Grotte.info Quotidiano -
Novembre 2013 |
30/11/2013 |
Politica. TARES: intervento
del Vice Sindaco Diego Aquilina in Consiglio comunale |
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Diego Aquilina |
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento concernente la
TARES pronunciato ieri dal
vice sindaco Diego Aquilina, in occasione della seduta
del Consiglio comunale.
"Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori Consiglieri, colleghi Assessori,
Concittadini tutti,
come dovrebbe essere noto, la situazione finanziaria locale è alquanto
precaria e ciò sia per motivi pregressi che per motivi contingenti.
Peraltro, i continui tagli, la costante ed elevata riduzione dei
trasferimenti statali e regionali, unitamente alla crisi
economico-finanziaria che continua a registrarsi ad ogni livello, rendono
tutto ancor più complicato.
È precipuo dovere della Giunta e del Consiglio comunale lavorare
alacremente, rifuggendo da ogni tentazione demagogica e puntando diritto al
raggiungimento dell’obiettivo comune di evitare il verificarsi di
conseguenze ulteriormente spiacevoli per la nostra comunità.
Evidenzio che i tempi di lavorazione del bilancio ci vengono necessariamente
imposti dalla lentezza e dalla confusione indotta dai livelli istituzionali
a noi sovraordinati.
La tentennante stabilità politica nazionale e regionale, foriera di un
indirizzo politico alquanto volatile, cagiona gravi difficoltà a tutti gli
enti locali e, in special modo, ai Comuni, per come più volte denunciato
anche dall’ANCI.
Ciò rende particolarmente difficile porre in essere una pianificazione
serena per il medio-lungo termine, costringendoci ad affrontare, in regime
di “ordinaria urgenza” problematiche che reclamano una soluzione nel
breve-brevissimo termine.
Paradossalmente abbiamo di recente lavorato per la regolamentazione di un
tributo che, anomalia tutta italiana, è stato rapidamente archiviato.
Mi riferisco alla TARES che, per imposizione normativa, graverà sui
cittadini con un saldo da versare in materia di rifiuti per l’anno in corso.
Un regolamento che si è tentato di informare il più possibile al principio
di equità, anche se i vincoli normativi non danno ai Comuni alcuno spazio di
manovra, rendendo vano ogni sforzo in tal senso.
La questione dei rifiuti è, purtroppo, una materia alquanto complessa, basti
pensare che il lavoro per il regolamento TARES, da noi iniziato non appena
messi in condizioni di farlo, servirà sostanzialmente solo e soltanto per
l’anno 2013, salvo ripensamenti dello Stato.
Infatti, già per l’inizio del prossimo anno, la legge di stabilità ci
preannuncia il varo di nuovi tributi locali.
Abbiamo sentito parlare tutti di TRISE, TARI, TASI, TUC ed infine di IUC la
quale, secondo gli ultimi aggiornamenti, sostituirà la TRISE, inglobando
TASI e TARI.
Per non parlare della storia infinita dell’IMU!
È d’uopo fare ancora alcune riflessioni in ordine alla TARES.
Si è discusso molto circa la possibilità di applicare anche per l’anno 2013
il regime della TARSU.
Tale opzione trova fondamento nell’art. 5, comma 4-quater del decreto-legge
31 agosto 2013 n. 102, convertito con modificazioni dalla legge 28 ottobre
2013 n. 124.
La norma in questione dispone che: “Nel caso in cui il comune continui ad
applicare, per l’anno 2013, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi
urbani (TARSU) in vigore nell’anno 2012, la copertura della percentuale dei
costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo è assicurata
attraverso il ricorso a risorse diverse dai proventi della tassa, derivanti
dalla fiscalità generale del comune stesso”.
Orbene, da un attento esame della norma, purtroppo, è emersa, allo stato,
l’impraticabilità delle proposte finalizzate alla proroga del regime Tarsu
in luogo di quello della Tares.
Infatti, il predetto art. 5, comma 4-quater, impone di provvedere alla
copertura dei costi, eventualmente non coperti, ricorrendo necessariamente a
risorse diverse dai proventi della tassa sui rifiuti, da reperire
esclusivamente nell’ambito della fiscalità generale e non da una qualsiasi
posta di bilancio o da un avanzo di cui, peraltro, ad oggi, non abbiamo
contezza.
Ne deriva che l’opzione della Tarsu la si sarebbe dovuta percorrere
lasciandone invariati i vecchi parametri dell’anno 2012 ed incrementando gli
altri tributi, ciò che avrebbe legittimamente portato i contribuenti a
credere di avere ottenuto uno sconto tributario falso siccome artatamente
compensato con l’aggravio da praticare su altre imposte: il famoso gioco
delle tre carte!
Basti pensare che l’amministrazione precedente, per l’anno 2012, ha dovuto
aumentare l’IMU per garantire il pareggio di bilancio.
Ecco perché siamo stati costretti ad applicare la Tares in luogo della
Tarsu.
Per quanto concerne l’entità del conseguente carico fiscale, nessuna
responsabilità può essere ascritta all’ente locale, attesa l’obbligatoria
applicazione di tabelle e tariffe non predisposte, non modificabili o
abrogabili dai comuni.
In ogni caso, preme segnalare che la succitata normativa, all'art. 5, comma
1, obbliga al rispetto del principio inderogabile “chi inquina paga”,
sancito dall'art. 14 della Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti.
Impone, inoltre, di commisurare le tariffe alla quantità ed alla qualità dei
rifiuti prodotti, in relazione agli usi ed alla tipologia delle attività
svolte, tenendo conto del costo del servizio.
Ergo, lo spirito della legge vigente in materia provoca l'inevitabile
conseguenza di rendere più onerosa la tariffa nei confronti degli utenti
suscettivi di produrre una maggior quantità di rifiuti e cioè nuclei
familiari più numerosi, attività artigianali, commerciali, industriali che
inquinano di più.
Indi, il costo del servizio deve incidere in misura minore nei confronti di
soggetti che producono meno rifiuti, si pensi ai nuclei familiari più
ristretti o alle persone anziane sole che, con il previgente regime
tariffario, hanno dovuto pagare una tassa oggettivamente sproporzionata,
iniqua ed ingiusta, siccome commisurata esclusivamente ai metri quadri della
propria abitazione.
Trattasi, ribadisco, di criteri stabiliti dalla legge che, pertanto, non
possono essere abrogati o stravolti dai Comuni.
Chi si avventura nell'avanzare proposte che non tengano conto di ciò, si
pone fuori dalla realtà, rischiando di scadere, come qualcuno, in un
populismo irresponsabile e deleterio.
Tuttavia, dobbiamo sforzarci di studiare soluzioni che, però, siano
concretizzabili entro gli angusti confini della legge.
Ad esempio, si potrebbero valutare agevolazioni da riconoscere sulla scorta
di criteri oggettivi e di presupposti facilmente riscontrabili, come la
capacità contributiva del nucleo familiare ed ogni altra fattispecie che si
potrà individuare in ossequio al già citato art. 5 del decreto-legge
102/2013 convertito con modificazioni dalla legge 124/2013.
A tal proposito, preme precisare che il Titolo IV del Regolamento TARES, di
cui abbiamo chiesto l’immediata pubblicazione telematica, prevede già
riduzioni ed agevolazioni sia per le utenze domestiche che per le utenze non
domestiche.
Riduzioni ed agevolazioni regolamentari massimamente finalizzate ad
incentivare il compostaggio degli scarti organici, ogni operazione di
recupero idonea a fare svolgere ai rifiuti un ruolo utile, il riutilizzo di
scarti di produzione nello stesso ciclo produttivo nonché la stabile
effettuazione della raccolta differenziata per le utenze non domestiche con
prevalente produzione di rifiuti organici come bar, ristoranti, attività di
ortofrutta, eccetera.
Inoltre, l’art. 26 del regolamento TARES riconosce all’ente la facoltà di
determinare esenzioni ed agevolazioni in favore di talune categorie di
utenti per particolari ragioni di carattere economico e sociale.
L’esame delle istanze pervenute dall’utenza per l’ottenimento delle
esenzioni, delle riduzioni e delle agevolazioni in questione, potrebbe
essere demandato ad una commissione competente per materia.
Segnalo che, frattanto, si è stabilito lo slittamento del saldo Tares 2013
da dicembre di quest'anno a gennaio del 2014.
Ciò ci consentirà di ridimensionare l'entità dell'ultima rata per gli utenti
che dimostreranno, in maniera inequivocabile, di avere diritto alle
agevolazioni.
Essi potranno usufruire di una riduzione che non potrà comunque oltrepassare
la percentuale di incremento derivante dall’applicazione della TARES.
A tale scopo, su mia precisa proposta, fatta propria all’unanimità dalla
Giunta e dalla Commissione Bilancio, è stata prevista la somma di €
50.000,00, allocata in seno all’intervento 1-9-5-5- cap. 29523 del bilancio
che questo Consiglio comunale si appresta ad approvare.
Purtroppo, non è stato possibile stanziare una somma maggiore, stante che il
bilancio 2013 risulta già impegnato per 11/12, essendo oramai alle soglie
del mese di dicembre.
Peraltro, abbiamo già provveduto a detrarre lo sconto derivante dalla
raccolta differenziata posta in essere dai cittadini.
Confido nella serietà e nella responsabilità dell’intero Consiglio comunale
che, nella sua interezza, sicuramente saprà assumere le giuste decisioni
nell’esclusivo interesse della nostra città.
Ricordo a me stesso che non chiudere il bilancio in pareggio ci esporrebbe a
gravi rischi.
In tale malaugurata ipotesi, infatti, ci si troverebbe innanzi alla dolorosa
necessità di tagliare alcuni servizi importanti e di elevare al massimo i
tributi, per non parlare del consequenziale commissariamento cui potrebbe
essere soggetto questo Consiglio comunale.
Detto questo, nel rimanere a disposizione, concludo ringraziandovi per
l’attenzione che cortesemente mi avete concesso.
Sento il dovere di ringraziare pubblicamente, per la preziosa collaborazione
prestata, il Segretario Generale Dott. Vincenzo Chiarenza, l’area
economico-finanziaria, il Rag. Sergio Romano ed il Collegio dei revisori dei
conti, sapientemente coordinato dal suo Presidente Prof. Rossano Castronovo,
del quale ho avuto il privilegio di apprezzare le già note doti
professionali".
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Il Vice Sindaco con delega al Bilancio
Diego Aquilina
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30/11/2013 |
Lettere. "Uno sguardo
alle attività della nostra Amministrazione"; del prof. Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Uno sguardo alle attività della nostra
Amministrazione.
In questi giorni ha avuto
un qualche seguito il
discorso dell’ascensore.
Il referente Piero
Castronovo con una punta di orgoglio riferiva dell’idea, accolta da tutti i
membri della commissione, di dedicare le somme risparmiate, per i compensi
non percepiti, alla predisposizione di un ascensore nel palazzo comunale per
permettere ai diversamente abili di potere accedere al piano di sopra.
Non commentiamo
le precisazioni dei membri della opposizione che hanno voluto fare delle
precisazioni necessarie ma non importanti ai fini dell’iter amministrativo.
Più pertinenti sono
state, a mio parere,
le osservazioni esternate da Sofia Vizzini e riportate in questo
notiziario. La scrivente sottolinea i problemi che incombono su molte
famiglie e quindi suggerisce di soprassedere al problema ascensore per
utilizzare quelle somme (quali, in questo momento?) alla assistenza vera e
propria. Questa è una proposta da tenere nella giusta considerazione.
Adesso mi chiedo: quanti
potrebbero essere gli utenti? Quante persone incontriamo per le nostre
strade, impossibili per questo, su una sedia a rotelle? E, poi, il Municipio
è un luogo che si frequenta abitudinariamente da parte di tutti. Non andiamo
al Comune solo per sbrigare qualche pratica? Quando è indispensabile la
presenza per una qualsiasi pratica? Se lo si impostasse all’interno
dell’atrio non rovinerebbe quel po’ di architettonico che possediamo? E,
infine, non abbiamo l’esperienza dell’ascensore della scuola elementare? Non
so se ora funziona, ma ha avuto una storia di rinvii molto lunga. Mi si
potrebbe rimproverare il fatto che così si vogliono ignorare i problemi dei
portatori di handicap, ma anche per loro le considerazioni sopra esposte
sono da tenere nel debito conto".
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Lillo Agnello
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30/11/2013 |
Comune. Domanda di contributo
per la fornitura gratuita dei libri di testo |
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Anche per l'anno
scolastico 2013/14 è possibile presentare
domanda, per la fornitura gratuita
o semigratuita dei libri di testo, da parte delle famiglie a basso reddito
con figli che frequentano scuole secondarie di primo e di secondo grado,
statali e paritarie. Le procedure per l'erogazione degli stanziamenti sono
state attivate da parte dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della
Formazione Professionale.
La richiesta di contributo, che deve essere formulata utilizzando lo schema
di
domanda
allegato, dovrà essere corredata dai seguenti documenti:
1) Attestazione ISEE non superiore a euro 10.632,94, relativa ai
redditi 2012;
2) Fotocopia del documento di riconoscimento del soggetto richiedente il
beneficio (padre, madre o tutore) in corso di validità.
La
domanda di partecipazione dovrà essere presentata, a pena di esclusione,
entro e non oltre venerdi 20 dicembre 2013 esclusivamente presso
l'Istituto scolastico frequentato, che provvederà successivamente a
trasmetterla al Comune di residenza. I Comuni invieranno le istanza in unica
copia cartacea, entro il 28 febbraio 2014, al Dipartimento Regionale
Istruzione e Formazione Professionale il quale, sulla base del numero degli
alunni, accrediterà le somme a favore dei Comuni che a loro volta
provvederanno ad erogare il contributo.
Carmelo Arnone
30 novembre 2013
Scarica il modello per la fornitura gratuita dei libri di testo .
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29/11/2013 |
Chiesa. Festa
dell'Immacolata; programma delle celebrazioni religiose |
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Manifesto |
In preparazione alla solennità liturgica dell'Immacolata Concezione, la cui
ricorrenza sarà celebrata domenica 8 dicembre, a partire da venerdi 29
novembre inizierà la novena, presso la chiesa parrocchiale di Santa Venera
(chiesa Madre).
Pubblichiamo il programma delle celebrazioni.
Venerdi 29 novembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dal Gruppo Rinnovamento nello Spirito Santo
(presenti i ragazzi del catechismo di 1^, 2^ e 3^ elementare)
Sabato 30 novembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dal gruppo Divina Misericordia chiesa Madre
e Missionario (presenti i ragazzi del catechismo di 4^, 5^ elementare e 1^
media)
Domenica 1 dicembre
- ore 18.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 18.30, Santa Messa animata dal Gruppo Mariano interparrocchiale (presenti i ragazzi
del catechismo di 2^, 3^ media e cresimandi)
Lunedi 2 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dalla 1^ e 2^ Comunità Neocatecumenale
chiesa Madonna del Carmelo (presenti i ragazzi del catechismo di 1^, 2^ e 3^
elementare)
Martedi 3 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dalla 3^ e 4^ Comunità Neocatecumenale
chiesa Madonna del Carmelo (presenti i ragazzi del catechismo di 4^, 5^
elementare e 1^ media)
Mercoledi 4 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dalla 5^ Comunità Neocatecumenale chiesa
Madonna del Carmelo, Gruppo Famiglie e Gruppo Catechisti (presenti i ragazzi
del catechismo di 2^, 3^ media e cresimandi)
Giovedi 5 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Santa Messa animata dal Gruppo Liturgico comunità di San Rocco
(presenti i ragazzi del catechismo di 1^, 2^ e 3^ elementare)
Venerdi 6 dicembre
- ore 17.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 17.30, Liturgia Penitenziale animata dal Gruppo Santa Rita chiesa San
Rocco (presenti i ragazzi del catechismo di 4^, 5^ elementare e 1^ media)
Sabato 7 dicembre
- ore 18.00, Santo Rosario e Stellario
- ore 18.30, Santa Messa con i Primi Vespri animata dal Gruppo Famiglie
chiesa San Rocco (presenti i ragazzi
del catechismo di 2^, 3^ media e cresimandi)
- ore 21.00, in attesa con Maria "Adorazione Eucaristica" interparrocchiale
Domenica 8 dicembre - Festa dell'Immacolata Concezione
Orari delle Sante messe:
- ore 10.15 e 17.30
(chiesa San Rocco)
- ore 11.00 e 17.30
(chiesa Madre)
- ore 08.00, 11.30 e
17.30 (chiesa Madonna del Carmelo)
- Subito dopo la Santa Messa delle ore 17.30 avrà luogo la processione del
simulacro, con la Banda Musicale "V. Bellini - Città di Grotte", lungo il
percorso: chiesa Madre, Piazza Marconi, Via G. Meli, Largo Pagano, Viale
Matteotti, Portobello, Viale della Vittoria, Corso Garibaldi, Chiesa Madre
- al termine della processione, fuochi d'artificio.
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29/11/2013 |
Comune. Diretta web per il
Consiglio comunale convocato stasera alle ore 18.30 |
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Aula consiliare |
Sarà trasmessa in
diretta web la seduta del Consiglio comunale convocato per questa sera,
alle ore 18.30, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella” del Palazzo
Municipale.
Dopo le formalità consuete, saranno discussi i seguenti punti all'ordine del
giorno:
- Approvazione piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari;
- Approvazione Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il triennio
2013-2015 e dell'elenco annuale 2013;
- Approvazione relazione previsionale e programmatica 2013-2015 - bilancio
di previsione 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015.
Segui la diretta web
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29/11/2013 |
Lettere. "Berlusconi non
è più senatore, adesso non ci sono più alibi"; di Sonia Buscemi |
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Sonia Buscemi |
Riceviamo e pubblichiamo.
"In
questo momento politico così convulso non posso fare a meno di esprimere
qualche considerazione; posto che la decadenza da Senatore di Berlusconi era
un atto dovuto non vedo la motivazione di tanta esultanza. Già quando cadde
il suo governo nel 2011 ritenni che i festeggiamenti erano molto prematuri e
che quella sarebbe stata un’operazione politica per lasciare ad altri il
“lavoro sporco” e ripresentarsi alle elezioni più forte di prima e con la
faccia pulita… la storia mi ha dato ragione considerato quello che ha fatto
il governo Monti.
Oggi Berlusconi nel rispetto della Legge non è più Senatore, purtroppo ciò
non significa che non fa più parte della scena politica… anzi, e non
bisogna sottovalutarlo, alle prossime elezioni potrebbe ancora farci qualche
brutta sorpresa. Avrei preferito che la sua uscita di scena fosse stata
definitiva, ma politica e non giudiziaria.
Da militante di sinistra, e non dell’ultima ora, dico che adesso non ci sono
più alibi, troppo spazio si è dato al signor B., alle sue beghe giudiziarie
e alle sue “donzellette”, adesso bisogna essere propositivi, dare risposte
concrete al paese, essere e rappresentare un’alternativa vera".
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Sonia Buscemi
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29/11/2013 |
Politica. "Le scelte
scellerate del nostro Signor B"; opinione del Segretario PD Enzo
Agnello |
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Enzo Agnello |
In merito ai recenti avvenimenti della politica nazionale abbiamo chiesto
una riflessione al Segretario del PD di Grotte, che riceviamo e pubblichiamo.
"Caro
Direttore,
la ringrazio per avermi chiesto un’opinione sui fatti politici nazionali, ed
in particolar modo sulla decadenza di Berlusconi, e la ringrazio per la
professionalità con cui gestisce il nostro quotidiano. Ritornando alla sua
richiesta, potrei rispondere da segretario del PD, affermando con
soddisfazione e determinazione: FINALMENTE!
Troppo semplice secondo me, perché se Berlusconi fosse realmente fuori dalla
scena politica saremmo una nazione fortunata.
Tutti noi leggiamo gli indici di valutazione internazionale, questi pongono
l’Italia sempre agli ultimi posti di ogni indicatore a causa delle scelte
scellerate del nostro signor “B”.
Mi permetta una breve cronistoria degli ultimi decenni di politica.
Nel ’94 l’Italia tentava di uscire da un periodo burrascoso conseguente alle
inchieste di “Mani Pulite”, si prese consapevolezza della corruzione dei
nostri uomini politici che intascano tangenti milionarie.
In quel momento Berlusconi ha rappresentato per molti italiani una speranza,
viste anche le capacità imprenditoriali che aveva dimostrato, ci si
aspettava una rivoluzione culturale della politica, ma alla luce dei fatti
ritengo ciò non sia mai avvenuto. Dopo la ventennale gestione berlusconiana
del potere la nostra Italia sprofonda sempre di più in tutte le classifiche
riguardanti: economia, cultura, vivibilità, investimenti.
Il degrado che stiamo vivendo è da impuntare alle scelte che il “Cavaliere”
ha adottato?
Io dico proprio di SI!
Per citarne alcune le privatizzazioni selvagge fatte con logiche
spartitorie, come quella della raccolta dei rifiuti solidi urbani che ha
portato un aumento nella bollettazione del 400%, e che dire della
privatizzazione del servizio idrico? Di questo ci accorgeremo tutti tra
qualche giorno quando ci presenteranno il conto.
Si potrebbero contrastare le mie evidenze affermando che ha abolito l’ICI e
la tassa sulla successione.
Io rispondo che per quanto riguarda l’abolizione dell’ICI è stata la scelta
più sbagliata e questa ha portato i piccoli Comuni ed anche i grandi Comuni
del Sud al collasso in quanto l’ICI rappresentava l’unica fonte d’introito.
La successione? Non si paga solo se supera la soglia di qualche centinaia di
migliaia di euro. Questo era il modo di fare campagna elettorale di
Berlusconi, promettere di abolire tasse (abolire da un lato e rincarare
dall’altro) e gli italiani pur di non pagare lo hanno votato, dimenticando
che nel mentre il PIL colava a picco e il debito pubblico è arrivato alle
stelle.
Certo esiste una responsabilità della sinistra, incapace di scegliere una
linea politica per contrastare l’irruenza berlusconiana, questo è un altro
argomento da approfondire. C’è stato anche il fenomeno dei voltagabbana che
si svendevano pur di salire sul carro del vincitore per poter raccogliere le
briciole di un grande pasto. Gli argomenti sono tanti, potrei parlare di
altre scelte fatte che hanno portato al nulla: ponte sullo stretto, e che
dire del nucleare quando in diretta tv dopo il disastro giapponese
rassicurava i francesi che gli italiani dimenticano presto?
Potremmo parlare di: politiche giovanili, di sanità, di territorio
(monumenti che cadono a pezzi per l’incuria e i mancati interventi).
Per questo spero avremo altre occasioni.
Grazie". |
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Il
Segretario del PD
Enzo Agnello
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28/11/2013 |
Politica. Riflessioni del
Gruppo di Minoranza sulla lettera del Consigliere Piero Castronovo |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro Direttore e carissimi Concittadini,
per il rispetto assoluto che abbiamo nei confronti dei colleghi Consiglieri
comunali, ci preme esporre alcuni giorni prima della seduta Consiliare per
l’approvazione del bilancio, le nostre ragioni in merito alla
lettera scritta in data 25/11/2013 dal consigliere Piero Castronovo; per
permettere a ognuno di eseguire le proprie valutazioni.
Ci riferiamo a una presunta opera da realizzare all’interno del palazzo
comunale “ascensore per abbattimento barriere architettoniche” da attuare
con la riduzione delle indennità degli Amministratori, dei Consiglieri
comunali e del Presidente del Consiglio.
Nonostante la commissione di bilancio si sia espressa all’unanimità, ed il
nostro gruppo sia a favore a tale opera, vogliamo precisare che la
tempistica dell’invio della lettera contenente l’opera al Quotidiano
Grotte.info e ad altri giornali sia stata del tutto prematura considerato
che il Consiglio comunale ancora non si è espresso al riguardo.
Quindi per una questione di etica morale prima di pubblicare sul quotidiano
l’opera da realizzare avrebbe dovuto aspettare la deliberazione dell’intero
Consiglio comunale (San Tommasu unn’era natu e già era santificatu).
Ma evidentemente, il vecchio stile di fare politica, del Consigliere
Castronovo il quale crede ancora alla retorica, che un uomo solo dovrebbe
predominare sugli altri per apparire il salvatore della patria.
Il nostro gruppo sin dall’insediamento ha cercato di non avere preclusioni,
di porre tutti allo stesso piano, promuovendo la cultura della condivisione,
dando il buon esempio, pronunciando il pronome “noi” molto più spesso del
pronome “io”.
Affinché il Sindaco, gli Amministratori, i Consiglieri comunali lavorino
tutti in concomitanza per gli stessi obiettivi, con ottimi proponimenti
e con un’unica finalità, ossia il dovere di tutti di amministrare al meglio
questo paese.
Cosicché il paese di Grotte proiettato nel futuro, tra cinque anni sarà
davvero un paese vigoroso e non sarà di certo dipeso da un’opera meritoria
di una singola persona, ma dall’interazione di tutte le sinergie spese per
il territorio".
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I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Cutaia
Leonardo, Lombardo Santino,
Magrì Davide, Cimino Vincenzo, Todaro Anna.
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28/11/2013 |
Politica. Risposta al
Segretario del PD di Grotte, dal Gruppo di Minoranza "Grotte Libera e
Solidale" |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentilissimo Direttore,
con la presente vogliamo rispondere al Segretario del PD Sig. Enzo Agnello
in merito alle dichiarazioni presenti oggi sul Quotidiano Grotte.info in
merito alla TARES.
Lo stesso dichiara di aver “interpellato l'opposizione consiliare per
sensibilizzare a cercar di far pagare di meno ai cittadini” e che il nostro Gruppo “non ha ritenuto opportuno
portare avanti tale battaglia”.
Il Gruppo di Minoranza Consiliare ritiene che la dichiarazione sia falsa e
demagogica, in quanto noi, nella seduta consiliare del 13/11/2013, ci siamo
battuti con forza facendo proposte concrete all'Amministrazione Fantauzzo
per far sì che anche per il 2013 si restasse in regime TARSU ed evitare di
appesantire ancor di più i cittadini già vessati da innumerevoli tasse.
Evidentemente l'Amministrazione non ha ritenuto la nostra proposta valida e
i Consiglieri di Maggioranza hanno votato il regolamento TARES (vedi
articolo pubblicato su questo quotidiano il 15/11/2013).
Ribadiamo al Segretario del PD e a tutte le forze politiche che il nostro
Gruppo fa le sue battaglie all'interno del Consiglio Comunale, sempre pronti
ad ascoltare le esigenze dei nostri cittadini.
Siamo dispiaciuti di tali dichiarazioni, consigliamo al neo Segretario,
prima di scrivere dichiarazioni non veritiere, di informarsi in maniera più
approfondita dell'operato del nostro Gruppo per evitare brutte figure.
Pensiamo che il PD di Grotte abbia scelto la persona sbagliata in un compito
così delicato come la figura del Segretario che come primo obiettivo
dovrebbe puntare alla ricostruzione del proprio partito.
“Se il buon giorno si vede dal mattino...” siete sulla strada giusta...".
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I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Davide Magrì,
Leonardo Cutaia, Vincenzo Cimino,
Annamaria Todaro, Santino Lombardo
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28/11/2013 |
Musica. Esibizioni, con
repliche, del M° Fabrizio Chiarenza e del Soprano Giusy Massimino |
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Manifesto |
Sabato 16
novembre, in occasione del 5° anniversario dell’inaugurazione del centro
commerciale "Le Vigne", il M° Fabrizio Chiarenza e il Soprano Giusy
Massimino si sono esibiti in un concerto che ha ottenuto un vasto gradimento
da parte del pubblico. L’esibizione è stata riproposta domenica 17 novembre
presso il centro commerciale "Il Casale" di San Cataldo, con repliche nei
giorni 23 e 24 novembre presso "Le Vigne". Inoltre domenica 1
dicembre Chiarenza e Massimino proporranno la loro esibizione presso il
centro commerciale "La Torre" di Palermo.
Il prossimo sabato, 30 novembre, alle ore 16.00 i due artisti saranno presso
la Mondadori Multicenter di Palermo in Via Ruggero Settimo, dove
parteciperanno ad una manifestazione sul tema "Diffondere le arti e
valorizzare le risorse artistiche e culturali delle città siciliane". Presso
la sala conferenze della Mondadori si terrà la prima rassegna stampa del
progetto “Al centro dell’arte”. Verranno spiegati i temi alla base del
progetto che ha come obiettivo quello di diffondere le arti e valorizzare le
risorse artistiche e culturali delle città siciliane. Scopo del progetto è
anche la realizzazione di uno spazio culturale all’interno di una location
d’eccezione accessibile a chiunque, soprattutto a persone diversamente
abili. L’Antras Onlus metterà infatti a disposizione le proprie risorse per
garantire l’accesso a coloro che vogliano prendere parte agli incontri.
Ospiti dell'incontro: il Soprano Giusy Massimino, il violinista Gepi, il M°
Fabrizio Chiarenza, i Fratelli Carollo, la ballerina Clelia Galvano, la
ballerina Paola Fileccia e le pittrici Federica Di Fiore e Marisa Battaglia.
Grazie al contributo di Antras Onlus, in collaborazione con Mondadori
Multicenter, verrà promosso anche il lavoro dei tanti volontari che rendono
l’arte un diritto accessibile a tutti. Interverranno durante l’incontro:
l’artista Ennio Calabria, Alvarez Gonzalo, Carlo Infanti, Irene Pivetti,
Tommaso Romano e Stefano Lo Presti.
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M° Chiarenza
Giusy Massimino |
28/11/2013 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 29
novembre |
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Nuova passeggiata della salute.
Si consiglia di
portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità
lungo eventuali tratti poco illuminati.
E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare
alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei
genitori.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di domani, venerdi 29 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Villa Fiorita, Via Galioto, Via Magazzini, Via Sturzo, Via Europa, Via
Mattarella, Via Puglia, Via Livatino, Via Ingrao, Via Saragat, Via Boris
Giuliano, Via Cassarà, Via Terranova, Via Moro, Via Elena di Montenegro,
Calvario, Via Secchi, Via Concordia, Via Archimede, Via Scoppettieri, Via
Manin, Via Collegio, Via Machiavelli,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare
comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un
percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni
chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
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28/11/2013 |
Chiesa. Beata Vergine Maria
della Medaglia Miracolosa; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Medaglia |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Ieri, 27 novembre,
la Chiesa ci ha fatto celebrare la festa della Beata Vergine Maria della
Medaglia Miracolosa.
Che cos'è la medaglia miracolosa? E' la medaglia per eccellenza, perché è
l'unica fatta coniare per ordine della Madonna a Santa Caterina Labourè. Per
questo è conosciuta e diffusa in tutta la Chiesa. La medaglia è il dono di
Maria SS., segno d'amore, pegno di protezione, sorgente di grazie. La
Madonna vuole stare con noi, noi stiamo con Lei, fuggendo il peccato.
La medaglia ha due facce; in una delle facce vediamo la Madonna ritta su un
globo e con le mani aperte da cui escono raggi di uno splendore abbagliante.
Questi raggi sono il simbolo delle grazie che Maria ottiene per gli
uomini. Attorno si legge: “O Maria concepita senza peccato, prega per noi
che ricorriamo a Te”. Nel rovescio della medaglia si vede una croce che
sormonta la "M" di Maria. In basso i SS. cuori di Gesù e di Maria. Uno
incoronato di spine, l'altro trapassato da una spada.
Santa Caterina Labourè, delle Figlie della Carità di San Vincenzo, fu la
fortunata prescelta per trasmetterci il suo dono. Nella notte tra il 18 ed
il 19 luglio 1830, condotta dal suo angelo nella cappella dell''istituto a
Parigi, vide la Madonna che le profetizzò, con le lacrime agli occhi, le
sciagure che stavano per piombare sulla terra e le preannunciò che Dio le
voleva affidare una grande Missione.
Il 27 novembre 1830 vide due prodigiosi quadri, corrispondenti alle due
facce della medaglia e udì una voce che le disse in tono imperioso: “Fa
coniare una Medaglia secondo il modello che hai visto; coloro che la
porteranno indulgenziata, ripetendo la giaculatoria: O Maria concepita
senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te, riceveranno grandi
grazie: copiose saranno le grazie per chi avrà fiducia. I raggi sono simbolo
delle grazie che io concederò a chi me le chiederà”.
La Medaglia fu coniata e tante furono le guarigioni spirituali e corporali
che si ottennero, che fu chiamata a voce di popolo Miracolosa. Portiamola
dunque, anche noi, con fede e devozione; portiamola sempre; procuriamola a
tutti quelli a cui vogliamo assicurare la protezione di Maria e la
guarigione del corpo e dell'anima. La Medaglia sarà anche per noi e per loro
veramente miracolosa.
Uno dei più zelanti e convinti propagatori della Medaglia Miracolosa fu ai
giorni nostri San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote e martire. Alla morte
di Santa Caterina nel 1876 si contavano più di un miliardo di medaglie
distribuite in tutto il mondo. A Parigi, al n° 140 di Rue du Bac c'è il
santuario in cui si trova la cappella della Medaglia Miracolosa, dove ogni
anno, a circa 174 anni dall'apparizione, arrivano un milione di pellegrini
da tutto il mondo.
Il 18 novembre inizia la novena della Medaglia Miracolosa, mentre il 27
novembre si celebra la festa.
Santa Caterina Labourè nacque a Fain-les-Moutiers, un villaggio della
Borgogna, il 2 maggio 1806 e morì il 31 dicembre 1876. Quando la sua salma
fu esumata, le mani che avevano toccato la Madonna e gli occhi che l'avevano
vista, apparvero straordinariamente conservati. Fu beatificata da Pio XI il
28 maggio 1933 e canonizzata da Pio XII il 27 luglio 1947. Le sue reliquie
riposano nella cappella in cui ebbe le apparizioni.
Il nome Caterina viene dal greco ed ha il significato di “donna pura”. A
Parigi, in Francia, Santa Caterina Labourè, vergine delle Figlie della
Carità, che venerò in modo speciale la Madre di Dio Immacolata, rifulse per
semplicità, carità e pazienza.
Preghiamo Santa Caterina Labourè e imitiamo le sue virtù.
Lei intercederà per noi presso la Beata Maria della Medaglia Miracolosa". |
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Prof. Graziella Vizzini
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28/11/2013 |
Lettere. "Volete montare
l'ascensore? Sono soldi sprecati"; di Sofia Vizzini |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Signor Direttore,
vorrei comunicare al Signor Diego Cimino che è giusto
quello che ha scritto;
e vorrei dire al Consigliere Piero Castronovo ed agli altri Consiglieri di
non spendere soldi inutilmente, per esempio come
questo "ascensore", perché
ci sono cose più importanti da fare nel nostro paese.
Quando fate i Consigli potete anche parlare e pensare alle famiglie di
Grotte, che ce ne sono tante, che hanno di bisogno di tante cose, ve ne
elenco qualcuna:
- di un lavoro;
- persone che non riescono a pagare i buoni per la scuola;
- non possono mandare i figli a scuola per problemi economici;
- che non riescono a fare la spesa, ecc...
E voi dove siete? Fate finta di non vedere e di non sentire!
Voi pensate solo alle vostre tasche, e dei bisogni della popolazione non ve
ne frega nulla...
Volete montare l'ascensore? Fatelo pure! Ma sono soldi sprecati.
Utilizzate questi soldi in altre cose.
Arriva Natale, pensate alla popolazione, aiutate il prossimo e non alle
vostre comodità.
Distinti Saluti". |
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Sofia Vizzini 87
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28/11/2013 |
Salute. Incontro sul diabete
di 1° e 2° tipo, organizzato ad Aragona dal Lions Club Zolfare |
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Oggi pomeriggio, giovedi 28 novembre, alle ore 17.00
presso la Biblioteca Comunale di Aragona (ex Chiesa del Purgatorio) il Club
Lions "Zolfare" (Aragona, Comitini, Grotte e Racalmuto), nel quadro delle
attività per la lotta al diabete, promuove un incontro sul diabete di primo
e secondo tipo.
Interverranno: dott. Michele Russo, Diabetologo; dott. Giuseppe Gramaglia,
Direttore dell'U.O.C. di Pediatria dell'Ospedale di Agrigento; dott.ssa
Piera Buscarino, Dirigente Medico; dott. Claudia Albino, Dirigente Medico;
dott.ssa Gabriella Sacchi, Psicologa Dirigente dell'U.O.E.P.S. (Unità
Operativa Educazione e Promozione alla Salute) dell'ASP di Agrigento.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'AMA.DIB. della Provincia
di Agrigento, con il patrocinio del Comune di Aragona.
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28/11/2013 |
Politica. "TARES: salasso in
arrivo"; nota del Partito Democratico di Grotte |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"TARES: salasso in arrivo.
Si avvicina il mese di dicembre e noi cittadini di Grotte ci apprestiamo a
subire l’ennesimo aumento delle tasse locali,
pagheremo infatti la TARES. Applicare la TARES permette
all’Amministrazione di aumentare in maniera spropositata le tariffe e quindi
le bollette della raccolta dei rifiuti solidi urbani, con
aumenti medi per ogni famiglia di circa il 54% fino ad un ricarico di ben 12
volte per alcune categorie di attività commerciali.
Una famiglia media di 4 persone che vive in una abitazione di 100 mq andrà
a pagare applicando la TARES circa 453,89 euro contro i 259,00 euro che
avrebbe pagato con la TARSU: un aumento in bolletta di 194,89 euro.
Questo per arrivare ad un risanamento del bilancio comunale.
Si poteva raggiungere lo stesso risultato con una
distribuzione del ricarico meno onerosa per la cittadinanza?
Ci meravigliamo e ci chiediamo come mai l’Amministrazione Comunale
non abbia informato la cittadinanza del metodo di calcolo messo in atto.
Considerato che le tempistiche per eventuali
interventi correttivi sono ristrette, abbiamo promosso degli incontri con le forze
d’opposizione trovando una concordanza con il Movimento 5 Stelle
per una raccolta di firme per chiedere un’assemblea pubblica per
poter discutere con l’Amministrazione
di questa problematica che tanto preme alla cittadinanza;
interpellata l’opposizione consiliare per sensibilizzarla e cercare di far
pagare meno i cittadini, questa ha ritenuto inopportuno
portare avanti tale battaglia a favore di tutti.
La cittadinanza grottese è ormai stanca di continui salassi". |
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Il
Coordinamento Cittadino del PD
Il
segretario del PD
Enzo Agnello
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27/11/2013 |
Attività. Enzo Sardo eletto
Presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori |
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Enzo Sardo
Serafina Marchetta
M.C.L |
Sabato 23 novembre 2013, nel salone del centro
polifunzionale San Nicola di Grotte, si è svolto il XII congresso
provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori alla presenza del Vice
Presidente Nazionale Antonio di Matteo, della Presidente Regionale Anna
Maria Manno, del Segretario Regionale Giorgio D’Antoni e del Presidente
Provinciale Decio Terrana.
Dopo il saluto da parte del Sindaco Paolino Fantauzzo, è intervenuto Decio
Terrana che ha ricordato, nella sua dettagliata relazione sulle attività
svolte durante la sua gestione, durata cinque anni, alcune manifestazioni di
respiro nazionale tra le quali il premio “Solidarietas 2010” e la grande
manifestazione dal titolo “Equità e Solidarietà”. Inoltre, Terrana ha
ricordato che il Movimento dovrà sostenere una grande battaglia per
eliminare il numero chiuso nelle Università italiane. Particolare emozione
ha suscitato l’intervento di Giorgio D’Antoni che ha evidenziato la catena
degli affetti che lega gli uomini e le donne del Movimento. Di grande
respiro è stato l’intervento di Antonio di Matteo che si è soffermato sulla
grande missione del Movimento nato l’8 dicembre 1972, con la benedizione del
Pontefice Paolo VI, evidenziando l’anima popolare, evangelica e solidale del
Movimento. Dopo un ampio dibattito al quale hanno partecipato, anche, Anna
Maria Manno, Santino Lo Presti e Alessio Bruno, si è passati agli
adempimenti formali con la presentazione della lista del nuovo Consiglio
provinciale e del suo Esecutivo che dovranno guidare il Movimento nei
prossimi tre anni.
E’ stato eletto il Consiglio e l’Esecutivo Provinciale cosi composto:
- Presidente Provinciale Enzo Sardo;
- Vice Presidente Serafina Marchetta;
- Amministratore Salvatore Virgone;
- Segretaria Giglia Maria Angela;
- Consiglieri: Panarisi Alberto, Garifi Giuseppe Antonio, D’Ina Eleonora,
Cinquemani Rosario, Agrò Paolo, Ferro Vincenzo Renato, Russo Carmelo Andrea,
Pendolino Rosario, Li Calzi Federico, Alessio Bruno, Boscarino Giovanni.
Dopo l’elezione a Presidente Provinciale, Enzo Sardo nel ringraziare tutti
per il consenso avuto all’unanimità ha ricordato che un Movimento di
ispirazione cristiana deve avere la forza di lavorare, con garbo e serietà,
per affermare e rivalorizzare i principi della dottrina sociale della
Chiesa, con particolare riferimento alla sacralità dell’uomo e del suo
lavoro e alla solidarietà anche perché non è possibile che da alcuni anni
vengono aumentate, sistematicamente, le tasse solo ai poveri ed al ceto
medio creando difficoltà economiche che sicuramente procurano violenza di
ogni specie e squilibrio sociale.
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27/11/2013 |
Pittura. "Artachment -
Feeling on the road"; mostra di Lanic Murdock a Palermo |
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Locandina
Lanic Murdock |
A Palermo, presso il Robert Cafe (Via Archimede,
135), dal 28 novembre all'8 dicembre si terrà
la mostra personale di pittura “Artachment. Feeling on the road” del pittore
Lanic Murdock.
Giovedi 28 novembre alle ore 19.30, al Robert Cafe avrà luogo il vernissage
della mostra dell’artista Lanic Murdock, pittore e perfomer siciliano,
interprete della cultura pittorica informale e materica italiana. Saranno
esposte opere realizzate con sabbia, ossidi, acrilici e polveri metalliche
su tela e tavole di masonite.
Tutte le opere rappresentano brani e scorci di città artistiche reali come
Venezia, Palermo, Cefalù o città immaginarie, fantastiche o trasfigurate in
forme astratte. Dove l’elemento costante è rappresentato dal forte
attaccamento al gesto artistico estemporaneo, alla pennellata che capta
sentori, malumori e sentimenti colti dalla strada, mostrando quanto nodale
sia per un artista il contatto con la città e la sua dimensione nascosta.
Lanic Murdock nella sua arte continua a cercare, a sperimentare, a inseguire
una città immaginaria, la sua città ideale, e lo fa attraverso quella massa
di colori, che con gesti spesso convulsi, nervosi e rabbiosi, modella con la
spatola, in un turbine di “leva e metti” irrefrenabile. È come un’eterna
lotta con la materia, un po’ come la continua lotta dell’uomo nella giungla
cittadina.
Murdock si forma a Torino dove viene in contatto con Giorgio Flis da cui
viene affascinato soprattutto dalla capacità negli accostamenti cromatici.
Velasco, con le sue atmosfere visionarie, e Vedova, con la sua costante
volontà di ricerca e forza innovatrice, sono fondamentali riferimenti della
sua opera. In Murdock troviamo notevoli rimandi anche a De Kooning, Morandi
e all’Astrattismo, ma soprattutto al mondo letterario dove quel suo
atteggiamento da acuto indagatore della realtà, di matrice sciasciana, fa
trasparire i suoi studi di critico d’arte.
All’interno della mostra, dopo il vernissage, seguirà il Music & Art
perfomance con il concerto del musicista-cantautore Marco Petrigno e i suoi
ritmi blues dal timbro incalzante e dirompente, in pieno stile “on the road”
durante il quale Lanic Murdock si esibirà con una estemporanea di pittura
informale e astratta.
Le opere realizzate rimarranno in esposizione nei locali del Robert Cafe per
tutta la durata della mostra.
Per informazioni: Lanic Murdock’s atelier (Via Collegio del Giusino, 41 -
92134 PALERMO).
“Artachment. Feeling on the road”
Personale di pittura di Lanic Murdock
Robert Cafe (Via Archimede, 135 - Palermo)
Dal 28 novembre all'8 dicembre
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27/11/2013 |
Volontariato. Domenica 15
dicembre "Cena del Donatore" Adas; si raccolgono adesioni |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Si informano i sigg. soci donatori che
giorno 15 dicembre p.v. alle ore 20.00 presso il ristorante pizzeria
“Vecchia Nina” in Contrada Zaccanello, a Racalmuto, si terrà la tradizionale
“Cena del Donatore”.
La quota individuale di partecipazione è di euro 15.00. Poiché il numero
massimo di partecipanti è di 100 posti a sedere, si invitano i donatori che
intendono partecipare a dare la propria adesione entro e non oltre la data
dell’8 dicembre, versando la quota contestualmente alla prenotazione.
Si raccomanda, visto l’esiguo numero di posti disponibili, di partecipare
con il solo nucleo familiare e ritirare i biglietti presso la sezione
A.D.A.S., dal sig. Vincenzo Aquilina.
Per le prenotazioni ed informazioni rivolgersi a Vincenzo Aquilina
333.3754054.
Si ricorda inoltre che il 22 dicembre si svolgerà la raccolta di sangue
presso la nostra sezione".
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Il Presidente della Sezione A.D.A.S. di Grotte
Alessandra Vizzini
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27/11/2013 |
Volontariato. Sabato 30
novembre, colletta alimentare a Grotte, a cura della Onlus Padre Vinti -
Grotte Solidale |
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Manifesto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Informiamo i lettori del quotidiano Grotte.info che anche quest'anno ci
sarà la consueta raccolta alimentare a favore delle famiglie che versano in
condizioni di indigenza.
La colletta si svolgerà sabato 30 novembre, presso i supermercati grottesi
che hanno aderito all'iniziativa. Siamo in attesa di sapere se le autorità
scolastiche daranno dei crediti formativi per gli studenti del triennio
superiore. Coloro i quali volessero partecipare possono venire a trovarci
presso l'associazione, in Via Pirandello.
Avvisiamo anche tutte le famiglie che stiamo provvedendo alla raccolta di
giocattoli in buono stato, da poter regalare ai bambini disagiati per la
festa che organizzeremo in prossimità delle festività natalizie".
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Il Presidente della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale"
Ing. Davide Magrì
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26/11/2013 |
Lettere. "Un ascensore al
palazzo municipale, è una bellissima idea"; di Decu Varba |
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Decu Varba |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Buongiorno Signor Direttore,
mi voglio congratulare con Piero Castronovo, che gentilmente saluto, per la
magnifica idea di costruire un ascensore al palazzo municipale di Grotte.
E’ una bellissima idea, ma se si guarda con gli occhi di un disabile, si
vedranno moltissime cose da fare, come per esempio far sì che i parcheggi
riservati ai disabili vengano lasciati liberi e non occupati permanentemente
dai motorini della posta e, in piazza, anche da rivenditori abusivi; come
anche il parcheggio vicino al municipio che non è mai libero.
Aggiungo che nelle ricorrenze festive si dovrebbe dare l’opportunità ai
diversamente abili di godere delle feste che vengono svolte in piazza,
lasciando qualche posto libero per la macchina e qualche sedia.
Ringrazio a chi perde il suo tempo per leggere questa lettera". |
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Decu Varba
(Diego Cimino)
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25/11/2013 |
Comune. "Fondi per
l'abbattimento delle barriere architettoniche"; del consigliere Piero Castronovo |
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Piero Castronovo |
Riceviamo e
pubblichiamo.
"Gentilissimo direttore,
con mio immenso piacere le comunico che durante lo svolgimento della
Commissione Bilancio, che mi onoro di presiedere, di mercoledì 20 novembre
scorso si è deciso, all'unanimità dei presenti, che le somme ricavate dalle
riduzioni dei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali (riduzione
operata del 75%) e del Presidente del Consiglio (riduzione operata del 90%)
saranno destinate alla realizzazione di un ascensore interno al palazzo
municipale allo scopo di consentire, finalmente, l'accesso ai diversamente
abili al piano superiore. Durante la prossima seduta di Consiglio comunale
del 29 novembre, relativa all'approvazione del bilancio, sarà proposto un
emendamento allo strumento finanziario con il quale saranno spostate le
somme dal capitolo delle indennità Consiglieri e Presidente del Consiglio ad
un capitolo che avrà come denominazione “Abbattimento barriere
architettoniche - realizzazione ascensore all'interno del palazzo di
città”. Non sarà una realizzazione immediata poiché necessitano le somme, si
prevede, anche delle riduzioni di tutto il 2014.
Questa iniziativa vuole dimostrare che quando si vuole, la politica può fare
molto anche e soprattutto a beneficio dei meno fortunati.
Ribadisco l'assenso dell'opposizione consiliare rappresentata in commissione
dal dott. Santino Lombardo al quale va il mio ringraziamento per l'alta
sensibilità dimostrata.
Al direttore di Grotte.info Quotidiano tutta la mia stima per essersi
interessato non poche volte dell'argomento “abbattimento barriere
architettoniche”.
Componenti della Commissione Bilancio: Miriam Cipolla, Serafina Marchetta,
Vincenzo Cimino, Santino Lombardo, Piero Castronovo (Presidente).
N.B.: Si precisa che l'individuazione dell'opera da realizzare con le
riduzioni dei gettoni di presenza è avvenuta in Commissione Bilancio su
esplicito mandato ricevuto dal Presidente del Consiglio dott. A. Carlisi e
di tutto il Consiglio comunale".
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Piero Castronovo
Consigliere comunale
Presidente
della Commissione Bilancio
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25/11/2013 |
Proposte. "Giornata
mondiale contro la violenza sulle donne"; per la rubrica "SolidaMente" |
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No alla violenza
Vedi la rubrica |
SolidaMente
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: "Chi ti picchia non ti
ama"
Minacciate, insultate, malmenate, ferite,
violentate, uccise. Sono oltre un milione le donne italiane che nel 2012
hanno subito un atto di violenza, una ogni tre giorni è stata oggetto di
femminicidio a opera del partner o di un familiare.
"Non so se diventerò il simbolo della violenza sulle donne, e non mi
pongo il problema, sicuramente sarò al loro fianco. Io mi sento una donna
che ha subìto una tragedia, che si è vista calpestare e scaraventare ad un
passo dalla morte. Ma sono ancora qui. E sono sempre Lucia".
Queste sono le parole di Lucia Annibali, una delle tante vittime, prima
minacciata, poi malmenata e infine addirittura sfregiata da due uomini
incaricati dal suo ex fidanzato.
Proprio così, il suo ex fidanzato, uomo che una volta ha amato e che ora è
stato capace di commettere una tale atrocità.
“La mia faccia sarà diversa tra un mese, sei mesi, un anno. I miei
lineamenti si evolveranno, diventeranno più chiari, nitidi, certi. Ai medici
di Parma devo tutto. Sono arrivata in reparto che avevo l’acido nelle cornee
oltre al viso che bolliva. Ero cieca. Mi hanno ridato la vista, con essa
anche la vita. Io sento dolore fisico, lo sento anche forte, ma sono
convinta che alla fine guarirò”.
Lucia però è stata forte, Lucia ha reagito, Lucia ha raccontato tutto, lei
non ha avuto paura.
“Di lui non mi interessava più nulla da molto
tempo - dice Lucia - e oggi mi interessa solo che venga punito per
quello che ha fatto. Andrò in tribunale al momento del processo, se questo
sarà necessario. Ma la mia vita è cambiata per sempre, e del passato mi
piace ricordare solo le cose belle”.
E alle ragazze non forti come lei, a quelle che per paura non trovano il
coraggio di denunciare tali avvenimenti, cosa succede se non riescono a
soffocare in tempo l’ira dei propri uomini?
Vengono uccise.
Chi è l’uomo per pensare di poter uccidere una donna solo per gelosia, chi è
l’uomo per poter abusare della sua compagna?
Questo tipo di uomo è una bestia, un mostro.
E quando questi fatti vengono denunciati cosa succede?
- Se esiste una relazione affettiva tra la vittima delle violenze e il suo
aguzzino, la condizione sarà considerata come aggravante sia in sede di
processo penale che nella valutazione delle misure di prevenzione. Per
relazione affettiva si intende qualsiasi rapporto di coppia, quindi non
necessariamente la convivenza o il matrimonio. Una nuova aggravante prevista
dalla legge è la violenza sessuale su donne incinte. L'arresto in flagranza
diventa obbligatorio per i reati di maltrattamento e stalking. Il PM potrà
disporre a carico dell'aggressore intercettazioni telefoniche, oltre che
l'allontanamento dalla casa familiare e dai luoghi frequentati dalla
vittima. Se la persona accusata di stalking elude la prescrizione, sarà
obbligato a portare un braccialetto elettronico.
- La denuncia della donna contro il suo aguzzino, a differenza che in
passato, diventa irrevocabile in caso di minacce gravi (ad esempio con arma
da fuoco), e revocabile per quelle meno gravi solo davanti all'autorità
giudiziaria.
Secondo voi questo può bastare per sopprimere un tale fenomeno?
Il 25 novembre si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle
donne, milioni di persone e centinaia di scuole scenderanno in piazza per
far sentire la loro voce con dei flash-mob, delle manifestazioni e dei
grandi cortei.
Dobbiamo porre fine al femminicidio, dobbiamo opporci e combattere con tutte
le nostre forze.
Dobbiamo denunciare fatti di questo tipo, perché chi ti picchia non ti
ama, chi ti picchia non merita il tuo amore, chi ti
picchia non merita il tuo silenzio.
Dice il Devoto-Oli:
“Qualsiasi forma di violenza esercitata
sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di
matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e di
annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico,
fino alla schiavitù o alla morte”.
Vogliamo infine lanciare il messaggio inviato dal Dipartimento per le Pari
Opportunità: “Chi usa la violenza in una storia d’amore compie un reato
doppiamente grave, proprio perché dice di amarti. Allontanalo dalla tua
vita. Chiama il 1522: un aiuto gratuito e competente, con garanzia di
anonimato”.
“La violenza ha mille volti. Impara a riconoscerli”.
La donna è quella dolce creatura che dà la vita, non un oggetto sessuale.
E’ l’ora di dire basta. |
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SolidaMente
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NdR:
"SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello,
Enrico Bellomo, Salvatore Lo Presti e Simona Zaffuto.
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25/11/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 25 novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.
Martedi 26 novembre
- alle ore 20.15, a San Francesco, ultima catechesi tenuta dai fratelli del
Cammino Neocatecumenale.
Giovedi 28 novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.
Venerdi 29 novembre - Inizia la Novena dell'Immacolata
- dalle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario, "Stellario" e
Santa Messa (ogni giorno parteciperà una classe di catechismo di tutte le
parrocchie, accompagnata dalle catechiste).
AVVISI
Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono
ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi
alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
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24/11/2013 |
Chiesa. Conclusione dell'Anno
della Fede; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Anno della Fede |
Riceviamo e pubblichiamo.
"24
novembre 2013, Solennità di Cristo Re: conclusione dell'Anno della Fede,
istituito dal papa emerito Benedetto XVI l'11 ottobre 2012. Anno della fede
eredità viva.
Si chiude l'Anno della fede, ma continua la sfida di portare il Vangelo fin
nelle profondità dell'esistere (Messaggio di papa Francesco). Il documento
d'indizione dell'Anno della fede, motu proprio firmato da Benedetto
XVI l'11 ottobre 2011, si chiama "Porta fidei".
Un varco offerto a tutto il mondo, che si è ufficialmente spalancato l'11
ottobre 2012, con la Messa di apertura dell'Anno della fede, nel giorno
esatto in cui si ricordavano i 50 anni del Concilio Vaticano II.
Questi ultimi dodici mesi sono stati particolarmente intensi, perché hanno
dato la possibilità di approfondire il senso del credere oggi. Quest'anno è
stato caratterizzato da momenti intensi come: la rinuncia di Benedetto XVI,
l'elezione di papa Francesco, la GMG di Rio de Janeiro.
Il vero "cuore" dell'Anno della fede è l'enciclica di Papa Francesco "Lumen
Fidei" del 29 giugno 2013.
La fede è un dono che si riceve nel Battesimo. La fede è ascolto. La fede è
incontro. La fede è cammino con Gesù. Questa fede bisogna alimentarla con la
preghiera e con i sacramenti.
La preghiera è la chiave per entrare nel cuore di Dio. La preghiera è
indispensabile per chi crede. Per Gesù la preghiera è stata il centro della
sua vita, il suo respiro, l'orizzonte di riferimento, la sorgente delle sue
azioni e delle sue parole.
Facciamoci accompagnare da Maria, la discepola perfetta, in questo cammino
di fede".
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Prof. Graziella Vizzini
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24/11/2013 |
Chiesa. Solennità di Cristo
re dell'Universo; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Cristo Re |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi, 24
novembre 2013, ultima domenica dell'anno liturgico, la Chiesa celebra la
regalità di Cristo. Cristo è Re, Lui avrà l'ultima parola sulla storia, su
ogni storia, sulla nostra storia personale.
La solennità di Cristo, Re dell'Universo nella Chiesa Cattolica, nella
Chiesa Luterana ed in altre denominazioni cristiane indica un ricordo
particolare di Gesù Cristo visto come Re di tutto l'universo.
La storia della festa può essere fatta risalire al 1899, quando papa Leone
XIII stabilì l'11 maggio la consacrazione universale degli uomini al Cuore
di Gesù. La Solennità di Cristo Re è di data recente. Fu istituita da Pio XI
con l'enciclica "Quas primas" dell'11 dicembre 1925, e stabilita all'ultima
domenica di ottobre.
Nell'enciclica, il pontefice dichiara che con questa festività intende
affermare la sovrana autorità di Cristo sugli uomini e sulle istituzioni
davanti ai progressi del laicismo nella società moderna.
Nella forma ordinaria del rito romano la festa coincide con l'ultima
domenica dell'anno liturgico. Nel calendario della Chiesa Luterana la Festa
di Cristo Re è inserita tra la Festività Maggiori. La festa di Cristo Re,
con la prospettiva del giudizio finale, risponde alla più universale delle
attese umane.
Gesù vuole regnare: "per questo è venuto nel mondo"; lasciamo che
regni veramente nella nostra vita, per infondere in essa la sua presenza
divina.
A tutti, buona festa di Cristo Re". |
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Prof. Graziella Vizzini
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24/11/2013 |
Lingua. Appendice al "Piccolo
Dizionario Grottese-Italiano" (11); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
Piccolo dizionario Grottese-Italiano
di Carmelo e Graziella Luparello
APPENDICE
(Puntata n° 11)
S
Sacchìna
= piccolo sacco che si appendeva a una spalla.
Sacchitieddru
= piccolo sacco.
Saccu
= sacco. Sdivacari lu saccu = svuotare il sacco, dire tutto;
saccu di vastuni = si dice di chi prende sempre botte; cursa cu li
sacchi = corsa di persone dentro un sacco fino alla cinta.
Sagnàri
= togliere il sangue, fare un salasso.
Salàtu
= salato, sotto sale.
Salèra
= saliera.
Saliàri
= spargere il sale.
Sàlici
= salice, albero che cresce molto bene nei luoghi umidi. I suoi virgulti
vengono utilizzati per fare ceste, ecc.
Salìtu
= che ha sapore di sale.
Sangunàzzu
= sangue di animale cotto.
Santàri
= saltare.
Santiàri
= bestemmiare.
Santi sepùlcri
= i santi sepolcri.
Santu
= santo; salto.
Sanzàli
= mezzano.
Sanzalìa
= mezzaneria.
Sapìri
= sapere; avere l'odore o il sapore di qualche cosa.
Sarbàggiu
= selvatico.
Sarbàri
= conservare.
Sarda
= sarda; sarda salata = quella conservata sotto il sale.
Sarìddru
= nome proprio di persona = Rosario.
Sàrvia = salvia.
Sasà
= nome proprio di persona, anche Sasu (diminutivo) = Rosario.
Sàssula
= sassola o sessola.
Sbacantàri
= svuotare.
Sbagnàri
= inumidire; offrire un rinfresco per l'augurio di una cosa (di una certa
importanza) acquistata, per l'inaugurazione.
Sbarazzàri
= togliere di mezzo ogni ingombro; anche allontanare una persona.
Sbariàri
= svagare; aviri la testa sbariàta = essere con la testa che vaga per
tanti pensieri e si dimentica di qualcosa; aviri la testa pirciata =
avere la fissazione per qualcosa, per qualche persona.
Sbèrgia
= pesca.
Sbignàri
= andare via, es.: lu suonnu mi sbignà = il sonno è andato via, non
ho più sonno.
Sbintàri
= perdere l'aria.
Sbintàtu
= che ha perso l'aria; sventato.
Sbintuliàri
= fare vento; biancarìa sbintuliàta = quasi asciugata.
Sbirru
= sbirro.
Sbirsàri
= storcere, es.: mi sbirsià lu pedi = mi si è distorto il piede;
sbirsàtu = in senso figurato, traviato.
Sbìu
= passatempo, svago, divertimento.
Sbota
= parte di un panno piegata.
Sbrazzàtu
= che ha le maniche rimboccate fino al gomito.
Sbrizziàri
(sprizziari) = bagnare leggermente, spruzzare.
Sbulazzàri
(svulazzari) = volare qua e là ma non troppo in alto.
Sbummicàri
= stingere.
Sbùrdiri
= riuscire a fare.
Sbursàri
= sborsare, spendere.
Scacàri
= cessare; sbagliare; smettere; interrompere, es.: l'amicizia la scacà
= ha interrotto l'amicizia.
Scaddràri
= pulire per bene.
Scafiddùtu
= appassito.
Scafuniàri
= rovistare; cavare fuori, es.: nun scafuniari lu nasu = non mettere
le dita dentro il naso.
Scaglìddra =
diminutivo di scaglia, una piccolissima parte.
Scagliòla
= scagliola, mangime per uccelli.
Scalàri
= abbassarsi (del prezzo).
Scalièri
= il tallo del cardo.
Scampàri
= finire di piovere.
Scampuliàri
= quando sta per finire di piovere che cadono ancora alcune gocce.
Scàmpulu
= quello che rimane di una stoffa.
Scanciàri
= cambiare.
Scànnalu
= scandalo.
Scannièddru
= rubinetto della botte.
Scanzàri
= evitare, a scanzu di... per evitare...; scanzari la viti =
fare una fossa attorno alla vite perché durante il periodo delle piogge si
imbeva d'acqua. L'espressione può essere adattata ad altre piante che
necessitino dello stesso trattamento.
Scanzu
= scalzo.
Scappàri
= fuggire; scapparisìnni = andare a convivere senza il permesso dei
genitori.
Scappiddràrisi
= togliersi il cappello per salutare.
Scappièddru
= scalpellino.
Scarmàzzu
= caldo forte e soffocante.
Scarminàri
= allargare i batuffoli della lana dopo averli, in genere, lavati.
Scarparieddru
= ciabattino.
Scarpàru
= calzolaio.
Scarpàta
= colpo dato con la scarpa: pendio.
Scarpisàri
= calpestare, anche metaforicamente.
Scarricàri
= liberare dal carico.
Scarsiàri
= scarseggiare.
Scartàri
= scegliere.
Scarsizza
= scarsità, ristrettezza.
Scasciàri (detto
di armi da fuoco) = scoppiare; dire in una sola volta ciò che fino a quel
momento si teneva nascosto.
Scàsciu
= rumore forte.
Scasciùsu
= rumoroso.
Scassapagliàru
= ladro, delinquente di poco conto, che sa penetrare solo in un pagliaio
dove è facile entrare.
Scatasciàri
= dire ciò che non si sarebbe dovuto o voluto dire.
Scatasciàta
= il gridare.
Scatasciùsu
= che fa rumore, che grida.
Scatinàri
(detto del terreno) = rompere la terra con l'aratro; incitare contro.
Scattàri
= schiattare; rompersi violentemente; scoppiare, mettere nuovi germogli,
es.: la vigna scattà = la vigna ha messo i nuovi germogli.
Scattiari
= picchiare; venire all'improvviso.
Scazzètta
= berretto da uomo, usato generalmente in casa.
Sceh
= esclamazione, cosa vuole!, Ma guarda un po'!
Scebba
= cenere ottenuta dopo che è stato bruciato il mallo verde che ricopre il
guscio delle mandorla; serviva come detersivo per fare il bucato. Anche
pianta perenne dagli steli biancastri e fiori a grappoli.
Schièpola
= era una specie di pialla che serviva a fare gli intarsi delle balate di
legno per le pile.
Schièttu ( f. schetta)
= non sposato. Schetta arraggiata era quella donna che, raggiunta
una certa età senza essersi sposata, era arraggiata, cioè sempre
arrabbiata per non essersi, appunto, sposata.
Sciaccàri
(sci aspirato) = presentare delle fessure, es.: lu pavimentu sciaccà
= il pavimento presenta delle fessure.
Scialàrisi
= divertirsi, far vita allegra e senza pensieri.
Sciàlu
= divertimento.
Sciascinàri
= trascinare.
Sciàscu
(sci aspirato) = contenitore, usato generalmente per il vino, dalla bocca
non molto larga, senza manici, con un buco al centro della pancia che veniva
chiuso da uno zipolo, tolto il quale, si beveva appoggiando il piccolo buco
alla bocca (signor Stefano Todaro).
Sciàtu
(sci aspirato) = fiato.
Sciaviàri
= spargere di qua e di là, es.: li addrini sciavìanu la munnizza = le
galline spargono di qua e di là l'immondizia.
Sciavuràri
(ciavurari) = annusare.
Scicàri
= strofinare; toccare.
Sciddricaluòru
= luogo scosceso, dove facilmente si scivola.
Sciddricàri
= scivolare.
Sciddricuni
= caduta scivolando.
Sciddricùsu
= che fa scivolare.
Scifu =
contenitore; vaso di pietra o di legno.
Scinnènza =
la discesa di Cristo morto.
Scioccàtu
= molto pulito; che ha un colorito di carnagione tendente al bianco; che ha
avuto uno shock.
Scittu
= stretto; che ha pochi soldi.
Sciuccàta
(sc aspirata) = covata.
Sciugliùtu
= sciolto.
Sciùri
(sci aspirato) = fiore.
Sciusciàri
(sc aspirata) = soffiare, es.: sciusciari lu nasu = stringono
le narici con un fazzoletto, soffiando nello stesso, perché si espella il
muco dal naso; sciusciari 'nculu = lett., soffiare nel sedere di una
persona, nel senso metaforico di fare un dispetto, arrecare un danno sì da
provocarne la reazione rabbiosa; sciùscia un vientu! = soffia
un vento! (in genere freddo).
Scocca
= si dice di due frutti, di due fiori o di due foglie, quando nascono
insieme e sono tra loro attaccati; scocca di cammurria = grande
seccatura.
Scornabeccu
= terebinto, il maschio del pistacchio che col suo polline feconda la
pistacchia. Generalmente si piantano un pistacchio maschio e otto pistacchi
femmine. Essiri cuomu la fastuca e lu scornabeccu = stare
sempre insieme.
Scracchièri
= pianerottolo.
Scripintàri
= tagliare qualcosa, una pustola ecc. per togliere il marcio; aprire,
bucare.
Scruccùni
= chi è solito scroccare.
Scrupicchiàri
= togliere il coperchio; mostrare cose nascoste.
Scuffàri
= fare allontanare, cacciare.
Scugnàri
= fare allontanare, es.: lu fici scugnari = l'ho fatto allontanare;
scugnari lu nasu = fare uscire il sangue dal naso, provocare
un'epistassi.
Scumalòra
= mestolo con fori.
Scumàzza
= schiuma.
Scummigliàri
= scoprire; contrario di cummigliari = coprire.
Scumminàri
= scomporre, dividere, disfare, interrompere.
Scumparsiàri
= dividere il cibo in modo tale che esso duri il più a lungo possibile.
Scuncittàrisi
= vomitare.
Scunzàri
= mettere in disordine; disfare; sparecchiare.
Scuòppu
= serratura; il movimento che fa la stanghetta della toppa quando è spinta
dalla sua chiave; meccanismo di chiusura della porta senza necessità della
chiave.
Scuornu
= scorno.
Scupàri
= pulire con la scopa.
Scupata
= colpo dato con la scopa, lo spazzare.
Scupìtta
= spazzola.
Scupittiàri
= pulire i vestiti passandoci sopra la spazzola.
Scuppàri
= arrivare all'improvviso.
Scuppatùra
= sorpresa.
Scupùni
= arnese per spazzare il forno.
Scuràri
= farsi sera.
Scurciari
= togliere la scorza; la pelle; togliere denaro con l'inganno.
Scurdàrisi
= dimenticarsi.
Scurnàri
= colpire con le corna.
Scùrriri
= scorrere; del tempo = passare; dell'uva = perdere, per varie cause, acini.
Scurritùri
= cordicella che serviva a legare sull'animale da soma bisacce ecc.
Scursunàru
= asociale, timido.
Scuru
= buio; scuru ca si feddra = buio pesto, tale che si può fare a
fette.
Scustumàtu
= che non si comporta secondo i principi della morale; vizioso, rozzo,
maleducato.
Scuttàri
= guadagnarsi qualcosa col lavoro, es. lu pani unu si l'ava scuttari
= il pane uno se lo deve guadagnare.
Scuttarisìlla = prendersela ingiustamente con qualcuno, es.: si la
scuttà cu mia = se l'è presa ingiustamente con me.
Scutulàri
= abbacchiare; scutulari li miennuli = abbacchiare le mandorle;
muovere con forza qualcosa per farne cadere la polvere, es.: scutòla li
canzi ca sunnu chini di pruvulazzu = scuoti i pantaloni che sono
pieni di polvere (in modo da farla cadere).
Scuvàri
= l'uscita dei pulcini dall'uovo; scoprire.
Scuzzulàri
(detto di fichi d'India, ficudini) = togliere dalla pianta i primi
fiori affinché rinascano e diano, quindi, una produzione più tardiva.
Scuzzulàrisi
= si dice di persona molto delicata che, al primo movimento, al primo
leggere soffio di vento, si può fare del male es.: nun mi tuccati ca mi
scuzzuolu = non mi toccate che posso farmi del male.
Sdanga
(stanga) = stanga, pezzo di ferro che serve a rafforzare dall'interno
le porte o le imposte.
Sdillabbràri
= allargare, rompere l'elastico.
Sdillavàtu
= senza sapore.
Sdirrùbbu
(stirrùbbu) = precipizio, rovina.
Sèggia
= sedia.
Serpi
= lucertola.
Sfattu
= troppo maturo (del frutto).
Sfìncia
= frittella.
Sgangàtu (sgangulàtu)
= senza denti.
Sgarràri
= sbagliare.
Sgriddràri
= scappare, liberarsi, sfuggire.
Sguaddraràtu =
si dice
di colui che ha sostenuto uno sforzo tale da avergli provocato un'ernia ("guaddrara").
Sguazzariàri
= il movimento che possono fare i liquidi dentro un contenitore.
Sìcchiaru
= ferro che, scorrendo tra due anelli, serve a chiudere, dall'interno, una
finestra, una porta ecc.
Siccu
= secco, arido; magro.
Sicculìddru
= un po' magro.
Siccàgnu
= quasi secco.
Siccùmi
= le parti secche di una pianta.
Siddriàri
= dare noia.
Siddriàrisi
= annoiarsi.
Signu
= mingherlino, brutto.
Silivèsciu
= nome proprio di persona = Silvestro.
Sima
= segno.
Sìmula
= semola.
Singaliàri
= notare, segnare.
Singaliàrisi
= tenere a mente un torto per poi, al momento opportuno, vendicarlo.
Sirinàta
(fari la sirinata) = il suonare e il cantare che si fa la notte alla
ragazza amata; serenata.
Sirintìna
= tutto il tempo di una sera.
Sirràculu
= utensile per tagliare il legno.
Sirrètta
= piccola sega.
Sitàggiu
= utensile per macinare il pomodoro.
Sivu
= grasso di origine animale, sego; superbia.
Sivùsu
= superbo.
Smània
= agitazione.
Smaniàri
= agitarsi.
Sminnàri
(sminnittiàri). = rovinare, sciupare.
Smirdiàri
= macchiare, sporcare con la merda; svergognare.
Smurcàri
= sopravvenire, arrivare, es.: mi smurcà la dibilizza = mi è
arrivata la debolezza, la fame, sono stato assalito da una forte sensazione
di fame.
Sopìddru
= non so, chi lo sa!
Sorèlla
= suora.
Spaccapètra
= erba il cui infuso viene utilizzato per spaccare i calcoli e favorire, in
questo modo, la loro fuoruscita dal corpo umano.
Spaccàri
= rompere, spaccare. Spaccari lu vuddru = incominciare a bollire.
Spaccàzza
= apertura larga.
Spacinnàtu
= che non ha nulla da fare, sfaccendato.
Spagliàri
= togliere la paglia dal frumento con il tridente (la tridenta).
Spàgliu
(a) = è un modo di seminare l'orzo e altro. Il contadino, stando
fermo in un punto, buttava l'orzo prima davanti a sé, quindi un po' più
distante, infine ai suoi lati. Il frumento invece si seminava a solco; le
fave, almeno nei tempi più antichi, nelle fossette, li fussùna.
Spanàri
= detto della vite, che ha il filetto (verme) rovinato.
Sparacògna
= asparago di cui si mangiano i talli.
Spardàri
= rovinare, consumare.
Sparecchiatàvulu
= mobile.
Sparinùsu
= che facilmente si scioglie in bocca.
Sparlascìnu
= lo sparlare a bassa voce.
Sparlittèra
= donna che è solita sparlare.
Sparlittièri
= uomo che è solito sparlare.
Spertu
= furbo.
Spicci
= riferito ai soldi, banconote di piccolo taglio o monete.
Spidu
= tutto ciò che si perde di qualche cosa, che si è costretti a buttare.
Spiducchiàri
= togliere, specialmente alla vigna, i ramoscelli inutili.
Spilàri
= incominciare a camminare, camminare davanti, es.: spila ca viegnu =
incomincia a camminare, io ti raggiungerò; lo sfilarsi di un filo da un
indumento; spilàrisi = incorrere in uno strappo muscolare;
ironicamente, fare uno sforzo tanto grande da farsi male, es.: si
spilà tuttu = non si è speso più di tanto.
Spinci
= dolci che si preparano per San Giuseppe.
Spinnàri
= desiderare ardentemente; togliere le penne; arrecare qualche male agli
altri.
Spintrazzàri
= ridurre in piccole parti. Nel participio passato, trasandato, disordinato,
trascurato.
Spirtusari
= forare.
Spirùni
= strumento che chi cavalca usa per pungere la cavalcatura e spingerla a
correre.
Spisatu
= l'insieme delle spese che si affrontano per un matrimonio o per un
funerale.
Spitìttu
= senza restrizioni, libero.
Spitu
= spiedo; strumento lungo e sottile con cui si muove di qua e di là il
fuoco.
Spizziàli
= farmacista.
Spranza
= speranza.
Spratichizza
= inesperienza
Spricignàri
= pulire, liberare da qualunque cosa.
Sprisciàri
= fare fretta.
Spriùni
= attrezzo utilizzato per impastare il pane.
Sprizziàri =spruzzare.
Spruniàri
= vivere agiatamente, senza lavorare.
Spruvulazzàri
= togliere la polvere (pruvulazzu), spolverare.
Spurniciàrisi
= pensare troppo a una cosa, essere continuamente in pensiero.
Spurtàri
= si dice degli alberi quando producono frutti fuori stagione.
Spurtàtu
= maturo prima del tempo.
Spussissàri
= togliere il possesso.
Sputalòra (sputèra)
= recipiente dove si sputava.
Sputazzàta
= sputo.
Squatràri
= squadrare; osservare con attenzione qualcosa o qualcuno.
Squatriàri
= dare ai muri o alle pareti la prima passata di cemento.
Staddra
= stalla.
Steddra
= pezzo di legno tagliato dalla scure per bruciare.
Sticchiutèddra
= ragazza vivace, spiritosa e molto intelligente.
Stiddriàri
= essere stellato.
Stiddriàtu
= pieno di stelle.
Stillìniu
= nervosismo.
Stimpàri
= dicesi del terreno quando scorre lentamente verso il basso.
Stinnicchiari
= buttare a terra.
Stinnicchiàrisi
= sdraiarsi.
Stipu
(stipuni) = armadio.
Stizza
= goccia; poco es. na stizza di pani = un pochettino di pane.
Stizzàna
= stillicidio.
Stòllitu
= stupido.
Stracanciàrisi
= cambiare di colore per emozione, spavento ecc.
Strafalària
= donna che conduce una brutta vita, persona spregevole, che fa poco uso
della ragione.
Strafalàriu
= (maschile di strafalària).
Stràiri
= massaggiare.
Strangusciàri
= riempirsi di angoscia fino a svenire.
Stratagliàri
= tagliare intorno; attraversare improvvisamente la strada da un lato
all'altro senza dare la precedeza.
Strasàttu
= patto; a strasattu = a cottimo; di strasattu =
improvvisamente.
Stravuliari (sciavuliàri)
= lavoro che si fa nell'aia e che consiste nel disfare i covoni e disporre,
con un tridente, le spighe in modo tale che i cavalli o i muli le possano
calpestare e battere con facilità.
Strigli
= attrezzi di lavoro.
Strìglia
= arnese per pulire il cavallo.
Striglièra
= luogo dove si depositano gli arnesi di lavoro.
Strincitesta
= una specie di bandana usata dalle persone anziane per ripararsi dal freddo
o per contenere il mal di testa.
Strùmmulu
= trottola.
Stuccàri
= spezzare.
Stuiàri
= asciugare, pulire.
Stuiàrisi =
asciugarsi; metaforicamente, nell'espressione stuiarisi lu mussu, si
vuole significare abbandonare l'idea di conseguire o fare qualche cosa.
Stullitìri
= diventare stupido.
Sulènnu
= tranquillo.
Sulfaràta
= lo zolfo che si accende dentro la botte dopo che essa è stata ripulita.
Summàccu
= sommacco. Le foglie, ricche di tannino, sono utilizzate nella concia delle
pelli.
Sucàri
= succhiare; sucarisilla = sopportare qualcosa contro la propria
volontà.
Sulàmi
= quella parte di grano che si raccoglieva nell'aia e che era rimasto per
terra dopo che il grano stesso era stato pulito e insaccato, es.: Iamu a
sulami? = andiamo per le aie a raccogliere il grano rimasto per terra?
Sulàru
= solaio; soffitta.
Suònnu
= sonno; sbignari lu suonnu = non potersi più addormentare.
Suòru
= sorella.
Supicchiùsu
= che fa soverchierie.
Suppèra
= vaso di maiolica utilizzato per portare la minestra a tavola.
Surcu
= solco.
Surdatièddru
= coccinella.
Surfaràri
= aspergere di zolfo le viti per evitare la crittogama, un fungo che attacca
le foglie e gli acini della vite. Ha un colore grigiastro.
Surfararu
= zolfataio.
Surfarata
(fari la surfarata a la vutti) = fare bruciare dello zolfo per
controllare l'acidità di una botte.
Sùrfaru
= zolfo.
Sursicieddru
= un piccolo sorso.
Sursu
= sorso.
Sùsiri
= alzare; riflessivo = alzarsi, uscire dal letto.
Suspittùsu
= sospettoso, ma anche dispettoso.
Sutta
= sotto.
Sùvaru
= sughero.
Suvèra
= coprispalle.
Svampari
= prendere fuoco.
Svummicàri
(sbummicàri ) = il trasudare delle macchie.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 24 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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23/11/2013 |
Lettere. "Un'isola pedonale,
per una vita sociale più a misura d'uomo"; del prof. Lillo Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"All'ill.mo sig. Sindaco ed agli Amministratori
tutti.
Oggi, dopo tanti dubbi circa l’accoglimento dello stesso, voglio dare un
suggerimento che farebbe contenti tanti concittadini: la creazione di
un’isola pedonale per almeno un’ora, la sera.
Esiste ancora, nella nostra comunità, l’abitudine di scendere in piazza la
sera per incontrare qualcuno o semplicemente per fare quattro passi insieme
a qualche amico. E’ un’abitudine ancestrale che coltiviamo, noi meridionali,
ormai da un paio di millenni, seguendo le orme degli antichi greci, che
nell’agorà (piazza appunto) intessevano buona parte della loro vita
politica e sociale.
Noi, ormai, la politica la releghiamo al momento delle consultazioni
elettorali, ma il momento “sociale” permane ancora nella nostra cultura.
Chiunque scende la sera nota un numero più alto di persone che s’intrattiene
a chiacchierare… e la piazza diventa più viva e vitale.
E però: il continuo flusso veicolare nuoce al clima disteso e amicale che in
genere caratterizza tutti i gruppi e gruppetti che vi stazionano o vi si
muovono per fare i classici quattro passi.
La creazione di un’isola pedonale di durata limitata potrebbe rendere più
distesa la permanenza in piazza. Creiamo, allora, le condizioni per una vita
sociale più a misura di uomo.
Gli amici Amministratori, forse, preferiscono attraversare il corso in
macchina. Provino a sostare un attimo e vedranno se il presente suggerimento
è valido.
Non voglio dare suggerimenti tecnici: ma da via Collegio al bar di
Bonsignore forse si potrebbe attuare ed a costo zero.
In attesa degli eventi". |
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Lillo Agnello
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23/11/2013 |
Comune. Convocato il
Consiglio comunale per venerdi 29 novembre alle ore 18.30 |
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Aula consiliare |
L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria
su determinazione del presidente dott. Antonio Carlisi, è stata fissata per
venerdi 29 novembre,
alle ore 18.30, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
l) Nomina scrutatori, lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;
2) Approvazione piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari;
3) Approvazione Programma Triennale delle Opere Pubbliche per il triennio
2013-2015 e dell'elenco annuale 2013;
4) Approvazione relazione previsionale e programmatica 2013-2015 - bilancio
di previsione 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora
e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
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23/11/2013 |
Salute. Test per prevenire
patologie delle ossa e delle gambe, presso la Farmacia Spoto |
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Volantino |
Nei giorni 2 e 16 dicembre sarà possibile effettuare, presso la Farmacia
Spoto, dei test per individuare e prevenire patologie delle ossa e delle
gambe.
Lunedi 2 dicembre si potrà effettuare la MOC (Mineralometria Ossea
Computerizzata ad ultrasuoni), esame che, senza sottoporre il paziente a
radiazioni, permette di fare diagnosi sull'insorgenza di osteoporosi
(malattia sistemica dell'apparato scheletrico; le ossa diventano più fragili
e sono esposte ad un maggior rischio di fratture).
Lunedi 16 dicembre il personale sanitario sarà a disposizione per il
controllo della stasi venosa (si manifesta con sensazioni di
pesantezza, dolori, formicolio o crampi alle gambe ed ai polpacci; disturbi
che rappresentano il primo campanello d'allarme di un'alterazione della
circolazione).
Per poter effettuare i test è necessario prenotarsi presso la
Farmacia Spoto, oppure al numero indicato sul volantino.
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Volantino |
23/11/2013 |
Iniziative. Aperta la
partecipazione al 1° Concorso "Presepi in vetrina" |
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Presepe |
La costituenda “Associazione Cavalieri
di Gesù Bambino del Santo Presepe” col patrocinio del Comune
di Grotte (AG) organizza il 1° Concorso “Presepi in vetrina”
al fine di promuovere la rappresentazione della Natività di
Nostro Signore negli esercizi commerciali del territorio che
- con la loro auspicata partecipazione - nell’allestire a
festa le proprie vetrine potranno contribuire sia a rendere
più suggestiva l’atmosfera natalizia in paese, sia a ridare
più spazio a Gesù Bambino che nasce nel Santo Presepe, veri
rappresentanti del Santo Natale e delle nostre tradizioni,
preferendoli così ad altri simboli natalizi (albero, renne,
Babbo Natale ecc..).
REGOLAMENTO
Art. 1 Al concorso possono partecipare tutti i titolari di
esercizi commerciali del Comune di Grotte, con presepi o
altri allestimenti di qualsiasi stile e materiale, purché
inerenti la Natività di Nostro Signore (es. semplici culle
con Gesù Bambino, statue della Santa Famiglia, ecc). La
partecipazione è gratuita.
Art. 2 I presepi dovranno essere esposti a partire almeno
dal 16 dicembre 2013 e fino ad almeno il 6 gennaio 2014.
Art. 3 Le adesioni dovranno pervenire entro il 9 dicembre
2013 attraverso la compilazione dell’apposita
Scheda di partecipazione
da inviare tramite e-mail con oggetto “Presepi in vetrina”
all’indirizzo
concorso-presepe@libero.it. Si consiglia d’inviare
l’e-mail con la notifica di lettura per essere certi
dell’effettiva ricezione della stessa.
Art. 4 A tutti i titolari degli esercizi partecipanti
saranno consegnati degli attestati di partecipazione. I
primi tre classificati saranno premiati.
Art. 5 La commissione sarà composta da: Calogero Miceli
(Presidente, ideatore dell’iniziativa), Paolino Fantauzzo
(Sindaco del Comune di Grotte), Antonio Carlisi (Presidente
del Consiglio Comunale), Eugenio Martorelli, Daniel Carlisi,
Antonio Vella, Michele Morreale, Sofia Vizzini, Salvatore Lo
Re.
Art. 6
La premiazione si terrà la sera del 5 gennaio 2014, intorno
alle ore 20.30 nei pressi del presepe vivente “La piccola
Betlemme”.
Scheda di partecipazione
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22/11/2013 |
Iniziative. Congresso
provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori, domani a Grotte |
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M.C.L.
Antonio Di Matteo |
Si svolgerà domani, sabato 23 novembre, a Grotte il congresso
provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori. La manifestazione avrà
inizio alle ore 16.00 presso il centro polifunzionale San Nicola.
Saranno presenti il Vice Presidente Nazionale Antonio Di Matteo e l'on.
Decio Terrana, componente del Consiglio Generale.
Di Matteo che è attualmente Consigliere CNEL (Consiglio Nazionale
dell'Economia e del Lavoro), ha avuto
esperienze
professionali in Istituti di credito, Istituzioni regionali, Aziende
private, Enti economici e no-profit. E' stato più volte Amministratore
locale e Presidente di Enti territoriali. E' un esperto di politiche del
lavoro, della formazione e del terzo settore.
Attualmente ricopre i seguenti incarichi:
- Vice presidente generale del Mcl;
- Presidente di EFAL (Ente Formazione Addestramento Lavoratori);
- Componente il Consiglio di Amministrazione del Caf-Mcl;
- Componente il Consiglio direttivo di FORMA (Associazione fra Enti ed
Associazioni cristiane operanti nella formazione professionale);
- Componente il CdA di ENPALS (Ente nazionale di previdenza e assistenza per
i lavoratori dello spettacolo) - Roma 2005/2008;
- Direttore della "Fondazione Italiana Europa Popolare". Roma-Bruxelles;
- Componente il Coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore;
- Vice presidente di UELDC (Unione Europea Lavoratori Democratici Cristiani)
- Bruxelles;
- Partecipa e rappresenta il Mcl in diversi organismi ed associazioni del
mondo cattolico e del lavoro.
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22/11/2013 |
Comune. Istituita una "WIFI
Zone" gratuita in Piazza Umberto I |
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Segnaletica |
Da oggi anche a Grotte è possibile navigare
gratuitamente sul web tramite un servizio offerto dall'Amministrazione
comunale. Il Comune ha infatti deciso di istituire una zona wifi gratuita in
Piazza Umberto I (piazza municipio). Basta una semplice registrazione
online, con l'inserimento di pochi dati non sensibili, per poter iniziare a
navigare ad alta velocità.
Gli utenti potranno collegarsi con ogni dispositivo che sia abilitato a
ricevere connessioni wifi: computer portatili, tablet, smartphone. Dopo un
periodo di sperimentazione della "wifi free zone" è in progetto di estendere
la copertura ad altre zone del paese. E' in fase di valutazione anche la
possibilità di offrire la connessione ad internet, sempre tramite wifi, ai
cittadini per uso "domestico"; qualora i costi di realizzazione tecnica (per
i ripetitori) e quelli della linea adsl potenziata (tale da garantire un
notevole numero di collegamenti contemporanei) fossero tali da poter essere
coperti da una minima "quota" versata dagli utenti, il servizio potrebbe
partire dai primi mesi del nuovo anno.
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21/11/2013 |
Chiesa. Presentazione della
Beata Vergine Maria; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Presentazione |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi, 21
novembre, la Chiesa fa memoria della Presentazione della Beata Vergine
Maria, ancora bambina, al Tempio, all'età di soli tre anni, condotta dai
suoi genitori Gioacchino ed Anna.
La Presentazione della Beata Vergine Maria è una memoria di origine
devozionale, è tra le feste più sentite in Oriente, celebrata già a partire
dal VI secolo: presso gli Orientali la Madre di Dio è il vero tempio in cui
Dio ha posto la sua salvezza.
Il fatto della Presentazione di Maria al tempio non è narrato in alcun passo
dei testi sacri, mentre viene proposto con abbondanza di particolari dai
vangeli apocrifi.
Si collega a una pia tradizione attestata dal Protovangelo di Giacomo, che
celebra la prima donazione totale che Maria fece di sé, compiendo una
"consacrazione" esemplare a Dio e divenendo modello di ogni anima che si
consacra al Signore.
La data del 21 novembre deriva dallo stesso giorno di consacrazione della
Basilica di Santa Maria Nova nella città di Gerusalemme, che era stata
costruita da Giustiniano I per il vescovo Elia, nel 543.
La prima celebrazione della Presentazione viene fatta risalire al calendario
di Basilio II Bulgaroctono, imperatore nel XI secolo. Nel Medioevo conobbe
un discreto successo, fino alla definitiva adozione da parte di papa Sisto V
nel 1585.
La Chiesa cattolica ricorda l'evento come una memoria, mentre la chiesa
l'Ortodossa inserisce questa festività tra le dodici festività maggiori.
L'episodio della Presentazione è stato trattato da moltissimi autori in più
epoche storiche, ma la più nota rappresentazione si trova nella basilica di
Santa Maria Maggiore. In tutti questi dipinti un ruolo chiave ha la
rappresentazione architettonica della scala, su cui la Vergine bambina sale.
Sempre a Roma, nella Chiesa Nuova, è presente una cappella dedicata alla
Presentazione della Vergine.
Oggi contempliamo in Maria una figura di donna realizzata, che ci aiuta a
magnificare Dio per la sua meravigliosa opera di salvezza.
Dalla liturgia bizantina: 21 novembre, Orthros della festa dell'ingresso al
tempio della Madre di Dio.
Preghiera:
Sbigottisce l'universo per il tuo augusto ingresso:
poiché Tu, o Vergine ignara di nozze,
sei penetrata all'interno del tempio di Dio,
quale purissimo tempio,
e a tutti quelli che ti cantano, concedi la pace.
Preghiamo la Madonna e imitiamo le sue virtù". |
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Prof. Graziella Vizzini
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21/11/2013 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 22
novembre |
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Nuova passeggiata della salute.
Si consiglia di
portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità
lungo eventuali tratti poco illuminati.
E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare
alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei
genitori.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di domani, venerdi 22 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Piazza Renzo Collura, Corso Garibaldi, Via Trinacria, Via
Fonte, Via Machiavelli, Via Bruto, Via Newton, Via Sturzo, Viale Matteotti,
Via Pirandello, Via Verdi, Via Santo Stefano, Via Acquanova, Via Saluzzo,
Via Cavour, Via Anita, Via Bassi, Via Dionigi, Via Pisacane, Via Maroncelli,
Viale Pertini, Via Gracco, Via Empedocle, Via Carnevale,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare
comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un
percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni
chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
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21/11/2013 |
Proposte. "Giovani e
Rivoluzione"; terzo articolo della nuova rubrica "SolidaMente" |
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Vedi la rubrica |
SolidaMente
Giovani e Rivoluzione
Spesso si sente parlare di ribellione, di giovani
che protestano per rivendicare i loro diritti o di ragazzi arrestati
durante una manifestazione.
La domanda che sorge spontanea è: qual è il motivo che spinge i giovani a
ribellarsi?
Tutti ci lamentiamo dello Stato che non va come dovrebbe andare, della crisi
che non ci consente di vivere come si dovrebbe o della corruzione che
macchia la dignità dell’italiano, pure di quell’onesto padre di famiglia che
la mattina si alza prestissimo per prendere il suo solito caffè senza
zucchero, salutare la moglie ed i figli e correre subito al lavoro.
Ci vogliamo soffermare sulla tragica storia che avvolse la dignità
dell’italiano onesto.
Un giorno qualunque, l’italiano onesto si alzò prestissimo, come faceva
ormai da tanto tempo, ma non uscì di casa; si affacciò dalla finestra e
rimase lì ore ed ore a riflettere sul da farsi. Da quel giorno nella vita di
quell’onesto lavoratore si aprì un solco incolmabile. Venne licenziato dalla
fabbrica in cui lavorava, motivo crisi. Ma come dirlo a sua moglie? Con
quale faccia presentarsi in piazza, trovare la forza di sedersi al bar a
discutere di sport con gli amici? Come fare a pagare il mutuo della casa? Il
mondo gli crollò addosso. Tutti i suoi sogni vennero infranti in un
battibaleno. Si decise di dire la verità alla moglie, ma quel duro colpo
inflittogli lo fece sentire un piduista. Usciva di notte per paura che
qualcuno lo potesse notare, andava vagando di strada in strada e di panchina
in panchina. Si sedeva per riflettere sugli errori che lo Stato aveva
commesso nei suoi confronti; quello stesso Stato che oggi ci impone di
essergli fedele e di proteggerlo a qualsiasi costo. Esso dov’era quando
quell’onesto signore, padre di famiglia, stava morendo di fame? Pensava sul
serio che potesse campare, insieme a tutta la sua famiglia, con la cassa
integrazione? Lo Stato pensò mai che con ottocento euro quell’uomo non
riuscisse più a coprire nemmeno il mutuo della casa? Ah certo, lui a ciò non
pensa! E’ troppo impegnato “a stringere tra le dita il rosario dei sondaggi,
sperando che lo rinfranchi”.
Quell’uomo fu ucciso dallo Stato, nel suo magazzino, sopra una sedia ormai
barcollante, come del resto lo è tutto il mondo.
Tutto ciò successe una sera qualunque, di un giorno qualunque, in un paese
qualunque.
Quando si sente parlare di manifestazioni e di proteste giovanili le persone
adulte fanno una smorfia di disapprovazione; pensano che noi siamo “gli
sbagliati”. Il ridicolo ed il torto passano sempre sulle leggere ma
tenaci spalle dei giovani, i quali sono gli unici a credere ancora in
qualcosa. Sanno che per far sì che si realizzino i loro sogni, devono
contare solamente sulle loro potenzialità e sulla loro unione.
Bisogna ammirarli per ciò che fanno e non pensare solamente a dire: “Ma che
volete fare i rivoluzionari? Lo Stato nemmeno vi considera; scendere in
piazza a manifestare è solamente una gran perdita di tempo”.
Lo Stato plasma i giovani a suo piacimento: li vuole perfetti ed ubbidienti,
li crede dei buoni a nulla, preferisce che siano degli insignificanti
citrulli e non si prende la briga di ascoltarli.
Quando si ha un’ideale, un sogno, una passione, per cui vale la pena
lottare, bisogna combattere fino all’ultimo granello di vita.
Non ci si deve lasciar prendere dallo sgomento o dalla cupidigia che sta
avvolgendo questa società, ormai contaminata dalla corruzione e
dall’egoismo.
Oggi i giovani si stanno ribellando perché non vogliono subire la stessa
ingiustizia di quell’onesto lavoratore italiano che cadde in disperazione
per una colpa non commessa da lui.
Vogliamo ricordare ai lettori l’articolo 4 comma 1 della Costituzione
Italiana: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il
diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo
questo diritto.
Il lavoro è un diritto fondamentale ed intoccabile!
Noi giovani siamo il futuro, ma anche il presente e non è per niente vero
che pensiamo solamente a criticare, a fare cagnara e a non concludere mai
niente. La società odierna cerca di farci apparire sotto una falsa luce, ma
noi questo non lo permettiamo e giorno dopo giorno continueremo la nostra
lotta contro i problemi che ci affliggono.
P.S.: Vogliamo ricordare che per adesso non è compito nostro far qualcosa,
amministrativamente parlando, per colmare il deficit finanziario, ma è di
chi ci governa.
Vogliamo concludere questo nostro articolo con una citazione di Jean-Jacques
Rousseau: “L’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene”.
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SolidaMente
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NdR:
"SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello,
Enrico Bellomo e Salvatore Lo Presti.
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21/11/2013 |
Attualità. "Memoria, arte
e valorizzazione... quale futuro?"; di Annamaria Apa |
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Annamaria Apa |
Memoria, arte e valorizzazione… quale futuro?
“La strada degli scrittori”, così è stato chiamato il percorso
turistico-culturale che collegherà Racalmuto, Agrigento e Porto Empedocle,
luoghi segnati dalla vita e dalle opere di grandi scrittori come Leonardo
Sciascia, Luigi Pirandello e Andrea Camilleri. E’ chiaro che a muovere
questo progetto vi sia l’intento di creare un connubio tra cultura, arte e
turismo, poiché si cercherà di inserire in questa dinamica anche la
fruizione di beni di valore storico-artistico che contraddistinguono questi
centri urbani.
Da cittadina che in questi luoghi è nata e vive, di conseguenza né è legata
affettivamente e culturalmente, tutto questo non può che entusiasmarmi ed
inorgoglirmi. Ma da archeologa, nel momento in cui si parla di sviluppo
economico veicolato dalla valorizzazione di beni culturali, tutto questo mi
porta a fare delle riflessioni che hanno poco o nulla di entusiasmante.
La nostra terra è patria di illustri scrittori ed è giusto e doveroso
continuare a farli rivivere attraverso queste iniziative, ma questo da solo
non basta se vogliamo creare delle prospettive di turismo concrete.
Investire risorse privilegiando questo tipo di turismo ci fa correre il
rischio di continuare a proiettare nel tempo un’immagine di Agrigento,
Racalmuto e Porto Empedocle cristallizzata in pochi “luoghi simbolo” e al
nome di scrittori illustri, quindi distorta e riduttiva.
Rischiando così (parafrasando Buttitta) d’incappare in un diabolico errore,
ovvero una riduzione del campo visivo che comporterebbe la restrizione
dell’ottica dell’uomo fino al punto di far vedere della storia reale, di un
aspetto tanto importante della sua presenza nel mondo, soltanto la parvenza.
In altre parole mi chiedo che senso ha parlare di turismo quando manca una
prospettiva di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico
più ampia e scientificamente fondata che sappia essere in grado di
comprendere e apprezzare e trasmettere l’immenso patrimonio culturale che ci
è stato tramandato e ci appartiene.
I beni culturali del nostro territorio non riescono a liberarsi da un’aura
di degrado che li avvolge oramai da tempo immemore.
I nostri musei stentano ad adeguarsi ad una fruizione multimediale, più
immediata e coinvolgente, migliaia di reperti giacciono dimenticati nei
magazzini degli stessi musei. Siti archeologici di straordinaria bellezza e
valore artistico, riportati alla luce dopo un notevole dispendio economico,
sono serviti soltanto a fare delle belle pubblicazioni, ed oggi distrutti
dalla dimenticanza.
Concludo facendo una breve riflessione su Racalmuto, affermando che questo
paese dalle chiese maestose e dagli scorci medievali ha un patrimonio
storico-artistico che merita di essere indagato e valorizzato poiché questo
non si riduce solo alla Fondazione Sciascia, al castello e al teatro.
Nel corso nel tempo e attraverso varie vicissitudini questo territorio ha
restituito delle testimonianze archeologiche molto interessanti, indicando
un contesto di valore storico ancora non interamente scoperto, e che
purtroppo oggi si trovano ad essere sottratte alla collettività scientifica
e non perché tenute sottochiave o visibili solo attraverso fotografie.
Ignari che proprio questi cimeli maltrattati e dimenticati con molta
leggerezza, sono in grado di restituirci quella dignità e quella forza
necessari per ottenere quel riscatto culturale ed economico tanto
desiderato.
Annamaria Apa
21 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
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19/11/2013 |
Riflessioni. "Le due
facce del diritto acquisito: del ricco potente e del povero impotente"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"Le due facce del “diritto acquisito”: del ricco potente e del povero
impotente.
Quando sentiamo che gli emolumenti dorati della classe politica e dei
manager, “divinamente superdotati”, non possono essere toccati, modificati,
perché è un diritto acquisito, mi salta subito in mente la spudorata legge
feudale tedesca del maggiorascato, giustificata come divina, ma che nulla
aveva della trascendenza. Così avviene ancora oggi nel nostro bel paese
Italia, a favore di politici.
E a tutte le osservazioni critiche, che la gente comune muove contro i loro
stipendi altissimi (che fanno girare e saltare le p…e, quelle vere e anche
di acciaio, non quelle di Letta, perché temperate e irrobustite dal continuo
allenamento alla sofferenza, alla lotta per la sopravvivenza), e poi contro
le pensioni cosi dette d'oro, le buone uscite, che non possono assolutamente
compararsi a quelle di mille insegnanti insieme, ebbene, quando contro
questa razza umana privilegiata dalla politica immonda o da altre disonorate
ruffianerie, si dice, si chiede insistentemente, soprattutto in questo
periodo di crisi, di tassare diversamente la ricchezza e di abbassare il
livello di remunerazione da ladri, fissando una volta per sempre, un tetto
limite, si risponde che non è possibile perché il loro è un diritto ormai
acquisito.
Ma quale diritto? Tutti i diritti degli uomini mortali, hanno un valore
finito, temporale. Nessuna legge, nessun diritto scende da Dio. Lo stesso
avviene per le riconosciute intelligenze di alto spessore, come si dice dei
manager, per fare un esempio, a cui le aziende pubbliche e private affidano
i loro investimenti per moltiplicarlo a rischio minino o addirittura zero.
Anch'esse vanno pagate adeguatamente, ma mai sproporzionatamente, come
tuttora si fa: il presidente dell'INPS, per fare ancora un esempio, uno fra
gli ultimi della carretta dorata, prende uno stipendio che supera quello di
cento e più impiegati. Anche di lui è altissima l'intelligenza? Dobbiamo
anche ringraziare Dio per averla concessa ad un uomo che l'adopra a nostro
vantaggio? Anche costui gode straordinariamente di un diritto acquisito?
Se, per concludere, resterà intoccabile il reddito stratosferico dovuto per
un'intelligenza superdotta, di conseguenza e senza rimedio continuerà a
pagare la classe dei mediocri, che sono i filosofi, storici, scienziati,
artisti, medici, insegnati, impiegati, artigiani, lavoratori, casalinghe, e
ancor peggio le numerosissime famiglie, gli studenti, ecc. ecc..
E ciò è vero. Ne danno conferma tutte le vicende di cronaca vera, a scapito
sempre del poveraccio, che per mala sorte, senza sufficiente intelletto,
paga da solo la ricchezza di tutti a causa del diritto acquisito, alla
povertà e allo sfruttamento. Contrariamente al ricco, dotato per grazia
divina di abilità cognitiva, è riconosciuto il diritto acquisito di
sguazzare entro fiumi di denaro, e se gli fosse possibile anche di godere di
vedere strisciare ai suoi piedi masse informi dei senza cervello.
A futura memoria". |
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Antonio Pilato
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18/11/2013 |
Comune. Chiarimenti sulla
disponibilità del Piano Regolatore Generale |
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Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota pervenuta dal
Comune di Grotte.
"Con riferimento alla
lettera della signora Altea Pia Bruzzi.
Anzitutto ringraziamo la Signora che, pur non essendo grottese, ha mostrato
di prestare grande attenzione ed interesse al nostro paese.
Purtroppo non abbiamo trovato riscontro di una sua richiesta presso i nostri
uffici (a quanto pare di capire, rimasta inevasa), tuttavia con l'occasione
si precisa e si ribadisce che presso gli uffici comunali è disponibile il
personale tecnico per fornire ogni informazione sul Piano Regolatore
Generale.
Copia di tale documentazione, in formato digitale su dischetto, è a
disposizione di quanti avessero interesse a farne richiesta.
La documentazione sul PRG, non essendo in alcun modo "riservata", è stata da
sempre in possesso di tutti i Tecnici (ingegneri, architetti, geometri...).
Per la pubblicazione online, il Comune si impegna, appena possibile e fatte
salve eventuali difficoltà di carattere tecnico relative al formato ed al
programmi di lettura del file, ad inserirla sul proprio sito istituzionale.
Qualora la Signora Bruzzi volesse venire presso i nostri uffici, saremo ben
lieti di farle omaggio di una copia digitale su dischetto".
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18/11/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 18 novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.
Giovedi 21 novembre
- alle ore 18.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi.
AVVISI
Proseguono, ogni martedi e venerdi alle ore 20.15 nei locali della chiesa
San Francesco, le catechesi tenute dai fratelli del Cammino Neocatecumenale.
I locali sono riscaldati ed è in funzione un servizio di baby sitter.
E' iniziato, domenica 3 novembre, il corso per i fidanzati in
preparazione al sacramento del matrimonio. Il cammino prevede la
partecipazione alla Santa Messa domenicale delle ore 17.30 nella chiesa
Madonna del Carmelo; di seguito l'incontro di formazione nella chiesa di San
Francesco.
Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono
ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi
alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
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18/11/2013 |
Attività. Spettacolo
conclusivo dell'edizione 2013 del GroEst |
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Video 1^ parte |
L'edizione 2013 del GroEst (Grotte Estiva), ormai
conclusa da qualche mese, ha lasciato negli animatori e nei ragazzi e
bambini partecipanti un vivo ricordo. Dieci intensi giorni, tra giochi,
sport, spettacoli e tanto divertimento. In particolare, con molta gioia è
stata vissuta, anche dalle famiglie, la serata conclusiva per la quale è
stato allestito uno spettacolo nell'atrio dell'Istituto Comprensivo "Angelo
Roncalli", e di cui pubblichiamo la ripresa video dei momenti più
significativi.
Guidati da Daniel Carlisi, ideatore ed organizzatore della manifestazione,
hanno dato il loro contributo come animatori: Calogero Infantino, Alessandra
Cirino, Alessandro Licata, Angelo Costanza, Antonio Mercato, Antonio Todaro,
Valeria Formoso, Chiara Morreale, Elena Licata, Gaia Terrana, Giulia Licata,
Ilaria Minneci, Ilaria Polifemo, Martina Agnello, Oliver Cozma, Raissa Puma,
Roberta Zaffuto, Vincenzo Costanza, Salvatore Todaro, Simona Gibella, Soraya
Liotta, Swami Infantino, Vincenzo Vitello, Nadia Licata, Elisabetta
Polifemo, Giovanni Bellavia, Giuseppe Spitali.
Pubblichiamo il video della manifestazione
(riprese di © Emanuele Licata).
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Video 2^ parte |
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GroEst 2013 - 1^ parte (Video) |
GroEst 2013 - 2^ parte (Video)
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18/11/2013 |
Lettere. "Impossibile
consultare efficientemente il Piano Regolatore Generale"; di Altea
Pia Bruzzi |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Grotte non è la mia terra, ma è come se lo fosse da sei anni a questa
parte, essendo quella su cui poggiano le loro radici le persone che amo.
Ogni anno assisto al particolare e caratteristico cerimoniale della Pasqua,
quale ultimo stendardo di tutta una serie di manifestazioni cittadine che,
da tempo, si sono andate impoverendo o addirittura sono scomparse del tutto.
Ho sempre seguito in questi anni questa pagina web, che a me "ca sugnu
giurgintana lavata e scanuscenti" fa assaporare la vita del vostro bel
paese: poesie per i vostri cari, auguri per lauree, feste, battesimi,
comunicazioni tra associazioni e tantissime altre bellissime attività tutte
vissute dalla stessa comunità.
Mi piace quella piazza Marconi, un po’ sbilenca, scoscesa, sicuramente non
paragonabile a piazza del campo a Siena, ma vissuta e partecipata dalla
comunità.
Amo il mercato cittadino, così colorito, dove ogni tanto si può incontrare
qualche emigrato che con le lacrime agli occhi compra del buon vino
casereccio.
Mi piacciono le contraddizioni, credo che rendano la vita più avvincente, ma
ci sono occasioni in cui le contraddizioni rischiano di essere un vero
pericolo per la comunità.
Ed è per questo che oggi dopo tanto tempo mi sento in dovere di scrivere una
nota grazie a questo efficientissimo mezzo che ormai è entrato nelle case di
tutti per porre una domanda; accettatemi come figlia adottiva che ha a cuore
il vostro, il nostro territorio.
Non è accettabile che in un Comune come Grotte, dove insistono architetture
di pregio come la chiesa Madre di Santa Venera, o la chiesa della B.M.V. del
Monte Carmelo e diverse infrastrutture quali lo stadio cittadino, e non da
meno un meraviglioso centro storico, sia impossibile consultare in maniera
rapida ed efficiente il Piano Regolatore Generale, lo strumento urbanistico
fondamentale per programmare e prevedere gli sviluppi futuri del Comune in
termini di utilizzo del suolo e la salvaguardia del patrimonio esistente.
Vuole questa essere una lettera aperta agli addetti ai lavori, ma anche ai
profani che hanno a cuore la loro terra. Dove siete?
Come si può programmare il bene per la città se il Comune non ha a
disposizione per i cittadini, per i professionisti e perfino per gli
studenti, atti pubblici di cui secondo la legislazione vigente tutti i
Comuni italiani devono essere provvisti?
La cosa che maggiormente mi preoccupa è che nessun cittadino abbia notato la
grave mancanza, sia in formato cartaceo che digitale, di tutti i materiali
concernenti l'amministrazione del territorio.
Come possono gli operatori competenti vagliare proposte di piani di
lottizzazione, di opere di manutenzione ordinaria, straordinaria, se è
impossibile accedere allo strumento fondamentale del PRG?
Oppure - atteggiamento gravissimo che ho escluso a priori - non hanno voluto
fornire a me la documentazione?
L'hanno tenuta nascosta? Non l'hanno ritenuta una richiesta valida?
E' troppo difficoltoso svolgere in maniera corretta e trasparente la propria
mansione?
Non voglio pensar male, ma non riesco a credere che l'unica copia
sopravvissuta in tutto il pianeta di tale documentazione sia un foglio "A1"
affisso nelle pareti di un ufficio comunale.
Non oso in tal caso immaginare quali siano le prassi per l'approvazione di
un intervento all'interno del Comune. Voglio solo capire come mai non sia
possibile consultare documenti pubblici di tale levatura, di dominio
pubblico, del Comune di Grotte".
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Cordiali saluti
Altea Pia Bruzzi
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17/11/2013 |
Lingua. Appendice al "Piccolo
Dizionario Grottese-Italiano" (10); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
Piccolo dizionario Grottese-Italiano
di Carmelo e Graziella Luparello
APPENDICE
(Puntata n° 10)
Q
Quàgliu
= quaglio.
Quannu
= quando.
Quantu
= quanto.
Quarantùri
= esposizione e adorazione del SS. Sacramento, Quarantore.
Quatalàri
= assicurare, dare cautela, cautelare.
Quattru
= quattro; pochi; brutte parole, es.: ci li dissi quattru = le (gli)
dissi delle brutte parole.
Quintadecima
= si dice della luna quando è piena.
R
Racìna
= uva.
Ràdica
= radice.
Ràdiri
= radere.
Ràggia
= rabbia.
Ramu
= ramo; rame.
Ramùnnu =
nome proprio di persona, Raimondo.
Rancàta
= qualche ora.
Ranni
= grande.
Rappa
= grappolo; rappa di racina = grappolo d'uva.
Rappùglia
= raspo.
Rappurtàri
= riferire.
Rasa
= bastone utilizzato per togliere il colmo alle misure di capacità per gli
aridi.
Rascaturi
(di maiddra) = piccolo strumento per raschiare la pasta dalla madia
(anche raspa di maiddra).
Rasòla
= raschiello.
Raspa
= specie di lima; raspa di maiddra = attrezzo di ferro con cui si
raschiava quella pasta che rimaneva attaccata alle sponde della madia (maiddra).
Raspacciùsu
= ruvido, non liscio.
Rastièddru
= rastrello.
Ràsula
= piccolo strumento di ferro simile a una piccola pala, che serviva a pulire
la zappa. I contadini, per averla sempre a portata di mano, specialmente nel
periodo invernale, quando la terra si attaccava alla zappa, la tenevano
legata alla cintura con una piccola catena o con un pezzo di corda.
Rattèddri
= piccoli lavori.
Rattiddriàri
= fare piccoli lavori, anche come passatempo.
Ribbiddriàri
= lamentarsi; chiedere con insistenza; ribellarsi; es.: lu carusu
ribbiddrìa ca avi fami = il bambino si lamenta perchè ha fame.
Ricùrriri
= adire l'autorità per un torto subito, denunciare, es. ì a ricurriri
= è andato in caserma a denunciare.
Ricuttàru
= donnaiolo; colui che fa la ricotta o che la vende.
Rìiri
= sollevare.
Rìisi
= sollevarsi, alzarsi, es. si riì = si alzò.
Rina
= sabbia.
Rina
= nome proprio di persona, diminutivo di Caterina; oggi anche di Calogera.
Rincìgliu
= strumento di ferro adunco che serviva a potare le viti.
Rinèsciri
= riuscire.
Rinu
= nome proprio di persona, in genere = Gregorio.
Riscìna
= malattia che, a causa dell'umidità, colpisce il grano non ancora maturo
provocando la distruzione delle spighe.
Risòlviri =
risolvere; al riflessivo = decidere, es.: appena m'arrisuolvu, viegnu
= appena mi sarò deciso, verrò.
Rivièlu
= notizia non buona, es.: ogni vota ca veni mi porta rivielu = ogni
volta che viene mi porta una brutta notizia.
Rivièrsu
= litigioso; ribelle, che non accetta le regole della società. A lu
riviersu (si usa in senso figurato) = in modo contrario a quello giusto,
es.: capisci li cosi a lu riviersu = capisce le cose al contrario;
a la riversa = in posizione contraria al normale, es.: si misi
li pidunetta a la riversa = si è messo le calze al rovescio.
Robba
= casa di campagna rustica. O di la robba = grido per richiamare i
padroni della robba, di cui non si conosceva il nome.
Rubbittèra
= donna che abitava nella robba.
Ruccazzàta
= colpo di pietra.
Rucchèddru
= rocchetto.
Rùdiri
= rodere; provare un forte risentimento.
Rudùsu
= che fa rodere.
Rugna
= malattia della pelle.
Rumutiàri
= frugare in varie parti, cercare in continuazione.
Rurù (f.
Rura) = nome proprio di persona, Gregorio.
Russània
= rosolia.
Russìa
= il rosso che talvolta si vede nel cielo.
Russu
= rosso; russu d'uovu = torlo d'uovo.
Russuliddra
(russulana) = tipo di grano.
Russùri
(russura) = vergogna.
Rutèddra
= girella, utilizzata dai calzolai.
Rutùni
= rete di corda con cui si trasportava la paglia.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 17 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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16/11/2013 |
Lettere. "Ai giovani di
SolidaMente ed agli altri"; del prof. Lillo Agnello |
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Lillo Agnello
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Ai giovani di SolidaMente ed agli altri.
In questi ultimi tempi ho seguito con tristezza gli
eventi politici e sociali in campo nazionale ed il silenzio che li circonda
in questa nostra comunità. Anche la partecipazione a questo nostro
notiziario m’è sembrata distratta e poco incisiva, limitandosi ad una
semplice, povera informazione. E invece i problemi che ci affliggono sono
sempre più urgenti e di ricadute imprevedibili.
L’articolo dei giovani cui mi rivolgo, mi ha dato
l’input per esternare le mie considerazioni.
Il primo assunto da cui voglio partire è che i giovani
da essere “gioventù bruciata” per presunta combustione interna sono
diventati “gioventù bruciata” da fattori esterni.
Negli ultimi decenni è diventato un luogo comune
considerare i giovani incapaci di tutto. Era come se la società e talvolta
le famiglie non potessero servirsi dei loro contributi. L’unica cosa che
potevano fare era studiare, quando le condizioni lo permettevano ed anche
gli interessi. Gli adulti che reggevano e governavano la società in tutti i
settori, se pure si lamentavano e lanciavano invettive, poco si curavano di
loro e comunque non erano disposti a concedere spazi vitali per il loro
benestare.
Nella nostra piccola comunità i partiti non sono
riusciti a formare giovani che potessero contribuire con le loro idee e con
il loro entusiasmo ad innalzare il livello politico e sociale. Sino ad ieri
di giovani che si potessero affacciare alla politica, perché intimamente
convinti di potere legittimamente contribuire alla vita della comunità, se
ne sono visti pochi. Solo pochi elementi lo hanno fatto ma su stimolo e
guida dei rispettivi genitori. Molti di questi giovani, nel periodo in cui
il commercio era fiorente, lasciati liberi da inceppi sociali e culturali
dell’ambiente di provenienza sono riusciti a crearsi uno spazio vitale ed a
crescere. Molti di loro erano considerati incapaci di fare alcunché e dopo
(e qualcuno ancora) hanno dimostrato di saperci fare.
Le conseguenze? Oggi il panorama politico nostrano è
deprimente. I partiti sono in profonda crisi e vanno avanti per Clan
pervicacemente attaccati al potere ed incapaci di concedere spazi ai più
giovani: prima inclusi nelle liste e poi lasciati per strada o a
rappresentare qualcuno nelle Istituzioni. Ancora oggi si perpetua questo
atteggiamento farisaico nei loro confronti.
Ed il fenomeno, si badi bene, ha avuto dimensioni
nazionali, anche se nelle zone che offrivano più possibilità di inserimento
nel contesto economico e lavorativo, i giovani si davano al lavoro e
vivevano consapevolmente con la loro indipendenza economica e la vita che si
apriva dinanzi a loro.
Oggi il quadro economico è cambiato radicalmente. Gli
adulti ed i partiti, da qualsiasi punto si voglia considerare il fenomeno,
non solo si sono rivelati incapaci di dare un buon governo al Paese, ma
hanno bruciato le speranze dei giovani. Ed i giovani, che ora bussano
insistentemente alle porte, avvertono il profondo distacco e l’abisso
creatosi tra i vecchi e loro, i Giovani.
I nostri giovani, dunque, sono stati bruciati due
volte: prima perché non si è dato loro lo spazio per eccellere (solo se
vanno fuori è loro consentito, come le nostre cronache ci dicono) e dopo
perché non hanno creato le premesse per un loro futuro prossimo.
I nostri politici sono tutti anziani. Hanno esperienza,
ma mancano di coraggio e spirito innovatore. E’ un fenomeno umano: i giovani
sanno tentare di più ed hanno idee nuove; gli anziani sono sempre più
conservatori, hanno paura dei salti. Eppure se diamo uno sguardo fuori
dall’Italia scopriamo che Obama e Clinton, Blond e Blair, e tanti altri
hanno retto le sorti dei loro Paesi ancora giovani (rispetto alla età media
dei nostri governanti). In Italia si è mosso Renzi e già le nubi si
addensano sulle sue aspettative e quelle di tanti (come i sondaggi
direbbero). Lotte interne e contro i giovani sono anche nel PdL. Non abbiamo
capito niente… e a volte mi viene di pensare che il nostro dna di popolo
meridionale ci porta verso questi modi di operare… e naturalmente non deve
essere così.
Ed allora cosa dire a questi nostri giovani? AVETE
RAGIONE.
Noi adulti dobbiamo sentirci debitori nei vostri
confronti. Vi abbiamo tolto parte del passato e parte (speriamo poco) del
Futuro. Cercate di essere forti e perseveranti. I governanti sentono il
vostro fiato addosso, come qualche risultato elettorale evidenzia. Il nostro
Capo del Governo ha posto il problema a livello europeo: segno di resa e
comunque meglio che niente.
Con la speranza di non aver tediato". |
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Lillo Agnello
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16/11/2013 |
Proposte. "Musica e
Cultura"; secondo articolo della nuova rubrica "SolidaMente" |
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Vedi la rubrica |
SolidaMente
Musica e Cultura
“Un paese senza arte è un paese senza
anima”.
Viviamo in un paese dove si preferisce mandare avanti un bar, in cui
adolescenti consumano così il loro tempo, la loro salute, le loro
potenzialità di realizzare se stessi, piuttosto che migliorare una
biblioteca, o creare un punto di riferimento per tutti i giovani.
Come vogliamo chiamarla questa singolare piece teatrale? Noia?
Malessere sociale? Disagio giovanile?
Ci siamo mai chiesti come si è mobilitata in questi anni l’Amministrazione
comunale per noi giovani?
Chi si assumerà quindi la responsabilità?
I giovani vogliono risposte con risultati immediati in grado di migliorare
da subito le loro condizioni, e porre dunque le premesse per un solido
modello di crescita, i cui frutti si potranno apprezzare solo nel medio e
lungo periodo.
Perché allora non pensare a ideare, scoprire cosa attragga i giovani oggi,
avvicinarsi a loro e insieme creare un punto di riferimento fondamentale per
tutti i giovani del paese.
Ci è subito venuto in mente “Musica e Cultura”, titolo di un gruppo
ideato da Peppino Impastato
(dove
si proiettavano interessanti film, ai quali seguivano dibattiti e confronti,
che aiutavano molto nella riflessione, nella presa di coscienza per una
crescita culturale e politica),
e
attraverso questo gruppo si possono organizzare attività
culturali, teatrali, musicali, pittoriche e sportive e, perché no, anche un
carnevale alternativo, visto che a Grotte non ne abbiamo da anni.
Bisogna che i giovani siano resi protagonisti delle scelte culturali,
evitando che sia sempre l'ente pubblico a “decidere a tavolino”.
Valorizzare la cultura coinvolgendo specialmente le giovani
generazioni, è un modo per condividere insieme le loro emozioni, che spesso
non vengono ascoltate.
Precisiamo che un paese senza cultura e arte è un paese che non vuole
crescere, negandosi un futuro vero, concreto e soprattutto libero.
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Cordiali saluti
SolidaMente
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NdR:
"SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello,
Enrico Bellomo e Salvatore Lo Presti.
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16/11/2013 |
Iniziative. Aperta la
partecipazione alla 1^ Mostra Concorso del Presepe Artigianale |
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Presepe |
La costituenda Associazione “Cavalieri
di Gesù Bambino del Santo Presepe” in collaborazione con
l’Associazione “Gli Amici di Padre Vinti” organizza la 1ª
Mostra-Concorso del Presepe artigianale.
REGOLAMENTO
Art. 1. La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a
tutti.
Art. 2. Il concorso si divide in 2 (due) categorie:
A) Categoria “Giovani”
alla quale possono partecipare bambini e ragazzi di età
inferiore ad anni 18 (come singoli, scuole o singola classe,
gruppo di catechismo ecc.);
B) Categoria “Adulti”
alla quale possono partecipare persone singole dai 18 anni
in poi, le varie associazioni, gruppi parrocchiali, ecc.
Art.3. I presepi presentati alla Mostra-Concorso verranno
esposti nella casa natale del Servo di Dio Padre Vinti e/o
in appositi spazi coperti all’interno del presepe vivente
“La piccola Betlemme” di Grotte (AG) nei suoi giorni
d’apertura.
Art. 4. I presepi potranno essere realizzati con qualsiasi
materiale, stile e ambientazione. Le dimensioni massime
consentite sono: altezza 60 cm; larghezza 1 m; profondità 80
cm.
Art. 5. Tutti coloro che intendessero partecipare alla
Mostra-Concorso dovranno comunicarlo entro e non oltre il 6
dicembre 2013 inviando l’apposita
Scheda di partecipazione debitamente compilata,
all’indirizzo e-mail
concorso-presepe@libero.it. Si consiglia d’inviare
l’e-mail con la notifica di lettura per essere certi
dell’effettiva ricezione della stessa.
Art. 6. I partecipanti potranno consegnare i loro presepi a
partire dal 9 dicembre e fino al 15 dicembre 2013 dalle ore
16.30 alle 18.00. E’ consigliabile contattare prima
l’organizzazione per essere certi della fattiva possibilità
della consegna. Dopo il 6 gennaio 2014 sarà cura dei
partecipanti venire a ritirare i loro lavori.
Art.7. La giuria è composta da: Calogero Miceli (Presidente,
ideatore dell’iniziativa), Domenico Vizzini (Presidente
dell'Associazione “Gli Amici di Padre Vinti”), Michele
Morreale, Annalisa Bellavia, Giusy Vizzini, Sofia Vizzini,
Salvatore Lo Re, Antonio Maida. Le linee di valutazione si
baseranno su: originalità, bellezza, creatività, qualità
complessiva dell’opera.
Art. 8. A tutti i partecipanti saranno consegnati degli
attestati di partecipazione. I primi tre classificati di
ogni categoria verranno premiati con oggettistica sacra
inerente la Natività e/o il Servo di Dio Padre Vinti.
Art. 9. La premiazione si terrà il 5 gennaio 2014 intorno
alle ore 20.30 nei pressi del presepe vivente “La piccola
Betlemme”.
Scheda di partecipazione
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16/11/2013 |
Televisione. 2^ edizione di "U Tiggì",
telegiornale in siciliano di Aristotele Cuffaro, su Agrigento
Tv |
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Guarda il video |
Ormai è quasi pronta la 2^ edizione di "U Tiggì", il
telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele
Cuffaro. Dalla prossima settimana, dagli studi
dell'emittente televisiva Agrigento Tv (canale 96 del
digitale terrestre), prenderà il via l'appuntamento con le
notizie diffuse e commentate in siciliano. La formula dello
scorso anno (interviste registrate tra la gente, ospiti in
studio...) sarà integrata con due novità. La prima è
rappresentata dalla presenza a fianco del conduttore, per
ogni puntata, di una ragazza diversa, che sarà protagonista
di un servizio fotografico - per l'obiettivo di Lillo
Arcieri - sui luoghi più affascinanti della Sicilia. La
seconda, prendendo ispirazione dalla consegna del "tapiro"
di "Striscia la notizia", è il conferimento, a personaggi
"meritevoli" della "Pala di ficudinia". "U Tiggì" di Aristotele verrà trasmesso in
replica, su Agrigento Tv, nei giorni seguenti. Nell'attesa
della prima puntata è possibile guardare il
promo.
Promo di "U Tiggì"
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15/11/2013 |
Politica. "No alla Tares,
un vero e proprio tartassamento tributario"; nota della Minoranza
consiliare |
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Riceviamo e pubblichiamo l'intervento pronunciato, nel corso dell'ultima
seduta del Consiglio comunale, dal Consigliere Leonardo Cutaia a nome di
tutto il gruppo di Minoranza "Grotte Libera e Solidale", riguardante le
nuove gravose tariffe della Tares previste dal regolamento comunale del
quale era in discussione l'approvazione.
"Il
consigliere Leonardo Cutaia assieme a tutto il gruppo di minoranza chiedono
e propongono all’intero Consiglio comunale di votare contro qualsiasi
provvedimento adottato in materia di Tares e riconfermare anche per il 2013
la Tarsu, in tempo per il pagamento della rata di saldo per il mese di
dicembre.
Abbiamo deciso di percorrere questa strada perché, da nostre simulazioni*,
l’applicazione dei rigidi criteri della Tares porterà pesantissime
conseguenze per le famiglie più numerose e per le attività commerciali,
mentre la Tarsu garantisce una maggiore equità.
Quindi la conferma della Tarsu ci consente di applicare le stesse tariffe
dell’anno scorso, e di lasciare invariata la spesa dei nostri concittadini
per quanto riguarda la tassa comunale.
Questo era uno degli impegni intrapresi dal gruppo di Minoranza fin
dall’inizio del suo insediamento, un percorso specifico che ha come
obiettivo quello di tutelare gli interessi della comunità, andando incontro
alle esigenze dei cittadini specialmente nella delicata materia dei tributi.
Le scadenze fiscali sono tante e i nostri concittadini si sentono vessati da
quello che consideriamo un vero e proprio tartassamento tributario". |
Uso domestico
Uso non domestico |
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I Consiglieri del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Vincenzo Cimino, Leonardo Cutaia,
Santino Lombardo,
Davide Magrì,
Annamaria Todaro
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* Queste le simulazioni, indicative, elaborate dai consiglieri del gruppo di
Minoranza su una abitazione di 100 mq, riguardanti gli aumenti derivanti
dall'applicazione delle nuove tariffe Tares:
- Nucleo familiare con 1 componente: - 10%;
- Nucleo familiare con 2 componenti: + 20%;
- Nucleo familiare con 3 componenti: + 43%;
- Nucleo familiare con 4 componenti: + 65%;
- Nucleo familiare con 5 componenti: + 85%;
- Nucleo familiare con 6 o più componenti: + 100%.
Pubblichiamo gli specchi delle tariffe per
uso domestico e
non domestico, previste dalla Tares (il cui regolamento, nonostante le
indicazioni, il parere ed il voto contrario della Minoranza, è stato
approvato dal Consiglio comunale).
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15/11/2013 |
Toponomastica. Inadeguati i
cartelli stradali in Via Salvo D'Acquisto |
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Via D'Acquisto
Via D'Acquisto |
Salvo D’Acquisto è un italiano, un credente, un
carabiniere, un eroe.
Da giovanissimo Vicebrigadiere dei Carabinieri in servizio alla stazione di
Torre di Polidoro (Roma), a soli 23 anni non esitò a sacrificare la propria
vita per salvare 22 italiani innocenti da fucilazione certa. Era il 23
settembre 1943. Quel gesto gli valse la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Tante furono le lapidi, le caserme e i monumenti a lui dedicati in tutta la
nazione. La Chiesa ne ha avviato la causa di beatificazione, che è in corso.
Anche Grotte, anni fa, ha voluto dedicargli una via. Gesto che rende i
cittadini orgogliosi e fieri.
Sicuramente a causa di una scelta provvisoria, le due insegne della via sono
state realizzate su fogli di compensato scritti a mano. A volte succede che
ciò che dovrebbe essere provvisorio diventi definitivo. Sarebbe opportuno
che il nome di Salvo D’Acquisto venisse ricordato, ed indicato come esempio
alle nuove generazioni, con tutto l’onore che merita. Non si tratta di un
semplice problema “estetico” ma della misura in cui una comunità sa tenere
alta la memoria di quanti si sono generosamente sacrificati in nome della
giustizia e della verità.
Carmelo Arnone
11 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
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Salvo D'Acquisto |
15/11/2013 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 15
novembre |
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Nuova passeggiata della salute.
Si consiglia di
portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità
lungo eventuali tratti poco illuminati.
E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare
alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei
genitori.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 15 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Mattarella, Via On. Giglia, Via Sturzo, Via Kulishoff, Via Pirandello,
Viale Matteotti, Via Leopardi, Via Ingrao, Via Comitini, Via Padre Pio,
Viale della Vittoria, Via San Desiderio, Via Madonna delle Grazie, Via San
Giovanni Bosco, Via Don Minzoni, Via Santa Venera, Via Giovanni XXIII, Via
Acquanova, Via Lincoln, Via Cavuor, Via Comaschi, Via Gioia, Via Etna, Via
Scoppettieri, Via San Nicolò, Corso Garibaldi, Piazza Renzo Collura, Via
Machiavelli,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare
comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un
percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni
chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
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14/11/2013 |
Chiesa. Santa Venera, patrona
di Grotte; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Santa Venera |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi, 14
novembre 2013, la Chiesa ci fa celebrare santa Venera, una grande martire,
amante di Dio, una grande evangelizzatrice.
Santa Venera nel suo aspetto fisico doveva essere molto bella, fine e degna
di venerazione come sta ad indicare il nome di origine latina. Santa Venera
sarebbe nata il venerdì dell'anno 100 d. C. nella zona delle Terme Romane
Xiphonie vicino Acireale, dette anche"Terme di Santa Venera al Pozzo" e
morta decapitata il 26 luglio del 143 d. C. nella Gallia Cisalpina a soli 43
anni. I suoi genitori, Agatone ed Ippolita, nobili cristiani della Gallia,
erano pii e devoti, dediti alla carità e all'aiuto ai poveri. La
desiderarono per molti anni; dopo tantissime preghiere e suppliche, Dio fece
loro questo dono. La madre voleva che si chiamasse Venera, dato che era nata
il Venerdì Santo, ma il padre la chiamò Veneranda. I Greci la chiamarono
Parasceve per indicare il giorno precedente al sabato di Pasqua, nella quale
era nata la fanciulla. Consacratasi a Dio, Venera studiò la bibbia e le vite
dei martiri e, dopo la morte dei genitori, all'età di 20 anni, dopo aver
distribuito tutti i suoi beni ai poveri, cominciò un'intensa opera di
apostolato, spostandosi in tutta la Sicilia, in Campania e in Calabria, dove
venne fermata ed arrestata a Locri dal prefetto Antonio, il quale avrebbe
cercato invano di ricondurla alla religione romana, prima con inviti e poi
addirittura con atroci torture, dalle quali, però, Venera sarebbe uscita
illesa. Il prefetto Antonio si convertì alla vista di tanti miracoli. La
leggenda narra che Santa Venera, dotta nelle sacre scritture e accesa
d'amore per Dio, abbandonò la sua casa e si diede all'evangelizzazione. Andò
di città in città e venne anche a Grotte. Qui predicò e visse in un grotta,
posta dove sorgeva la casa Marrelli, nel corso Garibaldi. Grotte che allora
era abitata da poche centinaia di famiglie, molto delle quali disagiate, la
ospitò con grande accoglienza. Venera espresse il desiderio di restare a
Grotte e visitò molti ammalati, lasciando un persistente profumo di rose.
Venne rapita di notte e portata ad Acireale. Dopo essere stata sottoposta al
martirio, immersa in olio bollente, la sua bellezza non venne scalfita per
nessun motivo, anzi ne uscì più bella di prima, morì per decapitazione. Il
suo corpo giace nelle catacombe di Santa Domitilla. Santa Venera viene
festeggiata due volte: il 26 luglio data della "morte" e il 14 novembre data
della "traslazione delle sue reliquie". Santa Venera è venerata in Sicilia e
in genere nell'Italia Meridionale. Santa Venera è la Patrona oltre che di
Grotte, di varie località come Acireale, Avola, Gerace, Maio di Civitella e
di un Comune di Malta.
L'iconografia tradizionale la ritrae con in mano il Vangelo, il Crocifisso e
la palma del martirio. Palma, intrecciata da una triplice corona, per
indicare la sua verginità, l'apostolato e il martirio.
Per onorare la nostra Patrona "Santa Venera" imitiamo le sue virtù e
preghiamola recitando il rosario in suo onore.
Rosario a Santa Venera:
Tutti: Sposa e Martire di Cristo,
una vergine si onora.
Chi di lei non s'innamora
Non ha fede e non ha cuor!
Nei grani piccoli: Santa Venera verginella il martirio ti fa bella.
Il candore verginale rende il nome tuo immortale". |
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Prof. Graziella Vizzini
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14/11/2013 |
Cinema. Il film "Preghiera" di
Giovanni Volpe in proiezione al "Ciak" di Agrigento |
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Locandina |
Già in tournèe nelle sale d'Italia, dopo aver fatto tappa a Palermo ed allo
Sciacca Film Fest, sarà proiettato anche ad Agrigento il nuovo film del
regista grottese Giovanni Volpe. Il film di genere drammatico che s’intitola
PREGHIERA, racconta la storia di tre fratelli, Maria, Lorenzo e Nina;
rimasti orfani e poveri, occupano il sotterraneo della scuola di un paese
siciliano. Sempre in bilico sulla sottile soglia che separa la ragione dalla
disperazione, Maria, sorella maggiore, ha una forza e una rabbia tali da
riescire comunque a reggere le sorti di tutti e tre, ossessionata com’è dal
dover salvaguardare i fratelli, entrambi disturbati, da un mondo esterno che
avverte nemico e il tentativo di simulare un’esistenza normale. Marta,
assistente sociale del Comune, si schiererà dalla loro parte, cercherà di
prendere tempo al dovere, a ciò che anche lei sa sarebbe giusto. Ma chi può
realmente dire cosa è giusto e per chi lo è? Quel tempo che le occorre per
arrivare ad una soluzione il più indolore possibile: per i fratelli e per lo
Stato. Una lotta, quella di Marta, contro se stessa e la sua coscienza,
incapace di arrendersi all'evidenza di un destino che incombe, freddo e
insensibile, su briciole di umanità che consumano la loro esistenza ai
margini delle nostre vite.
Preghiera è il dialogo di una Donna a tu per tu con Dio, in cui tutta la
frustrazione e la rabbia verso se stessa e contro il mondo, emergono nella
ricerca di un significato per un’esistenza rimasta sospesa tra ideale e mera
contingenza. Tra i protagonisti del film: Luana Licata, Ilaria Mitidieri,
Claudia Palermo, Antonio Lo Presti, Angelo Costanza e con Luciano Caratto
nel ruolo del Sindaco.
Il film andrà in programmazione al CIAK di Agrigento lunedi 18 e martedi 19
novembre 2013, sala blu, alle ore 18.30, 20.30 e 22.30.
"Preghiera", film di Giovanni Volpe
Cinema "Ciak" di Agrigento - Sala Blu
Lunedi 18 e martedi 19 novembre
Proiezioni alle ore 18.30, 20.30 e 22.30
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12/11/2013 |
Iniziative. Incontro a San
Nicola sul tema "Vino e territorio", a cura della Proloco Grotte |
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Locandina |
Giovedi 14 novembre, alle ore 18.00 presso il centro
polifunzionale "San Nicola", si svolgerà un incontro sul tema "Vino e
Territorio". La manifestazione è a cura della Proloco Grotte, con la
collaborazione della Cantina La Torre, del Consorzio Isola Bio, del
patronato ACLI e del Comune
di Grotte. Durante la serata sarà presentato il libro di Gabriele Peritore
"Vino e Venere".
Interverranno: Margherita La Rocca (imprenditrice e Deputato all'Assemblea
Regionale Siciliana) e Santina Burgio (Dirigente dell'Assessorato
Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana).
Al termine della manifestazione sarà offerta una degustazione di vini e
prodotti tipici.
Incontro sul tema "Vino e Territorio"
Centro Polifunzionale San Nicola
Giovedi 14 novembre - ore 18.00
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12/11/2013 |
Proposte. "Bruciata, ma, da
chi?"; primo articolo della nuova rubrica "SolidaMente" |
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Vedi la rubrica |
SolidaMente
Bruciata, ma, da chi?
“Siete una gioventù bruciata” è il grido di
battaglia che spesso accompagna le lamentele degli anziani e dei meno
giovani, dirette alle sorde orecchie del troppo diffuso menefreghismo della
nuova generazione. Non sarebbe buon giudizio nostro, né di nessun altro,
controbattere dicendo che non abbiamo nulla di “bruciato”, e che anzi sono
le idee di tutti noi ad ardere in attesa della più prossima attuazione.
Ma la domanda sorge spontanea; dopo i mille perché che ci siamo chiesti e ci
avete chiesto, è opportuno riflettere su un altro contesto: da chi siamo
stati bruciati?
Chi è il nostro assassino?
Da chi è voluto e gestito, da chi è stato preparato il rogo dove siamo
condannati, e chi continua ad accatastare la legna per renderlo il più
eterno possibile?
Si potrebbe dare la colpa alla società, a noi stessi, o forse agli
educatori, ma il verdetto che rivelerà l’assassino non è immediato, dobbiamo
attendere un po’ di tempo, coadiuvato con la nostra riflessione, per
conoscere addirittura il crimine commesso.
Oggi manca l’iniziativa, la volontà, lo stimolo che ci spinga ad essere
attivi: sul sociale, sul politico, sull’umano. E’ consuetudine del nostro
presente andare alla ricerca di svaghi, di attività che mal si conciliano
con un interesse che può darci frutti. E, dato ancora più preoccupante,
facendo così, non si fa che agire con un enorme disinteresse nei confronti
dei problemi che oggi ci avvolgono, e che domani soffocheranno le nostre
prospettive future.
Se, però, in diversi casi, nasce ancora quel barlume di rabbia,
insopprimibile, che porta a lamentarsi per la consapevolezza del nostro
destino “bruciato”, ecco che possiamo accantonare la definizione della
nostra gioventù.
La rabbia, vuoi per desolazione, vuoi per necessità, nasce ancora, ed è
irrefrenabile. Ma è di questa rabbia che il nostro assassino ha paura? C’è,
dalla parte opposta, l’idea che nutrirci di vane speranze possa in qualche
modo distoglierci dal desiderio di agire?
Oggi, qua a Grotte, manca l’iniziativa, la volontà e lo stimolo che ci possa
spingere ad essere attivi: sulla situazione sociale, politica, su tutte le
attività all’interno del Comune in cui viviamo, che non è altro che una
riduzione in scala del nostro contemporaneo.
E allora perché, anziché alimentare il nostro rogo, non depositate il
combustibile necessario nei nostri cervelli, per farci divenire un punto di
svolta? Colpa della nostra mentalità? Dalle ceneri si può rinascere, basta
avere la giusta spinta.
Se siamo una generazione bruciata, sicuramente una buona parte della colpa
va a noi stessi, ma un’altra bella fetta va proprio a voi: chi si interessa
di noi? Chi si prende cura dei nostri stimoli, chi non ci sopprime, mirando
soltanto a svolgere il proprio compito, non coinvolgendoci direttamente,
limitandosi all’ottica del proprio interesse, senza degnarsi del fatto che
noi siamo esseri pensanti, non matricole, non numeri, non schede, non vuoti.
Qualcuno avrà fallito. E il fallimento di questo, è stato anche il nostro.
Ma noi, a differenza di altri, abbiamo una marcia in più: siamo nel pieno
dei nostri giorni, siamo globalizzati, siamo interattivi. La rete che noi
utilizziamo fin troppo (motivo per cui spesso siamo anche classificati come
“generazione spenta”, che si nutre dei freddi rapporti online) sa essere
anche un grande strumento, di organizzazione, di assemblea, di confronto.
E’ necessario che però dal piccolo si passi al grande, che dal singolo si
passi alla massa e soprattutto che si vada dall’eterno fuoco dell’idealismo
al concreto.
Dove sta il punto? Nella collaborazione. La suddivisione della “colpa”,
nostra e vostra, non è un motivo di accusa, ma di invito. Se si vuole che
tutto non rimanga com’è, bisogna che tutto cambi (ci perdoni Tomasi).
Il cambiamento è possibile solo da un sentimento comune, di cui dobbiamo
essere gravidi tutti, noi e voi. Con la speranza che le nostre non rimangano
soltanto parole tralasciate da molti.
Creiamo punti di incontro, dibattiti, manifestazioni, associazioni.
Facciamolo sul serio, è il momento di agire, non di rinviare.
Non è più il tempo adatto per essere soltanto voi stessi, dovete capire
quando essere l’uno e quando essere l’altro, quando restare nella vostra
lenta e rassicurante vecchiaia (non legata all’età anagrafica), e quando
entrare nel tormento della precarietà, o nel fuoco dei giovani.
Sperando non si tratti soltanto di un sogno. |
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Cordiali saluti
(La gioventù bruciata, ma anche bruciante)
SolidaMente
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NdR:
"SolidaMente" è un gruppo di giovani del quale fanno parte: Antony Agnello,
Enrico Bellomo e Salvatore Lo Presti.
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12/11/2013 |
Comune. Scuolabus: sospeso
per venerdi 15 novembre il servizio del Fiat Ducato |
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Il Responsabile di P.O. n° 1 del Comune di Grotte, dott. Carmelo Alaimo,
comunica che il prossimo venerdi 15 novembre sarà interrotto per
motivi tecnici il servizio scuolabus relativamente al solo bus
Fiat Ducato guidato dal sig. Antonio Agnello.
In quel giorno è prevista la revisione annuale alla quale deve essere
sottoposto il mezzo.
Sarà cura dei genitori dei bambini che fruiscono di quella linea di
scuolabus provvedere, per il solo giorno di venerdi 15 novembre, ad
assicurare il trasposto dei propri figli.
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12/11/2013 |
Iniziative. Seconda edizione del Presepe Vivente;
stasera incontro in Sala Consiliare |
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Edizione 2012/13 |
Si svolgerà questa sera, alle
ore 19.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Grotte, un incontro tra i
rappresentanti dell'associazione "Gli Amici di Padre Vinti" - che ha ideato e realizzato la
prima edizione del presepe vivente "La piccola Betlemme" presso la casa
natale di Padre Vinti - e rappresentanti delle altre associazioni culturali
e di volontariato presenti sul territorio. Scopo dell'incontro, al quale
saranno presenti rappresentanti dell'Amministrazione municipale, è quello di
presentare la seconda edizione del presepe vivente e favorire una più ampia
partecipazione e condivisione del progetto.
Chiunque voglia partecipare come personaggio o aiutare nell'allestimento può
rivolgersi all'Associazione "Gli Amici di Padre Vinti" contattando il numero
320.6814722 o recandosi presso la casa natale di Padre Vinti nei giorni di
apertura (lunedi e mercoledi dalle 17.00 alle 20.00).
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11/11/2013 |
Chiesa. San Martino di Tours; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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San Martino |
Riceviamo e pubblichiamo.
"11
novembre, la Chiesa ricorda San Martino di Tours, vescovo.
Il primo cristiano non martire a ricevere gli onori degli altari in
Occidente. Martino nacque in Pannonia (l'attuale Ungheria) da famiglia
pagana, nel 316 e morì a Tours nel 397 d.C. Il padre era un ufficiale
dell'esercito romano e anch'egli fu arruolato suo malgrado nella cavalleria
imperiale, prestando poi servizio in Gallia, anche se da giovinetto fosse
attratto dal cristianesimo.
Lasciato l'esercito nel 356, raggiunse a Poitiers il dotto e combattivo
vescovo Ilario che lo ordinò esorcista. Eletto vescovo di Tours (371)
diffuse il cristianesimo in tutta la Gallia Occidentale. Lottò con energia
contro le eresie e l'idolatria.
Di animo caritatevole, resta celebre l'episodio in cui Martino divise il suo
mantello e ne donò metà al povero, che aveva visto rannicchiato a terra.
Questo avvenne mentre Martino era ancora un cavaliere pagano, quando entrò a
cavallo nella città di Amiens. La notte sognò Gesù che si recava da lui e
gli restituiva il mantello con cui l'aveva vestito. E quando si svegliò, il
mantello era integro. Martino dopo questo episodio, rafforzò la sua fede e
venne battezzato.
Fu allora che decise di farsi monaco. Martino viaggiò molto. Fondò anche a
Ligugé il primo monastero dell'Europa. Morì nel corso di una delle sue
numerose visite pastorali.
Il suo sepolcro a Tours divenne meta di devoto pellegrinaggio. Assai
popolare in Francia, è patrono dei viaggiatori e dei vignaiuoli. Alcune
località italiane e francesi portano anche il nome del santo.
Curiosità: la festa del santo, 11 novembre, avviene durante quella che viene
chiamata "Estate di San Martino", un periodo autunnale caratterizzato, dopo
le prime gelate, da condizioni climatiche di relativo bel tempo e tepore.
Il giorno di San Martino era una festività molto sentita nelle campagne.
Ci sono molte proverbi legati alla ricorrenza:
"L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochino";
"A San Martino uccidi il maiale e bevi il vino";
"A San Martino ogni mosto diventa vino";
"A San Martino la semente del poverino";
"A San Martino, castagne e vino";
"A San Martino si mangiano pignolate e si beve il nuovo vino".
Molto bella la poesia intitolata "San Martino" che una volta si studiava a
scuola.
Imitiamo San Martino nella virtù della carità". |
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Prof. Graziella Vizzini
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11/11/2013 |
Racalmuto. Oggi visita del
Ministro Bray per lanciare il progetto "La strada degli scrittori" |
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Il Ministro Bray |
Prima visita in Sicilia del Ministro dei Beni
culturali Massimo Bray, lunedì 11 novembre 2013. Arriva alla Fondazione
Sciascia di Racalmuto, alle ore 11.00, per lanciare con le più alte
autorità della Regione Siciliana il progetto pilota “La strada degli
scrittori”, un percorso turistico-culturale che va da Racalmuto a Porto
Empedocle passando dai luoghi natii di Leonardo Sciascia, Luigi Pirandello e
Andrea Camilleri. Un progetto esaminato con un tavolo tecnico a metà
settembre da cinque assessori del Governo regionale (Michela Stancheris,
Ass. Turismo - Mariarita Sgarlata, Ass. Beni culturali - Linda Vancheri,
Ass. Attività Produttive - Nelly Scilabra, Ass. Formazione - Mariella Lo
Bello, Ass. Territorio e Ambiente) ed entrato adesso in fase operativa con
un Protocollo stilato dagli stessi assessori che lo illustreranno e lo
sigleranno davanti al Ministro, al Governatore Rosario Crocetta e al
Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone. Il
progetto è finalizzato al rilancio di un’area che ha al centro la Valle dei
Templi, una “strada” di 30 chilometri ricca di fondazioni, teatri, castelli,
luoghi di ispirazione letteraria come Contrada Noce, a Racalmuto, il buen
retiro di Leonardo Sciascia dove resiste la vecchia casa in pietra
abitata a metà del Novecento, quando lì scrisse "Le parrocchie di Regalpetra".
Dopo una breve sosta alla Noce, il ministro concluderà la sua missione
siciliana a Porto Empedecle con un momento di riflessione sul dramma del
Mediterraneo, un omaggio ai migranti annegati a Lampedusa, una visita al
cimitero dove sono sepolte alcune delle vittime della tragedia del 3 ottobre
scorso.
Il progetto “La strada degli scrittori”, proposta lanciata da Felice
Cavallaro, è legata alla Sicilia e alla sua anima letteraria, ai luoghi che
hanno visto nascere e produrre scrittori di prima grandezza, da Verga a
Pirandello, da Brancati a Sciascia, da Bufalino a Consolo, da Ignazio
Buttitta a Dacia Maraini e così via, senza dimenticare Giuseppe Tomasi di
Lampedusa, passando da centri piccoli e grandi di un’isola che Goethe già
considerava indispensabile conoscere per capire il resto d’Italia. La prima
area in cui sperimentare la proposta può essere concentrata nei trenta
chilometri che vanno da Racalmuto a Porto Empedocle. Nel mezzo splende la
Valle dei Templi di Agrigento con il giardino incantato della Kolimbetra, ma
in quei trenta chilometri insistono pure le case natali, le statue, i luoghi
frequentati, le trattorie, i paesaggi amati da Luigi Pirandello, Leonardo
Sciascia e Andrea Camilleri. Una miniera d’oro, un percorso dell’anima
puntellato da teatri, fondazioni, circoli, miniere, castelli. Una linea che
va dalla Contrada Noce di Racalmuto dove Sciascia scrisse gli ultimi libri,
alla ormai famosissima Scala dei Turchi. Ecco l’itinerario di questo angolo
siciliano che dalla collina al mare può conquistare turisti decisi a
trasformare una vacanza fra le spiagge della Vigàta del Commissario
Montalbano in un’occasione per far vivere i libri dei tre grandi scrittori,
per contestualizzare le storie, per assaporare le loro pagine miscelandole
con i profumi dei luoghi. Sono i trenta chilometri della Statale 640 che i
lavori di ampliamento in via di definizione rendono veloci e sicuri,
ravvicinando in pochi minuti le tappe del percorso.
Il progetto si propone di attivare un meccanismo capace di
scuotere e mobilitare in piccoli grandi centri della Sicilia soprattutto
alcuni gruppi di giovani da incentivare perché riescano a costruire lungo
quei percorsi progetti in grado di offrire loro redditizie occasioni di
lavoro. Fuori dalla diffusa logica dei contributi improduttivi, dalla deriva
di sostegni e fondi pubblici o, peggio, dalla distorsione sfociata nella
platea di precari, cooperative fittizie, lavoratori socialmente utili e così
via. Si pensa piuttosto a vere e proprie (anche piccole) attività
imprenditoriali capaci di produrre un sufficiente reddito per sostenere il
lavoro di autisti, guide, attori, tecnici della scena, interpreti e di un
indotto fatto di trattorie, B&B, artigianato, commercio. Bisognerebbe
sforzarsi di delineare un percorso per fare capire ai giovani come possano
costruirsi un futuro con le loro mani. Permettendo loro di accedere a
finanziamenti per inserirsi nel progetto, per formare le Società, acquistare
beni e attrezzature come pulmini, computer, mezzi scenici, divise, etc.
La Regione Siciliana e gli altri Enti
coinvolti dovranno offrire il progetto generale e rendere immediatamente
visibili le tante caselle produttive da riempire perché ogni gruppo, ogni
nuova società o ditta, ogni aspirante lavoratore partecipi, cosciente di
correre anche un rischio economico personale, ma certo di una scommessa in
cui vale la pena giocare il futuro di una generazione.
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11/11/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Manifesto |
Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Lunedi 11 novembre - Triduo di Santa Venera
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario;
- alle ore 17.30, in chiesa Madre, esposizione delle reliquie di Santa
Venera e celebrazione della Santa Messa.
Martedi 12 novembre - Triduo di Santa Venera
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario e celebrazione
della Santa Messa.
Mercoledi 13 novembre - Triduo di Santa Venera
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del Santo Rosario e
celebrazione della Santa Messa.
Giovedi 14 novembre - Festa di Santa Venera
- le Sante Messe in chiesa Madre saranno celebrate alle ore 09.00, 11.00 e
17.30;
- alle ore 17.30, a Racalmuto, corso di formazione per catechisti
Domenica 17 novembre
- alle ore 17.30, in chiesa Madre, celebrazione della Santa Messa;
- alle ore 18.30, processione del simulacro di Santa Venera per le vie del
paese (la processione seguirà il percorso: Via Meli, Largo Pagano, Viale
Matteotti, Viale della Vittoria, Corso Garibaldi, Chiesa Madre; i cittadini
sono invitati ad addobbare i balconi delle vie interessate dalla
processione).
AVVISI
Proseguono, ogni martedi e venerdi alle ore 20.15 nei locali della chiesa
San Francesco, le catechesi tenute dai fratelli del Cammino Neocatecumenale.
I locali sono riscaldati ed è in funzione un servizio di baby sitter.
E' iniziato, domenica 3 novembre, il corso per i fidanzati in
preparazione al sacramento del matrimonio. Il cammino prevede la
partecipazione alla Santa Messa domenicale delle ore 17.30 nella chiesa
Madonna del Carmelo; di seguito l'incontro di formazione nella chiesa di San
Francesco.
Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono
ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi
alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
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11/11/2013 |
Ricerche. Brevetto USA per uno
studio dell'ing. Mariella Mulè |
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Ing. Mariella Mulè
Brevetto |
E' stato brevettato negli Stati Uniti uno studio
dell'ing. Mariella Mulè, giovane ricercatrice grottese in forza alla Chemtex
Italia, società di Ingegneria, Ricerca e Sviluppo della multinazionale
chimica M&G attiva nel settore della produzione di resine PET con impianti
in Italia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Messico. Il Gruppo M&G, che si
articola in quattro business units (PET Polymers, Packaging, Acetate,
Licensing&Engineering), supporta tre unità di Ricerca e Sviluppo a Rivalta,
a Sharon Center (OH) negli Stati Uniti e a Poços de Caldas, in Brasile, ed
ha centri di sviluppo ingegneria di processo, progettazione e project
management in Italia, Stati Uniti, India e Cina. Il brevetto ottenuto
dall'ing. Mulè riguarda uno
studio di
ricerca condotto per la rimozione di componenti indesiderati in una corrente
dell'impianto pilota di produzione di etanolo di seconda generazione.
La ricercatrice grottese è una degli innumerevoli giovani che, forti di
brillanti risultati accademici, per mettere a frutto i lunghi anni di studio
hanno dovuto abbandonare la propria terra e cercare lavoro altrove.
Nel novembre 2008, dopo la laurea specialistica in Ingegneria Chimica,
ottenuta col massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Palermo,
considerate le scarse possibilità offerte in Sicilia decide di spostarsi
dapprima in Lombardia e poi in Piemonte. Trascorre qualche mese inviando il
proprio curriculum e sostenendo colloqui presso aziende. A maggio 2009
inizia uno stage di 6 mesi presso la Chemtex Italia, interrotto dopo 4 mesi
dall'offerta "irrifiutabile" di un contratto a tempo indeterminato fatta da
un'altra azienda. Dopo soli due mesi trascorsi presso la nuova azienda,
l'ingegnere Mulè viene ricontattata dalla Chemtex Italia - società
intenzionata a non lasciarsi sfuggire la giovane e promettente ricercatrice
- che le propone una solida offerta lavorativa. Il frutto dei suoi studi, in
campo lavorativo, è rappresentato dal risultato ottenuto con il brevetto
registrato negli Stati Uniti. "Oggi posso dire di fare un lavoro che mi
soddisfa - dichiara Mulè - e sono a contatto con persone che possono
insegnarmi veramente tanto". Invitata a dare un consiglio ai tanti
giovani laureati, così si esprime: "Penso che lo stage possa essere un
buon punto di partenza per iniziare la propria carriera lavorativa, e fare
quell’esperienza che manca al percorso universitario. Il grande errore che
alcuni neolaureati commettono è quello di credere di sapere già tutto. In
realtà gli studi sono semplicemente la base: la cosa più importante è
l’umiltà e la disponibilità ad imparare sul campo, anche dopo aver chiuso i
libri". Umiltà e disponibilità: doti che l'ingegnere Mariella Mulè
dimostra di continuare a coltivare con passione e profitto.
Carmelo Arnone
11 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
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10/11/2013 |
Lingua. Appendice al "Piccolo
Dizionario Grottese-Italiano" (9); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
Piccolo dizionario Grottese-Italiano
di Carmelo e Graziella Luparello
APPENDICE
(Puntata n° 9)
P
Pacinziùsu =
si dice di chi ha pazienza, paziente.
Pàfara
= naso camuso.
Pagliàru
= pagliaio.
Panza
= pancia; panza e prisenza = senza un regalo, senza portare niente,
es.: vinni panza e prisenza = è venuto senza portare niente, a
mani vuote.
Paglialòra
= luogo dove si conserva la paglia, pagliera.
Pagliàru
= pagliaio.
Pagliuòlu
= paglia che veniva ricavata dall'orzo e che veniva utilizzata per riempire
un materasso.
Paisànu
= del paese.
Paìsi
= paese.
Pala
= strumento di varie forme che serviva anche per pulire, nell'aia, il grano.
Pallunàru
= chi è abituato a raccontare frottole.
Panàru
= paniere; sedere.
Pani
= pane; pani callu = pane ancora caldo perché uscito da poco dal
forno; era molto buono da mangiare condito con olio e pepe. Manciari pani
a tradimientu = mangiare il pane senza guadagnarlo; manciari pani e
sputazza = mangiare pane solo, senza companatico; fari pani =
fare il pane; ma anche “mettersi d'accordo”, es.: cu mia nun ni fa pani
= da me non otterrà niente; ammugliarici lu pani = sobillare qualcuno
senza farlo notare.
Panniddrùzzu
= era una specie di collare, realizzato con una stoffa dura, come quella
usata per la sella, che serviva, nel cavallo, nel mulo, etc., ad assicurarvi
lu jugu (giogo), al quale si collegava l'aratro.
Panza
= pancia.
Papacèca
= sonno.
Paparìna
= papavero; semi del papavero che si usava mettere sul pane, al posto dei
semi del sesamo.
Pàparu
= è quell'uovo il cui guscio è molle come un velo.
Parìzzu
= pari.
Parlaciàri
= chiacchierare in continuazione, parlare.
Parlascìa
(o parlacìa) = chiacchiericcio.
Parmisciàna
= persiana.
Parpagliùni
= insetto con ali di vari e bellissimi colori, farfalla; farfalla che gira
attorno a una luce.
Pàrpitu
= palpito es.: in un parpitu d'uocchi = in un batter d'occhi.
Parrìna
= madrina.
Parrinàru
= amico dei preti.
Parrìnu
= prete; padrino.
Partùtu
= partito; impazzito.
Pàsciri =
pascolare.
Passa
= il transito di certi uccelli in alcune stagioni, es.: ancieddru di
passa = uccello di passaggio, perché è presente in loco temporaneamente,
solo in determinate stagioni.
Passannaièri
= l'altro ieri.
Passàri di fièrru
= stirare.
Passiàri
= passeggiare.
Passiata
= passeggiata.
Passìggiu
= passeggiare.
Passìu
= il passeggiare.
Pàssula
= riferito all'uva, indica l'uva passa.
Pastiàri
= bere il vino lentamente o berlo spesso ma non in gran quantità.
Pastrànu
= mantello, cappotto, pesante.
Pastùsu
= morbido, pastoso.
Pattiàri
= patteggiare.
Peddri
= pelle; essiri peddri e ossa = essere molto magro.
Pedi
= piede; a pedi chianu = senza scala, tutte sullo stesso piano, es.:
tutti li stanzi sunnu a pedi chianu.
Pedi =
albero es.: un pedi di piru = un albero di pero.
Pedivacìle
= treppiede su cui si appoggia la bacinella.
Pènniri =
penzolare, pendere.
Peppi
= Giuseppe.
Petra
= pietra. Petra celesti = rame solfatico o vetriolo azzurro. Tra gli
altri usi, la petra celesti veniva impiegata per mescolarla al
frumento nel periodo della semina onde prevenire la nascita di spighe nere
colpite dalla muscareddra. Petri petri = per puro miracolo, es.
:si la niscì petri petri = se ne è liberato per miracolo,
per il rotto della cuffia.
Pettinèssa =
è formata da uno specchio e generalmente da una mensola dove le donne
conservavano i loro trucchi.
Pezza
= pezza; pezza di tumazzu = una forma di formaggio.
Picàta
= composto medicinale, spesso fatto in casa, che si applicava nella parte
del corpo dolorante. Donna bruttissima.
Picca
= poco; a picca a picca = a poco a poco.
Picciliddràta
= cose di bambini.
Piccilìddru =
bambino.
Pìcciulu =
piccolo di età.
Pìcciuli
= soldi.
Picciuttèddra
= dim. di picciotta, ossia di giovane di sesso femminile.
Picciuttièddru
= dim. di picciuottu, ossia di giovane di sesso maschile.
Picicùtu
= arnese di legno che terminava con un uncino e che serviva per sistemare
lu timpagnu (la portella della botte).
Picu =
piccone, attrezzo per scavare.
Pidàgna
= arnese per lo più di legno dove si appoggiano i piedi quando ci si siede,
predella.
Pidaluòru
= tralcio nato sulla parte inferiore del tronco della vite; ramicello che si
pianta per poi trapiantarlo.
Piddruòttula
= donnola.
Piduòcchi
= insetti che stanno addosso agli animali e alle persone sporche.
Piducchiùsu
= chi ha pidocchi; sudicio; avaro.
Pièccu
= difetto.
Piècura
= pecora; persona che sopporta.
Pigliàri
= prendere; attaccare; pendere fuoco, es.: la casa piglià fuocu;
puzzare, es.: la casa si piglià di fumu = la casa si è
impregnata di fumo; pigliàrici = essere eletto, es.: l'amicu miu
nun ci piglià = il mio amico non è stato eletto; pigliarisìlla =
litigare, accorarsi, rimanerci male, es: si la piglia cu tutti = si
scaglia contro tutti; si la piglia sempri = ci rimane sempre
male.
Pigliàrisi =
prendersi; pigliarisi di scantu = avere paura; lu lavuri si piglià
di campa = il grano è stato attaccato dalla campa (un insetto che
distrugge le parti più tenere di una pianta).
Pila
= vasca di pietra o di legno usata per vari scopi, tra cui quello del
lavaggio della biancheria sporca.
Pilèddra
= nel palmento era una vasca sistemata più in basso dove si raccoglieva il
mosto.
Pina (pipina) =
madrina.
Piniàri =
soffrire.
Pinnàcchiu =
pennacchio.
Pinnicùni
= sonno di breve durata, pennichella.
Pinnìnu
= discesa; pennino.
Pinnulàru
= estremità delle palpebre dell'occhio. Pinnularu di lu gaddru =
quella carne rossa che il gallo ha sotto il becco (bargiglio).
Pinu
= padrino; Giuseppino.
Pipi
= peperone.
Pipì
= appellativo con cui ci si rivolgeva al padrino o alla madrina.
Pipì
= urina.
Pipìnu
= padrino.
Pipitàri
= bisbigliare.
Pipitùsciu
= un insieme di cose sistemate a forma di cono o di montagna.
Pipìu
= tacchino.
Pippina
= Giuseppa.
Pippineddra
= Giuseppina.
Pirciari
= forare.
Pircuòcu
= albicocco; albicocca,
Piriddru
= piccola pera, (anche soprannome).
Piritàri
= scoreggiare.
Pìritu
= scoreggia.
Pirrèra
= cava di pietra. Gli operai si chiamano pirriatùra.
Pirriciùciu
= parte alta di qualcosa.
Pirtùsu
= buco, foro; piccolo vano.
Piru =
pero; pera es.: piru cuottu = pera cotta.
Pisàta
= trebbiatura con gli animali.
Pistari
= pestare; pigiare (specialmente dell'uva).
Pitùsciu
= secondo alcuni, antico contenitore generalmente per l'acqua; secondo
altri, persona messa al centro, in un posto che non le spetta.
Piu piu
= voce onomatopeica che riproduce il verso del pulcino.
Pizzicàri
= dare pizzicotti; pizzicari li favi = togliere alle fave la punta
nera; pizzicari li castagni = intaccare le castagne per non farle
scoppiare quando vengono messe sul fuoco; mi pizzicanu li mani = mi
prudono le mani, ho voglia di dare botte.
Pizzicùni
= pizzicotto.
Pizzìnu
= bigliettino.
Pizzu
= pizzo; bordo di qualcosa, es.: éssiri assittatu mpizzu di lu bancu
= essere seduto ai bordi del banco. Èssiri assittatu 'mpizzu di lu bancu
dà l'idea che qualcuno è precariamente seduto all'estremità di un banco,
a rischio di caduta.
Pizzùddru
= pezzetto.
Pizzuliàri
= colpire col becco; mangiare; litigare, es.: si pizzulìanu spissu =
litigano spesso.
Pizzuòttu
= parte posteriore della scarpa.
Pòsparu
(fòsfaru) = fiammifero.
Priàri
= pregare.
Priàtu
= che si compiace.
Prièu
= entusiasmo, piacere, augurio, gioia, es.: si piglià di prieu e
accumincià a studiari = è stato pervaso da entusiasmo e ha incominciato
a studiare.
Prisàglia
= funicella che lega e stringe le bisacce o il basto degli animali da soma.
Privalìri
= approfittarsi, darsi aiuto, es.: nun mi puozzu privaliri = non
riesco a darmi aiuto, non posso contare su me stesso perché non ho le forze;
nun mi puozzu privaliri di nuddru = non posso contare su nessuno.
Pruvènna
= il mangiare dei muli ecc. sistemato nelle sacchine.
Puddràscia
= gallina giovane.
Pudìa
= orlo della veste.
Pumadamùri (pumadoru) = pomodoro.
Pumièttu
(plur. pumetta) = bottone.
Puntàli
= terreno roccioso, non adatto all'agricoltura.
Puntiàri
= cucire.
Punzièddru =
pennello per barba.
Puòsu
= pietra o anche pezzo di marmo che si mette vicino l'uscio per tenere
aperta la porta. Anche la parte inferiore o la base di qualche cosa.
Pupa
= bambola.
Pupiddriàri
= si dice degli occhi quando, per stanchezza o altro, incorrono nella
visione di corpi mobili inesistenti, ossia nelle miodesopsie, es.: mi
pupiddrìanu l'uocchi = non vedo chiaro, vedo immagini non bene distinte.
Ppu ppu
= cacca (nel linguaggio dei bambini).
Pulu pulu
= (puripù) grido per richiamare i polli.
Purciddràta
= dolci natalizi a base di farina e fichi secchi.
Purpu
= polpo.
Purràzza
= pianta della famiglia dei gigli che si usa piantare nei confini dei campi
per demarcarli.
Purtièddru
= sportello; piccola finestra.
Pustiàri
= osservare, spiare i movimenti delle persone che, per un motivo o l'altro,
ci interessano.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 10 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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09/11/2013 |
Musica. "Jazz Music"; "Emozionando
sempre +", rubrica di Filippo Baldo |
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di
Filippo Baldo |
JAZZ MUSIC
Nel XIX secolo nello stato americano della
Louisiana, e precisamente a New Orleans, si ascoltano musiche provenienti da
varie parti del mondo: ritmi di provenienza africana e armonie spiccatamente
europee.
Finita la guerra di secessione, diventa sempre più
facile acquistare strumenti musicali appartenenti alle bande militari.
In ogni angolo della città si possono trovare bande musicali con strumenti a
fiato e anche percussioni, le cosiddette brass band, generalmente
composte da giovani dilettanti che non conoscono la musica ed improvvisano
evidenziando il loro spontaneo ed originale stile.
Anche il jazz, come il blues, nasce nelle comunità afro-americane del sud
degli Stati Uniti, dimostrando di essere un genere musicale vitale anche
perché evidenzia le tradizioni musicali sia africane (ritmo ed
improvvisazione) che europee (soprattutto per gli strumenti e le armonie
utilizzate).
Appare evidente che la caratteristica primaria del jazz è l’improvvisazione,
come in origine era il work song.
Certamente sia per la sua struttura che per il suo particolare ritmo in 2/4,
il ragtime è da considerarsi il padre del jazz.
In origine quindi il jazz è una specie di ragtime
improvvisato e si scrive “jass”, dal significato incerto. I musicisti
imitano gli stili vocali dei cantanti utilizzando le “blue notes”, le note “bemollizzate” nella scala del blues.
Dalla fusione della musica nera colta con quella popolare, cioè dal ragtime
e dal blues improvvisato a memoria, nasce il JAZZ.
Il jazz è il racconto della dura vita degli ex schiavi africani deportati
negli Stati Uniti.
Sarebbe più corretto chiamarla musica afroamericana, e certo l'origine è
quella; ma gente di tutto il mondo, ormai, compone, suona e ascolta il jazz:
norvegesi, finlandesi, italiani, neozelandesi.
Sono i musicisti di New Orleans che riproducono
sugli strumenti l’emissione “stonata e sporca” dei suoni del blues,
riprendendo anche le scale musicali. I musicisti di New Orleans migliorarono
la tecnica della improvvisazione: in ogni assolo si varia la melodia e
quindi i brani sono sempre diversi, almeno nell’esecuzione.
La patria del jazz è sicuramente New Orleans.
Jelly Roll Morton, Joe “King” Oliver e Buddy Bolden
sono i pionieri della musica jazz.
Il quartiere di Storyville ha un ruolo importante per il mondo jazz,
in questa zona malfamata (gruppi criminali, prostituzione) cresce e si
sviluppa il Jazz,un sound che proviene da ogni angolo di strada.
Forse è per questo motivo che il jazz, almeno agli inizi, ha una pessima
reputazione.
Tra
il 1910 e il 1920 moltissimi afroamericani lasciano la Louisiana per
emigrare nelle città nel nord. Si diffonde il nuovo sound e nel 1917 è
pubblicato il primo disco, ironia della sorte, interpretato da una band
composta di soli bianchi.
Negli anni ‘20 si ha la definitiva affermazione e diffusione del jazz che
diventa inarrestabile, anche nuovi balli trovano accoglienza: il più
conosciuto e celebre ballo è lo swing.
Con la seconda guerra mondiale molte orchestre chiudono i battenti per
ragioni economiche e negli anni 40, soprattutto a New York, dalle jam
session notturne ha inizio un nuovo genere musicale, il bebop,
caratterizzato dal suono di due note sempre presenti nei brani.
Negli anni ‘50 e ‘60 nasce il cool jazz (dallo stile melodico), il jazz
modale (basato sulle scale modali anziché sulla successione degli
accordi) e il free jazz (caratterizzato da metriche irregolari ).
Negli anni ‘70 si diffonde la fusion (o jazz fusion), un nuovo stile che si
avvicina al mondo del rock.
Negli anni ‘80 nasce l’acid jazz, caratterizzato dall'influenza del
genere musicale hip hop, house e soul.
Permettetemi di consigliarvi l’ascolto di alcuni brani di musica jazz:
A
kind of blue, di Miles Davis (l’album jazz più venduto di tutti i
tempi);
Ah Um, di Charles Mingus;
Jazzy Tasty, di Stan Getz e João Gilberto;
Genius of modern music vol. 1 & 2, di Thelonious Monk;
Summertime, di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong;
A love supreme, di John Coltrane.
Quando ero ragazzo, ho avuto la fortuna di ascoltare molta musica jazz,
avvantaggiato dal fatto che alcuni miei parenti residenti negli Stati Uniti
m’inviavano preziosi dischi, i famosi 78 giri, e riascoltando i brani di
allora, secondo me, confrontandoli con quelli di oggi mi viene spontaneo e
naturale fare qualche piccola critica. Il sound jazz di recente produzione a
volte è noioso, una volta i musicisti, anche se non conoscevano la musica,
avevano la libertà di esprimersi senza tenere conto di regole armoniche;
oggi i solisti nonostante hanno la possibilità di fare durare un assolo per
oltre dieci minuti, non riescono a trasmettere le stesse emozioni di un
tempo.
Paolo Conte in un’intervista di Repubblica ritiene che “ora i musicisti
hanno una tecnica di conservatorio, ma mancano le qualità animalesche del
solista di razza. La ragione è la troppa comodità della vita attuale. Allora
il jazz era vissuto come un’avventura più rivoluzionaria. Oggi suonano in un
modo più omologato. Non c’è più quella varietà stilistica che dava ad ognuno
la sua voce inconfondibile”.
La formazione jazzistica di oggi è costituita da gruppi musicali i cui
elementi sono di solito quattro: batteria, contrabbasso, pianoforte e tromba
o sassofono. Oggi la musica jazz è più ricca, più articolata e da musica
popolare diventa colta, appunto per il presupposto che è risultante della
conoscenza di sviluppi armonici molto complessi. Questo cambiamento è da
attribuire soprattutto a George Gershwin, musicista di grande valore
artistico. Sicuramente anche lo stesso Debussy è stato fortemente
influenzato dal mondo jazz e si vede in
Golliwogg’s Cakewalk.
La musica jazz, nonostante i cambiamenti, continuerà ad emozionarci. Non
finirà mai!
Il jazz è improvvisazione, pertanto, cambierà, ma non morirà. |
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Classifica dei dischi più venduti in Italia al
05/11/2013
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TITOLO |
INTERPRETE
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1)
Wake me up |
Avicii
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2)
L'anima
vola |
Elisa
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3)
Royals |
Lorde
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4)
Burn |
Ellie Goulding
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5)
Cambia-menti |
Vasco Rossi
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6)
Wrecking ball |
Miley Cyrus
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7)
Roar |
Katy Perry
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8)
Il sale della terra |
Ligabue
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9)
Do what you want |
Lady Gaga / R. Kelly
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10)
Bonfire heart |
James Blunt |
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Filippo Baldo
9 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
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08/11/2013 |
Comune. Manifestazione del 4
Novembre: Ordinanza per regolare il traffico |
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Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
CORPO DI POLIZIA
MUNICIPALE
Ordinanza n° 36 del
08/11/2013
IL RESPONSABILE DI P.O. N° 1
considerato che in data 10 novembre
2013 avrà luogo la commemorazione ai caduti in guerra del IV novembre, che
si svolgerà in Piazza Umberto I, Piazza Marconi e nella Villetta Collodi
sita in Viale della Vittoria;
ritenuto necessario, al fine del normale svolgimento della
manifestazione, nonché della salvaguardia della sicurezza di quanti
partecipano a detta manifestazione, inibire al traffico veicolare il tratto
di strada interessato al fine di consentire il regolare svolgimento della
suddetta manifestazione;
visti gli artt. 6 e 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della
Strada”;
visto il D.P.R. 16.12.1992, N° 495 “Regolamento di esecuzione e di
attuazione Nuovo Codice della Strada”;
visto il D.Lgs n° 267/2000;
ORDINA
Domenica 10 novembre p.v. dalle ore 09.00
alle 13.00, nel Viale della Vittoria tratto compreso dalla Villetta Collodi
al Civico n° 1, nella Piazza Umberto I, lungo il Corso Garibaldi, tratto
compreso tra la Piazza Umberto I fino alla Piazza Marconi è vietata la sosta
e la circolazione durante tutta la manifestazione, secondo la segnaletica
all’uopo installata e le indicazioni dettate mediante apposita pattuglia di
Agenti di Polizia Stradale che disciplineranno, secondo le necessità del
momento, il flusso veicolare.
L’U.T.C. è incaricato della dislocazione delle transenne per il blocco del
traffico veicolare su indicazione del Corpo di Polizia Municipale.
Tutti gli Ufficiali ed Agenti di cui all’art.12 del Nuovo Codice della
Strada sono incaricati dell’esecuzione della presente.
Dalla Residenza
Municipale lì, 08/11/2013 |
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Il
Responsabile di P.O. N°1
Ispettore Capo Dott.
Carmelo Alaimo
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08/11/2013 |
Chiesa. Aperte le iscrizioni
al corso di formazione per Ministranti della parrocchia San Rocco |
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Locandina
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Inizierà ufficialmente il prossimo venerdi 15 novembre, alle ore 16.00 nei
locali parrocchiali, il corso di formazione per i Ministranti (più
comunemente noti come chierichetti) della parrocchia San Rocco. Il parroco
padre Gaspare Sutera, insieme ai catechisti ed agli animatori del Gruppo
Ministranti "San Giovanni Bosco", invitano tutti i giovani a rispondere con
generosità alla chiamata al servizio dell'altare.
La locandina che è stata predisposta, per annunciare l'apertura delle
iscrizioni, riporta le domande:
- Perché? Per rendere un servizio utile a Dio ed alla tua parrocchia.
- Quando? Ogni domenica alla Santa Messa delle ore 10.00.
- Come? Chiedi in parrocchia o ai tuoi catechisti.
L'invito è accompagnato dall'incoraggiamento: "Fai crescere il seme che è
nel tuo cuore".
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08/11/2013 |
Comune. Messaggio delle
Autorità Comunali e manifestazione per la ricorrenza del 4 Novembre |
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Manifesto |
Riceviamo e
pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
"RICORRENZA DEL 4 NOVEMBRE"
Il Sindaco, l'Amministrazione ed il Consiglio
comunale commemorano i concittadini che pagarono con la vita la difesa della
Patria nell'adempimento del loro dovere di soldati, coloro che tornarono
sofferenti, le vittime civili di guerra, tutti i combattenti della Prima e
della Seconda Guerra Mondiale.
Auspicano che tutti gli italiani si impegnino ad operare pr la solidarietà e
per l'unità nazionale contro ogni forma disgregatrice e per l'affermazione
degli ideali di giustizia e di libertà nella democrazia, per la pace anche
in quelle aree del mondo in cui è costantemente insidiata da divisioni e
guerre.
Ricordano in questa "Giornata" quanti hanno sacrificato se stessi in guerra,
in missioni di pace, in missioni umanitarie, per un futuro migliore.
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013 si terranno le
tradizionali cerimonie commemorative che prevedono:
- ore 10.30 un raduno in Piazza Umberto I
- ore 10.50 sfilata, a seguito Santa Messa all'interno della Chiesa Madre;
al termine della cerimonia, deposizione della corona di alloro al Monumento
ai Caduti.
La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.
Dalla Residenza Municipale, lì 6 novembre 2013 |
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Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
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07/11/2013 |
Lavori. La mega talpa in
attività per il raddoppio della Strada Statale 640 "Agrigento -
Caltanissetta" |
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Trasporto
Trasporto |
Proseguono i lavori di
raddoppio della strada statale 640 “Agrigento – Caltanissetta”. E continua
il trasporto eccezionale dei pezzi della mega talpa che scaverà, nel
nisseno, la “Galleria Caltanissetta”.
Ieri uno dei pezzi più importanti della fresa TBM è arrivato a destinazione
dopo più di cinque ore di percorso del carico di 153 tonnellate con un
convoglio di circa 14 metri, dal porto di Porto Empedocle a Caltanissetta,
in contrada Bigini, dove la Tbm, a partire dall’anno nuovo, inizierà lo
scavo dalla canna sinistra, lato Agrigento, e verrà montata sulla sella
appositamente predisposta in corrispondenza della paratia d’imbocco. Il
montaggio avverrà per mezzo di un carro ponte, già visibile dall’attuale
tratto della SS 640, con capacità massima di 340 tonnellate ed un certo
numero di gru ausiliarie di minor portata.
La Tbm siciliana è la seconda fresa in Italia per dimensione. Sono 14 le Tbm
della Cmc di Ravenna impegnate nei cantieri di tutto il mondo.
La Tbm è di tipo EPB (Hing Performance Earth Pressure Balance) progettata per
avere una resa ed una efficienza ottimali ad alte pressioni. Il costruttore,
Nfm, è uno dei leader del mercato mondiale con una decennale esperienza
nella costruzione di tali macchine. In particolare, la testa fresante è
progettata con speciali attrezzi taglienti per lo scavo in argilla. Lo
scudo, in particolare, che garantisce la sicurezza in fase di scavo
permettendo la rimozione del terreno e la messa in opera del rivestimento,
ha un diametro di quindici metri e la lunghezza complessiva del convoglio
che entrerà dentro la collina è di circa 115 metri, tiene a precisare l’Ing.
Mario Liti, direttore tecnico del cantiere del contraente generale
“Empedocle2”, consorzio di imprese tra Cmc di Ravenna, Tecnis e Ccc.
(Foto di A. Jyoti)
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07/11/2013 |
Chiesa. Padre Vinti:
anniversario della traslazione; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Traslazione
Traslazione |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi, 7
novembre 2013, i Grottesi ricordano il 43° anniversario della Traslazione
delle spoglie mortali del venerato Padre Vinti con la celebrazione di una
santa Messa.
Il giorno 7 novembre del 1970, "i desideri e le aspirazioni del popolo di
Grotte e degli innumerevoli devoti del servo di Dio sparsi nel mondo, specie
nelle Americhe, nel Belgio ecc., sono stati appagati con la Traslazione
solenne della salma del Sac. Michele Arcangelo Maria Vinti dal Cimitero alla
Chiesa Madre di Grotte.
E' stato un vero trionfo. Dopo una breve sosta davanti al cimitero. Alle ore
16.00 si snoda il corteo verso la Chiesa Madre. Accompagnato da tutto il
popolo di Grotte e da innumerevoli pellegrini, accorsi dalla Sicilia,
dall'Italia e dall'estero, dalle organizzazioni parrocchiali, dal Sindaco,
dal clero, dalle Autorità Civili e Militari, Padre Vinti è tornato in quella
Chiesa Madre, nella quale ogni giorno della sua vita sacerdotale per lunghe
ore era rimasto impegnato nel ministero delle confessioni, o aveva sostato
in preghiera.
Dopo la celebrazione della solenne Messa funebre da parte del Vicario
Generale della Diocesi agrigentina, il Canonico mons. Angelo Noto, che tenne
una calorosa omelia esaltante le virtù di Padre Vinti, specialmente la sua
umiltà, la sua ubbidienza e l'amore ai poveri e agli umili, l'urna
contenente i resti mortali del Servo di Dio fu deposta nella parete di
destra della Cappella del Rosario.
Il 21 novembre 1971 fu benedetto e inaugurato il sarcofago marmoreo eretto
sulla tomba, con un busto marmoreo del defunto sacerdote Padre Vinti. Da
quel giorno, dopo 43 anni quel sarcofago è ancora visitato da gente di ogni
età e condizione, da vicino e da lontano.
Padre Vinti, dotato di immensa bontà e di incredibile pazienza, rappresentò
il vero sostegno spirituale e spesso anche materiale di quanti lo
avvicinarono per chiedergli un consiglio o un aiuto. Padre Vinti fu stimato
da tutti, anche dai protestanti, i quali furono i primi ad accompagnare la
salma al cimitero.
Il ricordo di lui, a 70 dalla sua morte, è ancora vivissimo sia in quanti lo
conobbero direttamente, sia in quanti sono venuti a conoscenza del suo
operato. Ancora oggi la sua casa è meta di pellegrini che vanno a pregare e
si rivolgono a lui come ad un intermediario presso Dio. La sua intercessione
presso Dio assista coloro che ne hanno bisogno, particolarmente quelli che
lo invocano con fiducia e devozione.
Preghiamolo anche noi, affinché venga glorificato al più presto anche in
terra. Egli che ha saputo essere esempio vivente di testimonianza
nell'umiltà e nella semplicità". |
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Prof. Graziella Vizzini
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Pagina dedicata a Padre Vinti
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07/11/2013 |
Iniziative. "Passo e...
spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso dell'8
novembre |
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Nuova passeggiata della salute.
Si consiglia di
portare con sé una piccola torcia per assicurarsi una migliore visibilità
lungo eventuali tratti poco illuminati.
E' utile ricordare che i bambini che volessero partecipare
alle passeggiate, devono essere accompagnati da almeno uno dei
genitori.
Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di domani, venerdi 8 novembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Arno, Via Roma, Via G. da Procida, Via Mercurio, Via Galioto, Via
Spitali, Via Machiavelli, Via Crispi, Calvaario, Via Moro, Via Terranova,
Via Confine , Via S.D'Acquisto, Via Empedocle, Via Gioberti, Piazza Fratelli
Bandiera, Via Argentina, Via Cavour, Via Tasso, Via A. da Brescia, Via
Bassi, Via Orsini, Via Entello, Via Cirillo, Via Villa Fiorita,
Piazza
Magnani (arrivo).
Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare
comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un
percorso per nulla difficoltoso. E' possibile ricevere maggiori informazioni
chiamando il 339.3297945 (Mirella) o il 380.4747908 (Antonio).
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07/11/2013 |
Musica. Uscito il videoclip
ufficiale di "Light My Love", di Ivana Baldo e Danyl Baldacchino |
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Guarda il video |
E' uscito ufficialmente lo scorso 29 ottobre, il
progetto musicale dance “Light My Love” della cantante grottese Ivana Baldo
e del dj canicattinese Danyl Baldacchino. Sulle note del brano è stato
realizzato un videoclip, già disponibile su cd e su tutti i digital stores (Itunes, Beatport, ecc...).
Prodotto dalla Smilax
Publishing, il brano è stato presentato all'ADE di Amsterdam (Amsterdam Dance Event),
importante manifestazione internazionale di musica dance.
Il videoclip, girato interamente sulla spiaggia di San Leone con comparse e
ballerine agrigentine, per la direzione artistica della "Oblò Production"
dei fratelli Vaccaro di Naro, ha registrato in pochi giorni su
youtube oltre 2700 visualizzazioni.
Light My Love (Video)
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Copertina album |
06/11/2013 |
Servizi. Le spese di
riparazione sulle diramazioni della condotta idrica non sono a carico
degli utenti |
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Vedi la delibera |
"Gli interventi di manutenzione sulle diramazioni
non possono essere addebitate agli utenti; conseguentemente il punto
2.2.3. comma 13 del Regolamento di Utenza, approvato dall'Assemblea dei
Sindaci in data 30/11/11 viene abrogato".
Finalmente, dopo un lungo periodo di vessazioni, sono giunte parole chiare
che dovrebbero mettere fine ad una questione annosa: quella dell'addebito ai
singoli cittadini delle spese di riparazione effettuate da Girgenti Acque
SpA sulle perdite lungo le diramazioni dalle condotte principali ai
contatori degli utenti.
A metterle "nero su bianco" è stato il Commissario Straordinario Liquidatore
del "Consorzio di Ambito di Agrigento - Servizio Idrico Integrato in
liquidazione", dott. Benito Infurnari, con la
deliberazione n° 20 del 29 ottobre 2013. In merito, la proposta di
deliberazione redatta dal Direttore Generale ing. Bernardo Barone,
avente come oggetto "Disposizioni in ordine al Servizio Idrico Integrato per
una maggiore salvaguardia dell'utente", nel capoverso "Oneri per
manutenzione straordinaria tratti di collegamento tra rete e punto utenza"
così recita:
"Con riferimento a quanto previsto al punto 2.2.3. comma 13 del
Regolamento di Utenza, approvato dall'Assemblea dei Sindaci in data
30/11/11, va osservato che lo stesso risulta essere in contrasto con quanto
previsto in altri documenti contrattuali.
- Al cap. 5 del disciplinare tecnico "Regime dei lavori", il paragrafo
"Lavori di manutenzione e riparazione" dice che "Il Gestore è tenuto ad
eseguire tutti i lavori, a fornire tutte le prestazioni e a provvedere a
tutti i materiali occorrenti per la custodia, la conservazione, la
manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria necessari per il
corretto esercizio e la funzionalità delle opere ad esso affidate in
concessione (...).
- Allo spesso cap. 5, il paragrafo "Allacciamenti" recita: "Sono di
esclusiva competenza del Gestore la realizzazione, manutenzione e ripristino
degli allacciamenti idrici alla conduttura stradale (ivi compresa la
derivazione fino al sifone di allaccio dell'utente) nonché le operazioni di
derivazione dalla conduttura stessa e le relative manovre sulla rete idrica
e fognaria".
Pertanto gli interventi di manutenzione sulle diramazioni non possono essere
addebitate agli utenti; conseguentemente il punto 2.2.3. comma 13 del
Regolamento di Utenza, approvato dall'Assemblea dei Sindaci in data 30/11/11
è da intendersi abrogato".
Nella
deliberazione viene inoltre specificato che si tratta di "disposizioni
alle quali dovrà attenersi il Gestore".
Da parte sua la Girgenti Acque SpA, che è il gestore del Servizio Idrico
Integrato, ha sempre sostenuto di non avere la "possibilità di cambiare
alcunché perché obbligata ad applicare le regole che sono state impartite"
e di essere "semplicemente esecutori di ordini impartiti".
Anche in un recente
comunicato del 15 ottobre 2013, la Società ha ribadito che "Adesso
è giunto il momento che ognuno si assuma la proprie responsabilità. Tutti, a
cominciare dalla classe politica che fino a ora ha usato la Girgenti Acque
solo quando gli faceva comodo. I sindaci non si sono presentati alle
assemblee convocate dall’Ato idrico, dove potevano modificare la struttura
della tariffa secondo le esigenze della loro gente, lasciando che venisse
approvata da un commissario nominato dalla Regione. (...) E tutti contro
Girgenti Acque perché consapevoli che quest’Azienda non ha la possibilità di
cambiare alcunché perché è obbligata ad applicare le regole che sono state
impartite. Ma non ci stiamo a passare per i carnefici del budget delle
famiglie. Non ci stiamo a passare per delinquenti, ladri e chi più ne ha più
ne metta. (...) E qualcuno spieghi ai cittadini che l’interlocutore non è
Girgenti Acque ma proprio la politica. Loro hanno il potere di cambiare le
cose, non noi. Noi siamo semplicemente esecutori di ordini impartiti. (...)
Siamo sempre disponibili a cercare soluzioni che vadano incontro alle
esigenze della gente ma sempre e solo nel contesto delle nostre competenze e
sempre all’interno delle regole e della legalità. Le altre richieste è bene
presentarle agli organi competenti e nelle sedi opportune, non a Girgenti
Acque. E questo la classe politica lo sa".
Tuttavia la Girgenti Acque SpA, nonostante le reiterate affermazioni
sull'applicazione delle regole impartite e sull'esecuzione di ordini, con
riferimento alla
deliberazione
per voce del
Direttore Generale ha dichiarato che "ci raccorderemo con l'Ato idrico e
vedremo cosa dicono in merito i nostri legali e i nostri esperti in
materia".
Oltre al precedente argomento, la
deliberazione
riporta anche
disposizioni su rateizzazione, periodicità di fatturazione e di lettura dei
contatori, fatture anomale e perdite occulte.
Secondo il Gestore, le spese addebitate agli utenti per le riparazioni lungo
le condutture idriche (acqua corrente e scarichi fognari) ammonterebbero a
cifre relativamente basse; di diverso parere i cittadini che si sono visti
recapitare bollette con importi ingenti: circa 280 euro ad un padre di
famiglia disoccupato; circa 450 euro ad un settantenne diversamente abile;
560 euro circa ad una ultraottantenne con pensione al minimo. Si contano a
decine, solo a Grotte, i casi del genere: utenti ai quali sono state
richieste cifre considerevoli per riparazioni effettuate sulla rete idrica
pubblica; ingiunzioni di pagamento con l'esplicita minaccia di distacco
dell'utenza ed aggravio di ulteriori spese per il riallaccio.
Sin dal primo caso venuto alla luce, ci si è chiesti a quale titolo
venissero addebitate agli utenti le spese per la riparazione delle
condutture idriche, tenendo presente che: la rete idrica non è di proprietà
dell'utente; la sede stradale non è di proprietà dell'utente; nel caso di
fornitura di acqua potabile, questa diventa di proprietà dell'utente solo
dopo il contatore. La risposta del Gestore è sempre stata quella di essersi
attenuto al Regolamento di Utenza; non è mai stato specificato chi abbia
materialmente redatto tale documento che, in merito, presenta palesi
elementi di illegittimità, e le cui norme hanno portato un notevole
beneficio economico a Girgenti Acque SpA.
In particolare costituirebbe un elemento di chiarezza conoscere il nome
dell'esperto di Diritto che ha scritto il seguente capoverso del Regolamento
di Utenza: "Dette opere , laddove eseguite dal gestore ,fanno
parte integrante del patrimonio del S.I.I. (NdR: Servizio Idrico
Integrato), fino agli strumenti di misura; il Gestore ne ha il diritto
d’uso fino al confine della proprietà privata e/o comunque fino
all’apparecchio di misura laddove installato nelle parti corrispondenti alla
proprietà privata. Il Gestore sarà comunque l’unico legittimato ad
intervenire in caso di necessità, addebitandone tuttavia i costi
all’utente". Il significato è il seguente: la rete è di proprietà
dell'Ato Idrico, Girgenti Acque SpA ne ha il diritto d'uso e l'esclusività
degli interventi, ma i costi sono a carico dell'utente (per riparazioni alla
rete sulla quale non ha alcun diritto di alcun genere). Risulta lampante che
l'unico a trarre utilità economica da tale dettato è il Gestore, beneficiato
a sua insaputa dall'estensore della norma.
Sono indubbie le responsabilità politiche ma anzitutto morali dell'Assemblea
dei Sindaci, i quali hanno approvato il Regolamento di Utenza, o che hanno
lasciato che ad approvarlo fosse un Commissario Straordinario; gente che
avrebbe dovuto difendere gli interessi dei propri cittadini ma che, almeno
in questo caso, come Pilato ha preferito lavarsene le mani. Pensiamo a cosa
succederebbe se tutte le Società che forniscono servizi ai cittadini
mettessero in pratica una norma simile: rubano il cavo di rame dell'Enel e
le famiglie rimangono al buio? L'Enel sostituisce il cavo e addebita il
costo alle famiglie. Si rompe una conduttura del gas sulla pubblica strada?
Il costo, sulla successiva bolletta. Cade un palo della Telecom? Sostituito
con spese a carico degli utenti. Ma c'è di più; anche il fruttivendolo
ambulante che porta la sua merce al domicilio dell'acquirente potrebbe
addebitare a quest'ultimo il costo per la riparazione del proprio camioncino
rimasto in panne.
Rassicuranti le dichiarazioni della Girgenti Acque SpA "chiuderemo la
vicenda cercando di agevolare al massimo gli utenti rispettando le normative
in materia"; vedremo se alle parole seguiranno immediatamente i fatti
con l'ottemperanza alla
deliberazione del dott. Infurnari.
Ammesso che il Gestore ottemperi senza riserve alle nuove disposizioni, ed
al Regolamento di Utenza così come modificato con la
deliberazione del 29 ottobre 2013, resta da chiarire la eventuale
possibilità, per quanti hanno già pagato, di chiedere il rimborso di somme
non dovute (ma previste dal Regolamento prima della nuova
deliberazione).
Per il momento su tutta la vicenda, Girgenti Acque SpA, di solito solerte
nell'emettere comunicati stampa e nell'aggiornare il proprio sito ufficiale,
ha ritenuto di mantenere il più assoluto silenzio. Per i cittadini-utenti "agevolati
al massimo" non è un buon segno.
Carmelo Arnone
6 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
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05/11/2013 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono
pubblicati anche nella
pagina Chiesa.
Martedi 5 novembre
- alle ore 16.00, a Racalmuto, corso di preparazione per i Ministri
Straordinari.
Mercoledi 6 novembre
- alle ore 18.00, a Racalmuto, presentazione del Piano Pastorale Diocesano;
incontro rivolto a tutti gli operatori pastorali.
Giovedi 7 novembre
- è il 43° anniversario della traslazione delle spoglie di Padre Vinti dal
cimitero alla chiesa Madre; alle ore 17.00, in chiesa Madre, recita del
Santo Rosario; alle ore 17.30, celebrazione della Santa Messa.
AVVISI
E' iniziato domenica scorsa, 3 novembre, il corso per i fidanzati in
preparazione al sacramento del matrimonio. Il cammino prevede la
partecipazione alla Santa Messa domenicale delle ore 17.30 nella chiesa
Madonna del Carmelo; di seguito l'incontro di formazione nella chiesa di San
Francesco.
Prosegue per tutta la settimana l'Ottavario per i fedeli defunti; Santa
Messa nella chiesa Madonna del Carmelo alle ore 09.00, nella chiesa Madre
alle ore 17.30. Domenica prossima (9° giorno dell'Ottavario) la Santa Messa
sarà celebrata in suffragio di tutti i fedeli che sono morti durante l'anno
precedente.
Sono aperte le iscrizioni alla Corale Interparrocchiale "Jobel"; sono
ammessi cantori di tutte le età; le prove di canto si svolgono ogni venerdi
alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
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05/11/2013 |
Fotografia. A Franco Carlisi
il "Premio Pisa 2013"; mostra dal 9 novembre all'1 dicembre |
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Locandina
Franco Carlisi |
Il comitato di esperti incaricato alla selezione del fotografo a cui
assegnare il "Premio Pisa per la Fotografia" edizione 2013 ha individuato
Franco Carlisi meritevole del riconoscimento con la seguente motivazione: "Franco
Carlisi è fotografo in cui efficacia narrativa, sensibilità e senso estetico
si fondono armoniosamente; da questa sinergia consegue un modo di operare
fortemente innovativo ed estremamente personale palesato, nel tempo, in
numerose mostre e pubblicazioni. È indubbiamente l’autore più poliedrico che
abbia mai avuto questa manifestazione. È direttore di “Gente di Fotografia”
rivista che si pone all’apice della cultura fotografica italiana".
In precedenza il Premio è stato assegnato a: Franco Fontana (1994), Gianni
Berengo Gardin (1996),
Dario Mitidieri
(1998), Pino Settanni (2000),
Mauro Gallicani
(2002), David Allan Harvey (2004),
Francesco
Zizola (2009), Andrea Pistolesi (2011).
La consegna del riconoscimento sarà seguita dall'inaugurazione della mostra
di Franco Carlisi “Légàmi”.
Sabato 9
novembre, alle ore 21.00, presso l'Aula Magna del Centro Congressi Polo
Fibonacci (in Largo Bruno Pontecorvo 3 - Pisa), avrà luogo una serata con
Franco Carlisi, con proiezione di immagini commentate dall’autore. Seguirà
la consegna del III CFP Nikon Photo Award.
Domenica 10 novembre, alle ore 10.00, presso il Palazzo Lanfranchi (Museo
della Grafica), sarà inaugurata la Mostra di Franco Carlisi “Légàmi”
(ingresso libero, dal 9 novembre all'1 dicembre 2013).
L'iniziativa è promossa da: C.R.D.U. dell’Università di Pisa, Circolo
Fotografico Pisano, Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, Nital.
"Due le sezioni di questa mostra in cui il gesto fotografico si fa
poetico potenziando la narrazione attraverso un discorso universale. Franco
Carlisi riesce così a far cogliere all’osservatore la bellezza che magnifica
i legami - intrisa di drammaticità, angoscia, dolore, gioia, felicità -, e
gli consente di esplorarli nella profondità e nella complessità del loro
manifestarsi. La trasfigurazione che le immagini operano non tradisce la
realtà, piuttosto la illumina di significati altrimenti destinati all’oblio
dell’ineffabile. Carlisi racconta dunque i legàmi poeticamente e, per questa
via, universalmente, tuttavia non dimentica che c’è sempre un individuo che
in quei legami vuol stare, che in essi vuol vivere, che in essi ritrova se
stesso, che urla “légami, altrimenti non sono”. Rifrazioni, riflessi, mossi,
bagliori, sfumature, fuori fuoco non sono più espedienti per dire
l’impossibile ma modi per permettere di vedere l’intima natura della realtà".
Giusy Randazzo
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04/11/2013 |
Comune. Presentazione domande
per l'iscrizione all'albo degli Scrutatori di seggio elettorale |
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Modulo di domanda |
Gli elettori del comune di Grotte, qualora interessati, possono presentare
domanda per essere inclusi nell'Albo Unico delle persone idonee a svolgere
l'ufficio di Scrutatore di seggio elettorale.
Le domande dovranno essere presentate all'Ufficio Protocollo del Comune
entro e non oltre il 30 novembre 2013,
compilate su questo
Modulo
. COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
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FORMAZIONE A DOMANDA DELL’ALBO UNICO DELLE PERSONE IDONEE
ALL’UFFICIO DI SCRUTATORE DI SEGGIO ELETTORALE
ART. 9, LEGGE 30 APRILE 1999 , N. 120
IL SINDACO
Visto che ai sensi dell’art.1 della legge 8 marzo 1989, n. 95 come
modificato dall’art. 9 della legge 30 aprile 1999, n. 120, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale n. 101 del 3 Maggio 1999, ogni Comune della Repubblica è
tenuto ad istituire un unico Albo delle persone idonee all’ufficio di
scrutatore di seggio elettorale comprendente i nominativi degli elettori che
presentino apposita
domanda;
rilevato che a tal fine
entro il mese di ottobre di ogni anno nell’Albo Pretorio del Comune e in
altri luoghi pubblici, deve essere affisso un apposito manifesto;
INVITA
gli elettori che desiderino essere inseriti nell’Albo delle persone idonee
all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale, a presentare
domanda, entro il 30 novembre 2013
presso questo Comune.
Si precisa che
l’inclusione nel predetto Albo è subordinata al possesso dei seguenti
requisiti:
a) essere elettore del Comune;
b) avere assolto gli obblighi scolastici;
sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di ufficio elettorale coloro che
si trovino nelle condizioni di cui all’art. 23 del testo unico delle leggi
per la composizione e la elezione degli organi delle Amministrazioni
Comunali, approvato con il D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, ed all’art. 38 del
testo unico delle leggi recanti norme per la elezione della Camera dei
Deputati, approvato con il D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361*.
Per il ritiro dei
modelli di domanda e per ogni altra informazione, gli interessati
possono rivolgersi al personale addetto all’ufficio elettorale comunale
durante il normale orario di lavoro.
Dalla Residenza Municipale, lì 04/11/2013 |
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IL SINDACO
Paolino Fantauzzo
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*Ai sensi dell’art. 23
del testo unico delle leggi per la composizione e la selezione degli organi
delle Amministrazioni Comunali e dell’art. 38 del testo unico delle leggi
recanti norme per la elezione della Camera dei Deputati non possono
esercitare le funzioni di Presidente di Ufficio Elettorale di sezione, di
scrutatore e di segretario, le persone che appartengono alle seguenti
categorie:
a) Coloro che, alla data delle elezioni, hanno superato il settantesimo anno
di età;
b) I dipendenti dei Ministeri dell’Interno, delle Poste e delle
Telecomunicazioni e dei Trasporti;
c) Gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;
d) I medici Provinciali, gli Ufficiali sanitari e i medici condotti;
e) I Segretari Comunali ed i dipendenti dei Comuni, addetti o comandati a
prestare servizio presso gli Uffici Elettorali Comunali;
f) I candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.
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04/11/2013 |
Lettere. I 120
anni del Congresso Minerario di Grotte; ringraziamenti di
Gaspare Agnello |
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Gaspare Agnello
Video del convegno
Foto del convegno |
Riceviamo e
pubblichiamo.
"I 120 anni del Congresso Minerario di Grotte.
Il 12 ottobre 2013 deve essere una data da ricordare perché la Sicilia
intera con tanti Sindaci, con i suoi parlamentari nazionali e regionali, con
la presenza del Governo Regionale, con la CGIL, ha voluto celebrare i 120
anni dei fasci dei lavoratori e del convegno minerario di Grotte che si
tenne, appunto, il 12 ottobre 1893.
Era nostro dovere ricordare l’avvenimento storico più importante che si è
tenuto nel nostro centro minerario e con esso onorare i nostri avi che hanno
legato la loro vita alle miniere di zolfo. I picconieri, i carusi, i tanti
caduti dentro le viscere della terra per via delle frane o del grisù restano
nel nostro cuore e nelle nostre menti e noi li abbiamo ricordati con grande
commozione, facendo conoscere la loro storia ai giovani delle scuole medie
che hanno seguito i nostri interventi con gli occhi sbarrati perché hanno
scoperto una realtà che loro prima non conoscevano. Lo stesso stupore hanno
dimostrato tanti grottesi che hanno seguito l’evento e che non conoscevano
una parte significativa della storia di Grotte che coinvolge anche la chiesa
valdese e i tanti sindaci progressisti che hanno amministrato il nostro
comune nel periodo post unitario con riferimenti garibaldini, mazziniani e
anarchici.
Io, come organizzatore dell’evento, sento il dovere di ringraziare prima di
tutti il Segretario provinciale della CGIL Massimo Raso e Piero Mangione che
si sono fatti carico di tutte le spese della manifestazione e della sua
organizzazione. Un altro ringraziamento va al Sindaco Paolo Fantauzzo, alla
Giunta, al Presidente del Consiglio e a tutti i funzionari e operai del
comune che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione. Quindi
occorre ringraziare Santo Maida che ha organizzato la mostra degli attrezzi
di lavoro, il Direttore della Biblioteca Museo Luigi Pirandello Enzo Caruso
che ci ha inviato la mostra “Pirandello e lo zolfo”, Salvatore Bellavia e
Carmen Butera per i pregevolissimi interventi artistici, il Maestro
Salvatore Mercato e il complesso bandistico Bellini che si è esibito
gratuitamente per onorare i nostri avi minatori e braccianti.
Un deferente grazie va al Dirigente reggente della scuola di Grotte Prof.
Antonio Di Stefano che ci ha consentito di parlare agli alunni della scuola
media.
Infine un ringraziamento va ai relatori Rino Messina, Antonio Riolo, Franca
Costanza, Pippo Di Natale che hanno dato lustro alla nostra manifestazione.
Voglio ricordare il grande contributo che hanno dato, alla riuscita della
manifestazione, i giornali siciliani, le televisioni agrigentine, il
quotidiano Grotte.info e la RAI che ha inviato a Grotte i suoi operatori per
illustrare l’avvenimento che riveste dimensioni nazionali.
La storia è maestra di vita e la storia va letta per capire il presente.
I fascianti di Grotte e quelli siciliani si sono sacrificati, alcuni sono
morti uccisi dal piombo della repressione crispina, altri andarono in
carcere, altri al confino di polizia e questo lo hanno fatto per creare una
società più giusta e per porre le premesse di una società più a misura
d’uomo, di cui noi godiamo ancora i benefici.
Agrigento, 3.11.2013". |
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Gaspare Agnello
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04/11/2013 |
Cronaca. Immobile diroccato e
pericolante in Via Argentina |
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Vedi le foto |
Ci è stato segnalato come pericolante un immobile al n°
35 di Via Argentina. Questa via si trova nella parte alta del paese, di
fronte all'ingresso della canonica della chiesa parrocchiale di San Rocco, e
dalla Piazza Fratelli Bandiera conduce (verso la fontanella "di lu firriatu")
alla Via Cavour. La casa in questione è la prima, a destra, della Via
Argentina. Le condizioni esterne evidenziano un'origine del fabbricato
lontana nel tempo, probabilmente ai primi anni del secolo scorso. Sono
chiare le tracce di diversi interventi, successivi, tesi a stabilizzarne la
struttura che si presenta disomogenea. Diverse, e rilevanti, le crepe nei
muri perimetrali. Dal primo sguardo attraverso la finestra aperta, alla
destra del portone d'ingresso, si evince lo stato complessivo dell'immobile.
Il tetto è crollato e sulle sue macerie crescono rigogliose erbacce. Sacchi
di spazzatura giacciono depositati sul perimetro interno: un rifugio ideale
per topi ed insetti nocivi. I pochi componenti metallici (catenaccio,
chiodi) sono interamente coperti da ruggine. Le tegole superstiti sui muri
perimetrali sembrano in equilibrio instabile. Non pare possibile stabilire
previsioni sulla resistenza al crollo di quanto resta del fabbricato, che a
giudicare dall'inclinazione potrebbe avvenire verso l'esterno rovinando
sulla via. E' evidente che, nel verificarsi di tale ipotesi, sarebbe messa a
rischio l'incolumità dei passanti e dei numerosi abitanti della zona.
Secondo gli inquilini delle case vicine sarebbe opportuna ed urgente una
verifica tecnica ed, eventualmente, la messa in sicurezza (anche da un punto
di vista igienico-sanitario) della struttura.
Carmelo Arnone
4 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini del fabbricato (26 foto di ©
Associazione Culturale "Punto Info").
Casa diroccata in Via Argentina (Foto)
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04/11/2013 |
Documenti. Visita e comizio
dell'on. Gianfranco Fini a Grotte nel 1989 |
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Video 1^ parte
Video 2^ parte
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Era il 1989. Ancora molto lontani ed inimmaginabili gli
avvenimenti che, nel volgere di pochi anni, avrebbero sconvolto radicalmente
la politica italiana. I partiti in attività erano, sostanzialmente, quelli
che avevano guidato l'Italia sin dal dopoguerra, con Governi la cui durata
era stabilita da alterne quanto fragili alleanze. Nomi che ai ventenni di
oggi dicono poco: DC, PC, PSI, PRI, PLI, PSDI. Ai margini della politica
nazionale stava il MSI-DN (Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale),
sempre presente in Parlamento con una rappresentanza significativa ma
deliberatamente estromesso da qualsiasi Governo a causa delle affinità e
simpatie verso quel regime fascista che aveva portato il Paese sotto la
dittatura mussoliniana e lo aveva condotto nella Seconda Guerra Mondiale.
Alla guida del MSI-DN era stato chiamato, solo due anni prima nel 1987, il
giovane Segretario del "Fronte della Gioventù" Gianfranco Fini, "delfino"
del Segretario storico, dimissionario, Giorgio Almirante. Scomparso il 22
maggio 1988, ad Almirante fu intitolata, l'anno successivo, la sezione di
Grotte del partito. In occasione di quella inaugurazione, il 6 maggio 1989
venne a Grotte il nuovo Segretario nazionale, Gianfranco Fini, che tenne un
applaudito comizio nella piazzetta del Banco di Sicilia. Salvatore "Totuccio"
Caltagirone fece gli onori di casa introducendo l'intervento dell'ospite sul
palco e guidandolo nell'inaugurazione della nuova sede. Di quell'avvenimento
è rimasta una testimonianza diretta grazie alle riprese video effettuate,
dietro commissione degli interessati, dal compianto Rino Arnone. Un
documento che, ormai lontano da ogni riferimento politico con l'attualità,
riportiamo integralmente diviso in due parti: nella prima è visibile il
comizio; nella seconda, che riproduce l'inaugurazione della sede del
partito, potranno riconoscersi quanti furono presenti anche solo per porgere
un saluto all'illustre ospite.
Carmelo Arnone
4 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
Video gentilmente concesso da Giovanni Pilato
(riprese di © Rino Arnone).
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Comizio dell'on. Fini - 1^ parte (Video) |
Inaugurazione della sezione - 2^ parte (Video)
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03/11/2013 |
Ricorrenze. Commemorazione
dei fedeli defunti: celebrazione al cimitero |
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Come ogni anno, in occasione della giornata nella quale la Chiesa ci fa
commemorare tutti i fedeli defunti, ieri 2 novembre è stata celebrata al
cimitero di Grotte una Santa Messa. A concelebrarla, tutti e tre i sacerdoti
grottesi: l'arciprete padre Giovanni Castronovo, padre Gaspare Sutera e
padre Giulian Mokasse. Alla Santa Messa all'aperto ha partecipato un folto
gruppo di fedeli ed una rappresentanza istituzionale del Comune. Al termine
della cerimonia religiosa, nonostante un temporale in atto, l'Arciprete, il
sindaco Paolino Fantauzzo, il vice sindaco Diego Aquilina, l'assessore
Angelo Collura, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carlisi, il
consigliere Pino Arnone e l'ispettore capo della Polizia Municipale Carmelo
Alaimo si sono recati presso le tombe dei migranti che hanno perso la vita
nei naufragi sulle coste di Lampedusa, per recitarvi una preghiera e deporvi
dei fiori.
(Foto di ©
Salvo Lo Re "President")
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03/11/2013 |
Lingua. Appendice al "Piccolo
Dizionario Grottese-Italiano" (8); a cura di Carmelo e
Graziella Luparello |
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Luparello |
Nonnò,
pepè, pepè!
Piccolo dizionario Grottese-Italiano
di Carmelo e Graziella Luparello
APPENDICE
(Puntata n° 8)
N
Namparùsu
(nanfarùsu)
= si dice di chi parlando emette un suono nasale. Deriva da nàmpara (nànfara)
che sta ad indicare un raffreddore con intasamento del naso.
Nasu scugnàtu
= perdita di sangue dal naso, epistassi.
'Ncagnàrisi
= crucciarsi, stizzirsi, arrabbiarsi.
'Ncagnàtu = imbronciato.
'Ncaniàtu
= arrabbiato come un cane, espressione di origine latina.
'Ncapu
(avv.) = sopra.
'Ncarcàri
= calcare, premere far forza premendo perché qualcosa entri dove di norma
non potrebbe entrare.
'Ncarìri
= aumentare di prezzo.
'Ncatusàri
= incanalare (detto di acque); conservare, chiudere dentro di sé, es.:
haiu 'ncatusatu, può nun ni potti cchiù e ci li dissi quattru =
mi sono sempre trattenuto di fronte alle sue esternazioni, poi non ce l'ho
fatta più e gli ho risposto per le rime.
'Nchiùsa
= riserva alimentare.
'Nciènsu
= incenso.
'Ncinàglia
= inguine.
'Ncripiddrìri
= diventare troppo magro.
'Ncrustàri
= sporcare in modo tale da rendere molto difficile il pulire.
'Ncucchiàri
= unire in coppia, accoppiare; congiungere due cose.
'Ncucchiàrisi
= fare comunella, stringere amicizia.
'Ncucciàri
= dare botte; tamponare; incontrare, es.: lu 'ncucciavu a la chiazza
= l'ho incontrato in piazza.
'Ncuitàri =
disturbare, propriamente “contro la quiete” di una persona o di un animale.
'Ncurunàta
= incoronata; qualità di fico.
Nèglia
= nebbia.
Nèsciri = uscire;
uscire dal carcere.
Nèsciri a diri
= inventare es. si niscì a diri = inventò.
Nèsciri di li naschi
= avere grande abbondanza (di qualcosa, che addirittura fuoriesce dal naso),
es.: li sordi ci nièscinu di li naschi = ha moltissimi soldi.
Nèsciri di menti
= dimenticare es. mi niscì di menti = ho dimenticato.
Nèsciri la missa
= incominciare la messa, es.: Niscì la missa? = E' incominciata la
messa?
Nèsciri lu cori
= desiderare moltissimo.
Nescirisìlla
= liberarsi da un pericolo, da un guaio serio, es.: si la niscì peddri
peddri = si è liberato (da una situazione grave, da un pericolo) per
miracolo, per il rotto della cuffia.
Néu
= neo.
'Ngaddruliàta
= non lavata bene, macchie macchie.
'Ngagliàri
= sorprendere, afferrare.
'Nghimàri
= cucire in modo provvisorio in modo che poi si possa scucire facilmente.
'Nghingàri
= dare importanza.
'Ngrasciàta
= troppo sporca.
'Ngràsciu
= sporcizia.
'Ngriddra (della
pasta) = al dente.
'Ngruppa
= sul groppone, a cavallo.
'Ngusciàri
= si dice dei bambini quando piangono in continuazione senza un attimo di
sosta.
Nichiàrisi
= imbronciarsi, indispettirsi, offendersi.
Nichiàtu
= imbronciato.
Nichèia
= offesa.
Nièrbu accravaccatu
= nevralgia.
Nièspula
= nespolo, nespola.
Nirìa,
nome proprio di persona = Andrea.
Nneccu
= chi, per natura si rifiuta di lavorare, ignavo.
'Nnistàri
= in botanica, praticare l'innesto ad una pianta.
Nottùrna
= serenata.
'Nsicchìri
= diventare magro; essere secco (delle piante).
'Nsurdiri
= diventare sordo.
'Ntacca
= piccolo taglio sul legno.
'Ntacciàri
= mettere dei piccoli chiodi (li tacci) sulla suola delle scarpe.
'Ntaffaràtu
= impegnato, che ha molto da fare.
'Ntamàtu
= sbalordito, stupido, distratto, che non capisce.
'Ntinna
(antinna) = palo lungo, liscio e insaponato, che ha in cima un premio
per chi riesce a salire e a prenderlo. La presa della 'ntinna è un
gioco tipico di alcune feste di paese.
'Ntisiàtu
= che ha la tisi; pallido; brutto.
'Ntisu
= inteso, detto.
'Ntrizzàri
= legare a forma di treccia.
'Ntròitu
= denaro che viene riscosso.
'Ntunacàri
= intonacare.
'Nturciniàri
= attorcigliare.
Nuòzzulu
= quello che rimane dopo la spremitura e la torchiatura delle olive.
Nuviddrùni
= si dice di un uccello nato da poco.
Nuvièmmiru
= novembre.
'Nza'
= chissà; non facciamo che, es. 'nza veni = non facciamo che viene.
'Nzaiari
= indossare per la prima volta un vestito o un paio di scarpe.
'Nzapunàri
= insaponare.
Nzìnzula
= giuggiolo, albero; e anche il frutto, giuggiola.
'Nzirragliàri
= chiudere, serrare.
'Nzirragliàtu
= chiuso; serrato; stretto.
'Nzirtàri = indovinare, riuscire.
'Nziru =
piccolo contenitore di terracotta, dalla bocca stretta, col quale i
contadini trasportavano l'acqua da bere durante i loro lavori in campagna
nelle afose giornate d'estate. Per alcuni (signora Maria Sberna Minneci, i
signori Antonio Palumbo, Leonardo Lazzaro, geometra Totuccio Mancuso)
lu 'nziru è sinonimo di bùmmulu, per altri (signori Gianni
Napoli e Stefano Todaro) lu bummulu aveva invece la bocca più grande
e i manici larghi e anche la pancia più grossa.
'Nzita
= foruncolo infettato.
'Nzivàtu
= unto.
'Nzoccu
= quello che; 'nzoccu è gghiè = qualsiasi cosa.
'Nzòlia
= uva bianca e nera da mosto e da mangiare.
'Nzuvarìri
= irrigidire.
'Nzuvarutu
= insensibile.
O
Ora
(avv.) = ora; fra poco.
Orallànnu
= l'anno scorso, un anno fa.
Organèttu
= organo a bocca.
Oricchièddra
= striscia di cuoio dove c'è la fibbia.
Ossèssu
= indemoniato.
Carmelo e Graziella Luparello
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 3 novembre 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
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02/11/2013 |
Chiesa. Commemorazione dei
fedeli defunti; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi, 2 novembre, la Chiesa ci fa celebrare la Commemorazione di
Tutti i Fedeli Defunti.
Siamo chiamati a ricordare i nostri defunti. E' molto riduttivo pensare che
questo possa limitarsi a una visita al cimitero. Tutto questo è ben poca
cosa senza la preghiera per i nostri cari.
La festa di tutti i Santi che abbiamo celebrato ieri, 1° novembre, ci ha
fatto contemplare la città del Cielo, la città santa, la Gerusalemme celeste
che è nostra madre, la Chiesa trionfante, ma c'è una Chiesa purgante, dove i
nostri morti si purificano per poi godere la visione beatifica di Nostro
Signore Gesù Cristo, così come Egli è.
Essi, però, hanno bisogno delle nostre preghiere, dei nostri suffragi per la
loro purificazione. La preghiera di intercessione che facciamo per i nostri
defunti fa loro sentire vicino il nostro affetto e li aiuta a purificarsi.
"Vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un
altro"; così si legge nel libro di Giobbe.
La comunione con Gesù e, in Lui, con il Padre genera una reale comunione fra
tutti i cristiani, tra tutti coloro che, in forza del battesimo, sono in
Cristo. E' questo il mistero della comunione dei Santi, che è fondamento
della Commemorazione dei defunti. Ma cosa significa "comunione dei Santi"?
Comunione dei Santi significa che, nella fede, siamo certi di essere in una
misteriosa ma reale comunione non solo con la Chiesa invisibile, ma anche
con tutti coloro che ci hanno preceduto nella fede, che come noi sono
cristiani.
La comunione dei Santi non ci unisce soltanto ai Santi e alle Sante del
Paradiso, ma anche alle anime del Purgatorio, che sono anch'esse anime
sante, perché destinate al Paradiso, anche se bisognose di passare
attraverso una purificazione che le prepari alla piena comunione con Dio in
Paradiso.
E' molto importante che noi cristiani viviamo il rapporto con i defunti
nella verità della fede, e guardiamo alla morte e all'aldilà nella luce
della Rivelazione. "Se infatti, scriveva l'apostolo Paolo,
crediamo che Cristo è morto e risorto, così anche Dio, per mezzo di Gesù,
radunerà con Lui coloro che sono morti" (1° Ts 4, 13-14). Rinnoviamo la
speranza della vita eterna fondata veramente nella morte e risurrezione di
Cristo.
"Sono risorto e ora sono sempre con te, ci dice il Signore, e la
mia mano ti sorregge. Ovunque tu possa cadere, cadrai nelle mie mani e sarò
presente anche quando la morte busserà alla tua porta".
La preghiera di un'anima pellegrina nel mondo aiuta un'altra anima che si
sta purificando dopo la morte. La Chiesa ci invita, ma non solo oggi, a
pregare per i nostri cari defunti e a sostare presso le loro tombe nei
cimiteri. In modo particolare la celebrazione della Santa Messa, dove si
rinnova la morte e la risurrezione di Gesù, le opere di carità e di
penitenza. E le anime benedette dei nostri cari defunti intercederanno per
noi presso Dio con le loro preghiere, affinché anche noi saremo ammessi alla
eterna beatitudine. Si possono applicare come suffragi per i nostri defunti
la recita dei "cento requiem, il Santo Rosario, l'adorazione Eucaristica e
la Via Crucis".
Sant'Agostino diceva: "Una lacrima sulla tomba dei defunti evapora, un
fiore appassisce, una preghiera arriva fino al cuore dell'Altissimo".
Invocare spesso San Giuseppe con questa piccola giaculatoria: "San Giuseppe,
patrono dei moribondi, per la tua beata morte nelle braccia di Gesù e di
Maria, soccorri gli agonizzanti di questo giorno o di questa notte", oppure
"Cuore agonizzante di Gesù, abbi pietà dei moribondi".
Preghiamo per i nostri morti, essi intercederanno per noi". |
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Prof. Graziella Vizzini
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02/11/2013 |
Riflessioni. "E' ancora
possibile vivere in un modo più umano?"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof.
Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.
"E' ancora possibile vivere in un modo più umano?
Sì, è la risposta. A condizione che ciascuno di noi, dal grado più basso a
quello più alto del ruolo e status sociale, culturale e soprattutto politico
abbia sensibilità e rispetto per la vita di tutti, restringendo al massimo
l'impulso genetico egoistico, bestiale, irrazionale, cieco, come
contrariamente appare quotidianamente.
Vivere umanamente, vuol dire amare la vita propria e quella degli altri.
Significa riascoltare la coscienza in tutti i momenti della giornata, in
famiglia entro la private e gelose mura domestiche, nella scuola, nella
società e in tutti i luoghi di lavoro, dai più umili ma necessari per i
bisogni materiali esistenziali, a quelli prestigiosi della gerarchia
commerciale, industriale, culturale, religiosa ed infine politica, che fa
essere super agiati e “Onorevoli” Deputati e Senatori, che tali in verità
non sono. Di questi ultimi, a seguito dell'avvenuto “squarcio del velo di
Maya”, grazie ai mezzi di comunicazione, si percepisce, senza possibilità di
smentita, mancanza assoluta di voce e di ascolto, nonché un comportamento
indegno della loro carica responsabile politica.
Amare significa non soltanto porgere la mano e posarla sulla spalla di chi
soffre, dare una parola di conforto: il gesto e le parole non costano e non
contano, ma vuol dire e offrire quanto più si può, anche a prezzo del
proprio, insomma aiutare di fatto, non per commiserazione, elemosina, e
quindi “pietas” ma per diritto-dovere di tutti. Questa classe di onorevoli,
invece, se ne infischia dei veri problemi della vita degli altri, da cui
dipendono per designazione elettorale.
Essa continua a parlare di tutto: chiacchiere vuote, inconcludenti, che
arricchiscono il banchetto della retorica; giammai di operare concretamente.
E così si fa: silenzio sul rilancio economico, silenzio sugli esodati, che
sono figli naturali di questo Governo; silenzio sulla gente che si è ridotta
a cercare cibo nei cassonetti dei rifiuti per strada e per terra negli
ortomercati; silenzio sul crollo della produzione industriale; silenzio
sulla tanto discussa riforma del sistema elettorale; silenzio
sulla riduzione degli agi e degli stipendi dei politici; silenzio sui
tantissimi poveri raddoppiati negli ultimi cinque anni; silenzio sul dramma
delle baby prostitute, per bisogno molto spesso, esistenziale. E poi nulla
per ridurre le vergognose tasse, formate di tutte le parole, colori
qualitativi e quantitativi, che cadono come macigni sulla gente e che
affondano come beccate di rapaci nelle ferite a lungo martoriate.
Qual è la risposta? Quella di sempre. Si parla e si scrive di Alfano, che
grida battaglia politica in Parlamento, per il solito problema di
Berlusconi; del super corazzato G. Napolitano che, raddoppiato Presidente,
si propone solo verbalmente di strigliare le banche; di Visco che fantastica
di tagliare gli stipendi agli onorevoli. Queste ed altre sono le risposte di
sempre, per mantenere il sedere inchiodato alle poltrone. La gente lo sa,
anche la gente comune.
A fronte di tutto questo, se si ama ancora la vita e si vuole evitare presto
la catastrofe, lo sfascio completo di tutte le teorie e le istituzioni, si
richiede una saggezza “responsabile” e aperta ai riconoscimenti della
coscienza comune, incarnata nella tradizione e storicità vivente dei popoli
senza esclusione di nessuno, di qualsiasi diversità.
Vuol dire prestare ascolto ad ogni bisogno economico. Questo è l'arduo
compito dell'amore universale che ogni uomo deve eseguire e ancor più l'
Onorevole politico di un paese civile e realmente democratico.
A futura memoria di tutti gli intenditori". |
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Antonio Pilato
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02/11/2013 |
Risparmio. Distinguere le vere
offerte Conad dalle false promozioni non autorizzate |
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Non autorizzata
Vero concorso |
Da qualche giorno circola su Facebook una falsa pubblicità Conad attraverso
la quale la società regalerebbe 50 euro in buoni spesa a chiunque si
registrasse online. Nonostante l'annuncio si presenti poco realistico, se
non altro per l'enorme investimento economico che tale offerta comporterebbe
(per soli 1000 "registrati" un esborso di 50.000 euro, ma gli aderenti in
tutto il Paese potrebbero essere decine di migliaia), sono stati in molti
gli utenti Facebook poco accorti che hanno "condiviso" il post sul social
network, o hanno cliccato su "mi piace" incentivandone la diffusione.
La Società, con la seguente nota sul sito ufficiale, si è premurata di
smentirne la paternità: "Attenzione: falsa promozione non autorizzata.
30/10/2013. Su Facebook è in atto una promozione non autorizzata da
Conad, promossa da LDG social marketing volta a colpire gli utenti del web
con una FALSA offerta di BUONI SPESA da 50€ spendibili presso i supermercati
Conad. Conad NON è coinvolta in nessun modo in questa operazione".
E' invece autentico il concorso nazionale denominato "Conad mi piace",
lanciato dalla Società in occasione della pubblicazione e promozione del
nuovo sito. Dal 4 novembre all'1 dicembre si potranno vincere sino a 3.000
euro in buoni spesa.
Per partecipare occorrerà:
- accedere al sito dalla pagina del concorso, con il proprio username e
password (sarà possibile registrarsi per chi non l'avesse fatto prima);
- cercare (attraverso la ricerca libera o per sezioni) il proprio prodotto
preferito a marchio Conad, all'interno della sezione "prodotti" del sito;
- votarlo e raccontare il perché in 200 caratteri.
Si potrà così partecipare all’estrazione finale di 3.000 euro in buoni spesa
da utilizzare in un punto vendita Conad a propria scelta.
Sarà inoltre possibile condividere su facebook la propria partecipazione al
concorso per poter partecipare all'estrazione settimanale per vincere 500
euro in buoni spesa da utilizzare in un punto vendita Conad a propria
scelta.
Si potrà "giocare" ogni settimana (fino a un massimo di 4 volte, 1 per
settimana) per avere più possibilità di essere estratti e vincere. Al punto
vendita prescelto dal cliente verranno inviati i carnet con buoni spesa da
25 euro da spendere (solo nel supermercato Conad prescelto) entro il
31/12/2014.
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01/11/2013 |
Chiesa. 1° novembre 2013,
Solennità di Tutti i Santi; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Tutti i Santi |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Il mese
di novembre si apre con due celebrazioni molto care: la “Solennità di Tutti
i Santi” e la “Commemorazione di tutti i fedeli defunti”. Sono due
ricorrenze strettamente unite: in ambedue ricordiamo persone che, come noi,
hanno vissuto per un certo tempo in questo mondo.
La splendida e luminosa festa dei Santi ci prepara ad alzare lo sguardo
verso una realtà che è cristiana e non mondana. Siamo tutti chiamati a
diventare santi come Dio è santo. I santi sono coloro che hanno preso sul
serio la chiamata all'amore, ci sostengono con la loro preghiera e il loro
esempio. I santi sono luminosi esempi di vita cristiana. Chi è il santo? Il
santo è colui del quale si può dire con maggior proprietà che, stando sulla
terra, vive già nel cielo. Molte sono le strade che Dio ha aperto agli
uomini con il suo vangelo, ma la meta è sempre la stessa: la santità. Una
sola santità, o, per meglio dire, "un solo santo, Gesù Cristo".
Le origini della "Festa di Ognissanti" o di "Tutti i Santi" son lontanissime
e si possono rintracciare al tempo dell'antica cultura delle popolazioni
celtiche. I processi storici e culturali che hanno portato questo giorno (1°
Novembre) ad avere un'importanza assoluta nel mondo cattolico sono molti.
Nel 1475 la festività di Ognissanti venne resa obbligatoria in tutta la
Chiesa d'occidente da papa Sisto IV.
Il 1° novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco
Luigi il Pio nell'835. Il decreto fu emesso su richiesta di papa Gregorio IV
e con il consenso di tutti i vescovi. La festa si dotò di ottava solenne
ancora presente nello straordinario della Chiesa durante il pontificato di
papa Sisto IV della Rovere, quando bandendo la crociata per la liberazione
di Otranto, nel settembre 1480, il pontefice implorò la benedizione
dell'Altissimo sulle schiere cristiane. La festa di Tutti i Santi si diffuse
nell'Europa latina nei sec. VIII-IX. Si iniziò a celebrare la festa di tutti
i santi anche a Roma, fin dal sec. IX.
Nella solennità di Tutti i Santi la Chiesa celebra la "Giornata della
Santificazione Universale" ideata e promossa fin dal 1957 dal servo di Dio
Guglielmo Giaquinta, vescovo e fondatore del Movimento Pro Sanctitate.
Il tema scelto per quest'anno è "Narrare Dio". "Narrare Dio" non è
semplicemente lo slogan di questa Giornata della Santificazione Universale
2013, non solo è la condizione necessaria affinché ogni uomo venga raggiunto
dal messaggio di amore e di santità portato da Cristo.
"Narrare Dio" è la missione di ogni battezzato, è lo stile di vita di chi è
veramente appassionato di Dio e degli uomini. I Santi sono i perfetti
"narratori" dell'amore di Dio con la coerenza della loro vita. "Non parlare
tanto, ma parlare con la vita". Coerenza e santità. Coerenza e autenticità
sono il linguaggio più bello della santità.
I Santi sono stati testimoni autentici dell'amore di Cristo. Tutti siamo
chiamati alla santità. Non si diventa santi da soli, si diventa santi
insieme. Tutti siamo chiamati a narrare Dio al mondo che ancora non ha
conosciuto il suo grande amore.
Siamo chiamati a narrare Dio come figli amati. Siamo chiamati a narrare Dio
con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le nostre forze.
Narriamo Dio con la santità della nostra vita. Amiamo i santi, questa
miriade di uomini e donne di tutti i secoli che hanno seguito il Cristo fino
in fondo, che hanno vissuto sul serio secondo il Vangelo. E questa giornata
diventa immensa festa per loro e per noi.
Preghiamoli ed imitiamo le loro virtù". |
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Prof. Graziella Vizzini
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01/11/2013 |
Politica. Enzo Agnello eletto
all'unanimità nuovo Segretario del circolo PD di Grotte |
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Enzo Agnello |
“Sono
onorato della stima che mi avete accordato, l’impegno che mi aspetta non mi
spaventa; il mio desiderio è che da questo circolo possa ripartire un germe
di nuova vitalità del nostro territorio, che coltiveremo con impegno e
tenacia”. Questa la prima dichiarazione del nuovo Segretario del circolo
del Partito Democratico di Grotte, Vincenzo Agnello detto Enzo. A
conclusione della campagna di tesseramento, gli aderenti
al circolo riuniti in assemblea, all'unanimità, lo hanno designato alla
guida del PD grottese. Altra novità di rilievo è costituita dal numero
record di tesserati raggiunto dal circolo di Grotte. Oltre alle persone con
decennale esperienza politica, sono numerosi i giovani che hanno deciso di
dedicarsi attivamente al servizio della collettività nell'ambito
dell'appartenenza al partito. Tra questi, la quasi totalità di coloro che
sono stati candidati alle scorse elezioni per il rinnovo del Consiglio
comunale e le cui liste civiche "Grotte in movimento" e "Se non ora,
quando?" non hanno ottenuto rappresentanza istituzionale. Nella sua attività
di direzione politica, il Segretario Enzo Agnello sarà affiancato da un
Coordinamento
formato da persone di sicura esperienza e da giovani e donne che hanno
mostrato entusiasmo e voglia di fare.
Carmelo Arnone
1 novembre 2013
© Riproduzione riservata.
Riceviamo e pubblichiamo.
"Auguri a Enzo Agnello, per la sua elezione a Segretario del PD.
Cordiali saluti".
Diego Licata |
Locandina |
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