Grotte.info Quotidiano -
Maggio 2012 |
31/05/2012 |
Burocrazia. "IMU:
consigli per il pagamento"; di Calogero Chiarenza |
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Ing. Chiarenza
Vademecum
Circolare
Calcolo IMU
F24 ordinario
F24 semplificato
Codici tributi
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IMU: CONSIGLI PER IL PAGAMENTO
Premessa
Entro il 18 giugno 2012 i possessori dei fabbricati e delle aree
fabbricabili sono chiamati a versare l’IMU (imposta municipale).
Purtroppo il
calcolo e le relativa modalità di pagamento dell’IMU per il 2012 non sono
improntati a criteri di semplicità, ma sono il risultato di un modo
mostruoso di legiferare da parte di uno Stato che in nome della “semplificazione”
complica la vita ai contribuenti italiani.
I nostri legislatori e governanti hanno pure la faccia tosta di
chiamare le leggi con slogan che sono sostanzialmente l’esatto contrario di
quello annunciato nei titoli, come ad esempio “salva Italia”, “cresci
Italia”, “semplifica Italia”.
L’IMU, tassa più complicata da calcolare e da versare rispetto
alla vecchia ICI, è talmente macchinosa che in questa sede non si può fare
altro che fornire ai contribuenti soltanto alcune indicazioni, semplici
esempi di calcolo e alcuni documenti in formato PDF e fogli di calcolo per
un eventuale, seppur sconsigliato, “fai da te”.
Già dai semplici esempi che verranno qui mostrati si potrà avere
un’idea della complessità della IMU.
Si consiglia in ogni caso, per non commettere errori e per non
incorrere in future sanzioni, di rivolgersi a soggetti qualificati quali ad
esempio CAF e Commercialisti.
Calcolo
IMU (solo alcuni semplici esempi)
Prima cosa da
fare per i contribuenti è procurarsi la rendita catastale (R.C.) dei
fabbricati, salvo per le aree fabbricabili.
Il Comune di Grotte offre un importantissimo servizio alla
cittadinanza. Presso gli uffici comunali è attivo uno sportello catastale
dove tutti i cittadini gratuitamente possono ottenere per tutti i comuni di
Italia gli estratti di mappa, i dati e le visure catastali da cui evincere
le rendite catastali.
Tutte le
rendite catastali prima vanno aumentate del 5% e il risultato moltiplicato
per i seguenti coefficienti fissi (non sono riportati quelli relativi ai
terreni agricoli che nella provincia di Agrigento sono esenti da IMU):
·
160 per abitazioni, box, magazzini e tettoie;
·
140 per scuole, uffici pubblici, caserme, laboratori artigiani, palestre e
stabilimenti balneari;
·
80 per banche e assicurazioni;
·
60 per immobili produttivi (65 a partire dal 2013);
·
55 per negozi e botteghe.
A questo
punto occorre distinguere se trattasi di abitazione principale o di altro
fabbricato (non prima abitazione).
A tal
proposito lo Stato ha fissato più in generale due aliquote principali
chiamate aliquote base che sono:
-
Per
l’abitazione principale 0,4% (zero virgola quattro per cento)
-
Per gli
altri fabbricati e per le aree fabbricabili 0,76% (zero virgola settantasei
per cento).
Sono queste
le aliquote che vanno applicate per il pagamento entro il 18 giugno
2012. Nella rata di saldo di dicembre i conteggi saranno ancora più
complicati.
I Comuni
entro il 30 settembre 2012 e lo Stato entro il 10 dicembre 2012 potranno
variare le suddette aliquote, da tenerne in conto poi i contribuenti al
momento di pagare il saldo entro il 17 dicembre 2012.
Esempio di calcolo IMU per l’abitazione principale
Per le
abitazioni principali sono previste delle detrazioni o meglio degli sconti
sulla tassa IMU, una sempre fissa di Euro 200 e l’altra di Euro 50 per
figlio convivente che non abbia compiuto ancora 26 anni di età, cioè sino al
giorno in cui compie 26 anni di età.
L’aliquota
base è 0,4%.
Supponiamo
che con un proprietario al 100% di un’abitazione principale e del box di
pertinenza siano conviventi 2 figli, di cui uno di 13 anni e l’altro che
compie 26 anni il 15 luglio 2012.
La rendita
catastale che risulta dalla visura catastale è Euro 450 per l’abitazione ed
Euro 50 per il box. Si sommano le rendite catastali Euro 450 + Euro 50= Euro
500.
Si moltiplica
la rendita totale di Euro 500 per 1,05 e poi per 160 e si ottiene un valore
chiamato imponibile sui cui applicare l’aliquota dello 0,4%. Quindi:
Euro 500 x
1,05 x 160= Euro 84.000 (imponibile).
Applicando lo
0,4% sull’imponibile si ottiene: IMU lorda = Euro 84.000 x 0.004 = Euro
336.
Dall’IMU
lorda dobbiamo togliere Euro 200 di detrazione fissa, un ulteriore Euro 50
per il figlio di 13 anni, mentre per il figlio che compie 26 anni il 15
luglio 2012 la ulteriore detrazione è per 7 mesi, compreso luglio (se il
figlio nasce il 15 del mese si considera tutto il mese, se invece nasce
prima del giorno 15 il mese non si considera).
La detrazione
per il secondo figlio è 7/12 di Euro 50= Euro 29.16.
IMU netta
totale da pagare Euro 336 - Euro 200 - Euro 50 (1° figlio) - Euro 29.16 (2°
figlio) = Euro 56.84.
Entro il 18
giugno si potrà pagare, se si scelgono 2 rate (la seconda a saldo scade il
17 dicembre), un acconto di Euro 58.84:2= Euro 29;
oppure Euro 58.84:3= Euro 20 se si scelgono 3 rate (in questo
caso la seconda scade al 17 settembre e la terza a saldo il 17 dicembre).
Esempio di calcolo IMU per un appartamento che non è abitazione principale
Supponiamo
che la rendita catastale sia di Euro 500.
Si moltiplica
la rendita per 1,05 e poi per 160 e si ottiene un valore chiamato
imponibile. Quindi: Euro 500 x 1,05 x 160= Euro 84.000 (imponibile).
Applicando
0,76% sull’imponibile si ottiene:
IMU da pagare
= Euro 84.000 x 0.0076 = Euro 638.
Entro il
18/06/2012 si potrà pagare un acconto pari alla metà cioè Euro 638:2=
Euro 319.
Si consiglia
il pagamento in due rate, di cui l’ultima a saldo il 17 dicembre 2012.
Esempio di calcolo di aree fabbricabili
Per le aree
fabbricabili si prende in considerazione il valore di mercato, quindi qui
non si fa uso dei coefficienti fissi o della rivalutazione del 5%.
Al valore del
terreno edificabile si applica direttamente l’aliquota dello 0.76%.
Esempio:
valore dell’area fabbricabile Euro 10.000.
IMU = 0.0076
x Euro 10.000 = Euro 76.
Entro il
18/06/2012 si potrà pagare un acconto pari alla metà cioè Euro 76:2= Euro
38.
Anche qui si
consiglia di prevedere il pagamento in due rate, di cui l’ultima a saldo il
17 dicembre 2012.
Circolari, vademecum e fogli di calcolo
Per maggiori
approfondimenti si forniscono il vademecum (vedi
il “vademecum”), la circolare dell’Agenzia delle Entrate secondo gli
ultimi aggiornamenti (vedi
la “circolare”) e un semplice foglio di calcolo excel (vedi
il “calcolo IMU”).
Come pagare l’IMU
Va innanzitutto detto che l’IMU da pagare entro il 18 giugno
2012 per la prima abitazione a rate o in unica soluzione, va versata al 100%
al Comune, mentre quella per gli altri fabbricati e aree fabbricali va
versata il 50% al Comune e l’altro 50% allo Stato.
L’IMU potrà
pagarsi in vari modi, anche attraverso il modello F24 cartaceo o messo a
disposizione ad esempio dalle banche per chi possiede il conto corrente con
gestione on line. Si consiglia in ogni caso di farsi compilare tale
modello da persone esperte e qualificate.
Esistono due modelli F24, uno ordinario (vedi
il modello “F24 ordinario”) e uno semplificato (vedi
il modello “F24 semplificato”) fornito gratuitamente su Internet da
Bruno Castellazzi.
I modelli qui forniti sono compilabili e stampabili ma non si
possono memorizzare (una volta compilato si consiglia di fare una stampa su
pdf). Prima di compilarli leggere attentamente le avvertenze e fare
attenzione soprattutto alla cella sotto la dicitura numero di rateazione,
che ultimamente ha costituito un vero rompicapo anche per gli addetti ai
lavori. Vedi pag. 23 vademecum sopra indicato (vedi
il “vademecum”).
Il codice del Comune ove sorge il fabbricato è:
per
Grotte E209
per
Racalmuto H148
per
Comitini C928
Vengono riportati alcuni codici tributi (vedi
“IMU codici tributi”):
3912 per
l’abitazione principale e relative pertinenze
3913 per
fabbricati rurali ad uso strumentale
3916 per la
quota aree fabbricabili riservata al Comune
3917 per la
quota aree fabbricabili riservata allo Stato
3918 per la
quota altri fabbricati riservata al Comune
3919 per la
quota altri fabbricati riservata allo Stato
Prima casa dei residenti all’estero, delle persone ricoverate in case di
cura e data ai figli in comodato d’uso
A differenza dell’ICI, in generale non sono più considerate
abitazioni principali quelle dei residenti all’estero e dei ricoverati, ma
il Comune potrà deliberarne il connotato di prima abitazione principale.
Se entro il prossimo 18 giugno il Comune non avrà deliberato in
tal senso, occorrerà pagare sia da parte dei residenti all’estero che da
parte dei ricoverati, l’IMU come seconda casa e quindi con l’aliquota base
dello 0.76%.
Le case date in comodato d’uso ai figli non sono più considerate
prima abitazione e i Comuni non possono disporre altrimenti.
Calogero Chiarenza
31 maggio 2012
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30/05/2012 |
Salute. Visite gratuite per
la giornata mondiale antifumo, organizzate dalla "Padre Vinti - Grotte
Solidale" |
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Locandina |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Nell'ambito della Giornata Mondiale Senza Tabacco, il prossimo 1 giugno,
l'Associazione "Padre Vinti - Grotte Solidale" Onlus, in collaborazione con
il centro Antifumo dell'A.S.P. (Azienda Sanitaria Provinciale) di Agrigento,
promuoverà una campagna di sensibilizzazione, informazione e consulenza
sulla dipendenza da tabacco. La prevenzione del tabagismo e la lotta contro
il consumo di tabacco rientrano tra gli obiettivi delle politiche sanitarie
dell'ASP.
L'evento si svolgerà in Piazza Umberto I° (piazza municipio) a partire dalle
ore 09.00 di venerdi 1 giugno 2012; un pulmino attrezzato sarà sul posto per
consentire ai fumatori la possibilità di misurare il livello di CO2 presente
nei loro polmoni.
L'incontro sarà un momento importante di riflessione sull'impatto nocivo del
fumo sulla salute, in particolar modo nei ragazzi. Per questo motivo abbiamo
invitato le classi terze della scuola media dell'Istituto Comprensivo
"Angelo Roncalli".
Invitiamo pertanto tutti i cittadini a partecipare a questo "screening";
data la nostra postazione davanti il palazzo municipale, possono
approfittarne in particolare gli impiegati comunali".
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Dona il 5x1000 |
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Il Presidente della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale"
Ing. Davide Magrì
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Giornata Mondiale Senza Tabacco
Campagna informativa sulla dipendenza da tabacco
Venerdi 1 giugno 2012 - dalle ore 09.00
Piazza Umberto I - Grotte (AG)
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30/05/2012 |
Politica. Interrogazione del
Consigliere Aristotele Cuffaro sulle condizioni di Via Mercurio |
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Aristotele Cuffaro
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Riceviamo e pubblichiamo.
Alla cortese attenzione del Presidente
del Consiglio Comunale
Dott. Angelo Collura
Al Signor Sindaco
Rag. Paolo Pilato
Oggetto: Interrogazione consiliare.
É da
tempo che circola voce tra i ragazzi dell’esistenza di un cortile
abbandonato in balìa di “tutto e di più”. Ho voluto accertarmi personalmente
della realtà dei fatti. Mi sono recato nel luogo e il risultato visivo è
stato assai sgradevole. Le voci corrispondono ad un’amara realtà.
Non sto parlando di un cortile in periferia o di una frazione distaccata dal
centro urbano, bensì del cortile interno di Via Mercurio, accanto la
chiesetta di San Francesco nel pieno centro storico di Grotte: porte di case
private sfondate, dalle quali fuoriesce uno sgradevolissimo puzzo di
escrementi liquidi e non solo; scritte in diversi muri, presumo, realizzati
da ragazzi che hanno in quel luogo un punto di ritrovo.
Se le mie supposizioni fossero vere, i presunti ragazzi avrebbero accesso
libero alle case e soprattutto passerebbero in quei sudici luoghi il tempo
libero, ma per fare che?
A mio avviso in questo caso il nostro detto “Pensa a mali ca ti truovi beni”
calza a pennello.
Non credo proprio che vadano a giocare a dama o a carte o a farsi una
partita di calcetto; solitamente luoghi di questo genere fanno pensare a ben
altri svaghi di bruttissima specie.
Chiedo pertanto:
-Il Corpo di Polizia Municipale è a conoscenza di tutto ciò?
-Se è sì, non si ritiene di attivare un’ispezione igienico-sanitaria?
-Per evitare sgradevoli accadimenti, non si ritiene di transennare
momentaneamente il luogo per operare un’azione di bonifica interpellando i
proprietari delle case abbandonate?
- E se questi ultimi non fossero raggiungibili, perché emigrati per esempio,
non si ritiene di intervenire direttamente come apparato amministrativo?
Questo è un serio problema che necessita di una soluzione rapidissima,
soprattutto per il bene dei ragazzi che gravitano in quelle zone.
Vedi foto in allegato. |
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Il Consigliere Comunale
Aristotele Cuffaro
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30/05/2012 |
Comune. Accolto in Sala
Consiliare il Console Generale d'Italia a Charleroi |
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Vedi le foto |
Un incontro particolare si è svolto lo scorso lunedi 28
maggio presso la sala consiliare
"A. Lauricella" di Grotte. Ospite d'onore della manifestazione il Console Generale d’Italia a Charleroi
(Belgio), Avv. Iva Palmieri, che ha incontrato le Autorità cittadine.
Artefice dell'incontro, il presidente del Consiglio comunale dott. Angelo Collura.
A rendere gli onori di casa, il sindaco Paolo Pilato, l'arciprete padre
Giovanni Castronovo, l'assessore Mariella Criminisi, rappresentanti
dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, alcuni Consiglieri
comunali ed una classe di alunni dell'Istituto Comprensivo "A. Roncalli"
guidati dal prof. Salvatore Carlisi. L'occasione è stata propizia per
ribadire il profondo legame che unisce la comunità grottese con i propri
concittadini emigrati in Belgio e per gettare le basi di future comuni
iniziative culturali.
Pubblichiamo alcune immagini dell'incontro (30 foto di
© Fotottica Nuccio e 8 foto di
© G. Figliola).
Visita del Console a Grotte (Foto)
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30/05/2012 |
Comune. Disinfezione e
disinfestazione del contro abitato |
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Manifesto |
Riceviamo e pubblichiamo. COMUNE DI
GROTTE
(Agrigento)
IL SINDACO
AVVISA
la cittadinanza che nella notte compresa tra i giorni di venerdi 1 e
sabato 2 giugno 2012 all'interno del centro abitato e lungo la periferia
dello stesso si effettuerà il 1° ciclo di disinfezione e disinfestazione
con prodotti insetticidi a largo spettro.
Pertanto si invitano i cittadini a non mantenere in ambienti esterni
qualsiasi sostanza alimentare.
Dalla Residenza Municipale, lì 28 maggio 2012
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L'Assessore alla Sanità
Rag. Piero Castronovo |
Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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29/05/2012 |
Lettere. "Lo
straordinario mestiere di Architetto", in ricordo di Giacomo; di
Antonio
Salvaggio |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Ho appreso, purtroppo, della prematura scomparsa del caro amico
Giacomo Licata.
Mi voglio associare con tanta sincerità al sentimento di dolore dei
familiari, ma vorrei che il profilo di Giacomo fosse ricordato dai suoi cari
e dalla comunità grottese con orgoglio perché è stato un Grande
professionista che con umiltà, passione e onestà ha saputo interpretare al
meglio lo straordinario mestiere di Architetto da cui ognuno di noi deve
trarre insegnamento.
Ricordo con piacere quando (ero studente geometra) iniziò la sua carriera,
con i primi progetti che subito mi appassionarono per il nuovo linguaggio e
la carica poetica che i suoi disegni trasmettevano e che spero siano stati
conservati.
Ricordo che quando iniziai l'università a Firenze, mi chiedeva sempre di
venirlo a trovare in studio per raccontargli delle novità di quell’Ateneo
che, come diceva Lui, “non aveva avuto la fortuna di frequentare” e così
stavamo a parlare di architettura per ore finché non mi cacciava dallo
studio perché doveva finire di lavorare ma poi, quando stavo per andarmene,
mi chiedeva di questo o quel professore e io, di nuovo, continuavo a fargli…
perdere tempo.
Gli sarò sempre grato per tutti i consigli che mi ha dato durante la mia
formazione di studente fino a quando ho preparato la tesi di laurea sulla
riqualificazione del Collegio di Maria che lo aveva appassionato a tal punto
che lo avevo invitato a fare il correlatore esterno.
Questo era Giacomo.
Uno semplice, uno che la passione e l’attaccamento al proprio mestiere ce
l’aveva nel sangue; semplicemente un grande e lo testimoniano gli esempi dei
suoi lavori che ha lasciato.
Il più grande architetto che Grotte abbia mai avuto finora, senza nulla
togliere agli altri colleghi.
Anche se è troppo presto, auspico che la sua opera trovi la giusta
collocazione ed il sigillo nel tempo, magari con l’allestimento in un
prossimo futuro di una mostra.
Grazie per sempre Giacomo". |
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Antonio
Salvaggio
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29/05/2012 |
Fotografia. "Javaivoi" di
Franco Carlisi, in mostra a Palermo |
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Manifesto |
Sarà inaugurata stasera, alle ore 19.00 presso la
Galleria "L'Altro ArteContemporanea" di Palermo, la mostra fotografica "Javàivòi"
di Franco Carlisi.
Una Sicilia remota, affondata in una luce crepuscolare e rappresa in un
cromatismo visionario, fa da sfondo alla quotidianità di una giovane coppia.
Fra interni zingareschi, in un borgo dell'entroterra siciliano che sembra
un'invenzione borgesiana, Carlisi trova un difficile equilibrio fra
narratività e poesia. La mostra accompagna il volume dallo stesso titolo
edito da Polyorama.
La mostra resterà a disposizione del pubblico dal 29 maggio al 16 giugno
2012, tutti i giorni - escluso domenica - dalle 17.00 alle 20.00.
"Javàivòi" di Franco Carlisi
Galleria "L'Altro ArteContemporanea"
Via Torremuzza, 6 - 90123 Palermo
29 maggio/16 giugno 2012
Tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 (domenica chiuso)
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28/05/2012 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Mercoledi 30 maggio
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, liturgia Penitenziale per i
ragazzi di 3^ media, i loro padrini e genitori.
Venerdi 1 giugno
- è il 1° venerdi del mese.
Sabato 2 giugno
- Giornata di fraternità dei giovani neocresimati (delle parrocchie Santa
Venera e Madonna del Carmelo) insieme ai genitori, presso l'ex istituto delle Ancelle
Riparatrici in Via Confine;
- la Santa Messa prefestiva delle ore 18.30 non sarà celebrata al Purgatorio
ma presso presso l'ex istituto delle Ancelle Riparatrici in Via Confine.
Domenica 3 giugno
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, cerimonia di consegna della
Bibbia ai ragazzi di 3^ media.
AVVISI
E' iniziata la raccolta per il rifacimento dell'impianto elettrico
ed altre opere indispensabili all'apertura della chiesa Madre; per
informazioni o donazioni è possibile rivolgersi a Totò Brucculeri e Santo
Maida.
E' entrata vigore l'ora legale:
- orario delle Sante Messe feriali: Madonna del Carmelo ore 08.45;
Purgatorio ore 18.00; San Rocco ore 18.00;
- orario delle Sante Messe prefestive: Purgatorio ore 18.30; San Francesco
ore 20.15;
- orario delle Sante Messe festive (la mattina, invariato) il pomeriggio:
Madonna del Carmelo ore 18.00; San Rocco ore 19.00; Purgatorio ore 19.15.
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28/05/2012 |
Lettere. "L'inerzia
degli ultimi anni è uno schiaffo all'orgoglio"; di Salvatore
Salvaggio |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Egregio Direttore,
sono venuto a conoscenza da poco dell’esistenza di questa testata
giornalistica e, dal momento che ritengo che i giornali dovrebbero essere la
voce del popolo, volevo approfittarne per esprimere un pensiero che ho
maturato da tanti anni.
Nel nostro paese, Grotte, nessuno degli uomini politici, rappresentanti
sindacali ed esponenti culturali, si è mai preso il pensiero di convocare,
interpellare i concittadini che hanno operato nell’agricoltura,
nell’artigianato o nel commercio per conoscere le loro esigenze e per fare
qualcosa al fine di migliorarne le condizioni e contribuire ad una crescita
collettiva. Tutte le classi dirigenti che si sono succedute nel tempo, di
tutti gli orientamenti politici, si sono occupate esclusivamente della
propria piccola clientela, lasciando i cittadini di Grotte nella più
squallida miseria.
L’inerzia degli ultimi anni, è uno schiaffo all’orgoglio di quanti hanno
conosciuto la capacità di iniziativa dei nostri compaesani negli anni ’60 e
’70 i quali, grazie alla grande laboriosità, riuscivano ad attrarre, nei
vari settori produttivi, tanta manodopera dai paesi vicini. Ma i nostri
amministratori, piuttosto che puntare su questi punti di forza per lanciare
forme di economie più stabili, non hanno provato neanche a realizzare
piccole ma significative opere come per esempio:
- l’attuazione della famosa zona artigianale, che ha comportato il
“dislocamento” delle aziende più importanti nel territorio dei comuni
limitrofi;
- non si è saputa sfruttare l’abbondanza di acqua delle nostre sorgenti
naturali per la creazione di un bacino di raccolta e di approvvigionamento
idrico per tutti i produttori agricoli;
- non si è promossa una forma di associazione tra i tantissimi commercianti
che, dopo il successo dei primi anni, sono crollati uno dopo l’altro.
A mio avviso queste, assieme a tante altre piccole iniziative, avrebbero
fatto sì che Grotte non arrivasse al punto in cui è oggi, una comunità che
non riesce a produrre la ricchezza che consuma e che è costretta a chiedere
l’elemosina.
Purtroppo non vedo nella classe dirigente attuale una inversione di tendenza
ed io mi chiedo:
“se si continuano a nominare amministratori senza
competenze solo perché parenti o amici, se si va dietro alle solite
scaramucce interne al palazzo, se si allungano le sedute di sterili consigli
comunali oltre la mezzanotte solo per raddoppiare il gettone di presenza,
come si può sperare in un futuro migliore”?
Viva la classe politica di Grotte e la morte della speranza di crescita di
tutti i Grottesi!
Grazie per la cortese attenzione". |
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Salvatore Salvaggio
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Dalla Redazione.
Questo quotidiano è nato per essere al servizio di Grotte e dei grottesi. Il
sig. Salvaggio, comprendendone lo spirito, ha fatto bene ad "approfittarne".
Il dialogo diretto e sincero ed il confronto improntato all'apertura ed alla
correttezza sono elementi che possono senza dubbio favorire la crescita
della nostra comunità. |
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Carmelo Arnone
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28/05/2012 |
Lettere. "Chi va e chi
viene"; di Alessio Cimino |
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Palazzo Municipale |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Chi va e chi viene.
Seppur in netta contrapposizione politica verso il sig. Sindaco Pilato mi
permetto di spendere due righe non in difesa di un uomo, ormai bersagliato
da tutti, ma in difesa di una cittadina ormai sull’orlo del baratro.
Capisco perfettamente quando il gruppo consiliare “Uniamo Grotte” infierisce
alla grande nei confronti del Sindaco in merito alle innumerevoli promesse
non mantenute. In effetti il cittadino si sente costantemente preso in giro
e vede andare in fumo le promesse realizzate in campagna elettorale ed ancor
di più il rispetto verso la cittadinanza che attende, giunta comunale dopo
giunta comunale, un risollevamento delle situazioni pessime in cui versa la
povera e funestata Grotte.
Ora, alla luce di tutto ciò, sento il bisogno di esprimere un mio concetto.
Parliamoci chiaro, che sia di destra o di sinistra, di centro o di lato, di
sopra o di sotto, di quello che volete voi… non credo sinceramente che
nessun Sindaco sia in grado di risollevare Grotte.
Dobbiamo capire che la nostra cittadina non offre nulla, non produce nulla,
non vende nulla di rilevante.
Togliamoci dalla mente che produciamo le migliori arance, non è vero.
Togliamoci dalla mente che produciamo il miglior extra vergine d’oliva, non
è vero.
Togliamoci dalla mente che produciamo il miglior Nero D’Avola, non è vero.
Se non produci non vendi, se non vendi sei nella fossa. E questa è Grotte.
Mancanza di produzione, di fabbriche, di uffici competenti, di gente seria,
di risorse naturali ben sfruttate… ma allora cosa volete dal Sindaco?
Ripeto nel dire che non sono qui a scrivere in difesa di niente e nessuno,
sto solo esprimendo il mio pensiero, giusto o errato che sia.
E poi, in conclusione, quando sento dire che non si sono mantenute le
promesse in campagna elettorale sinceramente mi viene da ridere. Mi chiedo
come si possa fare a credere a tutto ciò che ci viene promesso. Nei secoli
dei secoli la politica, specie dalle nostre parti, si è contraddistinta per
il clientelismo, i favoreggiamenti, le promesse mai mantenute.
Miei cari aspiranti sindaci, consiglieri, assessori ecc…, dal basso della
mia inesperienza politica mi permetto di darvi un consiglio: basta con le
promesse mai mantenute, basta illudere la gente, basta prendere in giro il
prossimo… tanto la gente non ci casca più.
Siate corretti in campagna elettorale e promettete il giusto. Ne va della
vostra reputazione, del vostro orgoglio di uomini.
A meno che non vogliate fare la triste fine del Sig. Sindaco bersagliato
ormai da tutti.
Con la speranza di una Grotte migliore.
Distinti Saluti". |
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Alessio Cimino
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Dalla Redazione.
Le note cariche di pessimismo sulla politica e l'economia di Grotte,
espresse dalla lettera, non approfondiscono l'analisi degli
argomenti proposti; rispecchiano tuttavia lo sconforto generale, soprattutto
dei giovani, ed il loro scoramento. Una sola la nota positiva: "la
speranza di una Grotte migliore" che conclude lo scritto; nella quale ci
rispecchiamo in pieno.
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Carmelo Arnone
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28/05/2012 |
Comune. Incontro con il
Console Generale d'Italia a Charleroi (Belgio) |
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Iva Palmieri |
Stamattina, alle ore 09.30 presso la sala consiliare
"A. Lauricella" di Grotte si svolgerà un incontro tra le Istituzioni
cittadine ed il Console Generale d’Italia a Charleroi (Belgio), Avv. Iva
Palmieri.
All'incontro, promosso dal presidente del Consiglio comunale dott. Angelo
Collura, parteciperà anche il sindaco Paolo Pilato insieme ad una
rappresentanza di Assessori e Consiglieri comunali. L'iniziativa è tesa a
rinnovare gli ottimi rapporti tra la comunità grottese ed il gran numero di
cittadini emigrati, nel corso degli anni, da Grotte in Belgio.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
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26/05/2012 |
Chiesa. "Giornata
di Formula 1" per i giovani GAM |
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Vedi le foto |
Perché "Giornata di Formula 1"? Perché è
stata una giornata intensa, ricca di iniziative ed attività, nella quale non
c'è stato tempo per oziare. Una giornata all'insegna della dinamicità, della velocità,
dello sprint ma anche della gioia, del divertimento e, insieme, dell'impegno
personale e comunitario. I giovani appartenenti o simpatizzanti del gruppo G.A.M.
(Gioventù Ardente Mariana) di Grotte, si sono ritrovati domenica 13 maggio
presso l'ex istituto delle Ancelle Riparatrici in Via Confine per una
giornata di ritiro spirituale. Momenti di gioco formativo (cruciverba,
rappresentazioni) si sono alternati a spazi di ricca spiritualità
(adorazione eucaristica, recita del Rosario) ed a pause di convivialità
(pranzo, visita al calvario). La celebrazione della Santa Messa all'aperto,
nel cortile interno dell'Istituto, alla presenza dei genitori, ha segnato il
traguardo di questa giornata di "Formula 1".
Pubblichiamo alcune immagini della giornata (87 foto di
© Gruppo GAM Grotte).
Giornata di Formula 1 (Foto)
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Locandina |
26/05/2012 |
Politica. Richiesta di
dimissioni del Sindaco; dal gruppo consiliare "Uniamo Grotte" |
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Uniamo Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Cittadini,
questo Sindaco persevera continuando sulla scia delle bugie, dei proclami e
dell’inganno verso i grottesi.
É giunta l’ora che si dimetta veramente, se ne vada a casa e liberi Grotte
dall’effimero.
Cari concittadini, avete letto su questo quotidiano le menzogne del Sindaco
su un annunciato finanziamento di ristrutturazione dell’asilo nido comunale:
solo bugia, niente realtà!
Ad inizio della sua Sindacatura sbandierò ai quattro venti, (con tanto di
convocazione degli artigiani locali e di esperti del settore) l’imminente
realizzazione dell’Area Artigianale Comunale che venne presentata come il
vero volano di sviluppo dell’economia locale: solo una ulteriore bugia,
niente realtà!
Giurò, sempre ad inizio legislatura, che il Consorzio per la Tutela dei Vini
di Alta Collina sarebbe stato fulcro e rilancio dell’agricoltura grottese:
grossa balla… nessuna… ma veramente nessuna realtà!
Promise l’intervento di prestigiosi studiosi universitari per il recupero
del Centro Storico, che avrebbe dato fiato all’edilizia e alle maestranze
locali: ma… ahimè… anche stavolta il vuoto, la menzogna, la bugia e
l’inganno!
Il mercato del Contadino gli diede la possibilità di due-tre passerelle, per
poi essere una iniziativa totalmente abortita… altro che rilancio dei nostri
prodotti agricoli!
Apprendiamo da questo quotidiano che i finanziamenti del Collegio di Maria e
quasi sicuramente la ristrutturazione del Cinema Marconi sono finiti alle
ortiche e qua, non solo bugie, ma anche inverosimile tracotanza.
Infatti nel prossimo Consiglio Comunale del 04/06/2012, questo Sindaco si
permette, (sapendo che Collegio di Maria ed il Cinema sono a mare) di
scrivere nella Relazione Annuale indirizzata ai Consiglieri Comunali (si
riporta testualmente) di essere orgoglioso che la nostra Comunità ha
raggiunto l’ambizioso risultato del finanziamento delle sopracitate due
opere pubbliche.
Non dimentichiamoci, ancora, il recente inganno sul Consorzio Tre Sorgenti.
Ci vuole veramente faccia tosta!
E allora cittadini grottesi… è ora che questo Sindaco liberi Grotte, si
dimetta e finalmente se ne vada a casa".
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Il Gruppo Consiliare
"UniAmo Grotte"
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25/05/2012 |
Lavori. Niente fondi per
l'asilo nido comunale (e non solo); di Carmelo Arnone |
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Asilo nido
Fondi asili nido
Fondi asili nido
Collegio di Maria |
In un recente articolo sulle condizioni e la
manutenzione dell'asilo nido comunale (pubblicato
il 10 maggio 2012) mettevo in evidenza sia l'impegno del personale nel
garantire l'igiene dei locali che - soprattutto - le forti carenze
strutturali dovute all'inequivocabile infiltrazione di acqua. Un esperto in
materia, alla lettura dell'articolo, mi ha contattato per sottopormi alcune
sue considerazioni sull'argomento. La prima: già dalle foto pubblicate è più
che evidente la presenza di umidità; un problema - dal suo punto di vista
assolutamente professionale - non temporaneo ma permanente, risolvibile con
opportuni interventi sulla struttura (quanto potrebbero costare? circa
20.000 euro). La seconda: se è vero che la posa del parquet impedisce il
contatto tra i bambini ed il pavimento, è anche vero che al di sotto dello
stesso strato isolante si viene a formare un terreno di coltura privilegiato
per lo sviluppo di muffa e batteri (addirittura in quantità maggiore di
quella presente nelle altre stanze senza parquet), la cui presenza sarà
inequivocabile quando, al mattino, si accede nei locali rimasti chiusi
durante la notte. La terza: i bambini sono comunque a contatto con i muri,
al di sopra del parquet, dove l'opera della muffa, seppur ostacolata dagli
interventi di pulizia operati dal personale, continua inesorabile; inoltre
nulla ostacolerebbe il propagarsi nell'aria di elementi volatili nocivi
(esalazioni, spore) provenienti dal sottostrato e persistenti soprattutto
negli strati bassi più vicini al pavimento, proprio all'altezza dei bambini.
Queste le sue considerazioni, che sottopongo all'attenzione delle autorità
sanitarie e comunali, per le opportune verifiche. Nella speranza che qualche
relazione ufficiale rassicuri i genitori dei bambini sull'idoneità
igienico-sanitaria dell'intera struttura. Concludendo l'articolo del 10
maggio mi chiedevo che fine avessero fatto i 264.900,00 euro promessi dal
Presidente della Regione per la ristrutturazione dell'asilo nido. La
risposta è arrivata. I soldi no. E' pervenuta al Comune (non adesso ma il 4
luglio dell'anno scorso) una lettera dell'Assessorato Regionale della
Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro - vedi a lato - che, in
sintesi, dice: Fermi tutti! Per gli asili nido non ci sono soldi.
"Ogni promessa è un debito" recita un antico adagio, ed i cittadini
presentano sempre il conto ai propri amministratori delle promesse fatte. A
febbraio 2011 è stata diffusa la notizia del finanziamento per l'asilo nido;
a luglio 2011 è arrivata la smentita, che però è rimasta sotto silenzio.
Sarà stato un caso, una disattenzione, una dimenticanza. Può capitare.
Il
3 marzo 2011 abbiamo pubblicato la notizia del finanziamento dei lavori
all'ex Collegio di Maria ed al cinema. Il 16 gennaio 2012 è stato firmato il
decreto di approvazione della graduatoria regionale delle opere ammissibili
a finanziamento (pubblichiamo a lato uno stralcio). I lavori per
recuperare, riqualificare e fornire di infrastrutture sociali l'area
comunale "Ex Collegio di Maria" di Grotte per un importo di 3.950.000,00
euro sono al 68° posto in graduatoria; tenendo conto dei fondi disponibili è
estremamente improbabile che Grotte vedrà realizzata l'opera. Questa
informazione non ci è pervenuta dal Palazzo Municipale; sarà stato un altro
caso, un'altra disattenzione, un'altra dimenticanza. Può sempre capitare.
Non vi sono ancora notizie (almeno presso la redazione del nostro giornale)
sul finanziamento dei lavori di ristrutturazione del cinema; visti i tempi,
c'è poco da sperare.
E' chiaro che la "politica dell'annuncio", per qualsiasi amministratore è
gratificante (faremo questo... faremo quello...) perché riscuote consensi,
mentre la comunicazione contraria (l'opera non si farà più) non ottiene lo
stesso gradimento; però la diffusione di informazioni chiare, corrette,
aggiornate e trasparenti (anche se poco gradite) connota comunque sempre in
positivo qualsiasi politico, mostrandone il lato della lealtà e dell'onestà
intellettuale.
Il cittadino ha diritto di conoscere sia le notizie positive che quelle
negative; un politico non viene giudicato solo per le cose che riesce a fare
ma pure per la sua trasparenza, anche quando i suoi sforzi possono risultare
- suo malgrado - vani.
In Svizzera viene ricordato come eroe nazionale, con monumenti in diverse
città, il Generale Henri Guisan, Comandante in Capo dell'esercito elvetico,
non per le guerre che ha vinto ma per quelle che non ha combattuto. Carmelo Arnone
25 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
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25/05/2012 |
Libri. "Amici per sempre", il
nuovo volume di Daniela Spalanca, presentato ad Agrigento |
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Daniela Spalanca |
Il nuovo libro della giornalista Daniela Spalanca,
“Amici per sempre”, descrive gli aspetti più umani e intimi di uno scrittore
come Leonardo Sciascia, ritenuto da molti timido, introverso e poco propenso
a concedersi alle telecamere relativamente alla sua sfera familiare ed
amicale, ma in realtà uomo di grande sensibilità e generosità specialmente
con gli amici.
Ottimo padre, comprensivo verso il prossimo - come afferma la figlia minore
Anna Maria in un suo piccolo scritto inserito nell'introduzione al volume -
Leonardo Sciascia per tutta la vita non mancò mai di dedicare del tempo agli
amici più cari, ai tanti giovani che si rivolgevano a lui per consigli o per
un aiuto di qualsiasi tipo.
Il libro però non parla solo di Sciascia, anzi mette in luce lo scrittore
racalmutese attraverso i ricordi di un amico che, oltre ad essere stato il
suo medico, gli è rimasto accanto sino alla fine: Calogero Castiglione.
Per rendere la scrittura più godibile e scorrevole, rifacendosi a “L'Amico
ritrovato” di Fred Uhlman, l’autrice fa parlare Castiglione in prima
persona.
Dunque la sua "scrittura" si sdoppia per rendere ancora più incisivi certi
ricordi antichi che hanno caratterizzato l'infanzia e l'adolescenza di Lillo
(Calogero Castiglione) e Nanà (Leonardo Sciascia).
Così scrive Gaetano Savatteri nella prefazione: “Ha un timbro limpido
l'amicizia tra Lillo e Nanà, nata al tempo degli studi, sui libri di
filosofia, poi diventata adulta attraverso matrimoni, figli, mestieri,
successi, dolori e in grado di resistere pure alla morte”.
Presentazione del libro
"Amici per sempre" di Daniela Spalanca
Sabato 26 maggio, ore 18.00
Sala Zeus del Museo Archeologico
Regionale "Pietro Griffo" di Agrigento.
In vendita nelle migliori librerie.
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Locandina |
25/05/2012 |
Sport. Tutto pronto per la
"Stracittadina di Primavera" |
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Manifesto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"La macchina organizzativa ha compiuto il suo percorso, tutto è pronto per
la Stracittadina di Primavera del 27 maggio 2012.
Per tutti gli interessati, è opportuno fornire alcune informazioni
aggiuntive rispetto a quelle indicate nel manifesto.
1. L'iscrizione alla stracittadina è totalmente gratuita.
2. L'accreditamento avverrà dalle ore 08.30 alle ore 09.30 presso Piazza
Marconi; la partenza è prevista per le ore 10.00.
3. Al termine ci sarà la premiazione relativa alla stracittadina stessa e ad
alcune delle manifestazioni di MAGGIOinSPORT.
4. Possono iscriversi tutti coloro che saranno forniti di un certificato
medico che attesti la sana e robusta costituzione fisica per poter svolgere
attività sportiva non agonistica.
5. Ci saranno due percorsi: uno per gli adulti, che si snoderà per le vie
del paese per una lunghezza totale di 2.300 metri; un secondo per i più
piccoli, di circa 800 metri". |
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Antonio Villardita
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25/05/2012 |
Servizi. Chiuso per
ristrutturazione l'ufficio postale di Grotte |
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Riaprirà al pubblico il prossimo lunedi, 28 maggio,
l'ufficio postale di Grotte. Da mercoledi pomeriggio, 23 maggio, il servizio
all'utenza è stato sospeso per lavori di ristrutturazione all'interno dei
locali. Anche il postamat, posizionato esternamente all'ufficio, risulta
disattivato. La continua adesione alle norme e la necessità di adeguare,
nell'ottica del miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, la
funzionalità della struttura alle diverse esigenze relative alle ampie
offerte che Poste Italiane propone agli utenti; queste le ragioni alla base
dei lavori. Ufficialmente la ristrutturazione si concluderà sabato 26;
considerato il seguente giorno di chiusura domenicale, la riapertura avverrà
il lunedi successivo.
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24/05/2012 |
Riflessioni. "Cos'è
l'arte? Introduzione all'estetica di Benedetto Croce"; di Antonio Pilato |
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Antonio Pilato |
Questa riflessione, a Vanessa, Assunta, a Giacomo e
a Giuseppina io dedico, e a tutti quelli che vogliono avventurarsi nel
problema dell’estetica di B. Croce e alla risonanza che essa ha esercitato
sui pittori contemporanei più affermati.
Che cos'è l'arte?
L'arte è un mistero.
Introduzione all'estetica di B. Croce (parte prima)
Navigando, oggi, entro il problema dell’arte in B.
Croce, il cui contenuto risulta, più che in nessun altro autore precedente e
coevo, arricchito di tutti i contributi dei diversi campi del sapere,
rispondere alla domanda “cos’è l’arte” non dovrebbe risultare arduo,
malgrado le molte incertezze ancora esistenti, e le non poche affermazioni errate e anche contraddittorie del passato da lui non del tutto
eliminate, che come cespugli e sterpaglie, invadono questo
meraviglioso campo dell’attività teoretica pura dello spirito.
Per rispondere a questa domanda, infatti, si sono interrogati quasi tutti i
filosofi, scritte enormi quantità di pagine, pubblicati libri, che
profonde tracce del loro pensiero hanno lasciato, riconosciute in parte
valide, altre discutibili, altre ancora definitivamente superate od errate;
e ancora dubbi attendono di mettere a dura prova la mente prima di eliminare
completamente tutte le incertezze del campo estetico.
L’intelligenza, oggi almeno, dopo tanto peregrinare intorno alla
problematica dell’estetica, avrebbe diritto di riconoscersi
universalmente valida nel fare anzitutto la distinzione fra tutte le
attività di se medesima: estetica, filosofia, economia ed etica, e poi
rivendicare il valore autonomo dell’arte, e il ruolo che essa svolge nella
vita e per la vita dello spirito, come ha sostenuto correttamente il Croce.
Croce ha risposto a questa domanda cominciando, come lui stesso ha
sostenuto, a togliere preliminarmente tutto ciò che è estraneo all’arte. Io
pur giustificando e apprezzando il pensiero del filosofo, che mi permetto e
mi vanto di conoscere in modo particolareggiato, comincio diversamente
dall’analisi del termine stesso di “cosa è arte”.
L’arte intanto non è “una cosa”. Dico questo
perché spesso vien formulata all’artista da chiunque la domanda: cosa fai?
Oppure cosa dipingi? Non è una produzione d’uso e consumo materiale come
una sedia, un tavolo, il pane, la pasta, la casa, la piscina, la macchina,
l’aereo e ogni altra cosa che serve a soddisfare un bisogno esistenziale.
L’arte è una speciale attività teoretica pura dello spirito, che precede e
presuppone tutte le altre. E’ immagine o fantasma, indistinzione di realtà e
irrealtà, spontaneità intuitiva di sentimento, formato di linee colori e
forme, di cui si ha una percezione soltanto interiore, si avverte la
gravidanza senza sapere come e l’avvicinarsi del parto senza l’intervento
della volontà. La volontà è infatti un atto della mente che riflette, la
rappresentazione di un’immagine invece è spontaneità, che non può essere
controllata dall’attività intellettuale. Ma bisogna subito precisare che la
percezione intuitiva di un’immagine artistica non solo è distinta da quella
esteriore, ma è anche una percezione complessa, distinta da quella semplice.
Per quanto riguarda la prima, la percezione interiore non ha l’oggetto fuori
di sé, come si può avere quella di un albero, un cavallo ecc, ma dentro: io
mentre sono seduto, per fare un esempio, percepisco me stesso nell’atto di
correre o di nuotare. Per quanto riguarda invece la percezione
complessa essa si distingue da quella comune, perché non manca di nulla per
essere tale, essa cioè contiene tutte le possibili percezioni semplici, che
tutti gli individui particolari possono avere di un tramonto o di un raggio
di sole, che illumina una pianta, ecc; invece quella complessa le contiene
tutte quante e le supera. In questo caso questa percezione esemplare ha
valore veramente artistico, perché tutti gli individui vi si riconoscono.
Può avvenire che nella percezione intuitiva, ossia interiore vi siano o non
vi siano esercizi intellettuali, od anche percezioni di fatti esteriori;
essi però, in quanto contenuti nella intuizione pura, hanno perso la loro
indipendenza, il loro ruolo specifico e sono diventati semplici elementi
della intuizione, che è il primo atto conoscitivo, anche detto primo grado
della conoscenza teoretica pura dello spirito, ossia conoscenza in
formazione, ancora nella forma schematica, detta appunto percezione
intuitiva, non ancora conoscenza oggettiva.
Sono pure estranee all’intuizione interiore lo spazio ed il tempo
scientificamente intesi. Può avvenire anche che l’intuizione abbia il solo
spazio od il solo tempo. Questo non modifica assolutamente il valore
dell’intuizione. Si può intuire l’immagine della fanciullezza di una donna
che non lo è più o del cerchio di luna sproporzionatamente grande, quasi a
distanza molto ravvicinata. Ma l’una e l’altra immagine sono soltanto reali
nella nostra fantasia. All’artista con la libertà d’immaginazione tutto è
possibile, perché l’intuizione artistica non ha padroni a cui ubbidire per
esprimere quello che sente.
L’intuizione pura non deve neppure confondersi con la sensazione. La
sensazione è passività. Essa nasce dal rapporto che i nostri sensi hanno con
gli oggetti quando vengono a contatto con essi. Perciò la sensazione è tutta
materiale, in quanto non si avrebbe senza la presenza delle cose.
L’intuizione è invece attività spirituale in quanto ha in sé la sua stessa
origine: “causa sui”. Lo spirito umano non possiede la materia, ma la
forma. La materia è fuori di noi: lo spirito o la forma è invece dentro di
noi ed agisce per afferrare l’esteriorità. La forma è costante, non muta, la
materia diviene continuamente. La forma nella sua astrattezza conserva
l’immagine costante delle cose; la materia pur essendo concreta, muta la sua
realtà: si trasforma, perisce.
L’intuizione non è neppure associazione di immagini, ma è unità di immagini:
l’unità avviene aprioristicamente, senza cioè l’intervento della volontà;
l’associazione è invece attività empirica, voluta dal soggetto. Nell’azione
volontaria associativa il soggetto raggiunge il fine che cerca;
nell’intuizione il soggetto la percepisce ma non partecipa alla sua
formazione, che è assolutamente irresponsabile, inconsapevole nell’atto del
suo nascere e svilupparsi nella mente: il suo risultato è irriflesso, cioè
assolutamente a-priori. La volontà è un atto di riflessione; l’intuizione ed
espressione fantastica è spontaneità.
Riflettere infatti vuol dire intervenire con la volontà, che non è più
spontaneità, ma azione volta a cambiare intenzionalmente qualcosa. Ciò che
si fa con la volontà, richiede sforzo, impiego maggiore di tempo, si avverte
la fatica e il risultato finale raggiunto si dimentica presto. Ciò che si fa
spontaneamente, invece, si fa con piacere, non si avverte il tempo che
passa, si apprende subito e il risultato non si dimentica mai.
“Quando l’artista dipinge, fa seguire alla mano la voce del sentimento
spontaneo, che intuisce dentro di sé, tutto colore, linee e forma, già unità
espressiva chiara e definita in tutti i particolari, con ritmo e intonazioni
adeguati”.
Dire intuizione od espressione non v’è differenza, perché si identificano.
L’espressione o rappresentazione e comunicazione non variano assolutamente
il fatto intuitivo, ossia l’immagine che è tutta sentimento. L’immagine
dentro coincide perfettamente con se stessa fuori, cioè veicolata attraverso
i mezzi o strumenti fuori dello spirito, per essere comunicata agli altri e
conservata nel tempo della scienza che ne garantisce la storia della
documentazione.
Eppure c’è un modo molto semplice per distinguere l’intuizione da ciò che le
è estraneo. L’intuizione è l’espressione, é tutto ciò che si intuisce e si
esprime nello stesso tempo: non si può intuire senza subitamente esprimere
con parole, con suoni, con colori ciò che si intuisce. Se ciò infatti non
avviene, l’intuizione che si crede di avere non è più intuizione, ma
semplice sensazione. “L’intuizione, quando si possiede veramente, non si
può fare a meno di esprimerla”.
Un artista rappresenta le cose non come sono, al modo della macchina
fotografica, ma come le sente dentro di sé: belle, brutte, significative,
lodevoli, riprovevoli, che sono tutti concetti degli altri, ma estranei
all’artista nel momento in cui dipinge.
Le qualità che l’artista deve possedere, e che gli altri non devono
trascurare di cercare, vedere in lui, per considerarlo tale, sono la
chiarezza, limpidezza e precisione della espressione, senza il superfluo e
senza manchevolezza, il ritmo e l’intonazione appropriati delle sue
immagini. Questi sono gli elementi necessari di ogni rappresentazione
artistica. Tutti questi elementi, necessari e indispensabili, fanno essere e
giudicare un artista genio, perché al posto di esprimersi coi modi
tradizionali e adeguati al gusto comune, si serve di un linguaggio del tutto
personale e originale.
L’arte è evocazione delle gioie, ma soprattutto delle sofferenze interiori
in forma lirica, coi colori, linee e forme. Questo chiaramente vuol
dire che l’arte non è volta all’esterno per alcun altro interesse sia
filosofico, economico e/o morale ed etico, ma è il riflesso dell’interiorità
spirituale.
Non è filosofico perché non è ripiegamento logico, volto a discernere il
falso dal vero, l’immaginario da ciò che è invece reale, concreto e visibile
oggettivamente a tutti. Tutto questo mondo interiore, può essere sentito
emotivamente e percepito solo da una mente, dal soggetto stesso che lo nutre
dentro, e può essere solo comunicato agli altri con l’uso dei colori, che
sono strumenti a servizio dell’arte.
In questo senso l’artista non è dipendente, ma libero di qualsiasi
opposizione concreta e spirituale, intellettuale e morale. L’artista stesso
è libertà come facoltà di cominciare da sé, senza cause precedenti.
Se la volontà, ossia il volere a tutti i costi, trasformasse la libertà in
necessità, pervadesse l’arte, il mondo sarebbe una mostruosità
incomprensibile, un cumulo di macerie, una smorfia senza senso e
significato. La vita di tutte le cose e soprattutto degli uomini sarebbe il
teatro basato sulla certezza della necessità.
L’artista, in virtù delle sue capacità di avere rappresentazioni non
concrete, mediante le quali pensa e riflette, ha in più di tutti gli altri,
un orizzonte ampio che comprende le cose assenti del passato, del presente e
dell’avvenire; in questo modo possiede una maggiore sfera di influenze di
scelta dei motivi, di quanto non abbiano tutti gli altri uomini: l’immagine,
che è tutta sentimento, è anzi il sentimento stesso, anima e rende più bello
tutto l’universo. Quest’ultimo, nella sua totalità, perfezione e armonia
infinita, resterebbe muto, senza l’artista che lo fa parlare.
Ma i colori, le linee, la forma in sé considerati allo stesso modo in cui si
studiano le cose esterne, sono arte? Non sono arte, è la risposta. L’arte è
intuizione lirica, e l’intuizione, contrariamente a tutto il mondo delle
cose fenomeniche, è spirituale. L’artista intuisce dentro di sé un’immagine
che precede ogni fenomeno fisico. Ma perché, ci si potrebbe
interrogare, l’arte non è un fenomeno fisico?
Un fatto fisico, si risponde, è soggetto al divenire nello spazio e nel
tempo, cambia, muta; mentre l’immagine di un oggetto, essendo assolutamente
spirituale non diviene, rimane sempre se stessa, quindi è libera. Ma non
tutti i critici e filosofi sono d’accordo, perché si fermano solo
all’esteriorità dell’arte. Secondo il loro modo di vedere, di pensare, solo
le linee, colori, luci, tonalità, ombre, chiaroscuro, sfumato ed altro sono
elementi artistici. Ma essi si sbagliano, si rivelano superficiali, perché
pensano erroneamente che tutta l’arte si esaurisca nell’aspetto esterno.
Secondo costoro cioè l’arte nella pittura si rivela nei colori, nelle linee
ecc; nella poesia, nelle parole e nel ritmo; nella scultura, nel
contorno; nella musica, nei toni.
Secondo Croce, e non erra, costoro guardano e ascoltano l’arte coi sensi
invece di farlo con il sentimento.
Tutto ciò che riguarda i mezzi e strumenti di cui l’artista si serve per
comunicare appartiene alla tecnica. Il contenuto, invece è tutto
sentimento. Sentimento o emozione, ossia stato d’animo che l’artista prova
davanti all’immagine o fantasma che percepisce dentro di sé. Tutto questo
riguarda l’interno; mentre il modo e i mezzi per rappresentarlo riguarda
l’esterno. L’interno equivale all’intuizione di una corsa di cavalli, di un
albero solo intuiti ecc; l’esterno invece quella corsa di cavalli,
quell’albero rappresentati con i mezzi artistici: i colori se si tratta di
pittura; le parole, se si tratta di poesia; dei suoni, se si fa musica.
Ma quanto vale la conoscenza della tecnica? Questa conoscenza che
è necessaria per veicolare perfettamente fuori della mente l’immagine che
sta dentro, se non vi fosse, non vi sarebbe nemmeno rappresentazione
artistica e tanto meno documentazione dell’immagine che si vive dentro. La
nascita dell’immagine e la maturazione di essa è possibile senza la tecnica,
ma non è possibile rappresentarla senza la tecnica. La tecnica quindi è
indispensabile per la comunicazione. Essa è un fatto intellettuale a
servizio dell’atto intuitivo. E’ importante perciò conoscere i colori e il
modo di formare le sfumature, le ombre e le linee; il marmo e l’uso dello
scalpello; le note della musica e lo strumento musicale, ma sempre per saper
cogliere coi mezzi adeguati l’immagine che si è formata in tutti i
particolari già aprioristicamente. Ma la sola conoscenza della tecnica e dei
mezzi non è sufficiente per la creazione di un’immagine. L’attività creativa
dell’immagine è un dono esclusivo della natura, e quindi non si può
insegnare né trasmettere; la tecnica, ausiliaria dell’immagine, invece può
essere insegnata ed appresa. Non è la scuola che fa l’artista, ma artista si
nasce, e il vero artista, il genio fa scuola. Il pittore, se è artista e non
meccanico esecutore di linee, colori e forma, espertissimo compositore in
superficie, deve essere guidato dal sentimento, che è prioritariamente
l’essenza dell’arte. Perciò anche il buon critico deve rifare non il
processo tecnico dell’artista, ma il suo corso spirituale, quello cioè
creativo. Tanto meno i critici devono servirsi dei motivi biografici, ossia
personali dell’artista, perché essi conducano a interpretazioni estranee
all’arte. Precedentemente si è fatta la distinzione tra l’intuizione pura,
come primo momento dell’attività teoretica dello spirito universale e la
conoscenza oggettiva, che è invece il secondo momento dell’attività dello
spirito. Questo è vero, e voler dimostrare il contrario è sbagliato. La
conoscenza intellettuale studia e determina la relazione fra le cose ed
implica la riflessione. L’attività intuitiva è invece conoscenza di immagine
schematica, conoscenza in nuce, ossia in formazione, che precede
ogni conoscenza filosofica o scientifica, che può stare da sola, perché è
libera attività, spontaneità. Mentre la conoscenza filosofica dipende
dall’intuizione, ed ha il compito di riflettere per distinguere il vero dal
falso, sulla base dei contenuti che gli vengono offerti dall’intuizione.
La filosofia non è quindi libera quanto l’intuizione perché dipende dalla
riflessione, e la riflessione esige enunciati logici.
Si è parlato avanti della distinzione fra aspetto interno ed esterno
dell’arte. Vi è dualismo, scissione o soltanto distinzione? Se affermassimo,
come i filosofi positivisti e loro consimili, che l’arte è solo l’esterno,
su quali fondamenta si dovrebbe edificare la storia dell’arte? Sicuramente
dovremmo avere una storia della tecnica, delle linee, dei colori e anche dei
supporti. Ma, per fortuna, ciò non avviene, altrimenti per arte si sarebbe
inteso il bene d’uso e consumo. Per portare un esempio validissimo, io credo
in tutti i tempi avvenire, e come l’Imbriani stesso sostiene correttamente,
non vale la perfezione, la precisione, la nitidezza dei colori se l’oggetto
rappresentato non esprime uno stato d’animo, il sentimento dell’artista in
cui si riconoscono dentro anche tutti gli altri osservatori, che così fa
essere l’arte universale. Si devono pertanto disprezzare i commercianti e
tanti altri che come loro si soffermano ad ammirare le belle forme
esteriori, invece che l’interiore. Così avviene quando si ammira il corpo
ben formato di una donna e non si va a valutare il suo mondo interiore, il
grado culturale, il sentimento, la formazione e lo sviluppo integrale della
personalità. Anche Ugo Foscolo sostiene che non è artista chi ha solo
conoscenza delle regole, ma è artista chi ha la passione, ossia vive dentro
di sé i sentimenti travolgenti, paragonabili alla malattia febbricitante. I
colti da tavolino possono solo parlare di arte, ma non fare arte. L’arte è
una forza assoluta interiore che non avvisa l’artista ma lo assale con una
forza dirompente e inarrestabile, fino al parto finale di essa. Lo stesso
Croce, che io ammiro, ebbe a dire: “l’arte non si misura quantitativamente
attraverso l’aspetto tecnico. La grande opera d’arte è nella sua essenza e
può essere rappresentata in pochissimi versi”.
Ma anche l’aspetto fisico, che consiste nei colori, nelle parole, nei suoni
nel marmo ed altro, come si è detto prima, distinto dal contenuto puramente
formale, cioè spirituale, che è la sostanza prioritaria ed essenziale
dell’arte, non può essere trascurato. Se ciò non fosse vero, non avremmo la
documentata testimonianza di tutte le opere del mondo dell’arte di tutti i
tempi, fino ad oggi, e così in avvenire. Questo aspetto fisico dell’arte può
essere visto da qualsiasi spettatore, se si distrae dall’effetto che
subisce, dall’influenza che l’opera d’arte esercita sul suo stato d’animo,
se si mette a guardare la quantità dei colori, a misurare la dimensione e il
peso della scultura. Tutto questo che si osserva fuori dal coinvolgimento
lirico, è materia. Senza la materia vano sarebbe ogni tentativo
dell’artista di rappresentare l’emozione, il messaggio lirico che vive
dentro. Così potremmo dire che la tecnica pur non essendo arte è
indispensabile, perché propedeutica all’arte. Si ha così, per mezzo della
tecnica, la rappresentazione in parole della poesia, della tragedia,
commedia, romanzo ecc; in colore, linee e forma in pittura; in note, i
componimenti musicali ecc, ecc.
Un altro aspetto che non deve confondersi con il concetto di bello in arte è
il piacere. Se fosse il piacere, arte sarebbe tutto ciò che rende piacevole
l’organo dei sensi: vista, udito, gola, tatto. Il valore dell’arte si
misurerebbe coi sensi. La sensazione diverrebbe il più alto grado della
facoltà spirituale dell’uomo, analoga a quella di tutti gli animali. Ciò è
sbagliato, perché l’uomo è l’essere più perfetto e più nobile delle creature
di tutto l’universo appunto, perché dotato di sentimento e di comunicazione
intuitiva, intellettuale e razionale.
L’arte non deve neppure confondersi con il diletto, perché se fosse
tale tutto quanto si fa per gioco sarebbe arte: giocare a pallone, a carte,
a nascondino, a bocce, ecc.
Non è neppure esercizio materiale per scaricare la carica tensiva; non è
risonanza degli istinti sessuali. Non è nemmeno pedagogia, perché avrebbe
anche in questo caso un fine; l’arte invece è assolutamente irriflessione.
Non è bellezza pura, perché anche il brutto, se rappresentato non
intenzionalmente è bellezza. Non è diletto, perché l’artista si esprime con
il peso della sofferenza.
Considerati gli aspetti della non arte, ossia considerati gli aspetti
pratici, fisici, edonistici e logici come non arte, e arte solo come
intuizione, immagine e sentimento contemplato, sorge un altro problema: qual
è il valore dell’arte, dell’immagine artistica? Quale ufficio, ci si
domanda, può avere nello spirito dell’uomo un mondo di pure immagini? Che
cosa c’è, ha detto lo stesso B. Croce, di più vano del sognare ad occhi
aperti? Sarà mai un oziare ad occhi aperti l’attività dell’artista? In
verità l’artista nel momento in cui opera, nel momento in cui si libera da
altre passionalità dello spirito per legarsi alla passionalità dell’arte,
non sogna ad occhi aperti, ma compie, senza volerlo, un ufficio morale, cioè
si purifica da ogni interesse mondano, e dunque l’opera dell’artista guida
la gente, la società a condurre bene la loro vita, che è l’aspetto
assolutamente bello, come l’arte, di tutta l’esistenza.
Ma che cosa dà vita all’immagine? Il sentimento, si risponde. Il sentimento
è lo stato di volizione o di posizione assolutamente spirituale, che
l’individuo assume, molto più complesso nel caso dell’artista, davanti ad un
fatto. Per posizione si intende lo stato d’animo che respinge o accetta, che
gode o soffre, ecc. Esso non domina l’intuizione ma ne fa parte,
l’accompagna nell’espressione. Quando si dice messaggio lirico o lirismo,
si intende dire del sentimento. Senza il sentimento l’opera é sorda e muta.
Assodato che l’arte è pura intuizione, assolutamente spirituale, che
nasce spontaneamente nella mente dell’artista, unica sorgente inesauribile
di fantasia, conviene subito fare ancora la distinzione fra fantasia e
fantasticare disordinato. L’immaginazione è la fonte mistica, la sorgente di
un mondo di atti mistici: nell’immaginazione la mente è passiva. Nella
rielaborazione delle immagini la mente è invece attiva. Ora se questa
elaborazione è un atto involontario, una sintesi a priori, allora il
risultato è una complessa immagine come unità indivisibile di più immagini
particolari. Se invece l’elaborazione è a posteriori, il risultato è
associazioni di più immagini che non hanno un valore assolutamente
artistico: riproduzione, ricreazione ecc. Ma allora che cosa dà unità
all’immagine? Il sentimento è la risposta. Non quindi la sensazione,
l’intelletto, la ragione, né alcun altro elemento. E’ il sentimento che dà
coerenza e unità all’intuizione. Pertanto, quando ci troviamo di fronte ad
un’opera d’arte, ciò che ammiriamo è la perfetta forma fantastica dello
stato d’animo dell’artista: è tutto questo che determina l’intuizione
lirica, ossia lo stato d’animo che l’artista vive e sente interiormente
prima, durante e dopo l’espressione dell’immagine. Non lo stato d’animo
dell’uomo, che vive con agitazione le passioni quotidiane, ma dell’uomo
artista che rappresenta spontaneamente in arte le immagini tutte ricche di
sentimento. Queste opere hanno un assoluto valore artistico.
A volte succede che le opere di certi autori, siano, dal punto di vista
tecnico, più eccellenti dei veri poeti; ma gli autori restano sempre degli
intelligenti scrittori, poeti, pittori, scultori, ecc, non artisti. Queste
opere mancano cioè d’arte, che ha una sola caratteristica, intuizione lirica
libera e assolutamente pura, cioè natura a-priori.
Questa intuizione lirica è l’unità indivisibile di sentimento o anche
pensiero e colore, detta anche forma. Il colore senza il sentimento è muto e
vuoto; il sentimento senza colore è cieco. Solo l’immagine del colore
sarebbe una rappresentazione artificiosa che può essere fatta anche da una
macchina fotografica o da una stampatrice perfettissima, ma senza emozione
lirica; una emozione o pensiero o sentimento senza l’immagine non sarebbe
comunicabile senza il colore, le linee o la forma. E dunque l’arte deve
essere sentimento puro, che non vuol dire passione, da cui anzi va
distinto, e immagine. La passione è l’agitazione immediata interiore che
l’individuo vive davanti ad un fenomeno fisico che gli viene incontro, che
lo coinvolge direttamente o indirettamente, di cui si prende cura o
sollecitudine, un fatto d’amore che arreca gioia o dolore, la cui
espressione è uno sfogo a caldo, non è arte. Il sentimento puro è si
espressione di uno stato d’animo, ma non voluto dall’artista, spontaneo,
come qualcosa che si ricorda, perché vista a distanza, che ha perso tutto
il carico della tensione fisica.
Dopo aver distinto l’arte da tutto quanto non lo è, viene da dirci quale
deve essere il giusto punto di vista del critico d’arte, per comprendere ed
esprimere correttamente un giudizio sull’opera d’arte. Ciò avverrà se egli
seguirà gli stessi principi, che l’artista possiede spontaneamente per
natura, come comandamenti del vangelo, in ogni sua rappresentazione
artistica.
Fine parte prima.
Antonio Pilato
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 24 maggio 2012.
Per gentile concessione dell’Autore.
© Riproduzione riservata.
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24/05/2012 |
Editoria. "Pinsera", libro
vincitore del Premio Martoglio 2011, presentato a Favara |
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Copertina |
Il
libro “Pinsera”, opera vincitrice della nona edizione del Premio di poesia
dialettale “Nino Martoglio” ideato e diretto da Aristotele Cuffaro, sarà
presentato il prossimo
sabato 26 maggio alle ore 17.30 presso l'Accademia
Comunale Arte, Cultura e Legalità a
Favara nella
Villa Liberty (Villa Piana), in contrada Piana 40.
La manifestazione è realizzata nel quadro del programma denominato
“Amore a primo libro”, col patrocinio del Comune di Favara.
Programma della presentazione:
-
Saluti
Dott. Vincenzo Patti (Direttore Accademia Arte, Cultura e Legalità)
Ins. Rosario Manganella (Sindaco del Comune di Favara)
Dott. Calogero Carlino (Assessore alla Pubblica Istruzione del
Comune di Favara)
- Relazioni
Dott. Antonio Patti
Dott. Antonio Liotta (Editore)
- Letture
Salvatore Milano
-
Intervento artistico-musicale
Salvatore Nocera.
In occasione della presentazione, moderata da Aristotele Cuffaro (Presidente
dell'Associazione "Nino Martoglio")
verranno esposte foto artistiche di Angelo Anzalone.
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24/05/2012 |
Racalmuto. Premio di
giornalismo all'Istituto Comprensivo "Gen. Macaluso" |
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Premiazione |
Alunni e docenti dell'Istituto Comprensivo "Gen.
Macaluso" di Racalmuto sono stati premiati, lo scorso 9 maggio a Benevento,
dal Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Enzo Iacopino, in
quanto vincitori della IX edizione del Concorso Nazionale “Fare il giornale
nelle scuole”, indetto dallo stesso Ordine. La pubblicazione realizzata nel
corso dell'anno scolastico 2010-2011 dagli alunni delle classi quarte (corsi
A, B, C e D), nell'ambito di un progetto curato dalle docenti Sabrina
Salvaggio e Gerlanda Marotta, dal titolo "Piccole voci da Regalpetra", ha
ottenuto il prestigioso riconoscimento.
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Leggi il giornalino |
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Leggi il giornalino |
Vedi il sito dell'O.D.G.
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23/05/2012 |
Editoria. Presentazione del
libro "Amici per sempre" di Daniela Spalanca |
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Amici per sempre |
Sabato 26 maggio, alle ore 18.00 presso la sala Zeus del Museo Archeologico
Regionale "Pietro Griffo" di Agrigento, sarà presentato il libro "Amici per
sempre" della giornalista Daniela Spalanca.
Questo il programma della manifestazione:
- Saluti
Gabriella Costantino (Direttore del Museo Archeologico)
Marco Zambuto (Sindaco di Agrigento)
- Interventi
Domenico Butera (Presidente onorario associazione "Luchino
Visconti")
Salvatore Bellavia (Operatore culturale)
- Letture
Nino Bellomo (Attore)
- Coordina
Enzo Alessi (Regista)
Concluderà l'autrice.
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23/05/2012 |
Lettere. "Convincimento che
beviamo acqua inquinata da molto tempo"; di Calogero Agnello |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Con sorpresa
di tutti, in questi giorni, il nostro Sindaco ci ha comunicato che, a
seguito di controlli dell'Autorità competente, è risultato che la nostra
acqua è inquinata e per questo va utilizzata con le dovute precauzioni.
Ma da quando lo è? In una cittadina in cui tutti in vario modo ci si è
muniti di recipienti, è da ritenere - più che sospettare - che questi
saranno inquinati a loro volta.
Il nostro sig. Sindaco, che ringraziamo delle assicurazioni, ci deve rendere
note le notizie circa le consuetudini (o le regole?) che impegnano l'ASP ad
effettuare i controlli.
Perché il convincimento che beviamo acqua inquinata da molto tempo è ormai
diffuso e porta a sottovalutare il senso della comunicazione in quanto “ci
saremmo già vaccinati”.
Alcuni amici con i quali ho avuto l'occasione di commentare la situazione
hanno risolto chiudendo il rubinetto di accesso al serbatoio, un altro mi ha
detto che è tutta una messa in scena (rassegnazione e diffidenza).
A questo punto abbiamo il diritto di sapere quando è stato effettuato
l'ultimo controllo; quale tipo di controllo l'Amministratore può effettuare;
è normale aspettare sine die che qualcuno ci dica qualcosa? Quali
sono le responsabilità della Girgenti Acque e quali quelle dell'Ufficio
Sanitario di controllo.
Ci dica quindi il nostro sig. Sindaco quali passi ha creduto di dovere fare
per tutelare non solo la salute ma anche i diritti trascurati di tanti
ignari cittadini, ed essere certi che una maggiore attenzione da parte
nostra non sarebbe e non sarà mai superflua.
Confidiamo in una qualche risposta che ci aiuti a prendere una posizione
motivata di fronte al problema.
Buon lavoro e grazie del tempo che vorrà dedicare al problema". |
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Calogero
Agnello
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23/05/2012 |
ADAS. Aperte le iscrizioni
per la gita sociale a Termini Imerese |
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Manifesto |
La sezione ADAS di Grotte, in occasione della Giornata del Donatore che si
svolgerà domenica 17 giugno 2012, organizza una gita sociale a Termini Imerese.
I soci donatori interessati a partecipare dovranno dare la propria adesione
entro domenica 3 giugno, contattando il n° 338.3971769.
La partecipazione ed il viaggio sono gratuiti. Rimane a carico dei
partecipanti il pranzo (a sacco o al ristorante).
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23/05/2012 |
Comune. "Case fantasma":
richiesta del Sindaco di moratoria e attenta verifica delle situazioni
catastali |
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Paolo Pilato |
Riceviamo e pubblichiamo. COMUNE DI
GROTTE
(Agrigento)
IL SINDACO
Protocollo N.5245
Grotte, lì 22 maggio 2012
All’Agenzia del Territorio
Provinciale di Agrigento
Via Mazzini, 253
Contrada Fontanelle
92100 Agrigento
All’Agenzia del Territorio
Regionale della Sicilia
Salita dell'Intendenza, 2 (Piazza Marina)
90133 Palermo
All’Agenzia del Territorio
Direzione Centrale
Largo Leopardi, 5
00185 ROMA
A seguito della pubblicazione degli elenchi delle cosiddette “Case
Fantasma”, diversi cittadini inseriti in tali elenchi hanno segnalato a
questo Comune una serie di errori e di incongruenze ad opera dell’Agenzia
del Territorio di Agrigento.
Sulla base di quanto
riferito pare che gli errori commessi dal Catasto abbiano una certa
consistenza e che non abbiano un carattere di sporadicità.
Infatti risultano
accatastati d’ufficio in via provvisoria immobili già in precedenza censiti
con particella, categoria, classe e relativa rendita, con la conseguenza,
cosa riscontrabilissima dalle visure catastali, che per uno stesso immobile
esistono due diverse particelle e due diverse rendite.
Pare che l’errore più
comune riguardi immobili ancora non inseriti nelle mappe catastali.
In considerazione che la
pubblicazione degli elenchi, delle sanzioni e degli oneri derivanti dagli
accatastamenti d'ufficio delle “case fantasma” vale come notifica personale
agli intestatari degli immobili, è molto probabile che molte persone
rimarranno ignare di tutto ciò, senza alcuna possibilità di verificare, di
adempire o eventualmente di chiedere una rettifica.
Ove si accertasse la
veridicità di quanto segnalato, sarebbe un fatto grave e inaudito per le
conseguenze che ne deriverebbero a quei cittadini che in futuro,
ingiustamente, potranno essere destinatari di ancor più pesanti sanzioni,
anche di parecchie migliaia di euro.
Questo significherebbe
gettare nella disperazione le persone o a spingerle ad estremi gesti.
Si chiede pertanto una
moratoria dei procedimenti e di revisionare con più attenzione le singole
situazioni catastali, perché non è ammissibile che l’Agenzia del Territorio,
stante anche la mancata notifica personale delle sanzioni, possa pensare che
il tutto si risolva con le eventuali richieste di rettifica, annullamento in
autotutela o ricorsi.
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Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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23/05/2012 |
Comune. Dai prelievi
effettuati il 19 maggio, l'acqua è potabile |
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Lettera |
Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
IL SINDACO
COMUNICA in merito
all’avviso di non potabilità dell’acqua diramato in data 15/05/2012, che è
pervenuta da parte di Girgenti Acque S.p.A. la comunicazione che si allega
dalla quale si evince che dai prelievi effettuati in data 19/05/2012, dallo
stesso Gestore del servizio idrico integrato, nell’ambito del servizio di
autocontrollo, i valori dell’acqua potabile sono conformi alla prescrizione
di legge.
Si ci riserva di comunicare l’esito del prelievo ufficiale effettuato dall’A.S.P.
non appena saranno noti.
Grotte, lì 21/05/2012 |
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Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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22/05/2012 |
Premi. Valentina
Di Mino vince la "Gara Nazionale Ricostruzioni Unghie - Tecniche
innovative 2012" |
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Lo scorso 20 maggio, presso l'hotel Akrabello al Villaggio Mosè di Agrigento, si è svolta una
"Gara Nazionale Ricostruzioni Unghie - Tecniche innovative 2012". La giuria, composta da
educatori "master" nazionali ed internazionali, che ha avuto come
"special guest" il campione italiano
Manolo di Bartolomeo, ha conferito il 1° premio a Valentina Di Mino.
L'estetista si è cimentata nell'elaborazione di uno stiletto decorato con
fiori freschi, dandogli una forma innovativa che ha colpito, per la fantasia
e l'originalità, tutti i giurati.
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22/05/2012 |
Chiesa. Consegnati gli
attestati di fine corso di preparazione al matrimonio a 17 coppie di
fidanzati |
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Vedi le foto |
Domenica 13
maggio, al termine della santa Messa vespertina celebrata nella chiesa
Madonna del Carmelo, 17 coppie di fidanzati, dopo aver frequentato il corso
interparrocchiale di preparazione al sacramento del matrimonio, hanno
ricevuto dalle mani dell'arciprete padre Giovanni Castronovo il certificato
di idoneità, insieme all'augurio di una futura vita coniugale ricca di doni
d'amore e di felicità. Il cammino di fede, al quale hanno collaborato i
coniugi Giuseppina e Francesco Castronovo, è stato guidato dalle coppie
animatrici: Mimmina e Salvatore Carlisi; Anna e Gianni Cipolla; Gabriella e
Franco Licata. Queste le coppie che hanno seguito con profitto il corso:
Agnello Salvatore e Villani Isabella; Arnone Michelangelo e Russello Ilaria;
Castelli Vincenzo e Mossuto Carolina; Cipolla Salvatore e Lo Presti
Alessandra; Ciranni Filippo e Vizzini Sofia; Costanza Ignazio e Pagano
Letizia; Giambra Alfonso e Infantino Florinda; La Mendola Michele e Moncini
Sabrina; Lo Re Salvatore e Vizzini Sofia Arcangela; Morreale Gaetano e
Palumbo Rossella; Parrinello Salvatore e D'Aleo Maria Concetta; Pirrone
Stefano e Matina Claudia; Pomo Alfonso e Infantino Antonella; Salvaggio
Daniele e Licata Gisella; Schembri Paolo e Pillitteri Rosanna; Vizzini Dario
e Baldo Jessica; Zaffuto Vincenzo e Zaffuto Viviana.
Pubblichiamo alcune immagini della cerimonia (50 foto di
© Salvo Lo Re "President", con la collaborazione di Foto
Video Digital di Rino Arnone).
Concluso il corso per fidanzati (Foto)
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Attestato |
21/05/2012 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Martedi 22 maggio - Santa Rita
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa e benedizione
delle rose.
Venerdi 25 maggio
- Ritiro dei ragazzi di 3^ media (delle parrocchie Santa Venera e Madonna
del Carmelo) in preparazione alla "consegna della bibbia" che avverrà
domenica 3 giugno.
Sabato 26 maggio
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia di Pentecoste (durante
la quale sarà celebrato un battesimo "per immersione");
- ore 21.00, nella chiesa del Purgatorio, Veglia di Pentecoste.
Tutti i giorni, alle ore 18.00 nella chiesa del Purgatorio, novena di Pentecoste
(sino al 26 maggio): Santa Messa e novena;
APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA SUCCESSIVA
Sabato 2 giugno
- Giornata di fraternità dei giovani neocresimati (delle parrocchie Santa
Venera e Madonna del Carmelo), presso l'ex istituto delle Ancelle
Riparatrici in Via Confine;
- la Santa Messa prefestiva delle ore 18.30 non sarà celebrata al Purgatorio
ma presso presso l'ex istituto delle Ancelle Riparatrici in Via Confine.
AVVISI
E' iniziata da oggi la raccolta per il rifacimento dell'impianto elettrico
ed altre opere indispensabili all'apertura della chiesa Madre; per
informazioni o donazioni è possibile rivolgersi a Totò Brucculeri e Santo
Maida.
E' entrata vigore l'ora legale:
- orario delle Sante Messe feriali: Madonna del Carmelo ore 08.45;
Purgatorio ore 18.00; San Rocco ore 18.00;
- orario delle Sante Messe prefestive: Purgatorio ore 18.30; San Francesco
ore 20.15;
- orario delle Sante Messe festive (la mattina, invariato) il pomeriggio:
Madonna del Carmelo ore 18.00; San Rocco ore 19.00; Purgatorio ore 19.15.
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20/05/2012 |
Arte. Quadri della Via Crucis
del Calvario: dalla Soprintendenza verifica dell'interesse culturale |
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Pagina 1 |
Con una lettera ufficiale indirizzata al Sindaco di
Grotte ed all'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità
Siciliana, la Soprintendenza di Agrigento ha comunicato di aver avviato
l'iter procedurale per la verifica dell'interesse culturale su alcuni quadri
cari ai grottesi. Si tratta dei 16 dipinti raffiguranti le stazioni della
via crucis, esposti per molti anni lungo la salita del calvario di Grotte,
opera di rinomati artisti la cui fama, in molti casi, ha già varcato i
confini nazionali.
Le tele, custodite in un locale comunale (alcune si trovano attualmente
esposte presso il centro polifunzionale San Nicola) sono state
dettagliatamente riprodotte e le relative copie hanno preso il posto degli
originali, lungo il calvario. La verifica dell'interesse culturale
consentirà una ottimale tutela delle stesse opere, mediante un lavoro di
restauro (i cui costi si presentano proibitivi per le casse comunali) ed una
opportuna collocazione museale, per una ampia fruizione pubblica. Carmelo Arnone
20 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
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Pagina 2 |
20/05/2012 |
Incontri. Seminario su
"L'agricoltura sostenibile per lo sviluppo territoriale locale", presso
il centro San Nicola |
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Manifesto |
Mercoledi 23 maggio, alle ore 09.00 presso il centro
polifunzionale San Nicola di Grotte, si terrà un seminario sul tema
"L'agricoltura sostenibile per lo sviluppo territoriale locale", concernente
l'attuazione degli Assi 3 e 4 del PSR (Piano di Sviluppo Regionale) Sicilia
2007-2013, su Sviluppo Rurale e GAL (Gruppi di Azione Locali).
All'iniziativa hanno aderito le SOAT (Sezioni Operative di Assistenza
Tecnica) di Grotte, Aragona, Cianciana, Lercara Friddi, Prizzi, Raffadali,
San Giovanni Gemini e l'UOS di Cammarata. Al seminario, i cui lavori saranno
moderati da Pasquale Patti (del Distretto Monti Sicani), interverranno:
Paolo Pilato, Dario Caltabellotta, Fabrizio Viola, Massimo Brucato, Giuseppe
Galvano, Aldo Brancato, Olindo Terrana, Calogero Alaimo Di Loro, Simone
Giuseppe Craparo, Eduardo Spalanca, Laura Vassallo, Dario Brucculeri,
Ignazio Vassallo, Giovanni Tesè, Fabrizio Carimi e Giuseppe Vizzi.
Il programma del seminario prevede anche un pranzo di lavoro bio presso
l'azienda biologica Costanza di Grotte e, nel pomeriggio, una visita guidata
all'azienda Golden Grapes di Castrofilippo, con bio-cocktail di chiusura dei
lavori.
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19/05/2012 |
Attività. Rilevazione dei
consumi idrici nel territorio comunale di Grotte |
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Nel periodo compreso tra l'11 e il 28 maggio 2012, e
comunque sino al completamento delle attività, saranno presenti nel
territorio comunale di Grotte incaricati della società Aipa S.p.A. per le
attività di foto-rilevazione dei consumi idrici. Si fa presente che le
suddette date, per esigenze tecnico-operative, potranno subire variazioni. I
suddetti incaricati saranno muniti di apposito tesserino e di idoneo
documento di riconoscimento e sono autorizzati ad eseguire la rilevazione
dei consumi idrici con foto-lettura del contatori. I suddetti incaricati non
sono in alcun modo autorizzati a richiedere somme di denaro.
E' obbligo degli utenti, nel loro preciso interesse ed onde consentire il
reale conteggio dei consumi, lasciare il contatore libero da impedimenti per
un’agevole lettura dello stesso. E’ inoltre possibile comunicare la lettura
del proprio contatore collegandosi on line all’indirizzo:
www.girgentiacque.com (autolettura del contatore).
Per informazioni sulle attività di lettura: AIPA S.p.A. - Tel./Fax
0922.604770; Girgenti Acque - Tel. 0922.441539 / 0922.441428.
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19/05/2012 |
Iniziative. "Summer 2012":
attività sportive e ricreative per ragazzi, dal 26 giugno |
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Manifesto |
L'associazione culturale sportiva dilettantistica "New
Star" di Grotte, in collaborazione con il CSEN Sicilia presieduto da
Salvatore Rizzo e con l'A.S.D. "Adelante Nuoto", organizza il "Summer 2012".
Si tratta di una serie di attività sportive e ricreative si svolgeranno a
San Cataldo, presso L'Europark Roccella, dal 26 giugno in poi, tutti i
martedi e giovedi dalle ore 09.00 alle ore 18.00. Possono partecipare
ragazzi e giovani dai 7 ai 18 anni.
Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare Valentina Stagno al
329.1061042, Giovanna Marsala al 320.6032772 o recarsi presso la palestra in
Viale Matteotti il lunedì e giovedì dalle ore 16.00 alle 18.00.
La quota di partecipazione al Summer 2012 comprende: Pullman con partenza da
Grotte; ingresso Europark; pranzo; corsi di nuoto con istruttore federale;
tornei interni al parco. Inoltre sono comprese le attività ludico-sportive
svolte il venerdì dalle ore 16.00 alle 20.00 a Grotte presso la Palestra di
Viale Matteotti.
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19/05/2012 |
Burocrazia. "Per il
Catasto centinaia di grottesi sono proprietari di case fantasma"; di Calogero Chiarenza |
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Ing. Chiarenza
Case "fantasma" |
COMUNICATO IMPORTANTE: PUBBLICATI GLI ELENCHI DELLE “CASE FANTASMA”
PER IL CATASTO CENTINAIA DI GROTTESI SONO PROPRIETARI DI “CASE FANTASMA”
Come già annunciato da tempo dagli organi di informazione, il
Catasto ha individuato le cosiddette “case fantasma”, cioè beni immobili non
accatastati dai proprietari.
Il Catasto, o meglio l’Agenzia del Territorio, ha accatastato
d’ufficio queste “case fantasma” attribuendo loro la particella, il numero
dei vani e la rendita catastale, comminando altresì relativi oneri e
sanzioni con importi sino a migliaia di euro.
Si informa
che sono stati depositati presso gli uffici del Comune e su internet
nell’Albo pretorio on line del Comune gli elenchi degli intestatari, dei
fogli e delle particelle dei beni immobili accatastati d’ufficio, nonché gli
avvisi di accertamento della rendita presunta e le relative sanzioni.
Negli
elenchi, a ciascun nome è abbinato un numero di protocollo che è quello
dell’avviso di accertamento, anche questo depositato presso il Comune ma non
all’Albo Pretorio.
A seguito
della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2012 del
Comunicato dell’Agenzia del Territorio, gli elenchi rimarranno depositati e
pubblicati continuativamente per 60 giorni a decorrere dal 3 maggio 2012 e
quindi sino al 2 luglio 2012. A partire appunto dalla data del 3 luglio 2012
e per gli ulteriori successivi 60 giorni i contribuenti avranno tempo per
ricorrere eventualmente presso la Commissione Tributaria Provinciale.
Attenzione: si raccomanda di consultare gli elenchi anche a tutti
coloro che hanno una casa regolarmente accatastata ed eventualmente avvisare
conoscenti e familiari residenti all’estero.
Per
consultare gli elenchi ci si può recare presso il Comune del territorio ove
è ubicata la propria casa oppure collegarsi con il sito internet del Comune.
Il comune di Grotte ha pubblicato sul proprio sito Albo Pretorio on
line gli elenchi in data 2/4/2012 con il n.441.
Cliccare qui:
http://www.comunedigrotte.org/vecchia/albo_pretorio_on_line.htm
(NdR:
Elenchi subito disponibili qui ).
Il comune di Racalmuto ha pubblicato sul proprio sito Albo Pretorio
on line gli elenchi in data 3/4/2012 con avviso pubblico n. reg. 429.
Cliccare qui:
http://pubblicazioni.saga.it/publishing/AP/index.do
(NdR:
Elenchi subito disponibili qui: 1^ parte - da pag. 1 a pag. 13
e
2^ parte - da pag. 14 a pag. 29 ).
Il comune di Comitini ha pubblicato sul proprio sito Albo Pretorio on
line gli elenchi in data 4/4/2012.
Cliccare qui:
http://galileo.egaspari.it/comitini/galileodoc.nsf
Per gli altri Comuni individuare il sito sul motore di ricerca con la
dicitura “albo pretorio on line” e il nome del Comune ove è ubicata la casa.
ERRORI DEL CATASTO
Già da un primo esame degli elenchi personalmente ho riscontrato
degli errori anche gravi. In pratica il Catasto ha accatastato per la
seconda volta case già regolarmente accatastate, con la conseguenza che
risulta per una stessa casa una doppia particella, una doppia rendita e
quindi da pagare una doppia IMU!
In questo caso è il Catasto ad avere creato una “casa
fantasma”!!!
Si consiglia, in caso di errori, di presentare al Catasto, e al
più presto possibile, una richiesta in autotutela. Il Catasto non è
obbligato a rispondere a questa richiesta e l’unica via che rimane per il
contribuente è fare un eventuale ricorso alla Commissione Tributaria
Provinciale a partire dal 3/7/2012.
Tali errori, se sono confermati, rappresentano quanto di peggio
ci può essere in una pubblica amministrazione che per negligenza e per
mancati controlli preventivi disturba e perseguita i contribuenti onesti.
Cosa ancora più grave è che alcuni di questi non verranno e non potranno
venire a conoscenza di questi elenchi e degli eventuali errori, per come
meglio si dirà più avanti.
In un
prossimo articolo vi avviserò di tutti questi errori.
CONSIDERAZIONI E CRITICITA’
Mi sia consentito di affermare che i diritti dei cittadini
sono continuamente calpestati da uno Stato che, preda della “follia
finanziaria”, ha iniziato un’opera di drenaggio o meglio di saccheggio di
denaro dalle tasche dei cittadini per pagare gli interessi alle banche
private, che possono disporre di privilegi ai danni della sovranità di uno
Stato e di quantità ingenti di denaro a buon mercato stampato o emesso dal
nulla dalla Banca Centrale Europea, anch’essa privata.
Lo Stato pur di far cassa ha deciso di confiscare nel tempo le
case agli italiani, imponendo la famigerata tassa patrimoniale IMU e, come
se non bastasse, di vessare e perseguitare i cittadini in adempimenti e
burocrazie varie e addirittura di comprimerne il diritto alla difesa come
negli stati totalitari.
Un esempio?
L’affissione all’albo pretorio del Comune è a tutti gli effetti una
notifica personale.
Infatti
al comma 5-bis del D.L. 225/2010 convertito con L.10/2011 è scritto: “in
considerazione della massa delle operazioni di attribuzione della rendita
presunta, l'Agenzia del territorio notifica gli atti di attribuzione della
predetta rendita mediante affissione all'albo pretorio dei comuni dove sono
ubicati gli immobili”.
Quindi gli
intestatari dei beni immobili non accatastati e destinatari delle relative
sanzioni non verranno avvisati personalmente. Molti non sapranno quello che
lo Stato sta facendo a loro insaputa, specialmente i residenti all’estero.
Insomma viene leso il diritto alla difesa sancito dalla Costituzione
(art.24) e dallo Statuto del Contribuente (art. 6 della L.212/2000) che di
fatto sono diventati letteralmente “carta straccia”.
Lo Stato legifera quello che vuole, non gliene importa più nulla
delle gravi conseguenze a volte ingiuste arrecate ai cittadini (ad esempio
ipoteche, pignoramenti, suicidi).
Non è solo un problema di leggi, peraltro diventate quasi
illeggibili, ma soprattutto un problema di una loro applicazione, al punto
che gli Uffici e gli stessi cittadini sono indotti ad errori e ad
interpretazioni contrastanti, in un susseguirsi di contestazioni e ricorsi.
Siamo nel caos più totale. Pensate a ciò che accadrà con il
pagamento dell’IMU, un tassa iniqua, esosa e per di più complicatissima da
pagare.
Ma quanto prima ci ritorneremo con un prossimo articolo.
Calogero Chiarenza
19 maggio 2012
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18/05/2012 |
Politica. Per il Presidente
del Consiglio comunale, costi della politica ridotti già da tempo |
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Dott. Collura |
Nel dibattito riguardante la riduzione dei costi della
politica anche a livello locale, interviene il presidente del Consiglio
comunale di Grotte, dott. Angelo Collura, facendoci pervenire copia del
modello di pagamento dell'indennità mensile percepita, relativa al mese di
marzo 2012 (che pubblichiamo a lato). "Ritengo giusto portare a
conoscenza dei cittadini che a fronte della mensilità del Presidente del
Consiglio comunale stabilita per legge di circa 950 euro - afferma il
dott. Collura - quella da me percepita ammonta a circa 300 euro: con la
riduzione netta di quasi due terzi. Da un anno e mezzo, senza slogan
ma con i fatti, in concreto sono già intervenuto, per quanto mi riguarda,
alla riduzione dei costi della politica". L'operazione "trasparenza" del
dott. Collura continua, oltre le dichiarazioni ufficiali, con l'ulteriore
approfondimento riguardo la cifra che realmente percepisce, al netto delle
decurtazioni dovute all'effetto di cumulo con il proprio reddito da lavoro
personale; somma che quantifica approssimativamente in 200 euro mensili
netti. Volendo spingersi ancora oltre, il presidente Collura dichiara che "qualora
venisse deciso in Consiglio comunale di tagliare totalmente ogni indennità
di carica, sarei il primo ad accettare tale decisione". Carmelo Arnone
18 maggio 2012
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Indennità |
18/05/2012 |
Lavori. SS 640: avviata la
spinta sincronizzata dal lato Caltanissetta del viadotto Serra Cazzola |
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Viadotto |
Concluse le operazioni di spinta dal lato Agrigento del
viadotto Serra Cazzola, continuano da circa un mese le fasi di spinta
sincronizzata dal lato Caltanissetta. Per l’utilizzo di un sofisticato
sistema di sollevamento e spinta sincronizzata, il Serra Cazzola è divenuto
un vero e proprio prototipo in tutt’Europa. Si tratta della prima volta
infatti che viene utilizzata una tecnica di questo genere con una forma da
arco ribassato e una lunghezza di varo superiore a 1000 metri. Vengono
spinti complessivamente due tratti da 500 m circa fino a congiungersi al
centro della campata da 120 m. La lunghezza totale dell’opera è di 980 m.
Una volta raggiunte le posizioni definitive, i tratti di viadotto vengono
abbassati a quota definitiva e viene completata l’opera realizzando la
soletta collaborante sopra le travi in acciaio. Attualmente, sotto la guida
del general contractor “Empedocle”, sono impegnate sul posto cinque ditte.
Entro il mese di agosto sarà conclusa la fase di spinta e sarà quindi
completato il viadotto il cui progetto preliminare e definitivo è firmato
dall’Ingegner Luigino Dezi. Così come il Serra Cazzola, importanti sono
tutti i viadotti del primo lotto, inseriti in un’area sensibile dal punto di
vista ambientale: “La qualità architettonica delle principali opere d’arte
in relazione all’ambiente - dice l’Ingegner Pierfrancesco Paglini, project
manager dell’Empedocle - unitamente alla scelta dei più opportuni interventi
di mitigazione e compensazione degli impatti ambientali, è stato un
obiettivo fondamentale di tutto il progetto”.
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Viadotto |
18/05/2012 |
Comune. "L'acqua erogata
viene dichiarata, fino a nuovo avviso, non potabile" |
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Manifesto |
Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
IL SINDACO
AVVISA LA CITTADINANZA che a seguito di controlli
chimici e batteriologici effettuati dall’A.S.P. di Agrigento - Servizio
Igiene Pubblica - su alcuni campioni di acqua potabile è stata accertata la
non conformità ai parametri previsti dal D.Lgs. 31/2001 e quindi per motivi
precauzionali l'acqua erogata viene dichiarata, fino a nuovo avviso,
non potabile.
Pertanto si invitano i cittadini, per motivi precauzionali, a rispettare le
seguenti cautele:
- l'acqua corrente non deve essere bevuta;
- l'acqua corrente non deve essere utilizzata per l'igiene orale;
- l'acqua corrente non può essere utilizzata per la preparazione di cibi
freddi, bevande e per il lavaggio di alimenti o per il risciacquo di
utensili da cucina e stoviglie;
- può essere invece utilizzata senza limitazioni di sorta se fatta bollire
per almeno 5 minuti, a condizione che non abbia odori o colorazioni
anormali.
Attualmente sono in corso da parte del Gestore del Servizio idrico integrato
(Girgenti Acque S.p.A.) accertamenti e misure di risanamento e il Comune si
augura di poter normalizzare la situazione quanto prima.
La cittadinanza può assolutamente contare sul fatto che il problema sarà
seguito con la massima attenzione per tutelare la salute dei cittadini.
Grotte, lì 16/05/2012 |
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Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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17/05/2012 |
Sport. "Maggio in Sport":
Torneo di scacchi, mercoledi 23 maggio |
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Manifesto |
Nell'ambito della manifestazione "Maggio in Sport",
organizzata dall'Assessorato allo Sport del Comune di Grotte, in
collaborazione con il CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) e la
Polisportiva "Athena", il 23 maggio 2012 alle ore 16.00 si svolgerà, in
Piazza Marconi, un torneo di scacchi.
In base al numero di partecipanti, il torneo si potrà svolgere nei giorni 23
e 24 maggio.
Per informazioni o iscrizioni è possibile rivolgersi al Sig. Angelo Rotolo,
contattandolo al n° 380.3879109.
Le iscrizioni sono aperte sino all'inizio del torneo, anche presentandosi
direttamente il giorno della gara.
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17/05/2012 |
Comune. Gita per anziani
all'Infiorata di Noto ed a Palazzolo Acreide; domande entro il 18 maggio |
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Manifesto |
L'Assessorato alla Solidarietà del Comune di Grotte
organizza una gita per 45 anziani per visitare l'Infiorata di Noto e la
città di Palazzolo Acreide, da realizzarsi il 20 maggio 2012. Gli
interessati, di età non inferiore ai 60 anni se donne e 65 se uomini,
possono presentare richiesta utilizzando i modelli disponibili presso
l'Ufficio Servizi Sociali. L'istanza dovrà essere presentata entro e non
oltre il 18 maggio 2012, con allegata copia del modello ISEE riferito
all'anno 2011. La graduatoria sarà stabilita tenendo conto del reddito
complessivo del nucleo familiare, privilegiando gli anziani con
reddito inferiore.
La partecipazione è gratuita; il pranzo a carico dei partecipanti ha un
costo di euro 15,00. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi
presso l'Ufficio Servizi Sociali.
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17/05/2012 |
Politica. Convocazione urgente
del Consiglio comunale sulla elezione del Presidente del Tre Sorgenti |
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Uniamo Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Al Signor Sindaco
Al Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto: Richiesta convocazione urgente del C.C. per discutere sul
comportamento del nostro Sindaco in occasione della recente elezione del
nuovo Presidente del Tre Sorgenti: inadempienze e reticenze.
É ancora tollerabile essere presi in giro dal
Sindaco Pilato?
Il nostro Sindaco predica bene e razzola malissimo. Un anno addietro, tentò
di fare eleggere qualche suo amico al Consiglio di Amministrazione del Tre
Sorgenti, secondo logiche clientelari e spartitorie e siccome l’operazione…
ahimè non gli riuscì, gridò ai quattro venti che il Consorzio Acquedotto Tre
Sorgenti è un Ente di mero sottogoverno, di esclusivo potere, di assoluta
inutilità, ed un ONERE-DAZIO (sono sue testuali parole:
vedi questo
quotidiano in
data 12.02.2011) che anche i cittadini grottesi sono costretti a pagare.
In quella occasione il nostro Gruppo Consiliare commentò le affermazioni del
Sindaco citando il detto siciliano “Quannu lu attu nun po’ arrivari a la
saimi dici ca è agra”, invitandoLo ad uscire da quel Consorzio, sapendo
trattarsi di un Ente che fa soltanto pagare Dazio ai Cittadini (vedi questo
quotidiano in data 15.02.2011).
Ma, come è suo costume, non avvenne nulla!!! Solo Proclami.
Negli ultimi mesi nella testa del Sindaco è frullata tanta confusione. Ha
continuato a fare pagare Onere-Dazio ai cittadini grottesi… e intanto il
Sindaco (come recita un altro detto siciliano “lu lupu perdi lu pilu ma no
lu viziu”) continua a perseguire logiche di potere.
Infatti incurante di una indagine della Guardia di Finanza (vedi
interrogazione del nostro capogruppo pubblicata
su questo
quotidiano in data
12.05.12) che potrebbe avere ripercussioni in termini economici sui bilanci
delle famiglie grottesi, il Sindaco martedì 15 maggio torna alla carica… si
reca nella sede del Consorzio… convocato per eleggere il nuovo Presidente ed
entra a pieno titolo in quelle logiche spartitorie che solo a parole
disdegna.
Nonostante l’assenza dei Sindaci di Racalmuto e Campobello di Licata, e
l’abbandono della seduta dei Sindaci di Ravanusa e Canicatti, il nostro
Sindaco assieme ai Sindaci di Licata e Palma di Montechiaro ha consentito
l’elezione del nuovo Presidente della Tre Sorgenti.
La scorrettezza del comportamento nasce dal fatto che Palma e Licata insieme
rappresentano il 46% e il nostro Sindaco nell’astenersi dalla votazione, ha
permesso l’elezione di un Presidente minoritario, che non potrà essere in
grado di rappresentare tutti e di gestire un momento così difficile.
In apparenza sembra che il nostro Sindaco abbia tenuto soltanto “la cannila”,
ma in realtà è URGENTE che renda conto di quali accordi spartitori ha fatto,
per prestarsi a simili “poco chiari” comportamenti.
Il nostro Gruppo Consiliare resta indignato, come la stragrande maggioranza
dei cittadini grottesi, e chiede al Sindaco di
lasciare immediatamente GROTTE ai grottesi, perché non se ne può più di
queste logiche fuorvianti, spartitorie e clientelari.
Per quanto sopra si chiede la convocazione urgente del Consiglio Comunale,
per discutere dell’indecoroso accaduto".
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Il Gruppo Consiliare
"UniAmo Grotte"
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16/05/2012 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Mercoledi 16 maggio
- ore 19.00, nella chiesa San Francesco, riunione dei catechisti della
parrocchia Santa Venera (chiesa Madre) e della parrocchia Madonna del
Carmelo.
Venerdi 18 maggio
- ore 18.00, nella chiesa del Purgatorio, inizia la novena di Pentecoste
(sino al 26 maggio): Santa Messa e novena;
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, ultima riunione dei genitori che hanno
battezzato o debbono battezzare i loro bambini e delle giovani coppie, per
una festa di conclusione del cammino.
AVVISI
E' iniziata da oggi la raccolta per il rifacimento dell'impianto elettrico
ed altre opere indispensabili all'apertura della chiesa Madre; per
informazioni o donazioni è possibile rivolgersi a Totò Brucculeri e Santo
Maida.
E' entrata vigore l'ora legale:
- orario delle Sante Messe feriali: Madonna del Carmelo ore 08.45;
Purgatorio ore 18.00; San Rocco ore 18.00;
- orario delle Sante Messe prefestive: Purgatorio ore 18.30; San Francesco
ore 20.15;
- orario delle Sante Messe festive (la mattina, invariato) il pomeriggio:
Madonna del Carmelo ore 18.00; San Rocco ore 19.00; Purgatorio ore 19.15.
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16/05/2012 |
Sport. Informazioni sulle
iniziative della Polisportiva "Athena" nell'ambito di "Maggio in Sport" |
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Logo |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Con la presente, vorremmo rendere pubbliche alcune informazioni che
possono essere utili a tutti coloro che vogliono partecipare alle iniziative
sportive che la Polisportiva Athena ha organizzato all'interno della
manifestazione 'Maggio in Sport'.
Sabato scorso si è svolto il torneo di ping-pong. E' stato un pomeriggio
divertente per tutti i partecipanti e potrebbe diventare molto probabilmente
un'occasione per poter sviluppare uno sport semi sconosciuto, o comunque
poco praticato, come il tennis da tavolo. Vogliamo che ciò accada anche per
i tornei di bocce (in programma dal 19 maggio alle ore 16.00) e scacchi (dal
23 maggio alle ore 16.00).
Abbiamo pertanto cercato di rendere la partecipazione accessibile a tutti,
partendo da una flessibilità nelle iscrizioni, totalmente gratuite, che
possono essere effettuate direttamente sul luogo dell'evento all'ora
d'inizio del primo giorno, come stabilito in calendario.
Per maggiori informazioni e dettagli è possibile contattarmi al 380.4747908,
scrivere all'indirizzo e-mail della nostra Polisportiva
tennisgrotte@gmail.com o visitare il nostro sito
www.polisportivaathenagrotte.it".
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Antonio Villardita
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16/05/2012 |
Comune. Dichiarazione
sull'isola ecologica: "Ad oggi nessuna chiusura e riteniamo neanche per
l'avvenire" |
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Isola ecologica
Richiesta |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Carissimo direttore,
si ritiene doveroso informare la cittadinanza, attraverso questo quotidiano
online, circa le decisioni assunte in merito alla paventata chiusura
dell’isola ecologica.
Premettiamo che la realizzazione e la messa in funzione di tale struttura è
rientrata tra le priorità programmatiche dell’attuale amministrazione (vedi,
anche, nota del 01 febbraio 2011) che con non poco sacrificio il 1°
giugno 2011 è diventata per Grotte una realtà. Il buon senso impone che ciò
che si ritiene una iniziativa efficiente ed utile debba essere migliorata e
continuata nel tempo.
Ad oggi nessuna chiusura e riteniamo neanche per l’avvenire; ciò che è stato
oggetto di energico disappunto da parte di questo comune verso la GE.SA. Ag2
è un'aggiunta di costi al quadro economico annuale della cosiddetta nettezza
urbana per il comune di Grotte, con riferimento proprio alla gestione
dell’isola ecologica.
Stiamo cercando di studiare punto per punto tutte le voci del servizio, allo
scopo di tagliare i costi ritenuti inutili come, per esempio, i cassonetti
di colore blu per la raccolta del multimateriale. Questi ultimi, alla luce
del buon funzionamento del centro comunale di raccolta, saranno eliminati,
come da richiesta che si allega inoltrata al commissario liquidatore della
GE.SA. Ag.2 dott.ssa Teresa Restivo, con la quale si chiede anche un tavolo
tecnico per operare laddove possibile ulteriori tagli e riduzioni di costo.
Si vuole cogliere l’occasione per manifestare un pubblico apprezzamento
verso i risultati raggiunti da Grotte nel conferimento di rifiuti
differenziati.
Dal 1° giugno al 31 dicembre 2011 sono stati conferiti rifiuti presso
l’isola ecologica di Grotte pari a tonnellate 130 (abitanti circa 5.500),
mentre nella città capoluogo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2011 (abitanti
oltre 40.000) sono stati conferiti circa 800 tonnellate.
Il merito va ai concittadini grottesi, i quali hanno veramente a cuore il
rispetto per l’ambiente, ma anche alla dedizione ed all’impegno del signor
Rocco La Mendola, che quotidianamente si mette al servizio del suo dovere,
dell’isola ecologica e dei grottesi". |
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L’Assessore all’Ambiente
Rag. Piero Castronovo |
Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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15/05/2012 |
Formazione. Corso di
micologia per appassionati di funghi, dal 19 maggio a Racalmuto |
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Volantino |
Prenderà il via sabato 19
maggio, alle ore 15.00 presso i locali del gruppo cinofilo "Il castelluccio"
siti in Via Rapisardi n° 16, a Racalmuto (dietro la sede della banca
Unicredit), un corso di micologia.
La partecipazione al corso sarà gratuita. Sarà necessario effettuare il
tesseramento all'associazione "Micelia", responsabile della formazione (la
tessera annuale ha un costo di 50,00 euro).
Per le iscrizioni è possibile rivolgersi alla SOAT 100 Grotte, in Via F.
Ingrao n° 92 (telefono e fax 0922.944053), oppure al gruppo cinofilo "Il
Castelluccio" con sede in Via Rapisardi n° 16 a Racalmuto (telefono
339.5882623; fax 0922.943666).
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15/05/2012 |
Comune. 17 iniziative per il
"Maggio in Sport 2012" a Grotte |
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Manifesto |
Sono ben 17 le iniziative
sportive messe in campo dall'assessore allo sport del Comune di Grotte
Salvatore Rizzo, in collaborazione con la polisportiva Athena, il Centro
Sportivo Educativo nazionale, il CONI, l'associazione "New Star",
l'associazione "Pan Sagittarius" e l'A.S.D. "Volley Grotte", in svolgimento
durante il mese di maggio.
Queste le attività ancora da svolgere:
- Torneo di tennis "doppio giallo": tutti i sabati e domeniche di maggio
presso il campo comunale di tennis di Via Comitini;
- Raduno Superminivolley: martedi 15 maggio alle ore 15.00 presso la
palestra di Viale Matteotti;
- Triangolare pallavolo under 16 femminile: mercoledi 16 maggio alle ore
15.00 presso la palestra di Viale Matteotti;
- Raduno calcio piccoli amici 03/04: giovedi 17 maggio ore 15.00 presso lo
stadio comunale;
- Raduno calcio pulcini 96/07: venerdi 18 maggio ore 15.00 presso lo stadio
comunale;
- Torneo di bocce: sabato 19 e domenica 20 maggio ore 16.00 presso il campo
comunale di Via Sturzo;
- Torneo di briscola a 5: sabato 19 e domenica 20 maggio ore 17.00 presso la
palestra di Viale Matteotti;
- Torneo di calciobalilla: domenica 20 maggio ore 15.00 presso la palestra
di Viale Matteotti;
- Torneo di minitennis: dal 21 al 15 maggio ore 16.00 presso il campo
comunale di tennis di Via Comitini;
- Raduno calcio a 7 - Esordienti 99/00: lunedi 21 maggio ore 15.00 presso lo
stadio comunale;
- Triangolare calcio a 11 giovanissimi: martedi 22 maggio ore 15.00 presso
lo stadio comunale;
- Torneo di scacchi: giovedi 23 e venerdi 24 maggio ore 17.00 presso la
palestra di Viale Matteotti;
- Triangolare pallavolo under 18 femminile: venerdi 25 maggio alle ore 15.00
presso la palestra di Viale Matteotti;
- Raduno pallavolo under 14 maschile 3 vs 3: sabato 26 maggio alle ore 15.00
presso la palestra di Viale Matteotti;
- Stracittadina di primavera: domenica 27 maggio - accreditamento ore 08.30
- start ore 10.00 in Piazza Marconi.
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15/05/2012 |
Scuola. Il Premio "Racalmare -
Leonardo Sciascia - Scuola" assegnato a "Sitael" di Alessia Fiorentino |
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Vedi le foto
Video 1^ parte
Video 2^ parte |
"Sitael - L'ombra del principe", secondo romanzo
fantasy di una voluminosa trilogia, uscito dalla fervida fantasia della
giovanissima scrittrice Alessia Fiorentino, è il libro vincitore della 5^
edizione del premio letterario "Racalmare - Leonardo Sciascia - Scuola",
promosso dall'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" e dal Comune di Grotte.
A decretarne la vittoria, tra i numerosi testi pervenuti alla segreteria del
premio di letteratura per ragazzi, è stata una giuria di giovanissimi
lettori: gli alunni delle classi di scuola secondaria di primo grado del
comprensivo "Roncalli" di Grotte.
Tre i libri finalisti, i cui autori si sono sottoposti alle domande degli
studenti durante la cerimonia di assegnazione del Premio, che si conclude,
ormai come da consolidata tradizione, con la votazione in diretta a
scrutinio segreto del libro vincitore. Oltre a "Sitael", in lizza per la
vittoria anche "Vita da teatro" di Vincenza Di Falco e "Zatopek - La
locomotiva umana" del celebre giornalista sportivo e noto volto di Rai1
Marco Franzelli.
La manifestazione, coordinata da Egidio Terrana, si è svolta sabato 12
maggio alla presenza del dirigente scolastico Stefana Morreale, del sindaco
Paolo Pilato, dell'assessore alla Pubblica Istruzione Mariella Criminisi e
di numerose Autorità e graditi ospiti. A presiedere la giuria, lo scrittore
e giornalista del TG5 Gaetano Savatteri (di recente stampa il suo ultimo
libro "Il contagio. Come la 'ndrangheta ha infettato l'Italia", Laterza
editore).
Nell'ambito del Premio, sono stati assegnati i riconoscimenti alle alunne
Flavia Iannello, Laura Costanza e Cristina Morreale, che hanno partecipato
al concorso interno di produzione poetica e letteraria dal titolo "Scrittori
si diventa", classificandosi ai primi posti nelle varie categorie. Una
pergamena è stata conferita all'alunno Vincenzo Vitello, vincitore del
concorso per la realizzazione del logo della consulta giovanile comunale,
promosso dalla stessa Consulta.
"I miei complimenti al giovane Vincenzo Vitello, ma anche alla consulta
giovanile, alla quale attribuisco un forte valore e che rappresenta un
palestra non solo politica ma anche di vita, al suo presidente Antonio Vella
ed a tutto il consiglio direttivo", ha dichiarato il sindaco Paolo
Pilato a margine della manifestazione.
L'autrice del libro vincitore del Premio, Alessia Fiorentino, oltre alla
pergamena ed alla soddisfazione morale, si è aggiudicata l'assegno di 1.000
euro messo in palio dal Comune di Grotte. Carmelo Arnone
15 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo le immagini e le riprese della manifestazione
(video e 99 foto di © Associazione Culturale "Punto Info").
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Libro vincitore
Video 3^ parte
Video 4^ parte |
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Foto
Video 1
Video 2
Video 3
Video 4
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14/05/2012 |
Lettere. "Il nobile
gesto dello struzzo"; di Pietro Zucchetto |
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Pietro Zucchetto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Caro direttore,
avevo letto il tuo articolo del 19 aprile u.s. sulle “arance
ammuffite”, distribuite alla mensa scolastica della Scuola
dell’Infanzia di Grotte ed onestamente non mi sono meravigliato più di tanto
perché non sempre – chi ha il dovere di farlo – trova il tempo e la voglia
di controllare un servizio che viene reso alla collettività. Di solito
costoro trovano sempre mille scuse a se stessi per non controllare per la
paura (leggi: certezza) di scoprire e, quindi, dover prendere dei
provvedimenti nei confronti di coloro che forniscono il servizio non
completamente a regola d’arte. Questo comportamento, però, è il nobile gesto
dello struzzo che mette la testa sotto la sabbia per non vedere quello che è
sotto gli occhi di tutti e alla luce del sole.
Oggi (NdR: ieri, 13 maggio 2012) nel tuo articolo, invece, leggiamo qualcosa
di molto più grave e che ci deve far riflettere.
Tu scrivi di essere stato contattato da qualcuno - che ha titolo a prendere
le difese di quanto da te descritto nell’articolo sulle “arance ammuffite” -
e che, sempre questo qualcuno, ti ha fatto sapere che avresti fatto cosa
“buona e giusta” se prima di scrivere l’articolo, ti fossi confrontato con
“lui”, visto che lui conosceva la vera verità sulla questione.
Questo è il classico comportamento di chi vuole continuare a nascondere e a
gestire “a umma a umma” eventuali situazioni e problemi che
strada facendo possono nascere, limitando la libertà di esprimere le proprie
opinioni e critiche, sempre comunque volte a migliorare i servizi resi alla
collettività. Bene hai fatto tu a seguire la tua coscienza di giornalista,
sempre rispettoso della notizia, riportando i fatti così come sono accaduti.
Prevaricare o voler limitare il dovere di informare o il diritto di
esprimere le proprie idee è inammissibile. Impariamo dai giovani ad essere
diretti nella soluzione dei problemi quotidiani". |
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Pietro
Zucchetto
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Dalla Redazione.
Nell'articolo citato ho ribadito il diritto-dovere d'informazione, in questo
caso riferito ad un episodio tutto sommato di lieve entità. Nella speranza
che mai debba accadere che eventuali malaugurati casi di maggiore gravità
(ad esempio violenze sugli alunni), invece di essere segnalati alle Autorità
competenti e trattati nelle sedi opportune, possano essere fatti passare
sotto complice silenzio. Come per le "arance", questo giornale non si
tirerebbe indietro. Lo scandalo fine a se stesso non ci interessa; il
rispetto della verità e soprattutto la tutela dei più deboli, si! |
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Carmelo Arnone
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14/05/2012 |
Politica. Presentate tre
interrogazioni dai Consiglieri comunali Francesco Vizzini e Diego
Castronovo |
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Uniamo Grotte |
Riceviamo e pubblichiamo, così come pervenute, le tre interrogazioni.
"OGGETTO: Interrogazione ex art. 16 Regolamento per
il funzionamento del Consiglio Comunale.
I Sottoscritti, Vizzini Francesco e Castronovo Diego, Consiglieri Comunali,
con la presente formulano la sottodescritta interrogazione:
Negli ultimi tempi numerose sentenze delle Commissioni Tributarie Regionali
hanno disposto che “la tassa TARSU è illegittima per i locali accessori alle
abitazioni, come i garage, cantine e sottotetti”. In pratica i Giudici
Tributari con le sentenze, hanno chiarito che i locali adibiti a garage non
sono assoggettabili alla tassa sui rifiuti solidi urbani, in quanto
utilizzati solo saltuariamente. “Sarebbe il caso che il comune si esprimesse
nel merito e desse una indicazione al contribuente il quale non deve essere
informato quando deve pagare ma, anche quando ci sono gli sgravi fiscali.
Dovere deontologico di una Amministrazione vorrebbe questo”.
Per ciò si chiede di sapere se codesta Amministrazione intende adeguarsi
alle sentenze sopracitate e cioè di non procedere alla applicazione della
TARSU per i “garage, cantine e solai” ed eventualmente di sgravare anche la TARSU già
pagata.
Si richiede risposta scritta e l’inserimento all’ordine del giorno del
prossimo consiglio comunale.
Grotte, 8 maggio 2012". |
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I Sottoscritti
Castronovo Diego
Vizzini Francesco
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Uniamo Grotte |
"OGGETTO: Interrogazione ex art. 16 Regolamento per
il funzionamento del Consiglio Comunale.
I Sottoscritti, Vizzini Francesco e Castronovo Diego, Consiglieri Comunali,
con la presente formulano la sottodescritta interrogazione:
Nell’anno 2010 sono state intraprese una serie di iniziative, attraverso la
convocazione di commissioni consiliari e di riunioni con tecnici esterni,
per effettuare delle modifiche al regolamento edilizio vigente ed alle norme
di attuazione. Tali modifiche miravano a snellire le procedure edilizie e
l’adeguamento alle norme vigenti in materia. Considerato che sono state
esperite diverse sedute di commissioni consiliari con esito positivo, si
chiede di conoscere i motivi per i quali, ad oggi, non è stato inserito
all’ordine del giorno del consiglio comunale, per la relativa approvazione
delle varianti, che avrebbero portato tanti benefici ai cittadini e tecnici
della nostra comunità.
Si richiede risposta scritta e l’inserimento all’ordine del giorno.
Grotte, 8 maggio 2012". |
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I Sottoscritti
Castronovo Diego
Vizzini Francesco
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Uniamo Grotte |
"OGGETTO: Interrogazione ex art. 16 Regolamento per
il funzionamento del Consiglio Comunale.
I Sottoscritti, Vizzini Francesco e Castronovo
Diego, Consiglieri Comunali, con la presente formulano la sottodescritta
interrogazione:
Come è noto per l’anno 2012 è stata introdotta l’IMU sui fabbricati che
prevede l’applicazione di due distinte aliquote a seconda se si tratta di
abitazione principale o secondaria. Si prevede inoltre per le abitazioni non
principali la possibilità per i comuni di aumentare o diminuire l’aliquota
base. La determinazione delle aliquote di competenza del consiglio comunale
comporta un attento studio della problematica allo scopo di non penalizzare
eccessivamente i possessori di immobili e quindi dei cittadini. Pertanto si
chiede si conoscere se codesta amministrazione ha iniziato un percorso
procedurale in merito all’oggetto sopra esposto.
Si richiede risposta scritta e l’inserimento all’ordine del giorno.
Grotte, 8 maggio 2012". |
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I Sottoscritti
Castronovo Diego
Vizzini Francesco
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14/05/2012 |
Racconti. "Gli stivali
del podestà", 5^ ed ultima parte; di
Salvatore Bellavia |
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Salvatore Bellavia |
GLI STIVALI DEL PODESTÁ
di Salvatore Bellavia
Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Quarta parte
QUINTA PARTE
Quando vide il vino sorridergli da una capace “brocca” Ciurlo cominciò:
- Dovete sapere che anni fa, prima d’impiegarmi al municipio, io facevo lu
scannaturi al macello comunale. Scannava li armaruzzi per conto dei
macellai, che per il mio servizio mi pagavano in natura: portavo a casa il
sangue e le interiora degli animali uccisi. E la signora moglie faceva il
sanguinaccio che assieme alla frittura di fegato, di polmone e di altre
frattaglie vendeva assieme al vino ai clienti. Un pomeriggio avevo terminato
di lavorare, e mentre ero intento a pulire i miei attrezzi, (coltelli di
vario tipo e misura), vidi arrivare un lontano parente.
- Non so se faccio bene a dirtelo, però mi pare giusto che tu sia portato a
conoscenza…
- Di che si tratta? Se hai da dirmi qualcosa dilla subito, perché devo
andare subito a casa per aiutare mia moglie.
- Non so se sia vero o meno, dovrai essere tu ad accertartene, un mio amico
mi ha detto che tua moglie se la intende con don Nino il daziere.
- Buttana, traditura, degna figlia di ddra bagascia di so mà! Questo mi
succede per non avere dato ascolto a mio padre che quando seppe del mio
innamoramento per Nena, la figlia di ‘Ntonia la “barcillunisa”, mi disse:
“Figlio mio ti stai infilando in una famiglia di troie”.
- Prima di pigliari li cimi di l’ariu cerca di capire se quello che mi hanno
riferito risponde a verità oppure se si tratta soltanto di “nna filama”
. Io ho fatto il mio dovere. Buonasera.
- Certamente - disse‘Ntoniu sarduzza - sei andato subito a casa per
chiedere a tua moglie conto e ragione di ciò che avevi saputo.
Ciurlo bevve un sorso di vino, si asciugò la bocca sulla manica della giacca
e poi continuò:
- No. Erano andati tutti via. Ero rimasto solo. Non sapevo cosa fare, non
mi sentivo più la testa.
- Certamente non è facile sentirsi dire che tua moglie ti tradisce e restare
vivo - disse compunto Gilormu lu russu.
- Immagino che non ti sentivi più forza nelle gambe per…
- Uscii dal macello e mi misi a camminare a passo svelto, e poi mi misi a
correre, suscitando la curiosità e la meraviglia di quelli che incontravo.
Si era fatto quasi buio quando mi ritrovai alle porte di Comitini.
- M’immagino che quelli che ti incontravano e ti vedevano correre, così
stralunato com’eri, ti avranno preso per pazzo.
- E io pazzo ero! Dopo che ripresi fiato, come passeggiando tornai al
macello.
- E poi cosa hai fatto? – domandò Baravà, emergendo dai fumi del
vino.
- Dovevo accertarmi se quello che mi era stato riferito rispondesse a verità
o era soltanto una calunnia. Andai in piazza e con un ragazzino mandai a
dire a mia moglie che sarei rientrato molto tardi perché avevo ancora da
lavorare. Quando si fece buio salii verso San Rocco, poi scesi per Via
Gracco e arrivai nei pressi di casa mia dalla parte di dietro. Al buio,
appostato dietro un cantone, tenni sott’occhio la porticina che immetteva
nel retrobottega. Era passata qualche ora quando la via fu illuminata da una
striscia di luce proveniente dalla porticina che, piano, piano, era stata
socchiusa: vidi uscire un uomo, era lui, don Nino il daziere: mio padre
aveva ragione, anche Nena era troia! Accarezzai i miei coltelli: - Stanotte
la scanno nel sonno come un capretto! - pensai.
Prima di rientrare a casa
dovevo calmarmi e allora mi recai alla fontana. Immersi la testa
nell’abbeveratoio: le risate! Quante risate si fecero i contadini che si
trovavano lì per abbeverare le loro bestie e riempire qualche brocca di
acqua, vedendomi fare ciò che per essi era la stramberia di un uomo ubriaco.
Quando fui certo che sarei stato in grado di dominare la mia rabbia e
la mia amarezza e che non avrei fatto trapelare
nulla di ciò che avevo saputo e visto, andai a casa. Entrando nella
bettola ebbi la forza di scherzare con i clienti che stavano lì a mangiare
uova dure e a bere lo schifosissimo vino che la mia cara mogliettina in
grandi caraffe portava ai tavoli.
Quando l’ultimo degli ubriaconi fu uscito, mentre Nena preparava la cena,
così come sempre avevo fatto, raccolsi caraffe e bicchieri dai tavoli.
Mangiai con ottimo appetito ma, contrariamente al mio solito, sotto lo
sguardo indagatore e preoccupato di Nena, non spiccicai parola. Mia moglie,
dicendosi molto stanca, andò subito a letto. Mentre serravo porte e finestre
mi veniva da piangere pensando che quella sarebbe stata la mia ultima notte
di libertà: - ora, mentre dorme l’uccido!
Entrai nella stanza da letto, Nena era ancora sveglia, le dissi che sarei
uscito nel vicolo per prendere un poco d’aria fresca e così smaltire il mal
di testa e acidità di stomaco che ad un tratto mi erano venuti.
Uscii dalla porticina dalla quale avevo visto uscire don Nino e mi sedetti
sul gradino della casa di fronte. Volevo pensare ma non ci riuscivo. Tremavo
come un bambino: non era il freddo a procurarmi i brividi ma la paura.
Erano passate alcune ore quando rientrai. Nena, pareva che dormisse, ma il
suo respiro non era profondo, era come compresso e trattenuto. Aprii il
canovaccio in cui erano avvolti i miei coltelli e…
- A me questo dovevi fare? Buttana! Ora ti taglio la gola con questo
coltello…
Allungai lo sguardo e vidi sobbalzare le coperte come percorse da brividi:
la cara mogliettina era sveglia e sentita la mia minaccia, si era messa
nella punta estrema del letto per essere pronta a fuggire.
Quella notte non dormì lei, non dormii io.
Così avvenne per le altre due notti successive.
La quarta notte, Nena, che aveva capito che non avrei avuto mai il coraggio
di ucciderla, lasciò il letto matrimoniale e andò a dormire su un materasso
buttato a terra nel dammuso adibito a bettola e per riposare tranquilla si
chiuse dentro mettendo la spranga alla porta.
Stefano Buscaglia, che si riteneva uomo di onore, ma che era soltanto un
piccolo delinquente, sorridendo gli domando:
- Se non hai avuto il coraggio di ucciderla, perché non l’hai cacciata da
casa?
- Perché secondo te le mie corna se ne sarebbero andate con lei?
Poi guardandolo negli occhi con tono allusivo: (della moglie di Stefano si
diceva che non fosse proprio una santarellina)
- Erreggio amico le corna quando si radicano in testa niente li può
distruggere, neppure una carica di dinamite: ce li portiamo nella tomba.
- Quindi hai deciso di continuare a vivere con una moglie buttanisca! -
disse con un sorrisino sulle bavose labbra Domenico Cillea.
- Moglie? Che moglie? Serva! Prima era la mia padrona, poi è diventata la
mia serva: io mi godo il mio morbido letto mentre lei dorme sempre su quel
materasso; mi cucina gustosissime pietanze, mi lava la biancheria: ora, come
potete vedere, mi fa andare molto più pulito e ordinato di prima.
E qui Ciurlo volle essere spiritoso fino all’angoscia: - Quando un gatto
nero mi attraversa la strada, per scacciare il malocchio e allontanare da me
ogni disgrazia mi tocco la testa! Se ciò capita a voi invece, non sapendo di
essere cornuti, vi affannate a cercare un pezzo di ferro da sfiorare o a
toccarvi i …!
Ciurlo, sapendo per certo che quegli amici, che per tutta la serata avevano
riso alle sue spalle, punti nell’onore avrebbero avuto una reazione
violenta, con imprevedibile atletica leggerezza balzò dalla panca per
guadagnare velocemente l’uscita. Stefano Buscaglia, saltando sul tavolo,
stava per raggiungerlo e dargli una scarica di legnate, quando entrò il
severo ed ineffabile Javert.
Nel vedere la guardia Giuffrida, come se si fosse
spenta tutta la loro etilica energia, caddero come sacchi vuoti sulle
panche, e nel silenzio più assoluto concentrarono i loro sguardi sul ripiano
dei tavoli.
- Ciurlo devi andare di corsa al municipio. Ti vuole il Podestà -, disse
Javert con tono solenne ed autoritario.
Ciurlò, lanciando uno sberleffo all’indirizzo di Stefano Buscaglia,
immediatamente, si avviò verso il municipio. Mentre camminava sentiva le
gambe farsi sempre più molli, non tanto per il vino tracannato ma per la
paura provocata dai tanti e vari contrastanti pensieri che lo angosciavano:
cosa vorrà da me a quest’ora Sua Eccellenza il signor Podestà? Sono nei
guai! Ma io niente ho fatto di male!
Intanto il podestà, in attesa che arrivasse Ciurlo, fece il giro di
tutti gli uffici per assicurarsi che tutti gli impiegati se ne fossero
andati, poi diede ordine all’usciere di non fare entrare nessuno nella sua
stanza, e di non permettere a nessuno di avvicinarsi alla porta. Si recò poi
in segreteria e con modi cortesi ma decisi invitò Gerlando Preti, segretario
e ragioniere del comune, che già aveva raccolto le sue cose per andare a
casa, di restare nella sua stanza perché certamente tra poco avrebbe avuto
bisogno di lui. Poi scuotendo il campanello che stava sulla sua scrivania
chiamò l’usciere.
- Agli ordini di sua eccellenza!
Andate a casa mia; fatevi
dare da mia moglie i miei vecchi stivali da caccia e portateli qui. Fate
presto.
- Con permesso.
Sasà si avviò di corsa, ma tornò dopo qualche secondo.
- Ma, eccellenza avete detto di non fare avvicinare nessuno alla porta, se
mi allontano chi…
- Non vi preoccupate. Ci penso io.
Seduto alla scrivania elaborò il discorso da fare a Ciurlo. Poi entrò
nell’ufficio del segretario, che trovò intento a fischiettare un’aria di
una qualche opera lirica. Di Gerlando Preti il maestro della banda musicale
aveva detto che aveva avuto in dono da Dio “l’orecchio assoluto”, ed era per
questo che eseguiva, pur non conoscendo la
musica, i brani mandati a memoria con assoluta precisione. I bandisti, che
non sapevano, né si preoccuparono mai di sapere, cosa significasse avere
“l’orecchio assoluto”, nutrivano per il segretario comunale una grande
ammirazione, tutti nutrivano per il segretario grande rispetto e
profondissima considerazione e quando lo incontravano lo salutavano con
rispetto e quasi con soggezione.
- Caro segretario, venite nella mia stanza. Prima che arrivi la persona che
ho convocato, voglio mettervi a parte di un segreto, e dopo che avrò finito
vorrei sentire un vostro parere.
- Signor podestà se siete così generoso da confidarvi con me, sarò lieto di…
- Lasciamo perdere le cerimonie e statemi a sentire.
Per una buona mezzora, il podestà disse dei suoi sospetti, dei pericoli che
la patria correva e del rimedio che “lui” aveva escogitato per sconfiggere i
congiurati.
Gerlando Preti mentre con turbata attenzione ascoltava il lungo dire del
podestà pensava: - Quest’uomo o è più idiota di quanto io non immaginassi,
oppure è uscito completamente di senno!
Con atteggiamento trionfante Angelino Bonocore gli chiese:
- Che ve ne pare?
- Signor podestà voi avete una mente eccelsa e sono certo che migliore
strategia non potevate escogitare per intrappolare questi nemici della
nostra beneamata Italia fascista.
A Gerlando Preti, mentre sciorinava questi complimenti e tanti altri, gli
veniva di fare una risata da scuotere l’intero palazzo municipale.
Bussarono alla porta.
- Avanti.
Vendendo entrare Ciurlo e la guardia Giuffrida, non volendo assistere ad una
scena che sicuramente sarebbe stata ridevole e pietosa, il segretario si
avviò verso la sua stanza.
- No, non dovete andare. Restate e aiutatemi a non scordarmi di dare a
Ciurlo le giuste istruzioni. Insomma, cercate di pensare con la mia mente.
Gerlando Preti abbozzò un sorriso mentre pensava: - io avrò tanti difetti ma
la disgrazia di pensare con la sua mente proprio non me la merito.
Ciurlo, in ansiosa attesa che il podestà gli dicesse ciò per cui l’aveva
mandato a chiamare, non faceva altro che mettere ed uscire le mani dalle
tasche e a stringere ed allargare la cintura dei pantaloni, mentre i suoi
occhi liquidi vagavano dal segretario comunale a Javert e viceversa nella
speranza di cogliere un qualche segnale, un minimo cenno che gli facesse
capire se aveva da temere qualcosa…
- Ditemi Ciurlo voi amate la patria?
- Eccellenza, sì.
- Siete di fede fascista?
- Eccellenza, sì. Dovete sapere che io a suo tempo feci domanda per andare
volontario in Africa per aiutare i camerati a conquistare un posto al sole,
ma alla visita sono stato scartato per insufficienza toracica e perché a
dire del maggiore medico che mi visitò il mio fisico non sarebbe stato un
buon esempio di virile combattente italiano.
Bussarono alla porta. Era l’usciere che entrò con gli stivali.
- Bene, bene! Poggiateli qui. Andate, e ricordatevi i miei ordini!
L’usciere uscì mentre dava un’occhiata perplessa a Ciurlo e agli stivali.
Il podestà riprese:
- Anche se, malgrado la vostra ardente fede fascista, non avete potuto
servire la patria in Africa, oggi vi offro la possibilità di servirla qua, a
Grotte.
E sotto lo sguardo sornione di Gerlando Preti catechizzò il povero Ciurlo
su ciò che doveva fare per salvare, la patria, il Duce e il podestà.
- Dunque Ciurlo: Vincere!
- E vinceremo! - fece pronta eco l’accalappiacani.
- Ah, dimenticavo: Ciurlo prendete questi stivali, ve li regalo, indossateli
con dignità: da domani voi sarete un po’ me. Ciurlo, tu meriti i miei
stivali. Indossali con orgoglio fascista: sono stivali importati che hanno
saputo dare tante pedate in culo ai cani che si facevano sfuggire la preda e
in culo a chi mi ha osato mancarmi di rispetto. Adesso vai.
Rivolgendosi al segretario e alla guardia municipale:
- ora possiamo andare tutti a casa.
Mentre il podestà scendeva la scala con passo leggero e trionfale,
precedendo gli altri, Gerlando Preti, non riuscendo ancora a credere a
quello a cui aveva assistito, guardandolo pensò: Povera Italia se il tuo
destino dipende dall’infelice accoppiata tra un idiota e un accalappiacani
ubriacone sei rovinata!
Ciurlo si precipitò, anche se era sera inoltrata, con gli stivali nella
bottega di Domenico, un suo cugino ciabattino. E mentre Ciurlo raccontava
del come e del perché fosse entrato in possesso di tanta grazia di Dio, (e
meno male che tutto doveva restare segreto!), Domenico riparò le suole in
gran parte consumate e diede qualche punto alle tomaie che erano punteggiate
da strappi e ferite. Per completare l’opera di restauro il ciabattino li
lucidò con molto impegno e soddisfatto dell’opera sua consegnò a Ciurlo gli
stivali portati a nuovo.
L’indomani Ciurlo si alzò più presto del solito. Tirò fuori dalla cascia,
che stava sotto il letto un paio di pantaloni alla zuava e un berretto
di bandista che erano appartenuti a suo nonno, suonatore di trombone
cantabile.
Non avendo trovato una camicia nera ne indossò una grigia, e quando completò
la vestizione, si guardò compiaciuto allo specchio: mise le mani ai fianchi,
tirò la testa all’indietro nel vano tentativo di imitare il suo duce, ma da
quel viso emaciato e devastato da una fitta ragnatela di rughe, la mascella
volitiva non uscì fuori: lui, però, la vide! Entrò in cucina e alla moglie
che gli stava preparando la zuppa di latte e caffè:
- Come stò?
Nena, sorpresa nel vedere il marito con i piedi infilati in un paio di
lucidi stivali, con il corpo mingherlino infilato in un paio di pantaloni,
che gli pendevano da tutte le parti e con in testa il berretto dalla rigida
visiera:
- Quantu si bieddru!
- Ah, sì, bieddru sugnu? E tu disgraziata…
Nena, pentita del complimento che gli aveva fatto, per evitare, insulti,
rimproveri e male parole, uscì dalla cucina, mentre Ciurlo immergeva pezzi
di pane raffermo nella zuppa. Quando si fu saziato, contento e soddisfatto
uscì con passo militaresco per iniziare a compiere la suprema missione
affidatagli dal signor podestà.
Mentre attraversava Via Archimede e la discesa dell’orologio, come tutti i
deboli e meschini che per accidente sono investiti, o immaginano di essere
investiti di un pur minimo potere, hanno sempre fatto, fanno e faranno,
Ciurlo tra sé elencava quanti, per averlo disprezzato e preso in giro, alla
minima occasione che si fosse presentata, avrebbero assaggiato la punta
ferrata dei suoi autorevoli stivali. Pregustando
la gioia di essere ammirato, invidiato e temuto.
Arrivò al centro della piazza con passo solenne e trionfale.
Infilato in quella strampalata divisa Ciurlo non
era più quella persona inesistente, immaginata e descritta
da Giacomo De Georgi. Gli stivali che ad ogni passo facevano crik-crok
attiravano la curiosa attenzione di tutti, che prendendolo in giro lo
guardavano come se ne avessero soggezione:
alzavano la mano nel saluto fascista e gli si rivolgevano, con il viso
atteggiato a gran
serietà, chiamandolo camerata.
Don Michele Liuggia uscendo dal suo caffè e vendendo quel fantaccino
di Ciurlo, sorridendo gli disse:
- Ciurlo non avete più bisogno di andare in cerca dei cani da accalappiare,
non appena vi vedranno si costituiranno e saranno felici di infilare il
collo nel laccio.
- Cercate di fare meno lo spiritoso, perché se riferisco quello che mi avete
detto al mio Signor podestà il laccio al collo ve lo fa mettere lui.
Il sorriso si spense sulle labbra di don Michele, e preoccupato e turbato
non poco, rientrò in quel caffè dove si respirava un’aria pesante e
puzzolenta fatta di fumo di trinciato forte, di pipa e sigari di pessima
qualità. A preoccupare don Michele non fu in sé la minaccia di Ciurlo, ma
l’idea che da quello che voleva essere soltanto uno scherzo ne potesse
derivare un controllo alla sua attività. Se le autorità fossero entrate nel
laboratorio avrebbero scoperto che confezionava le “gassose” con prodotti
proibiti dalla legge: - la galera… questo miserabile mi fa chiudere in una
cella del carcere di Racalmuto. Meglio che smonto tutto… poi quando sarò
più sicuro… intanto appena lo vedo passare lo chiamo e gli offro un bel
bicchiere di Millefiori, così potrò constatare se è ancora arrabbiato
e capire le sue intenzioni.
In attesa che si facesse sera, Ciurlo, il cui compito principale era quello
di cercare di capire cosa succedeva nella farmacia Montante, così come aveva
fatto per anni, girava per le vie del paese in cerca di cani randagi da
accalappiare, ma poiché dei cani aveva una gran paura quando ne adocchiava
qualcuno, scantonava: i cani l’avevano capito e non lo temevano più.
Ogni sera, ma soprattutto ogni sabato sera, Ciurlo passava delle ore,
nascosto nella scalinata del Pero o in vicolo Cecconi, ammiccando nel buio
nella speranza di potere riconoscere tutte quelle persone che entravano
nella Farmacia Montante e non ne uscivano se non a notte inoltrata:
era evidente che quelli non erano clienti. Faceva passare qualche
minuto da quando sentiva chiudere la porta e quindi - crik-crok - si muoveva
dal suo nascondiglio, si avvicinava alla farmacia e con l’orecchio teso fino
allo spasimo tentava di carpire ogni parola che potesse esser detta in
quella tana.
Vana fatica e vana attesa, perché i soci dell’accademia, che avevano subito
saputo di quale alto e segretissimo incarico il podestà aveva investito
Ciurlo, da buontemponi quali erano, decisero di organizzare una beffa, non
tanto ai danni di quel povero cristo di accalappiacani, bensì ai danni di
Angelino Bonocore: non appena il crik-crok degli stivali di Ciurlo si
spegneva dietro la porta, i musicisti eseguivano per due volte di seguito
una melodia dolce e triste; e quando le ultime note si spegnevano sulle
corde del mandolino e della chitarra, la farmacia cadeva in un profondissimo
silenzio!
Ciurlo indispettito e deluso, si rassegnava all’ennesimo fallimento e tra un
lontano abbaiare di cani e piangere, quasi umano, di gatti in amore, si
avviava verso casa, angosciato al pensiero del nulla che ancora una volta
aveva da riferire al podestà.
Ogni mattina, alla presenza del segretario
comunale, Ciurlo faceva rapporto al podestà su ciò che aveva visto e
sentito.
Una mattina, il podestà era molto irritato e nervoso e quando Ciurlo,
sull’attenti e con il berretto in mano, cominciò a raccontare di liti tra
marito e moglie scoppiate nel cuore della notte; di pianti disperati di
bambini malati; Angelino diede un gran pugno sulla scrivania:
- Ora basta! Dovete dirmi soltanto cosa succede in quella maledetta
farmacia, cosa fanno e dicono il dottore Montante e i suoi degni compari.
Allora?
- Eccellenza, ogni qualvolta che mi accosto alla porta della farmacia sento
che suonano un motivo, sempre lo stesso e me lo fanno sentire due volte di
fila. L’ho udito tante di quelle volte che ormai l’ho imparato a memoria; e
dopo che hanno finito con la musica, in quella farmacia cade un silenzio di
tomba: da far paura.
- Non è tanto la musica che è inquietante, quanto è il silenzio, questo
silenzio non mi convince: questo silenzio è parlante.
Così, il podestà rivolgendosi all’allocchito Gerlando Preti.
- In effetti, è molto strano che delle persone possano, metodicamente,
riunirsi per sentire
qualche brano musicale, e poi stare per delle ore
senza spiccicare parola; salvo che non facciano delle sedute spiritiche!
- Segretario, mi volete fare impazzire? Ma da dove vi vengono certe idee?
Quelli congiurano, lo volete capire sì o no?
- Avete ragione, scusatemi.
Poi rivolgendosi a Ciurlo:
- avete detto che sapete il motivo a
memoria, fischiatelo!
- Signor segretario la musica ce l’ho in testa, ma non so fischiarla. Sono
stonato.
- Fischiatela anche se siete stonato, a me basta sentire qualche nota per
capire.
- Ciurlo divaricò le gambe a compasso, mise il petto in fuori e cominciò.
Dalla bocca sdentata uscirono spifferi bavosi: - pfim… pfum… ffas… .
Gerlando Preti, lo fece tacere. Per qualche secondo rimase in assoluto
silenzio e con gli occhi chiusi; poi rivolgendosi al podestà, sorridendo:
- “Speranze Perdute”.
- Mi dite che non ho speranza di intrappolare i miei nemici e vi scialate
pure! Che devo pensare che anche voi mi siete nemico e godete della mia
disgrazia?
- Signor podestà “Speranze Perdute” è il titolo del motivo che i musicisti
eseguono in farmacia. Non vorrei darvi un dolore, ma sono convinto che
dietro a quelle note c’è da
leggere un messaggio per voi, che io leggo così: -
sappiamo bene che ci fai spiare da Ciurlo, ma non sarà un accalappiacani a
sorprenderci: tu non ci avrai mai!
Angelino Bonocore fu invaso da un triste senso del ridicolo e sapendo
che non poteva più porre rimedio…
- Sono stato un ingenuo sciocco ad affidare
l’immagine mia, l’immagine del mio potere, l’immagine del partito e della
eroica nostra patria fascista a un disgraziato ubriacone e chiacchierone.
Ciurlo, siete licenziato. Potete andare.
Ciurlo spaventato a morte e quasi piangendo si avviò verso l’uscita, quando
sentì il podestà che gli diceva:
- Ciurlo, toglietevi gli stivali e consegnateli all’usciere: non siete stato
degno di calzarli, anzi li avete disonorati. Traditore, ti farò fucilare!
Ciurlo uscì. Dopo qualche secondo si sentirono due tonfi: Ciurlo si era
tolto gli stivali.
Poi la stanza fu invasa da: ptciap, ptciap, ptciap: Ciurlo, che togliendosi
gli stivali del podestà aveva perso il delegato potere, a piedi nudi
scendeva lentamente, tremante di paura e forse per l'ultima volta la scala
del municipio.
E da lì a qualche anno, come Ciurlo, i podestà, i gerarchi, i caporioni e i
prepotenti che per tanti anni avevano infestato e rovinato l'Italia,
sarebbero stati costretti a scendere scalzi le scale del potere.
Fine.
Salvatore
Bellavia
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 14 maggio 2012.
Per gentile concessione dell’Autore.
© Riproduzione riservata.
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13/05/2012 |
Editoriale. "Ma l'omertà
sull'arancia, proprio no!"; di Carmelo Arnone |
|
Carmelo Arnone
Mensa scolastica |
Qualsiasi articolo o lettera scritti su questo giornale, che
in qualche modo espongano un problema collettivo, una
inefficienza della pubblica amministrazione, una carenza di
una struttura pubblica, anche facendo riferimento indiretto
verso chi ha responsabilità (politiche o amministrative) per
le quali di quel problema, inefficienza o carenza ha il
dovere di farsene carico, non sono mai diretti all'attacco
denigratorio personale ma sempre a stimolare la ricerca di
una soluzione, nell'interesse di tutti.
Chi ci segue, anche saltuariamente, lo sa bene. Chi non ci
segue - è una libera scelta - non lo sa e giudica solo "per
sentito dire". Lo scorso 19 aprile 2012 compariva su queste
pagine una lettera dal titolo " Alla
mensa della scuola dell'infanzia arance ammuffite",
seguita da un mio commento, che ribadisco e confermo. In
redazione non è pervenuta alcuna replica, però nei giorni
successivi la qualità della frutta di quella mensa,
distribuita ai bambini, è migliorata. Apparentemente la
questione sembrava risolta; così non era. Ieri mattina, una
persona che si è sentita lesa da quegli scritti, ha tenuto a
farmi sapere che il mio comportamento è stato scorretto:
prima della pubblicazione - a suo dire - sarei dovuto andare
da lei per chiedere informazioni e discutere il problema del
quale - sempre sua affermazione - nessun genitore si era mai
lamentato prima. Forse non voleva essere un rimprovero ma
senza dubbio la mia percezione è stata quella. Ho sostenuto,
con fermezza, il diritto d'informazione e di critica ed
anche il suo, di replica (declinato testualmente con un
lapidario: " io non ti rispondo proprio"). Nell'ambito
della comunicazione, le linee di condotta in questi casi
dovrebbero essere chiare: se l'argomento è fondato, volendo
intervenire con quattro righe si scrive, ad esempio: " In
riferimento al vostro articolo del... dal titolo.... si
ringrazia per la segnalazione e si comunica che il problema
sarà risolto..."; se si ritiene che l'argomento sia
infondato, basta scrivere qualcosa come: " In riferimento
al vostro articolo del... dal titolo.... si precisa che non
è vero... (oppure: è totalmente falso...) ...".
Resta sempre possibile percorrere altre strade, nel caso ci
si ritenga lesi in qualche modo: in sede amministrativa,
proponendo un esposto all'Ordine dei Giornalisti, oppure in
sede penale, tramite querela per diffamazione. La pretesa di
una "discussione preventiva" alla pubblicazione
dell'articolo, per concordarne i contenuti o riceverne
l'assenso, è del tutto arbitraria ed in palese contrasto con
le norme deontologiche del giornalismo. Se un cittadino
decide di rendere pubblica una protesta, scrivendoci, è
chiaro che il fatto al quale si riferisce si è ripetuto più
volte, è noto a chi dovrebbe intervenire e, nonostante
tutto, non è stato adottato alcun provvedimento per
l'eventuale soluzione. Nel caso in questione, la lettera
pubblicata segnalava un problema documentato con foto.
Questa redazione, dopo aver raccolto informazioni e
testimonianze sull'argomento (da altri cittadini che - senza
volersi esporre - hanno confermato i fatti) ne ha stabilito
l'attendibilità e la pubblicazione. A sostegno della
segnalazione proposta nella lettera ho ritenuto di
aggiungere un mio commento. A dire il vero, a fronte delle
numerosissime persone che verbalmente, in privato, espongono
varie lamentele, sono troppo poche quelle che hanno il
coraggio (per argomenti così relativi, il termine potrebbe
sembrare eccessivo; eppure anche per questi occorre
coraggio) di esporre apertamente le proprie idee. Una
eventuale "discussione preventiva" a cosa sarebbe potuta
servire, se non a "mettere a tacere" la questione
promettendo futuri interventi (allora ci si chiede perché
non si è provveduto prima; la distribuzione della frutta non
avveniva mica in segreto) o per difendere l'indifendibile
anche contro l'evidenza ( le arance sono buonissime!)?
L'omertà sulle arance, proprio no! Difendo il diritto di
tutti - se permettete, anche il mio - di esprimersi
liberamente, soprattutto su argomenti di interesse comune
(che sia il campo di calcetto, la viabilità urbana, il verde
pubblico o la frutta della mensa). Chi vuole replicare è
libero di farlo (è solo una scusa quella di non saper usare
internet: la risposta ci può pervenire anche in forma
cartacea o, al limite, telefonicamente; tutte le possibilità
sono presenti a seguire ogni articolo, con le indicazioni
"Contattaci" o invia una "E-mail" oppure "commenta su
Facebook"). Chi non vuole replicare (" io non ti rispondo
proprio") perché non lo ritiene opportuno (peraltro, le
risposte sono dovute non tanto a noi quanto, soprattutto con
i fatti, ai cittadini) o perché, per esporsi, " il
coraggio chi non ce l'ha non se lo può dare" (come
recita il celebre anacoluto che Manzoni mette in bocca a Don
Abbondio ne "I promessi sposi") abbia almeno la
consapevolezza che mentre sul piano del dialogo pubblico
saremo sempre disponibili, invece ogni tentativo verbale in
privato di far passare sotto silenzio un argomento, troverà
ancor più ampia visibilità. Possiamo discutere e trattare su
tutto ma la libertà ed il diritto d'informazione, presidio
di democrazia, segno di cultura e civiltà, fattore di
crescita per ogni comunità, è un valore irrinunciabile e
indisponibile.
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Carmelo Arnone
Direttore di "Grotte.info Quotidiano"
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12/05/2012 |
Iniziative. Inaugurata la
sede del Centro Politico-Culturale "Aldo Moro" |
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Vedi le foto |
Domenica 6
maggio, in quella che per molti anni è stata la sede della sezione di Grotte
del partito della Democrazia Cristiana, in Vicolo Toselli, è stato
inaugurato il Centro Politico-Culturale "Aldo Moro", in memoria dello
statista al quale la sezione grottese era dedicata. I locali, recentemente
ristrutturati e dotati di nuovi e funzionali arredi, del nuovo Centro sono
stati resi disponibili per ogni futura iniziativa di comitati, associazioni
o gruppi di cittadini che volessero incontrarsi o per accogliere
manifestazioni di carattere culturale, artistico, politico ed altro.
All'inaugurazione del Centro, presieduta da Antonio Salvaggio, per molti
anni Segretario politico della sezione D.C. di Grotte, erano presenti
diversi appartenenti a quel partito che, proprio in quelle stanze, hanno
attraversato parte del periodo della loro formazione umana e politica.
Passandosi la parola, hanno ricordato - non senza un piccolo rimpianto -
avvenimenti, episodi, aneddoti che li hanno visti protagonisti o testimoni.
I locali, dopo lo scioglimento del partito, hanno seguito le vicende comuni
a tutte le proprietà del soggetto economico al quale la D.C. aveva delegato
la gestione immobiliare. Dopo aver rischiato la vendita a terzi - e solo
dietro forti pressioni verso il soggetto formalmente titolare del diritto di
proprietà, da parte del comitato locale che aveva, in concreto, raccolto le
somme per l'acquisto -, si è pervenuti alla decisione di lasciarlo a
disposizione dei grottesi destinandolo quale sede del nuovo Centro che,
significativamente, continuerà a mantenere la denominazione "Aldo Moro".
Carmelo Arnone
12 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (51 foto di
© Salvo Lo Re "President").
Inaugurazione del
Centro Politico-Culturale "Aldo Moro" (Foto)
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12/05/2012 |
Politica. "Sul Tre
Sorgenti e sulla Girgenti Acque"; interrogazione del Consigliere Paolo Fantauzzo |
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Paolo Fantauzzo |
Riceviamo e
pubblichiamo.
"Al Signor Sindaco del Comune di Grotte
Al Presidente del Consiglio Comunale di Grotte
Il sottoscritto Fantauzzo Paolo, nella qualità di consigliere comunale
interroga la S.V. per sapere in ordine ai seguenti fatti:
a) in riferimento al Consorzio Tre Sorgenti, non essendo stati approvati
alla data odierna i conti di bilancio per gli anni 2009 - 2010 - 2011 ed
essendo stati approvati i bilanci di previsione per gli anni 2010 - 2011, il
sottoscritto chiede, essendo i conti di bilancio fondamentali per
l’approvazione dei bilanci di previsione, quali valutazioni Ella ha
espresso, se suffragate da dichiarazioni di voto inserite a verbale o/e di
richieste di atti ispettivi da parte della Regione;
b) risulterà anche alla S.V. che la stampa locale ha dato ampio risalto ai
risultati della verifica fiscale condotta dai militari della Guardia di
Finanza nei confronti del Consorzio Tre Sorgenti quantificando la presunta
evasione in dieci milioni di euro.
L’aspetto su cui è stata focalizzata l’attenzione dei media è riferito alla
differenza di prezzo tra acquisto e vendita dell’acqua, contravvenendo in
tal modo a precisi obblighi statutari che pongono il Consorzio come soggetto
non commerciale, cioè senza finalità di lucro. A fronte di tali
contestazioni ci si pone la domanda: che fine hanno fatto gli utili
conseguiti (differenza tra costi e ricavi) considerato che le finalità
istituzionali del Consorzio non ammettono attività lucrative?
Considerato che le contestazioni in rassegna potrebbero avere delle
ripercussioni in termini economici sul bilancio degli enti consorziati,
quindi anche sul Comune di Grotte, se non ritiene utile attivare, con ogni
ragionevole urgenza, ogni possibile azione a tutela dell’intera
collettività.
Parimenti se non ritiene utile per il bene della collettività, nella facile
intuizione dei risultati della verifica fiscale estesa alla Girgenti Acque
S.p.A. e all’A.T.O. Idrico, far proprio il suggerimento della minoranza che
da tempo sollecita la rescissione del contratto di affidamento del servizio
idrico alla Girgenti Acque S.p.A..
Della presente desidera risposta scritta nei termini di legge ed orale al
prossimo Consiglio.
Al Presidente chiede che venga inserita nella seduta di C.C. del
14.05.2012". |
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Paolo Fantauzzo
(Consigliere Comunale)
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11/05/2012 |
Lettere. "Proposta di onorare
Gero Zambuto intestandogli una via"; di Salvatore Milano |
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Gero Zambuto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Nel 2004 l’Amministrazione Comunale di Grotte (Sindaco Orlando) patrocinò
la pubblicazione del testo inedito di Daniela Spalanca: “GERO ZAMBUTO”. Il
testo è consultabile nella biblioteca comunale “M.L.King”. La giornalista,
oltre alle scrupolose ricerche, si avvalse di notizie fornite dalla dott.ssa
Maria Rita Ciraolo.
Zambuto nacque a Grotte nel 1877, figlio di un notaio. Ancor giovane si
trasferì a Torino per intraprendere la carriera cinematografica. Poi a Roma
e Milano. Personalità poliedrica: sceneggiatore, doppiatore, attore. Recitò
in teatro; fu compagno di scena di Anna Magnani. Regista di numerose
pellicole. Diresse l’immenso Totò nel suo primo film: “Fermo con le mani!”.
Si propone all’Amministrazione Comunale di onorare l’illustre e sconosciuto
concittadino intestandogli una via; un’altra, ovviamente, ad Antonio De
Curtis, in arte Totò". |
Locandina |
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Salvatore Milano
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11/05/2012 |
Comune. Avviso per la
concessione di loculi cimiteriali nel cimitero di Grotte |
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Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
AVVISO
PER LA CONCESSIONE DI LOCULI CIMITERIALI Si
avvisa la cittadinanza che presso l'ufficio comunale di Segreteria, si
ricevono le domande per la prenotazione dei loculi, da costruirsi nel
Cimitero di Grotte.
Il richiedente, all'atto della prenotazione, dovrà procedere in una unica
soluzione al versamento della somma del loculo prescelto, e successivamente
al versamento delle spese del contratto di concessione cimiteriale, al
termine dei lavori di costruzione.
Gli interessati potranno recarsi presso il Comune durante gli orari
d'apertura degli uffici, per ritirare il fac-simile di domanda, da
presentare presso l'ufficio protocollo della Segreteria comunale.
Dalla Residenza Municipale, lì 10/05/2012 |
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Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
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10/05/2012 |
Cronaca. Asilo nido comunale:
luci ed ombre sulla manutenzione della struttura |
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Vedi le foto |
Qualche tempo fa erano giunte alla nostra redazione
alcune segnalazioni riguardo le condizioni dell'asilo nido comunale. Era
corretto verificarle con una visita sul posto, non preannunciata, anche per
prendere visione del parquet in legno di recente installazione. In compagnia
di due rappresentanti istituzionali (un Assessore ed un Consigliere
comunale) mi sono recato sul posto. Pur essendo inattesi, siamo stati
accolti con molta cordialità e disponibilità dal personale presente in
servizio. Alla nostra richiesta di poter vedere l'intera struttura, siamo
stati guidati nelle varie stanze. Nessuna porta è rimasta chiusa. Nessun
ambiente ci è stato nascosto. Già entrando nella prima ampia stanza,
luminosa, dotata di parquet, piena di decori, festoni e giochi, si respirava
un clima di calore "familiare". I bambini, sotto diretta, attenta e costante
vigilanza di un'educatrice, erano serenamente intenti nelle loro attività.
La nostra "intrusione" li ha incuriositi ma non distratti dai loro giochi.
Stesso clima in tutte altre stanze destinate all'accoglienza dei piccoli.
Pavimenti letteralmente "tirati a lucido". Servizi igienici immacolati,
forniti di ogni occorrente (sapone per le mani, carta igienica...). La
cucina, con le pentole sul fuoco, senza odori sgradevoli, non una seppur
piccola traccia di polvere o di unto. Seggioloni, sedie, tavoli,
igienicamente impeccabili ed in perfette condizioni. Non fosse stato per la
presenza di persone, sembrava di visitare un'esposizione di mobili. Da un
luogo come questo, destinato ad accogliere bambini in tenerissima età, non
ci si può aspettare di meglio. E questo è il lato positivo della visita, che
può servire a tranquillizzare i genitori: i loro piccoli sono in un ambiente
pulito, accogliente ed in ottime mani. Però oltre alle luci, è necessario
segnalare anche le ombre. Diversi locali dell'edificio, non aperti alle
attività dei piccoli, si presentano in condizioni pessime (non certo per
mancanze da addebitare al personale). Ovunque sono presenti segni
incontestabili di infiltrazioni di umidità. Abbondanti ed estese macchie di
salnitro invadono gran parte della vecchia pavimentazione (qui non è stato
posato il parquet). Muffa sui battiscopa, negli angoli, sulle pareti. E'
evidente che il problema non è recente, e nonostante piccoli interventi di
risistemazione di tratti di tubazione idrica, pare non sia stato risolto. In
questi locali, diverse cullette e materassini fuori norma (e comunque non
più utilizzabili per la quantità di umidità ormai assorbita) attendono da
tempo di essere dismessi e rottamati. Facendo ritorno nelle stanze dei
bambini, ed osservando con maggiore attenzione, anche qui si intravede
l'azione, lenta ma inesorabile, dell'acqua. Costantemente rimosse dalle
educatrici e dalle assistenti, tracce di muffa si notano sugli angoli del
soffitto, agli angoli della pavimentazione, su qualche parete. La posa del
parquet in legno è stata una soluzione ottima - anche se temporanea - per
garantire ai piccoli un buon isolamento. Osservando l'edificio dall'esterno
sono evidenti, lungo tutto il perimetro, i segni dell'infiltrazione dal
basso; quasi fosse stato costruito su un acquitrino. Non essendo un tecnico,
mi limito a riferire, per corretta e doverosa informazione (supportata dalle
immagini a corredo di quest'articolo), quanto osservato. Nella speranza che
le Autorità competenti, già a conoscenza del problema, possano prendere atto
che non si tratta di normale e semplice "capillarità" ma di un fenomeno ben
più grave, al quale è necessario trovare soluzione prima che l'intera
struttura venga definitivamente compromessa, ed i nostri piccoli debbano
trovare alloggio altrove. Sarebbe inoltre interessante conoscere che fine
hanno fatto i 264.900,00 euro del finanziamento (annunciato con tanto di
telegramma ufficiale del Presidente della Regione) destinato proprio alla
ristrutturazione dell'asilo nido comunale di Grotte (del
quale abbiamo dato notizia il 18 febbraio 2011) e sulla cui paternità
politica, dietro le quinte, stava per scatenarsi una bagarre. Dai diversi
"padri", attendiamo risposte.
Carmelo Arnone
10 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini dell'edificio (89 foto di
© Associazione Culturale "Punto Info").
Asilo nido comunale (Foto)
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09/05/2012 |
Comune. Partita le seconda
fase di prevenzione oncologica |
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Hanno avuto inizio le visite mediche, programmate dal
Comune di Grotte, relativamente alla seconda fase di prevenzione oncologica.
Sabato 5 aprile 2012, presso i locali dell'associazione di volontariato
"Padre Vinti - Grotte Solidale" sotto la direzione dell'Assessore alla
Sanità e Vice Sindaco del Comune di Grotte, ideatore e
propulsore dell'iniziativa dal 2009, si è cominciato con l'ecografia alla
tiroide. Le patologie tiroidee sembrano avere a Grotte particolare
incidenza soprattutto tra le donne. Ad eseguire questo importante esame, lo
specialista della vicina città di Racalmuto dott. Gigi Scimè, medico di
provate qualità professionali con grandissima esperienza nel settore delle
ecografie. Nei giorni successivi, sarà la volta della mappatura dei nei
attraverso la dermatoscopia. A eseguire questo esame, che come è noto tende
a prevenire il melanoma, il dermatologo dott. Antonio Sciumè di Favara, con
grandissima esperienza nel campo. Mentre in collaborazione con la LILT (Lega
Italiana Lotta contro i Tumori) ma su commissione del Comune di Grotte, il
test per la ricerca del sangue occulto delle feci, importante esame per la
prevenzione del tumore al colon retto. Saranno effettuate dal dott. Stefano
Cipolla, come iniziativa collaterale alla prevenzione oncologica, anche
visite oculistiche ai bambini che frequentano le prime classi elementari. Il
sindaco Pilato e l'assessore alla Sanità Piero Castronovo ritengono
indispensabile questa iniziativa tra le più importanti ed utili all’intera
cittadinanza. E' necessario perseverare con la prevenzione oncologica ad
oggi unica cura dei tumori.
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09/05/2012 |
Politica. "Ai lettori di
giudicare per le reiterate bugie"; intervento del Consigliere Paolo
Fantauzzo |
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Paolo Fantauzzo |
Riceviamo e
pubblichiamo.
"Caro direttore,
ho letto il suo articolo del 7 u.s. in cui il Sindaco, con molta
spavalderia, proclama la riduzione dei costi della politica decidendo di
rientrare in servizio.
Mi permettano i cittadini di scomodare Dante, il quale probabilmente, se
fosse vissuto ai nostri giorni, avrebbe collocato il nostro Sindaco
sicuramente all’inferno, ma vista la volubilità camaleontica dello stesso,
avrebbe avuto l’indecisione, o meglio l’imbarazzo, di collocarlo tra il
girone dei fraudolenti o tra il girone di coloro che carpiscono la buona
fede.
Ai lettori di giudicare per le reiterate bugie e per aver carpito la buona
fede della comunità.
Andiamo ai fatti:
1) il sottoscritto, allorché si votò in Consiglio per l'elezione del
collegio dei revisori dei conti, propose un emendamento, votato dall’intero
C.C., di decurtare del 30% l’indennità spettante ai revisori, per poi
estendere tale decurtazione sui costi della politica locale, ma il SINDACO
in maniera plateale disse che non poteva rientrare al lavoro e che quindi
non avrebbe operato nessuna decurtazione da quella che era la sua indennità
di funzione. Risultato: sebbene da più parti si reclamavano tagli alla
spesa, abbiamo integrato l’indennità dei professionisti;
2) il sindaco ha ridotto, si, da 6 a 4 il numero degli assessori, dopo un
anno dall'entrata in vigore della Legge Regionale n° 6 del 5 aprile
2011 e dopo le insistenti richieste del gruppo di minoranza, ma solo dopo
una circolare esplicativa del 16 marzo u.s., diramata dall’Assessore
dott.sa Chinnici, forse anche in seguito ai nostri esposti in assessorato,
che imponeva ai sindaci di attuare la legge approvata nell’aprile 2011 (vedi
nota del nostro gruppo consiliare pubblicata su Grotte.info il 21.3.12);
3) non era mai successo nella nostra piccola comunità che un Sindaco si
collocasse in aspettativa; non era successo con il sindaco Cimino, dirigente
scolastico; non era successo con il sindaco Orlando, medico della mutua; non
era mai successo se non… . Infatti il Sindaco ha corta memoria, dimentica
che ha chiesto all’ente, di cui era dipendente, di essere collocato in
aspettativa non retribuita, gravando sulle casse comunali di una spesa al
lordo, compresi i contributi previdenziali, pari a euro 3.500 circa mensili;
altro che contenimento della spesa della politica, anzi c’è stato un
ulteriore aggravio per le casse comunali, immaginiamo per un attimo un
risparmio forzato di 2000 euro mensili a partire dall'1.7.2008 fino al
30.4.2012, che cosa si poteva realizzare per questa comunità e che invece
non si è potuto realizzare per aver un sindaco a tempo pieno?
4) sapete, Cittadini, quanto è costato all’ente Comune il rimborso per
permessi di un Assessore, oltre all'indennità di amministratore in un anno?
La modica cifra di 8.986 euro; si, Cittadini! 8.986 euro pari a quanto
percepisce un pensionato medio con quaranta anni di contributi.
Signor Sindaco, si svegli dal torpore dell’inverno, da questa finestra La
sfido ancora una volta: rinunci realmente Lei e la sua Giunta al 50% della
indennità di funzione e Le garantisco che il gruppo di Minoranza rinuncerà
al gettone di presenza per la partecipazione alle sedute di Consiglio
comunale". |
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Paolo Fantauzzo
(Consigliere Comunale)
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09/05/2012 |
Politica. Sulla reale riduzione dei costi;
intervento del dott. Antonio Carlisi |
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Dott. A. Carlisi
CUD 2012 |
Riceviamo e
pubblichiamo.
"In merito al sollecitato forte segnale di buona volontà rivolto a noi
Consiglieri comunali dal Direttore di 'Grotte.info Quotidiano' Carmelo
Arnone, riguardo la riduzione dei costi della politica a Grotte sul versante
dei Consiglieri comunali, desidero fare qualche riflessione:
a) già nel corso del Consiglio comunale ultimo del 30.04.12 il sottoscritto
ed i Consiglieri del Gruppo di Minoranza hanno, per l'ennesima volta,
chiesto che venga portata in Consiglio comunale una proposta complessiva che
comporti l'abbattimento del 50% delle indennità e dei gettoni di presenza
dei Consiglieri comunali, dei quattro Assessori in carica, del Presidente
del Consiglio comunale nonché la riduzione del compenso corrisposto ai
componenti del Collegio dei Revisori dei Conti;
b) è vero che questo Gruppo ha fatto una battaglia per ridurre gli Assessori
da 6 a 4, con forte determinazione, tale da indurre il Sindaco a rispettare
la Legge, e ciò non grazie ad una spontanea adesione da parte del Primo
Cittadino, ma appunto a seguito di un decisivo e peculiare impegno nostro;
c) è da tempo che il nostro Gruppo chiede la riduzione del costo della
politica anche per noi Consiglieri, e ciò a mezzo di interrogazioni (una
è pubblicata su questo quotidiano in data 05.11.10) e a mezzo di lettere
aperte (vedi
pubblicazione su questo quotidiano in data 08.11.10);
d) il nostro Gruppo consiliare ha chiesto di non aver liquidati gettoni di
presenza allorché le sedute consiliari vanno deserte oppure si svolgano
senza concrete adozioni di atti deliberativi consiliari;
e) ... e poi... onde evitare che i cittadini possano pensare a chissà quali
grossi introiti derivanti ai Consiglieri comunali grottesi, mi permetto di
chiedere che venga pubblicato il mio CUD 2012 da dove si evince che in tutto
l'anno 2011 mi è stato liquidato un importo netto di euro 952,56, per il mio
mandato di Consigliere comunale. Grazie!!!".
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Dott. Antonio Carlisi
(Consigliere Comunale) |
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Dalla Redazione.
Nel ringraziare il dott. Carlisi per la sua lettera, e pur dandogli atto,
insieme al Gruppo di Minoranza, di essere più volte intervenuto in Consiglio
riguardo la riduzione dei costi della politica, confermo che ad oggi
l'Organo comunale non ha adottato nessuna deliberazione in tal senso. E'
vero che la riduzione da 6 a 4 Assessori, operata dal sindaco Paolo Pilato
(come indicato nell'articolo del 7 maggio 2012), è stata più volte
sollecitata dalla Minoranza ed è stata effettuata in osservanza della
Normativa regionale, che imponeva tale riduzione già a partire dal 1°
gennaio 2012. E' vero che, per libera scelta, il Primo Cittadino ha deciso
di rientrare in servizio, così come è vero che in passato altri Sindaci, pur
rivestendo incarichi di rilievo e responsabilità (ad esempio il prof.
Antonio Cimino - Preside di Liceo -, il dott. Giacomo Orlando - Medico -; il
dott. Antonio Carlisi - Responsabile di Unità Operativa di Medicina di Base
-) hanno tuttavia ritenuto di poterli conciliare con gli impegni ed i doveri
istituzionali (non facendo gravare sull'Ente Comune il doppio dell'indennità
spettante e gli oneri contributivi). E' vero che non è stata effettuata
alcuna riduzione sulle indennità spettanti ai componenti della Giunta. Per
quanto concerne l'importo liquidato al dott. Carlisi, per le sue
partecipazioni alle sedute del Consiglio Comunale nel 2011, da un lato
deriva la considerazione che, non incidendo significativamente, la riduzione
anche del 50% costituirebbe proprio quell'auspicato forte segnale di "buona
volontà" (se costa poco, perché non farlo?); dall'altro lato è da rilevare
che il dott. Carlisi, a differenza degli altri Consiglieri, non partecipa a
Commissioni comunali, le cui sedute incidono sempre in maniera significativa
sull'ammontare degli importi spettanti, facendoli moltiplicare notevolmente.
Infine, qualunque sia l'importo, non è chiaro perché ai Consiglieri comunali
di Grotte debba essere assegnato il massimo previsto (quasi 100 euro a
seduta; mentre quello, ad esempio, degli omologhi di Casalmaggiore - oltre
15.000 abitanti in provincia di Cremona - non arriva a 30 euro). E' evidente
che la sollecitazione, adesso come nel precedente articolo, è rivolta
all'intero Consiglio comunale e non a singole componenti. Se anche la Giunta
Municipale volesse partecipare ai sacrifici collettivi, anche questo sarebbe
un segnale di "buona volontà".
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Carmelo Arnone
(Direttore di Grotte.info Quotidiano)
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08/05/2012 |
Chiesa. Inaugurata la cappelletta dell'Ecce Homo,
dopo il restauro |
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Guarda il video
Vedi le foto |
Lo scorso
giovedi 3 maggio si sono svolti, a Grotte, i festeggiamenti in onore
dell'Ecce Homo. Nell'occasione è stata inaugurata l'omonima cappelletta,
dopo i lavori di restauro eseguiti gratuitamente da Roberto La Mendola.
L'incrocio tra le vie Gramsci, Di Vittorio e Sant'Agostino, dove si trova il
piccolo edificio sacro, si è trasformato per diverse ore in una chiesa
all'aperto per la celebrazione della Santa Messa, presieduta dall'arciprete
padre Giovanni Castronovo. Al termine della celebrazione liturgica, il Vice
Sindaco Piero Castronovo ha ricordato le origini storiche della cappella,
ringraziando quanti hanno collaborato alla manifestazione, che, si è
augurato, sarà ripetuta anche nei prossimi anni. Particolari ringraziamenti
sono stati rivolti a Roberto La Mendola, che per due mesi ha dedicato il
proprio tempo libero al restauro della struttura e ad Enzo Greco, che ha
donato un piccolo affresco e l'iscrizione esterna "Ecce Homo". Una mostra di
arte sacra è stata organizzata da Michele Morreale, in concomitanza con la
cerimonia. Il sindaco Paolo Pilato, nel suo intervento conclusivo, ha
espresso viva soddisfazione e compiacimento per l'iniziativa, alla quale
anche il Comune ha contribuito fornendo il materiale ed eseguendo lavori di
impermeabilizzazione del tetto. Da sottolineare la presenza alla
manifestazione della dott.ssa Teresa Restivo, amministratore unico dell'A.T.O.
Ge.Sa. AG2 e del prof. Enzo Di Natali. Un ricco buffet, allestito dagli
abitanti del quartiere, è stato offerto ai numerosi partecipanti al termine
della cerimonia, che è stata allietata dalle note del complesso bandistico
"V. Bellini" e che si è conclusa con dei giochi pirotecnici.
Carmelo Arnone
8 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini della cerimonia (80 foto di
© Salvo Lo Re "President" e riprese di
© Associazione Culturale "Punto Info").
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Manifesto |
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Inaugurazione dell'Ecce Homo (Video) |
Inaugurazione dell'Ecce Homo (Foto)
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07/05/2012 |
Comune. Riduzione dei costi
della politica: il sindaco Pilato si riduce l'indennità rientrando in
servizio |
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Comunicazione |
"Per
concorrere ad un forte contenimento della spesa della politica, oltre alla
riduzione del numero degli assessori, ho deciso di rientrare in servizio".
Con queste parole il sindaco di Grotte Paolo Pilato ha comunicato
ufficialmente di essere rientrato in servizio, a decorrere dal 1° maggio
2012, presso la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle, dove è impiegato
con la qualifica di Assistente Amministrativo Contabile. L'autorizzazione al
rientro - avvenuto effettivamente il 2 maggio - è stata concessa, su
richiesta del Primo Cittadino grottese, dal Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti. Già in precedenza il sindaco Pilato aveva operato una
riduzione del numero degli assessori, da 6 a 4, con una conseguente
riduzione delle relative indennità mensili; un costo certo che si è ridotto,
a favore delle casse comunali. Il rientro in servizio del Sindaco
costituisce un'altra riduzione reale dei costi della politica, comportando
un abbattimento del 50% dell'indennità di carica: dalla precedente cifra
approssimativa di 1600 euro mensili passa agli attuali 800 euro. Inoltre non
saranno più a carico del Comune i relativi costi previdenziali. Il sindaco
Pilato ha rassicurato i propri concittadini sulla propria presenza al
Comune: sarà al servizio della collettività, presso il palazzo municipale o
nelle altre sedi dove fosse richiesto, tutti i pomeriggi feriali e per le
intere giornate dei festivi e prefestivi.
Un dato di fatto da registrare è che rimane invariato, al momento, il costo
relativo al funzionamento del Consiglio comunale, la cui l'indennità di
presenza dei Consiglieri (il cosiddetto "gettone di presenza") risulta tra
le più elevate su base nazionale, per città con un numero di abitanti
equiparabile a quello di Grotte. I cittadini si aspettano anche da questo
Organo comunale, che ha più volte e con veemenza rivendicato una riduzione
dei costi della politica nei confronti del Sindaco e della Giunta, una
significativa risposta in merito: anche questo sarebbe un forte segnale di
buona volontà e di partecipazione ai sacrifici che l'intera collettività è
chiamata ad affrontare in questo particolare periodo.
Carmelo Arnone 7 maggio 2012
© Riproduzione riservata. |
Autorizzazione |
07/05/2012 |
Chiesa. Avvisi ed
appuntamenti della
settimana |
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la
disponibilità di un collaboratore locale.
Martedi 8 maggio
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita del Santo Rosario;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa e Supplica alla
Madonna di Pompei.
Venerdi 11 maggio
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, riunione dei genitori che hanno
battezzato o debbono battezzare i loro bambini e delle giovani coppie
che desiderano fare un cammino di fede, con la partecipazione di alcuni
specialisti.
Domenica 13 maggio
- dalle ore 09.30, presso l'ex istituto delle Ancelle Riparatrici in Via
Confine, giornata di ritiro del gruppo G.A.M.
AVVISI
E' iniziata da oggi la raccolta per il rifacimento dell'impianto elettrico
ed altre opere indispensabili all'apertura della chiesa Madre; per
informazioni o donazioni è possibile rivolgersi a Totò Brucculeri e Santo
Maida.
E' entrata vigore l'ora legale:
- orario delle Sante Messe feriali: Madonna del Carmelo ore 08.45;
Purgatorio ore 18.00; San Rocco ore 18.00;
- orario delle Sante Messe prefestive: Purgatorio ore 18.30; San Francesco
ore 20.15;
- orario delle Sante Messe festive (la mattina, invariato) il pomeriggio:
Madonna del Carmelo ore 18.00; San Rocco ore 19.00; Purgatorio ore 19.15.
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07/05/2012 |
Iniziative. Grotte in festa
per la celebrazione del
1° Maggio |
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E' tornata a rivivere a Grotte, dopo oltre 15 anni di
assenza, la Festa del 1° Maggio; in ambito civile è la festa del lavoro e
dei lavoratori, in ambito liturgico Festa di San Giuseppe Artigiano.
All'iniziativa, organizzata dal Comune di Grotte e dalla CGIL, hanno aderito
varie associazioni: il complesso bandistico "Vincenzo Bellini",
il gruppo dei
Tamburinari "Herbessus", il gruppo folk "Herbessus", la cantina sociale "La
Torre", il consorzio "Isola Bio Sicilia" di Lillo Alaimo Di Loro, la "Foto
Video Digital" di Rino Arnone ed il gruppo musicale degli "Shaf". Riuniti
alle porte del paese, in zona "Portobello", i partecipanti, preceduti da una
sfilata di mezzi agricoli, hanno percorso in festoso corteo il corso
principale del paese. Il tragitto è stato animato dai tamburinari, dal
gruppo folk e dalla banda musicale. Giunti in Piazza Marconi, i cittadini
hanno potuto assaporare le specialità locali proposte dal Consorzio "Isola
Bio Sicilia" e degustare il vino offerto dalla cantina "La Torre". Prima del
concerto del complesso musicale, sul palco hanno preso la parola: Enzo
Baldanza (Lega SPI CGIL), Gandolfo Mazzarizi (Camera del lavoro di Grotte),
Angelo Collura (Presidente del Consiglio comunale), Paolo Pilato (Sindaco di
Grotte) e Massimo Raso (segretario provinciale CGIL). Nel corso degli
interventi il sindaco Pilato ha consegnato il Premio Speciale "Antonio Burgio" edizione 2012
(promosso dalla Tipolitografia Gresal di Grotte), a
Davide Mulè, per l'interpretazione del ruolo di Gesù nelle "recite" della
Pasqua 2011. Ribadendo che tutti gli interventi sono stati elargiti a titolo
gratuito, gli organizzatori hanno espresso pubblici ringraziamenti a tutti
gli intervenuti, ribadendo la volontà di riproporre la manifestazione anche
il prossimo anno.
Carmelo Arnone 7 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (66 foto di
© Salvo Lo Re "President" e riprese di
© Associazione Culturale "Punto Info").
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Manifesto |
Festa del 1° Maggio a Grotte (Video)
Premio Speciale "Antonio Burgio" (Video)
Festa del 1° Maggio a Grotte (Foto)
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06/05/2012 |
Comune. Gemellaggio tra
Grotte e Mircea Voda, in Romania |
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Un'esperienza
particolare, quella vissuta da una delegazione di 25 cittadini partiti da
Grotte e diretti verso la città di Mircea Voda, in Romania. Scopo del
viaggio, la realizzazione di un gemellaggio tra le due comunità, in adesione
ad un progetto Comunitario che prevede il gemellaggio di realtà
amministrative locali aventi caratteristiche e peculiarità affini. Per i
nostri concittadini, il contatto con quella piccola realtà amministrativa -
che noi chiamiamo "paese" mentre loro indicano significativamente con il
termine "villaggio" - ha significato un recupero della dimensione "rurale"
del vivere quotidiano. In quel villaggio la vita ha il ritmo lento e
cadenzato che aveva il nostro paese nella prima metà del secolo scorso, dove
a prevalere erano le attività legate al piccolo allevamento ed
all'agricoltura, la cui cura dettava i ritmi di tutte le altre attività
sociali. Le dimensioni ridotte del centro abitato consentono ancora oggi un
contatto diretto con l'ambiente naturale circostante, dove è naturale essere
svegliarsi al canto del gallo o affacciarsi alla finestra e vedere le mucche
al pascolo. La delegazione grottese, ospite della comunità rumena dal 23 al
29 aprile 2012, guidata dal sindaco Paolo Pilato, è stata accolta con grandi
festeggiamenti dalla comunità locale e dal sindaco Dumitru Dedu. Durante le
varie giornate, fitte di incontri ed appuntamenti, si sono susseguite visite
alla scuola (i cui alunni si sono cimentati in uno spettacolo di benvenuto
organizzato per gli ospiti), alla chiesa (di culto ortodosso, rivestita di
splendidi mosaici), al cimitero (per la deposizione di una corona al
monumento ai caduti) ed agli altri luoghi caratteristici e maggiormente
significativi di Mircea Voda e del circondario. Il gemellaggio è stato
ratificato dalla firma, da parte dei relativi Sindaci, di tre documenti:
"Carta di Gemellaggio", "Accordo di Gemellaggio" e "Giuramento del
Gemellaggio". Tra i punti principali dei documenti, lo "scambio di
conoscenze e la comprensione reciproca", con la collaborazione nei settori
dell'organizzazione della Pubblica Amministrazione, dei Servizi, della
Cultura e dello Sport, del Turismo, della Sanità. Inoltre è stato siglato
l'impegno reciproco per la cooperazione economica, il sostegno a livello
locale della cooperazione industriale e commerciale, con una particolare
attenzione alla collaborazione tra piccole e medie imprese.
Conclusa la prima parte del gemellaggio, il successivo appuntamento, la cui
data non è stata ancora fissata, sarà l'accoglienza di una delegazione
rumena di Mircea Voda presso il Comune di Grotte.
Carmelo Arnone
6 maggio 2012
© Riproduzione riservata.
Pubblichiamo alcune immagini del gemellaggio (90 foto
di
© A. Salvaggio).
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Gemellaggio tra Grotte e Mircea Voda (Foto) |
Leggi i documenti del Gemellaggio
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06/05/2012 |
Fotografia. Costituita
l'Associazione Culturale Fotografica "DIN 24 - Valle dei Templi" |
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Incontro
DIN 24 |
Nasce dall’idea di un gruppo di amatori dell’arte
fotografica, la costituzione di una nuova associazione culturale per
condividere e divulgare la fotografia in tutte le sue sfaccettature. Venerdi
4 maggio 2012, presso i locali del Consorzio "Valle dei Templi" in via
Demetra ad Agrigento, si è svolta la prima riunione dell'Associazione
Culturale Fotografica "DIN 24 - Valle dei Templi",
che attraverso le pagine dei social networks, ha
mosso i primi passi.
"DIN 24 - Associazione Culturale Valle dei Templi", questo è il nome
completo dell’associazione che si prefigge la diffusione e l’indottrinamento
- attraverso corsi, meeting, workshop e uscite tematiche - delle nozioni
basilari e avanzate della “scrittura con la luce” (dall'etimologia greca del
termine "fotografia").
La riunione ha avuto anche lo scopo di eleggere le tre più alte cariche
statutarie: il Presidente (carica conferita a Massimo Palamenghi, stimato e
conosciuto fotografo professionista agrigentino); il Vice-Presidente
(incarico attribuito all'avvocato Giovanni Gallo, definitosi “profano della
fotografia, ma amante dell’arte in genere"); il Segretario-Tesoriere (ruolo
assegnato a Giuseppe Zuppardo, decano dei fotografi sportivi della provincia
di Agrigento).
Tra le numerose iniziative che l’associazione si propone di organizzare, le
prossime saranno: una mostra incentrata sulla festa di San Calogero di
Agrigento; la preparazione di un calendario tematico; alcuni workshop
sull’utilizzo delle celebri fotocamere Hasselblad e sullo sviluppo e la
stampa di rullini fotografici.
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Incontro
DIN 24 |
05/05/2012 |
Iniziative. Aperta sino a
domenica la mostra di arte sacra, in Via Sant'Agostino |
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Rimarrà aperta sino a domani sera, domenica 6 maggio
2012, la mostra di arte sacra allestita a Grotte in Via Sant'Agostino.
L'esposizione è stata realizzata in occasione dell'inaugurazione della
restaurata cappelletta dell'Ecce Homo, situata all'incrocio tra Via
Sant'Agostino, Via Gramsci e Via G. Di Vittorio.
La mostra, organizzata ed allestita da Michele Morreale, è aperta al
pubblico dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
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05/05/2012 |
Racconti. "Gli stivali
del podestà", 4^ parte; di
Salvatore Bellavia |
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Salvatore Bellavia |
GLI STIVALI DEL PODESTÁ
di Salvatore Bellavia
Prima parte
Seconda parte
Terza parte
QUARTA PARTE
Don Carmelo Trompeo, contraendo la faccia a gran dolore,
lentamente cominciò a posare uno alla volta i piedi sul marmoreo pavimento
rosa tirato a specchio, e dopo che le fitte lancinanti si furono un poco
attenuate, poggiò le mani ai bordi della sedia e facendo leva con le
braccia, con strazio e fatica, eresse il piccolo ed esile corpo: chiaro
segno che stava per licenziarsi. Flavia, portando via dal salotto la sedia
che per la sua ordinaria fattura nulla aveva da spartire con il divano, le
poltrone e i mobili di bello stile del salotto,
andò a prendergli il tricorno e il bastone, che erano rimasti nella
stanza accanto adibita al rito della confessione. Salutando e benedicendo,
stava per avviarsi quando entrò Alessandro seguito dal podestà, da Giacomo
De Giorgi e dalla guardia municipale Giuffrida. Angelino, da uomo di mondo
educato alle formalità più raffinate, fece il baciamano a donna Luisella e
strinse lievemente, tra le sue paterne mani, la mano che con refrattario
pudore verginale Flavia gli porgeva, poi si profuse in affettuosi e mondani
complimenti. Giacomo nel trovarsi di fronte all’odiato zio prete, fu tentato
di porgere un veloce saluto ed andare via. Vedendoselo davanti dopo tanti
anni il De Giorgi rivisse il momento in cui il vecchio, al quale per anni,
aveva dedicato tante interessate attenzioni e ipocrite affettuosità, con
disarmante candore a lui che insisteva nel volere sapere se l’avrebbe
ricordato nel suo testamento, disse che, come aveva fatto da
sempre, l’avrebbe ricordato nelle sue preghiere, ma non nel testamento:
tutti i suoi beni erano destinati al Boccone del Povero e al Collegio di
Maria. Dominando la rabbia e il rinnovato dolore, Giacomo diede fondo ad un
residuo di buona creanza, e per il rispetto che doveva all’avvocato, che mai
si era fatto pagare per averlo assistito nelle tante e frequenti cause
intentate contro chiunque avesse osato sfiorare il suo portafoglio, pescò
nei precordi del suo essere uno stentato sorriso, e con fare mondano, anche
lui baciò la mano alla padrona di casa e gratificò Flavia di un breve
inchino. A don Carmelo, che gli porgeva un’avvolgente mano, offrì appena la
punta delle dita. Donna Luisella e la figlia, con sdolcinata affettazione
sorrisero e ricambiarono i saluti. A Javert riservarono un semplice sguardo.
La padrona di casa, contenta di uscire, per una volta tanto, dalla sua
quotidiana arida e cupa solitudine familiare, si scatenò in un fuoco
d’artificio di domande che rivolgeva quasi contemporaneamente e con ritmo
sempre più incalzante all’uno e all’altro degli illustri e graditi ospiti:
come se si fosse aperta una cateratta la stanza fu invasa da un frullare
disordinato di parole, di risate a gola spiegata, di svagati e disordinati
ricordi. L’avvocato tentò, lanciando occhiatacce, ma senza successo, di
frenare la curiosità compulsiva di donna Luisella.
La signora moglie, presa com’era dai suoi vagheggiamenti non guardava e non
sentiva nessuno; e appassionata da sempre, così come lo era stata sua madre,
delle ascendenze e delle discendenze dei casati, malgrado i timidi
tentavi fatti dagli ospiti per cercare di cambiare discorso e sviarla dal
suo dirompente galoppare di parole, di ciascuno di essi illustrò, ciò che
lei si ostinava a chiamare, malgrado in più occasioni il marito l’avesse
corretta, l’albero ginecologico.
A salvare l’avvocato da quella orribile, oltre che imbarazzante,
situazione fu Mommino.
Due tocchi leggeri alla porta.
- Avanti.
- Signor avvocato, io avrei finito, se non c’è altro da fare…
- Aspettate un momento. Tra qualche minuto vengo nello studio e dopo che
avrò sentito il Sig. podestà, potrei aver bisogno della vostra
collaborazione.
Angelino sentendosi chiamato in causa, subito intervenne.
- Se è per me potete licenziare il caro Mommino: non sono venuto a trovare
l’avvocato ma l’amico, che stimo e apprezzo per la sua saggezza, così pure
grande stima e somma considerazione nutro per i nostri carissimi amici
Giacomo e Don Carmelo.
- Allora potete andare. Ci vediamo domani.
Mommino salutò
accennando un inchino con il capo e si avviò verso la porta. Ad un tratto si
fermò davanti ad un ritratto e cominciò a muovere le labbra come se
pregasse.
Quando il segretario si chiuse la porta dietro le spalle, Alessandro
sentì il dovere di spiegare che il buon Mommino non si era fermato davanti
il ritratto per recitare una qualche preghiera, bensì per ringraziare,
ancora una volta, il benefattore della sua famiglia i cui innumerevoli
maschi da iurnatara, l’uomo del ritratto, che era suo bisnonno
Ludovico, li aveva promossi a mezzadri e gabelloti.
Il podestà, con sguardo supplice rivolgendosi
al De Giorgi e al vecchio prete:
- Vi pregherei, con il permesso di Alessandro, di non andare via e di
restare: sarò felice di fare tesoro dei consigli che le vostre argute
intelligenze vorranno darmi.
Poi tacque. Donna Luisella, aveva assunto il consueto atteggiamento di
penitente afflitta da chissà quali truci pensieri, e si era chiusa nel più
assoluto mutismo.
Sguardi perplessi e nervosi s’incrociavano nel vuoto senza nulla comunicare
se non imbarazzo e nervosismo. La conversazione non trovava specchi su cui
arrampicarsi: se qualcuno accennava a profferire parola, questa non trovava
eco alcuna e veniva fagocitata dal pesante silenzio, che in pochi secondi
era diventato padrone assoluto del ricco ed elegante salotto.
Per uscire da questa situazione,
Alessandro,
rivolgendosi alla figlia: - Vai a prendere un boccale di vino e una
bottiglia del nostro nocerino, così li facciamo assaggiare a questi
nostri cari amici -. Poi rivolgendosi al prete: - quest’anno mi è riuscito
un boccone di vino, così buono e fragrante da fare resuscitare i morti.
Domani, caro don Carmelo, mi farò premura di farvene avere una bottiglia, da
usare per la Santa Messa.
- Alessandro, non bestemmiare! Soltanto il Signore ha potuto resuscitare i
morti, e ricordati che quando Lui fu tra di noi, su questa terra, lo fece
soltanto due volte -. Disse il buon prete sorridendo, - resuscitò Lazzaro
e...
- Il figlio della vedova di Naim -, sussurrò donna Luisella, emergendo dal
suo mutismo.
Flavia, su un vassoio d'argento di ottima fattura, oltre che un boccale di
vino e la bottiglia di liquore portò quattro bicchieri di cristallo, perché
quattro erano i maschi, - le donne potevano bere il vino soltanto a pranzo e
a cena -, sei bicchierini poco più grandi di un ditale e dei dolci di pasta
frolla, che, a dire dell’avvocato, erano l’orgoglio e la specialità della
signora Luisella.
Gli ospiti, opponendo all’invito e alle sollecitazioni della padrona di casa
una breve e non molto convinta resistenza, deliziarono il palato con il
vino, il liquore e i dolcetti.
Esauriti i tanti e prolungati complimenti alla perizia dolciaria della
signora Luisella, nella stanza piombò di nuovo il silenzio: tutti erano in
vigile attesa che il podestà aprisse bocca e cominciasse a dire ciò che lo
aveva spinto a venire in quella casa per chiedere pareri e consigli.
Angelino girava lo sguardo attorno, posandolo ora su un mobile, ora su i
tanti ritratti ad olio e ad acquerello, non tutti di buona fattura, che
stretti l’uno accanto all’altro quasi nascondevano il parato damascato delle
pareti e che a ben guardarli sembrava che sgomitassero per guadagnare un
poco di spazio per respirare.
Tutti cercavano di indovinare da cosa fosse dettato lo strano comportamento
di Angelino: aveva chiesto che tutti rimanessero perché aveva da chiedere
consigli e intanto non si decideva a parlare.
- Per essere venuto in forma ufficiale, (si era fatto accompagnare da una
guardia municipale), e per essere così inquieto e mutangaru,
certamente, il podestà aveva da comunicare qualche brutta notizia: una
qualche disgrazia o addirittura… - pensava don Carmelo.
Alessandro, improvvisamente, ebbe la percezione di capire che Angelino,
dovendo forse parlare di cose delicate, cose da maschi, in presenza delle
donne non si sarebbe mai deciso ad aprir bocca; allora, con un brevissimo
cenno di capo invitò la moglie e la figlia a licenziarsi. La signora
Luisella, anche se bruciava di curiosità e che volentieri sarebbe rimasta a
sentire quello che aveva da dire il podestà, capì e ubbidì.
- Noi ci ritiriamo - disse, con tono mellifluo e atteggiando le labbra a
cuoricino, Luisella.
Uscite le donne, Angelino si rilassò, si sistemò ben comodo, prese fiato e
quindi:
- Carissimi amici, noi fascisti dalla fede incrollabile corriamo un grosso
pericolo…
- Di incrollabili tu hai soltanto la fortuna e la babbìa -
pensò il De Giorgi, mentre ascoltava l’incipit di quelle cha sarebbero state
da lì a poco, le lamentazioni del podestà.
- Ho il fondato sospetto che qui, nel nostro beneamato paese, se non
s’interviene con mano ferma e veloce può accadere l’irreparabile.
Il podestà, preso dall’emozione, fece una pausa mentre il suo viso andava
assumendo l’effigie di una maschera tragica: deglutiva continuamente, il
pomo di Adamo andava su e giù con un ritmo
incessante e il mento era in preda a convulsi fremiti come quello di un
bambino che si prepara a piangere.
L’avvocato e don Carmelo, a quella vista rimasero sconvolti e senza parole:
ebbero un moto di pietà per quell’uomo, che, così senza alcun pudore, era lì
a mostrare tutta la sua paurosa fragilità.
Diverso era l’atteggiamento della guardia municipale Giuffrida e di Giacomo
De Giorgi : mentre Javert ricorrendo alla
sua servile intelligenza con gli occhi e il gesto delle mani mostrava
compatimento per l’avvilita Autorità, il De Giorgi
con viso impenetrabile scrutava con divertita curiosità il podestà, e
felicemente godeva dell’infantile sofferenza dell’odiato usurpatore.
- Ecco l’uomo forte e virile al quale il partito ha affidato le sorti del
paese! Una femminuccia, un bambino capriccioso! -. Così il De Giorgi, che da
quella casa ora non se ne sarebbe andato neppure se lo avessero preso a
pedate: la rabbia, coltivata e alimentata per tanti anni dai più perversi
pensieri, che gli martellavano il cervello e che alle volte l’avevano fatto
sentire male, ora, come per incanto, cedeva il passo all’ironia e ad una
vaga e improvvisa maligna gioia.
- Figliolo - cominciò Don Carmelo - da dove nascono, i tuoi sospetti, le tue
preoccupazioni, le tue paure? Chi sono questi nemici del Duce?
- Il farmacista Montante e i suoi amici. Ecco chi…
- Conosci, conosciamo questi amici di Nenè? -. L’avvocato, che aveva saputo
dell’esistenza de “L’accademia del silenzio parlante”, chiese con
interessata curiosità.
- Conosco i nomi e ora che li sentirete stenterete a credere che persone
appartenenti a famiglie, che tanto bene hanno ricevuto dal nostro
generosissimo Duce, abbiano potuto concepire l’idea di schierarsi con… - , e
qui Angelino diede il meglio di sé: dagli
occhi gli sgorgarono lacrime amare. Ripresosi, dopo aver bevuto un bicchiere
d’acqua, che Alessandro premurosamente andò a prendere dalla cucina, il
podestà cominciò:
- Oltre che il nostro caro farmacista, che certamente, se il padre non
fosse morto, non si sarebbe permesso di andare contro gli interessi della
sua famiglia…
- Le persone buone, i cittadini a modo se ne vanno, mentre la malerba resta
per scombussolare il mondo e turbare le coscienze dei buoni cristiani -.
Considerò, accorato, don Carmelo Trompeo, mentre si asciugava con un grande
fazzoletto a quadri il consistente ed adunco naso.
- Fa parte della combriccola dei farabutti il notaio Alfano…
- Non posso crederci che un pusillanime come il notaio possa avere il
coraggio di fare il congiurato -. E mentre diceva queste parole l’Avvocato
dalla mano chiusa a pugno faceva emergere due dita in segno di corna.
- E oltre a un sarto e uno stagnino, della compagnia fanno parte i due
gemelli Sermerio, l’avvocato e il cancelliere di pretura.
- Ma quelli due bestie sono. I genitori che sono valdesi non li hanno né
battezzati né cresimati. E questi due presuntuosi neppure protestanti sono:
atei! Certo vi ricorderete che, l’avvocato, fidanzato ad una pia e saggia
ragazza della facoltosa e aristocratica famiglia Sferlazzas, pur di non
mettere piede in chiesa, proprio alla vigilia del matrimonio ruppe il
fidanzamento. Il cancelliere, addirittura, ha dato indecente scandalo quando
violò la sacralità della casa paterna portandovi una femmina palermitana,
certamente di dubbia o di punto moralità se ha accettato di convivere con un
uomo senza il suggello del sacro vincolo del matrimonio. E quindi, non
dobbiamo meravigliarci se questi due farabutti che non obbediscono alle
leggi divine sono pronti a sovvertire
l'ordine della nostra amata patria -. Il vecchio prete diceva con rammarico
queste cose mentre con una mano in tasca, per scacciare dalla sua mente
quei diavoli tentatori, sgranava il rosario.
Alessandro incrociò gli sguardi assenti del De Giorgi e della guardia
municipale, meravigliandosi, ma non molto, della loro evidente indifferenza
rispetto alla gravità della situazione che andava emergendo dal preoccupato
racconto del podestà. Poi, con celata ironia: - Non mi sembra possibile che
il nostro caro Nenè possa avere voglia di giocare a fare il rivoluzionario.
Che motivo avrebbe di rischiare tutto il suo benessere suo, della famiglia e
la sua stessa vita? Se potessi gli direi: - Caro il mio dottore, cosa vi ha
fatto il nostro duce per avercela tanto con lui? Da quando è al potere nulla
ha fatto per eliminare le tante malattie che ci affliggono: e dunque? Tifo,
malaria, bronchiti, pleuriti, rachitismo e tanti altri malanni vi procurano
quotidianamente tanti di quei clienti, che penso siano molto di più delle
medicine che confezionate e che tenete nei vostri preziosi e raffinati
scaffali: la rivoluzione fatela fare ai poveracci e godetevi la vita!
-Ma, chi vi ha dato questa notizia? Certamente qualche invidioso o una
qualche urticante malalingua che vuole rovinare la reputazione e la fortuna
della famiglia Montante e di tante altre famiglie che sono e sono state da
sempre l’orgoglio di Grotte - disse don Carmelo.
- Nessuno! Nessuno è venuto da me per accusare colui che voi tutti vi
ostinate a chiamare il “caro Nenè”, quando invece è un delinquente! Io sono
certo che quell’essere ingrato non fa altro che tessere tragedie per
rovinare me e il nostro Duce.
- Ma ancora non ci avete detto da dove nascono i vostri sospetti, o meglio
le vostre certezze…
- Domenica, uscendo dalla chiesa, dopo avere assistito con la famiglia alla
santa messa, mi sono soffermato per qualche minuto sul sagrato, e ho notato
che Nenè, e i suoi degni compari, mi
guardavano e ridevano a crepapelle… e poi durante la passeggiata
incontrandomi non mi hanno salutato; non hanno salutato il Podestà!
- Il fatto che ridessero e che non vi hanno salutato non significa che non
sono dei buoni e fedeli fascisti. Magari ridevano per una qualche ragione
che nulla a che vedere con voi; e io non darei troppo peso al fatto che non
vi abbiano salutato, magari in mezzo alla folla non vi avranno visto.
- Sì, ma questo è niente. Ho fatto fare delle indagini al maresciallo dei
carabinieri e alle mie guardie municipali ed è risultato che almeno una
volta la settimana, di sera dopo la chiusura, si riuniscono in farmacia.
- E cosa fanno quando si riuniscono?
- Diteglielo voi, Giuffrida.
- Musica, con chitarra e mandolino, e quando ne suonano stanno in silenzio.
Io che una sera, nel corso delle mie indagini, ho appoggiato l’orecchio alla
porta non ho sentito altro che musica e silenzio.
- E allora? Di che cosa volete accusarli? - disse don Carmelo sospirando. -
Se dovessimo ritenere congiurati e attentatori della solidità e fierezza
della madre patria fascista, tutti quelli che si dilettano a fare musica
nelle botteghe dei sarti, dei calzolai e ovunque capiti, dovremmo mandare
all’isola mezzo paese! E ciò mi pare che non sia né logico, né possibile!
Alessandro, abbandonando il tono dell’amico e assumendo la posa
dell’avvocato:
- Caro podestà, per incolpare qualcuno di un qualsiasi reato occorrono
prove, prove...
- Prove, prove! E la mia parola, la parola del Podestà niente conta? Penso
che se facessi pervenire una denuncia al prefetto e alla magistratura non
potrebbe non avere giusta considerazione e doverosa accoglienza.
- Benedetto figliolo, di che cosa accusereste queste persone? - disse con
tono melodrammatico Don Carmelo. - Caro avvocato ci piacerebbe sentire la
vostra opinione. Vorrei sapere, da voi che siete padrone di codici e
pandette, se è possibile denunciare quali sovversivi dei galantuomini che
amano riunirsi ed intrattenersi facendo ed ascoltando musica?
- Nessun articolo del codice Rocco prevede come reato il riunirsi per
deliziarsi al suono di mandolini e chitarre!
Angelino, quasi non avendo più la forza per continuare a perorare la sua
causa, scoraggiato e sfiduciato: - Allora devo tenermi le risate in faccia,
la mancanza di rispetto, il rispetto che si deve al podestà, l’autorità
massima di questo paese, e pur sapendo che
quei gaglioffi tessono progetti delittuosi devo tacere. Non è giusto! Non
so come, ma devo trovare una via, un modo, la maniera per inchiodare alle
loro responsabilità questi delinquenti e fargliela pagare amaramente: le
loro risate devono diventare lacrime brucianti e indicibili patimenti. Ero
venuto nella speranza che Alessandro potesse suggerirmi una qualche
strategia, ma a quanto pare né lui, né voi Don Carmelo, né voi carissimo
amico De Giorgi siete in grado di aiutarmi, anzi mi avete scoraggiato ad
intraprendere una qualsiasi azione punitiva. Scusate il disturbo…
- E no! Non può finire così. Questa è l’unica occasione che ho per farti
pentire di avere ricoperto indegnamente una carica che spettava a me e
soltanto a me. Ora ci penso io a darti gli strumenti per la tua vendetta -.
Così rimuginava il De Giorgi. - Devo riaccendere l’assopito furore
vendicativo del tenero Angelino: devo fare intendere che a frequentare i
raduni che si tengono in quella farmacia c’è qualcuno, che per la sua nomea
possa scatenare nell’animo di “mamminella” (questo era il soprannome con cui
gli amici tra di loro nominavano sussurrando Angelino Bonocore) panico e
afflizione -. Concepita la pozione velenosa, il De Giorgi così parlò:
- Un momento -. Nel salotto risuonò, con tono stentoreo la voce del De
Giorgi, - vi prego di avere pazienza per sentire la mia opinione su questa
che io reputo un’incresciosa vicenda, dal momento che in essa vi sono
coinvolte persone che noi tutti riteniamo degnissime, ma che, in effetti,
pare, a dire del signor podestà, non si comportano né da buoni cittadini, né
tantomeno da buoni fascisti. Se si considera il fatto che a quelle sedute
musicali partecipano anche i fratelli Montereale, due massoni, quindi nemici
giurati del nostro partito, allora sono da ritenere più che legittime le
preoccupazioni del nostro caro Angelino. Sono convinto, anzi convintissimo
che bisogna usare ogni mezzo per potere intrappolare queste male bestie di
cospiratori.
Giacomo De Giorgi faceva cadere ogni frase lentamente e con tono
drammaticamente solenne. Le parole arrivavano al cuore, turbato e inaridito
dalla delusione, di Angelino come fresca rugiada, quando invece erano
soltanto stille di veleno vestite di affettuoso interesse e partecipata
comprensione.
- Quindi bisogna dedurre che quelle che si tengono nella farmacia Montante
non sono innocenti riunioni ma convegni sediziosi. Se così stanno le cose,
c’è il fondato pericolo che questi signori, una sera di queste entreranno
nella farmacia con chitarre e mandolini per poi uscirne con fucili e bombe a
mano: Dio aiutaci Tu! -. Così disse, con viso alterato e con voce strozzata,
don Carmelo Trompeo. L’avvocato restò muto e si diede a riflette su ogni
frase detta dal De Giorgi e sul comportamento di questi. Avvertiva, se pure
in maniera non chiara, che in tutto quello che aveva sentito c’era qualcosa
di stonato, qualcosa di indecifrabile ed incomprensibile: - come può
succedere che pur nutrendo un profondissimo rancore nei confronti del
podestà, al quale, per tutto il tempo non si è mai degnato di rivolgere la
parola, ora si prede a cuore con tanto interesse la questione dei cosiddetti
congiurati? -. Guardò fisso negli occhi il De Giorgi; nulla traspariva che
non fosse sincero interesse a suggerire un qualche rimedio al pericolo
paventato come imminente.
- Mah! Quanto è strano e imprevedibile l’animo umano! Nessuno può penetrarlo
nella sua vera essenza -, pensava Alessandro mentre il De Giorgi continuava
il suo stringato e logico ragionamento.
- Per distruggere questo nido di vipere non occorrono né carabinieri, né
guardie municipali e neppure il nucleo di polizia giudiziaria di Favara. Qui
bisogna che ad indagare sia incaricata una persona “inesistente”.
Sobbalzando dalla sedia e sotto gli occhi stralunati del podestà e di don
Carmelo, l’avvocato quasi aggredendolo, chiese al De Giorgi: - Secondo voi
esistono persone inesistenti? Cosa andate dicendo? Se continuate su questo
tono qui si rischia di andare a finire tutti al manicomio -.
- Calmatevi! Per inesistente intendo una di quelle persone che, per il fatto
stesso che è sempre in giro e che te la trovi davanti ovunque tu vada,
finisci con il non badare più alla sua presenza, e quindi non la vedi perché
finisce con il fare parte del paesaggio: un po’ come ci succede con le
strade che attraversiamo e con le case che mentre camminiamo ci vengono
incontro: noi le guardiamo ma non le vediamo essendo esse, da sempre, le
stesse vie e le stesse case.
Chiarito il concetto parafilosofico di “inesistenza”, nel salotto tornò la
calma.
L’avvocato, pur avvertendo forte la sensazione che Giacomo De Giorgi stesse
mettendo in atto una delle sue viperine cattiverie, per le quali era
conosciuto e famoso, ai danni del povero podestà, affascinato da quel gioco
sottile e perverso, non ritenne di dovere intervenire e smontare quello
strampalato ragionamento, che, ad onor del vero, era stato condotto con arte
e logica sopraffina: il cinismo tipico di chi per professione è costretto,
senza farsene coinvolgere sentimentalmente, ad entrare in tante e diverse
situazioni, gli suggerì di limitarsi a seguire lo sviluppo
dell’attorcigliato ragionamento del De Giorgi. In questa scelta di non
intervenire per rompere la tela che Giacomo stava tessendo, molto pesò il
fatto che lui, come tanti altri, non nutriva per Angelino Bonocore, podestà,
stima alcuna.
- Sì, ma io dove trovo una persona “inesistente”? E poi, per la missione che
devo affidargli, oltre che inesistente deve essere fidata -. Così disse
Angelino, che era tornato ad avere il bel viso sereno e compiaciuto di
sempre.
I nomi che si andavano facendo in cerca della persona adatta alla bisogna,
per una ragione o per un’altra venivano scartati.
- Ciurlo! -. Quel nome cadde come un fulmine nella stanza suscitando risate
e mugugni.
A pronunciarlo era stata la guardia municipale, che vista la reazione molto
meravigliata e contrariata dell’avvocato e del parroco avrebbe voluto darsi
un pugno in bocca e sparire dalla faccia della terra. Ad accogliere, invece,
con un sorriso di gratitudine, quella proposta, fu il De Giorgi.
- E’ la persona più adatta: è un uomo di comprovata fede fascista, è un
dipendente comunale, e per il fatto che è sempre in giro a caccia dei cani
da accalappiare, ormai, nessuno più si accorge della sua presenza. E’ la
persona ideale a cui affidare le delicatissime indagini! -, disse con grande
sicumera il distinto ed ineffabile De Giorgi.
Il podestà, ignorando gli sguardi perplessi del prete e dell’avvocato,
socchiuse la bocca a sereno sorriso, mentre un raggio di sole, che si
avviava al tramonto, si rifletteva sulla capsula d’oro che gli rivestiva un
canino: - Grazie, caro Giacomo, e grazie a tutti voi per la pazienza che mi
avete usato; ora vado in municipio, così faccio andare a casa gli impiegati
ai quali avevo ordinato di restare al loro posto fino a quando io non fossi
arrivato in comune -.
Il podestà e la guardia municipale furono i primi a congedarsi e mentre a
passo svelto scendevano la scala, sulle labbra del De Giorgi fece capolino
uno striminzito sorriso: anche oggi aveva avuto modo di compiere la sua
cattiveria quotidiana: l’amico podestà, per il quale nutriva acido rancore
senza, in effetti, averne ragionevole motivo, se avesse messo in atto il suo
consiglio, si sarebbe coperto di ridicolo: si sarebbe autodistrutto.
Il podestà
mandò il fidato Giuffrida in cerca di Ciurlo. Javert, conoscendo le
abitudini di Ciurlo, era certo che l’avrebbe trovato nella bettola di
Baldassare Terragnola. Ciurlo, come ogni sera, prima di ritirarsi, passava,
per completare la sua quotidiana notevole razione di vino annacquato e
rancido, dalla bettola di Baldassare Terragnola.
Le panche attorno ai tavoli erano tutte occupate: c’erano tanti zolfatari
dal viso triste e preoccupato, tormentati da una tosse secca e stizzosa, e
c’erano i soliti ridanciani amici di Ciurlo: i fratelli “boiacani”, “cipiciapi”,
Gilormu “lu russu”, “baravà” e tanti altri facchini di piazza, che
ogni sera scioglievano nel vino quei quattro soldi guadagnati portando sulle
spalle gravosissimi pesi. Invitarono Ciurlo al loro tavolo. Si era appena
seduto quando gli fu chiesto, e questa domanda gli veniva fatta spesso: -
Tua moglie (il “voi” fascista in quella bettola non aveva cittadinanza) havi
la putia di vinu e tu vieni ‘ccà! -.
- Io a quella buttana non ‘cci dò confidenza!
Ridendo lo invitavano a sedersi, gli riempivano un bicchiere di pallidissimo
vino e poi…
- Perché dici che tua moglie è buttana?
- Perché è buttana!
Il capiente bicchiere di vino era sceso velocemente giù per la vorace gola:
Ciurlo se ne stava zitto davanti al bicchiere vuoto. Per farlo parlare e
fargli raccontare, per l’ennesima volta, la storia delle sue corna bisognava
che il suo bicchiere fosse sempre alimentato.
Quando vide il vino sorridergli da una capace “brocca”, Ciurlo cominciò.
Fine quarta parte.
Salvatore
Bellavia
Pubblicato dalla Testata
Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 5 maggio 2012.
Per gentile concessione dell’Autore.
© Riproduzione riservata.
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03/05/2012 |
Comune. Informazioni
importanti su "Documenti individuali per l'espatrio dei minori" |
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Riceviamo e pubblichiamo.
COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)
AVVISO
DOCUMENTI INDIVIDUALI PER L'ESPATRIO DEI MINORI
____________________
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
Vista la Circolare del Ministero dell’Interno
– Dipartimento per gli affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale
per i Servizi Demografici n. 7, in data 15 marzo 2012, recante «Documenti
individuali per l’espatrio dei minori»;
RENDE NOTO
che a partire dal 26
giugno 2012, i minori che viaggiano devono avere ciascuno il proprio
documento di viaggio individuale (passaporto, carta d’identità valida per
l’espatrio o altro documento di viaggio equipollente) e non possono pertanto
essere iscritti sul passaporto dei genitori. Tale data, infatti, costituisce
il termine ultimo per l'applicazione della disposizione di cui al
regolamento (CE) n. 2252/2004, il quale prevede che i passaporti ed i
documenti di viaggio siano rilasciati come documenti individuali.
Il Ministero della giustizia, su richiesta del Ministero degli affari
esteri, ha chiarito che in sede di rilascio del passaporto, al fine di
assicurare particolari forme di garanzia nei confronti dei minori che
intendono espatriare, è necessario, anche in presenza di figli minori
naturali conviventi con uno solo dei genitori o di figli legittimi affidati
ad uno solo dei genitori separati, ottenere l'assenso di entrambi i
genitori.
Tale indirizzo trova applicazione anche nel caso di rilascio ai minori di
carta d’identità valida per l'espatrio.
In proposito, il Ministero della giustizia ha infatti osservato che a fronte
del diritto costituzionalmente garantito all' espatrio (art. 16 Cost.) si
pone il limite della tutela dei minori (art. 30 Cost.) quale prevalente
esigenza di pubblico interesse.
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Grotte, 03/05/2012 |
Il Responsabile di P.O.
(Geom. Vincenzo Carlisi)
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03/05/2012 |
Lettere. "Un servizio così
utile come lo smaltimento differenziato dei rifiuti"; di Angelo Puglisi |
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Angelo Puglisi |
Riceviamo e pubblichiamo.
"In qualità di ex-consigliere comunale del nostro Paese, potevo ritenermi
veramente degno di vivere in un comune che offriva alla cittadinanza un
servizio così utile come lo smaltimento differenziato dei rifiuti presso
l’isola ecologica. Le voci che sono circolate nell’ultimo periodo, e
confermate dagli operatori della stessa “isola”, però mi fanno molto
riflettere in quanto si ritiene quindi questo servizio una spesa non
necessaria, da gestire con conseguente rimozione del servizio stesso.
Ma mi chiedo: è più utile recare loro un servizio del genere garantendo la
salute, il benessere e l'igiene cittadina o risparmiare su di esso tornando
alla stato precedente di accumulo esagerato di rifiuti sparsi per i
cassonetti di tutto il paese?
Ne vale la pena spendere qualcosa in più e vedere meno inquinamento urbano o
risparmiare e tornare a vedere cittadini che gettano rifiuti non più
differenziandoli e mischiandoli tra loro senza nessuna distinzione tra
categorie (carta, plastica vetro…)?
Proprio oggi pomeriggio (NdR: ieri, 2 maggio 2012), però, ho voluto
assicurarmi della certezza della notizia della chiusura recandomi presso
l’isola, ma lì mi è stato stavolta negato tutto assicurandomi che il
servizio resterà ancora a disposizione dei cittadini!
Con l’occasione voglio ringraziare il sindaco Pilato e l’assessore
Castronovo per l’evidente impegno che hanno messo affinché il servizio di
raccolta fosse stato, prima creato, e adesso mantenuto attivo, tutto a
favore del nostro Paese".
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Angelo Puglisi
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Dalla Redazione.
Al momento la situazione dell'isola ecologica non presenta variazioni: da
fonte certa abbiamo appreso che rimane temporaneamente aperta nelle more di
una decisione definitiva. Auspichiamo un sollecito comunicato ufficiale
dell'Amministrazione che dia conferma del mantenimento del servizio (o che
ne sancisca - ci auguriamo di no - la chiusura).
Carmelo Arnone
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03/05/2012 |
Sport. "Stracittadina di
primavera", organizzata dalla Polisportiva Athena |
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Riceviamo e pubblichiamo.
"Domenica 27 maggio si terrà a Grotte la prima “Stracittadina di primavera”,
organizzata dalla Polisportiva Athena con la collaborazione di altre
associazioni presenti sul territorio e dell’Assessorato allo Sport.
L’evento verrà inserito all’interno dell’iniziativa organizzata dal Comune
di Grotte denominata “Maggioinsport”.
Lo spirito dell’evento è assolutamente amatoriale ed ha lo scopo di
avvicinare tutti quanti allo sport, senza distinzione di età e di sesso.
Naturalmente contiamo sulla partecipazione di tutti coloro che a Grotte già
praticano la corsa (e sono in tanti) ma soprattutto puntiamo sulla presenza
di quel popolo di sedentari (e sono molti di più) che con la corsa e con lo
sport in genere c’entrano poco.
Per questo il 27 maggio vorremmo vedere con noi:
- i giovani, ma soprattutto i meno giovani;
- gli uomini, ma soprattutto le donne;
- gli sportivi, ma soprattutto i pigri;
per riscoprire il gusto di liberarci per qualche ora da quelle poltrone a
cui ci inchiodano lavoro, televisione, computer e strumenti elettronici
vari.
Il percorso di circa 3 km si snoderà per le vie del paese e terminerà in
piazza Marconi, dove avverrà anche la premiazione dei vincitori.
Per partecipare basta essere in possesso (e darne evidenza al comitato) di
un certificato medico per attività non agonistica che viene rilasciato dal
proprio medico curante.
La partecipazione è aperta davvero a tutti, quindi… correte ad iscrivervi!". |
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Antonio Villardita
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02/05/2012 |
Chiesa. Domenica 13 maggio "Giornata
di Formula 1" con i giovani GAM, presso le Ancelle Riparatrici |
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Locandina |
L'hanno chiamata "Giornata di Formula 1", una
definizione che rievoca, dinamicità, velocità, sprint, competizione, corsa,
gara, ma soprattutto impegno e dedizione. Domenica 13 maggio i giovani, in
età ma anche gli anziani "giovani nello spirito", appartenenti o
simpatizzanti del gruppo G.A.M. (Gioventù Ardente Mariana) di Grotte, le cui
riunioni si tengono nella chiesa parrocchiale di San Rocco, si ritroveranno
presso l'ex istituto delle Ancelle Riparatrici in Via Confine per una
giornata di ritiro spirituale. Il tema del cammino che stanno seguendo è
"Educare alla buona vita del Vangelo", nel segno delle indicazioni offerte
dal Santo Padre e dalla C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) per il
decennio 2010-2020; all'interno di questo tema, durante la giornata si
approfondiranno risvolti inerenti l'ottavo comandamento. La partecipazione,
libera, spontanea e gioiosa, al ritiro è aperta a tutti i fedeli.
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02/05/2012 |
Lettere. "La cripta del
Purgatorio, simbolo dell'abbandono dei nostri paesi"; di Pietro Cipolla |
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Vedi le foto |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Un simbolo dell’abbandono totale dei nostri paesi è la cripta della chiesa
del Purgatorio, che si trova nel centro storico sul corso di fronte
l’ex-Collegio di Maria.
Costruita nella seconda metà del Seicento, dove sorgeva la chiesa di San
Vincenzo, la cripta e la chiesa sovrastante, testimoniano la totale incuria
degli edifici semplici della nostra passata cultura, povera ma
significativa.
Recentemente è stato restaurato il tetto ed il campanile della Chiesa, e
nonostante il costoso ponteggio sistemato sia all’interno che all’esterno
della chiesa dalla ditta Maurizio Polifemo, non è stato possibile reperire
ulteriori fondi per restaurare contemporaneamente le mura.
Per non parlare del gioiello della cripta: composta da un bell’altare
bicolore (giallo ocra e blu antico, i colori di tutta la cripta come anche
della ceramica del pavimento che non esiste più, la cui bellezza è
testimoniata da qualche piastrella siciliana che ha resistito al tempo,
vandalismo e ruberie); una volta sorretta da archi sopra una serie di
nicchie e arcate, un tempo destinate ai corpi mummificati dei pochi
privilegiati del paese, ora vuote con i teschi e frammenti di ossa dei loro
spodestati inquilini sparsi dappertutto, in mucchi osceni di detriti e
resti umani.
L’unico corpo mummificato rimasto intatto, disteso sotto gli
scalini dell’altare, non può che farci pensare ai quadri di un grande
artista della nostra terra, Renzo Collura, che non solo ha studiato e
scritto sulle chiese di Grotte, ma ha tratto sicuramente ispirazione dalla
grottesca teatralità di questa scena per tutta una serie di quadri dipinti
nella seconda parte degli anni ‘80, come ‘Processione dell’Immacolata a
Grotte’ (1987), affollata di teschi ambulanti. Questi quadri sono stati
ripresi recentemente nella trasmissione ‘Passepartout’ di Philippe Daverio
su Rai 3.
Infine, interessante si presenta l’ampio e armonioso corpo centrale della
cripta incorniciata da macabri teschi di gesso di buona fattura, a mo’ di
angeli custodi incongrui e ironici.
Potrebbe diventare sede di museo o galleria, con un ingresso facilmente
ricavabile dalla finestra che dà su uno spiazzo liberato dalla caduta del
vecchio Collegio di Maria, che dopo anni, ancora non ha trovato la sua
giusta destinazione, al di là dei progetti megalomani che passate e recenti
amministrazioni hanno proclamato ma mai realizzato.
Peccato che un paese così povero di patrimonio storico, non sappia della
bellezza e della storia di questa cripta, mettendo d’accordo Chiesa,
Sovrintendenza e Comune per la salvaguardia pratica e intelligente di un
tassello piccolo ma così importante della sua storia!". |
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Pietro Cipolla
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Dalla Redazione.
Riproponiamo le immagini della cripta, già pubblicate il 27 aprile 2012.
Cripta della chiesa del Purgatorio (Foto)
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02/05/2012 |
Iniziative. "Il Servo del
Signore", cortometraggio per ricordare Padre Vinti |
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Guarda il video |
Immagini che ci riportano ai primi anni del '900. Parole vergate col cuore,
prima che con penna e calamaio. Preghiere che sono semplicemente... respiro
dell'anima. Uno sguardo a ritroso, nella vita e nei pensieri più profondi
del venerabile padre Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti; per i fedeli
soltanto "Padre Vinti".
L'Associazione Culturale "Amici di Padre Vinti", in ricordo del
sacerdote grottese "nato al cielo" in concetto di santità, ha voluto
ricordarne la figura con un breve ma significativo cortometraggio (alcune
immagini sono state utilizzate per promuovere l'iniziativa proposta durante
la settimana santa 2012 "Getsemani - L'orto degli ulivi"). Non si tratta di
luoghi e testi di fantasia: la casa è proprio quella del sacerdote; la
grotta è quella in cui si rifugiava in cerca di refrigerio durante la calura
estiva; le parole sono i suoi pensieri, lasciati sul diario intimo. Un breve
spaccato della vita di Padre Vinti, "Servo del Signore".
Pubblichiamo il cortometraggio (video
di
© Associazione "Amici di Padre Vinti").
Il Servo del Signore (Video)
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01/05/2012 |
Lettere. "Il Fascio dei
Lavoratori nel Comune di Grotte"; di Franca Costanza |
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04/06/1890 pag. 1
04/06/1890 pag. 2
04/06/1890 pag. 3
04/06/1890 pag. 4 |
Riceviamo e pubblichiamo.
"Ho avuto modo di leggere la lettera inviata dal signor Gaspare Agnello e
non posso esimermi dal portare a conoscenza della comunità grottese che la
mia tesi di laurea (depositata presso la Biblioteca Comunale di
Grotte), discussa nel mese di marzo del corrente anno, ha riguardato proprio
“Il fascio dei lavoratori nel Comune di Grotte”.
Le ricerche sono state particolarmente faticose in quanto l’archivio
comunale di Grotte riguardante quegli anni non è stato mai catalogato e
quindi ho dovuto cercare tra le tante carpette presenti proprio i documenti
che dessero notizie in merito alle lotte salariali degli zolfatari grottesi
negli anni che vanno dal giugno del 1890 al 1895, anno in cui a Grotte fu
dichiarato lo stato d’assedio.
L’argomento e le documentazioni storiche ritrovate sia nell’archivio di
Grotte, che provenienti dall’archivio della Tavola Valdese di Torre Pellice
(TO), hanno riscosso particolare interesse nell’ambito universitario poiché
trattasi di documenti inediti.
I documenti e le relazioni del pastore valdese, presente in quegli anni a
Grotte, hanno evidenziato il ruolo primario dei valdesi nella costituzione e
composizione del fascio dei lavoratori nel Comune di Grotte.
Numerosi i documenti ritrovati presso l’archivio comunale di Grotte ed
allegati alla tesi di laurea.
Il mio auspicio è che si possa portare a conoscenza della comunità grottese,
magari tramite un convegno e una mostra, queste pagine di storia
particolarmente interessanti che hanno visto insieme zolfatari, operai,
agricoltori, amministratori, forze dell’ordine, religiosi, ecc., lottare
per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori". |
23/04/1892
27/04/1892 pag. 1
27/04/1892 pag. 2
A.S. 1906-1907 |
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Dott.ssa Franca Costanza
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P.S.: Allego alcuni documenti ritrovati presso l’archivio comunale di Grotte
e della Tavola Valdese.
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01/05/2012 |
Chiesa. Santa Messa all'aperto nella villetta "Padre Pio" |
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Villetta "Padre Pio" |
Con l'approssimarsi a grandi passi della stagione calda, riprendono le
iniziative religiose all'aperto presso la villetta "Padre Pio". Considerata "luogo Sacro",
come si legge su un avviso affisso nei pressi del
cancelletto, ed arredata sullo stile di una chiesa "open air", la villetta è
sede, durante il periodo estivo, di varie iniziative di preghiera:
soprattutto recita del Santo Rosario e celebrazione della Santa Messa. La
prima di queste iniziativa sarà proprio una Liturgia Eucaristica, celebrata
mercoledi 2 maggio 2012 alle ore 18.00 dal parroco di San Rocco don Gaspare
Sutera, nella villetta dedicata al Santo di Pietrelcina.
La partecipazione alla Santa Messa è aperta (e consigliata) a tutti i
fedeli. |
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