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Grotte.info Quotidiano - Novembre 2013

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Novembre 2013

 

30/11/2013

Politica. TARES: intervento del Vice Sindaco Diego Aquilina in Consiglio comunale

 

Vice Sindaco Diego Aquilina
Diego Aquilina

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento concernente la TARES pronunciato ieri dal vice sindaco Diego Aquilina, in occasione della seduta del Consiglio comunale.

"Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori Consiglieri, colleghi Assessori, Concittadini tutti,
come dovrebbe essere noto, la situazione finanziaria locale è alquanto precaria e ciò sia per motivi pregressi che per motivi contingenti.
Peraltro, i continui tagli, la costante ed elevata riduzione dei trasferimenti statali e regionali, unitamente alla crisi economico-finanziaria che continua a registrarsi ad ogni livello, rendono tutto ancor più complicato.
È precipuo dovere della Giunta e del Consiglio comunale lavorare alacremente, rifuggendo da ogni tentazione demagogica e puntando diritto al raggiungimento dell’obiettivo comune di evitare il verificarsi di conseguenze ulteriormente spiacevoli per la nostra comunità.
Evidenzio che i tempi di lavorazione del bilancio ci vengono necessariamente imposti dalla lentezza e dalla confusione indotta dai livelli istituzionali a noi sovraordinati.
La tentennante stabilità politica nazionale e regionale, foriera di un indirizzo politico alquanto volatile, cagiona gravi difficoltà a tutti gli enti locali e, in special modo, ai Comuni, per come più volte denunciato anche dall’ANCI.
Ciò rende particolarmente difficile porre in essere una pianificazione serena per il medio-lungo termine, costringendoci ad affrontare, in regime di “ordinaria urgenza” problematiche che reclamano una soluzione nel breve-brevissimo termine.
Paradossalmente abbiamo di recente lavorato per la regolamentazione di un tributo che, anomalia tutta italiana, è stato rapidamente archiviato.
Mi riferisco alla TARES che, per imposizione normativa, graverà sui cittadini con un saldo da versare in materia di rifiuti per l’anno in corso.
Un regolamento che si è tentato di informare il più possibile al principio di equità, anche se i vincoli normativi non danno ai Comuni alcuno spazio di manovra, rendendo vano ogni sforzo in tal senso.
La questione dei rifiuti è, purtroppo, una materia alquanto complessa, basti pensare che il lavoro per il regolamento TARES, da noi iniziato non appena messi in condizioni di farlo, servirà sostanzialmente solo e soltanto per l’anno 2013, salvo ripensamenti dello Stato.
Infatti, già per l’inizio del prossimo anno, la legge di stabilità ci preannuncia il varo di nuovi tributi locali.
Abbiamo sentito parlare tutti di TRISE, TARI, TASI, TUC ed infine di IUC la quale, secondo gli ultimi aggiornamenti, sostituirà la TRISE, inglobando TASI e TARI.
Per non parlare della storia infinita dell’IMU!
È d’uopo fare ancora alcune riflessioni in ordine alla TARES.
Si è discusso molto circa la possibilità di applicare anche per l’anno 2013 il regime della TARSU.
Tale opzione trova fondamento nell’art. 5, comma 4-quater del decreto-legge 31 agosto 2013 n. 102, convertito con modificazioni dalla legge 28 ottobre 2013 n. 124.
La norma in questione dispone che: “Nel caso in cui il comune continui ad applicare, per l’anno 2013, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) in vigore nell’anno 2012, la copertura della percentuale dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo è assicurata attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti dalla fiscalità generale del comune stesso”.
Orbene, da un attento esame della norma, purtroppo, è emersa, allo stato, l’impraticabilità delle proposte finalizzate alla proroga del regime Tarsu in luogo di quello della Tares.
Infatti, il predetto art. 5, comma 4-quater, impone di provvedere alla copertura dei costi, eventualmente non coperti, ricorrendo necessariamente a risorse diverse dai proventi della tassa sui rifiuti, da reperire esclusivamente nell’ambito della fiscalità generale e non da una qualsiasi posta di bilancio o da un avanzo di cui, peraltro, ad oggi, non abbiamo contezza.
Ne deriva che l’opzione della Tarsu la si sarebbe dovuta percorrere lasciandone invariati i vecchi parametri dell’anno 2012 ed incrementando gli altri tributi, ciò che avrebbe legittimamente portato i contribuenti a credere di avere ottenuto uno sconto tributario falso siccome artatamente compensato con l’aggravio da praticare su altre imposte: il famoso gioco delle tre carte!
Basti pensare che l’amministrazione precedente, per l’anno 2012, ha dovuto aumentare l’IMU per garantire il pareggio di bilancio.
Ecco perché siamo stati costretti ad applicare la Tares in luogo della Tarsu.
Per quanto concerne l’entità del conseguente carico fiscale, nessuna responsabilità può essere ascritta all’ente locale, attesa l’obbligatoria applicazione di tabelle e tariffe non predisposte, non modificabili o abrogabili dai comuni.
In ogni caso, preme segnalare che la succitata normativa, all'art. 5, comma 1, obbliga al rispetto del principio inderogabile “chi inquina paga”, sancito dall'art. 14 della Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti.
Impone, inoltre, di commisurare le tariffe alla quantità ed alla qualità dei rifiuti prodotti, in relazione agli usi ed alla tipologia delle attività svolte, tenendo conto del costo del servizio.
Ergo, lo spirito della legge vigente in materia provoca l'inevitabile conseguenza di rendere più onerosa la tariffa nei confronti degli utenti suscettivi di produrre una maggior quantità di rifiuti e cioè nuclei familiari più numerosi, attività artigianali, commerciali, industriali che inquinano di più.
Indi, il costo del servizio deve incidere in misura minore nei confronti di soggetti che producono meno rifiuti, si pensi ai nuclei familiari più ristretti o alle persone anziane sole che, con il previgente regime tariffario, hanno dovuto pagare una tassa oggettivamente sproporzionata, iniqua ed ingiusta, siccome commisurata esclusivamente ai metri quadri della propria abitazione.
Trattasi, ribadisco, di criteri stabiliti dalla legge che, pertanto, non possono essere abrogati o stravolti dai Comuni.
Chi si avventura nell'avanzare proposte che non tengano conto di ciò, si pone fuori dalla realtà, rischiando di scadere, come qualcuno, in un populismo irresponsabile e deleterio.
Tuttavia, dobbiamo sforzarci di studiare soluzioni che, però, siano concretizzabili entro gli angusti confini della legge.
Ad esempio, si potrebbero valutare agevolazioni da riconoscere sulla scorta di criteri oggettivi e di presupposti facilmente riscontrabili, come la capacità contributiva del nucleo familiare ed ogni altra fattispecie che si potrà individuare in ossequio al già citato art. 5 del decreto-legge 102/2013 convertito con modificazioni dalla legge 124/2013.
A tal proposito, preme precisare che il Titolo IV del Regolamento TARES, di cui abbiamo chiesto l’immediata pubblicazione telematica, prevede già riduzioni ed agevolazioni sia per le utenze domestiche che per le utenze non domestiche.
Riduzioni ed agevolazioni regolamentari massimamente finalizzate ad incentivare il compostaggio degli scarti organici, ogni operazione di recupero idonea a fare svolgere ai rifiuti un ruolo utile, il riutilizzo di scarti di produzione nello stesso ciclo produttivo nonché la stabile effettuazione della raccolta differenziata per le utenze non domestiche con prevalente produzione di rifiuti organici come bar, ristoranti, attività di ortofrutta, eccetera.
Inoltre, l’art. 26 del regolamento TARES riconosce all’ente la facoltà di determinare esenzioni ed agevolazioni in favore di talune categorie di utenti per particolari ragioni di carattere economico e sociale.
L’esame delle istanze pervenute dall’utenza per l’ottenimento delle esenzioni, delle riduzioni e delle agevolazioni in questione, potrebbe essere demandato ad una commissione competente per materia.
Segnalo che, frattanto, si è stabilito lo slittamento del saldo Tares 2013 da dicembre di quest'anno a gennaio del 2014.
Ciò ci consentirà di ridimensionare l'entità dell'ultima rata per gli utenti che dimostreranno, in maniera inequivocabile, di avere diritto alle agevolazioni.
Essi potranno usufruire di una riduzione che non potrà comunque oltrepassare la percentuale di incremento derivante dall’applicazione della TARES.
A tale scopo, su mia precisa proposta, fatta propria all’unanimità dalla Giunta e dalla Commissione Bilancio, è stata prevista la somma di € 50.000,00, allocata in seno all’intervento 1-9-5-5- cap. 29523 del bilancio che questo Consiglio comunale si appresta ad approvare.
Purtroppo, non è stato possibile stanziare una somma maggiore, stante che il bilancio 2013 risulta già impegnato per 11/12, essendo oramai alle soglie del mese di dicembre.
Peraltro, abbiamo già provveduto a detrarre lo sconto derivante dalla raccolta differenziata posta in essere dai cittadini.
Confido nella serietà e nella responsabilità dell’intero Consiglio comunale che, nella sua interezza, sicuramente saprà assumere le giuste decisioni nell’esclusivo interesse della nostra città.
Ricordo a me stesso che non chiudere il bilancio in pareggio ci esporrebbe a gravi rischi.
In tale malaugurata ipotesi, infatti, ci si troverebbe innanzi alla dolorosa necessità di tagliare alcuni servizi importanti e di elevare al massimo i tributi, per non parlare del consequenziale commissariamento cui potrebbe essere soggetto questo Consiglio comunale.
Detto questo, nel rimanere a disposizione, concludo ringraziandovi per l’attenzione che cortesemente mi avete concesso.
Sento il dovere di ringraziare pubblicamente, per la preziosa collaborazione prestata, il Segretario Generale Dott. Vincenzo Chiarenza, l’area economico-finanziaria, il Rag. Sergio Romano ed il Collegio dei revisori dei conti, sapientemente coordinato dal suo Presidente Prof. Rossano Castronovo, del quale ho avuto il privilegio di apprezzare le già note doti professionali".
 

 

   

Il Vice Sindaco con delega al Bilancio
Diego Aquilina
 

 

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30/11/2013

Lettere. "Uno sguardo alle attività della nostra Amministrazione"; del prof. Lillo Agnello

 

Divieto di accesso ai diversamente abili

Riceviamo e pubblichiamo.

"Uno sguardo alle attività della nostra Amministrazione.

          In questi giorni ha avuto un qualche seguito il discorso dell’ascensore.
          Il referente Piero Castronovo con una punta di orgoglio riferiva dell’idea, accolta da tutti i membri della commissione, di dedicare le somme risparmiate, per i compensi non percepiti, alla predisposizione di un ascensore nel palazzo comunale per permettere ai diversamente abili di potere accedere al piano di sopra.
          Non commentiamo le precisazioni dei membri della opposizione che hanno voluto fare delle precisazioni necessarie ma non importanti ai fini dell’iter amministrativo.
          Più pertinenti sono state, a mio parere, le osservazioni esternate da Sofia Vizzini e riportate in questo notiziario. La scrivente sottolinea i problemi che incombono su molte famiglie e quindi suggerisce di soprassedere al problema ascensore per utilizzare quelle somme (quali, in questo momento?) alla assistenza vera e propria. Questa è una proposta da tenere nella giusta considerazione.
          Adesso mi chiedo: quanti potrebbero essere gli utenti? Quante persone incontriamo per le nostre strade, impossibili per questo, su una sedia a rotelle? E, poi, il Municipio è un luogo che si frequenta abitudinariamente da parte di tutti. Non andiamo al Comune solo per sbrigare qualche pratica? Quando è indispensabile la presenza per una qualsiasi pratica? Se lo si impostasse all’interno dell’atrio non rovinerebbe quel po’ di architettonico che possediamo? E, infine, non abbiamo l’esperienza dell’ascensore della scuola elementare? Non so se ora funziona, ma ha avuto una storia di rinvii molto lunga. Mi si potrebbe rimproverare il fatto che così si vogliono ignorare i problemi dei portatori di handicap, ma anche per loro le considerazioni sopra esposte sono da tenere nel debito conto".
 

 

   

Lillo Agnello
 

 

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30/11/2013

Comune. Domanda di contributo per la fornitura gratuita dei libri di testo

 

Domanda di contributo per la fornitura gratuita dei libri di testo

Anche per l'anno scolastico 2013/14 è possibile presentare domanda, per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo, da parte delle famiglie a basso reddito con figli che frequentano scuole secondarie di primo e di secondo grado, statali e paritarie. Le procedure per l'erogazione degli stanziamenti sono state attivate da parte dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale.
La richiesta di contributo, che deve essere formulata utilizzando lo schema di domanda allegato, dovrà essere corredata dai seguenti documenti:
1) Attestazione ISEE non superiore a euro 10.632,94, relativa ai redditi 2012;
2) Fotocopia del documento di riconoscimento del soggetto richiedente il beneficio (padre, madre o tutore) in corso di validità.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata, a pena di esclusione, entro e non oltre venerdi 20 dicembre 2013 esclusivamente presso l'Istituto scolastico frequentato, che provvederà successivamente a trasmetterla al Comune di residenza. I Comuni invieranno le istanza in unica copia cartacea, entro il 28 febbraio 2014, al Dipartimento Regionale Istruzione e Formazione Professionale il quale, sulla base del numero degli alunni, accrediterà le somme a favore dei Comuni che a loro volta provvederanno ad erogare il contributo.

Carmelo Arnone
30 novembre 2013

Scarica il modello per la fornitura gratuita dei libri di testo Visita l'argomento.
 

 

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29/11/2013

Chiesa. Festa dell'Immacolata; programma delle celebrazioni religiose

 

Festa dell'Immacolata
Manifesto

In preparazione alla solennità liturgica dell'Immacolata Concezione, la cui ricorrenza sarà celebrata domenica 8 dicembre, a partire da venerdi 29 novembre inizierà la novena, presso la chiesa parrocchiale di Santa Venera (chiesa Madre).
Pubblichiamo il programma delle celebrazioni.

Venerdi 29 novembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dal Gruppo Rinnovamento nello Spirito Santo (presenti i ragazzi del catechismo di 1^, 2^ e 3^ elementare)

Sabato 30 novembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dal gruppo Divina Misericordia chiesa Madre e Missionario (presenti i ragazzi del catechismo di 4^, 5^ elementare e 1^ media)

Domenica 1 dicembre
- ore 18.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 18.30, Santa Messa animata dal Gruppo Mariano interparrocchiale (presenti i ragazzi del catechismo di 2^, 3^ media e cresimandi)

Lunedi 2 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dalla 1^ e 2^ Comunità Neocatecumenale chiesa Madonna del Carmelo (presenti i ragazzi del catechismo di 1^, 2^ e 3^ elementare)

Martedi 3 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dalla 3^ e 4^ Comunità Neocatecumenale chiesa Madonna del Carmelo (presenti i ragazzi del catechismo di 4^, 5^ elementare e 1^ media)

Mercoledi 4 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dalla 5^ Comunità Neocatecumenale chiesa Madonna del Carmelo, Gruppo Famiglie e Gruppo Catechisti (presenti i ragazzi del catechismo di 2^, 3^ media e cresimandi)

Giovedi 5 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dal Gruppo Liturgico comunità di San Rocco (presenti i ragazzi del catechismo di 1^, 2^ e 3^ elementare)

Venerdi 6 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Liturgia Penitenziale animata dal Gruppo Santa Rita chiesa San Rocco (presenti i ragazzi del catechismo di 4^, 5^ elementare e 1^ media)

Sabato 7 dicembre
- ore 18.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 18.30, Santa Messa con i Primi Vespri animata dal Gruppo Famiglie chiesa San Rocco (presenti i ragazzi del catechismo di 2^, 3^ media e cresimandi)
- ore 21.00, in attesa con Maria "Adorazione Eucaristica" interparrocchiale

Domenica 8 dicembre - Festa dell'Immacolata Concezione
Orari delle Sante messe:
          - ore 10.15 e 17.30 (chiesa San Rocco)
          - ore 11.00 e 17.30 (chiesa Madre)
          - ore 08.00, 11.30 e 17.30 (chiesa Madonna del Carmelo)
- Subito dopo la Santa Messa delle ore 17.30 avrà luogo la processione del simulacro, con la Banda Musicale "V. Bellini - Città di Grotte", lungo il percorso: chiesa Madre, Piazza Marconi, Via G. Meli, Largo Pagano, Viale Matteotti, Portobello, Viale della Vittoria, Corso Garibaldi, Chiesa Madre
- al termine della processione, fuochi d'artificio.
 

 

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29/11/2013

Comune. Diretta web per il Consiglio comunale convocato stasera alle ore 18.30

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

Sarà trasmessa in diretta web la seduta del Consiglio comunale convocato per questa sera, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella” del Palazzo Municipale.
Dopo le formalità consuete, saranno discussi i seguenti punti all'ordine del giorno:
- Approvazione piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari;
- Approvazione Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il triennio 2013-2015 e dell'elenco annuale 2013;
- Approvazione relazione previsionale e programmatica 2013-2015 - bilancio di previsione 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015.

Segui la diretta web Visita l'argomento
 

 

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29/11/2013

Lettere. "Berlusconi non è più senatore, adesso non ci sono più alibi"; di Sonia Buscemi

 

Sonia Buscemi
Sonia Buscemi

Riceviamo e pubblichiamo.

"In questo momento politico così convulso non posso fare a meno di esprimere qualche considerazione; posto che la decadenza da Senatore di Berlusconi era un atto dovuto non vedo la motivazione di tanta esultanza. Già quando cadde il suo governo nel 2011 ritenni che i festeggiamenti erano molto prematuri e che quella sarebbe stata un’operazione politica per lasciare ad altri il “lavoro sporco” e ripresentarsi alle elezioni più forte di prima e con la faccia pulita… la storia mi ha dato ragione considerato quello che ha fatto il governo Monti.
Oggi Berlusconi nel rispetto della Legge non è più Senatore, purtroppo ciò non significa che non fa più parte della scena politica… anzi, e non bisogna sottovalutarlo, alle prossime elezioni potrebbe ancora farci qualche brutta sorpresa. Avrei preferito che la sua uscita di scena fosse stata definitiva, ma politica e non giudiziaria.
Da militante di sinistra, e non dell’ultima ora, dico che adesso non ci sono più alibi, troppo spazio si è dato al signor B., alle sue beghe giudiziarie e alle sue “donzellette”, adesso bisogna essere propositivi, dare risposte concrete al paese, essere e rappresentare un’alternativa vera
".
 

 

   

Sonia  Buscemi
 

 

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29/11/2013

Politica. "Le scelte scellerate del nostro Signor B"; opinione del Segretario PD Enzo Agnello

 

Enzo Agnello
Enzo Agnello

In merito ai recenti avvenimenti della politica nazionale abbiamo chiesto una riflessione al Segretario del PD di Grotte, che riceviamo e pubblichiamo.

"
Caro Direttore,
la ringrazio per avermi chiesto un’opinione sui fatti politici nazionali, ed in particolar modo sulla decadenza di Berlusconi, e la ringrazio per la professionalità con cui gestisce il nostro quotidiano. Ritornando alla sua richiesta, potrei rispondere da segretario del PD, affermando con soddisfazione e determinazione: FINALMENTE!
Troppo semplice secondo me, perché se Berlusconi fosse realmente fuori dalla scena politica saremmo una nazione fortunata.
Tutti noi leggiamo gli indici di valutazione internazionale, questi pongono l’Italia sempre agli ultimi posti di ogni indicatore a causa delle scelte scellerate del nostro signor “B”.
Mi permetta una breve cronistoria degli ultimi decenni di politica.
Nel ’94 l’Italia tentava di uscire da un periodo burrascoso conseguente alle inchieste di “Mani  Pulite”, si prese consapevolezza della corruzione dei nostri uomini politici che intascano tangenti milionarie.
In quel momento Berlusconi ha rappresentato per molti italiani una speranza, viste anche le capacità imprenditoriali che aveva dimostrato, ci si aspettava una rivoluzione culturale della politica, ma alla  luce dei  fatti ritengo ciò non sia mai avvenuto. Dopo la ventennale gestione berlusconiana del potere la nostra Italia sprofonda sempre di più in tutte le classifiche riguardanti: economia, cultura, vivibilità, investimenti.
Il degrado che stiamo vivendo è da impuntare alle scelte che il “Cavaliere” ha adottato?
Io dico proprio di SI!
Per citarne alcune le privatizzazioni selvagge fatte con logiche spartitorie, come quella della raccolta dei rifiuti solidi urbani che ha portato un aumento nella bollettazione del 400%, e che dire della privatizzazione del servizio idrico?  Di questo ci accorgeremo tutti tra qualche giorno quando ci presenteranno il  conto.
Si potrebbero contrastare le mie evidenze affermando che ha abolito l’ICI e la tassa sulla successione.
Io rispondo che per  quanto riguarda l’abolizione dell’ICI è stata la scelta più sbagliata e questa ha portato i piccoli Comuni ed anche i grandi Comuni del Sud al collasso in quanto l’ICI rappresentava l’unica fonte d’introito. La successione? Non si paga solo se supera la soglia di qualche centinaia di migliaia di euro. Questo era il modo di  fare campagna elettorale di Berlusconi, promettere di abolire tasse (abolire da un lato e rincarare dall’altro) e gli italiani pur di non pagare lo hanno votato, dimenticando che nel mentre il PIL colava a picco e il debito pubblico è arrivato alle stelle.
Certo esiste una responsabilità della sinistra, incapace di scegliere una linea politica per contrastare l’irruenza berlusconiana, questo è un altro argomento da approfondire. C’è stato anche il fenomeno dei voltagabbana che si svendevano pur di salire sul carro del vincitore per poter raccogliere le briciole di un grande pasto. Gli argomenti sono tanti, potrei parlare di altre scelte fatte che hanno portato al nulla: ponte sullo stretto, e che dire del nucleare quando in diretta tv dopo il disastro giapponese rassicurava i francesi che gli italiani dimenticano presto?
Potremmo parlare di: politiche giovanili, di sanità, di territorio (monumenti che cadono a pezzi per l’incuria e i mancati interventi).
Per questo spero avremo altre occasioni.
Grazie".
 
   

Il Segretario del PD
Enzo  Agnello
 

 

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28/11/2013

Politica. Riflessioni del Gruppo di Minoranza sulla lettera del Consigliere Piero Castronovo

 

Grotte Libera e Solidale

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro Direttore e carissimi Concittadini,
per il rispetto assoluto che abbiamo nei confronti dei colleghi Consiglieri comunali, ci preme esporre alcuni giorni prima della seduta Consiliare per l’approvazione del bilancio, le nostre ragioni in merito alla lettera scritta in data 25/11/2013 dal consigliere Piero Castronovo; per permettere a ognuno di eseguire le proprie valutazioni.
Ci riferiamo a una presunta opera da realizzare all’interno del palazzo comunale “ascensore per abbattimento barriere architettoniche” da attuare con la riduzione delle indennità degli Amministratori, dei Consiglieri comunali e del Presidente del Consiglio.
Nonostante la commissione di bilancio si sia espressa all’unanimità, ed il nostro gruppo sia a favore a tale opera, vogliamo precisare che la tempistica dell’invio della lettera contenente l’opera al Quotidiano Grotte.info e ad altri giornali sia stata del tutto prematura considerato che il Consiglio comunale ancora non si è espresso al riguardo.
Quindi per una questione di etica morale prima di pubblicare sul quotidiano l’opera da realizzare avrebbe dovuto aspettare la deliberazione dell’intero Consiglio comunale (San Tommasu unn’era natu e già era santificatu).
Ma evidentemente, il vecchio stile di fare politica, del Consigliere Castronovo il quale crede ancora alla retorica, che un uomo solo dovrebbe predominare sugli altri per apparire il salvatore della patria.
Il nostro gruppo sin dall’insediamento ha cercato di non avere preclusioni, di porre tutti allo stesso piano, promuovendo la cultura della condivisione, dando il buon esempio, pronunciando il pronome “noi” molto più spesso del pronome “io”.
Affinché il Sindaco, gli Amministratori, i Consiglieri comunali lavorino tutti in concomitanza per gli stessi obiettivi, con ottimi proponimenti e con un’unica finalità, ossia il dovere di tutti di amministrare al meglio questo paese.
Cosicché il paese di Grotte proiettato nel futuro, tra cinque anni sarà davvero un paese vigoroso e non sarà di certo dipeso da un’opera meritoria di una singola persona, ma dall’interazione di tutte le sinergie spese per il territorio
".
 
 
   

I Consiglieri Comunali del Gruppo “Grotte Libera e Solidale”
Cutaia
Leonardo, Lombardo Santino,
Magrì Davide, Cimino Vincenzo, Todaro Anna.
 

 

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28/11/2013

Politica. Risposta al Segretario del PD di Grotte, dal Gruppo di Minoranza "Grotte Libera e Solidale"

 

Grotte Libera e Solidale

Riceviamo e pubblichiamo.

"Gentilissimo Direttore,
con la presente vogliamo rispondere al Segretario del PD Sig. Enzo Agnello in merito alle dichiarazioni presenti oggi sul Quotidiano Grotte.info in merito alla TARES.
Lo stesso dichiara di aver “interpellato l'opposizione consiliare per sensibilizzare a cercar di far pagare di meno ai cittadini
e che il nostro Gruppo non ha ritenuto opportuno portare avanti tale battaglia.
Il Gruppo di Minoranza Consiliare ritiene che la dichiarazione sia falsa e demagogica, in quanto noi, nella seduta consiliare del 13/11/2013, ci siamo battuti con forza facendo proposte concrete all'Amministrazione Fantauzzo per far sì che anche per il 2013 si restasse in regime TARSU ed evitare di appesantire ancor di più i cittadini già vessati da innumerevoli tasse.
Evidentemente l'Amministrazione non ha ritenuto la nostra proposta valida e i Consiglieri di Maggioranza hanno votato il regolamento TARES (vedi articolo pubblicato su questo quotidiano il 15/11/2013).
Ribadiamo al Segretario del PD e a tutte le forze politiche che il nostro Gruppo fa le sue battaglie all'interno del Consiglio Comunale, sempre pronti ad ascoltare le esigenze dei nostri cittadini.
Siamo dispiaciuti di tali dichiarazioni, consigliamo al neo Segretario, prima di scrivere dichiarazioni non veritiere, di informarsi in maniera più approfondita dell'operato del nostro Gruppo per evitare brutte figure.
Pensiamo che il PD di Grotte abbia scelto la persona sbagliata in un compito così delicato come la figura del Segretario che come primo obiettivo dovrebbe puntare alla ricostruzione del proprio partito.

“Se il buon giorno si vede dal mattino...” siete sulla strada giusta...
".
 
 
   

I Consiglieri Comunali del Gruppo “Grotte Libera e Solidale”
Davide Magrì, Leonardo Cutaia, Vincenzo Cimino,
Annamaria Todaro, Santino Lombardo

 

 

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28/11/2013

Musica. Esibizioni, con repliche, del M° Fabrizio Chiarenza e del Soprano Giusy Massimino

 

Esibizioni, con repliche, del M° Fabrizio Chiarenza e del Soprano Giusy Massimino
Manifesto

Sabato 16 novembre, in occasione del 5° anniversario dell’inaugurazione del centro commerciale "Le Vigne", il M° Fabrizio Chiarenza e il Soprano Giusy Massimino si sono esibiti in un concerto che ha ottenuto un vasto gradimento da parte del pubblico. L’esibizione è stata riproposta domenica 17 novembre presso il centro commerciale "Il Casale" di San Cataldo, con repliche nei giorni 23 e 24 novembre presso "Le Vigne". Inoltre domenica 1 dicembre Chiarenza e Massimino proporranno la loro esibizione presso il centro commerciale "La Torre" di Palermo.
Il prossimo sabato, 30 novembre, alle ore 16.00 i due artisti saranno presso la Mondadori Multicenter di Palermo in Via Ruggero Settimo, dove parteciperanno ad una manifestazione sul tema "Diffondere le arti e valorizzare le risorse artistiche e culturali delle città siciliane". Presso la sala conferenze della Mondadori si terrà la prima rassegna stampa del progetto “Al centro dell’arte”. Verranno spiegati i temi alla base del progetto che ha come obiettivo quello di diffondere le arti e valorizzare le risorse artistiche e culturali delle città siciliane. Scopo del progetto è anche la realizzazione di uno spazio culturale all’interno di una location d’eccezione accessibile a chiunque, soprattutto a persone diversamente abili. L’Antras Onlus metterà infatti a disposizione le proprie risorse per garantire l’accesso a coloro che vogliano prendere parte agli incontri. Ospiti dell'incontro: il Soprano Giusy Massimino, il violinista Gepi, il M° Fabrizio Chiarenza, i Fratelli Carollo, la ballerina Clelia Galvano, la ballerina Paola Fileccia e le pittrici Federica Di Fiore e Marisa Battaglia. Grazie al contributo di Antras Onlus, in collaborazione con Mondadori Multicenter, verrà promosso anche il lavoro dei tanti volontari che rendono l’arte un diritto accessibile a tutti. Interverranno durante l’incontro: l’artista Ennio Calabria, Alvarez Gonzalo, Carlo Infanti, Irene Pivetti, Tommaso Romano e Stefano Lo Presti.

 

M° Chiarenza
M° Chiarenza

Giusy Massimino
Giusy Massimino

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28/11/2013

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 29 novembre

 

Passo e... Spasso!

Nuova passeggiata della salute. Si consiglia di portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità lungo eventuali tratti poco illuminati. E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei genitori.

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di domani, venerdi 29 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Villa Fiorita, Via Galioto, Via Magazzini, Via Sturzo, Via Europa, Via Mattarella, Via Puglia, Via Livatino, Via Ingrao, Via Saragat, Via Boris Giuliano, Via Cassarà, Via Terranova, Via Moro, Via Elena di Montenegro, Calvario, Via Secchi, Via Concordia, Via Archimede, Via Scoppettieri, Via Manin, Via Collegio, Via Machiavelli, Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
 

 

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28/11/2013

Chiesa. Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa
Medaglia

Riceviamo e pubblichiamo.

"Ieri, 27 novembre, la Chiesa ci ha fatto celebrare la festa della Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa.
Che cos'è la medaglia miracolosa?  E' la medaglia per eccellenza, perché è l'unica fatta coniare per ordine della Madonna a Santa Caterina Labourè. Per questo è conosciuta e diffusa in tutta la Chiesa. La medaglia è il dono di Maria SS., segno d'amore, pegno di protezione, sorgente di grazie. La Madonna vuole stare con noi, noi stiamo con Lei, fuggendo il peccato.
La medaglia ha due facce; in una delle facce vediamo la Madonna ritta su un globo e con le mani aperte da cui escono raggi di uno splendore abbagliante. Questi raggi sono il simbolo delle grazie che Maria ottiene per gli uomini. Attorno si legge: “O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te”. Nel rovescio della medaglia si vede una croce che sormonta la "M" di Maria. In basso i SS. cuori di Gesù e di Maria. Uno incoronato di spine, l'altro trapassato da una spada.
Santa Caterina Labourè, delle Figlie della Carità di San Vincenzo, fu la fortunata prescelta per trasmetterci il suo dono. Nella notte tra il 18 ed il 19 luglio 1830, condotta dal suo angelo nella cappella dell''istituto a Parigi, vide la Madonna che le profetizzò, con le lacrime agli occhi, le sciagure che stavano per piombare sulla terra e le preannunciò che Dio le voleva affidare una grande Missione.
Il 27 novembre 1830 vide due prodigiosi quadri, corrispondenti alle due facce della medaglia e udì una voce che le disse in tono imperioso: “Fa coniare una Medaglia secondo il modello che hai visto; coloro che la porteranno indulgenziata, ripetendo la giaculatoria: O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a  Te, riceveranno grandi grazie: copiose saranno le grazie per chi avrà fiducia. I raggi sono simbolo delle grazie che io concederò a chi me le chiederà”.
La Medaglia fu coniata e tante furono le guarigioni spirituali e corporali che si ottennero, che fu chiamata a voce di popolo Miracolosa. Portiamola dunque, anche noi, con fede e devozione; portiamola sempre; procuriamola a tutti quelli a cui vogliamo assicurare la protezione di Maria e la guarigione del corpo e dell'anima. La Medaglia sarà anche per noi e per loro veramente miracolosa.
Uno dei più zelanti e convinti propagatori della Medaglia Miracolosa fu ai giorni nostri San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire. Alla morte di Santa Caterina nel 1876 si contavano più di un miliardo di medaglie distribuite in tutto il mondo. A Parigi, al n° 140 di Rue du Bac c'è il santuario in cui si trova la cappella della Medaglia Miracolosa, dove ogni anno, a circa 174 anni dall'apparizione, arrivano un milione di pellegrini da tutto il mondo.
Il 18 novembre inizia la novena della Medaglia Miracolosa, mentre il 27 novembre si celebra la festa.
Santa Caterina Labourè nacque a Fain-les-Moutiers, un villaggio della Borgogna, il 2 maggio 1806 e morì il 31 dicembre 1876. Quando la sua salma fu esumata, le mani che avevano toccato la Madonna e gli occhi che l'avevano vista, apparvero straordinariamente conservati. Fu beatificata da Pio XI il 28 maggio 1933 e canonizzata da Pio XII il 27 luglio 1947. Le sue reliquie riposano nella cappella in cui ebbe le apparizioni.
Il nome Caterina viene dal greco ed ha il significato di “donna pura”. A Parigi, in Francia, Santa Caterina Labourè, vergine delle Figlie della Carità, che venerò in modo speciale la Madre di Dio Immacolata, rifulse per semplicità, carità e pazienza.
Preghiamo Santa Caterina Labourè e imitiamo le sue virtù.
Lei intercederà per noi presso la Beata Maria della Medaglia Miracolosa
".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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28/11/2013

Lettere. "Volete montare l'ascensore? Sono soldi sprecati"; di Sofia Vizzini

 

Divieto di accesso ai diversamente abili

Riceviamo e pubblichiamo.

"Signor Direttore,
vorrei comunicare al Signor Diego Cimino che è giusto quello che ha scritto; e vorrei dire al Consigliere Piero Castronovo ed agli altri Consiglieri di non spendere soldi inutilmente, per esempio come questo "ascensore", perché ci sono cose più importanti da fare nel nostro paese.
Quando fate i Consigli potete anche parlare e pensare alle famiglie di Grotte, che ce ne sono tante, che hanno di bisogno di tante cose, ve ne elenco qualcuna:
- di un lavoro;
- persone che non riescono a pagare i buoni per la scuola;
- non possono mandare i figli a scuola per problemi economici;
- che non riescono a fare la spesa, ecc...
E voi dove siete? Fate finta di non vedere e di non sentire!
Voi pensate solo alle vostre tasche, e dei bisogni della popolazione non ve ne frega nulla...
Volete montare l'ascensore? Fatelo pure! Ma sono soldi sprecati.
Utilizzate questi soldi in altre cose.
Arriva Natale, pensate alla popolazione, aiutate il prossimo e non alle vostre comodità.
Distinti Saluti".
 
   

Sofia Vizzini 87
 

 

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28/11/2013

Salute. Incontro sul diabete di 1° e 2° tipo, organizzato ad Aragona dal Lions Club Zolfare

 

Lions Club "Zolfare"

Oggi pomeriggio, giovedi 28 novembre, alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale di Aragona (ex Chiesa del Purgatorio) il Club Lions "Zolfare" (Aragona, Comitini, Grotte e Racalmuto), nel quadro delle attività per la lotta al diabete, promuove un incontro sul diabete di primo e secondo tipo.
Interverranno: dott. Michele Russo, Diabetologo; dott. Giuseppe Gramaglia, Direttore dell'U.O.C. di Pediatria dell'Ospedale di Agrigento; dott.ssa Piera Buscarino, Dirigente Medico; dott. Claudia Albino, Dirigente Medico; dott.ssa Gabriella Sacchi, Psicologa Dirigente dell'U.O.E.P.S. (Unità Operativa Educazione e Promozione alla Salute) dell'ASP di Agrigento.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'AMA.DIB. della Provincia di Agrigento, con il patrocinio del Comune di Aragona.
 

 

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28/11/2013

Politica. "TARES: salasso in arrivo"; nota del Partito Democratico di Grotte

 

Partito Democratico

Riceviamo e pubblichiamo.

"TARES: salasso in arrivo.

Si  avvicina  il mese di dicembre e noi cittadini di Grotte ci apprestiamo a subire l’ennesimo aumento delle tasse locali, pagheremo infatti la TARES. Applicare la TARES permette all’Amministrazione di aumentare in maniera spropositata le tariffe e quindi le bollette della raccolta dei rifiuti solidi urbani, con aumenti medi per ogni famiglia di circa il 54% fino ad un ricarico di ben 12 volte per alcune categorie di attività commerciali.
Una famiglia media di 4 persone che vive in una abitazione di 100 mq andrà a pagare applicando la TARES circa 453,89 euro contro i 259,00 euro che avrebbe pagato con la TARSU: un aumento in bolletta di 194,89 euro.
Questo per arrivare ad un risanamento del bilancio comunale.
Si poteva raggiungere lo stesso risultato con una distribuzione del ricarico meno onerosa per la cittadinanza?
Ci meravigliamo e ci chiediamo come mai l’Amministrazione Comunale non abbia informato la cittadinanza del metodo di calcolo messo in atto.
Considerato che le tempistiche per eventuali interventi correttivi sono ristrette, abbiamo promosso degli incontri con le forze d’opposizione trovando una concordanza con il Movimento 5 Stelle per una raccolta di firme per chiedere un’assemblea pubblica per poter discutere con l’Amministrazione di questa problematica che tanto preme alla cittadinanza; interpellata l’opposizione consiliare per sensibilizzarla e cercare di far pagare meno i cittadini, questa ha ritenuto inopportuno portare avanti tale battaglia a favore di tutti.
La cittadinanza grottese è ormai stanca di continui salassi
".

 

   

Il Coordinamento Cittadino del PD
Il segretario del PD
Enzo Agnello

 

 

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27/11/2013

Attività. Enzo Sardo eletto Presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori

 

Enzo Sardo
Enzo Sardo

Serafina "Rosellina" Marchetta
Serafina Marchetta

Movimento Cristiano Lavoratori
M.C.L

Sabato 23 novembre 2013, nel salone del centro polifunzionale San Nicola di Grotte, si è svolto il XII congresso provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori alla presenza del Vice Presidente Nazionale Antonio di Matteo, della Presidente Regionale Anna Maria Manno, del Segretario Regionale Giorgio D’Antoni e del Presidente Provinciale Decio Terrana.
Dopo il saluto da parte del Sindaco Paolino Fantauzzo, è intervenuto Decio Terrana che ha ricordato, nella sua dettagliata relazione sulle attività svolte durante la sua gestione, durata cinque anni, alcune manifestazioni di respiro nazionale tra le quali il premio “Solidarietas 2010” e la grande manifestazione dal titolo “Equità e Solidarietà”. Inoltre, Terrana ha ricordato che il Movimento dovrà sostenere una grande battaglia per eliminare il numero chiuso nelle Università italiane. Particolare emozione ha suscitato l’intervento di Giorgio D’Antoni che ha evidenziato la catena degli affetti che lega gli uomini e le donne del Movimento. Di grande respiro è stato l’intervento di Antonio di Matteo che si è soffermato sulla grande missione del Movimento nato l’8 dicembre 1972, con la benedizione del Pontefice Paolo VI, evidenziando l’anima popolare, evangelica e solidale del Movimento. Dopo un ampio dibattito al quale hanno partecipato, anche, Anna Maria Manno, Santino Lo Presti e Alessio Bruno, si è passati agli adempimenti formali con la presentazione della lista del nuovo Consiglio provinciale e del suo Esecutivo che dovranno guidare il Movimento nei prossimi tre anni.
E’ stato eletto il Consiglio e l’Esecutivo Provinciale cosi composto:
- Presidente Provinciale Enzo Sardo;
- Vice Presidente Serafina Marchetta;
- Amministratore Salvatore Virgone;
- Segretaria Giglia Maria Angela;
- Consiglieri: Panarisi Alberto, Garifi Giuseppe Antonio, D’Ina Eleonora, Cinquemani Rosario, Agrò Paolo, Ferro Vincenzo Renato, Russo Carmelo Andrea, Pendolino Rosario, Li Calzi Federico, Alessio Bruno, Boscarino Giovanni.
Dopo l’elezione a Presidente Provinciale, Enzo Sardo nel ringraziare tutti per il consenso avuto all’unanimità ha ricordato che un Movimento di ispirazione cristiana deve avere la forza di lavorare, con garbo e serietà, per affermare e rivalorizzare i principi della dottrina sociale della Chiesa, con particolare riferimento alla sacralità dell’uomo e del suo lavoro e alla solidarietà anche perché non è possibile che da alcuni anni vengono aumentate, sistematicamente, le tasse solo ai poveri ed al ceto medio creando difficoltà economiche che sicuramente procurano violenza di ogni specie e squilibrio sociale.
 

 

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27/11/2013

Pittura. "Artachment - Feeling on the road"; mostra di Lanic Murdock a Palermo

 

"Artachment - Feeling on the road"; mostra di Lanic Murdock a Palermo
Locandina

Lanic Murdock
Lanic Murdock

A Palermo, presso il Robert Cafe (Via Archimede, 135), dal 28 novembre all'8 dicembre si terrà la mostra personale di pittura “Artachment. Feeling on the road” del pittore Lanic Murdock.
Giovedi 28 novembre alle ore 19.30, al Robert Cafe avrà luogo il vernissage della mostra dell’artista Lanic Murdock, pittore e perfomer siciliano, interprete della cultura pittorica informale e materica italiana. Saranno esposte opere realizzate con sabbia, ossidi, acrilici e polveri metalliche su tela e tavole di masonite.
Tutte le opere rappresentano brani e scorci di città artistiche reali come Venezia, Palermo, Cefalù o città immaginarie, fantastiche o trasfigurate in forme astratte. Dove l’elemento costante è rappresentato dal forte attaccamento al gesto artistico estemporaneo, alla pennellata che capta sentori, malumori e sentimenti colti dalla strada, mostrando quanto nodale sia per un artista il contatto con la città e la sua dimensione nascosta.
Lanic Murdock nella sua arte continua a cercare, a sperimentare, a inseguire una città immaginaria, la sua città ideale, e lo fa attraverso quella massa di colori, che con gesti spesso convulsi, nervosi e rabbiosi, modella con la spatola, in un turbine di “leva e metti” irrefrenabile. È come un’eterna lotta con la materia, un po’ come la continua lotta dell’uomo nella giungla cittadina.
Murdock si forma a Torino dove viene in contatto con Giorgio Flis da cui viene affascinato soprattutto dalla capacità negli accostamenti cromatici. Velasco, con le sue atmosfere visionarie, e Vedova, con la sua costante volontà di ricerca e forza innovatrice, sono fondamentali riferimenti della sua opera. In Murdock troviamo notevoli rimandi anche a De Kooning, Morandi e all’Astrattismo, ma soprattutto al mondo letterario dove quel suo atteggiamento da acuto indagatore della realtà, di matrice sciasciana, fa trasparire i suoi studi di critico d’arte.
All’interno della mostra, dopo il vernissage, seguirà il Music & Art perfomance con il concerto del musicista-cantautore Marco Petrigno e i suoi ritmi blues dal timbro incalzante e dirompente, in pieno stile “on the road” durante il quale Lanic Murdock si esibirà con una estemporanea di pittura informale e astratta.
Le opere realizzate rimarranno in esposizione nei locali del Robert Cafe per tutta la durata della mostra.
Per informazioni: Lanic Murdock’s atelier (Via Collegio del Giusino, 41 - 92134 PALERMO)
.

“Artachment. Feeling on the road”
Personale di pittura di Lanic Murdock
Robert Cafe (Via Archimede, 135 - Palermo)
Dal 28 novembre all'8 dicembre
 

 

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27/11/2013

Volontariato. Domenica 15 dicembre "Cena del Donatore" Adas; si raccolgono adesioni

 

ADAS (Associazione Donatori Autonoma Sangue)

Riceviamo e pubblichiamo.

"Si informano i sigg. soci donatori che giorno 15 dicembre p.v. alle ore 20.00 presso il ristorante pizzeria “Vecchia Nina” in Contrada Zaccanello, a Racalmuto, si terrà la tradizionale “Cena del Donatore”.
La quota individuale di partecipazione è di euro 15.00. Poiché il numero massimo di partecipanti è di 100 posti a sedere, si invitano i donatori che intendono partecipare a dare la propria adesione entro e non oltre la data dell’8 dicembre, versando la quota contestualmente alla prenotazione.
Si raccomanda, visto l’esiguo numero di posti disponibili, di partecipare con il solo nucleo familiare e ritirare i biglietti presso la sezione A.D.A.S., dal sig. Vincenzo Aquilina.
Per le prenotazioni ed informazioni rivolgersi a Vincenzo Aquilina 333.3754054.
 Si ricorda inoltre che il 22 dicembre si svolgerà la raccolta di sangue presso la nostra sezione
".
 

 

   

Il Presidente della Sezione A.D.A.S. di Grotte
Alessandra Vizzini
 

 

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27/11/2013

Volontariato. Sabato 30 novembre, colletta alimentare a Grotte, a cura della Onlus Padre Vinti - Grotte Solidale

 

Colletta alimentare
Manifesto

Riceviamo e pubblichiamo.

"Informiamo i lettori del quotidiano Grotte.info che anche quest'anno ci sarà la consueta raccolta alimentare a favore delle famiglie che versano in condizioni di indigenza.
La colletta si svolgerà sabato 30 novembre, presso i supermercati grottesi che hanno aderito all'iniziativa. Siamo in attesa di sapere se le autorità scolastiche daranno dei crediti formativi per gli studenti del triennio superiore. Coloro i quali volessero partecipare possono venire a trovarci presso l'associazione, in Via Pirandello.
Avvisiamo anche tutte le famiglie che stiamo provvedendo alla raccolta di giocattoli in buono stato, da poter regalare ai bambini disagiati per la festa che organizzeremo in prossimità delle festività natalizie".
 
 
   

Il Presidente della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale"
Ing. Davide Magrì
 

 

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26/11/2013

Lettere. "Un ascensore al palazzo municipale, è una bellissima idea"; di Decu Varba

 

Decu Varba
Decu Varba

Riceviamo e pubblichiamo.

"Buongiorno Signor Direttore,
mi voglio congratulare con Piero Castronovo, che gentilmente saluto, per la magnifica idea di costruire un ascensore al palazzo municipale di Grotte.
E’ una bellissima idea, ma se si guarda con gli occhi di un disabile, si vedranno moltissime cose da fare, come per esempio far sì che i parcheggi riservati ai disabili vengano lasciati liberi e non occupati permanentemente dai motorini della posta e, in piazza, anche da rivenditori abusivi; come anche il parcheggio vicino al municipio che non è mai libero.
Aggiungo che nelle ricorrenze festive si dovrebbe dare l’opportunità ai diversamente abili di godere delle feste che vengono svolte in piazza, lasciando qualche posto libero per la macchina e qualche sedia.
Ringrazio a chi perde il suo tempo per leggere questa lettera".
 
   

Decu Varba
(Diego Cimino)
 

 

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25/11/2013

Comune. "Fondi per l'abbattimento delle barriere architettoniche"; del consigliere Piero Castronovo

 

Piero Castronovo
Piero Castronovo

Riceviamo e pubblichiamo.

"Gentilissimo direttore,
con mio immenso piacere le comunico che durante lo svolgimento della Commissione Bilancio, che mi onoro di presiedere, di mercoledì 20 novembre scorso si è deciso, all'unanimità dei presenti, che le somme ricavate dalle riduzioni dei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali (riduzione operata del 75%) e del Presidente del Consiglio (riduzione operata del 90%) saranno destinate alla realizzazione di un ascensore interno al palazzo municipale allo scopo di consentire, finalmente, l'accesso ai diversamente abili al piano superiore. Durante la prossima seduta di Consiglio comunale del 29 novembre, relativa all'approvazione del bilancio, sarà proposto un emendamento allo strumento finanziario con il quale saranno spostate le somme dal capitolo delle indennità Consiglieri e Presidente del Consiglio ad un capitolo che avrà come denominazione “Abbattimento barriere architettoniche - realizzazione ascensore all'interno del palazzo di città”. Non sarà una realizzazione immediata poiché necessitano le somme, si prevede, anche delle riduzioni di tutto il 2014.
Questa iniziativa vuole dimostrare che quando si vuole, la politica può fare molto anche e soprattutto a beneficio dei meno fortunati.
Ribadisco l'assenso dell'opposizione consiliare rappresentata in commissione dal dott. Santino Lombardo al quale va il mio ringraziamento per l'alta sensibilità dimostrata.
Al direttore di Grotte.info Quotidiano tutta la mia stima per essersi interessato non poche volte dell'argomento “abbattimento barriere architettoniche”.

Componenti della Commissione Bilancio: Miriam Cipolla, Serafina Marchetta, Vincenzo Cimino, Santino Lombardo, Piero Castronovo (Presidente).

N.B.: Si precisa che l'individuazione dell'opera da realizzare con le riduzioni dei gettoni di presenza è avvenuta in Commissione Bilancio su esplicito mandato ricevuto dal Presidente del Consiglio dott. A. Carlisi e di tutto il Consiglio comunale"
.
 

 

   

Piero Castronovo
Consigliere comunale
Presidente della Commissione Bilancio
 

 

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25/11/2013

Proposte. "Giornata mondiale contro la violenza sulle donne"; per la rubrica "SolidaMente"

 

SolidaMente
No alla violenza


SolidaMente
Vedi la rubrica


SolidaMente

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: "Chi ti picchia non ti ama"

Minacciate, insultate, malmenate, ferite, violentate, uccise. Sono oltre un milione le donne italiane che nel 2012 hanno subito un atto di violenza, una ogni tre giorni è stata oggetto di femminicidio a opera del partner o di un familiare.
"Non so se diventerò il simbolo della violenza sulle donne, e non mi pongo il problema, sicuramente sarò al loro fianco. Io mi sento una donna che ha subìto una tragedia, che si è vista calpestare e scaraventare ad un passo dalla morte. Ma sono ancora qui. E sono sempre Lucia".
Queste sono le parole di Lucia Annibali, una delle tante vittime, prima minacciata, poi malmenata e infine addirittura sfregiata da due uomini incaricati dal suo ex fidanzato.
Proprio così, il suo ex fidanzato, uomo che una volta ha amato e che ora è stato capace di commettere una tale atrocità.
La mia faccia sarà diversa tra un mese, sei mesi, un anno. I miei lineamenti si evolveranno, diventeranno più chiari, nitidi, certi. Ai medici di Parma devo tutto. Sono arrivata in reparto che avevo l’acido nelle cornee oltre al viso che bolliva. Ero cieca. Mi hanno ridato la vista, con essa anche la vita. Io sento dolore fisico, lo sento anche forte, ma sono convinta che alla fine guarirò”.
Lucia però è stata forte, Lucia ha reagito, Lucia ha raccontato tutto, lei non ha avuto paura.
Di lui non mi interessava più nulla da molto tempo - dice Lucia - e oggi mi interessa solo che venga punito per quello che ha fatto. Andrò in tribunale al momento del processo, se questo sarà necessario. Ma la mia vita è cambiata per sempre, e del passato mi piace ricordare solo le cose belle.
E alle ragazze non forti come lei, a quelle che per paura non trovano il coraggio di denunciare tali avvenimenti, cosa succede se non riescono a soffocare in tempo l’ira dei propri uomini?
Vengono uccise.
Chi è l’uomo per pensare di poter uccidere una donna solo per gelosia, chi è l’uomo per poter abusare della sua compagna?
Questo tipo di uomo è una bestia, un mostro.
E quando questi fatti vengono denunciati cosa succede?
- Se esiste una relazione affettiva tra la vittima delle violenze e il suo aguzzino, la condizione sarà considerata come aggravante sia in sede di processo penale che nella valutazione delle misure di prevenzione. Per relazione affettiva si intende qualsiasi rapporto di coppia, quindi non necessariamente la convivenza o il matrimonio. Una nuova aggravante prevista dalla legge è la violenza sessuale su donne incinte. L'arresto in flagranza diventa obbligatorio per i reati di maltrattamento e stalking. Il PM potrà disporre a carico dell'aggressore intercettazioni telefoniche, oltre che l'allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dalla vittima. Se la persona accusata di stalking elude la prescrizione, sarà obbligato a portare un braccialetto elettronico.
- La denuncia della donna contro il suo aguzzino, a differenza che in passato, diventa irrevocabile in caso di minacce gravi (ad esempio con arma da fuoco), e revocabile per quelle meno gravi solo davanti all'autorità giudiziaria.
Secondo voi questo può bastare per sopprimere un tale fenomeno?
Il 25 novembre si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, milioni di persone e centinaia di scuole scenderanno in piazza per far sentire la loro voce con dei flash-mob, delle manifestazioni e dei grandi cortei.
Dobbiamo porre fine al femminicidio, dobbiamo opporci e combattere con tutte le nostre forze.
Dobbiamo denunciare fatti di questo tipo, perché chi ti picchia non ti ama, chi ti picchia non merita il tuo amore, chi ti picchia non merita il tuo silenzio.
Dice il Devoto-Oli:
Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.
Vogliamo infine lanciare il messaggio inviato dal Dipartimento per le Pari Opportunità: “Chi usa la violenza in una storia d’amore compie un reato doppiamente grave, proprio perché dice di amarti. Allontanalo dalla tua vita. Chiama il 1522: un aiuto gratuito e competente, con garanzia di anonimato”.
“La violenza ha mille volti. Impara a riconoscerli”.
La donna è quella dolce creatura che dà la vita, non un oggetto sessuale.
E’ l’ora di dire basta.

 

   

SolidaMente
 

 
  NdR: "SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello, Enrico Bellomo, Salvatore Lo Presti e Simona Zaffuto.
 
 

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25/11/2013

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 25 novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.

Martedi 26
novembre
- alle ore 20.15, a San Francesco, ultima catechesi tenuta dai fratelli del Cammino Neocatecumenale.

Giovedi 28
novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.

Venerdi 29 novembre - Inizia la Novena dell'Immacolata
- dalle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario, "Stellario" e Santa Messa (ogni giorno parteciperà una classe di catechismo di tutte le parrocchie, accompagnata dalle catechiste).

AVVISI

Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
 

 

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24/11/2013

Chiesa. Conclusione dell'Anno della Fede; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Anno della Fede
Anno della Fede

Riceviamo e pubblichiamo.

"24 novembre 2013, Solennità di Cristo Re: conclusione dell'Anno della Fede, istituito dal papa emerito Benedetto XVI l'11 ottobre 2012. Anno della fede eredità viva.
Si chiude l'Anno della fede, ma continua la sfida di portare il Vangelo fin nelle profondità dell'esistere (Messaggio di papa Francesco). Il documento d'indizione dell'Anno della fede, motu proprio firmato da Benedetto XVI l'11 ottobre 2011, si chiama "Porta fidei".
Un varco offerto a tutto il mondo, che si è ufficialmente spalancato l'11 ottobre 2012, con la Messa di apertura dell'Anno della fede, nel giorno esatto in cui si ricordavano i 50 anni del Concilio Vaticano II.
Questi ultimi dodici mesi sono stati particolarmente intensi, perché hanno dato la possibilità di approfondire il senso del credere oggi. Quest'anno è stato caratterizzato da momenti intensi  come: la rinuncia di Benedetto XVI, l'elezione di papa Francesco, la GMG di Rio de Janeiro.
Il vero "cuore" dell'Anno della fede è l'enciclica di Papa Francesco "Lumen Fidei" del 29 giugno 2013.
La fede è un dono che si riceve nel Battesimo. La fede è ascolto. La fede è incontro. La fede è cammino con Gesù. Questa fede bisogna alimentarla con la preghiera e con i sacramenti.
La preghiera è la chiave per entrare nel cuore di Dio. La preghiera è indispensabile per chi crede. Per Gesù la preghiera è stata il centro della sua vita, il suo respiro, l'orizzonte di riferimento, la sorgente delle sue azioni e delle sue parole.
Facciamoci accompagnare da Maria, la discepola perfetta, in questo cammino di fede
".
 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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24/11/2013

Chiesa. Solennità di Cristo re dell'Universo; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Solennità di Cristo Re dell'Universo
Cristo Re

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi, 24 novembre 2013, ultima domenica dell'anno liturgico, la Chiesa celebra la regalità di Cristo. Cristo è Re, Lui avrà l'ultima parola sulla storia, su ogni storia, sulla nostra storia personale.
La solennità di Cristo, Re dell'Universo nella Chiesa Cattolica, nella Chiesa Luterana ed in altre denominazioni cristiane indica un ricordo particolare di Gesù Cristo visto come Re di tutto l'universo.
La storia della festa può essere fatta risalire al 1899, quando papa Leone XIII stabilì l'11 maggio la consacrazione universale degli uomini al Cuore di Gesù. La Solennità di Cristo Re è di data recente. Fu istituita da Pio XI con l'enciclica "Quas primas" dell'11 dicembre 1925, e stabilita all'ultima domenica di ottobre.
Nell'enciclica, il pontefice dichiara che con questa festività intende affermare la sovrana autorità di Cristo sugli uomini e sulle istituzioni  davanti ai progressi del laicismo nella società moderna.
Nella forma ordinaria del rito romano la festa coincide con l'ultima domenica dell'anno liturgico. Nel calendario della Chiesa Luterana la Festa di Cristo Re è inserita tra la Festività Maggiori. La festa di Cristo Re, con la prospettiva del giudizio finale, risponde alla più universale delle attese umane.
Gesù vuole regnare: "per questo è venuto nel mondo"; lasciamo che regni veramente nella nostra vita, per infondere in essa la sua presenza divina.
A tutti, buona festa di Cristo Re
".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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24/11/2013

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (11); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 11)

S
Sacchìna
= piccolo sacco che si appendeva a una spalla.
Sacchitieddru
= piccolo sacco.
Saccu
= sacco. Sdivacari lu saccu = svuotare il sacco, dire tutto;  saccu di vastuni = si dice di chi prende sempre botte; cursa cu li sacchi = corsa di persone dentro un sacco fino alla cinta.
Sagnàri = togliere il sangue, fare un salasso.
Salàtu = salato, sotto sale.
Salèra = saliera.
Saliàri = spargere il sale.
Sàlici = salice, albero che cresce molto bene nei luoghi umidi. I suoi virgulti vengono utilizzati per fare ceste, ecc.
Salìtu = che ha sapore di sale.
Sangunàzzu = sangue di animale cotto.
Santàri = saltare.
Santiàri = bestemmiare.
Santi sepùlcri = i santi sepolcri.
Santu = santo; salto.
Sanzàli = mezzano.
Sanzalìa = mezzaneria.
Sapìri = sapere; avere l'odore o il sapore di qualche cosa.
Sarbàggiu = selvatico.
Sarbàri = conservare.
Sarda = sarda; sarda salata = quella conservata sotto il sale.
Sarìddru = nome proprio di persona = Rosario.
Sàrvia = salvia.
Sasà
= nome proprio di persona, anche Sasu (diminutivo) = Rosario.
Sàssula = sassola o sessola.
Sbacantàri = svuotare.
Sbagnàri = inumidire; offrire un rinfresco per l'augurio di una cosa (di una certa importanza) acquistata, per l'inaugurazione.
Sbarazzàri = togliere di mezzo ogni ingombro; anche allontanare una persona.
Sbariàri = svagare; aviri la testa sbariàta = essere con la testa che vaga per tanti pensieri e si dimentica di qualcosa; aviri la testa pirciata = avere la fissazione per qualcosa, per qualche persona.
Sbèrgia = pesca.
Sbignàri = andare via, es.: lu suonnu mi sbignà = il sonno è andato via, non ho più sonno.
Sbintàri = perdere l'aria.
Sbintàtu = che ha perso l'aria; sventato.
Sbintuliàri = fare vento; biancarìa sbintuliàta = quasi asciugata.
Sbirru = sbirro.
Sbirsàri = storcere, es.: mi sbirsià lu pedi = mi si è distorto il piede; sbirsàtu = in senso figurato, traviato.
Sbìu = passatempo, svago, divertimento.
Sbota = parte di un panno piegata.
Sbrazzàtu = che ha le maniche rimboccate fino al gomito.
Sbrizziàri (sprizziari) = bagnare leggermente, spruzzare.
Sbulazzàri (svulazzari) = volare qua e là ma non troppo in alto.
Sbummicàri = stingere.
Sbùrdiri = riuscire a fare.
Sbursàri = sborsare, spendere.
Scacàri = cessare; sbagliare; smettere; interrompere, es.: l'amicizia la scacà = ha interrotto l'amicizia.
Scaddràri = pulire per bene.
Scafiddùtu = appassito.
Scafuniàri = rovistare; cavare fuori, es.: nun scafuniari lu nasu = non mettere le dita dentro il naso.
Scaglìddra = diminutivo di scaglia, una piccolissima parte.
Scagliòla = scagliola, mangime per uccelli.
Scalàri = abbassarsi (del prezzo).
Scalièri = il tallo del cardo.
Scampàri = finire di piovere.
Scampuliàri = quando sta per finire di piovere che cadono ancora alcune gocce.
Scàmpulu = quello che rimane di una stoffa.
Scanciàri = cambiare.
Scànnalu = scandalo.
Scannièddru = rubinetto della botte.
Scanzàri = evitare, a scanzu di... per evitare...; scanzari la viti = fare una fossa attorno alla vite perché durante il periodo delle piogge si imbeva d'acqua. L'espressione può essere adattata ad altre piante che necessitino dello stesso trattamento.
Scanzu = scalzo.
Scappàri = fuggire; scapparisìnni = andare a convivere senza il permesso dei genitori.
Scappiddràrisi = togliersi il cappello per salutare.
Scappièddru = scalpellino.
Scarmàzzu = caldo forte e soffocante.
Scarminàri = allargare i batuffoli della lana dopo averli, in genere, lavati.
Scarparieddru = ciabattino.
Scarpàru = calzolaio.
Scarpàta = colpo dato con la scarpa: pendio.
Scarpisàri = calpestare, anche metaforicamente.
Scarricàri = liberare dal carico.
Scarsiàri = scarseggiare.
Scartàri = scegliere.
Scarsizza = scarsità, ristrettezza.
Scasciàri (detto di armi da fuoco) = scoppiare; dire in una sola volta ciò che fino a quel momento si teneva nascosto.
Scàsciu = rumore forte.
Scasciùsu = rumoroso.
Scassapagliàru = ladro, delinquente di poco conto, che sa penetrare solo in un pagliaio dove è facile entrare.
Scatasciàri = dire ciò che non si sarebbe dovuto o voluto dire.
Scatasciàta = il gridare.
Scatasciùsu  = che fa rumore, che grida.
Scatinàri (detto del terreno) = rompere la terra con l'aratro; incitare contro.
Scattàri = schiattare; rompersi violentemente; scoppiare, mettere nuovi germogli, es.: la vigna scattà = la vigna ha messo i nuovi germogli.
Scattiari = picchiare; venire all'improvviso.
Scazzètta = berretto da uomo, usato generalmente in casa.
Sceh = esclamazione, cosa vuole!, Ma guarda un po'!
Scebba = cenere ottenuta dopo che è stato bruciato il mallo verde che ricopre il guscio delle mandorla; serviva come detersivo per fare il bucato. Anche pianta perenne dagli steli biancastri e fiori a grappoli.
Schièpola = era una specie di pialla che serviva a fare gli intarsi delle balate di legno per le pile.
Schièttu ( f. schetta) = non sposato. Schetta arraggiata era quella donna che, raggiunta una certa età senza essersi sposata, era arraggiata, cioè sempre arrabbiata per non essersi, appunto, sposata.
Sciaccàri (sci aspirato) = presentare delle fessure, es.: lu pavimentu sciaccà = il pavimento presenta delle fessure.
Scialàrisi = divertirsi, far vita allegra e senza pensieri.
Sciàlu = divertimento.
Sciascinàri = trascinare.
Sciàscu (sci aspirato) = contenitore, usato generalmente per il vino, dalla bocca non molto larga, senza manici, con un buco al centro della pancia che veniva chiuso da uno zipolo, tolto il quale, si beveva appoggiando il piccolo buco alla bocca (signor Stefano Todaro).
Sciàtu (sci aspirato) = fiato.
Sciaviàri = spargere di qua e di là, es.: li addrini sciavìanu la munnizza = le galline spargono di qua e di là l'immondizia.
Sciavuràri (ciavurari) = annusare.
Scicàri = strofinare; toccare.
Sciddricaluòru = luogo scosceso, dove facilmente si scivola.
Sciddricàri = scivolare.
Sciddricuni = caduta scivolando.
Sciddricùsu = che fa scivolare.
Scifu = contenitore; vaso di pietra o di legno.
Scinnènza = la discesa di Cristo morto.
Scioccàtu = molto pulito; che ha un colorito di carnagione tendente al bianco; che ha avuto uno shock.
Scittu = stretto; che ha pochi soldi.
Sciuccàta (sc aspirata) = covata.
Sciugliùtu = sciolto.
Sciùri (sci aspirato) = fiore.
Sciusciàri (sc aspirata) = soffiare, es.: sciusciari lu nasu = stringono le narici con un fazzoletto, soffiando nello stesso, perché si espella il muco dal naso; sciusciari 'nculu = lett., soffiare nel sedere di una persona, nel senso metaforico di fare un dispetto, arrecare un danno sì da provocarne la reazione rabbiosa; sciùscia un vientu! = soffia un vento! (in genere freddo).
Scocca = si dice di due frutti, di due fiori o di due foglie, quando nascono insieme e sono tra loro attaccati; scocca di cammurria = grande seccatura.
Scornabeccu = terebinto, il maschio del pistacchio che col suo polline feconda la pistacchia. Generalmente si piantano un pistacchio maschio e otto pistacchi femmine. Essiri cuomu la fastuca e lu scornabeccu = stare sempre insieme.
Scracchièri = pianerottolo.
Scripintàri = tagliare qualcosa, una pustola ecc. per togliere  il marcio; aprire, bucare.
Scruccùni = chi è solito scroccare.
Scrupicchiàri = togliere il coperchio; mostrare cose nascoste.
Scuffàri = fare allontanare, cacciare.
Scugnàri = fare allontanare, es.: lu fici scugnari = l'ho fatto allontanare; scugnari lu nasu = fare uscire il sangue dal naso, provocare un'epistassi.
Scumalòra = mestolo con fori.
Scumàzza = schiuma.
Scummigliàri = scoprire; contrario di cummigliari = coprire.
Scumminàri = scomporre, dividere, disfare, interrompere.
Scumparsiàri = dividere il cibo in modo tale che esso duri il più a lungo possibile.
Scuncittàrisi = vomitare.
Scunzàri = mettere in disordine; disfare; sparecchiare.
Scuòppu = serratura; il movimento che fa la stanghetta della toppa quando è spinta dalla sua chiave; meccanismo di chiusura della porta senza necessità della chiave.
Scuornu = scorno.
Scupàri = pulire con la scopa.
Scupata = colpo dato con la scopa, lo spazzare.
Scupìtta = spazzola.
Scupittiàri = pulire i vestiti passandoci sopra la spazzola.
Scuppàri = arrivare all'improvviso.
Scuppatùra = sorpresa.
Scupùni = arnese per spazzare il forno.
Scuràri = farsi sera.
Scurciari = togliere la scorza; la pelle; togliere denaro con l'inganno.
Scurdàrisi = dimenticarsi.
Scurnàri = colpire con le corna.
Scùrriri = scorrere; del tempo = passare; dell'uva = perdere, per varie cause, acini.
Scurritùri = cordicella che serviva a legare sull'animale da soma bisacce ecc.
Scursunàru = asociale, timido.
Scuru = buio; scuru ca si feddra = buio pesto, tale che si può fare a fette.
Scustumàtu = che non si comporta secondo i principi della morale; vizioso, rozzo, maleducato.
Scuttàri = guadagnarsi qualcosa col lavoro, es. lu pani unu si l'ava scuttari = il pane uno se lo deve guadagnare.
Scuttarisìlla = prendersela ingiustamente con qualcuno, es.: si la scuttà cu mia = se l'è presa ingiustamente con me.
Scutulàri = abbacchiare; scutulari li miennuli = abbacchiare le mandorle; muovere con forza qualcosa per farne cadere la polvere, es.: scutòla li canzi ca sunnu chini di pruvulazzu = scuoti i pantaloni che sono pieni di polvere (in modo da farla cadere).
Scuvàri = l'uscita dei pulcini dall'uovo; scoprire.
Scuzzulàri (detto di fichi d'India, ficudini) = togliere dalla pianta i primi fiori affinché rinascano e diano, quindi, una produzione più tardiva.
Scuzzulàrisi = si dice di persona molto delicata che, al primo movimento, al primo leggere soffio di vento, si può fare del male es.: nun mi tuccati ca mi scuzzuolu = non mi toccate che posso farmi del male.
Sdanga (stanga) = stanga, pezzo di ferro che serve a rafforzare dall'interno le porte o le imposte.
Sdillabbràri = allargare, rompere l'elastico.
Sdillavàtu = senza sapore.
Sdirrùbbu
(stirrùbbu) = precipizio, rovina.
Sèggia = sedia.
Serpi = lucertola.
Sfattu = troppo maturo (del frutto).
Sfìncia = frittella.
Sgangàtu (sgangulàtu) = senza denti.
Sgarràri = sbagliare.
Sgriddràri = scappare, liberarsi, sfuggire.
Sguaddraràtu = si dice di colui che ha sostenuto uno sforzo tale da avergli provocato un'ernia ("guaddrara").
Sguazzariàri = il movimento che possono fare i liquidi dentro un contenitore.
Sìcchiaru = ferro che, scorrendo tra due anelli, serve a chiudere, dall'interno, una finestra, una porta ecc.
Siccu = secco, arido; magro.
Sicculìddru = un po' magro.
Siccàgnu = quasi  secco.
Siccùmi = le parti secche di una pianta.
Siddriàri = dare noia.
Siddriàrisi = annoiarsi.
Signu = mingherlino, brutto.
Silivèsciu = nome proprio di persona = Silvestro.
Sima = segno.
Sìmula = semola.
Singaliàri = notare, segnare.
Singaliàrisi = tenere a mente un torto per poi, al momento opportuno, vendicarlo.
Sirinàta (fari la sirinata) = il suonare e il cantare che si fa la notte alla ragazza amata; serenata.
Sirintìna = tutto il tempo di una sera.
Sirràculu = utensile per tagliare il legno.
Sirrètta = piccola sega.
Sitàggiu = utensile per macinare il pomodoro.
Sivu = grasso di origine animale, sego; superbia.
Sivùsu = superbo.
Smània = agitazione.
Smaniàri = agitarsi.
Sminnàri (sminnittiàri). = rovinare, sciupare.
Smirdiàri = macchiare, sporcare con la merda; svergognare.
Smurcàri = sopravvenire, arrivare,  es.: mi smurcà la dibilizza = mi è arrivata la debolezza, la fame, sono stato assalito da una forte sensazione di fame.
Sopìddru = non so, chi lo sa!
Sorèlla = suora.
Spaccapètra = erba il cui infuso viene utilizzato per spaccare i calcoli e favorire, in questo modo, la loro fuoruscita dal corpo umano.
Spaccàri = rompere, spaccare. Spaccari lu vuddru = incominciare a bollire.
Spaccàzza = apertura larga.
Spacinnàtu = che non ha nulla da fare, sfaccendato.
Spagliàri = togliere la paglia dal frumento con il tridente (la tridenta).
Spàgliu (a) = è un modo di seminare l'orzo e altro. Il contadino, stando fermo in un punto, buttava l'orzo prima davanti a sé, quindi un po' più distante, infine ai suoi lati. Il frumento invece si seminava a solco; le fave, almeno nei tempi più antichi, nelle fossette, li fussùna.
Spanàri = detto della vite, che ha il filetto (verme) rovinato.
Sparacògna = asparago di cui si mangiano i talli.
Spardàri = rovinare, consumare.
Sparecchiatàvulu = mobile.
Sparinùsu = che facilmente si scioglie in bocca.
Sparlascìnu =  lo sparlare a bassa voce.
Sparlittèra = donna che è solita sparlare.
Sparlittièri = uomo che è solito sparlare.
Spertu = furbo.
Spicci = riferito ai soldi, banconote di piccolo taglio o monete.
Spidu = tutto ciò che si perde di qualche cosa, che si è costretti a buttare.
Spiducchiàri = togliere, specialmente alla vigna, i ramoscelli inutili.
Spilàri = incominciare a camminare, camminare davanti, es.: spila ca viegnu = incomincia a camminare, io ti raggiungerò; lo sfilarsi di un filo da un indumento; spilàrisi = incorrere in uno strappo muscolare; ironicamente, fare uno sforzo tanto grande da farsi male, es.: si spilà tuttu = non si è speso più di tanto.
Spinci = dolci che si preparano per San Giuseppe.
Spinnàri = desiderare ardentemente; togliere le penne; arrecare qualche male agli altri.
Spintrazzàri = ridurre in piccole parti. Nel participio passato, trasandato, disordinato, trascurato.
Spirtusari = forare.
Spirùni = strumento che chi cavalca usa per pungere la cavalcatura e spingerla a correre.
Spisatu = l'insieme delle spese che si affrontano per un matrimonio o per un funerale.
Spitìttu = senza restrizioni, libero.
Spitu = spiedo; strumento lungo e sottile con cui si muove di qua e di là il fuoco.
Spizziàli = farmacista.
Spranza = speranza.
Spratichizza = inesperienza
Spricignàri = pulire, liberare da qualunque cosa.
Sprisciàri = fare fretta.
Spriùni = attrezzo utilizzato per impastare il pane.
Sprizziàri =spruzzare.
Spruniàri = vivere agiatamente, senza lavorare.
Spruvulazzàri = togliere la polvere (pruvulazzu), spolverare.
Spurniciàrisi = pensare troppo a una cosa, essere continuamente in pensiero.
Spurtàri = si dice degli alberi quando producono frutti fuori stagione.
Spurtàtu = maturo prima del tempo.
Spussissàri = togliere il possesso.
Sputalòra (sputèra) = recipiente dove si sputava.
Sputazzàta = sputo.
Squatràri = squadrare; osservare con attenzione qualcosa o qualcuno.
Squatriàri = dare ai muri o alle pareti la prima passata di cemento.
Staddra = stalla.
Steddra = pezzo di legno tagliato dalla scure per bruciare.
Sticchiutèddra = ragazza vivace, spiritosa e molto intelligente.
Stiddriàri = essere stellato.
Stiddriàtu = pieno di stelle.
Stillìniu = nervosismo.
Stimpàri = dicesi del terreno quando scorre lentamente verso il basso.
Stinnicchiari = buttare a terra.
Stinnicchiàrisi = sdraiarsi.
Stipu (stipuni) = armadio.
Stizza = goccia; poco es. na stizza di pani = un pochettino di pane.
Stizzàna = stillicidio.
Stòllitu = stupido.
Stracanciàrisi = cambiare di colore per emozione, spavento ecc.
Strafalària = donna che conduce una brutta vita, persona spregevole, che fa poco uso della ragione.
Strafalàriu = (maschile di strafalària).
Stràiri = massaggiare.
Strangusciàri = riempirsi di angoscia fino a svenire.
Stratagliàri = tagliare intorno; attraversare improvvisamente la strada da un lato all'altro senza dare la precedeza.
Strasàttu = patto; a strasattu = a cottimo; di strasattu = improvvisamente.
Stravuliari (sciavuliàri) = lavoro che si fa nell'aia e che consiste nel disfare i covoni e disporre, con un tridente, le spighe in modo tale che i cavalli o i muli le possano calpestare e battere con facilità.
Strigli = attrezzi di lavoro.
Strìglia = arnese per pulire  il cavallo.
Striglièra = luogo dove si depositano gli arnesi di lavoro.
Strincitesta = una specie di bandana usata dalle persone anziane per ripararsi dal freddo o per contenere il mal di testa.
Strùmmulu = trottola.
Stuccàri = spezzare.
Stuiàri = asciugare, pulire.
Stuiàrisi = asciugarsi; metaforicamente, nell'espressione stuiarisi lu mussu, si vuole significare abbandonare l'idea di conseguire o fare qualche cosa.
Stullitìri = diventare stupido.
Sulènnu = tranquillo.
Sulfaràta = lo zolfo che si accende dentro la botte dopo che essa è stata ripulita.
Summàccu = sommacco. Le foglie, ricche di tannino, sono utilizzate nella concia delle pelli.
Sucàri = succhiare; sucarisilla = sopportare qualcosa contro la propria volontà.
Sulàmi = quella parte di grano che si raccoglieva nell'aia e che era rimasto per terra dopo che il grano stesso era stato pulito e insaccato, es.: Iamu a sulami? = andiamo per le aie a raccogliere il grano rimasto per terra?
Sulàru = solaio; soffitta.
Suònnu = sonno; sbignari lu suonnu = non potersi più addormentare.
Suòru = sorella.
Supicchiùsu = che fa soverchierie.
Suppèra = vaso di maiolica utilizzato per portare la minestra a tavola.
Surcu = solco.
Surdatièddru = coccinella.
Surfaràri = aspergere di zolfo le viti per evitare la crittogama, un fungo che attacca le foglie e gli acini della vite. Ha un colore grigiastro.
Surfararu = zolfataio.
Surfarata (fari la surfarata a la vutti) = fare bruciare dello zolfo per controllare l'acidità di una botte.
Sùrfaru = zolfo.
Sursicieddru = un piccolo sorso.
Sursu = sorso.
Sùsiri = alzare; riflessivo = alzarsi, uscire dal letto.
Suspittùsu = sospettoso, ma anche dispettoso.
Sutta = sotto.
Sùvaru = sughero.
Suvèra = coprispalle.
Svampari = prendere fuoco.
Svummicàri (sbummicàri ) = il trasudare delle macchie.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 24 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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23/11/2013

Lettere. "Un'isola pedonale, per una vita sociale più a misura d'uomo"; del prof. Lillo Agnello

 

Un'isola pedonale, per una vita sociale più a misura d'uomo

Riceviamo e pubblichiamo.

"All'ill.mo sig. Sindaco ed agli Amministratori tutti.

Oggi, dopo tanti dubbi circa l’accoglimento dello stesso, voglio dare un suggerimento che farebbe contenti tanti concittadini: la creazione di un’isola pedonale per almeno un’ora, la sera.

Esiste ancora, nella nostra comunità, l’abitudine di scendere in piazza la sera per incontrare qualcuno o semplicemente per fare quattro passi insieme a qualche amico. E’ un’abitudine ancestrale che coltiviamo, noi meridionali, ormai da un paio di millenni, seguendo le orme degli antichi greci, che nell’agorà (piazza appunto) intessevano buona parte della loro vita politica e sociale.

Noi, ormai, la politica la releghiamo al momento delle consultazioni elettorali, ma il momento “sociale” permane ancora nella nostra cultura. Chiunque scende la sera nota un numero più alto di persone che s’intrattiene a chiacchierare… e la piazza diventa più viva e vitale.

E però: il continuo flusso veicolare nuoce al clima disteso e amicale che in genere caratterizza tutti i gruppi e gruppetti che vi stazionano o vi si muovono per fare i classici quattro passi.

La creazione di un’isola pedonale di durata limitata potrebbe rendere più distesa la permanenza in piazza. Creiamo, allora, le condizioni per una vita sociale più a misura di uomo.

Gli amici Amministratori, forse, preferiscono attraversare il corso in macchina. Provino a sostare un attimo e vedranno se il presente suggerimento è valido.

Non voglio dare suggerimenti tecnici: ma da via Collegio al bar di Bonsignore forse si potrebbe attuare ed a costo zero.

In attesa degli eventi
".

 

   

Lillo Agnello
 

 

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23/11/2013

Comune. Convocato il Consiglio comunale per venerdi 29 novembre alle ore 18.30

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria su determinazione del presidente dott. Antonio Carlisi, è stata fissata per venerdi 29 novembre, alle ore 18.30, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

l) Nomina scrutatori, lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;

2) Approvazione piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari;

3) Approvazione Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il triennio 2013-2015 e dell'elenco annuale 2013;

4) Approvazione relazione previsionale e programmatica 2013-2015 - bilancio di previsione 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora.
 

 

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23/11/2013

Salute. Test per prevenire patologie delle ossa e delle gambe, presso la Farmacia Spoto

 

Test per prevenire patologie delle ossa e delle gambe
Volantino

Nei giorni 2 e 16 dicembre sarà possibile effettuare, presso la Farmacia Spoto, dei test per individuare e prevenire patologie delle ossa e delle gambe.
Lunedi 2 dicembre si potrà effettuare la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata ad ultrasuoni), esame che, senza sottoporre il paziente a radiazioni, permette di fare diagnosi sull'insorgenza di osteoporosi (malattia sistemica dell'apparato scheletrico; le ossa diventano più fragili e sono esposte ad un maggior rischio di fratture).
Lunedi 16 dicembre il personale sanitario sarà a disposizione per il controllo della stasi venosa (si manifesta con sensazioni di pesantezza, dolori, formicolio o crampi alle gambe ed ai polpacci; disturbi che rappresentano il primo campanello d'allarme di un'alterazione della circolazione).
Per poter effettuare i test è necessario prenotarsi presso la Farmacia Spoto, oppure al numero indicato sul volantino.
 

Test per prevenire patologie delle ossa e delle gambe
Volantino

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23/11/2013

Iniziative. Aperta la partecipazione al 1° Concorso "Presepi in  vetrina"

 

1° Concorso “Presepi in vetrina”
Presepe

La costituenda “Associazione Cavalieri di Gesù Bambino del Santo Presepe” col patrocinio del Comune di Grotte (AG) organizza il 1° Concorso “Presepi in vetrina” al fine di promuovere la rappresentazione della Natività di Nostro Signore negli esercizi commerciali del territorio che - con la loro auspicata partecipazione - nell’allestire a festa le proprie vetrine potranno contribuire sia a rendere più suggestiva l’atmosfera natalizia in paese, sia a ridare più spazio a Gesù Bambino che nasce nel Santo Presepe, veri rappresentanti del Santo Natale e delle nostre tradizioni, preferendoli così ad altri simboli natalizi (albero, renne, Babbo Natale ecc..).

REGOLAMENTO

Art. 1 Al concorso possono partecipare tutti i titolari di esercizi commerciali del Comune di Grotte, con presepi o altri allestimenti di qualsiasi stile e materiale, purché inerenti la Natività di Nostro Signore (es. semplici culle con Gesù Bambino, statue della Santa Famiglia, ecc). La partecipazione è gratuita.

Art. 2 I presepi dovranno essere esposti a partire almeno dal 16 dicembre 2013 e fino ad almeno il 6 gennaio 2014.

Art. 3 Le adesioni dovranno pervenire entro il 9 dicembre 2013 attraverso la compilazione dell’apposita Scheda di partecipazione da inviare tramite e-mail con oggetto “Presepi in vetrina” all’indirizzo concorso-presepe@libero.it. Si consiglia d’inviare l’e-mail con la notifica di lettura per essere certi dell’effettiva ricezione della stessa.

Art. 4 A tutti i  titolari degli esercizi partecipanti saranno consegnati degli attestati di partecipazione. I primi tre classificati saranno premiati.

Art. 5 La commissione sarà composta da: Calogero Miceli (Presidente, ideatore dell’iniziativa), Paolino Fantauzzo (Sindaco del Comune di Grotte), Antonio Carlisi (Presidente del Consiglio Comunale), Eugenio Martorelli, Daniel Carlisi, Antonio Vella, Michele Morreale, Sofia Vizzini, Salvatore Lo Re.

Art. 6 La premiazione si terrà la sera del 5 gennaio 2014, intorno alle ore 20.30 nei pressi  del presepe vivente “La piccola Betlemme”.

Scheda di partecipazione Visita l'argomento
 

 

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22/11/2013

Iniziative. Congresso provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori, domani a Grotte

 

Movimento Cristiano Lavoratori
M.C.L.


Antonio Di Matteo
Antonio Di Matteo

Si svolgerà domani, sabato 23 novembre, a Grotte il congresso provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori. La manifestazione avrà inizio alle ore 16.00 presso il centro polifunzionale San Nicola. Saranno presenti il Vice Presidente Nazionale Antonio Di Matteo e l'on. Decio Terrana, componente del Consiglio Generale.
Di Matteo che è attualmente Consigliere CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), ha avuto esperienze professionali in Istituti di credito, Istituzioni regionali, Aziende private, Enti economici e no-profit. E' stato più volte Amministratore locale e Presidente di Enti territoriali. E' un esperto di politiche del lavoro, della formazione e del terzo settore.
Attualmente ricopre i seguenti incarichi:
- Vice presidente generale del Mcl;
- Presidente di EFAL (Ente Formazione Addestramento Lavoratori);
- Componente il Consiglio di Amministrazione del Caf-Mcl;
- Componente il Consiglio direttivo di FORMA (Associazione fra Enti ed  Associazioni cristiane operanti nella formazione professionale);
- Componente il CdA di ENPALS (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo) - Roma 2005/2008;
- Direttore della "Fondazione Italiana Europa Popolare". Roma-Bruxelles;
- Componente il Coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore;
- Vice presidente di UELDC (Unione Europea Lavoratori Democratici Cristiani) - Bruxelles;
- Partecipa e rappresenta il Mcl in diversi organismi ed associazioni del mondo cattolico e del lavoro.

 

 

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22/11/2013

Comune. Istituita una "WIFI Zone" gratuita in Piazza Umberto I

 
Istituita una "WIFI Zone" gratuita in Piazza Umberto I

WIFI Zone
Segnaletica

Da oggi anche a Grotte è possibile navigare gratuitamente sul web tramite un servizio offerto dall'Amministrazione comunale. Il Comune ha infatti deciso di istituire una zona wifi gratuita in Piazza Umberto I (piazza municipio). Basta una semplice registrazione online, con l'inserimento di pochi dati non sensibili, per poter iniziare a navigare ad alta velocità.
Gli utenti potranno collegarsi con ogni dispositivo che sia abilitato a ricevere connessioni wifi: computer portatili, tablet, smartphone. Dopo un periodo di sperimentazione della "wifi free zone" è in progetto di estendere la copertura ad altre zone del paese. E' in fase di valutazione anche la possibilità di offrire la connessione ad internet, sempre tramite wifi, ai cittadini per uso "domestico"; qualora i costi di realizzazione tecnica (per i ripetitori) e quelli della linea adsl potenziata (tale da garantire un notevole numero di collegamenti contemporanei) fossero tali da poter essere coperti da una minima "quota" versata dagli utenti, il servizio potrebbe partire dai primi mesi del nuovo anno.
 

 

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21/11/2013

Chiesa. Presentazione della Beata Vergine Maria; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Presentazione della Beata Vergine Maria
Presentazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi, 21 novembre, la Chiesa fa memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria, ancora bambina, al Tempio, all'età di soli tre anni, condotta dai suoi genitori Gioacchino ed Anna.
La Presentazione della Beata Vergine Maria è una memoria di origine devozionale, è tra le feste più sentite in Oriente, celebrata già a partire dal VI secolo: presso gli Orientali la Madre di Dio è il vero tempio in cui Dio ha posto la sua salvezza.
Il fatto della Presentazione di Maria al tempio non è narrato in alcun passo dei testi sacri, mentre viene proposto con abbondanza di particolari dai vangeli apocrifi.
Si collega a una pia tradizione attestata dal Protovangelo di Giacomo, che celebra la prima donazione totale che Maria fece di sé, compiendo una "consacrazione" esemplare a Dio e divenendo modello di ogni anima che si consacra al Signore.
La data del 21 novembre deriva dallo stesso giorno di consacrazione della Basilica di Santa Maria Nova nella città di Gerusalemme, che era stata costruita da Giustiniano I per il vescovo Elia, nel 543.
La prima celebrazione della Presentazione viene fatta risalire al calendario di Basilio II Bulgaroctono, imperatore nel XI secolo. Nel Medioevo conobbe un discreto successo, fino alla definitiva adozione da parte di papa Sisto V nel 1585.
La Chiesa cattolica ricorda l'evento come una memoria, mentre la chiesa l'Ortodossa inserisce questa festività tra le dodici festività maggiori. L'episodio della Presentazione è stato trattato da moltissimi autori in più epoche storiche, ma la più nota rappresentazione si trova nella basilica di Santa Maria Maggiore. In tutti questi dipinti un ruolo chiave ha la rappresentazione architettonica della scala, su cui la Vergine bambina sale.
Sempre a Roma, nella Chiesa Nuova, è presente una cappella dedicata alla Presentazione della Vergine.
Oggi contempliamo in Maria una figura di donna realizzata, che ci aiuta a magnificare Dio per la sua meravigliosa opera di salvezza.

Dalla liturgia bizantina: 21 novembre, Orthros della festa dell'ingresso al  tempio della Madre di Dio.
Preghiera:
Sbigottisce l'universo per il tuo augusto ingresso:
poiché Tu, o Vergine ignara di  nozze,
sei penetrata all'interno del tempio di Dio,
quale purissimo tempio,
e a tutti quelli che ti cantano, concedi la pace
.

Preghiamo la Madonna e imitiamo le sue virtù
".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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21/11/2013

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 22 novembre

 

Passo e... Spasso!

Nuova passeggiata della salute. Si consiglia di portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità lungo eventuali tratti poco illuminati. E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei genitori.

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di domani, venerdi 22 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Piazza Renzo Collura, Corso Garibaldi, Via Trinacria, Via Fonte, Via Machiavelli, Via Bruto, Via Newton, Via Sturzo, Viale Matteotti, Via Pirandello, Via Verdi, Via Santo Stefano, Via Acquanova, Via Saluzzo, Via Cavour, Via Anita, Via Bassi, Via Dionigi, Via Pisacane, Via Maroncelli, Viale Pertini, Via Gracco, Via Empedocle, Via Carnevale,
Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
 

 

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21/11/2013

Proposte. "Giovani e Rivoluzione"; terzo articolo della nuova rubrica "SolidaMente"

 

SolidaMente
Vedi la rubrica


SolidaMente

Giovani e Rivoluzione

Spesso si sente parlare di ribellione, di giovani che protestano per rivendicare i loro diritti o di  ragazzi arrestati durante una manifestazione.
La domanda che sorge spontanea è: qual è il motivo che spinge i giovani a ribellarsi?
Tutti ci lamentiamo dello Stato che non va come dovrebbe andare, della crisi che non ci consente di vivere come si dovrebbe o della corruzione che macchia la dignità dell’italiano, pure di quell’onesto padre di famiglia che la mattina si alza prestissimo per prendere il suo solito caffè senza zucchero, salutare la moglie ed i figli e correre subito al lavoro.
Ci vogliamo soffermare sulla tragica storia che avvolse la dignità dell’italiano onesto.
Un giorno qualunque, l’italiano onesto si alzò  prestissimo, come faceva ormai da tanto tempo, ma non uscì di casa; si affacciò dalla finestra e rimase lì ore ed ore a riflettere sul da farsi. Da quel giorno nella vita di quell’onesto lavoratore si aprì un solco incolmabile. Venne licenziato dalla fabbrica in cui lavorava, motivo crisi. Ma come dirlo a sua moglie? Con quale faccia presentarsi in piazza, trovare la forza di sedersi al bar a discutere di sport con gli amici? Come fare a pagare il mutuo della casa? Il mondo gli crollò addosso. Tutti i suoi sogni vennero infranti in un battibaleno. Si decise di dire la verità alla moglie, ma quel duro colpo inflittogli lo fece sentire un piduista. Usciva di notte per paura che qualcuno lo potesse notare, andava vagando di strada in strada e di panchina in panchina. Si sedeva per riflettere sugli errori che lo Stato aveva commesso nei suoi confronti; quello stesso Stato che oggi ci  impone di essergli fedele e di proteggerlo a qualsiasi costo. Esso dov’era quando quell’onesto signore, padre di famiglia, stava morendo di fame? Pensava sul serio che potesse campare, insieme a tutta la sua famiglia, con la cassa integrazione? Lo Stato pensò mai che con ottocento euro quell’uomo non riuscisse più a coprire nemmeno il mutuo della casa? Ah certo, lui a ciò non pensa! E’ troppo impegnato “a stringere tra le dita il rosario dei sondaggi, sperando che lo rinfranchi”.
Quell’uomo fu ucciso dallo Stato, nel suo magazzino, sopra una sedia ormai barcollante, come del resto lo è tutto il mondo.
Tutto ciò successe una sera qualunque, di un giorno qualunque, in un paese qualunque.
Quando si sente parlare di manifestazioni e di proteste giovanili le persone adulte fanno una smorfia di disapprovazione; pensano che noi siamo “gli sbagliati”. Il ridicolo ed il torto passano sempre sulle leggere ma tenaci spalle dei giovani, i quali sono gli unici a credere ancora in qualcosa. Sanno che per far sì che si realizzino i loro sogni, devono contare solamente sulle loro potenzialità e sulla loro unione.
Bisogna ammirarli per ciò che fanno e non pensare solamente a dire: “Ma che volete fare i rivoluzionari? Lo Stato nemmeno vi considera; scendere in piazza a manifestare è solamente una gran perdita di tempo”.
Lo Stato plasma i giovani a suo piacimento: li vuole perfetti ed ubbidienti, li crede dei buoni a nulla, preferisce che siano degli insignificanti citrulli e non si prende la briga di ascoltarli.
Quando si ha un’ideale, un sogno, una passione, per cui vale la pena lottare, bisogna combattere fino all’ultimo granello di vita.
Non ci si deve lasciar prendere dallo sgomento o dalla cupidigia che sta avvolgendo questa società, ormai contaminata dalla corruzione e dall’egoismo.
Oggi i giovani si stanno ribellando perché non vogliono subire la stessa ingiustizia di quell’onesto lavoratore italiano che cadde in disperazione per una colpa non commessa da lui.
Vogliamo ricordare ai lettori l’articolo 4 comma 1 della Costituzione Italiana:
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Il lavoro è un diritto fondamentale ed intoccabile!
Noi giovani siamo il futuro, ma anche il presente e non è per niente vero che pensiamo solamente a criticare, a fare cagnara e a non concludere mai niente. La società odierna cerca di farci apparire sotto una falsa luce, ma noi questo non lo permettiamo e giorno dopo giorno continueremo la nostra lotta contro i problemi che ci affliggono.

P.S.: Vogliamo ricordare che per adesso non è compito nostro far qualcosa, amministrativamente parlando, per colmare il deficit finanziario, ma è di chi ci governa.

Vogliamo concludere questo nostro articolo con una citazione di Jean-Jacques Rousseau: “L’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene”.
 

 

   

SolidaMente
 

 
  NdR: "SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello, Enrico Bellomo e Salvatore Lo Presti.
 
 

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21/11/2013

Attualità. "Memoria, arte e valorizzazione... quale futuro?"; di Annamaria Apa

 


Annamaria Apa

Memoria,  arte e valorizzazione… quale futuro?

“La strada degli scrittori”, così è stato chiamato il percorso turistico-culturale che collegherà Racalmuto, Agrigento e Porto Empedocle, luoghi segnati dalla vita e dalle opere di grandi scrittori come Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri. E’ chiaro che a muovere questo progetto vi sia l’intento di creare un connubio tra cultura, arte e turismo, poiché si cercherà di inserire in questa dinamica anche la fruizione di beni di valore storico-artistico che contraddistinguono questi centri urbani.
Da cittadina che in questi luoghi è nata e vive, di conseguenza né è legata affettivamente e culturalmente, tutto questo non può che entusiasmarmi ed inorgoglirmi. Ma da archeologa, nel momento in cui si parla di sviluppo economico veicolato dalla valorizzazione di beni culturali, tutto questo mi porta a fare delle riflessioni che hanno poco o nulla di entusiasmante.
La nostra terra è patria di illustri scrittori ed è giusto e doveroso continuare a farli rivivere attraverso queste iniziative, ma questo da solo non basta se vogliamo creare delle prospettive di turismo concrete.
Investire risorse privilegiando questo tipo di turismo ci fa correre il rischio di continuare a proiettare nel tempo un’immagine di Agrigento, Racalmuto e Porto Empedocle cristallizzata in pochi “luoghi simbolo” e al nome di scrittori illustri, quindi distorta e riduttiva.
Rischiando così (parafrasando Buttitta) d’incappare in un diabolico errore, ovvero una riduzione del campo visivo che comporterebbe la restrizione dell’ottica dell’uomo fino al punto di far vedere della storia reale, di un aspetto tanto importante della sua presenza nel mondo, soltanto la parvenza. In altre parole mi chiedo che senso ha parlare di turismo quando manca una prospettiva di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico più ampia e scientificamente fondata che sappia essere in grado di comprendere e apprezzare e trasmettere l’immenso patrimonio culturale che ci è stato tramandato e ci appartiene.
I beni culturali del nostro territorio non riescono a liberarsi da un’aura di degrado che li avvolge oramai da tempo immemore.
I nostri musei  stentano ad adeguarsi ad una fruizione multimediale, più immediata e coinvolgente, migliaia di reperti giacciono dimenticati nei magazzini degli stessi musei. Siti archeologici di straordinaria bellezza e valore artistico, riportati alla luce dopo un notevole dispendio economico, sono serviti soltanto a fare delle belle pubblicazioni, ed oggi distrutti dalla dimenticanza.
Concludo facendo una breve riflessione su Racalmuto, affermando che questo paese dalle chiese maestose e dagli scorci medievali ha un patrimonio storico-artistico che merita di essere indagato e valorizzato poiché questo non si riduce solo alla Fondazione Sciascia, al castello e al teatro.
Nel corso nel tempo e attraverso varie vicissitudini questo territorio ha restituito delle testimonianze archeologiche molto interessanti, indicando un contesto di valore storico ancora non interamente scoperto, e che purtroppo oggi si trovano ad essere sottratte alla collettività scientifica e non perché tenute sottochiave o visibili solo attraverso fotografie.
Ignari che proprio questi cimeli maltrattati e dimenticati con molta leggerezza, sono in grado di restituirci quella dignità e quella forza necessari per ottenere quel riscatto culturale ed economico tanto desiderato.


Annamaria Apa
21 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
 

 

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19/11/2013

Riflessioni. "Le due facce del diritto acquisito: del ricco potente e del povero impotente"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.

"Le due facce del “diritto acquisito”: del ricco potente e del povero impotente.
Quando sentiamo che gli emolumenti dorati della classe politica e dei manager, “divinamente superdotati”, non possono essere toccati, modificati, perché è un diritto acquisito, mi salta subito in mente la spudorata legge feudale tedesca del maggiorascato, giustificata come divina, ma che nulla aveva della trascendenza. Così avviene ancora oggi nel nostro bel paese Italia, a favore di politici.
E a tutte le osservazioni critiche, che la gente comune muove contro i loro stipendi altissimi (che fanno girare e saltare le p…e, quelle vere e anche di acciaio, non quelle di Letta, perché temperate e irrobustite dal continuo allenamento alla sofferenza, alla lotta per la sopravvivenza), e poi contro le pensioni cosi dette d'oro, le buone uscite, che non possono assolutamente compararsi a quelle di mille insegnanti insieme, ebbene, quando contro questa razza umana privilegiata dalla politica immonda o da altre disonorate ruffianerie, si dice, si chiede insistentemente, soprattutto in questo periodo di crisi, di tassare diversamente la ricchezza e di abbassare il livello di remunerazione da ladri, fissando una volta per sempre, un tetto limite, si risponde che non è possibile perché il loro è un diritto ormai acquisito.
Ma quale diritto? Tutti i diritti degli uomini mortali, hanno un valore finito, temporale. Nessuna legge, nessun diritto scende da Dio. Lo stesso avviene per le riconosciute intelligenze di alto spessore, come si dice dei manager, per fare un esempio, a cui le aziende pubbliche e private affidano i loro investimenti per moltiplicarlo a rischio minino o addirittura zero. Anch'esse vanno pagate adeguatamente, ma mai sproporzionatamente, come tuttora si fa: il presidente dell'INPS, per fare ancora un esempio, uno fra gli ultimi della carretta dorata, prende uno stipendio che supera quello di cento e più impiegati. Anche di lui è altissima l'intelligenza? Dobbiamo anche ringraziare Dio per averla concessa ad un uomo che l'adopra a nostro vantaggio? Anche costui gode straordinariamente di un diritto acquisito?
Se, per concludere, resterà intoccabile il reddito stratosferico dovuto per un'intelligenza superdotta, di conseguenza e senza rimedio continuerà a pagare la classe dei mediocri, che sono i filosofi, storici, scienziati, artisti, medici, insegnati, impiegati, artigiani, lavoratori, casalinghe, e ancor peggio le numerosissime famiglie, gli studenti, ecc. ecc..
E ciò è vero. Ne danno conferma tutte le vicende di cronaca vera, a scapito sempre del poveraccio, che per mala sorte, senza sufficiente intelletto, paga da solo la ricchezza di tutti a causa del diritto acquisito, alla povertà e allo sfruttamento. Contrariamente al ricco, dotato per grazia divina di abilità cognitiva, è riconosciuto il diritto acquisito di sguazzare entro fiumi di denaro, e se gli fosse possibile anche di godere di vedere strisciare ai suoi piedi masse informi dei senza cervello.
A futura memoria".

 

   

Antonio Pilato
 

 

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18/11/2013

Comune. Chiarimenti sulla disponibilità del Piano Regolatore Generale

 

Comune di Grotte

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota pervenuta dal Comune di Grotte.

"Con riferimento alla lettera della signora Altea Pia Bruzzi.
Anzitutto ringraziamo la Signora che, pur non essendo grottese, ha mostrato di prestare grande attenzione ed interesse al nostro paese.
Purtroppo non abbiamo trovato riscontro di una sua richiesta presso i nostri uffici (a quanto pare di capire, rimasta inevasa), tuttavia con l'occasione si precisa e si ribadisce che presso gli uffici comunali è disponibile il personale tecnico per fornire ogni informazione sul Piano Regolatore Generale.
Copia di tale documentazione, in formato digitale su dischetto, è a disposizione di quanti avessero interesse a farne richiesta.
La documentazione sul PRG, non essendo in alcun modo "riservata", è stata da sempre in possesso di tutti i Tecnici (ingegneri, architetti, geometri...).
Per la pubblicazione online, il Comune si impegna, appena possibile e fatte salve eventuali difficoltà di carattere tecnico relative al formato ed al programmi di lettura del file, ad inserirla sul proprio sito istituzionale.
Qualora la Signora Bruzzi volesse venire presso i nostri uffici, saremo ben lieti di farle omaggio di una copia digitale su dischetto".
 

 

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18/11/2013

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 18 novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.

Giovedi 21
novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.

AVVISI

Proseguono, ogni martedi e venerdi alle ore 20.15 nei locali della chiesa San Francesco, le catechesi tenute dai fratelli del Cammino Neocatecumenale. I locali sono riscaldati ed è in funzione un servizio di baby sitter.

E' iniziato, domenica 3 novembre, il corso per i fidanzati in preparazione al sacramento del matrimonio. Il cammino prevede la partecipazione alla Santa Messa domenicale delle ore 17.30 nella chiesa Madonna del Carmelo; di seguito l'incontro di formazione nella chiesa di San Francesco.

Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
 

 

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18/11/2013

Attività. Spettacolo conclusivo dell'edizione 2013 del GroEst

 

GroEst 2013
Video 1^ parte

L'edizione 2013 del GroEst (Grotte Estiva), ormai conclusa da qualche mese, ha lasciato negli animatori e nei ragazzi e bambini partecipanti un vivo ricordo. Dieci intensi giorni, tra giochi, sport, spettacoli e tanto divertimento. In particolare, con molta gioia è stata vissuta, anche dalle famiglie, la serata conclusiva per la quale è stato allestito uno spettacolo nell'atrio dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli", e di cui pubblichiamo la ripresa video dei momenti più significativi.
Guidati da Daniel Carlisi, ideatore ed organizzatore della manifestazione, hanno dato il loro contributo come animatori: Calogero Infantino, Alessandra Cirino, Alessandro Licata, Angelo Costanza, Antonio Mercato, Antonio Todaro, Valeria Formoso, Chiara Morreale, Elena Licata, Gaia Terrana, Giulia Licata, Ilaria Minneci, Ilaria Polifemo, Martina Agnello, Oliver Cozma, Raissa Puma, Roberta Zaffuto, Vincenzo Costanza, Salvatore Todaro, Simona Gibella, Soraya Liotta, Swami Infantino, Vincenzo Vitello, Nadia Licata, Elisabetta Polifemo, Giovanni Bellavia, Giuseppe Spitali.

Pubblichiamo il video della manifestazione (riprese di © Emanuele Licata).
 

GroEst 2013
Video 2^ parte

  GroEst 2013 - 1^ parte (Video) Visita l'argomento GroEst 2013 - 2^ parte (Video) Visita l'argomento
 
 

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18/11/2013

Lettere. "Impossibile consultare efficientemente il Piano Regolatore Generale"; di Altea Pia Bruzzi

 

Piano Regolatore Generale

Riceviamo e pubblichiamo.

"Grotte non è la mia terra, ma è come se lo fosse da sei anni a questa parte, essendo quella su cui poggiano le loro radici le persone che amo.
Ogni anno assisto al particolare e caratteristico cerimoniale della Pasqua, quale ultimo stendardo di tutta una serie di manifestazioni cittadine che, da tempo, si sono andate impoverendo o addirittura sono scomparse del tutto.
Ho sempre seguito in questi anni questa pagina web, che a me "ca sugnu giurgintana lavata e scanuscenti" fa assaporare la vita del vostro bel paese: poesie per i vostri cari, auguri per lauree, feste, battesimi, comunicazioni tra associazioni e tantissime altre bellissime attività tutte vissute dalla stessa comunità.
Mi piace quella piazza Marconi, un po’ sbilenca, scoscesa, sicuramente non paragonabile a piazza del campo a Siena, ma vissuta e partecipata dalla comunità.
Amo il mercato cittadino, così colorito, dove ogni tanto si può incontrare qualche emigrato che con le lacrime agli occhi compra del buon vino casereccio.
Mi piacciono le contraddizioni, credo che rendano la vita più avvincente, ma ci sono occasioni in cui le contraddizioni rischiano di essere un vero pericolo per la comunità.
Ed è per questo che oggi dopo tanto tempo mi sento in dovere di scrivere una nota grazie a questo efficientissimo mezzo che ormai è entrato nelle case di tutti per porre una domanda; accettatemi come figlia adottiva che ha a cuore il vostro, il nostro territorio.
Non è accettabile che in un Comune come Grotte, dove insistono architetture di pregio come la chiesa Madre di Santa Venera, o la chiesa della B.M.V. del Monte Carmelo e diverse infrastrutture quali lo stadio cittadino, e non da meno un meraviglioso centro storico, sia impossibile consultare in maniera rapida ed efficiente il Piano Regolatore Generale, lo strumento urbanistico fondamentale per programmare e prevedere gli sviluppi futuri del Comune in termini di utilizzo del suolo e la salvaguardia del patrimonio esistente.
Vuole questa essere una lettera aperta agli addetti ai lavori, ma anche ai profani che hanno a cuore la loro terra. Dove siete?
Come si può programmare il bene per la città se il Comune non ha a disposizione per i cittadini, per i professionisti e perfino per gli studenti, atti pubblici di cui secondo la legislazione vigente tutti i Comuni italiani devono essere provvisti?
La cosa che maggiormente mi preoccupa è che nessun cittadino abbia notato la grave mancanza, sia in formato cartaceo che digitale, di tutti i materiali concernenti l'amministrazione del territorio.
Come possono gli operatori competenti vagliare proposte di piani di lottizzazione, di opere di manutenzione ordinaria, straordinaria, se è impossibile accedere allo strumento fondamentale del PRG?
Oppure - atteggiamento gravissimo che ho escluso a priori - non hanno voluto fornire a me la documentazione?
L'hanno tenuta nascosta? Non l'hanno ritenuta una richiesta valida?
E' troppo difficoltoso svolgere in maniera corretta e trasparente la propria mansione?
Non voglio pensar male, ma non riesco a credere che l'unica copia sopravvissuta in tutto il pianeta di tale documentazione sia un foglio "A1" affisso nelle pareti di un ufficio comunale.
Non oso in tal caso immaginare quali siano le prassi per l'approvazione di un intervento all'interno del Comune. Voglio solo capire come mai non sia possibile consultare documenti pubblici di tale levatura, di dominio pubblico, del Comune di Grotte".
 

 

   

Cordiali saluti
Altea Pia Bruzzi
 

 

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17/11/2013

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (10); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 10)

Q
Quàgliu
= quaglio.
Quannu
= quando.
Quantu = quanto.
Quarantùri = esposizione e adorazione del SS. Sacramento, Quarantore.
Quatalàri = assicurare, dare cautela, cautelare.
Quattru = quattro; pochi; brutte parole, es.: ci li dissi quattru = le (gli) dissi delle brutte parole.
Quintadecima = si dice della luna quando è piena.


R
Racìna = uva.
Ràdica = radice.
Ràdiri = radere.
Ràggia = rabbia.
Ramu = ramo; rame.
Ramùnnu = nome proprio di persona, Raimondo.
Rancàta = qualche ora.
Ranni = grande.
Rappa = grappolo; rappa di racina = grappolo d'uva.
Rappùglia = raspo.
Rappurtàri = riferire.
Rasa = bastone utilizzato per togliere il colmo alle misure di capacità per gli aridi.
Rascaturi (di maiddra) = piccolo strumento per raschiare la pasta dalla madia (anche raspa di maiddra).
Rasòla = raschiello.
Raspa = specie di lima; raspa di maiddra = attrezzo di ferro con cui si raschiava quella pasta che rimaneva attaccata alle sponde della madia (maiddra).
Raspacciùsu = ruvido, non liscio.
Rastièddru = rastrello.
Ràsula = piccolo strumento di ferro simile a una piccola pala, che serviva a pulire la zappa. I contadini, per averla sempre a portata di mano, specialmente nel periodo invernale, quando la terra si attaccava alla zappa, la tenevano legata alla cintura con una piccola catena o con un pezzo di corda.
Rattèddri = piccoli lavori.
Rattiddriàri = fare piccoli lavori, anche come passatempo.
Ribbiddriàri = lamentarsi; chiedere con insistenza; ribellarsi; es.: lu carusu ribbiddrìa ca avi fami = il bambino si lamenta perchè ha fame.
Ricùrriri = adire l'autorità per un torto subito, denunciare, es. ì a ricurriri = è andato in caserma a denunciare.
Ricuttàru = donnaiolo; colui che fa la ricotta o che la vende.
Rìiri = sollevare.
Rìisi = sollevarsi, alzarsi, es. si riì = si alzò.
Rina = sabbia.
Rina = nome proprio di persona, diminutivo di Caterina; oggi anche di Calogera.
Rincìgliu = strumento di ferro adunco che serviva a potare le viti.
Rinèsciri = riuscire.
Rinu = nome proprio di persona, in genere = Gregorio.
Riscìna = malattia che, a causa dell'umidità, colpisce il grano non ancora maturo provocando la distruzione delle spighe.
Risòlviri = risolvere; al riflessivo = decidere, es.: appena m'arrisuolvu, viegnu = appena mi sarò deciso, verrò.
Rivièlu = notizia non buona, es.: ogni vota ca veni mi porta rivielu = ogni volta che viene mi porta una brutta notizia.
Rivièrsu = litigioso; ribelle, che non accetta le regole della società. A lu riviersu (si usa in senso figurato) = in modo contrario a quello giusto, es.: capisci li cosi a lu riviersu = capisce le cose al contrario; a la riversa = in posizione contraria al normale, es.: si misi li pidunetta a la riversa = si è messo le calze al rovescio.
Robba = casa di campagna rustica. O di la robba = grido per richiamare i padroni della robba, di cui non si conosceva il nome.
Rubbittèra = donna che abitava nella robba.
Ruccazzàta = colpo di pietra.
Rucchèddru = rocchetto.
Rùdiri = rodere; provare un forte risentimento.
Rudùsu = che fa rodere.
Rugna = malattia della pelle.
Rumutiàri = frugare in varie parti, cercare in continuazione.
Rurù (f. Rura) = nome proprio di persona, Gregorio.
Russània = rosolia.
Russìa = il rosso che talvolta si vede nel cielo.
Russu = rosso; russu d'uovu = torlo d'uovo.
Russuliddra (russulana) = tipo di grano.
Russùri (russura) = vergogna.
Rutèddra = girella, utilizzata dai calzolai.
Rutùni = rete di corda con cui si trasportava la paglia.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 17 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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16/11/2013

Lettere. "Ai giovani di SolidaMente ed agli altri"; del prof. Lillo Agnello

 

Lillo Agnello
Lillo Agnello
 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Ai giovani di SolidaMente ed agli altri.

     In questi ultimi tempi ho seguito con tristezza gli eventi politici e sociali in campo nazionale ed il silenzio che li circonda in questa nostra comunità. Anche la partecipazione a questo nostro notiziario m’è sembrata distratta e poco incisiva, limitandosi ad una semplice, povera informazione. E invece i problemi che ci affliggono sono sempre più urgenti e di ricadute imprevedibili.
     L’articolo dei giovani cui mi rivolgo, mi ha dato l’input per esternare le mie considerazioni.
     Il primo assunto da cui voglio partire è che i giovani da essere “gioventù bruciata” per presunta combustione interna sono diventati “gioventù bruciata” da fattori esterni.
     Negli ultimi decenni è diventato un luogo comune considerare i giovani incapaci di tutto. Era come se la società e talvolta le famiglie non potessero servirsi dei loro contributi. L’unica cosa che potevano fare era studiare, quando le condizioni lo permettevano ed anche gli interessi. Gli adulti che reggevano e governavano la società in tutti i settori, se pure si lamentavano e lanciavano invettive, poco si curavano di loro e comunque non erano disposti a concedere spazi vitali per il loro benestare.
     Nella nostra piccola comunità i partiti non sono riusciti a formare giovani che potessero contribuire con le loro idee e con il loro entusiasmo ad innalzare il livello politico e sociale. Sino ad ieri di giovani che si potessero affacciare alla politica, perché intimamente convinti di potere legittimamente contribuire alla vita della comunità, se ne sono visti pochi. Solo pochi elementi lo hanno fatto ma su stimolo e guida dei rispettivi genitori. Molti di questi giovani, nel periodo in cui il commercio era fiorente, lasciati liberi da inceppi sociali e culturali dell’ambiente di provenienza sono riusciti a crearsi uno spazio vitale ed a crescere. Molti di loro erano considerati incapaci di fare alcunché e dopo (e qualcuno ancora) hanno dimostrato di saperci fare.
     Le conseguenze? Oggi il panorama politico nostrano è deprimente. I partiti sono in profonda crisi e vanno avanti per Clan pervicacemente attaccati al potere ed incapaci di concedere spazi ai più giovani: prima inclusi nelle liste e poi lasciati per strada o a rappresentare qualcuno nelle Istituzioni. Ancora oggi si perpetua questo atteggiamento farisaico nei loro confronti.
     Ed il fenomeno, si badi bene, ha avuto dimensioni nazionali, anche se nelle zone che offrivano più possibilità di inserimento nel contesto economico e lavorativo, i giovani si davano al lavoro e vivevano consapevolmente con la loro indipendenza economica e la vita che si apriva dinanzi a loro.
     Oggi il quadro economico è cambiato radicalmente. Gli adulti ed i partiti, da qualsiasi punto si voglia considerare il fenomeno, non solo si sono rivelati incapaci di dare un buon governo al Paese, ma hanno bruciato le speranze dei giovani. Ed i giovani, che ora bussano insistentemente alle porte, avvertono il profondo distacco e l’abisso creatosi tra i vecchi e loro, i Giovani.
     I nostri giovani, dunque, sono stati bruciati due volte: prima perché non si è dato loro lo spazio per eccellere (solo se vanno fuori è loro consentito, come le nostre cronache ci dicono) e dopo perché non hanno creato le premesse per un loro futuro prossimo.
     I nostri politici sono tutti anziani. Hanno esperienza, ma mancano di coraggio e spirito innovatore. E’ un fenomeno umano: i giovani sanno tentare di più ed hanno idee nuove; gli anziani sono sempre più conservatori, hanno paura dei salti. Eppure se diamo uno sguardo fuori dall’Italia scopriamo che Obama e Clinton, Blond e Blair, e tanti altri hanno retto le sorti dei loro Paesi ancora giovani (rispetto alla età media dei nostri governanti). In Italia si è mosso Renzi e già le nubi si addensano sulle sue aspettative e quelle di tanti (come i sondaggi direbbero). Lotte interne e contro i giovani sono anche nel PdL. Non abbiamo capito niente… e a volte mi viene di pensare che il nostro dna di popolo meridionale ci porta verso questi modi di operare… e naturalmente non deve essere così.
     Ed allora cosa dire a questi nostri giovani? AVETE RAGIONE.
     Noi adulti dobbiamo sentirci debitori nei vostri confronti. Vi abbiamo tolto parte del passato e parte (speriamo poco) del Futuro. Cercate di essere forti e perseveranti. I governanti sentono il vostro fiato addosso, come qualche risultato elettorale evidenzia. Il nostro Capo del Governo ha posto il problema a livello europeo: segno di resa e comunque meglio che niente.
     Con la speranza di non aver tediato
".

 

   

Lillo Agnello
 

 

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16/11/2013

Proposte. "Musica e Cultura"; secondo articolo della nuova rubrica "SolidaMente"

 

SolidaMente
Vedi la rubrica


SolidaMente

Musica e Cultura

“Un paese senza arte è un paese senza anima”.

Viviamo in un paese dove si preferisce mandare avanti un bar, in cui adolescenti consumano così il loro tempo, la loro salute, le loro potenzialità di realizzare se stessi, piuttosto che migliorare una biblioteca, o creare un punto di riferimento per tutti i giovani.
Come vogliamo chiamarla questa singolare piece teatrale? Noia? Malessere sociale? Disagio giovanile?

Ci siamo mai chiesti come si è mobilitata in questi anni l’Amministrazione comunale per noi giovani?

Chi si assumerà quindi la responsabilità?
I giovani vogliono risposte con risultati immediati in grado di migliorare da subito le loro condizioni, e porre dunque le premesse per un solido modello di crescita, i cui frutti si potranno apprezzare solo nel medio e lungo periodo.

Perché allora non pensare a ideare, scoprire cosa attragga i giovani oggi, avvicinarsi a loro e insieme creare un punto di riferimento fondamentale per tutti i giovani del paese.
Ci è subito venuto in mente “Musica e Cultura”, titolo di un gruppo ideato da Peppino Impastato
(dove si proiettavano interessanti film, ai quali seguivano dibattiti e confronti, che aiutavano molto nella riflessione, nella presa di coscienza per una crescita culturale e politica), e attraverso questo gruppo si possono organizzare attività culturali, teatrali, musicali, pittoriche e sportive e, perché no, anche un carnevale alternativo, visto che a Grotte non ne abbiamo da anni.
Bisogna che i giovani siano resi protagonisti delle scelte culturali, evitando che sia sempre l'ente pubblico a “decidere a tavolino”.

Valorizzare la cultura coinvolgendo specialmente le giovani generazioni, è un modo per condividere insieme le loro emozioni, che spesso non vengono ascoltate.

Precisiamo che un paese senza cultura e arte è un paese che non vuole crescere, negandosi un futuro vero, concreto e soprattutto libero.
 

 

   

Cordiali saluti
SolidaMente
 

 
  NdR: "SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello, Enrico Bellomo e Salvatore Lo Presti.
 
 

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16/11/2013

Iniziative. Aperta la partecipazione alla 1^ Mostra Concorso del Presepe Artigianale

 

Aperta la partecipazione alla 1^ Mostra Concorso del Presepe Artigianale
Presepe

La costituenda Associazione “Cavalieri di Gesù Bambino del Santo Presepe” in collaborazione con l’Associazione “Gli Amici di Padre Vinti” organizza la 1ª Mostra-Concorso del Presepe artigianale.

REGOLAMENTO

Art. 1. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti.

Art. 2. Il concorso si divide in 2 (due) categorie:
          A) Categoria “Giovani” alla quale possono partecipare bambini e ragazzi di età inferiore ad anni 18 (come singoli, scuole o singola classe, gruppo di catechismo ecc.);
          B) Categoria “Adulti” alla quale possono partecipare persone singole dai 18 anni in poi, le varie associazioni, gruppi parrocchiali, ecc.

Art.3. I presepi presentati alla Mostra-Concorso verranno esposti nella casa natale del Servo di Dio Padre Vinti e/o in appositi spazi coperti all’interno del presepe vivente “La piccola Betlemme” di Grotte (AG) nei suoi giorni d’apertura.

Art. 4. I presepi potranno essere realizzati con qualsiasi materiale, stile e ambientazione. Le dimensioni massime consentite sono: altezza 60 cm; larghezza 1 m; profondità 80 cm.

Art. 5. Tutti coloro che intendessero partecipare alla Mostra-Concorso dovranno comunicarlo entro e non oltre il 6 dicembre 2013 inviando l’apposita Scheda di partecipazione debitamente compilata, all’indirizzo e-mail concorso-presepe@libero.it. Si consiglia d’inviare l’e-mail con la notifica di lettura per essere certi dell’effettiva ricezione della stessa.

Art. 6. I partecipanti potranno consegnare i loro presepi a partire dal 9 dicembre e fino al 15 dicembre 2013 dalle ore 16.30 alle 18.00. E’ consigliabile contattare prima l’organizzazione per essere certi della fattiva possibilità della consegna. Dopo il 6 gennaio 2014 sarà cura dei partecipanti venire a ritirare i loro lavori.

Art.7. La giuria è composta da: Calogero Miceli (Presidente, ideatore dell’iniziativa), Domenico Vizzini (Presidente dell'Associazione “Gli Amici di Padre Vinti”), Michele Morreale, Annalisa Bellavia, Giusy Vizzini, Sofia Vizzini, Salvatore Lo Re, Antonio Maida. Le linee di valutazione si baseranno su: originalità, bellezza, creatività, qualità complessiva dell’opera.

Art. 8. A tutti i partecipanti saranno consegnati degli attestati di partecipazione. I primi tre classificati di ogni categoria verranno premiati con oggettistica sacra inerente la Natività e/o il Servo di Dio Padre Vinti.

Art. 9. La premiazione si terrà il 5 gennaio 2014 intorno alle ore 20.30 nei pressi del presepe vivente “La piccola Betlemme”.

Scheda di partecipazione Visita l'argomento
 

 

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16/11/2013

Televisione. 2^ edizione di "U Tiggì", telegiornale in siciliano di Aristotele Cuffaro, su Agrigento Tv

 

2^ Edizione di "U Tiggì", telegiornale in siciliano di Aristotele Cuffaro, su Agrigento Tvo
Guarda il video

Ormai è quasi pronta la 2^ edizione di "U Tiggì", il telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro. Dalla prossima settimana, dagli studi dell'emittente televisiva Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre), prenderà il via l'appuntamento con le notizie diffuse e commentate in siciliano. La formula dello scorso anno (interviste registrate tra la gente, ospiti in studio...) sarà integrata con due novità. La prima è rappresentata dalla presenza a fianco del conduttore, per ogni puntata, di una ragazza diversa, che sarà protagonista di un servizio fotografico - per l'obiettivo di Lillo Arcieri - sui luoghi più affascinanti della Sicilia. La seconda, prendendo ispirazione dalla consegna del "tapiro" di "Striscia la notizia", è il conferimento, a personaggi "meritevoli" della "Pala di ficudinia". "U Tiggì" di Aristotele verrà trasmesso in replica, su Agrigento Tv, nei giorni seguenti. Nell'attesa della prima puntata è possibile guardare il promo.

Promo di "U Tiggì" Visita l'argomento
 

 

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15/11/2013

Politica. "No alla Tares, un vero e proprio tartassamento tributario"; nota della Minoranza consiliare

 

Grotte Libera e Solidale

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento pronunciato, nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale, dal Consigliere Leonardo Cutaia a nome di tutto il gruppo di Minoranza "Grotte Libera e Solidale", riguardante le nuove gravose tariffe della Tares previste dal regolamento comunale del quale era in discussione l'approvazione.

"
Il consigliere Leonardo Cutaia assieme a tutto il gruppo di minoranza chiedono e propongono all’intero Consiglio comunale di votare contro qualsiasi provvedimento adottato in materia di Tares e riconfermare anche per il 2013 la Tarsu, in tempo per il pagamento della rata di saldo per il mese di dicembre.
Abbiamo deciso di percorrere questa strada perché, da nostre simulazioni*, l’applicazione dei rigidi criteri della Tares porterà pesantissime conseguenze per le famiglie più numerose e per le attività commerciali, mentre la Tarsu garantisce una maggiore equità.
Quindi la conferma della Tarsu ci consente di applicare le stesse tariffe dell’anno scorso, e di lasciare invariata la spesa dei nostri concittadini per quanto riguarda la tassa comunale.
Questo era uno degli impegni intrapresi dal gruppo di Minoranza fin dall’inizio del suo insediamento, un percorso specifico che ha come obiettivo quello di tutelare gli interessi della comunità, andando incontro alle esigenze dei cittadini specialmente nella delicata materia dei tributi.
Le scadenze fiscali sono tante e i nostri concittadini si sentono vessati da quello che consideriamo un vero e proprio tartassamento tributario
".

Tariffe Tares
Uso domestico

Tariffe Tares
Uso non domestico

   

I Consiglieri del Gruppo “Grotte Libera e Solidale”
Vincenzo Cimino, Leonardo Cutaia, Santino Lombardo,
Davide Magrì, Annamaria Todaro

 

 
  * Queste le simulazioni, indicative, elaborate dai consiglieri del gruppo di Minoranza su una abitazione di 100 mq, riguardanti gli aumenti derivanti dall'applicazione delle nuove tariffe Tares:
- Nucleo familiare con 1 componente: - 10%;
- Nucleo familiare con 2 componenti: + 20%;
- Nucleo familiare con 3 componenti: + 43%;
- Nucleo familiare con 4 componenti: + 65%;
- Nucleo familiare con 5 componenti: + 85%;
- Nucleo familiare con 6 o più componenti: + 100%.

Pubblichiamo gli specchi delle tariffe per uso domestico e non domestico, previste dalla Tares (il cui regolamento, nonostante le indicazioni, il parere ed il voto contrario della Minoranza, è stato approvato dal Consiglio comunale).
 
 

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15/11/2013

Toponomastica. Inadeguati i cartelli stradali in Via Salvo D'Acquisto

 

Via Salvo D'Acquisto
Via D'Acquisto

Via Salvo D'Acquisto
Via D'Acquisto

Salvo D’Acquisto è un italiano, un credente, un carabiniere, un eroe.
Da giovanissimo Vicebrigadiere dei Carabinieri in servizio alla stazione di Torre di Polidoro (Roma), a soli 23 anni non esitò a sacrificare la propria vita per salvare 22 italiani innocenti da fucilazione certa. Era il 23 settembre 1943. Quel gesto gli valse la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Tante furono le lapidi, le caserme e i monumenti a lui dedicati in tutta la nazione. La Chiesa ne ha avviato la causa di beatificazione, che è in corso.
Anche Grotte, anni fa, ha voluto dedicargli una via. Gesto che rende i cittadini orgogliosi e fieri.
Sicuramente a causa di una scelta provvisoria, le due insegne della via sono state realizzate su fogli di compensato scritti a mano. A volte succede che ciò che dovrebbe essere provvisorio diventi definitivo. Sarebbe opportuno che il nome di Salvo D’Acquisto venisse ricordato, ed indicato come esempio alle nuove generazioni, con tutto l’onore che merita. Non si tratta di un semplice problema “estetico” ma della misura in cui una comunità sa tenere alta la memoria di quanti si sono generosamente sacrificati in nome della giustizia e della verità.


Carmelo Arnone
11 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
 

Salvo D'Acquisto
Salvo D'Acquisto

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15/11/2013

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 15 novembre

 

Passo e... Spasso!

Nuova passeggiata della salute. Si consiglia di portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità lungo eventuali tratti poco illuminati. E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei genitori.

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 15 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Mattarella, Via On. Giglia, Via Sturzo, Via Kulishoff, Via Pirandello, Viale Matteotti, Via Leopardi, Via Ingrao, Via Comitini, Via Padre Pio, Viale della Vittoria, Via San Desiderio, Via Madonna delle Grazie, Via San Giovanni Bosco, Via Don Minzoni,  Via Santa Venera, Via Giovanni XXIII, Via Acquanova, Via Lincoln, Via Cavuor, Via Comaschi, Via Gioia, Via Etna, Via Scoppettieri, Via San Nicolò, Corso Garibaldi,  Piazza Renzo Collura, Via Machiavelli,
Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
 

 

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14/11/2013

Chiesa. Santa Venera, patrona di Grotte; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Santa Venera
Santa Venera

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi, 14 novembre 2013, la Chiesa ci fa celebrare santa Venera, una grande martire, amante di Dio, una grande evangelizzatrice.
Santa Venera nel suo aspetto fisico doveva essere molto bella, fine e degna di venerazione come sta ad indicare il nome di origine latina. Santa Venera sarebbe nata il venerdì dell'anno 100 d. C. nella zona delle Terme Romane Xiphonie vicino Acireale, dette anche"Terme di  Santa Venera al Pozzo" e morta decapitata il 26 luglio del 143 d. C. nella Gallia Cisalpina a soli 43 anni. I suoi genitori, Agatone ed Ippolita, nobili cristiani della Gallia, erano pii e devoti, dediti alla carità e all'aiuto ai poveri. La desiderarono per molti anni; dopo tantissime preghiere e suppliche, Dio fece loro questo dono. La madre voleva che si chiamasse Venera, dato che era nata il Venerdì Santo, ma il padre la chiamò Veneranda. I Greci la chiamarono Parasceve per indicare il giorno precedente al sabato di Pasqua, nella quale era nata la fanciulla. Consacratasi a Dio, Venera studiò la bibbia e le vite dei martiri e, dopo la morte dei genitori, all'età di 20 anni, dopo aver distribuito tutti i suoi beni ai poveri, cominciò un'intensa opera di apostolato, spostandosi in tutta la Sicilia, in Campania e in Calabria, dove venne fermata ed arrestata a Locri dal prefetto Antonio, il quale avrebbe cercato invano di ricondurla alla religione romana, prima con inviti e poi addirittura con atroci torture, dalle quali, però, Venera sarebbe uscita illesa. Il prefetto Antonio si convertì alla vista di tanti miracoli. La leggenda narra che Santa Venera, dotta nelle sacre scritture e accesa d'amore per Dio, abbandonò la sua casa e si diede all'evangelizzazione. Andò di città in città e venne anche a Grotte. Qui predicò e visse in un grotta, posta dove sorgeva la casa Marrelli, nel corso Garibaldi. Grotte che allora era abitata da poche centinaia di famiglie, molto delle quali disagiate, la ospitò con grande accoglienza. Venera espresse il desiderio di restare a Grotte e visitò molti ammalati, lasciando un persistente profumo di rose. Venne rapita di notte e portata ad Acireale. Dopo essere stata sottoposta al martirio, immersa in olio bollente, la sua bellezza non venne scalfita per nessun motivo, anzi ne uscì più bella di prima, morì per decapitazione. Il suo corpo giace nelle catacombe di Santa Domitilla. Santa Venera viene festeggiata due volte: il 26 luglio data della "morte" e il 14 novembre data della "traslazione delle sue reliquie". Santa Venera è venerata in Sicilia e in genere nell'Italia Meridionale. Santa Venera è la Patrona oltre che di Grotte, di varie località come Acireale, Avola, Gerace, Maio di Civitella e di un Comune di Malta.
L'iconografia tradizionale la ritrae con in mano il Vangelo, il Crocifisso e la palma del martirio. Palma, intrecciata da una triplice corona, per indicare la sua verginità, l'apostolato e il martirio.
Per onorare la nostra Patrona "Santa Venera" imitiamo le sue virtù e preghiamola recitando il rosario in suo onore.
Rosario a Santa Venera:
Tutti: Sposa e Martire di Cristo,
         una vergine si onora.
         Chi di lei  non s'innamora
         Non ha fede e non ha  cuor!
Nei grani piccoli: Santa Venera verginella il martirio ti fa bella.
                          Il candore verginale rende il nome tuo immortale
".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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14/11/2013

Cinema. Il film "Preghiera" di Giovanni Volpe in proiezione al "Ciak" di Agrigento

 

"Preghiera" di Giovanni Volpe
Locandina

Già in tournèe nelle sale d'Italia, dopo aver fatto tappa a Palermo ed allo Sciacca Film Fest, sarà proiettato anche ad Agrigento il nuovo film del regista grottese Giovanni Volpe. Il film di genere drammatico che s’intitola PREGHIERA, racconta la storia di tre fratelli, Maria, Lorenzo e Nina; rimasti orfani e poveri, occupano il sotterraneo della scuola di un paese siciliano. Sempre in bilico sulla sottile soglia che separa la ragione dalla disperazione, Maria, sorella maggiore, ha una forza e una rabbia tali da riescire comunque a reggere le sorti di tutti e tre, ossessionata com’è dal dover salvaguardare i fratelli, entrambi disturbati, da un mondo esterno che avverte nemico e il tentativo di simulare un’esistenza normale. Marta, assistente sociale del Comune, si schiererà dalla loro parte, cercherà di prendere tempo al dovere, a ciò che anche lei sa sarebbe giusto. Ma chi può realmente dire cosa è giusto e per chi lo è? Quel tempo che le occorre per arrivare ad una soluzione il più indolore possibile: per i fratelli e per lo Stato. Una lotta, quella di Marta, contro se stessa e la sua coscienza, incapace di arrendersi all'evidenza di un destino che incombe, freddo e insensibile, su briciole di umanità che consumano la loro esistenza ai margini delle nostre vite.
Preghiera è il dialogo di una Donna a tu per tu con Dio, in cui tutta la frustrazione e la rabbia verso se stessa e contro il mondo, emergono nella ricerca di un significato per un’esistenza rimasta sospesa tra ideale e mera contingenza. Tra i protagonisti del film: Luana Licata, Ilaria Mitidieri, Claudia Palermo, Antonio Lo Presti, Angelo Costanza e con Luciano Caratto nel ruolo del Sindaco.
Il film andrà in programmazione al CIAK di Agrigento lunedi 18 e martedi 19 novembre 2013, sala blu, alle ore 18.30, 20.30 e 22.30.

"Preghiera", film di Giovanni Volpe
Cinema "Ciak" di Agrigento - Sala Blu
Lunedi 18 e martedi 19 novembre
Proiezioni alle ore 18.30, 20.30 e 22.30
 

 

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12/11/2013

Iniziative. Incontro a San Nicola sul tema "Vino e territorio", a cura della Proloco Grotte

 

Vino e territorio
Locandina

Giovedi 14 novembre, alle ore 18.00 presso il centro polifunzionale "San Nicola", si svolgerà un incontro sul tema "Vino e Territorio". La manifestazione è a cura della Proloco Grotte, con la collaborazione della Cantina La Torre, del Consorzio Isola Bio, del patronato ACLI e del Comune di Grotte. Durante la serata sarà presentato il libro di Gabriele Peritore "Vino e Venere". Interverranno: Margherita La Rocca (imprenditrice e Deputato all'Assemblea Regionale Siciliana) e Santina Burgio (Dirigente dell'Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana).
Al termine della manifestazione sarà offerta una degustazione di vini e prodotti tipici.

Incontro sul tema "Vino e Territorio"
Centro Polifunzionale San Nicola
Giovedi 14 novembre - ore 18.00
 

 

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12/11/2013

Proposte. "Bruciata, ma, da chi?"; primo articolo della nuova rubrica "SolidaMente"

 

SolidaMente
Vedi la rubrica


SolidaMente

Bruciata, ma, da chi?

Siete una gioventù bruciata” è il grido di battaglia che spesso accompagna le lamentele degli anziani e dei meno giovani, dirette alle sorde orecchie del troppo diffuso menefreghismo della nuova generazione. Non sarebbe buon giudizio nostro, né di nessun altro, controbattere dicendo che non abbiamo nulla di “bruciato”, e che anzi sono le idee di tutti noi ad ardere in attesa della più prossima attuazione.
Ma la domanda sorge spontanea; dopo i mille perché che ci siamo chiesti e ci avete chiesto, è opportuno riflettere su un altro contesto: da chi siamo stati bruciati?
Chi è il nostro assassino?
Da chi è voluto e gestito, da chi è stato preparato il rogo dove siamo condannati, e chi continua ad accatastare la legna per renderlo il più eterno possibile?
Si potrebbe dare la colpa alla società, a noi stessi, o forse agli educatori, ma il verdetto che rivelerà l’assassino non è immediato, dobbiamo attendere un po’ di tempo, coadiuvato con la nostra riflessione, per conoscere addirittura il crimine commesso.
Oggi manca l’iniziativa, la volontà, lo stimolo che ci spinga ad essere attivi: sul sociale, sul politico, sull’umano. E’ consuetudine del nostro presente andare alla ricerca di svaghi, di attività che mal si conciliano con un interesse che può darci frutti. E, dato ancora più preoccupante, facendo così, non si fa che agire con un enorme disinteresse nei confronti dei problemi che oggi ci avvolgono, e che domani soffocheranno le nostre prospettive future.
Se, però, in diversi casi, nasce ancora quel barlume di rabbia, insopprimibile, che porta a lamentarsi per la consapevolezza del nostro destino “bruciato”, ecco che possiamo accantonare la definizione della nostra gioventù.
La rabbia, vuoi per desolazione, vuoi per necessità, nasce ancora, ed è irrefrenabile. Ma è di questa rabbia che il nostro assassino ha paura? C’è, dalla parte opposta, l’idea che nutrirci di vane speranze possa in qualche modo distoglierci dal desiderio di agire?
Oggi, qua a Grotte, manca l’iniziativa, la volontà e lo stimolo che ci possa spingere ad essere attivi: sulla situazione sociale, politica, su tutte le attività all’interno del Comune in cui viviamo, che non è altro che una riduzione in scala del nostro contemporaneo.
E allora perché, anziché alimentare il nostro rogo, non depositate il combustibile necessario nei nostri cervelli, per farci divenire un punto di svolta? Colpa della nostra mentalità? Dalle ceneri si può rinascere, basta avere la giusta spinta.
Se siamo una generazione bruciata, sicuramente una buona parte della colpa va a noi stessi, ma un’altra bella fetta va proprio a voi: chi si interessa di noi? Chi si prende cura dei nostri stimoli, chi non ci sopprime, mirando soltanto a svolgere il proprio compito, non coinvolgendoci direttamente, limitandosi all’ottica del proprio interesse, senza degnarsi del fatto che noi siamo esseri pensanti, non matricole, non numeri, non schede, non vuoti.
Qualcuno avrà fallito. E il fallimento di questo, è stato anche il nostro.
Ma noi, a differenza di altri, abbiamo una marcia in più: siamo nel pieno dei nostri giorni, siamo globalizzati, siamo interattivi. La rete che noi utilizziamo fin troppo (motivo per cui spesso siamo anche classificati come “generazione spenta”, che si nutre dei freddi rapporti online) sa essere anche un grande strumento, di organizzazione, di assemblea, di confronto.
E’ necessario che però dal piccolo si passi al grande, che dal singolo si passi alla massa e soprattutto che si vada dall’eterno fuoco dell’idealismo al concreto.
Dove sta il punto? Nella collaborazione. La suddivisione della “colpa”, nostra e vostra, non è un motivo di accusa, ma di invito. Se si vuole che tutto non rimanga com’è, bisogna che tutto cambi (ci perdoni Tomasi).
Il cambiamento è possibile solo da un sentimento comune, di cui dobbiamo essere gravidi tutti, noi e voi. Con la speranza che le nostre non rimangano soltanto parole tralasciate da molti.
Creiamo punti di incontro, dibattiti, manifestazioni, associazioni. Facciamolo sul serio, è il momento di agire, non di rinviare.
Non è più il tempo adatto per essere soltanto voi stessi, dovete capire quando essere l’uno e quando essere l’altro, quando restare nella vostra lenta e rassicurante vecchiaia (non legata all’età anagrafica), e quando entrare nel tormento della precarietà, o nel fuoco dei giovani.
Sperando non si tratti soltanto di un sogno.

 

   

Cordiali saluti
(La gioventù bruciata, ma anche bruciante)
SolidaMente
 

 
  NdR: "SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello, Enrico Bellomo e Salvatore Lo Presti.
 
 

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12/11/2013

Comune. Scuolabus: sospeso per venerdi 15 novembre il servizio del Fiat Ducato

 

Servizio scuolabus

Il Responsabile di P.O. n° 1 del Comune di Grotte, dott. Carmelo Alaimo, comunica che il prossimo venerdi 15 novembre sarà interrotto per motivi tecnici il servizio scuolabus relativamente al solo bus Fiat Ducato guidato dal sig. Antonio Agnello.
In quel giorno è prevista la revisione annuale alla quale deve essere sottoposto il mezzo.
Sarà cura dei genitori dei bambini che fruiscono di quella linea di scuolabus provvedere, per il solo giorno di venerdi 15 novembre, ad assicurare il trasposto dei propri figli.
 

 

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12/11/2013

Iniziative. Seconda edizione del Presepe Vivente; stasera incontro in Sala Consiliare

 

In preparazione la seconda edizione del Presepe Vivente "La piccola Betlemme"
Edizione 2012/13

Si svolgerà questa sera, alle ore 19.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Grotte, un incontro tra i rappresentanti dell'associazione "Gli Amici di Padre Vinti" - che ha ideato e realizzato la prima edizione del presepe vivente "La piccola Betlemme" presso la casa natale di Padre Vinti - e rappresentanti delle altre associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio. Scopo dell'incontro, al quale saranno presenti rappresentanti dell'Amministrazione municipale, è quello di presentare la seconda edizione del presepe vivente e favorire una più ampia partecipazione e condivisione del progetto.
Chiunque voglia partecipare come personaggio o aiutare nell'allestimento può rivolgersi all'Associazione "Gli Amici di Padre Vinti" contattando il numero 320.6814722 o recandosi presso la casa natale di Padre Vinti nei giorni di apertura (lunedi e mercoledi dalle 17.00 alle 20.00).
 

 

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11/11/2013

Chiesa. San Martino di Tours; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

San Martino di Tours
San Martino

Riceviamo e pubblichiamo.

"11 novembre, la Chiesa ricorda San Martino di Tours, vescovo.
Il primo cristiano non martire a ricevere gli onori degli altari in Occidente. Martino nacque in Pannonia (l'attuale Ungheria) da famiglia pagana, nel 316 e morì a Tours nel 397 d.C. Il padre era un ufficiale dell'esercito romano e anch'egli fu arruolato suo malgrado nella cavalleria imperiale, prestando poi servizio in Gallia, anche se da giovinetto fosse attratto dal cristianesimo.
Lasciato l'esercito nel 356, raggiunse a Poitiers il dotto e combattivo vescovo Ilario che lo ordinò esorcista. Eletto vescovo di Tours (371) diffuse il cristianesimo in tutta la Gallia Occidentale. Lottò con energia contro le eresie e l'idolatria.
Di animo caritatevole, resta celebre l'episodio in cui Martino divise il suo mantello e ne donò metà al povero, che aveva visto rannicchiato a terra. Questo avvenne mentre Martino era ancora un cavaliere pagano, quando entrò a cavallo nella città di Amiens. La notte sognò Gesù che si recava da lui e gli restituiva il mantello con cui l'aveva vestito. E quando si svegliò, il mantello era integro. Martino dopo questo episodio, rafforzò la sua fede e venne battezzato.
Fu allora che decise di farsi monaco. Martino viaggiò molto. Fondò anche a Ligugé il primo monastero dell'Europa. Morì  nel corso di una delle sue numerose visite pastorali.
Il suo sepolcro a Tours divenne meta di devoto pellegrinaggio. Assai popolare in Francia, è patrono dei viaggiatori e dei vignaiuoli. Alcune località italiane e francesi portano anche il nome del santo.
Curiosità: la festa del santo, 11 novembre, avviene durante quella che viene chiamata "Estate di San Martino", un periodo autunnale caratterizzato, dopo le prime gelate, da condizioni climatiche di relativo bel tempo e tepore.
Il giorno di San Martino era una festività molto sentita nelle campagne.
Ci sono molte proverbi legati alla ricorrenza:
"L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino";
"A San Martino uccidi il maiale e bevi il vino";
"A San Martino ogni mosto diventa vino";
"A San Martino la semente del poverino";
"A San Martino, castagne e vino";
"A San Martino si mangiano pignolate e si beve il nuovo vino".
Molto bella la poesia intitolata "San Martino" che una volta si studiava a scuola.
Imitiamo San Martino nella virtù della carità
".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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11/11/2013

Racalmuto. Oggi visita del Ministro Bray per lanciare il progetto "La strada degli scrittori"

 

Massimo Bray - Ministro dei Beni Culturali
Il Ministro Bray

Prima visita in Sicilia del Ministro dei Beni culturali Massimo Bray, lunedì 11 novembre 2013. Arriva alla Fondazione Sciascia di  Racalmuto, alle ore 11.00, per lanciare con le più alte autorità della Regione Siciliana il progetto pilota “La strada degli scrittori”, un percorso turistico-culturale che va da Racalmuto a Porto Empedocle passando dai luoghi natii di Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri. Un progetto esaminato con un tavolo tecnico a metà settembre da cinque assessori del Governo regionale (Michela Stancheris, Ass. Turismo - Mariarita Sgarlata, Ass. Beni culturali - Linda Vancheri, Ass. Attività Produttive - Nelly Scilabra, Ass. Formazione - Mariella Lo Bello, Ass. Territorio e Ambiente) ed entrato adesso in fase operativa con un Protocollo stilato dagli stessi assessori che lo illustreranno e lo sigleranno davanti al Ministro, al Governatore Rosario Crocetta e al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone. Il progetto è finalizzato al rilancio di un’area che ha al centro la Valle dei Templi, una “strada” di 30 chilometri ricca di fondazioni, teatri, castelli, luoghi di ispirazione letteraria come Contrada Noce, a Racalmuto, il buen retiro di Leonardo Sciascia dove resiste la vecchia casa in pietra abitata a metà del Novecento, quando lì scrisse "Le parrocchie di Regalpetra". Dopo una breve sosta alla Noce, il ministro concluderà la sua missione siciliana a Porto Empedecle con un momento di riflessione sul dramma del Mediterraneo, un omaggio ai migranti annegati a Lampedusa, una visita al cimitero dove sono sepolte alcune delle vittime della tragedia del 3 ottobre scorso.
Il progetto “La strada degli scrittori”, proposta lanciata da Felice Cavallaro, è legata alla Sicilia e alla sua anima letteraria, ai luoghi che hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza, da Verga a Pirandello, da Brancati a Sciascia, da Bufalino a Consolo, da Ignazio Buttitta a Dacia Maraini e così via, senza dimenticare Giuseppe Tomasi di Lampedusa, passando da centri piccoli e grandi di un’isola che Goethe già considerava indispensabile conoscere per capire il resto d’Italia. La prima area in cui sperimentare la proposta può essere concentrata nei trenta chilometri che vanno da Racalmuto a Porto Empedocle.  Nel mezzo splende la Valle dei Templi di Agrigento con il giardino incantato della Kolimbetra, ma in quei trenta chilometri insistono pure le case natali, le statue, i luoghi frequentati, le trattorie, i paesaggi amati da Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri. Una miniera d’oro, un percorso dell’anima puntellato da teatri, fondazioni, circoli, miniere, castelli. Una linea che va dalla Contrada Noce di Racalmuto dove Sciascia scrisse gli ultimi libri, alla ormai famosissima Scala dei Turchi. Ecco l’itinerario di questo angolo siciliano che dalla collina al mare può conquistare turisti decisi a trasformare una vacanza fra le spiagge della Vigàta del Commissario Montalbano in un’occasione per far vivere i libri dei tre grandi scrittori, per contestualizzare le storie, per assaporare le loro pagine miscelandole con i profumi dei luoghi. Sono i trenta chilometri della Statale 640 che i lavori di ampliamento in via di definizione rendono veloci e sicuri, ravvicinando in pochi minuti le tappe del percorso.
Il progetto si propone di attivare un meccanismo capace di scuotere e mobilitare in piccoli grandi centri della Sicilia soprattutto alcuni gruppi di giovani da incentivare perché riescano a costruire lungo quei percorsi progetti in grado di offrire loro redditizie occasioni di lavoro. Fuori dalla diffusa logica dei contributi improduttivi, dalla deriva di sostegni e fondi pubblici o, peggio, dalla distorsione sfociata nella platea di precari, cooperative fittizie, lavoratori socialmente utili e così via. Si pensa piuttosto a vere e proprie (anche piccole) attività imprenditoriali capaci di produrre un sufficiente reddito per sostenere il lavoro di autisti, guide, attori, tecnici della scena, interpreti e di un indotto fatto di trattorie, B&B, artigianato, commercio. Bisognerebbe sforzarsi di delineare un percorso per fare capire ai giovani come possano costruirsi un futuro con le loro mani. Permettendo loro di accedere a finanziamenti per inserirsi nel progetto, per formare le Società, acquistare beni e attrezzature come pulmini, computer, mezzi scenici, divise, etc. La Regione Siciliana e gli altri Enti coinvolti dovranno offrire il progetto generale e rendere immediatamente visibili le tante caselle produttive da riempire perché ogni gruppo, ogni nuova società o ditta, ogni aspirante lavoratore partecipi, cosciente di correre anche un rischio economico personale, ma certo di una scommessa in cui vale la pena giocare il futuro di una generazione.
 

 

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11/11/2013

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Festa di Santa Venera
Manifesto

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 11 novembre - Triduo di Santa Venera
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario;
- alle ore 17.30, in chiesa Madre, esposizione delle reliquie di Santa Venera e celebrazione della Santa Messa.

Martedi 12
novembre - Triduo di Santa Venera
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario e celebrazione della Santa Messa.

Mercoledi 13 novembre - Triduo di Santa Venera
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario e celebrazione della Santa Messa.

Giovedi 14 novembre - Festa di Santa Venera
- le Sante Messe in chiesa Madre saranno celebrate alle ore 09.00, 11.00 e 17.30;
- alle ore 17.30, a Racalmuto, corso di formazione per catechisti

Domenica 17 novembre
- alle ore 17.30, in chiesa Madre, celebrazione della Santa Messa;
- alle ore 18.30, processione del simulacro di Santa Venera per le vie del paese (la processione seguirà il percorso: Via Meli, Largo Pagano, Viale Matteotti, Viale della Vittoria, Corso Garibaldi, Chiesa Madre; i cittadini sono invitati ad addobbare i balconi delle vie interessate dalla processione).

AVVISI

Proseguono, ogni martedi e venerdi alle ore 20.15 nei locali della chiesa San Francesco, le catechesi tenute dai fratelli del Cammino Neocatecumenale. I locali sono riscaldati ed è in funzione un servizio di baby sitter.

E' iniziato, domenica 3 novembre, il corso per i fidanzati in preparazione al sacramento del matrimonio. Il cammino prevede la partecipazione alla Santa Messa domenicale delle ore 17.30 nella chiesa Madonna del Carmelo; di seguito l'incontro di formazione nella chiesa di San Francesco.

Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
 

 

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11/11/2013

Ricerche. Brevetto USA per uno studio dell'ing. Mariella Mulè

 


Ing. Mariella Mulè

Brevetto
Brevetto

E' stato brevettato negli Stati Uniti uno studio dell'ing. Mariella Mulè, giovane ricercatrice grottese in forza alla Chemtex Italia, società di Ingegneria, Ricerca e Sviluppo della multinazionale chimica M&G attiva nel settore della produzione di resine PET con impianti in Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Messico. Il Gruppo M&G, che si articola in quattro business units (PET Polymers, Packaging, Acetate, Licensing&Engineering), supporta tre unità di Ricerca e Sviluppo a Rivalta, a Sharon Center (OH) negli Stati Uniti e a Poços de Caldas, in Brasile, ed ha centri di sviluppo ingegneria di processo, progettazione e project management in Italia, Stati Uniti, India e Cina. Il brevetto ottenuto dall'ing. Mulè riguarda uno studio di ricerca condotto per la rimozione di componenti indesiderati in una corrente dell'impianto pilota di produzione di etanolo di seconda generazione.
La ricercatrice grottese è una degli innumerevoli giovani che, forti di brillanti risultati accademici, per mettere a frutto i lunghi anni di studio hanno dovuto abbandonare la propria terra e cercare lavoro altrove.
Nel novembre 2008, dopo la laurea specialistica in Ingegneria Chimica, ottenuta col massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Palermo, considerate le scarse possibilità offerte in Sicilia decide di spostarsi dapprima in Lombardia e poi in Piemonte. Trascorre qualche mese inviando il proprio curriculum e sostenendo colloqui presso aziende. A maggio 2009 inizia uno stage di 6 mesi presso la Chemtex Italia, interrotto dopo 4 mesi dall'offerta "irrifiutabile" di un contratto a tempo indeterminato fatta da un'altra azienda. Dopo soli due mesi trascorsi presso la nuova azienda, l'ingegnere Mulè viene ricontattata dalla Chemtex Italia - società intenzionata a non lasciarsi sfuggire la giovane e promettente ricercatrice - che le propone una solida offerta lavorativa. Il frutto dei suoi studi, in campo lavorativo, è rappresentato dal risultato ottenuto con il brevetto registrato negli Stati Uniti. "Oggi posso dire di fare un lavoro che mi soddisfa - dichiara Mulè - e sono a contatto con persone che possono insegnarmi veramente tanto". Invitata a dare un consiglio ai tanti giovani laureati, così si esprime: "Penso che lo stage possa essere un buon punto di partenza per iniziare la propria carriera lavorativa, e fare quell’esperienza che manca al percorso universitario. Il grande errore che alcuni neolaureati commettono è quello di credere di sapere già tutto. In realtà gli studi sono semplicemente la base: la cosa più importante è l’umiltà e la disponibilità ad imparare sul campo, anche dopo aver chiuso i libri". Umiltà e disponibilità: doti che l'ingegnere Mariella Mulè dimostra di continuare a coltivare con passione e profitto.

Carmelo Arnone
11 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
 

 

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10/11/2013

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (9); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 9)

P
Pacinziùsu =
si dice di chi ha pazienza, paziente.
Pàfara
= naso camuso.
Pagliàru = pagliaio.
Panza = pancia; panza e prisenza = senza un regalo, senza portare niente, es.: vinni panza e prisenza = è venuto senza portare niente, a mani vuote.
Paglialòra = luogo dove si conserva la paglia, pagliera.
Pagliàru = pagliaio.
Pagliuòlu = paglia che veniva ricavata dall'orzo e che veniva utilizzata per riempire un materasso.
Paisànu = del paese.
Paìsi = paese.
Pala = strumento di varie forme che serviva anche per pulire, nell'aia, il grano.
Pallunàru = chi è abituato a raccontare frottole.
Panàru = paniere; sedere.
Pani = pane; pani callu = pane ancora caldo perché uscito da poco dal forno; era molto buono da mangiare condito con olio e pepe. Manciari pani a tradimientu = mangiare il pane senza guadagnarlo; manciari pani e sputazza = mangiare pane solo, senza companatico; fari pani = fare il pane; ma anche “mettersi d'accordo”, es.: cu mia nun ni fa pani = da me non otterrà niente; ammugliarici lu pani = sobillare qualcuno senza farlo notare.
Panniddrùzzu = era una specie di collare, realizzato con una stoffa dura, come quella usata per la sella, che serviva, nel cavallo, nel mulo, etc., ad assicurarvi lu jugu (giogo), al quale si collegava l'aratro.
Panza = pancia.
Papacèca = sonno.
Paparìna = papavero; semi del papavero che si usava mettere sul pane, al posto dei semi del sesamo.
Pàparu = è quell'uovo il cui guscio è molle come un velo.
Parìzzu = pari.
Parlaciàri = chiacchierare in continuazione, parlare.
Parlascìa (o parlacìa) = chiacchiericcio.
Parmisciàna = persiana.
Parpagliùni = insetto con ali di vari e bellissimi colori, farfalla; farfalla che gira attorno a una luce.
Pàrpitu = palpito es.: in un parpitu d'uocchi = in un batter d'occhi.
Parrìna = madrina.
Parrinàru = amico dei preti.
Parrìnu = prete; padrino.
Partùtu = partito; impazzito.
Pàsciri = pascolare.
Passa = il transito di certi uccelli in alcune stagioni, es.: ancieddru di passa = uccello di passaggio, perché è presente in loco temporaneamente, solo in determinate stagioni.
Passannaièri = l'altro ieri.
Passàri di fièrru = stirare.
Passiàri = passeggiare.
Passiata = passeggiata.
Passìggiu = passeggiare.
Passìu = il passeggiare.
Pàssula = riferito all'uva, indica l'uva passa.
Pastiàri = bere il vino lentamente o berlo spesso ma non in gran quantità.
Pastrànu = mantello, cappotto, pesante.
Pastùsu = morbido, pastoso.
Pattiàri = patteggiare.
Peddri = pelle; essiri peddri e ossa = essere molto magro.
Pedi = piede; a pedi chianu = senza scala, tutte sullo stesso piano, es.: tutti li stanzi sunnu a pedi chianu.
Pedi = albero es.: un pedi di piru = un albero di pero.
Pedivacìle = treppiede su cui si appoggia la bacinella.
Pènniri = penzolare, pendere.
Peppi = Giuseppe.
Petra = pietra. Petra celesti = rame solfatico o vetriolo azzurro. Tra gli altri usi, la petra celesti veniva impiegata per mescolarla al frumento nel periodo della semina onde prevenire la nascita di spighe nere colpite dalla muscareddra. Petri petri = per puro miracolo, es. :si la niscì petri petri = se ne è liberato per miracolo, per il rotto della cuffia.
Pettinèssa = è formata da uno specchio e generalmente da una mensola dove le donne conservavano i loro trucchi.
Pezza = pezza; pezza di tumazzu = una forma di formaggio.
Picàta = composto medicinale, spesso fatto in casa, che si applicava nella parte del corpo dolorante. Donna bruttissima.
Picca = poco; a picca a picca = a poco a poco.
Picciliddràta = cose di bambini.
Piccilìddru = bambino.
Pìcciulu = piccolo di età.
Pìcciuli = soldi.
Picciuttèddra = dim. di picciotta, ossia di giovane di sesso femminile.
Picciuttièddru = dim. di picciuottu, ossia di giovane di sesso maschile.
Picicùtu = arnese di legno che terminava con un uncino e che serviva per sistemare lu timpagnu (la portella della botte).
Picu = piccone, attrezzo per scavare.
Pidàgna = arnese per lo più di legno dove si appoggiano i piedi quando ci si siede, predella.
Pidaluòru = tralcio nato sulla parte inferiore del tronco della vite; ramicello che si pianta per poi trapiantarlo.
Piddruòttula = donnola.
Piduòcchi = insetti che stanno addosso agli animali e alle persone sporche.
Piducchiùsu = chi ha pidocchi; sudicio; avaro.
Pièccu = difetto.
Piècura = pecora; persona che sopporta.
Pigliàri = prendere; attaccare; pendere fuoco, es.: la casa piglià fuocu; puzzare, es.: la casa si piglià di fumu = la casa si è impregnata di fumo; pigliàrici = essere eletto, es.: l'amicu miu nun ci piglià = il mio amico non è stato eletto; pigliarisìlla = litigare, accorarsi, rimanerci male, es: si la piglia cu tutti = si scaglia contro tutti; si la piglia sempri = ci rimane sempre male.
Pigliàrisi = prendersi; pigliarisi di scantu = avere paura; lu lavuri si piglià di campa = il grano è stato attaccato dalla campa (un insetto che distrugge le parti più tenere di una pianta).
Pila = vasca di pietra o di legno usata per vari scopi, tra cui quello del lavaggio della biancheria sporca.
Pilèddra = nel palmento era una vasca sistemata più in basso dove si raccoglieva il mosto.
Pina (pipina) = madrina.
Piniàri = soffrire.
Pinnàcchiu = pennacchio.
Pinnicùni = sonno di breve durata, pennichella.
Pinnìnu = discesa; pennino.
Pinnulàru = estremità delle palpebre dell'occhio. Pinnularu di lu gaddru = quella carne rossa che il gallo ha sotto il becco (bargiglio).
Pinu = padrino; Giuseppino.
Pipi = peperone.
Pipì = appellativo con cui ci si rivolgeva al padrino o alla madrina.
Pipì = urina.
Pipìnu = padrino.
Pipitàri = bisbigliare.
Pipitùsciu = un insieme di cose sistemate a forma di cono o di montagna.
Pipìu = tacchino.
Pippina = Giuseppa.
Pippineddra = Giuseppina.
Pirciari = forare.
Pircuòcu = albicocco; albicocca,
Piriddru = piccola pera, (anche soprannome).
Piritàri = scoreggiare. 
Pìritu = scoreggia.
Pirrèra = cava di pietra. Gli operai si chiamano pirriatùra.
Pirriciùciu = parte alta di qualcosa.
Pirtùsu = buco, foro; piccolo vano.
Piru = pero; pera es.: piru cuottu = pera cotta.
Pisàta = trebbiatura con gli animali.
Pistari = pestare; pigiare (specialmente dell'uva).
Pitùsciu = secondo alcuni, antico contenitore generalmente per l'acqua; secondo altri, persona  messa al centro, in un posto che non le spetta.
Piu piu = voce onomatopeica che riproduce il verso del pulcino.
Pizzicàri = dare pizzicotti; pizzicari li favi = togliere alle fave la punta nera; pizzicari li castagni = intaccare le castagne per non farle scoppiare quando vengono messe sul fuoco; mi pizzicanu li mani = mi prudono le mani, ho voglia di dare botte.
Pizzicùni = pizzicotto.
Pizzìnu = bigliettino.
Pizzu = pizzo; bordo di qualcosa, es.: éssiri assittatu mpizzu di lu bancu = essere seduto ai bordi del banco. Èssiri assittatu 'mpizzu di lu bancu dà l'idea che qualcuno è precariamente seduto all'estremità di un banco, a rischio di caduta.
Pizzùddru = pezzetto.
Pizzuliàri = colpire col becco; mangiare; litigare, es.: si pizzulìanu spissu = litigano spesso.
Pizzuòttu = parte posteriore della scarpa.
Pòsparu (fòsfaru) = fiammifero.
Priàri = pregare.
Priàtu = che si compiace.
Prièu = entusiasmo, piacere, augurio, gioia, es.: si piglià di prieu e accumincià a studiari = è stato pervaso da entusiasmo e ha incominciato a studiare.
Prisàglia  = funicella che lega e stringe le bisacce o il basto degli animali da soma.
Privalìri = approfittarsi, darsi aiuto, es.: nun mi puozzu privaliri = non riesco a darmi aiuto, non posso contare su me stesso perché non ho le forze; nun mi puozzu privaliri di nuddru = non posso contare su nessuno.
Pruvènna = il mangiare dei muli ecc. sistemato nelle sacchine.
Puddràscia = gallina giovane.
Pudìa = orlo della veste.
Pumadamùri
 (pumadoru) = pomodoro.
Pumièttu (plur. pumetta) = bottone.
Puntàli = terreno roccioso, non adatto all'agricoltura.
Puntiàri = cucire.
Punzièddru = pennello per barba.
Puòsu = pietra o anche pezzo di marmo che si mette vicino l'uscio per tenere aperta la porta. Anche la parte inferiore o la base di qualche cosa.
Pupa = bambola.
Pupiddriàri = si dice degli occhi quando, per stanchezza o altro, incorrono nella visione di corpi mobili inesistenti, ossia nelle miodesopsie, es.: mi pupiddrìanu l'uocchi = non vedo chiaro, vedo immagini non bene distinte.
Ppu ppu = cacca (nel linguaggio  dei bambini).
Pulu pulu = (puripù) grido per richiamare i polli.
Purciddràta = dolci natalizi a base di farina e fichi secchi.
Purpu = polpo.
Purràzza = pianta della famiglia dei gigli che si usa piantare nei confini dei campi per demarcarli.
Purtièddru = sportello; piccola finestra.
Pustiàri = osservare, spiare i movimenti delle persone che, per un motivo o l'altro, ci interessano.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 10 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
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09/11/2013

Musica. "Jazz Music"; "Emozionando sempre +", rubrica di Filippo Baldo

 

"Emozionando sempre +", rubrica di Filippo Baldo
di
Filippo Baldo

Filippo Baldo

 


JAZZ MUSIC

 

Nel XIX secolo nello stato americano della Louisiana, e precisamente a New Orleans, si ascoltano musiche provenienti da varie parti del mondo: ritmi di provenienza africana e armonie spiccatamente europee.
Finita la guerra di secessione, diventa sempre più facile acquistare strumenti musicali appartenenti alle bande militari.
In ogni angolo della città si possono trovare bande musicali con strumenti a fiato e anche percussioni, le cosiddette brass band, generalmente composte da giovani dilettanti che non conoscono la musica ed improvvisano evidenziando il loro spontaneo ed originale stile.
Anche il jazz, come il blues, nasce nelle comunità afro-americane del sud degli Stati Uniti, dimostrando di essere un genere musicale vitale anche perché evidenzia le tradizioni musicali sia africane (ritmo ed improvvisazione) che europee (soprattutto per gli strumenti e le armonie utilizzate).
Appare evidente che la caratteristica primaria del jazz è l’improvvisazione, come in origine era il work song.
Certamente sia per la sua struttura che per il suo particolare ritmo in 2/4, il ragtime è da considerarsi il padre del jazz.
In origine quindi il jazz è una specie di ragtime improvvisato e si scrive “jass”, dal significato incerto. I musicisti imitano gli stili vocali dei cantanti   utilizzando le blue notes, le note “bemollizzate” nella scala del blues.
Dalla fusione della musica nera colta con quella popolare, cioè dal ragtime e dal blues improvvisato a memoria, nasce il JAZZ.
Il jazz è il racconto della dura vita degli ex schiavi africani deportati negli Stati Uniti.
Sarebbe più corretto chiamarla musica afroamericana, e certo l'origine è quella; ma gente di tutto il mondo, ormai, compone, suona e ascolta il jazz: norvegesi, finlandesi, italiani, neozelandesi.
Sono i musicisti di New Orleans che riproducono sugli strumenti l’emissione “stonata e sporca” dei suoni del blues, riprendendo anche le scale musicali. I musicisti di New Orleans migliorarono la tecnica della improvvisazione: in ogni assolo si varia la melodia e quindi i brani sono sempre diversi, almeno nell’esecuzione.
La patria del jazz è sicuramente New Orleans.
Jelly Roll Morton, Joe “King” Oliver e Buddy Bolden sono i pionieri della musica jazz.
Il quartiere di Storyville ha un ruolo importante per il mondo jazz, in questa zona malfamata (gruppi criminali, prostituzione) cresce e si sviluppa il Jazz,un sound che proviene da ogni angolo di strada.
Forse è per questo motivo che il jazz, almeno agli inizi, ha una pessima reputazione.
Tra il 1910 e il 1920 moltissimi afroamericani lasciano la Louisiana per emigrare nelle città nel nord. Si diffonde il nuovo sound e nel 1917 è pubblicato il primo disco, ironia della sorte, interpretato da una band composta di soli bianchi.
Negli anni ‘20 si ha la definitiva affermazione e diffusione del jazz che diventa  inarrestabile, anche nuovi balli trovano accoglienza: il più conosciuto e celebre ballo è lo swing.
Con la seconda guerra mondiale molte orchestre chiudono i battenti per ragioni economiche e negli anni 40, soprattutto a New York, dalle jam session notturne ha inizio un nuovo genere musicale, il bebop, caratterizzato dal suono di due note sempre presenti nei brani.
Negli anni ‘50 e ‘60 nasce il cool jazz (dallo stile melodico), il jazz modale (basato sulle scale modali anziché sulla successione degli accordi) e il free jazz (caratterizzato da metriche irregolari ).
Negli anni ‘70 si diffonde la fusion (o jazz fusion), un nuovo stile che si avvicina al mondo del rock.
Negli anni ‘80 nasce l’acid jazz, caratterizzato dall'influenza del genere musicale hip hop, house e soul.
Permettetemi di consigliarvi l’ascolto di alcuni brani di musica jazz:

A kind of blue, di Miles Davis (l’album jazz più venduto di tutti i tempi);

Ah Um, di Charles Mingus;

Jazzy Tasty, di Stan Getz e João Gilberto;

Genius of modern music vol. 1 & 2, di Thelonious Monk;

Summertime, di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong;

A love supreme, di John Coltrane.

Quando ero ragazzo, ho avuto la fortuna di ascoltare molta musica jazz, avvantaggiato dal fatto che alcuni miei parenti residenti negli Stati Uniti m’inviavano preziosi dischi, i famosi 78 giri, e riascoltando i brani di allora, secondo me, confrontandoli con quelli di oggi mi viene spontaneo e naturale fare qualche piccola critica. Il sound jazz di recente produzione a volte è noioso, una volta i musicisti, anche se non conoscevano la musica, avevano la libertà di esprimersi senza tenere conto di regole armoniche; oggi i solisti nonostante hanno la possibilità di fare durare un assolo per oltre dieci minuti, non riescono a trasmettere le stesse emozioni di un tempo.
Paolo Conte in un’intervista di Repubblica ritiene che “ora i musicisti hanno una tecnica di conservatorio, ma mancano le qualità animalesche del solista di razza. La ragione è la troppa comodità della vita attuale. Allora il jazz era vissuto come un’avventura più rivoluzionaria. Oggi suonano in un modo più omologato. Non c’è più quella varietà stilistica che dava ad ognuno la sua voce inconfondibile”.
La formazione jazzistica di oggi è costituita da gruppi musicali i cui elementi sono di solito quattro: batteria, contrabbasso, pianoforte e tromba o sassofono. Oggi la musica jazz è più ricca, più articolata e da musica popolare diventa colta, appunto per il presupposto che è risultante della conoscenza di sviluppi armonici molto complessi. Questo cambiamento è da attribuire soprattutto a George Gershwin, musicista di grande valore artistico. Sicuramente anche lo stesso Debussy è stato fortemente influenzato dal mondo jazz e si vede in Golliwogg’s Cakewalk.
La musica  jazz, nonostante i cambiamenti, continuerà ad emozionarci. Non finirà mai!
Il jazz è improvvisazione, pertanto, cambierà, ma non morirà.

 

 
Classifica dei dischi più venduti in Italia
al 05/11/2013
 
 
 

TITOLO

INTERPRETE
 

   
  1) Wake me up Avicii
 
   
  2) L'anima vola Elisa
 
   
  3) Royals Lorde
 
   
  4) Burn Ellie Goulding
 
   
  5) Cambia-menti Vasco Rossi
 
   
  6) Wrecking ball Miley Cyrus
 
   
  7) Roar Katy Perry
 
   
  8) Il sale della terra

Ligabue
 

   
  9) Do what you want Lady Gaga / R. Kelly
 
   
  10) Bonfire heart James Blunt    
 
Filippo Baldo
9 novembre 2013
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08/11/2013

Comune. Manifestazione del 4 Novembre: Ordinanza per regolare il traffico

 

Comune di Grotte

Riceviamo e pubblichiamo.

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE

Ordinanza n° 36 del 08/11/2013

IL RESPONSABILE DI P.O. N° 1

considerato che in data 10 novembre 2013 avrà luogo la commemorazione ai caduti in guerra del IV novembre, che si svolgerà in Piazza Umberto I, Piazza Marconi e nella Villetta Collodi sita in Viale della Vittoria;

ritenuto necessario, al fine del normale svolgimento della manifestazione, nonché della salvaguardia della sicurezza di quanti partecipano a detta manifestazione, inibire al traffico veicolare il tratto di strada  interessato al fine di consentire il regolare svolgimento della suddetta manifestazione;

visti gli artt. 6 e 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;

visto il D.P.R. 16.12.1992, N° 495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione Nuovo Codice della Strada”;

visto il D.Lgs n° 267/2000;

ORDINA

Domenica 10 novembre p.v. dalle ore 09.00 alle 13.00, nel Viale della Vittoria tratto compreso dalla Villetta Collodi al Civico n° 1, nella Piazza Umberto I, lungo il Corso Garibaldi, tratto compreso tra la Piazza Umberto I fino alla Piazza Marconi è vietata la sosta e la circolazione durante tutta la manifestazione, secondo la segnaletica all’uopo installata e le indicazioni dettate mediante apposita pattuglia di Agenti di Polizia Stradale che disciplineranno, secondo le necessità del momento, il flusso veicolare.

L’U.T.C. è incaricato della dislocazione delle transenne per il blocco del traffico veicolare su indicazione del Corpo di Polizia Municipale.

Tutti gli Ufficiali ed Agenti di cui all’art.12 del Nuovo Codice della Strada sono incaricati dell’esecuzione della presente.

Dalla Residenza Municipale lì, 08/11/2013

 

 

 

Il Responsabile di P.O. N°1
Ispettore Capo Dott. Carmelo Alaimo
 

 

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08/11/2013

Chiesa. Aperte le iscrizioni al corso di formazione per Ministranti della parrocchia San Rocco

 

Aperte le iscrizioni al corso di formazione per Ministranti della parrocchia San Rocco
Locandina
 

Inizierà ufficialmente il prossimo venerdi 15 novembre, alle ore 16.00 nei locali parrocchiali, il corso di formazione per i Ministranti (più comunemente noti come chierichetti) della parrocchia San Rocco. Il parroco padre Gaspare Sutera, insieme ai catechisti ed agli animatori del Gruppo Ministranti "San Giovanni Bosco", invitano tutti i giovani a rispondere con generosità alla chiamata al servizio dell'altare.
La locandina che è stata predisposta, per annunciare l'apertura delle iscrizioni, riporta le domande:
- Perché? Per rendere un servizio utile a Dio ed alla tua parrocchia.
- Quando? Ogni domenica alla Santa Messa delle ore 10.00.
- Come? Chiedi in parrocchia o ai tuoi catechisti.
L'invito è accompagnato dall'incoraggiamento: "Fai crescere il seme che è nel tuo cuore".
 

 

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08/11/2013

Comune. Messaggio delle Autorità Comunali e manifestazione per la ricorrenza del 4 Novembre

 

Messaggio delle Autorità Comunali e manifestazione per la ricorrenza del 4 Novembre
Manifesto

Riceviamo e pubblichiamo.

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

"RICORRENZA DEL 4 NOVEMBRE"

Il Sindaco, l'Amministrazione ed il Consiglio comunale commemorano i concittadini che pagarono con la vita la difesa della Patria nell'adempimento del loro dovere di soldati, coloro che tornarono sofferenti, le vittime civili di guerra, tutti i combattenti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.

Auspicano che tutti gli italiani si impegnino ad operare pr la solidarietà e per l'unità nazionale contro ogni forma disgregatrice e per l'affermazione degli ideali di giustizia e di libertà nella democrazia, per la pace anche in quelle aree del mondo in cui è costantemente insidiata da divisioni e guerre.

Ricordano in questa "Giornata" quanti hanno sacrificato se stessi in guerra, in missioni di pace, in missioni umanitarie, per un futuro migliore.

DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013

si terranno le tradizionali cerimonie commemorative che prevedono:
- ore 10.30 un raduno in Piazza Umberto I
- ore 10.50 sfilata, a seguito Santa Messa all'interno della Chiesa Madre; al termine della cerimonia, deposizione della corona di alloro al Monumento ai Caduti.

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.

Dalla Residenza Municipale, lì 6 novembre 2013

 

   

Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
 

 

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07/11/2013

Lavori. La mega talpa in attività per il raddoppio della Strada Statale 640 "Agrigento - Caltanissetta"

 

La mega talpa in attività per il raddoppio della Strada Statale 640 "Agrigento - Caltanissetta"
Trasporto

La mega talpa in attività per il raddoppio della Strada Statale 640 "Agrigento - Caltanissetta"
Trasporto

Proseguono i lavori di raddoppio della strada statale 640 “Agrigento – Caltanissetta”. E continua il trasporto eccezionale dei pezzi della mega talpa che scaverà, nel nisseno, la “Galleria Caltanissetta”.
Ieri uno dei pezzi più importanti della fresa TBM è arrivato a destinazione dopo più di cinque ore di percorso del carico di 153 tonnellate con un convoglio di circa 14 metri, dal porto di Porto Empedocle a Caltanissetta, in contrada Bigini, dove la Tbm, a partire dall’anno nuovo, inizierà lo scavo dalla canna sinistra, lato Agrigento, e verrà montata sulla sella appositamente predisposta in corrispondenza della paratia d’imbocco. Il montaggio avverrà per mezzo di un carro ponte, già visibile dall’attuale tratto della SS 640, con capacità massima di 340 tonnellate ed un certo numero di gru ausiliarie di minor portata.
La Tbm
siciliana è la seconda fresa in Italia per dimensione. Sono 14 le Tbm della Cmc di Ravenna impegnate nei cantieri di tutto il mondo. La Tbm è di tipo EPB (Hing Performance Earth Pressure Balance) progettata per avere una resa ed una efficienza ottimali ad alte pressioni. Il costruttore, Nfm, è uno dei leader del mercato mondiale con una decennale esperienza nella costruzione di tali macchine. In particolare, la testa fresante è progettata con speciali attrezzi taglienti per lo scavo in argilla. Lo scudo, in particolare, che garantisce la sicurezza in fase di scavo permettendo la rimozione del terreno e la messa in opera del rivestimento, ha un diametro di quindici metri e la lunghezza complessiva del convoglio che entrerà dentro la collina è di circa 115 metri, tiene a precisare l’Ing. Mario Liti, direttore tecnico del cantiere del contraente generale “Empedocle2”, consorzio di imprese tra Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc.
(Foto di A. Jyoti)
 

 

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07/11/2013

Chiesa. Padre Vinti: anniversario della traslazione; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Anniversario della traslazione delle spoglie mortali di Padre Vinti
Traslazione

Traslazione delle spoglie di Padre Vinti
Traslazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi, 7 novembre 2013, i Grottesi ricordano il 43° anniversario della Traslazione delle spoglie mortali del venerato Padre Vinti con la celebrazione di una santa Messa.
Il giorno 7 novembre del 1970, "i desideri e le aspirazioni del popolo di Grotte e degli innumerevoli devoti del servo di Dio sparsi nel mondo, specie nelle Americhe, nel Belgio ecc., sono stati appagati con la Traslazione solenne della salma del Sac. Michele Arcangelo Maria Vinti dal Cimitero alla Chiesa Madre di Grotte.
E' stato un vero trionfo. Dopo una breve sosta davanti al cimitero. Alle ore 16.00 si snoda il corteo verso la Chiesa Madre. Accompagnato da tutto il popolo di Grotte e da innumerevoli pellegrini, accorsi dalla Sicilia, dall'Italia e dall'estero, dalle organizzazioni parrocchiali, dal Sindaco, dal clero, dalle Autorità Civili e Militari, Padre Vinti è tornato in quella Chiesa Madre, nella quale ogni giorno della sua vita sacerdotale per lunghe ore era rimasto impegnato nel ministero delle confessioni, o aveva sostato in preghiera.
Dopo la celebrazione della solenne Messa funebre da parte del Vicario Generale della Diocesi agrigentina, il Canonico mons. Angelo Noto, che tenne una calorosa omelia esaltante le virtù di Padre Vinti, specialmente la sua umiltà, la sua ubbidienza e l'amore ai poveri e agli umili, l'urna contenente i resti mortali del Servo di Dio fu deposta nella parete di destra della Cappella del Rosario.
Il 21 novembre 1971 fu benedetto e inaugurato il sarcofago marmoreo eretto sulla tomba, con un busto marmoreo del  defunto sacerdote Padre Vinti. Da quel giorno, dopo 43 anni quel sarcofago è ancora visitato da gente di ogni età e condizione, da vicino e da lontano.
Padre Vinti, dotato di immensa bontà e di incredibile pazienza, rappresentò il vero sostegno spirituale e spesso anche materiale di quanti lo avvicinarono per chiedergli un consiglio o un aiuto. Padre Vinti fu stimato da tutti, anche dai protestanti, i quali furono i primi ad accompagnare la salma al cimitero.
Il ricordo di lui, a 70 dalla sua morte, è ancora vivissimo sia in quanti lo conobbero direttamente, sia in quanti sono venuti a conoscenza del suo operato. Ancora oggi la sua casa è meta di pellegrini che vanno a pregare e si rivolgono a lui come ad un intermediario presso Dio. La sua intercessione presso Dio assista coloro che ne hanno bisogno, particolarmente quelli che lo invocano con fiducia e devozione.
Preghiamolo anche noi, affinché venga glorificato al più presto anche in terra. Egli che ha saputo essere esempio vivente di testimonianza nell'umiltà e nella semplicità
".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 
  Pagina dedicata a Padre Vinti Visita l'argomento
 
 

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07/11/2013

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso dell'8 novembre

 

Passo e... Spasso!

Nuova passeggiata della salute. Si consiglia di portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità lungo eventuali tratti poco illuminati. E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei genitori.

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di domani, venerdi 8 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Arno, Via Roma, Via G. da Procida, Via Mercurio, Via Galioto, Via Spitali, Via Machiavelli, Via Crispi, Calvaario, Via Moro, Via Terranova, Via Confine , Via S.D'Acquisto, Via Empedocle, Via Gioberti, Piazza Fratelli Bandiera, Via Argentina, Via Cavour, Via Tasso, Via A. da Brescia, Via Bassi, Via Orsini, Via Entello, Via Cirillo, Via Villa Fiorita, Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
 

 

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07/11/2013

Musica. Uscito il videoclip ufficiale di "Light My Love", di Ivana Baldo e Danyl Baldacchino

 

Light My Love
Guarda il video

E' uscito ufficialmente lo scorso 29 ottobre, il progetto musicale dance “Light My Love” della cantante grottese Ivana Baldo e del dj canicattinese Danyl Baldacchino. Sulle note del brano è stato realizzato un videoclip, già disponibile su cd e su tutti i digital stores (Itunes, Beatport, ecc...). Prodotto dalla Smilax Publishing, il brano è stato presentato all'ADE di Amsterdam (Amsterdam Dance Event), importante manifestazione internazionale di musica dance.
Il videoclip, girato interamente sulla spiaggia di San Leone con comparse e ballerine agrigentine, per la direzione artistica della "Oblò Production" dei fratelli Vaccaro di Naro, ha registrato in pochi giorni su youtube oltre 2700 visualizzazioni.

Light My Love (Video) Visita l'argomento
 

Light my love
Copertina album

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06/11/2013

Servizi. Le spese di riparazione sulle diramazioni della condotta idrica non sono a carico degli utenti

 

Consorzio di Ambito di Agrigento - Servizio idrico Integrato
Vedi la delibera

"Gli interventi di manutenzione sulle diramazioni non possono essere addebitate agli utenti; conseguentemente il punto 2.2.3. comma 13 del Regolamento di Utenza, approvato dall'Assemblea dei Sindaci in data 30/11/11 viene abrogato".
Finalmente, dopo un lungo periodo di vessazioni, sono giunte parole chiare che dovrebbero mettere fine ad una questione annosa: quella dell'addebito ai singoli cittadini delle spese di riparazione effettuate da Girgenti Acque SpA sulle perdite lungo le diramazioni dalle condotte principali ai contatori degli utenti.
A metterle "nero su bianco" è stato il Commissario Straordinario Liquidatore del "Consorzio di Ambito di Agrigento - Servizio Idrico Integrato in liquidazione", dott. Benito Infurnari, con la deliberazione n° 20 del 29 ottobre 2013. In merito, la proposta di deliberazione redatta dal Direttore Generale ing. Bernardo Barone, avente come oggetto "Disposizioni in ordine al Servizio Idrico Integrato per una maggiore salvaguardia dell'utente", nel capoverso "Oneri per manutenzione straordinaria tratti di collegamento tra rete e punto utenza" così recita:
"Con riferimento a quanto previsto al punto 2.2.3. comma 13 del Regolamento di Utenza, approvato dall'Assemblea dei Sindaci in data 30/11/11, va osservato che lo stesso risulta essere in contrasto con quanto previsto in altri documenti contrattuali.
- Al cap. 5 del disciplinare tecnico "Regime dei lavori", il paragrafo "Lavori di manutenzione e riparazione" dice che "Il Gestore è tenuto ad eseguire tutti i lavori, a fornire tutte le prestazioni e a provvedere a tutti i materiali occorrenti per la custodia, la conservazione, la manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria necessari per il corretto esercizio e la funzionalità delle opere ad esso affidate in concessione (...).
- Allo spesso cap. 5, il paragrafo "Allacciamenti" recita: "Sono di esclusiva competenza del Gestore la realizzazione, manutenzione e ripristino degli allacciamenti idrici alla conduttura stradale (ivi compresa la derivazione fino al sifone di allaccio dell'utente) nonché le operazioni di derivazione dalla conduttura stessa e le relative manovre sulla rete idrica e fognaria".
Pertanto gli interventi di manutenzione sulle diramazioni non possono essere addebitate agli utenti; conseguentemente il punto 2.2.3. comma 13 del Regolamento di Utenza, approvato dall'Assemblea dei Sindaci in data 30/11/11 è da intendersi abrogato
".
Nella deliberazione viene inoltre specificato che si tratta di "disposizioni alle quali dovrà attenersi il Gestore".
Da parte sua la Girgenti Acque SpA, che è il gestore del Servizio Idrico Integrato, ha sempre sostenuto di non avere la "possibilità di cambiare alcunché perché obbligata ad applicare le regole che sono state impartite" e di essere "semplicemente esecutori di ordini impartiti".
Anche in un recente comunicato del 15 ottobre 2013, la Società ha ribadito che "Adesso è giunto il momento che ognuno si assuma la proprie responsabilità. Tutti, a cominciare dalla classe politica che fino a ora ha usato la Girgenti Acque solo quando gli faceva comodo. I sindaci non si sono presentati alle assemblee convocate dall’Ato idrico, dove potevano modificare la struttura della tariffa secondo le esigenze della loro gente, lasciando che venisse approvata da un commissario nominato dalla Regione. (...) E tutti contro Girgenti Acque perché consapevoli che quest’Azienda non ha la possibilità di cambiare alcunché perché è obbligata ad applicare le regole che sono state impartite. Ma non ci stiamo a passare per i carnefici del budget delle famiglie. Non ci stiamo a passare per delinquenti, ladri e chi più ne ha più ne metta. (...) E qualcuno spieghi ai cittadini che l’interlocutore non è Girgenti Acque ma proprio la politica. Loro hanno il potere di cambiare le cose, non noi. Noi siamo semplicemente esecutori di ordini impartiti. (...) Siamo sempre disponibili a cercare soluzioni che vadano incontro alle esigenze della gente ma sempre e solo nel contesto delle nostre competenze e sempre all’interno delle regole e della legalità. Le altre richieste è bene presentarle agli organi competenti e nelle sedi opportune, non a Girgenti Acque. E questo la classe politica lo sa".
Tuttavia la Girgenti Acque SpA, nonostante le reiterate affermazioni sull'applicazione delle regole impartite e sull'esecuzione di ordini, con riferimento alla
deliberazione per voce del Direttore Generale ha dichiarato che "ci raccorderemo con l'Ato idrico e vedremo cosa dicono in merito i nostri legali e i nostri esperti in materia".
Oltre al precedente argomento, la
deliberazione riporta anche disposizioni su rateizzazione, periodicità di fatturazione e di lettura dei contatori, fatture anomale e perdite occulte.
Secondo il Gestore, le spese addebitate agli utenti per le riparazioni lungo le condutture idriche (acqua corrente e scarichi fognari) ammonterebbero a cifre relativamente basse; di diverso parere i cittadini che si sono visti recapitare bollette con importi ingenti: circa 280 euro ad un padre di famiglia disoccupato; circa 450 euro ad un settantenne diversamente abile; 560 euro circa ad una ultraottantenne con pensione al minimo. Si contano a decine, solo a Grotte, i casi del genere: utenti ai quali sono state richieste cifre considerevoli per riparazioni effettuate sulla rete idrica pubblica; ingiunzioni di pagamento con l'esplicita minaccia di distacco dell'utenza ed aggravio di ulteriori spese per il riallaccio.
Sin dal primo caso venuto alla luce, ci si è chiesti a quale titolo venissero addebitate agli utenti le spese per la riparazione delle condutture idriche, tenendo presente che: la rete idrica non è di proprietà dell'utente; la sede stradale non è di proprietà dell'utente; nel caso di fornitura di acqua potabile, questa diventa di proprietà dell'utente solo dopo il contatore. La risposta del Gestore è sempre stata quella di essersi attenuto al Regolamento di Utenza; non è mai stato specificato chi abbia materialmente redatto tale documento che, in merito, presenta palesi elementi di illegittimità, e le cui norme hanno portato un notevole beneficio economico a Girgenti Acque SpA.
In particolare costituirebbe un elemento di chiarezza conoscere il nome dell'esperto di Diritto che ha scritto il seguente capoverso del Regolamento di Utenza: "
Dette opere , laddove eseguite dal gestore ,fanno parte integrante del patrimonio del S.I.I. (NdR: Servizio Idrico Integrato), fino agli strumenti di misura; il Gestore ne ha il diritto d’uso fino al confine della proprietà privata e/o comunque fino all’apparecchio di misura laddove installato nelle parti corrispondenti alla proprietà privata. Il Gestore sarà comunque l’unico legittimato ad intervenire in caso di necessità, addebitandone tuttavia i costi all’utente". Il significato è il seguente: la rete è di proprietà dell'Ato Idrico, Girgenti Acque SpA ne ha il diritto d'uso e l'esclusività degli interventi, ma i costi sono a carico dell'utente (per riparazioni alla rete sulla quale non ha alcun diritto di alcun genere). Risulta lampante che l'unico a trarre utilità economica da tale dettato è il Gestore, beneficiato a sua insaputa dall'estensore della norma.
Sono indubbie le responsabilità politiche ma anzitutto morali dell'Assemblea dei Sindaci, i quali hanno approvato il Regolamento di Utenza, o che hanno lasciato che ad approvarlo fosse un Commissario Straordinario; gente che avrebbe dovuto difendere gli interessi dei propri cittadini ma che, almeno in questo caso, come Pilato ha preferito lavarsene le mani. Pensiamo a cosa succederebbe se tutte le Società che forniscono servizi ai cittadini mettessero in pratica una norma simile: rubano il cavo di rame dell'Enel e le famiglie rimangono al buio? L'Enel sostituisce il cavo e addebita il costo alle famiglie. Si rompe una conduttura del gas sulla pubblica strada? Il costo, sulla successiva bolletta. Cade un palo della Telecom? Sostituito con spese a carico degli utenti. Ma c'è di più; anche il fruttivendolo ambulante che porta la sua merce al domicilio dell'acquirente potrebbe addebitare a quest'ultimo il costo per la riparazione del proprio camioncino rimasto in panne.
Rassicuranti le dichiarazioni della Girgenti Acque SpA "chiuderemo la vicenda cercando di agevolare al massimo gli utenti rispettando le normative in materia"; vedremo se alle parole seguiranno immediatamente i fatti con l'ottemperanza alla
deliberazione del dott. Infurnari.
Ammesso che il Gestore ottemperi senza riserve alle nuove disposizioni, ed al Regolamento di Utenza così come modificato con la deliberazione del 29 ottobre 2013, resta da chiarire la eventuale possibilità, per quanti hanno già pagato, di chiedere il rimborso di somme non dovute (ma previste dal Regolamento prima della nuova deliberazione).
Per il momento su tutta la vicenda, Girgenti Acque SpA, di solito solerte nell'emettere comunicati stampa e nell'aggiornare il proprio sito ufficiale, ha ritenuto di mantenere il più assoluto silenzio. Per i cittadini-utenti "agevolati al massimo" non è un buon segno.

Carmelo Arnone
6 novembre 2013
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05/11/2013

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Martedi 5 novembre
- alle ore 16.00, a Racalmuto, corso di preparazione per i Ministri Straordinari.

Mercoledi 6 novembre
- alle ore 18.00, a Racalmuto, presentazione del Piano Pastorale Diocesano; incontro rivolto a tutti gli operatori pastorali.

Giovedi 7 novembre
- è il 43° anniversario della traslazione delle spoglie di Padre Vinti dal cimitero alla chiesa Madre; alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario; alle ore 17.30, celebrazione della Santa Messa.

AVVISI

E' iniziato domenica scorsa, 3 novembre, il corso per i fidanzati in preparazione al sacramento del matrimonio. Il cammino prevede la partecipazione alla Santa Messa domenicale delle ore 17.30 nella chiesa Madonna del Carmelo; di seguito l'incontro di formazione nella chiesa di San Francesco.

Prosegue per tutta la settimana l'Ottavario per i fedeli defunti; Santa Messa nella chiesa Madonna del Carmelo alle ore 09.00, nella chiesa Madre alle ore 17.30. Domenica prossima (9° giorno dell'Ottavario) la Santa Messa sarà celebrata in suffragio di tutti i fedeli che sono morti durante l'anno precedente.

Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
 

 

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05/11/2013

Fotografia. A Franco Carlisi il "Premio Pisa 2013"; mostra dal 9 novembre all'1 dicembre

 

A Franco Carlisi il "Premio Pisa 2013"
Locandina


Franco Carlisi
Franco Carlisi

Il comitato di esperti incaricato alla selezione del fotografo a cui assegnare il "Premio Pisa per la Fotografia" edizione 2013 ha individuato Franco Carlisi meritevole del riconoscimento con la seguente motivazione: "Franco Carlisi è fotografo in cui efficacia narrativa, sensibilità e senso estetico si fondono armoniosamente; da questa sinergia consegue un modo di operare fortemente innovativo ed estremamente personale palesato, nel tempo, in numerose mostre e pubblicazioni. È indubbiamente l’autore più poliedrico che abbia mai avuto questa manifestazione. È direttore di “Gente di Fotografia” rivista che si pone all’apice della cultura fotografica italiana".
In precedenza il Premio è stato assegnato a: Franco Fontana (1994), Gianni Berengo Gardin (
1996), Dario Mitidieri (1998), Pino Settanni (2000), Mauro Gallicani (2002), David Allan Harvey (2004), Francesco Zizola (2009), Andrea Pistolesi (2011).
La consegna del riconoscimento sarà seguita dall'inaugurazione della mostra di Franco Carlisi “Légàmi”.
Sabato 9 novembre, alle ore 21.00, presso l'Aula Magna del Centro Congressi Polo Fibonacci (in Largo Bruno Pontecorvo 3 - Pisa), avrà luogo una serata con Franco Carlisi, con proiezione di immagini commentate dall’autore. Seguirà la consegna del III CFP Nikon Photo Award.
Domenica 10 novembre, alle ore 10.00, presso il Palazzo Lanfranchi (Museo della Grafica), sarà inaugurata la Mostra di Franco Carlisi “Légàmi” (ingresso libero, dal 9 novembre all'1 dicembre 2013).
L'iniziativa è promossa da: C.R.D.U. dell’Università di Pisa, Circolo Fotografico Pisano, Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, Nital.
"Due le sezioni di questa mostra in cui il gesto fotografico si fa poetico potenziando la narrazione attraverso un discorso universale. Franco Carlisi riesce così a far cogliere all’osservatore la bellezza che magnifica i legami - intrisa di drammaticità, angoscia, dolore, gioia, felicità -, e gli consente di esplorarli nella profondità e nella complessità del loro manifestarsi. La trasfigurazione che le immagini operano non tradisce la realtà, piuttosto la illumina di significati altrimenti destinati all’oblio dell’ineffabile. Carlisi racconta dunque i legàmi poeticamente e, per questa via, universalmente, tuttavia non dimentica che c’è sempre un individuo che in quei legami vuol stare, che in essi vuol vivere, che in essi ritrova se stesso, che urla “légami, altrimenti non sono”. Rifrazioni, riflessi, mossi, bagliori, sfumature, fuori fuoco non sono più espedienti per dire l’impossibile ma modi per permettere di vedere l’intima natura della realtà".
Giusy Randazzo
 

 

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04/11/2013

Comune. Presentazione domande per l'iscrizione all'albo degli Scrutatori di seggio elettorale

 

Comune - Presentazione domande per l'iscrizione all'albo degli Scrutatori di seggio elettorale.
Modulo di domanda

Gli elettori del comune di Grotte, qualora interessati, possono presentare domanda per essere inclusi nell'Albo Unico delle persone idonee a svolgere l'ufficio di Scrutatore di seggio elettorale. Le domande dovranno essere presentate all'Ufficio Protocollo del Comune entro e non oltre il 30 novembre 2013, compilate su questo Modulo Visita l'argomento .

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

 

 

 

FORMAZIONE A DOMANDA DELL’ALBO UNICO DELLE PERSONE IDONEE
ALL’UFFICIO DI SCRUTATORE DI SEGGIO ELETTORALE
ART. 9, LEGGE 30 APRILE 1999 , N. 120

IL SINDACO

          Visto che ai sensi dell’art.1 della legge 8 marzo 1989, n. 95 come modificato dall’art. 9 della legge 30 aprile 1999, n. 120, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 Maggio 1999, ogni Comune della Repubblica è tenuto ad istituire un unico Albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale comprendente i nominativi degli elettori che presentino apposita domanda;
          rilevato che  a tal fine entro il mese di ottobre di ogni anno nell’Albo Pretorio del Comune e in altri luoghi pubblici, deve essere affisso un apposito manifesto;

INVITA

          gli elettori che desiderino essere inseriti nell’Albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale, a presentare domanda, entro il 30 novembre 2013 presso questo Comune.
          Si precisa che l’inclusione nel predetto Albo è subordinata al possesso dei seguenti requisiti:
a) essere elettore del Comune;
b) avere assolto gli obblighi scolastici;
sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di ufficio elettorale coloro che si trovino nelle condizioni di cui all’art. 23 del testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni Comunali, approvato con il D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, ed all’art. 38 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati, approvato con il D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361*.

          Per il ritiro dei modelli di domanda e per ogni altra informazione, gli interessati possono rivolgersi al personale addetto all’ufficio elettorale comunale durante il normale orario di lavoro.

Dalla Residenza Municipale, lì 04/11/2013

 
   

IL SINDACO
Paolino Fantauzzo
 

 
 

*Ai sensi dell’art. 23 del testo unico delle leggi per la composizione e la selezione degli organi delle Amministrazioni Comunali e dell’art. 38 del testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati non possono esercitare le funzioni di Presidente di Ufficio Elettorale di sezione, di scrutatore e di segretario, le persone che appartengono alle seguenti categorie:
a) Coloro che, alla data delle elezioni, hanno superato il settantesimo anno di età;
b) I dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e delle Telecomunicazioni e dei Trasporti;
c) Gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
d) I medici Provinciali, gli Ufficiali sanitari e i medici condotti;
e) I Segretari Comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a prestare servizio presso gli Uffici Elettorali Comunali;
f) I candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
 

 

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04/11/2013

Lettere. I 120 anni del Congresso Minerario di Grotte; ringraziamenti di Gaspare Agnello

 

Gaspare Agnello
Gaspare Agnello


Convegno nel 120° anniversario del congresso dei Fasci dei Lavoratori a Grotte
Video del convegno


Convegno nel 120° anniversario del congresso dei Fasci Siciliani a Grotte
Foto del convegno

Riceviamo e pubblichiamo.

"
I 120 anni del Congresso Minerario di Grotte.

Il 12 ottobre 2013 deve essere una data da ricordare perché la Sicilia intera con tanti Sindaci, con i suoi parlamentari nazionali e regionali, con la presenza del Governo Regionale, con la CGIL, ha voluto celebrare i 120 anni dei fasci dei lavoratori e del convegno minerario di Grotte che si tenne, appunto, il 12 ottobre 1893.

Era nostro dovere ricordare l’avvenimento storico più importante che si è tenuto nel nostro centro minerario e con esso onorare i nostri avi che hanno legato la loro vita alle miniere di zolfo. I picconieri, i carusi, i tanti caduti dentro le viscere della terra per via delle frane o del grisù restano nel nostro cuore e nelle nostre menti e noi li abbiamo ricordati con grande commozione, facendo conoscere la loro storia ai giovani delle scuole medie che hanno seguito i nostri interventi con gli occhi sbarrati perché hanno scoperto una realtà che loro prima non conoscevano. Lo stesso stupore hanno dimostrato tanti grottesi che hanno seguito l’evento e che non conoscevano una parte significativa della storia di Grotte che coinvolge anche la chiesa valdese e i tanti sindaci progressisti che hanno amministrato il nostro comune nel periodo post unitario con riferimenti garibaldini, mazziniani e anarchici.

Io, come organizzatore dell’evento, sento il dovere di ringraziare prima di tutti il Segretario provinciale della CGIL Massimo Raso e Piero Mangione che si sono fatti carico di tutte le spese della manifestazione e della sua organizzazione. Un altro ringraziamento va al Sindaco Paolo Fantauzzo, alla Giunta, al Presidente del Consiglio e a tutti i funzionari e operai del comune che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione. Quindi occorre ringraziare Santo Maida che ha organizzato la mostra degli attrezzi di lavoro, il Direttore della Biblioteca Museo Luigi Pirandello Enzo Caruso che ci ha inviato la mostra “Pirandello e lo zolfo”, Salvatore Bellavia e Carmen Butera per i pregevolissimi interventi artistici, il Maestro Salvatore Mercato e il complesso bandistico  Bellini che si è esibito gratuitamente per onorare i nostri avi minatori e braccianti.

Un deferente grazie va al Dirigente reggente della scuola di Grotte Prof. Antonio Di Stefano che ci ha consentito di parlare agli alunni della scuola media.

Infine un ringraziamento va ai relatori Rino Messina, Antonio Riolo, Franca Costanza, Pippo Di Natale che hanno dato lustro alla nostra manifestazione.

Voglio ricordare il grande contributo che hanno dato, alla riuscita della manifestazione, i giornali siciliani, le televisioni agrigentine, il quotidiano Grotte.info e la RAI che ha inviato a Grotte i suoi operatori per illustrare l’avvenimento che riveste dimensioni nazionali.

La storia è maestra di vita e la storia va letta per capire il presente.

I fascianti di Grotte e quelli siciliani si sono sacrificati, alcuni sono morti uccisi dal piombo della repressione crispina, altri andarono in carcere, altri al confino di polizia e questo lo hanno fatto per creare una società più giusta e per porre le premesse di una società più a misura d’uomo, di cui noi godiamo ancora i benefici.

Agrigento, 3.11.2013
".

 

   

Gaspare Agnello
 

 

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04/11/2013

Cronaca. Immobile diroccato e pericolante in Via Argentina

 

Immobile diroccato e pericolante in Via Argentina
Vedi le foto

Ci è stato segnalato come pericolante un immobile al n° 35 di Via Argentina. Questa via si trova nella parte alta del paese, di fronte all'ingresso della canonica della chiesa parrocchiale di San Rocco, e dalla Piazza Fratelli Bandiera conduce (verso la fontanella "di lu firriatu") alla Via Cavour. La casa in questione è la prima, a destra, della Via Argentina. Le condizioni esterne evidenziano un'origine del fabbricato lontana nel tempo, probabilmente ai primi anni del secolo scorso. Sono chiare le tracce di diversi interventi, successivi, tesi a stabilizzarne la struttura che si presenta disomogenea. Diverse, e rilevanti, le crepe nei muri perimetrali. Dal primo sguardo attraverso la finestra aperta, alla destra del portone d'ingresso, si evince lo stato complessivo dell'immobile. Il tetto è crollato e sulle sue macerie crescono rigogliose erbacce. Sacchi di spazzatura giacciono depositati sul perimetro interno: un rifugio ideale per topi ed insetti nocivi. I pochi componenti metallici (catenaccio, chiodi) sono interamente coperti da ruggine. Le tegole superstiti sui muri perimetrali sembrano in equilibrio instabile. Non pare possibile stabilire previsioni sulla resistenza al crollo di quanto resta del fabbricato, che a giudicare dall'inclinazione potrebbe avvenire verso l'esterno rovinando sulla via. E' evidente che, nel verificarsi di tale ipotesi, sarebbe messa a rischio l'incolumità dei passanti e dei numerosi abitanti della zona. Secondo gli inquilini delle case vicine sarebbe opportuna ed urgente una verifica tecnica ed, eventualmente, la messa in sicurezza (anche da un punto di vista igienico-sanitario) della struttura.

Carmelo Arnone
4 novembre 2013
© Riproduzione riservata.

Pubblichiamo alcune immagini del fabbricato (26 foto di © Associazione Culturale "Punto Info").

Casa diroccata in Via Argentina (Foto) Visita l'argomento
 

 

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04/11/2013

Documenti. Visita e comizio dell'on. Gianfranco Fini a Grotte nel 1989

 

Visita e comizio dell'on. Gianfranco Fini a Grotte nel 1989
Video 1^ parte



Video 2^ parte
 

Era il 1989. Ancora molto lontani ed inimmaginabili gli avvenimenti che, nel volgere di pochi anni, avrebbero sconvolto radicalmente la politica italiana. I partiti in attività erano, sostanzialmente, quelli che avevano guidato l'Italia sin dal dopoguerra, con Governi la cui durata era stabilita da alterne quanto fragili alleanze. Nomi che ai ventenni di oggi dicono poco: DC, PC, PSI, PRI, PLI, PSDI. Ai margini della politica nazionale stava il MSI-DN (Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale), sempre presente in Parlamento con una rappresentanza significativa ma deliberatamente estromesso da qualsiasi Governo a causa delle affinità e simpatie verso quel regime fascista che aveva portato il Paese sotto la dittatura mussoliniana e lo aveva condotto nella Seconda Guerra Mondiale. Alla guida del MSI-DN era stato chiamato, solo due anni prima nel 1987, il giovane Segretario del "Fronte della Gioventù" Gianfranco Fini, "delfino" del Segretario storico, dimissionario, Giorgio Almirante. Scomparso il 22 maggio 1988, ad Almirante fu intitolata, l'anno successivo, la sezione di Grotte del partito. In occasione di quella inaugurazione, il 6 maggio 1989 venne a Grotte il nuovo Segretario nazionale, Gianfranco Fini, che tenne un applaudito comizio nella piazzetta del Banco di Sicilia. Salvatore "Totuccio" Caltagirone fece gli onori di casa introducendo l'intervento dell'ospite sul palco e guidandolo nell'inaugurazione della nuova sede. Di quell'avvenimento è rimasta una testimonianza diretta grazie alle riprese video effettuate, dietro commissione degli interessati, dal compianto Rino Arnone. Un documento che, ormai lontano da ogni riferimento politico con l'attualità, riportiamo integralmente diviso in due parti: nella prima è visibile il comizio; nella seconda, che riproduce l'inaugurazione della sede del partito, potranno riconoscersi quanti furono presenti anche solo per porgere un saluto all'illustre ospite.

Carmelo Arnone
4 novembre 2013
© Riproduzione riservata.

Video gentilmente concesso da Giovanni Pilato (riprese di © Rino Arnone).
 

 

  Comizio dell'on. Fini - 1^ parte (Video) Visita l'argomento Inaugurazione della sezione - 2^ parte (Video) Visita l'argomento
 
 

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03/11/2013

Ricorrenze. Commemorazione dei fedeli defunti: celebrazione al cimitero

 

 

Come ogni anno, in occasione della giornata nella quale la Chiesa ci fa commemorare tutti i fedeli defunti, ieri 2 novembre è stata celebrata al cimitero di Grotte una Santa Messa. A concelebrarla, tutti e tre i sacerdoti grottesi: l'arciprete padre Giovanni Castronovo, padre Gaspare Sutera e padre Giulian Mokasse. Alla Santa Messa all'aperto ha partecipato un folto gruppo di fedeli ed una rappresentanza istituzionale del Comune. Al termine della cerimonia religiosa, nonostante un temporale in atto, l'Arciprete, il sindaco Paolino Fantauzzo, il vice sindaco Diego Aquilina, l'assessore Angelo Collura, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carlisi, il consigliere Pino Arnone e l'ispettore capo della Polizia Municipale Carmelo Alaimo si sono recati presso le tombe dei migranti che hanno perso la vita nei naufragi sulle coste di Lampedusa, per recitarvi una preghiera e deporvi dei fiori.
(Foto di © Salvo Lo Re "President")
 

 

Commemorazione dei fedeli defunti: celebrazione al cimitero Commemorazione dei fedeli defunti: celebrazione al cimitero Commemorazione dei fedeli defunti: celebrazione al cimitero Commemorazione dei fedeli defunti: celebrazione al cimitero
 

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03/11/2013

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (8); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 8)

N
Namparùsu
(nanfarùsu) = si dice di chi parlando emette un suono nasale. Deriva da nàmpara (nànfara) che sta ad indicare un raffreddore con intasamento del naso.
Nasu scugnàtu
= perdita di sangue dal naso, epistassi.
'Ncagnàrisi = crucciarsi, stizzirsi, arrabbiarsi.
'Ncagnàtu = imbronciato.
'Ncaniàtu = arrabbiato come un cane, espressione di origine latina.
'Ncapu (avv.) = sopra.
'Ncarcàri = calcare, premere far forza premendo perché qualcosa entri dove di norma non potrebbe entrare.
'Ncarìri = aumentare di prezzo.
'Ncatusàri = incanalare (detto di acque); conservare, chiudere dentro di sé, es.: haiu 'ncatusatu, può nun ni potti cchiù e ci li dissi quattru = mi sono sempre trattenuto di fronte alle sue esternazioni, poi non ce l'ho fatta più e gli ho risposto per le rime.
'Nchiùsa = riserva alimentare.
'Nciènsu = incenso.
'Ncinàglia = inguine.
'Ncripiddrìri = diventare troppo magro.
'Ncrustàri = sporcare in modo tale da rendere molto difficile il pulire.
'Ncucchiàri = unire in coppia, accoppiare; congiungere due cose.
'Ncucchiàrisi = fare comunella, stringere amicizia.
'Ncucciàri = dare botte; tamponare; incontrare, es.: lu 'ncucciavu a la chiazza = l'ho incontrato in piazza.
'Ncuitàri = disturbare, propriamente “contro la quiete” di una persona o di un animale.
'Ncurunàta = incoronata; qualità di fico.
Nèglia = nebbia.
Nèsciri = uscire; uscire dal carcere.
Nèsciri a diri = inventare es. si niscì a diri = inventò.
Nèsciri di li naschi = avere grande abbondanza (di qualcosa, che addirittura fuoriesce dal naso), es.: li sordi ci nièscinu di li naschi = ha moltissimi soldi.
Nèsciri di menti = dimenticare es. mi niscì di menti = ho dimenticato.
Nèsciri la missa = incominciare la messa, es.: Niscì la missa? = E' incominciata la messa?
Nèsciri lu cori = desiderare moltissimo.
Nescirisìlla = liberarsi da un pericolo, da un guaio serio, es.: si la niscì peddri peddri = si è liberato (da una situazione grave, da un pericolo) per miracolo, per il rotto della cuffia.
Néu = neo.
'Ngaddruliàta = non lavata bene, macchie macchie.
'Ngagliàri = sorprendere, afferrare.
'Nghimàri = cucire in modo provvisorio in modo che poi si possa scucire facilmente.
'Nghingàri = dare importanza.
'Ngrasciàta = troppo sporca.
'Ngràsciu = sporcizia.
'Ngriddra (della pasta) = al dente.
'Ngruppa = sul groppone, a cavallo.
'Ngusciàri = si dice dei bambini quando piangono in continuazione senza un attimo di sosta.
Nichiàrisi = imbronciarsi, indispettirsi, offendersi.
Nichiàtu = imbronciato.
Nichèia = offesa.
Nièrbu accravaccatu = nevralgia.
Nièspula = nespolo, nespola.
Nirìa, nome proprio di persona = Andrea.
Nneccu = chi, per natura si rifiuta di lavorare, ignavo.
'Nnistàri = in botanica, praticare l'innesto ad una pianta.
Nottùrna = serenata.
'Nsicchìri = diventare magro; essere secco (delle piante).
'Nsurdiri = diventare sordo.
'Ntacca = piccolo taglio sul legno.
'Ntacciàri = mettere dei piccoli chiodi (li tacci) sulla suola delle scarpe.
'Ntaffaràtu = impegnato, che ha molto da fare.
'Ntamàtu = sbalordito, stupido, distratto, che non capisce.
'Ntinna (antinna) = palo lungo, liscio e insaponato, che ha in cima un premio per chi riesce a salire e a prenderlo. La presa della 'ntinna è un gioco tipico di alcune feste di paese.
'Ntisiàtu = che ha la tisi; pallido; brutto.
'Ntisu = inteso, detto.
'Ntrizzàri = legare a forma di treccia.
'Ntròitu = denaro che viene riscosso.
'Ntunacàri = intonacare.
'Nturciniàri = attorcigliare.
Nuòzzulu = quello che rimane dopo la spremitura e la torchiatura delle olive.
Nuviddrùni = si dice di un uccello nato da poco.
Nuvièmmiru = novembre.
'Nza' = chissà; non facciamo che, es. 'nza veni = non facciamo che viene.
'Nzaiari = indossare per la prima volta un vestito o un paio di scarpe.
'Nzapunàri = insaponare.
Nzìnzula = giuggiolo, albero; e anche il frutto, giuggiola.
'Nzirragliàri = chiudere, serrare.
'Nzirragliàtu = chiuso; serrato; stretto.
'Nzirtàri = indovinare, riuscire.
'Nziru =
piccolo contenitore di terracotta, dalla bocca stretta, col quale i contadini trasportavano l'acqua da bere durante i loro lavori in campagna nelle afose giornate d'estate. Per alcuni (signora Maria Sberna Minneci, i signori Antonio Palumbo, Leonardo Lazzaro, geometra Totuccio Mancuso) lu 'nziru è sinonimo di bùmmulu, per altri (signori Gianni Napoli e Stefano Todaro) lu bummulu aveva invece la bocca più grande e i manici larghi e anche la pancia più grossa.
'Nzita = foruncolo infettato.
'Nzivàtu = unto.
'Nzoccu = quello che; 'nzoccu è gghiè = qualsiasi cosa.
'Nzòlia = uva bianca e nera da mosto e da mangiare.
'Nzuvarìri = irrigidire.
'Nzuvarutu = insensibile.

O
Ora
(avv.) = ora; fra poco.
Orallànnu = l'anno scorso, un anno fa.
Organèttu = organo a bocca.
Oricchièddra = striscia di cuoio dove c'è la fibbia.
Ossèssu = indemoniato.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 3 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/11/2013

Chiesa. Commemorazione dei fedeli defunti; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Commemorazione dei fedeli defunti

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi, 2 novembre, la Chiesa  ci fa celebrare la Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti.
Siamo chiamati a ricordare i nostri defunti. E' molto riduttivo pensare che questo possa limitarsi a una visita al cimitero. Tutto questo è ben poca cosa senza la preghiera per i nostri cari.
La festa di tutti i Santi che abbiamo celebrato ieri, 1° novembre, ci ha fatto contemplare la città del Cielo, la città santa, la Gerusalemme celeste che è nostra madre, la Chiesa trionfante, ma c'è una Chiesa purgante, dove i nostri morti si purificano per poi godere la visione beatifica di Nostro Signore Gesù Cristo, così come Egli è.
Essi, però, hanno bisogno delle nostre preghiere, dei nostri suffragi per la loro purificazione. La preghiera di intercessione che facciamo per i nostri defunti fa loro sentire vicino il nostro affetto e li aiuta a purificarsi.
"Vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro"; così si legge nel libro di Giobbe.
La comunione con Gesù e, in Lui, con il Padre genera una reale comunione fra tutti i cristiani, tra tutti coloro che, in forza del battesimo, sono in Cristo. E' questo il mistero della comunione dei Santi, che è fondamento della Commemorazione dei defunti. Ma cosa significa "comunione dei Santi"? Comunione dei Santi significa che, nella fede, siamo certi di essere in una misteriosa ma reale comunione non solo con la Chiesa invisibile, ma anche con tutti coloro che ci hanno preceduto nella fede, che come noi sono cristiani.
La comunione dei Santi non ci unisce soltanto ai Santi e alle Sante del Paradiso, ma anche alle anime del Purgatorio, che sono anch'esse anime sante, perché destinate al Paradiso, anche se bisognose di passare attraverso una purificazione che le prepari alla piena comunione con Dio in Paradiso.
E' molto importante che noi cristiani viviamo il rapporto con i defunti nella verità della fede, e guardiamo alla morte e all'aldilà nella luce della Rivelazione. "Se infatti, scriveva l'apostolo Paolo, crediamo che Cristo è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù, radunerà con Lui coloro che sono morti" (1° Ts 4, 13-14). Rinnoviamo la speranza della vita eterna fondata veramente nella morte e risurrezione di Cristo.
"Sono risorto e ora sono sempre con te, ci dice il Signore, e la mia mano ti sorregge. Ovunque tu possa cadere, cadrai nelle mie mani e sarò presente anche quando la morte busserà alla tua porta".
La preghiera di un'anima pellegrina nel mondo aiuta un'altra anima che si sta purificando dopo la morte. La Chiesa ci invita, ma non solo oggi, a pregare per i nostri cari defunti e a sostare presso le loro tombe nei cimiteri. In modo particolare la celebrazione della Santa Messa, dove si rinnova la morte e la risurrezione di Gesù, le opere di carità e di penitenza. E le anime benedette dei nostri cari defunti intercederanno per noi presso Dio con le loro preghiere, affinché anche noi saremo ammessi alla eterna beatitudine. Si possono applicare come suffragi per i nostri defunti la recita dei "cento requiem, il Santo Rosario, l'adorazione Eucaristica e la Via Crucis".
Sant'Agostino diceva: "Una lacrima sulla tomba dei defunti evapora, un fiore appassisce, una preghiera arriva fino al cuore dell'Altissimo".
Invocare spesso San Giuseppe con questa piccola giaculatoria: "San Giuseppe, patrono dei moribondi, per la tua beata morte nelle braccia di Gesù e di Maria, soccorri gli agonizzanti di questo giorno o di questa notte", oppure "Cuore agonizzante di Gesù, abbi pietà dei moribondi".
Preghiamo per i nostri morti, essi intercederanno per noi".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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02/11/2013

Riflessioni. "E' ancora possibile vivere in un modo più umano?"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.

"E' ancora possibile vivere in un modo più umano?
Sì, è la risposta. A condizione che ciascuno di noi, dal grado più basso a quello più alto del ruolo e status sociale, culturale e soprattutto politico abbia sensibilità e rispetto per la vita di tutti, restringendo al massimo l'impulso genetico egoistico, bestiale, irrazionale, cieco, come contrariamente appare quotidianamente.
Vivere umanamente, vuol dire amare la vita propria e quella degli altri. Significa riascoltare la coscienza in tutti i momenti della giornata, in famiglia entro la private e gelose mura domestiche, nella scuola, nella società e in tutti i luoghi di lavoro, dai più umili ma necessari per i bisogni materiali esistenziali, a quelli prestigiosi della gerarchia commerciale, industriale, culturale, religiosa ed infine politica, che fa essere super agiati e “Onorevoli” Deputati e Senatori, che tali in verità non sono. Di questi ultimi, a seguito dell'avvenuto “squarcio del velo di Maya”, grazie ai mezzi di comunicazione, si percepisce, senza possibilità di smentita, mancanza assoluta di voce e di ascolto, nonché un comportamento indegno della loro carica responsabile politica.
Amare significa non soltanto porgere la mano e posarla sulla spalla di chi soffre, dare una parola di conforto: il gesto e le parole non costano e non contano, ma vuol dire e offrire quanto più si può, anche a prezzo del proprio, insomma aiutare di fatto, non per commiserazione, elemosina, e quindi “pietas” ma per diritto-dovere di tutti. Questa classe di onorevoli, invece, se ne infischia dei veri problemi della vita degli altri, da cui dipendono per designazione elettorale.
Essa continua a parlare di tutto: chiacchiere vuote, inconcludenti, che arricchiscono il banchetto della retorica; giammai di operare concretamente. E così si fa: silenzio sul rilancio economico, silenzio sugli esodati, che sono figli naturali di questo Governo; silenzio sulla gente che si è ridotta a cercare cibo nei cassonetti dei rifiuti per strada e per terra negli ortomercati; silenzio sul crollo della produzione industriale; silenzio sulla tanto discussa riforma del sistema elettorale; silenzio sulla riduzione degli agi e degli stipendi dei politici; silenzio sui tantissimi poveri raddoppiati negli ultimi cinque anni; silenzio sul dramma delle baby prostitute, per bisogno molto spesso, esistenziale. E poi nulla per ridurre le vergognose tasse, formate di tutte le parole, colori qualitativi e quantitativi, che cadono come macigni sulla gente e che affondano come beccate di rapaci nelle ferite a lungo martoriate.
Qual è la risposta? Quella di sempre. Si parla e si scrive di Alfano, che grida battaglia politica in Parlamento, per il solito problema di Berlusconi; del super corazzato G. Napolitano che, raddoppiato Presidente, si propone solo verbalmente di strigliare le banche; di Visco che fantastica di tagliare gli stipendi agli onorevoli. Queste ed altre sono le risposte di sempre, per mantenere il sedere inchiodato alle poltrone. La gente lo sa, anche la gente comune.
A fronte di tutto questo, se si ama ancora la vita e si vuole evitare presto la catastrofe, lo sfascio completo di tutte le teorie e le istituzioni, si richiede una saggezza “responsabile” e aperta ai riconoscimenti della coscienza comune, incarnata nella tradizione e storicità vivente dei popoli senza esclusione di nessuno, di qualsiasi diversità.
Vuol dire prestare ascolto ad ogni bisogno economico. Questo è l'arduo compito dell'amore universale che ogni uomo deve eseguire e ancor più l' Onorevole politico di un paese civile e realmente democratico.
A futura memoria di tutti gli intenditori".

 

   

Antonio Pilato
 

 

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02/11/2013

Risparmio. Distinguere le vere offerte Conad dalle false promozioni non autorizzate

 

Falsa promozione non autorizzata
Non autorizzata



Vero concorso
Vero concorso

Da qualche giorno circola su Facebook una falsa pubblicità Conad attraverso la quale la società regalerebbe 50 euro in buoni spesa a chiunque si registrasse online. Nonostante l'annuncio si presenti poco realistico, se non altro per l'enorme investimento economico che tale offerta comporterebbe (per soli 1000 "registrati" un esborso di 50.000 euro, ma gli aderenti in tutto il Paese potrebbero essere decine di migliaia), sono stati in molti gli utenti Facebook poco accorti che hanno "condiviso" il post sul social network, o hanno cliccato su "mi piace" incentivandone la diffusione.
La Società, con la seguente nota sul sito ufficiale, si è premurata di smentirne la paternità: "Attenzione: falsa promozione non autorizzata. 30/10/2013. Su Facebook è in atto una promozione non autorizzata da Conad, promossa da LDG social marketing volta a colpire gli utenti del web con una FALSA offerta di BUONI SPESA da 50€ spendibili presso i supermercati Conad. Conad NON è coinvolta in nessun modo in questa operazione".

E' invece autentico il concorso nazionale denominato "Conad mi piace", lanciato dalla Società in occasione della pubblicazione e promozione del nuovo sito. Dal 4 novembre all'1 dicembre si potranno vincere sino a 3.000 euro in buoni spesa.
Per partecipare occorrerà:
- accedere al sito dalla pagina del concorso, con il proprio username e password (sarà possibile registrarsi per chi non l'avesse fatto prima);
- cercare (attraverso la ricerca libera o per sezioni) il proprio prodotto preferito a marchio Conad, all'interno della sezione "prodotti" del sito;
- votarlo e raccontare il perché in 200 caratteri.
Si potrà così partecipare all’estrazione finale di 3.000 euro in buoni spesa da utilizzare in un punto vendita Conad a propria scelta.
Sarà inoltre possibile condividere su facebook la propria partecipazione al concorso per poter partecipare all'estrazione settimanale per vincere 500 euro in buoni spesa da utilizzare in un punto vendita Conad a propria scelta.
Si potrà "giocare" ogni settimana (fino a un massimo di 4 volte, 1 per settimana) per avere più possibilità di essere estratti e vincere. Al punto vendita prescelto dal cliente verranno inviati i carnet con buoni spesa da 25 euro da spendere (solo nel supermercato Conad prescelto) entro il 31/12/2014.
 

 

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01/11/2013

Chiesa. 1° novembre 2013, Solennità di Tutti i Santi; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Tutti i Santi
Tutti i Santi

Riceviamo e pubblichiamo.

"Il mese di novembre si apre con due celebrazioni molto care: la “Solennità di Tutti i Santi” e la “Commemorazione di tutti i fedeli defunti”. Sono due ricorrenze strettamente unite: in ambedue ricordiamo persone che, come noi, hanno vissuto per un certo tempo in questo mondo.
La splendida e luminosa festa dei Santi ci prepara ad alzare lo sguardo verso una realtà che è cristiana e non mondana. Siamo tutti chiamati a diventare santi come Dio è santo. I santi sono coloro che hanno preso sul serio la chiamata all'amore, ci sostengono con la loro preghiera e il loro esempio. I santi sono luminosi esempi di vita cristiana. Chi è il santo? Il santo è colui del quale si può dire con maggior proprietà che, stando sulla terra, vive già nel cielo. Molte sono le strade che Dio ha aperto agli uomini con il suo vangelo, ma la meta è sempre la stessa: la santità. Una sola santità, o, per meglio dire, "un solo santo, Gesù Cristo".
Le origini della "Festa di Ognissanti" o di "Tutti i Santi" son lontanissime e si possono rintracciare al tempo dell'antica cultura delle popolazioni celtiche. I processi storici e culturali che hanno portato questo giorno (1° Novembre) ad avere un'importanza assoluta nel mondo cattolico sono molti. Nel 1475 la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la Chiesa d'occidente da papa Sisto IV.
Il 1° novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio nell'835. Il decreto fu emesso su richiesta di papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi. La festa si dotò di ottava solenne ancora presente nello straordinario della Chiesa durante il pontificato di papa Sisto IV della Rovere, quando bandendo la crociata per la liberazione di Otranto, nel settembre 1480, il pontefice implorò la benedizione dell'Altissimo sulle schiere cristiane. La festa di Tutti i Santi si diffuse nell'Europa latina nei sec. VIII-IX. Si iniziò a celebrare la festa di tutti i santi anche a Roma, fin dal sec. IX.
Nella solennità di Tutti i Santi la Chiesa celebra la "Giornata della Santificazione Universale" ideata e promossa fin dal 1957 dal servo di Dio Guglielmo Giaquinta, vescovo e fondatore del Movimento Pro Sanctitate.
Il tema scelto per quest'anno è "Narrare Dio". "Narrare Dio" non è semplicemente lo slogan di questa Giornata della Santificazione Universale 2013, non solo è la condizione necessaria affinché ogni uomo venga raggiunto dal messaggio di amore e di santità portato da Cristo.
"Narrare Dio" è la missione di ogni battezzato, è lo stile di vita di chi è veramente appassionato di Dio e degli uomini. I Santi sono i perfetti "narratori" dell'amore di Dio con la coerenza della loro vita. "Non parlare tanto, ma parlare con la vita". Coerenza e santità. Coerenza e autenticità sono il linguaggio più bello della santità.
I Santi sono stati testimoni autentici dell'amore di Cristo. Tutti siamo chiamati alla santità. Non si diventa santi da soli, si diventa santi insieme. Tutti siamo chiamati a  narrare Dio al mondo che ancora non ha conosciuto il suo grande amore.
Siamo chiamati a narrare Dio come figli amati. Siamo chiamati a narrare Dio con  tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le nostre forze.
Narriamo Dio con la santità della nostra vita. Amiamo i santi, questa miriade di uomini e donne di tutti i secoli che hanno seguito il Cristo fino in fondo, che hanno vissuto sul serio secondo il Vangelo. E questa giornata diventa immensa festa per loro e per noi.
Preghiamoli ed imitiamo le loro virtù
".

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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01/11/2013

Politica. Enzo Agnello eletto all'unanimità nuovo Segretario del circolo PD di Grotte

 

Enzo Agnello
Enzo Agnello

Sono onorato della stima che mi avete accordato, l’impegno che mi aspetta non mi spaventa; il mio desiderio è che da questo circolo possa ripartire un germe di nuova vitalità del nostro territorio, che coltiveremo con impegno e tenacia”. Questa la prima dichiarazione del nuovo Segretario del circolo del Partito Democratico di Grotte, Vincenzo Agnello detto Enzo. A conclusione della campagna di tesseramento, gli aderenti al circolo riuniti in assemblea, all'unanimità, lo hanno designato alla guida del PD grottese. Altra novità di rilievo è costituita dal numero record di tesserati raggiunto dal circolo di Grotte. Oltre alle persone con decennale esperienza politica, sono numerosi i giovani che hanno deciso di dedicarsi attivamente al servizio della collettività nell'ambito dell'appartenenza al partito. Tra questi, la quasi totalità di coloro che sono stati candidati alle scorse elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e le cui liste civiche "Grotte in movimento" e "Se non ora, quando?" non hanno ottenuto rappresentanza istituzionale. Nella sua attività di direzione politica, il Segretario Enzo Agnello sarà affiancato da un Coordinamento formato da persone di sicura esperienza e da giovani e donne che hanno mostrato entusiasmo e voglia di fare.

Carmelo Arnone
1 novembre 2013
© Riproduzione riservata.

Riceviamo e pubblichiamo.

"Auguri a Enzo Agnello, per la sua elezione a Segretario del PD.
Cordiali saluti".
Diego Licata

Campagna di tesseramento PD
Locandina

         

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