Grotte.info Quotidiano -
Aprile 2013 |
30/04/2013 |
Politica. "Aspettando
una risposta"; nota del Movimento 5 Stelle Grotte |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Aspettando una
risposta.
Le elezioni di giugno si avvicinano e si avvicina, soprattutto, la data del
15 maggio, ultimo giorno utile per la presentazione delle liste.
Anche la campagna elettorale sta quindi entrando nel vivo. Lo si capisce
dagli ultimi articoli pubblicati su questo quotidiano.
Come è stato autorevolmente sostenuto nei giorni scorsi, c’è fermento ma
anche molta confusione riguardo alle trattative per la formazione delle
varie liste. Sembra una girandola impazzita di nomi, anche e soprattutto di
Consiglieri uscenti che appaiono molto preoccupati di trovare una nuova
poltrona da occupare, e meno preoccupati delle questioni che riguardano il
Paese, acqua e rifiuti in primis.
Riguardo a queste problematiche nessun esponente della fittissima giunta di
cui si è circondato il Sindaco Pilato in questi anni, e nessun consigliere
di maggioranza o di pseudo-opposizione, può dirsi esente da responsabilità.
Noi del MoVimento 5 Stelle che, al contrario, siamo poco interessati alle
poltrone e alle vicende personali che riguardano i nostri componenti, ma
tanto preoccupati, invece, per quelle che riguardano i nostri concittadini,
e avendo vanamente atteso nei giorni scorsi una qualche risposta dal sindaco
Pilato sul caso riguardante Girgenti Acque e sulla sua assenza a riunioni
importanti, nelle quali venivano stabiliti Tariffe e Regolamenti, che oggi
“pagano a testa bassa” tutti i grottesi, riproponiamo la domanda
sperando che qualcuno stavolta si degni di rispondere.
Se Pilato come dimostrato era assente a quelle riunioni, dove è stato il
Consiglio comunale, organo rappresentativo di indirizzo e di controllo
sull’operato del Sindaco, in questi anni?
Perché gli attuali Consiglieri comunali, invece di saltellare freneticamente
da una riunione all’altra, da una lista all’altra, in cerca di poltrone, non
spiegano alla gente di Grotte i motivi per cui oggi l’acqua è “cara e
amara”?
Noi del MoVimento 5 Stelle una spiegazione di quello che è successo in
questi cinque anni, del perché l’acqua è “cara e amara” e del perché i costi
di riparazione degli interventi che fa Girgenti Acque sono a carico degli
utenti, ce l’abbiamo: gli interessi dei cittadini non sono stati
adeguatamente rappresentati e tutelati, da chi era a ciò preposto, e cioè il
sindaco Paolo Pilato nella totale assenza e disinteresse del Consiglio
comunale.
Le stesse persone che negli ultimi 5 anni hanno operato male, oggi si
ripresentano senza aver neanche chiesto scusa o dato una spiegazione alla
cittadinanza dei danni procurati al Paese.
Aspettando una risposta sul problema dell’acqua, che probabilmente temiamo
non giungerà, noi del MoVimento 5 Stelle, ci rendiamo disponibili sin da
adesso ad un dibattito pubblico sul tema".
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Paolo Terrana
(Portavoce del Movimento 5 Stelle Grotte) |
Gaspare Bufalino Marinella
(Attivista del Movimento 5 Stelle Grotte)
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30/04/2013 |
Riflessioni. "Sull'utilità
e il danno della forza del denaro per la politica e la vita degli uomini"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"Sull' utilità e il danno della forza del denaro per la politica e la
vita degli uomini.
Il divenire della dialettica della politica odierna in Itali, volta al
raggiungimento di un risultato esecutivo, che soddisfi gli interessi
particolari dei ricchi padroni, senza tenere massimamente ed eticamente
conto di quelli di tutti gli altri individui della piazza, è formata di tre
momenti, se vogliamo raffigurarla solo alla forma del divenire della
struttura idealistica triadica di hegeliana memoria:
- della tesi,
- della antitesi,
- della sintesi.
Alla tesi corrisponde la forza teoretica della persuasione, ragionevolezza e
quindi al raggiungimento dell'esito politico ed economico
col dialogo democratico, che sarebbe il più giusto; ma questo momento,
migliore da tutti i punti di vista, è destinato a fallire, per l'egoismo dei
più forti non disposti a cedere con la semplice discussione, come si fa a
tavolino coi familiari ed amici.
Qualsiasi aspirazione di giungere ad un accordo per il bene di tutti
resterebbe un'utopia.
All'antitesi, rispetto alla tesi, corrisponde la forza bellica, ossia il
ricorso alle armi. Ma in questo caso ogni vittoria passerebbe gravemente su
fiumi di sangue e con danni economici disastrosi per tutti.
Resta il momento della sintesi risolutiva, che è a prova di tutti, la forza
del denaro, che contiene e supera in un grado più alto i due precedenti,
senza l'ausilio della forza bellica né delle chiacchiere.
Essa è concreta ed universale, contiene, latente, la forma del comando,
che ordina e riordina, a favore di qualcuno, di una parte, di un gruppo, ma
non di tutti universalmente intesi, il potere legislativo, esecutivo e
giudiziario.
Col denaro, che è sicuramente la potenza qualitativa superiore per
eccellenza, si ottiene tutto o quasi, per la sua forza finalistica
centrifuga e centripeta motivazionale irresistibile.
Non solo i fatti del passato, ma anche quelli di oggi ne danno la prova
provata.
Mi riferisco non solo e non tanto agli scandali delle tangenti, alle varie
ruberie e allo sperpero del denaro pubblico dei singoli parlamentari del
pianeta politica dell'affare, che ha trasformato e continua a sfornare i
galantuomini onorevoli in politici disonorevoli, ma al risultato della
attualissima politica governativa italiana, a questo inciucio del
governissimo, assolutamente antistorico, e comodo per gli affari
consolidati di tutti quelli che fanno coincidere a torto la giustizia con la
ricchezza.
Basta citare la frase recentissima di G. Ferrara, intervistato nella
trasmissione Ballarò, che riporto fedelmente: Berlusconi si è
salvato per un capello, per il rotto della cuffia.
Ma salvare di che cosa e da che cosa? La risposta è latente.
Allora io aggiungerei, e con l'aiuto indesiderato del movimento 5 stelle,
che pur contro il PDL ne ha favorito l'esito.
A questa risposta, ma di prove se ne possono dare tante, solo chi
non possiede un'intuizione profonda, non comprende come il carro della
politica risulti da sempre guidato nella direzione voluta dall'“auriga“, che
ne decide la sorte sua e di tutti gli italiani, con l'uso della forza
spropositata e sproporzionata del denaro.
Il denaro, per concludere, risulta la forza più potente, che decide ed
ottiene, a favore di qualcuno e a danno di chi non lo possiede.
A buon intenditore e a futura memoria, viva la ricchezza e ai suoi efficaci,
immediati effetti, si fa per dire con ironia, a favore dell'Es e
anche dell'Io individuale, ma non del Super Io, cioè della Morale.
La morale ha per tutti ancora un valore?". |
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Antonio Pilato
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30/04/2013 |
Chiesa. "Amministrato il
sacramento della Cresima ai giovani di Grotte"; di Graziella Vizzini |
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Chiesa Madre
Chiesa Madre |
Riceviamo e pubblichiamo.
"23 e 24 Aprile, festa grande per la comunità ecclesiale di Grotte.
Numerosi giovani cresimandi hanno ricevuto il sigillo dello Spirito Santo
con il sacramento della Cresima o Confermazione. Sacramento che è stato
amministrato in seno alle solenni concelebrazioni eucaristiche presiedute da
Mons. Melchiorre Vutera e da Mons. Rino Lauricella, Vicari Episcopali
mandati dal nostro caro arcivescovo Sua Eccellenza Mons. Francesco
Montenegro.
La comunità tutta, composta dai genitori, dai padrini, madrine, parenti ed
amici ha vissuto momenti di gioia e di commozione, partecipando alle
emozioni di questi giovani, che dopo diversi anni di cammino sono arrivati
con la grazia del Signore a questo momento culminante. Tutta la liturgia è
stata partecipata con attenzione e raccoglimento.
In qualità di catechista auguro a questi giovani cresimati di non aver paura
di dare spazio allo Spirito Santo che hanno ricevuto così che possa agire
liberamente e fare di loro creature nuove. Il cammino spirituale iniziato
non abbia termine, ma sia piuttosto punto di partenza, perché la cresima è
un dono per potervi donare agli altri. Gesù, capo cordata, come lo chiama
Papa Francesco, vi guidi e vi accompagni lungo la salita della vostra vita
per portarvi a Dio.
Auguri di vero cuore!!!". |
Al "Carmelo"
Al "Carmelo" |
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Graziella Vizzini
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Immagini a lato gentilmente concesse da © Foto Video Rino Arnone.
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29/04/2013 |
Comune. Disinfezione e
disinfestazione del centro abitato; 1° ciclo |
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Manifesto |
Riceviamo e pubblichiamo. COMUNE DI
GROTTE
(Provincia di Agrigento)
SI
AVVISA
la cittadinanza che nella notte tra il 3 e
4 maggio 2013
si effettuerà
all'interno del centro abitato e nelle zone periferiche dello stesso il 1° ciclo di disinfezione e disinfestazione
con prodotti insetticidi a largo spettro.
Pertanto si invitano i cittadini a non mantenere in ambienti esterni
qualsiasi sostanza alimentare.
Dalla Residenza Municipale, lì 23 aprile 2013
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L'Assessore alla Sanità
Geom. Rosario Vizzini |
Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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29/04/2013 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!"; il piacere di camminare a piedi, con la Polisportiva Athena |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"La polisportiva Athena è lieta di invitare tutta la
cittadinanza al nuovo evento: Passo e... spasso!!!
Cos’è ?
Non è una competizione sportiva;
non è neanche un’attività non agonistica che richieda un minimo di
preparazione atletica;
non c’è alcun traguardo da raggiungere, né alcuna adesione da sottoscrivere;
non è vincolante né l’età, né il sesso dei partecipanti.
Ma allora cos’è?
E’ un’iniziativa utile e divertente (che aspira a diventare un
appuntamento settimanale) che vuole rispondere ad un’esigenza largamente
avvertita da tanti concittadini, cioè il bisogno, o semplicemente il
piacere, di tornare a camminare a piedi per le strade del nostro paese.
Strade che non si vivono più, che intasiamo giornalmente con due o quattro
ruote ingombranti, rumorose ed inquinanti, rendendole esclusivamente tratti
di percorrenze veloci e pericolose per grandi e piccini.
E allora, cosa serve?
Solo un po’ di buona volontà.
Lasciare a casa l’automobile, armarsi di un paio di comode scarpe e
presentarsi venerdì 03/05/2013 alle ore 20.00 in Piazza A. Magnani
(piazza mercato) per avviarci, in buona compagnia, in questa spassosa avventura.
Vi aspettiamo numerosi". |
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Polisportiva Athena - Grotte
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29/04/2013 |
Musica. "Adriano
Celentano"; "Emozionando
sempre +", rubrica di Filippo Baldo |
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di
Filippo Baldo |
Il molleggiato della via Gluck
Tutti
abbiamo una via Gluck da salvare: chi dall’invasione del cemento e chi
dall’abbandono.
Adriano Celentano è nato proprio nella famosa via Gluck di Milano, da
genitori pugliesi.
Il ragazzo della via Gluck è forse il brano più famoso e
conosciuto di Celentano, sicuramente autobiografico, dal quale traspare
l’uomo anticonformista che volge lo sguardo verso tematiche sociali e
ambientali.
Celentano nasce nel 1938 trascorrendo l’adolescenza nella periferia di
Milano. Siamo nell’Italia del dopoguerra e trovare un lavoro redditizio è
molto difficile. Adriano, tra tante difficoltà, svolge vari tipi di lavoro,
addirittura fa anche l’orologiaio, che diventerà, dopo, il suo hobby
preferito.
Gli
Italiani in questo periodo lasciano il mondo rurale per trovare nel ricco
Nord una sicurezza economica che possa permettere loro di vivere degnamente.
Con la canzone "Il
ragazzo della via Gluck
",
Celentano si rivede nei panni di un giovane amico che lascia i bordi di
periferia per nuove mete. Ritorna, magari benestante, con l’intento di
acquistare la sua prima casa “coi soldi lui può comperarla”. Per Celentano
il ragazzo della via Gluck è chi lascia, per vari motivi, il paese natio
alla ricerca di nuovi stimoli, di attese mete o magari per fame. Il ragazzo
crescendo si accorge molto presto che la serenità e la felicità si possono
trovare più facilmente nel quartiere dove si è nati e cresciuti, magari
senza acqua corrente in casa, ma circondati da un mondo amico, capace di
darti la giusta forza per affrontare meglio le brutture della vita di un
uomo adulto.
Parlando di emigrazione, mi ritorna in mente un’immagine che non riesco a
dimenticare: il treno che porta via tanti giovani dalla nostra terra,
direzione nord.
Ricordo
che ragazzino, assieme al mio amico Piero, nella nostra stazione
ferroviaria, assistevo a scene drammatiche: la partenza di tante persone in
cerca di lavoro in Belgio, in Francia e in Germania.
Mi emoziono ancora, pensando al pianto di chi lasciava e di chi restava.
Perché piangevano?
Noi eravamo così giovani da non capire il motivo di tanto dolore e di tanta
tristezza e addirittura, per scherzare, piangevamo anche noi assieme ai
parenti e agli amici che rimanevano in stazione. Mi ricordo di un’anziana
signora che mi disse: Nenti c’è, nun ti proccupari, miegliu irisinni ‘drà
ca muriri di fami ‘cà.
Lasciamo i ricordi e ritorniamo al nostro Adriano nazionale.
Mi scusi sig. Celentano la sua professione?
E’ una domanda che farei al nostro molleggiato, soprannome per il suo
originale modo di ballare. Sicuramente Celentano è un artista a 360 gradi
che vuole emozionare e comunicare in un modo tutto suo, e questo lo rende
originale e insostituibile. E’ difficile trovare un artista come Adriano in
grado di fare tutto e bene. Si distingue per il suo passato di attore,
per uomo di cultura, presentatore, oratore e poi, dulcis in fundo, cantante
di successo.
E’ stato, e continua a esserlo, uno showman in grado nonostante il dato
anagrafico di cantare e di ballare contemporaneamente.
Sfido chiunque a dire il contrario: chi nella propria vita non ha mai
canticchiato
Azzurro?
Parlo di una canzone che dal 1968 collego alle gite, alle escursioni
turistiche e al periodo estivo, magari nelle calde serate, in spiaggia.
Il
nostro Adriano nazionale è molto spesso autore delle musiche delle sue
canzoni, e grazie ai suoi successi è considerato, non solo in Italia ma
anche nel resto del mondo, una delle colonne portanti della musica leggera.
La sua lunga carriera nel mondo della musica parte dagli anni cinquanta,
interpretando canzoni appartenenti al rock’n’roll americano. Nel 1958
incide cover di rock’n’roll che non hanno successo, e il suo discografico
Walter Guertler decide di far cantare a Celentano brani italiani:
Buonasera signorina e
La febbre dell’hula hoop.
Nell’anno successivo incide
Ciao ti dirò, che è la canzone con la quale vince il festival del
rock’n’roll italiano. Bisogna aspettare la pubblicazione del disco
Il ribelle, scritto dallo stesso Celentano, per vedere i primi
frutti del successo, dopo tanto lavoro e fatica. Il 1959 è da ricordare
perché è l’anno in cui Celentano pubblica il suo vero grande successo:
Il tuo bacio è come un rock. In questo brano Giorgio Gaber suona,
per l’ultima volta, la chitarra ritmica, infatti, per varie motivazioni,
decide di abbandonare i Rock Boys, la band di Celentano, i cui componenti
fino ad ora erano stati i suoi compagni di viaggio. Adriano, in sostituzione
della precedente band, forma un nuovo gruppo al quale è dato il nome di I
Ribelli. Si susseguono diverse canzoni, quasi tutte di grande successo. Si
arriva all’anno 1961, quando Celentano parte per il servizio militare,
nonostante i vari impegni assunti tra i quali la partecipazione al Festival
di Sanremo. Grazie all’intervento dell’allora Ministro della Difesa Giulio
Andreotti, riesce a partecipare al festival di Sanremo in coppia con Little
Tony con il quale canta
Ventiquattromila baci, il suo grande successo che lo porta a vendere
mezzo milione di dischi. Il 1961 è anche l’anno di
Pregherò, cover della canzone americana intitolata
Stand by me.
Che cosa dire del Clan Celentano?
Si
tratta non solo di una casa discografica che nasce in contrapposizione alla
Jolly, ma di un grande gruppo che si occupa di varie materie inerenti
al mondo della musica: ricerca di nuovi talenti, produzione, studio dei
testi e delle armonie.
Don Backy e
Katty Line sono cantanti scoperti e inseriti nel Clan.
Adriano Celentano è anche un grande predicatore e oratore. Molti testi delle
sue canzoni nascondono temi sociali di grande rilievo e di natura religiosa.
Mondo in MI 7 è un brano che va inserito in detto periodo, infatti
questa canzone secondo la critica, appartiene allo stesso filone: predica e
protesta. A parte le critiche o i temi trattati, è sicuramente una canzone
che, dal punto di vista musicale, si distingue per l’originale armonia
basata su un solo accordo: MI 7.
Anche Paolo Conte entra nel Clan Celentano e subito debutta con
La coppia più bella del mondo e con l’indimenticabile
Azzurro,
due canzoni che ancora una volta s’inseriscono nel filone della protesta.
Il
matrimonio con l’attrice Claudia Mori lascia dei segni indelebili nella sua
vita: la nascita di tre figli, l’impegno cinematografico e la separazione
dalla moglie per circa un anno. Si sussegue un brano dietro l’altro:
Prisencolinensinainciusol, nel 1978
Ti avrò e
Soli , scritta da Toto Cutugno. Continua negli anni 70 a esibirsi
con i suoi colossali concerti, ma finito questo periodo, Celentano, come
Mina, decide di chiudere definitivamente con i concerti.
Negli anni 70/80 Adriano Celentano, produce e cura la regia di diversi film:
Serafino,
Il bisbetico domato,
Lui è peggio di me. Si tratta di film in cui Celentano dimostra la
sua bravura come attore comico. In televisione si distingue per il modo
originale di condurre le trasmissioni: le sue lunghe pause. Nei suoi oltre
cinquanta anni di attività artistica ha inciso tante canzoni anche con altri
interpreti come Mina. Le sue canzoni trattano temi particolarmente scottanti
come il nucleare, la caccia e l’ecologia. Celentano nel 2011 lotta
accanitamente in occasione del referendum sull’abrogazione dell’energia
nucleare e si fa notare per le sue idee in diverse trasmissioni televisive.
Un nuovo album caratterizza questo periodo, dopo quattro anni dall’album
intitolato
Dormi amore, la situazione non è buona, è la volta di
Facciamo finta che sia vero, realizzato con la collaborazione di “li
miegli miegli”: Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, dei Negramaro, Pacifico e
Franco Battiato. Nel mese di dicembre dello stesso anno, su invito di Beppe
Grillo, si esibisce in un concerto di beneficenza per gli alluvionati di
Genova.
Per finire
ricordo il duetto con Gianni Morandi nel 2012 all’Arena di Verona, grande
successo anche questo che rimane nella memoria dei suoi numerosi fans: un
pubblico vastissimo che si rinnova e s’innamora ancora oggi del
settantacinquenne super molleggiato ADRIANO CALENTANO. |
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
20/04/2013
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
Just give me a reason
2)
L’essenziale
3)
Thrift shop
4)
Pompeii
5)
Sotto casa
6)
I see you
7)
Scream and shout
8)
I Follow Rivers
9)
I'm in love
10)
La nuova stella di Broadway |
Pink / Nate Ruess
Marco Mengoni
Macklemore / Ryan Lewis / Wanz
Bastille
Max Gazzè
Jutty Ranx
I.Am / Britney Spears
Lykke Li
Ola
Cesare Cremonini |
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Filippo Baldo
29 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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29/04/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Da oggi, per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali verranno
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Martedi 30 aprile
- alle ore 08.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, ritiro spirituale
dei ragazzi di 1^ Comunione (parteciperanno alla Santa Messa e poi si
sposteranno all'Oasi Sacra Famiglia).
Mercoledi 1° maggio
- alle ore 06.30, in piazza mercato, riunione dei giovani che parteciperanno
al Giovaninfesta (andranno in pullman a Sambuca di Sicilia).
Venerdi 3 maggio
- è il 1° venerdi del mese;
- le sante Messe feriali nelle chiese Santa Venera e Madonna del Carmelo
saranno celebrate alle ore 08.45;
- alle ore 18.00, presso la cappelletta dell'Ecce Homo, celebrazione
della santa Messa;
- alle ore 20.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi,
dei genitori che hanno battezzato di recente e di quelli che devono
battezzare, appartenenti alle parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo.
Sabato 4 maggio
- prosegue il catechismo per i ragazzi di 3^ media (del 1° anno di Cresima):
alle ore 15.30 a San Francesco per quelli della parrocchia Madonna del
Carmelo; alle ore 16.30 presso "Le Sorelle" in Via Confine per i giovani
della parrocchia Santa Venera;
- alle ore 16.30, a San Francesco, riunione dei giovani neo-cresimati in
preparazione al pellegrinaggio a Siracusa (da effettuare presumibilmente il
12 giugno).
Domenica 5 maggio
- 1° turno di celebrazione della Prima Comunione, nella parrocchia San
Rocco.
AVVISI
- Le Prime Comunioni saranno amministrate in 3 domeniche consecutive: il 5
maggio nella parrocchia San Rocco, il 12 maggio nella parrocchia Santa
Venera (chiesa Madre), il 19 maggio nella parrocchia Madonna del Carmelo.
- Ogni domenica, sino al 5 maggio, alle ore 20.00 in Piazza Marconi,
missione di evangelizzazione a cura delle Comunità Neocatecumenali (sino al
5 maggio la Santa Messa vespertina in Chiesa Madre sarà celebrata alle ore
18.45).
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29/04/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(17); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE TERZA
Indovinelli, scioglilingua e canti
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 17)
Giochi antichi.
A li mazzi:
si prendevano due mazze, non troppo grosse: una più lunga e una più corta,
quest'ultima veniva appuntita da tutte e due le parti. Si poteva giocare in
due o più. Si sistemava una pietra in un posto scelto, e un giocatore
lanciava la mazza più piccola dandole un colpo quindi una spinta con la
mazza più grande. L'altro giocatore (o gli altri giocatori) doveva cercare
di non fare arrivare a terra la mazza piccola, ma prenderla o con le mani o
con un berretto. Se ci riusciva, vinceva e prendeva il posto del giocatore
che aveva lanciato la mazza. Chi vinceva poteva avere anche un premio.
Lu circu:
poteva essere o un cerchio di una ruota di bicicletta o di qualche altra
cosa e veniva spinto di corsa per mezzo di un manico di filo di ferro che in
una estremità era incurvato in modo tale che poteva contenere la grossezza
del cerchio.
A tavola longa:
i giocatori potevano essere 4 oppure 6 oppure 8, più uno che si metteva a
muro per formare quasi un ammortizzatore ed evitare che gli altri potessero
sbattere a muro. I giocatori si dividevano in due squadre, per esempio:
quattro e quattro. Quattro, uno dopo l'altro, si mettevano con la testa
appoggiata il primo sul sedere di quello che fungeva di ammortizzatore, gli
altri sul sedere dell'altro compagno. I ragazzi dell'altra squadra dovevano
saltare, se erano bravi, il primo sul primo ragazzo che si appoggiava al
ragazzo che fungeva da ammortizzatore, il secondo sul secondo e così via,
cercando di non cadere. Quelli che erano di sotto dovevano cercare di
resistere altrimenti dovevano ancora sottostare ai compagni della squadra
avversaria. (Renato Castronovo)
A santiettu:
un ragazzo si metteva curvo e tutti gli altri gli dovevano saltare
addosso, ma non dovevano adagiarsi sulle sue spalle, lo dovevano scavalcare.
(Renato Castronovo)
La truottula:
era un giocattolo di legno a forma, grosso modo, di un cono nella cui
estremità c'era una punta di ferro. Attorno ad essa si attorcigliava dello
spago e poi la truottula veniva lanciata a terra. Se era ben lanciata, essa
girara attorno a se stessa per qualche minuto.
A mucciarè:
a nascondino, gioco che non aveva un numero prestabilito di ragazzi.
Qualsiasi numero andava bene. Uno si appoggiava a un muro e, con gli occhi
chiusi, doveva contare, per esempio, ad uno ad uno, (o a dieci a dieci) fino
a numero stabilito. Nel frattempo gli altri si andavano a nascondere. Quando
chi contava finiva, apriva gli occhi e andava alla ricerca dei compagni. Se
ne pescava uno, doveva tornare indietro e raggiungere il posto dove aveva
tenuto chiusi gli occhi. Se l'altro ci arrivava prima di lui, quest'ultimo
doveva ancora una volta tenere gli occhi chiusi e contare.
Cu li tamburelli:
non tutti potevano giocare con i tamburelli ma soltanto chi li aveva o chi
era amico di chi li possedeva. Si giocava in due, ognuno dei quali col
tamburello lanciava la pallina all'avversario che a sua volta la doveva
parare col suo tamburello e lanciarla all'avversario.
Cu li cerchietti:
anche i cerchietti non tutti li avevano ma, come avveniva per i
tamburelli, solamente i più fortunati. Si giocava in due, e ognuno con due
bacchette doveva lanciare il suo cerchietto all'avversario che doveva
prenderlo con le sue due bacchette, dopo aver lanciato il proprio cerchietto
all'altro che lo doveva recuperare.
A 'ngagliarè:
a rincorrersi. Anche in questo gioco, come in quello del nascondino, non
c'era un numero stabilito di persone. Si sorteggiava uno che doveva
acchiappare tutti gli altri che scappavano.
A lu palluni:
nel gioco del calcio ogni squadra ha 11 giocatori, ma qui non c'era un
numero ben preciso. Se i ragazzi erano tanti, si formavano due squadre,
altrimenti si giocava ugualmente. Si richiedeva però che uno facesse da
portiere. Come porta si sistemavano soltanto due pietre.
A battimuru:
era un gioco che si faceva con le monete. Uno doveva lanciare una moneta
contro un muro, poi un altro lanciava la sua moneta che doveva cadere al
massimo a un palmo di distanza. Solo così vinceva, altrimenti vinceva il
primo ragazzo.
A la sima:
si tracciava, con un gessetto, per terra una linea, detta, appunto, una
sima. I ragazzi dovevano, da una certa distanza, lanciare verso la sima
delle monete. Chi la faceva arrivare più vicino, vinceva.
A spaccamaduni: i giocatori lanciavano in alto delle monete. Le vinceva
chi era più vicino al centro. Se capitava che le due monete dopo attente
misure erano ad uguale distanza si diceva che erano a fonci e
non vinceva nessuno. (Gianni Napoli)
Cu li fiurini:
erano, generalmente, immagini dei giocatori del calcio. Con queste
fiurini si giocava mettendole capovolte, una sull'altra, e soffiandoci
vicino. Chi soffiava vinceva tutte quelle che si erano capovolte. Talvolta
si tentava di capovolgere li fiurini battendo forte la mano
accanto ad esse. Cu li fiurini si poteva giocare anche diversamente.
Esse venivano sistemate l'una sopra l'altra e, sopra tutte, si sistemava
una piccola pietra o qualcosa di simile (il boccino). Da una certa distanza
si tirava “cu li chiappeddri” che erano in genere dei pezzetti di marmo. Chi
riusciva ad allontanare il boccino, vinceva li fiurini.
A la scala:
con un gessetto si tracciava per terra come un grande rettangolo che
veniva suddiviso in nove comparti. Ogni bambino ( o bambina) doveva,
saltando con un solo piede, attraversare, uno dopo l'altro, i nove
comparti che erano numerati e doveva, naturalmente, non toccare la linea che
delimitava i comparti. Vinceva chi riusciva a farlo. Quello della scala era
conosciuto nei vari paesi, anche se aveva un nome diverso: a Naro, per
esempio, si chiamava: A lu campanaru.
Cu li pupi:
li pupi erano le bambole. Con esse, naturalmente, ci giocavano le
femminucce. Talvolta le bambole erano soltanto stilizzate e fatte di stoffa,
quella che si riusciva a trovare. Ma anche con esse le bambine si
divertivano immaginando di pulirle, vestirle, dar loro da mangiare e
dondolarle.
La carrella:
era formata da una tavola e aveva da tre a quattro ruote: una davanti e
due indietro oppure due davanti e due indietro. Non sempre era facile
trovare le ruote, alcuni supplivano a questa mancanza utilizzando le scatole
di latta che avevano contenuto il lucido per scarpe, altri le rubavano lungo
la ferrovia dove servivano a fare scorrere il filo che abbassava il semaforo
per i treni (Ignazio Arnone, pensionato), altri ancora le ricavava da vecchi
motori di macchine (Giuseppe Macaluso da Racalmuto). Un bambino si metteva
seduto sopra la carrella e un altro lo spingeva. La spinta non era
naturalmente necessaria se la strada era in discesa.
A sciddricari:
chi non aveva la possibilità di avere una carrella andava, quando io
frequentavo la scuola elementare, n'arriè lu Ca' e in via Duca
d'Aosta. A sinistra a salire, dove ora ci sono dei palazzi, allora
c'era una collina. Noi bambini salivamo sul cocuzzolo e forniti di una pala
di fichidindia dalla quale avevamo prima tolto le spine ce la mettevamo
sotto il sedere e si correva verso il basso, anche se ci procuravamo diversi
strappi ai pantaloni.
A la guerra:
era, naturalmente, un gioco di ragazzi che si dividevano in squadre,
cioè in questo caso in eserciti, armati di bastoni che nella nostra fantasia
erano spade e di pietre che, sempre nella nostra fantasia, erano bombe.
Campi di battaglia erano le strade ma soprattutto il vecchio cimitero,
quello vicino al Calvario. Tante volte si organizzavano anche delle
scaramucce di cavalieri. In questo caso i cavalli erano dei bastoni sui
quali immaginavamo di cavalcare. Altri bastoni erano, per noi, delle spade.
Cu li pattini:
erano naturalmente pochi ad averli e questi pochi ogni tanto pattinavano
nelle “piazzette”.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 29 aprile 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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29/04/2013 |
Lettere. "Finanziata
associazione di sviluppo locale"; di Alfonso Provvidenza |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro Direttore,
ho il piacere di informare la cittadinanza che l’associazione che ho il
privilegio di presiedere, la AIGANAWAY FBC GROTTE (figlia dei meravigliosi
ricordi gialloneri), ha ricevuto un finanziamento di euro
147.000,00 dall’Organizzazione Mondiale dell’Accademia Politici Urbani e
Sub-Urbani che ha sede a Comytyny, nella Aragonnsylvania.
La mia soddisfazione deriva dall’enorme mole di lavoro svolto dal
sottoscritto e dai miei collaboratori; in particolare per ben due giorni,
dico due giorni, ho personalmente curato la produzione di n. 12 fotocopie
degli statuti e della documentazione degli enti associati che ho avuto
l’onere e l’onore, sempre personalmente, di reperire presso gli stessi;
inoltre, mi sono recato sempre personalmente a Comytyny, utilizzando una
macchina messa a disposizione dalle organizzazioni locali nel cui serbatoio
è stata fatta confluire benzina per euro 10,00 anticipate dall’autista, ma
comunque a carico delle medesime organizzazioni locali.
Tale viaggio ha, comunque, comportato un enorme sforzo fisico e psichico a
causa delle curve che caratterizzano il percorso viario.
Ho voluto con questa mia comunicare subito la novella onde evitare che
qualcuno potesse avere il cattivo gusto di farlo prima del sottoscritto, in
quanto solo io devo e voglio farlo!
Diffido, inoltre, gli essere umani e non ad astenersi da qualsivoglia
commento sulla iniziativa che ho portato avanti; mi sono, infatti, già
consultato con i miei avvocati, e dico i miei avvocati, per valutare
l’ipotesi di querelare in via preventiva gli atti diffamatori di coloro che
in tale senso volessero agire, anzi pensare!
Per finire, comunico che provvederò a pubblicizzare tramite il tuo splendido
sito l’elenco delle spese effettuate a valere sul finanziamento concesso con
evidenza dei fornitori, dei consulenti e dei collaboratori che saranno
scelti, trattandosi di fondi pubblici provenienti quindi dalle tasse che
alcuni ma non tutti pagano, secondo i criteri della trasparenza attualmente
utilizzati per la pubblicazione dei dati reddituali e patrimoniali nonché
curriculari degli esponenti politici e quasi-dirigenziali dell’apparato
burocratico locale".
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Alfonso Provvidenza
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28/04/2013 |
Chiesa. Cerimonia di
conclusione del corso di preparazione al matrimonio |
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Vedi le foto |
Domenica scorsa, 21 aprile, al termine della Santa Messa vespertina
celebrata nella chiesa Madonna del Carmelo, sono stati consegnati ai
fidanzati che hanno frequentato il corso interparrocchiale di preparazione
al sacramento del matrimonio, i certificati d'idoneità. I giovani sono stati
seguiti, durante il corso, da tre coppie di sposi:
Mimmina e
Salvatore Carlisi, Anna e Gianni Cipolla, Gabriella e Franco Licata.
Significativo e costante è stato l'ausilio offerto dallo psicologo Francesco
Castronovo. Queste le coppie di fidanzati partecipanti: Castronovo Claudio e
Bonsignore Ilenia, Cimino Alessio e Provvidenza Daniela, Costanza
Pietro e Lo Presti Rosa, Cutaia Antonio e Denise Sabrina, La Mendola Filippo
e Bellavia Monica Rita, Morgante Nuccio e Casisa Laura, Mulè Carlo e
Maida Ilenia,
Pillitteri Baldassare e
Cartas Ioanna
Minodora, Terrana Giuseppe e Sbrazzato Alessandra, Vassallo
Baldassare e Parrinello Antonia, Vella Andrea Michelangelo e Vizzini
Bisaccia Giuseppina, Vetro Marianello Salvatore e Martorana Giacoma.
Assistente spirituale del corso è stato l'arciprete don Giovanni Castronovo.
Pubblichiamo la relazione di fine corso anno 2012-2013, sul cammino di fede
dei nubendi in preparazione al matrimonio, sottoscritta dalle tre coppie
animatrici e pronunciata all'inizio della Santa Messa.
"Come ogni anno nel periodo pasquale ha fine il cammino di fede in
preparazione al matrimonio delle coppie di fidanzati della nostra unità
pastorale, e negli ultimi anni si sono unite a noi, con nostro grande
piacere, diverse coppie provenienti da altre comunità diocesane. E’ ormai
consuetudine da parte delle coppie animatrici relazionare alla comunità,
alla fine dei nostri incontri, il percorso formativo che i fidanzati
effettuano per conseguire l’attestato di idoneità e quali sono le
motivazioni che spingono la Chiesa ad accompagnare le coppie di fidanzati al
matrimonio sacramentale.
Iniziamo i nostri incontri, con l’ausilio dello psicologo Francesco
Castronovo, con l’accoglienza, vicendevole e verso tutti,momento decisivo e
importante per costituire una comunità di fratelli in Cristo in cui deve
predominare la vera amicizia e l’apertura al dialogo. Si prosegue con
l’ascolto, il dialogo e la relazione nella coppia per dare ai fidanzati che
si accingono ad iniziare una vita in due le regole fondamentali per una
buona e salutare vita di coppia, non tralasciando, anche, quelli che devono
essere i presupposti di relazione tra genitori e figli, i quali, in un
futuro molto prossimo, verranno a fare parte della loro vita. Intercalato a
questo primo periodo di incontri non tralasciamo di spiegare loro
l’importanza, nella vita del cristiano, della ”Domenica, giorno del Signore”
e della liturgia Eucaristica, invitandoli ad essere presenti alla Messa
vespertina della domenica. Entrati nel periodo di Avvento spieghiamo loro
questo forte e particolare momento dell’anno liturgico in cui il cristiano è
tenuto ad interrogare la propria coscienza sui rapporti che ha con Dio e con
i fratelli attraverso il Sacramento della riconciliazione, che si
concretizza in una liturgia penitenziale comunitaria ed in un’agape che
esprime la gioia del riavvicinamento alla grazia di Dio. Lo stesso momento
glielo facciamo rivivere nel periodo quaresimale. Intanto lungo l’itinerario
del nostro cammino di fede, accanto agli incontri prettamente formativi dal
punto di vista umano, che vengono effettuati da personale specializzato,
quali: l’informazione sanitaria sulle malattie genetiche e infettive, la
procreazione responsabile, l’allattamento naturale, non manca la formazione
spirituale cristiana attraverso l’incontro con la Parola Dio e l’importanza
della preghiera nella vita individuale, familiare e comunitaria del
cristiano. Parte centrale del cammino di fede è il Sacramento del Matrimonio
che viene trattato in un incontro e ripreso sempre come punto di riferimento
del nostro itinerario di fede, al fine di trasmettere ai fidanzati
l’importanza di questo grande sacramento che esprime l’amore degli sposi
come quello che Gesù ha avuto per la sua Chiesa, donando la sua vita per Lei
sulla croce. A suggello dei nostri incontri, un momento intenso e
particolare è rivestito dalla testimonianza di vita cristiana di una coppia
di comprovata fede e affidamento a Gesù Cristo e alla sua Chiesa.
Per questi giovani questo periodo rappresenta una tappa molto importante
della loro vita in quanto, fin da adesso, s’impegnano a celebrare la loro
unione secondo il rito cristiano, coscienti che al momento in cui
riceveranno il Sacramento del Matrimonio, in forza dello Spirito Santo che
scenderà su di loro, saranno una sola carne e s’impegneranno a vivere una
vita in due in maniera indissolubile e per tutta l’esistenza della loro vita
terrena. Ed è in funzione del Sacramento del Matrimonio che il loro amore
subirà una grande trasformazione, come dice il Concilio Vaticano II:
“L’amore umano verrà assunto in amore divino”.
Noi coppie animatrici, nel nostro piccolo, insieme al parroco, cerchiamo di
trasmettere alle coppie di fidanzati, attraverso la nostra esperienza e la
nostra testimonianza, la fede cristiana che si fonda principalmente nella
riscoperta del Battesimo e nell’incontro costante con Gesù Cristo,
avvicinandoli ai sacramenti della Confessione e della Eucaristia. Il nostro
sforzo è quello di far conoscere loro, in questi pochi mesi, una proposta di
vita che, se accettata, li farà crescere nella fede e li farà incontrare con
un sincero compagno di viaggio, Gesù Cristo, che sarà sempre in grado di
dare una risposta alle loro domande ed una sicura soluzione ai loro
problemi.
Cari fidanzati, la comunità qui presente, in questo momento particolare
della vostra vita, si stringe attorno a voi per augurarvi un felice cammino
in due che sta per iniziare e, sicuramente, può testimoniarvi che la vita di
coppia assume un giusto significato solo se viene vissuta nella donazione
reciproca, nell’affrontare ogni avversità avendo come punto di riferimento
l’amore di Cristo, che germoglia e vive nella coppia che sceglie di sposarsi
col matrimonio cristiano.
Siamo alla IV Domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore, e la Chiesa
attraverso la Parola di oggi continua a interrogarci se noi conosciamo Gesù
come Lui conosce ognuno di noi, gregge del suo pascolo, e se ci sentiamo
veramente parte di questo suo gregge affidandoci, nell’ascolto e
nell’obbedienza, alla sua Parola e a seguirlo per i sentieri dove Lui vuole
condurci, come hanno fatto Paolo e Barnaba, meditando la prima lettura di
oggi, tratta dagli Atti degli Apostoli.
L’invito che ci fa Gesù in questa Domenica di Pasqua è quello di abbandonare
la nostra incredulità e la nostra indifferenza che nasce dal nostro egoismo
e dalla durezza del nostro cuore e di muovere i nostri passi dietro i suoi
senza paura e reticenze, obbedendo a tutto quello che Lui ci comanda di
fare. Solo così possiamo scoprire nuovi orizzonti e una vita nuova
all’insegna della verità e dell’amore.
Dopo il rito d’introduzione, perché la celebrazione eucaristica possa essere
vissuta pienamente, poniamoci con cuore aperto e sincero all’ascolto della
Parola di Dio, solo con un ascolto obbediente e una sequela perseverante
riusciamo a discernere la voce di Gesù dal rumore del mondo che
continuamente ci distrae e ci allontana da una comunione di vita profonda e
duratura con Lui".
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini della celebrazione (13 foto
di © Franco Licata).
Conclusione
del corso di preparazione al matrimonio (Foto)
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27/04/2013 |
Politica. "Smentiamo
categoricamente quanto da Lei riferito"; nota di Michelangelo Valenza |
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M. Valenza |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro Direttore,
smentiamo categoricamente quanto da Lei riferito e lo riteniamo privo di
qualsiasi fondamento: il fatto di colloquiare in esclusiva con la componente
politica del consigliere Vizzini.
Riteniamo di dissentire (e non querelare) quanto da Lei pubblicato, con
riferimento allo scenario politico locale riguardante la nostra componente
politica.
La nostra compagine socio-politica ha in atto
degli incontri per proporre, valutare e studiare un programma condivisibile
con tutti i soggetti politici locali.
Gli stessi sono promotori di un progetto socio-politico che si prefigge di
sviluppare un ampio consenso attorno ad una base programmatica senza colori
partitici, disponibili ad un confronto con tutte le forze locali in campo".
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Michelangelo Valenza
(Consigliere comunale) |
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Dalla Redazione.
Gentile consigliere Valenza,
la dichiarazione da Lei
categoricamente
smentita "di
colloquiare in esclusiva con la componente politica del consigliere
Vizzini", da un lato è errata, dato che ho scritto "vi
siano in atto colloqui ... con quella parte dell'MPA che non sostiene il
sindaco uscente", dall'altro conferma proprio che i colloqui sono in
atto. Della esclusività che Lei smentisce non vi è traccia nel mio
articolo. Per quanto riguarda invece il "non querelare", preciso che
in tutto l'articolo non vi è nessun - lo ripeto per maggiore
chiarezza - nessun elemento che possa costituire lontanamente oggetto
di querela.
Perciò se la Sua affermazione riferita al mio articolo "Riteniamo
di dissentire (e non querelare)" fosse da intendere come "potremmo
querelare ma non lo facciamo", non sortirebbe alcun effetto. Può darsi
che l'interpretazione da dare sia diversa, e che io non sappia coglierla.
Comunque La ringrazio per aver fornito ai lettori informazioni sull'attività
della Sua compagine socio-politica e Le auguro buon lavoro.
Carmelo Arnone
A margine di questo intervento, dato che in pochi giorni è comparso per due
volte il riferimento alla "querela", colgo l'occasione per pubblicare (di
seguito) alcune informazioni sulla diffamazione, con l'intento di fornire
maggiori elementi di valutazione preventiva a quanti, in questa campagna
elettorale, intendano utilizzarlo come argomento di pressione, confermando
che la nostra redazione respingerà risolutamente ogni tentativo di
intimidazione. Grotte.info Quotidiano offre spazio e rispetto a tutti,
esigendo altresì il rispetto del proprio diritto insopprimibile alla libertà
d'informazione e di critica.
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Carmelo Arnone
(Direttore di Grotte.info Quotidiano)
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Informazioni sul reato di diffamazione.
La diffamazione, nel diritto penale italiano, è il delitto previsto
dall'art. 595 del Codice Penale secondo cui:
“Chiunque,
fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più
persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un
anno o con la multa fino a euro 1032.
(…) Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro
mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da
sei mesi a tre anni o della multa non inferiore ad euro 516”.
Sono 3 gli elementi necessari perché si possa configurare il delitto
in esame: l'offesa all'onore o al decoro di taluno, la comunicazione con più
persone e, infine, l'assenza della persona offesa.
La norma appresta tutela al bene giuridico dell'onore (ex Art. 517), inteso
come “il sentimento e l'idea che ciascuno ha di sé” ma anche come “il
rispetto e la stima di cui ciascuno gode presso il gruppo sociale”. In
questa seconda accezione si parla comunemente anche di reputazione.
Tra le cause di giustificazione comuni che si applicano generalmente alla
diffamazione vi sono l'esercizio di un diritto e l'adempimento di un dovere
(art. 51 codice penale).
I diritti di cronaca e critica trovano fondamento nell'articolo 21 della
Costituzione, che sancisce che “Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo
di diffusione”. Per risolvere la presunta antinomia di norme fra
l'articolo 21 della Costituzione e gli articoli 594 e 595 del codice penale
(norme che tutelano anch'esse un bene di rango costituzionale quale l'onore,
espressione della personalità umana tutelata dall'articolo 2 della stessa
Costituzione) si fa generalmente riferimento alla nozione di limite del
diritto.
La giurisprudenza ha elaborato dettagliatamente i limiti di operatività del
diritto di cronaca, cioè le condizioni necessarie affinché il reato di
diffamazione venga scriminato. Perché operi la scriminante, è necessario: a)
che vi sia un interesse pubblico alla notizia; b) che i fatti narrati
corrispondano a verità; c) che l'esposizione dei fatti sia corretta e
serena, secondo il principio della continenza.
Per il diritto di critica, definito come libertà di esprimere giudizi,
valutazioni e opinioni, la dottrina e la giurisprudenza prevalente
ricostruiscono le stesse condizioni adattandole alla peculiarità del caso.
In particolare, sul requisito della verità, se la critica riguarda un fatto
è necessario che soltanto quello sia vero, non potendosi pretendere
ontologicamente la verità su opinioni e valutazioni. Viene, tuttavia,
richiesto che la critica non si spinga sino ad arrivare all'offesa ed
all'umiliazione pubblica dei propri avversari. La giurisprudenza ha inoltre
specificato che per quanto riguarda in particolare la critica politica e
sindacale il limite della continenza verbale sia da intendere in modo più
ampio, purché la critica non si risolva in gratuiti attacchi personali.
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27/04/2013 |
Satira. "Come in tanti
che... la saponetta..."; di Angelo Costanza |
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Angelo Costanza |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Come in tanti che… la
saponetta…
Come in tanti che… parliamone.
Come in tanti che… noi ne possiamo parlare ma cosa sei disposto a darmi?
Come in tanti che… se tu fai un passo indietro…
Come in tanti che… aspettiamo e vediamo chi offre di più.
Come in tanti che… tu chiedi 100 e almeno 50 te lo devono dare.
Come in tanti che… ok sei capace ma se hai pochi voti…
Come in tanti che… ma se ieri mi hai detto che… perché oggi…?
Come in tanti che… voglio dare il mio contributo al paese a condizioni che…
se ti conviene… altrimenti vado con altri che almeno… e vabbè cosi non vale…
fratiè la politica chista è!
Come in tanti che… insieme possiamo formare una bella squadra… si ma chi ci
sta in porta?... nessuno, tanto le partite si vincono a centrocampo.
Come in tanti che… politicamente parlando.
Come in tanti che… che ti avevo detto… ma veramente tu avevi detto che…
chiamami profeta!
Come in tanti che… mali chi và iamu a fari l’opposizioni e n’addivirtiemu.
Come in tanti che… la curpa lu sinnacu l’avi.
Come in tanti che… oggi come oggi… comu quali ca… comu s’ha fattu si fa, chi
l’ha canciari iu lu munnu?
Come in tanti che… ieri sera sono andato alla riunione di… po’ capivu ca… e…
chi ci pari ca nascivu aieri?
Come in tanti che… fratiè vidi ca iu avi 30 anni ca fazzu politica…
Come in tanti che… se lui vale 350 voti, quanto vale ogni singola persona di
questi? - vabbè ma chi ci trasi.
Come in tanti che… dicci ca mi veni a dumannari arriè lu votu…
Come in tanti che… se tizio diventa sindaco cambio residenza.
Come in tanti che… stavolta non ci casco come cinque anni fa, stavolta
mettiamo nero su bianco.
Come in tanti che… la parola è una ma le promesse sono tante.
Come in tanti che… ma chista democrazia è ? - ma quali democrazia iu
social-democraticu sugnu.
Come in tanti che… ogni bucu è pirtusu.
Come in tanti che… cu avi assà avi arsu.
Come in tanti che… ma allora fammi capire, ma se uno del PD si mette in
lista insieme con uno del PDL con candidato a sindaco uno dell’MPA a patto
che il vice sindaco lo fa uno dell’UDC… ma nelle altre liste non ci sono
pure esponenti di questi partiti? - si!... e allora… aspè allura lu cuntu
nun mi torna.
Come in tanti che… scusa mi è caduta la saponetta, me la potresti
raccogliere per favore?
Come in troppi che… si certo, ho sempre sperato che me lo chiedessi,
anche quando ti criticavo.
Come in pochi che… scusa non è per essere sgarbato ma è che proprio
in questo periodo ho un terribile mal di schiena…
Come in pochissimi che… scusa ma ci sei mai stato a quel paese?
Potresti andare a fare politica proprio lì, sapessi quante saponette in quel
luogo…".
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Angelo Costanza
(Cittadino a 5 stelle)
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27/04/2013 |
Politica. "Informare è
un dovere"; nota del M5S
Grotte |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Informare è un
dovere.
Oggi (NdR: ieri, venerdi 26 aprile) gli uffici del Comune per una
disinfestazione sono rimasti chiusi, creando non pochi disagi a quanti
necessitavano di ricevere un qualsiasi servizio. Noi del MoVimento non
siamo, ovviamente, contro le disinfestazioni ma critichiamo questo modo di
fare del Sindaco Pilato e dell’Amministrazione comunale. Il Sindaco doveva,
e poteva, a nostro parere, informare nei giorni scorsi, in qualche modo, la
cittadinanza, anche attraverso questo quotidiano. Del resto se ha sentito la
necessità di rendere note, mercoledì 24 aprile, attraverso Grotte.info
quelle che saranno le date e le modalità delle prossime elezioni
amministrative, non si comprende per quali ragioni non abbia buttato giù
quattro parole, anche, per comunicare ai suoi concittadini che tutti gli
uffici oggi sarebbero rimasti chiusi. Un po’ più di informazione sarebbe
stata utile e avrebbe creato meno disagi e fatto perdere meno tempo a chi
oggi contava di potersi recare in un pubblico ufficio per ragioni lavorative
o di altro tipo. Il rispetto di un’amministrazione verso un Paese si misura
anche da queste piccole importantissime azioni".
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Paolo Terrana
(Portavoce del Movimento 5 Stelle Grotte)
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27/04/2013 |
Politica. "Abbiamo
750.000,00 euro da investire"; di Riccardo Castelli (M5S
Grotte) |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Abbiamo €.
750.000,00 da investire.
Euro 750.000,00 (settecentocinquamila) è quanto risparmierebbe in cinque
anni il Comune di Grotte se Sindaco, Assessori e Consiglieri adottassero le
riduzioni di indennità sottoscritte dai candidati del MoVimento 5 Stelle in
caso di vittoria alle amministrative del 9 e 10 giugno.
Il MoVimento 5 Stelle ha quindi deciso di lanciare un sondaggio, che a breve
sarà pubblicato online, e darà la possibilità alla cittadinanza di
esprimersi, di decidere come utilizzare queste notevoli risorse economiche
che il Comune di Grotte potrebbe risparmiare, qualora tutti i cittadini
eletti a ricoprire una qualsiasi carica politica decidessero di rinunciare a
parte delle loro indennità e restituirle ai cittadini.
Sarete voi a decidere, attraverso il sondaggio, come utilizzare queste somme". |
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Riccardo Castelli
(Attivista del Movimento 5 Stelle Grotte)
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27/04/2013 |
Editoria. Presentazione del
libro "Per non perdere le radici" di Francesco Pillitteri |
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Manifesto |
Sabato 4 maggio, alle ore 19.00 presso il centro polifunzionale "San
Nicola", sarà presentato al pubblico il libro "Per non perdere le radici" di
Francesco Pillitteri. Il programma della manifestazione prevede il saluto
del sindaco Paolo Pilato, una introduzione di Gaspare Agnello, la relazione
del prof. Salvatore Di Marco, letture di brani dell'opera a cura di
Gabriella Lo Re, animazione musicale proposta da alcuni elementi del
complesso bandistico "V. Bellini" diretto dal M° Salvatore Mercato.
Pubblichiamo la recensione di Gaspare Agnello.
Francesco Pillitteri, “Per non perdere le radici”. Aspetti di vita paesana.
Il libro di Francesco Pillitteri “Per non perdere le radici” fa seguito a
“Cristalli di zolfo” del 2001, a “Mio padre era emigrante” del 2004, ed a
“Con la testa all’indietro” del 2007.
Alla luce di questi titoli si potrebbe pensare che il Pillitteri aveva già
raccontato tutto del suo legame con il suo paese natale Grotte e che quindi
quest’ ultimo libro potesse essere un di più.
Invece non è così perché Pillitteri, prima di morire, ha voluto scrivere un
libro di formazione, della sua formazione, di tutti quei giovani che, nati
durante il fascismo, nel 1943 si trovarono all’improvviso liberi, senza
avere gli strumenti e la cultura per una scelta politica capace di dare
risposte alle nuove generazioni ansiose di un futuro nuovo, diverso e capace
di grandi trasformazioni.
“Non si era ancora ultimata la liberazione della Sicilia, scrive Pillitteri,
e già la gente, anche se in modo molto confuso, cominciava a parlare di
politica e si discuteva di democrazia, di socialismo, di indipendenza della
Sicilia”.
Pillitteri era figlio di un paese che non ha grandi tradizioni ma che ha
avuto invece grossi fermenti mazziniani all’indomani dell’unità d’Italia che
culminarono in una rivolta capeggiata da Francesco Ingrao, che ha avuto uno
scisma religioso nel 1873, la fondazione di una importantissima chiesa
Valdese collegata con il nord Europa, un nucleo di classe operaia costituito
dagli zolfatari che diedero vita al fascio dei lavoratori che nel 1893
organizzò a Grotte il primo congresso regionale dei fasci dei lavoratori.
Grotte è un paese che ha titolato una via a Bruto e non ha una via ‘Cesare’.
Alla luce di questi avvenimenti si formarono uomini che erano impastati di
idee mazziniane, massoniche, socialiste come Don Galileo, l’utopista che il
medico Ingrao definisce “un socialista anarcoide”. Pillitteri, figlio di un
caruso, di un emigrante, è attratto da queste idee portate avanti da un uomo
solitario ed escluso dal mondo per via di una sua esclusione dalle scuole
del regno.
“Chi aveva più tempo da dedicarmi era don Galileo, che prese a cuore il mio
indottrinamento politico e mi parlava di libertà, di democrazia, di
uguaglianza”.
Quell’utopista ha affascinato il giovane Francesco, anche se il medico
Giuseppe Ingrao, che il Pillitteri aveva scelto come suo grande
interlocutore, aveva definito Don Galileo un “socialista anarcoide di
cinquant’anni prima, prevenuto non solo contro il fascismo, ma contro lo
Stato”.
Altro personaggio carismatico che colpì la fantasia del giovane studente di
Legge è stato anche Peppi La Grazia, pastore Valdese e collaboratore degli
americani sbarcati in Sicilia.
Questo clima porta il Pillitteri a prendere la tessera del Partito
Socialista il 22.11.1946 ma questa è stata una esperienza fuggevole perché
non risulta che lo stesso abbia mai pagato i contributi mensili al partito e
poi è da dire che nel quaderno che riporta la sua iscrizione c’è scritto, a
matita rossa: “ D.C.”.
Infatti, come si evince dal libro, Pillitteri, in quel periodo incomincia a
frequentare gli ambienti agrigentini dove conosce il grande Avvocato
Vincenzo Campo che segna il suo destino di vita.
“Quelli vissuti accanto a quel generoso maestro, scrive Pillitteri, furono
due anni di alta scuola: fu sempre lui con grande semplicità - e mentre si
commentavano i fatti del giorno - a mostrarmi il cuore delle diverse
ideologie politiche e i pericoli che si potevano correre ad opera di chi
speculava in nome del popolo”.
Approda quindi allo studio del grande Enrico La Loggia, conosce il prete
Salvatore Giammusso per cui “Cominciai ad apprezzare il valore delle idee
cristiano-sociali. Fu così che, partito dal mio paese con le idee
socialiste-anarcoidi inculcatemi da Don Galileo Lo Presti, approdai alla
Democrazia Cristiana, posizionandomi nella corrente sinistra del partito”.
Tutti gli altri personaggi del libro fanno parte di un mondo contadino
autarchico e autosufficiente, uguali a quelli di Antonio Castelli di
Sciascia, che l’economista analizza scrupolosamente volendo sottolineare il
grande valore di una società patriarcale che si autogestiva e che trovava
fondamento nella struttura monolitica della famiglia dove la donna era
sottoposta all’uomo ma forse poi era quella che decideva.
La nonna dell’autore “La Za Cuncetta Mulinara” e la stessa madre, la monaca
di casa, Maricchia Montagna erano donne che avevano un ruolo e che, ante
litteram, erano più femministe di quelle odierne.
E a coloro che dicono che il libro è pieno di “buonismo” io faccio osservare
che non è vero in quanto il Pillitteri non analizza la società del suo
paese, le sue parrocchie, con nostalgia o sognando un ritorno al
passato, ma scava nel patrimonio delle sue radici per capire il presente.
Pillitteri dice che il suo, è “il tentativo di sciogliere i geroglifici
dell’educazione originaria… Ho solo cercato di mostrare come l’uomo,
esplorando se stesso, possa scoprire la propria fragilità nel male e nel
bene, e come, conoscendo se stesso, realizzi proprio la propria dimensione
umana”.
Pillitteri parla del “passato, quel passato che ci appartiene e su cui
bisognerebbe costruire il futuro”.
Quindi, a mio avviso, questo è il libro della formazione della generazione
del dopo guerra, è il libro di giovani che, venuti dal paese, si sono
inurbati, raccogliendo successi, senza però voler perdere il valore delle
proprie radici senza le quali si finisce nella depressione.
E’ il libro del grande amore in cui Carmen rappresenta, oltre che l’amore,
la promozione sociale, un nuovo mondo borghese e pieno di speranza, il libro
della solidarietà che ha profonde radici cristiane, la difesa di alcuni
valori senza i quali la società va a sbattere.
Ogni microstoria diventa grande storia e il proprio paese diventa metafora
del mondo.
Se letto in quest’ottica il libro di Francesco Pillitteri diventa un
pilastro per comprendere cosa è avvenuto nel nostro paese negli ultimi
cinquanta anni del XX secolo, il secolo buio, e delle speranze di grandi
cambiamenti di cui la generazione di Pillitteri è stata protagonista.
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Gaspare Agnello
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26/04/2013 |
Ricorrenze. Due parole di
chiarezza sul 25 Aprile, Festa Nazionale |
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25 Aprile 2013 |
Dopo diversi anni nei quali sono stati fatti reiterati tentativi di
"interpretazione" della Festa Nazionale del 25 Aprile, finalmente ieri, 25
aprile 2013, si sono sentite pronunciare da esponenti delle Istituzioni
delle parole di chiarezza.
In questa giornata si celebra l'anniversario della liberazione
dell'Italia dal nazifascismo. Non genericamente una giornata della pace
e della libertà (come pure auspicava qualche assessore grottese pochi anni
fa) e neppure una ricorrenza per pochi anziani reduci comunisti ma -
ripetiamolo - la liberazione dal nazifascismo. E qui non si tratta di
trovare termini "politicamente corretti" o di superare "vecchie
contraddizioni ideologiche" ma di fare memoria storica di quello che è
stato, affinché non accada mai più. I nostri giovani devono sapere del
sangue versato per la loro libertà. Anche per la libertà di qualche
onorevole che, magari ammirando un regime totalitario, la usa per alzare
provocatoriamente
il dito medio; gesto che gli è consentito nella nostra democrazia nata
dal sacrificio di molti (gesto che, nel regime al quale s'ispira
l'onorevole, sarebbe punito con la morte). Non è mai eccessivo celebrare la
liberazione dal nazifascismo, perché la tendenza al ritorno di regimi
totalitari è sempre in agguato. Avendo a disposizione un forte potere
economico e massmediatico, basta agitare lo spettro della povertà provocato
dalla crisi economica, basta imbottire le menti dei cittadini con immagini
di efferati delitti, basta paventare il caos dell'ingovernabilità, per
ritenersi legittimati a chiedere poteri speciali. Ancora oggi sono numerosi
i legislatori "aspiranti stregoni" (la cui opera continua a far danni, ad
esempio con il "porcellum") pronti a stravolgere la Costituzione per
concentrare il potere nelle mani di una sola persona. L'Italia non ha
bisogno dell'uomo della provvidenza, le basta più semplicemente dare
una mano alla Provvidenza.
Ieri, tenendo un discorso in Piazza Duomo a Milano, la presidente della
Camera dei Deputati Laura Boldrini ha pronunciato queste parole: “Non è
mai esistito un fascismo buono. Bisogna dire con forza che non è mai, mai
esistito il fascismo buono perché il fascismo è stato un regime
illegittimo basato sull’assassinio politico e sulla persecuzione degli
oppositori. Ma il germe dell’autoritarismo è sempre pronto a diffondersi
soprattutto con la crisi, un pericolo che bisogna respingere con forza”.
Parole semplici e chiare.
E mentre gli ammiratori di Mussolini (condannando in patria il comunismo)
stringono calorosamente le mani di comunisti ammiratori di Stalin, occorre
celebrare l'anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo
per ricordarsi che la Resistenza deve continuare ogni giorno, contro le
dittature rosse, nere e di ogni altro colore.
Carmelo Arnone
26 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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26/04/2013 |
Editoriale. "Querelerò.
E' iniziata (male) la campagna elettorale"; di Carmelo Arnone |
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Scadrà ufficialmente alle ore 12.00 di mercoledi 15 maggio
2013 il termine per la presentazione delle liste dei
candidati al consiglio comunale e delle collegate
candidature a sindaco. La campagna elettorale dovrebbe
iniziare il 10 maggio, cioè il 30° giorno precedente quello
della votazione, ma è innegabile che in realtà sia già
iniziata. O almeno sono iniziate le prime scaramucce. Dato
che non sono ancora definite le liste dei candidati,
proviamo a fare il punto della situazione. Anzitutto bisogna
chiedersi quante saranno. Forse tre, se non addirittura
quattro.
Ci dovrebbe essere quella del Movimento 5 Stelle Grotte, che
è stata formulata - completa di candidato sindaco nella
persona di Gaspare Bufalino Marinella - ma è ancora in
attesa di "certificazione" (si chiama così la verifica, da
parte dello staff di Grillo, dei requisiti degli aspiranti
candidati) senza la quale non vi è l'autorizzazione ad
utilizzare il nome ed il simbolo del Movimento. Qualora
arrivasse la certificazione, la presentazione della lista è
assicurata. Se la certificazione non arriverà, la lista
potrebbe essere presentata con un altro simbolo, come lista
civica; ma è un'ipotesi poco realistica visto che senza
le 5 stelle si perderebbe il riferimento trainante ad un
movimento nazionale.
Un'altra lista è quella denominata "Grotte in Movimento",
che vede come candidato sindaco l'attuale consigliere
comunale Francesco Vizzini. Pare che siano già stati
individuati 11 candidati su 15, e che vi siano in atto
colloqui con il PD, con l'UDC, con quella parte dell'MPA che
non sostiene il sindaco uscente. Per adesso solo incontri;
comunque la presentazione della lista viene data per certa.
Il sindaco Paolo Pilato ha dichiarato ufficialmente di
essere disposto a ripresentare la sua candidatura - ed a
discuterla con gli alleati - e sta lavorando ad una sua
lista. Pure in questo caso sono in corso colloqui con
esponenti del Partito Democratico e dell'UDC. Anche la
presentazione di questa lista sarebbe sicura.
La quarta lista ruoterebbe attorno all'alleanza tra vari
esponenti politici: Totò Carlisi, Filippo Giambra, Decio Terrana,
il gruppo di socialisti del PdL, Paolo Fantauzzo (che voci non
confermate danno come candidato sindaco; a domanda diretta
ha risposto: "Ancora è presto per poterlo affermare"). Quasi
completa, la lista; rimarrebbe disponibile ancora qualche
posto per possibili alleanze.
Dunque sono in preparazione 4 liste, nelle quali potrebbero
trovare posto ben 60 candidati (di cui un terzo dovrebbero
essere donne, come previsto dalle recenti norme elettorali
approvate all'ARS).
Si sa che in campagna elettorale non ci si limita a proporre
agli elettori il proprio programma, ma spesso si
sottolineano (anche con insistenza, a volte esagerando) le
carenze degli avversari politici: si espongono le parentele,
i favori elargiti o ricevuti, le frequentazioni e quanto
fatto o non fatto in una qualsiasi veste pubblica. Queste
sono le regole del "gioco" democratico e chi si accinge a
giocarvi lo sa. C'è da augurarsi che lo sappiano anche
quelli che vorranno "giocare" in queste elezioni.
Per quanto ci riguarda, Grotte.info Quotidiano concede
spazio a tutti (nel rispetto di
3 semplici regole) ed evita di divenire mezzo di
diffamazione. All'inizio di questa campagna elettorale,
l'invito che vorrei rivolgere ai candidati è quello di avere
rispetto per i propri avversari e, nello stesso tempo, di
evitare troppa suscettibilità. Alle domande ironiche o
"cattive" si può rispondere con altrettanta ironia o
cattiveria. Le minacce di querela, per le pubblicazioni su
questo quotidiano, si sono rivelate sempre vane. Formulate
più con l'intento d'intimorire e tacitare che con quello di
tutelare la propria immagine. A chi si dovesse ritenere
denigrato, invece di una improbabile querela (che va per le
lunghe, è costosa, lascia aperte ferite difficilmente
rimarginabili; poi la campagna elettorale finisce ma la
causa in tribunale continua), propongo uno strumento più
diretto ed efficace: l'esercizio del diritto di replica. La
confutazione pubblica, trasparente, chiara e puntuale (e
magari serena e pacata) di affermazioni sul proprio
conto, che si ritengono errate, è un ottimo biglietto da
visita per chi si appresta a svolgere un ruolo politico.
Nella speranza che questa tornata elettorale, iniziata con "querelerò",
possa continuare con fair play e concludersi con i
complimenti ai vincitori e l'onore delle armi ai non
eletti.
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Carmelo Arnone
(Direttore di Grotte.info Quotidiano)
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24/04/2013 |
Riflessioni. "Viva
l'Italia delle parate e dei raggianti funerali della politica dell'oggi"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"Viva l'Italia delle parate e dei raggianti funerali della politica
dell'oggi.
Dopo il documentato funerale e il doloroso epilogo, intuito per
tempo, ma non nella misura diffusa così grave del compianto sistema dei
valori etici, politici che ha devastato, denigrato tutti i protagonisti
della politica, coinvolti nelle scienze dell'impasto di convenienza, anziché
contenere o metabolizzarne il fallimento con dignitoso comportamento in
segno di lutto, tutto mi sarei aspettato, ma non la manifestazione
scenografica, bizantina tanto spropositata e colorata di tutte le tonalità
sgargianti di allegria, da lasciare sbigottiti e frastornati, senza
misura.
Come se si festeggiasse l'esito di consapevolezza raggiunto della propria
limitata saggezza, e dire “mea culpa”.
Se fosse veramente questa la possibile interpretazione, sarebbe già un
successo, direbbe Socrate nei suoi dialoghi, partendo dal presupposto che
non si può apprendere il sapere se prima non si comincia a credere di non
sapere.
Ma il motivo dell'indegno, irriguardoso comportamento, nessuno
escluso, seguito immediatamente alla politica fallimentare dei partiti è
invece un altro: la rinascita dell'intenzionalità della coscienza
corrotta e corruttibile, cosciente di non perdere il proprio potere
acquisito e consolidato nell'arco di quest'ultimo ventennio, con la
scaltrezza, il gioco delle parti, la furbizia e i compromessi, alcuni
venuti alla luce mentre altri ben custoditi nell'armadio della convenienza.
L'elezione, anzi la rielezione di G. Napolitano a Presidente della
Repubblica italiana, senza dubbio necessaria e indispensabile, anzi
miracolosa, è stata accompagnata, questo è il punto cruciale e critico,
da sfarzose manifestazioni, che hanno valore di facciata esageratamente e
pittoricamente senza limite, fino al disturbo della sensibilità e della
misura del gusto altrui, senza pensare al costo in denaro pubblico, in un
momento in cui la gente, non tutta, ma quasi continua ancora a misurare,
fino al sacrificio più del dovuto, il prezzo della spesa, e quant'altro.
Bene e per concludere, dopo il lutto per la perdita dei valori dei
partiti e dei loro protagonisti, e la rielezione del grande Presidente,
le parate tradizionali dei Corazzieri, delle Forze Armate tutte, dei
Cavalieri, gli spari a salve dei cannoni, la scia del tricolore in cielo, la
Banda musicale, tappetti a destra e a manca, il saluto all'Altare della
Patria, grida e applausi di festa in tutte le direzioni, e la RAI coi
molteplici giornalisti: tutti insieme in segno di festa per accogliere il
lieto evento e mostrare ancora esistente l'unità nazionale, ingannando se
stessi, voltando velocemente le spalle all'evidente e incontestabile
sconfitta della cultura del fare politica. Tutto quanto e il resto è
retorica, delle peggiori retoriche, da archiviare o sperare di rimuoverla
presto dalla memoria.
E come se non bastasse si sono sollevati alla vista anche di tutti, i segni
di rancore, di astio preesistenti come vittoriosi, espressi con le mani, o
con
il dito medio dell'On. Gasparri, che da solo si comprende, rivolto agli
avversari, ripreso in tempo dalla televisione.
Se anche questo fa parte del folklore Italia e delle tradizionali parate,
viva il funerale dei partiti e dei loro esponenti, mentre la gente continua
a tirare a campare e i giovani a sperare".
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Antonio Pilato
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24/04/2013 |
Comune. Fissata per domenica
9 e lunedi 10 giugno la data per le elezioni del Sindaco e del Consiglio |
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Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
ELEZIONI DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE
IL SINDACO
VISTO lo Statuto della Regione Siciliana;
VISTO l’art. 8 del T.U. delle leggi per l’elezione dei consigli comunali
nella Regione siciliana, approvato con D.P.Reg. 20 agosto 1960, n. 3 e
successive modifiche;
VISTA la legge regionale 26 agosto 1992, n. 7 e successive modifiche;
VISTA la legge regionale 15 settembre 1997, n. 35 e successive
modifiche;
VISTA la legge regionale 16 dicembre 2000, n. 25;
VISTA la legge regionale 16 dicembre 2008, n. 22;
VISTA la legge regionale 5 aprile 2011, n. 6;
VISTA la legge regionale 10 aprile 2013, n.8;
RENDE NOTO
che con decreto dell’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della
Funzione Pubblica n.75 del 10 aprile 2013, è stata fissata per domenica
09 e lunedì 10 giugno 2013 la data per le elezioni del Sindaco e del
Consiglio comunale di questo Comune.
In caso di parità, il turno di ballottaggio fra i due candidati alla
carica di sindaco che hanno ottenuto il maggior eguale numero di voti
avrà luogo nella giornata di domenica 23 e lunedì 24 giugno 2013.
Le operazioni preliminari delle sezioni elettorali avranno inizio alle
ore 06.00 del primo giorno di votazione.
La votazione avrà luogo nella giornata di domenica 09 giugno 2013 dalle
ore 08.00 alle ore 22.00 e nella giornata di lunedì 10 giugno 2013 dalle
ore 07.00 alle ore 15.00.
Nell’eventuale turno di ballottaggio, la votazione avrà luogo nella
giornata di domenica 23 giugno 2013 dalle ore 08.00 alle ore 22.00 e
nella giornata di lunedì 24 giugno 2013 dalle ore 07.00 alle ore 15.00.
Grotte, lì 24/04/2013 |
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Il Sindaco
Rag.
Paolo Pilato
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24/04/2013 |
Comune. Esercizio del diritto
di voto e di eleggibilità da parte dei cittadini dell'Unione Europea |
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Domanda |
Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
UFFICIO ELETTORALE
ELEZIONI COMUNALI
Esercizio del diritto di voto e di eleggibilità da parte dei cittadini
dell'Unione Europea
IL SINDACO
Visto il Decreto Legislativo 12 aprile 1996, n.
197, recante “Attuazione della direttiva 94/80/CE concernente le
modalità di esercizio del diritto di voto e di eleggibilità alle
elezioni comunali per i cittadini dell’Unione Europea che risiedono in
uno Stato membro di cui non hanno la cittadinanza”;
RENDE NOTO
che tutti i cittadini appartenenti ad uno Stato dell’Unione Europea,
residenti nel Comune, che vogliono:
- Votare
per l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio comunale;
- Essere eletti alla carica di Consigliere comunale, devono
richiedere l’iscrizione nelle liste elettorali aggiunte, presentando
apposita
domanda nella quale devono essere indicati:
Il nome ed il cognome, il luogo e la data di nascita;
La cittadinanza;
L'attuale residenza e l’indirizzo nello Stato di
origine;
La richiesta d’iscrizione nell’anagrafe della
popolazione residente (solo per i non iscritti);
La richiesta d’iscrizione nella lista elettorale
aggiunta.
Alla
domanda dovrà essere allegata copia di un documento d’identità
valido.
La stessa deve essere presentata entro il 30 aprile 2013, quinto
giorno successivo all’affissione del manifesto di convocazione dei
comizi elettorali.
Lo schema della
domanda, nonché ogni ulteriore chiarimento possono essere richiesti
presso quest’ufficio.
Grotte, lì 24/04/2013 |
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Il Sindaco
Rag.
Paolo Pilato
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24/04/2013 |
Lettere. "In merito ai
vari articoli sul CCN La Grua"; nota del consigliere comunale Angelo Puglisi |
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Angelo Puglisi |
Riceviamo e pubblichiamo.
"In merito ai vari articoli che sono stati pubblicati riguardo il
finanziamento ottenuto dal Centro Commerciale Naturale “La Grua”, ritengo
non sia il caso di vantare molti meriti da parte di singoli o di
istituzioni.
E questo in quanto si è già dato discredito, da parte della politica, verso
i commercianti, molti dei quali non hanno voluto aderire proprio perché
sapevano che vi era la “politica” invischiata, e questo li frenava
dall’aderire al progetto.
Inoltre voler prendere meriti vuol dire anche continuare a dare l’idea di
una politica che si vuole mettere in mostra anziché al servizio.
Il fatto che abbiano aderito soltanto 5 imprese di Grotte è un chiaro
indicatore della mancanza di fiducia che c’è, da parte dei commercianti -
che pure sono tanti a Grotte ed il paese vanta una grande tradizione
commerciale, sia in loco che fuori paese - verso le istituzioni politiche
locali in generale.
Quindi se c’è da dare un merito è da attribuire a chi ha creduto veramente
alla possibilità di realizzazione del CCN: ai commercianti che vi hanno
aderito ed al consulente, dott. Salvino Tirone, che ha saputo elaborare il
progetto in modo tale che potesse essere utilmente inserito nella
graduatoria regionale.
Gli altri, se hanno lavorato, hanno fatto solo il loro dovere in quanto,
soprattutto se rivestono un ruolo politico, si sono adoperati nella veste di
servitori dei cittadini".
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Angelo Puglisi
(Consigliere comunale)
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24/04/2013 |
Lingua. Precisazioni sul
soprannome "culunivuru" |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Precisazioni sul soprannome “culunivuru”.
A mio avviso, sarebbe opportuno prima di diffondere notizie
non precise di interpellare le persone coinvolte. Il
soprannome “culunivuru” non doveva essere attribuito alla
famiglia Zaffuto.
Il soprannome “culunivuru” era attribuito alla famiglia
Cimino, pertanto, si ritiene opportuno dare la spiegazione:
Alfonso Cimino del 1800, figlio unico, si può definire
imprenditore, in quanto aveva personale che costruiva
calzature, visse in un periodo di malcostume,
cioè, caratterizzato da particolari avvenimenti.
Voleva, a qualunque costo, distinguersi, quindi, si è
immerso nella cenere facendosi chiamare “culunivuru”.
La famiglia Zaffuto, non ha mai avuto attribuito alcun
soprannome.
Pertanto, si prega di inserire la correzione.
Grazie, saluti".
(Lettera firmata).
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23/04/2013 |
Lettere. "Non accetto
che venga messa in dubbio la mia onorabilità"; di
Francesco Vizzini |
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Francesco Vizzini
Decreto di revoca |
Riceviamo e pubblichiamo.
"In risposta alle insinuazioni del sig. Fabio
Bellomo invio quanto segue.
Puntualmente ad ogni competizione elettorale si attiva la cosiddetta
“macchina del fango”.
Voglio sperare che questa affermazione del sig. Bellomo sia farina del suo
sacco e che non ci sia il suggeritore di turno che tenta di screditare
l’avversario. Il mio sospetto è che il “teleguidato” o un suo amico e
familiare sarà candidato in una lista avversaria alle prossime
amministrative. Il tempo darà la risposta.
Io posso accettare critiche su quello che la proloco ha fatto o su quello
che poteva fare e non ha fatto ma non accetto che venga messa in dubbio la
mia onorabilità con delle insinuazioni assurde.
Mi riferisco al cattivo utilizzo di contributi regionali ricevuti dalla
proloco. La proloco ha ricevuto un contributo regionale nel 2003 di euro
1.500,00 interamente utilizzato per una mostra fotografica realizzata
nell’atrio del Comune e di cui c’è traccia ancora di una locandina nella
segreteria comunale.
Un altro contributo impegnato dalla regione di euro 1.000,00, del 2007, a
favore della proloco su una manifestazione che si doveva organizzare e che
poi non si è realizzata non è mai stato incassato dalla Proloco (cfr.
decreto regionale di revoca del contributo in allegato).
Dal 2007 ad oggi la proloco non ha mai ricevuto nessun contributo da Enti, e
se il sig. Bellomo ha delle prove documentali o altre informazioni le tiri
fuori.
E pur in assenza di contributi finanziari di Enti vari la proloco, per la
Pasqua del 2009, ha finanziato con euro 900,00 la pubblicità televisiva, su
Teleacras e Studio 98, della Pasqua del Dio Vivente organizzata da Giovanni
Volpe.
Per la conferma chiedere a Giovanni Volpe e al Sindaco Paolo Pilato.
In riferimento al Servizio Civile Nazionale i relativi bandi sono stati
regolarmente pubblicizzati, tramite affissioni al Comune, e le selezioni
sono state effettuate dal Comitato Regionale UNPLI Sicilia.
Sulle attività che ha svolto la proloco dico che si è fatto quello che si è
potuto fare nonostante le difficoltà incontrate nella totale assenza
dell’Amministrazione Comunale.
Ritengo quindi che questa uscita di così basso livello tendente a screditare
il sottoscritto, il sig. Bellomo o il suo suggeritore se la potevano
risparmiare.
Pertanto a difesa della mia onorabilità, se dopo aver consultato il mio
avvocato ci saranno i presupposti, querelerò per diffamazione a mezzo
internet il sig. Bellomo.
23/04/2013". |
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Francesco Vizzini
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23/04/2013 |
Lingua. "Agli amici
lettori 7"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo l'approfondimento del prof. Calogero Agnello, sulla
sua iniziativa inerente la
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
Leggi i precedenti articoli, in merito, del prof. Agnello, pubblicati nelle
date:
1 marzo,
7 marzo,
12 marzo,
22 marzo,
24 marzo,
2 aprile,
5 aprile,
14 aprile,
17 aprile.
E' possibile scaricare (e stampare)
la raccolta dei soprannomi
"Agli amici lettori.
A) Signor Agnello oggi sonno antatta con mio compio a
grotte info e ho visto raccolto dei soprannomo io sonno di
grotte sonno partita per la francia a 1950 mi ricordo
che il mio patre che sempre digeva un poco de soprannomi mio
nono erra Infantino Antonio e lo gliamavano Aviteddra mio
patre si gniamava Infantino filippo soprannomo gliuviddru
mio patre erra fratello della mogli di Giuseppe Parinello e
la mia mamma della famiglia dei Milano lei non poi sappere
come sono rimasta contente saluti a lei e grazie da questo
scrito signora gaetane castellisi.
B) Io sono formoso dagli stati uniti e se mi
ricordo bene il nostro soprannome paterno era ugliurieddu e
materno è tabaccaru io sono il cugino di lillo formoso della
vecchia nina è il nipote di angelo bellavia il mio e mail
eddress è (omesso) rispondimi grazie. (Gli ho già
risposto).
C) ho smarrito la e-mail di Bellanca (dalla Francia
che si diceva fiero del soprannome che portava il papà e di
conseguenza lui ed i suoi due fratelli (scusamene Bellanca).
Carissimi amici lettori, mi ero proposto di commentare i
soprannomi per individuarne, ove possibile la loro origine,
e non mi decidevo perché sapevo di entrare in un ginepraio
di difficile gestione.
Le tre e-mail, che mi sono arrivate da terre lontane, mi
hanno dato forza e fiducia. Ho risposto subito e li ho
ringraziati, io, della loro affettuosa partecipazione.
Premessa generale.
Il mio è un tentativo di evidenziare un andazzo. Se qualche
lettore interessato fosse in possesso di “memorie storiche”, può comunicarcele, così amplieremo tutti le
nostre informazioni.
Cominciamo con i soprannomi legati agli animali:
surciddru, addrina, addruzzu, addruottu, crapuzza, lu vo’,
puddrasciuni, cuniglieddru, addrinaru, varbaianni, scursuni,
attarieddru, birtineddra, muliddru, palummeddra.
Abbiamo tirato in ballo benevolmente tanti ceppi con
cognomi diversi il che significa anche che i
soprannomi-ingiurie cominciano ad interessare gruppi più
ristretti di famiglie. Siamo su possibili connotazioni
personali e non sappiamo il perché ed il quando. Ci sono i
nomi alterati: cuniglieddru, surciddru, puddrasciuni,
attarieddru. Forse si trattava di nostri avi che ebbero il
torto di esagerare.
Vediamo con i nomi: Asparieddru (Gaspare),
Gisetterino (Giuseppe-Ettore), donna Enrichetta,
donna ‘Ncilina, don Saru, donn’Andrea, Aitanieddru
(Gaetano), Carlazzu, Viciddru (Vincenzo), Mummiddra
(Mommo-Girolamo), Dicarieddru, Santarieddru (Santo).
Sui nomi notiamo da un lato l’uso del don riferito anche a
donne. Il
“don” era un titolo che si dava a chi si riteneva su un
gradino socio-economico più elevato ed era acquisito,
diciamo, sul campo. I figli non lo ereditavano o ereditavano
del genitore il nome con l’aggiunta del titolo. Così se
ricordo bene c’era un negozio di Ciccia di don Saru. Presso
il popolo minuto avere il “don” era solo segno di superbia
ed i
“don” (in specie quelli che operavano nel tessuto
economico-sociale) erano mal visti. I
“don” venivano considerati una classe padronale e quindi
poco vicina ai più deboli. Gli altri nomi o sono frutto di
un aspirato iniziale Asparieddru per Gasparino o di un
diminutivo reinventato. Viciddru per Vincenzo.
Esisteva il masciu. Lu zi lillu di masciu Mariu (Bellavia)
era il titolare dell’ultimo taxi ufficiale di Grotte. Il
masciu (maestro) era il segno di deferenza, di rispetto tra,
diremmo, pari grado. Le donne che si rivolgevano ad un uomo
col quale non aveva altro rapporto se non quello occasionale
davano del
masciu. Era segno di rispetto e di distanza.
Vediamo ora i soprannomi che sottolineano, almeno
all’origine, il paese di provenienza. Si riferiscono
certamente ai Paesi di provenienza: cataluchisi (Cattolica),
Raisanu (Riesi), licatuottu (Licata), palermitanu,
provenzano (provenza francese, o vento proveniente da quel
quadrante), raffadalisi, cummatinaru, favarisi etc.
Un vasto repertorio viene offerto dai gestori di botteghe:
Nuna la putiara, la za Titiddra la tascara, lu zi ‘Ntoniu lu
vardiddraru, lu zi Caliddru lu carruzzieri, la za ‘Ntonia la
druvera (doveva gestire una drogheria, nome dato ai negozi
che vendevano le antiche spezie: caffè, zucchero, pepe e
molti altri generi alimentari), la za Ciccia la pastara, la
za Stefana la funnacara, lu zi ‘Ntoniu lu pustieri, Lu zi
‘Ntoni lu cardunaru, lu zi Cicciu lu cannalaru, lu zi Cicciu
baccamuortu.
Ogni persona che esercitava una attività, come abbiamo
visto, veniva facilmente denominata da quella stessa e
finiva talvolta per essere ereditata specie se l’erede
restava nel sito della stessa attività. La carciddra (da
Calcedonio?). Giacataru (creare il selciato per una strada).
Altri soprannomi sono vere e proprie ingiurie, spesso
con tono spregiativo e offensivo. Sono quegli epiteti che
vengono rivolti a qualcuno e che più difficilmente vengono
ereditati da membri della stessa famiglia. Scarpiscionti,
annorbaancieddri, culuxiaccatu, scanneddra, scippatasta,
Ciccazzu, Carlazzu, testa arraggiata, callareddra, panzella,
lu pupu.
Fuori da questi schemi faticosamente tracciati
abbiamo: Palummeddra (signora piccolina di cognome
Palumbo); Bunaca (tasca o tascapane); Barunieddru (finto
ricco e di origini plebee); Babalacchio (difficile la
interpretazione); avarieddru (un po’ avaro). Culunivuru:
quand’ero ragazzino questa ingiuria costituita da un nome
composto (culu e nivuru), mi colpiva per l’aggettivo
“nivuru” e la prima parte la traducevo in “col” nero:
insomma per me indicava una famiglia che aveva avuto più
lutti e quindi vestivano sempre in nero. Io non conoscevo
che i tre fratelli Zaffuto. In particolare mi aveva colpito
il sarto che allevava anche gli uccelli nella sua sartoria
sita in corso Garibaldi davanti alla quale talvolta mi
soffermavo a guardare. L’altro fratello, l’ho capito più
tardi, fu colpito da un grave lutto e portò il nero per
lunghissimo tempo. Questa la mia personalissima
interpretazione. Qualche giorno fa un amico mi spiegava che
qualcuno degli Zaffuto si sporcò il sedere con la cenere ed
allora fu facile dire “culu-nivuru”.
Ci sentiremo fra qualche giorno.
Ciao a tutti.
Per la sig.ra Castellisi: l’aviteddra era un recipiente in
legno dentro cui i muratori impastavano il gesso o sabbia e
cemento per le semplici costruzioni di una volta.
Il blog dentro cui si potrà trovare il materiale suddetto è:
calogeroagnellosoprannomi oppure
Calogeroagnelloblogsoprannomi.
Resta invariato l’indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com. Grazie".
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Lillo Agnello
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23/04/2013 |
Musica. "Pink Floyd"; "Emozionando
sempre +", rubrica di Filippo Baldo |
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di
Filippo Baldo |
POPULAR MUSIC
Un
tuffo nel mare della musica che spero possa farvi sognare e, perché no,
ballare.
Pink Floyd
Mi sembra doveroso ricordare il grafico britannico Storm Thorgeron, l’uomo
che ha creato le più belle copertine degli album dei Pink Floyd, che è
scomparso giovedì all’età di sessantanove anni.
Lo vogliamo ricordare per il suo estro e per la sua fantasia.
E’ una sua creatura la copertina di “The
Dark Side of the Moon”.
I Pink Floyd lo ricordano come l’amico d’infanzia che diventa grafico
ufficiale del gruppo britannico.
Volevo chiarire e precisare che tutti i generi musicali hanno pari dignità,
mi rivolgo in particolare a un lettore che mi ha criticato poiché io
trascuro la musica classica e il jazz.
Il nostro amico lettore a breve sarà accontentato, poiché nella mia rubrica
darò spazio a qualsiasi genere musicale.
Intanto, in quest’articolo si racconta della Popular Music, ovvero la musica
leggera, come la intendiamo noi e cioè l’insieme di generi musicali che si
sviluppano nel ‘900, ben lontani dalla musica jazz e da quella colta.
All’interno di questo mondo così variegato troviamo il folk, il pop, la
disco music, la musica house, il genere beat, il rock ecc.
Per
folk music si intende la musica popolare; per pop oggi si
intende la musica commerciale con ritornelli accattivanti e facili da
ricordare; la disco music nasce negli anni '70 ed è un genere
musicale adatto per il ballo; l’house music non è altro che il genere
musicale nato per le discoteche, molto ritmo e uso dell’elettronica; il beat
si distingue per la presenza di strumenti musicali come la batteria, il
basso, la chitarra e poi per il ritmo; con il termine rock intendiamo
quel tipo di musica molto colorata che nasce dall’innato senso del ritmo
degli afroamericani, capace di influenzare diverse generazioni che
protestano e che sono anticonformisti.
Dopo questa disamina, mi sembra evidente che la lingua parlata dalla Popular
Music è l’inglese. In effetti, la musica Popular nasce e si sviluppa nei
grandi centri statunitensi e nel Regno Unito.
Sono cresciuto a pane e Beatles, ma crescendo, oltre al beat, è il rock
che mi alimenta, resta sempre nel mio cuore e nella mia mente.
Parlando di rock non si può fare a meno di volgere lo sguardo a un gruppo
musicale di origine britannica i cui elementi sono stati i pionieri della
psichedelica.
Fiato alle trombe!
Arrivano i Pink Floyd.
Difficile trovare un aggettivo che possa evidenziare le doti e il talento
musicale dei componenti della famosa band britannica, forse coraggiosi
mi sembra appropriato. In effetti, sono stati coraggiosi esploratori di
nuove sonorità e forme nel mondo del rock.
I Pink Floyd utilizzano nei lori concerti tanta elettronica ed effetti
luminosi.
La storia del gruppo è caratterizzata da tre periodi.
Ci sono i Pink Floyd psichedelici guidati dall’estro e dalla fantasia di Syd
Barret, quelli fortemente influenzati da Roger Waters, considerato il
dittatore (tre album: “Animals”,
“The
Wall” e “The
Final Cut”) e per finire David Gilmour, con la sua musica che per
molti versi ricorda le origini e le atmosfere sognanti.
I Pink Floyd hanno pubblicato ben 28 album, registrati in studio e
anche live.
Il loro successo arriva con la pubblicazione del singolo “Arnold
Layne /
Candy and a Current Burn” e subito dopo con un altro singolo “See
Emily Pay /
The Scarecrow”.
Nel '67 è pubblicato il loro primo album: “The
piper at the gates of dawn”.
Grande successo sia per i testi sia per il sound innovativo, il tutto
avvolto da atmosfere oniriche, mi riferisco a “Interstellar
overdrive” ed a “Astronomy
domine”.
E’ da ringraziare per questo tipo di musica Barret, capace di creare
sonorità articolate e influenzate dall’uso, purtroppo, di stupefacenti e in
particolare LSD.
A causa della droga Barret lascia il famoso complesso.
E’ la volta di David Gilmour.
I Pink Floyd non si perdono d’animo e incidono il secondo album: “A
saucerful of secrets”.
Agli inizi si avvicinano alla musica psichedelica ed a un tipo di rock
chiamato space rock.
Io ritengo, almeno tenendo conto dei miei gusti musicali, che a fare grandi
i Pink Floyd è sicuramente il genere rock progressivo, un genere
caratterizzato da testi filosofici e originali sonorità.
Con David Gilmour cambia il sound che fino ad ora li aveva resi famosi, si
orientano verso un genere melodico come “Atom
heart mother”, “Meddle”,
“The
Dark Side of the Moon” ed
i successivi album “Wish
you were”, “Animals”
e “The
Wall”.
Sono stati album che hanno dato al gruppo la massima notorietà e l’ingresso
nella storia della musica rock.
Per raccontare i Pink Floyd ci vorrebbero mesi, mi limiterò a descrivere per
sommi capi la vita musicale del gruppo.
Negli anni '70 la popolarità dei Pink Floyd raggiunge livelli inaspettati
anche per i cambiamenti all’interno della band, si accentuano i contrasti,
soprattutto tra Gilmour e Waters. E’ il secondo che riesce a prendere il
predominio. Parliamo del bassista Waters e del suo album “Animals”,
dal quale traspare l’influenza della morte del padre durante la Secondo
Guerra Mondiale, la società moderna e la terribile crudeltà dei
discografici; c’è anche la critica verso alcune personalità di spicco nel
campo della politica, come Margaret Thatcher, scomparsa di recente.
Un particolare da ricordare per “Animals”
è la divisione delle persone in tre categorie: maiali, pecore e cani.
Questo album è fortemente influenzato da temi politici e si fanno forti
critiche alla religione ed al capitalismo.
Dopo un periodo di stasi per problemi legali, Waters crea un’altra opera
rock: “The
Wall”.
E’ veramente una grande opera che raggiunge le vette più alte delle
classifiche musicali di tutto il mondo. Tratta di temi inerenti alla
solitudine e di un muro che divide le persone. Il muro cade alla fine
dell’opera, lasciando un messaggio di grande significato: “soli o a coppie,
quelli che davvero si amano, camminano su e giù fuori dal muro”.
Il bassista Waters dimostra sempre più di essere il capo indiscusso del
gruppo con la pubblicazione di “The
Final Cut.
Nel 1985 Waters esce dalla band.
Da questo momento si passa all’era di David Gilmour.
Nasce il 13° album intitolato “Momentary
lapse of reason”, un disco in cui sono evidenti le influenze di
Gilmour sia per quanto riguarda gli arrangiamenti sia per le voci,
che fondendosi con la musica, creano un’atmosfera del tutto particolare.
Ricordiamo ancora di “The
division bell” e poi “Delicate
sound of thunder”. Nel 1994 è la volta di “Pulse”.
Opere che, anche se non trattano nuovi argomenti, sono eseguite da artisti
che, nonostante il dato anagrafico, riescono ancora oggi ad emozionare.
I nostri amati Pink Floyd si distinguono sempre per le loro caratteristiche
e per le loro peculiarità nelle diverse epoche.
La loro musica è così diversa e originale che non risente dei cambiamenti
generazionali e lo testimoniano le loro opere che, in questi giorni, sono
riproposte da alcuni giornali. |
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
13/04/2013
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
L’essenziale
2)
Thrift shop
3)
Just give me a reason
4)
Pompeii
5)
Sotto casa
6)
I Follow Rivers
7)
I see you
8)
Scream and shout
9)
La nuova stella di Broadway
10)
E se poi |
Marco Mengoni
Macklemore / Ryan Lewis / Wanz
Pink / Nate Ruess
Bastille
Max Gazzè
Lykke Li
Jutty Ranx
I.Am / Britney Spears
Cesare Cremonini
Malika Ayane |
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Filippo Baldo
23 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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23/04/2013 |
Chiesa. Conferito il
Ministero dell'Accolitato a Filippo, Giuseppe, Luigi e Stefano |
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Vedi le foto |
Giovedi 18 aprile, nella
chiesa concattedrale Santa Croce di Villaseta, l'arcivescovo di Agrigento
Mons. Francesco Montenegro ha conferito il Ministero
dell'Accolitato a 4 componenti della comunità ecclesiale di Grotte: Filippo
La Mendola, Giuseppe La Mendola, Luigi Farruggia (questi 3 della parrocchia
Madonna del Carmelo) e Stefano Maida (della parrocchia Santa Venera). Oltre
ai familiari dei candidati, erano presenti alla cerimonia i sacerdoti di
Grotte ed il sindaco Paolo Pilato, insieme ad una numerosa rappresentanza
della comunità cittadina. Domenica 21 aprile i nuovi Accoliti sono stati
presentati alla comunità dei fedeli della chiesa Madonna del Carmelo.
Durante la Santa Messa hanno indossato l'alba (veste liturgica che si
distingue per la semplicità ed il colore bianco), abito che porteranno,
d'ora in poi, nello svolgimento del loro servizio all'altare.
Infatti la funzione liturgica dell’Accolito è quella di aiutare i Presbiteri e i Diaconi nello
svolgimento del loro ufficio, di distribuire come ministro straordinario la
santa Comunione, di effettuare l’esposizione e la riposizione del SS.
Sacramento.
Carmelo Arnone
23 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini della celebrazione (52 foto
di © Salvo Lo Re "President").
Conferimento
dell'Accolitato (Foto)
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Locandina |
23/04/2013 |
Lettere. "Caro presidente
Vizzini, dov'è stata la Pro loco in questi 11 anni?"; di Fabio Bellomo |
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Fabio Bellomo |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro Direttore,
scrivo per una vicenda spinosa che riguarda il nostro paese.
Cinque anni fa, sempre in questo periodo, avevo già scritto per quanto
riguarda la Pro loco di Grotte, e ancora ad oggi non si è risolto niente.
Facciamo un bel promemoria per i lettori e per il paese di Grotte.
La Pro loco “Herbessus” di Grotte nasce nel 2002 con Presidente Franco
Vizzini.
Nel 2008, durante delle ricerche per un contributo dalla Regione per la mia
associazione folkloristica “Herbessus”, per caso trovo un contributo per
l’associazione Pro loco di Grotte.
Ignaro dell’esistenza di tale associazione, faccio altre verifiche e capisco
che a Grotte esiste una Pro loco (queste associazioni nascono con lo scopo
di valorizzare il proprio territorio realizzando manifestazioni e
pubblicizzando tutto quello che viene realizzato nel paese).
Mi faccio una domanda: dov'è stata la Proloco in questi 7 anni?
Mando una e-mail per chiedere se veramente esisteva la Pro loco (se si cerca
su Grotte.info Quotidiano nel periodo di marzo - aprile del 2008 vedrete
la mia domanda e
la risposta del presidente della Pro loco).
Subito abbiamo realizzato due riunioni con tutte le associazioni di Grotte
nelle quali avevamo deciso di inserire i presidenti delle associazioni di
Grotte nel Consiglio Direttivo della Pro loco, ma dopo le due riunioni
abbiamo rinviato a giugno, tutto questo perché il Presidente della Pro loco
era impegnato nelle votazioni amministrative. Finite le votazioni e finito
tutto il periodo, il Presidente della Pro loco si è dimenticato degli
impegni presi, e per altri cinque anni è rimasto tutto fermo come prima.
Siamo nel 2013, se vi fate dei conti dal 2002 ad oggi sono passati ben 11
anni, nei quali la Pro loco di Grotte non ha fatto mai niente per il nostro
paese; non ha un profilo facebook, non ha un sito internet. Se fate delle
ricerche sarà molto difficile trovarla. Nel mio profilo facebook ho più di
mille Pro loco “amici” e quello che realizzano loro nei propri paesi è
davvero bello. Solo da noi non si può fare niente? Non viene pubblicizzata
nessuna manifestazione, nessuna attività.
Ma perché il sig. Vizzini si vuole candidare a Sindaco quando, come
presidente della Pro loco, per il nostro paese non ha fatto niente?
Aveva la possibilità e non ha realizzato niente; cosa vuole fare di più di
quello che non ha fatto?
Caro presidente Vizzini, ci può spiegare se la Pro loco (come so di certo)
ha avuto delle persone nel proprio organico pagate dallo Stato per
valorizzare il nostro paese e fare promozione turistica?
Cosa hanno fatto? Chi erano?
Io ho parlato con altri Presidenti delle Pro loco e mi hanno confermato
tutto.
Vuole chiarire questi aspetti: per quanti anni ha usufruito di questo
personale e cosa hanno fatto (visto che sono stati pagati con le nostre
tasse)?
I contributi regionali che la sua associazione ha ricevuto (se si ricerca la
voce “contributi Pro loco Herbessus di Grotte” si trovano delle sorprese) ed
altri, come li ha spesi, visto che la Pro loco non ha fatto niente (e mi
pesa dire niente di niente) in 11 anni di attività?
Queste domande mi fanno sentire deluso di fronte a quello che succede a
Grotte, nel nostro paese che amiamo tanto, anche per tutte le cose negative
che ci sono.
Caro presidente Vizzini, le scrivo quanto devono fare le Pro loco.
Secondo la carta dei principi, elaborata nel II congresso dell'UNPLI (Unione
Nazionale Pro loco Italia) la Pro loco è un'associazione territoriale di
volontariato di interesse pubblico, democratica ed apartitica, senza scopo
di lucro volta alla promozione ed tutela delle località su cui insiste,
Comuni o frazioni, sia per conservare e valorizzarle risorse ambientali e
culturali, sia per migliorare le caratteristiche e le condizioni per lo
sviluppo turistico e sociale.
Le finalità fondamentali delle Pro loco sono:
1. La tutela e la promozione del territori e delle sue peculiarità
turistico-culturali;
2. La promozione e l'assunzione di iniziative, nonché la realizzazione di
manifestazioni per la conoscenza e la valorizzazione paesaggistica,
urbanistica e ambientale delle località;
3. Servizi di accoglienza, tutela ed informazione turistica;
4. Attività di informazione e di sensibilizzazione per lo sviluppo del
fenomeno economico-turistico;
5. Attività volte agli scambi culturali e sociali.
La vita dell'associazione Pro loco deve rappresentare un forte momento di
sollecitazione, proposizione, sintesi ed unione di tutte le risorse umane
esistenti nella località e nel rispetto proprie finalità ed autonomia deve:
1. Collaborare con il proprio Comune e gli altri enti;
2. Collaborare con le altre associazioni presenti sul territorio;
3. Attivarsi per partecipare a tutte le iniziative di programmazione
territoriale attinenti alle proprie finalità.
Dobbiamo, in questo momento di crisi mondiale, fare il più possibile per il
nostro paese ma non cosi: chi ha la possibilità e non fa niente, fa rabbia". |
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Fabio Bellomo
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22/04/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Lunedi 22 aprile
- alle ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, liturgia penitenziale
per i cresimandi, padrini e genitori, in preparazione al sacramento della
Cresima.
Martedi 23 aprile
- alle ore 18.00, nella chiesa Madre, amministrazione del sacramento della
Cresima ai giovani delle parrocchie Santa Venera e San Rocco.
Mercoledi 24 aprile
- alle ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, amministrazione del
sacramento della Cresima ai giovani della parrocchia Madonna del
Carmelo.
Venerdi 26 aprile
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione dei genitori dei ragazzi di 1^
Comunione, appartenenti alle parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo;
- alle ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, liturgia penitenziale
per i ragazzi di 3^ media, i loro genitori e padrini di cresima in
preparazione alla cerimonia di consegna della Bibbia, appartenenti alle
parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo;
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi,
dei genitori che hanno battezzato di recente e di quelli che devono
battezzare, appartenenti alle parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo.
Domenica 28 aprile
- alle ore 11.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, al termine della Santa Messa si svolgerà la cerimonia
di consegna della Bibbia ai ragazzi di 3^ media (che seguono il cammino di
preparazione alla Cresima);
- la Santa Messa vespertina in Chiesa Madre sarà celebrata alle ore 18.45.
AVVISI
- Sono aperte le iscrizioni per il campo-scuola estivo per ragazzi
dalla 5^ elementare alla 3^ media, che si svolgerà dal 3 al 7 luglio 2013;
per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgersi a Filippo La Mendola e
Monica Bellavia.
- Ogni domenica, sino al 5 maggio, alle ore 20.00 in Piazza Marconi,
missione di evangelizzazione a cura delle Comunità Neocatecumenali (sino al
5 maggio la Santa Messa vespertina in Chiesa Madre sarà celebrata alle ore
18.45).
- Ogni mercoledi, in Chiesa Madre, alle ore 17.00, riunione del Gruppo
Mariano.
- Il 1° Maggio, a Sambuca di Sicilia, si terrà il Giovaninfesta,
tutti i giovani sono invitati a partecipare (rivolgendosi entro il 24 aprile
a Stefano Maida, Amanda Zucchetto e Silvia Lombardo).
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22/04/2013 |
Lettere. "L'acqua ad
Agrigento è la più cara d'Italia"; di Gaspare Bufalino Marinella (M5S Grotte) |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"L'acqua ad Agrigento è la più cara d'Italia.
L'acqua e la sua gestione in provincia di Agrigento, è stato il tema al
centro dell'incontro che si è tenuto domenica 21 aprile a Siculiana. Il
MoVimento 5 Stelle locale in collaborazione con i meetup di Grotte e
Agrigento ha organizzato un'assemblea aperta a tutti i cittadini. Grande la
partecipazione del pubblico che alla fine degli interventi in programma ha
potuto prendere la parola per esprimere direttamente i disagi legati alla
gestione idrica e ai costi abnormi delle bollette inviate da Girgenti Acque.
Ha aperto l'incontro Lillo Chiarenza, attivista del M5S di Grotte, spiegando
ai presenti la struttura dell'ATO e i legami tra questa e Girgenti Acque.
Successivamente ha preso la parola Emanuele Lo Vato e ha elencato alcun
delle cause che potrebbero legittimare la rescissione dei contratti
stipulati dai Comuni con Girgenti Acque. È poi intervenuta la Dott.ssa
Mariella Bruno, Sindaco di Siculiana, che dopo avere denunciato la mala
gestione di Girgenti Acque perpetrata grazie alla connivenza di alcuni
sindaci che a suo dire "ha fatto male ma era tutelata da cattiva politica e
da cattivi politici" ha chiesto al deputato del M5S Matteo Mangiacavallo di
spendersi in Regione affinché il problema dell'acqua trovi una soluzione
positiva. Mangiacavallo ha dichiarato che la strada é lunga, ma che il M5S
lotterà, come del resto ha sempre fatto, affinché il costo dell'acqua in
provincia di Agrigento non continui ad essere il più caro in Italia".
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Gaspare Bufalino Marinella
(Attivista del Movimento 5 Stelle Grotte)
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22/04/2013 |
Lettere. Nota dell'assessore
Rosario Vizzini sui fondi assegnati al CCN "La
Grua" di Grotte |
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Rosario Vizzini |
Riceviamo e pubblichiamo.
"E’ con grande soddisfazione e con una punta di
orgoglio personale che apprendo dal dott. Salvino Tirone, consulente che ha
presentato il progetto e ha tenuto le relazioni con l’Assessorato Regionale,
l’ammissione al finanziamento di 5 aziende grottesi facenti parte del
Consorzio del C.C.N.
“La Grua” di Grotte. Aziende che usufruiranno di un
corposo finanziamento per la riqualificazione delle stesse attività.
Vorrei puntualizzare che la progettazione e la nascita del C.C.N. “La Grua”
è un impegno voluto fortemente da questa Amministrazione, che nella prima
fase ha curato tutto l’iter complesso per l’accreditamento dello stesso
C.C.N. presso l’Assessorato
Regionale, eseguendo il progetto iniziale che
prevedeva l’intercettazione di almeno 20 ditte locali, ricadenti in un
determinato circuito del centro storico, l’acquisizione di tutta la
documentazione curata personalmente da me e i numerosi viaggi presso l’Assessorato
a Palermo per recepire tutta la documentazione
necessaria.
Inoltre è necessario sottolineare che il progetto ha rappresentato un
successo, visto che Grotte è uno dei pochi paesi della provincia di
Agrigento ad avere ricevuto l’accreditamento.
Oggi questo progetto, nato con qualche perplessità da parte di qualcuno,
vede la luce e dà i primi risultati, infatti 5 delle nostre ditte grottesi
usufruiranno di circa 85.000 euro (che non sono pochi) e, visto il periodo
di profonda crisi, credo rappresenti una boccata d'ossigeno.
L’augurio mio personale è che si elaborino altri progetti che coinvolgano
tutte le aziende consorziate al fine di beneficiare di altri finanziamenti".
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L'Assessore
Comunale
Geom. Rosario Vizzini
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22/04/2013 |
Lettere. Sul CCN La
Grua, fuori luogo l'anticipazione del M5S; nota di Michelangelo Valenza |
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M. Valenza |
Riceviamo e pubblichiamo.
"In qualità di Presidente del Consorzio C.C.N. (NdR: Centro Commerciale
Naturale) La Grua, con la presente esprimo piena soddisfazione per
l’inserimento del Consorzio nella graduatoria tra gli assegnatari delle
somme previste dal bando.
Rivendicandone la paternità della costituzione, mi riservavo di darne
evidenza pubblica dopo la riunione che si terrà con i soci del Consorzio.
Pertanto, pur se veritiera, ritengo fuori luogo l’anticipazione del M5S,
poiché la stessa sarebbe avvenuta dopo che con i soci fossero state
stabilite le linee di condotta da seguire.
Per concludere, dopo la riunione dei soci sarà data ampia ed esauriente
divulgazione delle attività del Consorzio".
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Il Presidente del C.C.N. “La Grua”
Rag. Michelangelo Valenza
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21/04/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(16); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE TERZA
Indovinelli, scioglilingua e canti
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 16)
Mestieri antichi.
Acqualuoru: chi vendeva acqua che trasportava con un asino o con un
mulo.
Aggiusta seggi e paracca: fornito di una grossa cesta, dove teneva gli
arnesi necessari allo svolgimento del suo lavoro, girava per le strade del
paese gridando: cu ava giustari seggi, cu ava giustari paracca ca ci
l'aggiustu!
Ammolacuteddra: anche lui girava per le strade del paese con una specie
di bicicletta dove aveva installato una mola, appunto, “pi ammulari
cuteddra e fuorfici”.
Arriccamatura: era la donna che, per conto soprattutto degli altri,
ricamava pizzi, lenzuola, tovaglie, tende, filet, cantù. Alcuni lavori
venivano eseguiti con l'aiuto di un telaio. Molto brave erano le signorine
Luparello abitanti a San Rocco. Bravissime erano pure le suore, le Ancelle
Riparatrici, che insegnavano il ricamo alle orfanelle. Quello del ricamo era
in genere un lavoro che svolgevano le donne, ma molto bravo nel ricamo era
pure un giovane: Angelo Napoli, fratello di Maria, che orgogliosa del
fratello, un giorno portò in classe un lavoro di ricamo fatto da lui, per
farlo vedere, oltre che ai compagni, anche alla professoressa. Sinceramente
era bellissimo. Ma quel giovane ricamava solo per il piacere di farlo, non
per mestiere.
Canzittara: faceva calze per sé e per gli altri o con due aghi
che muoveva con grande disinvoltura oppure con una macchina.
Conzapiatti: dotato di un congegno per bucare i piatti rotti e di una
colla speciale, andava in giro per il paese gridando: cu havi piatta
rutti ca ci li sanu. E allora erano tanti coloro che i piatti rotti
invece di buttarli se li facevano aggiustare.
Caramignuoti: non erano del paese, ma venivano da Messina sul finire
dell'estate. Erano ritenuti bravi a arrimunnari gli alberi.
Carrittieri: avevano un mulo e un carretto e con essi trasportavano
merci non solo da un posto all'altro del paese, ma da Grotte ad altri paesi.
Criata: era una donna che lavorava come domestica in casa di qualche
famiglia molto benestante.
Cunciaturi: era colui che conciava le pelli. A Grotte c'era una conceria
tra Piazza Magnani e Fontanapazza.
Craparu: aveva molte capre e la mattina andava con esse di casa in casa
per mungere e vendere il latte. Di crapara a Grotte quand'ero bambino
ce n'erano tanti.
Canciacapiddri: non mi pare che ci fosse a Grotte uno che cambiasse
capelli per prodotti vari, come aghi, pettini ecc. ma ogni tanto ne vedevo
uno che sicuramente doveva essere forestiero.
Cantastori: nemmeno lui era del paese, ma ogni tanto veniva, sistemava
nella piazzetta sotto l'orologio, un treppiedi con una tela dove erano
disegnati i vari episodi della storia che voleva raccontare e poi,
accompagnato dalla chitarra, li cantava. Alla fine passava tra la gente per
vendere la sua storia in versi ma difficilmente trovava qualcuno disposto a
comprarla.
Facchinu: trasportava sacchi sulle spalle. Spesso metteva sopra la testa
e sulle spalle un sacco a mo' di cappuccia. Durante i funerali trasportava
le corone dei fiori.
Firraru: lavoratore del ferro, fabbro. Molti fabbri erano anche
maniscalchi, curavano infatti la ferratura del cavallo e degli altri equini
domestici.
Fotografu: in paese non ne ricordo molti. Spesso veniva da Racalmuto un
signore che girava per le strade gridando: Cu ava a fari lu ritrattu!
Chi invece voleva una bellissima foto doveva andare a casa della signorina
Buscarino in via Giovanni Meli, una donna che era, almeno per quei tempi,
un'artista nell'arte fotografica.
Iardinaru: curava un giardino dove coltivava fiori.
Iurnataru: chi andava a lavorare a giornata.
Issaru: chi produceva o vendeva gesso.
Lavannera: donna che, dietro ricompensa, andava presso una fonte a
lavare i panni degli altri.
Mitatieri: chi coltivava un terreno a mezzadria.
Mulinaru: mugnaio. Quand'ero ragazzino, nel mulino di don Andrea di Via
Crispi, vi lavorava Antonio Vizzini.
Orologiaiu: aggiustava orologi. In paese non ce n'erano molti. Molto
bravo in questo tipo di lavoro era uno dei fratelli Buscarino.
Panittera: era la donna che cuoceva nel suo forno a legna il pane degli
altri.
Pastara: chi preparava la pasta e la vendeva.
Picuraru: chi badava alle pecore, faceva il formaggio e anche la
ricotta.
Rubbittera: donna che abitava in campagna per custodire la proprietà del
padrone.
Sacristanu: uomo che aiutava il prete, puliva la chiesa, serviva messa,
raccoglieva i soldi dei fedeli.
Sarta (m. sartu): chi confezionava abiti per donna, mentre il
sarto confezionava abiti per uomo. Ai miei tempi di sarte e sarti ce n'erano
moltissimi.
Scarparu: calzolaio. Di calzolai a Grotte ce n'erano moltissimi. In
qualche strada anche più di due.
Stagnataru: stagnino. Ce n'erano pochi, uno, lu zì Iacu, abitava
e lavorava in via Fonte.
Stiddraru: spaccalegna, era un uomo dalle spalle ben robuste, che girava
per le strade del paese portandosi dietro, oltre all'accetta, anche i cunei
e gli altri strumenti atti a ridurre la legna in piccole parti dette,
appunto, steddri e gridando: O cu a va fari steddri!
Surfararu: lavoratore delle miniere di zolfo (surfaru).
Urtulanu: si curava dell'orto dove coltivava verdura, pomidoro ecc.
Vanniaturi: banditore. Chi per le strade del paese andava gridando per
fare conoscere qualcosa agli altri, per esempio la sparizione di una pecora
per la quale chi l'avesse trovata avrebbe guadagnato “lu
viviraggiu” cioè avrebbe avuto una ricompensa.
Vardiddraru = chi fabbricava o vendeva selle.
La stiratura: quando qualcuno, a causa magari di un movimento brusco, si
procurava una lussazione ad un braccio o ad una spalla (aviva un grazzu o
na spaddra spilata) si chiamava una donna che sapeva stirari cioè
massaggiare, che, dopo essersi bagnata le dita in una tazzina di olio per
farle scorrere meglio, massaggiava le parti doloranti rimettendo a posto le
ossa. Molto brava a fare questo tipo di intervento era la signora Carmela
Montagna.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 21 aprile 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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20/04/2013 |
Politica. "Domani a
Siculiana per una legge per l'acqua, diritto personale e collettivo"; nota del M5SGrotte |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Domani a Siculiana per denunciare la scarsa
partecipazione dei Sindaci agrigentini all'Assemblea dell'ATO e per chiedere
una legge che garantisca l'acqua come un diritto personale e collettivo.
Il Movimento 5 Stelle di Grotte comunica alla cittadinanza che domani 21
aprile a Siculiana si terrà un' assemblea pubblica sulle problematiche della
gestione dell'acqua nella Provincia di Agrigento. All'appuntamento,
organizzato dal MoVimento 5 Stelle locale, interverranno Mariella Bruno,
sindaco di Siculiana, Matteo Mangiacavallo, deputato M5S all'ARS, Claudia
Mannino, deputato nazionale M5S e alcuni attivisti 5 Stelle in
rappresentanza dei vari meetup locali: Lillo Chiarenza per il meetup di
Grotte, Nicola Palilla per il meetup di Siculiana, Emanuele Lo Vato per
quello di Agrigento.
Sarà discusso e approvato un documento da sottoporre all'attenzione del
Presidente della Regione Rosario Crocetta e ai deputati all'ARS del M5S,
finalizzato a sollecitare l'emanazione di un provvedimento normativo che,
preso atto del fallimento del Sistema Idrico Integrato (SII) ad Agrigento,
ponga le basi per una ristrutturazione complessiva della gestione idrica.
Si discuterà dei tanti i punti critici dell’attuale gestione idrica affidata
a Girgenti Acque SpA: dalle bollette recentemente ricevute dagli utenti, che
presentano somme enormemente cresciute rispetto a quelle degli anni
precedenti, "apparentemente in modo del tutto irregolare e unitamente a
voci chiaramente non dovute", al problema degli approvvigionamenti
idrici; dal canone di depurazione pagato anche - si legge nel documento - "nei
comuni che ne sono sforniti o che, sul proprio territorio, hanno degli
impianti che non hanno le caratteristiche tecniche richieste dalla legge o
che non sono affatto funzionanti", al Regolamento di Servizio che
conterrebbe - secondo quanto affermato nel documento - "diverse clausole
vessatorie che rendono totalmente squilibrata la relazione contrattuale tra
la società di gestione e il singolo utente"; dalla percentuale di
remunerazione del capitale, abrogata dal referendum del 12 e 13 giugno 2011
ma ugualmente calcolata nelle tariffe pagate dagli utenti, al fatto che "Girgenti
Acque SpA abbia tra i suoi soci alcuni comuni che, al tempo stesso, sono
concedenti e concessionari del servizio idrico".
La nostra denuncia pone l'accento soprattutto sulla scarsa partecipazione
dei Sindaci agrigentini all'Assemblea dell'autorità d'ambito, organo
direttivo e di controllo del Sistema idrico integrato. "L'insopportabile
conseguenza di ciò - si legge nel documento - è che tutti i conflitti
d'interesse, gli sprechi, i costi della corruzione e della mancanza di
trasparenza finiscono sempre e comunque a carico dei cittadini e degli
utenti consumatori. La richiesta è che venga al più presto approvata una
legge - conclude il documento - che definisca un sistema tariffario
giusto, fondato sul principio di solidarietà, che garantisca la
sostenibilità dei costi e la tutela della risorsa, che garantisca che il
nuovo sistema d'organizzazione dei servizi idrici sia regolato su standard
europei, che dichiari estinti i contratti stipulati dalle abrogate autorità
d'ambito provinciali con società private di gestione".
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Eugenio Martorelli
(Attivista del Movimento 5 Stelle Grotte) |
Gaspare Bufalino Marinella
(Attivista del Movimento 5 Stelle Grotte)
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20/04/2013 |
Musica. Al teatro Pirandello
di Agrigento, il "Barbiere di Siviglia" di Rossini |
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Copertina |
Ad Agrigento, presso il Teatro Pirandello, sabato 20 e
domenica 21 aprile alle ore 19.00 è in programma la rappresentazione
dell’opera lirica in due atti “Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino
Rossini. Si tratta di una produzione della Fondazione “Teatro Luigi
Pirandello – Valle dei Templi”, per la regia di Carmelo Alaimo e la
direzione artistica del M° Claudio Gallina, con l’orchestra filarmonica
“Citta’ di Agrigento” e l’intervento del coro “Luigi Pirandello”. Per questa
produzione ha svolto le funzioni di Maestro Collaboratore al pianoforte il
M° Fabrizio Chiarenza.
I biglietti saranno reperibili presso il botteghino del Teatro dalle ore
18.00.
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20/04/2013 |
Lettere. Ecco come il CCN La
Grua è stato ammesso al finanziamento; di Salvino Tirone |
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Salvino
Tirone
Graduatoria |
Riceviamo e pubblichiamo.
"In qualità di
consulente che ha predisposto il progetto nonché tenuto le relazioni con
l’Assessorato Regionale delle Attività produttive, comunico che con D.A. n°
78/GAB del 27/03/2013 è stato finanziato il Centro Commerciale Naturale La
Grua di Grotte.
Il CCN La Grua è stato ritenuto ammissibile, perché gode dei contributi per
progetti di investimento localizzati in zone svantaggiate ai sensi
dell’articolo 67 della legge regionale n° 9/2009.
La scelta di tale graduatoria (zone svantaggiate) è stata determinante in
quanto nella graduatoria generale non avremmo trovato spazio perché il
nostro Comune non ha alcuni indicatori necessari per far fronte ad altri
Comuni della Regione maggiormente competitivi.
Tali indicatori riguardano principalmente:
- la vocazione turistica del Comune;
- la concentrazione delle aziende partecipanti nel territorio del centro
storico;
- il numero delle aziende partecipanti al progetto.
In ognuno dei tre casi eravamo penalizzati perché:
- il Comune non è a vocazione turistica poiché negli annuari Istat non
risulta traccia di alcun dato. L’unico dato reperibile sono state le
presenze alla Fondazione “Padre Vinti” e
“Torre
del Palo”. Tali dati, esibiti preventivamente in Assessorato, non sono stati
ritenuti sufficienti, in quanto recuperati dal libro presenze e non dagli
annuari Istat ufficiali.
- La concentrazione delle aziende partecipanti nel centro storico, come
indicatore ha avuto un certo punteggio, ma basso, per il degrado in cui è
stato lasciato il Comune per decenni con relativo spopolamento sia di
popolazione che di aziende.
- Il numero delle aziende partecipanti è semplicemente di 5.
La combinazione di questi elementi mi ha portato a valutare che era meglio
optare per la scelta della graduatoria riguardante le zone disagiate,
profittando anche della Direttiva (CEE) n° 268/75 in cui viene indicato
Grotte come zona minacciata di spopolamento (art.3, par.4).
Tale scelta ci ha premiati.
Il progetto prevede interventi di riqualificazione delle aziende interessate
e un progetto di opera comune, con un contributo regionale del 50% rispetto
all’investimento totale.
Le imprese beneficiarie del contributo sono 5 e precisamente:
- Gieffe Ottica di Rampella;
- Herbessus Viaggi di Cutaia;
- I Sapori del Mare di Cimino;
- La Salvina di Puglisi;
- SAS di Vizzini.
Si allega
stralcio della graduatoria Regionale
per darne evidenza
pubblica.
A giorni saranno pubblicate le comunicazioni ufficiali sul sito
dell’Assessorato e sulla GURS".
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Salvino Tirone
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20/04/2013 |
Chiesa. "Giornata di
ritiro per i cresimandi della parrocchia Madonna del Carmelo"; di Graziella Vizzini |
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Riceviamo e pubblichiamo una riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini.
"Giornata di
ritiro dei cresimandi della parrocchia Beata Maria Vergine del Monte
Carmelo.
Ieri, 19 aprile 2013, per i giovani cresimandi della parrocchia Madonna del
Monte Carmelo è stata una giornata particolare, una giornata intensa, piena
di iniziative, di momenti di preghiera e di ricchezza spirituale, alternata
a momenti di gioia, di verifica e di propositi per il futuro.
La giornata ha avuto inizio con la partecipazione alla Santa Messa,
all'Eucarestia, centro e vertice della vita cristiana. Dopo la Santa Messa
noi catechiste assieme ai giovani ci siamo recati all'oasi "Sacra Famiglia"
dove una breve accoglienza si è svolta la parte spirituale, seguita dal
pranzo e da qualche momento di gioco.
Momento culminante della giornata di fraternità è stata l'Adorazione
Eucaristica, molto sentita e partecipata in cui abbiamo affidato tutte le
nostre attese e i progetti dopo la cresima a Gesù eucaristico, il nostro
avvocato e il capo cordata, come ha detto papa Francesco. Lui ci difende, ci
guida nella salita e ci conduce a Dio.
Non poteva mancare l'affidamento alla Madonna, la protagonista della fede.
Tutti questi momenti di arricchimento spirituale sono stati presieduti dal
sacerdote arciprete p. Giovanni.
Giorno 24 aprile questi 35 giovani riceveranno il sacramento della Cresima.
Auguri di vero cuore, lo Spirito Santo li renda più forti e più coraggiosi
nell'annunciare il vangelo di Cristo morto e risorto".
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Graziella Vizzini
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20/04/2013 |
Anticipazioni. "E' stato
finanziato il Centro Commerciale Naturale La Grua di Grotte"; nota del
M5S Grotte |
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CCN La Grua |
Riceviamo e pubblichiamo.
"E’ stato finanziato il Centro Commerciale Naturale
La Grua di Grotte.
Abbiamo avuto notizia che l’Assessorato delle Attività Produttive della
Regione Siciliana ha decretato il Centro Commerciale Naturale La Grua di
Grotte, ammissibile a finanziamento. Nonostante la posizione nella
graduatoria che è di 87 su 104, il CCN La Grua è stato ritenuto ammissibile,
perché ha goduto dei contributi per progetti di investimento ubicati in zone
svantaggiate ai sensi dell’articolo 67 della legge regionale n. 9/2009.
Il contributo regionale è del 50% rispetto all’investimento totale, e vale
euro 82.391,97 suddivisi fra le 5 imprese partecipanti:
- Gieffe Ottica di Rampella;
- Herbessus Viaggi di Cutaia;
- I Sapori del Mare di Cimino;
-
La Salvina di Puglisi;
-
SAS di Vizzini.
Il progetto prevede, oltre la riqualificazione ambientale dei locali delle
singole imprese (prospetti, vetrine, attrezzature, ecc), anche un piano di
comunicazione comune per tutto il centro commerciale, per un investimento
complessivo di euro 6.350, anch’esso finanziato al 50%.
A giorni saranno pubblicate le comunicazioni ufficiali sul sito
dell’Assessorato e sulla GURS".
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Movimento 5 Stelle di Grotte
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19/04/2013 |
Chiesa. Domenica 21 aprile,
giornata di spiritualità per giovani, nel seminario di Agrigento |
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Locandina |
Gli incontri possono costituire l’occasione per
fermarsi a riflettere sulla Parola di Dio, per interrogarsi sul senso da
dare alla propria vita, per vivere un momento di fraternità al di là delle
esperienze parrocchiali che già i ragazzi vivono.
Domenica 21 aprile, presso il seminario arcivescovile di Agrigento si terrà
una giornata di spiritualità per giovani nella quale si approfondirà il tema
“Progetta con Dio… abita il futuro”, traccia della Giornata Mondiale di
Preghiera per le Vocazioni. Alla luce di alcuni brani della Scrittura e
dell’enciclica Spe salvi di papa Benedetto XVI, si potrà comprendere
che è attraverso la vocazione che passa la realizzazione della Speranza.
Programma della giornata:
- 09.30 arrivi e accoglienza
- 10.00 preghiera e riflessione
- 10.45 – 11,45 confronto a gruppi
- 12.00 Celebrazione Eucaristica
- 13.00 pranzo a sacco
- 14.00 giochi insieme e fraternità
- 15.30 Adorazione Eucaristica
- 16.30 conclusione e saluti.
I giovani delle parrocchie sono invitati a partecipare. Ogni incontro zonale
sarà guidato da un sacerdote e sarà impreziosito anche dalla presenza dei
ragazzi dell’anno propedeutico.
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19/04/2013 |
Politica. "E' facile
candidarsi con noi. Pochi e semplici requisiti"; nota del Movimento 5 Stelle
Grotte |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"É facile candidarsi con noi.
Il valore dei nostri candidati non lo misuriamo in relazione al numero di
voti di cui dispongono, ma in base alla competenza, al buon senso e alla
disponibilità a ricoprire la carica per 5 anni.
Recita il nostro Regolamento: “La scelta dei membri della Giunta,
composta almeno da due donne, spetta agli attivisti del Movimento e avverrà
per votazione dopo aver esaminato e valutato il curriculum vitae di tutti
coloro che avranno esternato la propria disponibilità a ricoprire tale
carica”.
Vogliamo almeno due donne in Giunta. Pensiamo che l’apporto femminile
in ruoli strategici possa solo migliorare la politica.
Gli Assessori si impegnano a restare in carica per tutta la durata del
mandato.
Chi vuol fare l’Assessore, e vuol farlo bene, deve avere tempo per poter
progettare e realizzare.
Cambiarli ogni anno, o ogni sei mesi, è una presa in giro per i cittadini e
per le persone stesse che vanno a ricoprire tale ruolo.
Quindi sono poche le cose che chiediamo ai nostri assessori: competenza,
che sarà valutata sulla base del curriculum vitae, e disponibilità a
ricoprire la carica per 5 anni.
Potete inviare i vostri curricula all’indirizzo di posta elettronica
grotte5stelle@gmail.it.
I requisiti che i nostri candidati devono possedere sono pochi e semplici e,
in fin dei conti, sono quelli che la stragrande maggioranza dei grottesi già
possiede:
a) essere incensurati cioè non avere precedenti penali
b) non avere tessere di partito cioè non risultare adesso iscritti
a nessun partito
c) la regola dei due mandati cioè avere ricoperto solo una volta la
carica di Sindaco, Assessore o Consigliere;
d) non avere ricoperto cariche nella precedente amministrazione.
Se qualcuno è già stato Sindaco, Consigliere o Assessore, una sola volta
nella vita, è candidabile.
Vige questa semplice regola del massimo dei due mandati per
non trasformare la politica in una professione.
Molti statuti di grandi partiti (es: Partito Democratico) contemplano già da
tempo questa regola basilare ma, tra deroghe ed eccezioni varie, nessuno ha
avuto la coerenza di applicarla.
Se qualcuno ha già ricoperto due mandati (come Sindaco, Consigliere o
Assessore) non è candidabile ma è comunque bene accetto, al pari di tutti,
nel MoVimento.
Non risultare iscritto, adesso, a nessun partito. Nessun problema per chi lo
è stato in passato e ha tagliato i ponti già da un pezzo.
Tutti i nostri candidati si impegnano, inoltre, a sottoscrivere le riduzioni
dell’indennità di carica e del gettone di presenza stabilite dal
MoVimento 5 Stelle Grotte".
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MoVimento 5 Stelle Grotte
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19/04/2013 |
Lettere. Al Sindaco, sulla sua
nota per il ritorno della gestione dell'acqua ai Comuni; dal M5S
Grotte |
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Stralcio regolamento |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentile Sindaco,
dopo aver letto su Grotte.info che lei ha inviato una nota a tutti gli
organi provinciali e regionali, a tutti i Sindaci della Provincia di
Agrigento, all’ATO Idrico e a Girgenti Acque, sentiamo il bisogno di fare
qualche riflessione.
Se ci troviamo in questa situazione, se l’acqua oggi è cara e amara, non è
certo colpa di Girgenti Acque SpA, che, non le verrà difficile intuire dal
nome stesso, è una società per azioni, e come tutte le società partecipate
prevalentemente da privati, fa solo il suo lavoro: far soldi.
Chi in questi anni non ha invece fatto bene il suo lavoro, e ha fatto sì che
l’acqua diventasse cara e amara, è un altro. E le spieghiamo subito il
perché.
Il 30 novembre 2011 alle ore 17.30 l’Assemblea del Consorzio dell’ATO Idrico
Ag9 approvava il “Regolamento di Utenza”. Il regolamento sulla base del
quale, oggi, Girgenti Acque, gestore della rete idrica e fognaria, fa pagare
“cara e amara” l’acqua a noi suoi concittadini.
Lei fa parte dell’Assemblea del Consorzio, in qualità di Sindaco pro tempore
del Comune di Grotte, e quel giorno, a verbale, risulta la sua assenza (Deliberazione
dell’Assemblea dei Rappresentanti n. 4 del 30 novembre 2011).
Lei scrive che Girgenti Acque fa “riparazioni lungo le condotte
idriche.. al limite tra condotte principali e diramazioni agli utenti..
poste a carico degli utenti stessi”. Perché non dice anche ai suoi
concittadini che c’è un regolamento che glielo permette?
E a questo punto, perché non spiega anche ai suoi concittadini che questo
regolamento, che quasi raddoppia i costi dell’acqua, oggi lo subiscono
perché i Sindaci dell’ATO glielo hanno consentito?
Lei scrive che “In questi giorni diversi cittadini si sono visti
recapitare bollette a loro carico, semplicemente per il fatto di avere
segnalato al gestore privato delle disfunzioni nella erogazione dell’acqua o
in presenza di perdite del prezioso liquido, ignari del fatto che i costi
delle riparazioni eseguite venissero posti a loro carico”.
Ebbene, gentile Sindaco, i cittadini potevano anche essere, come dici lei,
“ignari” del fatto di dover pagare i costi delle riparazioni eseguite da
Girgenti Acque, perché questi cittadini, purtroppo, non potevano avere la
fortuna che lei invece ha avuto: e cioè quella di leggere il Regolamento di
Utenza prima che venisse approvato.
Domenica 21 aprile a Siculiana si terrà un’assemblea pubblica sulle
problematiche della gestione privata dell’acqua nella Provincia di Agrigento
alla quale parteciperà anche il Sindaco di Siculiana e molta altra gente che
ha a cuore il problema dell’acqua. La invitiamo a partecipare. Ci farebbe
piacere.
Noi del MoVimento saremo tutti lì a cercare di capire se è percorribile una
strada che riporti l’acqua ai Comuni e faccia risparmiare qualche euro ai
cittadini.
MoVimento 5 Stelle Grotte".
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Gaspare Bufalino Marinella
(Attivista del Movimento 5 Stelle Grotte)
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Paolo Terrana
(Portavoce
del Movimento 5 Stelle Grotte)
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18/04/2013 |
Volontariato. Il 5x1000 per la Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale" |
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Volantino |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro Carmelo,
volevo far presente a tutti i lettori del Quotidiano Grotte.info, che anche
quest’anno è possibile donare il 5 per mille in favore della nostra
Associazione. Chiunque può donare in favore della nostra Associazione, è
facile e non costa nulla!
Per noi e per la nostra comunità è molto importante. La destinazione della
quota del 5 per mille è complementare (cioè si aggiunge) all’opzione del più
classico 8 per mille destinato allo Stato e alle confessioni religiose
riconosciute.
E’ possibile quindi assegnare sia l’otto per mille che il cinque per mille.
I redditi sono quelli prodotti nel 2012 e dichiarati nel 2013.
I modelli sono:
- Modello CUD;
- Modello 730;
- Modello Unico persone fisiche.
Donare il 5 per mille all’Associazione Padre vinti è semplicissimo: devi
apporre la tua firma della casella “Sostegno delle organizzazioni non
lucrative…” ed indicare unicamente il codice fiscale dell’Associazione che è
02248420842.
In allegato il volantino che troverete presso i commercialisti, i Caf Acli e
i principali esercizi commerciali del nostro paese.
Grazie di vero cuore". |
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Il Presidente della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale"
Ing. Davide Magrì
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18/04/2013 |
Sport. La Polisportiva
"Athena" indice il concorso "Non solo Sport", per alunni delle Primarie
e Secondarie |
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Logo
Bando di concorso |
Riceviamo e pubblichiamo.
"La Polisportiva Athena di Grotte bandisce un concorso
linguistico/espressivo e grafico/pittorico denominato “Non Solo Sport” a cui
possono partecipare tutti gli alunni delle scuole elementari, medie e
superiori. Il concorso si propone di stimolare la partecipazione dei giovani
alla vita culturale in genere e nello stesso tempo allo sport.
La data di scadenza per la presentazione degli elaborati è fissata per il 10
maggio 2013.
Per la produzione degli elaborati si è voluto suggerire la scelta del canale
elettronico per diversi motivi:
a) accettare i suggerimenti dei nostri governanti sull’uso del personal
computer;
b) far concepire il computer come mezzo utile e non solo come occasione di
gioco o passatempo;
c) invitare i genitori a volere benevolmente collaborare facendo da
supporto, se necessario, ai loro figliuoli.
Invitiamo anche i docenti tutti a voler favorire questo processo dando i
consigli necessari ai loro allievi.
I possessori dei computer potrebbero inoltre, con l’occasione, aiutare tutti
coloro che ne sono sprovvisti, a produrre e spedire gli elaborati on-line
(e-mail
tennisgrotte@gmail.com, sito web
www.polisportivaathenagrotte.it).
Grazie". |
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Il Vice Presidente della Polisportiva
Athena
Prof. Calogero Agnello
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17/04/2013 |
Riflessioni. "E' ora di
dire basta all'azione vessatoria di Equitalia"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"E' ora di gridare basta e porre immediatamente fine all'azione
pericolosamente vessatoria di Equitalia.
Assolutamente bisogna gridare di porre subito fine all'aggressione
incondizionata, impetuosa e bestiale di Equitalia, che indiscriminatamente e
mostruosamente, come le forze mitologiche Scilla e Cariddi, di omerica
memoria, attacca, sbrana, impetuosamente i malcapitati, divenuti debitori
dell'erario di Stato, accresciuto anche dall'azione usuraia e vessatoria
legalizzate.
Sentire quotidianamente il dramma dell'ingiustizia umana e quindi l'angoscia
dell'esistere, quando non sia riscattata dall'impegno morale, diviene ancor
più dolorosamente acuto sopportare il comportamento patetico, retorico oltre
che formale anche pratico dei politici.
Da qui un senso di solitudine e di ribellione.
Mi riferisco alle ultime notizie del telegiornale sulle conseguenze
drammatiche della povera gente, che si spara, si impicca, ed un altro gesto
propositivo dell'altro ieri, fermato dal compiersi all'ultimo momento,
miracolosamente dalla anziana moglie dello sventurato, che per
l'indebitamento nell'intricato mondo dell' attività commerciale, finita
male, ed altri prima per la contrazione delle ore lavorative e di
conseguenza del salario prima certo, e poi ridotto quasi all'elemosina, o
per l'impossibilità di far fronte alle improrogabili scadenze e necessità
alimentari familiari, o per meglio intendersi di cibo, dovuto spesso al
licenziamento coatto, ancor peggio in una età in cui non è più possibile
trovare un nuovo inserimento occupazionale, anche a costo minimo, allora, si
giunge, per la dignità spezzata di uomo responsabile e onesto, davanti al
vortice della solitudine, che non dà altro scampo, specialmente se a tutte
queste problematiche si aggiunge il volto lugubre, la spinta cieca,
irrazionale, bestiale, simile all'attacco di uno squalo assetato,
dell'Agenzia Equitalia, macchina appositamente costruita mostruosa,
senz'anima, scabra e priva di minima giustificata “pietas”, facendo
riferimento alla sapienza del “mos maiorum” classico-umanistico,
perseguitando il malcapitato, ostinatamente con vessatoria e crescente
minaccia da strozzina statalizzata, non resta allora che scegliere la fine,
piuttosto che continuare a vedersi la straziante dignità calpestata, che per
gli onesti lavoratori è la sola ricchezza naturale preziosa.
Ecco allora la molla del suicidio.
Simultaneamente, cambiando canale o restando nello stesso, dopo l'emissione
del messaggio funereo, si mostrano i volti, dei soliti benestanti politici,
sfacciatamente gaudenti, panciuti di benessere, accuratamente truccati,
impegnati negli intricati interessi secolari della politica padronale e
dell'affare, altrettanto cinici, perché senz'anima. Nelle sedute
parlamentari poi si assiste a scene di pessimo gusto, irriguardose e
colorate di disprezzo reciproco, mani, dita, movimenti delle braccia che
mandano a quel paese, che anche nelle peggiori scuole e numerose classi
scolastiche di frontiera... neanche potenzialmente si prospetta la copia.
Davanti alla notizia ormai quotidiana del dramma umano esistenziale, che per
mancanza di aiuto si conclude altrettanto tragicamente nella solitudine
psicologica e l'indifferenza spietata , oserei dire anche animalesca di
tutti i punti di riferimento istituzionali, (l'uomo è spesso peggiore
dell'animale, perché a differenza di quest'ultimo che ha solo l'istinto, ha
in più la ragione, ma non ne fa uso) ho ragione di dire che si perde la
fiducia e la stima in questa democrazia, perché risulta solo apparente, non
vera.
Allora non è sbagliato non credere più alla politica, e tanto meno a questi
irriguardosi missionari della carriera politica.
Necessita seriamente, prontamente una nuova impostazione strutturale del
fare politica, adeguata ai bisogni e ai diritti inalienabili dell'uomo,
della persona e del cittadino non solo sulla carta, come sono stati
recentemente da qualche comico letti e commentati, ma messi veramente in
pratica e da tutti rispettati".
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Antonio Pilato
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17/04/2013 |
Lingua. "Agli amici
lettori 6"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo l'approfondimento del prof. Calogero Agnello, sulla
sua iniziativa inerente la
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
Leggi i precedenti articoli, in merito, del prof. Agnello, pubblicati nelle
date:
1 marzo,
7 marzo,
12 marzo,
22 marzo,
24 marzo,
2 aprile,
5 aprile,
14 aprile.
E' possibile scaricare (e stampare)
la raccolta dei soprannomi
"Agli amici lettori.
Durante questo nostro lungo dialogo, attraverso i commenti
orali di alcuni amici lettori, ho potuto constatare che
molti non hanno letto i diversi passaggi e brani
attraverso cui ho inteso distribuire la materia. Il mio
intento è stato quello di preparare al soprannome ed alla
sua accettazione da parte di ognuno di noi (quelli che
abbiamo l’onore di averlo: mi si conceda la battuta): non
qualcosa da rinnegare o contestare ma un'aggiunta, divenuta
benevola nel tempo, al nostro cognome.
La Redazione di Grotte.info ha svolto un
lavoro encomiabile. Ora, però, bisognava fare in modo che
tutto il materiale, pubblicato in tempi diversi, fosse
raccolto in un unico spazio, per dare la possibilità anche
ai più distratti di poter leggere il tutto in piena
tranquillità.
Per ottenere questo risultato ho provveduto a creare un
blog. Ho già spostato i capitoli già pubblicati in questa
sede. Gli altri vi saranno postati (inseriti) sempre dopo la
pubblicazione.
Il blog dentro cui si potrà trovare il materiale suddetto è:
calogeroagnellosoprannomi oppure
Calogeroagnelloblogsoprannomi.
Resta invariato l’indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com. Grazie".
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Lillo Agnello
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17/04/2013 |
Chiesa. Conferimento del
Ministero dell'Accolitato a 4 grottesi, domani a Villaseta |
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Locandina |
Saranno 4 i grottesi che domani, giovedi 18 aprile alle ore 18.30 nella
chiesa concattedrale Santa Croce di Villaseta riceveranno, per le mani
dell'arcivescovo di Agrigento Mons. Francesco Montenegro, il Ministero
dell'Accolitato.
Si tratta di Stefano Maida, Luigi Farruggia ed i fratelli Giuseppe e Filippo
La Mendola; insieme a loro altri 23 giovani riceveranno lo stesso Ministero
mentre a Vincenzo Smeraglia verrà conferito il "Lettorato". Per i 4
candidati all'Accolitato la comunità ecclesiale cittadina ha pregato e
pregherà anche stasera, alle ore 19.30 in chiesa Madre, animando una
adorazione Eucaristica. Domenica prossima, 21 aprile, i neo Accoliti
parteciperanno ad una Santa Messa solenne, celebrata nella chiesa Madonna
del Carmelo alle ore 11.30.
Secondo il
Motu Proprio “Ministeria Quaedam” di Paolo VI, "L'Accolito è istituito
per aiutare il Diacono e per fare da ministro al Sacerdote. È dunque suo
compito curare il servizio dell'altare, aiutare il Diacono e il Sacerdote
nelle azioni liturgiche, specialmente nella celebrazione della Santa Messa;
inoltre, distribuire, come ministro straordinario, la Santa Comunione tutte
le volte che i ministri, di cui al can. 845 del CIC, non vi sono o non
possono farlo per malattia, per l'età avanzata o perché impediti da altro
ministero pastorale, oppure tutte le volte che il numero dei fedeli, i quali
si accostano alla Sacra Mensa, è tanto elevato che la celebrazione della
Santa Messa si protrarrebbe troppo a lungo. Nelle medesime circostanze
straordinarie potrà essere incaricato di esporre pubblicamente
all'adorazione dei fedeli il Sacramento della Santissima Eucaristia e poi di
riporlo; ma non di benedire il popolo. Potrà anche - in quanto sia
necessario - curare l'istruzione degli altri fedeli, i quali, per incarico
temporaneo, aiutano il Diacono e il sacerdote nelle azioni liturgiche
portando il messale, la croce, i ceri ecc., o compiendo altri simili uffici.
Egli eserciterà tanto più degnamente questi compiti, se parteciperà alla
Santissima Eucaristia con una pietà sempre più ardente, si nutrirà di essa e
ne acquisterà una sempre più profonda conoscenza".
Viene raccomandato all'Accolito di "essere, nel tempio, di esempio a tutti per il
suo comportamento serio e rispettoso, e avere inoltre un sincero amore per
il corpo mistico di Cristo, o popolo di Dio, e specialmente per i deboli e i
malati".
La funzione dell’accolito è quella di aiutare i Presbiteri e i Diaconi nello
svolgimento del loro ufficio, di distribuire come ministro straordinario la
santa Comunione, di effettuare l’esposizione e la riposizione del SS.
Sacramento.
Profonda deve essere la spiritualità del fedele chiamato a questo servizio.
Saldo nella fede, l’Accolito è chiamato a trasferire nella propria vita
l’umile servizio all’altare come sapienza di vita. Dalla liturgia alla
missione, dalla domenica alla ferialità, dalla mensa eucaristica alla tavola
del povero: non deve esservi frattura né distanza. C’è molta povertà nel
nostro mondo: più che di denaro, pesa la mancanza di rapporti, di affetto;
c’è tanta solitudine. Dall’Eucaristia occorre trarre occhi, orecchie, mani,
tempo, pazienza, amicizia per un servizio semplice, per una carità fatta
anche di gesti piccoli, di rapporti diretti, affettuosi. Occorre che tante
povertà, per lo più nascoste, vengano fatte emergere ed accompagnate dalla
premura della comunità.
Nel Suo insegnamento sul servizio, Gesù parla di servi (Lc 17, 7-10) che, a
sera, al ritorno dal lavoro nei campi, non hanno ultimato il loro compito:
prima del riposo c’è ancora da fare per servire il proprio Signore. Questo
dev'essere l'Accolito.
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16/04/2013 |
Comune. Richiesta
annullamento delle bollette per i costi delle riparazioni idriche;
lettera del sindaco Pilato |
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Lettera |
Con una comunicazione ufficiale, datata 12 aprile 2013,
ed indirizzata a diverse Autorità competenti, il sindaco Paolo Pilato ha
espresso chiaramente la richiesta di adozione di un provvedimento che
consenta ai Comuni di riappropriarsi delle reti idriche e fognarie, sia al
fine di sanare la differenza di condizione tra quei Comuni che hanno ceduto
le reti - ottemperando ad un preciso obbligo normativo imposto dalla Regione
- e quelli che - contravvenendo alle norme - non le hanno cedute, mantenendo
la gestione del servizio idrico con un più diretto controllo sui costi di
gestione e sui disagi lamentati dai cittadini-utenti, sia per salvaguardare
le famiglie dai costi sulle riparazione delle reti idriche sul suolo
pubblico posti a carico degli utenti. Ormai si contano a decine le fatture
inviate ai cittadini di Grotte, per un ammontare di centinaia di euro
(singoli importi da poche centinaia sino ad 800,00 euro), con le quali la
Girgenti Acque S.p.A. chiede il pagamento di opere di ripristino della rete
idrica non richieste dagli utenti. E diversi sono stati i cittadini che
hanno voluto fare ricorso, tramite avvocato, a quella che ritengono essere
un'indebita fatturazione. Peraltro risulta estremamente odiosa, ancorché
illegale, la minaccia da parte del gestore di interruzione della fornitura
di acqua all'utenza, a fronte di bollette di fornitura idrica sempre pagate
con puntualità.
La lettera del Sindaco Pilato, che ha per oggetto "adozione provvedimento
legislativo finalizzato alla restituzione delle reti idriche e fognarie",
che è stata inviata al Presidente della Regione, al Presidente dell'ARS, ai
Capigruppo all'ARS, al Presidente della Provincia di Agrigento, ai Sindaci
della provincia di Agrigento, all'ATO Idrico di Agrigento ed alla società
Girgenti Acque SpA, riporta il seguente testo:
"Dopo la Legge Regionale n. 2/2013 serve con urgenza l'adozione di un
provvedimento Legislativo che consenta a tutti i Comuni di riappropriarsi
delle reti idriche e fognarie, ritornando alla gestione interamente
pubblica, garantendo così il principio di imparzialità territoriale tra i
Comuni che hanno consegnato gli impianti all'ATO Idrico, nel rispetto della
normativa, e quelli che non l'hanno fatto.
Ciò diventa improcrastinabile alla luce di un'attività del gestore privato
che prevede ai sensi di una carta dei servizi, che in ogni caso deve essere
rivisitata drasticamente, che le riparazioni effettuate lungo le
condotte idriche a volte per avarie o rotture al limite tra condotte
principali e diramazioni agli utenti siano poste a carico degli utenti
stessi.
In questi giorni diversi cittadini si sono visti recapitare bollette a loro
carico, semplicemente per il fatto di avere segnalato al gestore privato
delle disfunzioni nella erogazione dell'acqua o in presenza di perdite
del prezioso liquido, ignari del fatto che i costi delle riparazioni
eseguite venissero posti a loro carico.
Alla luce di quanto esposto, in considerazione della grave crisi che
attanaglia le famiglie e la vita dei cittadini, nelle more di una nuova
Legge Regionale che consenta ai Comuni che intendono farlo, la ripresa della
gestione del servizio idrico e fognario, si chiede l'annullamento delle
bollette già emesse a carico degli Utenti, per il pagamento dei costi da
parte del soggetto gestore, per le riparazioni delle condotte idriche".
Fortissimi sono i dubbi riguardo la legittimità dell'emissione, da parte del
gestore, delle fatture a carico degli utenti per i costi di riparazione
della rete idrica; la Girgenti Acque SpA sostiene di averne diritto in base
al Regolamento di Utenza, voluto dalla stessa Società, ma non approvato
dagli utenti. Se dubbi vi possono essere sulla liceità della cessione al
gestore dei singoli contratti stipulati tra gli utenti ed i Comuni (cessione
non esplicitamente autorizzata dagli utenti-contraenti), gli stessi dubbi
diventano ancora più fondati quando per gli stessi contratti (che sono di
diritto privato tra due soggetti) vengono previsti, da soggetti diversi,
delle condizioni estremamente peggiorative senza l'esplicita approvazione da
parte di uno dei due contraenti (il cittadino-utente).
Nelle more di una decisione da parte delle Autorità competenti non sono
pochi i cittadini, destinatari delle fatture per le riparazioni alla rete
idrica (sulla quale - ricordiamolo - non possono vantare alcun diritto,
tanto meno la proprietà), i quali sono fermi nel proposito di resistere ad
oltranza, con ogni mezzo legale, all'indebito pagamento: "Se Girgenti Acque
insiste, ci vedremo in tribunale". Ed in tale ipotesi, non sono poche le
possibilità per gli utenti di avere ragione di fronte ad un giudice.
Carmelo Arnone
16 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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16/04/2013 |
Politica. "Acqua pubblica:
tariffe e regolamenti, e Pilato dov'era?"; di Riccardo Castelli (M5S
Grotte) |
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Riccardo Castelli
Regolamento |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Acqua
pubblica: dov’era Pilato quando all’ATO venivano approvate tariffe e
regolamenti di utenza?
Il sistema degli ATO Idrici siciliani fa acqua da tutte le parti.
I Sindaci dei Comuni che dovevano vigilare e fare gli
interessi dei cittadini sono i primi responsabili di questo
fallimento.
A pagarne le conseguenze come al solito sono sempre i soliti noti: noi
cittadini.
Siamo andati a cercare le delibere dell’ATO Idrico AG9 che è un consorzio di
Comuni la cui Assemblea è composta dai Sindaci della provincia di
Agrigento. Quando l’Assemblea prendeva decisioni importanti sull’acqua, le
tariffe, gli interventi, i costi e via dicendo, Pilato risultava assente.
Una storia che merita di essere raccontata e documentata dall’inizio.
Lo scorso giovedì 11 aprile, una delegazione di attivisti del Movimento 5
Stelle, in rappresentanza di alcuni gruppi meetups della provincia di
Agrigento (tra cui Grotte5 Stelle) ha incontrato a Palermo, all’Assemblea
Regionale, Cancelleri, Mangiacavallo e altri rappresentanti regionali
del Movimento.
Scopo dell’incontro è stato quello di rappresentare ai referenti regionali
una serie di problematiche sulla gestione idrica integrata, in particolare
riguardanti la provincia di Agrigento, e di chiedere ragguagli sul disegno
di legge previsto dalla L.R. 2/2013, concernente il trasferimento ai Comuni
delle funzioni degli ATO Idrici siciliani, oggi in liquidazione.
Di seguito verrà riportata una sintesi di quanto discusso all’ARS curata da
Lillo Chiarenza, nostro delegato che a quella riunione era presente.
Scrive Lillo Chiarenza: “L’Autorità d’Ambito, denominata ATO Idrico AG9, è
un consorzio di Comuni, la cui Assemblea è composta dai Sindaci in
rappresentanza dei 43 Comuni consorziati della provincia di Agrigento. Il
voto nell’Assemblea d’Ambito, come in un condominio, è valutato in quote in
funzione del numero degli abitanti del Comune rappresentato. Ma
dell’attività dell’ATO Idrico AG9 si sa ben poco in giro. Sindaci,
che avrebbero dovuto rappresentare gli interessi dei cittadini utenti,
non hanno informato la popolazione, non si sono presentati alle
Assemblee d’Ambito degli ATO Idrici per deliberare o per far valere i
diritti degli utenti, né hanno controllato le proposte di deliberazione,
magari consultandosi coi propri dirigenti.
Nulla di tutto questo. Molti sindaci si sono contraddistinti per latitanza e
per culpa in vigilando. Non fu dato sapere perché il Sindaco di
Grotte, Paolo Pilato, nel 2011 e tanti altri, quando venne approvato
dall’Assemblea d’Ambito il regolamento di utenza, dove ad esempio la
riparazione di una diramazione sul suolo pubblico venne caricata ad un
utente ignaro, risultarono assenti (vedi Regolamento
utenza acqua). Non fu dato sapere perché mai il Pilato e tanti altri,
al momento di deliberare le nuove tariffe e le nuove tipologie tariffarie
(in vigore dal 2012) proposte da Girgenti Acque Spa, non si presentarono
in Assemblea, permettendo così che fosse un Commissario ad Acta ad
approvarle. Nessuna informazione, nessuna battaglia, nessuna protesta,
niente di niente! Eppure sappiamo di Sindaci di 16 Comuni della provincia di
Agrigento che, seppur formalmente obbligati e facendosi forte del referendum
sull’acqua, coraggiosamente non hanno consegnato le reti.
Il risultato di tutto ciò è che gli utenti dei Comuni, tra cui
Grotte, che hanno consegnato le reti e gli impianti a Girgenti Acque Spa,
sono stati abbandonati al loro destino e a dover combattere, anche
per le vie giudiziarie, contro un gigante che si fa forte di un
regolamento di utenza, delle nuove tariffe e dei relativi profili
tariffari, seppur di dubbia legittimità, approvati direttamente e
indirettamente grazie al disinteresse dei Sindaci. Per dare un’idea
facciamo un elenco, anche se non in modo esaustivo, delle conseguenze
derivanti dalle citate deliberazioni sul regolamento di utenza e sulle nuove
tariffe:
- spostamenti e cambio del contatore a spese dell’utente;
- il taglio totale della fornitura idrica anche a persone povere e
indigenti;
- l’addebito in bolletta delle riparazioni su suolo pubblico;
- la prescrizione degli interventi effettuati dal gestore (10 anni per la
nuova costruzione, 5 anni per la manutenzione, 2 anni per la riparazione);
- ingiustificate quote fisse stratosferiche rispetto alle quote stabilite
dalle deliberazioni CIP 46 e 47 del 1974 in violazione all’art. 7 del D.M.
LL.PP. 1/8/1996, ancora vigente ai sensi dell’art.170 del D. Lgs. 152/2006;
- maggiorazioni previste per tipologie di utenza non previste dall’art.13
della legge Galli n.36/1994 tenuto in vita dal citato art.7 del D.M.
1/8/1996;
- incomprensibile aumento di circa il 19% della tariffa reale media (TRM),
in base al tasso di inflazione programmato a partire dal 2002 e non
dall’anno 2007 in cui è stata affidata la gestione nel 2007 a Girgenti
Acque; la TRM originaria di contratto di € 1.363/mc è stata aumentata per
l’anno 2010 a € 1,625/mc.
- mancato o quantomeno non dimostrato accantonamento dell’utile del 7%
dichiarato nell’atto che approva le nuove tariffe, in contrasto con l’esito
referendario sull’acqua del 2011;
- un aumento esorbitante del canone di depurazione (+73%) senza alcuna
giustificazione;
- addebito del canone di depurazione in bolletta, anche laddove i depuratori
non funzionano o non esistono, come risulta dalle petizioni presentate in
alcuni comuni della provincia (es. comune di Siculiana);
- tariffe tra le più alte in Italia”.
Conclusione: i Sindaci sono i primi responsabili, ma a pagare sono sempre
i cittadini".
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Riccardo Castelli
(Attivista del Movimento 5 Stelle Grotte)
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16/04/2013 |
Comune. Sulla SP "Bivio
Caldare - Grotte" e sulla "Racalmare - San Benedetto"; nota
del sindaco Pilato |
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Paolo Pilato
Conferenza Servizi |
Riceviamo e pubblichiamo.
"In relazione alla
nota dell’amico Salvatore Cipolla, in merito allo stato di salute della
S.P. “Bivio Caldare - Grotte” e la “Racalmare - San Benedetto”.
Concordo, senza ironia, sul fatto che entrambe versano in stato di grave
precarietà, io stesso da cittadino e utilizzatore di dette arterie, oltre
che da Sindaco, constato personalmente e quasi giornalmente la vetustà ed il
conseguente disagio sopportato dagli automobilisti.
Nella qualità di Sindaco mi sono posto l’obiettivo della esigenza di
interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle due arterie in
questione.Per quanto attiene alla “Racalmare - San
Benedetto”, arteria questa la cui proprietà è in capo al Comune di Grotte
per la parte iniziale, al Comune di Comitini e al Comune di Favara per la
parte centrale e finale, oltre che all’A.S.I. ed all’E.S.A., l’unico modo
per poter intervenire è stato quello di richiedere un finanziamento – ed è
stato l’unico ottenuto in provincia di Agrigento (non voglio meriti, ho
fatto solo il mio dovere) – quale “via di fuga” del centro abitato. Il
progetto, dopo una serie di procedure, è stato
approvato il 12 dicembre 2012 in una Conferenza di Servizi presso la
Protezione Civile di Agrigento, cui hanno partecipato - oltre al Comune di
Grotte – il Comune di Comitini e di Favara e l’A.S.I..
Ad oggi c’è solo questa certezza: un progetto finanziato ed approvato in
data 12/12/2012.
Per l’inizio dei lavori occorre ancora aspettare gli iter lunghissimi, che
andrebbero drasticamente accorciati, voluti dalle vigenti normative.
Basti pensare che con tutta la buona volontà dell’U.R.E.C.A. e dei nostri
bravissimi tecnici dell’Ufficio Tecnico, ancora non vedono la luce i lavori
di riqualificazione della strada comunale esterna “Lumia - Falcia”; lavori
che si realizzeranno grazie al 1.000.000 di euro concessi dall’A.N.A.S.
quale misura compensativa per il raddoppio della S.S. 640, le procedure di
gara iniziate nell’ottobre del 2012.
Per quanto riguarda la S.P. n° 15 “Bivio Caldare - Grotte”, numerosi sono
stati gli interventi e le note (se ne allega qualcuna: una
del 16/04/12 ed una
del 06/11/12) in cui il sottoscritto ha segnalato lo stato di precarietà
e di pericolosità di detta arteria; la Provincia ha un progetto pronto da
almeno un anno ed anche lì si aspetta l’inizio dei lavori".
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Nota del 16/04/12
Nota del 06/11/12 |
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Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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15/04/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Giovedi 18 aprile
- alle ore 18.30, nella parrocchia Santa Croce di Villaseta, l'Arcivescovo
Mons. Francesco Montenegro conferirà il Ministero dell'Accolitato a Stefano
Maida, Luigi Farruggia ed ai fratelli Filippo e Giuseppe La Mendola (chi vuole
partecipare alla cerimonia può prenotarsi - al più presto - per il pullman).
Venerdi 19 aprile
- giornata di ritiro spirituale dei cresimandi della parrocchia Madonna del
Carmelo (raduno alle ore 08.30 nella chiesa Madonna del Carmelo);
- alle ore 20.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi,
dei genitori che hanno battezzato di recente e di quelli che devono
battezzare.
Sabato 20 aprile
- giornata di ritiro spirituale dei cresimandi delle parrocchie Santa Venera
e San Rocco (raduno alle ore 08.30 nella chiesa Madonna del Carmelo).
Domenica 21 aprile
- alle ore 11.30, nella chiesa
Madonna del Carmelo, sarà celebrata una Santa Messa solenne con la
partecipazione dei neo-accoliti (animata dalla corale interparrocchiale);
- la Santa Messa vespertina in Chiesa Madre sarà celebrata alle ore 18.45.
AVVISI
- Ogni domenica, sino al 5 maggio, alle ore 19.45 in Piazza Marconi,
missione di evangelizzazione a cura delle Comunità Neocatecumenali (sino al
5 maggio la Santa Messa vespertina in Chiesa Madre sarà celebrata alle ore
18.45);
- Ogni mercoledi, in Chiesa Madre, alle ore 17.00, riunione del Gruppo
Mariano;
- Il 1° Maggio, a Sambuca di Sicilia, si terrà il Giovaninfesta,
tutti i giovani sono invitati a partecipare (rivolgendosi entro il 24 aprile
a Stefano Maida, Amanda Zucchetto e Silvia Lombardo).
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15/04/2013 |
Lettere. "Quanto vale la
vita di un uomo?"; di Salvatore Cipolla |
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C/da Racalmare |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Quanto vale la vita di un uomo? In termini economici, quanto vale? Una
cifra?
Me lo chiedevo l'altro giorno in macchina, facendo il mio tragitto
giornaliero che passa per quella che su google maps è chiamata "strada
provinciale 15", in pratica la strada che porta da Grotte ad Aragona Caldare.
Solo quest'anno avrò attraversato quella strada qualche centinaio di volte e
come me tanti altri grottesi. Il problema è che la strada è piena di buche,
alcune della quali veramente pericolose. Voi adesso penserete: "fortuna che
me l'hai detto, non me n'ero accorto!". Lo so, lo so che lo sapete e che è
così da anni. Così come la "contrada Racalmare". E allora cosa facciamo? Ci
abituiamo alle cose che non vanno al punto da accettarle indifferenti? Com'è
ce si dice: "A furia di stare seduti sulla tazza non si sente più la puzza".
Tra le tante buche una è davvero mostruosa: nell'ultimo tratto da più di tre
mesi metà strada è crollata. Qualcuno ha messo della sabbia ma sono certo
che conoscete quella parabola del Vangelo in cui un uomo costruisce la casa
sulla sabbia e l'altro sulla roccia e poi…
Arrivo al dunque, voglio proporre tre alternative alle autorità competenti:
1) La prima è che ci portino il mare, chessò, scavando un canale, costruendo
una pompa, un bel fiume! Così la presenza della sabbia sarebbe giustificata
e pure gradita. Fra un mese tutti ad abbronzarci a pochi chilometri da casa.
Ci costruiamo pure un chiosco, creiamo lavoro e turismo, per la gioia di
grottesi e "birgitani" in vacanza!
2) La seconda idea consiste nell'organizzare a “costo zero” un bel torneo di
“campo minato” in grande stile. Avete presente quel giochino che girava sui
sistemi operativi tipo Windows 95 o 98?! Così una bella giornata di sole ce
ne andiamo tutti a giocare, chi prende meno buche vince! Cosa vince? Un bel
bagno chimico (visto che li abbiamo affittati a Pasqua… almeno li
utilizziamo. Poi questi sono quelli speciali, sono invisibili: li riconosci
solo dalla puzza. Alta tecnologia.).
3) La terza proposta è quella di sistemare la strada e togliere la sabbia
(lo so, più noiosa, meno creativa…). A tal proposito mi aspetto una risposta
dal Sindaco e dall'Amministrazione uscente e che intende ricandidarsi.
Perché se è vero che non è di sua competenza sistemare una strada
provinciale, è anche vero che se non riesce a esercitare le giuste pressioni
su chi questi compiti li ha di dovere, allora a cosa serve?
Difficile dare un prezzo alla vita di un uomo. Una cosa però è certa: vale
molto di più dei soldi rubati dai politici e dai mafiosi per costruire
ospedali, scuole e strade che crollano. Molto di più.
In attesa di una risposta". |
Salvatore Cipolla |
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Salvatore Cipolla
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15/04/2013 |
Musica. "Rock together"; "Emozionando
sempre +", rubrica di Filippo Baldo |
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di
Filippo Baldo |
ROCK TOGETHER
Il
Rock non si ferma all’orizzonte, va oltre per rinnovarsi.
Il Rock non muore e neppure rinasce, cambia e si riveste con nuovi abiti, in
linea con la cangiante società di ogni tempo.
Il Rock nasce in America ancor prima della Seconda Guerra Mondiale: tutto il
merito di quella che oggi è la musica di una generazione che va dai dieci ai
sessant’anni è da attribuire agli afroamericani. Possiamo trovare già negli anni ’30 i
primi segni proto-rock nelle folk-song della gente di colore
che proveniva dall’Africa.
L’essenza del rock è già implicita nella musica e nel senso del ritmo
degli uomini di colore deportati dal continente africano.
Il genere musicale Rock cresce tra rivendicazioni, proteste e
richieste di cambiamento.
Da oltre sessant’anni si riflette nella vulcanica società americana e non
solo, illudendo i giovani, ma nello stesso tempo alimentando desideri di
cambiamento.
Parlare di Rock in poche righe è impossibile, cerco di farlo escludendo,
purtroppo, tanti validi artisti, che in un modo o in un altro hanno lasciato
impronte indelebili nel genere musicale più odiato ed amato di ogni tempo:
The Rock.
Una
critica va mossa nei confronti di alcuni musicisti, che considerano
appartenenti alla musica Rock generi e forme artistiche che hanno poco a che
vedere con il sound Rock.
Forse la colpa è da attribuire alla mancanza di precise regole. Si arriva al
punto di considerare come facente parte del genere Rock la Disco Music
e addirittura l’Etnica.
Altre forme di rock si affacciano nello scenario anglosassone, si scontrano
tra di loro creando l’Hard Rock.
Un gruppo musicale si distingue fra tanti. Di chi si sta parlando??!!
Ladies and gentlemen it is with pleasure and pride that I announce:
DEEP PURPLE
I grandi del genere musicale senza tempo: il
Rock.
E’
d’obbligo ricordare, forse senza esagerare, che è il gruppo musicale
maggiormente rappresentativo del Rock Duro, capace di entusiasmare,
ancora oggi, milioni di giovani da zero a cento. Ricordo con emozione la canzone rock più suonata e conosciuta da sempre:
Smoke on the water. Come restare impassibili di fronte ad un brano che ha segnato la storia del
rock! Mi ricorda uno spensierato periodo della mia vita, quando facevo parte di un
complesso musicale che eseguiva “Smoke
on the water”,
e perdonate la mia immodestia, con successo. Pensate che, a volte, durante le nostre
esibizioni veniva eseguita almeno tre volte, viste le richieste.
Mi
riferisco ad una cover band che negli anni '60/'70 aveva un discreto
successo nell’agrigentino, chiamata The Renders.
Smoke on the water
è un
brano particolare e ultra ritmato, caratterizzato da semplici accordi
musicali: un giro di chitarra che qualsiasi principiante impara a suonare.
Nel
1971 i Deep Purple si trovano a Ginevra per incidere il famoso pezzo e
mentre sono all’interno del Casinò, improvvisamente scoppia un incendio
proprio all’interno del locale. Le fiamme e poi il fumo che avvolge il lago di Ginevra, danno al bassista
del gruppo, Roger Glover, l’idea di intitolare il brano che stanno per
incidere “Smoke
on the water” ovvero
fumo sull’acqua. Ancora oggi i Deep Purple sono apprezzati in tutto il mondo, le loro canzoni
sono così originali e non legate alle mode che restano sempre attuali;
dimostrano, inoltre, un temperamento che conferma la giovinezza dei suoi
componenti. A tal proposito voglio ricordare Oscar Wilde, famoso per i suoi aforismi,
che diceva: “Le mode sono così brutte che ogni 6 mesi vanno cambiate”. I Deep Purple cercano di essere loro stessi e così facendo restano sempre
attuali ed in linea con le nuove tendenze del genere Rock. I Deep Purple
nascono nel 1968 ed hanno un buon successo negli Stati Uniti con il singolo Hush
e con l’album Shades
of Deep Purple. Altri singoli ed album vengono prodotti negli anni
successivi , ricordiamo l’album
Fireball e singoli come
Demon’s eye e
Fireball.
Ma è il successivo album Machine
head che sancisce definitivamente il successo della band in tutto il
mondo. Quest’ultimo album contiene successi come Smoke
on the water
e anche Highway
star e
Space truchin. Negli anni il gruppo britannico riesce, bene o male, a mantenere ben saldo
il suo prestigio e quindi il successo, nonostante il cambio di alcuni
componenti. Negli anni '70-'75 il complesso britannico adegua la propria
musica alle nuove tendenze, si rivolge a un pubblico che amava il rock
cosiddetto “pesante”, è l’inizio del genere Heavy Metal. Il cambiamento di rotta è dovuto all’avvento sulla scena musicale britannica
dei Led Zeppelin. Jonn Lord, musicista diplomato al conservatorio, alla luce dei radicali
cambiamenti delle altre band musicali, invece di includere nel gruppo un
nuovo chitarrista, ha l’idea di collegare l’Hammond a un amplificatore per
chitarra, creando un suono alternativo a quello di una chitarra elettrica,
nasce il tipico sound dei Deep Purple. Dopo la tournèe in Giappone, esce il live Made
in Japan, che segna marcatamente il successo del gruppo. Dopo la pubblicazione dell’album
Who Do We Think We Are nel 1973, si assiste all’inizio
di incomprensioni e forti tensioni: Blakmore abbandona il complesso, e
precisamente dopo la fine della tournèe mondiale, per fondare una nuova
formazione, i Rainbow. Non intendo stilare una classifica dei chitarristi più preparati e
talentuosi di tutti i tempi, ogni musicista ha caratteristiche e qualità che
lo contraddistinguono, poi a certi livelli, la classifica potrebbe essere
condizionata dal gusto personale. Certo che uno dei più celebri chitarristi della storia del rock è
sicuramente Richard Hugh Blackmore, considerato il più valido chitarrista
dell’Hard Rock Britannico e fondatore di tre gruppi musicali: Deep Purple,
Rainbow e Blackmore‘s Night. Avendo una certa età, ho avuto modo di seguire passo passo la produzione
discografica e l’evoluzione dei britannici Deep Purple. Da giovane ho avuto la fortuna di poter seguire un loro concerto, e
constatare che la costruzione di un brano, chiaramente “deep”, si basa
sull’ingresso uno alla volta degli elementi del gruppo. Hanno dimostrato di avere grandi capacità artistiche, non solo il “capo” (Blackmore), ma
anche gli altri componenti del gruppo rock: Lord, Glover, Gillan e Paice. Blackmore è sicuramente un grande chitarrista, ma ha un difetto: si
considera una primadonna. E’ capace, a dire il vero, di tenere la scena per
tutta la durata di un concerto. A parte le critiche, che non lo risparmiano, sono evidenti nelle interviste
fatte in diverse occasioni: la sua presunzione, l’ignoranza e la superbia.
Noi lo perdoniamo per la sua genialità, fantasia e per la sua tecnica. Penso che Blackmore lascia, come gli altri componenti del gruppo Deep Purple,
una evidente ed indelebile impronta nel genere musicale più amato ed odiato
di ogni tempo: The Rock. |
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
06/04/2013
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
L’essenziale
2)
I Follow Rivers
3)
Pompeii
4)
Sotto casa
5)
I see you
6)
Thrift shop
7)
Scream and shout
8)
Just give me a reason
9)
Ho hey
10)
La nuova stella di Broadway |
Marco Mengoni
Lykke Li
Bastille
Max Gazzè
Jutty Ranx
Macklemore / Ryan Lewis / Wanz
I.Am / Britney Spears
Pink / Nate Ruess
Lumineers
Cesare Cremonini |
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Filippo Baldo
15 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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14/04/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(15); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE TERZA
Indovinelli, scioglilingua e canti
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 15)
Canti.
Amuninni ca ma fari paglia, veni lu vientu e si la piglia. Trad.:
Andiamocene ché dobbiamo fare la paglia, arriva il vento e se la porta
(dottore Stefano Maida).
E dololò e dolaliddru, tò ma’ sugnu iu, to’ pà sopiddru. Trad.: E dololò
e dolaliddru, tua madre sono io, tuo padre non lo so.
Lu sabatu si chiama allegra cori, beatu cu havi beddra la muglieri, cu l’havi
ladia ci mori lu cori e prega ca lu sabatu nun veni (Canto di
contadini). Trad.: Il sabato si chiama allegracuore, beato chi ha moglie
bella, chi invece ce l'ha brutta prega affinché il sabato non arrivi.
Avuannu ca m’avera a maritari, prestu lu siminavu lu lavuri (Giuseppe
Antonucci, pensionato). Trad.: Quest'anno che mi dovevo sposare, il frumento
l'ho seminato presto.
Aspetta beddra siddru vuò aspittari, pi avuannu nun sipò, l’antra sciasciuni
(Giuseppe Antonucci, pensionato). Trad.: Aspetta bella mia, se vuoi
aspettare, per quest'anno non si può, un'altra estate.
Tantu pi tantu lu lasu l’aviemu, sa che ti dicu curuzzu, n’amamu
(Cesare Zaffuto, morto in America). Trad.: Tanto la fama l'abbiamo, sai cosa
ti dico cuore mio? Amiamoci.
Cummari, unni iti, trapanisa, Ni sta beddra città bunnanziusa. (Giuseppe
Antonucci, cit.). Trad.: Comare di Trapani, dove andate? In questa città
bella e ricca.
Affaccia beddra ca viegnu di metiri,
i sordi l’haiu nun putiemu patiri
e cu sti soldi di stu bieddru metiri
ti n’aiu a fari ippuna e fallara”.
(Salvatore Maida)
Traduzione:
Affacciati o bella, io torno dal mietere,
i soldi ce li ho, non possiamo soffrire,
e con i soldi guadagnati con questo bel mietere
io ti comprerò vesti e grembiuli.
Cu travaglia ni Patata d’annu,
nimicu na va stari di lu suonnu,
affaccia di la serra santiannu,
iu travagliu e mi dici ca duormu. (ci si riferiva a Turiddru Patata,
nonno del signor Ignazio Arnone).
Traduzione:
Chi lavora nelle terre di Patata tutto l'anno,
nemico deve essere del sonno,
il padrone si affaccia sopra la collina bestemmiando,
io lavoro, e lui mi dice che dormo.
C'era na nivuliddra ncapu u mari
ca parava li raggi di lu suli
quanti biddrizzi havi San Pasquali
ma chiddri di Maria sunnu migliuri.
Attentu cumpagnu ca lu Signuri passa
e di unni passa li grazi lassa.
Di cca passa e di cca torna
Gesù Cristu e la Madonna.
San Micheli Arcangilu accellenti
Vui siti lu veru angilu di Diu
pigliati sti vilanzi giustamenti
pisati st’anima e purtatila a Diu,
tannu l’armuzza mia sarà cuntenta
quannu si vidi ni li mani di Diu.
Di cca passa e di cca torna
Gisù Cristu e la Madonna.
Attentu cumpagnu ca lu Signori passa
e dunni passa li grazi lassa.
Lu benvinutu è quannu veni
binidittu è lu santu nomu.
E ludamu ogni momentu
Gesù Cristu che è Sacramentu.
Viva Gesù, Giuseppi e Maria (signor Ignazio Arnone, pensionato).
Traduzione:
C'era una nuvoletta sopra il mare
che impediva ai raggi del sole di passare.
Quante bellezze ha San Pasquale
ma quelle di Maria sono migliori.
Attento compagno ché il Signore passa
e di dove passa lascia grazie,
di qua passa e di qua torna
Gesù Cristo e la Madonna.
San Michele Arcangelo, eccellente,
voi siete il vero angelo di Dio
voi prendete questa bilancia giustamente
pesate quest'anima e portatela a Dio
allora la mia anima sarà contenta
quando si vedrà nelle mani di Dio.
Di qua passa e di qua torna
Gesù Cristo e la Madonna.
Attento compagno ché il Signore passa
e di dove passa lascia grazie.
Il benvenuto è quando viene,
benedetto è il santo nome.
E lodiamo ogni momento
Gesù Cristo che è Sacramento.
Viva Gesù, Giuseppe e Maria.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 14 aprile 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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14/04/2013 |
Lingua. "Agli amici
lettori 5"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo l'approfondimento del prof. Calogero Agnello, sulla
sua iniziativa inerente la
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
Leggi i precedenti articoli, in merito, del prof. Agnello, pubblicati nelle
date:
1 marzo,
7 marzo,
12 marzo,
22 marzo,
24 marzo,
2 aprile,
5 aprile.
E' possibile scaricare (e stampare)
la raccolta dei soprannomi
"Agli amici lettori.
Riprendiamo il discorso sull’origine possibile di alcuni
cognomi.
Un cognome che certamente è abbastanza diffuso è quello di
Infantino. Questo cognome rinforza la nostra linea
interpretativa. Anche questo cognome ci riporta, e senza
storpiature, se non un diminutivo, agli Infanti di
Spagna. Anche qui ci sono indelebili i segni di una
dominazione: quella spagnola: gli Infanti erano i figli, i
rampolli, i destinati al regno, dei Sovrani spagnoli.
Un altro cognome che si distingue, perché numeroso, è quello
di Carlisi. E’ un cognome che non sta ad indicare
niente di particolare. Con un po’ di fantasia si può
arrivare, però, a Carlo. Di Carli dominatori, nella nostra
millenaria storia, ne abbiamo avuto tanti. Il primo forse fu
proprio il nonno della nostra Costanza. Carlo d’Angiò.
Abbiamo, poi, subito l’influenza di Carlo V, l’Imperatore
che sta a cavallo tra Medioevo e Rinascimento e che
controlla direttamente ed indirettamente tutta l’Europa. E,
poi, ci sono stati i Borboni che hanno regnato più di
recente (XVII-XVIII secolo) a Napoli e in Sicilia che
portavano ancora anche il nome di quel Carlo V loro
trisavolo. Non stiamo, in questo contesto andando per il
sottile ma il filo parentale è certamente reale. E’
possibile quindi che con Carlisi si volessero indicare gli
amici di Carlo, i sostenitori o gruppi vicini ai sovrani.
Un altro cognome abbastanza diffuso è quello di Salvaggio.
Come appare evidente contiene la solita storpiatura
dialettale. Il nome deriva da Selvaggio e non pare avere
particolari caratteristiche che possano farlo avvicinare ai
precedenti. Questa volta il solito nostro Ufficiale di
Stato Civile è stato parco e di poca fantasia o
conoscenze storiche. Il ceppo comunque dovrebbe essere più
giovane dei precedenti.
La stessa cosa può dirsi di Agnello. E’ un cognome
diffuso in Sicilia. Nel 1500 circa, se ne hanno
tracce nella zona di Milazzo. Cognome comune, ma abbastanza
radicato nel territorio, alla stessa stregua dei Salvaggio.
Anche i Cimino sono un ceppo numeroso. Chiaramente
derivano il loro nome dal monte Cimino: monte dell’Appennino
Tosco-Emiliano dove un nostro compaesano va a trascorrere le
vacanze sulla neve o al fresco in estate (informazione
personale). E che la derivazione sia questa è confermato in
modo inoppugnabile da quella modesta presenza dei Cimino Foscomonte.
Qui al nome del monte sta attaccato il suo aggettivo
qualificativo: è un monte-fosco, sempre tra le nuvole
minacciose, che fa paura. Non so se l’operazione di
snellimento con la eliminazione dell’attributo sia stata
effettuata nel nostro territorio o addirittura Comune, ma
nella loro origine i due cognomi, oggi distinti, dovevano
essere rappresentati dalla seconda versione.
Una imitazione-contrapposizione sembra invece il cognome
Tirone Chiaromonte. Al Fosco si è sostituito il Chiaro.
Tirone (m. 2220) è un monte del gruppo alpino del S.
Bernardo. Il cognome nasce in contrapposizione al
Foscomonte o nel Nord Italia è frequente questa ricerca di
attributi per i monti? Il cognome comunque è moderno e
spiccatamente in lingua.
Altri cognomi sono di minore impatto culturale. Licata
ricorda il Comune a noi vicino e forse per questo è in uso
anche il termine licatuotti per indicare la vasta famiglia
di derivazione - origine - Licata. Penso che sia un cognome
relativamente moderno anche se parliamo sempre di
qualche secolo.
Un cognome diffuso è ancora Zaffuto. Per quanti sforzi abbia
fatto non riesco nemmeno a fare una ipotesi circa la
possibile origine del cognome. Anche gli Zaffuto sono una
grossa famiglia.
Gli altri cognomi sono distribuiti a ventaglio. Non ci sono
più i prevalenti e qualcuno è rappresentato da poche
famiglie. Si fanno ancora notare i nomi dei Paesi di origine
come Licata, Girgenti, Di Naro, Milano, Montaperto, che può
derivare dai Duchi che governarono il villaggio; oppure
quelli di animali: Agnello, Vitello, Bufalino (acquisito).
Tutti gli altri cognomi sono meno rappresentati e comunque
etimologicamente di difficile spiegazione. I motivi possono
essere diversi: il tempo: i rispettivi capostipiti sono
arrivati in tempi più a noi vicini; la nascita di figli
maschi più modesta; la resistenza alle malattie e in
conclusione quelle concause che possono avere condizionato
il naturale svilupparsi. Potremmo aggiungere l’emigrazione
evento che, comunque, non può avere determinato, a mio
parere, il fenomeno in questione.
Non possiamo dimenticare, infine, quei cognomi che non sono
entrati nell’elenco dei Cognomi da noi raccolti. In genere
si tratta di cognomi-famiglie che hanno rappresentato gruppi
molto ristretti di persone, o che non hanno lasciato in
Paese ceppi atti ad espandersi (i maschi portatori del
cognome per esempio) o semplicemente non hanno avuto la
ventura di avere un soprannome, oggetto appunto della nostra
ricerca. Ricordiamo per esemplificare i Vassallo, i Gueli, i
Fenec, i Daina, i Tulumello, i Costanza Scinta (da dove
deriva questo Scinta), i La Rocca, i Rivituso etc.
Onore anche a loro perché hanno, lo stesso, partecipato alla
vita della nostra collettività di ieri e ancora di oggi".
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Lillo Agnello
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14/04/2013 |
Politica. Lillo Chiarenza,
delegato del M5S di Grotte, all'Ars per discutere di gestione idrica |
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Foto di gruppo |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Lillo Chiarenza, delegato M5S Grotte, incontra
Cancelleri e Mangiacavallo all’ARS per discutere di gestione idrica.
Grande accoglienza per la delegazione provinciale del Movimento 5 Stelle al
Palazzo dei Normanni di Palermo.
Una delegazione dei vari meetup del Movimento 5 Stelle della Provincia di
Agrigento, composta da Emanuele Lo Vato, Salvatore Magro, Michele Cardella,
Nicola Palilla e Lillo Chiarenza, è stata ricevuta giovedì scorso a Palazzo
dei Normanni dal Movimento 5 Stelle regionale. Ad attenderla Giancarlo
Cancelleri e alcuni eletti del Movimento all’Assemblea Regionale: Matteo
Mangiacavallo, Gianina Ciancio e Angela Foti. Si è parlato di acqua in vista
dell’incontro che si terrà il prossimo 21 aprile a Siculiana. Il portavoce
della provincia di Agrigento, Matteo Mangiacavallo, ha ascoltato per circa 2
ore gli interventi dei nostri rappresentanti provinciali, che hanno esposto
i gravi problemi generati dalla gestione privata delle reti idriche e
fognanti, e hanno chiesto informazioni su quanto si stesse facendo in sede
legislativa. E’ emerso in particolare che tutti gli schieramenti politici
presenti all’Assemblea Regionale sono orientati per un ritorno della
gestione idrica ai Comuni e, quanto prima, in ossequio a quanto già previsto
dalla legge regionale n.2 del 2013, verrà emanata una legge di riordino in
materia.
Gli attivisti e i concittadini eletti all’ARS del M5S, già da tempo, si sono
intestati la grande battaglia per la ripubblicizzazione dei servizi, in
particolare della gestione idrica, con l’intento di combattere e scardinare
qualunque sistema affaristico e lobbistico volto a speculare sui bisogni
essenziali della gente. L’acqua potabile è un diritto umano inalienabile e
inviolabile".
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Sara Castronovo
(Co-organizer del Meetup Grotte 5 Stelle)
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13/04/2013 |
Chiesa. Missione di
evangelizzazione in Piazza Marconi, promossa dal Cammino Neocatecumenale |
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Locandina |
E' iniziata domenica scorsa, 7 aprile 2013 in piazza Marconi, la missione di
Evangelizzazione promossa dal Cammino Neocatecumenale. All'iniziativa, che
durerà altre quattro settimane, sono invitati tutti i cittadini, in
particolar modo quelli che frequentano un cammino di fede, gruppi di
preghiera, i cresimandi e chiunque stia cercando di arricchire la propria
fede.
Da parte degli organizzatori assicurano che "è una bellissima esperienza
che grazie alla potenza dello Spirito Santo, si sta svolgendo in tutto il
mondo", augurandosi che "domenica la piazza sia piena di persone che
vogliano unirsi alla Chiesa nell'annunciare che Cristo è risorto!".
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13/04/2013 |
Politica. "Devo constatare lo
stile di fare politica del Sindaco uscente"; nota del Vice Presidente
Costanza |
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G. Costanza |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Apprendo tramite Grotte.info, del rinnovato desiderio del sindaco
Paolo Pilato di
ricandidarsi a Sindaco per la prossima tornata elettorale.
Nella qualità di Vice Presidente del Consiglio comunale uscente ed
appartenente al P.D.S. – M.P.A. mi sarei aspettato che l’eventuale sua
ricandidatura a Sindaco, fosse passata da una proposta politica e da un
confronto, prima all’interno del partito e successivamente ufficializzata.
Con mio rammarico devo constatare lo stile di fare politica del Sindaco
uscente, ed il modo con cui si ripresenta, il che non lo smentisce.
Pertanto nel ribadire la sorpresa di tale rinnovato desiderio dell’amico
Paolo Pilato, a guidare per la seconda volta il Comune di Grotte,
considerato che lo stesso in pubblica udienza, cioè in Consiglio comunale,
aveva dichiarato “per la prossima tornata elettorale non mi candido più”,
dichiarazione che apriva ad una nuova fase politica.
Personalmente non amo la politica del fai da te; l’auspicio è che il
prossimo Sindaco sia il frutto di una sintesi e di un ragionamento politico
tra le forze del territorio e sia espressione della volontà popolare che
possa quindi sintetizzare le esigenze dei cittadini grottesi, con
l’indirizzo di considerare i cittadini “sovrani” e le istituzioni al
servizio di essi.
Infine auspico un rinnovato impegno politico con chi condivide le nostre
proposte nel solco dell’esperienza trascorsa".
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Giacomo Costanza
(Vice Presidente del Consiglio Comunale)
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12/04/2013 |
Ricordi. "Nella bella foto ho
riconosciuto mio fratello Biagio"; di Piera Spitali |
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Classe Elementare |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro Sig. Arnone,
la ringrazio di cuore per l'interessante attenzione che lei ha
voluto apportare ai grottesi, e non solo, attraverso
questo articolo che evoca "il passato scolastico" che, ahimè, non
ritornerà mai più.
Considero la sua analisi molto pertinente, tra passato e presente, anch'io
come lei penso che il cambiamento istituzionale riguardo l'istruzione sia
avvenuto troppo in fretta, di conseguenza ha sconvolto alcuni nostalgici,
come noi, che hanno sempre avuto in mente un modello educativo tradizionale,
ordinato e disciplinato.
Tuttavia il mondo ci ha messo a portata di mano tanta, troppa tecnologia su
cui contare, senza aver tenuto conto dell'effetto sconvolgente che avrebbe
causato. Ne siamo consapevoli!?
Nella bella foto ho riconosciuto mio fratello Biagio ed alcuni dei suoi
compagni che lui mi presentò molti anni fa.
Purtroppo mio fratello non è più con noi, è mancato nel 2002 ancora giovane.
Le sono molto grata per avermi piacevolmente emozionata attraverso questa
foto ma anche per il suo articolo, di cui penso non sia casuale che io ne
sia venuta a conoscenza.
Mio fratello Biagio mi sorride, segno che mi protegge da lassù.
Tanti cari saluti". |
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Piera Spitali
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12/04/2013 |
Politica. Risultati del
sondaggio del M5S sulle spese per la festa di Pasqua a Grotte |
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Sondaggio |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Si è chiuso il sondaggio lanciato nei giorni scorsi
sul nostro sito (NdR: il sito del M5S Grotte), dal titolo “Festa di Pasqua
di Grotte: Sondaggio sulle Spese Deliberate dalla Giunta Comunale”.
Questa iniziativa, che ha riscosso grande interesse e alla quale hanno
partecipato centinaia di grottesi, è stata l’occasione per offrire ai
cittadini l’opportunità di esprimere un’opinione sulla gestione
amministrativa ed in particolare sulle voci di spesa relative alle varie
attività ritenute necessarie per la realizzazione della Pasqua, voci di
spesa apparse il 25 marzo 2013 su Grotte.info nell’articolo “Denaro. Quanti
sono e come vengono impiegati i soldi pubblici per la Pasqua di Grotte
2013“.
I fuochi d’artificio sono risultati essere il momento più apprezzato dalla
popolazione. Al secondo posto si collocano gli archi e le luci della ditta
“L’Artistica Luminaria” che hanno di poco superato come gradimento
l’esecuzione delle bande musicali. In generale poco apprezzati quasi tutti i
momenti artistici. Non pervenuti, in ogni senso, i bagni chimici".
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Sara Castronovo
(Co-organizer del Meetup Grotte 5 Stelle)
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12/04/2013 |
Comune. Dichiarazione di
importante interesse storico-artistico per i quadri della Via Crucis del
Calvario |
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Dichiarazione |
"E' degna di particolare tutela" la collezione d'arte contemporanea
composta da 14 dipinti "Le stazioni della Via Crucis per il Calvario" e di
altri 2 dipinti dal titolo "Redenzione e Fede" e "Getsemani", di proprietà
del Comune di Grotte. Ad affermarlo è la Soprintendenza ai Beni Culturali e
Ambientali di Agrigento, con una lettera ufficiale inviata all'Assessorato
Regionale e, per conoscenza, al Comune di Grotte. L'Amministrazione comunale
aveva avanzato richiesta, lo scorso 30 novembre 2012, per l'avvio del
procedimento per la dichiarazione di importante interesse storico-artistico
per la sua collezione d'arte contemporanea. La lettera della Soprintendenza
conferma la validità di quella richiesta e l'innegabile valore dei dipinti,
risalenti al 1983 ed opera di artisti "rappresentativi della cultura e
dell'arte contemporanea siciliana", tra cui Giambecchina, Andrea Carisi,
Renzo Collura, Tino Signorini, Giusto Sucato, Gianni Provenzano, Totò
Bonanno ed altri. Per anni esposte lungo la salita del Calvario, benché
parzialmente protette da vetri, le opere hanno subito - in maniera non
significativa - l'azione degli agenti atmosferici; al fine di preservarle,
l'attuale Amministrazione si è adoperata affinché fossero sostituite da
copie di ottima fattura e gli originali fossero custoditi al chiuso,
nell'attesa del reperimento dei fondi necessari al loro completo restauro.
Con questa dichiarazione di particolare interesse storico-artistico - la
prima in assoluto in Sicilia che l'Assessorato rilascia ad una collezione di
arte contemporanea - si apre la possibilità di accesso ai fondi previsti
dalla Legge per la tutela delle opere di particolare pregio artistico e
storico. A tempo debito, opportunamente restaurate, tutte le 16 tele della
collezione saranno esposte nell'istituendo Museo Civico d'Arte Contemporanea
che sarà ospitato in uno dei 2 locali al 1° piano della biblioteca comunale.
Carmelo Arnone
12 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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11/04/2013 |
Chiesa. "La Solennità
dell'Annunciazione"; di Graziella Vizzini |
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Annunciazione |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione sulla Solennità liturgica
dell'Annunciazione, a cura della prof.ssa Graziella Vizzini. Quest'anno, a
causa della concomitanza con la Settimana Santa, la Chiesa ha posticipato la
celebrazione della Solennità dell'Annunciazione al seguente lunedi 8 aprile.
"Solennità dell'Annunciazione (8 aprile 2013).
L'8 aprile 2013, la chiesa ci fa celebrare la solennità dell'Annunciazione.
Quest'anno non si è potuta celebrare il 25 marzo, perché questo giorno
cadeva nella Settimana Santa.
Ci riuniamo per partecipare alla Santa Eucarestia, centro e vertice della
vita della Chiesa, fonte e culmine di tutta la liturgia. La festa è una
festa mariologica e cristologica insieme. Essa è antica quanto il culto e la
devozione alla Santa Vergine. Grandissimo è il mistero che celebriamo.
L'Incarnazione del Figlio di Dio nel seno purissimo della Vergine di
Nazareth.
Cristo s'incarna e il suo cuore si specchia in Maria. Il cuore di Maria è un
giardino capace di accogliere l'Amore di Dio. È un cuore spazioso che
racchiude tutte le povertà dell'umanità di ogni tempo.
L'Annunciazione è la festa del "sì" di Maria, il "sì" alla vita. Quando
nella visitazione porta in grembo il Verbo fatto carne, ella si fa
tabernacolo, il primo tabernacolo della storia, dove il Figlio di Dio,
ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all'adorazione di
Elisabetta, che esclama: "Benedetta colei che ha creduto al compimento di
ciò che le è stato detto dal Signore". Per mezzo di Maria la
misericordia scenderà di generazione in generazione.
Nel momento dell'Annunciazione, Maria è la più alta espressione dell'attesa
di Dio e del Messia nell'Antico Testamento.
La grandezza di Maria è il silenzio. La piena volontà di Maria di farsi
serva del Signore si focalizza nel silenzio. Dio solo può compiere
l'impossibile. Lasciamolo agire, facciamo spazio a Lui come ha fatto Maria
ed Egli compirà davvero meraviglie.
Per i membri dell'Opera "Al servizio della Divina Misericordia" questo
giorno ha motivo di essere ricordato, perché segna l'inizio della sua
costituzione.
Il 25 marzo 1963 l'Opera veniva eletta a Sodalizio. Il 25 marzo del 1982 la
Sacra Congregazione approvava le rinnovate costituzioni dell'Opera. L'Opera
ha continuato a svilupparsi ed è divisa in tre sezioni: secolare,
missionaria e religiosa.
La caratteristica delle Ancelle della Divina Misericordia è la disponibilità
a Dio, ai sacerdoti e al prossimo comunque bisognoso.
La spiritualità: la Santa Vergine e San Pio da Pietrelcina. Tutta la vita di
un'Ancella si traduce in apostolato.
L'Ancella per eccellenza è Maria, la creatura dal cuore puro, che si è
dichiarata pienamente disponibile alla volontà di Dio, pronunciando quel
meraviglioso "sì" che ha cambiato la storia dell'umanità.
Le virtù di Maria sono: l'umiltà, la generosità e la disponibilità. A noi
non resta che imitarle e cantare il Magnificat come ha fatto Lei , la
Vergine Annunziata". |
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Graziella Vizzini
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11/04/2013 |
Lettere. "La testa è
nel pallone"; di Pietro Zucchetto |
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Pietro Zucchetto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Dott. Eugenio D’Orsi
anche oggi (NdR: ieri, mercoledi 10 aprile) ha fatto parlare di sé.
Ricapitoliamo: il 04/04 nomina un nuovo Assessore Provinciale (la
sig.ra Valentina Palumbo) – il 08/04 licenzia dieci Assessori – il
10/04 si accorge che senza Assessori non ha la Giunta legalmente costituita
per poter deliberare gli Atti in itinere e decide di rinominarne
quattro, no anzi sette dei vecchi Assessori, che onestamente ora si sono
stufati di fare dentro e fuori ed ora sono loro che ci vogliono pensare.
Non lo so se in Medicina questo comportamento sia mai stato studiato dai
nostri giovani e valenti “Ricercatori” e non so dove dovrebbero incasellarlo
o come dovrebbero definirlo, di sicuro però possiamo affermare che questo
comportamento è di qualcuno che è totalmente nel pallone". |
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Pietro Zucchetto
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11/04/2013 |
Politica. Il sindaco Paolo
Pilato si ricandida alla guida del paese |
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Il Sindaco Pilato |
"Mi ricandido". Sono queste le due parole chiare che un esponente
politico grottese esprime, in modo ufficiale, in merito alle prossime
elezioni comunali del 9 e 10 giugno 2013. A pronunciarle è l'attuale Primo
cittadino di Grotte, Paolo Pilato, che così chiarisce la sua posizione: "Sto
immaginando di elaborare una lista aperta – una lista civica – alle migliori
energie presenti nel territorio, tra quanti esprimono amore per il paese,
perché gli anni a venire saranno ancora anni difficili, di sacrifici, e
allora deve prevalere non solo la ragionevolezza, il buon senso, il senso di
responsabilità, ma principalmente amore per il proprio paese. Sarà una
stagione di forte impegno per continuare a contrastare una crisi, cosa che
in qualche modo siamo riusciti a fare in questi 5 anni di buon governo –
perché sono stati anni di buon governo – e i dati parlano da soli: le casse
sono sane, la pressione fiscale non l’abbiamo innalzata, i servizi
continuiamo ad erogarli in maniera adeguata, il fatto che paghiamo solo
2.000 euro annui di interessi passivi al tesoriere significa che non abbiamo
utilizzato quasi niente della scopertura. Ritengo che sia un dovere esporsi
al vaglio degli elettori, per uno che ha governato, perché la non
candidatura potrebbe essere letta come una fuga dal giudizio dei cittadini".
Alla domanda su eventuali possibilità di accordo con altre formazioni
politiche, il Sindaco risponde senza riserve: "Auspico che si possa
trovare un’intesa complessiva. Non c’è una posizione preconcetta sul fatto
che debba essere io il candidato sindaco; se vi è una figura che risponde a
tutti i requisiti ed è accettata e condivisa da tutti, io faccio un passo
indietro".
Carmelo Arnone
11 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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Palazzo Comunale |
11/04/2013 |
Riflessioni. "La scelta
dei 10 saggi: progresso o pezza di una politica tumefatta?"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo.
"La scelta dei 10 saggi: progresso della politica o pezza di una politica
tumefatta?
Collegio dei Saggi, dei Sapienti, dei Dotti diversi dal resto dei comuni
uomini mortali, infallibili, quasi divini, semidei privilegiati dalla sorte
per essere capaci di farsi giudici sostenitori e difensori della causa dei
beni comuni: garanti super partes della Democrazia incondizionata, sollevata
al valore trascendentale con la forza della Giustizia, della Temperanza e
della Ragione, dalla palude in cui gli uomini politici oziosi od egoisti od
ignoranti l'hanno relegata e che il maestro Dante, se fosse ancora vivente,
destinerebbe ai cerchi più stretti e profondi dell'immaginario inferno.
Collegio dei Dotti e dei Savi, che ripercorrendo i graduali processi dello
storico sviluppo del pensiero filosofico e pedagogico ci porta al periodo
politeistico di Platone e di Clistene, 508 a.C. dai quali sono stati
designati a farne parte uomini di non comune sapienza, abilità in nome della
Democrazia, per la distruzione dei rapporti degli uomini tribali, dei vecchi
gruppi di potere, che monopolizzavano da tempo la vita politica ateniese,
spazzando i vecchi privilegi, legati alla ricchezza e alla nobiltà di
nascita.
Ma la gente comune, pur non conoscendo la storica origine dei Saggi, e tanto
meno il profondo contenuto qualitativo che li fa essere, designare tali, si
chiede cosa sono invece tutti gli uomini politici, che ci hanno governato e
continuano ancora ad affannarsi per governarci, se dovranno essere
sostituiti dai Saggi? Sono non Saggi?
Alcuni dicono che gli uomini politici, che tutti conosciamo, pur possedendo
la saggezza, non possano esercitarla perché ostacolati, impediti dagli
interessi egoistici degli altri avversari politici. Ma chi sono gli altri
avversari della politica se non dei politici stessi? Oppure è la politica
che si distingue in politica saggia e politica insana?
Ma al di là della fastidiosa e vuota retorica, l'opinione degli uomini
semplici, che sono la maggioranza, che ha sicuramente più senso e moralità,
concorda nel sostenere che la politica funzionale non è stata Saggia, né
tuttora è rappresentata da vera saggezza, ispirata ai valori universali, ma
rappresentata da individui che voltando le spalle alla ragione, hanno
strategicamente violato la legge per arricchire avidamente il loro granaio.
Deve allora cambiare radicalmente il modo di pensare e fare politica,
ricorrendo non alla scelta dei 10 Saggi, ma ascoltando la voce della
Coscienza, presente in tutti gli uomini, che così si esprime: non fare mai
agli altri quello che non vorresti che altri facessero a te". |
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Antonio Pilato
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11/04/2013 |
Viabilità. Penultima spinta al
viadotto Serra Cazzola, sulla nuova SS 640 "Agrigento - Caltanissetta" |
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Viadotto |
Manca poco all’ultimazione dei lavori di spinta al
viadotto Serra Cazzola, opera della nuova strada statale 640 “Agrigento –
Caltanissetta”. E’ iniziata ieri infatti la penultima spinta sincronizzata
dal lato Caltanissetta: l’operazione consentirà di far congiungere i due
tratti di circa 500 metri ciascuno. Intanto è in avanzato stato di
esecuzione la soletta di calcestruzzo del ponte, mentre l’armatura in ferro
è quasi completa nella parte del lato Agrigento del viadotto.
L’operazione di spinta avviene tramite un sofisticato sistema di
sollevamento. Si tratta della prima volta in Europa che è utilizzata una
tecnica di questo genere con una forma ad arco ribassato e una lunghezza di
varo di circa 1000 metri. Ed è questa ultima caratteristica che rende
complessa l’operazione. Infatti, oltre alla sincronizzazione della spinta,
il sistema meccanico-idraulico si adatta alla forma del ponte in tutte le
fasi di avanzamento.
Tutto il viadotto, che porta il nome della contrada, in territorio di
Canicattì, complessivamente è 980 metri ed ha una larghezza trasversale di
26 metri, per contenere le due carreggiate. I lavori della strada statale
640 sono curati dal contraente generale “Empedocle”.
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10/04/2013 |
Ricordi. Alla scuola
elementare col Maestro Polizzotto |
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Classe Elementare |
Oltre 50 anni sono trascorsi,
eppure i ricordi di quella lontana infanzia riaffiorano da una foto
sbiadita. Volti di fanciulli sereni, impettiti nel loro grembiulino col
colletto candido ed il grande fiocco. Sul banco, due libri aperti. Poi gli
scolari.
A quel tempo il termine "scolari" si usava, oggi va di moda "alunni" se non
addirittura "discenti", ed in talune riunioni di programmazione: "fruitori
dei servizi della nostra agenzia educativa" (l'istituzione scolastica,
quando ci si mette, è imbattibile nel rendere difficile il facile
attraverso l'inutile; ormai a scuola non si comunica più... si
"socializza", non si fanno più le annualità ma i "monoenni", non c'è più la
"gita scolastica" ma "l'uscita didattica" o il "viaggio d'istruzione", non
c'è più la "scuola media" ma la "scuola secondaria di primo grado", estinti
Direttori e Presidi sostituiti da "Dirigenti scolastici" e così via...).
Dietro ai piccoli, in giacca, cravatta e camicia immacolata,
il maestro, che doveva essere un esempio, un modello, un padre: insegnava a
leggere, scrivere e far di conto, ma anche l'educazione, il saper stare
insieme agli altri, il rispetto per i ruoli e l'Autorità. Era un punto di
riferimento sicuro per le famiglie. Nella foto del secolo scorso si
intuisce, in filigrana, un mondo rurale, una civiltà contadina, la vita
quotidiana vissuta nella semplicità e nella fatica. Ricordi di una società
che è stata e non è più. Nell'immagine è possibile riconoscere gli scolari
ed il Maestro. L'insegnante è Vincenzo Polizzotto; gli scolari (in prima
fila da sinistra) Alfonso Gomena, Calogero Bellavia, Francesco Tirone,
Domenico Mulè, Olindo Terrana;
(in seconda fila da sinistra) Salvatore Morgante, Vincenzo Tascarella,
Antonio Salvaggio, Girolamo Morgante, Biagio Spitali e Calogero Zattolo.
Carmelo Arnone
10 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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10/04/2013 |
Politica. Domenica prossima
banchetto informativo in Piazza Marconi; nota del M5S
di Grotte |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Causa maltempo è stato rinviato al 14 aprile il
banchetto informativo previsto per il 7 aprile. Domenica prossima alle ore
10.00, in Piazza Marconi, di fronte la nostra sede, gli attivisti del
MoVimento 5 Stelle organizzeranno un banchetto per informare i cittadini
sulle attività svolte di recente e per illustrare i punti salienti del
programma elettorale che è in fase di formazione.
Sarà, inoltre, l’occasione per raccogliere le richieste e le proposte dei
cittadini per migliorare il paese e per arricchire il nostro programma, per
informare sul risparmio che il Comune avrebbe con la riduzione delle
indennità dei politici proposte dal M5S, per la presentazione dei risultati
del sondaggio Spese Festa di Pasqua, che ha riscosso enorme interesse con
più di 500 visualizzazioni.
Si discuterà anche dell’esito della discussione in Consiglio Comunale delle
petizioni per la webcam e per il ritorno della gestione dei Rifiuti al
Comune".
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Paolo Terrana
(Portavoce del MoVimento 5 Stelle Grotte)
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10/04/2013 |
Lettere. "E' tornato sui
suoi passi... complimenti sinceri, Presidente"; di Pietro Zucchetto |
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Pietro Zucchetto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Una volta si diceva che le donne erano volubili, perché potevano cambiare
idea molto velocemente al mutare della situazione contingente.
Oggi il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Dott. Eugenio
D’Orsi, ci dimostra che questo detto va rivisitato. Infatti anche gli uomini
- lui “docet” -, a seconda della situazione, se “messi alle strette” possono
cambiare idea così subitaneamente da lasciare di stucco anche le stesse
donne.
Infatti, mentre giovedì 4 aprile aveva nominato Assessore Provinciale la
nostra paesana ed amica Valentina Palumbo, a distanza di “solo” 4 (leggi:
quattro) giorni, è tornato sui suoi passi, ha tolto la delega a 10
Assessori, fra cui la Valentina Palumbo e, visto che sono le ultime fiammate
delle Province Siciliane, stante la recente Legge Regionale sull’abolizione
delle Province approvata all’ARS, ha avocato tutte le deleghe alla sua
persona, dicendo fra le righe “… fago tutto mi …”.
Complimenti sinceri, Presidente.
Speriamo bene in una prossima occasione per la Valentina". |
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Pietro Zucchetto
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09/04/2013 |
Storia. Atto del 1944, per la
costituzione di una sezione della Democrazia Cristiana a Grotte |
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Verbale |
Giugno 1944. Un mese ricco di avvenimenti che avrebbero
segnato profondamente il futuro dell'Italia. Il 4 giugno gli Alleati
liberano Roma. Il 5 giugno si dimette il Re Vittorio Emanuele III, che
nomina il figlio Umberto II Luogotenente Generale del Regno D'Italia. Nello
stesso giorno si dimette il Capo del Governo, Badoglio, che ottiene la
riconferma da parte del Luogotenente. A seguito delle proteste del CNL
(Comitato Nazionale di Liberazione) e con l'assenso degli americani, il 10
giugno viene formato il primo Governo guidato da Ivanoe Bonomi, del quale fa
parte anche il partito della Democrazia Cristiana.
Nel 1944 a Grotte si insedia alla guida del Comune, con la nomina di
commissario Prefettizio, il dott. Giuseppe D'Asaro.
Il 30 giugno 1944 un gruppo formato da 9 cittadini dà vita alla sezione del
partito della Democrazia Cristiana a Grotte; una delle prime sezioni in
Sicilia. Siamo nel primo dopoguerra, ancora in pieno caos istituzionale,
dopo un ventennio di dittatura che ha messo a tacere, con la violenza, ogni
voce di dissenso. I nove con lungimiranza, sfidando apertamente gli ex
gerarchi fascisti locali - che nel frattempo hanno dismesso il fez cercando
di mimetizzati tra i comuni cittadini, pur mantenendo i benefici dello
status ottenuto durante il regime - si fanno promotori di una aggregazione
democratica destinata a perdurare nel tempo.
Si riuniscono e, dopo lunghe ed animate discussioni, decidono di mettere
"nero su bianco" il loro progetto, redigendo e firmando un verbale che,
gelosamente conservato e tramandato, è giunto sino ai nostri giorni e ci
consente (grazie alla collaborazione dell'Ispettore Capo della Polizia
Municipale Antonio Salvaggio) di scrivere oggi una pagina significativa
della nostra storia locale.
Il testo, trascritto integralmente, è il seguente:
"Grotte, 30 6 1944
Verbale di costituzione della sezione del Partito della Democrazia Cristiana
Oggi, 30 Giugno 1944, essendosi riuniti i Signori Infantino Giacomo fu
Sebastiano, Valenti Pietro di Giuseppe, Valenti Gerlando fu Calogero, Napoli
Giovanni Giuseppe fu Giuseppe, Graceffa Salvatore fu Salvatore, Liotta
Giuseppe fu Antonio, Cutaia Gerlando fu Domenico, Valenti Giuseppe fu
Pietro, Castelli Vincenzo,
si è stabilito di costituire una sezione del partito Democratico Cristiano.
Il presidente della sezione si è nominato il signor Valenti Pietro di
Giuseppe.
Redatto il seguente verbale in quadruplice copia una della quale rimarrà
agli atti e altre saranno inviate alle Competenti autorità.
V. Infantino Giacomo fu Sebastiano: Infantino Giacomo
fu Sebastiano
Valenti Pietro di Giuseppe Valenti Pietro di
Giuseppe
Valenti Gerlando fu Calogero Valenti Gerlando fu
Calogero
Napoli Giovanni Giuseppe fu Giuseppe Napoli Giovanni
Giuseppe fu Giuseppe
Graceffa Salvatore fu Salvatore Graceffa Salvatore
fu Salvatore
Liotta Giuseppe fu Antonio Liotta Giuseppe fu
Antonio
Cutaia Gerlando fu Domenico Cutaia Gerlando fu
Domenico
Valenti Giuseppe fu Pietro Valenti Giuseppe
fu Pietro
Castelli Vincenzo Castelli
Vincenzo fu Antonio".
La sezione della Democrazia Cristiana di Grotte svolgerà
ininterrottamente la propria attività quasi per mezzo secolo, sino al 29
gennaio 1994, data nella quale il Consiglio Nazionale riunito a Roma decide
l'autoscioglimento del partito.
Ancora oggi rimane traccia visibile di quel recente passato nel Centro
Politico Culturale "Aldo Moro" di Vicolo Toselli, ultima sede locale della
sezione DC.
Carmelo Arnone
9 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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08/04/2013 |
Editoria. Presentazione del
libro "I nuovi doveri", di Gaspare Agnello |
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Copertina |
Giovedi 11 aprile, alle ore 18.30 presso la Casa
Sanfilippo dell’Ente Parco Valle dei Templi, sarà presentato l'ultimo lavoro
letterario di Gaspare Agnello. Si tratta di un saggio dal titolo "I Nuovi
Doveri".
La presentazione sarà a cura di Agata Gueli e Alfonso Gueli.
Porgerà i saluti l'on. Vincenzo Fontana (Presidente onorario del Centro
Studi G. Pastore).
Gli interventi artistici saranno proposti da Giusy Carreca.
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08/04/2013 |
Volontariato. Ringraziamenti
a quanti hanno collaborato alla raccolta per l'ANLAIDS; di Pietro
Zucchetto |
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Locandina |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Nel ringraziare di cuore i nostri volontari dell’AIDO e dell’ADAS per il
piccolo ma grande contributo che hanno dato all’ANLAIDS in occasione delle
Giornate di sensibilizzazione del 29, 30 e 31 marzo 2013, colgo l’occasione
per dire un grande grazie a tutti coloro che si sono avvicinati al gazebo, i
quali oltre a portare a casa i vari gadget, pieghevoli, giornalini e
coccarde, dando un piccolo contributo anche i bonsai, hanno permesso di
raccogliere la ragguardevole cifra di euro 867,00
(ottocentosessantasette/00) che oggi sarà versata interamente alla Cassa di
Risparmio del Veneto - Gruppo Intesa - Filiale di Treviso di Via
Indipendenza n° 16.
Grazie!". |
Scheda riassuntiva |
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Pietro Zucchetto
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08/04/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(14); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE TERZA
Indovinelli, scioglilingua e canti
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 14)
Scioglilingua.
Cuniglieddru unu, cuniglieddru du (si doveva contare velocemente sino a
dieci).
Trad.: Coniglietto uno, coniglietto due ecc.
Cu mmia e cuttìa cuttuni cuglia (bisognava ripetere dieci volte
velocemente).
Trad.: Con me e con te cotone coglieva.
Sutta un palazzu c’è un cani pazzu, tè pazzu cani stu piezzu di pani.
Trad.: Sotto un palazzo c'è un cane pazzo, tieni pazzo cane questo pezzo di
pane.
Apru lu stipu e pigliu lu spicchiu, puosu lu spicchiu e chiuiu lu stipu.
Trad.: Apri l'armadio e prendi lo spicchio, posa lo spicchio e chiudi
l'armadio.
Mamma, Ciccu mi tocca: Ciccu nun tuccari la picciotta. Toccami Ciccu,
toccami.
Trad.: Mamma, Cicco mi tocca: Cicco non toccare la ragazza. Toccami,
Cicco, toccami.
Rosa pitosa, fimmina di casa, veni to maritu, ti pizzica e ti vasa.
Trad. Rosa pimpante (o pitosa è un aggettivo coniato per fare rima?),
femmina di casa, viene tuo marito, ti pizzica e ti bacia.
Dumani è duminica, tagliamu la testa a Minica; Minica nun c’è, la tagliamu a
lu re; lu re è malatu, la tagliamu a lu surdatu; lu surdatu è
a la guerra, iti a dari lu culu nterra.
Trad.: Domani è domenica, tagliamo la testa a Minica; Minica non c'è, la
tagliamo al re; il re è malato, la tagliamo al soldato; il soldato è alla
guerra, date il culo a terra.
Chiovi, stizzia, lu viecchiu s’arrabbia e lu surci si marita cu sta cuoppula
di sita.
Trad. : Piove, pioviggina, il vecchio si arrabbia e il topo si sposa col
berretto di seta.
Cu lu tuppu nun t’appi, senza tuppu t’appi, cu lu tuppu o senza tuppu, basta
ca t’appi e cuomu t’appi t’appi.
Trad.: Con la crocchia io non ti ebbi, senza la crocchia ti ebbi, basta
che ti ebbi e non importa come ti ebbi.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info l'8 aprile 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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08/04/2013 |
Musica. "I favolosi anni
'60 negli USA"; "Emozionando
sempre +", rubrica di Filippo Baldo |
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di
Filippo Baldo |
I FAVOLOSI
ANNI '60 NEGLI USA
Oltre la musica c'è di più!!
Ecco
la Grande Mela (the Big Apple): New York nel periodo d’oro.
L’America negli anni ’60 è caratterizzata da un’economia in forte
crescita e da un evidente consumismo, contestato da molti intellettuali che
trovano nelle nuove generazioni il terreno fertile per seminare le loro
idee; era come rispettare un credo religioso. La società
americana è contraddistinta da una palese virata nell’agitato mare della
musica, alla ricerca di nuove idee che possano assecondare ogni momento
della vita. Mentre
in America si concretizza e si rinforza l’economia, con tutti i
cambiamenti che ne conseguono, in Italia si guarda il
Carosello, la pubblicità televisiva che è più gradita ed attesa dei
programmi che ne seguono. Si sogna e si spera di acquistare i prodotti
pubblicizzati.
Negli
anni ‘60 nella West Coast degli U.S.A.,
ovvero a Los Angeles, si afferma il surf rock, genere musicale
contraddistinto dalla mancanza di accompagnamento, viene privilegiata solo
la vocale; per questo genere di musica bastava una chitarra e una batteria.
Nasce e si sviluppa lungo le coste della California, dove molti giovani
hanno una solida sicurezza economica e si divertono ad usare il surf. I più
grandi artisti
di
questo genere musicale sono sicuramente i Beach Boys, con le loro musiche
orecchiabili ed interessanti. Ricordiamo una famosa canzone del 1961, “Barbara
Ann”, scritta per il gruppo Regents, ma che fu portata al successo
dai Beach Boys. E’ una canzone tanto amata che da ragazzo la cantavo con
amici anche passeggiando in centro, pensate che addirittura si osa entrare
nell’intreccio di voci che caratterizzano il surf rock. Gli
indimenticabili anni ’60 creano le condizioni per facilitare ed accelerare i
cambiamenti nella società, la musica è capace di modificare anche i
comportamenti, gli usi e i costumi. Arriva il soul (o come forse è
meglio soul music) nato dalla fusione del rhythm and blues,
del gospel e del blues con la musica rock. E’ la musica
dell’anima (questa è la traduzione del termine) cantata da cantanti di
colore, un genere musicale particolarmente orecchiabile e ballabile. Il soul
mi fa compagnia per tanti anni ed è il genere musicale da me preferito,
anche successivamente quando, negli anni ‘70, conduco una trasmissione
radiofonica dal nome Big Meal dall’emittente RTG. Certi ricordi mi
commuovono, hanno segnato in maniera indelebile i migliori anni della
mia vita. Indimenticabili i momenti in cui, con una mano tengo un panino,
con un’altra comando i cursori del mixer, e mi verrebbe da dire: con le
altre due manovro i piatti.
RTG (Radio Trasmissioni Grotte) è una delle prime radio, così dette libere,
di quegli anni. Mi fa piacere ricordare il periodo delle radio locali e del
loro grande successo. RTG, come quasi tutte la radio libere, è seguita da un
pubblico giovane, amante della musica, desideroso di ascoltare generi
musicali con nuove sonorità e con molto ritmo: la batteria, le chitarre e il
basso sono il perno principale del soul. Le radio della
RAI continuano ancora a trasmettere canzoni (permettetemi di dire “eranu ‘na
langunia”), “antiche”, con qualche momento dedicato alla musica beat.
Le radio locali o libere trasmettono, alcune h24, musica, musica, musica
all’infinito, abbiamo fame di musica, pertanto il successo arriva
immediatamente.
Ritorniamo,
dopo questa parentesi, a parlare dei favolosi anni ‘60 con Ray Charles,
ritenuto l’inventore del soul, assieme a James Brown e ad Aretha
Franklin, chiamata Lady Soul o meglio The Queen of Soul.
Ray Charles è stato oltre che cantante anche pianista, capace di creare un
originale sound, miscelando diversi generi musicali come il rhythm and
blues alla musica country, perfezionandolo e caratterizzandolo
con l’ausilio della sua graffiante voce. Indimenticabili ed ancora in voga:
“Georgia
on my mind”,
“I
got a woman”,
“Living
for the city”. Ray Charles viene considerato come l’emblema di un
uomo che attraverso la propria forza riesce ad imporsi e ad affrontare le
difficoltà della vita. A soli 7 anni per un’infezione, mai curata, perde la
vista; si affida all’udito e alle sue doti di pianista per trovare un posto
di rilievo nel campo sociale e nella musica. L’inconfondibile uso della
sua voce, quasi come un sax, gli dà il titolo di pioniere del soul. Nella
vita ha avuto alti e bassi, ma à stato sempre capace di risalire la china.
Ha il merito di cambiare, certamente assieme ad altri cantanti di colore, il
volto culturale di quella parte d’America che, per tanto tempo, è messa a
tacere e di dare ai neri una speranza di riscatto.
James
Brown, altro grande rappresentante del soul, è famoso per le sue
particolari esibizioni dove mette in evidenza la sua esplosiva energia.
Infatti oltre che essere cantante è un bravo ballerino ed un attore
affermato. Si può considerare, anche lui, come un pioniere del gospel
e del rhythm and blues, nonché del soul e del funk.
Anche questo artista ha un periodo triste nella sua vita: a 16 anni è stato
arrestato per rapina a mano armata. È meglio ricordarlo per il suo attivismo
sociale, risulta infatti che prende parte a diversi concerti a titolo di
beneficenza in favore dei diritti sociali. Tra i suoi successi ricordiamo “Please,
please, please”, grande successo che gli permette di arrivare in
vetta alle classifiche. Il suo successo si consolida con
canzoni tipicamente vicine al rhythm and blues: “I
got you (I feel good)”,
“Pap’s
got a brand new bag”, “Boby
heat”.
Certo
la regina incontrastata del soul e della black music resta
sempre Aretha Franklin. Proviene da una famiglia separata, il padre è
reverendo di una grande parrocchia dove Aretha ha modo di migliorare le sue
qualità canore studiando brani gospel, blues e jazz,
che le danno la meritata notorietà. Come non ricordare “Bridge
over troubled water” e “Respect”
portate al successo grazie alle sue capacità interpretative, quest’ultima
diventa un grande successo perché considerata come un inno
per l'emancipazione delle donne. Famosissima è la canzone “Think”
il cui testo invita a riflettere a lungo prima di prendere decisioni
azzardate. Aretha Franklin canta anche con Ray Charles una bellissima
canzone dal titolo “It
takes two to tango”.
Negli anni ‘60, come ho già accennato, gli
USA sono attraversati da un’ondata di contestazioni. Ci sono grandi
manifestazioni per sensibilizzare i politici e l’opinione pubblica al fine
di dare a tutti, bianchi o neri, gli stessi diritti e per decretare la fine
delle discriminazioni razziali. Anche contro la guerra e contro il
colonialismo, si organizzavano diverse forme di protesta. La musica
viene influenzata, e diversi cantanti presentano brani che inneggiano alla
protesta.
Bob
Dylan, altro grande della musica degli anni ‘60, ha saputo coniugare gli
elementi della tradizione popolare con i nuovi strumenti elettrici. È un
artista che ha tanti fans, conosciuto in tutto il mondo per il brano “Mr.
Tamburin”, il cui testo racconta di sfuggire dalla cruda realtà. Si
parla di un bisogno che è sempre attuale, chi cerca di sfuggire dai
problemi quotidiani con l’alcol, con l’uso di droghe, ma i più intelligenti
si affidano alla musica e a comportamenti spensierati, come se fossero
dei fanciulli. Il poeta Pascoli, a tal proposito, è bene ricordarlo, dice
che dentro di noi c’è un fanciullino che non cresce e continua a fare
sentire la sua voce e ci permette di provare sensazioni di stupore e di
meraviglia proprie del bambino. Quindi, cerchiamo di ascoltare questo
fanciullo che è in noi, perché potrebbe aiutarci. La vita mi ha
suggerito una dipendenza: la musica. E’ capace di emozionare, di far
dimenticare e quindi di affrontare con un’ottica migliore gli ostacoli che
trovi lungo il tuo cammino. Musica docet. |
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
02/04/2013
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
L’essenziale
2)
I Follow Rivers
3)
Pompeii
4)
Sotto casa
5)
Scream and shout
6)
I see you
7)
Thrift shop
8)
Ho hey
9)
Amami
10)
Just give me a reason |
Marco Mengoni
Lykke Li
Bastille
Max Gazzè
I.Am / Britney Spears
Jutty Ranx
Macklemore / Ryan Lewis / Wanz
Lumineers
Emma
Pink / Nate Ruess |
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Filippo Baldo
8 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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08/04/2013 |
Politica. I prossimi Consigli
comunali trasmessi in diretta streaming; nota del Movimento 5 Stelle
di Grotte |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Le sedute dei prossimi Consigli comunali saranno
trasmessi in diretta streaming.
Dopo la Pasqua anche le lunghe e interessanti elucubrazioni dei nostri
consiglieri potranno finalmente raggiungere un pubblico più vasto.
Approvato, infatti, nell’ultimo Consiglio comunale dell’era Pilato anche il
Regolamento per la disciplina delle riprese audiovisive delle sedute
consiliari. Questo documento, originato dalla webcam omaggiata al Comune di
Grotte dal nostro Movimento, è un altro passo verso la modernità e
rappresenta per noi un’altra piccola conquista.
Sono, infatti, passati alcuni mesi da quando a Grotte ha preso piede l’idea
di questo MoVimento. La donazione della webcam al Comune è stato il primo
atto, il primo segnale della nostra presenza. Sono stati mesi duri, è vero,
ma noi siamo ancora qui. Qualcuno ci ha lasciati in silenzio, qualcuno è
andato via strascicandosi dietro inutili e vuote polemiche, qualcun’altro si
è avvicinato, sposando la nostra causa e trasmettendo nuova linfa ai nostri
progetti. Il nostro sogno invece resta sempre lo stesso, ed è quello di
avere un’amministrazione moderna, efficace ed efficiente, celere nel dare
risposte concrete ai cittadini".
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Paolo Terrana
(Portavoce del MoVimento 5 Stelle Grotte)
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Sara Castronovo
(Co-organiser del Meetup) |
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07/04/2013 |
Viabilità. Proseguono le
attività lavorative lungo la SS 640 |
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Viadotto Busita |
In merito ai paventati problemi di sicurezza, la
società Empedocle precisa che sono stati da tempo posti in essere controlli
continui lungo tutto il tracciato della strada statale 640 per garantire la
normale viabilità. Non c’è nessun rischio, pertanto, lungo la nuova 640 dove
proseguono, soprattutto nel versante canicattinese, i lavori di raddoppio a
quattro corsie della “Agrigento - Caltanissetta”. Si prosegue peraltro nelle
attività lavorative, noncuranti di quelle che risultano evidenti
strumentalizzazioni a mezzo stampa. La società Empedocle continua ad
impegnarsi ed a rispettare i termini contrattuali con l’Anas avendo a cuore
la consegna dei lavori al territorio e naturalmente il completamento dei
pochi chilometri rimanenti del primo lotto della statale. Ne sono un esempio
i lavori al viadotto Serra Cazzola, le cui operazioni di spinta
sincronizzata si stanno concludendo.
Per quanto riguarda invece il secondo lotto, il cantiere è pienamente
operativo in diverse zone del tracciato con lavori di sbancamento, di
fondazioni di ponti e di imbocco della galleria Caltanissetta.
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07/04/2013 |
Politica. "Meglio tardi che
mai"; nota del Movimento 5 Stelle
di Grotte |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Come si dice
banalmente in questi casi meglio tardi che mai. La gestione dei rifiuti
tornerà ad essere erogata dal Comune di Grotte. È quanto deciso dall’ultimo
Consiglio comunale (4
aprile 2013)
dell’era Pilato. Maggioranza ed opposizione hanno, infatti, approvato il
settimo punto all’ordine del giorno e con un atto di indirizzo votato
all’unanimità, che si basa su una legge regionale dello scorso gennaio,
hanno investito l’amministrazione Pilato affinché compia le attività
necessarie per fare in modo che i servizi di spazzamento, raccolta e
trasporto degli stessi, ritornino di competenza comunale.
Noi del MoVimento 5 Stelle, essendoci prodigati in questi mesi per
raccogliere la volontà e l’adesione di circa 130 cittadini, siamo felici di
questo cambio di rotta della politica locale. Resta comunque il rammarico di
non essere stati ascoltati prima, consapevoli che, parafrasando le parole
del consigliere Vizzini, si sarebbe potuto raggiungere un maggior risparmio
per le tasche dei cittadini, agendo fin da subito, cioè da gennaio.
Poco più di 1.000.000 euro è, infatti, la cifra che il Comune di Grotte ha
versato, e continua a versare annualmente per tali servizi.
Ci auguriamo che Pilato e la sua Giunta possano, nel breve lasso di tempo
che ci separa dalle elezioni, avviare tutte le attività necessarie affinché
la nuova tassa sui rifiuti solidi urbani TARES non rappresenti un’altra
mazzata per i cittadini, peggiore dell’IMU.
Per ridurre i costi del servizio ed abbassare il costo delle bollette non
c’è altra strada da seguire se non quella di puntare sulla raccolta
differenziata dei rifiuti porta a porta.
Il MoVimento 5 Stelle vigilerà quotidianamente affinché gli attuali
amministratori dimostrino responsabilità verso il Paese, non dedicandosi in
questi due mesi esclusivamente alla campagna elettorale e tralasciando così
i veri interessi dei cittadini".
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Movimento 5 Stelle Grotte
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07/04/2013 |
Politica. Prossima
costituzione del comitato civico "La Turri di lu Palu" |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"La prossima settimana si costituirà il comitato civico La Turri di lu
Palu presieduto da Gaetano Garifi.
Scopo dell'incontro sarà la definizione del programma relativo alle
emergenze che riguardano il Comune di Grotte.
Il comitato ritiene infatti che diverse sono le priorità da affrontare, fra
queste quella occupazionale e dei servizi sociali.
Inoltre nel corso dell'incontro sarà discussa la candidatura che il comitato
civico La Turri di lu Palu intende proporre in occasione delle
prossime elezioni amministrative di Grotte". |
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Gaetano Garifi
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06/04/2013 |
Chiesa. Domenica 7 aprile,
Festa della Divina Misericordia |
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Manifesto
Striscione |
Domenica 7 aprile, II Domenica di Pasqua, in tutte le chiese di Grotte, così
come in ogni chiesa cattolica, sarà celebrata la Festa della Divina
Misericordia. Le celebrazioni liturgiche, animate dal gruppo delle "Ancelle
della Divina Misericordia", saranno precedute da una introduzione - a cura
della prof.ssa Graziella Vizzini - che pubblichiamo.
"Con i Primi Vespri della II Domenica di Pasqua ha inizio la Festa della
Divina Misericordia, che viene celebrata solennemente nel giorno festivo
seguente. Il mondo intero ha bisogno della Misericordia, di questa pioggia
di grazie che scaturiscono dal cuore di Cristo Risorto. La Misericordia non
è un'invenzione dell'uomo, ma è opera di Dio. La misericordia è il più
grande attributo di Dio. La Misericordia è una nuova luce che si è accesa
nella Chiesa. "Nessuna anima abbia paura di accostarsi a me", dice
Gesù. Anche se i suoi peccati fossero come scarlatto, basta avere fiducia in
Dio, che è Amore infinito che ci ama senza misura. Nostro Signore ha voluto
espressamente la Festa della Divina Misericordia. "Desidero che la 1^
domenica dopo Pasqua sia la Festa della Divina Misericordia. Desidero che
questa festa venga celebrata solennemente la prima domenica dopo Pasqua".
Queste parole disse Gesù il 22 febbraio del 1931, apparendo a suor Faustina,
e desiderava che i sacerdoti l'annunciassero alle anime dei peccatori."Desidero
che la festa della misericordia sia riparo e rifugio per tutte le anime e
soprattutto per i poveri peccatori. Spanderò un mare di grazia sulle anime
che si accosteranno alla fonte della mia misericordia" e per diffondere
questo messaggio, rivolto al mondo intero, Dio sceglie suor Faustina, una
giovane e umile suora, terza di 10 figli. Anima molto privilegiata,
segretaria e apostola della Divina Misericordia. Santa Faustina, ponte tra
il II e il III Millennio, fu testimone vivente della Divina Misericordia.
Nasce il 25 agosto del 1905 e muore il 5 ottobre del 1938 a soli 33 anni,
dopo lunghe sofferenze. Nel diario di Santa Faustina si legge: "L'umanità
non avrà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla mia misericordia".
Gesù è il Re di Misericordia. Egli è la Misericordia. "Il dolore che più
ferisce il mio cuore è la mancanza di fiducia nella mia bontà". I due
raggi che vediamo nell'immagine, uno rosso, l'altro pallido, rappresentano
il sangue e l'acqua che scaturiscono dal costato aperto di Gesù, aperto
sulla croce. Il raggio pallido significa l'acqua che giustifica l'anima,
mentre il raggio rosso significa il sangue, che è la vita dell'anima. "Questi
raggi proteggono l'anima dall'ira del Padre mio". La festa della Divina
Misericordia è stata istituita dal Beato Giovanni Paolo II il 30 aprile del
2000 durante la canonizzazione di suor Faustina, la prima Santa del grande
Giubileo, pronunciando la frase: "Di nulla l'uomo ha bisogno, quanto
della Divina Misericordia". La festa della Divina Misericordia è
preceduta dalla recita della novena da iniziare il venerdi santo, il cui
testo è stato dettato dal Redentore stesso a suor Faustina. Ogni giorno
vengono presentate un gruppo di anime da immergere nell'abisso della
Misericordia di Dio, a cui segue la recita della coroncina. La Misericordia
è un miracolo continuo: chiunque può attingere le grazie - "i frutti"
come li chiama Papa Francesco - alla sorgente della Misericordia. La
domenica della Divina Misericordia è stata arricchita dal dono
dell'indulgenza plenaria. L'anima che si confesserà e si comunicherà in
questo giorno otterrà la completa remissione delle colpe e delle pene.
Confidiamo nella Misericordia del Signore con lo spirito e con il cuore di
Santa Faustina, apriamo anche noi il cuore alla Misericordia, saremo ripieni
di quell'Amore - con la "a" maiuscola - che esce dal costato di Gesù
Cristo". |
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Graziella Vizzini
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06/04/2013 |
Scuola. Convegno al Centro
"San Nicola" sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento |
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Vedi le foto |
I Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) sono disturbi neurobiologici
che riguardano le difficoltà isolate e circoscritte nella lettura
(dislessia) e/o nella scrittura (disortografia, disgrafia) e/o nel calcolo (discalculia)
in una situazione in cui lo sviluppo intellettivo è nella norma e non sono
presenti deficit sensoriali.
Per discutere di queste situazioni si è svolta ieri, venerdi 5 aprile, a
Grotte presso il Centro Polifunzionale "San
Nicola", un convegno sul tema in questione. L'iniziativa, promossa dall'Istituto Comprensivo "A.
Roncalli", dall'Azienda Sanitaria Provinciale 1 di Agrigento e
dall'Amministrazione Comunale di Grotte, ha richiamato un numeroso e
qualificato uditorio composto, soprattutto, da docenti, genitori ed
educatori.
Negli ultimi anni, grazie alla recente Legge 170/10 sul riconoscimento e la
definizione di DSA, si insiste soprattutto sull'importanza
dell'individuazione precoce di questi disturbi, assegnando alle scuole di
ogni ordine e grado il compito di attirare interventi tempestivi "idonei a
individuare i casi sospetti di DSA". La Legge dà alla scuola e alla sanità
funzioni e competenze diverse, ma tra loro complementari e sinergiche. Per
capire la natura dei DSA è necessario un approfondimento specialistico molto
accurato e la Legge attribuisce alla sanità il compito di effettuare
diagnosi e relative certificazioni. E' una valutazione che richiede tempo e
impegno per le famiglie e per i bambini, ed è necessario farlo prima
possibile, per ridurre gli effetti sulla scolarizzazione. Indirizzare prima
possibile i bambini ad un approfondimento è pertanto una decisione da
prendere presto: per questo la scuola è chiamata a dotarsi di strumenti
specifici per l'individuazione delle difficoltà.
Al convegno hanno preso la parola: la dott.ssa Stefana Morreale
(Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo "A. Roncalli" Grotte);
il rag. Paolo Pilato
(Sindaco di Grotte); il dott. Angelo Collura (Presidente del Consiglio
comunale di Grotte); il dott. Salvatore Messina
(Commissario Straordinario ASP 1 Agrigento), il dott. Antonio Vetro
(Direttore U.O.C. N.P.I. ASP 1 Agrigento); il prof. Vincenzo
Fontana (moderatore dell'incontro e Dirigente Scolastico I.T.C.G. "G. Galilei" Canicatti);
la prof.ssa
Concetta Montana Lampo; la dott.ssa
Valentina Pontremoli; la dott.ssa
Rossana La Porta (Psicologa-Psicoterapeuta); l'ins. Patrizia
Zagarella.
Pubblichiamo alcune immagini del convegno (15 foto di
© Associazione Culturale "Punto Info").
Convegno sui Disturbi specifici dell'Apprendimento (Foto)
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05/04/2013 |
Lingua. "Agli amici
lettori 4"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo l'approfondimento del prof. Calogero Agnello, sulla
sua iniziativa inerente la
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
E' possibile scaricare (e stampare)
la raccolta dei soprannomi
"Agli amici lettori.
Ritorno a voi dopo essermi assunto un compito alquanto
difficile. Vorrei provare a dare qualche
chiarimento-interpretazione sul significato o sulla origine
di cognomi, soprannomi ed ingiurie.
Vorrò riferirmi a tutte e tre le manifestazioni del fenomeno
che, come abbiamo già accennato è vecchio di secoli.
Cominciamo dai cognomi.
Intanto salta subito agli occhi la ricchezza di ceppi
(soprannomi) di alcune grandi famiglie (cognomi). Dobbiamo
immaginare, in linea di principio che per ogni cognome sia
arrivato a Grotte un capostipite. Che portasse un cognome
chiaro e certo non possiamo essere certissimi, ma che ogni
individuo avesse la capacità di costruirsi una storia
personale deve considerarsi certo per ogni nuova possibile
valutazione.
Quali fattori possono avere favorito il moltiplicarsi di
elementi della stessa famiglia? Possiamo fare solo delle
ipotesi, certi che ognuna porta con sé un po’ di verità:
a) il primo elemento può essere il tempo che quel ceppo
originario (capostipite) ha avuto nel diffondersi e
moltiplicarsi;
b) l’inventiva, la capacità di produrre, diciamo, reddito
per garantire una vita sana che permetteva soprattutto di
superare meglio le malattie;
c) un DNA o struttura fisica che dir si voglia che
proteggeva dalle malattie e garantiva più longevità (anche
oggi possiamo individuare “famiglie” più longeve di altre);
d) una prevalenza di nascite di figli maschi che potevano
garantire il moltiplicarsi della “famiglia”.
Tutti questi elementi potevano favorire il naturale
evolversi degli elementi della famiglia.
Nel nostro piccolo Centro il ceppo più ricco è quello dei
Costanza.
Spiegarne il motivo col fatto che il nome indica una virtù
umana, non soddisfa, anche perché non abbiamo esempi di
cognomi con queste motivazioni di base.
Abbandonata questa ipotesi, ci viene in aiuto, almeno
secondo le mie deduzioni, il nostro lontano passato.
Costanza d’Altavilla fu Imperatrice del Sacro Romano
Impero (intorno al 1200), visse in Sicilia, terra che era
stata concessa ai suoi progenitori; dette alla luce Federico
II, grandissimo Imperatore che dette lustro alla Sicilia più
di ogni altro governante di tutti i tempi. E’ lecito
pensare, per questo, che il nome della mamma Imperatrice
(sepolta nella cattedrale di Palermo) fosse conosciuto anche
durante i secoli a venire e che quindi in suo onore fosse
assegnato ad un ignaro siciliano da un Ufficiale di stato
civile, dotto questa volta (così dobbiamo immaginarlo).
Questa ipotesi sarebbe avvalorata dal tempo che ha avuto la
natura umana per moltiplicarsi anche nello spazio limitato
(o è stato forse meglio?) di un piccolo territorio.
Naturalmente mi esimo dal volere tracciare gli elementi
comuni alle caratteristiche psicofisiche dei Costanza. Se ci
sono li lasciamo alla libera interpretazione di tutti.
Un altro ceppo numeroso è quello dei Morreale o
Monreale. Qui il riferimento è più chiaro e ci conferma
nella interpretazione e spiegazione, appena esposta, a
proposito di “Costanza”. Il duomo di Monreale (concediamo
l’alterazione di Morreale) fu costruito durante il regno di
Costanza e dei suoi predecessori e successori. E’ lecito per
questo pensare che si siano attivati gli stessi
meccanismi cui abbiamo già accennato. Avendo avuto un tempo
abbastanza lungo per arricchirsi (numericamente), i Morreale
si sono divisi in tanti ceppi contraddistinti da tanti
soprannomi. Secondo questa mia ipotesi, questi due gruppi di
famiglie sarebbero i più antichi (e... concediamolo!?) i più
nobili".
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Lillo Agnello
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05/04/2013 |
Riflessioni. "La gioia
dell'abbraccio"; di Carmelo Luparello |
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Prof. Luparello |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Carissimo Carmelo,
l'altro giorno sono andato al Conad di Grotte per fare la spesa. Essendo un
periodo di festa, c'era un affollamento incredibile e, per pagare, ho dovuto
fare la fila. Davanti a me, tra gli altri, c'erano due signore che io non
conoscevo e tutt'ora non conosco. Una spingeva il passeggino con una bambina
di due - tre anni, l'altra era accompagnata da una bambina un po' più
grande. Non so se le due mamme fossero parenti o meno, sta di fatto che la
bambina del passeggino, alla vista dell'altra bambina, si è protesa per
abbracciarla con slancio ed affetto, e quella, compiaciuta, si è offerta
all'abbraccio e ha stretto a sé la prima, ed entrambe erano felici di essere
l'una tra le braccia dell'altra. La gioia dell'abbraccio.
Mi piacerebbe che qualche adulto, assistendo come me alla scena, abbia
scolpito nella mente l'abbraccio e la gioia reciproca che l'ha accompagnato.
Magari, intravedendo un fratello, una sorella, un vicino o un conoscente,
l'adulto capirà che si vive più felici se si rinuncia a calcolare la
distanza tra sé e la persona che si sta incontrando, per stabilire se è
possibile defilarsi ed evitare l'incontro, o se, nella preclusione della via
di fuga, vi sono le condizioni per simulare distrazione o per calcolare chi
debba salutare per primo e se ci si debba dare del lei o, confidenzialmente,
del tu.
Vedi, caro Carmelo, ciascuno avrà visto dei cani giocare allegramente
insieme, senza che gli stessi si siano posti il problema se uno è allevato
in una famiglia opulenta e socialmente in vista e l'altro è un povero
bastardino, figlio di razze diverse e cresciuto senza la cura dell'uomo.
Vedi, caro Carmelo, ciascuno avrà visto le rose che si intrecciano tra loro,
in un colorato abbraccio, anche se provengono da gambi diversi, gambi che
hanno avuto la fortuna di crescere vicini.
Ciascuno, mi chiedo caro Carmelo, avrà visto una rosa coltivata crescere a
fianco di una rosa selvatica e, tuttavia, intrecciarsi con essa.
In quel “ciascuno” ci sarà anche chi la domenica va “regolarmente” a Messa,
ma non è capace di imitare le bambine incontratesi nel Conad, i cani che
giocano festosamente insieme e neppure le rose.
Un bambino cerca un altro bambino per essere felice, un cane cerca un altro
cane per essere gioioso, la rosa si considera fortunata se cresce accanto ad
un'altra rosa, perché vi si appoggia e vi si intreccia e ciascuna rende
l'altra più bella, e insieme provano a resistere alle sferzate del vento.
E se questo “ciascuno” ha fatto una scelta isolazionistica, perché ritiene
di essere superiore agli altri essere umani e preferisce vagare da solo,
come uno spettro, nella propria turris eburnea, provi a girare lo
sguardo intorno a sé. Magari, nella propria casa dimenticata dal sole,
troverà almeno delle ortiche. Anche le umili ortiche gli racconteranno della
naturalezza con cui esse crescono intrecciate tra loro finché la mano
dell'uomo non le separi.
Affettuosi saluti". |
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Carmelo Luparello
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04/04/2013 |
Lettere. "Riflessioni sulla
diretta streaming della Settimana Santa di Grotte"; di Vincenzo Morreale |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentile Redazione,
a conclusione delle manifestazioni della Settimana Santa 2013 che si sono
svolte nel nostro paese, mi preme esprimere il personale ringraziamento
all’Amministrazione comunale per aver reso possibile la diretta streaming
delle stesse “per dare la possibilità ai tanti concittadini residenti
fuori paese di seguire, pur con tutti i limiti rappresentati dalla
tecnologia, le "Recite" e le processioni dell'Urna”: è stata creata una
pagina web appositamente predisposta per l’occasione, attivando un servizio
“pur con tutti i limiti rappresentati dalla tecnologia”.
Ho saputo, e non era difficile immaginarlo (a meno di clamorose smentite!),
che tale servizio non è stato offerto gratuitamente da chi si è occupato di
realizzare tecnicamente il tutto, ma è stato finanziato
dall’Amministrazione.
Ecco, quello che mi preme sottolineare non è il fatto che delle persone
abbiano ricevuto un compenso (per carità, meritato e legittimo) per avere
svolto un lavoro, ma quanto piuttosto il fatto che risulta difficile da
comprendere come i nostri amministratori non abbiano pensato di coinvolgere
le persone che da diversi anni mantengono attivo un sito dedicato
esclusivamente alla Pasqua di Grotte (www.lapasquadigrotte.net
attivo dal 2005), attraverso il quale hanno, dal 2008 al 2011, trasmesso in
diretta streaming tutte le manifestazioni pasquali e senza ricevere alcun
contributo (se non nel 2010 di 200,00 euro!!).
L’amministrazione avrebbe potuto almeno chiedere a noi dello staff del sito
di collaborare, di trasmettere attraverso le pagine del sito già attivo
piuttosto che creare una pagina su un dominio nuovo, e invece no.
Forse si temeva la richiesta di parte del contributo stanziato?
La realtà dei fatti dice che finché ci sono stati dei giovani volenterosi,
capaci e disponibili che si sono impegnati senza chiedere niente a nessuno
allora tutto bene, quando poi arriva il momento di poter stanziare una somma
che avrebbe potuto “premiare” l’impegno incondizionato di tanti anni,
l’amministrazione che fa? Si rivolge ad altri, senza verificare la
possibilità di una collaborazione con un gruppo di giovani collaudato e che
la diretta streaming la realizzava da anni! E’ pur vero che da questi
giovani i nostri amministratori, che si sono avvicendati nel corso degli
anni, hanno mantenuto un certo distacco (a parte nel 2010, ‘nun sia mai n’addumannanu
sordi!’).
Ricordo addirittura qualche anno fa un esponente della Giunta, a cui il
direttore di questo giornale mi presentò come webmaster del sito sulla
Pasqua, il quale guardandomi esclamò: “Ah perché c’è un sito sulla
Pasqua??!!”…
Ho voluto di proposito aspettare la fine delle manifestazioni per evitare
inutili e improduttive polemiche, ma ho sentito il bisogno di esprimere
comunque il disappunto mio e di chi nel corso degli anni si è impegnato a
portare avanti un bel progetto, minimizzato da alcuni, ma esaltato da tanti
e dai nostri concittadini emigrati, il cui affetto ci ha dato sempre lo
stimolo per realizzare un piccolo grande successo.
Un caro saluto". |
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Vincenzo Morreale
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04/04/2013 |
Politica. L'Assessore
provinciale Valentina Palumbo: "Il mio impegno sarà indirizzato allo
sviluppo" |
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Il neo Assessore Provinciale Valentina Palumbo, dopo la
fresca nomina esprime delle considerazioni sulla situazione in provincia.
"Ringrazio il Prof. Arnone e il Presidente D'Orsi per il ruolo che mi è
stato affidato all'interno del governo della Provincia. E' un momento di
instabilità e grave crisi per il Paese, ritengo che le Istituzioni debbano
lavorare seriamente, seguendo principi di legalità e responsabilità
politica. Non sfugge a nessuno che Agrigento e il territorio hanno bisogno
progettualità e nuova linfa, senza continuare con le speciose polemiche
della vecchia politica, oggi dobbiamo come attori della politica assumerci
impegni precisi con la collettività senza accusare nessuno ma avendo chiare
le linee programmatiche e di sviluppo. Ormai la diade destra e sinistra come
aveva preconizzato Norberto Bobbio circa vent'anni fa si è dimostrata un
guscio vuoto, adesso sono le idee e i progetti la base su cui partire, più
che di convergenze parallele, si deve passare a governi di scopo dove
precipuamente i temi del lavoro, dello sviluppo delle Municipalità e la
forza dei localismi devono fondersi in progetti condivisi che abbiano a
cuore le future generazioni. Nel mio mandato ascolterò tutti, attraverso una
circolarità che non guarda alle tessere di partito, ecco perché ho aderito
al movimento Autonomia e Libertà, che vuole essere uno strumento, un
grimaldello per il cittadino libero e scevro da vecchie segreterie e
correntismi ormai archiviati e che puzzano di invidie e paletti contro lo
sviluppo. Accetterò consigli, suggerimenti ed eventuali critiche in uno
spirito di collaborazione e di crescita per un'azione politica alla luce del
sole, da donna libera quale sono".
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04/04/2013 |
Politica. Valentina Palumbo
nominata Assessore provinciale dal presidente D'Orsi |
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Valentina Palumbo è stata nominata dal Presidente della
Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D'Orsi, nuovo Assessore
Provinciale. La Signora Palumbo ha alle spalle anni di esperienza in
politica; ha militato nell'Italia dei Valori, partito nel quale ha rivestito
l'incarico provinciale di Responsabile delle Donne. Recentemente ha lasciato
il partito di Di Pietro per aderire al movimento politico "Autonomia per la
Libertà", formazione che si colloca nell'area del Centrodestra. Questa
dovrebbe essere, se non l'ultima, una delle ultime nomine politiche su
designazione del Presidente D'Orsi, sia perché manca qualche mese al termine
del mandato elettorale, sia perché in Sicilia si va verso l'abolizione
definitiva degli Enti "Provincia".
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04/04/2013 |
Chiesa. Presentazione dei
ragazzi di Prima Comunione durate la Santa Messa "In Coena Domini" |
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Vedi le foto |
Come da tradizione consolidata, il giorno del Giovedi
Santo, durante la Santa Messa vespertina denominata "In Coena Domini" (in
ricordo dell'Ultima Cena del Signore, memoriale dell'istituzione
dell'Eucaristica) vengono presentati alla comunità parrocchiale -
accompagnati da padrini e madrine di battesimo - i ragazzi che riceveranno
tra qualche mese il sacramento della Prima Comunione. La liturgia celebrata
nella chiesa della Madonna del Carmelo, quest'anno è stata presieduta da
padre Julian Mokasse, ed ha visto la partecipazione di numerosi fedeli,
molti dei quali accorsi da parrocchie diverse per essere accanto ai giovani.
L'introduzione alla funzione religiosa, coordinata dalle catechiste, è stata
curata dalla prof.ssa Graziella Vizzini. Al termine della Santa Messa i
ragazzi, in processione silenziosa, hanno accompagnato il celebrante che ha
deposto l'Eucaristia nell'Altare della Riposizione.
Carmelo Arnone
4 aprile 2013
Pubblichiamo alcune immagini della celebrazione (46 foto di
© Patrizia Mangione).
Santa Messa "In Coena Domini" (Foto)
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03/04/2013 |
Politica. Il gruppo M5S
all'ARS: "Nessun soggetto è legittimato a dichiararsi candidato" |
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Le liste del M5S per le elezioni comunali sono ancora
in via di definizione, pertanto nessuna candidatura ancora può ancora essere
ufficializzata.
Il gruppo parlamentare M5S all'ARS (Assemblea regionale Siciliana) comunica
che il Movimento 5 Stelle sarà presente con proprie liste alle prossime
elezioni amministrative in programma a giugno in diversi comuni dell'isola.
Evidenzia, però, che allo stato attuale nessuna lista ha ancora ottenuto la
necessaria certificazione da parte dello staff nazionale.
Pertanto nessun soggetto è legittimato a dichiararsi candidato sindaco o
candidato consigliere comunale fino a quando la lista a cui appartiene non
sarà certificata.
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03/04/2013 |
Musica. Concerto della
Filarmonica "Santa Cecilia" di Agrigento, sabato 6 aprile in chiesa
Madre |
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Filarmonica |
Dopo la solenne inaugurazione con la Santa Messa celebrata lo scorso 3 marzo dall'Arcivescovo
di Agrigento, Mons. Francesco Montenegro, la chiesa Madre di Grotte
celebrerà la riapertura ai fedeli con una manifestazione straordinaria.
L'Associazione Filarmonica "Santa Cecilia" di Agrigento, diretta dal M°
Alfonso Lo Presti, ha offerto e proporrà ai cittadini, il prossimo sabato 6
aprile alle ore 19.30, un concerto di arie celebri dal repertorio musicale
religioso classico e moderno. La Filarmonica sarà affiancata dal Piccolo
Coro di Voci Bianche "Santa Cecilia", diretto dal M° Marisa Bonfiglio.
Nell'introduzione alla manifestazione, il Direttore Artistico della
Filarmonica, Mons. Giuseppe Liberto, ha scritto:
"Il gesto del cantare
è al centro e nel cuore della grande, sublime storia della salvezza.
Ricordiamo Mosè! Quando vede quel che Dio compie per liberare il suo popolo,
sul Mar Rosso intona il canto della liberazione: Voglio cantare al
Signore, perché ha mirabilmente trionfato… Mia forza e mio canto è il
Signore. Egli è stato la mia salvezza. (Es 15,1).
Ricordiamo Giovanni! Nell’Apocalisse scrive che coloro che avevano visto la
Bestia cantavano con arpe divine il cantico di Mosè e il cantico
dell’Agnello: Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio
onnipotente; giuste e vere le tue vie, o Re delle genti! (Ap 15,3).
Ricordiamo Gesù! Il canto è al centro della grande storia della salvezza.
Cristo, nuovo Mosè, supera le gesta del Mar Rosso perché Dio continua a
operare nel presente.
Chi crede in Cristo può continuare a cantare il “cantico nuovo” al Signore
della gloria e della storia. La Chiesa in cammino, infatti, prega cantando
per Cristo, con Cristo e in Cristo. La preghiera in canto dei cristiani
scaturisce dallo Spirito di Cristo e da Lui è sempre ispirata. Il canto
della Chiesa, infatti, nasce come carisma e come dono squisito dello
Spirito. Siccome lo Spirito è Amore del Padre e del Figlio, il nostro canto
in Lui diventa sublime espressione d’amore. Amore vero, pieno e duraturo.
Cantare amantis est, afferma sant’Agostino, musica e canto sono perciò
il linguaggio proprio di chi sa percepire l’amare ed è capace d’amare. Il
canto a Dio, allora, non è puro risuono di emozioni soggettive, non è sola
ricerca di echi di un dio lontano, invisibile e sconosciuto. Cantare è Dio è
esperienza ed espressione di un amore accolto e ridonato. Cantare è frutto
dell’ammirazione della sorpresa e della meraviglia facendo vibrare le
profondità dell’animo di chi cerca amando, di chi attende sperando.
L’affascinante incanto del cantare è percezione dell’ineffabile Mistero di
Dio-Bellezza che rende capaci di entrare nell’intimità di comunione col
divino. Attraverso l’esperienza del nostro cantare insieme in concordia di
cuori e di voci, vorremmo introdurvi a comprendere l’intima nostalgia del
riposare nella contemplazione del Mistero di Cristo incarnato, morto e
risorto per amore. E’ Lui l’Inno che il Padre ci ha donato, e continua a
donarci, nel dolcissimo venire-restare sempre con noi nel Mistero della
Pasqua, trionfo dell’Amore e della Vita".
Il programma del concerto prevede l'esecuzione dei seguenti brani:
Filarmonica di
Santa Cecilia
- Gregoriano: Ave verum corpus - con polifonia di G. Liberto a 4 v. m.
- T. L. Da Victoria: O quam gloriosum est regnum - a 4 v. m.
- G. P. Da Palestrina: Super fulmina Babylonis - a 4 v. m.
- J. S. Bach: Dalla Passione secondo Matteo - BWV 244 - Coro “Kommt, ihr
Tochter, elft mir klagen” a 5 v. m.e pf
Piccoli Cantori di
Santa Cecilia
- H. J. Botor: Misericordias Domini - a 2 v. p.
- G. Faurè: Maria, Mater Gratiae - a 3 v. p.
- L. Perosi: Ecce Panis - a 2 v. p.
- Negro spirituals: Where you there? - a 3 v. p.
- Negro spirituals: Joshua fit the battle of Gerico - a 3 v. p.
Filarmonica di
Santa Cecilia
- G. Rossini: Ave Maria - a 4 v. m. e pf
- P. Mascagni: Intermezzo dalla Cavalleria rusticana - a 4 v.m. e pf Trascr.
A. Lo Presti
- P. Mascagni: Inneggiamo il Signor non è morto - per soli, coro a 4/6 v. m.
e pf.
Concerto della Filarmonica "Santa Cecilia"
Sabato 6 aprile 2013, ore 19.30
Chiesa Madre - Grotte
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03/04/2013 |
Scuola. Convegno al Centro
"San Nicola" sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento |
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Venerdi 5 aprile, alle ore 09.00 presso il Centro Polifunzionale "San
Nicola", si svolgerà un convegno sul tema "Disturbi Specifici
dell'Apprendimento". L'iniziativa è promossa dall'Istituto Comprensivo "A.
Roncalli", dall'Amministrazione Comunale di Grotte e dall'Azienda Sanitaria
Provinciale 1 di Agrigento.
Il programma del convegno prevede:
- ore 09.00: Benvenuto ai partecipanti
Dott.ssa Stefana Morreale
(Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo "A. Roncalli" Grotte)
Rag. Paolo Pilato
(Sindaco di Grotte)
Dott. Salvatore Messina
(Commissario Straordinario ASP 1 Agrigento)
Dott. Raffaele Zarbo
(Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale Agrigento)
Dott. Antonio Vetro
(Direttore U.O.C. N.P.I. ASP 1 Agrigento)
- ore 10.00: Presentazione del Convegno - "Legge 170: quali certezze e quali
aspettative"
Moderatore Prof. Vincenzo
Fontana (Dirigente Scolastico I.T.C.G. "G. Galilei" Canicatti)
- ore 10.30: coffee break
- ore 10.45: "Le problematiche dei DSA nella scuola"
Relatrice Prof.ssa
Concetta Montana Lampo
- ore 11.15: "La diagnosi e la cura dei DSA attraverso l'uso del PC"
Relatrice Dott.ssa
Valentina Pontremoli
- ore 11.45: "Il soggetto con DSA a scuola, relazione e motivazione"
Relatrice Dott.ssa
Rossana La Porta (Psicologa-Psicoterapeuta)
- ore 12.15: Interventi programmati
- ore 12.45: Conclusioni
Relatrice Ins. Patrizia
Zagarella
La partecipazione al Convegno è aperta a tutti (particolarmente indicata ad
operatori sanitari, docenti, genitori, educatori).
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02/04/2013 |
Politica. Nasce la lista
civica "Grotte in Movimento"; nota di Michelangelo Farruggia |
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M. Farruggia |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro Carmelo,
ho il piacere di annunciarti che un bel gruppo di persone siamo alle prese
per l'allestimento di una lista civica che avrà il nome di “Grotte in
Movimento” con l'effige della “Turri” per come era in origine e come
vorremmo che ritornasse se andremo ad amministrare questo Comune.
La lista è a buon punto e abbiamo molte adesioni, la stessa sarà
caratterizzata da persone nuove e non inciuciati nella politica
grottese che ha amministrato in questi anni.
Chiunque volesse aderire per dare un contributo alla lista potrà contattare
il sottoscritto, Franco Vizzini o venire direttamente nella sezione accanto
alla pescheria di “Ciccio”.
Voglio che si sappia che non ci saranno spartizioni di assessorati o altro e
sarà fatto tutto all'insegna della meritocrazia.
Quindi chi vuole venire deve portare gente nuova e condividere ciò che ho
sopra esposto".
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Michelangelo Farruggia
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02/04/2013 |
Politica. Le proposte del M5S
di Grotte per la riduzione delle indennità degli Amministratori comunali |
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M5S Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Ecco quanto risparmierebbe il Comune di Grotte in
un anno se Sindaco, Consiglieri, Assessori e Commissioni Consiliari
adottassero le riduzioni d’indennità che hanno sottoscritto i candidati del
M5S di Grotte in caso di elezione alle amministrative del 9/10 giugno 2013.
Tabella elaborata in base alla decisione del 27 marzo 2013 del Movimento
5 Stelle di Grotte di ridursi le proprie indennità, in caso di elezione,
nella seguente misura:
- Sindaco: riduzione dell’indennità del 50%;
- Assessori e Consiglieri: riduzione del 70%;
- Commissioni consiliari: riduzione
del 100% (rimborso zero).
Tabella realizzata da Lillo Chiarenza per il Movimento 5 Stelle
di Grotte il 29 marzo 2013.
Risparmio totale calcolato: 130/150.000 Euro/anno". |
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Paolo Terrana
(Portavoce del Movimento 5 Stelle Grotte)
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02/04/2013 |
Lingua. "Offriamo agli amici
lettori la raccolta dei soprannomi"; di Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo il risultato dell'iniziativa promossa
dal prof. Calogero Agnello, sulla
raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.
E' possibile scaricare (e stampare)
la raccolta dei soprannomi
"Ai nostri amici lettori.
Breve premessa alla divulgazione del lavoro di raccolta dei
soprannomi.
Finalmente oggi offriamo all'attenzione degli amici lettori
buona parte della raccolta dei soprannomi. Crediamo che il
grosso sia stato fatto. Restano ancora tantissimi
soprannomi-ingiurie che, se pure sentiti dalla viva voce di
tanti nostri compaesani, non sono ancora incasellati perché
non trascritti o privi ancora dei cognomi di appartenenza.
Invito, per questo, quanti sono in possesso ancora di
soprannomi non inclusi in queste pagine di volermene
informare.
Comunico con piacere che dagli Stati Uniti il Sig. Formoso (Ugliarieddru) e
dal Belgio il giovane Bellanca mi hanno con piacere
comunicato i loro soprannomi. La loro partecipazione mi ha
insegnato che i soprannomi-ingiurie sono segni di
appartenenza forse ancora più forti dei rispettivi cognomi.
E allora partecipiamo a questo gioco della nostra vita".
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Lillo Agnello
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Se notate qualche lacuna o errore comunicatemelo, e provvederò ad
intervenire, all'indirizzo e-mail:
agnellocalogero@gmail.com.
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SOPRANNOMI USATI A GROTTE
a cura del prof. Calogero Agnello.
Accanto a
ciascun cognome, si riportano i soprannomi noti.
Agnello: Capputtuni, Pittinè, Battaglia, Stanzillà, Riccirdi,
Viciddru, Piriddru, Baruni, Puddrasciuni, Filimò, Addrina, Capitanu,
Carlazzu, Cataluchisi, Firticchiuni, Firticchiu, Santaliviti.
Alaimo: Lu Muzzu.
Amico: Lu Gnuri.
Antonucci: Naccareddra.
Aquilina: Rusarusa, Dì-dì, Santaliviti, Donnavita.
Arnone: Varbad'uoriu, Panzica, Patanu, Barunieddru, Firticchiuni,
Paglianu.
Baldo: Lu Maaru, Spiritu Russu.
Bellavia: Firticchiu, Patata, Taraddru, Puripù, Masciumariu,
Donnancilina, Signiruzza.
Bellomo: Testaarragiata, Miricanu.
Bertolino: La Bella, Cuoriu Duru, Itieddru.
Bonadonna: Caccamisi.
Bonsignore: Giacataro, Carcarazzu.
Boscarino: Mpatacchiu, Annorbaancieddri, Saccu.
Bosco: La Vosca.
Broccia: Braccialunisi.
Brucculeri: Bricida, Rispetti, Tinaglia, Garrettu, Crimmintina,
Cuoriuduru, Marranchinu.
Brunaccini: Crapuzza.
Busuito: Lu Ciciru, Addruottu.
Butera: Mignemi, Raisanu, Paparuni.
Carchiolo: Minchiocchiu.
Carlisi: Baruni, Rancascieri, Barravecchia, Sanzizzuni, Cacafuntani,
Majarà, Ardicasi, Fumaluoru, San Giuseppe.
Carragi: Birtineddra.
Castiglione: Pagliavagnata, La Narda.
Castronovo: Attarieddru.
Catanese: Scozzaru, Silivesciu.
Cavalieri: Vartulumè.
Chiarenza: Maceddra, Mitraglia, Montagna, Cillu.
Cimino: Asparieddru, Muturino, Taraddru, Attarieddru, Avarieddru,
Fisciolo, Bonarrè.
Cipolla: Cannalaru.
Collura: Pipituni.
Costanza: Sagristanu, Fragellu, Farinaru, Paparuni, Raisanu,
Citarreddra, Marchisanu, Funciddra, Nispuliddra, Scursuni, Cientumisi,
Babalacchiu, Battaglia, Druvieri, Eca-eca, Cacciadiavuli, Mammanu, Addrudoru,
Serraviddru, Saraddra, Miricanu.
Cutaia: Pizzicafavi, Catafanu, Mianu, Fumaluoru, Rinzinu.
Ciraolo: Funnacara, Ciccazzu.
Criminisi: Castiddranu.
Croce: Urtulanu, Manunca.
Da Savoia: Baioccu.
Di Liberto: Pipituni.
Di Mino: Trummintuni, Testa Russa, Ruviettu, Mignemi.
Di Salvo: Ruvina, Fra-fra.
Di Stefano: Pittinaru, Taccieri.
D'Ina: Beddracammisa.
Di Naro: Liuzza.
Falletta: Tiritè.
Fantauzzo: Cuniglieddru, La Vecchia, Mazzareddra, Pitarrà,
Scippatesti, Addruzzu.
Formoso: Ugliarieddru.
Frisicano: La Sarda.
Girgenti: Asparieddru.
Croce: Manunca.
Infantino: Varbaianni, Tascareddra, Ziccareddra, Filimò, Muzzuni,
Piritu, Badogliu, Cummatinaru, Cira, Di Donna Tina, Lu Cuomu, Pittinè,
Beddramatri, Burruanu, Aviteddra, Furnareddra, Cucchia, Papaturì.
Ippolito: La Polita.
La Mendola: Gravusu, Stipendio, Mezzafava, Fracello, Muliddu.
Lo Presti: Patinu, Murrumà, Benarici, Setturi, La Tascara, La
Pastara, Pirpisiddru, La Putiara.
Lombardo: Feddradilardo.
Luparello: Tinchiappu, Maluri.
Licata: Musca, Maratresa, Cataliettu, Braccialunisi.
Leonida: Murrumà.
Lo Scrudato: Cammaratisi.
Maida: Santarieddru, La Prospara, Chiantafavi.
Mancuso: Chianciminescia, Manunca.
Marsala: Tariuolo.
Montaperto: Cardunaru, La Pilusa.
Morgante: Serraviddru, Lu Cuozzu, Curriggiuogliu, Minnerddra, Rubò,
Viertulisicchi, Catineddra, Nasonti.
Morreale: Alia, Lu Pupu, Mau, Tidoro, Fitusu, La Pupa, Nascazza,
Pitirri, Seggia, Tammurinaru, Tappitieddru, Mummiddra, Don Carcedò.
Palumbo: Taralliedru, Martieddru, Cammaratisi.
Piazza: Tibai.
Picone: Picciuneddra, Picciliddru, Attarieddru.
Pilato: Donna Richetta.
Pillitteri: Carratieddru, Tripulinu, Cammaratisi, Uocchid'amuri.
Provvidenza: Giammattista, Ciavegna.
Pagano: Paglianu, Beta.
Romito: Bunaca.
Russello: Pilurussu.
Salvaggio: Guarino, Salamuni, Furmicula, Addrinaru, Vulanti, La
Mannira, Addrina, Caluzzieddru, Maddalienu, Tardì, Musca, Sabella, Manunca,
Liccascorci.
Spitali: Barravecchia.
Tirone: Gisetterinu, Puddrasciuni, Umma, Peppianto, Sallì.
Tommaselli: Pirpisiddru.
Terrana: Bellavò, Cicirieddru.
Valenza: Zichizichi.
Vella: piattazzu.
Vella Bianchi: Capputtuni.
Villardita: Testadura.
Vitello: Testanuda, Lu Voò, Marianu, La Credda, Di Cursa, Macinatu,
La Carciddra.
Vizzini: Signiruzzu.
Zaffuto: Culunivuru, La Bella, Passarieddru, Pacienza, Littichera,
Bellavò, Surdatu, Burrasca, Stipendio, Siminerio.
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02/04/2013 |
Musica. "Festival di Sanremo"; "Emozionando
sempre +", rubrica di Filippo Baldo |
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di
Filippo Baldo |
FESTIVAL DI
SANREMO
Oltre la musica c'è di più!!
Febbraio è già passato, ed ancora mi ritornano in
mente le note delle canzoni che quest’anno hanno animato e reso
sempre più prestigioso il Festival di Sanremo.
La gara canora più attesa dell’anno è arrivata al numero 63 e già, prima di
chiudere il sipario, l’organizzazione si mobilita per la prossima edizione.
Mi sembra doveroso ritornare indietro negli anni per ricordare le origini
della kermesse canora più popolare d’Italia.
L’inizio del dopoguerra è stato caratterizzato da grandi fermenti nel campo
della musica, nuovi generi musicali si scontravano con il sound classico
per dare vita agli allegri e spumeggianti generi musicali di origine
latino-americane.
Questo accadeva soprattutto in America, venivano pubblicate canzoni che
prendevano origine dall’unione di elementi soprattutto spagnoli con la
cultura degli africani deportati dall’Africa e con le culture amerindie.
Generi musicali particolarmente ritmati e con nuove sonorità si diffondevano
negli States, mentre da noi nasceva il Festival di Sanremo.
E’ l’inizio di una nuova era per la musica leggera italiana.
Le canzoni italiane erano poco ascoltate, si usciva da un periodo di
povertà, la Seconda Guerra Mondiale era finita da poco, ed ancora negli anni
’50, i testi delle canzoni non erano facilmente comprensibili, la gente
parlava solo il dialetto.
Certo, è anche vero che diversi brani in voga in quel periodo,
caratterizzati da armoniose melodie ed interpretate da simpatici e bravi
cantanti, rimanevano i preferiti.
Ma già si sentiva l’eco dei nuovi generi musicali che davano vita a nuovi
balli con originali coreografie: rumba, mambo e samba.
Le canzoni che interpretavano tali generi, anche se erano pubblicate in
spagnolo o in inglese, riscuotevano un notevole successo in tutto il modo,
sia per la novità e sia per i particolari ritmi.
Mi
viene in mente il famoso film “Pane,
amore e…” che ha fatto conoscere al grande pubblico italiano il
mambo.
Come non ricordare Sophia Loren e Vittorio De Sica, le indimenticabili
espressioni del volto, i loro caratteristici movimenti e le movenze,
marcatamente femminili, di “donna Sofì”, così chiamata nel film.
I ritmi latino-americani hanno avuto grande successo e popolarità,
nasceva “Besame
mucho” e nascevano anche in Europa canzoni capaci di modificare i
costumi e le culture di milioni di persone.
La musica francese è stata anch’essa in grado di trovare il suo spazio ed
influenzare le nostre melodie, per tanto tempo Edith Piaf con la
meravigliosa “La
vie en rose” è rimasta sulla cresta dell’onda.
Bisogna anche dire che questa enorme produzione musicale, di origine
soprattutto americana, ha ridimensionato il successo ed il prestigio delle
nostre canzoni.
Molto valore ed importanza venivano dati alla musica e al ritmo, le parole
non erano facilmente comprensibili, anche perché i testi erano in lingua
originale; bastava, comunque, il ritmo per avere successo.
Negli stessi anni’ 50, fermo al semaforo in attesa del verde, c’era lo
spumeggiante ed esplosivo rock and roll, ed è proprio in questo clima
che il Festival di Sanremo, lottando con tutte le forze disponibili, si
imponeva e dava prestigio alla nostra musica leggera.
Era il 29 gennaio 1951 quando la radio trasmetteva, dal salone delle feste
del Casinò, le prime note, in diretta, e la voce del presentatore Nunzio
Filogamo, conosciuto per il suo particolare saluto: “Cari
amici vicini e lontani…”.
Vince la prima edizione del festival la canzone “Grazie
dei fiori”, cantata da Nilla Pizzi, che ha un grandissimo
successo.
E’ da osservare che nelle prime edizioni le canzoni erano votate
direttamente dal pubblico in sala e che c’erano in gara 5 cantanti,
mentre le canzoni erano 20.
Nilla Pizzi e Nunzio Filogamo sono stati i protagonisti dei primi anni del
festival.
Nel 1952 Nilla Pizzi cantò, oltre alla canzone vincente “Vola
colomba”, anche “Papaveri
e papere”.
Dopo tre anni, nel 1955, arrivano le telecamere della Rai che daranno molta
notorietà al festival.
L’edizione del 1958 è da ricordare perché vincono Domenico Modugno e
Johnny Dorelli con la canzone, sicuramente la più conosciuta al mondo, “Nel
blu dipinto di blu”.
Il 1959 è l’anno dello scandalo: Jula De Palma canta “Tua”,
che molti definiscono sensuale ed erotica.
La critica d’allora diceva che la cantante Julia De Palma trasmetteva “sesso
e possesso”, ma ugualmente la trasmissione andò in onda.
Negli anni ’60 il festival era diventato il principale evento mediatico
della televisione italiana.
Mi ricordo che per seguire il festival molti vicini di casa, non avendo il
televisore, venivano da noi, anche per condividere momenti di particolare
emozione che la musica da sempre è stata capace di suscitare.
L’edizione del 1967 viene ricordata per il suicidio di Luigi Tenco in un
albergo di Sanremo, destando scalpore nella società italiana.
Aveva cantato con Dalida la stessa sera “Ciao
amore, ciao”.
Viene ritrovato un biglietto contenente il seguente testo: “Faccio questo
non perché sono stanco di vivere (tutt’altro), ma come atto di protesta
contro il pubblico che manda Io
tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona
La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a
qualcuno. Ciao Luigi”.
E’ grazie al Festival di Sanremo che oggi continuiamo a cantare le canzoni
di Nilla Pizzi o di Modugno.
Indimenticabile la canzone di Gigliola Cinguetti, “Non
ho l’età”, o
“Una lacrima sul viso” interpretata da Bobby Solo.
Ma il periodo più bello del festival resta ancora quello degli anni '70/'80.
“Zingara”
di Iva Zanicchi, “Il
ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano,
“E
non finisce mica il cielo”. Ma anche “Felicità”,
“Sarà
perché ti amo”.
Parliamo di edizioni che resteranno nella storia per le belle ed
originali canzoni ma anche per i grandi autori.
La società si evolveva, cambiavano i gusti e anche il modo di fare musica.
Il Festival di Sanremo ha dato a tanti cantanti la possibilità di presentare
le loro fatiche musicali: Ramazzotti, Giorgia, Vasco Rossi e tanti altri.
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Nunzio Filogamo |
Pippo Baudo |
Mike Bongiorno |
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Ci sarebbe tanto da dire non solo sui cantanti ma anche sui presentatori,
tra i tanti ricordiamo Nunzio Filogamo, Pippo Baudo e Mike Bongiorno che
hanno condotto tante edizioni del festival.
Impossibile raccontare il festival della canzone italiana con un semplice
articolo, ci vorrebbe un libro di mille pagine, e forse si potrebbero
descrivere oltre le canzoni, le curiosità e quello che accade nel backstage.
E’
giusto ricordare il vincitore della sessantatreesima edizione della matura
manifestazione canora: vince
Marco Mengoni con “L’essenziale”, un cantante con un grosso potenziale ancora da
dimostrare.
Non sopporto i giudizi di certi blog che non fanno altro che insultare e
fare discorsi senza senso.
Intanto Marco Mengoni è primo nella classifica dei dischi più venduti
in Italia da diverse settimane.
Quando si raggiunge l’apice del successo, per rimanervi, bisogna tirare
fuori talento e preparazione, perché quando si arriva in alto è molto facile
cadere.
Il Festival di Sanremo anche nell’edizione 2013 ha evidenziato che non è
solo una vetrina allestita per mettere in luce i cantanti e le loro canzoni,
ma forse (lo è stato diverse volte) e anche l’occasione per lanciare
messaggi di natura politica, ricordiamo Roberto Benigni, Maurizio Crozza e
tanti altri.
Aspettiamo ora la nuova edizione targata n° 64, con la speranza di evitare
inutili polemiche e di dare molto più spazio alla canzoni.
Ah, dimenticavo: il Festival di Sanremo inizia nel lontano 1951 e già in
quegli anni, magari non in modo palese, nelle canzoni si nascondevano idee
politiche e forme particolari di protesta.
“Papaveri
e papere” di Nilla Pizzi non è stata solo una deliziosa
canzone dal tema tipicamente agreste, ma una forma originale di denuncia
sugli alti papaveri, cioè i signori della politica. |
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
23/03/2013
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TITOLO |
INTERPRETE |
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1)
L’essenziale
2)
I Follow Rivers
3)
Scream and shout
4)
I see you
5)
Sotto casa
6)
Pompeii
7)
Ho hey
8)
Thrift shop
9)
E se poi
10)
Se si potesse non morire |
Marco Mengoni
Lykke Li
I.Am / Britney Spears
Jutty Ranx
Max Gazzè
Bastille
Lumineers
Macklemore / Ryan Lewis / Wanz
Malika Ayane
Modà |
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Filippo Baldo
2 aprile 2013
© Riproduzione riservata.
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02/04/2013 |
Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano
(13); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
PARTE TERZA
Indovinelli, scioglilingua e canti
di Carmelo e Graziella Luparello
(Puntata n° 13)
Indovinelli.
Haiu n'armaruzzu ca si chiama Cola, iu lu tiegnu
ni li canzi di tila; unni vidi fimmini s'infila, unni vidi ficu fa
cannola (La pulce) (Gianni Napoli).
Haiu na cosa nivura e longa, tirituppiti ncapu li corna (la cappuccia) =
Ho una cosa nera e lunga, subito sopra la testa.
Haiu deci piecuri, quannu piscianu, piscianu tutti (le tegole) =
Ho dieci pecore, quando pisciano, pisciano tutte.
Vinni un monacu di ddra banna, vinni a futtiri a to nanna, la futtì, la
strafuttì, ci detti li sordi e sinniì. (l’aratro) = E' venuto un
monaco da quella porta, è venuto per fottere tua nonna, l'ha fottuta, l'ha
strafottuta, ha preso i soldi ed è andato via.
Caminannu, caminannu mi la vaiu tuccannu ( la tasca) = Mentre
cammino, me la tocco.
Pilu cu pilu si junginu la notti (le ciglia) = Durante la notte si
unisce pelo col pelo.
Dintra un cammarinu, c’è un signurinu cu na manu a fiancu e vistitu di
biancu (il vaso da notte) = Dentro uno stanzino, c'è un signorino con
una mano al fianco ed è vestito di bianco.
Mpilannu mpilannu, firriannu firriannu, fa ddra cosa e può s’arriposa
(la chiavi) = Infilando, infilando, girando girando, fa quella cosa e poi si
riposa.
Ncapu pilu, sutta pilu, mmiezzu c’è lu mariuolu (l'occhio) =
Sopra c'è il pelo, sotto c'è il pelo, in mezzo c'è il mariuolo (l'occhio).
Trasi tisa e nesci muscia (la pasta) = Entra dura ed esce moscia.
A tiempi di nicissità ci la mpilassitu a tò mà? (L'ago) =
A tempo di necessità la infileresti a tua madre?
C’è na fila di piecuri curti, quannu currinu currinu tutti (le tegole) =
C'è una fila di pecore corte, quando corrono corrono tutte.
Li ma bianchi cosci, e li to bianchi e lisci, si uncinu cosci cu cosci e
cuomu finisci finisci (li canzi di tila). = Le mie bianche cosce
e le tue bianche cosce, si uniscono cosce con cosce e come finisce finisce
(le mutande).
Di davanti m’accurza e di darriè m’allonga = Di davanti si accorcia e
di dietro si allunga (la strada).
A lu scuru scuru, ti la mpilu nculu = Al buio più intenso, io te la
metto nel culo (la chiave nella serratura).
Lu viecchiu si murmuria, mmiezzu a li cosci ci pinnulia = Mentre il
vecchio mormora, in mezzo alle cosce gli pende (la corona del rosario).
La vecchia si calà e lu parrinu mmucca ci la mpilà = La vecchia si
abbassò e il prete gliela mise in bocca (l'ostia).
Haiu un cannisciu di rosi e di sciuri, la notti si apri, li iuornu si chiudi
= Ho un canestro di rose e fiori, la notte si apre, di giorno si chiude (il
cielo stellato).
Du lucenti, du puncenti, quattru zzuocculi e na scupa (lu vò) =
Due occhi, due corna, quattro piedi, e una coda (il bue).
Li tò bianchi cosci cu li mia sunnu bianchi e lisci; li mintiemu coscia cu
coscia e cuomu finisci finisci (li canzi di tila) = Le tue
bianche cosce con le mie sono bianche e lisce; le mettiamo coscia con coscia
e come finisce finisce (le mutande).
Sunnu beddri o sunnu brutti, vaiu tuccannu lu culu a tutti = Siano esse
belle, siano esse brutte, vado toccando il culo a tutte (la sedia).
Cu la fa, la fa pi vinniri, cu l’accatta nun si la minti, cu si la minti nun
la vidi = Chi la fa, la fa per venderla, chi la compra non la usa, chi
la usa non la vede (la bara).
Haiu na mannara di piecuri, quannu piscia una, piscianu tutti = Ho una
mandria di pecore, quando piscia una, pisciano tutte (le
tegole).
Zi Gaitanu, zi Gaitanu, chi faciti ni stu chianu? Né mangiati, né viviti,
siccu e luongu vi faciti = Zio Gaetano, zio Gaetano, cosa fate in
questa pianura? Né mangiate né bevete, magro e alto vi fate (l'asparago
selvatico).
Quannu è callu è friscu = Quando è caldo è fresco (il pane).
Cu lu pilu o senza pilu, grapi li cosci ca ti la mpilu (la calza) = Con
il pelo o senza pelo, apri le cosce che te la metto.
Bianca campagna, nivura simenza, l’omu ca simina sempri la penza =
Bianca campagna, nero seme, l'uomo che semina sempre ci pensa. (La carta,
l'inchiostro, chi scrive).
Liccu e lu liccu e nculu ci la ficcu (lu filu e lu culu di la vuglia) =
Lecco e torno a leccarlo e nel culo glielo metto (il filo e la
cruna dell'ago).
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 2 aprile 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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