Grotte.info Quotidiano -
Febbraio 2016 |
29/02/2016 |
Comune. Sulla riduzione delle
indennità e sui gettoni di presenza; nota del vice sindaco
Salvatore Rizzo |
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Salvatore Rizzo |
Con una nota, che pubblichiamo di seguito, il vice sindaco Salvatore Rizzo
replica alle
dichiarazioni della capogruppo di minoranza in Consiglio comunale Anna
Todaro. *****
"Si fa presente per maggiore chiarezza, in riferimento all’articolo
del 28/02/2016 riportante le dichiarazioni della consigliera Annamaria
Todaro, che gli Assessori ad oggi in carica percepiscono la stessa indennità
(il 50%) che hanno percepito gli Assessori uscenti: Aquilina, Collura, Di
Salvo e Puma; non un centesimo in più.
Dal bilancio comunale si spenderanno per le indennità agli Assessori le
stesse somme che si sono spese gli anni precedenti, non aumenterà la spesa.
Inoltre si fa presente che lo scrivente, subito dopo essersi insediato, ha
rinunciato ai gettoni di presenza ai Consigli comunali ed alle Commissioni
consiliari; se proprio vuole può farlo anche la Minoranza, anche senza
delibera di C.C.".
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Il Vice Sindaco
Salvatore Rizzo
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29/02/2016 |
Culti. Concerto live del
pastore Marcelo Rodriguez; domenica 6 marzo a Grotte |
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Locandina
Marcelo Rodriguez |
Domenica 6 marzo, alle ore 20.00
nella Chiesa Evangelica Pentecostale "L'Eterno Nostra Giustizia" (Grotte,
Piazza Umberto I), si terrà un concerto live di musica cristiana eseguito
dal pastore e cantautore Marcelo Rodriguez.
Il Pastore Marcelo Simòn Rodriguez è nato a Cordoba (Argentina) nel
1972. Vive in Italia dal 1988. Incomincia a servire il Signore nel 1992 come
collaboratore dei leader giovanili della chiesa di Firenze. Nel 1996 si
trasferisce a Londra dove frequenta la scuola biblica Kingdom, Faith Bible
College “Il Regno della fede” ed approfondisce la sua conoscenza biblica.
L’anno successivo torna a Firenze da dove comincia a viaggiare; qui fonda il
ministero evangelistico alle Nazioni “Più che vincitori in Cristo”,
realizzando il suo primo lavoro musicale “Lode ed adorazione, Strumento Di
Guerra” che sarà di grande benedizione per migliaia di persone. Nel 1998 si
unisce in matrimonio con Simona Romeo di Napoli, una giovane che
l’accompagna nel ministero giovanile ed evangelistico; insieme lavorano
nella formazione di giovani ministri, nell’organizzazione di campagne
evangelistiche, conferenze internazionali, studi biblici, fondazione di
nuove chiese. Nel 2002 il Pastore Rodriguez è Argentina per portare aiuti a
vari orfanotrofi e mense infantili e nel 2003 è in Nicaragua dove, nella
città di Chinandega, aiuta a realizzare una clinica ed una mensa infantile.
Oggi Marcelo Rodriguez vive a Napoli con sua moglie Simona, sua figlia
Jennifer e la secondogenita Grace; si definisce un servo inutile, la sua
vita, capacità, visione, economia e la propria famiglia dipendono
esclusivamente da Dio. Ha all’attivo più di dieci produzioni musicali ed un
libro dal titolo “Fidanzamento e matrimonio, un giardino da coltivare”.
Carmelo Arnone
29 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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29/02/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana; inizia la Quaresima |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 29 febbraio
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, celebrazione delle Lodi
animata dalle Comunità Neocatecumenali;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento
nello Spirito Santo.
Martedi 1 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, celebrazione delle Lodi
animata dalle Comunità Neocatecumenali;
Mercoledi 2 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, celebrazione delle Lodi
animata dalle Comunità Neocatecumenali;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di formazione a cura del Rinnovamento
nello Spirito Santo.
Giovedi 3 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, celebrazione delle Lodi
animata dalle Comunità Neocatecumenali;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa e Adorazione Eucaristica.
Venerdi 4 marzo
- venerdi di Quaresima: astinenza dalle carni;
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, celebrazione delle Lodi
animata dalle Comunità Neocatecumenali;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis e santa Messa;
- ore 20.00, a san Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi che
vogliono fare un cammino di fede, dei genitori dei bambini battezzati e che
devono ricevere il battesimo.
Sabato 5 marzo
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 15.30, al Palamoncada di Porto Empedocle, celebrazione diocesana del
Giubileo della Misericordia (per prenotazioni rivolgersi in parrocchia entro
il 3 marzo);
- oggi non sarà celebrata la Santa Messa prefestiva.
Domenica 6 marzo
- ore 20.00, a san Francesco, riunione dei genitori dei giovani cresimandi.
AVVISI
Orari delle Sante Messe in vigore dal 25/10/2015:
Feriali:
ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi:
ore 18.30, chiesa Madre
ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi:
ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre
ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 18.45, chiesa Madre
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28/02/2016 |
Chiesa. Cammino di fede per
l'iniziazione cristiana; programma degli incontri per ragazzi e genitori |
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Programma |
Proseguono gli incontri di fede
per l'iniziazione cristiana organizzati dall'Unità Pastorale di Grotte.
Ecco quanto scrive in merito l'arciprete padre Giovanni Castronovo insieme
all'equipe di pastorale familiare:
"Cari genitori, come Chiesa siamo chiamati a dare precedenza assoluta alla
Parola di Dio, poiché da questa Parola siamo stati creati e dalla stessa,
che si è fatta carne in Gesù Cristo, siamo stati redenti.
Come segno di comunione ecclesiale, l'itinerario è destinato a tutti i
genitori i cui figli abbiano fatto richiesta dei sacramenti.
Gli incontri, secondo i relativi programmi, saranno l'occasione durante la
quale avviare percorsi di primo annuncio su sui innestare un vero e proprio
itinerario di ripresa della vita cristiana, percorsi di rievangelizzazione
finalizzati a dare contenuto specifico al nome cristiano della persona
battezzata, proporre cammini di fede articolati in tempi e ritmati da tappe
rituali snodate durante l'intero anno liturgico.
Le famiglie saranno perciò accompagnate in un percorso di riscoperta della
Parola di Dio finalizzato a rivalutare la propria vita di fede, il vangelo
della coppia e della famiglia, per un più responsabile accompagnamento alla
vita sacramentale propria e dei figli, un vero incontro con il Signore
Risorto ed un'adeguata maturità di fede e capacità di partecipazione alla
vita ecclesiale".
Il
programma degli incontri per il percorso di accompagnamento
spirituale per i genitori dei bambini e dei giovani che riceveranno i
sacramenti della Riconciliazione e Prima Comunione è il seguente:
- 1° incontro, 24 gennaio
- 2° incontro, 14 febbraio
- 3° incontro, 28 febbraio
- venerdi 11 marzo, Liturgia Penitenziale per i genitori dei ragazzi di
Prima Comunione
- 4° incontro, 13 marzo
- venerdi 16 marzo, Liturgia Penitenziale per i genitori dei ragazzi di
Prima Confessione
- 5° incontro, 03 aprile
- 6° incontro, 17 aprile.
Il
programma degli incontri per l'itinerario di iniziazione
cristiana per i fanciulli, insieme ai loro genitori, è il seguente:
- 1° incontro, 24 gennaio
- 2° incontro, 14 febbraio
- 3° incontro, 28 febbraio
- venerdi 4 marzo, Liturgia Penitenziale per i genitori dei fanciulli
- 4° incontro, 13 marzo
- 5° incontro, 03 aprile
- 6° incontro, 17 aprile.
Gli incontri si svolgono presso i locali della chiesa di San Francesco,
dalle ore 20.00 alle ore 21.00.
"Il primo ambito in cui la fede illumina la città degli uomini si trova
nella famiglia. In famiglia, la fede accompagna tutte le età della vita, a
cominciare dall'infanzia: i bambini imparano a fidarsi dell'amore dei loro
genitori. Per questo é importante che i genitori coltivino pratiche comuni
di fede nella famiglia, che accompagnino la maturazione di fede dei figli.
Soprattutto i giovani, che attraversano un'età della vita così complessa,
ricca e importante per la fede, devono sentire la vicinanza e l'attenzione
della famiglia e della comunità ecclesiale nel loro cammino di crescita
nella fede. Assimilata e approfondita in famiglia, la fede diventa luce per
illuminare tutti i rapporti sociali" (Papa Francesco, Lumen Fidei
52.53.54).
Carmelo Arnone
28 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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Programma |
28/02/2016 |
Dialoghi. "Taglio
pensioni di reversibilità"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Nubi nere si addensano nel cielo per milioni di anziani che vivono
con la pensione di reversibilità. Secondo la proposta del Governo, se
approvata, d'ora in poi le pensioni di reversibilità saranno considerate
prestazioni assistenziali e non più previdenziali. Ne consegue che il
diritto a questo assegno sarà legato a requisiti molto più restrittivi. Per
esempio diverrà molto più difficile percepirla per chi abita in una casa di
proprietà. Leggiamo l'opinione di due pensionati sull'argomento.
Giuseppe Castronovo
"Taglio pensioni di reversibilità:
ecco cosa succede negli studi medici e negli ospedali"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Marco: Lino, anche tu qui al Centro Unico Prenotazioni esami dell’ospedale?
Come mai?
Lino: Mia moglie, a mia insaputa, s’è recata dal nostro medico di famiglia -
che tra l’altro è anche il tuo - per farmi prescrivere tutta una serie di
esami.
Marco: Che disturbi hai?
Lino: Veramente mi sento bene.
Marco: E allora?
Lino: Tu, caro Marco, lo sai che mia moglie è stata da sempre casalinga. Non
voglio affatto dire che non abbia lavorato! Anzi, forse ha lavorato più lei
che alcune sue amiche che andavano in fabbrica.
Marco: Come la mia. E non poteva essere diversamente per entrambe. Tre figli
avete messo al mondo voi e tre figli abbiamo messo al mondo noi. E ovvio che
hanno dedicato tutte le loro energie alla famiglia. Ma ancora non ho capito
cosa c’entri tutto questo con le visite che ti ha prescritto il medico.
Lino: C’entra, eccome! Ascolta e capirai. Mia moglie, non avendo, come ti
dicevo, mai lavorato non gode di alcuna pensione. Però, con la mia pensione
e qualche risparmio che negli anni abbiamo messo da parte, non posso
lamentarmi e viviamo dignitosamente.
Marco: Caro Lino, siamo amici da una vita e certe cose ce le possiamo dire.
Anche la mia situazione familiare è identica alla tua. Però ancora non
riesco a capire il perché di queste visite mediche.
Lino: Le dichiarazioni di autorevoli esponenti del Partito Democratico e di
esponenti del Governo Renzi sull'intenzione di eliminare le “pensioni di
reversibilità” l’hanno seriamente preoccupata.
Marco: Se è per questo altrettanto preoccupata è mia moglie. L’altra sera
anche mio cognato Rodolfo, che come tu sai lavora al CAF, ci spiegava che la
proposta governativa, se approvata, renderà di fatto molto difficile per una
vedova usufruire della pensione di reversibilità: sarà infatti legata
al reddito familiare e all’indicatore ISEE che tiene conto anche della
proprietà della casa dove si abita. Con il disegno di legge del Governo,
così com’è attualmente formulato, sarebbero penalizzate le nostre mogli dal
momento che entrambi siamo proprietari della casa dove abitiamo. Scusa se ti
ho interrotto.
Lino: Non ti preoccupare, tanto il display ci avverte che davanti a noi ce
ne sono quaranta. Ti stavo dicendo che mia moglie proseguendo il suo
discorso con tono pacato ma deciso mi ha detto: “Caro Lino, immaginiamo
per un attimo che tu da un momento all’altro dovessi venire a mancare;
ebbene, se Renzi realizza il suo progetto io non saprei di cosa vivere. E
tutto ciò dopo 49 anni di dedizione assoluta alla famiglia, alla crescita
dei nostri tre figli. Tu in 40 anni di lavoro sei stato assente dal posto di
lavoro per malattia o per motivi di famiglia non più di 40-50 giorni. E
questo sicuramente anche per merito mio che mi son dedicata alla famiglia 24
ore al giorno per 365 giorni all’anno, compreso il trecentosessanteseiesimo
degli anni bisestili. Stai sicuro che se io fossi andata a lavorare le cose
per te sarebbero andate diversamente, nel senso che, per motivi di famiglia
avresti dovuto fare molte più assenze. Vedi, mio caro Lino, io che oggi vivo
con la tua pensione dopo la tua morte come farei a pagare la TARI, la luce,
l’acqua, l’ascensore, la televisione, il condominio, per non parlare delle
spese mediche… etc. etc.. In altri termini: a vivere. Marito mio è meglio
che ti curi per bene così da essere tu a campare più a lungo di me”. E
così mi ha consegnato queste tre ricette mediche dove sono prescritti
altrettanti esami clinici. Ed è per questo, mio caro Marco, che mi trovo
qui.
Marco: Ho l’impressone che quelle due vecchie volpi (scusami, volevo dire
amiche) delle nostre mogli si siano messe d’accordo.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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28/02/2016 |
Politica. Cantanti per Pasqua
e promesse non mantenute; dichiarazione della consigliera Annamaria Todaro |
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Anna Todaro |
"Ma solo a me sale il
nervoso?". Così inizia la
dichiarazione della capogruppo della minoranza consiliare "Grotte Libera e
Solidale", Anna Todaro, espressa ieri dopo aver appreso la notizia della
presenza a Grotte, per lo spettacolo della domenica di Pasqua, della
cantante Anna Tatangelo.
"Pensare ai soldi riscossi dai cittadini - continua la
consigliera Todaro -, dall'aumento esoso ed inequivocabile delle tasse,
alla non diminuzione delle indennità del Presidente del Consiglio e dei
nuovi Assessori in carica. Ma siamo sicuri che un cantante, per la tanto
rinomata Pasqua di Grotte, di un certo spessore artistico potrà addolcire
l’amaro lasciato in bocca dalle tante promesse non mantenute?".
Carmelo Arnone
28 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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27/02/2016 |
Spettacolo. Anna Tatangelo a
Grotte, star del concerto della domenica di Pasqua 2016 |
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Anna Tatangelo
Anna Tatangelo |
Sarà Anna
Tatangelo la star dello spettacolo conclusivo delle iniziative e
manifestazioni della Pasqua di Grotte 2016.
La sera di domenica 27 marzo, sul palco allestito in Piazza Marconi, la
giovane artista si esibirà in uno spettacolo che si preannuncia memorabile,
nel quale proporrà le sue più celebri canzoni, dando mostra dal vivo delle
sue eccellenti doti vocali.
A darne conferma è l'assessore Diego Aquilina, titolare della delega al
Turismo e Spettacolo: "Ieri mattina, insieme al Sindaco, abbiamo chiuso
il contratto, e quindi possiamo annunciare alla cittadinanza che per la
Festa di Pasqua sarà presente a Grotte l’artista Anna Tatangelo".
La cantante sarà accompagnata dalla sua band che animerà la prima parte
della serata.
29 anni compiuti lo scorso 9 gennaio, Anna ha conquistato celebrità vincendo
a soli 15 anni, nel 2002, il Festival di Sanremo - sezione Giovani con la
canzone "Doppiamente fragili". Nel corso della sua carriera musicale i suoi
dischi hanno raggiunto la quota di oltre 700.000 copie vendute (6 album, 25
singoli e una colonna sonora), facendole ottenere più volte il "Disco d'oro"
ed il "Disco di platino". Il suo brano più celebre, "Essere una donna"
presentato a Sanremo nel 2006, ha venduto oltre 180.000 copie.
Per la partecipazione di Anna Tatangelo allo spettacolo della domenica di
Pasqua a Grotte, l'assessore Diego Aquilina precisa che "dal bilancio
comunale preleveremo le stesse somme che abbiamo prelevato gli altri anni;
non aumentiamo la spesa. Il prelevamento dal bilancio sarà lo stesso
dell’anno scorso".
Per sostenere i costi dell'intera manifestazione, l'Amministrazione
provvederà a recuperare altri contributi "che ognuno di noi è capace di
recuperare dagli sponsor - continua l'assessore Aquilina - come
abbiamo fatto l’anno scorso, perché la festa non si fa con 15.000 euro. Con
una artista come Anna Tatangelo riteniamo di aver fatto una buona scelta".
Carmelo Arnone
27 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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27/02/2016 |
Sport. Aperte le iscrizioni
ai corsi di tennis della Polisportiva "Athena" |
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Locandina |
Iniziano i corsi di tennis organizzati dalla
Polisportiva "Athena" di Grotte.
Le lezioni individuali o collettive dirette a ragazzi e adulti, saranno
tenuti dalla M^ Valentina Carlisi.
Per informazioni ed iscrizioni è possibile rivolgervi a Santino Lombardo
(333.3185046), Antonio Villardita (380.4747908) e Valentina Carlisi
(331.7202670).
É anche possibile iscriversi recandosi
direttamente presso il campetto di tennis, in Via Comitini, ogni martedi e
venerdi pomeriggio.
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27/02/2016 |
Attualità. "Essere
Cristiani senza maschera"; del Pastore Nino Genova |
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Croce |
Pubblichiamo un intervento del
pastore Nino Genova, responsabile del Centro Evangelistico
“Condividere Gesù”, comunità cristiana evangelica pentecostale con sede ad Agrigento (Via Re
Pietro IV).
Il Centro Evangelistico “Condividere Gesù”, tramite l'attività del pastore
Nino Genova, porta avanti un lavoro di cellule familiari nei paesi di Porto
Empedocle, Siculiana, Favara, Montallegro e Grotte.
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È stata approvata la legge sulle “Unioni Civili”.
Perché è così difficile esprimere il proprio pensiero su questo argomento?
Forse si rischia l'impopolarità? Il Cristianesimo non è forse andare contro
corrente?
Chiedo ai cristiani cattolici veri, non nominali, di avere il coraggio di
far sentire la loro voce.
La mia sensazione è che l'Italia pian piano si sta togliendo la maschera.
Non dovrebbe essere l’Italia la “nazione cristiana” o “la culla del
cristianesimo”? Come mai allora si approva ciò che Dio disapprova?
La Bibbia non dovrebbe essere la regola di vita per ogni cristiano, visto
che rappresenta la Parola di Dio?
Il problema non è che gli omosessuali reclamino i propri diritti, ma che la
maggior parte degli italiani approva ed appoggia tale posizione.
Quasi tutti i mezzi di comunicazione diffondono queste idee.
Assistiamo imbambolati ad una vera e propria “colonizzazione ideologica”.
Però al momento di un funerale siamo tutti cristiani, i matrimoni preferiamo
farli in chiesa, poi siamo devoti a Santo X o Santo Y, diventiamo cristiani
al momento della Prima Comunione o Cresima, per un trigesimo, tutti
auguriamo “buon Natale” o “buona Pasqua”.
Mi sa tanto che Dio è nauseato di tutta questa ipocrisia.
Se pensate di essere cristiani ed avete una Bibbia, leggete Isaia 1,10-16:
“Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio
all'insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! Perché mi offrite i
vostri sacrifici senza numero? - dice il Signore. Sono sazio degli olocausti
di montoni e del grasso di pingui vitelli. Il sangue di tori e di agnelli e
di capri io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi a me, chi richiede
a voi questo: che veniate a calpestare i miei atri? Smettete di presentare
offerte inutili; l'incenso per me è un abominio, i noviluni, i sabati e le
assemblee sacre: non posso sopportare delitto e solennità. Io detesto i
vostri noviluni e le vostre feste; per me sono un peso, sono stanco di
sopportarli. Quando stendete le mani, io distolgo gli occhi da voi. Anche se
moltiplicaste le preghiere, io non ascolterei: le vostre mani grondano
sangue. Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle
vostre azioni. Cessate di fare il male”.
E a proposito dell'omosessualità leggete ciò che Dio ne pensa:
- 1 Timoteo 1,9-10: “Ricordiamo che una legge non è fatta per quelli che
agiscono bene, ma per quelli che agiscono male; per i ribelli e i
delinquenti, per i malvagi e i peccatori, per quelli che non rispettano Dio
e quel che è santo, per gli assassini e per quelli che uccidono il padre o
la madre; per gli immorali, per i depravati, per i mercanti di schiavi, per
i bugiardi e gli spergiuri: insomma per tutti quelli che vanno contro la
sana dottrina”;
- 1 Corinzi 6,9-10: “Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno
di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati,
né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né
rapinatori erediteranno il regno di Dio”;
- Romani 1,25-32: “Proprio loro che hanno messo idoli al posto del vero Dio,
e hanno adorato e servito quel che Dio ha creato, anziché il Creatore. A lui
solo sia la lode per sempre. Amen. Dio li ha abbandonati lasciandoli
travolgere da passioni vergognose: le loro donne hanno avuto rapporti
sessuali contro natura, invece di seguire quelli naturali. Anche gli uomini,
invece di avere rapporti con le donne, si sono infiammati di passione gli
uni per gli altri. Uomini con uomini commettono azioni turpi, e ricevono
così in loro stessi il giusto castigo per questo traviamento. E poiché si
sono allontanati da Dio nei loro pensieri, Dio li ha abbandonati, li ha
lasciati soli in balìa dei loro pensieri corrotti, ed essi hanno compiuto
cose orribili. Sono ormai giunti al colmo di ogni specie di ingiustizia e di
vergognosi desideri. Sono avidi, cattivi, invidiosi, assassini. Litigano e
ingannano. Sono maligni, traditori, calunniatori, nemici di Dio, violenti,
superbi, presuntuosi, inventori di mali, ribelli ai genitori. Sono disonesti
e non mantengono le promesse. Sono senza pietà e incapaci di amare. Eppure
sanno benissimo come Dio giudica quelli che commettono queste colpe: sono
degni di morte. Tuttavia, non solo continuano a commetterle, ma anche si
rallegrano con tutti quelli che si comportano come loro”;
- Levitico 18,22: “Non dovete avere relazioni sessuali con un uomo come si
hanno con una donna: è una pratica mostruosa”;
- ... etc.
Dio ama anche gli omosessuali ma considera l'omosessualità “un peccato”.
Pensate che parlare così è da medioevali?
Siamo anacronistici?
Non siamo in linea con tante nazioni occidentali?
No, semplicemente desideriamo essere “Cristiani senza maschera”.
Pastore Nino Genova
27 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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Nino Genova |
26/02/2016 |
Comune. "Previsioni
totalmente infondate e pretestuose"; nota
dell'Amministrazione |
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Palazzo Municipale |
L'Amministrazione comunale replica alla
nota diffusa ieri dal Meetup del Movimento 5 Stelle di Grotte.
In via preliminare si chiarisce che l'introduzione alla nota è da
attribuire alla nostra redazione; confermando l'"aumento
del numero delle Posizioni Organizzative...
che da 4 sono passate a 5" (vedi la
delibera di G.M. n° 16 del 17 febbraio 2016) si accoglie la
precisazione in ordine alla "dotazione organica".
Carmelo Arnone
"La
nota del M5S titolata “A Grotte la
popolazione diminuisce e i Dirigenti aumentano”, pubblicata il 25
febbraio u.s., riporta imprecisioni, che è bene chiarire, oltre che
previsioni totalmente infondate e pretestuose.
Preliminarmente, preme evidenziare che l’introduzione alla nota in
commento reca un dato inesatto allorquando riferisce di un “aumento
del numero delle Posizioni Organizzative all’interno della pianta
organica del Comune di Grotte, che da 4 sono passate a 5 …”.
Invero, con riferimento alle posizioni organizzative, nessuna variazione
è stata apportata in dotazione organica (peraltro, non si parla più di
pianta organica), anche perché tale tipologia di intervento non si opera
nello strumento erroneamente citato.
Occorre, altresì, chiarire che, in origine, dall’anno 1999, i c. d.
dirigenti (responsabili con funzioni dirigenziali) erano 5 così come 5
erano le Posizioni organizzative, giusta delibera di Giunta Municipale
n. 47 del 21-03-2001.
Inoltre, il numero delle posizioni organizzative non dipende
dall’aumento o dalla diminuzione della popolazione poiché in
correlazione, tra l’altro, “ad una più funzionale distribuzione dei
carichi di lavoro”.
La recente rimodulazione la si è posta in essere solo e soltanto per le
motivazioni esplicitate nella delibera di giunta n. 16/2016.
È doveroso rimarcare che trattasi di variazioni che non hanno, né
provocheranno, alcun aumento di spesa, né per il presente né per il
futuro, anzi, per la verità, è avvenuto l’esatto contrario stante che,
rispetto al passato, il costo dei dirigenti si è ridotto.
Si cerca semplicemente, lo si ribadisce, di rendere più efficienti gli
uffici.
Infine, con la presente, si contesta fermamente la reiterata oltre che
generica affermazione secondo la quale si vorrebbe imputare
all’amministrazione Fantauzzo la responsabilità di un aumento delle
tasse.
A tal proposito, invitiamo il M5S ad entrare nel merito, specificando in
maniera analitica, tributo per tributo, gli aumenti tributari
ascrivibili alla responsabilità dell’amministrazione Fantauzzo e le
eventuali soluzioni alternative che avrebbe praticato un’amministrazione
pentastellata.
Quest’amministrazione provvederà a confutare l’atteso riscontro, nel
merito e con la concretezza da sempre usata.
L’ennesimo schiaffo ai cittadini grottesi potrebbe giungere da
improvvisati processi alle intenzioni assolutamente destituiti di
qualsivoglia fondamento".
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Paolino Fantauzzo – Sindaco
Diego Aquilina – Assessore con delega al
Bilancio
Piero Castronovo – Assessore con delega al Personale
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26/02/2016 |
Giustizia. Ordinanza del
C.G.A.: nessuna retroattività per i canoni delle cave |
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Giustizia |
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con ordinanza
n. 167/2016 del 26.02.2016 in riforma della decisione del TAR Sicilia
Palermo, ha sospeso il D.A. del 12 agosto 2015 dell’Assessorato Regionale
dell’Energia e dei Servizi di Pubblica, relativo alle “Modalità
applicative e di controllo del pagamento dei canoni dovuti per le attività
di estrazione dei giacimenti minerari di cava” (ex art. 83 della legge
regionale 7 maggio 2015, n. 9).
Il predetto Decreto, applicazione della legge regionale n° 9/2015, come
denunciato dagli avvocati Venerando Bellomo ed Ester Daina, che hanno
assistito nella vicenda numerosi esercenti di cave della Sicilia, si poneva
in netto contrasto con gli stessi principi costituzionali di capacità
contributiva, ancorando la quantificazione del canone alla superficie
coltivabile ed ai volumi autorizzati della cava e prevedendone il pagamento
anche per l'anno trascorso.
Il C.G.A., con la suddetta ordinanza citata, ha ritenuto illegittimo il D.A.
citato in relazione alla denunciata retroattività della disposizione
impugnata sospendendone gli effetti.
Redazione
26 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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26/02/2016 |
Pasqua 2016. "Casata" del "Gruppo dei Giudei
- Andrea Infantino"; lunedi 29 febbraio |
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Locandina |
Lunedi
29 febbraio, alle ore 20.30 in Via Comitini n° 4 (presso la Famiglia
Licata, di fronte alla
Villetta Nicholas Green, accanto al campo sportivo), si terrà una "Casata" in
preparazione delle manifestazione della Pasqua 2016.
La "Casata", come è noto a tutti i grottesi, è il tradizionale incontro, tenuto presso abitazioni
private, dei giovani che in vista della Pasqua si riuniscono per provare le
varie "parti" delle recite. Il clima è molto informale, caratterizzato da
allegria, spontaneità e convivialità; i padroni di casa offrono
agli intervenuti qualche assaggio di pietanze accompagnato da un buon
bicchiere di vino.
Dopo aver lungamente ripassato le parti in sede, i componenti
dell’Associazione Culturale “Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino” (cha
hanno raccolto dai padri e dagli anziani il testimone della cultura e della
tradizione popolare della Pasqua grottese; una eredità eccezionalmente
unica, fatta di gesti, parole, cadenze, lamentazioni, ritualità) le
ripropongono ad un pubblico ristretto, in varie serate presso le famiglie
che hanno il piacere di ospitarli.
Il termine "casata" deriva dall'espressione dialettale "casata china", cioè
una casa piena di ospiti. Ancora oggi in uso, la parola "casata" fa
riferimento ad un ambiente affollato (ad esempio: "nni lu miedicu c'era na
casata!", cioè "la sala d'attesa del medico era affollata"; "duminica dia,
nni mia, eramu na casata!", cioè "domenica scorsa a casa mia eravamo
numerosi"). Durante il periodo immediatamente precedente la Pasqua, il
significato del termine indica, univocamente, le prove delle recite svolte
presso abitazioni private.
Essendo un momento di festa, la "casata" è aperta a tutti ed i cittadini
sono invitati a partecipare.
Carmelo Arnone
26 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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Gruppo dei Giudei |
26/02/2016 |
Politica. Referendum sulle
trivellazioni in mare: diritto di voto dei cittadini residenti
all'estero |
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Manifestazione |
Il Presidente
della Repubblica, con un decreto del 15 febbraio 2016, ha indetto per il
prossimo 17 aprile 2016 un referendum popolare abrogativo sulle
trivellazioni in mare. Gli elettori italiani temporaneamente residenti
all'estero potranno votare per corrispondenza, facendo pervenire apposita
richiesta al Comune entro il 14 marzo 2016.
Il Comune di Grotte ha pubblicato un avviso in merito.
COMUNE DI GROTTE
Ufficio elettorale
REFERENDUM POPOLARE
Esercizio del diritto di voto elettori temporaneamente all'estero
IL SINDACO
Visto il decreto del Presidente
della Repubblica, 15 febbraio 2016, recante "Indizione del referendum
popolare per l'abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell'art. 6 del
D.Lgs. 3 aprile 2006, n° 152, come sostituito dal comma 239 dell'art. 1
della legge 28 dicembre 2015, n° 208, limitatamente alle seguenti parole:
per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di
sicurezza e di salvaguardia ambientale";
vista la circolare della Prefettura di Agrigento Ufficio Territoriale del
Governo n° 5898 del 16/02/2016;
RENDE NOTO
che tutti gli elettori italiani,
temporaneamente all'estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche, e
dei familiari conviventi, che vogliono esercitare l'opzione di voto per
corrispondenza nella circoscrizione estera nella prossima indizione del
referendum popolare abrogativo sulle trivellazioni in mare del 17 aprile
2016,
DEVONO
far pervenire, entro e non
oltre il 14 marzo 2016, la
richiesta indirizzata
al Comune, utilizzando il
modello allegato alla
presente, scaricabile presso il seguente url: www.esteri.it.
Grotte,
lì 22 febbraio 2016 |
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Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
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26/02/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 26 febbraio |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 26 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Fonte, Via
Trinacria, Via Meli, Via Sturzo, Via Ingrao, Via Pirandello, Viale
Matteotti, Viale della Vittoria, Via Umbria, Via Madonna delle Grazie, Via
Santa Venera, Via Don Minzoni, Via Guido Rossa, Via Di Vittorio, Via Dalla
Chiesa,Via Padre Vinti, Via P.A.M. Di Francia, Via Duca d’Aosta, Via
Collegio, Via Villa Fiorita,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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25/02/2016 |
Ambiente. L'Istituto
"Roncalli" ed il Comune uniti nella promozione della raccolta
differenziata |
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In aula
Volantino |
La sensibilizzazione delle
giovani generazioni al rispetto dell'ambiente ed al riciclo dei rifiuti è
uno degli obiettivi educativi e formativi che vedono uniti l'Istituto
Comprensivo "Angelo Roncalli", con la guida della dirigente scolastica Anna
Gangarossa, ed il Comune di Grotte. Da diversi anni, a servizio dei
cittadini, è stato allestito un Centro Comunale di Raccolta meglio noto come
"isola ecologica" in Via Ingrao, presso i capannoni comunali. Per promuovere
ed incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti, l'Assessorato
all'Ambiente ha indetto una campagna informativa - alla quale ha aderito
Grotte.info Quotidiano - attraverso manifesti, volantini ed iniziative
diverse. Nell'ambito di queste attività, nella mattinata di ieri, mercoledi
24 febbraio, l'assessore Piero Castronovo è stato ospite del plesso "V.E.
Orlando", accolto dal vicepreside prof. Antonio Distefano, per illustrare ai
ragazzi di scuola media l'utilità della raccolta differenziata, le modalità
di differenziazione ed i benefici per le singole famiglie e per l'intera
comunità cittadina. A tutti gli alunni è stato distribuito un volantino, da
portare a casa ed utilizzare come promemoria, in cui sono riportate le
informazioni utili per effettuare correttamente la raccolta. L'Istituto
Comprensivo grottese, attraverso l'opera del personale docente e non
docente, da tempo ha messo in atto con successo progetti di educazione
ambientale; ne sono testimonianza i diversi elaborati grafici affissi sulle
pareti delle aule, le condizioni ottimali di igiene e pulizia degli locali
scolastici e, non ultimo, i due contenitori per la carta e la plastica
posizionati nel cortile del plesso.
Nei prossimi giorni l'assessore Castronovo farà visita agli altri plessi
dell'Istituto per continuare l'opera di informazione anche nelle classi di
scuola elementare e materna.
Carmelo Arnone
25 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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Elaborato grafico
Carta e plastica |
25/02/2016 |
Politica. "A Grotte la
popolazione diminuisce e i 'Dirigenti' aumentano";
nota del M5S Grotte |
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Sito ufficiale |
L'aumento del numero delle Posizioni Organizzative
all'interno della pianta organica del Comune di Grotte, che da 4 sono
passate a 5, ed il timore che in futuro possa aumentare anche il numero di
Responsabili di Posizione Organizzativa (incarichi oggi ricoperti da: Dott. Isp. Capo P.M.
Carmelo Alaimo - P.O. n° 1; Rag. Maria Ortolano - P.O. n° 2; Arch. Pietro Calì
- P.O. n° 3; Geom. Vincenzo Carlisi - P.O. n° 4; con l'aggiunta del
Segretario comunale dott. Vincenzo Chiarenza al vertice della P.O. n° 5)
nella nota diffusa dal Meetup
del Movimento 5 Stelle di Grotte.
"A Grotte la popolazione diminuisce e i "Dirigenti" aumentano.
Nel 2009 con la delibera N. 55, la Giunta guidata dall’allora sindaco Paolo
Pilato istituisce a Grotte 4 strutture apicali, individuando altrettante
Posizioni Organizzative.
Nel 2016 con la delibera N. 16 la Giunta guidata dall’attuale sindaco
Paolino Fantauzzo rimodula le Posizioni Organizzative: da quattro diventano
cinque “al fine di una più funzionale distribuzione dei carichi di lavoro”
e “senza aumento di spesa”.
Che ben venga la rotazione di alcuni responsabili di Posizioni Organizzative
(che per comodità chiamiamo “Dirigenti”), ma che non sia il pretesto, in un
paese dove la popolazione diminuisce, di aumentare i “Dirigenti” ed
eventualmente la relativa spesa.
Sarebbe uno schiaffo per i cittadini grottesi, che da quando si è insediata
l’Amministrazione Fantauzzo, si è vista aumentare le tasse per diverse
centinaia di migliaia di euro.
I pochi abitanti di Grotte non hanno bisogno di più “Dirigenti”, quelli
esistenti sono già troppi".
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Il
Meetup
Movimento 5 Stelle Grotte
Angelo
Costanza
Gaspare Bufalino Marinella
Lillo Chiarenza
Rosalba
Cimino
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24/02/2016 |
Aneddoti. Dal medico:
disillusione in sala d'aspetto; di Giovanni Volpe |
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Giovanni Volpe |
Sala d'attesa medica affollatissima.
Benché siano appena le 09.00 fa proprio caldo.
A occhio e croce gli ultimi arrivati usciranno per le 15.00/15.30.
Arriva un signore, elegante.
A voce alta e sicura saluta e chiede di passare.
Un infermiere lo blocca con gentilezza.
Lui non crede alle sue orecchie e tronfio dichiara di essere atteso dal
dottore su mandato dell'onorevole Tal dei Tali.
L'infermiere sorride e sempre con estrema gentilezza invita l'elegante
signore ad aspettare il suo turno, ma egli, oramai ai suoi stessi occhi
umiliato e offeso, esce senza salutare.
Tutti, chi più chi meno, corrono a complimentarsi col giovane infermiere che
però, senza ritegno alcuno, confessa che il signore è un ciarlatano e che
quasi ogni giorno arriva, fa la sua sceneggiata e se ne va.
- A Giurlà, ca s'era veru, gnadà chi piddaveru ti parìa ca un passava?!
Giovanni Volpe
24 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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24/02/2016 |
Libri. "Piovono barattoli
dal cielo"; storia di Pietra La Rocca. Sabato 27 presentazione a San
Nicola |
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Copertina
Pietra La Rocca |
"Mi chiamo
Pietra La Rocca e questa è la mia storia.
Ho avuto un amore grande, ho lasciato la mia terra per altre terre e nella
mia terra sono tornata, ho provato gioie immense e dolori capaci di spezzare
un cuore.
Ma se guardo indietro, dico che la mia vita è stata bellissima e per questo
la voglio raccontare".
Con queste parole la signora La Rocca (nella foto a lato) introduce il suo libro autobiografico.
Un album di delicati ricordi attraverso luoghi, profumi e parole
tessuti in una trama che trascina con sé i frammenti della sua biografia,
forte e appassionata, intimamente legata alle sue origini. Figlia di una
Sicilia povera e stremata, emigra in Belgio con la sua famiglia, poi a
Liverpool, in Inghilterra, con il suo amore: due lunghi viaggi che la
allontanano dalla sua amata isola, ma al contempo l’avvicinano a una
esistenza migliore, costruita giorno dopo giorno con fatiche e rinunce,
opportunità e soddisfazioni. La storia di una donna moderna, intrisa di
incontri e struggenti addii, che vede il suo epilogo nel ritorno alla madre
Sicilia. Le tracce della memoria, come barattoli piovuti dal cielo, danno
alla signora La Rocca il coraggio di lottare senza sosta per i suoi sogni.
Il racconto di una vita intensa, declinata attraverso la complessa realtà
del mondo e dei suoi conflitti, da cui, come un’isola in mezzo al mare,
l'autrice emerge dalle acque con tutta la sua forza.
Il libro, dal titolo "Piovono barattoli dal cielo", verrà presentato sabato
prossimo 27 febbraio, alle ore 20.00 presso l'auditorium "San Nicola".
La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale-teatrale "Nino Martoglio"
diretta da Aristotele Cuffaro, con il patrocinio dell'Assessorato alla
Cultura del Comune di Grotte e della Fidapa - sezione di Racalmuto,
rappresenta il secondo appuntamento con "Incontri con l'autore". La relazione sul
testo sarà a cura di Agata Gueli, con letture di Isabella Villani ed
interventi musicali del Trio Haydn (Salvatore Puglisi al fagotto, Gaetano
Scimè all'oboe, Ignazio Messina al clarinetto). L'incontro verrà moderato da
Aristotele Cuffaro.
"Piovono barattoli dal cielo" di Pietra La Rocca
(Graus
Editore, 128 pagine, € 10,00) è stato
pubblicato nel 2010.
Graus Editore
è una realtà editoriale con una spiccata propensione alla qualità dei
prodotti letterari attenta alle nuove tendenze del panorama letterario
nazionale e internazionale. Vanta una distribuzione su tutto il panorama
nazionale ed ha contatti a livello internazionale con New York, Parigi e
Madrid.
Carmelo Arnone
24 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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Manifesto
Aristotele Cuffaro |
23/02/2016 |
Fotografia. "La passione
di Frida", mostra di Leo Matiz ad Agrigento; di Franco Carlisi |
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Franco Carlisi
Frida Kahlo |
Si è
inaugurata sabato 20 febbraio e sarà visitabile fino al 20 marzo la
mostra "La passione di Frida" fotografie di Leo Matiz (Farm Gallery, Via
Atenea Agrigento).
Pubblico, per chi avesse la pazienza di leggerlo, il mio testo che
accompagna il catalogo.
L’immagine di Frida Kahlo ha raggiunto, negli ultimi anni, anche grazie
alla realizzazione del film "Frida", dedicato alla vita della pittrice
messicana e in concorso al Festival del cinema di Venezia nel 2002, una
popolarità analoga a quella di Che Guevara.
E come il “Che” è diventato, per alcuni, il segno di una memoria
collettiva, mentre per altri semplicemente un brand, un feticcio
sentimentale collocato in una nebulosa che non prevede la conoscenza
delle vicende storiche del rivoluzionario argentino, così il nome di una
delle artiste più interessanti del novecento, è diventato semplicemente
“Frida”, simbolo di una pioneristica emancipazione femminile e di una
vita ribelle, seppure sfortunata e travagliata, vissuta al di fuori di
ogni regola e convenzione.
Non ci meraviglia, dunque, il fatto che l’intera opera di Frida Kahlo
venga interpretata in maniera esclusivamente biografica, i suoi quadri
vengano inghiottiti dalle storie che li circondano, i suoi numerosi
autoritratti vengano sottratti al confronto con il referente e immersi
nella mitologia del personaggio.
Ogni tentativo di ricondurci alla personalità dell’artista attraverso le
sue opere non può fare a meno di tener conto del mito che ammanta la sua
dichiarata omosessualità, la sua lunga milizia contro una condizione
d’invalidità che l’ha portata a un’ossessiva riflessione sul suo corpo
(per anni ha vissuto bloccata in un letto e ha visto il suo corpo solo
attraverso il riflesso dello specchio collocato in alto sotto il
baldacchino).
A questo proposito lei scrive: “Il corpo è il tempio dell’anima. Il
volto è il tempio del corpo. E quando il corpo si spezza, l’anima non ha
altro sacrario che il volto…” e ancora: “I miei temi sono sempre
stati le mie sensazioni, i miei stati d’animo e le profonde dinamiche
che la vita andava producendo in me, e ho spesso oggettivato tutto
questo in rappresentazioni di me stessa che erano quanto di più sincero
e vero potessi fare per esprimere quel che sentivo di me e davanti a me”.
Eppure, a causa dell’inesorabile processo di riduzione iconica, gli
autoritratti surreali di Frida Kahlo non riescono ad avvicinarci a
quella verità cui anela l’autrice e vediamo fatalmente la donna e
l’artista cedere il passo all’ingenua mitologia che l’accompagna.
Alla luce di queste considerazioni, se si vuole accostare la figura
dell’artista e della donna Frida Kahlo lontano da ogni retorica, risulta
fondamentale il contributo dei ritratti che Leo Matiz ha realizzato alla
pittrice, tra il 1940 e 1948, durante la permanenza del fotografo in
Messico.
Leo Matiz, colombiano, nato nel 1917 ad Aracotaca (probabilmente la
mitica Macondo di Cent’anni di solitudine del suo conterraneo Gabriel
Garcia Marquez), appartiene a quella generazione leggendaria di
fotografi che hanno saputo raccontare la solitudine dei popoli che pur
avendo una cultura millenaria, vengono posti ai margini della storia,
estromessi dalle decisioni che riguardano il loro destino.
La sua fotografia testimoniale è inevitabilmente il riflesso della
passione politica e dell’impegno civile che animavano gli ambienti
intellettuali del Sud-America negli anni che seguirono la rivoluzione
messicana e il colonialismo americano a Cuba e si arricchisce degli
stimoli provenienti dal dialogo artistico con fotografi come Alvarez
Bravo e pittori come Diego Rivera, compagno di Frida Kahlo.
L’incontro con la pittrice, in questo contesto appare inevitabile.
Matiz dalla sua prospettiva ravvicinata e privilegiata, traccia un
ritratto intimo dell’amica Frida. Tuttavia non deve trarci in inganno il
significato documentativo di questi ritratti.
Nella terra di Pirandello sappiamo bene come la dissimulazione del volto
e dell’animo siano implicite nelle cautele del genere umano. Il ritratto
fotografico è il frutto di un incontro tra il fotografo e il
fotografato. L’emozione che genera deriva simmetricamente dalla
personalità del soggetto ripreso e dall’intensità dello sguardo che ha
saputo coglierla.
Ora, ritrarre personalità forti come quella di Frida Kahlo può
annichilire il contributo del fotografo e portare a una sorta di
“ritratto su delega”, una specie di variante dell’autoritratto. Cioè, a
una rappresentazione suggerita dal soggetto che mostra come vorrebbe
essere e non come è realmente.
D’altro canto, il fotografo nel ritratto introduce, attraverso la
selezione del suo sguardo, un giudizio che non è necessariamente più
vero di quello proposto da chi si mette in posa.
E invero, nello specifico, non possiamo guardare a questi ritratti di
Kahlo senza considerare che si tratta di fotografie di Matiz.
La personalità del fotografo non soccombe a quella della pittrice e
Matiz non rinuncia, con la scelta dell’inquadratura e della luce, a
parlarci di sé: della sua formazione, delle sue predilezioni e delle sue
idiosincrasie.
D’altro canto, che cosa è il gesto del fotografo risolto in un istante,
se non la sintesi della sua cultura?
L’incontro fra i due avviene al livello più alto dove il fotografo sa
cogliere quel “momento decisivo” in cui il velo della finzione opposto
dal soggetto si squarcia lasciando intravvedere uno scampolo di verità.
La stessa verità svelata da Frida nei suoi autoritratti, che seduce i
nostri occhi prima della nostra mente e ci coinvolge fino al punto di
avviare una ricerca dentro di noi che ha un approdo narrativo. Scopriamo
infatti, in questo faccia a faccia con i ritratti di Leo Matiz,
un’inaspettata familiarità con noi stessi, capace di fissare in un
istante la commedia e il dramma umano che ci portiamo dentro.
John Berger ne E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto dimostra
che per “vedere” bisogna non temere di lasciarsi mutare dal proprio
oggetto di osservazione e di desiderio.
Queste fotografie ci raccontano tanto di Frida Kahlo e tanto di Leo
Matiz, del loro tempo eloquente di grandi passioni e di grandi ideali e,
se siamo disposti ad ascoltare, ci consegnano il riverbero di quella
felicità lontana nella nostra epoca delle “passioni tristi”.
Franco Carlisi
23 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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22/02/2016 |
Calcio. L'ASD Grotte riprende
il campionato con una sconfitta: 0 a 1 in csa contro l'Armerina |
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ASD Grotte |
Nell'incontro in casa sul campo sportivo comunale di
Grotte, per la diciassettesima giornata - 6^ di ritorno - del campionato di
calcio di 2^ categoria, girone L, nell'incontro disputatori domenica 21
febbraio, l'ASD Grotte è stata sconfitta dall'Armerina col risultato di
0 a 1.
Il primo tempo, caratterizzato da sostanziale equilibrio, si è concluso a reti inviolate.
Durante la pausa, giocatori e tifosi hanno assistito all'esibizione del
gruppo delle
Mascottes, integrato da altri elementi più piccoli della scuola “Pas de
Danse”; la nuova coreografia - curata dalla M^ Antonella Paradiso - ha
suscitato generale gradimento e calorosi applausi.
Alla ripresa del 2° tempo il ritmo di gioco rimane invariato sino al 24°
quando Nasonte, per l'Armerina, segna l'unica rete della partita che
determinerà il risultato finale.
Al termine della
diciassettesima
giornata di campionato, al vertice della classifica
permane l'Empedoclina
con 39 punti, seguita dall'Armerina,
dal Fabaria,dal Vallelunga e dalla Sommatinese Calcio. L'ASD Grotte,
con 27 punti, scivola esattamente a metà classifica.
La prossima partita per l'ASD Grotte, domenica 28 febbraio, sarà disputata
fuori
casa contro l'Acquaviva. La partita di andata era terminata con una vittoria
netta per la formazione grottese per 4 a 0.
17^ Giornata - 2^ categoria - Girone L:
Risultati
Classifica .
Carmelo Arnone
22 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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Sito ufficiale |
22/02/2016 |
Racconti. "Le Orestiadi"; di
Venerando Bellomo |
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Venerando Bellomo
Vecchia cucina |
LE ORESTIADI
di Venerando Bellomo
A Turiddru.
Il legame che abbiamo con il cibo si traduce spesso nel linguaggio.
Quante volte abbiamo sentito l'espressione "chi cucini" ovvero "chi
cucinasti".
E la curiosità della tavola altrui diventava uno dei maggiori crucci di
paese, specie in prossimità della festa.
Don Oreste oltre ad essere curioso era pure goloso. Tanto che la moglie non
sapeva più cosa preparare.
Un giorno mentre tornava a casa vide sull'uscio la signorina Marietta, che
di cucina se ne intendeva.
- Mariè, Mariè, tu ca si brava a cucinare, dunami 'na rizzetta ca la dicu a
ma muglieri.
- Allora, prendi una fettina di carne, riponi al centro della salsiccia
sfilacciata, aggiungi del prezzemolo tritato fino fino, del pecorino
stagionato, chiudi il tutto, lo leghi con lo spago, fai soffriggere, sfumi
col vino e, quando vedi la doratura, aggiungi il sugo di pomodoro e lo fai
restringere.
- Grazii, grazii Mariè, tu sì ca ti fidi, ora subito la vaju a cuntu a ma
muglieri.
Don Oreste si avviò verso casa, giunse davanti al portone, infilò la chiave
nella toppa, ma ebbe un'esitazione.
Ritornò di premura sui suoi passi e come un fulmine si ritrovò a bussare
alla porta della signorina Marietta.
- Chi è?
- Oreste sugnu.
- Chi dicivatu?
- Ma scusari Mariè, antura mi dicisti comu si fa la pitanza.
Disse ripetendo a memoria i passaggi, mentre la signorina annuiva.
- Sì, giusta è Orè.
- Vidi chi ti dicu Mariè: ma lu lazzu di chi culuri avi ad essiri?
C'est tout.
Venerando Bellomo
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 22 febbraio 2016.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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22/02/2016 |
Cinema. "B&B - Babbiannu
Babbiannu"; commento di Giovanni Volpe al film "The Hateful
Eight" |
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B&B
Locandina |
THE HATEFUL EIGHT di
Quentin Tarantino
Mi è
piaciuto. Tanto anche.
Non solo la bellezza delle inquadrature (che figata
poter usare addirittura un 70 quasi per intero in interno!) ma anche per ciò
a cui rimanda e che richiama.
Questo ultimo Tarantino, il cosiddetto Tarantino
politico, mi piace ancor di più del primo; c'è in lui il disincanto e la
struggenza.
Se fossi un po' più sano di mente eviterei di pensare a
Cechov eppure guardando il film, soprattutto la prima parte, ci ho pensato.
Ci ho pensato quando ho visto quello splendido generale, ci ho pensato
quando ho sentito le note del pianoforte, ci ho pensato quando il sarcasmo e
l'ironia serpeggiavano tra le pieghe di un vuoto esistenziale evidente, ci
ho pensato, soprattutto, quando accompagnandosi con la chitarra la
prigioniera bastarda ha cantato tutta la sua sconfitta nostalgia per la
vita, quella vera, che chissà poi se esiste.
C'è, infatti, una vita fatta di parole, il più delle
volte scritte, è la vita ideale.
I religiosi la scrivono nei comandamenti, i politici
nelle costituzioni, poi più o meno tutti però conosciamo e sappiamo cosa ci
vorrebbe o cosa dovremmo fare per stare meglio tutti, ma la vita, quella
vera, troppo spesso esplode in forme di violenza esasperate e quasi sempre
queste forme hanno un mandante proprio in quelle teorie: si uccide per
vendetta, per giustizia, per ideali, per onore, per amore, per odio, per
bisogno; si uccide - in tutti i sensi - perché non crediamo veramente e fino
in fondo in ciò che predichiamo o che ci predicano e ci crediamo almeno fino
a un palmo dal nostro culo.
É così che nella seconda parte del film va di scena il
grand guignol e allora i ciliegi dei giardini esplodono, le tre
sorelle scannano tutti gli altri prima di finirsi l'un l'altra, lo zio Vanja
avvelena i nipoti e il gabbiano spinge tutti al suicidio.
La violenza si scatena o quando non si è conosciuto
altro, oppure quando si coglie, e fino in fondo, che il mondo reale ha
tradito ogni ideale e non si riesce a sopravvivere a essi con un sordo
rancore dentro, a volte leggero e ilare, a volte sarcastico e cinico, ma si
sente la necessità di esplodere appunto ed è geniale lasciare che i tuoi
personaggi si lascino prendere dalla violenza più bieca mentre aleggia
mitica nella tasca di uno di loro la lettera, vera o falsa dipenderà dagli
occhi che la leggono o dalle orecchie che l'ascoltano, del padre delle
democrazie occidentali, nientemeno che Abramo Lincoln.
La macchina filmica di Tarantino è costruita in Teatro,
un magnifico spazio scenico tra un crocifisso scolpito nel legno
semisommerso dalla neve e il padre della costituzione americana scolpito con
tenerezza in una lettera sporca di sangue.
Allora, con Shakespeare stavolta, non possiamo che
dire: non ci resta che far torto o patirlo.
Bel doppiaggio stavolta, mi è persino piaciuto Luca
Ward, straordinario come sempre Francesco Pannofino. Morricone meriterà la
mitica statuetta.
Attori impeccabili, straordinariamente bravi, tutti; e
grande Tarantino, usa la sfarzosa macchina dell'industria cinematografica
per fare film impopolari, a tratti difficili, sputando sopra a canoni,
rincorrendo soltanto le sue visioni, le sue perversioni, le sue paure, la
sua anarchia e le sue straordinarie follie visive e tutto questo con una
tecnica che per rigore e disciplina ha dello sbalorditivo.
Giovanni Volpe
22 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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22/02/2016 |
Scuola. La "Giornata del
Risparmio Energetico" all'Istituto Comprensivo "A. Roncalli" di Grotte |
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Locandina
Alunni del "Roncalli" |
L'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte ha
aderito alla "Giornata del Risparmio Energetico", iniziativa promossa
attraverso la
campagna
radiofonica di sensibilizzazione sui consumi energetici e la mobilità
sostenibile "M'illumino di meno", ideata da Caterpillar, storico programma
in onda dal lunedì al venerdì su Radio2 dalle 17.35 alle 19.00.
Giunta alla dodicesima edizione (e promossa anche da Grotte.info
Quotidiano nelle edizioni
2007,
2008 e
2009) anche quest’anno la campagna ha coinvolto una varietà di soggetti:
migliaia di ascoltatori, centinaia di associazioni ed Istituzioni.
L’iniziativa si avvale da anni dell’Alto Patrocinio della Presidenza della
Repubblica, dell’adesione del Senato e della Camera dei Deputati, del
Patrocinio del Parlamento Europeo, nonché dell’adesione di centinaia di
Comuni. Nella Giornata di M’illumino di meno (quest’anno il 19 febbraio
2016) sono stati spenti alcuni dei monumenti più in vista d’Italia e
d’Europa e la giornata è diventata una vera e propria festa in cui il
risparmio energetico è interpretato con eventi e manifestazioni a tema sul
territorio: dai concerti in cui il pubblico pedala per produrre energia al
museo che organizza una visita con la sola luce naturale.
L'Istituto "A. Roncalli" di Grotte ha
aderito all'iniziatica osservando i cinque minuti di “buio” artificiale,
suggeriti da "M’illumino di meno".
"La
promozione di questa iniziativa ha una valenza fortemente educativa per i
nostri ragazzi, ma acquista maggiore spessore per i possibili cambiamenti
che potrebbero avvenire nei contesti familiari di ciascuno studente - ha
dichiarato la dirigente scolastica Anna Gangarossa -. Acquisire
comportamenti sani, osservare alcuni accorgimenti, usare correttamente le
risorse risponde a processi di apprendimento mirati e consapevoli. La scuola
in tal senso ha un ruolo importantissimo perché propone modelli di
comportamento, stili di vita e pensiero critico".
Attraverso
la lettura e l’analisi del decalogo
proposto dal protocollo di Kyoto, la scuola grottese ha favorito negli
alunni riflessioni e possibili soluzioni ai problemi legati al mancato
rispetto dell’ambiente, alla salvaguardia delle fonti energetiche ed alla
cura del pianeta. Così
ha potuto
svolgere una preziosa opera di promozione per prevenire lo spreco di energia
e per educare al rispetto dell’ambiente.
Carmelo Arnone
22 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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21/02/2016 |
Commiato. Santino Lo Presti:
"Ciao Totò... sei stato un Galantuomo"; in memoria di Antonio Morreale |
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Santino Lo Presti |
Pubblichiamo l'orazione funebre in memoria del
compianto sig. Antonio Morreale, pronunciata in occasione delle esequie,
sabato 20 febbraio, dall'ing. Santino Lo Presti a nome di tutti i socialisti
di Grotte.
"Ciao Totò,
così vogliamo salutarTi, perché è così che ci salutavamo sempre quando ci
incontravamo.
Nato nel 1930, Totò Morreale entra nel PSI da giovane per restarci in modo
coerente ed impegnato per esaltare i valori del socialismo italiano,
consistenti nella difesa delle libertà singole e sociali e dei diritti delle
persone meno abbienti.
Nel suo percorso politico ricopre tutti gli incarichi sia a livello locale
che provinciale: segretario di sezione, componente del direttivo
provinciale, consigliere, assessore e Sindaco del Comune di Grotte dal
dicembre 1973 all'agosto 1975.
La sindacatura di Totò Morreale è stata una delle più fattive della nostra
collettività. Il suo impegno è stato tutto dedicato a risolvere alcuni
importanti problemi presenti nel nostro Paese e, grazie alla sua coerenza
politica ed all'amicizia e agli ottimi rapporti che era in grado di
mantenere con i dirigenti del PSI dell'epoca, tra cui l'On Salvatore
Lauricella allora Ministro del LL.PP., a Grotte fece realizzare opere ed
infrastrutture importanti quali: il Belvedere, il campo sportivo, alcune
strade come la "Falce - San Benedetto". Opere che confermano la lungimiranza
e la capacità del Sindaco Totò Morreale di individuare, far ideare e
realizzare progetti contemporanei e ancora attuali, visto che a tutt'oggi
sono "presenti" e pienamente fruibili da tutti noi.
Questo era l'impegno dell'uomo Totò Morreale, un impegno totale, dedicato a
tutta la collettività senza mai egoismi personali, arroganze, prepotenze o
faziosità, ma solo e sempre al servizio di una intera comunità operosa, come
quella di Grotte. Unico suo interesse "la cosa pubblica", come lui stesso
ebbe a dire a ringraziamento della sua elezione a Sindaco, avvenuta nella
mattinata del 22 dicembre 1973.
Di Te, Totò, possiamo dire con certezza che sei stato un Galantuomo sempre:
nella vita pubblica ed anche in quella privata, come marito e come padre.
Persona sempre disponibile alla mediazione, trovavi sempre le parole giuste
per confortare chiunque a Te si rivolgesse.
Grazie alla tua serietà sei stato punto di riferimento per tanti giovani
degli anni Settanta e Ottanta che si iscrivevano al PSI, tra cui io stesso.
Io, i compagni, la collettività e tutti coloro che Ti hanno conosciuto così
vogliamo ricordarTi.
Alla Signora, ai figli, ai generi, alla nuora, ai nipoti, ma anche alle
nuove generazioni e a quanti non Ti hanno conosciuto, vogliamo dire che oggi
il paese di Grotte saluta affettuosamente un vero Galantuomo".
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Antonio Morreale |
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Santino Lo Presti
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21/02/2016 |
Commiato. Fantauzzo: "Caro
Totò, siamo qui per darti l'ultimo saluto"; in memoria di Antonio
Morreale |
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Paolino Fantauzzo |
In occasione delle esequie del compianto sig. Antonio
Morreale - Sindaco di Grotte dal 1973 al 1975 -, celebrate sabato 20
febbraio in chiesa Madre, il sindaco Paolino Fantauzzo ha ricordato l'amico
con il discorso che pubblichiamo di seguito.
"Caro Totò,
siamo qui riuniti per darti l'ultimo saluto, ed è veramente difficile per un
amico parlare di un amico.
Tu, una persona straordinaria che mi ha concesso il privilegio di avere la
tua amicizia; Tu eri una persona onesta, sensibile, generosa ed altruista,
disponibile, intelligente, coerente nei principi e nei comportamenti. Eri un
lottatore instancabile animato dallo spirito di mettersi al servizio di
tutti, come deve essere nella vera politica.
Oggi, con la Tua scomparsa si chiude una delle pagine più belle che i
socialisti hanno scritto in questo Paese.
Ricordo, allora io giovanissimo, il Tuo impegno allorché ti sei avvicinato
al partito per cambiare il volto della nostra Città; possiamo ascrivere a
Tuo merito, pur essendo solo Segretario di partito, un finanziamento per la
ristrutturazione del campo sportivo e l'allargamento della Via Leopardi.
Totò Morreale, una persona concreta, scevra da astrattezze ideologiche: uno
che guardava un problema, lo pesava, lo studiava, lo approfondiva e poi
diceva la sua. Questo Tuo modo di ragionare è sempre piaciuto anche perché
tendeva a quello che era realmente costruibile e realizzabile.
Questo tuo modo di concepire e gestire la res publica non passò
inosservato ai dirigenti provinciali e ricordo che fu l'allora ministro
socialista Lauricella a chiederti di capeggiare la lista socialista. Lista
che, nella tornata elettorale del Novembre '73 raggiunse percentuali a
doppia cifra con la elezione, per la prima volta, di cinque Consiglieri
comunali, ed io ero uno dei cinque.
Porterai con Te un primato invidiabile: essere stato il primo Sindaco
socialista della nostra Città e tra i pochi in tutta la Nazione.
Subito eletto hai portato avanti con tenacia la riqualificazione del
quartiere "Fico Fontanelle - Stazione" privo di fognature, nonché
l'eliminazione della curva di "lu 'zi Giurlà" con la nascita del belvedere e
l'ammodernamento della Via Crispi.
Tu eri di umana forza e tenacia straordinaria nel superare gli ostacoli che
spesso hai trovato nel Tuo cammino; Tu li hai superati tutti a testa alta.
Nelle battaglie politiche l'hai sempre spuntata, perché come te, pochi hanno
sempre dato tutto se stesso per questa nostra Città. In questa breve
esperienza hai dato slancio all'azione politica e lo si percepiva con la Tua
presenza costante, nelle parole, nello sguardo, e per chiunque Ti si
rivolgeva avevi pronto un sorriso ed una parola di comprensione.
In queste ore di ricordo emerge la figura di un uomo, dedito alla famiglia e
al lavoro; della dimensione privata di una persona che ha scelto di uscire
dalla scena politica senza clamori.
Grazie Totò, per esserti speso per la nostra Città, resterai sempre un
maestro, una guida per le future leve".
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Antonio Morreale |
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Paolino Fantauzzo
(Sindaco di Grotte)
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20/02/2016 |
Ambiente. "Un'altra
piccola ma pericolosa discarica abusiva"; di Salvatore Lo Presti |
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Eternit |
Dopo
che alcuni ignoti, senza dignità e rispetto nemmeno per i defunti, diedero
vita ad una vera e propria
discarica abusiva nei pressi del cimitero comunale, oggi a pochi metri
dall’azienda Mancuso si può notare un’altra piccola ma pericolosa discarica
abusiva, proprio accanto ai cassonetti dell’immondizia.
Un pericolo quindi anche per chi si ferma a depositare i propri sacchetti
della spazzatura.
Nonostante sappiamo i devastanti effetti sui polmoni da parte dell’amianto,
c’è ancora chi pensa di essere furbo e di risparmiare un po’ sullo
smaltimento dell’eternit, mettendo in pericolo innocenti.
In questi anni le persone colpite da tumore polmonare sono aumentate proprio
per lo smaltimento “fai da te” per le strade.
Ricordo che l’abbandono dell’amianto è reato penale perseguibile per legge!
Adesso il Comune pagherà il costo di un ulteriore bonifica per colpa di
pochi incivili e incoscienti.
Bisogna controllare di più questo paese, ma anche noi da cittadini dobbiamo
fare la nostra parte.
Magari in futuro si può arrivare anche a discutere dell’eventuale progetto
“eternit free”, lanciata da Legambiente e AzzeroCO2.
Il grande Tiziano Terzani diceva: “Facciamo più quello che è giusto,
invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti,
non furbi”.
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Eternit |
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Salvatore Lo
Presti
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20/02/2016 |
Servizi. "Canone Rai in
bolletta: chiarimenti anche su residenti all'estero"; nota del Comitato Civico |
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Da quest'anno sono cambiate le modalità per il pagamento
della tassa di possesso del televisore (impropriamente definita "canone" o
"abbonamento"). Il Comitato Civico per i Servizi Pubblici di Grotte fornisce
alcuni chiarimenti in merito alla tassa ed ai contribuenti obbligati al
pagamento.
"Il
Canone Rai in bolletta elettrica solo per le utenze domestiche residenti.
Chiarimenti sui residenti all’estero.
Questo Comitato, come sempre al servizio dei cittadini, si propone di dare
alcune semplici informazioni riguardo al Canone Rai che verrà addebitato
nelle bollette elettriche.
L’ammontare del Canone Rai (o meglio tassa di possesso) a partire dall’anno
2016 sarà pari a 100 euro, di cui 70 euro verranno addebitati nella bolletta
elettrica immediatamente successiva al 1° luglio 2016, mentre i restanti 30
euro verranno versati con le bollette successive. A partire poi dal 2017 il
pagamento del canone avverrà in dieci rate mensili da gennaio ad ottobre.
Quali utenti troveranno in bolletta il Canone Rai?
In base all’art.1, commi 153 e seguenti della L.208/2015 (legge di stabilità
2016) “La detenzione di un apparecchio si presume altresì nel caso in cui
esista un'utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un
soggetto ha la sua residenza anagrafica”.
Pertanto la presunzione della presenza di un “apparecchio” in casa si
applica solo per le utenze elettriche nel luogo di residenza anagrafica (le
cosiddette “Utenze Domestiche Residenti”).
Questo significa, ad esempio, che se l’utenza elettrica è del di tipo “uso
domestico non residente” oppure “ uso diverso dall’abitazione” (commerciali,
professionali ecc.) non vi sarà la presunzione e quindi il Canone Rai non
verrà inserito in bolletta.
E per i residenti all’estero?
Per i residenti all’estero, a nostro avviso, vale il discorso del tipo di
utenza elettrica, nel senso che se è di tipo “uso domestico residente”,
anche i residenti all’estero troveranno in bolletta il Canone Rai.
Cosa s’intende per apparecchio ricevente detenuto in casa?
La norma che definisce il tipo di apparecchio ricevente è l’art. 1 del RDL
n. 246/1938 che prevede il pagamento del Canone Rai per: “Chiunque
detenga uno o più apparecchi atti od adattabili alla ricezione delle
radioaudizioni”. La definizione si presta a varie interpretazioni, nel
senso che, ad esempio, i computer, i telefoni cellulari, i tablet potrebbero
essere adattabili.
Ma per fortuna stando alle ultime interpretazioni del Ministero: “Un
apparecchio privo di sintonizzatori radio operanti nelle bande destinate al
servizio di Radiodiffusione non è ritenuto né “atto”, né “adattabile” alla
ricezione delle radioaudizioni”.
Cosa dovrà fare l’utente, se ricevuta la bolletta elettrica con l’addebito
del Canone Rai, ritiene che non gli spetta pagare l’abbonamento.
È prevista comunque una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
sull’assenza in casa di apparecchi riceventi. Tale dichiarazione, la cui
mendacia comporta gli effetti anche penali, è presentata all'Agenzia delle
Entrate - Direzione provinciale I di Torino - Ufficio territoriale di Torino
I - Sportello S.A.T., e ha validità per l'anno in cui viene presentata.
Le modalità di tale dichiarazione verranno definite con Provvedimento del
Direttore dell'Agenzia delle Entrate, a tutt’oggi ancora non emanato.
C’è il rischio di pagare gli arretrati?
La questione è controversa, si parla addirittura del rischio di dover pagare
gli ultimi 10 anni.
Per quanto qui non trattato, ci riserviamo di dare notizie sul prossimo
articolo".
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Il Presidente
del Comitato Civico
Saverio Capellupo
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19/02/2016 |
Società. "Io di certo
sto dalla parte del Papa, di questo grande Papa!"; di Giovanni Volpe |
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Giovanni Volpe |
Ho letto con profondo disappunto (e
disgusto) la
lettera che lo storico di "Riscossa Cristiana"
scrive all'ex ministro Lupi e che è apparsa su questa pagina giorni fa.
In essa si spostano artatamente, e con mirata violenza di intenti, i termini
di una questione che è quantomeno seria a una mera pratica sessuale
riconducendo tutto a essa.
Il sentimento che può legare due persone dello stesso sesso è del tutto
ignorato in funzione dell'atto sessuale che praticano.
Una visione oscurantista e in mala fede, fatta chiaramente e giustamente
risalire al vecchio testamento e che ha trovato riscontro nell’inquisizione,
nei roghi del medioevo, nei gulag comunisti o nei campi di sterminio
nazisti.
Ovviamente non entro, non ci penso proprio, nella questione "tecnica", trovo
però disdicevole che ci si possa riferire in maniera così squallida e
volgare a una questione che è sentimentale; se si trattasse, sic et
sempliciter, di sesso non saremmo da mesi impegnati su detta questione
perché chi si appaga per intero, e solamente, in un rapporto sessuale non va
a chiedere né benedizioni, né certificati.
Non basta nemmeno la dottrina a spiegare tale accanimento visto che voci di
certo più autorevoli (almeno al mio intelletto) di quella dello storico
integralista di cui sopra si sono espresse in termini molto più comprensivi
rispetto a questa questione che, ribadisco, merita attenzione solo se
considerata da un punto di vista sentimentale, l'aspetto fisico è
consequenziale e di certo non può precederlo.
Del resto non mi erano sfuggiti certi articoli del signore in questione nei
quali definiva il popolo del family day, "gregge senza pastore" (grave,
gravissima affermazione per un cattolico!), con evidenti riferimenti al
fatto che questo Papa non avesse voluto benedire la manifestazione stessa.
Quel che penso è che dietro tanto oscurantismo si nascondono, e nemmeno
tanto velatamente oramai, i nemici di questo Pontefice, i nemici di questa
vera ventata di novità che dopo la caduta delle ideologie (sarà vero?) resta
l'ultimo baluardo a difesa degli ultimi, degli emarginati e che, sempre più
solo, alza la voce contro la tracotanza del denaro e del potere in tutte le
sue degenerazioni, dalle più subdole alle più eclatanti, e capisco
perfettamente da me che non posso (e non voglio) vestire di rosso questo
Papa e che alzare la voce contro la povertà non significhi, per nulla,
doverla alzare anche a favore dell'omosessualità; ma il suo (SUO, non mio)
rimando evidente alla laicità dello Stato - il suo non volersi immischiare -
a proposito di queste vicende, la sua vicinanza al peccatore e la non
esaltazione del peccato, è una splendida lezione politica e umana di livelli
incommensurabili.
Chissà da che parte starà adesso il nostro storico nella diatriba che ha
opposto Papa Francesco a Donald Trump?
Io di certo sto dalla parte del Papa, di questo grande Papa!
Giovanni Volpe
19 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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19/02/2016 |
Salute. La Sanità che
funziona: il Reparto Ostetricia e Maternità del Policlinico di Palermo |
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Le cronache nazionali e locali
riportano spesso, con enfasi, episodi di
malasanità accaduti negli ospedali e nelle cliniche italiane. Più rari, se
non inesistenti, gli episodi di buona sanità. Le cattive notizie fanno
"scoop" mentre le buone non "fanno notizia".
Con piacere riportiamo la testimonianza di una giovane grottese, Eleonora
Villani, che lo scorso 11 febbraio ha dato alla luce il piccolo Marco.
"La
settimana scorsa, esattamente alle 09.39, è venuto alla luce il mio bimbo.
Non potrò mai dimenticare le settimane che hanno preceduto questo evento: i
dolori, l'ansia ma soprattutto la paura di non farcela, e questo perché era
da circa un mese che la TV bombardava denunciando casi di mala sanità. Io
non sono una giornalista - scrive Eleonora - sono una comune
cittadina e probabilmente quello che scrivo non interessa a nessuno. Voglio
fare un plauso e ringraziare tutto lo staff del reparto di Ostetricia e
Maternità del Policlinico di Palermo. Voglio ringraziare tutti, dai prof. al
personale delle pulizie. È uno staff che si è contraddistinto innanzitutto
per professionalità, efficienza, educazione ed umanità. Grazie di cuore a
tutti".
Parole che danno coraggio
alle mamme
partorienti, e giusto merito a tutti gli operatori sanitari che fanno il
loro lavoro con coscienza, professionalità e tanta passione.
Al piccolo Marco, ai familiari ed ai parenti, gli auguri della nostra
redazione.
Carmelo Arnone
19 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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19/02/2016 |
Cinema. "Cineforum 2016" della Proloco;
stasera il film "Quando sei nato non puoi più nasconderti" |
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Locandina
Locandina
Proloco Herbessus |
Questa sera, venerdi 19 febbraio, alle ore 19.00 presso l'auditorium San
Nicola, per il ciclo "Cineforum 2016" promosso dalla Proloco "Herbessus -
Città di Grotte", sarà proiettato il film di Marco Tullio Giordana "Quando
sei nato non puoi più nasconderti".
La relazione sul film sarà a cura del critico cinematografico Beniamino
Biondi, attuale Assessore al Comune di Agrigento con delega alla Pubblica
Istruzione e Infanzia, Edilizia scolastica, Centro storico, Università,
Politiche giovanili.
Biondi si occupa di poesia e di cinema. Collabora con riviste di letteratura
e critica cinematografica, cura rassegne di cinema d’autore e ed è direttore
di collana per alcuni editori. Come relatore partecipa a numerosi convegni e
giornate di studio. Ha curato l’edizione delle poesie complete del filosofo
Aldo Braibanti ed ha pubblicato numerose opere di letteratura e saggistica
critica e teorica.
Il dibattito sarà introdotto e moderato da Filippo Vitello, presidente della
Proloco "Herbessus - Città di Grotte".
La serata si concluderà con la degustazione di un buffet di prodotti tipici
locali.
Il "Cineforum 2016" continuerà nelle seguenti date, con le pellicole:
- 26 febbraio: Patch Adams;
- 4 marzo: Border town;
- 11 marzo: Suburra.
"Quando sei nato non puoi più nasconderti"
Un film di Marco Tullio Giordana
Venerdi 19 febbraio, ore 19.00
Auditorium San Nicola - Grotte
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Filippo Vitello
Beniamino Biondi |
19/02/2016 |
Iniziative. "Incontri con
l'autore": Aurelio Grimaldi a Grotte; sabato 20 febbraio |
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A. Grimaldi
Manifesto |
Sabato 20 febbraio alle ore 20.00, presso l’auditorium
San Nicola, sarà a Grotte il regista Aurelio Grimaldi, per partecipare al
primo degli "Incontri con l'autore" organizzato dall'associazione culturale-teatrale
"Nino Martoglio" (diretta da Aristotele Cuffaro), con il patrocinio del
Comune di Grotte e della sezione FIDAPA di Racalmuto.
Nel corso della manifestazione sarà presentato al pubblico il suo ultimo
film-documentario “Alicudi nel vento”.
Il film è stato il documentario che ha concluso il concorso Filmmaker in
Sicilia della 61^ edizione del Taormina Film Festival.
La pellicola di Aurelio Grimaldi è ambientata ad Alicudi, nell’arcipelago
delle Isole Eolie, un luogo sperduto dove le strade e le macchine sono una
rarità, anzi - come ha sottolineato uno spettatore alla conclusione del
documentario - “da poco tempo hanno tolto anche l’ufficio postale”. Lo
Stato, in sintesi, non fa sentire la sua presenza; l’unico presidio, seppur
in condizioni precarie, è rappresentato dalla scuola. Per il resto bisogna
rivolgersi alle altre isole vicine.
La descrizione di Alicudi la si può trovare nel documentario del ribelle
Grimaldi, che nella prima parte narra com’è oggi l’isolotto appartenente
alla provincia di Messina: un puntino nel Mar Mediterraneo, un segno di
bellezza naturale e incontaminata, un luogo abitato da circa 100 persone che
vi trascorrono, seppur con difficoltà, la loro vita.
Aurelio Grimaldi - “Alicudi nel vento”
Sabato 20 febbraio, ore 20.00
Auditorium San Nicola - Grotte
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Aristotele Cuffaro |
19/02/2016 |
Società. "Le leggi dello
Stato non possono ignorare le leggi della Natura"; di Oriana Fallaci |
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Oriana Fallaci |
Nel 2004 Oriana Fallaci pubblica “Oriana Fallaci
intervista sé stessa - L'Apocalisse”, il suo ultimo libro prima della morte
avvenuta nel 2006. Nel testo di attacco alla modernità, la scrittrice
esprime il suo pensiero contro il primo ministro socialista spagnolo José
Luis Rodríguez Zapatero per aver consentito e sostenuto l'approvazione del
matrimonio gay.
"La bravata del senor Zapatero che imitando il sindaco di San Francisco,
(antiamericani sì, ma non quando gli americani ti suggeriscono cattive
idee), buttava alle ortiche il concetto biologico di famiglia e autorizzava
il matrimonio gay.
Quel che è peggio, mille volte peggio, l'adozione gay.
E questo senza che nessuno gli rispondesse per le rime.
Senza che nessuno gli dicesse almeno “cretino: il mondo va a fuoco,
l'Occidente fa acqua da tutte le parti, il terrorismo islamico non fa che
tagliarci la testa, e tu perdi tempo coi matrimoni-gay e le adozioni-gay?”.
Tutti zitti. Tutti intimiditi, impauriti, incapaci di commentare la cosa in
modo raziocinante lo spontaneo.
Tutti ricattati dalla tirannia dei Politically Correct.
Perché se dici la tua sui matrimoni-gay e l'adozione-gay, finisci al rogo
come quando dici la tua sull'Islam.
Ti danno di razzista, di fascista, di bigotto, di incivile, di
reazionario.
Come minimo ti accusano di pensarla come Hitler che gli omosessuali li
gettava nei forni crematori insieme agli ebrei.
Insomma ti mettono alla gogna.
Be': dopo la sfuriata iniziale, anche stavolta caddi in una stanchezza
profonda.
Perché sull'accettazione dell'omosessualità il senor Zapatero non ha da
insegnarmi nulla.
Guai a chi fa del male a un omosessuale in quanto omosessuale.
Chiunque egli sia, e che l'omosessuale in questione lo conosca o no.
Anni fa, nel mio villaggio in Toscana, il postino mi raccontò che due
omosessuali della zona erano rimasti senza casa perché il padrone di casa
s'era accorto che vivevano «come-marito-e-moglie». E li aveva cacciati.
Io non li conoscevo, non li avevo mai visti. Ma udire una cosa simile mi
mandò il sangue al cervello.
Non per pietà, bada bene. Per principio.
E dissi al postino: «Voglio incontrarli. Me li porti qui».
Il postino me li portò e mi trovai davanti due giovanotti molto civili,
molto educati, che con gran dignità si lamentavano: «L'albergo costa troppo
e non sappiamo dove andare».
Così gli mostrai una graziosa casetta attigua alla mia, la casetta che tengo
per gli ospiti, e: «Se vi piace, state qui».
Ci stettero qualche anno. Cioè fino a quando si separarono ed entrambi
lasciarono l'Italia.
Cosa che mi dispiacque in quanto il nostro era diventato un rapporto quasi
familiare. M'ero abituata a loro, di loro non mi dispiaceva nulla escluso il
fatto che a volte tenessero il volume della radio troppo alto e che uno
adorasse esser chiamato gay.
Inappropriato anzi stupido termine che detesto anche perché in inglese «gay»
vuoi dire «allegro», e quando scrivo in inglese non so a che santo votarmi
per dire allegro.
Da quel punto di vista la parola «gay» è un vero furto al vocabolario e
vorrei proprio sapere chi è l'irresponsabile che la mise in giro, che la
adottò.
In qualsiasi società, in qualsiasi angolo della Terra, in qualsiasi paese
esclusa la Spagna di Zapatero, il matrimonio è l'unione di un uomo e di
una donna.
Tale rimane anche se da quell'unione non nascono figli.
Così capisco i risultati del referendum che in dodici Stati americani si
è concluso con la vittoria schiacciante del No, insomma con un assordante
rifiuto del suddetto matrimonio.
Non capisco, invece, perché in una società dove tutti possono convivere
liberamente cioè senza dar scandalo, senza essere condannati o considerati
reprobi, gli omosessuali sentano l'improvviso e acuto bisogno di
sposarsi davanti a un sindaco o a un prete. Magari con l'abito bianco, il
mazzolino di fiori in mano, e lo spettro del divorzio che costa un mucchio
di tempo e un mucchio di soldi.
Spero che sia un'isteria temporanea, un capriccio alla moda, una forma di
esibizionismo o di conformismo.
Perché, se non lo è, si tratta d'una provocazione legata alla pretesa di
adottare i bambini e sovvertire il concetto biologico di famiglia.
Insomma d'una intimidazione.
Non mi piacciono le provocazioni, non mi piacciono le intimidazioni. Gira e
rigira, sono sempre di natura politica.
E in tal caso a quei fidanzati, quelle fidanzate, dico: accontentatevi del
sacrosanto diritto che il mondo civile riconosce a chiunque. Il diritto di
amare chi si vuole, come si vuole.
Voglio dire: l'omosessualità in sé non mi turba affatto.
Non mi chiedo nemmeno da che cosa dipenda.
Mi dà fastidio invece quando, come il femminismo, si trasforma in ideologia.
Quindi in categoria, in partito, in lobby economico-cultural-sessuale, e
grazie a ciò diventa uno strumento politico.
Un'arma di ricatto, un abuso Politically and Sexually Correct.
O-fai-quello-che-voglio-io-o-ti-faccio-perdere-le-elezioni.
Mi dà fastidio anche quando, attraverso le loro lobby, a discriminare il
prossimo sono proprio gli omosessuali.
E ancor più quando, attraverso l'arroganza della categoria, il prossimo lo
offendono con le becere Gay Parades alle quali si presentano seminudi o
travestiti e truccati da baldracche.
Un omosessuale maschio l'ovulo non ce l'ha. Il ventre di donna, l'utero per
trapiantarcelo, nemmeno. E non c'è biogenetica al mondo che può risolvergli
un tale problema. Clonazione inclusa.
L'omosessuale femmina, sì, l'ovulo ce l'ha. Il ventre di donna necessario a
fargli compiere il meraviglioso viaggio che porta una stilla di Vita a
diventare un germoglio di Vita poi un'altra Vita, un altro essere umano,
idem. Ma la sua partner non può fecondarla. Sicché se non si unisce a un
uomo o non chiede a un uomo per-favore-dammi-qualche-spermatozoo, si trova
nelle stesse condizioni dell'omosessuale maschio. E a priori, non perché è
sfortunata e i suoi bambini muoiono prima di nascere, non partecipa alla
continuazione della sua specie. Al dovere di perpetuare la sua specie
attraverso chi viene e verrà dopo di lei.
Con quale diritto, dunque, una coppia di omosessuali (maschi o
femmine) chiede d'adottare un bambino?
Con quale diritto pretende d'allevare un bambino dentro una visione
distorta della Vita cioè con due babbi o due mamme al posto del babbo e
della mamma?
E nel caso di due omosessuali maschi, con quale diritto la coppia si
serve d'un ventre di donna per procurarsi un bambino e magari comprarselo
come si compra un'automobile?
Con quale diritto, insomma, ruba a una donna la pena e il miracolo
della maternità? Il diritto che il signor Zapatero ha inventato per pagare
il suo debito verso gli omosessuali che hanno votato per lui?!?
Io quando parlano di adozione-gay mi sento derubata nel mio ventre di donna.
Anche se non ho bambini mi sento usata, sfruttata, come una mucca che
partorisce vitelli destinati al mattatoio.
E nell'immagine di due uomini o di due donne che col neonato in mezzo
recitano la commedia di Maria Vergine e San Giuseppe vedo qualcosa di
mostruosamente sbagliato. Qualcosa che mi offende anzi mi umilia come donna,
come mamma mancata, mamma sfortunata. E come cittadina.
Sicché offesa e umiliata dico: mi indigna il silenzio, l'ipocrisia, la
vigliaccheria, che circonda questa faccenda.
Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità.
E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi
della Natura.
Non possono falsare con l'ambiguità delle parole «genitori» e «coniugi» le
Leggi della Vita.
Lo Stato non può consegnare un bambino, cioè una creatura indifesa e ignara,
a genitori coi quali egli vivrà credendo che si nasce da due babbi o due
mamme non da un babbo e una mamma.
E a chi ricatta con la storia dei bambini senza cibo o senza casa (storia
che oltretutto non regge in quanto la nostra società abbonda di coppie
normali e pronte ad adottarli) rispondo: un bambino non è un cane o un gatto
da nutrire e basta, alloggiare e basta. É un essere umano, un cittadino, con
diritti inalienabili.
Ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con
le smanie materne o paterne.
E il primo di questi diritti è sapere come si nasce sul nostro pianeta, come
funziona la Vita nella nostra specie.
Cosa più che possibile con una madre senza marito. Del tutto impossibile con
due «genitori» del medesimo sesso.
Punto e basta".
Oriana Fallaci
“Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse”
Collana Rizzoli International, Rizzoli, 2004.
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19/02/2016 |
Lettere. A proposito delle "unioni
civili"; di Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Il parere del prof. Lillo Agnello in merito alla
Lettera Aperta del dott. Paolo Deotto all'on. Maurizio Lupi ed alla Legge
in discussione in Parlamento sulle Unioni Civili.
"A proposito delle “unioni civili”.
Ho appena finito di leggere la
lettera di Deotto indirizzata a Lupi e non posso fare a meno di
manifestare il mio pensiero in merito. Comincio con il dire, e con
dispiacere, che ancora una volta in questo giornale spuntino fuori articoli
che nascono con fini politico-propagandistici e vengono ammanniti, credo, ai
siti di periferia, come atto politico-religioso e basta. Sono indubbiamente
articoli ben confezionati che migrano nei vari notiziari a difesa di propri
convincimenti che tutti vogliamo rispettare. A riprova sta il fatto che la
lettera rappresenta copia e non porta traccia di chi questa copia ha inteso
far leggere agli amici. E veniamo alla lettera ed ai suoi contenuti.
All’inizio l’autore vuole mettere con le spalle al muro il suo “ex” amico
ricordandogli i precetti cattolici. Man mano che procede, però, il gioco si
fa duro e passa dall’ironia al sarcasmo, al rimbrotto e, quando ha esaurito
le forme più soft, passa al rimprovero ed al richiamo vero e proprio. Che
questa sia una lettera culturalmente accettabile, ed in un notiziario, mi fa
nascere qualche dubbio. La logica dentro cui si muove la sua posizione, a
proposito delle unioni civili, parte da premesse, a mio modesto modo di
vedere, che vanno bene considerate. La sodomia come peccato condannato
espressamente nei dieci comandamenti e sodomia prende il nome, mi pare, da
Sodoma la città che insieme a Gomorra era il luogo in cui questo tipo di
peccato veniva praticato. Questo tipo di peccato veniva anche praticato,
alla luce del sole, presso i Greci presso i quali i ricchi potevano
permettersi di avere il “pais”, il fanciullo. La legge, di cui si parla, non
viene vista come il via libera a dei depravati e peccatori che vogliano
stare insieme per fini inconfessabili: le esigenze sono prima di tutto di
carattere spirituale, psichico, sociale ma non fisiche. Che cosa
contraddistingue la coppia di innamorati? L’innamoramento, appunto, il fatto
affettivo, il desiderio di stare vicino alla persona amata per condividerne
tutto: c’è qualcuno, che sia stato innamorato, che pensa al sesso come fatto
precipuo dell’unione (matrimonio)? Il dott. Deotti fa un taglio troppo netto
tra amici di don Giussani e non. La vita umana è un flusso in continuo
divenire e ciò che andava bene ieri va leggermente modificato per una
riflessione più attenta e puntuale sui problemi incombenti. Fino a qualche
decennio fa il gay era visto come un pervertito e basta. Oggi le esperienze
raccontate e ricerche scientifiche non sembrano più corroborare questa tesi:
nella vita di certi individui s’è innestato un processo anomalo di natura
psichica o funzionale, non sappiamo, ed è nato un nuovo atteggiamento. Chi
non è incappato in uno di questi processi è solamente fortunato ma non
condannato da Dio.
Chiudo queste considerazioni con l’auspicio che le parti politiche riescano,
alla fine, a fare una buona legge capace di accogliere le esigenze dei più;
di tutti è difficile".
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Lillo Agnello
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19/02/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 19 febbraio |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 19 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Machiavelli, Via
Puglia, Via Livatino, Via Ingrao, Stazione Ferroviaria, Via Saragat, Via
Terranova, Via Moro, Via Del Gesù, Viale Pertini, Via Giubileo, Via
Campania, Via Italia, Via Padre Vinti, Via Dalla Chiesa, Via Di Vittorio,
Via D’Aosta, Via Collegio, Via Villa Fiorita,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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18/02/2016 |
Volontariato. Sabato 20
febbraio,
donazione di sangue presso la sede Adas di Grotte |
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Verrà effettuata sabato
prossimo, 20 febbraio, dalle ore 08.00 alle ore 12.15 a Grotte, presso la
sede Adas di Via Francesco Ingrao n° 92-94, la raccolta di sangue che, con
cadenza mensile, coinvolge i donatori grottesi. L'autoemoteca sosterà nel piazzale
interno della struttura.
I donatori dovranno essere a digiuno e dovranno portare il
tesserino Adas, un documento di riconoscimento e le ultime analisi; ciò
consentirà al personale medico, nel massimo rispetto della privacy, di
valutarne lo stato di salute e consentire di effettuare la donazione con più
tranquillità. Donare il sangue è un atto di generosità, gratuito e
disinteressato; un gesto d'amore che gratifica chi lo compie e salva la vita
a chi lo riceve.
Donazione di sangue
Grotte - Via Francesco Ingrao n° 92-94
Sabato 20 febbraio - ore 08.00/12.15
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18/02/2016 |
Iniziative. Costituito il
Gruppo Giovani Imprenditori della Confcommercio di Agrigento |
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Foto di gruppo |
Alla presenza
del Presidente provinciale vicario di Confcommercio, il grottese Alfonso
Valenza, si è svolta l’Assemblea elettiva per la costituzione del gruppo
provinciale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio Agrigento.
L’Assemblea ha visto una forte partecipazione di giovani imprenditori
animati dal desiderio di creare un gruppo coeso ed entusiasta che possa dare
nuovo slancio all’imprenditoria agrigentina.
I giovani presenti hanno eletto all’unanimità come Presidente provinciale
del Gruppo l’arch. Gero Niesi. Nell’accettare l’incarico, l’Architetto ha
evidenziato le difficoltà che gli imprenditori giornalmente sono costretti
ad affrontare sia con la burocrazia delle amministrazioni locali, sia
all’interno di un contesto economico tutt’altro che favorevole e dunque la
necessità di operare in rete in modo da superare tali difficoltà.
Oltre al Presidente, sono stati eletti i rappresentanti del Consiglio
direttivo: Francesco Valenza, Floriana Panarisi, Giuseppe Gaziano, Antonio
Giancani, Antonio Sorce, Gerlando Bartolomeo, Filippo Di Mino, Alida Russo,
Francesco Tripodi, Giuliano Traina e Claudia Scifo.
L’Assemblea, alla quale hanno preso parte i rappresentanti di diverse
categorie economiche, si è svolta in un clima sereno e costruttivo e dopo un
ampio dibattito, dove tutti gli intervenuti hanno espresso la propria
posizione e le aspettative riguardo la costituzione del Gruppo, si è
conclusa con numerosi propositi per iniziative future.
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18/02/2016 |
Società. Lettera aperta di
Paolo Deotto a Maurizio Lupi sulle unioni omosessuali e sul ddl Cirinnà |
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On. Maurizio Lupi |
Pubblichiamo di seguito la lettera aperta, sul ddl
Cirinnà e le unioni omosessuali, inviata dallo storico e saggista Paolo
Deotto all'on. Maurizio Lupi.
Paolo Deotto
(Monza, 1949) vive e lavora a Milano. Si è occupato di divulgazione storica,
approfondendo in particolare la Storia del Novecento. Nel 1994 è nel gruppo
di fondatori della prima rivista on line di storia, Storia in Network.
Pubblica su questa rivista fino al 2006. Successivamente ha un’intensa
partecipazione con il sito di Storia Libera e pubblica contributi anche sul
sito dell’Istituto Storico per l’Identità Nazionale. Ha pubblicato lavori
anche su riviste cartacee: “Nova Historica”, “Storia Verità”, “Radici
Cristiane”. Nel 2008 ha pubblicato con l’editrice Fede & Cultura di Verona
il libro “Sessantotto, diario politicamente scorretto”. Nello stesso anno
gli è stato conferito da AESPI il Premio alla Cultura, intitolato ad Attilio
Mordini.
"Caro Lupi,
ieri sera (NdR: 15 febbraio 2016), erano circa le 20, ho sentito
l’intervista che hai rilasciato al programma “Zapping” di Rai1.
Inevitabilmente, il discorso verteva sul tema del giorno, le unioni civili e
il ddl Cirinnà.
Ho scaricato la tua intervista dal sito di Rai1. Tu affermi che è venuto il
momento in cui il Parlamento deve riconoscere i “diritti e doveri di
coloro che, pur appartenendo allo stesso sesso, vogliono vivere liberamente
la propria affettività”. E affermi che questa “assunzione di coscienza”
è una conquista di civiltà. Non sto facendo manipolazioni o interpretazioni.
Basta ascoltare le tue parole.
Caro Lupi, un’affermazione di questo tipo comporta un riconoscimento della
sodomia come “normalità” e, anzi, come “normalità” meritevole di specifica
tutela giuridica. Se ne deduce che la sodomia ha quella rilevanza di
interesse pubblico per cui la legge deve darne una precisa regolamentazione.
Scusa, caro Lupi, ma tu non sei, o almeno eri, cattolico?
Non costituisce per te alcun ostacolo il fatto che il peccato contro natura
sia uno dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio?
Ti prego, non rispondermi dicendo che la sodomia esiste, che le coppe di
pervertiti sono sempre esistite. Potrei obiettarti che sono sempre esistite
le rapine e i rapinatori (e tu, da buon cattolico, sai bene che una rapina è
molto meno grave di un atto di sodomia), ma nessuno si è mai sognato, almeno
per ora, di proporre una legge che regolamenti diritti e doveri dei
rapinatori, o degli assassini, o dei ladri, e compagnia bella. Ma se
vogliamo uscire dal campo criminale, conosco un gruppo di ottime persone che
ogni sabato, alle 17, in un bar vicino a casa mia, si ritrovano per giocare
a biliardo. Ti assicuro che alcuni di loro sono dei veri campioni. A quando
una legge che regolamenti diritti e doveri dei giocatori di biliardo? Già,
perché se basta che un fenomeno “esista” per essere degno di tutela
giuridica, entriamo in un discorso infinito. Possiamo invocare la tutela dei
salumieri,degli appassionati di uncinetto, dei collezionisti di figurine,
dei dog-sitter, eccetera, eccetera, eccetera.
Ma non scherziamo, questi sono argomenti tragicamente seri.
È inutile, caro Lupi, che nel seguito della tua intervista tu ti affanni a
dire che però tu e il tuo gruppo parlamentare affermate con forza che le
“unioni civili” sono cosa diversa dal matrimonio e che non accetterete mai
la “stepchild adoption”. Non sei un ragazzino e sai benissimo che il ddl
Cirinnà è solo l’anticamera per far digerire con garbo e vaselina i passi
successivi, grazie anche all’ausilio di una magistratura che, Corte
Costituzionale in testa, ha un’onorevole tradizione di conformismo da
difendere.
Dunque per te è cosa ovvia, anzi, è una conquista di civiltà che la “legge”
– e sai benissimo che nella mentalità comune, ciò che è “legale” diviene poi
anche “giusto” – dia un riconoscimento all’omosessualità.
In occasione del Family Day avevi affermato quanto segue su Twitter:
Bene. “La famiglia è una sola”. E allora il pasticciaccio brutto della
Cirinnà cosa va a creare, se non una simil-famiglia?
Se tu eri al Circo Massimo, non eri tra quelli che manifestavano per dire
“No” al progetto devastante della Cirinnà? Mi sembra che ci sia un tantino
di confusione.
E torno all’unica domanda che davvero mi interessa: ma tu non sei, o eri,
cattolico?
Vado al tuo sito internet e leggo una lettera che tu hai scritto al
direttore del settimanale Tempi. Mi limito a riprendere, anche qui, alcune
frasi dette da te: “Io faccio politica con due criteri: lavorare per
costruire il bene comune in base all’ideale di bene che ho incontrato e che
continuo a vivere in un’esperienza di popolo. E, secondo, rispondendo
responsabilmente alla realtà, alle condizioni che la realtà oggi mi pone”.
L’ideale, non lo nomini. Poi, scusa, forse sono tonto, non riesco davvero a
capire cosa mai voglia dire che questo “ideale”, che pudicamente non nomini,
lo vivi in una “esperienza di popolo”. Boh.
E poi: “Per essere chiari: ci sta veramente a cuore una buona legge sulle
unioni civili (che dobbiamo fare in ossequio a una sentenza della Corte
costituzionale) che non assimili il nuovo istituto al matrimonio e che non
permetta l’adozione alle coppie omosessuali. O in realtà ci interessa solo –
e le unioni civili sono il pretesto – la caduta del governo?”.
Mi fermo qui con le citazioni, tanto basta leggere per intero la tua
lettera, in cui non manca la spiegazione sul perché tu e i tuoi continuate a
dare l’appoggio a questo governo.
Da questa lettera io credo di poter dedurre che, oltre che considerare la
sodomia degna di tutela giuridica, tu in ogni caso ti senti “obbligato” ad
agire in un determinato modo in obbedienza alla Corte Costituzionale.
E insomma, con molta franchezza voglio dirti una cosa. Dato che è una cosa
spiacevole, permettimi di fare una piccola premessa.
Mi sento di parlarti in modo spiacevole perché entrambi proveniamo dalla
stessa esperienza, ossia dall’educazione ricevuta da un vero cattolico, un
uomo di una Fede indiscutibile, don Giussani.
E mi sento di parlarti in modo spiacevole perché lo scorso anno, quando i
tuoi amici di quel governo che ti ostini a sostenere ti estromisero con una
vera manovra mafiosa, io fui uno dei pochi ad alzare la voce in tua difesa.
Non cambio una virgola di quanto scrissi a suo tempo in tua difesa. Ma ora
posso solo constatare che anche tu ti sei gettato a capofitto in quel gioco
del massacro che è la perenne illusione di poter fare chissà quali
astutissime manovre per “limitare i danni”, magari per arrivare
all’inevitabile “male minore”, salvo poi presentare il pasticcio come una
vittoria.
Che tristezza, caro Lupi! Sei andato in piazza contro il ddl Cirinnà ma
comunque tu non volevi bloccare ad ogni costo la proposta sciagurata. Basta
leggere la tua lettera al direttore di Tempi. Quindi, scusami il parlar
chiaro, non ti pare di aver preso in giro le tante persone del Circo
Massimo?
Che tristezza! Il tuo “bacino di voti” è Comunione e Liberazione che è, o
meglio dovrebbe essere, un “movimento ecclesiale”. D’accordo che l’attuale
Comunione e Liberazione non hai più nulla a che vedere con l’insegnamento di
Don Giussani, ma è davvero deprimente che tu non abbia nemmeno il coraggio
di nominare la Fede cattolica e ti rifugi in un gioco di parole del tipo “ideale
di bene che ho incontrato e che continuo a vivere in un’esperienza di popolo”.
Ma che mai vuol dire?
A giustificazione del tuo agire tu parli della Corte Costituzionale.
Stupendo. E cos’è la Corte Costituzionale? È un consesso di signori che non
detengono la verità, lo sai meglio di me.
Ma se la Corte Costituzionale emette una sentenza contraria alla legge di
Dio, tu per chi scegli?
Per la legge di Dio o per l’ossequio alla Corte Costituzionale?
La risposta è nei fatti, caro Lupi, ed è una risposta molto triste.
Vorrei aggiungere un’ultima considerazione.
Tu non sei un parlamentare “qualsiasi”. Sai benissimo che tante persone,
perlopiù tanti ciellini, ti vedono come l’esempio del “far politica” di un
cattolico. Hai una responsabilità enorme, perché sei un personaggio
pubblico.
E quale esempio tu hai dato?
Un cattolico che non ha il coraggio di dire in Parlamento: “Cari signori,
qui si sta legiferando in totale spregio della Fede cattolica, dei diritti
di Dio, quindi si può andare solo alla rovina. Quindi mi ritiro, perché non
voglio condividere le tragiche responsabilità che vi state assumendo”.
Non credo che tu sia così ingenuo da credere ancora di poter fare chissà
quali astutissime manovre per sistemare tutto. Sai perfettamente che la
strada del disastro è già tracciata e decisa.
Scusami, ma dov’è finita, per te, la regalità di Cristo? Non dovrai anche
tu, come tutti noi, rendere conto a Cristo giudice?
Ritorno all’inizio dell’articolo per chiederti: come può un cattolico
“sdoganare” tranquillamente la sodomia, uno dei quattro peccati che gridano
vendetta al cospetto di Dio?
Ti sei assunto delle responsabilità pesanti, caro Lupi.
Inoltre hai gettato ulteriore confusione nel “popolo” ciellino, e davvero
non ce n’era bisogno. Ci pensa già Don Julian Carron, che come creatore di
confusione non teme concorrenti.
E per chiudere mi rifaccio alla tua lettera al direttore di Tempi: pensi
davvero che per conseguire il bene comune si possa andare contro la legge di
Dio?".
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Paolo Deotto
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17/02/2016 |
Politica. "L'Amministrazione
Fantauzzo... trasparenza tendente allo zero";
nota del M5S Grotte |
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Sito ufficiale |
Nella nota (che riportiamo di seguito) diffusa nella
giornata di lunedi, il Meetup
del Movimento 5 Stelle di Grotte ha rivolto, ancora una volta, agli
Amministratori comunali l'invito alla trasparenza degli atti amministrativi,
ed ha posto all'attenzione dei cittadini gli elementi di continuità tra
l'Amministrazione Pilato e l'Amministrazione Fantauzzo, nonché il mancato
mantenimento degli impegni elettorali.
"L’Amministrazione Fantauzzo uguale o peggio della precedente. Trasparenza
tendente allo zero.
Capita sempre più spesso che Consiglieri di minoranza e opposizione,
talvolta anche Assessori, abbiano chiesto chiarimenti su temi specifici
posti dal Meetup Grotte 5 Stelle.
É in discussione oggi il baratto amministrativo, nella seduta di Commissione
Consiliare “competente”. Purtroppo i verbali e le sedute delle Commissioni
non sono pubblici.
Questo è un dato di fatto.
Anche questa volta abbiamo tentato di dare il nostro contributo, ma c’è un
limite alla decenza.
Durante la campagna elettorale abbiamo chiaramente detto che la compagine
amministrativa, che fino a quel momento guidava la nostra comunità, era
inadeguata e che nulla sarebbe cambiato con la nuova squadra proposta da
Fantauzzo: due attuali assessori, Rizzo e Castronovo, sono stati assessori
con il sindaco Paolo Pilato.
Un segno di continuità.
Invitammo i giovani a riflettere, indicando le responsabilità politiche di
ognuno degli storici protagonisti, Rizzo, Carlisi, Castronovo, ma non é
bastato.
Molti giovani hanno dato loro fiducia, hanno creduto nelle loro parole,
sconoscendo fatti che a loro apparivano lontani, superati.
Questa Amministrazione lascerà ai cittadini di Grotte un’amara eredità con
il “mancato” mantenimento degli impegni elettorali: primo fra tutti il
“mancato” risparmio dei costi della politica a favore dei cittadini da parte
dell’Amministrazione.
É ciò che dovrebbe fare chi si impegna politicamente: impegnarsi, anche a
titolo gratuito, a servizio della comunità.
Resta al contrario, il becero voto di scambio quale unica arma elettorale
per raggiungere il consenso necessario a mantenere salda la posizione di
condottiero dell’Armata Brancaleone in versione grottese.
Non attendetevi ulteriori soluzioni a problemi da parte del Meetup Grotte 5
Stelle, oltre agli input che da anni lanciamo.
Tutti sono utili e nessuno indispensabile.
Lasciate libertà alla comunità di crescere democraticamente con
partecipazione".
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Il
Meetup
Movimento 5 Stelle Grotte
Angelo
Costanza
Gaspare Bufalino Marinella
Lillo Chiarenza
Rosalba
Cimino
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16/02/2016 |
Comune. Il Sindaco: "Divieto
di disattivazione dei collegamenti fognari", e Girgenti Acque ricorre al
Tar |
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No. Grazie!
Ordinanza
Proteste |
Ormai i cittadini della
provincia di Agrigento conoscono le modalità con le quali opera la
società Girgenti Acque S.p.A., sia per quanto riguarda i lunghissimi tempi
di intervento per la riparazione delle perdite nella rete idrica che
quotidianamente provocano ingenti sprechi di acqua caricati regolarmente in
bolletta, sia per le turnazioni con le quali viene erogata la fornitura
idrica (spesso una sola volta alla settimana), sia per le politiche
aggressive messe in atto contro i cittadini che non possono pagare le
bollette. L'ultimo metodo ideato è quello di operare il distacco dalla rete
fognaria per quelle abitazioni non i regola con i pagamenti. A chi non può
pagare viene "staccato" il contatore dell'acqua ed anche - qui sta l'idea -
l'allaccio alla fognatura. La conseguenza immediata è che i cittadini sono
costretti a vivere nei propri escrementi. Nessun gestore del servizio idrico
aveva mai messo in atto una tale pratica inqualificabile ed assolutamente
indegna di un paese civile.
Contro questa prassi, lo scorso 23 ottobre 2015 il sindaco di Grotte Paolino
Fantauzzo aveva emesso un'ordinanza
nella quale, spiegando che il distacco dalla rete fognaria avrebbe
comportato la dichiarazione di "inagibilità" dell'immobile ed il conseguente
allontanamento coatto degli abitanti, stabiliva il "divieto
assoluto alla società Girgenti Acque S.p.A. di procedere alla disattivazione
dei collegamenti fognari su tutto il territorio di questo Comune",
invitando i cittadini ad avvisare immediatamente la Polizia Municipale
qualora si presentassero operai della Girgenti Acque SpA per eseguire questo
tipo di distacco.
Affatto intimorita dall'ordinanza del Sindaco, la Girgenti Acque
S.p.A., nell'intento di perseguire il proprio
scopo con ogni mezzo, ha proposto ricorso innanzi al Tar (Tribunale
Amministrativo Regionale) della Sicilia per l'annullamento previa
sospensione dell'ordinanza.
La Giunta municipale di Grotte, nella seduta del 18 gennaio 2016 alla quale
hanno partecipato tutti i componenti, ha deliberato all'unanimità di
costituirsi in giudizio innanzi al Tar della Sicilia contro il ricorso
presentato dalla Girgenti Acque S.p.A.,
affidando all'avv. Girolamo Rubino del Foro di Palermo il patrocinio legale
del Comune.
É appena il caso di ricordare che i cittadini italiani, con un referendum,
si sono espressi a favore della gestione pubblica dell'acqua e che
l'Assemblea Regionale Siciliana si sia espressa chiaramente per la fornitura
del quantitativo minimo vitale di acqua anche per i cittadini meno abbienti.
Carmelo Arnone
16 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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15/02/2016 |
Ambiente. Bonificata
discarica abusiva nei pressi del cimitero comunale |
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Era diventata una vera e
propria discarica abusiva a cielo aperto, parte della via che costeggia il
cimitero comunale di Grotte, di fronte ad una delle entrate laterali. Cumuli
di detriti, la maggior parte proveniente da demolizioni di opere murarie,
giacevano da tempo sul posto. Ad opera di ignoti, giorno dopo giorno la
quantità di materiale è aumentata a dismisura, venendo a costituire uno
spettacolo indecoroso per il paese e per quanti si recavano al camposanto
per la visita ai propri cari defunti. Su iniziativa dell'assessore comunale
all'Ambiente, Piero Castronovo, oggi la zona è stata liberata da ogni tipo
di ingombro. É sempre utile ricordare a tutti i cittadini che è possibile
depositare gratuitamente gli sfabbricidi (materiale di risulta da
ristrutturazioni domestiche e piccole opere murarie) presso lo spiazzale
alle spalle del deposito comunale di Via Ingrao - dove ha sede l'isola
ecologica -, evitando di commettere un illecito e contribuendo a mantenere
il paese pulito.
Carmelo Arnone
15 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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15/02/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana; inizia la Quaresima |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 15 febbraio
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento
nello Spirito Santo.
Mercoledi 17 febbraio
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di formazione a cura del Rinnovamento
nello Spirito Santo.
Giovedi 18 febbraio
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa e Adorazione Eucaristica.
Venerdi 19 febbraio
- venerdi di Quaresima: astinenza dalle carni;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis e santa Messa;
- ore 20.00, a san Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi che
vogliono fare un cammino di fede, dei genitori dei bambini battezzati e che
devono ricevere il battesimo.
Sabato 20 febbraio
- 0re 17.15, a san Francesco, catechismo per i ragazzi di 3^ media e del 1°
anno di scuola superiore.
Domenica 21 febbraio
- ore 15.30, a Villaseta, Convegno Giubilare Diocesano del Rinnovamento
nello Spirito Santo.
AVVISI
Orari delle Sante Messe in vigore dal 25/10/2015:
Feriali:
ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi:
ore 18.30, chiesa Madre
ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi:
ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre
ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 18.45, chiesa Madre
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14/02/2016 |
Chiesa. Domenica 21 febbraio a
Villaseta, Convegno Giubilare del Rinnovamento nello Spirito Santo |
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Manifesto |
Domenica 21 febbraio, a partire dalle ore 15.30 nella
chiesa Madonna della Catena e nella chiesa Concattedrale di Santa Croce a
Villaseta, si svolgerà il Convegno Giubilare Diocesano dei
gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo. Tema del convegno è
"Misericordiosi come il Padre" (Gv
17,21).
Il programma del Convegno prevede:
- ore 15.30, accoglienza e raduno dei gruppi (chiesa Madonna della Catena)
- ore 16.00, inizio ritiro giubilare (chiesa Madonna della Catena)
- a seguire
pellegrinaggio giubilare
attraversamento della Porta Santa (chiesa Concattedrale
di Santa Croce)
liturgia giubilare
preghiera comunitaria carismatica
pausa
- ore 19.00, Celebrazione Eucaristica
- ore 20.30, commiato.
Convegno Giubilare Diocesano RnS
Domenica 21 febbraio, ore 15.30
Chiesa Madonna della Catena - Villaseta
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13/02/2016 |
Società. Francesco e Kirill: "Famiglia
si fonda sul matrimonio, atto di amore di un uomo e una donna" |
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Storico incontro |
É stato firmato ieri,
venerdi 12 febbraio 2016, nel corso dello storico incontro avvenuto a Cuba
tra Papa Francesco ed il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill, un
importante documento congiunto.
Tra le dichiarazioni contenute, quella sulla famiglia ed il matrimonio: "La
famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e
di una donna. (...) Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano
ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di
paternità e di maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna
nel matrimonio, santificato dalla tradizione biblica, viene estromesso dalla
coscienza pubblica".
Questo il testo integrale del documento.
«La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione
dello Spirito Santo siano con tutti voi» (2 Cor 13, 13).
1. Per volontà di Dio Padre dal quale viene ogni dono, nel nome del Signore
nostro Gesù Cristo, e con l’aiuto dello Spirito Santo Consolatore, noi, Papa
Francesco e Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, ci siamo
incontrati oggi a L’Avana. Rendiamo grazie a Dio, glorificato nella Trinità,
per questo incontro, il primo nella storia. Con gioia ci siamo ritrovati
come fratelli nella fede cristiana che si incontrano per «parlare a viva
voce» (2 Gv 12), da cuore a cuore, e discutere dei rapporti reciproci
tra le Chiese, dei problemi essenziali dei nostri fedeli e delle prospettive
di sviluppo della civiltà umana.
2. Il nostro incontro fraterno ha avuto luogo a Cuba, all’incrocio tra Nord
e Sud, tra Est e Ovest. Da questa isola, simbolo delle speranze del “Nuovo
Mondo” e degli eventi drammatici della storia del XX secolo, rivolgiamo la
nostra parola a tutti i popoli dell’America Latina e degli altri Continenti.
Ci rallegriamo che la fede cristiana stia crescendo qui in modo dinamico. Il
potente potenziale religioso dell’America Latina, la sua secolare tradizione
cristiana, realizzata nell’esperienza personale di milioni di persone, sono
la garanzia di un grande futuro per questa regione.
3. Incontrandoci lontano dalle antiche contese del “Vecchio Mondo”, sentiamo
con particolare forza la necessità di un lavoro comune tra cattolici e
ortodossi, chiamati, con dolcezza e rispetto, a rendere conto al mondo della
speranza che è in noi (cfr 1 Pt 3, 15).
4. Rendiamo grazie a Dio per i doni ricevuti dalla venuta nel mondo del suo
unico Figlio. Condividiamo la comune Tradizione spirituale del primo
millennio del cristianesimo. I testimoni di questa Tradizione sono la
Santissima Madre di Dio, la Vergine Maria, e i Santi che veneriamo. Tra loro
ci sono innumerevoli martiri che hanno testimoniato la loro fedeltà a Cristo
e sono diventati “seme di cristiani”.
5. Nonostante questa Tradizione comune dei primi dieci secoli, cattolici e
ortodossi, da quasi mille anni, sono privati della comunione
nell’Eucaristia. Siamo divisi da ferite causate da conflitti di un passato
lontano o recente, da divergenze, ereditate dai nostri antenati, nella
comprensione e l’esplicitazione della nostra fede in Dio, uno in tre Persone
– Padre, Figlio e Spirito Santo. Deploriamo la perdita dell’unità,
conseguenza della debolezza umana e del peccato, accaduta nonostante la
Preghiera sacerdotale di Cristo Salvatore: «Perché tutti siano una sola
cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa
sola» (Gv 17, 21).
6. Consapevoli della permanenza di numerosi ostacoli, ci auguriamo che il
nostro incontro possa contribuire al ristabilimento di questa unità voluta
da Dio, per la quale Cristo ha pregato. Possa il nostro incontro ispirare i
cristiani di tutto il mondo a pregare il Signore con rinnovato fervore per
la piena unità di tutti i suoi discepoli. In un mondo che attende da noi non
solo parole ma gesti concreti, possa questo incontro essere un segno di
speranza per tutti gli uomini di buona volontà!
7. Nella nostra determinazione a compiere tutto ciò che è necessario per
superare le divergenze storiche che abbiamo ereditato, vogliamo unire i
nostri sforzi per testimoniare il Vangelo di Cristo e il patrimonio comune
della Chiesa del primo millennio, rispondendo insieme alle sfide del mondo
contemporaneo. Ortodossi e cattolici devono imparare a dare una concorde
testimonianza alla verità in ambiti in cui questo è possibile e necessario.
La civiltà umana è entrata in un periodo di cambiamento epocale. La nostra
coscienza cristiana e la nostra responsabilità pastorale non ci autorizzano
a restare inerti di fronte alle sfide che richiedono una risposta comune.
8. Il nostro sguardo si rivolge in primo luogo verso le regioni del mondo
dove i cristiani sono vittime di persecuzione. In molti paesi del Medio
Oriente e del Nord Africa i nostri fratelli e sorelle in Cristo vengono
sterminati per famiglie, villaggi e città intere. Le loro chiese sono
devastate e saccheggiate barbaramente, i loro oggetti sacri profanati, i
loro monumenti distrutti. In Siria, in Iraq e in altri paesi del Medio
Oriente, constatiamo con dolore l’esodo massiccio dei cristiani dalla terra
dalla quale cominciò a diffondersi la nostra fede e dove essi hanno vissuto,
fin dai tempi degli apostoli, insieme ad altre comunità religiose.
9. Chiediamo alla comunità internazionale di agire urgentemente per
prevenire l’ulteriore espulsione dei cristiani dal Medio Oriente.
Nell’elevare la voce in difesa dei cristiani perseguitati, desideriamo
esprimere la nostra compassione per le sofferenze subite dai fedeli di altre
tradizioni religiose diventati anch’essi vittime della guerra civile, del
caos e della violenza terroristica.
10. In Siria e in Iraq la violenza ha già causato migliaia di vittime,
lasciando milioni di persone senza tetto né risorse. Esortiamo la comunità
internazionale ad unirsi per porre fine alla violenza e al terrorismo e,
nello stesso tempo, a contribuire attraverso il dialogo ad un rapido
ristabilimento della pace civile. È essenziale assicurare un aiuto
umanitario su larga scala alle popolazioni martoriate e ai tanti rifugiati
nei paesi confinanti. Chiediamo a tutti coloro che possono influire sul
destino delle persone rapite, fra cui i Metropoliti di Aleppo, Paolo e
Giovanni Ibrahim, sequestrati nel mese di aprile del 2013, di fare tutto ciò
che è necessario per la loro rapida liberazione.
11. Eleviamo le nostre preghiere a Cristo, il Salvatore del mondo, per il
ristabilimento della pace in Medio Oriente che è “il frutto della
giustizia” (cfr Is 32, 17), affinché si rafforzi la convivenza fraterna
tra le varie popolazioni, le Chiese e le religioni che vi sono presenti, per
il ritorno dei rifugiati nelle loro case, la guarigione dei feriti e il
riposo dell’anima degli innocenti uccisi.
Ci rivolgiamo, con un fervido appello, a tutte le parti che possono essere
coinvolte nei conflitti perché mostrino buona volontà e siedano al tavolo
dei negoziati. Al contempo, è necessario che la comunità internazionale
faccia ogni sforzo possibile per porre fine al terrorismo con l’aiuto di
azioni comuni, congiunte e coordinate. Facciamo appello a tutti i paesi
coinvolti nella lotta contro il terrorismo, affinché agiscano in maniera
responsabile e prudente. Esortiamo tutti i cristiani e tutti i credenti in
Dio a pregare con fervore il provvidente Creatore del mondo perché protegga
il suo creato dalla distruzione e non permetta una nuova guerra mondiale.
Affinché la pace sia durevole ed affidabile, sono necessari specifici sforzi
volti a riscoprire i valori comuni che ci uniscono, fondati sul Vangelo di
nostro Signore Gesù Cristo.
12. Ci inchiniamo davanti al martirio di coloro che, a costo della propria
vita, testimoniano la verità del Vangelo, preferendo la morte all’apostasia
di Cristo. Crediamo che questi martiri del nostro tempo, appartenenti a
varie Chiese, ma uniti da una comune sofferenza, sono un pegno dell’unità
dei cristiani. È a voi, che soffrite per Cristo, che si rivolge la parola
dell’apostolo: «Carissimi, … nella misura in cui partecipate alle
sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della Sua
gloria possiate rallegrarvi ed esultare» (1 Pt 4, 12-13).
13. In quest’epoca inquietante, il dialogo interreligioso è indispensabile.
Le differenze nella comprensione delle verità religiose non devono impedire
alle persone di fedi diverse di vivere nella pace e nell’armonia. Nelle
circostanze attuali, i leader religiosi hanno la responsabilità particolare
di educare i loro fedeli in uno spirito rispettoso delle convinzioni di
coloro che appartengono ad altre tradizioni religiose. Sono assolutamente
inaccettabili i tentativi di giustificare azioni criminali con slogan
religiosi. Nessun crimine può essere commesso in nome di Dio, «perché Dio
non è un Dio di disordine, ma di pace» (1 Cor 14, 33).
14. Nell’affermare l’alto valore della libertà religiosa, rendiamo grazie a
Dio per il rinnovamento senza precedenti della fede cristiana che sta
accadendo ora in Russia e in molti paesi dell’Europa orientale, dove i
regimi atei hanno dominato per decenni. Oggi le catene dell’ateismo
militante sono spezzate e in tanti luoghi i cristiani possono liberamente
professare la loro fede. In un quarto di secolo, vi sono state costruite
decine di migliaia di nuove chiese, e aperti centinaia di monasteri e scuole
teologiche. Le comunità cristiane portano avanti un’importante attività
caritativa e sociale, fornendo un’assistenza diversificata ai bisognosi.
Ortodossi e cattolici spesso lavorano fianco a fianco. Essi attestano
l’esistenza dei fondamenti spirituali comuni della convivenza umana,
testimoniando i valori del Vangelo.
15. Allo stesso tempo, siamo preoccupati per la situazione in tanti paesi in
cui i cristiani si scontrano sempre più frequentemente con una restrizione
della libertà religiosa, del diritto di testimoniare le proprie convinzioni
e la possibilità di vivere conformemente ad esse. In particolare,
constatiamo che la trasformazione di alcuni paesi in società secolarizzate,
estranee ad ogni riferimento a Dio ed alla sua verità, costituisce una grave
minaccia per la libertà religiosa. È per noi fonte di inquietudine l’attuale
limitazione dei diritti dei cristiani, se non addirittura la loro
discriminazione, quando alcune forze politiche, guidate dall’ideologia di un
secolarismo tante volte assai aggressivo, cercano di spingerli ai margini
della vita pubblica.
16. Il processo di integrazione europea, iniziato dopo secoli di sanguinosi
conflitti, è stato accolto da molti con speranza, come una garanzia di pace
e di sicurezza. Tuttavia, invitiamo a rimanere vigili contro un’integrazione
che non sarebbe rispettosa delle identità religiose. Pur rimanendo aperti al
contributo di altre religioni alla nostra civiltà, siamo convinti che
l’Europa debba restare fedele alle sue radici cristiane. Chiediamo ai
cristiani dell’Europa orientale e occidentale di unirsi per testimoniare
insieme Cristo e il Vangelo, in modo che l’Europa conservi la sua anima
formata da duemila anni di tradizione cristiana.
17. Il nostro sguardo si rivolge alle persone che si trovano in situazioni
di grande difficoltà, che vivono in condizioni di estremo bisogno e di
povertà mentre crescono le ricchezze materiali dell’umanità. Non possiamo
rimanere indifferenti alla sorte di milioni di migranti e di rifugiati che
bussano alla porta dei paesi ricchi. Il consumo sfrenato, come si vede in
alcuni paesi più sviluppati, sta esaurendo gradualmente le risorse del
nostro pianeta. La crescente disuguaglianza nella distribuzione dei beni
terreni aumenta il sentimento d’ingiustizia nei confronti del sistema di
relazioni internazionali che si è stabilito.
18. Le Chiese cristiane sono chiamate a difendere le esigenze della
giustizia, il rispetto per le tradizioni dei popoli e un’autentica
solidarietà con tutti coloro che soffrono. Noi, cristiani, non dobbiamo
dimenticare che «Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere
i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti,
Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla
per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi
davanti a Dio» (1 Cor 1, 27-29).
19. La famiglia è il centro naturale della vita umana e della società.
Siamo preoccupati dalla crisi della famiglia in molti paesi. Ortodossi e
cattolici condividono la stessa concezione della famiglia e sono chiamati a
testimoniare che essa è un cammino di santità, che testimonia la fedeltà
degli sposi nelle loro relazioni reciproche, la loro apertura alla
procreazione e all’educazione dei figli, la solidarietà tra le
generazioni e il rispetto per i più deboli.
20. La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di
un uomo e di una donna. È l’amore che sigilla la loro unione ed insegna
loro ad accogliersi reciprocamente come dono. Il matrimonio è una scuola di
amore e di fedeltà. Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano
ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di
paternità e di maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna
nel matrimonio, santificato dalla tradizione biblica, viene estromesso dalla
coscienza pubblica.
21. Chiediamo a tutti di rispettare il diritto inalienabile alla vita.
Milioni di bambini sono privati della possibilità stessa di nascere nel
mondo. La voce del sangue di bambini non nati grida verso Dio (cfr Gen 4,
10). Lo sviluppo della cosiddetta eutanasia fa sì che le persone anziane e
gli infermi inizino a sentirsi un peso eccessivo per le loro famiglie e la
società in generale. Siamo anche preoccupati dallo sviluppo delle tecniche
di procreazione medicalmente assistita, perché la manipolazione della
vita umana è un attacco ai fondamenti dell’esistenza dell’uomo, creato ad
immagine di Dio. Riteniamo che sia nostro dovere ricordare
l’immutabilità dei principi morali cristiani, basati sul rispetto della
dignità dell’uomo chiamato alla vita, secondo il disegno del Creatore.
22. Oggi, desideriamo rivolgerci in modo particolare ai giovani cristiani.
Voi, giovani, avete come compito di non nascondere il talento sotto
terra (cfr Mt 25, 25), ma di utilizzare tutte le capacità che Dio vi ha dato
per confermare nel mondo le verità di Cristo, per incarnare nella vostra
vita i comandamenti evangelici dell’amore di Dio e del prossimo. Non
abbiate paura di andare controcorrente, difendendo la verità di Dio, alla
quale odierne norme secolari sono lontane dal conformarsi sempre.
23. Dio vi ama e aspetta da ciascuno di voi che siate Suoi discepoli e
apostoli. Siate la luce del mondo affinché coloro che vi circondano, vedendo
le vostre opere buone, rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli (cfr
Mt 5, 14, 16). Educate i vostri figli nella fede cristiana, trasmettete
loro la perla preziosa della fede (cfr Mt 13, 46) che avete ricevuta dai
vostri genitori ed antenati. Ricordate che «siete stati comprati a caro
prezzo» (1 Cor 6, 20), al costo della morte in croce dell’Uomo-Dio Gesù
Cristo.
24. Ortodossi e cattolici sono uniti non solo dalla comune Tradizione della
Chiesa del primo millennio, ma anche dalla missione di predicare il Vangelo
di Cristo nel mondo di oggi. Questa missione comporta il rispetto reciproco
per i membri delle comunità cristiane ed esclude qualsiasi forma di
proselitismo. Non siamo concorrenti ma fratelli, e da questo concetto devono
essere guidate tutte le nostre azioni reciproche e verso il mondo esterno.
Esortiamo i cattolici e gli ortodossi di tutti i paesi ad imparare a vivere
insieme nella pace e nell’amore, e ad avere «gli uni verso gli altri gli
stessi sentimenti» (Rm 15, 5). Non si può quindi accettare l’uso di
mezzi sleali per incitare i credenti a passare da una Chiesa ad un’altra,
negando la loro libertà religiosa o le loro tradizioni. Siamo chiamati a
mettere in pratica il precetto dell’apostolo Paolo: «Mi sono fatto un
punto di onore di non annunziare il vangelo se non dove ancora non era
giunto il nome di Cristo, per non costruire su un fondamento altrui» (Rm
15, 20).
25. Speriamo che il nostro incontro possa anche contribuire alla
riconciliazione, là dove esistono tensioni tra greco-cattolici e ortodossi.
Oggi è chiaro che il metodo dell’“uniatismo” del passato, inteso come unione
di una comunità all’altra, staccandola dalla sua Chiesa, non è un modo che
permette di ristabilire l’unità. Tuttavia, le comunità ecclesiali apparse in
queste circostanze storiche hanno il diritto di esistere e di intraprendere
tutto ciò che è necessario per soddisfare le esigenze spirituali dei loro
fedeli, cercando nello stesso tempo di vivere in pace con i loro vicini.
Ortodossi e greco-cattolici hanno bisogno di riconciliarsi e di trovare
forme di convivenza reciprocamente accettabili.
26. Deploriamo lo scontro in Ucraina che ha già causato molte vittime,
innumerevoli ferite ad abitanti pacifici e gettato la società in una grave
crisi economica ed umanitaria. Invitiamo tutte le parti del conflitto alla
prudenza, alla solidarietà sociale e all’azione per costruire la pace.
Invitiamo le nostre Chiese in Ucraina a lavorare per pervenire all’armonia
sociale, ad astenersi dal partecipare allo scontro e a non sostenere un
ulteriore sviluppo del conflitto.
27. Auspichiamo che lo scisma tra i fedeli ortodossi in Ucraina possa essere
superato sulla base delle norme canoniche esistenti, che tutti i cristiani
ortodossi dell’Ucraina vivano nella pace e nell’armonia, e che le comunità
cattoliche del Paese vi contribuiscano, in modo da far vedere sempre di più
la nostra fratellanza cristiana.
28. Nel mondo contemporaneo, multiforme eppure unito da un comune destino,
cattolici e ortodossi sono chiamati a collaborare fraternamente
nell’annuncio della Buona Novella della salvezza, a testimoniare insieme la
dignità morale e la libertà autentica della persona, «perché il mondo
creda» (Gv 17, 21). Questo mondo, in cui scompaiono progressivamente i
pilastri spirituali dell’esistenza umana, aspetta da noi una forte
testimonianza cristiana in tutti gli ambiti della vita personale e sociale.
Dalla nostra capacità di dare insieme testimonianza dello Spirito di verità
in questi tempi difficili dipende in gran parte il futuro dell’umanità.
29. In questa ardita testimonianza della verità di Dio e della Buona Novella
salvifica, ci sostenga l’Uomo-Dio Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore,
che ci fortifica spiritualmente con la sua infallibile promessa: «Non
temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo
Regno» (Lc 12, 32)! Cristo è fonte di gioia e di speranza. La fede in
Lui trasfigura la vita umana, la riempie di significato. Di ciò si sono
potuti convincere, attraverso la loro esperienza, tutti coloro a cui si
possono applicare le parole dell’apostolo Pietro: «Voi, che un tempo
eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi
dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia» (1 Pt 2,
10).
30. Pieni di gratitudine per il dono della comprensione reciproca espresso
durante il nostro incontro, guardiamo con speranza alla Santissima Madre di
Dio, invocandola con le parole di questa antica preghiera: “Sotto il riparo
della tua misericordia, ci rifugiamo, Santa Madre di Dio”. Che la Beata
Vergine Maria, con la sua intercessione, incoraggi alla fraternità coloro
che la venerano, perché siano riuniti, al tempo stabilito da Dio, nella pace
e nell’armonia in un solo popolo di Dio, per la gloria della Santissima e
indivisibile Trinità!
Francesco
Vescovo di Roma e Papa della Chiesa Cattolica
Kirill
Patriarca di Mosca e di tutta la Russia.
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13/02/2016 |
Libri. "Rhymes and
Chimes" di Giusy Infantino; per il "Consolata Hospital" di Ikonda
(Tanzania) |
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Copertina
Giusy Infantino
Giusy e Tommaso
Ikonda
Consolata Hospital |
É scritto in lingua
inglese ed ha come titolo "Rhymes and Chimes" il libro di poesie
della dott.ssa Giusy Infantino. In italiano si potrebbe tradurre con "Rime e
Rintocchi". Sono
filastrocche,
brevi componimenti in versi (come susseguirsi allegro di suoni e parole),
che occupano un posto fisso nella nostra memoria e nel nostro cuore, perché
le abbiamo imparate da piccoli, anche con una finalità didattica. Le
filastrocche di questa raccolta rendono omaggio a ricorrenze importanti per
i bambini, come il Natale o il compleanno, e trasmettono l'importanza di
sentimenti quali l'amicizia e l'affetto per la famiglia e per un animale
domestico. L'utilità delle filastrocche "Rhymes and Chimes" non vuol essere
solo linguistica, perché accresce il vocabolario del bambino, soprattutto se
in una lingua che non è la sua madrelingua, ma anche affettiva. La lettura
spensierata vuole fungere da collante tra genitori e figli, nonni e nipoti,
in un mondo dove le distanze tra popoli si accorciano, grazie alla
tecnologia, ma le distanze in famiglia, a causa dei ritmi frenetici,
sembrano allungarsi.
Edito da "Youcanprint", il testo è disponibile in diversi store (negozi
online) come
Ibs,
Mondadoristore,
Amazon ed altri.
La pubblicazione ha uno scopo benefico; il ricavato della vendita è
destinato all'ospedale "Consolata" di Ikonda, in Tanzania.
Il "Consolata Hospital Ikonda" si trova nel distretto di Makete,
trenta chilometri prima di Makete sulla strada da Njombe. Si tratta di uno
dei tre ospedali del distretto, insieme con l’Ospedale luterano di Bulongwa
(distante 50 Km) e il Makete District Hospital (30 Km). Si trova negli
altopiani meridionali della Tanzania, 2.050 metri sul livello del mare. È un
istituto cattolico privato che appartiene fin dalla sua origine (1963) ai
Missionari della Consolata. La missione dell’Ospedale è di fornire
assistenza sanitaria generale di qualità alla popolazione della zona e di
promuovere l’accesso alle cure sanitarie per i bisognosi, con una
particolare attenzione per i bambini, le donne e le persone affette da
malattie croniche. È registrato dal 1997 presso il Ministero della Sanità
tanzaniano e fa parte della Cristian Social Services Commission (CSSC).
Da piccolo ospedale con 60 posti letto nel 1968, il Consolata Hospital si è
evoluto in una grande struttura con 305 posti letto e riceve una media di
300 pazienti ambulatoriali al giorno. Gestisce anche il servizio di una
clinica mobile che visita 32 villaggi della zona ogni mese, con i programmi
di prevenzione, formazione e cura. Circa due terzi dei pazienti viene a
Ikonda da altri distretti o regioni; alcuni risiedono addirittura a 600 km
di distanza. Il consumo di farmaci e forniture mediche è in continua
crescita ed l’approvvigionamento dell’ospedale è spesso molto difficoltoso
poiché si trova a 820 km dalla capitale Dar Es Salaam dove la maggior parte
dei farmaci e del materiale sanitario sono disponibili.
Attualmente, i programmi e le iniziative attive sono:
- cliniche mobili nei 32 villaggi della nostra zona;
- assistenza domiciliare;
- accesso gratuito alla sanità per tutti i bambini fino a 10 anni di età;
- assistenza gratuita a tutti i pazienti affetti da HIV-AIDS;
- riduzione del costo dell’assistenza per tutte le madri che partoriscono
presso l’ospedale.
Carmelo Arnone
13 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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13/02/2016 |
Dialoghi. "Presidente del
Consiglio Renzi: limiti della sua visione politica"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
Al
Circolo della Concordia abbiamo preso in esame le sortite, non sempre
felici, del nostro Presidente Renzi nei confronti dei leader europei. Sarà
l'esuberanza giovanile a consigliarlo non sempre per il meglio? C' è solo da
augurarsi che non ci capiti quello che ha paventato il prof. Vezio
ricordandoci la favola del bue e della rana.
Giuseppe Castronovo
"Presidente del Consiglio Renzi: limiti della sua visione politica"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Romano: Amici, ho l’impressione...
Totò: Cosa vuoi dire? Parla pure.
Romano: Ho l’impressione che il nostro Presidente del Consiglio Renzi quando
parla con la Cancelliera Merkel o con il Presidente della Commissione
Europea Juncker pensa che i limiti del suo campo visivo siano anche i limiti
dei suoi interlocutori.
Giacomo: E gli effetti sono visibili: non a caso sovente viene snobbato per
la sua spacconeria come ha recentemente fatto proprio il Presidente Juncker
quando ha detto che “quella di Renzi è una tipica esuberanza giovanile”.
Vezio: Il nostro Presidente Renzi si era autoassegnata la funzione di
risollevare la reputazione del nostro Paese dopo “i sorrisetti sarcastici
dell’ex Presidente della Francia Sarkozy e della Cancelliera Merkel” rivolti
all’allora Presidente del Consiglio Berlusconi. Ma, da quanto ci riferisce
l’amico Giacomo, non so quanto vi sia riuscito. Amici, la situazione mi
sembra addirittura molto più grave di come ci è stata descritta dall’amico
Romano. Vedete...
Giacomo: Dica pure prof.
Vezio: Il guaio è che il nostro Presidente Renzi molto spesso, perdendo il
senso della realtà, confonde i suoi limiti addirittura con i confini del
mondo. Consentitemi un’ultima riflessione: c’è solo da augurarsi,
nell’esclusivo interesse del nostro Paese, che il Presidente Renzi non
faccia la fine – che tutti noi conosciamo per aver letto le favole di Fedro
– che toccò alla rana che voleva acquisire la mole del bue: fu la morte per
la nostra rana che lasciò orfani i suoi ranocchi.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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12/02/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 12 febbraio |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 12 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via
Mattarella, Via Sturzo, Viale
Matteotti, Via Turati, Via Pirandello, Via Leopardi, Via F. Ingrao, Viale
della Vittoria, Via Umbria, Via Molise, Via San Desiderio, Via Madonna delle
Grazie, Via San Giovanni Bosco, Via Giovanni XXIII, Via Sant’Agostino, Via
Duca d’Aosta, Via Alfieri, Via San Giovanni, Via Rossini, Via Cavour, Via
Giacinto, Piazza Marconi, Via Meli, Via Machiavelli,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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11/02/2016 |
Racalmuto. Avviato il
Servizio Civico Comunale |
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Municipio |
A Racalmuto è stato
attivato il Servizio Civico Comunale elaborato dall'assessorato ai Servizi
Sociali e rivolto a coloro che sono privi di occupazione e versano in
condizioni di disagio socio-economico.
“Al nostro insediamento - dichiara il sindaco - giacevano numerose
istanze di contributo economico presentate dai nostri concittadini dall’anno
2012 in poi, rimaste inevase, per mancanza di fondi e dell’assistente
sociale. Abbiamo nominato l’assistente sociale alla quale abbiamo chiesto di
istruire tutte le istanze dal 2012 ad oggi. É stato un lavoro impegnativo
perché in concomitanza si dovevano esaminare quasi duecento domande per le
66 borse lavoro, istruire e seguire i relativi progetti, e affrontare le
incombenze connesse ai ricoveri nelle diverse strutture socio assistenziali.
Siamo riusciti a reperire le risorse per liquidare ai nostri concittadini il
contributo per l’assistenza straordinaria per gravi condizioni patologiche
nella misura del 40% delle spese sostenute e documentate, il regolamento
comunale prevede al massimo il 50%. Contestualmente, abbiamo disposto che
per le altre forme di assistenza-temporanea e/o similare, il contributo
economico fosse concesso esclusivamente sotto forma di compenso per
prestazioni di servizi utili alla comunità”.
La Giunta ha approvato il progetto di utilità collettiva che si articola in
due azioni d’intervento:
- Azione A: Servizio di assistenza domiciliare anziani e disabili;
- Azione B: Servizi di manutenzione e cura degli edifici pubblici e decoro
urbano.
Il progetto è strutturato con il metodo della turnazione e prevede per ogni
turno l’utilizzo di n° 25 unità per la durata di 2 mesi e di 6 ore
settimanali. Con ogni soggetto i funzionari dei servizi sociali
concorderanno un progetto individuale.
“Le attività di utilità civica perseguono obiettivi di prevenzione
sociale - dichiara l’assessore ai Servizi Sociali -. Il ‘Servizio
Civico Comunale’ non è un lavoro né un contributo fine a se stesso, ma una
forma attiva di inclusione sociale che si realizza attraverso un servizio
concreto offerto alla collettività. Abbiamo già le risorse per garantire un
ciclo di 4 turni, per un arco temporale di otto mesi nel corso del quale
riusciremo a soddisfare le richieste presentate dall’anno 2012 all’anno 2015
e le situazioni più urgenti che dovessero presentarsi nell’anno in corso.
Con il nuovo bilancio investiremo ulteriori risorse, con l’obiettivo di
finanziare un progetto in favore dei giovani privi di occupazione”.
Nell’elenco figurano tanti disoccupati la cui età media è di 45 anni; tra
essi soprattutto donne.
“Queste ultime - precisa l'assessore Matteliano - aiuteranno le
persone anziane sole, che hanno bisogno per piccole pulizie di casa o altri
aiuti. Per intensificare il servizio abbiamo pubblicato un nuovo bando: gli
anziani e i diversamente abili che intendono usufruire dell’assistenza
domiciliare, potranno presentare le domande entro il 23 febbraio 2016”.
“Il progetto è partito da un mese - sottolinea il sindaco Messana -.
Venticinque persone stanno svolgendo un servizio per la nostra città,
impegnandosi con entusiasmo e professionalità. Si lenisce il disagio
economico e al contempo si offre l’opportunità di contribuire a migliorare
il proprio paese. E’ un modo responsabile di tenere insieme assistenza e
servizio per la collettività. Essere riusciti a garantire una forma minima
di assistenza a Racalmuto, nella vigenza del piano di Riequilibrio
Finanziario, non era affatto scontato ed è per noi motivo di grande
soddisfazione. Nel corso dell’anno tenteremo di reperire ulteriori risorse
da destinare a questo strumento sociale, cui l’Amministrazione comunale
crede fortemente”.
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11/02/2016 |
Ricorrenze. "Giorno
del Ricordo"; messaggio del Presidente della Repubblica |
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Giorno del Ricordo |
É stato celebrato ieri,
mercoledi 10 febbraio, il "Giorno del Ricordo", ricorrenza nella
quale si commemorano le vittime delle foibe e l’esodo dalle loro terre di
istriani, fiumani e dalmati dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Nell’autunno
del 1943 e nella primavera del 1945, nell’Istria feroci ondate di violenza
colpirono a vario titolo migliaia di italiani. I comunisti di Tito misero in
atto arresti, esecuzioni, deportazioni nei campi di concentramento
balcanici, portando alla morte brutale di migliaia di civili e all’esodo di
altrettante persone, persino a guerra finita. Nelle foibe (parola dialettale
che deriva dal latino fovea "fossa" che indica cavità profonde anche decine
di metri, tipiche dei terreni carsici) sparirono migliaia di persone.
Il "Giorno del Ricordo" è stato
istituito con la legge del 30 marzo 2004. La data del
10 febbraio ricade nell'anniversario
della firma del trattato di pace con il quale alla Jugoslavia furono
assegnate l'Istria e gran parte della Venezia Giulia.
Votarono contro la legge che istituiva il
"Giorno del Ricordo": Armando Cossutta, Maura Cossutta (figlia di
Armando), Titti De Simone (fondatrice dell’Arcilesbica a Bologna nel 1994),
Elettra Deiana (Sinistra Ecologia e Libertà), Oliviero Diliberto, Alfonso
Gianni (Sel), Francesco Giordano detto Franco (ex segretario di
Rifondazione, Sel), Ramon Mantovani, Graziella Mascia, Giuliano Pisapia,
Marco Rizzo, Giuseppe Cosimo Sgobio (ex capogruppo alla Camera del Pdci),
Giovanni Russo Spena (ex Democrazia Proletaria), Tiziana Valpiana, Nichi
Vendola.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita ieri negli Stati
Uniti, non ha potuto tenere un discorso ufficiale; il Quirinale ha diffuso
la seguente nota con le parole del Capo dello Stato.
“La nostra identità di Paese democratico ed europeo non poteva accettare che
pagine importanti delle sua storia fossero strappate, lasciando i nostri
concittadini del ‘confine orientale’ in una sorta di abbandono morale.
Ristabilire la verità storica e coltivare la memoria sono frutto di un'opera
tenace e preziosa, che le associazioni degli esuli e le comunità
giuliano-dalmate e istriane hanno contribuito a realizzare.
La Giornata del Ricordo, nel rinnovare la memoria delle tragedie e delle
sofferenze patite dagli italiani nella provincia di Trieste, in Istria, a
Fiume e nelle coste dalmate, è occasione per dare vita a una storia
condivisa, per rafforzare la coscienza del nostro popolo, per contribuire
alla costruzione di una identità europea consapevole delle tragedie del
passato.
L'abisso della guerra mondiale e le aberrazioni dei sistemi totalitari sono
ora alle nostre spalle, anche se quei segni non possono essere cancellati e
deve sempre guidarci la consapevolezza che le conquiste di civiltà vanno
continuamente attualizzate.
Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza
di un mondo migliore.
Oggi l'Europa è vista come il continente della democrazia, della
fratellanza, della libertà, della pace tra i popoli.
Per continuare ad esserlo deve superare gli egoismi che frenano il suo
progetto e l'illusione che un ritorno ai nazionalismi possa proteggerci dai
rischi della globalizzazione.
Anche in questo caso la storia e la memoria comune possono fornire un grande
aiuto per guardare al futuro e per scacciare dal destino dei nostri figli
ogni pulizia etnica e ogni odio razziale”.
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11/02/2016 |
Folklore. I nostri 15 anni di
partecipazione al festival "I Bambini del Mondo"; di Fabio Bellomo |
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Gruppo "Herbessus" |
Il presidente del Gruppo folk
"Herbessus" Fabio Bellomo esprime la sua gioia nel comunicare la
partecipazione, per il 15° anno consecutivo, al Festival "I Bambini del
Mondo", manifestazione collaterale alla tradizionale "Sagra del Mandorlo in
Fiore" di Agrigento.
"Caro direttore,
ti scrivo con tanto orgoglio per comunicare che per il 15° anno consecutivo
il Gruppo folk “Herbessus” parteciperà al “Festival Internazionale dei
Bambini del Mondo” giunto alla 16^ edizione.
Ormai, all’interno del Festival, siamo uno dei gruppi storici della
manifestazione; abbiamo fatto conoscere il nostro paese sia nella nostra
provincia che nel mondo, ed abbiamo oltre 6000 “amici” su facebook. Ormai è
noto il nostro curriculum, ma vorrei ringraziare tutti coloro che in questi
15 anni hanno fatto parte di questa famiglia; parliamo di più di 300 ragazzi
che con onore hanno fatto parte di questo meraviglioso gruppo.
Lasciami prendere una grande soddisfazione: i ragazzi del mio primo gruppo -
anno 2001 - si sono quasi tutti laureati; per il nostro gruppo e per me è un
grande successo.
Entriamo nel dettaglio del programma di quest’anno.
Saranno dedicati interamente agli studenti delle scuole agrigentine gli
spettacoli del 16° “Festival Internazionale del Folklore - I Bambini del
Mondo” che tradizionalmente apre la Sagra del Mandorlo in Fiore di
Agrigento. Nella mattinata di giovedì 11 e venerdì 12 febbraio, nel
Palatenda che sarà allestito in piazza Vittorio Emanuele, sono previsti due
spettacoli riservati alle scolaresche: alle 09.30 il primo e alle 11.30 il
secondo.
Sul palco si esibiranno i gruppi provenienti da: Albania (Artistic
Ensemble “Kaltersia” di Tirana); Bulgaria (Dance Ensemble “Plamache” di
Sofia); Georgia (Children Ensemble “Merani” di Tiblisi); Korea (“Woori-Doori”
di Seul); Polonia (“Mali Gorzowiacy” di Gorzów Wielkopolski); Russia (“Eralash”
di Cheliabinsk); Italia (“I Tamburellisti di Otranto”, Puglia).
Con loro, i gruppi agrigentini: Gergent, Oratorio Don Guanella, I Piccoli
del Val D’Akragas, I Picciotti da Purtedda, Fabaria Folk, Herbessus. Gli
ospiti internazionali saranno ricevuti dal sindaco della Città dei Templi,
Lillo Firetto, nella giornata di mercoledì 10 febbraio 2016 alle
16.00 nel Teatro “Pirandello”.
Il Festival “I Bambini del Mondo”, organizzato dall’Aifa (Associazione
International Folk Agrigento) guidata da Luca Criscenzo, anche quest’anno
mette in primo piano, accanto al folklore, i grandi valori della pace,
della fratellanza e della concordia tra popoli.
Sempre al Palatenda è in programma, venerdì 12 febbraio alle 20.30,
lo spettacolo con la presenza di tutti i gruppi partecipanti al Festival e
l’assegnazione del Premio “Italia, Immagini e Pensieri”, a cura della
“Società Dante Alighieri”.
Sabato 13 febbraio la tradizionale e tanto attesa “Passeggiata della
Pace verso la Fraternità” che si terrà nella Valle dei Templi, inizio 10.00,
per la quale sono attesi ad Agrigento centinaia di studenti delle scuole
elementari e medie provenienti da diverse parti della Sicilia che
parteciperanno, assieme ai gruppi internazionali ed a quelli locali,
all’appuntamento che culminerà dinnanzi il Tempio della Concordia con la
lettura di alcuni passi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo
emanata dall’Unicef nel 1959.
Vorrei chiudere con una precisazione: i balli e le coreografie effettuate
dal Gruppo folk “Herbessus” sono una mia creazione - senza copiature da
altri gruppi - e sono stati registrati alla SIAE per tutelarci da eventuali
plagi (quanti avessero intenzione di “ispirarsi” alle mie creazioni devono
sapere che andranno incontro alle sanzioni previste)".
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Il Presidente del Gruppo folk
"Herbessus"
Fabio Bellomo
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11/02/2016 |
Iniziative. "Incontri
con l'autore" a cura dell'associazione "Nino Martoglio"; il 20 e 27
febbraio a Grotte |
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Manifesto |
L'associazione culturale-teatrale "Nino Martoglio"
diretta da Aristotele Cuffaro presenta un nuovo appuntamento con "Incontri
con l'autore". Due serate dedicate al cinema ed alla scrittura.
Il primo incontro è in programma per sabato 20 febbraio, alle ore 20.00
presso l'auditorium "San Nicola"; sarà proiettato il film "Alicudi nel
vento" di Aurelio Grimaldi. Dopo la proiezione seguirà il dibattito con il
regista.
Il secondo appuntamento, sempre presso l'auditorium "San Nicola" alle ore
20.00, è previsto per il sabato successivo 27 febbraio; verrà presentato il
libro di Pietra La Rocca "Piovono barattoli dal cielo". La relazione sul
testo sarà a cura di Agata Gueli, con letture di Isabella Villani ed
interventi musicali del Trio Haydn (Salvatore Puglisi al fagotto, Gaetano
Scimè all'oboe, Ignazio Messina al clarinetto). L'incontro verrà moderato da
Aristotele Cuffaro.
Gli "Incontri con l'autore" sono realizzati con il patrocinio
dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte e della Fidapa - sezione
di Racalmuto.
Carmelo Arnone
11 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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11/02/2016 |
Attualità. "Perché
Sanremo è Sanremo!"; di Giovanni Volpe |
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Giovanni Volpe |
“Volare oh oh” la gente si ammazza “gay si
gay no” c’è una larga fascia di popolazione che non ce la fa più “vola
colomba bianca vola” e che si sta suicidando “utero in affitto mai”
non solo uomini adulti ma anche giovani e coppie “voglio una vita
spericolata” gente che ha perso ogni speranza “i diritti del
nascituro” che non sa nemmeno chiedere aiuto “sole cuore amore” e
che nel silenzio della disperazione pone fine ai suoi giorni “maschio e
femmina li creò” nell’indifferenza generale e soprattutto con un
mandante politico “Italia gnam” che un giorno, di questo sì, dovrà
rendere conto al Dio “é vizio non é amore” di cui tanto inutilmente
si riempie la bocca “perché Sanremo è Sanremo!”.
Giovanni Volpe
11 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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10/02/2016 |
Attualità. Dialogo a tre sul
Carnevale a Grotte e Racalmuto; Messana: "L'energia dei giovani" |
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Carnevale |
Si susseguono sul web, prima
ancora che tra i tavolini dei bar, i commenti sull'innegabile successo della
festa di Carnevale a Racalmuto; il confronto immediato è con la mancata
programmazione e realizzazione di iniziative anche a Grotte.
Così si esprime il giovane e dinamico imprenditore Walter Zaffuto: "A
sminuire Grotte sono per primi proprio i cittadini grottesi. Ormai lo
sappiamo i Comuni sono quelli che risentono della crisi economica e non
riescono a poter far ripartire una festa del genere in quanto - mettiamola
cosi - non ci sono soldi sufficienti. Arriva il giorno fatidico ed ecco che
ci si gira intorno aspettando da un’ora all’altra, e ci si ritrova con un
pugno di mosche in mano". Anche
sulla riuscita di iniziative organizzate dai privati, Walter è dubbioso: "Facciamo
la domanda al Belvedere Café: merita ancora Grotte queste iniziative senza
nessun incentivo del Comune per i grottesi? Dico proprio di no; ne è prova
l’immagine in discoteca nella parte alta della foto (vedi immagine a
lato; elaborazione di Walter Zaffuto). Adesso parliamo della parte bassa
della foto: con tutto il cuore, in prima persona, faccio i complimenti sia
al sindaco Emilio Messana che, soprattutto, a tutti i giovani racalmutesi
che, a differenza dei grottesi, sono rimasti a far festa nel proprio paese".
Una nota di ottimismo e di incoraggiamento conclude il commento di Walter: "Ricordiamoci
che il nostro paese va valorizzato in prima persona da noi, non per forza
organizzando ma anche partecipando alle iniziative delle persone che fanno
di tutto per fare divertire".
Ai complimenti del giovane grottese risponde il sindaco di Racalmuto
Emilio Messana: "I nostri paesi hanno due
risorse fondamentali: la bellezza dei luoghi e l'energia dei giovani. A
Racalmuto i giovani insieme alle associazioni hanno dimostrato di poter
organizzare eventi e manifestazioni importanti. Occorreva soltanto dare loro
fiducia, sostegno e la responsabilità di stare in prima fila. Noi lo abbiamo
fatto e il paese ha ripreso fiato e colore. Il successo del Carnevale è una
conferma della loro maturità e della loro forza: tutto è stato organizzato
in meno di un mese. Racalmuto ha un futuro perché ci sono loro".
Una nota di sprone giunge dall'animatore culturale Aristotele Cuffaro,
artefice di innumerevoli iniziative nell'ambito dello spettacolo,
dell'editoria, del teatro, della televisione, della letteratura e della
cultura in genere: "Ai
miei tempi non aspettavamo l'input dall'Amministrazione per organizzare la
qualsiasi cosa. Noi giovani prendevamo in pugno la situazione e costruivamo
i carri, organizzavamo gruppi in maschera e coinvolgevamo le scolaresche
locali; così come per altre ricorrenze: novene, presepi ecc... La verità è
che oggi i giovani “vuonnu tutti cosi 'mpiattati”, sono disinteressati a
tutto, “nzumma nun si sbrazzanu”. Invece di lamentarvi, fate, proponete,
mettetevi in gioco".
E c'è chi ha già raccolto la sfida, promettendo il proprio impegno per il
prossimo anno.
Intanto le energie giovanili di Grotte sono scese in campo - da oltre un
mese - per organizzare la Settimana Santa e la festa di Pasqua: prove
delle "recite" e, da stasera (raduno alle ore 22.30 in Piazza Marconi), i
lamentatori.
Carmelo Arnone
10 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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10/02/2016 |
Commenti. "Nel giorno di
Carnevale il paese sembrava in lutto"; di Angelo Rotolo |
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Angelo Rotolo |
Il signor Angelo Rotolo, in un
suo commento che ci ha fatto pervenire, esprime rammarico per la mancata
realizzazione a Grotte di iniziative per il Carnevale 2016. Il confronto,
non espresso ma che traspare, è con la festa realizzata nel paese di
Racalmuto, che ha coinvolto centinaia di persone in gran parte giovani.
"Gentile
direttore,
vorrei comunicare questo mio pensiero.
Oggi mi sono detto che a Grotte manca qualcosa. Ho visto che ieri, giorno di
Carnevale, il paese sembrava in lutto: per le strade non cera nessuno
vestito in maschera.
Mi domando perché Grotte, il paese che tutti invidiavano, ora è diventato un
paese morto.
Perciò è ora che si sveglino i nostri politici.
Il bello è che quanto ci sono le elezione si fanno tante promesse che non
vengono mai mantenute".
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Angelo Rotolo
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10/02/2016 |
Scuola. Conclusa la
"Competizione dei pupi" all''Istituto Comprensivo "A. Roncalli" |
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Con una festa presso l'atrio
interno dell'edificio che ospita le classi di scuola secondaria di primo
grado dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte si è conclusa
ieri, martedi 9 febbraio, "La competizione dei pupi" (vedi foto a
lato), un progetto didattico coordinato dalla prof.ssa Patrizia Camera.
Gli alunni sono stati guidati, a partire dallo scorso mesi di gennaio, nella
realizzazione di sagome variamente addobbate con la riproduzione di
personaggi della politica, della musica o di fantasia.
Desiderosi di partecipare alla competizione, i giovani studenti hanno dato
vita ad una vera e propria mostra statica nell'atrio dell'edificio che ha
ospitato circa 50 "pupi".
La commissione della competizione, composta da docenti e personale ATA e
presieduta della dirigente scolastica Anna Gangarossa, dopo un'attenta
valutazione delle caratteristiche delle opere in gara ha decretato i
vincitori.
Il terzo posto è stato assegnato a Giuseppe Antonucci della I B, che
ha proposto un originale versione del presidente del Consiglio Matteo Renzi.
La seconda posizione è stata attribuita a Flavia Tirone della III B,
che ha presentato la rivisitazione di una maschera veneziana.
Al primo posto, la riproduzione
dell'attore Johnny Depp nella sua interpretazione del Cappellaio
Matto; opera realizzata dagli
alunni Antonio Bellomo e Tommaso Nalbone della II A.
A tutti i vincitori sono stati consegnati i premi messi in palio: degli
splendidi volumi di letteratura per ragazzi.
Alla cerimonia di proclamazione dei vincitori e di premiazione ha fatto
seguito una grande festa, animata da Monica Bellavia, che ha coinvolto tutti
con musica, giochi e danze.
Carmelo Arnone
10 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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10/02/2016 |
Lettere. "Estirpati i miei
alberi da siepe"; di Antonio Maida |
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"La siepe non si deve piantare".
Questo sembra essere il messaggio, lasciato da mani anonime, indirizzato al
dott. Antonio Maida; dell'accaduto, e del suo comprensibile disappunto, ce
ne fa partecipi con la lettera seguente.
"Ieri, martedi 9 febbraio, recandomi nel mio terreno sito in Contrada
Altavilla-Sinatra che confina con le proprietà di alcuni nostri concittadini
grottesi, mi sono accorto che gli alberi da siepe, piantati da me giorni
addietro a debita distanza dai confini, sono stati estirpati e lasciati sul
posto.
Ho fatto regolare denuncia contro ignoti, sentendomi danneggiato moralmente
ed economicamente.
Lascio ai lettori le giuste considerazioni". |
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Antonio Maida
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10/02/2016 |
Racalmuto. Finanziati i lavori
per la messa in sicurezza del costone sottostante la Fondazione Sciascia |
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Emilio Messana |
Una notizia che a Racalmuto si
attendeva da tempo:
l'Assessorato Regionale alle Infrastrutture ha finanziato lavori di
somma urgenza, per la messa in sicurezza del costone sottostante alla
Fondazione Sciascia, per un importo complessivo di 200.000 euro.
A darne comunicazione, il sindaco Emilio Messana, che ha dichiarato:
"Siamo molto soddisfatti. In questi mesi abbiamo sollecitato l'intervento
di diverse autorità dal Genio Civile, alla Protezione Civile, ai Vigili del
Fuoco; nei rispettivi sopralluoghi hanno constatato la necessità e l'urgenza
dei lavori, soprattutto dopo il crollo di una parte del costone che ci ha
costretto a transennare tutta l'area per scongiurare pericoli per la
pubblica incolumità. Questa convergenza di segnalazioni e di relazioni ha
fatto sì che l'opera spiccasse tra le prime somme urgenze in attesa di
finanziamento per la provincia di Agrigento. La scorsa settimana abbiamo
incontrato l'assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pistorio e il
Direttore generale Dott. Fulvio Bellomo, per rappresentare l'urgenza della
messa in sicurezza. Insieme ai tecnici del Genio Civile, che curerà la
progettazione, ci siamo già recati sui luoghi per le prime misurazioni.
Ringrazio l'Ingegnere Capo del Genio Civile di Agrigento Duilio Alongi, per
la sensibilità e la professionalità con le quali ha seguito questa nostra
emergenza. Un'altra grande incompiuta del nostro paese si avvia ad essere
risolta".
Concorda con il sindaco Messana l'assessore comunale ai Lavori Pubblici
Paolo Alessi: "É un'opera
fondamentale per la sicurezza del nostro centro abitato. Il costone ha un
pregio naturalistico che dovrà essere salvaguardato nella scelta della
tipologia di intervento. Chiederemo un incontro con i tecnici del Genio
Civile di Agrigento per valutarne insieme la portata".
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09/02/2016 |
Ricordi. "Il
passato dei locali della Piazza"; di Giancarlo Bonsignore |
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Piazza Marconi |
Caro Carmelo,
sull'immagine di Piazza Marconi, citata negli articoli del
23 gennaio e
26 gennaio, ho messo insieme una serie di informazioni, con la
collaborazione di diverse persone, sul passato dei locali riprodotti nella
foto, per preservarne la memoria. Ecco
quanto è venuto fuori.
Attuale entrata della pasticceria Marconi:
- ancora nei ricordi recenti è la “putìa” di generi alimentari
“Il Mercatino”
della signora Vizzini (Agnello); prima
ancora fu di Zattolo che, prima di trasferire il Caffè - che vediamo nella
foto - dove c’è il Central Bar di oggi, era subentrato a “lu zzì Vicienzu
Muzzuni e la zzà Vicinzina” (gran signora perbene) come Caffè, forse il più
antico e in vista di Grotte col lusso di poter organizzare concerti nella
piazzetta dell’allora Banco di Sicilia a cura dei famosi - all’epoca -
fratelli Li Causi.
Finestra del Caffè Marconi:
- prima della creazione dell’ambiente unico con l’adiacente magazzino da
parte del proprietario Peppe Criminisi, sembra che fosse stato un
laboratorio, nella fattispecie di Corone floreali di “Lillu Neru”
(Fantauzzo).
Attuale Caffè Marconi:
- prende il posto del vecchio Bar Olimpia di Criminisi, questo a rilevare un
negozio di Frutta & Verdura (nella settimana) e polli allo spiedo (la
domenica) di “Carluzzu”. Ma prima ancora una “putìa” di generi alimentari
della signora Agnello, moglie di un più noto “zzì ‘Nofriu”.
Attuale Lirenasgas:
- subentrato alla più semplice insegna “Tessuti” della signora Chiarenza,
ancor prima conosciuta come bottega di “lu zzì Sisu” che vendeva per lo più
“taschi”.
Attuale Tabacchino di “Roberto”:
- sempre stato un Tabacchino, del padre di Roberto; per tutti “mpari Totu”.
Ne son cambiate di cose, anche se a noi giovani sembra sia stato sempre
tutto lì, da tempo immemore.
Giancarlo Bonsignore
9 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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09/02/2016 |
Televisione. "AgTv non
chiuderà", nota della redazione dell'emittente agrigentina |
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Con una nota diffusa nella
giornata di ieri, la redazione della televisione agrigentina AgTv (Agrigento
Tv - canale 96 del digitale terrestre) ha chiarito che l'emittente non
chiuderà.
"In riferimento alle notizie diffuse
dagli organi di informazione in questi giorni - si legge nel comunicato
- ha relative alla chiusura di quattro emittenti della provincia di
Agrigento, per presunte interferenze delle frequenze con emittenti di stati
esteri, si precisa quanto segue: “Al momento c’è soltanto una determina del
Ministero dello Sviluppo Economico che annuncia lo spegnimento futuro delle
frequenze 28, 31, 43, 45. Determina che non poteva essere emessa in quanto
ad oggi si è in attesa di pronunciamento da parte del Tar del Lazio(
previsto per aprile 2016) che aveva già disposto la sospensiva. Nella
peggiore delle ipotesi non ci sarà chiusura ma trasferimento su un’altra
frequenza”. Ciò premesso diffidiamo chiunque a divulgare notizie imprecise e
prive di fondamento che comportano gravissimi danni all’emittente.
Ringraziamo, comunque, tutti quelli che ci hanno espresso la loro
solidarietà mentre ci riserviamo di tutelarci nelle sedi opportune per la
diffusione di notizie prive di fondamento, garantendo che Agtv non chiuderà
e sarà garantita la regolare messa in onda".
I telespettatori, affezionati ai programmi dell'emittente, possono tirare un
sospiro di sollievo.
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08/02/2016 |
Chiesa. Celebrato il X
Convegno di Comunione del Rinnovamento Carismatico Cattolico |
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È stato celebrato ad Agrigento, dal 29 al 31 gennaio
2016, il
X Convegno di Comunione del Rinnovamento, sul tema: “Sulla tua Parola
getterò le reti“ (Lc. 5,5), organizzato dalla comunità “Gesù è Amore” onlus
di Casteltermini aderente alla fraternità cattolica “Colonna di Fuoco” del
Rinnovamento Carismatico Cattolico.
La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 600 persone
provenienti da tutt’Italia (nelle foto a lato, alcuni momenti del Convegno).
Tra i relatori sono stati presenti: Fra' Antonio Caruso, dell’ordine
dei frati minori conventuali, che ha trattato il tema: “Camminate nella
carità come Cristo ci ha amati” (Ef 5,2).
Il tema principale del convegno ha avuto come relatore Padre Emanuele
Zippo, predicatore carismatico della congregazione dei passionisti.
Ha preso parte al convegno anche il prof. Matteo Calisi, membro del
Pontificio Consiglio per i Laici, già Presidente della Catholic Fraternity
of Charismatic Covenant Communities and Fellowships (Fraternità Cattolica
delle Comunità e Associazioni Carismatiche di Alleanza) Associazione Privata
di Fedeli di Diritto Pontificio dal 1990. Il prof. Calisi ha parlato del
discepolato e di come essere discepoli e testimoni del 21° secolo.
Tra le Autorità Ecclesiali presenti al convegno, S.E. Mons. Antonio
Staglianò, vescovo della Diocesi di Noto, che al termine della
Santa Messa, durante la quale ha tratteggiato nell’omelia la figura del Re
Davide, aprendo i cuori ad una fede viva, fede senza paura, ha voluto
precisare alcune cose sulla sua fama di “Vescovo canterino”, dicendo che Lui
non canta, ma cantilla testi di autori famosi come Mengoni e Noemi
per rivolgersi ai giovani. Testi che non sono “solo canzonette” ma che
intercettano quelle qualità profonde dell’umano e le interpretano e ce le
restituiscono, attraverso la musica.
È stato presente al convegno anche il S.Em. il cardinale Francesco
Montenegro, arcivescovo di Agrigento, che ha parlato della
carità, che va vissuta non a parole ma accogliendo l’altro, accogliendo chi
ci tende la mano, chi si trova nel bisogno, perché nel bisognoso c’è Dio.
Il prossimo appuntamento del Rinnovamento Carismatico Cattolico in Sicilia
sarà dal 15 al 17 aprile, a Noto (provincia di Siracusa) per un
Convegno di Lode. Successivamente, dal 5 al 7 agosto, a Fiuggi, si
terrà il Convegno Nazionale di Lode del RCC mentre dal 2 al 4 settembre,
a Butera (CL), si svolgerà il Convegno di Lode animato dalla Fraternità
“Colonna di Fuoco”. Gli incontri, i convegni e gli appuntamenti del
Rinnovamento sono aperti a tutti i fedeli.
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08/02/2016 |
Legalità. Seminario ad
Agrigento: "Il virus della Legalità è stato diffuso"; nota delle
"Agende Rosse" |
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Video di Teleacras
Locandina |
Lo scorso mercoledì 3 febbraio 2016 si è svolto, presso
l'Auditorium dell'IPSCT “Nicolò Gallo” di Agrigento, un seminario
organizzato dal Movimento Agende Rosse - Gruppo “R. Livatino” sul tema
“Contaminiamoci di legalità”.
Pubblichiamo la nota di ringraziamento di Pietro Sicurelli, Coordinatore del
Gruppo “R. Livatino” di Agrigento, ed il servizio video di Irene Milisenda
per il Vg di Teleacras.
"Più che
soddisfatti del risultato del seminario di mercoledi.
Interessantissimi gli interventi dei relatori: il C.C. Daniele Governale
(Comandante in 2^ della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di
Porto Empedocle),
Floriana Lo Bosco (Coordinatrice di Libera - Presidio di Raffadali
“V. Mulè”),
Leonarda Gebbia (sorella di una vittima innocente di mafia),
Salvatore Lo Presti (attivista del Movimento "Agende Rosse"), Aaron
Pettinari (giornalista di Antimafia Duemila)
e Don Giuseppe Livatino (postulatore della causa di beatificazione di
Rosario Livatino),
che scientemente hanno saputo coinvolgere gli oltre 500 ragazzi presenti
nell'auditorium della scuola. Preziosa l'opera del moderatore, Carmelo
Arnone. A loro tutti va il nostro ringraziamento.
Riteniamo che la qualità delle argomentazioni proposte, supportate
dalla proiezione di docufilm, possa avere contaminato molti studenti,
quantomeno in termini di riflessione.
Il “virus” della Legalità è stato diffuso. Di ciò è giusto riconoscere il
merito anche a tutti coloro i quali hanno offerto la loro collaborazione, a
partire dalla Dirigente scolastica, dott.ssa Girolama Casà, che ha mostrato
grandissima sensibilità, nonché ai docenti delegati all’organizzazione degli
eventi: prof.ssa Bonnì, prof.ssa Carreca e prof. Parisi. Grazie anche al
Comandante in 2^ della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Porto
Empedocle, C.C. Daniele Governale, intervenuto in rappresentanza delle
Istituzioni.
Un ringraziamento alquanto sentito riteniamo doverlo rivolgere anche ai
signori Cillari e Nocera, agenti della compagnia di Assicurazioni Unipol-Sai,
Agenzia di Via Imera in Agrigento, i quali, per l'occasione, ci hanno
gentilmente omaggiato lo striscione intestato al Gruppo “Rosario Livatino”.
Grazie a tutti per aver collaborato alla diffusione del virus della
legalità, nella speranza che dalla contaminazione di esso possa svilupparsi
una dirompente epidemia".
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Pietro Sicurelli
Don Giuseppe Livatino |
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Movimento Agende Rosse
Gruppo “R. Livatino” Agrigento
Cav. Pietro Sicurelli
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08/02/2016 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della settimana; inizia la Quaresima |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e
gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 8 febbraio
- Sante Quarantore in chiesa Madre;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento
nello Spirito Santo.
Martedi 9 febbraio
- Sante Quarantore in chiesa Madre.
Mercoledi 10 febbraio - LE SACRE CENERI
- Mercoledi delle Ceneri: giorno di digiuno ed astinenza;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa con l'imposizione
delle ceneri;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa con l'imposizione delle ceneri;
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di formazione a cura del Rinnovamento
nello Spirito Santo.
Venerdi 12 febbraio
- venerdi di Quaresima: astinenza dalle carni;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis e santa Messa;
- ore 17.30, a san Francesco, riunione dei ragazzi di 3^ media e del 1°
superiore, per formare il gruppo dei cresimandi per il 2017;
- ore 20.00, a san Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi che
vogliono fare un cammino di fede, dei genitori dei bambini battezzati e che
devono ricevere il battesimo.
Sabato 13 febbraio
- ore 16.00, nell'auditorium "Nicolò Gallo" di Agrigento, convegno diocesano
di Pastorale Familiare.
Domenica 14 febbraio
- ore 20.00, a san Francesco, riunione dei genitori dei ragazzi
dell'Iniziazione Cristiana e di 4^ e 5^ elementare.
AVVISI
Orari delle Sante Messe in vigore dal 25/10/2015:
Feriali:
ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
ore 17.30, chiesa Madre
Prefestivi:
ore 18.30, chiesa Madre
ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità
neocatecumenali)
Festivi:
ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
ore 10.00, chiesa San Rocco
ore 11.00, chiesa Madre
ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
ore 18.45, chiesa Madre
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06/02/2016 |
Cronaca. "Truffa dello
specchietto"; malviventi in azione a Grotte |
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Guarda il video |
É successo
giovedi scorso, 4 febbraio. Erano le ore 15.00 circa quando una signora di
Grotte, alla guida della propria automobile, stava percorrendo la rotonda
del "Casotto" diretta verso il centro commerciale "Le Vigne". Improvviso il
forte rumore, come di un colpo allo sportello della macchia, e una Fiat
Stilo di colore grigio la insegue suonando e lampeggiando. La signora,
impaurita per quell'inseguimento, prosegue verso la propria destinazione. I
malviventi non desistono e la raggiungono nel parcheggio del centro
commerciale. Qui l'accusano di aver provocato la rottura dello specchietto
della loro automobile e le chiedono un immediato risarcimento. A fronte
delle richieste ripetute con toni sempre più risoluti dai due uomini, la
signora, impaurita, paga 40 euro in contanti. Dei due, allontanatisi, si
sono perse le tracce. La vittima, recatasi in caserma per denunciare
l'accaduto, di rende conto di essere caduta in quella che ormai da anni è
definita la "truffa dello specchietto".
Invariate le modalità. Eppure ancora oggi, nonostante le ripetute
segnalazioni e gli avvertimenti diffusi dagli organi di informazione e dalle
Forze dell'Ordine, i malviventi continuano a mietere vittime, soprattutto
tra donne sole al volante ed anziani. In casi del genere, il comportamento
da tenere è quello di non scendere dall'auto e chiamare i Carabinieri al
112 o la Polizia al 113; e non pagare assolutamente.
Ecco come le associazioni a difesa dei consumatori spiegano la truffa.
"Occhio alla truffa con lo specchietto, ovvero la truffa più
utilizzata sulle strade per spillare euro agli automobilisti inducendoli a
pagare una somma per riparare al danno causato all’auto del truffatore,
anche se in realtà la rottura delle specchietto non è mai avvenuta. Si
tratta di un trucco molto semplice che consiste nel far credere
all’automobilista che la sua macchina abbia involontariamente urtato il
retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa. La vittime
della truffa sentirà il rumore di un colpo secco molto forte sulla propria
carrozzeria, di solito sulla fiancata, (provocato in realtà da una pallina,
un bastone, ecc…) dando l’illusione di un urto immediato. Subito dopo
entrano in scena i lampeggianti e un auto vi intimerà di fermarvi. Il
conducente sostenendo che gli è stato rotto lo specchietto, indicando il suo
retrovisore chiaramente già danneggiato vi convincerà ad un esborso di 100 o
200 euro senza mettere di mezzo assicurazione o vigili, magari anche con
l’aiuto di “un compare”, pronto a testimoniare che è andata proprio così. A
questo la vittima paga, convinto di aver recato un danno, o per paura che
dalla truffa si passi alla rissa. Se vi trovate vittime di simili segnali
quali colpo, lampeggianti, uomo minaccioso che chiede di accostare non
fermatevi e chiamate la polizia dal cellulare restando all’interno della
vostra auto".
Comprensibile l'indignazione dei cittadini venuti a conoscenza del fatto;
meno comprensibile la provocazione "ma dobbiamo girare armati?".
L'unica arma della quale fare uso è il buon senso. Innumerevoli sono stati,
nel corso degli anni, gli articoli dei giornali ed i servizi televisivi
sull'argomento (vedi
su youtube); uno dei più chiari è il servizio di Filippo Roma per il
programma Mediaset "Le Iene", che invitiamo a rivedere
cliccando qui.
Carmelo Arnone
6 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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06/02/2016 |
Dialoghi. "PD: la realtà
sulle sue attività nel segreto del suo anagramma"; di Giuseppe Castronovo |
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"Dialogo" del dott.
Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.
"Partito Democratico: la realtà sulle sue attività sta anche nel
segreto del suo anagramma"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )
Giacomo: Amici, mi sembra che il rapporto Partito Democratico/Banche oramai
non sia più un fatto episodico ed eccezionale, ma un rapporto che ha
acquisito il carattere della stabilità pur nella sua gravità.
Rodolfo: Caro Giacomo, conosco bene e rispetto le tue idee. Come mai oggi te
ne esci con questa riflessione?
Totò: Caro Rodolfo, credo che questa volta non puoi non condividere
l’affermazione dell’amico Giacomo. Le vicende di queste ultime settimane
confermano, in effetti, le sue tesi.
Rodolfo: Ciò che contesto dell’affermazione dell’amico Giacomo è quando
parla di “rapporto stabile Partito Democratico/Banche”.
Giacomo: Ricordiamo tutti la telefonata dell’on. Fassino, oggi Sindaco di
Torino, con quel famoso “allora abbiamo una banca” cui ha fatto
seguito la vicenda del “Monte dei Paschi di Siena” e con quell’altrettanto
famoso urlo bersaniano “se ci toccano noi li sbraniamoooo…”. Si
raggiunge l’apice in questi mesi con le famose quattro banche tra le quali
primeggia per fama la “Banca Etruria”. Questi sono i fatti che, in quanto
posti in essere durante un lungo arco di tempo, mi hanno indotto, caro
Rodolfo, a parlare di “rapporto stabile e non episodico Partito
Democratico/Banche”. Ecco il senso della mia riflessione.
Totò: Noto che il Prof. Vezio chiede la parola. Prof, anche lei esponga la
sua opinione.
Vezio: L’antropologia ci insegna che il nome non è affatto, per ciascuno di
noi, qualcosa di marginale: è, invece, l’espressione della stessa nostra
personalità. Non dobbiamo dimenticare che per i latini c’era una inevitabile
corrispondenza fra nome ed essere, cioè fra il nome di una persona e le sue
azioni e le vicende che lo vedono protagonista . Questa corrispondenza
veniva riassunta nella nota e famosa formula “nomen omen”.
Ludovico: Professore come possiamo tradurre in italiano questa formula?
Vezio: Fra le tante, quelle mi sembrano i più appropriate sono due:
1) il nome è già un
presagio;
2) i nomi esprimono la
realtà.
Il nome di ognuno di noi,
amici miei, possiamo affermare che fotografa fedelmente la realtà delle
vicende che nel bene e nel male ci vedono protagonisti e costituiscono
l’essenza del nostro stesso essere. Il punto più alto di questa
corrispondenza viene però raggiunto con l’anagramma che posiamo così
definire: “il risultato di quell’operazione consistente nel rimescolamento
delle lettere che compongono una parola in modo da crearne una nuova e
diversa di senso compiuto”.
Ludovico: Prof, ci può spiegare il tutto con qualche anagramma come esempio?
Vezio: In questo momento ne penso alcuni. Per esempio l’anagramma di
“attore” può essere tranquillamente “teatro”, così come quella di
“bibliotecario” può essere “beato coi libri”. Non possiamo non scorgere
l’associazione tra il nome e l’attività di tutti i giorni. Possiamo
affermare, a proposito di anagrammi, che “le associazioni non si cercano ma
si incontrano”.
Giacomo: Può farci l’anagramma di qualche ministro?
Vezio: Ricordo bene quello del Ministro alla Giustizia Andrea Orlando il cui
anagramma è “Annoderà ladro”.
Giacomo: Prof, le chiedo qualche anagramma capace di rappresentarci
l’essenza del rapporto Partito Democratico/Banche.
Vezio: Fra i tanti quello che mi sembra il più appropriato è:
“PARTITO DEMOCRATICO” =
“IMPORTO ACCREDITATO”.
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Giuseppe
Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
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05/02/2016 |
Racalmuto. "Il sindaco
Messana un inguaribile ottimista"; nota del Comitato Cittadino "Racalmuto
Civile" |
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Pubblichiamo la nota diffusa dal Comitato Cittadino
"Racalmuto Civile".
Il Sindaco Messana un inguaribile ottimista.
Storia di una Racalmuto alla deriva.
“L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il
pessimista sa che è vero”, Oscar Wilde sapeva dipingere al meglio
l’animo umano, e se avesse vissuto a Racalmuto o, almeno, vi avesse
soggiornato qualche giorno, avrebbe arricchito ancor più il suo
ragguardevole repertorio di aforismi. Gli ottimisti a Racalmuto sono oramai
una rarità, debellati da vent’anni in cui sono stati colpiti dalle più
svariate patologie, acute o croniche, dalle quali molti non si sono più
riavuti. I pessimisti invece hanno capito tutto e sono pure aumentati, sono
coloro che sanno muoversi al meglio e trarre vantaggio da ogni situazione.
Il mondo non lo possono migliorare, tanto vale utilizzarlo a proprio uso e
consumo. In mezzo ci siamo noi cittadini con le coscienze ormai
addormentate, senza più la voglia di protestare e, quasi, disposti a subire
le più svariate angherie.
Gli ottimisti non sono del tutto scomparsi, alcuni sono sopravvissuti, basti
pensare al blogger in salsa paesana, che al tempo del regno commissariale si
era elevato “coraggiosamente” a Masaniello locale, ma che oggi ha deciso di
non contestare, oppure è proprio convinto che tutto vada per il verso giusto
e che oramai Racalmuto “sia il migliore dei mondi possibili”.
Il nostro amato sindaco, invece, è un inguaribile ottimista, è riuscito a
non ammalarsi mai, superando indenne le varie ere che si sono susseguite e
ancora oggi cerca di contagiarci dicendo che tutto va bene. Forse il momento
positivo riguarda solo la sua persona, ma sicuramente il paese grida lacrime
e sangue, si spopola, si impoverisce e sta raggiungendo il punto di non
ritorno. Naturalmente il nostro traghettatore si contorna di validi
consulenti, che notoriamente hanno sempre avuto a cuore il bene del paese,
sacrificando il proprio benessere. Questi, pur non essendo stati nominati
dal popolo, partecipano alle giunte (cosa perseguibile dalla legge), mediano
fra Consiglieri ed Amministrazione e fra dirigenti e altri precari. Insomma,
dei facilitatori presenti da più di vent’anni e che influenzano le sorti di
questo paese con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Intanto dieci famiglie bisognose non possono ancora accedere negli alloggi
popolari, pur avendo prodotto domanda ben quattro anni fa. Tali costruzioni
sono ormai divelte e distrutte e toccherà naturalmente a noi cittadini
pagare tutte le riparazioni. Se si fosse fatto in tempo sicuramente tutto
questo non sarebbe successo e quindi avremmo dieci famiglie soddisfatte,
senza spendere ulteriori somme ai danni dei cittadini, ma sarebbe stato
troppo facile, non credete?
Il costo dello smaltimento dei rifiuti rimane a livelli altissimi, tale e
quale a quello del 2014, anche se il nostro Sindaco sostiene che è
diminuito, forse si confonde con la tassa che è scesa grazie al recupero
sugli stessi cittadini delle imposte pregresse, quindi capitoli diversi ma
le tasche sono sempre quelle. La raccolta differenziata rimane un miraggio
(anzi si dice che fra un po’ arriverà pure una bella multa e chi la
pagherà?), la spazzatrice rimane posteggiata in contrada “Piano Corsa”, il
centro per la raccolta differenziata non dà alcun beneficio a tutti noi e il
paese rimane immerso nell’immondizia e nella sporcizia.
I fondi Anas, che avrebbero dovuto essere spesi con celerità ed efficienza,
giacciono ancora in un conto non meglio precisato e i progetti sbandierati
sono ancora nell’oblio delle buone intenzioni, forse tra primo stralcio di
un progetto e la strada di campagna di un consigliere non riescono a
mettersi d’accordo. Sbrigatevi a decidere perché a fine marzo se li
riprendono. Tanto, nel caso, ci perdono tutti i racalmutesi.
Signor Sindaco, da presidente, quindi legale rappresentante, cosa vuole
farne della Fondazione Sciascia, vuole tenerla come una bomboniera a prender
polvere, come avviene da vent’anni a questa parte o vuole farla funzionare
davvero? Non basta andare in un Ministero o in un Assessorato con il
piattino in mano, quando non si partecipa a bandi da 50.000 euro per
dimenticanza e non curanza. La grande new entry del CDA è stata scelta fra
una rosa di agguerriti contendenti, per dare slancio a questa istituzione,
infatti, da quel giorno la luce del suo ufficio all’ex centrale è sempre
accesa, chino sulle carte alla ricerca di un’idea per rilanciare una
fondazione ormai sulle ginocchia, che non è capace di far vivere se stessa,
figuriamoci di innescare la scintilla del turismo nel nostro Paese. Eppure
il motivo principale perché un turista senta l’esigenza di visitare il
nostro territorio è proprio la presenza della Fondazione Sciascia, ma
purtroppo cosa può offrire per adesso? Niente. Nella maggior parte dei casi
il popolo racalmutese la vede come un qualcosa di elitario e lontano, anche
se è stata creata e ha sopravvissuto fin adesso con i soldi dei cittadini.
Si cominci, quindi, dal popolo, organizzando incontri, corsi, attività che
possano interessarlo e coinvolgerlo; perché Sciascia l’ha donata ai
Racalmutesi per il mondo intero, con lo scopo di elevare il nostro paese a
culla del sapere e della cultura. Parallelamente si svolgano attività
rivolte all’esterno, come mostre, convegni, seminari, giornate di studio e
concorsi, in modo da attivare un circolo virtuoso che porti fondi e gente
nel nostro paese. Tutto questo, naturalmente, deve essere supportato da
strade pulite, da un centro storico accogliente, dal rispetto civico e delle
regole, che fin adesso sono ben lungi dal venire.
In una cosa il nostro Sindaco è efficientissimo e puntuale come un orologio,
lì non si sgarra, bisogna essere precisi, l’indennità deve essere
corrisposta mensilmente e per intero, in barba alle promesse elettorali, non
si dica che cotanta attività amministrativa non venga retribuita in maniera
corretta. Tale efficienza e precisione è stata assimilata anche dai
consiglieri comunali di maggioranza, che hanno deliberato il gettone di
presenza, 25 miseri euro che saranno tolti anch’essi dalle tasche dei
cittadini per lenire le fatiche di questi grandi eroi che ci difendono e
rappresentano con grandi risultati e soprattutto con un’incessante e
costante lavoro, i cui risultati sono tangibili e verificabili (chi li ha
visti?). Naturalmente il Presidente del Consiglio prenderà una bella
indennità, circa 1.300 euro al mese, per la sua partecipazione alla vita del
Paese e il suo continuo impegno di rappresentanza vicina ai bisogni dei
cittadini (chi l’ha mai vista?). Eppure molti Consiglieri dicevano che
avrebbero destinato le varie prebende alle famiglie bisognose. Bene, perché
non l’avete fatto?
Certo i soldi mancano e mancheranno sempre di più in futuro, ma perché non
cominciamo a ridurre le spese per l’energia elettrica e le rette di
ricovero? Che oramai rivestono un’elevata percentuale dei costi comunali,
forse fanno comodo ad alcuni?
Tutti quelli che sostenevano che Emilio Messana sarebbe stato il miglior
Sindaco possibile dove sono? Cosa fanno? Cosa dicono? Continuano ad
elemosinare qualche briciola di pane senza vergognarsi? A volte ci sembrano
un po’ stupidi, perché le delibere di giunta vengono pubblicate. Assumetevi
la responsabilità della vostra scelta fallita e rifallita e abbandonate
l’arroganza e la tracotanza che a volte potrebbe fare molto male e
dimettetevi anche da cittadini di Racalmuto, per il quale non avete fatto
mai qualcosa di positivo.
Caro Sindaco di questi tempi amministrare in un paese come Racalmuto è un
atto di coraggio e di sacrificio, non basta l’ordinaria amministrazione,
perché porta alla morte sociale e istituzionale, ci vogliono risposte
concrete non sorrisini. I problemi sono tanti e quelli fin qui esposti ne
sono solo una parte, sappiamo di certo che non è facile, ma se non si
comincia di sicuro non si va da nessuna parte. A quasi due anni dal suo
insediamento le problematiche esistenti si sono amplificate e molte se ne
sono aggiunte, quindi non pensa che la sua amministrazione sia fallimentare?
Non pensa di fare del male ai propri cittadini e alle generazioni future?
Non sarebbe il caso di dimettersi prima che sia troppo tardi e dare la
possibilità al popolo di non sbagliare più? Sarebbe un atto di coraggio e di
benevolenza verso un paese che non ha più la forza di reagire e che ha
bisogno di una scossa che lei e i suoi pessimi(sti) consulenti, non potete e
non volete dare, perché citando Balzac: “Bisogna salvare i popoli
malgrado loro”.
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Per il
Comitato Cittadino “Racalmuto Civile”
Lillo Alaimo Di Loro, Luigi Capitano,
Giuseppe Craparo, Calogero Sardo, Enzo Sardo
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05/02/2016 |
Stampa. "I misteri di
Sciascia"; oggi in edicola su "il Venerdi" di Repubblica |
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Copertina |
L’eterno trasformismo. La nascita dell’antipolitica. Il
cambio di editori. Una meditazione sull’ars moriendi.
L’uscita dei "saggi sparsi" rivela gli aspetti più nascosti dello scrittore
siciliano.
Di Piero Melati
Zolfo. Piombo. Inchiostro.
Di queste tre elementi è fatta l’immaginaria città di Regalpetra.
Del primo elemento, scrive Leonardo Sciascia nel 1975, a proposito della sua
nativa Racalmuto: "Tutto ne era circonfuso, imbevuto, segnato". L’aria,
l’acqua, le strade: "Scricchiolava vetrino sotto i piedi". Ci si friggeva
anche il pesce, nello zolfo. Per circa due secoli la Sicilia ne ebbe il
monopolio. Era il petrolio dell’epoca. Nel 1834 l’isola contava 196 miniere.
Per oltre un secolo, ci morivano i carusi. A salvarli, più che la legge, fu
l’avvento dell’energia elettrica.
Il secondo elemento di cui è fatta Regalpetra è il piombo.
Quando Sciascia nacque (1921) Racalmuto era il Far West: "Una lite per
confini o trazzere fa presto a passare dal perito catastale a quello
balistico". Poi c’era la mafia. E infine, ricorda il biografo di Sciascia,
Matteo Collura, "le campagne erano un brulicare di doppiette", per via della
caccia. Lo stesso Sciascia era stato uno sniper: "Con un fuciletto ad aria
compressa, a dieci metri, colpivo la capocchia di uno spillo".
L’inchiostro, infine.
"Ne ricordo anche il sapore. Forse qualche volta l’ho bevuto". Ed è
l’inchiostro della scrittura ad aver trasformato la Racalmuto reale in
Regalpetra la fantastica, ad aver trasmutato il piombo in zolfo, e poi lo
zolfo in oro.
Sul grande autore siciliano, in copertina su il Venerdì, credevamo
di sapere tutto.
Ma, mentre escono i suoi scritti perduti, abbiamo scoperto verità scomode su
mafia e antimafia, editori, ambizioni.
E sulla morte. (...).
In edicola il 5 febbraio 2016
"il Venerdi" di Repubblica
"I misteri di Sciascia"
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05/02/2016 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di
venerdi 5 febbraio |
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Appuntamento
settimanale del venerdi con
"Passo e... spasso!", la
passeggiata "della salute".
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 5 febbraio:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via
Carnevale,
Via Spitali, Via Romano, Via Machiavelli, Via Bruno Buozzi, Via A. Moro, Via
Terranova, Via Boris Giuliano, Via Cassarà, Via Ingrao, Via Puglia, Via
Crispi, Calvario, Via Brodolini, Via Archimede, Via Calatafimi, Via
Mercadante, Via Argentina, Via Orsini, Via Rossini, Via San Giovanni, Via
Aosta, Via Cascino, Via Colombo, Via Lincoln, Saluzzo, Via Alfieri, Via
Nievo, Via Meli, Via Mercurio,
arrivo
Piazza Magnani.
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed
avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera
e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
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04/02/2016 |
Ambiente. "Taglia la tua
bolletta sulla spazzatura", campagna informativa sulla raccolta
differenziata |
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Manifesto
Insegna |
Parte oggi una campagna informativa del Comune di
Grotte sulla raccolta differenziata dei rifiuti; una serie di iniziative che
si propongono di divulgare tutte le informazioni utili per incentivare e
sostenere il riciclo dei rifiuti solidi urbani, con ricadute positive
sull'ambiente e sul costo delle bollette. Pubblichiamo in anteprima il
contenuto del manifesto che verrà affisso nei prossimi giorni.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
“TAGLIA LA TUA BOLLETTA SULLA SPAZZATURA”
Conferisci i
tuoi rifiuti già differenziati presso Centro Comunale di Raccolta di Via F.
Ingrao.
Orari di apertura:
- lunedì dalle 07.30 alle 13.00;
- martedì dalle 07.30 alle 13.00;
- mercoledì dalle 13.30 alle 18.00;
- giovedì dalle 07.30 alle 13.00;
- venerdì dalle 07.30 alle 13.00;
- sabato dalle 07.30 alle 13.00.
Tipologia e condizione del materiale da conferire.
CARTA (rimborso
per ogni Kg conferito € 0,10)
CARTONE (rimborso
per ogni Kg conferito € 0,12)
SI: giornali e riviste, libri e quaderni, fotocopie e fogli
vari, scatole di pasta e per alimenti, cartoni piegati ed imballaggi di
cartone.
NO: nylon, cellophane e buste della spesa, copertine plastificate,
carta oleata, unta o sporca di colla, carta chimica dei fax, carta
carbone, fazzoletti di carta sporchi.
PLASTICA (rimborso per ogni Kg conferito € 0,20)
SI: bottiglie di acqua e bibite, flaconi per detersivi, detergenti e
shampoo, flaconi di cosmetici liquidi, contenitori per liquidi in genere,
vasetti di yogurt, confezioni di uova, cassette di frutta, pellicole per
alimenti, polistirolo, blister, tutti gli imballaggi con le
sigle: PE-PP-PS-PET-PVC.
NO: tutto ciò che non è imballaggio, tutti gli arredi (sedie e
tavoli), plastica dura come giocattoli, elettrodomestici, piatti e posate
di plastica, bicchieri di plastica.
VETRO (rimborso
per ogni Kg conferito € 0,07)
SI: bottiglie e bicchieri, barattoli (senza tappo metallico),
vasetti (senza tappo metallico).
NO: vetri per finestre e specchi, pirofile e vetri da forno, oggetti
in ceramica e porcellana,
lampadine, neon, occhiali.
ALLUMINIO - lattine e barattoli (rimborso per ogni Kg
conferito € 0,20)
SI: lattine da cibo per animali, scatolette e lattine in banda
stagnata, lattine per bevande e per alimenti con simbolo AL, (tonno, carne,
pesce conservato, legumi e cereali, pelati), vaschette in alluminio, tappi a
corona.
NO: barattoli con resti di colore e/o vernice,
contenitori etichettati “T” e/o “F”.
PILE (rimborso per ogni Kg conferito € 0)
SI: batterie alcaline, pile a stilo (torce, radio), a bottone (per
calcolatrici).
NO: batterie esauste per autoveicoli, accumulatori per auto.
FARMACI SCADUTI (rimborso per ogni Kg conferito € 0)
SI: farmaci scaduti, medicinali non utilizzati.
NO: siringhe, rifiuti ospedalieri.
Tutto il materiale conferito presso l’isola ecologica verrà pesato
e ridurrà notevolmente la tua bolletta sulla spazzatura.
L’incentivo verrà portato in detrazione dell'importo da pagare nell'anno
successivo a quello in cui è maturata la tassa.
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L’Assessore
all’Ecologia
Rag. Piero Castronovo |
Il Sindaco
Ins. Paolino Fantauzzo
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04/02/2016 |
Politica. Adesione di Antonio
Zaffuto (FI) all'associazione "Nessuno tocchi i bambini" |
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Antonio Zaffuto |
Pubblichiamo una nota pervenutaci da Antonio Zaffuto.
Il responsabile
regionale per le politiche sociali Forza Italia Giovani Antonio Zaffuto
aderisce all'associazione “Nessuno tocchi i bambini Onlus”.
Il 17 ottobre scorso a Canicatti è stata presentata l'associazione “Nessuno
tocchi i bambini Onlus”, presieduta da don Ignazio Nicosia, nata per
sensibilizzare ed ottenere concreti interventi a favore dell'infanzia.
“Appena ho appreso la notizia della nascita di questa associazione ho
subito aderito al progetto, i bambini sono il nostro futuro devono essere
tutelati una vera e propria missione quella che sta svolgendo Don Ignazio
Nicosia, e per far sì che ciò accada occorre il nostro aiuto. Chiunque
voglia come me sposare questa nobile causa può contattarmi all'indirizzo
email: figiovanigrotte@outlook.it. Il costo della tessera è di 10 €.
Contribuisci anche tu a realizzare questo progetto. I soldi raccolti dal
tesseramento e/o dalle eventuali donazioni che ognuno è libero di fare
serviranno alla ristrutturazione e apertura della comunità alloggio
“Giardino degli angeli e divina misericordia” che darà accoglienza a minori
bisognosi al fine di integrarli al meglio nella società!”.
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04/02/2016 |
Chiesa. "Il grembo
misericordioso della famiglia" - La famiglia cristiana oggi; convegno ad
Agrigento |
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Manifesto |
"Il grembo misericordioso della famiglia" - La famiglia
cristiana oggi; questo è il tema del convegno diocesano di pastorale
familiare che si svolgerà sabato 13 febbraio, con inizio alle ore
16.00, ad Agrigento presso l'auditorium "Nicolò Gallo" (in
Contrada Calcarelle di fronte al Polo Universitario).
Due i relatori al Convegno: la dott.ssa Piera di Maria e Fra' Nello
Dell'Agli.
Piera Di Maria, ginecologa-sessuologa del consultorio di ispirazione
cattolica “Oasi Cana” di Palermo; un servizio (che fa parte della
Confederazione di consultori familiari di ispirazione cristiana)
dell’omonima associazione di famiglie fondata da don Antonio Santoro,
sacerdote che è anche l’assistente spirituale e il direttore del
consultorio.
Fra Nello Dell'Agli, frate dal 2006 e ordinato presbitero della
Chiesa di Ragusa nel 2011, Psicoterapeuta e Dottore in teologia, docente
presso la Facoltà Teologica di Sicilia, nella scuola di specializzazione
psicoterapeutica "Kairos" e direttore scientifico dei corsi di pastoral
counselling dell'istituto “Paideia”. Fondatore della “Fraternità di
Nazareth” a Ragusa, che si ispira alla spiritualità francescana.
Il Convegno, organizzato dal Centro Evangelizzazione e Catechesi - Servizio
di Pastorale Familiare dell'Arcidiocesi di Agrigento, è propedeutico al
Giovaninfesta 2016, annuale appuntamento del 1° maggio per i giovani
dell'Arcidiocesi agrigentina, che si terrà a Caltabellotta ed avrà come tema
"Giovani e Famiglia in festa".
Convegno su:
"Il grembo misericordioso della famiglia"
La famiglia cristiana oggi
Sabato 13 febbraio, ore 16.00
Auditorium "Nicolò Gallo" - Agrigento
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03/02/2016 |
Racalmuto. Programma delle
iniziative del "Carnevale Racalmutese 2016"; dal 4 al 9 febbraio |
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Programma |
Carnevale Racalmutese 2016. Eventi dal 4 al 9 febbraio.
Due carri allegorici, musica in piazza e degustazioni di prodotti tipici per
la kermesse organizzata dal Comune e dalla Pro loco.
Anche quest’anno temi dedicati ai più piccoli per il “Carnevale Racalmutese”
organizzato dalla Pro loco e dall’Assessorato Turismo e Spettacolo del
Comune di Racalmuto.
Due i carri allegorici che animeranno l’edizione 2016 della kermesse: “Masha
e Orso” e “I Minions”, realizzati con il coinvolgimento di circa cinquanta
ragazzi del paese.
Il programma prevede una settimana di iniziative: si parte giovedì 4
febbraio con la degustazione di “purpetta di crita” presso l’ex Macello
comunale di piazza Fontana “Novi cannola”: un’occasione per riscoprire i
sapori della tradizione locale.
Venerdì sera, serata musicale nei pressi del parco “E. N. Messana” di
Via Garibaldi e sabato, 6 febbraio, prima giornata di corteo con i
due carri allegorici e i gruppi in maschera.
La sfilata partirà alle ore 19.30 dalla chiesa di San Pasquale fino a Piazza
Umberto I.
Domenica mattina, dalle 10.30 alle 13.30 in Piazza Umberto I,
degustazione di dolci tipici della tradizione di carnevale e animazione
musicale dei carri allegorici.
Alle 20 partenza della sfilata dalla Piazza Umberto I fino all’incrocio con
la Via Perlasca.
Ancora musica lunedì sera in Via Garibaldi.
E martedì 9 febbraio, serata conclusiva con la sfilata dei carri
allegorici nel centro storico del paese, con partenza alle ore 19.30 dalla
chiesa di San Pasquale fino a Piazza Umberto I, dove è prevista, fino a
mezzanotte, la serata danzante in maschera.
Seguirà la premiazione del miglior carro allegorico, della migliore maschera
e del miglior gruppo in maschera.
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03/02/2016 |
Racconti. "Elogio di una
insegnante che si astenne dall'esserlo"; di
Venerando Bellomo |
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Venerando Bellomo
Sassolino |
ELOGIO DI UNA INSEGNANTE CHE SI ASTENNE DALL'ESSERLO
di Venerando Bellomo
Erano passati
tanti anni, troppi, dall’ultima volta che era stato in quella città, che si
ostinava a chiamare col suo antico nome, non solo per un vezzo di famiglia,
ma anche per una ricercata distanza da tutto ciò che era stato il linguaggio
ufficiale dell’Italietta che fu.
Dopo tante insistenze, quella mattina illuminata da un tiepido sole
primaverile, si decise finalmente ad andare a trovare il suo antico amico
Luigi.
Si sentivano spesso al telefono e fitto era stato lo scambio epistolare
negli anni, ma non si erano più rivisti dai tempi della scuola, nonostante
le promesse, mai mantenute, di un prossimo incontro.
La vita, si dice così, lo aveva portato lontano, la sua carriera
universitaria lo aveva spinto all’estero prima e girovago in tante
università poi.
Non c’era più stato tempo di ritornare, nemmeno per una visita fugace,
sempre impegnato nell’organizzazione di congressi e nella ricerca.
Fatalmente, non sapeva come spiegarselo, i luoghi che dovevano essere suoi
propri nella sua memoria si erano scoloriti, rimanendo soltanto i visi sui
quali il tempo nulla aveva potuto.
Quella mattina col suo abito in fresco di lana era arrivato alla stazione e,
appena disceso dal treno, tra gli sbuffi di vapore, aveva incontrato gli
occhi neri dell’amico, che per gli anni ch’erano passati, erano rimasti
immutati a dispetto del fisico.
Si strinsero in un abbraccio fraterno, silente, come quelli che si vedevano
nei film, ma questo non lo era, per poi ritrarsi tenendosi per le mani
sottili, guardandosi dritto negli occhi lucidi, mentre due rivoli solcavano
le loro guance.
Luigi, lo prese sottobraccio e passo dopo passo, tra un arresto improvviso e
quattro passi in avanti, salirono lo scalone della stazione e si avviarono
all’uscita.
Quel profumo nell’aria gli fece ritornare in mente un caleidoscopio di
ricordi, e mentre gli si sgranavano davanti li partecipava, così com’erano,
al suo accompagnatore, che per una sorta di dovere d’ufficio ed in ossequio
ad una inveterata ospitalità isolana, li chiosava, tra un “ti ricordi”
e l’altro.
- Ora ci vuole un caffè - disse Luigi - anzi, una mezza granita, anzi…
un’affogata.
E il bar dov’era intenzionato ad accompagnarlo, fu preannunziato da un’altra
serie di “ti ricordi”, non sentivano nemmeno i clacson delle auto,
tanto erano affaccendati nel rivivere quelli, che per loro, erano pietre
miliari della loro prima giovinezza.
Certo in quello che poteva essere un dialogo a metà, a far da primario era
Luigi, limitandosi l’amico a rivedere un fotogramma della memoria.
E tornarono ai tempi dell’oratorio, delle gite fuori porta, al liceo, e lì
Luigi riflettè dicendo:
- Ma tu non eri più con noi, te ne eri andato, non capimmo mai cos’era
successo; e poi?
- Storia troppo lunga da raccontare, l’ho quasi dimenticata. Sì, me ne andai
così, sbattendo mentalmente la porta, senza far rumore; come si diceva: a
la piticuna, a tacimaci... ma passiamo ad altro.
Giunti quasi all’ingresso del caffè, dove erano situati in bell’ordine,
precisi nel loro sesto, i tavolinetti con le sedie di Thonet, gli occhi di
Luigi si illuminarono e la mano arrestò il passo dell’amico.
- Ma vedi che combinazione, te la ricordi?
- Chi?
- Ma come chi? Guarda, l’insegnante di lettere, te la ricordi?
- Veramente, mah, non vorrei sembrarti… négligent, ma… (disse,
intercalando uno dei suoi francesismi, per i quali aveva un vezzo).
Certo che la ricordava, e bene, non l’aveva mai dimenticata, con la sua
pachidermica andatura, e quando ci pensava invocava sempre un atto esecutivo
della giustizia Divina.
Fosse stato per lei, altro che accademia, altro che cattedra universitaria,
forse avrebbero avuto pietà di lui le miniere di carbonfossile del Belgio.
E quella metaforica porta sbattuta era stato un taglio netto, deciso
all’istante, avverso quell’atteggiamento soverchioso, arrogante, che
soltanto i cittadini dell’urbe di periferia potevano avere con i paesani.
Non poteva dimenticare, quando il primo giorno di scuola, l’insegnante
all’appello, aveva preteso che l’allievo indicasse la professione dei
genitori e il luogo di provenienza e, ogni qualvolta veniva indicato un
luogo oltre le mura, il suo commento era: “Ah, di paese”.
Non era finita lì, gli allievi erano stati fatti accomodare in file diverse:
i paesani con i paesani, i cittadini con i cittadini.
Era anche giusto, i programmi che avevano svolto alle medie erano diversi:
più avanzati erano quelli delle scuole cittadine, così era anche giusto che
si proseguisse nei programmi con lo start della falange più avanzata, con
l’ovvia conseguenza delle disastrose verifiche di tanti ragazzi, che uno
dopo l’altro si ritiravano.
E questa stessa storia si era ripetuta in tutto, fino a quando, durante
un’interrogazione di geografia, dove era stato messo a confronto con un
allievo cittadino e nonostante la sua prova fosse stata di gran lunga
migliore, non lo era stato l’esito.
Basta! Non ci era più tornato.
- Professoressa, come sta? Mi permetta di ricordarle un suo allievo, il
professore Caltavuturo.
- Piacere, Carlo Caltavuturo de Bàillet.
Che avesse cambiato cognome a Luigi non risultava, ma tant’è, lo avrebbe
chiesto più tardi.
- Veramente… di te mi ricordo - fece la professoressa - mi sfugge però il
professore… lei di dov’è?
- Di Torino.
- Scusi, volevo dire di dov’è originario?
- Per ius soli, di qua.
- E dire che ho ancora una buona memoria, nonostante l’età - disse con
compiaciuta civetteria -.
- Certo il cognome, in parte è di qui… però de Bàillet… è forse figlio di
qualche funzionario dell’Intendenza o della Prefettura?
- No signora, i miei erano di qui, così come i miei nonni, e i nonni dei
miei nonni - rispose distaccato -.
- Mah, l’età nonostante tutto, qualche scherzetto lo fa. Pensi che ho avuto
generazioni di allievi, ne ricordo moltissimi, quasi tutti.
- Quasi… - disse Carlo a mezzavoce -.
Un educato tossicchiare di Luigi, si fece spazio tagliando quella
conversazione che aveva tutta l’aria di diventare antipatica, non riuscendo
a comprendere l’atteggiamento garbatamente ostile dell’amico.
- Lei cosa insegna? - disse l’anziana insegnante -.
- Meccanica dei corpi celesti alla Facoltà di Fisica.
- Ma bene, significa che dalle nostre scuole escono ragazzi veramente
preparati… che di carriera ne fanno.
- Si escono, ma da soli.
- Come?
- Niente… dicevo… da soli poi si muovono raggiungendo obiettivi spesso
nemmeno preventivati, impensabili.
- Ha ragione, ma le devo dire che ai tempi i ragazzi erano diversi, più
preparati, più avvezzi allo studio, ai tempi vostri, sicuramente era ancora
così. Ma oggi, mi creda, sono intolleranti, orgogliosi della loro crassa
ignoranza, me ne sono voluta andare in pensione anche per questo - disse
facendo al contempo un cenno secco col capo, a mo’ di conferma -.
- Ce ne accorgiamo pure noi, tanto che i con i miei colleghi spesso diciamo
“Ma che ci mandano a fare qua questi ragazzi, le insegnanti del superiore?”.
- Ma noi insegnanti, poco possiamo di fronte all’ostinazione a non voler far
nulla dei ragazzi; e poi, mi creda, sono sempre più convinta che la scuola
non è per tutti: a certi ragazzi manca proprio l’intuito, l’estro.
- Come difettasse una conoscenza pregressa?
- Eh?
- Niente… dicevo così…
- Poi, guardi, specialmente quelli di paese… non c’è modo, non c’è verso… di
fargli capire le cose.
Se gli avessero detto cornuto, sarebbe stato meglio; quella parola, a
distanza di quarant’anni, gli fece partire l’innesco, ma la deflagrazione fu
contenuta dall’esperienza della mezza età.
- Le verset doit avoir fait des choses qui… vede, credo di essere,
nonostante gli studi, profondamente cattolico, e la parabola dei talenti è
assolutamente esemplare: il premio spetta a chi sa mettere a frutto ciò che
si è chiamati a fare. Vede, ci sono ottimi insegnanti, di quelli che danno
tutto di loro agli allievi, quelli che li comprendono, che li aiutano, li
accompagnano, spiegano la stessa cosa in mille modi diversi, perché ogni
allievo recepisce con un suo linguaggio particolare; e per questi è il
nostro plauso. Poi ci sono gli altri, quelli che non riconosco per non
averli mai riconosciuti nella professione: gli omologhi.
- Bene - fece perplessa l’anziana insegnante -. Ora vi saluto… è stato un
piacere - stringendo la mano - caro professore de Bàillet.
-Ma chi ti piglià? - fece altrettanto perplesso Luigi -. Chi successi? Chi
vinissi a diri?
- Niente, je devais retirer un caillou dans la chaussure, continué à
embêter mon chemin. Pigliamuni lu cafè.
C'est tout.
Venerando Bellomo
Pubblicato
dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 3 febbraio 2016.
Per gentile concessione dell'Autore.
© Riproduzione riservata.
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02/02/2016 |
Società. "Appello dei
Giuristi contro il ddl sulle unioni civili"; del Centro Studi "Livatino" |
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Il Centro Studi "Livatino" ha inviato al presidente del
Senato dott. Pietro Grasso, e a ciascun singolo Senatore, l’Appello dei
Giuristi (oltre 500 firme) da esso promosso contro il ddl c.d. delle unioni
civili.
"Ill.mo Senatore,
il Centro Studi "Livatino" ha promosso un appello di giuristi - magistrati,
avvocati, docenti universitari di materie giuridiche, notai di differenti
fori d’Italia - per esprimere preoccupazione e critiche al disegno di legge
c.d. sulle unioni civili, primo firmatario il prof. Mauro Ronco.
Fino a oggi sono pervenute oltre 500 sottoscrizioni.
Fra coloro che hanno firmato ci sono quelle di presidenti o vicepresidenti
emeriti della Corte Costituzionale come Riccardo Chieppa, Paolo Maria
Napolitano, Paolo Maddalena e Fernando Santosuosso; di docenti universitari
che hanno fatto la storia dell’Accademia in Italia, come Ferrando Mantovani,
Pierangelo Catalano, Ivo Caraccioli, Carlo Emanuele Gallo; di
costituzionalisti come Luca Antonini , Mario Esposito e Felice Ancora; di
civilisti come Paolo Papanti Pelletier; di magistrati della Corte di
Cassazione, come Mario Cicala, Giacomo Rocchi e Giuseppe Marra; di
magistrati ordinari con competenza specifica nel settore dei minori come
Simonetta Matone, sost. procuratore gen. a Roma e M. Cristina Rizzo,
procuratore della Rep. per i minorenni a Lecce, o da poco andati in congedo
con immutato prestigio, come Alda Maria Vanoni, già presidente di sez.
civile al Tribunale di Milano e Renato Samek Lodovici, già presidente di
Corte di assise a Milano, o già componenti del Consiglio Superiore della
Magistratura come Antonello Racanelli, Fabio Massimo Gallo e Francesco Mario
Agnoli; di magistrati di altre giurisdizioni, come Claudio Zucchelli,
presidente di sez. del Consiglio di Stato, e di Salvatore Sfrecola,
presidente di sez. della Corte dei Conti; di avvocati con incarichi
rappresentativi del mondo forense, come Carlo Testa e Carlo Ioppoli, pres.
nazione. dell’Associazione Avvocati familiaristi; di notai provenienti
dall’intero territorio nazionale.
Il numero e l’autorevolezza delle sottoscrizioni, conferisce peso maggiore
alle critiche al ddl, e fa auspicare un supplemento di riflessione da parte
del Senato della Repubblica.
Fra le perplessità sollevate:
a) la sovrapposizione, contenuta nel ddl, del regime matrimoniale a quello
delle unioni civili, la cui sostanza fa parlare a pieno titolo di
“matrimonio” fra persone dello stesso sesso,
b) il danno per il bambino derivante dall’adozione same sex, con la
eliminazione di una delle figure di genitore e la duplicazione dell’altra,
c) la circostanza che si giungerebbe direttamente alla legittimazione
dell’utero in affitto.
Col pretesto di ampliare il novero dei “diritti”, in realtà l’approvazione
del ddl moltiplicherebbe mortificazione e danni, anzitutto alle donne e ai
bambini.
Per questo, in conclusione, l’appello auspica un impegno del Legislatore e
delle istituzioni per un rilancio effettivo della famiglia e perché non si
proceda oltre nell’approvazione di leggi, come il ddl Cirinnà, ingiuste e
incostituzionali".
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Il Centro Studi “Livatino”
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Ecco il testo dell’appello, seguito dalle firme di
alcuni dei giuristi che hanno aderito.
"In vista dell’esame al Senato del disegno di legge c.d. sulle unioni
civili, da giuristi a vario titolo impegnati nella formazione, nell’attività
forense e nella giurisdizione, esprimiamo forte preoccupazione per l’insieme
del testo prossimo al voto.
1. L’ordinamento già riconosce in modo ampio diritti individuali ai
componenti di una unione omosessuale. Il ddl in questione, pur denominandosi
delle unioni civili, in realtà individua un regime identico a quello del
matrimonio, riprendendo alla lettera le formule che il codice civile adopera
per disciplinare l’unione fra coniugi.
Ciò contrasta con la Costituzione, che tratta in modo specifico la famiglia
come società naturale fondata sul matrimonio, distinguendola dalle altre
formazioni sociali, in considerazione della sua funzione fondamentale e
infungibile: è iniquo mettere sullo stesso piano realtà diverse.
2. Particolarmente iniqua è la previsione – contenuta nel ddl – della
possibilità di adottare da parte della coppia same sex, se pure transitando
dalla via della stepchild adoption: in tal modo la crescita di un minore
all’interno in una coppia omosessuale viene fatta equivalere a quella in una
coppia eterosessuale, e il bambino è privato dal legislatore della varietà
delle figure educative derivanti dal sesso diverso dei genitori. In base
all’orientamento delle Corti europee, l’adozione non resterà a lungo
limitata ad alcuni casi: verrà estesa per ogni coppia omosessuale, perfino a
scapito del genitore biologico, che potrebbe anche essere sollevato dal
proprio ruolo a vantaggio del convivente same sex. In tal modo il “diritto
al figlio” dell’aspirante genitore sostituisce il “superiore interesse del
minore”, sul quale finora si è fondato il diritto minorile, mettendo in
crisi quest’ultimo.
3. Non è accettabile, quale alternativa alla stepchild adoption, il c.d.
“affido rafforzato”, cioè la trasformazione dell’affido in una adozione
rispetto alla quale il decorso del tempo può far giungere a una sistemazione
definitiva nella “famiglia” di destinazione. Affido e adozione rispondono a
logiche differenti e perseguono obiettivi non sovrapponibili, avendo avuto
finora entrambi come riferimento l’interesse del minore, variabile a seconda
della situazione di partenza: nell’affido è una momentanea difficoltà della
famiglia originaria, nell’adozione la stato di abbandono del minore. Il ddl
forza istituti consolidati per conseguire scopi differenti da quelli per i
quali sono previsti.
4. L’approvazione del ddl sulle c.d. unioni civili condurrebbe alla
maternità surrogata: se il regime della convivenza fosse parificato a quello
coniugale, dal primo non potrebbe restare fuori qualcosa che caratterizza il
secondo. E se la Corte EDU ha costruito un “diritto” ad avere i figli, come
sarebbe ammissibile la via della adozione same sex, diventerebbe ammissibile
pure quella della “gestazione per altri”. L’utero in affitto è una delle
forme contemporanee di sfruttamento e di umiliazione della donna più gravi,
ostile a quel rispetto della persona che è cardine del nostro ordinamento.
In un momento di così seria crisi demografica e di tenuta del corpo sociale,
auspichiamo una legislazione che, in coerenza con lo spirito e con la
lettera della Costituzione, in particolare degli articoli 29 e 31, promuova
la famiglia e favorisca la maternità, e così metta da parte ddl come quello
c.d. sulle unioni civili, ostili alla dignità della persona, all’interesse
del minore, al bene delle comunità familiari, al futuro dell’Italia".
Roma, 13 gennaio 2016
MAURO RONCO – Professore ordinario di diritto penale Università di Padova-
Presidente del Centro Studi "Livatino"
ROSSANO IVAN ADORNO – Professore associato di diritto processuale penale
Università di Lecce
DOMENICO AIROMA – Procuratore della Repubblica aggiunto Tribunale Napoli
Nord
GIUSEPPE AMADEO – Avvocato a Genova. Nel direttivo naz. Un. Giuristi
Cattolici
SIMONA ANDRINI – Professore ordinario di sociologia del diritto Università
Roma Tre
MARIA PIA BACCARI – Professione ordinario di diritto romano LUMSA
JENNIFER BASSO RICCI – Avvocato a Milano
GIOVANNA BERNINI – Avvocato a Piacenza
ALESSIO BIAGIONI – Avvocato a Pisa
DANIELA BIANCHINI – Avvocato a Roma
ANDREA BIXIO – Già Professore di Sociologia generale Università La Sapienza
di Roma
DOMENICO BONARRETI – Consigliere Corte di appello Milano
CLAUDIO BORGONI – Avvocato a Piacenza
PIETRO BROVARONE – Giudice onorario Tribunale di Biella
CARLO BROTINI – Avvocato a Pisa
VALTER BRUNETTI – Sost. Procuratore della Repubblica Tribunale di Napoli
ANDREA BUCELLI – Professore associato di diritto privato Università di
Firenze
MARCO CAMPARADA – Avvocato a Monza
CLARA CARAVAGGI – Avvocato a Milano
ALESSANDRO CARRA – Giudice al Tribunale di Bari
FRANCESCO CAVALLO – Avvocato a Lecce
GIANCARLO CERRELLI – Avvocato a Crotone – Componente Direttivo naz. Giuristi
Cattolici
ALDO CIAPPI – Avvocato a Pisa
MARIO CICALA – Presidente di sezione della Corte di Cassazione
CARLO CIGOLINI – Avvocato a Genova
FRANCESCO CIOCIA – Consigliere Corte di appello Napoli
MARIA ANTONIA CIOCIA – Professore ordinario di diritto privato 2^ Università
Napoli
STEFANO CIVARDI – Sost. Procuratore della Repubblica Tribunale di Milano
MASSIMO CONGEDO – Avvocato a Lecce
LUIGI CORNACCHIA – Professore associato di diritto penale Università di
Lecce
DAVIDE COZZOLINO – Avvocato a Salerno
ALFONSO D’AVINO – Procuratore aggiunto della Repubblica Tribunale di Napoli
LUCA DEANTONI – Avvocato a Mantova
UMBERTO DE AUGUSTINIS – Sost. Procuratore generale Corte di Cassazione
FULVIO DE ANGELIS – Avvocato a Napoli
FRANCESCO DE BIASI – Avvocato a Roma
ALBERTO DE CRISTOFARO – Avvocato a Napoli
NICOLA DEL PIANO – Avvocato a Napoli
FRANCESCO FARRI – Ricercatore Giurisprudenza Università di Firenze
FRANCESCA FERI – Avvocato a Pistoia
MATTIA FRANCESCO FERRERO – Avvocato a Milano. Presidente dell’Un. Giuristi
Cattolici di Milano
MARIA FRANCICA – Giudice Tribunale S. Maria Capua Vetere
LORENZO FORNACE – Sost. Procuratore della Repubblica Tribunale Imperia
NICOLA GALIZIA – Avvocato a Roma
MAURO GALLINA – Giudice Tribunale Milano
FABIO MASSIMO GALLO – Presidente di sezione Corte di appello di Roma
NICOLA GARAVENTA – Avvocato a Genova
CELESTE GATTO – Avvocato a Salerno
VALERIA GERLA – Avvocato a Milano
MARTA GIANSANTI – Avvocato a Roma
GUIDO GIOVANNELLI – Avvocato a Prato
MAURO GIOVANNELLI – Avvocato a Prato – Presidente dell’un. Giuristi
Cattolici di Prato
GIOVANNI GROSSI – Avvocato a Milano
LORENZO JESURUM – Avvocato a Roma
GAETANO LAURO GROTTO – Avvocato a Roma
LUCIA LEONCINI – Giudice Tribunale Pistoia
CARMELO LEOTTA – Avvocato a Torino. Ricercatore di diritto penale Univ.
europea
NICOLETTA LISI – Avvocato a Genova
BENEDETTA LUBELLI – Avvocato a Lecce
ADA LUCCA – Giudice Tribunale di Genova
PAOLO MADDALENA – Presidente emerito della Corte Costituzionale
ALESSIA MAGLIOLA – Giudice Tribunale Sorveglianza Lecce
ANTONIO MAGLIONE – Pres. Sezione emerito Corte di appello Genova
VINCENZINA MAIO – Avvocato a Salerno
ALFREDO MANTOVANO – Consigliere Corte di Appello Roma
DORA MANTOVANO – Avvocato a Roma
GIUSEPPE MARRA – Consigliere Corte di Cassazione
FRANCESCA MARIANO – Giudice Tribunale di Lecce
SIMONA MUZZO – Avvocato a Pisa
DOMENICO NACCARI – Avvocato a Roma
FRANCESCA NADDEO – Professore associato di diritto civile all’Università di
Salerno
ANDREA NASTASI – Avvocato a Palermo
STEFANO NITOGLIA – Avvocato a Roma
DANIELE ONORI – Avvocato a Roma
MARIANNA ORLANDI – Avvocato a Padova
MARIA PAGANO – Avvocato a Modena.
MAURO PALADINI – Professore ordinario di diritto privato Università di
Brescia
ANNA PANFILI – Avvocato a Genova
LUCA G. PICONE – Avvocato a Milano
SIMONE PILLON – Avvocato a Perugia
ALBERTO PISTONE – Avvocato
MARGHERITA PRANDI – Avvocato a Piacenza
LUCIA RABBONI – Giudice Tribunale per i Minorenni Lecce
ALBERTO REVELLO – Avvocato a Genova
GIACOMO ROCCHI – Consigliere Corte di Cassazione
GIOVANNI ROCCHI – Avvocato a Genova
ALFREDO RUOCCO – Consigliere Corte di appello Roma
EVA SALA – Avvocato a Milano
ANGELO SALVI – Avvocato a Roma
CIRO SAMMARTINO – Avvocato a Salerno
SIMONETTA SAVERI – Avvocato a Genova
CIRO SEPE – Avvocato a Napoli
GEMMA SESSA – Avvocato a Salerno
PAOLO SOMMELLA – Avvocato a Genova
GASPARE STURZO – Giudice indagini preliminari Tribunale Roma
CARLO TESTA – Avvocato a Roma – Presidente Accademia naz. del diritto
SILVIA TOGNOLINA – Avvocato a Milano
ALICE TORTI – Avvocato a Monza
CARLO GIULIO TORTI – Avvocato a Monza
RICCARDO TURRINI – Dirigente Generale Ministero della Giustizia
GUIDO VANNICELLI – Giudice Tribunale di Milano
FILIPPO VARI – Professore ordinario di diritto costituzionale Univ. Europea
ANGELO
VIANELLO – Notaio nel Veneto
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02/02/2016 |
Lettere. "Unioni Civili:
contributo"; di Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Il parere del prof. Lillo Agnello in merito alla Legge
in discussione in Parlamento sulle Unioni Civili.
"In questi giorni il dibattito politico e culturale si sta concentrando
sulla opportunità dei riconoscimenti della legge sulle unioni civili che è
in discussione in Parlamento.
Se ne discute a tutti i livelli ed ognuno naturalmente a seconda della sua
visione della realtà o peggio secondo il gruppo di appartenenza, fa proprie
le tesi di una della due posizioni che si contendono il campo.
Anche questo nostro giornale partecipa all’agone dando spazio al dibattito
e, ieri, mi sono imbattuto, come ogni lettore, nella lettura dei tre brani
concernenti le unioni civili.
É inutile dire che l’armamentario tematico si somiglia o si ripete in tutti
e tre e ancora più triste, per me, è il fatto che si ignora la presenza del
soggetto o dei soggetti verso i quali la legge, pur nella sua imperfezione,
cerca di venire incontro.
Manca nel dibattito politico la presenza del problema “Uomo o Donna” cui la
vita ha assegnato un ruolo differente da quello riservato a tutti gli altri.
I gay o le lesbiche sono esistite da sempre; la loro storia è la storia di
reietti della società. Nella famiglia hanno dovuto subire le angosce o le
repulse dei genitori per non dire che è di ieri l’epiteto di “froscio”
lanciato da un allenatore ad un altro. La nostra cultura non si rassegna,
ancora nella nostra epoca, ad accettare “l’altro”.
Da qualche intervista coraggiosa (Luxuria) abbiamo appreso i tanti problemi
di un “diverso”.
Ora mi chiedo: perché non offrire un contributo legislativo affinché il
diverso possa dare una sistemazione legale ed un inserimento più armonico
alla sua vita sociale? Ed ancora di più: perché non consentire di vivere
“more uxorio” con il partner col quale ci si lega con i sentimenti?
Per i bambini è meglio vivere senza uno dei genitori o con tutti e due.
Se il consorzio umano va già in questa direzione, si direbbe “sua sponte”,
perché non regolare un processo del consorzio umano al quale non si può
porre il veto? Si tira in ballo il rischio che una legislazione permissiva
possa inquinare la struttura della famiglia tradizionale, quella voluta da
Dio. Ma se questi nostri fratelli hanno pagato e pagano per colpe non loro,
perché non dobbiamo inserirli “amorevolmente” nel nostro mondo così come
siamo venuti costruendolo nei secoli e festeggiare con loro una nuova
possibilità di vita nuova?
Purtroppo oggi il dibattito ha preso una piega che ci porta in quel passato
che dovremmo rimuovere. L’humanitas che è in noi viene ignorata dagli
oppositori alla legge. La legge sul divorzio venne combattuta in nome della
famiglia… ed invece alle rotture si arriva al di là del divorzio perché il
consorzio umano nel tempo si dà nuove regole di comportamento che fatalmente
modificano i vecchi codici. La nuova legge, nella pratica, non creerà ma
regolerà un fenomeno già in itinere. Non intervenire sarebbe una colpa (lo è
per la UE!).
La nostra società ha bisogno ancora di crescere; questi dibattiti servono
anche a questo. Attribuire colpe a chi non ce l’ha, però, non è giusto e non
voglio commentare le conclusioni del Responsabile di un gruppo religioso
riportate in un articolo.
Il presupposto da cui muovono le mie considerazioni è che la causa delle
deviazioni comportamentali ha origine nei processi di crescita o evolutivi
(accettiamoli tutti) che comunque non dipendono o non son dipesi dalla
nostra volontà".
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Lillo Agnello
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02/02/2016 |
Cinema. "B&B - Babbiannu
Babbiannu"; commento di Giovanni Volpe al film "L'abbiamo
fatta grossa" |
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B&B
Locandina |
L'ABBIAMO FATTA GROSSA di
Carlo Verdone
Il film non si può raccontare nei dettagli.
La trama è fitta, molto ben studiata e da lei si dipana
una comicità di situazioni che non ti fa scompisciare sulla sedia, ma ti
diverte e mette in attesa e tale attesa non sarà vana perché l'esplosione
del finale è veramente liberatoria, catartica, necessaria ed è anzi urgente
che l'intera Nazione, dalle alpi al mare aspro africano, esploda all'unisono
in un roboante, percussivo, frastornante dissenso tutto racchiuso in un
suono che a produrlo, noi in Italia, siamo stati teorici e maestri.
Alla fine del film mi veniva di alzarmi e applaudire,
sì applaudire a più non posso, invece sono andato via zitto, ma soddisfatto
tra una folla (il cinema era pienissimo - che bello! -) abbastanza spiazzata
se non addirittura perplessa.
Tutto legittimo per carità, venghino siori venghino!
Già nei titoli di testa Verdone mette le mani avanti
affidandosi al suono semplicissimo di un pianoforte: un po' carillon, un po'
notturno, un po' ballatina. Niente Rock.
Del suo amato Jimi Hendrix (& affini) non ci sarà
traccia per tutto il film, sarebbe stato fuori posto e se così fosse stato
la musica sarebbe entrata per analogia nel film, invece la linearità di quel
pianofortino entra per contrasto, perché nel film tutto è fuori posto.
Verdone racconta infatti un'Italia, quest'Italia, dove
tutti siamo fuori posto e lo siamo perché bisogna vivere, portare a casa un
pezzo di pane e per farlo dobbiamo costringere i nostri sogni, le nostre
vere passioni, la nostra vera indole, agli attimi che rubiamo al "dover-fare-per-forza".
Attimi che verranno meno a gente in fondo buona, perché
la gente è buona; se dai loro il pane e un lavoro, la gente è buona, forse,
ma se il pane se lo guadagna con un lavoro che ama e che sognava, diventa
bravissima, per sempre.
E ci metto pure un "eh sì, trallalleru!".
Nel film il detective Verdone è anche uno scrittore;
l'attore Albanese perde la linea di demarcazione tra realtà e finzione e,
costretto a essere se stesso, si scopre inetto perché gli altri lo
considerano tale sia in Teatro che nella vita; la cantante lirica, Anna
Kasyan, fa la commessa ma quando può canta e canta anche quando non
dovrebbe; tra i protagonisti poi c'è anche la banconota di 500 euro
sconosciuta ai più ma non a chi le usa, e in tantissimi esemplari, per i
loschi affari.
Infine c'è il cattivo, Massimo Popolizio, che poi fa un
lavoro che... vabbè lévate!
Verdone e Albanese sono due mostri di bravura e lo
sforzo maggiore lo ha di certo fatto Verdone perché Albanese è nel suo
humus, ha la lentezza sognante di Epifanio, pesce d'acqua dolce, e qua e là
anche la nevrosi mimica di Alex Drastico; Verdone regista gli crea con
assoluta bravura questa lentezza nella quale poi un grandissimo Verdone
attore entra con pudore, mostrando la faccia più vera e autentica del suo
farsi personaggio nudo e senza maschera, se non quella che il ruolo prevede,
senza caratterizzazioni legate al passato se non qualche eco rado e che di
tanto in tanto, spazientendosi, sbotta verso ritmi un po' più urlati che
veloci.
La lentezza appunto credo sia la cosa che un po' tutti
rimproverano e rimprovereranno a questo film, io invece la esalto, la
considero una scelta coraggiosa e giusta, non tutte le commedie debbono per
forza essere farse; è questa una indovinata maniera di fare analisi anche
sociali, e anche dolenti, con la commedia.
Una commedia alla fine irriverente quanto basta, se non
addirittura inaspettatamente oltre, ma anche dolente appunto e che
simbolicamente trova riscatto nel luogo per antonomasia a questo deputato.
Nel film diversi camei: Giuliano Montaldo (un generale
d'altri tempi), Andrea Purgatori (un regista teatrale disincantato) e poi
c'è lui, il già citato Massimo Popolizio, uno degli attori simbolo di
Ronconi, come a garanzia di una scrittura sicuramente adulta, di un progetto
ambizioso e non di un mero prodotto di consumo.
PQM
Per Questi Motivi penso che
difficilmente questo film piacerà e addirittura penso che i più saranno
delusi perché tutte le minkiate in esso contenute (le gags) sono nel trailer
- De Laurentiis lo deve pur vendere alle tv e deve pur incassare -, mentre
il film, quello vero, quello di cui ho discusso io, sta tra una minkiata e
l'altra, in tutto quello che nel trailer non c'è.
Sia chiaro, infine, non stiamo parlando di un film
epocale, ma di un film coraggioso, divertente e onestissimo; un film che nel
finale si fa addirittura epico nella sua più totale e greve mancanza di
rispetto per il potere costituito e questo, nell'Italia di oggi, colma di
giullari leccaculo e baciapile, è già, ai miei occhi, un merito smisurato!
Grande Verdone!
Giovanni Volpe
2 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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02/02/2016 |
Politica. "Democrazia
partecipata: pensiamo prima a bambini, giovani e famiglie";
nota del M5S Grotte |
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Sito ufficiale |
Sull'incontro di Democrazia Partecipata indetto dal
sindaco Paolino Fantauzzo, in programma per ieri sera, il Meetup
del Movimento 5 Stelle Grotte, con la nota che riportiamo di seguito, avanza
alcune proposte.
"Incontro Democrazia Partecipata: Sindaco pensiamo prima ai bambini, ai
giovani e alle famiglie.
Al Comune di Grotte
Al Sindaco
Ai Cittadini
Oggetto: modalità di utilizzo di quota delle somme (il 2%) trasferite dalla
Regione a valere sulla compartecipazione Irpef, attraverso forme di
democrazia partecipata, in attuazione di quanto previsto dal comma 1
dell’art. 6 della L.R. n° 5/2014 così come modificata dalla L.R. 9/2015.
Premesso che la legge n. 5 del 2014 dispone che è
<<fatto obbligo di spendere “almeno” il 2 per cento delle somme loro
trasferite con forme di democrazia partecipata>>, trasmettiamo la seguente
nota considerato che molti non saranno presenti a causa del tardivo avviso.
L’amministrazione comunale con questo incontro
sottolinea il “sostegno attivo” all’associazionismo locale.
Non possiamo non ricordare che il mancato mantenimento
della promessa elettorale di riduzione delle indennità di carica, ad oggi
avrebbe garantito alla comunità la disponibilità economica per oltre 90 mila
euro.
Risorse che avrebbe consentito azioni ben finanziate e
programmate a lungo termine, quali i festeggiamenti per la Pasqua, i Premi
letterari e tanto altro ancora.
Oggi, tuttavia, dobbiamo misurarci con i problemi seri
in cui si trovano molti grottesi, e non guardare in faccia la realtà porta a
scelte fatte, magari in buona fede, ma che nulla hanno a che vedere con la
buona gestione amministrativa di un comune quale Grotte.
Che vogliamo dire?
Vogliamo dire che quando la coperta è corta, occorre
secondo noi tirarla dalla parte dei bambini, dei giovani, delle famiglie e
di chi ha più bisogno.
Sembrano quindi poco appropriate le linee di
“intervento” definite dal Sindaco, nell’ambito delle quali individuare
le “azioni” a cui destinare le suddette somme.
Che vogliamo dire?
Sport, promozione turistica, cene e spettacoli…, che
sono in sintesi gli ambiti definiti dall’amministrazione entro cui dislocare
queste somme, sono sicuramente azioni nobili, ma quando le risorse sono
poche le priorità dovrebbero essere altre.
Elenchiamo di seguito alcune voci da integrare o
sostituire alla lista degli interventi elaborata dal Sindaco, al fine di
suggerire un cambio di rotta nella gestione e spesa del denaro pubblico:
- servizio scuolabus gratuito con mezzi sicuri;
- contributi alle famiglie di studenti fuori sede;
- mensa scolastica gratuita;
- rimborso del 100% dei costi sostenuti da studenti pendolari (non
necessariamente attendendo la quota regionale);
- miglioramento dei servizi di polizia municipale;
- borse lavoro e programmi di sostegno a cittadini in difficoltà economica;
- detrazioni sui tributi locali per le famiglie;
- detrazioni sui tributi locali per le aziende che operano nel territorio
comunale;
- incentivi per il recupero di immobili in centro storico;
- sostegno alle associazioni sportive.
Pensiamo prima ai bambini, ai giovani e alle famiglie…". |
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Il
Meetup
Movimento 5 Stelle Grotte
Angelo
Costanza
Gaspare Bufalino Marinella
Lillo Chiarenza
Rosalba
Cimino
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01/02/2016 |
Palermo. Cantieri Culturali
della Zisa; proiezione del film "Preghiera" di Giovanni Volpe; mercoledi
3 febbraio |
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Vedi il trailer |
"A Palermo,
nei Cantieri Culturali alla Zisa, sala “De Seta”, mercoledì 3 febbraio alle
ore 21.00 (proiezione unica) verrà proiettato il film “Preghiera”.
Non c’è prevendita in quanto l'ingresso è gratuito.
Alla fine della visione sarà possibile fare un'offerta libera, facoltativa e
anonima in scatole sigillate all’uopo predisposte e questo perché vorremmo
fare altri film, se ci riusciamo.
Siamo indipendenti in tutto.
“Preghiera” infatti è un film interamente prodotto e girato in Sicilia da
maestranze e da artisti che lo hanno realizzato senza produzione a monte, né
alle spalle, né a fianco, se non il lavoro stesso di chi vi ha preso parte.
Date una mano al cinema indipendente, date una mano alla libertà di cultura
in Italia.
Grazie". |
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Il cast e la
troupe di "Preghiera"
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01/02/2016 |
Legalità. "Contaminiamoci di
legalità"; seminario delle Agende Rosse di Agrigento al "Nicolò Gallo" |
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Locandina |
Mercoledì 3 febbraio 2016, alle ore 10.00 presso
l'Auditorium dell'IPSCT “Nicolò Gallo” di Agrigento, si terrà un seminario,
organizzato dal Movimento Agende Rosse - Gruppo “R. Livatino”, sul tema
“Contaminiamoci di legalità”.
Interverranno:
- Don Giuseppe Livatino (postulatore della causa di beatificazione di
Rosario Livatino);
- Aaron Pettinari (giornalista di Antimafia Duemila);
- C.F. Massimo Di Marco (Comandante della Capitaneria di Porto di Porto
Empedocle);
- Pietro Sicurelli (Agende Rosse - Gruppo “R. Livatino” Agrigento);
- Floriana Lo Bosco (Coordinatrice di Libera - Presidio di Raffadali “V.
Mulè”);
- Leonarda Gebbia (sorella di una vittima innocente di mafia).
L’incontro sarà moderato dal giornalista Carmelo Arnone.
Durante il seminario sarà proiettato un docufilm a cura di Salvatore Lo
Presti.
“Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di reagire...”.
(Paolo Borsellino)
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01/02/2016 |
Cinema. "B&B - Babbiannu
Babbiannu"; commento di Giovanni Volpe al film "Macbeth" |
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B&B
Locandina |
MACBETH di
Justin Kurzel
Altro che non è mai esistito, Shakespeare non è mai morto, viva
Shakespeare!
Ci sono degli attori che hanno il potere di infondere
la loro effige a dei personaggi in maniera indelebile. Penso che da oggi per
me Macbeth avrà per sempre il volto di Fassbender.
Si, certamente importanti, e ancor di più, i film di
Orson Welles, Roman Polanski e di Martin Scorsese con Kennet Branagh, ma
l'aderenza di questo Fassbender a Macbeth ha dell'incredibile e deve essere
stata una gioia (e si coglie) per Kurzel (regista del film) seguirlo,
inquadrarlo, assecondarlo, carpirne finanche gli aliti, il lasciar cadere di
una lacrima, l'impercettibile movimento di una palpebra piuttosto che lo
stupore di una smorfia appena accennata.
C'è tutto Shakespeare e la sua genialità in questo
Macbeth di Kurzel, in una fedeltà persino esagerata, didascalica, possente,
liberata solo nell'esaltazione allegorica dei rossi di un direttore della
fotografia di gran gusto che immerge la composizione classica dell'immagine
nella nebbia e che dalla nebbia emerge.
Marillon Cotillard è una Lady Macbeth bellissima e
questo a volte, ma solo a volte, nuoce alla malvagità del personaggio che
non sempre emerge con la perfidia che dovrebbe, aggiungendo quel più di
fragilità che addolcisce e disarma.
Kurzel fa un gran film; Fassbender, consacrandosi per
quell'enorme attore che è già stato, consegna alla storia una preziosissima
perla di interpretazione cinematografica che sarà ricordata per
essenzialità, misura, aderenza, controllo.
Una grande prova a levare così come nel cinema deve
essere, sempre.
Oscar a vita!
Ultima riflessione: Shakespeare. Pazzesco il pozzo
senza fondo che questo genio rappresenta nella storia dell'umanità.
Davvero, anche oggi viviamo tempi bui, raccontati però
in maniera banale.
Altro che non è mai esistito, Shakespeare non è mai
morto, Viva Shakespeare!
Giovanni Volpe
1 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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01/02/2016 |
Calcio. Un altro pareggio
per l'ASD Grotte: 0 a 0 in trasferta contro il Vallelunga |
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ASD Grotte |
Nell'incontro in trasferta sul campo sportivo comunale di
Vallelunga, per la sedicesima giornata - 5^ di ritorno - del campionato di
calcio di 2^ categoria, girone L, nell'incontro disputatori domenica 24
gennaio, l'ASD Grotte ha pareggiato contro il Vallelunga col risultato di
0 a 0.
Si è concluso a reti inviolate l'incontro tra le due formazioni; una partita
caratterizzata da un equilibrio di fondo, senza particolari note
significative.
Al termine della
sedicesima
giornata di campionato, al vertice della classifica,
sempre con maggiore distacco, l'Empedoclina
con 36 punti, seguita dall'ASD Grotte
con 27 punti a pari merito con l'Armerina. A ruota, con 26 punti, il Fabaria. Poi, tutte le altre squadre.
La prossima partita per l'ASD Grotte, domenica 21 febbraio, sarà disputata
in
casa contro l'Armerina; una sfida nella quale le due squadre si
contenderanno il secondo posto della classifica. La partita di andata era terminata con un
pareggio per 0 a 0.
16^ Giornata - 2^ categoria - Girone L:
Risultati
Classifica .
Carmelo Arnone
1 febbraio 2016
© Riproduzione riservata.
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Sito ufficiale |
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