Stradario
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Il paese di Grotte si trova in Italia, in Sicilia,
nella provincia di Agrigento.
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Ospitalità |
Coordinate geografiche: Latitudine 37° 24' N, Longitudine
37° 30' E.
Altezza sul livello del mare: m. 455 (minima), m. 573 (massima).
Come
raggiungere Grotte:
- in auto, da Palermo (Km 130), seguire la strada statale 189
Palermo - Agrigento
sino al bivio per Aragona, poi seguire le
indicazioni per Grotte;
- in auto, da Catania (Km 150), seguire l'autostrada Catania-Palermo
sino
all'uscita per
Caltanissetta, proseguire sulla strada a
scorrimento veloce 640 Caltanissetta - Agrigento
sino al 3° bivio per Racalmuto, poi seguire le indicazioni per Grotte;
- in treno, per la stazione di Grotte (da Palermo, sulla
linea Palermo - Aragona - Grotte;
da Catania, sulla linea Catania - Caltanissetta - Canicatti - Grotte);
- in aereo, gli aeroporti più vicini sono quelli di Palermo e
di Catania. |
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In questa pagina:
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Torre del Palo
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Il
Calvario
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Fontana
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Palazzo Comunale
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L'Orologio
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Monumento ai Caduti
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Stazione Ferroviaria
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LA TORRE DEL PALO |
Nel 1471 Giovanni II d’Aragona concesse al Barone Montaperto l’autorizzazione a costruire “... una turri seu fortiliziu
cum soi barbacani, baglu et merguli per tutela et defentioni di li persuni
coversanti in dictu fegu”. La torre di guardia, provvista di merli,
venne costruita nella parte più alta del territorio. Nel 1627 il Barone Gaffore acquistò dal vicerè
l'autorizzazione all'esercizio della giustizia penale (e ad innalzare nel paese... "furcas, perticas, palos..."); fece
perciò erigere, come monito, accanto alla già esistente torre, un palo. Da allora la torre venne chiamata "Torre
del palo". La torre tuttora esistente è ciò che rimane
dell'edificio originario dopo uno scriteriato “restauro”. |
IL CALVARIO
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Risalente
al 1688, il Calvario si inerpica su un ripido colle alla
cui sommità sorgeva una chiesetta, andata distrutta. Al suo posto oggi vi
è una cappelletta. Il tracciato del Calvario si innalza con una scalinata
sempre più ripida, fiancheggiata da cipressi, a cui si accede dalla via
principale del paese. Nel 1980 è stato arricchito da quadri artistici
rappresentanti le stazioni della via crucis e collocati ai lati della
salita. Aperto al pubblico durante la maggior parte dell'anno, è visitato
in particolare durante la festa di Pasqua
.
Durante la settimana santa vi si svolgono diversi riti tradizionali: la
veglia del giovedi santo; la "recita" del venerdi santo e
parte della processione dell'urna del Cristo crocifisso accompagnata dai
tradizionali "lamenti". |
Un
motivo che favorì la nascita di un centro abitato a Grotte fu
la presenza di una sorgente d'acqua.
E' questa la "fontana" da cui prende nome l'omonimo quartiere.
La fontana reca, come motivo ornamentale, lo stemma nobiliare dei "La
Grua Talamanca", titolari del Ducato di Grotte.
Con il passare del
tempo, dello stemma è rimasta solo qualche traccia. Fatta più volte
oggetto di rimaneggiamenti, la struttura originale è rimasta tuttavia
invariata.
Un attento lavoro di ricerca dalle varie fonti (foto dei primi
del 1900, stampe e disegni antichi, racconti pervenuti dalla tradizione
orale) ha consentito di approntare un attento restauro che, terminato nel
2004, ha portato a far rivivere il primitivo splendore della fontana
e della piazza in cui è collocata. |
IL PALAZZO COMUNALE
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Costruito
verso la fine del 1500, in origine fu convento dei Frati Carmelitani e
successivamente dei Padri Scolopi. In seguito alla nazionalizzazione dei
beni ecclesiastici divenne sede del Comune di Grotte, funzione che
continua a mantenere sino ad oggi. Nonostante ne sia cambiata la
destinazione, il palazzo continua a mantenere gli elementi stilistici ed
architettonici originari, che gli conferiscono un fascino particolare. |
E'
una delle caratteristiche di Grotte. Collocato su una torre quadrangolare a
forma di campanile, si eleva sui tetti del quartiere e segna ogni
quarto d'ora, con le sue campane, il trascorrere del tempo. Ristrutturato di
recente, vi è stata aggiunta, su due lati, una copertura trasparente e ne è
stata migliorata l'accessibilità per la manutenzione. |
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IL
MONUMENTO AI CADUTI
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Dopo
la fine della prima guerra mondiale, il Comune di Grotte (con una delibera
del 30/04/1919), decise di erigere in Piazza Umberto I (già Piazza del
Plebiscito) un monumento in memoria dei suoi 91 caduti, i cui nomi vennero
incisi su stele marmoree e collocate sulla facciata dell'orfanotrofio
delle suore del Boccone del Povero (già carcere mandamentale; edificio
non più esistente sito nell'area dell'attuale Villetta Collodi). Il
monumento venne inaugurato nel 1935 alla presenza del Prefetto di
Agrigento e del reduce grottese Capitano Luigi Smiroldo. |
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STAZIONE FERROVIARIA
E' situata al confine del territorio comunale. Da
essa partivano i nostri emigranti in cerca di fortuna. Ancora oggi,
purtroppo, i nostri giovani da essa partono in cerca di lavoro. Li vediamo
andar via, magari dopo aver conseguito brillanti risultati accademici,
confortati solo dal detto popolare: "cu nesci, arrinesci"
("chi esce, riesce" cioè "chi va via si fa un
avvenire").
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