre 2023, durante l'espletamento del
relativo servizio presso il situ ‘Stazione di Santa Maria Novella’,
assistita dal personale della propria muta e dagli agenti di Polizia
Ferroviaria, interveniva al fine di immobilizzare e identificare un uomo
armato di arma bianca che si aggirava per la Stazione con atteggiamento
ostile verso la popolazione. Chiara figura di Militare motivato e affidabile
che, con la propria azione, ha contribuito in maniera determinante ad
accrescere il prestigio del Raggruppamento ‘Emilia Romagna-Toscana-Umbria’
nel peculiare contesto dell'Operazione ‘Strade Sicure’".
"Ho fatto solo il mio dovere" dice il "soldato Marianna Giglia",
paracadutista dell'Esercito Italiano, minimizzando l'accaduto e
celandosi dietro un sorriso.
Nella foto a lato, i genitori Antonio Giglia e Silvia Mancuso.
Società.
Eurovision song contest 2024: "E qualcuno dirà che anche questa è arte"; di Nino Genova
Bambie Thug
Nino Genova
E
qualcuno dirà che anche questa è arte.
L'Eurovision 2024 sta dando il peggio di sé. Ovvero, per il loro contesto e
per i messaggi che vogliono proporre, "il meglio".
Provocazioni violente, volgari, hard, e in pieno satanismo e stregoneria.
Ma, siccome pensate siano "solo canzoni", ecco chi é l'artista Irlandese
ammessa: Bambie Thug pratica la stregoneria, in particolare la magia dei
sigilli e della manifestazione, oltre ad aver praticato in passato anche la
magia del sangue.
La stregoneria ha avuto una grande influenza sulla sua musica.
Numerosi incantesimi e maledizioni sono inclusi in varie canzoni, e
l'artista ha creato il proprio sigillo come logo ufficiale.
Bambie Thug ha espresso supporto per l'esclusione di Israele all'Eurovision
Song Contest 2024.
Televisione. Grotte
nel programma "Geo" su Rai 3, lungo la Magna Via Francigena
Guarda il video
Grotte
nel programma "Geo" su Rai 3, lungo la Magna Via Francigena
(guarda
il video).
Mercoledì 8 maggio 2024, su RAI 3, all'interno del programma "Geo" condotto
da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, è stato mandato in onda un servizio, a
cura di Angela Seracchioli, sul paese di Grotte, lungo il percorso della
Magna Via Francigena.
Le immagini mostrano alcuni dei beni storico-architettonici e dei murales
che arricchiscono la cittadina.
A seguire, lungo il cammino effettuato dai pellegrini, vengono mostrati
panorami di Comitini e Joppolo Giancaxio.
Le immagini sono di Rai 3
(guarda
il video).
Iniziative.
Riconosciuto dal Ministero il Distretto del cibo "Bio Slow Pane e olio"
Presentazione
Il
Distretto del cibo "Bio Slow Pane e olio" è il primo bio-distretto siciliano
riconosciuto dalla Regione Siciliana e dal Ministero dell’Agricoltura e
della sovranità alimentare.
La decisione è arrivata dopo la richiesta presentata dall’Assessorato
siciliano dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca
mediterranea, riconoscendo al distretto "Bio Slow" l’impegno in un percorso
che parte da lontano.
Il distretto biologico, con sede a Favara, raccoglie imprenditori
agricoltori, associazioni di produttori, enti di ricerca pubblici e privati
e più di 20 enti locali che hanno in comune la gestione sostenibile delle
risorse ambientali grazie a produzioni biologiche e al rispetto del
territorio.
"Siamo soddisfatti del risultato raggiunto - commenta il presidente
del biodistretto Salvatore Ciulla - da anni lavoriamo per
l’agricoltura biologica e un modello di crescita sostenibile che metta al
centro il territorio, le risorse e le peculiarità della nostra terra. Questo
riconoscimento ci rende orgogliosi e premia il nostro impegno e quello delle
comunità coinvolte in questo progetto che continua ad espandersi e che vuole
crescere ancora. Voglio ringraziare l’assessorato all’Agricoltura e
l’Assessore regionale per la sensibilità sulle tematiche legate
all’agricoltura biologica e l’impegno messo per raggiungere questo obiettivo
oltre al dirigente generale Dario Cartabellotta per il lavoro che ha
portato a questo riconoscimento".
Con la nascita del bio-distretto sono messe in rete le risorse naturali,
culturali e produttive di un territorio con l’obiettivo di valorizzare
quelle politiche locali che sono orientate alla salvaguardia dell’ambiente,
alla valorizzazione delle tradizioni e dei saperi locali e a uno sviluppo
che abbia al centro la salute dei cittadini e la coesione sociale.
La spinta propulsiva alla costituzione del bio-distretto proviene in primo
luogo dagli agricoltori biologici che ricercano mercati locali in grado di
apprezzare le loro produzioni, dai cittadini, sempre più interessati alla
qualità dei prodotti agricoli e un ambiente non inquinato, e da tutti quegli
operatori economici che possono trarre opportunità e vantaggi da una
valorizzazione delle risorse naturali, storiche e culturali del territorio.
Politica.
L'on. Rosellina Marchetta:
"Cordoglio per i familiari dei morti a Casteldaccia"
On. Serafina Marchetta
L'on.
Rosellina Marchetta, deputato segretario all' ARS, in merito alla
tragedia dei morti sul lavoro a Casteldaccia, ha dichiarato: "Nell’esprimere
un sentito cordoglio ai familiari dei cinque operai morti per le
esalazioni della rete fognaria a Casteldaccia, registro con amarezza come
ogni giorno la cronaca riporti notizie di incidenti ed infortuni sui luoghi
di lavoro. Adesso dopo la tragedia che colpisce profondamente tutti,
occorre pensare ai familiari delle vittime, i quali si possono trovare
privi di un adeguato sostentamento. A loro va assicurata - ha continuato
l'Onorevole - una normativa volta a consentire l’assunzione diretta
presso le pubbliche amministrazioni come avviene già per altre categorie.
Mi impegnerò a presentare un DDL che possa consentire l’assunzione dei
coniugi o dei figli delle vittime negli uffici della Pubblica
Amministrazione della regione siciliana e degli enti pubblici. Ad una
tragedia non può aggiungersi l’ulteriore tragedia della mancanza di fonti di
reddito e di sostentamento. Conoscendo la sensibilità dei colleghi su un
tema così importante mi auguro che in tempi brevi il disegno possa diventare
legge della Regione".
Agrigento.
Incontro tra il Prefetto e il Presidente del Club Auto Moto d'Epoca
Antichi Motori
In Prefettura
Oggi,
martedì 7 maggio 2024, il prefetto di Agrigento, Sua Eccellenza dott.
Filippo Romano, ha incontrato il presidente del Club "Auto Moto d'Epoca
Antichi Motori - Nino Vaccarella", dott. Calogero Vaccarella.
Nel corso dell'incontro, il prefetto Romano e il presidente Vaccarella hanno
discusso di diverse tematiche relative al mondo dei motori d'epoca, con
particolare attenzione alla promozione della cultura motoristica e alla
sicurezza stradale.
Il prefetto Romano ha espresso il suo apprezzamento per l'attività svolta
dal Club "Auto Moto d'Epoca Antichi Motori Nino Vaccarella", che da anni
contribuisce a diffondere la passione per i motori d'epoca e a promuovere il
territorio agrigentino attraverso l'organizzazione di eventi e
manifestazioni di grande richiamo.
Il presidente Vaccarella ha illustrato al prefetto Romano le attività del
Club, tra cui la partecipazione a raduni e gare di auto e moto d'epoca,
l'organizzazione di mostre e convegni, e la promozione della cultura
motoristica tra i giovani.
Il prefetto Romano ha ribadito l'impegno della Prefettura di Agrigento a
sostenere le attività del Club "Auto Moto d'Epoca Antichi Motori Nino
Vaccarella", che rappresentano un importante valore per il territorio
agrigentino.
L'incontro si è concluso con la conferma della reciproca collaborazione tra
la Prefettura di Agrigento e il Club "Auto Moto d'Epoca Antichi Motori Nino
Vaccarella" per la promozione della cultura motoristica, della sicurezza
stradale e del territorio agrigentino.
Chiesa.
Parrocchia San Rocco: orari delle celebrazioni di giorno 8 maggio per la
Supplica alla Madonna di Pompei
Parrocchia San Rocco
La parrocchia San Rocco in
Grotte ha comunicato gli orari delle funzioni religiose e delle
celebrazioni eucaristiche che si svolgeranno domani, mercoledì 8 maggio, in
occasione della Supplica alla Madonna di Pompei.
Le liturgie verranno
celebrate nei seguenti orari: Mercoledì 8 maggio
- ore 11.00, santa Messa;
- ore 11.30, Rosario eucaristico mariano; - ore 12.00, Supplica alla Madonna di Pompei.
Per colloqui privati e ulteriori informazioni pastorali è possibile
contattare don Vincenzo
Licata prima o dopo le sante Messe.
Sport.
1^ "Expo Canina - Città di Grotte"; domenica 26 maggio in Piazza
Marconi
Locandina
Giuseppe Bellavia
Si terrà domenica 26
maggio 2024 in Piazza Marconi a Grotte, la 1^ “Expo Canina -
Città di Grotte”, mostra cinofila amatoriale per cani di razza e
meticci.
La manifestazione è organizzata da Giuseppe Bellavia, in
collaborazione con l'associazione cinofila “Il Castelluccio” e con il
patrocinio del Comune di Grotte.
L'inizio delle iscrizioni
per i partecipanti è previsto alle ore 09.00 mentre i giudizi inizieranno
alle ore 11.00; le premiazioni si terranno nel pomeriggio.
Cinque le categorie in gara:
- Best in show Baby, da 3 a 5 mesi;
- Best in show Juniores, da 6 a 9 mesi;
- Best in show Giovani, da 10 a 15 mesi;
- Best in show Adulti, oltre i 15 mesi;
- Best in show Meticci. Per ciascuna categoria i 2 giudici, che valuteranno secondo i
parametri dello standard ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana),
assegneranno coppe ai primi 3 classificati. Inoltre verranno
premiati i “Migliori di razza”.
Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 3395882623.
L'iscrizione ha un costo di 15 euro; a ciascun iscritto verrà consegnato in
omaggio un ticket per una consumazione nei bar viciniori.
Sanità.
Giornata di sport e prevenzione a Raffadali con il "Torneo
dell'amicizia"
Foto di gruppo
Sport e
prevenzione oncologica insieme in occasione del primo "Torneo
dell’amicizia" di padel e calcetto organizzato domenica scorsa, 5 maggio
2024, presso lo Sport Center di Raffadali dal Sindacato Italiano Militari
Carabinieri di Agrigento (S.I.M.) e dal Sindacato Nazionale Autonomo Polizia
Penitenziaria (Si.NA.PPe) in collaborazione con il Centro Gestionale
Screening dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento.
Nel corso della giornata, oltre all’informazione e alla promozione dei tre
screening, in uno stand dedicato sono state effettuate tredici prenotazioni
mammografiche, consegnati diciassette inviti per ritirare in farmacia il
kit-ricerca del sangue occulto per lo screening del colon retto e ventuno
inviti per effettuare pap test /hpv dna test.
Grazie al particolare impegno del segretario generale S.I.M., Luigi Galvano,
della referente Centro Gestionale Screening ASP, Angela Matina e delle
assistenti amministrativa e sanitaria, Maria Sole e Valentina Vella, la
giornata sportiva, oltre a risultare piacevole e divertente, ha dunque
assunto una particolare importanza sotto il profilo della prevenzione
oncologica.
Televisione.
A "Geo
& Geo" su Rai 3 la puntata con le immagini registrate a
Grotte; mercoledì 8 maggio
Sagramola e Biggi
Domani, mercoledì
8 maggio 2024, alle ore 16.30 su Rai
3, sarà trasmessa la puntata del
programma "Geo
& Geo" - condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi - con le
immagini registrate a Grotte.
Lo scorso giovedì 4 aprile,
Angela Seracchioli insieme alla troupe del programma è stata a Grotte, lungo
il percorso della Magna Via Francigena, per effettuare
delle riprese sui beni storico-architettonici e sui murales, accompagnata
dall'assessore alle Biblioteche e all'Archivio Storico Gianni Lombardo
e da Alessandra Marsala dell'Associazione "La Biddina".
Nella foto a lato: Gianni Lombardo, Alessandra Marsala, Angela Seracchioli.
Fotografia.
Franco Carlisi al II Festival Flaviano "Giornalismo e Fotografia"; all'Aurum
di Pescara
Franco Carlisi
Locandina
Venerdì 10 e sabato 11
maggio si terrà all’Aurum di Pescara la II edizione del Festival di
Fotografia e Giornalismo "Flaiano fO" . Il tema scelto per quest’anno è
"I marziani dell'immagine: sguardi sull'Italia contemporanea".
(II edizione del Festival di Fotografia e Giornalismo "Flaiano fO")
In programma 8 talk (discorsi, conversazioni)
tenuti da: Franco Carli, Gabriella Simoni, Giovanni Porzio, Michele
Amoruso, Giuseppe Carotenuto, Roberto Salomone, Valeria Sacchetti, Giovanni
Marrozzini, Stefania Adami, Marco Longari e Dario Coletti (ingresso
gratuito). Franco Carlisi proporrà il suo talk dal titolo "Una felicità dopo" sabato
11 maggio alle ore 10.00.
Fotografo, regista e sceneggiatore, Franco Carlisi svolge la sua attività
dal 1999, prevalentemente nei Paesi del bacino del Mediterraneo, alternando
la necessità della testimonianza all’uso diaristico e introspettivo del
mezzo video-fotografico. I suoi lavori sono stati esposti in prestigiose
sedi in Inghilterra, Francia, Spagna, Austria, Germania, Federazione Russa,
Marocco e Italia.
Sta lavorando alla pubblicazione di una raccolta di piccoli saggi sulla
fotografia che verrà pubblicata nel 2024. Nel maggio 2023 è uscito il suo
primo cortometraggio, "Non sai quanti nomi ti ho dato", che ha ricevuto
numerosi premi nell’ambito dei festival del cinema indipendente. A ottobre
2023 ha esposto "Romanzo italiano" a Roma, a Palazzo Brancaccio.
Tra le tappe più rilevanti della sua carriera:
- nel 2011 ha esposto al Padiglione Italia della "54^ Esposizione
internazionale d’Arte La Biennale di Venezia";
- nel 2012 ha partecipato alla "Biennale Internazionale d’Arte di
Casablanca", in Marocco;
- nel 2013 l’Università̀ di Pisa gli ha conferito il "Premio Pisa per la
Fotografia";
- nel 2021 ha ricevuto il "Premio alla Cultura Fotografica" a Trapani, al
Museo Regionale Pepoli.
Il Premio di fotografia del 10 e 11 maggio 2024, insieme a quello di
poesia (del 22 giugno) e a quello di narrativa (il 30 giugno), sono
organizzati nell'ambito dei Premi Internazionali Ennio Flaiano.
Fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre
costantemente lo studio della sua opera, i Premi Internazionali
Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di
manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi
concreti di cultura: nel senso specifico di produzione
di "fatti" letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano
nelle giornate estive della consegna dei premi.
Quest'anno il Festival di Fotografia e Giornalismo "Flaiano fO" si svolgerà
presso l'Aurum, un luogo identitario per eccellenza della Città di
Pescara, un luogo aperto alla cultura e a ogni espressione artistica, capace
di accendere i riflettori sull’importanza che questo spazio riveste per la
Città di Pescara; un poliedrico contenitore polifunzionale e
multisettoriale, ideale per ospitare mostre, concerti, convegni, grandi
eventi nazionali e internazionali.
Iniziative. Rifondazione dell'Orchestra
Filarmonica di Grotte; vota il progetto
Filarmonica
Salvatore Salvaggio
Informazione di carattere promozionale.
L'Associazione Musicale
"G. Rossini" invita tutti a votare il
progetto di Democrazia Partecipata “Rifondazione
Orchestra Filarmonica di Grotte”
(vota
il progetto).
(Vota il progetto)
La proposta progettuale, presentata dal M° Salvatore Salvaggio,
presidente dell'Associazione
Musicale "G. Rossini",
ha l’ambizioso scopo di rifondare l’Orchestra Filarmonica di Grotte,
anticamente denominata "Filarmonica Evangelica di Grotte", attiva presso la
Chiesa Evangelica di Grotte tra la fine del 1890 e i primi decenni del 1900.
Un’orchestra che ha rappresentato una vera e propria rarità nella Sicilia
rurale di quel periodo storico, perché non si trattava di una banda
musicale, di ben comune attività musicale, ma di una vera e propria
orchestra da camera di circa 15 elementi, con tanto di sezioni
d’archi e legni e ottoni.
Un forte progetto identitario per la comunità grottese alla riscoperta
delle proprie origini per ripartire e dare nuova linfa al territorio.
Per contribuire a realizzare questo progetto, cliccare su
questo link
e votare entro il 16 maggio la proposta n° 3 "Rifondazione
Orchestra Filarmonica di Grotte. Salvatore Salvaggio -
Associazione Musicale G. Rossini di Grotte".
Chiesa.
Parrocchia Madonna del Carmelo: supplica alla Madonna di Pompei,
mercoledì 8 maggio
Locandina
Per
consolidata tradizione religiosa, in tutte le chiese d'Italia alle
ore 12.00 dell'8 maggio di ogni anno viene recitata solennemente la
Supplica alla Madonna di Pompei; la preghiera viene ripetuta
anche nella prima domenica d'ottobre.
Per il prossimo 8 maggio il parroco della chiesa Beata Maria Vergine del
Monte Carmelo in Grotte, don Sergio Sanfilippo, insieme al
Consiglio pastorale parrocchiale, ha predisposto il seguente
programma:
- ore 10.30, recita del santo Rosario;
- ore 11.00, santa Messa;
- ore 12.00, recita della
Supplica alla Madonna di Pompei.
I fedeli che potranno essere presenti sono stati invitati a portare
una rosa, anche colta dal proprio giardino, da offrire in dono alla
Madonna. Chi non potrà partecipare, se vorrà, alle ore 12.00 potrà
unirsi in preghiera con la comunità parrocchiale recitando la
Supplica (qui
il testo) o una "Ave Maria".
Cinema.
Aristotele Cuffaro nel film "Il depistaggio" di Aurelio Grimaldi;
iniziate le riprese
Cuffaro e Grimaldi
Sono iniziate nei giorni
scorsi le riprese del nuovo film di Aurelio Grimaldi dal titolo "Il
depistaggio", sulla strage di Via d'Amelio.
Tra gli attori, oltre al volto noto Tony Sperandeo, anche il grottese
Aristotele Cuffaro nei panni di un falso pentito.
Nella finzione cinematografica Aristotele Cuffaro interpreta Carmelo Lo Bue,
un personaggio della malavita palermitana che viene corrotto dal poliziotto
La Barbera al fine di accusare falsamente Vincenzo Scarantino di aver
piazzato l'auto con l'esplosivo che ha causato la morte del giudice Paolo
Borsellino e degli agenti di scorta.
Le riprese con Aristotele Cuffaro, all'interno di un carcere, sono state
girate a Termini Imerese; con gli altri attori continueranno sino a fine
maggio tra Palermo e Ragusa.
Intanto Aristotele sta preparando, per la stagione estiva, una nuova
commedia teatrale nella quale reciteranno attori grottesi, e che verrà
inserita nella Rassegna di Teatro Popolare in programma per l'Estate
Grottese 2024.
(Nella
foto a lato: Aristotele Cuffaro e Aurelio Grimaldi sul set del film).
Volontariato. Due giornate eccezionali per l'Avis comunale di Grotte:
sostegno a Telethon e raccolta di sangue
Sabato 4 maggio
Domenica 5 maggio
AVIS di Grotte
"Sabato
4 e domenica 5 maggio
per l'Avis Comunale di Grotte OdV sono state due giornate eccezionali";
con questa dichiarazione il presidente Pietro Zucchetto
esprime la soddisfazione, anche a nome del Direttivo e dei Volontari, a
conclusione di due giorni impegnativi.
(Sabato 4 maggio al Viale Matteotti)
Anzitutto per la partecipazione e adesione all'iniziativa di Telethon, per
dare una buona mano di aiuto alla ricerca sulle malattie rare. Nel giorno di
sabato il gazebo dell'Avis comunale - una struttura robusta e resistente,
acquistato grazie ai fondi della Democrazia Partecipata messi a bando lo
scorso anno - è stato montato in Viale Matteotti. Nel giorno di domenica il
gazebo è stato allestito in Piazza Umberto I. I
volontari dell'Avis di Grotte hanno sostenuto l'iniziativa "Mamma che
buoni!", offrendo ai cittadini i "Cuori di biscotto".
(Domenica 5 maggio in Piazza Umberto I)
Sempre
domenica 5,
presso
il punto di raccolta
dell'Avis Comunale di Grotte, in Via Francesco Ingrao 92/94,
si è tenuta la giornata di donazione,
al termine della quale
si sono contati: 16 donazioni, 1 prima donazione, 2 predonazione, 1
controllo annuale e 2 controlli estemporanei.
Mentre il numero di soci donatori effettivi ha superato la soglia dei 300,
i componenti del Direttivo si dichiarano davvero soddisfatti per i risultati
ottenuti in queste due intense giornate di solidarietà pura.
Continua a farsi sempre più concreto l'ambizioso obiettivo delle 450
sacche da raccogliere entro il 2024.
Per la prossime giornate di donazione, che saranno nelle domeniche 19 maggio, 9 e 23 giugno,
è possibile
prenotarsichiamando
il numero 377.0974739 oppure il 320.4434713.
Società.
"È scomparso il rispetto"; di Enzo
Napoli
Enzo Napoli
È scomparso il rispetto.
È scomparso il rispetto verso gli altri, verso le cose, verso la parola
data, anche verso sé stessi.
È il sintomo più preoccupante di una società violenta, autodistruttiva,
esasperatamente vocata alla conflittualità.
Armati di spinose corazze, rotoliamo nel caos quotidiano, sgomitiamo nel
traffico, odiamo tutto ciò che incontriamo come una perenne minaccia.
Attanagliati da continue nevrosi, cancelliamo il senso breve e dubbio
dell'esistenza.
È sempre più rara la gentilezza, ci spiazza un semplice sorriso, una
cortesia inaspettata.
Basterebbe poco: essere sinceri sulla nostra mediocrità ed indulgenti su
quella altrui, abbandonare le penne del pavone - che non ci appartengono - e
comprendere quanta miseria c'è nel successo.
Chi si fregia di titoli e stupidamente gode dell'enfasi di cui si addobba,
altri non è che un infelice, peraltro confuso.
Sarà per questo che ho imparato il distacco e l'ironia, trasformando la
rabbia in disincanto.
Ho imparato quanto pericolosi siano gli applausi e le fanfare, chi ostenta
certezze ed alza la voce.
Teatro.
"Personaggi in satira" con Sandro Re, al Circolo Empedocleo di Agrigento;
venerdì 10 maggio
Locandina
Un
nuovo
appuntamento per la settima stagione del Teatro da Camera
all'Empedocleo di Agrigento. Venerdì 10 maggio, alle ore 18.15, si esibisce sulla pedana
della saletta teatro del Circolo culturale l'attore Sandro Re.
Il cabarettista presenta in esclusiva lo spettacolo “Personaggi in
satira”; con la partecipazione di Tonino Migliaccio.
Una sorta di performance nella quale vengono proposte alcune delle
figure maggiormente presenti sulla scena internazionale: Matteo Messina
Denaro, papa Francesco e Donald Trump.
Uno spettacolo sostenuto dai
direttori artistici del Teatro da Camera Giuseppe Adamo e Mario Gaziano.
L'ingresso è libero con accesso prioritario secondo ordine d'arrivo.
Realmonte.
Presentate le iniziative della "Casa del libro - Pascal Schembri"
Presentazione
Casa del libro
Pascal Schembri
Questa mattina, venerdì 3 maggio 2024, a Realmonte nella sede
della "Casa del Libro - Pascal Schembri" è stato reso noto il
programma estivo riguardante la prossima inaugurazione della Casa
del Libro, per giorno 14 maggio alle ore 09.30, e della
manifestazione attinente alla cerimonia di consegna del Premio
letterario "Scala dei Turchi - Dina Russiello" che avrà luogo il
31 agosto 2024 nella magnifica cornice della Villa Romana a pochi
metri dalla Costa del mito.
L'assegnazione dei premi riguarda la narrativa, la saggistica, la
poesia, la storia. İnoltre saranno consegnati due attestati alla memoria
di personaggi che hanno operato a favore della promozione turistica del
territorio agrigentino.
Nel corso dell'incontro la sindaca di Realmonte avv. Sabrina Lattuca
ha ufficializzato l'adesione del Comune, tramite la firma di un accordo
di programma con la Casa del Libro.
Mentre in altre località le librerie vengono chiuse al pubblico, a
Realmonte di contro se ne apre una come punto di riferimento dei giovani
che intendono cimentarsi nella lettura.
Presenti alla conferenza stampa tanti operatori che hanno sottolineato
l'importanza dell'iniziativa portata avanti con tanto impegno dallo
scrittore Pascal Schembri.
Sport.
"Amici senza frontiere", triangolare di calcio a Casatenovo (LC); sabato
11 maggio
Locandina
"Quelli
del venerdì" è una ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) formata
da 38 soci, under 45, di Canicattì e Ravanusa, che ha come scopo sociale il
sano divertimento collettivo, diffondere la conoscenza del territorio e
condividere con altre associazioni la passione per il calcio.
Ne fa parte Domenico Castronovo, grottese che vive a Ravanusa da 15
anni, che ne è uno dei più attivi animatori, insieme al presidente Totò
La Marca e al tesoriere rag. Luigi Cascina.
Nell'ambito delle sua attività, l'associazione "Quelli
del venerdì" ha effettuato numerose trasferta in Brianza, a Procida e
addirittura è stata ospite in una puntata del programma La Domenica
Sportiva.
Il prossimo sabato 11 maggio, sul campo dello stadio comunale di
Casatenovo (in provincia di Lecco), "Quelli
del venerdì" saranno protagonisti di un triangolare internazionale:
il torneo di calcio "Amici senza frontiere" al quale prenderanno
parte, oltre agli sportivi di Ravanusa, anche gli "Amici della Brianza"
e l’Atletico "Clube de Arrentela" proveniente dal Portogallo.
Uno dei futuri auspicati appuntamenti, fortemente desiderato da Domenico
castronovo, sarebbe quello di disputare un'amichevole con le "vecchie
glorie di Grotte under 45"; al momento la squandra non è stata formata,
ma Castronovo è certo di trovare numerose adesioni di calciatori che
volentieri accetteranno l'invito.
Attualità.
"Il senso della fede è una conquista personale non facile"; di Antonio
Carlisi
Dott. Antonio Carlisi
La fede che libera
Intervento del
dott. Antonio Carlisi, sul senso della fede, in risposta alla
riflessione di Gaspare Agnello.
*****
Caro
Direttore,
ho letto con molta attenzione la
lettera di apprezzamento di Gaspare Agnello nei confronti del mio
caro amico Filippo Vitello, che rappresenta davvero, anche a mio
giudizio, l’orgoglio della nostra comunità per i traguardi
professionali che lo hanno meritoriamente portato ai vertici della carriera
giudiziaria.
Di ciò me ne compiaccio perché con Filippo abbiamo ricevuto la stessa
formazione, abbiamo avuto i medesimi Maestri ed abbiamo condiviso per intero
l’esperienza di Chiesa e dei valori in essa radicati, la militanza nelle
file dell’Azione Cattolica, dove siamo cresciuti ed abbiamo iniziato il
comune percorso che ci ha visto insieme per un lungo periodo di tempo.
Quindi sposo in pieno l’articolo di Gaspare, al quale però devo, per onestà
intellettuale, rivolgere la seguente osservazione.
Gaspare infatti afferma che lui non ha ricevuto il “dono” della fede, che -
sostiene - costituisce una sorta di rifugio quale risposta alla debolezza
umana.
Su questo punto mi permetto di dissentire poiché, per mia esperienza
personale, voglio dire che il senso della fede (che ha il suo
epicentro nella Pasqua cristiana) è una conquista personale non facile.
Io, Filippo ed altri siamo cresciuti sulla lettura del Vangelo, su una
narrazione che pone al centro Cristo, alla cui storia Gaspare si ispira. Si aderisce alla fede in base a moventi diversi, a seconda dell'età,
della cultura e della storia in cui ci si trova inseriti, delle capacità di
comprensione spirituale. L'esperienza profonda si fa quando ci si convince che la morte non è la
fine di tutto e che quindi si possa fondare la propria vita su valori per
così dire paradossali e raggiungere in tal modo una certa serenità. Il
raggiungimento di questa convinzione viene vissuto come una liberazione.
Da che cosa? Innanzi tutto da un asservimento totale alle istituzioni che
dominano le collettività umane. Correlativamente si cresce nel segno del
recupero e valorizzazione dei moventi specificamente ideali. La fede, caro Gaspare, così l’abbiamo vissuta e pratichiamo, non è
adesione puramente liturgica, come una sorta di difesa dalla paura.
Il cristianesimo richiede non solo di proclamare ma anche di manifestare
con la vita la concezione paradossale su cui si basa, al modo del suo
fondatore.
Ad esempio il principio di uguaglianza non solo formale è collegato a quello
della comune figliolanza divina e a quello della libertà al modo
dei figli di Dio.
È iniziata, per questi valori fondativi, una tradizione politica che ha
analogie con quella religiosa che si sviluppò nelle Chiese cristiane.
Concludo, Gaspare, per dirti che la fede la viviamo e la sentiamo come un
dono che ci rende veramente liberati, nelle nostre vite, in tutte le
nostre occupazioni e attività, nella famiglia come nel lavoro o in politica,
al modo che in religione si ritiene essere quello dei figli di Dio.
Società.
"I valori cristiani per la dignità, tutela e sicurezza dei lavoratori";
convegno ad Agrigento
Locandina
Giovedì 9 maggio 2024, alle ore 16.30 presso la Fondazione Mondoaltro
(in Via
Barone 2/A, Agrigento), si terrà un convegno sul tema “I valori
cristiani per la dignità, tutela e sicurezza dei lavoratori”, promosso
dalla Caritas diocesana di Agrigento.
L’iniziativa nasce dalla necessità di focalizzare l'attenzione
sull’importanza di coniugare i valori cristiani anche e soprattutto nella
sfera lavorativa, attraverso la promozione di sistemi di tutela e sicurezza
che garantiscano la serenità dei luoghi di lavoro diventati sempre più
frequentemente scenari di tragedie ed incidenti.
Dopo i saluti di S.E. l'Arcivescovo Alessandro Damiano, quelli del
delegato Prefetto di Agrigento, dott. Gabriele Barbaro e quelli del
direttore Caritas diocesana Agrigento, Valerio Landri, si entrerà
subito nel vivo grazie al contributo del dott. Salvatore Cimino,
direttore dell’Ufficio Attività Strumentali Direzione Regionale INAIL
Sicilia, che sottolineerà l’importanza dei valori cristiani in un ambito
centrale nella vita di ciascuno di noi: quello del lavoro.
Il dott. Filippo Buscemi - Direttore territoriale INAIL Agrigento -
farà un’analisi sugli incidenti nei luoghi di lavoro nella provincia di
Agrigento, offrendo un panorama realistico di quanto accade quotidianamente
nel nostro territorio.
A seguire verrà analizzata la condizione degli invalidi del lavoro nella
regione Sicilia grazie al dott. Antonino Capozzo, Presidente
regionale ANMIL (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi
del lavoro) e la testimonianza di Michele Nantele, presidente
territoriale ANMIL in rappresentanza della categoria degli invalidi del
lavoro nella provincia di Agrigento.
Non mancheranno i contributi tecnici e pratici forniti dall’ ingegnere
Calogero Funari, amministratore unico della Funari Consultino S.r.l.,
che spiegherà l’importanza della formazione e della prevenzione degli
infortuni sul lavoro.
Chiuderà Giovanni Manganella (Segretario Confederale UIL Agrigento), che
parlerà di assistenza e vigilanza per la prevenzione degli incidenti sul
lavoro.
I lavori si concluderanno alle 18.30 e l’invito è aperto a tutti.
Editoria.
Presentazione del libro "La stanza di Natalia, di Monica Gentile; sabato
4 maggio ad Agrigento
Locandina
Si terrà
domani, sabato 4 maggio 2024, alle ore 17.30 presso il Centro
culturale “Pier Paolo Pasolini” in Via Atenea ad Agrigento, la
presentazione del libro “La Stanza di Natalia”, di Monica Gentile.
Gli interventi saranno moderati dal presidente del Centro Maurizio Masone.
Il libro racconta la storia travagliata di Isabella: a dieci anni la madre
abbandona improvvisamente la famiglia; il padre, del tutto inadeguato ad
affrontare la situazione, decide di mandarla in vacanza dai nonni. È
l'estate del 1981 e Isabella lascia la sua Agrigento per il nord. Ancora non
lo sa, ma è il viaggio che cambierà per sempre la sua vita. A Torino la
aspettano lo zio Alfredo, di cui è da sempre un po' innamorata, il nonno
Pacifico e soprattutto Antonia, la nonna che ha il dono speciale di
inventare storie per alleviare il peso di un'esistenza faticosa.
L’autrice è nata ad Agrigento, dopo aver vissuto alcuni anni tra Francia,
Regno Unito e Roma, è rientrata in Sicilia e oggi vive e lavora a Palermo.
Ha esordito nel 2014 con “Tira scirocco”, nel maggio del 2019 è uscito “Cosa
può salvarmi oggi”. Ha ottenuto la menzione al premio Calvino.
Sanità.
Brucellosi bovina: la provincia di Agrigento è il primo territorio
indenne in Sicilia
Brucellosi
La
provincia di Agrigento è la prima in tutto il territorio regionale a
raggiungere lo status di “provincia indenne da brucellosi bovina”,
risultato di estremo rilievo sia sotto il profilo della tutela della salute
pubblica, per l’abbattimento dei rischi connessi alla trasmissione della
malattia, sia per gli indubbi vantaggi economici a favore delle attività
zootecniche locali.
Zero casi positivi e zero focolai riscontrati negli ultimi tre anni
permettono all’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ed il suo
territorio di trovarsi ai vertici della particolare classifica regionale che
riguarda le attività di controllo ed eradicazione della pericolosa
patologia.
Il dato riguarda, nel corso dell’anno 2023, ben 396 aziende
controllate su 396 presenti in provincia ed il totale dei capi pari a
8.090 unità.
Il risultato è sovrapponibile agli anni 2021 e 2022 con il dato,
rispettivamente, di 418 su 418 e 399 su 399 aziende
controllate ed il 100% degli animali monitorati (8.801 nel 2021 e
8.414 nel 2022).
I valori, resi noti dal Servizio 10 “Sanità veterinaria” del Dipartimento
per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione
Siciliana, diretto dal dottor Pietro Schembri, rendono atto di un intenso e
meticoloso lavoro di eradicazione iniziato già nel 1968, reso più agevole
dalla fattiva collaborazione degli allevatori agrigentini, e proseguito ogni
anno mediante l’effettuazione semestrale di prelievi, e i conseguenti test
di laboratorio, su tutto il patrimonio bovino provinciale.
La capillare azione svolta dal Dipartimento di prevenzione veterinario ASP
ed i risultati conseguiti nel periodo preso in esame, hanno indotto il
commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento,
Giuseppe Capodieci, ad esprimere formalmente il suo apprezzamento nei
confronti della struttura, diretta da Lorenzo Alfano, ai dirigenti medici
veterinari, agli specialisti ambulatoriali, al direttore Sanità animale,
Salvatore Ciccarello, e a tutto il personale dipartimentale impegnato
quotidianamente.
Agrigento.
"L'opera musicale di Michele Lizzi", convegno-concerto in Prefettura;
giovedì 9 maggio
Locandina
"L'opera
musicale di Michele Lizzi tra miti e leggende di Akragas"; sarà questo
il tema del convegno-concerto che si terrà giovedì 9 maggio, a
partire dalle ore 17.00,
presso
il salone di rappresentanza della Prefettura di Agrigento
(Piazza Aldo Moro, 1).
Dopo i saluti del Prefetto di Agrigento, dott. Filippo Romano,
interverranno:
- Rita Capodicasa,
- Giacomo Minio,
- Giuseppe La Rosa,
- Gaspare Agnello,
- Mauro Cottone.
La manifestazione, con letture a cura di Annagrazia Montalbano, sarà
moderata da Eva Di Betta.
Verrà proposto l'ascolto di brani di M. Lizzi, I Pizzetti, G. Mulè e G. La
Rosa.
Politica. Denominazione di Origine "Terre di
Alta Collina di Grotte": proposta del gruppo di Minoranza
"X Grotte"
De.Co.
Il gruppo consiliare di Minoranza "X Grotte",
formato da Paolo Pilato (capogruppo), Liliana Liotta, Salvatrice Morreale e
Desiderio Garufo, ha presentato la richiesta di convocazione del
Consiglio comunale per la trattazione del seguente punto all'ordine del
giorno: Istituzione della Denominazione Comunale di Origine Terre di Alta
Collina di Grotte e approvazione del Regolamento.
La finalità della proposta è quella di tutelare, promuovere e valorizzare le
eccellenze agricole e alimentari del territorio comunale.
Di seguito il testo della richiesta, indirizzata al Presidente del Consiglio
comunale ed al Sindaco.
*****
Oggetto: Ordine del giorno in merito all’approvazione del
Regolamento per la tutela, la valorizzazione delle attività
agro-alimentari tradizionali locali ed istituzione della DE.CO. "Terre di
Alta Collina di Grotte".
"Denominazione Comunale di Origine Terre di Alta Collina di Grotte".
Proposta della deliberazione:
premesso che si intende rafforzare sempre più l’impegno nell’azione di
promozione delle peculiarità del territorio, meritevoli di valorizzazione;
valutata l’opportunità di assumere adeguate iniziative dirette a
riconoscere, sostenere e tutelare il proprio patrimonio di tradizioni,
cognizioni ed esperienze relative alle attività agro-alimentari,
gastronomiche e artigianali, anche non alimentari, riferite alla produzione
e preparazione di quei prodotti e specialità locali che siano meritevoli di
tutela e valorizzazione, in quanto rappresentanti dell'identità del
territorio o per la loro tipicità o per il loro valore intrinseco che siano
motivo di particolare interesse pubblico e, come tali, meritevoli di
riconoscimento;
richiamato il d.lgs. n. 267/2000 e in particolare
- l’art. 3, comma 2, in cui è disposto che "il Comune è l'ente locale che
rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo
sviluppo";
- l'art. 13, comma 1, in cui è previsto che "spettano al comune tutte le
funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il territorio
comunale, precipuamente nei settori organici dei servizi alla persona e alla
comunità, dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo
economico, salvo quanto non sia espressamente attribuito ad altri soggetti
dalla legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze";
considerato che si intende verificare la possibilità di istituire per il
proprio comune la denominazione comunale De.Co. "Denominazione Comunale di
Origine Terre di Alta Collina di Grotte" per i prodotti e le attività locali
di pregio esistenti sul proprio territorio, al fine di:
- promuovere e garantire il mantenimento delle loro qualità e particolarità;
- attestare l’origine dei prodotti e delle attività, le relative
caratteristiche ed il legame storico, culturale e identitario con il
territorio comunale;
- divenire efficace strumento promozionale della realtà locale;
visto il "Regolamento per la tutela, la valorizzazione delle attività
agro-alimentari tradizionali locali ed istituzione della De.Co. Terre di
Alta Collina di Grotte. Denominazione Comunale di Origine Terre di Alta
Collina di Grotte" - allegato al presente provvedimento quale parte
integrante e sostanziale;
ritenuto lo stesso meritevole di approvazione in quanto presupposto per il
raggiungimento delle finalità sopra indicate;
visto il d.lgs 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi
sull’Ordinamento degli Enti Locali”;
propone
- di
approvare, per i motivi in premessa, l’istituzione della denominazione
comunale De.Co. "Terre di Alta Collina di Grotte" per i prodotti e le
attività locali di pregio esistenti sul proprio territorio;
- di approvare il "Regolamento per la tutela, la valorizzazione delle
attività agro-alimentari locali tradizionali locali ed istituzione della
De.Co. Terre di Alta Collina di Grotte. Denominazione Comunale di Origine
Terre di Alta Collina di Grotte", nel
testo allegato al presente provvedimento, quale parte integrante e
sostanziale.
*****
All'approvazione della proposta presentata dalla Minoranza consiliare
dovrebbe seguire l'elaborazione del marchio (e del relativo logo) da parte
della Consulta Comunale che verrà istituita ai sensi dell'articolo 7 del
Regolamento
per il
funzionamento del Consiglio comunale.
Siculiana.
Intervento di restauro conservativo presso il Santuario del Santissimo
Crocifisso
Locandina
Partirà
in questo mese di maggio, dopo i festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso,
il progetto di restauro conservativo del coro ligneo e dell’altare maggiore
- risalenti alla fine del ‘700 - del Santuario di Siculiana, dove viene
venerato il Cristo Nero.
L’intervento è sostenuto dal FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) e da Intesa
Sanpaolo con un contributo di 14.000 euro, assegnato nel 2023 attraverso il
Bando che il FAI lancia dopo ogni edizione del censimento.
Il progetto riceverà il cofinanziamento del Comune di Siculiana e del
Santuario stesso.
Nel 2022 il Comitato spontaneo “Pro Santuario SS. Crocifisso di Siculiana”,
guidato da Vito Salvaggio e composto dai rappresentanti di alcune
associazioni operanti sul territorio e da molti volontari, si è attivato per
la raccolta voti in occasione dell’undicesima edizione del censimento “I
Luoghi del Cuore” con l’obiettivo di far conoscere sempre di più il
Santuario del Santissimo Crocifisso, centro di spiritualità dell’Arcidiocesi
di Agrigento che conserva opere di grande valore storico, artistico e
culturale.
Ben 13.105 persone hanno scelto di sostenere con il proprio voto il
Santuario, che si è posizionato al 2° posto nella classifica regionale e al
16° nella classifica nazionale.
Grazie a questo risultato è stato possibile candidare un progetto sul Bando
“I Luoghi del Cuore” nel 2023.
Il progetto proposto per il Santuario è risultato tra i 23 selezionati per
un finanziamento, che il FAI ha annunciato lo scorso dicembre.
I lavori dureranno circa 2 mesi e durante questo periodo, grazie
all’iniziativa “Cantiere aperto”, sarà possibile visitare il cantiere,
conversare con i restauratori e conoscere le tecniche adoperate e i prodotti
a basso impatto ambientale che verranno utilizzati.
Il Santuario del SS. Crocifisso sorge nel cuore del centro storico di
Siculiana, un paese della provincia di Agrigento che si erge su una piccola
altura affacciata sul Mar Mediterraneo.
Fu costruito alla fine del Cinquecento dai Carmelitani e nel 1610 venne
aperto al culto.
La celebrazione fu particolarmente solenne perché il venerato Crocifisso
nero, fino ad allora custodito nella chiesa del castello, fu traslato in
quello che poi diventerà il Santuario.
Nei primi del Settecento la chiesa fu ampliata e arricchita con decorazioni,
tele e affreschi di Raffaello Politi (1783-1870) che si ispirò alla Cappella
Sistina di Michelangelo.
Il Battistero custodisce una preziosissima vasca lustrale di origine
ebraica, detta “Kyor”.
In bassorilievo vi sono i blasoni dei reali di Spagna, Aragona e Castiglia e
vi è incisa una epigrafe in ebraico oggetto ancora oggi di studi e ricerche.
A corredo della vasca vi sono delle magnifiche formelle in alabastro
raffiguranti scene dell’Antico Testamento.
Il coro ligneo e l’altare maggiore, della fine del Settecento, si trovano
all’interno dell’abside del Santuario.
I marmi dell’altare maggiore sono arricchiti da artistiche formelle in legno
ricoperte d’oro zecchino rappresentanti scene bibliche e i Padri della
Chiesa; ai due lati il magnifico coro in legno massello, riccamente decorato
con elementi che richiamano l’architettura del Santuario.
L’abside è passaggio obbligato per i numerosissimi pellegrini che vogliono
venerare il simulacro del Crocifisso.
Accedendo all’abside si entra in una maggiore intimità con il Crocifisso che
abbraccia il fedele e lo accompagna lungo la scalinata in un incontro più
suggestivo e personale.
Molto importante il contributo delle oltre 20 associazioni che sono state
coinvolte come partner del progetto e che con le loro attività
contribuiscono a promuovere e valorizzare la storia e la ricchezza artistica
e naturale di Siculiana e del suo territorio.
Attualità.
"La festa del Primo Maggio serve ancora"; del dott. Salvatore Filippo
Vitello
Primo Maggio
Dott. Salvatore Filippo Vitello
Primo
Maggio.
Festa dei lavoratori; festa di lotta.
Nasce infatti il 4 maggio 1886 ad Haymarket Square, a Chicago, dove una
manifestazione operaia rivendicava l'applicazione di turni di otto ore anche
ai lavoratori privati.
Il Primo Maggio è una festa socialista, che fu decisa facendo memoria di
lotte sindacali.
I lavoratori sono coloro che nella terminologia socialista vengono definiti
"proletari", vale a dire le persone che per vivere dipendono da altre.
E così è stato per i nostri minatori, che si calavano nudi nei
labirinti della terra per un salario di fame, nemmeno sufficiente per la
sopravvivenza. Per i braccianti adibiti al lavoro duro della terra dai vari "don",
con una retribuzione da fame.
Tanto che - raccontava Ardicasi - un proprietario terriero espresse
tutta la sua meraviglia nel vedere un bracciante con una scodella di latte,
tanto da domandargli se avesse malattie a casa.
Nel primo articolo della nostra Costituzione Togliatti propose di inserire
"Repubblica dei lavoratori", al posto di "fondata sul lavoro".
Il testo attuale, di mediazione, è di Amintore Fanfani.
La componente cattolico-democratica, composta tra gli altri da Giuseppe
Dossetti, il quale lavorava nella Prima sottocommissione delle commissioni
permanenti per la Costituzione, quella che elaborò i "Principi
fondamentali", cercò di radicare l’interclassismo e non voleva inserirvi
un’impronta classista, come pretendeva la componente comunista.
Quella linea che aveva come sua base la dottrina sociale cattolica fu
accolta principalmente da ceti medi e lavoratori agricoli, ma non dalla
parte più povera della popolazione, quella appunto del proletariato.
La nozione di "lavoratore-proletario" fa riferimento all’organizzazione
capitalista della produzione, che è stata l’ambiente in cui sorsero il
pensiero socialista e anche la dottrina sociale cattolica.
Il primo documento della dottrina sociale contemporanea è del 1891,
l’enciclica Delle Novità - Rerum novarum.
In quel documento di esprime una sensibilità sorprendente nel confronti
della parte più sfruttata della popolazione:
"Comunque sia, è chiaro, ed in ciò si accordano tutti, come sia di
estrema necessità venir in aiuto senza indugio e con opportuni provvedimenti
ai proletari, che per la maggior parte si trovano in assai misere
condizioni, indegne dell'uomo. Poiché, soppresse nel secolo passato le
corporazioni di arti e mestieri, senza nulla sostituire in loro vece, nel
tempo stesso che le istituzioni e le leggi venivano allontanandosi dallo
spirito cristiano, avvenne che poco a poco gli operai rimanessero soli e
indifesi in balia della cupidigia dei padroni e di una sfrenata concorrenza.
Accrebbe il male un'usura divoratrice che, sebbene condannata tante volte
dalla Chiesa, continua lo stesso, sotto altro colore, a causa di ingordi
speculatori. Si aggiunga il monopolio della produzione e del commercio,
tanto che un piccolissimo numero di straricchi hanno imposto all'infinita
moltitudine dei proletari un giogo poco meno che servile".
L’anno seguente fu costituito il "Partito de lavoratori italiani", poi
denominato "Partito socialista italiano". Ma già il movimento socialista si
era manifestato dalla metà dell’Ottocento in Italia, come anche il "pensiero
sociale cattolico" (da cui la dottrina sociale).
Di ciò la nostra piccola comunità grottese è stata testimone attiva per
avere preso parte al movimento dei Fasci dei Lavoratori, sostenendo
pienamente la lotta sociale in favore dei proletari dell'epoca, quali erano
a quel tempo i minatori.
Mentre sul piano cristiano sociale venivano promosse le mutue operaie e le
scuole popolari, anche da parte di altre formazioni cristiane, come i
Valdesi.
Ed anche sotto questo aspetto Grotte è in grado di dare testimonianza con
l'istituzione della prima scuola popolare ad opera dei Valdesi, sino a
pochi anni fa ancora presenti nella nostra comunità.
Che cosa si festeggia dunque il Primo Maggio?
Si festeggia l’unità di massa dei lavoratori nell’intento di influire,
lottando, nelle dinamiche sociali.
L’unità fu il principale comandamento del socialismo. Ricordo da ragazzo la coinvolgente festa del Primo Maggio organizzata a
Grotte dal Partito Comunista e dalla Camera del Lavoro.
Una partecipazione di lavoratori agricoli e muratori, con sfilata di
trattori e poi nel tardo pomeriggio a festeggiare con salsiccia e vino.
Ricordo i comizi di Gasparino, Ardicasi e più avanti nel
tempo di Gandolfo Mazzarisi e Pietro Agnello, nonché di
qualche dirigente sindacale arrivato da Agrigento.
Tutti a cantare l'inno coinvolgente dell’Internazionale.
Io ed altri (Totò Carlisi, Lillo Patanella, Franco Tirone)
di sponda cattolica ci sentivamo esclusi, anche se quella festa era anche la
nostra.
Soprattutto in epoca successiva compresi ancora più di prima come il mondo
del lavoro fosse anche quello dei cattolici.
La menzione della democrazia nell’art. 1 della nostra Costituzione (L'Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al
popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione)
manifesta il risultato di un lungo processo di assimilazione e insieme di
trasformazione delle idee democratiche, che anche il pensiero sociale
cattolico visse in modo attivo.
La democrazia di popolo in azione entusiasmava noi giovani cattolici, per
questo ci dispiaceva non avere un ruolo nella festa del Primo Maggio.
Era chiaro che impegnandosi, dandosi da fare, lottando, le cose cambiavano. Non si trattava solo di votare, di delegare, secondo l’idea della
democrazia liberale, ma di continuare a lottare, uniti, per "concorrere
con metodo democratico a determinare la politica nazionale", com’è scritto
nell’art. 49 della Costituzione. Non si tratta di legittimare un ceto politico, con le elezioni, e poi se
ne riparla solo alle elezioni successive. Bisogna continuare a
premere e la celebrazione del Primo Maggio è manifestazione proprio di
questo.
Oggi le problematiche non sono quelle su cui rifletteva Marx. È però
innegabile che il potere d’acquisto reale dei salari è diminuito, la metà
delle persone giovani ha salari di pura sussistenza (cosiddetto salario
povero) e per la maggior parte delle donne va forse peggio.
Il lavoro non è una merce, ha detto il presidente Mattarella, autorevole
esponente del pensiero sociale cristiano, alla cui scuola politica (con sede
in piazza Bologna a Palermo) nel periodo universitario, mi sono formato.
L’evoluzione del diritto del lavoro europeo è proprio nel senso di
considerare il rapporto di lavoro come un negozio nel quale entra l’essere
umano con tutta la sua personalità e dignità.
L'art. 36 della Costituzione, sulla retribuzione sufficiente ad assicurare
al lavoratore ed alla propria famiglia una esistenza libera e dignitosa, è
espressione del principio generale di tutela della dignità della persona.
Come ricordava Papa Francesco, in un recente intervento, una democrazia non
è tale se non garantisce al lavoratore mezzi di sussistenza sufficienti e il
tempo per potervi realmente partecipare.
Occorre sempre una lotta sociale, che in democrazia è mediata da procedure e
dalla rappresentanza collettiva degli interessi.
La democrazia, nell’idea dei nostri padri costituenti, dovrebbe funzionare
come fattore di progresso sociale dei lavoratori.
Per questa ragione la lotta sociale ha ancora senso e la festa del Primo
Maggio conserva la sua funzione storica.
Il Primo maggio serve ancora.
Serve a constatare la fondamentale importanza per la nostra libertà della
democrazia popolare disegnata nella nostra Costituzione.
Non certamente equidistante tra chi vive di privilegi e chi soffre a causa
di una condizione sociale debole.
Volontariato.
Avis comunale di Grotte e Telethon unite contro le malattie rare; sabato
4 e domenica 5 maggio
"Cuori di biscotto"
Sabato 4 maggio
Domenica 5 maggio
Come è
ormai tradizione, anche quest’anno l'Avis Comunale di Grotte O.D.V.
(Organizzazione Di Volontariato) si schiera al fianco della Fondazione
Telethon per sostenere la ricerca sulle malattie rare. In particolare,
con la tradizionale Campagna di Primavera "#ioperlei", dedicata a tutte
le mamme di quei bambini che combattono contro una di queste patologie.
(Sabato 4 maggio al Viale Matteotti)
I
volontari dell'Avis Comunale di Grotte, guidati dal presidente Pietro
Zucchetto, saranno presenti con il loro gazebo in Viale Matteotti
(di fronte al supermercato Decò) sabato 4 maggio dalle ore 09.30; saranno
in Piazza Umberto I (piazza municipio) domenica 5 maggio.
(Domenica 5 maggio in Piazza Umberto I)
In queste due giornate l’obiettivo sarà quello di richiamare ancor di più
l’attenzione dell’opinione pubblica sul sostegno alle "mamme rare"; è
possibile partecipare concretamente attraverso i tradizionali "Cuori di
biscotto" di Grondona: questi deliziosi dolcetti sono disponibili nelle tre
varianti di gusto cacao con gocce di cioccolato, pasta frolla e l’edizione
special Arancia di Sicilia con gocce di cioccolato.
Dal 1990 la Fondazione Telethon ETS (Ente del Terzo Settore) investe nella
migliore ricerca per arrivare alla cura delle malattie genetiche rare. Il 4
e 5 maggio sarà possibile contattare i volontari dell'Avis di Grotte per
sostenere la ricerca a favore delle "mamme rare", aderendo all'iniziativa
"Mamma che buoni!" con i "Cuori di biscotto".
Nella giornata di domenica 5 maggio i soci donatori che si sono
prenotati potranno effettuare regolarmente la donazione di sangue
presso il punto di raccolta di Via Francesco Ingrao.
Chiesa. Venerdì 3 maggio, Rosario e santa Messa all'aperto
presso l'Ecce Homo
"Ecce Homo"
Venerdì 3 maggio 2024, alle ore 18.00, sarà celebrata una santa Messa all'Ecce Homopresieduta da don Sergio Sanfilippo, titolare della parrocchia
Madonna del Carmelo nel cui territorio si trova la cappelletta.
Alle ore 17.30 i fedeli si raccoglieranno in preghiera con la
recita del Rosario; alle ore 18.00 avrà inizio la celebrazione
della Messa.
Per consentire un regolare svolgimento delle funzioni religiose è stato
istituito il divieto di transito, dalle ore 17.00 sino alle ore 19.30
e comunque sino al termine della Messa, nelle vie adiacenti al luogo della
celebrazione (via Gramsci, Via Cavour, Via Sant'Agostino, Via Giuseppe Di
Vittorio).
É una tradizione grottese di lunga data, risalente al 1910, quella che vede
ogni anno i fedeli raccolti in preghiera davanti alla piccola edicola votiva
situata nella parte alta del paese, a due passi dalla fontana "Acquanova",
all'incrocio tra Via Cavour e Via Di Vittorio.
La tradizione prevede che ogni 3 maggio nel
piccolo incrocio antistante la cappelletta venga celebrata una santa
Messa.
L'edicola dell'Ecce Homo fu edificata in ricordo della missione francescana
del 30/01/1910.
Al suo interno, sul piccolo altare, si trova un mezzobusto
raffigurante Gesù con le mani legate e coronato di spine.
A
partire dalla costruzione della cappelletta, il termine "Ecce Homo" entrò
nel comune linguaggio grottese, indicando quella precisa località.